what will become of this new life?

di DyneJay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Devo incontrarmi con Jennifer tra circa tre ore,avrei dovuto avvertirla del fatto che sto  per trasferirmi con mia madre a Bristol,vicino Londra.Jennifer è la mia migliore amica,ci conosciamo dai tempi dell’asilo,dove ci dividevamo l’altalena e giocavamo con le costruzioni come due veri maschiacci. Ci lega in particolare il fatto che siamo cresciute entrambe senza un padre,il suo,purtroppo è deceduta quando lei aveva circa un anno,mentre il mio quando ha saputo che mia madre era rimasta incinta se ne andò lasciandola in un inferno,però  con mia molta gioia lei mi ha accettato e tenuta con se. Desidero ardentemente trovare quell’uomo a me sconosciuto, e anche se dovrei essere arrabbiata per quello che ha fatto sento che non è così, tutti possono sbagliare, e tutti possono essere perdonati; voglio trovare quello sconosciuto e imparare a chiamarlo papà.Il tempo scorre,non voglio annunciare a Jenny la triste notizia,non sono pronta per abbandonarla,anche se so con certezza che capirà,soprattutto perché conosce la situazione economica della mia famiglia e riuscirebbe ad accettare il trasferimento per il lavoro di mia madre molto meglio di me.

 

Ore 15:00

 

Mi alzo con fatica dal letto su cui ero sdraiata a riflettere,è arrivato il momento, mi sistemo velocemente i capelli e scendo le scale a chiocciola arrivando in sala dove trovo mia madre a sistemare i fogli dell’affitto della nuova casa. 

«Mamma esco,vado da Jennifer.» 

 Cerco di sorriderle,non voglio che si accorga che questa novità non mi piaccia,ci starebbe male e rinuncerebbe al lavoro,solo per farmi felice e ciò non è giusto.

«Va bene tesoro.»  

La saluto con un bacio sulla guancia,per poi prendere la giacca e la borsa attaccate all'attaccapanni ed esco; guardo attentamente il cielo e decido di andare a piedi portandomi con me un ombrello perchè è tutto grigio,come quasi ogni giorno e potrebbe venire giù la fine del mondo ed anche se amo la pioggia,con questo freddo non è il caso rischiare di ammalarmi.

Cammino velocemente sul ciglio destro della strada,cercando di trovare la forza e le parole giuste per parlarle; la mia testa continua a ripetermi 'Non ci riuscirai,non ci riuscirai', devo farcela,non posso scomparire nel nulla da un giorno all'altro e dirle addio con una semplice lettera, pensare che dovro dirlo anche a Nick,il mio ragazzo,non mi aiuta di certo. Arrivo davanti casa di Jennifer,prendo inspiro e espiro profondamente più volte,per poi suonare il campanello,la madre di Jenny mi apre come sempre dopo qualche secondo,salgo le scalette d'ingresso ed entro in casa.

«Crystal entra pure,Jennifer è in camera sua.»

«Perfetto,allora scendo giù.»

Sorrido alla madre di Jen,per poi scendere le scale ed andare in tavera,la sua camera si trova li,non molto grande ma parecchio accogliente,con un bagno tutto suo. 

«Tesoro,son qui.»

Cerco di sorridere convincente,dato che lei mi conosce meglio di chinque altro,riesce sempre a capire se c'è qualcosa che non va. 

«Tesoro mio! Come stai? Sei in ritardo di 10 minuti.»

 Jennifer ride animantamente,ho sempre amato la sua risata,mi fa sentire a casa. 

«Sono venuta a piedi,e me la sono presa con molta calma,come sempre!»

Le sorrido,mentre mi tolgo la giacca e la poggio sulla sedia vicino alla sua scrivania e subito dopo mi metto insieme a lei seduta sul letto.

«Sei sempre stata una ritardataria, ma ti voglio bene comunque.»

Mi sorride sempre mostrando tutti i denti,ha un sorriso perfetto.

«Ti voglio bene anche io. Fortunatamente non hanno ancora dato compiti scolastici,solitamente ci massacrano già il secondo giorno dopo l'inizio della scuola.»

Inizio a parlare della scuola,argomento molto normale e tranquillo,devo trovare il momento giusto..non ce la farò mai. 

«Fortunatamente! Hai sentito del ballo di autunno che ci sarà fra un mese?»

Deglutisco rumorosamente, e prendo un respiro profondo,devo avvertirla subito,non posso illuderla dicendole che andro insieme a lei ed ai nostri rispettivi ragazzi al ballo,visto che fra circa tre settimane devo andarmene. Nota subito il mio sguardo perso nel vuoto,pieno di dolore.

«Cry,c'è qualcosa che non va?»

Inizio a sudare freddo,non ce la farò,mi mordo il labbro inferiore cercando di dire qualcosa.

«Ehm..riguardo a questo...»

Inizio a ripetere infinite volte nella mia mente che ce la farò, che capira e che non si arrabbiera,ma tutto mi sembra inutile,sento le lacrime salire agli occhi.

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Scoppio a piangere come una bambina cui viene tolto il ciuccio,inizio a respirare affannosamente; Jennifer sbianca nel vedermi strare male il quel modo,si alza dal letto velocemente ed apre la piccola finestrella della sua camera cercando di farmi prendere aria il più possibile, mi passa la bottiglia d’acqua che ha sulla scrivania.

 «Crystal,calmati che succede? C’è qualcosa che non va? Non devi aver timore di parlare con me.»

Cerco di respirare a pieni polmoni tutta l’aria entrante dalla finestra,cercai di calmarmi bevendo più sorsi d’acqua, ‘ce la devi fare,adesso.' Mi sussurrò la mente,inspirai ed espirai a pieno per altre quattro o cinque volte.

«J-Jen,sto per trasferirmi.»

La guardavo con le lacrime agli occhi,continuando a singhiozzare rumorosamente,Jenny non riusciva a capire,resta in silenzio per minuti interminabili,cercando le parole giuste.

«Tua madre ha trovato un nuovo lavoro?»

Annuisco cercando il suo sguardo,lei mi prende stringendomi fra le sue braccia magrine, nascondo la testa nel suo petto continuando a piangere a più non posso.

«E’ fantastico amore,non devi piangere! Devi essere felice per tua mamma,finalmente riuscirete ad avere una vita normale senza problemi economici.»

Tirai su con il naso,scollandomi da quell’abbraccio davvero confortevole e cercai i suoi occhi con i miei,cercando di smettere di piangere.

«Hai ragione,ma non vorrei abbandonare tutti,non vorrei perdere te,ne Nick.»

Mormorai con tono flebile,impercettibile,ma ero sicura che lei sarebbe riuscita a sentire e a capire ogni mio sussurro,ogni suono che produco con la bocca.

«Cry,ti sei fumata il cervello!? Sai con certezza che non mi perderai,e sono sicurissima che neanche lui lo farà, è quasi un anno che state insieme, sono sicura al mille per mille che non ti abbandonerà, è un ragazzo unico e ne sei cosciente.»

Rifletto parecchi secondi su quelle parole,accennando di si con la testa.

«Sei la migliore,Jennifer,non potrei chiedere un’amica migliore.»

Jen sorride istintivamente,sa che sono parecchio dolce quando voglio e non mi capita spesso di ricordarle quanto per me lei è importante.

«Tesoro,sei la mia migliore amica,come dovrei comportarmi se non così?»

Accenno un sorriso con  le labbra,tornando ad abbracciarla.

«Lo so,sei la migliore non smetterò mai di ringraziarti per tutto quello che fai per me.»

«Shhh,non c’è bisogno di ringraziare,so che anche tu lo faresti per me. Adesso che ti sei finalmente calmata,raccontami del nuovo lavoro di tua madre e dove andrete a vivere.»

«Mamma ha trovato lavoro come segretaria di un dottore,un suo caro amico a quanto mi ha raccontato. Le ha offerto il lavoro nel suo studio privato a Bristol.»

«Wooow, Bristol è una città fantastica,ci sono stata una sola volta in vacanza con i mie genitori,dai ti divertirai sicuramente e verrò a trovarti almeno un weekend al mese.»

Sorrido alle sue parole rassicuranti,mentre ci sistemiamo sdraiate sul letto abbracciate.

«Sarai la benvenuta tutte le volte che vuoi.»

Alzo lo sguardo al soffitto,vagando un po’ per i miei pensieri.

«Sei sicura che quel medico sia solo amico di tua mamma?»

Inizia a ridacchiare facendomi piano il solletico,inizio a ridere istintivamente.

«Sarei felice fosse qualcosa di più!»

Prendo a ridere a crepapelle quando inizia a farmi il solletico con più forza,la imploro di smettere quando mi sento mancare l’aria; lei ride animatamente e dopo non molto,fortunatamente, smette.  Prendo aria mettendomi a sedere sul letto,appoggiando la schiena contro il muro.

«Come posso dirlo a Nick?»

Jennifer riflette qualche minuto restando sdraiata.

«Organizza qualcosa di romantico,per domani. Scrivigli subito,e poi pensiamo a cosa organizzare.»

Acconsento alla sua idea con un cenno del capo,prendo il cellulare e compongo il messaggio da inviare a Nick.

“ Amore mio,ho voglia di passar del tempo con te domani,non prendere impegni con i tuoi amici, ci vediamo a casa mia verso le 11 di mattina.” 

In pochi secondi inviai il messaggio,attendendo un risposta.

«Avverti tua mamma che ti fermi a dormire da me, e domani mattina alle 7 ti accompagno verso casa.»

Mandai un messaggio a mia madre con su scritto che sarei rimasta a dormire da Jennifer e dopo pochi minuti mi rispose che andava bene e che domani sarebbe uscita per finire delle cose per il trasferimento e che sarebbe passata a casa dei nonni che vivono nella città accanto alla nostra.  

Subito dopo la risposta di mamma mi arriva quella di Nick.

“Va bene amore mio,domani sono tutto tuo.” 

Gli rispondo che lo amo e che mi sarei messa a studiare così da aver la giornata libera per domani,mi risponde che va bene e che mi ama,a tale risposta sorrido come sempre come un ebete.

 

Ore 18.30

 

Abbiamo appena finito di organizzare la sorpresa per il mio ragazzo, e iniziamo a prepararci la pizza da mangiare per cena,ridiamo e scherziamo buttandoci in faccia la farina.

Dopo circa mezz’ora di lievitazione della pasta e 20 minuti di cottura iniziamo a mangiare in camera sua guardando in tv la maratona del nostro telefilm  preferito, The O.c.

Mangiamo tutte le schifezze disponibili il casa,ridendo e scherzando animatamente davanti alla tv,per poi arrivare a piangere nei momenti di tristezza della trasmissione.

 

Ore 01:00

 

Jennifer si è addormentata nella parte destra del letto,io non riesco a prendere sonno,così mi alzo piano cercando di non svegliarla,mi siedo alla scrivania,accendo la luce da lettura,prendo dei fogli dalla stampante di Jen,una penna ed inizio a scrivere una lettera da consegnare a Nick,ho troppa paura per dirglielo a voce,sa che sono una fifona.

Impugno la penna fissando il foglio bianco,inizio a scrivere.

“Caro Nick,sono Cry che scrive…” 

Osservo e riosservo la penna scorrere sul foglio,ma delusa dallo schifo delle parole accartoccio il foglio e  lo butto nel cestino; prendo così un nuovo foglio iniziando a scrivere,riflettendo attentamente sui sentimenti che provo per lui,ecco che finalmente la penna prende a scrivere secondo quello che gli dice il mio cuore.

 

Spazio autrice: Ciao bellissimi lettori,questo è il secondo capitolo della mia storia,spero che vi piaccia quello che scrivo,non vedo l'ora di ricevere da voi consigli e critiche. 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Mi sentii chiamare, ma non risposi,non volevo smettere didormire questo sonno profondo; Jen iniziò cosi a farmi il solletico e misveglia definitivamente.

«Sveglia!Sono le 7 di mattina,dobbiamo andare a fare la spesa e a montare la tenda neltuo giardino! Hai dimenticato la giornata romantica con Nick?»

Mi misi a sedere sul letto appena Jen smise di farmi ilsolletico,mi strofinai gli occhi e sbadiglia non educatamente,ma avevosonno,ero stanca morta e volevo continuare a dormire,ma ciò non sarebbe statopossibile,dovevo organizzare tutto dato che da li a poco Nick avrebbe ricevuto lalettera.

Jen era già vestita quando mi ha svegliato,lasciandomi cosil’opportunità di dormire un’altra mezzora.

Andai in bagno e mi vestii il più veloce possibile,un pocodi trucco solo per non andare in giro con un aspetto cadaverico.

Jenny era già giù che mi aspettava con in mano due briochecalde,non avevamo tempo di sederci a mangiarle tranquillamente,così lemangiammo velocemente mentre andavamo verso il garage per prendere la tenda,chelei gentilmente mi avrebbe prestato,e suo motorino; mi porse un casco e me lomisi.

«Sali,dainon vorrai fare tardi?! »

«Jen,sonoappena le otto,Nick viene alle 11!Non ci vorranno ore per comprare dei panini equalcosa con cui riempirli! »

«Dobbiamo montarela tenta,e tu dovrai pur prepararti no? »

Sospirai annuendo e salii dietro di lei sul suo scarabeonero; parti a razzo verso il supermercato.

Arrivammo dopo cinque minuti,data la vicinanza delsupermercato e entrammo.

Dopo 10 minuti di frustrante ricerca delle cose da comprare citrovammo alla cassa a pagare per poi prendere il motorino e andare verso casa mia.

 

Ore 9:30

 

Avevamo già montato la tenda in giardino e sistemato dentrodelle coperte e dei cuscini per stare più comodi,adesso stavamo iniziano a farei panini.

«Jen,comecredi che la prenderà Nick? »

Jenny era quel tipo di ragazza positivo, gioioso eallegro,mentre io ero un po’..la ‘nera’ dei duo.

«Cry, secondome capirà benissimo,ti ama. »

Sospirai speranzosa e continuai ad riempire panini conmarmellata,e due con il prosciutto.

Il tempo scorse velocemente ed erano già le 10.15.

«Cry,sonole 10 e 15 minuti,ora io vado tu preparati,vedrai che andrà tutto bene,capito? »

Mi abbraccio istintivamente per darmi conforto,la strinsi ame annuendo con la testa.

«Sì,andràbene. »

Dissi più a me,che a lei.

Se ne andò salutandomi con un bacio sulla guancia eraccomandandosi di mettere qualcosa di sexy.

Corsi in bagno facendomi una doccia al volo,avrei sceltodopo i vestiti da mettere.

Dopo circa 15 minuti uscii dalla doccia,mi avvolsi nell’accappatoioe inizia ad asciugarmi facendo il prima possibile,per poi correre in camera,edaprii i cassetti osservandoli.

Decisi di dare in parte ascolto a quello che mi aveva dettoJen,così misi il completino intimo che Nick adorava e sopra decisi di mettereun paio di jeans con la felpa che mi aveva regalato,dato che era la miapreferita.

Decisi di vestirmi così sportiva, in quanto non dovevamouscire,ma stare a coccolarci nel nostro rifugio in giardino,senza preoccuparcidi mia madre,dato che aveva lasciato un bigliettino con su scritto che sarebbetornata circa verso le 18.

Tornai in bagno truccandomi il meno possibile,a Nick piacequando sono naturale,mentre stavo per finire di truccare l’altro occhio,sentiisuonare il campanello e imprecai a me stessa di quando lui fosse preciso e cheavrei dovuto stare meno sotto la doccia.

Scesi velocemente le scale ed aprii la porta.

«Lo sosembro un pagliaccio con un occhio truccato e uno no, ma non ridere! »

Nick mi guardò lasciandosi scappare una risatina,mi tirò a sebaciandomi piano sulle labbra,sorrisi a quel bacio improvviso.

«Sai chepreferisco quando non sei truccata,amore. »

«Lo so, madovevo truccarmi un pochino,mi sono svegliata che sembravo un cadavere! »

«Dormitopoco? Qualche pensiero ti tormentava? »

Sembrava leggermi dentro,ma mi affrettai a smentirlo.

«No! È cheho dormito da Jenniefer e sai,serate tra donne,non si dorme mai! »

Sorrisi convincente,mentre lui continuava guardami negliocchi.

«Capisco,soliteragazze! Io invece sono stato a casa con mio fratello. »

Risi.

«Maschi e iloro giochi! Adesso se non ti dispiace vado a finire di truccare l’occhio chemi manca. »

Mi tirò nuovamente a se,baciandomi con dolcezza.

«Io dicoche potresti struccare l’altro. »

Sussurrò al mio occhio,mentre io sorrisi.

«E vabene,entra ed aspettami in salotto. »

Tornai in bagno e iniziai a togliermi il trucco dallafaccia,per poi tornare giu.

«Andiamoamore,la sorpresa che ti,ci,aspetta è fuori. »

Si alzò e mi venne incontro prendendomi per mano,uscimmodalla porta sul retro per andare in giardino e lo portai dietro l’albero doveavevo con Jen sistemato.

Mi attirò a se abbracciandomi da dietro,nel vedere la suasorpresa e mi bacio piano sul cullo.

«Il nostronido d’amore. »

Mormorai piano voltandomi verso di lui,gli presi il viso frale mani e lo baciai sulle labbra assaporando il suo sapore,amo da morire la suadolcezza.

«Sei fantastica. »

Sorrisi dolcemente.

«Entriamodai. »

Entrammo in tenda e si sorprese nel vedere che c’era unacorta,dei cuscini e del cibo,era tutto perfetto.

La tenda era abbastanza spaziosa per due persone,ci sedemmovicini mi cinse un braccio intorno ai fianchi per tirarmi a lui,restammo un po’a baciarci e a coccolarci.

 

Ore 12:30

 

Mi staccai piano dalle sue labbra e sorrisi.

«Mangiamoamore? »

Chiesi con dolcezza,indicando il piatto coperto dove erano ipanini.

«Si,sennofiniamo per lasciar marcire quel buon cibo. »

Rise,carezzandomi una guancia.

«Considerandoche l’ho fatto io,non so se è buono! »

«Non vorraimica avvelenarmi!? »

Chiese in tono scherzoso.

«Certo,sonola reincarnazione della strega di biancaneve, però invece di uccidere le bellefanciulle uccido i bei ragazzi. »

Ridemmo entrambi e gli passai un  sandwich,mangiammo e parlammo animatamenteper un bel po’,adoravo parlare con lui ed ascoltare la sua voce,potrei stareore su ore a guardarlo incantata e ad ascoltare quella melodia.

Appena finimmo di mangiare gli porsi un fazzoletto, e nepresi uno per me per pulirmi la bocca in caso ci fosse qualche macchia.

«Amore,devoconsegnarti una cosa,però prometti che la leggerai quando sei solo. »

«Sei lasolita fifona piccola,c’è qualcosa che non va? Non avere paura di dirmelo. »

«Nono! Vatutto alla grande tra noi,stai tranquillo,ti amo. »

Sorrisi convincente,porgendogli la lettera che avevo scrittola notte passata,quella dove gli raccontavo dei miei sentimenti e deltrasferimento.

«Vabene,allora la leggo quando torno a casa,anche se la curiosità mi ucciderà. »

«Ci sonoqua io a non farti pensare alla lettera. »

Spostai il piatto e i bicchieri vuoti in un angolo,e cisdraiammo in tenda accoccolati,poggiai la testa sul suo petto.

«Ancoraoggi,mi chiedo come  tu ti possa essereinnamorato di un’impacciata come me. »

Sussurrai piano,alzando la testa per cercare il suo sguardo,mentrelui sorrise alzandosi appena anche lui,sorreggendosi su un braccio.

«Crystal telo ripeterò ogni giorno fino a che non capirai che sei la ragazza perfetta perme,e che il tuo essere spavalda mi piace da impazzire! Non sei la solitaragazza che ama i cosmetici e passa ore davanti allo specchio,tu sei quel tipodi ragazza che farebbe a gara a pallonate di neve,o che si rotolerebbe sullasabbia senza aver paura di sporcarsi i capelli,sei la ragazza che cercavo datempo. »

Sorrisi come un ebete alle sue parole,mi amava,lo amavo,comepotevo lasciarlo qua? Sorrise di rimando e mi fece sdraiare venendomisopra,inizio a baciarmi con dolcezza sulle labbra,lasciando che la passione diappartenerci ci prendesse come non mai,inizio a spogliarmi con lentezza,senzarompere quella calma e tranquillità che si era creata,ed io feci altrettantocon lui.

Ci trovammo nudi,sotto una coperta che aveva lasciato checoprisse i nostri corpi,lasciandoci cullare dalla dolcezza e passione delmomento.

 

[…]

 

Ore 18:15

 

La madre di Crystal torno a casa e non trovo la figlia,cosìtento di chiamarla e si accorse che aveva lasciato il cellulare in camera, eaffacciandosi per sbaglio dalla finestra notò la tenda in giardino,supponendoche Crystal  e la sua amica avesseroorganizzato qualcosa per essere lasciate in pace,così scese e si diresse in giardinoavvicinandosi alla tenta con lentezza.

«Crystal? »

Nessuna risposta,forse era uscita,si diceva mentre appenaarrivata alla tenda,aprì piano la tendina.

Le mancò il fiato,cercando di non farsi sentire,lascio chela tenda si  richiudesse,e tornovelocemente in casa,andando a farsi un bagno per “sblollire” lo shock di avertrovato sua figlia,nuda,tra le braccia di un ragazzo.

«Dovevoaspettarmelo,sta con Nick da quasi un anno,è una cosa normale per la loroetà,spero solo abbino fatto attenzione. »

Continuava a ripetersi frastornata.

 

Ore 19:00

 

Mi strinsi fra le braccia di Nick,sorridendo piano lasciandoscorrere qualche minuto prima di tirarmi su e svegliarlo con un bacio.

«Buongiornoamore. »

Gli sussurrai baciandolo lentamente sulle labbra,lasciandoche si svegliasse con calma,mi strinse a se e sorrise.

«Buongiorno,piccolamia. »

«Seibellissimo. »

«Tu,seibellissima. »

Lo baciai nuovamente di scatto per poi guardarmi intorno.

«Che oresono? »

Chiesi  mettendomiseduta,cercando di coprirmi il più possibile con la coperta,Nick guardo l’orologioe rispose senza riflettere.

«Le 7 disersa. »

Sgranai gli occhi.

«Cosa?!Cazzo! Mia madre! »

«Intendidire che.. si sarà accorta di noi,qui,così? »

Mi morsi il labbro sperando che non fosse venuta a cercarmi.

«Siamovivi,quindi credo di no. »

Risposi speranzosa,mentre lui annuiva.

«Dai,andiamoo ci verrà davvero a cercare. »

Ci vestimmo il meglio possibile e tornammo in casa,trovammomia madre in cucina a cucinare.

«Hei,mamma! »

«SignoraLewis. »

Disse cortesemente Nick,mia madre si volto e notai in leiqualcosa di strano.

«Ciaoragazzi,ho notato che fuori c’era la tua macchina Nick,così ho pensato chevolessi fermarti a cena! »

«Volentieri,grazie. »

Rispose cortesemente Nick.

«Vai asederti sul divano,amore,io vengo subito ad apparecchiare la tavola. »

Nick andò in salotto e presi la tovaglia,e i piatti.

«Tesoro? »

Chiese mia mamma in tono teso.

«Dimmi,mamma. »

«Dopovorrei parlarti. »

Cercai di restare tranquilla.

«Va bene. »

Sorrisi appena,andando ad apparecchiare in salotto,mentrelei continuava a cucinare.

Appena avevo finito di mettere l’essenziale sulla tavola misedetti vicino a Nick sul divano.

«Dopo vuoleparlarmi,non so di cosa,ho paura. »

Gli sussurrai nell’orecchio mordendomi il labbroinferiore,mi prese la mano e la strinse in segno di conforto.

«Tranquilla,cisono io con te. »

Rispose sorridendomi,stringendomi piano a lui. 

 

 

Spazio autrice: Ciao bellissimi lettori,ecco a voi il terzo capitolo della mia storia,spero che inizi ad appassionarvi! Aspetto ansiosa i vostri commenti,positivi e negativi. Un bacio! :)

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