Quanto ritardo! Scusatemi!!
Per farmi perdonare sto postando due capitoli di questa fic!
Spero vi piacciano!
RECENSIONI:
LusyS – Per i nemici è ancora un po’ presto, ma penso che alcuni siano ovvi
e se ci pensi potresti anche arrivarci! Eheheh! Grazie
per le recensioni!
Giangie – Eh sì, la trama si complicherà parecchio…
non sono una tipa semplice in questi casi! Ho una fantasia da tenere al guinzaglio
perché è impossibile frenarla! -___- (esempio?! Datemi un pairing,
anche impossibile, ed io in un minuto vi do la trama. NinfaDellaTerra
e MIzu Himesui, che
ringrazio, ne sanno qualcosa…)
Ed ora buona lettura!! E recensite perfavore!
Il Kingdom Hearts ha bisogno anche di recensioni non
solo di cuori!!!!
3. All'Oblivion Castle
Davanti a loro si stagliava il singolare Oblivion
Castle, era stato un viaggio relativamente breve dove
avevano fatto ogni tipo di supposizioni a riguardo di ciò che avrebbero trovato
al suo interno. Ma nessuna di quelle supposizioni, anche molto fantasiose,
sembrava poter avere un fondamento di realtà.
" Quindi... è questo il famoso Castello dove mi sono
addormentato...", constatò Sora.
" CI siamo
addormentati.", lo corresse Donald, facendo ridacchiare idiotamente Goofy.
" Esatto.", assentì il Re sorridendo a sua volta
brevemente. Guardò i tre ragazzi come a studiarne le reazioni.
Sora sembrava sforzarsi di ricordare qualcosa, per quanto
impossibile fosse. Kairi invece era curiosa ma nei
suoi occhi gli parve di vedere un po' di terrore, ma era stato solo un lampo.
Mentre Riku... beh, Riku al contrario di Sora si ricordava ciò che era successo
lì in quel castello e non ne per niente felice di tornarci.
Mickey gli tirò un po' i pantaloni per attirare
l'attenzione, appena gli occhi verdi del ragazzo furono su di lui gli sorrise
per incoraggiarlo. Era stato con lui parecchio tempo nell'oscurità e sapeva che
le parole non l'avrebbero mai tirato su. Forse neanche quel gesto ma un sorriso
dato con il cuore avrebbe riscaldato chiunque.
Infatti Riku rispose al sorriso
muovendo le labbra in un: " Grazie.", non era tipo da dirlo a voce
alta.
" Allora? Entriamo?", domandò Sora sicuro e poco
dopo varcarono le grandi porte dell'Oblivion Castle.
^ Chissà quanto tempo
era passato da quando si era risvegliata, si chiese.
I minuti e le ore
sembravano non passare mai in quel luogo, il cui solo rumore era il 'bib' incessante di un apparecchio elettronico.
In ogni caso quel
tempo l'aveva impiegato per provare a riacquistare l'utilizzo del suo corpo.
Stringendo i denti per l'incessante dolore, aveva iniziato a muovere almeno le
dita delle mani. Ogni movimento faceva gridare i suoi muscoli, ma già il fatto
che c'era un 'movimento' era un punto positivo: significava che un giorno
avrebbe potuto abbandonare quel luogo.
Aveva anche elaborato
una teoria, riguardo alla quale era quell'acqua così rilassante e tiepida a
bloccarle i movimenti con il suo effetto calmante.
Sperò che coloro, o
colui, tornassero presto.
Iniziava veramente a
stancare quel luogo.
Iniziava a desiderare
la libertà.^
Era come se lo ricordava.
Bianco.
Quel castello era tutto bianco.
Poteva essere un punto positivo, se non fosse per la perenne
ombra che rendeva quel bianco immacolato, sporco.
Riku sfiorò distrattamente una
parete.
Se doveva definire un colore per la sua anima era quello.
Ed era proprio quel fatto a farlo soffrire.
La sua anima non era pulita, il suo cuore poteva esserlo
come gli avevano detto migliaia di volte il Re e DiZ...
ma la sua anima. Quella non si sarebbe pulita così facilmente.
" Ehi, Riku! Che fai li
impalato?", sollevò lo sguardo verso Sora che lo aspettava più avanti
insieme agli altri. Sorrise avvicinandosi.
" Pensavo semplicemente a dove poteva trovarsi quel che
cerchiamo.", mentì superandolo senza guardarlo negli occhi, sapeva che
Sora avrebbe capito che era una bugia. Era un punto in più per portare la
frangia lunga.
" Andando avanti così non troveremo nulla però...
oppure...", esordì il Re.
" Aspetti!", esclamò Kairi.
" Penso di... non so... sento come se Naminé mi
voglia guidare da qualche parte. Non riesco a capire dove... ma lei sa qualcosa.",
era confusa e restò il silenzio, concentrandosi. I suoi compagni attesero.
" Ayuk! Mi ero dimenticato
che Kairi e Naminé si sono
unite, gaush!", disse Goofy,
beccando si un calcio negli stinchi da Donald.
" Zitto! Deve concentrarsi!", esclamò il papero.
" Ma io non ho fatto niente, ayuk.",
si difese l'altro.
" Stai parlando e la deconcentri.", ribatté
Donald.
" Gaush! Anche tu stai
parlando!"
" Per favore! Tutti e due, state zitti!", esclamò Kairi zittendo i due prima che potessero intervenire gli altri
suoi compagni.
Finalmente calò il silenzio e poco dopo Kairi,
con un po' di fatica riuscì a dare qualche indicazione.
" In basso... dobbiamo scendere...", era confusa
poi arrivò l'illuminazione. " Un laboratorio! Dobbiamo cercare un
laboratorio in basso!"
" Benissimo.", esclamò Sora. " Dobbiamo solo
scendere delle scale praticamente!"
Riku lo guardò scuotendo la testa,
Sora non aveva proprio il senso delle misure. Quel castello era immenso e non
sarebbe stato facile trovare proprio le scale giuste che avrebbero portato a
quel laboratorio.
In ogni caso, andare a caso era l'unico modo per arrivare al
loro obbiettivo.
Era la terza rampa di scale che percorrevano ed ancora
nessun laboratorio.
Ormai la stanchezza e la frustrazione stavano entrando negli
animi del gruppo ma erano ostinati e non si sarebbero arresi, consci del fatto
che passo dopo passo si stavano avvicinando sempre di più al loro obiettivo.
" Uffaaa...", iniziò
Sora. " Ma quanto è grande questo posto?"
" Sora, è un castello. È ovvio che sia grande...",
lo riprese Riku.
" Ma non è giusto! Potevano mettere delle
indicazioni!"
" Per chi? Per i visitatori?", il ragazzo dai
capelli argentati guardò il suo migliore amico inarcando un sopracciglio.
" Ovvio!", alle volte Sora non si accorgeva
proprio delle scemenze che diceva ma, infondo, era quel suo essere così
innocente e un po' sbadato a piacere a tutti.
Riku sbuffò una risata mentre gli
altri si lasciavano andare in una risata più forte.
" Sora, lascia perdere. D'accordo?", gli diede una
leggera pacca sulla schiena poi ripresero a camminare.
Percorsero un'altra rampa di scale ed in quel corridoio
avvertirono subito qualcosa di strano.
Nell'aria c'era un forte odore di medicinali.
" Siamo vicini.", disse Kairi
e prese a camminare più velocemente, esortando anche gli altri a seguirla.
Poco dopo entrarono in una sala buia, la cui sola luce
proveniva da una macchina che emetteva dei rumori vicino ad una strana colonna.
Li l'odore di medicinali era molto più forte.
" Che posto è?", domandò Sora.
" È il laboratorio di Vexen.",
mormorò Riku. Non ci era mai entrato ma non faticava
a comprendere che era di quel Nobody che aveva
cercato di 'abbordarlo'.
Il Re si mosse un po' li vicino cercando qualcosa per
accendere la luce e quando trovò l'interruttore una forte luce bianca illuminò
il laboratorio.
^ Dei rumori.
Rumori estranei.
Poi delle voci e tutto
il suo essere fremette.
Qualcuno era venuto!
Avrebbe finalmente
rivisto la luce!
Rivisto la luce?
Era strana quella
frase ora che ci pensava.
Da che aveva memoria
era sempre stata al buio.
Prima del suo
risveglio il buio. Dopo il suo risveglio il buio.
Chi era lei?
Cos'era prima di
'quello'? E chi era ora?
Solo una risposta.
' Io sono Chamixel.'^
Ta-dannnnnnn!!!!
Ed ecco svelato il nome di questa misteriosa persona rinchiusa!!!! Yehhhhh!!!
Per non lasciarvi con il fiato sospeso, forza! Premete la freccetta e
seguitemi nel prossimo!!!