Untrennbar zwellings di stella_tokiohotel (/viewuser.php?uid=31085)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ricordo .... chi sn!?!?!?!? ***
Capitolo 2: *** la realtà e i ricordi ***
Capitolo 3: *** Lettera ***
Capitolo 4: *** Reazione ***
Capitolo 5: *** Il primo sogno ..... ***
Capitolo 6: *** Secondo sogno - amore fraterno ***
Capitolo 7: *** TERZO SOGNO - la scuola ***
Capitolo 8: *** disperazione di una madre ***
Capitolo 9: *** i ciondoli ***
Capitolo 10: *** ..... sveglio .... ***
Capitolo 11: *** spiegazioni ***
Capitolo 12: *** scuse ***
Capitolo 13: *** medici...psicologi...amici...familiari.... ***
Capitolo 14: *** ricordi di una madre ***
Capitolo 15: *** i ricordi di Tom ***
Capitolo 16: *** riconosciuta........ ***
Capitolo 17: *** ....spring..... ***
Capitolo 18: *** L'accaduto ***
Capitolo 19: *** ...risposta.... ***
Capitolo 20: *** Paura per Tom ***
Capitolo 21: *** NON E' UN CAPITOLO ***
Capitolo 1 *** Non ricordo .... chi sn!?!?!?!? ***
untrennbar zwillings
Ciao
a tutti!! Sono di nuovo qua!! Ne ho scritta un’altra e ora, dopo i
ringraziamenti vari, ve la posterò!!! Spero che, a differenza delle altre, ci
siano più recensioni in questa!!
Iniziando…..
per quanto riguarda racconto … Roma?? Concerto!!!!
Not so good : il mio preferito è Bill !!! assolutamente Bill !!! anche se
gli altri li adoro cm non ho mai adorato nessun’altro!!!
Poi, no!! Non sei l’unica che piange!! È
passata una settimana dal concerto e io ancora piango quanto sento ich bin
da!!!! Non riesco a smetterla!! Non riesco a fermarmi!! È più forte di me. Ma
non importa. Mi consolo ascoltandoli e sperando di andare ai loro prossimi
concerti!!
Per quanto riguarda i twincest… mi dispiace!!
Io ne ho scritte! Non sono pubblicate qui, ma ne ho scritte. Quindi…spero che
non mi riterrai una fan bastarda per questo perché non o sono. Loro sono tutto
per me!! Sono troppo importanti e non farei mai niente che potesse “rovinare”
la loro immagine!! Assolutamente no! NO NO NO NO
Miss Mar 23 : sono felicissima che qualcun altro la pensi come me!!!! Come
ho già detto i Tokio Hotel sono tutto per me!! Quindi posso capirti se sei
triste perché non sei andata al concerto!! Grazie a Dio io ci sono andata e
andrò anche ai prossimi!!! Assolutamente, perché ne ho bisogno come l’aria che
respiro!! Da dopo il concerto, piango continuamente perché mi tornano in mente
i bei momenti passati quei giorni!! Comunque…grazie per aver recensito la mia
storia e spero che potrò leggere tue recensioni anche nelle altre storie che
scriverò!! Se poi vorrai … potrai leggere (sempre se ti piacciono) due twincest
che ho scritto ma che non ho postato!!! Il mio contatto lo sai!! Basta
contattarmi tramite il sito!! Quindi… ti aspetto!! Un mega bacione e grazie
tante!!!.
Habbina tokietta: mi dispiace che tu non sia riuscita ad andare da nessuna parte
ma spero per te che riuscirai ad andare al prossimo concerto!! Poi potrà
capitare che ci incontreremo!!!
Le
altre storie …. Grazie a tutti per aver recensito. Accetto sia quelle positive
che quelle negative. Perché tutte servono per formare una persona!! Quindi ….
DANKE LEUTE!!!!!! KUSS KUSS
Continuando…
la nuova storia… novità!! A capitoli!! Cioè non tanto novità in quanto ne ho
già scritta una ma che non posso postare!! Per chiunque voglia leggerla CONTATTATEMI!!
I titoli di tutte le storie che ho scritto sono ( esclusa questa) :
-
Festivalbar remember
-
La mia giornata
-
Racconto …. Roma?? Concerto!!!!
-
Du bist nicht allein (non c’è nel sito)
-
L’ultima illusione (non c’è nel sito)
-
Spring nicht (non c’è nel sito)
E
ora… ecco a voi la storia!! Buona lettura, non voglio trattenervi ancora!! Un
bacio a tutti e mi raccomando!! Recensire!!! Danke leute!!!! Fur Tokio Hotel
STORIA:
“Dimmi
quello che ti salta in testa a seguito di alcune parole che ti dirò. Una sola
parola”
Rosso = sangue
Nero = inferno
Luce = morte
Notte = ansia
Giorno = paura
Il
colloquio fù tutto così. Solo ad una parola reagiva diversamente. Solo ad una
parola distraeva la sua attenzione dalla negatività presente nella sua vita.
“bene,
ora FRATELLO = TOMI”
Dopo
quel giorno, dopo quell’azione non si era più ripreso. L’avevano dovuto
ricoverare. Era in cura da uno psicologo. Quando si nominava Tom lui impazziva.
“Dov’è
Tom? Perché Tom non è qui? Voglio vederlo! Fratellone!!!!!!” ma niente, nessuna
risposta. Lui non era a conoscenza di quello che era successo dopo quella
chiazza. Dopo quella chiamata. Dopo quella corsa in ospedale.
***
“Buongiorno
sigor Kaulitz. Vediamo come stà oggi! Cosa ricorda? Cosa sente?”
“Sento
… mi manca qualcuno. So che si chiama Bill. Ricordo che anche lui era presente
quel giorno, ma non ricordo chi è. Non so cosa abbia a che fare con me.
CONTIN
UA….
Lo
sò!! È corta!! Ma domani aggiungerò un altro
capitolo!! Oggi è troppo tardi e sono troppo stanca!! Intanto vi
dò un piccolo assaggio!! Un bacio a tutti e
ricordate di lasciare il segno quando passerete di qua!! Sia positiva
che
negativa!! Sono ben accette tutte!! A presto!!!
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Capitolo 2 *** la realtà e i ricordi ***
2° capitolo untrennbar zwillings
Ciao a tutti!!!
Eccomi di nuovo qui!!
Aggiorno la mia storiellina!! Ringrazio
l’unica persona che i ha esposto i suoi
pensieri e spero tanto che le piaccia anche questo capitolo!! Inoltre VOI CHE
LEGGETE….. LASCIATE UN PICCOLO COMMENTO!! Così almeno so se quello che scrivo
piace o meno!! Così mi regolo per le prossime storie.
Una mega bacione a tutti!!
I “cosa pensi dell’amore?”
T “non lo so. Non l’ho mai provato. Di
solito mi diverto e basta. Non ci penso”
I “cosa pensi del sesso?”
T “ah ah ah! Il sesso!! La cosa migliore
che esista al mondo”
I “cosa pensi prima di salire sul palco?
Nei concerti?”
T
“penso che … sono agitato. Penso che devo –aprire- il tutto da solo e ciò mi mette paura”
I “cosa pensi alla fine del concerto?2
T “penso a com’è andata. Penso che sono
stanco. Penso a….”
I “parlate nei camerini? Dopo e prima dei
concerti?”
T
“si! Ovvio che si. Dopo sicuramente, prima … bisogna vedere. Siamo molto
agitati, cerchiamo di scaricare la tensione di solito”
I “grazie Signor Kaulitz. La ringrazio per
la sua disponibilità
T “grazie a voi. Arrivederci”
Gli strinse la mano. Uscì.
L’intervista durò venti minuti scarsi. Gli
altri erano andati in hotel mentre bill lo aspettava fuori dalla porta. avevano
un set fotografico insieme.
Dopo due ora, finito il set fotografico,
salirono in auto per andare in hotel.
Un rumore …
Uno schianto …
Un urlo …
Lacrime ….
Una luce rossa …
Una corsa …
Ricordava tutto fino a qui. Ricordava
l’intervistatrice, ma non ricordava Bill. Sapeva che aveva un set fotografico con
una persona ma non si ricordava fosse con suo fratello.
******
B “Tom? Dov’è tom? Lei chi è? Perché sono
qua? Dove sono?”
P “Bill. Ricordi altro di quel giorno?
Anzi, ricordi qualcosa?”
B “di che giorno?”
P “ti ricordi niente di un incidente?”
B
“un incidente! Si. Ricordo uno schianto. So che ero con Tom. Ricordo solo
questo. Non mi ricordo altro. Dov’è Tom? Perché non è qui? Cos’è successo?”
P
“Tom è finito in coma per alcuni mesi. Circa otto.”
B
“allora posso vederlo? Voglio il mio Tom”
P
“non puoi. Si è svegliato, ma non si ricorda di te. Si ricorda tutto fino
all’incidente. Sa che con lui c’era una persona. Sa che conosce qualcuno di
nome Bill, ma non sa che sei tu. Non sa che sei suo fratello. Non sa di avere
un fratello”
Ecco a voi!!
finito anche il secondo capitolo!!!! tra una settimana aggiornerò!! per il momento....leggete fino a qui!!!!
E ricordate tutti!!!!!!! RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!
DANKE LEUTE!!!! VIELE KUSS!!!!!
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Capitolo 3 *** Lettera ***
manca 3ç capitolo dov'è??????????????
Chiedo scusa…dovevo
aggiornare ieri ma(vi racconto in breve!!) ho perso il foglio cn il terzo
capitolo e quindi ho dovuto riscriverlo!!! Ho avuto un piccolo blocco, non
riuscivo a riscriverlo!! Ora però è pronto.
Per iniziare ringrazio
di tutto cuore le ragazze che mi hanno recensito!! ringrazio
- NOT SO GOOD ... embbè che ti posso dire!! vediamo...
allora ... ti ho già detto su msn. ti ho già ringraziato
parecchio l'altro giorno!! comunque ancora una volta ti dico che TI
ADORO CUCCIOLA!!!! grazie di esistere e grazie di avermi dato la
possibilità di conoscerti!!! ti voglio stra bene cucciola.
poi ringraziio
- TOM TI AMO + DELLA MIA STEXA VITA (effettivamente hai un nome
magnifico ma un pò lungo!!!! se continuerai a commentare
la mia storia ti chiedo di darmi un nome!!! così mi è
più semplice ....) comunque...... ti ringrazo di aver messo una
recensione e oltrett ti dico :" LEGGI!!! E VEDRAI SE BILL SI OFFENDERA'
O MENO!!! CAPIRAI COME ANDRA' PIU' AVANTI!!
Ora continuo con il 3° capitolo!!! spero vi piaccia e ricordate le recensioni sono BEN ACCETTE!!!
Eccolo a voi!!!
LETTERA
L’avevano
riportato nella sua stanza, era triste. Lo psicologo gli aveva detto quelle
cose su suo fratello.
“NON SI RICORDA DI
AVERE UN FRATELLO” questa frase echeggiava nella testa di Bill come una voce
che rimbomba in montagna, però faceva male. Faceva tanto male. Era come una
pugnalata alle spalle.
Bill decise,
avrebbe parlato a Tom. Il problema era .. come?? Si mise a pensare. Le possibilità
erano….
…telefono…. No! Impossibile!
Erano in ospedale.
….parlare faccia a faccia con lui …
impossibile! Troppi medici e infermieri pei i corridoi. Pure la notte. No! L’avrebbero
scoperto. Non andava bene.
…. Scrivergli… si!
E poi? Come gliela faceva avere? Beh! Poteva correre il rischio … quando tom
non era in stanza lui sarebbe andato a
mettergli la lettera sul letto. Infondo, anche se lo vedevano … nella stanza
non c’era nessuno. Non sarebbe stato un problema. Per Tom, ne valeva la pena. Doveva
provarci.
Era un corridoio. Questa
la distanza che gli separava.
Uno la stanza l’aveva
a inizio corridoio. L’altro l’aveva in fondo.
Si sedette sul
letto con un blocco di fogli e una penna e scrisse …
“ciao!
Ti chiederai chi
sono! Beh … semplice! Tuo fratello!
Sono bill. Tuo gemello,
anzi il tuo gemellino. Ti vanti sempre di quei 10 minuti!!
Sai, mi è stato
detto … NON SI RICORDA DI AVERE UN FRATELLO GEMELLO … NON SI RICORDA DI TE.
Ho deciso di
scriverti per farti ricordare! Non è possibile che tu non ricordi 17 anni di
ita passati insieme.
Mi manchi e …
Vorrei vederti ma
non posso vederti,
vorrei parlarti ma
non posso parlarti,
vorrei
abbracciarti ma non posso abbracciarti,
perché tu NON TI
RICORDI DI ME!
Allora sai che
faccio … eccolo!
… siamo nati a
Lipsia il primo settembre 1989. mamma Simone e papà Jorg hanno divorziato
quando avevamo solo 6 anni. Poi la mamma si è risposata con Gordon. Colui che
ci ha spinto alla musica. Abbiamo formato i Devilish quando eravamo piccolini. Con
Georg e Gustav, i nostri amici. Li abbiamo conosciuti e non ci siamo più separati.
Inizia a tornarti
la memoria??
Poi, siamo
diventati i Tokio hotel. Non ricordi niente vero??
Spero tanto che
leggendo questa lettera ti scatti qualcosa in testa, perché Tom … devi
ricordare. Devi ricordarti di me”
Forse, ma lo sapeva
anche lui, era una frase egoista. Però era vero e non poteva non dirglielo. Era poco che l’avevano
messo al corrente della situazione però a lui sembrava che fosse già un’eternità.
Gli mancava qualcosa.
“ beh fratellone”
iniziò quella che era la fine della lettera “ sappi che ti voglio bene e che
questa lettera ti aiuti. Ciao Tom!!”
La piegò a metà e
sopra ci scrisse in grande X TOM
Scese dal letto,
uscì dalla porta e riuscì ad arrivare, non si sa come, alla stanza di Tom.
Era vuota, era
silenziosa. Appoggiò la lettera sul letto, vicino al cuscino, quasi sotto cosi ché
nessun’altro se ne potesse accorgere tranne Tom. Dopodichè tornò nella sua
stanza con la speranza che il fratello la trovasse, la leggesse e ricordasse.
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Capitolo 4 *** Reazione ***
untrennbar zwillings 4° capitolo
REAZIONE
Finì la seduta con
lo psicologo e tornò nella sua stanza.
Si distese sul
letto, era stanco. Doveva dormire. Non ricordava e questo gli dava fastidio. Si
sforzava, ma non arrivava a nessuna conclusione.
Buio e vuoto erano
le uniche cose che “vedeva”, che ricordava.
Questa cosa lo
stancava, lo esauriva.
Mise una mano
sotto il cuscino e sentì qualcosa. Non era il lenzuolo, non era la federa.
Si mise seduto e
alzò il cuscino.
Un foglio … una
scritta … X TOM … la aprì e iniziò a leggere.
La prima riga
passò come niente.
Una frase gli
portò qualcosa in testa perché una lacrima scese lungo il suo volto. Smise di
leggere, si portò la mano al viso, si asciugò la guancia.
Stava per tornare
alla lettera quando …..
Respirava a
fatica, appoggiò il foglio e si alzò.
Stava per premere
il pulsante rosso sopra il suo letto , quando cadde.
Quel foglio,
quella frase, avevano acceso qualcosa.
Ma la reazione non
era quella che Bill sperava.
L’infermiera
arrivò nella stanza con un medico. Tom venne messo su una barella e la
rianimazione iniziò lì; all’inizio di quel lungo corridoio che li separava.
Il foglio, quel
foglio era ancora li, sul letto.
Quando Tom non era
più in stanza, l’infermiera se ne accorse e lo prese. Lo fece vedere al medico
e da lì capì perché quella reazione. Da lì capì che cosa aveva scatenato nel
suo paziente quella reazione …
CONTINUA….
RINGRAZIAMENTI:
genteeeeeeeee…..
grazie grazie grazie…. Vi ho già ringraziato nel terzo capitolo però oggi
voglio ringraziare in particolare una persona!!! (senza offesa per nessuno.
Spero che non ve la prendiate!!)
Notsogood ….
Cucciola….. grazie di esistere!!! Dopo l’altro giorno ho preso veramente
paura!!!! Come faccio io se non ti posso sentire?? Se non ti posso parlare??
Vabbè….grazie a dio si è risolto tutto!!! Un mega bacione e sappi che ti adoro
con tutta me stessa!!!!!!
Tvtttttttttttttttttttttttttttttttrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrbn!!!! Mega kuss
cucciola!!!!!
E poi… ringrazio
Elenuccia!!!!!!!!!! Mi stavo dimenticando ….. grazie grazie grazie!!!
Bellissima!!!!!!! Danke fur immer!!!!!!!!!!!!!! Tvtrb!!!!! Kuss fur dich!!!!
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Capitolo 5 *** Il primo sogno ..... ***
untrennbar zwillings - quinto capitolo
IL
PRIMO SOGNO ……
Nella stanza in
fondo al corridoio, un altro ragazzo stava male.
Sapeva che stava
succedendo qualcosa al fratello, stava succedendo qualcosa a Tom. Non stava
bene. Iniziò a sudare freddo e poi un colpo. Un tonfo. Un’infermiera passò davanti
alla porta della stanza. Lo vide, era lì, disteso a terra. Respirava a stento.
Una chiamata … un
medico … la respirazione …
M: “ dicono che il rapporto tra gemelli sia
forte, ma questi due sono pazzeschi! Uno non si ricorda dell’altro, però, il
solo leggere alcune sue parole ha fatto sì che scattasse qualcosa in lui. Ha
avuto una reazione pazzesca. Il suo IO interiore ricorda. Il problema è il
cervello. E’ ancora chiuso in se dopo lo schianto. Dopo l’incidente, non si è
ripreso! Nonostante siano passati mesi. Forse vederlo lo aiuterà. Gli riporterà
in testa qualcosa. Proveremo. L’importante è che, dopo l’accaduto, siano fuori
pericolo entrambi.
Metteteli nella
stessa stanza. Che qualcuno resti con loro, ma separateli con una tendina.
Aspettiamo finché non
si svegliano. Poi vediamo che succede”
***********
Aprì gli occhi,
non sentiva niente. Braccia, gambe, collo … era tutto morto. L’unica cosa che
sentiva era la testa.
Gli girava tutto.
Gli girava la testa, girava la stanza, il mondo fuori dalla finestra. Tutto.
Doveva fermarlo il qualche modo. Era infernale.
T “ Bill!
Svegliati Bill!”
B “No! Non ci
riesco! Mi fa male tutto! Tomi!”
T “ Ma che hai?”
Si avvicinò al
gemello che non riusciva nemmeno a muoversi. Gli mise una mano sul viso.
Scottava. Era bollente.
T “ Ma ciccio! Tu hai la febbre! Oggi
niente scuola per nessuno! Io resto qui. Ti faccio compagnia”
Gli tirò su bene il
piumino, lo coprì bene ovunque e scese in cucina a prepararli in the.
Dopo alcuni minuti
tornò su. Vassoio in mano, capelli raccolti, sorriso sul volto e termometro in
mano. Così si presentava Tom alle 7.20 del mattino alla soglia di camera sua.
Si avvicinò a
Bill, gli diede il termometro e l’aiutò a provarsi la febbre.
Solo quando ebbe
nuovamente in mano il termometro gli diede la tazza di the.
Era seduto accanto
a lui. Lo sosteneva perché non riusciva a stare seduto. Sembrava
un’invertebrato.
Guardò
quell’affare che aveva in mano …
T “ Cazzo! Io ti dico di coprirti! Tu sei
sempre mezzo nudo!!! Invece di usare i giubbotti usa le maglie lunghe. Almeno
non ti ammali!!- disse tutto euforico – sai ora quanto ci stai a guarire! Hai
39.4!!”
Il fratello aveva
appoggiato la tazza. Si era semplicemente lasciato cadere sul letto, coperto
dalle sue calde coperte con le mani che cingevano la testa.
B “ Aiutami
fratellone! Gira tutto! Gira troppo!”
T “ Tranquillo!
Cerca di dormire”
Iniziò ad
accarezzargli i capelli.
Ben presto si
addormentò.
CONTINUA…..
RINGRAZIAMENTI:
beh … gente … ne
ho postato uno circa mezz’ora fa!!! Niente ringraziamenti…. Spero che l’altro
vi sia piaciuto!!!!! Beh..un mega DANKE a tutti quelli che hanno letto la mia
storia e spero che voi continuiate così!!!!! Poi, ovviamente un mega bacione
alle mie due bimbette!!! Elenuccia e NotsoGood (cucciolaaaaaaaaaaaaaaa…..bacio
bacio!!!) vi voglio un casino di bene!!!!!!
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Capitolo 6 *** Secondo sogno - amore fraterno ***
sesto capitolo
SECONDO
SOGNO – amore fraterno
Sorridevano.
Le due infermiere gli stavano osservando.
Entrambi
avevano un accenno di sorriso sulle labbra. Erano felici, sognavano, ma le
infermiere non sapevano che stavano sognando un pezzo della loro vita anche se
da punti di vista diversi.
********
Erano
distesi a terra. Guardavano il cielo.
T
“ Fratellino!”
B
“ Dimmi”
T
“ Ma noi, staremo sempre insieme vero?”
B
“ Si! Te l’ho già detto”
T
“ Non smetterai mai di volermi bene vero?”
B “ Ma stai scherzando?
Ovvio che no! Perché mai dovrei separarmi dalla persona più bella nella mia vita?”
T
“ Volevo esserne certo”
Si
diedero la mano e se la strinsero forte, forte a vicenda.
*********
Si
stupirono. Erano scioccate dalle reazioni dei due gemelli.
Chiamarono
sia il medico che lo psicologo.
Ora,
stringevano entrambi una mano. Uno la destra, l’altro la sinistra. Come se si
stessero cercando.
Arrivarono
gli altri due che rimasero stupiti tanto quanto quelle due ragazze che
vegliavano su di loro.
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Capitolo 7 *** TERZO SOGNO - la scuola ***
settimo capitolo - la scuola
TERZO SOGNO - la scuola
*********
Stava correndo! Lo doveva trovare, assolutamente.
Quel corridoio sembrava non finire mai, eppure era solo un corridoio
scolastico. Alla fine arrivò. Spaòancò la porta
T " Bill! Dove sei?"
B " Vai via"
T " No!"
Iniziò ad aprire una porta alla volta. Alla fine ECCOLO!! Era seduto per terra. tutto rannicchiato in se.
Stava piangendo, aveva un mega livido sul braccio. Il naso sanguinava ed il labbro era rotto.
T " Che hai fatto?"
B " Niente"
T " Non dire bugie!"
B" Vattene!"
T " Ti ho già detto di no. resto qui con te. Ti hanno picchiato di nuovo?"
B " No! Sono scivolato"
T " Sei un falso bugiardo! e ti riesce anche male! Se li becco li riempio di pugni"
B " No! Tu non farai proprio niente"
T " Ma ... ti rendi conto? Non possono averla vinta. Sono solo dei vigliacchi bastardi"
B " Non importa. e' una cosa che riguarda me. Tu hai già i tuoi
problemi con la scuola. Ora va in classe. Hai una foto da
fare!"
T " Ho?? No, no! Abbiamo!"
Lo aiutò ad alzarsi. Mentre Bill si tirava giù le maniche
della maglia per coprire il livido al braccio, Tom bagnò una
salviettina e tornò verso il gemello.
T " So che ti farà male, ma tienilo lì!"
Glielo fece mettere sul labbro mentre con un'altra salvietta gli puliva il sangue che gli era uscito dal naso.
Quando ebbero finito ...
T " Dai fratellino, andiamo. Non ci aspetteranno per l'eternità
- lo abbracciò - e ricordati che se capita di nuovo
sarà la vera volta che li picchierò. Non m'importa
quello che mi dici. Non possono averla sempre vinta. Io mi sono rotto!"
Dette queste parole gli porse il cappellino
T " Tieni, almeno non si vedranno i segni sul viso"
B " Ma Tomi ... il tuo cappellino"
T " Tranquillo. Non sarà un problema."
" B " Grazie fratellone"
Andarono in classe, ognuno nella propria.
Quell'anno in quella foto il volto di Bill non si vide perchè
era coperto da un cappellino blu. Tom, invece, aveva il volto girato.
stava guardando da tutt'altra parte rispetto all'obbiettivo.
Simone quella foto non la vide mai. Tom e Bill le dissero che erano
venuti male. Troppo male. Lei non fece domande, si accontentà
della spiegazione datagli.
Bene
genteeeeeeeeeeeeee...... altro capitolo!!!!! che vi posso
dire.... semplicemente..... Elenuccia.... ti giuro che da ora in poi
metterò più capitoli insieme. Anche se la storia non
è ancora scritta tutta!!! Per il momento sono scritti solo 14-15
capitoli!!!! Comunque.....cercherò di finirla il prima possibile
e spero di riuscirla a postare tutta!!! Sapete...Mamma vuole togliere
Internet!!! Quindi...cercherò di fare il prima possibile
...sempre se mi venguno idee!!!!
Non so come finirla!!! Buuuuuuuuuuuuuu (piangente) ma
vabbèèèèèèèè
...............................
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Capitolo 8 *** disperazione di una madre ***
ottavo capitolo - disperazione di una madre
DISPERAZIONE
DI UNA MADRE
Nessuno dei due si
muoveva. Erano ancora li, distesi.
Erano lontano, ma
in qualche modo insieme.
Stavano ancora
stringendo le lenzuola, il medico decise che era meglio lasciarli riposare
ancora. Si sarebbero svegliati da soli, con i loro tempi e con le loro forze
avrebbero riaperto entrambi gli occhi.
Stavano per uscire
dalla stanza quando
……….. “ TOM” …………..
Un nome, solo quel
nome e poi un sorriso da parte del fratello.
Simone era in
lacrime. Non sopportava più di vederli in quelle condizioni.
Li stava vedendo
andar via, la stavano abbandonando, ma lei aveva bisogno dei suoi bambini.
Era distrutta. Gustav
la strinse tra le braccia e le permise di sfogarsi.
Dopo tutto quel
tempo si sfogò!
******
Gli stava
stringendo la mano, erano distesi sulle panchine al parco.
T “ A te che
piacerebbe fare da grande?”
B “ Non lo so. A te?”
T “ Io voglio
suonare la chitarra”
Bill sorrise,
aveva già capito che il fratello ci sarebbe riuscito. In fin dei conti era Tom.
Otteneva sempre quello che voleva. Il suo sguardo si perse nel vuoto dopo pochi
secondi … stava pensando a quello che voleva fare lui …
T “ Che hai? Sembri
assente fratellino”
B “ Niente. Penso a
cosa fare nella vita. Tu hai le idee chiare. Io no”
Erano due bambini
di 7 anni che parlavano.
Erano due
fratellini di 7 anni che parlavano.
Erano due gemellino
di 7 anni che parlavano.
*******
Simone si era
calmata! Si era addormentata sulla poltrona. Gustav, che aveva assistito al suo
sfogo la fece distendere. Prese una coperta e gliela mise addosso.
Aveva bisogno di
dormire.
Aveva bisogno di
rilassarsi.
Gu “ Buonanotte
Simone” e uscì dalla stanza.
Georg gli apparve
davanti la soglia della stanza.
Ge “ Si sa niente?
Cambiato qualcosa?”
Gu “ No. Loro due continuano a sorridere. Si
chiamano a vicenda nel sonno, ma nessuno dei due ha aperto gli occhi. Mentre –
indicò Simone – lei ha bisogno di riposarsi”
Ge “ Ok. Vai a riposarti anche tu. Ora rimango
io qui con loro. Ci vediamo domani mattina”
Erano i loro
amici. Ci tenevano a loro. Ormai erano sette anni che stavano sempre insieme. Non
riuscivano a stare gli uni senza gli altri.
Ge “ Ah! Ho chiamato
Andreas! Ha detto anche di salutare Simone da parte sua. Ma questo lo farò non
appena si sveglierà”
Ge “ Ok. Per qualsiasi
cosa, se cambia qualcosa, anche minima, chiama! A qualunque ora!”
Lo salutò ed uscì
dall’ospedale
|
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Capitolo 9 *** i ciondoli ***
nono capitolo
I
CIONDOLI
*******
T “ Auguri fratellino!
Buon compleanno!”
B “ Auguri
fratellone! Buon compleanno!”
Erano 17. La
mattina del primo settembre si salutarono così.
Bill, che era
seduto sul letto di Tom, con un sorriso che gli copriva tutto il volto, teneva
in mano un pacchetto di media grandezza. La scatola, tutta oro, aveva intorno
un fiocco blu.
Lo appoggiò sul
letto.
B “ Apri, apri! Dai
aprilo!”
Tom si tirò su e
si mise seduto.
T “ Eccomi, ora lo
apro! Ma calmati un secondo …”
Bill si tranquillizzò
( un po’), anche se i suoi movimenti non
lo davano a vedere.
Tom iniziò ad
aprire il pacchetto e poi …
B “ Ti piace?”
T “ Grazie
fratellino! E’ stupendo! Ora tutti sapranno chi sono e come mi chiamo”
Era un capellino
blu. Non come il capellino che già aveva. Questo era diverso. Questo aveva la
scritta TOM K. davanti . Era bianca. Era diverso perché gliel’aveva regalato
Bill.
Si distese di
nuovo. Aprì l’armadietto vicino al suo letto e ne estrasse un pacchettino. Era piccolo
piccolo. Era tutto arancione, anche il fiocco lo era. Glielo porse.
T “ Auguri di
nuovo”
Bill lo aprì e
dentro ne trovò una catenina con un ciondolo a forma di T. Era argento con dei
brillantini sopra. Aveva una forma particolare perché era come stilizzata ma
effettivamente non lo era. La parte bassa della T era a punta.
Dentro c’era un
mini bigliettino scritto a mano da Tom. Lo aprì e lesse. C’era scritto …
“ eccoci qui! Sono 17! Spero ti piaccia. Ti
chiederai perché la T…
semplice …
perché io ho la B. così, anche se lontani,
saremo insieme.
Ti voglio bene. Tom”
Rideva, era
contento. Erano contenti.
B “ Dov’è?” chiese
Bill.
Dato che tom non
usava collanine, tirò fuori il portafoglio. Stava lì. Messa in modo che non
potesse cadere.
B “ Grazie Tom! E’
stupenda” se la mise al collo. Era sua, era un regalo di tom. Non doveva
rovinarlo o perderlo.
Ora Tom sarebbe
stato, in ogni situazione, in ogni momento, con lui.
Niente più parole.
Solo un abbraccio e poi giù per la colazione.
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Capitolo 10 *** ..... sveglio .... ***
decimo capitolo - ...sveglio....
Heilà …. Voi che leggete
…. Lasciate un piccolo commento…. Dai!!! Anche perché così so che ne pensate!!!
Dai dai … raccogliete le vostre idee e ditemele. Sia che siano positive sia che
siano negative!!! Si accetta tutto…. Bacio a tutti….
…
sveglio …
“
Bill!” ........ “ Bill” .......
Simone
aprì gli occhi. Si avvicinò al letto di Tom.
Era
sveglio.
Aveva
riaperto gli occhi.
Georg
era sulla porta, e come lo vide, andò subito a chiamare un medico.
Come
tornò, Tom era ancora disteso. Simone vicino a lui che gli parlava, grazie al
cielo era riuscita a calmarlo.
La
tendina tra i due letti era tirata così che non si potessero vedere a vicenda,
altrimenti potevano esserci delle complicazioni e il medico, come gli altri,
non lo volevano affatto.
Il
medico si avvicinò a Tom.
Dopo
la visita fattagli sembrava tutto a posto. Ora bisognava vedere se la memoria
era tornata o se era come prima …
D
“ Tom mi sai dire dove sei nato?”
T
“ a Lipsia!
D
“ quando? Te lo ricordi?”
T
“ 1 settembre del 1989”
D
“ ok. Come si chiama tua madre?”
T
“ mia madre? – cercò di sforzarsi ma niente – non lo so. Dov’è Bill?”
D
“ ti ricordi di Bill?”
T
“ si “
D
“ Chi è? Me lo puoi dire?”
T “ mio fratello. Il mio
gemellino. Ho promesso di proteggerlo sempre. Dov’è? Voglio vederlo”
D “ aspetta ancora un
momento. Ti ricordi qualcosa di quel giorno? L’ultima volta non sapevi chi ci
fosse con te. Ora? Te lo ricordi?”
T
“ certo. C’eravamo io e mio fratello. Eravamo in auto. Avevamo finito un set
fotografico, non so per cosa, e stavamo tornando in hotel …”
D
“ ok. Sai chi vi aspettava in hotel?”
T
“ no. Chi c’era?”
D
“ se ti dico Tokio Hotel? Ti viene niente in mente?”
T “ no. Mi dispiace. Non
so di cosa stia parlando. Per favore , mi faccia vedere Bill. Dov’è? Devo
vederlo!!”
D
“ ok Tom. Abbiamo finito, per ora.”
Il
medico spostò la tendina e dietro ne apparve Bill.
Il
medico permise a Tom di avvicinarsi, ma solamente con tutta l’impalcatura che
teneva su l’aflebo e le varie cose che Tom aveva infilate nel corpo.
COMMENTI:
è
corto …. Lo so!!! E mi dispiace un casino ragazzi!!!! Solo che ho un piccolo
problemini … non so come continuare la storia!!! L’ispirazione mi viene a
scuola di solito, ora però ho il gesso e a scuola non ci vado spesso!!! Quindi
…. Niente ispirazione!!! Sembra che si sia presa una pausa…. Mi seccherebbe un
casino smettere di postare questa storia perché è l’unica delle mie che mi
piace….quindi vi chiedo solo di essere gentili e di aspettare!!! Per il momento
ho scritto ancora 4 capitoli!! Poi però c’è il blocco dello scrittore!!!
AIUTOOO….
NON HO IDEE…. Cercherò di fare il possibile!!!!
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Capitolo 11 *** spiegazioni ***
undicesimo capitolo - spiegazioni
Spiegazioni
Si
avvicinò al letto, in quella grande stanza era solo.
Era
solo con suo fratello.
Era
solo con il suo gemello.
Era
solo con la sua metà.
Era
solo con Bill.
Se
sedette sulla poltrona ed incominciò a parlare …
“
Bill, mi senti?
Hei fratellino! Avevo promesso di proteggerti
e invece guarda come ti ho ridotto. Io sono sveglio e tu no. Sei qui. Disteso
in questo letto e non accenni a svegliarti. Mi dispiace fratellino”
Si
allontanò un momento. Si avvicinò all’armadio e ne tirò fuori il portafoglio.
Tornò
vicino al letto.
“
te la ricordi bill? Te la ricordi questa??”
Si
spostò al lato del comodino e dal cassetto estrasse la T. gliel’avevano dovuta
togliere. Poteva fargli male e quindi gli avevano dovuto tirar via tutto.
Collane, braccialetti, anelli, tutto, anche i polsini e i guantoni.
Però,
anche se Tom non lo sapeva, prima di quel giorno non c’era stato neanche un
minuto nella quale non l’avesse tenuto in mano.
Nella
quale bill non avesse stretto tra le mani quel ciondolo a cui teneva così tanto
e alla quale non parlasse.
Come
per parlare con il gemello.
Come
se attraverso quel ciondolo potesse sentirlo.
Come
se attraverso quel ciondolo le sue parole arrivassero a Tom.
Tom
la prese in mano. Poi prese la mano di Bill tra le sue mani e gliala strinse in
pugno.
“
Bill mi senti? Sono io! Sono Tom. Hey fratellino, la sai una cosa? Ich bin da. Me l’hai detto mille volte e
ora te lo dico io ….. ich bin da für dich ….
lo
sai fratellino, io credo tu mi stia ascoltando. Non accenni ad aprire gli
occhi, non accenni a svegliarti, ma io so che la mia voce la senti.
L’ho
letta la lettera.
Ho
letto la tua lettera.
Io
non mi ricordavo della tua esistenza – gli scese una lacrima – ti avevo
promesso di proteggerti e invece … per colpa di quell’incidente …
Io
non ricordo niente.
Ora
ricordo di te, ma di quello che sembra essere nostra madre, di quelli che
sembrano essere i nostri amici, di quella che sembra essere la nostra vita …
non ricordo niente.
Mentre
dormivo, ti ho sognato.
Non
sapevo tu fossi qui, non sapevo tu fossi in coma.
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Capitolo 12 *** scuse ***
dodicesimo capitolo - scuse
Scuse
Stava
ancora seduto sul letto di suo fratello.
Era
stanco, in fin dei conti, anche lui aveva avuto i suoi problemini.
Anche
lui doveva riposare.
Si
distese sul letto di suo fratello.
Si
distese affianco a Bill.
La
sua mano stringeva il ciondolo a B e stringeva la mano di Bill nella quale aveva
dolcemente posto la T.
Finì
di parlargli …
“
mi dispiace fratellino…
Non
volevo ti capitasse qualcosa e invece … sono
un fratello cattivo.
Non
mantengo le promesse.
Scusami
bill.
Sono
fallito come fratello …”
Si
addormentò dopo queste parole.
Lì,
accando a quella che era la persona che si era ripromesso di proteggere.
Accanto
a lui, come se volesse riparare a quelle che per lui era stato uno sbaglio.
Affianco
a Bill, come se lo volesse proteggere anche lì, addormentato.
Perché
lui gli voleva bene e lo sapeva, ma era deluso dal suo fallimento.
Era
deluso perché Bill stava male …
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Capitolo 13 *** medici...psicologi...amici...familiari.... ***
tredicesimo capitolo - medici... psicologi....amici....familiari....
GENTE!!!!!!
è Natale!!! quindi...vi metterò più capitoli che
riesco!!! spero di riuscire a mettere tutti quelli che ho scritto!!!!!
un bacio a tutti voi che leggete!!!!
io essere felice se voi mettere una piccola recensione!!! °_°
….
medici … psicologi … amici … familiari ….
Mentre
i due gemellino erano li, in quella stanza, uno accanto all’altro, i medici che
li avevano in cura, gli psicologi che li seguivano, Simone, Georg e gustav
erano tutti riuniti in una sala.
Solitamente
agli amici non era permesso di assistere alle riunioni, ma questa volta venne
fatta un’eccezione perché c’era bisogno dell’aiuto di tutti. Quindi anche loro furono ammessi.
D
“ buongiorno a tutti.
Oggi siete qui sotto mia richiesta perché ci
troviamo in questa situazione.
Ora vi illustro …
Dopo il coma il Signor Tom Kaulitz si è
risvegliato e non ricordava niente se non la sua vita fino all’incidente.
Ora non sa chi siano i suoi familiari, ma, dopo il
collasso, sa chi è bill.
Di lui non aveva ricordo prima, se non che si
ricordava della presenza di questa persona perché ricordava il nome, ignorando
completamente che fosse suo fratello.
Il Signor Bill Kaulitz, invece, prima di questo
collasso, ricordava tutto.
È stato lui a scrivere una lettera al fratello, la
quale ha fatto scattare qualcosa nella testa di Tom.
Ora, per quanto riguarda Bill non possiamo dire
niente perché è ancora in un sonno tipo “coma”, ma per quanto riguarda Tom
possiamo dire che si può provare con foto, musica.
Signora lei potrebbe – indicò la madre
rivolgendosi a lei – provare con gli album di famiglia.
Voi – si rivolse indicandoli, a Georg e Gustav –
potreste provare con i cd e le riviste che parlano di voi.
Avremmo bisogno di Bill perché è stato l’unico a
far muovere qualcosa nel fratello però dato che non ne abbiamo la
“disponibilità” proviamo con altri mezzi. Ora lo psicologo vi analizzerà il
perché del collasso da parte di entrambi”
P “ buongiorno. A quello
che ha detto il medico io posso aggiungere solo che, dopo aver letto la lettera
– si rivolse a Simone chiedendole scusa per averla letta senza averglielo
chiesto, ma, le disse che era troppo importante. Doveva farlo – ho scoperto che
ciò che può aver fatto reagire Tom sia stata la frase MI MANCHI FRATELLONE.
Per me, quando l’ha scritta, Bill sapeva la
prepotenza che ci stava mettendo, ma quello che voleva era una reazione e
quindi non si è preoccupato di quanto egoista ed impulsiva potesse risultare
alla fine la sua lettera.
Nel momento in cui Tom l’ha letta, ha ricordato ….
Da qui, la crisi.
Avendoli visti in quella stanza, ho notato che, se
pur dormienti, erano insieme. Si stavano sognando a vicenda, o ancora più
probabilmente, stavano sognando i momenti passati insieme, e lo facevano
contemporaneamente.
Bill invece, la crisi l’ha avuta per una semplice
reazione. Sentiva che il fratello stava male, sentiva che qualcosa non andava e
pure lui si è sentito male.
Questa è la spiegazione, inoltre ritengo che le
opzioni esposte dal collega siano, un buon punto di partenza come prova. Quindi,
grazie dell’attenzione e fate ciò che vi è stato chiesto con tatto. Molto
tatto.”
Dopo
di che se ne andò. Aveva una seduta con un paziente.
COMMENTI:
per MARAUDER .... sono felice che ti piaccia e ... no!! non
smetterò di scrivere questa storia!!! sempre che non mi perda le
idee per strada!!! sai...ne ho scritti altri di capitoli mah.... non so
come continuare quindi...spero mi venga in testa qualcosa!! e grazie x
il persiero!! qll di venire a prendermi e portarmi tu a scuola e di
diventare il mio scriba personale!!! carina come idea!!!! grazie grazie
grazie!!! spero ti piaccia il capitolo e spero che ti piacciano anche
gli altri!!!! ps:
se ti va io te le mando volentieri le altre mie storie!! però mi
devi contattare tu.... ok?????? spero di sentirti!!! il contatto lo
trovi sul sito( nel caso in cui nn lo sapessi!!!!!!!!!!!!!).....
KITTY93....lo
so ... lo so.... è triste!! sono cattivissima perchè
separo i due gemellini..e oltretutto non so ancora come
finirà...leggi e fammi sapere!!! un bacio
KIKETTA94 .... grazie grazie...spero tu sia contenta di questo capitolo!!!
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Capitolo 14 *** ricordi di una madre ***
quattordicesimo capitolo - ricordi di una madre
a
tutti un regalo di Natale... un altro capitolo!!! se riesco posto pure
un altro!! ora vedo!!! mega bacio a tutti!!! spero che vi piaccia!!!
BUON NATALE A TUTTI VOI CHE LEGGETE QUETSO SITO e LE MIE STORIE!!!!!!!!!!!!!
Ricordi
di una madre
Dopo
che lo psicologo uscì dalla stanza, Simone si avvicinò al medico e gli chiese
di poter leggere la lettera scritta da Bill.
Il
medico gliela diede e subito dopo lei decise di leggerla.
Si
sedette, con Georg e Gustav accanto e iniziò.
Le
prime righe …. quelle successive ….
Scoppiò
in lacrime. Erano una cosa sola, lo sapeva, lo capiva. Erano gemelli e non
potevano stare l’uno senza l’altro. Era già successo
**** FLASHBACK ****
Bill era con Simone.
Tom era con Jörg (il padre x chi non lo
sapesse!!! Non il patrigno!!!)
Dopo un paio di ore dacchè
Tom era fuori di casa si rivolse al padre e gli disse:
T “ papà … Bill sta male.
Chiama la mamma”
J “ ma Tom …”
Dopo averla chiamata
scoprirono che Bill era stato operato alle tonsille.
Portarono Tom in ospedale
e rimase con lui.
Tutto il tempo e si prese
cura di lui nei giorni successivi.
**** FINE FLASHBACK ****
Piangeva,
sapeva che dovevano stare insieme e quella lettera era solo un piccolo pezzo
che ricostruiva il mega puzzle.
Tornò
la lettera al medico ringraziandolo.
Il
giorno seguente Simone si presentò in ospedale con l’album della loro nascita.
A lei spettava la mattinata. Georg e Gustav sarebbero andati il pomeriggio.
Andreas non si era riuscito a liberare. Aveva detto che voleva precipitarsi giù
ma non poteva. Era bloccato. Appena sarebbe riuscito a scappare da quel posto
si sarebbe precipitato.
Era
stato deciso così. La settimana era divisa.
Ogni
tanto, soprattutto la notte, David e Saki, stavano con loro. Si davano il
cambio, non dovevano rimanere da soli.
Così
era stato deciso.
Tom
stava ancora dormendo, ancora accanto al fratello, ancora come se lo volesse
proteggere. Simone entrò nella loro stanza e li vide.
Gli
occhi le si gonfiarono, uscì un attimo e decise che ci doveva riuscire. Doveva
farsi forza, doveva esser forte … sia per lei che per i suoi figli.
Rientrò
e si sedette sulla poltrona in attesa che si svegliassero,
con
la speranza che si svegliassero,
con
la speranza che almeno uno dei due decidesse di aprire gli occhi.
Sperando
di rivedere il sorriso di Bill che non si era ancora svegliato e aspettando che
Tom si svegliasse.
COMMENTI:
allora...commenti
dell'autrice (cioè i miei commentucci su questa storia..no
aspettate!! sarebbe troppo lungo...solo su questo capitolo!!! si!! i
miei commenti su questo capitolo!! premetto che l'ho scritto tempo
fa...e torno a dire che non ho idee e ringrazio il cileo di aver
scritto questi capitoli quando avevo ancora le idee ben chiare in
testa!!
questo
capitolo .......... non mi piace!!! proprio per niente!!! la storia mi
piace ma questo capitolo ..... non lo so...ha un qualcosa che li fa
perdere l'effetto che mi faceva prima quando leggevo gli altri!!! non
so se capite cosa voglio dire!!!!
SAPPIATEMI DIRE COSA NE PENSATE!!!!
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Capitolo 15 *** i ricordi di Tom ***
quindicesimo capitolo - i ricordi di Tom
I
ricordi di Tom
*******
Era
li, seduto davanti a suo fratello che parlava.
Ad
un certo punto un rumore,
come
delle lamiere che si grattavano tra di loro e poi una pressione dal lato destro
dell’auto.
Il finestrino rotto …
i loro corpi scaraventati
dall’altra parte dell’auto …
il fratello fermo sel
sedile, …. ,
gli occhi chiusi …
Bill ….
Un urlo,
un nome …
Dopo buio.
Tanto
buio, fino a che quel giorno non riaprì gli occhi ….
Di
nuovo in quella stanza tanto luminosa … così diversa dal sogno … così diversa
dall’oscurità presente nella sua mente, presente nei suoi occhi….
********
Era
sudato, stava ancora stringendo la mano del fratello.
Si
svegliò di soprasalto, respirava velocemente e in modo affannoso.
Si
girò verso il viso di Bill … gli si avvicinò all’orecchio e sussurrò un MI
DISPIACE ma TI PREGO SVEGLIATI.
Scese
dal letto e vide quella donna (Simone), che non sapeva chi fosse, seduta sulla poltrona.
Stingeva
un qualcosa tra le braccia … era un album.
Si
asciugò il volto e poi…avvicinatosi a Simone, le prese quell’album dalle mani,
senza svegliarla.
Si
sedette sul suo letto, tenendo aperta la tendina tra i due letti cosicché avesse
sottocontrollo ogni respiro di Bill.
Appoggiò
il ciondolo vicino a lui e si mise a sfogliare ….
****
Due
bambini uguali, piccoli con solo il pannolino addosso.
Nelle
culle, ancora in ospedale, con quel mini braccialetto stretto al polso.
****
Due
bambini uguali, con gli stessi vestitini che giocavano nel giardino. L’unica
differenza erano le magliette. Uno aveva scritto Tom davanti, mentre l’altro
aveva scritto Bill.
****
Due
bambini uguali, il primo giorno di scuola che sorridevano allo scatto della
macchina.
****
Due
ragazzini che giocavano insieme.
****
Due ragazzini uguali ma diversi, volto uguale
ma modi e caratteri diversi.
****
Due
ragazzi diversi, non nel volto, ma nel resto sì.
****
Ricordava
quei momenti e iniziava a ricordare anche la persona che aveva scattato la
maggior parte delle foto.
Sua
madre, la loro madre.
Simone.
La
donna che dormiva in quella stanza … così vicina a loro ….
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COMMENTI:
gente
per oggi è l’ultimo che posto perché … non trovo gli ultimi due capitoli che ho
scritto!!! Li ho…ma non so dove li ho messi!!! Ora vado in cerca tra le cose di
scuola!!!! Comunque!!!! Spero vi piaccia questo capitolo…. Nel capitolo
precedente mi sono dimenticata di dirvi che (dato che andreas è citato più
volte ma x qualche strano caso non riesce a raggiungere i suoi amici …) non so
cosa stia facendo andreas!! Non so perché non li può raggiungere!! Pensavo per
lavoro mah…. Non può essere!!! Pensavo per l’università mah … non mi
convinceva!!! Quindi.. date spazio all’immaginazione!!! Tutto ciò che non è
specificato e a vostro piacimento!!!! Inventate create!!! E se volete … ditemi
a che avete pensato!!! Sono sempre idee per una prossima storia che ho già in
testa (solo l’inizio) ma che non posso scrivere finché questa non viene
conclusa!!! Ed questo è il mio solito problema da un paio di capitoli!!!!
Ora
vado in cerca del sedicesimo capitolo … e anche del diciassettesimo!!! Ci si
sente gente!!! Buona lettura e commentata!!!!
BUON
NATALE A TUTTI ANCORA UNA VOLTA!!!!!!!!!!
UN
MEGA BACIONE A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Capitolo 16 *** riconosciuta........ ***
diciasettesimo capitolo
Riconosciuta
Ed eccomi qua!!
Scusate tanto per l’attesa ma….l’ispirazione tardava a venire e il mio tempo a
disposizione per battere a computer era praticamente inesistente!!!! Ora la mia
mente ha prodotto ben altri 5 capitoli!!! Quindi sappiate che per le prossime 5
settimane avrete i capitoli!!! Poi….non lo so…spero di si!!! Anche se …come
dire…secondo me…questa storia è deludente!!! Non mi piace!!! Però…DEVO
FINIRLA!!! Perché odio lasciare le cose a metà.
Quindi…dati i
recenti avvenimenti molto triste e deludenti….abbiate pietà se non sarò molto
rapida nell’aggiornare!!! Danke a tutti….ps: lasciate un piccolo commento!!!
Danke danke danke!!!!!
BUONA LETTURA………
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Simone si svegliò.
Tom la vide … era
li…su quella poltrona e lo guardava. Sembrava chiedergli qualcosa.
Scese dal letto,
prese l’album e glielo porse.
T “l’ho preso
mentre dormivi mamma”
Queste parole,
anzi questa parola … MAMMA….cosa voleva dire??? Si ricordava???
Simone era
stupita, era contenta … gli occhi attoniti, pieni di lacrime … si tornò a
sedere perché le gambe non la sostenevano.
L’aveva
riconosciuta …. MAMMA … questa la parola.
Le lacrime le
scendevano … colavano sulle guance, rigavano quel volto così stanco, così
arreso, così stressato, così poco espressivo ma allo stesso tempo, dopo quelle
parole, così tanto felice, gioioso, amorevole, fiducioso.
Questo era quello
che, in quel momento, traspariva dal volto di Simone.
Aveva paura potesse
non essere il momento, ma a lei non importava. Prese l’album e lo appoggiò
dietro di se … non le importava dove finiva. Se cadeva…se si rovinava…lei voleva solo abbracciare suo
figlio. Voleva stringerlo. Voleva dirgli che gli voleva bene.
Bill era ancora
li, disteso, silenzioso…l’unica cosa che proveniva dalla sua parte era il
rumore della pompa dell’ossigeno.
In quel momento
era come se Simone si fosse scordata del secondo figlio(vi prego non
uccidetemi!!).
Sapeva che ne
aveva due, ma in quel momento Tom si era ricordato di lei, della sua mamma …
Bill no!! Bill non si svegliava.
Passò una
settimana ma ancora niente. Bill non si svegliava … Tom invece pian piano
ricordava.
Ricordava la
famiglia, gli amici, il gruppo, il successo, i momenti passati tutti insieme,
le litigate, i concerti…però….ricordava anche l’incidente.
Si svegliava
sempre agitato e tutto sudato.
Si sentiva
incolpa, ancora, anche dopo aver chiesto scusa a suo fratello. Anche dopo che
gli avevano spiegato che la colpa non era sua, che lui si era trovato in mezzo
come Bill.
Ma a lui non
cambiava. Non era stato in grado di proteggerlo! Era una delle poche cose che
gli aveva promesso e PERDIO non l’aveva mantenuta.
Ormai veniva
tenuto li solo perché lui, non voleva lasciare solo Bill. Poteva tornarsene a
casa perché da quella crisi erano passate 2 settimane e non si erano più
verificati problemi, ma non voleva e a
Simone, come anche ai medici, andava bene. avevano accettato, così lui era li,
in quella stanza, libero da qualsiasi filo, da qualsiasi ago, marchingegno
particolare.
Stava quasi tutto
il giorno con Bill. Seduto sul letto a parlare con lui. Non otteneva risposta
ma non si buttava giù di morale…o almeno non era successo per quelle due
settimane. Ora però …
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Fine del capitolo….alla
prossima!!! E giuro che aggiorno presto!!! Prox sett di martedì!!! Bacio a
tutti e ricordo ancora una volta…..una piccola recensione fa piacere!!!! Anche se
è un commento!!!!
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Capitolo 17 *** ....spring..... ***
diciassettesimo capitolo - ...spring....
….spring….
La parte del
giorno che non trascorreva in camera, la passava sul letto dell’ospedale. Sulla
terrazza.
Era grande, larga,
e…alta!!! Odiava l’altezza, soffriva di vertigini quindi non si avvicinava mai
alla ringhiera. Quel giorno però prese coraggio.
Le mani ben
strette intorno alla ringhiera, il corpo ben attaccato, per la paura del vuoto,
alla stessa ringhiera. Il volto guardava il cielo e ogni tanto guardava verso
il basso. Era troppo alto, ma non gli importava!
Quando era la su
iniziava a piangere … si! Tom piangeva!
Doveva sfogarsi,
ma non poteva davanti ai suoi amici perché loro pensavano che l’avesse
superata. Pensavano che ci fosse riuscito. E invece no….lui ne soffriva ancora
,,, lo sognava…lo tormentava…lo perseguitava…e lui non lo sopportava più.
Su quel terrazzo, aggrappato
a quella ringhiera, guardava il vuoto sotto a lui. Gli venivano in mente
pensieri e cose che nessun’altro sapeva.
Quel giorno era
proprio stanco.
T “basta! Non è
possibile!
Perché il mio fratellino non si
sveglia??
Perché io sono qui??
Perché non sono al suo posto??
Perché non si può cambiare??
Perché gli altri non capiscono??
Perché io non voglio più questa
situazione??
Perché non voglio più questo peso??
Perché??
Non voglio stare male. Non voglio stare
senza Bill…”
- ICH SCHREI IN DIE NACHT FÜR DICH –
T " Bill?? No!!
Solo la mia mente ... però non vale…
E
se…è così alto! Risolverei! Non soffrirei
più, non farei più lo stesso sogno, quell’auto
… quell’incidente … quello schianto!
Ho
deciso…..SALTO!!!"
- BITTE SPRING NICHT –
T “ Basta! Ora mi
preoccupo….”
Si staccò dalla
ringhiera… si girò verso la porta che portava al terrazzo…non vide nessuno…
***********
Bip…..bip…..bip…..bip…..bip…..
B “Tom! No!”
Georg era l’unico
presente nella stanza…si girò di scatto!! “Bill?!”
B “Tom…Tom…”
Chiamò il medico. Simone entrò in stanza. Gustav stava cercando di rintracciare
Tom. Era sparito, non si trovava … e non rispondeva…squillava ma dall’altra
parte nessuno rispondeva.
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ciao gente.....eccoci!!! nuovo capitolo!!!!!
qui
troviamo Tom in una situazione un
pò...ehm....vabbè....chi sa che deciderà di
fare???? salterà veramente??
bene!!!
per saperlo dovete solo aspettare una misera settimana!!! non è
niente in fondo vero??(lo so che è abb tempo!! quando si
è dalla parte dei lettori e non di chi scrive non è per
niente poco!!!! però mi disp...ho tante cose da fare e non posso
metterne di più alla volta anche perchè non ho idee!!!!)
e
ora....spero voi abbiate gradito questo capitolo e vi prego....una
piccola recensione anche solo per dirmi che non vi piace x niente!!!
grazie grazie grazie grazie...danke danke danke danke danke.....
ora
vi saluto!! alla prossima..e ricordate..recensite!!!!
kuss kiss
baci!!!!
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Capitolo 18 *** L'accaduto ***
diciottesimo capitolo - l'accaduto
L’accaduto
Drin….drin…drin
Il cellulare era appoggiato sul
cemento…squillava…ma nessuno rispondeva.
Su quel terrazzo non c’era nessuno.
***
Un uomo arrivò di corsa in ospedale.
“ è piombato giù dal terrazzo!
Dell’ospedale! Mi è caduto così!”
L’infermiere correva…lo
spettacolo che gli si presentava era quello di un ragazzo, con le braccia
aperte, la testa piegata lateralmente, disteso sul parabrezza dell’auto.
Era sfregiato, ma respirava. Il cuore aveva un battito leggero, l’infermiere si doveva
muovere…
Sul luogo giunsero altri due infermieri.
***
Nel frattempo….nella stanza di Bill…
Lui stava ancora urlando. “Tom”
era l’unica cosa che diceva fino a quel momento!
Georg
non capiva …
Georg “Tom cosa?? Bill!!”
Niente! Non diceva nulla! Non gli dava
nessuna spiegazione.
B
“voglio andare da Tom…potrebbe fare una
cavolata…devo fermarlo…!sempre che non l’abbia già fatto! Altrimenti non ci sarebbe più senso di vita! Il mio
fratellone! Voglio tom!”
Si agitava, voleva scendere da quel letto, voleva il fratello ed era intenzionato ad uscire da quella
stanza e giungere al suo scopo. Georg non sapeva più che fare… gustav non
era in stanza perché cercava tom… Simone era uscita
un momento. Non poteva sapere che proprio in quel momento suo figlio si sarebbe
svegliato. Così Georg, rimasto solo e non sapendo come fare, chiamò il medico.
Un medico e quattro infermieri furono
necessari per fermare la furia che si stava scatenando su quel letto.
***
… 5° piano…
…sala
operatoria…
…cinque
infermieri…
…due
medici…
…un
ragazzo…
Lo stesso ragazzo del parabrezza veniva operato, stavano cercando di salvarlo…era
conciato male ma loro speravano. Il ragazzo steso…immobile…causa
dell’anestesia?? Causa dell’incidente? Non
si sapeva e le persone che avevano visto il suo arrivo in sala non volevano
saperlo. Sapevano solo che la sua sofferenza doveva essere grande…un
ragazzo biondo si affacciò su quella che era la vetrata per vedere ciò che
succede in sala, e vide il ragazzo. Le sue condizioni erano: il volto era tutto
pieno di sangue. Quella che lui vedeva come la parte destra, non esisteva più.
Il braccio sinistro, al momento, era aperto. Ci stava lavorando sopra un
chirurgo. Non sapeva come sarebbe finita. La gamba era piegata in una strana
posizione e l’infermiere, insieme al medico, stavano
cercando di rimetterla nella sua giusta posizione. Come ultima cosa, nel ventre, c’era infilato un pezzo di quello
che una volta era il cofano dell’auto.
Il ragazzo biondo, che
altri non era che Gustav, come vide il ragazzo cominciò ad agitarsi.
“mente locale” si diceva.
CELLULARE CHE SQUILLA….
TOM
NON RISPONDE…
TOM
NON SI TROVA…
IL
RAGAZZO SUL LETTO…
Dalla scarsa visibilità, da tutto il sangue
che c’era, il volto del ragazzo non si
vedeva…era impossibile. Gustav incominciava a preoccuparsi.
“ calmati” si disse. “
chiama Georg e vedi se ha sentito tom”.
Prese il cellulare e chiamò Georg.
Gustav ” ciao! Senti
hai sentito Tom?”
Georg ”Gustav devi venire qui….Bill è sveglio ma gli hanno dovuto dare un
calmante perché stava farneticando ed era agitatissimo”
Gustav “ hai visto o sentito Tom? Cosa diceva Bill?”
Georg “no.
Non l’ho visto e nemmeno sentito. Bill diceva qualcosa sul fatto che
doveva andare da Tom prima che facesse qualche cavolata – e poi ha
aggiunto – sempre se non l’ha già fatto!”
Chiuse il cellulare.
Era sconvolto.
Quel ragazzo poteva essere il suo amico e
questo lo agitava parecchio.
Provò a richiamare Tom al cellulare, ma
nessuno rispose!
Dov’era finito Tom?
Cosa stava facendo Tom?
Perché non si faceva vivo Tom?
Domande … tante domande
occupavano la mente di Gustav in quel momento.
Cos’era?
Non gl’importava
di suo fratello?
Non voleva sapere se si era svegliato?
E ora….partiamo
con i ringraziamenti!!!!
Iniziamo…..
Elli_Kaulitz -> eccotelo!!! Il nuovo capitolo…postato anche un giorno
prima!!!! Comunque…fammi sapere che ne pensi di
questo!!!! Ok??? Bacio bacio
Ladydarkprincess -> eccoci…nuovo
capitolo!!! Ha saltato?? Non ha saltato??? Hahaha…ora l’hai
capito???? Fammi sapere!!! Bacio
Stelina89 -> eccoci…nuovo capitolo!!! Mi fa piacere che ci siano nuove lettrici!!! Hoi….fammi sapere poi che ne
pensi!!!...bacio bacio…spero
di leggere altre tue recensioni!!!
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Capitolo 19 *** ...risposta.... ***
...risposta...
…
Risposta …
Nulla … non
sapevano nulla… e lui lo doveva … lo voleva trovare.
Aspettò 20 minuti
poi altri 20. Dopo due ore, dall’altra parte, dopo sei sette squilli, qualcuno
rispose….
Gustav
“Pronto!!Tom?? dove cazzo sei finito??”
… “ chi parla??”
Gustav “Tom … sono
Gustav”
… “ chi stà
cercando? E lei chi è?”
Gustav “Ma Tom!
Sei tu vero? Non scherzare. Stò diventando matto per trovarti! Bill si è
svegliato e ti stà cercando”
… “ chi è Bill?
Chi è Tom? E tu? Gustav … non ricordo!”
La voce era quella
del suo amico ma questo non gli piaceva.
Non stava
scherzando, non ricordava … di nuovo!
Gustav “ dove sei?
Dimmi dove ti trovi e aspettami li! Vengo da te!”
… “ sono in alto! Un terrazzo … una
ringhiera … è alto qua! … è tutto vuoto! Vedo il cielo! C’è il sole!”
Gustav “ il terrazzo dell’ospedale!
Aspettami che arrivo”
Rimase al telefono
per essere sicuro che non andasse via da qualche parte … che non si muovesse.
Iniziò a correre …
lungo il corridoio...su per le scale…ogni tanto domandando al cellulare…”sei
ancora li?”. Aspettava la risposta e questa arrivava puntuale..sempre
quella…sempre la stessa…”si, sono qui. Non saprei neanche dove andare”.
Continuò a correre
fino a che arrivò all’ultima scalinata; quella che portava sul terrazzo.
Arrivò davanti la
porta e l’aprì. Mentre apriva la porta chiuse il telefono.
Quando la chiuse
dietro di se, vide, di spalle, quello che gli sembrava essere Tom.
Era appoggiato
alla ringhiera. Stava guardando la strada.
Gustav si avvicinò
e lo fece girare prendendolo per la spalla.
Non si sbagliava.
Era Tom.
L’ansia del
ragazzo di prima sparì quando vide che era effettivamente lui, quando vide che
era li, davanti a lui. In carne ed ossa.
Tom “Chi sei?”
Gustav “Gustav!
Telefono! Ti ho appena parlato!”
Si stava
preoccupando. Sembrava che Tom non si ricordasse nulla.
Non poteva aver
perso di nuovo la memoria.
Era troppo
agitato. Decise, per iniziare, di portarlo giù. Decise di portarlo dal medico,
o meglio, dallo psicologo che l’aveva curato nei mesi passati.
Gustav “ cosa
facevi qua su? Ti ricordi? Cos’è successo?”
Tom “Ho ricordo di
… un ragazzo. Mi assomigliava…però … poi…”
Gustav “Ok! Ora
parlerai con altre persone. Te ne ricorderai”.
Lo stava portando
verso quello che era il piano dove si trovava Bill.
Prese il cellulare
e compose il numero di Georg. Il telefono iniziò a squillare e dall’altra parte
echeggiò un “Pronto”.
Gustav “sono io!
Ho trovato Tom, ma c’è un problema”
Georg “l’hai
trovato?”
Bill a quelle
parole saltò in piedi. Doveva parlare con suo fratello perché lo voleva sentire.
Si alzò di scatto dal letto e strappò il telefonino dalle mani di Georg.
Bill “Tom!”
Gustav “no! Sono
Gustav. Ciao Bill, è bello sentirti!”
Bill “Tom è con
te?”
Gustav “Si…ma c’è
un piccolo problema…non penso riesca a stare al telefono e dire cose sensate,
ragionando”
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Allora gente…per
prima volevo dirvi, a tutti quanti, che mi dispiace un casino se non ho postato
nulla in tutto questo tempo….ma prima ho avuto dei problemini miei, poi mi
mancava l’ispirazione, pioi è iniziata la corsa contro il tempo per il recupero
dei debiti e infine…ora non faccio altro che stare sui libri perché tra
pochissimo c’è una certa cosa che si chiama matura che io vorrei passare con
tutto il cuore…quindi vi chiedo ancora scusa….
Per ora i posto
questo capitolo!!!! se riesco ora vedo di trascrivere ancora un capitolo così
ve lo posto e via….ma devo continuare a studiare e no sono sicurissima di
riuscirci!!!!!!
Comunque..grazie a
tutti per i commenti del capitolo precedente…
Ora rimane un
unico grande problema…io sono arrivata al ventesimo capitolo e qui ne ho messi
19 con questo…dopo mi manca la fine…questo vuol dire che ho ancora un capitolo
già scritto!! Il resto me lo devo ancora inventare! Se qualcuno ha un idea o,
se gli va, mi vuole aiutare…beh…siete i ben venuti..perchè ora come ora non so
quando riuscirò a scrivere l’ultimo o gli ultimi capitoli…e quello che mi
disturba di più e che lascio voi senza sapere come finisce…e questo mi disp
veramente tanto!!!
Quindi…rinnovo l’invito!!
QUANDO COMMENTATE…..sempre
se vi va di commentare…DITEMI COME POTREBBE FINIRE..COME VORRESTE FINISSE…poi
io farò un mix max e vedrò che ne viene fuori!!!!
Spero vi piaccia
il capitolo e SCUSATEMI ANCORA TANTO TANTO TANTO TANTO!!!!!!!
Un mega bacione a
tutti!!! ciaooooooooooooooooooooooooooooooo
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Capitolo 20 *** Paura per Tom ***
paura x tom
Paura
per Tom
Arrivò dallo psicologo…..tom era con lui….
Gustav
“Dottore…l’ho trovato sul terrazzo dell’ospedale! Non si ricorda nulla l’unica
cosa che mi ha detto è che c’era un altro ragazzo accanto a lui…però quando sono
salito io, il ragazzo non c’era! Ha detto che gli assomigliava! Potrebbe esser
stato il ragazzo che hanno operato oggi..però non lo so!
Lei che pensa
gli sia successo??
Dottore “ aspetta. Hai detto che il ragazzo
gli assomigliava??”
Gustav “ si. Gli assomigliava..perchè??”
Dottore
“ perché può essere che si sia rivisto in quel ragazzo. Sai se c’era qualcosa
che lo turbava ultimamente??”
Gustav
“il sogno! Il suo incidente! Lo sognava ogni notte, e secondo lui, è proprio
lui ad essere il colpevole. Pensa che Bill stia così a causa sua.”
Dottore
“ok…sarà solamente sotto shock! Nulla di più..prova a portarlo semplicemente in
camera, e fallo riposare”
Lo portò in camera….si ritrovò un Bill
sotto sedativo che dormiva. Georg era sulla poltrona assieme a Simone, la quale
dormiva.
Fece
stendere Tom, che si addormentò subito…poi uscì dalla stanza.
Mise Andreas al corrente di tutto. Lo
psicologo avrebbe pensato ad aggiornare Simone nel caso in cui non si sarebbe
risolto.
Dopo aver chiuso il telefonino si sedette anche
leu su una poltrona e si addormentò.
Erano in cinque in quella stanza e tutti e
cinque dormivano.
Era stata una giornata pesante per tutti.
Per chi perché pensava di aver perso
un amico.
Per chi perché il figlio si era risvegliato.
Per chi perché pensava di aver perso un
fratello.
Per chi perché aveva visto gli amici come
non gli aveva mai visti,
e infine chi perché non sapeva neanche
quello che gli era successo, perché non ricordava nulla.
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beh..per prima cosa volevo ringraziare elli_kaulitz.
allora
allora...son felice che il capitlo precedente ti piaccia. poi ti volevo
dire..che a quanto sembra tu sei per i finali lacrimosi! solo una
cosa...io ne ho già scritte di storie con finali tristi
tristi:il gruppo si molla, muore uno dei componenti, si dimenticano uno
dell'altro...
beh..mi seccherebbe scrivere ancora finali del genere! vorrei scrivere qualcosa di diverso.
facciamo
una cosa! ti sarai già letta il capitolo. se pensi che faccia
schifo(come suppongo penserai)...me lo dici! io lo cancello e lo
modifico! magari con il tuo aiuto! così te c'hai pure il tuo
finale triste e demenziale...hahahahah!!!
comunque...dicevo..seriamente...dato che la mia ispirazione è
sparita un pò di capitoli fa...questo capitolo farà
schifo...quindi..ripeto..L'AIUTO DI CHIUNQUE E' BEN ACCETTO!!!!! bacio
e grazie bella!!! smackkkkkkkkkkkkkkkkk
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Capitolo 21 *** NON E' UN CAPITOLO ***
Gente non è un capitolo ma solo un avviso.....
Ho avuto dei problemi e non potevo aprire il computer...
Ora mi metto sotto e nel tempo che mi resta libero dopo il lavoro giuro che continuo a scrivere e poi posto il resto della storia..
e scusate ancora!!!! |
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