Nemici?...No Amanti ...

di Lady Sif 1984
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** III Parte ***



Capitolo 1
*** parte I ***


Allora Xd altra fan fic vecchissima, la dimostrazione di quanto lo stle yaoi mi avesse e mi ha ancora in fondo  sempre contraddistinto XD. Il contenuto è ovvio, ma la costruzione delle stile di narrazione e dei dialoghi è più teatrale, nominando i nomi e le azioni anche tra le parentesi ;) non so se può piacere però una volta ritenevo che fosse il metodo più facile xd per iniziare (adesso so fare un po’ meglio xd) ad ogni dialogo proprio per dare un po’ Patos alla situazione tra Seto e Maxmilian Pegasus due personaggi che si erano sempre odiati xd.

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Nemico?...No...Amante?..."

PARTE I


"tutto incomincio quando io e Yugi ci siamo scontrati nel l'ultimo duello nel regno dei duellanti.
Da quel giorno non fui più lo stesso...
Allora mi ricordo che la mia mente era avvolta nelle tenebre del l'occhio millenario che mi tenevano prigioniero, pensavo solo alla distruzione del mondo e volevo il potere nascosto del faraone. La mia mente era così corrotta che non mi accorgevo di fare del male a tutti, ma yugi sconfiggendomi mi ha fatto capire che sbagliavo, infondo dovrei essergli grato e in parte lo sono visto che ora sono finalmente libero da quell’oscura presenza che mi portava a vivere come un dannato, ma in parte non gli sono grato perché lui con quello scontro mi ha portato via qualcosa che mi apparteneva che era mio che volevo più d’ogni altra cosa l'anima di Seto Kaiba che avevo catturato con tanta fatica giocando pure con la mia vita...Non so spiegare perché mi stesse così a cuore l'anima di quel ragazzaccio che ho cercato quasi di uccidere per avere il controllo della sua azienda, so solo che volevo tenerlo con me, non volevo che qualcuno me lo portasse via, ma così è successo e tutto ad un tratto mi sento solo!..Vuoto nell'animo come se mi mancasse qualcosa!..."
Era una Bellissima serata di luna piena le stelle splendevano nelle tenebre create dalla notte nel cielo della California dove risedeva la casa di Maxmiliam Pegasus che pensava al duello contro yugi e a come si sentiva solo senza l'anima di Seto.
Chissà perché ci teneva così tanto eppure erano nemici accaniti, forse in Pegasus stava cambiando qualcosa d’inspiegabile che nemmeno lui avrebbe mai pensato di scoprire...
Siamo sempre nella lussuosa casa del grande creatore di duel monster che in quel momento era seduto nel suo studio sulla sua poltrona sorseggiando un bicchiere di buon vino e in tanto che il vino gli scorreva pian piano nella gola e il suo sapore forte e intenso inebriava le sue papille gustative , lui continuava a pensare al duello con yugi e sopratutto a Seto...
"non riesco proprio a darmi pace!...Perché continuo a pensare a Seto!.."
Si domandò di nuovo, poi appoggiò il bicchiere di vino sul tavolo e si alzò dalla sua poltrona avviandosi a passo lento di fronte alla finestra del suo studio che dava avanti ad un cielo stellato ed ad una luna splendida.
"com’e' bella quest’oggi la luna!... mi piacerebbe ammirarla assieme a qualcuno, ma invece sono solo!..."
Per un attimo sembrava che il pensiero di Seto non lo sfiorasse minimamente ma fu solo un attimo ed ecco che si lasciò andare di nuovo a quel pensiero...
"Seto!"
Pensava guardando la luna, subito dopo si giro e si sedette di nuovo sulla poltrona e mise i gomiti sul tavolo poi incrociò le dita e si appoggiò leggermente con la fronte ad esse mentre i suoi capelli lunghi bianchi gli ricoprivano una parte del volto quella in cui era rimasto il segno della sua dannazione, l'occhio d'oro maledetto non c'era più ma era rimasto il suo segno un buco orribile senza la pupilla del suo vero occhio che glie stato sottratto per far posto a quell'occhio dorato che era bello ma nascondeva mille segreti nascosti dal tempo, gli permetteva di vedere il futuro ma non gli permetteva d’essere felice.
Pegasus ormai era immerso nei suoi pensieri, però ad un tratto si decise...
"Voglio vederlo!...Almeno una volta ... Voglio rincontrarlo!"
Dopo aver deciso questo Pegasus chiamò il suo maggiordomo di fiducia quello con i baffi e gli occhiali neri che era sempre vestito elegante con smoking e pantaloni neri.
Il maggiordomo entrò nello studio...
maggiordomo:" posso esserle utile signore..."
Pegasus:"si voglio che domani chiami Seto Kaiba e che lo convinca a venire qua! voglio vederlo ma non per combattere semplicemente per parlargli!..."
maggiordomo:"Cosa Seto Kaiba?...Ma signore non credo sia una buona idea chiamarlo dopo quello che è successo nel regno dei duellanti!"
Pegasus si alzò di nuovo dalla poltrona e camminò a passo lento facendo il giro della scrivania ponendosi al centro della stanza, dopo di che si versò l'ultimo sorso di vino presente nella bottiglia ormai vuota e ne bevve un sorso...
"Lo so cosa è successo nel regno dei duellanti!...Me ne sono reso conto dopo il duello contro yugi!..." Disse Pegasus continuando a sorseggiare il suo bicchiere di vino poi aggiunse:"Quel duello mi ha veramente cambiato la vita!...Non sono più quello di una volta!...Mi sento così solo e inutile!...Ho bisogno di Seto Kaiba devo rivederlo a tutti i costi!..."
Il maggiordomo (Continuando a ribattere)"Ma signore!...Non accetterebbe mai!"
Pegasus rimise il bicchiere che aveva ancora un sorso di vino sul tavolo poi si girò e avanzo sempre con passo lento come un felino in cerca della sua preda e si mise avanti al suo fedele servitore guardandolo con aria imponente che dava una certa tensione quasi avesse ancora l'occhio millenario pronto ad agire.
Il maggiordomo si senti lo sguardo del suo padrone addosso quasi come se lo stesse divorando, indietreggiò in silenzio e deglutì lentamente quasi non volesse farsi sentire.
Pegasus:" Fa come ti ho ordinato! Per favore è molto importante per me!...Credimi!... io ho bisogno di parlargli!..."
Mentre parlava Pegasus appoggio le sue due mani sulle spalle del maggiordomo che si senti per un attimo bloccato come da una morsa d'acciaio, poi il suo padrone continuò:
Pegasus:"Ti prego devi convincerlo con ogni mezzo a venire qua!..."
Il maggiordomo a quel punto visto che il suo padrone lo aveva supplicato e vedendo nei suoi occhi l'ansia di vedere Seto disse: "D'accordo Signore lo chiamerò io stesso domani!..."
Pegasus sorrise lievemente e anche i suoi occhi che prima sembravano così minacciosi si calmarono...
Pegasus:"Grazie !"
Poi levò le sue mani dalle spalle del maggiordomo e camminò verso la scrivania sempre con il suo passo lento da felino.
Maggiordomo:"con permesso ! ... Signore mi appresto ad andarmene!"
 il maggiordomo incominciando ad avviarsi verso la porta che portava all'uscita della stanza.
Pegasus(Fermandolo)"aspetta!..."
Il maggiordomo si fermò di colpo come se fosse stato colpito da una saetta rombante…
Maggiordomo"si signore desidera?"
Pegasus prese in mano la bottiglia vuota di vino e l'agito' leggermente e si accorse che era vuota , poi si girò verso il suo maggiordomo.
Pegasus (Ordinando):"portamene un’altra!...Ormai questa è finita!"
arrivò l'alba di un nuovo giorno che era bellissimo e pieno di sole, gli uccelli cinguettavano, e i raggi del sole facevano splendere le prime gocce di rugiada sull’ erba.
Siamo il Giappone, casa di Seto Kaiba che si era appena svegliato e Mokuba come sempre gli aveva portato la colazione a letto...
Mokuba entrò nella stanza mentre suo fratello si stava mettendo l'accappatoio sopra al pigiama pronto a fare colazione...
Mokuba:"Buon giorno Seto ! Come va ? dormito bene?"
Seto :"Certo!...oggi è una bella giornata non mi va di trascorrerla all’azienda mi prendo un giorno di vacanza!..."
Mokuba:"Bravo Seto così potremmo stare un po' insieme!"
Seto:"Esatto!...sei contento?..."
Mokuba:"Certo!..."
Corse ad abbracciare il fratello che fece un lieve sorriso.
Ad un tratto però come ad interrompere quell’unico attimo il cui i due fratelli si potevano abbracciare arrivò la serva con una notizia per Seto.
Serva:"Signor Seto una telefonata per lei!"
Seto lasciò Mokuba dal suo abbraccio fraterno e andò a rispondere al telefono...
Seto:”Si pronto Seto Kaiba!"
dall'altro capo del telefono:"Lo so chi sei!..."
Seto :"ma chi è?"
Maggiordomo di Pegasus:"sono il fedelissimo maggiordomo di Pegasus!...Ti ricordi nel regno dei duellanti?...Il signor Pegasus e la tua esperienza nelle tenebre?...li c'ero anche io!"
Seto non appena sentii il nome di Pegasus rabbrividì, il suo sangue ribollì e rimase per un attimo sgomento al pensiero dell'esperienza fatta nel regno dei duellanti quando Pegasus lo imprigionò in quel mondo che ancora non gli dava pace che continuava a tormentarlo con terribili incubi
Seto (con rabbia):" che cavolo vuoi da me?..."
Maggiordomo:" io niente ! sai bene quanto ti odio non mi sognerei mai di chiamarti!...mi manda il signor Pegasus vuole parlarti!..."
Seto (con tono sarcastico misto con la rabbia):"cosa parlarmi?...e di che cosa vuole parlarmi una iena come lui dopo quello che è successo nel regno dei duellanti?..."
Maggiordomo:"non so non me lo ha detto! Mi ha solo pregato di dirti che voleva parlarti!...Non è per un duello!...e non si tratta di una trappola credimi!...Il Signor Pegasus vuole solo parlarti!...Lo so che per te è difficile da credere però! E’ così! Il signor Pegasus è cambiato ormai non farebbe del male ad una mosca!"
Seto stette muto per un attimo prima di rispondere poi però si decise a farlo.
Seto:" E va bene verrò ! ma se è una trappola non la passerai liscia né te né lui! Chiaro?".
Maggiordomo:"Grazie Seto ti aspetterò domani a mezzo giorno all'aeroporto di Los Angeles!...Cerca di non mancare"
si raccomandò vivamente il Maggiordomo.
Seto:”Non mancherò!"
CONTINUA...
 

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Capitolo 2
*** Parte II ***


PARTE II

Seto, la sera stessa partì.
Siamo all'aeroporto di Tokio, l'ultimo volo per Los Angeles partiva tra un’ora e Seto si era fatto accompagnare dal suo autista all'aeroporto, prima di partire, però Mokuba che era venuto ad accompagnarlo.
Mokuba: "Fratellone ti prego portami con te!non voglio che te ne vai !E' pericoloso andare da quell'uomo da solo.Non voglio che ti succeda qualcosa." Mentre diceva questo, Mokuba aveva leggermente le lacrime agli occhi, ma Seto per tutta risposta dato quello che era successo nel regno dei duellanti, preferì non far correre al fratello nessun pericolo e quindi gli rispose con tutta la gentilezza possibile: "No! Mokuba,non voglio che vieni pure tu. Io devo vederlo da solo. E' troppo pericoloso per te caso mai. Devi stare qui, poi se tutti e due c'e' n’andiamo chi rimarrà alla Kaiba a sorvegliare i miei affari?".
Mokuba lo guardò con tristezza
Ad un tratto, si senti l'avviso di chiamata del volo per Los Angeles.
Seto si avvicinò al fratello e lo abbracciò: " Mokuba! Ritornerò presto da te!Non preoccuparti per me!".
Mokuba rispose all’abbraccio: "Va bene ho capito Seto!Starò qui!.".
Seto:"Bravo fratellino!".Gli diede un tenero bacio sulla guancia.
Mokuba in quel momento arrossì poi disse :" Baderò io alla Kaiba!.".
Seto sorrise, poi si allontanò dal fratello più piccolo e si avviò per prendere l'aereo.
Sull'aereo Seto continuava a tormentarsi con i pensieri guardando il finestrino dell'aereo da dove si vedevano le nuvole che sembravano dei soffici cuscini visti da li.
Seto pensava:" Chissà che cosa vorrà da me ! una iena spregevole come Pegasus!Farò davvero bene ad andare?Spero solo che non si riveli tutto una messa in scena architettata da lui!Però è strano, ci sto andando pur sapendo quello che mi ha fatto.E' come se avessi il bisogno di vederlo pure io perché?"mentre pensava un’hostess passò.
Hostess:" Signore desidera un caffé?".
Seto però, dato che aveva la testa altrove non rispose.
Hostess:"Ehm!...Mi scusi?..." Continuò, ma non ricevendo risposta se n’andò.
Ad un tratto dal corridoio dell’aereo arrivò una vecchia conoscenza di Seto, Serenity,La sorella di Joey Wheler , che era partita per Los Angeles per farsi controllare la vista da uno specialista, e per caso si sedette vicino a Seto che naturalmente non la notò subito e neanche lei , ma poi girandosi verso il finestrino; Serenty guardò attentamente chi gli era di fianco e subito si affrettò a salutarlo:"Ehi ciao Seto!... Che bella sorpresa incontrarti qui!".
Seto si girò di colpo e non appena vide Serenity esclamò:" Serenity?Ciao che ci fai qui?".
Serenity tutta contenta perché aveva incontrato qualcuno che conosceva e che le piaceva :"Sto andando a Los Angeles per farmi controllare la vista da uno specialista."poi sorrise lievemente, la sua faccia era così dolce con quell’espressione sul viso.
Seto:"Ah capisco e dimmi! Wheler?Tuo fratello è con te?". Chiese.
Serenity:"Si! Sta arrivando!Ah eccolo!". Mentre parlava dal corridoio dell'aereo apparve la sagomo di Joey.
Serenity:"Joey da questa parte!”. Face segno con la mano al fratello che si giro'e la vide.
Joey si sedette affianco alla poltrona di Serenity dove vi era seduto un altro passeggero che non conoscevano.
Joey:"Eccoci qua tra qualche ora saremo arrivati."disse stendendosi le braccia, e accomodandosi alla poltrona.
Serenity:"Joey! Hai visto chi c'e'?". Indicò Seto.
Seto:"Figuriamoci se quello mi ha visto e mi saluta!".
Joey guardò dove gli aveva indicato Serenity e non appena vide Seto esclamò, sorpreso:" Toh guarda chi c'e?. L'erba cattiva non muore mai vero?".Disse con un certo sarcasmo.
Seto rise lievemente, poi aggiunse:"Beh a quanto pare sembrerebbe così! Wheler!...".
Joey:"Oggi sembri un po' più tranquillo hai voglia di parlare. Cosa ti è successo? Sei felice? Hai trovato la ragazza dei tuoi sogni?".
Seto a quel punto lo guardò un po' serio,Joey fece lo stesso per poi rispondere con una certa sufficenza:"La ragazza dei miei sogni?No non ancora purtroppo.".
Joey rise anche lui e disse:"Come volevasi dimostrare!...".
I due ragazzi risero e alla loro risata si aggiunse quella sottile di Serenity, divertita dal loro discorso.
Seto a quel punto, visto che Joey lo aveva stuzzicato chiese:" E tu ?L'hai trovata?".
Joey smise di ridere :"No.".
Seto:"Pensavo che ti fossi messo insieme con quella bionda!Come cavolo si chiama… Mai?...".
Joey:"Ma va!...Figuriamoci come può piacerle uno come me, siamo solo amicie poi lei ora si e' trasferita in Europa per un po' per via del campionato del mondo di duelli. A proposito tu perche' non ti sei iscritto?".
Seto:"No!Non voglio sentirne più parlare di duelli!".
Joey:"Gia' come ti capisco, i duelli in cui finiamo noi di solito non sono mai divertenti!".
Seto:"Anche perche' la maggior parte delle volte finiamo col rimetterci quasi le penne!”.
Joey :" Appunto!".
Serenity:"Dai non parlate di queste cose!...Seto a proposito cosa vai a fare a Los angeles?...". Chiese la ragazza un po' intimidita.
Seto:"Bhe ecco!Devo incontrare una persona!".Disse lui cercando di non nominare il nome di Pegasus.
Joey:"Ah ah e chi?" Chiese Joey con un leggero sorriso sarcastico.
ecco la domanda che Seto si aspettava, ma a cui voleva evitare di rispondere.
Seto:"Ehm!...E' una persona importante!..."Chiuse secco Seto.
Joey:"Vabene ho capito ! Devo farmi gli affari miei.". Disse Joey vedendo che non era il momento di chiedere certe cose.
Seto:"Tu come ti comporteresti se una persona che ti sta antipatica ti chiedesse di parlare?". Chiese Seto.
Joey:"Mmmm dipende, se so che vuole attaccare briga non ci vado nemmeno a parlare, ma se so' che vuole scusarsi!Beh forse ci andrei!Perche'?".
Seto:"Niente cosi'!".
Joey, non disse niente e stette in silenzio, Serenity pure, anche se gli avrebbe voluto chiedere chi era quella persona,dopo tutto come si dice " La curiosità e' donna!".
Arrivati alla meta fu il momento di scendere dall’aereo.
Serenity:"Eccoci arrivati!".
Joey:"Dunque La clinica dovrebbe essere in citta'!".
Serenity:"Bisognera' prendere un autobus!".
Joey:"Gia' Il problema che sara' un bel casino trovarlo!".
Serenity:"Uffa cosa facciamo?".
Seto era appena sceso dall'aereo,si guardo' attorno in cerca del Maggiordomo di Pegasus.
Seto:"Uffa ma dove cavolo e'?".
Serenity che aveva sentito:" Ehi Seto! stai aspettando qualcuno che ti venga a prendere?".
Seto:"Gia'!e' in ritardo!".
Serenity:"Magari aspettalo un po!Se vuoi ti facciamo compagnia!".
Seto:"No non ne ho bisogno, non voglio farvi perdere tempo!".
Serenity insistendo:"E dai!..." .
Seto:"va bene! Ufff…".
Joey:"Intanto io vado a vedere che autobus passa, ci vediamo dopo!".
Intanto da un altra parte di Los Angeles, precisamente nel centro vicino ad Hollywood la città delle stras, nella lussuosa casa di Pegasus.
Siamo in camera del grande padrone delle industrie Illusion , stava ancora dormendo dato che erano ancora le dieci di mattina,ma ad un tratto arrivò il fedele maggiordomo a svegliare il suo pigrone padrone.
maggiordomo:"Signore!Sveglia le ho portato la colazione!".
Pegasus in tutta risposta si girò dall'altra parte facendo un lamento.
Pegasus:"Mmmm!Non non ho voglia di alzarmi!".Si rimise a dormire come al suo solito
Il maggiordomo spalancò le tende,facendo penetrare un raggio di sole che arrivò dritto sulla faccia di Pegasus che subito si copri.
Il Maggiordomo allora mise le mani sui fianchi e in tono di disappunto, sbuffò, come se fosse un padre che sveglia suo figlio per andare a scuola disse:"Siamo alle solite!Su sveglia oggi e' una bellissima giornata!Le ho preparato le sue uova con il bacon e un succo d'arancia! ".
Pegasus anche se con un’ ombra di disappunto disse un po' mogio:"Ummm e va bene ora mi alzo!...Yuammm che sonno!...". Mentre parlava si scoprì e si stiracchiò le braccia.
Maggiordomo:"Ah signore! Seto Kaiba dovrebbe arrivare l'ho mandato a prendere!".
Pegasus si alzo' e si mise seduto sul letto, strofinandosi gli occhi
"Ottimo!...Yuammmm!" Disse sbadigliando ancora, ma felice della notizia.
Intanto Seto che era all'aeroporto ad aspettare che lo venissero a prendere, si era appartato in un bar con Serenity e le aveva offerto un gelato alla fragola e panna.
Seto:"Ti piace?".
Serenity sorrise poi disse:"si bunissimo grazie Seto!".
Seto continuava a guardarsi in giro nervosamente.
Seto:"Tutto questo mi fa imbestialire. Come mai quei maledetti sono in ritardo si sono fermati a prendere un gelato pure loro?Grrr…". Seto mise le braccia incrociate ed un broncio lungo come un autostrada tanto che Serenity lo guardò strano mentre aveva ancora in bocca il cucchiaino col gelato.
Seto La guardo' e sentendosi un po' imbarazzo per come si era arrabbiato si scusò:
"Ehm!...scusami!...Non c'la avevo con te!..". Disse arrossendo lievemente.
Serenity si tolse il cucchiaino dalla bocca , mandò giù il suo boccone di gelato poi disse:"Non fa niente!Non preoccuparti!" sorrise.
Seto gli sorrise, ma poi ritornò di nuovo serio.
Dopo aver finito il gelato Seto e Serenity uscirono dal bar, mentre Joey arrivo'.
Serenity:"Allora?".
Joey:"Ho trovato l'autobus ma arriverà tra un ora, ci toccherà aspettare qui!".
Serenity:"Uffa!".
Ad un tratto Seto noto due strani tipi con lo smoking nero.
Seto:" Ah eccoli finalmente era ora!".
Uomo con lo Smoking:"il signor Seto Kaiba?".
Seto:"Sono io! Era ora!".
Uomo:"Prego ci segua!" .
Seto stava per andare, ma si voltò un attimo in dietro e vedendo che i suoi amici erano un po' giu' di morale perche' dovevano aspettare l'autobus per un ora fermo i due uomini.
Seto:"Aspettate!...".
i due uomini si fermarono di botto e si voltarono.
Seto:"Vi dispiace dare un passaggio anche ai miei amici? devono andare alla clinica in centro ! sapete loro non sono di qui!..." .
i due uomini si guardarono un attimo, poi annuirono.
Seto:"Joey Serenity?...".
Joey:"Seto?...".
Seto:"Dai venite vi faccio dare un passaggio io!".
Serenity:"Grazie!".
Cosi' i tre amici salirono sull'elegante limousine di quei due uomini.
Joey:"Che lusso!Certo che deve essere uno che ha i soldi quello che ti vuole parlare non e' vero Seto?".
Seto:"Ehm! Si abbastanza!...".
Serenity:"Non ci vuoi proprio dire chi e'?".
Seto inventò una scusa al momento:"Non so nemmeno io chi sia esattamente!".
Joey insospettito allora chiese:"Scusami, allora se non sai chi e' esattamente perche' stai andando a incontrarlo?".
Seto stette zitt per un attimo come se Joey gli avesse chiesto qualcosa che non gli doveva chiedere, poi disse:"Sento che devo incontrarlo!".
in quell'attimo stettero zitti tutti e tre, in quel momento si sentiva solo il rumore della limousine che andava.
Joey e serenity arrivarono a destinazione. Dopo essere usciti dalla lussuosa macchina.
Joey:"Ti rigrazio Seto!".
Serenity:"Sei stato gentilissimo!". Disse Serenity sempre sorridendo.
Seto:"Spero che il controllo vada bene Serenity!".
Serenity Sorrise , poi la macchina con a bordo Seto se ne andò.
Serenity:"Hai visto come e' stato gentile? Non e' vero che e' antipatico come dicevi!".
Joey:"Oggi si vede che gli andava tutto bene ecco perche' ha fatto tanto cosi'!".
Serenity:"Io trovo che sia un ragazzo fantastico!...".
Joey:"Ah si !Infondo un po' di ammirazione c'l'ho anche io nei suoi confronti l'ho sempre avuta!". Aggiunse Joey mettendole una mano al mento, pensando a Seto.
Serenity sorrise di nuovo:"Dai entriamo!".
Joey:"Ehm si!".
Cosi' i due ragazzi entrarono nella clinica.
Seto intanto era arrivato a casa di Pegasus.
Seto pensò subito a dove era diretto:"Eccomi Pegasus !...".
Mentre pensava i suoi occhi brillavano di una strana luce.
Intanto nel suo studio Pegasus guadava come un felino l'arrivo della macchina dove vi era Seto. "Seto!...finalmente sei arrivato!" penso , mentre anche nel suo unico occhio brillava la strana luce che preannunciava qualcosa.

CONTINUA...

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Capitolo 3
*** III Parte ***


III PARTE

Seto entro' nella casa di Pegasus, come casa era molto raffinata e piana di buon gusto si vedeva che pegasus era uno di alta classe, infatti c'erano appesi molti quadri famosi e cerano tante statue in stile neoclassico, poi di fronte alla porta di ingresso dove era entrato c'era un'immensa scalinate da li si senti una voce.
"Benvenuto Seto !"
Seto diresse lo sguardo sopra alla scalinata e vide il maggiordomo di Pegasus scendere
Seto:"Spero di non essermi perso niente di importante! Visto che mi avete fatto aspettare un’ ora all'aeroporto!"
Il maggiordomo fece un inchino in segno di scusa e aggiunse:"Mi dispiace di averla fatta aspettare.Vorrebbe gentilmente seguirmi il signore la aspetta!"
Seto annui poi si fece accompagnare dal maggiordomo nello studio di Pegasus che era al piano superiore dopo la scalinata.
Arrivarono alla porta di ingresso dello studio, il maggiordomo entrò ma Seto si fermò per un attimo sulla soglia. Stava pensando che dietro a quella porta stava per incontrare il suo nemico che aveva cercato di appropriarsi della sua azienda che aveva rinchiuso la sua anima in una carta, era un po' teso nell'entrare, avrebbe fatto anche a meno di farlo se Pegasus non avesse insistito tanto nel vederlo, e poi si chiedeva :"Ma che diavolo vuole una iena come lui da me?!..", mentre pensava il maggiordomo lo interruppe invitandolo ad accomodarsi;"Prego Signor Seto Kaiba!..."
Seto a quel punto torno con i piedi per terra ed entrò in silenzio.
Seto dopo essere entrato vide Pegasus che era girato con la sua poltrona verso la finestra di fronte alla poltrona era disposta la scrivania che aveva dei fogli sparsi delle penne e matite raccolte in un porta penne molto raffinato.
Seto rimase immobile senza fiatare.
Quel momento era molto intenso sembra che tutti e due stessere aspettando qualcosa, alla fine pero si fece avanti Pegasus che era sempre girato verso la finestra e disse con un po' di ironia: "Allora Seto!...Che cos'c'e' ? non saluti i vecchi amici?"
Seto capi al volo e gli rispose a tono:" Tsck Io non ho mai avuto amici!"
Pegasus si giro con la poltrona di fronte a Seto in modo che i due si potessero guardare , Seto non appena lo vide fu preso da un po' di rabbia dato che pensava a tutto quello che gli aveva fatto passare quell'uomo che ora era li seduto ,sembrava quasi beffarsi di lui, ma non era certo questa l'intenzione che aveva Pegasus, lui voleva solo parlargli.
Pegasus:"Un vero peccato vero?Sai e' triste non avere amici, ti senti sempre solo un po' come mi succede a me.Sono molto contento che sei venuto."Disse facendo un sorriso.
Seto rispose sempre mantenendo una certa distanza:"Che cosa vuoi da me?"
Pegasus gli ripose sempre con una certa tranquillità:"Seto mio caro ragazzo calmati! Cerca di rilassarti."
Seto:"E come faccio a rilassarmi dopo quello che mi hai fatto!Avrei voluto benissimo non venire!"
Pegasus:"Capisco come ti senti, ed e' per questo che ti ho fatto venire qui.Sai Non mi piace essere in cattivi rapporti con te vorrei chiederti scusa e esserti amico.Spero che tu me lo permetterai!"
Mentre parlava Pegasus aveva lo sguardo triste sembrava quasi implorare Seto,infatti lo stesso Seto si stupì molto nel vederlo così, si ricordava che l'ultima volta che lo aveva visto era diverso, aveva un aria così beffarda e allo stesso tempo così atroce che ne aveva sempre avuto paura.
Forse era l'occhio del millennio che gli dava quella sensazione di disagio, non lo sapeva, ma in quel momento Pegasus era profondamente dispiaciuto e gli aveva chiesto scusa,Seto però non sapeva se crederli oh no.
Seto:"Tu mi fai venire qui solamente per chiedermi scusa?..."seto dopo aver pronunciato questa frase scoppiò a ridere poi aggiunse:"Non essere ridicolo, pensi che io sia stupido?Non mi farò di nuovo incantare da te e dalle tue belle parole da oratore!Sai cosa ti dico?..." Seto alzo' il dito indice e lo puntò in direzione di Pegasus come se lo stesse accusando di qualcosa, in effetti Pegasus si rendeva conto di avergli fatto molto male, quindi non si aspettava di certo subito il suo perdono, ma ha voluto lo stesso provare anche perché si era accorto che anche Seto era cambiato in qualche cosa altrimenti conoscendolo non sarebbe mai venuto da lui.
Seto continuo' a parlare:"Delle tue scuse non me ne faccio niente ! Te le puoi pure tenere!Quello che hai fatto a me e a mio fratello e' stato troppo! Io non posso assolutamente perdonarti anche volendo."
Gia' Seto forse voleva perdonarlo dato che aveva visto che Pegasus era veramente pentito ma il suo orgoglio non poteva permetterglielo quindi dopo aver detto così si appresto ad andarsene.
Pegasus si alzò dalla poltrona di colpo e lo ricorse mettendogli le braccia intorno al collo Seto era girato di spalle e sentì le braccia di Pegasus attorcigliarsi sul suo collo e il suo viso appoggiarsi alla sua spalla mentre la sua bocca gli sussurrava qualcosa vicino all’ orecchio.
Seto in quel momento non riusciva a capire cosa gli stesse dicendo, perché fu preso un po' alla sprovvista e il suo cuore gli batteva, non si aspettava che il suo nemico lo abbracciasse così, le sue sensazioni erano un po' contrastanti.
Finalmente dopo Seto riuscì a capire cosa gli diceva.
Pegasus lo stava implorando come un bambino :"Ti prego Seto non te ne andare adesso!Non voglio che te ne vai."
Mentre parlava Pegasus stringeva forte Seto a se sembrava che non lo volesse lasciare andare mai,Seto si sentiva imprigionato in una morsa d'acciaio. Avrebbe potuto liberarsi quando voleva ma era bloccato dalle parole che pegasus gli aveva detto, forse si sbagliava su di lui perònon perse comunque la calma si ricordava sempre che lui era il suo nemico anche se lo stava implorando.
Seto:"Lasciami andare Pegasus!Non posso più stare qui con te ! Ho da fare a casa, non voglio perdere tempo con uno come te é troppo tardi per supplicare perdono."
Seto cercò di divincolarsi dalla stretta di Pegasus, che non lo voleva lasciare, allora poi decise di prendere una decisione un po' drastica anche se non lo avrebbe mai voluto fare, lo allontanò bruscamente con una gomitata sul torace. Pegasus rimase un po' indolenzito quindi si staccò poi Seto lo prese per la camicia e gli disse chiaro e tondo:"Non provare più a toccarmi. Io non sono uno sprovveduto ti ho già detto che non mi incanti più!Lasciami vivere in pace!".
La stretta di seto era molto forte Pegasus non riusciva quasi a respirare, subito dopo Seto lo spinse a terra lasciandolo. Pegasuus cadde dopo di che si riprese dalla stretta di Seto che lo aveva appena lasciato.
Seto lo guardò con uno sguardo molto freddo dopo di che si presto ad andarsene,appoggiò la mano sulla maniglia della porta ma lo fermò qualcosa, un singhiozzo strozzato.
Seto lasciò un attimo la porta e si girò di scatto sentendo quel singhiozzo, dopo di che vide Pegasus che stava piangendo,come un bambino, le sue lacrime gli scendevano giù e brillavano come cristalli, aveva lo sguardo basso , sembrava quasi un cane bastonato a vederlo cosi’. No non sembrava affatto il Pegasus che Seto aveva conosciuto nel regno dei duellanti, no non era più quell’essere diabolico ora era solo un uomo solo che aveva bisogno d’affetto, Seto lo capi benissimo, tanto che si senti un po’ in colpa per quello che aveva fatto forse aveva fatto soffrire un anima innocente. Provo’ una gran pena , allora si avvicinò a Pegasus, gli pose una mano sulla testa e gli accarezzò i lunghi capelli argentati , delicatamente poi disse mettendo da parte per un attimo il suo ferreo orgoglio e tutto l’odio che nutriva nei confronti di quell’uomo che una volta era malvagio, ma che adesso gli sembrava così indifeso che si era abbassato addirittura a chiedergli scusa, gli disse facendogli un lieve sorriso:”Scusami...”
Pegasus alzò il suo sguardo guardò Seto ,mentre le sue lacrime gli brillavano sul viso, avrebbe voluto non farsi vedere in quelle condizioni da Seto, dopo tutto aveva un orgoglio pure lui,ma in quel momento si sentì cadere nel vuoto soprattutto quando Seto lo buttò giù a terra , pensava che non lo avrebbe mai perdonato e questo lo faceva soffrire  più del dolore della botta di Seto che passava in secondo piano. Neanche lo aveva sentito quello, però poi vedendo Seto con quel lieve sorriso mentre gli toccava i capelli lo fece tranquillizzare forse Seto non era cattivo come sembrava.
Pegasus si asciugò le lacrime, Seto lo abbracciò facendo appoggiare la testa di Pegasus sul suo torace dove aveva la camicia leggermente aperta, infatti pegasus senti il leggero contato della sua pelle e gli sembrò così soave restare li.
Fu un attimo davvero magico…
“Seto...” Disse poi con una voce soffocata Pegasus .
Seto:”Cosa c’e’?Ti do fastidio?”
Pegasus:”No anzi vorrei che tempo si fermasse qui in quest’attimo e’ così bello poterti stare vicino così…” poi aggiunse timidamente :”Posso toccarti?...” glie lo chiese perché prima gli e’ sembrato di capire che a Seto d’asse fastidio essere toccato da lui, quindi non si azzardò a farlo senza il suo permesso.
Seto ci pensò un attimo poi disse:”Va bene puoi toccarmi se ti fa piacere!”
Così Pegasus mise la sua mano sinistra sul torace dell’altro che aveva ancora la sua camicia.
Iniziò a toccarlo leggermente poi la sua mano arrivo con le dita vicino all’apertura della camicia di Seto.
Pegasus senti il contatto delle sue dita con la pelle di Seto.
Seto sentì pure lui il contatto e tutto ad un tratto senti un calore immenso che lo travolse…
Seto:”Pegasus...io...” disse con voce soffocata quasi avesse paura.
Pegasus gli sfiorò con il dito indice la bocca dopo di che gli sussurrò qualcosa…
“Schhh...Non preoccuparti Seto ! Non devi temere niente.Ora ci siamo solo io e te!” Dopo di che Pegasus avvicinò la sua bocca a quella di Seto gli sfiorò le labbra lievemente.
Seto ebbe un po’ paura:”…No aspetta Pegasus...Lo sai cosa succederà se noi due…”
Pegasus:”Non mi importa di ciò che succederà! Seto.Ora il mio desiderio e’ solo di poterti baciare fino domani mattina!”
Infatti era arrivata sera tardi.
“No...”Seto voleva resistere a tutti i costi non voleva che tra lui e Pegasus ci fosse un legame così stretto, aveva paura di quello che sarebbe capitato a lui stesso, gli sembrava tutto così spaventoso.
Pegasus però aveva un fare così seducente , le sue mani lo toccavano da per tutto, sembrava quasi ipnotizzarlo anche adesso che non aveva il suo occhio millenario. Seto si senti bruciare sotto il tatto di Pegasus che aveva delle mani così morbide e delicate, riusciva a sentirle anche se aveva la camicia e il suo giaccone viola addosso.
Seto sentiva che non poteva sfuggire a quella trappola seducente fatta di mani e di sguardi , anche se Pegasus per guardarlo usava solo un occhio a Seto sembrava molto più che un occhio, gli sembrava una sonda che guardava la sua anima e sembrava capirlo, ma il suo obbiettivo era averlo.
Seto rimase in silenzio chiuse gli occhi,Pegasus capi che ormai aveva raggiunto il suo obbiettivo;Finalmente Seto era ancora in suo potere, ma non come l’altra volta , questa volta era diverso perché Seto anche se aveva paura sembrava stare bene con lui altrimenti (Sempre conoscendo Seto) lo avrebbe allontanato, poi Pegasus chiuse il suo occhio e si avvicinò di nuovo a lui sfiorandogli le labbra, poi a quel punto iniziò a baciarlo delicatamente.
Seto ormai era confuso non sapeva cosa fare in quel momento, allora si lasciò andare in un impeto di passione e iniziò a divorare le labbra di Pegasus che finalmente era felice di quello che stava accadendo, poi sempre lui Seto buttò a terra il suo ex rivale e gli bloccò le braccia mentre continuava a baciarlo.
Alla fine di quel bacio che sembrava infinito,Seto si fermò e riprese il controllo di se anche se aveva un po’ il fiatone, Pegasus aprì il suo occho per vedere la faccia del suo spasimante, erano tutti e due sdraiati per terra Seto sopra di Pegasus.
Seto:”Direi basta !Ci conviene non andare oltre.” Disse allentando la presa sulle braccia di Pegasus.
Pegasus:”Perche’ hai paura di andare oltre?”Chiese timidamente.
Seto si alzò e si mise a sedere a gambe incrociate sul pavimento poi rispose:”Non e’ questo il tipo di cose che mi piace fare. Si ho paura.”
Pegasus si rialzò anche lui e si mise a sedere pure lui.
Pegasus aveva capito che Seto era un ragazzino alle prime armi, di certo non poteva pretendere subito tutto da lui:”E’ la prima volta?”
Gli chiese cosi’ per curiosita’.
“Si’ non ho mai provato neppure con le ragazze. Non avevo mai baciato nessuno fino ad ora.Tu sei la prima persona che bacio e se dovessimo andare avanti non se ne sarei capace.” Disse Seto un po’ sconsolato.
Pegasus stette zitto un attimo, poi però parlò e disse un po’ sorridendo :”E’ strano. I ragazzini di solito sono i primi a provare il sesso sai sei un po’ come me anche io ho iniziato tardi, ma solo perche’ i miei non volevano! Sai nelle famiglie aristocratiche e’ cosi’!Comunque non e’ poi così bello se devo essere sincero non l’ho mai fatto convinto di amare, invece e’ uno sbaglio perché bisogna essere davvero convinti se si vuole essere felici.”
Seto lo ascoltava attentamente poi disse:”Con me pensi di essere felice?”
Pegasus:”Certo altrimenti perche’ ti avrei fatto venire qui pur sapendo che tu mi odiavi. Ho fatto di tutto per farmi perdonare da te. Seto tu non sai quanto ho bisogno di te...”Pegasus prese le mani di Seto gli le strinse poi le bacio’:”Seto voglio che stanotte sia una notte speciale per noi, ma no qui!” Dopo di che Pegasus si alzo,’ con lui anche Seto che si lasciò guidare da lui.
I due uscirono dallo studio e Pegasus portò Seto nella sua camera da letto.
Seto prima di entrare fece un sospiro, sapeva cosa gli sarebbe capitato una volta dentro con Pegasus, comunque entrò.
La camera di Pegasus era piena di pupazzi di dual monster Toon quelli che Seto odiava c’era anche il pupazzetto de suo drago bianco occhi blu’ in versione toon , la visione era un po’ inquietante per Seto.
“Ehm...Lo so che i mostri toon non sono di tuo gradimento!Però loro sono i miei unici compagni dopo la morte della mia ragazza cerca di capire! Non farci troppo caso.” Disse Pegasus cercando di far comunque stare a suo agio Seto.
Seto:”Sinceramente! Non sono poi così brutti!” Disse guardandoli meglio, e poi ora che sentiva in Pegasus qualcosa di positivo non voleva rovinare l’atmosfere con la storia del suo odio nei confronti di quei mostri, poi prese in mano il pupazzetto del drago bianco e aggiunse:”Simpatico...”e lo guardò a lungo.
“Se vuoi te lo regalo.” Disse Pegasus.
Seto sorrise :”No ! ho dei brutti ricordi su di lui meglio lasciarlo qui!” Posò il pupazzo che sembrava prenderlo in giro con quello sguardo un po’ diabolico.
“Se ne vuoi scegliere un altro fai pure tanto ne ho tantissimi.” Pegasus si tolse la giacca intanto perche’ faceva caldo, Seto si tolse il suo giaccone e lo lasciò appoggiato all’appendi abiti li vicino.
Seto:”No grazie...ehm senti...Cosa devo fare?”
Pegasus si avvicinò a Seto e disse:”Non ti preoccupare ci penso io a guidarti!”dopo di che, iniziò di nuovo a toccarlo da per tutto con le sue mani sensuali che arrivarono fino all’apertura della camicia e qui Pegasus iniziò a sbottonare il primo bottone, inserendo le sue mani sul torace di Seto che sentiva un brivido lungo il corpo mentre lo toccava.
Poi Pegasus con la mano destra mentre lo guardava con il suo occhio felino si tolse il nastro nero che gli legava il colletto della camicia e inizio a sbottonarsela.
Seto più lo guardava può sentiva incontrollabile un po’ come era successo prima nello studio forse stava per accadere la stessa cosa di prima che Seto non si accorse nemmeno di poter fare, quella sensazione così viva, calda e inebriante lo stava di nuovo per stregare.
Pegasus gli sfilò lentamente la camicia, Seto rimase così nudo con solo i pantaloni neri addosso, le mani di Pegasus non si fermavano continuavano a toccarlo a palparlo, a stregarlo, poi Pegasus senti che anche Seto iniziava a volere la sua parte e quindi gli permise di sfilargli la camicia e si fece toccare da quel ragazzo che ora voleva solo lui. Glie lo leggeva negli occhi, quegli occhi glaciali che prima erano così freddi ma ora aveva una fiamma accesa, forse era quella dell’amore?Oh quella del desiderio?...Non importava a cosa si riferisse quella fiamma , fatto sta che Pegasus senti il tocco delle mani di Seto sulla sua pelle, erano così passionali quelle mani, avevano un tocco molto intenso ben diverso da quello seducente e sensuale delle sue, si sentiva rabbrividire pure lui, gli sembrava quasi impossibile che un ragazzo così passionale non avesse mai provato una esperienza di quel tipo, un po’ infondo ne era contento così gli lo avrebbe insegnato lui, ma Seto non aveva certo bisogno di insegnamenti, aveva già capito tutto.
Pegasus :”Seto vedo che non hai più bisogno di me!...”Disse Pegasus con un filo di voce.
Seto:”Ci sto prendendo un po’ la mano. Come sto andando?...Vabene cosi’?”Seto si avvicinò a Pegasus e mentre lo toccava lo abbracciò.
Pegasus:”Si sei più bravo di me devo ammettere, mi piacciono le tue mani che mi toccano. Sono così passionali e intense.”.
Poi pegasus iniziò a sfiorare il collo di Seto con le sue labbra e iniziò a baciare con tocchi lenti e seducenti il torace di Seto che era tutto un fuoco.
“Pegasus...mi stai facendo morire...” disse Seto con una voce provocante appoggiato all’orecchi di Pegasus dopo di che glie lo mordicchio leggermente, mentre con una mano gli toccava i lunghi capelli, che sembravano fili d’argento che gli si attorcigliavano tra le dita.
Pegasus:”Seto!...” sospiro’ leggermente.
Poi Seto lo sbattete sul letto bloccandolo di nuovo, Pegasus aveva capito che il suo compagno pretendeva di più glielo continuava a leggere negli occhi allora gli disse:”Seto vuoi continuare tu?...”
Seto era un po’ indeciso però voleva provare:”Si !Posso farlo?”
Pegasus chiuse il suo occhio:”Fa pure cio’ che devi, tanto abbiamo tempo ancora.”
Così in quella notte i due si scambiarono l’amore che provavano, ma che era nascosto dall’odio…
Il giorno dopo Pegasus e Seto erano rimasti addormentati nel letto dopo la notte d’amore , Pegasus era rimasto addormentato sul torace di Seto mentre Seto era abbracciato a lui.
Pegasus si sveglio e vide che Seto era ancora addormentato, era arrivata mattina erano le dieci ora di alzarsi anche perché se fosse arrivato il Maggiordomo e li avesse visti non so cosa sarebbe capitato, quindi Pegasus sveglio lentamente Seto.
Si avvicinò all’orecchi di Seto e gli sussurrò piano:”Seto?...mio piccolo draghetto svegliati...” poi gli diede un lieve bacio sulla guancia.
Seto si svegliò:” Che ore sono peggy?”
Pegasus si appoggiò di nuovo sul torace di Seto e iniziò a giocare con i suoi capezzoli con i polpastrelli delle sue dita poi disse :”Le dieci e’ meglio che te ne vai prima che arrivi Alfred il mio Maggiordomo a svegliarmi.”
Seto :”Già devo andare ! Chissà Mokuba come sarà preoccupato per me.” Seto accarezzò di nuovo capelli di Pegasus.
“Ti e’ piaciuto stare con me sta notte?”Chiese Pegasus.
Seto:”Si come prima esperienza non e’ stato male!Sei un tipo che si scatena però vero?”
Pegasus:”Beh anche tu non sei da meno, a quanto ho potuto vedere, e meno male che era la prima volta ...” dopo di che soffocò una lieve risata che poi si perse con la risata di Seto che intanto lo aveva bersaglia con il cuscino , Pegasus rispose e iniziò così una mini battaglia di cuscini.
Alla fine però Seto dovette andarsene per davvero si rivestirono in fretta poi Pegasus lo accompagnò alla porta di ingresso.
“Grazie!” Gli disse Seto con un sorriso.
“No !Sono io a ringraziarti!...ah a proposito tieni questo insisto che tu lo prenda così ti ricorderai di me !” Pegasus diede a Seto un pupazzetto che raffigurava la maga nera toon.
Seto lo prese e lo guardò, Poi disse:”Beh questo e’ meno beffardo del Drago bianco.Grazie! me ne ricorderò …” poi dopo aver detto questo Seto tirò fuori dalla tasca qualcosa che doveva dare a Pegasus per farsi ricordare di lui.
“Tieni questo e’ un regalo molto prezioso. Voglio che lo conservi tu mi raccomando abbine molta cura !” Seto tirò fuori dalla tasca una carta di duel monster e la ripose nelle mani di Pegasus .
“Ci vediamo!” disse Seto mentre si apprestava a salire sulla limosine che lo avrebbe portato all’aeroporto.
Pegasus fece un sorriso poi guardò la carta , era la carta piu’ preziosa che aveva Seto “il drago bianco occhi blu!” non si aspettava che Seto gli potesse dare un regalo tanto prezioso, gli spunto’ una lacrima dal suo occhi era così felice, ma Seto era già salito a bordo della macchina , però glielo gridò lo stesso:” Grazie!...non ti dimenticherò mai!...”, Seto fece in tempo a sentirlo e sorrise mentre guardava il pupazzetto che gli aveva regalato quell’uomo che prima era un suo nemico ma che ora era il suo amante.

Fine

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