Ah, E tanto per la cronaca ti amo.

di Tarble00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** stai piangendo? No, mi è entrato qualcosa in un occhio Che cosa? Un ricordo ***
Capitolo 2: *** Vorrei che il mio cervello capisse che la notte mi piace dormire, non pensare ai dubbi esistenziali della vita ***
Capitolo 3: *** Nessuno ha il diritto di rovinarti la giornata, figuriamoci la vita ***
Capitolo 4: *** l'amore è cieco, la fortuna bendata solo la sfiga ci vede benissimo ***
Capitolo 5: *** Non innamorarti mai, piuttosto buttati giù da un ponte fa meno male ***



Capitolo 1
*** stai piangendo? No, mi è entrato qualcosa in un occhio Che cosa? Un ricordo ***


 

Ah, e tanto per la cronaca ti amo.
capitolo 1.
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Era una serata calda di giugno, 
il giorno appena trascorso non aveva nulla di diverso dagli altri, 
Semplicemente non era successo nulla di nuovo, 
Le solite storie, i soliti litigi, i soliti lavori e quella atmosfera che da ormai un mese, cioè de quando il ragazzo del futuro era arrivato ad avvertirli del pericolo, aleggiava leggera in quella casa tendendo tutti come corde di violino.
Ma uno in particolare subiva gli effetti di quella strana notizia così appiccicosa da impedirgli di uscire anche da quelli che allo specchio vedeva come due pozzi di pece pieni di lacrime e rimorsi.
Ma perchè? Perchè il principe dei Sayan, valoroso guerriero famoso in tutto l'universo per la sua crudeltà, adesso piangeva davanti allo specchio sul lato opposto al letto?
Forse era solo uno di quelli che lui chiamava "momenti di crollo morale" che fin da piccolo gli tartassavano la mente e lo prendevano portandosdlo fino infondo all'oceano più buio e pultroppo ogni volta era dovuto uscirne da solo, a nessuno era mai interessato venire in suo soccorso a evitare di farlo annegare in quel liquido scuro che ad ogni respiro gli occupava i polmoni e gli congelava il cuore uccidendolo piano piano, poco alla volta, dall'interno costringendo lo ad una macchina vuota.
Una ragazza dagli occhi di cielo quella sera si trascinava a fatica per i corridoi illuminato dalla luna fioca, le borse sotto gli occhi palesavano il lavoro che per tutto il giorno la aveva costretta su una sedia a risolvere equazioni e proporzioni varie aveva lavorato soprattutto per non pensare a Yanko che la aveva tradita.
Ormai era già notte ma nel silenzio che essa inesorabilmente dietro si trascina si potevano udire, se bene si tendevano gli orecchi, dei singhiozzi provenire da quella stanza che l'azzurra non si era mai preoccupata di aprire.
In un primo momento si spaventò, aveva paura che "l'animale" che con lei abitava stesse mietendo qualcuna delle sue vittime senza sapre che la sua unica vittima in quel momento non era altri che se stesso.
"Vegeta??"
Aveva bussato con forza sulla porta di legno,
Dall'interno si era udito un rumore, Vegeta era caduto dal letto, evidentemente sperava che la scienziata dormisse già.
Aveva con tutte le sue forze rigettato indietro le lacrime andando ad aprire la porta.
"Vegeta ma si può sapere chi è che piangeva?!?!"
Il tono severo si era smorzato notando gli occhi rossi e luccicanti del principe che addosso portava una camicia del signor. Brief che gli arrivava fino a metà delle cosce robuste e forti.
Si era strofinato gli occhi in un gesto che tanto lo somigliava ad un bambino.
"stai piangendo?"
"No, mi è entrato qualcosa in un occhio"
"Che cosa?"
"Un ricordo" la risposta era uscita in un soffio prima che il ragazzo fosse costretto a mordere i labbri e stringere i denti per non ricominciare a piangere.
Non era colpa sua, lui cercava in ogni modo di apparire forte, coraggioso, spietato e senza cuore, ma quando nel cuore della notte veniva catturato da questi momenti non riusciva a imporsi di non piangere.
La ragazza lo aveva guardato per una attimo senza sapere cosa dire, a lei fin da quando era nata non era stato fatto mai mancare niente ma a quanto peare quel Sayan, per quanto poco lo conoscesse, non doveva aver avuto la sua sorte.
Lo aveva abbracciato, era l'unica cosa che le era venuta in mente.
Si aspettava di essere cacciata o sgridata ma nulla, anzi, il principe si era avvinghiato a lei stringendo la fino quasi a farle male e ricominciando a piangere, alla fine per quale motivo in quelle due ore della sua vita che ogni tanto capitavano fosse così debole e vulnerabile neanche lui lo sapeva.
"Dai, non piangere, non ti fa onore"
Quelle parole dette quasi scherzando lo avevano effettivamente calmato, gli era bastato davvero poco per sentirsi già molto meglio,
Ed era questa l'unica cosa che gli era servita ma che il destino gli aveva sempre fatto mancare: una persona accanto a lui,
Qualcuno che fosse disposto a mettersi lì con lui, come la scienziata aveva fatto portandolo sul letto della camera e chiudendo si dietro la porta.
Non c'erano secondi fini in quella azione da parte di nessuno dei due,
Adesso c'era solo Vegeta che disteso nella coperte abbracciava la sua Fata turchina odiandosi profondamente per essersi mostrato in quel modo ma nello stesso tempo sperava che non se ne andasse mai, che quel calore che lo avvolgeva mai si spegnesse perchè sapeva che la solitudine è la peggiore delle cose e lui non voleva più rimanere solo nonostante questo non lo avrebbe mai detto, specialmente a lei.
Si era ripromesso che il giorno dopo se ne sarebbe andato prima che si svegliasse, ma quella notte la voleva passare abbracciato a lei.
Puntuale come l più preciso dei killer il sonno li aveva colti entrambi lasciandoli momentaneamente privi di senso accoccolati affianco l'uno all'altro.


 

 

 

 

 

 

-------spazio dell'autore depresso--------

mmm....... Non so come mi sia uscita questa storia quindi....... Bho, a voi le critiche, che faccio?? La continuo??

 

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Capitolo 2
*** Vorrei che il mio cervello capisse che la notte mi piace dormire, non pensare ai dubbi esistenziali della vita ***


 

 

Ah, e tanto per la cronaca ti amo

capitolo 2.

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La mattina successiva Vegeta si era svegliato alle cinque e mezza di mattina ma, non aveva a idea del perchè, non si era alzato,
Forse era stata la paura di rimanere dinuovo solo, di venire colto ancora da quei momenti che erano ormai parte integrante della sua vita senza nessuno accanto, senza quella ragazza che con due parole gli aveva gettato il galleggiante di salvataggio aiutandolo a risalire, aiutandolo a non annegare.
Forse era perchè quel calore lo rilassava e la scienziata che lo abbracciava placava i suoi animi, forse aveva ancora sonno o forse semplicemente non aveva voglia di alzarsi,
In buona sostanza, qualunque fosse stato il motivo, Vegeta non si era alzato accoccolandosi meglio tra le braccia della ragazza ancora un po' spossato dagli incubi che la notte gli aveva portato, riaddormentandosi.
Bulma si era svegliata quattro ore dopo trovandosi, con sua grande sorpresa, il Sayan tra accucciato tra le sue braccia con le ginocchia al petto schiacciando quel corpo piccolo ma potente in una pallina che i capelli a fiamma lo facevano assomigliare ad un riccio.
Glia aveva accarezzato i capelli corvini che alla luce del sole brillavano di un colore quasi castano sulle punte,
Così bello, così dannato.
Chissà come mai la notte prima lo aveva visto piangere, chissà perchè si era mostrato così debole e chissà cosa aveva sognato tutta la notte per sentirlo muoversi come un ossesso sulle lenzuola bianche.
Lo aveva guardato scostando la coperta blu, Era davvero bello.
La luce che entrava dalla finestra faceva diventare trasparente la camicia bianca, che gli stava così grande che ci sarebbe potuto entrare 20 volte, permettendo di intravedere il suo corpo granitico;
L'espressione del volto era stranamente rilassata, le sopracciglia non erano più piegate verso il basso e la bocca era incurvata in quello che, perchè no, si poteva definire un sorriso.
Sotto la camicia si potevano facilmente scorgere i pettorali scolpiti dal migliore degli artisti e solcati da mille cicatrici, forse un ricordo di quel passato che non aveva mai raccontato a nessuno e che custodiva gelosamente nei meandri più bui della mente.
Si scorgevano abbastanza bene gli addominali e le costole che si potevano ben contare visto il fisico esile, dove, più tra tutte, spiccava una cicatrice a forma di fulmine che terminava appena sopra i boxer neri,
Si era persa un attimo a fissare quell'uomo così bello fino a che le guance si tinsero di un delicato rosso quando, una volta provato a toccare quell'essere che quasi le sembrava un dio, lui aveva aperto gli occhi nerissimi ancora lucidi e cerchiati dalle occhiaie per poi sorridergli.
"Buon giorno" la sua voce era calda ed impastata di sonno.
Si era stiracchiato sbadigliando per poi guardare interrogativo le mani della scienziata che ancora si trovavano sul suo petto,
Lei accorgendo si di non averle ancora ritirate arrossì per poi farle scattare in modo meccanico.
Vegeta aveva appoggiato la testa di lato sul cuscino continuando a fissare Bulma che ogni minuto che passava diventava più rossa.
"Emm... B-b-buon giorno Vegeta"
Lui aveva sorriso senza mostrare i denti incurvando solamente le labbra sottili.
sembrava sicuro e rilassato nonostante la presenza della ragazza nel suo letto, come se ci fosse invece di una donna un suo amico o un compagno di chissà quelle guerra che trattava nel più normale dei modi, senza arrossire, senza esitare.
"Brr, ma si può sapere che siamo a giugno e fa un freddo...."
Si era rannicchiato con la testa sotto le coperte che erano state spostate su un lato dal l'azzurra tornando in quella specie di posizione che lo assomigliava ad una pallina,
Bulma, un po' impacciata, lo aveva raggiunto poco dopo sotto le coperte.
"No, ma non è una cosa possibile che faccia così freddo"
"a me non fa freddo"
"tu hai ancora la tuta da lavoro addosso"
"E tu hai solo una camicia"
"La battle swit si è rotta e poi ieri sera faceva un gran caldo"
"Si ma tu sei praticamente nudo"
"Ti da fastidio??" Il suo tono non era malizioso ma semplicemente scherzoso, aveva voglia di giocare e aveva deciso di puntare lei come il suo gomitolo per rilassarsi un po', 
bisognava ammettere che le parole del principe erano tutto forchè caste ma non era quello lo scopo e Bulma lo aveva capito scegliendo così di giocare con lui.
"No affatto, ma a me non fa freddo"
"E se a te non fa freddo non deve fare freddo neanche a me? E poi noi Sayan sentiamo tantissimo le basse temperature"
"Ma quali basse temperature che è giugno??"
"Le basse temperature del tuo cervello"
"Guarda che io sono più intelligente di te"
"Non ci giurerei"
La ragazza aveva fatto per tirargli un pugno sul petto di lui che aveva comunque deciso di scansarsi inciampando nel lenzuolo e cadendo atterra tirandosi dietro l'azzurra che gli era caduta sopra.
"Ecco che la Fata turchina piove del cielo"
Si erano guardati un attimo negli occhi e poi erano scoppiati a ridere,
Aveva osservato i denti del Sayan che per la prima volta gli era concesso di vedere in un sorriso,
Come dentatura non era delle migliori, i denti erano piuttosto gialli e i canini appuntiti e ricurvi erano scheggiati in alcuni punti così che sembravano i denti di un leone addestrato a sbranare le ossa delle sue prede.
Però c'era una domanda che aleggiava nella mente di Bulma e non se ne voleva andare
"Ma cosa avevi ieri sera??"
Di colpo Vegeta aveva smesso di ridere diventando serio, avrebbe voluto sbraitargi contro che non erano affari suoi e che non avrebbe dovuto neanche trattenersi con lei questa mattina, ma finalmente aveva trovato qualcuno con cui ridere, qualcuno a cui piaceva così come era, qualcono con cui giocare e non aveva intenzione di lasciarselo scappare.
"Diciamo che......" Non sapeva cosa dire, non aveva voglia di spiegargli ma non voleva essere brusco
"Che......."
"Vorrei che il mio cervello capisse che la notte mi piace dormire, non pensare ai dubbi esistenziali della vita" quella frase era bastata per farle capire che non aveva voglia di dirgli nulla, o forse non si sentiva ancora pronto per aprirsi con lei.
"Um.... Ti va di fare colazione? Ti vado a preparare qualcosa" aveva detto la ragazza sorridendogli
"Si"
Si era alzata dal ragazzo inciampando rovinosamente sul suo polpaccio facendolo ricominciare a ridere di gusto
"Bhè, che hai da ridere scimmione?"
Ma lui non aveva risposto continuando a contorcersi dalle risate
"Come ti pare, vedi di sbrigarti".
Meno di un quarto d'ora dopo Vegeta era sceso in salotto dove Bulma lo aspettava con la colazione pronta.
I signori Brief non erano in casa e sarebbero tornati tra due settimane così i corridoi sembravano quasi vuoti e riempiti solo dall'odore delle cialde con la marmellata e il rumore dei piedi nudi di Vegeta.
"Vegeta!!"
"Cosa vuoi?"
"Ma perchè sei sceso in boxer" era rossissima in volto alla vista di quel ragazzo così bello
"Te lo ho detto" le sue parole erano calme e rilassate, non era isterico o arrabbiato,
"la battle swit L'ho rotta ieri e non ho altro da mettermi"
"Ma non ti faceva freddo?"
"Ci ho ripensato" aveva sorriso furbo.
"Mmm, dai ti ho preparato le cialde"
"Cialde? Cosa sono?"
"Non sai cosa sono le cialde??"
"Non sono pratico dell'etnia del tuo pianeta"
"Allora facciamo una cosa, dopo ti portò in città così ti compro un po' di vestiti e ti faccio assaggiare un po' di cose"
Il principe non era esattamente entusiasta ma non gli dispiaceva del tutto come idea
"Va bene, basta che non mi avveleni"
"Mi tratterrò dalla tentazione"
Erano di nuovo scoppiati a ridere.
"Ma, dici che ci vengo in mutande a comprarmi i vestiti?"
"Già, papà ha messo tutto l'arma dio in una capsula e non ho nulla da farti mettere..... Vediamo......"
Aveva preso un metro da sarta e aveva misurato le spalle robuste e la vita sottile che misurava pochi centimetri più della sua,
"Che combini donna?"
"Ti misuro"
"Mi misuri??"
"Per vedere se ti stanno i miei vestiti"
Ora che lo guardava da vicino era molto secco, molto più di quanto non apparisse prima da dietro la camicia:
Le costole erano così visibili che quasi ci si poteva suonare lo xilofono sopra, la vita era stretta al contrario delle spalle e la rotula del ginocchio era sporgente e in fuori.
"Non sono come kakaroth io"
"Cosa intendi?"
Aveva sospirato in un mix di emozioni letali toccandosi le costole in fuori
"Anche da piccolo ero secchissimo..... Ma pensa che ho passato momenti peggiori"
Come aveva fatto a leggere i suoi pensieri dio solo lo sapeva ma la sua espressione adesso era piuttosto triste
"Ti chiedo scusa, fanno un po' effetto- si era ancora passato la mano sulle costole- non ci posso fare niente, sono secco di natura e non ho veramente altro da mettermi, non sarei dovuto scendere"
"Scherzi? Sei bellissimo, sei il ragazzo più bello che io abbia mai visto"
"Davvero?"
"Si, insomma, s-s-sei molto bello... Ecco....."
"Grazie"
"Emm.... Dai ti vado a prendere qualcosa da metterti e arrivo"
Aveva salito le scale rapidamente tornando giù in mezzo secondo con in mano una canottiera che gli stava un po' larga e un paio di pantaloni mimetici elasticizzati a cavallo basso.
"Ecco, tieni ti dovrebbero stare"
Aveva sorriso con la bocca piena del nuovo cibo.
La canottiera gli era entrata a pennello ma i pantaloni gli calavano un po' in vita così la ragazza gli aveva legato un cintura semplice e nera per non farli cadere.
"Sei stupendo"
"Lo so"
"Quanta modestia, comunque ora vado a vestirmi io è si va, d'accordo?"
"D'accordo".

 

 

 

--------spazio dell'autore depresso---------

mmm..... Un altro capitolo di questa.... Questa.... Non mi viene il termine adatto, 

dinuovo a voi le critiche, fate i sapere cosa ne pensate

Tarble00

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Capitolo 3
*** Nessuno ha il diritto di rovinarti la giornata, figuriamoci la vita ***


 

Ah, e tanto per la cronaca ti amo
Capitolo 3.

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La ragazza era scesa tornando in cucina vestita con una minigonna di jeans e una camicia aderente bianca che risaltava le forme morbide e dolci.
"Allora Vegeta andiamo??"
"Ok, andiamo"
Tutti e due si erano incamminati fuori verso la decappottabile rosa shocking.
"Dai Vegta sali"
"Solo se mi prometti di non ti schiantare contro qualcosa"
"Promesso."
Il ragazzo aveva preso posto sul sedile del passeggero di fianco a Bulma che lo guardava ipereccitata all'idea di portarlo in città.
Aveva premuto l'accelleratore e la macchina sfrecciava a 400 all'ora sulle strade della caotica città dell'ovest.
Erano arrivati ad un centro commerciale con le vetrate trasparenti ed un sacco di cose al suo interno con interi scaffali pieni di oggetti colorati con mille negozi differenti, chi vendeva una cosa e chi un'altra.
"Wow Bulma.... Che caos"
"Ci credo, è sabato mattina"
"Mi da un po' fastidio tutta questa gente sai......"
"Su, non puoi mica continuare a fare il sociopatico per l'eternita"
"In teoria l'idea era quella......"
"Vieni"
Lo aveva tirato in un negozio con su scritto "Love style" tutto rosa con milioni di capi d'abbigliamento al suo interno.
"Che dici, come mi sta questo??"
La scienziata era uscita dal camerino con indosso una gonna cortissima di pizzo bianco e un top dello stesso materiale.
"Bho, onestamente mi sembri puffetta"
"Ma tu cosa vuoi saperne di moda scimmione che non sei altro"
"Stavo scherzando sei uno schianto"
"Grazie"
Era divenuta tutta rossa al l'affermazione del principe, non sapeva come mai gli faceva quello strano effetto ma con lui stava bene e questo poteva bastare per il momento aveva bisogno di un amico, uno vero con cui aprirsi, con cui non avere paura di essere se stessa, senza con tenersi per fare la signora, poi che differenza faceva se era uno spietato assassino venuto da chissà dove, a lei piaceva fare la ragazzaccia ma gli era sempre stato detto che era sbagliato e lei ci aveva creduto cercando sempre di essere gentile e fine nei termini e nei modi, ma quel ragazzo tirava fuori la parte "negativa" di lei, quella trasgressiva, a testimoniare ciò c'era la minigonna che aveva indossato per la prima volta quella mattina nonostante fosse nel suo armadio da mesi,
La aveva comprata in un negozio a Satan city ma appena l'amica Chichi la aveva vista gli aveva detto che con quella addosso sarebbe sembrata una facile quindi era rimasta infondo all'armadio fino a che quella mattina aveva deciso di osare, di provare, non aveva paura perchè con lui sembrava tutto lecito e semplice.
Era rientrata nel camerino per togliesi il "vestito" di pizzo bianco che la faceva sentire a disagio, anche se era molto bella aveva sempre avuto paura di mettersi in mostra con maglie scollate, pantaloni aderenti o gonne e con quell'abitino addosso si sentiva nuda.
Si era appena rivestita che Vegeta aveva bussato alla porta del camerino
"Posso entrare?"
"Si"
"Tieni"
Gli aveva passato un paio di pantaloni di jeans a metà coscia aderenti e una camicia a quadri rossa e arancio
"Provateli secondo me starai benissimo"
Aveva guardato timida i pantaloni corti, aveva perso la sicurezza di poco prima ma non voleva mollare.
"Va bene, tu aspettami fuori, e nel frattempo perchè non vai a farti un giro nel negozio qui di fronte?? Magari trovi dei bei vestiti"
"Va bene...."
Il ragazzo era uscito e lei si era provata entrambi gli indumenti,
Oltre ad aver azzeccato la taglia ci aveva visto lungo perchè gli stavano veramente benissimo,
Li aveva tolti e si era rivestita rapidamente per poi andare a pagarli.
Uscita dal negozio si era diretta verso "tokio's my" un negozio di abbigliamento maschile dove Vegeta si stava guardando intorno un po' spaesato.
"Bisogno di una mano Veggy?"
Si era immobilizzata, come minimo per averlo chiamato Veggy avrebbe fatto esplodere il pianeta, ma niente si era limitato a voltarsi come niente fosse.
"Gradirei"
"Emm.... Che genere di vestiti avevi in mente Veggy?"
Aveva provato a chiamarlo con quell'assurdo nomignolo una seconda volta ma lui niente, anzi sembrava divertito, come se infondo gli piacesse.
"Francamente nessuno, mi chiamo combattente non stilista"
"E io che credevo che ti chiamassi Vegeta"
"Anche"
Si era limitato a sorridere appena per poi continuare a guardarsi intorno
"Secondo me questi ti stanno bene"
"Cosa sono?"
"Jeans"
"Va bene...."
"Dai, vieni a provarteli"
Lo aveva trascinato con enfasi nei camerini e si era infilata con lui nel primo che aveva trovato libero
"Dai vediamo se ti stanno"
Lui se li era tolto i suoi e aveva infilalato i jeans titubante
"Mmm..... Ti stanno una forza"
"Se lo dici tu...."
"In effetti però sono un po' larghi in vita ma basta una cintura, rivestiti io vado a pagare i pantaloni e ti cerco un maglia e una cintura"
Aveva annuito guardando la sparire dietro la tendina del camerino.
Quella nuova amica gli piaceva, anche se non era certo fosse davvero sua amica, non sapeva cosa era l'amicizia ma aveva paura di chiederglielo aveva paura che si fosse solo illuso che qualcuno finalmente dopo anni gli avesse voluto bene, se era una illusione preferiva continuare così senza scoprire che non era vero.
Quando uscì la ragazza lo aspettava fuori con una busta nera in mano
"Dai dai, c'è ancora un sacco di posti da vedere"
"Con calma c'è tutto il giorno non mi pare il caso di avere tutta questa furia"
"Um, scusami è che...... Bhè sai io non ho tanti amici e gli unici che ho sono tutti dei combattenti e non hanno mai nessuno tempo di venire a fare compere con me e Yanko non è mai voluto venire, per non parlare di Chichi che non sopporta fare shopping e sai, è buffo ma è la prima volta che qualcuno viene con me in giro"
"Bhè non sarà l'ultima almeno finchè ci sono io, se poi al ritorno decidi di tornare a 400 all'ora come una pazza e ci schiantiamo allora sarà l'ultima davvero"
Aveva sorriso e gli aveva stampato un bacio sulla fronte nel più normale dei modi.
"Poi come ti stavano i vestiti che ti ho fatto vedere??"
"Bene" aveva risposto ancora tutta rossa mostrandogli la busta
"Dai fammi vedere come ti stanno"
"Si"
Si erano diretti verso i bagni dove Bulma si era cambiata ed era uscita fuori
"Che dici"
"Sei una bomba, ma perchè invece della solita tutta non ti metti qualcosa di più bellino, lo vedi come ti stanno bene??"
"È che..... Ho paura di sembrare....... Insomma, hai capito....."
"Si, e ti garantisco, dopo averne viste di tutti i colori e in tutti i modi, che non ci assomigli neanche da lontano"
"Davvero?"
"Si si si si si.... Posso provare a fare una cosa?"
"Mmm..... Se non fai saltare in aria nulla direi di si"
"Spiritosa"
Gli si era avvicinato e aveva cominciato a sbottonare i bottoni neri della camicia.
Per un attimo Bulma era rimasta di pietra, ma cosa diavolo stava combinando?!?!.
Quando li ebbe sbottonati tutti lei era tutta rossa e calda in volto con una paura assurda addosso.
"Trancuilla non ti stupro mica"
Il tono era scherzoso per lasciare posto al sarcastico nella seconda affermazione
"Anche se...."
"Stronzo"
"Dai, davvero, non ti violento, guarda"
Aveva preso gli angoli infondo della camicia legandoli in un nodo così che dalla camicia si poteva vedere bene la pancia piatta e una parte del reggiseno si poteva scorgere.
"Ma sei pazzo, non posso mica andare in giro così"
"Come no? Sei bella da mozzare il fiato, parola di Sayan"
"Così sì che sembrò una escort"
"Uffa quante polemiche sei stupenda e vedi di lasciarti un po' andare dai"
"O-ok.... "
Si erano guardati per un attimo negli occhi
"Sei un amico, grazie"
Si era sentito una stretta allo stomaco, lo aveva chiamato amico, quindi gli voleva davvero bene.... Non ne era ancora certo ma si accontentava con poco.
"Grazie a te"
Lo aveva abbracciato forte quando....
"Brava, adesso ti metti anche a fare la t.roietta con quello scimmione, e pensare che a me non me l'hai neanche data, e ora ti metti vestita così con questo?"
"Sparisci, quello che faccio non è più affar tuo Yanko!"
"Certo, certo, pensavo solo di salutarti prima di tornare dalla mia ragazza" aveva sorriso vittorioso sicuro di averla affondata, sperava di averla ferita dicendogli di averla già rimpiazzata e in effetti gli erano salite le lacrime
"Non dirmi che tu sei ancora sola povera stellina senza cielo"
"No non è vero!!"
"Ah si, e chi sarebbe il tuo ragazzo, sentiamo??"
Era sbiancata guardando si disperatamente intorno in cerca di un appiglio, non sapeva più cosa dire fino a che non aveva preso parola Vegeta
"Io"
Yanko lo aveva guardato con rabbia per poi tornare a guardare lei che con lo sguardo stava ringraziando in 20 lingue diverse Vegeta per averla salvata.
"Si, proprio lui."
"Vuoi dire che mi hai rimpiazzato con questo essere!!"
"Stupido terrestre io ho un nome"
"Non sto parlando con te"
"Ehi voi due basta! Io non ti avrei mollato ma tu mi hai tradita e quindi si, ti ho rimpiazzato con lui!!"
"Brutta troia che non sei altro come hai potuto, sai che avevo anche pensato di chiederti scusa"
"Non basta chiedere scusa!!"
"Stupida oca!!"
"Basta!! Ora sparisci subito se non vuoi che ti atomizzi piccolo terrestre!!"
Voleva rispondergli ma sapeva che il principe era in grado di polverizzarlo davvero quindi preferì non dire nulla e andarsene.
Lei lo aveva abbracciato forte
"Grazie"
"Figurati"
"Sai, avrei preferito che tu lo atomizzassi davvero"
"Basta chiedere"
"Ma sono un persona pacifista"
"Peccato, mi sarei divertito"
Una lacrima era scesa sulla guancia dell'azzura
"Ehi, basta piangere non serve a niente"
Lei si era fregata un occhi con la manica sbavando un po' il mascara che Vegeta aveva rimesso apposto con il dorso della mano
"Quel bastardo mi ha rovinato la vita"
"Nessuno ha il diritto di rovinarti la giornata, figuriamoci la vita"
Aveva sdrammatizzato lui facendola sorridere,
Così la giornata era proseguita fino a che una volta finito di fare compere entrambi stanchissimi avevano preso qualche (qualche per modo di dire) pizza e se la stavano mangiando allegramente sul letto di Bulma.
"Guarda"
La scienziata aveva ritagliato le foto che i due si erano scattati nel pomeriggio tra mille vestiti e accessori vari e le aveva attaccate per tutta la stanza.
"Mmm..... Quella è la più bella"
Aveva indicato una foto dove Vegeta indossava un cappello da cow boy e Bulma aveva indosso un'aureola da angioletto e entrambi facevano delle smorfie buffissime.
"Allora guarda dove la metto"
Aveva aperto un portafoto con la copertina in argento e aveva incollato sul l'ultima pagina vuota la foto scrivendo accanto col pennarello azzurro -My best friend-
"Cosa c'è scritto??"
"Il io migliore amico"
Ancora quella stretta allo stomaco, gli piaceva tantissimo che lei gli dicesse che era suo amico, gli dava la certezza di non essere solo, che qualcuno finalmente gli volesse bene e lo amasse, amore, non conosceva il significato di quella parola che da sempre gli era stata negata ma da quando era sulla terra la aveva sentita pronunciare svariate volte e gli dava un non so che di positivo.
"Bulma?"
"Dimmi"
"Cosa vuol dire amare?"
"Amare?"
"Si, amare, cosa vuol dire?"
"Mmm.... Vediamo..... Amare vuol dire quando una persona vuole tanto bene ad un altra, quando sa Che senza di lei non potrebbe vivere, quando non potrebbe mai fare a meno della sua compagnia, amare è quando ti senti una strana presa allo stomaco e amare è la cosa più bella del mondo anche se non tutti gli amori sono corrisposti"
"Amare è una cosa bella allora??"
"Alle volte è la più bella ma alle volte ti può uccidere, ti può far diventare pazzo"
"E come si capisce che ami una persona"
"Te lo devi sentire dentro, te lo senti qui"
Aveva indicato con un dito il cuore del Sayan
"Qui c'è il cuore"
"Ed è lì che nasce l'amore"
"Ma è impossibile"
"È impossibile se tu non ci credi"
"E come ci si innamora"
"Alle volte è un colpo di fulmine, ti accorgi subito che quella che hai davanti è la tua anima gemella, alle volte ci vuole tempo per capire che una persona la ami"
"Cosa è l'anima gemella?"
"È quella persona con il carattere perfetto per te che ti completa e Con cui stai bene"
"Credi che io mi posso innamorare"
"Certo, possono tutti"
"E credi che qualcuno si innamorerà di me??"
"Dipende, se continui a fare lo scorbutico asociale non credo che ti pioverà la tua ragazza dal cielo, te la devi cercare"
"Ho capito....."
Aveva tirato un sospiro di sconforto, se qualcuno si doveva innamorare del suo carattere quel qualcuno o era pazzo o non esisteva.
"Non ti demoralizzare, sei un ragazzo bellissimo vedrai che troverai anche tu qualcuno disposto ad amarti"
Lo aveva abbracciato forte ed anche lui aveva ricambiato stringendola a se, ma..... Lui non aveva bisogno di cercare l'anima gemella, l'aveva già trovata ed era lì accanto a lui ma aveva paura di diglielo, paura di mandare a p.uttane quel legame che si era creato.
"Tu ti sei mai innamorata?"
"No, perchè ci si innamora davvero una volta sola nella vita e quella persona non si scorda mai"
Grandioso, così anche volendo non se la sarebbe più tolta di testa..... Perfetto......
"E tu?"
"E io cosa?"
"E tu ti sei mia innamorato?"
"No"
"Cel'hai mai avuta una ragazza tu?"
"No, non ho mai avuto tempo per creare legami con le persone e col caratteraccio che mi ritrovo, siamo onesti, non troverò mai qualcuno che mi ami....."
"Non è vero"
"Lo dici tu questo"
"Perchè ne sono Certa"
"Si va bene, come no. Il giorno che trovo qualcuno che mi ama davvero mi faccio tatuare il tuo nume dietro al collo"
"Allora preparati"
"Credici..."
Entrambi scoppiarono a ridere sotto le luci delle stelle.

-----------angolo dell'autore un po' meno depresso-------------
allora, questo capitolo fa davvero pena ma...... Mi andava di scriverlo lo stesso.
non mi uccidete vi prego
un bacio 
Tarble00

 

 

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Capitolo 4
*** l'amore è cieco, la fortuna bendata solo la sfiga ci vede benissimo ***


 

 

Ah, e tanto per la cronaca ti amo

Capitolo 4.

 

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Correva a per di fiato per i corridoi del castello, tutto intorno a lui sembrava restringersi,
I corridoi erano sempre più stretti, infondo la voce della madre che lo implorava di aiutarla, di salvarla.
Il corridoio era sempre più piccolo e lei sempre più lontana,
Il bambino correva sempre più veloce ma più si avvicinava e più la figura materna compariva sempre più piccola e lontana fino a scomparire del tutto.
Il piccolo bambino continuava a correre e a pregare la donna di non andarsene, ma i corridoi erano sempre più stretti e lui stava piano piano crescendo e da bambino era divenuto adulto costretto a camminare a gattoni.
La parete del soffitto era sempre più stretta,
Stava per soffocare,
Non c'era più ossigeno e l'aria era sempre più irrespirabile
Si divincolava e si dimenava
quando all'improvviso.....


Vegeta si era svegliato tutto sudato e con le lacrime agli occhi,
Quel sogno, quel l'incubo terribile era lo stesso da anni e anni e non se ne andava mai,
Tornava ogni notte a riaprire le ferite del suo cuore martellandogli l'animo.
Aveva ancora gli occhi chiusi quando sentì chiaramente sulla sua pelle sudata qualcosa di morbido e dolce,
Aveva spalancato le palpebre vedendo bene nel buio che ormai percepiva meglio della luce la scienziata che con uno sguardo dolce gli stava carezzando uno zigomo con la mano smaltata di rosa,
Lo stava vegliando, si era addormentata con lui e non se ne era più andata, bhè d'altronde era nel suo letto e non aveva motivo di andarsene, ma a lui piaceva pensarlo così.
"Che hai Vegeta?"
"Niente, un brutto sogno"
Aveva posto anche lui la mano su la guancia di lei.
"Che hai sognato?"
"Nulla di particolare, credo che non mi ricordo neanche"
"Hahahahahahaha" lei era scoppiata a ridere
"Che hai da ridere??"
"Nulla, è che a mentire sei pessimo"
Gli aveva sorriso dolce accarezzando gli la punta del naso leggermente all'insù per poi continuare
"E questo è un bene sai??"
"Non vedo come potrebbe"
"Bhè, se non sai mentire sei obbligato ad essere sincero, e la sincerità può essere solo apprezzata"
"Se lo dici tu.... Ma se dovessi nasconderti da qualcuno allora ti troverebbe di sicuro"
"Perchè dovresti??"
"Magari scoppia una guerra o, non so, un attacco alieno o un altro super cattivo"
"Come sei pessimista Veggy"
Le aveva regalato un bellissimo sorriso per poi abbracciarla forte
"Mi piace Veggy"
"Allora sarai il mio Veggy"
"Io non sono di nessuno"
"Ti sbagli, sei tutto mio mio mio" lo aveva detto con voce scherzosa scoppiando a ridere ma a Vegeta quelle parole piaccuero davvero tanto.
"Tutto tuo tuo tuo" aveva ripetuto imitando una risata, ma dentro si se era più serio che mai.
"Hahahahaha Veggy Veggy Veggy hahahahaha" la scienziata continuava a ridere e a ridere
"Che ti ridi??"
"Hahahahaha, é che è un nome dolce per uno duro come te"
"Chi ti dice che non sia dolce dentro??"
Le parole gli erano uscite di bocca, tutto rosso si era subito pentito, gli aveva confessato di essere buono davvero....
"Non, non capisco... Spiegati maglio Veggy"
"E-e-ecco.... Io.... C-cioé ho detto che s-s-sono le 5.40 di mattina"
"Non é vero!!"
"Si ché è vero"
"Va bè, se non hai il coraggio di ammettere le tue parole e sei un fifone non importa"
La odiava quando faceva così, si finegeva offesa e sapeva prenderlo alla perfezione
"Ho detto che non puoi sapere se non sono buono dentro!!"
"Allora fammi vedere che non sei tutto corazzato"
"Non mi va!!"
"Daaaaiiiii"
"No"
"Perchè no??"
"Perchè io sono il principe dei Sayan, fiero e orgoglioso combattente, temuto in tutto l'universo"
"Um, secondo me hai solo paura"
"Eh?? Paura di cosa??"
"Tu hai paura di mostrare quello che hai dentro"
'Paura di mostrare quello che hai dentro.....' Quelle parole gli erano risuonate meglio orecchi perchè infondo lo sapeva che era vero, ma in passato ogni volta che aveva esternato i suoi sentimenti a qualcuno li aveva usati contro di lui così era addirittura arrivato a non provare più nulla.
"Io non ho paura di nulla!!"
"Non é vero, hai paura che in qualche modo possa sfruttare contro di te i tuoi sentimenti se me li mostrerai perchè forse è già successo, ma qui nessuno ti vuole male e nessuno giocherà con ciò che provi, non devi avere paura ad essere buono o semplicemente più umano, questo non ti sminuisce, anzi."
Gli aveva letto l'anima, come ci era riuscita un'altra volta proprio non ci arrivava, ma quella donna era capace di capirlo più di chiunque altro.
"Io non ho paura"
"Dimostrarlo"
"Non ho bisogno di dimostrarlo a nessuno, io lo so e questo basta"
"Mmm..... Io sono sicura che lo sai meglio di me che quello che hai detto non è vero"
"..........."
"Devi riuscire a buttarti il passato alle spalle"
"Tu, donna terrestre, cosa ne vuoi sapere di quello che ho passato, tu non te lo puoi immaginare neanche, quello che ho visto io e sentito sulla mia pelle tu non lo hai visto nel peggiore dei tuoi incubi perchè tu hai sempre avuto una bella vita, io non sono mai stato padrone della mia, tu hai avuto una bella casa, la mia è stata distrutta quando ero piccolissimo, tu hai avuto tanti amici, io non ho mai avuto nessuno, tu hai avuto dei genitori che ti hanno voluto bene, i miei mi sono stati strappati, hai sempre potuto decidere per il tuo corpo, il mio è stato sempre nelle mani di altri, hai avuto soldi, amore, fama, fortuna. tu hai avuto tutto e io nulla, cosa ne vuoi sapere? Come puoi pretendere che da oggi a domani possa dimenticare tutto??-Dagli occhi color ebano era scesa timida una lacrima- l'amore è cieco, la fortuna bendata solo la sfiga ci vede benissimo....."
Un singhiozzo era scappato al suo controllo risuonando nella notte silenziosa.
"Scusa Vegeta, non volevo....."
"Lascia stare tanto di me non si è mai preoccupato nessuno"
lo aveva stretto forte ma questa volta lui era rimasto immobile
"Io mi preoccupo di te"
"Grazie, ma adesso non ne ho più bisogno"
Aveva alzato lo sguardo per poterlo guardare negli occhi di notte, si era già ripreso, in un attimo aveva smesso di piangere anche se dietro le pupille nere si vedeva bene che aveva il cuore a pezzi dentro e da sempre aveva cercato disperatamente di ricomporlo ma puntualmente ogni qual volta che ci stava per riuscire lo metteva nelle mani di qualcuno che nuovamente lo fracassava a terra, ma aveva imparato col tempo a non mostrarlo mai a nessuno sfruttando quella compostezza che solo lui era in grado di mostrare.
Tante volte, e forse troppe, aveva aspettato la notte per abbandonarsi alle lacrime per poi svegliarsi la mattina come niente fosse, aveva tempi di recupero straordinari che in un certo senso gli erano stati imposti nel passare degli anni, e più cresceva e più diventava opprimente, più gli veniva chiesto di riprendersi sempre più velocemente.
Si era alzato ed era uscito dalla camera di lei non appena si fu addormentata, era andato nella GR.
Da sempre quando aveva bisogno di distrarsi si allenava, sperava che le immagini del suo passato che la ragazza aveva involontariamente fatto tornare a galla se ne tornassero da dove erano venute insieme a quell'orribile incubo che fin da quando aveva memoria lo tormentava.
--------angolo dell'autore malato--------
lo so, il capitolo è molto corto ma mi sono beccata le febbre e non sto proprio benissimo.
bhè, ditemi se vi piace e grazie a tutti quelli che con una pazienza immensa leggono la mia storia
un bacio 
Tarble00

 

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Capitolo 5
*** Non innamorarti mai, piuttosto buttati giù da un ponte fa meno male ***


Ah, e tanto per la cronaca ti amo
 
capitolo 5.
 
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"Vegeta, Vegeta, dove sei??"
"Mi stavo allenando"
Aveva detto uscendo dalla gravity room il principe
"Veggy, allora ti sei ripreso?"
"Si, cosa vuoi?"
"Devo dirti due cose suuupeerr"
"Dimmi"
"Allora, la prima è che visto che è mezzogiorno è ora di pranzo e la seconda è che mentre ero a fare la spesa ho trovato un ragazzo gentilissimo che mi ha chiesto di accompagnarlo alla festa più in di tutto l'anno, awwwww!!!! Sono al settimo cielo si terrà stasera in un albergo in centro, e poi sai? Credo di essermi innamorata"
"Ah, ho capito..." Vegeta aveva il cuore in mano, si era innamorata di un ragazzo e non era dicerto lui, lo sapeva che non sarebbe mai successo ma ci aveva sperato così tanto, era arrivato quasi a pensare di piacerle almeno un pochino ma invece niente, 
"Non mi sembri proprio al settimo cielo"
"Solo perchè non ci sarà nessuno a preparami la cena, ricordi? I tuoi sono partiti!!"
"Ho già pensato a pagare un ristorante in città che ti porterà cibo in abbondanza, lo ho prenotato stamani appena prima di tornare a casa"
"Ok..... E..... Lui come è?"aveva domandato sperando di poterci competere almeno
"È uno schianto, il ragazzo più bello di tutto l'universo, bello come non ne ho mai visti, giuro" si cominciava bene...... "ha i capelli biondi, gli occhi azzurrissimi come il cielo d'estate ed è alto alto, quasi due metri, e poi è gentile, espansivo, socievole e buono. È perfetto per essere il mio principe azzurro"
...... Wow, proprio l'opposto del sayan, lui in confronto a quel ragazzo doveva proprio sembrare uno sgorbio, lui che aveva i capelli neri e gli occhi dello stesso colore, era piuttosto basso, non più alto di 1.68 se non meno, era cinico, riservato, veramente poco socievole e arrogante..... Ma almeno era un principe anche lui, ma lui era il principe nero, quello che francamente non voleva nessuno, quello che tutti odiavano e che tremavano di terrore quando lo vedevano, e dicerto nessuno se ne era mai innamorato......
"Mi sembra un ragazzo molto bello...... Sono felice per te"
"E lo è, awwwww!!!!!"
Aveva sospirato triste
"Ma non mi sembri molto felice per me"
"Lo sono, vuoi che faccia i salti di gioia" aveva detto ridendo isterico per mascherare il dolore.
"Emm.... No Vegeta, mi sa che non stai tanto bene, forse è meglio che vai a letto, Xavie mi verrà a prendere alle 21.00"
"C-c-certo è bell-ll-llissimo, d-d-divertiti..." Chiudeva e apriva l'occhio destro in una sorta di Tic isterico
"Mi sa che sei stanco, ti alleni da stamani mattina, va a mangiare e poi riposati, mi sa che ne hai bisogno"
"C-c-come v-v-vuoi"
"Io rientro, tu vatti a sciacquare il viso in camera tua prima di venire giù"
"S-s-s-sssi"
Era schizzato al piano di sopra con le lacrime che gli pizzicavano gli occhi, doveva rimanere forte ed impassibile se voleva almeno mantenere la loro amicizia, lui non aveva avuto il coraggio di dichiararsi e la sua occasione l'aveva bruciata, era giusto che adesso toccasse ad un altro.
Era sceso giù e al tavolo lo aspettava un pranzo enorme degno dello stomaco di un Sayan.
Vegeta si era subito buttato sul cibo affamato come era, invece la scienziata si era seduta davanti a lui e sbocconcellando un insalata si era messa a raccontare di come aveva incontrato Xavie e di quanto era bello.
Ad ogni sua parola il principe sentiva delle forti coltellate al cuore, ma continuava a sorridere isterico ed annuiva energicamente di tanto in tanto quando Bulma gli faceva una domanda fino a che aveva sentito in bocca insieme al sapore dello pollo quello amaro e salato della sua tristezza che copiosa scendeva dagli occhi.
"Vegeta, stai bene?"
Si era asciugato gli occhi rapidamente sorridendo con l'amaro in bocca
"Si, solo non credo di sentirmi bene, tutto qui, sarà bene che vada a dormire, mi fa male la tesa" 'e il cuore....'
Era balzato al piano di sopra chiudendosi in camera sua e buttandosi a peso morto, come un sacco di patate sul letto candido con un mal di testa che lo faceva veramente impazzire, si sentiva caldissimo ma aveva freddo.
Erano passate molte ore e ormai il sole era scomparso nonostante fosse giugno e le giornate sono più lunghe.
Era suonato il campanello della capsule e corp. , era un ragazzo con gli occhi del cielo più bello e i riflessi verdi.
"Ciaooo Xavie"
"Ciao bellissima, allora, sei pronta"
"Aspetta un attimo, vado a dire a Vegeta che andiamo"
"Um..."
Aveva salito le scale di corsa con gli stivali col tacco a spillo neri.
"Vegetaaaaaa"
Era entrata nella camera sbattendo la porta
"Mmm...." Aveva grugnito lui di risposta
"Ehi Vegeta stai bene??"
"Insomma...."
"Che hai??"
Gli si era seduta affianco a lui, girato su un fianco sdraiato sul letto
"Mi fa un po' male la testa, anzi, sembra che stia per implodere e poi ho freddo, ma sono caldissimo"
"Non è che hai un po' di febbre??"
"Cosa è la febbre?"
"Aspetta, prendo il termometro"
Era scesa giù in sala ed aveva preso il termometro
"Ehi Bulma, che sta succedendo?"
"Vegeta ha un po' di febbre"
E non gli aveva dato il tempo di ribattere che lei era già in camera di Vegeta
"Alza il braccio"
Lui aveva eseguito il suo ordine e lei gli aveva sistemato bene il termometro pochi secondi dopo un suono aveva iniziato a ripetersi in un fastidioso bip bip bip
"Ti prego fallo smettere"
"Subito, non ti preoccupare"
Aveva tolto il termometro ed aveva letto ad alta voce il numero sul display
"54.5?!?! Ma è altissima!!!!!!!!!"
"Si?"
"SI!! È GIÀ TANTO SE NON SEI MORTO!!"
"Ma io sono un Sayan"
"Si ma è alta comunque"
"Mmm...."
"Vado a prenderti un bicchiere d'acqua"
"Ok....."
Era tornata già in cucina
"Allora si può sapere cosa sta succedendo Bulma??"
"Vegeta sta molto male"
"Ma insomma si puó sapere chi è questo Vegeta?? Stiamo facendo tardi"
"È il mio migliore amico"
"Vale più di questa festa?? hai una grande occasione, la vuoi buttare così??"
"Io.....non posso lasciarlo qui da solo"
"Bhè, ti stai perdendo davvero la possibilità di farti conoscere, di avere più dei soliti quattro amici"
"Si ma...."
"Lascia fare, vai con lui io sto bene"
Il Sayan si era trascinato fino in cucina e si sorreggeva stanco ad una colonna di marmo color crema
"Ma Vegeta, stai male"
"No, sono un Sayan, un po' di febbre non mi fa nulla, e poi volevo uscire anche io"
Aveva sorriso di un sorriso caldo e buono
"Sei sicuro, dove vuoi andare??"
"Non lo so, andrò al ristorante che avevi prenotato, mi presenterò lì invece di far portare qui tutto"
"Ok, vuoi che ti accomapagamo??"
"Ma che dici Bulma??" Era intervento Xavie
"Sta zitto!!"
"No, ha ragione, sto bene andrò a piedi"
"Sei sicuro??"
"Come non lo sono mai stato"
"Allora posso andare?? Hai bisogno di altro?? Ti lasciò dei soldi qui"
"Grazie, io sto bene, e tu da quanto ho capito sei in ritardo"
"Già Bulma, il tuo amico ha ragione, sbrigati"
"Va bene, va bene, allora ciao Vegeta, divertiti...."
Di tutta risposta lui gli aveva sorriso aggrappandosi maggiormente alla colonna per non cadere sulla moquette rossa.
I due si erano chiusi la porta alle spalle mentre Vegeta si era messo un cappotto che aveva rimediato in giro per la casa ed era uscito.
Il centro città era affollato quella sera e le luci brillavano splendenti come le stelle del cielo, come un cielo capovolto.
Era triste e sconsolato, si sentiva vuoto, tradito. Ma la colpa era solo sua, era solo sua che aveva bramato un essere che non avrebbe mai potuto avere per se, che aveva sperato in un sentimento così puro come l'amore che dicerto non gli si addiceva ora e non avrebbe mai fatto per lui, si era illuso che nella sua vita fatta di odio e rancore potessero brillare altre emozioni, ma niente, queste erano solo le speranze di un principe di un regno inesistente, deprimente come cosa.... Si sentiva quasi inutile.....
Vegeta disperso e disorientato, in preda al suo cuore spezzato ed alla prima delusione d'amore, era infilato quasi senza accorgersene in un pub e si era messo a sedere su uno sgabello rosso vicino al balcone con la testa bassa e gli occhi tristi.
"Ehi giovanotto, vuoi qualcosa"aveva domandato un uomo grassottello con la barba e i capelli bianchicci ma gli occhi simpatici.
"Um?"
"Vuoi da bere??"
"Che cosa??"
"Non lo so, dimmelo tu, vuoi una birra??"
"Perchè dovrei volere una birra??"
"Non lo so, per dimenticare"
"Cosa?"
"Bho, un licenziamento, un amore finito, un cuore spezzato"
"Dici che questa roba può rimettere apposto un cuore spezzao???"
"No, ma ti farrà senza dubbio sentire meglio"
"Allora ne voglio un po', adesso"
"Ok, non avere fretta"
Aveva riempito il boccale una volta e poi un'altra ancora,
Il Sayan sentiva piano piano scendergli in gola la schiuma bianca e il sapore, buono, ma amaro che concretizzava quello che quella giornata gli aveva lasciato in bocca.
Quanti boccali aveva bevuto? Uno? Due? Sette? Dieci? Venti? Bho, forse di più, forse tanti di più.... Forse molti di più.... Ma ogni volta che ne buttava giù uno sentiva la mente appannarsi e anche se un po' gli girava la testa gli sembrava davvero di sentirsi meglio, come se il suo cuore infranto fosse solo un lontano ricordo.
Per una volta nella vita aveva avuto davvero ragione suo padre
'Non innamorarti mai, piuttosto buttati giù da un ponte fa meno male'.
E allora sarebbe ritornato quello di prima, cinico arrogante e bastardo punto e fine non ne voleva più sapere di nessuno adesso esisteva solo se stesso.
Bulma quella sera era tornata a notte inoltrata, erano più o meno le 2.30 di notte, era certa di trovare Vegeta in camera sua a dormire da ore e la mattina dopo non vedeva l'ora di raccontargli tutto.
Con le immagini della festa bene impresse nella mente si era addormentata ma la mattina dopo, quando era andata a svegliare il Sayan elettrizzata e piena di energie, non lo aveva trovato, Vegeta non era stato in camera sua quella notte.
Si era subito allarmata ed era corsa giù dalle scale per andare da Goku quando era suonato il telefono in sala.
"Pronto.... COME??........ CHE COSA GLI È SUCCESSO??....... MA È ANCORA VIVO??"





-------angolo dell'autore perfido-------
mmm..... Cosa sarà successo a Vegeta?? Sarà stato ubriaco?? si ritroverà nei guai per una degenerazione (oddio che parola lunga....) della febbre?? O ci sarà qualcuno a tenere i fili di tutto questo??
Riuscirà a tornare come prima (la risposta la sappiamo già ma tanto io lo scrivo lo stesso...)??
per saperlo aspettate il prossimo capitolo
recensite,
one kiss 
Tarble00.

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