Una richiesta speciale

di _nekochan_
(/viewuser.php?uid=293111)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Richiesta speciale ***
Capitolo 2: *** Gilde riunite! ***
Capitolo 3: *** Ricerca! ***
Capitolo 4: *** Risveglio ***
Capitolo 5: *** La reliquia. ***



Capitolo 1
*** Richiesta speciale ***


I raggi del sole cadevano debolmente nella camera di Lucy, ancora felicemente addormentata nel suo caldo lettuccio. Con il freddo di quella notte, le ci voleva proprio un po’ di riscaldamento.
“Aspetta” pensò di colpo, mandando in frantumi quella piacevole sensazione provata poco fa.
Subito alzò la testa dal cuscino, volgendola di lato. Fu a quel punto che la sua faccia si tramutò prima in un espressione di stupore,  e poi in una di rabbia.

<< NATSU!  SMETTILA  DI  INTRUFOLARTI  NEL  MIO LETTO  MENTRE DORMO! >>  urlò al tal punto che era un miracolo che non le fossero uscite fiamme dalla bocca. Chissà, tra qualche anno, a furia di tutte quelle grida di rabbia, avrebbe potuto eseguire il karyuu no houkou.
Nonostante però tutto il rumore provocato il dragon slayer emise solo qualche lamento e poi tornò a dormire.

Le toccò urlare di nuovo. <<  SMETTILA DI DORMIRE!>>

Stavolta si sentì un altro gemito, ma non proveniva dal ragazzo, bensì da un piccolo gatto blu alato.

<< Lucyy, che hai da urlare a prima mattina? Certo che sei proprio strana, Aye!>>  piagnucolò, strofinandosi gli occhi.
<< Zitto gattaccio. Esci fuori dalla mia camera, e già che ci sei porta con te il tuo compare!>>

A quel punto il bell’addormentato finalmente si svegliò e con lo sguardo attonito si guardò intorno; poi il suo sguardo si posò sulla ragazza in piedi di fronte a lui.
<< Ehi, Lucy!>> fece un cenno con la mano a mo’ di saluto . << Che ci fai qui?>> concluse con uno dei suoi ingenui sorrisi a trentadue denti. Ciò, però, non fece che accrescere l’ira della ragazza.
<< Questo dovrei dirlo io!! Vestiti e esci fuori di qui!>>
Il sorriso di Natsu si spense. << Va bene, sei proprio cattiva però!>> e detto ciò si lanciò dalla finestra.
<< Esiste la porta sai?>> commentò Lucy, ma ormai lui se n’era già andato.
<< Uff, bel modo di cominciare la giornata>>
Si calmò un attimo, si avvicinò alla sua scrivania, quella dove scriveva il suo romanzo segreto -che tanto segreto ormai non era-  prese le chiavi e si diresse verso la sua famiglia,  Fairy Tail.

Sebbene fosse mattina, si sentiva stanca.
Mentre camminava, aprì la sua borsa e tirò fuori un piccolo specchio che portava sempre con sé. Guardò il suo riflesso per poco non emise un altro urlo : i suoi bei capelli biondi, di cui andava fiera, erano arruffati e il codino laterale che portava sempre in alto, era storto. Sotto i suoi occhi color cioccolato erano comparse due occhiaie profonde, di cui anche una persona cieca avrebbe potuto accorgersi.
Perfetto. Ora alla gilda l’avrebbero tempestata di domande e appena lei avrebbe raccontato l’imbarazzante accaduto, di sicuro avrebbero cominciato a battibeccare sulla sua relazione con Natsu. Di nuovo.
Per sua fortuna ciò non avvenne, più o meno.

Appena aprì le porte della gilda si diresse spedita verso il bancone, dove appoggiò la testa.
Mirajane vedendola, preoccupata, si diresse subito da lei.
<< Lucy buongiorno. Ehm… che è successo? Sembri di ritorno da una guerra >> domandò curiosa.
“Natsu è una guerra” voleva rispondere la maga bionda, ma disse semplicemente :
<< Il solito.>>
Lo sguardo della cameriera si impietosì e assunse sia un tono a metà tra il comprensivo e il malevolo. << Capisco >> ridacchiò e si voltò a guardare il motico di tutti i problemi di Lucy.

                                                                                                       ***
Natsu era seduto al suo solito tavolo della gilda con Happy. Stavano tranquillamente parlando di cibo, pesci e battaglie, quando a un certo punto piombò Gray, ovviamente nudo.
“ Mi chiedo se questo ragazzo possieda o no l’imbarazzo” pensò fra sé e sé osservandolo e , senza nemmeno accorgersene, si schiaffeggiò la mano sulla fronte.
Gray , però, non ci fece caso. << Oi, fiammifero, quand’è che smetterai di dormire a casa di Lucy?>> chiese.
<< Mai! Il suo letto è comodo e poi , è così carina quando dorme!>>
“Mi chiedo se questo ragazzo possieda o no l’imbarazzo” pensò l’alchimista.
<< Sei un caso perso >> mormorò.
<< Cosa hai detto ghiacciolo?>> Stava per iniziare…
<< Vuoi la guerra capitan Mutanda? >>
<< Non aspetto altro Mr. “ sono più stupido di un pollo (?) >>
Ed ecco che si aprirono le danze:
Natsu e Gray, nella loro lotta di pugni all’ultimo sangue, urtarono Elfman che urlò : << E’ da uomini prendersi a pugni!>> e si unì alla zuffa. Gajeel, che era rimasto in disparte per tutto il tempo, gridò : << Salamander! Smettila di fare baccano!>> e divenne un altro membro della rissa. Ovviamente non potevano mancare Erza, Cana, Jet, Droy e il restante 99% della Gilda, con l’aggiunta di Lluvia che urlava : << Vai Gray-sama!>> oppure : << Gray-sama i vestiti!>>
Il povero 1%, composto da Levy e Lucy non fece altro che borbottare : << Uff, siamo alle solite…>>
Quella rissa sarebbe potuta durare anche ore, se non fosse per una persona che, scesa dal secondo piano, la interruppe per la gioia  - o forse no- di Lucy.
<< IDIOTI  FERMATEVI!>> tuonò il master.
I pugni e i calci di poco fa si fermarono quasi del tutto e l’intera attenzione era rivolta al piccolo vecchietto baffuto.
Ci fu silenzio, poi , dopo essersi accertato che tutte le zuffe fossero finalmente terminate, riprese. << Ho notizie dal Concilio>> disse con una voce ferma.
Di colpo, gli sguardi si spostarono dal master a Natsu.
<< Che avete da fissare?>>
<< Fiammifero che hai distrutto stavolta?>>
<< Niente!>>
<< Si, certo!>>
<< Grrr…ha parlato il tipo che va in giro solo in mutande>>
<< ZITTI!!!>> la voce del master sventò un’altra rissa. Tossì. << Ehm.. non si tratta di ramanzine su ciò che avete distrutto   - di quelle ne ho già un centinaio sulla mia scrivania-  stavolta si tratta di una richiesta.>>
 Sguardi di stupore si diffusero nella sala.
<< UNA RICHIESTA?>> urlarono tutti.
<< Esattamente. È stata rubata una delle reliquie magiche più importanti appartenente a Zeref e sono richiesti team di varie gilde>> tossì di nuovo. << Di Fairy Tail andrà il solito: Natsu , Gray, Erza, Lucy e Wendy… ah e ovviamente Happy e Charle.>>
Detto questo iniziò a sorseggiare il suo sakè.
Vari mormorii di sorpresa rompevano il silzenzio, ma furono interrotti a sua volta da un certo Dragon Slayer che urlò :<< SI! SONO TUTTO UN FUOCO!>>
Uhm…vediamo..prima Natsu nel letto, poi la scazzottata mattutina, e ora ci si metteva pure quella missione?
“ ecco ci mancava solo questa” pensò Lucy.
Ne era sicura, un giorno con tutto quello stress, sarebbe impazzita e a quel punto l’avrebbero spedita dritta a un manicomio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Gilde riunite! ***


Erano passati pochi minuti dall’annuncio del master, ma lo stupore generale aleggiava ancora nelle gilda.
Si sentì qualcuno esclamare :<<  Zeref? Sembra pericoloso! >>
Qualcun altro invece mormorò :<< Siamo sicuri che sia una buona idea mandare quei cinque? Di sicuro più  che recuperare la reliquia, la distruggono >>.
Purtroppo nessuno poté obbiettare nulla, visto che il master era già immerso nella sua botte di sakè e ubriaco quanto Cana.
Gray, accanto al bancone con Natsu, era leggermente sotto shock, ma poi si riprese e guardò il ragazzo con aria frustata.

<<  Ma perché devo sempre capitare in squadra con questo idiota? >>
Si, a volte sembrava che a Gray piacesse davvero provocare Natsu.

<<  L’idiota sei tu, Re Mutanda I ! >> urlò quest’ultimo e tirò un potente gancio destro al mago del ghiaccio che finì dall’altra parte del bancone.
Quando si rialzò, aveva il viso pieno di rabbia, con un piccolo livido, appena percettibile, sotto l’occhio.
“Oh-oh” pensarono all’unisono tutti.
In effetti, era raro vedere Gray così arrabbiato.
<<  Bastardo.. >> iniziò ad avvicinarsi al rosato, che dal canto suo sembrava quasi spaventato.
<<  Ehm… oh andiamo, non era poi così fort.. >> fu interrotto dal calcio dell’ alchimista, che lo lanciò contro il muro della Gilda.
Altro che rissa, quella stava diventando una vera e propria guerra a giudicare dallo sguardo pieno di sete di vendetta di Natsu.
Saltò dal tavolo sul quale era atterrato e si diresse verso Gray.
A quel punto, una ragazza in armatura, dai capelli rosso scarlatto, si fece avanti tra tutta la folla della sala. A giudicare dal suo sguardo, non era per niente felice di ciò che vedeva.
Beh, dopotutto due dei tavoli della gilda erano distrutti, una delle pareti era ammaccata, sul bancone c’erano vetri rotti e per terra alcool rovesciato sul quale, in quel momento dormiva quell’ubriacone del master.
Una vena di rabbia le attraversò la fronte e prima che potessero rendersi conto di ciò a cui erano andati in contro, sia Natsu che Gray ora giacevano svenuti ai piedi della maga, con un grande bernoccolo in testa.
<<  Smettete di litigare! Dobbiamo incontrare le altre gilde che partecipano alla missione. Partiremo per il punto d’incontro domani mattina, quindi andate a casa e riposatevi >> disse con un tono severo.
<<  Ma Erza, è mattina… >> commentò sottovoce Happy, ma a quanto pareva la ragazza non l’aveva sentito.
Il piccolo exceed si ritrovò a tirare un sospiro di sollievo: criticare le decisioni di Erza arrabbiata era come un suicidio.
Un’altra persona invece, stava letteralmente esplodendo di gioia per le parole della rossa.
<<  SI! RIPOSO! NON VEDEVO L’ORA!! >> urlò Lucy, accorgendosi solo dopo di tutti gli sguardi della Gilda puntati su di lei. Imbarazzata, aggiunse balbettando: <<  D-di iniziare la m-missione. Non intendevo il r-riposo… n-no… >>
Visto che gli sguardi non calavano, uscì a testa bassa dalla Gilda  si diresse a casa.

“ Riposo, ahh sento già il letto chiamarmi. Per colpa di  QUALCUNO, mi sento già stanca a prima mattina. Forse dovrei mettere dei lucchetti in tutta la casa…ma sono sicura che alla fine li distruggerebbe comunque. Ah beh almeno posso avere qualche ora di sonno”. Mentre rifletteva, Lucy salutò i soliti ragazzi di fronte casa, aprì la porta e si lanciò sul letto, di nuovo troppo caldo.
<<  No, adesso basta! >>
Alzò le coperte e trovò ancora una volta il dragon slayer, stavolta sveglio.
Se fosse entrata bevendo qualcosa, di sicuro l’avrebbe sputato tutto.
<<  Come diavolo hai fatto ad arrivare qui prima di me? >>
<<  Happy! >> rispose in tutta calma il rosato, indicando il gattino blu appoggiato sul davanzale della finestra.
<<  Per una volta che volevo dormire come si deve! >> disse la bionda.
<<  Beh, che problema c’è? Entra nel letto e riposa! >>
Questa frase fece arrossire non poco la proprietaria della stanza. Si sentiva avvampare, anche se non ne comprendeva bene il motivo e pronunciò solo un “ I-idiota…”
Nonostante ciò si infilò nel letto accanto al ragazzo.
<<  Ecco vedi? Non ci vuole mica tanto! >> esclamò Natsu e dopo qualche minuto si addormentò con un sorriso smaliante stampato in faccia.
“ Dio quant’è stupido” pensò Lucy, voltandosi dalla sua parte. “ Però è carino quando dorme…NO! Lucy ma che vai a pensare?!...Riposo.  Ho bisogno. Di. Risposo.” E fu così che cadde in un sonno profondo.
Nell’intera camera calò il silenzio, interrotto solo da Happy che sussurrò: <<  Si pppiiaaaaccccioonoo! >>

                                                        ***

Nonostante il cielo fosse ricoperto da nuvole sparse qua e là, il sole era ben visibile e il tempo caldo era paragonabile a quello estivo. Eppure era primavera. Erano solo le nove di mattina, ma le strade del porto di Hargeon, qualche minuto fa vuote, si stavano già animando : gente che passeggiava, qualche coppietta e bambini che si rincorrevano. Erano tutti felici, o meglio, quasi tutti.
In prossimità del porto, infatti, Cinque ragazzi e due exceed, avevano la faccia di chi doveva partire per una missione da martire.
<<  NON CI VOGLIO SALIRE! >> un ragazzo dai capelli rosa stava scalciando mentre cercava di liberarsi dalla presa degli altri quattro che tentavano di sbatterlo su una barca.
<<  ANDIAMO A NUOTO! >> urlò di nuovo.
<<  Ora basta! >> la ragazza dai capelli rossi, con fare annoiato, diede un pugno dritto nello stomaco del ragazzo, poi lo alzò e stese il suo corpo sulla barca, come se fosse morto.
Nel frattempo anche gli altri erano saliti e, sempre con la stessa espressione, si preparavano a lasciare il molo.
Secondo Erza, il viaggio sarebbe durato solo un’oretta. La destinazione era un’isola, poco più grande di Tenroujima. Il Concilio, nella richiesta, aveva espresso che tramite strani esami, avevano sentito magia oscura – la stessa di Zeref- provenire dal territorio dell’isola.
“ Speriamo che sia almeno accogliente” pensò Lucy, rigirandosi tra le mani la lettera di aiuto del Concilio.
Zeref, o qualcosa appartenente a lui, su un’isola. Zeref e isola. A nessuno della Gilda piaceva quell’abbinamento.
I lamenti di Natsu, la distrassero da quei brutti ricordi.
<<  Ugh…Wendy..fa qualcosa… >> Disse a fatica con la faccia ormai bluastra. La ragazzina lo guardava con pietà e dispiacere.
<<  Natsu-san, mi dispiace ma il mio Troia non funziona >>
<<  Ugh.. >>
Il dragon slayer, spostandosi come un cadavere, si affacciò ai lati della barca per vomitare.
<<  Ehm…Natsu-san, forse non dovresti sporgerti così tan… >>
Splash.
Troppo tardi: Salamander era già in acqua.
<<  Natsuu! >>
<<  Non ci voleva  >> commentò Erza. Si voltò verso Gray. <<  Gray, vai a riprenderlo >>.
Il mago la guardò come se stesse parlando arabo.
<<  EH? Perché io? Per me può benissimo rimanere in acqua e vagare come un naufrago per mare. >>
Qualcosa però gli fece cambiare idea. Forse lo sguardo furioso, accompagnato da un’aura demoniaca, di Titania.
Sbuffò. <<  Vado… Tsk! Ma tu guarda che mi tocca fare. >>

                                                      ***
 
Per fortuna doveva durare un’oretta il viaggio. Erano passate ore prima di raggiungere la destinazione…forse perché Natsu era caduto dalla barca. Cinque volte.
Il primo a scendere fu ovviamente lui, stupendo gli altri con la velocità in cui si era ripreso dalla nausea.
Appena sceso il colorito era scomparso dal viso, sul quale invece era comparso un sorriso da pazzo.
<<  TERRA! Urlò baciando la sabbia dorata dell’isola. <<  Ed è ferma…ferma…ferma…ferma… >> continuò all’infinito.
Erza invece si guardava intorno con un’espressione interrogativa.
“ E’ strano. Dove sono le altre Gilde? Dovrebbero già essere qui…”
Continuò a fissare l’orizzonte, finchè una voce che veniva da lontano non la disturbò.
<<  My honeeey!! MEN! >>
Un uomo basso, con  i capelli lunghi e arancioni, correva verso Erza.
<<  I-ich-ichiyaa! NOO!  >> urlò disperata e iniziò a correre.
Lucy fissava la scena disgustata.
<<  E ti pareva che c’era anche lu… >> fu interrotta da delle mani che la afferrarono per i fianchi e la schiena.
<<  Lucy sei bellissima oggi! È destino che ci rincontriamo >>
<<  Vuoi un tè? Una poltrona? Me? >>
<<  Sei carina…cioè sei nella media, ecco tutto >>
Tre ragazzi con lo stemma della Blue Pegasus sulle giacche erano apparsi all’improvviso, facendole prendere un colpo.
“ E se c’erano lui, potevano mai mancare loro? “ pensò.

Gray, intanto, appena sceso dall’imbarcazione, iniziò a trasportare le innumerevoli valigie di Erza e Lucy, riflettendo sul perché portarsi le valigie. Insomma, non erano in vacanza, e non dovevano alloggiare in nessun hotel, anche se aveva sentito parlare di una specie di casa, sull’isola, dove ritirarsi la notte.
“ Mannaggia a quell’idiota che si mette a baciare la terra” pensò tra sé e sé.
Il suo “caro amico” aveva ormai smesso di fare il pazzo baciatore di terre e, correndo, tentava di evitare le valigie che gli venivano lanciate contro.

<<  Gray, bastardo, che stai facendo? >>
<<  Aiutami a portare queste valigie! >>

Natsu si fermò e fisso l’ “amico”, finchè non comparse un ghigno sulle sue labbra.
<<  Nah. Mi scoccio. Fallo tu, schiavo. >> Pronunciò quell’ultima parola con enfasi , mandando in bestia l’alchimista.
Questi, aprì le valigie e iniziò a lanciargli contro le pesanti armature di Erza. A un certo punto però, arrivò a lanciare le biancherie di Lucy, tra le quali una mutandina pizzata che finì in faccia a Natsu.
Quest’ultimo divenne rosso pomodoro fino al midollo, seguito da Gray, che si accorse di avere in mano un reggiseno nero sexy.
Non ebbero nemmeno il tempo di posare quegli indumenti che Lucy arrivò e , trasformatasi in un demone, iniziò a riempire di calci il mago del fuoco.
<<  Non solo dromi nel mio letto e ti intrufoli nel mio bagno mentre faccio la doccia, ma adesso ti metti anche a giocare con la mia biancheria? BAKA!! >>
Natsu la fissava terrorizzato e sussurrò a Gray : <<  Se io sono il secondo Happy, lei è la seconda Mira, Aye! >>
<< Uh…secondo me ha preso lezioni da lei di nascosto >>

Mentre i due maghi discutevano di Lucy e Mirajane , un tappeto di velluto rosso si srotolò fino ai loro piedi.
<<  Juvia, mia adorata Juvia…dov’è la mia ragazza? >>
Da lontano si ergeva la figura di Lyon che continuava a lanciare rose rosse e blu all’aria.
Quando però si accorse dell’assenza della maga dell’acqua si avvicinò al rivale. <<  Gray, sai dov’è la mia ragazza? >>
L’espressione di Gray divenne un misto tra noia e fastidio.
<<  Non c’è. Ah…e NON È LA TUA RAGAZZA!  >>
Lyon lo guardò per un po’ cercando di capire cosa intendesse con quel tono di voce. Poi il suo sguardo si spostò sulle enormi valigie.
<<  Juvia, amore, aspettami, il tuo principe viene a salvarti! >>
<<  NO! Non aprire quella valigia!  >> urlò Gray terrorizzato.
L’allievo più anziano lo ignorò e iniziò ad aprire la valigia.
<<  Vuoi tenere Juvia tutta per te ver…  >> Non riuscì a terminare la frase che si ritrovò mutandine e reggiseni in faccia.
<<  ANCHE TU, IDIOTA! >>
Vide una maga bionda – che poi riconobbe come l’amica di Gray- avvicinarsi per poi dargli un calcio nello stomaco, che lo atterrò.
<<  Io ti avevo avvertito >> disse Gray con un sorriso soddisfatto.
Odiava quando aveva ragione.
                                                      ***

Wendy era rimasta a guardare quella scena, divertita dall’esuberanza dei suoi compagni, quando sentì qualcuno chiamarla.
<<  Wendyy >>
Una ragazzina minuta dai capelli rosa correva velocemente verso di lei.
<<  Cheria! >>
La piccola dragon slayer corse incontro all’amica e l’abbracciò.
Da quando era finito il torneo le era mancata molto. Con lei stranamente si sentiva alla pari. Era un sollievo che ci fosse anche lei lì.
                 
                                                   ***
<<  Natsu-san, finalmente ci rivediamo  >>
Un ragazzo alto, biondo, si fermò alle spalle del mago, facendolo sussultare.
<<  Sting! Che co fai qui?  >>
<<  Anche sabertooth partecipa all’incarico >>
Non fu Sting a parlare, bensì un mago vestito di nero.
<<   Ah, tu sei il tipo con un’ossessione platonica per Gajeel>>
Rogue girò la testa di scatto, mormorando qualcosa come :<< Lo ammiravo da piccolo. Tutto qui.  >>
Ora che le gilde erano riunite, non rimaneva altro che cominciare la ricerca.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ricerca! ***



 

<<  Ehm…come cerchiamo esattamente questa reliquia?  >> chiese Lyon.

Era quello il punto. L’isola era enorme, mentre la reliquia, stando alle descrizioni del Concilio, era grande quanto un ciondolo. In poche parole, era impossibile cercarla così, “a mani nude”.

<<  Forse è meglio se ci dividiamo, in modo da avere più possibilità. >> disse Erza, portandosi una mano sul mento per riflettere meglio.

Gli altri maghi si guardarono per un po’, poi , tutti nello stesso momento, annuirono.

<<  Si, hai ragione. >>

Lyon e Che ria , con una bussola estratta dalla tasca della God Stayer, iniziarono a muoversi verso un punto della foresta. << Noi andiamo a Ovest, a dopo! >> Iniziarono a correre sotto gli sguardi dei vari team.
Dopo pochi minuti erano già scomparsi nella fitta vegetazione della foresta. Lamia scale aveva già inziato la ricerca.

Sting e Rogue si fissarono con uno sguardo pensieroso, poi si voltarono verso gli altri.

<< Noi restiamo sulla spiaggia.>> dissero in coro, allontanandosi dal resto delle gilde.
E anche Sabertooth era andata. Mancavano solo il team della Blue Pegasus e quello di Fairy Tail.

Ichiya rivolse gli occhi al cielo, per poi esclamare: << La Blue pegasus va a Nord! Ci vediamo dopo my Honey!  >>
I tre donnaioli lo seguirono correndo. <<  Ci aspetti, Senpai! >>
 Ormai erano rimasti solo i famosi cinque maghi.

<< Mancano il Sud e l’est, giusto?>> domandò Lucy.
<< Si…io direi di andare a est...>> rispose Erza.

<< perché?>> urlarono Natsu e Gray. Era meglio se non avessero fiatato.
La maga scarlatta , infatti, rivolse loro uno sguardo truce. << State per caso insinuando che la mia scelta è sbagliata?  >>
I due Happy sussultarono e deglutirono per la paura. << Nono. Lei ha sempre ragione madame Erza! Aye! >>
Lo sguardo truce scomparve, lasciando il posto a un sorriso luminoso.
<< Bene. E ora, cominciamo la missione, che dite? >>
Lucy e Wendy, a quel punto, cercarono di richiamare l’attenzione dei loro compagni battendo le mani.
<< Non possiamo cercare una cosa così piccola in un’isola così grande. È come cercare un ago in  un pagliaio>> Dalla loro faccia, si poteva benissimo capire che erano spaventate dalla risposta di Erza. Per fortuna , la ragazza “spaventosa”, chiese solamente:  << Cosa suggerite di fare allora?>>

La faccia della maga degli spiriti stellari assunse un bellissimo sorriso orgoglioso.
<<  Beh, su Te… >> Si bloccò. Le stavano tornando in mente brutti ricordi di nuovo, ma poi respirò, prese coraggio e continuò:<< Scusate. Dicevo, su Tenroujima, Natsu è entrato in contatto con Zeref giusto? >> Si voltò verso il dragon stayer, che annuì.
 
 
<< Uhm…si>> disse.
<< Beh…potresti usare il tuo super olfatto da drago per trovare la reliquia, no? Cosi facciamo prima, o perlomeno possiamo sapere dove cercare esattamente.  >> Concluse infine.

Gray e Erza la guardarono stupiti. << Ottimo piano Lucy!>>
<< Sei sempre un genio Lù!>> urlò contento Natsu.

La ragazza in questione arrossì. << L-lù? Da quando mi chiami cosi? E poi è anche un idea di Wendy! >> In realtà lo disse solo per portare l’attenzione sulla ragazzina , in modo che non si accorgessero del suo imbarazzo provocato da un certo ragazzo dai capelli rosa.

Per sua fortuna, erano tutti impegnati a fissare Natsu che sniffava come un cane. A un certo punto, scattò e corse verso il lato est della foresta.
<< Di qua, di quaa! SONO TUTTO UN FUOCO! >>
<<  ZITTO E CAMMINA, FIAMMIFERO! >>
 
La foresta era enorme, ma con l’aiuto di Natsu sarebbero di sicuro riusciti a completare la missione.
La donna cavaliere, a un certo punto però, si bloccò e si girò di scatto fissando dei cespugli.
<< Erza, che succede? >>
<< Nulla, ho sentito dei rumori provenire da lì, ma non c’è niente. Forza continuiamo a camminare!  >>
 
                                                                      ***
 
 
<< Sei sempre il solito Gerard !  >> sussurrò lievemente una donna.
<< Sei tu che mi spingi, Ultear!  >>
<< Fortuna se ne sono andati, ci stavano per scoprire. >> questa volta parlò un’altra ragazza.
<< Perché tutti gli incarichi più pericolosi li beccano loro? >>
<< L’hai sentita anche tu questa magia, no?  Zeref. >>
<< Secondo voi è su quest’ sola? >>
<< Non lo so, ma dobbiamo stare attenti. >>
 
                                                                              
 
Erano passate ore, ormai.
 
<<  Forse dovremmo incamminarci vero quella casa di cui ci hanno parlato. >> Disse Lucy con affanno. Era stanca.
<<  Dai Lù! Siamo quasi arrivati! >>
Natsu era in testa al gruppo e i suoi passi erano decisi e determinati, come se sapesse esattamente dove andare. Peccato che, a un certo punto, si fermò di colpo, seguito dal resto del team.
 
<< Natsu, perché… >>
<< Ho perso la traccia che stavo seguendo… >> disse facendosi scappare una risata.

<< E LO DICI RIDENDO? COME L’HAI PERSO?  >> urlò Lucy, facendo spaventare gli uccelli appollaiati nei dintorni.

<< Non so, c’è uno strano odore che mi distrae >>
<< Natsu- san ha ragione, anche io riesco a sentirlo >> disse timidamente Wendy.
<< Come facciamo ora? >> domandò Gray.
<<  Beh non ci resta che cercare normalmente >> disse Erza.
 
<< Ehh? Quanto ci vorrà? >>
<< NON LAMENTRìARTI! >>
<< AYE! >>

 
                                                                             ***

Erano stati i primi a iniziare la ricerca, eppure non avevano ancora trovato la famosa reliquia o qualcosa che riconducesse ad essa. La foresta da dentro sembrava anche più grande di quanto potesse sembrasse dall’esterno. Il suolo era ricoperto di muschi e di strani fiori rossi e gialli, grandi quanto il palmo di una mano. Intorno ad essi ronzavano insetti altrettanto grandi. Gli alberi poi erano enormi, con il tronco robusto e alto almeno una decina di metri. Ogni tanto, si incontrava qualche piccolo ruscello o laghetto, dai quali le bestie che abitavano li si dissetavano.

<<  Lyon-samaa!! Fermiamociii!!  >> Si udì il lamento di una bambina.
<< Cheria concentrati sulla missione. Quando avremo una traccia, allora ci fermeremo. >> Disse un ragazzo alto, dai capelli albini e dallo sguardo freddo.
Il suo Lyon-sama la trattava sempre come una bambina, ma lei continuava a ripetersi che se era lui a farlo, allora andava bene. Forse, se si fosse comportata così, lui le avrebbe rivolto più attenzioni.

Man mano che procedevano la vegetazione era sempre più fitta, le radici degli alberi più robuste e lunghe e l’erba più alta. Senza accorgersene, Cheria, mise il piede su una delle radici, rischiando di cadere. Fortunatamente, Lyon che era accanto a lei, con un braccio l’afferrò , mentre con l’altro la aiutava a ritrovare l’equilibrio.
Il volto della ragazzina era in fiamme. << G-gr-grazie… >> Balbettò.
Lyon sorrise. <<  Di niente. Dovresti fare più att… >>
Cheria si distaccò di scatto dalla presa del mago del ghiaccio. << Lyon-sama, questa magia… >>
La presenza di una magia sinistra l’aveva riportata alla realtà. Anche il ragazzo se n’era accorto, dato il suo sguardo stupito e spaventato.
<< Zeref. Cheria la bussola ! >> urlò.
La piccola estrasse di nuovo l’oggetto e controllò. << È  a est. >>
<< Sbrigati! >>
<< Si! >>
 
                                                           
                                                                          ***
 
 
 
 
 
 
 
Anche la spiaggia dell’isola era estesa, ma soprattutto lunga. Come speravano di trovare la reliquia?
Anche se Sting e Rogue erano dragon stayer, non erano mai entrati in contatto con Zeref, quindi non potevano utilizzare il loro olfatto più sviluppato rispetto a quello dei maghi comuni.

Sting più che camminare, marciava pestando la sabbia con forza. Natsu , al contrario suo, era entrato in contatto con Zeref, e poteva benissimo usare il suo senso. Lui invece no.
Si domandava sempre perché Natsu avesse sempre qualcosa in più a lui. Sentiva sempre questo senso di inferiorità.
 
<< Stai pensando a Nastu-kun? >> chiese all’improvviso Rogue.
Sting si voltò sorpreso. Riusciva sempre a capire ciò che gli passava per la mente. Beh, in fondo, erano migliori amici. Nonostante ciò, lui non riusciva a leggere i pensieri del mago d’ombra. Era sempre così misterioso. E soprattutto calmo. Una calma che lui invidiava.

Aprì la bocca per rispondere alla domanda, ma una sensazione lo bloccò.
Percepiva una magia. Ma non una magia qualunque.
<< Magia nera… >> mormorò fra sé e sé.
<< Uh… anche io la sento… >>
Il biondo chiuse gli occhi per concentrarsi meglio. Poi li riaprì e indicò un punto preciso della foresta davanti a loro.
<< Rogue è di là. Sbrigati! >>
<< Si! >>
 
 
                                                                        ***

<< Sensei… dov’è che stiamo andando esattamente? >>
<< Già, sensei, lei è così intelligente che sa la strada, giusto? >>
<<  Sensei, ci indichi la strada! >>
 
Un coro di voci , appartenenti a tre ragazzi, rompeva il silenzio tranquillizzante della foresta.
Tutti e tre stavano seguendo un mago basso, che all’improvviso si voltò verso di loro mostrando un sorriso spaventosamente ampio.
<< Ragazzi… >> continuò a sorridere.

<< Ci dica sensei! >> risposero in coro.
<< Non so la strada! >> il suo sorriso non scomparve, ma quello dei tre si era ormai spento.

<< CHE VUOL DIRE CHE NON SA LA STRADAA?!!! >> urlarono.
Bel sensei che si erano trovati.
Ichiya stava per ribattere, quando di colpo spalancò gli occhi.
<< Sento un parfume oscuro…>> disse con il viso ancora pieno di stupore.
Anche gli altri tre a quanto pare erano riusciti a sentire quella presenza oscura. << ma che diamine è? >> Ren si guardava attorno, poi Hibiki gli fece cenno di tacere. << Viene da quella parte. MUOVETEVII! >>
<< Ayeee! >> urlò il resto del team.
<<  perché state imitando il gatto di Natsu-kun? >>
<< Va di moda! >>
 
 
                                                                         ***
 
<< Lo sapevo che era stancante cercare normalmente. Lo sapevo. >> sussurrò Gray a Lucy, in modo  che Erza non potesse sentire. Quella era l’ultima cosa che voleva.
<< Si anch’io sono stanca. Secondo me, cercare un oggetto alla rinfusa, così, è solo una perdita di tempo. >> gli rispose l’amica. Lei sì che lo capiva.
Purtroppo per loro però Erza aveva due radar al posto delle orecchie.
<< Vi state ancora lamentando? >> tuonò con uno sguardo truce.
<< Noi? Lamentarci? No, no . Tu ti stai lamentando Lucy? >> disse il freddo ghiacciolo con una risatina nervosa.
<< Nono. Ahaha . Ehm… perché non continuiamo a perd…a cercare l’oggetto? >>
Fortunatamente, la maga scarlatta aveva già ripreso il cammino. Tirarono entrambi un sospiro di sollievo. Quella volta gli era andata bene.
Natsu, che fin ora stranamente non aveva detto nemmeno una parola, si girò verso i compagni, con uno sguardo preoccupato e eccitato al tempo stesso.
<< La sentite anche voi vero? Magia Oscura. >>
<< Si, ed è anche molto vicina. >>
<< viene da quella parte! >>
Iniziarono a correre nel punto indicato da Erza. Sempre di più, sempre più velocemente e poi….
Luce.
Tanta luce.
Erano nel bel mezzo di un’estesa radura pienamente illuminata dai raggi del sole.
Qualcosa, lì in mezzo brillava, ma era troppo lontana perché si potesse vedere.
I cinque maghi, accompagnati dai due exceed, si avvicinarono cautamente ; dopotutto, qualunque cosa fosse poteva essere pericolosa.
Continuarono ad avanzare, arrivati a un certo punto, però si fermarono.

<< Stavolta lo sentite anche voi, no? Questo rumore di cespugli.  >> disse Erza quasi sussurrando.
<< Si… >>
 Iniziarono a senire delle voci.
<< ECCOLA E’ DA QUESTA PARTE! SBRIGATI ROGUE! >>
<< Ichiya-sama, di qua!  >>
<< Cheria corri, è vicina!  >>
 
 Alla fine tutti i team si trovarono nella radura.
 
<< E così anche voi l’avete sentita questa magia? >> si stupì Lyon.
<< Non sei l’unico mago “straordinario” mettitelo in testa Lyon. >> ribattè Gray.
Nel frattempo Natsu si era avvicinato a “quella cosa” e l’aveva raccolta. Era un ciondolo.
Un ciondolo con una pietra nero lucente al centro, ma dentro di essa si vedevano pietre bianche, più piccole.
 
<< È quella la reliquia? >> chiese Rogue.
<< A quanto pare si. Emette magia oscura. Però è bella. >> Natsu continuò a fissarla. << Ho deciso la regalerò a Lucy! >>
<< Vuoi mettermi al collo qualcosa che emette magia oscura? Idiota! >>
<< Pericoloso o no, questa pietra è bella… Mi fa pensare a te. >>
 
Probabilmente non si rendeva conto di quello che aveva detto, così come non sapeva perché la maga era più rossa dei capelli di Erza.
 
<< Dobbiamo pure sorbirci sti due piccioncini? >> mugugnò Sting.
<< Geloso? >> lo sfidò Natsu. Aveva di nuovo detto qualcosa di cui non comprendeva il significato.
L’altro sbuffò. << Per la bionda? >>
<< BASTA! >> urlò “la bionda” in questione.
 
<< Ok, l’abbiamo trovata, ora troviamo quella cacchio di casa e poi… >>
Il ciondolo aveva cominciato a emanare una luce nera, con fasci luminosi.
Si ingrandì sempre di più, finchè non esplose, scaraventando in aria tutti i maghi.
 
<< AHHH! >>
Ci furono urla, ma poi si placarono quando tutti atterrarono per terra, privi di sensi, in diverse zone dell’isola.
 
 
 
 
 
Angolino piccolo minuscolo misero ( ok. Basta. ) autrice
 
Si lo so. Questi ultimi due capitoli sono un tantino lunghetti. Cooomunque…
Finalmente le ricerche sono iniziate yeee! Si è capito quanto mi piaccia la Nalu , ma vabbè…
Mi piacciono anche i triangoli amorosi ma non sapevo con chi mettere Natsu e Lucy. All’inizio volevo mettere Hibiki ma è troppo donnaiolo. Sting è più…. *Q*     *fangirl mode*
 
Ok è tutto. Mi farebbe piacere, tanto piacere, se mi direste cosa ne pensate…
Vabbè al prossimo capitolo^^

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Risveglio ***


Dolore. L’unica cosa che Lucy provava in quel momento era dolore. Sentiva la testa girarle più veloce di una giostra in un parcogiochi. Al confronto, quelle trovate nel castello di Faust, il re di Edoras, erano lente come una piccola lumaca. 
Aprì lentamente gli occhi e per poco la retina non bruciò alla vista della luce del sole.

Bruciare.
Fuoco.

Si alzò di scatto. << Natsu!! >>
Incominciava a ricordare. La radura, il ciondolo. L’esplosione.
Si guardò intorno. Era su una spiaggia, forse la stessa su cui erano arrivati quella mattina, ma di Natsu non ce n’era la minima traccia.
Si portò la mano agli occhi per osservare meglio la distesa di sabbia, o per vedere se c’era qualcuno.
In effetti, ora che aveva guardato meglio, notò una figura stesa a qualche metro di distanza da lei.
Iniziò a correrle incontro. << Nastu? Natsu sei tu? >>
Quando però fu a due passi dalla sagoma, si accorse con dispiacere che non era il mago del fuoco.
Capelli biondi, pelle liscia e perfetta, tatuaggio di Sabertooth sulla spalla.

Sting.
Era steso, forse svenuto.

Lucy si accovacciò e iniziò a scuoterlo.
<< Ehii! Svegliati!! >>
Ma il drago bianco non si mosse di un centimetro.
Un velo di preoccupazione calò sulla bionda.
“ E se… No è impossibile.” Pensò la ragazza, senza rendersi conto che aveva iniziato a scuoterlo con violenza.
“ è solo svenuto” continuava a ripetersi, ma non riusciva a convincere nemmeno sè stessa.
A un certo punto il ragazzo assunse un’ espressione infastidita, per poi aprire finalmente gli occhi, che caddero immediatamente su di Lucy.

<< Ma chi…? >> Strizzò gli occhi, per abituarsi alla luce del sole. << Ah… La bionda. Ti dispiacerebbe spostarti? Mi stai facendo ombra. Non posso nemmeno abbronzarmi… tsk. >> concluse sbuffando, come al solito.

Stava prendendo il sole dopotutto. Perchè in un momento come questo, lui prendeva il sole.
Lucy si alzò e calciò con tutta la sua forza e tutta la sua rabbia il dragon slayer , che si raggomitolò e iniziò a emettere lamenti.

<< TU. TU… PENSAVO FOSSI… >> Si fermò  ed evitò di continuare la prima frase. << E INVECE STAVI PRENDENDO IL SOLE? IN UN MOMENTO COME QUESTO? >>

Sting si stava ancora contorcendo sulla sabbia.
<< Ma sei pazza? Cos’hai negli stivali? Piombo? >> disse con  voce debole.
<< Te lo do in testa il piombo! >> rispose la maga, che si stava avvicinando al ragazzo. Aveva un grosso livido proprio sopra lo stomaco.
Forse  - ma forse- aveva esagerato.
“ Se lo merita!” si giustificò. Poi però si pentì e decise di chiedergli scusa.
Ma non ne ebbe il tempo. I due ragazzi alzarono gli occhi al cielo, incuriositi dall’ombra che li sovrastava.
Dovettero mettere meglio a fuoco prima di capire chi si trovava sopra di loro.
<< Lù!! Fortuna ti ho trovata!>> Una voce, che la fece sentire sollevata arrivò dall’alto fino a loro. << Aspetta un attimo… Sting? Che ci fai lì? Happy fammi scendere! >>
<< Natsu! Ugh… Stai diventando anche tu pesante. Sarà colpa di quei “pranzi” orrendi che prepara Lucy. >>
La bionda non sapeva se essere contenta di vederli, o arrabbiata per la frase di Happy. Scelse la seconda.
<< Brutto gattaccio! La prossima volta ti lascio fuori casa digiuno! E appena scendi qui... ti cucino alla brace! >>
Happy, che continuava a sostenere Natsu, fu percosso da brividi di paura.

<< Natsu dobbiamo per forza scendere? Si sta così bene quassù! Potremmo pescare pesci in cielo! >> disse, accompagnato da risatine nervose, simili a quelle di Natsu e Gray con Erza.
Il rosato alzò la testa verso l’exceed. << Happy cosa stai dicendo? Hai bevuto uno degli strani intrugli che fa Lucy? >>

La furia della ragazza era destinata a crescere, a quanto pare.
<< Grr… NATSU! Lascio digiuno anche te! E quando scenderai qui… beh… suppongo di non poterti cuocere alla brace. Non avrebbe effetto. Ma sta tranquillo! Potrò benissimo farti a fette con un coltello e usarti come condimento. >> urlò con tutto il fiato che le era rimasto in gola, cercando di sfoggiare il sorriso più sadico che aveva.
Natsu iniziò a sudare freddo.
Deglutì. << Sai una cosa happy? Non si sta tanto male qui. C’è vento e… e possiamo mangiare le nuvole. >>
Il gattino blu, però, spalancò gli occhi per la preoccupazione e la paura.
<< Natsu… >>
Anche il drago di fuoco era leggermente preoccupato per il tono dell’amico. << Happy cosa c’è? >>
<< Ho finito il tempo di volo. >> Lo disse con un tono assente.
<< NOO! >>
I due, che erano a metri e metri di altezza, iniziarono a precipitare.
<< No… no! >> urlò Sting.
Lucy si voltò verso di lui. << Cosa c’è ora? >>
<< Beh… il tuo caro amato ci sta venendo addosso , se non te ne fossi accorta! >>
La bionda dimenticò la parte in cui lui aveva definito Natsu “ il suo amato” e si girò verso il rosato. << No… Natsu no. Rimani lì! >>
<< COME? >> Ormai era a pochi metri da loro.

Sting continuò a urlare contro il dragon slayer rivale.
<< CHE NE SO! FAI SPUNTARE LE ALI! SEI UNA FATIN… >>
Qualunque fosse il piano folle progettato dal mago di Sabertooth, ormai era troppo tardi. Una grossa nuvola di sabbia si era alzata in quel pezzo di spiaggia, spargendosi anche nell’aria.
Per colpa di Happy, si trovavano in una situazione buffa e imbarazzante al tempo stesso:
Sting, a contatto con la sabbia, era sotto tutti e aveva la faccia di Lucy premuta contro il viso. Lucy stessa arrossì leggermente quando se ne accorse. Ma fu qualcos’altro a farla diventare rossa e a farla urlare.
Natsu, infatti, era steso anche lui sulla sabbia, ma aveva la faccia poggiata sul sedere di Lucy.
<< Non so se sia più pesante la bionda o Natsu-san… ugh… >>
<< NATSU LEVA SUBITO LA TUA FACCIA DAL MIO… DAL MIO… >>
Le parole le morirono in gola. L’imbarazzo era troppo forte, quindi decise di usare il suo famoso “Lucy’s Kick”, mandando Natsu contro una grossa roccia,  poi si alzò.
Il povero Sting si mise prima in ginocchio, stiracchiandosi, e poi si alzò in piedi, notando Happy, che ormai era una sottiletta blu con la coda.
<< Siamo tutti sani? >> Chiese Lucy.
<< Se con sani intendi un gatto spiaccicato, un ragazzo disteso sulla roccia che probabilmente avrà un  trauma cranico e un altro con la schiena indolenzita… Allora si. Siamo tutti sani. >> Rispose ironicamente Sting.

La maga degli spiriti stellari gli lanciò un’occhiataccia, portandosi uno mano sul fianco in segno di leggera rabbia. Ma poi la lasciò ricadere sulla gamba. Si era arrabbiata fin troppo quella mattina.
Una goccia le bagnò la guancia, ancora rossa per l’accaduto di prima.
<< Sta iniziando a piovere. >> sussurrò.
Natsu, che si era ripreso dal colpo di Lucy, si avvicinò. << Conviene entrare nella foresta a cercare la famosa casa del Concilio o un altro tipo di rifugio. >>
<< Si , ma muoviamoci. >>
I tre si addensarono nella fitta foresta, correndo per evitare di bagnarsi.


                                                           ***

“ Allora il tuo cognome sarà Scarlet, come il colore dei tuoi capelli” disse il bambino continuando a toccarle le ciocche di capelli.

“Non perdere Erza…” Sussurrò rinchiuso in una delle celle del Concilio. La sua voce, l’aveva raggiunta.

Tutto, improvvisamente, divenne rosso. Poi arancione. Infine bianco, un biancò che le accecò gli occhi.
<< GERARD! >> urlò, alzandosi di scatto e rendendosi conto di trovarsi su una spiaggia, e che aveva sognato per tutto il tempo. Quanti giorni erano passati? Forse uno. O forse poche ore.
Si portò una mano sulla testa, che continuava a girare, forse anche troppo.
“ Perché ho sognato Gerard?” pensò confusa e un po’ imbarazzata.
Già… perché l’aveva sognato? Una voce sgradevole la riportò alla realta.

<< MY HONEY! Vi siete svegliata! Il mio parfume ha funzionato! >>
Erza si voltò verso il mago con una faccia disgustata e tentò di urlare, ma uscì solo un gridolino smorzato.
<< I- ICHIYA!? >> Si alzò dalla sabbia su cui era stesa, cominciando a sbiancare. << No, ti prego! Lui no! Perché lui? Perché mi odiate? Cosa ho fattoo?? A parte picchiare Natsu e Gray, infilzare Natsu e Gray, minacciare di morte Natsu e Gray, non ho fatto nulla di male!!! >>
Iniziò a correre più veloce che poteva, ma fu inseguita dal mago della Blue Pegasus.

<< SPARISCI! IO ME NE VADO!! >>
<< MY HONEY! Capisco che è difficile ammettere i vostri sentimenti per me, ma non scappatee! Non desiderate abbracciarmi? >>
Erza non si girò e continuò a correre, finchè non entrò nella foresta di fronte alla spiaggia.
Sentiva ancora la sua voce, ma era lontana. Un buon segno. Smise di correre, ma camminava comunque con passo veloce.
“ E ora dove vado? Non ho né una bussola, né altro…”
 All’improvviso si fermò. Sentiva un rumore provenire dai cespugli di quella foresta, proprio come con Natsu.
Si avvicinò, e poi accadde tutto velocemente.
Una mano, probabilmente di un uomo, le premette la bocca, e con le braccia la portò accanto a un tronco. La maga tentò di divincolarsi, ma la presa dell’uomo era forte. Non riusciva nemmeno a concentrarsi per usare il requip. Riuscì però a dare un calcio dritto nello stomaco dell “assalitore” e scampò alla presa. Ma invece di correre, si voltò a guardare la sagoma incappucciata che si contorceva.
<< AHIA! So che pensavi fossi un assassino o qualcosa del genere, ma potevi andarci più piano… >>
Sembrava più la voce di un ragazzo. Un ragazzo che lei conosceva bene.


<< Gerard?! Cosa ci fai qui? Ah e te lo sei meritato il calcio. Potevi semplicemente dirmi “ Erza sono io, Gerard!” senza assalirmi! >>
Il ragazzo si tolse il cappuccio.

<< Lo sai perché sono qui. Lo scopo della Crime Sorcier è quello di trovare Zeref e, come sai, all 99% si trova su quest’isola. >>

Una voce disperata li interruppe.
<< MY HONEY! DOVE SIETE? NON RIESCO A SENTIRE IL VOSTRO PARFUME! >>

Gerard guardò prima l’orribile e disgustoso il bellissimo uomo che camminava nella foresta e poi Erza.
<< Chi è quello? >> Chiese con una faccia da “ dovrei essere geloso?”  ma la ragazza non se ne accorse.

<< Il mio incubo. E ho detto tutto. >> rispose.
Gerard scrollò le spalle, finché una goccia non gli colpì la faccia.

<< Sta per piovere. Erza dovresti venire con me. Meredy e Ultear avranno scoperto altro su Zeref. >>

Erza si limitò ad annuire e iniziò a correre dietro di lui.
 
                                                             ***
In tutto il suo corpo. Il dolore si era insinuato in tutto il suo corpo.
Poi, a un tratto, se n’era andato. Scomparso.
Gray aprì lentamente gli occhi, come se avesse paura di trovarsi la luce del sole ad accecarlo. Invece, si ritrovò a fissare le chiome degli alberi.
Si alzò in piedi, guardandosi il corpo per vedere se c’erano ferite. Ma niente.
Come al solito, era senza maglietta.

<< Anche tu senza ferite eh? >>
Sobbalzò per la voce che lo aveva preso di sorpresa, accorgendosi che era quella di Lyon.

<< Anche tu senza maglietta eh? >> disse dopo un po’.
In effetti, erano entrambi in piedi, senza maglietta, con il busto muscoloso scoperto. Si, qualunque ragazza sarebbe svenuta all’istante. Soprattutto una certa maga dai capelli blu e con un’ossessione per lo stalking. Anzi, per il Gray-stalking.

<< Dove siamo? >> chiese Gray.
Lyon si guardò intorno, poi rispose:
 << Da qualche parte nella foresta. >>
<< Ma dai! Fin qui ci arrivavo anch’io! >>
<< Porta rispetto per il tuo Senpai! >>
<< E da quando lo sei? >>
<< Ero l’allievo più anziano di Ur, quindi lo sono. >>
Gray sospirò e lasciò perdere la conversazione.
<< Lyon… hai ancora la bussola? >> chiese speranzoso.

Per sua fortuna il “Senpai” , a quanto pare, aveva ancora la bussola di Cheria.
<< Cosa hai intenzione di farci? >> domandò Lyon.
Gray assunse una faccia alla “ Elementare Watson!”
<< Idiota cerco di raggiungere la casa che ci ha conservato il concilio… Era a est giusto? >>
<< Sì! >>
<< Allora in marcia! >> Disse il mago della Fairy Tail con un tono ben poco entusiasta.
Chissà quanto ci avrebbero messo. Ma l’importante era raggiungerla. Forse anche gli altri avevano avuto la sua stessa idea.
Cominciarono a camminare, voltandosi solo qualche volta per guardare la bussola.
Dopo un po’ però delle gocce d’acqua bagnarono entrambi gli alchemisti.
<< Pioggia… forse è meglio se ci sbrighiamo. >> sussurrò calmo Gray.
Lyon, invece, si era messo a urlare.
<< JUVIA! JUVIA SEI TU? Lo sapevo che eri quii! >> Cominciò a correre più veloce, ma un sasso gli colpì la testa.
<< MA SEI SCEMO? È semplice pioggia, non è Juvia! >>

“ Se lo fosse, dovrebbero darle il premio stalker dell’anno.” Pensò Gray.
 Quindi, riprese a camminare, sorbendosi i lamenti di Lyon sulla pietra.
Il piano “ rendi più intelligente Lyon con un sasso sulla testa” era fallito.
                                                  
                                                             ***

Cheria detestava quella missione. Con tutta se stessa.
Non solo era esplosa in aria, ma aveva anche avuto un brutto “ risveglio”.
Il dolore non accennava ad andarsene, poi quando si era  svegliata era scomparso.
Si era alzata, pensando di essere sola, e invece si era ritrovata tre scemi della Blue Pegasus che continuavano a seguirla.

<< Cheria-chan, sei così carina quando cammini! >>
<< Sai… saresti un’ottima fidanzata! >>
<< Si… sei carina, lo ammetto. >>

Si fermò e rivolse uno sguardo carico d’odio al trio.
<< LA FINITE?! Va bene che mi seguiate, ma state ZITTI! >> urlò.

Fu a quel punto che Hibiki assunse uno sguardo serio.
<<  Si hai ragione, ti stiamo dando fastidio. Parlando della missione… Visto che abbiamo perso gli altri, non sarebbe meglio se raggiungessimo il punto d’incontro, ovvero la casa del Concilio? >>
Cheria si calmò. << Si hai ragione! Ora prendo la bussola. >>
Infilò la mano in tasca, scavando nel tessuto del vestito. Ma non riuscì a trovare l’oggetto.

<< Non c’è. Probabilmente ce l’avrà Lyon-sama. >> Si portò entrambe le mani in viso. << Ahh, Lyon-sama ha qualcosa di mio con sé! Mi starà ringraziando per averlo trovato utile! Sono così felice!! >>

Hibiki la guardò come di solito si guardano i pazzi. << Ehm… Cheria-chan…
Capisco che tu sia felice per Lyon… MA NOI ORA COSA FACCIAMO?? >>
Cheria, ancora rossa in faccia, lo guardò con la consapevolezza che aveva ragione.

<< Ah… Ehm… giusto. Bah… che senso ha mettere una casa in mezzo a una foresta non lo capirò mai. Comunque, se continuiamo a camminare dovremmo pur arrivare da qualche parte no? >> Appena finì di parlare una goccia le bagnò il vestito.

<< E forse, è meglio se ci sbrighiamo. >> concluse.

                                                              ***
       << Ehi! Svegliati. >>
Ancora non riusciva a sentire bene, ma sentì quella voce che lo chiamava.
Iniziò a muovere lentamente le mani, tastando il terreno. Era nella foresta. Poi, sempre con calma, aprì gli occhi, osservando  le chiome di quegli strani alberi.

Rogue, finalmente, si alzò, trovandosi davanti una ragazzina dai codini blu e il simbolo della Fairy Tail sul braccio. Quando lei si accorse che si era svegliato, le brillarono gli occhi.
<< Stai bene! Che sollievo! Ho usato quasi tutto il mio potere per cercare di svegliarti, ma niente. >> disse.
<< Sei Wendy di Fairy Tail, gisuto? >> Chiese , come per confermare.
La ragazzina annuì.
Il dragon slayer d’ombra si alzò, guardando il paesaggio intorno. Alberi e solo alberi.
Sentì Wendy annusare l’aria, finchè non si fermò e  esclamò : << Sta per venire a piovere. >>
Il ragazzo la guardò stupito. << Puoi sentirlo semplicemente annusando l’aria? >>
<< Ehm… si. >> rispose lei, arrossendo leggermente. << Forse dovremmo raggiungere il ritrovo del Concilio prima che piova davvero. >> aggiunse poi.
Rogue la guardò per un po’. Non sapeva il perché, ma aveva sempre desiderato o un fratello più grande, o una sorellina più piccola, come Wendy. Anche se, quando aveva trovato Sting, Il suo “ drago gemello” era stato comunque felice. Si accorse di aver messo a disagio la dragon slayer, quindi distolse lo sguardo dicendo solo: << Si, hai ragione. >> e iniziò a cammniare con passo svelto.

                                                             ***
Un ragazzo , all’apparenza giovane e dai capelli neri, dello stesso colore degli occhi, camminava silenziosamente nella foresta. Poi mise piede in una delle grotte dell’isola, forse la più grande.
Lì, una ragazza dai lunghi capelli biondi, lo stava aspettando.
<< Zeref… l’hai trovata? >>
Il ragazzo la guardò per qualche minuto, poi rispose: << Si. L’avevo trovata. Era in una radura. Ma non ho potuto prenderla. C’erano delle gilde. Anche la tua, Mavis. Ho riconosciuto Natsu. Ero sollevato che l’avessero trovata loro, ma poi… è esplosa. >>
Mavis lo guardò preoccupata, ma prima che potesse parlare Zeref aggiunse: << Sono più che sicuro che stanno bene. Sono riuscito a sentire le loro voci e la loro magia. >>
Il fantasma biondo tirò un sospiro di sollievo.
<< Ah! Che fortuna! Zeref… Sai chi può averla rubata? >>
Il mago oscuro scosse la testa.
<< No… ma sappiamo entrambi che è meglio ritrovarla e metterla a sicuro. >>
<< Tranquillo… Se c’è una cosa che so, è che la Gilda di Terzo non fallisce mai! >>




Angolo di quella bakata dell’autrice.

Lo so ci ho messo anni ad aggiornare ç_ç ma ho dovuto leggere quella stupenda saga degli hunger games  fare cose importanti ù_ù
Parlando del capitolo…
Non so da dove mi siano usciti Mavis e Zeref, ma ho sempre sperato che ci fosse una “connessione” (?) tra loro.
Comunquee… recensite che voglio sapere cosa ne pensate ç_ç
Sennòo preparatevi a trovarvi un Ichiya in camera che vuole il vostro parfume (?).

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La reliquia. ***


Forse, all’inizio, poteva sembrare una semplice pioggerella di passaggio, ma non lo era. In poco tempo era diventata un vero e proprio diluvio con tanto di tuoni e lampi.
Erza, ormai fradicia dalla testa ai piedi, continuava a seguire Gerard, domandando di tanto in tanto dove fosse il “rifugio” della Crime Sorcier sull’isola. Ma visto che non riceveva mai alcuna risposta, si limitava semplicemente a correre.
Si fidava di lui.
Il suolo della foresta era ormai diventato fango e la pioggia era così fitta che era quasi impossibile vedere o persino sentire.
Fortunatamente dopo una manciata di minuti che alla ragazza parvero ore, Gerard si fermò davanti a un ammasso di cespugli e di rami d’albero. Si avvicinò e con molta pazienza, li scostò mostrando l’ingresso di una grotta. Non sembrava molto grande, ma era un rifugio sicuro, o almeno così le aveva detto Gerard.
Era quasi del tutto buia, se non per una luce rosso-arancione che risplendeva sul fondo, proiettando due ombre sulle pareti.
La maga di classe S iniziò a muoversi lentamente, proprio come una falena attratta dalla luce, finchè non riconobbe le due ombre: Meredy e Ultear.
Rimase in piedi, quando Gerard la invitò a sedersi accanto a loro.
Passarono altri minuti, come se ognuno aspettasse che l’altro dicesse qualcosa, quindi Erza iniziò la conversazione. << Gerard mi ha detto che sapete qualcosa su Zeref. >>
Ultear e Meredy si guardarono, poi la prima rispose velocemente, come se temesse che qualcuno la ascoltasse. << E’ su quest’isola. >>
Erza sgranò gli occhi, per fingersi sorpresa, ma in fondo lei già lo sapeva.
Si voltò verso la donna. << Ne sei sicura? >>
Il silenzio continuava ad avvolgerli, ma all’improvviso ricevette una risposta. Solo che non da Ultear, ma da Gerard.
<< Due giorni fa, cominciai a setacciare l’isola in cerca di un rifugio migliore, invano come potrai capire da questa grotta umida. In ogni caso, stavo tornando da Ultear per spiegarle la situazione ma quando mi voltai, lo vidi. Lì, in piedi, che guardava verso il cielo come posseduto. Ero lontano da lui, eppure riuscivo a percepire tutta la sua potenza da “mago nero”. Me ne sono andato subito, ma prima l’ho sentito pronunciare un nome… Credo di aver sentito Mavis.  >> la voce del ragazzo tremava.
Erza ,accanto a lui, invece si irrigidì. Aveva voglia di alzarsi e urlare “ COSA?”
Conosceva Mavis, d’altronde era la loro prima master. Lei era bellissima, in qualche modo le veniva da definirla pura. Irradia luce da ogni parte, anche da morta. Sembra una vera e propria fata.
Una come lei non potrebbe nemmeno essere associata a Zeref, che invece ricordava l’oscurità, il male.
Gerard si accorse della perplessità di Erza, che per poco non iniziava a tremare.
<< Erza… tu sai chi è Mavis, giusto? >>
Erza si riprese e con voce ferma rispose : << Si. Lei è… è la master fondatrice di Fairy Tail. >>

Anche Gerard ne fu sorpreso.
<< L-la prima master? È ancora viva? >>
La rossa scosse la testa. << No, ha le sembianze di un fantasma. Ma noi col marchio, la possiamo vedere. È accanto a noi. >>

<< E potrebbe avere legami con Zeref? >> domandò Ultear.
<< NO! >> urlò la maga, spaventando tutti i presenti, compreso Gerard. << M-mi dispiace. È che è strano. Avrai sicuramente sentito male Gerard. >>
Il ragazzo annuì. << Si, hai ragione. >>
Ma tutti lì, sapevano che non era così.

Erza guardò verso l’uscita della grotta. Pioveva ancora a dirotto, ma appena la pioggia sarebbe cessata avrebbe corso fuori a cercare spiegazioni.
Chissà Natsu che aveva scoperto.

 
                                                                          ***

Natsu l’aveva tenuto per sé. Non aveva detto nulla a Sting e Lucy. Non gli aveva detto che quella presenza, che prima dell’esplosione era scomparsa, ora era riapparsa. Da quando quella pioggia era iniziata, poteva di nuovo seguirla, ma non voleva mettere in pericolo quei due, Lucy soprattutto. Lei doveva essere al sicuro.
Fermò la corsa, come dopo qualche minuto fecero anche i due che lo seguivano.
<< Natsu, cosa c’è? >> chiese la sua compagna di team.
Il rosato si portò una mano dietro la testa e sorrise. << Oh, nulla. È che…beh, per trovare un rifugio potremmo separarci, no? Così abbiamo più possibilità. >>
Sting lo guardò accigliato, poi sbuffò. << Natsu-san, abbiamo le stesse possibilità, sia insieme che separati. Anzi, se ci dividiamo uno di noi potrebbe perdersi. >>
Non aveva pensato a questo. E se, una volta separati, uno di loro sarebbe andato inconsciamente incontro alla presenza?
Oh, perché chiamarla presenza? Zeref. Era di sicuro lui.
Sospirò. Almeno se erano insieme, avrebbe potuto proteggere Lucy. Sting da solo poteva cavarsela, era un dragon stayer potente. Si, Lucy era forte, ma contro Zeref non avrebbe avuto molte chance.

Il drago di fuoco continuò a correre. << Ok, allora sbrighiamoci a cercare un riparo dalla pioggia. >>
Seguire la presenza, ora, era fuori discussione.  Eppure era così forte, segno che erano vicini. Fu preso dalla tentazione di andarle incontro, ma guardando Lucy rinunciò.
Sul serio voleva metterla in pericolo? No, lui doveva proteggerla.
Stava per pensare di nuovo a Zeref, ma la maga stellare lo distrasse. Si aggrappò al suo braccio e sorridendo urlò: << Natsuu, guarda!! >> indicò una grotta poco distante da loro. << Una grotta! Possiamo ripararci lì! >> Ma  Natsu continuava a fissare prima lei, poi il suo braccio, finchè lei non arrossì, allontanandosi da lui.
<< E-ero emozionata per aver trovato la grotta. S-scusa. >> iniziò a correre verso la grotta.
Sting corse subito dietro di lei. << Oi, biondina, aspetta!! >>
Natsu li seguì qualche istante dopo. << Ehi!! Aspettatemi!! >>
Happy li raggiunse volando. << Le cose si fanno interrrrressantiii! >>
Lucy fu la prima a varcare l’ingresso. Non era molto grande, ma sarebbe bastata a contenere i tre maghi.
Sting invece dapprima si guardò intorno poi fece il solito sbuffo e si sedette, appoggiando la schiena al muro della grotta. Lucy lo guardò e sorrise.
<< Sei già stanco? >>
<< Non sono io quello che ha il fiatone. E poi ho ancora il tuo livido sullo stomaco. >>
Lei gli fece la linguaccia. << Te lo sei meritato. >>
Happy li fissò, poi pronunciò la sua famosa frase: << Si pppiaccciioonoo! >>
I due si girarono rossi in viso verso l’exceed.
<< ZITTO TU! >> urlarono all’unisono. Di colpo si guardarono, arrossendo, e poi abbassarono il capo. C’era un fastidioso silenzio imbarazzante, ma il rumore di un russare pesante lo interruppe. Sia Happy che Lucy, che Sting, Si voltarono a guardare Natsu che dormiva beatamente appoggiato anche lui su una parete della grotta.
Happy volò verso di lui e si accoccolò sulla sua spalla. <<  Sento anch’io sonno… >>
I due biondi risero.
<< Lui era quello più stanco! >>
Tranne per il russare di Natsu e il rumore della pioggia che cadeva, nella grotta calò il silenzio.
<< Oi, bionda…posso farti una domanda? >> Chiese Sting all’improvviso, spaventando la maga.
<< E’ tanto difficile chiamarmi Lucy? L-U-C-Y. Comunque si, puoi farmi una domanda. >> rispose lei.
<< Bene. Allora Lucy…cosa provi per Natsu-san? >> Finì la frase con un tono pensieroso e freddo, come se stesse riflettendo.
Lucy invece divenne più rossa dei capelli di Erza, di un pomodoro e delle fiamme di Natsu messi insieme.
<< Ma che domande sono? Natsu è il mio compagno di team e un amico…nient’altro! >>
Davvero non provava nulla per lui? Per il ragazzo che l’aveva salvata più di una volta, l’aveva condotta in una nuova famiglia e le aveva sempre dato una speranza in cui credere?
Era dura convincere se stessa, figuriamoci Sting. Il dragon slayer infatti si era lsciato scappare una risatina. Si allontanò dalla parete a cui era appoggiato. Poi, lentamente si avvicinò all’orecchio della ragazza e sussurrò così lievemente che era quasi impossibile sentirlo.
<< Ne sei sicura? >>
Non ricevette risposta, probabilmente perché ormai Lucy era morta d’imbarazzo, cosa che fece ridere il ragazzo. << Dovresti vedere la tua faccia in questo momento! >>
<< Ti sei avvicinato all’improvviso! >> Il ragazzo continuò a ridere, facendo sorridere anche lei. << Smettila di ridere! Yawn…sai che ti dico? Seguirò l’esempio di Natsu e mi faccio una dormita. >>
Infatti si stiracchiò e poi si stese anche lei accanto alla parete, raggomitolandosi.
<< Hai freddo? >>  chiese Sting. << Se vuoi posso aiutarti. >> sorrise maliziosamente.
<< NO, GRAZIE. >> rispose subito, quasi urlando, Lucy.
Sting scoppiò di nuovo a ridere. << La tua faccia rossa è il massimo! >>
<< STA ZITTO! >> In quel momento, Lucy si maledisse per essere entrata in una grotta da sola, con due dragon slayer.
Lezione numero uno: I dragon slayer sono tutti pervertiti.
L’ultima cosa che vide fu Sting stendersi su un fianco della parete, poi scivolò nel sonno.




Due ore più tardi, il suo sonno fu spezzato dal rumore di un tuono. Si alzò lentamente a sedere e scrutò fuori dalla grotta. Pioveva ancora e non sembrava voler smettere.

<< Natsu, pensi che piova così per ancora molto? >> domandò, credendo che anche i suoi compagni fossero stati svegliati dal temporale.
Quando invece si girò, trovò soltanto Sting che dormiva – e russava – e Happy che si girava e rigirava nel sonno.
Natsu non c’era.
Si alzò in piedi di scatto e corse verso l’uscita.

<< Natsu!! Natsu dove sei?? >> urlò con tutto il fiato.
Poi, intravide qualcosa dalla fitta pioggia. Una sagoma.
Natsu.

Corse con tutta la pioggia, non le importava, finchè non le fu vicino abbastanza da essere sicura che fosse il compagno.
Gli poggiò una mano sulla spalla, affannata.

<< Uff, Natsu ma che ci fai qui? Mi hai fatta preoccupare. >>
Il ragazzo non si mosse.
<< Nats… >> Solo allora Lucy si accorse che di fronte aveva un ragazzo dalla carnagione pallida, come la pelle di un morto. I capelli neri, come i suoi occhi. Eppure in quegli occhi scuri, c’erano riflessi rossi, come il sangue.

<< Chi è lui? >> chiese, spaventata dalla magia che sembrava provenire da lui.

<< Zeref. >> ringhiò Natsu.

Un solo nome bastò a farla crollare nel panico. Zeref, Era a causa sua che era stata bloccata in un’isola per sette anni. Era a causa sua che non aveva nemmeno potuto stare accanto a suo padre nei suoi ultimi momenti di vita.

Natsu si era accolto che Lucy tremava perché la strinse a sé e le sussurrò : <<  Ehy, va tutto bene. >>

Zeref chinò mestamente il capo.
<< E’ colpa mia. Mi dispiace. >>

Si udì un rumore di passi, sempre più forte, finché dalla pioggia fitta spuntò la chioma bionda di Sting, accompagnato da Happy.

<< Che diamine succede biond- Lucy? Perché urli in quel modo?  >> I suoi occhi si spostarono da Lucy, ancora abbracciata a Natsu,  al mago nero.
<< E ora chi cavolo è questo tipo emo?>> Si portò le mani alla testa. << Ahh, io ci capisco sempre meno di questa missione! >>

“ L’emo” si presentò. << Sono Zeref. >> disse con un tono triste e malinconico.
Sting sgranò gli occhi.
<< Aspettate. Il mago nero? Quello Zeref? >> chiese quasi urlando.


Gli altri però lo ignorarono.
<< Natsu… >> mormorò Zeref. << Natsu, non ti farò del male. Non penso ce ne sia bisogno. Ma devi venire con me. Posso spiegarti ogni cosa di questa missione. E possiamo parlarne all’asciutto.
Inoltre… c’è una persona che forse aiuterà a convincerti che voglio aiutarti. >>

Il dragon slayer esitò per alcuni istanti. Di quale persona stava parlando? Cosa voleva da lui?


Tutti i suoi punti interrogativi furono spezzati, con sua grande sorpresa, da Lucy.
<< Va bene. Accettiamo. Ma sappi che questa sarà l’ultima volta che ci fidiamo di te. >> disse con una punta di determinazione, che prima non aveva.
Probabilmente le calde braccia di Natsu le facevano questo effetto.

Il mago nero allungò gli angoli della bocca in un sorriso sincero.

<< Grazie Lucy Heartfilia. Te ne sono grato. >>

Sting e Natsu la guardarono a metà tra lo stupore e la rabbia.

<< Lucy ma che fai? Sei impazzita? Hai la febbre? Dobbiamo trovare Wendy! >>
<< Bionda, sei proprio scema. >>
Lei invece non li ascoltò e seguì Zeref, che si era già incamminato. I due dragon slayer esitarono, ma non volendo lasciare Lucy da sola, iniziarono anche loro a correre sotto la pioggia.
 




 
Il nascondiglio di Zeref non era molto distante dal loro. Era una grotta e l’intero gruppo di maghi si chiese quante ce ne fossero sull’isola.
Era più grande della loro, però ed era ricoperta da ciuffi d’erba. Furono sollevati di essere finalmente all’asciutto.

<< Allora, chi è questa persona si cui parlavi? >> chiese Natsu, ancora diffidente di Zeref.

<< Di qua. >>

Il ancora nero li scortò ancora più in profondità della grotta e Natsu dovette accendere un fuoco nella mano, per vederci qualcosa. Sbucarono in uno spazio rotondo, che l’erba non aveva raggiunto.

E lì al centro, una ragazza dai capelli lunghi e dorati e l’aspetto di una bambina li guardava felice, come se li avesse aspettati per anni.
<< Salve, gilda di terzo. >>

<< PRIMO MASTER?! >> urlarono insieme i due maghi di Fairy Tail, compreso Happy.
Sting invece si guardava intorno con una faccia sempre più confusa.

<< Scusate, ma con chi state parlando? >> chiese scettico. << Con un fantasma? >> rise alla sua stessa battuta.
Smise solo quando Natsu e Lucy si girarono e risposero : << Si. >>

A quel punto il mago di Saberthoot esplose. << Oh, adesso basta. Prima un mago nero e adesso anche un fantasma! Cos’è questa? Una missione per sette sataniche? >>

Natsu gli rivolse uno sguardo severo. << Ehy! Non parlare così del nostro primo master. Non puoi vederlo semplicemente perché non porti il segno della Gilda. >>
Sting, arrabbiato per la ramanzina subita dal rivale/ idolo, si sedette per terra, seguito dagli altri.

Quando Mavis si accorse che finalmente c’era pace, cominciò a parlare.
<< Siete qui, per una reliquia vero? >> chiese ai maghi di fronte a lei.

Natsu e Lucy annuirono, facendo da intermediari fantasma-mago con Sting.


<< Sapete anche di cosa si tratta? >>

Stavolta scossero le teste.
 
<< Beh, allora vi spiegherò tutto. >>. Prese un lungo respiro, guardando di tanto in tanto Zeref che stava in piedi dietro ai ragazzi.

<< Tempo fa io e Zeref eravamo molto legati. Ogni minuto della nostra vita lo spendevamo a giocare insieme. Poi un giorno ci venne in mente una follia: creammo un incantesimo insieme. Combinammo i nostri due poteri per formare qualcosa di nuovo, di bello e potente. E ci riuscimmo.
Ma ci accorgemmo presto che era pericoloso. Chi aveva un cuore puro, chi viveva nella luce, riusciva a vedere soltanto la mia parte dell’incantesimo e con quel potere, poteva riparare qualsiasi cosa, rendere felice e guarire chiunque e portare prosperità nelle terre.
Chi invece aveva un cuore macchiato d’odio e di oscurità, riusciva a vedere solo la parte di Zeref, e quel potere era in grado di porre fine a qualsiasi cosa, anche a decine di migliaia di vite.
Così decidemmo di sigillarlo. Prendemmo un ciondolo, che una dolce signora ci aveva donato, e rinchiudemmo l’incantesimo lì. Quel ciondolo in realtà avrebbe dovuto essere di Fairy Tail, eppure nel corso degli anni, è finito in mano al Consiglio. E ora qualcuno l’ha rubato. >>

Quando il raccontò finì e Fairy Tail ebbe raccontato l’intera storia a Sting, Natsu si alzò.

Orami aveva smesso di piovere.

<< Questa storia ci dice soltanto che dobbiamo sbrigarci a trovare quella dannata reliquia. >>


 
 
 


                                                                  

Angolo Autrice.

Salveee!!
* si inginocchia* Chiedo perdono, chiedo perdono, chiedo perdonoo!!
Non aggiorno da mesi :c
Avevo perso l’ispirazione…chiamatelo blocco dell’autrice di fanfiction xD
Parlando della storia:
Spero vi sia piaciuta la storia di Mavis e Zeref e so, che secondo la storia Mavis dovrebbe avere 400 anni, visto che Zeref ha quell’età…ma mi piacevano insieme, tipo amici d’infanzia alla Erza e Gerard *-*
Nel prossimo capitolo invece ricompariranno Gray e Lyon, Wendy e Rogue , il trio della Blue Pegasus più Ichiya e Wendy e Erza con la crime sorcier.

Beh, alla prossima <3 ( almeno spero. )

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1775825