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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Inizio: Una Strana Nottata *** Capitolo 2: *** Giorno I: Lunedì del Ritorno *** Capitolo 3: *** Giorno II: Martedì Dei Bambini *** Capitolo 4: *** Giorno III: Mercoledì delle Colline *** Capitolo 5: *** Giorno IV: Giovedì Del Litigio *** Capitolo 6: *** Giorno V: Venerdì Della Lettera *** Capitolo 7: *** Giorno VI: Sabato Delle Stelle *** Capitolo 8: *** Giorno VII: Domenica Della Festa *** Capitolo 9: *** Giorno VIII: Lunedì Dell'Amaca *** Capitolo 10: *** Giorno IX: Martedì Dell'Altalena *** Capitolo 11: *** Giorno X: Mercoledì Della Piscina *** Capitolo 12: *** Giorno XI: Giovedì Del Film *** Capitolo 13: *** Giorno XII: Venerdì Della Tempesta *** Capitolo 14: *** Giorno XIII: Sabato Dell'Arcobaleno ***
Ciao sonoSakurina!
Questa è una ficcytenera tenera… tutta dedicata ai miei Ino e Shika! Sì, perché dopo tutte queste missioni, gli ci vuole
un periodo di vacanza, soprattutto dopo aver rischiato (teneramente) la vita!!! Come? Leggete per scoprirlo! BacioneSakurina.
Inizio: Una Strana Nottata
Era dura. Quella volta era
veramente dura. Shuriken e kunai
volavano ovunque. E quella foresta era così fitta e
scura che era impossibile individuare gli avversari così ad occhio nudo. Ormai
era notte fonda, e nemmeno la poca luce diurna che le alte piante facevano a
malapena penetrare era presente. Tutto era umido e buio. E
più la notte avanzava, più il freddo diventava pungente.
Shikamaru inspirò profondamente, inginocchiandosi, mentre le mani si
congiunsero nella classica posizione che gli permetteva di concentrarsi meglio.
Stava nascosto dietro il tronco di un albero, su un grosso ramo muschioso. Sperava che nessuno dei nemici potesse
individuarlo, lì.
Stranamente, faticava a
concentrarsi. In realtà aveva anche faticato a combattere, fino a quel momento.
La tensione era alle stelle e tutte le strategie fino ad
allora elaborate si erano rivelate fallimentari. Non era davvero
giornata, quella. Era stanco. Davvero stanco. Non ci voleva andare in quella
missione, lui. Ma Ino e Chojierano
lì e lui non si sarebbe di certo tirato indietro. Perciò
era partito, sperando che quella spossatezza e quella distrazione fossero
momentanee, che sarebbero passate presto. Ma così non
fu.
La sua deconcentrazione gli
aveva procurato parecchie ferite un po' dovunque, ma una particolarmente
profonda e dolorosa alla spalla destra. Il sangue, caldo e fastidioso, gli
macchiava abbondantemente il giubbotto verde.
"Maledizione..." pensò altamente irritato Shikamaru.
Già era difficile concentrarsi in mezzo a quel concerto di urla
umane e scontri metallici di armi, figurarsi con una ferita dolorosa da
impazzire.
"Proprio la spalla
destra... fosse stata la sinistra, sarebbe stato più facile...
però mi sa che sono quello messo meglio, ho visto che gli altri sono
ridotti piuttosto male... maledizione, mi sa che questa volta mi toccherà
lavorare... che scocciatura... devo andare da Ino..." pensò
con irritazione Shikamaru, sollevandosi a fatica.
ù
Era dura. Quella volta era
veramente dura. I feriti erano tantissimi. Stava dando il meglio che poteva. Però era stanca. Stanchissima. Lei e Sakurastavano curando compagni su compagni da quel
pomeriggio e quando non curavano qualcuno, dovevano combattere. Non si erano
ancora fermate un minuto. Ma il campo d'azione era troppo vasto,
quella foresta era immensa, umida e buia. E le
tenebre erano calate già da un pezzo, accompagnate dal gelo sempre più intenso.
Sì, ciò che le dava più fastidio era proprio il freddo. Ino respirava
affannosamente, era stanca morta. L'aria gelida le penetrava nei polmoni
facendole un male da morire: ogni respiro era una fiammata ghiacciata che le
bruciava il petto.
Alla fine, lei e Sakuraavevano dovuto dividersi. I
feriti erano tanti e dislocati in posizioni troppo distanti fra
di loro. Sakura era andata ad est, Ino ad
ovest.
Durante il percorso, alcuni
amici le avevano detto che Choji
era gravemente ferito. La biondina non aveva perso tempo, sebbene fosse stanca,
sebbene tremasse come una foglia, si era precipitata in fretta e furia a
soccorrere il suo migliore amico. Ma aveva toppato. La
fretta l'aveva fregata. Non era riuscita a vedere quel maledetto kunai che arrivava ad alta velocità da destra e... ma no,
non era un kunai. Era un vero e proprio pugnale. Ma
se n'era accorta troppo tardi comunque...
Finalmente, dopo tanto
vagare tra le varie fronde, Ino era riuscita a trovare
Choji. L'amico era in compagnia di Kiba e Tenten. Erano nascosti in
un angolo buio e ben riparato della foresta. Un luogo troppo scomodo per combattere, ragion per cui abbastanza sicuro per
nascondere i feriti.
In realtà, Choji stava relativamente bene. Quelli seriamente feriti
erano Kiba e Tenten. Choji aveva trovato l'Inuzuka
mezzo tramortito, nascosto dietro un albero: una profonda ferita gli squarciava
il fianco sinistro, sanguinando rovinosamente. Del resto, Tenten
non stava meglio: un esteso taglio sulla gamba destra le impediva di camminare,
e Neji l'aveva portata in braccio fino a lì, sebbene
fosse esausto; dopodiché era tornato a combattere.
Tutti e tre erano stanchi morti.
-"Ino, puoi fare
qualcosa per loro?"- le chiese Choji, con tono
apprensivo.
Ino sospirò, studiando bene
i due amici mezzi tramortiti con attenzione. Kiba era
quello che sicuramente stava peggio. Perdeva troppo sangue. Fortunatamente il
suo intervento era stato tempestivo e non sarebbe stato
difficile fermare l'emorragia. Il lavoro non era ancora finito. Anche se era stanca, Kiba e Tenten dipendevano da lei.
-"Sì, maledizione...
si stanno spostando verso sud... se perdiamo lì, è la fine..."- sibilò Kiba, preoccupato.
-"Dobbiamo
intervenire!"- aggiunse Tenten, ancora
dolorante.
Ino, che non aveva ancora
finito di medicarle la gamba, la guardò male.
-"Ma che diavolo dici, Tenten?! Non puoi tornare subito a combattere, devi riposarti!"- la
riprese la biondina.
-"Mi piacerebbe... ma non posso lasciare Neji
a combattere da solo, ha bisogno di me!"- spiegò Tenten,
mentre stringeva i pugni per evitare di sentire il dolore.
-"Ha ragione Tenten... anche gli altri si staranno dirigendo a sud per
dare manforte a Neji e Lee...
dobbiamo raggiungerli!"- asserì Kiba, lanciando
uno sguardo d'accordo a Choji.
-"Ma...
ma..."- cercò di protestare Ino, preoccupata per la situazione delicata di
Kiba e Tenten. Era riusciti a guarirli, ma non al 100%.
-"Non ti preoccupare,
Ino, hai fatto un ottimo lavoro... la ferita già non mi fa più male!"- le
sorrise Kiba, cercando di tranquillizzarla.
Ino rispose con un
sorrisino poco convinto, dopodiché lasciò che Kiba e Choji potessero elaborare
una nuova strategia.
-"Ino... cos'è
quella?"- le sussurrò improvvisamente Tenten,
attenta a non farsi sentire dai ragazzi.
-"Nulla... solo un
graffio..."- rispose Ino, tranquillamente.
-"A me sembra una
ferita bella profonda invece... stai perdendo parecchio sangue, Ino..."-
la riprese l'amica.
-"Non importa... non
appena finirò di curarvi, penserò a me..."- le rispose seccamente, senza
possibilità di replica.
Non appena anche l'amica si
fu completamente ripresa, Ino si lasciò scivolare a
terra, appoggiando la testa contro il tronco di un albero. Era esausta. Le era
rimasto pochissimo chakra in corpo, a malapena per
curare se stessa. Quella maledetta ferita... era stato
quel pugnale a fargliela. Era un taglio corto ma molto
profondo, situato poco più a sinistra dell'ombelico. Perdeva
molto sangue, aveva ragione Tenten. Doveva
tamponare la ferita al più presto.
Avrebbe dormito volentieri,
ma non poteva. La battaglia sembrava al suo culmine.
Non era tempo di cedere. Però le forze la stavano
abbandonando completamente, lentamente ed inesorabilmente.
Tenten percepì l'estrema stanchezza dell'amica: del resto era
miracoloso che fosse resistita fino a quel momento senza fermarsi mai un
attimo. Combattere era faticoso, ma utilizzare il chakra
per curare le ferite forse lo era ancora di più. Senza
contare lo stress psicologico maggiore che doveva sopportare Ino a salvare una
vita dietro l'altra. Tenten non riusciva
proprio a capire perché l'amica avesse deciso di intraprendere la faticosa
strada del ninja medico.
-"Ragazze,
andiamo?"- chiese Kiba, dopo qualche minuto.
Ino aprì gli occhi a
fatica, ma li richiuse immediatamente: vedeva tutto
sfuocato.
-"Io vengo, ma forse è
meglio che Ino rimanga a riposare un po'..."- rispose Tenten,
fissando con apprensione l'amica.
-"E' vero, mi sembri
esausta, Ino..."- aggiunse Choji, fissando
preoccupato la biondina semisdraiata a terra.
-"Allora rimani qui...
è un posto piuttosto sicuro... ma tieniti pronta a
curare altri feriti, okay?"- le spiegò Kiba,
fissandola dall'alto al basso.
Ino annuì debolmente,
chiudendo ancora gli occhi. Le palpebre erano davvero troppo pesanti per essere sostenute. Con sottofondo i passi dei suoi
compagni che si allontanavano, la bella kunoichi si
abbandonò alla stanchezza, e il sonno la rapì per qualche minuto.
ù
-"Ino, ehi,
Ino!"-
Qualcuno scosse
delicatamente la ragazza, ridestandola da quel sonno profondo e senza sogni in
cui era piombata.
Riaprendo gli occhi,
l'immagine sfuocata di Shikamaru apparve davanti a
lei. Era tutto così buio che faticava pure a riconoscerlo.
-"Shikamaru..."-
sussurrò con voce roca.
-"Sì... ehi, come
stai? Sei ferita...?"- gli chiese il compagno di
squadra, inginocchiato di fronte a lei. Il tono sembrava preoccupato.
Un lieve e fastidioso
bagliore illuminava il viso di Ino, impedendole di
aprire completamente gli occhi: la luna era apparsa, piena e radiosa, in cielo,
brillando attraverso una apertura tra gli alti alberi e colpendo in pieno Ino
con i suoi raggi.
Shikamaru la stava cercando ovunque. Aveva cominciato a
preoccuparsi. Dappertutto non c'erano altro che moribondi e sangue, scene davvero
strazianti. Era stato solo grazie a quel raggio di luna che il ragazzo col
codino era riuscito a scorgere Ino, ben nascosta tra la vegetazione. Vedendola
così pallida e con quella espressione sofferente sul
volto, per un attimo aveva temuto il peggio. Ma
fortunatamente, era ancora viva.
-"Mmh...
solo un graffio..."- mugugnò Ino, mettendosi a sedere, senza però riuscire
a trattenere una smorfia di dolore. La ferita le faceva molto male.
-"La solita lagna..."- ghignò Shikamaru,
fissandola divertito. Per fortuna stava bene, non c'era
motivo di farsi vedere preoccupato inutilmente.
-"Che cavolo vuoi...?!"- ringhiò Ino, infastidita dalla strafottenza del
compagno. Lei soffriva davvero, che bisogno c'era di prenderla in giro a quel
modo?
-"Cosa
ti sei fatta? Ti hanno attaccata?"- chiese lui
con disappunto, cercando di vedere la ferita della compagna. Ma
Ino la nascose prontamente con le mani, abbassando lo sguardo.
-"Sono stata colpita
per caso..."- brontolò la biondina. Era già pronta ad essere presa in giro
dal compagno.
-"Tsè,
non sarai in questo stato per un semplice kunai
conficcato nella pancia, spero..."- la riprese lui, col solito sguardo
severo.
-"Non era un kunai. Era un pugnale. Un maledettissimo pugnale."-
protestò lei sottovoce. Odiava farsi vedere così debole, soprattutto da Shikamaru. Non voleva sembrargli debole, anche se a volte
non poteva fare a meno di accettare l'idea che ormai
il vero leader era lui e non più lei.
-"Ma chi è quel
bastardo che lancia pugnali in giro?! Giuro che se lo
becco..."- sbottò contrariato Shikamaru,
distogliendo lo sguardo da Ino.
La ragazza lo guardava
dispiaciuta: percepiva la grande agitazione che
premeva Shikamaru. Era sempre stato molto calmo e controllato, ma quel giorno era particolarmente nervoso. Se ne era accorta subito.
-"Hai visto qualcuno
in giro?"- cambiò argomento lui, con tono scocciato. Durante il tragitto,
non aveva incontrato nessuno dei suoi compagni di squadra.
-"Sì... Choji, Kiba
e Tenten sono andati a sud ad aiutare Neji e Rock Lee..."- spiegò Ino,
flebilmente.
-"E ti hanno lasciata qui da sola?! Tsé, che
gentaglia... però credo di aver intravisto Kiba
un'oretta fa... ma mi sembrava conciato piuttosto
male!"- sbottò Shikamaru, pensieroso.
-"Sì... ho curato sia
lui cheTenten..."-
-"E
quando pensi di curarti quello squarcio che hai sulla pancia?"- le chiese Shikamaru con tono irritato. Irritato dalla preoccupazione
più che dalla rabbia, evidentemente.
-"Mmh...
forse dovrei prima curarti quella ferita che hai alla spalla, non credi?"-
ghignò Ino, di rimando.
Shikamaru inarcò un sopracciglio, perplesso. Si era accorta della
sua ferita nonostante lui fosse completamente in penombra. Tipico di Ino. Anche se appariva tanto
egocentrica e superficiale, preoccuparsi per gli altri era più forte di lei.
E ormai le bastava un'occhiata per capire se c'era
qualcosa che non andava in lui. Si conoscevano troppo bene.
-"Scommetto che ti è
rimasto pochissimo chakra... avrai
curato un sacco di persone. Lascia perdere, me
la posso cavare anche così. E' solo un graffio."- disse
seriamente Shikamaru, alzandosi in piedi.
-"Non è solo un
graffio..."- lo riprese la biondina.
-"Come fai a dirlo? E' troppo buio, non riesci a vederlo..."- ghignò il
ragazzo.
-"...a furia di
passare tanto tempo insieme... siamo finiti a dire le
stesse bugie, Shikamaru..."- sorrise divertita
Ino.
Il ragazzo rimase
pensieroso per alcuni minuti, fissando la bella compagna. Illuminata
dal chiaro di luna, Shikamaru poteva distinguere
chiaramente i suoi capelli d'oro, la pelle candida e tutto quel sangue che le
macchiava i vestiti. Probabilmente il dolore che Ino percepiva era
uguale se non superiore al suo.
-"Ino... se curi me...
poi non avrai più chakra per la tua ferita,
vero?"- le chiese a bassa voce, non riuscendo a nascondere una certa
preoccupazione.
-"Un medico si
preoccupa prima degli altri che di se stesso... non preoccuparti per me... mi
basterà una fasciatura per arrestare l'emorragia, anche se mi curassi sarei comunque inutile... sono ridotta troppo male... tu invece
puoi andare ad aiutare gli altri... avvicinati..."- asserì Ino, con voce
pacata.
Shikamaru sbuffò irritato: non gli piaceva vedere Ino sacrificarsi a
quel modo, ma d'altronde diceva la pura verità. Era
l'unico ad avere chakra sufficiente per affrontare
altri nemici. Ino era davvero senza energie, non sarebbe
riuscita nemmeno ad alzarsi in piedi. Il ragazzo porse la spalla verso la
compagna, scocciato. Ino faceva molta fatica a curarlo, ormai
erano le ultime gocce di chakra. Era così
pallida e stanca...
-"Ino... tu devi rimanere qui, hai capito? Sembra un posto abbastanza
sicuro... non ti muovere... io cercherò di sbrigarmi e quando avrò finito
tornerò qui a prenderti... intanto promettimi che cercherai di curarti quella
ferita, okay?"- si raccomandò Shikamaru,
cercando di mantenere un tono distaccato. D'altronde non era
per niente tranquillo, non gli andava di lasciare Ino così. Non l'aveva
mai vista così debole e indifesa. Per la prima volta, il ragazzo sentiva un
peso enorme sulle sue spalle: aveva capito che forse Ino non era così forte
come aveva sempre sostenuto. Sentiva che in quel momento la compagna aveva
bisogno della sua protezione. E doveva ammettere di
avere paura: sì, Shikamaru aveva paura di perdere
anche lei. La ferita lasciata da Asuma non era ancora
completamente guarita nel suo cuore, e se avesse perso pure Ino, lui... ma non
aveva scelta, doveva andare a combattere. Quello era il suo dovere di ninja. Si vedeva costretto ad abbandonare la sua compagna
di squadra inerme in mezzo ad un campo di battaglia.
Non appena la spalla fu
guarita, il ragazzo col codino si alzò, sbuffando scocciato.
-"E
sbrigati a curarti, maledizione..."- la riprese, infastidito dalla
noncuranza che Ino mostrava verso se stessa. La biondina annuì, aprendo il suo
grosso zaino per tirare fuori le bende.
-"Non ti preoccupare
per me, Shikamaru... appena starò meglio tornerò alla
base nord... non c'è bisogno che tu ritorni qui. Mi raccomando, stai attento alla spalla... torna tutto
intero..."- lo riprese seriamente lei.
Shikamaru si concesse un ultimo sguardo apprensivo, prima di
andarsene. La biondina percepì la preoccupazione del compagno su di lei e si
voltò, confusa. Non lo aveva mai visto così turbato, non per lei.
Quell'espressione la colpì profondamente, forse la commosse
addirittura. Avrebbe voluto calmarlo, non era saggio
lasciarlo andare in battaglia con quel peso sul cuore.
Per la prima volta, Ino gli sorrise in modo diverso. Era un sorriso dolcissimo,
pieno di amore. Sì, perché
nonostante tutto... lei gli voleva bene. Si volevano un gran bene. Tutti
quegli anni insieme li avevano resi indissolubilmente inseparabili. Sebbene fossero diversi, sebbene avessero idee contrastanti,
sebbene litigassero spesso... non si potevano lasciare. E
dopo la morte del loro maestro, la loro amicizia si era rafforzata ancora di
più.
Shikamaru fissò con attenzione quegli occhi azzurri ricolmi di
speranza. Poteva essere l'ultimo sguardo. Forse era la luna, forse era l'ansia
mista alla paura, ma quegli occhi non gli erano mai
sembrati così belli in tutta la sua vita. Il ragazzo sentì qualcosa stringergli
lo stomaco, dolorosamente. Non voleva lasciarla lì da sola,
era troppo pericoloso. Si sentiva così in colpa...
Quello sguardo amoroso lo
disorientò parecchio. Turbato, Shikamaru scostò lo
sguardo dalla compagna e senza dirle nulla corse via, verso sud, per
raggiungere i compagni.
Ino sospirò, fissandolo
scomparire nelle tenebre. Aveva paura. Adesso era davvero sola. Davvero
indifesa. Per la prima volta, avrebbe voluto che Shikamaru
non se ne fosse andato. Spesso bisticciavano, la
pensavano sempre in maniera diversa, ma in fondo lei aveva davvero bisogno di
lui. E ultimamente, Shikamaru
le sembrava così forte... e lei si sentiva molto più sicura al suo fianco. Era
una bella sensazione. Una sensazione unica e tiepida, come la
piacevole brezza d'estate. Ma ovviamente... lui
non l'avrebbe mai saputo.
ù
-"Finalmente è
finita... questa volta è stata davvero dura..."- sospirò Kiba, ancora col fiatone per la grande
faticata.
-"Non cantare vittoria
così presto. Dobbiamo ritirarci alla base nord e analizzare bene la situazione
attuale. Non sappiamo come è andata a est e
ovest."- lo riprese Neji, che non ostentava più
la sua solita sicurezza. In realtà era molto stanco anche lui.
-"E' anche vero che però
il settore ovest era praticamente tutto nostro... non
c'era rimasto più nessuno e oltretutto è anche la parte più inospitale della
foresta. Ormai è notte inoltrata, laggiù farà un freddo cane.
Dubito che qualcuno decida di insidiarsi. Dobbiamo concentrarci
al fronte nordorientale."- asserì Sai,
con la sua solita tranquillità.
All'udire quelle parole, Shikamaru trasalì.
-"Che diavolo dici?!"- sbottò il ragazzo col codino.
-"A cosa ti riferisci,
Nara?"- lo fissò Sai, con espressione impassibile.
-"...sei sicuro che
laggiù faccia più freddo?"- chiese poi con tono più pacatoShikamaru.
Sai inarcò
un sopracciglio, dubbioso.
-"Sì, sicuramente. Mi sono documentato, nella parte ovest la temperatura scende
velocemente sotto lo zero. Perché?"-
-"Bando alla chiacchiere, dobbiamo rientrare, e anche di
fretta."- li interruppe Neji, cominciando ad
incamminarsi.
Tutti i ragazzi seguirono iljonin, tutti tranne uno. Shikamaru rimase indietro. Fissava la parte ovest, il punto
dove la foresta era più intricata e dove la temperatura si abbassava sempre di
più con l'avanzare della notte.
Improvvisamente, una mano
amica gli si posò sulla spalla.
-"Ehi Shikamaru, che fai?"- gli chiese il suo migliore amico
Choji.
Shikamarudiede un rapido sguardo all'amico, dopodiché tornò nuovamente a fissare la foresta.
-"Ino è laggiù, lo
sai?"- gli disse Shikamaru, seriamente.
Choji lo fissò preoccupato. Lo sguardo gli cadde sulle varie
ferite che l'amico aveva riportato nello scontro finale e soprattutto su quella
spalla destra nuovamente sanguinante.
-"No, non credo...
ormai sono passate più di due ore... si sarà già curata e sarà già tornata alla
base nord, credimi... Ino è in gamba!"- gli strinse un braccio intorno al
collo Choji, amichevolmente, trascinandoselo dietro
verso il gruppo di amici.
"No, adesso Ino è
debole..." pensò Shikamaru,
non convinto dalle parole dell'amico. Fissava quella foresta scura e senza luce
allontanarsi sempre di più e... senza luce? Il ragazzo portò istintivamente gli
occhi al cielo: la luna era giunta all'apice del suo percorso, però dei grossi nuvoloni neri la oscuravano. Non era più limpida e lucente
come poche ore prima. Un brivido percorse la schiena del
ragazzo. Un brutto presentimento.
-"No"- sussultò Shikamaru, liberandosi dalla presa dell'amico. -"Ino è
ancora laggiù. Ne sono sicuro. Vado a riprenderla."-
-"Shikamaru,
fermo! Dove vai?!Sei ferito!
Devi tornare alla base nord! Shikamaru!"- lo
richiamava Choji a gran voce. Ma
l'amico lo ignorava. Un enorme senso di preoccupazione si era impadronito di
lui, spingendolo a correre più veloce che poteva attraverso quella foresta
sempre più intricata.
ù
Quella dannata foresta era
tutta uguale. E faceva freddo, maledettamente freddo.
Come sempre, aveva ragione quel cretino di Sai.
Shikamaru non riusciva a distinguere bene le zone. Non ricordava
bene dove fosse Ino. Come diavolo aveva fatto a
dimenticarsene?! Possibile che quella foresta fosse
tutta uguale?! Ino era sicuramente lì da qualche
parte. Shikamaru lo sapeva. Lo sentiva. Lo percepiva.
-"INO!"- chiamò a
gran voce il ragazzo. Non gli importava della possibilità di essere scoperto
dagli avversari. Non gli importava di essere ferito. L'unica idea che gli
frullava per la mente era quella di perdere Ino. Non poteva permetterselo.
Choji non capiva. Come faceva a non percepire la presenza di Ino in quella foresta?! Lei era lì da qualche parte e
stava soffrendo. Shikamaru avrebbe tanto voluto
sbagliarsi, sperava che Choji avesse ragione, che Ino
fosse davvero tornata alla base, ma... eccola lì.
Laggiù. Nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata.
Pallida, molto pallida. Però
la luna non la illuminava più.
Velocemente, Shikamaru si precipitò verso di lei, intimorito.
Ora che le
era vicino, si accorgeva che Ino tremava come una foglia. Non riusciva a
capire se dormisse o fosse svenuta.
-"Maledizione,
Ino!"- sbottò il ragazzo, fissandola preoccupato. La scosse leggermente,
richiamandola in continuazione. -"Ino! Ino!"-
-"Mmh...
Sh... Shika...?"- sussurrò lei, aprendo appena gli occhi.
-"Maledizione... avresti dovuto tornare alla base!"- ringhiò Shikamaru, furioso.
Ino abbassò lo sguardo,
dispiaciuta. Ancora una volta, si era comportata irresponsabilmente, facendosi
riprendere dall'amico.
-"Non ce l'ho fatta... mi fa male... mi sento... debole..."-
rispose con un filo di voce la biondina. -"...sono proprio una lagna..."- ghignò infine con amarezza.
Shikamaru la fissò dispiaciuto: forse era stato troppo sarcastico
con lei e l'aveva ferita più di quanto non lo fosse già.
Shikamarusbuffò, lasciando che una nuvoletta di
fumo, dovuta al freddo, uscisse dalle sue labbra. Ci saranno
stati un paio di gradi sotto lo zero. Il ragazzo si levò il giubbotto da
chunin, purtroppo schizzato di sangue un po' ovunque,
e lo appoggiò addosso alla compagna. Ino sollevò lo sguardo pesante verso il
ragazzo, perplessa.
-"Che fai...?"- sussurrò lei con voce tremante a causa del freddo
penetrante.
-"Se
ti vesti come se dovessi andare in spiaggia mica è colpa mia..."- la
riprese Shikamaru, sedendosi al suo lato.
-"Appunto... non è
colpa tua... non preoccuparti per me, riprenditi il cappotto
o passerai freddo..."- sussurrò irritata.
-"Lascia stare... è
l'unica cosa che posso fare... mi dispiace Ino, ma purtroppo la ferita alla
spalla destra mi si è riaperta... sono esausto anch'io... non ho abbastanza
forze per riportarti alla base... mi dispiace, sono
proprio un fallito..."- sibilò sprezzante Shikamaru,
estremamente incazzato con se stesso. -"Tsè... che razza di situazione... che scocciatura
infinita..."- sbottò infine.
Ino fissò il ragazzo con
sguardo triste e serio.
-"...sei tornato
indietro per me?"- gli chiese sottovoce.
Shikamaru non rispose. Si limitò a tirare fuori una sigaretta e ad
accendersela. Forse quella l'avrebbe riscaldato un po'.
La ragazza lasciò scivolare
la sua testolina bionda sulla spalla sinistra di Shikamaru:
adesso si sentiva al sicuro. Lui non fece nulla, continuò
a fumare imperterrito. Era troppo intento a commiserarsi mentalmente per non
riuscire a portare in salvo Ino.
-"...grazie... per
essere tornato..."- bisbigliò lei, con tono sommesso. Quel freddo
infernale le era penetrato nel sangue, non percepiva
più le gambe. Però sentiva che Shikamaru
emanava un bel calduccio...
-"...non avrei mai potuto abbandonarti... sei una mia compagna di
squadra, no?"-
-"Già... ma... come
hai fatto a sapere... che ero qui? Ti avevo detto
che..."-
-"Un presentimento. Ho avuto un presentimento."- la interruppe lui
infastidito, arrossendo lievemente.
-"...ho
sonno..."-
-"Lo so, lagna, che hai sonno... anch'io sono stanco... però è meglio
restare svegli... è troppo pericoloso addormentarsi qui così, rischiamo di non
svegliarci più."- rispose lui, sempre più irritato.
-"Mmh..."-
mugugnò Ino, tutta accoccolata accanto al ragazzo. Era troppo stanca per riuscire a restare vigile, però doveva farcela. Non
poteva deludere l'amico ancora. Anche se non riusciva a
tenere aperti gli occhi: quel freddo glieli faceva bruciare
maledettamente.
Passarono dei minuti di interminabile silenzio. La quiete di quel posto faceva
percepire ancora di più il freddo pungente ai due ragazzi, che tremavano
sofferenti.
-"...puzzi di fumo, Shikamaru..."- borbottò Ino, con voce tremante.
Il ragazzo guardò la
testolina bionda appoggiata sulla sua spalla, inarcando un sopracciglio,
contrariato.
-"Beh, se fumo... di
certo non profumerò di lavanda come te, no?"- rispose seccato.
Un lieve sorrisino
divertito si spaziò sul volto di Ino, che continuava a
tenere gli occhi chiusi.
Passarono altri minuti di
silenzio.
-"Ino... non ti
addormentare..."- la riprese lui, improvvisamente.
-"Mmh..."-
mugugnò lei, che ormai era in uno stato di dormiveglia. Il freddo tagliente
impediva ai due di percepire gambe e braccia, ma anche il dolore delle ferite
sembrava essersi lenito. Non capivano se fosse un buon o cattivo segno.
-"Ino... non dormire,
ti prego... lo so che è dura, ma devi cercare di resistere..."- continuava
ad incoraggiarla Shikamaru, sperando di tenerla
vigile.
-"Mmh...
ma fa... freddo... male... tanto..."- disse cose sconnesse Ino.
Shikamaru fissò l'amica, preoccupato. Lei non si muoveva da oltre
tre ore, mentre lui aveva combattuto fino a mezzora prima. Lui era ancora
caldo, ma probabilmente la temperatura corporea di Ino
doveva essersi abbassata molto, soprattutto poco vestita com'era lei.
-"Che stupida... vuoi
sempre fare la fashion ed ecco cosa succede..."-
brontolò il ragazzo, mentre cingeva un braccio intorno al collo di Ino,
avvicinandola a lui.
Percependo l'abbraccio
dell'amico, la ragazzina parlò ancora, confusa, senza aprire gli occhi.
-"..che... fai...?"-
-"Cerco di
riscaldarti, maledizione, visto che nelle vene ti staranno scorrendo i cubetti
di ghiaccio..."- sbottò lui dopo averla abbracciata, appoggiando il mento
sopra la testa della ragazza.
-"...grazie..."-
sussurrò lei, con voce tremante.
Shikamaru sbuffò, buttando a terra il mozzicone di sigaretta,
pensieroso. Non aveva mai abbracciato una ragazza in quel modo... amorevole. Tantomeno Ino. Un sorrisetto
malinconico si era spaziato sul suo volto, però. Era da tempo che non teneva la
compagna tra le sue braccia. Ultimamente non sempre capitavano in missione
insieme, e per di più lei non usava più il capovolgimento spirituale con così tanta
frequenza. Preferiva altre tecniche o spesso era più presa a curare che non a
combattere. Shikamaru non si sarebbe mai aspettato
quel sentimento di... nostalgia. Forse era il freddo che gli stava flippando completamente i neuroni, ma il ragazzo ricordava
malinconicamente tutte quelle battaglie durante le quali si prendeva
cura del suo corpo, durante le quali la teneva fra le sue braccia... e quel
dolce profumo di lavanda? Era così tanto che non lo
sentiva!
Era vero, era da un pezzo
che non passavano un po' di tempo insieme, il mitico
trio Ino-Shika-Cho si stava allontanando... e
probabilmente era stato lui il primo ad essersi distaccato così tanto. Era
sempre così preso che ultimamente non aveva neanche più tempo per guardare il
cielo. Sì, tutto quel movimento... lo stancava parecchio.
-"Ti prometto che
appena finisce questo casino... ti porto in vacanza... te lo giuro..."-
mormorò Shikamaru, con voce tremante, stringendola
forte al petto.
-"Sì... torniamo a... Kirizawa... con Choji... tutti
insieme... come da bambini..."- rispose Ino nel dormiveglia.
Shikamaru abbassò lo sguardo, perplesso. Ino pensava ancora a Kirizawa...? Lui si era
dimenticato già da un pezzo di quel bel posto immerso nella campagna, lontano
qualche kilometro da Konoha.
Ricordava che lì il cielo era molto più bello che da qualsiasi altra parte.
Ricordava i lunghi pomeriggio passati a fissare le
nuvole dall'alto delle collinette colorate, in compagnia di Ino che raccoglieva
fiori e Choji che mangiava in continuazione. Lì a Kirizawa non c'era niente di particolare, solo campagna, campagna e campagna. Ma stare tutto
il giorno in compagnia dei suoi amici a fare ciò che più gli piaceva, lo
riempiva di gioia.
Erano anni che non
tornavano laggiù. L'ultima volta, Ino, Shikamaru e Choji erano andati a Kirizawa
insieme ai loro genitori l'estate prima di finire l'accademia ninja, l'estate prima di cominciare la loro fantastica avventura con il team 10. Prima di diventare genin e di conoscere Asuma.
-"...è tanto che non
torniamo a Kirizawa, vero, Ino?"- chiese Shikamaru con tono malinconico, ricordando quei splendidi pomeriggi di risate.
-"...sì...
tanto..."- mugugnò la ragazza.
-"...e allora cerca di stare sveglia... così appena tutto sarà
finito... ce ne torniamo laggiù... in mezzo ai cavalli e alle mucche..."-
rise lievemente Shikamaru, ricordando divertito quei
giorni allegri.
-"...sì... e... tu che
rubavi sempre le mele... alla signora Maho..."-
sorrise Ino ad occhi chiusi.
-"...è vero..."-
rise il ragazzo -"...è solo che, schizzinosa com'eri, a te piacevano solo
le mele della signora Maho... ed era così antipatica
che non ce le regalava mai... così quando scoprì che
le teneva sul davanzale della finestra... gliene fregavo sempre due di
nascosto..."-
-"...perché solo due...?"- chiese improvvisamente Ino, dubbiosa.
-"Beh... una per me e
una per te... perché Choji già mangiava troppo di
suo!"- sghignazzò Shikamaru. Anche
Ino rise, divertita.
Anche se
lievemente, alla fine della risata, Ino percepì l'abbraccio di Shikamaru farsi più stretto. Anche se stava soffrendo molto
per via del freddo, la ragazza si sentiva stranamente felice, una felicità
intensa, mai provata prima. Si sentiva così al sicuro lì con lui...
Al principio, mentre Shikamaru stava fumando, Ino pensava che quel sentimento
strano fosse dovuto al fatto che il ragazzo le
ricordava particolarmente Asuma, ultimamente. Ma poi
si era resa conto che forse era proprio lui a farle quell'effetto e che in
fondo il compagno non aveva niente, oltre alle sigarette, che le ricordasse il maestro. Ma in quel
momento faceva troppo freddo per pensarci.
Stando così abbracciati, i
due sentivano che pian piano un lieve tepore si era venuto a creare, forse
proprio dovuto alla loro stretta vicinanza. Ino, troppo debole ormai per
restare sveglia, si era lasciata rapire dal sonno senza problemi: sebbene fosse
in una tremenda foresta, sapeva che quelle forti braccia che la cingevano
l'avrebbero protetta. Sempre.
Ciao a tutti! This is Sakurina e vi pubblico il
secondo cap della mia tenera storiella! Ino, Shikamaru e Choji riusciranno a
conquistare la tanto sospirata vacanza? E come si
comporteranno Ino e Shika dopo la strana nottata trascorsa nella foresta? Eh
eh... leggete leggete... e recensite! Bacione!
Giorno I: Lunedì Del Ritorno
Delle voci confuse le
ronzavano nella testa già da qualche minuto. Era come un brusio frenetico,
alquanto fastidioso. Ciò che stava sognando svanì per lasciare spazio al buio
più totale. Il vociare divenne più nitido e comprensibile, poteva riconoscere
pure qualcuno.
Lentamente, Ino aprì gli
occhi. Al principio vide sfuocato, solo una gran luce, ma piano piano riuscì a
riconoscere davanti a sé i visi radiosi di Tenten e Hinata. Sospirò, fissando
le amiche con sguardo crucciato, guardandosi intorno confusa.
La biondina era sdraiata in
un letto bianco in una piccola stanza dell'ospedale. Al suo lato, un grande vaso di fiori freschi e tutti diversi profumava la
stanza, dandole un tocco gradevole. Sembrava che molte persone diverse glieli
avessero portati, perché formavano una composizione
del tutto disomogenea, sebbene piacevole.
-"Sakurachan, Ino si è
svegliata!"- sorrise Hinata.
Dal fondo della stanza, con
passo veloce, Sakura si accostò al letto di Ino, con
un sorriso smagliante e sollevato stampato sul volto. Ino inarcò un
sopracciglio, dubbiosa. Avrebbe voluto chiederle il perché di tanta allegria,
ma sentì le parole morirgli in gola: non aveva tanta voglia di parlare.
-"Ino... finalmente ti
sei svegliata!"- tirò un sospiro di sollievo
l'amica.
Ino si limitò a guardare le tre confusa, senza sollevarsi dal letto. Sentiva una grande pesantezza e un fastidioso intorpidimento. Sakura
capì che la biondina non ricordava nulla.
-"Hai dormito per
quasi due giorni senza mai svegliarti! Eravamo molto
preoccupate..."- le spiegò timidamente Sakura.
Ino rimase dubbiosa per
qualche minuto, rispolverando nella sua mente gli eventi che l'avevano portata
su quel letto.
-"...e Shikamaru?"- fu la prima cosa che le venne in mente
di chiedere, d'istinto. Ripensando a quella strana nottata, la prima cosa che le era sovvenuta era stato il calore che le emanava
Shikamaru. Il resto era vuoto. Ma quello... quello era
ben impresso nella sua memoria.
-"Beh, lui sta bene... quando vi abbiamo trovati eravate mezzi assiderati e
parecchio dissanguati. Ma la sua ferita alla spalla era meno grave della tua
all'addome, probabilmente perché gliel'avevi curata in
precedenza. Tsunade ha detto che hai fatto un bel
lavoro e che è molto orgogliosa. Shikamaru ha dormito tutto ieri e adesso si è
completamente ristabilito."- le spiegò brevemente
Sakura.
Un ghigno malizioso si
spaziò sul volto di Tenten.
-"...com'è andata
esattamente quella sera?"- insinuò Tenten, ghignando.
Ino inarcò un sopracciglio,
fissandola perplessa.
-"In che senso,
scusa?"- chiese la biondina, non afferrando ciò che intendeva.
-"Tenten!"- la
riprese Sakura, con tono imbarazzato.
Ino le fissò, con sguardo
diffidente.
-"Intendevo
dire..."- continuò Tenten, con tono malizioso -"...che quando vi
abbiamo trovati nella foresta, eravate teneramente
abbracciati, tutti stretti stretti l'uno all'altra, tu con addosso il suo
giubbotto da chunin..."-
Ino arrossì di botto,
ricordando solo in quel momento l'abbraccio di Shikamaru, ancora sfuocato nella
sua mente. La biondina si tirò su a sedere di botto, coprendosi il rossore con
le mani. Vedendo la reazione dell'amica, Tenten rise divertita, Hinata arrossì
pensando a quanto fosse stato romantico quel momento,
Sakura fissò l'amica con un lieve sorrisino. Quest'ultima non credeva davvero
che Ino e Shikamaru avessero avuto un intrallazzo,
come sosteneva Tenten. Conoscendo Ino molto più delle
altre due, e conoscendo i suoi gusti, capiva che Nara non poteva di certo
essere il tipo adatto alla biondina. Non la vedeva per niente bene con lui, e
in fondo in fondo Sakura tifava per Ino e Sai. (...del resto Sakura non ne capisce un accidenti dell'amore,
a mio modesto avviso... XD NdS).
-"Non è successo
niente! Cosa vai a pensare, Tenten?! Avevamo solo
freddo!"- protestò Ino, rossa in viso.
-"Sì, sì, come no...
potessi finirci io in mezzo alla foresta ad assiderare con Neji!"-
sogghignò Tenten.
-"Smettilaaa!"-
protestò Ino.
In quel momento, Kiba e
Choji, accompagnati da Lee, Naruto e Sai, entrarono. Avevano portato un altro
mazzo di fiori alla ragazza, che sorrise entusiasta appena li vide.
-"Ciao ragazzi!"-
sorrise Ino.
-"We! Era ora che ti
svegliassi, bella addormentata!"- rise Kiba, porgendo i fiori alla
ragazza.
-"Già Ino, ci hai
fatto stare in pena per due giorni!"- le disse Sai, avvicinandosi,
sfoderando il suo solito sorrisino ipocrita. Choji lo fissò male: non che gli
importasse particolarmente di chi si innamorasse Ino, per
carità. Lui era di buona tempra e sopportava sempre tutti. Ma voleva molto bene
alla compagna di squadra, dopotutto, e sia lui che
Shikamaru percepivano un non so che di viscido nel carattere di Sai. Insomma, a
nessuno dei due andava giù più di tanto l'infatuazione della biondina nei
confronti dell'ambiguo ragazzo.
-"Ci hai fatto passare
un sacco di tempo qui, sperando che ti svegliassi da un momento all'altro! Ci
hai fatto davvero preoccupare, questa volta..."- aggiunse Choji,
mettendosi tra Ino e Sai. Sakura lo guardò storto, mentre Tenten
sorrise compiaciuta.
-"E soprattutto, hai
fatto sclerare Shikamaru!"- asserì Naruto, attirando l'attenzione di Ino su di lui.
-"In che senso,
scusa?"-
Tutti si voltarono verso il
biondino, interrogativi. Solo Kiba diede manforte all'Uzumaki.
-"E'
vero, è vero! Me ne sono accorto anche io! Si sarà fumato sette
pacchetti di sigarette in due giorni da quant'era nervoso!"- annuì l'Inuzuka, convinto.
-"Nè che era
nervosissimo? Faceva sempre avanti e indietro dalla tua stanza per vedere se ti
svegliavi, se ne usciva scazzatissimo e cominciava a fumare di bestia! E poi ritornava nella tua stanza e ricominciava il
giro..."- aggiunse Naruto, annuendo.
Un lieve sorrisino si
spaziò sul volto di Ino. Le faceva piacere sentire che
Shikamaru, in tutta la sua svogliata indifferenza, si preoccupasse
per lei.
-"E
scusate... dov'è adesso?"- chiese la biondina, curiosa.
Tutti si guardarono
piuttosto spaesati.
-"A me sembra di
averlo visto entrare da Tsunade, qualche minuto fa..."- sostenne Rock Lee,
pensieroso.
ù
-"NON ME NE FREGA
NIENTE DELLE MISSIONI!!!"- urlò Shikamaru fuori
di sé, sbattendo con forza i pugni sul tavolo.
Tsunade, Shizune e Tonton
si sconvolsero: l'Hokage indietreggiò sorpresa, quasi cadendo giù dalla sedia,
la sua assistente si attaccò alla parete intimorita mentre
il maialino si nascose spaventato.
-"C-calmati
Shikamaru...!!!"- lo riprese la leggendaria
kunoichi.
-"No che non mi calmo,
maledizione!!! Sono stanco!!! Io e Ino ci abbiamo
quasi lasciato le penne per l'ennesima volta! Sono stramaledettamente stufo! E per di più... capisco che sono l'unico chunin competente
quaggiù, ma questa non è una buona motivazione per trattarmi da galoppino! Mica
sono il suo tuttofare!!! Saranno tre mesi che non mi
alleno con il mio team e che non ho neanche un mezzoretta libera per stendermi
a guardare le nuvole... mi sono rotto le--"-
-"Sì, sì, ho capito,
Shikamaru... hai ragione!"- lo interruppe Tsunade, intimorita dalla
sfuriata del chunin. -"Cos'è che vuoi esattamente?"-
Tsunade inarcò un
sopracciglio, infastidita. Con che razza di coraggio veniva a chiedergli delle
vacanze? Ma del resto, conoscendolo... non c'era da
stupirsi. La donna rimase pensierosa, cercando di nascondere una vena pulsante
d'irritazione. Perché quell'improvvisa sfuriata?
Shikamaru aveva affrontato anche missioni peggiori, senza mai lamentarsi.
Probabilmente ciò che lo aveva scosso doveva essere stata... Ino.
Vederla incosciente per così tanto tempo, sommato
all'incredibile stress di quei giorni, doveva avergli fatto venire una crisi di
nervi. Nonostante la sua innata svogliatezza,
Shikamaru si era sempre dato da fare in tutte le missioni e l'aveva delusa
pochissime volte. Era un chunin degno di fiducia e per questo non voleva
negargli l'unica richiesta che gli avesse mai fatto, ma soprattutto voleva
evitare di inimicarselo e di fargli venire un esaurimento.
-"Ti concedo cinque
giorni"- propose l'Hokage, fissandolo seria.
-"Tre settimane"-
ribatté lui convinto.
-"Una settimana"-
asserì irritata Tsunade.
-"Tre"- ribadì lui, con sguardo serio.
-"Due settimane è
l'ultima offerta. Prendere o lasciare."- affermò
infine la bionda, sbuffando infastidita.
-"Okay"-
ghignò Shikamaru, soddisfatto. -"Vado a dirlo a Choji."-
-"A chi?!"- sbottò la donna, inarcando un sopracciglio,
contrariata.
-"Ah sì... le due
settimane di vacanze sono per tutto il mio team,
pensavo fosse sottointeso..."- ghignò Shikamaru, con la solita aria
beffarda.
Tsunade fissò il ragazzo profondamente irritata, fulminandolo con lo
sguardo.
-"Muoviti a sparire,
prima che cambi idea!"- brontolò la donna, con occhi di fuoco.
Shikamaru ghignò ancora,
uscendo dall'ufficio a tutta velocità, soddisfatto della sua opera.
ù
Il ragazzo col codino buttò
a terra la sigaretta, schiacciandola. Puntò il solito sguardo insofferente
verso la grande struttura che vedeva fin troppo spesso, ultimamente.
Chissà se
Ino si era svegliata. Dormiva già da
due giorni. E chissà se si ricordava di quella strana
nottata... non che avesse un'importanza particolare, cercava di convincersi di
Shikamaru. Ma non poteva nascondere a se stesso che i
strani sentimenti che aveva provato quella notte lo avevano turbato. Non erano
mai stati così vicini prima di allora. Il ragazzo stava realizzando solo adesso
quanto i loro rapporti fossero cambiati in quei lunghi
anni passati insieme. Il vero problema era che né lui né Ino si erano mai
confrontati direttamente, non si erano mai posti il problema di chiedersi cosa
provassero reciprocamente. In fondo erano compagni di squadra, che bisogno
c'era di preoccuparsi così? Nel bene o nel male, sarebbero sempre stati
insieme. E poi si conoscevano da così tanto tempo che
sarebbe stato stupido interrogarsi su dei sentimenti così durevoli e costanti.
O almeno, Ino e Shikamaru cercavano di convincersi di
questo. La verità era che il loro rapporto era cambiato improvvisamente;
qualcosa si era modificato dentro di loro, perché quando lei lo vedeva insieme
a Temari o lui la vedeva insieme a Sai, entrambi provavano
un intenso sentimento di fastidio che li turbava profondamente. Un disagio mai provato prima di allora, anche se non lo volevano
ammettere. Ma i due stavano inesorabilmente realizzando
che qualcosa stava cambiando, e questo cambiamento li spaventava. Era più
facile per loro negare, nascondere quella verità fastidiosa, piuttosto che
affrontare un sentimento sconosciuto e imprevedibile. E
poi... loro erano Shikamaru Nara e Ino Yamanaka! Il sole e la luna, il giorno e
la notte, l'inverno e l'estate, cane e gatto... erano incompatibili, erano
diversi, erano... dipendenti l'uno dall'altra. Che
realtà difficile da accettare!
In quel momento, Shikamaru
vide Sai uscire dall'ospedale. I due si fissarono per qualche minuto,
silenziosi. Il ragazzo dal codino proprio non lo reggeva: quanto gli sembrava
viscido! Del resto Sai non riusciva proprio a capirlo: era troppo cinico per i
suoi gusti.
Sai mostrò
allora il suo solito sorrisino di convenienza.
-"Ciao
Shikamaru."-
-"Sai..."- lo
salutò con un cenno della testa l'altro. Non aveva voglia di
stare lì con lui, aveva altre cose più interessanti da fare. E soprattutto, aveva fretta di andarsene in vacanza.
-"Avevo proprio
bisogno di parlarti!"- continuò Sai, sorridente.
"Ecco, lo sapevo...
che scocciatore..." pensò Shikamaru, irritato.
-"Dimmi..."-
sospirò, con espressione insofferente.
-"Ho saputo che
settimana prossima alcuni rappresentanti del Villaggio della Sabbia verranno a
Konoha."- sorrise Sai, amichevolmente.
-"Cosa?"-
chiese Shikamaru, sorpreso.
-"Si tratta di Temari
e Kankuro della Sabbia. Pensavo ti interessasse."-
continuò Sai, col solito sorrisino impassibile.
-"Ah, sì... beh,
grazie per la notizia..."- rispose Shikamaru, con tono seccato.
"Nemmeno due settimane
in santa pace, mi vogliono lasciar passare... che razza di seccatura..."pensò il ragazzo sempre più
irritato. Più quella giornata andava avanti, più non vedeva
l'ora di prendersi una pausa da Konoha.
I due ragazzi si voltarono
verso l'edificio e videro che Ino stava affacciata alla finestra, sorridente,
mentre agitava la mano salutando il compagno di squadra.
-"Ino!"- si illuminò Shikamaru, vedendola finalmente sveglia e
pimpante dopo 48 ore di preoccupazione.
Senza degnare Sai né di uno
sguardo né di un saluto, il ragazzo col codino scattò verso l'entrata
dell'ospedale, correndo come un ossesso. Ino sorrise e rientrò in camera,
precipitandosi di fretta fuori dalla stanza (sebbene
fosse in pigiama).
Quando i due si videro agli estremi del corridoio, si corsero
incontro ridenti e felici. La biondina saltò praticamente
al collo di Shikamaru e lui la abbracciò per la vita, sollevandola in alto.
-"Finalmente ti sei
svegliata, lagna che non sei altro! Mi hai fatto
preoccupare!"- sorrise lui, troppo felice nel vederla così bene.
Ino rideva di gusto, una
risata melodiosa e dolcissima che rasserenò tutti gli amici che le erano corsi
dietro vedendola scappare di fretta dalla camera.
-"Ehi Shika, dove
cavolo eri finito?"- chiese Kiba, ghignando divertito.
Shikamaru guardò i
compagni, ghignando soddisfatto e rimettendo Ino a terra.
-"Choji, Ino...
preparate le valigie..."- cominciò con aria solenne il chunin, soddisfatto
-"...perché ce ne andiamo in vacanza!"-
-"Cosa?!"- si sconvolsero i due compagni di squadra.
-"Sono riuscito a
convincere Tsunade a darci due settimane di ferie."- spiegò tutto
soddisfatto Shikamaru, prima di essere "attaccato" dai furiosi Kiba e
Naruto.
-"Come sarebbe a dire
due settimane di vacanza?! E a me?!"-
sbraitò Kiba, fuori di sé.
-"Perché solo a te,
razza di barbone?!"- protestò Naruto,
contrariato.
-"Perché quello che si
fa il culo qua dentro sono io... voi due ve ne state
sempre svaccati al bar a cazzeggiare!"- ribatté Shikamaru, polemico.
-"Mica è colpa nostra
se quello col quoziente intellettivo 200 sei tu!"- protestò Kiba.
-"Sì, infatti... se sei nato superiore noi che c'entriamo? Mica è
giusta questa cosa... anche noi abbiamo diritto ad una vacanza!"- sbuffò Naruto, imbronciandosi.
-"Ma
se voi siete sempre in vacanza, che cosa vi lamentate!"- sbottò Shikamaru,
avvicinandosi ai compagni di squadra, che lo fissavano ancora senza parole.
-"Due settimane di
ferie..."- sospirò Ino, con occhi trasognati.
-"Due settimane a
mangiare..."- fantasticò Choji.
-"Su ragazzi, prima
partiamo, prima arriviamo, prima ci rilassiamo!"- li incitò Shikamaru.
-"Aspetta, Ino... non
so se puoi già essere dimessa..."- protestò Sakura, spinta
da una punta di invidia.
-"Tranquilla,
Sakura... sono sicura che Ino sta meglio di te e me messe insieme! E poi durante questa vacanza si riprenderà completamente,
stai tranquilla!"- ghignò Tenten, tutta soddisfatta nel vedere l'amica
passare due settimane a stretto contatto con Shikamaru.
ù
Quel pomeriggio, il Team 10 si ritrovò subito dopo pranzo. Shikamaru aveva un
semplice borsone, Choji una valigia e uno zaino stracolmo di provviste per il
viaggio, Ino invece aveva con sé tre valigie e una borsetta. Ovviamente lei
avrebbe portato solo una valigia (quella più leggera) e la borsetta, le altre
due erano tutte per Shikamaru e Choji, in quanto Tsunade le aveva ordinato di non sforzarsi troppo.
-"Ti sembrava il caso
di portarti dietro tutta la casa per due settimane?!"-
sbottò il ragazzo col codino, parecchio scocciato in quanto si era beccato la
valigia di Ino più pesante.
-"Vorrai scherzare?! E' solo che non avevo più valigie da riempire, non sai
nemmeno quante cose ho dovuto lasciare giù!"- protestò
la biondina, dispiaciuta.
-"Allora, dove si va?
Spero non sia un viaggio troppo lungo e faticoso..."- esordì
Choji.
Ino si voltò interrogativa verso Shikamaru, che le sorrise beffardo.
-"Si ritorna a
Kirizawa, ovviamente. Ho già avvisato zia Naoko, ci aspetta
per stasera."- affermò tutto convinto il ragazzo.
Gli occhi di Ino e Choji si illuminarono ancora una volta alle parole
del compagno.
Una miriade di ricordi
felici invasero istintivamente le menti dei tre
ragazzi, riportandoli indietro nel tempo all'istante.
-"Kirizawa... i dolci
di zia Naoko me li sogno di notte... grazie Shika, sei
un mito..."- quasi si commosse Choji, già con l'acquolina in bocca.
Ino, invece, regalò un
magnifico sorriso di gioia a Shikamaru. Non poteva crederci. Davvero, le
sembrava così irreale che il ragazzo davanti a lei potesse essere il suo
svogliato e impassibile compagno di squadra. Guardandolo, la biondina doveva
ammettere che quell'espressione soddisfatta e felice gli donava
molto di più che il suo solito broncio. E mai si
sarebbe aspettata un regalo del genere. Aveva mantenuto la promessa. L'aveva
mantenuta davvero. Per lei.
Mentre Choji si era già incamminato, richiamato
dall'irresistibilità dei dolci di zia Naoko, Ino si avvicinò a Shikamaru,
trattenendolo per il braccio.
-"Shika... ma come... come hai fatto?"- gli chiese fissandolo ancora
allibita.
Insomma, strappare due
settimane di vacanze a Tsunade non era mica una cosa così semplice... non
sapeva che il ragazzo potessero rivelarsi tanto
temerario e persuadente.
Shikamaru sorrise alla
bella biondina: vedere i suoi compagni così contenti lo riempiva di gioia.
Soprattutto vedere LEI sorridente lo rendeva felice.
-"Io mantengo sempre
le promesse, Yamanaka..."- ghignò con aria accattivante.
Quell'espressione aveva
reso Shikamaru così sensuale che Ino si sentì avvampare, e, confusa, abbassò il volto. Il ragazzo inarcò un
sopracciglio, perplesso, dopodiché le fece segno di incamminarsi. I due
presero i bagagli e si incamminarono sui passi di
Choji, che quasi non si vedeva più all'orizzonte.
ù
Intanto, dalle porte di
Konoha, il loro gruppetto di amici li fissava di
nascosto allontanarsi.
Kiba e Naruto erano praticamente in lacrime per via dell'invidia, Tenten fissava
Ino e Shikamaru tutta maliziosa, Sakura aveva il broncio, Shino non aveva
espressione (e mai ce l'avrà XD), Hinata guardava dispiaciuta Kiba e Naruto
commiserarsi, Lee cercava di capire cosa frullasse per il cervello della
compagna di squadra e Neji se ne fregava altamente (era lì solo perché
aspettava Lee e Tenten per allenarsi).
-"Scommetto una
bottiglia di sakè che si mettono insieme!"- affermò Tenten, ghignando
compiaciuta.
-"Io scommetto che
litigano, invece!"- ribatté Sakura, accigliata.
-"Mmh... io do ragione
a Tenten!"- assentì Kiba, annuendo convinto.
-"Mmh... io invece non
ci capisco niente di queste cose... e perché mai dovrebbero mettersi insieme,
Ino e Choji?"- chiese Naruto, dubbioso.
-"Infatti
parlavamo di Ino e Shikamaru, idiota... e comunque sia penso che ci sia del
feeling fra quei due... vero Ten-chan?"- sorrise Kiba alla kunoichi.
Neji lo fulminò con lo
sguardo, infastidito dal "Ten-chan" e dalle confidenze che l'Inuzuka
si prendeva con la compagna. Pervaso da una miriade di brividi, Kiba si voltò
immediatamente, spaventato dagli occhi indagatori del Hyuga.
-"Sì, sì, secondo me ha ragione Kiba!"- annuì Tenten, tutta esaltata.
-"Mmh.. secondo me, Shikamaru se la intende con Temari della
Sabbia..."- sostenne Naruto, tutto pensieroso.
-"Bravo Naruto, vedi
che a volte dici cose sensate?"- sorrise Sakura, tutta soddisfatta.
-"Tu, Hinata, che
dici?"- chiese poi il biondino alla timida ragazza.
-"Uh...? Chi... io? Oh
beh... non saprei... io spero solo... che Ino e Shikamaru possano
trovare il vero... vero... vero... amore... tutto qui..."- rispose
imbarazzata Hinata.
Tutti i ragazzi
sospirarono, divertiti dall'innata ingenuità della ragazzina.
ù
Dopo tre lunghe ore di
cammino, Ino si sedette su una pietra, sbuffando. Era molto stanca e sentiva un
fastidioso dolore al fianco sinistro, dove era stata ferita due giorni prima.
Forse Sakura aveva ragione, era troppo presto per
andarsene dall'ospedale.
Vedendo la compagna
riposarsi, Shikamaru e Choji si diedero un cenno d'intesa e decisero di
fermarsi. All'insaputa di Ino, poco prima della
partenza, Shizune era andata da loro invitandoli a non far sforzare troppo la
ragazza durante il viaggio. Conoscendola, sapeva che Ino avrebbe fatto la
spavalda nascondendo il dolore per non pesare troppo ai compagni e perciò li
aveva pregati di darle un'occhiata.
Il grassottello prese a
ravanare nello zaino alla ricerca di qualcosa che potesse
dare un po' di energie a Ino, mentre Shikamaru la raggiunse sedendosi accanto.
-"Sei
stanca?"- le chiese con disinvoltura, nascondendo a meraviglia la
solita preoccupazione che provava spontaneamente per lei.
-"Mmh, no, no, adesso
possiamo ripartire subito..."- sorrise lei, convincente.
Ma quel sorrisino non convinse Shikamaru, che la fulminò con
sguardo ammonitore.
-"Quando
sorridi così falsamente mi sembri quella mummia di Sai..."- commentò acido
Shikamaru, tirandosi fuori una sigaretta.
Ino abbassò lo sguardo,
arrossendo mortificata. Era assolutamente pazzesco. Quando
stava con Shikamaru, era impossibile mentire, per lei. Lo sguardo serio e
indagatore del ragazzo violava la sua mente, spazzando via le bugie come cenere
al vento e strappandole la verità con crudele freddezza.
-"Ti fa male?"-
le chiese poi Shikamaru, mentre si accendeva la sigaretta.
-"Mmh... mi da un po'
di fastidio, tutto qui..."- rispose lei scocciatamente. Era inutile
mentire, tanto valeva dirgli le cose chiare come stavano.
I due rimasero in silenzio,
solo il rumore di Choji che scavava nel suo zaino in mezzo alle merendine e
delle foglie che danzavano col vento. Una folata di vento più forte colpì i
due, facendoli rabbrividire. Ino percepì il fumo della sigaretta venirle
incontro, inebriandola e riportandola con la mente a quella gelida notte.
La biondina chiuse gli
occhi, lasciando che la brezza le accarezzasse i capelli, mentre veniva pervasa da una miriade di brividi freddi.
Shikamaru la fissava serio,
la sua solita espressione impassibile sul volto. Era bella, davvero bella. Su quello non c'era da ridire. La più bella di
Konoha. Esteriormente... ma anche dentro. Peccato che chi non
la conosceva la giudicasse così superficialmente. Ma
forse Shikamaru preferiva così. Gli piaceva essere uno dei pochi a conoscerla
realmente, ad apprezzarla per quello che era. Il ragazzo ci aveva messo molto
tempo a scoprirlo, ma alla fine ne era rimasto
piacevolmente colpito. La sua anima era bella, ma pareva fatta di cristallo.
Era necessario lasciarla pura e intatta. E meno gli
altri potevano avvicinarsi al suo cuore, meno la sua anima si sarebbe
degradata. Così Ino creava una barriera di apparenza
superficiale per proteggersi dalla cattiveria altrui, lasciando entrare
solamente i suoi fedeli compagni di squadra.
A volte, Shikamaru era
molto geloso. A volte voleva essere l'unico a guardare nel cuore di Ino. Arrivava persino ad essere geloso di Choji. Si
sentiva strano. Molto strano.
Un ghigno malizioso si
spaziò sul volto di Shikamaru, mentre avvicinava le sue labbra all'orecchio
della biondina.
-"...vuoi che ti
riscaldi come l'altra notte?"- chiese con tono provocatorio
il ragazzo.
Ino sentì una vampata di
calore pervaderle il corpo, infiammandole il volto. Fissò il
ragazzo spaesata, mentre il ghigno sul suo volto si spaziava sempre più
mentre attendeva una risposta. In quel momento, Choji ruppe l'atmosfera sospesa
che si era venuta a creare, sorridendo felice.
-"Ragazzi! Venite! Da
laggiù si può vedere Kirizawa!"- si esaltò il
cicciottello, indicando un punto all'orizzonte.
Shikamaru ghignò, tra il
deluso e il divertito, mentre Ino abbassò il volto, nascondendo il rossore
sulle gote. Quella vacanza si prospettava... imprevedibile.
Ciao a tutti! Scusate il
ritardo a pubblicare il nuovo capitolo, ma sono stata mooooltoimpegnata... però non avrei mai potuto abbandonare la
mia sweetsweet story!
Finalmente Ino Shika e Cho
arrivano a destinazione, nel luogo della loro infanzia, dove
però una tremenda sorpresa aspetta il nostro Shika...
eh eheh che in questo
capitolo mi è venuto troppo scemo! XD in realtà mi sono scompisciata troppo a
scriverlo, spero che diverta anche voi! Aspetto ansiosamente i vostri commenti!
BacioneSakurina!
Giorno II: Martedì Dei
Bambini
Purtroppo,
avvistare Kirizawa non fu che un inizio: in realtà,
la casa di zia Naoko distava ben 3 km dalla città. Così Ino, Shikamaru e Choji dovettero scarpinare ancora a lungo prima di
raggiungere la tanto sospirata meta.
Choji, spinto dal richiamo dei dolci di Naoko,
non camminava, volava!
Shikamaru si sentiva un mulo, caricato com'era di valigie, visto che
oltre alle due che aveva già si era dovuto caricare anche l'altra valigia di Ino, che non poteva sforzarsi troppo.
Ino camminava silenziosa dietro
ai due amici, fissandoli pensierosa. Era strano... era come se fossero cambiati
rimanendo sempre gli stessi.
Choji non era più il ragazzino insicuro di un tempo; era
cresciuto, era maturato, anche se il cibo rimaneva il suo punto debole (e
sempre lo sarebbe rimasto). Ino si rendeva conto che Choji,
sotto la sua aria apparentemente disinteressata, capiva tutto. Con una sola
occhiata sapeva se Shikamaru era tranquillo o
arrabbiato, se lei era felice o depressa. A volte Ino si sentiva un po'
infastidita, perché capiva che con Choji non vi erano
menzogne che reggessero. Non poteva fingere di essere
contenta quando invece non lo era. Ma ciò che più la
preoccupava, era che quella capacità di leggerle nel pensiero la stava
acquisendo anche Shikamaru. Questo la metteva in un
disagio assurdo.
Lui non era certo come Choji: il suo sguardo a volte era sinistro, ti scrutava fin
dentro l'anima senza pietà. Se l'Akimichi
era più comprensivo, Shikamaru arrivava persino ad
essere impertinente.
Invece lei...
lei a volte proprio non riusciva a capirli. Le sembravano così
distaccati dalla realtà, ognuno perso nel proprio mondo. E
Ino li sentiva scivolare via, lontano, sempre più distanti da lei. Soprattutto Shikamaru: già il loro rapporto era delicato, perché basato
su caratteri completamente diversi, ma dalla morte di Asuma il ragazzo si era allontanato ancora di più da lei,
rifugiandosi in un mondo tutto suo, senza lasciare entrare nessuno.
Ino voleva davvero stargli
vicino. Voleva davvero capire cosa pensasse. Però... non ci riusciva. Anzi, a volte le mancava la forza
di avvicinarsi a lui. In fondo... lui aveva Temari. Che bisogno aveva di avere una ragazzina superficiale come
lei a fargli da confidente? Insomma... Ino realizzava
che Shikamaru non poteva considerarla nient'altro che
una compagna di squadra.
ù
La casetta di zia Naoko si trovava su una collinetta, immersa nell'estesa
campagna. La "casetta" era in realtà un'immensa villetta rustica, con
tanto di dépendance e di piscina; il giardino era
praticamente tutta la collina, in quanto non vi erano altre case oltre
alla sua per almeno mezzo kilometro. Insomma, una
vera oasi di pace e tranquillità.
Più si inoltravano
in mezzo alla natura, più Shikamaru ghignava
soddisfatto.
"Oh, come sono felice!
Siamo praticamente circondati dal nulla! Qui troverò
sicuramente la tranquillità di cui ho bisogno per rilassarmi! Perché non ci sono mai tornato?" pensava quasi
commosso.
Ino, invece, non era molto
contenta...
"Quaggiù non c'è proprio
niente! Siamo imboscati nel centro immenso della campagna...
non me lo ricordavo così vuoto! Come facevo a divertirmi così tanto da piccola? Mi annoierò da impazzire..."
Finalmente, i tre giunsero
davanti all'ingresso della villa, dove la tenera zia gli andò incontro
sorridente e quasi commossa.
Naoko era una bella donna sulla quarantina, bassina,
dalle guancia paffutelle e i capelli a caschetto castani chiari. Era una carissima amica delle
madri di Ino, Shikamaru e Choji, poiché prima di andare a vivere in campagna era
stata anche lei una kunoichi della foglia. E quando i tre erano piccoli, solevano andarla a trovare lì
in campagna con le loro famiglie. Dalla grande
confidenza e dall'affezione che la donna provava verso i tre ragazzi, era
arrivato il chiamarla "zia".
-"Santi numi, non è
possibile!"- si sorprese piacevolmente la donna, andando ad abbracciare i
tre. -"Choji e Shikamaru!
Siete uguali ai vostri padri!"- sorrise Naoko.
Shikamaru inarcò un sopracciglio, un po' infastidito.
-"Devo prenderlo come un
complimento o come un'offesa?"- protestò il ragazzo.
-"Come preferisci, Shikamaru, ma sappi che è la verità!"- rise lievemente
la donna.
Arrivata a
Ino, la donna si sconvolse addirittura.
-"Ino-chan!
Non ci posso credere! Se non avessero detto che venivi
pure tu non ti avrei riconosciuta, credimi! Come sei diventata bella! Sì, sei
proprio un'adulta adesso!"- annuì Naoko,
compiaciuta.
-"Sì, un'adulta solo
esteriormente, forse..."- ghignò ironico Shikamaru.
-"SHIKAMARUUUU!!!"- lo riprese Ino, fulminandolo con occhi infuocati.
In quel momento, la porta di entrata si aprì nuovamente e ne uscirono fuori due
bambini. La più grande aveva all'incirca 8 anni, i capelli lunghi e castani,
gli occhi color nocciola; il secondo aveva più o meno
5 anni, i capelli castani corti e uno sguardo diffidente.
Shikamaru e Ino smisero immediatamente di
bisticciare, fissando i bambini. Lui era sconvolto, lei
sorrideva felice.
-"Vi ricordate dei miei
figli Mayu e Kei?"-
chiese la donna sorridendo e indicando i due bambini.
"No!" pensò Shikamaru, sconcertato.
-"Ma
certo! Mayu-chan! Kei-kun!"- sorrise Ino con
occhi radiosi, inginocchiandosi e spalancando le braccia.
La bambina sorrise, contenta, e corse ad abbracciare la biondina, stringendola
forte.
"Mi ero completamente
dimenticato dell'esistenza dei due mocciosiiii!!!" pensò Shikamaru, ancora
frastornato dalla presenza dei due bambini.
Mentre abbracciava Ino, Mayu fissò Shikamaru e, ben attenta a non farsi vedere da nessuno, gli lanciò
un'occhiataccia maligna con tanto di linguaccia.
Il ragazzo inarcò un
sopracciglio, alquanto irritato. Ora si ricordava perché non era più tornato a Kirizawa...
-"Mayu,
ti ricordi di Shikamaru e Choji?"-
chiese Ino, sciogliendo l'abbraccio dalla bambina e indicandole gli amici.
-"Certo! Ciao Choji-kun, ciaoShikamaru-kun!"- li salutò Mayu,
lanciando uno sguardo provocatorio al ragazzo col codino e accentuando
stranamente il suo nome.
"Piccola vipera..." pensò Shikamaru, mentre la
salutava sforzando un sorrisino.
-"Ma
vi prego, accomodatevi! Le vostre stanze si trovano nella dépendance, così i bambini
non vi disturberanno!"-
-"Ma io voglio dormire vicino aIno-chan, mammina!"- protestò la piccola Mayu.
-"Mayu-chan,
non fare i capricci! Ino-chan è qui in vacanza e
vuole stare con i suoi amici!"- la zittì la
madre.
"Tè, uno a zero per me e
palla al centro, nana maledetta."pensò soddisfatto Shikamaru,
passando davanti alla bambina. Ad un tratto si fermò, voltandosi, e le fece una
linguaccia, facendo andare la piccola Mayu su tutte le furie. Quella era guerra!
ù
La dépendance era una specie di
casetta più piccola, con all'interno un salottino
comune a cui erano comunicanti le tre camere dei ragazzi. In più vi era anche
un bagno molto carino e arredato con gusto.
A Ino quel posto piaceva da impazzire. Era
piccolo, intimo e accogliente, sarebbe stato bello passare lì due
settimane insieme ai suoi migliori amici. Fissando il salottino, già immaginava
tutte le belle serate che avrebbero passato insieme a ridere e scherzare, e non
poteva fare a meno di sorridere contenta.
Anche a Shikamaru quel posto piaceva.
Si scelse la camera con una grande finestra con
rientro, dove era possibile sedersi a guardare il cielo. La finestra si
affacciava sul cortile, dove al centro vi era una piccola piscina molto carina,
in fondo vi erano due grossi alberi ai cui tronchi era
legata una comoda amaca (posto ideale per contemplare il cielo) e poco più in
là vi era un altro albero con attaccata un'altalena rotta.
-"Oh no... la nostra
altalena è rotta..."- si lamentò la biondina, entrando a vedere la camera
del compagno e notando la bella vista.
-"Già... l'ha rotta un
temporale parecchio tempo fa e siccome mio marito è sempre in giro per lavoro
non ha mai avuto tempo di ripararla..."- spiegò Naoko,
avvicinandosi ai due.
Choji, che fino ad allora era andato a
rovistare in giro per la dépendance alla disperata ricerca di qualcosa, con
aria perplessa, raggiunse i tre amici.
-"Choji,
cosa succede, per caso la dépendance non è di tuo gradimento?"- chiese
preoccupata la zia.
-"No, in realtà è che...
non riesco a trovare la cucina..."- asserì perplesso.
Ino e Shikamaru
abbassarono la testa, rassegnati: Choji era davvero
irrecuperabile.
Naoko sorrise, divertita.
-"La cucina si trova in
casa, Choji, non ti preoccupare... fra l'altro domani
avevo proprio intenzione di prepararti i tuoi dolci preferiti!"- rise
divertita la donna.
-"Grazie zia Naoko! Sei unica!"- urlò il
ragazzo, con occhi brillanti per la gioia.
ù
Il giorno seguente, Shikamaru camminava tranquillamente per la casa di zia Naoko. Quella villa in stile rustico gli piaceva
da impazzire, era arredata con gusto e piuttosto semplice. Si trovava a
suo agio, e poi il profumo di quelle stanze gli riportava alla mente tanti di
quei ricordi...
-"Ehi, Shika,
ecco dov'eri!"- lo richiamò la voce di Choji.
Shikamaru si voltò perplesso, fissando l'amico dubbioso.
-"Che
c'è, Choji?"- gli chiese, col solito tono
scocciato per natura.
-"Io vado con zia Naoko in paese a comprare gli ingredienti per i dolci, Shika... potresti dare un'occhiata
a Kei?"- chiese Choji,
fissando l'amico a braccia incrociate.
-"A... chi?"- chiese
il ragazzo col codino, grattandosi la nuca dubbioso.
-"A Kei!
Il figlio di zia Naoko!"- gli spiegò l'amico,
fissandolo infastidito da tanta strafottenza.
-"Insomma, Shika! Zia Naoko si è offerta di
ospitarci qui per due settimane a gratis... e non vuoi
neanche farle questo favore? Potresti fare un po' meno l'indisponente, visto
che lei è tanto gentile con noi..."- lo rimproveròChoji.
Shikamaru proprio non sopportava le ramanzine, tantomeno
quelle dell'amico.
-"Ma sbolognalo a Ino, che cavolo vuoi da me! E' lei quella a cui piacciono
i bambini, io non li sopporto e poi sono in vacanza!"- sbottòShikamaru, irritato.
-"Ma
scusa... mica sei tu quello che vuole avere due figli?"- asserì Choji, scrutandolo dubbioso.
-"Quando avrò i miei figli,
allora me ne preoccuperò... ma se sono figli degli altri, e soprattutto se si
tratta di quelle due pesti, allora no, grazie tante... rifilali a Ino!"- ribatté il ragazzo col codino, iniziando una
guerra di sguardi con l'amico.
-"Ino si sta già occupando
di Mayu... che vuoi che ti faccia un bambino di 5
anni? Hai paura di stare un'oretta con lui?"- lo
rimbeccòChoji.
Shikamaru chiuse gli occhi, riflettendo ad alta voce.
-"Sai benissimo che non
sarà un'oretta... il paese è a 3 kilometri da qui,
ora che andate e tornate sarà già un'oretta e mezza conoscendo il tuo passo...
aggiungici il fare la spesa... no, scordatelo amico!"- concluseShikamaru.
Fu questione di un secondo:
quando il ragazzo riaprì gli occhi, Choji era sparito
e al suo posto stava il piccolo Kei, che lo guardava
dubbioso. Shikamaru si guardò attorno, spaesato, e
affacciandosi alla finestra vide che l'amico si era già incamminato con la zia.
"Maledetto! Mi ha fregato!" pensò il ragazzo, furibondo.
Il piccolo Kei
fissava il chunin con aria perplessa. Shikamaru lo guardò, grattandosi la nuca, spaesato. No, non
poteva assolutamente sprecare il suo primo preziosissimo pomeriggio di ferie
insieme ad un nanetto di 5
anni. Sarebbe stato un suicidio. Doveva trovare Ino il più presto possibile in
modo da mollarglielo lì.
Il bambino si avvicinò al
ragazzo, tirandolo per la maglia in modo da richiamare la sua attenzione.
-"Ehi, zio Shikamaru!"- gli disse.
-"NON CHIAMARMI ZIO! Non
sono mica così vecchio!"- si irritò Shikamaru, riprendendo il bambino.
Kei si accigliò, guardandolo serio.
-"Zio... giochiamo ai ninja?"- chiese il bambino.
L'espressione di Shikamaru era a dir poco inspiegabile: bocca e occhi si
piegarono in un'espressione che stava tra lo schifato, lo scocciato e
l'irritato, fulminando il piccoletto.
-"Come... come diavolo ti
viene in mente di giocare ai ninja insieme a un ninja in vacanza?!"-
sbottò Shikamaru.
-"Perché?"-
chiese Kei, confuso.
-"Perché
sono in vacanza, accidenti! Giocare ai ninja è
l'ultima cosa che ho in mente di fare!"- si scleròShikamaru. -"Adesso
vieni con me, che andiamo a cercare zia Ino!"- e così dicendo, il ragazzo
si avviò verso il giardino, seguito dal piccoletto.
-"Ma
tu... che ninja sei?"- cominciò Kei.
-"Un chunin"-
rispose seccato Shikamaru.
-"E
perché sei un chunin?"- chiese il bambino, curioso.
-"Perché
ho passato l'esame di selezione dei chunin"-
rispose Shikamaru, con tono sempre più irritato.
-"E
perché hai passato l'esame di selezione dei chunin?"-
domandò ancora il piccolo.
-"Perché
sono stato bravo..."- rispose il ragazzo, che ormai era al limite.
-"E
perché sei stato bravo?"-
-"E PERCHE'
NON LA PIANTI DI
ASSILLARMI?!"- urlò infine Shikamaru,
fuori di sé e con i nervi alle stelle.
Silenzio. I due si fissarono per
svariati minuti, combattendo una silenziosa guerra strenuante.
Shikamaru sperava davvero che il bambino avesse
capito come girava l'aria, che avesse deciso di tapparsi la bocca una volta per tutte.
-"...cosa
vuol dire "assillarmi"?"- chiese infine Kei,
che non aveva capito una mazza di quello che gli aveva urlato dietro Shikamaru.
-"Nooo...
questo è un incubo..."- sbuffò il ragazzo stravolto, appoggiandosi alla
porta-finestra che dava sul giardino.
-"Oh, guarda zio! Ci sono Ino-chan e Mayu-chan
in giardino!"- gli disseKei, indicando
le due sedute sull'amaca poco lontano da lì.
-"E Shikamaru?"-
chiese improvvisamente la piccola Mayua Ino.
Sentendo il suo nome tirato nel
discorso, Shikamaru decise di nascondersi dietro al
muretto li vicino, in modo da poter ascoltare il
discorso delle due senza farsi vedere. Kei lo
raggiunse, fissandolo dubbioso.
-"Cosa
fai? Spii Mayu-chan e Ino-chan?"-
chiese il piccoletto, fissandolo male.
-"No. Gioco a fare il ninja, ovviamente."- gli rispose sottovoce Shikamaru.
Gli occhi di Keisi illuminarono.
-"Davvero?!"-
gli chiese sospirando.
-"Certo! Prima regola di un
bravo ninja: nascondersi senza farsi scoprire. Ci dobbiamo nascondere da Ino e Mayu,
okay?"- gli spiegòShikamaru, ghignando,
soddisfatto della sua brillante idea per zittire il bambino.
Kei si sedette silenziosamente al suo fianco, tutto intento a
guardarsi in giro per non farsi scoprire. Dopo averlo sistemato, il ragazzo
tornò ad ascoltare il discorso delle due, cercando di riprendere il filo.
-"...e
così siamo finiti in squadra insieme. Sai, all'inizio non ero
contenta di essermi ritrovata in squadra con lui..."- spiegò Ino alla
bambina.
La biondina stava
intrecciando dei fiori raccolti con Mayu in modo da
farne una collana seduta sull'amaca, mentre la bambina, seduta al suo fianco,
le stava facendo delle treccine nei capelli.
-"Ci credo che non eri contenta! Shikamaruè tutto strampalato!"- commentòMayu,
facendo guizzare un sopracciglio del ragazzo in senso di disaccordo.
Ino scoppiò a ridere.
-"Ma
dai, Mayu-chan, non è vero... al massimo Shikamaru può sembrare un po' asociale, tuttavia posso
assicurarti che non lo è... se lo si conosce bene!"- sorrise Ino.
-"Quindi sei contenta di
essere in squadra con Shikamaru?!"-
si sconvolse la bambina.
-"Certo! Non cambierei i miei amici con nessun altro al mondo!"- asserì
la biondina, convinta.
"Eh eh... due a zero per me, nana!" pensò Shikamaru, che godeva tutto convinto delle sue vittorie
mentali.
-"Come sto andando?"-
gli chiese Kei sottovoce.
-"Eh?...ah
sì, bene bene, benissimo, diventerai un grande ninja!"- lo tranquillizzò Shikamaru,
praticamente ignorandolo.
Mayu fissava Ino perplessa.
-"Ti piacerà micaShikamaru?"- gli chiese
la bambina, fissando la ragazza.
Ino arrossì violentemente,
fulminando Mayu con lo sguardo.
-"Mayu-chan!!! Queste cose le brave kunoichi
non le chiedono!!!"- la rimproverò, imbarazzata.
-"Perché
no? Insomma, è solo una domanda innocente..."- spiegò
con tono furbo Mayu.
Intanto, da dietro il muretto, Shikamaru sghignazzava di gusto...
-"I-insomma,
Mayu-chan... è il mio migliore amico e gli voglio
molto bene!"- concluse Ino, intrecciando
nervosamente le collane di fiori.
-"Mmh...
secondo me dovresti trovarti un ragazzo un po' più
carino..."- commentò Mayu, sospirando.
-"NON E' IL MIO
RAGAZZO!"- la rimbeccò Ino, arrossendo ancora una volta.
-"Beh... allora dovresti
trovarti un migliore amico più carino e simpatico... quello lì a me sembra uno
scemo!"- asserì la bambina, polemica.
"Maledetta streghetta... quando ti prendo..."pensòShikamaru, al limite
dell'irritazione.
-"Le brave bambine non
criticano le persone senza prima conoscerle, Mayu-chan..."- la riprese Ino, con tono paziente.
-"Lo so, ma io credo di
conoscerlo abbastanza per poterlo criticare!"-
affermò Mayu, convinta.
-"Io invece credo di no...
sai, dopo tutti questi anni passati insieme, credo di non conoscerlo a fondo
nemmeno io..."- sospirò Ino, perplessa.
Shikamaru abbassò lo sguardo, pensieroso. Gli dispiaceva sentire Ino
dire certe cose... capiva che forse, in quell'ultimo periodo, si erano
allontanati davvero... e forse troppo.
-"Per forza, una ragazza
speciale e bella come te non può di certo capire come
funziona la testa di uno stupido del genere!"- asserì convinta Mayu.
"VIPERAAAA!!!" pensò Shikamaru, con
occhi infiammati. Quella bambina... era addirittura più insopportabile di Ino quando si arrabbiava!
-"Maddai,
Mayu-chan... Shikamaru
di certo non pensa queste brutte cose di te!"- la riprese Ino.
-"Io invece penso proprio
di sì..."- asserì con tono irritato la bambina, ripensando alla linguaccia
che le aveva fatto. -"Non capisco come fai a
volergli tanto bene..."-.
-"Beh... ho i miei buoni
motivi..."- disse Ino con tono dolce, arrossendo lievemente e abbassando
lo sguardo.
Un ghigno soddisfatto si spaziò
istintivamente sulle labbra di Shikamaru, che sospirò
portando gli occhi a quel splendido cielo azzurro di
primavera. Lui... adorava quel posto.
ù
Ino e Mayu
rincasarono poco dopo, non appena il sole fu calato.
La bambina era corsa a fare i compiti, mentre Ino si stava dirigendo verso il
salotto principale della villa per leggere qualcosa. Lì, comodamente
stravaccato sul divano, se ne stava Shikamaru.
Percependo l'arrivo della
biondina, il ragazzo si voltò verso di lei, sorridendole divertito. Lei
ricambiò il sorriso, sedendosi al suo fianco, nascondendo il lieve rossore
dovuto alla vista della camicia di lui slacciata.
-"Ti sei divertita con la viperella?"- ghignò Shikamaru,
divertito.
-"Sì, diciamo
che mi è servito per passare un po' il tempo... tu dov'eri finito?"- gli
chiese, mentre si scioglieva i capelli.
-"Mah, in giro..."-
sospirò lui, mentre fissava quei lunghi fili d'oro scivolarle leggeri sulle
spalle vellutate e risplendere alla luce delle finestre. -"Ti stanno bene
i capelli sciolti..."-
-"Dici? Avevo una mezza
intenzione di lasciarmeli sciolti durante le vacanze... sono un po' stanca
della coda, ma è più comoda per le missioni..."- asserì lei, inginocchiandosi
sul divano per specchiarsi in una vetrina lì vicino,
dando le spalle al compagno.
-"Dov'è la streghetta?"- chiese Shikamaru,
studiando minuziosamente da dietro le curve dei fianchi e della schiena di Ino, attento a non farsi beccare. (Che
maniaco... XD NdS).
-"E' andata su a fare i compiti... e Kei,
dov'è?"- chiese la biondina, tornando a sedere di fianco a lui.
-"Mmh?
Chi?"- domandò lui, distratto.
-"Kei...
il fratellino di Mayu!"- lo riprese lei,
guardandolo dubbiosa.
-"Ah sì... oh beh, sarà in
giro a saltellare e a fare il ninja..."- rispose
con aria di sufficienza Shikamaru. -"A
proposito, quella bambina mi detesta."-
-"No, non è vero..."-
protestò poco convinta la ragazza, con un sorrisino amaro sul volto.
-"Come no?!"-
la fulminò Shikamaru, infastidito.
-"Beh, sì, forse un pochino
sì..."- ammise Ino, sorridendo divertita. -"Ma sai come si dice...
chi disprezza compra!"-
-"Ah sì? Allora tu mi hai già comprato da tanto tempo, ormai..."- ghignò
malizioso Shikamaru.
Ino percepì la stessa vampata di
calore del giorno precedente pervaderle il corpo. Le parole di Shikamaru, sebbene ironiche, suonavano così calde e
sensuali da farle un effetto totalmente inaspettato. Da discorsi semplici e
tranquilli se ne saltava sempre fuori con qualche allusione sconveniente,
mettendola piuttosto in imbarazzo.
-"C-che
intendi dire?! Io mica ti disprezzo! Non ti odio!"- sussultò Ino, scostando lo sguardo altrove.
-"...vuoi dire che mi vuoi bene?"- asserì con voce tenera Shikamaru, facendole gli occhioni
dolci, come per prenderla in giro.
Ino arrossì ancora di più,
alzandosi in piedi di scatto e dando uno scoppolotto
sulla nuca al compagno.
-"Ahio!
Che fai?! Pazza!"- si lamentò Shikamaru,
portandosi una mano alla testa dolorante.
-"Cretino!"- sbottò Ino,
correndo via su per le scale con aria adirata.
Shikamaru inarcò un sopracciglio, fissando male la ragazza.
-"Che cavolo le prende?! La solita permalosa... io stavo solo
scherzando!"- protestò lui, sbuffando.
ù
In quel momento, Naoko e Choji stavano rincasando.
La donna entrò subito in casa, dirigendosi in cucina, mentre l'Akimichi si fermò un momento sul muretto lì vicino a
prendere fiato e a pensare a quello che gli era accaduto quel pomeriggio.
Sentiva il cuore battere a mille. Non aveva mai provato nulla del genere. Il
ragazzo sospirò, portando gli occhi al cielo.
Subito però percepì la presenza
di qualcuno alle sue spalle. Si voltò di scatto, ma non vide nessuno. Choji si sporse un po' all'infuori per assicurarsi che
dietro al muretto non ci fosse nessuno ma così non
fu...
Il piccolo Kei
se ne stava lì, tutto serio e concentrato, ancora inginocchiato da quel
pomeriggio.
-"Kei...
che ci fai qui?"- chiese Choji, fissando il
bambino sconcertato.
-"Gioco a fare il ninja, come mi ha detto zio Shikamaru
questo pomeriggio!"- asserì Kei, tutto convinto.
L'Akimichi
inarcò un sopracciglio, alquanto contrariato.
-"SHIKAMARUUUU!!!"- lo richiamò furibondo, pronto a dargli una
lezione coi fiocchi.
X Ferula_91: Ciauuu...
grazie x la recensione! Spero ti piaccia anche il nuovo capitolo e che mi farai sapere il tuo parere ^__^ BacioneSakurina!
X Luna123: Ciao Lunina!!! XD son
contenta che ti piaccia anche questa mia fic, mi
commuovi sempre, lo sai! A proposito di NejiTen in
realtà sto progettando una one-shot
tutta su di loro, appena avrò tempo la scriverò (rivelazione in anteprima
mondiale dei miei progetti! XD) in realtà non potrei rivelarti in anticipo come
si sviluppa la story, però... diciamo che Temari NON parteciperà attivamente come in "Tu sei
mia!", stavolta romperà le scatole in minor misura... grazie x le tue
adorabili recensioni! Tvb! BacioneSakurina
X Celiane4ever: Ciau Vale! Adesso mi è sorto il dubbio... sei tu
l'amante delle NejiTen vero?
Ma certo che sì... vabbè siccome l'ho detto alla
Luna, lo dico anche a te in gran segreto (e sai ke
segreto) sto progettando una NejiTenone-shot ma non dirlo a nessuno XD XD no dai anche se non te ne frega niente te lo dico
comunque XD per Hikari l'avevo intuito che fosse lei
però poi mi sono dimenticata di chiedertelo! Son
contenta che ci assomigliamo tin (non so se sia un bene o un male XD) fra
l'altro te di dove sei? Il tuo space è vuoto... vabbè, bando alla ciancie! Fammi
sapere che ne pensi di questa storiella! Aspetto tue recensioni! BacioneSakurina
X Alice_chan:
Ciao Aly! Sono felice ti piaccia
la mia storiella, spero continuerai a leggere e a commentare! Le recensioni mi
sono molto utili per sapere come scrivo e i consigli preziosi! Bacione e ShikaInoforever! Sakurina
X Ayumi:
CiauAyumi! sono contenta che leggi anche qstficcy! Non è niente di speciale, è
piuttosto semplice, tanto per scrivere qualcosa di leggerino! Ma a me sembra
tanto tenera comunque! Fammi sapere tu che ne pensi!
Aspetto con ansia tue recensioni! BacioneSakurina
Capitolo 4 *** Giorno III: Mercoledì delle Colline ***
La Vacanza di
La
Vacanza di
InoShikaCho
Hello a tutti! In questo nuovo cap della tenera vacanza
di Ino, Shika e Cho vedremo la piccola Mayu tramare altri dispetti, mentre i nostri
tre amici saranno alle prese con turbamenti e incomprensioni sempre maggiori!
Mentre una misteriosa lettera rovinerà la vacanza di qualcuno... leggete e
commentate! XD Bacione Sakurina!
Giorno III: Mercoledì Delle Colline
Shikamaru sbuffò, soffiando
fuori il fumo della sigaretta. Da quando aveva vendicato Asuma, aveva deciso di
smettere, ma... di tanto in tanto sentiva il bisogno di percepire la sua
presenza accanto, accendendosi una sigaretta, inspirando il suo odore fin
dentro l'anima.
Il chunin spostò lo sguardo su
quella maledetta lettera, appoggiata sulla scrivania, arrivata quella mattina.
L'odiosa scrittura di Sai e l'altrettanto seccante notizia che si ostinava a
ripetergli da prima di partire gli gironzolava per la mente.
"Proprio ciò di cui avevo bisogno..." pensò
scocciato, continuando a scrutare il cielo dal rientro della sua finestra. Il
cielo di Kirizawa... era davvero splendido.
ù
Mayu aprì leggermente la porta
della camera della chunin, intrufolando appena la testa.
-"Ino-chan!"- la
richiamò la bambina, storcendo le labbra.
Ino si voltò di scatto,
levandosi le cuffie dalle orecchie.
-"Oh... Mayu-chan! Non ti ho
sentita arrivare!"- sussultò la biondina, pettinandosi i lunghi capelli
sciolti.
-"Mmh... ho bussato tre
volte... mi sono preoccupata... pensavo ti fosse successo qualcosa... perché
non mi hai risposto?"- chiese la bambina, incrociando le braccia,
perplessa.
-"Stavo ascoltando la
musica molto alta e non ti ho sentita, mi dispiace..."- si scusò Ino,
imbarazzata -"Ora però mi devo cambiare... appena sono vestita ti
raggiungo, okay?"-
-"D'accordo... a
proposito... perché non ti leghi più i capelli, Ino-chan?"- chiese poi
Mayu, dubbiosa.
La ragazza arrossì lievemente,
fissando il suolo.
-"Beh... perché mi hanno
detto che sto bene anche con i capelli sciolti... tanto per cambiare un
po'..."- arrossì Ino, appoggiando la spazzola sulla scrivania.
-"Mmh... te l'ha detto
Shikamaru, per caso?"- domandò la bambina, che lo aveva intuito
dall'arrossire della chunin.
-"P-perché scusa?! Beh,
diciamo che me l'ha... detto anche lui... sì... cioè... ma avevo solo voglia di
cambiare comunque look... tutto qui..."- si giustificò la ragazza, in
evidente imbarazzo.
-"Okay, okay... vado a fare
un giro..."- asserì infine Mayu, notando che Ino si sistemava ancora le
cuffie nelle orecchie, alzando la musica al massimo volume.
Appena fu fuori, un ghigno
sadicamente divertito si spaziò sul volto della bambina.
ù
Qualcuno bussava insistentemente
alla porta della sua camera. Shikamaru spense la sigaretta, dirigendosi
scocciatamente verso la porta e spalancandola. Inarcò un sopracciglio perplesso
trovandosi davanti la tanto odiata bambina.
-"Che c'è?"- chiese
seccato il ragazzo.
-"Oh, zio Shikamaru, sono
tanto preoccupata!"- disse Mayu, con tono disperato -"Ho visto
Ino-chan entrare in camera sua barcollando, aveva una pessima cera! E' da tanto
che continuo a bussare alla sua porta ma non mi apre! Sono preoccupata... e se
fosse stata male? Se fosse svenuta? Puoi andare a controllare, per
favore?"- continuò drammatica la bambina.
All'udire quelle parole,
Shikamaru non esitò due volte a precipitarsi davanti alla porta dell'amica,
cominciando a bussare all'impazzata.
-"Ino! Ino! Aprimi, sono
io! Ino!"- urlava il ragazzo.
Ma niente. Nessuno rispondeva.
Una forte preoccupazione pervase
il chunin, che decise di entrare direttamente senza bussare, avesse dovuto
sfondare la porta.
Spalancò la porta con un calcio,
precipitandosi velocemente all'interno della stanza, ansioso.
Inutile dire che Ino si era
levata la maglietta giusto in quel momento (Buddha benedica l'inventore del
reggiseno XD) e vedendolapraticamente
mezza svestita il ragazzo si fermò, scioccato.
Un lungo ed interminabile minuto
di silenzio passò, tra gli sguardi sconcertati di Ino e Shikamaru. Di scatto,
la biondina si coprì, arrossendo, mentre il ragazzo la fissava sconvolto, rosso
per l'imbarazzo.
-"I-Ino... io...
non..."-
-"MANIACOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
VATTENE FUORIII!!!"- inveì la ragazza, furibonda, tirandogli addosso gli
shuriken di emergenza che teneva sulla scrivania. Shikamaru riuscì a schivarli
a fatica, da quanto era rimasto spiazzato (in realtà era andato in fissa su Ino
-.- vecchio volpone!) e uscì di fretta dalla stanza, chiudendo la porta
violentemente.
Il ragazzo si appoggiò contro di
essa, respirando a fatica, mentre il rossore proprio non voleva saperne di
andarsene. Il cuore gli batteva all'impazzata e delle goccioline di sudore gli
scivolavano sulle tempie.
Qualcosa lo richiamò dai suoi
turbamenti: la risata divertita della piccola Mayu, che dalla finestra del
salone aveva osservato compiaciuta tutta la scena.
-"Cattivo!"- rispose
Mayu, ghignando divertita. -"Ben ti sta!"-
-"Se ti prendo... nana
maledetta..."- ringhiò il ragazzo, fulminandola con sguardo infuocato e
facendo per avvicinarsi alla finestra.
Spaventata, la piccola scappò
via, verso casa. Shikamaru inarcò un sopracciglio, sconcertato: doveva stare
attento, forse quella bambina era più machiavellica di lui.
ù
-"Uffa Ino! Come faccio a
farti capire che è stata tutta una trappola di quella nanetta malefica?!"-
sbuffò Shikamaru, inseguendo la compagna dalla depéndance per tutto il giardino
fin dentro la casa di Naoko.
La biondina avanzava a grandi
falcate, furibonda, senza degnare di uno sguardo il povero shinobi.
-"Eddai Ino!"- sbottò
il ragazzo una volta arrivati nel salotto, irritato dalla sua testardiggine.
La kunoichi si fermò, voltandosi
verso di lui e fulminandolo con lo sguardo.
-"Fammi capire, Shikamaru
Nara... tu, chunin di 16 anni, col tuo incredibile quoziente intellettivo pari
a 200, ti saresti fatto fregare da una bambina di 8 anni?!"- chiese con
tono ironico e seccato la bella ragazza.
-"Sì... in realtà è
così..."- ammise Shikamaru, grattandosi la nuca, scocciato.
-"Ma non farmi
ridere!"- scoppiò in una risatina ironica Ino.
-"Ma ti dico che è vero! Quella
non è una bambina normale, è indemoniata! C'è bisogno di un esorcista, te lo
dico io!"- protestò il ragazzo.
In quel preciso istante, Choji
passò davanti ai due, saltellando e canticchiando.
Ino e Shikamaru lo seguirono
perplessi con gli occhi, ruotando la testa in sincronia. I due si scambiarono
uno sguardo confuso, poi ritornarono a fissare l'amico.
-"Dove stai andando,
Choji-kun?"- chiese Ino, spalancando gli occhi, incredula.
-"Oh? Chi, io? Sto andando
in panetteria, giù in paese!"- rispose Choji, tutto sorridente.
-"E perché mai, di
grazia?"- domandò Shikamaru, storcendo le labbra, incredulo.
-"Per comprare... degli
ingredienti per zia Naoko, ovviamente. Perché tanta sorpresa?"- chiese
l'Akimichi, sentendosi a disagio con tutti quegli occhi a scrutarlo dubbiosi.
-"Sei impazzito?"-
chiese il Nara, strabuzzando gli occhi. -"Cioè... sei già andato ieri fino
al paese a piedi..."-
-"Lo so! Ma i dolci li ho
già mangiati tutti! E ve li siete mangiati pure voi!"- sbottò Choji.
-"Non è vero!"-
arrossì la kunoichi, imbarazzata.
-"Aaah... hai capito la
Yamanaka, sempre fissata con le sue diete? Che strana concezione di dieta che
hai tu!"- la prese in giro Shikamaru.
-"Sono in vacanza! E poi
non diventerò obesa per qualche dolce, credimi!"- si difese Ino, infastidita
dalle allusioni del compagno.
-"Figurati, figurati! Anzi,
secondo me diventi anche più bella con qualche kilo in più, l'ho sempre
detto!"- ghignò lui, divertito.
La ragazza arrossì notevolmente,
tirando un piccolo pugno al braccio dello shinobi, cercando di trasformare
l'imbarazzo in irritazione.
"Eccoli che ricominciano a
flirtare..." pensò Choji, sospirando divertito, cercando di defilarsi.
-"Dove scappi?!"- lo
bloccò prontamente Shikamaru.
-"Dai Shika... lasciami
andare... non capisco dove stia il problema..."- si imbronciò l'Akimichi.
-"In realtà è che non
capisco cosa ti spinga a farti altri 6 km a piedi fino a Kirizawa!"- lo
scrutò dubbioso l'amico.
-"Già! Insomma, mi sembra che
tu abbia già scarpinato abbastanza in questi due giorni... e non sei mai stato
un grande amante del trekking, per quanto mi risulta!"- gli diede manforte
la ragazza.
-"Suvvia, ragazzi!
Camminare un po' non potrà farmi altro che bene!"- asserì Choji, convinto.
Ino e Shikamaru lo guardarono
praticamente strabiliati, a bocca aperta, caduti in un profondo shock senza
ritorno.
-"Beh, allora vado... ci
vediamo più tardi!"- li salutò l'Akimichi, approfittando della loro trance
momentanea per defilarsi.
Non appena Choji fu uscito dalla
stanza, i due compagni si guardarono, ancora stupefatti.
-"...starà male?"-
chiese Shikamaru, in apprensione.
-"...sicuramente, bene non
sta... cioè, non è normale... gli dev'essere successo qualcosa..."- scosse
la testa Ino, profondamente turbata.
-"...sindrome da
scampagnata?"- chiese il ragazzo, ironicamente.
-"Può essere!"-
ridacchiò lei, divertita.
-"Inooooo-chaaaan!!!"-
in quel momento, i due bambini piombarono nel salotto, sorridenti.
Shikamaru fulminò Mayu, che si
aggrappò spaventata alla vita di Ino, mentre quest'ultima ammoniva il chunin
con lo sguardo.
-"Che c'è?"- mormorò
il ragazzo, seccato.
-"Piantala... sei
patetico!"- lo riprese lei, lanciandogli un'occhiataccia e accarezzando la
testa della bambina.
-"Tsè! Questa solidarietà
femminile..."- le schernì Shikamaru, scocciato.
In quel momento, qualcuno gli
tirò la maglia. Il chunin abbassò la testa seccato, fissando con sufficienza il
piccolo Kei che lo guardava, serio.
-"Giochiamo ai
ninja?"- gli chiese il bambino.
-"E bastaaaaaa! Che
ossessione! Adesso ho capito perché Choji se ne va sempre in panettieria, eh
che caz..."- ma Ino lo fulminò, impedendogli di pronunciatore quella
parola davanti ai bimbi con la sola forza dello sguardo
-"...accipicchia!"- si corresse lui, piegando le labbra in una
smorfia schifata per l'assurda esclamazione.
Ino ghignò soddisfatta, mentre
lui scuoteva la testa, al limite della pazienza.
Senza farsi vedere, Mayu lanciò
un'occhiata d'intesa al fratellino.
-"Ma lei è la tua
fidanzata?"- chiese Kei, fissando lo shinobi, perplesso.
Shikamaru fulminò il bambino con
lo sguardo, spostando gli occhi su Mayu, che gli sorrise angelica, e poi
nuovamente su di lui.
-"Cos'è... un vizio di
famiglia, per caso?"- chiese il ragazzo, ricordando che anche Mayu aveva
fatto quello stesso interrogatorio a Ino.
La biondina lo fissò dubbiosa,
non capiva bene cosa intendesse, mentre la bambina corrugò la fronte.
-"Mio fratello ti ha fatto
una domanda, zio Shikamaru!"- insistette Mayu, con aria maliziosa.
Shikamaru e Ino scrutarono
contrariati Mayu, dopodichè il ragazzo decise di rispondere al bambino,
consapevole di scavarsi la fossa da solo.
-"No, non è la mia
fidanzata."- sospirò il chunin.
-"E perché no?"-
domandò Kei, curioso.
-"Perché no!"- ribatté Shikamaru, sfinito.
-"Ma perché?"-
richiese il bambino.
-"E che palle! Bastaaaa!
Sei un incubo! E perché questo, perché l'altro... perché sì, caz...
perbacco!"- sbottò il ragazzo, correggendosi nuovamente.
-"Mpf! Che
antipatico!"- esclamò Mayu, dandogli le spalle.
Ino non commentò, si limitò a
fare spallucce: questa volta il compagno non aveva tutti i torti.
-"Ino-chan! Volevamo andare
a giocare sulle colline di Jun poco lontane da qui, però mamma dice che non
possiamo andarci da soli! Vieni con noi?"- le chiese Mayu, con occhi
adoranti.
-"...d'accordo..."-
accettò Ino, con tono rassegnato e un po' preoccupato.
-"Sì, dai, Mayu-chan,
andiamo a giocare sulle colline di Jun... tutti quanti insieme!"-
si autoinvitò Shikamaru con tono minaccioso, facendo impallidire la bambina.
ù
Le colline di Jun si trovavano a
dieci minuti di cammino dalla villa di zia Naoko. Erano un po' più alte delle
altre e la pendenza era quella ideale per rotolare giù. Ino e Shikamaru
ricordavano che quand'erano piccoli, solevano sempre andare lì, giocando a
scivolare giù per quelle alte pendenze.
Un ghigno divertito si spaziò
sulle labbra di Shikamaru, mentre guardava la discesa dall'alto della collina.
Ino lo fissava furtiva, sorridendo dolcemente: capiva che anche lui ricordava
bene quanto lei quei divertenti pomeriggi passati a buttarsi giù e a risalire
come ossessi.
Improvvisamente, Shikamaru
spostò lo sguardo verso la biondina, incontrando i suoi occhi. Ino arrossì,
scostando il suo sguardo altrove. Un ghigno divertito si spaziò sul volto del
ragazzo, mentre il cuore della ragazza cominciava a battere più velocemente.
Cos'era quello strano sentimento che continuava a tormentarla? Perché era così
agitata quando stava con lui? Non le era mai successo niente di simile prima di
allora...
Ad un tratto, vide la piccola
Mayu avvicinarsi a lei, sorridente. La bambina le diede una piccola
spintarella, dopodiché si allontanò di qualche passo.
-"Ce l'hai!"- rise
Mayu, fissando soddisfatta la ragazza.
Ino sorrise divertita,
cominciando ad inseguire i bambini, che scapparono lontani, ridendo divertiti.
Shikamaru non si accorse di niente, continuò a contemplare l'orizzonte e le
nuvole (quanto fa filosofo XD NdS).
Allora la ragazza corse verso di
lui, dandogli una spinta, facendolo quasi cadere giù dalla collina.
-"Che cavolo...?!"-
sbottò il chunin, inarcando un sopracciglio, in segno di disapprovazione.
-"Ce l'hai,
Shikamaru!"- rise Ino, divertita.
-"...che cosa?!"-
chiese il ragazzo, non capendo.
-"Cretino! E' un gioco!
Prendimi!"- continuò a ridere lei, scappando via.
-"Ah sì? Beh, te la sei
voluta tu!"- ghignò lui compiaciuto, cominciando ad inseguire la bella
Ino.
ù
Choji rincasò un paio di ore
dopo, dirigendosi con un sorrisone in cucina. La dolce zia Naoko gli sorrise,
comprensiva.
-"Allora... come è andata a
Kirizawa?"- chiese la donna, sistemando gli acquisti del ragazzo.
-"Benone..."- sorrise
timidamente Choji.
-"Hai salutato Risa-chan da
parte mia?"- chiese Naoko, sorridendo compiaciuta.
-"C-certamente!"-
arrossì violentemente l'Akimichi, grattandosi la nuca imbarazzato.
-"Fantastico!"- rise
felice la zia.
-"Dove sono tutti?"-
chiese il chunin, poco convinto dalla troppa quiete.
-"Oh... Ino-chan e
Shikamaru-kun hanno accompagnato i bambini sulle colline di Jun a giocare un
po'..."- rispose la donna.
-"Anche Shikamaru?!"-
si sconvolse Choji.
-"Certo, anche Shikamaru...
a proposito... stamani è arrivata una lettera urgente per lui da Konoha...
sembrava piuttosto preoccupato... sai di cosa si trattava?"- chiese Naoko,
dubbiosa.
-"Una lettera da Konoha?
No, non me ne ha parlato..."- rispose Choji, preoccupato.
-"Temo debba rientrare al
più presto... immagino che Shikamaru, essendo un eccellente shinobi, sia sempre
preso da qualche missione... non penso che siano concepibili vacanze così lunghe
per lui..."- asserì dispiaciuta la donna.
Choji abbassò lo sguardo,
tristemente.
ù
Quel pomeriggio, Ino indossava
un corto vestitino nero a piccoli fiorellini bianchi. I lunghi capelli dorati
erano sciolti, e mentre correva ondeggiavano dolcemente insieme alle pieghe
della gonna. La sua risata melodiosa e divertita, finalmente spensierata dopo
tanti giorni di dolore, risuonava per tutte le colline di Jun, mentre scappava
qua e là intenta a non farsi prendere da Shikamaru.
Il ragazzo, che all'inizio si
sentiva un cretino totale, aveva cominciato a prenderci gusto. Ovviamente, se
avesse voluto, sarebbe riuscito a prendere Ino già da tempo, ma vederla
divertirsi così tanto lo riempiva di così tanta gioia che aveva preferito
lasciarla libera di correre qua e là.
Ma ormai la biondina era al
limite... a furia di correre era stanca morta e presto Shikamaru la raggiunse.
-"Dai, basta Shika, mi
arrendo... sono stanca morta..."- rise la ragazza, alzando le mani in
segno di resa.
-"Come? Mi hai fatto
correre come un matto e ti arrendi così facilmente? Mi deludi!"- ghignò
divertito Shikamaru, incrociando le braccia.
-"Come ti pare, Nara! L'hai
voluto tu!"- scoppiò a ridere Ino, ricominciando a correre all'improvviso.
Il ragazzo ghignò compiaciuto,
dopodiché fece un rapido scatto, raggiungendo immediatamente la biondina e
afferrandola per la vita, trascinandola a terra con lui.
Shikamaru si mise sopra di lei,
bloccandola a terra, ghignando soddisfatto. Ino scoppiò a ridere, divertita.
-"Dai, lasciami,
scemo!"- rise lei.
-"Allora? Questa volta sì
che ho vinto, non trovi?"- ammiccò il ragazzo.
-"Avresti potuto vincere
già un'ora fa!"- protestò Ino, scrutandolo dubbiosa.
-"E' vero..."- asserì
Shikamaru, fissandola con espressione più seria. -"...ma altrimenti, con una
schiappa come te, non ci sarebbe stato gusto!"-.
-"Cretino..."- arrossì
leggermente la ragazza.
I due si fissarono per alcuni
minuti, silenziosamente e intesamente. Si stava ricreando ancora quella strana
atmosfera sospesa, quella stessa vampata di calore invase il corpo di Ino,
quello stesso batticuore s'impadronì di Shikamaru. La calda luce del tramonto
rendeva Ino davvero bellissima, mentre un lieve bagliore rosa risplendeva nei
suoi occhi cristallini. Il respiro del ragazzo si fece più pesante e affannoso,
i pensieri confusi...
-"Zio Choji!"- esclamò
la voce squillante di Kei, improvvisamente.
All'udire quel nome, Shikamaru
scosse la testa, ritornando padrone di se stesso e scostò gli occhi da quelli
di Ino, sollevandosi in piedi. Anche la biondina, finalmente libera, si rialzò
velocemente, sistemandosi capelli e vestito, sperando che il rossore sul suo
viso potesse svanire il più velocemente possibile.
-"Ehi ragazzi, come
va?"- li salutò Choji, raggiungendoli, mentre Mayu e Kei ricominciavano a
rincorrersi.
-"Allora, la tua camminata
in città?"- chiese Shikamaru, cercando di riacquistare il suo solito
atteggiamento strasicuro e strafottente.
Shikamaru percepì lo strano
sguardo del compagno e ricambiò, interrogativo. Proprio in quel momento, Ino li
raggiunse, non più rossa in volto ma sicura e disinvolta come sempre.
-"Beh? Cosa sono questi
volti cupi?"- chiese lei, fissando i due amici perplessa.
-"No, niente... allora,
cosa avete combinato? Vi siete rotolati giù dalla collina come ai vecchi
tempi?"- chiese Choji, sorridendo.
-"No, per quello abbiamo
aspettato te!"- sogghignò Ino, dandogli una pacca sulla spalla.
-"Bene! Non perdiamo altro
tempo, allora!"- acconsentì l'Akimichi.
I due fissarono Shikamaru,
maliziosamente.
-"Ah no, eh... mi rifiuto... no... già giocare a
rincorrersi è stato assurdo... ma questo lo è dieci volte di più...no
dai..."- indietreggiò Shikamaru, intimorito dagli sguardi decisi dei due
amici.
Choji lo afferrò servendosi di
tutta la sua potenza, trascinandolo di forza verso l'inizio della discesa.
-"Cazzo no..."- sbottò
Shikamaru, fissando l'alta pendenza. -"Ma eravamo davvero tanto scemi da
piccoli? Dai, è troppo alto!"-
-"Beh, a quanto pare... di
certo la collina non si è alzata, tu che dici?"- ghignò divertita Ino.
-"D'accordo, se dobbiamo
farlo, facciamolo e finiamola qui!"- commentò il ragazzo col codino,
alquanto irritato.
I tre si lasciarono andare,
rotolando giù per la collina, ridendo come pazzi. La discesa fu lunga e
abbastanza rocambolesca. (Vi prego, se non l'avete mai fatto fatelo perché è
divertentissimo! XD NdS).
-"Ho beccato tutti i sassi
della collina, maledizione!"- sbraitò Shikamaru, rimanendo sdraiato a
fissare il cielo rossastro e le nuvole rosa come zucchero filato correre
incontro al sole.
Choji e Ino scoppiarono a
ridere, divertiti, rimanendo sdraiati ai lati del compagno ad ammirare il
splendido cielo crepuscolare, con sottofondo le risate dei bambini.
-"A me è venuto il mal di
mare..."- si lamentò Ino.
-"A me invece è piaciuto da
impazzire!"- commentò Choji, sorridente.
-"Ci credo! Tu sei abituato
a rotolare su te stesso!"- protestò Shikamaru.
-"Ma va! Siete voi che non
avete il fisico!"- li riprese l'Akimichi, ridendo.
Un profondo e sereno silenzio calò
sui tre, mentre contemplavano sorridenti quel splendido cielo serale d'inizio
estate.
Improvvisamente, però,
l'espressione di Shikamaru divenne pensierosa.
-"Questa domenica...
rientrerò a Konoha."- disse all'improvviso, molto seriamente.
-"Come sarebbe a
dire?!"- sbottò Ino, mettendosi a sedere di scatto. -"Ma... dobbiamo
restare qui due settimane! L'avevi promesso!"-
-"Infatti voi potete
restare qui... ma io devo rientrare. Temari e Kankuro arriveranno domenica
pomeriggio e sarebbe giusto passare settimana prossima con loro... mi dispiace,
ma non sono stato io a scegliere. Sarebbe piaciuto pure a me rimanere..."-
-"Sì, è sempre la solita
storia."- asserì Ino, con tono deluso, alzandosi in piedi e
allontanandosi.
-"Ehi, Ino..."- sbottò
Shikamaru, fissandola allontanarsi dispiaciuto. Ma la ragazza lo ignorò,
cominciando a correre per raggiungere i bambini che giocavano piuttosto lontano
da lì.
"Sempre Temari, sempre lei,
prima di tutti gli altri..." pensò Ino, asciugandosi una lacrima ribelle senza
farsi vedere da nessuno.
-"Bah... chi la capisce
quella Yamanaka..."- sbuffò Shikamaru, tornando a fissare il cielo,
pensieroso.
-"Riguardava questo la
lettera che hai ricevuto stamattina?"- chiese Choji, serio, rimanendo al
lato dell'amico.
-"Sì... è stata Naoko a
dirtelo?"- chiese il ragazzo, flebilmente.
-"Già..."- annuì
l'Akimichi.
I due rimasero silenziosi per
parecchi minuti, senza sapere cosa dire. Choji era deluso, Shikamaru era
preoccupato.
-"Ci sarà sicuramente
rimasta malissimo."- asserì Choji, serio, riferendosi chiaramente a Ino.
-"Lo so. Ma non posso fare
altrimenti."- ribatté Shikamaru, aggrottando le sopracciglia, pensieroso.
-"Sì che puoi. Non te ne è
mai fregato niente di ciò che ci dice Tsunade. Perché tutto ad un tratto ti sei
convinto che devi rientrare a Konoha? Quella Temari ti prende davvero così
tanto?"- chiese Choji, fissando l'amico confuso.
-"Non è lei a prendermi,
Choji..."- asserì con voce velata di preoccupazione Shikamaru.
-"Eh già... me ne sono
accorto..."- sorrise l'Akimichi, compiaciuto.
-"Davvero?"- chiese il
Nara, fissandolo perplesso.
-"Avanti... è da quando
siamo tornati da quella missione che continuate a flirtare... non penserete
davvero che sia così scemo!"- ghignò convinto Choji, ripensando divertito
a tutte le volte che aveva beccato Ino e Shikamaru in flagrante.
Il ragazzo col codino riportò
gli occhi a quelle adorabili nuvole rosa, sospirando.
-"...non capisco che
succede, Choji... da quella strana nottata... è cambiato tutto..."- asserì
serio Shikamaru.
-"...in realtà credo che
sia cambiato tutto già da molto, ma ve ne siete resi conto soltanto quella
notte, quando finalmente vi siete ritrovati da soli, faccia a faccia dopo tanto
tempo..."- spiegò risoluto l'Akimichi.
-"Wow, che
psicologo..."- commentò ironico il compagno.
-"Sì, e tu sei un
maniaco..."- replicò Choji, divertito.
-"Cazzo, hai ragione... ma
non sai nemmeno quanto! Ultimamente mi vergogno di me stesso!"- asserì
Shikamaru, arrossendo.
-"Eh già... sembri proprio
Jiraiya!"- sghignazzò l'Akimichi.
-"Ehi, adesso non
esageriamo!!!"- protestò il Nara.
-"Ma guarda che me ne
accorgo quando lanci le tue frecciatine maniache a Ino! E lei come arrossisce,
poverina..."- asserì Choji, sempre più divertito.
-"E vabbè, mi vengono spontanee! E poi te la vedi lei
che fa tutta l'esperta... arrossire per quelle stupidaggini! Fa tutta la figa,
atteggiandosi a smaliziata, quando invece non sa un bel niente... io sì che
potrei insegnarle qualcosa di interessante!"- commentò maliziosamente
Shikamaru.
-"Ecco che ricominci con le
allusioni maniache!"- rise di gusto l'amico.
Il ragazzo col codino si morse
il labbro inferiore, vagamente divertito. Si sollevò, mettendosi a sedere,
cercando Ino con lo sguardo. La biondina stava giocando con i bambini, sorridendo
dolcemente, prendendo in braccio Kei o abbracciando teneramente Mayu.
I capelli sciolti, quel
vestitino leggero, il sorriso dolce, quel tramonto infuocato... in fondo
Shikamaru doveva ammettere che tutta quella situazione (mocciosi a parte) lo
intrigava parecchio. Sebbene fossero Shikamaru Nara e Ino Yamanaka: come il
sole e la luna, il giorno e la notte, l'inverno e l'estate, cane e gatto...
incompatibili? Sì. Diversi? Certo. Dipendenti l'uno dall'altra?
...assolutamente.
Grazie Mille A: Ayumi, Luna123,
Andrearomanista, Celiane, Gio, Bluesky per le loro recensioni!
Ciao a tutti! Scusate per l'attesa, solo che mi sono
dedicata molto al "Labirinto della Mente" e alla mia prima NejiTen (concepita come una one-shot, ma come al solito mi sono dilungata talmente tanto
che non so bene cosa ne verrà fuori... NdMe) (Vedi
te, anche la mia storia doveva avere solo 3 capitoli, alla fine ne hai fatti 8!
Finirai per scrivere qualcosa tipo I Promessi Sposi! NdKiba) (Zitto! La mia creatività non ha limiti imponibili!
Tsè! -.- NdMe).
E così in questo tenero cap
scopriremo finalmente il segreto di Choji, mentre Ino
si sentirà offesa per il rientro anticipato di Shika!
Vedremo come (e se) riusciranno a capirsi! ^__^ Spero vi piaccia,
fatemi sapere! BacioneSakurina
Giorno IV: Giovedì Del Litigio
-"Oh, buongiorno misterSpezzacuori!"- lo
salutò la sorridente zia Naoko.
Shikamaru guardò poco convinto la donna, sedendosi al rustico tavolo
di legno della cucina, sbadigliando. Quella mattina si era
svegliato abbastanza tardi, erano già le dieci e mezza.
-"Che
intendi dire?"- chiese il ragazzo col suo solito tono apatico.
-"Beh, stamattina Ino non mi sembrava tanto contenta... pensa che era talmente
nervosa che ha deciso di accompagnare Choji in paese!
Cosa le hai detto?"- chiese Naoko,
scrutando il ragazzo, dubbiosa.
-"Chi?! Io?! Perché ogni
volta che Ino è incazzata la colpa deve
essere mia?!"- protestò Shikamaru, inarcando un
sopracciglio, contrariato.
-"Perché l'unica cosa che
diceva a colazione era: "Quel maledetto Shikamaru!"
e poi continuava a borbottare, tutta arrabbiata e pensierosa... Choji si limitava a ghignare perplesso, ma anche lui
sembrava dispiaciuto... ragion per cui ho fatto due
più due e ho capito che il problema doveva partire da qualcun altro..."-
spiegò la donna sogghignando, porgendo la colazione a Shikamaru.
Il ragazzo spostò lo sguardo
sulla finestra, verso il cielo, verso quelle nuvole bianche che correvano estremamente veloci quella mattina. Il cielo di Konoha non era così bello. Più rimaneva a Kirizawa e più avrebbe sentito la
mancanza di quel cielo una volta ritornato a casa.
-"Shikamaru...
pensaci bene, prima di commettere azioni avventate... ci sono occasioni uniche
nella vita, se le sprechi rischi di rimpiangerle per
sempre... e sai, a volte il piacere viene prima del dovere..."- e così
dicendo, zia Naoko uscì dalla cucina, lasciando il
ragazzo in preda ai suoi dubbi amletici: partire o restare?
ù
Choji e Ino erano arrivati a Kirizawa. Durante tutto il tragitto, i due amici avevano
parlato del più e del meno, di come si trovassero bene
a casa di zia Naoko, delle biricchinate
di Mayu e Kei... ma neanche
una parola fu spesa su Shikamaru. Choji
capiva anche fin troppo bene il disagio che la ragazza aveva provato nel sapere
che presto l'amico sarebbe rientrato a Konoha.
In realtà era sempre stato l'Akimichi a tirare fuori argomenti di discussione, perché Ino era davvero molto silenziosa quella mattina. Si perdeva
nei suoi pensieri con sguardo assente, vagando lontano, nella sua immensa
tristezza, pensando che presto Shikamaru l'avrebbe
lasciata ancora per andare da Temari, quella ragazza
che gli piaceva così tanto... cos'aveva di così bello
quella tizia?
Improvvisamente, Choji si fermò, ridestando Ino dai suoi pensieri.
-"Siamo arrivati."-
disse il ragazzo, indicando un simpatico negozietto, tutto agghindato.
-"Carino. Quindi è questa la tanto famosa panetteria che ti rapisce
ogni mattina?"- chiese la biondina, fissandola perplessa.
-"Eh già. Entri o resti
fuori?"- chiese l'Akimichi, sperando che l'amica
optasse per la seconda opzione.
-"Entro, entro. Sennò cosa
ci sono venuta a fare fino a qui?"- sbottò Ino,
fissando male l'amico.
-"Per evitare Shika, forse?"- asserì Choji,
con una punta di malizia.
-"Faccio finta di non aver sentito!
Muoviti ad entrare, ingordo!"- disse la biondina,
entrando nella panetteria, parecchio irritata.
-"Oh, buongiorno Choji!"- salutò immediatamente una dolce vocina
melodiosa da dietro il bancone.
-"Buongiorno Risa-chan!"- ricambiò il ragazzo, arrossendo e
abbassando il volto.
Ino fissò l'amico
allibita, dopodiché portò il suo sguardo
confuso sulla bella ragazzina che stava dietro il bancone. Avrà avuto
all'incirca una quindicina di anni, magra e bassetta,
i capelli rossicci raccolti in uno chignon, gli occhi di un bel castano
nocciola, le guance leggermente paffute e delle deliziose labbra carnose.
-"Oh... Risa-chan, ti presento la mia compagna di squadra Ino
Yamanaka."- disse Choji,
notando lo sguardo preoccupato della ragazzina nei confronti della bella
biondina.
-"Oh... piacere, sono Risa Suzuki, lieta di conoscerti!"- sorrise la ragazza
sollevata, arrossendo leggermente.
-"Piacere mio, Ino Yamanaka."- ghignò divertita la chunin,
che ormai aveva perfettamente intuito il motivo della smania di panetteria che
aveva colpito Choji negli ultimi giorni.
Per lasciar chiacchierare
tranquillamente i due, Ino cominciò a curiosare in giro, allontanandosi dal
bancone, senza dire niente. Aveva capito immediatamente il feeling che c'era
fra i due.
-"Che
bella la tua compagna di squadra, Choji... sembra una
fata!"- disse sottovoce Risa all'amico.
-"Già... peccato che non
abbia poi un carattere così da fata!"- commentò divertito il ragazzo,
grattandosi la nuca.
I due si fissarono
per qualche secondo, silenziosi, dopodiché
abbassarono in sincronia il volto, arrossendo entrambi.
-"A proposito, Risa-chan... mi chiedevo se per caso non avessi la
possibilità di mandare una lettera..."- chiese Choji
improvvisamente, come se fosse stato fulminato da un ricordo urgente.
-"Certamente... puoi
lasciarmela qui, poi ci penserò io a imbucarla,
tranquillo..."- sorrise la ragazza.
-"In realtà ci ho pensato
solo adesso..."- si grattò la nuca perplesso l'Akimichi.
-"Tranquillo... ecco qui,
carta e penna. Scrivi pure con calma!"- disse Risa,
sorridendo dolcemente.
-"Grazie mille, Risa-chan... sei un tesoro... senti, già che ci sei... tu
che dai sempre dei consigli d'oro... non è che
potresti parlare un po' con Ino? Sai, è un po' depressa oggi..."-
asserì Choji, perplesso.
-"Perché?
Ha litigato col suo ragazzo?"- chiese Risa, dubbiosa.
-"Beh... in un certo
senso... diciamo che sono in fase di
elaborazione..."- sospirò l'Akimichi,
rassegnato.
-"Tranquillo, ci penso
io!"- sorrise la ragazza, lasciando il bancone per avvicinarsi a Ino.
-"Ehilà! Hai visto qualcosa
che ti interessa?"- disse Risa con voce
squillante, risvegliando di colpo la bella biondina, caduta nuovamente nel
mondo dei suoi pensieri.
-"Ah... io non... no cioè... ero distratta..."- rispose Ino,
appena si riprese dallo spavento.
-"Problemi col tuo
ragazzo?"- asserì la rossa, sorridente.
-"Assolutamente no. Chi ti ha detto un'assurdità del genere?"- sibilò
la bionda, infastidita, lanciando un'occhiataccia di ghiaccio verso Choji, che fu percorso da miriadi
di brividi. Ebbe paura che Ino avesse scoperto a chi e che cosa
stesse scrivendo nella lettera, ma evidentemente non si era accorta di
nulla. Sospirando tranquillizzato, l'Akimichi ritornò
alla sua lettera.
-"No, nessuno... è una
supposizione che ho fatto io!"- cercò di rimediare Risa, in difficoltà.
-"...è solo che Choji mi ha detto
che sei triste stamani, e mi dispiace vedere una ragazza bella come te
malinconica..."-
-"Mmh...
in realtà... non posso nascondere di non essere un po' arrabbiata..."-
sospirò Ino con aria infastidita, appoggiandosi contro la parete. -"Il
nostro migliore amico ha deciso di rientrare a Konoha
per via di... una ragazza..."-
-"Ah... capisco..."-
annuì la ragazzina, comprensiva.
La Yamanaka ricominciò a navigare nei suoi pensieri, formulando
ipotesi e supposizioni, esprimendo i suoi dubbi ad alta voce senza nemmeno
rendersene conto...
-"Temari
della Sabbia... certo, fisicamente sarà molto attraente e sexy,
a parte il fatto che non sa proprio cosa sia un parrucchiere... però
caratterialmente... a me sa tanto di stronza che se
la tira... forse un po' volgare a volte, poi vabbè, a
lui piacerà anche così..."- sospirò Ino, con aria depressa.
Risa sorrise
appena, con dolcezza, avvicinandosi alla kunoichi e
appoggiandole una mano sulla spalla in segno di conforto.
-"Non so quanto possa essere bella questa Temari...
ma sono sicura che non potrà mai avere nulla più di te! Sai, in questi giorni
ho parlato molto con Choji di te e del vostro amico Shikamaru... e prima ancora, di voi mi ha parlato tanto Naoko... è un po' come se vi conoscessi! E da ciò che mi
hanno detto devi essere una splendida ragazza... sai,
un po' ti invidio! Sei bella, intelligente e una brava kunoichi...
insomma, sei tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare di essere! E se Shikamaru non capisce quanto sei speciale, allora può
andare anche a quel paese insieme alla sua volgare donna delle sabbie!"-
asserì convintissima Risa.
Un lieve sorrisino di
gratitudine si spaziò sul volto di Ino. Quella Risa... era davvero molto buona e dolce, generosa e
altruista. Si capiva subito. Era uguale a Choji.
Insieme... avrebbero formato una bella coppia. Sì,
perché per un tipo gentile come lui ci voleva una ragazza che ricambiasse la
sua bontà d'animo.
Improvvisamente, Ino realizzò
completamente ciò che Risa che le aveva detto,
arrossendo di colpo.
-"Ehi! Figurati se a me
frega qualcosa della tipa di Shikamaru! Lui può fare
ciò che vuole, io che c'entro?! Non pensare male!!! Mi ha dato solo fastidio il fatto che lui preferisca
tornare a Konoha piuttosto che rimanere qui con noi! Mica me ne frega niente a me... può uscire con chi cavolo
gli pare!"- si spiegò Ino, completamente rossa per l'imbarazzo e presa dal
panico più totale.
-"Sì, sì, come no... dicono
sempre tutti così..."- sghignazzò Risa, divertita.
ù
Un gran fracasso richiamò Shikamaru nel cortiletto posteriore.
-"Zia Naoko,
che è successo?!"- chiese il ragazzo,
raggiungendo la zia.
La donna era tutta indaffarata
ad aprire il grosso portone di una sottospecie di vecchio garage.
-"Bisogno di aiuto?"- chiese Shikamaru,
entrando nell'impolverato edificio.
-"Oh no, no! Tranquillo! E'
solo che stasera mio marito rientrerà e stavo cercando dei vecchi libri di
ricette... li devo aver messi qui da qualche parte..."- disse
la zia, cominciando a ravanare in mezzo agli scaffali
polverosi.
Shikamaru si guardò attorno, immergendosi nel caos pazzesco di
quella specie di ripostiglio gigante, ritrovando qua e là oggetti carichi di ricordi che lo facevano sorridere appena.
-"No... non ci
credo..."- sussultò il ragazzo, sorpreso da ciò che aveva intravisto in un
angolo scuro.
-"Che
c'è, Shikamaru? Ritrovato qualche reperto storico?
Qualche mummia? Sai, potrebbe essere, qua dentro c'è praticamente
di tutto..."- domandò Naoko, con tono divertito.
-"No, di meglio... guarda
qua... le vecchie biciclette sgangherate!"- rise Shikamaru,
avvicinandosi a tre vecchissime biciclette, impolverate e piene di ragnatele.
-"Ah sì! Mi ricordo quanto
corse (e quante cadute) vi facevate con quelle! Penso
che Ino abbia subito un trauma da bicicletta dopo tutte le botte che si è
presa! Beh, del resto è ovvio, quelle bici erano troppo grandi per voi...
adesso invece sono adatte, ma penso non ne abbiate più
bisogno, ormai!"- sghignazzò la donna, avvicinandosi al ragazzo.
-"Ma
che dici... che figata... con queste sì che c'è da
divertirsi!"- sogghignò Shikamaru, pregustandosi
già il divertimento.
ù
-"E così si è finalmente
risolto il mistero della panetteria!"- ghignò Ino
soddisfatta, fissando divertita l'amico.
I due si erano incamminati sulla
via del ritorno e stavano chiacchierando allegramente. Ormai doveva già essere
mezzogiorno e faceva parecchio caldo. Entrambi non potevano
mascherare una certa stanchezza.
-"Ma
che dici, Ino... Risa è solo un'amica!"- protestò Choji,
abbassando lo sguardo, imbarazzato.
-"Sì, sì, come no... dicono
sempre tutti così..."- asserì Ino divertita, ma
subito si accorse che le sue parole erano le stesse che le aveva rivolto Risa
riguardo a Shikamaru.
Arrossì, scostando lo sguardo verso
l'orizzonte, cercando di non pensarci. Ma era impossibile: fra poco sarebbero
tornati e, a meno che non si fosse tappata in camera,
era inevitabile rivedere Shikamaru e pensare che
presto sarebbe tornato a Konoha. Meglio
godersi gli ultimi momenti di tranquillità, prima di ritornare in mezzo a
quella guerra fatta di sguardi e frecciatine.
Ma neanche il tempo di pensare questo, che i due amici
udirono un rumore sgradevole e un gran polverone coprirli.
-"Che succede?!"- sbottò Ino, coprendosi gli occhi dalla terra
sollevata.
-"Ah ah
ah! Il terrore della strada è ritornato, preparatevi!"-
asserì una voce fin troppo conosciuta.
Quando il polverone si fu diradato, Ino e Choji
si trovarono davanti Shikamaru... seduto su una
bicicletta.
-"Che cavolo stai facendo?!"- chiese Choji, quasi
schifato dal vederlo ridere compiaciuto su quel catorcio cigolante.
Ino fissava l'amico
letteralmente senza parole, indecisa se scoppiargli a ridere in faccia o
indignarsi per la vergogna.
-"Avanti... siamo in
campagna, bisogna adattarsi ai mezzi da contadini!"- rise divertito Shikamaru, indicando il portapacchi posteriore vuoto.
-"Qualcuno vuole un passaggio fino a casa?"-
-"Io lo scasso quel coso
solo a toccarlo con un dito, figurati a salirci sopra!"- sbottò indignato Choji, voltandosi verso Ino insieme a Shikamaru.
-"Tu invece sei leggera come una piuma e fino a
tre secondi fa ti lamentavi che eri stanca!"-
-"MA---
MA CHE DICI?!"- ringhiò Ino furiosa: così la obbligava ad andare in
bicicletta insieme a Shikamaru! Ovviamente, Choji aveva calcolato tutto...
-"Ehi... se ti fa così
schifo l'idea non sei mica obbligata, principessa... puoi benissimo scarpinare
per un altro kilometro sotto questo sole afoso su una
strada sterrata senza ombra dove riposarsi... sai a me che me
ne frega..."- asserì Shikamaru, col
solito tono scocciato.
-"D'accordo, d'accordo! Basta che ti dai una mossa e che non mi fai cadere
a terra, altrimenti ti gonfio, razza di bifolco!"- brontolò
Ino, accomodandosi dietro al ragazzo.
-"Beh, per non cadere basta
tenersi, Yamanaka!"- ribatté il chunin, lanciandole un'occhiata seccata, vedendo che la
biondina si era aggrappata appena al sellino della bici.
-"E io che sto facendo, grande genio?!"- protestò la biondina, irritata.
-"Certo che aggrapparsi al
sellino è molto sicuro... muoviti, attaccati a me!"- sbottò Shikamaru, spazientito.
Ino corrugò la fronte, alquanto
contrariata: un contatto fisico di quel genere non era esattamente ciò che
desiderasse di più in quel momento.
-"...non ho mica la
peste!"- sbottò scocciato il Nara, vedendo la
perplessità scritta a grandi lettere sul volto di Ino.
-"...così poi mi spingi per
terra e deturpi il mio splendido viso angelico... dillo
che è tutto uno dei tuoi piani diabolici, Nara..."- mormorò con voce
sospettosa la biondina.
-"Ti do tre secondi per
smettere di sparare stronzate, hai già messo a dura
prova la mia pazienza... uno, due..."- cominciò a contare alquanto seccatamente il ragazzo.
-"Okay,
okay! Calmati! Stavo solo scherzando, razza di
permaloso!"- sbuffò Ino, abbracciando la vita del ragazzo,
fulminando Choji con lo sguardo.
L'Akimichi le sorrise
compiaciuto, salutandola con la mano, mentre lei ricambiò facendogli una
linguaccia, alquanto irritata. Chissà cosa si era messo in testa, quell'ingordo
che non era altro!
Senza dire niente, Shikamaru cominciò a pedalare velocemente. Ino, che non se
l'aspettava, si strinse ancora di più a lui, appoggiando la testa contro la sua
schiena.
Cigolando leggermente, la
vecchia bicicletta condusse i due ragazzi attraverso quelle
minuscole stradine sterrate di campagna, invase dai buchi e piene di salite e
discese.
Una piacevole brezza
scompigliava loro i capelli, facendo ondulare al vento quei sottili fili dorati
della ragazza raccolti nella lunga coda. Quel giorno si era raccolta i capelli
per fare dispetto a Shikamaru, che pochi giorni prima
le aveva detto quanto stesse bene quando li teneva
sciolti. Le donne usano sempre la guerra psicologica!
Le loro menti furono invase ancora una volta dai ricordi. Ino davvero
non sperava di poter provare ancora quella piacevole sensazione di tanti anni
prima. Chiuse gli occhi, appoggiando la testa sulla schiena del ragazzo,
inspirando il suo profumo inebriante e lasciandosi trasportare dai ricordi
lontani...
Di tanto in
tanto, qualche gridolino spaventato scappava dalle
sue labbra, per una salita presa troppo di fretta o per qualche buca profonda
che faceva traballare la bici. La
biondina si teneva stretta alla schiena del ragazzo, tenendo
gli occhi chiusi... Shikamaru non era mai
stato molto affidabile in fatto di biciclette. E più lui andava veloce, più lei
si teneva stretta, e più lui la sentiva stringersi al suo petto, più andava veloce. Andò a finire che arrivarono a casa di zia Naoko in un batter d'occhio.
ù
Ino preparava la tavola molto nervosamente,
ancora rossa in volto mentre ripensava a quella
mattina. Per tutto il tragitto in bici non si erano parlati e durante il
pomeriggio aveva evitato accuratamente Shikamaru,
giocando insieme a Mayu e Kei
(quei due erano come un veleno mortale per lui!). E così lui e Chojierano spariti in giro per la
campagna: sicuramente Shikamaru aveva passato tutto
il pomeriggio a guardare le nuvole, mentre l'altro si era limitato a
contemplare la dolce Risa nei suoi pensieri da innamorato.
E adesso lei era lì ad apparecchiare per la cena, mentre
quel dannato profumo di Shikamaru proprio non voleva
saperne di andarsene dalla sua testa. Le era penetrato nella mente quel mattino
e lì era rimasto, impresso per non andarsene più.
-"Dove
sono tutti?"- chiese Naoko, avvicinandosi alla
biondina.
-"Sono di là a parlare con
tuo marito di cose da shinobi!"- ironizzò
Ino, che si era offesa sentendosi esclusa dal discorso.
-"Allora... come è andata la corsa in bicicletta di questa mattina? Mi
sembra che tu e Shikamaruabbiate
fatto pace!"- cambiò discorso Naoko, desolata
per il comportamento del marito.
-"Assolutamente no!"-
asserì convinta Ino, finendo di apparecchiare e
troncando lì il discorso. Basta parlare di Shikamaru!
Quel giorno era troppo!
Naoko abbassò il volto, dispiaciuta. Vederla così nervosa non le
piaceva per niente. Sperava che in quella vacanza i ragazzi potessero
rilassarsi, ma se c'erano tensioni fra di loro questo
risultava impossibile.
-"Uomini, è pronta la
cena!"- li richiamò a gran voce la padrona di casa, ancora perplessa.
Il primo ad arrivare fu Choji, seguito a ruota da tutti gli altri. Una volta seduti a tavola, Shikamaru
si accertò che Mayu non gli avesse avvelenato il
cibo, lo stesso fece lei, ovviamente.
Il signor Ryota
era unshinobi distinto, alto
e magro, non sembrava particolarmente forzuto. I capelli brizzolati gli
donavano un'aria ingiustamente vecchia, mentre gli occhi azzurri quasi glaciali
incutevano un po' di soggezione. In realtà Ryotaera molto diverso dalla moglie Naoko, era
un uomo severo e piuttosto distaccato. Per di più, era un maschilista convinto.
Per lui non esistevano i ninja, per lui esistevano solo shinobi e kunoichi... e la distinzione per Ryota
era vitale. Il lavoro per lui forse era più importante della famiglia, ragion per cui era sempre lontano in missione e per la quale
i tre giovani ninja lo conoscevano poco o niente.
Ino si era sempre sentita a
disagio in sua presenza, Shikamaru non lo disprezzava
in quanto se la cavava a giocare a shogi mentre a Choji non è che importasse
un granché.
Per tutto il tempo, Ryota non fece altro che parlare di lavoro e di ninja, sotto gli sguardi infastiditi e di rimprovero di sua
moglie Naoko. La donna aveva già capito dove voleva
andare a parare il marito, e non gli piaceva per niente.
"Che razza di fissato...
adesso capisco da chi ha preso il trauma del giocare
al ninja il figlio..." pensavaShikamaru, alquanto seccato dai discorsi noiosi
dell'uomo. Del resto era l'unico che gli desse corda,
in quanto i compagni lo evitavano accuratamente.
-"Ah proposito..."-
cominciò improvvisamente l'uomo, mentre Naoko voltava
lo sguardo altrove, scocciata -"...ho saputo del
vostro maestro, AsumaSarutobi...
mi dispiace molto!"-.
Una pesante atmosfera calò sui
presenti. Ino smise di mangiare, mentre Shikamaru e Choji cercarono di riprendersi velocemente dall'argomento
tirato in ballo.
-"Grazie..."- mormorò
appena Choji.
-"In realtà è morto da
eroe, la fine degna di un grandeninja!"-
annuì Ryota, alzando il bicchiere, come a fare un
brindisi al maestro scomparso.
Shikamaru e Choji ripresero a cenare come
se niente fosse, mentre Ino... no, lei non ci riusciva ancora. Si limitava a
fissare il piatto mezzo pieno, stringendo con forza le posate, mordendosi il
labbro inferiore.
-"Eeeh...
purtroppo bisogna morire, prima o poi..."-
continuò a parlare l'uomo, senza capire che era fuori luogo continuare ad
infierire.
Naoko stava già per richiamare il marito, quando si sentì una
debole vocina ricolma di risentimento farsi largo fra il tintinnare dei piatti.
-"Lui non
è morto... è stato ucciso... è diversa la cosa..."- sibilò
Ino, con voce carica di rancore.
Shikamaru e Choji guardarono allibiti
l'amica, che fissava con sguardo vacuo il piatto, tremante.
-"Oh beh... morto,
ucciso... che differenza vuoi che faccia, ragazzina...
la fine è sempre quella! L'importante è la vendetta! La vendetta è giustizia
allo stato puro, cara mia! Ma purtroppo voi kunoichi... non potete capire certe cose! Avete il cuore troppo tenero!"- asserì l'uomo,
scuotendo la testa, avvilito.
-"Può darsi che non capisco
certe cose..."- sbottò Ino, battendo i pugni sul tavolo
-"...ma io ho partecipato alla vendetta del mio maestro... anche se
sono una kunoichi... eppure... la tua tanto amata
vendetta... non lo ha di certo riportato in vita... vendetta o non vendetta...
quello che è successo... rimane ingiusto... proprio perché... è stato ucciso di
proposito... e non perché... scusatemi..."- s'interruppe la ragazza,
alzandosi dal tavolo e correndo fuori, sotto gli occhi perplessi di tutti.
Passarono alcuni lunghi momenti
di silenzio.
-"Cos'è successo,
mamma?"- chiese Mayu con volto triste,
stringendo il braccio della madre.
-"E' successo che voi
femmine dovreste stare in casa a fare le pulizie, mica
in giro ad atteggiarvi a ninja! Tsè!"-
sbottò Ryota, ricominciando a mangiare
tranquillamente.
Shikamaru e Choji si scambiarono
un'occhiata d'accordo, conclusa con un cenno della testa del primo.
Il ragazzo col codino si alzò,
scusandosi con i presenti e correndo di corsa fuori, alla ricerca di Ino. La trovò seduta sugli scalini esterni della
dépendance, illuminata dal chiaro di luna, ancora con gli occhi lucidi, i segni
brillanti delle lacrime sul volto. Fissava un punto indefinito del buio
orizzonte, senza degnare di uno sguardo il compagno.
Shikamaru sospirò, fissando la compagna perplesso:
forse non era lui quello che non era ancora riuscito a superare la morte di Asuma. Ancora una volta, Ino si era rivelata quella più
debole, quando invece voleva mostrare il contrario.
Passarono vari minuti di pesante
silenzio, interrotto solo dalle fredde ventate che colpivano la cima della
collina in quella pungente notte primaverile, creando uno spettrale fruscio di
foglie e spighe di grano.
Avrebbero
litigato, era chiaro come l'oro. Quando
calava quel silenzio era perché i due si preparavano ad affrontare l'ennesima
divergenza di opinioni. Era così da
anni, ormai ci avevano fatto l'abitudine. Ma
chi aveva il coraggio di iniziare un discorso così doloroso? Ino, sconvolta
com'era, sperava con tutto il cuore che almeno quella volta Shikamaru
gliela lasciasse scampare senza la solita ramanzina da
superiore e saggio capogruppo. Ma lui era di ben altro
avviso.
-"Se
qualche volta ti confidassi con noi su ciò che provi realmente invece di
tenerti tutto dentro, eviteremmo queste sceneggiate!"- asserì
improvvisamente Shikamaru, con tono insolitamente
irritato.
-"Ah ti prego, non
iniziare! Non voglio sentire certi discorsi, proprio da te, poi! Mister Mi Confido Sempre Con Gli Amici in persona, guarda! Ma se sei il primo a farti gli affaracci
tuoi!"- sbottò Ino, alzandosi in piedi nervosamente e dirigendosi verso
l'entrata della dépendance.
-"Ma che diavolo dici, Ino?!"- ringhiò Shikamaru,
correndole dietro. -"Non è affatto vero..."-
-"A no? E
allora del tuo ritorno a Konoha che mi dici?
Scommetto che lo sapevi già prima di venire qui, non è
vero?!"- sbottò Ino, guardandolo con occhi ricolmi di rancore.
-"Mah... sì... cioè..."- rimase spiazzato il ragazzo, grattandosi la
nuca.
-"Lo sapevi o no?"-
infierì nuovamente la biondina, fissandolo a braccia incrociate.
-"Sì..."- sbuffò
infine Shikamaru, portandosi una mano alla testa come
suo solito fare quando si sentiva confuso.
-"Vedi? Cosa fai, predichi bene ma razzoli male? Non farmi incazzare,
Shikamaru, non questa sera, per favore!"-
proruppe la biondina, fuori di sé.
-"Fai come cazzo ti pare..."- ringhiò il ragazzo, voltandosi
verso la casa -"...sappi che se PER CASO sua
maestà ha voglia di sfogarsi, qui c'è un povero scemo disposto ad ascoltarla,
che le ha tenuto nascosto il suo ritorno anticipato solo per evitare che ci
rimanesse male! Ma del resto, tu fai sempre e solo ciò
che vuoi tu! Gli altri non agiscono solo per farti del male, Ino, apri gli
occhi!"- e dicendo questo, Shikamaru se ne tornò
dentro la casa, a finire quella cena che ormai gli era
rimasta sullo stomaco.
Ino entrò dentro nel salottino della dépendance, tirando un potente calcio al
tavolino e rovesciandolo altrove. Piena di rancore misto a
una profonda tristezza, la biondina si chiuse nella sua stanza, ricominciando a
versare l'ennesime calde lacrime per la scomparsa del suo maestro... e per
l'ennesima incomprensione con Shikamaru.
ù
QuandoChoji e Shikamaru
entrarono nel salotto della dépendance, qualche ora dopo, rimasero a fissare in
silenzio il tavolino rovesciato.
Sospirando, l'Akimichi cominciò a riordinare, pazientemente, mentre Shikamaru assottigliava lo sguardo sulla porta della stanza
della ragazza, perplesso.
-"Ti ho lasciato andare
dietro a Ino per cercare di consolarla, non per farla incazzare ancora di più... si può sapere che le hai
detto?!"- lo rimproverò Choji, con tono
scocciato.
-"Me ne vado a dormire,
buonanotte!"- disse Shikamaru, evitando
l'argomento chiudendosi in camera.
L'Akimichisospirò, rassegnato, dopodiché si
diresse anche lui a dormire. Era troppo stanco per pensare all'ennesimo
litigio di quei due. D'altronde, domani era un altro giorno.
ù
Shikamaru se ne stava comodamente sdraiato sul letto, fissando le
stelle che dominavano il cielo di quella notte limpida spazzata dal vento. Si
poteva persino vedere la via lattea in un cielo senza spazi bui, solo stelle, stelle e ancora stelle.
Improvvisamente, lo scricchiolio
della sua porta lo richiamò, facendogli sollevare la testa dal cuscino.
Ino se ne stava ferma
sull'uscio, timidamente avvolta in una coperta, con sguardo basso e
imbarazzato. Shikamaru la fissò
perplesso per qualche minuto, dopodiché ritornò
a sdraiarsi tranquillo, contemplando nuovamente le stelle.
Sentendo che finalmente il ragazzo
aveva scostato gli occhi da lei, la biondina si avvicinò furtivamente al letto
dell'amico, sdraiandosi al suo fianco senza dire niente.
Ino si aggrappò alla maglia
bianca di Shikamaru, cominciando a singhiozzare
silenziosamente, mentre il ragazzo appoggiava lentamente la sua mano sulla
testolina bionda dell'amica, sospirando.
Pensò che i sentimenti di Ino erano proprio come le stelle: di giorno non si
vedevano, mascherati da una luce allegra e radiosa, mentre di notte
riapparivano, brillando intensamente, completamente privi di protezione, persi
nell'infinita oscurità dell'anima.
La sua forza era alimentata
dalla luce, ma al calare delle tenebre... Ino
ritornava fragile e la sua solitudine la opprimeva.
"...di giorno mi mandi a
quel paese... di notte ti infili nel mio letto... sei
la donna più contorta che abbia mai conosciuto, Ino Yamanaka..."
pensòShikamaru, ascoltando
i sommessi singhiozzi della biondina, sentendo il suo volto premere contro il
suo petto.
Quel rapporto era talmente
contorto... che nemmeno il suo quoziente intellettivo 200 poteva aiutarlo a
comprenderlo. Lo mandava completamente fuori di testa.
X Ayumi:
ciauuuAyumi!
Sono contenta che ti sia piaciuto il cap, spero ti
piaccia anche questo... in realtà mi diverto troppo a
fare queste cose tenere fra Ino e Shika! Devo
ammettere di essermi ispirata ad uno dei miei film preferiti per la scena della
collina... speriamo non mi chiedano i diritti d'autore XD... come vedi per Choji psicologo ho riservato un destino un po' più allegro
di quello di Kiba XD ... fra l'altro ogni volta che leggo le tue recensioni ringrazio il cielo per aver evitato
il liceo e quindi il latino... x curiosità, posso chiederti che liceo fai?
Aspetto la tua prox recensione con ansia! BacioneSakurina
X Celiane: ciauuu
Vale! Piaciuto il cap? Sono contentissima!!!^__^ eh eheh... chissà se Shika ritornerà... mah! A questo povero cristo gli faccio sempre venire i dubbi amletici, deve sempre scegliere
fra Ino e Temari! (Grazie
tante... visto che non mi faccio già abbastanza seghe mentali per conto mio! NdShika) (In realtà penso che sia così perché anche nell'anime è così... incolpa Kishimoto,
non me! è_éNdMe) fra l'altro mi sa che quel pezzente di un Kishimoto alla fine mi farà mettere Shika
con Temari... me lo sento... (tanto ci sono abituata,
dopo il trauma di Sora che si sposava con Matt... ç__ç la solita sfiga! XD). Vabbè
sono dilagata un po'... XD aspetto di sapere che ne pensi!!!
Puoi mandarmi anche qualche email se vuoi!!! XD BacioneSakurina
X Andrea: Povero Chojiiiii!!! XD XD anche lui può fidanzarsi, daiiii!!!
Beh, diciamo che è in via di elaborazione... che tenero! XD Ma ti giuro che per
Mayu e Kei mi sono ispirata
anch'io ai miei cuginetti! (fra
l'altro il maschietto lo soprannomino Gaara perla sua "tenera" tendenza killer...
XD) Dovrò pagargli i diritti d'autore? Non credo proprio, dopo che hanno rischiato di mandare a fuoco la cucina e hanno
attentato alla mia vita più di una volta facendogli da babysitter... -.-
...aspetto la tua prox recensione! BacioneSakurina
X Luna: Luninaaaa!
La mia immancabile must... carini Kei
e Mayu, vero? Ma credimi,
averceli in trasposizione reale (ovvero i miei cugis)
non è così tenero, tantomeno fargli da babysitter...
XD Choji innamorato mi sa troppo di tenerone, ne? Tutto intrippato
con la sua campagnola mentre Shika è tutto preso male
nel suo rapporto contorto con Ino! Sì, effettivamente sono decisamente
una coppia complicata... che figo maniaco come Jiraiya! (ma se più maniaci di me
non ce n'è! NdJiraiya) (ovviamente no, tu rimarrai
sempre il numero 1, credimi! -.- NdMe). Se non ci
metto Temari nelle ficcy,
come faccio poi a trattarla male?!(rido
sadicamente pensando a Temari sofferente! Sarò
malata? XD). Mia must preferita, posso chiederti di
dove sei tu? Curiosità! (in realtà è una portinaia,
non darle retta... NdShika) (...si diverte a scrivere
i pensieri della gente proprio perché è un'impicciona! NdKiba)
(Non è verooooo! Cattivi! =P NdMe)
Ah ah ah XD attendo
ansiosamente i tuoi preziosi commenti! BacioneSakurina
X Bea: Ciauuu
Bea! Sono felicissima che ti sia piaciuto il cap!
Spero tu abbia apprezzato anche questo! In realtà è vero, Ino e Shikamaru mi sono venuti particolarmente teneri in questa
storia, non so perchè! Chissà chissà cosa sceglierà di fare... ovviamente anch'io odio Temari, ma se non si mettesse sempre in mezzo non sarebbe
da lei! Sempre tra Ino e Shika questa maledetta
odiosa! Spero commenterai ancora! XD BacioneSakurina
X Giò: CiauuGiò! Grazie per la tua recensione! Sono contenta che ti
piaccia la storiella! Spero di aver sfornato un altro cap
di tuo gradimento… ^__^ vedremo cosa farà quel marpione di Shika!
Temari o Ino? Che razza di
domanda… -.- eh eheh!
Visto cosa combina Choji al villaggio? Eeeeh sì forse è ancora più marpione di Shika!
XD aspetto la tua prossima recensione! Bacione
Sakurina
Capitolo 6 *** Giorno V: Venerdì Della Lettera ***
La Vacanza di
La
Vacanza di
InoShikaCho
Ciauuu a tutti! Scusate se vi
ho fatto attendere un po'... in realtà non ho mai avuto tempo di pubblicare!
Fra prime prove, ultime verifiche e vari impegni... poi domani è il mio 18°
comply (e chi se ne frega?! NdShikamaru) (Nooo dai povera! Auguriiiiii! NdIno)
(...c'è la torta, vero? NdCho) sì sì ho comprato la torta ai pan di stelle...
che buona *ççç*... (*ççç*... sono d'accordo... NdCho)... vabbè non
dilaghiamo... (Guarda che fai tutto tu, pazza furiosa... NdShika)... U///U... maddai Shika, siamo pure nati lo stesso giorno, il 22!(Guarda, adesso che lo so vedrò il mondo da
un'altra prospettiva... NdShika) ...antipatico asociale... vabbè... passiamo
oltre... -.- ...
Ordunque miei prodi!
Finalmente scopriremo a chi era indirizzata la lettera di Choji e quale
diavoleria nascondeva... e mentre Ino sarà preda di una delle nostre fisse
tipicamente femminili, Shika sarà alle prese con delle sensazioni strane mai
provate prima, che lui interpreta come evidente inizio di pazzia... XD... ma
che in realtà... che sarà?! Eh eh eh... aspetto le vostre recensioni con ansia!
Bacione Sakurina
Giorno V: Venerdì Della Lettera
Kiba correva come un pazzo per
le vie di Konoha, anche Akamaru faticava a stargli dietro. Stretta nella mano
teneva una lettera tutta stropicciata, letta e riletta miliardi di volte. Il
panico era stampato a grandi lettere sul volto del bel shinobi.
Finalmente, Kiba raggiunse il
luogo dove il Team Gai era solito allenarsi.
-"Ten-chan!
Ten-chan!"- chiamava a gran voce Kiba, avvicinandosi di corsa all'amica.
-"Chi è che sbraita in
questo modo?!"- sbottò Rock Lee, distraendosi dal suo allenamento.
-"Oh! Ma è Kiba!"-
sorrise Tenten, incamminandosi verso l'amico.
Neji inarcò un sopracciglio
infastidito, notando il sorrisino compiaciuto sul volto di Tenten. Dopodiché
spostò lo sguardo sull'Inuzuka, aspettando che si avvicinasse abbastanza per
poterlo fulminare come si doveva col suo sguardo di ghiaccio collaudato. Ancora
con quel Ten-chan!
-"Ten-chan!
Ten-chan! Ten-ch---ten!"- si corresse
Kiba, fulminato all'istante dagli occhi iniettati di sangue di Neji.
-"Dimmi Kiba-kun, che
succede?"- chiese Tenten, avvicinandosi all'amico.
L'Inuzuka diede le spalle allo
Hyuga, ma non servì a niente, in quanto quei due fanali di ghiaccio erano
sempre puntati contro di lui, mandandogli delle scariche di brividi freddi da
far paura.
-"Guarda qui,
TenTEN..."- accentuò l'ultima parte Kiba, in modo da farsi sentire da Neji
-"...Choji mi ha mandato una lettera da Kirizawa..."- spiegò poi il
ragazzo all'amica.
-"Allora? Che dice, che
dice?!"- chiese curiosa la kunoichi.
-"Beh, in realtà dice che
Ino e Shika flirtano a manetta..."- sorrise Kiba, soddisfatto.
-"Benone!"- si
strofinò le mani Tenten.
-"...il vero problema è che
Tsunade-sama ha chiesto a Shika di rientrare perché domenica arrivano Temari e
Kankuro della Sabbia qui a Konoha..."- continuò l'Inuzuka, perplesso.
-"Cosa?! E lui ha
rifiutato, non è vero?!"- chiese la ragazza, allarmata.
-"No, a quanto pare ha
intenzione di rientrare... questo è un bel guaio, Ten-ch...TEN! Perché se Shika
torna a Konoha per un'altra... è ovvio che vada tutto a monte con Ino!"-
asserì Kiba, pensieroso.
-"ACCIDENTI A LUI!!!"-
sbraitò Tenten, appallottolando la lettera. -"I MIEI PIANI NON ANDRANNO A
MONTE PER QUELLA MALEDETTA STREGA DI SUNA ANCORA UNA VOLTA!!! Già il fatto che
mi abbia battuta durante la prima selezione dei chunin è stato abbastanza
irritante... ma adesso non riuscirà a rovinarvi anche questa scommessa!!! Ci
sono troppe bottiglie di sakè in palio!!!"- urlò la ragazza, furibonda.
-"Avanti Tenten, che
dici... parli come un'alcolizzata!"- la riprese Lee.
-"ZITTO TU! Questa è una
questione d'onore! Non fare commenti a sproposito se non vuoi prenderle di
santa ragione!"- ringhiò Tenten, facendo zittire Lee, che spaventato si
nascose dietro Neji. -"Ora, Kiba-kun. Scrivi una lettera a quel maledetto
ingordo incapace e digli di... DARSI UNA MOSSA!!! Non possiamo perdere questa
scommessa! Digli di corrompere quell'idiota di un Nara, di legarlo, di
avvelenarlo, di fare qualsiasi cosa, basta che non ritorni a Konoha!!! E poi si
può sapere che diavolo aspetta Ino?! E' da una settimana che sta da sola con
Shikamaru, dispersa nel nulla più assoluto... se fossi stata in lei me lo sarei
già... vabbè, evitiamo i particolari scabrosi... dunque... scrivi a Choji che
se non si dà una mossa vengo lì e lo sgonfio... SPERO DI ESSERE STATA ABBASTANZA
CHIARA!!!"- sbraitò la kunoichi infine.
Kiba era praticamente sbiancato
dalla paura: quando Tenten si infuriava faceva davvero più paura di Sakura. Lee
era terrorizzato, sapeva che adesso la compagna si sarebbe sfogata con lui
(come al solito). Neji invece se la ghignava tutto divertito.
Mentre la kunoichi partiva
all'assalto del povero Rock Lee, Kiba fece per andarsene e passò vicino a Neji,
guardandolo storto.
-"Ehi, la gelosia è una
brutta cosa, metallaro del cavolo!"- lo rimproverò Kiba, passandogli oltre
e andandosene.
Il jonin rimase davvero a bocca
aperta.
-"...metallaro?"- si
chiese Neji, confuso. -"...ha parlato il punkabbestia in giro col
cane..."-
ù
Ino aprì lentamente gli occhi.
La dolce luce del mattino le illuminava il volto, dandole fastidio alla vista.
Si stava bene lì, c'era un bel calduccio, lo stesso di quella strana nottata
passata in quella gelida foresta...
La prima cosa che videro i suoi
occhi fu il volto di Shikamaru, che la fissava ghignando divertito a pochi
centimetri dal suo. Ino si tirò su a sedere di scatto, coprendosi
istintivamente con le lenzuola, arrossendo immediatamente.
-"Wow, che notte di
fuoco..."- ghignò maliziosamente il ragazzo.
Il volto di Ino s'infiammò
ancora di più e, urlando, prese il cuscino tirandolo addosso al ragazzo, che
non se l'aspettava e cadde giù dal letto.
-"Stavo scherzando,
scema!"- protestò Shikamaru da terra, con tono alquanto seccato.
Sentendo quell'urlo disumano,
Choji entrò nella stanza, sfondando la porta. Vedendo quella scena ambigua,
rimase a bocca aperta, completamente sconcertato.
"Oddio... scommetto che
adesso pensa male e mi pesta... che razza di seccatura..." pensò
Shikamaru, sollevandosi da terra, massaggiandosi la testa.
-"Ehi, Choji... non pensare
male..."- cercò di spiegare il ragazzo, col solito tono apatico.
-"Tranquilli, tranquilli!
Fate pure con comodo!"- rispose inaspettatamente l'Akimichi, tutto
sorridente, uscendo e risistemando la porta.
Ino e Shikamaru, che non si
aspettavano davvero quella reazione, si guardarono allibiti, non sapendo
davvero cosa pensare.
-"...ma che diavolo avrà
pensato quello scemo?!"- sbottò il ragazzo, mentre la biondina scoppiava
in una sfrenata risata.
-"Non ne ho idea... e
comunque sei uno stronzo! Non farmi più questi scherzi, idiota! E io che ho pure
pensato male!"- smise di ridere Ino, alzandosi dal letto e uscendo dalla
stanza come una furia.
-"Ma pensa te! Già che mi
si infila nel letto di notte ha pure il coraggio di lamentarsi?! Quei due
stanno degenerando completamente... gli fa male stare qua! Che
scocciatura..."- sbottò Shikamaru, grattandosi la testa ancora dolorante.
Sospirando, portò lo sguardo
verso l'enorme finestra: era già venerdì.
ù
Ino indossava un bel vestitino
rosso e bianco a scacchi quella mattina e i capelli erano nuovamente sciolti.
Si stava dirigendo verso casa per fare colazione, saltellando allegramente. In
cortile, incontrò la piccola Mayu.
-"Ciao Mayu-chan!"- la
salutò con un sorriso solare Ino.
-"Ciao Ino-chan!"-
ricambiò il saluto la bambina, cominciando a girarle intorno, studiandola
dubbiosa.
-"Che succede?"-
chiese la biondina, arrossendo lievemente.
Quando Mayu finì di studiarla,
cominciò a fissarla intensamente, poco convinta.
-"Che c'è, Mayu-chan? Non
ti piace il mio vestito nuovo?"- domandò Ino, leggermente preoccupata.
-"No, non è questo... sai
che c'è... mi sembra che... eh già, sei proprio ingrassata, Ino-chan!"-
asserì la bambina, annuendo.
-"COSAAA?!"- sbottò la
kunoichi, fissandosi immediatamente i fianchi.
-"Sì sì... guardati i
fianchi... e la pancia... sì, credo proprio che tu abbia messo su almeno tre
kili! Fidati, io me ne intendo di queste cose! Vivendo in campagna, sono
abituata con le mucche..."- asserì convintissima Mayu.
-"...con le
mucche...?!"- ripeté Ino, quasi terrorizzata.
La bambina si limitò ad annuire
convinta.
-"Oh, ben svegliata
Ino-chan!"- la salutò la radiosa zia Naoko, portando un sacco di biscotti
e dolciumi sul tavolo del giardino. -"Oggi faremo una bella colazione in
compagnia tutti fuori in giardino! Guardi qui: biscotti al cioccolato o al
miele, fette biscottate, dolci, ecc..."- spiegò la donna. (Scusate, non so
che si mangiano questi qui al mattino. Facciamo che fanno colazione
all'italiana. XD NdMe).
Sentendo pronunciare tutte
quegli alimenti ultracalorici, Ino sbiancò, spaventata.
-"Ecco... io... oggi... non
ho proprio fame... anzi... dì a Choji che ci vado io in paese questa mattina...
va bene? Ciao ciao!"- disse la ragazza, defilandosi velocemente da tutte
quelle leccornie.
-"Ma che le sarà
preso?"- si chiese Naoko, dubbiosa.
-"Boh!"- rispose Mayu,
facendo finta di niente, azzannando un dolcetto al cioccolato.
Mentre Ino si allontanava, tutta
preoccupata, incontrò i due compagni di squadra.
-"Choji, guarda che oggi ci
vado io in paese. Ho bisogno di muovermi un po'."- gli ordinò senza
diritto di replica la ragazza.
-"Okay, d'accordo... ma non
vieni a fare colazione?"- chiese l'Akimichi, dubbioso.
-"No no! Oggi non ho
fame!"- si giustificò Ino, non riuscendo a mascherare un certo nervosismo.
-"Ma che dici? Non sarà
perché non vuoi rivedere quello scemo di Ryota, non è vero? Devi capirlo, di
certo quei due piccoli diavoli non hanno preso da zia Naoko! Qualche scemo ci
dovrà pure essere in famiglia! Basta ignorarlo! Ci penso io a tenerlo a bada,
tranquilla!"- la rassicurò Shikamaru, sorridendo.
Ino arrossì lievemente sentendo
quella rassicurazione. Probabilmente si preoccupava per lei. Beh, non aveva
tutti i torti, in fondo gli era piombata in camera in piena notte piangendo.
-"No, tranquillo, non è per
quello... comunque adesso vado, ci vediamo dopo, bye bye!"- se la svignò
la biondina, senza dire nulla.
Shikamaru e Choji la fissarono
allontanarsi un po' perplessi, dopodiché fecero spallucce e andarono a gustarsi
la colazione.
ù
Quando Ino rientrò, due ore
dopo, Shikamaru e Choji stavano tranquillamente giocando a carte nel tavolo di
legno del giardino. La ragazza sbatté nervosamente i pacchi della spesa in
cucina attraverso la finestra, dopodiché porse a Choji una lettera, sempre con
la stessa aria irritata.
-"Per te, da parte di
Risa-chan."- asserì con voce alterata la biondina.
-"Gr-grazie... l'hai letta,
per caso?"- chiese l'Akimichi, sudando freddo. Aveva paura che quel
nervosismo fosse dovuto ai contenuti machiavellici della sua corrispondenza
segreta con Kiba e Tenten.
-"Figurati se leggo le
lettere degli altri! Non sono mica maleducata, io!"- sbottò Ino, come se
si stesse riferendo a qualcuno.
-"Ehi, è successo qualcosa?
Mi sembri nervosa!"- chiese Shikamaru, col solito tono flemmatico.
-"No, sto benissimo,
invece!"- asserì irritata la biondina, sedendosi insieme agli amici al
tavolo.
Shikamaru inarcò un
sopracciglio, perplesso: la compagna non lo convinceva nemmeno un po'.
Intanto, Choji aprì la lettera,
leggendo il contenuto, scritto rigorosamente in codice, di nascosto:
Non far tornare il Cervo
nella Foresta di Foglie,
Altrimenti la Signora
delle Armi strapperà
Le ali alla Farfalla. E
non scherza, credimi.
Saluti dal Lupo
Solitario.
Okay. Cervo = Shikamaru. Foresta
di Foglie = Konoha. Signora delle Armi = Tenten. Farfalla = Choji. Lupo
Solitario = Kiba. Dopo aver decifrato una ventina di volte quella lettera breve
ma incisiva, Choji sbiancò spaventato. Quel "strappare le ali alla
Farfalla" suonava davvero preoccupante.
-"Eh? Nooooo... niente di
cui preoccuparsi, davvero..."- rispose con finta tranquillità l'Akimichi,
ridendo nervosamente e imboscandosi la lettera in tasca.
-"E allora scarta,
coraggio."- lo invitò l'amico.
-"Com'è che vi siete
dedicati alle carte?"- chiese Ino, sempre col solito tono irritato.
-"Beh, abbiamo provato a
giocare a shogi, ma Choji non mi dà battaglia per più di due minuti..."-
ghignò amaramente Shikamaru, ripensando con nostalgia alle partite giocate col
suo maestro.
-"Sì, ma sembrate due
vecchi qui a giocare a carte..."- li schernì la biondina.
-"Ehi, si può sapere che ti
prende? Era da un po' che non eri così acida... deve essere per forza successo
qualcosa..."- insistette il ragazzo col codino, scrutando la compagna
dubbiosamente.
-"Bah, lascia perdere...
brutti incontri per strada..."- asserì Ino, con tono alterato. "E
oltre a ciò ho una fame che non ci vedo..." pensò in più la ragazza,
sofferente.
-"Sarebbe a dire? Che
genere di brutti incontri?"- chiese Shikamaru, inarcando un sopracciglio,
perplesso.
-"Uff... un gruppo di
cretini maleducati che devono per forza fare i loro commentini
maniaci..."- sbuffò la biondina, adirata, ripensando al viaggio di ritorno
da Kirizawa.
All'udire quelle parole, i due
shinobi si alzarono in piedi, fissandola con occhi infastiditi.
-"Dove, come e
quando."- pretese di sapere Shikamaru, fissandola seriamente, mentre sia
lui che l'amico si scrocchiavano le dita minacciosamente.
Ino li guardò spiazzata,
afferrando solo poco dopo le loro intenzioni.
-"Lasciate perdere! Che
cavolo volete fare?!"- protestò la ragazza.
-"Oh, niente, solo
scambiare due paroline in allegria con quei tizi..."- asserì ironico
Shikamaru.
-"...e magari ci scappa
pure qualche pacca amichevole sulla schiena..."- gli diede manforte
l'Akimichi.
-"Ah! Non dite assurdità!
Non c'è bisogno di perdere tempo con cretini di quel genere! Ormai ci sono
abituata! Lasciate perdere!"- li tranquillizzò Ino, alzandosi dal tavolo.
-"Sono solo degli stupidi bifolchi... comunque ora sono stanca, me ne vado
a fare un riposino..."- asserì la ragazza, dirigendosi verso la
dépendance.
-"Cosa c'è... non hai
dormito bene stanotte?"- chiese maliziosamente Shikamaru.
-"Ecco... lui sì che è da
pestare, Choji-kun..."- asserì con tono tenero Ino, indicando il ragazzo
col codino.
Choji inarcò un sopracciglio,
voltandosi con aria minacciosa verso il compagno, scrocchiando le dita.
-"Eddai...
scherzavo..."- si giustificò il Nara, un po' intimorito.
-"Ehi, Ino... fra poco c'è
il pranzo... zia Naoko ci ha preparato un banchetto nuziale! Tu non
vieni?"- le chiese subito dopo Choji, perplesso.
Ino si fermò di colpo, mentre il
suo stomaco affamato le ripeteva: "banchetto nuziale, banchetto nuziale,
banchetto nuziale, banchetto nuziale, banchetto nuziale..." e il cervello
invece: "calorie, grasso, kili, calorie, grasso, kili, calorie, grasso,
kili...".
-"In realtà non sto molto
bene oggi... credo che salterò il pranzo... o al massimo mangerò più
tardi..."- spiegò Ino, defilandosi in fretta e furia senza dar tempo agli
amici di rispondere.
ù
Quel pomeriggio, Shikamaru era
comodamente sdraiato sull'amaca del giardino, fissando le nuvole che correvano
veloci nell'azzurro cielo primaverile. Il dolce frusciare delle foglie era come
un nenia soporifera, il vento lo cullava lentamente... adorava quel posto.
Davvero. Chiuse gli occhi, respirando profondamente l'aria pura di quel piccolo
paradiso, sospirando. Era felice. Non chiedeva di più dalla vita. Sarebbe
potuto restare lì così per sempre.
Udì i familiari passi del
migliore amico avvicinarsi. Non aprì nemmeno gli occhi, si limitò a ghignare
divertito.
-"Dov'eri finito?"-
chiese Shikamaru, con tono apatico.
-"Ad aiutare zia Naoko...
sai, è preoccupata per Ino. In realtà anch'io lo sono."- asserì seriamente
il ragazzo, sedendosi ai piedi di uno dei due alberi a cui era legata l'amaca.
Shikamaru aprì lentamente gli
occhi, pensieroso, ripensando a quella notte: le lacrime silenziose di Ino, i
suoi capelli dorati che risplendevano alla luce della luna, il suo profumo
inebriante, il suo respiro soave, il battito del suo cuore...
-"Che pensi di fare?"-
chiese nuovamente Choji, che cercava di convincere Shikamaru a restare
attraverso la sua infallibile pressione psicologica da migliore amico.
Ma l'amico non rispose, si
limitava a fissare impassibile il cielo, sebbene un'ombra pensierosa fosse
calata sul suo volto.
-"Sai... penso che la tua
indifferenza a volte... la ferisca profondamente..."- continuò l'Akimichi.
-"...io sono fatto così...
che ci posso fare..."- si limitò a rispondere l'altro.
-"Beh, se sei davvero fatto
così, abbi almeno il buonsenso di comportarti sempre allo stesso modo, per
favore... è inutile che fai il disinteressato davanti a Ino, e appena si gira
cominci a preoccuparti per lei!"- lo ammonì Choji, irritato (e piuttosto
preoccupato per la sua pelle...).
-"Ma che diavolo
dici?!"- sbottò Shikamaru, affacciandosi verso di lui dall'alto
dell'amaca.
-"Punto primo: quando Ino
va in missione, pretendi sempre che sia accompagnata o da te o da me... esempio
pratico, qualche anno fa, quando siamo andati ad aiutare i tizi della Sabbia,
con chi sei stato in coppia tu?"- chiese Choji, ironicamente.
-"Quella era una scelta
tattica!"- arrossì Shikamaru, ricordando.
-"Beh, fatto sta che ho
comunque ragione... ed è sempre stato così! Senza contare che quella volta Ino
ci era rimasta talmente tanto male per la tua intesa con Temari, poverina... è
stato proprio allora, se non sbaglio, che Ino decise di dedicarsi al
ninjutsu..."- pensò ad alta voce l'Akimichi.
-"Ma che dici... che cavolo
c'entra Temari..."- sbottò Shikamaru, ritornando a sdraiarsi, alquanto
irritato dalle parole dell'amico.
-"Shikamaru... tu sei molto
attento, guardi molte cose... ma spesso e volentieri non vedi niente."- lo
riprese Choji.
-"Guardo ma non vedo... non
ha senso quello che dici, Choji..."- sogghignò il Nara, cercando di
nascondere un velo di preoccupazione nella sua voce.
-"Io dico di sì... e
comunque non c'eri tu con Ino, quel giorno..."- sospirò l'amico,
continuando a ricordare.
-"Quando tu e Temari
dovevate organizzare gli incontri di selezione dei chunin... io e Ino eravamo
insieme con Asuma-sensei... e quando lei vi ha visti andare in giro per Konoha
come un'allegra coppietta... ti giuro che ha fatto una faccia a dir poco
indescrivibile... ci era rimasta malissimo."- asserì Choji, dispiaciuto.
Quelle parole stavano irritando
moltissimo Shikamaru, portando la sua pazienza al limite.
-"Si può sapere che diavolo
stai cercando di dirmi, Choji? Perché mi racconti queste cose solo adesso?!
Cosa vuoi che faccia?!"- sbottò il ragazzo col codino, sollevandosi e
fulminando l'amico con lo sguardo.
L'Akimichi si sollevò da terra,
lanciando uno sguardo eloquente al compagno.
-"Non ritornare a Konoha,
Shikamaru. Se ci tieni davvero a Ino, non metterla ancora una volta dopo
Temari. Ne soffrirebbe troppo, credimi. E' ora di aprire gli occhi, amico
mio."- asserì seriamente Choji, dandogli una pacca amichevole sulla spalla
e allontanandosi senza aggiungere altro.
Shikamaru rimase sdraiato a
lungo sull'amaca, analizzando a fondo tutte le cose che gli aveva raccontato
l'amico. Non sapeva che Ino soffrisse così tanto per la sua amicizia con
Temari. Non se ne era mai accorto. Davvero era così palese come sosteneva
Choji?
E poi... era vero che lui si
preoccupava sempre per Ino, magari senza rendersene conto? Ora che ci pensava,
realizzava che non sopportava separarsi da lei. Proprio come quella strana
nottata nella foresta. Doveva averla sott'occhio, sennò... era come se gli
mancasse l'aria. Ora che Ino studiava il ninjutsu, si sentiva un po' più
tranquillo, ma non riusciva mai a distaccarsi da lei completamente... era una
strana sensazione. Sentirsi dipendente da una donna. Per lui... era una
sentimento assurdo, anzi, gli dava anche un po' di fastidio. Non riusciva
proprio ad accettarlo.
Sbuffando, il ragazzo si sollevò
dall'amaca, dirigendosi verso la dépendance.
"Vediamo chi è quello che
si preoccupa per Ino Yamanaka!" pensò scocciato Shikamaru, attraversando
con grandi falcate il cortile.
Neanche a farlo di proposito,
che proprio in quel momento Ino uscì fuori dalla casetta. Il ragazzo corrugò la
fronte, deciso a chiarire un paio di cosette con l'amica. La questione non
poteva andare avanti così.
La biondina alzò il volto verso
il compagno. Non era mai stata più contenta di vederlo. Il volto pallido, gli
occhi stanchi, l'andamento barcollante: no, forse quella volta aveva davvero
esagerato.
Appena le fu più vicino,
Shikamaru notò che l'amica non stava per niente bene.
-"Ino..."- asserì il
ragazzo seriamente, correndole incontro.
-"Shika... io non... non
credo di... star... be..."- ma la ragazza non riuscì a finire la frase che
cadde a terra, sfinita.
Shikamaru le corse incontro,
prendendola tra le braccia appena in tempo: ancora una volta, un terribile
senso di nostalgia lo assalì. Ogni volta che la stringeva... temeva che quello
potesse essere l'ultimo abbraccio. Aveva sempre quella maledetta sensazione.
Sempre quella. La consapevolezza nascosta che presto o tardi qualcuno
gliel'avrebbe portata via, che non avrebbe più potuto abbracciarla.
-"Ino... che ti
succede?"- chiese il ragazzo, sostenendo la compagna.
-"Mmh... credo... di aver
fame..."- sospirò la biondina, reggendosi a Shikamaru.
-"Razza di scema! E' da
stamattina che non mangi, ci credo che poi--"- ma immediatamente, il
ragazzo si bloccò. Ecco, ancora una volta era in pensiero per Ino. Era vero,
allora. Ma di cosa si stupiva? Era sempre stato così. Solo adesso però lo stava
realizzando. Non poteva farci niente. Era più forte di lui.
Sospirando e rassegnandosi
all'idea di non poter fare a meno di preoccuparsi per lei, Shikamaru la prese
tra le sue braccia, sollevandola senza fatica e sistemandola sull'amaca. Poi,
senza dire nulla, si allontanò, svanendo nella campagna.
Ino chiuse gli occhi,
sofferente. Era troppo confusa, non capiva cosa stesse accadendo. Non si era
mai sentita così schifosamente debole. Mai più fare una dieta forzata di quel
tipo, era totalmente inutile.
Dopo qualche minuto, la ragazza
percepì qualcuno avvicinarsi. Riaprendo gli occhi, vide nuovamente il volto di
Shikamaru davanti a lei, oscurare il sole, ghignando divertito.
-"...dove sei stato?"-
chiese flebilmente Ino.
-"...a rubare le mele alla
signora Maho, ovviamente..."- ghignò il ragazzo, porgendole una bella mela
rossa, vagamente divertito.
Un lieve sorrisino si spaziò sul
volto pallido della biondina mentre la afferrava. Le mele della signora Maho...
se le sognava di notte. Ricordava tutte quelle volte che da piccoli Shikamaru
le rubava all'antipatica vicina solo ed esclusivamente per lei...
-"...non ci credo..."-
sorrise stupita Ino. -"...sei... incredibile..."- scosse infine la
testa, mordendo la mela, divertita.
Shikamaru rispose al bel sorriso
mostrandole il suo solito ghigno divertito, mentre il cuore subiva
un'accelerazione inaspettata e lo stomaco si contorceva come mai prima di
allora. Il ragazzo si lasciò scivolare ai piedi dell'albero, scuotendo la testa
incredulo: non ci capiva assolutamente più niente.
ù
Shikamaru passò tutto il
pomeriggio e tutta la sera in preda a lunghe ore di agonia. Una crisi
d'identità mistica lo stava devastando. Era confuso, più guardava la sua
"storica" compagna di squadra, più si sentiva perso. Perché proprio
quel giorno, cos'era cambiato? Perché quell'ennesimo sorriso dell'amica
nell'ennesimo pomeriggio passato insieme gli aveva causato per la prima volta
quel batticuore insensato e quell'angoscia opprimente? Stava impazzendo, era
l'unica risposta plausibile. Completamente impazzendo.
Il cielo stellato lo salutava
ancora dalla finestra quella penultima notte di vacanza. Ma non era bello come
il giorno prima, perché non c'era quel dolce profumo di lavanda ad inebriarlo,
perché non stava accarezzando quei vellutati fili d'oro. Eppure era l'unica
cosa a cui riuscisse a pensare in quel momento.
"Shika... sei proprio uno
scemo... ti comporti come se fossi... come se fossi...". Come se fossi
innamorato, Shikamaru?
Il ragazzo si sollevò di scatto
dal letto, scuotendo velocemente la testa, cercando di far uscire quei pensieri
assurdi dalla sua mente. Senza pensarci troppo, il chunin uscì di corsa dalla
camera, cercando di fare il più silenziosamente possibile. Non pretendeva
nient'altro che qualche tranquilla ora di sonno, quella notte. Nulla di più.
ù
La porta scricchiolò
rumorosamente, richiudendosi subito. Ino si destò dal dormiveglia in cui era
appena caduta, rigirandosi nel morbido letto, nascondendo appena il volto sotto
le coperte. Si voltò lentamente, ritrovandosi sdraiato accanto a lei...
Shikamaru. Sobbalzò spaventata, arrossendo lievemente.
-"Non... commentare...
okay?"- asserì il ragazzo arrossendo, un po' irritato.
Un lieve sorrisino si spaziò sul
volto della biondina, che sollevò le coperte, facendolo accomodare sotto
insieme a lei. Senza dire nulla, la ragazza si accoccolò sul suo petto, proprio
come la sera precedente, sorridendo. Lui si limitò a sospirare, arrossendo. Si
prospettava un'altra splendida notte, piena di sogni stupendi e... anche di
qualche coccola furtiva.
P.s. Carissimi, non penso di
riuscire ad aggiornare prima di Natale, ragion per cui faccio tanti auguri a
tuttiiiii!!! Merry Christmas!!! Vi voglio bene! (...che esagerata... NdShika)
(Anch'io vi voglio tantoooo bene!!! NdIno) (Tu evita per favore! NdShika) (Si
vede che non hai spirito natalizio! NdCho). Bacioni Sakurina!
Un MEGA GRAZIE a tutti coloro
che hanno recensito! Un bacione a Celiane, Ayumi, Bluesky, Devilmaycry, Luna,
Andrea, Bea e Alex! Thank you! Spero in altre vostre recensioni! Sakurina.
Ciaooo a tutti! Approfitto
della Vigilia di Natale per pubblicarvi questo capitolo tenero tenero, scritto
dopo la festa a sorpresa che i miei specialissimi amici mi hanno fatto per il
comply! Ero ispirata a scrivere cose tenere e profonde! Finalmente Shika farà
la sua tanto sofferta decisione sotto un cielo invaso di stelle... Kirizawa o
Konoha? Ino o Temari? Leggete per scoprirlo, e commentate in tanti, mi
raccomando! Bacione Sakurina
Giorno VI: Sabato Delle Stelle
Quella mattina, la piccola Mayu
e il suo fratellino Kei si stavano dirigendo verso la dépendance per svegliare
Ino. La bambina era radiosa: quello era l'ultimo giorno che quell'odioso di
Shikamaru avrebbe passato lì a casa sua. Finalmente, Ino sarebbe stata tutta
sua, sempre a giocare con lei senza dover dar retta a quello scorbutico. Ci
aveva provato in tutti modi ad allontanare la sua amica da quell'antipatico, ma
Ino sembrava sempre difendere e preferire Shikamaru. No, no, non era il tipo
per lei. Per Mayu, il ragazzo non aveva per niente fascino e non era adatto a
stare con una come Ino. E per vendicarsi delle attenzioni che la biondina
rivolgeva sempre al compagno di squadra, la bambina l'aveva presa un po' in
giro sul suo pesoforma. Ovviamente non credeva davvero che Ino fosse ingrassata...
ma era divertente vederla soffrire un po'.
Saltellando, Mayu e Kei
entrarono nella casetta e si diressero verso camera di Ino. Bussarono due
volte, ma nessuno rispose. I fratellini si fissarono perplessi, dopodiché la
bambina decise di aprire la porta e di entrare senza dire nulla, come faceva
spesso.
Vedendo che l'amica era ancora
sotto le coperte, Mayu si avvicinò al letto in punta di piedi. Sbiancò non
appena vide Shikamaru sdraiato al lato di Ino, mentre dormivano beatamente
tutti accoccolati.
Dopo svariati minuti di
spaesamento, la bambina tirò un urlo disumano, svegliando di soprassalto i due
chunin.
-"M-Mayu-chan... che
succede..."- protestò Ino, ancora spaventata per il brusco risveglio.
-"Razza di vipera..."-
borbottò Shikamaru, rigirandosi nel letto e abbracciando la vita della
compagna, ancora assonnato.
-"Traditriceeee!"-
singhiozzò Mayu, puntando un dito contro Ino. -"Cosa c'è, con questo
brutto antipatico ci dormi e invece con me no?!"- protestò offesa.
-"Mayu-chan... che dici...
puoi venire a dormire con me quando vuoi..."- cercò di rabbonirla la
ragazza, imbarazzata.
-"...tranne quando ci sono
già io, ovviamente..."- protestò Shikamaru, borbottando.
-"Uffaaa!!! Non vedo l'ora
che te ne torni a Konoha, brutto antipatico!!!"- urlò Mayu, facendogli la
linguaccia e scappando via, offesa.
-"Mmh... che razza di
rompipalle..."- mugugnò Shikamaru, affondando ancora di più il volto nella
calda vita della ragazza.
Ino si liberò dall'abbraccio del
compagno, saltando giù dal letto e seguendo Mayu fin fuori dalla porta della
camera. Vedendo che la piccola era già scappata, la biondina sbuffò, rientrando
nella stanza. Shikamaru si era tirato su a sedere, sbadigliando e
stropicciandosi gli occhi, ancora stordito.
Il piccolo Kei si avvicinò al
letto, fissando il chunin, con lo solito sguardo dubbioso.
-"...zio Shikamaru... cosa
facevate tu e zia Ino sotto le coperte? Giocavate?"- chiese il bambino,
perplesso.
-"Eeeh... magari!"-
commentò ironico Shikamaru, mentre Ino lo fulminava, imbarazzata.
-"M-ma... che dici?!
Maniaco!!!"- protestò la Yamanaka, arrossendo.
-"Giochiamo ai ninja, zio
Shikamaru?"- chiese ancora Kei, guardandolo perplesso.
-"E basta con 'sti ninja!!!
Gioca con zia Ino, che lei è brava!!!"- sbottò il Nara, alquanto seccato
dall'insistenza del bambino.
Kei aggrottò le sopracciglia,
fissando la biondina dubbioso. La scrutò bene, dopodiché si avvicinò,
prendendole la mano.
-"Zia Ino..."-
cominciò il piccolo, sorridendo.
-"Dimmi tutto,
Kei-kun..."- sorrise la ragazza, dolcemente.
-"...giochiamo al
dottore?"- chiese con aria innocente il bambino.
Un pesante silenzio calò nella
stanza, mentre Ino arrossiva e Shikamaru cercava di realizzare cosa le avesse
chiesto.
-"COOOOSA?!? CON INO NON
VUOI GIOCARE AI NINJA, EH?!"- protestò il ragazzo, saltando giù dal letto
e afferrando Kei per la maglietta, sollevandolo in aria.
-"Ehi, sono piccolo, mica
scemo, zio! Con i maschi si gioca ai ninja, con le femmine al dottore!"-
asserì convintissimo il bambino.
-"Cooosa?! Ma tu... tu...
tu sei tutto sciroccato!"- asserì Shikamaru, completamente allibito.
-"Perché, voi non giocate
mai al dottore?"- chiese il bambino, ghignando divertito.
-"NO!"- dissentirono
all'unisono i due chunin, arrossendo.
ù
Quel pomeriggio, Ino aveva
deciso di dedicarsi completamente ai bambini, un po' per farsi perdonare da
Mayu, un po' per evitare di vedere Shikamaru che preparava bagagli e fagotti.
Ancora una volta, soffriva silenziosamente per lui. Ancora una volta, faceva
finta di non vedere che il suo migliore amico le veniva strappato via da quella
maledetta ragazza della sabbia. Ancora una volta, non trovava la forza per
chiedergli di restare.
Correva per il cortile,
inseguendo Kei e Mayu, sforzandosi all'inverosimile per ignorare il Nara che
faceva avanti e indietro tra casa e dépendance.
Shikamaru, d'altronde, era
perplesso. La fissava giocare con i bambini, divertirsi, come se niente fosse.
Segretamente, sperava che Ino gli chiedesse di restare. Quelle notti passate
assieme, sebbene non avessero fatto nulla, lo avevano profondamente turbato.
Stava bene lì con lei, tra le sue braccia, avvolto dal calore delle coperte e
dalla soavità del sonno. Il suo profumo, il contatto con la sua pelle
vellutata, il frusciare dei suoi capelli, le sue espressioni buffe mentre
sognava... si sentiva ancora strano. Un ghigno rassegnato gli si spaziò sul
volto, mentre entrava in cucina: la consapevolezza che non sarebbe riuscito a
dormire senza di lei ritornato a Konoha gli sembrava così assurda.
-"Oh, ciao
Shikamaru-kun..."- lo salutò zia Naoko, tutta indaffarata ai fornelli.
Ancora una volta, stava
preparando i biscotti preferiti di Choji. Porse alcuni dei biscotti già pronti
al ragazzo, che ne afferrò uno, fissandolo con aria crucciata: chissà quando li
avrebbe mangiati ancora, quei biscotti. Sapeva che probabilmente non avrebbe
più avuto vacanze così lunghe per molto, molto tempo. Temeva che non sarebbe
più ritornato a Kirizawa, tantomeno ci sarebbe potuto tornare con i suoi
migliori amici.
Naoko non disse nulla, si limitò
a fissarlo dispiaciuta, mentre continuava a lavorare all'impasto.
Il chunin si avvicinò alla
finestra, mangiucchiando il biscotto, portando ancora una volta i suoi occhi
sulla bella Ino, che correva sorridente e divertita, che riempiva di baci il
piccolo Kei o che abbracciava Mayu. Non riusciva proprio a non dare amore,
quella ragazza. Quel sorriso che era sempre sulle sue labbra compensava i lati
insopportabili del suo carattere.
-"E' un peccato che Ino non
abbia un ragazzo."- asserì improvvisamente Naoko, senza sollevare lo
sguardo dal suo lavoro.
-"Mh?"- chiese il
chunin, che non si aspettava un'affermazione del genere.
-"Sì, insomma... Ino è
molto bella, davvero, una delle più belle ragazze che io abbia mai visto...
bellissima sia dentro che fuori. Il problema è che i ragazzi si soffermano
sempre sulla sua bellezza e questo porta al fatto che Ino sia sempre
considerata più come un oggetto o un premio che non come una ragazza bisognosa
di un vero amore... credo che soffra molto per questa situazione, e mi dispiace
infinitamente."- asserì la donna, perplessa.
-"Mmh... non importa... Ino
non ha bisogno di ragazzi che non la capiscano... se non riescono a vedere
quanto sia speciale, allora... non la meritano."- affermò Shikamaru,
aggrottando le sopracciglia, leggermente preoccupato.
-"...un giorno arriverà
qualcuno che sarà degno di lei... o forse no... però comunque, la porterà via.
TE la porterà via, ne sei consapevole, vero?"- insinuò Naoko, con aria
indifferente.
-"In che senso...? E' ovvio
che qualcuno la porterà via, e io mi assicurerò che sia degno di lei! Non la
lascerò a nessun idiota!"- disse il ragazzo, continuando a fissare la
biondina, l'ondeggiare del suo vestitino aderente nero, il brillare dei suoi
lunghi capelli sciolti.
-"Mmh... e che mi dici di
Sasuke-kun e di Sai-san? Ino me ne ha parlato... il suo primo grande amore e la
sua infatuazione attuale... loro vanno bene per lei?"- chiese la donna,
cercando di nascondere un ghigno divertito.
-"Assolutamente no."-
affermò Shikamaru, senza quasi dare il tempo di finire la frase alla zia.
-"Immaginavo..."-
sogghignò Naoko, divertita.
-"Non pensare male... è
solo che non sono per niente a posto! A parte che Sasuke è un pazzo traditore
fissato con la sua vendetta assurda, mentre Sai è un essere indefinibile e
assolutamente ambiguo..."- spiegò il ragazzo, vagamente in difficoltà.
-"Non è questo,
Shikamaru... la verità è che nessun ragazzo che piacerà a Ino ti andrà bene...
non può essere, perché il tuo cuore te lo impedisce."- asserì la zia.
-"M-ma che dici?! Non è
vero! Io sono molto obiettivo nell'analizzare i ragazzi di Ino!"- dissentì
Shikamaru.
-"Mmh... io dico di no. Tu
confronterai sempre i possibili candidati con la tua conoscenza di Ino ed è
ovvio che li troverai tutti inadatti e inferiori a te, così come è ovvio che
forse sei tu quello adatto a lei, quello che potrebbe renderla felice. Ora non
te ne rendi conto, ma soffrirai molto quando la perderai, lo sai, vero? Io
credo di sì, anche se non lo vuoi ammettere... sai che restando qui con lei
un'altra settimana, accadrà qualcosa tra di voi, è inevitabile. L'intesa è
troppo forte fra di voi. In cuor tuo sai benissimo che se domani te ne vai, è
come se dentro di te rinunciassi a lei definitivamente. E quando un giorno la
vedrai con un altro, dovrai soffrire in silenzio perché saprai che sarà troppo
tardi, che sarà stata una tua scelta. Sei sicuro che quella Temari sia
sufficiente ad alleviare il dolore e il vuoto che ti causerà la rinuncia a
Ino?"- chiese Naoko, analizzando scrupolosamente e senza troppi giri di
parole la situazione.
Il discorso diretto e sincero
della zia turbò profondamente Shikamaru che portò il suo sguardo incerto sulla
bella Ino in cortile: cosa doveva fare? Quel sentimento che provava per lei
era... assurdo! Inconcepibile! Cosa diavolo stava succedendo?! Lui non aveva
bisogno delle donne! Lui le riteneva superflue, oltre che un peso! Eppure... di
notte non riusciva a dormire senza di lei, senza sentire il suo respiro
addosso, senza il suo corpo caldo e fragile accanto, senza la certezza che
stesse facendo dei bei sogni anziché terribili incubi. Quel bisogno imperante
che aveva di proteggerla stava debilitando la sua calma e il suo sangue freddo.
-"Shikamaru... ti prego,
interroga il tuo cuore... non fare uno sbaglio... io a mio tempo lo feci, e ora
se solo potessi tornare indietro... ma non importa, adesso. Tu sei proprio come
me: vorresti una vita semplice, non pretendi tanto dal futuro... ma credimi,
accontentarsi è sbagliato. Non raggiungerai mai la vera felicità, così. Devi
prendere ciò che vuoi davvero, a tutti i costi. Interroga te stesso e chiediti
se vuoi davvero lasciare tutto questo, se vuoi lasciare Ino, se vuoi tornare
alla realtà quotidiana senza di lei... insomma, tornare a Konoha è davvero ciò
che vuoi o è solo un pretesto per poter star lontano da Ino in modo da non
doverti porre troppe domande?"- chiese Naoko, scrutando il ragazzo
seriamente.
Shikamaru chiuse gli occhi,
sospirando, appoggiando la testa contro il muro. No, che non voleva tornare.
Lui voleva restare lì a fissare quelle splendide nuvole, a giocare a carte con
Choji, a dormire con Ino. Non chiedeva altro. Capiva che quella realtà non era
né vera né duratura, ma era così calda e accogliente che non riusciva proprio a
separarsene. Ecco perché aveva deciso di allontanarsi da Ino: l'amore, o quel
cavolo che era... portava solo un sacco di scocciature. Restare lì era come
aprirgli la porta.
Sbuffando, Shikamaru uscì in
cortile senza dire una parola. Si appoggiò contro la porta d'entrata,
accendendosi l'ennesima sigaretta di quella settimana. Aveva bisogno
dell'appoggio immaginario di Asuma più di qualsiasi altra cosa, in quel
momento.
Ancora una volta, il bel shinobi
andò in fissa per la biondina, che continuava a giocare imperterrita. Quando si
accorse dei suoi occhi puntati su di lei, Ino ghignò maliziosamente,
avvicinandosi con aria vagamente compiaciuta al compagno.
-"Cosa c'è, Nara, guardi
quanto sono bella?"- chiese maliziosamente divertita la Yamanaka.
-"Forse..."- si limitò
a rispondere Shikamaru, ghignando compiaciuto e dirigendosi verso la
dépendance, senza aggiungere nient'altro.
Ino avvampò violentemente, non
si sarebbe mai aspettata quel tipo di risposta. E più il ragazzo si avvicinava
alla casetta, più la biondina se lo vedeva andare via la mattina seguente. E il
suo cuore gridava disperatamente: "...non andartene!".
ù
Quella sera, Risa era stata
invitata a cena da Naoko. Fortunatamente, il marito della zia era fuori,
cosicché i ragazzi passarono una splendida serata. Choji si trattenne
dall'abbuffarsi, mangiando sproporzionatamente ma con finezza, mentre Ino e
Shikamaru si lanciavano sguardi d'intesa riferiti ai due piccioncini.
Finita la cena, le due ragazze
si sedettero sull'amaca, i due shinobi ai loro piedi. Il cielo era invaso da
una miriade di stelle, come sempre, mentre una leggera brezza notturna gli
scompigliava i capelli.
-"Che splendida
notte!"- sospirò Ino, fissando le stelle come incantata.
-"Già! Si dice che stanotte
si possano vedere le stelle cadenti!"- asserì Risa, sorridendo dolcemente.
-"Cooosa?! Le voglio vedere
assolutamente! Voglio esprimere i desideri!"- strepitò la biondina.
-"Che razza di
scemenze..."- borbottò Shikamaru, che non credeva a quelle stupidaggini da
femmine.
-"Perchééé?! Io le voglio
vedere!"- protestò Ino, saltando giù dall'amaca.
-"Sai, si dice che dalle
colline di Jun si vedano molto bene, perché sono completamente immerse nel buio
e si trovano in una posizione leggermente più rialzata!"- spiegò Risa.
Gli occhi della kunoichi si
illuminarono, mentre partiva spedita verso la buia campagna.
-"Ino dove cavolo
vai?!"- sbottò Shikamaru, inseguendola.
-"Vado a vedere le stelle
cadenti sulle colline!"- asserì Ino, mentre saltellava in mezzo alle
spighe illuminate dalla luna.
-"Voi non venite?"-
sbuffò Shikamaru, incamminandosi dietro alla compagna.
-"No, sono troppo
lontane... e poi così al buio ho paura!"- spiegò Risa, che era d'accordo
con Choji per lasciare da soli i due amici, e perché no, magari per restare
soli a loro volta.
Il ragazzo col codino lanciò uno
sguardo perplesso a Choji e Risa, che sorridevano divertiti, dopodiché sospirò,
scocciato: gli toccava andare a riprendere quella pazza furiosa dispersa
nell'oscura campagna da solo.
ù
-"Ino, vuoi
rallentare?!"- protestò il Nara, contrariato, mentre seguiva la compagna
correre su per la collina.
-"Assolutamente no! Chissà
quante stelle cadenti ci siamo già persi!"- lo rimbeccò Ino, determinata.
-"Ma lascia perdere... come
diavolo fai a credere a certe stupidaggini?!"- ribatté il ragazzo,
raggiungendola sulla cima della collina, col fiatone.
Ino si sdraiò per terra,
tranquillamente, sospirando e rivolgendo i suoi occhioni azzurri verso le
stelle che sembravano molto più vicine e luminose da lassù.
Il ragazzo rimase a contemplarla
silenziosamente, mentre il riflesso della luna non nascondeva le curve
dell'amica, evidenziate dal suo vestitino aderente.
Senza dire nulla, Shikamaru le
si accomodò di fianco, sdraiandosi a rimirare anche lui le stelle, inspirando
profondamente cercando di percepire il dolce profumo della ragazza.
-"Che palle le stelle...
sono molto meglio le nuvole..."- asserì improvvisamente il ragazzo.
-"Non è vero! Le stelle
sono bellissime!"- protestò Ino, contrariata.
-"Ma che noia... sono
sempre uguali, non cambiano mai di forma... sempre lì fisse... cosa c'è
d'interessante?"- chiese Shikamaru, perplesso.
-"Beh, ma la loro bellezza
non sta nel cambiare, la loro bellezza sta nel brillare costantemente... una
cosa può essere bella anche senza cambiare."- asserì la Yamanaka,
convinta.
-"Mah... se lo dici
tu..."- sbuffò lo shinobi, fissandosi sulla stella più luminosa del cielo.
-"Sai... a volte penso una
cosa buffa..."- ridacchiò la kunoichi.
-"Del tipo?"- chiese
lui.
-"...a volte penso che le
stelle siano come i ninja di Konoha... nel loro piccolo brillano più che
possono, dandosi da fare per sconfiggere le tenebre, e messe tutte insieme alla
fine ce la fanno... insomma, il cielo è un grande villaggio di stelle e le
tenebre sono il male che cerca di conquistarlo..."- spiegò la biondina,
immersa nei suoi pensieri profondi.
Shikamaru fissò la compagna
letteralmente allibito. Non poteva credere alla riflessione profonda che aveva
appena sentito.
-"Dove l'hai letta?!"-
chiese il Nara, perplesso.
-"Ma va, scemo! E' tutta
farina del mio sacco, che credi?!"- lo rimbeccò la ragazza, offesa.
-"Dopo questa, ragazzi...
non oso immaginare cosa accadrebbe se ti portassi a vedere le nuvole con me...
potresti trasformarti in filosofa!"- sogghignò il chunin, divertito.
-"Dai, che scemo! Non
prendermi in giro! A volte quando ho voglia e mi ci metto d'impegno anch'io
penso cose profonde, cosa credi!"- asserì lei, arrossendo.
-"Ah sì, lo vedo... beh,
perché non ti metti d'impegno più spesso, allora?"- ghignò il ragazzo.
-"Perché altrimenti tu
saresti inutile! Tu sei la mente del gruppo, ricordi? Quando ci hanno scelti,
hanno detto che gli elementi del gruppo si compensavano fra di loro... tu sei
la mente, io la bellezza e Choji la forza! Insomma, messi insieme è come se
formassimo una costellazione! Tu sei la stella più brillante, Choji quella più
grande e io... nient'altro che una stella cadente... bella solo quando cade
verso il basso, comune se resta in cielo con le altre..."- disse Ino
malinconicamente, fissando intensamente un punto indefinito del cielo, intenta
a nascondere la sua tristezza.
-"Ma che dici,
Ino...?"- cercò di protestare lui, ma i loro sguardi vennero rapiti da un
brillante, rapido e sottile fascio di luce che tagliò velocemente il cielo a
metà.
-"...la...stella...cadente..."-
sussurrò Ino, incredula, con occhi brillanti.
-"...già..."- rimase a
bocca aperta il ragazzo, ripensando alla bellezza del fenomeno.
-"Aaaah! Il
desiderio!"- si ricordò immediatamente la biondina, chiudendo gli occhi e
concentrandosi.
Shikamaru la fissò perplesso, ma
presto si sciolse in un dolce sorriso: a volte, Ino era davvero troppo tenera.
In fondo non era mai cambiata completamente, proprio come le stelle: era ancora
brillante e bellissima.
Quando Ino espresse il
desiderio, si voltò verso l'amico e gli regalò uno dei suoi sorrisi più belli,
socchiudendo le labbra rosate, chiudendo gli occhi e spostando lievemente la
testa di lato. Illuminata solo dalla luna, la sua dolcezza estrema colpì il
ragazzo in pieno petto. Il cuore di Shikamaru sobbalzò nuovamente, ma questa
volta il ragazzo non si preoccupò, anzi, sorrise soddisfatto: finalmente aveva
scelto la sua strada.
-"Dai Ino... andiamocene a
casa, che è tardi..."- asserì il ragazzo, alzandosi in piedi e porgendole
la mano con nonchalance.
Lei si sollevò, tutta
soddisfatta.
-"Allora, cosa hai chiesto
alla stellina?"- le chiese Shikamaru, ironico.
-"Se te lo dico, poi non si
avvera!"- protestò Ino.
-"Che razza di
stronzate..."- sbuffò lui.
-"Ma scusa! Che ti costa
esprimere un desiderio? Non hai nulla da perdere e tutto da guadagnare!"-
lo riprese lei.
-"Ah beh, se lo dici tu...
comunque... dove si dorme stasera?"- chiese con tono sornione il shinobi.
-"Tu da te e io da
me!"- asserì la kunoichi, convinta.
-"Maddai... se ci dobbiamo
piombare in camera di notte, tanto vale andare a dormire direttamente insieme,
non credi?"- continuò il chunin, con tono malizioso.
-"Sì, ma domani mattina non
ho intenzione di svegliarmi presto."- asserì seriamente la biondina,
fermandosi di colpo.
-"Che intendi dire?"-
chiese il Nara, fissandola con apprensione e fermandosi anche lui.
-"Sto dicendo che non ti
voglio salutare mentre parti per Konoha, Shikamaru."- disse la Yamanaka,
guardandolo con occhi lucidi, storcendo appena la bocca.
Il ragazzo piegò leggermente di
lato la testa, fissandola confuso.
-"E chi è che parte,
scusa?"- chiese Shikamaru, dubbioso.
-"Tu..."- rispose
incerta la biondina.
-"Mmh... e quando l'avrei
detto, scusa?"- si grattò il capo lui, confuso.
-"Quando siamo andati sulle
colline di Jun l'altro giorno!"- lo rimbeccò lei.
-"Ah, già... quando ti ho
buttata a terra mentre giocavamo a rincorrerci, giusto?"- insinuò
maliziosamente il ragazzo.
-"Esattamente..."-
arrossì lei, imbarazzata al ricordo di quel pomeriggio.
-"Boh, non mi ricordo mica
di aver detto una cosa del genere! E poi tu credi davvero che io possa buttare
via una settima di vacanza a questo modo? Dico, vorrai scherzare?!"-
asserì Shikamaru, fingendosi esterrefatto.
Gli occhi di Ino si
illuminarono, ricolmi di gioia; si portò le mani sul volto, incredula.
-"Vuol dire che tu...
non..."- cercò di formulare una frase lei, ma senza riuscirci per via
dell'emozione.
-"Vuol dire che domani
mattina me la dormo fino a mezzogiorno, cara mia!"- ghignò divertito il
ragazzo.
Ino tirò un urlo di gioia,
saltando al collo del ragazzo, quasi rischiando di soffocarlo.
-"Pazza furiosa,
soffoco!"- si lamentò lui.
-"Che bello, che bello
Shika! Resti qui con me... cioè, con noi..."- si corresse lei, arrossendo
e lasciando la presa.
-"Sì... se resto vivo
sì..."- sbuffò lui, massaggiandosi il collo, seccato.
-"Shika... ti devo dire una
cosa..."- disse Ino, avvicinando le sue labbra all'orecchio di lui.
-"...i desideri espressi alle stelle cadenti si avverano davvero!"-
sussurrò contenta, allontanandosi subito dopo e sorridendogli nuovamente.
Shikamaru si perse negli occhi
cerulei della compagna, che illuminati da quella pallida luna parevano fatti di
cristallo finissimo, senza sapere cosa dire, né cosa fare. A volte, la sua bellezza
lo disorientava. A volte, le sue parole gli facevano un effetto totalmente
inaspettato, turbandolo profondamente.
Sperava che Ino gli chiedesse di
rimanere, e lei l'aveva fatto. Gliel'aveva detto silenziosamente, tramite il
suo sguardo e il suo sorriso. Gli aveva detto: "Shika, resta qui con
me". E lui, altrettanto tacitamente, aveva acconsentito.
Vedendo che il ragazzo restava
lì impalato, Ino si sollevò sulla punta dei piedi, stampandogli un bacio sulla
fronte.
-"Si dorme da chi arriva
primo a casa!"- asserì improvvisamente la biondina, cominciando a correre
come un'ossessa verso la villa.
-"Ehi, aspetta! Così non
vale, hai avuto l'anticipo!"- protestò Shikamaru, riprendendosi dallo
shock del bacio e scattando dietro alla ragazza.
I due correvano, ridendo, in
mezzo alla campagna buia. Solo il rumore dei grilli e il frusciare delle spighe
come sottofondo. Solo la luce della luna e di qualche stella cadente a
illuminargli la via.
Per regalo di Natale (e
sapete che regalone! XD) vi rivelo che nel prossimo capitolo i nostri amici
saranno alle prese con una mega festozza ricca di alcol organizzata dai
vicini... chissà che succederà adesso che Shika ha ammesso a se stesso di
provare qualcosa per Ino! XD Bacione Sakurina
X Luna123: GUARISCI PRESTO E
TORNA A RECENSIREEEE CHE MI MANKI!!! TVTTTTTTB Sakurina
X Inochan: ciao! Sono
contenta che ti piaccia la mia tenera ficcy! Eh eh eh... visto che non c'è
bisogno di strozzare Shika, alla fine? ^___^Fammi sapere che ne pensi! Bacione Sakurina
X Ayumi: ciauuu Ayumi!!!
Visto che figa Tenten? Ce la vedo troppo a fare l'invasata con Kiba... mi sa
troppo di giocatrice d'azzardo, un po' sulle orme di Tsunade! Chissà se vincerà
la scommessa, anche perché sennò Risa-chan può dire addio a Choji... ih ih ih!
XD la storia del metallaro e del punkabbestia c'è venuta in mente a me e alla
my best friend un giorno che abbiamo messo giù una story dei nostri eroi
versione milanese... non ti dico Shika e Choji cosa li abbiamo fatti diventare!
eh eh eh... aspetto la tua prossima recensione! Ti voglio tanto bene! Sakurina
X Bluesky: ciao! Ti giuro che
mi sono troppo divertita a fare Tenten sclerata, anche perché ce la vedo
troppo! Per non parlare di Neji che secondo me ha la casa invasa da cd da
metallozzi... eh eh eh... con una chioma del genere, d'altronde! Sono felice
che ti piaccia la storia, aspetto il tuo commento su questa cappy! Bacione
Sakurina
X Celiane: ciauuu Celiane! Son contenta che ti è
piaciuto il cap! In realtà hai ragione, non si è capito bene cosa volesse fare
in realtà Mayu e perciò l'ho specificato qui... insomma, voleva solo vendicarsi
di Ino che dà più retta a Shika che non a lei! XD Aspetto la tua prox
recensione! Bacione Sakurina
X Final Alex: ciauu Ale-kun!
Sono contenta che ti piaccia la mia storyyy!!! Ma va, ma va... anche se Shika
vuole fare tanto il figo e il maschilista, alla fine non può fare a meno di
Ino! Deve farsene una ragione... e forse in questo cap se l'è fatta, no?
XDMi fai morire quando dici "lesa",
credo che ti ruberò l'espressione e l'inserirò da qualche parte nella storia! E
in realtà sì, Tenten è troppo lesa... soprattutto quando confabula con Kiba!
Spero che recensirai anche i prossimi capitoli! Bacione Sakurina
X Bea: Ciau Bea-chan, sono
contenta che le mie storielle ti emozionino tanto! ^////^ dai poi mi emoziono
io se mi dici certe cose! Aspetto altre tue recensioni!!! Bacione Sakurina
Capitolo 8 *** Giorno VII: Domenica Della Festa ***
La Vacanza di
La Vacanza di
InoShikaCho
Buon anno a tutti!!! In
questo primo e spero felice giorno dell'anno vi pubblico un nuovo capitolo
della mia ficcy tenera tenera... vedremo i nostri amici partecipare ad una
festicciola, mentre a Konoha arrivano Temari e Kankuro... cos'accadrà? Aspetto
le vostre recensioni!!! Bacione Sakurina
Giorno VII: Domenica Della Festa
I raggi del sole filtravano
appena dalle persiane della camera di Ino, illuminando i capelli dorati della
ragazza.
Shikamaru, appoggiato sul
gomito, mento sulla mano, la contemplava silenziosamente. Chissà se aveva fatto
la scelta giusta. Ma pensarci in quel momento sarebbe stato inutile. La sua
bellezza lo condizionava troppo. Il ragazzo fissava attentamente le smorfie
adorabili che Ino faceva nel sonno, chissà cosa stava sognando.
Shikamaru prese una lunga ciocca
dorata, lasciandola scivolare tra le dita, accarezzando quei capelli di seta.
La biondina mugugnò qualcosa nel sonno, assumendo un'espressione dolcissima. Il
ragazzo accennò un sorriso, stampando un tenero bacio sulla fronte di Ino,
facendola svegliare lentamente.
-"Mmh..."- mugugnò
lei, nascondendosi sotto le coperte.
-"Sveglia che è
mattina!"- ridacchiò lui, levandole le coperte di dosso.
-"Mmh... noooo ridammele
che ho freddo..."- protestò debolmente la ragazza.
-"Dai svegliati, che sennò
Choji ci finisce tutta la colazione... e qui c'è qualcuno che ha parecchi pasti
arretrati e di certo non sono io!"- la stuzzicò Shikamaru, uscendo dalla
stanza insieme alle coperte.
-"Uffa!"- ringhiò Ino,
raggomitolandosi nel letto e aggrappandosi alle lenzuola che sapevano ancora di
Shikamaru.
ù
Fuori dalla stanza, Shikamaru
incontrò Choji.
-"Ehi, Cho... allora, com'è
andata ieri?"- chiese il Nara ghignando.
L'Akimichi non rispose, si
limitò ad arrossire, cambiando argomento.
-"A me bene... ma c'è
qualcosa che dovrei sapere, Shikamaru?"- chiese il grassottello, dubbioso.
-"Ovvero?"- domandò
l'amico, inarcando un sopracciglio, perplesso.
-"Sì, insomma... a
quest'ora saresti dovuto già essere a metà strada verso Konoha! E invece te ne
esci tutto fresco e riposato... dalla camera di Ino!"- aggrottò le
sopracciglia Choji, per niente convinto del comportamento del compagno.
-"...starai mica tenendo il piede in due scarpe, vero?"- domandò
sconcertato.
-"Ma va! Diciamo che ho
fatto una scelta..."- rispose Shikamaru, con tono seccato.
-"Cioè?!"- chiese
l'Akimichi, col cuore in gola, ripensando a Tenten e alla sua mazza ferrata che
lo aspettavano a Konoha.
-"Diciamo che non ho scelto
Temari..."- si limitò a dire il Nara, uscendo con nonchalance dalla
dépendance (quanti francesismi! XD).
"Ha detto... NON HO SCELTO
Temari, giusto? Giusto, giusto Akimichi... devo scrivere a Kiba!!!" pensò
Choji tutto contento e sollevato.
ù
A colazione, tutti erano al
settimo cielo. Tutti tranne una piccola viperella che fissava Shikamaru con
sguardo ricolmo di odio. Il ragazzo col codino se ne accorse, ghignando
divertito.
-"Ehi Mayu-chan, sei
contenta che resto qui a GIOCARE con te?"- domandò Shikamaru con tono
ironico.
Gli occhi della bambina si
iniettarono di sangue.
-"Oh sì, zietto, sono
sicura che ci DIVERTIREMO molto insieme..."- ribatté Mayu, irritata.
-"Oh sì che bello! Tutti
insieme allegramente per un'altra settimana! Peccato che mio marito sia già
dovuto ripartire!"- sospirò Naoko.
"Altro che peccato..."
pensò Ino, soddisfatta.
-"A proposito,
ragazzi..."- s'illuminò improvvisamente la zia -"Sapete, questa sera
i vicini hanno organizzato un mega festa... sapete hanno una villa antica
davvero deliziosa... sono sicura che ci divertiremo! Shikamaru, hai fatto bene
a restare!"- sorrise convinta la donna.
-"Beh, vedremo..."-
commentò divertito, scoccando un'occhiata maliziosa a Ino.
ù
Quel pomeriggio, a Konoha, Neji
era appena arrivato davanti casa di Tenten. Stava per bussare alla porta,
quando dei strani lamenti lo interruppero.
-"Oh sì Kiba, sei
grande!"- urlò la voce di Tenten da dentro la porta.
-"Sì, sì, sì!!! E'
pazzesco!!!"- ribatté la voce di Kiba, soddisfatta.
-"Non vedevo l'ora di
farlo!"- continuò la kunoichi.
-"Figurati io!"-
rispose l'Inuzuka.
Neji fissò la porta totalmente
esterrefatto, sentendo quelle esclamazioni equivoche. Rimase tentennante per
alcuni minuti, non sapendo che pensare, roso completamente dalla gelosia. Cosa
stavano facendo quei due, là dentro?!
Improvvisamente, la porta si
aprì e ne uscirono fuori Kiba e Tenten. Appena lo vide, la ragazza tirò un urlo
di gioia e gli si aggrappò al collo, sprizzando felicità da tutti i pori. Neji
avvampò, non sapendo come comportarsi, mentre Kiba ghignava divertito.
-"Ma... ma... che è
successo, Tenten? Perché sei così euforica?!"- riuscì a chiedere il jonin.
-"Perché ho vinto un sacco
di bottiglie di sakè, ma soprattutto perché adesso avrò la mia tanto bramata
rivincita... è da anni che l'aspetto... venite!"- ordinò la kunoichi,
dirigendosi come un fulmine verso l'ufficio di Tsunade.
Quando i tre arrivarono,
l'Hokage era fuori dal suo palazzo in compagnia dei due jonin della Sabbia e di
Sakura, Naruto e Sai.
-"Tenten, Neji, Kiba...
sapete mica se Shikamaru è arrivato?"- chiese Tsunade, inarcando un
sopracciglio perplessa.
-"Oh no, in realtà
Shikamaru NON verrà!"- cinguettò Tenten, tutta sorridente, rivolgendo lo
sguardo verso l'odiata Temari.
-"Come sarebbe a dire?
Dov'è finito?"- chiese la jonin di Suna.
-"E' in vacanza con INO e
Choji!"- rispose tutta soddisfatta la chunin con gli chignon.
-"Ah, è in vacanza?"-
ripeté Temari, meravigliata.
-"Eh già. Con Ino."-
infierì Tenten, che era tutta un sorriso.
-"...e Choji."-
aggiunse Sakura, irritata. Era ovvio che l'amica era convinta di aver già vinto
la scommessa.
-"Sì, in realtà dopo una
missione molto pericolosa ho concesso loro di andare due settimane in
vacanza..."- spiegò Tsunade, leggermente imbarazzata dalla situazione.
-"Ah sì? Beh, beato
lui..."- cercò di smorzare la tensione Kankuro.
-"Tsè... quello scemo non
sa che si perde..."- asserì Temari, piuttosto avvelenata.
-"...o cosa ci guadagna,
dipende dal punto di vista!"- commentò Tenten, sarcasticamente.
La jonin della Sabbia la fulminò
con lo sguardo, ricambiata dalla chunin della Foglia.
Kiba e Neji decisero di prendere
l'amica di forza e trascinarla via, altrimenti sarebbe stata capace di
accapigliarsi con Temari anche davanti all'Hokage.
-"Tenten si può sapere che
ti è preso?!"- la rimproverò Neji.
-"Oh, io quella non la
reggo!"- ribatté la kunoichi, offesa.
Immediatamente, Sakura li
raggiunse.
-"Ehi Tenten, non penserai
di aver già vinto, non è vero?"- ringhiò la Haruno.
-"Certo! Perché
dubiti?"- ribatté la chunin con gli chignon.
-"Mpf! Ino e Shikamaru non
sono ancora tornati, perciò non possiamo essere sicuri che si siano messi
insieme per davvero! E poi fanno sempre in tempo a litigare... una settimana è
lunga, cara mia!"- asserì Sakura, convinta.
-"Già, ma intanto non è
tornato da Temari, e questo è un buon inizio, scema!"- le fece la
linguaccia Tenten, allontanandosi.
Sakura andò su tutte le furie,
cominciando a calciare tutto quello che le capitava a tiro per la strada,
vecchietti compresi.
ù
La festa si teneva in una villa
ancora più grande di quella di zia Naoko. Era un vecchio casolare a due piani,
dipinto di bianco e con all'interno alcuni antichi affreschi.
Il cortile era invaso di
banchetti pieni di cibo, così tanto che era troppo persino per Choji. Musica e
festoni riempivano ogni angolo di quel piccolo paradiso di allegria.
Shikamaru si era fermato a
parlare con alcuni vecchi amici di giochi, perdendo di vista i due compagni.
Per Choji non c'era da preoccuparsi, visto che c'era Risa a tenerlo
sott'occhio; il vero problema era Ino, che alle feste beveva come una spugna e
non si ricordava più niente il giorno dopo. Era successo così anche per il loro
primo bacio e all'epoca Ino aveva solo 13 anni, figurarsi adesso.
Il chunin girò parecchio per il
cortile fino a quando non s'imbatté nell'Akimichi e amica.
-"Ragazzi, avete mica visto
Ino in giro?"- chiese Shikamaru, preoccupato.
-"No."- rispose
prontamente Choji.
-"Sì!"- rispose invece
Risa, ma subito il chunin dai capelli rossi la fulminò con lo sguardo. Risa si
morse il labbro inferiore, mortificata.
-"Beh, che succede? Voi due
mi nascondete qualcosa..."- asserì il Nara, fissando i due dubbioso.
-"Ehi zio Shikamaru!"-
lo richiamò una vocina sadica.
Il chunin si voltò lentamente,
quasi schifato dal dover incontrare gli occhi della piccola Mayu.
-"Che vuoi, vipera?"-
chiese scocciato.
-"Guarda là... mi sono
permessa di presentare un paio di miei amici a Ino!"- ridacchiò divertita.
-"Ah sì? Età media 6
anni?"- la sbeffeggiò Shikamaru.
-"No, a dir la verità tra i
18 e i 20, però fa niente..."- ribatté Mayu, soddisfatta.
Il ragazzo si voltò di scatto
verso la pista da ballo al centro del giardino, vedendo Ino ballare insieme a
tre bei tizi. La differenza fra ballare e strusciarsi era piuttosto labile...
Il Nara aggrottò le
sopracciglia, piuttosto irritato, mentre la bambina se la rideva della grossa.
-"Ehi Shika, calmati... Ino
ha bevuto un sacco!!! Non fare il geloso, sta solo ballando!!!"- cercò di
calmarlo l'Akimichi, mentre la visione minacciosa di Tenten tornava a farsi
nitida nella sua mente.
-"Tsè... perché dovrei fare
il geloso... mica è la mia ragazza!!!"- sbottò Shikamaru, fregando al volo
una bottiglia di saké al cameriere che passava lì in giro.
-"Sì, però ci dormi
insieme..."- lo rimproverò Choji.
Risa arrossì imbarazzata
sentendo quelle parole, mentre il ragazzo col codino fulminò l'amico con lo
sguardo.
-"Infatti, Choji... dormiamo
insieme... credimi, se facessimo altro lo sentiresti anche attraverso i muri di
mattoni!"- sbottò Shikamaru, allontanandosi ancora più irritato.
Il ragazzo si appoggiò ad un
albero nascosto nell'ombra. Sorseggiava la bottiglia di sakè, fissando alquanto
scocciato la biondina ballare insieme a quei bellimbusti. Sbuffava in
continuazione mentre un senso di fastidio sempre più grande lo disturbava
profondamente.
-"Eh eh eh... io non me la
prenderei tanto se fossi in te..."- disse improvvisamente una voce roca a
suo lato.
Shikamaru si voltò appena,
vedendo di fianco a sé un vecchietto basso e dalla barba folta, che ridacchiava
divertito. Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso.
-"Non capisco che intende
dire..."- rispose il Nara, sorseggiando ancora il sakè.
-"Guardali... sono uno più
ubriaco dell'altro... sai come si dice qui da noi? Se il ragazzo è più ubriaco
della ragazza, vedrai che non ci combinerà una mazza; se il ragazzo è sobrio e
distingue il giallo dall'arancione, con lei passerà una notte da leone."-
spiegò il vecchio, compiaciuto.
Il chunin inarcò un
sopracciglio, sempre più perplesso.
-"Che grandissima
stronzata..."- protestò.
-"Suonerà pure come una
stronzata, ma ti assicuro che è tutto vero!"- disse l'anziano
-"Guardali... quei tre fra un po' crolleranno a terra esausti... senza
contare il fatto che non sono poi così intelligenti da riuscire a rigirarsi una
ragazza che neanche conoscono..."-.
-"Come fai a dirlo?"-
chiese Shikamaru, sconcertato.
-"...prendono ordini da una
bambina di 8 anni, quanto possono essere intelligenti?"- sogghignò il
vecchio, allontanandosi senza aggiungere altro.
Il ragazzo lo fissò andarsene,
perplesso, dopodiché portò lo sguardo sulla bottiglia di sakè che aveva in
mano. Sbuffò, svuotandola: non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe dovuto
buttare via del buon sakè per Ino.
Ormai al limite della
sopportazione, Shikamaru decise di avvicinarsi ai quattro ballerini.
-"Ehm ehm..."-
richiamò la loro attenzione il Nara.
Ino si voltò di scatto,
sorridendo a trentadue denti non appena vide l'amico. Prontamente, gli si
attaccò al collo, accoccolandosi sul suo petto.
-"Shikaaaaaa..."-
cinguettò la biondina.
-"Inooooo..."- la
scimmiottò lui, lanciando un'occhiata infastidita ai tre tipi. -"Ti stai
divertendo senza di me?"- chiese poi, irritato.
-"Noooo... mi manchiii...
dove sei stato?"- chiese lei, stringendolo forte.
-"In giro... chi sono i tre
scimmioni?"- continuò lui, adirato.
-"Loro sono... ehm...
Minoru... poi mi sembra Takeshi... e poi boh, non mi ricordo... massì, sai che
me ne frega!!!"- disse la biondina, completamente ubriaca.
-"Mmh... bene, saluta
Minoru, Takeshi e Non Mi Ricordo, che vieni via con me adesso... ciaooo
ragazzi!"- li sbeffeggiò Shikamaru.
-"Ciaoooo!"-
ricambiarono il saluto i tre.
Il chunin scosse la testa,
schifato: erano davvero ubriachi marci. Prese Ino in braccio e si allontanò di
fretta, portando la compagna dietro il casolare. Qui vi era un lungo porticato
affrescato, con colonne marmoree attorniate di edera e invaso dal profumo dei
roseti poco lontani. Quel lungo corridoio non era illuminato, vi era solo la
luna a fare luce ai due.
Shikamaru rimise a terra Ino,
che cominciò a correre su e giù per tutto il porticato, ammirando gli affreschi
estasiata. Il ragazzo si appoggiò contro il muro, sorridendo appena e contemplando
la luna. Era confuso. Il fatto che fosse geloso di Ino non doveva essere un
buon segno. La sua freddezza si era flippata completamente. Non era mai stato
geloso di niente, non era un tipo possessivo. E ora invece desiderava avere Ino
solo per sé, quello strano sentimento che provava sporadicamente quando erano
ancora a Konoha adesso era diventato quasi ossessionante. Per quanto sarebbe
riuscito a controllarsi?
Ino apparve improvvisamente
davanti a lui, interrompendone i pensieri. Sorrise allegra, stringendo le sue
braccia intorno al collo del ragazzo, nascondendo il volto nell'incavo.
Shikamaru rabbrividiva ogni volta che sentiva il respiro della compagna
sfiorargli la pelle; chiudeva gli occhi, deglutendo e pregando Buddha di dargli
l'autocontrollo di cui aveva bisogno per non saltarle addosso. Era svogliato,
era passivo, era pigro... ma rimaneva pur sempre un uomo!!! Senza contare il
fatto che quella sera Ino indossasse un mini vestitino aderente azzurro
semi-trasparente.
"Pensa al Buddha, pensa al
Buddha... Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha..." si ripeteva
nella testa il chunin, cercando di mantenere la calma.
-"Shika..."- richiamò
ad un certo punto la sua attenzione Ino, sollevando la testa verso la sua. Le
labbra era a pochissimi centimetri di distanza, mentre i suoi occhioni azzurri
brillavano di una strana luce. -"Shika... balliamo?"-.
Il ragazzo rimase un po'
perplesso, inarcando un sopracciglio.
-"Io non ballo, Ino."-
disse seccamente.
-"Con le altre no... ma con
me sì... daiiii... tanto non c'è nessuno... ti prego, Shika... ti
prego..."- lo implorò la biondina, strofinando il suo naso contro quello
dell'amico.
A quel contatto, Shikamaru sentì
il corpo prendergli fuoco. Si staccò dalla parete, allontanando leggermente la
ragazza, slacciandosi i primi bottoni della camicia e respirando faticosamente.
"Buddha Buddha Buddha
Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddhaaaa!!!" urlavano i neuroni
nella sua testa. Stava perdendo il controllo di se stesso.
-"Shikaaaa...
balliamoooo..."- ripeté Ino, abbracciandolo improvvisamente da dietro,
facendolo scattare.
-"Va bene, va bene,
balliamo... però tu smettila di saltarmi addosso all'improvviso, okay?"-
la rimproverò il ragazzo, rossissimo in volto.
La kunoichi si limitò ad
annuire, circondando il collo del compagno con le sue braccia, guardandolo
languidamente. Shikamaru lasciò scivolare le sue mani lunghi i fianchi della
ragazza, cingendole la vita e attirandola leggermente a sè. Cominciarono a
dondolare dolcemente al suono di una dolce melodia iniziata proprio in quel
momento, assaporando quell'attimo magico e intenso. Ovviamente, l'unica cosa a
cui stesse pensando il Nara era la grossa divinità dal "dolce" peso.
Il suo mantra mentale dedicato
al Buddha s'interruppe non appena Ino avvicinò le labbra al collo del ragazzo,
cominciando a baciarlo bramosamente.
Shikamaru spalancò la bocca,
allibito e sconvolto, concentrandosi come mai prima di allora per cercare di
trattenersi.
-"Per tutti i... Buddha,
Ino... che cavolo fai..."- chiese con tono sofferto il Nara.
-"Ti faccio un
succhiotto!"- cinguettò lei, tranquillamente.
-"E perché cavolo me lo
stai facendo?!"- sbottò Shikamaru, trovando finalmente la forza per
scansarla.
-"Perché così Temari saprà
che sei mio, soltanto mioooo!!!"- sbraitò Ino.
-"Temari? Che c'entra
Temari, scusa? Mica è qui!!!"- cercò di farla ragionare lui, anche se
ormai aveva intuito che il livido sul suo collo era già stampato.
-"E chi se ne
frega..."- sbuffò Ino, accoccolandosi ancora tra le braccia del ragazzo.
-"Ehi, sarai mica gelosa di
Temari?"- chiese Shikamaru, ghignando malizioso.
-"Sì! Sono
gelosissimaaaa!!!"- rispose la biondina, sinceramente. L'alcol aveva il
potere di annullare la barriera del suo orgoglio e di farle dire cose che non
avrebbe mai detto da sobria, e che comunque non avrebbe ricordato il giorno
seguente.
Un ghigno soddisfatto si spaziò
sul volto dello shinobi: gli era venuta in mente un'idea brillante. Perché non
approfittare un pochino della sbronza di Ino?
-"Ehi Ino... se potessi
tornare indietro... cambieresti Team?"- chiese Shikamaru, seriamente,
stringendo la ragazza tra le sue braccia.
-"Mmh... assolutamente...
no! Non potrei vivere senza te e Cho... no no no..."- rispose teneramente
la biondina, ormai al limite della sua sbronza.
-"Sei ancora innamorata di
Sasuke?"- domandò ancora il ragazzo.
-"Mmh... no..."-
sbiascicò lei.
-"E di Sai?"-
-"Yawn... no..."-
sbadigliò la kunoichi.
-"E di me? Provi qualcosa
per me, Ino?"- chiese Shikamaru, deglutendo nervosamente.
Ma dalla biondina non ottenne
risposta. -"Scusa, che domanda stupita..."- si pentì subito di ciò
che le aveva appena chiesto.
Ad un tratto, però, si accorse
che la ragazza si era addormentata in piedi tra le sue braccia.
-"Ehi Ino!!! Ma proprio adesso
ti dovevi addormentare?! Ino, rispondimi!!!"- sbottò il ragazzo, deluso.
Ma dall'amica non ottenne niente di più che un mugugno sommesso. -"No...
che sfiga..."- piagnucolò Shikamaru, prendendo in braccio la compagna,
sospirando. Anche quella notte si prospettava terribilmente tranquilla.
Grazie tantissime a: Celiane,
Nuvia, Bea, Alex, Andrea, Ayumi, Queen of night e Giò per le vostre
recensioni!!! Aspetto con ansia le prossime!!! Bacione mega da Sakurina
Ciao a tutti!!! Rieccomi qui
con la tenera vacanza di Ino Shika e Cho che comincia a prendere una piega
sempre più... audace! Eh eh eh... insomma... non è colpa di nessuno se in
giardino c'è un'amaca... ih ih ih XD... ma non voglio svelarvi nulla!!! Spero
vi piaccia questo capitolo!!! Bacione Sakurina
Giorno VIII: Lunedì Dell'Amaca
Quando Ino riaprì gli occhi, fu
pervasa completamente da un forte profumo familiare. Sì, il profumo di Shikamaru.
Era la sua stanza, quella. Sorrise, rigirandosi nel letto, ma vide che non
c'era quella presenza a cui si era tanto abituata accanto a lei.
La ragazza si sollevò,
guardandosi intorno spaesata, ma subito fu costretta a risdraiarsi: un
terribile mal di testa le perforava le tempie, mentre una nausea pazzesca la
infastidiva.
-"Ecco, mi devo essere
sbronzata di nuovo... uff!"- sbuffò la biondina, nascondendosi sotto le
lenzuola.
La kunoichi uscì dalla
dépendance dopo circa mezzora. Ad aspettarla, in giardino, stavano i due
compagni che come al solito giocavano a carte sul tavolo.
-"Buongiorno Ino!"- la
salutò Choji, radioso.
-"Buon pomeriggio, sarebbe
meglio dire!"- ridacchiò Shikamaru, scoccandole un'occhiata divertita.
-"Tsè, conoscendoti non ti
sarai alzato all'alba nemmeno tu!"- protestò Ino, incrociando le braccia,
offesa -"E poi sent---"- ma subitò la ragazza si bloccò, sbarrando
gli occhi mentre guardava il Nara, allibita.
Il ragazzo inarcò un
sopracciglio, perplesso, mentre un sorrisino divertito si spaziava sul volto di
Choji, che aveva già capito il perché della reazione della compagna.
-"Ah. Beh, vedo che ti sei
divertito, ieri sera."- asserì con tono offeso la biondina, voltando la
testa di lato.
Shikamaru continuò a fissarla,
sconcertato.
-"Ma di che diavolo stai
parlando...?"- chiese il Nara, scocciato.
-"Mpf! Che faccia tosta!
Almeno abbi il buonsenso di coprirlo!"- continuò Ino, sempre più irritata.
-"Sta parlando del
succhiotto, Shika."- s'intromise l'Akimichi, visto che nemmeno l'amico
sembrava ricordarsi di quel marchio viola che portava sul collo.
-"Ah già, questo..."-
disse Shikamaru, pensieroso, portandosi la mano sul collo. Subito dopo, però,
realizzò il perché del comportamento della Yamanaka: l'abituale gelosia mista
alla sua solita amnesia post-sbornia. -"MA SEI SCEMA A FARE L'OFFESA?! SE
SEI STATA TU A FARMELO!!!"- sbottò il ragazzo, arrossendo violentemente.
Ino sbarrò gli occhi, allibita,
mentre Choji li fissava a bocca aperta: quello sì che era totalemente
inaspettato.
Dopo qualche minuto di pesante
silenzio, anche la ragazza arrossì.
-"Tu...
tu... tu sei... TU SEI UN IDIOTA!!!"-
sbottò la biondina, scappando immediatamente via, verso la dépendance.
-"Ehi! Ma... è
completamente impazzita!!! Prima viene lì, ubriaca persa a saltarmi addosso e
poi l'idiota sarei io?!?"- protestò Shikamaru.
-"Non penso che si sia
arrabbiata per quello... avresti dovuto dirglielo con più delicatezza,
Shika..."- sospirò Choji, rassegnato. Quei due erano un paradosso vivente,
come sarebbero riusciti a mettersi insieme? Ma Risa era fortemente convinta che
fra due persone diverse, l'attrazione fosse più forte che fra due persone
simili. L'amore fra caratteri diversi gli permetteva di completarsi a vicenda.
Shikamaru bussò leggermente
sulla porta della camera di Ino, aspettando ansiosamente una risposta. Lei lo
invitò ad entrare, ma la ragazza si pentì non appena lo vide varcare la porta.
-"Vattene!"- gli
ordinò la biondina seduta sul letto a leggere, arrossendo lievemente.
-"Senti Ino... ieri eravamo
tutti e due un po' ubriachi, vedi di non prendertela tanto..."- sbiascicò
Shikamaru, controvoglia.
-"Non avresti dovuto dirlo
così... non davanti Choji... e poi, urlare a quel modo... pensa se zia Naoko ci
avesse sentiti..."- lo rimproverò Ino, imbarazzata e adirata
contemporaneamente.
-"D'accordo, Ino, ammetto
di aver esagerato..."- disse sforzatamente il ragazzo, che odiava più di
ogni altra cosa al mondo abbassarsi a chiedere scusa, soprattutto a lei.
La kunoichi rise appena,
soddisfatta delle scuse appena ricevute, sollevando gli occhi dalla rivista.
-"Okay, d'accordo...
scusami anche te per averti stampato quel... quel... quello sul collo
ecco!"- si scusò anche lei, imbarazzata.
-"Dai, preparati
adesso!"- le ordinò lo shinobi.
Ino inarcò un sopracciglio,
perplessa.
-"Perché?"- chiese,
sconcertata.
-"Perché Choji vuole andare
in una gelateria poco lontana da qui e ci ha invitati... ovviamente è tutta una
scusa per farci riappacificare, perciò se tu rifiutassi ci rimarrebbe molto
male... ti aspettiamo fuori!"- asserì il ragazzo col solito tono scocciato
di uno che sta per andare al patibolo.
Ino sorrise lievemente divertita,
saltando giù dal letto e cominciando a prepararsi.
ù
I tre ragazzi camminavano fianco
a fianco, ridendo e scherzando come non facevano da tanto tempo a Konoha.
Quella era la parte più bella della vacanza: la loro amicizia si rafforzava
giorno per giorno, nutrita dalla semplicità dei gesti quotidiani e dalla gioia
dello stare insieme.
Choji si era preso due mega
gelati a cinque gusti ciascuno (solo perché era il massimo di gusti che potesse
reggere il cono); Shikamaru aveva optato per un cono menta e limone, mentre Ino
si assaporava il suo cono fragola e cioccolato dopo una strenuante lotta con i
compagni.
-"Mi farà ingrassare tutto
questo cioccolato..."- si lamentò la ragazza, sentendosi in colpa con se
stessa per divorare così avidamente il gelato.
-"Maledizione, Ino! Tu e
tutte le tue fisse assurde sulla linea... sei perfetta così come sei, e credimi
qualche kilo in più non ti farà che bene, l'ho sempre detto io!!!"- sbottò
Shikamaru, infastidito dall'ostinazione dell'amica.
Ino sorrise di nascosto, felice,
arrossendo lievemente.
-"Mmmh... il tuo gelato
sembra buono, Shika..."- cambiò discorso la biondina, fissando il gelato
dell'amico con occhi sberluccicanti.
-"Vuoi?"- chiese il
ragazzo, porgendolo in direzione della compagna.
-"Sììì!"- si esaltò la
kunoichi, assaggiando.
Choji rise divertito, vedendo
quanta tenerezza si trasmettessero i due senza nemmeno rendersene conto. Era
vero, nonostante la loro diversità... stavano troppo bene insieme.
-"Fammi assaggiare il
cioccolato!"- disse Shikamaru, azzannando il gelato dell'amica.
-"Waaah, Shika!!! Mi hai
mangiato metà gelato, sei un balordo!!!"- lo rimproverò Ino, mentre il
Nara se la rideva divertito.
-"Toh, guarda chi si
rivede!!!"- asserì improvvisamente una voce proveniente dal fondo della
strada.
I tre chunin si voltarono
perplessi, incontrando gli sguardi minacciosi di quattro teppistelli seduti
all'ombra di un albero.
-"Oh no..."- sospirò
Ino, turbata.
-"Chi sono questi quattro,
Ino?"- chiese Shikamaru, irritato dagli sguardi minacciosi dei ceffi.
-"...sono gli stupidi
bifolchi che ho incontrato qualche mattina fa..."- rispose la ragazza,
scocciata.
-"Ah, quelli che facevano i
commenti a sproposito?"- domandò il Nara, inarcando un sopracciglio,
sempre più infastidito.
La Yamanaka si limitò ad
annuire, perplessa.
-"Ehi carina, oggi ti sei
portata dietro la scorta?"- ridacchiò uno dei teppisti.
-"Dai, molla quei due
sfigati e vieni con noi, bella!"- gli diede manforte l'altro.
-"Non rivolgerti così ai
miei compagni, cretino!"- ribatté Ino, offesa.
-"Ehi, abbassa la cresta
carina... altrimenti lo conosco io un modo per farti stare zitta!"-
sghignazzò un altro, ma subito sentì qualcosa di estremamente doloroso
colpirgli lo stomaco. Senza che nessuno se ne rendesse conto, Shikamaru era
scattato in avanti molto velocemente, affondando un potente pugno nello stomaco
dell'avversario. Questo gemette per il dolore, stramazzando a terra,
sofferente.
-"Anch'io conosco un modo
per farti stare zitto, stronzo!!!"- ringhiò il chunin, furibondo.
-"Shikamaru!!!"-
rimase allibita Ino, portandosi le mani sul volto, sconvolta. -"Cho,
fermal--- Choji!!!"- cercò di chiedere la Yamanaka, ma subito si accorse
che anche l'Akimichi era andato a dare manforte all'amico, pestando gli altri
due tizi mentre Shikamaru si occupava dell'ultimo.
-"...ragazzi..."-
mormorò Ino, completamente allibita, senza sapere cosa fare.
Mezzora dopo i tre chunin erano
ritornati a casa, mentre i quattro teppisti erano rimasti a terra, tramortiti.
-"Siete due pazzi!!! Che vi
prende, dare corda a quattro sfigati del genere... non è da chunin della
Foglia!!!"- li rimproverò Ino, furibonda.
-"Sì, ma tanto adesso siamo
in vacanza... e poi non te la prendere tanto, se la gente non conosce le buone
maniere tanto vale insegnargliele, no?"- commentò Shikamaru, ironico.
-"Siete veramente...
veramente... degli stupidi maschi, ecco cosa siete!!! Tsè!!!"- sbottò la
biondina, dirigendosi verso camera sua.
Shikamaru e Choji si guardarono,
divertiti dalla solita reazione esagerata dell'amica. Non era mai contenta
quando loro facevano a botte, ma del resto non potevano certo permettere che
qualcuno la offendesse passandola liscia. Soprattutto Shikamaru. Per loro, in
fondo, Ino era la loro piccola principessa, una bellissima e viziatissima
principessa, un po' rozza a volte, un po' vanitosa, ma pur sempre una
principessa.
ù
Quella sera, Shikamaru se ne
stava sdraiato sulla sua amaca. Il tramonto infuocava la campagna, tingendola
di un rosso scarlatto davvero intenso. Chiuse gli occhi, lasciandosi dondolare
dal vento e dal frusciare delle spighe di grano, avvolto dal silenzio più
surreale. Ecco... così tutto era perfetto. La tranquillità era padrona del
mondo e del suo cuore, nessun turbamento, nessun pensiero spiacevole a
disturbarlo, nessuna missione da compiere.
Ma la quiete, come tutte le cose
belle, aveva sempre una fine. E fu proprio la voce squillante dell'unico
turbamento che lo affliggeva laggiù a Kirizawa a interromperla.
-"M-ma che dici, scemo...
se ci sei tu fa niente..."- rispose lei, confusa.
Per tutta risposta, il Nara si
scansò facendo un po' di spazio al suo fianco, invitando la Yamanaka a
sdraiarsi con un cenno della testa.
-"...lì?"- chiese la
biondina, arrossendo ancora più violentemente.
-"Beh? Dormiamo insieme
tutte le notti... che vuoi che cambi?"- asserì lui, mantenendo il suo
solito tono scocciato.
Ino deglutì, facendosi forza
mentalmente: in fondo, che male c'era a sdraiarsi lì con lui? Lo facevano tutte
le notti... cosa c'era di diverso? Diverso... sì, la diversità stava nel fatto
che di notte lei si addormentava praticamente subito, sentendosi protetta dalla
vicinanza del compagno, mentre adesso... sarebbero rimasti entrambi svegli e
vigili. Svegli, vigili e... tremendamente vicini. L'amaca era molto più stretta
del letto.
Ma presto il cuore ebbe la
meglio sulla mente e, senza dire nulla, Ino si distese al lato di Shikamaru,
appoggiando la sua testolina bionda sul braccio muscoloso del compagno. Il suo
profumo indefinibile, ma tremendamente sexy, si mischiava alla sua essenza di
lavanda, mandando in panne i cervelli di entrambi. La vicinanza era tale che i
due potevano sentire i loro cuori battere all'impazzata, il loro respiro
accelerare a ogni sospiro, mentre un grande caldo li pervadeva. Sì, restare
così vicini... creava un caldo insopportabile.
Con naturalezza, Shikamaru
lasciò scivolare la mano sulla testa di Ino, cominciando ad accarezzarle i
capelli, delicatamente, mentre con lo sguardo fissava il tramonto: un po' per
fare l'indifferente, un po' per confondere il rosso sulle guance con la luce
scarlatta del sole.
Avvertendo il contatto della
mano del compagno, il cuore di Ino sobbalzò, mentre un groppo in gola le
impediva di parlare, anzi, di respirare.
Il suo tocco era così gentile,
sentiva le dita del ragazzo intrecciarsi delicatamente con i suoi capelli
serici, accarezzandoli, lisciandoli, con una dolcezza estrema, in un modo
totalmente inaspettato per un tipo come Shikamaru.
Ino voltò leggermente il suo
viso verso quello del compagno, ritrovandosi a pochi centimetri dal suo,
percependo il suo respiro sfiorarle le guance, facendola rabbrividire.
La ragazza deglutì, tesa. Non
era mai stata così vicino a lui, mai. Mai il suo cuore aveva palpitato così per
lui. E nessun respiro l'aveva mai fatta rabbrividire così a contatto con la sua
pelle. E mai l'aveva visto così... così... così dannatamente sexy.
-"Shika..."- riuscì a
mormorare lei, con voce tremante per l'emozione.
-"Mmh. Hai ragione,
Ino."- disse lui, inaspettatamente. -"Si sta scomodi così,
vero?"- chiese poi il ragazzo, lasciandola allibita.
La biondina sbarrò gli occhi,
perplessa. Non era esattamente ciò che intendeva lei. In realtà, neanche lei
sapeva bene cosa voleva dirgli. Forse cercava solo un pretesto per spezzare
quell'atmosfera così sospesa da mozzarle il fiato.
Velocemente, Shikamaru si mise a
sedere, sollevando di peso Ino. Dopodiché, il ragazzo si sdraiò occupando tutta
l'amaca, tirando indietro la biondina e facendola adagiare sopra di lui, la sua
schiena contro il proprio petto. Ora il compagno l'abbracciava da dietro,
stringendole la sottile vita tra le forti braccia, appoggiando il mento sulla
sua spalla nuda.
Shikamaru la scrutò con i suoi
occhi penetranti e la vide completamente rossa in volto, mentre lei cercava di
evitare accuratamente l'incontro col suo sguardo. Il cuore di Ino batteva
estremamente veloce, sarebbe scoppiato da un momento all'altro. Sentiva l'aria
mancare, quella vicinanza e quel caldo erano soffocanti.
Lo shinobi non riusciva a
staccare gli occhi da lei: ormai non era più padrone del suo corpo. Avvicinò
delicatamente le labbra all'orecchio della ragazza, facendola sussultare e
arrossire ancora di più.
-"...così va meglio,
no?"- le sussurrò suadentemente.
Quel bisbiglio sensuale e
inaspettato la sconvolse profondamente, lasciandole fuggire un piccolo gemito
insicuro.
Shikamaru sbarrò gli occhi,
stupito, mentre Ino si sentì avvampare: stava per impazzire. Fece leggermente
pressione sulle braccia del ragazzo, cercando di liberarsi da quella stretta
conturbante.
-"...lasciami..."- lo
supplicò debolmente, per nulla convinta delle sue parole. Quella protesta
sembrò più ansimata che non irritata.
Cogliendo l'eccitazione vibrare
in ogni suo gesto, il ragazzo rafforzò la stretta, premendo il suo corpo ancora
di più contro quello della biondina.
-"No, che non ti lascio...
abbiamo ancora un conto in sospeso, noi due..."- bisbigliò ancora lui,
trattenendola con un braccio per la vita mentre con l'altra mano le scostava i
lunghi capelli dorati dal collo.
Shikamaru appoggiò le sue labbra
sul collo di lei, cominciando a baciarlo bramosamente così come Ino aveva fatto
con lui la sera precedente. La biondina, intanto, veniva pervasa da una miriade
di brividi, tremando come una foglia al contatto col ragazzo. Si portò una mano
sulla bocca, impedendole di gemere ad ogni tocco del compagno. Ormai non aveva
neanche più la forza di opporsi. La stretta di Shikamaru era troppo forte e la
sua passione era troppo travolgente. Era bloccata lì, su quell'amaca,
intrappolata in un abbraccio che la spaventava per la sua impetuosa bramosia.
-"Ino-chan!!!"- la
richiamò improvvisamente una voce dalla casa. -"Ino-chan, dove
sei?!"- era Mayu che la stava cercando.
Ino riaprì gli occhi,
riprendendo il controllo di se stessa. Ma il Nara non sembrava voler smettere
quella dolce tortura.
-"Shika... basta..."-
ansimò la biondina, cercando di far pressione sul viso del ragazzo con la mano
per allontanarlo -"...basta... ti ho detto basta..."- insistette alla
fine, riuscendo a interrompere il bacio.
I loro occhi si incrociarono,
perdendosi gli uni negli altri, smarriti quelli di lei, illuminati di
eccitazione quelli di lui.
-"Ino-chan!!!"- si
sentì ancora chiamare da lontano.
La biondina abbassò il volto,
imbarazzata, liberandosi dalla presa ormai indebolita dell'amico e saltando giù
dall'amaca. Si portò una mano sul collo ancora pulsante, dirigendosi di fretta
verso la villa, senza dire nulla al compagno, senza voltarsi nemmeno a
guardarlo. Era troppo sconvolta per farlo. Non sapeva come reagire.
-"Ino!"- la richiamò
all'improvviso Shikamaru.
Ino si voltò, ancora rossa in
volto, incontrando nuovamente gli occhi scuri del Nara.
-"Ino... non venire in
camera mia, stanotte..."- le disse il ragazzo, abbassando lo sguardo,
profondamente turbato.
-"D'accordo..."- si
limitò a rispondere lei, voltandosi nuovamente verso la casa.
No, quella notte non era
decisamente da passare insieme. Non dopo quella passione imprevista e
totalmente incontrollata. Quella notte, Ino non avrebbe percipito il profumo
sensuale di Shikamaru inebriarla, ma avrebbe passato lunghe ore allo specchio,
intenta a fissare il marchio viola lasciatole sul collo, cercando di capirne il
vero significato.
Shikamaru avrebbe guardato le
stelle dalla finestra, sperando di vederne una cadente a cui esprimere il suo
desiderio: aiutarlo a ritrovare la freddezza mentale di cui aveva bisogno per
non rovinare il suo rapporto devastante con Ino.
Grazie a tutti per le
preziose recensioni, aspetto le prossime su questo capitolo con ansia!!!
Bacione Sakurina
X Andrea: mio caro tifoso del
Toro, in realtà è divertente vedere Shika rimanerci sul più bello, proprio lui
che voleva approfittare della situazione! XD Il proverbio non so neanche come
mi è uscito! Bacione Sakurina
X Nuvia: neee che figa
Tenten?! L'ho sempre detto io che una vera tosta! Beh, visto che Shika si è
rifatto in questo capitolo dopo che Ino si era addormentata? XD Bacione
Sakurina
X Celiane: mah, il vecchio è
un personaggio occasionale che mi è uscito a muzzo... non so perché ma i vecchi
mi sanno troppo di saggi che sparano i proverbi (assurdo peraltro quello che mi
sono inventata tra mille risate XD)! E poi non resisto a mettere Neji e Ten un
po' ovunque... come il prezzemolo! Bacione Sakurina
X Luna: beh, visto che in
questo capitolo Buddha non è stato di grande aiuto a Shika? Eh già, la sindrome
di Jiraiya l'ha investito in pieno... XD per non parlare della vendetta su
Temari di Tenten... aaaahhh questa sì che ci voleva! Quanto c'ho goduto a
scriverla! Visto l'enorme successo del vecchietto misterioso, mi chiedo che non
sia il caso di farlo tornare... tvtttb Sakurina
X Giò: no, ti prego non dire
queste cose che poi mi emoziono °///° sono contenta che ti piaccia la mia
storiella e che ti prenda così tanto, io in realtà la scrivo con molta semplicità.
I personaggi mi vengono fuori così, per riempire un po' la storia e per
vivacizzarla, creando qualche effetto sorpresa di tanto in tanto... spero ti
sia piaciuto anche questo cap... bacione Sakurina
X Queen of Night: ahahah per
una volta hai sbagliato previsione (meno male... cominciavo a preoccuparmi! XD)
no, tranquilla, Temari resta lì dov'è anzi pensavo di creare una piccola guerra
d'inframezzo fra lei e Tenten! Che ne pensi? bacione Sakurina
X Ale-kun: dai, non sai che
piacere mi ha fatto leggere la tua recensione... se dici così poi mi esalto!!!
^///^ Ino sbronza è tenera, ne? Fra l'altro ho recensito una tua storia ma ho
fatto un danno col pc (come al solito) e l'ho recensita 2 volte... vabbè
significa che mi è piaciuta il doppio! bacione Sakurina
X Bluesky: ciauu sono
contenta che ti piaccia tanto la mia fic, e poi ti giuro che un giorno dovrò
troppo fare una fic con Neji versione metallaro! XD XD XD l'altra sera ho visto
il suo sosia versione vivente ed era appunto un metallozzo, che risate!!!bacione Sakurina
X Ayumi: nooo non rompere
nessun pc Ayu!!! Visto che Shika si è dimenticato del Buddha e si è ripreso in
questo cap? Fra l'altro se rompi il computer uccidi pure Shika, quindi NON
FARLOOOO!!! Che fighi Tenchan e Kiba, ce li vedo troppo a confabulare insieme
contro Temari e Sakura! Una piccola guerra tra amici... e intanto Neji che si
rode! Tvtttb Sakurina
Capitolo 10 *** Giorno IX: Martedì Dell'Altalena ***
La Vacanza di
La
Vacanza di
InoShikaCho
Ciao a tutti!!! Vi pubblico
questo capitolo nell'ultimo giorno di questa troppo breve vacanza!!! T.T Oddio,
non sapete come mi sono emozionata e divertita a scrivere questo capitolo, che a
me personalmente piace molto... soprattutto perché Shika sarà preda dei suoi
ormoni impazziti, cercando disperatamente un modo per calmarli! Modi assurdi,
fra l'altro... XD con soluzione finale a sorpresa! Perciò non sconvolgetevi
troppo nel vederlo ridotto così! Spero vi piaccia! Bacione Sakurina
Giorno IX: Martedì Dell'Altalena
Quella mattina un vento caldo e
piacevole spirava sulle colline di Kirizawa.
Ino uscì dalla dépendance e si
stiracchiò di gusto: i lunghi capelli sciolti e le pieghe del vestitino bianco
danzavano col vento, solleticandole lievemente gambe e volto.
Proprio in quel momento, anche
Shikamaru uscì dalla casetta, ritrovandosi davanti la bella ragazza che si
godeva il tepore di quella brezza piacevole a occhi chiusi, mentre il vento le
sollevava forse un po' troppo la gonnellina, già trasparente di suo.
Il ragazzo sussultò, avvampando
immediatamente, mentre un gran caldo cominciava ad impadronirsi di lui proprio
come il giorno precedente.
"Cazzo... no, ancora
no..." pensò lo shinobi, scuotendo violentemente la testa, sperando di far
uscire quelle strane idee riguardanti lui e Ino che si accumulavano fin troppo
spesso nella sua mente, ultimamente.
Percependo quel movimento
repentino alle sue spalle, la biondina si voltò di scatto, sistemandosi una
ciocca dorata che le copriva il volto dietro l'orecchio.
I due rimasero silenziosi per
alcuni secondi, abbassando istintivamente i volti in sincronia. Ma Shikamaru
non era tipo da imbarazzarsi troppo, tantomeno davanti a Ino. Doveva accampare una
scusa, una scusa qualunque pur di uscire da quell'immenso casino in cui si era
ficcato a causa dei suoi ormoni impazziti.
Sollevò il volto,
contemporaneamente alla biondina. Anche lei aveva deciso che non era il caso di
dare troppo peso agli avvenimenti del giorno prima, dovuti ad un momento di
debolezza, solo un momento di debolezza.
-"Senti, per quanto
riguarda ieri..."- cominciò a dire Shikamaru, con voce scocciata.
-"Lascia perdere, è tutto
okay. E' stato solo..."- ribatté Ino, con atteggiamento strasicuro.
-"...un momento di
debolezza..."- continuò il Nara, con un ghigno che sembrava amaro.
-"Già, un momento di
debolezza... eravamo così... così..."- cercò di trovare le parole la
biondina.
-"Sì, così vicini. E'
normale perdere l'autocontrollo..."- aggiunse il ragazzo, atteggiandosi a
spavaldo.
-"Già. Comunque tranquillo,
noi donne abbiamo un utile alleato dalla nostra parte per questi casi."-
asserì disinvolta la kunoichi.
-"...non dirmi
l'autocontrollo, perché non credo che tu sappia controllarti molto più di
me..."- inarcò un sopracciglio il Nara, sbiascicando con tono scocciato.
-"No, infatti."-
rispose Ino, sorridendo appena.
-"E allora? Cos'è?"-
chiese Shikamaru, perplesso.
-"Il fondotinta."-
sorrise la biondina soddisfatta, portandosi indietro i capelli e mostrando un
collo perfettamente... normale.
Lo shinobi la fissò storto,
urtato profondamente: lui era costretto ad andare in giro con i maglioni
dolcevita con quel caldo per nascondere quel succhiotto terribile mentre lei
sfilava comodamente con i suoi mini vestitini. Questo sì che era ingiusto.
Quella si prospettava una lunghissima e caldissima giornata.
ù
Shikamaru se ne stava sdraiato
ormai da un'ora sul prato a fissare le morbide nuvole correre in cielo. Sospirando,
si tirò su a sedere: la schiena gli doleva terribilmente. Ma no, non se la
sentiva di ritornare a sdraiarsi su quella comoda amaca in mezzo al giardino.
Troppi strani ricordi gli sarebbero tornati alla mente.
Ma come diavolo gli era venuto
in mente di... di... di fare quello che aveva fatto?! Ino era ubriaca e gelosa
di Temari, ma lui? Lui era sobrio e non era mai stato geloso di niente e
nessuno. No, bugia. Lui era geloso, solo che non voleva ammetterlo.
Terribilmente geloso di Ino. Quel pensiero gli fece paura, cosicché decise di
smettere immediatamente di rimuginare sulla compagna e di andare a fare una
passeggiata, prima che un'altra inaspettata vampata di calore lo invadesse.
Caso volle che Ino e i bambini
stessero giocando in mezzo al cortile: ovvio, lei adorava i bambini e passare
tempo con loro.
Shikamaru rimase perplesso per
qualche secondo, andando nuovamente in fissa per la ragazza. Quel vestito era
TROPPO corto e trasparente, decisamente TROPPO. Poi era colpa sua se perdeva il
controllo? Ma se era lei a provocarlo!
Intanto, Risa era arrivata in
compagnia di Choji alla villa. Ancora una volta, la dolce ragazza era stata
invitata a pranzo da Naoko e quel giorno la zia sarebbe stata aiutata in cucina
proprio dall'Akimichi.
Risa, felice di essere in quel
posto così pieno d'amore, si affacciò sorridente sul balconcino, vedendo quanto
la Yamanaka e i bambini si stessero divertendo ad inseguirsi. Il suo occhio
però cadde sulla figura del Nara, che nascosto all'ombra di un albero lì
vicino, contemplava la biondina completamente assorto nel suo mondo.
Proprio in quell'istante, la
piccola Mayu corse verso Ino con in mano un secchiello pieno d'acqua e glielo
lanciò addosso. Inutile dire che il vestitino bianco, già troppo trasparente di
suo, lo divenne completamente, lasciando intravvedere chiaramente il disegno
dell'intimo della ragazza.
Ino avvampò immediatamente,
lanciando un acuto gridolino e coprendosi con le braccia (con scarsi risultati)
all'istante. Mayu e Kei se la ridevano (era totalmente convinti dell'ingenuità
del loro gesto), mentre Risa si era portata una mano sulla bocca per nascondere
un sorriso di divertita sorpresa. Subito la ragazza portò i suoi occhi
scrutatori alla ricerca di Shikamaru, ma lo shinobi era svanito dalla sua postazione.
Dov'era finito?
ù
-"Cazzoooo..."-
sbiascicò Shikamaru, inginocchiandosi a terra e portandosi le mani nei capelli.
-"...maledetta vipera... dillo che l'hai fatto apposta, dillo, dillo,
dillo!!!"- borbottò fra sè e sè, preda della più tremenda vampata di
calore che avesse mai avuto in vita sua.
L'immagine di Ino completamente
fradicia continuava a ripetersi nella sua mente all'infinito, soffocandolo e
facendogli ribollire il sangue nelle vene.
Cercò di allentare quel colletto
troppo alto e stretto che gli cingeva il collo, soffocandolo. Ma nulla, era
inutile. Le idee più sconcertanti che un uomo potesse avere continuavano a
frullargli in testa incessantemente e le scalmane non accennavano a diminuire,
anzi, aumentavano sempre di più.
Poi la vide, laggiù, davanti a
sè, fresca e azzurra: la piscina. Fu come un miraggio. Il chunin si sollevò,
guardandosi attorno perplesso e vergognandosi silenziosamente di se stesso per
come si era ridotto: una versione giovanile di Jiraiya, ecco come si sentiva.
Cancellò immediatamente quel
pensiero dalla sua testa e corse velocemente verso la piscina. Si inginocchiò
sul bordo, immergendo completamente la testa nell'acqua fredda, sperando di
rinsavire un po' e di ritornare padrone di sè.
-"Cosa stai facendo?"-
chiese una voce femminile perplessa alle sue spalle, improvvisamente.
Shikamaru riemerse con la testa,
impallidendo. Sgamato in pieno. Si voltò lentamente, imbarazzato come non mai
in vita sua. Credeva che fosse di Ino, quella vocina distorta udita sott'acqua.
E invece si ritrovò davanti la dolce Risa, che lo fissava letteralmente
interdetta, a braccia conserte.
-"Eh eh eh... fa
caldo."- si limitò a ridacchiare nervosamente il chunin.
-"Sì, e scommetto che
vedere Ino praticamente seminuda ti abbia fatto aumentare la temperatura ancora
di più, dico bene?"- chiese Risa, scettica.
-"Ah. Mi hai
visto..."- si deluse Shikamaru, sperando di farla franca con una piccola
bugia.
-"Eh sì che ti ho
visto."- annuì la ragazza, divertita.
I due piombarono in un
imbarazzante silenzio per alcuni minuti. Non si erano mai rivolti che poche
parole, e quella situazione sfiorava il limite dell'assurdo.
-"Ammettere che ti piace
sarebbe chiedere troppo, vero?"- chiese Risa, con tono pungente.
Il ragazzo sbarrò gli occhi,
sorpreso: ma quella era davvero la tanto tenera e ingenua Risa-chan del suo
amico Choji? Per essere lei, era lei. Forse non era poi così ingenua come
voleva dimostrare...
-"A me non... cioè... ma
che diavolo ne sai?!"- sbottò il Nara, arrossendo. Avrebbe voluto
chiarirle che in fondo Ino non le piaceva, ma no, non riusciva proprio a dirlo.
Non ci riusciva. Forse perché... non era vero?
-"Vabbè, se lo dici tu...
sappi che però non è normale mettere la testa sott'acqua in quel modo."-
ridacchiò divertita Risa.
-"E' che... sono in astinenza
da troppo tempo, ecco tutto. E vederla così fradicia mi ha fatto uno strano
effetto, tutto qui."- cercò una scusa lo shinobi, in modo piuttosto
impacciato.
-"Sì, sì, come no... se non
vuoi morire annegato, ti conviene trovarti qualcosa da fare per tenere occupata
la testa, perché se vai avanti di questo passo... passerai l'intera vacanza in
piscina, credimi!"- ridacchiò Risa, allontanandosi sempre più divertita.
Shikamaru inarcò un
sopracciglio, perplesso: qualcosa da fare? Aveva passato la vita evitando di
fare qualcosa. E proprio adesso che era in vacanza doveva mettersi a lavorare
per non pensare troppo a... a Ino?!
ù
"Maledizione... questa
vacanza sta prendendo una brutta piega... una piega fottutamente
assurda..." pensava Shikamaru, incazzato nero mentre sdraiato a terra
lavorava a qualche cosa.
Vedendolo sdraiato al suolo, Ino
si avvicinò, curiosa.
-"Che fai?"- cinguettò
lei da dietro, facendo prendere ventitrè infarti al ragazzo.
-"Preparo una trappola per
Mayu, ovviamente."- rispose Shikamaru, riprendendo il controllo di se
stesso.
-"Ah, d'accordo... COME
SAREBBE A DIRE CHE PREPARI UNA TRAPPOLA PER MAYU?!?"- si sconvolse Ino,
realizzando solo dopo pochi secondi le parole del compagno.
-"Shh, o ti sentirà!"-
la rimproverò il Nara, concentrato sui fili trasparenti della sua creazione.
-"MA STARAI SCHERZANDO?!
PERCHE' DIAVOLO FAI UNA TRAPPOLA PER LEI?! E' SOLO UNA BAMBINA!!!"-
sbraitò la biondina, furiosa.
-"Perché mi annoio,
maledizione! E soprattutto perché..."- cercò di ribattere, ma subito i
suoi occhi caddero sul nuovo vestito della ragazza, anche quello decisamente
troppo corto -"...perché... perché sì, accidenti!!!"- sbottò lui,
ritornando a maneggiare con la sua trappola nervosamente, evitando le scalmane.
Almeno, quel rimedio funzionava.
-"Ma sei scemo?! Hai
passato la tua vita fissando le nuvole, e adesso ti lamenti che non hai niente
da fare?! Mentre sei in vacanza?! Ma sei fuori di testa..."- asserì la
Yamanaka, completamente allibita.
"Pensa io quanto mi
considero scemo... se solo tu collaborassi e ti mettessi un paio di pantaloni,
ogni tanto..." pensava dentro di sè Shikamaru, mentre l'irritazione
cresceva.
-"Ma se proprio vuoi fare
qualcosa, fai qualcosa di utile! Che ne so, aiuta Choji in cucina, metti a
posto l'altalena... che ne so!!!"- sbuffò Ino, irritata dal silenzio del
compagno.
Udendo quelle parole, il Nara
sollevò la testa, interessato.
-"L'altalena?"-
ripeté, stupito.
-"Sì, l'altalena, ti
ricordi? Quella appesa al grosso ramo della quercia... si è rotta durante un
temporale!"- spiegò la biondina, seria.
Per il ragazzo fu come
un'illuminazione. Ma certo, l'altalena! Ecco cosa mancava a quella vacanza! Ino
che passava ore e ore a dondolare sull'altalena, mentre lui se ne stava
sdraiato lì a lato a contemplare il cielo e Choji a strafogarsi di patatine.
Un ghigno soddisfatto si spaziò
sul volto del chunin: ora sapeva cosa fare per allontanare i pensieri alla
Ero-Sennin dalla sua testa sfasata di una giornata troppo calda di mezza
primavera.
ù
Purtroppo, quel pomeriggio a Shikamaru
non gli ci volle più di un'ora per riparare la vecchia altalena. Sospirò,
fissando la sua opera, soddisfatto.
Lui l'aveva riparata
esclusivamente per Ino, ma come ovvio le due piccole pesti se ne appropriarono
immediatamente, giocando su e giù fino al tramonto.
Il Nara, intanto, si era
appisolato ai piedi dell'albero. Non si era nemmeno accorto che Mayu e Kei si
erano allontanati, da quanto era immerso nei suoi sogni.
Quando riaprì gli occhi, il sole
crepuscolare infiammava ancora una volta come la sera precedente i capelli
dorati di Ino, che tutta assorta nei suoi pensieri dondolava dolcemente
sull'altalena.
Avvertendo il compagno
sollevarsi, la biondina voltò leggermente il viso verso di lui, sorridendo.
-"Ben svegliato! Ottimo
lavoro, quest'altalena va che è una meraviglia!"- rise compiaciuta la
Yamanaka.
Un tenero sorrisino si spaziò
sul volto del ragazzo: quanto dolcezza era in grado di trasmettergli Ino con i
suoi sorrisi. A lui bastava vederla felice per sentirsi subito più tranquillo.
Era una sensazione strana: nel suo cuore sentiva alternarsi troppo rapidamente
un'amorevole dolcezza e un travolgente desiderio. Erano quei due sentimenti
totalmente contradditori a sconvolgere così profondamente la sua freddezza e a
renderlo vittima dei suoi impulsi. Non riusciva a trovare dentro di sè la via
di mezzo perfetta per far incontrare quei due sentimenti contrapposti. Ma
doveva trovare un modo per esprimere quella confusione che lo dominava al più
presto, altrimenti sarebbe impazzito. Appagare il suo desiderio con un gesto
dolce.
Improvvisamente, i suoi occhi si
fecero seri, fissando intensamente quelli cerulei di Ino, perdendosi gli uni
negli altri, com'era successo fin troppe volte in quelle due settimane.
La ragazza si paralizzò,
smettendo di dondolarsi. Sentiva il suo corpo fremere. Sapeva che sarebbe
accaduto qualcosa, qualcos'altro, anche se non capiva bene cosa. Nessuno dei
due lo sapeva, ma sicuramente Ino l'avrebbe lasciato fare. Perché? Perché si
fidava di lui, perché forse anche lei si sentiva confusa quanto lui e perché in
fondo... entrambi desideravano avvicinarsi ancora di più, più del giorno prima.
Velocemente, Shikamaru si
inginocchiò davanti a Ino, appoggiando le sue mani sulle corde dell'altalena,
senza togliere gli occhi di dosso dalla ragazza. Perso nel cielo più bello che
avesse visto, quello dei suoi occhi.
Con leggera semplicità, il
ragazzo si avvicinò rapidamente al suo viso, posando dolcemente le sue labbra
su quelle di Ino, in un dolce bacio che forse lo avrebbe appagato più di
qualsiasi altra trappola o altalena.
Il cuore della Yamanaka prese a
battere come impazzito, lasciandosi trasportare da quelle labbra estremamente
dolci e tenere, per nulla irruente come il tramonto precedente. Il suo corpo
esile tremava, sconvolto da miriadi di brividi conturbanti. Non capiva più
nulla. Non si era mai sentita così prima di allora. Sentiva un sentimento
sconvolgente espandersi per ogni fibra del suo corpo, giungerle fino agli occhi
chiusi: sì, avrebbe voluto piangere. Non ne capiva il perché, ma la sua gioia e
la sua confusione erano così intense e contrastanti che sarebbero potuto essere
espresse solamente per mezzo di calde lacrime. Ma resistette. Resistette fino
la fine di quel lungo, delicato e intenso bacio.
I due si fissarono per alcuni
secondi, seriamente. Gli occhi lucidi di lei dentro quelli imperturbabili di
lui.
-"Cos'è stato?"-
chiese Ino, con voce insicura.
-"Non lo so. Un gesto
d'affetto, credo."- fece spallucce Shikamaru, rispondendo col solito tono
impassibile, restando inginocchiando davanti a lei. Non era confuso, né
pentito. Anzi, stava bene. Stava benissimo. Adesso aveva ritrovato la tanto
desiderata serenità perduta.
Improvvisamente, un urlo acuto e
spaventato interruppe l'atmosfera sospesa.
-"...cos'è stato?"-
chiese nuovamente la biondina, spiazzata.
-"La mia trappola che ha
funzionato, credo."- ghignò soddisfatto il ragazzo, non riuscendo più a
mantenere un'aria seria.
La ragazza rimase perplessa per
qualche secondo, vedendo il compagno ridere divertito sotto i baffi. Quando
sentì nuovamente l'urlo spaventato di Mayu, finalmente la kunoichi capì.
-"Shikamaru!!!"- lo
rimproverò con lo sguardo Ino, spingendo a terra il ragazzo e correndo di
fretta verso le urla di Mayu per liberarla: a volte Shikamaru sapeva essere più
infantile di un bambino. Ma sapeva baciare meglio di qualunque altro ragazzo
avesse baciato prima di allora. Il migliore in assoluto.
Vedendo la Yamanaka affrettarsi
verso la bambina, Shikamaru rimase a terra, ridendo divertito e incredulo:
aveva baciato Ino Yamanaka.
"Questa vacanza sta
prendendo una piega... terribilmente... assurda... la adoro." pensò il
ragazzo, continuando a sbellicarsi dalle risate, compiaciuto per ciò che aveva
appena fatto.
X Andrea: Come vedi anche
questa volta Mayu non si è smentita e ha dovuto interromperli, anche se non sul
più bello fortunatamente XD sono contenta ti sia piaciuta la descrizione della
scena sull'amaca, mi sono impegnata tanto per farla T.T salutami il mitico Caronte
XD e aspetto con ansia la tua prossima fedelissima recensione! Bacione Sakurina
X Coco Lee: Oddio che
emozione... T.T... tu non lo sai ma io ti reputo l'autorità assoluta nel campo
delle ShikaIno insieme ad Ategev! Oh cielo, non l'aspettavo tu che recensisci
le "Vacanze" e lei il "Labirinto", che superemotion,
Settimo Cielo!!! Ok, limitiamo il mio sclero abituale... grazie infinite per
aver recensito, davvero! Sono contenta di essere riuscita nel mio intento, in
realtà questa fic la scrivo con molta semplicità appunto per bilanciare
quell'altra un po' più complessa... volevo riuscire a trasmettere tutta la
tenerezza e la complicità che mi ispirano Shika e Ino e penso di esserci
riuscita abbastanza benino... per quanto riguarda la mia Tenten, secondo me in
fondo in fondo è un po' una pazza furiosa (penso che con Neji faccia la figa e
la seria, ma con Lee dimostri la sua vera natura di sclerata, totalmente
adorabile) e penso che in fondo ce l'abbia sempre un po' avuta su con Temari
per il modo in cui l'ha stracciata... valutazione personale, del resto!!! Che
altro dire? W SHIKAINO FOREVER AND EVER AND EVEEEER!!! Bacione Sakurina
X Queen of Night: Ciauuu mia
diletta (che figata sto nome da oggi in poi ti chiamerò sempre così va bene?!) non
riempirmi di complimenti che poi mi monto la testaaaa... che bello sono troppo
contenta di essere riuscita a spiegare bene la scena dell'amaca, pensavo che
non ci sarei riuscita (troppe posizioni complicate!XD) ma fortunatamente sembro
essermela cavata... pfu! Mah, quando avrò ispirazione per continuare lo scontro
Ten/Temari chissà... in realtà mi ispira di più un Ten/Sakura, perché Temari mi
sembra troppo seria per dar corda a una pazza come Tenten e invece Sakura è più
sulla sua stessa lunghezza d'onda, no? Vabbè vedrò... per adesso sono tutta
intenta a disseminare romanticismo in giro! W ShikaIno! Recensisci presto!
Bacione Sakurina
X Ayumi: Ayuuuu visto che gli
ormoni di Shika sono schizzati di brutto?! Vabbè diciamo che è riuscito a
contenerli piuttosto bene, senza farsi prendere da passioni travolgenti e
mantenendosi tenero... anche se dubito che da adesso in poi ci sarà molto
spazio per il Buddha nella sua testa! Penso più per una biondina molto
carina.... XD beh del resto l'è pur sempre un bagai (un ragazzo) XD! E in
realtà dubito anche che andrà a dormire con Ino per mooooolto tempo, causa
ormoni impazziti. XD XD XD Commenta prestissimo, tvtttb Sakurina
X Bluesky: Grazie per i
complimenti T.T mi commuovo daiiii! Che bello sono contenta di averti fatto
vedere un film, spero di esserci riuscita anche con questo cap! Visto che
combinano qualcosa anche senza essere ubriachi fradici?! XD Bacione Sakurina
X Celiane: Beh, a quanto pare
Shika di stelle cadenti non ne deve avere viste quella sera vedendo come si
evoluta la situazione, no? XD Vai Ten-chan che si avvicina la vittoria per te e
Kiba! Vedrò di aggiungere qualche altro pezzettino di NejiTen in giro che ci
vuole! Bacione Sakurina
X Nuvia: Grazie per
continuare a commentare, T.T sono contenta!!! Che dire? W ShikaIno! Bacione
Sakurina
X Luna: Eccola qui la mia
super-must che come sempre non si lascia sfuggire nulla! Tenerissimi Shika e
Ino, vero? E scommetto che in questo cap sei stata ancora più contenta... uff
finalmente questo benedetto e sospirato bacio! Ce l'hanno fatta finalmente!
Meno male che è riuscito a trattenere il suo "alone alla Jiraiya"
senza saltarle addosso! XD Aspetto la prossima recensione mi racc!!! Tvtttttb
Sakurina
X Giò: Effettivamente mi hai
fatto notare che mi dilungo molto su Shika e Ino e tengo un po' in disparte Cho
e Risa... fra l'altro in questo cap ho voluto far vedere che in fondo Risa la
sa lunga e che forse presto prenderà in mano la situazione con Choji, che io me
lo vedo molto timido... mi impegnerò a fare qualcosa tra loro! Aspetto la tua
prossima recensione! Bacione Sakurina
Capitolo 11 *** Giorno X: Mercoledì Della Piscina ***
La Vacanza di
InoShikaCho
Carissimi
rieccomi qui in ginocchio chiedendo perdono per
avervi fatto attendere così tanto XD!!! Sorrysorry!!! Per farmi perdonare vi ho scritto un capitolo che
mi sembra un po' più lunghino, però non so... mi sono
fatta prendere come al solito XD!!!
Comunque
in questa durissima settimana scolastica spero di non aver scritto un capitolo
troppo sforzato (T.T se è così è colpa della scuola,
non mia! XD)... fra l'altro non sono nemmeno in forma smagliante T.T...
In
questo capitolo, contrariamente a Choji e Risa, Ino e Shika avranno seri problemi
di comunicazione... come faranno a capirsi dopo l'ennesimo ostacolo?
Leggete
e commentate numerosi come sempre!!! Bacione Grande Sakurina
Giorno X: Mercoledì Della
Piscina
Cosa
aveva fatto. Cosa diavolo aveva combinato...?
Anche
il cielo sembrava condannarlo per quel gesto troppo avventato e sconsiderato.
Shikamaru fissava quelle cupe nuvole grigie
oscurare il cielo solitamente così bello di Kirizawa,
rendendolo come un uniforme ed impenetrabile strato di spessa ardesia. Non
l'aveva mai visto così.
Del
resto, nemmeno lui si era mai sentito così perso, e le nuvole che avrebbero
dovuto aiutarlo a schiarirsi le idee si erano trasformate in una coltre plumbea
e soffocante.
La
felicità dilagante che l'aveva pervaso fin dentro l'anima, alimentata dal
sapore delle labbra di Ino ancora sulle proprie, si
era vanificata quella mattina, quando la sua mente, lontana da quell'inebriante
profumo di lavanda, aveva cominciato a ragionare nuovamente con freddezza.
Cosa
aveva fatto. Cosa diavolo aveva combinato...?
Non
avrebbe mai dovuto lasciarsi guidare così dall'istinto. La mente, se c'era,
doveva servire a qualcosa. E la sua mente aveva sempre funzionato, sempre.
Prima di arrivare lì. Prima di passare troppo tempo con lei. Cos'era cambiato,
cosa?! E cosa significava quel bacio?! Forse tutto, forse... niente. E se fosse
stato tutto? E se fosse stato niente? Ciò che più preoccupava Shikamaru era proprio l'ultima opzione. Lui si conosceva
fin troppo bene, lui... lui non sapeva amare le donne. Non gli importava di
ferire le altre, non gli importava nulla di Temari,
ma di lei... della bella e radiosa Ino... di lei sì
che gli importava. Adesso l'avrebbe ferita, le avrebbe spezzato il cuore solo
per soddisfare un suo incontrollabile capriccio. L'avrebbe vista piangere
ancora e... non l'avrebbe sopportato.
"Stupido,
stupido idiota... tu dovevi proteggerla, tu dovevi evitarle altri dispiaceri...
te lo eri ripromesso... e adesso sei tu il primo a ferirla, il primo a darle
dispiaceri? Come potevo pretendere di volerla difendere se sono io il primo da
cui deve essere protetta?!" pensò con rabbia il ragazzo, tirando un
violento pugno sulla porta.
"Adesso
non farti prendere nuovamente dalla foga, Shikamaru...
pensa a mente fredda... pensa lucidamente... in fondo, è stato solo un bacio,
no? Solo uno stupidissimo, maledettissimo... bellissimo bacio. Cazzo. Massì, non penso che Ino se la
sia presa tanto seriamente. Proprio come il succhiotto dell'altro giorno. Le
dirò che ero ubriaco o sotto effetto di droghe, e che... che... che... e che
razza di seccatura!!!" sbuffò il chunin, uscendo
da camera sua come una furia, mentre sentiva la testa farsi sempre più pesante.
Era confuso, odiava essere confuso. Diventava irritabile e intrattabile.
ù
Ino camminava avanti e indietro per il salotto, nervosamente. Ed
infatti, lo era. Era terribilmente nervosa. Si mangiucchiava le unghie fissando
il suolo, borbottando fra sè e sè
come una pazza e rimuginando qualcosa di incomprensibile.
La
piccola Mayu la fissava dubbiosa, seduta sul divano.
-"Cos'è
successo, Ino-chan?"- chiese la bambina,
scrutandola perplessa.
-"Successo?!"-
sbottò la biondina, arrossendo d'improvviso -"Successo?! Niente, cosa vuoi
che sia successo?!"- chiese completamente preda del panico.
-"Tu
non me la racconti giusta..."- concluse Mayu,
inarcando un sopracciglio. -"Toh, guarda chi arriva... Mister
Simpatia..."- asserì poi ironicamente, indicando Shikamaru
che si avvicinava alla portafinestra per entrare in salotto.
Il
panico più totale si impadronì della ragazza. Oddio, si avvicinava. Cosa gli
avrebbe detto? Dopo quel bacio non si erano più visti, lei se l'era filata in
paese a cenare con Risa, evitando d'incontrarlo a tavola.
Cosa
doveva fare? Fare la carina oppure l'indifferente? Fare la spavalda oppure
l'innocente? D'altronde, lei era fatta così. Doveva sempre scegliere come
atteggiarsi prima di affrontare una situazione complessa, per evitare di
trovarsi impreparata. Il problema era che con Shikamaru
sceglieva constantemente l'atteggiamento sbagliato e
lui la sbaragliava sempre...
Ma
in fondo, lei quel bacio l'aveva voluto. L'aveva desiderato. E se era
stato lui a fare la prima mossa, se era rimasto lì con lei invece di tornare da
Temari, forse... forse... forse anche lui lo voleva.
Sentì
la portafinestra scorrere dietro di lei. Ino deglutì
di colpo, voltandosi lentamente verso il compagno. I loro sguardi s'incontrarono
nuovamente. Ma non era lo stesso sguardo del pomeriggio precedente: gli occhi
di Shikamaru erano freddi e privi di espressione,
come sempre. Anzi, a guardarli bene sembrava che un bagliore di rabbia vi
brillasse, nascosto dall'apatia che quel giorno pareva più opprimente del
solito.
-"Ciao
Shika..."- lo salutò Ino
con sorriso dolce, anche se un po' intimorita da quello sguardo insolito.
Il
ragazzo rispose con il suo solito sguardo scocciato. Le regalò una fugace
occhiata, lo stretto necessario per sentire nuovamente quella terribile morsa
allo stomaco straziarlo. Quegli occhi azzurri lucidi, quelle dolci labbra,
quella pelle profumata, quei capelli d'oro... tutto di lei lo faceva impazzire,
gli faceva perdere il controllo. Ma no, non voleva ferirla. Come pretendeva di
farla felice? Lui? Ah, sì, si faceva ridere da solo...
Un
ghigno divertito si spaziò sul suo volto, mentre scostava i suoi occhi da quei
zaffiri lucenti.
-"...lasciami
perdere, Ino..."- si limitò a dire col solito
tono seccato, dirigendosi verso la cucina dandole le spalle.
La Yamanaka rimase allibita, senza sapere come replicare. Non
se la sarebbe aspettata quella risposta, non da Shikamaru.
Non adesso. Non lì, in quel momento.
La
ragazza si fece coraggio, mordendosi il labbro inferiore e sperando di aver
interpretato male le sue parole. Anche se già sentiva un nodo in gola pesarle, preannunciadole lacrime poco lontane. Ma no, avrebbe
preferito piangere come una disperata di nascosto piuttosto che lasciare le
cose in sospeso con Shikamaru. Se si stava prendendo
gioco di lei, come avevano già fatto in troppi, doveva dirlo subito, senza giri
di parole. Era stanca di essere la bambola degli uomini.
-"Shikamaru!"- lo richiamò a gran voce Ino, facendolo voltare. Lo fissò con i suoi occhi cerulei,
sperando di comunicargli tutta la sua paura. Pregava silenziosamente perché
almeno lui, ALMENO lui non la ferisse. Che almeno lui non la vedesse come un
oggetto.
Ovviamente,
gli occhi di Shikamaru percepirono tutto. Ma no, come
poteva farle questo? La confusione ricominciò a premergli sulla testa. Sentiva
che sia davanti che dietro di lui c'erano due burroni. Insomma, aveva
l'imbarazzo della scelta. In un modo o nell'altro, sarebbe caduto comunque. Il
problema era scegliere il burrone meno pericoloso per Ino.
Perciò, il ragazzo decise di fare un passo indietro. Un doloroso, ma forse
necessario passo indietro.
-"Quale
dei due verbi lasciami perdere non ti è chiaro, Yamanaka?"-
ribatté Shikamaru, pugnalandosi da solo con un kunai fin troppo affilato direttamente al cuore.
La
luce di speranza che sempre regnava negli occhi di Ino
si spense immediatamente, come la fiamma di una candela al primo spiraglio di
vento.
-"Ma
come ti permetti, cattivo?!"- intervenne Mayu,
adirata, mettendosi davanti all'amica.
Lo
sguardo vacuo della kunoichi si posò prima sulla
bambina, poi sulla finestra e sul cielo plumbeo là fuori. Un'espressione amara
le si spaziò sulle labbra, trattenendo le lacrime con fatica e dolore.
-"No,
nessuna. Scusami."- si limitò a ribattere la biondina, fingendo un tono
irritato.
-"Bene."-finse di essere soddisfatto Shikamaru, allontanandosi e sparendo in cucina.
-"Scusami
Mayu..."- disse subito dopo Ino,
correndo di fretta fuori in giardino.
La
bambina la guardò con espressione dispiaciuta: perché Ino
doveva sempre soffrire a causa di quell'idiota? Possibile che le donne fossero
sempre alla ricerca dell'uomo bastardo?
Mayu sospirò, scuotendo la testa, rassegnata. Forse adesso la sua
amica si sarebbe decisa a lasciar perdere quello svogliato una volta per tutte.
ù
Intanto,
nel salotto della dépendance, due baldi giovani se ne stavano teneramente
abbracciati sul divano. Le loro bocche si avvicinavano sempre di più, i secondi
che separavano le sue labbra da quelle di Risa sembravano ore per Choji.
Improvvisamente,
la porta si aprì sbattendo rumorosamente contro la parete. Risa e Choji balzarono in piedi di scatto, completamente rossi in
volto.
Videro
solo un'ombra bionda rifugiarsi velocemente in camera sua, mentre qualche
singhiozzo disperato era udibile anche oltre la porta.
Choji e Risa si guardarono, perplessi e dispiaciuti.
-"Povera
Ino-chan... che le sarà successo?"- chiese la
ragazza, molto in ansia.
-"Non
ne ho idea... l'ho vista piangere così solo una volta... era quando Shikamaru non voleva festeggiare il suo compleanno, causa
un periodo di apatia più grave del solito... e così Ino
si era offesa tantissimo e... oh cavolo! Stai a vedere che è stato Shika a farla piangere!"- sbottò Choji,
crucciato.
-"Mmh... possibile... quei due mi sembra che stiano
combinando qualcosa di ambiguo, ultimamente..."- asserì Risa, mentre un
ghigno malizioso le si spaziava sul volto ricordando la testa di Shikamaru immersa nella piscina.
"Grrr.... Shikaaaa... non starai
rovinando tutto proprio adesso, vero?!" pensò Choji,
tra l'allarmato e l'irritato.
Velocemente,
l'Akimichi attraversò il salotto a grandi falcate,
aprendo di forza la porta di Ino senza nemmeno
bussare.
La Yamanaka si sollevò dal letto su cui era sdraiata, volgendo
il viso grondante di lacrime verso il compagno.
-"Choji..."- sussurrò, spaventata.
-"Ino!!! Perché piangi?!"- chiese Choji
con tono perentorio.
-"Io?
Io non sto mica piangendo!!!"- urlò la ragazza, singhiozzando mentre le
lacrime aumentavano contro la sua volontà.
Lo shinobi e Risa si fissarono con aria divertita, inarcando
le sopracciglia scetticamente.
-"Cos'è
successo con Shika? Avanti, raccontami..."- le
chiese con tono comprensivo il compagno, sedendosi sul letto accanto all'amica.
Ino si asciugava freneticamente le lacrime con i polsi, ma queste
continuavano a bagnarle il viso, imperterrite. Che vergogna, farsi vedere in
quello stato, soprattutto a causa di quello stupido... ma Choji
era più buono del pane, sapeva che di lui poteva fidarsi ciecamente...
-"Niente...
è solo che lui è... uno stupido... è... niente, ma... ma..."- cercò di
mentire Ino, rigirando la storia molto malamente. Ma
presto la biondina scoppiò, ferita dall'ennesima delusione ricevuta.
-"...lui è... lui è... lui... LUI MI HA BACIATA,
MALEDIZIONE!!! E ADESSO FA TUTTO L'INDIFFERENTE!!! NON LO SOPPORTO!!!"-
urlò fuori di sè la ragazza, scoppiando nuovamente in
un pianto disperato.
Choji fissò Risa completamente sconvolto, strabuzzando gli occhi
incredulo.
-"Te
l'avevo detto io che qui gatta ci covava..."- gli sussurrò in un orecchio
la ragazza, dubbiosa.
ù
Shikamaru se ne stava seduto su una staccionata
lungo la stradina sterrata che portava dalla parte opposta a Kirizawa. Aveva camminato per un'ora senza nemmeno
rendersene conto, immerso nei suoi pensieri e ricordi. Quel bacio. Quel
maledetto bacio. Mai dato un bacio così.
Quella
dolcezza, quel sapore, quel profumo... continuavano a girargli nella testa. Più
si sforzava di dimenticarla, più ci pensava, più aveva voglia di... baciarla
ancora.
-"Eeeh queste donne... cosa ci faranno mai alla testa, dico
io..."-rise lievemente una voce
roca alle sue spalle.
Shikamaru si voltò con aria seccata, ritrovandosi
davanti il vecchietto incontrato alla festa. Adesso che lo guardava bene, alla
luce di quella giornata plumbea e non attraverso l'ombra della notte,
realizzava che non era poi così vecchio come quella barba brizzolata un po'
troppo lunga lo faceva apparire.
Il
ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso. Come faceva quell'uomo a sapere
sempre tutto ciò che gli passava per la testa? Si sentiva vagamente
osservato...
-"Ancora
lei?"- chiese Shikamaru, con aria sempre più
scocciata.
-"Eh
già... avanti... come è andata questa volta? Vi siete baciati oppure avete
già..."- insinuò l'uomo con aria maliziosa.
-"MA-MA...
CHE RAZZA DI DOMANDE SONO?!"- sbottò il Nara, arrossendo visibilmente imbarazzato.
-"Eh
eh eh... te lo si legge in faccia lontano un miglio
che hai combinato qualcosa..."- continuò il signore, annuendo.
-"Ah
sì? Beh, alla fine ho davvero combinato qualcosa... un bel casino, ecco cos'ho
combinato! Un maledettissimo bacio..."- sbottò il chunin,
con aria irritata. Ma perché gli diceva quelle cose? Avrebbe dovuto alzare i
tacchi e andarsene, e invece era lì a confessarsi... ma in fondo l'ultima volta
le cose gli erano andate bene, perché non ritentare la fortuna? Quel tizio
sembrava saperla molto più lunga di lui.
-"Suvvia...
non vorrai tornare indietro proprio adesso?!"- lo fissò stupito lo
sconosciuto.
Un'espressione
preoccupata si spaziò sul volto dello shinobi.
-"Insomma...
non è così semplice... io e Ino siamo compagni di
squadra... se qualcosa dovesse andare storto fra di noi, ne andrebbe di mezzo
anche il gruppo e io non voglio che succeda..."- spiegò Shikamaru, grattandosi la nuca, confuso. -"Non sono
sicuro dei miei sentimenti... se dovessi fare un errore e farla soffrire,
io..."- continuò, sempre più perplesso.
-"Se,
se, se... e ancora se!!! La vita non è fatta di se, caro il mio ragazzo! Ti
devi buttare qualche volta, devi rischiare, altrimenti non otterrai mai ciò che
vuoi! Le cose più belle sono anche le più difficili da avere, solo combattendo
si ottengono! Non lasciare che i dubbi ti impediscano di trovare la
felicità!"- lo ammonì il signore, gesticolando con le braccia mentre gli
sorrideva, convinto della veridicità delle sue parole.
Shikamaru abbassò il volto, perplesso: alla fine,
tutte le strade portavano a Ino. I suoi occhi, le sue
labbra, il suo cuore... tutto parlava di lei. Non poteva mentire a se stesso.
-"Vorrai
mica arrenderti adesso? Ora che ti sei finalmente deciso a farti avanti! E
soprattutto non dopo tutte le mele che hai rubato a mia moglie..."- rise
lievemente l'uomo, grattandosi la barbetta.
Il chunin sollevò lo sguardo, sconvolto.
-"Lei...
lei è... i-il marito... della signora... Maho?!"- rimase allibito il ragazzo, mentre un leggero
turbamento cominciava a nascergli dentro.
-"Eh
già."- rispose lui, sogghignando divertito.
-"M-mi scusi ma... cioè io quelle mele... poi le avrei
restituite, giuro!"- spiegò il Nara, agitato.
-"Ma
va, ma va, figurati! Anzi... io una volta ti ho seguito per vedere dove andassi
ogni santo giorno con due mele... e vedere un bambino che si preoccupava per la
sua bella principessina rubando e rischiando constantemente
di essere beccato... insomma, mi si è sciolto il cuore! E' mia moglie che era
ossessionata dalle mele... a me non interessava, anzi, facevo finta di non
vederti! Ah ah ah!"- rise l'uomo, divertito.
Un
sorrisino divertito si spaziò sul volto di Shikamaru:
in fondo, quello strano tizio non era poi tanto male.
ù
Ino aprì il frigorifero, rovistando nervosamente e tirandovi fuori
una bottiglia d'acqua.
Era
già notte e Shikamaru non si era fatto vedere per
cena. Non era ancora rientrato e lei era terribilmente nervosa ed arrabbiata.
Per l'ennesima volta, un ragazzo si era preso gioco di lei; per l'ennesima
volta, era diventata una bambola senza sentimenti, da usare e buttare quando
più comodo.
-"Ehi..."-
la richiamò improvvisamente una voce alle sue spalle.
La
ragazza inarcò un sopracciglio, pervasa da brividi d'irritazione solo sentendo
quella voce. Strinse forte il bicchiere tra le mani, voltandosi di scatto e
fulminando Shikamaru con sguardo freddo.
Sbatté
con forza il bicchiere sul tavolo, riempendolo in
religioso silenzio, immaginando di essere altrove e non in sua compagnia.
Il Nara inarcò un sopracciglio e sbuffò, scocciato: ci mancava
solo che Ino si mettesse a fare l'offesa come al
solito.
-"Avanti
Ino, non fare così..."- la pregò il ragazzo con
voce seccata.
-"E
no, mio caro... io faccio come mi pare e piace!!! Dopo essere stata trattata
come un giocattolo per l'ennesima volta, permettimi di essere almeno un po'
incazzata!!!"- sbottò la biondina, appoggiando con forza la bottiglia sul
tavolo. -"Anzi... quello che mi fa più incazzare è stato il fatto che sia
stato TU a trattarmi così... pensavo fossi diverso, ma evidentemente mi
sbagliavo..."- ringhiò lei, con tono ricolmo di rancore.
Lo shinobi sospirò, fissandolo con sguardo serio: era
terribilmente bella anche quando si arrabbiava. E in quel momento era molto, ma
molto, arrabbiata.
-"Ino..."- cominciò lui, cercando di trovare le parole
migliori per non rovinare ancora tutto.
-"Dove
sei stato?!"- urlò lei, furibonda.
-"A
fare un giro... avevo bisogno di rinfrescarmi le idee, okay?!"- spiegò Shikamaru con tono alterato, infastidito dai continui
attacchi della ragazza.
Vedendo
la sua reazione accompagnata da quelle parole a suo avviso assurde, Ino si infiammò ancora di più e, preda di un raptus di
rabbia, prese in mano il bicchiere e tirò il suo contenuto sul volto del
compagno, che rimase immobile, completamente allibito e.. fradicio.
-"Te
le rinfresco io le idee, stronzo!!!"- sbottò disperata la Yamanaka, precipitandosi di fretta fuori in giardino.
La
mente di Shikamaru venne annebbiata ancora una volta
dai suoi sentimenti: rabbia, mista a vendetta e desiderio gli fulminarono i
neuroni, portandolo a scattare dietro a Ino.
La
raggiunse in brevissimo tempo, afferrandola per la vita da dietro e
sollevandola con facilità.
-"Lasciami,
lasciami!!!"- sbraitò la biondina, tirando pugni sulla schiena del
malcapitato ragazzo.
Shikamaru attraversò a grandi falcate il
giardino, raggiungendo la piscina e buttandovi dentro la compagna.
-"STRONZO!!!"-
ringhiò la ragazza, furiosa, asciugandosi gli occhi mentre nuotava nell'acqua
gelida.
Un
ghigno divertito si spaziò sul volto dello shinobi,
che d'istinto si tuffò anche lui nella piscina. Nuotò sott'acqua fino a
raggiungere Ino, prendendola per la vita e
sollevandola lievemente mentre riemergeva.
-"Non
sono l'unico che si deve rinfrescare le idee qui o sbaglio?"- ghignò
maliziosamente divertito.
-"Lasciami,
lasciami Shikamaru!!!"- cercò di liberarsi la Yamanaka, inutilmente. Le sue parole esprimevano una
sofferta rabbia, parole che arrivavano dritte dal suo cuore oppresso.
Shikamaru osservò per qualche minuto la ragazza,
tranquillamente. Tanto sapeva che era troppo debole per liberarsi dalla sua
presa, aveva tutto il tempo del mondo per pensare al modo migliore in cui
parlarle.
-"...MA
INSOMMA SI PUO' SAPERE COSA VUOI DA ME?!"- sbottò improvvisamente Ino, fissando i suoi occhi, che trattenevano a stento le
lacrime, in quelli seri e incorruttibili di Shikamaru.
-"PRIMA MI BACI, POI MI
TRATTI MALE, POI TORNI A CERCARMI... Shika... se fai
così... mi fai male..."- singhiozzò la ragazza, lasciando scivolare
qualche lacrima ribelle sulle guance. Era troppo debilitata, troppo per
sostenere uno scontro così diretto, tra le sue braccia, per di più.
Il
ragazzo allentò lentamente la presa, lasciando scivolare Ino
nell'acqua insieme a lui e portando il proprio volto pericolosamente vicino al
suo. Percepì il respiro caldo della compagna sussultare sulle proprie labbra,
mentre le stampava il secondo e tanto bramato bacio.
Per
qualche secondo, Ino si era lasciata rapire da quel
dolce contatto, ma appena il suo orgoglio riprese il controllo, la kunoichi scostò velocemente le sue labbra da quelle del
ragazzo, voltando il viso altrove con aria offesa.
Shikamaru inarcò un sopracciglio, sbuffando
scocciato.
-"Maledizione,
Ino... perché devi essere così difficile?! Ho
sbagliato, okay? Sto cercando di chiederti scusa!"- sbottò il ragazzo,
irritato dalla sua adorabile ostinazione.
-"...non
così facilmente, ShikamaruNara...
dovrai patire quello che mi hai fatto passare tu oggi, prima di essere
perdonato..."- gli sussurrò all'orecchio la biondina, con voce sensualmente
vendicativa.
Ino gli stampò un dolce bacio sulla guancia, lasciandolo perplesso e
approfittando della sua confusione per svincolarsi dalla sua presa.
La
ragazza uscì velocemente fuori dalla piscina, lasciando il povero Shikamaru dentro come un ebete.
-"...e...
E ADESSO?!"- chiese lo shinobi, preda del
panico.
-"...e
adesso aspetti, caro mio!"- sogghignò la Yamanaka
con sguardo provocante, completamente fradicia, fuori dalla piscina.
-"Almeno
copriti!!!"- la rimproverò Shikamaru, avvampando
notando che la canotta le era diventata trasparente.
Ino si guardò divertita, mordendosi il labbro inferiore. Era tempo di
vendetta.
-"Vorrai
dire... almeno scopriti! Non è quello che vuoi?"- chiese con tono
malizioso la biondina, levandosi la maglietta proprio sotto gli occhi increduli
del compagno.
La
mascella di Shikamaru cadde senza possibilità di
richiudersi, mentre la ragazza, rimasta in reggiseno, lanciava la canotta verso
il compagno ancora in acqua.
-"Che
fai, non esci, Shika?"- chiese con tono
provocatorio la kunoichi.
-"No
no... mi sa che resto ancora in acqua, che è meglio..."- rispose il chunin, inabissandosi sott'acqua cercando di placare i
bollenti spiriti.
X
Andrea: ciao Andre! Mi raccomando non farti
beccare in classe... e spt segui la lezione invece di
commentare le mie storie o potresti pentirtene! XD Dai povero Choji XD non penso sia così sfigato da non riuscire a
trovarsi neanche una tipa... e visto che non ci pensa Kishi,
ci penso io!!! XD Aspetto la prossima recensione bacione Sakurina
X Ale-kun: eh eheh sono contenta che ti sia piaciuto Shika
in versione "lesa" XD... ci stava troppo! Tutto lì impegnato a far le
trappole XD... veramente veramente leso! Meno male
che si è ripreso un po' (ma alla fine in piscina ci è finito lo stesso però
XD). Recensisci presto! Bacione Sakurina
X Bluesky: grazie Blue per i
tuoi esagerati complimenti! XD comunque sappi che effettivamente la figura di Mayu lo presa anche io dalla mia cuginetta pestifera! Mah,
cos'avranno queste cugine! XD Spero commenterai ancora! Bacione Sakurina
X
Queen of Night: ciao mia diletta, grazie per la
puntuale e immancabile recensione T.T... mi
commuovo... e come sempre ci hai visto giusto!!! Ma come cavolo fai a predire
sempre i prossimi capitoli O.O ?! Sei troppo
intuitiva XD! Forse è per questo che scrivi così bene (e ti prego aggiorna
presto anche la tua ff XD). Aspetto le tue
impressioni con ansia! Bacione Sakurina
X
Celiane: cara Celiane, scusa se non ho ancora inserito un pezzo di NejiTen, ma fra Ino e Shika e Choji e Risa mi manca
proprio lo spazio o altrimenti rischio di esagerare XD comunque sicuramente non
mancherà, basta pazientare un po'! XD Spero recensirai ancora, bacione Sakurina
X Giò: beh, visto che Shika è
finito ancora in piscina XD? E chissà che non ci finisca ancora... ah ah ah!!! XD comunque Risa non è poi tanto innocente come vuole
dimostrare, e lo vedremo bene nel prossimo capitolo! XD Aspetto il tuo prossimo
commento! Bacione Sakurina
X
Luna: ciauuu mia Lunina
adorata!!! E' da un po' che non ci sentiamo, eh? Dai che mi manchiiii
XD ovviamente come sempre Shika (ovvero l'uomo più
contorto del mondo XD) deve tornare sui suoi passi e seguire la sua natura
contorta, prima che l'alone jiraiyesco lo stenda
completamente XD Ovviamente aspetto come sempre la tua recensione! TvtttttbSakurina
X
Bea: ciao Bea! XD sono contenta ti sia piaciuto anche questo cap, finalmente il tanto atteso bacio dopo 9 capitoli di
sofferenza XD in realtà non ho specificato cos'ha combinato Shika
a Mayu, anche perché la mia mente non è così geniale
da poter inventare una trappola al livello di Shika
XD ho preferito lasciare l'alone di mistero... ah ah ah!
Spero recensirai ancora! Bacione Sakurina
X Ayumi: ciauuuAyu! E' da un po' che non ci si sente eh? ...in realtà sono
presissima sta settimana, ma come vedi ho fatto in tempo a pubblicare questo
tanto agoniato capitolo XD! E soprattutto ho trovato
l'ispirazione per far reagire Shika! Spero di aver
fatto la scelta migliore... considerando la sua assurda mente contorta non
sapevo come avrebbe potuto reagire dopo aver baciato Ino!
XD ma sarai tu a dirmi che ne pensi come sempre, in quanto onnipresente recensitrice! Ci sentiamo presto! XD TvttttbSakurina
X AtegeV: Ciao AtegeV, che
emozione leggere un'altra tua recensione **! Lo sai, ti considero una delle
super guru delle ShikaIno!!! Che emozione... sono
felicissima che tu segua le mie banali storielle!!! Sono contenta che ti sia
esaltata così tanto per il capitolo precedente, spero ti sia piaciuto anche questoooo!!! Spero tantissimo che recensirai ancora e che i
prossimi capitoli riescano ancora a suscitarti tante emozioni XD!!! Bacione Sakurina
X Ice_Princes: Ciao Princes,
sono felice di leggere le tue recensioni anche in questa storia! XD Recensisci
presto e foreverShikaIno!
XD Bacione Sakurina
X
Reika712: ciao Reika, sono felicissima di sapere
che sei una mia grande fan ^///^!!! Mi fa davvero molto piacere che tu abbia
deciso di recensire, le opinioni di voi lettori sono fondamentali, anzi, vitali
per me!!! Spero commenterai ancora e ti faccio un mega in bocca al lupo per la
tua ShikaIno!!! Bacione Sakurina
Ciao
a tuttiiii!!! Scusate nuovamente per l'aggiornamento
ritardatario, ma oltre a scuola/lavoro/scuola/lavoro la verità è che
l'ispirazione mi era un po' passata... spero che questo capitolo non vi deluda,
perché devo ammettere di essere entrata un po' in crisi! T.T
...comunque ho deciso di far passare ai nostri amici una nottata mooooolto lunga, così lunga che non mi ci è stata in un
solo capitolo XD. Come svela il titolo, infatti, Risa avrà un'idea carina per
passare una noiosa giornata di pioggia... come sempre aspetto i vostri
(numerosissimi O.O) commenti!!! Un bacione enorme a
tutti, Sakurina.
Giorno XI: Giovedì Del Film
Shikamaru
attraversò il salottino della dépendance sbadigliando. Si grattò la nuca, sbuffando
mentre fissava la porta di Ino. Capiva che il suo comportamento negli ultimi
giorni era assolutamente anormale e ormai aveva accettato l'idea di aver perso
completamente il controllo dei suoi neuroni. Era inutile sforzarsi, e
oltretutto era faticoso: tanto più tentava di allontanarla, più aveva voglia di
starle vicino (e persino di saltarle addosso!). Tanto valeva arrendersi
all'evidenza. Shikamaru stava cominciando ad accettare il fatto che forse avere
una cotta per Ino non fosse poi un'assurdità così... assurda.
Passando
davanti alla porta della compagna, lo shinobi si
fermò. Fissò per qualche secondo l'entrata, dopodiché si guardò attorno
sospettoso. Inarcò un sopracciglio, ghignando vagamente compiaciuto quando
realizzò di essere completamente solo.
Aprì
lentamente la porta di legno, infilando la testa nella fessura. Intravide Ino,
ancora nel dolce mondo di Morfeo, tutta accovacciata sotto le coperte.
Un
sorrisino si spaziò sulle labbra del ragazzo, intenerito dalla bella visione.
Ma subito il sorriso si trasformò in un ghigno malizioso, mentre strane idee
andavano nascendogli nella testa.
Il
Nara decise di avvicinarsi alla compagna, accostandosi con passo felpato, ma
entrando nella stanza non si accorse di un leggero filo trasparente sospeso
rasoterra. Shikamaru lo prese in pieno, realizzando appena in tempo di essere
finito in una trappola: schivò per un pelo alcuni kunai
che arrivarono velocemente da destra.
Il
ragazzo fissò con occhi sbarrati e a bocca aperta i kunaiinficcarsi nella parete a sinistra, mentre una
risatina soffocata arrivò da sotto le coperte: questa non se la sarebbe mai
aspettata.
La
biondina sollevò le lenzuola, sorridendo maliziosamente al ragazzo. Lui
ricambiò lo sguardo, esterrefatto: non era psicologicamente preparato ad una
trappola lì a Kirizawa e soprattutto non da parte
SUA.
-"Ch... che diavolo hai fatto?!"- sbottò Shikamaru,
sconvolto.
-"No,
TU cosa volevi fare?"- ghignò Ino, sedendosi a gambe incrociate.
-"Chi,
io? B-beh... n-niente, volevo solo... solo... solo
svegliarti! E' tardi!"- si giustificò il Nara, cattato
in pieno nell'intento di infilarsi nel letto della compagna.
-"Lo
sapevo che avresti cercato di farlo, caro il mio Nara, e così mi sono
premunita... ovviamente sapevo anche che avresti schivato la trappola, mica
sono così maligna!"- ghignò Ino, divertita.
-"Fatto
cosa?!"- protestò Shikamaru con tono seccato, riprendendosi dallo shock.
-"Avanti,
dillo che..."- insinuò la biondina con un cenno della testa, aggrottando
le sopracciglia.
-"...'che'
cosa, scusa?"- si difese lo shinobi, inarcando
un sopracciglio, perplesso.
-"...che
volevi infilarti nel mio letto!"- cinguettò Ino, accentuando
maliziosamente le sue parole.
Il
Nara rimase un attimo dubbioso, fissando la bella biondina nel letto. Stavolta
l'aveva davvero sgamato. Da quanto era diventato così prevedibile? Ma
soprattutto, da quando non riusciva a tenere testa alle parole della compagna?
No, qui si doveva cambiare il registro, e subito.
-"Ovvio,
chi non vorrebbe farlo? Soprattutto se è il TUO letto..."- ribatté
Shikamaru, ghignando divertito. Aveva capito a che gioco voleva giocare, la
signorina Yamanaka. Sebbene facesse tanto l'ingenua, sapeva bene dove prenderli
gli uomini. Ma lui non si sarebbe lasciato fregare da lei a quel modo.
La
biondina rimase spiazzata dalla rapida risposta dell'amico, cercando di
inventarsi qualcosa sul momento per non fare una figuraccia... ma soprattutto,
per rimanere la più "difficile" possibile!
-"Beh,
caro mio... devi fare la fila, allora! Sai quanti ragazzi a Konoha
vorrebbero avere l'onore?"- ridacchiò nervosamente Ino, fingendosi
spavalda. Doveva ammettere che si stava addentrando in un campo abbastanza
sconosciuto per lei, mentre sapeva che Shikamaru... beh, si sapeva che
Shikamaru... insomma... era abbastanza... insomma, "quello" era
l'unico campo in cui fosse... "attivo"!
-"La
fila?"- chiese inarcando un sopracciglio, mentre si sedeva sul letto
avvicinandosi sempre di più alla Yamanaka. -"...io non faccio la 'fila'
per le donne... soprattutto non la faccio per te!"- concluse con ghigno
accattivante.
-"A-ah
no, eh?"- rispose lei, indietreggiando intimorita sul letto mentre il
compagno si avvicinava sempre di più -"Beh, allora... non otterrai mai
niente da me! Scendi dal letto!"- gli intimò con voce insicura, mentre il
volto assumeva un colorito sempre più acceso.
-"Ah
sì, e chi lo dice?"- continuò lui, con voce sempre più suadente
-"Sarò pure molto pigro, Yamanaka... ma quando voglio qualcosa... stai
pure certa che la ottengo... sempre..."- concluse infine, bloccandola
contro lo schienale del letto.
-"Mpf! Quanto sei materialista, Nara! Non cederò così
facilmente una cosa tanto importante per me ad un tipo maniaco e insensibile
come te!"- sorrise Ino, riacquistando un po' della sicurezza e della
sfacciataggine tipicamente sue.
-"Ma
che dici? Se sono il fior fiore della sensibilità!"- ribatté Shikamaru,
ghignando beffardo.
-"No,
non sei per niente dolce..."- commentò la biondina, fingendosi offesa.
-"Ma
che diavolo dici, Yamanaka... se ti ho dato un bacio che a momenti ti
scioglievi!"- protestò il ragazzo, perplesso.
-"Ma
se mi salti addosso ogni tre secondi!"- sbuffò lei, per niente convinta.
I
due ragazzi si fissarono negli occhi, cominciando una strenuante
guerra di sguardi. Il Nara si soffermò un momento a pensare sulle parole della
ragazza, realizzando solo in seguito che effettivamente... le era saltato
ancora addosso.
-"Oh
mio Dio... stiamo flirtando ancora!!!"- sbottò sospirando Shikamaru,
sconvolto dal suo stesso atteggiamento.
-"Sì,
lo so, è abbastanza sconcertante... se magari ti levi di dosso lo è di
meno!"- protestò Ino, sollevandosi e scrollandosi di dosso il ragazzo.
-"Dai, esci che mi cambio... ci vediamo a colazione!"- gli intimò
poi.
-"No,
che seccatura, non ho voglia di alzarmi... è così morbido il tuo letto... si
vede che non ci è entrato nessun ragazzo... ops, non
è vero... perché ci sono già stato io!"- la provocò nuovamente lo shinobi.
-"SHIKAMARU
ESCI SUBITO DA QUIII!!!"- urlò la kunoichi,
cominciando a tirare tutto quello che trovava dietro al compagno che fuggiva
divertito dalla camera.
ù
Ino
se ne stava seduta sul tavolo del giardino, spiluccando a malavoglia qualche
patatina. Fissava costernata Shikamaru, che parlava allegramente con Choji,
lanciandole di tanto in tanto qualche occhiata maliziosa. Lei ricambiava con
sguardo astioso: odiava essere la preda, lei che solitamente era predatrice.
Seduta
di fianco a lei, anche la piccola Mayu mangiucchiava
svogliata le patatine con in braccio il fratellino Kei,
lanciando sguardi infuocati al suo acerrimo rivale. Non gliel'aveva ancora
fatta pagare per lo scherzetto dell'altro giorno, quando si era ritrovata
improvvisamente legata per un piede al tetto della casa, rimanendo sospesa a
testa in giù. Gliel'aveva davvero fatta grossa.
Le
due si guardarono contemporaneamente, sospirando all'unisono.
-"Non
capisco come faccia a piacerti un cretino del genere!"- sbottò Mayu, perplessa.
-"Ehi,
a me lui non..."- ma subito Ino fu fermata dallo sguardo eloquente della
bambina, che non era per niente stupida. -"...perché sono una stupida,
ecco perché!"- mugugnò infine, perplessa.
-"Mi
dispiace, ma il tuo sentimento non mi impedirà di fargliela pagare..."-
asserì la bambina, con aria minacciosa.
-"Sai,
Mayu-chan, il suo problema è che forse è troppo... non
so... non riesce ad essere dolce, il suo cinismo glielo impedisce..."-
sospirò Ino, desolata.
-"E
perché non glielo dici, scusa?"- disse improvvisamente Kei,
perplesso dal profondo della sua ingenuità.
-"P-perché no! Mica posso andare lì a chiedergli perché non è
dolce con me! Mica è obbligato, scusa!!!"- arrossì la biondina, preda del
panico.
-"Ehi,
cosa c'è qui, il comizio delle streghe?"- chiese Shikamaru, avvicinandosi
alle ragazze con ghigno divertito.
-"No
Shika, credo che stiano tramando per
ucciderti..."- ridacchiò Choji, vedendo le espressioni delle ragazze.
-"Oh
no, quello l'abbiamo già pensato... ora ci manca solo come occultare il
cadavere!"- sorrise la Yamanaka, minacciosa.
-"Dovresti
essere un po' più dolce con Ino-chan, zio Shikamaru!"-
lo riprese improvvisamente Kei.
Tutti
si voltarono verso il bambino, sorpresi da tale affermazione.
-"Come
prego?"- chiese il Nara, inarcando un sopracciglio perplesso.
Prontamente,
Ino strappò il bambino dalle braccia della sorella, alzandosi in piedi.
-"Credo
proprio che il tuo mal di testa stia peggiorando, Kei-kun!!!"-
ridacchiò Ino, ancora rossa in volto e preda del panico per l'affermazione
fuori luogo del bimbo.
-"Ma
io non ho il mal di testa, zia Ino..."- protestò Kei,
perplesso.
-"SI
CHE CE L'HAI!!!"- sbottò la Yamanaka, trascinando di fretta il bambino
all'interno della casa, riuscendo così a defilarsi in extremis.
Shikamaru
ghignò vagamente divertito, scuotendo la testa e dirigendosi verso l'amaca per
andare a guardare le nuvole.
Intanto,
il cervello diabolico di Mayu aveva ripreso a
lavorare machiavellicamente. Mentre pensava al piano da mettere in azione, la
piccola allungò la mano verso l'ultima patatina, ma presto le venne soffiata
via da Choji. La bambina ci rimase malissimo, guardando a bocca aperta lo
"zio".
-"L'ultima
patatina è sacra, ragazzina!"- e dicendo questo, l'Akimichi
si allontanò, lasciando la povera Mayu letteralmente
allibita.
ù
Quel
pomeriggio, Risa arrivò con in mano uno zaino bello pieno di roba. Choji la
fissò perplesso, invitandola ad accomodarsi in salotto.
La
ragazza tirò fuori dalla borsa un sacco di videocassette, mentre l'Akimichi la scrutava sempre più curioso.
-"Cosa
sono?"- chiese lui.
-"Oh,
siccome questo pomeriggio è piovoso ho pensato che sarebbe stato carino
passarlo insieme a Ino e Shikamaru guardando qualche film, non credi?"-
sorrise dolcemente Risa, facendo sciogliere lo shinobi.
Basta, era troppo innamorato di lei. E aveva anche capito (ma solo perché
glielo aveva assicurato zia Naoko) che anche la
ragazza ricambiava i suoi sentimenti.
Era
da tre giorni che cercavano di baciarsi, ma c'era sempre qualche assurdo
impedimento.
-"Non
mi merito un bacio per essere stata così brava a portare questo pesante zaino
sotto la pioggia fino a qui?"- chiese Risa, sorridendo con aria vagamente
maliziosa.
Choji
ricambiò il sorriso divertito, avvicinandosi lentamente al suo viso.
Improvvisamente,
la porta si aprì con violenza e i due si allontanarono di scatto.
Ino
era entrata ridendo a crepapelle, richiudendo la porta immediatamente dietro di
sè. Aveva il fiatone, evidentemente aveva corso per
tutta la casa.
-"Che
combini, Ino?"- chiese l'Akimichi, infastidito e
sorpreso dal comportamento dell'amica.
-"Niente,
niente, scusate il disturbo! Continuate pure!"- rispose velocemente la
Yamanaka, uscendo da un'altra porta.
Choji
e Risa si guardarono perplessi, facendo spallucce contemporaneamente.
-"Dov'eramo rimasti?"- sorrise lei, perplessa.
-"Ah
già!"- si grattò la nuca imbarazzato lui.
Neanche
il tempo di avvicinarsi che la porta si riaprì, sbattendo sonoramente.
-"MA
CHI CAVOLO E' ADESSO?!"- sbottò l'Akimichi,
fuori di sè.
-"Oh,
Cho! DOVE CAZZO E' ANDATA QUELLA STRONZA?!"-
urlò Shikamaru, ancora più incavolato dell'amico.
-"Chi?"-
rimase spiazzato Choji.
-"INO!!!"-
ringhiò il Nara.
-"Perché,
cos'è successo? Perché la stai inseguendo?"- chiese Risa, sorpresa.
-"Lei
e quella nana maledetta si sono messe in combutta per farmi disperare!!! Grazie
a loro ho dovuto fare la doccia ghiacciata perché hanno bloccato l'acqua calda,
mi sono dovuto prendere tutta la pioggia dalla dépendance a casa perché hanno
fregato tutti gli ombrelli e adesso mi hanno pure messo il sale nel caffè... va
bene la nanetta, ma anche Ino adesso no eh...
maledette donne..."- ringhiò lo shinobi, fuori
di sé.
-"Ehi,
vacci piano a giudicare le donne!!!"- lo fulminò Risa con lo sguardo.
-"Comunque sia credo che tu debba avergli fatto qualcosa di male,
altrimenti non si sarebbero mai comportate così!"- sospirò infine.
Shikamaru
rimase un attimo pensieroso, mentre un sorrisino furbo e colpevole gli si
spaziò sul volto.
-"Beh,
sì, effettivamente qualcosa ho combinato... però me la pagano lo stesso!!! INO,
DOVE CAVOLO SEI?!"- riprese ad urlare il ragazzo, uscendo dall'altra
porta.
Risa
e Choji sospirarono nuovamente, guardandosi perplessi. Quei due erano davvero
incorreggibili.
Immediatamente,
Shikamaru rientrò dalla porta da cui era appena uscito, indicando con sguardo
perplesso le cassette sul tavolo.
-"A
proposito, cos'è quella roba?"- chiese il Nara, inarcando un sopracciglio
perplesso.
-"Oh,
sono film, pensavo potessimo vederli tutti insieme questo pomeriggio..."-
spiegò Risa, sorridente.
-"Ah...
saranno mica le vostre solite stronzate romantiche da femmine, vero?"-
sbuffò lo shinobi col codino, seccato.
-"Oh
no, sono tutti horror."- cinguettò Risa, soddisfatta.
Gli
occhi di Shikamaru si illuminarono, mentre il volto di Choji impallidì.
-"Horror,
eh? Bene, bene... che bel pomeriggio che ci si prospetta..."- sogghignò il
chunin, uscendo dal salotto con espressione alquanto
compiaciuta, strofinandosi le mani.
Risa
sbuffò, girandosi finalmente verso il suo innamorato, che però la fissava
sconvolto.
-"Che
c'è?"- chiese lei, perplessa.
-"P-perché p-proprio d-degli...
horror?"- deglutì l'Akimichi, che odiava quei
film dal profondo del suo cuore.
-"Perché
è divertente, no?"- ribatté Risa, dubbiosa.
-"No,
per me non lo è!!!"- piagnucolò Choji.
-"Oh,
avantiii!!! Non avrai paura?!"- scoppiò a ridere
la ragazza.
-"Sì,
invece!!!"- protestò lo shinobi, sconvolto dal
terribile pomeriggio che gli si prospettava.
ù
-"NOOO,
NON VOGLIOOOOOOOOO!!!"- urlava Ino, mentre si teneva con le mani
saldamente attaccata alla porta.
Shikamaru
aveva dovuto prenderla di forza in braccio per portarla in salotto, ma lei si
era aggrappata saldamente agli stipiti della porta pur di non entrare.
-"Avanti
Ino, sono solo degli stupidi film!!!"- la riprese il Nara, cercando di
trascinarla dentro.
-"Non
me ne frega niente!!! Guardateli tu allora!!! Io preferisco leggere un
libro!!!"- piagnucolò la biondina, sconvolta.
-"Dai,
non sei per niente di compagnia, lo sai?!"- sbottò Shikamaru, irritato.
-"E poi sei anche maleducata, Risa li ha portati apposta da Kirizawa sotto la pioggia per noi!!!"- la riprese
infine.
Ino
smise di fare forza sugli stipiti, volgendo i suoi occhi lucidi verso l'amica
che sorrideva dispiaciuta.
-"...ma
non c'è nemmeno un film romantico?!"- singhiozzò la Yamanaka, disperata.
Risa
scosse la testa, desolata.
-"No,
mi dispiace..."- si scusò la ragazza.
Ino
sospirò, perplessa. Non voleva ferire i sentimenti di Risa, in fondo.
-"E
va bene... vada per questi cavolo di film..."- assentì sconvolta la kunoichi.
Un
sorriso compiaciuto si spaziò sul volto di Shikamaru: sapeva che Ino era troppo
delicata e sensibile per ferire i sentimenti di qualcuno, e aveva scelto
apposta di fare leva su quel suo punto debole per convincerla. Lo shinobi chiuse a chiave le porte del salotto, bloccando
ogni possibile via di fuga.
-"Che
fai?!"- chiesero Choji e Ino, sconvolti.
-"Mi
assicuro che non entri nessun mostro o assassino, ovviamente... sapete, fuori è
tutto scuro e piove a dirotto... zia Naoko e i
bambini sono dai vicini... insomma, siamo soli in una casa vuota in mezzo alla
tempesta... non si sa mai cosa può succedere!"- spiegò Shikamaru con tono
divertito.
Proprio
in quel momento, un tuono minaccioso rimbombò per tutta la casa, facendo
impallidire Ino e Choji che si fissarono sconvolti. I due si sedettero sul
divano, pallidi, mentre Shikamaru e Risa si lanciavano sguardi di eloquente
complicità.
ù
Shikamaru
scoppiò improvvisamente a ridere, divertito alla follia da una scena del film a
suo avviso troppo assurda. Ino, invece, aveva perso dieci anni di vita dallo
spavento che si era presa, a Choji era passato l'appetito lasciando le patatine
sul tavolino, mentre Risa era tutta concentrata a cercare di capire il film
(che come tutti gli horror, a mio avviso, non aveva senso XD NdS).
Ino
ormai si era disintegrata le unghie a furia di mangiucchiarsele per il nervoso,
mentre Choji si era rassegnato all'idea che non avrebbe chiuso occhio quella
notte.
In
quel momento, la protagonista del film entrò nella camera del suo ragazzo,
trovandolo brutalmente ucciso. La Yamanaka tirò un urlo, scoppiando a piangere
disperata, stordendo il povero Shikamaru, seduto al suo fianco.
-"NOOO!!!
NON MORIREEEE!!!"- singhiozzò disperata la biondina.
-"Eh,
mi sa che è tardi per dirglielo ormai..."- commentò ironico Shikamaru,
troppo divertito dall'atteggiamento esagerato della compagna.
-"Q-questo film non ha senso..."- commentò l'Akimichi, fingendosi schifato ma in fondo profondamente
turbato.
-"No,
vabbè, non è male... solo che sono troppi scemi, come
fanno a non capire che l'assassino è in soffitta?!"- si lamentò Risa,
tranquillamente.
-"E
se lo capissero subito dove starebbe il divertimento?"- commentò il Nara.
-"Yawn, però che noia, quando arrivano i pezzi
divertenti?"- sbadigliò il ragazzo, stiracchiandosi e appoggiando un
braccio intorno alle spalle di Ino con nonchalance. La ragazza non commentò,
anzi, era talmente traumatizzata da non essersene nemmeno accorta.
-"...wow,
che originale, Nara..."- commentò Risa sottovoce, riferendosi alla scusa
per abbracciare Ino.
-"Si
fa quel che si può, e poi i vecchi trucchi sono sempre i migliori..."-
rispose Shikamaru, ghignando divertito.
-"Di
che state parlando?"- chiese Choji, perplesso.
-"Niente,
niente... oh guarda, adesso lei è rimasta sola nel cimitero!"- asserì
Risa, divertita mentre vedeva l'Akimichi tornare
pallido.
Ino,
intanto, stringeva saldamente un cuscino, mangiucchiandosi sempre più
nervosamente le unghie.
Shikamaru
la guardò e sorrise, intenerito dall'adorabile espressione che la biondina
aveva stampata sul viso. Gli occhi lucidi e quell'aria tra il crucciato e lo
spaventato la rendevano terribilmente indifesa e adorabile.
Notando
che Risa e Choji dall'altro divanetto non lo stavano guardando, il Nara decise
di approfittare della situazione. Avvicinò lentamente il suo volto a quello
della ragazza, con l'intento di baciarla di sorpresa.
In
quel momento, la protagonista del film fu assalita alle spalle dall'assassino e
non appena Ino percepì la presenza di qualcuno vicinissimo a lei, si voltò di
scatto, e, spaventata dall'estrema vicinanza di Shikamaru, si spaventò
tirandogli un pugno e lanciando un acutissimo urlo.
-"AHIAAA
INO CHE CAZZO FAI?!?!"- sbottò Shikamaru, ricadendo sul divano, premendosi
una mano sul naso dolorante.
-"Sc-scusa!!! Ma anche tu, cretino, perché cavolo ti avvicini
così tanto?!"- piagnucolò la Yamanaka, che aveva perso altri dieci anni di
vita per lo spavento.
-"Ahia,
cazzo... sangue, sangue, tanto sangue!!!"- si lamentò il Nara, notando una
marea di sangue colargli dal naso.
-"Oh
no, scusami tanto..."- lo implorò la biondina, dispiaciuta, prendendo un
fazzoletto, asciugandogli la ferita -"...vieni, andiamo in bagno a
sciacquartelo..."- gli disse poi.
I
due si alzarono, uscendo di corsa, mentre Risa lanciò un'occhiata maliziosa a
Choji.
-"Ahi...
ahi... che botta..."- si lamentò Shikamaru, col volto rivolto verso il lavandino.
Il
pugno di Ino era stato così forte che gli aveva fatto perdere un sacco di
sangue.
La
biondina se ne stava lì al suo fianco, fissandolo desolatissima (anche se in
fondo era contenta di essere scappata dall'horror). Gli porse un asciugamano,
invitandolo a tenere la testa sollevata verso l'alto.
-"Che
forza bruta, Yamanaka... per poco non mi rompevi il setto nasale!!!"-
borbottò il ragazzo, adirato.
-"E
tu che cavolo stavi cercando di fare, idiota?! Mi hai fatto prendere un
colpo!!!"- lo riprese Ino.
Neanche
il tempo di controbattere, che dopo un potentissimo tuono la luce si spense,
lasciando tutta la casa al buio.
Shikamaru
poté percepire la compagna impallidire anche attraverso l'oscurità.
-"...che...
cazzo... è... successo?"- chiese la biondina, terrorizzata.
-"Credo
che sia saltata la corrente... sai, succede durante i temporali!"-
commentò ironicamente il Nara.
-"Oh
no... non può succedere... non adesso..."- piagnucolò la ragazza,
sconvolta.
I
due uscirono dal bagno, dirigendosi a tentoni verso il salotto.
-"Shikamaruuuu... dove seiiii..."-
si lamentò Ino, brancolando nell'oscurità.
-"Sono
qui, scema!"- le disse lui, afferrandole la mano e stringendola saldamente
nella propria.
-"Ah...
okay..."- si tranquillizzò la Yamanaka, abbassando il volto e arrossendo.
-"Tranquilla
Ino... è tutta soggezion--- oh cazzo!!!"- sbottò
improvvisamente Shikamaru.
-"Che
c'è?!"- chiese la biondina, sconvolta.
In
quel momento, anche lei si accorse che la porta che dava sul cortile era
spalancata, sbattuta dalle forti raffiche di vento, lasciando entrare tutta la
pioggia dentro la casa.
-"Chi
diavolo ha aperto la porta?! Ho chiuso tutto prima di andare a vedere il
film... e zia Naoko non tornerà prima di
domattina!"- pensò ad alta voce lo shinobi.
-"DaiiiiShika, non farmi paura...
sei stato tu ad aprirla, lo so, ti stai vendicando di me per oggi!!! Scusami,
ma ora piantala di mettermi paura!!!"- sbraitò la ragazza, terrorizzata.
-"MA
SE SONO STATO SEMPRE CON TE COME CAVOLO HO FATTO AD APRIRLA?!"- sbraitò
lui.
In
quel momento, la kunoichi percepì la stretta alla
mano farsi più stretta.
-"Ino...
non sto scherzando... non penso che Risa e Choji siano usciti con questa
pioggia... e comunque non avrebbero mai lasciato tutto così spalancato... e
soprattutto..."- riflettè Shikamaru, che sentì
la compagna avvinghiarsi al suo braccio. -"Quelle impronte bagnate che
vanno verso il salotto... sono state fatte dall'esterno... qualcuno deve essere
entrato..."- concluse infine.
-"Shikaaa...."- singhiozzò lei spaventata.
-"Avanti,
non è il caso di fare i drammi adesso... ora chiudiamo la finestra e ce ne
torniamo di là... sarà tutta soggezione!"- si atteggiò a risoluto il
ragazzo.
-"Shhh! Ascolta..."- gli disse improvvisamente Ino,
attirando la sua attenzione e stringendosi ancora di più al suo braccio.
Dei
misteriosi passi, pesanti e irregolari, erano chiaramente percepibili, e si
avvicinavano sempre di più.
Ormai
abituati alle tenebre, gli occhi di Shikamaru poterono intravvedere quelli
terrorizzati di Ino riempirsi sempre più di lacrime. Il ragazzo le tappò la
bocca con la mano, soffocandole i singhiozzi e ascoltando attentamente gli
strani passi, che evidentemente non appartenevano a nessuno dei due amici.
Il
Nara rimase a pensare per qualche minuto, guardandosi attorno: purtroppo non
avevano molte vie di fuga. Optò per la decisione più pazza che avesse mai preso
in vita sua.
Prendendo
Ino per un braccio, la trascinò in fretta fuori in cortile, correndo sotto la
pioggia battente. Lei lo seguì senza fare storie, rassicurata dalla calda
stretta della sua mano.
Entrarono
nella dépendance bagnati fradici e col fiatone, chiudendo velocemente la porta
dietro di loro. I due si fissarono sconvolti, non riuscendo a placare il
fiatone.
-"Oddio...
ucciderà Choji e Risa, me lo sento..."- singhiozzò Ino, disperata.
Un
ghigno divertito si spaziò sulle labbra di Shikamaru, che, non riuscendo più a
trattenersi, scoppiò in una risata frenetica. Ino sbarrò gli occhi, incredula,
avvicinandosi a lui disgustata.
-"...dimmi
che non era tutto uno scherzo..."- ringhiò lei, furente.
Shikamaru
non riuscì nemmeno a risponderle, preso com'era dalla risata.
-"Eddai... era troppo divertente vederti così spaventata...
ah ah ah... che scema che sei... piangi addirittura!
Ohi, che fai... no, non piangere, no..."- fu inaspettatamente preso dal
panico lui, smettendo di ridere non appena vide che le lacrime cominciavano a
scorrere sul volto adirato di Ino.
-"Sei
uno stronzo! Lo sapevi che avevo paura e mi hai obbligata a guardare quei
cavolo di film lo stesso... e poi prendermi in giro così... che
bastardo!"- si arrabbiò la biondina, che intanto tremava, fradicia e
infreddolita come non mai. Voleva fare la dura, ma in quel momento non sembrava
niente di più terrorizzante di un pulcino bagnato.
Shikamaru
posò i suoi occhi seri su di lei, sollevando una mano e asciugandole
delicatamente le lacrime sulle guance, ma lei scostò il volto, allontanandosi
dal suo tocco.
-"Dai,
non ti arrabbiare ancora... io e Risa non l'abbiamo fatto con cattiveria...
volevamo solo... solo... cioè, Risa voleva stare un po' da sola con
Choji..."- si spiegò il ragazzo, imbarazzato.
-"...e
tu non volevi restare da solo con me?"- chiese Ino con tono pacato,
fissandolo con i suoi occhioni dolci.
-"...certo
che sì..."- sussurrò appena Shikamaru, incantato dalla profondità di quei
meravigliosi zaffiri.
ù
Choji
sbuffò sonoramente, buttando a terra i grossi stivali del marito di Naoko. Risa, intanto, era tutta intenta a guardare fuori
dalla finestra per vedere cosa facessero Ino e Shikamaru in dépendance (che
portinaia XD NdS).
-"Uffa
Risa-chan, era necessario giocargli questo brutto
scherzo? Povera Ino, era terrorizzata..."- si lamentò l'Akimichi indicando gli stivali usati per lo scherzo.
-"Mavvà, di che ti preoccupi... meglio, così almeno Shikamaru
avrà una scusa per consolarla!"- ridacchiò la ragazza, avvicinandosi allo shinobi.
-"Adesso?
Dovremmo cercare di riattivare la corrente... fra l'altro è andata via proprio
nel momento giusto!"- sghignazzò Choji.
In
quel momento, Risa si avvicinò al ragazzo, cingendogli il collo con le braccia.
-"Che
fai?"- chiese lui, arrossendo imbarazzatissimo.
Improvvisamente,
l'orologio rintoccò la mezzanotte.
-"Ti
do un bacio a mezzanotte, no?"- sorrise dolcemente la ragazza, lasciandosi
andare al loro primo (e sospirato) bacio.
ù
Senza
nemmeno capire bene come, Ino si era ritrovata stretta tra le braccia di
Shikamaru, il volto contro la sua maglia bagnata. Lei tremava, sentiva un gran
freddo insediarsi nelle ossa, ma il calore del suo abbraccio la avvolgeva,
tranquillizzandola. Lui cercava di capire bene cosa dire, cosa fare... anche se
già sapeva che quella situazione gli sarebbe presto sfuggita di mano, come
sempre del resto.
-"Non
ti ricorda nulla, tutto questo?"- gli chiese Ino, improvvisamente,
affondando ancora di più il volto nel suo petto.
-"...ti
riferisci a quella strana nottata?"- domandò Shikamaru, con voce bassa e
suadente.
-"Sì...
quella strana nottata..."- sospirò lei, con occhi lucidi.
-"Cosa
devi dirmi, Ino?"- gli chiese lui, scostandola in modo da poterla guardare
negli occhi.
-"In
che senso?"- ribatté lei, perplessa.
-"Lo
so che quando sospiri così è perché devi dire qualcosa."- le spiegò lo shinobi, seriamente.
Ino
lo fissò confusa per qualche secondo, mentre lui si perdeva nuovamente nei suoi
occhi cristallini. Che senso aveva, arrivati a quel punto, continuare a
giocare? Quella era la sua ultima occasione, ormai. La mezzanotte era scoccata,
un altro giorno era finito, il ritorno a Konoha si
avvicinava inesorabile. Se non avesse fatto qualcosa... lei... toccava a lei
agire, questa volta...
Sospirò
nuovamente, confermando l'ipotesi del Nara. Doveva dirgli qualcosa. Sì, doveva
farlo ad ogni costo.
-"...e
se... e se... e se io... ti amassi?"- gli chiese Ino, con voce flebile,
quasi impercettibile.
Ma
Shikamaru sentì tutto, lo sentì chiaramente... e se io ti amassi?
Un grazie
enorme a: Queen of Night, Reika712, bluesky, AtegeV, nicichan, inochan, celiane4ever, Andrearomanista, Giò, Ice_Princes, Ayumi/Roby-chan, Bea, Final Alex, Ino_Chan, e soprattutto Mimi18 per le vostre utilissime e
preziosissime recensioni... forse questo capitolo sono riuscita a scriverlo solo
grazie a voi!!! Siete miracolosamente riusciti ad uccidere la mia crisi
dello scrittore... XD Un grazie enorme. Bacionissimi
a tutti, Sakurina.
Capitolo 13 *** Giorno XII: Venerdì Della Tempesta ***
La Vacanza di
InoShikaCho
Oddio...
non posso nascondere di essermi un po' commossa a scrivere questo penultimo
capitolo... quando ho iniziato a scriverlo non avevo la minima idea di cosa
far accadere, ve lo giuro, è come se avessero fatto tutto da soli... e devo
ammettere di essermi riguardata il splendidissimo
"Io ballo da sola" per farmi venire l'ispirazione! Quindi se
troverete delle scene simili sappiate che questa ficcy
è stata tutto merito del mio film preferito che mi ha fatto venire
l'ispirazione! Speriamo che il regista non mi chieda i diritti d'autore... -.-
...
Spero
che ciò che ho scritto abbia un senso per lo meno vagamente logico... e
ovviamente aspetto con ansia le vostre recensioni, in questo capitolo più di
ogni altro!!! Grazie in anticipo a tutti quelli che mi faranno sapere la loro
opinione! Bacione Sakurina
Giorno XII: Venerdì Della
Tempesta
-"...e
se... e se... e se io... ti amassi?"- gli chiese Ino,
con voce flebile, quasi impercettibile.
Voce
sfuggente come il vento che spirava violento sulla campagna, respiro tremante
come le foglie seviziate dalla tempesta, occhi cristallini come la pioggia che
picchierellava con forza sulle finestre. Maledettamente bella.
E
lui... maledettamente fortunato? Maledettamente stupido? Maledettamente...
indegno? Che dire, che fare per alleviare tutta quella sofferenza senza senso,
per impedire alla pioggia di cadere ancora?
Quando
la pioggia cade non smetterà perché tu lo desideri, quando il tuo cuore ama non
smetterà per farti un favore.
L'orgoglio,
quella nuvola scura e minacciosa, può oscurare il sole della felicità, ma non
per questo smetterà di piovere; la pioggia continuerà a cadere, e quando le
nuvole se ne saranno andate, il sole apparirà e brillerà l'arcobaleno.
Non
una parola, né un fiato o un'espressione traspariva dal volto di Shikamaru. Il ragazzo la fissava impassibile come una
maschera, vuoto come un torrente d'inverno.
Ino non riuscì a sostenere quello sguardo vacuo ancora a lungo;
scostò lentamente i suoi occhi lucidi, posandoli sulla sua immagine riflessa
sul vetro, deformata dalla pioggia.
Silenziosamente,
Shikamaru aprì la porta e uscì, mentre una lacrima
sconsolata scivolava lenta sulla guancia della ragazza. Lei lo seguì con lo
sguardo, sebbene le lacrime e la pioggia ne confondessero l'immagine rendendola
simile a quella di un fantasma.
Giunto
in mezzo al cortile, il ragazzo si buttò schiena a terra, volto al cielo,
mentre quelle gocce gelide scivolavano lungo la sua pelle, penetrando nel cuore,
che mai aveva battuto così forte prima di allora.
Non
aveva mai visto la pioggia notturna. Non aveva mai sentito la parola
"amare" pronunciata per lui. Non aveva mai avvertito quel peso sul
cuore.
Shikamaru chiuse gli occhi. Quelle gocce fredde,
cristalline, pure, scivolavano via, portando con sè
quella pesantezza che tanto gli opprimeva il cuore.
Inspirò
profondamente, cercando di liberare la sua mente; eppure tornavano sempre,
tutte le immagini di quella moltitudine di momenti vissuti insieme.
La prima
volta che l'aveva vista, una bambina così bella ma così segretamente sola. La
prima volta che si erano conosciuti come compagni di squadra. La prima volta
che l'aveva vista piangere, la prima volta che l'aveva vista sorridere. Ma
soprattutto, la prima volta che gli aveva sorriso.
Così
tanto tempo insieme, senza capirci niente. Inutile pensare a cosa era cambiato,
perché probabilmente non era cambiato proprio nulla.
Non
aveva mai smesso di piovere, ma forse la differenza stava nel vedere la pioggia
di giorno o di notte. Ino e Shikamaru
vedevano i loro sentimenti solo alla rassicurante luce del giorno, ignorando
che nella buia notte, questi mutavano, mostrandosi per quelli che erano
veramente. E' nelle tenebre che si capisce di essere veramente soli e di quanto
si abbia bisogno di qualcuno che ci dorma accanto per rassicurarci.
Quante
notti passate insonni a Suna, senza capirne il
perché, senza capire che era Ino quella che voleva
accanto; d'altronde, a Suna... non pioveva mai. La
pioggia sarà pure stata fastidiosa, ma dove passava lei, crescevano i fiori;
dove arrivava il deserto, non restava nient'altro che la desolazione.
Ino appoggiò la fronte sul vetro, fissando l'immagine di Shikamaru disteso in mezzo al prato. Com'era difficile far
brillare il sole nelle giornate di pioggia... l'orgoglio, il suo
orgoglio di donna, quello per cui aveva sempre lottato contro tutti e tutto...
aveva deciso di metterlo da parte per lui... se avesse parlato con la Ino di qualche anno prima, le sarebbe parsa una follia e l'avrebbe
fatta rinchiudere. Ma la Ino di qualche anno prima
non se l'era ancora visto portare via giorno per giorno da quella strega di Suna.
Questa
volta, aveva vinto il cuore sulla mente e sull'orgoglio.
La
speranza, l'unico fiore che non appassirà mai, aveva suggerito alla ragazza che
forse voleva davvero far splendere l'arcobaleno in un cielo che fosse solo suo
e di Shikamaru. Forse valeva la pena di mettere da
parte l'orgoglio per aprire il suo cuore a... lui. Ma lui... avrebbe
aperto il suo?
ù
-"E-e-etchiù!!!"- starnutì Shikamaru,
attirando l'attenzione di Naoko e Choji
che facevano colazione in cucina.
-"Scusate..."-
si scusò il Nara, guardandoli assonnato e
accomodandosi accanto a loro -"...mi devo essere beccato il
raffreddore..."- spiegò, sbadigliando.
-"Certo,
se ti sdrai in mezzo al cortile sotto la pioggia che pretendi?"- lo
riprese il compagno, fissandolo dubbioso.
-"Certo
che sei proprio strano, Shikamaru-kun..."-
ridacchiò Naoko, divertita dall'affermazione dell'Akimichi.
-"Lasciate
perdere, va..."- sbuffò il ragazzo, afferrando una tazza di caffè con aria
crucciata.
La
zia e Choji si guardarono, complici.
-"Cos'è
successo, Shikamaru-kun?"- chiese la donna,
fissandolo con sguardo comprensivo e affettuoso.
Il
ragazzo scrutò i due con aria diffidente, poi riflettè
sulle parole di Ino. Avrebbe voluto rispondere ai due
con la solita faccia seccata e col tono scocciato, ma invece si ritrovò ad
abbassare lo sguardo con occhi persi, come mai prima di allora.
-"...Ino si è... cioè lei... mi ha detto..."- cercò di
esprimersi il chunin col codino, guardando il cielo
plumbeo fuori dalla finestra -"...ecco... e se io... e se io... se io
l'amassi?"- sospirò infine, con un groppo in gola. Ecco cos'aveva provato
lei, il giorno prima, a dirlo. Che razza di sfigato era stato lui ad essersene
andato così, senza risponderle? Quanto l'aveva fatta soffrire ancora una volta
per la sua insensibilità?
-"Shikamaru... si può sapere dove sta il problema? Tu la ami,
lei ti ama... Shikamaru..."- continuò Naoko, appoggiando la sua mano su quella del ragazzo
-"...l'orgoglio, quella nuvola scura e minacciosa, può oscurare il sole
della felicità, ma non per questo smetterà di piovere; la pioggia continuerà a
cadere, e quando le nuvole se ne saranno andate, il sole apparirà e brillerà
l'arcobaleno."- disse, sorridendo.
Lo shinobi inarcò un sopracciglio, perplesso.
-"Cos'è,
parli per metafore adesso?"- protestò lui, ironicamente.
-"Shikamaru... non capisci quanto Ino
sia stata coraggiosa a mettere da parte il suo orgoglio per dichiararti il suo
amore? Credo che non abbia mai fatto più fatica in vita sua..."- spiegò la
donna, sorridendo.
-"...non
funzionerà mai... non funzionerà mai..."- scosse la testa Shikamaru, confuso.
-"Shikamaru! Ma che dici?! Perché non dovrebbe?!"- sbottò
Choji, contrariato.
-"Avanti
Choji! Siamo IO e INO, ti rendi conto?! IO e
INO!"- ribatté il Nara, portandosi le mani tra i
capelli.
-"Perché
no, dico io?!"- protestò l'Akimichi, irritato
dalla testardaggine dell'amico.
-"La
ferirò, sicuramente... leinon ha
bisogno di me, lei merita qualcuno che la protegga, che l'ascolti, che la vizi,
che la coccoli... io non... beh, cosa sono quelle facce adesso?"- replicò Shikamaru, inarcando un sopracciglio.
Choji e Naoko lo guardavano alquanto
scetticamente, scuotendo la testa irritati.
-"...che
la protegga..."-disse la donna,
divertita.
-"Beh,
direi che non hai fatto altro per tutti questi anni..."- asserì l'Akimichi, convinto.
-"...che
l'ascolti..." continuò la zia.
-"...sei
sempre stato bravissimo ad ascoltare, Shikamaru..."-
assentì Choji.
-"...che
la vizi..."- ripeté Naoko, dubbiosa.
-"Eh
sì, altroché se la vizia! Prova evidente: questo viaggio!"- spiegò il buon
amico.
-"...che
la coccola..."- concluse la donna, ghignando.
-"...beh,
non sono io quello che ci dorme insieme senza combinarci niente!"-
ridacchiò lo shinobi, lanciando uno sguardo eloquente
a Shikamaru.
-"Che
cosa state insinuando?"- sbottò il Nara,
allarmato.
-"...che
sta per scoppiare un altro temporale e Ino è andata
verso le colline di Jun stamattina e non è ancora
tornata... valla a riprendere!"- ordinò Naoko,
indicandogli la porta di uscita.
-"Assolutamente
sì! Riporta qui Ino..."- ripetè
la zia.
-"...e
ritornate mano nella mano!"- aggiunse Choji,
sghignazzando.
-"Tu
ti diverti, vero?"- lo fulminò il Nara,
schifato.
-"Oh
sì, non sai nemmeno quanto."- spiegò seriamente l'Akimichi,
spingendo l'amico fuori di forza e sbattendogli la porta in faccia.
Non
appena Shikamaru si fu allontanato, Choji e Naoko tirarono un urlo di
felicità, abbracciandosi contenti e iniziando a ballare.
-"Vado
subito a scrivere a Tenten!!!"- esultò lo shinobi, al settimo cielo.
La
zia lo scrutò, dubbiosa.
-"Tenten? E chi è? Avrai mica un'altra ragazza a Konoha, spero..."- chiese la donna, perplessa.
-"Mavva!!! E' una mia amica... comunque non è che ho tanto
capito la storia del sole, delle nuvole, della pioggia..."- cambiò
discorso Choji, esitante.
Un
sorrisino compiaciuto si spaziò sul volto di Naoko.
-"Allora
Choji-kun... l'orgoglio è come una nuvola scura e
minacciosa che può oscurare il sole, che rappresenta la felicità, ma non per
questo smetterà di piovere; la pioggia, che in questo caso simboleggia l'amore,
continuerà a cadere, e quando le nuvole se ne saranno andate, il sole apparirà
e brillerà l'arcobaleno. Mi sembra semplice come metafora, no?"- sorrise
la donna, soddisfatta.
-"Mmh, sì... ma l'arcobaleno che significa?"- chiese il
ragazzo, confuso.
-"L'arcobaleno
è ciò che nasce dall'unione di amore e felicità, pioggia e sole... l'arcobaleno
non è qualcosa che si può spiegare, si può solo vivere, e solo allora lo
potresti capire."- sospirò Naoko, fissando la
figura di Shikamaru svanire in direzione delle colline,
mentre nuvoloni di tempesta di addensavano nel cielo.
ù
La
campagna era colorata di una pallida luce grigiastra, mentre il tuono lontano
rimbombava ovunque, creando una strana sensazione di ansia nel cuore del
ragazzo.
Quando
giunse ai piedi delle colline, Shikamaruintravvide la figura di Ino
piegata a raccogliere dei fiori nel vasto prato dall'erba alta.
Indossava
una gonnellina di lievi veli di stoffa lilla e una camicetta bianca legata con
un nodo per scoprire la pancia nivea. I capelli biondi, quel giorno lievemente
ondulati, le cadevano morbidi sulle spalle.
Il
ragazzo sospirò, ammirando l'irreale bellezza della sua compagna. Cominciò ad
avvicinarsi piano, come se avesse paura di raggiungerla troppo presto. Calpestò
un rametto, spezzandolo e attirando l'attenzione di Ino
su di lui.
I
due si fissarono per alcuni secondi, trattenendo il fiato. Lui, col solito
volto indifferente; lei piegò i suoi occhi, che con quella luce sembravano
colorati di un blu molto più intenso, in un'espressione scettica e
sfiduciata... terribilmente affascinante.
Fu
allora che Shikamaru decise che alla fine di quella
giornata, per quanto lunga si prospettasse, Ino...
sarebbe stata la sua donna.
La
biondina strinse il mazzo di fiori campestri a sè,
girando i tacchi e allontanandosi velocemente dalla parte opposta a quella da
cui era arrivato il compagno.
Il
ragazzo aggrottò le sopracciglia, perplesso. Subito decise di seguirla,
lentamente, senza fretta, proprio come la camminata dell'amica, che non capiva
se volesse scappare via o farsi seguire.
Percependo
la silenziosa presenza di Shikamaru dietro di lei, Ino si morse il labbro inferiore, cercando di calmare
l'agitazione che regnava nella sua anima, che cresceva sempre più come il
tuonare del cielo.
Accellerò il passo, cominciando quasi a correre,
addentrandosi sempre di più in terre sconosciute, senza curarsi né
dell'imminente tempesta né della possibilità di perdersi.
Shikamaru si fermò, inarcando un sopracciglio e
guardandosi indietro: se continuavano così, rischiavano di allontanarsi troppo
e di smarrirsi.
-"Ehi
Ino, fermati..."- la richiamò il ragazzo, mentre
l'eco della sua voce risuonava per la campagna circondata di colline.
Ma
la ragazza ignorò le sue parole, aumentando ancora di più la velocità, quasi
sparendo all'orizzonte. Sembrava un bellissimo angelo con in mano un mazzo di
fiori che affrontava il cielo nero e minaccioso immersa nella campagna dorata.
Un ottimo soggetto per un dipinto.
Lo shinobi sospirò, portando i suoi occhi scuri al cielo.
Piccole gocce di pioggia cominciarono a picchiettarlo, rammentandogli che tra
poco si sarebbe scatenato il putiferio.
Anche
Ino si fermò, sollevando la mano per percepire meglio
il cadere della pioggia.
Shikamaru la fissò da lontano, richiamandola
ancora una volta con forza.
-"Ino!"- riecheggiò la sua voce.
Non
appena l'udì ancora una volta pronunciare il suo nome, la biondina abbassò il
volto, mentre una scarica di brividi la pervadeva. Aveva così voglia di averlo
vicino, che sentiva il bisogno di allontanarlo. Aveva paura di ciò che
sarebbe potuto accadere adesso.
La
ragazza ricominciò a correre verso l'immensa radura dorata, mentre la pioggia
iniziava a cadere più forte e insistente. Shikamaru
aggrottò le sopracciglia, scocciato dalla testardaggine dell'amica, senza
contare che ormai i tuoni erano potenti e si poteva persino vedere qualche
fulmine spezzare il cielo. Era pericoloso rimanere così allo scoperto.
Difatti,
proprio mentre Ino stava attraversando la vasta
campagna, un fulmine cadde una trentina di metri più in là, illuminando tutto
di una gran luce e tuonando violentemente. La ragazza urlò, spaventata
dall'imprevisto, inginocchiandosi d'instinto e
chiudendo gli occhi.
Improvvisamente,
la Yamanaka percepì una calda stretta afferrarla per
il polso. Senza nemmeno darle il tempo di realizzare, Shikamaru
la prese per la mano cominciando a correre insieme a lei verso un punto
indefinito, mentre la pioggia continuava a cadere violenta e gelida.
Ino fissava le spalle del compagno, sentendo la sua stretta salda e
rassicurante, e non riusciva a fare nulla, né ribellarsi né protestare.
Il
ragazzo la condusse sotto un gazebo situato ai piedi di una collina, utilizzato
solitamente dalle persone che andavano a fare dei pic-nic.
I
due si fermarono, mentre col fiatone fissavano la campagna e l'orizzonte,
invisibile a causa della pioggia. Ancora una volta erano bagnati fradici e
infreddoliti, come se gli fosse data la possibilità di ricominciare da dove
avevano interrotto il giorno prima.
Shikamaru fissò il profilo fradicio della ragazza
a suo lato. Ino non osava voltarsi verso di lui,
sebbene sentisse i suoi occhi puntati addosso. Fissava la pioggia, sperando che
potesse smettere di cadere, anche se sapeva che non avrebbe di certo smesso per
fare un favore a lei.
Lo
sguardo del ragazzo fissò le goccioline cristalline imperlarle i capelli
biondi, scivolare lungo le guance nivee, le labbra rosse. La camicetta bianca e
fradicia ormai era del tutto trasparente, mentre la gonnellina di velo lilla
aderiva completamente ai fianchi e alle gambe snelle della ragazza.
Shikamaru scostò lo sguardo di scatto da lei,
sospirando e massaggiandosi le tempie: ecco che ricominciava con la sindrome
del maniaco. Ma il povero shinobi non aveva tutti i
torti, purtroppo la sua mente era stata messa sotto pressione per tutto il
tempo e la sua pazienza era ormai alla frutta.
-"Cosa
vuoi sapere, Ino?"- chiese improvvisamente il
ragazzo, con tono esausto. -"Vuoi sapere cosa provo?! Se ti amo?!"-
continuò, vagamente irritato.
La
ragazza strinse a sè il mazzo di fiori, mordendosi il
labbro inferiore, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime contro la sua
volontà.
-"...sì
che ti amo, maledizione..."- sibilò infine Shikamaru
seriamente, mentre Ino sentì il proprio respiro
arrestarsi di colpo.
Il
ragazzo lasciò scivolare la sua mano lungo la spalla della biondina,
attirandola verso di sè e appoggiando le sue labbra
sulla testolina dorata. La Yamanaka continuava a
tenere gli occhi fissi sulla pioggia, incredula, mentre delle calde lacrime
scivolavano veloci lungo le guance, giù fino alle labbra rosse.
Shikamaru passò il bacio teneramente dalla testa
giù per le tempie, lungo le guance della ragazza, che finalmente incrociò i
suoi occhi cerulei con quelli del compagno.
-"E...
adesso?"- chiese Ino con voce tremante,
perdendosi nella profondità degli occhi del Nara.
-"...e
adesso... aspettiamo che esca il sole..."- sussurrò il ragazzo, rapendo
quelle morbide labbra in un profondo bacio, tenero e dolce all'inizio, poi
sempre più passionale ma senza perdere neanche per un attimo la sua soavità.
Ino lasciò cadere a terra i fiori, cingendo le sue braccia intorno al
collo del compagno, le cui braccia intanto le avevano circondato saldamente
l'esile vita.
Il
bacio fu sciolto solamente quando ad entrambi iniziò a mancare il respiro. Shikamaru lasciò scendere le sue labbra lungo il collo
della ragazza, facendola rabbrividere, mentre una
mano era scivolata su per la piatta pancia di Ino,
sino ad arrivare ai bottoni della camicetta, che slacciò facilmente lasciando
intravvedere il reggiseno ricamato. L'altra mano, intanto, era andata ad
accarezzarle i capelli dorati, intrecciandosi ad essi al ritmo dei baci che il
ragazzo stampava sul collo della biondina.
Preda
della passione, Ino si allontanò leggermente da Shikamaru, in modo da poterlo fissare dritto negli occhi,
scorgendo la fiducia e la sicurezza che solo lui le sapeva dare.
La
ragazza si sedette a terra, trascinando il compagno giù con lei. I due
ripresero a baciarsi delicatamente, mentre il profumo dei fiori sparsi al suolo
li inebriava. Era bello stare lì insieme, in quel luogo dove spazio e tempo
sembravano non esistere, dove non c'erano nient'altro che loro due e quel profumo
di fiori e di terra bagnata.
Shikamaru fece sdraiare Ino,
sfilandole la camicetta. Appoggiò le mani ai lati della sua testa,
contemplandola ancora, i suoi capelli dorati sparsi sull'erba, i suoi occhi blu
insicuri e timorosi che rispecchiavano solo il suo riflesso.
La
biondina sorrise fiduciosa, sussurrando un dolce "ti amo" mentre le
labbra del Nara si avvicinavano ancora una volta alle
sue. Sentendo la pressione del petto del ragazzo su di lei, Ino
chiuse gli occhi, acconsentendo silenziosamente a quello che stava per
accadere, mentre lo scroscio della pioggia dominava il mondo intorno a loro.
ù
-"E
così domani è l'ultimo giorno, eh?"- sospirò Risa, fissando lo shinobi dispiaciuta.
Choji sorrise amaramente, annuendo debolmente.
-"Già,
partiremo domenica mattina..."- assentì il ragazzo.
-"Beh,
in realtà pensavo di organizzare una festa domani pomeriggio, che ne
pensate?"- propose Naoko, portando delle fette
di torta ai ragazzi seduti in giardino.
-"Wow,
che bella idea zia!"- la ringraziò Choji.
-"Ma
si può sapere che fine hanno fatto quei due?! E' da stamattina che non
ritornano..."- sbuffò la donna, notando che ormai erano passate le due di
pomeriggio.
-"Chissà...
magari staranno facendo l'ultima romantica passeggiata per la campagna!"-
sospirò Risa, sognante.
-"...o
magari li ha colpiti in pieno un fulmine!"- borbottò l'Akimichi,
ansioso.
Le
due donne lo fulminarono con lo sguardo, facendolo rabbrividire.
-"Ehi,
ho solo fatto una supposizione..."- si spiegò il ragazzo -"...io
spero più di voi che si siano messi insieme!"- concluse poi.
In
quel momento, Naoko vide arrivare i due vicini, un
simpatico signore dalla barba brizzolata e al suo fianco una signora dai
capelli neri raccolti in una severa acconciatura.
-"Buongiorno
signori Maho!"- li accolse Naoko,
con un gran sorriso.
La
signora Maho, invece, si limitò ad un freddo cenno,
fulminando Risa e Choji con lo sguardo.
-"Abbiamo
ricevuto il tuo invito per domani... ti ringraziamo, ma purtroppo non so se
potremo venire!"- le spiegò il signor Maho,
cercando Shikamaru in giro con lo sguardo. Chissà
come se l'era cavata poi con Ino, chissà se i suoi
consigli gli erano serviti.
-"Oh
davvero? Mi dispiace... ma lasciate che vi presenti Risa e Choji!
Lui è un chunin di Konoha,
è venuto qui insieme a due suoi compagni a passare due settimane di
vacanze..."- li presentò Naoko.
-"Eh
sì, lo so che non è qui da solo..."- borbottò la signora Maho, ma fu subito fulminata da un'occhiataccia del marito.
-"Beh,
penso che fra poco li conoscerete..."- asserì Risa; un sorriso radioso le
illuminava il volto mentre indicava una direzione con la mano.
Tutti
si voltarono verso la campagna e videro arrivare, mano nella mano, Ino e Shikamaru, che camminavano
lentamente, chiacchierando e sorridendo dolcemente.
-"Oddio...
si danno la mano... zia Naoko!"- sospirò Choji, fissando la zia felicemente.
La
donna si limitò ad annuire sorridente, mentre gli occhi le diventavano lucidi
alla vista dei due ragazzi insieme.
-"Oddio
Shika... la signora Maho!"-
trasalì Ino alla vista della donna, cercando di
trattenerlo.
-"Cosa
c'è? Avrai mica paura! Sono io quello che dovrebbe averne!"- rise appena
il ragazzo, trascinando la biondina verso gli amici.
I
due chunin arrivarono tenendosi ancora saldamente per
mano, sorridenti.
-"C-ciao ragazzi... conoscete i signori Maho?"-
chiese Naoko, con voce leggermente commossa dal
vederli finalmente insieme.
-"No,
non proprio... piacere, sono ShikamaruNara e lei è la mia ragazza, InoYamanaka."- si presentò Shikamaru,
lanciando uno sguardo complice ed eloquente al signor Maho,
senza il quale forse non sarebbe mai arrivato a quel punto.
Al
sentirsi definire "mia ragazza", Ino abbassò
lo sguardo, arrossendo violentemente e cercando di trattenere un sorriso di
dilagante felicità.
Una
lacrima commossa scivolò sulla guancia di Naoko,
mentre Choji e Risa ammiccarono agli amici, felici
come non mai.
X Ino_Chan: grazie per la recensione! Sono contenta che Ino ti abbia rispecchiato, effettivamente devo ammettere di
essermi ispirata al mio personale rapporto con i film horror (ovvero odio
totale XD) spero recensirai ancora! Bacione Sakurina
X nicichan: grazie Nico, mamma mia quanti complimenti...
dai che poi mi fai arrossire!!! U///U non me li merito! Sono davvero
stra-contenta che ti piaccia questa ficcy e spero di
trovare il tempo di aggiornare al più presto il Labirinto, promesso! Ovviamente
aspetto la tua prossima recensione! Bacione Sakurina
X bluesky: rieccomiblue! Grazie per la tua recensione, guarda non lo so
neanche io da dove partorisco certe idee malate... saranno anni di romanticismo
represso! XD Ovviamente sono la coppia perfetta, e in questo cap ne vediamo la prova! Recensisci presto mi raccomando
XD! Bacione Sakurina
X
rinoa81: ciao rinoa, avevo notato che mi avevi
inserita tra i preferiti però non sapevo bene chi fossi... sono felicissima che
tu mi abbia lasciato una così bella recensione! Grazie per avermi fatto sapere
che la storia non annoia mai, sai è quello che temo sempre appena scrivo le
long... grazie anche per tutti i tuoi consigli preziosi! XD spero recensirai
ancora! Grazie millissime! Bacione Sakurina
X
celiane4ever: scusa scusa per aver troncato il
capitolo così, ma un po' di suspance ci vuole no?
Spero di non averti fatto attendere troppo comunque! ShikaInoRuleZ! Bacione Sakurina
X
Mimi18: ciao Mimi, finalmente rispondo a una tua recensione e ne approfitto
per ringraziarti davvero un mondo! Le tue recensioni sono splendide e mi hanno
davvero resa felice, non sai quanto, ti ringrazio infinitamente anche per aver
commentato le mie ficcy finite! E soprattutto sono
felicissima di averti fatto piacere ancora di più Ino,
con la mia rielaborazione del pg! XD Ci terrei
davvero tantissimo a leggere altre tue recensioni! Bacione Sakurina
X Nejisfan 94: cara Francy... ti
giuro che mi hai lasciato letteralmente allibita O.O
come hai fatto a leggerti tutti quei capitoli così velocemente?! Sei una
scheggia ;-)!!! Grazie mille per aver commentato tutti i cap
e non preoccuparti assolutamente per il ritardo! Oltretutto sono contenta di
averti fatto apprezzare le ShikaIno è un onore per
me! *.* Grazie mille e aspetto la tua prossima recensione! Bacione Sakurina
X Andrearomanista: carissimo Andre,
grazie per recensire sempre così assiduamente, T.T mi
commuovo tantissimo! Stai diventando un altro must
delle mie storie, ovvero che fino a quando non recensisci un capitolo non vado
avanti XD! Alla fine visto che li ho fatti baciare questi due benedetti
ragazzi, ho fatto più fatica io di loro, uff... (come
sarebbe a dire?! NdCho&Risa). Oltretutto alla
fine è arrivato il tanto atteso venerdì, no? Bene, aspetto di sapere che ne
pensi, come sempre del resto! Bacione Sakurina
X Ayumi: carissima Roby-chan...
che dire, visto che ormai ti commento tutto in diretta? XD Risa me la immagino
troppo tutta tenera ma che in fondo sa bene quello che vuole... mentre Shika col naso rotto è spettacolare, sebbene per mia
esperienza personale non è bello perdere litri di sangue dal naso... -.- ...
del resto in questo contesto a lui gli stava proprio bene :p!!! Ovviamente
aspetto come sempre la tua recensione! Bacione Sakurina
X Giò: cara Giò, mamma mia
quanti complimenti (immeritati)... sono felice che ti immedesimi nella storia,
è proprio il mio scopo! E spero che anche questo capitolo ottenga l'effetto
desiderato... quindi fammi sapere che ne pensi! Bacione Sakurina
X inoyamanakachan: ciao, bel nome lungo che hai eh? XD
Cavolo non mi sembra di scrivere poi così bene... -.- ...comunque grazie mille!
Beh, diciamo che Risa è un po' schizofrenica... no, è vero! Mi piaceva fare un
personaggio che fosse dolce e tenero, ma che contemporaneamente sapesse il
fatto suo e sapesse ottenere ciò che voleva! Nessun cambiamento, solo la
rivelazione di una parte del suo carattere segreto! Bacione Sakurina
Capitolo 14 *** Giorno XIII: Sabato Dell'Arcobaleno ***
La
Vacanza di
InoShikaCho
Ciao
a tuttiiiii!!! Lo so, lo so, mi starete odiando per
avervi fatto attendere così tanto il gran finale e vi chiedo umilmente perdono!
È solo che quello che scrivevo non mi piaceva mai completamente e poi sono
dovuta partire per una settimana, quindi… ci ho messo
un po’ più del previsto! Ma eccolo qui, il tanto sospirato ultimo capitolo di
questa mia long-fic! Purtroppo i finali non mi sono
mai venuti bene, quindi spero di non deludervi troppi…
che dire? Beh, finalmente si arriverà alla soluzione finale della scommessa tra
Tenten e Sakura!
Volevo
solo ringraziarvi tantissimo, tutti quanti! Avete seguito in tantissimi la mia fic e devo ammettere che non me lo sarei mai aspettata! Più
di 100 recensioni! E un grazie speciale a tutti quelli che l’hanno aggiunta tra
i preferiti! Che altro dire, ehm… ah sì! Dedico
questa ficcy a tutte le MOSCHE BIANCHE, perché come me non si stancano mai di credere in
questo grande amore e spero di averle fatte sognare un po’ con questa ficcy! Vi prego, non smettete mai di credere in Ino e Shika, e anche se Kishimoto-sensei ci deluderà facendolo mettere con Temari, non smettete mai di sognare! Sognare è il profumo
della vita! Un bacio enorme a tutti, vostra Sakurina.
Giorno XIII: Sabato Dell'Arcobaleno
-"Teeen-chan! Teeen-chan!"-
la voce squillante dell'Inuzuka riecheggiava per
tutta Konoha, mentre correva sul suo Akamaru sventolando nella mano una lettera.
Sakura e Tenten, che sedevano
nervosamente una di fronte all'altra, sollevarono all'unisono lo sguardo verso
il ragazzo che saltò giù dal suo fedele compagno.
-"Allora?!"- trasalirono le due kunoichi,
agitate.
Un sorrisino compiaciuto si spaziò sulle labbra di Kiba, che sventolò con soddisfazione il pezzetto di carta
bianco.
-"Preparati ad offrire da bere, cara Sakura-chan!"-
sghignazzò lo shinobi.
Gli occhi di Tenten si illuminarono,
mentre il volto di Sakura impallidì di colpo.
-"...non è possibile... non ci credo..."- sussurrò l'Haruno, incredula.
-"SIIIIIIII!!! SI FA FIESTA, KIBA-KUN!!!"- esultò invece
la brunetta, stringendo le mani del "socio in affari".
In quel momento, giunsero al luogo di ritrovo anche Neji e Naruto, accompagnati da Kankuro e Temari.
Ovviamente, Neji fulminò con sguardo
glaciale le mani intrecciate di Kiba e Tenten, quest'ultima lanciò un ghigno trionfante a Temari, mentre l'Inuzuka le
lasciava subito le mani, vittima di brividi pungenti causati da byakugan incazzato; Naruto invece
raggiunse la pallida Sakura, che rileggeva sconvolta la lettera:
Caro Lupo Solitario,
Il Cervo tornerà nella
Foresta di Foglie
Felice e contento, mano
nella mano
Con la Principessina
Viziata.
Dì alla Signora delle Armi
di festeggiare
E alla Schizofrenica di
tirare fuori i soldi.
Saluti dalla Farfalla
Golosa.
Insomma... non c'era neanche bisogno di tradurla. L'unico che non
capisse il significato fin troppo palese di quella lettera in codice era,
ovviamente, il povero Naruto.
Sakura fulminò Kiba con sguardo di
fuoco.
-"Ehi, Lupo Solitario... Chi sarebbe la Schizofrenica?!"-
sbottò l'Haruno, stringendo la lettera, furiosa.
-"Tu ovviamente!"- cinguettò Kiba,
sincero.
-"Cos---MA COME TI PERMETTIIII!!!"- si infuriò Sakura,
dando prova della sua schizofrenia.
-"Uh uh... ebbene sembra che si sia formata una nuova
coppietta a Konoha... chi avrebbe mai scommesso su Shikamarue Ino?"-
affermò ad alta voce Tenten, sottolineando con tono
più marcato i nomi dei due amici, puntando lo sguardo in direzione di Temari. La jonin corrugò le
sopracciglia, stupita: questa davvero non se la sarebbe mai immaginata. Aveva
sempre saputo che in fondo Shikamaru aveva un debole
per Ino, l'aveva sempre avuto, ma sperava di essere
riuscita a superarla, di essere riuscita a batterla, di essere lei la donna più
importante per lui in quel momento. Pensava che Shikamaru
avesse dimenticato i suoi sentimenti per Ino, ma
evidentemente non era così; quei sentimenti erano solo andati in
"letargo", e la calda aria primaverile di Kirizawa
li aveva risvegliati... purtroppo in entrambi. Quindi quella... era la fine. Il
loro gran finale.
-"NO! NON LO PERMETTERO'!!!"- urlò Sakura, furibonda.
La chunin si avvicinò alla bionda di Suna, fissando i suoi occhi smeraldini in quelli di lei.
-"Temari! Andiamocene a Kirizawa! Sono sicurissima che quei due hanno solamente
preso un abbaglio... si può ancora recuperare!"- la incitò la Haruno, con sguardo infiammato.
Temari
fissò per qualche secondo la ragazza con sguardo perplesso. Che fare? Lei non
era di certo il tipo che andava a fare la guerra per un ragazzo... soprattutto
se quel ragazzo era Shikamaru! Sarebbe stato troppo
imbarazzante per lei! E soprattutto... le avrebbe fatto male, troppo male.
Vederlo lì, felice e contento, insieme a lei.
La jonin scostò gli occhi da quelli di
Sakura: per poco non l'aveva convinta.
-"Temari... ma..."- protestò
la Haruno, che aveva già intuito la risposta negativa
dell'amica.
-"No, mi dispiace Sakura, ma non verrò. Shikamaru
è grande e vaccinato per scegliere da solo della sua vita e poi... noi non
stiamo neppure insieme. Se lui ha scelto Ino, beh,
allora spero che sia felice con lei. Tutto qui."- rispose con freddezza la
bionda.
Aveva preso la sua decisione, ormai. Preferiva andarsene e
lasciare le cose in sospeso con Shikamaru, piuttosto
che chiarirle ma vederlo insieme a Ino.
-"Bene, direi che possiamo anche andarcene, Kankuro. Non abbiamo più nulla da fare qui a Konoha."- asserì Temari,
alzando i tacchi e facendo per andarsene.
-"Sei sicura, Temari?"- la richiamò
il jonin, perplesso.
-"Sì che ne sono sicura. Andiamo."- rispose con tono
secco la ragazza, allontanandosi senza salutare nessuno.
Kankuro
sospirò, salutando con un cenno gli amici di Konoha e
seguendo la sorella, che sarebbe sicuramente stata intrattabile per tutto il
viaggio.
-"Pronta a pagare, Sakura-chan?"-
chiese con tono malizioso Tenten.
La Haruno fulminò la ragazza con sguardo
omicida: no, che non si arrendeva.
-"Naruto! Andiamo!"- urlò
Sakura, incamminandosi molto velocemente.
-"Ehi, pazza furiosa... dove vuoi andare?!"- sbottò Tenten, perplessa.
-"Ovvio, vado a Kirizawa... questo
fidanzamento non s'ha da fare!"- ribatté acida la Haruno.
-"Cosa?! Ancora non ti arrendi?! Certo che sei proprio una
piantagrane di prima categoria! Lasciali in pace una buona volta!"-
ringhiò la brunetta, infastidita dalla testardaggine dell'altra.
Ma la kunoichi non la degnò nemmeno di
uno sguardo e si affrettò ad uscire velocemente dalle porte di Konoha, seguita da un alquanto perplesso Naruto.
-"Waaaaaaaah, Haruno!!!
Non te la lascerò passare liscia!!!"- scleròTenten, fulminando Kiba con occhi
infuocati -"Kiba! Presto! Dobbiamo arrivare a Kirizawa prima di loro!"- ordinò all'amico.
-"Sissignora!"- assentì l'Inuzuka,
divertito dallo scontro tra le due amiche.
-"Vengo anch'io."- asserì improvvisamente una voce ferma
e incontestabile.
I due si voltarono verso Neji, che li
fissava con sguardo serio: non l'avrebbe MAI lasciata andare da sola con Kiba in un posto come quello.
-"D'accordo Neji, ma... vabbè non importa, basta che ci muoviamo! Su su!"- li incitò la kunoichi,
cominciando a correre dietro a Sakura.
Kiba e Neji si lanciarono un'occhiata astiosa, dopodiché seguirono
l'amica senza fiatare.
ù
L'amaca era dondolata da un leggero venticello, fresco e profumato
di pioggia.
Shikamaru,
occhi fissi alle nuvole che correvano veloci nel cielo mattutino, sospirò:
probabilmente quel pomeriggio ci sarebbe stato un altro temporale. Che
seccatura.
Il ragazzo abbassò leggermente il volto, appoggiando il mento
sulla testolina dorata di Ino, che dormiva beatamente
accoccolata tra le sue braccia. Le baciò leggermente la fronte e sorrise
vedendo l'espressione infastidita sul suo volto: probabilmente le aveva disturbato
il sonno.
Lo shinobi sospirò nuovamente
sorridendo, felice. Sì, era veramente felice. Non se lo sarebbe
mai aspettato, non con lei.
-"Mmh... Shika..."-
sussurrò Ino, strofinando il volto sul suo petto.
-"Bentornata tra noi..."- le mormorò suadente il
ragazzo.
-"...mmh... fa freddo..."-
mugugnò la ragazza, affondando il volto tra le sue braccia.
-"Già, si sta alzando un venticello fresco... sta per
arrivare un altro temporale. Meglio tornare in casa...magari in camera mia, che
ne dici?"- propose maliziosamente Shikamaru.
-"Shikaaaa... sempre il solito
maniaco..."- protestò Ino, divertita.
Il ragazzo sorrise, lasciando scivolare le sue labbra sulla serica
guancia della compagna, poi incontrando le sue, morbide e rosate.
-"FERMI TUTTI!!!"- urlò una voce isterica.
I due chunin interruppero il bacio
bruscamente, voltandosi allibiti verso Sakura, che li fissava con sguardo di
fuoco.
-"Sa-Sakura?!"- sobbalzarono
all'unisono Ino e Shikamaru,
sconvolti.
ù
Il cortile di zia Naoko si era
improvvisamente riempito di shinobi di Konoha. Sakura e Naruto da un
lato, Tenten, Kiba e Neji dall'altro. In mezzo, Shikamaru,
Ino, Choji e Risa li
fissavano dubbiosi: cosa stava succedendo?
-"Beh? Si può sapere che cavolo ci fate qui?!"- chiese
il Nara, particolarmente incazzato.
-"Abbiamo saputo che tu e Ino vi
siete messi insieme... è vero?"- arrivò subito al dunque Sakura, con tono
acido.
Ino
arrossì, visibilmente imbarazzata, mentre Shikamaru,
dopo qualche secondo di spaesamento, si voltò verso Choji,
che era misteriosamente scomparso.
-"...Choji... dove sei?"-
chiese il Nara con tono insolitamente calmo.
Ridacchiando, Naruto indicò all'amico un
angolo della casa, dietro il quale si scorgeva appena la figura dell'Akimichi, nascosto.
Inarcando un sopracciglio, infastidito, Shikamaru
allungò la sua ombra, incatenandola a quella dell'amico e obbligandolo a uscire
fuori dal suo nascondiglio.
Il compagno deglutì, intimidito dallo sguardo contrariato del
moretto.
-"EddaiShika...
tanto l'avrebbero saputo comunque... no?"- si giustificò l'Akimichi, agitato.
-"Ragazzi!!!"- cinguettò una voce squillante,
interrompendoli -"Che bello! Avete invitato degli amici per la
festa?!"- sorrise Naoko, avvicinandosi insieme
ai figli.
-"Festa? Quale festa?!"- si esaltò subito Kiba.
-"Questo pomeriggio zia Naoko
organizzerà una festa per salutarci..."- spiegò Ino,
ancora un po' in imbarazzo per il macello che stava accadendo.
-"Yeeeah! Lo sapevo che ho fatto
bene a venire qui, dattebayo!"- esultò Naruto, salendo sul balcone della casa con un salto
mirabolante. Presto, il biondino si accorse di due occhi adoranti che lo
fissavano: erano quelli del piccolo Kei, rimasto
affascinato dall'acrobazia effettuata dall'Uzumaki.
-"Anche tu sei un ninja?"- gli chiese il bambino.
-"Certo! Sono il miglior chunin di Konoha, e presto diventerò hokage!"-
affermò Naruto, mostrandogli il pollice sollevato
verso l'alto.
-"Seee?! E allora non è che
giocheresti con me ai ninja?!"- si esaltò Kei.
-"Certo che sì, piccolo!"- acconsentì il biondino, forse
ancora più divertito del bambino.
Intanto, Mayu si era avvicinata a Tenten, fissando con occhi sberluccicanti
i suoi chignon.
-"Che bella acconciatura... come fai a farla?!"- le
chiese Mayu, stupita.
-"Ti piace? Beh, se vuoi ti faccio vedere come si
fa..."- le rispose Tenten, sorridente.
-"Sì, così intanto mi spiegate che sta succedendo,
okay?"- aggiunse Ino, prendendo Tenten e Sakura a braccetto, con sguardo infastidito.
ù
Zia Naoko aveva allestito un delizioso
banchetto, dove i ragazzi si erano fiondati ad abbuffarsi, mentre le ragazze
stavano sedute in disparte.
Mentre Tenten legava i capelli di Mayu, Ino aveva spiegato a grandi
linee alle amiche com'era andata la storia con Shikamaru.
-"Dai... non ci credo..."- sospirò Sakura, con tono
sconsolato. Oltre ad aver perso la scommessa, non poteva fare a meno di provare
una certa invidia verso l'amica: sembrava che avesse trovato il vero amore
prima di lei!
-"Eddai... raccontaci almeno come
si è dichiarato!"- insistette Tenten, curiosa.
-"Oh beh..."- rispose divertita la bionda -"Mi ha
chiesto se volevo sapere se mi amava, e lui mi ha risposto testuali parole
"Sì che ti amo, maledizione"..."- ridacchiò Ino.
Tenten
scoppiò a ridere, mentre Sakura non poté trattenere un sorrisino divertito.
-"Ah ah ah... proprio una dichiarazione stile Shikamaru..."- asserì Tenten.
-"Beh, suppongo che tu sia irremovibile, no?"- sospirò
infine la Haruno.
-"Sì..."- rispose quasi con un sussurro la Yamanaka, arrossendo.
Sakura lanciò un'occhiata a Tenten,
comunicandole così di aver accettato la sconfitta; aveva agito d'impulso,
pensando che forse Ino e Shikamaru
avevano preso solo un abbaglio, ma ora realizzava che effettivamente... erano
cotti. Non c'era motivo di rovinare un amore che si prospettava così bello.
-"Daiii, raccontaci qualcos'altro, Ino-chan..."- interruppe il silenzio Sakura, dando una
gomitata all'amica.
-"MA... MA... RAGAZZE! CHE DITE?!"- si allarmò Ino, diventando rossissima.
-"Daiii, vogliamo i particolari interessanti..."-
disse Sakura, dando manforte alla brunetta.
-"Scordatevelo!!!"- protestò la Yamanaka
-"E poi c'è la bambina!!!"- concluse, alzandosi.
-"Io? Mica mi sconvolgo per così poco, tranquilla!"- si
diede delle arie Mayu, mentre si specchiava nella
finestra, contemplando soddisfatta i suoi chignon.
-"Allora?!"- chiesero le tre, curiose.
-"Piantatela!!!"- concluse Ino,
imbarazzatissima.
ù
-"E così tu e Choji eravate in
combutta, eh?"- sospirò Shikamaru, scrutando con
sguardo perplesso Kiba al suo fianco.
-"Massì, una cosa amichevole! Tanto
sapevo che non saresti resistito due settimane senza saltare addosso a Ino! A dir la verità non ci sarei riuscito nemmeno
io!"- ridacchiò Kiba, sorseggiando l'ennesima
birra.
-"Come prego?!"- ribatté il Nara,
infastidito dall'ultima battuta.
-"Ma niente, dico solo che come sempre ti sei accaparrato un
bella fi--"-
-"Risparmiami le tue considerazione sulla mia
ragazza, Kiba!!!"- lo interruppe Shikamaru, sorseggiando la sua birra infastidito. -"A
proposito... ma tu che ci fai qui, Neji?"-
chiese poi, fissando il jonin al suo fianco perplesso
-"Non avrai partecipato anche tu alla scommessa!"- protestò.
-"Ma figurati."- rispose Neji,
urtato dallo sguardo divertito dell'Inuzuka.
-"Mah, diciamo che il nostro Neji è
venuto qui a proteggere la sua proprietà privata..."- insinuò Kiba, divertito.
-"Non capisco di cosa parli."- si atteggiò a gnorri lo Hyuga.
-"Scusa, da chi è che dovrebbe proteggere Tenten?"-
chiese Shikamaru, che aveva afferrato al volo la
metafora.
-"Cos... ma io non..."- Neji
perse per un attimo la sua freddezza, mostrando subito dopo ai compagni un
volto offeso, mentre questi ridacchiavano divertiti.
I tre rimasero per un attimo in silenzio, portando istintivamente
gli occhi al cielo che lentamente veniva coperto da poche nuvole scure,
lasciando spazio a qualche frammento di cielo azzurro.
-"E' seria la cosa, allora?"- chiese Kiba
sorridendo.
-"Sì... mi sa di sì..."- assentì Shikamaru,
sospirando.
-"Ah ah ah... alla fine ti sei fatto intrappolare anche tu da
una donna, eh?"- ridacchiò l'Inuzuka.
-"Eh già... che razza di seccatura..."- sorrise il Nara, fissando Ino che
bisticciava con le amiche.
-"Beh allora... auguri e figlie femmine!"- scoppiò a
ridere Kiba.
-"Sì, ci manca solo questa..."- rispose ghignando Shikamaru.
ù
Intanto, Choji e Risa si erano appartati
in un angolino, tenendosi per mano.
-"Risa-chan... mi mancherai
tantissimo..."- le disse l'Akimichi, trattenendo
a stento le lacrime.
-"Anche tu, Choji... promettimi che
verrai a trovarmi di tanto in tanto!"- sforzò un sorrisino la ragazza.
-"Certo... verrò tutti i fine settimana!"- si fece
coraggio Choji, sorridendole.
-"D'accordo, allora ti aspetto!"- asserì Risa,
schioccandogli un bacio sulle labbra.
Improvvisamente, i due sentirono qualcosa picchiettargli addosso.
Sollevando lo sguardo, si accorsero che aveva cominciato a piovigginare,
sebbene all'orizzonte fosse ancora visibile il sole.
Si affrettarono a raggiungere i loro amici, che si stavano
radunando sotto il portico.
-"Avanti, non avrete paura di qualche goccia di pioggia,
no?"- rise Naruto, atteggiandosi a spavaldo.
Notando che l'Uzumaki si trovava vicino
al bordo della piscina, Kiba decise di fargli uno
scherzo, spingendolo improvvisamente da dietro. Il piano riuscì, ma non
completamente in quanto mentre cadeva, Naruto si
aggrappò al giubbotto dell'Inuzuka, trascinandolo in
acqua con lui, scatenando una risata generale.
-"Oh raga, venite, si sta da
Dio!"- li invitò il biondino, ridendo mentre cercava di affogare l'amico.
-"Arrivo!!!"- urlò improvvisamente Sakura, tuffandosi in
acqua.
-"Che bello sembra divertente! Vengo anch'io! Dai, andiamo Neji!"- sorrise Tenten,
afferrando improvvisamente il jonin e trascinandolo
in acqua con lei.
-"Ma... sono impazziti tutti?! Sta piovendo!"- asserì Ino, incredula.
-"Beh, e allora?"- ridacchiò Shikamaru,
prendendola in braccio.
-"Oh no, Nara! Non ci provare! Sarà
gelata!"- urlò la biondina.
Ovviamente le sue grida non servirono a nulla, visto che il
ragazzo si buttò in piscina insieme a lei, seguito da Choji
con Risa.
Intanto Naoko rideva guardando quei
pazzi ragazzi che giocavano in piscina completamente vestiti, in quel strano
pomeriggio piovoso ma soleggiato. Sollevando lo sguardo, la donna si accorse
con immenso piacere che un grande arcobaleno era apparso, sovrastando tutta la
campagna.
-"E' uscito l'arcobaleno, eh?"- disse improvvisamente
una voce maschile alle spalle di Naoko.
La donna si voltò, incontrando il volto sorridente del signor Maho.
-"Eh già..."- sospirò Naoko,
sorridendo amaramente. -"Ino e Shikamaru... ci assomigliano molto, non è vero? E' per
questo che gli hai parlato?"- gli chiese lei, dubbiosa.
-"Sì, perché temevo che Shikamaru
facesse lo stesso errore che feci io da giovane, quello di scegliere la donna
sbagliata..."- disse il signor Maho, sospirando.
-"Beh, allora speriamo che almeno a loro vada meglio che a
noi..."- concluse Naoko, allontanandosi con un
ghigno rassegnato dal suo grande amore del passato.
-"A loro andrà benissimo, vedrai..."- sorrise il signor Maho, fissando i due fidanzatini giocare in acqua.
-"Guarda Shika!"- disse Ino, aggrappandosi al bordo della piscina, mentre Shikamaru l'abbracciava da dietro -"C'è
l'arcobaleno!"- sorrise, indicandogli il cielo.
Shikamaru
sorrise, fissando l'arco multicolore che si stagliava nel cielo mentre
ripensava alle parole di zia Naoko.
-"Sì, c'è l'arcobaleno..."- confermò il ragazzo,
baciandola dolcemente ancora una volta.