She wants revenge

di Dark Paradise
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sumetimes love is not just enough ***
Capitolo 2: *** Shopping is the answer ***



Capitolo 1
*** Sumetimes love is not just enough ***


She wants revenge 

 

-Sono tornato…- la voce di Ian mi arriva ovattata dalla distanza mentre sento chiaramente la porta di casa sbattere.
-Torno subito….- dico lasciando Candy con il volto sotto il cuscino circondata da una miriade di fazzoletti che probabilmente ha sparso solo per fare scena e non per una reale necessità, le piace fare la melodrammatica. Mi alzo velocemente dal letto e mi dirigo verso l’ingresso dove trovo Ian piegato ad accarezzare Moke. E’ il ritratto della bellezza: nonostante la stanchezza evidente che ci accomuna un po’ tutti in questo periodo di lavoro esagerato lui riesce a risplendere, saranno i suoi occhi sempre così limpidi quando incontra i miei o la sua grande forza d’anima che lo eleva un gradino sopra tutti i normali esseri umani, me compresa, le mie occhiaie purtroppo sta mattina erano più che evidenti e non solo per colpa di Julie, per fortuna esistono le truccatrici.
-Ciao piccola- mi saluta non appena varco la soglia e si alza per lasciarmi un bacio a fior di labbra mentre io sorrido impercettibilmente. Adoro questa nostra routine, probabilmente è assurda per chiunque ma è nostra e quindi speciale, almeno per me.  E’ sera inoltrata per via delle riprese che si sono trascinate fino a quest’ora eppure noi ci comportiamo come una coppia normale tornata da un lavoro normale pronti a consumare una normalissima cena ordinata, naturalmente non ho intenzione di cucinare a quest’ora dato che sono tornata solo mezz’ora prima di lui e sono stata presa da altro. Un’emergenza.
-Ho una cattiva notizia- esordisco immediatamente  corrucciando le labbra mentre lui mi guarda preoccupato ma non fa in tempo a chiedermi cosa è successo che io svelo il mistero – Adam ha lasciato Candice- dico scuotendo la testa: lo sapevo che quel ragazzo non faceva per lei, era troppo preso dalla sua vita e in cerca solo di una bella ragazza famosa da mostrare ai suoi amici come trofeo, non era una segreto che avessi espresso la mia avversione a quell’unione dal principio dato che già dal primo incontro mi era sembrato un viscido approfittatore presuntuoso per di più. La trattava con quella nota di accondiscendenza che detestavo solo perché lui era un importante dirigente di che-ne-so-io pensava di essere più intelligente di noi trattandoci tutti come una massa di spiantati capitati lì per caso.
-E in che modo questa è una brutta notizia?- mi chiede Ian con un mezzo sorriso visto che neppure a lui andava a genio quel tizio. Probabilmente non è mai piaciuto a nessuno ma Candy era così presa da lui da non accorgersi dell’enorme errore che stava commettendo nel fidarsi di un simile stupido.
-E’ una cattiva notizia nel momento in cui lei è nella nostra camera da letto a piangere come una disperata ingurgitando dei biscotti che non ho idea di dove abbia trovato- dico con un mezzo sospiro mentre Ian alza gli occhi al cielo sbuffando energicamente. Gli sorrido difronte all’espressione da bambinone con il muso che ha messo su che però su di lui è adorabile, mi domando cosa non è adorabile su di lui. Mi avvicino e gli stampo un bacio al lato delle labbra mentre lui scuote la testa ancora contrariato. –Spero stia mangiando dalla tua parte del letto….non voglio briciole!- mi dice con un mezzo sorrisino mentre si avvia in cucina per preparare un thè. –Che cosa posso fare?- chiede mentre lo guardo intenerita. –Lascia perdere il thè e prepara della cioccolata calda magari con i marshmallow e se trovi qualche altra schifezza di quelle che tu odi portacela di là, io mi ributto nella tana del leone….- dispongo tutto e mi avvicino per un altro piccolo bacio per poi correre dalla mia migliore amica che trovo esattamente nella posizione in cui l’avevo lasciata: il lenzuolo tra le dita il viso baso, le mani che stringono un cuscino che porta vicino al petto e un lamento basso e costante che proviene dalla sua persona. Cautamente mi avvicino al letto e mi posiziono accanto a lei passando una mano lungo la sua schiena mentre lei alza il viso rivelando gli occhi notevolmente arrosati per via del pianto convulso che si è impossessato di lei. In questo momento vorrei essere tanto una persona violenta per recarmi da quell’idiota e dargli un pugno in piena faccia dicendogli che non si merita affatto una persona come Candy e che dovrebbe strisciare ai suoi piedi ringraziando quel miracolo che ha ricevuto nel momento in cui lei lo ha degnato di uno sguardo. O se fossi un vampiro gli succhierei tutto il sangue che ha il corpo e lo lascerei in una lenta agonia a morire, nessuno può ferire la mia migliore amica.  – Perché non mi vuole?- mi chiede in una supplica te le lacrime che scendono copiose sul suo volto angelico. E mi rendo conto solo in questo momento quanto l’amore è stupido alle volte e ti renda cieco come quando io mi presi una cotta per Brian Brandon in terza media: ero completamente affascinata da lui e le sue battute che non mi rendevo conto di quanto deficiente fosse e solo un paio d’anni dopo rincontrandolo mi sono accorta a quale squallore ero scappata. –Che cosa ho che non va?- mi chiede tra un lamento e l’altro mentre io la stringo forte tra le braccia accarezzandole i capelli –tesoro, non hai nulla che non va, tu sei perfetta!- le dico con voce tranquilla per calmarla –ma guardati! Sei un’affermata giovane attrice a cui tutte le porte sono state aperte….sei bellissima e intelligente, spiritosa e con un ottimo gusto in fatto di scarpe….chiunque sarebbe fortunato ad averti nella sua vita!-  le dico cercando di risollevarla su ma a quanto pare è inutile visto che continua a mugolare qualcosa di incomprensibile di cui percepisco le parole –Ma non sono abbastanza per Adam…- e io cerco di farla calmare inutilmente  quando sento qualcuno bussare alla porta e vedo entrare Ian con un vassoio in mano. Candice smette di frignare almeno per un attimo mentre il mio fidanzato entra in maniera disinvolta in camera tra le mani un vassoio –Ho portato cibarie…vengo in pace!- dice avvicinandosi al letto e so quanto gli costa vedere la nostra camera da letto messa a soqquadro….è lui il maniaco dell’ordine tra noi due.  Posa il vassoio sul letto sollevando poco dopo la custodia di un di dvd, se c’è una cosa che non manca in casa nostra sono i film ne abbiamo una collezione sterminata, dopotutto siamo attori, -vi ho preso un film….il mio ragazzo è un bastardo….non divertitevi troppo!- dice facendo scappare un mezzo risolino sia a me che alla mia amica per la prima volta quella sera. –Dove vai? Non rimani con noi?- chiedo incuriosita mentre lui guarda Candy che si è fiondata sui biscotti a piene mani e ne ingurgita una quantità spropositata. –Credo che voi ragazze dobbiate rimanere un po’ da sole….- dice –e io ho un copione da imparare quindi me ne vado in salone….- dice scappando alla vista di Candy che sparge molliche ovunque nel letto e so già che non dormirà sta notte ripensando a questa scena e sorrido involontariamente. –Ian è così carino….perchè non trovo un ragazzo come Ian?- mi chiede Candy mentre mastica e piange contemporaneamente credo che sia l’unica persona su questo pianeta in grado di farlo. –E’ già occupato!- gli rispondo in un moto difensivo mentre lei si asciuga le lacrime e afferra la tazza della cioccolata. –Ritira gli artigli Dobreva nessuno si sognerebbe di toccarti Smolder….tranne se non ha manie suicide- afferma bevendo un sorso dalla tazza –e poi ho detto come lui….uno che ti mette i marshmellow nella cioccolata calda….Adam adorava i marshmellow!- dice riscoppiando a piangere mentre io alzo gli occhi al cielo –niente marhmellow…ecco sono spariti- dico strappandole di mano la tazza mentre lei si dispera ancora di più. –Ma io amo i marshmellow! Come vivo senza i marshmellow?- mi domanda strappandomi la tazza, rischiando di far rovesciare tutto sulla trapunta (l’incubo di Ian) –non posso vivere senza di loro! Io sposerò i marshmellow non puoi ostacolare il nostro amore!- afferma infilandosene almeno una decina in bocca e io sono pronta a usare le tecniche di primo soccorso imparate a scuola nel caso in cui si soffochi con quella manciata enorme che ha preso.
-Vediamo il film….Mrs Marshmellow è meglio- affermo alzandomi dal letto per infilare il dvd nel lettore che si trova sotto il televisore. All’inizio ero contraria alla tv in camera da letto ma devo ammettere che non abbiamo avuto molte occasioni per tenerla accesa se non per qualche film sotto le coperte o per quando costringo Ian a vedere Glee e lui si addormenta immancabilmente cinque minuti dopo e naturalmente io gli faccio il riassunto –minuto per minuto- di tutto quello che è successo durante l’episodio la mattina successiva. Non è un grande fan di glee a dire la verità ma mi ascolta con accondiscenda mentre si fa la barba. Io lo adoro invece, sarà che passo tutto il tempo cantando le canzoni e saltellando come un’esaltata.
Sullo schermo compaiono i titoli di apertura e noto tra i nomi quello di Sophia Bush e sorrido impercettibilmente per via delle voci che –come al solito- vengono sparse con cattiveria e che lei tanto elegantemente ha negato in un twit davvero dolce: una fan le mostrava un fotomontaggio di un photoshoot dove lei  leccherebbe la faccia del mio fidanzato e lei gentilmente ha risposto che non lo farebbe mai aggiungendo un “amo la sua fidanzata!” che mi ha fatto davvero sorridere. Tralasciando il fatto che anche lei è felicemente fidanzata per Hollywood non esiste che due persona –colleghi, tra l’altro- abbiano un’amicizia e una passione in comune per l’ambiente che ecco vanno a letto insieme! Il mondo è davvero malato alle volte m sembra che cerchino scandali in un bicchier d’acqua.
-Dovremmo fare la stessa cosa ad Adam!- propone Candy ora concentrata sul film con l’espressione di una che sta elaborando un piano molto malvagio, assomiglia a Klaus in effetti….ha passato troppo tempo con Joseph sul set! –dovremmo mandare qualcuna, fallo innamorare di lei e poi infilargli una mano nel petto e strappargli quel cuore rinsecchito che si ritrova- dice con tono malvagio mentre stringe tra le mani il cuscino di Ian stritolando proprio come se fosse il cuore del suo ex. Sono un po’ spaventata dalle sue manie omicide ma faccio finta di niente –non funziona mai…alla fine chissà come lei si innamorerebbe di lui e saremmo fregati!- dico scuotendo la testa appoggiando la testa sul materasso soffocando uno sbadiglio contro la mano, la stanchezza della giornata comincia a farsi sentire.  –Ma noi siamo attrici…mentiamo per vivere!- dice mentre posso sentire gli ingranaggi del suo cervello mettersi in moto ma sono troppo stanca per preoccuparmene. E infatti in men che non si dica chiudo gli occhi e sento il mondo intorno a me scivolare lentamente.
Il grido di una delle ragazze sullo schermo mi riporta alla realtà: sbarro gli occhi mettendomi al sedere sul letto guardandomi spaesata intorno: Candy dorme profondamente accanto a me con la scatola di biscotti tra le braccia e la stringe come una bambina farebbe con un orsacchiotto. Sono tentata di sfilargliela ma temo di venir morsa solo ad avvicinarmi ai suoi preziosi biscotti. Mi fa ridere come sia fissata con la dieta e poi in queste occasione possa ingurgitare un numero infinito di calorie, anche un tavolo. Il film sta per finire ma prendo il telecomando e spengo la tv alzandomi dal letto e piano scendo le scale per trovare Ian ancora sveglio intento a leggere un libro sul divano. E’ così tranquillo che quasi mi viene la tentazione di sgattaiolare in camera e lasciarlo in pace ma sento l’impellente bisogno di toccarlo, di sentire la sua voce, di perdermi nel suo profumo. Mi avvicino da dietro e  gli passo le mani sul petto mentre appoggio la testa sulla sua spalla. –Candy ha finito di distruggere la nostra camera da letto? E non che io sia contrario alla sua distruzione ma preferisco farlo in altre maniera….ne sa qualcosa la cassettiera, no?- dice maliziosamente mentre gli do un colpetto sulle spalle: so perfettamente a cosa si riferisce: abbiamo staccato il piano, non chiedetemi come, ero un po’ distratta da altro….si insomma stavamo consumando un amplesso e un certo punto mi sento cadere –letteralmente- giù e vedo il piano che lentamente scivola dall’altra parte, e per fortuna dovrebbero essere mobili resistenti! Ma la cassettiere non è l’unica vittima: ho smesso di contare le lampade, i bicchieri, piatti e addirittura sedie, una volta mi sono ritrovata con la spalliera in mano e per poco non me ne cadevo giù se Ian repentinamente non mi avesse afferrata per i fianchi….no che avesse le mani molto lontane…ecco mi sono di nuovo distratta! Basta che qualcuno pronunci la parola Ian e sesso anche in frasi diverse per nulle collegate che la mia mente comincia a vagare in ricordi troppo piacevoli. –Ha finito la distruzione ma si è anche addormentata e non ho cuore di svegliarla anche perché ricomincerebbe a piangere!-  affermo ritrovando la concentrazione mentre lui sbuffa sonoramente e alza gli occhi al cielo. –Due ragazze nel proprio letto….non è così eccitante dopotutto- afferma mentre io afferro un cuscino e glielo butto in faccia ma lui è più veloce e lo afferra. – Ci toccherà dormire nella camera degli ospiti- afferma riferendosi alla camera che abbiamo sempre pronta in caso qualcuno dei nostri familiari decida di venire a trovarci e non è così raro come si potrebbe pensare, mia madre la occupa almeno una settimana ogni tre mesi se non di più, sua madre quando ha tempo libero viene volentieri, sua sorella non si fa pregare a venire per lasciarci i bambini e lei se ne va in giro per Atlanta rilassarsi, insomma abbiamo un via vai di gente degno di un albergo. Gli sorrido e scuoto la testa –tu dormirai nella camera degli ospiti….non posso lasciare Candy da sola- affermo immaginandola nel cuore della notte che si risveglia e comincia a mangiare tutto quello che abbiamo in cucina, non posso rischiare che vada in coma diabetico per colpa mia! Seriamente so che ha bisogno di me e che solo la mia presenza la tranquillizza un po’, anche stare in silenzio con qualcuno può fare la differenza, essere consapevole di non essere solo. Ian però detesta dormire senza di me,  alle volte lo prendo in giro dicendo che può disegnare la mia faccia su un cuscino e abbracciarlo se si sente solo quando per lavoro siamo lontani. Cusci-Nina ti fa compagnia tutte le notti, io lo comprerei.  –Non solo ha occupato abusivamente la mia stanza, la mia parte del letto ora dorme anche con la mia ragazza…..se non fosse una donna la picchierei- afferma mentre io scoppio a ridere e faccio il giro del divano per sedermi sulle sue gambe e passargli una mano intorno al collo. –Sei geloso della mia migliore amica?- chiedo ironicamente mentre gli do un bacio all’angolo delle labbra perfette. –Non fare i capricci tu mi hai tutte le notti dell’anno…e anche le mattine, i pomeriggi, le albe, i tramonti….- dico maliziosamente passandogli una mano sul petto. –Prometto di farti le coccole prima di metterti a letto..-soffio sulle sue labbra mentre bacio il profilo della sua mascella perfettamente scolpito – mi piacciono le coccole!- afferma Ian insinuando una mano sotto la maglietta che indosso e si fionda direttamente sui seni. Schiafeggio quella mano e lo costringo ad uscire da sotto alla mia maglietta – C’è Candy di sopra e non credo sia il caso di svegliarla con un mio orgasmo- affermo mentre lui sbuffa ancora di più contrariato, credo che in questo momento sia ripensando al perché Damon non abbia ucciso Caroline nella prima stagione, si sarebbe risparmiato tutto questo. –Mi avevi promesso le coccole!- afferma mentre io sorrido e poso le mie labbra sulle sue – giusto le coccole: qualche bacio, carezza e se fai il bravo ti faccio andare in seconda basa…ma niente di più, mi conservo casta e pura per quello giusto!- disco scherzando mentre si avvicina e posa le sue labbra sulle mie in un bacio che in un minuto si riempie di foga e passione tanto da chiedermi il motivo della mia resistenza: Candy in fondo sta dormendo…..Nina resisti! Ecco sono bastati un paio di baci e puff tutta la mia determinazione è finita chissà dove. Cercasi coerenza, grazie. Ian mi spinge contro il divano e mi sovrasta facilmente con il suo fisico possente, mi stacco delle sue labbra e gli bacio il collo – Pensalo come a un ritorno ai 15 anni….- dico ma mi mordo immediatamente la  lingua sapendo già la sua risposta che infatti non tarda ad arrivare – se avessi avuto te a 15 anni ti avrei chiusa in camera da letto per una settimana senza lasciarti un minuto di pausa- dice scendendo a lambire ogni piccolo traditore brandello di pelle che trova tutto questo molto eccitante. Il mio corpo mi è infedele visto che non riesce nemmeno ad opporsi ad Ian che ritorna all’attacco infilando sotto la mia maglietta entrambe le mani. –
-Ninaaaaa…..dove sei?- sento gridare e mi irrigidisco immediatamente mentre Ian bestemmia qualcosa posando la testa sul mio petto con fare irritato. –Arrivo!- grido in risposta tornando seduta e sistemando un po’ i vestiti tutti scombussolati e soprattutto il volto che riporta i segni dell’eccitazione. –Dai su vieni su con me….- dico prendendolo per un braccio ma ian si scosta – mi piacerebbe ma credo che Candice sia abbastanza traumatizzata per oggi- e io non capisco il significato delle sue parole finchè lui mi indica il suo basso ventre dove è evidente il suo segno dell’eccitazione. Scoppio a ridere mentre lui mi guarda torvo –sei la prima ragazza che mi rifiuta in questo stato e ridi anche! Quando la tua amica avrà fatto la valigie te la farò vedere io Dobreva- dice alzandosi mentre io mi avvicino per baciarlo sulle labbra ma lui dopo poco si  scosta –abbi pietà di me! Vado a farmi una doccia gelata….e se mi prendo una polmonite ritieniti responsabile e dovrai farmi da infermiera con quel costume sexy che indossava Elena nella prima stagione- afferma andando verso la camera degli ospiti mentre io scoppio a ridere e risalgo le scale per raggiungere la mia amica che ora è china su un quadernetto a scrivere chissà cosa. –Che stai facendo?- chiedo incuriosita mentre lei solo allora si accorge della mia presenza e afferma con voce sicura e senza esitazione –elaboro vendetta!-.
 
Note dell'autrice
Salve a tutti io sono Elle e sono un'alcolista, ehm no, o meglio sono un'alcolista Nian il che è peggio di qualsiasi malattia. Ho scritto questa storia che doveva essere una one-shoot, un piccolo squarcio sula vita quotidiana della mia coppia preferita, ma man mano che scrivevo mi è venuto in mente altro! come disse Paul Candice non deve recitare nella parte di Caroline lei è Caroline. Naturalmente rimaranno sempre ampli squarci sulla testimonianza che un dio esiste perchè ha fatto due persone perfette come Nina e Ian! ahahhaha Ho ancora le idea confuse su come continuarla, se farlo, perchè credo di voler riprendere il film citato ovvero Jhon truck must die ovvero Il mio ragazzo è un bastardo. ma devo vedere chi sarà la prescelta e come accadrà il tutto. 
Se vi è piaciuta o anche solo interessato o qualsiasi altra cosa lasciatemi un commento e mi farete non solo felice ma avrete un pan di stelle, non lo volete? lo so che lo volete!*O*
Mi dileguo!
Baci
xoxoxo
Elle

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Capitolo 2
*** Shopping is the answer ***


She wants revange


Pov Candice
 
-Secondo te è viva?- sento una voce ovattata chiedere ma non riesco a capire cosa sta succedendo, in realtà credo che le mie palpebre siano state attaccate con la colla e non riesco a schiuderle e mi sento ancora invasa da un senso di torpore dovuto al coma profondo in cui ero caduta.
-Non so…..proviamo a scuoterla oppure apriamo un pacco di biscotti e vediamo se riprende conoscenza- questa volta riconosco la voce di Paul che risponde con fare divertito. Mi giro nel letto e con grande fatica socchiudo gli occhi per trovarmi davanti le figure di Ian e Paul che mi osservano con fare quasi scientifico.
-E’ sveglia- constata  Ian quasi come se io non fossi lì o non potessi sentirli e io rimango un lungo minuto a chiedermi cosa ci fanno quei due deficienti a fissarmi come sei fossi uno dei gatti di Smolder.
-vedi al solo pronunciare la parola biscotto si è riavuta- afferma Paul in quella che dovrebbe essere una battuta ma io non la trovo affatto divertente anzi….
-Che cosa state facendo?- riesco finalmente a formulare una mezza frase di senso compiuto mentre quei due intelligentoni continuano a guardarmi quasi temessero che potessi scomparire a un battito di ciglia.
-Nina ci ha chiesto di controllarti…è andata a lavoro ma ci ha lasciato qui a farti a consolarti- dice Ian con un sorriso che vorrebbe essere rassicurante ma che io trovo irrequieto – non sessualmente- aggiunge Paul mentre io alzo gli occhi al cielo e Ian scoppia a ridere. Mi giro a piancia in giù e soffoco il viso nel cuscino. – Cerca di non sbavare sul mio cuscino….- afferma Ian mentre io lo prendo e glielo lancio addosso –Andatevene non ho bisogno di nessuno!- dico isterica dalla presenza di prima mattina di quei due sbruffoni che si divertono mentre il mio cuore è spezzato. Sono stata illusa, pensavo finalmente di aver trovato la persona giusta per me….sono così stanca di essere circondata da persone che sembrano essere fatte l’una per l’altra, che si completano a vicenda senza alcuno sforzo: Ian e Nina, Torrey e Paul,  Kat e Cottrell tutti sembravano aver trovato l’amore tranne io. Una piccola parte di me deve ammettere di essere stata ferita dal fatto che lui mi avesse lasciata senza una reale motivazione e mi avesse strappato la mia piccola illusione di felicità.
-Veramente questa è la MIA camera da letto- sottolinea Ian mentre io mi giro e lo guardo con sguardo truce socchiudendo gli occhi fino a ridurli a due fessure. –Ma tu puoi venirci quando vuoi….- aggiunge spaventato da quella che deve essere una mia immagine spaventosa: non mi sono fatta la doccia, i capelli sono un pagliaio e ho sulla maglietta macchie di cioccolato. Probabilmente se qualcuno mi incontrasse ora non direbbe mai che sono Candice Accola ma la sua brutta imitazione. Mi sto abbrutendo: ma come mi insegnò la mia cara mamma quando un uomo ti molla è un passo fondamentale questo. Puoi piangere, mangiare tutto quello che ti capita sotto mano, indossare lo stesso pigiama enorme e non preoccuparti del tuo aspetto perché sei in fase di lutto e nessuno ti deve disturbare. Ma questa volta non mi basta, questa volta cerco vendetta: mi ha usato per apparire su qualche giornale, per farsi pubblicità e per mostrare ai suoi colleghi la sua nuova conquista e quando non gli sono più servita mi ha buttata come un sacco della spazzatura. Sono stata cieca, stupida ma ora gliela farò pagare…eccome se lo farò.
-Voglio fare shopping- esclamo improvvisamente sapendo che l’unica maniera per trovare la Candice dentro di me è farla girare come una trottola tra i negozi. –Nina tornerà oggi pomeriggio….- mi informa Ian spiazzato dalla mia richiesta –lo so…verrete voi con me- dico mentre loro si guardano come se avessi appena annunciato che dalla prossima stagione ci trasferiremo tutti su Marte a girare. Vampiri-marziani devo suggerirlo a July….tanto stiamo cadendo già nel ridicolo. – Candy noi ti adoriamo….ma io non vado a fare shopping nemmeno con mia moglie e quando mi costringe è perché mi promette qualcosa in cambio..- afferma con tono malizioso mentre Ian sorride e in maniera pensierosa dice –si anche io accompagno Nina solo nei negozi di lingerie….quelli mi piacciono- e se la ridono come se avessero fatto chissà quale affermazione. Due bambini che si scambino ricordi delle loro marachelle, ma con chi sono capitata mai.
Io però sono più furba: in un momento il mio volto si trasforma in una maschera di dolore e comincio a singhiozzare come una bambina a cui è stato negato un gelato, la capacità di piangere a comando è davvero utile soprattutto se fai l’attrice e questa è una delle mie performance migliori, mi aspetto che un giudice esca dall’armadio e mi consegni un premio seduta stante. I due si guardano spaesati e io aumento il volume dei miei lamenti finchè disperati Paul acconsente ad accompagnarmi in giro mentre Ian scuote la testa borbottando qualcosa dei tipo “preferivo lavorare….”.
Mi alzo di scatto e vado verso il bagno –mi faccio una doccia….mi preparate qualcosa per colazione? Gradirei dei pancakes, grazie- dico chiudendomi la porta dietro sentendo i lamenti di entrambi…uomini sono così facili da manipolare!
 
POV IAN
-Tu non puoi immaginare cosa stiamo facendo….- dico a Nina al telefono lamentandomi di quella pazza isterica della sua amica bionda che ci ha preso per i suoi personali camerieri. –Fammi indovinare Candice….- dice dall’altra parte del telefono mentre io sbuffo e dico –No Paul così non funziona… un movimento fluido, fluido Wes!- dico mentre lui si impegna con la padella e cerca di far girare quei maledetti pancakes che la signorina ci ha ordinato.
-Ian mi sto preoccupando….che cosa deve fare Paul di fluido?- chiede scoppiando a ridere mentre io chiudo gli occhi e scuoto la testa – I pancakes Nina, i pancakes!  Non ti ci mettere pure tu!– affermo quasi urlando dalla disperazione, e io che per una volta avevo una giornata libera anzi sia io che Paul l’avevamo e volevamo trascorrerla facendo cose da uomini, non avevamo ancora deciso cosa ma certo lo shopping non era un’opzione. –E ci vuole portare a fare shopping Nina, shopping!- ripeto quasi con tono drammatico per aggiungere enfasi mentre Paul sembra uno di quei cuochi di Master Chef che controlla la perfetta temperatura per la cottura e con fare esperto, fintamente esperto, afferma –la consistenza non è male ma mi serve del coriandolo!- dice e io sono sicuro che non ha idea di cosa sia il coriandolo e lo dica solo per darsi delle arie.  
-E’ completamente impazzita…tu devi tornare immediatamente, dì a Julie che stai male, che io sto male, ma torna qui subito!- affermo disperato cercando di convincerla a mollare il lavoro per venire qui e occuparsi di quella pazzoide della sua amica anche se non accadrà mai: stanno girando le scene tra Elena-Katherine e Rebekkah il che vuol dire che la mia donna deve fare il doppio del lavoro ecco perché noi siamo comodamente a casa mentre lei deve fare una infinità di scene, l’idea della doppleganger è fantastica se non fosse che Nina non si può sdoppiare e questo Julie ancora non lo ha capito ancora, la sottopone a una mole di lavoro esagerata e anche se lei ama entrambi i ruoli torna a casa distrutta.
-Ian su…stalle dietro oggi, è un bene che voglia uscire e fare shopping vuol dire che sta tornando la Candice di sempre e prima starà meglio prima potrai tornare a dormire con me- dice maliziosa convincendomi all’istante –dormire non è ciò a cui pensavo esattamente- affermo mentre Paul lascia cadere un pancakes per terra –se dovete dirvi porcate vai di là!- mi dice indicandomi una stanza attigua e io sbuffo.  –Niente… Paul è geloso perché Torrey è partita e hai lasciato dormire Candy in camera nostra- dico ironico mentre Paul scuote la testa -4 anni, 4 anni che ci conosciamo e siamo amici e credevo che se qualcuno avesse mai occupato il vostro letto quel qualcuno sarei stato io e non lei! Mi hai ferito Nina, hai ferito i miei sentimenti e quelli di Stefan ….sappilo!- grida Paul al telefono in maniera drammatica che mi fa scoppiare a ridere-
-Nina la prossima volta che Torrey parte ricordami di chiudere bene la porta a chiave o ci ritroviamo in mezzo a noi Paul nel letto- affermo immaginandomi Paul nel cuore della notte che entra come un ladro nel nostro appartamento e si infila in un angolino del letto.
-Se Paul vuole dormire con te per me non ci sono problemi…non sono gelosa- dice divertita dall’altra parte del telefono.
-Beh se permetti qualche problema ce l’ho io invece-  ribatto mentre lei scoppia a ridere ma dormire con Paul magari attaccato non è proprio l’immagine della mia notte ideale.  –Ci sono donne là fuori che farebbero follie per dormire nel mio letto!- afferma con fare orgoglioso mentre io lo guardo davvero preoccupato ora –Ecco Paul, donne, sono sicura che anche molti omosessuali ma io sono felicissimo con la mia donna- dico mentre Nina scoppia a ridere e Paul si finge offeso, ma con chi ho a che fare?
-Devo andare….Elena e Katherine se le devono dare di santa ragione!- afferma Nina dall’altra parte del telefono –E’ strano che io lo trovi molto eccitante?- chiedo ma devo ammettere che l’idea di Katherine e Elena ovvero di due Nina la trovo molto eccitante, e la situazione è peggiorata quando abbiamo letto alcune fan fiction….ma questa è un’altra storia.
-Se fai il bravo sta sera una delle due potrebbe venirti a trovare e potrei farmi perdonare per ieri sera- dice mentre io pregusto già il suo ritorno a casa e magari uno di quei giochi che facciamo ogni tanto. E’ capitato alle volte che mentre provavamo delle scene cambiassimo il finale e ogni volta chissà come Damon finiva per farsi o Elena o Katherine, tanto che ora è diventato quasi un gioco. Nina mi chiede con chi voglio fare l’amore: con la timida e ritrosa Elena o con la più sfrontata e sensuale Katherine anche se la mia preferita rimane Nina che è un mix di entrambe ma lei riesce a renderle così diverse che alle volte penso davvero di fare sesso con qualcun’altra….quella donna mi farà semplicemente impazzire.
-Terra chiama Smolder, ci sei?- chiede Paul sventolandomi una mano davanti mentre io annuisco distrattamente.
-Chiamami quando hai finito di girare- dico con fare premuroso a Nina dall’altra parte del telefono che acconsente senza troppa fatica.  –Ti amo, ciao-  la saluto riagganciando il telefono.  E proprio mentre riaggancio Candice scende le scale con addosso uno dei vestiti di Nina, lo riconosco all’istante visto che lo indossava pochi giorni fa e glielo ho sfilato tanto velocemente da farmi stupire di come lo ricordi così bene. Le stava bene ma su Nina era una delizia o forse ero io che ogni qualvolta vedevo Nina rimanevo senza fiato.
-Abbiamo una missione da compiere: andiamo!- afferma risoluta Candice mentre rimaniamo spiazziati. Missione? Ho chissà perchè una brutta sensazione. 



Note Autrice
Hello guys! Eccomi qui con un altro capitolo non particolarmente intenso dal punto di vista degli avvenimenti ma spero vi abbia fatto sorridere se siete riusciti a leggerlo tutto. Se mi lasciate qualche commento o anche critica mi fate immensamente felice, anche per capire se realmente ha creato un interesse questo mio piccolo sfoggio di stupidità. Nina e Ian sono adorabili il caso è chiuso! Nulla da dire di più!XD 
xoxo
Elle

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