I'm a ranger!

di SuperThunder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1-Un sogno che diventa realtà ***
Capitolo 2: *** Finalmente ranger ***



Capitolo 1
*** Cap.1-Un sogno che diventa realtà ***


La sveglia suonò alle 08.00 e la ragazza la spense. In realtà era stata inutile,poiché era già sveglia da mezz’ora,anche se era rimasta sotto le coperte.
Quello era un giorno speciale per lei:finalmente sarebbe diventata ufficialmente una pokémon ranger!
Dopo aver bevuto una tazza di latte caldo e aver mangiato qualche biscotto,si vestì,ma non badò molto a quello che indossò,perché sapeva che più tardi si sarebbe cambiata di nuovo e avrebbe indossato la divisa.

Uscì di casa,benché fossero appena la 08.45,quindi mancavano ancora tre quarti d’ora all’appuntamento. Si avviò verso la base ranger di Unima,immersa nei suoi pensieri e si ricapitolò a mente la sua vita; era nata a Kanto come secondogenita dopo suo fratello maggiore Akahito. All’età di 3 anni(6 per suo fratello)si erano trasferiti nella regione di Oblivia,più precisamente sull’isola di Solfonia perché sua madre aveva sempre amato i fiumi. Ma laggiù era successo di tutto,anche se,essendo piccola a quell'epoca,non ricordava molto. Sapeva solo che fu in quel periodo che incontrò due Eroi,coloro che ispirarono il suo cammino,la sua vita:si chiamavano Marina e Martino,due pokémon ranger e grandi amici,che,assieme all’aiuto dei loro pokémon compagni(un Pichu e uno Staraptor),liberarono Oblivia dai bracconieri di pokémon. Quando tutto fu finito,l’intera regione fece festa:tutti volevano onorare i due ragazzi. Lei era rimasta affascinata da tutto quel poco che capiva e prese parte ai festeggiamenti. Un anno dopo il pokémon di sua madre e suo padre,un Vulpix,scomparve. Chiesero aiuto ai due ranger,ormai i protettori della regione,che lo ritrovarono due giorni dopo su una montagna con una zampa rotta. Lo riportarono a casa e la bambina approfittò per chiedere loro un autografo. Dopo aver firmato,Marina disse la frase che definitivamente segnò il suo cammino:”Insegui i tuoi sogni e non arrenderti mai,ok piccola?”. Poi il suo amico annuì,le sorrise e le scompigliò i capelli,prima di uscire e volare via.
Due mesi dopo si trasferirono a Levantopoli,nella regione di Unima.
Le ci volle più o meno un anno di riflessione,poi decise che quello sarebbe stato il suo cammino. Frequentò la normale scuola dai 6 ai 10 anni;poi,finita quella, parlò coi suoi riguardo al suo sogno. Loro non erano convinti,ma suo fratello la aiutò. Lui,a quel tempo,aveva 13 anni e tre anni prima aveva deciso di diventare un allenatore e si era iscritto alla scuola per allenatori di Levantopoli;vide negli occhi della sorella che lo voleva davvero e parlò con i suoi genitori,convincendoli. Ma non c’erano scuole per ranger a Unima e si dovette iscrivere a Almia.Per i primi tre anni la accompagnava suo padre su e già tra Levantopoli e Vien(siccome era un fotografo poteva viaggiare quando voleva senza dover cambiare lavoro),poi al compimento dei 14 i suoi genitori decisero che forse era abbastanza grande e le fecero fare i viaggi sempre da sola,aspettandola ogni week-end a casa,ansiosi. Nel frattempo,Akahito,ormai 17enne,terminò gli studi e diventò ufficialmente un allenatore pokémon,iniziando il suo viaggio con un Tepig.
In fine aveva compiuto 16 e un mese prima avevo terminato gli studi da pokémon ranger e finalmente oggi sarebbe diventata ufficialmente una pokémon ranger,ruolo raro tra la gente di Unima.

Suonò l’interpoké,che le avevano regalato i suoi genitori come augurio di buona fortuna,e si ridestò dai suoi pensieri. Rispose.
-Ehi Nami!Come va?Domani è il gran giorno,eh?-era Akahito,che la stava chiamando da Sinnoh,dove era andato per vincere le 8 medaglie della regione,visto che quella di Unima le aveva già conquistate tutte.
-Ciao Aki!Beh...bene,ma il gran giorno è oggi!
-Ah davvero?Che stupido,scusa...è che ho molto da fare. Sai,gli allenmenti,le medaglie...
-Sì,capisco!Piuttosto,quante medaglie hai fin'ora?
Ahakito tirò fuori il suo portamedaglie ed espose ben 5 medaglie alla sorella.
-Adesso sono a Canalipoli,sto finendo di allenarmi,credo che tra due giorni andrò a sfidare Ferruccio,il capopalestra di qui!
-Ok,allora buona fortuna in anticipo!
-Semmai dovrei dirlo io a te!Hai già deciso chi sarà il tuo pokémon compagno?
-No,certo che no...ma quando lo vedrò lo riconoscerò!
-Secondo me te lo farai sfuggire da sotto il naso!-la prese in giro il 19enne.
-Ah-ah-ah...ma che simpatico!Adesso devo andare,manca solo un quarto d'ora e devo arrivare in tempo!
-Qualcosa mi dice che tu sia già lì,ma che vorrai entrare prima!
-Ehm...
-Mi basta come "sì". Non capisco perché arrivi sempre così in anticipo!
-Sono solo fatta così.
-Haha,ma sì,dai,scherzo!Beh,allora ti lascio!Ciao,buona fortuna!Ti chiamo io questa sera,ok?ciao!-il ragazzo buttò giù,Nami si mise un po' in ordine,fece un profondo respiro,aprì la porta ed entrò.


-S-salve...!

-Ciao,carissima!-la professoressa Aralia stava guardando dei fogli e quando vide la giovane entrare,le corse incontro.

-Buon giorno professoressa!Come mai qui?

-Ooh,non chiamarmi così!Mi fai sentire una sconosciuta!Semmai è tuo fratello a dovermi chiamare così:dopo che gli ho dato il primo pokémon,l'ho salvato da uno stormo di Unfezant e l'ho scongelato dal ghiaccio in cui l'aveva imprigionato un Beartic,direi che il rispetto me lo deve!-la donna le dette una piccola gomitata e le fece l'occhiolino in segno di complicità.

-Ma non ho risposto alla tua domanda. Beh,semplicemente vengo a Quattroventi una volta al mese,per controllare la situazione qui,assieme ad Aristide,il Presidente della regione di Unima. Casualmente poi ho saputo che venivi anche tu,per iniziare la tua carriera da ranger.

-Signora Aralia,ci sarebbe un problema nel bosco Girandola...sa,liti tra pokémon per il territorio. Oggi Sewaddle e Whimsicott. Il piccolino è in difficoltà,il batuffolo deve averci dato dentro!-una voce burbera arrivò da un corridoio,dal quale comparve Aristide in persona. Nami rimase impressionata,non aveva mai visto una persona di grande importanza in persona...beh,oltre,naturalmente,ai due Eroi di Oblivia.

-Uhm...Nami Neko?-una ragazza dai capelli corti e biondi,con una ciocca azzurra,comparve da un altro corridoio. Indossava una lunga veste bianca da scienziata. I suoi occhi erano azzurri.

-Sono io!-disse a voce alta la ragazza e avvicinandosi alla bionda.

-Bene!Sono Kazumi,ma chiamami Occhioblu.-Nami credette di non aver sentito bene:Occhioblu?Ma non era il nome con cui si faceva chiamere una donna a capo di una parte dei bracconieri?In effetti in quanto ad aspetto erano identiche.Che ci faceva lì?

Mille domande sulla donna riempivano in fretta la mente della futura ranger,domande a cui,però,avrebbe cercato la risposta più tardi:ora la voce di Kazumi la riportò alla realtà.

-Vieni,la signorina Hiyoko ci sta aspettando.

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Capitolo 2
*** Finalmente ranger ***


Nami seguì la misteriosa donna attraverso un largo corridoio con le pareti bianche. Il pavimento, coperto di pannelli bianchi, era liscio e molto pulito, la ragazza quasi poteva pattinarci sopra.
Dopo aver oltrepassato molte porte, arrivarono alla fine del corridoio, dove si erigeva una bellissima statua di Oh-ho. Nami lesse la targhetta attaccata:”Statua eretta in onore di Marina e Martino, i due Pokémon Ranger da molti anni punto di riferimento dei giovani, in seguito alla loro grande impresa.”
-Senz’altro due veri giovani Eroi, quelli!-Occhioblu si accorse che la ragazza accanto a lei stava guardando la targhetta e sorrise- Hanno ispirato anche te, non è vero? Mentre leggevi, ti brillavano gli occhi!
-Ehm…-in realtà Nami non era sicura della risposta e, per chi non avesse capito perché, il motivo è uno solo:la donna accanto a lei era Occhioblu, antica nemica dei due e sarebbe stato…ecco…un po’ imbarazzante dire di sì!
La donna rise, poi si fece di nuovo seria e premette un pulsante nero nascosto dietro la statua. Una specie di porta nascosta di aprì lì accanto e le due entrarono.
 
Appena entrata Nami si guardò intorno, perplessa: la stanza era totalmente diversa dal resto della base. Le pareti erano color nero pece, il pavimento di un legno abbastanza chiaro. Al centro della stanza stava una scrivania di ferro verniciata, sulla quale c’erano tre pile di fogli e documenti vari, una targhetta con un nome, un trofeo e un computer al quale lavorava un’anziana signora coi capelli grigi boccolati e gli occhi dorati. Indossava come gli altri una veste simile a quella degli scienziati, ma la sua era rosa e tutta abbottonata.
Sulla parete di fronte a lei, la giovane futura Ranger vide un’enorme libreria, anch’essa nera, che copriva quasi l’intera parete.
 
-Prego, accomodati.- la invitò la donna- Grazie Kazumi, per averla scortata fin qui. Adesso vai, Naomichi ti sta aspettando. Un problema sul ponte Freccialuce, un uomo ci ha avvisato della presenza di un Oshawott ferito ad una zampa lì.
-Sissignora, ma preferirei ci chiamaste rispettivamente Occhioblu e Occhiorosso.
-Sì certo…scusami, cara. Adesso vai.- Occhioblu uscì dalla sala salutando cordialmente, lasciando Nami a pensare se Occhiorosso fosse proprio lui, un altro capo degli ex-bracconieri.
-Bene cara. Benvenuta. Come sai,oggi stai per diventare una Pokémon Ranger.- e la donna iniziò un lungo discorso sulla storia delle loro imprese, del loro valore nel mondo e altre cose simili, che la ragazza sapeva già a memoria.
-Ebbene, ecco che finalmente è arrivato il momento. La donna tirò fuori una scatola da sotto il tavolo e la consegnò a Nami.
-Qui dentro ci sono la tua divisa e il tuo Styler di cattura. Abbine cura.- la donna la guardò fissa negli occhi, ma Nami non abbassò lo sguardo nel dire “Sì!”: era decisamente pronta.
-Adesso vai a cambiarti.
La ragazza salutò e uscì, per andare a cambiarsi.
Cinque minuti più tardi era pronta e si specchiò: la divisa le calzava a pennello, proprio come a Marina. I suoi lunghi capelli neri,che le scendevano fino a metà schiena, brillavano lucenti. Lo Styler era perfettamente assiccurato al polso. Le scarpe erano di taglia perfetta, né una di più né una di meno. La sciarpa gialla la copriva delicatamente il collo, i guanti le davano un aspetto più duro e gli occhialini, tirati su, poiché inutili al momento, splendevano lucidi. Per un attimo le sembrò proprio di essere l’Eroina e i grandi ed espressivi occhi verdi le brillarono.
Era senz’altro perfetta, ma le mancava il suo tocco personale: tirò fuori dalla tasca dei precedenti pantaloni una collana con un ciondolo a forma di Styler(un regalo della cugina, un’ex-ranger).
 
Dopo una buona mezz’ora di vari discorsi con la signorina Hiyoko, finalmente firmò la sua Dichiarazione di ufficiale Ranger.
-Bene. Adesso fatti spiegare un’ultima cosa: ci sono due modi per difendere la regione, per i Ranger. Secondo il primo, il Ranger in questione potrà viaggiare liberamente per la regione, salvando i pokémon che incontra per strada, basta che poi ci avverta di averlo fatto. Nel secondo, il Ranger sta qui e aiuta con documenti e altre cose, che non ti spiegherò adesso, però. Quando c’è un’emergenza che ci viene segnalata, a cui non ha ancora pensato alcun Ranger del primo tipo,il Ranger che st qui esce, la risolve e torna qui. Di solito mandiamo i più giovani fuori, mentre gli adulti stanno qua, ma lascio comunque a te la scelta. Camice bianco o no?
Naturalmente la nostra rispose di no e, finalmente, potè uscire e mostrare al mondo chi era, ovvero una vera e propria Pokémon Ranger.
 
Per prima cosa, sì avviò verso il percorso 2: sarebbe arrivata a Levantopoli e lì avrebbe visitato la palestra della città, anche se non le interessavano le medaglie quanto, invece, le prelibatezze che aveva sentito si cucinassero lì!
Già si immaginava lì a gustarsi quei gustosi piatti! E sì: Nami era proprio una golosa!
 
Ma mentre attraversava l’erba sentì qualcuno passarle dietro: si girò,ma non c’era niente né nessuno!
Poi un verso la fece rigirare e davanti a lei vide un raro Audino spaventato: questo era un lavoro per una vera Ranger!

SpazioAutrice:
sì,lo so che il capitolo doveva uscire lunedì, ma per qualche problemino tecnico(il computer ha cancellato tutte le storie e i capitoli che avevo salvato per farli uscire tra domenica e lunedì). Così mi sono ritrovata senza niente e ho dovuto scrivere tutto da capo: tre storie nuove(una one-shot per un contest, una flashfic horror, una long,se così si può definire una storia di 3 capitoli! xD Ah,anche la long per un contest, perché figurarsi se risparmiava almeno quelle che hanno scadenza! -.-")e il capitolo per questa e per un'altra fan fiction!
Ah,questa volta mi sono ricordata di mettere gli spazi, finalmente! xD
Ciao,alla prossima!
SuperThunder

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