Untrennbar zwellings

di stella_tokiohotel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ricordo .... chi sn!?!?!?!? ***
Capitolo 2: *** la realtà e i ricordi ***
Capitolo 3: *** Lettera ***
Capitolo 4: *** Reazione ***
Capitolo 5: *** Il primo sogno ..... ***
Capitolo 6: *** Secondo sogno - amore fraterno ***
Capitolo 7: *** TERZO SOGNO - la scuola ***
Capitolo 8: *** disperazione di una madre ***
Capitolo 9: *** i ciondoli ***
Capitolo 10: *** ..... sveglio .... ***
Capitolo 11: *** spiegazioni ***
Capitolo 12: *** scuse ***
Capitolo 13: *** medici...psicologi...amici...familiari.... ***
Capitolo 14: *** ricordi di una madre ***
Capitolo 15: *** i ricordi di Tom ***
Capitolo 16: *** riconosciuta........ ***
Capitolo 17: *** ....spring..... ***
Capitolo 18: *** L'accaduto ***
Capitolo 19: *** ...risposta.... ***
Capitolo 20: *** Paura per Tom ***
Capitolo 21: *** NON E' UN CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** Non ricordo .... chi sn!?!?!?!? ***


untrennbar zwillings

Ciao a tutti!! Sono di nuovo qua!! Ne ho scritta un’altra e ora, dopo i ringraziamenti vari, ve la posterò!!! Spero che, a differenza delle altre, ci siano più recensioni in questa!!

Iniziando….. per quanto riguarda racconto … Roma?? Concerto!!!!

Not so good : il mio preferito è Bill !!! assolutamente Bill !!! anche se gli altri li adoro cm non ho mai adorato nessun’altro!!!
Poi, no!! Non sei l’unica che piange!! È passata una settimana dal concerto e io ancora piango quanto sento ich bin da!!!! Non riesco a smetterla!! Non riesco a fermarmi!! È più forte di me. Ma non importa. Mi consolo ascoltandoli e sperando di andare ai loro prossimi concerti!!
Per quanto riguarda i twincest… mi dispiace!! Io ne ho scritte! Non sono pubblicate qui, ma ne ho scritte. Quindi…spero che non mi riterrai una fan bastarda per questo perché non o sono. Loro sono tutto per me!! Sono troppo importanti e non farei mai niente che potesse “rovinare” la loro immagine!! Assolutamente no! NO NO NO NO

Miss Mar 23 : sono felicissima che qualcun altro la pensi come me!!!! Come ho già detto i Tokio Hotel sono tutto per me!! Quindi posso capirti se sei triste perché non sei andata al concerto!! Grazie a Dio io ci sono andata e andrò anche ai prossimi!!! Assolutamente, perché ne ho bisogno come l’aria che respiro!! Da dopo il concerto, piango continuamente perché mi tornano in mente i bei momenti passati quei giorni!! Comunque…grazie per aver recensito la mia storia e spero che potrò leggere tue recensioni anche nelle altre storie che scriverò!! Se poi vorrai … potrai leggere (sempre se ti piacciono) due twincest che ho scritto ma che non ho postato!!! Il mio contatto lo sai!! Basta contattarmi tramite il sito!! Quindi… ti aspetto!! Un mega bacione e grazie tante!!!.

Habbina tokietta: mi dispiace che tu non sia riuscita ad andare da nessuna parte ma spero per te che riuscirai ad andare al prossimo concerto!! Poi potrà capitare che ci incontreremo!!!

Le altre storie …. Grazie a tutti per aver recensito. Accetto sia quelle positive che quelle negative. Perché tutte servono per formare una persona!! Quindi …. DANKE LEUTE!!!!!! KUSS KUSS

 

Continuando… la nuova storia… novità!! A capitoli!! Cioè non tanto novità in quanto ne ho già scritta una ma che non posso postare!! Per chiunque voglia leggerla CONTATTATEMI!! I titoli di tutte le storie che ho scritto sono ( esclusa questa) :

-         Festivalbar remember

-         La mia giornata

-         Racconto …. Roma?? Concerto!!!!

-         Du bist nicht allein (non c’è nel sito)

-         L’ultima illusione (non c’è nel sito)

-         Spring nicht (non c’è nel sito)

E ora… ecco a voi la storia!! Buona lettura, non voglio trattenervi ancora!! Un bacio a tutti e mi raccomando!! Recensire!!! Danke leute!!!! Fur Tokio Hotel

 

 STORIA:

 

 

“Dimmi quello che ti salta in testa a seguito di alcune parole che ti dirò. Una sola parola”

Rosso = sangue

Nero = inferno

Luce = morte

Notte = ansia

Giorno = paura

Il colloquio fù tutto così. Solo ad una parola reagiva diversamente. Solo ad una parola distraeva la sua attenzione dalla negatività presente nella sua vita.

“bene, ora   FRATELLO = TOMI”

Dopo quel giorno, dopo quell’azione non si era più ripreso. L’avevano dovuto ricoverare. Era in cura da uno psicologo. Quando si nominava Tom lui impazziva.

“Dov’è Tom? Perché Tom non è qui? Voglio vederlo! Fratellone!!!!!!” ma niente, nessuna risposta. Lui non era a conoscenza di quello che era successo dopo quella chiazza. Dopo quella chiamata. Dopo quella corsa in ospedale.

 

***

“Buongiorno sigor Kaulitz. Vediamo come stà oggi! Cosa ricorda? Cosa sente?”

“Sento … mi manca qualcuno. So che si chiama Bill. Ricordo che anche lui era presente quel giorno, ma non ricordo chi è. Non so cosa abbia a che fare con me.

 

 

CONTIN UA….

 

Lo sò!! È corta!! Ma domani aggiungerò un altro capitolo!! Oggi è troppo tardi e sono troppo stanca!! Intanto vi dò un piccolo assaggio!! Un bacio a tutti e ricordate di lasciare il segno quando passerete di qua!! Sia positiva che negativa!! Sono ben accette tutte!! A presto!!!

 

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Capitolo 2
*** la realtà e i ricordi ***


2° capitolo untrennbar zwillings

Ciao a tutti!!!

Eccomi di nuovo qui!!

Aggiorno la mia storiellina!! Ringrazio l’unica persona che  i ha esposto i suoi pensieri e spero tanto che le piaccia anche questo capitolo!! Inoltre VOI CHE LEGGETE….. LASCIATE UN PICCOLO COMMENTO!! Così almeno so se quello che scrivo piace o meno!! Così mi regolo per le prossime storie.

Una mega bacione a tutti!!

 

 

I “cosa pensi dell’amore?”

T “non lo so. Non l’ho mai provato. Di solito mi diverto e basta. Non ci penso”

I “cosa pensi del sesso?”

T “ah ah ah! Il sesso!! La cosa migliore che esista al mondo”

I “cosa pensi prima di salire sul palco? Nei concerti?”

T “penso che … sono agitato. Penso che devo –aprire- il tutto da solo e ciò mi   mette paura”

I “cosa pensi alla fine del concerto?2

T “penso a com’è andata. Penso che sono stanco. Penso a….”

I “parlate nei camerini? Dopo e prima dei concerti?”

T “si! Ovvio che si. Dopo sicuramente, prima … bisogna vedere. Siamo molto agitati, cerchiamo di scaricare la tensione di solito”

I “grazie Signor Kaulitz. La ringrazio per la sua disponibilità

T “grazie a voi. Arrivederci”

 

Gli strinse la mano. Uscì.

L’intervista durò venti minuti scarsi. Gli altri erano andati in hotel mentre bill lo aspettava fuori dalla porta. avevano un set fotografico insieme.

Dopo due ora, finito il set fotografico, salirono in auto per andare in hotel.

 

Un rumore …

Uno schianto …

Un urlo …

Lacrime ….

Una luce rossa …

Una corsa …

Ricordava tutto fino a qui. Ricordava l’intervistatrice, ma non ricordava Bill. Sapeva che aveva un set fotografico con una persona ma non si ricordava fosse con suo fratello.

 

******

 

B “Tom? Dov’è tom? Lei chi è? Perché sono qua? Dove sono?”

P “Bill. Ricordi altro di quel giorno? Anzi, ricordi qualcosa?”

B “di che giorno?”

P “ti ricordi niente di un incidente?”

B “un incidente! Si. Ricordo uno schianto. So che ero con Tom. Ricordo solo questo. Non mi ricordo altro. Dov’è Tom? Perché non è qui? Cos’è successo?”

P “Tom è finito in coma per alcuni mesi. Circa otto.”

B “allora posso vederlo? Voglio il mio Tom”

P “non puoi. Si è svegliato, ma non si ricorda di te. Si ricorda tutto fino all’incidente. Sa che con lui c’era una persona. Sa che conosce qualcuno di nome Bill, ma non sa che sei tu. Non sa che sei suo fratello. Non sa di avere un fratello”

Ecco a voi!!

finito anche il secondo capitolo!!!! tra una settimana aggiornerò!! per il momento....leggete fino a qui!!!!

E ricordate tutti!!!!!!! RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!

DANKE LEUTE!!!! VIELE KUSS!!!!!

 

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Capitolo 3
*** Lettera ***


manca 3ç capitolo dov'è?????????????? Chiedo scusa…dovevo aggiornare ieri ma(vi racconto in breve!!) ho perso il foglio cn il terzo capitolo e quindi ho dovuto riscriverlo!!! Ho avuto un piccolo blocco, non riuscivo a riscriverlo!! Ora però è pronto.
Per iniziare ringrazio di tutto cuore le ragazze che mi hanno recensito!! ringrazio

 - NOT SO GOOD ... embbè che ti posso dire!! vediamo... allora ... ti ho già detto su msn. ti ho già ringraziato parecchio l'altro giorno!! comunque ancora una volta ti dico che TI ADORO CUCCIOLA!!!! grazie di esistere e grazie di avermi dato la possibilità di conoscerti!!!  ti voglio stra bene cucciola.
poi ringraziio
 - TOM TI AMO + DELLA MIA STEXA VITA (effettivamente hai un nome magnifico ma un pò lungo!!!!  se continuerai a commentare la mia storia ti chiedo di darmi un nome!!! così mi è più semplice ....) comunque...... ti ringrazo di aver messo una recensione e oltrett ti dico :" LEGGI!!! E VEDRAI SE BILL SI OFFENDERA' O MENO!!! CAPIRAI COME ANDRA' PIU' AVANTI!!

Ora continuo con il 3° capitolo!!! spero vi piaccia e ricordate le recensioni sono BEN ACCETTE!!! 

Eccolo a voi!!!

 

 LETTERA

L’avevano riportato nella sua stanza, era triste. Lo psicologo gli aveva detto quelle cose su suo fratello.

“NON SI RICORDA DI AVERE UN FRATELLO” questa frase echeggiava nella testa di Bill come una voce che rimbomba in montagna, però faceva male. Faceva tanto male. Era come una pugnalata alle spalle.

Bill decise, avrebbe parlato a Tom. Il problema era .. come?? Si mise a pensare. Le possibilità erano….

…telefono…. No! Impossibile! Erano in ospedale.

….parlare faccia a faccia con lui … impossibile! Troppi medici e infermieri pei i corridoi. Pure la notte. No! L’avrebbero scoperto. Non andava bene.

…. Scrivergli… si! E poi? Come gliela faceva avere? Beh! Poteva correre il rischio … quando tom non era in  stanza lui sarebbe andato a mettergli la lettera sul letto. Infondo, anche se lo vedevano … nella stanza non c’era nessuno. Non sarebbe stato un problema. Per Tom, ne valeva la pena. Doveva provarci.

Era un corridoio. Questa la distanza che gli separava.

Uno la stanza l’aveva a inizio corridoio. L’altro l’aveva in fondo.

Si sedette sul letto con un blocco di fogli e una penna e scrisse …

“ciao!

Ti chiederai chi sono! Beh … semplice! Tuo fratello!

Sono bill. Tuo gemello, anzi il tuo gemellino. Ti vanti sempre di quei 10 minuti!!

Sai, mi è stato detto … NON SI RICORDA DI AVERE UN FRATELLO GEMELLO … NON SI RICORDA DI TE.

Ho deciso di scriverti per farti ricordare! Non è possibile che tu non ricordi 17 anni di ita passati insieme.

Mi manchi e …

Vorrei vederti ma non posso vederti,

vorrei parlarti ma non posso parlarti,

vorrei abbracciarti ma non posso abbracciarti,

perché tu NON TI RICORDI DI ME!

Allora sai che faccio … eccolo!

… siamo nati a Lipsia il primo settembre 1989. mamma Simone e papà Jorg hanno divorziato quando avevamo solo 6 anni. Poi la mamma si è risposata con Gordon. Colui che ci ha spinto alla musica. Abbiamo formato i Devilish quando eravamo piccolini. Con Georg e Gustav, i nostri amici. Li abbiamo conosciuti  e non ci siamo più separati.

Inizia a tornarti la memoria??

Poi, siamo diventati i Tokio hotel. Non ricordi niente vero??

Spero tanto che leggendo questa lettera ti scatti qualcosa in testa, perché Tom … devi ricordare. Devi ricordarti di me”

Forse, ma lo sapeva anche lui, era una frase egoista. Però era vero e  non poteva non dirglielo. Era poco che l’avevano messo al corrente della situazione però a lui sembrava che fosse già un’eternità. Gli mancava qualcosa.

“ beh fratellone” iniziò quella che era la fine della lettera “ sappi che ti voglio bene e che questa lettera ti aiuti. Ciao Tom!!”

La piegò a metà e sopra ci scrisse in grande     X TOM   

Scese dal letto, uscì dalla porta e riuscì ad arrivare, non si sa come, alla stanza di Tom.

Era vuota, era silenziosa. Appoggiò la lettera sul letto, vicino al cuscino, quasi sotto cosi ché nessun’altro se ne potesse accorgere tranne Tom. Dopodichè tornò nella sua stanza con la speranza che il fratello la trovasse, la leggesse e ricordasse.

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Capitolo 4
*** Reazione ***


untrennbar zwillings 4° capitolo

REAZIONE

 

Finì la seduta con lo psicologo e tornò nella sua stanza.

Si distese sul letto, era stanco. Doveva dormire. Non ricordava e questo gli dava fastidio. Si sforzava, ma non arrivava a nessuna conclusione.

Buio e vuoto erano le uniche cose che “vedeva”, che ricordava.

Questa cosa lo stancava, lo esauriva.

Mise una mano sotto il cuscino e sentì qualcosa. Non era il lenzuolo, non era la federa.

Si mise seduto e alzò il cuscino.

Un foglio … una scritta … X TOM  … la aprì e iniziò a leggere.

La prima riga passò come niente.

Una frase gli portò qualcosa in testa perché una lacrima scese lungo il suo volto. Smise di leggere, si portò la mano al viso, si asciugò la guancia.

Stava per tornare alla lettera quando …..

Respirava a fatica, appoggiò il foglio e si alzò.

Stava per premere il pulsante rosso sopra il suo letto , quando cadde.

Quel foglio, quella frase, avevano acceso qualcosa.

Ma la reazione non era quella che Bill sperava.

L’infermiera arrivò nella stanza con un medico. Tom venne messo su una barella e la rianimazione iniziò lì; all’inizio di quel lungo corridoio che li separava.

Il foglio, quel foglio era ancora li, sul letto.

Quando Tom non era più in stanza, l’infermiera se ne accorse e lo prese. Lo fece vedere al medico e da lì capì perché quella reazione. Da lì capì che cosa aveva scatenato nel suo paziente quella reazione …

 

 

CONTINUA….

 

 

RINGRAZIAMENTI:

genteeeeeeeee….. grazie grazie grazie…. Vi ho già ringraziato nel terzo capitolo però oggi voglio ringraziare in particolare una persona!!! (senza offesa per nessuno. Spero che non ve la prendiate!!)

Notsogood …. Cucciola….. grazie di esistere!!! Dopo l’altro giorno ho preso veramente paura!!!! Come faccio io se non ti posso sentire?? Se non ti posso parlare?? Vabbè….grazie a dio si è risolto tutto!!! Un mega bacione e sappi che ti adoro con tutta me stessa!!!!!! Tvtttttttttttttttttttttttttttttttrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrbn!!!! Mega kuss cucciola!!!!!

E poi… ringrazio Elenuccia!!!!!!!!!! Mi stavo dimenticando ….. grazie grazie grazie!!! Bellissima!!!!!!! Danke fur immer!!!!!!!!!!!!!! Tvtrb!!!!! Kuss fur dich!!!!

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Capitolo 5
*** Il primo sogno ..... ***


untrennbar zwillings - quinto capitolo

IL PRIMO SOGNO ……

 

 

Nella stanza in fondo al corridoio, un altro ragazzo stava male.

Sapeva che stava succedendo qualcosa al fratello, stava succedendo qualcosa a Tom. Non stava bene. Iniziò a sudare freddo e poi un colpo. Un tonfo. Un’infermiera passò davanti alla porta della stanza. Lo vide, era lì, disteso a terra. Respirava a stento.

Una chiamata … un medico … la respirazione …

M: “ dicono che il rapporto tra gemelli sia forte, ma questi due sono pazzeschi! Uno non si ricorda dell’altro, però, il solo leggere alcune sue parole ha fatto sì che scattasse qualcosa in lui. Ha avuto una reazione pazzesca. Il suo IO interiore ricorda. Il problema è il cervello. E’ ancora chiuso in se dopo lo schianto. Dopo l’incidente, non si è ripreso! Nonostante siano passati mesi. Forse vederlo lo aiuterà. Gli riporterà in testa qualcosa. Proveremo. L’importante è che, dopo l’accaduto, siano fuori pericolo entrambi.

Metteteli nella stessa stanza. Che qualcuno resti con loro, ma separateli con una tendina.

Aspettiamo finché non si svegliano. Poi vediamo che succede”

 

***********

 

Aprì gli occhi, non sentiva niente. Braccia, gambe, collo … era tutto morto. L’unica cosa che sentiva era la testa.

Gli girava tutto. Gli girava la testa, girava la stanza, il mondo fuori dalla finestra. Tutto. Doveva fermarlo il qualche modo. Era infernale.

T “ Bill! Svegliati Bill!”

B “No! Non ci riesco! Mi fa male tutto! Tomi!”

T “ Ma che hai?”

Si avvicinò al gemello che non riusciva nemmeno a muoversi. Gli mise una mano sul viso. Scottava. Era bollente.

T “ Ma ciccio! Tu hai la febbre! Oggi niente scuola per nessuno! Io resto qui. Ti faccio compagnia”

Gli tirò su bene il piumino, lo coprì bene ovunque e scese in cucina a prepararli in the.

Dopo alcuni minuti tornò su. Vassoio in mano, capelli raccolti, sorriso sul volto e termometro in mano. Così si presentava Tom alle 7.20 del mattino alla soglia di camera sua.

Si avvicinò a Bill, gli diede il termometro e l’aiutò a provarsi la febbre.

Solo quando ebbe nuovamente in mano il termometro gli diede la tazza di the.

Era seduto accanto a lui. Lo sosteneva perché non riusciva a stare seduto. Sembrava un’invertebrato.

Guardò quell’affare che aveva in mano …

T “ Cazzo! Io ti dico di coprirti! Tu sei sempre mezzo nudo!!! Invece di usare i giubbotti usa le maglie lunghe. Almeno non ti ammali!!- disse tutto euforico – sai ora quanto ci stai a guarire! Hai 39.4!!”

Il fratello aveva appoggiato la tazza. Si era semplicemente lasciato cadere sul letto, coperto dalle sue calde coperte con le mani che cingevano la testa.

B “ Aiutami fratellone! Gira tutto! Gira troppo!”

T “ Tranquillo! Cerca di dormire”

Iniziò ad accarezzargli i capelli.

Ben presto si addormentò.

 

 

CONTINUA…..

 

RINGRAZIAMENTI:

beh … gente … ne ho postato uno circa mezz’ora fa!!! Niente ringraziamenti…. Spero che l’altro vi sia piaciuto!!!!! Beh..un mega DANKE a tutti quelli che hanno letto la mia storia e spero che voi continuiate così!!!!! Poi, ovviamente un mega bacione alle mie due bimbette!!! Elenuccia e NotsoGood (cucciolaaaaaaaaaaaaaaa…..bacio bacio!!!) vi voglio un casino di bene!!!!!!

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Capitolo 6
*** Secondo sogno - amore fraterno ***


sesto capitolo

SECONDO SOGNO – amore fraterno

 

 

Sorridevano. Le due infermiere gli stavano osservando.

Entrambi avevano un accenno di sorriso sulle labbra. Erano felici, sognavano, ma le infermiere non sapevano che stavano sognando un pezzo della loro vita anche se da punti di vista diversi.

 

********

 

Erano distesi a terra. Guardavano il cielo.

T “ Fratellino!”

B “ Dimmi”

T “ Ma noi, staremo sempre insieme vero?”

B “ Si! Te l’ho già detto”

T “ Non smetterai mai di volermi bene vero?”

B “ Ma stai scherzando? Ovvio che no! Perché mai dovrei separarmi dalla persona più bella nella  mia vita?”

T “ Volevo esserne certo”

Si diedero la mano e se la strinsero forte, forte a vicenda.

 

*********

 

Si stupirono. Erano scioccate dalle reazioni dei due gemelli.

Chiamarono sia il medico che lo psicologo.

Ora, stringevano entrambi una mano. Uno la destra, l’altro la sinistra. Come se si stessero cercando.

Arrivarono gli altri due che rimasero stupiti tanto quanto quelle due ragazze che vegliavano su di loro.

 

 

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Capitolo 7
*** TERZO SOGNO - la scuola ***


settimo capitolo - la scuola
TERZO SOGNO - la scuola

*********


Stava correndo! Lo doveva trovare, assolutamente.
Quel corridoio sembrava non finire mai, eppure era solo un corridoio scolastico. Alla fine arrivò. Spaòancò la porta
T " Bill! Dove sei?"
B " Vai via"
T " No!"
Iniziò ad aprire una porta alla volta. Alla fine ECCOLO!! Era seduto per terra. tutto rannicchiato in se.
Stava piangendo, aveva un mega livido sul braccio. Il naso sanguinava ed il labbro era rotto.
T " Che hai fatto?"
B " Niente"
T " Non dire bugie!"
B" Vattene!"
T " Ti ho già detto di no. resto qui con te. Ti hanno picchiato di nuovo?"
B " No! Sono scivolato"
T " Sei un falso bugiardo! e ti riesce anche male! Se li becco li riempio di pugni"
B " No! Tu non farai proprio niente"
T "  Ma ... ti rendi conto? Non possono averla vinta. Sono solo dei vigliacchi bastardi"
B " Non importa. e' una cosa che riguarda me. Tu hai già i tuoi problemi con la scuola. Ora va in classe. Hai una foto da             fare!"
T " Ho?? No, no! Abbiamo!"
Lo aiutò ad alzarsi. Mentre Bill si tirava giù le maniche della maglia per coprire il livido al braccio, Tom bagnò una salviettina e tornò verso il gemello.
T " So che ti farà male, ma tienilo lì!"
Glielo fece mettere sul labbro mentre con un'altra salvietta gli puliva il sangue che gli era uscito dal naso.
Quando ebbero finito ...
T " Dai fratellino, andiamo. Non ci aspetteranno per l'eternità - lo abbracciò - e ricordati che se capita di nuovo  sarà la vera volta che li picchierò. Non m'importa quello che mi dici. Non possono averla sempre vinta. Io mi sono rotto!"
Dette queste parole gli porse il cappellino
T " Tieni, almeno non si vedranno i segni sul viso"
B " Ma Tomi ... il tuo cappellino"
T " Tranquillo. Non sarà un problema."
" B " Grazie fratellone"
Andarono in classe, ognuno nella propria.
Quell'anno in quella foto il volto di Bill non si vide perchè era coperto da un cappellino blu. Tom, invece, aveva il volto girato. stava guardando da tutt'altra parte rispetto all'obbiettivo.
Simone quella foto non la vide mai. Tom e Bill le dissero che erano venuti male. Troppo male. Lei non fece domande, si accontentà della spiegazione datagli.

*********





Bene genteeeeeeeeeeeeee......  altro capitolo!!!!! che vi posso dire.... semplicemente..... Elenuccia.... ti giuro che da ora in poi metterò più capitoli insieme. Anche se la storia non è ancora scritta tutta!!! Per il momento sono scritti solo 14-15 capitoli!!!! Comunque.....cercherò di finirla il prima possibile e spero di riuscirla a postare tutta!!! Sapete...Mamma vuole togliere Internet!!! Quindi...cercherò di fare il prima possibile ...sempre se mi venguno idee!!!!
Non so come finirla!!! Buuuuuuuuuuuuuu (piangente) ma vabbèèèèèèèè ...............................

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Capitolo 8
*** disperazione di una madre ***


ottavo capitolo - disperazione di una madre

DISPERAZIONE DI UNA MADRE

 

Nessuno dei due si muoveva. Erano ancora li, distesi.

Erano lontano, ma in qualche modo insieme.

Stavano ancora stringendo le lenzuola, il medico decise che era meglio lasciarli riposare ancora. Si sarebbero svegliati da soli, con i loro tempi e con le loro forze avrebbero riaperto entrambi gli occhi.

Stavano per uscire dalla stanza quando

………..   “ TOM” …………..

Un nome, solo quel nome e poi un sorriso da parte del fratello.

Simone era in lacrime. Non sopportava più di vederli in quelle condizioni.

Li stava vedendo andar via, la stavano abbandonando, ma lei aveva bisogno dei suoi bambini.

Era distrutta. Gustav la strinse tra le braccia e le permise di sfogarsi.

Dopo tutto quel tempo si sfogò!

 

******

 

Gli stava stringendo la mano, erano distesi sulle panchine al parco.

T “ A te che piacerebbe fare da grande?”

B “ Non lo so. A te?”

T “ Io voglio suonare la chitarra”

Bill sorrise, aveva già capito che il fratello ci sarebbe riuscito. In fin dei conti era Tom. Otteneva sempre quello che voleva. Il suo sguardo si perse nel vuoto dopo pochi secondi … stava pensando a quello che voleva fare lui …

T “ Che hai? Sembri assente fratellino”

B “ Niente. Penso a cosa fare nella vita. Tu hai le idee chiare. Io no”

Erano due bambini di 7 anni che parlavano.

Erano due fratellini di 7 anni che parlavano.

Erano due gemellino di 7 anni che parlavano.

 

*******

 

Simone si era calmata! Si era addormentata sulla poltrona. Gustav, che aveva assistito al suo sfogo la fece distendere. Prese una coperta e gliela mise addosso.

Aveva bisogno di dormire.

Aveva bisogno di rilassarsi.

Gu “ Buonanotte Simone” e uscì dalla stanza.

Georg gli apparve davanti la soglia della stanza.

Ge “ Si sa niente? Cambiato qualcosa?”

Gu “ No. Loro due continuano a sorridere. Si chiamano a vicenda nel sonno, ma nessuno dei due ha aperto gli occhi. Mentre – indicò Simone – lei ha bisogno di riposarsi”

Ge “ Ok. Vai a riposarti anche tu. Ora rimango io qui con loro. Ci vediamo domani mattina”

Erano i loro amici. Ci tenevano a loro. Ormai erano sette anni che stavano sempre insieme. Non riuscivano a stare gli uni senza gli altri.

Ge “ Ah! Ho chiamato Andreas! Ha detto anche di salutare Simone da parte sua. Ma questo lo farò non appena si sveglierà”

Ge “ Ok. Per qualsiasi cosa, se cambia qualcosa, anche minima, chiama! A qualunque ora!”

Lo salutò ed uscì dall’ospedale

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Capitolo 9
*** i ciondoli ***


nono capitolo

I CIONDOLI

 

*******

 

T “ Auguri fratellino! Buon compleanno!”

B “ Auguri fratellone! Buon compleanno!”

Erano 17. La mattina del primo settembre si salutarono così.

Bill, che era seduto sul letto di Tom, con un sorriso che gli copriva tutto il volto, teneva in mano un pacchetto di media grandezza. La scatola, tutta oro, aveva intorno un fiocco blu.

Lo appoggiò sul letto.

B “ Apri, apri! Dai aprilo!”

Tom si tirò su e si mise seduto.

T “ Eccomi, ora lo apro! Ma calmati un secondo …”

Bill si tranquillizzò ( un po’), anche se i suoi  movimenti non lo davano a vedere.

Tom iniziò ad aprire il pacchetto e poi …

B “ Ti piace?”

T “ Grazie fratellino! E’ stupendo! Ora tutti sapranno chi sono e come mi chiamo”

Era un capellino blu. Non come il capellino che già aveva. Questo era diverso. Questo aveva la scritta TOM K. davanti . Era bianca. Era diverso perché gliel’aveva regalato Bill.

Si distese di nuovo. Aprì l’armadietto vicino al suo letto e ne estrasse un pacchettino. Era piccolo piccolo. Era tutto arancione, anche il fiocco lo era. Glielo porse.

T “ Auguri di nuovo”

Bill lo aprì e dentro ne trovò una catenina con un ciondolo a forma di T. Era argento con dei brillantini sopra. Aveva una forma particolare perché era come stilizzata ma effettivamente non lo era. La parte bassa della T era a punta.

Dentro c’era un mini bigliettino scritto a mano da Tom. Lo aprì e lesse. C’era scritto …

 

“ eccoci qui! Sono 17! Spero ti piaccia. Ti chiederai perché la T… semplice …

perché io ho la B. così, anche se lontani, saremo insieme.

Ti voglio bene. Tom”

 

Rideva, era contento. Erano contenti.

B “ Dov’è?” chiese Bill.

Dato che tom non usava collanine, tirò fuori il portafoglio. Stava lì. Messa in modo che non potesse cadere.

B “ Grazie Tom! E’ stupenda” se la mise al collo. Era sua, era un regalo di tom. Non doveva rovinarlo o perderlo.

Ora Tom sarebbe stato, in ogni situazione, in ogni momento, con lui.

Niente più parole. Solo un abbraccio e poi giù per la colazione.

 

*******

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Capitolo 10
*** ..... sveglio .... ***


decimo capitolo - ...sveglio....

 

Heilà …. Voi che leggete …. Lasciate un piccolo commento…. Dai!!! Anche perché così so che ne pensate!!! Dai dai … raccogliete le vostre idee e ditemele. Sia che siano positive sia che siano negative!!! Si accetta tutto…. Bacio a tutti….

… sveglio …

 

 

“ Bill!” ........ “ Bill” .......

Simone aprì gli occhi. Si avvicinò al letto di Tom.

Era sveglio.

Aveva riaperto gli occhi.

Georg era sulla porta, e come lo vide, andò subito a chiamare un medico.

Come tornò, Tom era ancora disteso. Simone vicino a lui che gli parlava, grazie al cielo era riuscita a calmarlo.

La tendina tra i due letti era tirata così che non si potessero vedere a vicenda, altrimenti potevano esserci delle complicazioni e il medico, come gli altri, non lo volevano affatto.

Il medico si avvicinò a Tom.

Dopo la visita fattagli sembrava tutto a posto. Ora bisognava vedere se la memoria era tornata o se era come prima …

D “ Tom mi sai dire dove sei nato?”

T “ a Lipsia!

D “ quando? Te lo ricordi?”

T “ 1 settembre del 1989”

D “ ok. Come si chiama tua madre?”

T “ mia madre? – cercò di sforzarsi ma niente – non lo so. Dov’è Bill?”

D “ ti ricordi di Bill?”

T “ si “

D “ Chi è? Me lo puoi dire?”

T “ mio fratello. Il mio gemellino. Ho promesso di proteggerlo sempre. Dov’è? Voglio vederlo”

D “ aspetta ancora un momento. Ti ricordi qualcosa di quel giorno? L’ultima volta non sapevi chi ci fosse con te. Ora? Te lo ricordi?”

T “ certo. C’eravamo io e mio fratello. Eravamo in auto. Avevamo finito un set fotografico, non so per cosa, e stavamo tornando in hotel …”

D “ ok. Sai chi vi aspettava in hotel?”

T “ no. Chi c’era?”

D “ se ti dico Tokio Hotel? Ti viene niente in mente?”

T “ no. Mi dispiace. Non so di cosa stia parlando. Per favore , mi faccia vedere Bill. Dov’è? Devo vederlo!!”

D “ ok Tom. Abbiamo finito, per ora.”

Il medico spostò la tendina e dietro ne apparve Bill.

Il medico permise a Tom di avvicinarsi, ma solamente con tutta l’impalcatura che teneva su l’aflebo e le varie cose che Tom aveva infilate nel corpo.

 

COMMENTI:

è corto …. Lo so!!! E mi dispiace un casino ragazzi!!!! Solo che ho un piccolo problemini … non so come continuare la storia!!! L’ispirazione mi viene a scuola di solito, ora però ho il gesso e a scuola non ci vado spesso!!! Quindi …. Niente ispirazione!!! Sembra che si sia presa una pausa…. Mi seccherebbe un casino smettere di postare questa storia perché è l’unica delle mie che mi piace….quindi vi chiedo solo di essere gentili e di aspettare!!! Per il momento ho scritto ancora 4 capitoli!! Poi però c’è il blocco dello scrittore!!!

AIUTOOO…. NON HO IDEE…. Cercherò di fare il possibile!!!!

 

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Capitolo 11
*** spiegazioni ***


undicesimo capitolo - spiegazioni

Spiegazioni

 

 

Si avvicinò al letto, in quella grande stanza era solo.

Era solo con suo fratello.

Era solo con il suo gemello.

Era solo con la sua metà.

Era solo con Bill.

Se sedette sulla poltrona ed incominciò a parlare …

“ Bill, mi senti?

  Hei fratellino! Avevo promesso di proteggerti e invece guarda come ti ho ridotto. Io sono sveglio e tu no. Sei qui. Disteso in questo letto e non accenni a svegliarti. Mi dispiace fratellino”

Si allontanò un momento. Si avvicinò all’armadio e ne tirò fuori il portafoglio.

Tornò vicino al letto.

“ te la ricordi bill? Te la ricordi questa??”

Si spostò al lato del comodino e dal cassetto estrasse la T. gliel’avevano dovuta togliere. Poteva fargli male e quindi gli avevano dovuto tirar via tutto. Collane, braccialetti, anelli, tutto, anche i polsini e i guantoni.

Però, anche se Tom non lo sapeva, prima di quel giorno non c’era stato neanche un minuto nella quale non l’avesse tenuto in mano.

Nella quale bill non avesse stretto tra le mani quel ciondolo a cui teneva così tanto e alla quale non parlasse.

Come per parlare con il gemello.

Come se attraverso quel ciondolo potesse sentirlo.

Come se attraverso quel ciondolo le sue parole arrivassero a Tom.

Tom la prese in mano. Poi prese la mano di Bill tra le sue mani e gliala strinse in pugno.

“ Bill mi senti? Sono io! Sono Tom. Hey fratellino, la sai una cosa? Ich bin da. Me l’hai detto mille volte e ora te lo dico io ….. ich bin da für dich ….

lo sai fratellino, io credo tu mi stia ascoltando. Non accenni ad aprire gli occhi, non accenni a svegliarti, ma io so che la mia voce la senti.

L’ho letta la lettera.

Ho letto la tua lettera.

Io non mi ricordavo della tua esistenza – gli scese una lacrima – ti avevo promesso di proteggerti e invece … per colpa di quell’incidente …

Io non ricordo niente.

Ora ricordo di te, ma di quello che sembra essere nostra madre, di quelli che sembrano essere i nostri amici, di quella che sembra essere la nostra vita … non ricordo niente.

Mentre dormivo, ti ho sognato.

Non sapevo tu fossi qui, non sapevo tu fossi in coma.

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Capitolo 12
*** scuse ***


dodicesimo capitolo - scuse

Scuse

 

Stava ancora seduto sul letto di suo fratello.

Era stanco, in fin dei conti, anche lui aveva avuto i suoi problemini.

Anche lui doveva riposare.

Si distese sul letto di suo fratello.

Si distese affianco a Bill.

La sua mano stringeva il ciondolo a B e stringeva la mano di Bill nella quale aveva dolcemente posto la T.

Finì di parlargli …

“ mi dispiace fratellino…

Non volevo ti capitasse  qualcosa e invece … sono un fratello cattivo.

Non mantengo le promesse.

Scusami bill.

Sono fallito come fratello …”

Si addormentò dopo queste parole.

Lì, accando a quella che era la persona che si era ripromesso di proteggere.

Accanto a lui, come se volesse riparare a quelle che per lui era stato uno sbaglio.

Affianco a Bill, come se lo volesse proteggere anche lì, addormentato.

Perché lui gli voleva bene e lo sapeva, ma era deluso dal suo fallimento.

Era deluso perché Bill stava male …

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Capitolo 13
*** medici...psicologi...amici...familiari.... ***


tredicesimo capitolo - medici... psicologi....amici....familiari....

GENTE!!!!!! è Natale!!! quindi...vi metterò più capitoli che riesco!!! spero di riuscire a mettere tutti quelli che ho scritto!!!!!

un bacio a tutti voi che leggete!!!! 

io essere felice se voi mettere una piccola recensione!!! °_°

…. medici … psicologi … amici … familiari ….

 

Mentre i due gemellino erano li, in quella stanza, uno accanto all’altro, i medici che li avevano in cura, gli psicologi che li seguivano, Simone, Georg e gustav erano tutti riuniti in una sala.

Solitamente agli amici non era permesso di assistere alle riunioni, ma questa volta venne fatta un’eccezione perché c’era bisogno dell’aiuto di tutti. Quindi anche  loro furono ammessi.

D “ buongiorno a tutti.

Oggi siete qui sotto mia richiesta perché ci troviamo in questa situazione.

Ora vi illustro …

Dopo il coma il Signor Tom Kaulitz si è risvegliato e non ricordava niente se non la sua vita fino all’incidente.

Ora non sa chi siano i suoi familiari, ma, dopo il collasso, sa chi è bill.

Di lui non aveva ricordo prima, se non che si ricordava della presenza di questa persona perché ricordava il nome, ignorando completamente che fosse suo fratello.

Il Signor Bill Kaulitz, invece, prima di questo collasso, ricordava tutto.

È stato lui a scrivere una lettera al fratello, la quale ha fatto scattare qualcosa nella testa di Tom.

Ora, per quanto riguarda Bill non possiamo dire niente perché è ancora in un sonno tipo “coma”, ma per quanto riguarda Tom possiamo dire che si può provare con foto, musica.

Signora lei potrebbe – indicò la madre rivolgendosi a lei – provare con gli album di famiglia.

Voi – si rivolse indicandoli, a Georg e Gustav – potreste provare con i cd e le riviste che parlano di voi.

Avremmo bisogno di Bill perché è stato l’unico a far muovere qualcosa nel fratello però dato che non ne abbiamo la “disponibilità” proviamo con altri mezzi. Ora lo psicologo vi analizzerà il perché del collasso da parte di entrambi”

P “ buongiorno. A quello che ha detto il medico io posso aggiungere solo che, dopo aver letto la lettera – si rivolse a Simone chiedendole scusa per averla letta senza averglielo chiesto, ma, le disse che era troppo importante. Doveva farlo – ho scoperto che ciò che può aver fatto reagire Tom sia stata la frase MI MANCHI FRATELLONE.

Per me, quando l’ha scritta, Bill sapeva la prepotenza che ci stava mettendo, ma quello che voleva era una reazione e quindi non si è preoccupato di quanto egoista ed impulsiva potesse risultare alla fine la sua lettera.

Nel momento in cui Tom l’ha letta, ha ricordato …. Da qui, la crisi.

Avendoli visti in quella stanza, ho notato che, se pur dormienti, erano insieme. Si stavano sognando a vicenda, o ancora più probabilmente, stavano sognando i momenti passati insieme, e lo facevano contemporaneamente.

Bill invece, la crisi l’ha avuta per una semplice reazione. Sentiva che il fratello stava male, sentiva che qualcosa non andava e pure lui si è sentito male.

Questa è la spiegazione, inoltre ritengo che le opzioni esposte dal collega siano, un buon punto di partenza come prova. Quindi, grazie dell’attenzione e fate ciò che vi è stato chiesto con tatto. Molto tatto.”

Dopo di che se ne andò. Aveva una seduta con un paziente.

COMMENTI: per MARAUDER .... sono felice che ti piaccia e ... no!! non smetterò di scrivere questa storia!!! sempre che non mi perda le idee per strada!!! sai...ne ho scritti altri di capitoli mah.... non so come continuare quindi...spero mi venga in testa qualcosa!! e grazie x il persiero!! qll di venire a prendermi e portarmi tu a scuola e di diventare il mio scriba personale!!! carina come idea!!!! grazie grazie grazie!!! spero ti piaccia il capitolo e spero che ti piacciano anche gli altri!!!! ps: se ti va io te le mando volentieri le altre mie storie!! però mi devi contattare tu.... ok?????? spero di sentirti!!! il contatto lo trovi sul sito( nel caso in cui nn lo sapessi!!!!!!!!!!!!!).....

KITTY93....lo so ... lo so.... è triste!! sono cattivissima perchè separo i due gemellini..e oltretutto non so ancora come finirà...leggi e fammi sapere!!! un bacio

KIKETTA94 .... grazie grazie...spero tu sia contenta di questo capitolo!!!

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Capitolo 14
*** ricordi di una madre ***


quattordicesimo capitolo - ricordi di una madre

a tutti un regalo di Natale... un altro capitolo!!! se riesco posto pure un altro!! ora vedo!!! mega bacio a tutti!!! spero che vi piaccia!!!

BUON NATALE A TUTTI VOI CHE LEGGETE QUETSO SITO e LE MIE STORIE!!!!!!!!!!!!!

Ricordi di una madre

 

Dopo che lo psicologo uscì dalla stanza, Simone si avvicinò al medico e gli chiese di poter leggere la lettera scritta da Bill.

Il medico gliela diede e subito dopo lei decise di leggerla.

Si sedette, con Georg e Gustav accanto e iniziò.

Le prime righe …. quelle successive ….

Scoppiò in lacrime. Erano una cosa sola, lo sapeva, lo capiva. Erano gemelli e non potevano stare l’uno senza l’altro. Era già successo

 

**** FLASHBACK ****

 

Bill era con Simone.

Tom era con Jörg (il padre x chi non lo sapesse!!! Non il patrigno!!!)

Dopo un paio di ore dacchè Tom era fuori di casa si rivolse al padre e gli disse:

T “ papà … Bill sta male. Chiama la mamma”

J “ ma Tom …”

Dopo averla chiamata scoprirono che Bill era stato operato alle tonsille.

Portarono Tom in ospedale e rimase con lui.

Tutto il tempo e si prese cura di lui nei giorni successivi.

 

**** FINE FLASHBACK ****

 

Piangeva, sapeva che dovevano stare insieme e quella lettera era solo un piccolo pezzo che ricostruiva il mega puzzle.

Tornò la lettera al medico ringraziandolo.

Il giorno seguente Simone si presentò in ospedale con l’album della loro nascita. A lei spettava la mattinata. Georg e Gustav sarebbero andati il pomeriggio. Andreas non si era riuscito a liberare. Aveva detto che voleva precipitarsi giù ma non poteva. Era bloccato. Appena sarebbe riuscito a scappare da quel posto si sarebbe precipitato.

Era stato deciso così. La settimana era divisa.

Ogni tanto, soprattutto la notte, David e Saki, stavano con loro. Si davano il cambio, non dovevano rimanere da soli.

Così era stato deciso.

Tom stava ancora dormendo, ancora accanto al fratello, ancora come se lo volesse proteggere. Simone entrò nella loro stanza e li vide.

Gli occhi le si gonfiarono, uscì un attimo e decise che ci doveva riuscire. Doveva farsi forza, doveva esser forte … sia per lei che per i suoi figli.

Rientrò e si sedette sulla poltrona in attesa che si svegliassero,

con la speranza che si svegliassero,

con la speranza che almeno uno dei due decidesse di aprire gli occhi.

Sperando di rivedere il sorriso di Bill che non si era ancora svegliato e aspettando che Tom si svegliasse.

COMMENTI:

allora...commenti dell'autrice (cioè i miei commentucci su questa storia..no aspettate!! sarebbe troppo lungo...solo su questo capitolo!!! si!! i miei commenti su questo capitolo!! premetto che l'ho scritto tempo fa...e torno a dire che non ho idee e ringrazio il cileo di aver scritto questi capitoli quando avevo ancora le idee ben chiare in testa!! 

questo capitolo .......... non mi piace!!! proprio per niente!!! la storia mi piace ma questo capitolo ..... non lo so...ha un qualcosa che li fa perdere l'effetto che mi faceva prima quando leggevo gli altri!!! non so se capite cosa voglio dire!!!! 

SAPPIATEMI DIRE COSA NE PENSATE!!!!

 

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Capitolo 15
*** i ricordi di Tom ***


quindicesimo capitolo - i ricordi di Tom

I ricordi di Tom

 

*******

 

Era li, seduto davanti a suo fratello che parlava.

Ad un certo punto un rumore,

come delle lamiere che si grattavano tra di loro e poi una pressione dal lato destro dell’auto.

Il finestrino rotto …

i loro corpi scaraventati dall’altra parte dell’auto …

il fratello fermo sel sedile, …. ,

gli occhi chiusi …

Bill ….

Un urlo,

un nome …

Dopo buio.

Tanto buio, fino a che quel giorno non riaprì gli occhi ….

Di nuovo in quella stanza tanto luminosa … così diversa dal sogno … così diversa dall’oscurità presente nella sua mente, presente nei suoi occhi….

 

********

 

Era sudato, stava ancora stringendo la mano del fratello.

Si svegliò di soprasalto, respirava velocemente e in modo affannoso.

Si girò verso il viso di Bill … gli si avvicinò all’orecchio e sussurrò un MI DISPIACE ma TI PREGO SVEGLIATI.

Scese dal letto e vide quella donna (Simone), che non sapeva chi fosse, seduta sulla poltrona.

Stingeva un qualcosa tra le braccia … era un album.

Si asciugò il volto e poi…avvicinatosi a Simone, le prese quell’album dalle mani, senza svegliarla.

Si sedette sul suo letto, tenendo aperta la tendina tra i due letti cosicché avesse sottocontrollo ogni respiro di Bill.

Appoggiò il ciondolo vicino a lui e si mise a sfogliare ….

 

****

Due bambini uguali, piccoli con solo il pannolino addosso.

Nelle culle, ancora in ospedale, con quel mini braccialetto stretto al polso.

 

****

 

Due bambini uguali, con gli stessi vestitini che giocavano nel giardino. L’unica differenza erano le magliette. Uno aveva scritto Tom davanti, mentre l’altro aveva scritto Bill.

 

****

 

Due bambini uguali, il primo giorno di scuola che sorridevano allo scatto della macchina.

 

****

 

Due ragazzini che giocavano insieme.

 

****

 

 Due ragazzini uguali ma diversi, volto uguale ma modi e caratteri diversi.

 

****

 

Due ragazzi diversi, non nel volto, ma nel resto sì.

 

****

 

Ricordava quei momenti e iniziava a ricordare anche la persona che aveva scattato la maggior parte delle foto.

Sua madre, la loro madre.

Simone.

La donna che dormiva in quella stanza … così vicina a loro ….

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COMMENTI:

gente per oggi è l’ultimo che posto perché … non trovo gli ultimi due capitoli che ho scritto!!! Li ho…ma non so dove li ho messi!!! Ora vado in cerca tra le cose di scuola!!!! Comunque!!!! Spero vi piaccia questo capitolo…. Nel capitolo precedente mi sono dimenticata di dirvi che (dato che andreas è citato più volte ma x qualche strano caso non riesce a raggiungere i suoi amici …) non so cosa stia facendo andreas!! Non so perché non li può raggiungere!! Pensavo per lavoro mah…. Non può essere!!! Pensavo per l’università mah … non mi convinceva!!! Quindi.. date spazio all’immaginazione!!! Tutto ciò che non è specificato e a vostro piacimento!!!! Inventate create!!! E se volete … ditemi a che avete pensato!!! Sono sempre idee per una prossima storia che ho già in testa (solo l’inizio) ma che non posso scrivere finché questa non viene conclusa!!! Ed questo è il mio solito problema da un paio di capitoli!!!!

Ora vado in cerca del sedicesimo capitolo … e anche del diciassettesimo!!! Ci si sente gente!!! Buona lettura e commentata!!!!

 

BUON NATALE A TUTTI ANCORA UNA VOLTA!!!!!!!!!!

UN MEGA BACIONE A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

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Capitolo 16
*** riconosciuta........ ***


diciasettesimo capitolo

Riconosciuta

 

 

Ed eccomi qua!! Scusate tanto per l’attesa ma….l’ispirazione tardava a venire e il mio tempo a disposizione per battere a computer era praticamente inesistente!!!! Ora la mia mente ha prodotto ben altri 5 capitoli!!! Quindi sappiate che per le prossime 5 settimane avrete i capitoli!!! Poi….non lo so…spero di si!!! Anche se …come dire…secondo me…questa storia è deludente!!! Non mi piace!!! Però…DEVO FINIRLA!!! Perché odio lasciare le cose a metà.

Quindi…dati i recenti avvenimenti molto triste e deludenti….abbiate pietà se non sarò molto rapida nell’aggiornare!!! Danke a tutti….ps: lasciate un piccolo commento!!! Danke danke danke!!!!!

BUONA LETTURA………

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Simone si svegliò.

Tom la vide … era li…su quella poltrona e lo guardava. Sembrava chiedergli qualcosa.

Scese dal letto, prese l’album e glielo porse.

T “l’ho preso mentre dormivi mamma”

Queste parole, anzi questa parola … MAMMA….cosa voleva dire??? Si ricordava???

Simone era stupita, era contenta … gli occhi attoniti, pieni di lacrime … si tornò a sedere perché le gambe non la sostenevano.

L’aveva riconosciuta …. MAMMA … questa la parola.

Le lacrime le scendevano … colavano sulle guance, rigavano quel volto così stanco, così arreso, così stressato, così poco espressivo ma allo stesso tempo, dopo quelle parole, così tanto felice, gioioso, amorevole, fiducioso.

Questo era quello che, in quel momento, traspariva dal volto di Simone.

Aveva paura potesse non essere il momento, ma a lei non importava. Prese l’album e lo appoggiò dietro di se … non le importava dove finiva. Se cadeva…se  si rovinava…lei voleva solo abbracciare suo figlio. Voleva stringerlo. Voleva dirgli che gli voleva bene.

Bill era ancora li, disteso, silenzioso…l’unica cosa che proveniva dalla sua parte era il rumore della pompa dell’ossigeno.

In quel momento era come se Simone si fosse scordata del secondo figlio(vi prego non uccidetemi!!).

Sapeva che ne aveva due, ma in quel momento Tom si era ricordato di lei, della sua mamma … Bill no!! Bill non si svegliava.

Passò una settimana ma ancora niente. Bill non si svegliava … Tom invece pian piano ricordava.

Ricordava la famiglia, gli amici, il gruppo, il successo, i momenti passati tutti insieme, le litigate, i concerti…però….ricordava anche l’incidente.

Si svegliava sempre agitato e tutto sudato.

Si sentiva incolpa, ancora, anche dopo aver chiesto scusa a suo fratello. Anche dopo che gli avevano spiegato che la colpa non era sua, che lui si era trovato in mezzo come Bill.

Ma a lui non cambiava. Non era stato in grado di proteggerlo! Era una delle poche cose che gli aveva promesso e PERDIO non l’aveva mantenuta.

Ormai veniva tenuto li solo perché lui, non voleva lasciare solo Bill. Poteva tornarsene a casa perché da quella crisi erano passate 2 settimane e non si erano più verificati  problemi, ma non voleva e a Simone, come anche ai medici, andava bene. avevano accettato, così lui era li, in quella stanza, libero da qualsiasi filo, da qualsiasi ago, marchingegno particolare.

Stava quasi tutto il giorno con Bill. Seduto sul letto a parlare con lui. Non otteneva risposta ma non si buttava giù di morale…o almeno non era successo per quelle due settimane. Ora però …

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Fine del capitolo….alla prossima!!! E giuro che aggiorno presto!!! Prox sett di martedì!!! Bacio a tutti e ricordo ancora una volta…..una piccola recensione fa piacere!!!! Anche se è un commento!!!!

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Capitolo 17
*** ....spring..... ***


diciassettesimo capitolo - ...spring....

 

….spring….

 

 

La parte del giorno che non trascorreva in camera, la passava sul letto dell’ospedale. Sulla terrazza.

Era grande, larga, e…alta!!! Odiava l’altezza, soffriva di vertigini quindi non si avvicinava mai alla ringhiera. Quel giorno però prese coraggio.

Le mani ben strette intorno alla ringhiera, il corpo ben attaccato, per la paura del vuoto, alla stessa ringhiera. Il volto guardava il cielo e ogni tanto guardava verso il basso. Era troppo alto, ma non gli importava!

Quando era la su iniziava a piangere … si! Tom piangeva!

Doveva sfogarsi, ma non poteva davanti ai suoi amici perché loro pensavano che l’avesse superata. Pensavano che ci fosse riuscito. E invece no….lui ne soffriva ancora ,,, lo sognava…lo tormentava…lo perseguitava…e lui non lo sopportava più.

Su quel terrazzo, aggrappato a quella ringhiera, guardava il vuoto sotto a lui. Gli venivano in mente pensieri e cose che nessun’altro sapeva.

Quel giorno era proprio stanco.

T “basta! Non è possibile!

         Perché il mio fratellino non si sveglia??

         Perché io sono qui??

         Perché non sono al suo posto??

         Perché non si può cambiare??

         Perché gli altri non capiscono??

         Perché io non voglio più questa situazione??

         Perché non voglio più questo peso??

         Perché??

    Non voglio stare male. Non voglio stare senza Bill…”

-         ICH SCHREI IN DIE NACHT FÜR DICH –

T " Bill?? No!! Solo la mia mente ... però non vale…

E se…è così alto! Risolverei! Non soffrirei più, non farei più lo stesso sogno, quell’auto … quell’incidente … quello schianto!

Ho deciso…..SALTO!!!"

-         BITTE SPRING NICHT –

T “ Basta! Ora mi preoccupo….”

Si staccò dalla ringhiera… si girò verso la porta che portava al terrazzo…non vide nessuno…

 

***********

 

Bip…..bip…..bip…..bip…..bip…..

B “Tom! No!”

Georg era l’unico presente nella stanza…si girò di scatto!! “Bill?!”

B “Tom…Tom…”

Chiamò il medico. Simone entrò in stanza. Gustav stava cercando di rintracciare Tom. Era sparito, non si trovava … e non rispondeva…squillava ma dall’altra parte nessuno rispondeva.

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ciao gente.....eccoci!!! nuovo capitolo!!!!! 

qui troviamo Tom in una situazione un pò...ehm....vabbè....chi sa che deciderà di fare???? salterà veramente?? 

bene!!! per saperlo dovete solo aspettare una misera settimana!!! non è niente in fondo vero??(lo so che è abb tempo!! quando si è dalla parte dei lettori e non di chi scrive non è per niente poco!!!! però mi disp...ho tante cose da fare e non posso metterne di più alla volta anche perchè non ho idee!!!!)

e ora....spero voi abbiate gradito questo capitolo e vi prego....una piccola recensione anche solo per dirmi che non vi piace x niente!!!

grazie grazie grazie grazie...danke danke danke danke danke.....

ora vi saluto!! alla prossima..e ricordate..recensite!!!!                      kuss kiss baci!!!!

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Capitolo 18
*** L'accaduto ***


diciottesimo capitolo - l'accaduto

L’accaduto

 

 

Drin….drin…drin

Il cellulare era appoggiato sul cemento…squillava…ma nessuno rispondeva.

Su quel terrazzo non c’era nessuno.

 

***

 

Un uomo arrivò di corsa in ospedale.

“ è piombato giù dal terrazzo! Dell’ospedale! Mi è caduto così!”

L’infermiere correva…lo spettacolo che gli si presentava era quello di un ragazzo, con le braccia aperte, la testa piegata lateralmente, disteso sul parabrezza dell’auto.

Era sfregiato, ma respirava. Il cuore aveva un battito leggero, l’infermiere si doveva muovere…

Sul luogo giunsero altri due infermieri.

***

 

Nel frattempo….nella stanza di Bill…

Lui stava ancora urlando. “Tom” era l’unica cosa che diceva fino a quel momento!

Georg non capiva …

Georg “Tom cosa?? Bill!!”

Niente! Non diceva nulla! Non gli dava nessuna spiegazione.

B “voglio andare da Tom…potrebbe fare una cavolata…devo fermarlo…!sempre che non l’abbia già fatto! Altrimenti non ci sarebbe più senso di vita! Il mio fratellone! Voglio tom!”

Si agitava, voleva scendere da quel letto, voleva il fratello ed era intenzionato ad uscire da quella stanza e giungere al suo scopo. Georg non sapeva più che fare… gustav non era in stanza perché cercava tom… Simone era uscita un momento. Non poteva sapere che proprio in quel momento suo figlio si sarebbe svegliato. Così Georg, rimasto solo e non sapendo come fare, chiamò il medico.

Un medico e quattro infermieri furono necessari per fermare la furia che si stava scatenando su quel letto.

 

***

 

5° piano

…sala operatoria…

…cinque infermieri…

…due medici…

…un ragazzo…

Lo stesso ragazzo del parabrezza veniva operato, stavano cercando di salvarlo…era conciato male ma loro speravano. Il ragazzo steso…immobile…causa dell’anestesia?? Causa dell’incidente? Non si sapeva e le persone che avevano visto il suo arrivo in sala non volevano saperlo. Sapevano solo che la sua sofferenza doveva essere grande…un ragazzo biondo si affacciò su quella che era la vetrata per vedere ciò che succede in sala, e vide il ragazzo. Le sue condizioni erano: il volto era tutto pieno di sangue. Quella che lui vedeva come la parte destra, non esisteva più. Il braccio sinistro, al momento, era aperto. Ci stava lavorando sopra un chirurgo. Non sapeva come sarebbe finita. La gamba era piegata in una strana posizione e l’infermiere, insieme al medico, stavano cercando di rimetterla nella sua giusta posizione. Come ultima cosa, nel ventre, c’era infilato un pezzo di quello che una volta era il cofano dell’auto.

Il ragazzo biondo, che altri non era che Gustav, come vide il ragazzo cominciò ad agitarsi.

“mente locale” si diceva.

CELLULARE CHE SQUILLA….

TOM NON RISPONDE…

TOM NON SI TROVA…

IL RAGAZZO SUL LETTO…

Dalla scarsa visibilità, da tutto il sangue che c’era, il volto del ragazzo non si vedeva…era impossibile. Gustav incominciava a preoccuparsi.

“ calmati” si disse. “ chiama Georg e vedi se ha sentito tom”.

Prese il cellulare e chiamò Georg.

Gustav ” ciao! Senti hai sentito Tom?”

Georg ”Gustav devi venire qui….Bill è sveglio ma gli hanno dovuto dare un calmante perché stava farneticando ed era agitatissimo”

Gustav “ hai visto o sentito Tom? Cosa diceva Bill?”

Georg “no. Non l’ho visto e nemmeno sentito. Bill diceva qualcosa sul fatto che doveva andare da Tom prima che facesse qualche cavolata – e poi ha aggiunto – sempre se non l’ha già fatto!”

Chiuse il cellulare.

Era sconvolto.

Quel ragazzo poteva essere il suo amico e questo lo agitava parecchio.

Provò a richiamare Tom al cellulare, ma nessuno rispose!

Dov’era finito Tom?

Cosa stava facendo Tom?

Perché non si faceva vivo Tom?

Domande … tante domande occupavano la mente di Gustav in quel momento.

Cos’era?

Non gl’importava di suo fratello?

Non voleva sapere se si era svegliato?

 

 

E ora….partiamo con i ringraziamenti!!!!

Iniziamo…..

 

Elli_Kaulitz -> eccotelo!!! Il nuovo capitolo…postato anche un giorno prima!!!! Comunque…fammi sapere che ne pensi di questo!!!! Ok??? Bacio bacio

 

Ladydarkprincess -> eccoci…nuovo capitolo!!! Ha saltato?? Non ha saltato??? Hahaha…ora l’hai capito???? Fammi sapere!!! Bacio

 

Stelina89 -> eccoci…nuovo capitolo!!! Mi fa piacere che ci siano nuove lettrici!!! Hoi….fammi sapere poi che ne pensi!!!...bacio bacio…spero di leggere altre tue recensioni!!!

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Capitolo 19
*** ...risposta.... ***


...risposta...

… Risposta …

 

Nulla … non sapevano nulla… e lui lo doveva … lo voleva trovare.

Aspettò 20 minuti poi altri 20. Dopo due ore, dall’altra parte, dopo sei sette squilli, qualcuno rispose….

Gustav “Pronto!!Tom?? dove cazzo sei finito??”

… “ chi parla??”

Gustav “Tom … sono Gustav”

… “ chi stà cercando? E lei chi è?”

Gustav “Ma Tom! Sei tu vero? Non scherzare. Stò diventando matto per trovarti! Bill si è svegliato e ti stà cercando”

… “ chi è Bill? Chi è Tom? E tu? Gustav … non ricordo!”

La voce era quella del suo amico ma questo non gli piaceva.

Non stava scherzando, non ricordava … di nuovo!

Gustav “ dove sei? Dimmi dove ti trovi e aspettami li! Vengo da te!”

… “ sono in alto! Un terrazzo … una ringhiera … è alto qua! … è tutto vuoto! Vedo il cielo! C’è il sole!”

Gustav “ il terrazzo dell’ospedale! Aspettami che arrivo”

Rimase al telefono per essere sicuro che non andasse via da qualche parte … che non si muovesse.

Iniziò a correre … lungo il corridoio...su per le scale…ogni tanto domandando al cellulare…”sei ancora li?”. Aspettava la risposta e questa arrivava puntuale..sempre quella…sempre la stessa…”si, sono qui. Non saprei neanche dove andare”.

Continuò a correre fino a che arrivò all’ultima scalinata; quella che portava sul terrazzo.

Arrivò davanti la porta e l’aprì. Mentre apriva la porta chiuse il telefono.

Quando la chiuse dietro di se, vide, di spalle, quello che gli sembrava essere Tom.

Era appoggiato alla ringhiera. Stava guardando la strada.

Gustav si avvicinò e lo fece girare prendendolo per la spalla.

Non si sbagliava. Era Tom.

L’ansia del ragazzo di prima sparì quando vide che era effettivamente lui, quando vide che era li, davanti a lui. In carne ed ossa.

Tom “Chi sei?”

Gustav “Gustav! Telefono! Ti ho appena parlato!”

Si stava preoccupando. Sembrava che Tom non si ricordasse nulla.

Non poteva aver perso di nuovo la memoria.

Era troppo agitato. Decise, per iniziare, di portarlo giù. Decise di portarlo dal medico, o meglio, dallo psicologo che l’aveva curato nei mesi passati.

Gustav “ cosa facevi qua su? Ti ricordi? Cos’è successo?”

Tom “Ho ricordo di … un ragazzo. Mi assomigliava…però … poi…”

Gustav “Ok! Ora parlerai con altre persone. Te ne ricorderai”.

Lo stava portando verso quello che era il piano dove si trovava Bill.

Prese il cellulare e compose il numero di Georg. Il telefono iniziò a squillare e dall’altra parte echeggiò un “Pronto”.

Gustav “sono io! Ho trovato Tom, ma c’è un problema”

Georg “l’hai trovato?”

Bill a quelle parole saltò in piedi. Doveva parlare con suo fratello perché lo voleva sentire. Si alzò di scatto dal letto e strappò il telefonino dalle mani di Georg.

Bill “Tom!”

Gustav “no! Sono Gustav. Ciao Bill, è bello sentirti!”

Bill “Tom è con te?”

Gustav “Si…ma c’è un piccolo problema…non penso riesca a stare al telefono e dire cose sensate, ragionando”

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Allora gente…per prima volevo dirvi, a tutti quanti, che mi dispiace un casino se non ho postato nulla in tutto questo tempo….ma prima ho avuto dei problemini miei, poi mi mancava l’ispirazione, pioi è iniziata la corsa contro il tempo per il recupero dei debiti e infine…ora non faccio altro che stare sui libri perché tra pochissimo c’è una certa cosa che si chiama matura che io vorrei passare con tutto il cuore…quindi vi chiedo ancora scusa….

Per ora i posto questo capitolo!!!! se riesco ora vedo di trascrivere ancora un capitolo così ve lo posto e via….ma devo continuare a studiare e no sono sicurissima di riuscirci!!!!!!

Comunque..grazie a tutti per i commenti del capitolo precedente…

Ora rimane un unico grande problema…io sono arrivata al ventesimo capitolo e qui ne ho messi 19 con questo…dopo mi manca la fine…questo vuol dire che ho ancora un capitolo già scritto!! Il resto me lo devo ancora inventare! Se qualcuno ha un idea o, se gli va, mi vuole aiutare…beh…siete i ben venuti..perchè ora come ora non so quando riuscirò a scrivere l’ultimo o gli ultimi capitoli…e quello che mi disturba di più e che lascio voi senza sapere come finisce…e questo mi disp veramente tanto!!!

Quindi…rinnovo l’invito!!

QUANDO COMMENTATE…..sempre se vi va di commentare…DITEMI COME POTREBBE FINIRE..COME VORRESTE FINISSE…poi io farò un mix max e vedrò che ne viene fuori!!!!

Spero vi piaccia il capitolo e SCUSATEMI ANCORA TANTO TANTO TANTO TANTO!!!!!!!

Un mega bacione a tutti!!! ciaooooooooooooooooooooooooooooooo



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Capitolo 20
*** Paura per Tom ***


paura x tom

Paura per Tom

 

 

Arrivò dallo psicologo…..tom era con lui….

Gustav “Dottore…l’ho trovato sul terrazzo dell’ospedale! Non si ricorda nulla l’unica cosa che mi ha detto è che c’era un altro ragazzo accanto a lui…però quando sono salito io, il ragazzo non c’era! Ha detto che gli assomigliava! Potrebbe esser stato il ragazzo che hanno operato oggi..però non lo so!

Lei che pensa gli sia successo??

Dottore “ aspetta. Hai detto che il ragazzo gli assomigliava??”

Gustav “ si. Gli assomigliava..perchè??”

Dottore “ perché può essere che si sia rivisto in quel ragazzo. Sai se c’era qualcosa che lo turbava ultimamente??”

Gustav “il sogno! Il suo incidente! Lo sognava ogni notte, e secondo lui, è proprio lui ad essere il colpevole. Pensa che Bill stia così a causa sua.”

Dottore “ok…sarà solamente sotto shock! Nulla di più..prova a portarlo semplicemente in camera, e fallo riposare”

Lo portò in camera….si ritrovò un Bill sotto sedativo che dormiva. Georg era sulla poltrona assieme a Simone, la quale dormiva.

Fece stendere Tom, che si addormentò subito…poi uscì dalla stanza.

Mise Andreas al corrente di tutto. Lo psicologo avrebbe pensato ad aggiornare Simone nel caso in cui non si sarebbe risolto.

Dopo aver chiuso il telefonino si sedette anche leu su una poltrona e si addormentò.

Erano in cinque in quella stanza e tutti e cinque dormivano.

Era stata una giornata pesante per tutti.

Per chi perché pensava di aver perso  un amico.

Per chi perché il figlio si era risvegliato.

Per chi perché pensava di aver perso un fratello.

Per chi perché aveva visto gli amici come non gli aveva mai visti,

e infine chi perché non sapeva neanche quello che gli era successo, perché non ricordava nulla.

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beh..per prima cosa volevo ringraziare elli_kaulitz.

allora allora...son felice che il capitlo precedente ti piaccia. poi ti volevo dire..che a quanto sembra tu sei per i finali lacrimosi! solo una cosa...io ne ho già scritte di storie con finali tristi tristi:il gruppo si molla, muore uno dei componenti, si dimenticano uno dell'altro...

beh..mi seccherebbe scrivere ancora finali del genere! vorrei scrivere qualcosa di diverso.

facciamo una cosa! ti sarai già letta il capitolo. se pensi che faccia schifo(come suppongo penserai)...me lo dici! io lo cancello e lo modifico! magari con il tuo aiuto! così te c'hai pure il tuo finale triste e demenziale...hahahahah!!! comunque...dicevo..seriamente...dato che la mia ispirazione è sparita un pò di capitoli fa...questo capitolo farà schifo...quindi..ripeto..L'AIUTO DI CHIUNQUE E' BEN ACCETTO!!!!! bacio e grazie bella!!! smackkkkkkkkkkkkkkkkk

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Capitolo 21
*** NON E' UN CAPITOLO ***


Gente non è un capitolo ma solo un avviso..... Ho avuto dei problemi e non potevo aprire il computer... Ora mi metto sotto e nel tempo che mi resta libero dopo il lavoro giuro che continuo a scrivere e poi posto il resto della storia.. e scusate ancora!!!!

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