I Frammenti dell'Anima

di Princess Kurenai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** 1 - Lei non... ***
Capitolo 3: *** 2 - L'Inizio di una nuova Avventura ***
Capitolo 4: *** 3 - All'Oblivion Castle ***
Capitolo 5: *** 4 - Out ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Questa fic è la terza che inserisco ed è la prima long-fic! *___*

Innanzitutto è nata mentre guardavo Dottor House (quindi immaginatevi il mio stato d'animo!) ed ho avuto un bisogno impellente di scrivere!

Prima di iniziare a scrivere la fic però volevo presentarvi le mie supposizioni.

Allora, sappiamo che un essere vivente, per il mondo di Kingdom Hearts, è formato da tre cose: cuore, anima e corpo. E sappiamo anche che quando il cuore passa all'oscurità questo si trasforma in un Heartless e ciò che rimane, il corpo e l'anima, forma il Nobody (o Nessuno che dir si voglia).

Ora io mi pongo quest'idea: e se una persona dal cuore puro è costretta a vivere nell'oscurità può inconsciamente permettere al cuo cuore di lasciare il suo corpo come è successo a Kairi (o diversamente a Sora) creando in questo modo un Noboby ('incompleto' come Naminé o Roxas)?

Per me sì, ma volevo sapere da voi lettori se è possibile, visto che potrei sbagliarmi ed aver saltato qualche passaggio!

Quindi vi prego, datemi un aiuto, così questa fic vedrà finalmente la luce!

Alla prossima

 

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Capitolo 2
*** 1 - Lei non... ***


1- Lei non…

 

Lei non aveva un nome, per riconoscerla c’era solo un numero.

 

Il 14 era il numero, era quello della stanza che occupava, e quando si rivolgevano a lei era: " La ragazza della numero 14.".

 

Lei non si offendeva mai, però.

 

§ Il laboratorio, dalle bianche pareti, era ormai abbandonato.

Una spessa coltre di polvere ricopriva ogni oggetto... sembrava passata un'eternità da quando il proprietario era entrato l'ultima volta per i suoi numerosi esperimenti. §

 

Lei non aveva né parenti né amici, nessuno era mai venuto a trovarla o a portarle dei fiori.

Nessuno le aveva carezzato la testa in modo rassicurante o sussurrato parole d'affetto.

 

Lei non piangeva per questa solitudine. Non aveva mai versato una lacrima da quando era arrivata all'ospedale.

 

§ Nonostante la lunga assenza dello scienziato una macchina aveva continuato il suo lavoro senza mai fermarsi...

Era una macchina strana che emetteva dei regolari suoni, come se stesse registrando dei battiti di un cuore.

Era cilindrica con un vetro spesso color verde chiaro, un tempo trasparente ma sul quale la polvere aveva ormai creato un velo.

In ogni caso, questo velo lasciava intravedere una figura il suo interno.

Immobile. §

 

Lei non si era mossa da quel letto, neanche per una volta.

 

Lei non poteva muoversi in realtà, forse solo un miracolo sarebbe riuscito a farla alzare.

 

Lei non poteva fare nulla. Non poteva dire il suo nome, non poteva muoversi, non poteva piangere e offendersi... perché lei non aveva più una vera vita.

 

~ Era strana la sensazione che aveva provato nello svegliarsi.

Le era parso galleggiare, avvolta dall’acqua, e solo quando il suo corpo aveva perso in parte l’intorpidimento aveva capito che si trovava veramente dentro l’acqua.

Ma questo non la preoccupava, stava bene li dentro. L’acqua era piacevolmente tiepida ed aveva un respiratore che le permetteva di respirare.

Tentò di aprire gli occhi, ma li richiuse subito dopo. Avevano iniziato a bruciare e l’unica cosa da fare era tenere gli occhi chiusi per il momento.

Tentò allora di muoversi, ma risultò ancor più impossibile.

Le ossa ed i muscoli gridavano di dolore, erano ancora intorpiditi per il suo lungo sonno.

Era una situazione strana, nella quale però trovò un po' di felicità: il dolore significava che era viva…~

 

La sua vita ormai era dipendente da una macchina in quel piccolo ospedale cittadino.

 

Era stata vittima di un orribile incidente ed i soccorsi erano solo riusciti a tenerla legata in quel mondo con un respiratore artificiale.

 

Spesso gli infermieri quando controllavano le sue analisi dicevano che sarebbe stato meglio che fosse morta nell'incidente piuttosto che vivere in quel modo, ed ultimamente dicevano pure che avrebbero dovuto staccare la spina. Ma non potevano.

 

Lei non era lì per sentirli ma era viva.

 

Non potevano uccidere una persona, anche se tenuta in vita in quel modo.

L'eutanasia era un reato in quel mondo.

 

Poi era una ragazza così giovane, nel fiore dell'età. Nessuno se la sarebbe mai sentita di ucciderla, anche se non si sarebbe probabilmente più svegliata.

 

Niente più risate per lei.

Niente più lacrime.

Niente più passeggiate e corse.

Non avrebbe più sentito la pioggia, il profumo dei fiori e la dolcezza di un abbraccio.

Non avrebbe mai più visto tutta la luce che la circondava.

 

Lei non poteva più vedere la luce perché era rinchiusa nell'oscurità contro la sua volontà.

 

Per quanto puro fosse il suo cuore era dentro l'oscurità e lei non poteva uscirne da sola.

 

~ Aveva fatto parecchi tentativi in quel tempo.

Ma alla fine aveva preferito rinunciare a tutto, non sopportava il bruciore che sentiva agli occhi quando li apriva e sopportava ancor di meno il dolore alle ossa ed ai muscoli.

Era molto meglio stare immobile con gli occhi chiusi, almeno per il momento. Trovava inutile ferirsi solo per vedere dove si trovava.

Era sicura – o meglio se lo sentiva – che presto qualcuno sarebbe venuto a prenderla e tutte le sue domande avrebbero avuto una risposta. ~

_--_--_--_

 

Salve a tutti i lettori che sono giunti fin qui! ^___^

Che ne pensate di questo prologo? Io devo ammettere che non sono molto orgogliosa del risultato, forse potevo fare di meglio ed era un po’ troppo ripetitivo con i suoi ‘Lei non’ … in ogni caso mi aggrappo alla scusante che è la mia prima long-fic! ^^ Furba, eh?

Prometto però che nei prossimi cercherò di migliorare! È una promessa! Oddio, mi sento tanto Sora dopo queste parole! O____O

Ehm… ehm… sì, ok! Mi sono ripresa! ^^ Passiamo ad una piccola nota che riguarda il testo tra ~txt~ e tra §txt§, primi sono dei pezzi introspettivi del personaggio che ho creato mentre gli altri erano dei pezzi descrittivi.

Bene, ora passo alle prime recensioni che ho ricevuto!

 

LusyS - Credo di averti già ringraziata, ma continuerò a farlo! Visto che sei stata la prima e con le tue brevi parole mi hai dato la spinta. ^_^ e tra l'altro ho quasi finito la tua SoraxKairi, deve solo essere corretta e postata! Ah, grazie per aver recensito anche Bacio al Sale Marino! ^_^

Giangie - Ringrazio tantissimo anche a te per aver recensito! Spero di rileggerti anche in questo capitolo!

Kano-chan - Ti ho già letta tantissime volte, tra recensioni e fic (che mi piacciono tantissimissimo!^^), e mi ha reso felicissima leggerti tra le recensioni dell’introduzione! Spero di ricevere altre tue recensioni! Sono aperta a commenti sia negativi che positivi, infondo sono all'inizio della mia carriera di scrittrice ed ho bisogno di consigli! ^_^

 

Bene, e qui ho finito... ah, no! Devo fare una domanda a tutti i lettori, visto che ho un minuscolo dubbio! Vexen per voi dove faceva i suoi esperimenti? Nel Castello dell'Oblio o nel Castello del World That Never Was? Ho cercato di capirlo attraverso il gioco (ho Kingdom Hearts II Final Mix + tutto in giapponese ed alcune parti mi sfuggono... -___-) e il manga ma proprio non l'ho capito!

 

Grazie a tutti il anticipo ed alla prossima!

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Capitolo 3
*** 2 - L'Inizio di una nuova Avventura ***


Sono tornata dopo un bel po' di assenza, felici? Beh, io sì! ^__^

Comunque prima di iniziare volevo darvi un anticipazione... oooohhh (suspance)... in questo capitolo apparirà Riku!! Yeeeehhh!! Ok, sono andata... quindi è meglio augurarvi una buona lettura per poi rileggerci nei miei scleri di fine cap!

A dopo!

Ah, ho deciso che il laboratorio di Vexen sarà nell'Oblivion Castle (o Castello dell'Oblio) e da qui colgo l'occasione per avvertirvi che userò solo i nomi originali per i luoghi e per i personaggi. Ad esempio Paperino sarà Donald.

Di nuovo buona lettura!

 

2- L'Inizio di una nuova Avventura

 

" Cari Sora, Riku e Kairi,

mi dispiace tantissimo richiamarvi al dovere così presto, ma i mondi hanno di nuovo bisogno del potere del Keyblade e del vostro coraggio.

Non posso spiegare tutto in questa lettera per il timore che vada dispersa, quindi vi spiegherò tutto tra due giorni quando, con Donald e Goofy, verrò a prendervi.

A presto,

Re Mickey."

 

" Un'altra avventura.", mormorò Sora appena finì di rileggere la lettera con i suoi compagni, Riku e Kairi.

 

Era una situazione alquanto strana. Erano appena rientrati sulle Destiny's Island dopo una lunghissima assenza e subito venivano richiamati per nuovo viaggio, per chissà dove e per chissà quanto tempo.

Sì... non era una bella situazione.

 

" Questa volta non mi lascierete indietro! Verrò con voi.", dichiarò subito Kairi assumendo un espressione seria e risoluta, era fuori discussione che lei venisse lasciata li sull'isola.

Avrebbe fatto di tutto, tanto che i suoi amici riuscirono ad interpretare la sua espressione come un: " Vi seguirò in ogni caso, vi ho già dimostrato di non aver paura di saltare nei varchi oscuri."

 

" D'accordo.", assentì Sora sorridendo all'amica. Se doveva essere sincero, era felice di non lasciarla di nuovo.

 

Arrotolò la lettera con cura e lanciò un occhiata anche Riku, che era rimasto silenzioso nonostante le sue parole.

 

" Come mai così silenzioso?"

 

Riku scosse le spalle accennando un breve sorriso.

 

" Pensavo...", rispose.

 

" A cosa?", chiese a sua volta Kairi, curiosa.

 

" Pensavo a cosa dovremo affrontare.", disse poggiando la schiena al tronco dell'albero di Paopu ed incrociando le braccia al petto, sia Kairi che Sora lo guardarono interessati. " Infondo l'Organizzazione XIII è stata sconfitta e i Nobody con fattezze umane sono da escludere, di sicuro incontreremo solo Simili ed Eterei, mentre per quanto riguarda gli Heartless, Maleficent è ancora in circolazione, se non è stata sconfitta nel castello del World That Never Was, e quindi suppongo che abbia ideato qualcosa di nuovo."

 

Calò di nuovo il silenzio, rotto di nuovo da Sora che sospirò un: " Già, hai ragione.", mentre si sedeva ai piedi dell'albero.

 

" L'avete già sconfitta una volta! Forza ragazzi, su con la vita!", esclamò Kairi, energetica, alzando il pugno chiuso ed agitandolo sopra la testa. " Poi ora è inutile farsi tanti problemi, mancano tre giorni all'arrivo del Re quindi ora rilassiamoci ragazzi! Siamo di nuovo insieme sulle Destiny Island."

 

 

Scrutarono il cielo mattutino, era limpido e privo di nuvole.

 

Erano passati tre giorni ed il Re sarebbe arrivato in quelle ventiquattr'ore.

 

Erano tutti e tre tesi ma non lo davano a vedere ed attendevano l'arrivo dei loro amici con impazienza ed in silenzio.

 

" Forse... arriverà di sera..." iniziò Kairi per rompere il silenzio, pesante che si era creato. E proprio in quel momento apparve un fascio luminoso nel cielo, e da quello uscì la coloratissima Gummiship con la quale Sora sempre aveva viaggiato.

 

Subito i tre si sentirono sia rilassati che emozionati.

 

" Finalmente salirò su guel arnese!", esclamò Kairi tutta felice correndo verso la spiaggia, dove stava atterrando l'astronave, con Sora e Riku.

 

" Non è un arnese!", si lamentò il castano, infondo era stato anche lui a migliorarla ed era un po' una sua opera e ne era orgoglioso.

 

" Per me Kairi ha ragione... è un arnese. Guarda che colori, meno visibile non si poteva fare?", rincarò Riku.

 

" Siete cattivi!", esclamò Sora, ma non li rimprovero più o almeno non ci riuscì. Era stato preso da uno stritolante da parte di Donald e Goofy.

 

" Ci sei mancato tantissimo, ayuk!", aveva esclamato Goofy.

 

" Non è passata neanche una settimata!", rise Kairi divertita da quelle dimostrazioni d'affetto verso Sora.

 

" Re, è un piacere rivederla.", salutò Riku, educato, appena vide il piccolo topo.

 

" Sono felice anch'io di rivedervi e mi dispiace di-"

 

" È il nostro dovere!", lo bloccò Sora ancora abbracciato ai suoi amici.

 

Il Re sorrise ed annuì, poi divenne serio. Non era il momento di chicchierare, c'erano cose più importanti da dire.

 

" Ora passiamo al motivo per cui siamo qui.", disse e l'atmosfera divenne più seria. " Cinque giorni fa, quando siamo rientrati al Disney's Castle ho ricevuto due messaggi, uno da Cid ed uno dal maestro Yen Sid. Entrambi i messaggi parlavano della stessa, identica situazione."

 

Si fermò un attimo, per vedere se erano tutti attenti, poi continuò: " Dall'Oblivion Castle sono giunti dei segnali che ci riconducono alla presenza di qualcuno."

 

" Oblivion Castle?", ripeté Sora, gli sembrava di ricordarsi qualcosa riguardo a quel nome ma... proprio non riusciva a focalizzare.

 

Riku guardò prima l'amico poi il Re.

 

" È da li che sei andato a dormire grazie a Namine. Era un castello controllato dai Nobody.", spiegò breve, facendo intendere che non avrebbe dato altre notizie. Sora assentì, aveva altre domande ma quando Riku parlava in quel modo era meglio evitare.

 

" Quindi...", mormorò Kairi. " Il nostro compito è andare il quel castello e scoprire chi c'è dentro?"

 

" Magari fosse così semplice.", borbottò Donald, già al corrente di tutto.

 

" Non è così semplice...", riprese Mickey. " Quel qualcosa che è all'interno dell'Oblivion Castle rilascia dei segnali che non appartengono a nessuna forma di vita registrata. Non è totalmente umano né appartiene ai Nobody né agli Heartless."

 

" Di conseguenza potrebbe rivelarsi una nuova minaccia per i mondi.", concluse Riku.

 

" Esatto."

 

" Bene!", esclamò subito dopo Sora con entusiasmo. " Muoviamoci ora così finiremo prima!"

 

L'entusiasmo del castano fece sorridere i presenti, era sempre così solare e puro, sembrava non preoccuparsi del probabile pericolo... ma in fin dei conti aveva ragione. Prima avrebbero svelato quel mistero prima sarebbe tutto finito.

 

 

Ho finito anche il secondo capitolo! Che bello! ^_^

Eheheh! Spero sia stato di vostro gradimento!

Ed ora passo alle recensioni.

Crazykikka - Grazie per i complimenti! Eheheh! Comunque per quanto riguarda la ragazza nell'ospedale e la figura nella macchina cilindrica beh... ti posso dire che non sono proprio la stessa persona... non voglio svelare niente però! Voglio mantenere la suspance! ^_^

Xynelis - Se sei riuscita ad immedesimarti nella ragazza vuol dire che ho fatto un buon lavoro! Che dire, ne sono felice e grazie per aver recensito! Spero di leggerti anche nelle recensioni di questo capitolo!

LusyS - Tranquilla sei perdonata! ^^ Eheheh! Spero di rileggerti!

E con questo ho quasi finito, visto che devo fare degli annunci molto importanti per chi mi segue!

Annuncio a Sorina_SA, se sta leggendo, che sto preparando una fic su Aku e Demdem per lei, e soprattutto la ringrazio per aver recensito I Colori dell'Arcobaleno... va beh, era per te!!

Qui ne approfitto per ringraziare anche Mizu Himesui, Kns_87, Vegigirls (sto pensando ad una RikuxSora per te!) e LittleBeaver91 e Reki_Hiwatari per le altre recensioni che hanno lasciato.

Ultima cosa ho finito di scrivere lo spin-off su Kiss che dedicherò a NinfaDellaTerra che era felice di aver visto Riku con qualcuna che non era Kairi. Felice? Ho scritto una RikuxMiki!!

Ed ora... alla prossima!

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Capitolo 4
*** 3 - All'Oblivion Castle ***


Quanto ritardo! Scusatemi!!

Per farmi perdonare sto postando due capitoli di questa fic!

Spero vi piacciano!

RECENSIONI:

LusyS – Per i nemici è ancora un po’ presto, ma penso che alcuni siano ovvi e se ci pensi potresti anche arrivarci! Eheheh! Grazie per le recensioni!

Giangie – Eh sì, la trama si complicherà parecchio… non sono una tipa semplice in questi casi! Ho una fantasia da tenere al guinzaglio perché è impossibile frenarla! -___- (esempio?! Datemi un pairing, anche impossibile, ed io in un minuto vi do la trama. NinfaDellaTerra e MIzu Himesui, che ringrazio, ne sanno qualcosa…)

Ed ora buona lettura!! E recensite perfavore! Il Kingdom Hearts ha bisogno anche di recensioni non solo di cuori!!!!

 

3. All'Oblivion Castle

Davanti a loro si stagliava il singolare Oblivion Castle, era stato un viaggio relativamente breve dove avevano fatto ogni tipo di supposizioni a riguardo di ciò che avrebbero trovato al suo interno. Ma nessuna di quelle supposizioni, anche molto fantasiose, sembrava poter avere un fondamento di realtà.

" Quindi... è questo il famoso Castello dove mi sono addormentato...", constatò Sora.

" CI siamo addormentati.", lo corresse Donald, facendo ridacchiare idiotamente Goofy.

" Esatto.", assentì il Re sorridendo a sua volta brevemente. Guardò i tre ragazzi come a studiarne le reazioni.

Sora sembrava sforzarsi di ricordare qualcosa, per quanto impossibile fosse. Kairi invece era curiosa ma nei suoi occhi gli parve di vedere un po' di terrore, ma era stato solo un lampo.

Mentre Riku... beh, Riku al contrario di Sora si ricordava ciò che era successo lì in quel castello e non ne per niente felice di tornarci.

Mickey gli tirò un po' i pantaloni per attirare l'attenzione, appena gli occhi verdi del ragazzo furono su di lui gli sorrise per incoraggiarlo. Era stato con lui parecchio tempo nell'oscurità e sapeva che le parole non l'avrebbero mai tirato su. Forse neanche quel gesto ma un sorriso dato con il cuore avrebbe riscaldato chiunque.

Infatti Riku rispose al sorriso muovendo le labbra in un: " Grazie.", non era tipo da dirlo a voce alta.

" Allora? Entriamo?", domandò Sora sicuro e poco dopo varcarono le grandi porte dell'Oblivion Castle.

 

^ Chissà quanto tempo era passato da quando si era risvegliata, si chiese.

I minuti e le ore sembravano non passare mai in quel luogo, il cui solo rumore era il 'bib' incessante di un apparecchio elettronico.

In ogni caso quel tempo l'aveva impiegato per provare a riacquistare l'utilizzo del suo corpo. Stringendo i denti per l'incessante dolore, aveva iniziato a muovere almeno le dita delle mani. Ogni movimento faceva gridare i suoi muscoli, ma già il fatto che c'era un 'movimento' era un punto positivo: significava che un giorno avrebbe potuto abbandonare quel luogo.

Aveva anche elaborato una teoria, riguardo alla quale era quell'acqua così rilassante e tiepida a bloccarle i movimenti con il suo effetto calmante.

Sperò che coloro, o colui, tornassero presto.

Iniziava veramente a stancare quel luogo.

Iniziava a desiderare la libertà.^

 

Era come se lo ricordava.

Bianco.

Quel castello era tutto bianco.

Poteva essere un punto positivo, se non fosse per la perenne ombra che rendeva quel bianco immacolato, sporco.

Riku sfiorò distrattamente una parete.

Se doveva definire un colore per la sua anima era quello.

Ed era proprio quel fatto a farlo soffrire.

La sua anima non era pulita, il suo cuore poteva esserlo come gli avevano detto migliaia di volte il Re e DiZ... ma la sua anima. Quella non si sarebbe pulita così facilmente.

" Ehi, Riku! Che fai li impalato?", sollevò lo sguardo verso Sora che lo aspettava più avanti insieme agli altri. Sorrise avvicinandosi.

" Pensavo semplicemente a dove poteva trovarsi quel che cerchiamo.", mentì superandolo senza guardarlo negli occhi, sapeva che Sora avrebbe capito che era una bugia. Era un punto in più per portare la frangia lunga.

" Andando avanti così non troveremo nulla però... oppure...", esordì il Re.

" Aspetti!", esclamò Kairi. " Penso di... non so... sento come se Naminé mi voglia guidare da qualche parte. Non riesco a capire dove... ma lei sa qualcosa.", era confusa e restò il silenzio, concentrandosi. I suoi compagni attesero.

" Ayuk! Mi ero dimenticato che Kairi e Naminé si sono unite, gaush!", disse Goofy, beccando si un calcio negli stinchi da Donald.

" Zitto! Deve concentrarsi!", esclamò il papero.

" Ma io non ho fatto niente, ayuk.", si difese l'altro.

" Stai parlando e la deconcentri.", ribatté Donald.

" Gaush! Anche tu stai parlando!"

" Per favore! Tutti e due, state zitti!", esclamò Kairi zittendo i due prima che potessero intervenire gli altri suoi compagni.

Finalmente calò il silenzio e poco dopo Kairi, con un po' di fatica riuscì a dare qualche indicazione.

" In basso... dobbiamo scendere...", era confusa poi arrivò l'illuminazione. " Un laboratorio! Dobbiamo cercare un laboratorio in basso!"

" Benissimo.", esclamò Sora. " Dobbiamo solo scendere delle scale praticamente!"

Riku lo guardò scuotendo la testa, Sora non aveva proprio il senso delle misure. Quel castello era immenso e non sarebbe stato facile trovare proprio le scale giuste che avrebbero portato a quel laboratorio.

In ogni caso, andare a caso era l'unico modo per arrivare al loro obbiettivo.

 

Era la terza rampa di scale che percorrevano ed ancora nessun laboratorio.

Ormai la stanchezza e la frustrazione stavano entrando negli animi del gruppo ma erano ostinati e non si sarebbero arresi, consci del fatto che passo dopo passo si stavano avvicinando sempre di più al loro obiettivo.

" Uffaaa...", iniziò Sora. " Ma quanto è grande questo posto?"

" Sora, è un castello. È ovvio che sia grande...", lo riprese Riku.

" Ma non è giusto! Potevano mettere delle indicazioni!"

" Per chi? Per i visitatori?", il ragazzo dai capelli argentati guardò il suo migliore amico inarcando un sopracciglio.

" Ovvio!", alle volte Sora non si accorgeva proprio delle scemenze che diceva ma, infondo, era quel suo essere così innocente e un po' sbadato a piacere a tutti.

Riku sbuffò una risata mentre gli altri si lasciavano andare in una risata più forte.

" Sora, lascia perdere. D'accordo?", gli diede una leggera pacca sulla schiena poi ripresero a camminare.

Percorsero un'altra rampa di scale ed in quel corridoio avvertirono subito qualcosa di strano.

Nell'aria c'era un forte odore di medicinali.

" Siamo vicini.", disse Kairi e prese a camminare più velocemente, esortando anche gli altri a seguirla.

Poco dopo entrarono in una sala buia, la cui sola luce proveniva da una macchina che emetteva dei rumori vicino ad una strana colonna.

Li l'odore di medicinali era molto più forte.

" Che posto è?", domandò Sora.

" È il laboratorio di Vexen.", mormorò Riku. Non ci era mai entrato ma non faticava a comprendere che era di quel Nobody che aveva cercato di 'abbordarlo'.

Il Re si mosse un po' li vicino cercando qualcosa per accendere la luce e quando trovò l'interruttore una forte luce bianca illuminò il laboratorio.

 

^ Dei rumori.

Rumori estranei.

Poi delle voci e tutto il suo essere fremette.

Qualcuno era venuto!

Avrebbe finalmente rivisto la luce!

Rivisto la luce?

Era strana quella frase ora che ci pensava.

Da che aveva memoria era sempre stata al buio.

Prima del suo risveglio il buio. Dopo il suo risveglio il buio.

Chi era lei?

Cos'era prima di 'quello'? E chi era ora?

Solo una risposta.

' Io sono Chamixel.'^

 

Ta-dannnnnnn!!!!

Ed ecco svelato il nome di questa misteriosa persona rinchiusa!!!! Yehhhhh!!!

Per non lasciarvi con il fiato sospeso, forza! Premete la freccetta e seguitemi nel prossimo!!!

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Capitolo 5
*** 4 - Out ***


Grazie per avermi seguita!!

Ed ora si parte per la lettura!!!!

 

4. Out

Quando tutto il laboratorio fu illuminato riuscirono a capire cos'era quella strana colonna che emetteva una flebile luce.

Era un cilindro di vetro verde sporco attaccato a quei macchinari illuminati che emettevano dei strani rumori.

Si guardavano attorno o muovendosi incerti tra quei tavoli pieni di ampolle e fiale e quelle delicate macchine, ormai in disuso.

Il Re, con vicini Donald e Goofy si avvicinò ad un tavolo un po' diverso dagli altri.

Era un leggio con sopra un manoscritto dall'aria molto ordinata.

Lo apri delicatamente mentre gli altri tre ragazzi continuavano ad esplorare stando attenti a non toccare nulla.

Sora era controllato a vista da Riku, mentre Kairi si era avvicinata, lenta al cilindro verde.

Curiosa lo studiò da vicino.

Era completamente sporco di polvere ed all'interno, socchiuse gli occhi per vedere meglio, c'era una strana figura scura.

" C'è 'qualcosa' qui dentro!", esclamò con voce insicura.

Il Re Mickey abbandonò l'interessante lettura di quello che si era rivelato il Diario degli Esperimenti di Vexen e si avvicinò con gli altri a Kairi.

" C'è una figura qui dentro.", continuò.

Anche Sora guardò con espressione critica.

" In effetti..."

Il topo prese il diario e lesse a voce alta, forse in quel momento aveva capito quel rapporto che aveva letto:

" Rapporto 164

L'Esperimento N2C1 presenta delle anomalie. Verrà rinchiuso nella Vasca a tempo indeterminato per accertamenti e per recupero capacità motorie."

Kairi lo ascoltò continuando ad osservare il vetro sporco, allungò la mano poggiandola ed in un veloce gesto tolse una manata di polvere.

 

^ Le voci si erano fatte più vicine.

E, curiosa aprì gli occhi ignorando il bruciore.

Quel che vide fu una mano muoversi veloce poi due grandi occhi azzurri, curiosi.

Sussultò, spaventata.

Era il primo 'umano' che vedeva. Era ovvio che fosse stupita.^

 

Kairi gridò e balzo all'indietro, aveva visto dei grandi occhi guardarla, stupiti ed un po' spaventati.

" Kairi!", la soccorse subito Sora, mentre anche gli altri si avvicinavano.

" E vivo! Quel 'qualcosa' è vivo! Mi ha guardato!", disse.

" È uno degli esperimenti di Vexen. Allora è questo quello che hanno percepito qui...", mormorò il Re, avvicinandosi alla macchina.

" È... è umano.", continuò Kairi.

" No, ne ha l'aspetto ma non lo è."

 

^ " No, ne ha l'aspetto ma non lo è.", la sentì chiaramente quella frase.

Lei... non era 'umana'?

Iniziò a respirare più velocemente.

Non umana.

Non umana.

NON UMANA!!!

Se lo ripeteva senza tregua.

Cos'era lei?

Cos'era se non UMANA!^

 

Il bip della macchina aumento e la schermata, che Riku riconobbe come  quella delle funzioni vitali, iniziò ad assumere delle linee più veloci e frastagliate.

" Che succede?", domandò il ragazzo da lunghi capelli argentati voltandosi verso il Re che vicino a lui aveva osservato il netto cambiamento della macchina e dei parametri che segnava.

" Non lo so."

" Il cilindro!", starnazzò Donald e tutti si voltarono verso il cilindro che tremava come stracolmo d'energia.

 

^ Si sentì invadere dall'energia ma in quel momento non le interessava l'unica cosa che tutto il suo essere gridava era: Cosa sono se non umana?

Tremò strizzando gli occhi e lasciò, in un attimo, andare tutta la sua energia.^

 

Il cilindro tremò ed in un attimo esplose.

Riku scattò subito davanti ai suoi amici, tendendo le braccia in avanti per proteggerli con uno Scudo Oscuro.

Le schegge di vetro verde rimbalzarono sullo scudo ma nessuno se ne curò.

Gli occhi erano tutti attratti da una ragazza che era apparsa dopo l'esplosione che galleggiava a qualche centimetro da terra.

Era ancora attaccata a dei fili mentre altri pendevano senza vita, indossava solo una tunica bianca che aderiva alla pelle mediterranea bagnata dal liquido che ora bagnava la terra.

I capelli, lunghi, castano scuro ondeggiavano lenti sulle sue spalle mossi dall'energia che circondava la figura della giovane, i cui occhi d'ossidiana sembravano spenti ed opachi.

Disperazione, ecco che c'era dentro quei pozzi neri.

Riku annullò lo scudo, pronto a difendersi ed a evocare il suo Keyblade, così come i suoi compagni.

D'un tratto però l'energia che la circondava la lasciò e più pallida che mai crollò in avanti venendo però subito afferrata da Riku.

Il ragazzo la guardò in viso e sentì un sussurro: " Sono... umana..."

Poi niente. Era svenuta.

Il Re si avvicinò studiandola e si accorse subito che qualcosa non andava.

La pelle da mediterranea era diventata bianca come li latte, le labbra erano viola ed il corpo iniziò a tremare, preso da spasmi.

" Sta male...", mormorò Sora.

" Sì... Riku!", esclamò il topo ed il ragazzo, annuendo, liberò la ragazza dagli ultimi fili e scattò verso l'esterno.

" Ma dove...?", esordì Kairi.

Il Re prese il Diario di Vexen.

" La portiamo da qualcuno che può aiutarla. Umana o meno non merita di morire.", dichiarò il topo. " Andiamo, veloci!"

Ripercorsero velocemente le rampe ed i corridoi. La strada sembrò dieci volte più breve e quando varcarono l'uscita, la Gummiship era già li davanti, pronta per partire.

Riku, all'interno, aveva posato la ragazza in un lettino, coprendola con delle coperte ed asciugandole i capelli.

" Come sta?", domandò Sora avvicinandosi con Kairi.

Il Re, Donald e Goofy erano ai comandi della navicella.

" Ha la febbre. L'acqua che c'era dentro quel cilindro, un tempo doveva essere curativa. Ma deve aver perso tutti i suoi poteri...", spiegò, ricordandosi in quel momento che una volta DiZ gli aveva spiegato dei poteri di quell'acqua.

Kairi annuì e prese il posto di Riku nell'asciugarle i capelli, che appena asciutti si rivelarono di un singolare colore. Alla radice erano blu scuro, poi via via diventavano viola ed infine rosso scuro.

" Yen Sid saprà che fare.", concluse Riku sicuro sedendosi senza togliere gli occhi di dosso alla ragazza.

Sora assentì e si sedette accanto a lui e mentre Kairi accudiva la malata, la Gummiship si avvicinava velocemente alla torre del mago.

 

Ed ecco svelato anche l’aspetto!

Spero che sia piaciuto!

Alla prossima!!

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