In the twilight di Rakyr il Solitario (/viewuser.php?uid=12729)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1:sick ***
Capitolo 2: *** 2:the endless roads ***
Capitolo 3: *** 3: Kill your past ***
Capitolo 4: *** 4: Sadness and sorrow ***
Capitolo 5: *** 5: birth of a new day ***
Capitolo 6: *** 6: The end (or a new beginning?) ***
Capitolo 1 *** 1:sick ***
Volevo dedicare questa fanfiction a Cristina, la persona
che amo più al mondo e che mi ha ridato la speranza e la
felicità.
1: Sick
Una scura giornata piovosa, il sole faceva a fatica
capolino attraverso le gonfie nuvole, nere come l’umore del
ragazzo che passeggiava
sul terreno fangoso ed insidioso della foresta, lentamente, come se
fosse stata
una solenne malinconica processione.
Erano passati ormai tre anni da quando il suo compagno di
squadra e migliore amico Sasuke Uchiha aveva tradito il suo villaggio
per
unirsi ad Orochimaru, che gli aveva promesso il potere necessario per
compiere
la sua personale vendetta sul fratello Itachi.
Dubitava che quella promessa potesse rivelarsi veritiera o
affidabile, non poneva più fiducia nelle parole di quella
serpe che in quelle
del maestro Jiraya quando parlava del suo rapporto con
l’altro sesso…balle su
balle, null’altro.
Strascicando i piedi si diresse verso il suo villaggio,
rivedendo immagini divertenti e simpatiche che gli strapparono un
fugace tenue
sorriso, che gli venne strappato da una folata improvvisa di vento
tagliente.
Erano successe molte cose brutte anche, ricordò per prima
la morte di Sandaime, che l’aveva trattato come un figlio, il
grave ferimento
di Neji e di altri suoi amici a causa del quintetto del suono, aver
capito che
Sakura non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti, lentamente le
gocce di
pioggia si fecero strada sul suo volto, attraversando i tremuli e
tristi occhi
azzurri, velati dal pianto.
Lui, che era sempre stato allegro e positivo stava
piangendo, lui che era sempre stato impulsivo, testardo, audace si era
arreso
alla vita, lasciandosi trasportare da essa come da un fiume in piena,
che lo
trascinava dove voleva.
Aveva appena compiuto una missione, ma non aveva voglia di
rientrare nel villaggio, non aveva voglia di vedere tutta quella gente.
Voleva stare solo, senza nessuno che lo compatisse.
Andò su una collinetta vicino al villaggio, alcuni alti
tronchi erano rivestiti di materassi per allenarsi
-Già che ci sono…penso mi farà bene
sfogarmi un po’-
iniziò a colpire i bersagli con rapidità e
grazia, rimanendo comunque potente
in ogni pugno ed in ogni calcio, combinandoli e urlando in preda
all’ira ed
alla frustrazione.
Dopo pochi minuti il palo a cui si stava allenando si
spezzò e lui crollò a quattro zampe,
singhiozzando ed imprecando tra i denti,
le lacrime ormai cadevano copiose dagli occhi, lucidi ed arrossati, ma
venivano
spazzate via dal vento e dalla pioggia, solo dopo qualche secondo
capì che non
era solo…
-N-Naruto-kun…- dalla voce tremola ed imbarazzata
capì che
era Hinata.
-Hinata-chan, cosa ci fai qui fuori con questo tempo?- si
sforzò di sorridere e mantenere il controllo, riuscendo a
smettere di piangere,
ma attribuendo al sorriso una grande malinconia.
Lei lo guardò bene, non era il solito Naruto,
c’era
qualcosa di diverso, era come se in lui si fosse rotto qualcosa,
qualcosa di
essenziale, ma in fondo era lui il ragazzo che l’aveva sempre
incoraggiata,
spronata, le aveva sempre dato una mano, ora lei doveva provare a
sdebitarsi.
-Naruto…che cos’hai…?- si
stupì della fermezza della sua
voce e della sua pacatezza, in quei tre anni era cresciuta molto, era
più alta,
la voce era mutata, si era fatta più adulta e sensuale, ed
il suo corpo non era
più quello di una bambina…
Lui la guardò per un attimo, anch’egli stupito dai
suoi
cambiamenti, la osservò mentre si avvicinava, i lunghi
capelli sciolti
inzuppati di pioggia, gli occhi bianchi, leggermente venati di viola,
calmi,
comprensivi, le sue curve non più acerbe, le sue belle
labbra… Si prese
mentalmente a schiaffi e, dopo essersi seduto accanto a lei al di sotto
di un
grande albero frondoso iniziò a parlare, raccontando le sue
disavventure, i
suoi problemi, fidandosi ciecamente di lei, come fosse una cosa normale.
La ragazza si sorprese ad osservare il viso del ragazzo,
gli occhi un tempo vivi e spensierati ora velati e grigi, i capelli
color del
grano bagnati che gli cadevano sulla fronte, arrossì mentre
ascoltava la
confessione del suo amico…
Ultimamente vedeva in lui qualcosa di più di un amico, se
l’aveva mai considerato tale, ma ultimamente, forse per i
suoi cambiamenti
adolescenziali, voleva che fossero qualcosa…di
più…
Naruto aveva smesso di parlare e la guardava assorta…era
diventata proprio bella, poi era sempre stata gentile con lui, e lo era
ancora,
gli piaceva la sua timidezza, il suo imbarazzo, il suo balbettare
arrossendo
mentre faceva collidere lentamente gli indici delle mani.
La trovava adorabile…
Senza neppure accorgersene le palpebre cominciarono a
scendere e cullato dalla pioggia e dalla dolce voce di Hinata si
addormentò con
la schiena contro il tronco.
La ragazza gli si accoccolò accanto, cercando di
riscaldarlo e riscaldarsi, abbracciandolo mentre diventava
paonazza…
In fondo non aveva tutta questa fretta di tornare a casa…
Si addormentò col ritmico battere del cuore del ragazzo
nelle orecchie.
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Capitolo 2 *** 2:the endless roads ***
2: the endless roads
-Perché diavolo hai fatto ritardo?! Il tuo villaggio
è
prestigioso e non può permettersi…-
Naruto non stava ascoltando nemmeno la sfuriata della
Godaime sul suo ritardo, stava ancora ripensando alla sua esperienza
del giorno
prima, fissando comunque Tsunade in pieno viso senza vacillare, quando
lei lo
fissò più intensamente lui abbassò il
viso, componendo un’espressione contrita e
dispiaciuta –Mi dispiace…- riuscì a
fingere abbastanza bene il tono di voce,
rendendolo credibile.
-Va bene, puoi andare…- l’aveva ingannata
tranquillamente,
il rimorso era soffocato dalla prudenza…
Il vecchio Naruto non ci sarebbe mai riuscito.
Ma ormai era solo un ricordo, lentamente si avviò per i
corridoi deserti della residenza degli Hokage, che di solito
pullulavano di
gente…un tempo aveva sognato quella carica, ma aveva capito
che non ne era
portato.
Vi aveva rinunciato, altra cosa che il vecchio Naruto non
avrebbe mai fatto.
Aveva capito ormai che il più adatto al titolo era il suo
amico Shikamaru. Rise sommessamente pensando alla sua reazione, lo
immaginava
commentare “Che seccatura”
e seguire con
aria annoiata i messaggeri, oppure si sarebbe nascosto
finchè non fosse stato
eletto un’altra persona…se Naruto era lo spirito
combattivo, Shikamaru era lo
stratega, tuttavia ad un leader servivano ambedue le qualità
insieme.
-Davvero una seccatura- disse ad alta voce, assaporando il
suono roco e profondo delle sue parole.
Era come se fosse ad una biforcazione con infinite strade
e si rifiutasse di proseguire…si era fermato ad ammirare il
crepuscolo.
-Ciao Naruto-kun- era Sakura, lui rispose con uno smorto
gesto con la mano, facendo un sorriso poco convinto –Ciao
Sakura-chan, come
stai?-
Iniziarono a parlare del più e del meno, anche se il
ragazzo eludeva gran parte delle domande, rispondendo in maniera
ambigua o con
altre domande, tuttavia la sua espressione parve rasserenata, almeno un
po’.
Era sempre meglio di nulla, no?
Si separò dalla ragazza e si sedette all’Ichiraku,
il suo
chiosco di ramen preferito, mangiando gli spaghetti in brodo senza
parlare,
lentamente, come se stesse pensando a troppe cose tutte assieme,
un’espressione
malinconica, ricordò la sera prima, quando si era confidato
con Hinata.
Si era sentito sollevato, e quando l’aveva trovata
accoccolata vicino a lui si era sentito qualcosa…una stretta
al cuore, un
calore improvviso.
Piacevole.
Pensò di tornare alla collina, non aveva voglia di tornare
nel suo appartamento…avrebbe dovuto anche pulirlo, ma la
voglia scarseggiava
davvero.
Il vento faceva frusciare lentamente le foglie, che
ondeggiavano con un moto ipnotico, affascinante, mentre il verde delle
foglie
risaltava con le rosse nuvole al tramonto, era davvero uno spettacolo
meraviglioso…
-Ah! Ah! Ah! Ah!- la voce di Hinata, quella ragazza si
stava ancora allenando, la osservò per qualche istante, il
corpo flessuoso che
si muoveva veloce e preciso, portando colpi letali al bersaglio,
intriso del
sangue della ragazza, probabilmente intenta ad allenarsi fin dal primo
mattino.
Non seppe cosa glielo disse, né perché
compì quel gesto,
ma si avvicinò a lei furtivamente e la abbracciò
da dietro, mettendole le
braccia al collo ed il mento sull’incavo del collo.
Erano ambedue paonazzi e totalmente imbarazzati.
Ma erano felici e a Naruto sembrò che anche le guardasse
nella sua stessa direzione, verso il sole calante, bruciante ma etereo.
Un’aquila sorvolò i due, lasciando cadere un
messaggio
“Convocazione immediata
Naruto Uzumaki e Hinata Hyuuga
priorità assoluta
missione vitale
Sasuke”
Appena vide quel nome il ragazzo accartocciò il foglietto
che portava il sigillo di Tsunade, guardando la giovane donna accanto a
lui.
Lei annuì e si avviarono ambedue, col tramonto alle
spalle.
Non si accorsero di una cosa.
Le loro mani erano unite.
Ringraziamenti:
Hinata-chan 6: La fanfic è già stata ultimata, spero ti piaccia fino alla fine^^
_Ellis_: Grazie mille, spero ti piacerà la piega degli eventi
Inu_Kagghy: Una mia lettrice di manganet..che onore!! Grazie e continua a leggere se vuoi scoprire come andrà a finire^^ |
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Capitolo 3 *** 3: Kill your past ***
3: Kill your past
-Bene, vedo che siete stati puntuali-
Ambedue erano nell'ufficio della quinta hokage, che li
scrutava da sopra la scrivania ingombra da infinite carte di pratiche e
richieste di lavoro, nell'altro lato della stanza c'era la sua
aiutante,
Shizune, che teneva in braccio Poochi, un maialino da compagnia.
Quando si dice che i gusti non si discutono...
-Avete trovato Sasuke?- chiese irruento Naruto,
impaziente...su quello non era cambiato...Hinata sorrise e
coprì una risata con
la mano
-Sì, o meglio, era logico che lo trovassimo dopo che un
intero villaggio era stato raso al suolo da "un ragazzo di circa 15
anni
senza coprifronte con i capelli neri e gli occhi incandescenti"- Naruto
fremette, ma non disse nè fece nulla se non stringere i pugni
-Dov'è?-
-Accettate l'incarico allora? Siete gli unici ninja
disp...-
Dopo un'occhiata ad Hinata, che annuì, Naruto rispose
acido -La smetta con le domande stupide e i preamboli e dica
semplicemente dove
diavolo è quel bastardo!-
-Beh...era stato visto ai confini della terra del fuoco,
il nostro regno- l'hokage era rimasta spiazzata da quella reazione -Se
riesci
riportalo indietro-
-Non le posso garantire nulla- tuttavia il ragazzo sapeva
che sarebbe stato estremamente difficile o impossibile convincerlo a
tornare,
anche se non credeva che sarebbe stato in grado di uccidere un suo
amico, anche
se lo aveva tradito, come aveva fatto con tutto il villaggio, in cambio
di
potere.
Hinata non sapeva cosa dire, ricordò la prova dei chuunin,
quando il ninja aveva ammesso che diventare Hokage era il suo sogno e
non si
sarebbe mai tirato indietro davanti alle difficoltà
-Naruto-kun...partiamo
ora...?- chiese titubante ma con voce ferma
Il ragazzo si stupì nuovamente di quella voce dolce,
calda, si lasciò cullare dalle parole della ragazza, che
cancellarono ogni suo
dubbio o preoccupazione -Sì, andiamo Hinata-
Aveva sentito bene? Non aveva usato nessun appellativo?
Voleva dire che...che la considerava qualcosa più che
un'amica*, lo seguì
sorridente, arrossendo a quel pensiero...
Erano fuori dal villaggio, velocemente la foresta correva
sotto di loro, vedevano solo le immagini fugaci di rami frondosi,
foglie che
ondeggiavano nella leggera brezza, tronchi nodosi e cielo nero e
nuvoloso, che
minacciava un'altro acquazzone o una tempesta.
Un improvviso lampo illuminò i due ninja...si prospettava
una lunga tempesta di vento, forse avrebbe pure piovuto.
-Hinata, vedi niente con il byakugan?-
Lei fece cenno di no con la testa, facendo ondeggiare i
lunghi capelli raccolti in una coda...Dannazione, non riusciva a non
ammirarla,
era bellissima.
Recuperò l'attenzione quando la giovane si fermò
d'improvviso e lui le finì quasi addosso, maledicendo
mentalmente la sua scarsa
concentrazione.
Vide che indicava un punto in ombra nel bosco.
Un lampo. Occhi di brace. Capelli neri. Spada
scintillante.
La figura tornò ad esere ammantata d'ombra. -Sasuke...-
sussurrò a denti stretti Naruto, partendo alla carica verso
la figura, tuttavia
dal nulla aparvero altri ninja, che però portavano lo stemma
del suono, si
accorse che Hinata era al suo fianco e gli stava sorridendo, le sorrise
a sua
volta, incantato -Kage bushin no jutsu!- una trentina di cloni apparve
senza
fatica attorno all'originale, iniziando a colpire gli avversari con
potenza e
agilità, gli allenamenti contro Rock Lee e con quel
pervertito di Jiraya erano
stati utili in fin dei conti.
Anche Hinata non se la cavava per nulla male, in quei tre
anni si era allenata in modo estremamente duro, facendosi aiutare anche
da suo
cugino Neji, grazie a lui aveva appreso le tecniche più
potenti tramandate
dalla casata Hyuuga, come la rotazione suprema, la tecnica delle 64
chiusure e
le sue varianti più potenti, come quella delle 128 chiusure,
inoltre aveva
guadagnato molto in velocità e in potenza allenandosi
talvolta per giorni
interi senza pause.
In pochi minuti tutti i ninja del suono erano a terra.
Sasuke intanto rideva -Sei migliorato Naruto-
Iniziò a piovere
-Unisciti a me, insieme potremo diventare invincibili, e
una volta conquistata
Konoha potrai
diventare Hokage...in fondo siamo simili no? Anche tu hai vissuto
sempre da
solo, affidandoti solo a te stesso-
-Taci!-
Naruto ed i suoi cloni si prepararono ad attaccare, ma
l'attacco scoordinato venne facilmente respinto dall'Uchiha, tuttavia
Hinata
riuscì a trovare in quel momento uno spiraglio nella sua
guardia e lo colpì,
bloccandogli alcuni fori di emissione del chakra.
Sasuke era sorpreso ma non aveva risentito del colpo e con
un colpo di spada le aprì una ferita su un braccio e sul
petto che, seppure non
letali, impedirono alla giovane donna di poter nuovamente attaccare.
-Allora amico...sei davvero caduto così in basso? Una
simile debole puttanella non merita nemmeno di vivere...vieni ora-
colpì Hinata
con un calcio, strappandole un gemito e lanciandola contro il ragazzo,
sulla
soglia del pianto.
Doveva averle rotto qualche costola.
-Hinata...Hinata...- l'aveva presa in braccio e la cullava
dolcemente
-N-Naruto...- la voce era debole
-Non permetterò mai più che capiti qualcosa del
genere, ti
proteggerò...- stava piangendo, frustrato
-Perchè? Non sei obbligato-
-Perchè lo voglio...perchè...mi sono innamorato
di te!-
Lei alzò una mano e gli accarezzò una guancia,
lui la
strinse -Ora vai...- lui annuì e la lasciò con la
schiena contro un tronco
-Hai deciso allora? Ucciderai il tuo passato?-
-Sì- Naruto estrasse un kunai, lasciando che in lui
fluisse le spirito della volpe a nove code, raggiungendo la quarta coda
-Il
passato che voglio dimenticare sei tu! Taju kage bushin no jutsu!- una
miriade
di cloni apparve, mentre Sasuke, usava il chidori e permeava con esso
la
katana, falciando tre cloni con un colpo, colpendone poi un'altro.
I cloni scomparirono senza lasciare traccia -Lo sai...non
puoi sconfiggermi così- dicendo questo la sua pelle
mutò ed i capelli
diventarono bianchi e lunghi, due ali che sembravano mani palmate gli
spuntarono dalla schiena -E ora che fai?-
Naruto ghignò, nella mano destra di ogni clone si
formò
una sfera vorticante viola, delle dimensioni di un palloncino.
-Ora come fai tu?!- Naruto era accecato dall'ira -Ti
pentirai di aver fatto soffrire Sakura-chan, tradito me ed il tuo
villaggio...-
lo fissò negli occhi, l'altro si spaventò...non
aveva mai visto il suo ex
compagno di squadra così determinato ed arrabbiato -...ma
soprattutto pagherai
per aver fatto male ad Hinata!!!-
I cloni partirono, Sasuke chiuse gli occhi, aveva
sbagliato -Scusa, Naruto- sussurrò prima che il suo corpo
venisse straziato dal
rasengan e il suo cervello smettesse di ragionare per il dolore.
Naruto guardò il corpo dell'Uchiha cadere a terra
straziato e privo di vita, poi tornò vicino ad Hinata,
ancora cosciente
-N-Naruto...-
-Sì?-
L'aveva presa in braccio e stavano andando verso il
villaggio della foglia...-Anch'io ti amo...- arrossirono ambedue, poi
si
guardarono negli occhi, i loro occhi si chiusero, i loro visi si
avvicinarono,
ambedue sentirono il dolce contatto con le labbra dell'altro,
approfondendo il
bacio, frementi di passione.
Dopo pochi secondi furono al villaggio.
Naruto non fu mai più contento di vedere Tsunade,
nè più
frustrato nello stare lontano dalla ragazza che amava.
Tuttavia sapeva che il domani sarebbe sorto illuminando il
loro sorriso. e si consolò con del ramen ed una
chiacchierata con i suoi vecchi
amici, che lo accolsero sorridenti.
Domani avrebbe dovuto spiegare l'accaduto alla Hokage.
Tuttavia al ragazzo parve che tutto fosse un po' più
allegro e luminoso.
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* Non usare nessun appellativo è abitudine tra i fidanzati
e gli innamorati
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Capitolo 4 *** 4: Sadness and sorrow ***
4:
Sadness and sorrow
-E questo è tutto- Naruto riprese fiato, aspettando la
sgridata della Hokage, che però rimase in silenzio.
Le aveva raccontato perfettamente tutto l’accaduto,
tralasciando ovviamente i suoi pensieri e la parte riguardante la sua
dichiarazione…
-E così Sasuke sarebbe morto…- Naruto
annuì, non senza qualche rimorso
-Non stare in pena, se l’hai fatto avevi sicuramente un buon
motivo, ti conosco abbastanza bene per esserne certa-
-Grazie nonna Tsunade- lei sorrise per l’epiteto, fissando
gentile il ragazzo, con fare materno
-Ora vai, sei congedato-
Naruto stava per varcare la soglia quando si fermò e si
voltò –Come sta Hinata?-
-E’ stabile, fortunatamente hai agito in fretta…le
ferite erano avvelenate-
Naruto sbiancò, abbandonando ogni riserva –Voglio
vederla!-
La godaime lo fissò perplessa, poi si lasciò
sfuggire uno sbuffo e si alzò, invitando il ninja a seguirla
-Hinata! Hinata!-
La ragazza era sdraiata su un lettino, indossava un camice anonimo ed
aveva alcuni elettrodi che le misuravano il battito cardiaco. Il
pallido tubo della flebo le bucava il braccio, la bocca era coperta da
una mascherina che agevolava la respirazione
-Non può sentirti…è in coma
farmacologico…-
Naruto crollò in ginocchio, colpendo il pavimento con un
pugno –Dannazione! Dannazione! DANNAZIONE!-
Le spalle del biondo vennero scosse dai singhiozzi, Tsunade gli mise
amorevolmente un braccio intorno alle spalle –Si
riprenderà, non temere- disse dolcemente
Naruto non le diede attenzione –E’ stata colpa
mia…se solo fossi…-
Uno schiaffo lo interruppe, era l’Hokage, il ragazzo si
strinse la guancia
-Non devi essere così pessimista, lei starà bene,
e tu hai agito nel migliore dei modi, se lei vivrà lo
dovrà solo a te!-
-Ma l’ho lasciata soffrire…-
Tsunade rimase interdetta, non tentò nemmeno di fermare il
ninja mentre usciva.
Si morse un labbro, frustrata.
Naruto uscì da quel luogo che puzzava di disinfettante, ed i
raggi del sole giocherellarono con l’oro dei suoi
capelli… ora sarebbe andato da Sakura, voleva essere lui
stesso a darle la notizia…lei era stata la più
vicina all’Uchiha, ed era lei a cui doveva parlare per prima.
Si avviò per le strade a testa bassa, le voci della gente
erano simili ad un lontano brusio insensato e debole,
impercettibile…avrebbe dovuto dare alla sua migliore amica
una notizia che aveva sperato di non dovere mai riferire.
Dopo poco si ritrovò davanti alla casa di Sakura, lei stava
guardando distrattamente il cielo terso e cristallino, immersa nei suoi
pensieri.
Il biondo rimase in disparte…un po’ codardo lo era
in fondo.
-Ehi Naruto!- lo aveva visto, ora non aveva più scelta
-Ciao Sakura…- la sua espressione era tristissima
-Cos’è successo?!- la ragazza aveva capito che
c’era qualcosa di brutto, qualcosa che offuscava anche il suo
solare amico – Entra…- disse poi, vergognandosi di
aver aggredito il genin così violentemente
Naruto si sedette su una sedia, in disparte, mentre la fanciulla sedeva
su di una poltroncina –Beh…allora?- disse cercando
di mantenere un’espressione serena.
Non sapeva come dirlo non sape…
-Sasuke è morto…- disse atono, accorgendosi solo
dopo di ciò che aveva fatto.
Abbassò lo sguardo e si tormentò le mani
–Scusami se te l’ho detto così , ma
pensavo tu dovessi saperlo…- si alzò e si
avviò verso la porta, non voleva vedere Sakura essere triste
o piangere…
-Grazie Naruto…- la voce era triste e roca, il biondo si
fermò, ricomponendosi, per poi sorridere alla sua ex
compagna di squadra.
Non sapeva dove andare, iniziò a vagare e dopo poco
incontrò il maestro Kakashi, però questa volta
non aveva in mano nessun libro –L’Hokage mi ha
avvertito, Naruto…- lo guardò-…non
devi sentirti in colpa…hai agito bene-
Avrebbe voluto urlargli dietro che non era giusto che non andava bene,
ma si limitò a fare un cenno con la testa –Almeno
potresti mostrare un po’ di compassione per uno che
è stato tuo allievo- disse passandogli accanto, lasciando il
jounin interdetto.
Quando vide che era lontano si sedette ed abbassò la bandana
anche sull’altro occhio mentre una goccia d’acqua
sul suo volto risplendeva al sole.
Tornò alla residenza della Godaime, sarebbe rimasto vicino
ad Hinata…aveva deciso.
Si sedette su una sedia e strinse la mano fresca della ragazza con
forza, sperando di poterle trasferire un po’ del suo calore.
Per la seconda volta le guance gli si bagnarono di amare lacrime.
RINGRAZIAMENTI:
Hinata-chan 6:
Grazie, sei troppo gentile^^
Lou: Mi
dispiace la storia nn sia di tuo gradimento...è vero,
è arecchio bizzarro il comportamento di Naruto, ma era fine
alla storia, la morte di Sasuke era un mezzo per far muovere gli eventi
e per avvermare il cambiamento radicale del ninja. Mi dispiace per la
scelta sconveniente, spero che tu possa comunque riuscire a gustarti il
resto di questa fanfiction.
_Ellis_:
Questa storia è stata scritta in 2 settimane, ed ho voluta
riportarla senza cambiamenti di alcuna sorta, così come
è stata scritta per la mia fidanzata. Spero che i prossimi
capitoli ti soddisfino appieno.
Romance:
Amore, grazie^^. Sei sempre gentilissima^^, Ti Amoooooo
|
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Capitolo 5 *** 5: birth of a new day ***
5:
Birth
of a new day
-Naruto…almeno
mangia questo…- Tsunade, che reggeva in mano
un vassoietto con una
ciotola di ramen, era davvero preoccupata, era da giorni che il ragazzo
non
toccava cibo…era diventato lo spettro di se stesso, ma per
quanto s’indebolisse
non aveva mai lasciato il capezzale della ragazza tranne che per andare
al
bagno.
Dormiva poco, e quel poco erano sonni agitati in cui era
perseguitato da incubi orrendi da cui si risvegliava tremante e sudato,
impaurito nonostante non ne ricordasse nessun particolare.
Era diventato pallido Naruto, il colorito era quasi più
cadaverico di quello di Neji e la sua espressione era sofferente.
Neanche il raggio di sole di un sorriso si era fatto
strada su quel volto un tempo spensierato.
L’unico suono che sentiva era la regolare debole
respirazione di Hinata ed i ritmici fischi del
cardiogramma…sembrava che il
coma dovesse durare in eterno…
-Naruto…ora esci e respira un po’ d’aria
fresca, ti
prego…-
-V-va bene…- la voce era debole, profonda, il giovane
uscì
rivolgendo uno sguardo carico di rispetto verso la Godaime, ricordando
la sfida
che un tempo aveva sostenuto e che gli era valso il ciondolo che aveva
al
collo…già…il ciondolo…era
uno dei suoi oggetti più preziosi, lo avrebbe donato
ad Hinata quando si fosse risvegliata.
Se si fosse mai risvegliata…
Naruto sbuffò ed uscì sulla sommità
della residenza
dell’Hokage, l’aria fresca gli riempì i
polmoni, sostituendo quella viziata e
cupa della stanza della giovinetta, il sole gli ferì gli
occhi, costringendolo
a schermarli con una mano finchè non si furono abituati al
bagliore.
Davanti a lui giaceva Konoha al tramonto, un insieme
disordinato di case, boschi, monumenti e palazzi, ora immersi in una
calma
surreale, dietro di lui i volti rigidi e seri degli Hokage
sorvegliavano la
loro città natale, dei silenti guardiani di pietra.
Il ninja mise il chakra nei piedi e scalò il pendio,
sedendosi sopra ai capelli di Yondaime…gli sembrava di
essere un Hokage che
sorvegliava fiero e saggio il villaggio…chiuse gli occhi e
s’addormentò sulla
pietra, cullato dal tiepido abbraccio del sole calante.
Si svegliò che era ancora notte, Shizune lo scrollava con
forza per scacciare il sonno, lui la guardò indispettito e
curioso – Perché mi
hai svegliato?- chiese stropicciandosi gli occhi
-E’ sveglia- disse radiosa la mora, catturando lo sguardo
stupito del ragazzo, che rimase immobile, incapace di credervi
-Vai, su…ti sta aspettando- lo sollecitò con
gentilezza la
curatrice, lui annuì rimanendo ad occhi sgranati e si
avviò nella stanzetta con
il cuore che gli martellava nel petto.
Appena aprì la porta vide che mezza Konoha era accorsa,
c’erano tutti i suoi amici,da Shikamaru a Shino, da Sakura a
Tenten, in più
c’era anche l’ero-sennin Jiraya ed i maestri
Kakashi, Asuma, Kurenai e Gai, con
l’aggiunta di Iruka, Ibiki e Anko, notò
distrattamente che Sakura e Lee si
stavano tenendo per mano.
Sorrise appena, pensando a quanto l’amico si fosse
meritato quella stretta amorevole con tutte le sue azioni volte a
proteggere la
fanciulla.
Tra tutti loro, vezzeggiata ed applaudita, c’era Hinata,
al fianco della quale sedeva sorridente Tsunade, stanca ma soddisfatta.
-N-Naruto…- iniziò la Hyuuga, ma si
fermò quando il
giovane le saltò letteralmente addosso, abbracciandola
stretta e cercando
inutilmente di trattenere le lacrime –Non farmi
più scherzi del genere!- la
rimproverò, mentre le lacrime scorrevano ancora, nonostante
sorridesse.
-Scusami…Naruto- disse mentre lentamente ricambiava
l’abbraccio del giovane, stringendolo forte a sé,
per poi baciargli teneramente
una guancia, Naruto allontanò un po’ il suo volto,
per poi darle un dolce bacio
sulle labbra.
Tutti sembravano stupiti ed era calato un silenzio
imbarazzato, il primo ad interromperli fu Shikamaru –Che
seccatura…ho una
missione da fare…tolgo il disturbo…- Naruto
capì che era tutto un bluff e si
appuntò mentalmente di ringraziarlo.
Anche gli altri, risvegliatisi dallo shock, iniziarono ad
inventare scuse più o meno credibili, l’ultimo che
uscì fu Neji, che prima di
uscire sussurrò senza voltarsi “trattala
bene”…
Tsunade era come incantata – Devo andare in ospedale-
disse a voce alta, mentre si avviava con lo sguardo perso nei ricordi
verso la
porta, dove una sorridente Shizune la attendeva.
I due guardarono la porta chiudersi, ancora abbracciati
–Hina…- le parole di Naruto vennero fermate da un
sincero bacio pieno di
passione della moretta.
Il biondo si abbandonò a quel bacio, lasciando scorrere le
sue dita sui capelli, sul collo e sulla schiena di lei, stringendola a
sé e
dischiudendo le labbra ed accarezzando la lingua dolce della ragazza
con la
sua.
Dopo qualche minuto si staccarono, gli occhi che
brillavano di gioia, le loro dita si intrecciarono –Ti amo
Naruto- lui sorrise
–Ti amo anch’io Hinata- con un altro dolce bacio
suggellò la promessa appena
fatta.
-Qua è brutto, non possiamo uscire?-
-Certo-
Si alzò dal letto, ancora indossando il camice,
l’aria
fredda la faceva tremare e, mosso il primo passo, rischiò di
cadere, doveva
ancora recuperare le forze del tutto.
Naruto senza complimenti le aveva messo un braccio in vita
per sostenerla e le aveva dato il suo felpone per riscaldarsi
–Grazie amore- la
sua risposta fu un caloroso sorriso abbinato ad un lieve arrossimento
delle
guance.
L’aria frizzante del mattino li accolse, riempiendoli di
gioia e vitalità.
Il sole stava salendo davanti a loro, uno spettacolo
stupendo che rapiva gli occhi della Hyuuga, gli occhi del biondo si
posarono
sul tenero dolce viso della ragazza, osservandolo in ogni suo
particolare…
Non si sarebbe mai stancato di guardarla.
-Cosa c’è Naruto?- optò per rispondere
con un fuggente
“nulla, ero soprappensiero” per poi sorridere
grattandosi la nuca.
Si scambiarono un altro bacio in quell’alba, la nascita di
un nuovo giorno, di una nuova vita.
Ringraziamenti:
Romance:
Amore, hai ragione, nonostante le critiche la continuerò,
grazie! Ti Amooo!
Hinata-chan 6:
Scusa l'estremo ritardo...ma ho avuto un periodo
di...ehm...crisi...spero tu possa tornare tra i ranghi dei miei lettori.
The_Dark_Side:
Grazie del commento...sono felice ti piaccia...mi dispiace solo che non
ti faccia più vedere e che non abbia letto gli ultimi
sviluppi de "L'alchimista di anima e spada" su fma...
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Capitolo 6 *** 6: The end (or a new beginning?) ***
6:
the end (or a new beginning?)
Erano passati diversi anni da allora, ed erano successe moltissime
cose...
Sakura e Lee si erano fidanzati e si erano sposati poco dopo, ora
vivevano assieme ed avevano una bellissima bambina che dal padre aveva
fortunatamente ereditato soltanto il temperamento focoso e la
testardaggine, oltre al colore dei capelli.
Jiraya aveva ceduto a Kakashi, il suo fan numero 1, il dovere (o il
piacere, dipende dai punti di vista) di mandare avanti le trilogie
della pomiciata, e lui ci sta riuscendo con un discretto successo,
venendo invidiato dall'ormai pensionabile sennin.
Kurenai, dopo la morte di Asuma, si è ritirata a vita
privata, anche se ogni tanto fa ancora qualche missione di rango
elevato per mantenere l'allenamento.
Neji, grazie ad un libro ritrovato da Hiashi, è riuscito a
riunire il casato Hyuuga, cancellando il marchio sulla fronte a tutti i
membri della casata cadetta, e ora è stato eletto
all'unanimità successore del capoclan.
Tenten è diventata un'ottima ninja ed ora è a
capo di un gruppo, come lo sono anche Shino e Kiba, oltre che la
facilmente irritabile Ino, ormai rassegnata a trovarsi qualcuno diverso
da Sasuke.
Shizune era diventata principale dell'ospedale della foglia e salvava
molte persone grazie alle doti magiche tramandate dalla sua maestra
Konohamaru era diventato un promettente Jounin.
Iruka insegnava ancora all'accademia ed i bambini da lui promossi erano
sempre di più.
Choji era diventato capoclan e gestisce un ottimo ristorante di Konoha.
Gaara è Kazekage e governa saggio la sua terra con l'aiuto
della sorella Temari.
Kankuro è un mastro burattinaio ed ha tanti allievi, anche
se sembra che nessuna ragazza lo voglia.
Shikamaru ha organizzato una missione contro Orochimaru assieme a
Naruto, Kiba, Neji, Choji, Gaara e Shino, che ha avuto come risultato
il totale oblio del sennin pazzo, ormai seppellito sotto metri di
terra. In seguito a questo gesto Tsunade ha deciso di cedere la carica
di Hokage a lui, per il coraggio e l'intelligenza dimostrati, il quale
ha però risposto -Che seccatura...fare l'Hokage è
troppo impegnativo, morirò di noia prima!- per poi avanzare
una proposta -Se vuole un sostituto chieda a Naruto, se non fosse stato
per lui, alcuni si noi non sarebbero qui- alla successiva proposta
della Godaime il giovane aveva risposto positivamente, chiedendo
però di avere come consigliere il ninja sempre annoiato
delle ombre, che aveva accettato l'incarico poichè la
situazione di pace gli permetteva numerose pause.
Magari un viaggetto o due a Suna a far visita ad una certa biondina ci
potevano stare...
Hinata aveva abbandonato il casato e, dopo l'elezione ad Hokage di
Naruto, si era sposata con lui ed ora convivevano felicemente...
Un urlo si alzò da casa Uzumaki
-Kuzo...stavo dormendo così bene...- un Naruto molto simile
a Yondaime dalla capigliatura arruffata e dagli occhi assonnati
alzò disperato la testa dal morbido cuscino, osservando
dolcemente la giovane donna che aveva affianco dormire beata...non se
la sentiva di affrontare il pavimento gelido... portò
mollemente e con sforzo l'indice ed il medio delle due mani a
croce -Kage bushin no jutsu- due cloni si avviarono nella stanza
adiacente, dove due bambini piangevano nei lettini, la femmina con i
capelli neri e gli occhi di un chiarissimo azzurro per l'influenza del
byakugan, la carnagione era molto pallida, e appena si trovò
tra le braccia del padre si chetò, tornando a perdersi nel
mondo dei sogni.
L'altro aveva capelli biondo scuro con occhi violetti e dei segnetti
sulle guance, simili a quelli di Naruto, si presentò un po'
più recalcitrante, ma alla fine si riaddormentò
beato.
I due cloni indugiarono un attimo sui volti dolci dei bambini, per poi
svanire, nel letto Naruto tirò un sospiro di sollievo, oggi
era stato facile -Che è successo amore?- Hinata si era
svegliata e si stava stropicciando gli occhi -Nulla tesoro, i bambini
si erano svegliati, ora stanno ancora dormendo- le sfiorò le
labbra con un dolce bacio.
La notte passò sui loro corpi abbracciati...
Ringraziamenti:
Essendo questo l'ultimo capitolo ci tenevo a ringraziare con
particolare dedizione Romance,
la mia stupenda fidanzata, nonchè mia musa ispiratrice,
ringrazio poi anche le due nuove recensitrici Keira5 e Ayumi Yoshida (e se
conoscono la serie di FMA o amano il fantasy le rimando alle mie altre
fic...se vi piaciono le romantiche alcune ci sono^^), poi continuo con Hinata-chan 6,
nonostante l'assenza nei capitoli finali, _Ellis_, altra
persona scomparsa a causa della mia lentezza nell'aggiornare, Lou, a cui spero la
storia sia piaciuta lo stesso, a discapito della morte del suo
beniamino.
Grazie anche a tutti coloro che hanno letto questo umile racconto senza
esprimersi in merito e a chi l'ha aggiunto tra i preferiti. Alla
prossima^^
Con
dedizione
Rakyr Celes
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