Chi ami? nessuno, chi ami? Ho detto nessuno quante volte vuoi richiedermelo? Quante volte ti ci vuole a dire il mio nome?

di Tarble00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New home new life ***
Capitolo 2: *** Il tempo corre ***



Capitolo 1
*** New home new life ***


"Chi ami?" nessuno "chi ami?" Ho detto nessuno quante volte vuoi richiedermelo? "Quante volte ti ci vuole a dire il mio nome?"

 

 

 

capitolo 1. new home new life

 

 

 

 

 

 

 

Era una giornata noiosa, una di quelle così noiose che la noia si annoia da sola (O_o).
Ormai il giorno aveva lasciato spazio alla sera con le sue stelle magnifiche.
Una giovane donna dai capelli biondi come il sole passeggiava spensierata per le vie della tranquilla città dell'ovest.
Era un periodo tranquillo, forse troppo, e la città ricoperta di neve assumeva un aspetto suggestivo e rilassante.
Tutto intorno taceva, poche persone uscivano di casa con quel gelo, e la stessa Bunny, così si chiamava la donna, era uscita di malavoglia per comperare da mangiare ma vestita con ben tre maglioni, un piumino, guanti, sciarpa e un paio di pantaloni pesanti ma tuttavia ancora le faceva freddo,
quel paesino d'estate era un vero e proprio paradiso ma d'inverno, per quanto il suo paesaggio fosse invidiabile, era freddissimo.
Nell'aria si alzava un rumore poco lontano che colse l'attenzione di lei,
Assomigliava al pianto di un bambino.
Si era guardata intorno, non c'era nessuno!
A grandi passi si era diretta verso il centro del rumore.
Proveniva da una scatola di cartone di piccole fattezze, dentro un bambino piangeva triste.
Aveva due grandi occhioni neri come la notte che sembrava quasi avergli rubato il colore tanto era intenso;
I capelli erano scaruffati e sporchi tutti all'insù come se ignorassero completamente le leggi della fisica anch'essi neri come la pece.
Poteva avere circa 3 o 4 anni scarsi e indossava solo un paio di mutande nere.
Appena aveva visto la donna avvicinarsi si era avvicinato al bordo della scatola cercando di smettere di piangere.
"Ciao piccolino"
"Ciao" aveva risposto una vocetta piuttosto acuta ma appena percettibile, era palesemente stanco ed infreddolito, da vicino si notava un livido nero che gli circondava l'occhio destro ed altri grandi ematomi su tutto il volto ed anche nel resto del corpo secchissimo da far sembrare grasso uno scheletro.
"Come ti chiami"
"La mia mamma dice che non devo parlare con chi non conosco"
"Allora cel'hai una mamma, perchè non sei da lei?"
"Non lo so, mi ha chiuso in una scatola e mi ha lasciato qui, io non so tornare a casa"
Aveva sospirato, piccolo gli faceva pena non aveva capito che lo avevano abbandonato.
"Senti, ti va di venire con me?"
"Ma se la mia mamma torna a cercarmi?"
"Allora le diremo che sei da me"
"Ma come farà a saperlo?"
"Lasceremo qui il nome della via dove abito"
"Va bene..." Aveva sussurrato poco convinto
"Dai, andiamo"
Lo aveva preso per i fianchi per caricarselo in collo ma il bambino aveva cacciato un urlo spaventoso, solo allora aveva notato che oltre ad essere pieno di pesti su un fianco e sulle gambe c'erano molte ferite ancora aperte e grondanti di sangue.
"Che ti sei fatto?"
"Non glielo posso dire signora"
"Mmm, va bene, dai vieni"
Gli aveva preso delicatamente la mano,
Il bambino alla meno peggio si era rimesso in piedi ed era uscito dalla scatola di cartone barcollando, ma riuscendo a reggerai sulle gambe anche se in modo precario.
"Riesci a camminare? Io abito poco lontano"
"Si signora"
"Hai freddo?"
"Un po' signora "
"Tieni"
Gli aveva avvolto il corpicino nella sciarpa di lana azzurra ed entrambi si erano messi in cammino;
Anche se la capsule e corp. Era poco distante non voleva lasciare il bambino troppo all'aperto sembrava debole e stanco.
"Adesso mi dici come ti chiami"
"Vegeta Prince signora"
"Io mi chiamo Bunny"
"Si chiama come la mia sorella"
"Hai una sorella"
"No, non più signora"
"È morta?"
"Si signora"
"Perchè mi chiami signora?"
"Mia madre voleva così"
"Ma io mi chiamo Bunny e signora sa di vecchio"
"Come vuole lei"
In pochi minuti erano arrivati nella grande casa
"Tesoorooo"
"Bunny sei tornata, ma chi è quel bambino che hai con te?"
"È stato lasciato sulla strada in una scatola di cartone così ho pensato che visto che era tutto solo poteva rimanere qui"
"Solo se non sono di troppo signore"
"No affatto, questa casa è molto grande e di sicuro ci possimo entrare bene tutti e poi potresti fare compagnia a Bulma, mia figlia, sai anche lei è piccolina come te"
"Grazie signore"
"Ma figurati, puoi restare tutto il tempo che vuoi"
Aveva abbozzato un piccolo sorriso anche se poco bene riuscito.
"Allora, hai fame? Bulma è già al tavolo a magiare ma prima ti portò dei vestiti, quando ti sarai cambiato potrai venire anche tu a mangiare se hai fame, che ne dici?"
"Grazie signora"
"Mi fai sentire una vecchiaccia"
"Mi scuso"
In un attimo si era vestito con dei fuso neri di Bulma e una maglietta di Bunny che lo copriva fino alle ginocchia
"Dai vieni piccolino"
Gli aveva preso la mano e lo aveva piano piano portato in cucina
"Puoi sederti accanto a Bulma"
Aveva detto la bionda indicando una bambina con gli occhi e i capelli di mare.
"Va bene sign.. Emm.. Bunny"
Gli aveva sorriso per poi andare a sedersi zoppicando accanto alla bambina dai singolari colori
"Ehi, tu come ti chiami? Io sono Bulma"
"Io sono Vegeta"
"Piacere di conoscerti sai io ho 6 anni, tu quanti anni hai? Da dove vieni? Perch sei pieno di sangue? Che ti sei fatto? Dove sono i tuoi genitori? Rimani qui con noi? Quando hai conosciuto la mamma? Ti piace casa mia? Ti piace la mia maglia? Perchè hai gli occhi neri? Perchè hai i capelli all'insù?"
Vegeta di sentiva letteralmente scoppiare la testa non aveva capito un bel niente di quello che aveva detto la bambina tanto lo aveva detto rapidamente
"Bulma, cara, lasciarlo mangiare in pace"
Bunny gli aveva messo davanti un piatto pieno di crema di patate
"È per me?"
"Si"
"Lo posso mangiare?"
"Certo che domande fai?"
"Davvero?"
"Ovvio"
"Ma io non ho niente da darle in cambio"
"Ma io non voglio niente"
"Davvero?"
"Certo, adesso mangia"
"La ringrazio"
Pianino aveva afferrato il cucchiaio ed aveva iniziato a mangiare la minestra calda, forse il suo primo pasto dopo mesi.

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allora, che tritolo lungo, me lo ha fatto leggere una mia amica e mi sono detta, ora ci scrivo una storia, cosa normalissima giusto? No direi proprio di no.
comunque non lo so, un altro dei miei esperimenti mal riusciti, fate voi se vi piace continuo se nó chi s'è visto s'è visto e la tolgo.
un bacio 
tarble00

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Capitolo 2
*** Il tempo corre ***




"Chi ami?" nessuno "chi ami?" Ho detto nessuno quante volte vuoi richiedermelo? "Quante volte ti ci vuole a dire il mio nome?"





Capitolo 2. il tempo corre

 
 
 
 
 
 
 


"Da dove vieni piccolino?"
"Io vengo da molto ma molto lontano signore, ma con la mia famiglia per colpa di emm... Uno spiacevole incidente ci siamo trasferiti in questa bella città signore"
"Ma che genere di incidente?"
"Emm... Imsomma la nostra casa è stata distrutta signore"
"In un attacco terroristico?"
"Più o meno signore"
"Ma i tuoi genitori dove sono?" Si era intromessa la bambina al suo fianco
"Non lo so...."
"Ti hanno abbandonato?"
Entrambi i coniugi Brief satvano gettando brutte occhiatacce a Bulma ma si sa i bambini sono così ingenui che spesso non capiscono
"Io..... Io credo di si"
"Adesso basta Bulma, non fare tutte queste domande al piccolo emm..... Tesoro come si chiama?"
"Vegeta"
"Vegeta, lasciarlo mangiare in pace"
"Non si preoccupi signore mi piacciono le domande"
"Eh?"
"Sa, a me non veniva mai chiesto niente, non è mai importato a nessuno cosa pensassi mi piacciono le domande, mi fanno sentire..... Importante per qualcuno......."
La bocca sorrideva ma gli occhi tristi ritornavano su un passato non tanto lontano.
"Vegeta?"
"Mi dica signore"
"Come ti sei procurato quelle ferite?"
"Io..... Non credo di poterglielo dire, mi dispiace signore"
"Fa niente non ti preoccupare ma se ti fanno male dopo cena te le posso fasciare"
"Gliene sarei infinitamente grato"
"Oh ma non dire sciocchezze, mi pare il minimo"
"Papà, posso portarlo io in infermieria?"
"Ma certo Bulma, Vegeta se ti senti sazio puoi seguire mia figlia"
"Si signore non ho più fame signore"
"Allora Bulma portalo di sopra e disinfettagli le ferite, mi raccomando non fargli male"
"Staró attenta papà, seguimi dai"
Euforica aveva preso Vegeta per una mano e se lo era portata al piano di sopra salendo velocissima le scale era corsa alla porta dell'infermieria enorme.
"Vegeta guarda come è grande!! Ma.... Vegeta?? Vegeta dove sei?"
Il bambino era ancora sui primi gradini delle scale e barcollando stava salendo piano piano attaccato al muro.
Ogni volta che alzava la gamba per salire gradino delle fitte profonde lo martoriavano lungo i fianchi.
"Vegeta ce la fai??"
"Si"
"Vuoi che ti aiuti?"
"Non ho bisogno di aiuto, ci riesco da solo"
Piano piano era arrivato in cima alla rampa di scale
"Stai bene?"
"Sinceramente direi di no"
Gli aveva afferrato la manina e lo aveva portato piano piano dentro la grande stanza con le pareti bianche chiudendosi dietro la porta.
"Stenditi pure sul letto"
"Va bene" si era disteso su un lettino con le coperte bianche.
"Allora, spogliati io prendo il disinfettante e le bende"
Il bambino era rimasto fermo
"Ti vergogni?"
"Ti potresti girare?"
"Va bene"
La ragazzina si era voltata e Vegeta si era spogliato, non è che si vergognasse particolarmente ma aveva arrotolato la coda alla gamba e, visto che ci teneva a non spaventare la sua piccola amica, voleva rimetterla nei boxer neri che tanto gli stavano laghi.
"Hai fatto?"
"Si"
"Allora, dimmi, quanti anni hai?"
"5"
"Sembri più piccolo" diceva mentre con cura e delicatezza gli puliva le ferite e le fasciava
"Lo so"
"Avevi fratelli o sorelle?"
"Si, due un fratello più piccolo e una sorella più grande"
"Quanti anni hanno?"
"Mio fratello 2, mia sorella ne avrebbe avuti 11"
"Perchè hai usato il condizionale?"
"Perchè è morta"
"Oh, mi dispiace"
"Figurati"
"Rimarrai da noi?"
"Forse"
"Sei secco"
"Già"
"Ti faccio male?"
"Non credo che anche facendolo apposta riusciresti a farmi male"
"Io non ne sarei così sicura"
"Mmm, io invece ne sono certo"
"Si, credici......."
Si erano guardati negli occhi scoppiando a ridere
"Dove abitavo di preciso?"
"Nella zona di Itazurana, nei quartieri in fondo, ci sei mai stata?"
"No, i miei genitori dicono che è un posto molto pericoloso"
"Hanno ragione"
"Ecco..... Ho fatto puoi rivestirti, ma ti ci vorrebbe qualcosa un po' più adatto ad un bambino"
Si era limitato a fare spallucce e la bambina era subito corsa nella camera degli armadi (non sto a dirci cosa c'era dentro nd me)
Era ritornata con dei vestiti principalmente blu
"Ecco qua, dovrebbero starti, provali"
Erano una maglia che gli arrivava fino alle ginocchia blu un paio di pantaloni che gli stavano decisamente lunghi, sempre blu, degli stivaletti bianchi con la punta dorata e un paio di guanti di pelle bianchi che gli stavano grandi.
"Passi la maglia e tutto il resto ma i pantaloni mi stanno lunghi"
"Basta tagliarli"
Aveva agguantato un paio di forbici ed aveva tagliato i pantaloni in modo che gli arrivassero alle caviglie.
"Mmm... Stai proprio bene"
"Se lo dici tu...."
"Dai vieni che ti mostrò la tua camera"


**********
Erano passati i giorni e piano piano Vegeta stava prendendo confidenza con tutti i membri della famiglia Brief compresi gli innumerevoli gattini del dottor. Brief che tutte le mattine si ritrovava nel letto se dimenticava la porta aperta, ma soprattutto stava prendendo confidenza con quella bambina con i capelli di quel colore così strano ma simpatico.
"Vegeeetaaaa"
"Si?"
"Ti vuoi sbrigare?"
"Arrivo ahhhh!!"
Nel correre il bambino era inciampato nelle scale cadendo di testa fino in fondo
"Ti sei fatto male"
"No, andiamo...... Ma mi ricordi dove stiamo andando?"
"A scuola Vegeta"
"Giusto, me ne ero dimenticato"


***********


"Ehi Vegeta vieni a vedere che bei fiori"
"Wow sono davvero colorati"
"Sono i tulipani che la mamma ha piantato quando sei arrivato qui ma era inverno e non erano ancora sbocciati"
"Sono più belli adesso"
"Vorrei anche vedere..."


********


"TANTI AUGURI VEGETA!!"
"Grazie"


************


"Guarda"
"Emm..... È un altro gatto?"
"No, è un gattino della cucciolata che è appena nata, hai visto come è piccolino??"
"Già"
"Ha la coda come la tua"
"Parla piano, ti ho detto che non ti devono sentire"


***********


"Brr che freddo"
"Se non fossi uscita con la maglia a maniche corte a dicembre staresti meglio non credi??"


**********
"Auguri azzurra!"
"Mmm ho sonno Veggy"
"Sei la solita pigrona!"


********
"Vegeta perchè stai prendendo a cuscinate il gatto?!?!"
"Mi ha svegliato!!"
"Sei sempre il solito"
"Donna dovresti imparare a tenere apposto i tuoi gatti!!"
"Stupido...."


*********
"Veeeggyyy"
"Che c'é"
"Auguri"
"Già, oggi sono 14"
"Quanto tempo è passato..."
"tanto"
"va bhè, adesso dobbiamo andare o arriveremo tardi e poi chi La sente la prof.chiromoni"
"dai, ti porto in volo arriveremo prima"
i due ragazzi erano usciti poi Vegeta aveva preso in braccio Bulma stringendola forte e salendo in volo abbastanza in alto per non farsi notare dagli abitanti della terra.
"ehi Vegeta fa attenzione a dove metti le mani!!"
"mmm..... Scusa"
"dai atterra qui"
"ok"
"non qui lì"
"lì dove?"
"a destra"
"quale è la destra?"
"di là"
"là?"
"no di là!"
"Qua?"
"si qua"
erano atterrati e Vegeta aveva messo giù Bulma
"da andiamo scimmione"
"mancano ancora 20 minuti"
"allora andiamo al parco?"
"va bene"
a braccetto se ne erano andati verso il parco, in quel periodo i ciliegi erano fioriti ed era un panorama bellissimo.
si erano seduti all'ombra di un ciliegio e Bulma, attenta a non farsi vedere, aveva iniziato a giocare con la coda del sayan che gli si arrotolava sul polso.
"raccontamelo ancora"
"cosa?"
"del tuo pianeta"
"ma te lo ho già raccontato"
"ti prego"
"non mi va"
"mmm, sei triste? È il tuo compleanno perchè?"
"non ti preoccupare"
"come posso fare per renderti felice?"
"Abbracciami?"
"abbracciarti?? Perchè?"
"bho, così"
"va bene...."
lo aveva stretto forte 
"sei felice?"
"adesso si"
"Ci conviene andare manca poco adesso"
"va bene, ma ti portò in braccio"
"perchè?"
"mi va, è il mio compleanno e faccio quello che mi pare"
"hahaha va bene"




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-------angolo della pazza---------
bhè, raga io mi sto divertendo a scrivere sta roba, 
e.... Bho non lo so...
vi è piaciuto? Se ho scritto qualche cosa di insensato o notate qualche errore ditemelo.
un bacio
Trable00

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