L'Amore Conta

di Mia_hp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prima Lezione ***
Capitolo 3: *** Vedere l'alba ***
Capitolo 4: *** Appuntamento ***
Capitolo 5: *** In trappola! ***
Capitolo 6: *** Buongiorno! ***
Capitolo 7: *** Chase e la verità ***
Capitolo 8: *** Diamoci una possibilità ***
Capitolo 9: *** L'ora della verità ***
Capitolo 10: *** Amici come prima ***
Capitolo 11: *** Insieme Finire ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


L’amore Conta

-Sei il solito deficiente, Chase!- esclamò Michael, buttandosi a peso morto sul suo letto.

Chase sbuffò rumorosamente, passandosi una mano nei capelli ricci –Lo so! Eravamo lì, da soli! E, ancora una volta, non ho avuto il coraggio di rivelarle i miei sentimenti!-

-Come sempre- aggiunse Logan sarcastico, mentre lanciava una rapida occhiata dalla finestra –E da due anni che va avanti questa storia. Ti piace dal primo giorno che l’hai vista!-

-Non so come fare- si lagnò Chase, scartando una merendina al cioccolato. Era come le ragazze: affogava le sue pene d’amore con il cibo.

-Le scelte che hai sono due: o le riveli i tuoi sentimenti o ci provo io con lei- buttò lì Logan come niente fosse.

Chase rimase a bocca aperta, non riuscendo a credere alle proprie orecchie; mentre Michael lo fissò stupito –Ti odia, non riusciresti a conquistarla!- esclamò sicuro.

-Odia? Esagerato!- Logan si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo- Io non ne sarei così sicuro…nessuno resiste al fascino di Logan Reese-

-Nessuno…tranne Zoey! E’ una guerra persa in partenza-

Lui scosse il capo, sicuro di sé come non mai.

-A parlare sono bravi tutti…perché non ci dimostri la tua abilità nella nobile arte della seduzione?-

Logan si avvicinò all’amico, sedendosi sul suo letto con un’espressione seria in viso –Vuoi che conquisti Zoey?- gli domandò.

Michael annuì, portandosi una mano sotto il mento, faceva sempre così quando elaborava un piano. E non sempre era una buona notizia.

-Scommettiamo…cinquanta dollari che farò innamorare di me la ragazza in…due settimane?- lo sfidò Logan.

-Due settimane? Troppo poche perfino per te! Io direi di giocarcene cento-

Chase scosse il capo incredulo. I suoi amici stavano scommettendo sulla sua migliore amica alias sua futura fidanzata? Cose da pazzi. Si schiaffeggiò il viso. –Ragazzi…forse non avete capito la gravità della cosa!-

I due lo ignorarono bellamente, continuando a parlottare fra di loro poi si strinsero la mano per suggellare quello strano patto.

-Michael!- sbottò Chase con una nota di disperazione nella voce –Ma che cavolo hai combinato?-

-No problem, amico. Zoey odia Logan! Non potrà mai innamorarsi di lui- lo tranquillizzò –E con i cento dollari che vincerò, offrirò una pizza a tutti!-

Non sapeva però quanto le sue parole fossero sbagliate. Non si deve mai giocare con l’amore…soprattutto se di mezzo c’è un’amicizia.

 

 

Ciao! Non so da dove è saltata fuori questa fiction, magari non la leggerà nessuno, in quel caso provvederò a cancellarla…da pochi giorni sono iniziate le repliche di questo telefilm che personalmente adoro e mi è venuta quest’idea. Come avrete capito è una Logan/Zoey, amo troppo questa coppia!

Beh…se c’è qualcuno in questa sezione datemi un segno di vita è lasciatemi una recensione xD

Greta

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Capitolo 2
*** Prima Lezione ***


LAmore Conta

Quella notte Chase non era riuscito a chiudere occhio: l’immagine di Zoey e Logan stretti l’uno all’altro come due ventose e le bocche unite in un bacio mozzafiato e tutto lingua continuava a fare capolino nella sua testa appena chiudeva gli occhi.

Se avesse soffocato Logan con un cuscino durante il sonno, non avrebbe risolto gran parte dei suoi problemi? Certo, avrebbe terminato la sua adolescenza in un riformatorio per giovani criminale ma almeno Logan avrebbe tenuto lontano le sue manacce da Zoey.

La sua amica stava per essere usata per una stupida scommessa.

Sapeva di non aver nessun possibilità con lei, era soltanto il suo migliore amico, e perché mai rovinare una bella amicizia come la loro? Non ne vedeva il motivo…forse perché non c’era.

Michael, quel deficiente, era sicuro di vincere. Lui gli aveva consigliato di farsi vedere da uno psicanalista, ma da uno bravo! Magari Queen poteva studiare la sua scatola cranica per verificare quante cadute dal seggiolone da piccolo aveva subito.

Logan era bello, popolare, ricco…tutto quello che una ragazza vuole, certo Zoey non era come tutto le altre, era inimitabilmente unica, ma se il suo amico avesse deciso di sfruttare tutte le carte a sua disposizione anche lei, sfortunatamente, sarebbe caduta ai suoi piedi come un frutto troppo maturo casca da un albero.

Magari, non doveva pensare così in negativo. Perché fasciarsi la testa se non era ancora rotta?.

La campanella che annunciava la fine delle lezioni suonò facendolo sobbalzare leggermente sulla sedia, guardò la professoressa assegnare i compiti da fare per la prossima volta e svogliatamente gli annotò sull’angolo del quaderno affianco a una miriade di cuoricini accompagnati da una Z. Era stato davvero lui a disegnarli? Non se n’era neanche accorto.

Vide Zoey alzarsi dal suo banco in prima fila per raggiungerlo, frettolosamente buttò nello zaino i libri e aprendosi in un sorriso spontaneo la salutò.

- Chase! Ti ho visto parecchio distratto durante la lezione, qualcosa non va?- domandò Zoey mentre uscivano fuori dall’aula dirigendosi verso il cortile per pranzare.

Si, fra poco verrai usata da un idiota per i suoi scopi personali per poi essere gettata via come un fazzoletto di carta.

-Io?- chiese stupidamente

-Certo…e chi sennò?-

Il ragazzo alzò le spalle –No, tutto ok. Sono soltanto preoccupato per la relazione di Storia-

-Io l’ho finita proprio ieri pomeriggio, se vuoi puoi dare un’occhiata alla mia- gli disse gentile –Vieni, raggiungiamo Nicole e Michael a quel tavolo laggiù-, lo prese per una mano trascinandolo e coinvolgendolo con la sua allegria.

Zoey si sedette affianco alla sua coinquilina tirando fuori dalla borsa un panino e la bottiglietta d’acqua.

Cominciarono a chiacchierare, quando una mano si posò sulla spalla della ragazza, lasciata nuda dal top.

Era Logan.

- Posso parlarti in privato, per favore?-

Chase per poco non si affogò con la patatina che poco prima aveva rubato dal piatto di Michael, strabuzzò gli occhi preparandosi al peggio.

Zoey alzò le spalle, sorpresa da quella richiesta –Se proprio devi-, tirò indietro la sedia per poi alzarsi e seguire il ragazzo che senza essere notato scambiò un’occhiata complice con i suoi compagni di stanza.

Si allontanarono qualche metro, fermandosi vicino il bar del cortile.

-Mi serve il tuo aiuto-

-Il mio aiuto?– ripeté -E per cosa?-

-Devo recuperare la C che ho preso nell’ultimo compito di Letteratura, e ho pensato subito te. Sei una delle prime del corso-

La ragazza lo fissò, per nulla convinta di quel motivo. Conosceva bene Logan e studiare non era uno dei suoi maggiori interessi.

Inarcò un sopracciglio scettica –Sicuro?-

Lui sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, mettendo in mostra dei denti bianchi e regolari –Certo, se questa non fosse stata la verità, credi che passerei i miei pomeriggi con te?- le domandò retorico.

Zoey sbuffò. Logan non era certo Mister Simpatia ma non riusciva a dire di no e non aiutarlo.

-D’accordo. Dove ci vediamo?-

-Nella mia stanza ci saranno Chase e Michael a rompere. Che ne pensi se facciamo nella tua?-

Lei sembrò pensarci su prima di rispondere –Va bene. Nicole e Lola non ci saranno, sono impegnate in un progetto di Biologia. Facciamo alle 16.00?-

-Si. A questo pomeriggio- disse salutandola.

Si appoggiò contro il muretto del bar mentre osservava Zoey andare via. Aveva tutto sotto controllo. I giochi potevano aver inizio.

 

-Cosa volevo Logan, Zoey?- domandò Chase curioso.

Era meglio conoscere fino in fono il piano del nemico-amico

-Aiuto nello studio. Deve recuperare una C in Letteratura- rispose addentando un pezzo di panino

Nicole la guardò meravigliata –Logan ha chiesto aiuto? Conoscendolo gli sarà costato davvero molto-

-Un duro colpo per il suo orgoglio- aggiunse Lola

Zoey alzò le spalle –Insomma, sembrava abbastanza compiaciuto…spero che sotto non ci sia qualcos’altro-

Lola si voltò verso Michael e Chase –Voi ne sapete qualcosa?- domandò con aria leggermente minacciosa

Il primo alzò le mani in segno di difesa –Niente di niente, vero Chase?-

Lui abbassò lo sguardo sulle sue mani, colpevole –Ovviamente- riuscì a mormorare con molta fatica

-Beh, in un modo o nell’altro lo scoprirò questo pomeriggio-

-Fossi stata al posto tuo io non avrei mai accettato- affermò Nicole

-Perché mai?- domandò la biondina

-Per due motivi: Principalmente sarei distratta dalla sua bellezza, pensi davvero che guarderei i libri con lui davanti? Secondo, lo trovo sospetto-

Zoey alzò gli occhi al cielo –Nicole, è solo Logan cosa pensi possa combinare. Mica mi salterà addosso per baciarmi!- esclamò ridendo.

Non sapeva però che la sua battuta si sarebbe avverata.

 

 

Un altro minuto, soltanto uno, e non l’avrebbe fatto entrare in stanza.

Quell’imbecille credeva forse che lei avesse tutto il pomeriggio da perdere dietro a lui? Beh, se lo pensava si sbagliava totalmente.

Secondo il suo puntualissimo orologio Logan era in ritardo di ben mezzora, questo voleva dire che le 16.00 erano passate da ben trenta minuti.

Si avvicinò alla finestra per alzare la tapparella, fuori c’era un bel sole e voleva goderselo appieno, ma con un rumore secco questa scese giù lasciando la stanza completamente al buio. Benissimo, si era rotta.

Forse, qualcuno lassù ce l’aveva con lei.

Cercò a tentoni l’interruttore della luce, inciampando in un paio di scarpe di Lola, accese la luce ma con uno strano borbottio si spense subito dopo. Ritrovandosi cieca per la seconda volta  in meno di tre minuti prese dal comodino di Nicole la sua lampada tonda a buchi colorati.

Proprio mentre stava per mandare il ragazzo e la Letteratura a quel paese decidendo di vedere un DVD qualcuno bussò alla porta.

Si avvicinò scocciata alla porta e violentemente abbassò la maniglia –Alla buon’ora!- ringhiò.

Soltanto quel ragazzo riusciva a farla arrabbiare in quel modo quando non era neanche presente, figuriamoci ora.

Logan per nulla scosso da quel benvenuto entrò nella stanza –Cavolo Zoey, relax! Non sai che arrabbiarsi inutilmente provoca l’uscita delle rughe?-, si guardò intorno leggermente stranito –Studiamo al buio?- domandò

-No- rispose secca lei, andando verso la scrivania.

Accese la lampada, notando la luminosità che emetteva sobbalzò leggermente.

Soltanto la sua amica possedeva una lampada –se quella cosa poteva essere chiamata così-, la quale emanava luce di ogni colore impossibile e inimmaginabile che cambiava ogni istante. Ora capiva perché Nicole non la usava mai, sembrava di essere in discoteca. In quel momento il suo viso era colpito da una luce fucsia.

-Emm…- mormorò imbarazzata -Come preferisci metterti?-

-Io preferisco sotto- rispose Logan ghignando

Zoey lo fulminò con lo sguardo, alzando gli occhi al cielo –Gli hai portati almeno i libri?- domandò sedendosi su una delle sedie intorno al tavolo

Logan la imitò –Con un certa fatica, ma si. Romeo e Giulietta- disse, prendendo il libro dallo zaino.

-Bene, apri il libro al Primo Atto. Ricominceremo tutto da capo, così potrai capirne meglio il contenuto-

Il ragazzo annuì, avvicinandosi di più a lei. I loro gomiti si sfioravano ad ogni movimento-

-Sai che questa bellissima tragedia è composta da…-  ed è un momento, le morbide labbra di Logan soffocarono le parole di Zoey con un bacio. Le loro bocche si sfiorarono per qualche istante, poi la ragazza si allontanò da  lui alzandosi di scatto in piedi, quasi si fosse scottata da quel gesto così naturale.

Si portò più volte la mano sulla bocca come a pulirla per mandare via quel sapore da lei –Che ti è saltato in mente?- domandò acida

Lui alzò le spalle quasi a discolparsi –L’ho fatto sulla scia degli eventi-

-Quali eventi?-

- La stanza al buio, la finestra abbassata, le lucette, la battuta maliziosa…-

Zoey schioccò la lingua, quasi non credeva che nel mondo potesse esistere tanta idiozia concentrata in una sola persona.

 –Prima di tutto quella non era una battuta ma soltanto una domanda che tu hai mal interpretato, secondo, la sfiga ha deciso di abbattersi su di me oggi…la finestra si è rotta qualche minuto prima del tuo arrivo e la lampadina del lampadario si è fulminato. Soltanto una serie di sfortunati eventi!-

-Se hai ricevuto un bacio da me tanto sfortunata non sei-

La ragazza tornò a sedersi, spostando la sedia a distanza di sicurezza.

-Azzardati a rifarlo e nessun’altra ragazza potrà avere l’onore di baciarti- sbottò minacciandolo –Adesso stai attento alla lettura del testo se vuoi recuperare quella C-

-Stringiamo un patto…se così possiamo lo si può chiamare-

-Basta che dopo chiudi quella boccaccia-

-Io non ti bacerò più. Sulle labbra –precisò -Senza il tuo permesso. Lo farò soltanto se tu me lo chiederai espressamente-

-Beh, credo che dovrai aspettare eternamente allora- commentò sottolineando un’informazione sul libro, senza guardarlo in faccia.

-Solo il tempo ci darà una risposta. Anche se io non sono del tuo stesso parere-

Abbassò il capo sul libro, sorridendo sicuro.

 

 

 

Ciao! Il capitolo si è fatto un po’ aspettare, ma spero ne sia valsa la pena.

Un grazie speciale alle quattro persone che hanno recensito il primo capitolo:

Mymolly

Ele la mitica

Rein 94

_lOve_MeH

E le persone che l’hanno messa nei preferiti, seguiti o hanno soltanto letto.

Spero di farvi apprezzare questa coppia ^^

Beh, non mi resta che dire recensite xD e alla prossima!

Greta

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Capitolo 3
*** Vedere l'alba ***


L'Amore Conta

 

E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere

E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare

L. Ligabue, Il mio pensiero

 

-Ieri sera, sei uscita con Logan, vero?- buttò lì Chase facendo finta di niente ma guardando Zoey attentamente per notare ogni cambiamento del suo volto.

Erano seduti su uno dei tanti tavolini sparsi nel grande cortile dell’accademia per una delle loro solite chiacchierate pomeridiane.

Zoey si passò una mano tra i capelli scostandoli dal viso; preferiva non parlare di quella serata appena trascorsa che aveva lasciato in di lei una strana sensazione. Logan non le era mai piaciuto più di tanto, caratterialmente parlando, perchè fisicamente non aveva niente da ridire. L’adolescente riccioluto, magrolino e con le braccia secche era cresciuto e in meglio anche, lasciando il posto ad un bel ragazzo di diciassette anni dai capelli curati, alto e dal fisico asciutto con tutti i muscoli al posto giusto. Quante volte Stacey Dilson, sognante, lo aveva spiato durante gli allenamenti di basket in compagnia di qualche altra ragazzina del primo anno? Così tante che aveva anche perso il conto.         

Chase le sventolò la mano aperta vicino al viso – Zoey? Ci sei?-

Lei mosse il capo per tornare alla realtà, sembrava che qualcuno le avesse riempito la mente di scomodi pensieri e poi l’avesse scossa mettendo tutto a soqquadro.

-Si, scusa- rispose sorridendo cercando di recuperare

-L’appuntamento con Logan deve averti scossa parecchio- disse il ragazzo cercando di ricavare un minimo di informazione sul piano dell’amico –Non preoccuparti, è normale…sono gli effetti collaterali della sua presenza-

 Zoey rise leggermente –Non è stato poi così terribile-

-Ehm, sicura di stare bene, Zoey?-

-Si, perché?-

Un campanello d’allarme suonò nel cervello di Chase: Pericolo! Pericolo!, Decise di cambiare discorso, poteva sopportare soltanto un certo numero di fesserie e le parole di Zoey gli stavano quasi facendo superare il limite.

-Logan a parte, che cosa hai fatto ieri?-

 Zoey cominciò a parlare velocemente descrivendo per filo e per segno la sua giornata, mentre il cervello di Chase cercava un modo per baciarla, quello era il momento giusto se lo sentiva. Quella mattina di sfuggita aveva casualmente letto il suo oroscopo da una rivista femminile che qualche ragazza aveva lasciato su uno dei tavoli della mensa, per il suo segno –il leone- ci sarebbero stati importanti cambiamenti in amore; lui non credeva in queste sciocchezze ma se anche le stelle -casualmente-  erano d’accordo con lui perché non fidarsi e provare?

Muovendosi lentamente e con movimenti calcolati, spostò leggermente il viso avanti e senza far rumore avvicinò la sedia ancora di più al tavolo. Cautamente spostò di lato la borsa della ragazza sorridendo e cercando di sembrare il più normale possibile; Zoey gli pose una domanda che lui troppo impegnato nelle sue congetture non aveva ascoltato.

-Ehm, si...si- biascicò in difficoltà

Zoey lo fissò seria, alzando le spalle –Anche Lola mi ha detto la stessa cosa. Non so, ci penserò su-, poi tornò a parlare fermandosi ogni tanto per prendere fiato.

Il volto di Chase si avvicinò sempre di più a quello di Zoey, con una mano le scostò una ciocca bionda dal suo viso e con delicatezza gliela portò dietro l’orecchio per poi fissare il suo sguardo in quello della ragazza, in uno sguardo che doveva essere ammaliatore.

-Chase, per caso ti è entrato qualcosa in un occhio?- le domandò lei stupita

-No…-

Ora o mai più, si disse sporgendosi ancora di più sul tavolo.

-…Voglio vedere una cosa- disse, la voce più bassa del normale.

Le portò una mano sotto il mento, la distanza tra i loro visi cominciava ad annullarsi quando...

-Bel lucidalabbra, Zoey- disse, accasciandosi sulla sua sedia affranto.

Era un idiota! Ancora una volta non ce l’aveva fatta! E dire che gli mancava tanto così! Quel lucidalabbra lui voleva provarlo! Non avrebbe mai trovato il coraggio per baciarla, eppure era una delle cose che desiderava di più; anche se momentaneamente la sua massima aspirazione era quella di annegarsi nella piccola fontana dell’accademia.

Lei rimase per una attimo spiazzata –Cosa?-

Ti prego, non farmi ripetere la grandissima cazzata che ho detto appena due secondi fa.

-Niente, lascia perdere. Dicevamo?-

E vaffanculo anche agli astri.

 

 

-Cielo, Logan vuoi spegnere quella cavolo di luce? Sono le due!- esclamò furioso Michael rigirandosi nel letto, -Le due di notte- precisò –Perché non vai a dormire? Come tutte le persone normali?-

Logan sbuffò –Perché sto uscendo- rispose buttando una torcia in uno zaino già pieno.

-Ah, ecco- commentò Michael rassicurato chiudendo gli occhi.

-E dove vai?- disse Chase sorpreso da sopra il suo letto a castello tirandosi su il lenzuolo –Logan, forse nel tuo prestigiosissimo asilo per figli di papà, non ti hanno insegnato una cosa fondamentale: quando il cielo si fa nero è notte…perciò bisogna chiudere gli occhi e fare la nanna-

Logan rise sarcastico –Sono contento di vedere che il tuo senso dell’umorismo funzioni a qualsiasi ora. Ora, perché non la smetti di ficcare il tuo lungo naso negli affari degli altri?-

-Ehi! Io non ho il naso lungo!-

Michael si liberò furiosamente dalla coperta, stanco di quei soliti, mille battibecchi. Si sedette in mezzo al letto –Logan. Dove. Stai. Andando.?- sillabò

-Questo pomeriggio durante la mia ripetizione di Letteratura con Zoey, mi è venuta in mente un’idea per la nostra scommessa-

-E quest’idea consiste nel svegliarci nel cuore della notte?- lo riprese Michael

-Ma certo che no, scemo! Passerò a prendere Zoey dal suo dormitorio-

La faccia di Chase divenne porpora.

-…Trascorreremo la notte insieme-

La faccia di Chase divenne violetto.

-…Vedremo l’alba insieme-

La faccia di Chase divenne rosso peperone.

-Tu sei tutto scemo!- affermò ridendo Michael

-Un deficiente di prima categoria. Un deficiente con la D cubitale- sbottò Chase portandosi una mano sulla fronte non credendo alle sue orecchie.

-Perché stai ridendo?- domandò Logan

-Zoey è a conoscenza di questa tua fantastica idea?-

-No, naturalmente. E’ una sorpresa-

Il ragazzo continuò a ridere –Trascorrerai il resto dell’anno scolastico in infermeria. Questo è poco ma sicuro-

Logan finì di preparare lo zaino, mettendo al suo interno per ultimo degli snack ai cereali, lo chiuse e se lo mise in spalla, -Vedremo, vedremo- disse sicuro di sé come sempre –Beh, allora buonanotte, ci vediamo domani mattina. Non prendetevi la briga di aspettarmi svegli-. Li salutò poi chiudendosi cauto la porta del dormitorio alle spalle.

Chase si buttò sul letto, rimbalzando leggermente sul materasso, affondò le mani nel cuscino e lo spinse contro il suo viso, se si soffocava non avrebbe mai scoperto l’esito della serata. Prese a pugni il cuscino, immaginandosi che quello fosse il viso di Logan, gli diede un ultimo colpo prima di prendere un bel respiro. Sarebbe stata una notte lunga e dura.

 

 

Un rumore la fece svegliare. Un leggero picchiettio sul vetro della finestra. Si rigirò nelle coperte, sollevando leggermente il viso dal guanciale. Nicole dormiva tranquillamente sul letto sopra il suo, mentre Lola, le gambe lasciate scoperte dalla vestaglia leggera e colorata, stringeva a sé un peluche poggiandoci sopra la testa.

Tutto nella sua camera era tranquillo, doveva esserselo immaginato o magari era stato il vento. Lanciò un’occhiata alla radiosveglia sul comodino al suo fianco, segnava le due e un quarto. Chiuse gli occhi cercando di riaddormentarsi, ma risentì quello strano ticchettio. Poco più forte e preciso. Zoey scese dal letto incuriosita, stropicciandosi gli occhi mentre si abituava al buio della stanza. Scostò di lato la tenda. La  pallida luce della luna piena illuminava lui. Sorpresa aprì piano la finestra, tentando di far il meno rumore possibile per non svegliare le sue coinquiline.

-Logan! Che cosa ci fai qui?- chiese sorpresa a bassa voce.

-Sono venuto a rapirti-

Sbuffò. -Dico seriamente!-

Logan sorrise –Anche io. Su, andiamo-

-Andiamo? Dove?-

-A vedere l’alba! Semplice!-

-Starai scherzando, spero-

-Su, non fare la difficile…vestiti-

-E’ un incubo, vero? Ti prego dimmi che è un incubo. Tu puoi essere soltanto un incubo-

-No, non stai sognando, e poi io sono un sogno in tutti i sensi!-

-Tornatene a dormire- disse cercando di chiudere la finestra.

Perché la sua stanza era al piano terra? Un bel quinto piano era quello che ci voleva per tenere lontano gli ospiti indesiderati.

Il ragazzo la bloccò con un agile movimento del braccio, scosse il capo sorridendo –O esci da questa stanza di tua spontanea volontà o vengo a prenderti-

Ma dov’era Coco quando serviva?

-Ti fidi di me?-

Questa volta toccò a lei scuotere il viso –Certo che no-

-Peccato-

-Ora se non ti dispiace, io me ne torno a dormire-

-Stiamo solo perdendo tempo, alla fine riuscirò a convincerti, lo sai. Ho organizzato tutto…non ci scopriranno. La scuola è deserta. Se ne hai voglia potremo anche fare un bagno in piscina-

-Cavolo, Logan. Vorrei renderti intelligente cinque minuti per farti capire quanto sei idiota-

Lui rise divertito –Adesso andiamo?- domandò, poi le tese la mano in attesa

Si arrese.

Quella risata ebbe il potere di coinvolgerla in quell’assurda…ecco, non trovava nemmeno un nome adatto per definirla…non l’avevano ancora inventato.

-Aspetta un attimo vado a cambiarmi-

-Se chiuderai la finestra tornandotene a dormire, giuro che mi metto a gridare- affermò il ragazzo –E credici a questa promessa- aggiunse subito.

Zoey accostò piano la finestra, si portò l’indice d’avanti la bocca intimandogli di fare silenzio poi spiò le sue amiche. Dormivano.

Si sedette sul letto, afferrando velocemente dalla sedia gli abiti scelti poco prima: doveva indossarli l’indomani. Doveva, appunto.

-Ehi!-

La ragazza si girò di scatto verso il letto di Lola, spaventata.

-Lola! Vuoi farmi venire un infarto?-

-Abbassa la voce, non vorrai svegliare Nicole. Dove stai andando?- domandò.

-Sbrigati!- esclamò impaziente Logan

-…con…Logan?- aggiunse poi Lola riconoscendo la voce

-Lo so, è una cazzata, ma mi ha convinto –e non so ancora come abbia fatto- a “vedere l’alba” con lui-

-Fico! Beh, la compagnia non sarà delle migliori ma è una bella idea-

-Zoey!-

-Zitto Logan!-. Poi si rivolse all’amica –Ti spiego domani-

-Ovviamente! E voglio i particolari…tutti i particolari-

-Non ce ne saranno molti-

-Certo, certo. Ora vai- disse Lola ironica, spingendo Zoey verso la finestra.

La mora aprì la finestra salutando Logan –Quando torni non fare molto rumore- si raccomandò, poi facendo l’occhialino all’amica tornò a dormire divertita.

 

 

-Dove stiamo andando? Sono stanca di camminare in giro per l’accademia!- esclamò Zoey scocciata, mentre seguiva il ragazzo guardandosi attorno.

-Vuoi smetterla di lamentarti? Sto cercando il posto giusto-

-E’ un’idea idiota…come chi l’ha inventata-

Logan ignorò la battuta percorrendo gli ultimi metri prima di fermarsi su una collinetta a poco distanza dai campi sportivi.

Aprì lo zaino per poi tirare fuori un plaid colorato e distenderlo per terra, -Beh accomodati- esclamò sedendosi.

Zoey lo imitò sbuffando leggermente –E ora?-

Logan sorrise –E ora…parliamo! Vorrei conoscere meglio la mia futura ragazza-

-Ti piacerebbe- affermò giocherellando con un ciuffo d’erba.

Infondo però quelle parole le provocarono un pizzico di piacere.

-No, piacerebbe a te…e non solo- ribatté stendendosi a pancia in su con le mani dietro la testa -Osserva le stelle, non sono bellissime? Siamo anche fortunati…c’è la luna piena questa notte-.

-Già- mormorò Zoey lo sguardo concentrato sulla volta celeste. Non si era mai soffermata più di tanto ad osservarla, lei la notte preferiva dormire.

-Sai cosa mi ricorda? La scena di un cartone animato –disse Zoey sorridendo –Quando ero bambina era uno dei miei preferiti. L’hai mai visto Aladin, tu?-

- No-

Lei lo guardò storto –Ecco perché sei uscito così…ti mancano delle tappe fondamentali-

Logan si mise a ridere –Dai, dicevi?-

-Mi è venuta in mente una delle scene più belle…quando i due protagonisti,  in un giro fantastico e a bordo del tappeto volante, capiscono di amarsi mentre cantano “Il mondo è mio!-

Il silenzio cadde per qualche istante tra di loro, poi Zoey lo interruppe, -E’ tutta colpa delle favole se noi ragazze ci illudiamo di poterne vivere una! Sin da piccole, le abbiamo lette e ingenue come eravamo sognavamo il Principe Azzurro…speranza che inutilmente ci è rimasta-

Logan si alzò in piedi e affondando le mani in tasca tirò fuori il suo cellulare –Dobbiamo “fermare” il momento. Mettiti in posa, principessa- le ordinò pronunciando l’ultima parola con più enfasi, poi la prese per mano facendola alzare e girare su se stessa.

-Dai, fermo! Nelle fotografie vengo male!- si lamentò la ragazza

-Perché dal vivo?- la prese in giro lui mentre a tradimento le scattava una foto.

-Cavolo, ma è orribile! Ho anche gli occhi storti! Eliminala immediatamente-

-Mmm, non credo. Quando avrò voglia di farmi quattro risate la guarderò- disse Logan ridendo.

Zoey gli diede un pugno su una spalla –Idiota- ma poi con un sorriso si unì anche lei.

-Facciamone una insieme- le cinse un fianco con un braccio avvicinandola a sé mentre cercava l’inquadratura giusta con il cellulare.

-Sorridi!- esclamò Logan mentre il flash scattava fermando quel momento di allegria.

-Guarda- disse indicando lo schermo del cellulare dopo aver salvato la foto, –Sei uscita bene-. E non mentiva.

Era bellissima.

-Già! Anche tu- commentò sedendosi sulla coperta per poi stringersi le gambe al petto.

-La stamperò appena torno. Hai freddo?- le domandò notando la sua posizione.

-Un po’- ammise

-Tieni questa- disse porgendole la felpa che aveva annodata intorno ai fianchi.

-Lascia perdere-

-Prendila, altrimenti andrà a finire che ti becchi qualcosa e mi farai sentire in colpa-

Lei la indossò con un sorriso –Ah, lo fai soltanto per i tuoi sensi di colpa?-

-Certo, cosa credevi?-

Zoey lo colpì nuovamente con un pugno allo stesso punto, mentre lui alzò le mani in segno di resa soffocando uno sbadiglio.

-Primi segni di cedimento?-

-Ho la soluzione- rispose lui avvicinando lo zaino tirando fuori un thermos pieno di caffè.

-Non ci posso credere! Hai pensato proprio a tutti, eh?-

-E se ti venisse fame non esitare a dirmelo-

-Perché? Cosa hai portato?-

-Cioccolata, biscotti, caramelle e qualche snack…- disse stendendosi  affianco a lei e tornando a guardare il cielo.

Qualche istante dopo si alzò di scatto come se fosse stato colpito da una scarica elettrica, -Vieni- esclamò sfiorando una mano della ragazza –Mi è venuta un’idea-

-Un’altra?- rise lei –Ne hai avute abbastanza per oggi-.

Logan la afferrò per un braccio tirandola leggermente verso di lui.

-D’accordo, d’accordo- si arrese nuovamente Zoey lasciandosi trascinare.

Logan le posò con delicatezza una carezza tra i capelli prima di portarla nello spiazzo della piccola fontana dell’accademia, dove la luna piena era riflessa nell’acqua. Si mise le mani in tasca trovando due monete.

-Devi esprimere un desiderio –girata di spalle- e se centrerai il riflesso dell’una ciò che desideri si avvererà- spiegò.

Zoey si portò una mano sul viso a metà tra il divertito e il disperato.

-Che c’è? E’ Un’ idea simpatica e carina. Sto cercando di fare il possibile per piacerti-, le mise in mano una moneta –Adesso esprimi un desiderio-

-Di cavolate stasera ne ho fatte tante, perciò una in più non cambierà niente-. Diede un’ultima occhiata al riflesso, poi si girò di spalle ed esprimendo un desiderio si concentrò cercando di prendere bene la mira.

Vorrei trovare l’amore. Quello vero, quello che mi farà battere il cuore, quello che mi farà toccare il cielo con un dito per la felicità, quello con la A maiuscola.

Si girò velocemente notando la moneta ormai affondata sul fondo della fontana, -L’ho presa! L’ho presa!- esclamò.

Logan aspettò che l’acqua tornasse ad essere ferma –Brava! Adesso è il mio turno!-, si girò chiudendo gli occhi, espresse il suo desidero mentre al suo fianco Zoey seguì il percorso della moneta che si inabissava. Magari era il suo stesso desiderio, pensò.

Ma il sogno di Logan era diverso, molto più superficiale.

Vorrei vincere la scommessa. Vorrei che Zoey si innamorasse di me.

-Benissimo! L’ho centrato anche io!-

-Già- disse guardandolo negli occhi –Peccato che i desideri non si possano svelare-.

-Vero, altrimenti non si realizzano-

I loro desideri non erano uguali, ma tutti e due erano la risposta l’uno dell’altro.

Tornarono a sedersi al loro posto. Logan prese dalla tasca interna del suo zaino il suo Ipod, lo accese per poi passare una cuffietta alla ragazza.

 

Close your eyes and they'll all be gone
They can scream and shout that they've been sold out, but it paved the cloud that we're dancing on
So shine on, just shine on

Le canzoni scorrevano così come il tempo, i loro corpi vicini si sfioravano mentre in Logan, inspiegabilmente, la voglia di baciare Zoey aumentava. Ma si trattenne, non doveva rovinare tutto come al solito.

-Questa sarà la nostra canzone- mormorò lui

-Non abbiamo una storia, perciò non possiamo avere una nostra canzone- ribatté lei

-Non è certo colpa mia se non stiamo insieme- la riprese lui

Rimasero in silenzio ad osservarsi, sorridendosi. Lontano da loro, i leggeri rumori della notte. Poco dopo si addormentarono. Visti così, potevano sembrare una giovane coppia di ragazzi innamorati…non le erano ancora ma lo sarebbero divenuti presto. Molto presto.

 

 

-Zoey svegliati!- esclamò Logan dandole un leggero colpetto sulla spalla –L’alba!-

La ragazza aprì svogliatamente gli occhi –Cosa c’è, Logan?- domandò con voce assonnata.

Lui la prese per un braccio tirandola –Ci siamo addormentati!-

Zoey si tirò su, la schiena percorsa da qualche brivido di freddo. Si portò una mano sulla fronte, improvvisamente sveglia –Cavolo! Hai ragione, siamo crollati-.

-Siamo ancora in tempo. Guarda là!-, Logan le indico il cielo tinto di un pallido rosa che andava a mischiarsi con un colore leggermente più scuro. Un sole rosso sorse perfetto, quasi ammiccante, pulito nel suo continuo nascere.

Zoey sorrise meravigliata: Logan per una volta aveva avuto ragione; le era piaciuto vivere quell’esperienza. Un debole raggio le illuminò il viso ed insieme ad una brezza leggera, le diedero il coraggio che le mancava per avvicinare le sue labbra a quelle di Logan.

-Ehi- sussurrò lui preso in contropiede –Forse non lo sai, ma sotto i venti centimetri scatta il bacio in automatico-

E questi sono i momenti dove si decide un po’ tutto.

I centimetri diminuirono. Divennero 19. 18. 17.16.15.14…3.2.1.

Le loro labbra si unirono, il tempo sembrò fermarsi per entrambi. Ed è un attimo, da quel momento nulla sarà più come prima.

 

 

 

 

 

Ragazze!! Noo, non sono morta, sono ancora viva e finalmente ho aggiornato. Ci ho messo un bel po’ lo so, ma volevo far uscire fuori un bel capitolo. Ero indecisa –e lo sono tutt’ora- se farli baciare o meno, alla fine come avete potuto vedere si sono baciati. Spero di non essere uscita troppo dai caratteri originali.

Spiego un attimo la situazione per chi me l’avesse chiesto nelle recensioni. Michael ha scommesso con Logan perché è sicuro che conquistare Zoey per l’amico sia una Mission Impossible…ma come vedrete si sbaglia di grosso. Spero di avervi fatto capire meglio la situazione. Scusate se non rispondo alle recensioni ma devo ancora finire di studiare! Mi farò perdonare con il prossimo. GRAZIE A TUTTI!

Ditemi che ne pensate di questo capitolo^^

Greta

Ps: la canzone è Shine One di James Blunt

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Capitolo 4
*** Appuntamento ***


LAmore Conta

-Sai, credo che dovremo scommettere qualcos’altro- cominciò Logan sfogliando con aria annoiata una rivista sportiva.

Michael che stava guardando la televisione spostò velocemente lo sguardo su di lui –Perché mai?-

Logan lo fissò, poi alzò le spalle –A me cento dollari non servono, posso tranquillamente chiedergli a mio padre. Quando porterò a termine la nostra scommessa vorrei godermi a pieno la vittoria…-

-Cosa proponi?-

-Chi perderà –in questo caso tu- farà il girò del campus completamente nudo. Che ne dici?-

Michael sembrò valutare i pro e i contro della scommessa, si zittì per qualche alzando gli occhi al cielo. Poi annuì.

-D’accordo! Ma gioca pulito, Logan. Zoey non deve soffrire- lo avvertì –E’ una nostra amica-

-Oggi ci siamo baciati- buttò lì lui come se niente fosse tornando al suo giornale.

L’amico strabuzzò gli occhi sorpreso –Cosa? Non è assolutamente possibile! Di già?-

-Io ho baciato lei- specificò

-E come mai sei ancora qui a parlare con me? Mi aspettavo di trovarti in infermeria con un occhio nero -

-Beh, il suo primo pensiero è stato quello…-

-Perché il secondo qual è stato?-

-Riflettere, Michael- disse con aria da saputo –Sfigurando questo bel faccino, le altre ragazze del college non gliel’avrebbero fatta mica passare liscia-

-Tu sei un deficiente…- fu il commento di Michael, -Bacia bene?- aggiunse poi curioso

-Le nostre bocche si sono soltanto sfiorate, sfortunatamente. Ma la prossima volta…- lasciò la frase in sospeso quasi a dare più enfasi.

-E’ meglio che Chase non venga a sapere di questo bacio o ti spezzerà le gambe-

-E se io e Zoey ci innamorassimo? Cosa succederebbe?- domandò come se niente fosse.

Michael inarcò un sopracciglio scuro, per la prima volta serio –Non lo dire neanche per scherzo, Logan. Chase è cotto di lei dal primo istante che l’ha vista. Non è riuscito a dimenticarla neanche con il solito metodo del “chiodo scaccia chiodo”-

-In questi anni è stato fortunato, ma se non si dichiarerà Zoey si fidanzerà con qualcuno! E’molto carina- cominciò mettendoci un po’ troppa enfasi in quel molto, -simpatica, intelligente…è solo questione di tempo-

-Per caso ci stai facendo un pensierino? E’ una scommessa, amico. Cerca di non scordarlo-

-Non me lo dimentico- affermò sbuffando

Odiava quando qualcuno gli faceva la predica.

-Annulliamo tutto? Credo sia meglio così- propose Michael

Logan si portò una mano tra i capelli ricci scombinandoli –Ti stai tirando indietro? Hai paura di perdere?-

Michael scosse il capo deciso –No, ho soltanto paura di far soffrire un amico. Il nostro migliore amico. Cerca di non svicolare dalla mia domanda: ci stai facendo un pensierino?- ripeté

-In questi anni l’ho sempre vista come Zoey-la-cotta-di-Chase, ma oggi l’ho guardata per la prima volta con occhi diversi-

-E quindi?- lo spronò l’amico

-E quindi l’ho vista come una femmina-, fece una pausa come a riordinare i suoi pensieri –Non puoi negare che Zoey sia cambiata da quando aveva quattordici anni…è in meglio, anche-

-Non lo nego, però Logan, cerca di non fare guai, per favore-

-Vedrò di evitarlo…-

- Ma?- lo anticipò

-Ma…non assicuro niente- completò sorridendo

La porta della camera si aprì all’improvviso, sbattendo violentemente contro il muro. Chase quasi fosse un uragano entrò guardandosi per un attimo intorno quasi spaesato; poi individuato Logan si diresse veloce verso di lui, le mani strette a pugno tanto che le nocche erano sbiancate leggermente.

-Come.Ti.Sei.Permesso.?- sillabò in un ringhio

-A fare che?- chiese a sua volta sorpreso

-Non fare il finto tonto! Hai baciato Zoey!-

-Ma..-cominciò Logan

-Te l’ha detto lei?- si intromise Michael come elemento mitigatore

-Più o meno!-

-Quanto più?- domandò Logan

-Lo stava dicendo a Nicole ed io per caso passavo da quelle parti-

-Tradotto: la stavi seguendo!-

Chase prese un respiro profondo cercando di soffocare l’impulso di prendere a calci nel sedere Logan,  –Ho istinti omicidi quando si tratta di lei perciò attento a ciò che fai-

-Ce ne siamo accorti- gli assicurò Michael

-Come hai fatto a baciarla?- domandò Chase mentre il suo sguardo si posava indagatore su Logan

-Devo farti un disegnino?- chiese sarcastico -Uno dei due si avvicina all’altro, le labbra si sfiorano, la lingua…-

-Smettila, per favore! Intendevo: come hai fatto a darle un bacio in così poco tempo?- richiese sedendosi stancamente sul divano affianco all’amico.

-Basta buttarsi, non ci ho pensato più di tanto. Poi l’atmosfera era piacevole. E per chiarirci…non è stato un vero bacio…-

Ma Chase ormai non lo ascoltava più, perso com’era nei suoi pensieri, lo sguardo nel vuoto. Alla prima occasione…avrebbe ottenuto anche lui il suo bacio e poi nessun “Logan” lo avrebbe ostacolato. Era ora di farsi coraggio.

 

Il giorno dopo…

 

-Ehi!-

Zoey era distesa sul prato, lo zaino colorato le faceva da cuscino mentre le dita, dalle unghie mangiucchiate, giocherellavano con i fili d’erba. I capelli biondi erano illuminati da un tiepido sole mattutino e le danzavano allegri intorno al viso coprendolo a tratti, mossi da un venticello leggero e piacevole.

La ragazza aprì gli occhi, leggermente scocciata, riconoscendo quella voce.

-Logan, che cosa ci fai qui?- domandò acida

Lui si sedette affianco a lei, sfoderando un sorriso –Sono venuto per farti compagnia, a fare quattro chiacchiere con te-

-Io non voglio la compagnia di un ragazzo presuntuoso- ribatté Zoey

-Io non sono presuntuoso, sono soltanto perfetto-

Con un movimento veloce, Zoey accese l’Ipod, cercando di chiudere lì la conversazione. Cominciò a muovere la testa al ritmo della canzone e a canticchiarla.

Logan la fissò. Il profilo leggero ma deciso del volto, le guance rosate, i grandi occhi scuri che adesso chiusi, tentavano di tenerlo fuori dal suo mondo.

-Ma tu non sorridi mai?-

Zoey si esibì in un sorriso finto e forzato –Va bene così?-

-Ovviamente no- Logan alzò gli occhi e indicò il cielo –E’ una bella giornata, c’è il sole. Sorridere è d’obbligo- le sue labbra si curvarono in un bel sorriso –E’ semplice, no?-

-Si, ma farlo con te intorno è impossibile-

-Come mai tanto astio nei miei confronti? Ho notato che con il passare del tempo non ha fatto altro che aumentare-

La ragazza fermò la musica –Non è una cosa voluta…è il tuo carattere-

-Ti sono antipatico? E pure non mi sembra di esserlo-

-Non mi sei antipatico, ma sei soltanto troppo pieno di te! Sei presuntuoso! Forse abbiamo due caratteri incompatibili-

-O più semplicemente, non siamo fatti per essere soltanto amici…-

Puntellandosi su un gomito, Zoey alzò leggermente il viso poggiandolo tra le mani e piantando il suo sguardo in quello di lui, -Cosa intendi dire con questo?-

-Beh…Magari, possiamo provare ad uscire insieme qualche volta, per conoscerci meglio. Voglio approfondire la mia conoscenza su di te-

-Logan, mi stai chiedendo un appuntamento?-

-Vedila come vuoi- il ragazzo alzò le spalle –Se questo ti farà uscire con me, allora si…ti sto chiedendo un appuntamento-

-E’ uno scherzo, vero? Michael, Chase! Uscite fuori! –Zoey si guardò intorno, aspettando quasi di vedere i suoi amici saltare fuori da dietro un albero o da dentro qualche cespuglio.

-Non è un gioco, Zoey- disse Logan assumendo un tono leggermente ferito –Ti sei fatta un’idea sbagliata di me, ed è ora di sfatarla-

Sono un attore mancato, pensò.

-E come hai intenzione di sfatarla?- domandò lei, sarcastica

-Uscendo insieme!-

-Ma neanche per sogno!-

-Sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto?-

-No, e non mi interessa saperlo-

-Molte! Perciò stasera, tu propinerai un’innocente scusa alle tue amiche…-

-No!-

Logan riprese a parlare come se non fosse stato interrotto -…e uscirai con me. Ti piacerà, so come far divertire una ragazza-

-Ma non sai come far divertire me!-

Il ragazzo si alzò in piedi passandosi una mano tra i capelli –Alle 19.30 vicino alla fontana. Mi raccomando non farmi aspettare e indossa qualcosa di carino-

-Non verrò-

Lui le accarezzò velocemente una guancia –Coraggio, Zoey, so che muori dalla voglia di uscire con me-

Zoey non rispose, puntando lo sguardo in un’altra direzione, irritata.

-Mi comporterò bene, giuro!-

-Chissà perché, ma io non credo ai tuoi giuramenti-

Logan sbuffò, quella ragazza era un osso duro, -Bene. Passerò a prenderti io- decise, poi scompigliandole i capelli se ne andò, spavaldo, con la sua solita camminata sicura.

 

 

-E tu che ci fai qua?-

Sulla soglia della camera di Zoey,  vi era Logan vestito con gran cura per l’occasione.

Il ragazzo salutò Lola che meravigliata lo guardava stesa sul tappeto della camera con un libro tra le mani.

-Ciao anche a te Zoey. Non ricordi? Dovevamo metterci d’accordo per la mia lezione di ripetizione di domani- mentì

Zoey sbuffò cercando di non farsi notare dalla sua compagna di stanza –Domani alle 18.30. Buonanotte!- esclamò decisa cercando di chiudere la porta. Non aveva nessuna intenzione di uscire da sola con lui.

Logan scosse il capo ironico, bloccando la porta con un piede –Facciamoci un giro…- insistette

-Devo aiutare Lola con i compiti, vero?- chiese la ragazza rivolgendosi all’amica con un’occhiata allusiva…che però non venne colta dall’interessata.

-No, Zoey, puoi andare. Io ho finito- rispose Lola chiudendo il libro certa di farle un favore. Dopotutto, se si metteva in moto l’immaginazione quei due insieme avrebbero fatto scintille, era una sua convinzione che si portava dentro da qualche tempo, ormai. Le sarebbe piaciuto, insieme a Nicole, fare la “Cupida”.

-Vedi? Qui la tua presenza non serve- le fece notare con ovvietà Logan

Zoey si arrese, era stata messa con le spalle al muro. Due contro uno.

-Andiamo a fare questo giro- acconsentì

Logan la prese per mano. A quel semplice contatto un brivido freddo attraversò la schiena della ragazza.

-Devo prendere il giubbotto…-

-Non serve, fa caldo-

Zoey fece appena in tempo a chiudersi la porta alle spalle che il ragazzo la trascinò via, -Tu però lo hai- gli fece notare puntigliosa

-E’ per precauzione. Se sentirai freddo, ti presterò il mio-

 

-A cosa stai pensando?- domandò Logan con una nota di curiosità nella voce mentre raggiungevano la Pizzeria del campus

-Alla scuola-

Lui sorrise –Non ci credo, tu esci con me e tutto quello a cui riesci a pensare è alla scuola?-

Gli aveva mentito: stava pensando a lui e a quello strano appuntamento.

-Forse, non c’è altro a cui pensare-

-Sai una cosa? Forse dovremo ricominciare tutto daccapo-, si fermò per poi tenderle la mano destra –Piacere, Logan Reese-

-E’ una cavolata!- affermò per nulla convinta

-Sarà pure una cavolata, ma tu fallo ugualmente-

Lei lo imitò leggermente stupita –Piacere Zoey Brooks-

Si strinsero la mano come se quello fosse il loro primo incontro alla PCA

-Ecco fatto…adesso andiamo a mangiare? Potremo conoscerci meglio lì-

La serata passò tranquillamente, certo non mancarono le battutine e le piccole liti tra di loro, ma quelle come potevano non esserci? Sembrava quasi che il semplice gesto fatto poco prima avesse sancito una piccola tregua di loro.

Logan, deciso a comportarsi come si deve per conquistarla, mise le mani nelle tasche per prendere il denaro necessario a pagare la loro cena, in fin dei conti l’aveva invitato lui. Denaro che sfortunatamente non trovò. Vi frugò con più energia continuandolo a cercare, niente da fare, doveva aver scordato il portafoglio nel paio di jeans che aveva indossato precedentemente.

 Zoey, sgranocchiando un grissino, notò il viso a disagio del ragazzo, -Ti è successo qualcosa?-

Lui sorrise a mo di scusa –Dovrai pagare tu-

-Perché?- chiese sollevando un sopracciglio, scettica

-Non ho soldi-

-Quindi, fammi capire bene: mi hai costrinto ad uscire con te contro la mia volontà, ho sopportato la tua tediosa compagnia per due ore…-

-E dai, che ti sei divertita! E poi non mi è mai successo, è la prima volta-

Lei continuò come se non lo avesse sentito –E per di più devo pagare io?-

-Si, hai capito il concetto-

-Logan, tu sei un idiota-  

-Possiamo anche scappare senza pagare, io non l’ho mai fatto ma deve essere divertente-

-Questa è una delle cose più cretine che io abbia mai sentito. Se non pagheremo non potremo più entrare qui dentro!-

-Era solo un’idea-

-Non parlare per dare soltanto aria alla bocca. Pago io -

 

-Di la verità, Zoey. Non ti sei divertita?-

Erano nei dormitori femminili, Logan aveva insisto per riaccompagnarla.

Lei poggiò la schiena contro il muro –Tantissimo- rispose ironica

Lui ignorò il sarcasmo e continuò –Lo sapevo! Allora potremo riuscire insieme. Domani alla stessa ora, ok?-

-No, grazie-

-Non hai ancora finito di conoscere il “Vero Logan”- disse piano avvicinandosi a lei –Non ha voglia di conoscere un lato più nascosto di me?-

-Che sarebbe?-

-Bacio benissimo…-

Lei alzò gli occhi –Potrei svenire per l’emozione-

-Ti prendo io- rispose sorridendo

-Vai a dormire, Logan-

-A domani, allora- piegandosi leggermente su di lei, le baciò una guancia per poi voltarle le spalle e andare via, lasciando Zoey sola e con il cuore che stranamente le batteva forte.

 

 

 

 

 

 

Ragazze! Scusate l’enorme ritardo! Ma tra la scuola, l’altra fiction che ho concluso di recente e una febbre che proprio non voleva andar via, ho trovato soltanto adesso il tempo per scrivere questo capitolo. Spero che l’attesa sia stata ricompensata…e che il capitolo non faccia poi così schifo. Ditemi voi! Un avviso, i ragazzi hanno 16-17 anni, sono un po’ più grandi del telefilm.

Un grazie immenso a chi ha messo la storia tra le seguite o preferite e a chi ha recensito un grazie ancora più grande **

ZOEY: Grazie per la recensione! Spero che il mio ritardo non mi faccia perdere una lettrice.

REIN94: spero che i personaggi continueranno ad essere sempre IC anche con il passare dei capitoli, altrimenti metterò l’avviso. Ho sempre creduto che il nome si scrivesse così!  xD

MYMOLLY: Grazie per i complimenti, mi fanno sempre piacere ^^

_Love_Meh: Scusa per il ritardo! Con il passare del tempo diremo sempre di più “Povero Chase”! Grazie per la recensione ^^

MARIENS: Condivido appieno quello che hai detto. Chase è il classico tipo amico delle donne xD. Spero mi seguirai^^

PRETTYVITTO: Con un po’ di ritardo ma ecco qua il capitolo :D

FABIOLITA: Non ti preoccupare, se mai la lascerò in sospeso avvertirò i lettori…spero che non succederà però! Grazie per i complimenti

CRIMINALSMOOTH: Ecco il capitolo. Peccato che alla fine Logan finisca con Quinn e a me questo non piace molto. Grazie per la recensione

Sweet_Nightmares: Ciao! Ho visto che hai lasciato due recensioni…grazie. Condivido…Chase è troppo addormentato! E poi Logan è sempre stato un personaggio che mi attirava sin dalla prima serie xD spero mi dirai il tuo parere anche su questo capitolo.

Non mi resta che dire, alla prossima che sarà presto non preoccupatevi! E recensite ^^

Greta

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Capitolo 5
*** In trappola! ***


LAmore Conta

 

Si chiedeva cosa le fosse saltato in mente quella mattina. In una situazione normale lei, Zoey Brooks, non avrebbe mai baciato di sua spontanea volontà Logan; in quel momento però l’attrazione che aveva provato per lui era stata forte, e seguendo l’istinto gli si era praticamente buttata sopra.

Il problema più grande?

Essere stati scoperti fuori dai dormitori da uno dei collaboratori scolastici ed essere stati scortati dal preside in persona che quella mattina, sfortunatamente, aveva litigato con la moglie e di conseguenza non aveva nessuna intenzione di chiudere un occhio.

Morale? Anzi no, sarebbe meglio dire punizione!

Quel pomeriggio –alle cinque- , insieme a Logan, doveva lavare e sistemare la mensa. Questo significava trascorrere altro tempo con lui…come se non ne trascorresse già abbastanza.

Che cosa aveva fatto di male per meritarsi questo?, si domandò mentre, armata di santa pazienza, aspettava l’arrivo di Logan per un’altra ripetizione di letteratura.

Il ragazzo, quasi avesse sentito i pensieri di Zoey, fece il suo ingresso nella stanza, con indosso un semplice paio di jeans ed una delle sue solite magliette nere aderenti che mettevano in risalto il fisico.

-Ehi- la salutò. Prima di sedersi le posò le labbra sulla guancia sinistra facendola arrossire.

Zoey si pulì il punto da lui baciato con una mano e sul viso comparve un’espressione disgustata.

Lui notandola rise, -Strano! Eppure sarei pronto a giurare che, questa mattina, baciare questa –e s’indicò la bocca carnosa- ti sia piaciuto-.

-Sarà stata una tua impressione. D’altronde non è la prima volta che ti immagini certe cose- lo rimbeccò acida, facendo riferimento alla loro prima lezione.

-Oh, tesoro! Sempre a rinfacciare-

-Non chiamarmi tesoro-. Zoey sbuffò. –Siediti e tira fuori il libro!- gli ordinò. –Dobbiamo sbrigarci: il preside ci vuole lì puntuali! Ed io voglio fare come ci è stato detto-

-Ogni tuo desiderio è un ordine per me- desse piegando leggermente il capo.

-Che carino- disse sarcastica. –Apri il libro a pagina 129 e svolgi l’esercizio numero dieci. Ora-

Scese il silenzio tra i due, ma la calma con Logan non può durare mai per troppo tempo…

-Dì la verità, la notte che hai passato con me è stata bellissima!-

Lei alzò gli occhi dal quaderno e inarcò un sopracciglio –Detta così fa pensare ad altro-

Logan sorrise –Sei tu che fai pensieri sconci su di me! Chi sa in quanti tuoi sogni compaio-

-Soltanto negli incubi-                                                                      

-Sono il bellissimo principe azzurro che ti salva dal mostro cattivo?-

Zoey scosse il capo-No no, il mostro sei tu-

-Almeno sono carino?-

-Idiota! Pensa a studiare che è meglio!-

 

 

Logan guardò l’orologio –Stiamo studiando da ben trenta minuti, sono stanco. Che ne dici di andare a prendere un panino?-

-No- rispose acida, tornando a scrivere frenetica sul quaderno.

-Sei a dieta?-

-Certo che no-

-Sicura?- lui le guardò la pancia –Qui c’è un po’ di cicca che dovrebbe andare via-

-Io non ho…-si interruppe, dandogliela vinta per l’ennesima volta –Al diavolo. Vada per il panino-

 

 

Ne era sicura: qualcuno lassù ce l’aveva con lei. Doveva aver fatto del male a qualcuno di importante in qualche sua vita precedente.

-Logan, tu porti sfortuna!- esclamò Zoey, esasperata. –Da quando trascorriamo tutto questo tempo insieme, nella mia vita succede di tutto!-

-Non farla così  drammatica, Zoey! Siamo solo rimasti chiusi nella mensa dell’accademia-

-Solo? Sai cosa significa questo?- domandò, legando i capelli biondi in una coda.

Logan annuì. –Trascorreremo la notte insieme…di nuovo. Non sei contenta?-

-Oh, sì! Non lo vedi? Sprizzo felicità da tutti i pori- rispose, sarcastica. -Ho pulito centinaia di piatti, centinaia di forchette, centinai di coltelli, ho spazzato per terra…da quando ci sei tu, le mie giornate sono diventate così faticose!-

-Secondo me sono solo più divertenti-

Poi Zoey, sicura, infilò una mano nella tasca anteriore della felpa. –Cavolo- mormorò. –Ho dimenticato il mio cellulare in dormitorio. Dammi il tuo- disse, guardando decisa Logan.

-Anch’ io l’ho dimenticato-.

-Non ci credo-

-Vuoi perquisirmi, per caso?- domandò con le braccia alzate, un sorriso malizioso dipinto sul volto. 

Zoey arrossì, allontanandosi da lui e sedendosi su una panca.

-Lascia perdere, ti credo- bofonchiò. –Sono le 19.00, questo vuol dire che dovrò trascorrere con te circa dieci ore, finché la cuoca non verrà a preparare la colazione. Perciò dovrai rispettare tre semplicissime regole.

-Sentiamo-

-Primo, stai lontano da me…circa tre metri. Secondo, non parlarmi. Terzo ma non meno importante…baciami un’altra volta e userò la tua faccia per sfogare tutto lo stress che ho accumulato trascorrendo i miei pomeriggi con te- disse Zoey,  tutto d’un fiato.

Logan rise, divertito. –Sai una cosa? Credo che queste regole siano per te stessa! Sei tu che mi ha baciato stamattina!-

-E’ stato soltanto un errore. Non avevo dormito abbastanza-

Che scusa patetica, pensò Zoey.

-E’ così che giustifichi il tuo gesto? Perché non dici cosa provi per me almeno a te stessa? Io lo so già-

-Adesso tocca a me ridere! Cosa proverei io… nei tuoi confronti?-

-Prima di tutto attrazione…molto attrazione-

-Sì, certo…- disse sarcastica.

-Anche un modesto interesse…che a mio parere si potrà trasformare in qualcosa di più, se soltanto tu volessi-

La suoneria di un cellulare interruppe la risposta pronta di Zoey.

Logan infilò velocemente la mano in una tasca del jeans, tirando fuori il suo telefono.

-Idiota!- esclamò Zoey, avvicinandosi a lui con l’intenzione di strappargli dalle mani il cellulare.

Logan si spostò velocemente, premette un tasto e rispose. –Ehi, amico!-

Logan coprì il telefono con una mano. –E’ Chase—

-Digli che siamo rimasti chiusi qui dentro, subito!- esclamò.

-Lascia fare a me- sillabò, ma non riuscì neanche a rivolgere un’altra parola all’amico, poiché il cellulare si spense.

-Si è scaricato-

In tutta risposta ottenne un pugno sulla spalla.

-Ahi! Cosa ho fatto adesso?-

-Cosa non hai fatto vorrai dire! Prima di tutto mi hai mentito;  secondo, Chase poteva venire ad aprirci! Sei un vero idiota! Terzo, non hai caricato la batteria del cellulare! Questo ti fa un idiota ancora più grande-

-Questo idiota però…-

-Questo idiota adesso deve stare zitto!-

-Siamo nervosette, eh? Sei in quel periodo del mese?- domandò con un tono di voce eloquente.

-No! E anche se lo fossi non lo direi mica a te!-

-Allora devi preoccuparti: non puoi essere sempre così acida, è contro natura-

-Tra poco dovrai preoccuparti tu! Sto per perdere la pazienza- lo avvisò.

-Posso sempre aiutarti a ritrovarla! Lo sai che i baci rilassano? Hanno un effetto rasserenante sulle persone-

-Regola numero uno: stai lontano da me. Regola numero due: non parlarmi-.

Detto questo, Zoey si allontanò dal ragazzo. Si sedette su una panca di legno, circondò le gambe con le braccia poggiandoci la testa per poi chiudere gli occhi. Infilò le mani nella tasca della felpa: non aveva con se il cellulare, ma l’Ipod non lo avrebbe mai dimenticato, lo portava sempre con se.

-Le regole sono fatte per essere infrante- le ricordò Logan. –E le infrangeremo, una per una- aggiunse poi a bassa voce.

 

 

Dormitorio Ragazze

 

 

 

La dite di Vince, il ragazzo di Lola, esitarono un attimo sul primo bottone della camicia della ragazza. Vince guardò incerto Lola sotto di lui: i suoi occhi scuri lo guardavano tranquilli. Prese coraggio e piano, quasi timoroso di poter rovinare la magia di quell’attimo, le sbottonò la camicia, facendo scivolare una mano dentro. La mano si spostò leggera sul fianco, per poi accarezzarle la schiena. Lola sorrise, chiuse gli occhi cominciando poi a baciarlo.

La mano di Vince si spostò sul gancetto del reggiseno che venne sganciato, lasciando vagare la sua mano per tutte la schiena, ormai senza ostacoli. Cominciò a baciarle il collo, mentre le dita disegnavano sulla pancia dei cerchi immaginari. La mano si spostò un po' più in su, sfiorandole delicatamente un seno.

Lola si mosse leggermente, lo abbracciò forte respirando il suo profumo.

-Zoey!-. Chase senza bussare entrò nel dormitorio delle sue amiche, chiamando a gran voce il nome della bionda. –Zo…Lola!-.

Sentì il viso andargli a fuoco immediatamente, così come il viso della ragazza in questione.

-Cazzo!- esclamò Vince, accorgendosi dell’intruso.

Lola si staccò immediatamente da Vince, coprendosi come meglio poteva con la camicetta.

-Oddio, scusatemi- balbettò Chase, girandosi di spalle. –Non ho visto…beh in realtà qualc…ma- biascicò, imbarazzato.

Lola lo interruppe. –Non stavamo facendo niente, Chase.

-Beh, proprio…-

Allora, che c’è?- domandò sbrigativa, fermandolo nuovamente.

-Cercavo Zoey. L’avete vista, per caso?-

-L’ultima volta che l’ho incontrata era con Logan. Stavano andando a scontare la loro punizione in mensa- rispose Lola, passandosi una mano tra i capelli.

-Beh, sono passate quasi tre ore...-

-Penso abbiano finito, Zoey non voleva passare tutto il suo tempo con Logan-

-Mmm, grazie, allora. Sarà in giro per l’accademia-

- Magari è rimasta chiusa in mensa con Logan- scherzò Vince.

Chase rise leggermente. –Beh, io vado…mi dispiace avervi disturbato-

-Ok, ciao, Chase-

-Scusatemi ancora-

-Chase, fa niente-

-Vi lascio fare quello che stavate facendo…-

-CHASE!-

-Ok, ok! Vado!

Il ragazzo si chiuse frettolosamente la porta alle spalle, un altro minuto in più e Lola gli avrebbe tirato qualcosa in faccia.

Mentre si dirigeva al bar, il suo pensiero tornò a Lola e a Vince: stavano insieme da più di sette mesi era vero, ma non aveva mai pensato a loro in quel senso. Scosse il capo, scacciando quel pensiero, in fin dei conti non erano fatti suoi; immaginò lui e Zoey al posto dei suoi amici, arrossì involontariamente. Quanto gli sarebbe piaciuto che ciò accadesse veramente, sospirò, c’erano cose leggermente più importanti alle quali pensare: allontanare Logan da Zoey. Il resto sarebbe venuto dopo.

 

 

Dal giorno della scommessa erano passati cinque giorni, lui ne aveva ancora a disposizione nove. In quei pochi giorni di progressi ne aveva fatti, e di questo ne era abbastanza orgoglioso.

Prima Zoey lo considerava soltanto un ragazzino viziato con cui non poter sostenere un discorso serio per più di tre minuti, beh, questo lei lo pensava ancora ma, ne era sicuro, Zoey lo stava già guardando con occhi diversi. Si erano già baciati e presto lo avrebbero rifatto, c’era attrazione tra di loro, questo era un dato di fatto ma anche una difficoltà alla riuscita del suo piano.

Lui per nulla al mondo avrebbe dovuto provare qualcosa in più verso di lei oltre all’amicizia o ad una semplice attrazione fisica: l’affetto che lo legava a Chase glielo impediva.

Eppure, ogni volta che la vedeva era più felice, si divertiva con lei. Amava stuzzicarla e prenderla in giro, dirle qualche battuta per farla arrossire, semplicemente gli piaceva stare in sua compagnia.

Calmo, si disse, non devi pensare subito al peggio. E’ soltanto come le altre ragazze con cui sei uscito.

Fece sparire quei pensieri sconvenienti dalla sua testa, scosse il capo cercando di scacciare via un po’ di confusione.

Non sapeva esattamente quanto tempo era passato dall’ultima volta che lei gli aveva rivolto la parola. Zoey se ne stava lì, ad ascoltare musica mentre lui pensava a come non farsela piacere. Incredibile. Non poteva neanche uscire con un’altra ragazza –in quel momento gli sarebbe andata bene perfino Stacey- o Zoey non si sarebbe mai presa una cotta per lui.

E se fossi tu a prenderti una cotta per lei?

Una voce, che assomigliava tanto a quella del suo amico Michael, si introdusse nella sua mente.

Scacciò via quel pensiero assurdo e totalmente folle.

Adesso non gli andava di pensarci, non gli andava di fare i conti con la realtà, non gli andava di pensare alla verità.

Una verità che presto sarebbe arrivata.

 

 

 

 

 

 

 

Quante di voi vogliono prendermi a calci? Scusatemi, davvero! Non ho parole per descrivere questo ritardo così mostruoso! Non aggiorno da tanti mesi e quando lo faccio il capitolo non è molto lungo.

Spero davvero che mi perdonerete e che continuerete a seguirmi, perché da oggi in poi gli aggiornamenti saranno più regolari. Ho trovato l’ispirazione per la storia.

Ho accennato alla storia tra Lola e Vince, la ricordate? Le cose tra i due si stanno facendo davvero serie. Che ne pensate? Altri dettagli nel prossimo capitolo! Per non parlare di Zoey e di quel confuso di Logan! Che davvero non sa che fare con quello che sta iniziando a provare per lei!

prettyvitto: Scusa il ritardo! E’ vero, secondo me Zoey e Logan son perfetti insieme! Ho tifato per loro dalla prima puntata.

Sweet_Nightmares: Ciao! Mi dispiaca aver abbandonato la storia, ma ora sono ritornata e non l’abbandonerò fino alla fine! Non mi sono scordata del GF magic, ho scritto metà capitolo, ma il resto proprio non vuole uscire...ma mi sto impegnando! Spero continuerai a seguirmi.

patitobest: Ciao! Sono felice che la mia storia ti piaccia, anche se le coppie non sono le tue preferite! Spero mi seguirai ancora, che ne pensi del capitolo?

Roby_Divina: Grazie davvero per i complimenti, sono felice che ti piaccia questa storia, spero sia così anche del nuovo capitolo!

JosephineAntoniette: Scusa il ritardo, spero continuerai a seguirmi! Sono felice di non andare in OOC, voglio lasciare ai personaggi i loro caratteri quando più possibile!

 Girlstar: Ho letto la tua storia, anche tu non aggiorni da un po’, eh? Sono felice che la mia storia ti piaccia! Sto gongolando come una scema xD che ne pensi della situazione che si è creata?

ely2596: Grazie per i complimenti! Sono passata dalla tua storia, aggiorna anche tu!

Lovely Laura: Ti sei ritrovata a leggere una storia con coppia Logan/ Zoey! Sono felice che tu stia apprezzando la storia ^^ che ne pensi del capitolo?

 

Spero mi lascerete una recensione, ci tengo davvero e soprattutto sapere che apprezzate la storia mi da un motivo in più per aggiornare ^^

Greta

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Capitolo 6
*** Buongiorno! ***


LAmore Conta

 

 

-Ho fame. E sete. E freddo- si lamentò Logan, sbuffando.

-Logan!- esclamò Zoey, esasperata. –Lo stai ripetendo da almeno un’ora- disse, mentre camminava su e giù per la stanza.

-Mi sto anche annoiando, perché non ti siedi qui? Affianco a me. Ho un’idea per far passare il tempo più velocemente.

-No, grazie- rispose. –Preferisco morire dalla noia, piuttosto che sfiorarti.

-Ah, mia cara Zoey… quante bugie mi ma soprattutto ti stai raccontando?

-Cosa vorresti dire?

-Fra qualche giorno- cominciò, alzandosi dalla panca per avvicinarsi a lei – ti renderai conto di quanto le mie parole sono vere.

Zoey inarcò un sopracciglio, scettica.

-Comincerai a pensarmi più spesso e ogni volta che lo farai su questo splendido visino – allungò una mano per sfiorarle una guancia –spunterà un sorriso. Ti verranno in mente tutte le giornate passate in mia compagnia e desidererai avermi accanto a te.

-Illuso-

-Il tuo comportamento è così comune… sono le quattro fasi e tu… –si zittì per qualche secondo, come se la stesse valutando- tu sei nella seconda fase-

-Fasi? Ma di che stai parlando?-

Le prese la mano e le fece alzare prima un dito –Fase numero uno: l’odio. Per te questa fase ha avuto una durata mooolto lunga. Seconda fase: il rifiuto – e alzò un altro dito. –Quella che per inciso stai attraversando ora. Non c’è bisogno di spiegazioni, vero? –e le fece l’occhiolino. –Terza fase: la cotta. Mmm… arriverai a questa tra pochissimo. Ultima e quarta fase: il “ti amo”-

-Mai sentite tante cavolate tutte insieme!-

-Cavolate? E’ la sola e pura verità!-

-Chi è quel pazzo che te l’ha dette?-

-Mio padre, ovviamente-

Zoey fece uno strano verso. –Stiamo apposto-

-Perché?-

-Logan, tuo padre ti ha insegnato a sganciare reggiseni a tredici anni-

Il ragazzo sorrise ricordando quel giorno. –L’ attività padre-figlio che mi è stata più utile-

-Idiota-

-Gelosa, Zoey?-

-Non credo proprio-

-Se vuoi posso dartene una dimostrazione pratica…-.

Logan le si avvicinò da dietro, sfiorandole la schiena.

-Un altro passo e…-

Le braccia di Logan velocemente la strinsero a sé da dietro, infilò le mani nelle tasche della sua felpa, la strinse più forte, contro il suo petto. Chiuse gli occhi, respirando il dolce profumo dei suoi capelli.

Non ce la faccio, la devo baciare, pensò, e al diavolo tutte le mia paranoie.

Zoey non si mosse, girò lentamente il viso verso di lui. Gli occhi fissi in quegli di Logan, quasi sfidandolo.

Un secco bussare spezzò l’atmosfera che si era creata. Così faticosamente.

-ZOEY!-

La ragazza si allontanò immediatamente da Logan, spaventata da quel rumore improvviso.

-LOGAN!-

-E’ Chase- mormorò il ragazzo, sbuffando.

Tempismo del cazzo. Arrivava sempre nei momenti meno opportuni. Come sempre.

La porta si spalancò, rivelando una delle cuoche e Chase, che entrò nella stanza velocemente.

-Ragazzi- disse, sollevato di non averli trovati appiccicati come due sanguisughe. –Eccovi-.

Zoey fece qualche passo verso di lui. –Oh, finalmente Chase, stavo per uccidere Logan. Non lo sopportavo più. Grazie per avermi liberata-.

Logan non rispose, era inutile discutere davanti all’amico di quello che stava per accadere qualche secondo fa.

Chase sorrise, prendendola sotto braccio e trascinandola via. –Di  niente. Sono sempre al tuo servizio, lo sai-

Logan fece una smorfia. Chase era il solito amicone delle donne; proprio per questo Zoey lo vedeva soltanto un amico. Lo sapevano tutti che essere il migliore amico della ragazza di cui si è innamorati non porta a niente. La linea che divide odio e amore, si sa, è sottilissima, perciò per lui era molto più facile conquistare Zoey dato che il loro rapporto non era mai stato troppo idilliaco. E per di più, lui,al contrario –gli dispiaceva dirlo ma era la verità- di Chase  aveva una adorabile e soprattutto bella faccia –da schiaffi-, dettaglio che lo avrebbe aiutato a vincere la scommessa.

 

 

Confusa. Confusa. Confusa.

Cosa le stava succedendo? Logan non le aveva mai fatto quell’effetto prima d’allora!

Strinse fra le braccia il cuscino, chiudendo gli occhi. Subito le venne in mente il suo abbraccio e quel bacio che grazie (o a causa?) di Chase, non avevano avuto l’opportunità di darsi. Era inutile negare la realtà: era attratta da quel pallone gonfiato! Seppellì il viso nel cuscino un secondo dopo aver dato vita a quel pensiero. Era impossibile! Quel ragazzo era talmente presuntuoso, pieno di sé e…e… bello completò in automatico la sua mente.

Passa più tempo di me davanti allo specchio.

E i risultati sono estremamente positivi.

E’ un pallone gonfiato.

Ma ti attrae.

Di lui non ci si può fidare.

Lo conosci poco e niente.

Ma…

Scosse la testa, cercando di mettere fine a quella discussione fra la sua parte più saggia e quella –decisamente malata- che vedeva Logan Reese un ragazzo affascinante, interessante e dolce. Per ora la Zoey saggia ne era uscita miseramente sconfitta e Logan continuava a conquistare continuamente sempre più punti. Le opzioni, si disse, erano due: dare una microcosmica possibilità all’essere o chiudere ogni rapporto con lui… doveva prendere una decisione al più presto, ne andava della sua salute mentale, cavolo!

Prese a pugni il cuscino, cercando di renderlo più comodo, poi chiuse gli occhi liberando la sua mente da ogni pensiero; si diceva che la notte portasse consiglio e lei in quel momento ne aveva un assoluto bisogno.

 

 

Si dice che il destino abbia la sua puntualità. Ma nel caso di Zoey, il destino oltre ad essere maledettamente in ritardo, aveva anche un nome preciso: Logan Reese.

Il giorno dopo alla disastrosa punizione in mensa, era talmente stanca da non aver sentito la sveglia suonare, perciò mentre le sue compagne di stanza erano già uscite dirette alla lezione della prima ora, lei era ancora in pigiama e cercava di trovare una felpa e insieme infilarsi un paio di calzini.

Dopo aver trovato una felpa pulita in mezzo al grande disordine della camera, accaddero tre cose molto velocemente e contemporaneamente.

Mentre in fretta e furia toglieva la maglia del pigiama, Logan –chi altri se no?- entrò in camera all’improvviso, gridando “Colazionee!”, trovandola seminuda e con la testa per metà nella felpa.

-Bel reggiseno- commentò lui, cogliendola di sorpresa. –Mi piace il colore-.

Zoey infilò immediatamente la felpa, arrossendo.

-Non ci credo, Logan. Non ci credo. Adesso chiudo gli occhi e tu sparisci! Cosa diavolo ci fai qui?-

-Ti ho portato la colazione- rispose, alzando un sacchetto bianco di carta e pieno.

-Mi stavo cambiando!- esclamò, arrabbiandosi sempre di più a causa del tono tranquillo del ragazzo, che a quanto pareva non capiva la gravità di quello che era appena successo.

-Mm, sì l’ho notato… ti ho anche detto “bel reggiseno”, non ricordi?-

-La porta era chiusa, non dovevi entrare!-

-Era chiusa sì, ma non a chiave-

Zoey sbuffò, si avvicinò velocemente al ragazzo; alzò la mano, decisa a prenderlo a schiaffi: quando era troppo era troppo! Ma non fece in tempo, Logan le prese il polso, bloccandola e con un movimento la tirò a sé, avvicinando i loro corpi.

Lui scosse il capo, facendo un mezzo sorriso. –Ho i riflessi pronti, tesoro- le sussurrò ad un palmo dal viso. I visi erano vicinissimi, pochi centimetri e si sarebbero baciati. Di nuovo.

-Dieci…-contò.

-Nove- continuò lei.

Piacevolmente sorpreso che si fosse arresa così facilmente, accorciò ancora di più la distanza, più sicuro.

-Cinque-

-Quattro-

Logan si avvicinò completamente, baciandola e non riuscì a pensare altro che “finalmente!”; era duro ammetterlo, ma in quel momento baciarla lo fece stare bene.

Ma quella sensazione piacevole sparì e lui si allontanò di scatto, portandosi una mano sulla bocca: Zoey lo aveva morso.

Lei rise, osservando l’espressione strana che comparì sul volto del ragazzo. –Ti ho fatto male?- lo prese in girò.

-Sì – rispose lui. –Vipera-

-Oh, poverino-

Logan le mise le mani sui fianchi e velocemente la spinse sul letto, cadendo poi su di lei. Si sollevò leggermente per non pesare sul suo corpo e la intrappolò sotto di lui.

-Logan, hai due secondi per alzarti o faremo tardissimo alla lezione!-

-Sei con me… in questa posizione… come dire… compromettente? E pensi ad argomenti futili come la scuola?-

Zoey guardò la sveglia più vicina, per poi divincolarsi furiosamente una volta visto l’ora. –Oddio, Logan, basta scherzare! Non voglio un'altra punizione, andiamo!-

Il ragazzo sembrò pensarci su per un attimo, poi le diede delicatamente un bacio sul collo e si alzò, porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.

-Ora sparisci!- esclamò, ignorando la sua mano e mettendosi in piedi.

Lui sbuffò, ridendo. –Come sei pesante. Vado, vado!-.

 

 

 

 

 

 

 

Non ci credo ragazze! Finalmente sono riuscita ad aggiornare :D mi ci è voluto un anno, ma sono tornata a scrivere questa storia, che, ripeto, ho intenzione di finire. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come –o perché no?- di più dell’altro xD  Ditemi un po’ voi!

Se non riuscissi ad aggiornare prima di Natale –sono decisa ad aggiornare regolarmente- vi faccio tantissimi auguri, ragazze :D!

Ciao, ciao!

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Capitolo 7
*** Chase e la verità ***


L’Amore Conta

 

 

L'una e mezzo e non mi passa 
l'una e mezzo e adesso esco 
sono cotto, catturato 
sono come mi hai conciato 
l'una e mezzo ed è un tormento 
sei là fuori e sei qui dentro 
sei dovunque, sei comunque al centro 

                             [E’ più forte di me, L. Ligabue]

 

 

 

-Ti riaccompagno in dormitorio?-

Zoey era uscita da poco del bagno, imbarazzata al massimo. –Non c’è bisogno, davvero. E poi ha anche smesso di piovere-

Logan la guardò, trattenendo a stento una risata nel vederla vestita così: la felpa le andava troppo grande e le maniche erano piegate più volte, stessa cosa per i pantaloni che le ricoprivano le scarpe.

-Non ridere, Logan-

Lui non ci riuscì. –Scusa, ma è più forte di me. Non ti avevo mai vista conciata in questo modo-

-Sai, non è certo il mio modo di vestire preferito- rispose acidamente. –Tu sei ancora senza camicia- notò lei.

-Già, non ho freddo, sto bene. E poi io dormo sempre così. Potrai controllare tu stessa. -

 –Sono ridicola- affermò Zoey, guardandosi nello specchio per spostare gli occhi da lui.

Logan le si avvicinò. –Oh, no. Sei bellissima anche così- le assicurò.

-Certo, come no. Che fesseria!-

-Fesseria? Ehi, guarda che dico sul serio- la rassicurò, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla sua buffa espressione. -Saresti ancora più bella, se aprissi di più questa cerniera- le disse, abbracciandola da dietro.

Zoey si immobilizzò, insicura come non mai, come spesso le capitava. Con lui.

La bocca di Logan prese a muoversi sul suo collo, mentre la stringeva ancora di più a sé. Non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare o di farla spostare; sperava davvero che nessuno dei suoi amici entrasse in camera adesso per interrompere quel momento: finalmente lei non lo stava respingendo, si stava lasciando andare e non gliene avrebbe fatto pentire. O almeno avrebbe provato a non dire niente che le potesse far cambiare idea.

-Ho una domanda- fece lei, allontanandosi di scatto per sedersi sul letto.

Come non detto, pensò.

-Sentiamo- rispose Logan, seguendola per poi stendersi completamente al suo fianco.

Zoey lo guardò, seria. –Stiamo insieme?- domandò diretta, senza inutili giri di parole, perché quelli, ad una come lei non erano mai piaciuti.

-Dipende-

-Dipende?- ripeté, inarcando una sopracciglia. –E da cosa?-

-Da chi- la corresse. –Dipende da te. Mi hai rivalutato e finalmente deciso che, forse, merito un po’ di fiducia in più e che, forse, non sono così deficiente come credevi?-

-Beh, la fiducia va meritata… non è una cosa che magicamente viene concessa. Ma direi che si potrebbe anche provare, no?-

-Bene, era quello che volevo sentirti dire! Era ora che mi dessi ascolto. Adesso posso rispondere alla tua domanda- le prese una mano, tirandola nuovamente a sé e avvicinando i loro visi. –Sì, stiamo insieme- concluse.

Zoey posò la testa sulla sua spalla, decidendo che per tornare nella sua stanza c’era ancora tempo. Con una strana sensazione di completezza, si rese conto che, davvero, quel giorno se lo sarebbe ricordato per un po’ di tempo.

 

 

Michael aveva ricevuto ordini precisi da Lola: doveva cercare quel cretino di Logan, che a quanto pareva era scomparso già da un bel po’ con la festeggiata; e doveva trovarlo prima che lo facesse Chase. Aveva già guardato nel cortile e in camera di Zoey, ma entrambi i luoghi erano deserti, perciò non potevano che essere nel loro dormitorio, dato che lei non era il tipo di ragazza che si imboscava in qualche aula vuota, come tutte quelle che uscivano con Logan.

Quando aprì la porta della sua stanza, non poté credere ai suoi occhi: no, non era possibile! Forse era ubriaco, oppure stava avendo delle allucinazioni dettate  dalla stanchezza. Zoey non stava mica dormendo fra le braccia di Logan, vero? Ah, no… Forse aveva capito: non era lui ad avere qualcosa che non andava, ma, molto probabilmente, era la ragazza in questione ad aver assunto qualche sostanza stupefacente; perché la sua amica in condizioni normali non avrebbe mai abbracciato Logan, figuriamoci dormirci insieme. Sul letto di Chase, poi.

Logan era sveglio e quando si accorse di Michael, si portò l’indice alla bocca zittendolo.

-Cosa diavolo stai facendo?- sussurrò piano. –E perché Zoey è qui? E perché sei sparito con lei? E soprattutto, domanda delle domande, perché sei mezzo nudo?!-

Logan lo ignorò, ci sarebbe stato tempo per dargli le sue risposte, momentaneamente doveva pensare a qualcosa di leggermente più grave. –Dov’è Chase?-

-La sta cercando- rispose, facendo un cenno in direzione di Zoey. -Quindi ti conviene svegliarla… indosso i miei jeans preferiti e non ho nessuna intenzione di sporcarli con il tuo sangue-.

Logan fece un esplicito gesto con la mano. –Bene, esci un attimo-

-Eh?-

-Tu vai via, io la sveglio, Chase non ci vedrà e i tuoi jeans sono salvi, tutto chiaro?-

-No, ma…- non continuò la frase, sapendo che con Logan erano soltanto parole sprecate. Uscì dalla stanza, borbottando qualcosa di indecifrabile e pensando che lui, le ragazze, quegli esseri sconosciuti, non le avrebbe mai capite: come potevano parlare di A, pensare a B e volere C? Anzi L? Incomprensibile.

 

 

-5 giorni alla fine della scommessa

 

Negli ultimi giorni, Chase era agitato: aveva la sensazione che l’intera scuola gli ridesse dietro ogni volta che lui si voltava di spalle,e per di più aveva il vago presentimento che tutti i suoi amici gli nascondessero qualcosa, che tramassero alle sue spalle, come se loro fossero a conoscenza di un segreto e lui era l’unico ad esserne all’oscuro. La stessa Zoey gli sembrava strana, cosa mai accaduta…anzi, si corresse automaticamente da solo, Zoey era divenuta strana da quando trascorreva del tempo con Logan! Che fosse successo qualcosa fra quei due? Non era possibile. Certo, al suo compleanno, lei era sparita, così come Logan, e lui si era dannato per cercarli, coglierli in flagrante e uccidere l’amico, ma anche quella volta si era sbagliato: Zoey era nel suo dormitorio al sicuro e soprattutto da sola, ne era convinto! L’aveva vista con i pro occhi. E allora perché i conti non tornavano? Stava forse diventando paranoico? Eppure nel suo banco, posto in una posizione strategica -due file dopo quella di Zoey-, notava le occhiatine che Logan lanciava alla sua amica nelle lezioni in comune e si era reso conto che esse erano perfino ricambiate.

No, niente fa fare, ormai aveva deciso e i suoi sensi di colpa lo stavano uccidendo! Avrebbe finalmente fatto quello che avrebbe dovuto fare una settimana prima: raccontarle tutta la verità su Logan alla sua migliore amica.

Il ragazzo scosse il capo, tornando alla realtà, mentre il professore di Biologia cominciò a camminare fra i banchi per distribuire dei volantini. Guardò il foglietto davanti a sé, dove una grande foto della scuola occupava più di metà foglio; cominciando a leggere, inarcò un sopracciglio sorpreso. Durante le sue seghe mentali, il professore aveva spiegato loro che il Preside, in occasione del “centoenonsoche” anniversario della fondazione della scuola, aveva organizzato una festa scolastica per celebrarla. Ovviamente, tutti gli studenti erano tenuti a partecipare, i biglietti si sarebbero potuti acquistare dai responsabili dei proprio dormitori e a fine serata si sarebbero scelti il re e la regina, come in un tradizionale ballo.

A pranzo, sia ragazze che ragazzi non facevano altro che parlare dell’evento: c’era chi aveva già acquistato i biglietti, chi si era messa a dieta per entrare alla perfezione nel vestito e vincere il titolo di regina, chi si domandava come avrebbe fatto ad invitare al ballo la ragazza che gli piaceva e chi, come Zoey, aveva ricevuto nell’arco di una mattinata due inviti che erano stati prontamente rifiutati con una scusa qualsiasi. Mentre si dirigeva verso il proprio dormitorio per prendere i libri delle lezioni pomeridiane, qualcuno la tirò per un braccio.

-Ehi- fece Logan, affondando le mani in tasca come se stesse cercando qualcosa.

-Ehi- ripeté lei, in imbarazzo. –Sempre gentile- disse, facendo riferimento ai suoi modi.

-Hai saputo del ballo?- le chiese, fissandola negli occhi.

 -Sì, ma non so se ci andrò…-

-Perché? Non hai trovato nessuno che ti invitasse? Tranquilla, arriverà qualcuno prima o poi- scherzò lui.

-Oh, no, hai toppato alla grande: ho già ricevuto due inviti- ribatté, stando al gioco. –E’ solo che non voglio far rimanere male chi non sceglierò-.

-Ah sì? Beh, forse dovrò fare un discorsetto ai tuoi pretendenti-.

-Geloso, Reese?-

-Io? Neanche un pò, non ne avrei il motivo! Nessuno è alla mia altezza. E per rimanere in argomento anch’io ho ricevuto numerosi inviti: il tuo ragazzo è un tipo famoso all’interno dell’accademia, non lo sapevi?-.

Zoey inarcò un sopracciglio, assumendo una strana espressione. –-Ah sì? Beh, forse dovrò fare un discorsetto alle tue pretendenti-, rispose, usando le sue stesse parole.

-Gelosa?-

-Niente affatto…quindi, tu porterai un’altra e io mi farò accompagnare dal primo che capita?- suggerì, sapendo che la loro relazione, almeno per il momento, doveva rimanere segreta.

-Io avrei un’idea diversa- disse e tirò fuori dai jeans due biglietti per il ballo, mettendoglieli davanti. –Speravo che tu venissi con me; sai, volevo concederti questo onore-.

Aveva riflettuto prima di farle quella proposta: proprio il giorno del ballo, sarebbe finita la scommessa e lui era davvero stufo di nasconderglielo; strano ma vero, la vittoria non gli interessava più… si sarebbe ritirato, avrebbe corso nudo per l’intero campus e poi avrebbe raccontato tutta la verità a Zoey. Glielo doveva. Lei stava cercando di fidarsi di lui e cominciare una rapporto con una bugia così grande, non era certo la cosa migliore se avesse voluto far funzionare le cose fra di loro. E lui lo voleva sul serio. E se lo avesse scoperto da sola l’avrebbe persa.

Dannato Michael, era tutta colpa sua se adesso si trovava in quella situazione così difficile! Che scommessa cretina… avrebbe dovuto sentirsi al settimo cielo per la sua vittoria: stava insieme a Zoey, era riuscito a piacergli e beh, anche lei aveva fatto colpo su di lui. Ma a quale prezzo? Chase sarebbe rimasto di merda e la loro amicizia sarebbe andata a puttane.

-E gli altri cosa diranno?- chiese, preoccupata. –Non so se andare insieme è la cosa giusta-.

-Parleremo con Chase- aveva aperto la bocca per dirle che sì, forse aveva ragione e rimangiarsi tutto, ma quelle parole le erano uscite in automatico, senza controllo.

-Cosa? Starai scherzando, spero-.

-No…il problema più grande è lui, lo so. Non vuoi che lui rimanga male a causa della nostra relazione, ma il vostro rapporto non deve mica cambiare per colpa mia… so quante conti lui per te-.

Logan continuava a ripetersi, cercando di giustificarsi almeno in parte, che prima o poi Zoey si sarebbe fidanzata con qualcuno, era solo questione di tempo e Chase non poteva credere sul serio che quel “ragazzo” potesse essere lui!

-Ok, senti: decidi e poi fammi sapere. Se non vorrai venire al ballo con me, fa niente, capirò- la tranquillizzò, abbracciandola e dandole un leggere bacio. –Adesso devo andare, o arriverò in ritardo a letteratura-. Avvicinò di nuovo le labbra alle sue, per poi correre via; il suo più grande problema si stava avvicinando: Chase camminava proprio in quella direzione, perciò era meglio sparire. Non poteva certo sapere che avrebbe pagato a caro prezzo quel gesto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ragazzuole, eccomi tornata! In questo capitolo non succede molto, è vero, ma mi serviva per farvi inquadrare la situazione, perché a questo ballo accadranno un bel po’ di casini e non mi andava di dividerlo. La storia è agli sgoccioli: tre, quattro capitoli al massimo; questo vuol dire che con la mia lentezza leggerete l’epilogo e fine estate xD no, a parte gli scherzi, voglio finirla, perciò mi metterò d’impegno, promesso :D ho un’idea: perché non mi motivate lasciandomi una piccola recensione? xD Dai, fatemi sapere che ne pensate!

Un bacio,

Greta

P.S.: sto scrivendo una storia nella categoria Originali, se volete passare xD

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Capitolo 8
*** Diamoci una possibilità ***


LAmore Conta

 

- 8 giorni alla fine della scommessa

 

-Ragazze!- esclamò Zoey, alzando gli occhi al cielo, in una buffa espressione. –Per favore, smettetela di urlare-.

-Compi diciassette anni, Zoey!- Nicole la gridò quasi. –Ed è nostro dovere rendere indimenticabile questo giorno. Quando sarai vecchia, dovrai ricordare il tuo diciassettesimo compleanno in maniera positiva.. e con un enorme sorriso stampato sul volto sdentato e rugoso!-

Zoey era nel corridoio dell’accademia, diretta alla prima lezione della mattinata, insieme alle sue compagne di stanza che –prendendola sottobraccio e trascinandola per tutta la scuola- non facevano altro che cantarle “tanti auguri” e gridare ad ogni persona incontrata – compreso il preside- che oggi era il suo compleanno.

-Adesso che anche i muri ne sono a conoscenza, potete finirla?- chiese -anche se la risposta la conosceva già- un po’ rossa dalla vergogna, mentre tirava per un braccio Lola, intenzionata a farle fare gli auguri perfino dall’antipatica e odiosa Coco.

Entrata in classe, credette di poter tirare un sospiro di sollievo: per un’ora sarebbe stata al sicuro dalle sue amiche, perché a Matematica occupava il posto affianco a Chase e lui era molto più discreto nel darle gli auguri.

Ma non fece in tempo a rallegrarsi: un enorme mazzo di rose rosse occupava tutto il suo banco, mentre a quello di destra, il mittente di quel regalo, le sorrideva, continuando a fissarla per vedere la sua reazione.

-Oh, no!- mormorò, facendo qualche passo verso di lui. –Non ci credo-.

Logan si alzò e continuando a sorridere, annullò quei pochi metri che li dividevano. –Buon compleanno…- avvicinò la propria guancia alla sua –Tesoro- completò, facendosi sentire soltanto da lei e dandole due baci.

Un brivido le attraverso la schiena, quando sentì quel soffio caldo così vicino.

-Logan…- cominciò.

Il ragazzo non le fece terminare la frase. –Non ringraziarmi per quelle- e indicò le rose. –Ringraziami a fine serata- continuò a bassa voce.

-Ringraziarti? Non ne avevo la minima intenzione, tranquillo-

-Acida… sono sicuro che questa sera lo farai-disse, tornandosene al suo posto. Il sorriso –di chi è sicuro delle sue mosse- ancora stampato strafottente sul viso.

Zoey sbuffò, leggermente scocciata, mentre le sue amiche non le toglievano gli occhi da sopra, certe di essersi perse qualcosa fra lei e il ragazzo. Dopo l’avrebbero riempita di domande, ne era sicura… era anche sicura di un’altra cosa: quel giorno sarebbe stato molto faticoso e difficile da dimenticare.

In quel momento, Chase e Michael entrarono nell’aula e il primo andò sicuro verso il suo posto di sempre.

-Ehi, Zoey!- esclamò. –Tantissimi auguri!-. L’abbracciò, stringendola un po’ troppo a sé.

-Grazie, Chase!- lo ringraziò, sorridendo. Grazie a Dio, esisteva ancora qualcuno che le dava gli auguri in modo normale.

-E queste rose?-

-Un regalo- rispose, vergognandosi un po’. Non le andava di spiegare quella strana situazione al suo migliore amico. L’avrebbe imbarazzata ancora di più.

-Un regalo?- ripeté, confuso e sorpreso nello stesso tempo. –Da parte di chi?-

Logan tossicchiò leggermente per attirare l’attenzione. –Mio, naturalmente-

-Tuo? E da quando fai regali a Zoey?- si intromise Michael, avvicinandosi alla ragazza per augurarle buon compleanno.

-Volevo ringraziarla per il suo aiuto in Letteratura- rispose.

Chase mormorò qualcosa di incomprensibile e fece per andare al suo banco –ovviamente, passando cercò di urtare i fiori per rovinarli almeno un po’.

-Logan, sparisci!- esclamò, mentre il professore di matematica entrava in classe.

-Non se ne parla nemmeno!- rispose, cominciando a tirare fuori i libri dal suo zaino.

-Logan – ripeté con più enfasi. –Evapora dal mio posto!-

-No, io e Zoey vogliamo stare seduti vicino, vero?-

Zoey inarcò un sopracciglio. –Più lontano mi stai, meglio sto-.

-Lo dice per scherzare- assicurò Logan. –Vero che lo dici per scherzare?-

La ragazza stava per rispondere in modo scortese, quando il professore richiamò all’ordine la classe.

-Vattene!- tentò di nuovo Chase, inutilmente. –Prima che ti prenda a calci nel sedere-

-Professore?- chiamò Logan con aria innocente. –Chase mi sta disturbando-

Chase, ormai miseramente sconfitto, mandò a quel paese l’amico, prendendo posto due file dietro e ribollendo di rabbia.

Zoey lanciò un ultimo sguardo a Chase, sussurrandogli un “mi dispiace”, per poi appoggiare le rose a terra e cercare di ignorare Logan, che continuava a fissarla imperterrito, facendola innervosire. Teneva lo sguardo dritto davanti a sé, tentando di seguire la lezione; ma lo trovo abbastanza difficile. All’improvviso, un bigliettino appallottolato le arrivò sugli appunti.

Logan, naturalmente.

Lo aprì mentre l’insegnante scriveva qualcosa alla lavagna.

 

Piaciuta la sorpresa? Lo so, non hai voluto baciarmi davanti i tuoi amici, ma tranquilla, recupereremo più tardi. Appuntamento alla tua festa.

 

Zoey lo guardò, scuotendo il capo.

-Tu al mio compleanno non sei invitato- sussurrò.

-Vorrà dire che mi imbucherò. Sai, una festa non è divertente se non ci si imbuca nessuno… ed io non voglio mica che il tuo compleanno sia un mortorio! Non lo faccio per te, ma per i nostri amici-

La ragazza si morse la lingua per non rispondere e provando un po’ di odio per stessa, mise quel biglietto fra le pagine del libro.

A qualche metro di distanza, Chase osservava la scena con occhi spalancati, memorizzando ogni singolo gesto dei due. A suo parere quel deficiente di Logan –che al momento osservava Zoey, la sua Zoey, come non aveva mai fatto-  si stava calando un po’ troppo nella parte. Si fidava di lei, era certo che mai avrebbe potuto provare qualcosa per quel pallone gonfiato del suo amico, ma ormai dentro di  lui, si faceva sempre più insistente un’orrenda immagine e sapeva che se mai –in un futuro molto prossimo- si fosse realizzata, Logan avrebbe concluso l’anno scolastico in infermeria.

 

 

 

Zoey si guardò allo specchio, inclinò il capo leggermente di lato e fece un sospiro: aveva già provato due vestiti e numerosi top e gonne, ma nessun abbinamento la convinceva più di tanto. Se da lì a cinque minuti non avesse deciso cosa indossare, sarebbe andata alla sua festa in pigiama! Avrebbe preferito festeggiare il suo compleanno con una piccola festicciola fra amiche, ma Nicole non aveva voluto sentire ragioni: il suo compleanno era importante e lo avrebbero festeggiato con stile.

Una piccola vocina dentro la sua testa, si chiese stupidamente cosa avrebbe indossato Logan quella sera: era ovvio che sarebbe venuto –ed era anche ovvio che qualsiasi fosse stato il suo abbigliamento, sarebbe stato benissimo. Lo sguardo le andò automaticamente alle rose rosse che aveva messo sul suo comodino in un vaso, mentre il cuore le accelerava all'improvviso soltanto al suo pensiero. Non riusciva a non domandarsi cosa sarebbe successo quella sera; faceva tanto la scontrosa, ma almeno a lei stessa doveva ammetterlo: stare con Logan la innervosiva (fatto che non era mai accaduto prima di trascorrere tutto quel tempo con lui), ma nel momento esatto in cui le si avvicinava, la razionalità la abbandonava completamente e non vedeva l’ora che lui le “rubasse” un altro bacio. Forse, si vergognava ad ammetterlo ma doveva, il ragazzo le stava cominciando a piacere un po’ troppo per i suoi gusti, e non sapeva quanto questo fosse una buona notizia. Lo attraeva, era inutile negarlo, e quei giorni passati con lui, nonostante tutto, le erano piaciuti. Si era divertita e aveva imparato a conoscerlo un po’ di più: certo, rimaneva sempre il solito deficiente ma ormai lo vedeva con occhi diversi. Quella sera sarebbe stata  la prova del nove e se quello che da poco aveva iniziato a provare si sarebbe fatto più insistente, voleva significare soltanto una cosa.

 

 

 

La festa si sarebbe svolta nella grande sala comune di tutti gli studenti e una volta che Zoey arrivò, stentò a riconoscerla: tantissimi palloncini colorati erano sparsi per le stanza, numerosi striscioni, appesi da una parete all’altra, le auguravano buon compleanno, divani e poltrone erano stati spostati vicino il muro per fare spazio ai futuri ballerini e a sinistra, vi erano due tavoli pieni di roba da mangiare.

Zoey, accompagnata da Nicole e Lola, si fece spazio fra i suoi amici, che allegri si muovevano al ritmo della musica scelta da Michael, che per quella sera si era improvvisato dj.

La ragazza distribuì mille sorrisi ai suoi compagni, mentre si dirigeva da sola –Lola era andata dal suo ragazzo, mentre Nicole ne cercava uno momentaneo per la serata- da Chase, che seduto in angolo e con il piatto pieno di tramezzini faceva da tappezzeria. Il suo sguardo vagò per la stanza, cercandolo. Non lo trovò.

-Zoey, finalmente!- esclamò Chase. Vedendola fece un fischio di apprezzamento. –Cavolo, sei bellissima- gli sfuggì.

-Lo pensi davvero? O lo dici tanto per?- chiese insicura. –Io non mi piaccio per niente-

-Credimi, stai benissimo-.

Avrebbe voluto dirle ti di più ma si trattenne, mentre un brivido gli attraversò la schiena quando le sfiorò per caso una mano per rubargli una tartina. Lo sguardo gli cadette sulla scollatura del vestito bianco, leggermente trasparente, che lei indossava e cercando di controllare la sua fantasia, che ormai non aveva più freni, arrossì.

Zoey continuò a guardarsi in giro e cercando di essere indifferente, continuò  a chiacchierare con Chase… ma non ci riusciva. Pensava di averlo trovato, ma era soltanto qualcuno con il suo stesso taglio di capelli; continuò a muovere la testa seguendo la musica. Le venne voglia di ballare. Si alzò di scatto e si rivolse al suo amico.

-Vieni? Voglio ballare un po’- disse, facendo un cenno verso gli altri.

Chase scosse il capo. –Magari più tardi-

Zoey alzò le spalle e cercò di raggiungere Lola, che con Vince, si scatenava al centro della stanza. Ma inaspettatamente qualcuno le sfiorò il braccio, prendendola poi per un polso.

-Stai cercando qualcuno?-

-Alla fine sei venuto-

-Ovvio. Me lo concedi un ballo, signorina?- le domandò, avvicinandola a sé con un movimento.

-Va bene. Ma lo faccio solo perché sono la festeggiata- precisò.

Ballarono continuando a guardarsi negli occhi, quasi una sfida a chi abbasava lo sguardo per primo.

Logan le si avvicinò di più, fregandosene di chi potesse vederli. Poteva sentire il suo profumo. Zoey alzò le braccia, continuando a muoversi, mentre lui non poteva far altro che osservala. Quei capelli, che perfettamente lisci, ballavano con lei; quelle labbra che non vedeva l’ora di ribaciare; quel vestito bianco che, stretto da una cintura sotto al seno, le scendeva morbido sui fianchi, evidenziandone le forme… e poteva continuare così ancora per un po’.

All’improvviso la sua spavalderia lo abbandonò, la sua sicurezza vacillò. Si aspettò quasi di vederla scomparire, se avesse fatto un gesto in più. A malincuore distolse lo sguardo di lei, guardandosi in giro: Michael, insieme a Vanessa, era impegnato con la musica, Nicole chiacchierava allegramente con qualcuno… ma non riusciva a vedere Chase.

Qualcuno gli mise una mano sulla spalla.

Pensava fosse l’amico, ma vedendo Lola si tranquillizzò. O quasi.

-Logan, posso parlarti un minuto?-. Più che una richiesta, sembrava un ordine.

Lui alzò le spalle. –Se è davvero un minuto-

Vince prese per mano Zoey, sostenendo di voler fare almeno un ballo con la festeggiata; anche Lola e Logan cominciarono a ballare, allontanandosi un po’ dall’altra coppia.

-Questo è il momento giusto per portare Zoey con te: Chase è distratto. Ma mi raccomando, tornate per la torta o Nicole vi ucciderà-

-Mi stai dicendo questo perché…?-

-Ti ho sempre considerato, e continuo a farlo tuttora, un deficiente, ma perfino un cieco si accorgerebbe di quello che c’è fra voi due. Adesso vai, prima che cambi idea a ritiri la mia approvazione- concluse, tornando dal suo ragazzo.

Logan, ancora sorpreso per quella breve conversazione, la seguì velocemente, raggiungendo Zoey e con un movimento veloce, le strinse la mano e la portò con sé.

-Che intenzioni hai?- chiese lei stupita, ma seguendolo ugualmente.

Logan si faceva fra i loro amici velocemente, cercando di non dare troppo nell’occhio. –Ti rapisco, ovvio-

Zoey inarcò un sopracciglio, scettica.

-Sei mia per il resto della serata- affermò lui, rallentando il passo, un volta giunti in un corridoio dell’accademia decisamente più tranquillo. Si allontanò leggermente da lei per osservarla meglio.

-Lo sai che sei proprio bella stasera?-

-Solo stasera? Gli altri giorni sono brutta?- domandò, puntigliosa come sempre.

-Lo sai cosa intendo, sciocca. Dai, vieni con me-

Si ritrovarono a camminare, in silenzio e vicini, nel deserto cortile della scuola, entrambi pensierosi.

-Sai, credevo che non mi avresti seguito così facilmente; invece hai lasciato la festa senza pensarci due volte-

-Già…-

-Come mai?- chiese, sedendosi sul bordo della fontana e facendole un gesto per far sedere anche lei.

Zoey lo imitò, scuotendo il capo. –Perché… forse, ho voglia di stare con te - ammise, sincera.

Lui sorrise, non sapendo bene che dire.

-E tu, perché mi hai portato qui?-

-Perché ho voglia di stare con te. Senza forse!-

-E’ tutto così strano, Logan! Fino a qualche giorno fa, non avrei mai pensato di poter stare sola con te, più di un’ora, senza impazzire… mentre, adesso… lo voglio e per di più mi piace. Probabilmente sono impazzita sul serio.

-Probabilmente ti piaccio-

Zoey si alzò di scatto, innervosita sia per il tono di voce del ragazzo, sia per la verità delle sue parole.

-Riesci sempre a rovinare tutto, idiota- disse, dandogli le spalle e cominciando ad allontanarsi.

-Ehi, ehi! Calmina! Ok, forse ho sbagliato modo, ma cavolo Zoey! E’ così… io ti piaccio! E tu piaci a me! Fine della storia. E’ talmente semplice…Perché devi complicare tutto?-

-No che non è semplice! E’ difficile, almeno per me. Io e Chase abbiamo passato anni prendere in giro te e le ragazzine che ti vanno dietro. Adesso non voglio essere anche io una di loro credevo di essere troppo intelligente per…- mentalmente aggiunse “prendermi una sbandata per te”.

Al sentire il nome di Chase, qualcosa chiamato “senso di colpa” si risvegliò in Logan.

Cazzò, pensò, stava andando tutto così bene! Stava per vincere quella maledetta scommessa…ma non aveva fatto i conti con il suo amico e soprattutto con Zoey! Nessuno l’avevo avvertito del rischio che poteva correre, non avrebbe mai immaginato che lei potesse piacergli così tanto.

-Tu non sei come le altre. Sarà anche scontatissimo, sembrerà una frase presa da un film sentimentale di serie B, ma è così. Diciamocelo, in passato non siamo mai andati troppo d’accordo…ma il passato è passato. Ci siamo conosciuti, ci siamo apprezzati e adesso proviamo qualcosa l’uno per l’altro. Potremo provarci, no?- domandò, prendendole una mano. –Diamoci una possibilità-.

Zoey, in quel momento, capì cosa volesse dire l’espressione “farfalle nello stomaco”, ma per quanto amasse quegli splendidi animali, avrebbe voluto bere insetticida per ucciderli uno ad uno e molto dolorosamente.

-Provarci? Noi?- rise nervosamente. –Non è possibile! Prima di tutto, non durerebbe. Secondo, i miei amici mi ucciderebbero. Chase mi ucciderebbe.

-Ci ucciderebbe- la corresse lui. –Sinceramente dei loro pareri, in questo momento, me ne sbatto-

Zoey respirò a fondo. –Ci devo pensare, ok?-

Era confusa. Doveva riflettere.

Lui annuì e si riavvicinò alla fontana, dove aveva lasciato la sua giacca. –Puoi pensarci mentre ti do il mio regalo-

-Un altro?-

Annuì nuovamente. –Adesso chiudi gli occhi-

-Neanche per sogno, mi baceresti di nuovo-

Lui si finse ferito da quella falsa accusa. –Hai davvero una così bassa considerazione di me?-

-Sì, e ne ho anche validi motivi!-

-Su, chiudi gli occhi, tesoro- rise, divertito dall’espressione di lei. –Dobbiamo tornare alla festa per il taglio della torta. E a giudicare da quelle nuvole, credo anche che fra un po’ si metterà a piovere-

Zoey, lasciandosi convincere, chiuse gli occhi; il cuore, come accadeva spesso ormai, prese ad aumentare i suoi battiti, mentre le mani di Logan le spostavano delicatamente i capelli da un lato. Sentì qualcosa di freddo intorno al collo, poi sentì lì il tocco caldo delle sue labbra. La sua schiena si riempì di brividi, mentre una strana sensazione le prese lo stomaco. Si stava comportando come una dodicenne, dannazione!

Logan era alle sue spalle, perciò si girò piano, aprendo gli occhi. Trovò il suo viso pericolosamente vicino. Cercò di controllarsi, distogliendo lo sguardo dalla sua bocca. Il profumo di Logan –decisamente se n’era messo troppo, ma non le dava fastidio, anzi - le arrivò subito e quasi le venne la voglia di avvicinarsi ancora di più per sentirlo meglio.

-Ti piace?- domandò lui.

Zoey si guardò il collo: ad un sottile filo argentato, era appeso un ciondolo a forma di sole. Lo prese fra le dita, continuando a guardarlo. –Grazie-.

Si sorrisero entrambi, ma Logan non fece in tempo ad essere ringraziato nel suo modo preferito, che cominciò a piovere.

-Sbrighiamoci o arriveremo dentro completamente fradici!- esclamò Zoey.

-Ma no, non esagerare. Rilassati. Cosa vuoi che sia un po’ di pioggia?-

Un lampo illuminò il cielo scuro, quasi a volere rispondere a Logan che no, non era soltanto un po’ di pioggia.

-Un po’ di pioggia, vero?- domando scettica Zoey. –Io me ne vado, tu resta pure qui-

Un rumoroso tuono convinse Logan a seguirla. Prese la sua giacca e usandola a mo di ombrello, la mise sulle loro teste, reggendola con una mano, mentre l’altra la strinse con quella di Zoey.

-Hai copiato anche questo?- chiese lei, mentre correvano, cercando di bagnarsi il meno possibile.

-Cosa?- lui non capì.

-Anche questo gesto l’hai rubato da un film sentimentale di serie B? Come il tuo discorsetto-

Lui rise, divertito da quella domanda. –Ah sì? E’ questo che pensi?-. Con un gesto rapido, le tolse il giubbotto da sopra, lasciandola facile bersaglio della pioggia, che ormai cadeva sempre più velocemente.

-Sei un deficiente!- esclamò, togliendosi i capelli dal viso.

-Continui ad offendermi? Allora ti piace proprio bagnarti-le disse, aumentando il passo e lasciandola indietro. Le sue ultime parole erano facilmente equivocabili e gli era venuta in mente una spassosa battuta, ma saggiamente decise di tenerla per sé. Ci teneva alla sua vita.

-Logan! Dai, aspettami-

Fece qualche metro, ma la voce le arrivò più attutita e leggermente più affaticata, perciò decise di fermarsi per permetterle di coprirsi sotto il giubbotto ormai fradicio. Si bloccò per aspettarla e lei, appena fu sotto, gli diede una gomitata.

-Sei proprio uno stronzo-

-Ehi, attenta alle parole, altrimenti ti lascio qui di nuovo-

-Falla finita, dai- Vide che Logan stava prendendo la direzione sbagliata e lo fermò. –Dove stai andando, idiota?!-

-Ancora? Sto andando ai dormitori maschili, sono decisamente più vicini-

-Ma io devo tornare alla festa!-

-In quelle condizioni?- non le diede il tempo di rispondere e la trascinò con sé.

 

 

 

-Lola richiama Zoey. Chase sta dando di matto- disse Vince.

Matto era la definizione giusta per descrivere il ragazzo in quel momento; non era stupido: Zoey non si trovava, Logan altrettanto, aveva fatto due più due e aveva avuto la soluzione.

-Non aveva la borsa con sé- ricordò Lola. –Avrà lasciato il cellulare in camera. Cavolo-

-Prova a chiamare Logan- suggerì lui. –Altrimenti mangeremo la torta senza di lei e pace-

-Non risponde neanche lui!-

-Ecco, non vorranno essere disturbati; troviamo un modo per dare la notizia a Nicole e a Chase e mandiamo tutti via, prima che il preside ci punisca per aver superato il coprifuoco-

-Ok- si arrese, mentre annotava mentalmente i modi più dolorosi per uccidere Logan. - Io Nicole, tu Chase?- chiese, speranzosa.

Vince scosse il capo. –No, amore. Io Nicole, tu Chase.

Lei sbuffò, prevedendo già l’esagerata reazione di Chase; proprio in quel momento, il cellulare che stringeva in mano squillò.

-E’ Logan!- esclamò. Si portò subito il telefono all’orecchio, mentre con una mano si coprì l’altro, cercando di attutire il rumore della musica. –Logan! Dovevi essere qui venti minuti fa…cosa? No! No! Dovete tornare qui! Bagnati? Sei un imbecille! Aspetta…cosa dico agli altri? Lo so che sono un’attrice, ma questo non c’entra niente. No! Cosa?… non ti azzardare a riattaccare! LOGAN!-

-Che è successo?- chiese il suo ragazzo, vedendo la sua espressione arrabbiata.

-Non ho capito molto. Sono completamente bagnati. Erano in cortile e la pioggia li ha beccati… Adesso sono a cambiarsi, ma non faranno in tempo a tornare qui. Perché diamine mi hai convinto a fare andare via Zoey con quel cretino?-

-Io? Ma se sei stata tu a dire che erano perfetti, eccetera eccetera-

Lola gli lanciò un’occhiataccia e lui capì che in quel momento doveva soltanto assecondarla.

-Vai da Chase- gli disse. –Digli che Zoey si sente poco bene, sindrome premestruale o che so io-

-Non posso andare da Chase e dire che Zoey ha la sindr… e dire così!-

Lei continuò come se il suo fidanzato non avesse aperto bocca. –Io mi occupo degli altri- concluse, guardando nuovamente male.

Vince si arrese. Molto probabilmente, pensò senza però dirle niente, a giudicare dal caratteraccio, quella ad avere la sindrome premestruale era lei. Come se gli avesse letto nel pensiero, Lola lo osservò ancora e Vince si dileguò in un secondo.

 

 

 

Logan e Zoey, ormai completamente zuppi, arrivarono nella camera del ragazzo lasciando dietro di loro acqua e impronte.

-Tieni-. Logan le lanciò un asciugamano in pieno viso. –Asciugati o ti ammalerai. Ti cercò qualcosa da indossare-

Lei cercò di asciugarsi come meglio poteva, ma i risultati furono scarsi. –Qualcosa da indossare?- ripeté.

-Non puoi mica rimanere così, sei fradicia. Certo a me non dispiacerebbe eh, quel vestito adesso è ancora più bello- le disse, lanciandole uno sguardo che la fece vergognare. –Non so se l’hai notato, ma con la pioggia è diventato abbastanza trasparente-.

Zoey si guardò allo specchio: i capelli, ai quali poco prima aveva passato la piastra, adesso erano una massa informe e umida, mentre il vestito bianco, come aveva osservato il ragazzo, le si era attaccato al corpo, mostrando quello che c’era sotto. Cercò di coprirsi con l’asciugamano, mormorando tra sé quello che assomigliava ad un “porco”.

Logan rise, divertito dall’imbarazzo della ragazza, perciò decise di provocarla un’altra po’. Aprì l’armadio, tirando fuori alcuni indumenti.

-Questi sono tuoi- le mise in mano una larga felpa e un paio di pantaloni da ginnastica. –Non ho di meglio, mi dispiace-

-Certo ti dispiace- disse sarcastica. –Guarda, posso tranquillamente tornare in camera mia…ormai sono bagnata, un po’ di acqua in più non cambierà nulla-.

-Eh no, non se ne parla nemmeno. Cambiati, poi aspetteremo che finisca di piovere e ti riaccompagnerò alla tua stanza. Te l’ho già detto che saresti stata mia, questa sera. Guarda, fai come me-.

Logan cominciò a sbottonarsi piano la camicia che indossava, un bottone alla volta.

-Che stai facendo, idiota?-

-Sto facendo quello che dovresti fare anche tu-. Tolse anche l’ultimo bottone.

-Hai finito di toglierti i vestiti?- disse, spazientita.

-Perché? I jeans vuoi togliermeli tu?- chiese, poi come colto da un’illuminazione improvvisa aggiunse. –Ho capito, vuoi che ti aiuti a togliere il vestito! Bastava dirlo-. Le si avvicinò. –Sono bravo, quasi come a togliere reggiseni –.

-Non ti azzardare- cercò di minacciarlo, ma il suo tono non convinse nemmeno lei. Cercava di distogliere lo sguardo dal torso nudo di Logan, riuscendoci poco. In quel momento si trovò a decidere un po’ tutto: se lo avesse lasciato fare, non sarebbe più potuta tornare indietro; avrebbe dimostrato a Logan che aveva ragione, mentre lei si sbagliava completamente.

In un attimo, le mani del ragazzo le si posarono sui fianchi, riuscendo quasi a scaldarla dentro; i visi si avvicinarono e si accorse di due cose: prima di tutto, voleva baciarlo, era sicura di non avere abbastanza forza di volontà per allontanarlo. Secondo, Logan senza camicia era un vero e proprio attentato alla sua salute mentale, già parecchio danneggiata! Non doveva essere lì con lui ma ne era sicura, non desiderava trovarsi in un altro posto per niente al mondo.

Si baciarono e capì che i baci ricevuti dai suoi precedenti ragazzi – se potevano essere chiamati così- non potevano certo reggere il confronto. Non aveva mai baciato nessuno così, lo sapeva. Si lasciò andare completamente, poggiando una mano sul petto di lui, che era lasciato scoperto dalla camicia; percepì i suoi addominali e per un momento le venne voglia di finire il bacio e fare scivolare via l’indumento per vedere quanto fossero scolpiti. Da quanto aveva capito, lo erano abbastanza e le piaceva.

Logan la avvicinò ancora di più a sé, poteva sentire il suo vestito bagnato contro di lui, ma non gli dava fastidio, se solo fosse stato possibile, non avrebbe mai più cambiato posizione. Si allontanò leggermente, facendo scivolare via la camicia, che ormai gli dava impaccio; sentì le mani di lei vagare sulla sua schiena e capì che finalmente aveva fatto la sua scelta.

Zoey si staccò da lui, fece una smorfia, prese i vestiti poggiati sul letto e disse –Ok, diamoci una possibilità- poi corse in bagno per cambiarsi.

 

 

 

 

 

Che fatica, ragazze xD capitolo un po’ difficile da scrivere, spero solo di non aver fatto un casino decidendo di pubblicarlo! Credi si commenti da solo :D Ho sempre amato loro due insieme, per me in questo telefilm LA coppia erano loro. Così diversi caratterialmente, eppure perfetti insieme. Per di più, ho amato sin da subito l’attore che interpretava Logan xD mi attirava particolarmente e immaginavo Logan come un fico, al quale tutte andavano dietro. Io sarei stata la prima! Perciò anche nella storia è descritto così xD

Beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ditemi cosa ne pensate :D ci conto!

A presto.

Greta.

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Capitolo 9
*** L'ora della verità ***


 

Piccola nota: Stacey Dillsen è quella ragazza mezza (?) esaurita che andava in giro per la scuola con i cotton fioc da tutte le parti e cotta (non ricambiata ovviamente xD) di Logan. Vanessa è la fidanzata di Michael, carina, scura di carnagione  e che comincia ad uscire nella quarta serie mi sa.

 

 

 

 

L’ Amore Conta

 

 

-Michael, è la terza volta che vengo ad aprirti! Alla prossima giuro che ti lascio fuori- sbottò Logan, mentre andava alla porta. –Hai veramente rot…ehi, sei tu… scusa, credevo fosse quel deficiente: dimentica sempre le chiavi- si scusò in fretta, spostandosi di lato per far entrare Zoey. –A cosa devo questa sorpresa? Non ti aspettavo- le disse, avvicinandosi per salutarla.

-L’ho notato- rispose lei, accennando al suo non abbigliamento, per poi lasciarsi baciare. -Comunque, non so qui per te-.

Lui si allontanò leggermente, inarcando le sopracciglia, quasi infastidito da quella risposta. –Ah no? E per chi allora? C’è qualcuno più importante del tuo ragazzo?-

-Conosco almeno una decina di cose che ti superano- lo prese in giro. –Che stai facendo?- gli chiese, guardandolo trafficare in mezzo a dei vestiti gettati alla rinfusa.

-Sto cercando un paio di jeans da indossare; lo so che ti stavi gustando la meravigliosa scena di me in boxer, ma non voglio metterti in imbarazzo-.

-Siamo andati a mare insieme tante di quelle volte, ti ho già visto così e poi non mi vergogno per così poco-.

-Se lo dici tu…- mormorò, lasciando cadere a terra i pantaloni, per poi prenderla per i fianchi e buttarla sul letto più vicino; si gettò quasi sopra, mancandola di poco.

-Ahia!- esclamò, dandogli una botta sulla spalla. –Mi hai fatto male- si lamentò.

-Esagerata, non ti ho neanche sfiorato- commentò Logan, tenendola imprigionata sotto di lui. –E adesso?- le chiese, mordendole il labbro inferiore per provocarla.

-Dai scemo, alzati…dicevo davvero, sono venuta perché ho appuntamento con Chase e se ci vede così…-

-Solo cinque minuti- sussurrò Logan vicino al suo orecchio, cominciando a lasciare una scia di baci sotto l’orecchio per poi scendere lentamente sul collo. Zoey si strinse di più a lui, accarezzandogli la schiena, mentre le mani del ragazzo s’infilarono sotto la maglietta.

La ragazza ragionò in fretta: erano su un letto, Logan era in boxer e chiunque poteva entrare in qualsiasi momento nella stanza; perciò dovevano fermarsi.

Si divincolò sotto di lui, cercando di spostarlo. –Basta, basta. Non è né il luogo né il momento giusto- lo rimproverò, riuscendo a sfuggire dalla sua presa e a mettere distanza fra di loro.

Logan piegò leggermente la testa di lato, lanciandole un’occhiata maliziosa. -La prossima volta mi toccherà legarti, scappi sempre sul più bello-.

-Vestiti, dai- gli disse, lanciandogli il jeans in faccia.

-Perché devi incontrare Chase?-

-Ti da fastidio che io passi tutto questo tempo con lui?-

-Non voglio che il vostro rapporto si rovini a causa mia- rispose, eludendo la sua domanda.

-Ma ti da fastidio?- insistette lei, cominciando a girare per la stanza per distogliere lo sguardo da lui che indossava i jeans: certo che aveva una schiena, doveva dire grazie ai mille sport che praticava.

-Sì, mi da fastidio- ammise lui, sorridendole. –E prima che me lo domandi: sì, questo vuol dire che sono geloso; sono molto possessivo con le mie cose-.

Zoey non riuscì a reprimere un sorriso e cercò almeno di non saltargli sopra per abbracciarlo.–Dopo che tu te ne sei andato l’ho incontrato e mi ha detto di volermi parlare e così ho deciso di farlo anch’io; basta con questa relazione segreta! E’ il mio migliore amico, saprà capirmi.

Logan sapeva esattamente l’argomento del discorso di Chase: aveva resistito più di una settimana ma alla fine aveva ceduto, perciò gli conveniva anticiparlo. Sapeva che quelle parole avrebbero avuto un duro impatto sia sull’amicizia con Chase che sulla relazione con la sua ragazza e lui non aveva davvero idea di come uscirne fuori, ma doveva iniziare a fare qualcosa. Non voleva perdere nessuno dei due e non era pronto a fare una scelta.

-Potremmo incontrarci più tardi, che ne pensi?- propose lei.

Se vorrai ancora vedermi, pensò lui.

-A proposito di questo, Zoey, pure io avrei da rivelarti qualcosina e spero che tu mi lascerai finire di parlare, prima di saltare a conclusioni affrettate- disse, sedendosi e con un cenno della mano le chiese di imitarlo.

-Aspetta un attimo, comincio prima io- disse lei, incrociando le gambe e facendogli poggiare sopra la testa. -Mi auguro che per il ballo indosserai qualcosa di migliore di un’orribile T-shirt e di questi jeans, non vorrai farmi sfigurare, vero?- domandò divertita, iniziando ad accarezzargli i capelli.

-Hai deciso di accompagnarmi? Davvero?-

-Cos’è questo tono stupito? Credevo che nessuna ragazza ti avesse mai dato buca ed io non volevo essere la prima, e poi non ho alcuna intenzione di dividerti con qualcun’altra- aggiunse.

Logan alzò leggermente il capo e la baciò, dimenticandosi facilmente del discorso che avrebbe dovuto farle; lei schiuse la bocca, permettendogli di approfondire il bacio, che divenne via via più passionale quando le loro lingue si incontrarono.

Ma è risaputo che le cose che ci piacciono non durano mai a lungo e tutti sappiamo quanto il tempismo di Chase possa essere fastidioso e completamente sbagliato. Del cazzo: per usare un termine volgare ma molto più espressivo.

Zoey stava giusto pensando a come Logan la stesse rendendo troppo imprudente, quando la porta della stanza si aprì e l’ultima persona che avrebbe dovuto scoprire della loro relazione in quel modo entrò.

Entrambi si allontanarono di scatto, mentre Chase continuava a fissarli, sbalordito, sempre più rosso e arrabbiato in viso, mentre la sua presa sulla maniglia si faceva sempre più forte.

-Non è come pensi!- esclamò lei, uscendosene con una delle frasi meno azzeccate e più scontate che si possano dire in una situazione del genere.

Chase non parlò, non sapeva cosa dire, guardava i suoi amici immobile, come se non li stesse vedendo veramente. Si sentiva a pezzi, come se un’automobile l’avesse investito e poi, non contenta, avesse fatto marcia indietro più e più volte facendogli a frantumi non le ossa, ma il cuore, cosa peggiore era che al volante di quell’auto non c’era uno sconosciuto qualsiasi ma Zoey; il dolore sembrava invaderlo sempre di più, quasi si stesse diramando dal cuore al resto del corpo.

-Lasciaci spiegare, Chase- si unì Logan, con la spiacevole sensazione che fra lì a qualche secondo sarebbe successo un casino e lui ne era inevitabilmente responsabile.

-Non. Parlare- disse, scandendo ogni parola con rabbia. –Non parlare o giuro che vengo lì e ti prendo a pugni-.

-Chase, avrei dovuto dirtelo prima…- cominciò Zoey, andandogli vicino. –Ma avevo paura della tua reazione…-

Chase puntò lo sguardo su di lei e per la ragazza fu come essere colpita in pieno viso da un ceffone particolarmente violento.-Vieni con me, sei tu quella che deve sapere tutto- la prese per un braccio e cominciò a camminare velocemente fuori dalla stanza, deciso a trovare Michael.

Logan cominciò a seguirli, cercando di fermarli. –Ehi, ehi, capisco come tu ti stia sentendo, ma devo essere io a dirlo a Zoey!-

-Dirmi cosa? Chase fermati!- esclamò la ragazza, bloccandosi nel corridoio dei dormitori.

-Avanti Logan, raccontale tutto allora… spiegale perché hai cominciato ad interessarti a lei all’improvviso; spiegale perché hai cominciato a prendere ripetizioni all’improvviso, spiegale perché hai cominciato a farle regali all’improvviso! Non vedo l’ora di ascoltare la tua versione!- urlò, facendo voltare verso di loro i ragazzi presenti.

-Di cosa sta parlando, Logan?-

-Io…-

-Beh, vedo che ti mancano le parole, strano… perché pochi secondi fa la lingua sembrava funzionare benissimo! Che ne dici se ti do una mano? Però prima andiamo a cercare Michael, lui saprà raccontare tutta la faccenda nei minimi particolari- riprese a camminare, trascinando Zoey con sé verso l’esterno della scuola.

-Chase calmati o ti farò calmare io- ringhiò Logan, arrabbiato: avrebbe voluto spiegarsi ma l’amico non gliene dava il tempo, era veramente fuori di sé.

-Calmare?!-

Il pugno di Chase lo colpì così velocemente che non ebbe nemmeno il tempo di fare qualcosa per difendersi; sentì il naso cominciare a fare male, mezzo indolenzito, mentre qualche goccia di sangue iniziava a scendere e a bruciare sempre di più.

-Questo… questo non è niente confrontato al male che mi hai fatto tu-.

Zoey si avvicinò preoccupata a Logan per vedere come stava. –Oddio, guarda che gli hai fatto!-esclamò, notando il sangue che gocciolava. -Chase sei completamente pazzo!-

-Sì sì, sono pazzo…  pazzo di te, cazzo!-

Lei spalancò gli occhi. –Cosa stai dicendo? Non ci sto capendo più niente!-

-Se mi seguirai, ti racconterò tutto e allora sarai tu a picchiare Logan-.

Zoey guardò prima l’uno poi l’altro, non sapendo a chi dare retta. –Ok, Chase vengo con te, ma calmati! Non ti ho mai visto così- affrettò il passo cercando di coprire la distanza e stargli dietro.

-Aspetta, Zoey- cominciò Logan, seguendoli. -So cosa deve dirti: si tratta di noi e della nostra storia-.

-Storia? Ma quale storia…- continuò a gridare Chase. –Finzione, vorrai dire!- esclamò, continuando a camminare: Michael era nel cortile con la sua ragazza, qualche metro altro e Zoey avrebbe saputo finalmente tutta la verità.

-Te lo stavo per dire poco fa, in camera… ma tu mi hai interrotto parlando del ballo…- iniziò, passandosi una manica della maglietta sotto il naso che continuava a fargli male. –Io e Michael abbiamo fatto una scommessa…-

-Ecco, ecco, Michael- fece Chase, non facendogli finire la frase; mentre l’amico e Vanessa si dirigevano verso di loro per salutarli, ancora all’oscuro dei fatti.

Gli studenti intorno a loro adesso si giravano a guardargli, notando la furiosa espressione di Chase, Zoey trafelata che per la prima volta non sapeva cosa fare non avendo la situazione sotto controllo e Logan troppo scompigliato per essere lui.

-Ehi ragazzi, vi unite a noi per una pizza?- chiese Michael per aggiungere subito dopo un “cosa sta succedendo?”. 

-Me lo sto chiedendo anche io!- esclamò Zoey. –Loro due hanno litigato, ma non riesco a capirne il motivo e Chase dice che tu saprai spiegarmi la situazione meglio di chiunque altro-.

A Michael bastò guardare il naso di Logan e l’espressione da omicida impressa sul volto di Chase per fare uno più uno e capire tutto.

-Dai, digli della scommessa!-

-No, Michael lo farò io… ma non qui! Non possiamo andare in un posto più isolato? Ci stanno guardando tutti, cavolo!- esclamò Logan. Era nella merda… anzi, ci stava completamente affogando e non c’erano vie di fuga per salvarsi.

-Non vuoi che la gente sappia quanto tu sia bastardo? Strano, non hai sempre voluto l’etichetta del bello, ricco e stronzo? Beh, ora l’avrai!-

-Scommessa? Ma che storia è questa?- s’inserì nella conversazione Vanessa, fulminando con lo sguardo il suo ragazzo.

Parecchi ragazzi ormai li stavano osservando e facevano di tutto per capire di cosa stessero parlando, prima fra tutte Stacey Dillsen, che stava per avere una crisi isterica nel vedere il suo amato Logan conciato così.

Chase incrociò gli occhi di Logan e cominciò a parlare, raccontò tutto senza staccare lo sguardo da lui per osservare la sua reazione dopo esser stato smascherato.

Zoey non ci credeva, non poteva crederci; le sembrò quasi che il sangue le si gelasse nelle vene, mentre in un attimo le passarono davanti tutte le cose carine che lui le aveva fatto: le rose, la collana, la notte fuori dai dormitori per vedere l’alba…

Si voltò versò Logan cercando una smentita a tutta quella storia, ma sua faccia diceva che quella era la verità.

-Cos’avete scommesso?- domandò atona.

Chase la guardò e si rese conto che a lei e ai suoi sentimenti non ci aveva proprio pensato a causa della rabbia che lo aveva invaso: aveva pensato soltanto a prendersi una specie di rivincita su Logan.

-Il perdente avrebbe dovuto correre in giro per il campus nudo- confessò Logan, abbassando lo sguardo e fissandosi le scarpe, non riuscendo a reggere il suo sguardo deluso e amareggiato.

Quindi per lui, si disse lei, contava davvero poco: meno del divertirsi guardando Michael senza vestiti.

-Ascoltami: prima io non fingevo! Tutto quello che ti ho detto è vero: sono pronto…-

–Bene- cominciò, interrompendolo. -Hai ottenuto quello che volevi: hai vinto questa stupida scommessa, sei contento adesso? Ah, ovviamente fatemi sapere quando Michael si spoglierà.- disse per poi andare via, non volendo restare lì un minuto di più.

-No che non sono contento!- gli urlò dietro, fece per seguirla ma Chase gli si parò davanti.

-Lasciala stare, hai già fatto abbastanza- gli ringhiò contro, affrettando il passo per raggiungerla.

Vanessa guardò il suo ragazzo, incredula, per poi alzare velocemente la mano e tirargli uno schiaffo. –Dio mio, sei un deficiente, un immaturo…- e andandosene biascicò qualche altra offesa a suo indirizzo.

Intorno a loro si era raggruppata una piccola folla di studenti curiosi, che ora parlottavano ad alta voce esprimendo il loro parere e commentando la situazione; Stacey, senza farsi notare, si allontanò cercando di capire qualche dettaglio in più dell’intera faccenda.

 

 

-Zoey, per favore fermati!- esclamò Chase, continuando a seguirla verso i dormitori femminili, ma la ragazza non lo ascoltava e continuava a camminare spedita.

-Ok, se vuoi puoi anche non guardarmi in faccia e non rivolgermi la parola… ma devo parlarti-

-Parlarmi?- sbraitò quasi. -Correggimi se sbaglio, ma non l’hai già fatto qualche minuto fa? Forse avresti dovuto considerare l’opzione di dirmi tutta la verità due settimane fa! Sai, è questo quello che fa un migliore amico! Adesso basta, non voglio più sentir questo argomento- disse, affrettando il passo; stava mettendo tutta la forza che possedeva per non abbandonarsi alle lacrime e non avrebbe retto anche a lui.

-Non parlerò della scommessa, ma di quello che IO provo per te! Sentimenti veri! Prima ho detto che sono pazzo di te…non ti sei chiesta che cosa volesse dire?- domandò, ormai era pronto: le avrebbe detto quello che provava, era lui quello giusto per lei e glielo avrebbe fatto capire.

-Sì, ma mi sono chiesta tantissime di quelle cose in quest’ultimi dieci minuti e a nessuna sono riuscita a dare una risposta- rispose sempre dandogli le spalle.

-Perché non provi a domandarmelo ora?-

-Perché non è il momento, non riuscirei a reggere anche questo-.

-Invece sì, è questo il momento: devi sapere che io sono la scelta più giusta- prese un respiro, fissando la schiena di lei che non si decideva a voltarsi. –Sono innamorato di te, Zoey. Da sempre. Avrei dovuto dirtelo mesi, anzi anni fa, magari proprio la prima volta che ti ho incontrato… forse adesso sarebbe tutto diverso! Non ho mai auto il coraggio necessario per confessarti tutto; ci ho provato, sai? Tante di quelle volte! Ma avevo paura che la nostra amicizia finisse. Siamo sempre stati migliori amici, sempre ad affrontare ogni problema insieme e a difenderci l’uno con l’altro, ma per me non sei solo un’amica…non lo sei masi stata- si avvicinò a lei, poggiandole una mano sulla spalla. -In questi anni ho preferito starmene zitto, sicuro che primo o poi avresti capito… in fin dei conti non ti interessava nessun altro ragazzo, quindi pensavo che alla fine… poi è arrivato Logan e quella stupida scommessa…quando vi ho visti insieme è stato come ricevere un pugno nello stomaco…non avrei mai pensato che voi due…-

Lei finalmente si voltò, ritrovandosi il volto di Chase vicino, troppo, al suo. Lui le accarezzò una guancia dolcemente, scacciando una lacrima che era sfuggita al suo controllo. –Sono innamorato di te- ripeté, -Sono innamorato do te- e dopo un attimo di incertezza la baciò.

 

 

Stacey Dillsen si chiuse piano la porta alle spalle, cercando di non fare il minimo rumore; sul volto aveva stampato un sorriso non da lei e che poco le si addiceva. Aveva ascoltato ma soprattutto visto tutto e adesso non vedeva l’ora di diffondere il pettegolezzo per l’intera scuola, si sarebbe assicurata personalmente che la notizia arrivasse in particolare alle orecchie di uno studente che le stava molto a cuore.  

 

 

 

 

 

Ciao ragazze!

Visto? Mi sono impegnata: l’aggiornamento non è arrivato moolto tardi per i miei standard xD

Per cercare ispirazione, ho visto alcuni video su you tube dedicati a Logan e Quiin e stavo per sentirmi male quando li ho visti baciarsi (-.- !!), invece dell’ispirazione ho provato solo molto schifo! Che autolesionista xD

Passiamo al capitolo, che è meglio! Personalmente non ne sono molto convinta, ho scritto tre versioni differenti contemporaneamente: nella prima, Chase  raccontava tutto a Zoey pur non sapendo della sua relazione con Logan; nella seconda, Chase dopo aver visto i due baciarsi vicino i dormitori, racconta tutto a Zoey e i due decidono di “vendicarsi” al ballo; mentre la terza è questa che avete appena letto xD Non so davvero quale sia la migliore xD Perciò fatemi sapere voi cosa ne pensate, ci conto xD Dai dai che mi motivate xD

Vi ringrazio tantissimo per le recensione (risponderò fra poco), non sapete quanto sono contenta di leggere i vostri pareri :D

Alla prossima -credo che sarà o il penultimo o ultimo!-

Greta

 

 

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Capitolo 10
*** Amici come prima ***


L’ Amore Conta

 

-5 giorni al ballo, martedì

 

 

-Perché tutti indossano dei fiocchi colorati?- domandò Zoey a Lola, mentre camminavamo per il lungo corridoio che conduceva alla loro stanza. –E’ da stamattina che incontro una marea di persone con nastri rosa e celesti sulle magliette. E alcune di esse mi hanno fatto anche l’occhiolino!-

L’espressione dell’amica mutò all’improvviso. –Ehm, sarà una nuova moda…- inventò di sana pianta in difficoltà. –Meno male che questa giornata infernale sta per finire, non ce la faccio più… troppi compiti- cambiò subito argomento.

Zoey inarcò un sopracciglio, fissandola. –Lola, sarai anche una brava attrice, ma io ti conosco da troppo tempo: dimmi la verità-.

-Cosa? Non ho niente da dire!-

-Sputa il rospo. Ora.-

-Sei sicura di volerlo sapere?-

-Come ben sai, ho sopportato verità ben peggiori in questi giorni-.

Lola fece un sospiro: se avesse incontrato quel deficiente di Logan, lo avrebbe strozzato con le sue mani! Un po’ si sentiva in colpa, era stata lei ad aver incoraggiato la relazione fra i due. –Beh… qualcuno…- si fermò, non trovando le parole adatte.

-Forza, Lola, spara!- la incitò Zoey, cercando la chiave dalla stanza nello zaino.

-Ehm... beh, sai, la storia della scommessa si è sparsa per tutta la scuola, dopo quella scenata in cortile… e allora, qualcuno ha proposto agli studenti di attaccare sulle proprie magliette dei fiocchi colorati per far sapere agli altri da che parte sta-

-Parte?- ripete la bionda, sorpresa.

-Già. Chi indossa il fiocco rosa è dalla tua, mentre chi porta quello azzurro tifa per Logan- spiegò Lola. –E’ un’idiozia- commentò subito- Appena scopro l’inventore di questo stupida idea, lo faccio a pezzettini!Hai la mia parola! Si pentirà di aver partorito questa cavolata!-

Zoey aprì la porta con forza e dopo essere entrata la richiuse con uno scatto, facendola sbattere. –Chi sta vincendo?- domandò a suo malgrado.

-In che senso?-

-Io o Logan, chi ha più studenti dalla sua parte?-

-Avrebbero dato i risultati al telegiornale serale dell’accademia-

-Addirittura?-

-Sì, ma non succederà: proprio in questo momento, Nicole e Quinn sono in giro per l’accademia a sequestrali tutti-.

Zoey gettò lo zaino a terra, si stese sul letto e, non volendo continuare quel discorso, prese il libro che da mesi era poggiato sul suo comodino e ci si nascose dietro; si ritrovò a leggere lo stesso rigo per la terza volta, non riusciva a concentrarsi: la sua mente era incontrollabile!

Logan… Chase… Logan… Chase, sembrava impossibile pensare ad altro: non riusciva a togliersi dalla testa il primo, nonostante quello che le aveva fatto. Non riusciva ancora a crederci, l’aveva illusa proprio bene, eppure non riusciva ancora a convincersi che fosse tutto finto: neanche lui avrebbe potuto fingere così bene. E allora, si intromise una vocina nella sua testa, perché non si fa sentire? Non ti ha chiamato neanche una volta per chiederti di vederlo o almeno scusarsi….

 A complicare la cosa, c’era il suo migliore amico che era innamorato di lei! Il bacio che si erano scambiati, poi, non era niente in confronto a quello che provava con Logan: era come bere un succo di frutto per uomo che aveva bisogno di alcool. Chase era solo un amico, niente di più.

L’arrivo in stanza di Nicole la fece ritornare alla realtà, lei poggiò sulla scrivania uno scatolo pieno di fiocchi rosa e celesti.

-Abbiamo quasi finito- le informò. –Quinn è rimasta in cortile a minacciare con uno strano aggeggio gli studenti che fanno resistenza-.

-Grazie- mormorò Zoey. –Avrei fatto una strage, se fossi andata io!-

-Oh, di niente, tranquilla! Comunque, non ti conviene affacciarti alla finestra o uscire…- la avvisò Nicole.

 -Perché? Cos’altro c’è adesso?- sbottò, ne aveva veramente abbastanza, in quell’accademia nessuno si faceva gli affari propri.

-Chase e Michael sono proprio qui sotto, in ginocchio… credo sia il loro modo per chiederti scusa-

La bionda alzò gli occhi al cielo. –Cosa?!-

-Sì, sono lì più o meno da venti minuti-.

-Beh, per quanto mi riguarda possono rimanere lì anche tutta la notte, non me ne frega niente- rispose acida, scostando appena la tenda per spiarli. Era proprio vero: i due ragazzi erano inginocchiati a qualche metro dalla sua finestra e guardavano nella sua direzione con un’espressione veramente triste; quando si accorsero di lei le sorrisero leggermente, ma Zoey li guardò duramente, per poi voltarsi velocemente, dando loro le spalle. –Stanno soltanto perdendo il loro tempo-.

-Se vuoi possiamo far andare via anche loro: Quinn non vede l’ora di sperimentare la sua ultima invenzione su Logan, ma anche Chase e Michael potrebbero andare bene- disse Nicole, mettendole una mano su una spalla.

-Lasciamoli stare, voglio proprio vedere quando si stancheranno-.

-Non si stancheranno mai. Sanno che hanno sbagliato e faranno di tutto per farsi perdonare- affermò Lola.

-Per di più, sembra che stia per piovere- fece Nicole, leggermente preoccupata, notando le grosse nuvole nere nel cielo.

-Appunto- rispose Zoey, per poi chiudersi in bagno con una scusa e fuggire dagli sguardi indagatori delle sue amiche.

 

 

Quando la pioggia cominciò a scendere sempre più veloce e fitta, la folla di studenti, che si era riunita intorno a Chase e Michael per guardare il loro strano modo di chiedere scusa, cominciò via via a diminuire, fino a scomparire del tutto all’arrivo di Quinn e della sua pericolosa invenzione.

-Inutile minacciarci, Quinn- l’avvisò Chase. –Non ci muoviamo di qui, neanche se scoppiasse il diluvio universale-.

-Già- si unì Michael, -Zoey è importante per noi e non possiamo correre il pericolo di perderla così-..

-Forse avreste dovuto pensarci prima!- esclamò la ragazza, duramente, strappando dalle loro magliette due fiocchi rosa, per poi dare loro le spalle e andare via.

Passo qualche minuto di silenzio prima che Michael parlasse di nuovo. -Da quanto tempo siamo qui? Perché sto per perdere l’uso delle gambe e di qualunque altra parte del corpo-.

-Un’ora e dieci- rispose Chase, tirandosi indietro i ricci scuri che gli ricadevano completamente bagnati sulla fronte.

-Credi che ci perdonerà mai?- bofonchiò l’altro ormai del tutto fradicio, mentre mille brividi di freddo gli percorsero la schiena.

Chase alzò le spalle, lo sguardo puntato sulla finestra chiusa della camera 101. –Spero proprio di sì, altrimenti non riuscirei ad andare avanti senza di lei-.

-Mi dispiace, amico. E’ colpa mia! Se non fossi stato così idiota da fare quella scommessa…-

Il ragazzo sospirò. –Beh, almeno tutto questo casino mi ha aiutato a dichiararmi… e ho capito che non l’avrò mai. E’ innamorata di lui- ammise, mentre la pioggia gli colpiva il viso come un violento schiaffo.

-Non è possibile. Zoey e Logan: è troppo strano-.

-Credimi, gliel’ho letto negli occhi ieri pomeriggio… prima che Zoey sapesse la verità, li ho visti baciarsi e lei era così presa; se non gliene fosse importato niente non si sarebbe mai lasciata andare in quel modo. E anche quando ha scoperto tutto…si capiva perfettamente che ci stava male o avrebbe preso Logan a calci davanti a tutti!-

Michael non rispose, ma passò un braccio intorno alla spalla dell’amico per consolarlo.

-E poi…- continuò Chase. –Hai sentito anche tu le sue parole “hai ottenuto quello che volevi: hai vinto questa stupida scommessa”- le ricordava perfettamente, perché gli erano rimaste impresse dentro, facendogli un male cane ogni volta che gli tornavano in mente. Non c’era niente di peggio che perdere la testa per qualcuno che non la perde per te.

-Non so cosa dire, Chase. Davvero.-

-Doveva andare così…- rispose, sospirando pesantemente, per poi far cadere un pesante silenzio fra loro.

 

 

-Ciao, Logan-

Il ragazzo, sentendo il suo nome, alzò appena lo sguardo: Stacey Dillson era di fronte a lui e stringeva in una mano un grande ombrello rosa per ripararsi dalla pioggia.

–Ciao- la salutò, riuscendo a malapena a non sbuffare, sapeva per esperienza che la tattica dell’indifferenza con lei non funzionava.

-Cosa ci fai qui? Tutto solo…- gli chiese lei, facendo qualche passo nella sua direzione. –E sta anche diluviando, così ti ammalerai!- esclamò, mentre nella sua mente si andava formando l’immagine di loro due che giocavano ad una versione molto perversa dell’infermiera e del paziente.

-Beh, forse voglio stare solo- rispose acido. Non poteva tornare in camera e correre il rischio di incontrare Chase, perciò si era cercato un posto in solitudine nel parco della scuola per riflettere… ma quella ragazza lo trovava ovunque, neanche gli avesse messo un localizzatore gps addosso.

-Ti ho cercato in dormitorio, ma il tuo amico mi ha detto che non eri tornato e che non ti vedeva da ieri pomeriggio, da dopo il fataccio-.

-Mmm- mugolò lui in risposta.

Era tornato in stanza solo una volta -quando era sicuro di non trovare nessuno- e aveva infilato tutto il necessario per il giorno seguente nel suo zaino, per poi farsi ospitare da un suo compagno di basket; non aveva nemmeno risposto alle chiamate di Michael, che preoccupato l’aveva cercato più volte.

-Non ti sei presentato neanche alle lezioni e io devo parlarti- riprese la ragazza caparbiamente.

-Non è  il momento-. 

-Oh, certo che lo è! Quello che ho da dirti potrebbe interessarti parecchio, secondo il mio modesto parere-.

-Non me ne frega niente delle tue cavolate, d’accordo?- sbottò. -Ora, per favore, vai via!-.

Stacey non si arrese, si sedette affianco a lui sul prato e lo coprì con il suo ombrello; si incantò un attimo nell’ammirarlo: era completamente bagnato ed era così sexy!

 –Ah sì? Non ti importa sapere che la tua rag…ops, la tua ex ragazza ormai, e il tuo… ex migliore amico si sono baciati proprio dopo la vostra litigata? Hanno fatto pace in fretta, loro due- gli rivelò, giocherellando con un piccolo fiocco celeste attaccato a mo di spilla sulla maglietta.

Logan si girò di scatto. -Non è possibile, Dillsen. E’ una balla-.

-Oh no, è possibilissimo invece! Lo sai che non ti mentirei mai. Li ho visti io, con questi occhi… e devo dire che era anche un bacio abbastanza appassionato-. Non era vero, più che appassionato era stato uno sfiorarsi delicato di labbra, ma finalmente era riuscita ad ottenere la sua attenzione e l’avrebbe sfruttato al massimo. –Era tutto un contorcersi di lingue… neanche fossero due anguille e …-.

-Va bene! Ho capito l’antifona- rispose Logan, strappando con rabbia un ciuffo d’erba. –Ora vattene!-

-E non sei arrabbiato?- continuò lei, imperterrita. -Era la tua ragazza fino a ieri…-

Logan alzò le spalle, indifferente.

-O, forse, tu non sei innamorato di lei… oh, ma è logico! Hai fatto tutto per vincere la scommessa, è così ovvio! Questa storia ha fatto il giro dell’intera scuola, ormai, e tu sei diventato così popolare- concluse, allegra.

-Oh, forse- cominciò il ragazzo, facendole il verso e usando il suo stesso nasale tono di voce. –Non credo a quello che mi hai detto. Nemmeno ad una parola. Lo so che ti piaccio dal primo anno e che faresti qualsiasi cosa per stare con me. Anche inventare queste storielle poco credibili-.

Stacey si alzò in piedi, afferrandogli un polso, strattonandolo. –Beh, se non ti fidi di me, dovrò fartelo vedere di persona: sai dov’è il tuo caro amico Chase adesso? Con Zoey, nella sua stanza-. Era vero solo in parte: aveva visto Chase e Michael sotto il dormitorio femminile poco prima e lei era certa che stessero andando a chiedere scusa a Zoey: era matematico!

-Ancora con questa storia? Zoey non è quel tipo di ragazza; certo, adesso mi odierà e sarà arrabbiata a morte, ma non si metterebbe mai con Chase…i suoi sentimenti per me sono reali, così come i miei!-

Ogni attimo vissuto con lei, lo sapeva, era vero; ogni bacio, ogni risata, perfino la gelosia verso quei ragazzi l’aveva provata sul serio e non poteva certo dubitare di Zoey: lo sguardo ferito e amareggiato che gli aveva scoccato ieri, era ancora impresso a fuoco nella sua mente. E lui non poteva sopportare di essere l’artefice del suo dispiacere… avrebbe voluto tanto rimediare, ma non aveva idea di come fare. E le mancava di già. 

-Povero, ingenuo Logan…se hai tanta fiducia in Zoey, perché non mi segui?- propose Stacey, sfidandolo.

-Se verrò con te, dopo, però, mi lascerai in pace e non mi perseguiterai più?-.

-Certo! M se avessi ragione io, tu sarai il mio cavaliere al ballo di domenica-.

-Ma non ci penso proprio!- esclamò lui, disgustato solo dall’idea.

-Allora non sei sicuro di quello che dici- lo provocò, stringendogli la mano e cominciando a camminare verso i dormitori.

Logan si divincolò dalla sua stretta e sbuffando fece un cenno con testa, accettando la sua richiesta.

Stacey lo trascinò con sé, sicura e allegra come non mai: aveva la vittoria in pugno.

 

 

Zoey si avvicinò alla finestra scostando leggermente la tendina: erano ancora là! Erano passate più di due ore e Chase e Michael non si erano mossi; adesso il temporale si era calmato e cadeva soltanto una leggera pioggerellina. Si morse le labbra, indecisa sul da farsi. Chiunque sarebbe stata contento nel vedere qualcuno che ti ha fatto un torto, chiederti scusa in quel modo così plateale e totalmente folle; lei no, riusciva soltanto a pensare al freddo che stavano provando due dei suoi più cari amici, nonostante quello che le avevano fatto. Infondo, non avrebbe mai pensato di trovarsi così bene con Logan; anche lei avrebbe scommesso contro di lui.

Chase era il suo migliore amico da anni ormai, erano sempre andati d’accordo su tutto, si conoscevano alla perfezione, l’aveva sempre consolata  e nonostante la sua cotta per lei, non riusciva proprio a immaginare la sua vita all’accademia senza la sua amicizia.

Proprio in quel momento, il ragazzo alzò la testa verso di lei e i loro occhi si incontrarono e quello che Zoey vi lesse le fece stringere il cuore e in un attimo capì quello che doveva fare.

-Torno subito- disse velocemente alle sue compagne di stanza, chiudendo poi la porta senza aspettare una loro risposta. Superò la sorveglianza di Coco e corse in cortile, dove Michael e Chase la osservarono, non credendo ai propri occhi.

Non diede il tempo loro il tempo di parlare, dato che si inginocchiò anche lei e li abbracciò entrambi, stringendoli a sé.

-Perdonaci, Zoey! Era solo uno stupido gioco… non avremmo mai pensato che potesse diventare una cosa così seria per te!- esclamò Michael. –E se devi arrabbiarti con qualcuno, fallo con me. E’ stata una mia idea. Chase non c’entra assolutamente nulla! Davvero, lui è sempre stato contro, ma si trovava fra due fuochi, non poteva dirti niente-.

Zoey prese un respiro profondo prima di parlare, mentre Chase la prendeva per mano e l’aiutava a rialzarsi. –Tranquillo, Michael. Non me la prenderò con nessuno… nonostante il vostro sbaglio, so che non l’avete fatto con cattiveria, nessuno poteva immaginare che sarebbe andata a finire così-.

-Non sai quanto mi dispiaccia, Zoey! Dico davvero, sarei pronto a restare qui, in ginocchio fino a domenica se soltanto tu me lo chiedessi-.

-Non ce n’è bisogno, avete fatto già abbastanza così… adesso vai a cambiarti, prima che ti ammali-

Michael annuì, capendo la necessità dei due di restare soli. –Ok, ancora grazie, Zoey. Scappo da Lisa, non mi parla da ieri sera- diede un bacio sulla guancia alla ragazza, una pacca sulla spalla all’amico e corse via verso i dormitori.

Fra Chase e Zoey, ormai soli nel cortile deserto, calò il silenzio; sembrava che nessuno dei due avesse il coraggio di cominciare a parlare per primo.

Il ragazzo tossicchiò leggermente, imbarazzato come non mai, lo sguardo fisso sul terreno bagnato, non avendo il coraggio di guardarla negli occhi dopo averla baciata.

-Quindi…- iniziò lui

-Allora…- parlò lei nello stesso istante.

Le labbra di entrambi si curvarono in un timido sorriso e quando finalmente Chase trovò il coraggio di alzare gli occhi, si accorse che anche Zoey evitava il suo sguardo. Le prese il viso fra le mani, facendoglielo sollevare. La ragazza rimase immobile, in attesa.

-Tranquilla, non voglio baciarti di nuovo. Anche se lo rifarei volentieri- non aveva ancora finito la frase, che si era già pentito. –Ops, scusa-.

Zoey fece un passo indietro, liberandosi piano dalla sua stretta. –L’idea che tu avresti potuto non essere più mio amico, mi fa venire i brividi… eppure mi chiedo se tutto potrà tornare come prima-.

-Sì! Ovvio che sì! Ho soffocato quello che provavo per te per anni, posso farlo ancora!-

-Non voglio che tu stia ancora male!-.

-Zoey, io potrei soffrire soltanto se ti perdessi- le disse velocemente. –Vuoi essere soltanto mia amica? D’accordo! Sarò il migliore amico del mondo-.

-No lo so, Chase. Forse non dovremmo vederci…-

Il ragazzo le strinse una mano, interrompendola. –Se davvero mi vuoi bene, non lo fare… ne abbiamo superate tante, supereremo anche questa insieme, no?-

-Ma…io voglio soltanto che tu sia felice-.

-Ehi, io lo sarò. Lo sono sempre con te-.

Zoey si aprì nel primo vero sorriso del giorno ascoltando quelle parole.

-Beh, il tuo migliore amico adesso non merita un abbraccio stritolaossa?- domandò lui, allargando le braccia.

-Sicuro!- esclamò lei, stringendolo forte.

-Non sai quanto vorrei provare i tuoi stessi sentimenti, Chase. Lo vorrei davvero tanto- gli rivelò, poggiando il capo contro di lui. Perché non poteva innamorarsi di lui? Perché proprio di Logan?!

Il ragazzo continuò ad abbracciarla forte, respirando il suo profumo. Lo vorrei anch’io. –Beh, potresti sempre essere la mia accompagnatrice per il ballo di domenica. Tutte le ragazze carine sono ormai occupate, quindi mi dovrò accontentare di te- scherzò.

-Certo che sì, ne sarei onorata- e mentre lo diceva, sentì lo stomaco contorcersi: era libera, l’invito di Logan non valeva più… sempre se avesse mai avuto valore, si disse.

-Ci sarò sempre per te, Zoey; nonostante tu sia innamorata di un altro- le sussurrò, dolcemente posandole poi un bacio fra i capelli.

Rimasero lì, fermi, stretti in quell’abbraccio, cercando di consolarsi a vicenda.

 

 

-Se dirai “te l’avevo detto”, giuro che ti ammazzo- ringhiò Logan, mentre al suo fianco Stacey gongolava dalla felicità.

-Avevo ragione io! Si stanno abbracciando e non hanno nessuna voglia di staccarsi, aggiungerei- disse Stacey, tornando a nascondersi dietro l’albero. –Ora dovrai venire al ballo con me- affermò vittoriosa.

Lanciò un ultimo sguardo a quei due, che continuavano a rimanere uniti… era ovvio che Zoey sarebbe andata al ballo con il suo nuovo fidanzato! Si era sbagliato a non credere alla parole di Stacey e adesso vedere quello spettacolo con i propri occhi, gli faceva un male assurdo. Ma infondo se lo era meritato: praticamente con tutti gli sbagli che aveva commesso, li aveva fatti mettere insieme lui.

-Immagino di sì- rispose.

-Sono carini- disse la ragazza, continuando ad osservarli.

-Per favore, stai zitta!- e prima di finire la frasi, cominciò a camminare velocemente per allontanarsi da quella scena.

 

 

 

 

 

 

Ragazze!! Sono ancora viva (: penultimo capitolo! Che ne pensate? Io ne sono abbastanza soddisfatta… è uscito proprio come lo volevo xD Spero davvero che piacerà anche a voi.
Appena finirò questa storia e vi prometto che mi sbrigherò a scrivere l’ultimo capitolo, comincerò un’altra storia sempre in questa sezione… mi è venuta l’ispirazione xD.
L’idea dei fiocchi è presa da una puntata di “Una mamma per amica” (Rosa per Lorelai, blu per Luke), mentre la frase “Non c’era niente di peggio che perdere la testa per qualcuno che non la perde per te” è presa dal film di L. Ligabue Radiofreccia.
Bene, credo di aver detto tutto. Ditemi cosa ne pensate, ci conto eh.
Alla prossima,
Greta

 

 

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Capitolo 11
*** Insieme Finire ***


L’ Amore Conta

 

Michael entrò di soppiatto nello spogliatoio maschile, chiuse piano la porta per non farsi sentire e si sedette su una panchina, in attesa. Erano due giorni che provava a parlare con Logan, ma lui in un modo o nell’altro riusciva sempre a sfuggirgli grazie ad una stupida scusa o a quell’impicciona della Dillson, adesso, però, avrebbe messo alle strette e avrebbe dovuto parlargli per forza! Continuava a dormire da qualche suo compagno di basket, mentre un nanerottolo del primo anno andava nella loro camera a prendere vestiti e libri per poi portarglieli.

A Chase andava benissimo così naturalmente, non aveva nessuna intenzione di parlare con Logan e Michael odiava quella situazione: per lui l’amicizia era la cosa più importante e non gli andava certo giù che un legame stretto come il loro, potesse andare in frantumi per una ragazza. Ok, si corresse mentalmente, Zoey non è una, ma è la ragazza, e lui aveva sempre cercato di evitare i triangoli amorosi -erano al terzo posto nella sua lista “cose da non fare per nessun motivo al mondo”-, ma questa volta, pur non essendone protagonista in prima persona, non poteva proprio ignorare ciò che stava accadendo! (Si sentiva anche un po’ in colpa, d’altronde l’idea della scommessa era stata sua). Chase e Logan, si promise, dovevano tornare amici, o quantomeno tornare a rivolgersi la parola…e lui aveva un piano, ma prima di metterlo in atto doveva capire quanto grande fosse l’ostacolo da superare. E doveva farlo prima di andare al ballo.

-Cosa ci fai qui?-

Michael tornò improvvisamente alla realtà e guardando dritto negli occhi l’amico, ancora in accappatoio e con un asciugamano in mano, si piazzò di fronte a lui.

-Ciao, Logan! Che bello vederti... tutto bene? Avresti anche potuto rispondere ai miei messaggi o alle mie chiamate! Cosa devo fare per parlare con te? Mandarti un piccione viaggiatore?- domandò sarcastico.

Lui non rispose, lo ignorò e lo superò; si passò l’asciugamano fra i capelli, cominciando a frizionarli.

-Smettila di evitarmi!- esclamò, scocciato. –Io voglio aiutarti!-

–Vado di fretta, anch’io devo prepararmi per il ballo- disse Logan. –E non voglio il tuo aiuto, anche perché non credo che tu possa fare qualcosa-.

-Vai al ballo?- domandò Michael, sorpreso.

-Sì, l’ho appena detto- rispose Logan, acido.

-Ok, ricominciamo. Come va?- domandò, cercando di instaurare un dialogo semidecente.

-A meraviglia, Michael, a meraviglia!- esclamò dandogli le spalle e cominciando a vestirsi.

-Dico sul serio-

-Anch’io! Ho soltanto perso, contemporaneamente, la ragazza che mi piace e il mio migliore amico…perciò mai stato meglio di così!-

-Quindi Zoey ti piace veramente? Non era soltanto un gioco?- si arrischiò a chiedere. Doveva saperlo, anche se credeva di conoscere già la risposta.

-Michael sparisci- gli disse, vestendosi velocemente, voleva mettere fine a quella spinosa e inutile conversazione.

Il ragazzo afferrò con decisione il polso dell’amico.-Voglio sapere la verità, Logan!-

-Tornatene da Chase, tanto lo so che, come il tuo amichetto, anche tu mi credi un traditore!-

-Io non credo niente, non sono dalla parte di nessuno…-

-Certo, certo-.

- Logan, è da giorni che cerco di parlarti e tu non fai altro che ignorarmi! Io sono tuo amico.-

-Ok, ho capito, grazie del pensiero…ora, amico, potresti farmi un favore? Lasciami stare!- esclamò e prendendo il borsone cercò di andarsene.

-Perché ti stai comportando così? Sul ser…-

Logan non lo fece finire e stanco di tutte quelle parole lo interruppe. –Vuoi sapere la verità? Ok te la dirò: mi sento uno schifo per essermi innamorato di Zoey e per aver fatto soffrire sia lei che Chase!-

-Ma…- cominciò Michael.

-E mi sentirò una merda, quando, questa sera al ballo, li vedrò divertirsi come se nulla fosse!-

-Ma…-

-So che stanno insieme Michael; li ho visti abbracciarsi sotto al dormitorio, qualche giorno fa. E va bene così, me lo merito! Ho sbagliato e loro hanno tutto il diritto di essere felici. Certo, non pensavo ch Zoey mi dimenticasse così in fretta, credevo che anche lei provasse i miei stessi sentimenti…ma ok, pace! Va bene così- ripeté alterato.

-Ma…-

-No, niente ma… ci vediamo-disse, per poi chiudersi violentemente la porta alle spalle e correre via, sperando che l’amico non lo seguisse.

Michael, però, non aveva nessuna intenzione di farlo, aveva altro a cui pensare; prese il cellulare e compose velocemente un numero. –Daniel procedi con il piano… Logan è appena uscito dallo spogliatoio maschile. Ha detto che andrà al ballo… Sì… sì…ok, a dopo. Ah, e non esagerate! Ciao e grazie-. Chiuse la chiamata e sospirò, adesso non doveva far altro che aspettare. 

 

 

Chase stava per terminare il suo turno al Suschi Rox, doveva solo fare un’ultima consegna alla stanza 26, sistemarsi i capelli cercando di rendergli presentabili –si era già cambiato per il ballo o non avrebbe fatto in tempo- e andare a prendere Zoey dalla sua camera per recarsi insieme alla festa.

Anche se, non era più tanto sicuro di volerci andare, lo faceva solo per accompagnare la sua amica; lui avrebbe preferito chiudersi in camera a rimuginare, come aveva fatto negli ultimi giorni. Il suo sguardo ogni tanto cadeva sul letto vuoto di Logan -ovviamente solo quando Michael non c’era- e nonostante quello che era accaduto, si ritrovava a pensare a lui e, doveva ammetterlo almeno a sé stesso, sentiva la sua mancanza. Faceva finta che non gliene importasse più nulla, ma non era certo così; ne avevano passati davvero tanti di bei momenti insieme e sebbene litigavano un giorno sì e l’altro pure, in lui aveva sempre trovato un amico sincero… fino a quel momento! Gli bruciava veramente tanto che Logan fosse riuscito a conquistare Zoey, mentre lui per anni non aveva fatto altro che tenersi tutto dentro. La ragazza cercava di nasconderlo e nelle ultime giornate l’argomento Logan era sempre stato un tabù, ma sapeva che lei ci stava ancora male e lui si chiedeva se avrebbe mai potuto sopportare la visione di loro due insieme… sempre se Logan la volesse davvero….

Si bloccò all’improvviso: tre figure, molto più grosse di lui, gli si pararono davanti e lui dovette fermarsi, facendo quasi cadere le confezioni di sushi che stringeva fra le mani.

-Ehm…- mormorò debolmente. –Permesso…-.

Ma questi né si spostarono, né parlarono. Tutti e tre si tirarono ancora di più il cappuccio delle larghe felpi sul volto per non essere riconosciuti, e senza alzare gli occhi da terra, fecero insieme delle ampie falcate verso di lui. Chase istintivamente indietreggiò, ma uno di loro con uno scatto veloce gli arrivò sopra, buttando a terra la sua consegna.

-Ma che diavolo state facendo?- biascicò, non capendo se fosse uno scherzo o la realtà. Uno degli aggressori gli prese le braccia e gliele intrappolò dietro la schiena, mentre un altro cominciò a tirargli dei calci. Chase cercò di divincolarsi, ma non era abbastanza forte per affrontarli da solo. Non capiva davvero il senso di questo attacco: non aveva litigato con nessuno e poi quei tre non lo colpivano con violenza; sembrava quasi che si stessero trattenendo e che non usassero tutta la loro forza. Cercò di reagire e con un forte strattone riuscì a liberare un braccio, con il quale centrò il più vicino. Il ragazzo colpito si portò una mano in viso, per poi, a sua volta, tirargli un violento pugno centrandolo nello stomaco, che gli fece quasi perdere l’equilibrio, per poi colpirlo nuovamente sul volto.

-Sta arrivando- sussurrò uno di loro, accorgendosi che a pochi metri da loro qualcuno si stava avvicinando. Gli altri due smisero di picchiare Chase, continuando però a tenerlo bloccato.

-Sì, è proprio Reese- confermò uno dei ragazzi.

Logan camminava svogliatamente verso di loro, la testa fra le nuvole; già vestito per il ballo e con un’espressione scocciata dipinta sul viso.

-Reese!- urlarono insieme i tre.

Logan, sentendosi chiamare, guardò nella loro direzione e vedendo Chase e le condizioni in cui era ridotto, corse da lui senza pensarci.

- Che diavolo gli avete fatto?- ringhiò.

-Abbiamo fatto quello che andava fatto...- rispose criptico uno.

-Già, adesso è tutto tuo- finì l’altro.

-Dan? Sei Dan del corso di storia?- domandò il riccio stupefatto, riconoscendo nella sua voce il suo strano accento.

Nessuno di loro rispose e prima di correre via dalla parte opposta, spinsero Chase su di lui.

-Chase?- chiese piano, sorreggendolo per evitare che cadesse a terra; il labbro si stava gonfiando e la camicia bianca si era sporcata in più punti.

Lui non disse nulla e si aggrappò al braccio di Logan per rimanere in piedi.

-Chi erano quei pazzi?-  domandò.

Chase continuò a non parlare, mentre dentro di lui prese velocemente vita una battaglia mentale: continuare a fare finta che Logan non esistesse o rispondere?

Anche Logan stava lottando contro quella parte di sé che gli consigliava di mollare l’amico là e proseguire per la sua strada.

-Come va?- richiese.

Chase alzò le spalle, ancora muto come un pesce.

-Ti accompagno in infermeria?-

Chase scosse la testa, per poi appoggiarsi ad un albero e finalmente parlare. –Mi servono solo cinque minuti per riprendermi.

-Che è successo?-

-Mi hanno aggredito all’improvviso- spiegò. –Il motivo mi è oscuro-.

-Uno di loro era sicuramente quell’idiota di Dan Yalt…ho riconosciuto…-

-L’accento, sì- terminò Chase. –Solo lui parla così, è vero-.

Tra di loro scese un’imbarazzante silenzio, l’atmosfera era tesa; poi si guardarono entrambi negli occhi e contemporaneamente si balzarono sopra, finendo sopra il prato e, a loro volta, cominciarono a colpirsi. La lotta durò poco, poi i due si allontanarono, si alzarono in piedi con fatica e cominciarono a squadrarsi a qualche metro di distanza.

Logan si risistemò la giacca sgualcita e si portò entrambe la mani fra i capelli, scompigliandoli ancora di più. –Hai un bel sinistro- affermò.

-Anche tu non scherzi…- rispose Chase, massaggiandosi la mano arrossata.

-Credo che dovremmo parlare, Chase…- cominciò Logan.

-Ho da fare adesso, devo andare al ballo e prima devo andare a mettermi qualcosa di pulito…-

-Ah, certo, la tua nuova ragazza ti sta aspettando, corri da lei- ribatté con una punta di sarcasmo.

-Di quale nuova ragazza stai parlando?-

-Di Zoey!- esclamò. –Presumo che tu stia andando con lei; me l’ha detto la Dillsen… i miei più sinceri auguri, alla fine ci sei riuscito-.

Chase lo guardò stupito. –Riuscito?!-

-Già, credo che dovresti ringraziarmi-.

 -Ok, sei davvero così stupido da credere a Stacey? Andiamo, quella tipa colleziona cotton fioc!-

 -Quindi non…?-

-Quindi cosa Logan?-

-Quindi… Tu e Zoey non state insieme?-

-Tu sei davvero un idiota! Anche se mi piacerebbe e non so ancora per quale motivo ti stia dicendo tutto questo, NO, noi non stiamo insieme…-

-Ma io vi ho visti abbracciati!- cercò di giustificarsi Logan.

-Siamo di nuovo amici, io e lei. Solo amici-.

-Ho sbagliato tutto…- affermò Logan, prendendosi la testa fra le mani. -Ho tradito la tua fiducia e quella di Zoey. Sono, sono…-

-Un coglione?- propose Chase. –Sì, lo sei-.

-Stavo per dire idiota… ma sì, un coglione calza a pennello. Mi sono fatto trascinare da quella stupida scommessa; mi conosci meglio di chiunque altro: sai quanto sono egocentrico e… immaturo… volevo vincere a tutti i costi, non mi importava se e quante persone avrebbero sofferto soltanto per un mio capriccio-.

-E…-

-No- Logan alzò la mano per farlo tacere. -Fammi finire. Zoey è sempre stata off limits… sia per i tuoi sentimenti, sia perché era lei a tenermi lontano con quel suo modo di fare… perciò mi ha affascinato l’idea di questa “sfida”. E poi, poco dopo, le cose sono cambiate ed io non ero assolutamente pronto per affrontare questo casino! Si è complicato tutto e quando ho capito che per entrambi stava diventando qualcosa di più, ammetto di non aver pensato ne a te ne alla scommessa, ma soltanto a me stesso. Zoey è una ragazza davvero speciale e ora capisco perché tu te ne sia innamorato immediatamente...ma…-

-Lo sei anche tu- completò Chase amaramente.

Logan annuì serio. –Sì, lo sono anch’io… ma tu sei mio amico, il mio migliore amico e non sai quanto mi dispiaccia averti fatto questo. Pagherei qualsiasi cifra per farmi perdonare e farei qualsiasi cosa per poter tornare indietro, ma non posso… perciò non mi rimane altro che chiederti scusa scusa scusa e sperare soltanto che tu un giorno potrai non dimenticare, ma almeno scusarmi- fece un respiro profondo e si sedette per terra.

-Ti sei arreso davvero? Non pensavo conoscessi questo verbo-.

-In che senso?- chiese Logan di rimando.

-Con Zoey… dici di esserne innamorato, eppure non l’hai cercata, non le hai mandato nemmeno uno stupido messaggio-.

-Te l’ho detto, pensavo vi foste messi insieme; ed io non volevo più mettermi in mezzo e non lo voglio nemmeno adesso…perciò la lascerò in pace; sono certo che è quello che desidera anche lei-

Chase scosse il capo, giocherellando nervosamente con un lembo della giacca. Sapeva perfettamente che Zoey voleva Logan, la conosceva troppo bene e ormai la capiva perfettamente senza che lei parlasse; perciò adesso la felicità della sua amica dipendeva da lui: dire a Logan che si sbagliava e aiutarlo a farsi perdonare o stare zitto, farsi i fatti suoi e avere Zoey –da amica- tutta per sé? Nel momento stesso in cui si pose la domanda, sapeva già quale fosse la scelta giusta e cosa avrebbe fatto.

-Non è vero, Logan: Zoey vuole stare con te, dopo tutto quello che è successo non lo ammetterebbe mai, è troppo orgogliosa per farlo; ma credimi… è innamorata di te almeno quanto tu lo sei di lei.- e tanto quanto lo sono io, pensò senza però dirlo per poi sospirare amaramente. –So di darmi la zappa sui piedi da solo, ma voglio solo la sua felicità: questo è ciò che conta. E, anche se non ne capisco il motivo, tu sei quello che può dargliela… perciò…. Diciamo che ti do il permesso-.

-Il permesso per fare cosa?-

-Per andare da lei, dirle che la ami e tutto quelle che ne consegue, idiota!-

Logan scosse più volte il capo, non capendo dove volesse andare a parare Chase. –Seriamente, non posso. Non so di preciso come siano i rapporti fra noi due ora, ma non posso farti questo un’altra volta…-

-Logan, credi che per me sia facile dirti queste cose? Se lo sto facendo è perché vi voglio bene, ad entrambi. E per quanto la mia voce interiore mi stia dando del “coglione” a ruota, so che questa è la cosa giusta- il tono con cui parlò era talmente deciso che non ammetteva repliche.

-Mi stai dando la tua benedizione?- Logan provò a fare una battuta, tentando di alleggerire la situazione.

-Preferisco chiamarla minaccia: sappi che ti ucciderò se farai soffrire ancora Zoey- affermò Chase duramente.

Logan lo guardò, completamente disorientato.  -Le tue parole mi hanno spiazzato… Non so davvero che dire-.

-Beh, cerca di trovarle: uragano Dillsen a ore 12! E a giudicare dalla sua espressione devi aver fatto qualcosa che non va-.

Logan alzò gli occhi al cielo, mentre Stacey zoppicava sui tacchi a spillo nella loro direzione. –Ho promesso di andare al ballo con lei- sbuffò.

-Beh, ogni promessa è debito… vado a prendere Zoey, sono già in ritardo… devo anche cambiarmi. Ci vediamo fra poco alla festa-.

Logan annuì, mentre Stacey arrabbiata urlava il suo nome. –Grazie Chase. Credo di non avertelo mai detto ma ti voglio bene-.

Chase alzò le spalle, facendogli un sorriso imbarazzato e fece qualche passo per andare via.

-Aspetta un attimo, ma cosa dirò a Zoey? Come mi farò perdonare?-

-Ehi, io ho già fatto abbastanza… adesso dovrai cavartela da solo. E per favore, liberati di quella banshee!-.

 

 

Quando Zoey e Chase arrivarono la festa era già iniziata. La palestra era irriconoscibile: palloncini dorati e argentati spuntavano da ogni posto, stelle filanti pendevano dal soffitto, lo stemma della scuola era stampato dappertutto e sulle pareti si susseguivano numerose foto dell’ accademia, dalla sua fondazione al primo preside fino ad arrivare all’attuale.

I loro compagni si stavano scatenando sulla pista da ballo, mentre altri facevano la fila per scattare una foto ricordo o  ancora per votare la reginetta e il re del ballo. Nonostante il servizio d’ordine effettuato dai professori, qualche studente più grande aveva aggiunto dell’alcool alla caraffa del succo di frutto; perciò diversi studenti, reggendolo poco, barcollavano già.

-Chase guarda- fece Zoey, indicando un punto imprecisato fra il mare di mani poco lontano da lei. –Lì in pista ci sono Mark e Quiin… vuoi raggiungerli?-

-Lo sai che ballare non fa per me…- le gridò, cercando di sovrastare quella musica infernale.

-Oh, dai, non vorrai mica passare l’intera serata seduto in un angolo! Siamo qui per divertirci e lo faremo-.

-Che ne dici di fare una fotografia prima di buttarci nella mischia?- propose Chase.

-Mmm, va bene… ma dopo si balla!-

Facendosi spazio fra gli studenti arrivarono vicino a Carl, il fotografo, ma entrambi si bloccarono quando videro lì anche Stacey e Logan. La ragazza per l’occasione portava un vistosissimo abito rosa confetto pieno di perline e volant del medesimo colore, sorrideva entusiasta a Carl mentre artigliava un braccio di Logan e lo avvicinava di più a sé. Lui aveva lo sguardo rivolto da un’altra parte, perso in chissà quali pensieri e invece di mettersi in posa sbuffava in continuazione. Zoey fece qualche passo indietro, cercò di nascondersi dietro ad una ragazza per non essere vista ma proprio in quel momento Stacey si accorse di lei e, urlando il suo nome, si sbracciò per salutarla e tirò a sé Logan, come se avesse voluto mostrarglielo a tutti i costi.

Lui sembrò tornare alla realtà e rendendosi conto della presenza di Zoey, puntò gli occhi su di lei, non riuscendo più a distoglierli; la ragazza salutò con una mano Stacey per poi voltarsi di spalle e fingendo di avere sete scappò da lì, continuando però a sentire il suo sguardo addosso.

-Hai visto la tua amichetta?- chiese Stacey a Logan, mentre lo trascinava come un cagnolino verso Lisa, Michael e un paio di ragazze che si occupavano delle elezioni.

-Sì-

-Hai visto con chi era?- continuò.

-Sì-

-La smetti di rispondere a monosillabi?-

-Ho accettato di accompagnarti solo perché credevo che avessi ragione, parlare non è nei patti-.

-Secondo te, quante probabilità ho di vincere la corona questa sera?-

-Meno di zero- rispose lui acido, senza preoccuparsi di offenderla.

-Apprezzo la tua sincerità- rispose Stacey ironica. –E se chiedessi a Michael di imbrogliare? Lui ti considera ancora un amico… potrebbe aggiungere negli scatoli dei biglietti con i nostri nomi, così entrambi saremmo re e regina- propose con tono sognante, mentre la sua testa cominciava a farsi dei lunghi viaggi mentali su lei e Logan con addosso le corone. E basta.

Logan alzò gli occhi al cielo, schifato da quell’idea. –Spero che tu stia scherzando… non farei mai una cosa del genere per te!-.

-Lo sai che sei veramente maleducato?-

Lui alzò le spalle. –Lo sai che sei veramente una seccatura? Non solo ti ho accompagnata contro la mia volontà, ma hai anche il coraggio di lamentarti!-

Stacey fece finta di non averlo sentito, scrisse i loro nomi su dei foglietti e li inserì in due contenitori insieme agli altri. –Andiamo a ballare, questa canzone mi fa impazzire- concluse lei e afferrandogli un polso si diresse verso la posta, sentendo a malapena il suo“più di così è impossibile”.

Stacey lo costrinse a ballare per più di mezzora e aveva più volte pensato di soffocarla con quella orrenda collana che aveva al collo, ma riuscì a trattenersi fissando continuamente una testa bionda che si muoveva a qualche metro di distanza da loro. Aveva un piano, un piano tremendamente sciocco, mieloso e romantico, così diverso dal suo carattere che ancora non capiva come gli fosse venuto in mente; anche se per l’idea avrebbe dovuto ringraziare la Dillsen che involontariamente gliel’aveva suggerita. Ora gli serviva soltanto una scusa per allontanarsi da lei.

-Ehm, vuoi qualcosa da bere?- le chiese, pensando che se fosse stato per lui le avrebbe dato del veleno.

Lei annuì sorpresa. –Un’aranciata, grazie-.

-Ok, torno subito allora-

-Vengo con te- propose Stacey, non volendo staccarsi da lui neanche per un minuto.

-No, dai, non vorrai mica perderti l’elezione della reginetta… sono sicuro che ci sarà una sorpresa per te: prenditi un posto in prima fila-.

Stacey credette quasi di svenire ascoltando quelle parole: ne era certa, dopo tre anni lo aveva finalmente conquistato!

Qualche minuto dopo la musica si abbassò, il preside salì sul palco e, schiarendosi la voce, cominciò a parlare della scuola e di quanto fosse onorato a dirigerla; dietro di lui, Lisa e Michael stavano contando gli ultimi voti . Quando l’uomo finì il suo discorso, gli studenti lo applaudirono brevemente, per poi rivolgere velocemente la loro attenzione verso le agogniate corone che i ragazzi stringevano fra le mani.

Stacey non stava più nella pelle, si agitava sul polso non riuscendo a stare ferma, immaginandosi già su quel palco.

Lisa e Michael si avvicinarono ai microfoni, sorridendo.

-Buonasera studenti della PCA!- cominciò Lisa. –Gradirei l’attenzione di tutti perché è arrivato il momento più atteso della serata: stiamo per eleggere il re e la reginetta del ballo- disse, sventolando una piccola busta rossa per poi tirare fuori da essa un cartoncino. –La nostra regina è…Zoey Brooks!-

-E il nostro re è… Chase Matthews!- concluse Michael, raggiante.

Proprio mentre a Stacey stava per venire una crisi isterica, Logan le passò accanto non notandola neppure.

-Ehi- lo apostrofò lei, tirandolo per la camicia per fermarlo. –Pensavo che avessimo vinto noi! Avevi parlato di una sorpresa!- esclamò, incenerendo con lo sguardo Zoey e Chase che salivano sul palco.

-Infatti. E’ questa-.

-Hai votato per loro?- gridò, diventando sempre più paonazza in viso.

-Non una, circa un centinaio di volte- la informò Logan. –Ora se non ti dispiace, avrei ancora qualcosa da fare. E per la cronaca: Zoey e Chase non stanno insieme, hai parlato a vanvera ancora una volta- disse, per poi darle le spalle e allontanarsi in fretta.

-Non so davvero cosa dire… è meraviglioso- cominciò Zoey al microfono, toccandosi la corona e sistemandosi la fascia. –Grazie a tutti quanti per averci votato, non me lo sarei mai aspettata…-

-Già, è proprio vero…- fece Chase, interrompendola. –Infatti, credo proprio di non essere tagliato a questo ruolo e, aggiungerei, che non sono il re giusto per questa regina…-

-Ma che stai dicendo?- sussurrò Zoey sorpresa, ma proprio in quel momento le immagini della scuola sulle pareti cambiarono e si ritrovò a guardare un’unica foto con due soggetti d’eccezione: lei e Logan. Riconobbe immediatamente quella fotografia  e l’occasione in cui era stata scattata , le sembrava che fosse passata un’eternità, invece era trascorsa soltanto una settimana.

Zoey riuscì soltanto a borbottare qualcosa di incomprensibile, mentre Logan saliva sul palco e battendo il cinque con Chase, prese dalla sue mani la corona con un sorriso.

La ragazza, vedendo Logan, cercò di andarsene ma lui si affrettò a stringerle un polso per fermarla.

-Che cosa vuoi Logan? Rovinarmi anche questo momento?- chiese.

-Certo che no…mi serve solo un minuto- poi si rivolse ai suoi compagni. –So di aver interrotto la festa, ma giuro che vi rubo soltanto sessanta secondi e poi potrete riprendere i vostri festeggiamenti. La storia ormai la conoscete tutti, vero? Sapete cosa è successo fra me e Zoey… da quanto so c’è chi ha anche scommesso sulla nostra storia…-

-Cinquanta secondi- lo informò Zoey. Stava cercando di fare la sostenuta e di mantenere la sua fredda facciata, ma non poteva negare che da quando Logan era salito sul palco, il cuore batteva talmente forte che temeva saltasse fuori dal petto da un momento all’altro.

-Ok ok, mi sbrigo! Innanzitutto scusa! Volevo dirti tutto, Zoey e stavo per farlo prima che Chase ci interrompesse… in questi giorni non ho fatto altro che pensarti. Le cose fra di noi sono cominciate sin da subito in modo sbagliato, ci sopportavamo a fatica, litigavamo sempre…-

-Quarantacinque- urlò uno studente sotto il palco.

-Poi c’è stata quella scommessa: ci siamo conosciuti meglio e io mi sono fatto prendere la mano…doveva essere soltanto uno stupido gioco, non avevo affatto pensato ai tuoi sentimenti e men che meno ai miei! Non avrei mai creduto in un “noi”… fossi stato Michael anche io avrei scommesso contro di me-.

-Trentacinque-.

-Avevo preparato un discorso davvero fico, ma non me lo sto più ricordando. Hai capito che la prima impressione che hai avuto su di me era giusta: ero davvero un deficiente presuntuoso… ma sei passata oltre, hai deciso di darmi una possibilità e so che in questo momento avresti voluto non farlo, ma cavolo! Non posso più tenermelo dentro… avrei voluto dirtelo in una situazione diversa, magari più intima e non davanti a centinaia di studenti. Sono innamorato di te… e non posso sopportare l’idea di averti persa per sempre. Forse potrà non importartene, forse è troppo tardi ma…-

-Il minuto è passato, Logan…- lo avvisò Zoey, interrompendolo. –E per la cronaca, almeno su una cosa hai ragione: è troppo tardi!- esclamò per poi scendere dal palco e andarsene via-.

 

 

 

Una settimana dopo

 

 

-Ci volevano proprio queste vacanze!- esclamò Michael con entusiasmo. –Avete bisogno di divertirvi, ragazzi miei! Non ne posso più di vedervi con queste facce da funerale! Il mondo è pieno di ragazze…-

-Chiudi quella bocca, se non vuoi che me ne occupi io- lo minacciò Chase, tirandogli una pantofola sopra.

-Sono d’accordo con Chase- si unì Logan, mentre distrattamente lanciava delle magliette in una valigia.

-Non è colpa mia se Zoey ti ha rifiutato davanti all’intera scuola, Logan!-

-No, ma è colpa tua se io sono stato preso a botte da una banda di babbuini- fece Chase. -Quindi stai zitto o sarò contento di ricambiarti il favore!- esclamò lanciandogli contro un libro, mentre Logan lo imitava.

Michael aprì la bocca per ribattere, ma proprio in quel momento bussarono alla porta e per evitare di discutere anche su quello, andò ad aprire trovandosi di fronte Zoey.

-Zo..Zoey?!- esclamò il ragazzo sorpreso. –Zoey!- gridò per farsi sentire. -Cosa ci fai qui?-

-Ciao Michael… so che sembra strano, ma vorrei parlare con Logan, è in stanza?-

-Ehm…non lo so… Logan sei in stanza?- chiese, alzando sempre di più la voce.

Il ragazzo si presento davanti la porta immediatamente, rischiando di stamparsi davanti la porta. –Zoey!-

-Puoi venire fuori un attimo? Ho bisogno di parlarti-.

-Certo!- esclamò Logan, chiudendo della camera alle spalle. Si appoggiò alla porta con la schiena, non riuscendo ancora a credere che lei fosse lì veramente, la guardò attentamente, non sbattendo neanche le palpebre, spaventato che potesse scomparire magicamente.

Tutto accadde velocemente: la ragazza gli diede inaspettatamente uno schiaffo e lui, non aspettandoselo minimamente, non riuscì ad evitarlo; un attimo dopo però si tuffò su di lui e lo baciò. Logan non stava capendo nulla di quella situazione, ma rispose immediatamente al bacio.

Zoey allontanò leggermente il viso per poi sussurrare –:E’ incominciato tutto come un gioco, è vero… ma non m’importa, voglio solo sapere come andrà finire-.

-Se finirà- la corresse Logan, baciandola nuovamente.

-Ti amo, Reese-

-Fai bene, Brooks… anche io mi amerei!-

Zoey si allontanò, fingendosi arrabbiata e alzò la mano per tirargli un altro schiaffo, ma lui la bloccò e se la portò alla bocca. –Ti amo, Zoey. Davvero- e riprese a baciarla, stringendola fra le braccia per non farla scappare un’altra volta.

 

 

 

 

 

 

 

O. M.G. non ci credo! E’ finitaaaaa! Dopo tre e dico TRE anni sono riuscita a portare a termine questa fan fiction! Spero sia finita nel modo giusto e ringrazio davvero tantissimo tutte quelle persone che hanno continuato a seguirla nonostante le mie lunghe pause!
Tranquille, non vi abbandono xD ho già in mente una nuova storia… ma ho un dubbio: Logan e Zoey e Chase e Zoey?
Sapete che la prima è la mia coppia preferita, ma credo che per una volta rispetterò il canon ( ci sarà anche Quinn/Logan xD), voi che ne dite? Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto e perché no? Datemi un suggerimento per la coppia della prossima storia xD
Risponderò domani alle recensioni dello scorso capitolo, perché devo ancora cominciare i compiti -.-
Alla prossima,
Greta.
ps: scusate per eventuali errori, ma scrivo l’ultima parte dalle tre e non ho il coraggio di rileggere… ditemi se c’è qualcosa.   E' l'ultimo capitolo... fatevi sentire xD

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