L'Amore Conta di Mia_hp (/viewuser.php?uid=63978)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prima Lezione ***
Capitolo 3: *** Vedere l'alba ***
Capitolo 4: *** Appuntamento ***
Capitolo 5: *** In trappola! ***
Capitolo 6: *** Buongiorno! ***
Capitolo 7: *** Chase e la verità ***
Capitolo 8: *** Diamoci una possibilità ***
Capitolo 9: *** L'ora della verità ***
Capitolo 10: *** Amici come prima ***
Capitolo 11: *** Insieme Finire ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
L’amore
Conta
-Sei il solito deficiente, Chase!-
esclamò Michael, buttandosi a peso morto sul suo letto.
Chase sbuffò
rumorosamente, passandosi una mano nei capelli ricci –Lo so!
Eravamo lì, da soli! E, ancora una volta, non ho avuto il
coraggio di rivelarle i miei sentimenti!-
-Come sempre- aggiunse Logan
sarcastico, mentre lanciava una rapida occhiata dalla finestra
–E da due anni che va avanti questa storia. Ti piace dal
primo giorno che l’hai vista!-
-Non so come fare- si
lagnò Chase, scartando una merendina al cioccolato. Era come
le ragazze: affogava le sue pene d’amore con il cibo.
-Le scelte che hai sono due: o le
riveli i tuoi sentimenti o ci provo io con lei- buttò
lì Logan come niente fosse.
Chase rimase a bocca aperta, non
riuscendo a credere alle proprie orecchie; mentre Michael lo
fissò stupito –Ti odia, non riusciresti a
conquistarla!- esclamò sicuro.
-Odia? Esagerato!- Logan si
voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo- Io non ne
sarei così sicuro…nessuno resiste al fascino di
Logan Reese-
-Nessuno…tranne Zoey!
E’ una guerra persa in partenza-
Lui scosse il capo, sicuro di
sé come non mai.
-A parlare sono bravi
tutti…perché non ci dimostri la tua
abilità nella nobile arte della seduzione?-
Logan si avvicinò
all’amico, sedendosi sul suo letto con
un’espressione seria in viso –Vuoi che conquisti
Zoey?- gli domandò.
Michael annuì, portandosi
una mano sotto il mento, faceva sempre così quando elaborava
un piano. E non sempre era una buona notizia.
-Scommettiamo…cinquanta
dollari che farò innamorare di me la ragazza
in…due settimane?- lo sfidò Logan.
-Due settimane? Troppo poche perfino
per te! Io direi di giocarcene cento-
Chase scosse il capo incredulo. I
suoi amici stavano scommettendo sulla sua migliore
amica alias sua futura fidanzata? Cose da pazzi. Si
schiaffeggiò il viso. –Ragazzi…forse
non avete capito la gravità della cosa!-
I due lo ignorarono bellamente,
continuando a parlottare fra di loro poi si strinsero la mano per
suggellare quello strano patto.
-Michael!- sbottò Chase
con una nota di disperazione nella voce –Ma che cavolo hai
combinato?-
-No problem, amico. Zoey odia Logan!
Non potrà mai innamorarsi di lui- lo
tranquillizzò –E con i cento dollari che
vincerò, offrirò una pizza a tutti!-
Non sapeva però quanto le
sue parole fossero sbagliate. Non si deve mai giocare con
l’amore…soprattutto se di mezzo
c’è un’amicizia.
Ciao! Non so da dove è
saltata fuori questa fiction, magari non la leggerà nessuno,
in quel caso provvederò a cancellarla…da pochi
giorni sono iniziate le repliche di questo telefilm che personalmente
adoro e mi è venuta quest’idea. Come avrete capito
è una Logan/Zoey, amo troppo questa coppia!
Beh…se
c’è qualcuno in questa sezione datemi un segno di
vita è lasciatemi una recensione xD
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Prima Lezione ***
L’Amore Conta
Quella notte Chase non era riuscito a chiudere
occhio: l’immagine di Zoey e Logan stretti l’uno
all’altro come due ventose e le bocche unite in un bacio
mozzafiato e tutto lingua continuava a fare capolino nella sua testa
appena chiudeva gli occhi.
Se avesse soffocato Logan con un cuscino durante il
sonno, non avrebbe risolto gran parte dei suoi problemi? Certo, avrebbe
terminato la sua adolescenza in un riformatorio per giovani criminale
ma almeno Logan avrebbe tenuto lontano le sue manacce da Zoey.
La sua amica stava per essere usata per una stupida
scommessa.
Sapeva di non aver nessun possibilità
con lei, era soltanto il suo migliore amico, e
perché mai rovinare una bella amicizia come la loro? Non ne
vedeva il motivo…forse perché non c’era.
Michael, quel deficiente, era sicuro di vincere.
Lui gli aveva consigliato di farsi vedere da uno psicanalista, ma da
uno bravo! Magari Queen poteva studiare la sua scatola cranica per
verificare quante cadute dal seggiolone da piccolo aveva subito.
Logan era bello, popolare, ricco…tutto
quello che una ragazza vuole, certo Zoey non era come tutto le altre,
era inimitabilmente unica, ma se il suo amico avesse deciso di
sfruttare tutte le carte a sua disposizione anche lei, sfortunatamente,
sarebbe caduta ai suoi piedi come un frutto troppo maturo casca da un
albero.
Magari, non doveva pensare così in
negativo. Perché fasciarsi la testa se non era ancora rotta?.
La campanella che annunciava la fine delle lezioni
suonò facendolo sobbalzare leggermente sulla sedia,
guardò la professoressa assegnare i compiti da fare per la
prossima volta e svogliatamente gli annotò
sull’angolo del quaderno affianco a una miriade di cuoricini
accompagnati da una Z. Era stato davvero lui a disegnarli? Non se
n’era neanche accorto.
Vide Zoey alzarsi dal suo banco in prima fila per
raggiungerlo, frettolosamente buttò nello zaino i libri e
aprendosi in un sorriso spontaneo la salutò.
- Chase! Ti ho visto parecchio distratto durante la
lezione, qualcosa non va?- domandò Zoey mentre uscivano
fuori dall’aula dirigendosi verso il cortile per pranzare.
Si, fra poco verrai usata da un idiota per i suoi
scopi personali per poi essere gettata via come un fazzoletto di carta.
-Io?- chiese stupidamente
-Certo…e chi sennò?-
Il ragazzo alzò le spalle –No,
tutto ok. Sono soltanto preoccupato per la relazione di Storia-
-Io l’ho finita proprio ieri pomeriggio,
se vuoi puoi dare un’occhiata alla mia- gli disse gentile
–Vieni, raggiungiamo Nicole e Michael a quel tavolo
laggiù-, lo prese per una mano trascinandolo e
coinvolgendolo con la sua allegria.
Zoey si sedette affianco alla sua coinquilina
tirando fuori dalla borsa un panino e la bottiglietta d’acqua.
Cominciarono a chiacchierare, quando una mano si
posò sulla spalla della ragazza, lasciata nuda dal top.
Era Logan.
- Posso parlarti in privato, per favore?-
Chase per poco non si affogò con la
patatina che poco prima aveva rubato dal piatto di Michael,
strabuzzò gli occhi preparandosi al peggio.
Zoey alzò le spalle, sorpresa da quella
richiesta –Se proprio devi-, tirò indietro la
sedia per poi alzarsi e seguire il ragazzo che senza essere notato
scambiò un’occhiata complice con i suoi compagni
di stanza.
Si allontanarono qualche metro, fermandosi vicino
il bar del cortile.
-Mi serve il tuo aiuto-
-Il mio aiuto?– ripeté -E per
cosa?-
-Devo recuperare la C che ho preso
nell’ultimo compito di Letteratura, e ho pensato subito te.
Sei una delle prime del corso-
La ragazza lo fissò, per nulla convinta
di quel motivo. Conosceva bene Logan e studiare non era uno dei suoi
maggiori interessi.
Inarcò un sopracciglio scettica
–Sicuro?-
Lui sfoderò uno dei suoi migliori
sorrisi, mettendo in mostra dei denti bianchi e regolari
–Certo, se questa non fosse stata la verità, credi
che passerei i miei pomeriggi con te?- le domandò retorico.
Zoey sbuffò. Logan non era certo Mister
Simpatia ma non riusciva a dire di no e non aiutarlo.
-D’accordo. Dove ci vediamo?-
-Nella mia stanza ci saranno Chase e Michael a
rompere. Che ne pensi se facciamo nella tua?-
Lei sembrò pensarci su prima di
rispondere –Va bene. Nicole e Lola non ci saranno, sono
impegnate in un progetto di Biologia. Facciamo alle 16.00?-
-Si. A questo pomeriggio- disse salutandola.
Si appoggiò contro il muretto del bar
mentre osservava Zoey andare via. Aveva tutto sotto controllo. I giochi
potevano aver inizio.
-Cosa volevo Logan, Zoey?- domandò Chase
curioso.
Era meglio conoscere fino in fono il piano del nemico-amico
-Aiuto nello studio. Deve recuperare una C in
Letteratura- rispose addentando un pezzo di panino
Nicole la guardò meravigliata
–Logan ha chiesto aiuto? Conoscendolo gli sarà
costato davvero molto-
-Un duro colpo per il suo orgoglio- aggiunse Lola
Zoey alzò le spalle –Insomma,
sembrava abbastanza compiaciuto…spero che sotto non ci sia
qualcos’altro-
Lola si voltò verso Michael e Chase
–Voi ne sapete qualcosa?- domandò con aria
leggermente minacciosa
Il primo alzò le mani in segno di difesa
–Niente di niente, vero Chase?-
Lui abbassò lo sguardo sulle sue mani,
colpevole –Ovviamente- riuscì a mormorare con
molta fatica
-Beh, in un modo o nell’altro lo
scoprirò questo pomeriggio-
-Fossi stata al posto tuo io non avrei mai
accettato- affermò Nicole
-Perché mai?- domandò la
biondina
-Per due motivi: Principalmente sarei distratta
dalla sua bellezza, pensi davvero che guarderei i libri con lui
davanti? Secondo, lo trovo sospetto-
Zoey alzò gli occhi al cielo
–Nicole, è solo Logan cosa pensi possa combinare.
Mica mi salterà addosso per baciarmi!- esclamò
ridendo.
Non sapeva però che la sua battuta si
sarebbe avverata.
Un altro minuto, soltanto uno, e non
l’avrebbe fatto entrare in stanza.
Quell’imbecille credeva forse che lei
avesse tutto il pomeriggio da perdere dietro a lui? Beh, se lo pensava
si sbagliava totalmente.
Secondo il suo puntualissimo
orologio Logan era in ritardo di ben mezzora, questo voleva dire che le
16.00 erano passate da ben trenta minuti.
Si avvicinò alla finestra per alzare la
tapparella, fuori c’era un bel sole e voleva goderselo
appieno, ma con un rumore secco questa scese giù lasciando
la stanza completamente al buio. Benissimo, si era rotta.
Forse, qualcuno lassù ce
l’aveva con lei.
Cercò a tentoni l’interruttore
della luce, inciampando in un paio di scarpe di Lola, accese la luce ma
con uno strano borbottio si spense subito dopo. Ritrovandosi cieca per
la seconda volta in meno di tre
minuti prese dal comodino di Nicole la sua lampada tonda a buchi
colorati.
Proprio mentre stava per mandare il ragazzo e la
Letteratura a quel paese decidendo di vedere un DVD qualcuno
bussò alla porta.
Si avvicinò scocciata alla porta e
violentemente abbassò la maniglia –Alla
buon’ora!- ringhiò.
Soltanto quel ragazzo riusciva a farla arrabbiare
in quel modo quando non era neanche presente, figuriamoci ora.
Logan per nulla scosso da quel benvenuto
entrò nella stanza –Cavolo Zoey, relax! Non sai
che arrabbiarsi inutilmente provoca l’uscita delle rughe?-,
si guardò intorno leggermente stranito –Studiamo
al buio?- domandò
-No- rispose secca lei, andando verso la scrivania.
Accese la lampada, notando la luminosità
che emetteva sobbalzò leggermente.
Soltanto la sua amica possedeva una lampada
–se quella cosa poteva essere chiamata così-, la
quale emanava luce di ogni colore impossibile e inimmaginabile che
cambiava ogni istante. Ora capiva perché Nicole non la usava
mai, sembrava di essere in discoteca. In quel momento il suo viso era
colpito da una luce fucsia.
-Emm…- mormorò imbarazzata
-Come preferisci metterti?-
-Io preferisco sotto- rispose Logan ghignando
Zoey lo fulminò con lo sguardo, alzando
gli occhi al cielo –Gli hai portati almeno i libri?-
domandò sedendosi su una delle sedie intorno al tavolo
Logan la imitò –Con un certa
fatica, ma si. Romeo e Giulietta- disse, prendendo il libro dallo zaino.
-Bene, apri il libro al Primo Atto. Ricominceremo
tutto da capo, così potrai capirne meglio il contenuto-
Il ragazzo annuì, avvicinandosi di
più a lei. I loro gomiti si sfioravano ad ogni movimento-
-Sai che questa bellissima tragedia è
composta da…- ed
è un momento, le morbide labbra di Logan soffocarono le
parole di Zoey con un bacio. Le loro bocche si sfiorarono per qualche
istante, poi la ragazza si allontanò da
lui alzandosi di scatto in piedi, quasi si fosse scottata
da quel gesto così naturale.
Si portò più volte la mano
sulla bocca come a pulirla per mandare via quel sapore da lei
–Che ti è saltato in mente?- domandò
acida
Lui alzò le spalle quasi a discolparsi
–L’ho fatto sulla scia degli eventi-
-Quali eventi?-
- La stanza al buio, la finestra abbassata, le
lucette, la battuta maliziosa…-
Zoey schioccò la lingua, quasi non
credeva che nel mondo potesse esistere tanta idiozia concentrata in una
sola persona.
–Prima
di tutto quella non era una battuta ma soltanto una domanda che tu hai
mal interpretato, secondo, la sfiga ha deciso di abbattersi su di me
oggi…la finestra si è rotta qualche minuto prima
del tuo arrivo e la lampadina del lampadario si è fulminato.
Soltanto una serie di sfortunati eventi!-
-Se hai ricevuto un bacio da me tanto sfortunata
non sei-
La ragazza tornò a sedersi, spostando la
sedia a distanza di sicurezza.
-Azzardati a rifarlo e nessun’altra
ragazza potrà avere l’onore di
baciarti- sbottò minacciandolo –Adesso stai
attento alla lettura del testo se vuoi recuperare quella C-
-Stringiamo un patto…se
così possiamo lo si può chiamare-
-Basta che dopo chiudi quella boccaccia-
-Io non ti bacerò più. Sulle
labbra –precisò -Senza il tuo permesso. Lo
farò soltanto se tu me lo chiederai espressamente-
-Beh, credo che dovrai aspettare eternamente
allora- commentò sottolineando un’informazione sul
libro, senza guardarlo in faccia.
-Solo il tempo ci darà una risposta.
Anche se io non sono del tuo stesso parere-
Abbassò il capo sul libro, sorridendo
sicuro.
Ciao!
Il capitolo si è fatto un po’ aspettare, ma spero
ne sia valsa la pena.
Un
grazie speciale alle quattro persone che hanno recensito il primo
capitolo:
Mymolly
Ele
la mitica
Rein
94
_lOve_MeH
E
le persone che l’hanno messa nei preferiti, seguiti o hanno
soltanto letto.
Spero
di farvi apprezzare questa coppia ^^
Beh,
non mi resta che dire recensite xD e alla prossima!
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Vedere l'alba ***
L'Amore Conta
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
L.
Ligabue, Il mio pensiero
-Ieri sera,
sei uscita con Logan, vero?- buttò lì Chase
facendo finta di niente ma guardando Zoey attentamente per notare ogni
cambiamento del suo volto.
Erano seduti
su uno dei tanti tavolini sparsi nel grande cortile
dell’accademia per una delle loro solite chiacchierate
pomeridiane.
Zoey si
passò una mano tra i capelli scostandoli dal viso; preferiva
non parlare di quella serata appena trascorsa che aveva lasciato in di
lei una strana sensazione. Logan non le era mai piaciuto più
di tanto, caratterialmente parlando, perchè fisicamente non
aveva niente da ridire. L’adolescente riccioluto, magrolino e
con le braccia secche era cresciuto e in meglio anche, lasciando il
posto ad un bel ragazzo di diciassette anni dai capelli curati, alto e
dal fisico asciutto con tutti i muscoli al posto giusto. Quante volte
Stacey Dilson, sognante, lo aveva spiato durante gli allenamenti di
basket in compagnia di qualche altra ragazzina del primo anno?
Così tante che aveva anche perso il conto.
Chase le
sventolò la mano aperta vicino al viso – Zoey? Ci
sei?-
Lei mosse il
capo per tornare alla realtà, sembrava che qualcuno le
avesse riempito la mente di scomodi pensieri e poi l’avesse
scossa mettendo tutto a soqquadro.
-Si, scusa-
rispose sorridendo cercando di recuperare
-L’appuntamento
con Logan deve averti scossa parecchio- disse il ragazzo cercando di
ricavare un minimo di informazione sul piano dell’amico
–Non preoccuparti, è normale…sono gli
effetti collaterali della sua presenza-
Zoey
rise leggermente –Non è stato poi così
terribile-
-Ehm, sicura
di stare bene, Zoey?-
-Si,
perché?-
Un campanello
d’allarme suonò nel cervello di Chase: Pericolo!
Pericolo!, Decise di cambiare discorso, poteva sopportare soltanto un
certo numero di fesserie e le parole di Zoey gli stavano quasi facendo
superare il limite.
-Logan a
parte, che cosa hai fatto ieri?-
Zoey
cominciò a parlare velocemente descrivendo per filo e per
segno la sua giornata, mentre il cervello di Chase cercava un modo per
baciarla, quello era il momento giusto se lo sentiva. Quella mattina di
sfuggita aveva casualmente letto il suo oroscopo da una rivista
femminile che qualche ragazza aveva lasciato su uno dei tavoli della
mensa, per il suo segno –il leone- ci sarebbero stati
importanti cambiamenti in amore; lui non credeva in queste sciocchezze
ma se anche le stelle -casualmente- erano
d’accordo con lui perché non fidarsi e provare?
Muovendosi
lentamente e con movimenti calcolati, spostò leggermente il
viso avanti e senza far rumore avvicinò la sedia ancora di
più al tavolo. Cautamente spostò di lato la borsa
della ragazza sorridendo e cercando di sembrare il più
normale possibile; Zoey gli pose una domanda che lui troppo impegnato
nelle sue congetture non aveva ascoltato.
-Ehm,
si...si- biascicò in difficoltà
Zoey lo
fissò seria, alzando le spalle –Anche Lola mi ha
detto la stessa cosa. Non so, ci penserò su-, poi
tornò a parlare fermandosi ogni tanto per prendere fiato.
Il volto di
Chase si avvicinò sempre di più a quello di Zoey,
con una mano le scostò una ciocca bionda dal suo viso e con
delicatezza gliela portò dietro l’orecchio per poi
fissare il suo sguardo in quello della ragazza, in uno sguardo che
doveva essere ammaliatore.
-Chase, per
caso ti è entrato qualcosa in un occhio?- le
domandò lei stupita
-No…-
Ora o mai più, si disse sporgendosi ancora di più sul
tavolo.
-…Voglio
vedere una cosa- disse, la voce più bassa del normale.
Le
portò una mano sotto il mento, la distanza tra i loro visi
cominciava ad annullarsi quando...
-Bel
lucidalabbra, Zoey- disse, accasciandosi sulla sua sedia affranto.
Era un
idiota! Ancora una volta non ce l’aveva fatta! E dire che gli
mancava tanto così! Quel lucidalabbra lui voleva provarlo!
Non avrebbe mai trovato il coraggio per baciarla, eppure era una delle
cose che desiderava di più; anche se momentaneamente la sua
massima aspirazione era quella di annegarsi nella piccola fontana
dell’accademia.
Lei rimase
per una attimo spiazzata –Cosa?-
Ti prego, non farmi ripetere la grandissima cazzata
che ho detto appena due secondi fa.
-Niente,
lascia perdere. Dicevamo?-
E vaffanculo anche agli astri.
-Cielo, Logan
vuoi spegnere quella cavolo di luce? Sono le due!- esclamò
furioso Michael rigirandosi nel letto, -Le due di notte-
precisò –Perché non vai a dormire? Come
tutte le persone normali?-
Logan
sbuffò –Perché sto uscendo- rispose
buttando una torcia in uno zaino già pieno.
-Ah, ecco-
commentò Michael rassicurato chiudendo gli occhi.
-E dove vai?-
disse Chase sorpreso da sopra il suo letto a castello tirandosi su il
lenzuolo –Logan, forse nel tuo prestigiosissimo asilo per
figli di papà, non ti hanno insegnato una cosa fondamentale:
quando il cielo si fa nero è notte…perciò
bisogna chiudere gli occhi e fare la nanna-
Logan rise
sarcastico –Sono contento di vedere che il tuo senso
dell’umorismo funzioni a qualsiasi ora. Ora,
perché non la smetti di ficcare il tuo lungo naso negli
affari degli altri?-
-Ehi! Io non
ho il naso lungo!-
Michael si
liberò furiosamente dalla coperta, stanco di quei soliti,
mille battibecchi. Si sedette in mezzo al letto –Logan. Dove.
Stai. Andando.?- sillabò
-Questo
pomeriggio durante la mia ripetizione di Letteratura con Zoey, mi
è venuta in mente un’idea per la nostra scommessa-
-E
quest’idea consiste nel svegliarci nel cuore della notte?- lo
riprese Michael
-Ma certo che
no, scemo! Passerò a prendere Zoey dal suo dormitorio-
La faccia di
Chase divenne porpora.
-…Trascorreremo
la notte insieme-
La faccia di
Chase divenne violetto.
-…Vedremo
l’alba insieme-
La faccia di
Chase divenne rosso peperone.
-Tu sei tutto
scemo!- affermò ridendo Michael
-Un
deficiente di prima categoria. Un deficiente con la D cubitale-
sbottò Chase portandosi una mano sulla fronte non credendo
alle sue orecchie.
-Perché
stai ridendo?- domandò Logan
-Zoey
è a conoscenza di questa tua fantastica idea?-
-No,
naturalmente. E’ una sorpresa-
Il ragazzo
continuò a ridere –Trascorrerai il resto
dell’anno scolastico in infermeria. Questo è poco
ma sicuro-
Logan
finì di preparare lo zaino, mettendo al suo interno per
ultimo degli snack ai cereali, lo chiuse e se lo mise in spalla,
-Vedremo, vedremo- disse sicuro di sé come sempre
–Beh, allora buonanotte, ci vediamo domani mattina. Non
prendetevi la briga di aspettarmi svegli-. Li salutò poi
chiudendosi cauto la porta del dormitorio alle spalle.
Chase si
buttò sul letto, rimbalzando leggermente sul materasso,
affondò le mani nel cuscino e lo spinse contro il suo viso,
se si soffocava non avrebbe mai scoperto l’esito della
serata. Prese a pugni il cuscino, immaginandosi che quello fosse il
viso di Logan, gli diede un ultimo colpo prima di prendere un bel
respiro. Sarebbe stata una notte lunga e dura.
Un rumore la
fece svegliare. Un leggero picchiettio sul vetro della finestra. Si
rigirò nelle coperte, sollevando leggermente il viso dal
guanciale. Nicole dormiva tranquillamente sul letto sopra il suo,
mentre Lola, le gambe lasciate scoperte dalla vestaglia leggera e
colorata, stringeva a sé un peluche poggiandoci sopra la
testa.
Tutto nella
sua camera era tranquillo, doveva esserselo immaginato o magari era
stato il vento. Lanciò un’occhiata alla
radiosveglia sul comodino al suo fianco, segnava le due e un quarto.
Chiuse gli occhi cercando di riaddormentarsi, ma risentì
quello strano ticchettio. Poco più forte e preciso. Zoey
scese dal letto incuriosita, stropicciandosi gli occhi mentre si
abituava al buio della stanza. Scostò di lato la tenda. La
pallida luce della luna piena illuminava lui.
Sorpresa aprì piano la finestra, tentando di far il meno
rumore possibile per non svegliare le sue coinquiline.
-Logan!
Che cosa ci fai qui?- chiese sorpresa a bassa voce.
-Sono venuto
a rapirti-
Sbuffò.
-Dico seriamente!-
Logan sorrise
–Anche io. Su, andiamo-
-Andiamo?
Dove?-
-A
vedere l’alba! Semplice!-
-Starai
scherzando, spero-
-Su, non fare
la difficile…vestiti-
-E’
un incubo, vero? Ti prego dimmi che è un incubo. Tu puoi
essere soltanto un incubo-
-No, non stai
sognando, e poi io sono un sogno in tutti i sensi!-
-Tornatene a
dormire- disse cercando di chiudere la finestra.
Perché
la sua stanza era al piano terra? Un bel quinto piano era quello che ci
voleva per tenere lontano gli ospiti indesiderati.
Il ragazzo la
bloccò con un agile movimento del braccio, scosse il capo
sorridendo –O esci da questa stanza di tua spontanea
volontà o vengo a prenderti-
Ma
dov’era Coco quando serviva?
-Ti fidi di
me?-
Questa volta
toccò a lei scuotere il viso –Certo che no-
-Peccato-
-Ora se non
ti dispiace, io me ne torno a dormire-
-Stiamo solo
perdendo tempo, alla fine riuscirò a convincerti, lo sai. Ho
organizzato tutto…non ci scopriranno. La scuola è
deserta. Se ne hai voglia potremo anche fare un bagno in piscina-
-Cavolo,
Logan. Vorrei renderti intelligente cinque minuti per farti capire
quanto sei idiota-
Lui rise
divertito –Adesso andiamo?- domandò, poi le tese
la mano in attesa
Si arrese.
Quella risata
ebbe il potere di coinvolgerla in
quell’assurda…ecco, non trovava nemmeno un nome
adatto per definirla…non l’avevano ancora
inventato.
-Aspetta un
attimo vado a cambiarmi-
-Se chiuderai
la finestra tornandotene a dormire, giuro che mi metto a gridare-
affermò il ragazzo –E credici a questa promessa-
aggiunse subito.
Zoey
accostò piano la finestra, si portò
l’indice d’avanti la bocca intimandogli di fare
silenzio poi spiò le sue amiche. Dormivano.
Si sedette
sul letto, afferrando velocemente dalla sedia gli abiti scelti poco
prima: doveva indossarli l’indomani. Doveva,
appunto.
-Ehi!-
La ragazza si
girò di scatto verso il letto di Lola, spaventata.
-Lola! Vuoi
farmi venire un infarto?-
-Abbassa la
voce, non vorrai svegliare Nicole. Dove stai andando?-
domandò.
-Sbrigati!-
esclamò impaziente Logan
-…con…Logan?-
aggiunse poi Lola riconoscendo la voce
-Lo so,
è una cazzata, ma mi ha convinto –e non so ancora
come abbia fatto- a “vedere l’alba”
con lui-
-Fico! Beh,
la compagnia non sarà delle migliori ma è una
bella idea-
-Zoey!-
-Zitto
Logan!-. Poi si rivolse all’amica –Ti spiego domani-
-Ovviamente!
E voglio i particolari…tutti i particolari-
-Non ce ne
saranno molti-
-Certo,
certo. Ora vai- disse Lola ironica, spingendo Zoey verso la finestra.
La mora
aprì la finestra salutando Logan –Quando torni non
fare molto rumore- si raccomandò, poi facendo
l’occhialino all’amica tornò a dormire
divertita.
-Dove stiamo
andando? Sono stanca di camminare in giro per l’accademia!-
esclamò Zoey scocciata, mentre seguiva il ragazzo
guardandosi attorno.
-Vuoi
smetterla di lamentarti? Sto cercando il posto giusto-
-E’
un’idea idiota…come chi l’ha inventata-
Logan
ignorò la battuta percorrendo gli ultimi metri prima di
fermarsi su una collinetta a poco distanza dai campi sportivi.
Aprì
lo zaino per poi tirare fuori un plaid colorato e distenderlo per
terra, -Beh accomodati- esclamò sedendosi.
Zoey lo
imitò sbuffando leggermente –E ora?-
Logan sorrise
–E ora…parliamo! Vorrei conoscere meglio la mia
futura ragazza-
-Ti
piacerebbe- affermò giocherellando con un ciuffo
d’erba.
Infondo
però quelle parole le provocarono un pizzico di piacere.
-No,
piacerebbe a te…e non solo- ribatté stendendosi a
pancia in su con le mani dietro la testa -Osserva le stelle, non sono
bellissime? Siamo anche fortunati…c’è
la luna piena questa notte-.
-Già-
mormorò Zoey lo sguardo concentrato sulla volta celeste. Non
si era mai soffermata più di tanto ad osservarla, lei la
notte preferiva dormire.
-Sai cosa mi
ricorda? La scena di un cartone animato –disse Zoey
sorridendo –Quando ero bambina era uno dei miei preferiti.
L’hai mai visto Aladin, tu?-
- No-
Lei lo
guardò storto –Ecco perché sei uscito
così…ti mancano delle tappe fondamentali-
Logan si mise
a ridere –Dai, dicevi?-
-Mi
è venuta in mente una delle scene più
belle…quando i due protagonisti, in
un giro fantastico e a bordo del tappeto volante, capiscono di amarsi
mentre cantano “Il mondo è mio!-
Il silenzio
cadde per qualche istante tra di loro, poi Zoey lo interruppe,
-E’ tutta colpa delle favole se noi ragazze ci illudiamo di
poterne vivere una! Sin da piccole, le abbiamo lette e ingenue come
eravamo sognavamo il Principe Azzurro…speranza che
inutilmente ci è rimasta-
Logan si
alzò in piedi e affondando le mani in tasca tirò
fuori il suo cellulare –Dobbiamo
“fermare” il momento. Mettiti in posa, principessa-
le ordinò pronunciando l’ultima parola con
più enfasi, poi la prese per mano facendola alzare e girare
su se stessa.
-Dai, fermo!
Nelle fotografie vengo male!- si lamentò la ragazza
-Perché
dal vivo?- la prese in giro lui mentre a tradimento le scattava una
foto.
-Cavolo, ma
è orribile! Ho anche gli occhi storti! Eliminala
immediatamente-
-Mmm, non
credo. Quando avrò voglia di farmi quattro risate la
guarderò- disse Logan ridendo.
Zoey gli
diede un pugno su una spalla –Idiota- ma poi con un sorriso
si unì anche lei.
-Facciamone
una insieme- le cinse un fianco con un braccio avvicinandola a
sé mentre cercava l’inquadratura giusta con il
cellulare.
-Sorridi!-
esclamò Logan mentre il flash scattava fermando quel momento
di allegria.
-Guarda-
disse indicando lo schermo del cellulare dopo aver salvato la foto,
–Sei uscita bene-. E non mentiva.
Era bellissima.
-Già!
Anche tu- commentò sedendosi sulla coperta per poi
stringersi le gambe al petto.
-La
stamperò appena torno. Hai freddo?- le domandò
notando la sua posizione.
-Un
po’- ammise
-Tieni
questa- disse porgendole la felpa che aveva annodata intorno ai fianchi.
-Lascia
perdere-
-Prendila,
altrimenti andrà a finire che ti becchi qualcosa e mi farai
sentire in colpa-
Lei la
indossò con un sorriso –Ah, lo fai soltanto per i
tuoi sensi di colpa?-
-Certo, cosa
credevi?-
Zoey lo
colpì nuovamente con un pugno allo stesso punto, mentre lui
alzò le mani in segno di resa soffocando uno sbadiglio.
-Primi segni
di cedimento?-
-Ho la
soluzione- rispose lui avvicinando lo zaino tirando fuori un thermos
pieno di caffè.
-Non ci posso
credere! Hai pensato proprio a tutti, eh?-
-E se ti
venisse fame non esitare a dirmelo-
-Perché?
Cosa hai portato?-
-Cioccolata,
biscotti, caramelle e qualche snack…- disse stendendosi
affianco a lei e tornando a guardare il cielo.
Qualche
istante dopo si alzò di scatto come se fosse stato colpito
da una scarica elettrica, -Vieni- esclamò sfiorando una mano
della ragazza –Mi è venuta un’idea-
-Un’altra?-
rise lei –Ne hai avute abbastanza per oggi-.
Logan la
afferrò per un braccio tirandola leggermente verso di lui.
-D’accordo,
d’accordo- si arrese nuovamente Zoey lasciandosi trascinare.
Logan le
posò con delicatezza una carezza tra i capelli prima di
portarla nello spiazzo della piccola fontana dell’accademia,
dove la luna piena era riflessa nell’acqua. Si mise le mani
in tasca trovando due monete.
-Devi
esprimere un desiderio –girata di spalle- e se centrerai il
riflesso dell’una ciò che desideri si
avvererà- spiegò.
Zoey si
portò una mano sul viso a metà tra il divertito e
il disperato.
-Che
c’è? E’ Un’ idea simpatica e
carina. Sto cercando di fare il possibile per piacerti-, le mise in
mano una moneta –Adesso esprimi un desiderio-
-Di cavolate
stasera ne ho fatte tante, perciò una in più non
cambierà niente-. Diede un’ultima occhiata al
riflesso, poi si girò di spalle ed esprimendo un desiderio
si concentrò cercando di prendere bene la mira.
Vorrei trovare l’amore. Quello vero,
quello che mi farà battere il cuore, quello che mi
farà toccare il cielo con un dito per la
felicità, quello con la A maiuscola.
Si
girò velocemente notando la moneta ormai affondata sul fondo
della fontana, -L’ho presa! L’ho presa!-
esclamò.
Logan
aspettò che l’acqua tornasse ad essere ferma
–Brava! Adesso è il mio turno!-, si
girò chiudendo gli occhi, espresse il suo desidero mentre al
suo fianco Zoey seguì il percorso della moneta che si
inabissava. Magari era il suo stesso desiderio, pensò.
Ma il sogno
di Logan era diverso, molto più superficiale.
Vorrei vincere la scommessa. Vorrei che Zoey si
innamorasse di me.
-Benissimo!
L’ho centrato anche io!-
-Già-
disse guardandolo negli occhi –Peccato che i desideri non si
possano svelare-.
-Vero,
altrimenti non si realizzano-
I loro
desideri non erano uguali, ma tutti e due erano la risposta
l’uno dell’altro.
Tornarono a
sedersi al loro posto. Logan prese dalla tasca interna del suo zaino il
suo Ipod, lo accese per poi passare una cuffietta alla ragazza.
Close your eyes
and they'll all be gone
They can scream and shout that they've been sold out, but it paved the
cloud that we're dancing on
So shine on, just shine on
Le canzoni
scorrevano così come il tempo, i loro corpi vicini si
sfioravano mentre in Logan, inspiegabilmente, la voglia di baciare Zoey
aumentava. Ma si trattenne, non doveva rovinare tutto come al solito.
-Questa
sarà la nostra canzone- mormorò lui
-Non abbiamo
una storia, perciò non possiamo avere una nostra canzone-
ribatté lei
-Non
è certo colpa mia se non stiamo insieme-
la riprese lui
Rimasero in
silenzio ad osservarsi, sorridendosi. Lontano da loro, i leggeri rumori
della notte. Poco dopo si addormentarono. Visti così,
potevano sembrare una giovane coppia di ragazzi
innamorati…non le erano ancora ma lo sarebbero divenuti
presto. Molto presto.
-Zoey
svegliati!- esclamò Logan dandole un leggero colpetto sulla
spalla –L’alba!-
La ragazza
aprì svogliatamente gli occhi –Cosa
c’è, Logan?- domandò con voce assonnata.
Lui la prese
per un braccio tirandola –Ci siamo addormentati!-
Zoey si
tirò su, la schiena percorsa da qualche brivido di freddo.
Si portò una mano sulla fronte, improvvisamente sveglia
–Cavolo! Hai ragione, siamo crollati-.
-Siamo ancora
in tempo. Guarda là!-, Logan le indico il cielo tinto di un
pallido rosa che andava a mischiarsi con un colore leggermente
più scuro. Un sole rosso sorse perfetto, quasi ammiccante,
pulito nel suo continuo nascere.
Zoey sorrise
meravigliata: Logan per una volta aveva avuto ragione; le era piaciuto
vivere quell’esperienza. Un debole raggio le
illuminò il viso ed insieme ad una brezza leggera, le
diedero il coraggio che le mancava per avvicinare le sue labbra a
quelle di Logan.
-Ehi-
sussurrò lui preso in contropiede –Forse non lo
sai, ma sotto i venti centimetri scatta il bacio in automatico-
E questi sono
i momenti dove si decide un po’ tutto.
I centimetri
diminuirono. Divennero 19. 18. 17.16.15.14…3.2.1.
Le loro
labbra si unirono, il tempo sembrò fermarsi per entrambi. Ed
è un attimo, da quel momento nulla sarà
più come prima.
Ragazze!! Noo, non sono
morta, sono ancora viva e finalmente ho aggiornato. Ci ho messo un bel
po’ lo so, ma volevo far uscire fuori un bel capitolo. Ero
indecisa –e lo sono tutt’ora- se farli baciare o
meno, alla fine come avete potuto vedere si sono baciati. Spero di non
essere uscita troppo dai caratteri originali.
Spiego un attimo la
situazione per chi me l’avesse chiesto nelle recensioni.
Michael ha scommesso con Logan perché è sicuro
che conquistare Zoey per l’amico sia una Mission
Impossible…ma come vedrete si sbaglia di grosso. Spero di
avervi fatto capire meglio la situazione. Scusate se non rispondo alle
recensioni ma devo ancora finire di studiare! Mi farò
perdonare con il prossimo. GRAZIE A TUTTI!
Ditemi che ne pensate di
questo capitolo^^
Greta
Ps: la canzone è
Shine One di James Blunt
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Appuntamento ***
L’Amore Conta
-Sai, credo
che dovremo scommettere qualcos’altro- cominciò
Logan sfogliando con aria annoiata una rivista sportiva.
Michael che
stava guardando la televisione spostò velocemente lo sguardo
su di lui –Perché mai?-
Logan lo
fissò, poi alzò le spalle –A me cento
dollari non servono, posso tranquillamente chiedergli a mio padre.
Quando porterò a termine la nostra scommessa vorrei godermi
a pieno la vittoria…-
-Cosa
proponi?-
-Chi
perderà –in questo caso tu- farà il
girò del campus completamente nudo. Che ne dici?-
Michael
sembrò valutare i pro e i contro della scommessa, si
zittì per qualche alzando gli occhi al cielo. Poi
annuì.
-D’accordo!
Ma gioca pulito, Logan. Zoey non deve soffrire- lo avvertì
–E’ una nostra amica-
-Oggi ci
siamo baciati- buttò lì lui come se niente fosse
tornando al suo giornale.
L’amico
strabuzzò gli occhi sorpreso –Cosa? Non
è assolutamente possibile! Di già?-
-Io ho
baciato lei- specificò
-E come mai
sei ancora qui a parlare con me? Mi aspettavo di trovarti in infermeria
con un occhio nero -
-Beh, il suo
primo pensiero è stato quello…-
-Perché
il secondo qual è stato?-
-Riflettere,
Michael- disse con aria da saputo –Sfigurando questo bel
faccino, le altre ragazze del college non gliel’avrebbero
fatta mica passare liscia-
-Tu sei un
deficiente…- fu il commento di Michael, -Bacia bene?-
aggiunse poi curioso
-Le nostre
bocche si sono soltanto sfiorate, sfortunatamente. Ma la prossima
volta…- lasciò la frase in sospeso quasi a dare
più enfasi.
-E’
meglio che Chase non venga a sapere di questo bacio o
ti spezzerà le gambe-
-E se io e
Zoey ci innamorassimo? Cosa succederebbe?- domandò come se
niente fosse.
Michael
inarcò un sopracciglio scuro, per la prima volta serio
–Non lo dire neanche per scherzo, Logan. Chase è
cotto di lei dal primo istante che l’ha vista. Non
è riuscito a dimenticarla neanche con il solito metodo del
“chiodo scaccia chiodo”-
-In questi
anni è stato fortunato, ma se non si dichiarerà
Zoey si fidanzerà con qualcuno! E’molto carina-
cominciò mettendoci un po’ troppa enfasi in quel molto,
-simpatica, intelligente…è solo questione di
tempo-
-Per caso ci
stai facendo un pensierino? E’ una scommessa, amico. Cerca di
non scordarlo-
-Non me lo
dimentico- affermò sbuffando
Odiava quando
qualcuno gli faceva la predica.
-Annulliamo
tutto? Credo sia meglio così- propose Michael
Logan si
portò una mano tra i capelli ricci scombinandoli
–Ti stai tirando indietro? Hai paura di perdere?-
Michael
scosse il capo deciso –No, ho soltanto paura di far soffrire
un amico. Il nostro migliore amico. Cerca di non svicolare dalla mia
domanda: ci stai facendo un pensierino?- ripeté
-In questi
anni l’ho sempre vista come Zoey-la-cotta-di-Chase,
ma oggi l’ho guardata per la prima volta con occhi diversi-
-E quindi?-
lo spronò l’amico
-E quindi
l’ho vista come una femmina-, fece una
pausa come a riordinare i suoi pensieri –Non puoi negare che
Zoey sia cambiata da quando aveva quattordici
anni…è in meglio, anche-
-Non lo nego,
però Logan, cerca di non fare guai, per favore-
-Vedrò
di evitarlo…-
- Ma?- lo
anticipò
-Ma…non
assicuro niente- completò sorridendo
La porta
della camera si aprì all’improvviso, sbattendo
violentemente contro il muro. Chase quasi fosse un uragano
entrò guardandosi per un attimo intorno quasi spaesato; poi
individuato Logan si diresse veloce verso di lui, le mani strette a
pugno tanto che le nocche erano sbiancate leggermente.
-Come.Ti.Sei.Permesso.?-
sillabò in un ringhio
-A fare che?-
chiese a sua volta sorpreso
-Non fare il
finto tonto! Hai baciato Zoey!-
-Ma..-cominciò
Logan
-Te
l’ha detto lei?- si intromise Michael come elemento mitigatore
-Più
o meno!-
-Quanto
più?- domandò Logan
-Lo stava
dicendo a Nicole ed io per caso passavo da quelle parti-
-Tradotto: la
stavi seguendo!-
Chase prese
un respiro profondo cercando di soffocare l’impulso di
prendere a calci nel sedere Logan, –Ho
istinti omicidi quando si tratta di lei perciò attento a
ciò che fai-
-Ce ne siamo
accorti- gli assicurò Michael
-Come hai
fatto a baciarla?- domandò Chase mentre il suo sguardo si
posava indagatore su Logan
-Devo farti
un disegnino?- chiese sarcastico -Uno dei due si avvicina
all’altro, le labbra si sfiorano, la lingua…-
-Smettila,
per favore! Intendevo: come hai fatto a darle un bacio in
così poco tempo?- richiese sedendosi stancamente sul divano
affianco all’amico.
-Basta
buttarsi, non ci ho pensato più di tanto. Poi
l’atmosfera era piacevole. E per chiarirci…non
è stato un vero bacio…-
Ma Chase
ormai non lo ascoltava più, perso com’era nei suoi
pensieri, lo sguardo nel vuoto. Alla prima occasione…avrebbe
ottenuto anche lui il suo bacio e poi nessun
“Logan” lo avrebbe ostacolato. Era ora di farsi
coraggio.
Il
giorno dopo…
-Ehi!-
Zoey era
distesa sul prato, lo zaino colorato le faceva da cuscino mentre le
dita, dalle unghie mangiucchiate, giocherellavano con i fili
d’erba. I capelli biondi erano illuminati da un tiepido sole
mattutino e le danzavano allegri intorno al viso coprendolo a tratti,
mossi da un venticello leggero e piacevole.
La ragazza
aprì gli occhi, leggermente scocciata, riconoscendo quella
voce.
-Logan, che
cosa ci fai qui?- domandò acida
Lui si
sedette affianco a lei, sfoderando un sorriso –Sono venuto
per farti compagnia, a fare quattro chiacchiere con te-
-Io non
voglio la compagnia di un ragazzo presuntuoso- ribatté Zoey
-Io non sono
presuntuoso, sono soltanto perfetto-
Con un
movimento veloce, Zoey accese l’Ipod, cercando di chiudere
lì la conversazione. Cominciò a muovere la testa
al ritmo della canzone e a canticchiarla.
Logan la
fissò. Il profilo leggero ma deciso del volto, le guance
rosate, i grandi occhi scuri che adesso chiusi, tentavano di tenerlo
fuori dal suo mondo.
-Ma tu non
sorridi mai?-
Zoey si
esibì in un sorriso finto e forzato –Va bene
così?-
-Ovviamente
no- Logan alzò gli occhi e indicò il cielo
–E’ una bella giornata, c’è il
sole. Sorridere è d’obbligo- le sue labbra si
curvarono in un bel sorriso –E’ semplice, no?-
-Si, ma farlo
con te intorno è impossibile-
-Come mai
tanto astio nei miei confronti? Ho notato che con il passare del tempo
non ha fatto altro che aumentare-
La ragazza
fermò la musica –Non è una cosa
voluta…è il tuo carattere-
-Ti sono
antipatico? E pure non mi sembra di esserlo-
-Non mi sei
antipatico, ma sei soltanto troppo pieno di te! Sei presuntuoso! Forse
abbiamo due caratteri incompatibili-
-O
più semplicemente, non siamo fatti per essere soltanto
amici…-
Puntellandosi
su un gomito, Zoey alzò leggermente il viso poggiandolo tra
le mani e piantando il suo sguardo in quello di lui, -Cosa intendi dire
con questo?-
-Beh…Magari,
possiamo provare ad uscire insieme qualche volta, per conoscerci
meglio. Voglio approfondire la mia conoscenza su di te-
-Logan, mi
stai chiedendo un appuntamento?-
-Vedila come
vuoi- il ragazzo alzò le spalle –Se questo ti
farà uscire con me, allora si…ti sto chiedendo un
appuntamento-
-E’
uno scherzo, vero? Michael, Chase! Uscite fuori! –Zoey si
guardò intorno, aspettando quasi di vedere i suoi amici
saltare fuori da dietro un albero o da dentro qualche cespuglio.
-Non
è un gioco, Zoey- disse Logan assumendo un tono leggermente
ferito –Ti sei fatta un’idea sbagliata di me, ed
è ora di sfatarla-
Sono un
attore mancato, pensò.
-E come hai
intenzione di sfatarla?- domandò lei, sarcastica
-Uscendo
insieme!-
-Ma neanche
per sogno!-
-Sai quante
ragazze vorrebbero essere al tuo posto?-
-No, e non mi
interessa saperlo-
-Molte!
Perciò stasera, tu propinerai un’innocente scusa
alle tue amiche…-
-No!-
Logan riprese
a parlare come se non fosse stato interrotto -…e uscirai con
me. Ti piacerà, so come far divertire una ragazza-
-Ma non sai
come far divertire me!-
Il ragazzo si
alzò in piedi passandosi una mano tra i capelli
–Alle 19.30 vicino alla fontana. Mi raccomando non farmi
aspettare e indossa qualcosa di carino-
-Non
verrò-
Lui le
accarezzò velocemente una guancia –Coraggio, Zoey,
so che muori dalla voglia di uscire con me-
Zoey non
rispose, puntando lo sguardo in un’altra direzione, irritata.
-Mi
comporterò bene, giuro!-
-Chissà
perché, ma io non credo ai tuoi giuramenti-
Logan
sbuffò, quella ragazza era un osso duro, -Bene.
Passerò a prenderti io- decise, poi scompigliandole i
capelli se ne andò, spavaldo, con la sua solita camminata
sicura.
-E tu che ci
fai qua?-
Sulla soglia
della camera di Zoey, vi era Logan
vestito con gran cura per l’occasione.
Il ragazzo
salutò Lola che meravigliata lo guardava stesa sul tappeto
della camera con un libro tra le mani.
-Ciao anche a
te Zoey. Non ricordi? Dovevamo metterci d’accordo per la mia
lezione di ripetizione di domani- mentì
Zoey
sbuffò cercando di non farsi notare dalla sua compagna di
stanza –Domani alle 18.30. Buonanotte!- esclamò
decisa cercando di chiudere la porta. Non aveva nessuna intenzione di
uscire da sola con lui.
Logan scosse
il capo ironico, bloccando la porta con un piede –Facciamoci
un giro…- insistette
-Devo aiutare
Lola con i compiti, vero?- chiese la ragazza rivolgendosi
all’amica con un’occhiata allusiva…che
però non venne colta dall’interessata.
-No, Zoey,
puoi andare. Io ho finito- rispose Lola chiudendo il libro certa di
farle un favore. Dopotutto, se si metteva in moto
l’immaginazione quei due insieme avrebbero fatto scintille,
era una sua convinzione che si portava dentro da qualche tempo, ormai.
Le sarebbe piaciuto, insieme a Nicole, fare la “Cupida”.
-Vedi? Qui la
tua presenza non serve- le fece notare con ovvietà Logan
Zoey si
arrese, era stata messa con le spalle al muro. Due contro uno.
-Andiamo a
fare questo giro- acconsentì
Logan la
prese per mano. A quel semplice contatto un brivido freddo
attraversò la schiena della ragazza.
-Devo
prendere il giubbotto…-
-Non serve,
fa caldo-
Zoey fece
appena in tempo a chiudersi la porta alle spalle che il ragazzo la
trascinò via, -Tu però lo hai- gli fece notare
puntigliosa
-E’
per precauzione. Se sentirai freddo, ti presterò il mio-
-A cosa stai
pensando?- domandò Logan con una nota di
curiosità nella voce mentre raggiungevano la Pizzeria del
campus
-Alla scuola-
Lui sorrise
–Non ci credo, tu esci con me e tutto quello a cui riesci a
pensare è alla scuola?-
Gli aveva
mentito: stava pensando a lui e a quello strano appuntamento.
-Forse, non
c’è altro a cui pensare-
-Sai una
cosa? Forse dovremo ricominciare tutto daccapo-, si fermò
per poi tenderle la mano destra –Piacere, Logan Reese-
-E’
una cavolata!- affermò per nulla convinta
-Sarà
pure una cavolata, ma tu fallo ugualmente-
Lei lo
imitò leggermente stupita –Piacere Zoey Brooks-
Si strinsero
la mano come se quello fosse il loro primo incontro alla PCA
-Ecco
fatto…adesso andiamo a mangiare? Potremo conoscerci
meglio lì-
La serata
passò tranquillamente, certo non mancarono le battutine e le
piccole liti tra di loro, ma quelle come potevano non esserci? Sembrava
quasi che il semplice gesto fatto poco prima avesse sancito una piccola
tregua di loro.
Logan, deciso
a comportarsi come si deve per conquistarla, mise le mani nelle tasche
per prendere il denaro necessario a pagare la loro cena, in fin dei
conti l’aveva invitato lui. Denaro che sfortunatamente non
trovò. Vi frugò con più energia
continuandolo a cercare, niente da fare, doveva aver scordato il
portafoglio nel paio di jeans che aveva indossato precedentemente.
Zoey,
sgranocchiando un grissino, notò il viso a disagio del
ragazzo, -Ti è successo qualcosa?-
Lui sorrise a
mo di scusa –Dovrai pagare tu-
-Perché?-
chiese sollevando un sopracciglio, scettica
-Non ho soldi-
-Quindi,
fammi capire bene: mi hai costrinto ad uscire con te contro la mia
volontà, ho sopportato la tua tediosa compagnia per due
ore…-
-E dai, che
ti sei divertita! E poi non mi è mai successo, è
la prima volta-
Lei
continuò come se non lo avesse sentito –E per di
più devo pagare io?-
-Si, hai
capito il concetto-
-Logan, tu
sei un idiota-
-Possiamo
anche scappare senza pagare, io non l’ho mai fatto ma deve
essere divertente-
-Questa
è una delle cose più cretine che io abbia mai
sentito. Se non pagheremo non potremo più entrare qui
dentro!-
-Era solo
un’idea-
-Non parlare
per dare soltanto aria alla bocca. Pago io -
-Di la
verità, Zoey. Non ti sei divertita?-
Erano nei
dormitori femminili, Logan aveva insisto per riaccompagnarla.
Lei
poggiò la schiena contro il muro –Tantissimo-
rispose ironica
Lui
ignorò il sarcasmo e continuò –Lo
sapevo! Allora potremo riuscire insieme. Domani alla stessa ora, ok?-
-No, grazie-
-Non hai
ancora finito di conoscere il “Vero Logan”-
disse piano avvicinandosi a lei –Non ha voglia di conoscere
un lato più nascosto di me?-
-Che sarebbe?-
-Bacio
benissimo…-
Lei
alzò gli occhi –Potrei svenire per
l’emozione-
-Ti prendo
io- rispose sorridendo
-Vai a
dormire, Logan-
-A domani,
allora- piegandosi leggermente su di lei, le baciò una
guancia per poi voltarle le spalle e andare via, lasciando Zoey sola e
con il cuore che stranamente le batteva forte.
Ragazze!
Scusate l’enorme ritardo! Ma tra la scuola, l’altra
fiction che ho concluso di recente e una febbre che proprio non voleva
andar via, ho trovato soltanto adesso il tempo per scrivere questo
capitolo. Spero che l’attesa sia stata
ricompensata…e che il capitolo non faccia poi
così schifo. Ditemi voi! Un avviso, i ragazzi hanno 16-17
anni, sono un po’ più grandi del telefilm.
Un grazie
immenso a chi ha messo la storia tra le seguite o preferite e a chi ha
recensito un grazie ancora più grande **
ZOEY: Grazie per la recensione! Spero che il mio
ritardo non mi faccia perdere una lettrice.
REIN94: spero che i personaggi continueranno ad
essere sempre IC anche con il passare dei capitoli, altrimenti
metterò l’avviso. Ho sempre creduto che il nome si
scrivesse così! xD
MYMOLLY: Grazie per i complimenti, mi fanno sempre
piacere ^^
_Love_Meh: Scusa per il ritardo! Con il passare del
tempo diremo sempre di più “Povero
Chase”! Grazie per la recensione ^^
MARIENS: Condivido appieno quello che hai detto.
Chase è il classico tipo amico delle donne xD. Spero mi
seguirai^^
PRETTYVITTO: Con un po’ di ritardo ma ecco
qua il capitolo :D
FABIOLITA: Non ti preoccupare, se mai la
lascerò in sospeso avvertirò i
lettori…spero che non succederà però!
Grazie per i complimenti
CRIMINALSMOOTH: Ecco il capitolo. Peccato che alla
fine Logan finisca con Quinn e a me questo non piace molto. Grazie per
la recensione
Sweet_Nightmares: Ciao! Ho visto che hai lasciato due
recensioni…grazie. Condivido…Chase è
troppo addormentato! E poi Logan è sempre stato un
personaggio che mi attirava sin dalla prima serie xD spero mi dirai il
tuo parere anche su questo capitolo.
Non mi resta
che dire, alla prossima che sarà presto non preoccupatevi! E
recensite ^^
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** In trappola! ***
L’ Amore Conta
Si chiedeva
cosa le fosse saltato in mente quella mattina. In una situazione
normale lei, Zoey Brooks, non avrebbe mai baciato di sua spontanea
volontà Logan; in quel momento però
l’attrazione che aveva provato per lui era stata forte, e
seguendo l’istinto gli si era praticamente buttata sopra.
Il problema
più grande?
Essere stati
scoperti fuori dai dormitori da uno dei collaboratori scolastici ed
essere stati scortati dal preside in persona che quella mattina,
sfortunatamente, aveva litigato con la moglie e di conseguenza non
aveva nessuna intenzione di chiudere un occhio.
Morale? Anzi
no, sarebbe meglio dire punizione!
Quel
pomeriggio –alle cinque- , insieme a Logan, doveva lavare e
sistemare la mensa. Questo significava trascorrere altro tempo con
lui…come se non ne trascorresse già abbastanza.
Che cosa
aveva fatto di male per meritarsi questo?, si domandò
mentre, armata di santa pazienza, aspettava l’arrivo di Logan
per un’altra ripetizione di letteratura.
Il ragazzo,
quasi avesse sentito i pensieri di Zoey, fece il suo ingresso nella
stanza, con indosso un semplice paio di jeans ed una delle sue solite
magliette nere aderenti che mettevano in risalto il fisico.
-Ehi- la
salutò. Prima di sedersi le posò le labbra sulla
guancia sinistra facendola arrossire.
Zoey si
pulì il punto da lui baciato con una mano e sul viso
comparve un’espressione disgustata.
Lui notandola
rise, -Strano! Eppure sarei pronto a giurare che, questa mattina,
baciare questa –e s’indicò la bocca
carnosa- ti sia piaciuto-.
-Sarà
stata una tua impressione. D’altronde non è la
prima volta che ti immagini certe cose- lo rimbeccò acida,
facendo riferimento alla loro prima lezione.
-Oh, tesoro!
Sempre a rinfacciare-
-Non
chiamarmi tesoro-. Zoey sbuffò. –Siediti e tira
fuori il libro!- gli ordinò. –Dobbiamo sbrigarci:
il preside ci vuole lì puntuali! Ed io voglio fare come ci
è stato detto-
-Ogni tuo
desiderio è un ordine per me- desse piegando leggermente il
capo.
-Che carino-
disse sarcastica. –Apri il libro a pagina 129 e svolgi
l’esercizio numero dieci. Ora-
Scese il
silenzio tra i due, ma la calma con Logan non può durare mai
per troppo tempo…
-Dì
la verità, la notte che hai passato con me è
stata bellissima!-
Lei
alzò gli occhi dal quaderno e inarcò un
sopracciglio –Detta così fa pensare ad altro-
Logan sorrise
–Sei tu che fai pensieri sconci su di me! Chi sa in quanti
tuoi sogni compaio-
-Soltanto
negli incubi-
-Sono il
bellissimo principe azzurro che ti salva dal mostro cattivo?-
Zoey scosse
il capo-No no, il mostro sei tu-
-Almeno sono
carino?-
-Idiota!
Pensa a studiare che è meglio!-
Logan
guardò l’orologio –Stiamo studiando da
ben trenta minuti, sono stanco. Che ne dici di andare a prendere un
panino?-
-No- rispose
acida, tornando a scrivere frenetica sul quaderno.
-Sei a dieta?-
-Certo che no-
-Sicura?- lui
le guardò la pancia –Qui c’è
un po’ di cicca che dovrebbe andare via-
-Io non
ho…-si interruppe, dandogliela vinta per
l’ennesima volta –Al diavolo. Vada per il panino-
Ne era
sicura: qualcuno lassù ce l’aveva con lei. Doveva
aver fatto del male a qualcuno di importante in qualche sua vita
precedente.
-Logan, tu
porti sfortuna!- esclamò Zoey, esasperata. –Da
quando trascorriamo tutto questo tempo insieme, nella mia vita succede
di tutto!-
-Non farla
così drammatica, Zoey!
Siamo solo rimasti chiusi nella mensa dell’accademia-
-Solo? Sai
cosa significa questo?- domandò, legando i capelli biondi in
una coda.
Logan
annuì. –Trascorreremo la notte
insieme…di nuovo. Non sei contenta?-
-Oh,
sì! Non lo vedi? Sprizzo felicità da tutti i
pori- rispose, sarcastica. -Ho pulito centinaia di piatti, centinaia di
forchette, centinai di coltelli, ho spazzato per terra…da
quando ci sei tu, le mie giornate sono diventate così
faticose!-
-Secondo me
sono solo più divertenti-
Poi Zoey,
sicura, infilò una mano nella tasca anteriore della felpa.
–Cavolo- mormorò. –Ho dimenticato il mio
cellulare in dormitorio. Dammi il tuo- disse, guardando decisa Logan.
-Anch’
io l’ho dimenticato-.
-Non ci credo-
-Vuoi
perquisirmi, per caso?- domandò con le braccia alzate, un
sorriso malizioso dipinto sul volto.
Zoey
arrossì, allontanandosi da lui e sedendosi su una panca.
-Lascia
perdere, ti credo- bofonchiò. –Sono le 19.00,
questo vuol dire che dovrò trascorrere con te circa dieci
ore, finché la cuoca non verrà a preparare la
colazione. Perciò dovrai rispettare tre semplicissime regole.
-Sentiamo-
-Primo, stai
lontano da me…circa tre metri. Secondo, non parlarmi. Terzo
ma non meno importante…baciami un’altra volta e
userò la tua faccia per sfogare tutto lo stress che ho
accumulato trascorrendo i miei pomeriggi con te- disse Zoey,
tutto d’un fiato.
Logan rise,
divertito. –Sai una cosa? Credo che queste regole siano per
te stessa! Sei tu che mi ha baciato stamattina!-
-E’
stato soltanto un errore. Non avevo dormito abbastanza-
Che scusa patetica, pensò Zoey.
-E’
così che giustifichi il tuo gesto? Perché non
dici cosa provi per me almeno a te stessa? Io lo so già-
-Adesso tocca
a me ridere! Cosa proverei io… nei tuoi confronti?-
-Prima di
tutto attrazione…molto attrazione-
-Sì,
certo…- disse sarcastica.
-Anche un
modesto interesse…che a mio parere si potrà
trasformare in qualcosa di più, se soltanto tu volessi-
La suoneria
di un cellulare interruppe la risposta pronta di Zoey.
Logan
infilò velocemente la mano in una tasca del jeans, tirando
fuori il suo telefono.
-Idiota!-
esclamò Zoey, avvicinandosi a lui con l’intenzione
di strappargli dalle mani il cellulare.
Logan si
spostò velocemente, premette un tasto e rispose.
–Ehi, amico!-
Logan
coprì il telefono con una mano. –E’
Chase—
-Digli che
siamo rimasti chiusi qui dentro, subito!- esclamò.
-Lascia fare
a me- sillabò, ma non riuscì neanche a rivolgere
un’altra parola all’amico, poiché il
cellulare si spense.
-Si
è scaricato-
In tutta
risposta ottenne un pugno sulla spalla.
-Ahi! Cosa ho
fatto adesso?-
-Cosa non hai
fatto vorrai dire! Prima di tutto mi hai mentito;
secondo, Chase poteva venire ad aprirci! Sei un vero
idiota! Terzo, non hai caricato la batteria del cellulare! Questo ti fa
un idiota ancora più grande-
-Questo
idiota però…-
-Questo
idiota adesso deve stare zitto!-
-Siamo
nervosette, eh? Sei in quel periodo del mese?-
domandò con un tono di voce eloquente.
-No! E anche
se lo fossi non lo direi mica a te!-
-Allora devi
preoccuparti: non puoi essere sempre così acida,
è contro natura-
-Tra poco
dovrai preoccuparti tu! Sto per perdere la pazienza- lo
avvisò.
-Posso sempre
aiutarti a ritrovarla! Lo sai che i baci rilassano? Hanno un effetto
rasserenante sulle persone-
-Regola
numero uno: stai lontano da me. Regola numero due: non parlarmi-.
Detto questo,
Zoey si allontanò dal ragazzo. Si sedette su una panca di
legno, circondò le gambe con le braccia poggiandoci la testa
per poi chiudere gli occhi. Infilò le mani nella tasca della
felpa: non aveva con se il cellulare, ma l’Ipod non lo
avrebbe mai dimenticato, lo portava sempre con se.
-Le regole
sono fatte per essere infrante- le ricordò Logan.
–E le infrangeremo, una per una- aggiunse poi a bassa voce.
Dormitorio Ragazze
La dite di
Vince, il ragazzo di Lola, esitarono un attimo sul primo bottone della
camicia della ragazza. Vince guardò incerto Lola sotto di
lui: i suoi occhi scuri lo guardavano tranquilli. Prese coraggio e
piano, quasi timoroso di poter rovinare la magia di
quell’attimo, le sbottonò la camicia, facendo
scivolare una mano dentro. La mano si spostò leggera sul
fianco, per poi accarezzarle la schiena. Lola sorrise, chiuse gli occhi
cominciando poi a baciarlo.
La mano di
Vince si spostò sul gancetto del reggiseno che venne
sganciato, lasciando vagare la sua mano per tutte la schiena, ormai
senza ostacoli. Cominciò a baciarle il collo, mentre le dita
disegnavano sulla pancia dei cerchi immaginari. La mano si
spostò un po' più in su, sfiorandole
delicatamente un seno.
Lola si mosse
leggermente, lo abbracciò forte respirando il suo profumo.
-Zoey!-.
Chase senza bussare entrò nel dormitorio delle sue amiche,
chiamando a gran voce il nome della bionda.
–Zo…Lola!-.
Sentì
il viso andargli a fuoco immediatamente, così come il viso
della ragazza in questione.
-Cazzo!-
esclamò Vince, accorgendosi dell’intruso.
Lola si
staccò immediatamente da Vince, coprendosi come meglio
poteva con la camicetta.
-Oddio,
scusatemi- balbettò Chase, girandosi di spalle.
–Non ho visto…beh in realtà
qualc…ma- biascicò, imbarazzato.
Lola lo
interruppe. –Non stavamo facendo niente, Chase.
-Beh,
proprio…-
Allora, che
c’è?- domandò sbrigativa, fermandolo
nuovamente.
-Cercavo
Zoey. L’avete vista, per caso?-
-L’ultima
volta che l’ho incontrata era con Logan. Stavano andando a
scontare la loro punizione in mensa- rispose Lola, passandosi una mano
tra i capelli.
-Beh, sono
passate quasi tre ore...-
-Penso
abbiano finito, Zoey non voleva passare tutto il suo tempo con Logan-
-Mmm, grazie,
allora. Sarà in giro per l’accademia-
- Magari
è rimasta chiusa in mensa con Logan- scherzò
Vince.
Chase rise
leggermente. –Beh, io vado…mi dispiace avervi
disturbato-
-Ok, ciao,
Chase-
-Scusatemi
ancora-
-Chase, fa
niente-
-Vi lascio
fare quello che stavate facendo…-
-CHASE!-
-Ok, ok! Vado!
Il ragazzo si
chiuse frettolosamente la porta alle spalle, un altro minuto in
più e Lola gli avrebbe tirato qualcosa in faccia.
Mentre si
dirigeva al bar, il suo pensiero tornò a Lola e a Vince:
stavano insieme da più di sette mesi era vero, ma non aveva
mai pensato a loro in quel senso. Scosse il capo,
scacciando quel pensiero, in fin dei conti non erano fatti suoi;
immaginò lui e Zoey al posto dei suoi amici,
arrossì involontariamente. Quanto gli sarebbe piaciuto che
ciò accadesse veramente, sospirò,
c’erano cose leggermente più importanti alle quali
pensare: allontanare Logan da Zoey. Il resto sarebbe venuto dopo.
Dal giorno
della scommessa erano passati cinque giorni, lui ne aveva ancora a
disposizione nove. In quei pochi giorni di progressi ne aveva fatti, e
di questo ne era abbastanza orgoglioso.
Prima Zoey lo
considerava soltanto un ragazzino viziato con cui non poter sostenere
un discorso serio per più di tre minuti, beh, questo lei lo
pensava ancora ma, ne era sicuro, Zoey lo stava già
guardando con occhi diversi. Si erano già baciati e presto
lo avrebbero rifatto, c’era attrazione tra di loro, questo
era un dato di fatto ma anche una difficoltà alla riuscita
del suo piano.
Lui per nulla
al mondo avrebbe dovuto provare qualcosa in più verso di lei
oltre all’amicizia o ad una semplice attrazione fisica:
l’affetto che lo legava a Chase glielo impediva.
Eppure, ogni
volta che la vedeva era più felice, si divertiva con lei.
Amava stuzzicarla e prenderla in giro, dirle qualche battuta per farla
arrossire, semplicemente gli piaceva stare in sua compagnia.
Calmo, si
disse, non devi pensare subito al peggio. E’ soltanto come le
altre ragazze con cui sei uscito.
Fece sparire
quei pensieri sconvenienti dalla sua testa, scosse il capo cercando di
scacciare via un po’ di confusione.
Non sapeva
esattamente quanto tempo era passato dall’ultima volta che
lei gli aveva rivolto la parola. Zoey se ne stava lì, ad
ascoltare musica mentre lui pensava a come non farsela piacere.
Incredibile. Non poteva neanche uscire con un’altra ragazza
–in quel momento gli sarebbe andata bene perfino Stacey- o
Zoey non si sarebbe mai presa una cotta per lui.
E se fossi tu a prenderti una cotta per lei?
Una voce, che
assomigliava tanto a quella del suo amico Michael, si introdusse nella
sua mente.
Scacciò
via quel pensiero assurdo e totalmente folle.
Adesso non
gli andava di pensarci, non gli andava di fare i conti con la
realtà, non gli andava di pensare alla verità.
Una
verità che presto sarebbe arrivata.
Quante di voi vogliono prendermi a calci? Scusatemi,
davvero! Non ho parole per descrivere questo ritardo così
mostruoso! Non aggiorno da tanti mesi e quando lo faccio il capitolo
non è molto lungo.
Spero davvero che mi perdonerete e che continuerete a
seguirmi, perché da oggi in poi gli
aggiornamenti saranno più regolari. Ho trovato
l’ispirazione per la storia.
Ho accennato alla storia tra Lola e Vince, la
ricordate? Le cose tra i due si stanno facendo davvero serie. Che ne
pensate? Altri dettagli nel prossimo capitolo! Per non parlare di Zoey
e di quel confuso di Logan! Che davvero non sa che fare con quello che
sta iniziando a provare per lei!
prettyvitto:
Scusa il ritardo! E’ vero, secondo me Zoey e Logan son
perfetti insieme! Ho tifato per loro dalla prima puntata.
Sweet_Nightmares:
Ciao! Mi dispiaca aver abbandonato la storia, ma ora sono ritornata e
non l’abbandonerò fino alla fine! Non mi sono
scordata del GF magic, ho scritto metà capitolo, ma il resto
proprio non vuole uscire...ma mi sto impegnando! Spero continuerai a
seguirmi.
patitobest:
Ciao! Sono felice che la mia storia ti piaccia, anche se le coppie non
sono le tue preferite! Spero mi seguirai ancora, che ne pensi del
capitolo?
Roby_Divina:
Grazie davvero per i complimenti, sono felice che ti piaccia questa
storia, spero sia così anche del nuovo capitolo!
JosephineAntoniette:
Scusa il ritardo, spero continuerai a seguirmi! Sono felice di non
andare in OOC, voglio lasciare ai personaggi i loro caratteri quando
più possibile!
Girlstar:
Ho letto la tua storia, anche tu non aggiorni da un po’, eh?
Sono felice che la mia storia ti piaccia! Sto gongolando come una scema
xD che ne pensi della situazione che si è creata?
ely2596:
Grazie per i complimenti! Sono passata dalla tua storia, aggiorna anche
tu!
Lovely
Laura: Ti sei ritrovata a leggere una storia con coppia
Logan/ Zoey! Sono felice che tu stia apprezzando la storia ^^ che ne
pensi del capitolo?
Spero mi lascerete una
recensione, ci tengo davvero e soprattutto sapere che apprezzate la
storia mi da un motivo in più per aggiornare ^^
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Buongiorno! ***
L’ Amore Conta
-Ho fame. E
sete. E freddo- si lamentò Logan, sbuffando.
-Logan!-
esclamò Zoey, esasperata. –Lo stai ripetendo da
almeno un’ora- disse, mentre camminava su e giù
per la stanza.
-Mi sto anche
annoiando, perché non ti siedi qui? Affianco a me. Ho
un’idea per far passare il tempo più velocemente.
-No, grazie-
rispose. –Preferisco morire dalla noia, piuttosto che
sfiorarti.
-Ah, mia cara
Zoey… quante bugie mi ma soprattutto ti
stai raccontando?
-Cosa
vorresti dire?
-Fra qualche
giorno- cominciò, alzandosi dalla panca per avvicinarsi a
lei – ti renderai conto di quanto le mie parole sono vere.
Zoey
inarcò un sopracciglio, scettica.
-Comincerai a
pensarmi più spesso e ogni volta che lo farai su questo
splendido visino – allungò una mano per sfiorarle
una guancia –spunterà un sorriso. Ti verranno in
mente tutte le giornate passate in mia compagnia e desidererai avermi
accanto a te.
-Illuso-
-Il tuo
comportamento è così comune… sono le
quattro fasi e tu… –si zittì per
qualche secondo, come se la stesse valutando- tu sei nella seconda fase-
-Fasi? Ma di
che stai parlando?-
Le prese la
mano e le fece alzare prima un dito –Fase numero uno:
l’odio. Per te questa fase ha avuto una durata mooolto lunga.
Seconda fase: il rifiuto – e alzò un altro dito.
–Quella che per inciso stai attraversando ora. Non
c’è bisogno di spiegazioni, vero? –e le
fece l’occhiolino. –Terza fase: la cotta.
Mmm… arriverai a questa tra pochissimo. Ultima e quarta
fase: il “ti amo”-
-Mai sentite
tante cavolate tutte insieme!-
-Cavolate?
E’ la sola e pura verità!-
-Chi
è quel pazzo che te l’ha dette?-
-Mio padre,
ovviamente-
Zoey fece uno
strano verso. –Stiamo apposto-
-Perché?-
-Logan, tuo
padre ti ha insegnato a sganciare reggiseni a tredici anni-
Il ragazzo
sorrise ricordando quel giorno. –L’
attività padre-figlio che mi è stata
più utile-
-Idiota-
-Gelosa,
Zoey?-
-Non credo
proprio-
-Se vuoi
posso dartene una dimostrazione pratica…-.
Logan le si
avvicinò da dietro, sfiorandole la schiena.
-Un altro
passo e…-
Le braccia di
Logan velocemente la strinsero a sé da dietro,
infilò le mani nelle tasche della sua felpa, la strinse
più forte, contro il suo petto. Chiuse gli occhi, respirando
il dolce profumo dei suoi capelli.
Non ce la faccio, la devo baciare, pensò, e
al diavolo tutte le mia paranoie.
Zoey non si
mosse, girò lentamente il viso verso di lui. Gli occhi fissi
in quegli di Logan, quasi sfidandolo.
Un secco
bussare spezzò l’atmosfera che si era creata.
Così faticosamente.
-ZOEY!-
La ragazza si
allontanò immediatamente da Logan, spaventata da quel rumore
improvviso.
-LOGAN!-
-E’
Chase- mormorò il ragazzo, sbuffando.
Tempismo del cazzo. Arrivava sempre nei momenti meno opportuni. Come
sempre.
La porta si
spalancò, rivelando una delle cuoche e Chase, che
entrò nella stanza velocemente.
-Ragazzi-
disse, sollevato di non averli trovati appiccicati come due
sanguisughe. –Eccovi-.
Zoey fece
qualche passo verso di lui. –Oh, finalmente Chase, stavo per
uccidere Logan. Non lo sopportavo più. Grazie per avermi liberata-.
Logan non
rispose, era inutile discutere davanti all’amico di quello
che stava per accadere qualche secondo fa.
Chase
sorrise, prendendola sotto braccio e trascinandola via. –Di
niente. Sono sempre al tuo servizio, lo sai-
Logan fece
una smorfia. Chase era il solito amicone delle donne; proprio per
questo Zoey lo vedeva soltanto un amico. Lo sapevano tutti che essere
il migliore amico della ragazza di cui si è innamorati non
porta a niente. La linea che divide odio e amore, si sa, è
sottilissima, perciò per lui era molto più facile
conquistare Zoey dato che il loro rapporto non era mai stato troppo
idilliaco. E per di più, lui,al contrario –gli
dispiaceva dirlo ma era la verità- di Chase
aveva una adorabile e soprattutto bella faccia
–da schiaffi-, dettaglio che lo avrebbe aiutato a vincere la
scommessa.
Confusa.
Confusa. Confusa.
Cosa le stava
succedendo? Logan non le aveva mai fatto quell’effetto prima
d’allora!
Strinse fra
le braccia il cuscino, chiudendo gli occhi. Subito le venne in mente il
suo abbraccio e quel bacio che grazie (o a causa?) di Chase, non
avevano avuto l’opportunità di darsi. Era inutile
negare la realtà: era attratta da quel pallone gonfiato!
Seppellì il viso nel cuscino un secondo dopo aver dato vita
a quel pensiero. Era impossibile! Quel ragazzo era talmente
presuntuoso, pieno di sé e…e… bello
completò in automatico la sua mente.
Passa
più tempo di me davanti allo specchio.
E i risultati sono estremamente positivi.
E’
un pallone gonfiato.
Ma ti attrae.
Di lui non ci
si può fidare.
Lo conosci poco e niente.
Ma…
Scosse la
testa, cercando di mettere fine a quella discussione fra la sua parte
più saggia e quella –decisamente malata- che
vedeva Logan Reese un ragazzo affascinante, interessante e dolce. Per
ora la Zoey saggia ne era uscita miseramente sconfitta e Logan
continuava a conquistare continuamente sempre più punti. Le
opzioni, si disse, erano due: dare una microcosmica
possibilità all’essere o chiudere ogni rapporto
con lui… doveva prendere una decisione al più
presto, ne andava della sua salute mentale, cavolo!
Prese a pugni
il cuscino, cercando di renderlo più comodo, poi chiuse gli
occhi liberando la sua mente da ogni pensiero; si diceva che la notte
portasse consiglio e lei in quel momento ne aveva un assoluto bisogno.
Si dice che
il destino abbia la sua puntualità. Ma nel caso di Zoey, il
destino oltre ad essere maledettamente in ritardo, aveva anche un nome
preciso: Logan Reese.
Il giorno
dopo alla disastrosa punizione in mensa, era talmente stanca da non
aver sentito la sveglia suonare, perciò mentre le sue
compagne di stanza erano già uscite dirette alla lezione
della prima ora, lei era ancora in pigiama e cercava di trovare una
felpa e insieme infilarsi un paio di calzini.
Dopo aver
trovato una felpa pulita in mezzo al grande disordine della camera,
accaddero tre cose molto velocemente e contemporaneamente.
Mentre in
fretta e furia toglieva la maglia del pigiama, Logan –chi
altri se no?- entrò in camera all’improvviso,
gridando “Colazionee!”, trovandola seminuda e con
la testa per metà nella felpa.
-Bel
reggiseno- commentò lui, cogliendola di sorpresa.
–Mi piace il colore-.
Zoey
infilò immediatamente la felpa, arrossendo.
-Non ci
credo, Logan. Non ci credo. Adesso chiudo gli occhi e tu sparisci! Cosa
diavolo ci fai qui?-
-Ti ho
portato la colazione- rispose, alzando un sacchetto bianco di carta e
pieno.
-Mi stavo
cambiando!- esclamò, arrabbiandosi sempre di più
a causa del tono tranquillo del ragazzo, che a quanto pareva non capiva
la gravità di quello che era appena successo.
-Mm,
sì l’ho notato… ti ho anche detto
“bel reggiseno”, non ricordi?-
-La porta era
chiusa, non dovevi entrare!-
-Era chiusa
sì, ma non a chiave-
Zoey
sbuffò, si avvicinò velocemente al ragazzo;
alzò la mano, decisa a prenderlo a schiaffi: quando era
troppo era troppo! Ma non fece in tempo, Logan le prese il polso,
bloccandola e con un movimento la tirò a sé,
avvicinando i loro corpi.
Lui scosse il
capo, facendo un mezzo sorriso. –Ho i riflessi pronti,
tesoro- le sussurrò ad un palmo dal viso. I visi erano
vicinissimi, pochi centimetri e si sarebbero baciati. Di nuovo.
-Dieci…-contò.
-Nove-
continuò lei.
Piacevolmente
sorpreso che si fosse arresa così facilmente,
accorciò ancora di più la distanza,
più sicuro.
-Cinque-
-Quattro-
Logan si
avvicinò completamente, baciandola e non riuscì a
pensare altro che “finalmente!”; era duro
ammetterlo, ma in quel momento baciarla lo fece stare bene.
Ma quella
sensazione piacevole sparì e lui si allontanò di
scatto, portandosi una mano sulla bocca: Zoey lo aveva morso.
Lei rise,
osservando l’espressione strana che comparì sul
volto del ragazzo. –Ti ho fatto male?- lo prese in
girò.
-Sì
– rispose lui. –Vipera-
-Oh, poverino-
Logan le mise
le mani sui fianchi e velocemente la spinse sul letto, cadendo poi su
di lei. Si sollevò leggermente per non pesare sul suo corpo
e la intrappolò sotto di lui.
-Logan, hai
due secondi per alzarti o faremo tardissimo alla lezione!-
-Sei con
me… in questa posizione… come dire…
compromettente? E pensi ad argomenti futili come la scuola?-
Zoey
guardò la sveglia più vicina, per poi
divincolarsi furiosamente una volta visto l’ora.
–Oddio, Logan, basta scherzare! Non voglio un'altra
punizione, andiamo!-
Il ragazzo
sembrò pensarci su per un attimo, poi le diede delicatamente
un bacio sul collo e si alzò, porgendole la mano per
aiutarla ad alzarsi.
-Ora
sparisci!- esclamò, ignorando la sua mano e mettendosi in
piedi.
Lui
sbuffò, ridendo. –Come sei pesante. Vado, vado!-.
Non ci credo ragazze! Finalmente sono riuscita ad
aggiornare :D mi ci è voluto un anno, ma sono tornata a
scrivere questa storia, che, ripeto, ho intenzione di finire. Spero che
il capitolo vi sia piaciuto, come –o perché no?-
di più dell’altro xD Ditemi
un po’ voi!
Se non riuscissi ad aggiornare prima di Natale
–sono decisa ad aggiornare regolarmente- vi faccio tantissimi
auguri, ragazze :D!
Ciao,
ciao!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Chase e la verità ***
L’Amore
Conta
L'una
e mezzo e non mi passa
l'una e mezzo e adesso esco
sono cotto, catturato
sono come mi hai conciato
l'una e mezzo ed è un tormento
sei là fuori e sei qui dentro
sei dovunque, sei comunque al centro
[E’
più forte di me, L. Ligabue]
-Ti riaccompagno in dormitorio?-
Zoey era uscita da poco del bagno,
imbarazzata al massimo. –Non c’è
bisogno, davvero. E poi ha anche smesso di piovere-
Logan la guardò,
trattenendo a stento una risata nel vederla vestita così: la
felpa le andava troppo grande e le maniche erano piegate più
volte, stessa cosa per i pantaloni che le ricoprivano le scarpe.
-Non ridere, Logan-
Lui non ci riuscì.
–Scusa, ma è più forte di me. Non ti
avevo mai vista conciata in questo modo-
-Sai, non è certo il mio
modo di vestire preferito- rispose acidamente. –Tu sei ancora
senza camicia- notò lei.
-Già, non ho freddo, sto
bene. E poi io dormo sempre così. Potrai controllare tu
stessa. -
–Sono
ridicola- affermò Zoey, guardandosi nello specchio per
spostare gli occhi da lui.
Logan le si avvicinò.
–Oh, no. Sei bellissima anche così- le
assicurò.
-Certo, come no. Che fesseria!-
-Fesseria? Ehi, guarda che dico sul
serio- la rassicurò, non riuscendo a distogliere lo sguardo
dalla sua buffa espressione. -Saresti ancora più bella, se
aprissi di più questa cerniera- le disse, abbracciandola da
dietro.
Zoey si immobilizzò,
insicura come non mai, come spesso le capitava. Con lui.
La bocca di Logan prese a muoversi
sul suo collo, mentre la stringeva ancora di più a
sé. Non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare o di
farla spostare; sperava davvero che nessuno dei suoi amici entrasse in
camera adesso per interrompere quel momento: finalmente lei non lo
stava respingendo, si stava lasciando andare e non gliene avrebbe fatto
pentire. O almeno avrebbe provato a non dire niente che le potesse far
cambiare idea.
-Ho una domanda- fece lei,
allontanandosi di scatto per sedersi sul letto.
Come non detto, pensò.
-Sentiamo- rispose Logan,
seguendola per poi stendersi completamente al suo fianco.
Zoey lo guardò, seria.
–Stiamo insieme?- domandò diretta, senza inutili
giri di parole, perché quelli, ad una come lei non erano mai
piaciuti.
-Dipende-
-Dipende?- ripeté,
inarcando una sopracciglia. –E da cosa?-
-Da chi- la corresse.
–Dipende da te. Mi hai rivalutato e finalmente deciso che,
forse, merito un po’ di fiducia in più e che,
forse, non sono così deficiente come credevi?-
-Beh, la fiducia va
meritata… non è una cosa che magicamente viene
concessa. Ma direi che si potrebbe anche provare, no?-
-Bene, era quello che volevo
sentirti dire! Era ora che mi dessi ascolto. Adesso posso rispondere
alla tua domanda- le prese una mano, tirandola nuovamente a
sé e avvicinando i loro visi. –Sì,
stiamo insieme- concluse.
Zoey posò la testa sulla
sua spalla, decidendo che per tornare nella sua stanza c’era
ancora tempo. Con una strana sensazione di completezza, si rese conto
che, davvero, quel giorno se lo sarebbe ricordato per un po’
di tempo.
Michael aveva ricevuto ordini
precisi da Lola: doveva cercare quel cretino di Logan, che a quanto
pareva era scomparso già da un bel po’ con la
festeggiata; e doveva trovarlo prima che lo facesse Chase. Aveva
già guardato nel cortile e in camera di Zoey, ma entrambi i
luoghi erano deserti, perciò non potevano che essere nel
loro dormitorio, dato che lei non era il tipo di ragazza che si
imboscava in qualche aula vuota, come tutte quelle che uscivano con
Logan.
Quando aprì la porta
della sua stanza, non poté credere ai suoi occhi: no,
non era possibile! Forse era ubriaco, oppure stava avendo
delle allucinazioni dettate dalla
stanchezza. Zoey non stava mica dormendo fra le braccia di Logan, vero?
Ah, no… Forse aveva capito: non era lui ad avere qualcosa
che non andava, ma, molto probabilmente, era la ragazza in questione ad
aver assunto qualche sostanza stupefacente; perché la sua
amica in condizioni normali non avrebbe mai abbracciato Logan,
figuriamoci dormirci insieme. Sul letto di Chase, poi.
Logan era sveglio e quando si
accorse di Michael, si portò l’indice alla bocca
zittendolo.
-Cosa diavolo stai facendo?-
sussurrò piano. –E perché Zoey
è qui? E perché sei sparito con lei? E
soprattutto, domanda delle domande, perché sei mezzo nudo?!-
Logan lo ignorò, ci
sarebbe stato tempo per dargli le sue risposte, momentaneamente doveva
pensare a qualcosa di leggermente più
grave. –Dov’è Chase?-
-La sta cercando- rispose, facendo
un cenno in direzione di Zoey. -Quindi ti conviene
svegliarla… indosso i miei jeans preferiti e non ho nessuna
intenzione di sporcarli con il tuo sangue-.
Logan fece un esplicito gesto con
la mano. –Bene, esci un attimo-
-Eh?-
-Tu vai via, io la sveglio, Chase
non ci vedrà e i tuoi jeans sono salvi, tutto chiaro?-
-No, ma…- non
continuò la frase, sapendo che con Logan erano soltanto
parole sprecate. Uscì dalla stanza, borbottando qualcosa di
indecifrabile e pensando che lui, le ragazze, quegli esseri
sconosciuti, non le avrebbe mai capite: come potevano parlare di A,
pensare a B e volere C?
Anzi L?
Incomprensibile.
-5 giorni alla fine della scommessa
Negli ultimi giorni, Chase era
agitato: aveva la sensazione che l’intera scuola gli ridesse
dietro ogni volta che lui si voltava di spalle,e per di più
aveva il vago presentimento che tutti i suoi amici gli nascondessero
qualcosa, che tramassero alle sue spalle, come se loro fossero a
conoscenza di un segreto e lui era l’unico ad esserne
all’oscuro. La stessa Zoey gli sembrava strana, cosa mai
accaduta…anzi, si corresse automaticamente da solo, Zoey era
divenuta strana da quando trascorreva del tempo con Logan! Che fosse
successo qualcosa fra quei due? Non era possibile. Certo, al suo
compleanno, lei era sparita, così come Logan, e lui si era
dannato per cercarli, coglierli in flagrante e uccidere
l’amico, ma anche quella volta si era sbagliato: Zoey era nel
suo dormitorio al sicuro e soprattutto da sola,
ne era convinto! L’aveva vista con i pro occhi. E allora
perché i conti non tornavano? Stava forse diventando
paranoico? Eppure nel suo banco, posto in una posizione strategica -due
file dopo quella di Zoey-, notava le occhiatine che Logan lanciava alla
sua amica nelle lezioni in comune e si era reso conto che esse erano
perfino ricambiate.
No, niente fa fare, ormai aveva
deciso e i suoi sensi di colpa lo stavano uccidendo! Avrebbe finalmente
fatto quello che avrebbe dovuto fare una settimana prima: raccontarle
tutta la verità su Logan alla sua migliore amica.
Il ragazzo scosse il capo, tornando
alla realtà, mentre il professore di Biologia
cominciò a camminare fra i banchi per distribuire dei
volantini. Guardò il foglietto davanti a sé, dove
una grande foto della scuola occupava più di metà
foglio; cominciando a leggere, inarcò un sopracciglio
sorpreso. Durante le sue seghe mentali, il professore aveva spiegato
loro che il Preside, in occasione del “centoenonsoche” anniversario
della fondazione della scuola, aveva organizzato una festa scolastica
per celebrarla. Ovviamente, tutti gli studenti erano tenuti a
partecipare, i biglietti si sarebbero potuti acquistare dai
responsabili dei proprio dormitori e a fine serata si sarebbero scelti
il re e la regina, come in un tradizionale ballo.
A pranzo, sia ragazze che ragazzi
non facevano altro che parlare dell’evento: c’era
chi aveva già acquistato i biglietti, chi si era messa a
dieta per entrare alla perfezione nel vestito e vincere il titolo di
regina, chi si domandava come avrebbe fatto ad invitare al ballo la
ragazza che gli piaceva e chi, come Zoey, aveva ricevuto
nell’arco di una mattinata due inviti che erano stati
prontamente rifiutati con una scusa qualsiasi. Mentre si dirigeva verso
il proprio dormitorio per prendere i libri delle lezioni pomeridiane,
qualcuno la tirò per un braccio.
-Ehi- fece Logan, affondando le
mani in tasca come se stesse cercando qualcosa.
-Ehi- ripeté lei, in
imbarazzo. –Sempre gentile- disse, facendo riferimento ai
suoi modi.
-Hai saputo del ballo?- le chiese,
fissandola negli occhi.
-Sì,
ma non so se ci andrò…-
-Perché? Non hai trovato
nessuno che ti invitasse? Tranquilla, arriverà qualcuno
prima o poi- scherzò lui.
-Oh, no, hai toppato alla grande:
ho già ricevuto due inviti- ribatté, stando al
gioco. –E’ solo che non voglio far rimanere male
chi non sceglierò-.
-Ah sì? Beh, forse
dovrò fare un discorsetto ai tuoi pretendenti-.
-Geloso, Reese?-
-Io? Neanche un pò, non
ne avrei il motivo! Nessuno è alla mia altezza. E per
rimanere in argomento anch’io ho ricevuto numerosi inviti: il
tuo ragazzo è un tipo famoso all’interno
dell’accademia, non lo sapevi?-.
Zoey inarcò un
sopracciglio, assumendo una strana espressione. –-Ah
sì? Beh, forse dovrò fare un discorsetto alle tue
pretendenti-, rispose, usando le sue stesse parole.
-Gelosa?-
-Niente affatto…quindi,
tu porterai un’altra e io mi farò accompagnare dal
primo che capita?- suggerì, sapendo che la loro relazione,
almeno per il momento, doveva rimanere segreta.
-Io avrei un’idea
diversa- disse e tirò fuori dai jeans due biglietti per il
ballo, mettendoglieli davanti. –Speravo che tu venissi con
me; sai, volevo concederti questo onore-.
Aveva riflettuto prima di farle
quella proposta: proprio il giorno del ballo, sarebbe finita la
scommessa e lui era davvero stufo di nasconderglielo; strano ma vero,
la vittoria non gli interessava più… si sarebbe
ritirato, avrebbe corso nudo per l’intero campus e poi
avrebbe raccontato tutta la verità a Zoey. Glielo doveva.
Lei stava cercando di fidarsi di lui e cominciare una rapporto con una
bugia così grande, non era certo la cosa migliore se avesse
voluto far funzionare le cose fra di loro. E lui lo voleva sul serio. E
se lo avesse scoperto da sola l’avrebbe persa.
Dannato Michael, era tutta colpa
sua se adesso si trovava in quella situazione così
difficile! Che scommessa cretina… avrebbe dovuto sentirsi al
settimo cielo per la sua vittoria: stava insieme a Zoey, era riuscito a
piacergli e beh, anche lei aveva fatto colpo su di lui. Ma a quale
prezzo? Chase sarebbe rimasto di merda e la loro amicizia sarebbe
andata a puttane.
-E gli altri cosa diranno?- chiese,
preoccupata. –Non so se andare insieme è la cosa
giusta-.
-Parleremo con Chase- aveva aperto
la bocca per dirle che sì, forse aveva ragione e rimangiarsi
tutto, ma quelle parole le erano uscite in automatico, senza controllo.
-Cosa? Starai scherzando, spero-.
-No…il problema
più grande è lui, lo so. Non vuoi che lui rimanga
male a causa della nostra relazione, ma il vostro rapporto non deve
mica cambiare per colpa mia… so quante conti lui per te-.
Logan continuava a ripetersi,
cercando di giustificarsi almeno in parte, che prima o poi Zoey si
sarebbe fidanzata con qualcuno, era solo questione di tempo e Chase non
poteva credere sul serio che quel “ragazzo” potesse
essere lui!
-Ok, senti: decidi e poi fammi
sapere. Se non vorrai venire al ballo con me, fa niente,
capirò- la tranquillizzò, abbracciandola e
dandole un leggere bacio. –Adesso devo andare, o
arriverò in ritardo a letteratura-. Avvicinò di
nuovo le labbra alle sue, per poi correre via; il suo più
grande problema si stava avvicinando: Chase camminava proprio in quella
direzione, perciò era meglio sparire. Non poteva certo
sapere che avrebbe pagato a caro prezzo quel gesto.
Ragazzuole, eccomi
tornata! In questo capitolo non succede molto, è vero, ma mi
serviva per farvi inquadrare la situazione, perché a questo
ballo accadranno un bel po’ di casini e non mi andava di
dividerlo. La storia è agli sgoccioli: tre, quattro capitoli
al massimo; questo vuol dire che con la mia lentezza leggerete
l’epilogo e fine estate xD no, a parte gli scherzi, voglio
finirla, perciò mi metterò d’impegno,
promesso :D ho un’idea: perché non mi motivate
lasciandomi una piccola recensione? xD Dai, fatemi sapere che ne
pensate!
Un bacio,
Greta
P.S.: sto scrivendo una
storia nella categoria Originali, se volete passare xD
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Diamoci una possibilità ***
L’ Amore Conta
- 8
giorni alla fine della scommessa
-Ragazze!-
esclamò Zoey, alzando gli occhi al cielo, in una buffa
espressione. –Per favore, smettetela di urlare-.
-Compi
diciassette anni, Zoey!- Nicole la gridò quasi.
–Ed è nostro dovere rendere indimenticabile questo
giorno. Quando sarai vecchia, dovrai ricordare il tuo diciassettesimo
compleanno in maniera positiva.. e con un enorme sorriso stampato sul
volto sdentato e rugoso!-
Zoey era nel
corridoio dell’accademia, diretta alla prima lezione della
mattinata, insieme alle sue compagne di stanza che
–prendendola sottobraccio e trascinandola per tutta la
scuola- non facevano altro che cantarle “tanti
auguri” e gridare ad ogni persona incontrata –
compreso il preside- che oggi era il suo compleanno.
-Adesso che
anche i muri ne sono a conoscenza, potete finirla?- chiese -anche se la
risposta la conosceva già- un po’ rossa dalla
vergogna, mentre tirava per un braccio Lola, intenzionata a farle fare
gli auguri perfino dall’antipatica e odiosa Coco.
Entrata in
classe, credette di poter tirare un sospiro di sollievo: per
un’ora sarebbe stata al sicuro dalle sue amiche,
perché a Matematica occupava il posto affianco a Chase e lui
era molto più discreto nel darle gli auguri.
Ma non fece
in tempo a rallegrarsi: un enorme mazzo di rose rosse occupava tutto il
suo banco, mentre a quello di destra, il mittente di quel regalo, le
sorrideva, continuando a fissarla per vedere la sua reazione.
-Oh, no!-
mormorò, facendo qualche passo verso di lui. –Non
ci credo-.
Logan si
alzò e continuando a sorridere, annullò quei
pochi metri che li dividevano. –Buon compleanno…-
avvicinò la propria guancia alla sua –Tesoro-
completò, facendosi sentire soltanto da lei e dandole due
baci.
Un brivido le
attraverso la schiena, quando sentì quel soffio caldo
così vicino.
-Logan…-
cominciò.
Il ragazzo
non le fece terminare la frase. –Non ringraziarmi per quelle-
e indicò le rose. –Ringraziami a fine serata-
continuò a bassa voce.
-Ringraziarti?
Non ne avevo la minima intenzione, tranquillo-
-Acida…
sono sicuro che questa sera lo farai-disse, tornandosene al suo posto.
Il sorriso –di chi è sicuro delle sue mosse-
ancora stampato strafottente sul viso.
Zoey
sbuffò, leggermente scocciata, mentre le sue amiche non le
toglievano gli occhi da sopra, certe di essersi perse qualcosa fra lei
e il ragazzo. Dopo l’avrebbero riempita di domande, ne era
sicura… era anche sicura di un’altra cosa: quel
giorno sarebbe stato molto faticoso e difficile da dimenticare.
In quel
momento, Chase e Michael entrarono nell’aula e il primo
andò sicuro verso il suo posto di sempre.
-Ehi, Zoey!-
esclamò. –Tantissimi auguri!-.
L’abbracciò, stringendola un po’ troppo
a sé.
-Grazie,
Chase!- lo ringraziò, sorridendo. Grazie a Dio, esisteva
ancora qualcuno che le dava gli auguri in modo normale.
-E queste
rose?-
-Un regalo-
rispose, vergognandosi un po’. Non le andava di spiegare
quella strana situazione al suo migliore amico. L’avrebbe
imbarazzata ancora di più.
-Un regalo?-
ripeté, confuso e sorpreso nello stesso tempo. –Da
parte di chi?-
Logan
tossicchiò leggermente per attirare l’attenzione.
–Mio, naturalmente-
-Tuo? E da
quando fai regali a Zoey?- si intromise Michael, avvicinandosi alla
ragazza per augurarle buon compleanno.
-Volevo
ringraziarla per il suo aiuto in Letteratura- rispose.
Chase
mormorò qualcosa di incomprensibile e fece per andare al suo
banco –ovviamente, passando cercò di urtare i
fiori per rovinarli almeno un po’.
-Logan,
sparisci!- esclamò, mentre il professore di matematica
entrava in classe.
-Non se ne
parla nemmeno!- rispose, cominciando a tirare fuori i libri dal suo
zaino.
-Logan
– ripeté con più enfasi.
–Evapora dal mio posto!-
-No, io e
Zoey vogliamo stare seduti vicino, vero?-
Zoey
inarcò un sopracciglio. –Più lontano mi
stai, meglio sto-.
-Lo dice per
scherzare- assicurò Logan. –Vero che lo dici per
scherzare?-
La ragazza
stava per rispondere in modo scortese, quando il professore
richiamò all’ordine la classe.
-Vattene!-
tentò di nuovo Chase, inutilmente. –Prima che ti
prenda a calci nel sedere-
-Professore?-
chiamò Logan con aria innocente. –Chase mi sta
disturbando-
Chase, ormai
miseramente sconfitto, mandò a quel paese l’amico,
prendendo posto due file dietro e ribollendo di rabbia.
Zoey
lanciò un ultimo sguardo a Chase, sussurrandogli un
“mi dispiace”, per poi appoggiare le rose a terra e
cercare di ignorare Logan, che continuava a fissarla imperterrito,
facendola innervosire. Teneva lo sguardo dritto davanti a
sé, tentando di seguire la lezione; ma lo trovo abbastanza
difficile. All’improvviso, un bigliettino appallottolato le
arrivò sugli appunti.
Logan,
naturalmente.
Lo
aprì mentre l’insegnante scriveva qualcosa alla
lavagna.
Piaciuta
la sorpresa? Lo so, non hai voluto baciarmi davanti i tuoi amici, ma
tranquilla, recupereremo più tardi. Appuntamento alla tua
festa.
Zoey lo
guardò, scuotendo il capo.
-Tu al mio
compleanno non sei invitato- sussurrò.
-Vorrà
dire che mi imbucherò. Sai, una festa non è
divertente se non ci si imbuca nessuno… ed io non voglio
mica che il tuo compleanno sia un mortorio! Non lo faccio per te, ma
per i nostri amici-
La ragazza si
morse la lingua per non rispondere e provando un po’ di odio
per stessa, mise quel biglietto fra le pagine del libro.
A qualche
metro di distanza, Chase osservava la scena con occhi spalancati,
memorizzando ogni singolo gesto dei due. A suo parere quel deficiente
di Logan –che al momento osservava Zoey, la sua Zoey, come
non aveva mai fatto- si stava
calando un po’ troppo nella parte. Si fidava di lei, era
certo che mai avrebbe potuto provare qualcosa per quel pallone gonfiato
del suo amico, ma ormai dentro di lui,
si faceva sempre più insistente un’orrenda
immagine e sapeva che se mai –in un futuro molto prossimo- si
fosse realizzata, Logan avrebbe concluso l’anno scolastico in
infermeria.
Zoey si
guardò allo specchio, inclinò il capo leggermente
di lato e fece un sospiro: aveva già provato due vestiti e
numerosi top e gonne, ma nessun abbinamento la convinceva
più di tanto. Se da lì a cinque minuti non avesse
deciso cosa indossare, sarebbe andata alla sua festa in pigiama!
Avrebbe preferito festeggiare il suo compleanno con una piccola
festicciola fra amiche, ma Nicole non aveva voluto sentire ragioni: il
suo compleanno era importante e lo avrebbero festeggiato con stile.
Una piccola
vocina dentro la sua testa, si chiese stupidamente cosa avrebbe
indossato Logan quella sera: era ovvio che sarebbe venuto –ed
era anche ovvio che qualsiasi fosse stato il suo abbigliamento, sarebbe
stato benissimo. Lo sguardo le andò automaticamente alle
rose rosse che aveva messo sul suo comodino in un vaso, mentre il cuore
le accelerava all'improvviso soltanto al suo pensiero. Non riusciva a
non domandarsi cosa sarebbe successo quella sera; faceva tanto la
scontrosa, ma almeno a lei stessa doveva ammetterlo: stare con Logan la
innervosiva (fatto che non era mai accaduto prima di trascorrere tutto
quel tempo con lui), ma nel momento esatto in cui le si avvicinava, la
razionalità la abbandonava completamente e non vedeva
l’ora che lui le “rubasse” un altro
bacio. Forse, si vergognava ad ammetterlo ma doveva, il ragazzo le
stava cominciando a piacere un po’ troppo per i suoi gusti, e
non sapeva quanto questo fosse una buona notizia. Lo attraeva, era
inutile negarlo, e quei giorni passati con lui, nonostante tutto, le
erano piaciuti. Si era divertita e aveva imparato a conoscerlo un
po’ di più: certo, rimaneva sempre il solito
deficiente ma ormai lo vedeva con occhi diversi. Quella sera sarebbe
stata la prova del nove e se quello
che da poco aveva iniziato a provare si sarebbe fatto più
insistente, voleva significare soltanto una cosa.
La festa si
sarebbe svolta nella grande sala comune di tutti gli studenti e una
volta che Zoey arrivò, stentò a riconoscerla:
tantissimi palloncini colorati erano sparsi per le stanza, numerosi
striscioni, appesi da una parete all’altra, le auguravano
buon compleanno, divani e poltrone erano stati spostati vicino il muro
per fare spazio ai futuri ballerini e a sinistra, vi erano due tavoli
pieni di roba da mangiare.
Zoey,
accompagnata da Nicole e Lola, si fece spazio fra i suoi amici, che
allegri si muovevano al ritmo della musica scelta da Michael, che per
quella sera si era improvvisato dj.
La ragazza
distribuì mille sorrisi ai suoi compagni, mentre si dirigeva
da sola –Lola era andata dal suo ragazzo, mentre Nicole ne
cercava uno momentaneo per la serata- da Chase, che seduto in angolo e
con il piatto pieno di tramezzini faceva da tappezzeria. Il suo sguardo
vagò per la stanza, cercandolo. Non lo
trovò.
-Zoey,
finalmente!- esclamò Chase. Vedendola fece un fischio di
apprezzamento. –Cavolo, sei bellissima- gli sfuggì.
-Lo pensi
davvero? O lo dici tanto per?- chiese insicura. –Io non mi
piaccio per niente-
-Credimi,
stai benissimo-.
Avrebbe
voluto dirle ti di più ma si trattenne, mentre un brivido
gli attraversò la schiena quando le sfiorò per
caso una mano per rubargli una tartina. Lo sguardo gli cadette sulla
scollatura del vestito bianco, leggermente trasparente, che lei
indossava e cercando di controllare la sua fantasia, che ormai non
aveva più freni, arrossì.
Zoey
continuò a guardarsi in giro e cercando di essere
indifferente, continuò a
chiacchierare con Chase… ma non ci riusciva. Pensava di
averlo trovato, ma era soltanto qualcuno con il suo stesso taglio di
capelli; continuò a muovere la testa seguendo la musica. Le
venne voglia di ballare. Si alzò di scatto e si rivolse al
suo amico.
-Vieni?
Voglio ballare un po’- disse, facendo un cenno verso gli
altri.
Chase scosse
il capo. –Magari più tardi-
Zoey
alzò le spalle e cercò di raggiungere Lola, che
con Vince, si scatenava al centro della stanza. Ma inaspettatamente
qualcuno le sfiorò il braccio, prendendola poi per un polso.
-Stai
cercando qualcuno?-
-Alla fine
sei venuto-
-Ovvio. Me lo
concedi un ballo, signorina?- le domandò, avvicinandola a
sé con un movimento.
-Va bene. Ma
lo faccio solo perché sono la festeggiata-
precisò.
Ballarono
continuando a guardarsi negli occhi, quasi una sfida a chi abbasava lo
sguardo per primo.
Logan le si
avvicinò di più, fregandosene di chi potesse
vederli. Poteva sentire il suo profumo. Zoey alzò le
braccia, continuando a muoversi, mentre lui non poteva far altro che
osservala. Quei capelli, che perfettamente lisci, ballavano con lei;
quelle labbra che non vedeva l’ora di ribaciare; quel vestito
bianco che, stretto da una cintura sotto al seno, le scendeva morbido
sui fianchi, evidenziandone le forme… e poteva continuare
così ancora per un po’.
All’improvviso
la sua spavalderia lo abbandonò, la sua sicurezza
vacillò. Si aspettò quasi di vederla scomparire,
se avesse fatto un gesto in più. A malincuore distolse lo
sguardo di lei, guardandosi in giro: Michael, insieme a Vanessa, era
impegnato con la musica, Nicole chiacchierava allegramente con
qualcuno… ma non riusciva a vedere Chase.
Qualcuno gli
mise una mano sulla spalla.
Pensava fosse
l’amico, ma vedendo Lola si tranquillizzò. O quasi.
-Logan, posso
parlarti un minuto?-. Più che una richiesta, sembrava un
ordine.
Lui
alzò le spalle. –Se è davvero un minuto-
Vince prese
per mano Zoey, sostenendo di voler fare almeno un ballo con la
festeggiata; anche Lola e Logan cominciarono a ballare, allontanandosi
un po’ dall’altra coppia.
-Questo
è il momento giusto per portare Zoey con te: Chase
è distratto. Ma mi raccomando, tornate per la torta o Nicole
vi ucciderà-
-Mi stai
dicendo questo perché…?-
-Ti ho sempre
considerato, e continuo a farlo tuttora, un deficiente, ma perfino un
cieco si accorgerebbe di quello che c’è fra voi
due. Adesso vai, prima che cambi idea a ritiri la mia approvazione-
concluse, tornando dal suo ragazzo.
Logan, ancora
sorpreso per quella breve conversazione, la seguì
velocemente, raggiungendo Zoey e con un movimento veloce, le strinse la
mano e la portò con sé.
-Che
intenzioni hai?- chiese lei stupita, ma seguendolo ugualmente.
Logan si
faceva fra i loro amici velocemente, cercando di non dare troppo
nell’occhio. –Ti rapisco, ovvio-
Zoey
inarcò un sopracciglio, scettica.
-Sei mia per
il resto della serata- affermò lui, rallentando il passo, un
volta giunti in un corridoio dell’accademia decisamente
più tranquillo. Si allontanò leggermente da lei
per osservarla meglio.
-Lo sai che
sei proprio bella stasera?-
-Solo
stasera? Gli altri giorni sono brutta?- domandò, puntigliosa
come sempre.
-Lo sai cosa
intendo, sciocca. Dai, vieni con me-
Si
ritrovarono a camminare, in silenzio e vicini, nel deserto cortile
della scuola, entrambi pensierosi.
-Sai, credevo
che non mi avresti seguito così facilmente; invece hai
lasciato la festa senza pensarci due volte-
-Già…-
-Come mai?-
chiese, sedendosi sul bordo della fontana e facendole un gesto per far
sedere anche lei.
Zoey lo
imitò, scuotendo il capo.
–Perché… forse, ho voglia di stare con
te - ammise, sincera.
Lui sorrise,
non sapendo bene che dire.
-E tu,
perché mi hai portato qui?-
-Perché
ho voglia di stare con te. Senza forse!-
-E’
tutto così strano, Logan! Fino a qualche giorno fa, non
avrei mai pensato di poter stare sola con te, più di
un’ora, senza impazzire… mentre,
adesso… lo voglio e per di più mi piace.
Probabilmente sono impazzita sul serio.
-Probabilmente
ti piaccio-
Zoey si
alzò di scatto, innervosita sia per il tono di voce del
ragazzo, sia per la verità delle sue parole.
-Riesci
sempre a rovinare tutto, idiota- disse, dandogli le spalle e
cominciando ad allontanarsi.
-Ehi, ehi!
Calmina! Ok, forse ho sbagliato modo, ma cavolo Zoey! E’
così… io ti piaccio! E tu piaci a me! Fine della
storia. E’ talmente semplice…Perché
devi complicare tutto?-
-No che non
è semplice! E’ difficile, almeno per me. Io e
Chase abbiamo passato anni prendere in giro te e le ragazzine che ti
vanno dietro. Adesso non voglio essere anche io una di loro credevo di
essere troppo intelligente per…- mentalmente aggiunse
“prendermi una sbandata per te”.
Al sentire il
nome di Chase, qualcosa chiamato “senso di colpa”
si risvegliò in Logan.
Cazzò,
pensò, stava andando tutto così bene! Stava per
vincere quella maledetta scommessa…ma non aveva fatto i
conti con il suo amico e soprattutto con Zoey! Nessuno
l’avevo avvertito del rischio che poteva correre, non avrebbe
mai immaginato che lei potesse piacergli così tanto.
-Tu non sei
come le altre. Sarà anche scontatissimo, sembrerà
una frase presa da un film sentimentale di serie B, ma è
così. Diciamocelo, in passato non siamo mai andati troppo
d’accordo…ma il passato è passato. Ci
siamo conosciuti, ci siamo apprezzati e adesso proviamo qualcosa
l’uno per l’altro. Potremo provarci, no?-
domandò, prendendole una mano. –Diamoci una
possibilità-.
Zoey, in quel
momento, capì cosa volesse dire l’espressione
“farfalle nello stomaco”, ma per quanto amasse
quegli splendidi animali, avrebbe voluto bere insetticida per ucciderli
uno ad uno e molto dolorosamente.
-Provarci?
Noi?- rise nervosamente. –Non è possibile! Prima
di tutto, non durerebbe. Secondo, i miei amici mi ucciderebbero. Chase
mi ucciderebbe.
-Ci
ucciderebbe- la corresse lui. –Sinceramente dei loro pareri,
in questo momento, me ne sbatto-
Zoey
respirò a fondo. –Ci devo pensare, ok?-
Era confusa.
Doveva riflettere.
Lui
annuì e si riavvicinò alla fontana, dove aveva
lasciato la sua giacca. –Puoi pensarci mentre ti do il mio
regalo-
-Un altro?-
Annuì
nuovamente. –Adesso chiudi gli occhi-
-Neanche per
sogno, mi baceresti di nuovo-
Lui si finse
ferito da quella falsa accusa. –Hai davvero una
così bassa considerazione di me?-
-Sì,
e ne ho anche validi motivi!-
-Su, chiudi
gli occhi, tesoro- rise, divertito dall’espressione di lei.
–Dobbiamo tornare alla festa per il taglio della torta. E a
giudicare da quelle nuvole, credo anche che fra un po’ si
metterà a piovere-
Zoey,
lasciandosi convincere, chiuse gli occhi; il cuore, come accadeva
spesso ormai, prese ad aumentare i suoi battiti, mentre le mani di
Logan le spostavano delicatamente i capelli da un lato.
Sentì qualcosa di freddo intorno al collo, poi
sentì lì il tocco caldo delle sue labbra. La sua
schiena si riempì di brividi, mentre una strana sensazione
le prese lo stomaco. Si stava comportando come una dodicenne,
dannazione!
Logan era
alle sue spalle, perciò si girò piano, aprendo
gli occhi. Trovò il suo viso pericolosamente vicino.
Cercò di controllarsi, distogliendo lo sguardo dalla sua
bocca. Il profumo di Logan –decisamente se n’era
messo troppo, ma non le dava fastidio, anzi - le arrivò
subito e quasi le venne la voglia di avvicinarsi ancora di
più per sentirlo meglio.
-Ti piace?-
domandò lui.
Zoey si
guardò il collo: ad un sottile filo argentato, era appeso un
ciondolo a forma di sole. Lo prese fra le dita, continuando a
guardarlo. –Grazie-.
Si sorrisero
entrambi, ma Logan non fece in tempo ad essere ringraziato nel suo modo
preferito, che cominciò a piovere.
-Sbrighiamoci
o arriveremo dentro completamente fradici!- esclamò Zoey.
-Ma no, non
esagerare. Rilassati. Cosa vuoi che sia un po’ di pioggia?-
Un lampo
illuminò il cielo scuro, quasi a volere rispondere a Logan
che no, non era soltanto un po’ di pioggia.
-Un
po’ di pioggia, vero?- domando scettica Zoey. –Io
me ne vado, tu resta pure qui-
Un rumoroso
tuono convinse Logan a seguirla. Prese la sua giacca e usandola a mo di
ombrello, la mise sulle loro teste, reggendola con una mano, mentre
l’altra la strinse con quella di Zoey.
-Hai copiato
anche questo?- chiese lei, mentre correvano, cercando di bagnarsi il
meno possibile.
-Cosa?- lui
non capì.
-Anche questo
gesto l’hai rubato da un film sentimentale di serie B? Come
il tuo discorsetto-
Lui rise,
divertito da quella domanda. –Ah sì? E’
questo che pensi?-. Con un gesto rapido, le tolse il giubbotto da
sopra, lasciandola facile bersaglio della pioggia, che ormai cadeva
sempre più velocemente.
-Sei un
deficiente!- esclamò, togliendosi i capelli dal viso.
-Continui ad
offendermi? Allora ti piace proprio bagnarti-le disse, aumentando il
passo e lasciandola indietro. Le sue ultime parole erano facilmente
equivocabili e gli era venuta in mente una spassosa battuta, ma
saggiamente decise di tenerla per sé. Ci teneva alla sua
vita.
-Logan! Dai,
aspettami-
Fece qualche
metro, ma la voce le arrivò più attutita e
leggermente più affaticata, perciò decise di
fermarsi per permetterle di coprirsi sotto il giubbotto ormai fradicio.
Si bloccò per aspettarla e lei, appena fu sotto, gli diede
una gomitata.
-Sei proprio
uno stronzo-
-Ehi, attenta
alle parole, altrimenti ti lascio qui di nuovo-
-Falla
finita, dai- Vide che Logan stava prendendo la direzione sbagliata e lo
fermò. –Dove stai andando, idiota?!-
-Ancora? Sto
andando ai dormitori maschili, sono decisamente più vicini-
-Ma io devo
tornare alla festa!-
-In quelle
condizioni?- non le diede il tempo di rispondere e la
trascinò con sé.
-Lola
richiama Zoey. Chase sta dando di matto- disse Vince.
Matto era la
definizione giusta per descrivere il ragazzo in quel momento; non era
stupido: Zoey non si trovava, Logan altrettanto, aveva fatto due
più due e aveva avuto la soluzione.
-Non aveva la
borsa con sé- ricordò Lola.
–Avrà lasciato il cellulare in camera. Cavolo-
-Prova a
chiamare Logan- suggerì lui. –Altrimenti mangeremo
la torta senza di lei e pace-
-Non risponde
neanche lui!-
-Ecco, non
vorranno essere disturbati; troviamo un modo per dare la notizia a
Nicole e a Chase e mandiamo tutti via, prima che il preside ci punisca
per aver superato il coprifuoco-
-Ok- si
arrese, mentre annotava mentalmente i modi più dolorosi per
uccidere Logan. - Io Nicole, tu Chase?- chiese, speranzosa.
Vince scosse
il capo. –No, amore. Io Nicole, tu Chase.
Lei
sbuffò, prevedendo già l’esagerata
reazione di Chase; proprio in quel momento, il cellulare che stringeva
in mano squillò.
-E’
Logan!- esclamò. Si portò subito il telefono
all’orecchio, mentre con una mano si coprì
l’altro, cercando di attutire il rumore della musica.
–Logan! Dovevi essere qui venti minuti fa…cosa?
No! No! Dovete tornare qui! Bagnati? Sei un imbecille!
Aspetta…cosa dico agli altri? Lo so che sono
un’attrice, ma questo non c’entra niente. No!
Cosa?… non ti azzardare a riattaccare! LOGAN!-
-Che
è successo?- chiese il suo ragazzo, vedendo la sua
espressione arrabbiata.
-Non ho
capito molto. Sono completamente bagnati. Erano in cortile e la pioggia
li ha beccati… Adesso sono a cambiarsi, ma non faranno in
tempo a tornare qui. Perché diamine mi hai convinto a fare
andare via Zoey con quel cretino?-
-Io? Ma se
sei stata tu a dire che erano perfetti, eccetera eccetera-
Lola gli
lanciò un’occhiataccia e lui capì che
in quel momento doveva soltanto assecondarla.
-Vai da
Chase- gli disse. –Digli che Zoey si sente poco bene,
sindrome premestruale o che so io-
-Non posso
andare da Chase e dire che Zoey ha la sindr… e dire
così!-
Lei
continuò come se il suo fidanzato non avesse aperto bocca.
–Io mi occupo degli altri- concluse, guardando nuovamente
male.
Vince si
arrese. Molto probabilmente, pensò senza però
dirle niente, a giudicare dal caratteraccio, quella ad avere la
sindrome premestruale era lei. Come se gli avesse letto nel pensiero,
Lola lo osservò ancora e Vince si dileguò in un
secondo.
Logan e Zoey,
ormai completamente zuppi, arrivarono nella camera del ragazzo
lasciando dietro di loro acqua e impronte.
-Tieni-.
Logan le lanciò un asciugamano in pieno viso.
–Asciugati o ti ammalerai. Ti cercò qualcosa da
indossare-
Lei
cercò di asciugarsi come meglio poteva, ma i risultati
furono scarsi. –Qualcosa da indossare?- ripeté.
-Non puoi
mica rimanere così, sei fradicia. Certo a me non
dispiacerebbe eh, quel vestito adesso è ancora
più bello- le disse, lanciandole uno sguardo che la fece
vergognare. –Non so se l’hai notato, ma con la
pioggia è diventato abbastanza trasparente-.
Zoey si
guardò allo specchio: i capelli, ai quali poco prima aveva
passato la piastra, adesso erano una massa informe e umida, mentre il
vestito bianco, come aveva osservato il ragazzo, le si era attaccato al
corpo, mostrando quello che c’era sotto. Cercò di
coprirsi con l’asciugamano, mormorando tra sé
quello che assomigliava ad un “porco”.
Logan rise,
divertito dall’imbarazzo della ragazza, perciò
decise di provocarla un’altra po’. Aprì
l’armadio, tirando fuori alcuni indumenti.
-Questi sono
tuoi- le mise in mano una larga felpa e un paio di pantaloni da
ginnastica. –Non ho di meglio, mi dispiace-
-Certo ti
dispiace- disse sarcastica. –Guarda, posso tranquillamente
tornare in camera mia…ormai sono bagnata, un po’
di acqua in più non cambierà nulla-.
-Eh no, non
se ne parla nemmeno. Cambiati, poi aspetteremo che finisca di piovere e
ti riaccompagnerò alla tua stanza. Te l’ho
già detto che saresti stata mia, questa sera. Guarda, fai
come me-.
Logan
cominciò a sbottonarsi piano la camicia che indossava, un
bottone alla volta.
-Che stai
facendo, idiota?-
-Sto facendo
quello che dovresti fare anche tu-. Tolse anche l’ultimo
bottone.
-Hai finito
di toglierti i vestiti?- disse, spazientita.
-Perché?
I jeans vuoi togliermeli tu?- chiese, poi come colto da
un’illuminazione improvvisa aggiunse. –Ho capito,
vuoi che ti aiuti a togliere il vestito! Bastava dirlo-. Le si
avvicinò. –Sono bravo, quasi come a togliere
reggiseni –.
-Non ti
azzardare- cercò di minacciarlo, ma il suo tono non convinse
nemmeno lei. Cercava di distogliere lo sguardo dal torso nudo di Logan,
riuscendoci poco. In quel momento si trovò a decidere un
po’ tutto: se lo avesse lasciato fare, non sarebbe
più potuta tornare indietro; avrebbe dimostrato a Logan che
aveva ragione, mentre lei si sbagliava completamente.
In un attimo,
le mani del ragazzo le si posarono sui fianchi, riuscendo quasi a
scaldarla dentro; i visi si avvicinarono e si accorse di due cose:
prima di tutto, voleva baciarlo, era sicura di non avere abbastanza
forza di volontà per allontanarlo. Secondo, Logan senza
camicia era un vero e proprio attentato alla sua salute mentale,
già parecchio danneggiata! Non doveva essere lì
con lui ma ne era sicura, non desiderava trovarsi in un altro posto per
niente al mondo.
Si baciarono
e capì che i baci ricevuti dai suoi precedenti ragazzi
– se potevano essere chiamati così- non potevano
certo reggere il confronto. Non aveva mai baciato nessuno
così, lo sapeva. Si lasciò andare completamente,
poggiando una mano sul petto di lui, che era lasciato scoperto dalla
camicia; percepì i suoi addominali e per un momento le venne
voglia di finire il bacio e fare scivolare via l’indumento
per vedere quanto fossero scolpiti. Da quanto aveva capito, lo erano
abbastanza e le piaceva.
Logan la
avvicinò ancora di più a sé, poteva
sentire il suo vestito bagnato contro di lui, ma non gli dava fastidio,
se solo fosse stato possibile, non avrebbe mai più cambiato
posizione. Si allontanò leggermente, facendo scivolare via
la camicia, che ormai gli dava impaccio; sentì le mani di
lei vagare sulla sua schiena e capì che finalmente aveva
fatto la sua scelta.
Zoey si
staccò da lui, fece una smorfia, prese i vestiti poggiati
sul letto e disse –Ok, diamoci una possibilità-
poi corse in bagno per cambiarsi.
Che
fatica, ragazze xD capitolo un po’ difficile da scrivere,
spero solo di non aver fatto un casino decidendo di pubblicarlo! Credi
si commenti da solo :D Ho sempre amato loro due insieme, per me in
questo telefilm LA coppia erano loro. Così diversi
caratterialmente, eppure perfetti insieme. Per di più, ho
amato sin da subito l’attore che interpretava Logan xD mi
attirava particolarmente e immaginavo Logan come un fico, al quale
tutte andavano dietro. Io sarei stata la prima! Perciò anche
nella storia è descritto così xD
Beh,
spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ditemi cosa ne pensate :D ci
conto!
A
presto.
Greta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** L'ora della verità ***
Piccola
nota: Stacey Dillsen è quella ragazza mezza (?)
esaurita che andava in giro per la scuola con i cotton fioc da tutte le
parti e cotta (non ricambiata ovviamente xD) di Logan. Vanessa
è la fidanzata di Michael, carina, scura di carnagione e
che comincia ad uscire nella quarta serie mi sa.
L’ Amore Conta
-Michael, è la terza
volta che vengo ad aprirti! Alla prossima giuro che ti lascio fuori-
sbottò Logan, mentre andava alla porta. –Hai
veramente rot…ehi, sei tu… scusa, credevo fosse
quel deficiente: dimentica sempre le chiavi- si scusò in
fretta, spostandosi di lato per far entrare Zoey. –A cosa
devo questa sorpresa? Non ti aspettavo- le disse, avvicinandosi per
salutarla.
-L’ho notato- rispose
lei, accennando al suo non abbigliamento,
per poi lasciarsi baciare. -Comunque, non so qui per te-.
Lui si allontanò
leggermente, inarcando le sopracciglia, quasi infastidito da quella
risposta. –Ah no? E per chi allora? C’è
qualcuno più importante del tuo ragazzo?-
-Conosco almeno una decina di cose
che ti superano- lo prese in giro. –Che stai facendo?- gli
chiese, guardandolo trafficare in mezzo a dei vestiti gettati alla
rinfusa.
-Sto cercando un paio di jeans da
indossare; lo so che ti stavi gustando la meravigliosa scena di me in
boxer, ma non voglio metterti in imbarazzo-.
-Siamo andati a mare insieme tante
di quelle volte, ti ho già visto così e poi non
mi vergogno per così poco-.
-Se lo dici tu…-
mormorò, lasciando cadere a terra i pantaloni, per poi
prenderla per i fianchi e buttarla sul letto più vicino; si
gettò quasi sopra, mancandola di poco.
-Ahia!- esclamò,
dandogli una botta sulla spalla. –Mi hai fatto male- si
lamentò.
-Esagerata, non ti ho neanche
sfiorato- commentò Logan, tenendola imprigionata sotto di
lui. –E adesso?- le chiese, mordendole il labbro inferiore
per provocarla.
-Dai scemo,
alzati…dicevo davvero, sono venuta perché ho
appuntamento con Chase e se ci vede così…-
-Solo cinque minuti-
sussurrò Logan vicino al suo orecchio, cominciando a
lasciare una scia di baci sotto l’orecchio per poi scendere
lentamente sul collo. Zoey si strinse di più a lui,
accarezzandogli la schiena, mentre le mani del ragazzo
s’infilarono sotto la maglietta.
La ragazza ragionò in
fretta: erano su un letto, Logan era in boxer e chiunque poteva entrare
in qualsiasi momento nella stanza; perciò dovevano fermarsi.
Si divincolò sotto di
lui, cercando di spostarlo. –Basta, basta. Non è
né il luogo né il momento giusto- lo
rimproverò, riuscendo a sfuggire dalla sua presa e a mettere
distanza fra di loro.
Logan piegò leggermente
la testa di lato, lanciandole un’occhiata maliziosa. -La
prossima volta mi toccherà legarti, scappi sempre sul
più bello-.
-Vestiti, dai- gli disse,
lanciandogli il jeans in faccia.
-Perché devi incontrare
Chase?-
-Ti da fastidio che io passi tutto
questo tempo con lui?-
-Non voglio che il vostro rapporto
si rovini a causa mia- rispose, eludendo la sua domanda.
-Ma ti da fastidio?- insistette
lei, cominciando a girare per la stanza per distogliere lo sguardo da
lui che indossava i jeans: certo che aveva una schiena, doveva dire
grazie ai mille sport che praticava.
-Sì, mi da fastidio-
ammise lui, sorridendole. –E prima che me lo domandi:
sì, questo vuol dire che sono geloso; sono molto possessivo
con le mie cose-.
Zoey non riuscì a
reprimere un sorriso e cercò almeno di non saltargli sopra
per abbracciarlo.–Dopo che tu te ne sei andato l’ho
incontrato e mi ha detto di volermi parlare e così ho deciso
di farlo anch’io; basta con questa relazione segreta!
E’ il mio migliore amico, saprà capirmi.
Logan sapeva esattamente
l’argomento del discorso di Chase: aveva resistito
più di una settimana ma alla fine aveva ceduto,
perciò gli conveniva anticiparlo. Sapeva che quelle parole
avrebbero avuto un duro impatto sia sull’amicizia con Chase
che sulla relazione con la sua ragazza e lui non aveva davvero idea di
come uscirne fuori, ma doveva iniziare a fare qualcosa. Non voleva
perdere nessuno dei due e non era pronto a fare una scelta.
-Potremmo incontrarci
più tardi, che ne pensi?- propose lei.
Se vorrai ancora vedermi, pensò lui.
-A proposito di questo, Zoey, pure
io avrei da rivelarti qualcosina e spero che tu mi lascerai finire di
parlare, prima di saltare a conclusioni affrettate- disse, sedendosi e
con un cenno della mano le chiese di imitarlo.
-Aspetta un attimo, comincio prima
io- disse lei, incrociando le gambe e facendogli poggiare sopra la
testa. -Mi auguro che per il ballo indosserai qualcosa di migliore di
un’orribile T-shirt e di questi jeans, non vorrai farmi
sfigurare, vero?- domandò divertita, iniziando ad
accarezzargli i capelli.
-Hai deciso di accompagnarmi?
Davvero?-
-Cos’è questo
tono stupito? Credevo che nessuna ragazza ti avesse mai dato buca ed io
non volevo essere la prima, e poi non ho alcuna intenzione di dividerti
con qualcun’altra- aggiunse.
Logan alzò leggermente
il capo e la baciò, dimenticandosi facilmente del discorso
che avrebbe dovuto farle; lei schiuse la bocca, permettendogli di
approfondire il bacio, che divenne via via più passionale
quando le loro lingue si incontrarono.
Ma è risaputo che le
cose che ci piacciono non durano mai a lungo e tutti sappiamo quanto il
tempismo di Chase possa essere fastidioso e completamente sbagliato.
Del cazzo: per usare un termine volgare ma molto più
espressivo.
Zoey stava giusto pensando a come
Logan la stesse rendendo troppo imprudente, quando la porta della
stanza si aprì e l’ultima persona che avrebbe
dovuto scoprire della loro relazione in quel modo entrò.
Entrambi si allontanarono di
scatto, mentre Chase continuava
a fissarli, sbalordito, sempre più rosso e arrabbiato in
viso, mentre la sua presa sulla maniglia si faceva sempre
più forte.
-Non è come pensi!-
esclamò lei, uscendosene con una delle frasi meno azzeccate
e più scontate che si possano dire in una situazione del
genere.
Chase non parlò, non
sapeva cosa dire, guardava i suoi amici immobile, come se non li stesse
vedendo veramente. Si sentiva a pezzi, come se un’automobile
l’avesse investito e poi, non contenta, avesse fatto marcia
indietro più e più volte facendogli a frantumi
non le ossa, ma il cuore, cosa peggiore era che al volante di
quell’auto non c’era uno sconosciuto qualsiasi ma
Zoey; il dolore sembrava invaderlo sempre di più, quasi si
stesse diramando dal cuore al resto del corpo.
-Lasciaci spiegare, Chase- si
unì Logan, con la spiacevole sensazione che fra
lì a qualche secondo sarebbe successo un casino e lui ne era
inevitabilmente responsabile.
-Non. Parlare- disse, scandendo
ogni parola con rabbia. –Non parlare o giuro che vengo
lì e ti prendo a pugni-.
-Chase, avrei dovuto dirtelo
prima…- cominciò Zoey, andandogli vicino.
–Ma avevo paura della tua reazione…-
Chase puntò lo sguardo
su di lei e per la ragazza fu come essere colpita in pieno viso da un
ceffone particolarmente violento.-Vieni con me, sei tu quella che deve
sapere tutto- la prese per un braccio e cominciò a camminare
velocemente fuori dalla stanza, deciso a trovare Michael.
Logan cominciò a
seguirli, cercando di fermarli. –Ehi, ehi, capisco come tu ti
stia sentendo, ma devo essere io a dirlo a Zoey!-
-Dirmi cosa? Chase fermati!-
esclamò la ragazza, bloccandosi nel corridoio dei dormitori.
-Avanti Logan, raccontale tutto
allora… spiegale perché hai cominciato ad
interessarti a lei all’improvviso; spiegale perché
hai cominciato a prendere ripetizioni all’improvviso,
spiegale perché hai cominciato a farle regali
all’improvviso! Non vedo l’ora di ascoltare la tua
versione!- urlò, facendo voltare verso di loro i ragazzi
presenti.
-Di cosa sta parlando, Logan?-
-Io…-
-Beh, vedo che ti mancano le
parole, strano… perché pochi secondi fa la lingua
sembrava funzionare benissimo! Che ne dici se ti do una mano?
Però prima andiamo a cercare Michael, lui saprà
raccontare tutta la faccenda nei minimi particolari- riprese a
camminare, trascinando Zoey con sé verso l’esterno
della scuola.
-Chase calmati o ti farò
calmare io- ringhiò Logan, arrabbiato: avrebbe voluto
spiegarsi ma l’amico non gliene dava il tempo, era veramente
fuori di sé.
-Calmare?!-
Il pugno di Chase lo
colpì così velocemente che non ebbe nemmeno il
tempo di fare qualcosa per difendersi; sentì il naso
cominciare a fare male, mezzo indolenzito, mentre qualche goccia di
sangue iniziava a scendere e a bruciare sempre di più.
-Questo… questo non
è niente confrontato al male che mi hai fatto tu-.
Zoey si avvicinò
preoccupata a Logan per vedere come stava. –Oddio, guarda che
gli hai fatto!-esclamò, notando il sangue che gocciolava.
-Chase sei completamente pazzo!-
-Sì sì, sono
pazzo… pazzo
di te, cazzo!-
Lei spalancò gli occhi.
–Cosa stai dicendo? Non ci sto capendo più niente!-
-Se mi seguirai, ti
racconterò tutto e allora sarai tu a picchiare Logan-.
Zoey guardò prima
l’uno poi l’altro, non sapendo a chi dare retta.
–Ok, Chase vengo con te, ma calmati! Non ti ho mai visto
così- affrettò il passo cercando di coprire la
distanza e stargli dietro.
-Aspetta, Zoey- cominciò
Logan, seguendoli. -So cosa deve dirti: si tratta di noi e della nostra
storia-.
-Storia? Ma quale
storia…- continuò a gridare Chase.
–Finzione, vorrai dire!- esclamò, continuando a
camminare: Michael era nel cortile con la sua ragazza, qualche metro
altro e Zoey avrebbe saputo finalmente tutta la verità.
-Te lo stavo per dire poco fa, in
camera… ma tu mi hai interrotto parlando del
ballo…- iniziò, passandosi una manica della
maglietta sotto il naso che continuava a fargli male. –Io e
Michael abbiamo fatto una scommessa…-
-Ecco, ecco, Michael- fece Chase,
non facendogli finire la frase; mentre l’amico e Vanessa si
dirigevano verso di loro per salutarli, ancora all’oscuro dei
fatti.
Gli studenti intorno a loro adesso
si giravano a guardargli, notando la furiosa espressione di Chase, Zoey
trafelata che per la prima volta non sapeva cosa fare non avendo la
situazione sotto controllo e Logan troppo scompigliato per essere lui.
-Ehi ragazzi, vi unite a noi per
una pizza?- chiese Michael per aggiungere subito dopo un
“cosa sta succedendo?”.
-Me lo sto chiedendo anche io!-
esclamò Zoey. –Loro due hanno litigato, ma non
riesco a capirne il motivo e Chase dice che tu saprai spiegarmi la
situazione meglio di chiunque altro-.
A Michael bastò guardare
il naso di Logan e l’espressione da omicida impressa sul
volto di Chase per fare uno più uno e capire tutto.
-Dai, digli della scommessa!-
-No, Michael lo farò
io… ma non qui! Non possiamo andare in un posto
più isolato? Ci stanno guardando tutti, cavolo!-
esclamò Logan. Era nella merda… anzi, ci stava
completamente affogando e non c’erano vie di fuga per
salvarsi.
-Non vuoi che la gente sappia
quanto tu sia bastardo? Strano, non hai sempre voluto
l’etichetta del bello, ricco e stronzo? Beh, ora
l’avrai!-
-Scommessa? Ma che storia
è questa?- s’inserì nella conversazione
Vanessa, fulminando con lo sguardo il suo ragazzo.
Parecchi ragazzi ormai li stavano
osservando e facevano di tutto per capire di cosa stessero parlando,
prima fra tutte Stacey Dillsen, che stava per avere una crisi isterica
nel vedere il suo amato Logan conciato così.
Chase incrociò gli occhi
di Logan e cominciò a parlare, raccontò tutto
senza staccare lo sguardo da lui per osservare la sua reazione dopo
esser stato smascherato.
Zoey non ci credeva, non poteva
crederci; le sembrò quasi che il sangue le si gelasse nelle
vene, mentre in un attimo le passarono davanti tutte le cose carine che
lui le aveva fatto: le rose, la collana, la notte fuori dai dormitori
per vedere l’alba…
Si voltò
versò Logan cercando una smentita a tutta quella storia, ma
sua faccia diceva che quella era la verità.
-Cos’avete scommesso?-
domandò atona.
Chase la guardò e si
rese conto che a lei e ai suoi sentimenti non ci aveva proprio pensato
a causa della rabbia che lo aveva invaso: aveva pensato soltanto a
prendersi una specie di rivincita su Logan.
-Il perdente avrebbe dovuto correre
in giro per il campus nudo- confessò Logan, abbassando lo
sguardo e fissandosi le scarpe, non riuscendo a reggere il suo sguardo
deluso e amareggiato.
Quindi per lui, si disse lei,
contava davvero poco: meno del divertirsi guardando Michael senza
vestiti.
-Ascoltami: prima io non fingevo!
Tutto quello che ti ho detto è vero: sono pronto…-
–Bene-
cominciò, interrompendolo. -Hai ottenuto quello che volevi:
hai vinto questa stupida scommessa, sei contento adesso? Ah, ovviamente
fatemi sapere quando Michael si spoglierà.- disse per poi
andare via, non volendo restare lì un minuto di
più.
-No che non sono contento!- gli
urlò dietro, fece per seguirla ma Chase gli si
parò davanti.
-Lasciala stare, hai già
fatto abbastanza- gli ringhiò contro, affrettando il passo
per raggiungerla.
Vanessa guardò il suo
ragazzo, incredula, per poi alzare velocemente la mano e tirargli uno
schiaffo. –Dio mio, sei un deficiente, un
immaturo…- e andandosene biascicò qualche altra
offesa a suo indirizzo.
Intorno a loro si era raggruppata
una piccola folla di studenti curiosi, che ora parlottavano ad alta
voce esprimendo il loro parere e commentando la situazione; Stacey,
senza farsi notare, si allontanò cercando di capire qualche
dettaglio in più dell’intera faccenda.
-Zoey, per favore fermati!-
esclamò Chase, continuando a seguirla verso i dormitori
femminili, ma la ragazza non lo ascoltava e continuava a camminare
spedita.
-Ok, se vuoi puoi anche non
guardarmi in faccia e non rivolgermi la parola… ma devo
parlarti-
-Parlarmi?- sbraitò
quasi. -Correggimi se sbaglio, ma non l’hai già
fatto qualche minuto fa? Forse avresti dovuto considerare
l’opzione di dirmi tutta la verità due settimane
fa! Sai, è questo quello che fa un migliore amico! Adesso
basta, non voglio più sentir questo argomento- disse,
affrettando il passo; stava mettendo tutta la forza che possedeva per
non abbandonarsi alle lacrime e non avrebbe retto anche a lui.
-Non parlerò della
scommessa, ma di quello che IO provo per te! Sentimenti veri! Prima ho
detto che sono pazzo di te…non ti sei chiesta che cosa
volesse dire?- domandò, ormai era pronto: le avrebbe detto
quello che provava, era lui quello giusto per lei e glielo avrebbe
fatto capire.
-Sì, ma mi sono chiesta
tantissime di quelle cose in quest’ultimi dieci minuti e a
nessuna sono riuscita a dare una risposta- rispose sempre dandogli le
spalle.
-Perché non provi a
domandarmelo ora?-
-Perché non è
il momento, non riuscirei a reggere anche questo-.
-Invece sì, è
questo il momento: devi sapere che io sono la scelta più
giusta- prese un respiro, fissando la schiena di lei che non si
decideva a voltarsi. –Sono innamorato di te, Zoey. Da sempre.
Avrei dovuto dirtelo mesi, anzi anni fa, magari proprio la prima volta
che ti ho incontrato… forse adesso sarebbe tutto diverso!
Non ho mai auto il coraggio necessario per confessarti tutto; ci ho
provato, sai? Tante di quelle volte! Ma avevo paura che la nostra
amicizia finisse. Siamo sempre stati migliori amici, sempre ad
affrontare ogni problema insieme e a difenderci l’uno con
l’altro, ma per me non sei solo
un’amica…non lo sei masi stata- si
avvicinò a lei, poggiandole una mano sulla spalla. -In
questi anni ho preferito starmene zitto, sicuro che primo o poi avresti
capito… in fin dei conti non ti interessava nessun altro
ragazzo, quindi pensavo che alla fine… poi è
arrivato Logan e quella stupida scommessa…quando vi ho visti
insieme è stato come ricevere un pugno nello
stomaco…non avrei mai pensato che voi due…-
Lei finalmente si voltò,
ritrovandosi il volto di Chase vicino, troppo, al suo. Lui le
accarezzò una guancia dolcemente, scacciando una lacrima che
era sfuggita al suo controllo. –Sono innamorato di te-
ripeté, -Sono innamorato do te- e dopo un attimo di
incertezza la baciò.
Stacey Dillsen si chiuse piano la
porta alle spalle, cercando di non fare il minimo rumore; sul volto
aveva stampato un sorriso non da lei e che poco le si addiceva. Aveva
ascoltato ma soprattutto visto tutto e adesso non vedeva
l’ora di diffondere il pettegolezzo per l’intera
scuola, si sarebbe assicurata personalmente che la notizia arrivasse in
particolare alle orecchie di uno studente che le stava molto a cuore.
Ciao
ragazze!
Visto? Mi
sono impegnata: l’aggiornamento non è arrivato
moolto tardi per i miei standard xD
Per
cercare ispirazione, ho visto alcuni video su you tube dedicati a Logan
e Quiin e stavo per sentirmi male quando li ho visti baciarsi (-.- !!),
invece dell’ispirazione ho provato solo molto schifo! Che
autolesionista xD
Passiamo
al capitolo, che è meglio! Personalmente non ne sono molto
convinta, ho scritto tre versioni differenti contemporaneamente: nella
prima, Chase raccontava
tutto a Zoey pur non sapendo della sua relazione con Logan; nella
seconda, Chase dopo aver visto i due baciarsi vicino i dormitori,
racconta tutto a Zoey e i due decidono di
“vendicarsi” al ballo; mentre la terza è
questa che avete appena letto xD Non so davvero quale sia la migliore
xD Perciò fatemi sapere voi cosa ne pensate, ci conto xD Dai
dai che mi motivate xD
Vi
ringrazio tantissimo per le recensione (risponderò fra
poco), non sapete quanto sono contenta di leggere i vostri pareri :D
Alla
prossima -credo che sarà o il penultimo o ultimo!-
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Amici come prima ***
L’
Amore Conta
-5 giorni al ballo, martedì
-Perché
tutti indossano dei fiocchi colorati?- domandò Zoey a Lola,
mentre camminavamo
per il lungo corridoio che conduceva alla loro stanza.
–E’ da stamattina che
incontro una marea di persone con nastri rosa e celesti sulle
magliette. E
alcune di esse mi hanno fatto anche l’occhiolino!-
L’espressione
dell’amica mutò all’improvviso.
–Ehm, sarà una nuova moda…-
inventò di sana
pianta in difficoltà. –Meno male che questa
giornata infernale sta per finire,
non ce la faccio più… troppi compiti-
cambiò subito argomento.
Zoey
inarcò un sopracciglio, fissandola. –Lola, sarai
anche una brava attrice, ma io
ti conosco da troppo tempo: dimmi la verità-.
-Cosa?
Non ho niente da dire!-
-Sputa
il rospo. Ora.-
-Sei
sicura di volerlo sapere?-
-Come
ben sai, ho sopportato verità ben peggiori in questi giorni-.
Lola
fece un sospiro: se avesse incontrato quel deficiente di Logan, lo
avrebbe
strozzato con le sue mani! Un po’ si sentiva in colpa, era
stata lei ad aver
incoraggiato la relazione fra i due. –Beh…
qualcuno…- si fermò, non trovando le
parole adatte.
-Forza,
Lola, spara!- la incitò Zoey, cercando la chiave dalla
stanza nello zaino.
-Ehm...
beh, sai, la storia della scommessa si è sparsa per tutta la
scuola, dopo
quella scenata in cortile… e allora, qualcuno ha proposto
agli studenti di
attaccare sulle proprie magliette dei fiocchi colorati per far sapere
agli
altri da che parte sta-
-Parte?-
ripete la bionda, sorpresa.
-Già.
Chi indossa il fiocco rosa è dalla tua, mentre chi porta
quello azzurro tifa
per Logan- spiegò Lola. –E’
un’idiozia- commentò subito- Appena scopro
l’inventore di questo stupida idea, lo faccio a
pezzettini!Hai la mia parola!
Si pentirà di aver partorito questa cavolata!-
Zoey
aprì la porta con forza e dopo essere entrata la richiuse
con uno scatto,
facendola sbattere. –Chi sta vincendo?- domandò a
suo malgrado.
-In
che senso?-
-Io
o Logan, chi ha più studenti dalla sua parte?-
-Avrebbero
dato i risultati al telegiornale serale dell’accademia-
-Addirittura?-
-Sì,
ma non succederà: proprio in questo momento, Nicole e Quinn
sono in giro per
l’accademia a sequestrali tutti-.
Zoey
gettò lo zaino a terra, si stese sul letto e, non volendo
continuare quel
discorso, prese il libro che da mesi era poggiato sul suo comodino e ci
si
nascose dietro; si ritrovò a leggere lo stesso rigo per la
terza volta, non
riusciva a concentrarsi: la sua mente era incontrollabile!
Logan…
Chase… Logan… Chase, sembrava impossibile pensare
ad altro: non riusciva a
togliersi dalla testa il primo, nonostante quello che le aveva fatto.
Non
riusciva ancora a crederci, l’aveva illusa proprio bene,
eppure non riusciva
ancora a convincersi che fosse tutto finto: neanche lui avrebbe potuto
fingere
così bene. E allora, si intromise una vocina nella sua
testa, perché non si fa
sentire? Non ti ha chiamato neanche una volta per chiederti di vederlo
o almeno
scusarsi….
A complicare la cosa,
c’era il suo migliore
amico che era innamorato di lei! Il bacio che si erano scambiati, poi,
non era
niente in confronto a quello che provava con Logan: era come bere un
succo di
frutto per uomo che aveva bisogno di alcool. Chase era solo un amico,
niente di
più.
L’arrivo
in stanza di Nicole la fece ritornare alla realtà, lei
poggiò sulla scrivania
uno scatolo pieno di fiocchi rosa e celesti.
-Abbiamo
quasi finito- le informò. –Quinn è
rimasta in cortile a minacciare con uno
strano aggeggio gli studenti che fanno resistenza-.
-Grazie-
mormorò Zoey. –Avrei fatto una strage, se fossi
andata io!-
-Oh,
di niente, tranquilla! Comunque, non ti conviene affacciarti alla
finestra o
uscire…- la avvisò Nicole.
-Perché?
Cos’altro c’è adesso?-
sbottò, ne
aveva veramente abbastanza, in quell’accademia nessuno si
faceva gli affari
propri.
-Chase
e Michael sono proprio qui sotto, in ginocchio… credo sia il
loro modo per
chiederti scusa-
La
bionda alzò gli occhi al cielo. –Cosa?!-
-Sì,
sono lì più o meno da venti minuti-.
-Beh,
per quanto mi riguarda possono rimanere lì anche tutta la
notte, non me ne
frega niente- rispose acida, scostando appena la tenda per spiarli. Era
proprio
vero: i due ragazzi erano inginocchiati a qualche metro dalla sua
finestra e
guardavano nella sua direzione con un’espressione veramente
triste; quando si
accorsero di lei le sorrisero leggermente, ma Zoey li guardò
duramente, per poi
voltarsi velocemente, dando loro le spalle. –Stanno soltanto
perdendo il loro
tempo-.
-Se
vuoi possiamo far andare via anche loro: Quinn non vede l’ora
di sperimentare
la sua ultima invenzione su Logan, ma anche Chase e Michael potrebbero
andare
bene- disse Nicole, mettendole una mano su una spalla.
-Lasciamoli
stare, voglio proprio vedere quando si stancheranno-.
-Non
si stancheranno mai. Sanno che hanno sbagliato e faranno di tutto per
farsi
perdonare- affermò Lola.
-Per
di più, sembra che stia per piovere- fece Nicole,
leggermente preoccupata,
notando le grosse nuvole nere nel cielo.
-Appunto-
rispose Zoey, per poi chiudersi in bagno con una scusa e fuggire dagli
sguardi
indagatori delle sue amiche.
Quando
la pioggia cominciò a scendere sempre più veloce
e fitta, la folla di studenti,
che si era riunita intorno a Chase e Michael per guardare il loro
strano modo
di chiedere scusa, cominciò via via a diminuire, fino a
scomparire del tutto
all’arrivo di Quinn e della sua pericolosa invenzione.
-Inutile
minacciarci, Quinn- l’avvisò Chase. –Non
ci muoviamo di qui, neanche se
scoppiasse il diluvio universale-.
-Già-
si unì Michael, -Zoey è importante per noi e non
possiamo correre il pericolo
di perderla così-..
-Forse
avreste dovuto pensarci prima!- esclamò la ragazza,
duramente, strappando dalle
loro magliette due fiocchi rosa, per poi dare loro le spalle e andare
via.
Passo
qualche minuto di silenzio prima che Michael parlasse di nuovo. -Da
quanto
tempo siamo qui? Perché sto per perdere l’uso
delle gambe e di qualunque altra
parte del corpo-.
-Un’ora
e dieci- rispose Chase, tirandosi indietro i ricci scuri che gli
ricadevano
completamente bagnati sulla fronte.
-Credi
che ci perdonerà mai?- bofonchiò
l’altro ormai del tutto fradicio, mentre mille
brividi di freddo gli percorsero la schiena.
Chase
alzò le spalle, lo sguardo puntato sulla finestra chiusa
della camera 101.
–Spero proprio di sì, altrimenti non riuscirei ad
andare avanti senza di lei-.
-Mi
dispiace, amico. E’ colpa mia! Se non fossi stato
così idiota da fare quella
scommessa…-
Il
ragazzo sospirò. –Beh, almeno tutto questo casino
mi ha aiutato a dichiararmi…
e ho capito che non l’avrò mai. E’
innamorata di lui- ammise, mentre la pioggia
gli colpiva il viso come un violento schiaffo.
-Non
è possibile. Zoey e Logan: è troppo strano-.
-Credimi,
gliel’ho letto negli occhi ieri pomeriggio… prima
che Zoey sapesse la verità,
li ho visti baciarsi e lei era così presa; se non gliene
fosse importato niente
non si sarebbe mai lasciata andare in quel modo. E anche quando ha
scoperto
tutto…si capiva perfettamente che ci stava male o avrebbe
preso Logan a calci
davanti a tutti!-
Michael
non rispose, ma passò un braccio intorno alla spalla
dell’amico per consolarlo.
-E
poi…- continuò Chase. –Hai sentito
anche tu le sue parole “hai ottenuto quello
che volevi: hai vinto questa stupida scommessa”- le ricordava
perfettamente,
perché gli erano rimaste impresse dentro, facendogli un male
cane ogni volta
che gli tornavano in mente. Non c’era niente di peggio che
perdere la testa per
qualcuno che non la perde per te.
-Non
so cosa dire, Chase. Davvero.-
-Doveva
andare così…- rispose, sospirando pesantemente,
per poi far cadere un pesante
silenzio fra loro.
-Ciao,
Logan-
Il
ragazzo, sentendo il suo nome, alzò appena lo sguardo:
Stacey Dillson era di
fronte a lui e stringeva in una mano un grande ombrello rosa per
ripararsi
dalla pioggia.
–Ciao-
la salutò, riuscendo a malapena a non sbuffare, sapeva per
esperienza che la
tattica dell’indifferenza con lei non funzionava.
-Cosa
ci fai qui? Tutto solo…- gli chiese lei, facendo qualche
passo nella sua
direzione. –E sta anche diluviando, così ti
ammalerai!- esclamò, mentre nella
sua mente si andava formando l’immagine di loro due che
giocavano ad una
versione molto perversa dell’infermiera e del paziente.
-Beh,
forse voglio stare solo- rispose acido. Non poteva tornare in camera e
correre
il rischio di incontrare Chase, perciò si era cercato un
posto in solitudine
nel parco della scuola per riflettere… ma quella ragazza lo
trovava ovunque,
neanche gli avesse messo un localizzatore gps addosso.
-Ti
ho cercato in dormitorio, ma il tuo amico mi ha detto che non eri
tornato e che
non ti vedeva da ieri pomeriggio, da dopo il fataccio-.
-Mmm-
mugolò lui in risposta.
Era
tornato in stanza solo una volta -quando era sicuro di non trovare
nessuno- e
aveva infilato tutto il necessario per il giorno seguente nel suo
zaino, per
poi farsi ospitare da un suo compagno di basket; non aveva nemmeno
risposto
alle chiamate di Michael, che preoccupato l’aveva cercato
più volte.
-Non
ti sei presentato neanche alle lezioni e io devo parlarti- riprese la
ragazza
caparbiamente.
-Non
è il
momento-.
-Oh,
certo che lo è! Quello che ho da dirti potrebbe interessarti
parecchio, secondo
il mio modesto parere-.
-Non
me ne frega niente delle tue cavolate, d’accordo?-
sbottò. -Ora, per favore,
vai via!-.
Stacey
non si arrese, si sedette affianco a lui sul prato e lo
coprì con il suo
ombrello; si incantò un attimo nell’ammirarlo: era
completamente bagnato ed era
così sexy!
–Ah sì?
Non ti importa sapere che la tua
rag…ops, la tua ex ragazza ormai, e il tuo… ex
migliore amico si sono baciati
proprio dopo la vostra litigata? Hanno fatto pace in fretta, loro due-
gli rivelò,
giocherellando con un piccolo fiocco celeste attaccato a mo di spilla
sulla
maglietta.
Logan
si girò di scatto. -Non è possibile, Dillsen.
E’ una balla-.
-Oh
no, è possibilissimo invece! Lo sai che non ti mentirei mai.
Li ho visti io,
con questi occhi… e devo dire che era anche un bacio
abbastanza appassionato-.
Non era vero, più che appassionato era stato uno sfiorarsi
delicato di labbra,
ma finalmente era riuscita ad ottenere la sua attenzione e
l’avrebbe sfruttato
al massimo. –Era tutto un contorcersi di lingue…
neanche fossero due anguille e
…-.
-Va
bene! Ho capito l’antifona- rispose Logan, strappando con
rabbia un ciuffo
d’erba. –Ora vattene!-
-E
non sei arrabbiato?- continuò lei, imperterrita. -Era la tua
ragazza fino a
ieri…-
Logan
alzò le spalle, indifferente.
-O,
forse, tu non sei innamorato di lei… oh, ma è
logico! Hai fatto tutto per
vincere la scommessa, è così ovvio! Questa storia
ha fatto il giro dell’intera
scuola, ormai, e tu sei diventato così popolare- concluse,
allegra.
-Oh,
forse- cominciò il ragazzo, facendole il verso e usando il
suo stesso nasale
tono di voce. –Non credo a quello che mi hai detto. Nemmeno
ad una parola. Lo
so che ti piaccio dal primo anno e che faresti qualsiasi cosa per stare
con me.
Anche inventare queste storielle poco credibili-.
Stacey
si alzò in piedi, afferrandogli un polso, strattonandolo.
–Beh, se non ti fidi
di me, dovrò fartelo vedere di persona: sai
dov’è il tuo caro amico Chase
adesso? Con Zoey, nella sua stanza-. Era vero solo in parte: aveva
visto Chase
e Michael sotto il dormitorio femminile poco prima e lei era certa che
stessero
andando a chiedere scusa a Zoey: era matematico!
-Ancora
con questa storia? Zoey non è quel tipo di ragazza; certo,
adesso mi odierà e
sarà arrabbiata a morte, ma non si metterebbe mai con
Chase…i suoi sentimenti
per me sono reali, così come i miei!-
Ogni
attimo vissuto con lei, lo sapeva, era vero; ogni bacio, ogni risata,
perfino
la gelosia verso quei ragazzi l’aveva provata sul serio e non
poteva certo
dubitare di Zoey: lo sguardo ferito e amareggiato che gli aveva
scoccato ieri,
era ancora impresso a fuoco nella sua mente. E lui non poteva
sopportare di
essere l’artefice del suo dispiacere… avrebbe
voluto tanto rimediare, ma non
aveva idea di come fare. E le mancava di già.
-Povero,
ingenuo Logan…se hai tanta fiducia in Zoey,
perché non mi segui?- propose
Stacey, sfidandolo.
-Se
verrò con te, dopo, però, mi lascerai in pace e
non mi perseguiterai più?-.
-Certo!
M se avessi ragione io, tu sarai il mio cavaliere al ballo di domenica-.
-Ma
non ci penso proprio!- esclamò lui, disgustato solo
dall’idea.
-Allora
non sei sicuro di quello che dici- lo provocò, stringendogli
la mano e
cominciando a camminare verso i dormitori.
Logan
si divincolò dalla sua stretta e sbuffando fece un cenno con
testa, accettando
la sua richiesta.
Stacey
lo trascinò con sé, sicura e allegra come non
mai: aveva la vittoria in pugno.
Zoey
si avvicinò alla finestra scostando leggermente la tendina:
erano ancora là!
Erano passate più di due ore e Chase e Michael non si erano
mossi; adesso il
temporale si era calmato e cadeva soltanto una leggera pioggerellina.
Si morse
le labbra, indecisa sul da farsi. Chiunque sarebbe stata contento nel
vedere
qualcuno che ti ha fatto un torto, chiederti scusa in quel modo
così plateale e
totalmente folle; lei no, riusciva soltanto a pensare al freddo che
stavano
provando due dei suoi più cari amici, nonostante quello che
le avevano fatto. Infondo,
non avrebbe mai pensato di trovarsi così bene con Logan;
anche lei avrebbe
scommesso contro di lui.
Chase
era il suo migliore amico da anni ormai, erano sempre andati
d’accordo su
tutto, si conoscevano alla perfezione, l’aveva sempre
consolata e
nonostante la sua cotta per lei, non
riusciva proprio a immaginare la sua vita all’accademia senza
la sua amicizia.
Proprio
in quel momento, il ragazzo alzò la testa verso di lei e i
loro occhi si
incontrarono e quello che Zoey vi lesse le fece stringere il cuore e in
un
attimo capì quello che doveva fare.
-Torno
subito- disse velocemente alle sue compagne di stanza, chiudendo poi la
porta
senza aspettare una loro risposta. Superò la sorveglianza di
Coco e corse in
cortile, dove Michael e Chase la osservarono, non credendo ai propri
occhi.
Non
diede il tempo loro il tempo di parlare, dato che si
inginocchiò anche lei e li
abbracciò entrambi, stringendoli a sé.
-Perdonaci,
Zoey! Era solo uno stupido gioco… non avremmo mai pensato
che potesse diventare
una cosa così seria per te!- esclamò Michael.
–E se devi arrabbiarti con
qualcuno, fallo con me. E’ stata una mia idea. Chase non
c’entra assolutamente
nulla! Davvero, lui è sempre stato contro, ma si trovava fra
due fuochi, non
poteva dirti niente-.
Zoey
prese un respiro profondo prima di parlare, mentre Chase la prendeva
per mano e
l’aiutava a rialzarsi. –Tranquillo, Michael. Non me
la prenderò con nessuno…
nonostante il vostro sbaglio, so che non l’avete fatto con
cattiveria, nessuno
poteva immaginare che sarebbe andata a finire così-.
-Non
sai quanto mi dispiaccia, Zoey! Dico davvero, sarei pronto a restare
qui, in
ginocchio fino a domenica se soltanto tu me lo chiedessi-.
-Non
ce n’è bisogno, avete fatto già
abbastanza così… adesso vai a cambiarti, prima
che ti ammali-
Michael
annuì, capendo la necessità dei due di restare
soli. –Ok, ancora grazie, Zoey.
Scappo da Lisa, non mi parla da ieri sera- diede un bacio sulla guancia
alla
ragazza, una pacca sulla spalla all’amico e corse via verso i
dormitori.
Fra
Chase e Zoey, ormai soli nel cortile deserto, calò il
silenzio; sembrava che
nessuno dei due avesse il coraggio di cominciare a parlare per primo.
Il
ragazzo tossicchiò leggermente, imbarazzato come non mai, lo
sguardo fisso sul
terreno bagnato, non avendo il coraggio di guardarla negli occhi dopo
averla
baciata.
-Quindi…-
iniziò lui
-Allora…-
parlò lei nello stesso istante.
Le
labbra di entrambi si curvarono in un timido sorriso e quando
finalmente Chase
trovò il coraggio di alzare gli occhi, si accorse che anche
Zoey evitava il suo
sguardo. Le prese il viso fra le mani, facendoglielo sollevare. La
ragazza
rimase immobile, in attesa.
-Tranquilla,
non voglio baciarti di nuovo. Anche se lo rifarei volentieri- non aveva
ancora
finito la frase, che si era già pentito. –Ops,
scusa-.
Zoey
fece un passo indietro, liberandosi piano dalla sua stretta.
–L’idea che tu
avresti potuto non essere più mio amico, mi fa venire i
brividi… eppure mi chiedo
se tutto potrà tornare come prima-.
-Sì!
Ovvio che sì! Ho soffocato quello che provavo per te per
anni, posso farlo
ancora!-
-Non
voglio che tu stia ancora male!-.
-Zoey,
io potrei soffrire soltanto se ti perdessi- le disse velocemente.
–Vuoi essere
soltanto mia amica? D’accordo! Sarò il migliore
amico del mondo-.
-No
lo so, Chase. Forse non dovremmo vederci…-
Il
ragazzo le strinse una mano, interrompendola. –Se davvero mi
vuoi bene, non lo
fare… ne abbiamo superate tante, supereremo anche questa
insieme, no?-
-Ma…io
voglio soltanto che tu sia felice-.
-Ehi,
io lo sarò. Lo sono sempre con te-.
Zoey
si aprì nel primo vero sorriso del giorno ascoltando quelle
parole.
-Beh,
il tuo migliore amico adesso non merita un abbraccio stritolaossa?-
domandò lui,
allargando le braccia.
-Sicuro!-
esclamò lei, stringendolo forte.
-Non
sai quanto vorrei provare i tuoi stessi sentimenti, Chase. Lo vorrei
davvero
tanto- gli rivelò, poggiando il capo contro di lui. Perché non poteva innamorarsi di lui?
Perché proprio di Logan?!
Il
ragazzo continuò ad abbracciarla forte, respirando il suo
profumo. Lo vorrei anch’io.
–Beh, potresti sempre
essere la mia accompagnatrice per il ballo di domenica. Tutte le
ragazze carine
sono ormai occupate, quindi mi dovrò accontentare di te-
scherzò.
-Certo
che sì, ne sarei onorata- e mentre lo diceva,
sentì lo stomaco contorcersi: era
libera, l’invito di Logan non valeva
più… sempre se avesse mai avuto valore, si
disse.
-Ci
sarò sempre per te, Zoey; nonostante tu sia innamorata di un
altro- le
sussurrò, dolcemente posandole poi un bacio fra i capelli.
Rimasero
lì, fermi, stretti in quell’abbraccio, cercando di
consolarsi a vicenda.
-Se
dirai “te l’avevo detto”, giuro che ti
ammazzo- ringhiò Logan, mentre al suo
fianco Stacey gongolava dalla felicità.
-Avevo
ragione io! Si stanno abbracciando e non hanno nessuna voglia di
staccarsi,
aggiungerei- disse Stacey, tornando a nascondersi dietro
l’albero. –Ora dovrai
venire al ballo con me- affermò vittoriosa.
Lanciò
un ultimo sguardo a quei due, che continuavano a rimanere
uniti… era ovvio che
Zoey sarebbe andata al ballo con il suo nuovo fidanzato! Si era
sbagliato a non
credere alla parole di Stacey e adesso vedere quello spettacolo con i
propri
occhi, gli faceva un male assurdo. Ma infondo se lo era meritato:
praticamente
con tutti gli sbagli che aveva commesso, li aveva fatti mettere insieme
lui.
-Immagino
di sì- rispose.
-Sono
carini- disse la ragazza, continuando ad osservarli.
-Per
favore, stai zitta!- e prima di finire la frasi, cominciò a
camminare
velocemente per allontanarsi da quella scena.
Ragazze!!
Sono ancora viva (: penultimo
capitolo! Che ne pensate? Io ne sono abbastanza soddisfatta…
è uscito proprio
come lo volevo xD Spero davvero che piacerà anche a voi.
Appena finirò questa storia e vi prometto
che mi sbrigherò a scrivere l’ultimo capitolo,
comincerò un’altra storia sempre
in questa sezione… mi è venuta
l’ispirazione xD.
L’idea dei fiocchi è presa da una puntata
di “Una mamma per amica” (Rosa per Lorelai, blu per
Luke), mentre la frase “Non
c’era niente di peggio che perdere la testa per qualcuno che
non la perde per
te” è presa dal film di L. Ligabue Radiofreccia.
Bene, credo di aver detto tutto. Ditemi
cosa ne pensate, ci conto eh.
Alla prossima,
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Insieme Finire ***
L’ Amore
Conta
Michael
entrò di soppiatto nello spogliatoio maschile, chiuse piano
la porta per non
farsi sentire e si sedette su una panchina, in attesa. Erano due giorni
che
provava a parlare con Logan, ma lui in un modo o nell’altro
riusciva sempre a
sfuggirgli grazie ad una stupida scusa o a quell’impicciona
della Dillson,
adesso, però, avrebbe messo alle strette e avrebbe dovuto
parlargli per forza!
Continuava a dormire da qualche suo compagno di basket, mentre un
nanerottolo
del primo anno andava nella loro camera a prendere vestiti e libri per
poi
portarglieli.
A
Chase andava benissimo così naturalmente, non aveva nessuna
intenzione di
parlare con Logan e Michael odiava quella situazione: per lui
l’amicizia era la
cosa più importante e non gli andava certo giù
che un legame stretto come il
loro, potesse andare in frantumi per una ragazza. Ok, si corresse
mentalmente,
Zoey non è una, ma è la
ragazza, e
lui aveva sempre cercato di evitare i triangoli amorosi -erano al terzo
posto
nella sua lista “cose da non fare per nessun motivo al
mondo”-, ma questa
volta, pur non essendone protagonista in prima persona, non poteva
proprio
ignorare ciò che stava accadendo! (Si sentiva anche un
po’ in colpa, d’altronde
l’idea della scommessa era stata sua). Chase e Logan, si
promise, dovevano
tornare amici, o quantomeno tornare a rivolgersi la parola…e
lui aveva un piano,
ma prima di metterlo in atto doveva capire quanto grande fosse
l’ostacolo da
superare. E doveva farlo prima di andare al ballo.
-Cosa
ci fai qui?-
Michael
tornò improvvisamente alla realtà e guardando
dritto negli occhi l’amico,
ancora in accappatoio e con un asciugamano in mano, si
piazzò di fronte a lui.
-Ciao,
Logan! Che bello vederti... tutto bene? Avresti anche potuto rispondere
ai miei
messaggi o alle mie chiamate! Cosa devo fare per parlare con te?
Mandarti un
piccione viaggiatore?- domandò sarcastico.
Lui
non rispose, lo ignorò e lo superò; si
passò l’asciugamano fra i capelli,
cominciando a frizionarli.
-Smettila
di evitarmi!- esclamò, scocciato. –Io voglio
aiutarti!-
–Vado
di fretta, anch’io devo prepararmi per il ballo- disse Logan.
–E non voglio il
tuo aiuto, anche perché non credo che tu possa fare
qualcosa-.
-Vai
al ballo?- domandò Michael, sorpreso.
-Sì,
l’ho appena detto- rispose Logan, acido.
-Ok,
ricominciamo. Come va?- domandò, cercando di instaurare un
dialogo semidecente.
-A
meraviglia, Michael, a meraviglia!- esclamò dandogli le
spalle e cominciando a
vestirsi.
-Dico
sul serio-
-Anch’io!
Ho soltanto perso, contemporaneamente, la ragazza che mi piace e il mio
migliore amico…perciò mai stato meglio di
così!-
-Quindi
Zoey ti piace veramente? Non era soltanto un gioco?- si
arrischiò a chiedere.
Doveva saperlo, anche se credeva di conoscere già la
risposta.
-Michael
sparisci- gli disse, vestendosi velocemente, voleva mettere fine a
quella
spinosa e inutile conversazione.
Il
ragazzo afferrò con decisione il polso
dell’amico.-Voglio sapere la verità,
Logan!-
-Tornatene
da Chase, tanto lo so che, come il tuo amichetto, anche tu mi credi un
traditore!-
-Io
non credo niente, non sono dalla parte di nessuno…-
-Certo,
certo-.
-
Logan, è da giorni che cerco di parlarti e tu non fai altro
che ignorarmi! Io
sono tuo amico.-
-Ok,
ho capito, grazie del pensiero…ora, amico,
potresti farmi un favore? Lasciami stare!- esclamò e
prendendo il borsone cercò
di andarsene.
-Perché
ti stai comportando così? Sul ser…-
Logan
non lo fece finire e stanco di tutte quelle parole lo interruppe.
–Vuoi sapere
la verità? Ok te la dirò: mi sento uno schifo per
essermi innamorato di Zoey e per
aver fatto soffrire sia lei che Chase!-
-Ma…-
cominciò Michael.
-E
mi sentirò una merda, quando, questa sera al ballo, li
vedrò divertirsi come se
nulla fosse!-
-Ma…-
-So
che stanno insieme Michael; li ho visti abbracciarsi sotto al
dormitorio, qualche
giorno fa. E va bene così, me lo merito! Ho sbagliato e loro
hanno tutto il
diritto di essere felici. Certo, non pensavo ch Zoey mi dimenticasse
così in
fretta, credevo che anche lei provasse i miei stessi
sentimenti…ma ok, pace! Va
bene così- ripeté alterato.
-Ma…-
-No,
niente ma… ci vediamo-disse, per poi chiudersi violentemente
la porta alle
spalle e correre via, sperando che l’amico non lo seguisse.
Michael,
però, non aveva nessuna intenzione di farlo, aveva altro a
cui pensare; prese
il cellulare e compose velocemente un numero.
–Daniel procedi con il piano… Logan è
appena uscito dallo spogliatoio maschile.
Ha detto che andrà al ballo…
Sì… sì…ok, a dopo. Ah, e
non esagerate! Ciao e
grazie-. Chiuse la chiamata e sospirò, adesso non
doveva far altro che
aspettare.
Chase
stava per terminare il suo turno al Suschi Rox, doveva solo fare
un’ultima
consegna alla stanza 26, sistemarsi i capelli cercando di rendergli
presentabili –si era già cambiato per il ballo o
non avrebbe fatto in tempo- e
andare a prendere Zoey dalla sua camera per recarsi insieme alla festa.
Anche
se, non era più tanto sicuro di volerci andare, lo faceva
solo per accompagnare
la sua amica; lui avrebbe preferito chiudersi in camera a rimuginare,
come
aveva fatto negli ultimi giorni. Il suo sguardo ogni tanto cadeva sul
letto
vuoto di Logan -ovviamente solo quando Michael non c’era- e
nonostante quello
che era accaduto, si ritrovava a pensare a lui e, doveva ammetterlo
almeno a sé
stesso, sentiva la sua mancanza. Faceva finta che non gliene importasse
più
nulla, ma non era certo così; ne avevano passati davvero
tanti di bei momenti
insieme e sebbene litigavano un giorno sì e
l’altro pure, in lui aveva sempre
trovato un amico sincero… fino a quel momento! Gli bruciava
veramente tanto che
Logan fosse riuscito a conquistare Zoey, mentre lui per anni non aveva
fatto
altro che tenersi tutto dentro. La ragazza cercava di nasconderlo e
nelle
ultime giornate l’argomento Logan era sempre stato un
tabù, ma sapeva che lei
ci stava ancora male e lui si chiedeva se avrebbe mai potuto sopportare
la
visione di loro due insieme… sempre se Logan la volesse
davvero….
Si
bloccò all’improvviso: tre figure, molto
più grosse di lui, gli si pararono
davanti e lui dovette fermarsi, facendo quasi cadere le confezioni di
sushi che
stringeva fra le mani.
-Ehm…-
mormorò debolmente. –Permesso…-.
Ma
questi né si spostarono, né parlarono. Tutti e
tre si tirarono ancora di più il
cappuccio delle larghe felpi sul volto per non essere riconosciuti, e
senza
alzare gli occhi da terra, fecero insieme delle ampie falcate verso di
lui.
Chase istintivamente indietreggiò, ma uno di loro con uno
scatto veloce gli
arrivò sopra, buttando a terra la sua consegna.
-Ma
che diavolo state facendo?- biascicò, non capendo se fosse
uno scherzo o la
realtà. Uno degli aggressori gli prese le braccia e gliele
intrappolò dietro la
schiena, mentre un altro cominciò a tirargli dei calci.
Chase cercò di divincolarsi,
ma non era abbastanza forte per affrontarli da solo. Non capiva davvero
il
senso di questo attacco: non aveva litigato con nessuno e poi quei tre
non lo
colpivano con violenza; sembrava quasi che si stessero trattenendo e
che non
usassero tutta la loro forza. Cercò di reagire e con un
forte strattone riuscì
a liberare un braccio, con il quale centrò il più
vicino. Il ragazzo colpito si
portò una mano in viso, per poi, a sua volta, tirargli un
violento pugno centrandolo
nello stomaco, che gli fece quasi perdere l’equilibrio, per
poi colpirlo
nuovamente sul volto.
-Sta
arrivando- sussurrò uno di loro, accorgendosi che a pochi
metri da loro
qualcuno si stava avvicinando. Gli altri due smisero di picchiare
Chase,
continuando però a tenerlo bloccato.
-Sì,
è proprio Reese- confermò uno dei ragazzi.
Logan
camminava svogliatamente verso di loro, la testa fra le nuvole;
già vestito per
il ballo e con un’espressione scocciata dipinta sul viso.
-Reese!-
urlarono insieme i tre.
Logan,
sentendosi chiamare, guardò nella loro direzione e vedendo
Chase e le
condizioni in cui era ridotto, corse da lui senza pensarci.
-
Che diavolo gli avete fatto?- ringhiò.
-Abbiamo
fatto quello che andava fatto...- rispose criptico uno.
-Già,
adesso è tutto tuo- finì l’altro.
-Dan?
Sei Dan del corso di storia?- domandò il riccio stupefatto,
riconoscendo nella
sua voce il suo strano accento.
Nessuno
di loro rispose e prima di correre via dalla parte opposta, spinsero
Chase su
di lui.
-Chase?-
chiese piano, sorreggendolo per evitare che cadesse a terra; il labbro
si stava
gonfiando e la camicia bianca si era sporcata in più punti.
Lui
non disse nulla e si aggrappò al braccio di Logan per
rimanere in piedi.
-Chi
erano quei pazzi?- domandò.
Chase
continuò a non parlare, mentre dentro di lui prese
velocemente vita una
battaglia mentale: continuare a fare finta che Logan non esistesse o
rispondere?
Anche
Logan stava lottando contro quella parte di sé che gli
consigliava di mollare
l’amico là e proseguire per la sua strada.
-Come
va?- richiese.
Chase
alzò le spalle, ancora muto come un pesce.
-Ti
accompagno in infermeria?-
Chase
scosse la testa, per poi appoggiarsi ad un albero e finalmente parlare.
–Mi
servono solo cinque minuti per riprendermi.
-Che
è successo?-
-Mi
hanno aggredito all’improvviso- spiegò.
–Il motivo mi è oscuro-.
-Uno
di loro era sicuramente quell’idiota di Dan
Yalt…ho riconosciuto…-
-L’accento,
sì- terminò Chase. –Solo lui parla
così, è vero-.
Tra
di loro scese un’imbarazzante silenzio, l’atmosfera
era tesa; poi si guardarono
entrambi negli occhi e contemporaneamente si balzarono sopra, finendo
sopra il
prato e, a loro volta, cominciarono a colpirsi. La lotta
durò poco, poi i due
si allontanarono, si alzarono in piedi con fatica e cominciarono a
squadrarsi a
qualche metro di distanza.
Logan
si risistemò la giacca sgualcita e si portò
entrambe la mani fra i capelli,
scompigliandoli ancora di più. –Hai un bel
sinistro- affermò.
-Anche
tu non scherzi…- rispose Chase, massaggiandosi la mano
arrossata.
-Credo
che dovremmo parlare, Chase…- cominciò Logan.
-Ho
da fare adesso, devo andare al ballo e prima devo andare a mettermi
qualcosa di
pulito…-
-Ah,
certo, la tua nuova ragazza ti sta aspettando, corri da lei-
ribatté con una
punta di sarcasmo.
-Di
quale nuova ragazza stai parlando?-
-Di
Zoey!- esclamò. –Presumo che tu stia andando con
lei; me l’ha detto la Dillsen…
i miei più sinceri auguri, alla fine ci sei riuscito-.
Chase
lo guardò stupito. –Riuscito?!-
-Già,
credo che dovresti ringraziarmi-.
-Ok, sei davvero
così stupido da credere a
Stacey? Andiamo, quella tipa colleziona cotton fioc!-
-Quindi non…?-
-Quindi
cosa Logan?-
-Quindi…
Tu e Zoey non state insieme?-
-Tu
sei davvero un idiota! Anche se mi piacerebbe e non so ancora per quale
motivo
ti stia dicendo tutto questo, NO, noi non stiamo insieme…-
-Ma
io vi ho visti abbracciati!- cercò di giustificarsi Logan.
-Siamo
di nuovo amici, io e lei. Solo amici-.
-Ho
sbagliato tutto…- affermò Logan, prendendosi la
testa fra le mani. -Ho tradito
la tua fiducia e quella di Zoey. Sono, sono…-
-Un
coglione?- propose Chase. –Sì, lo sei-.
-Stavo
per dire idiota… ma sì, un coglione calza a
pennello. Mi sono fatto trascinare
da quella stupida scommessa; mi conosci meglio di chiunque altro: sai
quanto
sono egocentrico e… immaturo… volevo vincere a
tutti i costi, non mi importava
se e quante persone avrebbero sofferto soltanto per un mio capriccio-.
-E…-
-No-
Logan alzò la mano per farlo tacere. -Fammi finire. Zoey
è sempre stata off
limits… sia per i tuoi sentimenti, sia perché era
lei a tenermi lontano con
quel suo modo di fare… perciò mi ha affascinato
l’idea di questa “sfida”. E poi,
poco dopo, le cose sono cambiate ed io non ero assolutamente pronto per
affrontare questo casino! Si è complicato tutto e quando ho
capito che per
entrambi stava diventando qualcosa di più, ammetto di non
aver pensato ne a te
ne alla scommessa, ma soltanto a me stesso. Zoey è una
ragazza davvero speciale
e ora capisco perché tu te ne sia innamorato
immediatamente...ma…-
-Lo sei anche tu- completò
Chase
amaramente.
Logan
annuì serio. –Sì, lo sono
anch’io… ma tu sei mio amico, il mio migliore
amico e
non sai quanto mi dispiaccia averti fatto questo. Pagherei qualsiasi
cifra per
farmi perdonare e farei qualsiasi cosa per poter tornare indietro, ma
non
posso… perciò non mi rimane altro che chiederti
scusa scusa scusa e sperare soltanto
che tu un giorno potrai non dimenticare, ma almeno scusarmi- fece un
respiro
profondo e si sedette per terra.
-Ti
sei arreso davvero? Non pensavo conoscessi questo verbo-.
-In
che senso?- chiese Logan di rimando.
-Con
Zoey… dici di esserne innamorato, eppure non l’hai
cercata, non le hai mandato
nemmeno uno stupido messaggio-.
-Te
l’ho detto, pensavo vi foste messi insieme; ed io non volevo
più mettermi in
mezzo e non lo voglio nemmeno adesso…perciò la
lascerò in pace; sono certo che
è quello che desidera anche lei-
Chase
scosse il capo, giocherellando nervosamente con un lembo della giacca.
Sapeva
perfettamente che Zoey voleva Logan, la conosceva troppo bene e ormai
la capiva
perfettamente senza che lei parlasse; perciò adesso la
felicità della sua amica
dipendeva da lui: dire a Logan che si sbagliava e aiutarlo a farsi
perdonare o
stare zitto, farsi i fatti suoi e avere Zoey –da amica- tutta
per sé? Nel
momento stesso in cui si pose la domanda, sapeva già quale
fosse la scelta
giusta e cosa avrebbe fatto.
-Non
è vero, Logan: Zoey vuole stare con te, dopo tutto quello
che è successo non lo
ammetterebbe mai, è troppo orgogliosa per farlo; ma
credimi… è innamorata di te
almeno quanto tu lo sei di lei.- e tanto
quanto lo sono io, pensò senza però
dirlo per poi sospirare amaramente. –So
di darmi la zappa sui piedi da solo, ma voglio solo la sua
felicità: questo è
ciò che conta. E, anche se non ne capisco il motivo, tu sei
quello che può
dargliela… perciò…. Diciamo che ti do
il permesso-.
-Il
permesso per fare cosa?-
-Per
andare da lei, dirle che la ami e tutto quelle che ne consegue, idiota!-
Logan
scosse più volte il capo, non capendo dove volesse andare a
parare Chase. –Seriamente,
non posso. Non so di preciso come siano i rapporti fra noi due ora, ma
non
posso farti questo un’altra volta…-
-Logan,
credi che per me sia facile dirti queste cose? Se lo sto facendo
è perché vi
voglio bene, ad entrambi. E per quanto la mia voce interiore mi stia
dando del
“coglione” a ruota, so che questa è la
cosa giusta- il tono con cui parlò era
talmente deciso che non ammetteva repliche.
-Mi
stai dando la tua benedizione?- Logan provò a fare una
battuta, tentando di
alleggerire la situazione.
-Preferisco
chiamarla minaccia: sappi che ti
ucciderò se farai soffrire ancora Zoey- affermò
Chase duramente.
Logan
lo guardò, completamente disorientato.
-Le tue parole mi hanno spiazzato… Non so
davvero che dire-.
-Beh,
cerca di trovarle: uragano Dillsen a ore 12! E a giudicare dalla sua
espressione devi aver fatto qualcosa che non va-.
Logan
alzò gli occhi al cielo, mentre Stacey zoppicava sui tacchi
a spillo nella loro
direzione. –Ho promesso di andare al ballo con lei-
sbuffò.
-Beh,
ogni promessa è debito… vado a prendere Zoey,
sono già in ritardo… devo anche
cambiarmi. Ci vediamo fra poco alla festa-.
Logan
annuì, mentre Stacey arrabbiata urlava il suo nome.
–Grazie Chase. Credo di non
avertelo mai detto ma ti voglio bene-.
Chase
alzò le spalle, facendogli un sorriso imbarazzato e fece
qualche passo per
andare via.
-Aspetta
un attimo, ma cosa dirò a Zoey? Come mi farò
perdonare?-
-Ehi,
io ho già fatto abbastanza… adesso dovrai
cavartela da solo. E per favore,
liberati di quella banshee!-.
Quando
Zoey e Chase arrivarono la festa era già iniziata. La
palestra era
irriconoscibile: palloncini dorati e argentati spuntavano da ogni
posto, stelle
filanti pendevano dal soffitto, lo stemma della scuola era stampato
dappertutto
e sulle pareti si susseguivano numerose foto dell’ accademia,
dalla sua
fondazione al primo preside fino ad arrivare all’attuale.
I
loro compagni si stavano scatenando sulla pista da ballo, mentre altri
facevano
la fila per scattare una foto ricordo o ancora
per votare la reginetta e il re del
ballo. Nonostante il servizio d’ordine effettuato dai
professori, qualche
studente più grande aveva aggiunto dell’alcool
alla caraffa del succo di
frutto; perciò diversi studenti, reggendolo poco,
barcollavano già.
-Chase
guarda- fece Zoey, indicando un punto imprecisato fra il mare di mani
poco
lontano da lei. –Lì in pista ci sono Mark e
Quiin… vuoi raggiungerli?-
-Lo
sai che ballare non fa per me…- le gridò,
cercando di sovrastare quella musica
infernale.
-Oh,
dai, non vorrai mica passare l’intera serata seduto in un
angolo! Siamo qui per
divertirci e lo faremo-.
-Che
ne dici di fare una fotografia prima di buttarci nella mischia?-
propose Chase.
-Mmm,
va bene… ma dopo si balla!-
Facendosi
spazio fra gli studenti arrivarono vicino a Carl, il fotografo, ma
entrambi si
bloccarono quando videro lì anche Stacey e Logan. La ragazza
per l’occasione portava
un vistosissimo abito rosa confetto pieno di perline e volant del
medesimo
colore, sorrideva entusiasta a Carl mentre artigliava un braccio di
Logan e lo
avvicinava di più a sé. Lui aveva lo sguardo
rivolto da un’altra parte, perso
in chissà quali pensieri e invece di mettersi in posa
sbuffava in
continuazione. Zoey fece qualche passo indietro, cercò di
nascondersi dietro ad
una ragazza per non essere vista ma proprio in quel momento Stacey si
accorse
di lei e, urlando il suo nome, si sbracciò per salutarla e
tirò a sé Logan,
come se avesse voluto mostrarglielo a tutti i costi.
Lui
sembrò tornare alla realtà e rendendosi conto
della presenza di Zoey, puntò gli
occhi su di lei, non riuscendo più a distoglierli; la
ragazza salutò con una
mano Stacey per poi voltarsi di spalle e fingendo di avere sete
scappò da lì,
continuando però a sentire il suo sguardo addosso.
-Hai
visto la tua amichetta?- chiese Stacey a Logan, mentre lo trascinava
come un
cagnolino verso Lisa, Michael e un paio di ragazze che si occupavano
delle
elezioni.
-Sì-
-Hai
visto con chi era?- continuò.
-Sì-
-La
smetti di rispondere a monosillabi?-
-Ho
accettato di accompagnarti solo perché credevo
che avessi ragione, parlare non è nei patti-.
-Secondo
te, quante probabilità ho di vincere la corona questa sera?-
-Meno
di zero- rispose lui acido, senza preoccuparsi di offenderla.
-Apprezzo
la tua sincerità- rispose Stacey ironica. –E se
chiedessi a Michael di
imbrogliare? Lui ti considera ancora un amico… potrebbe
aggiungere negli
scatoli dei biglietti con i nostri nomi, così entrambi
saremmo re e regina-
propose con tono sognante, mentre la sua testa cominciava a farsi dei
lunghi
viaggi mentali su lei e Logan con addosso le corone. E basta.
Logan
alzò gli occhi al cielo, schifato da quell’idea.
–Spero che tu stia scherzando…
non farei mai una cosa del genere per te!-.
-Lo
sai che sei veramente maleducato?-
Lui
alzò le spalle. –Lo sai che sei veramente una
seccatura? Non solo ti ho accompagnata
contro la mia volontà, ma hai anche il coraggio di
lamentarti!-
Stacey
fece finta di non averlo sentito, scrisse i loro nomi su dei foglietti
e li
inserì in due contenitori insieme agli altri.
–Andiamo a ballare, questa
canzone mi fa impazzire- concluse lei e afferrandogli un polso si
diresse verso
la posta, sentendo a malapena il suo“più di
così è impossibile”.
Stacey
lo costrinse a ballare per più di mezzora e aveva
più volte pensato di
soffocarla con quella orrenda collana che aveva al collo, ma
riuscì a
trattenersi fissando continuamente una testa bionda che si muoveva a
qualche
metro di distanza da loro. Aveva un piano, un piano tremendamente
sciocco,
mieloso e romantico, così diverso dal suo carattere che
ancora non capiva come
gli fosse venuto in mente; anche se per l’idea avrebbe dovuto
ringraziare la
Dillsen che involontariamente gliel’aveva suggerita. Ora gli
serviva soltanto
una scusa per allontanarsi da lei.
-Ehm,
vuoi qualcosa da bere?- le chiese, pensando che se fosse stato per lui
le
avrebbe dato del veleno.
Lei
annuì sorpresa. –Un’aranciata, grazie-.
-Ok,
torno subito allora-
-Vengo
con te- propose Stacey, non volendo staccarsi da lui neanche per un
minuto.
-No,
dai, non vorrai mica perderti l’elezione della
reginetta… sono sicuro che ci sarà
una sorpresa per te: prenditi un posto in prima fila-.
Stacey
credette quasi di svenire ascoltando quelle parole: ne era certa, dopo
tre anni
lo aveva finalmente conquistato!
Qualche
minuto dopo la musica si abbassò, il preside salì
sul palco e, schiarendosi la
voce, cominciò a parlare della scuola e di quanto fosse
onorato a dirigerla; dietro
di lui, Lisa e Michael stavano contando gli ultimi voti . Quando
l’uomo finì il
suo discorso, gli studenti lo applaudirono brevemente, per poi
rivolgere
velocemente la loro attenzione verso le agogniate corone che i ragazzi
stringevano fra le mani.
Stacey
non stava più nella pelle, si agitava sul polso non
riuscendo a stare ferma, immaginandosi
già su quel palco.
Lisa
e Michael si avvicinarono ai microfoni, sorridendo.
-Buonasera
studenti della PCA!- cominciò Lisa. –Gradirei
l’attenzione di tutti perché è
arrivato il momento più atteso della serata: stiamo per
eleggere il re e la
reginetta del ballo- disse, sventolando una piccola busta rossa per poi
tirare
fuori da essa un cartoncino. –La nostra regina
è…Zoey Brooks!-
-E
il nostro re è… Chase Matthews!- concluse
Michael, raggiante.
Proprio
mentre a Stacey stava per venire una crisi isterica, Logan le
passò accanto non
notandola neppure.
-Ehi-
lo apostrofò lei, tirandolo per la camicia per fermarlo.
–Pensavo che avessimo
vinto noi! Avevi parlato di una sorpresa!- esclamò,
incenerendo con lo sguardo
Zoey e Chase che salivano sul palco.
-Infatti.
E’ questa-.
-Hai
votato per loro?- gridò, diventando sempre più
paonazza in viso.
-Non
una, circa un centinaio di volte- la informò Logan.
–Ora se non ti dispiace,
avrei ancora qualcosa da fare. E per la cronaca: Zoey e Chase non
stanno
insieme, hai parlato a vanvera ancora una volta- disse, per poi darle
le spalle
e allontanarsi in fretta.
-Non
so davvero cosa dire… è meraviglioso-
cominciò Zoey al microfono, toccandosi la
corona e sistemandosi la fascia. –Grazie a tutti quanti per
averci votato, non
me lo sarei mai aspettata…-
-Già,
è proprio vero…- fece Chase, interrompendola.
–Infatti, credo proprio di non
essere tagliato a questo ruolo e, aggiungerei, che non sono il re giusto per
questa regina…-
-Ma
che stai dicendo?- sussurrò Zoey sorpresa, ma proprio in
quel momento le
immagini della scuola sulle pareti cambiarono e si ritrovò a
guardare un’unica
foto con due soggetti d’eccezione: lei e Logan. Riconobbe
immediatamente quella
fotografia e
l’occasione in cui era
stata scattata , le sembrava che fosse passata
un’eternità, invece era
trascorsa soltanto una settimana.
Zoey
riuscì soltanto a borbottare qualcosa di incomprensibile,
mentre Logan saliva
sul palco e battendo il cinque con Chase, prese dalla sue mani la
corona con un
sorriso.
La
ragazza, vedendo Logan, cercò di andarsene ma lui si
affrettò a stringerle un
polso per fermarla.
-Che
cosa vuoi Logan? Rovinarmi anche questo momento?- chiese.
-Certo
che no…mi serve solo un minuto- poi si rivolse ai suoi
compagni. –So di aver
interrotto la festa, ma giuro che vi rubo soltanto sessanta secondi e
poi
potrete riprendere i vostri festeggiamenti. La storia ormai la
conoscete tutti,
vero? Sapete cosa è successo fra me e Zoey… da
quanto so c’è chi ha anche
scommesso sulla nostra storia…-
-Cinquanta
secondi- lo informò Zoey. Stava cercando di fare la
sostenuta e di mantenere la
sua fredda facciata, ma non poteva negare che da quando Logan era
salito sul
palco, il cuore batteva talmente forte che temeva saltasse fuori dal
petto da
un momento all’altro.
-Ok
ok, mi sbrigo! Innanzitutto scusa! Volevo dirti tutto, Zoey e stavo per
farlo
prima che Chase ci interrompesse… in questi giorni non ho
fatto altro che
pensarti. Le cose fra di noi sono cominciate sin da subito in modo
sbagliato,
ci sopportavamo a fatica, litigavamo sempre…-
-Quarantacinque-
urlò uno studente sotto il palco.
-Poi
c’è stata quella scommessa: ci siamo conosciuti
meglio e io mi sono fatto
prendere la mano…doveva essere soltanto uno stupido gioco,
non avevo affatto
pensato ai tuoi sentimenti e men che meno ai miei! Non avrei mai
creduto in un “noi”…
fossi stato Michael anche io avrei scommesso contro di me-.
-Trentacinque-.
-Avevo
preparato un discorso davvero fico, ma non me lo sto più
ricordando. Hai capito
che la prima impressione che hai avuto su di me era giusta: ero davvero
un
deficiente presuntuoso… ma sei passata oltre, hai deciso di
darmi una
possibilità e so che in questo momento avresti voluto non
farlo, ma cavolo! Non
posso più tenermelo dentro… avrei voluto dirtelo
in una situazione diversa,
magari più intima e non davanti a centinaia di studenti.
Sono innamorato di te…
e non posso sopportare l’idea di averti persa per sempre.
Forse potrà non importartene,
forse è troppo tardi ma…-
-Il
minuto è passato, Logan…- lo avvisò
Zoey, interrompendolo. –E per la cronaca,
almeno su una cosa hai ragione: è troppo tardi!-
esclamò per poi scendere dal
palco e andarsene via-.
Una
settimana dopo
-Ci
volevano proprio queste vacanze!- esclamò Michael con
entusiasmo. –Avete
bisogno di divertirvi, ragazzi miei! Non ne posso più di
vedervi con queste
facce da funerale! Il mondo è pieno di ragazze…-
-Chiudi
quella bocca, se non vuoi che me ne occupi io- lo minacciò
Chase, tirandogli
una pantofola sopra.
-Sono
d’accordo con Chase- si unì Logan, mentre
distrattamente lanciava delle
magliette in una valigia.
-Non
è colpa mia se Zoey ti ha rifiutato davanti
all’intera scuola, Logan!-
-No,
ma è colpa tua se io sono stato preso a botte da una banda
di babbuini- fece
Chase. -Quindi stai zitto o sarò contento di ricambiarti il
favore!- esclamò
lanciandogli contro un libro, mentre Logan lo imitava.
Michael
aprì la bocca per ribattere, ma proprio in quel momento
bussarono alla porta e
per evitare di discutere anche su quello, andò ad aprire
trovandosi di fronte
Zoey.
-Zo..Zoey?!-
esclamò il ragazzo sorpreso. –Zoey!-
gridò per farsi sentire. -Cosa ci fai
qui?-
-Ciao
Michael… so che sembra strano, ma vorrei parlare con Logan,
è in stanza?-
-Ehm…non
lo so… Logan sei in stanza?- chiese, alzando sempre di
più la voce.
Il
ragazzo si presento davanti la porta immediatamente, rischiando di
stamparsi
davanti la porta. –Zoey!-
-Puoi
venire fuori un attimo? Ho bisogno di parlarti-.
-Certo!-
esclamò Logan, chiudendo della camera alle spalle. Si
appoggiò alla porta con
la schiena, non riuscendo ancora a credere che lei fosse lì
veramente, la
guardò attentamente, non sbattendo neanche le palpebre,
spaventato che potesse
scomparire magicamente.
Tutto
accadde velocemente: la ragazza gli diede inaspettatamente uno schiaffo
e lui,
non aspettandoselo minimamente, non riuscì ad evitarlo; un
attimo dopo però si
tuffò su di lui e lo baciò. Logan non stava
capendo nulla di quella situazione,
ma rispose immediatamente al bacio.
Zoey
allontanò leggermente il viso per poi sussurrare
–:E’ incominciato tutto come
un gioco, è vero… ma non m’importa,
voglio solo sapere come andrà finire-.
-Se
finirà- la corresse Logan, baciandola nuovamente.
-Ti
amo, Reese-
-Fai
bene, Brooks… anche io mi amerei!-
Zoey
si allontanò, fingendosi arrabbiata e alzò la
mano per tirargli un altro
schiaffo, ma lui la bloccò e se la portò alla
bocca. –Ti amo, Zoey. Davvero- e
riprese a baciarla, stringendola fra le braccia per non farla scappare
un’altra
volta.
O. M.G.
non ci credo! E’
finitaaaaa! Dopo tre e dico TRE anni sono riuscita a portare a termine
questa
fan fiction! Spero sia finita nel modo giusto e ringrazio davvero
tantissimo
tutte quelle persone che hanno continuato a seguirla nonostante le mie
lunghe
pause!
Tranquille, non vi
abbandono xD ho già in mente una nuova storia… ma
ho un dubbio: Logan e Zoey e
Chase e Zoey?
Sapete che la prima è la
mia coppia preferita, ma credo che per una volta rispetterò
il canon ( ci sarà
anche Quinn/Logan xD), voi che ne dite? Fatemi sapere se questo
capitolo vi è
piaciuto e perché no? Datemi un suggerimento per la coppia
della prossima
storia xD
Risponderò domani alle
recensioni dello scorso capitolo, perché devo ancora
cominciare i compiti -.-
Alla prossima,
Greta.
ps: scusate per eventuali
errori, ma scrivo l’ultima parte dalle tre e non ho il
coraggio di rileggere…
ditemi se c’è qualcosa. E' l'ultimo capitolo... fatevi sentire xD
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=464356
|