Help me if you can,i'm feeling down.

di CamillaJulia
(/viewuser.php?uid=419422)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il compleanno di Ellen. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***



Capitolo 1
*** Il compleanno di Ellen. ***


Sentivo le urla di mia madre che cercava di svegliarmi,amavo dormire e facevo finta di non ascoltarla
''Pattie!Pattie!Svegliati!Hai dimenticato che è il compleanno di Ellen?!''.
Sbarrai di scatto gli occhi,caspita,era vero!Girai lo sguardo verso l'orologio e segnava le sette e 37.Alle otto sarei dovuta stare davanti scuola.Non avrei mai fatto in tempo.Mi alzai,feci colazione,mi lavai,e misi il mio vestito preferito blu a fantasia floreale.Quanto lo adoravo?!Non lo indossavo quasi mai,solo nelle occasioni più importanti,ed oggi era una di quelle.Feci in tempo a passare la piastra sui miei capelli biondi,e scesi di corsa.Mi incamminai dal cancello,abitavo vicino scuola ed erano le 7 e 56.Potevo farcela.Mentre camminavo,vidi nella piccolissima piazza 3 ragazzi,tutti e tre con la giacca di pelle e pantaloni stretti,che mi fissavano.
''Che tipi strani''pensavo mentre camminavo velocemente.
Arrivai che la campanella era già suonata,peccato.Salì le scale dell'istituto di corsa,ma ormai quando entrai trovai la professoressa di inglese che cantava ''Happy Birthday to youuuuu!'' Ero arrivata tardi,maledizione.
Ellen intanto mi guardava da fuori la porta appannata con un'espressione imbarazzitissima
''Buon giorno,scusi il ritardo''dissi.La prof annuì.
Fortunatamente quelle 5 ore maledette passarono velocemente,non vedevo l'ora di tornare a casa,avevo invitato Ellen a pranzare a casa mia.
Ci trattenemmo qualche minuto fuori scuola con le amiche di altre sezioni che volevano fare gli auguri a Ellen,e poi ci incamminammo verso casa.
Arrivammo nella piazzetta.Ancora quei tizi!Mi guardavano,e questa volta non solo me,anche Ellen!
Uno di loro,quello in mezzo, mi salutò con un cenno alzando la testa.Nella mia mente pensai
''Ma lo conosco?''Boh.
Ellen intanto li guardava e sorrideva,erano a poca distanza da noi,seduti su un gradino.
Erano tre che avevo già visto,da qualche parte.Mi sembravano tutti uguali,non riuscivo a distinguerli.
''Tre idioti!'' esclamai a Ellen quando continuava a fissare uno di loro con occhi luccicanti.
''No,invece....'' mi accennò senza neanche guardarmi in faccia.Si guardavano a vicenda,lei e uno di quei strani tizi.Ellen moriva dalla voglia di vederli da vicino,così,solo perchè era il suo compleanno,mi venne un idea per osservarli meglio e gliela sussurrai in un orecchio.
''PERFETTO!''escalmò entusiasta.
Anzichè entrare nel mio cancello,facemmo il giro della piazza per poi arrivare più o meno dove erano seduti loro.Ma ci nascondemmo dietro un muro.
Ci affacciamo leggermente,come quando nei film polizieschi il polizzioto deve sparare al nemico,quando uno di loro si girò di scatto e ci vidde.Noi ci girammo subito,ma ormai era troppo tardi,ci aveva visto,e purtoppo,anche riconosciuto.Scappammo nella discesa,quando lui che ci vidde, si alzò e guardandoci da lontano ci gridò ''CORRETE,CORRETE,TANTO SIETE BELLE ANCHE DA DIETRO!''
E in lontananza ascoltammo un ''SOPRATTUTTO DA DIETRO!''.
Quando arrivammo al mio cancello ci guardammo in faccia e non smettevamo di ridere.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Cap.2 Ci ritrovammo stese sul letto,io ed Ellen.Guardavamo i poster di Chuck Berry appesi sul tetto attaccati lì appositamente per guardarli la notte,e intanto parlavamo. ''Cosa ne pensi di quelli?Ne ho visto uno davvero carino''mi disse Ellen. Io mi alzai di scatto guardandola con occhi sbalorditi e le risposi '' Stai scherzando?!Mi sembrano tanto tre teddy boy da nulla...'' ma si vedeva che mentivo,me ne accorgevo persino io. ''Dai spara'' rispose Ellen. ''Niente,c'era uno davvero carino,ricordi?,quello che mi ha salutato'' ''Oh beh sì,si carino...Ma preferisco l'altro,quello seduto alla sinistra del tuo 'adorato''' Le diedi un pugno amichevole sulla spalla e incominciammo a fare i compiti. Ogni tanto guardavo fuori dalla mia finestra che inquadrava una parte della piazzetta,fortunatamente anche la parte dove si erano seduti i 3 ragazzi quella mattina. Era il compleanno di Ellen,e decidemmo di uscire e incontrarci con Jane e Mary. Chiamai a casa ad entrambe,Mary aveva raffreddore forte e non potè uscire,ma Jane invece era disponibile. Ci preparammo come se saremo dovute andare ad una cena di grand galà,quando in realtà dovevamo semplicemente andare a fare una passeggiata per una cittadina piccola come Liverpool.Mentre Ellen passava la piastra io presi di nascosto la matita nero scuro di mamma e tratteggiai una piccola linea sopra la palpebra ad entrambi gli occhi. Quando li aprii,devo ammettere che mi vedevo molto meglio.Feci in tempo per passare la piastra anche io e usare come molletta un fiocco blu/turchese che si abbinava benissimo al mio vestito.Quando scendevo le scale di legno insieme ad Ellen incontrai mio padre che scendeva per andare a lavoro. ''Oh ma che carine!Dove andate?'' mi disse sorridendo Perchè era così felice oggi?Era da tanto che non lo vedevo così. ''Andiamo a fare una passeggiata,signor All,è così una bella giornata ed abbiamo già finito i compiti''rispose Ellen senza perdere un attimo di tempo. ''Ne sono felice,divertitevi!''ci disse mentre usciva dalla porta,io intanto mi ero trattenuta per prendere qualche penny,volevo prendere un gelato,dopo. Stavamo raggiungendo il cancello,attaccato a quello delle tante villette a schiera,quando vedemmo due signori,non anziani,ma abbastanza in età adulta correre come pazzi,urlando ''Disgraziati!Tornare indietro!''con voce rauca. E poi passò un ragazzo davanti il cancello che correva anche lui come un matto,ma quando ci vide si fermò. ''Ah,buongiorno fanciulle,da quanto tempo''disse il ragazzo ''Io sono Paul,Beh tecnicamente James Paul,ma non ha importanza,lieto di conoscervi.''Facendoci il baciamano. Le mani di Ellen tremavano,e anche Paul era molto imbarazzato. ''Oh,adesso scusate,ma quel bastardo di John si è fatto acchiappare dal proprietario negozio dei 45' giri quì vicino,ci rivedremo presto,spero.Arrivederci.'' ci disse con tono scherzoso nobile. Aspettammo che si allontanò un pò,poi ci guardammo in faccia e guardavo gli occhi marroni/verdi luccicare a più non posso,poi avvicino la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò uno dei suoi versi incomprensibili:'iiiiiiiiiiiiii':cioè che per lei è appena successa una delle cose più bella della sua vita.Caspita,potevo capirlo,ma intanto era aspettare il mio turno. Ci incamminammo così per andare davanti la chiesa,dove ci eravamo date appuntamento.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Arrivammo dove ci eravamo date appuntamento. ''Oh,eccola!'' ''Ciao Ell!Auguri!E ciao Pattie! ''Ciao,graziee!''rispose Ell,io mi limitai a salutarla con un bacetto sulla guancia. Incominciammo a camminare.I miei occhi guardavano tra ogni singola parte dei posti più stretti di Liverpool,ma niente.Non c'era traccia di quel ragazzo,di cui nemmeno conoscevo il nome. ''Ehi,che ne dite di andare al Cavern?''ci chiese Jane. ''Mh,ok tanto abbiamo i soldi!'' risposi io,anche per Ell. Entrammo e ci sedemmo su un tavolino. ''Pattie,non so,ti vedo strana..''mi disse Jane. ''AAAAH L'AMOUR!'' esclamò Ellen. ''Ellen ma che...?!'' ''Ragazze,dai su ditemi tutto!''insistè Jane. ''E vabbene''risposi.''Beh,alla fine niente di che,quando tornavamo da scuola abbiamo visto un trio di ragazzetti alla 'teddy boy',un pò con il tuo Stuart.'' ''Hey,non insultarmi Stuart!''rispose. Stuart Sutcliffe era il suo fidanzato da una decina di mesi,sapevo solo che era un teddy boy un pò con la faccia da duro e che faceva parte di una band,devo dire che mi era piuttosto simpatico. ''Dai continua'' rispose. ''Beh si,allora quando scendevamo ne abbiamo visto uno,quello che a una certa persona fa un certo effetto....-Ellen mi lanciò un occhiata- che ci ha salutato e si è presentato,si chiama Paul,è abbastanza carino,ho notato soprattutto il colore degli occhi,un colore verde bosco magnifico.E beh...si in effetti anche a me c'è un preferito,mi ha anche salutato,anche se lo avevo visto solo 5 ore prima per la prima volta,era quello seduto al centro,mi pare.''In realtà ricordavo benissimo dove era seduto,come era vestito,il colore dei capelli ecc. ma non volevo fare la figura della disperata,cioè quello che ero. ''Mh,credo di aver capito chi sono,beh si Paul credo proprio sia lui,poi l'atro non so...Potrebbe essere George...O John...'' ''JOHN!'' urlò Ellen.''Sì proprio John!Lo ha detto Paul prima,ricordi Pattie?!'' ''Oh,ma certo!'' ''Ah,ma adesso ho capito!Vedete,loro sono gli altri componenti della band di Stu,quel John sò che fa cognome Lennon e che per qualche ragione sconosciuta vive con la zia,invece Paul...'' ''James Paul'' aggiunse Ellen con gli occhi luccicanti rivolti verso il cielo. ''Si,James Paul,fa cognome McCartney,so che gli è morta la madre da poco e....basta.'' ''Oh,mi dispiace'' disse Ell. ''Si,infatti.'' ''Ma ciò vuol dire che....suona quì Stuart,vero?! -Jane annuì- Quindi anche loro?!'' ''Beh...sì.'' ''Oddio,non c'è un minuto da perdere,dobbiamo assolutamente sapere quale sarà la prossima volta che suoneranno!'' gridò Ellen. ''Infatti,andiamo!''risposi. E ci precipitammo fuori dal locale. ''Ma ragazze...!'' Jane ebbe appena il tempo di pronunciare quelle due parole che il mio piede era già fuori dal locale. ''Che c'è?!''mi girai verso di lei,poi mi rigirai davanti.Vidi un grande busto,un maschio,poi alzai la testa e vidi lui.Mi venne un brivido addosso.La mia faccia era a qualche millimetro di distanza dalla sua. ''Oh,ci si rivede,finalmente.''mi disse il cosidetto ''John'' Riuscì a sussurrare un ''Eh già..'' ''Piacere io sono John'' mi disse porgendomi la mano sorridendo. ''Pattie'' dissi stringendo debolmente la sua mano morbida,che non avrei voluto mai lasciare. ''John'' disse rivolgendosi ad Ellen. ''Ellen''strinse lei la mano tranquillamente,non si era accorta che c'era Paul dietro di lui. ''Ah,ciao Jane,non credevo conoscessi queste due belle ragazze..'' si rivolse a Jane. ''Oh,beh,sì le conosco da un pò di tempo'' ''Sai dov'è Stuart?'' chiese Jane a John. ''Si dovrebbe arrivare,doveva posare una cosa nella macchina.''rispose con la sua voce che mi affascinava sempre di più. ''....Stu!'' gridò Jane gettandosi tra le braccia Stu. ''Meglio lasciarli soli'' disse Paul.Neanche lui si era accorto di Ellen,nascosta dietro di me. ''Entrate?''mi chiese John. ''Ehm,sì.'' risposi insicura.Eravamo appena uscite. Mi aprì la porta.Poi Paul si accorse di Ellen ed iniziarono a parlare,non so di cosa,non riuscivo a sentire. Quando entrammo vedemmo il proprietario venirci vicino. ''Ragazze,scusate,ma il conto di prima dov'è?!Ah ciao John'' disse il proprietario del locale,Tony. ''Oh beh si,eccolo'' e gli diedi qualche penny.''Eravamo tornate proprio per questo...''mentii. ''Seguiteci'' disse John sorridendomi.Non potevo crederci.Quei suoi capelli con il ciuffo alla Elvis mi affascinavano,quei suoi denti piccoli e rovinati dal fumo,quel modo in cui parlava,la sua voce... Ci portò nella 'sala prove',mi invitò a sedermi vicino a lui,stessa cosa fece Paul con Ellen,ma sulla panchina un pò più distante.Poi avevo notato l'altro ragazzo che ci quella mattina si accorse di noi dietro il muro che si era diretto in tutta un'altra direzione,da solo.Mentre Jane e Stuart invece probabilmente erano ancora fuori. ''E così,tu sei Pattie'' mi disse. ''E così...tu sei John'' risposi. Sorrise. ''Cosa suoni?'' chiesi. ''Chitarra acustica,elettrica e armonica a bocca,ma niente di che.'' Caspita,erano proprio i miei strumenti preferiti,oltre al violino. ''Se sei davvero un 'niente di chè',questo devo dirlo io'' ''Ah,vabbene,signor capitana.'' Risi. Guardò l'orologio. ''Scusa,ma adesso devo proprio andare,è ora dello spettacolo,ti dedico questa canzone.'' ''Vabbene....'' Io e Ellen scendemmo le scale guardandoci più imbarazzate che mai. ''Ti racconto tutto dopo,mi ha detto che mi dedicava questa canzone,voglio ascolatarla bene'' le sussurrai in un orecchio.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Ti hanno mai detto che sei stupenda? -mia madre?oh beh certo Scoppio' a ridere.Rimanemmo in silenzio a camminare.. -ti..ti dispiace se accendo una sigaretta? -nono,anzi! Rise -come anzi? Ahah -beh sara' anche strano ma a me piace il fumo..mi piace l'odore e mi piace vedere le persone che fumano.. -ahah e' ufficiale,tu sei davvero diversa da tutte..ma ovviamente in senso buono! -grazie...arrossii. Ci sedemmo su una panchina,era quasi buio. -di un po..ce l'hai il fidanzato? Mi chiese -no... Tu? -nemmeno. Mi disse con un sorriso. Rimasi in silenzio.. -pero sai,ultimamente c'e una ragazza,una ragazza diversa da tutti,con degli occhi blu che potrebbero far accecare un mondo intero,con i capelli color paglia,e quella ragazza si chiama pattie.. Non sapevo cosa dire,ero piu' rossa di un peperone. -non la conosco.. Dissi -strano,eppure e' proprio seduta di fronte a me.. E si avvicino' sempre di piu'. Silenzio. -ed e' anche molto timida!ahahah -eh beh,che ci posso fare..dissi piu' imbarazzata che mai. -niente,sei perfetta cosi..mi rispose con un sorrisetto malizioso mentre mi appoggiava il braccio su di una spalla. -beh john e' tardi io dovrei andare a casa sai... -certo,ti accompagno dolce pulzella! Risi -ahahah,pulzella? -si ahahah Parlammo e ridemmo,finche non arrivammo sotto il cancello di casa mia. -grazie per la serata john,buonanotte..e mi allontanai -ehy ehy,dove te ne vai senza salutarmi? Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.Mi stavo allontanando mentre lui mi prese per un polso e mi abbraccio',sussurrandomi nell'orecchio -io e te ci rivedremo,stanne certa.. E mi lascio' andare. -ciao john.. E attraversai il cancello. -vabbene domani alle cinque in piazzetta?! Urlo' -ahahah,certo! -vabbene pulzella,a domani!urlo mandandomi un bacio con la mano. Io sorrisi ed entrai in casa.trovai i miei genitori sul divano a guardare la tv sorridenti,li salutai,entrai in camera mia di sopra e chiusi la porta a chiave.mi guardai allo specchio,non potevo crederci,sembrava un sogno.Perfortuna era sabato,quindi andai a letto tardi,ripensando a quella serata stupenda e al fatto che avrei avuto un'altro appuntamento con john il giorno dopo,che sogno!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5. Come ogni domenica mi alzai tardi,più o meno verso le unidici.Mi svegliai con il sorriso,cosa in effetti molto strana per me.Scesi le scale e trovai mia madre e mio padre seduti sorridenti sul tavolo. -Buongiorno.- dissi sbadigliano. -Abbiamo qualcosa da dirti!-disse mamma felice -Che c'è'?-Risposi curiosa e impaziente. -Beh..tua madre ha trovato un altro ufficio a Londra..Sai ci sarà anche un aumento di stipendio..Quindi noi ci trasferiremo li insieme a tua sorella..Però abbiamo riflettuto a lungo sul fatto che tu ti sia molto legata a Liverpool ultimamente,soprattutto per queste nuove amicizie..Quindi volendo potresti rimanere da sola qui...- disse papà con lo sguardo rivolto verso il basso. Rimasi qualche secondo con gli occhi sbarrati,sembrava impossibile.Da un lato ero triste perche' avrei visto la mia famiglia molto più raramente,ma dall'altro ero più che felice di poter fare quello che volevo in casa. -Wow..Davvero?- -Eh gia..-Rispose Jenny,mia sorella,dalle scale. -Sì papà,voglio rimanere qui.Mi mancherete molto..Ma..Forse è anche meglio,devo iniziare ad essere più responsabile!-Esclamai sorridente battendo un pugno sul tavolo di legno cigolante.Mi allontanai e andai in salone saltellando. Partiremo tra 3 giorni!-Urlò mamma dalla cucina. Evvai!Corsi subito al telefono per invitare Ellen a casa,volevo raccontarle tutto di ieri sera e della nuova notizia.Intanto mamma e papà erano scesi in garage per risistemare tutto prima di partire.Avevo detto ad Ellen di chiamarmi quando stava arrivando,e dopo mezz'ora squilloò il telefono. -Vengo ad aprirti subito!- Dissi tutto d'un fiato pensando fosse Ellen. -Pronto Pattie?Sono John!-. Sbarrai gli occhi e sentii un colpo a cuore. -Owh...Ciao John scusa credevo fosse Ellen e..- -Ahaha fa niente non preoccuparti!- -Ehm..come hai il mio numero?- -L'ho chiesto stamattina a Jane sai volevo risentirti anche se abbiamo un appuntamento oggi,ricordi?- -Come potrei dimenticarlo..- Sentii bussare alla porta. Scusami davvero John devo andare..a dopo..- -A dopo pulzella mia- Risi e chiusi la cornetta.Sclerai un pò ed andai ad aprire la porta.Fortunatamente questa volta era Ellen.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


Senza dire una parola la afferrai Ellen per un polso e la trascinai per le scale,intanto ridevamo. Arrivammo in camera,ci sedemmo sul letto. -Okay,tu adesso mi racconti tutto.- Mi disse. Così ci stendemmo sul mio letto enorme come facevamo sempre,e mentre guardavamo i poster attaccati sul soffitto le raccontai tutto.Quando finii lei si alzò e mi guardò sbalordita e felice per me. -Non immagini quanto sei fortunata,Pattie.- Mi disse con tono dolce. -Eh già,non posso ancora crederci!Comunque non è tutto,c'è anche un'altra novità,i miei genitori e mia sorella se ne adranno di casa poiché mia madre ha trovato un altro ufficio a Londra.Rimarrò sola qui!Che bello,potrò rimanere la mia camera in disordine quando vorrò!- -Che bello!Sono contentissima per te!-Mi rispose. Non so perché,ma oggi Ellen era diversa.Anche se in fondo era sempre così.Quel giorno mi accorsi di quanto era bella e di quanto era stupendo il suo carattere.Quei capelli sempre perfetti,boccoli di un castano intenso,ed una frangetta che le copriva la fronte.Ah,quella frangetta,la sua rovina!La sistemava ogni due minuti,e tutti la prendevano in giro per questo.I suoi occhi erano uno dei suoi punti di forza.Un misto tra il castano ed il verde smeraldo,grandi, brillanti.E ovviamente sempre incorniciati da un filo di eleyner scuro.Naso all'insù e labbra sottili,che nascondevamo denti perfetti e bianchi.Per di più,aveva anche un fisico perfetto.Alta,magra,slanciata.Per quanto fosse perfetta esteticamente,ciò che la rendeva davvero speciale era il suo carattere.Non è una di quelle ragazza che ti riempie di smancerie e ti pugnala alle spalle.Ti dice tutto ciò che pensa ,ma sempre con gentilezza.Non le piace litigare,infatti l'ho sempre ammirata per questo.Non ha molti difetti,uno però è che si innamora ogni giorno di una persona diversa.Ma non ci faccio caso ultimamente,è così presa da Paul.Guardai l'orologio,segnava le 15:34.Dimenticavo di dirvi che Ellen aveva davvero un grand gusto nel vestire,e tutti la invidiavano.Per quello le chiedevo sempre consigli,io non ero molto abile in questo campo.Mi avrebbe dovuto assolutamente aiutare nel scegliere cosa avrei dovuto mettere quel giorno fatidico. -Okay Ellen,è ora di cominciare a vedere cosa indossare,l'appuntamento è alle cinque e sono già le tre e mezza!- Esclamai con un finto tono drammatico. -Già?!Pattie,manca ancora un'ora e mezza!- -Appunto!- Corsi verso l'armadio e spalancai le ante velocemente.Ogni vestito che prendevo non mi convinceva. -Questo è troppo lungo,questo è troppo smorto,ooooh,guarda questo insomma!Nemmeno mia nonna lo indosserebbe!- Continuavo a dire mentre lanciavo vesti qui e li. Ero in piena crisi.Ellen si alzò dal letto,e raccolse da terra un vestito a cui non avevo nemmeno fatto caso.Verde mela. -Che ne dici di questo?Ci abbini un paio di stivaletti nocciola e sei perfetta!- -Boh..Non mi convince,provo ad indossarlo e vediamo come va!-Corsi in bagno a cambiarmi. Scusate per come è finito il capitolo,ma ero stroppo stanca per continuare T_T continuo domani!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


Quando uscii,mi diressi verso lo specchio.Effettivamente,mi stava davvero bene.Mi calzava a perfezione.Mi arrivava poco sopra le ginocchia,quindi non era molto lungo..Ma nemmeno corto.Mi piaceva.Raccolsi gli stivaletti dietro la porta.Un nocciola molto chiaro,si abbianavano benissimo.Li indossai di fretta e furia ed era fatta.Feci un sospiro.Grazie Ellen,sei la mia salvezza! Corsi in bagno a prendere la piastra ed i trucchi,intanto Ellen era rimasta in camera a scegliere quale LP mettere.Lei amava molto Chuck Berry,io invece impazzivo per Elvis.Alla fine decise e scelse ''After School Session'',di Chuck. Misi a riscaldare quell'apparecchio per lisciare i capelli,che per me era come una ragione di vita. -Owh,Pattie,hai dei ricci così belli!Perchè insisti a liscarli?!-Esclamò Ellen. Ebbene sì...In realtà i miei capelli erano ricci.E ciò mi costringeva a passare la piastra ogni giorno. -A me piacciono così!- Risposi ridendo. Lei fece un finto broncio e ridemmo insieme. La piastra ormai aveva finito di riscaldarsi,si vedeva da quel fumo che usciva dalle due piastrelle di ceramica bollenti.Iniziare a lisciare ciocca per ciocca,per poi far andare le punte fuori più in ''alto'' possibile.Era la moda di quei tempi. Finiti i capelli,inziai a truccarmi.Afferrai con cura l'eyleiner,e tratteggiai una sottile linea sulla palpebra.Poi feci lo stesso all'altro occhio.Non mi piaceva truccarmi chissà quanto.D'altronde io ed Ellen eravamo due delle poche che lo facevano tra tutte le nostre amiche. Erano le 16:36.Il panico iniziava ad aumentare.Ero ferma immobile davanti a quello specchio.Cercavo di sistemare qualsiasi cosa,non dovevo avere nemmeno un capello fuori posto.Ellen non faceva altro che ripetermi che stavo bene e cantare spenzieratamene.Andai in bagno a lavarmi i denti,ma questa volta venne anche Ellen. -Quanto amo il tuo bagno Pattie!- Ahahah,era vero,anche io lo amavo.Era del mio colore preferito,verde.Per quello mi piaceva così tanto. Strofinavo così tanto velocemente lo spazzolino sui denti che ebbi paura si consumassero,ma continuai a farlo.Finito,asciugai delicatamente il viso.Erano le 16:58.Era ora di scendere. -Mamma io scendo..A dopo!- Urlai mentre chiusi la porta.Ellen era con me,ma avrebbe dovuto girare alla traversa che si trovava dopo casa mia. -Ciao Ellen,AAAA OMMIODDIO!Sono emozionatissima!- -Sta tranquilla Pattie,andrà tutto bene,buonafortuna!Mi diede un bacetto sulla guancia e si allontanò.Caspita,era davvero una ragazza d'oro quella. Mentre mi stavo incamminando le gambe tremavano e avevo le farfalle nello stomaco.In poche parole,stavo morendo. Mi accorsi che i tacchetti sotto gli stavali facevano un leggero rumuore ad ogni passo. 'Oh Dio no,oh noo!Ma chi mi ha detto di indossare questi stupidi stivali eh?!Chi?!Oh e se a John da fastidio?E se odia il colore del vestito?E se non gli piacciono i miei capelli troppo lisci?Oh no!' Pensai tra me e me. Ad interrompere i miei pensieri contorti e frustranti furono delle mani comparse da dietro sui miei occhi.Poteva essere solo John.Avevo avuto un colpo al cuore. -Chi sono?!- Disse cercando di cammuffare la voce. Io presi le mani e girandomi le lasciai. ERA PAUL.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1789629