Un incontro forse non desiderato

di seldirectioner98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Erano le 21.10...ero a casa da sola perchè non avevo voglia di uscire con le mie amiche, alla televisione non c'era niente e io mi stavo annoiando a morte, allora presi il mio IPod, misi 'The A Team', presi la mia macchina fotografica e uscì di casa...Londra era così bella la sera, non che di giorno non lo fosse, ma di notte era magica! La LondonEye illuminata, la gente che passeggiava sulle rive del Tamigi...insomma, un'emozione unica! Mi diressi verso Hyde Park, che di sera è chiuso ma io ho scoperto un modo per entrare. Andai oltre il cancello principale e arrivai ad un altro piccolo cancello quasi impercettibile...oh scusate, che sbadata, non mi sono presentata! Allora, io sono Isabel Johanson, ho 19 anni, vivo a Londra con le due mie migliori amiche, Mary e Anne, frequento il London College Of Communication, studio fotografia, sono alta 1.72 cm, magra, ho gli occhi marroni, labbra sottili, e dei capelli castani che tengo sempre imprigionati in una coda. Le mie amiche preferiscono una vita movimentata, a me piace stare a casa, suonare la chitarra, ascoltare musica, ma la cosa che amo di più è uscire di casa per scattare foto, ho un grandissimo album fotografico, ma oltre alle mie amiche ed ai miei professori nessuno le ha mai viste, ho paura di ricevere critiche negative, e su questo non mi va! I miei genitori non mi reputano loro figlia perchè sono scappata di casa e sono andata a realizzare i miei sogni! Li sento una volta all'anno, forse!
Beh...dov'eravamo rimasti? Ah si...arrivai a quel piccolo cancello quasi impercettibile per via dell'edera che nel corso degli anni lo aveva ricoperto. Mi tolsi le cuffie, le misi in tasca e cominciai ad arrampicarmi su per il cancello che era freddo a causa del freddo vento di Londra che soffiava a Novembre. Arrivata dall'altra parte della cancellata il cavo dell'IPod si era impigliato all'estrema punta di una delle aste che componevano il cancello...imprecai un pò ma poi riuscì a sciogliere l'intreccio, saltai e mi ritovai sul suolo freddo di uno dei parchi più famosi al mondo, mi alzai, mi ripulì il sedere e mi incamminai verso 'il mio posto'...così lo chiamavo io, era una panchina nascosta sotto un salice piangente che con i suoi rami rendeva la panchina invisibile da fuori! Quando ero lì mi sentivo protetta, ci andavo quasi sempre di notte o di pomeriggio tardi, quei rami mi davano una sensazione di dolcezza, sicurezza, e solitudine che io amo. Faceva molto freddo, ma io ero preparata alla situazione, mi ero vestita molto pesantemente con jeans neri, un maglione largo a maglia inglese beije con sotto una maglia a dolce-vita nera, la mia inseparabile sciarpa dello stesso colore del maglione, e le all-star. Mentre ero in cammino scattavo foto ai vecchi lampioni con gli orologi e al laghetto dove in superficie si vedevano dei bellissimi pesci rossi...arrivata al mio posto scostai i rami per entrare ma sobbalzai alla vista di una figura maschile seduta sulla manchina che fino ai giorni prima era stata solo mia...credevo che nessuno conoscesse quel posto, ma evidentemente non era così.
Restai lì perplessa a guardarlo, avrà avuto su per giù la mia età, aveva i capelli credo marrone scuro, era un pò buio non riuscivo a vedere bene, era seduto a gambe incrociate con un quaderno per disegni e una matita in mano, ho riconosciuto il quaderno perchè è uguale a quello di Mary, poggiato su dei esse.
''Resterai lì a fissarmi ancora per molto o ti deciderai a fare qualcosa?' disse il ragazzo senza neanche distogliere lo sguardo sul foglio su cui stava nascendo un disegno.
'Ma che maleducato' pensai


Saaaaalve! Eccomi qui con un FF...spero vi piaccia! L'ho ricontrollata 2 volte, non ci dovrebbero essere errori, in caso contrario vi chiedo scusa ;) voglio vedere tante recensioni...sia belle che brutte! Buona lettura alla prossima, grazie a tutte le persone che la leggeranno xx.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Non volevo fare il suo stesso gioco, volevo essere gentile anche se mi aveva, in un certo senso, ''rubato'' l'unico posto dove riucivo a staccare un pò dal mondo e a far vagare liberi i miei pensieri. Entrai e mi sedetti sulla panchina, mi misi le cuffie e iniziai a guardare le fotografie fatte poco prima sulla mia macchina fotografica; buttai un occhio sul suo disegno e...era magnifico!
Stava disegnando una ragazza che camminava nel bosco, era in bianco e nero, la ragazza aveva l'aria triste, ma spenseriata allo stesso momento, indossava una specie di vestaglia da notte, camminava in un sentiero immerso nel verde. Piangeva. Ma la cosa che mi colpì di più e che era scalza...

Tutt'un tratto smise di disegnare, si voltò verso di me, e cominciò a fissarmi. Dopo qualche secondo, mi tolse una cuffietta:

''Come ti chiami?'' mi chiese

''Isabel...tu?''

''Zayn''

''Sei molto bravo a disegnare Zayn'' gli dissi sorridendo.

Lui non mi rispose e riprese a disegnare

''Chi è quella ragazza?''

''Hey...ti conosco da neanche 5 minuti e già mi riempi di domande?'' disse molto irritato dalla mia domanda

''Ehi...calmati! Sei tu che hai cominciato la conversazione!''

Non mi rispose...continuò a disegnare

''Perchè sei così scontroso? Non ti ho fatto niente!''

Non mi degnò di uno sguardo, ma notai che non stava più disegnando...era fermo a fissare il disegno.

''Vabbè, ho capito...non gradisci la mia presenza, ti chiedo gentilmente, domani gradirei stare qui da sola, quindi cerca di NON venire, grazie! Tanti saluti...NON è stato un piacere conoscerti''

Oh...mi ero stancata, quel ragazzo era di una maleducazione colossale, uscì da quella specie di capanna di rami e mi incamminai alla ricerca di un posto altrettanto accogliente come quello appena lasciato.
Non trovai niente, allora mi sedetti su un prato non lontano da un laghetto, ero un pò irritata, non so perchè, per un secondo mi era venuta voglia di chiamare Anne per chiederle dove fossero in modo che io le avrei potute raggiungere!
Quell'idea mi passò subito...mi distesi sull'erba fredda e bagnata e mi misi a guardare le stelle; ero sempre stata negata per trovare le costellazioni, infatti non ne trovai neanche una.

Chiusi gli occhi per godermi quel momento di tranquillità che era raro abitando in una città caotica come Londra, ma fui interrotta da alcuni schizzi d'acqua che raggiunsero inaspettatamente la mia pelle.
Aprii gli occhi di scatto e girai lo sguardo in direzione degli schizzi dove vidi il maleducatissimo ragazzo che continuava a schizzarmi acqua, cercai di coprirmi il volto con le braccia.

''Ma che cavolo fai?' chiedi infastidita dal suo strano comportamento.

''Ma niente...mi sto facendo perdonare per il mio modo di fare di prima'' disse divertito.

''No, ma sei stupido o cosa?'' dissi alzandomi, felice che Zayn avesse smesso di bagnarmi.

''No, non sono stupido! Sono innamorato!'' disse diventando serio.

''Beh...se sei frustrato perchè questa lei non ti calcola, NON TI SFOGARE SU DI ME!'' dissi arrabbiata.

''Oh...come sei permalosa! E' solo un pò d'acqua!'

''Un pò d'acqua? E' novembre...e SIAMO A LONDRA!'' urlai.

''Ahahahah...ok, scusa'' disse mettendosi una mano sul petto ''mi perdoni se ti offro qualcosa di caldo da bere?''

Ma cosa gli stava succedendo? Era passato da 'bad boy', misterioso, e anche un pò sexy a ragazzo tenero, socievole, ma sempre un pò maledettamente sexy! Anche a me stava succedendo qualcosa...ero quasi attratta da lui...o forse lo ero veramente? Bah...

''Ok....cosi mi parli della ragazza che non ti vuole' dissi ironicamente

''Con molto piacere'' così dicendo, si avvicinò a me e mi mise la mano dietro la schiena per condurmi all'uscita..il suo tocco provocò in me un brivido...ma che mi stava prendendo?

Ci stavamo dirigendo all'entrata principale, ma io non sapevo come si uscisse di là.

''Hey ma come facciamo ad uscire di qui? Io conosco un altro modo per uscire'' dissi indicando il mio caro cancelletto.

Non mi rispose, frugò nelle tasche dei jeans, ne tirò fuori un mazzo di chiavi e me lo mostrò facendole tentennare,

''Con queste''
disse, poi prese una chiave particolarmente piccola e la infilò nella serratura del piccolo cancello posto al lato di quello più grande.

''Come fai ad avere le chiavi?'' chiedi incuriosita, ma mi pentii subito di aver fatto quella domanda ricordandomi come aveva risposto prima, fortunatamente adesso era più calmo

''Le conoscenze hanno a volte i loro vantaggi'' rispose un pò restando sul vago.

Ci incamminammo verso una meta a me sconosciuta
                          ***
''Allora...cosa mi dici di te?''ormai eravamo seduti in un bar non molto lontano da Picadilly Circus.

''Come si dice...prima le donne...''e con questaa risposta capii che dovevo cominicare io la conversazione.

''Beh...ho 19 anni, studio fotografia e vivo con le mie due migliori amiche...Ecco! Adesso tocca a te!'' dissi, impaziente di sentire la sua storia.

''Ah...mi hai fregato, allora...io ho 20 anni, non vado più a scuola da quando ne avevo 16, vivo in un appartamento con altri 4 ragazzi e per vivere disegno tatuaggi'' disse un pò infastidito

''Wow tatuaggi! Io li adoro, ne ho due molto grandi, uno che prende tutta la schiena e l'altro che prende tutto il fianco destro...vabbè, tu per vivere disegni tatuaggi, io invece lavoro in ospedale con i bambini'' dissi cercando di capire a cosa stava pensando Zayn.

''Ah...interessante'' disse con aria strafottente.

''Già...beh, mi avevi detto che mi avresti parlato della ragazza di cui sei innamorato'' esclamai sorridendo

''Emh...non..'' non concluse la frase

''Eh..?'' chiesi io avvicinanadomi per sentire meglio

''Niente! Preferisco parlare d'altro'' disse molto irritato

''Emh...ok, parlami del disegno che stavi facendo prima'' dissi ripensando a quel disegno che mi aveva da subito attirata

''Ecco...emh...è mia, anzi, era mia sorella'' esclamò con un filo di voce

''Guarda che se non vuoi non ne parliamo, non importa'' dissi preoccupata vedendo Zayn intristirsi.

''Nono...devo farmi forza e parlarne...allora era mia sorella, è morta un anno fa in seguito ad un incidente in moto dove le gambe le sono rimaste paralizzate, subito dopo l'accaduto sembrava andare bene, ma un anno fa, una notte...è morta così! Solo dopo che è morta abbiamo scoperto che aveva un polmone malato, era una giocatrice di pallavolo e piangeva sempre perchè non poteva giocare, le volevo un mondo di bene'' una lacrime scese dal viso di Zayn!

 Ero rimasta parallizzata dalla storia e da come Zayn si fosse aperto a me...non sapevo cosa dire, ma dovevo dire qualcosa,

''Scusa Zayn..n-non volevo riportarti alla memoria questa parte di te, scusami ancora'' dissi prendendo la sua mano che era appoggiata sul tavolino del bar,

''No...hai fatto bene a chiedermelo, era da tanto che volevo parlarne con qualcuno...adesso però preferiso cambiare argomento''
Ah...sapevo benissimo cosa dire

''Certo! Ti racconto un pò delle mie sventure! Allora...il mio problema più grande, se così si può chiamare, sono i miei genitori! Mi hanno sempre ostacolata nella vita, non hanno mai creduto in me, e così tre anni fa sono scappata di casa'' dissi cercando di ironizzare la cosa,

''Ah...prima mi hai detto che hai due tatuaggi! Mi piacerebbe vederli...sai...li disegno, diciamo che un minimo me ne intendo'' disse con una voce estremamente seria mostrandomi le sue braccia abbastanza piene di tatuaggi. A quell'affermazione mi irrigidii...lo conoscevo da neanche due ore e già mi chiedeva, indirettamente, di spogliarmi.

''Emh...sai com'è...ti conosco da poco...'' dissi timidamente, lui capì e si mise a ridere,

''Ahahahah ma dai...ti ho chiesto di farmi vedere i tatuaggi, non ti voglio mica scopare, non ti preoccupare, non sei il mio genere!" disse provacandomi

''Ahahah...oh, vacci piano'' gli dicci tirandogli una 'botta' sul petto ''comunque va bene...dove?'' dissi ritornando seria.
Rimase evidentemente sbalordito dal mio 'si' ''emh...ok, a casa mia, poi ti riporto io a casa?''

''Oh...ok, andiamo'' dissi alzandomi.

Uscimmoe ci dirigemmo verso la sua macchina, salimmo e per tutto il viaggio parlammo del più e del meno. Notai che si stava avvicinando nella zona in cui io mi dirigo tutte le mattine per studiare, la mia università!
Fermò la macchina e scese

''Abiti veramente qui?'' dissi scendendo dalla macchina

''Si..perchè?''

''Perchè io vengo qui tutte le mattine, proprio lì'' dissi indicanco l'imponente edificio bianco e blu che era prprio dall'altra parte della strada.

''Ah...buono a sapersi, così se dopo questa notte sparisci so dove venirti a trovare'' disse minaccioso ma divertente allo stesso tempo

''Oooops...dovevo stare zitta'' dissi ironicamente mettendomi una mano sulla bocca,

''Ahahah...dai che scherzo, vieni, è questo'' disse indicando un portone rosso e aprendolo.
Salimmo le scale, l'edificio era moderno, arrivammo al suo appartamento al secondo piano''

"Eccoci, entra...quei quattro non ci sono stasera!" disse riferendosi ai suoi coinquilini, lui mi seguì e chiuse a chiave la porta dietro di se.







Eccomi!!! Scusate l'immenso ritardo, ma non riuscivo proprio a postarlo...beh adesso eccomi qui xD ho visto dalle poche recensioni che vi e' piaciuta...spero che vada sempre così! Beh...se volete contattarmi su Twitter io sono @mlmlml69 potrete farmi tutte le domande che volete! Recensite e...alla prossima xx :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


''Fai come se fossi a casa tua''

esclamò Zayn togliendosi la giacca nera di pelle e buttandola sul divano.

''Dove la metto la giacca?'' chiesi togliendola

''Buttala pure sul divano'' rispose sorridendo, oddio il suo sorriso...


Posata la giacca, calò il silenzio. Siccome ero un pò timida non sapevo che dire o fare. Credo che Zayn si accorse del mio imbarazzo, infatti mi propose di fare un 'tour' della casa, che accettai volentieri, ero curiosa di sapere com'era.


Era moderna, non molto grande: 2 camere, un salotto una cucina e un bagno, non so come facessero con un solo bagno, bah...
I mobili erano molto semplici e le pareti ricche di quadri. Non era molto colorata, i colori principali erano il bianco e il giallo.
Tramite il salotto si poteva arrivare a una terrazza: la visita era mozzafiato. Senza pensarci due volte presi la mia macchina fotografica e scattai alcune foto.

Restanno ad ammirare Londra per qualche minuto, ma dovettimo rientrare per causa del freddo.

''Beh...mi fai vedere i tatuaggi?'' chiese Zayn quasi con tono di comando

''Si!'' risposi togliendomi il maglione

Tolto l'indumento e rimasi con una maglia a collo alto molto attillata. Zayn si stupì a quella vista e bofonchiò qualcosa in senso di approvazione, era davanti a me seduto sul divano con le braccia incorciate!

''Che c'è?'' chiesi riferendomi al verso da cavernicolo

''Nono, niente, vai avanti'' disse cercando di tranquillizarmi.

Continuai il mio 'spogliarello', ma fortunata come sono io rimasi la mia testa rimase inzastrata nella maglia che era troppo stretta.

Zayn cominciò a ridere mentre io mi dimenavo.

''La pianti di ridere e vieni ad aiutarmi? Grazie!'' dissi molto irritata

Dallo strato sottile  della maglia lo vidi alzarsi dal divano e camminare fino a me, mi prese le spalle e mi fece girare, così adesso lui era dietro di me. Mise le mani sui mieie fianchi e cominciò a risalire il mio busto.

''Hey ma che fai?'' dissi irritata

''Stai ferma, non sei il mio tipo te l'ho già detto e poi se non la pianti ti lascio qui nella maglia!" esclamò con tono ironico.

Stetti in silenzio e lui continuò a risalire i miei fianchi; dei brividi mi pervasero il corpo, conoscevo quel ragazzo da poche ore, ma mi faceva uno stranissimo effetto, magari era solo attrazione fisica, bah...le sue mani intanto arrivarono sino alle mie braccia alzate e mi sfilò finalmente quella maglia che si era trasformata in una camicia di forza.

''Cazzo...'' la finezza di questo ragazzo era sublime

''Che c'è? Non ti piaciono?'' chiesi riferendomi ai tatuaggi

''Non mi piaciono? Sono bellissimi! Le ali sono le mie preferite!'' e così dicendo cominciò a contornare il mio tatuaggio.

Io avevo molti tatuaggi per la mia età, ma i più grandi e i miei preferiti erano le ali e il salice piangente.

Le ali le avevo fatte il giorno del mio diciottesimo compleanno, occupavano tutta la schiena, partivano da sotto il collo e finivano poco prima del sedere, non erano colorate, ma alle punte erano sfumate con dell'azzurro.

Il salice rappresentava l'albero dove avevo incontrato Zayn, mi prendeva anche quello tutto il fianco destro, da sotto l'ascella fino alla fine del bacino, la chioma cadente era di un verde fiabesco che lo faceva sembrare preso da un cartone animato.

Zayn adesso era passato al tatuaggio sul fianco, lo guardava stupito, credevo che gli piacesse.

''Beh...com'è?'' dissi riferendomi all'albero

''Bellissimo, riconosco la mano di chi te lo ha fatto...Dave vero?''

''Si, lui! Come hai fatto a riconoscerlo?''

''Vedi...'' disse, mi prese la mano e mi portò davanti ad uno specchio grande e si abbassò all'altezza del tatuaggio ''le foglie sono stilizzate, solo lui in tutta Londra disegna foglie e fiori così'' disse continuando a toccarmi il fianco.

Mi sentivo terribilmente in imbarazzo, ero in reggiseno davanti ad uno specchio in compagnia di un ragazzo mooolto sexy, adesso che lo guardavo bene, che mi toccava!

Si rialzò in piedi e si tolse la maglietta...WOW!
Non era uno di quei ragazzi super-palestrati con gli addominali che gli potevi contare i quadratini o cose varie...no! Aveva un fisico normale, era magro e quei tatuaggi lo rendevano sex...ok, basta!
Aveva alcuni tatuaggi sul petto ma non eccessivamente grandi.

''C-che fai?'' chiesi imbarazzata e spaventata allo stesso tempo.

''Niente, ricambio il favore!''

''Quale favore?''

''Beh...mi hai mostrato i tuoi tatuaggi e il tuo bellissimo fisico'' l'ultima parte la bofonchiò ma a suo mal grado io capì lo stesso ''adesso tocca a me''

''Oh..ok e grazie per il complimento'' dissi diventando rossa ''dai...fammi vedere'' dissi prendendo il suo braccio e osservandolo con cura.

Tutto l'avambraccio sinistro era pieno di tatuaggi, prevalentemente teschi.

''Li hai disegnati tu?'' chiesi toccandogli i tatuaggi

''Non tutti, solo questo'' disse indicando una scritta stile fumetto: 'Zap'..se non sbaglio era un gioco, ma non volli indagare...io intanto ero ancora semi-nuda e volevo rivestirmi.

''Posso rivestirmi'' chiesi timida

Non rispose e si avvivino pericolosamente a me, io cominciai ad irrigidirmi, mi cinse i fianchi da dietro e mi baciò il collo.

Ero totalemente paralizzata, il mio cervello mandava impulsi al mio corpo dicendo di muoversi, ma ques'ultimo non rispondeva!

Dovevo andarmene! Non potevo fare sesso con lui...o almeno non ancora!
'Perchè stavo pensando quelle cose? ISABEL, RIPRENDITI!'
Lui intanto continuò la mia esplorazione del mio collo, ma finalmente il mio corpo rispose: lo spinsi indietro, presi le mie cose sul divano e senza dire una parola corsi fuori e mi fiondai nell'scensore dove mi rivestì.

Ero furiosa; sia per quello che aveva tentato di fare Zayn e sia perchè non era venuto a chiedere scusa!

Chiusi il portone alle mie spalle e mi incamminai per le vie di Londra, faceva freddo e il vento raffreddava le mie guancie rosse e accaldate per la corsa di prima.
Dopo mezz'ora arrivai a casa mia, era l'una di notte e le altre due non erano ancora tornate, e forse non lo avrebbero fatto.

Mi buttai a capo fitto sul divano e cominciai a cercare la mia macchina fotografica...NON C'ERA! Continuai a crecare come una pazza disperata, non potevo credere di averla dimenticata a casa di Zayn; ripercorsi tutta la serata e mi ricordavo perfettamente di averla usata a casa sua sulla terrazza quindi era per forza a casa sua. Non avevo le forze per tornare a casa sua...sapevo dove abitava, ci sarei tornata la mattina seguente!

Mi infilai nella doccia e dopo una decina di minuti sentii la porta aprirsi, erano tornate.

''Ciao Anne, ciao Mary, adesso arrivo'' urlai dalla doccia.

''Ciao Isabel, Anne non c'è, è andata con un ragazzo!''

'Come al solito' pensai...diciamo che Anne non era il tipo che cercava una relazione seria, ma solo sesso. Era una bella ragazza, capelli rosso fuoco, occhi verdi, magra, labbra carnose e fisico perfetto; diciamo che per lei era facile trovare avventure notturne! A volte aveva coinvolto anche me e Mary, ma io non ero il tipo e Mary era fidazata, ma adesso è single e si lascia andare un pò di più.

Amavo quelle due ragazza, erano delle sorelle per me, facevamo tutto insieme, eravamo pazze e inseparabili.

Finita la doccia mi misi il mio pigiamone da nonnetta mi asciugai i capelli e scesi da Mary.

''Hola'' dissi scendendo l'ultimo gradino delle scale.

''Ciao tesoro, come va?'' rispose buttandosi sul divano.

''Tutto ok, tu?''

''Si...bene, mi fanno male i piedi, che hai fatto stasera'' disse togliendosi le scarpe.

'Sono uscita, sono andata al mio posto e ho incontrato un ragazzo'' diddi un pò in imbarazzo.

Appena sentì la parola ragazzo si sedette, spalancò gli occhi ed esclamo ''Cosa? Dimmi T.U.T.T.O.! Adesso''

Gli raccontai tutto e lei ascoltò con interesse, ma poi rovinò tutto con la frase:

''Te lo saresti dovuto scopare''

''MARY!!!!'' la richiamai

''Ok, scusa scusa, ma tanto domani mattina vai da lui per riprenderti la macchina fotografica, no?''

Io mi limitai ad annuire interessata a cosa avrebbe detto dopo, ma avevo già intuito...

''Beh, datti da fare! Domani sarà pieno di forze per...'' non la feci finire

''Per fare NIENTE Mary...niente! puntualizzai.

"Uff...cavolo Isabel, hai 19 anni, non 50'' disse salendo le scale ''io vado a farmi la doccia e poi vado a letto...notte, ti voglio bene!''

''Notte, te ne voglio anche io'' la salutai e andai a letto.


*SPAZIO AUTRICE*

Ok...*si nasconde* ci ho messo troppo per questo capitolo, scusate, ma la scuola mi sta uccidendo! Scusatemi tanto. Non so quando aggiornerò il prossimo!

P.S. devo dare i crediti ad una mia amica che ha scritto la descrizione della casa: 
beatrice_stich

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Erano le 10.30 ed io ero sotto casa di Zayn da un’ora che continuavo a suonare il campanello sperando che qualcuno mi rispondesse, Mary, che mi aveva accompagnata se n’era andata da un bel pezzo.
Stavo per perdere le speranze quando dal balcone uscì a torso nudo un ragazzo dai capelli biondi.
 
‘’La vuoi piantare di suonare quel campanello? Se non risponde c’è un motivo, no? Mi disse un po’ infastidito.
 
‘Ma che maleducato! Ok, Isabel, calmati sennò la tua macchina fotografica non la vedi più!’
 
“Oh, scusa, e solo che cerco Zayn, c’è?”  rispondo cercando di non rispondergli male.
 
“S..emh no!”
 
“Digli di uscire subito e ridarmi la MIA macchina fotografica”
 
“Ci provo” detto questo rientrò in casa.
 
Dopo dieci minuti vedo Zayn sul balcone appoggiato con la spalla alla porta, molto probabilmente in pigiama, con la mia macchina fotografica che faceva ondeggiare dalla corda che metto al collo.
 
“Cercavi per caso questa?” chiese soddisfatto.
 
“Dammela!”
 
“Vieni a prenderla”
 
“Apri”
 
“Ma anche no”rientrò in casa e mi lasciò lì come una cretina.
 
‘Ma che stronzo’
 

Non sapevo cosa e come fare, ma per fortuna dopo poco il portone si aprì e uscì un ragazzo molto gentile.
 
“Deve entrare?” mi chiese tenendomi aperta la porta.
 
“Si! Grazie Mille!” dissi catapultandomi sulle scale.
 
Arrivata sul pianerottolo di Zayn suonai alla porta, aspettai due minuti e un ragazzo assonnato, che non era lo stesso biondino di prima, venne ad aprirmi.
 
“Salve, cerco Zayn, e lo so che è in casa!”
 
“Emh…si, entra” disse stropicciandosi gli occhi.
 
Entrai e trovai Zayn seduto sul divano che guardava le mie foto; mi avvicinai a lui e cercai di prendere l’oggetto dalle sue mani.
 
“Ehi, ciao, ma lo sai che sei proprio brava?” disse stringendo la macchina fotografica e spostando le mani in modo che io non potessi prenderla.
 
“Ciao, si, grazie, adesso dammela!” gli ordinai tenendo la mano tesa aspettando l’oggetto di mi proprietà!
 
Mi prese la mano e mi tirò con forza in modo da farmi sedere sul divano.
 
“Baciami” mi sussurrò nell’orecchio.
 
“Eh…NO” urlai
 
“Eh…allora la macchina è mia!”
 
“Zayn, mi serve per la scuola!”
 
“Non me ne frega, o mi baci o niente”
 
Mi spinse con forza e mi fece distendere sul divano, mi teneva i polsi bloccati sopra la testa, lui era disteso su di me e si avvicinava pericolosamente!
Io ero immobile, incapace di muovermi, non sapevo cosa fare, lui era sempre più vicino a me e io avevo solo una scelta…baciarlo!
 
Aspettai che fece tutto lui…
 
(Finalmente) le nostre labbra si unirono in un bacio a stampo, Zayn prese confidenza e approfondì il bacio chiedendo accesso con la lingua ma non glielo permisi. Miliardi di brividi mi pervasero, ero ancora paralizzato, lui mi accarezzò con il pollice la guancia destra tutta arrossata per via dell’imbarazzo. Dopo un periodo interminabile si staccò da me e la connessione tra noi finì. Eravamo faccia a faccia, cavolo i suoi occhi…non avevo notato che erano così profondi e ipnotizzanti.
 
Tornai in me e mi resi conto di quello che stava succedendo! Riuscii a muovermi, lo spinsi via da me e mi alzai, ma non riuscii ad andare via perché mi afferrò dalla cintura…mi girai e lo fulminai con gli occhi.
 
“Senti, mi hai baciata, adesso dammi la macchina fotograf...”
 
“Voglio il tuo numero di telefono!” disse tirandomi a lui, io caddi e mi ritrovai seduta sulle sue gambe facci a faccia, di nuovo.
 
“No! Scordatelo, ho già fatto abbastanza!”
 
“Vabbè…per oggi ti lascio andare” disse ironico
 
‘’Hey Zayn…un’altra delle tue vittime?” un ragazzo dai capelli ricci e pieno di tatuaggi entrò in salotto.
 
‘’Ma sta zitto Harry! Tu pensa ai tuoi di guai!” disse Zayn tirandogli un cuscino.
 
Approfittai di quello scambio di parole per alzarmi di colpo, afferrare la macchina fotografica e correre via! Mentre ‘correvo’ in direzione della porta sentii qualcuno urlare:
 
“Piacere, sono Niall’’
 
Mi girai e vidi il ragazzo biondino di prima che non era stato molto cordiale.
 
“Piacere, Isabel” dissi chiudendo la porta alle mie spalle e correndo giù dalle scale.
 
Mi sedetti sull’ultimo gradino a pensare a quel bacio…non so cosa mi era preso, ma lo avevo fatto! Di solito ho sempre scacciato i ragazzi! Da quando mi è successa quella cosa non avevo molta confidenza ai ragazzi.
 
Fui interrotta da un messaggio di Anne
 
‘Dove cavolo sei? Muoviti, siamo tutte a casa!
Anne xx.’
 
Sempre molto dolce, ma in fondo non è mai stata sdolcinata, io le voglio bene così com’è!
 
Uscii dal palazzo, presi la linea blu della metro e tornai a casa.
 
Era domenica quindi né io né le ragazze dovevamo andare a scuola.
 
Adesso eravamo tutt’e tre sul divano.
 
“Beh, hai concluso con quel ragazzo?” esordì Mary.
 
Anne non mi diede neanche il tempo di rispondere
 
“Che ragazzo?”
 
“Non lo sai?” chiese stupida Mary
 
“Come faccio a saperlo genio se sono tornata stamattina?”
 
“Giusta osservazione, beh…ti racconto tutto io!”
 
Mary spiegò tutto ad Anne, esagerando come al solito, e sicuramente Anne avrebbe risposto come lo aveva fatto Mary la sera prima, e fu così.
 
“Ma sei scema? Saresti dovuta saltargli addosso”
 
“Lo sapevo, lo sapevo che avresti risposto così!” dissi alzandomi per andare in cucina per farmi un tè.
 
“Beh…lo sai come siamo fatte, era un’opportunità, avresti dovuto prenderlo al volo!”
 
“Si certo…lo sapete cosa mi è successo e dopo quello non sono più la tipa da ‘una botta e via’
“Si, scusa, lo sappiamo…ah Isa, hai fatto altre foto per il concorso?” mi chiese Mary prendendo la mia macchina fotografica per controllare.
 
“Emh…ho fatto delle foto, ma non per il concorso, so già quale presentare.
 
Come ogni anno, la mia università organizza un concorso per ogni corso, fotografia, disegno, designer ecc. aperti a tutti gli studenti. E’ la prima volta che partecipo e voglio vincere! Sono 5 mesi che lavoro sulla foto da presentare.
 
Ne ho scelta una che ho fatto all’entrata di una casa abbandonata, raffigurante un cancello aperto, non ha un soggetto particolarmente bello, ma il colore e l’insieme a me piacciono.
 

“Hey ragazze, andiamo in palestra?” esordì Anne.
 
“Io ci sto”
 
“Ragazze, non per essere una rompi palle, ma vi ricordo che è domenica!”
 
“Si, ma primo, siamo a Londra, secondo è la terza domenica del mese e la palestra è aperta” disse Anne entrando in cucina.
 
“Ah giusto…beh, allora andiamo, vado a prendere la roba!”
 
Salii, presi l’occorrente, mi legai i capelli e uscimmo.
 
Io volevo andare in macchina, ma le altre due in metro…per una volta vinsi io e andammo in macchina
 
                       
 
                          ***
Trovare parcheggio a Londra è come cercare di far mettere le ballerine ad Anne il sabato sera per andare in discoteca…IMPOSSIBILE!
Dopo otto giri del quartiere il mio cervellino si ricordò che la palestra aveva un parcheggio privato.
Finalmente trovammo posteggio e arrivammo in palestra.
 
“Ciao Paul” io e le ragazze in coro salutammo Paul, il proprietario, nonché personal trainer ed ex guardia del corpo.
 
“Ciao ragazze! Oggi allenamento o attrezzi?”
 
“Mh…io allenamento, voi ragazze?”
 
“Anche io”
 
“Mh no! Io attrezzi!” Eccola Anne, deve sempre fare la trasgry.
 
“Ok ragazze, vado a preparare le cose” disse avviandosi nella sala principale.
 
Noi tre andammo negli spogliatoi, ci cambiammo e poi incominciammo il nostro allenamento.
 
 
               ***
 
Ero sul tapirulan da mezz’ora, con le mie cuffie quando vedo entrare un ragazzo dall’aria familiare, cerco di capire chi fosse ma…ah si! Era il ragazzo che ho visto a casa di Zayn, credo che si chiami Harry…
Non è solo, dietro di lui ci sono anche tutti gli altri e per ultimo entra Zayn e rimango imbambolata mentre parla con Paul, alla sua vista smetto di correre e come una cretina,  sbatto il mento contro lo schermo che indica la velocità e rotolo fino al pavimento.
 
‘Perfetto, se prima non volevo farmi notare adesso sono sicura che mi stanno guardando tutti, cavolo Isa!!’
 

Rimasi per terra toccandomi la caviglia sinistra dove mi ero fatta male.
 
“La mia bellezza ti fa questo effetto?”
 
 
 
 
 
*SPAZIO AUTRICE*
 
Si, lo so lo so, faccio schifo. Non so da quanto non aggiorno e poi vi presento questo capitolo che è orribile,è scialbo boh…non mi piace!
Passiamo al capitolo, Zayn ce l’ha fatta, l’ha baciata e Isa non ha resistito! Poi…Isa dice che dopo un accaduto non da più molta confidenza…cosa sarà? Boh…ok, vi lascio, alla prossima,scusate c:

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