In the twilight

di Rakyr il Solitario
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1:sick ***
Capitolo 2: *** 2:the endless roads ***
Capitolo 3: *** 3: Kill your past ***
Capitolo 4: *** 4: Sadness and sorrow ***
Capitolo 5: *** 5: birth of a new day ***
Capitolo 6: *** 6: The end (or a new beginning?) ***



Capitolo 1
*** 1:sick ***


Volevo dedicare questa fanfiction a Cristina, la persona che amo più al mondo e che mi ha ridato la speranza e la felicità.

1: Sick

Una scura giornata piovosa, il sole faceva a fatica capolino attraverso le gonfie nuvole, nere come l’umore del ragazzo che passeggiava sul terreno fangoso ed insidioso della foresta, lentamente, come se fosse stata una solenne malinconica processione.

Erano passati ormai tre anni da quando il suo compagno di squadra e migliore amico Sasuke Uchiha aveva tradito il suo villaggio per unirsi ad Orochimaru, che gli aveva promesso il potere necessario per compiere la sua personale vendetta sul fratello Itachi.

Dubitava che quella promessa potesse rivelarsi veritiera o affidabile, non poneva più fiducia nelle parole di quella serpe che in quelle del maestro Jiraya quando parlava del suo rapporto con l’altro sesso…balle su balle, null’altro.

Strascicando i piedi si diresse verso il suo villaggio, rivedendo immagini divertenti e simpatiche che gli strapparono un fugace tenue sorriso, che gli venne strappato da una folata improvvisa di vento tagliente.

Erano successe molte cose brutte anche, ricordò per prima la morte di Sandaime, che l’aveva trattato come un figlio, il grave ferimento di Neji e di altri suoi amici a causa del quintetto del suono, aver capito che Sakura non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti, lentamente le gocce di pioggia si fecero strada sul suo volto, attraversando i tremuli e tristi occhi azzurri, velati dal pianto.

Lui, che era sempre stato allegro e positivo stava piangendo, lui che era sempre stato impulsivo, testardo, audace si era arreso alla vita, lasciandosi trasportare da essa come da un fiume in piena, che lo trascinava dove voleva.

Aveva appena compiuto una missione, ma non aveva voglia di rientrare nel villaggio, non aveva voglia di vedere tutta quella gente.

Voleva stare solo, senza nessuno che lo compatisse.

Andò su una collinetta vicino al villaggio, alcuni alti tronchi erano rivestiti di materassi per allenarsi
-Già che ci sono…penso mi farà bene sfogarmi un po’- iniziò a colpire i bersagli con rapidità e grazia, rimanendo comunque potente in ogni pugno ed in ogni calcio, combinandoli e urlando in preda all’ira ed alla frustrazione.

Dopo pochi minuti il palo a cui si stava allenando si spezzò e lui crollò a quattro zampe, singhiozzando ed imprecando tra i denti, le lacrime ormai cadevano copiose dagli occhi, lucidi ed arrossati, ma venivano spazzate via dal vento e dalla pioggia, solo dopo qualche secondo capì che non era solo…

-N-Naruto-kun…- dalla voce tremola ed imbarazzata capì che era Hinata.
-Hinata-chan, cosa ci fai qui fuori con questo tempo?- si sforzò di sorridere e mantenere il controllo, riuscendo a smettere di piangere, ma attribuendo al sorriso una grande malinconia.

Lei lo guardò bene, non era il solito Naruto, c’era qualcosa di diverso, era come se in lui si fosse rotto qualcosa, qualcosa di essenziale, ma in fondo era lui il ragazzo che l’aveva sempre incoraggiata, spronata, le aveva sempre dato una mano, ora lei doveva provare a sdebitarsi.

-Naruto…che cos’hai…?- si stupì della fermezza della sua voce e della sua pacatezza, in quei tre anni era cresciuta molto, era più alta, la voce era mutata, si era fatta più adulta e sensuale, ed il suo corpo non era più quello di una bambina…

Lui la guardò per un attimo, anch’egli stupito dai suoi cambiamenti, la osservò mentre si avvicinava, i lunghi capelli sciolti inzuppati di pioggia, gli occhi bianchi, leggermente venati di viola, calmi, comprensivi, le sue curve non più acerbe, le sue belle labbra… Si prese mentalmente a schiaffi e, dopo essersi seduto accanto a lei al di sotto di un grande albero frondoso iniziò a parlare, raccontando le sue disavventure, i suoi problemi, fidandosi ciecamente di lei, come fosse una cosa normale.

La ragazza si sorprese ad osservare il viso del ragazzo, gli occhi un tempo vivi e spensierati ora velati e grigi, i capelli color del grano bagnati che gli cadevano sulla fronte, arrossì mentre ascoltava la confessione del suo amico…

Ultimamente vedeva in lui qualcosa di più di un amico, se l’aveva mai considerato tale, ma ultimamente, forse per i suoi cambiamenti adolescenziali, voleva che fossero qualcosa…di più…

Naruto aveva smesso di parlare e la guardava assorta…era diventata proprio bella, poi era sempre stata gentile con lui, e lo era ancora, gli piaceva la sua timidezza, il suo imbarazzo, il suo balbettare arrossendo mentre faceva collidere lentamente gli indici delle mani.

La trovava adorabile…

Senza neppure accorgersene le palpebre cominciarono a scendere e cullato dalla pioggia e dalla dolce voce di Hinata si addormentò con la schiena contro il tronco.

La ragazza gli si accoccolò accanto, cercando di riscaldarlo e riscaldarsi, abbracciandolo mentre diventava paonazza…

In fondo non aveva tutta questa fretta di tornare a casa…

Si addormentò col ritmico battere del cuore del ragazzo nelle orecchie.

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Capitolo 2
*** 2:the endless roads ***


2: the endless roads

-Perché diavolo hai fatto ritardo?! Il tuo villaggio è prestigioso e non può permettersi…-
Naruto non stava ascoltando nemmeno la sfuriata della Godaime sul suo ritardo, stava ancora ripensando alla sua esperienza del giorno prima, fissando comunque Tsunade in pieno viso senza vacillare, quando lei lo fissò più intensamente lui abbassò il viso, componendo un’espressione contrita e dispiaciuta –Mi dispiace…- riuscì a fingere abbastanza bene il tono di voce, rendendolo credibile.

-Va bene, puoi andare…- l’aveva ingannata tranquillamente, il rimorso era soffocato dalla prudenza…

Il vecchio Naruto non ci sarebbe mai riuscito.

Ma ormai era solo un ricordo, lentamente si avviò per i corridoi deserti della residenza degli Hokage, che di solito pullulavano di gente…un tempo aveva sognato quella carica, ma aveva capito che non ne era portato.

Vi aveva rinunciato, altra cosa che il vecchio Naruto non avrebbe mai fatto.

Aveva capito ormai che il più adatto al titolo era il suo amico Shikamaru. Rise sommessamente pensando alla sua reazione, lo immaginava commentare “Che seccatura” e seguire con aria annoiata i messaggeri, oppure si sarebbe nascosto finchè non fosse stato eletto un’altra persona…se Naruto era lo spirito combattivo, Shikamaru era lo stratega, tuttavia ad un leader servivano ambedue le qualità insieme.
-Davvero una seccatura- disse ad alta voce, assaporando il suono roco e profondo delle sue parole.

Era come se fosse ad una biforcazione con infinite strade e si rifiutasse di proseguire…si era fermato ad ammirare il crepuscolo.

-Ciao Naruto-kun- era Sakura, lui rispose con uno smorto gesto con la mano, facendo un sorriso poco convinto –Ciao Sakura-chan, come stai?-
Iniziarono a parlare del più e del meno, anche se il ragazzo eludeva gran parte delle domande, rispondendo in maniera ambigua o con altre domande, tuttavia la sua espressione parve rasserenata, almeno un po’.

Era sempre meglio di nulla, no?

Si separò dalla ragazza e si sedette all’Ichiraku, il suo chiosco di ramen preferito, mangiando gli spaghetti in brodo senza parlare, lentamente, come se stesse pensando a troppe cose tutte assieme, un’espressione malinconica, ricordò la sera prima, quando si era confidato con Hinata.

Si era sentito sollevato, e quando l’aveva trovata accoccolata vicino a lui si era sentito qualcosa…una stretta al cuore, un calore improvviso.
Piacevole.
Pensò di tornare alla collina, non aveva voglia di tornare nel suo appartamento…avrebbe dovuto anche pulirlo, ma la voglia scarseggiava davvero.

Il vento faceva frusciare lentamente le foglie, che ondeggiavano con un moto ipnotico, affascinante, mentre il verde delle foglie risaltava con le rosse nuvole al tramonto, era davvero uno spettacolo meraviglioso…

-Ah! Ah! Ah! Ah!- la voce di Hinata, quella ragazza si stava ancora allenando, la osservò per qualche istante, il corpo flessuoso che si muoveva veloce e preciso, portando colpi letali al bersaglio, intriso del sangue della ragazza, probabilmente intenta ad allenarsi fin dal primo mattino.

Non seppe cosa glielo disse, né perché compì quel gesto, ma si avvicinò a lei furtivamente e la abbracciò da dietro, mettendole le braccia al collo ed il mento sull’incavo del collo.

Erano ambedue paonazzi e totalmente imbarazzati.

Ma erano felici e a Naruto sembrò che anche le guardasse nella sua stessa direzione, verso il sole calante, bruciante ma etereo.

Un’aquila sorvolò i due, lasciando cadere un messaggio
“Convocazione immediata
Naruto Uzumaki e Hinata Hyuuga
priorità assoluta
missione vitale
Sasuke”

Appena vide quel nome il ragazzo accartocciò il foglietto che portava il sigillo di Tsunade, guardando la giovane donna accanto a lui.
Lei annuì e si avviarono ambedue, col tramonto alle spalle.
Non si accorsero di una cosa.
Le loro mani erano unite.

Ringraziamenti:

Hinata-chan 6: La fanfic è già stata ultimata, spero ti piaccia fino alla fine^^

_Ellis_: Grazie mille, spero ti piacerà la piega degli eventi

Inu_Kagghy: Una mia lettrice di manganet..che onore!! Grazie e continua a leggere se vuoi scoprire come andrà a finire^^

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Capitolo 3
*** 3: Kill your past ***


3: Kill your past

-Bene, vedo che siete stati puntuali-
Ambedue erano nell'ufficio della quinta hokage, che li scrutava da sopra la scrivania ingombra da infinite carte di pratiche e richieste di lavoro, nell'altro lato della stanza c'era la sua aiutante, Shizune, che teneva in braccio Poochi, un maialino da compagnia.

Quando si dice che i gusti non si discutono...

-Avete trovato Sasuke?- chiese irruento Naruto, impaziente...su quello non era cambiato...Hinata sorrise e coprì una risata con la mano

-Sì, o meglio, era logico che lo trovassimo dopo che un intero villaggio era stato raso al suolo da "un ragazzo di circa 15 anni senza coprifronte con i capelli neri e gli occhi incandescenti"- Naruto fremette, ma non disse nè fece nulla se non stringere i pugni
-Dov'è?-
-Accettate l'incarico allora? Siete gli unici ninja disp...-
Dopo un'occhiata ad Hinata, che annuì, Naruto rispose acido -La smetta con le domande stupide e i preamboli e dica semplicemente dove diavolo è quel bastardo!-
-Beh...era stato visto ai confini della terra del fuoco, il nostro regno- l'hokage era rimasta spiazzata da quella reazione -Se riesci riportalo indietro-
-Non le posso garantire nulla- tuttavia il ragazzo sapeva che sarebbe stato estremamente difficile o impossibile convincerlo a tornare, anche se non credeva che sarebbe stato in grado di uccidere un suo amico, anche se lo aveva tradito, come aveva fatto con tutto il villaggio, in cambio di potere.

Hinata non sapeva cosa dire, ricordò la prova dei chuunin, quando il ninja aveva ammesso che diventare Hokage era il suo sogno e non si sarebbe mai tirato indietro davanti alle difficoltà -Naruto-kun...partiamo ora...?- chiese titubante ma con voce ferma

Il ragazzo si stupì nuovamente di quella voce dolce, calda, si lasciò cullare dalle parole della ragazza, che cancellarono ogni suo dubbio o preoccupazione -Sì, andiamo Hinata-

Aveva sentito bene? Non aveva usato nessun appellativo? Voleva dire che...che la considerava qualcosa più che un'amica*, lo seguì sorridente, arrossendo a quel pensiero...

Erano fuori dal villaggio, velocemente la foresta correva sotto di loro, vedevano solo le immagini fugaci di rami frondosi, foglie che ondeggiavano nella leggera brezza, tronchi nodosi e cielo nero e nuvoloso, che minacciava un'altro acquazzone o una tempesta.

Un improvviso lampo illuminò i due ninja...si prospettava una lunga tempesta di vento, forse avrebbe pure piovuto.

-Hinata, vedi niente con il byakugan?-
Lei fece cenno di no con la testa, facendo ondeggiare i lunghi capelli raccolti in una coda...Dannazione, non riusciva a non ammirarla, era bellissima.
Recuperò l'attenzione quando la giovane si fermò d'improvviso e lui le finì quasi addosso, maledicendo mentalmente la sua scarsa concentrazione.

Vide che indicava un punto in ombra nel bosco.

Un lampo. Occhi di brace. Capelli neri. Spada scintillante.

La figura tornò ad esere ammantata d'ombra. -Sasuke...- sussurrò a denti stretti Naruto, partendo alla carica verso la figura, tuttavia dal nulla aparvero altri ninja, che però portavano lo stemma del suono, si accorse che Hinata era al suo fianco e gli stava sorridendo, le sorrise a sua volta, incantato -Kage bushin no jutsu!- una trentina di cloni apparve senza fatica attorno all'originale, iniziando a colpire gli avversari con potenza e agilità, gli allenamenti contro Rock Lee e con quel pervertito di Jiraya erano stati utili in fin dei conti.

Anche Hinata non se la cavava per nulla male, in quei tre anni si era allenata in modo estremamente duro, facendosi aiutare anche da suo cugino Neji, grazie a lui aveva appreso le tecniche più potenti tramandate dalla casata Hyuuga, come la rotazione suprema, la tecnica delle 64 chiusure e le sue varianti più potenti, come quella delle 128 chiusure, inoltre aveva guadagnato molto in velocità e in potenza allenandosi talvolta per giorni interi senza pause.

In pochi minuti tutti i ninja del suono erano a terra.

Sasuke intanto rideva -Sei migliorato Naruto-

Iniziò a piovere

-Unisciti a me, insieme potremo diventare invincibili, e una volta conquistata Konoha potrai diventare Hokage...in fondo siamo simili no? Anche tu hai vissuto sempre da solo, affidandoti solo a te stesso-
-Taci!-
Naruto ed i suoi cloni si prepararono ad attaccare, ma l'attacco scoordinato venne facilmente respinto dall'Uchiha, tuttavia Hinata riuscì a trovare in quel momento uno spiraglio nella sua guardia e lo colpì, bloccandogli alcuni fori di emissione del chakra.

Sasuke era sorpreso ma non aveva risentito del colpo e con un colpo di spada le aprì una ferita su un braccio e sul petto che, seppure non letali, impedirono alla giovane donna di poter nuovamente attaccare.

-Allora amico...sei davvero caduto così in basso? Una simile debole puttanella non merita nemmeno di vivere...vieni ora- colpì Hinata con un calcio, strappandole un gemito e lanciandola contro il ragazzo, sulla soglia del pianto.

Doveva averle rotto qualche costola.

-Hinata...Hinata...- l'aveva presa in braccio e la cullava dolcemente
-N-Naruto...- la voce era debole
-Non permetterò mai più che capiti qualcosa del genere, ti proteggerò...- stava piangendo, frustrato
-Perchè? Non sei obbligato-
-Perchè lo voglio...perchè...mi sono innamorato di te!-
Lei alzò una mano e gli accarezzò una guancia, lui la strinse -Ora vai...- lui annuì e la lasciò con la schiena contro un tronco

-Hai deciso allora? Ucciderai il tuo passato?-
-Sì- Naruto estrasse un kunai, lasciando che in lui fluisse le spirito della volpe a nove code, raggiungendo la quarta coda -Il passato che voglio dimenticare sei tu! Taju kage bushin no jutsu!- una miriade di cloni apparve, mentre Sasuke, usava il chidori e permeava con esso la katana, falciando tre cloni con un colpo, colpendone poi un'altro.

I cloni scomparirono senza lasciare traccia -Lo sai...non puoi sconfiggermi così- dicendo questo la sua pelle mutò ed i capelli diventarono bianchi e lunghi, due ali che sembravano mani palmate gli spuntarono dalla schiena -E ora che fai?-

Naruto ghignò, nella mano destra di ogni clone si formò una sfera vorticante viola, delle dimensioni di un palloncino.
-Ora come fai tu?!- Naruto era accecato dall'ira -Ti pentirai di aver fatto soffrire Sakura-chan, tradito me ed il tuo villaggio...- lo fissò negli occhi, l'altro si spaventò...non aveva mai visto il suo ex compagno di squadra così determinato ed arrabbiato -...ma soprattutto pagherai per aver fatto male ad Hinata!!!-

I cloni partirono, Sasuke chiuse gli occhi, aveva sbagliato -Scusa, Naruto- sussurrò prima che il suo corpo venisse straziato dal rasengan e il suo cervello smettesse di ragionare per il dolore.

Naruto guardò il corpo dell'Uchiha cadere a terra straziato e privo di vita, poi tornò vicino ad Hinata, ancora cosciente -N-Naruto...-
-Sì?-
L'aveva presa in braccio e stavano andando verso il villaggio della foglia...-Anch'io ti amo...- arrossirono ambedue, poi si guardarono negli occhi, i loro occhi si chiusero, i loro visi si avvicinarono, ambedue sentirono il dolce contatto con le labbra dell'altro, approfondendo il bacio, frementi di passione.

Dopo pochi secondi furono al villaggio.

Naruto non fu mai più contento di vedere Tsunade, nè più frustrato nello stare lontano dalla ragazza che amava.

Tuttavia sapeva che il domani sarebbe sorto illuminando il loro sorriso. e si consolò con del ramen ed una chiacchierata con i suoi vecchi amici, che lo accolsero sorridenti.
Domani avrebbe dovuto spiegare l'accaduto alla Hokage.

Tuttavia al ragazzo parve che tutto fosse un po' più allegro e luminoso.
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* Non usare nessun appellativo è abitudine tra i fidanzati e gli innamorati

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Capitolo 4
*** 4: Sadness and sorrow ***


4: Sadness and sorrow

-E questo è tutto- Naruto riprese fiato, aspettando la sgridata della Hokage, che però rimase in silenzio.

Le aveva raccontato perfettamente tutto l’accaduto, tralasciando ovviamente i suoi pensieri e la parte riguardante la sua dichiarazione…

-E così Sasuke sarebbe morto…- Naruto annuì, non senza qualche rimorso
-Non stare in pena, se l’hai fatto avevi sicuramente un buon motivo, ti conosco abbastanza bene per esserne certa-
-Grazie nonna Tsunade- lei sorrise per l’epiteto, fissando gentile il ragazzo, con fare materno
-Ora vai, sei congedato-

Naruto stava per varcare la soglia quando si fermò e si voltò –Come sta Hinata?-
-E’ stabile, fortunatamente hai agito in fretta…le ferite erano avvelenate-
Naruto sbiancò, abbandonando ogni riserva –Voglio vederla!-
La godaime lo fissò perplessa, poi si lasciò sfuggire uno sbuffo e si alzò, invitando il ninja a seguirla

-Hinata! Hinata!-
La ragazza era sdraiata su un lettino, indossava un camice anonimo ed aveva alcuni elettrodi che le misuravano il battito cardiaco. Il pallido tubo della flebo le bucava il braccio, la bocca era coperta da una mascherina che agevolava la respirazione
-Non può sentirti…è in coma farmacologico…-
Naruto crollò in ginocchio, colpendo il pavimento con un pugno –Dannazione! Dannazione! DANNAZIONE!-

Le spalle del biondo vennero scosse dai singhiozzi, Tsunade gli mise amorevolmente un braccio intorno alle spalle –Si riprenderà, non temere- disse dolcemente

Naruto non le diede attenzione –E’ stata colpa mia…se solo fossi…-
Uno schiaffo lo interruppe, era l’Hokage, il ragazzo si strinse la guancia
-Non devi essere così pessimista, lei starà bene, e tu hai agito nel migliore dei modi, se lei vivrà lo dovrà solo a te!-
-Ma l’ho lasciata soffrire…-

Tsunade rimase interdetta, non tentò nemmeno di fermare il ninja mentre usciva.
Si morse un labbro, frustrata.

Naruto uscì da quel luogo che puzzava di disinfettante, ed i raggi del sole giocherellarono con l’oro dei suoi capelli… ora sarebbe andato da Sakura, voleva essere lui stesso a darle la notizia…lei era stata la più vicina all’Uchiha, ed era lei a cui doveva parlare per prima.

Si avviò per le strade a testa bassa, le voci della gente erano simili ad un lontano brusio insensato e debole, impercettibile…avrebbe dovuto dare alla sua migliore amica una notizia che aveva sperato di non dovere mai riferire.

Dopo poco si ritrovò davanti alla casa di Sakura, lei stava guardando distrattamente il cielo terso e cristallino, immersa nei suoi pensieri.

Il biondo rimase in disparte…un po’ codardo lo era in fondo.

-Ehi Naruto!- lo aveva visto, ora non aveva più scelta
-Ciao Sakura…- la sua espressione era tristissima
-Cos’è successo?!- la ragazza aveva capito che c’era qualcosa di brutto, qualcosa che offuscava anche il suo solare amico – Entra…- disse poi, vergognandosi di aver aggredito il genin così violentemente

Naruto si sedette su una sedia, in disparte, mentre la fanciulla sedeva su di una poltroncina –Beh…allora?- disse cercando di mantenere un’espressione serena.

Non sapeva come dirlo non sape…
-Sasuke è morto…- disse atono, accorgendosi solo dopo di ciò che aveva fatto.
Abbassò lo sguardo e si tormentò le mani –Scusami se te l’ho detto così , ma pensavo tu dovessi saperlo…- si alzò e si avviò verso la porta, non voleva vedere Sakura essere triste o piangere…

-Grazie Naruto…- la voce era triste e roca, il biondo si fermò, ricomponendosi, per poi sorridere alla sua ex compagna di squadra.

Non sapeva dove andare, iniziò a vagare e dopo poco incontrò il maestro Kakashi, però questa volta non aveva in mano nessun libro –L’Hokage mi ha avvertito, Naruto…- lo guardò-…non devi sentirti in colpa…hai agito bene-
Avrebbe voluto urlargli dietro che non era giusto che non andava bene, ma si limitò a fare un cenno con la testa –Almeno potresti mostrare un po’ di compassione per uno che è stato tuo allievo- disse passandogli accanto, lasciando il jounin interdetto.

Quando vide che era lontano si sedette ed abbassò la bandana anche sull’altro occhio mentre una goccia d’acqua sul suo volto risplendeva al sole.

Tornò alla residenza della Godaime, sarebbe rimasto vicino ad Hinata…aveva deciso.
Si sedette su una sedia e strinse la mano fresca della ragazza con forza, sperando di poterle trasferire un po’ del suo calore.

Per la seconda volta le guance gli si bagnarono di amare lacrime.

RINGRAZIAMENTI:
Hinata-chan 6: Grazie, sei troppo gentile^^
Lou: Mi dispiace la storia nn sia di tuo gradimento...è vero, è arecchio bizzarro il comportamento di Naruto, ma era fine alla storia, la morte di Sasuke era un mezzo per far muovere gli eventi e per avvermare il cambiamento radicale del ninja. Mi dispiace per la scelta sconveniente, spero che tu possa comunque riuscire a gustarti il resto di questa fanfiction.
_Ellis_: Questa storia è stata scritta in 2 settimane, ed ho voluta riportarla senza cambiamenti di alcuna sorta, così come è stata scritta per la mia fidanzata. Spero che i prossimi capitoli ti soddisfino appieno.
Romance: Amore, grazie^^. Sei sempre gentilissima^^, Ti Amoooooo

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Capitolo 5
*** 5: birth of a new day ***


5: Birth of a new day

-Naruto…almeno mangia questo…- Tsunade, che reggeva in mano un vassoietto con una ciotola di ramen, era davvero preoccupata, era da giorni che il ragazzo non toccava cibo…era diventato lo spettro di se stesso, ma per quanto s’indebolisse non aveva mai lasciato il capezzale della ragazza tranne che per andare al bagno.

Dormiva poco, e quel poco erano sonni agitati in cui era perseguitato da incubi orrendi da cui si risvegliava tremante e sudato, impaurito nonostante non ne ricordasse nessun particolare.

Era diventato pallido Naruto, il colorito era quasi più cadaverico di quello di Neji e la sua espressione era sofferente.

Neanche il raggio di sole di un sorriso si era fatto strada su quel volto un tempo spensierato.

L’unico suono che sentiva era la regolare debole respirazione di Hinata ed i ritmici fischi del cardiogramma…sembrava che il coma dovesse durare in eterno…

-Naruto…ora esci e respira un po’ d’aria fresca, ti prego…-
-V-va bene…- la voce era debole, profonda, il giovane uscì rivolgendo uno sguardo carico di rispetto verso la Godaime, ricordando la sfida che un tempo aveva sostenuto e che gli era valso il ciondolo che aveva al collo…già…il ciondolo…era uno dei suoi oggetti più preziosi, lo avrebbe donato ad Hinata quando si fosse risvegliata.

Se si fosse mai risvegliata…

Naruto sbuffò ed uscì sulla sommità della residenza dell’Hokage, l’aria fresca gli riempì i polmoni, sostituendo quella viziata e cupa della stanza della giovinetta, il sole gli ferì gli occhi, costringendolo a schermarli con una mano finchè non si furono abituati al bagliore.

Davanti a lui giaceva Konoha al tramonto, un insieme disordinato di case, boschi, monumenti e palazzi, ora immersi in una calma surreale, dietro di lui i volti rigidi e seri degli Hokage sorvegliavano la loro città natale, dei silenti guardiani di pietra.

Il ninja mise il chakra nei piedi e scalò il pendio, sedendosi sopra ai capelli di Yondaime…gli sembrava di essere un Hokage che sorvegliava fiero e saggio il villaggio…chiuse gli occhi e s’addormentò sulla pietra, cullato dal tiepido abbraccio del sole calante.

Si svegliò che era ancora notte, Shizune lo scrollava con forza per scacciare il sonno, lui la guardò indispettito e curioso – Perché mi hai svegliato?- chiese stropicciandosi gli occhi
-E’ sveglia- disse radiosa la mora, catturando lo sguardo stupito del ragazzo, che rimase immobile, incapace di credervi
-Vai, su…ti sta aspettando- lo sollecitò con gentilezza la curatrice, lui annuì rimanendo ad occhi sgranati e si avviò nella stanzetta con il cuore che gli martellava nel petto.

Appena aprì la porta vide che mezza Konoha era accorsa, c’erano tutti i suoi amici,da Shikamaru a Shino, da Sakura a Tenten, in più c’era anche l’ero-sennin Jiraya ed i maestri Kakashi, Asuma, Kurenai e Gai, con l’aggiunta di Iruka, Ibiki e Anko, notò distrattamente che Sakura e Lee si stavano tenendo per mano.

Sorrise appena, pensando a quanto l’amico si fosse meritato quella stretta amorevole con tutte le sue azioni volte a proteggere la fanciulla.

Tra tutti loro, vezzeggiata ed applaudita, c’era Hinata, al fianco della quale sedeva sorridente Tsunade, stanca ma soddisfatta.

-N-Naruto…- iniziò la Hyuuga, ma si fermò quando il giovane le saltò letteralmente addosso, abbracciandola stretta e cercando inutilmente di trattenere le lacrime –Non farmi più scherzi del genere!- la rimproverò, mentre le lacrime scorrevano ancora, nonostante sorridesse.
-Scusami…Naruto- disse mentre lentamente ricambiava l’abbraccio del giovane, stringendolo forte a sé, per poi baciargli teneramente una guancia, Naruto allontanò un po’ il suo volto, per poi darle un dolce bacio sulle labbra.

Tutti sembravano stupiti ed era calato un silenzio imbarazzato, il primo ad interromperli fu Shikamaru –Che seccatura…ho una missione da fare…tolgo il disturbo…- Naruto capì che era tutto un bluff e si appuntò mentalmente di ringraziarlo.

Anche gli altri, risvegliatisi dallo shock, iniziarono ad inventare scuse più o meno credibili, l’ultimo che uscì fu Neji, che prima di uscire sussurrò senza voltarsi “trattala bene”…

Tsunade era come incantata – Devo andare in ospedale- disse a voce alta, mentre si avviava con lo sguardo perso nei ricordi verso la porta, dove una sorridente Shizune la attendeva.

I due guardarono la porta chiudersi, ancora abbracciati –Hina…- le parole di Naruto vennero fermate da un sincero bacio pieno di passione della moretta.
Il biondo si abbandonò a quel bacio, lasciando scorrere le sue dita sui capelli, sul collo e sulla schiena di lei, stringendola a sé e dischiudendo le labbra ed accarezzando la lingua dolce della ragazza con la sua.

Dopo qualche minuto si staccarono, gli occhi che brillavano di gioia, le loro dita si intrecciarono –Ti amo Naruto- lui sorrise –Ti amo anch’io Hinata- con un altro dolce bacio suggellò la promessa appena fatta.

-Qua è brutto, non possiamo uscire?-
-Certo-
Si alzò dal letto, ancora indossando il camice, l’aria fredda la faceva tremare e, mosso il primo passo, rischiò di cadere, doveva ancora recuperare le forze del tutto.

Naruto senza complimenti le aveva messo un braccio in vita per sostenerla e le aveva dato il suo felpone per riscaldarsi –Grazie amore- la sua risposta fu un caloroso sorriso abbinato ad un lieve arrossimento delle guance.

L’aria frizzante del mattino li accolse, riempiendoli di gioia e vitalità.
Il sole stava salendo davanti a loro, uno spettacolo stupendo che rapiva gli occhi della Hyuuga, gli occhi del biondo si posarono sul tenero dolce viso della ragazza, osservandolo in ogni suo particolare…

Non si sarebbe mai stancato di guardarla.

-Cosa c’è Naruto?- optò per rispondere con un fuggente “nulla, ero soprappensiero” per poi sorridere grattandosi la nuca.

Si scambiarono un altro bacio in quell’alba, la nascita di un nuovo giorno, di una nuova vita.

Ringraziamenti:
Romance: Amore, hai ragione, nonostante le critiche la continuerò, grazie! Ti Amooo!
Hinata-chan 6: Scusa l'estremo ritardo...ma ho avuto un periodo di...ehm...crisi...spero tu possa tornare tra i ranghi dei miei lettori.
The_Dark_Side: Grazie del commento...sono felice ti piaccia...mi dispiace solo che non ti faccia più vedere e che non abbia letto gli ultimi sviluppi de "L'alchimista di anima e spada" su fma...

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Capitolo 6
*** 6: The end (or a new beginning?) ***


6: the end (or a new beginning?)

Erano passati diversi anni da allora, ed erano successe moltissime cose...

Sakura e Lee si erano fidanzati e si erano sposati poco dopo, ora vivevano assieme ed avevano una bellissima bambina che dal padre aveva fortunatamente ereditato soltanto il temperamento focoso e la testardaggine, oltre al colore dei capelli.

Jiraya aveva ceduto a Kakashi, il suo fan numero 1, il dovere (o il piacere, dipende dai punti di vista) di mandare avanti le trilogie della pomiciata, e lui ci sta riuscendo con un discretto successo, venendo invidiato dall'ormai pensionabile sennin.

Kurenai, dopo la morte di Asuma, si è ritirata a vita privata, anche se ogni tanto fa ancora qualche missione di rango elevato per mantenere l'allenamento.

Neji, grazie ad un libro ritrovato da Hiashi, è riuscito a riunire il casato Hyuuga, cancellando il marchio sulla fronte a tutti i membri della casata cadetta, e ora è stato eletto all'unanimità successore del capoclan.

Tenten è diventata un'ottima ninja ed ora è a capo di un gruppo, come lo sono anche Shino e Kiba, oltre che la facilmente irritabile Ino, ormai rassegnata a trovarsi qualcuno diverso da Sasuke.

Shizune era diventata principale dell'ospedale della foglia e salvava molte persone grazie alle doti magiche tramandate dalla sua maestra

Konohamaru era diventato un promettente Jounin.

Iruka insegnava ancora all'accademia ed i bambini da lui promossi erano sempre di più.

Choji era diventato capoclan e gestisce un ottimo ristorante di Konoha.

Gaara è Kazekage e governa saggio la sua terra con l'aiuto della sorella Temari.

Kankuro è un mastro burattinaio ed ha tanti allievi, anche se sembra che nessuna ragazza lo voglia.

Shikamaru ha organizzato una missione contro Orochimaru assieme a Naruto, Kiba, Neji, Choji, Gaara e Shino, che ha avuto come risultato il totale oblio del sennin pazzo, ormai seppellito sotto metri di terra. In seguito a questo gesto Tsunade ha deciso di cedere la carica di Hokage a lui, per il coraggio e l'intelligenza dimostrati, il quale ha però risposto -Che seccatura...fare l'Hokage è troppo impegnativo, morirò di noia prima!- per poi avanzare una proposta -Se vuole un sostituto chieda a Naruto, se non fosse stato per lui, alcuni si noi non sarebbero qui- alla successiva proposta della Godaime il giovane aveva risposto positivamente, chiedendo però di avere come consigliere il ninja sempre annoiato delle ombre, che aveva accettato l'incarico poichè la situazione di pace gli permetteva numerose pause.

Magari un viaggetto o due a Suna a far visita ad una certa biondina ci potevano stare...

Hinata aveva abbandonato il casato e, dopo l'elezione ad Hokage di Naruto, si era sposata con lui ed ora convivevano felicemente...

Un urlo si alzò da casa Uzumaki
-Kuzo...stavo dormendo così bene...- un Naruto molto simile a Yondaime dalla capigliatura arruffata e dagli occhi assonnati alzò disperato la testa dal morbido cuscino, osservando dolcemente la giovane donna che aveva affianco dormire beata...non se la sentiva di affrontare il pavimento gelido... portò mollemente e con sforzo l'indice ed il medio delle due mani a croce -Kage bushin no jutsu- due cloni si avviarono nella stanza adiacente, dove due bambini piangevano nei lettini, la femmina con i capelli neri e gli occhi di un chiarissimo azzurro per l'influenza del byakugan, la carnagione era molto pallida, e appena si trovò tra le braccia del padre si chetò, tornando a perdersi nel mondo dei sogni.
L'altro aveva capelli biondo scuro con occhi violetti e dei segnetti sulle guance, simili a quelli di Naruto, si presentò un po' più recalcitrante, ma alla fine si riaddormentò beato.

I due cloni indugiarono un attimo sui volti dolci dei bambini, per poi svanire, nel letto Naruto tirò un sospiro di sollievo, oggi era stato facile -Che è successo amore?- Hinata si era svegliata e si stava stropicciando gli occhi -Nulla tesoro, i bambini si erano svegliati, ora stanno ancora dormendo- le sfiorò le labbra con un dolce bacio.

La notte passò sui loro corpi abbracciati...

Ringraziamenti:
Essendo questo l'ultimo capitolo ci tenevo a ringraziare con particolare dedizione Romance, la mia stupenda fidanzata, nonchè mia musa ispiratrice, ringrazio poi anche le due nuove recensitrici Keira5 e Ayumi Yoshida (e se conoscono la serie di FMA o amano il fantasy le rimando alle mie altre fic...se vi piaciono le romantiche alcune ci sono^^), poi continuo con Hinata-chan 6, nonostante l'assenza nei capitoli finali, _Ellis_, altra persona scomparsa a causa della mia lentezza nell'aggiornare, Lou, a cui spero la storia sia piaciuta lo stesso, a discapito della morte del suo beniamino.
Grazie anche a tutti coloro che hanno letto questo umile racconto senza esprimersi in merito e a chi l'ha aggiunto tra i preferiti. Alla prossima^^
Con dedizione
Rakyr Celes

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