La ragazza era scesa tornando in cucina vestita con una minigonna di jeans e una camicia aderente bianca che risaltava le forme morbide e dolci.
"Allora Vegeta andiamo??"
"Ok, andiamo"
Tutti e due si erano incamminati fuori verso la decappottabile rosa shocking.
"Dai Vegta sali"
"Solo se mi prometti di non ti schiantare contro qualcosa"
"Promesso."
Il ragazzo aveva preso posto sul sedile del passeggero di fianco a Bulma che lo guardava ipereccitata all'idea di portarlo in città.
Aveva premuto l'accelleratore e la macchina sfrecciava a 400 all'ora sulle strade della caotica città dell'ovest.
Erano arrivati ad un centro commerciale con le vetrate trasparenti ed un sacco di cose al suo interno con interi scaffali pieni di oggetti colorati con mille negozi differenti, chi vendeva una cosa e chi un'altra.
"Wow Bulma.... Che caos"
"Ci credo, è sabato mattina"
"Mi da un po' fastidio tutta questa gente sai......"
"Su, non puoi mica continuare a fare il sociopatico per l'eternita"
"In teoria l'idea era quella......"
"Vieni"
Lo aveva tirato in un negozio con su scritto "Love style" tutto rosa con milioni di capi d'abbigliamento al suo interno.
"Che dici, come mi sta questo??"
La scienziata era uscita dal camerino con indosso una gonna cortissima di pizzo bianco e un top dello stesso materiale.
"Bho, onestamente mi sembri puffetta"
"Ma tu cosa vuoi saperne di moda scimmione che non sei altro"
"Stavo scherzando sei uno schianto"
"Grazie"
Era divenuta tutta rossa al l'affermazione del principe, non sapeva come mai gli faceva quello strano effetto ma con lui stava bene e questo poteva bastare per il momento aveva bisogno di un amico, uno vero con cui aprirsi, con cui non avere paura di essere se stessa, senza con tenersi per fare la signora, poi che differenza faceva se era uno spietato assassino venuto da chissà dove, a lei piaceva fare la ragazzaccia ma gli era sempre stato detto che era sbagliato e lei ci aveva creduto cercando sempre di essere gentile e fine nei termini e nei modi, ma quel ragazzo tirava fuori la parte "negativa" di lei, quella trasgressiva, a testimoniare ciò c'era la minigonna che aveva indossato per la prima volta quella mattina nonostante fosse nel suo armadio da mesi,
La aveva comprata in un negozio a Satan city ma appena l'amica Chichi la aveva vista gli aveva detto che con quella addosso sarebbe sembrata una facile quindi era rimasta infondo all'armadio fino a che quella mattina aveva deciso di osare, di provare, non aveva paura perchè con lui sembrava tutto lecito e semplice.
Era rientrata nel camerino per togliesi il "vestito" di pizzo bianco che la faceva sentire a disagio, anche se era molto bella aveva sempre avuto paura di mettersi in mostra con maglie scollate, pantaloni aderenti o gonne e con quell'abitino addosso si sentiva nuda.
Si era appena rivestita che Vegeta aveva bussato alla porta del camerino
"Posso entrare?"
"Si"
"Tieni"
Gli aveva passato un paio di pantaloni di jeans a metà coscia aderenti e una camicia a quadri rossa e arancio
"Provateli secondo me starai benissimo"
Aveva guardato timida i pantaloni corti, aveva perso la sicurezza di poco prima ma non voleva mollare.
"Va bene, tu aspettami fuori, e nel frattempo perchè non vai a farti un giro nel negozio qui di fronte?? Magari trovi dei bei vestiti"
"Va bene...."
Il ragazzo era uscito e lei si era provata entrambi gli indumenti,
Oltre ad aver azzeccato la taglia ci aveva visto lungo perchè gli stavano veramente benissimo,
Li aveva tolti e si era rivestita rapidamente per poi andare a pagarli.
Uscita dal negozio si era diretta verso "tokio's my" un negozio di abbigliamento maschile dove Vegeta si stava guardando intorno un po' spaesato.
"Bisogno di una mano Veggy?"
Si era immobilizzata, come minimo per averlo chiamato Veggy avrebbe fatto esplodere il pianeta, ma niente si era limitato a voltarsi come niente fosse.
"Gradirei"
"Emm.... Che genere di vestiti avevi in mente Veggy?"
Aveva provato a chiamarlo con quell'assurdo nomignolo una seconda volta ma lui niente, anzi sembrava divertito, come se infondo gli piacesse.
"Francamente nessuno, mi chiamo combattente non stilista"
"E io che credevo che ti chiamassi Vegeta"
"Anche"
Si era limitato a sorridere appena per poi continuare a guardarsi intorno
"Secondo me questi ti stanno bene"
"Cosa sono?"
"Jeans"
"Va bene...."
"Dai, vieni a provarteli"
Lo aveva trascinato con enfasi nei camerini e si era infilata con lui nel primo che aveva trovato libero
"Dai vediamo se ti stanno"
Lui se li era tolto i suoi e aveva infilalato i jeans titubante
"Mmm..... Ti stanno una forza"
"Se lo dici tu...."
"In effetti però sono un po' larghi in vita ma basta una cintura, rivestiti io vado a pagare i pantaloni e ti cerco un maglia e una cintura"
Aveva annuito guardando la sparire dietro la tendina del camerino.
Quella nuova amica gli piaceva, anche se non era certo fosse davvero sua amica, non sapeva cosa era l'amicizia ma aveva paura di chiederglielo aveva paura che si fosse solo illuso che qualcuno finalmente dopo anni gli avesse voluto bene, se era una illusione preferiva continuare così senza scoprire che non era vero.
Quando uscì la ragazza lo aspettava fuori con una busta nera in mano
"Dai dai, c'è ancora un sacco di posti da vedere"
"Con calma c'è tutto il giorno non mi pare il caso di avere tutta questa furia"
"Um, scusami è che...... Bhè sai io non ho tanti amici e gli unici che ho sono tutti dei combattenti e non hanno mai nessuno tempo di venire a fare compere con me e Yanko non è mai voluto venire, per non parlare di Chichi che non sopporta fare shopping e sai, è buffo ma è la prima volta che qualcuno viene con me in giro"
"Bhè non sarà l'ultima almeno finchè ci sono io, se poi al ritorno decidi di tornare a 400 all'ora come una pazza e ci schiantiamo allora sarà l'ultima davvero"
Aveva sorriso e gli aveva stampato un bacio sulla fronte nel più normale dei modi.
"Poi come ti stavano i vestiti che ti ho fatto vedere??"
"Bene" aveva risposto ancora tutta rossa mostrandogli la busta
"Dai fammi vedere come ti stanno"
"Si"
Si erano diretti verso i bagni dove Bulma si era cambiata ed era uscita fuori
"Che dici"
"Sei una bomba, ma perchè invece della solita tutta non ti metti qualcosa di più bellino, lo vedi come ti stanno bene??"
"È che..... Ho paura di sembrare....... Insomma, hai capito....."
"Si, e ti garantisco, dopo averne viste di tutti i colori e in tutti i modi, che non ci assomigli neanche da lontano"
"Davvero?"
"Si si si si si.... Posso provare a fare una cosa?"
"Mmm..... Se non fai saltare in aria nulla direi di si"
"Spiritosa"
Gli si era avvicinato e aveva cominciato a sbottonare i bottoni neri della camicia.
Per un attimo Bulma era rimasta di pietra, ma cosa diavolo stava combinando?!?!.
Quando li ebbe sbottonati tutti lei era tutta rossa e calda in volto con una paura assurda addosso.
"Trancuilla non ti stupro mica"
Il tono era scherzoso per lasciare posto al sarcastico nella seconda affermazione
"Anche se...."
"Stronzo"
"Dai, davvero, non ti violento, guarda"
Aveva preso gli angoli infondo della camicia legandoli in un nodo così che dalla camicia si poteva vedere bene la pancia piatta e una parte del reggiseno si poteva scorgere.
"Ma sei pazzo, non posso mica andare in giro così"
"Come no? Sei bella da mozzare il fiato, parola di Sayan"
"Così sì che sembrò una escort"
"Uffa quante polemiche sei stupenda e vedi di lasciarti un po' andare dai"
"O-ok.... "
Si erano guardati per un attimo negli occhi
"Sei un amico, grazie"
Si era sentito una stretta allo stomaco, lo aveva chiamato amico, quindi gli voleva davvero bene.... Non ne era ancora certo ma si accontentava con poco.
"Grazie a te"
Lo aveva abbracciato forte quando....
"Brava, adesso ti metti anche a fare la t.roietta con quello scimmione, e pensare che a me non me l'hai neanche data, e ora ti metti vestita così con questo?"
"Sparisci, quello che faccio non è più affar tuo Yanko!"
"Certo, certo, pensavo solo di salutarti prima di tornare dalla mia ragazza" aveva sorriso vittorioso sicuro di averla affondata, sperava di averla ferita dicendogli di averla già rimpiazzata e in effetti gli erano salite le lacrime
"Non dirmi che tu sei ancora sola povera stellina senza cielo"
"No non è vero!!"
"Ah si, e chi sarebbe il tuo ragazzo, sentiamo??"
Era sbiancata guardando si disperatamente intorno in cerca di un appiglio, non sapeva più cosa dire fino a che non aveva preso parola Vegeta
"Io"
Yanko lo aveva guardato con rabbia per poi tornare a guardare lei che con lo sguardo stava ringraziando in 20 lingue diverse Vegeta per averla salvata.
"Si, proprio lui."
"Vuoi dire che mi hai rimpiazzato con questo essere!!"
"Stupido terrestre io ho un nome"
"Non sto parlando con te"
"Ehi voi due basta! Io non ti avrei mollato ma tu mi hai tradita e quindi si, ti ho rimpiazzato con lui!!"
"Brutta troia che non sei altro come hai potuto, sai che avevo anche pensato di chiederti scusa"
"Non basta chiedere scusa!!"
"Stupida oca!!"
"Basta!! Ora sparisci subito se non vuoi che ti atomizzi piccolo terrestre!!"
Voleva rispondergli ma sapeva che il principe era in grado di polverizzarlo davvero quindi preferì non dire nulla e andarsene.
Lei lo aveva abbracciato forte
"Grazie"
"Figurati"
"Sai, avrei preferito che tu lo atomizzassi davvero"
"Basta chiedere"
"Ma sono un persona pacifista"
"Peccato, mi sarei divertito"
Una lacrima era scesa sulla guancia dell'azzura
"Ehi, basta piangere non serve a niente"
Lei si era fregata un occhi con la manica sbavando un po' il mascara che Vegeta aveva rimesso apposto con il dorso della mano
"Quel bastardo mi ha rovinato la vita"
"Nessuno ha il diritto di rovinarti la giornata, figuriamoci la vita"
Aveva sdrammatizzato lui facendola sorridere,
Così la giornata era proseguita fino a che una volta finito di fare compere entrambi stanchissimi avevano preso qualche (qualche per modo di dire) pizza e se la stavano mangiando allegramente sul letto di Bulma.
"Guarda"
La scienziata aveva ritagliato le foto che i due si erano scattati nel pomeriggio tra mille vestiti e accessori vari e le aveva attaccate per tutta la stanza.
"Mmm..... Quella è la più bella"
Aveva indicato una foto dove Vegeta indossava un cappello da cow boy e Bulma aveva indosso un'aureola da angioletto e entrambi facevano delle smorfie buffissime.
"Allora guarda dove la metto"
Aveva aperto un portafoto con la copertina in argento e aveva incollato sul l'ultima pagina vuota la foto scrivendo accanto col pennarello azzurro -My best friend-
"Cosa c'è scritto??"
"Il io migliore amico"
Ancora quella stretta allo stomaco, gli piaceva tantissimo che lei gli dicesse che era suo amico, gli dava la certezza di non essere solo, che qualcuno finalmente gli volesse bene e lo amasse, amore, non conosceva il significato di quella parola che da sempre gli era stata negata ma da quando era sulla terra la aveva sentita pronunciare svariate volte e gli dava un non so che di positivo.
"Bulma?"
"Dimmi"
"Cosa vuol dire amare?"
"Amare?"
"Si, amare, cosa vuol dire?"
"Mmm.... Vediamo..... Amare vuol dire quando una persona vuole tanto bene ad un altra, quando sa Che senza di lei non potrebbe vivere, quando non potrebbe mai fare a meno della sua compagnia, amare è quando ti senti una strana presa allo stomaco e amare è la cosa più bella del mondo anche se non tutti gli amori sono corrisposti"
"Amare è una cosa bella allora??"
"Alle volte è la più bella ma alle volte ti può uccidere, ti può far diventare pazzo"
"E come si capisce che ami una persona"
"Te lo devi sentire dentro, te lo senti qui"
Aveva indicato con un dito il cuore del Sayan
"Qui c'è il cuore"
"Ed è lì che nasce l'amore"
"Ma è impossibile"
"È impossibile se tu non ci credi"
"E come ci si innamora"
"Alle volte è un colpo di fulmine, ti accorgi subito che quella che hai davanti è la tua anima gemella, alle volte ci vuole tempo per capire che una persona la ami"
"Cosa è l'anima gemella?"
"È quella persona con il carattere perfetto per te che ti completa e Con cui stai bene"
"Credi che io mi posso innamorare"
"Certo, possono tutti"
"E credi che qualcuno si innamorerà di me??"
"Dipende, se continui a fare lo scorbutico asociale non credo che ti pioverà la tua ragazza dal cielo, te la devi cercare"
"Ho capito....."
Aveva tirato un sospiro di sconforto, se qualcuno si doveva innamorare del suo carattere quel qualcuno o era pazzo o non esisteva.
"Non ti demoralizzare, sei un ragazzo bellissimo vedrai che troverai anche tu qualcuno disposto ad amarti"
Lo aveva abbracciato forte ed anche lui aveva ricambiato stringendola a se, ma..... Lui non aveva bisogno di cercare l'anima gemella, l'aveva già trovata ed era lì accanto a lui ma aveva paura di diglielo, paura di mandare a p.uttane quel legame che si era creato.
"Tu ti sei mai innamorata?"
"No, perchè ci si innamora davvero una volta sola nella vita e quella persona non si scorda mai"
Grandioso, così anche volendo non se la sarebbe più tolta di testa..... Perfetto......
"E tu?"
"E io cosa?"
"E tu ti sei mia innamorato?"
"No"
"Cel'hai mai avuta una ragazza tu?"
"No, non ho mai avuto tempo per creare legami con le persone e col caratteraccio che mi ritrovo, siamo onesti, non troverò mai qualcuno che mi ami....."
"Non è vero"
"Lo dici tu questo"
"Perchè ne sono Certa"
"Si va bene, come no. Il giorno che trovo qualcuno che mi ama davvero mi faccio tatuare il tuo nume dietro al collo"
"Allora preparati"
"Credici..."
Entrambi scoppiarono a ridere sotto le luci delle stelle.
-----------angolo dell'autore un po' meno depresso-------------
allora, questo capitolo fa davvero pena ma...... Mi andava di scriverlo lo stesso.
non mi uccidete vi prego
un bacio
Tarble00