Classica
giornata
della stagione del raccolto: il sole splende, il caldo è
asfissiante e anche
solo guardare quei poveretti raccogliere il grano ti rende il collo
appiccicoso, ma sua Maestà ha bisogno di parlarmi, e non
sono nemmeno riuscito
a pranzare, per la gioia della mia cuoca, peggio della nonna di una
persona
anoressica.
Così
mi
reco a palazzo, se non mi hanno bruciato la pelle tutti gli ornamenti
che
indosso oggi… magari mi sto tramutando in un
rettile… no, non vorrei mai
somigliare a Paranefer, brr!
Fortunatamente
le mie amatissime guardie del corpo non sono di molte parole, dover
mangiare la
sabbia è già abbastanza fastidioso, doverci
articolare un discorso intorno
sarebbe una tortura ben peggiore delle urla di Beltis, dopo una notte
passata a
bere.
Incontro il
Faraone nella sala dei ricevimenti, solo io e lui, se non mi ricordasse
un
gattino… a volte credo lo faccia apposta, come quando
sguscia in camera mia in
piena notte, mah.
Vi prego,
ditemi che sta scherzando, vuole ancora andare in guerra? Chi mi ha
scritto
“balia” addosso? Sarà anche il Faraone,
ma resta pur sempre un ragazzino, che
non si è mai nemmeno allenato con i videogame, al contrario
di voi altri!
Chissà
se
con una spiga di grano riesco a distrar… uh, che ha detto?
Ah, ok, si sta
lamentando di *Ankhsonastronza*…poverino, dovrebbe iniziare
a lavorare al suo
harem, più che alle battaglie.
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