Alchemic love di Dors (/viewuser.php?uid=3368)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno ***
Capitolo 2: *** Il viaggio ***
Capitolo 3: *** Confessione ***
Capitolo 4: *** Preparazione del diabolico piano ***
Capitolo 5: *** Messa in atto del Diabolico Piano ***
Capitolo 6: *** Piano diabolico la vendetta ***
Capitolo 7: *** Litigi e sospetti ***
Capitolo 8: *** Tutti i misteri svelati ***
Capitolo 1 *** Il ritorno ***
edro1
Questa fanfic è ambientata verso la fine della serie con la
differenza che Ed non ha attraversato il portale e Roy ha ancora
l'occhio sano. Buona lettura
ROY POV
Inutile.
Perfettamente inutile cercare di concentrarsi sul proprio lavoro quando
gia sai la tua mente verso quali pensieri dirotterà quella
già scarsa concentrazione.
Stupido.
Incredibilmente stupido convincersi di essere soddifatti della propria
vita.
Solo.
Guardare fuori dalla finetra ti fa sentire fottutamente solo.
Il plico di fogli che occupava la metà sinitra della
scrivania
cresceva con il passare dei giorni senza che il colonnello lo degnasse
di uno sguardo; Roy Mustang sedeva in modo scomposto sulla sedia
fissando un punto imprecisato del muro di fronte a se.
La porta dell'ufficio si aprì lentamente. Non aveva sentito
bussare.
-Colonnello? Le ho portato un pò di the-disse Riza reggendo
una tazza di liquido ancora fumante.
Roy la ringraziò simulando un pò di entusiasmo,
la tazza finì accanto alle scartoffie da firmare.
-Come va?- chiese il tenente.
-Non riesco a trovarlo.- Roy interpretò quella domanda come
un "come vanno le ricerche?".
Riza scosse la testa.-Non era quello che intendevo.- Dopo una breve
pausa aggiunse:- Se posso permettermi signore...credo che sia inutile
continuare a cercare...sono passati tre ann...-
Le mani di Roy artigliarono i braccioli della sedia.-Grazie, Riza. Puoi
andare.- la interruppe in modo brusco.
Il tenente abbassò lo sguardo rassegnata e fece per lasciare
l'ufficio, quando Jean Havoc aprì di scatto la porta.
-Colonnello...hanno appena arrestato un ragazzo che era entrato questa
mattina in una delle biblioteche riservate agli alchimiti di stato
spacciandosi per Edward Elric....non corriponde alla sua decrizione
fisica...ma...-
Roy si alzò fiaccamente dalla sedia.-Ma?-chiese.
Non illuderti, Roy,
razza di masochista. Non
è lui.
Havoc deglutì prima di proseguire.- Ha ammesso
di aver
mentito sulla sua identità quando è stato preso,
ha rotto
il setto nasale di un agente e ha chiesto di parlare con lei,
Colonnello-
- E ora dov'è...?-
-FATEMI PARLARE CON MUSTANG!! COLONNELLO DI MERDA, FATTI VEDERE!!!"-
l'urlo proveniva dal corridoio.
-Ecco...sta dando di matto nell'ufficio a sinitra, a quanto pare.-
Roy accomodò l'uniforme con un gento meccanico- Bene-
esordì dopo qualche minuto -Andiamo a fare conoscenza di
questo
affabile giovanotto-
Ma allora vuoi proprio
farti del male, eh Roy?
La distanza di dieci passi. La percorse mentre Havoc e
Riza lo seguivano docilmente.
Erano passati quasi tre anni da quando il Fullmetal alchemist era
scomparso; nessuna traccia, nessun indizio, nessuna pista; eppure il
Colonnello e Alphonse avevano continuato a cercarlo per tutto questo
tempo; i suoi subordinati si limitavano a scuotere la testa di tanto in
tanto mentre si davano da fare per soddisfare quel suo inutile
capriccio di voler rivoltare tutta Ametris come un calzino.
Abbassò lentamente la maniglia. Al centro della stanza una
guardia costringeva a terra un ragazzo, mentre un'altra gli assestava
un violento
calcio nello stomaco; le scrivanie erano rovesciate, diverse centinaia
di fogli sparsi sul pavimento come un tappeto, i frammenti di una
lampada
rotta erano subito alla sua sinitra. Sembrava lo scenario di una
violenta collutazione.
-Cosa diavolo è successo qui?- esclamò il
colonnello.
Una delle guardie rispose.-Ci ha aggrediti signore.-
-PERCHE' NON MI AVETE PORTATO SUBITO DA MUSTANG!!- protestò
il
ragazzo cercando di rialzarsi sebbene le manette impediero notevolmente
i suoi movimenti. La sua voce ricordava dolorosamente quella di Ed, ma
non poteva essere lui...
-Fullmetal...-cominciò Roy
-NON SONO ELRIC RAZZA DI IDIOTA!-
Una delle guardie lo colpì di nuovo.
-Montag, Jhonson. Siete immediatamente sospesi dal servizio per la
vostra incapacità di tener a bada un ragazzo in manette.Ora
sparite.- disse Roy secco, i due preserò quasi alla lettera
l'ordine.
Nonotante i lunghi capelli neri, i lineamenti più duri,
anche se
dieci centimetri più alto, quel ragazzo non poteva essere
altri
che Edward.
- Perchè questa pagliacciata?- gli chiese mentre lo aiutava
a rialzarsi.
-Cosa intende dire?-rispose quello scotandosi bruscamente. Riza e Jean
si scambiarono un'occhiata interdetti.
-Ti ho riconosciuto Fullmetal-
Sul volto sorrisetto sardonico.-Ha sempre avuto un' eccezionale acume,
Taisa-
-ED!- esclamò Riza. Havoc rischiò di ingoiare la
sigaretta
-Farsi arrestare era il modo più veloce per incontrarla,
dato
che per tutti sono morto e sepolto. E comunque non voglio far sapere di
essere tornato a chiunque.-spiegò- Ho saputo che mi stava
cercando.-
Roy si specchiò nelle iridi dorate del giovane alchimista;
in
quel momento aveva voglia di abbracciarlo, ma temeva che se l'avesse
toccato si sarebbe dissolto come un miraggio.
-Dove sei stato tutto questo tempo?-chiese Jean ancora incredulo.
Ed scosse la testa per allontanare un fastidioso ciuffo di capelli.- Vi
racconterò tutto se mi liberate-ridacchiò.
-Ti ricordo che sei ancora sotto arresto, Fullmetal!!-fece indispettito
il Colonnello.-PARLA e basta-
Ed sospirò-Va bene, va bene. Dopo aver trasmutato Alphonse
non
sono morto come mi sarei aspettato. Nello scambio equivalente ho ceduto
la memoria degli anni tracorsi dopo la morte di mia madre. Sono stato
raccolto in stato confusionale da un vecchio di una città
dell'est, fuori dai confini di Ametris. Ho cominciato a ricordare solo
da pochi mesi; così due settimane fà sono stato a
Reezembool per incontrare mio fratello.-
-DUE SETTIMANE FA'??!!!!-urlò Roy facendo sobbalzare i
presenti- E TI FAI VIVO SOLO ORA???-
-Dovevo...ehmm....cambiare gli automail....-provò
a giustificarsi il biondo.
Havoc dissimulò una risatina con un colpo di tosse
provocando lo sguardo di rimprovero di Riza.
Roy si inginocchiò davanti al ragazzo ancora
seduto a
terra disegnando meccanicamente un cerchio alchemico sulle manette
rigide che gli impedivano i movimenti, il metallo si ossidò
velocemente trasformandosi in ruggiine, sbriciolandosi.
Edward si massaggiò si polsi. -Grazie Taisa-
borbottò distogliendo lo sguardo.
Riza ruppe il silenzio creatosi- Ehm Colonnello ...perchè
non
propone ad Ed di seguirla in missione? E' un caso molto difficile e
credo che possa esserle di grande aiuto-propose.
Ed si rabbuio- Non voglio più essere un cane dell'esercito-
disse- Mi dispiace ma io sono fuori.-
- Si tratta di un killer- continuò il tenente ignorandolo. -
Usa
un tipo di alchimia molto potente, alcuni testimoni
confermano
che si serva di un singolare cerchio alchemico a dodici punte-
A quelle parole Ed sgranò gli occhi.-Allora è una
questione diversa.-
-Non ho bisogno che un nanerottolo mi faccia da guardia del corpo.-fece
Roy con un ghigno stampato in faccia.
1...2....3....4
-CHI HAI CHIAMATO ESSERE MICROSCOPICO CHE SE PRECIPITA DA UN
GRATTACIELO SI SALVA AGGRAPPANDOSI AL MARCIAPPIEDI?!!!-
Peccato...il suo tempo
di reazione è aumentato.
-Fra quanti giorni partiamo?- domandò Ed subito
dopo con un tono di voce relativamente normale.
Roy guardò l'orologio sulla parete.-Fra un'ora e mezza.-
-COSA?!! La stazione dista almeno due ore!-obiettò il biondo.
-Esatto, quindi non farmi perdere altro tempo!!-
Sarà un
viaggio molto interessante
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Capitolo 2 *** Il viaggio ***
a
-Sopra o sotto?-
-Che razza di domanda è?-
Il colonnello sospirò -Ti sto chiedendo quale posizione
preferisci, Fullmetal-
-Non mi chiami così, non sono più un alchimista
di
stato!-protestò il biondo- E comunque intendevo dire che non
c'era bisogno di chiedere: io sto sopra ovviamente!-
-COSA??!!Io non sono mai stato sotto e non comincerò
stanotte-
-Lei è più pesante, potrebbe soffocarmi-
argomentò
Ed deciso a non lasciare vinta anche questa battaglia al testardissimo
Mustang.
Il colonnellò sfoggiò il ghigno malizioso di
routine -Non
penserai che sia capace di sfondare il letto, vero?-chiese in tono
chiaramente allusivo.
Ed arrossì aprendo e chiudendo la bocca in cerca di una
risposta sufficientemente offensiva.
Roy sollevò le spalle -Bene, allora è deciso-
I due alchimisti si scoccarono un'ultima occhiata di sfida prima di
andare a sistemarsi nelle rispettive cuccette.
Edward si gettò di peso sul sottile materasso, tossendo
quando una nube di polvere lo investì in pieno viso.
-Tutto bene Acciaio?-chiese Roy ridacchiando dal letto sovrastante il
suo.
Ed rinchiò rabbiosamente imponendosi di non arrampicarsi per
la
scaletta e dargli un pugno. Erano riusciti a prendere il treno qualche
secondo prima che le porte si chiudessero, ma ovviamente erano finiti
in classe economica su un pulcioso vagone pieno di cuccette impolverate
sul quali russavano passeggeri ancora più pulciosi. Erano
entrambi in borghese, anche se Mustang non aveva voluto
assolutamente separarsi dai suoi guanti.
Il biondo si rigirò nel letto. Pessima idea : di fronte a se
vide in modo
orribilmente dettagliato la bocca sdentata del vecchio che dormiva
nella cuccetta vicina alla sua.
-Io la sto odiando profondamente in questo momento, Taisa-
annunciò mettendo il broncio.
Roy sorrise soddisfatto -Oh lo so, Fullmetal, lo so-.
Incrociò
le braccia dietro la testa-Cerca di dormire, il viaggiò
durerà praticamente tutta la notte...il maggiore Armstrong
verrà a prenderci alla stazione domattina-
Edward sobbalzò.-Il maggiore ??? OH NOOOO.-
-Fullmetal non è affatto carino da parte tua! Riza lo ha
avvisato del tuo ritorno, non vede l'ora di riabbracciarti-lo
rimproverò il colonnello,quindi si affacciò per
gustarsi
l'epressione mortificata dell'inquilino ai piani inferiori.
-Forse volevi approfittare della missione per passare un pò
di tempo solo con me?- chiese mellifluo.
Il biondo impiegò un pò per metabolizzare il
senso
ambiguo della frase, mentre le sue
guancie aussemevano
lentamente una vivace sfumatura di rosso. -STIA ZITTO!!-. Il vecchio
sdentato emise un verso di protesta per il rumore.
La porta del vagone si aprì cigolando. -Biglietti prego-
borbotto il controllore assonnato. Ed cominciò a rovistare
nelle
tasche, frenticamente: niente, erano totalmente vuote.
-Fullmetal??-fece allarmato il colonnello.
Il vecchio sdentato ghignò in direzione dell'alchimista
più giovane facendo sventolare davanti al suo naso un paio
di
biglietti e poi porgendoli al controllore.
-EHI! QUELLI SONO I MIEI!!-urlò afferrando il vecchio per la
giacca logora.
Il controllore lanciò un grido non ben identificato,che
faceva
riferimento al rispetto per gli anziani o qualcosa di simile.
-Ma ...ma ci ha rubato i biglietti!-protestò Ed. Intanto il
colonnello cercava di mimetizzarsi senza grandi risultati sotto le
lenzuola.
-Questa è la scusa più vecchia del mondo
giovanotto!!-
-CHI HAI CHIAMATO SUPER MEGAMICROBO?!??-
Per farla breve i due alchimisti furono cacciati fuori dal treno in
corsa dal controllore assatanato.
Roy atterrò malamente su una spalla rotolando per qualche
metro.
-Taisa!- chiamò Ed -Niente di rotto?- si avvicinò
preoccupato vedendo che il colonnello era rimasto supino a terra.
-Ti prego dimmi che che non ti sei fatto fregare anche i nostri soldi-
lo supplicò Roy aprendo un occhio.
-Va bene, allora non glielo dico-
-Sigh-
Roy si rialzò impreccando sommessamente .
Si trovavano
in mezzo ad una prateria attraversata esclusivamente dai binari, presto
sarebbe calata la notte e la temperatura si sarebbe abbassata di colpo.
-Cerchiamo di raggiungere la prossima città, poi chiameremo
il
maggiore- disse, poi noto un sentiero, probabilmente
tracciato
dai carri dei contadini.
-Taisa?-fece Ed preoccupato quando lo sguardo del colonnello si
illuminò per un intuizione geniale.
-AH! Ci sono! Fullmetal scoprì un po’ le cosce e
cerca di
irretire il primo contadino. Ci faremmo dare un
passaggio!!
- esclamò Roy.
Edward arrossì- Perché non lo fa lei?? Colonnello
pervertito!!- subito dopo aggiunse- E poi a quest’ora non
passerà nessuno!-
-Sei tu quello che si è fatto fregare dal vecchio. Quindi
smettila di piagnucolare e datti una mossa, sta arrivando un carro-
Roy afferrò Edward per il braccio sano trascinandolo verso
il sentiero ignorando i fantasiosi epiteti urlati dal biondo.
-Va bene, va bene. Lo farò fermare…a MODO MIO.-
si arrese
Ed alzando il pollice e reprimendo il desiderio, sempre più
prepotente, di dare una craniata al colonnello.
L'uomo sul carro scocco un occhiata compassionevole ai due alchimisti,
sollevo leggermente il cappello di paglia dalla fronte per scrutarli;
era raro incontrare dei viaggiatori ancora in strada al tramonto, forse
si erano semplicemente persi.
-Mi scusi buonuomo-fece Roy con un sorriso seducente.
Buonuomo? Ma da dove mi
è uscita.
Il
contadino sollevò un sopracciglio -Si??-
-E' diretto alla prossima città? Le saremmo grati
se ci lasciasse salire sul suo carro-disse allargando il sorriso.
Bene. E' certo. Sono un
emerito imbecille.
Il contadino sospiro grattandosi il mento.-Salite-
I due alchimisti si fiondarono sul retro del carro sistemadosi fra la
balle di fieno.Ed arricciò il naso per il cattivo odore che
gli investì le narici.
-Fate attenzione li dietro- Li avvisò il contadino- Sto
trasportando concime naturale di ottima qualità, non voglio
che lo rovesciate per sbaglio: me lo pagano bene-
-Concime naturale?-Il colonnello aggrottò la fronte.
-Letame, taisa-
Roy sospirò-Siamo letterallmente nella cacca!!-
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Capitolo 3 *** Confessione ***
s.1
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note dell'autore:
come giustamente mi è stato fatto notare in una
recensione, il fatto che ed e roy siano stati buttati giu da un treno
in corsa pu lasciare un pò perplessi. Spiego subito.
fullmetal
alchemist è ambientato nel 1921 in un mondo parallelo, per
cui
non è affatto detto che dovessero essere semplicemente
multati,
soprattutto se viaggiatori in classe economica. Se questo non bastasse
immaginiamo che il controllore fosse leggermente schizoide.
....BHUAHAHA...ok...grazie per le recensioni!!
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-Credo che mi metterò ad urlare- annunciò Roy
Mustang
quando l'auto del maggiore Armstrong centrò, a tutta
velocità, una pozzanghera di dimensioni spaventose,
rendendo lui e il picc...ehm...giovane edo, che erano seduti sul
marciappiede , completamente fradici.
Avevano chiamato il maggiore da una cabina non appena il carro li aveva
condotti in città...quindi a notte inoltrata; erano stanchi,
sporchi e affamati;l'ultima cosa che desideravano era un bagno fuori
programa.
La porta dell'auto si aprì -EDWARD!!!!-urlò Alex
Louis saltando fuori.
-M.maggior...-Non ebbe il tempo di dire altro perchè due
braccia
da culturista lo circondarono all'altezza dello sterno quasi
soffocandolo.
-OHH EDWARD ELRIC COME HAI POTUTO ESSERE COSI' SPROVVEDUTO!!! MA IO,
ALEX LOUIS ARMSTRONG TI PROTEGGERO'-
Edward cercò inutilmente di articolare qualche parola.
Roy ghignò- Che commento commovente!! Non trovi fullmetal?-
Se avesse potuto Edward avrebbe volentieri trasmutato il suo
braccio meccanico e procurato una terza narice al
conlonnello. Il
maggiore cominciò a sbaciucchiare la guancia di Ed che
sbiancò di colpo.
Il ghigno di Roy si congelò sul suo volto.-Ok, momento
finito. ARMSTRONG! Ora puoi anche farlo respirare!!-
Alex Louis obbedì.-Uhmm...per caso ha cambiato profumo,
Taisa?-chiese dilatando le narici-Che fragranza insolita-
Il volto di Roy rimase impassibile, mentre dentro di se cercava di
combattere la tentazione di schioccare le dita -Certo maggiore. Questa
è parfum de
merde , un essenza davvero singolare-disse con entusiasmo
simulato.
****************
Edward si guardò ancora una volta intorno: l'arredamento del
piccolo appartamento era piuttosto essenziale, e macchie di
umidità sulla parete scrostavano l'intonaco; Ed
sollevò
le spalle : era stato in posti molto peggiori, e poi era solo una
residenza temporanea, finchè non avessero scoperto il
misterioso
killer. All'idea non potè trattenere un sorriso amaro.
-Vi faccio vedere la vostra stanza- disse Armstrong precedendo i due
alchimisti nel corridoio.
Roy alzò un sopracciglio. -Ha detto vostra? Me lo sono
immaginato vero???-
Il maggiore aprì la porta a sinistra. La stanza sembrava
accogliente, in uno stato decisamente migliore del resto
dell'appartamento. Aveva solo un piccolo, quasi trascurabile difetto.
-Un letto matrimoniale?-fece il colonnello con una smorfia. Ed
arrossì leggermente.
-Si, è quello che ho trovato. C'è anche nella mia
stanza- si giustificò Armstong.
Roy e Ed si guardarono in cagnesco. -Non voglio dormire con lui!!-
esclamarono all'unisono.
-Ma io DEVO dormire da solo! Sapete di notte mi agito molto e finirei
per colpire chi mi sta a fianco...-
Il Flame alchemist immaginò come sarebbe stato trovarsi con
il
gomito del maggiore infilato fra le costole, e decise che quella non
era un'esperienza da provare.-Ok ok, ho afferrato il
concetto-
Si lasciò cadere a peso morto sul materasso scoprendolo
piacevolmente morbido.-Destra o sinistra, mame-chan?-
Ed sbuffò-Tanto deciderà lei
comunque Taisa.....EHI !! COME MI HA CHIAMATO??!!-
Armsrong abbandonò prudentemente la scena andando a
ripararsi nella sua stanza.
-Ti consiglio di andare a toglierti quella roba, Fullmetal: Armstrong
ci ha lasciato un cambio di vestiti nel bagno-disse Roy ignorandolo.
Il biondo uscì dalla stanza sbattendo la porta. Dannato
Colonnello di merda! Un giorno gliele avrebbe fatte pagare tutte!
Incontro lo sguardo del suo riflesso nello specchio;
appoggiò le
mani ai bordi del lavandino continuando a fissarlo. Era cresciuto negli
ultimi tre anni. Era diventato un'adulto...be quasi...comunque il
colonnello non aveva il diritto di prenderlo in giro.
Sospirò.
Quella sera gli avrebbe detto quello che si era tenuto dentro tutto
questo tempo,pensò assumendo un'espressione decisa.
Si cambiò velocemente lasciando scivolare i vestiti dal suo
corpo di metallo e carne, rabbrividendo di freddo.
Percorse il corridoio senza accendere la luce tenendo lo sguardo fisso
sui suoi piedi ; aprì la porta alla sua destra.
La stanza era buia, a quanto pare il colonnello doveva essere gia
andato a dormire. Si fece coraggio ed entrò: in fondo quella
era
anche la sua stanza; andò a sedersi sul bordo del letto.
-Taisa-sussurrò. Sentì un mugugno provenire alle
sue spalle: allora era ancora sveglio!
-Taisa-ripetè- Io volevo dirle una cosa...da tanto tempo-
Aveva
una paura matta che il colonnello ridesse di lui.-Ecco...lei...mi
è mancato molto...e....le voglio bene e le sono grato anche
se
non sembra.-
Sobbalzò, sentendo una mano posarsi sulla sua spalla.
-T..taisa-senza girarsi la sfiorò.
Bene....da quando la mano del colonnello era così massiccia
e ...sudata??
Si voltò lentamente con gli occhi sbarrati.
-Ed...-
-Oh no...nononono-
-Oh Edward!-esclamò Armstrong con due grossi lucciconi agli
occhi.- Sei innamorato!! Sei uscito dal guscio e hai dispiegato le tue
ali all'amore!!-
Il maggiore degli elric aveva un colorito livido -Ma...ma no...io non
intendevo dire questo...-
-Capisco. Hai paura di non essere ricambiato !! Ma non temere!! IO ,
ALEX LOUIS ARMSTRONG, TI AIUTERO' A CONQUISTAR..-
Edward scatto premendo le mani sulla bocca di Armstrong per zittirlo-
Ma è impazzito?!! Se sentisse una cosa del genere finiremmo
cotti a fuoco lento tutti e due! Quindi stia zitto!!-gli
intimò terrorizzato.
In quel momento Roy entrò nella stanza -La piantate di
urlare?-brontolò-Fullmetal, la nostra stanza è a
sinistra, SINISTRA, è così difficile da
ricordare?- Detto
questo si girò è usci di nuovo; solo allora Ed
decise di
lasciare libera la bocca del maggiore.
-Non preoccuparti Edward...ti aiuterò io..ho gia in mente un
piano geniale-sussurrò Armstrong.
-Nonono! Non si disturbi- rispose velocemente- La prego!-
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Capitolo 4 *** Preparazione del diabolico piano ***
s.2
Roy Mustang strinse gli occhi infastidito dalla luce del giorno che
filtrava dalle serrande mezze aperte. Mugugnò, non
accennando a
muoversi dalla sua prediletta posizione a quattro di bastoni che gli
permetteva di occupare tutto lo spazio vitale del Fullmetal Alchemist.
-Edward!! E' l'alba!! Anche i killer dormono, lo sai?-
brontolò
vedendo che era già vestito di tutto punto e ora trafficava
con un
elastico per rifarsi la treccia.
Un momento ! L'ho
chiamato Edward??...Il sonno gioca brutti scherzi si
disse.
Ed sbuffò -Non è l'alba! Sono le dieci! Si dia
una mossa-. Gli lanciò il suo cuscino in faccia.
-Sei crudele Fullmetal!!- si lamentò il colonnello.
Edward uscì dirigendosi in cucina; li il maggiore stava
tracannando una bottiglia di liquido trasparente; quando lo vide
arrivare ammiccò.
-Eh eh...Vodka di primissima qualità!-esclamò- E'
l'ideale per cominciare la giornata!!-
Ed sospirò. Certo che se Armstrong iniziava le sue giornate
con
superalcolici...chissà come sarebbero poi proseguite.
Il maggiore richiuse la bottiglia, poi si guardò intorno
circospetto.-Com'è andata stanotte?- sussurrò.
Ed arrossì violentemente -Non abbiamo fatto niente, e non
faremo niente-sibilo- sono stato chiaro?-
Armstrong scoppiò in una risata fragorosa-AHAAHAH Certo,
giovane
Elric. Certo!- decise di assecondarlo. Meglio non far
innervosire
quel pargolo alla prima cotta, pensò.
Gli porse la bottiglia- Un goccetto?-
-MAGGIORE!!-tuonò il colonnello entrando in cucina -E'
troppo piccolo per bere!-
-GUARDI CHE HO 18 ANNI!!! COLONNELLO DI MERDA!-urlò Edward.
Armstrong sospirò- Ahhh litigi fra innamorati-disse in un
bisbiglio ben udibile che fece accapponare la pelle al povero Edo.
Quando anche il colonnello fu pronto, i tre alchimisti si diressero nel
luogo dove si era verificato l'ultimo omicidio; si trovava in una zona
piuttosto isolata della città, nei pressi del cimitero;
proprio
il guardiano era l'unico preziosissimo testimone.
Mentre era impegnato alla guida dell'auto Alex Louis Armstong si
concesse qualche minuto di fantasticherie riguardo i possibili piani di
azione per avvicinare il Fullmetal e il Flame alchemist. Sicuramente
era l'atmosfera l'elemento mancante per una felice unione spirituale e
...ehm...carnale. Avrebbe decorato la loro stanza con tante candele
profumate, una bottiglia di champagne sul comodino...
-Maggiore, guardi che deve girare qui-
Si. SI. Candele. E poi avrebbe convinto Ed a sciogliersi i capelli.
-Maggiore la strada-
Che poi Roy fosse notoriamente un donnaiolo, e ci tenesse a tale
reputazione era un dato totalmente secondario.
-MAGGIOREEE IL PALOOO!!-urlarono insieme Ed e Roy
Armsrong si riscosse dai suoi pensieri, sterzando bruscamente ed
evitando per un pelo un lampione. Si voltò indietro a
guardare i
due sventurati passeggeri, annichiliti sui sedili posteriori.
-Tranquilli giovincelli! Siamo praticamente a
destinazione-cercò di tranquillizzarli.
Parcheggiò e uscì con un saltello seguito ai suoi
compagni che scesero ancora tremanti.
Il colonnello, quando il suo battito cardiaco fu tornato regolare,
precedette gli altri due avanzando verso il cancello socchiuso del
cimitero, dietro il quale il guardiano lo fissava sottecchi.
C'erano molte cose che non quadravano in quella storia. Prima di tutto,
perchè Fullmetal aveva accettato quella missione quando
aveva
detto di non voler aver più niente a che fare con l'esercito?
Non era ovviamente il dubbio più pressante: ancora non gli
era
chiaro ad esempio il movente di tutti quegli omicidi; certo poteva
essere il lavoro di uno psicopatico. Non era un killer seriale, almeno
nel senso stretto del termine : le vittime non avevano nulla in comune,
e nemmeno i luoghi e le date dell'omicidio.
-Che volete?-fece il guardiano per nulla felice di vederli arrivare.
-Siamo giornalisti-disse Roy restando fedele alla sua copertura -
vorremmo farle qualche domanda riguardo l'omicid..-
-Non ne so niente!! Andate via!!- sbottò l'uomo- Non voglio
grane io!-girò la chiave del cancello per sottolineare
l'ultima
frase.
I tre alchimisti si allontanarono rassegnati. -Non abbiamo
l'autorità per costringerlo a parlare se manteniamo la
copertura
dei giornalisti- sospirò il colonnello
-Diamo un occhiata al cerchio alchemico-suggerì Armstrong
Il cerchio era stato disegnato a terra, con del gesso; molte parti
erano cancellate da macchie di sangue, ma per il resto i complicati
intrecci di triangoli, di archi che si incrociavano sulla
circonferenza, e
di parole latine era ben leggibile.
Roy si voltò a scrutare il volto del Fullmetal: la sua
espressione era cambiata per un'istante alla vista del cerchio.
-A quanto pare abbiamo trovato un alchimista più dotato e
creativo di te, Mame-chan- commentò per studiarne la
reazione.
-Eh.. già...-si limitò a dire Ed pensieroso.
Roy si morse un labbro.Se conosceva bene Edward , il fatto che non
avesse registrato l'appellativo di Mame-chan voleva dire solo guai.
Dannazione! Cosa mi
nascondi, Edward?
-Andiamocene di qui.-disse il biondo distogliendo lo
sguardo dal macabro disegno -Abbiamo altre persone con cui parlare.-
|
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Capitolo 5 *** Messa in atto del Diabolico Piano ***
s.3
Roy Mustang tamburellava le dita sulla superficie di legno del tavolo,
cercando di mettere insieme tutte le informazioni raccolte nella
giornata sul caso del killer. Edward lo guardò male per
l'ennesima volta: sembrava che lo facesse apposta a fare rumore per non
farlo concentrare.
Le lancette dell'orologio segnavano le nove di sera. Alex Louis
Armstrong attraversò la cucina con aria circospetta cercando
di
nascondere nel suo poderoso abbraccio una decina di candele. Roy ed Ed
lo fissarono interdetti.
Il colonnello scosse la testa.
-Non avevo mai visto un cerchio così complicato- disse-
Fullmetal, saresti in grado di completare le parti mancanti?-chiese
Ed sobbalzò- Ehm...certo che no!! Come posso immaginare cosa
ci fosse scritto!!-
Si vede lontano un
miglio che stai mentendo, Mame-chan.
Roy annusò l'aria, sembrava ci fosse odore di
bruciato.
Il maggiore tornò correndo in cucina per riempire un
bicchiere
di acqua e con altrettanta velocità andò via di
nuovo.
-Che diavolo sta facendo?-borbottò Ed fra se e
se.Rabbrividì al pensiero di Armstrong mentre cercava di
mettere
in atto un diabolico piano di conquista.Dal corridoio tuonò
una
risata soddisfatta.
-...sigh....forse dovremmo controllare di avere ancora una stanza,
Taisa-
Roy fece una smorfia stupita, poi collegò: Armstrong,
candele, puzza di bruciato.....Oddio...
Armstrong attraversò per la terza volta la cucina di
corsa.-Vado
ad imbucare una lettera!!-gridò mentre usciva dalla porta
d'ingresso.
Ed e Roy andarono verso la loro stanza per una rapida constatazione dei
danni. Sorprendentemente solo l'orlo di una federa era
irrimediabilmente bruciato; sul davanzale e attorno al letto erano
state disposte numerose candele profumate che emanavano una luce
soffusa, una cesta piena di cioccolatini a forma di cuore era su un
comodino.
Ed desiderò intensamente di sprofondare almeno tre metri
sotto il pavimento.
-Che significa questo??-fece Mustang mezzo intontito dalle esalazioni
profumate.
Pensa Edward, pensa. Una
scusa. Di qualcosa! Una cosa qualsiasi!! pregava
mentalmente il biondo.
-Ehm... Armstrong ha letto su una rivista che tengono lontani gli
insetti, me l'ha detto ieri.-si inventò.
-E il cioccolato?-chiese ancora il colonnello sempre più
disorientato.
Ed arrossì violentemente-COME DIAVOLO FACCIO A SAPERE CHE
GLI PASSA PER LA MENTE?!!-urlò
-Ok, ok. Ti dispiace se spengo qualche candela? Sto soffocando!-disse
con indifferenza Roy chinandosi e soffiando via la fiamma di una delle
candele davanti al letto.Quindi si lasciò cadere sul soffice
materasso; allungo il braccio per raggiungere la cesta dei cioccolatini
e ne assaggiò uno.
-Mmm...non male...-concesse-Ne vuoi, Fullmetal?-
Edward scosse la testa, sperando che Armstrong non avesse messo
qualcosa di strano nel cioccolato. In quel momento sentì
qualcosa che voleva farsi passare per musica da fuori; con un brivido
lungo la schiena si affacciò: il maggiore stava
strimpellando, sul marciapiede,
con un violino che aveva recuperato chissà dove.
-Chi è? Stanno ammazzando un gatto?-chiese il Flame
Alchemist aggrottando la fronte.
-Nono. E' solo un suonatore ambulante-rispose Edo richiudendo di scatto
la finestra; voltandosi fu colpito alla fronte da un
cioccolatino.-EHI!-protestò.
Il colonnello ridacchiò -Che riflessi lenti, Mame-chan-
-CHI SAREBBE COSI' PICCOLO DA ESSERE SCAMBIATO PER UN FAGIOLINO?-
Roy lo ignorò cacciandosi in bocca altro cioccolato.
-IO LA AMMAZZO, COLONNELLO DI MERDA! -
Si leccò le labbra inconsciamente. Il giovane alchimista
l'aveva
afferrato per il collo della camicia con tutta l'intenzione di fargli
un occhio nero. Il colonnello approfittò del fatto che fosse
accecato dalla rabbia per premergli del cioccolato sulle
labbra.-Dovresti assaggiarlo . Davvero- disse con molta calma.
Edward sussultò e si allontanò di colpo, come se
il suo Taisa scottasse.
-Basta! Dormiamo!- decise con un tono che non ammetteva repliche- E non
si rubi le coperte!-
Dormi pure Ed, tanto
scoprirò quello che nascondi!
************************
-Un uomo di
mezz'età, di media
altezza, di media corporatura?? HA IDEA DI QUANTI CE NE
SIANO??-sbottò Roy ascoltando l'approssimativo identikit di
una
donna sui sessanta testimone dei delitti.
-Ma che modi!!-protestò lei-Non c'è
più rispetto per la gente più anziana!!-
Edward corse ai ripari -Deve scusarlo signora...-
-Signorina-lo corresse con una punta di orgoglio.
-Ehm...si ...signorina...vede il mio amico prende molto sul serio il
suo lavoro di giornalista-spiegò sottolineando l'ultima
parola.
Con quel comportamento prima o poi Roy li avrebbe fatti scoprire.
-Comunque è tutto quello che so- concluse la donna lanciando
un'occhiata di apprezzamento ad Ed. Roy si rabbuiò.
I due alchimisti si congedarono uscendo dall'abitazione della testimone.
-Abbiamo fatto un bel buco nell'acqua-commentò Ed.
-...-Roy rimase in silenzio come risentito di qualcosa.
-Comunque di omicidi non se ne sono più verificati- Edward
aveva
intuito che qualcosa nel suo Taisa non andava. Che avesse
scoperto il suo segreto? Poteva sopportare tutto, ma il disprezzo del
suo Taisa sarebbe stata la peggiore tortura.
Roy si fermò sotto il portico del palazzo.
-Taisa?-
-Dove sei stato ieri notte, Fullmetal? Non eri a letto-chiese
all'improvviso. Edward sgranò gli occhi.
-Io...in cucina a bere. Dove potevo mai andare?-cercò di
giustificarsi.
Roy lo afferrò per una spalla inchiodandolo al muro-NO! Ho
controllato e non eri li!- gli urlò a pochi centimetri dalla
faccia; il biondo distolse lo sguardo.
-Ho fatto quattro passi. E allora? Non devo certo rendere
conto a LEI di quello che faccio!-
-Ehm...ehm-qualcuno tossicchiò
Il colonnello si voltò seccato: era la donna con cui avevano
da poco parlato. -Da quanto e lì?-
-Pochissimo....ehm....diciamo abbastanza-rispose quella visibilmente a
disagio-Volevo dirvi che l'assassino aveva una cicatrice molto brutta
sulla mano sinistra....non volevo interrompere...-
Edward scostò bruscamente il colonnello da se-Non si
preoccupi!
Non ha interrotto niente-disse freddamente, prima di allontanarsi a
passo svelto. Roy gli andò dietro.
-Non fare finta di niente, Fullmetal! So che mi nascondi informazioni
sul killer! Probabilmente lo conosci anche!-lo accusò-Per
questo
non è più in azione! Deve averti visto girare in
città!-
-Non ne so niente più di lei- mentì Ed
-Stai mettendo a rischiò il buon esito della missione. D'ora
in poi...-
-BASTA! LA SMETTA DI DARMI ORDINI!!-
La lite fra i due alchimisti aveva attirato l'attenzione dei passanti,
i più coraggiosi si erano fermati a guardare mentre altri,
più saggiamente, avevano pensato bene di lasciare la scena
in
fretta, prima che cominciassero a tirarsi addosso qualsiasi cosa non
ancorata saldamente al suolo; in effetti ne avevano tutta l'aria.
-Non sono più il suo cane!-urlò Ed prima di
mettersi a correre sparendo in un vicoletto.
Questa volta Roy Mustang non lo seguì.
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Capitolo 6 *** Piano diabolico la vendetta ***
a.1
-Capisce Maggiore?? ...Voglio dire...lui...lui....-Roy incapace di
trovare il termine esatto per definire il comportamento del suo
sottoposto mando giù un altro bicchiere che Armstrong
riempì prontamente ancora una volta.
-Lo so che conosce il killer! E mi dirà chi
è!-sbottò-Dovessi farlo a pezzi; lo
scoprirò.
Dannato moccioso-
Il maggiore lo squadrò vagamente allarmato; quando era
tornato
all'appartamento aveva trovato il colonnello già mezzo
brillo fuori di
se dalla rabbia; davvero non sembrava il solito bastardo, machiavellico
e calcolatore.
-Se posso chiedere...dove si trova ora il giovane Elric?-si decise a
domandare, bevendo un sorso di assenzio a sua volta.
-Non me lo nominare!-esplose Roy passando bruscamente a dargli del tu.
Il maggiore con due grossi lucciconi agli occhi tirò su con
il
naso: il suo taisa aveva il cuore infranto, ma ancora non sapeva che
lui avrebbe saputo guarire le ferite d'amore del cocciuto alchimista;
il suo piano avrebbe sicuramente funzionato.
-Armstrong? ...hic...non mi piace quello sguardo! Trami
...hic...qualcosa??-chiese Roy socchiudendo minacciosamente gli occhi.
-NO!-rispose in fretta lui- Beviamo!!-invitò il colonnello
con una strizzata d'occhio.
Tre o quattro bicchieri più tardi il Flame Alchemist era
completamente partito, rideva sguaiatamente rischiando di cadere dalla
sedia e dando forti pacche sulle poderose spalle di Armstrong.
I
due si zittirono di colpo quando sentirono il rumore metallico di una
chiave girare nella porta.
-Ahhh è il mio Ma...hic...me chan!!-commentò Roy,
strascicando le parole
Edward entrò in cucina.-Maggiore sono
torn...-lasciò la
frase in sospeso fissando i due alchimisti a bocca aperta.
-Maggiore..non mi dica che....-
-Ciaoo Edw..edu...eddward-lo saluto il colonnello incespicando nel dire
il suo nome.
Il biondo deglutì. Va bene che l'alchimista nerboruto era
una
mina vagante, ma non credeva che avrebbe potuto combinare tutti questi
disastri in poche ore di imperdonabile distrazione.
-Lo shaaai Ed ? Io e Armstrong ci shpooshiamoo-disse ridacchiando il
Taisa.
-Lei è ubriaco!-esclamò il Fullmetal alchemist Però! Che spirito di
osservazione, Ed.
-Chi io? No!-protestò Roy. Armstrong fischiettò
con aria
indifferente mentre cercava di allontanarsi dal campo visivo di Ed;
ovviamente il tentativo fallì miseramente.
-MAGGIORE!! COSA DIAVOLO GLI HA DATO ??-
-Ehm...assenzio...distillato secondo la tradizione della famiglia
Armstrong- rispose in fretta prima di trasferire altrove la sua
enorme massa muscolare ed evitare di essere ridotto come uno
scolapasta dall'automail di Acciaio.
-Dove sei stato?- riuscì ad articolare Roy.
-Non sono fatti suoi. Andiamo la accompagno a letto.- Edward si
avvicinò al moro tentando di farlo alzare dalla sedia
sostenendolo per le braccia, lui barcollò ridendo.
-Vieni a letto ...hic...con me.-ordinò.
-Ma certo che...-Edward capì qualche secondo più
tardi il
vero senso della frase, più o meno quando sentì
la mano
del Taisa sul suo sedere. -AHH! MANIACO!!-strillò cercando
di
allontanarlo.
-Fai da testimone al mio matrimonio?-domandò Roy
all'improvviso
-Quale matrimonio?-
-Quello con il maggiore-rispose come se fosse la cosa più
ovvia del mondo.
Questa discussione sta
prendendo una piega troppo demenziale. Decise Ed -Ora
faccia il bravo, la porto di la...e poi verrò anche al
matrimonio con Armstrong , va bene?-
Nota bene, Ed: Roy
Mustang non deve assolutamente bere qualcosa di più alcolico
dell'acqua.
Non senza difficoltà riuscì a
guidare il suo
superiore
nella loro stanza. Roy si lasciò cadere all'indietro sul
letto
trascinando il biondo con il suo peso. Edward strabuzzò gli
occhi trovando il suo sorriso stranamente dolce del colonnello
ed
il suo volto così pericolosamente vicino al suo; Roy porto
le
braccia dietro al collo del più giovane avvicinando le
labbra al
suo orecchio.
-Ed...-sussurrò. Il biondo si riscosse cercando di liberarsi
dalla presa.
-Taisa, mi lasci!!-gli intimò dimenandosi.
Roy divaricò leggermente le gambe.-Ti voglio.-disse ancora
con
la voce alterata per l'eccitazione e per l'alcool. -Voglio sentirti
dentro di me.- sollevò il bacino come un invito mentre Ed
arrossiva violentemente. Si sforzava di restare razionale, continuando
a ripetersi che l'interesse del moro per lui era dovuto solo
all'ebbrezza dell'assenzio; ma inevitabilmente cominciava a insinuarsi
l'idea di andare a catturare le labbra sottili e seducenti che lo
chiamavano.
Una mano di Roy percorse tutto il profilo del Fullmetal andando a
posizionarsi fra le sue gambe.
-Ed, ti prego...-lo implorò , la mano premette un
pò di
più sull'inguine.Edward sussultò e chiuse gli
occhi
istintivamente: era troppo imbarazzato per sostenere lo sguardo carico
di desiderio del suo Taisa.
-R..roy...io...-cercò di dire. Senti la presa del colonnello
allentarsi e il suo respiro diventare più regolare.
Aprì
un occhio poi due: il colonnello dormiva beatamente sotto di lui.
-Non ci posso credere!!-sbottò. Batté un pugno
sulla
spalliera del letto per sfogare la frustrazione. -Tsk. E Lei doveva
essere quello-che-non-sta-mai-sotto, eh?- disse al taisa addormentato.
Stava per aggiungere un insulto, quando senti chiamare alle sue spalle.
-Vai così Ed!- lo incitò Armstrong apparendo
sulla porta
e alzando il pollice. Edward realizzò di essere ancora
accucciato fra le gambe di Mustang, una posizione che non poteva essere
altro che ambigua.
-Vada al diavolo lei!!- gridò saltando in piedi. Armstrong
scappò via ridacchiando.
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Capitolo 7 *** Litigi e sospetti ***
a.1
Roy Mustang si alzò a sedere sul materasso in uno stato di
semicoscienza; le tempie pulsavano dolorosamente e sembrava che il suo
cranio fosse stretto da una morsa. I muscoli dolevano specialmente
quelli delle cosce, quasi come se avesse dormito in una posizione
assurda la maggior parte della notte.
Ora che ci pensava bene, non ricordava di essere andato a dormire, come
ci era arrivato in quel letto?
Sbadigliò sonoramente; lanciò un'occhiata al lato
destro
del letto che era vuoto come al solito: il fullmetal era un tipo
mattiniero.
Sospiro decidendosi di alzarsi e andare a vestirsi. Incrociò
con
lo sguardo lo specchio accanto alla porta e sgranò gli occhi.
Perché diavolo era andato a dormire vestito?
Rimandando al suo totale risveglio questo genere di dubbi si
avviò verso la cucina urtando come una trottola contro
entrambe
le pareti del corridoio.
-Ma che caz....-imprecò.
-Buongiorno Colonnello.-lo salutò una voce allegra.
-Tho! Già così fine appena
svegliato.-commentò una voce ben diversa in modo
spudoratamente sarcastico.
-Che ore sono Fullmetal?-domandò al biondino che sorseggiava
un
tè accanto al lavandino mentre Armstrong lavava i piatti
della
sera precedente.
-Solo le due del pomeriggio.-rispose lui con aria di sufficienza-
Ovviamente ci siamo presi la libertà di proseguire le
indagini
senza di LEI-continuò dando un tono minaccioso al pronome.
Roy mugugno una frase di assenso andando a sedersi. -Avete scoperto
qualcosa di nuovo?-biascicò.
-Abbiamo una qualche idea di dove sia il covo del killer, ma prima
mangi qualcosa- disse Armstrong.
Roy annuì. -Qualcuno di voi due potrebbe rinfrescarmi la
memoria su cosa mi è successo ieri notte?-
Armstrong ridacchiò nervosamente dicendo che sarebbe andato
a
dare una sistemata alle doghe del suo letto che non sembravano troppo
resistenti.
Il colonnello alzò un sopracciglio- Perché
scappa, Fullmetal?-
-Perché quando ricorderà vorrà
ucciderlo- spiegò Ed pazientemente.
-Ricordo solo che stavo bevendo qualcosa insieme a lui e....CI SONO!!
Mi ha fatto ubriacare di nuovo vero?-tirò a indovinare Roy.
-Che significa di nuovo?-
-Chi mi ha portato di la?-
-Io. Ma che significa di nuovo?- insistette Ed
-Potevi almeno spogliarmi, no? Avevo addosso ancora gli stivali!-si
lamentò Roy ignorando la domanda. Ed arrossì.
-CHE SIGNIFICA DI NUOVO?!!-
-L'ultima volta sono finito a letto con un numero indefinito di
donne.-Roy notò la faccia scandalizzata del più
giovane.
-Lei fa davvero schifo, lo sa?-
Roy accennò un sorriso di scherno-Da quale pulpito viene la
predica.-
Ed strinse i pugni-Che vorrebbe dire con questo?-
Roy sollevò le spalle -Fino a qualche anno fa avresti
venduto il
tuo bel culetto a chiunque ti avrebbe dato informazioni sulla pietra
filosofale.-
Una frazione di secondo più tardi incontrando gli occhi
lucidi di Ed si rese conto di aver esagerato.
Oh. no. Aiuto. Non
metterti a piangere, ti prego.
Ed afferrò la teiera rovesciando il contenuto
bollente
sui pantaloni del Taisa, che saltò in piedi ululando per il
dolore.
-IO LA ODIO!!-gridò Ed prima di andarsi a rinchiudere a
doppia mandata in camera da letto.
-Arghh!! Maledetto! FULLMETAL, MI HAI QUASI
CASTRATO!!-protestò Roy dall'altro lato della porta.
-FANCULO, COLONNELLO DI MERDA!! VADA AL DIAVOLO!!!-fu lo strillo di
rimando seguito da un singhiozzo.
Uff certo che
è proprio un animo sensibile.
-Andiamo Acciaio, aprì la porta!!-
Niente
-Acciaio, non fare il bambino!!-
Niente. E il fatto che non avesse reagito all'appellativo significava
che l'aveva fatta proprio grossa.
-ORA SENTI!Ti faccio notare che questa è anche la mia
stanza, ed
è solo per educazione che non ho ancora buttato
giù la
porta con l'alchimia. QUINDI TI DICO, NO...TI ORDINO DI APRIRE QUESTA
FOTTUTISSIMA CAZZO DI PORTA!!-Urlò Mustang a pieni polmoni.
-Io...io l'avrei fatto p..per Alphonse- fu la flebile
risposta.
Cazzo, sta piangendo?
-Ed, sentì ...ti chiedo scusa. Forse ci sono andato
giù pesante...-disse.
-Forse???!!-
-Va be, diciamo decisamente ci sono andato giù
pesante.-accordò-Scusami. Dai Ed, aprì , mi
dispiace.-
La chiave girò due volte e il Fullmetal aprì. Roy
noto
che aveva gli occhi rossi, come se avesse appena pianto o come se
stesse per farlo da un momento all'altro.
-Fullmetal io...- E
adesso che dico??-Ehm... vuoi un abbraccio?-
tentò.
Edward lo guardò prima incredulo, poi incazzato nero.
-LEI HA LA STESSA SENSIBILITÀ' DI UNO SCOLAPASTA!!-
urlò
Edward prima di tirargli un pugno nello stomaco e scappare via
dall'appartamento.
Armstrong fece la sua provvidenziale apparizione.-Come è
andata?-chiese sinceramente incuriosito ad un Roy annaspante sul
pavimento.
************
-Il cimitero?
Perchè li?-
-Ma si, è l'unica possibilità.- spiegò
Armstrong-
Questa città è super sorvegliata dalle forze
dell'ordine;
quello sarebbe il posto perfetto per nascondersi.-
Roy scosse la testa-Questa teoria strampalata è di Acciaio,
non è così?- domandò.
-Beh si. Ma lei come fa a ...-
-Semplice! L'ultimo cerchio è apparso nei pressi del
cimitero;
il killer a rigor di logica non avrebbe scelto un luogo così
vicino al suo nascondiglio per colpire. E Fullmetal avrà
certamente pensato anche a questo. E se è convinto che
è
li invece che si nasconda è perchè l'ha scoperto
autonomamente in una delle sue "passeggiate notturne".-
Armstong strabuzzò gli occhi, non era del tutto certo di
seguire il filo del discorso.
-E se il killer ha ucciso nei pressi del suo nascondiglio vuol dire che
ha ottimi mezzi per tenerlo nascosto. ERGO Fullmetal deve conoscere i
suoi trucchi. ERGO Fullmetal e il killer si sono già
incontrati.-concluse- Chiaro?-
-Ho mal di testa- annunciò Armstrong.
-Si, lo sospettavo.-
************
Edward Elric cerco di
raggiungere il bagno silenziosamente per quello che gli permettevano i
suoi arti d'acciaio.
Era tornato a notte fonda e non aveva nemmeno acceso la luce per non
svegliare il colonnello e il maggiore.
-Acciaio-
Si bloccò con la mano sulla maniglia, senza voltarsi.
Roy Mustang si alzò dalla sedia dove lo stava aspettando da
ore
ormai; al buio Edward non doveva averlo visto, e anche lui in
realtà aveva disitnto a difficolta la sua figura passargli
davanti. Accese la luce. Ora lo vedeva bene : era ancora vivo dopotutto
anche se con i vestiti sporchi di terra.
-Non dovresti tirare troppo la corda, Acciaio. Ti ricordo che sei sotto
arresto- disse alzandosi e camminando verso Ed che era rimasto in
silenzio e continuava a dargli le spalle.
Roy lo prese per un braccio; al Fullmetal sfuggì un gemito
di dolore. -Ed...ma cosa...?-
-Mi lasci!!-
Roy lo costrinse a voltarsi. Il suo volto era sporco di sangue
rappreso, lo zigomo destro era gonfio e violaceo, e probabilmente aveva
altre ferite simili a questa su tutto il corpo a giudicare dalla sua
espressione di dolore.Roy indietreggiò di un passo lasciando
andare il suo bracciò.
-Sei andato nel posto dove si nasconde, non è vero?- chese
ad Ed che teneva lo sguardo fisso a terra.-Rispondimi.-
Ed rimase in un silenzio ostinato. Roy aprì la
porta del bagno.
-Vieni. Ti aiuto a pulirti le ferite-
Ed lo guardo sorpreso.-Perchè...si fida ancora di me?-
-Togliti i vestiti, per favore.-gli disse gentilmente.-So che ne hai
altre, è inutile nasconderle.-aggiunse.
Ed si tolse cappotto e camicia lasciandoli cadere a terra. Il suo petto
era sfigurato da numerosi tagli fortunatamente non troppo profondi. Il
braccio sinistro sembrava quello più malmesso: probabilmente
si
era slogato qualche articolazione.
-Devi sempre fare di testa tua vero?- commentò.
Aprì il
mobile accanto al lavandino tirando fuori delle garze e del
disinfettante; non era molto ma in fondo Armstrong non aveva previsto
di trasformare quella casa in un pronto soccorso.
-Domani ti porto all'ospedale.- disse mentre con una garza inumidita
pensava a pulire il sangue sulla sua tempia.
-Non è necessario.-borbottò debolmente Ed.
Roy terminò con cura la pulizia del volto; quindi si
inginocchiò per occuparsi di un taglio all'altezza dello
stomaco.
-Sai, Acciaio, io so bene che qualsiasi cosa dirò tu farei
esattamente l'opposto.-disse tutto ad un tratto.-Questo lo so. Per cui
non cercherò più di fermarti. Però
lascia che ti
protegga per quello che posso. Parla con me. Dimmi che ti sta
succedendo.-
Edward tremò leggermente.-Non...posso..-
-Ed, ti prego.-lo implorò Roy. Il biondo
singhiozzò e si mise a sedere di fronte il colonnello
-Taisa, è tutta colpa mia, tutte quelle persone sono morte
per
colpa mia.- le lacrime cominciarono a scendere lungo le guance di
Edward che tremava ancora più visibilmente. Roy lo
abbracciò cercando di calmarlo.
-Va tutto bene, Ed.-sussurrò.-Domani. Domani mi spieherai
tutto.-
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Capitolo 8 *** Tutti i misteri svelati ***
a.2
-Domani. Domani mi racconterai
tutto.-
Roy scortò pazientemente il suo sottoposto fino
al letto.
Edward sembrava svuotato di ogni forza, seguì il Taisa
camminando quasi per inerzia, e meccanicamente si stese sul materasso.
-Voglio farlo ora.-disse, il suo sguardo rimaneva spento.
-Ehm??-Roy arrossì leggermente. Mustang? Poteva arrossire?
-Voglio raccontarle ora tutto.-continuò Ed evitando a Roy di
decifrare la sua frase ambigua.
-Ti ascolto-
Ed chiuse gli occhi lasciando scorrere nella sua mente un torrente di
ricordi. -Quando ripresi conoscenza, dopo la trasmutazione di Al, fui
ricoverato a casa di una donna anziana; ero senza ricordi, senza un
soldo in un paese di cui comprendevo a stento la
lingua.-cominciò a raccontare.
-Presto scoprii di ricordare qualsiasi nozione legata all'alchimia.
Quella parte della mia memoria non è mai stata compromessa.
Decisi di diventare un'insegnante per guadagnarmi da vivere.-
Roy lo fissò con più attenzione quando
pronunciò la parola insegnante.
-Ho avuto un solo allievo, Taisa, non era nativo di quel villaggio...
Hartian. E prima che me lo chieda, si, è il nostro killer.-
Roy si sedette sul bordo del letto.-Non è colpa tua se i
tuoi insegnamenti sono stati usati per uccidere.-
-Ho creato io il cerchio.-
Il colonnello aggrottò la fronte.
-Hartian ha rubato i miei appunti poco prima che riacquistassi i
ricordi.- disse Ed-Devo fermarlo.-
Nessuno dei due disse più niente . Edward si
addormentò finalmente poco dopo, Roy invece rimase a
scrutarlo
preoccupato: temeva ancora che il giovane alchimista volesse fare di
testa sua.
Arrossì quando si accorse che il suo sguardo indugiava da
qualche minuto ormai sulle labbra del biondo,che
così socchiuse
sembravano estremamente invitanti; allungò in modo
impacciato una mano
verso il volto di Ed sperando ardentemente che non aprisse gli occhi,
con due dita disegnò il contorno della bocca scoprendo la
pelle
calda.
Fa che non si svegli.
Pregò mentalmente mentre si chinò a baciare il
ragazzo
addormentato, si azzardò anche a lasciar scivolare la lingua
fra
le labbra dischiuse per un breve momento.
Roy si allontanò velocemente con un senso di nausea verso se
stesso; decise di andare a dormire sul divano in cucina prima di
rendersi ancora più patetico.
*************
Il fullmetal alchemist si
diede
dell'idiota mentre strisciando nei corridoi di una catacomba
sotterranea il braccio sinistro cominciò a pulsare
dolorosamente. Represse un colpo di tosse quando una nube di polvere
alzata da un passo incauto lo investi in faccia. Avrebbe decisamente
dovuto dar retta al colonnello e non tornare li da solo, e soprattutto
non avrebbe dovuto lasciarlo indietro. Al punto dove era arrivato non
restava altro che andare avanti; probabilmente il maggiore o il
colonnello dovevano già essersi accorti della sua ennesima
fuga
e lo stavano cercando. Il corridoio sotterraneo lo portò in
un
antro scarsamente illuminato dove un uomo dall'abbigliamento ricercato,
anche se impolverato, e un sorriso divertito lo stava aspettando.
-Hartian.-
-Maestro. Vedo che ancora non si è ripreso dalla nostra
ultima chiacchierata- lo schernì.
A terra erano state approssimate le linee principali del suo cerchio a
dodici punte. Un brivido percorse la schiena di Edward.
-Vuoi farlo davvero?-
Hartian rise scompostamente -Trasmutare la pietra filosofale intendi? E
altrimenti perché saresti venuto fin qui se non ne fossi
stato
convinto?- fece-Vuoi fermarmi? Credi di poterlo fare?-rise ancora- Sei
un alchimista geniale, ma dovresti tenere meglio segrete le tue
scoperte.-
Edward non si preoccupò di rispondere; batté le
mani; una
mano gigante si modellò dalla terra sotto di lui e si
lanciò per
stritolare l'uomo, ma sembrò frantumarsi contro quella che
doveva essere una barriera invisibile.
Merda. Per
tutta risposta con
un rapido gesto della mano Hartian provocò l'attivazione del
cerchio: la parete più vicina ad Ed lo inglobò
quel che
bastava per impedirgli i movimenti.
-Nessuno può fermarmi. Per completare la pietra mi occorre
soltanto un'altra anima, quale migliore della tua?-
-FERMATI!! -
Non era stato Ed ad urlare. La voce però gli era
orribilmente familiare.
-Il flame alchemist? Quale onore!-
-Roy no, VATTENE!!- gridò Edward dimenandosi inutilmente. Il
colonnello lo raggiunse.
-Liberalo e lo ammazzo, moretto.-minacciò Hartian.Il suo
sguardo saetto velocemente fra i due alchimisti.
-Usa me per completare la pietra-si propose Roy ignorando le proteste
di Ed.
-Che nobile sacrificio.-commento sarcastico Hartian- Pensi che ne valga
la pena per quello li? Non ti ha detto come si lasciava toccare da me?
Era una puttana in piena regola.-
-NO. Non lo ascolti, Taisa-
Roy sorrise dolcemente ad Ed.-Tranquillo.- lo baciò
prendendogli
la testa fra le mani. -Ti avevo promesso che ti avrei protetto.-disse.
La parete che teneva intrappolato Ed cominciò velocemente a
sbriciolarsi.
-Ti avevo avvisato- ringhiò Hartian mentre stava per
attivare
nuovamente il cerchio, questa volta però non ebbe il tempo:
un
abbraccio nerboruto lo bloccò alle sue spalle.
-Maggiore?!-esclamò Ed disorientato.-Quando
è arrivato qui??-
Armstrong tramorti il pericoloso criminale -Ho fatto il giro da
dietro.-spiegò ammiccando.
Mustang fece un'alzata di spalle. -Se attacca la barriera si
indebolisce. Era tutto già programmato. Il mio compito era
quello di distrarlo-
Edward sbatté le palpebre.- Ma allora ...quando prima...mi
ha...-balbetto leggermente deluso.
-Quando ti ho baciato?-domandò il colonnello facendolo
arrossire-Si anche quello era parte del piano.-
-Ah..si ...l'avevo capito.- Sigh.
Me ne frego. Baciami di nuovo!! ORA!!
-Però....-
-Però??- Stronzo,
fallo!!
-Però per la tua incolumità ...-cominciò
a dire frugando nella giacca.
Se non si muove lo
ammazzo. Anzi lo ammazzo lo stesso.
-..per la tua incolumità questo ed altro.
Scusami per la
sfacciataggine.-disse, e intanto faceva sforzi spasmodici per non
scoppiare a ridere
Ma mi sta prendendo per
il culo? -BASTA, TAISA DI MERDA!! BACIAMI!!!- Cazzo...l'ho detto ad alta voce??
Armstrong si mise pudicamente le mani sugli occhi
(continuando però a sbirciare fra le dita).
Il battito cardiaco di Ed accelerò mentre le labbra di Roy
si avvicinavano alle sue, chiuse gli occhi e...
CLACK
-Che..che...?-fece Ed fissando le manette che legavano il
suo polso d'acciaio a quello del Taisa.
-Così non scapperai più caro il mio Mame -chan-
**************
-Roy-
-Uhm?-
-EHI! Parlo con te?-
Roy sbuffò. Perché quel ragazzino era sempre
così loquace dopo aver fatto sesso?
-Si, dimmi Ed-
-Sai che stavo pensando?-domandò il biondino al suo fianco
tirando le coperte per coprirsi meglio
-Sai che ancora non ho il dono della telepatia?-
Ed gli pizzicò un braccio.-Pensavo ad Armstrong-. Roy
sussultò.
-EHI!! Non puoi pensare ad altri uomini mentre sei in vacanza con me!!-
-AHH STA ZITTO. Pensavo che la settimana scorsa ci ha fatto impazzire
con i suoi "piani di conquista"-
Mustang annuì.-E allora?-
-Allora pensavo che potremmo rendergli lo stesso favore..-disse Ed
mentre un ghigno malefico si allargava sulla sua faccia.
-Ed...fai paura...sul serio....-
-ROY!!-saltò a sedere-Riza è ancora single??-
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