Life On The Murder Scene.

di CenereInafferrabile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro Inaspettato. ***
Capitolo 2: *** L'inizio di un incubo. ***
Capitolo 3: *** Responsabilità? Di Chi? Tsk! ***
Capitolo 4: *** Passato, presente, futuro. ***
Capitolo 5: *** The End ***



Capitolo 1
*** Incontro Inaspettato. ***


Ciao a tutti!

Questa è la mia prima fanfiction e vi dico già da ora che non è molto lunga!

Vorrei ringraziare Gea_Kristh per la sua grande disponibilità nell'aiutarmi.

Ed ora leggete!

Importante: Io non conosco i My Chemical Romance, tutti i personaggi sono maggiorenni e questa storia è frutto della mia fantasia!

Capitolo Uno. Incontro inaspettato.

Sono morto e sono in paradiso? Non c’è altra spiegazione per la scena che mi si para davanti agli occhi:

Nuvole soffici su cui dormire, chitarre con le ali, io che cavalco una chitarra e volo sempre più su.

L’aria si fa freschetta. Poi improvvisamente appare un vecchio ranocchio schifoso che mi urla in un orecchio:

“Pezzo di imbecille, smettila di dormire! Piuttosto vai a fare la spesa!”

“Sta zitto decerebrato verde, rugoso, vecchio e puzzolente!” rispondo.

“Che?”
“Ranocchio!”

“Ah sì? E’ così che si trattano gli amici che ti ospitano in casa loro?”

Qualcuno mi ruba la “nuvola” su cui avevo poggiato la testa. Le mie chitarre-angeli spariscono.

La luce del sole mattutino mi entra negli occhi.

Ci metto poco a capire che quello di prima è stato solo un sogno, però il ranocchio sembra essere ancora qui che mi guarda interrogativo e con cattive intenzioni. Gli staccherei il collo, se potessi.

---

In pigiama, alle 8 di mattina, a fare la spesa al supermercato sotto casa per quel cretino del mio amico.

Io, una rock star strafamosissima, a fare la spesa ad un cretino che per i miei gusti mi chiede troppi favori e mi rinfaccia troppe cose.

Ecco! Per colpa sua stavo anche per spezzarmi il collo! Sono appena inciampato nel bastone di una vecchiett…

Un colpo in testa.

“Ahi! Ma cos’è stato?”

“Ora te lo faccio vedere io cos’è stato!”

Dolore! Ecco cos’è stato!

“Signora si calmi!” Le dico esasperato.

“No! Tu volevi rubarmi la borsa!” E quella continua a suonarmele con quella maledetta borsetta!
“Ma non è vero!! Ahia!”

Sono alla cassa, finalmente. Per fortuna ho quasi finito e con un impulso d’ira strappo la lista della spesa.

La cassiera mi guarda divertita.

Una ragazza con una felpa dei My Chemical Romance mi guarda incuriosita.

Fortunatamente – o sfortunatamente – sono conciato così uno schifo, che nemmeno qualcuno della band potrebbe riconoscermi, o almeno lo spero.

Mentre rimango imbambolato nei miei pensieri con la commessa che mi guarda scocciata, la ragazza con la nostra felpa, arriva alla cassa affianco alla mia ed inizia a pagare.

Poi si avvicina a me e sorridendo perfidamente mi dice a bassa voce:

“So chi sei.”

“Chi sono?” rispondo con un tono che voleva sembrare innocente. Ma è tutt’ altro che innocente, è allarmato. Molto allarmato.

“Hai una crisi d’identità?”

La guardo, scuoto la testa, mi aggiusto gli occhiali da sole e sorrido alla cassiera sempre più scocciata.

Una luce. Un bip.

Un’altra luce. Un altro bip.

Un sorriso beffardo. Una fotocamera. Una ragazza con la felpa del gruppo in cui suono la chitarra.

‘Frank, sei proprio nella merda.’ Mi dico.

“Frank, sei proprio nella merda.” Sussurra.

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Capitolo 2
*** L'inizio di un incubo. ***


Capitolo Due. L’inizio di un incubo.

No.

Non può essere.

Quella stupida mi ha fotografato in pigiama.

No.

Non può essere.

Mi ha fotografato mentre facevo la spesa a quel ranocchio di Gerard.

Ora sicuramente farà vedere quelle dannate foto a tutte le sue amiche, le metterà in giro per il web e tutto il mondo mi riderà alle spalle.

Infatti…

“Se non mi fai un favore, queste foto finiranno in giro per tutto il web. Anche il filmato di mentre inciampi nel bastone di una vecchietta, e quest’ultima ti dà la sua borsa in testa! Attento tesoro… con me non si scherza.”

“No! La vecchietta no!” dico imbarazzato e scandalizzato.

“Allora… me lo fai il favore?”

“Vuoi un autografo? Una foto con me? Una foto con me che ti firmo un autografo?”
“No. Voglio che mi accompagni ad una festa.”

“Non posso farmi vedere in giro con te!”

“Okay… allora domani cerca su google la voce ‘ Frank Iero in pigiama ’… troverai tante risate!”

“No! Per carità no!”

“Oggi è lunedì. Ieri ho scommesso con le mie amiche che sarei andata a mangiare un gelato con loro portando il mio nuovo ragazzo, che le avrebbe sicuramente stupite. Sapevo che tu avresti dormito a casa di Gerard perché la notizia di Jamia che ti ha cacciato di casa dopo un litigio ha fatto il giro del mondo ed io, da brava intenditrice che sono, ho pensato che Gerard non è il tipo di persona che ama fare favori senza richiederne altri; quindi di sicuro ti avrebbe mandato a comprargli le sigarette o a fargli la spesa al supermercato sotto casa, ed eccomi qui!”

Dio mio. Questa è una veggente?? Ora glielo chiedo.

“Scusa ma tu hai la palla di vetro?”

Lei sorride sarcastica.

“No, ma avrò il titolo di Miss Sgama-Chitarristi-Famosi-In-Pigiama-A-Fare-La-Spesa, se rifiuti il mio invito.”

Quelle parole mi risuonano nel cervello come l’eco della voce di una strega che ha appena annunciato di volerti tagliare la testa per farne una lampada personalizzata.

“Sì ma il tuo non è un invito- rispondo sorridendole terrorizzato- è un obbligo!” Finisco strillando.

Vedo lei che scuote la testa e si allontana chiamando qualcuno col suo cellulare.

“Ed ora dove vai?”

“Ad avvisare le mie amiche che domenica si esce e che con noi ci sarai anche tu.”

“Ma….”

“Pronto?... sì sono io. ... Allora domenica si esce! ... Come rimandare tutto?... Perché?... Uffa! ... Domenica prossima? ... Okay ... Ciao.“

Oggi è la mia giornata fortunata!

Si sta avvicinando.

“Beh… -inizia a parlare- abbiamo quasi due settimane per conoscerci, così potremo anche comportarci da buoni fidanzati.”

“Come due settimane?” Fingo di non aver capito bene.

“Sì, tutto rimandato perché una delle mie amiche è fuori città e non tornerà prima di sabato.”

“Sabato?” Mi sta confondendo!!

“No scusa. Non sabato di questa settimana! Quello dell’altra.”

Abbiamo due settimane per conoscerci e potremmo anche diventare amici, dopotutto è molto carina. Ma è antipatica.

“Allora?” Mi chiede lei.

Mi accorgo di aver fatto la figura di un ammasso di materia dal colore marroncino, e decido di cambiare la situazione:

“Scusa, - inizio a dirle- noi stiamo programmando il nostro incontro senza conoscerci, quindi tu come ti chiami?”

“Nasmia.”

---

Buonasera!

Sono tornata con il secondo capitolo!

E' solo il mio primo aggiornamento e già faccio tardi... Puah ù_ù

Sono tanto felice delle recensioncine! *-*-*

Grazie, Grazie a tutti! *si inchina*

Ora, seriamente:

Grazie a tutti i lettori ma soprattutto a tutti quelli che hanno recensito!

LadyMorphine: Sono tanto felice della tua recensione e soprattutto dei complimenti! *-* Sai, è la mia prima ff e non avrei mai creduto di fare un così bell'effetto! Comunque ecco il secondo capitolo. Qui i tuoi dubbi verranno risolti, ma spero ne nasceranno altri! (così continuerai a seguire xD)
blaise_sl_tr07: Grazie tantissimissimissime anche a te per la recensione e per i complimenti! Questo qui è il seguito! Qui si svela in parte cosa ha in programma la mia mente malata, ma solo in parte... Il resto arriverà verso la fine xD
Elyrock: Ciao! Ringrazio anche a te tantissimo! Sono troppo felice di averti fatta sorridere! Comunque il modo di fare di Frank mi è servito, per far sembrare la cosa più eclatante :D Ecco qui, la tua curiosità è in parte placata! Fammi sapere che ne pensi!
Nunu: Che ti ringrazio a fare? xD senza il tuo incoraggiamento 'sta storia non l'avrei nemmeno scritta! E poi stai zitta che conosci la fine! ù_ù Ah: non dire che sono la tua scrittrice preferita perchè tu NON leggi ù_ù la tua è solo una lettura di cortesia perchè siamo amiche! xD
Mary DR: Visto che ho aggiornato? E poi anche tu sei spoilerata, proprio come quella sopra di te! xD *ora Nunu mi uccide, ora Nunu mi uccide* Secondo me tu e il tedesco (Quel tedesco ù_ù) ve ne dovete proprio andare via dall' Europa! Andate nel deserto del Sahara, su su! Così chi vi viene a cercare? :P Anche la tua è una lettura di cortesia, ormai io e me stessa lo sappiamo! ù_ù

Un bacione a tutti.
Vè.

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Capitolo 3
*** Responsabilità? Di Chi? Tsk! ***


Capitolo Tre. Responsabilità? Di Chi? Tsk!


Sono passati due giorni da quando ho conosciuto Nasmia, quella pazza!

Per colpa sua ho fatto di nuovo tardi alle prove! Ora Gerard cercherà di demoralizzarmi in tutti i modi possibili!

... Dopo mezz’ora circa, in sala prove…

Gerard mi guarda furioso mentre mi fa un discorsetto che mi dà decisamente ai nervi.

E’ insopportabile. Non lo sopporto più.

Dopo un po’ inizio a pensare ad altre cose proprio per cercare di non dare peso alle stupide parole di quello stupido essere.

Malauguratamente (si fa per dire) il mio primo pensiero si posa su una ragazza con i lunghi capelli corvini e blu, gli occhi color del mare incorniciati da un pesante strato di matita nera, un viso pallido adornato da piercings alle orecchie, al labbro e al sopracciglio.

Un corpo esile coperto da una felpa dei My Chemical Romance, dei pinocchietti di jeans strappati, scaldamuscoli a strisce nere e blu e certe vans nere con ragnatele blu. Per completare il tutto, un’espressione dura e dolce alla stesso tempo, ma nella quale si poteva scorgere tanta tristezza.

Ed un sorriso perfetto, ma glaciale.

Carina la ragazza, come aveva detto di chiamarsi? Nasmia!

Ho già conosciuto qualcuno così, ma la faccenda è troppo dolorosa.

Gerard nota che sto pensando a qualcosa e, capendo che non l’ho affatto ascoltato, si mette a strillarmi contro:

“Sono due giorni che sei totalmente rincretinito. Due giorni che parli al telefono con qualcuno di cui non si conosce l’identità. Due giorni che stai sulle nuvole. Due giorni che non sei disperato per Jamia. Due giorni che fai tardi alle prove. Due giorni che perdi tempo a pensare a cose che, a mio parere, sono solo stupidaggini!”

“E tu sono due giorni che mi assilli, proprio come fa una mamma isterica col bimbo di 10 anni! Sono stufo!” Gli rispondo tra l’esasperato e il furioso.

Poi vedo una strana espressione sul volto di Gerard. E’ preoccupazione?

Un rumore. Una mano. Uno sguardo gelido ed una guancia rossa, la mia guancia rossa.

Altro che preoccupazione! Questo qui mi ha tirato uno schiaffo esagerato! Ma questo animale è da sopprimere! Chissà cosa diavolo gli è passato nella testa!

Ray, Bob e Mikey guardano la scena senza fiatare. Forse sono stupiti quanto me, che, in tutti gli anni che conosco il signorino Gerard Way, non l’ho mai visto mollare uno schiaffo. E’ vero: c’è sempre una prima volta.

“Avanti continuiamo a provare. Stiamo perdendo tempo, avete notato?” Dice poi con una voce scura.

“L’unico che ha voluto perdere tempo sei stato tu. Caro mio.” Gli rispondo secco.

“Stai zitto e suona.” Mi risponde.

“Gerard, ultimamente ti noto strano, diverso. Non hai mica ricominciato a bere, a drogarti o entrambe le cose, vero?” Gli domando sarcastico, ricevendo in risposta uno sguardo indecifrabile, a causa di tutte le emozioni che poteva trasmettere: odio, rabbia, dolore, tristezza. Colpita e affondata.

“Arrivederci.” Mikey molla il basso a terra e se ne và via indignato. Forse ho esagerato ad offendere in quel modo Gerard. Però lui mi ha dato uno schiaffo!

Anche Ray e Bob dopo un po’ di tempo decidono di tornare a casa. Ormai per oggi le prove sono saltate.

Alla fine rimaniamo nella stanza solo io e Gerard.

“Senti… Scusa.” Gli dico abbassando la testa.

“…” Nessuna risposta.

“Gerard?” Gli tiro un braccio.

Lui non si gira, ma resta con la testa abbassata, dandomi le spalle.

Alla fine si gira di scatto e mi guarda negli occhi. Il volto contratto in una smorfia di tantissime sensazioni miste: dolore, tristezza, delusione.

Gli occhi appena bagnati dalle lacrime.

“Tu… Tu non sai cosa vuol dire affrontare una lunga ed amara lotta contro se stessi!” Mi dice cercando di non far sfuggire agli occhi le lacrime, provando a mantenere il tono rigido. Ma purtroppo non ci riesce e con uno strattone tenta di liberarsi della mia presa sul suo braccio, ma senza alcun risultato.

Nei suoi occhi riesco a leggere il disprezzo verso se stessi, la rabbia, la tristezza e il dolore che non esternava da tanto.

“Capire che gli altri hanno perso fiducia in me era l’ultima delle mie aspirazioni nella vita.” Dice ormai con la voce ridotta ad un sussurro.

Mi dispiace. Cazzo se mi dispiace.

“Gerard, per favore, scusa.” Gli dico dolcemente.

Ma come risposta ricevo solo altre lacrime lasciate cadere senza vergogna.

“Per favore.” Il mio tono ora è un vera e propria supplica.

Ma stavolta la risposta arriva: un abbraccio sincero. Un abbraccio da quello che non sono stato stamattina: un vero amico



---



Ragaaaaaaa! Eccomi tornata con un nuovo capitolo! A dire la verità è un po' emoso xD però un capitolo così ci voleva! Mi piace troppo descrivere Gerard come una persona più emotiva... *.* Non so a voi, ma a me da l'impressione di un bimbo tenero e dulze. *.*
Ora però lancio un'appello:
Chi c'era a Milano il 3? Dove eravate?
E now ringraziamenti:
Elyrock : Nasmia appare diversa da come apparirà alla fine, non solo caratterialmente. Volevo rendere il personaggio ben chiaro sia dall'inizio, per poi cambiare la situazione in modo radicale negli ultimi capitoli! All'inizio può sembrare una fangirl ricattatrice xD però poi ... però poi non posso sgamare tutto! xD Grazie della recensione! Un Bacio! P.s. : sei sul Micr?

blaise_sl_tr07 : Siiiii! Bello uscire con Frank! *.* Vabeh, io pagherei miliardi anche solo per respirare l'aria di uno dei My Chem! Comunque, stesso discorso di sopra: Nasmia sembra bastarda xD e infondo lo è xD ma poi leggendo capirete il suo ricatto xD Invece io ricatterei Frank senza spiegazioni. Della serie "Frank, o esci con me o ti uccido!" xDD No vabbè xD Comunque un grazie per la recensione non te lo toglie nessuno! Un bacione! P.s.: Anche per te: sei sul Micr??
Un ringraziamento speciale anche a tutti i lettori che non recensiscono!
Alla prossima! n_n

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Capitolo 4
*** Passato, presente, futuro. ***


Capitolo 4- Passato, presente, futuro.

Io giuro che quella strega la ammazzo! Sapete cosa mi ha combinato? No, vero? Ora ve lo spiego subito, non preoccupatevi!

Ero a casa di Gee, comodamente steso sul divano, quando sento il citofono suonare. Allora inizio a chiedermi chi potrebbe mai essere, perché Gerard non aspetta nessuno. Non lui.

Comunque decido che per togliermi questi dubbi devo aprire la porta.

Mi sa che ho sbagliato. Dovevo fingere di essere morto, magari strozzandomi con una patatina!

Indovinate chi mi trovo fuori l’uscio di casa? Ma certo! Nasmia!

“E tu che ci fai qui?” le chiedo interrogativo.

“Non mi fai entrare?”

“Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda!” Sì, avete ragione, sono un bambino!

“Gnè, Gnè, Gnè! Avanti, levati di mezzo e fammi entrare.”

“Questa non è casa mia! Mi hai già creato un casino enorme, capisci mocciosa?” Le dico per farle capire che non è molto desiderata.

“Lo so, ma tanto Gerard non si arrabbierà molto! Per farmi perdonare gli ho anche fatto la spesa! E poi non sono una mocciosa!” Mi risponde con naturalezza.

“Avanti entra.- Le dico facendomi da parte e lasciando la porta libera- E dimmi cosa vuoi.” Concludo.

“Grazie.” Mi risponde scorbutica.

Sembra appena uscita da un fumetto, con quei capelli blu! Deve essere il suo colore preferito, da quando la conosco ha sempre qualcosa di quel colore! (Capelli a parte)

“Per quale motivo mi fissi come un merluzzo sotto sale?” Mi chiede. Ops. La stavo fissando troppo.

“Ahahah, bel paragone, complimenti! E’ che non puoi non attirare l’attenzione!”

“Lo so, caro mio!”

“Sì, però ora non tirartela troppo!” E le faccio una linguaccia.

“Oooooookaaaaaay Mr Iero!”

“Presuntuosa” Dico a me stesso, ma forse troppo ad alta voce perché la risposta non tarda ad arrivare:

“Nanetto!” In tutta risposta le faccio un’altra linguaccia e poi le sposto la sedia in modo canzonatorio e le indico di sedersi, con tanto di inchino! Lei fa per sedersi ma non si fida e fa bene! Sa che potrebbe fare una figuraccia quindi resta alzata.

“Non vuoi accomodarti? Io mi siedo eh!” Le dico prendendo posto sul divano.

“Okay, mi siedo così non ti senti a disagio. – Dice con un sorrisetto maligno- Non più del normale!” Nel frattempo si siede accanto a me.

“Senti, Nasmia. Manca una settimana e io non so niente di te!”

“Allora: Mi chiamo Nasmia, ho 22 anni, il mio colore preferito è il blu e ho un disperato bisogno di aiuto da parte tua!”

“Cara mia, ti ho detto di sì, ma ora chiariamo un po’!” le dico puntando lo sguardo in quel magnetico blu dei suoi occhi.

“In che senso?” Mi risponde spostando lo sguardo imbarazzata.

“Quale sarebbe il mio ruolo?” Le chiedo cercando di nuovo quel contatto visivo. Bello, non c’è niente da fare, bello!

“Devi fingere di essere il mio ragazzo!”

“Questo l’ho capito, ma cosa dovrò fare?” Chiedo incuriosito. Il mio sguardo fisso nel suo.

“Tu cosa faresti con la tua ragazza?”

“Vuoi dire che dovrò anche baciarti in pubblico? Ma se mi vede un fotografo io sono morto! Morto, capisci?”

“Non preoccuparti, non ti vedrà nessuno!”

“Stai tentando di rassicurarmi?” Le chiedo col tono più naturale possibile.

“Perché no?”

Un lungo silenzio cala fra noi due. Un silenzio imbarazzante.

I miei occhi fissi nei suoi.

Julia, quanto mi sei mancata!

“Nasmia. Chi sei veramente?” le chiedo.

“Frankie… Io…” farfuglia qualcosa.

“Guarda che non so quanto durerà questa sceneggiata! Non sono stupido. Tu sei…” Non riesco a finire la frase. Non riesco a pronunciare il suo nome. Julia. Queste cinque lettere mi sembrano così difficili da pronunciare!

“Scusami…- Mi dice sottovoce. – Frank, scusami, sono una bastarda, lo so.”

“No, non sei una bastarda, almeno non come me.”

“Invece sì, perché dopo tutti questi anni ti cerco ancora, voglio ancora delle spiegazioni, voglio ancora sapere perché l’hai fatto, perché te ne sei andato via, perché? Te ne sei andato di casa appena maggiorenne e mi hai abbandonata! Tu per me eri come un fratello!” Dice sull’orlo delle lacrime.

Già, io per lei ero come un fratello… e poi come un bastardo l’ho abbandonata. Ed ora lei è venuta a cercarmi mentre io non mi sono nemmeno degnato di salutarla, di darle un addio. O forse non ne ho avuto il coraggio.

Raghiiiiiii! Rieccomi! *-*-*-* Ecco qui il penultimo capitolo!
Che ve ne pare??
Vi prego di scusarmi perchè ultimamente mi sono accanita a leggere twilight e new Moon per l'ennesima volta e non ho proprio pensato di aggiornare laff! Sono stata un'incosciente, lo so! Muahau... Forse con questo capitolo vi sembrerò una pazza, a cambiare la situazione così rapidamente! Almeno, però, si svelerà la personalità su Nasmia..
Mi raccomando Recensite!
Un ringraziamento a tutti i lettori ma soprattutto a:
SimOoOo: Vai a londra? Wuuuh *-* beata te! Comunque si si siiii! Segui tutti e salutameli!! Muahau xD Eccoti l'aggiornamento!
Fallen: Grazie del complimento! Fa sempre piacere avere nuovi lettori! E poi io che sono agli inizi sto a fa i salti di gioia! *-* Ecco il nuovo capitolo.. il penultimo!
Nunu: Ma guarda.. vedi che ti contraddici da sola? Come si dice a Napoli: Ti dai da sola la zappa sui piedi! xD Se hai detto che non l'hai letto perchè sai tutto, com'è che poi dopo hai detto che hai riletto tutto tre volte?? Muahau ti sgami da sola, cara! Muahau grashie per la recensione!

Elyrock: Io invece ero sugli spalti sulla sinistra! Io sono registrata da settembre, il mio nick è questo: ~Helena™ quindi non penso che ci siamo mai beccate.. Vabbè!xD Grazie anche a te per la recensione!

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Capitolo 5
*** The End ***


The End

Sono stato un codardo. L’ho ferita, e ho ferito tutte le persone che erano legate a me. Come ho potuto?

Ho lasciato la mia città natale credendo di poter eliminare anche il mio doloroso passato, ma non ho fatto altro che generare nuove sofferenze.

Sono solo un freddo egoista.

### Flashback###

Le urla di mio padre seguite a ruota libera dalle lacrime strazianti di mia madre. Basta. Sono stufo di questa situazione!

Corro nella mia stanza e prendo una borsa. Ci metto dentro dei vestiti, quelli che mi capitano. Poi prendo la mia chitarra. Dei soldi.

Ecco. Ho tutto.

Addio Belleville.

Sto lasciando casa e i miei genitori, ma loro non se ne accorgono, tanto che urlano e sono presi a litigare.

So cosa sto per fare. Sto per lasciarmi alle spalle 18 anni di vita, sto per lasciarmi alle spalle le persone che mi hanno messo al mondo e che mi vogliono bene.

Ma ho fatto una scelta e, anche se a malincuore, devo andare.

Addio Belleville.

### Fine Flashback###

Lei invece è diversa da me. Lei mette da parte l’orgoglio, lei farebbe di tutto per me. E anche ora lo sta dimostrando, mettendo in scena questa storia per avvicinarsi a me. E’ strana, è timida ma è anche terribilmente dolce e io sento di volerle troppo bene. Quasi mi viene da piangere a pensare che ho fatto del male ad una creatura così fragile. La mia sorellina.

“Sorellina, in questi anni sei cambiata tanto, sai?”

“Beh…” ammette imbarazzata.

“Però solo fisicamente, dentro sei sempre la solita ragazzina dolce d’un tempo!” Le dico, rassicurandola.

“Grazie Frankie, grazie. Ti voglio bene, fratellone!”

“Anche io, angelo mio, anche io.”

E mi soffermo a guardarla. A chiedermi di come ho potuto far soffrire una creatura così innocente, che mi vuole così bene.

Ho commesso un grosso reato scappando, e dovrebbero arrestarmi per questo.

Ho commesso un crimine uccidendo il suo cuore.

E non so come ho fatto a vivere tutti questi anni sulla scena di un assassinio.

Ed ecco che ho finito questa ff! E dire che è stata solo la mia prima ff ma è stata seguita da un buon numero di persone! *-*
Ringrazio tutti quelli che hanno letto questi cinque capitoli anche senza recensire!
Ho visto che nel penultimo capitolo ho avuto solo una rece ç_ç E per questo ho aspettato fino all'ultimo, postando in ritardo ._.

Ringraziamenti(o) a:
Elyrock: Ecco.. ho aggiornato l'ultimo chap.. Grazie per avermi sopportata pèer cinque capitoli! Un bacione, a presto!!

A presto anche a tutti voi, perchè tornerò con una nuova fanfiction e chissà, magari sarà una Frerard! xD Un bacione a tutti voi!

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