Non ricordo...

di raffa_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 15: *** Capitolo XIV ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Non ricordo...

Stavano correndo da un po’ all’interno della villa in cerca dell’uscita.
-Umi senti anche tu quest’odore?-chiese Ryo.
-Uhm…-rispose Umi -si direbbe…-
-UN INCENDIO!- dissero all’unisono
Iniziarono a correre, ma una trave sbarrò la strada a Ryo.
- Ryoo!-lo chiamò Kaori
-Tutto bene, ma voi dovete andare fuori di qui!-.
-E tu??- gli chiese Kaori
-Non ti preoccupare me la caverò!-
-No! Non posso lasciarti solo, io rimango qui!-
-No è troppo pericoloso! E poi se ti accadesse qualcosa…Maki mi manderebbe una maledizione!- detto questo fece segno ad Umi.
Il gigante prese la giovane di peso ed arrivarono all’uscita; passarono dei minuti ma dello sweeper non c’era traccia fin quando…
-NOOOOOOOOOOO!!!!!- fu Kaori ad urlare in seguito al crollo della villa
-RYOOOOOOOOOO!!!!-si girò con le lacrime agli occhi verso Umi- perché non mi hai lasciato li con lui???-
-…-Umi non rispose
-PERCHé???-detto questo iniziò a piangere e a dare dei pugni sul petto del gigante, fin quando non si calmò…

La donna si svegliò, erano ormai tutte le notti che faceva quel sogno: tutte la notti da quel maledetto giorno di tre mesi prima! Già…quel giorno…Scese dal letto ed in pochi minuti si ritrovò al piano inferiore. Si guardò intorno: non avrebbe mai potuto lasciare quell’appartamento!Salì le scale, prima di tornare a letto fece un salto nella sua vecchia stanza…già “vecchia stanza” perché da quel giorno è andata a dormire nella stanza di Ryo. Ryo…da quanto tempo era che non pronunciava il suo nome…
Le mancava…le mancavano i suoi rimproveri, le sue battute sceme con cui la prendeva in giro, il suo modo di trasformare una situazione seria e piena di tensione con una sola battuta, e le mancava, si perché no, il suo fare da maniaco misto a fare infante quando lo minacciava con il martellone…insomma le mancava lui. Delle lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi di nuovo…pensò. Era ormai da tre mesi che si addormentava piangendo… Entrò nella stanza, aprì l’armadio, prese una sua (di lui)camicia e, prima di mettersela, ne aspirò il profumo…C’era ancora il suo odore…. Se la mise e tornò a letto e, sperando di non dover più fare quel sogno, si riaddormentò…

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Non ricordo...

Capitolo I

La donna gli si avvicinò sorridendo tristemente.
-Mi manchi!- gli disse ed iniziò a piangere
Lui non sapeva che fare, a vederla piangere gli si stringeva il cuore. Aveva voglia di abbracciarla e di consolarla ma qualcosa o meglio “ qualcuno” lo fermava…si girò: dietro di lui c’erano delle persone, non sapeva chi fossero ma gli sembravano familiari.
-Come hai potuto lasciarla!- gli disse una donna
-E io che te l’ho ceduta credendo che potessi renderla felice!- continuò un uomo che dall’accento pareva americano.
-Ma io non so di cosa parliate…-si difese lui
-Hai rotto la promessa che mi avevi fatto!-continuò uno con gli occhiali comparendo dal nulla
-Hai rotto la promessa fatta ad un morto!-
-Come??Quale promessa ti avrei fatto?- iniziò ad alterarsi- Io non ricordo…-
-Mi spiace, ma dovrai pagare per tutte le volte che mi hai fatto soffrire…- si voltò: era stata la ragazza di prima a parlare
-Ma io…-disse e poco dopo si accorse che la donna aveva una pistola. Ella premette il grilletto e…BANG!

L’uomo si svegliò… è impossibile che ogni notte sogni la stessa scena…pensò e poi chi sono quelli?e di quale promessa parlavano?...
Da quando la sua fidanzata l’aveva trovato senza sensi vicino alla costa, non smetteva di sognare la stessa scena.
Si rigirò nel letto: guardò la figura che dormiva beatamente vicino a lui. E se mi avesse mentito…pensò ma, ricacciò subito quel pensiero è assurdo che mi abbia mentito e poi cosa ne avrebbe ricavato?...
Detto questo cercò di riaddormentarsi, senza successo visto che i raggi del sole che filtravano dalla finestra lo accecavano. Vide la figura accanto a lui muoversi:
-Buongiorno!- le disse
-Buongiorno- gli rispose stiracchiandosi – che ora è?- domandò
-Oh…sono appena le 06.30 del mattino!- rispose sorridendo.
-Come appena??- disse agitata- Ryoga è tardi!-
-Come sarebbe a dire “tardi”?-
-Ma si! Non ricordi??- chiese lei mentre si alzava dal letto- la mamma fra poco sarà qui!-
-E perché??- domandò scocciato
-Come “perché”?? Dobbiamo andare a Tokyo con lei!-
-A Tokyo??C-con l’aereo??-
-Ma no…con il treno! Non credi che sia assurdo andarci con l’aereo??Vabbene che è lontano però non così tanto!-
-Ah, già!- disse sorridendo nervosamente.
Dopo che si furono vestiti arrivò la madre della ragazza ed insieme, una volta giunti alla stazione, partirono per Tokyo.
Tokyo…mi ricorda qualcosa…pensò ma, no, non è possibile stando a quanto mi ha detto Rika non sono mai stato a lì.
Detto questo iniziò a parlare con la sua ragazza mentre la madre di lei li osservava sorridendo.

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


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Capitolo II

Kaori si stava dirigendo verso il Cat’s Eye. Ricordò momento per momento cosa accadde quando lei ed Umibozu avevano dato il triste annuncio…

Da quando Kaori e Umibozu avevano finito il loro racconto nel locale calò il silenzio. Fu Miki a romperlo andando ad abbracciare la sua migliore amica.
-Mi spiace!-disse
-…-Kaori non rispose. Aveva lo sguardo basso.
-Kaori…- la chiamò Saeko.
L’interpellata la guardò; tutti i presenti furono in grado notare che la luce che rappresentava la voglia di vivere della giovane era scomparsa, lasciando il posto alla malinconia ed alla tristezza.
L’ispettrice le si avvicinò e l’abbracciò:
-Ti ricordi cosa mi hai detto quando Maki è morto?- le chiese
Lei non rispose ma ricordava bene le proprie parole.
-Mi dicesti che non ci aveva abbandonato perché faceva parte di noi e che, finchè noi saremmo vissute, lui non sarebbe mai morto! Bene adesso io ti dico le stesse cose: farà parte di te per sempre ed è per questo che non morirà mai!-
-Non capisci Saeko!- disse lei- Con lui è morta una parte di me!-cercò di continuare nonostante la voce rotta dalle lacrime- e probabilmente era la parte che voleva continuare a vivere…insomma, che senso ha vivere senza di lui!-
- Kaori, tu sai che Ryo non vorrebbe questo!-intervenne Reika - Ryo vorrebbe che tu lo dimenticassi…che andassi avanti per la tua strada allontanandoti da questo mondo…-
-Non potrei mai dimenticarlo…-


Cercando di mascherare la tristezza, entrò nel locale.
-Salve Kaori! Ben arrivata!-disse Miki- Come va?-
-Bene…-mentì lei- però ho una gran fame, che ne dici se mi fai assaggiare un pezzo della tua fantastica torta al cioccolato?-
-Certo, tieni!- le passò la fettina
-Mmm…ottima!-
-Kaori come ti senti? Insomma, è da tre mesi che ti tieni tutto dentro e…-
-Oh, no!-disse Kaori osservando l’orologio. Voleva a tutti i costi non parlare di ciò che era accaduto.
-Che succede?-le chiese l’amica
-Sono in ritardo!Eriko mi ammazzerà!-
-Come???-
-Ecco vedi…ho accettato il lavoro che mi aveva offerto!-poi notando lo sguardo interrogativo della donna continuò- quello di commessa…te ne avevo accennato non ricordi?-
-Si! Adesso ricordo!-
-Bene!Scusami ma devo proprio scappare! Ciao –detto questo uscì velocemente dal locale.
-Non può continuare così...-disse la barista al marito. Lui annuì semplicemente.

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


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Capitolo III



Entrò nell’hall dell’hotel carico delle valigie della sua ragazza.
-Ryoga!Finalmente sei arrivato!- disse lei, poi, osservando la stanchezza dell’uomo…-Oh, scusa Amore!Sarai stanco morto!- prese alcune valigie e le diede al fattorino che le portò in camera.
-Noooo…ma che dici…non sono stanco!-
-Si, come no…ci mancavano solo i bagagli della mamma ed eri carico come un mulo!-
-A proposito di tua madre…dov’è finita?-chiese guardandosi intorno.
-Ha voluto fare un giro dei negozi, anzi, dovrei raggiungerla…- stava per andarsene quando lui la fermò.
-Vorresti dire che preferisci di più girare i negozi con tua madre anziché stare con me!- disse corrucciando la fronte come un bambino.
-Ma, no tesoro…ecco…è solo che…-fu lo squillo del cellulare a salvarla.- è mia madre! Scusa ma devo andare! Ciao, ciao tesoro- disse schioccandogli un bacio sulle labbra.
-Vabbene…ma il discorso di prima lo riprendiamo stanotte!- disse con un espressione da maniaco
-Si, contaci…- ed uscì dall’albergo.
E adesso io che faccio?si chiese guardandosi in giro…certo! Farò anch’io un giretto per Tokyo!
Detto questo si avviò verso l’uscita.
Si guardava intorno, era come se niente di tutto ciò che vedeva fosse nuovo per lui.
Dopo aver fatto una bella “camminatina” si ritrovò alla stazione centrale di Shinjuku. Si fermò ad osservare la lavagna. Non sapeva perché ma gli ricordava qualcosa…vide le varie colonne e si soffermò su una. XYZ…cosa significa?è come se lo sapessi ma non mi viene in mente…

Nel frattempo in un locale malfamato di Tokyo…
-Brava!e così sei riuscita a fregare City Hunter! Complimenti!-.
L’uomo che aveva parlato aveva all’incirca 50 anni, basso, in carne ed i capelli non si può dire che abbondavano sulla sua testa (avete presente “IL KIMPING” nemico di Batman e Spider-man??bene immaginatevelo più o meno così ma con gli occhi a mandorla!NdRaffa).
-Già, è stata brava! Non crede che si meriti una ricompensa?-
-Vedremo…per adesso devi solo riuscire ad offrirmelo vivo su di un piatto d’argento, in questo modo potrò ammazzarlo come si merita!-
-Ma cosa vi ha fatto di tanto grave?-chiese la ragazza
-“Cosa”?Se vuoi saperlo ha ucciso mio figlio! Comunque non sono affari che ti riguardano! Ed adesso fuori!Avete un incarico da svolgere!-
-Certo!- risposero le due donne
-Ah…un ultima cosa Rika!-
-Mi dica!-
-Tieni questi soldi! Vai a fare compere nel negozio di Eriko Kitahara! È lì che lavora l’ex-socia di Saeba, vedi di diventarle amica…-
-Certo!-
-...e soprattutto, una volta che siete diventate amiche, non farle mai, e dico mai, incontrare Saeba! È l’unica che potrebbe fargli tornare la memoria, visto ciò che si dice!-
-E…cosa si dice?-
-Che ne è innamorato… ma adesso va’!-
La ragazza annuì ed usci dal locale.

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


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Capitolo IV

Era appena entrata nel negozio dell’amica quando…
-Sei in ritardo!-disse Eriko improvvisando un espressione arrabbiata
-Si, lo so e solo che…-ma non finì la frase
-Signorina, la prossima volta che arriva in ritardo mi scriverà 100 volte: “non si arriva tardi a lavoro”!Sono stata chiara?-
-Cristallina!-detto questo scoppiò a ridere
-Finalmente! C’è l’ho fatta a farti ridere!-
-Sembra di si!-rispose lei

Dopo cinque minuti buoni, si mise a lavoro. Tra un in cosa posso esserle utile?....ed un le sta’ d’incanto…ed ancora preferisce questo modello oppure quest’altro? vide passare davanti alla vetrina un uomo: alto, spalle larghe, capelli corvini, occhi neri come la pece…lei già l’aveva visto. D’un tratto l’illuminazione: Ryo disse fra sé e sé… Ryo…un enorme sorriso si formò sulle sue labbra.
-Ryo!- lo chiamò uscendo dal negozio-Ryo!- continuò rincorrendolo
-Ma Kaori cosa…-disse Eriko uscendo dal negozio guardando la sua amica che oramai aveva raggiunto l’uomo…
-Ryo!- l’uomo si girò.
-Scusi c’è l’ha con me?- disse l’uomo.

Il volto di Kaori, che prima era irradiato dalla felicità e dalla speranza, si rabbuiò…

-Scusi…ho sbagliato persona!- detto questo ritornò da Eriko
-Kaori, tesoro, che è successo?- le chiese l’amica
-Eri…io credevo…cioè ne ero certa…- la sua voce fu rotta dai singhiozzi.
-Di cosa?-
-Ryo-
-Ryo??-
-Si credevo che fosse lui, invece…-iniziò a piangere silenziosamente
-Su tesoro, calmati…- ritornarono nel negozio.

Una figura guardava la scena da lontano…ed un lampo scintillò nei suoi occhi…

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Capitolo 6
*** Capitolo V ***


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Capitolo V

Entrò nella camera d’albergo e si stese sul letto.
Ad un tratto sentì un rumore…
-Ci sei?- la voce dell’uomo riecheggiò per la stanza.
-Si, sono qui!- esclamò lei.
Lui entrò nella stanza. Sembrava preoccupato…
-Cosa c’è?- gli chiese, quando si stese accanto a lei.
-Rika…dimmi la verità: io già ci sono stato a Tokyo!Vero??- esclamò lui con espressione seria.
-No, tesoro…ma che dici?!-rispose lei.
-Rika…non mentirmi!-
Lo guardò negli occhi. Nella sua mente si fece spazio l’espressione delusa e triste dell’ex-socia dell’uomo, quando aveva capito di aver sbagliato persona. Ebbe un’idea…in fondo, chi potrà mai saperlo? si chiese.
-Ryoga, tesoro! Ho lasciato alcune compere in un negozio…mi accompagneresti a ritirarle?- disse scostando il suo sguardo da quello di lui.
-Non se prima non mi dici la verità!- disse trattenendola per il braccio.
Non capisci che è per questo che voglio che mi accompagni? si chiese mentalmente.
-Ryoga per favore!- non sapeva come convincerlo.
-No- rispose lui.


Un ricordo si fece spazio nella mente della ragazza…


-Va bene…ma il discorso di prima lo riprendiamo stanotte!- disse con un espressione da maniaco
-Si, contaci…- ed uscì dall’albergo.



Ecco come fare per convincerlo!
-Se non mi accompagni andrò a dormire da mia madre!-
-E allora??- chiese lui intuendo le intenzioni della ragazza.
-Non solo per tutto il tempo che staremo a Tokyo…- rispose lei- ma anche quando ritorneremo a casa! E sai cosa significa?-
-No, non puoi farmi questo…-disse iniziando a piagnucolare- sei crudele!-


Come previsto…pensò lei


-Bene, allora mi accompagni?-
-Certo…-disse lui- a patto che, quando torniamo, tu mi dica la verità, tutta la verità!-


Per allora tu avrai saputo tutto...pensò…ed io dovrò dirti addio per sempre!


Uscirono dalla stanza e si diressero verso un negozio la cui proprietaria era Eriko Kitahara.

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Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


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Capitolo VI

-E questo era l’ultimo cliente della giornata!- disse Kaori sedendosi.
-Io non ne sarei tanto sicura!-disse Eriko notando che un taxi si era fermato proprio davanti al negozio.
-Come??- Kaori si affiancò all’amica
-Guarda- le indicò il taxi
-Oh, no! Sono distrutta!- disse poi prese il cappotto- Eri, occupatene tu, io torno a casa!-


Stava per andarsene, quando…
-Ferma Kaori!Questi clienti li servirai tu!-
-Perché?-
-Non mi chiedere il perché...F A L L O!-
-Ok!Ma sappi che ti odio quando fai la despota- asserì facendole la linguaccia.
La stilista ricambiò e si diresse verso il retro del negozio.


Si avviò verso i clienti quando…
-Rika me lo hai promesso, quando torneremo mi dirai tutto!- disse l’uomo


Ma questa voce…


-Lo so, lo so Ryo!-


Ryo??


-Da quand’è che mi chiami Ryo?-
-Ehm…sai Ryoga è troppo lungo!-mentì lei, non poteva di certo dire che lo aveva chiamato così perché aveva notato che Kaori origliava.
-Ma se sono solo cinque lettere!-replicò l’uomo- Vabbè lasciamo stare!C’è qualcuno?-
Kaori si fece avanti.
-Ditemi pure…-ma si bloccò.
Non era un sogno, ne era certa. Davanti a lei c’era l’uomo che amava, che credeva morto…

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Lui era rimasto di sasso. La osservò per bene. I corti capelli color castano ramato, i dolcissimi occhi color nocciola, le labbra vellutate…il corpo, si quel corpo che non aveva nulla da invidiare a quello di qualsiasi modella!


Ne era certo: era la donna che gli appariva in sogno ogni notte da tre mesi!


Ad un tratto un nome si fece spazio nella sua mente: Kaori…
-K-kaori!- la chiamò.


Lei rimase immobile, gli occhi lucidi di chi sta per versare ,non lacrime di tristezza ma, di gioia.
Gioia…gioia perché aveva davanti a sé l’uomo più importante della sua vita, lo stesso uomo che credeva morto…


Si guardarono a lungo negli occhi: chi li guardava poteva notare che, nonostante non dicessero una parola, se ne stavano dicendo mille con gli occhi. Si dicevano quanto erano felici di essersi ritrovati e quanto si erano mancati in quei lunghissimi mesi…


Rika li osservava commossa, sapeva di aver fatto la cosa giusta e sapeva anche che le sarebbe costata la vita ma, non le importava. Quello che voleva era che Ryo Saeba riacquistasse la memoria e fosse felice per sempre ed era sicura che il suo sogno si sarebbe avverato…

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Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


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Capitolo VII

Erano ormai passati dei minuti da quando Ryo e Kaori si erano rincontrati.
A rompere il magico momento che si era venuto a creare fu l’arrivo di Eriko che, avendo passato il tempo nel retro del negozio, non sapeva cos’era accaduto.
-S-Saeba?!- disse la stilista perplessa.
-Prego?!Come mi ha chiamato?- domando l’uomo voltandosi verso di lei.
-Ti ha chiamato Saeba, Ryo Saeba, perché è così che ti chiami!- disse Kaori guardandolo.


L’uomo si volto verso la donna, poi lanciò uno sguardo interrogativo verso la sua ragazza.


-Scusate ma, io mi chiamo Ryoga Edogawa…non so chi sia questo Ryo Saeba!- disse lui
-Ma è possibile che in realtà mi chiami così!-continuò- Giusto, Rika?!-
-è arrivato il momento che tu sappia la verità!- disse la donna avvicinandosi- Ma non qui! Sono sicura che il sig. Shirogane ci abbia fatto seguire!-
-E allora…dove??- chiese Ryo guardandola
-Io conosco un luogo sicuro, dove nessuno può seguirci senza essere notato!- affermò Kaori.
-Dove??- le chiesero in coro i due.
-Che domande?!Nel nostro appartamento!-




Arrivarono davanti all’edificio dai mattoni rossi e vi entrarono.
Ryo si guardava attorno spaesato.
Possibile che non ricordi niente di questo luogo??o di un qualsiasi misero pezzetto della mia vita??si domandò sedendosi sul divano.
-Bella casa! Davvero molto accogliente!-disse Rika sorridendo a Kaori.
-Grazie!-rispose lei arrossendo leggermente.
Quando credevo che Ryo fosse morto mi dedicavo a pulire la casa per non pensare a lui. Inutile dire che era fatica sprecata…pensò lei.
Diede una leggera occhiata allo sweeper che aveva un espressione infastidita.
-Scusate se disturbo la vostra conversazione ma, vorrei sapere perché Rika mi ha mentito!- disse lui naturalmente alterato.
-Allora da dove posso iniziare?!- si chiese la donna- Tutto iniziò tre mesi fa…-
-Quando ci fu l’incendio!- disse Kaori.
-Già, due settimane prima mia madre ed io incontrammo un certo Soichiro Shirogane, vecchio amico dei miei genitori. Lui e mia madre chiacchierarono un po’ ricordando i bei vecchi tempi. Un giorno, quando andammo a trovarlo a casa sua, trovai un libro contabile su cui erano riportati traffici illegali. Lo dissi a mia madre. Lei mi rispose che sapeva tutto, che ci aveva dato un incarico e che avremmo accettato. Io le risposi che non avrei aiutato un delinquente ma, lei riuscì a convincermi dicendo cose del tipo: “Disonorerai la memoria di tuo padre se non accetti!”oppure “Se rifiuti potrai non considerarmi più tua madre…”.-
-L’ho sempre detto io che non mi piaceva quella!- disse Ryo.
-In cosa consisteva l’incarico?- chiese Kaori dopo averle dato una tazza di tè.
-Portargli City Hunter in modo che lui, uccidendolo, vendicasse suo figlio!-disse e poco dopo bevve un sorso di tè.- Iniziammo a pedinarvi e quando, il giorno dell’incendio, trovammo Ryo sulla spiaggia in preda ad una forte amnesia, decidemmo di agire. Gli facemmo credere di chiamarsi Ryoga Edogawa, di essere il mio fidanzato e che l’amnesia fosse dovuta al fatto che, durante una corsa fosse caduto ed avesse sbattuto violentemente la testa.-
-Ed io ho creduto a tutte queste fandonie!- asserì sbuffando l’uomo
-Era naturale che le credessi, eri vulnerabile qualsiasi cosa ti avessero detto tu ci avresti creduto!- disse Kaori guardandolo dolcemente.
L’uomo la guardò e la ringraziò con gli occhi.
-Già, sono stata una vigliacca!- affermò Rika.
-No, non dire così- disse la rossa rassicurandola- piuttosto, adesso dovrai trasferirti qui, visto che oramai tua madre ed il sig. Shirogane avranno scoperto tutto!-
-Ma, io non vorrei disturbare!-
-Niente storie!- disse- Mi sa che devo avvertire Umibozu e gli altri della situazione!-
-Chi??- le chiese lo sweeper
-Non preoccuparti, quando li vedrai ti ricorderai di loro!- detto questo si avviò verso il telefono.


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Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


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Capitolo VIII

-Quindi…adesso Ryo non ricorda niente?-le chiese Miki.
-Esatto!-rispose Kaori
-Non preoccuparti… ricorderà- disse Miki stringendole la mano.
-Lo spero…- rispose sorridendo.


-Dlin, dlon- lo scampanellio della porta annunciò l’arrivo di un nuovo cliente.
Vi entrò un uomo.


-Benvenuto!- gli disse la bella barista, poco dopo rivolse un’occhiata all’amica.
Kaori si voltò Si parla del diavolo…
-Buongiorno Kaori!- le disse lui.
-Buongiorno!- gli rispose ma, subito dopo…-Dove hai lasciato Rika?-
-Non ti preoccupare è al sicuro in macchina!- rispose lui- Piuttosto, lo sai che il tuo Ryuccio ti vuole bene vero?-
Lei lo guardò sospettosa.
-Perdono!!- ed iniziò a piagnucolare.
-Per cosa?- chiese lei.
-Ecco, vedi…stanotte io…- ma si bloccò subito a causa dell’arrivo di Rika nel locale.
-Rika che succede??-le chiese Kaori.
-Sono qui!-rispose lei.
-Chi?-
-Gli uomini di Shirogane!- appena finì di dire queste parole dalla porta irruppero due uomini.


-Guarda un po’ chi si rivede, Saeba!- disse il primo.
-Cosa volete?- disse lui parandosi davanti a Rika.
-Ecco, vedi la bella ragazza dietro di te?-gli rispose il secondo- il capo le vorrebbe parlare!-
-Magari dopo che ci ha parlato, ci farà divertire un po’- affermò il primo.
-Mi spiace deluderti ma…lei non verrà con voi!- rispose lo sweeper.
-Scommettiamo??-gli disse il secondo.
-Certo!- poi si rivolse verso Rika- Tu sta’ qui vicino a Kaori! Ok?-
Lei in risposta annuì. Ryo guardò negli occhi Kaori.
-Non preoccuparti…-gli disse lei.
-Ehi, hai finito di chiacchierare?-gli chiese uno dei due.
-Si, ma fra poco sarete voi a non poter più parlare!-
-Guarda, tremo dalla paura!-disse ironico l’altro.
-Vedremo!- detto questo diede un pugno nello stomaco all’uomo, il quale, preso alla sprovvista cadde in avanti.
L’altro cercò di colpire Ryo ma, l’uomo estrasse la Phyton e gliela puntò sulla fronte.
-Sta’ bene attento a quel che fai se non vuoi che il tuo amico ci rimanga secco!- disse rivolgendosi al secondo che stava per estrarre la pistola. L’uomo annuì e rifoderò l’arma.
-Potete andare! Ma dite al vostro capo che City Hunter non permette che si faccia del male alla sua cliente!-
I due annuirono e se ne andarono.
-Si può dire che tu non abbia perso le tue capacità!- osservò Miki.
-Già, non so mi è venuto tutto stranamente naturale…-poi si rivolse verso Rika- Tutto bene?-
-Si!-rispose lei
-Sarà meglio se torniamo a casa!- disse Kaori.
Dopo aver salutato Miki si diressero verso casa.





Intanto…
-è andato tutto secondo i piani!- affermò un uomo al telefono.




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Capitolo 10
*** Capitolo IX ***


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Capitolo IX

Villa di Soichiro Shirogane…
-Chi era a telefono?-gli chiese una donna.
-Era Jim che mi informava che tutto procedeva come stabilito-rispose l’uomo.
-Ovvero?-
-Ovvero è successo ciò che mi aspettavo: Saeba nonostante l’amnesia non ha perso le sue qualità!-
-Quindi ha superato il test?-
-Esatto!- disse lui- ah! Indovina chi c’era lì?!-
-Rika, quella traditrice!come ha potuto?!-
-Non ti preoccupare lei e Saeba pagheranno…-
-E per quanto riguarda quella certa Kaori Makimura, cosa hai intenzione di fare?!-
-Non ti preoccupare qualcosa m’inventerò…in fondo è sempre stata lei il punto debole di City Hunter ,che quest’ultimo abbia l’amnesia oppure no-


A casa Saeba intanto…
-Come hai potuto?-gli chiese Kaori disperata.
-Ti ho detto è stato un incidente!- cercò di scusarsi Ryo.
-Si, un incidente! Di la verità era da tanto tempo che avevi intenzione di farlo!-

Rika guardava la scena stupita: ma di cosa parlavano?

- Ma che dici?! Forse ti sei dimenticata che ho perso la memoria!-
-Si, lo so. Comunque questo non giustifica l’accaduto di questa notte…-

Rika sbarrò gli occhi: possibile che avesse capito bene?

-Te l’ho detto: non so che mi sia preso…l’ho fatto e basta!-
-Certo, certo…- disse Kaori sarcastica incrociando le braccia- sai che ti dico? Sei un insensibile!-
-Kaori non ti sembra di esagerare? In fondo non ho fatto nulla di grave…-
-Ti rendi conto di quello che dici?-
Rika decise di intromettersi…
-Ehm…scusate…-disse.
-Che c’è?- risposero i due.
-Potrei sapere cos’è successo ‘sta notte di tanto grave?-
-Adesso te lo spiego- disse Ryo- ‘Sta notte mi sono svegliato di soprassalto, non sapendo cosa mi turbava, ho deciso di fare un giretto per la casa. Per sbaglio sono entrato nella camera di Kaori e…-

No, non ci posso credere…pensò Rika.

-…aprendo l’armadio ha trovato i miei “gioielli”(martelloni, kompeiti, etc…) ed ha pensato bene di distruggerli!- continuò la rossa.
-Ti ripeto non l’ho fatto apposta e che non so… mi provocavano ricordi dolorosi e…-
-“E” cosa? Non sai quanto ci ero affezionata…pensa un martellone è stata la prima cosa che comprai con i miei soli risparmi…- disse piagnucolando come una bambina- e adesso cosa farò senza di loro?-
-Ehm…Kaori?- intervenne Rika- potresti ricomprarli!-
-Oppure potrei fabbricare alcuni del modello “indistruttibili” da me.- affermò felice e con gli occhi che le brillavano.
-Si, giusto!-
-Sono perdonato?- chiese piano Ryo.
-Mmm…-Kaori si mise a pensare quando…- si, certo!- detto questo gli fece l’occhiolino e gli sorrise dolcemente.
A questo gesto il cuore di Ryo iniziò a battere talmente forte che sembrava potesse uscirgli dal petto da un momento o l’altro.
Ma cosa mi succede?pensò, non sapendo che un sentimento tenuto per troppo tempo nascosto stava ritornando a galla…

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Capitolo 11
*** Capitolo X ***


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Capitolo X

I raggi del sole filtravano attraverso la finestra.
In una stanza di un edificio dai mattoni rossi un uomo era avvinghiato al suo cuscino e lo sbaciucchiava.
-Mmh…Kaori…- furono queste le parole che uscirono dalla sua bocca.
La porta della stanza si aprì all’improvviso...
Una donna dai capelli rossi vi entrò. Si avvicinò al letto e rise nel vedere il socio in quella posizione.
-ed io che credevo di averti perso- bisbigliò lei sedendosi al lato del letto- Sapessi quanto mi sei mancato…- detto questo gli carezzò lievemente la guancia.
Fece per ritirare la mano quando l’uomo le afferrò il polso.

-M-ma t-tu non stavi dormendo?- chiese lei leggermente imbarazzata.
-Si, e come credi che possa dormire con tutto il baccano che fai?!-
-C-come osi?- chiese lei leggermente alterata.
-Si mia cara! Non so se te l’ho mai detto ma, hai la grazia di un elefante in un negozio di cristalli!- fece lui sarcastico.
La strattonò per il polso, facendola avvicinare a lui.
-Idiota!- rispose lei.

Ancora un po’…pensò lui mentre l’avvicinava a sé, un altro po’…

Ed ecco che si ritrovarono a pochi centimetri di distanza…
-Ryo…- disse Kaori notando che lo sguardo dell’uomo si era fatto improvvisamente serio.
-Shh- le fece segno lui deciso a cancellare quei pochi centimetri che lo dividevano da lei.
C’è l’aveva quasi fatta quando…
-Kaori, mi potresti accompagnare a fare la spesa?- chiese Rika entrando nella camera dello sweeper.
- Scusate il disturbo!- disse dopo aver notato la posizione dei due.
-No, aspetta…-disse la rossa avviandosi verso la donna- ti accompagno volentieri- detto questo uscirono dalla stanza.
L’uomo non fece altro che seguire con lo sguardo la socia finchè non si allontanò definitivamente dal suo campo visivo.
Ripensò a ciò che era successo poco fa: se solo Rika non fosse entrata! Ma ricacciò subito quel pensiero…
Che diamine stavo facendo??si chiese perché lo stavo facendo??
Dopodichè decise di scendere dal letto e di andare a farsi una bella doccia fredda…

-Cosa altro dobbiamo prendere Rika?- chiese la donna controllando lo scaffale davanti a sè.
-Umh…- rispose lei guardando la lista- nient’altro...-
-Bene allora andiamo a pagare…-.
Dopo aver pagato uscirono dal negozio.

-Scusami di nuovo per avervi disturbato!-
-C-cosa? D-disturbati?- disse la rossa imbarazzata- no, in fondo non stavamo facendo nulla…-
-Sicura?- le chiese con fare malizioso- insomma…se io non fossi arrivata…-

Già, se lei non fosse entrata nella stanza cosa sarebbe successo? si chiese Kaori.

I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di due uomini.
-Se ci fate il piacere di seguirci ne saremo molto lieti!- disse il primo.
-Giammai!- disse Rika guardandolo negli occhi.
-saremo costretti ad usare le maniere forti…- disse il secondo.
Subito dopo le narcotizzarono, salirono in macchina e sfrecciarono a tutta birra verso un luogo fuori città…

Ryo… fu l’ultimo pensiero di Kaori prima di svenire.

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Capitolo 12
*** Capitolo XI ***


Non ricordo...


Capitolo XI

Una voce, ecco ciò che sentiva…una voce che la chiamava, che proferiva il suo nome…
-Kaori, svegliati! Kaori?!-
Aprì gli occhi. Non riusciva a vedere bene…davanti a lei vi erano solo forme confuse. Poi pian piano le figure presero aspetto: la voce che la chiamava apparteneva a Rika che, preoccupata, le stringeva ancora le spalle con le mani.
Gli altri lineamenti erano di due persone che non aveva mai visto: un uomo ed una donna. Della donna si poteva dire che era molto somigliante a Rika, solo più attempata.

Probabilmente è lei sua madre…pensò.

L’uomo, invece, era tozzo e presumibilmente doveva avere circa 50 anni.

Soichiro Shirogane dev’essere lui! considerò lei.

-Signorina Makimura, è un vero piacere sapere che si è ripresa!- disse l’uomo.
-Uhm…-la donna fece scricchiolare un po’ il collo-ho il piacere di parlare con Soichiro Shirogane suppongo-
-Suppone bene ma, lasci che mi presenti da me- le fece un breve inchino- Soichiro Shirogane, per servirla!-
-Mi dica, perché ci ha rapite?-
-Oh, ma io non vi ho rapite!-
-Ah, davvero?- rispose sarcastica lei- lei come lo chiama costringere con la forza una persona ad andare dove non vuole?-
L’uomo sorrise.
-Sa ha davvero un bel carattere… -la squadrò da capo a piedi- ed è anche una bella donna! Adesso capisco perché è la donna di City Hunter!-
A quelle parole la sweeper arrossì violentemente.
-Non è vero, io…lui…noi…- disse imbarazzata- insomma siamo solo colleghi di lavoro!-
-Vedremo, mia cara, vedremo- disse ironico- piuttosto, se sente la mancanza del SUO collega non si preoccupi verrà a trovarla prestissimo!-
-C-come?-
-In quanto a te Rika- continuò lui- non ti dispiacerà seguirmi!-
-Certo, che mi dispiace!- rispose lei.
-Non era una domanda! Mi servi! Devi chiamare Saeba per avvertirlo del vostro rapimento e dargli le indicazioni che si trovano su questo foglio…-
-Mai!- esclamò lei.
La madre le si avvicinò. Rika la guardò con occhi impauriti.
La più anziana delle due alzò la mano: uno schiaffo risuonò nella stanza.
-Fa come ti ha detto!- sibilò la madre.
Rika annuì e seguì i due.




Stava ormai aspettando da un bel po’ di tempo che le due donne facessero ritorno…
Ma, dove si saranno cacciate? si chiese accomodandosi sul divano.
Forse è accaduto loro qualcosa…
Ad un tratto suonò il telefono.
-Pronto? Qui Saeba, chi parla?-chiese lui rispondendo a telefono.
-Ryo?- rispose una voce di donna dall’altra parte.
-Rika?-
-Si, sono io!- disse lei con voce rotta dal pianto- Ryo, Shirogane ci…ci ha rapite e…-
-Come rapite? C’è anche Kaori lì con te?-
-No, Kaori si trova in un’altra stanza! Ma, ascoltami Ryo! Shirogane vuole che tu segua le sue istruzioni oppure ci farà la pelle!-
-Parla!-
-Vuole che tu venga qui, alla sua villa, disarmato: solo questo...-
-Verrò.- dopodichè concluse la conversazione.
-Dove credi di andare senza di noi?- gli chiese Miki appena entrata nella stanza.
-Ma, che ci fate qui?- chiese Ryo sconcertato.
-Sai, abbiamo trovato la porta aperta…- gli rispose la donna.
-Comunque, my friend, we come with you!- continuo Mick.
-No, è una questione che devo risolvere da solo!- disse deciso lui.
-Come vuoi, ma si da il caso che Kaori sia mia amica quindi ti seguirò comunque, che tu lo voglia o no!- disse Miki.
-Fa come vuoi!- si limitò a dire l’uomo.
Subito dopo scese in garage, e se ne andò.
Umibozu, che fino ad allora era rimasto zitto disse: -Su, seguiamolo! Non vorrete mica che quella mezza cartuccia ci rimanga secco?- e salì con gli altri sulla jeep.




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Capitolo 13
*** Capitolo XII ***


Non ricordo...


Capitolo XII

Arrivò davanti alla villa.
-Non avere paura, fra poco sarò da te!-sussurrò.
Attraversò l'entrata.
Strano che non ci siano uomini di guardia pensò.



Proseguì per l'intera costruzione fino a quando si trovò di fronte ad un ufficio, vi entrò.
-Ben arrivato Saeba!- disse un uomo versando un liquido color seta in due bicchieri.-Ne vuole un po'?- gli chiese.
-No, grazie- rispose lui sedendosi su una sedia.- Shirogane, mi dica dove sono le ragazze!-
-Non si preoccupi... non è stato torto a loro un capello!-
-Lo spero per lei...-



L'anziano attivò l'interfono.
-John, Robert portate qui le ragazze!-.
La libreria si aprì facendo vedere il passaggio segreto dal quale uscirono le ragazze ed i due scagnozzi.



Lo sweeper si avvicinò alle due.
-Tutto ok?- chiese.
Le due annuirono col capo.
-Bene! adesso possiamo andarcene!- disse sorridendo.
-Non così presto!- l'uomo di fronte a lui cacciò una pistola.



Ryo lo guardò e poi disse ad alta voce:
-Su ragazzi che aspettate ad uscire?-
Dalla finistra entrò con la solita "grazia" Umi e dalla porta Miki seguita da Mick.
-Oh, my darling! How are you?- chiese il biondino accostandosi a Kaori ed abbracciandola.
Il sangue di Ryo arrivò al cervello. Come osava toccare la SUA Kaori?!
Strinse i pugni.



-Tutto bene non preoccuparti!- rispose lei.
-Sicura? -le chiese Miki.
-Certo!-
-Ragazzi portate fuori di qui Rika e Kaori!- disse lo sweeper.
-Io rimango qui Saeba!- disse Umibozu.-Miki, Mick! portatele fuori di qui!-
-Ma...-disse Miki.
-Niente ma! su andate!-



I due presero le ragazze quando...
-No io rimango qui!- disse Kaori.
-No tu te ne vai- le rispose Ryo.
-No!- disse lei con occhi pieni di determinazione.
Lo sweeper le si avvicinò. Le mise una mano sulle spalla.
-Kaori vattene!-
-No!-
-Kaori ti ho detto va'!-
-No!-
-STUPIDA! NON CAPISCI CHE SE TI ACCADESSE QUALCOSA NON ME LO PERMETTEREI MAI?!-
-Già, quella promessa...-
-Kaori io ho ricordato non la promessa ma...-disse lui.- insomma...- si grattò la nuca sorridendo imbarazzato ma si fece subito serio- ho ricordato...quanto adoro i tuoi occhi vispi, il modo in cui mi svegli al mattino credendo che stia dormendo...- le accarezzò la guancia- le tue scenate di gelosia, le tue martellate, i sogni che ogni notte facevo e faccio su di te, il modo in cui il mio nome viene pronunciato dalla tua voce...insomma ho ricordato quanto ti amo!-
Kaori lo guardò sbigottita. Possibile che avesse capito bene?!
-Si Kaori io ti amo e sono stato uno stupido a non dirtelo prima!-
La donna si comosse.
-Oh, Ryo!- disse lei.
-Che scena commovente!- disse Shirogane.
-Adesso va'!- le disse.
Lei annuì e se andò insieme agli altri tre.



Ryo lanciò a Falcon uno sguardo d'intesa. Ci sarebbe stata la resa dei conti!

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Capitolo 14
*** Capitolo XIII ***


Non ricordo...


Capitolo XIII

Kaori osservava preoccupata l'entrata della villa...
-Perchè ci mettono tanto?- chiese- cosa sarà successo?-
-Non preoccuparti- le disse Miki- fra poco sia Falcon che Ryo saranno fuori di lì!-
-Lo spero...- rispose Kaori abbassando lo sguardo.
Ryo, per favore, sta' attento!pensò.



All'interno della villa, intanto...

- Caro Lucciolone...-disse Ryo- per tua fortuna so' ancora combattere!-
-Nel senso che combatti come prima?- chiese lui.
-Eggià- rispose lo sweeper con un sorriso smagliante.
-Allora...sarà meglio che tu impara a combattere meglio!- disse l'altro -se no rischio di divertirmi soltanto io!-
-Ah, ah, ah- rispose Saeba sarcastico- che bella battuta!-
-La mia non era una battuta...-



Soichiro Shirogane si schiarì la voce.
-Signori, vi prego!- disse- Smettetela!- poi facendo un sorrisetto ironico- potrete litigare quanto volete agli Inferi...perchè è lì che finirete!- detto questo prese un piccolo telecomando dalla giacca.
-Sapete cos'è questo?- chiese ai due.
-Uhmm...-disse Ryo con aria innocente- fammi indovinare...è un hamburger non è così?-
-Se fossi in te non scherzerei più di tanto...-
-Uh?- fece Falcon.
-Questo telecomando, miei cari, serve ad attivare una bomba che si trova, guarda caso, addosso alla signorina Makimura...-
Li guardò sorridendo beffardo.
-Adesso non ridi più! eh Saeba?-
Lo sweeper si avviò verso la porta, ma un uomo gli sbarrò la strada.
-Vedi Saeba...se avessi ucciso te, non avresti sofferto poi molto...- disse l'anziano avvicinandosi- è così ho pensato che, per farti provare un vero e proprio dolore, dovessi eliminare la persona a cui tieni di più, ovvero la tua socia. Bell'idea vero?- rise ancora di più dopo aver attivato la bomba.
Ryo lo guardò con occhi rabbiosi poi, si liberò dell'uomo che gli aveva intralciato il cammino.
Guardò Falcon, il gigante annuì.
-Dove credi di andare?- chiese Shirogane non accorgendosi dell'ex-mercenario alle sue spalle.
-Addio Shirogane!- sussurrò Umibozu prima di spedirlo all'altro mondo.



Kaori...pensò Ryo mentre correva più veloce che potesse verso l'uscita piccola, arriverò in tempo.Non posso permettere che un vecchio pazzo elimini la cosa più bella che mi sia mai capitata...



*TIC*...*TIC*...*TIC*
*BOOOOM*




Il boato dell'esplosione riecheggiò all'interno della villa...
-NOOOOOOOOO!- gridò Ryo.



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Capitolo 15
*** Capitolo XIV ***


Non ricordo...


Capitolo XIV

Tre mesi dopo…



L’uomo si svegliò ed osservò il candido corpo che giaceva al suo fianco.
-Mi sa che dovrò ringraziare Mick!- sussurrò- Se non fosse stato per lui a quest’ora non potrei averti al mio fianco giorno e notte!-



Soprattutto di notte…pensò mentre sul volto si delineava l’ormai famosa faccia da maniaco.



Delle dita iniziarono a formare dei piccoli cerchi sul suo petto: si era svegliata!
L’uomo sorrise ed abbassò lo sguardo per incontrare due vispi e dolci occhi color nocciola, li adorava!
-Buongiorno piccola!- le disse dandole un bacio trai capelli.
-‘Giorno Amore!- replicò lei.
-Lo sai hai ragione!- gli disse dopo pochi minuti.
-Uhm?!-
-Si, insomma… dovremo ringraziare Mick! Senza il suo aiuto adesso io non starei qui e… noi…- improvvisamente divenne rossa.
Ryo la guardò e sorrise: quanto era dolce quando faceva così. L’amava: era dolce e timida ma anche passionale e sfrontata!
Kaori arrossì ancora più vistosamente notando lo sguardo dell’amato su di sé.
-Domani lo ringrazieremo!- disse Ryo.
-Come domani?? Ryo sono le 9.30 di mattina!- asserì lei.
-Lo so ma, oggi abbiamo qualcosa di più importante da fare!- rispose avvicinandola a sé.
-Ryoooooo!- lo richiamò lei imbarazzata.
Per tutta risposta ricevette un sorriso ed un bacio. (per tutelare la privacy dei due io mi fermo qui, ma voi potete capire da soli che accadde dopo! NdA)



Se vi state chiedendo cos’è successo quel famoso giorno…beh ecco la risposta:



Mentre Ryo correva all’impazzata all’interno della villa, all’esterno i quattro stavano aspettando i due sweeper.
Ad un certo punto sia Miki che Mick udirono un suono: una specie di ticchettio.
Individuarono il punto da dove proveniva: da Kaori.
Mick si avvicinò alla donna ed iniziò a perquisirla.
-Mick?! Che fai??-gli chiese lei.
-Non ti preoccupare…piuttosto sta’ ferma- rispose lui.
-Ma…-
-Ecco!- dichiarò vittorioso lui.
-Ecco cosa?!-
-Miki vieni!-
-Cosa c’è??- chiese la donna appena arrivata.
-Guarda!- le mostrò l’oggetto trovato.
-Ma è una bomba ad orologeria!- dichiarò lei.
-C-cosa??- chiese spaventata Kaori.
-Mmmh…dovrebbe esplodere esattamente fra…00:50 secondi!-
-Riesci a neutralizzarla??- chiese l’uomo.
-Ecco…ci sono tre fili…qualsiasi filo taglio potrebbe saltare in aria!-
Osservarono il timer: 00:44 secondi.
-E adesso??-chiese Kaori.
-Darling, ti fidi di me?- le chiese.
-beh…si! Se non ci si fida del proprio migliore amico…-rispose lei.
Lui sorrise.
-Ok, ci provo!- annunciò e si apprestò a tagliare uno dei tre fili.
Rosso, Giallo, Blu. Quale doveva tagliare?
Guardò il timer: 00:29 secondi.
Guardò Kaori negli occhi e decise: cerco di toglierle da dosso la bomba. Ci riuscì.
Uno sguardo al timer: 00:16 secondi.
La lanciò lontano. Poco dopo la bomba scoppiò.




Come?Che fine ha fatto Rika??
Lei circa 6 settimane dopo l'arresto di sua madre da parte di Saeko (che se n'è presa il merito come al solito...) ha reincontrato un vecchio amore e...adesso stanno organizzando il loro matrimonio.



Come si dice: tutto è bene ciò che finisce bene...o quasi?!



-Ryooooo! Quante volte ti devo ripetere che devi lasciare in pace Miki??- esclamò Kaori già pronta con il martellone.
-E quante volte io ti devo ripetere che sei la sola che amo??- chiese lui avvicinandola.
Il martellone cadde a terra...



Fine





Aggiornamento del 18.04.2008.
Ringrazio: Enza85, Femke, Millennia Angel per aver aggiunto questa storia ai preferiti. Ed anche a tutti quelli che hanno letto.

Raffa^^




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