La Vacanza di Ino Shika Cho

di Sakurina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio: Una Strana Nottata ***
Capitolo 2: *** Giorno I: Lunedì del Ritorno ***
Capitolo 3: *** Giorno II: Martedì Dei Bambini ***
Capitolo 4: *** Giorno III: Mercoledì delle Colline ***
Capitolo 5: *** Giorno IV: Giovedì Del Litigio ***
Capitolo 6: *** Giorno V: Venerdì Della Lettera ***
Capitolo 7: *** Giorno VI: Sabato Delle Stelle ***
Capitolo 8: *** Giorno VII: Domenica Della Festa ***
Capitolo 9: *** Giorno VIII: Lunedì Dell'Amaca ***
Capitolo 10: *** Giorno IX: Martedì Dell'Altalena ***
Capitolo 11: *** Giorno X: Mercoledì Della Piscina ***
Capitolo 12: *** Giorno XI: Giovedì Del Film ***
Capitolo 13: *** Giorno XII: Venerdì Della Tempesta ***
Capitolo 14: *** Giorno XIII: Sabato Dell'Arcobaleno ***



Capitolo 1
*** Inizio: Una Strana Nottata ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciao sono Sakurina! Questa è una ficcy tenera tenera… tutta dedicata ai miei Ino e Shika! Sì, perché dopo tutte queste missioni, gli ci vuole un periodo di vacanza, soprattutto dopo aver rischiato (teneramente) la vita!!! Come? Leggete per scoprirlo! Bacione Sakurina.

 

 

 

Inizio: Una Strana Nottata

 

Era dura. Quella volta era veramente dura. Shuriken e kunai volavano ovunque. E quella foresta era così fitta e scura che era impossibile individuare gli avversari così ad occhio nudo. Ormai era notte fonda, e nemmeno la poca luce diurna che le alte piante facevano a malapena penetrare era presente. Tutto era umido e buio. E più la notte avanzava, più il freddo diventava pungente.

Shikamaru inspirò profondamente, inginocchiandosi, mentre le mani si congiunsero nella classica posizione che gli permetteva di concentrarsi meglio. Stava nascosto dietro il tronco di un albero, su un grosso ramo muschioso. Sperava che nessuno dei nemici potesse individuarlo, lì.

Stranamente, faticava a concentrarsi. In realtà aveva anche faticato a combattere, fino a quel momento. La tensione era alle stelle e tutte le strategie fino ad allora elaborate si erano rivelate fallimentari. Non era davvero giornata, quella. Era stanco. Davvero stanco. Non ci voleva andare in quella missione, lui. Ma Ino e Choji erano lì e lui non si sarebbe di certo tirato indietro. Perciò era partito, sperando che quella spossatezza e quella distrazione fossero momentanee, che sarebbero passate presto. Ma così non fu.

La sua deconcentrazione gli aveva procurato parecchie ferite un po' dovunque, ma una particolarmente profonda e dolorosa alla spalla destra. Il sangue, caldo e fastidioso, gli macchiava abbondantemente il giubbotto verde.

"Maledizione..." pensò altamente irritato Shikamaru. Già era difficile concentrarsi in mezzo a quel concerto di urla umane e scontri metallici di armi, figurarsi con una ferita dolorosa da impazzire.

"Proprio la spalla destra... fosse stata la sinistra, sarebbe stato più facile... però mi sa che sono quello messo meglio, ho visto che gli altri sono ridotti piuttosto male... maledizione, mi sa che questa volta mi toccherà lavorare... che scocciatura... devo andare da Ino..." pensò con irritazione Shikamaru, sollevandosi a fatica.

 

ù

 

Era dura. Quella volta era veramente dura. I feriti erano tantissimi. Stava dando il meglio che poteva. Però era stanca. Stanchissima. Lei e Sakura stavano curando compagni su compagni da quel pomeriggio e quando non curavano qualcuno, dovevano combattere. Non si erano ancora fermate un minuto. Ma il campo d'azione era troppo vasto, quella foresta era immensa, umida e buia. E le tenebre erano calate già da un pezzo, accompagnate dal gelo sempre più intenso. Sì, ciò che le dava più fastidio era proprio il freddo. Ino respirava affannosamente, era stanca morta. L'aria gelida le penetrava nei polmoni facendole un male da morire: ogni respiro era una fiammata ghiacciata che le bruciava il petto.

Alla fine, lei e Sakura avevano dovuto dividersi. I feriti erano tanti e dislocati in posizioni troppo distanti fra di loro. Sakura era andata ad est, Ino ad ovest.

Durante il percorso, alcuni amici le avevano detto che Choji era gravemente ferito. La biondina non aveva perso tempo, sebbene fosse stanca, sebbene tremasse come una foglia, si era precipitata in fretta e furia a soccorrere il suo migliore amico. Ma aveva toppato. La fretta l'aveva fregata. Non era riuscita a vedere quel maledetto kunai che arrivava ad alta velocità da destra e... ma no, non era un kunai. Era un vero e proprio pugnale. Ma se n'era accorta troppo tardi comunque...

Finalmente, dopo tanto vagare tra le varie fronde, Ino era riuscita a trovare Choji. L'amico era in compagnia di Kiba e Tenten. Erano nascosti in un angolo buio e ben riparato della foresta. Un luogo troppo scomodo per combattere, ragion per cui abbastanza sicuro per nascondere i feriti.

In realtà, Choji stava relativamente bene. Quelli seriamente feriti erano Kiba e Tenten. Choji aveva trovato l'Inuzuka mezzo tramortito, nascosto dietro un albero: una profonda ferita gli squarciava il fianco sinistro, sanguinando rovinosamente. Del resto, Tenten non stava meglio: un esteso taglio sulla gamba destra le impediva di camminare, e Neji l'aveva portata in braccio fino a lì, sebbene fosse esausto; dopodiché era tornato a combattere. Tutti e tre erano stanchi morti.

-"Ino, puoi fare qualcosa per loro?"- le chiese Choji, con tono apprensivo.

Ino sospirò, studiando bene i due amici mezzi tramortiti con attenzione. Kiba era quello che sicuramente stava peggio. Perdeva troppo sangue. Fortunatamente il suo intervento era stato tempestivo e non sarebbe stato difficile fermare l'emorragia. Il lavoro non era ancora finito. Anche se era stanca, Kiba e Tenten dipendevano da lei.

 

ù

 

-"Li senti?"- chiese Choji all'amico, sussurrando.

-"Sì, maledizione... si stanno spostando verso sud... se perdiamo lì, è la fine..."- sibilò Kiba, preoccupato.

-"Dobbiamo intervenire!"- aggiunse Tenten, ancora dolorante.

Ino, che non aveva ancora finito di medicarle la gamba, la guardò male.

-"Ma che diavolo dici, Tenten?! Non puoi tornare subito a combattere, devi riposarti!"- la riprese la biondina.

-"Mi piacerebbe... ma non posso lasciare Neji a combattere da solo, ha bisogno di me!"- spiegò Tenten, mentre stringeva i pugni per evitare di sentire il dolore.

-"Ha ragione Tenten... anche gli altri si staranno dirigendo a sud per dare manforte a Neji e Lee... dobbiamo raggiungerli!"- asserì Kiba, lanciando uno sguardo d'accordo a Choji.

-"Ma... ma..."- cercò di protestare Ino, preoccupata per la situazione delicata di Kiba e Tenten. Era riusciti a guarirli, ma non al 100%.

-"Non ti preoccupare, Ino, hai fatto un ottimo lavoro... la ferita già non mi fa più male!"- le sorrise Kiba, cercando di tranquillizzarla.

Ino rispose con un sorrisino poco convinto, dopodiché lasciò che Kiba e Choji potessero elaborare una nuova strategia.

-"Ino... cos'è quella?"- le sussurrò improvvisamente Tenten, attenta a non farsi sentire dai ragazzi.

-"Nulla... solo un graffio..."- rispose Ino, tranquillamente.

-"A me sembra una ferita bella profonda invece... stai perdendo parecchio sangue, Ino..."- la riprese l'amica.

-"Non importa... non appena finirò di curarvi, penserò a me..."- le rispose seccamente, senza possibilità di replica.

Non appena anche l'amica si fu completamente ripresa, Ino si lasciò scivolare a terra, appoggiando la testa contro il tronco di un albero. Era esausta. Le era rimasto pochissimo chakra in corpo, a malapena per curare se stessa. Quella maledetta ferita... era stato quel pugnale a fargliela. Era un taglio corto ma molto profondo, situato poco più a sinistra dell'ombelico. Perdeva molto sangue, aveva ragione Tenten. Doveva tamponare la ferita al più presto.

Avrebbe dormito volentieri, ma non poteva. La battaglia sembrava al suo culmine. Non era tempo di cedere. Però le forze la stavano abbandonando completamente, lentamente ed inesorabilmente.

Tenten percepì l'estrema stanchezza dell'amica: del resto era miracoloso che fosse resistita fino a quel momento senza fermarsi mai un attimo. Combattere era faticoso, ma utilizzare il chakra per curare le ferite forse lo era ancora di più. Senza contare lo stress psicologico maggiore che doveva sopportare Ino a salvare una vita dietro l'altra. Tenten non riusciva proprio a capire perché l'amica avesse deciso di intraprendere la faticosa strada del ninja medico.

-"Ragazze, andiamo?"- chiese Kiba, dopo qualche minuto.

Ino aprì gli occhi a fatica, ma li richiuse immediatamente: vedeva tutto sfuocato.

-"Io vengo, ma forse è meglio che Ino rimanga a riposare un po'..."- rispose Tenten, fissando con apprensione l'amica.

-"E' vero, mi sembri esausta, Ino..."- aggiunse Choji, fissando preoccupato la biondina semisdraiata a terra.

-"Allora rimani qui... è un posto piuttosto sicuro... ma tieniti pronta a curare altri feriti, okay?"- le spiegò Kiba, fissandola dall'alto al basso.

Ino annuì debolmente, chiudendo ancora gli occhi. Le palpebre erano davvero troppo pesanti per essere sostenute. Con sottofondo i passi dei suoi compagni che si allontanavano, la bella kunoichi si abbandonò alla stanchezza, e il sonno la rapì per qualche minuto.

 

ù

 

-"Ino, ehi, Ino!"-

Qualcuno scosse delicatamente la ragazza, ridestandola da quel sonno profondo e senza sogni in cui era piombata.

Riaprendo gli occhi, l'immagine sfuocata di Shikamaru apparve davanti a lei. Era tutto così buio che faticava pure a riconoscerlo.

-"Shikamaru..."- sussurrò con voce roca.

-"Sì... ehi, come stai? Sei ferita...?"- gli chiese il compagno di squadra, inginocchiato di fronte a lei. Il tono sembrava preoccupato.

Un lieve e fastidioso bagliore illuminava il viso di Ino, impedendole di aprire completamente gli occhi: la luna era apparsa, piena e radiosa, in cielo, brillando attraverso una apertura tra gli alti alberi e colpendo in pieno Ino con i suoi raggi.

Shikamaru la stava cercando ovunque. Aveva cominciato a preoccuparsi. Dappertutto non c'erano altro che moribondi e sangue, scene davvero strazianti. Era stato solo grazie a quel raggio di luna che il ragazzo col codino era riuscito a scorgere Ino, ben nascosta tra la vegetazione. Vedendola così pallida e con quella espressione sofferente sul volto, per un attimo aveva temuto il peggio. Ma fortunatamente, era ancora viva.

-"Mmh... solo un graffio..."- mugugnò Ino, mettendosi a sedere, senza però riuscire a trattenere una smorfia di dolore. La ferita le faceva molto male.

-"La solita lagna..."- ghignò Shikamaru, fissandola divertito. Per fortuna stava bene, non c'era motivo di farsi vedere preoccupato inutilmente.

-"Che cavolo vuoi...?!"- ringhiò Ino, infastidita dalla strafottenza del compagno. Lei soffriva davvero, che bisogno c'era di prenderla in giro a quel modo?

-"Cosa ti sei fatta? Ti hanno attaccata?"- chiese lui con disappunto, cercando di vedere la ferita della compagna. Ma Ino la nascose prontamente con le mani, abbassando lo sguardo.

-"Sono stata colpita per caso..."- brontolò la biondina. Era già pronta ad essere presa in giro dal compagno.

-"Tsè, non sarai in questo stato per un semplice kunai conficcato nella pancia, spero..."- la riprese lui, col solito sguardo severo.

-"Non era un kunai. Era un pugnale. Un maledettissimo pugnale."- protestò lei sottovoce. Odiava farsi vedere così debole, soprattutto da Shikamaru. Non voleva sembrargli debole, anche se a volte non poteva fare a meno di accettare l'idea che ormai il vero leader era lui e non più lei.

-"Ma chi è quel bastardo che lancia pugnali in giro?! Giuro che se lo becco..."- sbottò contrariato Shikamaru, distogliendo lo sguardo da Ino.

La ragazza lo guardava dispiaciuta: percepiva la grande agitazione che premeva Shikamaru. Era sempre stato molto calmo e controllato, ma quel giorno era particolarmente nervoso. Se ne era accorta subito.

-"Hai visto qualcuno in giro?"- cambiò argomento lui, con tono scocciato. Durante il tragitto, non aveva incontrato nessuno dei suoi compagni di squadra.

-"Sì... Choji, Kiba e Tenten sono andati a sud ad aiutare Neji e Rock Lee..."- spiegò Ino, flebilmente.

-"E ti hanno lasciata qui da sola?! Tsé, che gentaglia... però credo di aver intravisto Kiba un'oretta fa... ma mi sembrava conciato piuttosto male!"- sbottò Shikamaru, pensieroso.

-"Sì... ho curato sia lui che Tenten..."-

-"E quando pensi di curarti quello squarcio che hai sulla pancia?"- le chiese Shikamaru con tono irritato. Irritato dalla preoccupazione più che dalla rabbia, evidentemente.

-"Mmh... forse dovrei prima curarti quella ferita che hai alla spalla, non credi?"- ghignò Ino, di rimando.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, perplesso. Si era accorta della sua ferita nonostante lui fosse completamente in penombra. Tipico di Ino. Anche se appariva tanto egocentrica e superficiale, preoccuparsi per gli altri era più forte di lei. E ormai le bastava un'occhiata per capire se c'era qualcosa che non andava in lui. Si conoscevano troppo bene.

-"Scommetto che ti è rimasto pochissimo chakra... avrai curato un sacco di persone. Lascia perdere, me la posso cavare anche così. E' solo un graffio."- disse seriamente Shikamaru, alzandosi in piedi.

-"Non è solo un graffio..."- lo riprese la biondina.

-"Come fai a dirlo? E' troppo buio, non riesci a vederlo..."- ghignò il ragazzo.

-"...a furia di passare tanto tempo insieme... siamo finiti a dire le stesse bugie, Shikamaru..."- sorrise divertita Ino.

Il ragazzo rimase pensieroso per alcuni minuti, fissando la bella compagna. Illuminata dal chiaro di luna, Shikamaru poteva distinguere chiaramente i suoi capelli d'oro, la pelle candida e tutto quel sangue che le macchiava i vestiti. Probabilmente il dolore che Ino percepiva era uguale se non superiore al suo.

-"Ino... se curi me... poi non avrai più chakra per la tua ferita, vero?"- le chiese a bassa voce, non riuscendo a nascondere una certa preoccupazione.

-"Un medico si preoccupa prima degli altri che di se stesso... non preoccuparti per me... mi basterà una fasciatura per arrestare l'emorragia, anche se mi curassi sarei comunque inutile... sono ridotta troppo male... tu invece puoi andare ad aiutare gli altri... avvicinati..."- asserì Ino, con voce pacata.

Shikamaru sbuffò irritato: non gli piaceva vedere Ino sacrificarsi a quel modo, ma d'altronde diceva la pura verità. Era l'unico ad avere chakra sufficiente per affrontare altri nemici. Ino era davvero senza energie, non sarebbe riuscita nemmeno ad alzarsi in piedi. Il ragazzo porse la spalla verso la compagna, scocciato. Ino faceva molta fatica a curarlo, ormai erano le ultime gocce di chakra. Era così pallida e stanca...

-"Ino... tu devi rimanere qui, hai capito? Sembra un posto abbastanza sicuro... non ti muovere... io cercherò di sbrigarmi e quando avrò finito tornerò qui a prenderti... intanto promettimi che cercherai di curarti quella ferita, okay?"- si raccomandò Shikamaru, cercando di mantenere un tono distaccato. D'altronde non era per niente tranquillo, non gli andava di lasciare Ino così. Non l'aveva mai vista così debole e indifesa. Per la prima volta, il ragazzo sentiva un peso enorme sulle sue spalle: aveva capito che forse Ino non era così forte come aveva sempre sostenuto. Sentiva che in quel momento la compagna aveva bisogno della sua protezione. E doveva ammettere di avere paura: sì, Shikamaru aveva paura di perdere anche lei. La ferita lasciata da Asuma non era ancora completamente guarita nel suo cuore, e se avesse perso pure Ino, lui... ma non aveva scelta, doveva andare a combattere. Quello era il suo dovere di ninja. Si vedeva costretto ad abbandonare la sua compagna di squadra inerme in mezzo ad un campo di battaglia.

Non appena la spalla fu guarita, il ragazzo col codino si alzò, sbuffando scocciato.

-"E sbrigati a curarti, maledizione..."- la riprese, infastidito dalla noncuranza che Ino mostrava verso se stessa. La biondina annuì, aprendo il suo grosso zaino per tirare fuori le bende.

-"Non ti preoccupare per me, Shikamaru... appena starò meglio tornerò alla base nord... non c'è bisogno che tu ritorni qui. Mi raccomando, stai attento alla spalla... torna tutto intero..."- lo riprese seriamente lei.

Shikamaru si concesse un ultimo sguardo apprensivo, prima di andarsene. La biondina percepì la preoccupazione del compagno su di lei e si voltò, confusa. Non lo aveva mai visto così turbato, non per lei. Quell'espressione la colpì profondamente, forse la commosse addirittura. Avrebbe voluto calmarlo, non era saggio lasciarlo andare in battaglia con quel peso sul cuore.

Per la prima volta, Ino gli sorrise in modo diverso. Era un sorriso dolcissimo, pieno di amore. Sì, perché nonostante tutto... lei gli voleva bene. Si volevano un gran bene. Tutti quegli anni insieme li avevano resi indissolubilmente inseparabili. Sebbene fossero diversi, sebbene avessero idee contrastanti, sebbene litigassero spesso... non si potevano lasciare. E dopo la morte del loro maestro, la loro amicizia si era rafforzata ancora di più.

Shikamaru fissò con attenzione quegli occhi azzurri ricolmi di speranza. Poteva essere l'ultimo sguardo. Forse era la luna, forse era l'ansia mista alla paura, ma quegli occhi non gli erano mai sembrati così belli in tutta la sua vita. Il ragazzo sentì qualcosa stringergli lo stomaco, dolorosamente. Non voleva lasciarla lì da sola, era troppo pericoloso. Si sentiva così in colpa...

Quello sguardo amoroso lo disorientò parecchio. Turbato, Shikamaru scostò lo sguardo dalla compagna e senza dirle nulla corse via, verso sud, per raggiungere i compagni.

Ino sospirò, fissandolo scomparire nelle tenebre. Aveva paura. Adesso era davvero sola. Davvero indifesa. Per la prima volta, avrebbe voluto che Shikamaru non se ne fosse andato. Spesso bisticciavano, la pensavano sempre in maniera diversa, ma in fondo lei aveva davvero bisogno di lui. E ultimamente, Shikamaru le sembrava così forte... e lei si sentiva molto più sicura al suo fianco. Era una bella sensazione. Una sensazione unica e tiepida, come la piacevole brezza d'estate. Ma ovviamente... lui non l'avrebbe mai saputo.

 

ù

 

-"Finalmente è finita... questa volta è stata davvero dura..."- sospirò Kiba, ancora col fiatone per la grande faticata.

-"Non cantare vittoria così presto. Dobbiamo ritirarci alla base nord e analizzare bene la situazione attuale. Non sappiamo come è andata a est e ovest."- lo riprese Neji, che non ostentava più la sua solita sicurezza. In realtà era molto stanco anche lui.

-"E' anche vero che però il settore ovest era praticamente tutto nostro... non c'era rimasto più nessuno e oltretutto è anche la parte più inospitale della foresta. Ormai è notte inoltrata, laggiù farà un freddo cane. Dubito che qualcuno decida di insidiarsi. Dobbiamo concentrarci al fronte nordorientale."- asserì Sai, con la sua solita tranquillità.

All'udire quelle parole, Shikamaru trasalì.

-"Che diavolo dici?!"- sbottò il ragazzo col codino.

-"A cosa ti riferisci, Nara?"- lo fissò Sai, con espressione impassibile.

-"...sei sicuro che laggiù faccia più freddo?"- chiese poi con tono più pacato Shikamaru.

Sai inarcò un sopracciglio, dubbioso.

-"Sì, sicuramente. Mi sono documentato, nella parte ovest la temperatura scende velocemente sotto lo zero. Perché?"-

-"Bando alla chiacchiere, dobbiamo rientrare, e anche di fretta."- li interruppe Neji, cominciando ad incamminarsi.

Tutti i ragazzi seguirono il jonin, tutti tranne uno. Shikamaru rimase indietro. Fissava la parte ovest, il punto dove la foresta era più intricata e dove la temperatura si abbassava sempre di più con l'avanzare della notte.

Improvvisamente, una mano amica gli si posò sulla spalla.

-"Ehi Shikamaru, che fai?"- gli chiese il suo migliore amico Choji.

Shikamaru diede un rapido sguardo all'amico, dopodiché tornò nuovamente a fissare la foresta.

-"Ino è laggiù, lo sai?"- gli disse Shikamaru, seriamente.

Choji lo fissò preoccupato. Lo sguardo gli cadde sulle varie ferite che l'amico aveva riportato nello scontro finale e soprattutto su quella spalla destra nuovamente sanguinante.

-"No, non credo... ormai sono passate più di due ore... si sarà già curata e sarà già tornata alla base nord, credimi... Ino è in gamba!"- gli strinse un braccio intorno al collo Choji, amichevolmente, trascinandoselo dietro verso il gruppo di amici.

"No, adesso Ino è debole..." pensò Shikamaru, non convinto dalle parole dell'amico. Fissava quella foresta scura e senza luce allontanarsi sempre di più e... senza luce? Il ragazzo portò istintivamente gli occhi al cielo: la luna era giunta all'apice del suo percorso, però dei grossi nuvoloni neri la oscuravano. Non era più limpida e lucente come poche ore prima. Un brivido percorse la schiena del ragazzo. Un brutto presentimento.

-"No"- sussultò Shikamaru, liberandosi dalla presa dell'amico. -"Ino è ancora laggiù. Ne sono sicuro. Vado a riprenderla."-

-"Shikamaru, fermo! Dove vai?! Sei ferito! Devi tornare alla base nord! Shikamaru!"- lo richiamava Choji a gran voce. Ma l'amico lo ignorava. Un enorme senso di preoccupazione si era impadronito di lui, spingendolo a correre più veloce che poteva attraverso quella foresta sempre più intricata.

 

ù

 

Quella dannata foresta era tutta uguale. E faceva freddo, maledettamente freddo. Come sempre, aveva ragione quel cretino di Sai.

Shikamaru non riusciva a distinguere bene le zone. Non ricordava bene dove fosse Ino. Come diavolo aveva fatto a dimenticarsene?! Possibile che quella foresta fosse tutta uguale?! Ino era sicuramente lì da qualche parte. Shikamaru lo sapeva. Lo sentiva. Lo percepiva.

-"INO!"- chiamò a gran voce il ragazzo. Non gli importava della possibilità di essere scoperto dagli avversari. Non gli importava di essere ferito. L'unica idea che gli frullava per la mente era quella di perdere Ino. Non poteva permetterselo.

Choji non capiva. Come faceva a non percepire la presenza di Ino in quella foresta?! Lei era lì da qualche parte e stava soffrendo. Shikamaru avrebbe tanto voluto sbagliarsi, sperava che Choji avesse ragione, che Ino fosse davvero tornata alla base, ma... eccola lì. Laggiù. Nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata. Pallida, molto pallida. Però la luna non la illuminava più.

Velocemente, Shikamaru si precipitò verso di lei, intimorito.

Ora che le era vicino, si accorgeva che Ino tremava come una foglia. Non riusciva a capire se dormisse o fosse svenuta.

-"Maledizione, Ino!"- sbottò il ragazzo, fissandola preoccupato. La scosse leggermente, richiamandola in continuazione. -"Ino! Ino!"-

-"Mmh... Sh... Shika...?"- sussurrò lei, aprendo appena gli occhi.

-"Ehi! Come stai?!"-

-"Mmh... male... cough cough..."- tossì Ino, sofferente.

-"Maledizione... avresti dovuto tornare alla base!"- ringhiò Shikamaru, furioso.

Ino abbassò lo sguardo, dispiaciuta. Ancora una volta, si era comportata irresponsabilmente, facendosi riprendere dall'amico.

-"Non ce l'ho fatta... mi fa male... mi sento... debole..."- rispose con un filo di voce la biondina. -"...sono proprio una lagna..."- ghignò infine con amarezza.

Shikamaru la fissò dispiaciuto: forse era stato troppo sarcastico con lei e l'aveva ferita più di quanto non lo fosse già.

Shikamaru sbuffò, lasciando che una nuvoletta di fumo, dovuta al freddo, uscisse dalle sue labbra. Ci saranno stati un paio di gradi sotto lo zero. Il ragazzo si levò il giubbotto da chunin, purtroppo schizzato di sangue un po' ovunque, e lo appoggiò addosso alla compagna. Ino sollevò lo sguardo pesante verso il ragazzo, perplessa.

-"Che fai...?"- sussurrò lei con voce tremante a causa del freddo penetrante.

-"Se ti vesti come se dovessi andare in spiaggia mica è colpa mia..."- la riprese Shikamaru, sedendosi al suo lato.

-"Appunto... non è colpa tua... non preoccuparti per me, riprenditi il cappotto o passerai freddo..."- sussurrò irritata.

-"Lascia stare... è l'unica cosa che posso fare... mi dispiace Ino, ma purtroppo la ferita alla spalla destra mi si è riaperta... sono esausto anch'io... non ho abbastanza forze per riportarti alla base... mi dispiace, sono proprio un fallito..."- sibilò sprezzante Shikamaru, estremamente incazzato con se stesso. -"Tsè... che razza di situazione... che scocciatura infinita..."- sbottò infine.

Ino fissò il ragazzo con sguardo triste e serio.

-"...sei tornato indietro per me?"- gli chiese sottovoce.

Shikamaru non rispose. Si limitò a tirare fuori una sigaretta e ad accendersela. Forse quella l'avrebbe riscaldato un po'.

La ragazza lasciò scivolare la sua testolina bionda sulla spalla sinistra di Shikamaru: adesso si sentiva al sicuro. Lui non fece nulla, continuò a fumare imperterrito. Era troppo intento a commiserarsi mentalmente per non riuscire a portare in salvo Ino.

-"...grazie... per essere tornato..."- bisbigliò lei, con tono sommesso. Quel freddo infernale le era penetrato nel sangue, non percepiva più le gambe. Però sentiva che Shikamaru emanava un bel calduccio...

-"...non avrei mai potuto abbandonarti... sei una mia compagna di squadra, no?"-

-"Già... ma... come hai fatto a sapere... che ero qui? Ti avevo detto che..."-

-"Un presentimento. Ho avuto un presentimento."- la interruppe lui infastidito, arrossendo lievemente.

-"...ho sonno..."-

-"Lo so, lagna, che hai sonno... anch'io sono stanco... però è meglio restare svegli... è troppo pericoloso addormentarsi qui così, rischiamo di non svegliarci più."- rispose lui, sempre più irritato.

-"Mmh..."- mugugnò Ino, tutta accoccolata accanto al ragazzo. Era troppo stanca per riuscire a restare vigile, però doveva farcela. Non poteva deludere l'amico ancora. Anche se non riusciva a tenere aperti gli occhi: quel freddo glieli faceva bruciare maledettamente.

Passarono dei minuti di interminabile silenzio. La quiete di quel posto faceva percepire ancora di più il freddo pungente ai due ragazzi, che tremavano sofferenti.

-"...puzzi di fumo, Shikamaru..."- borbottò Ino, con voce tremante.

Il ragazzo guardò la testolina bionda appoggiata sulla sua spalla, inarcando un sopracciglio, contrariato.

-"Beh, se fumo... di certo non profumerò di lavanda come te, no?"- rispose seccato.

Un lieve sorrisino divertito si spaziò sul volto di Ino, che continuava a tenere gli occhi chiusi.

Passarono altri minuti di silenzio.

-"Ino... non ti addormentare..."- la riprese lui, improvvisamente.

-"Mmh..."- mugugnò lei, che ormai era in uno stato di dormiveglia. Il freddo tagliente impediva ai due di percepire gambe e braccia, ma anche il dolore delle ferite sembrava essersi lenito. Non capivano se fosse un buon o cattivo segno.

-"Ino... non dormire, ti prego... lo so che è dura, ma devi cercare di resistere..."- continuava ad incoraggiarla Shikamaru, sperando di tenerla vigile.

-"Mmh... ma fa... freddo... male... tanto..."- disse cose sconnesse Ino.

Shikamaru fissò l'amica, preoccupato. Lei non si muoveva da oltre tre ore, mentre lui aveva combattuto fino a mezzora prima. Lui era ancora caldo, ma probabilmente la temperatura corporea di Ino doveva essersi abbassata molto, soprattutto poco vestita com'era lei.

-"Che stupida... vuoi sempre fare la fashion ed ecco cosa succede..."- brontolò il ragazzo, mentre cingeva un braccio intorno al collo di Ino, avvicinandola a lui.

Percependo l'abbraccio dell'amico, la ragazzina parlò ancora, confusa, senza aprire gli occhi.

-"..che... fai...?"-

-"Cerco di riscaldarti, maledizione, visto che nelle vene ti staranno scorrendo i cubetti di ghiaccio..."- sbottò lui dopo averla abbracciata, appoggiando il mento sopra la testa della ragazza.

-"...grazie..."- sussurrò lei, con voce tremante.

Shikamaru sbuffò, buttando a terra il mozzicone di sigaretta, pensieroso. Non aveva mai abbracciato una ragazza in quel modo... amorevole. Tantomeno Ino. Un sorrisetto malinconico si era spaziato sul suo volto, però. Era da tempo che non teneva la compagna tra le sue braccia. Ultimamente non sempre capitavano in missione insieme, e per di più lei non usava più il capovolgimento spirituale con così tanta frequenza. Preferiva altre tecniche o spesso era più presa a curare che non a combattere. Shikamaru non si sarebbe mai aspettato quel sentimento di... nostalgia. Forse era il freddo che gli stava flippando completamente i neuroni, ma il ragazzo ricordava malinconicamente tutte quelle battaglie durante le quali si prendeva cura del suo corpo, durante le quali la teneva fra le sue braccia... e quel dolce profumo di lavanda? Era così tanto che non lo sentiva!

Era vero, era da un pezzo che non passavano un po' di tempo insieme, il mitico trio Ino-Shika-Cho si stava allontanando... e probabilmente era stato lui il primo ad essersi distaccato così tanto. Era sempre così preso che ultimamente non aveva neanche più tempo per guardare il cielo. Sì, tutto quel movimento... lo stancava parecchio.

-"Ti prometto che appena finisce questo casino... ti porto in vacanza... te lo giuro..."- mormorò Shikamaru, con voce tremante, stringendola forte al petto.

-"Sì... torniamo a... Kirizawa... con Choji... tutti insieme... come da bambini..."- rispose Ino nel dormiveglia.

Shikamaru abbassò lo sguardo, perplesso. Ino pensava ancora a Kirizawa...? Lui si era dimenticato già da un pezzo di quel bel posto immerso nella campagna, lontano qualche kilometro da Konoha. Ricordava che lì il cielo era molto più bello che da qualsiasi altra parte. Ricordava i lunghi pomeriggio passati a fissare le nuvole dall'alto delle collinette colorate, in compagnia di Ino che raccoglieva fiori e Choji che mangiava in continuazione. Lì a Kirizawa non c'era niente di particolare, solo campagna, campagna e campagna. Ma stare tutto il giorno in compagnia dei suoi amici a fare ciò che più gli piaceva, lo riempiva di gioia.

Erano anni che non tornavano laggiù. L'ultima volta, Ino, Shikamaru e Choji erano andati a Kirizawa insieme ai loro genitori l'estate prima di finire l'accademia ninja, l'estate prima di cominciare la loro fantastica avventura con il team 10. Prima di diventare genin e di conoscere Asuma.

-"...è tanto che non torniamo a Kirizawa, vero, Ino?"- chiese Shikamaru con tono malinconico, ricordando quei splendidi pomeriggi di risate.

-"...sì... tanto..."- mugugnò la ragazza.

-"...e allora cerca di stare sveglia... così appena tutto sarà finito... ce ne torniamo laggiù... in mezzo ai cavalli e alle mucche..."- rise lievemente Shikamaru, ricordando divertito quei giorni allegri.

-"...sì... e... tu che rubavi sempre le mele... alla signora Maho..."- sorrise Ino ad occhi chiusi.

-"...è vero..."- rise il ragazzo -"...è solo che, schizzinosa com'eri, a te piacevano solo le mele della signora Maho... ed era così antipatica che non ce le regalava mai... così quando scoprì che le teneva sul davanzale della finestra... gliene fregavo sempre due di nascosto..."-

-"...perché solo due...?"- chiese improvvisamente Ino, dubbiosa.

-"Beh... una per me e una per te... perché Choji già mangiava troppo di suo!"- sghignazzò Shikamaru. Anche Ino rise, divertita.

Anche se lievemente, alla fine della risata, Ino percepì l'abbraccio di Shikamaru farsi più stretto. Anche se stava soffrendo molto per via del freddo, la ragazza si sentiva stranamente felice, una felicità intensa, mai provata prima. Si sentiva così al sicuro lì con lui...

Al principio, mentre Shikamaru stava fumando, Ino pensava che quel sentimento strano fosse dovuto al fatto che il ragazzo le ricordava particolarmente Asuma, ultimamente. Ma poi si era resa conto che forse era proprio lui a farle quell'effetto e che in fondo il compagno non aveva niente, oltre alle sigarette, che le ricordasse il maestro. Ma in quel momento faceva troppo freddo per pensarci.

Stando così abbracciati, i due sentivano che pian piano un lieve tepore si era venuto a creare, forse proprio dovuto alla loro stretta vicinanza. Ino, troppo debole ormai per restare sveglia, si era lasciata rapire dal sonno senza problemi: sebbene fosse in una tremenda foresta, sapeva che quelle forti braccia che la cingevano l'avrebbero protetta. Sempre.

 

 

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Capitolo 2
*** Giorno I: Lunedì del Ritorno ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciao a tutti! This is Sakurina e vi pubblico il secondo cap della mia tenera storiella! Ino, Shikamaru e Choji riusciranno a conquistare la tanto sospirata vacanza? E come si comporteranno Ino e Shika dopo la strana nottata trascorsa nella foresta? Eh eh... leggete leggete... e recensite! Bacione!

 

 

Giorno I: Lunedì Del Ritorno

 

Delle voci confuse le ronzavano nella testa già da qualche minuto. Era come un brusio frenetico, alquanto fastidioso. Ciò che stava sognando svanì per lasciare spazio al buio più totale. Il vociare divenne più nitido e comprensibile, poteva riconoscere pure qualcuno.

Lentamente, Ino aprì gli occhi. Al principio vide sfuocato, solo una gran luce, ma piano piano riuscì a riconoscere davanti a sé i visi radiosi di Tenten e Hinata. Sospirò, fissando le amiche con sguardo crucciato, guardandosi intorno confusa.

La biondina era sdraiata in un letto bianco in una piccola stanza dell'ospedale. Al suo lato, un grande vaso di fiori freschi e tutti diversi profumava la stanza, dandole un tocco gradevole. Sembrava che molte persone diverse glieli avessero portati, perché formavano una composizione del tutto disomogenea, sebbene piacevole.

-"Sakurachan, Ino si è svegliata!"- sorrise Hinata.

Dal fondo della stanza, con passo veloce, Sakura si accostò al letto di Ino, con un sorriso smagliante e sollevato stampato sul volto. Ino inarcò un sopracciglio, dubbiosa. Avrebbe voluto chiederle il perché di tanta allegria, ma sentì le parole morirgli in gola: non aveva tanta voglia di parlare.

-"Ino... finalmente ti sei svegliata!"- tirò un sospiro di sollievo l'amica.

Ino si limitò a guardare le tre confusa, senza sollevarsi dal letto. Sentiva una grande pesantezza e un fastidioso intorpidimento. Sakura capì che la biondina non ricordava nulla.

-"Hai dormito per quasi due giorni senza mai svegliarti! Eravamo molto preoccupate..."- le spiegò timidamente Sakura.

Ino rimase dubbiosa per qualche minuto, rispolverando nella sua mente gli eventi che l'avevano portata su quel letto.

-"...e Shikamaru?"- fu la prima cosa che le venne in mente di chiedere, d'istinto. Ripensando a quella strana nottata, la prima cosa che le era sovvenuta era stato il calore che le emanava Shikamaru. Il resto era vuoto. Ma quello... quello era ben impresso nella sua memoria.

-"Beh, lui sta bene... quando vi abbiamo trovati eravate mezzi assiderati e parecchio dissanguati. Ma la sua ferita alla spalla era meno grave della tua all'addome, probabilmente perché gliel'avevi curata in precedenza. Tsunade ha detto che hai fatto un bel lavoro e che è molto orgogliosa. Shikamaru ha dormito tutto ieri e adesso si è completamente ristabilito."- le spiegò brevemente Sakura.

Un ghigno malizioso si spaziò sul volto di Tenten.

-"...com'è andata esattamente quella sera?"- insinuò Tenten, ghignando.

Ino inarcò un sopracciglio, fissandola perplessa.

-"In che senso, scusa?"- chiese la biondina, non afferrando ciò che intendeva.

-"Tenten!"- la riprese Sakura, con tono imbarazzato.

Ino le fissò, con sguardo diffidente.

-"Intendevo dire..."- continuò Tenten, con tono malizioso -"...che quando vi abbiamo trovati nella foresta, eravate teneramente abbracciati, tutti stretti stretti l'uno all'altra, tu con addosso il suo giubbotto da chunin..."-

Ino arrossì di botto, ricordando solo in quel momento l'abbraccio di Shikamaru, ancora sfuocato nella sua mente. La biondina si tirò su a sedere di botto, coprendosi il rossore con le mani. Vedendo la reazione dell'amica, Tenten rise divertita, Hinata arrossì pensando a quanto fosse stato romantico quel momento, Sakura fissò l'amica con un lieve sorrisino. Quest'ultima non credeva davvero che Ino e Shikamaru avessero avuto un intrallazzo, come sosteneva Tenten. Conoscendo Ino molto più delle altre due, e conoscendo i suoi gusti, capiva che Nara non poteva di certo essere il tipo adatto alla biondina. Non la vedeva per niente bene con lui, e in fondo in fondo Sakura tifava per Ino e Sai. (...del resto Sakura non ne capisce un accidenti dell'amore, a mio modesto avviso... XD NdS).

-"Non è successo niente! Cosa vai a pensare, Tenten?! Avevamo solo freddo!"- protestò Ino, rossa in viso.

-"Sì, sì, come no... potessi finirci io in mezzo alla foresta ad assiderare con Neji!"- sogghignò Tenten.

-"Smettilaaa!"- protestò Ino.

In quel momento, Kiba e Choji, accompagnati da Lee, Naruto e Sai, entrarono. Avevano portato un altro mazzo di fiori alla ragazza, che sorrise entusiasta appena li vide.

-"Ciao ragazzi!"- sorrise Ino.

-"We! Era ora che ti svegliassi, bella addormentata!"- rise Kiba, porgendo i fiori alla ragazza.

-"Già Ino, ci hai fatto stare in pena per due giorni!"- le disse Sai, avvicinandosi, sfoderando il suo solito sorrisino ipocrita. Choji lo fissò male: non che gli importasse particolarmente di chi si innamorasse Ino, per carità. Lui era di buona tempra e sopportava sempre tutti. Ma voleva molto bene alla compagna di squadra, dopotutto, e sia lui che Shikamaru percepivano un non so che di viscido nel carattere di Sai. Insomma, a nessuno dei due andava giù più di tanto l'infatuazione della biondina nei confronti dell'ambiguo ragazzo.

-"Ci hai fatto passare un sacco di tempo qui, sperando che ti svegliassi da un momento all'altro! Ci hai fatto davvero preoccupare, questa volta..."- aggiunse Choji, mettendosi tra Ino e Sai. Sakura lo guardò storto, mentre Tenten sorrise compiaciuta.

-"E soprattutto, hai fatto sclerare Shikamaru!"- asserì Naruto, attirando l'attenzione di Ino su di lui.

-"In che senso, scusa?"-

Tutti si voltarono verso il biondino, interrogativi. Solo Kiba diede manforte all'Uzumaki.

-"E' vero, è vero! Me ne sono accorto anche io! Si sarà fumato sette pacchetti di sigarette in due giorni da quant'era nervoso!"- annuì l'Inuzuka, convinto.

-"Nè che era nervosissimo? Faceva sempre avanti e indietro dalla tua stanza per vedere se ti svegliavi, se ne usciva scazzatissimo e cominciava a fumare di bestia! E poi ritornava nella tua stanza e ricominciava il giro..."- aggiunse Naruto, annuendo.

Un lieve sorrisino si spaziò sul volto di Ino. Le faceva piacere sentire che Shikamaru, in tutta la sua svogliata indifferenza, si preoccupasse per lei.

-"E scusate... dov'è adesso?"- chiese la biondina, curiosa.

Tutti si guardarono piuttosto spaesati.

-"A me sembra di averlo visto entrare da Tsunade, qualche minuto fa..."- sostenne Rock Lee, pensieroso.

 

ù

 

-"NON ME NE FREGA NIENTE DELLE MISSIONI!!!"- urlò Shikamaru fuori di sé, sbattendo con forza i pugni sul tavolo.

Tsunade, Shizune e Tonton si sconvolsero: l'Hokage indietreggiò sorpresa, quasi cadendo giù dalla sedia, la sua assistente si attaccò alla parete intimorita mentre il maialino si nascose spaventato.

-"C-calmati Shikamaru...!!!"- lo riprese la leggendaria kunoichi.

-"No che non mi calmo, maledizione!!! Sono stanco!!! Io e Ino ci abbiamo quasi lasciato le penne per l'ennesima volta! Sono stramaledettamente stufo! E per di più... capisco che sono l'unico chunin competente quaggiù, ma questa non è una buona motivazione per trattarmi da galoppino! Mica sono il suo tuttofare!!! Saranno tre mesi che non mi alleno con il mio team e che non ho neanche un mezzoretta libera per stendermi a guardare le nuvole... mi sono rotto le--"-

-"Sì, sì, ho capito, Shikamaru... hai ragione!"- lo interruppe Tsunade, intimorita dalla sfuriata del chunin. -"Cos'è che vuoi esattamente?"-

-"Ferie, vacanze, riposo."- asserì serio, fissandola minaccioso.

Tsunade inarcò un sopracciglio, infastidita. Con che razza di coraggio veniva a chiedergli delle vacanze? Ma del resto, conoscendolo... non c'era da stupirsi. La donna rimase pensierosa, cercando di nascondere una vena pulsante d'irritazione. Perché quell'improvvisa sfuriata? Shikamaru aveva affrontato anche missioni peggiori, senza mai lamentarsi. Probabilmente ciò che lo aveva scosso doveva essere stata... Ino. Vederla incosciente per così tanto tempo, sommato all'incredibile stress di quei giorni, doveva avergli fatto venire una crisi di nervi. Nonostante la sua innata svogliatezza, Shikamaru si era sempre dato da fare in tutte le missioni e l'aveva delusa pochissime volte. Era un chunin degno di fiducia e per questo non voleva negargli l'unica richiesta che gli avesse mai fatto, ma soprattutto voleva evitare di inimicarselo e di fargli venire un esaurimento.

-"Ti concedo cinque giorni"- propose l'Hokage, fissandolo seria.

-"Tre settimane"- ribatté lui convinto.

-"Una settimana"- asserì irritata Tsunade.

-"Tre"- ribadì lui, con sguardo serio.

-"Due settimane è l'ultima offerta. Prendere o lasciare."- affermò infine la bionda, sbuffando infastidita.

-"Okay"- ghignò Shikamaru, soddisfatto. -"Vado a dirlo a Choji."-

-"A chi?!"- sbottò la donna, inarcando un sopracciglio, contrariata.

-"Ah sì... le due settimane di vacanze sono per tutto il mio team, pensavo fosse sottointeso..."- ghignò Shikamaru, con la solita aria beffarda.

Tsunade fissò il ragazzo profondamente irritata, fulminandolo con lo sguardo.

-"Muoviti a sparire, prima che cambi idea!"- brontolò la donna, con occhi di fuoco.

Shikamaru ghignò ancora, uscendo dall'ufficio a tutta velocità, soddisfatto della sua opera.

 

ù

 

Il ragazzo col codino buttò a terra la sigaretta, schiacciandola. Puntò il solito sguardo insofferente verso la grande struttura che vedeva fin troppo spesso, ultimamente.

Chissà se Ino si era svegliata. Dormiva già da due giorni. E chissà se si ricordava di quella strana nottata... non che avesse un'importanza particolare, cercava di convincersi di Shikamaru. Ma non poteva nascondere a se stesso che i strani sentimenti che aveva provato quella notte lo avevano turbato. Non erano mai stati così vicini prima di allora. Il ragazzo stava realizzando solo adesso quanto i loro rapporti fossero cambiati in quei lunghi anni passati insieme. Il vero problema era che né lui né Ino si erano mai confrontati direttamente, non si erano mai posti il problema di chiedersi cosa provassero reciprocamente. In fondo erano compagni di squadra, che bisogno c'era di preoccuparsi così? Nel bene o nel male, sarebbero sempre stati insieme. E poi si conoscevano da così tanto tempo che sarebbe stato stupido interrogarsi su dei sentimenti così durevoli e costanti. O almeno, Ino e Shikamaru cercavano di convincersi di questo. La verità era che il loro rapporto era cambiato improvvisamente; qualcosa si era modificato dentro di loro, perché quando lei lo vedeva insieme a Temari o lui la vedeva insieme a Sai, entrambi provavano un intenso sentimento di fastidio che li turbava profondamente. Un disagio mai provato prima di allora, anche se non lo volevano ammettere. Ma i due stavano inesorabilmente realizzando che qualcosa stava cambiando, e questo cambiamento li spaventava. Era più facile per loro negare, nascondere quella verità fastidiosa, piuttosto che affrontare un sentimento sconosciuto e imprevedibile. E poi... loro erano Shikamaru Nara e Ino Yamanaka! Il sole e la luna, il giorno e la notte, l'inverno e l'estate, cane e gatto... erano incompatibili, erano diversi, erano... dipendenti l'uno dall'altra. Che realtà difficile da accettare!

In quel momento, Shikamaru vide Sai uscire dall'ospedale. I due si fissarono per qualche minuto, silenziosi. Il ragazzo dal codino proprio non lo reggeva: quanto gli sembrava viscido! Del resto Sai non riusciva proprio a capirlo: era troppo cinico per i suoi gusti.

Sai mostrò allora il suo solito sorrisino di convenienza.

-"Ciao Shikamaru."-

-"Sai..."- lo salutò con un cenno della testa l'altro. Non aveva voglia di stare lì con lui, aveva altre cose più interessanti da fare. E soprattutto, aveva fretta di andarsene in vacanza.

-"Avevo proprio bisogno di parlarti!"- continuò Sai, sorridente.

"Ecco, lo sapevo... che scocciatore..." pensò Shikamaru, irritato.

-"Dimmi..."- sospirò, con espressione insofferente.

-"Ho saputo che settimana prossima alcuni rappresentanti del Villaggio della Sabbia verranno a Konoha."- sorrise Sai, amichevolmente.

-"Cosa?"- chiese Shikamaru, sorpreso.

-"Si tratta di Temari e Kankuro della Sabbia. Pensavo ti interessasse."- continuò Sai, col solito sorrisino impassibile.

-"Ah, sì... beh, grazie per la notizia..."- rispose Shikamaru, con tono seccato.

"Nemmeno due settimane in santa pace, mi vogliono lasciar passare... che razza di seccatura..." pensò il ragazzo sempre più irritato. Più quella giornata andava avanti, più non vedeva l'ora di prendersi una pausa da Konoha.

-"SHIKAMARU!"- urlò improvvisamente un'allegra voce squillante, proveniente dall'ospedale.

I due ragazzi si voltarono verso l'edificio e videro che Ino stava affacciata alla finestra, sorridente, mentre agitava la mano salutando il compagno di squadra.

-"Ino!"- si illuminò Shikamaru, vedendola finalmente sveglia e pimpante dopo 48 ore di preoccupazione.

Senza degnare Sai né di uno sguardo né di un saluto, il ragazzo col codino scattò verso l'entrata dell'ospedale, correndo come un ossesso. Ino sorrise e rientrò in camera, precipitandosi di fretta fuori dalla stanza (sebbene fosse in pigiama).

Quando i due si videro agli estremi del corridoio, si corsero incontro ridenti e felici. La biondina saltò praticamente al collo di Shikamaru e lui la abbracciò per la vita, sollevandola in alto.

-"Finalmente ti sei svegliata, lagna che non sei altro! Mi hai fatto preoccupare!"- sorrise lui, troppo felice nel vederla così bene.

Ino rideva di gusto, una risata melodiosa e dolcissima che rasserenò tutti gli amici che le erano corsi dietro vedendola scappare di fretta dalla camera.

-"Ehi Shika, dove cavolo eri finito?"- chiese Kiba, ghignando divertito.

Shikamaru guardò i compagni, ghignando soddisfatto e rimettendo Ino a terra.

-"Choji, Ino... preparate le valigie..."- cominciò con aria solenne il chunin, soddisfatto -"...perché ce ne andiamo in vacanza!"-

-"Cosa?!"- si sconvolsero i due compagni di squadra.

-"Sono riuscito a convincere Tsunade a darci due settimane di ferie."- spiegò tutto soddisfatto Shikamaru, prima di essere "attaccato" dai furiosi Kiba e Naruto.

-"Come sarebbe a dire due settimane di vacanza?! E a me?!"- sbraitò Kiba, fuori di sé.

-"Perché solo a te, razza di barbone?!"- protestò Naruto, contrariato.

-"Perché quello che si fa il culo qua dentro sono io... voi due ve ne state sempre svaccati al bar a cazzeggiare!"- ribatté Shikamaru, polemico.

-"Mica è colpa nostra se quello col quoziente intellettivo 200 sei tu!"- protestò Kiba.

-"Sì, infatti... se sei nato superiore noi che c'entriamo? Mica è giusta questa cosa... anche noi abbiamo diritto ad una vacanza!"- sbuffò Naruto, imbronciandosi.

-"Ma se voi siete sempre in vacanza, che cosa vi lamentate!"- sbottò Shikamaru, avvicinandosi ai compagni di squadra, che lo fissavano ancora senza parole.

-"Due settimane di ferie..."- sospirò Ino, con occhi trasognati.

-"Due settimane a mangiare..."- fantasticò Choji.

-"Su ragazzi, prima partiamo, prima arriviamo, prima ci rilassiamo!"- li incitò Shikamaru.

-"Aspetta, Ino... non so se puoi già essere dimessa..."- protestò Sakura, spinta da una punta di invidia.

-"Tranquilla, Sakura... sono sicura che Ino sta meglio di te e me messe insieme! E poi durante questa vacanza si riprenderà completamente, stai tranquilla!"- ghignò Tenten, tutta soddisfatta nel vedere l'amica passare due settimane a stretto contatto con Shikamaru.

 

ù

 

Quel pomeriggio, il Team 10 si ritrovò subito dopo pranzo. Shikamaru aveva un semplice borsone, Choji una valigia e uno zaino stracolmo di provviste per il viaggio, Ino invece aveva con sé tre valigie e una borsetta. Ovviamente lei avrebbe portato solo una valigia (quella più leggera) e la borsetta, le altre due erano tutte per Shikamaru e Choji, in quanto Tsunade le aveva ordinato di non sforzarsi troppo.

-"Ti sembrava il caso di portarti dietro tutta la casa per due settimane?!"- sbottò il ragazzo col codino, parecchio scocciato in quanto si era beccato la valigia di Ino più pesante.

-"Vorrai scherzare?! E' solo che non avevo più valigie da riempire, non sai nemmeno quante cose ho dovuto lasciare giù!"- protestò la biondina, dispiaciuta.

-"Allora, dove si va? Spero non sia un viaggio troppo lungo e faticoso..."- esordì Choji.

Ino si voltò interrogativa verso Shikamaru, che le sorrise beffardo.

-"Si ritorna a Kirizawa, ovviamente. Ho già avvisato zia Naoko, ci aspetta per stasera."- affermò tutto convinto il ragazzo.

Gli occhi di Ino e Choji si illuminarono ancora una volta alle parole del compagno.

Una miriade di ricordi felici invasero istintivamente le menti dei tre ragazzi, riportandoli indietro nel tempo all'istante.

-"Kirizawa... i dolci di zia Naoko me li sogno di notte... grazie Shika, sei un mito..."- quasi si commosse Choji, già con l'acquolina in bocca.

Ino, invece, regalò un magnifico sorriso di gioia a Shikamaru. Non poteva crederci. Davvero, le sembrava così irreale che il ragazzo davanti a lei potesse essere il suo svogliato e impassibile compagno di squadra. Guardandolo, la biondina doveva ammettere che quell'espressione soddisfatta e felice gli donava molto di più che il suo solito broncio. E mai si sarebbe aspettata un regalo del genere. Aveva mantenuto la promessa. L'aveva mantenuta davvero. Per lei.

Mentre Choji si era già incamminato, richiamato dall'irresistibilità dei dolci di zia Naoko, Ino si avvicinò a Shikamaru, trattenendolo per il braccio.

-"Shika... ma come... come hai fatto?"- gli chiese fissandolo ancora allibita.

Insomma, strappare due settimane di vacanze a Tsunade non era mica una cosa così semplice... non sapeva che il ragazzo potessero rivelarsi tanto temerario e persuadente.

Shikamaru sorrise alla bella biondina: vedere i suoi compagni così contenti lo riempiva di gioia. Soprattutto vedere LEI sorridente lo rendeva felice.

-"Io mantengo sempre le promesse, Yamanaka..."- ghignò con aria accattivante.

Quell'espressione aveva reso Shikamaru così sensuale che Ino si sentì avvampare, e, confusa, abbassò il volto. Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso, dopodiché le fece segno di incamminarsi. I due presero i bagagli e si incamminarono sui passi di Choji, che quasi non si vedeva più all'orizzonte.

 

ù

 

Intanto, dalle porte di Konoha, il loro gruppetto di amici li fissava di nascosto allontanarsi.

Kiba e Naruto erano praticamente in lacrime per via dell'invidia, Tenten fissava Ino e Shikamaru tutta maliziosa, Sakura aveva il broncio, Shino non aveva espressione (e mai ce l'avrà XD), Hinata guardava dispiaciuta Kiba e Naruto commiserarsi, Lee cercava di capire cosa frullasse per il cervello della compagna di squadra e Neji se ne fregava altamente (era lì solo perché aspettava Lee e Tenten per allenarsi).

-"Scommetto una bottiglia di sakè che si mettono insieme!"- affermò Tenten, ghignando compiaciuta.

-"Io scommetto che litigano, invece!"- ribatté Sakura, accigliata.

-"Mmh... io do ragione a Tenten!"- assentì Kiba, annuendo convinto.

-"Mmh... io invece non ci capisco niente di queste cose... e perché mai dovrebbero mettersi insieme, Ino e Choji?"- chiese Naruto, dubbioso.

-"Infatti parlavamo di Ino e Shikamaru, idiota... e comunque sia penso che ci sia del feeling fra quei due... vero Ten-chan?"- sorrise Kiba alla kunoichi.

Neji lo fulminò con lo sguardo, infastidito dal "Ten-chan" e dalle confidenze che l'Inuzuka si prendeva con la compagna. Pervaso da una miriade di brividi, Kiba si voltò immediatamente, spaventato dagli occhi indagatori del Hyuga.

-"Sì, sì, secondo me ha ragione Kiba!"- annuì Tenten, tutta esaltata.

-"Mmh.. secondo me, Shikamaru se la intende con Temari della Sabbia..."- sostenne Naruto, tutto pensieroso.

-"Bravo Naruto, vedi che a volte dici cose sensate?"- sorrise Sakura, tutta soddisfatta.

-"Tu, Hinata, che dici?"- chiese poi il biondino alla timida ragazza.

-"Uh...? Chi... io? Oh beh... non saprei... io spero solo... che Ino e Shikamaru possano trovare il vero... vero... vero... amore... tutto qui..."- rispose imbarazzata Hinata.

Tutti i ragazzi sospirarono, divertiti dall'innata ingenuità della ragazzina.

 

ù

 

Dopo tre lunghe ore di cammino, Ino si sedette su una pietra, sbuffando. Era molto stanca e sentiva un fastidioso dolore al fianco sinistro, dove era stata ferita due giorni prima. Forse Sakura aveva ragione, era troppo presto per andarsene dall'ospedale.

Vedendo la compagna riposarsi, Shikamaru e Choji si diedero un cenno d'intesa e decisero di fermarsi. All'insaputa di Ino, poco prima della partenza, Shizune era andata da loro invitandoli a non far sforzare troppo la ragazza durante il viaggio. Conoscendola, sapeva che Ino avrebbe fatto la spavalda nascondendo il dolore per non pesare troppo ai compagni e perciò li aveva pregati di darle un'occhiata.

Il grassottello prese a ravanare nello zaino alla ricerca di qualcosa che potesse dare un po' di energie a Ino, mentre Shikamaru la raggiunse sedendosi accanto.

-"Sei stanca?"- le chiese con disinvoltura, nascondendo a meraviglia la solita preoccupazione che provava spontaneamente per lei.

-"Mmh, no, no, adesso possiamo ripartire subito..."- sorrise lei, convincente.

Ma quel sorrisino non convinse Shikamaru, che la fulminò con sguardo ammonitore.

-"Quando sorridi così falsamente mi sembri quella mummia di Sai..."- commentò acido Shikamaru, tirandosi fuori una sigaretta.

Ino abbassò lo sguardo, arrossendo mortificata. Era assolutamente pazzesco. Quando stava con Shikamaru, era impossibile mentire, per lei. Lo sguardo serio e indagatore del ragazzo violava la sua mente, spazzando via le bugie come cenere al vento e strappandole la verità con crudele freddezza.

-"Ti fa male?"- le chiese poi Shikamaru, mentre si accendeva la sigaretta.

-"Mmh... mi da un po' di fastidio, tutto qui..."- rispose lei scocciatamente. Era inutile mentire, tanto valeva dirgli le cose chiare come stavano.

I due rimasero in silenzio, solo il rumore di Choji che scavava nel suo zaino in mezzo alle merendine e delle foglie che danzavano col vento. Una folata di vento più forte colpì i due, facendoli rabbrividire. Ino percepì il fumo della sigaretta venirle incontro, inebriandola e riportandola con la mente a quella gelida notte.

La biondina chiuse gli occhi, lasciando che la brezza le accarezzasse i capelli, mentre veniva pervasa da una miriade di brividi freddi.

Shikamaru la fissava serio, la sua solita espressione impassibile sul volto. Era bella, davvero bella. Su quello non c'era da ridire. La più bella di Konoha. Esteriormente... ma anche dentro. Peccato che chi non la conosceva la giudicasse così superficialmente. Ma forse Shikamaru preferiva così. Gli piaceva essere uno dei pochi a conoscerla realmente, ad apprezzarla per quello che era. Il ragazzo ci aveva messo molto tempo a scoprirlo, ma alla fine ne era rimasto piacevolmente colpito. La sua anima era bella, ma pareva fatta di cristallo. Era necessario lasciarla pura e intatta. E meno gli altri potevano avvicinarsi al suo cuore, meno la sua anima si sarebbe degradata. Così Ino creava una barriera di apparenza superficiale per proteggersi dalla cattiveria altrui, lasciando entrare solamente i suoi fedeli compagni di squadra.

A volte, Shikamaru era molto geloso. A volte voleva essere l'unico a guardare nel cuore di Ino. Arrivava persino ad essere geloso di Choji. Si sentiva strano. Molto strano.

-"..che freddo..."- borbottò Ino, improvvisamente.

Un ghigno malizioso si spaziò sul volto di Shikamaru, mentre avvicinava le sue labbra all'orecchio della biondina.

-"...vuoi che ti riscaldi come l'altra notte?"- chiese con tono provocatorio il ragazzo.

Ino sentì una vampata di calore pervaderle il corpo, infiammandole il volto. Fissò il ragazzo spaesata, mentre il ghigno sul suo volto si spaziava sempre più mentre attendeva una risposta. In quel momento, Choji ruppe l'atmosfera sospesa che si era venuta a creare, sorridendo felice.

-"Ragazzi! Venite! Da laggiù si può vedere Kirizawa!"- si esaltò il cicciottello, indicando un punto all'orizzonte.

Shikamaru ghignò, tra il deluso e il divertito, mentre Ino abbassò il volto, nascondendo il rossore sulle gote. Quella vacanza si prospettava... imprevedibile.

 

 

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Capitolo 3
*** Giorno II: Martedì Dei Bambini ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciao a tutti! Scusate il ritardo a pubblicare il nuovo capitolo, ma sono stata moooolto impegnata... però non avrei mai potuto abbandonare la mia sweet sweet story! Finalmente Ino Shika e Cho arrivano a destinazione, nel luogo della loro infanzia, dove però una tremenda sorpresa aspetta il nostro Shika... eh eh eh che in questo capitolo mi è venuto troppo scemo! XD in realtà mi sono scompisciata troppo a scriverlo, spero che diverta anche voi! Aspetto ansiosamente i vostri commenti! Bacione Sakurina!

 

 

 

Giorno II: Martedì Dei Bambini

 

Purtroppo, avvistare Kirizawa non fu che un inizio: in realtà, la casa di zia Naoko distava ben 3 km dalla città. Così Ino, Shikamaru e Choji dovettero scarpinare ancora a lungo prima di raggiungere la tanto sospirata meta.

Choji, spinto dal richiamo dei dolci di Naoko, non camminava, volava!

Shikamaru si sentiva un mulo, caricato com'era di valigie, visto che oltre alle due che aveva già si era dovuto caricare anche l'altra valigia di Ino, che non poteva sforzarsi troppo.

Ino camminava silenziosa dietro ai due amici, fissandoli pensierosa. Era strano... era come se fossero cambiati rimanendo sempre gli stessi.

Choji non era più il ragazzino insicuro di un tempo; era cresciuto, era maturato, anche se il cibo rimaneva il suo punto debole (e sempre lo sarebbe rimasto). Ino si rendeva conto che Choji, sotto la sua aria apparentemente disinteressata, capiva tutto. Con una sola occhiata sapeva se Shikamaru era tranquillo o arrabbiato, se lei era felice o depressa. A volte Ino si sentiva un po' infastidita, perché capiva che con Choji non vi erano menzogne che reggessero. Non poteva fingere di essere contenta quando invece non lo era. Ma ciò che più la preoccupava, era che quella capacità di leggerle nel pensiero la stava acquisendo anche Shikamaru. Questo la metteva in un disagio assurdo.

Lui non era certo come Choji: il suo sguardo a volte era sinistro, ti scrutava fin dentro l'anima senza pietà. Se l'Akimichi era più comprensivo, Shikamaru arrivava persino ad essere impertinente.

Invece lei... lei a volte proprio non riusciva a capirli. Le sembravano così distaccati dalla realtà, ognuno perso nel proprio mondo. E Ino li sentiva scivolare via, lontano, sempre più distanti da lei. Soprattutto Shikamaru: già il loro rapporto era delicato, perché basato su caratteri completamente diversi, ma dalla morte di Asuma il ragazzo si era allontanato ancora di più da lei, rifugiandosi in un mondo tutto suo, senza lasciare entrare nessuno.

Ino voleva davvero stargli vicino. Voleva davvero capire cosa pensasse. Però... non ci riusciva. Anzi, a volte le mancava la forza di avvicinarsi a lui. In fondo... lui aveva Temari. Che bisogno aveva di avere una ragazzina superficiale come lei a fargli da confidente? Insomma... Ino realizzava che Shikamaru non poteva considerarla nient'altro che una compagna di squadra.

 

ù

 

La casetta di zia Naoko si trovava su una collinetta, immersa nell'estesa campagna. La "casetta" era in realtà un'immensa villetta rustica, con tanto di dépendance e di piscina; il giardino era praticamente tutta la collina, in quanto non vi erano altre case oltre alla sua per almeno mezzo kilometro. Insomma, una vera oasi di pace e tranquillità.

Più si inoltravano in mezzo alla natura, più Shikamaru ghignava soddisfatto.

"Oh, come sono felice! Siamo praticamente circondati dal nulla! Qui troverò sicuramente la tranquillità di cui ho bisogno per rilassarmi! Perché non ci sono mai tornato?" pensava quasi commosso.

Ino, invece, non era molto contenta...

"Quaggiù non c'è proprio niente! Siamo imboscati nel centro immenso della campagna... non me lo ricordavo così vuoto! Come facevo a divertirmi così tanto da piccola? Mi annoierò da impazzire..."

Choji invece...

"Zia Naoko, dolci, zia Naoko, dolci! Dolci dolci dolci!"

Finalmente, i tre giunsero davanti all'ingresso della villa, dove la tenera zia gli andò incontro sorridente e quasi commossa.

Naoko era una bella donna sulla quarantina, bassina, dalle guancia paffutelle e i capelli a caschetto castani chiari. Era una carissima amica delle madri di Ino, Shikamaru e Choji, poiché prima di andare a vivere in campagna era stata anche lei una kunoichi della foglia. E quando i tre erano piccoli, solevano andarla a trovare lì in campagna con le loro famiglie. Dalla grande confidenza e dall'affezione che la donna provava verso i tre ragazzi, era arrivato il chiamarla "zia".

-"Santi numi, non è possibile!"- si sorprese piacevolmente la donna, andando ad abbracciare i tre. -"Choji e Shikamaru! Siete uguali ai vostri padri!"- sorrise Naoko.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, un po' infastidito.

-"Devo prenderlo come un complimento o come un'offesa?"- protestò il ragazzo.

-"Come preferisci, Shikamaru, ma sappi che è la verità!"- rise lievemente la donna.

Arrivata a Ino, la donna si sconvolse addirittura.

-"Ino-chan! Non ci posso credere! Se non avessero detto che venivi pure tu non ti avrei riconosciuta, credimi! Come sei diventata bella! Sì, sei proprio un'adulta adesso!"- annuì Naoko, compiaciuta.

-"Sì, un'adulta solo esteriormente, forse..."- ghignò ironico Shikamaru.

-"SHIKAMARUUUU!!!"- lo riprese Ino, fulminandolo con occhi infuocati.

In quel momento, la porta di entrata si aprì nuovamente e ne uscirono fuori due bambini. La più grande aveva all'incirca 8 anni, i capelli lunghi e castani, gli occhi color nocciola; il secondo aveva più o meno 5 anni, i capelli castani corti e uno sguardo diffidente.

Shikamaru e Ino smisero immediatamente di bisticciare, fissando i bambini. Lui era sconvolto, lei sorrideva felice.

-"Vi ricordate dei miei figli Mayu e Kei?"- chiese la donna sorridendo e indicando i due bambini.

"No!" pensò Shikamaru, sconcertato.

-"Ma certo! Mayu-chan! Kei-kun!"- sorrise Ino con occhi radiosi, inginocchiandosi e spalancando le braccia.

La bambina sorrise, contenta, e corse ad abbracciare la biondina, stringendola forte.

"Mi ero completamente dimenticato dell'esistenza dei due mocciosiiii!!!" pensò Shikamaru, ancora frastornato dalla presenza dei due bambini.

Mentre abbracciava Ino, Mayu fissò Shikamaru e, ben attenta a non farsi vedere da nessuno, gli lanciò un'occhiataccia maligna con tanto di linguaccia.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio, alquanto irritato. Ora si ricordava perché non era più tornato a Kirizawa...

-"Mayu, ti ricordi di Shikamaru e Choji?"- chiese Ino, sciogliendo l'abbraccio dalla bambina e indicandole gli amici.

-"Certo! Ciao Choji-kun, ciao Shikamaru-kun!"- li salutò Mayu, lanciando uno sguardo provocatorio al ragazzo col codino e accentuando stranamente il suo nome.

"Piccola vipera..." pensò Shikamaru, mentre la salutava sforzando un sorrisino.

-"Ma vi prego, accomodatevi! Le vostre stanze si trovano nella dépendance, così i bambini non vi disturberanno!"-

-"Ma io voglio dormire vicino a Ino-chan, mammina!"- protestò la piccola Mayu.

-"Mayu-chan, non fare i capricci! Ino-chan è qui in vacanza e vuole stare con i suoi amici!"- la zittì la madre.

"Tè, uno a zero per me e palla al centro, nana maledetta." pensò soddisfatto Shikamaru, passando davanti alla bambina. Ad un tratto si fermò, voltandosi, e le fece una linguaccia, facendo andare la piccola Mayu su tutte le furie. Quella era guerra!

 

ù

 

La dépendance era una specie di casetta più piccola, con all'interno un salottino comune a cui erano comunicanti le tre camere dei ragazzi. In più vi era anche un bagno molto carino e arredato con gusto.

A Ino quel posto piaceva da impazzire. Era piccolo, intimo e accogliente, sarebbe stato bello passare lì due settimane insieme ai suoi migliori amici. Fissando il salottino, già immaginava tutte le belle serate che avrebbero passato insieme a ridere e scherzare, e non poteva fare a meno di sorridere contenta.

Anche a Shikamaru quel posto piaceva. Si scelse la camera con una grande finestra con rientro, dove era possibile sedersi a guardare il cielo. La finestra si affacciava sul cortile, dove al centro vi era una piccola piscina molto carina, in fondo vi erano due grossi alberi ai cui tronchi era legata una comoda amaca (posto ideale per contemplare il cielo) e poco più in là vi era un altro albero con attaccata un'altalena rotta.

-"Oh no... la nostra altalena è rotta..."- si lamentò la biondina, entrando a vedere la camera del compagno e notando la bella vista.

-"Già... l'ha rotta un temporale parecchio tempo fa e siccome mio marito è sempre in giro per lavoro non ha mai avuto tempo di ripararla..."- spiegò Naoko, avvicinandosi ai due.

Choji, che fino ad allora era andato a rovistare in giro per la dépendance alla disperata ricerca di qualcosa, con aria perplessa, raggiunse i tre amici.

-"Choji, cosa succede, per caso la dépendance non è di tuo gradimento?"- chiese preoccupata la zia.

-"No, in realtà è che... non riesco a trovare la cucina..."- asserì perplesso.

Ino e Shikamaru abbassarono la testa, rassegnati: Choji era davvero irrecuperabile.

Naoko sorrise, divertita.

-"La cucina si trova in casa, Choji, non ti preoccupare... fra l'altro domani avevo proprio intenzione di prepararti i tuoi dolci preferiti!"- rise divertita la donna.

-"Grazie zia Naoko! Sei unica!"- urlò il ragazzo, con occhi brillanti per la gioia.

 

ù

 

Il giorno seguente, Shikamaru camminava tranquillamente per la casa di zia Naoko. Quella villa in stile rustico gli piaceva da impazzire, era arredata con gusto e piuttosto semplice. Si trovava a suo agio, e poi il profumo di quelle stanze gli riportava alla mente tanti di quei ricordi...

-"Ehi, Shika, ecco dov'eri!"- lo richiamò la voce di Choji.

Shikamaru si voltò perplesso, fissando l'amico dubbioso.

-"Che c'è, Choji?"- gli chiese, col solito tono scocciato per natura.

-"Io vado con zia Naoko in paese a comprare gli ingredienti per i dolci, Shika... potresti dare un'occhiata a Kei?"- chiese Choji, fissando l'amico a braccia incrociate.

-"A... chi?"- chiese il ragazzo col codino, grattandosi la nuca dubbioso.

-"A Kei! Il figlio di zia Naoko!"- gli spiegò l'amico, fissandolo infastidito da tanta strafottenza.

-"Ah sì... no. Scordatelo."- asserì Shikamaru, deciso.

Choji aggrottò le sopracciglia, contrariato.

-"Insomma, Shika! Zia Naoko si è offerta di ospitarci qui per due settimane a gratis... e non vuoi neanche farle questo favore? Potresti fare un po' meno l'indisponente, visto che lei è tanto gentile con noi..."- lo rimproverò Choji.

Shikamaru proprio non sopportava le ramanzine, tantomeno quelle dell'amico.

-"Ma sbolognalo a Ino, che cavolo vuoi da me! E' lei quella a cui piacciono i bambini, io non li sopporto e poi sono in vacanza!"- sbottò Shikamaru, irritato.

-"Ma scusa... mica sei tu quello che vuole avere due figli?"- asserì Choji, scrutandolo dubbioso.

-"Quando avrò i miei figli, allora me ne preoccuperò... ma se sono figli degli altri, e soprattutto se si tratta di quelle due pesti, allora no, grazie tante... rifilali a Ino!"- ribatté il ragazzo col codino, iniziando una guerra di sguardi con l'amico.

-"Ino si sta già occupando di Mayu... che vuoi che ti faccia un bambino di 5 anni? Hai paura di stare un'oretta con lui?"- lo rimbeccò Choji.

Shikamaru chiuse gli occhi, riflettendo ad alta voce.

-"Sai benissimo che non sarà un'oretta... il paese è a 3 kilometri da qui, ora che andate e tornate sarà già un'oretta e mezza conoscendo il tuo passo... aggiungici il fare la spesa... no, scordatelo amico!"- concluse Shikamaru.

Fu questione di un secondo: quando il ragazzo riaprì gli occhi, Choji era sparito e al suo posto stava il piccolo Kei, che lo guardava dubbioso. Shikamaru si guardò attorno, spaesato, e affacciandosi alla finestra vide che l'amico si era già incamminato con la zia.

"Maledetto! Mi ha fregato!" pensò il ragazzo, furibondo.

Il piccolo Kei fissava il chunin con aria perplessa. Shikamaru lo guardò, grattandosi la nuca, spaesato. No, non poteva assolutamente sprecare il suo primo preziosissimo pomeriggio di ferie insieme ad un nanetto di 5 anni. Sarebbe stato un suicidio. Doveva trovare Ino il più presto possibile in modo da mollarglielo lì.

Il bambino si avvicinò al ragazzo, tirandolo per la maglia in modo da richiamare la sua attenzione.

-"Ehi, zio Shikamaru!"- gli disse.

-"NON CHIAMARMI ZIO! Non sono mica così vecchio!"- si irritò Shikamaru, riprendendo il bambino.

Kei si accigliò, guardandolo serio.

-"Zio... giochiamo ai ninja?"- chiese il bambino.

L'espressione di Shikamaru era a dir poco inspiegabile: bocca e occhi si piegarono in un'espressione che stava tra lo schifato, lo scocciato e l'irritato, fulminando il piccoletto.

-"Come... come diavolo ti viene in mente di giocare ai ninja insieme a un ninja in vacanza?!"- sbottò Shikamaru.

-"Perché?"- chiese Kei, confuso.

-"Perché sono in vacanza, accidenti! Giocare ai ninja è l'ultima cosa che ho in mente di fare!"- si sclerò Shikamaru. -"Adesso vieni con me, che andiamo a cercare zia Ino!"- e così dicendo, il ragazzo si avviò verso il giardino, seguito dal piccoletto.

-"Ma tu... che ninja sei?"- cominciò Kei.

-"Un chunin"- rispose seccato Shikamaru.

-"E perché sei un chunin?"- chiese il bambino, curioso.

-"Perché ho passato l'esame di selezione dei chunin"- rispose Shikamaru, con tono sempre più irritato.

-"E perché hai passato l'esame di selezione dei chunin?"- domandò ancora il piccolo.

-"Perché sono stato bravo..."- rispose il ragazzo, che ormai era al limite.

-"E perché sei stato bravo?"-

-"E PERCHE' NON LA PIANTI DI ASSILLARMI?!"- urlò infine Shikamaru, fuori di sé e con i nervi alle stelle.

Silenzio. I due si fissarono per svariati minuti, combattendo una silenziosa guerra strenuante. Shikamaru sperava davvero che il bambino avesse capito come girava l'aria, che avesse deciso di tapparsi la bocca una volta per tutte.

-"...cosa vuol dire "assillarmi"?"- chiese infine Kei, che non aveva capito una mazza di quello che gli aveva urlato dietro Shikamaru.

-"Nooo... questo è un incubo..."- sbuffò il ragazzo stravolto, appoggiandosi alla porta-finestra che dava sul giardino.

-"Oh, guarda zio! Ci sono Ino-chan e Mayu-chan in giardino!"- gli disse Kei, indicando le due sedute sull'amaca poco lontano da lì.

-"E Shikamaru?"- chiese improvvisamente la piccola Mayu a Ino.

Sentendo il suo nome tirato nel discorso, Shikamaru decise di nascondersi dietro al muretto li vicino, in modo da poter ascoltare il discorso delle due senza farsi vedere. Kei lo raggiunse, fissandolo dubbioso.

-"Cosa fai? Spii Mayu-chan e Ino-chan?"- chiese il piccoletto, fissandolo male.

-"No. Gioco a fare il ninja, ovviamente."- gli rispose sottovoce Shikamaru.

Gli occhi di Kei si illuminarono.

-"Davvero?!"- gli chiese sospirando.

-"Certo! Prima regola di un bravo ninja: nascondersi senza farsi scoprire. Ci dobbiamo nascondere da Ino e Mayu, okay?"- gli spiegò Shikamaru, ghignando, soddisfatto della sua brillante idea per zittire il bambino.

Kei si sedette silenziosamente al suo fianco, tutto intento a guardarsi in giro per non farsi scoprire. Dopo averlo sistemato, il ragazzo tornò ad ascoltare il discorso delle due, cercando di riprendere il filo.

-"...e così siamo finiti in squadra insieme. Sai, all'inizio non ero contenta di essermi ritrovata in squadra con lui..."- spiegò Ino alla bambina.

La biondina stava intrecciando dei fiori raccolti con Mayu in modo da farne una collana seduta sull'amaca, mentre la bambina, seduta al suo fianco, le stava facendo delle treccine nei capelli.

-"Ci credo che non eri contenta! Shikamaru è tutto strampalato!"- commentò Mayu, facendo guizzare un sopracciglio del ragazzo in senso di disaccordo.

Ino scoppiò a ridere.

-"Ma dai, Mayu-chan, non è vero... al massimo Shikamaru può sembrare un po' asociale, tuttavia posso assicurarti che non lo è... se lo si conosce bene!"- sorrise Ino.

-"Quindi sei contenta di essere in squadra con Shikamaru?!"- si sconvolse la bambina.

-"Certo! Non cambierei i miei amici con nessun altro al mondo!"- asserì la biondina, convinta.

"Eh eh... due a zero per me, nana!" pensò Shikamaru, che godeva tutto convinto delle sue vittorie mentali.

-"Come sto andando?"- gli chiese Kei sottovoce.

-"Eh?...ah sì, bene bene, benissimo, diventerai un grande ninja!"- lo tranquillizzò Shikamaru, praticamente ignorandolo.

Mayu fissava Ino perplessa.

-"Ti piacerà mica Shikamaru?"- gli chiese la bambina, fissando la ragazza.

Ino arrossì violentemente, fulminando Mayu con lo sguardo.

-"Mayu-chan!!! Queste cose le brave kunoichi non le chiedono!!!"- la rimproverò, imbarazzata.

-"Perché no? Insomma, è solo una domanda innocente..."- spiegò con tono furbo Mayu.

Intanto, da dietro il muretto, Shikamaru sghignazzava di gusto...

-"I-insomma, Mayu-chan... è il mio migliore amico e gli voglio molto bene!"- concluse Ino, intrecciando nervosamente le collane di fiori.

-"Mmh... secondo me dovresti trovarti un ragazzo un po' più carino..."- commentò Mayu, sospirando.

-"NON E' IL MIO RAGAZZO!"- la rimbeccò Ino, arrossendo ancora una volta.

-"Beh... allora dovresti trovarti un migliore amico più carino e simpatico... quello lì a me sembra uno scemo!"- asserì la bambina, polemica.

"Maledetta streghetta... quando ti prendo..." pensò Shikamaru, al limite dell'irritazione.

-"Le brave bambine non criticano le persone senza prima conoscerle, Mayu-chan..."- la riprese Ino, con tono paziente.

-"Lo so, ma io credo di conoscerlo abbastanza per poterlo criticare!"- affermò Mayu, convinta.

-"Io invece credo di no... sai, dopo tutti questi anni passati insieme, credo di non conoscerlo a fondo nemmeno io..."- sospirò Ino, perplessa.

Shikamaru abbassò lo sguardo, pensieroso. Gli dispiaceva sentire Ino dire certe cose... capiva che forse, in quell'ultimo periodo, si erano allontanati davvero... e forse troppo.

-"Per forza, una ragazza speciale e bella come te non può di certo capire come funziona la testa di uno stupido del genere!"- asserì convinta Mayu.

"VIPERAAAA!!!" pensò Shikamaru, con occhi infiammati. Quella bambina... era addirittura più insopportabile di Ino quando si arrabbiava!

-"Maddai, Mayu-chan... Shikamaru di certo non pensa queste brutte cose di te!"- la riprese Ino.

-"Io invece penso proprio di sì..."- asserì con tono irritato la bambina, ripensando alla linguaccia che le aveva fatto. -"Non capisco come fai a volergli tanto bene..."-.

-"Beh... ho i miei buoni motivi..."- disse Ino con tono dolce, arrossendo lievemente e abbassando lo sguardo.

Un ghigno soddisfatto si spaziò istintivamente sulle labbra di Shikamaru, che sospirò portando gli occhi a quel splendido cielo azzurro di primavera. Lui... adorava quel posto.

 

ù

 

Ino e Mayu rincasarono poco dopo, non appena il sole fu calato.

La bambina era corsa a fare i compiti, mentre Ino si stava dirigendo verso il salotto principale della villa per leggere qualcosa. Lì, comodamente stravaccato sul divano, se ne stava Shikamaru.

Percependo l'arrivo della biondina, il ragazzo si voltò verso di lei, sorridendole divertito. Lei ricambiò il sorriso, sedendosi al suo fianco, nascondendo il lieve rossore dovuto alla vista della camicia di lui slacciata.

-"Ti sei divertita con la viperella?"- ghignò Shikamaru, divertito.

-"Sì, diciamo che mi è servito per passare un po' il tempo... tu dov'eri finito?"- gli chiese, mentre si scioglieva i capelli.

-"Mah, in giro..."- sospirò lui, mentre fissava quei lunghi fili d'oro scivolarle leggeri sulle spalle vellutate e risplendere alla luce delle finestre. -"Ti stanno bene i capelli sciolti..."-

-"Dici? Avevo una mezza intenzione di lasciarmeli sciolti durante le vacanze... sono un po' stanca della coda, ma è più comoda per le missioni..."- asserì lei, inginocchiandosi sul divano per specchiarsi in una vetrina lì vicino, dando le spalle al compagno.

-"Dov'è la streghetta?"- chiese Shikamaru, studiando minuziosamente da dietro le curve dei fianchi e della schiena di Ino, attento a non farsi beccare. (Che maniaco... XD NdS).

-"E' andata su a fare i compiti... e Kei, dov'è?"- chiese la biondina, tornando a sedere di fianco a lui.

-"Mmh? Chi?"- domandò lui, distratto.

-"Kei... il fratellino di Mayu!"- lo riprese lei, guardandolo dubbiosa.

-"Ah sì... oh beh, sarà in giro a saltellare e a fare il ninja..."- rispose con aria di sufficienza Shikamaru. -"A proposito, quella bambina mi detesta."-

-"No, non è vero..."- protestò poco convinta la ragazza, con un sorrisino amaro sul volto.

-"Come no?!"- la fulminò Shikamaru, infastidito.

-"Beh, sì, forse un pochino sì..."- ammise Ino, sorridendo divertita. -"Ma sai come si dice... chi disprezza compra!"-

-"Ah sì? Allora tu mi hai già comprato da tanto tempo, ormai..."- ghignò malizioso Shikamaru.

Ino percepì la stessa vampata di calore del giorno precedente pervaderle il corpo. Le parole di Shikamaru, sebbene ironiche, suonavano così calde e sensuali da farle un effetto totalmente inaspettato. Da discorsi semplici e tranquilli se ne saltava sempre fuori con qualche allusione sconveniente, mettendola piuttosto in imbarazzo.

-"C-che intendi dire?! Io mica ti disprezzo! Non ti odio!"- sussultò Ino, scostando lo sguardo altrove.

-"...vuoi dire che mi vuoi bene?"- asserì con voce tenera Shikamaru, facendole gli occhioni dolci, come per prenderla in giro.

Ino arrossì ancora di più, alzandosi in piedi di scatto e dando uno scoppolotto sulla nuca al compagno.

-"Ahio! Che fai?! Pazza!"- si lamentò Shikamaru, portandosi una mano alla testa dolorante.

-"Cretino!"- sbottò Ino, correndo via su per le scale con aria adirata.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, fissando male la ragazza.

-"Che cavolo le prende?! La solita permalosa... io stavo solo scherzando!"- protestò lui, sbuffando.

 

ù

 

In quel momento, Naoko e Choji stavano rincasando. La donna entrò subito in casa, dirigendosi in cucina, mentre l'Akimichi si fermò un momento sul muretto lì vicino a prendere fiato e a pensare a quello che gli era accaduto quel pomeriggio. Sentiva il cuore battere a mille. Non aveva mai provato nulla del genere. Il ragazzo sospirò, portando gli occhi al cielo.

Subito però percepì la presenza di qualcuno alle sue spalle. Si voltò di scatto, ma non vide nessuno. Choji si sporse un po' all'infuori per assicurarsi che dietro al muretto non ci fosse nessuno ma così non fu...

Il piccolo Kei se ne stava lì, tutto serio e concentrato, ancora inginocchiato da quel pomeriggio.

-"Kei... che ci fai qui?"- chiese Choji, fissando il bambino sconcertato.

-"Gioco a fare il ninja, come mi ha detto zio Shikamaru questo pomeriggio!"- asserì Kei, tutto convinto.

L'Akimichi inarcò un sopracciglio, alquanto contrariato.

-"SHIKAMARUUUU!!!"- lo richiamò furibondo, pronto a dargli una lezione coi fiocchi.

 

 

 

 

X Ferula_91: Ciauuu... grazie x la recensione! Spero ti piaccia anche il nuovo capitolo e che mi farai sapere il tuo parere ^__^ Bacione Sakurina!

 

X Luna123: Ciao Lunina!!! XD son contenta che ti piaccia anche questa mia fic, mi commuovi sempre, lo sai! A proposito di NejiTen in realtà sto progettando una one-shot tutta su di loro, appena avrò tempo la scriverò (rivelazione in anteprima mondiale dei miei progetti! XD) in realtà non potrei rivelarti in anticipo come si sviluppa la story, però... diciamo che Temari NON parteciperà attivamente come in "Tu sei mia!", stavolta romperà le scatole in minor misura... grazie x le tue adorabili recensioni! Tvb! Bacione Sakurina

 

X Celiane4ever: Ciau Vale! Adesso mi è sorto il dubbio... sei tu l'amante delle NejiTen vero? Ma certo che sì... vabbè siccome l'ho detto alla Luna, lo dico anche a te in gran segreto (e sai ke segreto) sto progettando una NejiTen one-shot ma non dirlo a nessuno XD XD no dai anche se non te ne frega niente te lo dico comunque XD per Hikari l'avevo intuito che fosse lei però poi mi sono dimenticata di chiedertelo! Son contenta che ci assomigliamo tin (non so se sia un bene o un male XD) fra l'altro te di dove sei? Il tuo space è vuoto... vabbè, bando alla ciancie! Fammi sapere che ne pensi di questa storiella! Aspetto tue recensioni! Bacione Sakurina

 

X Alice_chan: Ciao Aly! Sono felice ti piaccia la mia storiella, spero continuerai a leggere e a commentare! Le recensioni mi sono molto utili per sapere come scrivo e i consigli preziosi! Bacione e ShikaIno forever! Sakurina

 

X Ayumi: Ciau Ayumi! sono contenta che leggi anche qst ficcy! Non è niente di speciale, è piuttosto semplice, tanto per scrivere qualcosa di leggerino! Ma a me sembra tanto tenera comunque! Fammi sapere tu che ne pensi! Aspetto con ansia tue recensioni! Bacione Sakurina

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Giorno III: Mercoledì delle Colline ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Hello a tutti! In questo nuovo cap della tenera vacanza di Ino, Shika e Cho vedremo la piccola Mayu tramare altri dispetti, mentre i nostri tre amici saranno alle prese con turbamenti e incomprensioni sempre maggiori! Mentre una misteriosa lettera rovinerà la vacanza di qualcuno... leggete e commentate! XD Bacione Sakurina!

 

 

Giorno III: Mercoledì Delle Colline

 

Shikamaru sbuffò, soffiando fuori il fumo della sigaretta. Da quando aveva vendicato Asuma, aveva deciso di smettere, ma... di tanto in tanto sentiva il bisogno di percepire la sua presenza accanto, accendendosi una sigaretta, inspirando il suo odore fin dentro l'anima.

Il chunin spostò lo sguardo su quella maledetta lettera, appoggiata sulla scrivania, arrivata quella mattina. L'odiosa scrittura di Sai e l'altrettanto seccante notizia che si ostinava a ripetergli da prima di partire gli gironzolava per la mente.

"Proprio ciò di cui avevo bisogno..." pensò scocciato, continuando a scrutare il cielo dal rientro della sua finestra. Il cielo di Kirizawa... era davvero splendido.

 

ù

 

Mayu aprì leggermente la porta della camera della chunin, intrufolando appena la testa.

-"Ino-chan!"- la richiamò la bambina, storcendo le labbra.

Ino si voltò di scatto, levandosi le cuffie dalle orecchie.

-"Oh... Mayu-chan! Non ti ho sentita arrivare!"- sussultò la biondina, pettinandosi i lunghi capelli sciolti.

-"Mmh... ho bussato tre volte... mi sono preoccupata... pensavo ti fosse successo qualcosa... perché non mi hai risposto?"- chiese la bambina, incrociando le braccia, perplessa.

-"Stavo ascoltando la musica molto alta e non ti ho sentita, mi dispiace..."- si scusò Ino, imbarazzata -"Ora però mi devo cambiare... appena sono vestita ti raggiungo, okay?"-

-"D'accordo... a proposito... perché non ti leghi più i capelli, Ino-chan?"- chiese poi Mayu, dubbiosa.

La ragazza arrossì lievemente, fissando il suolo.

-"Beh... perché mi hanno detto che sto bene anche con i capelli sciolti... tanto per cambiare un po'..."- arrossì Ino, appoggiando la spazzola sulla scrivania.

-"Mmh... te l'ha detto Shikamaru, per caso?"- domandò la bambina, che lo aveva intuito dall'arrossire della chunin.

-"P-perché scusa?! Beh, diciamo che me l'ha... detto anche lui... sì... cioè... ma avevo solo voglia di cambiare comunque look... tutto qui..."- si giustificò la ragazza, in evidente imbarazzo.

-"Okay, okay... vado a fare un giro..."- asserì infine Mayu, notando che Ino si sistemava ancora le cuffie nelle orecchie, alzando la musica al massimo volume.

Appena fu fuori, un ghigno sadicamente divertito si spaziò sul volto della bambina.

 

ù

 

Qualcuno bussava insistentemente alla porta della sua camera. Shikamaru spense la sigaretta, dirigendosi scocciatamente verso la porta e spalancandola. Inarcò un sopracciglio perplesso trovandosi davanti la tanto odiata bambina.

-"Che c'è?"- chiese seccato il ragazzo.

-"Oh, zio Shikamaru, sono tanto preoccupata!"- disse Mayu, con tono disperato -"Ho visto Ino-chan entrare in camera sua barcollando, aveva una pessima cera! E' da tanto che continuo a bussare alla sua porta ma non mi apre! Sono preoccupata... e se fosse stata male? Se fosse svenuta? Puoi andare a controllare, per favore?"- continuò drammatica la bambina.

All'udire quelle parole, Shikamaru non esitò due volte a precipitarsi davanti alla porta dell'amica, cominciando a bussare all'impazzata.

-"Ino! Ino! Aprimi, sono io! Ino!"- urlava il ragazzo.

Ma niente. Nessuno rispondeva.

Una forte preoccupazione pervase il chunin, che decise di entrare direttamente senza bussare, avesse dovuto sfondare la porta.

Spalancò la porta con un calcio, precipitandosi velocemente all'interno della stanza, ansioso.

Inutile dire che Ino si era levata la maglietta giusto in quel momento (Buddha benedica l'inventore del reggiseno XD) e vedendola  praticamente mezza svestita il ragazzo si fermò, scioccato.

Un lungo ed interminabile minuto di silenzio passò, tra gli sguardi sconcertati di Ino e Shikamaru. Di scatto, la biondina si coprì, arrossendo, mentre il ragazzo la fissava sconvolto, rosso per l'imbarazzo.

-"I-Ino... io... non..."-

-"MANIACOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! VATTENE FUORIII!!!"- inveì la ragazza, furibonda, tirandogli addosso gli shuriken di emergenza che teneva sulla scrivania. Shikamaru riuscì a schivarli a fatica, da quanto era rimasto spiazzato (in realtà era andato in fissa su Ino -.- vecchio volpone!) e uscì di fretta dalla stanza, chiudendo la porta violentemente.

Il ragazzo si appoggiò contro di essa, respirando a fatica, mentre il rossore proprio non voleva saperne di andarsene. Il cuore gli batteva all'impazzata e delle goccioline di sudore gli scivolavano sulle tempie.

Qualcosa lo richiamò dai suoi turbamenti: la risata divertita della piccola Mayu, che dalla finestra del salone aveva osservato compiaciuta tutta la scena.

-"Piccola strega..."- ringhiò Shikamaru, scrutandola.

-"Antipatico!"- gli fece la linguaccia lei.

-"Vipera!"- ribatté lui.

-"Cattivo!"- rispose Mayu, ghignando divertita. -"Ben ti sta!"-

-"Se ti prendo... nana maledetta..."- ringhiò il ragazzo, fulminandola con sguardo infuocato e facendo per avvicinarsi alla finestra.

Spaventata, la piccola scappò via, verso casa. Shikamaru inarcò un sopracciglio, sconcertato: doveva stare attento, forse quella bambina era più machiavellica di lui.

 

ù

 

-"Uffa Ino! Come faccio a farti capire che è stata tutta una trappola di quella nanetta malefica?!"- sbuffò Shikamaru, inseguendo la compagna dalla depéndance per tutto il giardino fin dentro la casa di Naoko.

La biondina avanzava a grandi falcate, furibonda, senza degnare di uno sguardo il povero shinobi.

-"Eddai Ino!"- sbottò il ragazzo una volta arrivati nel salotto, irritato dalla sua testardiggine.

La kunoichi si fermò, voltandosi verso di lui e fulminandolo con lo sguardo.

-"Fammi capire, Shikamaru Nara... tu, chunin di 16 anni, col tuo incredibile quoziente intellettivo pari a 200, ti saresti fatto fregare da una bambina di 8 anni?!"- chiese con tono ironico e seccato la bella ragazza.

-"Sì... in realtà è così..."- ammise Shikamaru, grattandosi la nuca, scocciato.

-"Ma non farmi ridere!"- scoppiò in una risatina ironica Ino.

-"Ma ti dico che è vero! Quella non è una bambina normale, è indemoniata! C'è bisogno di un esorcista, te lo dico io!"- protestò il ragazzo.

In quel preciso istante, Choji passò davanti ai due, saltellando e canticchiando.

Ino e Shikamaru lo seguirono perplessi con gli occhi, ruotando la testa in sincronia. I due si scambiarono uno sguardo confuso, poi ritornarono a fissare l'amico.

-"Dove stai andando, Choji-kun?"- chiese Ino, spalancando gli occhi, incredula.

-"Oh? Chi, io? Sto andando in panetteria, giù in paese!"- rispose Choji, tutto sorridente.

-"E perché mai, di grazia?"- domandò Shikamaru, storcendo le labbra, incredulo.

-"Per comprare... degli ingredienti per zia Naoko, ovviamente. Perché tanta sorpresa?"- chiese l'Akimichi, sentendosi a disagio con tutti quegli occhi a scrutarlo dubbiosi.

-"Sei impazzito?"- chiese il Nara, strabuzzando gli occhi. -"Cioè... sei già andato ieri fino al paese a piedi..."-

-"Lo so! Ma i dolci li ho già mangiati tutti! E ve li siete mangiati pure voi!"- sbottò Choji.

-"Non è vero!"- arrossì la kunoichi, imbarazzata.

-"Aaah... hai capito la Yamanaka, sempre fissata con le sue diete? Che strana concezione di dieta che hai tu!"- la prese in giro Shikamaru.

-"Sono in vacanza! E poi non diventerò obesa per qualche dolce, credimi!"- si difese Ino, infastidita dalle allusioni del compagno.

-"Figurati, figurati! Anzi, secondo me diventi anche più bella con qualche kilo in più, l'ho sempre detto!"- ghignò lui, divertito.

La ragazza arrossì notevolmente, tirando un piccolo pugno al braccio dello shinobi, cercando di trasformare l'imbarazzo in irritazione.

"Eccoli che ricominciano a flirtare..." pensò Choji, sospirando divertito, cercando di defilarsi.

-"Dove scappi?!"- lo bloccò prontamente Shikamaru.

-"Dai Shika... lasciami andare... non capisco dove stia il problema..."- si imbronciò l'Akimichi.

-"In realtà è che non capisco cosa ti spinga a farti altri 6 km a piedi fino a Kirizawa!"- lo scrutò dubbioso l'amico.

-"Già! Insomma, mi sembra che tu abbia già scarpinato abbastanza in questi due giorni... e non sei mai stato un grande amante del trekking, per quanto mi risulta!"- gli diede manforte la ragazza.

-"Suvvia, ragazzi! Camminare un po' non potrà farmi altro che bene!"- asserì Choji, convinto.

Ino e Shikamaru lo guardarono praticamente strabiliati, a bocca aperta, caduti in un profondo shock senza ritorno.

-"Beh, allora vado... ci vediamo più tardi!"- li salutò l'Akimichi, approfittando della loro trance momentanea per defilarsi.

Non appena Choji fu uscito dalla stanza, i due compagni si guardarono, ancora stupefatti.

-"...starà male?"- chiese Shikamaru, in apprensione.

-"...sicuramente, bene non sta... cioè, non è normale... gli dev'essere successo qualcosa..."- scosse la testa Ino, profondamente turbata.

-"...sindrome da scampagnata?"- chiese il ragazzo, ironicamente.

-"Può essere!"- ridacchiò lei, divertita.

-"Inooooo-chaaaan!!!"- in quel momento, i due bambini piombarono nel salotto, sorridenti.

Shikamaru fulminò Mayu, che si aggrappò spaventata alla vita di Ino, mentre quest'ultima ammoniva il chunin con lo sguardo.

-"Che c'è?"- mormorò il ragazzo, seccato.

-"Piantala... sei patetico!"- lo riprese lei, lanciandogli un'occhiataccia e accarezzando la testa della bambina.

-"Tsè! Questa solidarietà femminile..."- le schernì Shikamaru, scocciato.

In quel momento, qualcuno gli tirò la maglia. Il chunin abbassò la testa seccato, fissando con sufficienza il piccolo Kei che lo guardava, serio.

-"Giochiamo ai ninja?"- gli chiese il bambino.

-"E bastaaaaaa! Che ossessione! Adesso ho capito perché Choji se ne va sempre in panettieria, eh che caz..."- ma Ino lo fulminò, impedendogli di pronunciatore quella parola davanti ai bimbi con la sola forza dello sguardo -"...accipicchia!"- si corresse lui, piegando le labbra in una smorfia schifata per l'assurda esclamazione.

Ino ghignò soddisfatta, mentre lui scuoteva la testa, al limite della pazienza.

Senza farsi vedere, Mayu lanciò un'occhiata d'intesa al fratellino.

-"Ma lei è la tua fidanzata?"- chiese Kei, fissando lo shinobi, perplesso.

Shikamaru fulminò il bambino con lo sguardo, spostando gli occhi su Mayu, che gli sorrise angelica, e poi nuovamente su di lui.

-"Cos'è... un vizio di famiglia, per caso?"- chiese il ragazzo, ricordando che anche Mayu aveva fatto quello stesso interrogatorio a Ino.

La biondina lo fissò dubbiosa, non capiva bene cosa intendesse, mentre la bambina corrugò la fronte.

-"Mio fratello ti ha fatto una domanda, zio Shikamaru!"- insistette Mayu, con aria maliziosa.

Shikamaru e Ino scrutarono contrariati Mayu, dopodichè il ragazzo decise di rispondere al bambino, consapevole di scavarsi la fossa da solo.

-"No, non è la mia fidanzata."- sospirò il chunin.

-"E perché no?"- domandò Kei, curioso.

-"Perché no!"- ribatté Shikamaru, sfinito.

-"Ma perché?"- richiese il bambino.

-"E che palle! Bastaaaa! Sei un incubo! E perché questo, perché l'altro... perché sì, caz... perbacco!"- sbottò il ragazzo, correggendosi nuovamente.

-"Mpf! Che antipatico!"- esclamò Mayu, dandogli le spalle.

Ino non commentò, si limitò a fare spallucce: questa volta il compagno non aveva tutti i torti.

-"Ino-chan! Volevamo andare a giocare sulle colline di Jun poco lontane da qui, però mamma dice che non possiamo andarci da soli! Vieni con noi?"- le chiese Mayu, con occhi adoranti.

-"...d'accordo..."- accettò Ino, con tono rassegnato e un po' preoccupato.

-"Sì, dai, Mayu-chan, andiamo a giocare sulle colline di Jun... tutti quanti insieme!"- si autoinvitò Shikamaru con tono minaccioso, facendo impallidire la bambina.

 

ù

 

Le colline di Jun si trovavano a dieci minuti di cammino dalla villa di zia Naoko. Erano un po' più alte delle altre e la pendenza era quella ideale per rotolare giù. Ino e Shikamaru ricordavano che quand'erano piccoli, solevano sempre andare lì, giocando a scivolare giù per quelle alte pendenze.

Un ghigno divertito si spaziò sulle labbra di Shikamaru, mentre guardava la discesa dall'alto della collina. Ino lo fissava furtiva, sorridendo dolcemente: capiva che anche lui ricordava bene quanto lei quei divertenti pomeriggi passati a buttarsi giù e a risalire come ossessi.

Improvvisamente, Shikamaru spostò lo sguardo verso la biondina, incontrando i suoi occhi. Ino arrossì, scostando il suo sguardo altrove. Un ghigno divertito si spaziò sul volto del ragazzo, mentre il cuore della ragazza cominciava a battere più velocemente. Cos'era quello strano sentimento che continuava a tormentarla? Perché era così agitata quando stava con lui? Non le era mai successo niente di simile prima di allora...

Ad un tratto, vide la piccola Mayu avvicinarsi a lei, sorridente. La bambina le diede una piccola spintarella, dopodiché si allontanò di qualche passo.

-"Ce l'hai!"- rise Mayu, fissando soddisfatta la ragazza.

Ino sorrise divertita, cominciando ad inseguire i bambini, che scapparono lontani, ridendo divertiti. Shikamaru non si accorse di niente, continuò a contemplare l'orizzonte e le nuvole (quanto fa filosofo XD NdS).

Allora la ragazza corse verso di lui, dandogli una spinta, facendolo quasi cadere giù dalla collina.

-"Che cavolo...?!"- sbottò il chunin, inarcando un sopracciglio, in segno di disapprovazione.

-"Ce l'hai, Shikamaru!"- rise Ino, divertita.

-"...che cosa?!"- chiese il ragazzo, non capendo.

-"Cretino! E' un gioco! Prendimi!"- continuò a ridere lei, scappando via.

-"Ah sì? Beh, te la sei voluta tu!"- ghignò lui compiaciuto, cominciando ad inseguire la bella Ino.

 

ù

 

Choji rincasò un paio di ore dopo, dirigendosi con un sorrisone in cucina. La dolce zia Naoko gli sorrise, comprensiva.

-"Allora... come è andata a Kirizawa?"- chiese la donna, sistemando gli acquisti del ragazzo.

-"Benone..."- sorrise timidamente Choji.

-"Hai salutato Risa-chan da parte mia?"- chiese Naoko, sorridendo compiaciuta.

-"C-certamente!"- arrossì violentemente l'Akimichi, grattandosi la nuca imbarazzato.

-"Fantastico!"- rise felice la zia.

-"Dove sono tutti?"- chiese il chunin, poco convinto dalla troppa quiete.

-"Oh... Ino-chan e Shikamaru-kun hanno accompagnato i bambini sulle colline di Jun a giocare un po'..."- rispose la donna.

-"Anche Shikamaru?!"- si sconvolse Choji.

-"Certo, anche Shikamaru... a proposito... stamani è arrivata una lettera urgente per lui da Konoha... sembrava piuttosto preoccupato... sai di cosa si trattava?"- chiese Naoko, dubbiosa.

-"Una lettera da Konoha? No, non me ne ha parlato..."- rispose Choji, preoccupato.

-"Temo debba rientrare al più presto... immagino che Shikamaru, essendo un eccellente shinobi, sia sempre preso da qualche missione... non penso che siano concepibili vacanze così lunghe per lui..."- asserì dispiaciuta la donna.

Choji abbassò lo sguardo, tristemente.

 

ù

 

Quel pomeriggio, Ino indossava un corto vestitino nero a piccoli fiorellini bianchi. I lunghi capelli dorati erano sciolti, e mentre correva ondeggiavano dolcemente insieme alle pieghe della gonna. La sua risata melodiosa e divertita, finalmente spensierata dopo tanti giorni di dolore, risuonava per tutte le colline di Jun, mentre scappava qua e là intenta a non farsi prendere da Shikamaru.

Il ragazzo, che all'inizio si sentiva un cretino totale, aveva cominciato a prenderci gusto. Ovviamente, se avesse voluto, sarebbe riuscito a prendere Ino già da tempo, ma vederla divertirsi così tanto lo riempiva di così tanta gioia che aveva preferito lasciarla libera di correre qua e là.

Ma ormai la biondina era al limite... a furia di correre era stanca morta e presto Shikamaru la raggiunse.

-"Dai, basta Shika, mi arrendo... sono stanca morta..."- rise la ragazza, alzando le mani in segno di resa.

-"Come? Mi hai fatto correre come un matto e ti arrendi così facilmente? Mi deludi!"- ghignò divertito Shikamaru, incrociando le braccia.

-"Come ti pare, Nara! L'hai voluto tu!"- scoppiò a ridere Ino, ricominciando a correre all'improvviso.

Il ragazzo ghignò compiaciuto, dopodiché fece un rapido scatto, raggiungendo immediatamente la biondina e afferrandola per la vita, trascinandola a terra con lui.

Shikamaru si mise sopra di lei, bloccandola a terra, ghignando soddisfatto. Ino scoppiò a ridere, divertita.

-"Dai, lasciami, scemo!"- rise lei.

-"Allora? Questa volta sì che ho vinto, non trovi?"- ammiccò il ragazzo.

-"Avresti potuto vincere già un'ora fa!"- protestò Ino, scrutandolo dubbiosa.

-"E' vero..."- asserì Shikamaru, fissandola con espressione più seria. -"...ma altrimenti, con una schiappa come te, non ci sarebbe stato gusto!"-.

-"Cretino..."- arrossì leggermente la ragazza.

I due si fissarono per alcuni minuti, silenziosamente e intesamente. Si stava ricreando ancora quella strana atmosfera sospesa, quella stessa vampata di calore invase il corpo di Ino, quello stesso batticuore s'impadronì di Shikamaru. La calda luce del tramonto rendeva Ino davvero bellissima, mentre un lieve bagliore rosa risplendeva nei suoi occhi cristallini. Il respiro del ragazzo si fece più pesante e affannoso, i pensieri confusi...

-"Zio Choji!"- esclamò la voce squillante di Kei, improvvisamente.

All'udire quel nome, Shikamaru scosse la testa, ritornando padrone di se stesso e scostò gli occhi da quelli di Ino, sollevandosi in piedi. Anche la biondina, finalmente libera, si rialzò velocemente, sistemandosi capelli e vestito, sperando che il rossore sul suo viso potesse svanire il più velocemente possibile.

-"Ehi ragazzi, come va?"- li salutò Choji, raggiungendoli, mentre Mayu e Kei ricominciavano a rincorrersi.

-"Allora, la tua camminata in città?"- chiese Shikamaru, cercando di riacquistare il suo solito atteggiamento strasicuro e strafottente.

-"Tutto bene."- asserì Choji, scrutando l'amico, dubbioso.

Shikamaru percepì lo strano sguardo del compagno e ricambiò, interrogativo. Proprio in quel momento, Ino li raggiunse, non più rossa in volto ma sicura e disinvolta come sempre.

-"Beh? Cosa sono questi volti cupi?"- chiese lei, fissando i due amici perplessa.

-"No, niente... allora, cosa avete combinato? Vi siete rotolati giù dalla collina come ai vecchi tempi?"- chiese Choji, sorridendo.

-"No, per quello abbiamo aspettato te!"- sogghignò Ino, dandogli una pacca sulla spalla.

-"Bene! Non perdiamo altro tempo, allora!"- acconsentì l'Akimichi.

I due fissarono Shikamaru, maliziosamente.

-"Ah no, eh... mi rifiuto... no... già giocare a rincorrersi è stato assurdo... ma questo lo è dieci volte di più...no dai..."- indietreggiò Shikamaru, intimorito dagli sguardi decisi dei due amici.

Choji lo afferrò servendosi di tutta la sua potenza, trascinandolo di forza verso l'inizio della discesa.

-"Cazzo no..."- sbottò Shikamaru, fissando l'alta pendenza. -"Ma eravamo davvero tanto scemi da piccoli? Dai, è troppo alto!"-

-"Beh, a quanto pare... di certo la collina non si è alzata, tu che dici?"- ghignò divertita Ino.

-"D'accordo, se dobbiamo farlo, facciamolo e finiamola qui!"- commentò il ragazzo col codino, alquanto irritato.

I tre si lasciarono andare, rotolando giù per la collina, ridendo come pazzi. La discesa fu lunga e abbastanza rocambolesca. (Vi prego, se non l'avete mai fatto fatelo perché è divertentissimo! XD NdS).

-"Ho beccato tutti i sassi della collina, maledizione!"- sbraitò Shikamaru, rimanendo sdraiato a fissare il cielo rossastro e le nuvole rosa come zucchero filato correre incontro al sole.

Choji e Ino scoppiarono a ridere, divertiti, rimanendo sdraiati ai lati del compagno ad ammirare il splendido cielo crepuscolare, con sottofondo le risate dei bambini.

-"A me è venuto il mal di mare..."- si lamentò Ino.

-"A me invece è piaciuto da impazzire!"- commentò Choji, sorridente.

-"Ci credo! Tu sei abituato a rotolare su te stesso!"- protestò Shikamaru.

-"Ma va! Siete voi che non avete il fisico!"- li riprese l'Akimichi, ridendo.

Un profondo e sereno silenzio calò sui tre, mentre contemplavano sorridenti quel splendido cielo serale d'inizio estate.

Improvvisamente, però, l'espressione di Shikamaru divenne pensierosa.

-"Questa domenica... rientrerò a Konoha."- disse all'improvviso, molto seriamente.

-"Come sarebbe a dire?!"- sbottò Ino, mettendosi a sedere di scatto. -"Ma... dobbiamo restare qui due settimane! L'avevi promesso!"-

-"Infatti voi potete restare qui... ma io devo rientrare. Temari e Kankuro arriveranno domenica pomeriggio e sarebbe giusto passare settimana prossima con loro... mi dispiace, ma non sono stato io a scegliere. Sarebbe piaciuto pure a me rimanere..."-

-"Sì, è sempre la solita storia."- asserì Ino, con tono deluso, alzandosi in piedi e allontanandosi.

-"Ehi, Ino..."- sbottò Shikamaru, fissandola allontanarsi dispiaciuto. Ma la ragazza lo ignorò, cominciando a correre per raggiungere i bambini che giocavano piuttosto lontano da lì.

"Sempre Temari, sempre lei, prima di tutti gli altri..." pensò Ino, asciugandosi una lacrima ribelle senza farsi vedere da nessuno.

-"Bah... chi la capisce quella Yamanaka..."- sbuffò Shikamaru, tornando a fissare il cielo, pensieroso.

-"Riguardava questo la lettera che hai ricevuto stamattina?"- chiese Choji, serio, rimanendo al lato dell'amico.

-"Sì... è stata Naoko a dirtelo?"- chiese il ragazzo, flebilmente.

-"Già..."- annuì l'Akimichi.

I due rimasero silenziosi per parecchi minuti, senza sapere cosa dire. Choji era deluso, Shikamaru era preoccupato.

-"Ci sarà sicuramente rimasta malissimo."- asserì Choji, serio, riferendosi chiaramente a Ino.

-"Lo so. Ma non posso fare altrimenti."- ribatté Shikamaru, aggrottando le sopracciglia, pensieroso.

-"Sì che puoi. Non te ne è mai fregato niente di ciò che ci dice Tsunade. Perché tutto ad un tratto ti sei convinto che devi rientrare a Konoha? Quella Temari ti prende davvero così tanto?"- chiese Choji, fissando l'amico confuso.

-"Non è lei a prendermi, Choji..."- asserì con voce velata di preoccupazione Shikamaru.

-"Eh già... me ne sono accorto..."- sorrise l'Akimichi, compiaciuto.

-"Davvero?"- chiese il Nara, fissandolo perplesso.

-"Avanti... è da quando siamo tornati da quella missione che continuate a flirtare... non penserete davvero che sia così scemo!"- ghignò convinto Choji, ripensando divertito a tutte le volte che aveva beccato Ino e Shikamaru in flagrante.

Il ragazzo col codino riportò gli occhi a quelle adorabili nuvole rosa, sospirando.

-"...non capisco che succede, Choji... da quella strana nottata... è cambiato tutto..."- asserì serio Shikamaru.

-"...in realtà credo che sia cambiato tutto già da molto, ma ve ne siete resi conto soltanto quella notte, quando finalmente vi siete ritrovati da soli, faccia a faccia dopo tanto tempo..."- spiegò risoluto l'Akimichi.

-"Wow, che psicologo..."- commentò ironico il compagno.

-"Sì, e tu sei un maniaco..."- replicò Choji, divertito.

-"Cazzo, hai ragione... ma non sai nemmeno quanto! Ultimamente mi vergogno di me stesso!"- asserì Shikamaru, arrossendo.

-"Eh già... sembri proprio Jiraiya!"- sghignazzò l'Akimichi.

-"Ehi, adesso non esageriamo!!!"- protestò il Nara.

-"Ma guarda che me ne accorgo quando lanci le tue frecciatine maniache a Ino! E lei come arrossisce, poverina..."- asserì Choji, sempre più divertito.

-"E vabbè, mi vengono spontanee! E poi te la vedi lei che fa tutta l'esperta... arrossire per quelle stupidaggini! Fa tutta la figa, atteggiandosi a smaliziata, quando invece non sa un bel niente... io sì che potrei insegnarle qualcosa di interessante!"- commentò maliziosamente Shikamaru.

-"Ecco che ricominci con le allusioni maniache!"- rise di gusto l'amico.

Il ragazzo col codino si morse il labbro inferiore, vagamente divertito. Si sollevò, mettendosi a sedere, cercando Ino con lo sguardo. La biondina stava giocando con i bambini, sorridendo dolcemente, prendendo in braccio Kei o abbracciando teneramente Mayu.

I capelli sciolti, quel vestitino leggero, il sorriso dolce, quel tramonto infuocato... in fondo Shikamaru doveva ammettere che tutta quella situazione (mocciosi a parte) lo intrigava parecchio. Sebbene fossero Shikamaru Nara e Ino Yamanaka: come il sole e la luna, il giorno e la notte, l'inverno e l'estate, cane e gatto... incompatibili? Sì. Diversi? Certo. Dipendenti l'uno dall'altra? ...assolutamente.

 

 

Grazie Mille A: Ayumi, Luna123, Andrearomanista, Celiane, Gio, Bluesky per le loro recensioni!

 

 

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Capitolo 5
*** Giorno IV: Giovedì Del Litigio ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

Ciao a tutti! Scusate per l'attesa, solo che mi sono dedicata molto al "Labirinto della Mente" e alla mia prima NejiTen (concepita come una one-shot, ma come al solito mi sono dilungata talmente tanto che non so bene cosa ne verrà fuori... NdMe) (Vedi te, anche la mia storia doveva avere solo 3 capitoli, alla fine ne hai fatti 8! Finirai per scrivere qualcosa tipo I Promessi Sposi! NdKiba) (Zitto! La mia creatività non ha limiti imponibili! Tsè! -.- NdMe).

E così in questo tenero cap scopriremo finalmente il segreto di Choji, mentre Ino si sentirà offesa per il rientro anticipato di Shika! Vedremo come (e se) riusciranno a capirsi! ^__^ Spero vi piaccia, fatemi sapere! Bacione Sakurina

 

 

Giorno IV: Giovedì Del Litigio

 

-"Oh, buongiorno mister Spezzacuori!"- lo salutò la sorridente zia Naoko.

Shikamaru guardò poco convinto la donna, sedendosi al rustico tavolo di legno della cucina, sbadigliando. Quella mattina si era svegliato abbastanza tardi, erano già le dieci e mezza.

-"Che intendi dire?"- chiese il ragazzo col suo solito tono apatico.

-"Beh, stamattina Ino non mi sembrava tanto contenta... pensa che era talmente nervosa che ha deciso di accompagnare Choji in paese! Cosa le hai detto?"- chiese Naoko, scrutando il ragazzo, dubbiosa.

-"Chi?! Io?! Perché ogni volta che Ino è incazzata la colpa deve essere mia?!"- protestò Shikamaru, inarcando un sopracciglio, contrariato.

-"Perché l'unica cosa che diceva a colazione era: "Quel maledetto Shikamaru!" e poi continuava a borbottare, tutta arrabbiata e pensierosa... Choji si limitava a ghignare perplesso, ma anche lui sembrava dispiaciuto... ragion per cui ho fatto due più due e ho capito che il problema doveva partire da qualcun altro..."- spiegò la donna sogghignando, porgendo la colazione a Shikamaru.

Il ragazzo spostò lo sguardo sulla finestra, verso il cielo, verso quelle nuvole bianche che correvano estremamente veloci quella mattina. Il cielo di Konoha non era così bello. Più rimaneva a Kirizawa e più avrebbe sentito la mancanza di quel cielo una volta ritornato a casa.

-"Shikamaru... pensaci bene, prima di commettere azioni avventate... ci sono occasioni uniche nella vita, se le sprechi rischi di rimpiangerle per sempre... e sai, a volte il piacere viene prima del dovere..."- e così dicendo, zia Naoko uscì dalla cucina, lasciando il ragazzo in preda ai suoi dubbi amletici: partire o restare?

 

ù

 

Choji e Ino erano arrivati a Kirizawa. Durante tutto il tragitto, i due amici avevano parlato del più e del meno, di come si trovassero bene a casa di zia Naoko, delle biricchinate di Mayu e Kei... ma neanche una parola fu spesa su Shikamaru. Choji capiva anche fin troppo bene il disagio che la ragazza aveva provato nel sapere che presto l'amico sarebbe rientrato a Konoha.

In realtà era sempre stato l'Akimichi a tirare fuori argomenti di discussione, perché Ino era davvero molto silenziosa quella mattina. Si perdeva nei suoi pensieri con sguardo assente, vagando lontano, nella sua immensa tristezza, pensando che presto Shikamaru l'avrebbe lasciata ancora per andare da Temari, quella ragazza che gli piaceva così tanto... cos'aveva di così bello quella tizia?

Improvvisamente, Choji si fermò, ridestando Ino dai suoi pensieri.

-"Siamo arrivati."- disse il ragazzo, indicando un simpatico negozietto, tutto agghindato.

-"Carino. Quindi è questa la tanto famosa panetteria che ti rapisce ogni mattina?"- chiese la biondina, fissandola perplessa.

-"Eh già. Entri o resti fuori?"- chiese l'Akimichi, sperando che l'amica optasse per la seconda opzione.

-"Entro, entro. Sennò cosa ci sono venuta a fare fino a qui?"- sbottò Ino, fissando male l'amico.

-"Per evitare Shika, forse?"- asserì Choji, con una punta di malizia.

-"Faccio finta di non aver sentito! Muoviti ad entrare, ingordo!"- disse la biondina, entrando nella panetteria, parecchio irritata.

-"Oh, buongiorno Choji!"- salutò immediatamente una dolce vocina melodiosa da dietro il bancone.

-"Buongiorno Risa-chan!"- ricambiò il ragazzo, arrossendo e abbassando il volto.

Ino fissò l'amico allibita, dopodiché portò il suo sguardo confuso sulla bella ragazzina che stava dietro il bancone. Avrà avuto all'incirca una quindicina di anni, magra e bassetta, i capelli rossicci raccolti in uno chignon, gli occhi di un bel castano nocciola, le guance leggermente paffute e delle deliziose labbra carnose.

-"Oh... Risa-chan, ti presento la mia compagna di squadra Ino Yamanaka."- disse Choji, notando lo sguardo preoccupato della ragazzina nei confronti della bella biondina.

-"Oh... piacere, sono Risa Suzuki, lieta di conoscerti!"- sorrise la ragazza sollevata, arrossendo leggermente.

-"Piacere mio, Ino Yamanaka."- ghignò divertita la chunin, che ormai aveva perfettamente intuito il motivo della smania di panetteria che aveva colpito Choji negli ultimi giorni.

Per lasciar chiacchierare tranquillamente i due, Ino cominciò a curiosare in giro, allontanandosi dal bancone, senza dire niente. Aveva capito immediatamente il feeling che c'era fra i due.

-"Che bella la tua compagna di squadra, Choji... sembra una fata!"- disse sottovoce Risa all'amico.

-"Già... peccato che non abbia poi un carattere così da fata!"- commentò divertito il ragazzo, grattandosi la nuca.

I due si fissarono per qualche secondo, silenziosi, dopodiché abbassarono in sincronia il volto, arrossendo entrambi.

-"A proposito, Risa-chan... mi chiedevo se per caso non avessi la possibilità di mandare una lettera..."- chiese Choji improvvisamente, come se fosse stato fulminato da un ricordo urgente.

-"Certamente... puoi lasciarmela qui, poi ci penserò io a imbucarla, tranquillo..."- sorrise la ragazza.

-"In realtà ci ho pensato solo adesso..."- si grattò la nuca perplesso l'Akimichi.

-"Tranquillo... ecco qui, carta e penna. Scrivi pure con calma!"- disse Risa, sorridendo dolcemente.

-"Grazie mille, Risa-chan... sei un tesoro... senti, già che ci sei... tu che dai sempre dei consigli d'oro... non è che potresti parlare un po' con Ino? Sai, è un po' depressa oggi..."- asserì Choji, perplesso.

-"Perché? Ha litigato col suo ragazzo?"- chiese Risa, dubbiosa.

-"Beh... in un certo senso... diciamo che sono in fase di elaborazione..."- sospirò l'Akimichi, rassegnato.

-"Tranquillo, ci penso io!"- sorrise la ragazza, lasciando il bancone per avvicinarsi a Ino.

-"Ehilà! Hai visto qualcosa che ti interessa?"- disse Risa con voce squillante, risvegliando di colpo la bella biondina, caduta nuovamente nel mondo dei suoi pensieri.

-"Ah... io non... no cioè... ero distratta..."- rispose Ino, appena si riprese dallo spavento.

-"Problemi col tuo ragazzo?"- asserì la rossa, sorridente.

-"Assolutamente no. Chi ti ha detto un'assurdità del genere?"- sibilò la bionda, infastidita, lanciando un'occhiataccia di ghiaccio verso Choji, che fu percorso da miriadi di brividi. Ebbe paura che Ino avesse scoperto a chi e che cosa stesse scrivendo nella lettera, ma evidentemente non si era accorta di nulla. Sospirando tranquillizzato, l'Akimichi ritornò alla sua lettera.

-"No, nessuno... è una supposizione che ho fatto io!"- cercò di rimediare Risa, in difficoltà. -"...è solo che Choji mi ha detto che sei triste stamani, e mi dispiace vedere una ragazza bella come te malinconica..."-

-"Mmh... in realtà... non posso nascondere di non essere un po' arrabbiata..."- sospirò Ino con aria infastidita, appoggiandosi contro la parete. -"Il nostro migliore amico ha deciso di rientrare a Konoha per via di... una ragazza..."-

-"Ah... capisco..."- annuì la ragazzina, comprensiva.

La Yamanaka ricominciò a navigare nei suoi pensieri, formulando ipotesi e supposizioni, esprimendo i suoi dubbi ad alta voce senza nemmeno rendersene conto...

-"Temari della Sabbia... certo, fisicamente sarà molto attraente e sexy, a parte il fatto che non sa proprio cosa sia un parrucchiere... però caratterialmente... a me sa tanto di stronza che se la tira... forse un po' volgare a volte, poi vabbè, a lui piacerà anche così..."- sospirò Ino, con aria depressa.

Risa sorrise appena, con dolcezza, avvicinandosi alla kunoichi e appoggiandole una mano sulla spalla in segno di conforto.

-"Non so quanto possa essere bella questa Temari... ma sono sicura che non potrà mai avere nulla più di te! Sai, in questi giorni ho parlato molto con Choji di te e del vostro amico Shikamaru... e prima ancora, di voi mi ha parlato tanto Naoko... è un po' come se vi conoscessi! E da ciò che mi hanno detto devi essere una splendida ragazza... sai, un po' ti invidio! Sei bella, intelligente e una brava kunoichi... insomma, sei tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare di essere! E se Shikamaru non capisce quanto sei speciale, allora può andare anche a quel paese insieme alla sua volgare donna delle sabbie!"- asserì convintissima Risa.

Un lieve sorrisino di gratitudine si spaziò sul volto di Ino. Quella Risa... era davvero molto buona e dolce, generosa e altruista. Si capiva subito. Era uguale a Choji. Insieme... avrebbero formato una bella coppia. Sì, perché per un tipo gentile come lui ci voleva una ragazza che ricambiasse la sua bontà d'animo.

Improvvisamente, Ino realizzò completamente ciò che Risa che le aveva detto, arrossendo di colpo.

-"Ehi! Figurati se a me frega qualcosa della tipa di Shikamaru! Lui può fare ciò che vuole, io che c'entro?! Non pensare male!!! Mi ha dato solo fastidio il fatto che lui preferisca tornare a Konoha piuttosto che rimanere qui con noi! Mica me ne frega niente a me... può uscire con chi cavolo gli pare!"- si spiegò Ino, completamente rossa per l'imbarazzo e presa dal panico più totale.

-"Sì, sì, come no... dicono sempre tutti così..."- sghignazzò Risa, divertita.

 

ù

 

Un gran fracasso richiamò Shikamaru nel cortiletto posteriore.

-"Zia Naoko, che è successo?!"- chiese il ragazzo, raggiungendo la zia.

La donna era tutta indaffarata ad aprire il grosso portone di una sottospecie di vecchio garage.

-"Bisogno di aiuto?"- chiese Shikamaru, entrando nell'impolverato edificio.

-"Oh no, no! Tranquillo! E' solo che stasera mio marito rientrerà e stavo cercando dei vecchi libri di ricette... li devo aver messi qui da qualche parte..."- disse la zia, cominciando a ravanare in mezzo agli scaffali polverosi.

Shikamaru si guardò attorno, immergendosi nel caos pazzesco di quella specie di ripostiglio gigante, ritrovando qua e là oggetti carichi di ricordi che lo facevano sorridere appena.

-"No... non ci credo..."- sussultò il ragazzo, sorpreso da ciò che aveva intravisto in un angolo scuro.

-"Che c'è, Shikamaru? Ritrovato qualche reperto storico? Qualche mummia? Sai, potrebbe essere, qua dentro c'è praticamente di tutto..."- domandò Naoko, con tono divertito.

-"No, di meglio... guarda qua... le vecchie biciclette sgangherate!"- rise Shikamaru, avvicinandosi a tre vecchissime biciclette, impolverate e piene di ragnatele.

-"Ah sì! Mi ricordo quanto corse (e quante cadute) vi facevate con quelle! Penso che Ino abbia subito un trauma da bicicletta dopo tutte le botte che si è presa! Beh, del resto è ovvio, quelle bici erano troppo grandi per voi... adesso invece sono adatte, ma penso non ne abbiate più bisogno, ormai!"- sghignazzò la donna, avvicinandosi al ragazzo.

-"Ma che dici... che figata... con queste sì che c'è da divertirsi!"- sogghignò Shikamaru, pregustandosi già il divertimento.

 

ù

 

-"E così si è finalmente risolto il mistero della panetteria!"- ghignò Ino soddisfatta, fissando divertita l'amico.

I due si erano incamminati sulla via del ritorno e stavano chiacchierando allegramente. Ormai doveva già essere mezzogiorno e faceva parecchio caldo. Entrambi non potevano mascherare una certa stanchezza.

-"Ma che dici, Ino... Risa è solo un'amica!"- protestò Choji, abbassando lo sguardo, imbarazzato.

-"Sì, sì, come no... dicono sempre tutti così..."- asserì Ino divertita, ma subito si accorse che le sue parole erano le stesse che le aveva rivolto Risa riguardo a Shikamaru.

Arrossì, scostando lo sguardo verso l'orizzonte, cercando di non pensarci. Ma era impossibile: fra poco sarebbero tornati e, a meno che non si fosse tappata in camera, era inevitabile rivedere Shikamaru e pensare che presto sarebbe tornato a Konoha. Meglio godersi gli ultimi momenti di tranquillità, prima di ritornare in mezzo a quella guerra fatta di sguardi e frecciatine.

Ma neanche il tempo di pensare questo, che i due amici udirono un rumore sgradevole e un gran polverone coprirli.

-"Che succede?!"- sbottò Ino, coprendosi gli occhi dalla terra sollevata.

-"Ah ah ah! Il terrore della strada è ritornato, preparatevi!"- asserì una voce fin troppo conosciuta.

Quando il polverone si fu diradato, Ino e Choji si trovarono davanti Shikamaru... seduto su una bicicletta.

-"Che cavolo stai facendo?!"- chiese Choji, quasi schifato dal vederlo ridere compiaciuto su quel catorcio cigolante.

Ino fissava l'amico letteralmente senza parole, indecisa se scoppiargli a ridere in faccia o indignarsi per la vergogna.

-"Avanti... siamo in campagna, bisogna adattarsi ai mezzi da contadini!"- rise divertito Shikamaru, indicando il portapacchi posteriore vuoto. -"Qualcuno vuole un passaggio fino a casa?"-

-"Io lo scasso quel coso solo a toccarlo con un dito, figurati a salirci sopra!"- sbottò indignato Choji, voltandosi verso Ino insieme a Shikamaru. -"Tu invece sei leggera come una piuma e fino a tre secondi fa ti lamentavi che eri stanca!"-

-"MA--- MA CHE DICI?!"- ringhiò Ino furiosa: così la obbligava ad andare in bicicletta insieme a Shikamaru! Ovviamente, Choji aveva calcolato tutto...

-"Ehi... se ti fa così schifo l'idea non sei mica obbligata, principessa... puoi benissimo scarpinare per un altro kilometro sotto questo sole afoso su una strada sterrata senza ombra dove riposarsi... sai a me che me ne frega..."- asserì Shikamaru, col solito tono scocciato.

-"D'accordo, d'accordo! Basta che ti dai una mossa e che non mi fai cadere a terra, altrimenti ti gonfio, razza di bifolco!"- brontolò Ino, accomodandosi dietro al ragazzo.

-"Beh, per non cadere basta tenersi, Yamanaka!"- ribatté il chunin, lanciandole un'occhiata seccata, vedendo che la biondina si era aggrappata appena al sellino della bici.

-"E io che sto facendo, grande genio?!"- protestò la biondina, irritata.

-"Certo che aggrapparsi al sellino è molto sicuro... muoviti, attaccati a me!"- sbottò Shikamaru, spazientito.

Ino corrugò la fronte, alquanto contrariata: un contatto fisico di quel genere non era esattamente ciò che desiderasse di più in quel momento.

-"...non ho mica la peste!"- sbottò scocciato il Nara, vedendo la perplessità scritta a grandi lettere sul volto di Ino.

-"...così poi mi spingi per terra e deturpi il mio splendido viso angelico... dillo che è tutto uno dei tuoi piani diabolici, Nara..."- mormorò con voce sospettosa la biondina.

-"Ti do tre secondi per smettere di sparare stronzate, hai già messo a dura prova la mia pazienza... uno, due..."- cominciò a contare alquanto seccatamente il ragazzo.

-"Okay, okay! Calmati! Stavo solo scherzando, razza di permaloso!"- sbuffò Ino, abbracciando la vita del ragazzo, fulminando Choji con lo sguardo.

L'Akimichi le sorrise compiaciuto, salutandola con la mano, mentre lei ricambiò facendogli una linguaccia, alquanto irritata. Chissà cosa si era messo in testa, quell'ingordo che non era altro!

Senza dire niente, Shikamaru cominciò a pedalare velocemente. Ino, che non se l'aspettava, si strinse ancora di più a lui, appoggiando la testa contro la sua schiena.

Cigolando leggermente, la vecchia bicicletta condusse i due ragazzi attraverso quelle minuscole stradine sterrate di campagna, invase dai buchi e piene di salite e discese.

Una piacevole brezza scompigliava loro i capelli, facendo ondulare al vento quei sottili fili dorati della ragazza raccolti nella lunga coda. Quel giorno si era raccolta i capelli per fare dispetto a Shikamaru, che pochi giorni prima le aveva detto quanto stesse bene quando li teneva sciolti. Le donne usano sempre la guerra psicologica!

Le loro menti furono invase ancora una volta dai ricordi. Ino davvero non sperava di poter provare ancora quella piacevole sensazione di tanti anni prima. Chiuse gli occhi, appoggiando la testa sulla schiena del ragazzo, inspirando il suo profumo inebriante e lasciandosi trasportare dai ricordi lontani...

Di tanto in tanto, qualche gridolino spaventato scappava dalle sue labbra, per una salita presa troppo di fretta o per qualche buca profonda che faceva traballare la bici. La biondina si teneva stretta alla schiena del ragazzo, tenendo gli occhi chiusi... Shikamaru non era mai stato molto affidabile in fatto di biciclette. E più lui andava veloce, più lei si teneva stretta, e più lui la sentiva stringersi al suo petto, più andava veloce. Andò a finire che arrivarono a casa di zia Naoko in un batter d'occhio.

 

ù

 

Ino preparava la tavola molto nervosamente, ancora rossa in volto mentre ripensava a quella mattina. Per tutto il tragitto in bici non si erano parlati e durante il pomeriggio aveva evitato accuratamente Shikamaru, giocando insieme a Mayu e Kei (quei due erano come un veleno mortale per lui!). E così lui e Choji erano spariti in giro per la campagna: sicuramente Shikamaru aveva passato tutto il pomeriggio a guardare le nuvole, mentre l'altro si era limitato a contemplare la dolce Risa nei suoi pensieri da innamorato.

E adesso lei era lì ad apparecchiare per la cena, mentre quel dannato profumo di Shikamaru proprio non voleva saperne di andarsene dalla sua testa. Le era penetrato nella mente quel mattino e lì era rimasto, impresso per non andarsene più.

-"Dove sono tutti?"- chiese Naoko, avvicinandosi alla biondina.

-"Sono di là a parlare con tuo marito di cose da shinobi!"- ironizzò Ino, che si era offesa sentendosi esclusa dal discorso.

-"Allora... come è andata la corsa in bicicletta di questa mattina? Mi sembra che tu e Shikamaru abbiate fatto pace!"- cambiò discorso Naoko, desolata per il comportamento del marito.

-"Assolutamente no!"- asserì convinta Ino, finendo di apparecchiare e troncando lì il discorso. Basta parlare di Shikamaru! Quel giorno era troppo!

Naoko abbassò il volto, dispiaciuta. Vederla così nervosa non le piaceva per niente. Sperava che in quella vacanza i ragazzi potessero rilassarsi, ma se c'erano tensioni fra di loro questo risultava impossibile.

-"Uomini, è pronta la cena!"- li richiamò a gran voce la padrona di casa, ancora perplessa.

Il primo ad arrivare fu Choji, seguito a ruota da tutti gli altri. Una volta seduti a tavola, Shikamaru si accertò che Mayu non gli avesse avvelenato il cibo, lo stesso fece lei, ovviamente.

Il signor Ryota era un shinobi distinto, alto e magro, non sembrava particolarmente forzuto. I capelli brizzolati gli donavano un'aria ingiustamente vecchia, mentre gli occhi azzurri quasi glaciali incutevano un po' di soggezione. In realtà Ryota era molto diverso dalla moglie Naoko, era un uomo severo e piuttosto distaccato. Per di più, era un maschilista convinto. Per lui non esistevano i ninja, per lui esistevano solo shinobi e kunoichi... e la distinzione per Ryota era vitale. Il lavoro per lui forse era più importante della famiglia, ragion per cui era sempre lontano in missione e per la quale i tre giovani ninja lo conoscevano poco o niente.

Ino si era sempre sentita a disagio in sua presenza, Shikamaru non lo disprezzava in quanto se la cavava a giocare a shogi mentre a Choji non è che importasse un granché.

Per tutto il tempo, Ryota non fece altro che parlare di lavoro e di ninja, sotto gli sguardi infastiditi e di rimprovero di sua moglie Naoko. La donna aveva già capito dove voleva andare a parare il marito, e non gli piaceva per niente.

"Che razza di fissato... adesso capisco da chi ha preso il trauma del giocare al ninja il figlio..." pensava Shikamaru, alquanto seccato dai discorsi noiosi dell'uomo. Del resto era l'unico che gli desse corda, in quanto i compagni lo evitavano accuratamente.

-"Ah proposito..."- cominciò improvvisamente l'uomo, mentre Naoko voltava lo sguardo altrove, scocciata -"...ho saputo del vostro maestro, Asuma Sarutobi... mi dispiace molto!"-.

Una pesante atmosfera calò sui presenti. Ino smise di mangiare, mentre Shikamaru e Choji cercarono di riprendersi velocemente dall'argomento tirato in ballo.

-"Grazie..."- mormorò appena Choji.

-"In realtà è morto da eroe, la fine degna di un grande ninja!"- annuì Ryota, alzando il bicchiere, come a fare un brindisi al maestro scomparso.

Shikamaru e Choji ripresero a cenare come se niente fosse, mentre Ino... no, lei non ci riusciva ancora. Si limitava a fissare il piatto mezzo pieno, stringendo con forza le posate, mordendosi il labbro inferiore.

-"Eeeh... purtroppo bisogna morire, prima o poi..."- continuò a parlare l'uomo, senza capire che era fuori luogo continuare ad infierire.

Naoko stava già per richiamare il marito, quando si sentì una debole vocina ricolma di risentimento farsi largo fra il tintinnare dei piatti.

-"Lui non è morto... è stato ucciso... è diversa la cosa..."- sibilò Ino, con voce carica di rancore.

Shikamaru e Choji guardarono allibiti l'amica, che fissava con sguardo vacuo il piatto, tremante.

-"Oh beh... morto, ucciso... che differenza vuoi che faccia, ragazzina... la fine è sempre quella! L'importante è la vendetta! La vendetta è giustizia allo stato puro, cara mia! Ma purtroppo voi kunoichi... non potete capire certe cose! Avete il cuore troppo tenero!"- asserì l'uomo, scuotendo la testa, avvilito.

-"Può darsi che non capisco certe cose..."- sbottò Ino, battendo i pugni sul tavolo -"...ma io ho partecipato alla vendetta del mio maestro... anche se sono una kunoichi... eppure... la tua tanto amata vendetta... non lo ha di certo riportato in vita... vendetta o non vendetta... quello che è successo... rimane ingiusto... proprio perché... è stato ucciso di proposito... e non perché... scusatemi..."- s'interruppe la ragazza, alzandosi dal tavolo e correndo fuori, sotto gli occhi perplessi di tutti.

Passarono alcuni lunghi momenti di silenzio.

-"Cos'è successo, mamma?"- chiese Mayu con volto triste, stringendo il braccio della madre.

-"E' successo che voi femmine dovreste stare in casa a fare le pulizie, mica in giro ad atteggiarvi a ninja! Tsè!"- sbottò Ryota, ricominciando a mangiare tranquillamente.

Shikamaru e Choji si scambiarono un'occhiata d'accordo, conclusa con un cenno della testa del primo.

Il ragazzo col codino si alzò, scusandosi con i presenti e correndo di corsa fuori, alla ricerca di Ino. La trovò seduta sugli scalini esterni della dépendance, illuminata dal chiaro di luna, ancora con gli occhi lucidi, i segni brillanti delle lacrime sul volto. Fissava un punto indefinito del buio orizzonte, senza degnare di uno sguardo il compagno.

Shikamaru sospirò, fissando la compagna perplesso: forse non era lui quello che non era ancora riuscito a superare la morte di Asuma. Ancora una volta, Ino si era rivelata quella più debole, quando invece voleva mostrare il contrario.

Passarono vari minuti di pesante silenzio, interrotto solo dalle fredde ventate che colpivano la cima della collina in quella pungente notte primaverile, creando uno spettrale fruscio di foglie e spighe di grano.

Avrebbero litigato, era chiaro come l'oro. Quando calava quel silenzio era perché i due si preparavano ad affrontare l'ennesima divergenza di opinioni. Era così da anni, ormai ci avevano fatto l'abitudine. Ma chi aveva il coraggio di iniziare un discorso così doloroso? Ino, sconvolta com'era, sperava con tutto il cuore che almeno quella volta Shikamaru gliela lasciasse scampare senza la solita ramanzina da superiore e saggio capogruppo. Ma lui era di ben altro avviso.

-"Se qualche volta ti confidassi con noi su ciò che provi realmente invece di tenerti tutto dentro, eviteremmo queste sceneggiate!"- asserì improvvisamente Shikamaru, con tono insolitamente irritato.

-"Ah ti prego, non iniziare! Non voglio sentire certi discorsi, proprio da te, poi! Mister Mi Confido Sempre Con Gli Amici in persona, guarda! Ma se sei il primo a farti gli affaracci tuoi!"- sbottò Ino, alzandosi in piedi nervosamente e dirigendosi verso l'entrata della dépendance.

-"Ma che diavolo dici, Ino?!"- ringhiò Shikamaru, correndole dietro. -"Non è affatto vero..."-

-"A no? E allora del tuo ritorno a Konoha che mi dici? Scommetto che lo sapevi già prima di venire qui, non è vero?!"- sbottò Ino, guardandolo con occhi ricolmi di rancore.

-"Mah... sì... cioè..."- rimase spiazzato il ragazzo, grattandosi la nuca.

-"Lo sapevi o no?"- infierì nuovamente la biondina, fissandolo a braccia incrociate.

-"Sì..."- sbuffò infine Shikamaru, portandosi una mano alla testa come suo solito fare quando si sentiva confuso.

-"Vedi? Cosa fai, predichi bene ma razzoli male? Non farmi incazzare, Shikamaru, non questa sera, per favore!"- proruppe la biondina, fuori di sé.

-"Fai come cazzo ti pare..."- ringhiò il ragazzo, voltandosi verso la casa -"...sappi che se PER CASO sua maestà ha voglia di sfogarsi, qui c'è un povero scemo disposto ad ascoltarla, che le ha tenuto nascosto il suo ritorno anticipato solo per evitare che ci rimanesse male! Ma del resto, tu fai sempre e solo ciò che vuoi tu! Gli altri non agiscono solo per farti del male, Ino, apri gli occhi!"- e dicendo questo, Shikamaru se ne tornò dentro la casa, a finire quella cena che ormai gli era rimasta sullo stomaco.

Ino entrò dentro nel salottino della dépendance, tirando un potente calcio al tavolino e rovesciandolo altrove. Piena di rancore misto a una profonda tristezza, la biondina si chiuse nella sua stanza, ricominciando a versare l'ennesime calde lacrime per la scomparsa del suo maestro... e per l'ennesima incomprensione con Shikamaru.

 

ù

 

Quando Choji e Shikamaru entrarono nel salotto della dépendance, qualche ora dopo, rimasero a fissare in silenzio il tavolino rovesciato.

Sospirando, l'Akimichi cominciò a riordinare, pazientemente, mentre Shikamaru assottigliava lo sguardo sulla porta della stanza della ragazza, perplesso.

-"Ti ho lasciato andare dietro a Ino per cercare di consolarla, non per farla incazzare ancora di più... si può sapere che le hai detto?!"- lo rimproverò Choji, con tono scocciato.

-"Me ne vado a dormire, buonanotte!"- disse Shikamaru, evitando l'argomento chiudendosi in camera.

L'Akimichi sospirò, rassegnato, dopodiché si diresse anche lui a dormire. Era troppo stanco per pensare all'ennesimo litigio di quei due. D'altronde, domani era un altro giorno.

 

ù

 

Shikamaru se ne stava comodamente sdraiato sul letto, fissando le stelle che dominavano il cielo di quella notte limpida spazzata dal vento. Si poteva persino vedere la via lattea in un cielo senza spazi bui, solo stelle, stelle e ancora stelle.

Improvvisamente, lo scricchiolio della sua porta lo richiamò, facendogli sollevare la testa dal cuscino.

Ino se ne stava ferma sull'uscio, timidamente avvolta in una coperta, con sguardo basso e imbarazzato. Shikamaru la fissò perplesso per qualche minuto, dopodiché ritornò a sdraiarsi tranquillo, contemplando nuovamente le stelle.

Sentendo che finalmente il ragazzo aveva scostato gli occhi da lei, la biondina si avvicinò furtivamente al letto dell'amico, sdraiandosi al suo fianco senza dire niente.

Ino si aggrappò alla maglia bianca di Shikamaru, cominciando a singhiozzare silenziosamente, mentre il ragazzo appoggiava lentamente la sua mano sulla testolina bionda dell'amica, sospirando.

Pensò che i sentimenti di Ino erano proprio come le stelle: di giorno non si vedevano, mascherati da una luce allegra e radiosa, mentre di notte riapparivano, brillando intensamente, completamente privi di protezione, persi nell'infinita oscurità dell'anima.

La sua forza era alimentata dalla luce, ma al calare delle tenebre... Ino ritornava fragile e la sua solitudine la opprimeva.

"...di giorno mi mandi a quel paese... di notte ti infili nel mio letto... sei la donna più contorta che abbia mai conosciuto, Ino Yamanaka..." pensò Shikamaru, ascoltando i sommessi singhiozzi della biondina, sentendo il suo volto premere contro il suo petto.

Quel rapporto era talmente contorto... che nemmeno il suo quoziente intellettivo 200 poteva aiutarlo a comprenderlo. Lo mandava completamente fuori di testa.

 

 

 

 

 

X Ayumi: ciauuu Ayumi! Sono contenta che ti sia piaciuto il cap, spero ti piaccia anche questo... in realtà mi diverto troppo a fare queste cose tenere fra Ino e Shika! Devo ammettere di essermi ispirata ad uno dei miei film preferiti per la scena della collina... speriamo non mi chiedano i diritti d'autore XD... come vedi per Choji psicologo ho riservato un destino un po' più allegro di quello di Kiba XD ... fra l'altro ogni volta che leggo le tue recensioni ringrazio il cielo per aver evitato il liceo e quindi il latino... x curiosità, posso chiederti che liceo fai? Aspetto la tua prox recensione con ansia! Bacione Sakurina

 

X Celiane: ciauuu Vale! Piaciuto il cap? Sono contentissima!!!  ^__^ eh eh eh... chissà se Shika ritornerà... mah! A questo povero cristo gli faccio sempre venire i dubbi amletici, deve sempre scegliere fra Ino e Temari! (Grazie tante... visto che non mi faccio già abbastanza seghe mentali per conto mio! NdShika) (In realtà penso che sia così perché anche nell'anime è così... incolpa Kishimoto, non me! è_é NdMe) fra l'altro mi sa che quel pezzente di un Kishimoto alla fine mi farà mettere Shika con Temari... me lo sento... (tanto ci sono abituata, dopo il trauma di Sora che si sposava con Matt... ç__ç la solita sfiga! XD). Vabbè sono dilagata un po'... XD aspetto di sapere che ne pensi!!! Puoi mandarmi anche qualche email se vuoi!!! XD Bacione Sakurina

 

X Andrea: Povero Chojiiiii!!! XD XD anche lui può fidanzarsi, daiiii!!! Beh, diciamo che è in via di elaborazione... che tenero! XD Ma ti giuro che per Mayu e Kei mi sono ispirata anch'io ai miei cuginetti! (fra l'altro il maschietto lo soprannomino Gaara per  la sua "tenera" tendenza killer... XD) Dovrò pagargli i diritti d'autore? Non credo proprio, dopo che hanno rischiato di mandare a fuoco la cucina e hanno attentato alla mia vita più di una volta facendogli da babysitter... -.- ...aspetto la tua prox recensione! Bacione Sakurina

 

X Luna: Luninaaaa! La mia immancabile must... carini Kei e Mayu, vero? Ma credimi, averceli in trasposizione reale (ovvero i miei cugis) non è così tenero, tantomeno fargli da babysitter... XD Choji innamorato mi sa troppo di tenerone, ne? Tutto intrippato con la sua campagnola mentre Shika è tutto preso male nel suo rapporto contorto con Ino! Sì, effettivamente sono decisamente una coppia complicata... che figo maniaco come Jiraiya! (ma se più maniaci di me non ce n'è! NdJiraiya) (ovviamente no, tu rimarrai sempre il numero 1, credimi! -.- NdMe). Se non ci metto Temari nelle ficcy, come faccio poi a trattarla male?! (rido sadicamente pensando a Temari sofferente! Sarò malata? XD). Mia must preferita, posso chiederti di dove sei tu? Curiosità! (in realtà è una portinaia, non darle retta... NdShika) (...si diverte a scrivere i pensieri della gente proprio perché è un'impicciona! NdKiba) (Non è verooooo! Cattivi! =P NdMe) Ah ah ah XD attendo ansiosamente i tuoi preziosi commenti! Bacione Sakurina

 

X Bea: Ciauuu Bea! Sono felicissima che ti sia piaciuto il cap! Spero tu abbia apprezzato anche questo! In realtà è vero, Ino e Shikamaru mi sono venuti particolarmente teneri in questa storia, non so perchè! Chissà chissà cosa sceglierà di fare... ovviamente anch'io odio Temari, ma se non si mettesse sempre in mezzo non sarebbe da lei! Sempre tra Ino e Shika questa maledetta odiosa! Spero commenterai ancora! XD Bacione Sakurina

 

X Giò: Ciauu Giò! Grazie per la tua recensione! Sono contenta che ti piaccia la storiella! Spero di aver sfornato un altro cap di tuo gradimento… ^__^ vedremo cosa farà quel marpione di Shika! Temari o Ino? Che razza di domanda… -.- eh eh eh! Visto cosa combina Choji al villaggio? Eeeeh sì forse è ancora più marpione di Shika! XD aspetto la tua prossima recensione! Bacione Sakurina

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Giorno V: Venerdì Della Lettera ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciauuu a tutti! Scusate se vi ho fatto attendere un po'... in realtà non ho mai avuto tempo di pubblicare! Fra prime prove, ultime verifiche e vari impegni... poi domani è il mio 18° comply (e chi se ne frega?! NdShikamaru) (Nooo dai povera! Auguriiiiii! NdIno) (...c'è la torta, vero? NdCho) sì sì ho comprato la torta ai pan di stelle... che buona *ççç*... (*ççç*... sono d'accordo... NdCho)... vabbè non dilaghiamo... (Guarda che fai tutto tu, pazza furiosa... NdShika)... U///U... maddai Shika, siamo pure nati lo stesso giorno, il 22!  (Guarda, adesso che lo so vedrò il mondo da un'altra prospettiva... NdShika) ...antipatico asociale... vabbè... passiamo oltre... -.- ...

Ordunque miei prodi! Finalmente scopriremo a chi era indirizzata la lettera di Choji e quale diavoleria nascondeva... e mentre Ino sarà preda di una delle nostre fisse tipicamente femminili, Shika sarà alle prese con delle sensazioni strane mai provate prima, che lui interpreta come evidente inizio di pazzia... XD... ma che in realtà... che sarà?! Eh eh eh... aspetto le vostre recensioni con ansia! Bacione Sakurina

 

 

 

 

Giorno V: Venerdì Della Lettera

 

Kiba correva come un pazzo per le vie di Konoha, anche Akamaru faticava a stargli dietro. Stretta nella mano teneva una lettera tutta stropicciata, letta e riletta miliardi di volte. Il panico era stampato a grandi lettere sul volto del bel shinobi.

Finalmente, Kiba raggiunse il luogo dove il Team Gai era solito allenarsi.

-"Ten-chan! Ten-chan!"- chiamava a gran voce Kiba, avvicinandosi di corsa all'amica.

-"Chi è che sbraita in questo modo?!"- sbottò Rock Lee, distraendosi dal suo allenamento.

-"Oh! Ma è Kiba!"- sorrise Tenten, incamminandosi verso l'amico.

Neji inarcò un sopracciglio infastidito, notando il sorrisino compiaciuto sul volto di Tenten. Dopodiché spostò lo sguardo sull'Inuzuka, aspettando che si avvicinasse abbastanza per poterlo fulminare come si doveva col suo sguardo di ghiaccio collaudato. Ancora con quel Ten-chan!

-"Ten-chan! Ten-chan! Ten-ch---ten!"- si corresse Kiba, fulminato all'istante dagli occhi iniettati di sangue di Neji.

-"Dimmi Kiba-kun, che succede?"- chiese Tenten, avvicinandosi all'amico.

L'Inuzuka diede le spalle allo Hyuga, ma non servì a niente, in quanto quei due fanali di ghiaccio erano sempre puntati contro di lui, mandandogli delle scariche di brividi freddi da far paura.

-"Guarda qui, TenTEN..."- accentuò l'ultima parte Kiba, in modo da farsi sentire da Neji -"...Choji mi ha mandato una lettera da Kirizawa..."- spiegò poi il ragazzo all'amica.

-"Allora? Che dice, che dice?!"- chiese curiosa la kunoichi.

-"Beh, in realtà dice che Ino e Shika flirtano a manetta..."- sorrise Kiba, soddisfatto.

-"Benone!"- si strofinò le mani Tenten.

-"...il vero problema è che Tsunade-sama ha chiesto a Shika di rientrare perché domenica arrivano Temari e Kankuro della Sabbia qui a Konoha..."- continuò l'Inuzuka, perplesso.

-"Cosa?! E lui ha rifiutato, non è vero?!"- chiese la ragazza, allarmata.

-"No, a quanto pare ha intenzione di rientrare... questo è un bel guaio, Ten-ch...TEN! Perché se Shika torna a Konoha per un'altra... è ovvio che vada tutto a monte con Ino!"- asserì Kiba, pensieroso.

-"ACCIDENTI A LUI!!!"- sbraitò Tenten, appallottolando la lettera. -"I MIEI PIANI NON ANDRANNO A MONTE PER QUELLA MALEDETTA STREGA DI SUNA ANCORA UNA VOLTA!!! Già il fatto che mi abbia battuta durante la prima selezione dei chunin è stato abbastanza irritante... ma adesso non riuscirà a rovinarvi anche questa scommessa!!! Ci sono troppe bottiglie di sakè in palio!!!"- urlò la ragazza, furibonda.

-"Avanti Tenten, che dici... parli come un'alcolizzata!"- la riprese Lee.

-"ZITTO TU! Questa è una questione d'onore! Non fare commenti a sproposito se non vuoi prenderle di santa ragione!"- ringhiò Tenten, facendo zittire Lee, che spaventato si nascose dietro Neji. -"Ora, Kiba-kun. Scrivi una lettera a quel maledetto ingordo incapace e digli di... DARSI UNA MOSSA!!! Non possiamo perdere questa scommessa! Digli di corrompere quell'idiota di un Nara, di legarlo, di avvelenarlo, di fare qualsiasi cosa, basta che non ritorni a Konoha!!! E poi si può sapere che diavolo aspetta Ino?! E' da una settimana che sta da sola con Shikamaru, dispersa nel nulla più assoluto... se fossi stata in lei me lo sarei già... vabbè, evitiamo i particolari scabrosi... dunque... scrivi a Choji che se non si dà una mossa vengo lì e lo sgonfio... SPERO DI ESSERE STATA ABBASTANZA CHIARA!!!"- sbraitò la kunoichi infine.

Kiba era praticamente sbiancato dalla paura: quando Tenten si infuriava faceva davvero più paura di Sakura. Lee era terrorizzato, sapeva che adesso la compagna si sarebbe sfogata con lui (come al solito). Neji invece se la ghignava tutto divertito.

Mentre la kunoichi partiva all'assalto del povero Rock Lee, Kiba fece per andarsene e passò vicino a Neji, guardandolo storto.

-"Ehi, la gelosia è una brutta cosa, metallaro del cavolo!"- lo rimproverò Kiba, passandogli oltre e andandosene.

Il jonin rimase davvero a bocca aperta.

-"...metallaro?"- si chiese Neji, confuso. -"...ha parlato il punkabbestia in giro col cane..."-

 

ù

 

Ino aprì lentamente gli occhi. La dolce luce del mattino le illuminava il volto, dandole fastidio alla vista. Si stava bene lì, c'era un bel calduccio, lo stesso di quella strana nottata passata in quella gelida foresta...

La prima cosa che videro i suoi occhi fu il volto di Shikamaru, che la fissava ghignando divertito a pochi centimetri dal suo. Ino si tirò su a sedere di scatto, coprendosi istintivamente con le lenzuola, arrossendo immediatamente.

-"Wow, che notte di fuoco..."- ghignò maliziosamente il ragazzo.

Il volto di Ino s'infiammò ancora di più e, urlando, prese il cuscino tirandolo addosso al ragazzo, che non se l'aspettava e cadde giù dal letto.

-"Stavo scherzando, scema!"- protestò Shikamaru da terra, con tono alquanto seccato.

Sentendo quell'urlo disumano, Choji entrò nella stanza, sfondando la porta. Vedendo quella scena ambigua, rimase a bocca aperta, completamente sconcertato.

"Oddio... scommetto che adesso pensa male e mi pesta... che razza di seccatura..." pensò Shikamaru, sollevandosi da terra, massaggiandosi la testa.

-"Ehi, Choji... non pensare male..."- cercò di spiegare il ragazzo, col solito tono apatico.

-"Tranquilli, tranquilli! Fate pure con comodo!"- rispose inaspettatamente l'Akimichi, tutto sorridente, uscendo e risistemando la porta.

Ino e Shikamaru, che non si aspettavano davvero quella reazione, si guardarono allibiti, non sapendo davvero cosa pensare.

-"...ma che diavolo avrà pensato quello scemo?!"- sbottò il ragazzo, mentre la biondina scoppiava in una sfrenata risata.

-"Non ne ho idea... e comunque sei uno stronzo! Non farmi più questi scherzi, idiota! E io che ho pure pensato male!"- smise di ridere Ino, alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza come una furia.

-"Ma pensa te! Già che mi si infila nel letto di notte ha pure il coraggio di lamentarsi?! Quei due stanno degenerando completamente... gli fa male stare qua! Che scocciatura..."- sbottò Shikamaru, grattandosi la testa ancora dolorante.

Sospirando, portò lo sguardo verso l'enorme finestra: era già venerdì.

 

ù

 

Ino indossava un bel vestitino rosso e bianco a scacchi quella mattina e i capelli erano nuovamente sciolti. Si stava dirigendo verso casa per fare colazione, saltellando allegramente. In cortile, incontrò la piccola Mayu.

-"Ciao Mayu-chan!"- la salutò con un sorriso solare Ino.

-"Ciao Ino-chan!"- ricambiò il saluto la bambina, cominciando a girarle intorno, studiandola dubbiosa.

-"Che succede?"- chiese la biondina, arrossendo lievemente.

Quando Mayu finì di studiarla, cominciò a fissarla intensamente, poco convinta.

-"Che c'è, Mayu-chan? Non ti piace il mio vestito nuovo?"- domandò Ino, leggermente preoccupata.

-"No, non è questo... sai che c'è... mi sembra che... eh già, sei proprio ingrassata, Ino-chan!"- asserì la bambina, annuendo.

-"COSAAA?!"- sbottò la kunoichi, fissandosi immediatamente i fianchi.

-"Sì sì... guardati i fianchi... e la pancia... sì, credo proprio che tu abbia messo su almeno tre kili! Fidati, io me ne intendo di queste cose! Vivendo in campagna, sono abituata con le mucche..."- asserì convintissima Mayu.

-"...con le mucche...?!"- ripeté Ino, quasi terrorizzata.

La bambina si limitò ad annuire convinta.

-"Oh, ben svegliata Ino-chan!"- la salutò la radiosa zia Naoko, portando un sacco di biscotti e dolciumi sul tavolo del giardino. -"Oggi faremo una bella colazione in compagnia tutti fuori in giardino! Guardi qui: biscotti al cioccolato o al miele, fette biscottate, dolci, ecc..."- spiegò la donna. (Scusate, non so che si mangiano questi qui al mattino. Facciamo che fanno colazione all'italiana. XD NdMe).

Sentendo pronunciare tutte quegli alimenti ultracalorici, Ino sbiancò, spaventata.

-"Ecco... io... oggi... non ho proprio fame... anzi... dì a Choji che ci vado io in paese questa mattina... va bene? Ciao ciao!"- disse la ragazza, defilandosi velocemente da tutte quelle leccornie.

-"Ma che le sarà preso?"- si chiese Naoko, dubbiosa.

-"Boh!"- rispose Mayu, facendo finta di niente, azzannando un dolcetto al cioccolato.

Mentre Ino si allontanava, tutta preoccupata, incontrò i due compagni di squadra.

-"Choji, guarda che oggi ci vado io in paese. Ho bisogno di muovermi un po'."- gli ordinò senza diritto di replica la ragazza.

-"Okay, d'accordo... ma non vieni a fare colazione?"- chiese l'Akimichi, dubbioso.

-"No no! Oggi non ho fame!"- si giustificò Ino, non riuscendo a mascherare un certo nervosismo.

-"Ma che dici? Non sarà perché non vuoi rivedere quello scemo di Ryota, non è vero? Devi capirlo, di certo quei due piccoli diavoli non hanno preso da zia Naoko! Qualche scemo ci dovrà pure essere in famiglia! Basta ignorarlo! Ci penso io a tenerlo a bada, tranquilla!"- la rassicurò Shikamaru, sorridendo.

Ino arrossì lievemente sentendo quella rassicurazione. Probabilmente si preoccupava per lei. Beh, non aveva tutti i torti, in fondo gli era piombata in camera in piena notte piangendo.

-"No, tranquillo, non è per quello... comunque adesso vado, ci vediamo dopo, bye bye!"- se la svignò la biondina, senza dire nulla.

Shikamaru e Choji la fissarono allontanarsi un po' perplessi, dopodiché fecero spallucce e andarono a gustarsi la colazione.

 

ù

 

Quando Ino rientrò, due ore dopo, Shikamaru e Choji stavano tranquillamente giocando a carte nel tavolo di legno del giardino. La ragazza sbatté nervosamente i pacchi della spesa in cucina attraverso la finestra, dopodiché porse a Choji una lettera, sempre con la stessa aria irritata.

-"Per te, da parte di Risa-chan."- asserì con voce alterata la biondina.

-"Gr-grazie... l'hai letta, per caso?"- chiese l'Akimichi, sudando freddo. Aveva paura che quel nervosismo fosse dovuto ai contenuti machiavellici della sua corrispondenza segreta con Kiba e Tenten.

-"Figurati se leggo le lettere degli altri! Non sono mica maleducata, io!"- sbottò Ino, come se si stesse riferendo a qualcuno.

-"Ehi, è successo qualcosa? Mi sembri nervosa!"- chiese Shikamaru, col solito tono flemmatico.

-"No, sto benissimo, invece!"- asserì irritata la biondina, sedendosi insieme agli amici al tavolo.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, perplesso: la compagna non lo convinceva nemmeno un po'.

Intanto, Choji aprì la lettera, leggendo il contenuto, scritto rigorosamente in codice, di nascosto:

 

Non far tornare il Cervo nella Foresta di Foglie,

Altrimenti la Signora delle Armi strapperà

Le ali alla Farfalla. E non scherza, credimi.

Saluti dal Lupo Solitario.

 

Okay. Cervo = Shikamaru. Foresta di Foglie = Konoha. Signora delle Armi = Tenten. Farfalla = Choji. Lupo Solitario = Kiba. Dopo aver decifrato una ventina di volte quella lettera breve ma incisiva, Choji sbiancò spaventato. Quel "strappare le ali alla Farfalla" suonava davvero preoccupante.

-"Che succede, Choji? Cattive notizie da Konoha?"- chiese Shikamaru, vedendo l'espressione spaventata dell'amico.

-"Eh? Nooooo... niente di cui preoccuparsi, davvero..."- rispose con finta tranquillità l'Akimichi, ridendo nervosamente e imboscandosi la lettera in tasca.

-"E allora scarta, coraggio."- lo invitò l'amico.

-"Com'è che vi siete dedicati alle carte?"- chiese Ino, sempre col solito tono irritato.

-"Beh, abbiamo provato a giocare a shogi, ma Choji non mi dà battaglia per più di due minuti..."- ghignò amaramente Shikamaru, ripensando con nostalgia alle partite giocate col suo maestro.

-"Sì, ma sembrate due vecchi qui a giocare a carte..."- li schernì la biondina.

-"Ehi, si può sapere che ti prende? Era da un po' che non eri così acida... deve essere per forza successo qualcosa..."- insistette il ragazzo col codino, scrutando la compagna dubbiosamente.

-"Bah, lascia perdere... brutti incontri per strada..."- asserì Ino, con tono alterato. "E oltre a ciò ho una fame che non ci vedo..." pensò in più la ragazza, sofferente.

-"Sarebbe a dire? Che genere di brutti incontri?"- chiese Shikamaru, inarcando un sopracciglio, perplesso.

-"Uff... un gruppo di cretini maleducati che devono per forza fare i loro commentini maniaci..."- sbuffò la biondina, adirata, ripensando al viaggio di ritorno da Kirizawa.

All'udire quelle parole, i due shinobi si alzarono in piedi, fissandola con occhi infastiditi.

-"Dove, come e quando."- pretese di sapere Shikamaru, fissandola seriamente, mentre sia lui che l'amico si scrocchiavano le dita minacciosamente.

Ino li guardò spiazzata, afferrando solo poco dopo le loro intenzioni.

-"Lasciate perdere! Che cavolo volete fare?!"- protestò la ragazza.

-"Oh, niente, solo scambiare due paroline in allegria con quei tizi..."- asserì ironico Shikamaru.

-"...e magari ci scappa pure qualche pacca amichevole sulla schiena..."- gli diede manforte l'Akimichi.

-"Ah! Non dite assurdità! Non c'è bisogno di perdere tempo con cretini di quel genere! Ormai ci sono abituata! Lasciate perdere!"- li tranquillizzò Ino, alzandosi dal tavolo. -"Sono solo degli stupidi bifolchi... comunque ora sono stanca, me ne vado a fare un riposino..."- asserì la ragazza, dirigendosi verso la dépendance.

-"Cosa c'è... non hai dormito bene stanotte?"- chiese maliziosamente Shikamaru.

-"Ecco... lui sì che è da pestare, Choji-kun..."- asserì con tono tenero Ino, indicando il ragazzo col codino.

Choji inarcò un sopracciglio, voltandosi con aria minacciosa verso il compagno, scrocchiando le dita.

-"Eddai... scherzavo..."- si giustificò il Nara, un po' intimorito.

-"Ehi, Ino... fra poco c'è il pranzo... zia Naoko ci ha preparato un banchetto nuziale! Tu non vieni?"- le chiese subito dopo Choji, perplesso.

Ino si fermò di colpo, mentre il suo stomaco affamato le ripeteva: "banchetto nuziale, banchetto nuziale, banchetto nuziale, banchetto nuziale, banchetto nuziale..." e il cervello invece: "calorie, grasso, kili, calorie, grasso, kili, calorie, grasso, kili...".

-"In realtà non sto molto bene oggi... credo che salterò il pranzo... o al massimo mangerò più tardi..."- spiegò Ino, defilandosi in fretta e furia senza dar tempo agli amici di rispondere.

 

ù

 

Quel pomeriggio, Shikamaru era comodamente sdraiato sull'amaca del giardino, fissando le nuvole che correvano veloci nell'azzurro cielo primaverile. Il dolce frusciare delle foglie era come un nenia soporifera, il vento lo cullava lentamente... adorava quel posto. Davvero. Chiuse gli occhi, respirando profondamente l'aria pura di quel piccolo paradiso, sospirando. Era felice. Non chiedeva di più dalla vita. Sarebbe potuto restare lì così per sempre.

Udì i familiari passi del migliore amico avvicinarsi. Non aprì nemmeno gli occhi, si limitò a ghignare divertito.

-"Dov'eri finito?"- chiese Shikamaru, con tono apatico.

-"Ad aiutare zia Naoko... sai, è preoccupata per Ino. In realtà anch'io lo sono."- asserì seriamente il ragazzo, sedendosi ai piedi di uno dei due alberi a cui era legata l'amaca.

Shikamaru aprì lentamente gli occhi, pensieroso, ripensando a quella notte: le lacrime silenziose di Ino, i suoi capelli dorati che risplendevano alla luce della luna, il suo profumo inebriante, il suo respiro soave, il battito del suo cuore...

-"Che pensi di fare?"- chiese nuovamente Choji, che cercava di convincere Shikamaru a restare attraverso la sua infallibile pressione psicologica da migliore amico.

Ma l'amico non rispose, si limitava a fissare impassibile il cielo, sebbene un'ombra pensierosa fosse calata sul suo volto.

-"Sai... penso che la tua indifferenza a volte... la ferisca profondamente..."- continuò l'Akimichi.

-"...io sono fatto così... che ci posso fare..."- si limitò a rispondere l'altro.

-"Beh, se sei davvero fatto così, abbi almeno il buonsenso di comportarti sempre allo stesso modo, per favore... è inutile che fai il disinteressato davanti a Ino, e appena si gira cominci a preoccuparti per lei!"- lo ammonì Choji, irritato (e piuttosto preoccupato per la sua pelle...).

-"Ma che diavolo dici?!"- sbottò Shikamaru, affacciandosi verso di lui dall'alto dell'amaca.

-"Punto primo: quando Ino va in missione, pretendi sempre che sia accompagnata o da te o da me... esempio pratico, qualche anno fa, quando siamo andati ad aiutare i tizi della Sabbia, con chi sei stato in coppia tu?"- chiese Choji, ironicamente.

-"Quella era una scelta tattica!"- arrossì Shikamaru, ricordando.

-"Beh, fatto sta che ho comunque ragione... ed è sempre stato così! Senza contare che quella volta Ino ci era rimasta talmente tanto male per la tua intesa con Temari, poverina... è stato proprio allora, se non sbaglio, che Ino decise di dedicarsi al ninjutsu..."- pensò ad alta voce l'Akimichi.

-"Ma che dici... che cavolo c'entra Temari..."- sbottò Shikamaru, ritornando a sdraiarsi, alquanto irritato dalle parole dell'amico.

-"Shikamaru... tu sei molto attento, guardi molte cose... ma spesso e volentieri non vedi niente."- lo riprese Choji.

-"Guardo ma non vedo... non ha senso quello che dici, Choji..."- sogghignò il Nara, cercando di nascondere un velo di preoccupazione nella sua voce.

-"Io dico di sì... e comunque non c'eri tu con Ino, quel giorno..."- sospirò l'amico, continuando a ricordare.

-"Quale giorno...?"- chiese Shikamaru, scocciatamente.

-"Quando tu e Temari dovevate organizzare gli incontri di selezione dei chunin... io e Ino eravamo insieme con Asuma-sensei... e quando lei vi ha visti andare in giro per Konoha come un'allegra coppietta... ti giuro che ha fatto una faccia a dir poco indescrivibile... ci era rimasta malissimo."- asserì Choji, dispiaciuto.

Quelle parole stavano irritando moltissimo Shikamaru, portando la sua pazienza al limite.

-"Si può sapere che diavolo stai cercando di dirmi, Choji? Perché mi racconti queste cose solo adesso?! Cosa vuoi che faccia?!"- sbottò il ragazzo col codino, sollevandosi e fulminando l'amico con lo sguardo.

L'Akimichi si sollevò da terra, lanciando uno sguardo eloquente al compagno.

-"Non ritornare a Konoha, Shikamaru. Se ci tieni davvero a Ino, non metterla ancora una volta dopo Temari. Ne soffrirebbe troppo, credimi. E' ora di aprire gli occhi, amico mio."- asserì seriamente Choji, dandogli una pacca amichevole sulla spalla e allontanandosi senza aggiungere altro.

Shikamaru rimase sdraiato a lungo sull'amaca, analizzando a fondo tutte le cose che gli aveva raccontato l'amico. Non sapeva che Ino soffrisse così tanto per la sua amicizia con Temari. Non se ne era mai accorto. Davvero era così palese come sosteneva Choji?

E poi... era vero che lui si preoccupava sempre per Ino, magari senza rendersene conto? Ora che ci pensava, realizzava che non sopportava separarsi da lei. Proprio come quella strana nottata nella foresta. Doveva averla sott'occhio, sennò... era come se gli mancasse l'aria. Ora che Ino studiava il ninjutsu, si sentiva un po' più tranquillo, ma non riusciva mai a distaccarsi da lei completamente... era una strana sensazione. Sentirsi dipendente da una donna. Per lui... era una sentimento assurdo, anzi, gli dava anche un po' di fastidio. Non riusciva proprio ad accettarlo.

Sbuffando, il ragazzo si sollevò dall'amaca, dirigendosi verso la dépendance.

"Vediamo chi è quello che si preoccupa per Ino Yamanaka!" pensò scocciato Shikamaru, attraversando con grandi falcate il cortile.

Neanche a farlo di proposito, che proprio in quel momento Ino uscì fuori dalla casetta. Il ragazzo corrugò la fronte, deciso a chiarire un paio di cosette con l'amica. La questione non poteva andare avanti così.

La biondina alzò il volto verso il compagno. Non era mai stata più contenta di vederlo. Il volto pallido, gli occhi stanchi, l'andamento barcollante: no, forse quella volta aveva davvero esagerato.

Appena le fu più vicino, Shikamaru notò che l'amica non stava per niente bene.

-"Ino..."- asserì il ragazzo seriamente, correndole incontro.

-"Shika... io non... non credo di... star... be..."- ma la ragazza non riuscì a finire la frase che cadde a terra, sfinita.

Shikamaru le corse incontro, prendendola tra le braccia appena in tempo: ancora una volta, un terribile senso di nostalgia lo assalì. Ogni volta che la stringeva... temeva che quello potesse essere l'ultimo abbraccio. Aveva sempre quella maledetta sensazione. Sempre quella. La consapevolezza nascosta che presto o tardi qualcuno gliel'avrebbe portata via, che non avrebbe più potuto abbracciarla.

-"Ino... che ti succede?"- chiese il ragazzo, sostenendo la compagna.

-"Mmh... credo... di aver fame..."- sospirò la biondina, reggendosi a Shikamaru.

-"Razza di scema! E' da stamattina che non mangi, ci credo che poi--"- ma immediatamente, il ragazzo si bloccò. Ecco, ancora una volta era in pensiero per Ino. Era vero, allora. Ma di cosa si stupiva? Era sempre stato così. Solo adesso però lo stava realizzando. Non poteva farci niente. Era più forte di lui.

Sospirando e rassegnandosi all'idea di non poter fare a meno di preoccuparsi per lei, Shikamaru la prese tra le sue braccia, sollevandola senza fatica e sistemandola sull'amaca. Poi, senza dire nulla, si allontanò, svanendo nella campagna.

Ino chiuse gli occhi, sofferente. Era troppo confusa, non capiva cosa stesse accadendo. Non si era mai sentita così schifosamente debole. Mai più fare una dieta forzata di quel tipo, era totalmente inutile.

Dopo qualche minuto, la ragazza percepì qualcuno avvicinarsi. Riaprendo gli occhi, vide nuovamente il volto di Shikamaru davanti a lei, oscurare il sole, ghignando divertito.

-"...dove sei stato?"- chiese flebilmente Ino.

-"...a rubare le mele alla signora Maho, ovviamente..."- ghignò il ragazzo, porgendole una bella mela rossa, vagamente divertito.

Un lieve sorrisino si spaziò sul volto pallido della biondina mentre la afferrava. Le mele della signora Maho... se le sognava di notte. Ricordava tutte quelle volte che da piccoli Shikamaru le rubava all'antipatica vicina solo ed esclusivamente per lei...

-"...non ci credo..."- sorrise stupita Ino. -"...sei... incredibile..."- scosse infine la testa, mordendo la mela, divertita.

Shikamaru rispose al bel sorriso mostrandole il suo solito ghigno divertito, mentre il cuore subiva un'accelerazione inaspettata e lo stomaco si contorceva come mai prima di allora. Il ragazzo si lasciò scivolare ai piedi dell'albero, scuotendo la testa incredulo: non ci capiva assolutamente più niente.

 

ù

 

Shikamaru passò tutto il pomeriggio e tutta la sera in preda a lunghe ore di agonia. Una crisi d'identità mistica lo stava devastando. Era confuso, più guardava la sua "storica" compagna di squadra, più si sentiva perso. Perché proprio quel giorno, cos'era cambiato? Perché quell'ennesimo sorriso dell'amica nell'ennesimo pomeriggio passato insieme gli aveva causato per la prima volta quel batticuore insensato e quell'angoscia opprimente? Stava impazzendo, era l'unica risposta plausibile. Completamente impazzendo.

Il cielo stellato lo salutava ancora dalla finestra quella penultima notte di vacanza. Ma non era bello come il giorno prima, perché non c'era quel dolce profumo di lavanda ad inebriarlo, perché non stava accarezzando quei vellutati fili d'oro. Eppure era l'unica cosa a cui riuscisse a pensare in quel momento.

"Shika... sei proprio uno scemo... ti comporti come se fossi... come se fossi...". Come se fossi innamorato, Shikamaru?

Il ragazzo si sollevò di scatto dal letto, scuotendo velocemente la testa, cercando di far uscire quei pensieri assurdi dalla sua mente. Senza pensarci troppo, il chunin uscì di corsa dalla camera, cercando di fare il più silenziosamente possibile. Non pretendeva nient'altro che qualche tranquilla ora di sonno, quella notte. Nulla di più.

 

ù

 

La porta scricchiolò rumorosamente, richiudendosi subito. Ino si destò dal dormiveglia in cui era appena caduta, rigirandosi nel morbido letto, nascondendo appena il volto sotto le coperte. Si voltò lentamente, ritrovandosi sdraiato accanto a lei... Shikamaru. Sobbalzò spaventata, arrossendo lievemente.

-"Non... commentare... okay?"- asserì il ragazzo arrossendo, un po' irritato.

Un lieve sorrisino si spaziò sul volto della biondina, che sollevò le coperte, facendolo accomodare sotto insieme a lei. Senza dire nulla, la ragazza si accoccolò sul suo petto, proprio come la sera precedente, sorridendo. Lui si limitò a sospirare, arrossendo. Si prospettava un'altra splendida notte, piena di sogni stupendi e... anche di qualche coccola furtiva.

 

 

 

P.s. Carissimi, non penso di riuscire ad aggiornare prima di Natale, ragion per cui faccio tanti auguri a tuttiiiii!!! Merry Christmas!!! Vi voglio bene! (...che esagerata... NdShika) (Anch'io vi voglio tantoooo bene!!! NdIno) (Tu evita per favore! NdShika) (Si vede che non hai spirito natalizio! NdCho). Bacioni Sakurina!

 

 

Un MEGA GRAZIE a tutti coloro che hanno recensito! Un bacione a Celiane, Ayumi, Bluesky, Devilmaycry, Luna, Andrea, Bea e Alex! Thank you! Spero in altre vostre recensioni! Sakurina.

 

 

 

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Capitolo 7
*** Giorno VI: Sabato Delle Stelle ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciaooo a tutti! Approfitto della Vigilia di Natale per pubblicarvi questo capitolo tenero tenero, scritto dopo la festa a sorpresa che i miei specialissimi amici mi hanno fatto per il comply! Ero ispirata a scrivere cose tenere e profonde! Finalmente Shika farà la sua tanto sofferta decisione sotto un cielo invaso di stelle... Kirizawa o Konoha? Ino o Temari? Leggete per scoprirlo, e commentate in tanti, mi raccomando! Bacione Sakurina

 

 

Giorno VI: Sabato Delle Stelle

 

Quella mattina, la piccola Mayu e il suo fratellino Kei si stavano dirigendo verso la dépendance per svegliare Ino. La bambina era radiosa: quello era l'ultimo giorno che quell'odioso di Shikamaru avrebbe passato lì a casa sua. Finalmente, Ino sarebbe stata tutta sua, sempre a giocare con lei senza dover dar retta a quello scorbutico. Ci aveva provato in tutti modi ad allontanare la sua amica da quell'antipatico, ma Ino sembrava sempre difendere e preferire Shikamaru. No, no, non era il tipo per lei. Per Mayu, il ragazzo non aveva per niente fascino e non era adatto a stare con una come Ino. E per vendicarsi delle attenzioni che la biondina rivolgeva sempre al compagno di squadra, la bambina l'aveva presa un po' in giro sul suo pesoforma. Ovviamente non credeva davvero che Ino fosse ingrassata... ma era divertente vederla soffrire un po'.

Saltellando, Mayu e Kei entrarono nella casetta e si diressero verso camera di Ino. Bussarono due volte, ma nessuno rispose. I fratellini si fissarono perplessi, dopodiché la bambina decise di aprire la porta e di entrare senza dire nulla, come faceva spesso.

Vedendo che l'amica era ancora sotto le coperte, Mayu si avvicinò al letto in punta di piedi. Sbiancò non appena vide Shikamaru sdraiato al lato di Ino, mentre dormivano beatamente tutti accoccolati.

Dopo svariati minuti di spaesamento, la bambina tirò un urlo disumano, svegliando di soprassalto i due chunin.

-"M-Mayu-chan... che succede..."- protestò Ino, ancora spaventata per il brusco risveglio.

-"Razza di vipera..."- borbottò Shikamaru, rigirandosi nel letto e abbracciando la vita della compagna, ancora assonnato.

-"Traditriceeee!"- singhiozzò Mayu, puntando un dito contro Ino. -"Cosa c'è, con questo brutto antipatico ci dormi e invece con me no?!"- protestò offesa.

-"Mayu-chan... che dici... puoi venire a dormire con me quando vuoi..."- cercò di rabbonirla la ragazza, imbarazzata.

-"...tranne quando ci sono già io, ovviamente..."- protestò Shikamaru, borbottando.

-"Uffaaa!!! Non vedo l'ora che te ne torni a Konoha, brutto antipatico!!!"- urlò Mayu, facendogli la linguaccia e scappando via, offesa.

-"Mmh... che razza di rompipalle..."- mugugnò Shikamaru, affondando ancora di più il volto nella calda vita della ragazza.

Ino si liberò dall'abbraccio del compagno, saltando giù dal letto e seguendo Mayu fin fuori dalla porta della camera. Vedendo che la piccola era già scappata, la biondina sbuffò, rientrando nella stanza. Shikamaru si era tirato su a sedere, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi, ancora stordito.

Il piccolo Kei si avvicinò al letto, fissando il chunin, con lo solito sguardo dubbioso.

-"...zio Shikamaru... cosa facevate tu e zia Ino sotto le coperte? Giocavate?"- chiese il bambino, perplesso.

-"Eeeh... magari!"- commentò ironico Shikamaru, mentre Ino lo fulminava, imbarazzata.

-"M-ma... che dici?! Maniaco!!!"- protestò la Yamanaka, arrossendo.

-"Giochiamo ai ninja, zio Shikamaru?"- chiese ancora Kei, guardandolo perplesso.

-"E basta con 'sti ninja!!! Gioca con zia Ino, che lei è brava!!!"- sbottò il Nara, alquanto seccato dall'insistenza del bambino.

Kei aggrottò le sopracciglia, fissando la biondina dubbioso. La scrutò bene, dopodiché si avvicinò, prendendole la mano.

-"Zia Ino..."- cominciò il piccolo, sorridendo.

-"Dimmi tutto, Kei-kun..."- sorrise la ragazza, dolcemente.

-"...giochiamo al dottore?"- chiese con aria innocente il bambino.

Un pesante silenzio calò nella stanza, mentre Ino arrossiva e Shikamaru cercava di realizzare cosa le avesse chiesto.

-"COOOOSA?!? CON INO NON VUOI GIOCARE AI NINJA, EH?!"- protestò il ragazzo, saltando giù dal letto e afferrando Kei per la maglietta, sollevandolo in aria.

-"Ehi, sono piccolo, mica scemo, zio! Con i maschi si gioca ai ninja, con le femmine al dottore!"- asserì convintissimo il bambino.

-"Cooosa?! Ma tu... tu... tu sei tutto sciroccato!"- asserì Shikamaru, completamente allibito.

-"Perché, voi non giocate mai al dottore?"- chiese il bambino, ghignando divertito.

-"NO!"- dissentirono all'unisono i due chunin, arrossendo.

 

ù

 

Quel pomeriggio, Ino aveva deciso di dedicarsi completamente ai bambini, un po' per farsi perdonare da Mayu, un po' per evitare di vedere Shikamaru che preparava bagagli e fagotti. Ancora una volta, soffriva silenziosamente per lui. Ancora una volta, faceva finta di non vedere che il suo migliore amico le veniva strappato via da quella maledetta ragazza della sabbia. Ancora una volta, non trovava la forza per chiedergli di restare.

Correva per il cortile, inseguendo Kei e Mayu, sforzandosi all'inverosimile per ignorare il Nara che faceva avanti e indietro tra casa e dépendance.

Shikamaru, d'altronde, era perplesso. La fissava giocare con i bambini, divertirsi, come se niente fosse. Segretamente, sperava che Ino gli chiedesse di restare. Quelle notti passate assieme, sebbene non avessero fatto nulla, lo avevano profondamente turbato. Stava bene lì con lei, tra le sue braccia, avvolto dal calore delle coperte e dalla soavità del sonno. Il suo profumo, il contatto con la sua pelle vellutata, il frusciare dei suoi capelli, le sue espressioni buffe mentre sognava... si sentiva ancora strano. Un ghigno rassegnato gli si spaziò sul volto, mentre entrava in cucina: la consapevolezza che non sarebbe riuscito a dormire senza di lei ritornato a Konoha gli sembrava così assurda.

-"Oh, ciao Shikamaru-kun..."- lo salutò zia Naoko, tutta indaffarata ai fornelli.

Ancora una volta, stava preparando i biscotti preferiti di Choji. Porse alcuni dei biscotti già pronti al ragazzo, che ne afferrò uno, fissandolo con aria crucciata: chissà quando li avrebbe mangiati ancora, quei biscotti. Sapeva che probabilmente non avrebbe più avuto vacanze così lunghe per molto, molto tempo. Temeva che non sarebbe più ritornato a Kirizawa, tantomeno ci sarebbe potuto tornare con i suoi migliori amici.

Naoko non disse nulla, si limitò a fissarlo dispiaciuta, mentre continuava a lavorare all'impasto.

Il chunin si avvicinò alla finestra, mangiucchiando il biscotto, portando ancora una volta i suoi occhi sulla bella Ino, che correva sorridente e divertita, che riempiva di baci il piccolo Kei o che abbracciava Mayu. Non riusciva proprio a non dare amore, quella ragazza. Quel sorriso che era sempre sulle sue labbra compensava i lati insopportabili del suo carattere.

-"E' un peccato che Ino non abbia un ragazzo."- asserì improvvisamente Naoko, senza sollevare lo sguardo dal suo lavoro.

-"Mh?"- chiese il chunin, che non si aspettava un'affermazione del genere.

-"Sì, insomma... Ino è molto bella, davvero, una delle più belle ragazze che io abbia mai visto... bellissima sia dentro che fuori. Il problema è che i ragazzi si soffermano sempre sulla sua bellezza e questo porta al fatto che Ino sia sempre considerata più come un oggetto o un premio che non come una ragazza bisognosa di un vero amore... credo che soffra molto per questa situazione, e mi dispiace infinitamente."- asserì la donna, perplessa.

-"Mmh... non importa... Ino non ha bisogno di ragazzi che non la capiscano... se non riescono a vedere quanto sia speciale, allora... non la meritano."- affermò Shikamaru, aggrottando le sopracciglia, leggermente preoccupato.

-"...un giorno arriverà qualcuno che sarà degno di lei... o forse no... però comunque, la porterà via. TE la porterà via, ne sei consapevole, vero?"- insinuò Naoko, con aria indifferente.

-"In che senso...? E' ovvio che qualcuno la porterà via, e io mi assicurerò che sia degno di lei! Non la lascerò a nessun idiota!"- disse il ragazzo, continuando a fissare la biondina, l'ondeggiare del suo vestitino aderente nero, il brillare dei suoi lunghi capelli sciolti.

-"Mmh... e che mi dici di Sasuke-kun e di Sai-san? Ino me ne ha parlato... il suo primo grande amore e la sua infatuazione attuale... loro vanno bene per lei?"- chiese la donna, cercando di nascondere un ghigno divertito.

-"Assolutamente no."- affermò Shikamaru, senza quasi dare il tempo di finire la frase alla zia.

-"Immaginavo..."- sogghignò Naoko, divertita.

-"Non pensare male... è solo che non sono per niente a posto! A parte che Sasuke è un pazzo traditore fissato con la sua vendetta assurda, mentre Sai è un essere indefinibile e assolutamente ambiguo..."- spiegò il ragazzo, vagamente in difficoltà.

-"Non è questo, Shikamaru... la verità è che nessun ragazzo che piacerà a Ino ti andrà bene... non può essere, perché il tuo cuore te lo impedisce."- asserì la zia.

-"M-ma che dici?! Non è vero! Io sono molto obiettivo nell'analizzare i ragazzi di Ino!"- dissentì Shikamaru.

-"Mmh... io dico di no. Tu confronterai sempre i possibili candidati con la tua conoscenza di Ino ed è ovvio che li troverai tutti inadatti e inferiori a te, così come è ovvio che forse sei tu quello adatto a lei, quello che potrebbe renderla felice. Ora non te ne rendi conto, ma soffrirai molto quando la perderai, lo sai, vero? Io credo di sì, anche se non lo vuoi ammettere... sai che restando qui con lei un'altra settimana, accadrà qualcosa tra di voi, è inevitabile. L'intesa è troppo forte fra di voi. In cuor tuo sai benissimo che se domani te ne vai, è come se dentro di te rinunciassi a lei definitivamente. E quando un giorno la vedrai con un altro, dovrai soffrire in silenzio perché saprai che sarà troppo tardi, che sarà stata una tua scelta. Sei sicuro che quella Temari sia sufficiente ad alleviare il dolore e il vuoto che ti causerà la rinuncia a Ino?"- chiese Naoko, analizzando scrupolosamente e senza troppi giri di parole la situazione.

Il discorso diretto e sincero della zia turbò profondamente Shikamaru che portò il suo sguardo incerto sulla bella Ino in cortile: cosa doveva fare? Quel sentimento che provava per lei era... assurdo! Inconcepibile! Cosa diavolo stava succedendo?! Lui non aveva bisogno delle donne! Lui le riteneva superflue, oltre che un peso! Eppure... di notte non riusciva a dormire senza di lei, senza sentire il suo respiro addosso, senza il suo corpo caldo e fragile accanto, senza la certezza che stesse facendo dei bei sogni anziché terribili incubi. Quel bisogno imperante che aveva di proteggerla stava debilitando la sua calma e il suo sangue freddo.

-"Shikamaru... ti prego, interroga il tuo cuore... non fare uno sbaglio... io a mio tempo lo feci, e ora se solo potessi tornare indietro... ma non importa, adesso. Tu sei proprio come me: vorresti una vita semplice, non pretendi tanto dal futuro... ma credimi, accontentarsi è sbagliato. Non raggiungerai mai la vera felicità, così. Devi prendere ciò che vuoi davvero, a tutti i costi. Interroga te stesso e chiediti se vuoi davvero lasciare tutto questo, se vuoi lasciare Ino, se vuoi tornare alla realtà quotidiana senza di lei... insomma, tornare a Konoha è davvero ciò che vuoi o è solo un pretesto per poter star lontano da Ino in modo da non doverti porre troppe domande?"- chiese Naoko, scrutando il ragazzo seriamente.

Shikamaru chiuse gli occhi, sospirando, appoggiando la testa contro il muro. No, che non voleva tornare. Lui voleva restare lì a fissare quelle splendide nuvole, a giocare a carte con Choji, a dormire con Ino. Non chiedeva altro. Capiva che quella realtà non era né vera né duratura, ma era così calda e accogliente che non riusciva proprio a separarsene. Ecco perché aveva deciso di allontanarsi da Ino: l'amore, o quel cavolo che era... portava solo un sacco di scocciature. Restare lì era come aprirgli la porta.

Sbuffando, Shikamaru uscì in cortile senza dire una parola. Si appoggiò contro la porta d'entrata, accendendosi l'ennesima sigaretta di quella settimana. Aveva bisogno dell'appoggio immaginario di Asuma più di qualsiasi altra cosa, in quel momento.

Ancora una volta, il bel shinobi andò in fissa per la biondina, che continuava a giocare imperterrita. Quando si accorse dei suoi occhi puntati su di lei, Ino ghignò maliziosamente, avvicinandosi con aria vagamente compiaciuta al compagno.

-"Cosa c'è, Nara, guardi quanto sono bella?"- chiese maliziosamente divertita la Yamanaka.

-"Forse..."- si limitò a rispondere Shikamaru, ghignando compiaciuto e dirigendosi verso la dépendance, senza aggiungere nient'altro.

Ino avvampò violentemente, non si sarebbe mai aspettata quel tipo di risposta. E più il ragazzo si avvicinava alla casetta, più la biondina se lo vedeva andare via la mattina seguente. E il suo cuore gridava disperatamente: "...non andartene!".

 

ù

 

Quella sera, Risa era stata invitata a cena da Naoko. Fortunatamente, il marito della zia era fuori, cosicché i ragazzi passarono una splendida serata. Choji si trattenne dall'abbuffarsi, mangiando sproporzionatamente ma con finezza, mentre Ino e Shikamaru si lanciavano sguardi d'intesa riferiti ai due piccioncini.

Finita la cena, le due ragazze si sedettero sull'amaca, i due shinobi ai loro piedi. Il cielo era invaso da una miriade di stelle, come sempre, mentre una leggera brezza notturna gli scompigliava i capelli.

-"Che splendida notte!"- sospirò Ino, fissando le stelle come incantata.

-"Già! Si dice che stanotte si possano vedere le stelle cadenti!"- asserì Risa, sorridendo dolcemente.

-"Cooosa?! Le voglio vedere assolutamente! Voglio esprimere i desideri!"- strepitò la biondina.

-"Che razza di scemenze..."- borbottò Shikamaru, che non credeva a quelle stupidaggini da femmine.

-"Perchééé?! Io le voglio vedere!"- protestò Ino, saltando giù dall'amaca.

-"Sai, si dice che dalle colline di Jun si vedano molto bene, perché sono completamente immerse nel buio e si trovano in una posizione leggermente più rialzata!"- spiegò Risa.

Gli occhi della kunoichi si illuminarono, mentre partiva spedita verso la buia campagna.

-"Ino dove cavolo vai?!"- sbottò Shikamaru, inseguendola.

-"Vado a vedere le stelle cadenti sulle colline!"- asserì Ino, mentre saltellava in mezzo alle spighe illuminate dalla luna.

-"Voi non venite?"- sbuffò Shikamaru, incamminandosi dietro alla compagna.

-"No, sono troppo lontane... e poi così al buio ho paura!"- spiegò Risa, che era d'accordo con Choji per lasciare da soli i due amici, e perché no, magari per restare soli a loro volta.

Il ragazzo col codino lanciò uno sguardo perplesso a Choji e Risa, che sorridevano divertiti, dopodiché sospirò, scocciato: gli toccava andare a riprendere quella pazza furiosa dispersa nell'oscura campagna da solo.

 

ù

 

-"Ino, vuoi rallentare?!"- protestò il Nara, contrariato, mentre seguiva la compagna correre su per la collina.

-"Assolutamente no! Chissà quante stelle cadenti ci siamo già persi!"- lo rimbeccò Ino, determinata.

-"Ma lascia perdere... come diavolo fai a credere a certe stupidaggini?!"- ribatté il ragazzo, raggiungendola sulla cima della collina, col fiatone.

Ino si sdraiò per terra, tranquillamente, sospirando e rivolgendo i suoi occhioni azzurri verso le stelle che sembravano molto più vicine e luminose da lassù.

Il ragazzo rimase a contemplarla silenziosamente, mentre il riflesso della luna non nascondeva le curve dell'amica, evidenziate dal suo vestitino aderente.

Senza dire nulla, Shikamaru le si accomodò di fianco, sdraiandosi a rimirare anche lui le stelle, inspirando profondamente cercando di percepire il dolce profumo della ragazza.

-"Che palle le stelle... sono molto meglio le nuvole..."- asserì improvvisamente il ragazzo.

-"Non è vero! Le stelle sono bellissime!"- protestò Ino, contrariata.

-"Ma che noia... sono sempre uguali, non cambiano mai di forma... sempre lì fisse... cosa c'è d'interessante?"- chiese Shikamaru, perplesso.

-"Beh, ma la loro bellezza non sta nel cambiare, la loro bellezza sta nel brillare costantemente... una cosa può essere bella anche senza cambiare."- asserì la Yamanaka, convinta.

-"Mah... se lo dici tu..."- sbuffò lo shinobi, fissandosi sulla stella più luminosa del cielo.

-"Sai... a volte penso una cosa buffa..."- ridacchiò la kunoichi.

-"Del tipo?"- chiese lui.

-"...a volte penso che le stelle siano come i ninja di Konoha... nel loro piccolo brillano più che possono, dandosi da fare per sconfiggere le tenebre, e messe tutte insieme alla fine ce la fanno... insomma, il cielo è un grande villaggio di stelle e le tenebre sono il male che cerca di conquistarlo..."- spiegò la biondina, immersa nei suoi pensieri profondi.

Shikamaru fissò la compagna letteralmente allibito. Non poteva credere alla riflessione profonda che aveva appena sentito.

-"Dove l'hai letta?!"- chiese il Nara, perplesso.

-"Ma va, scemo! E' tutta farina del mio sacco, che credi?!"- lo rimbeccò la ragazza, offesa.

-"Dopo questa, ragazzi... non oso immaginare cosa accadrebbe se ti portassi a vedere le nuvole con me... potresti trasformarti in filosofa!"- sogghignò il chunin, divertito.

-"Dai, che scemo! Non prendermi in giro! A volte quando ho voglia e mi ci metto d'impegno anch'io penso cose profonde, cosa credi!"- asserì lei, arrossendo.

-"Ah sì, lo vedo... beh, perché non ti metti d'impegno più spesso, allora?"- ghignò il ragazzo.

-"Perché altrimenti tu saresti inutile! Tu sei la mente del gruppo, ricordi? Quando ci hanno scelti, hanno detto che gli elementi del gruppo si compensavano fra di loro... tu sei la mente, io la bellezza e Choji la forza! Insomma, messi insieme è come se formassimo una costellazione! Tu sei la stella più brillante, Choji quella più grande e io... nient'altro che una stella cadente... bella solo quando cade verso il basso, comune se resta in cielo con le altre..."- disse Ino malinconicamente, fissando intensamente un punto indefinito del cielo, intenta a nascondere la sua tristezza.

-"Ma che dici, Ino...?"- cercò di protestare lui, ma i loro sguardi vennero rapiti da un brillante, rapido e sottile fascio di luce che tagliò velocemente il cielo a metà.

-"...la...stella...cadente..."- sussurrò Ino, incredula, con occhi brillanti.

-"...già..."- rimase a bocca aperta il ragazzo, ripensando alla bellezza del fenomeno.

-"Aaaah! Il desiderio!"- si ricordò immediatamente la biondina, chiudendo gli occhi e concentrandosi.

Shikamaru la fissò perplesso, ma presto si sciolse in un dolce sorriso: a volte, Ino era davvero troppo tenera. In fondo non era mai cambiata completamente, proprio come le stelle: era ancora brillante e bellissima.

Quando Ino espresse il desiderio, si voltò verso l'amico e gli regalò uno dei suoi sorrisi più belli, socchiudendo le labbra rosate, chiudendo gli occhi e spostando lievemente la testa di lato. Illuminata solo dalla luna, la sua dolcezza estrema colpì il ragazzo in pieno petto. Il cuore di Shikamaru sobbalzò nuovamente, ma questa volta il ragazzo non si preoccupò, anzi, sorrise soddisfatto: finalmente aveva scelto la sua strada.

-"Dai Ino... andiamocene a casa, che è tardi..."- asserì il ragazzo, alzandosi in piedi e porgendole la mano con nonchalance.

Lei si sollevò, tutta soddisfatta.

-"Allora, cosa hai chiesto alla stellina?"- le chiese Shikamaru, ironico.

-"Se te lo dico, poi non si avvera!"- protestò Ino.

-"Che razza di stronzate..."- sbuffò lui.

-"Ma scusa! Che ti costa esprimere un desiderio? Non hai nulla da perdere e tutto da guadagnare!"- lo riprese lei.

-"Ah beh, se lo dici tu... comunque... dove si dorme stasera?"- chiese con tono sornione il shinobi.

-"Tu da te e io da me!"- asserì la kunoichi, convinta.

-"Maddai... se ci dobbiamo piombare in camera di notte, tanto vale andare a dormire direttamente insieme, non credi?"- continuò il chunin, con tono malizioso.

-"Sì, ma domani mattina non ho intenzione di svegliarmi presto."- asserì seriamente la biondina, fermandosi di colpo.

-"Che intendi dire?"- chiese il Nara, fissandola con apprensione e fermandosi anche lui.

-"Sto dicendo che non ti voglio salutare mentre parti per Konoha, Shikamaru."- disse la Yamanaka, guardandolo con occhi lucidi, storcendo appena la bocca.

Il ragazzo piegò leggermente di lato la testa, fissandola confuso.

-"E chi è che parte, scusa?"- chiese Shikamaru, dubbioso.

-"Tu..."- rispose incerta la biondina.

-"Mmh... e quando l'avrei detto, scusa?"- si grattò il capo lui, confuso.

-"Quando siamo andati sulle colline di Jun l'altro giorno!"- lo rimbeccò lei.

-"Ah, già... quando ti ho buttata a terra mentre giocavamo a rincorrerci, giusto?"- insinuò maliziosamente il ragazzo.

-"Esattamente..."- arrossì lei, imbarazzata al ricordo di quel pomeriggio.

-"Boh, non mi ricordo mica di aver detto una cosa del genere! E poi tu credi davvero che io possa buttare via una settima di vacanza a questo modo? Dico, vorrai scherzare?!"- asserì Shikamaru, fingendosi esterrefatto.

Gli occhi di Ino si illuminarono, ricolmi di gioia; si portò le mani sul volto, incredula.

-"Vuol dire che tu... non..."- cercò di formulare una frase lei, ma senza riuscirci per via dell'emozione.

-"Vuol dire che domani mattina me la dormo fino a mezzogiorno, cara mia!"- ghignò divertito il ragazzo.

Ino tirò un urlo di gioia, saltando al collo del ragazzo, quasi rischiando di soffocarlo.

-"Pazza furiosa, soffoco!"- si lamentò lui.

-"Che bello, che bello Shika! Resti qui con me... cioè, con noi..."- si corresse lei, arrossendo e lasciando la presa.

-"Sì... se resto vivo sì..."- sbuffò lui, massaggiandosi il collo, seccato.

-"Shika... ti devo dire una cosa..."- disse Ino, avvicinando le sue labbra all'orecchio di lui. -"...i desideri espressi alle stelle cadenti si avverano davvero!"- sussurrò contenta, allontanandosi subito dopo e sorridendogli nuovamente.

Shikamaru si perse negli occhi cerulei della compagna, che illuminati da quella pallida luna parevano fatti di cristallo finissimo, senza sapere cosa dire, né cosa fare. A volte, la sua bellezza lo disorientava. A volte, le sue parole gli facevano un effetto totalmente inaspettato, turbandolo profondamente.

Sperava che Ino gli chiedesse di rimanere, e lei l'aveva fatto. Gliel'aveva detto silenziosamente, tramite il suo sguardo e il suo sorriso. Gli aveva detto: "Shika, resta qui con me". E lui, altrettanto tacitamente, aveva acconsentito.

Vedendo che il ragazzo restava lì impalato, Ino si sollevò sulla punta dei piedi, stampandogli un bacio sulla fronte.

-"Si dorme da chi arriva primo a casa!"- asserì improvvisamente la biondina, cominciando a correre come un'ossessa verso la villa.

-"Ehi, aspetta! Così non vale, hai avuto l'anticipo!"- protestò Shikamaru, riprendendosi dallo shock del bacio e scattando dietro alla ragazza.

I due correvano, ridendo, in mezzo alla campagna buia. Solo il rumore dei grilli e il frusciare delle spighe come sottofondo. Solo la luce della luna e di qualche stella cadente a illuminargli la via.

 

 

Per regalo di Natale (e sapete che regalone! XD) vi rivelo che nel prossimo capitolo i nostri amici saranno alle prese con una mega festozza ricca di alcol organizzata dai vicini... chissà che succederà adesso che Shika ha ammesso a se stesso di provare qualcosa per Ino! XD Bacione Sakurina

 

 

X Luna123: GUARISCI PRESTO E TORNA A RECENSIREEEE CHE MI MANKI!!! TVTTTTTTB Sakurina

 

X Inochan: ciao! Sono contenta che ti piaccia la mia tenera ficcy! Eh eh eh... visto che non c'è bisogno di strozzare Shika, alla fine? ^___^  Fammi sapere che ne pensi! Bacione Sakurina

 

X Ayumi: ciauuu Ayumi!!! Visto che figa Tenten? Ce la vedo troppo a fare l'invasata con Kiba... mi sa troppo di giocatrice d'azzardo, un po' sulle orme di Tsunade! Chissà se vincerà la scommessa, anche perché sennò Risa-chan può dire addio a Choji... ih ih ih! XD la storia del metallaro e del punkabbestia c'è venuta in mente a me e alla my best friend un giorno che abbiamo messo giù una story dei nostri eroi versione milanese... non ti dico Shika e Choji cosa li abbiamo fatti diventare! eh eh eh... aspetto la tua prossima recensione! Ti voglio tanto bene! Sakurina

 

X Bluesky: ciao! Ti giuro che mi sono troppo divertita a fare Tenten sclerata, anche perché ce la vedo troppo! Per non parlare di Neji che secondo me ha la casa invasa da cd da metallozzi... eh eh eh... con una chioma del genere, d'altronde! Sono felice che ti piaccia la storia, aspetto il tuo commento su questa cappy! Bacione Sakurina

 

X Celiane:  ciauuu Celiane! Son contenta che ti è piaciuto il cap! In realtà hai ragione, non si è capito bene cosa volesse fare in realtà Mayu e perciò l'ho specificato qui... insomma, voleva solo vendicarsi di Ino che dà più retta a Shika che non a lei! XD Aspetto la tua prox recensione! Bacione Sakurina

 

X Final Alex: ciauu Ale-kun! Sono contenta che ti piaccia la mia storyyy!!! Ma va, ma va... anche se Shika vuole fare tanto il figo e il maschilista, alla fine non può fare a meno di Ino! Deve farsene una ragione... e forse in questo cap se l'è fatta, no? XD  Mi fai morire quando dici "lesa", credo che ti ruberò l'espressione e l'inserirò da qualche parte nella storia! E in realtà sì, Tenten è troppo lesa... soprattutto quando confabula con Kiba! Spero che recensirai anche i prossimi capitoli! Bacione Sakurina

 

X Bea: Ciau Bea-chan, sono contenta che le mie storielle ti emozionino tanto! ^////^ dai poi mi emoziono io se mi dici certe cose! Aspetto altre tue recensioni!!! Bacione Sakurina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Giorno VII: Domenica Della Festa ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

Buon anno a tutti!!! In questo primo e spero felice giorno dell'anno vi pubblico un nuovo capitolo della mia ficcy tenera tenera... vedremo i nostri amici partecipare ad una festicciola, mentre a Konoha arrivano Temari e Kankuro... cos'accadrà? Aspetto le vostre recensioni!!! Bacione Sakurina

 

 

Giorno VII: Domenica Della Festa

 

I raggi del sole filtravano appena dalle persiane della camera di Ino, illuminando i capelli dorati della ragazza.

Shikamaru, appoggiato sul gomito, mento sulla mano, la contemplava silenziosamente. Chissà se aveva fatto la scelta giusta. Ma pensarci in quel momento sarebbe stato inutile. La sua bellezza lo condizionava troppo. Il ragazzo fissava attentamente le smorfie adorabili che Ino faceva nel sonno, chissà cosa stava sognando.

Shikamaru prese una lunga ciocca dorata, lasciandola scivolare tra le dita, accarezzando quei capelli di seta. La biondina mugugnò qualcosa nel sonno, assumendo un'espressione dolcissima. Il ragazzo accennò un sorriso, stampando un tenero bacio sulla fronte di Ino, facendola svegliare lentamente.

-"Mmh..."- mugugnò lei, nascondendosi sotto le coperte.

-"Sveglia che è mattina!"- ridacchiò lui, levandole le coperte di dosso.

-"Mmh... noooo ridammele che ho freddo..."- protestò debolmente la ragazza.

-"Dai svegliati, che sennò Choji ci finisce tutta la colazione... e qui c'è qualcuno che ha parecchi pasti arretrati e di certo non sono io!"- la stuzzicò Shikamaru, uscendo dalla stanza insieme alle coperte.

-"Uffa!"- ringhiò Ino, raggomitolandosi nel letto e aggrappandosi alle lenzuola che sapevano ancora di Shikamaru.

 

ù

 

Fuori dalla stanza, Shikamaru incontrò Choji.

-"Ehi, Cho... allora, com'è andata ieri?"- chiese il Nara ghignando.

L'Akimichi non rispose, si limitò ad arrossire, cambiando argomento.

-"A me bene... ma c'è qualcosa che dovrei sapere, Shikamaru?"- chiese il grassottello, dubbioso.

-"Ovvero?"- domandò l'amico, inarcando un sopracciglio, perplesso.

-"Sì, insomma... a quest'ora saresti dovuto già essere a metà strada verso Konoha! E invece te ne esci tutto fresco e riposato... dalla camera di Ino!"- aggrottò le sopracciglia Choji, per niente convinto del comportamento del compagno. -"...starai mica tenendo il piede in due scarpe, vero?"- domandò sconcertato.

-"Ma va! Diciamo che ho fatto una scelta..."- rispose Shikamaru, con tono seccato.

-"Cioè?!"- chiese l'Akimichi, col cuore in gola, ripensando a Tenten e alla sua mazza ferrata che lo aspettavano a Konoha.

-"Diciamo che non ho scelto Temari..."- si limitò a dire il Nara, uscendo con nonchalance dalla dépendance (quanti francesismi! XD).

"Ha detto... NON HO SCELTO Temari, giusto? Giusto, giusto Akimichi... devo scrivere a Kiba!!!" pensò Choji tutto contento e sollevato.

 

ù

 

A colazione, tutti erano al settimo cielo. Tutti tranne una piccola viperella che fissava Shikamaru con sguardo ricolmo di odio. Il ragazzo col codino se ne accorse, ghignando divertito.

-"Ehi Mayu-chan, sei contenta che resto qui a GIOCARE con te?"- domandò Shikamaru con tono ironico.

Gli occhi della bambina si iniettarono di sangue.

-"Oh sì, zietto, sono sicura che ci DIVERTIREMO molto insieme..."- ribatté Mayu, irritata.

-"Oh sì che bello! Tutti insieme allegramente per un'altra settimana! Peccato che mio marito sia già dovuto ripartire!"- sospirò Naoko.

"Altro che peccato..." pensò Ino, soddisfatta.

-"A proposito, ragazzi..."- s'illuminò improvvisamente la zia -"Sapete, questa sera i vicini hanno organizzato un mega festa... sapete hanno una villa antica davvero deliziosa... sono sicura che ci divertiremo! Shikamaru, hai fatto bene a restare!"- sorrise convinta la donna.

-"Beh, vedremo..."- commentò divertito, scoccando un'occhiata maliziosa a Ino.

 

ù

 

Quel pomeriggio, a Konoha, Neji era appena arrivato davanti casa di Tenten. Stava per bussare alla porta, quando dei strani lamenti lo interruppero.

-"Oh sì Kiba, sei grande!"- urlò la voce di Tenten da dentro la porta.

-"Sì, sì, sì!!! E' pazzesco!!!"- ribatté la voce di Kiba, soddisfatta.

-"Non vedevo l'ora di farlo!"- continuò la kunoichi.

-"Figurati io!"- rispose l'Inuzuka.

Neji fissò la porta totalmente esterrefatto, sentendo quelle esclamazioni equivoche. Rimase tentennante per alcuni minuti, non sapendo che pensare, roso completamente dalla gelosia. Cosa stavano facendo quei due, là dentro?!

Improvvisamente, la porta si aprì e ne uscirono fuori Kiba e Tenten. Appena lo vide, la ragazza tirò un urlo di gioia e gli si aggrappò al collo, sprizzando felicità da tutti i pori. Neji avvampò, non sapendo come comportarsi, mentre Kiba ghignava divertito.

-"Ma... ma... che è successo, Tenten? Perché sei così euforica?!"- riuscì a chiedere il jonin.

-"Perché ho vinto un sacco di bottiglie di sakè, ma soprattutto perché adesso avrò la mia tanto bramata rivincita... è da anni che l'aspetto... venite!"- ordinò la kunoichi, dirigendosi come un fulmine verso l'ufficio di Tsunade.

Quando i tre arrivarono, l'Hokage era fuori dal suo palazzo in compagnia dei due jonin della Sabbia e di Sakura, Naruto e Sai.

-"Tenten, Neji, Kiba... sapete mica se Shikamaru è arrivato?"- chiese Tsunade, inarcando un sopracciglio perplessa.

-"Oh no, in realtà Shikamaru NON verrà!"- cinguettò Tenten, tutta sorridente, rivolgendo lo sguardo verso l'odiata Temari.

-"Come sarebbe a dire? Dov'è finito?"- chiese la jonin di Suna.

-"E' in vacanza con INO e Choji!"- rispose tutta soddisfatta la chunin con gli chignon.

-"Ah, è in vacanza?"- ripeté Temari, meravigliata.

-"Eh già. Con Ino."- infierì Tenten, che era tutta un sorriso.

-"...e Choji."- aggiunse Sakura, irritata. Era ovvio che l'amica era convinta di aver già vinto la scommessa.

-"Sì, in realtà dopo una missione molto pericolosa ho concesso loro di andare due settimane in vacanza..."- spiegò Tsunade, leggermente imbarazzata dalla situazione.

-"Ah sì? Beh, beato lui..."- cercò di smorzare la tensione Kankuro.

-"Tsè... quello scemo non sa che si perde..."- asserì Temari, piuttosto avvelenata.

-"...o cosa ci guadagna, dipende dal punto di vista!"- commentò Tenten, sarcasticamente.

La jonin della Sabbia la fulminò con lo sguardo, ricambiata dalla chunin della Foglia.

Kiba e Neji decisero di prendere l'amica di forza e trascinarla via, altrimenti sarebbe stata capace di accapigliarsi con Temari anche davanti all'Hokage.

-"Tenten si può sapere che ti è preso?!"- la rimproverò Neji.

-"Oh, io quella non la reggo!"- ribatté la kunoichi, offesa.

Immediatamente, Sakura li raggiunse.

-"Ehi Tenten, non penserai di aver già vinto, non è vero?"- ringhiò la Haruno.

-"Certo! Perché dubiti?"- ribatté la chunin con gli chignon.

-"Mpf! Ino e Shikamaru non sono ancora tornati, perciò non possiamo essere sicuri che si siano messi insieme per davvero! E poi fanno sempre in tempo a litigare... una settimana è lunga, cara mia!"- asserì Sakura, convinta.

-"Già, ma intanto non è tornato da Temari, e questo è un buon inizio, scema!"- le fece la linguaccia Tenten, allontanandosi.

Sakura andò su tutte le furie, cominciando a calciare tutto quello che le capitava a tiro per la strada, vecchietti compresi.

 

ù

 

La festa si teneva in una villa ancora più grande di quella di zia Naoko. Era un vecchio casolare a due piani, dipinto di bianco e con all'interno alcuni antichi affreschi.

Il cortile era invaso di banchetti pieni di cibo, così tanto che era troppo persino per Choji. Musica e festoni riempivano ogni angolo di quel piccolo paradiso di allegria.

Shikamaru si era fermato a parlare con alcuni vecchi amici di giochi, perdendo di vista i due compagni. Per Choji non c'era da preoccuparsi, visto che c'era Risa a tenerlo sott'occhio; il vero problema era Ino, che alle feste beveva come una spugna e non si ricordava più niente il giorno dopo. Era successo così anche per il loro primo bacio e all'epoca Ino aveva solo 13 anni, figurarsi adesso.

Il chunin girò parecchio per il cortile fino a quando non s'imbatté nell'Akimichi e amica.

-"Ragazzi, avete mica visto Ino in giro?"- chiese Shikamaru, preoccupato.

-"No."- rispose prontamente Choji.

-"Sì!"- rispose invece Risa, ma subito il chunin dai capelli rossi la fulminò con lo sguardo. Risa si morse il labbro inferiore, mortificata.

-"Beh, che succede? Voi due mi nascondete qualcosa..."- asserì il Nara, fissando i due dubbioso.

-"Ehi zio Shikamaru!"- lo richiamò una vocina sadica.

Il chunin si voltò lentamente, quasi schifato dal dover incontrare gli occhi della piccola Mayu.

-"Che vuoi, vipera?"- chiese scocciato.

-"Guarda là... mi sono permessa di presentare un paio di miei amici a Ino!"- ridacchiò divertita.

-"Ah sì? Età media 6 anni?"- la sbeffeggiò Shikamaru.

-"No, a dir la verità tra i 18 e i 20, però fa niente..."- ribatté Mayu, soddisfatta.

Il ragazzo si voltò di scatto verso la pista da ballo al centro del giardino, vedendo Ino ballare insieme a tre bei tizi. La differenza fra ballare e strusciarsi era piuttosto labile...

Il Nara aggrottò le sopracciglia, piuttosto irritato, mentre la bambina se la rideva della grossa.

-"Ehi Shika, calmati... Ino ha bevuto un sacco!!! Non fare il geloso, sta solo ballando!!!"- cercò di calmarlo l'Akimichi, mentre la visione minacciosa di Tenten tornava a farsi nitida nella sua mente.

-"Tsè... perché dovrei fare il geloso... mica è la mia ragazza!!!"- sbottò Shikamaru, fregando al volo una bottiglia di saké al cameriere che passava lì in giro.

-"Sì, però ci dormi insieme..."- lo rimproverò Choji.

Risa arrossì imbarazzata sentendo quelle parole, mentre il ragazzo col codino fulminò l'amico con lo sguardo.

-"Infatti, Choji... dormiamo insieme... credimi, se facessimo altro lo sentiresti anche attraverso i muri di mattoni!"- sbottò Shikamaru, allontanandosi ancora più irritato.

Il ragazzo si appoggiò ad un albero nascosto nell'ombra. Sorseggiava la bottiglia di sakè, fissando alquanto scocciato la biondina ballare insieme a quei bellimbusti. Sbuffava in continuazione mentre un senso di fastidio sempre più grande lo disturbava profondamente.

-"Eh eh eh... io non me la prenderei tanto se fossi in te..."- disse improvvisamente una voce roca a suo lato.

Shikamaru si voltò appena, vedendo di fianco a sé un vecchietto basso e dalla barba folta, che ridacchiava divertito. Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso.

-"Non capisco che intende dire..."- rispose il Nara, sorseggiando ancora il sakè.

-"Guardali... sono uno più ubriaco dell'altro... sai come si dice qui da noi? Se il ragazzo è più ubriaco della ragazza, vedrai che non ci combinerà una mazza; se il ragazzo è sobrio e distingue il giallo dall'arancione, con lei passerà una notte da leone."- spiegò il vecchio, compiaciuto.

Il chunin inarcò un sopracciglio, sempre più perplesso.

-"Che grandissima stronzata..."- protestò.

-"Suonerà pure come una stronzata, ma ti assicuro che è tutto vero!"- disse l'anziano -"Guardali... quei tre fra un po' crolleranno a terra esausti... senza contare il fatto che non sono poi così intelligenti da riuscire a rigirarsi una ragazza che neanche conoscono..."-.

-"Come fai a dirlo?"- chiese Shikamaru, sconcertato.

-"...prendono ordini da una bambina di 8 anni, quanto possono essere intelligenti?"- sogghignò il vecchio, allontanandosi senza aggiungere altro.

Il ragazzo lo fissò andarsene, perplesso, dopodiché portò lo sguardo sulla bottiglia di sakè che aveva in mano. Sbuffò, svuotandola: non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe dovuto buttare via del buon sakè per Ino.

Ormai al limite della sopportazione, Shikamaru decise di avvicinarsi ai quattro ballerini.

-"Ehm ehm..."- richiamò la loro attenzione il Nara.

Ino si voltò di scatto, sorridendo a trentadue denti non appena vide l'amico. Prontamente, gli si attaccò al collo, accoccolandosi sul suo petto.

-"Shikaaaaaa..."- cinguettò la biondina.

-"Inooooo..."- la scimmiottò lui, lanciando un'occhiata infastidita ai tre tipi. -"Ti stai divertendo senza di me?"- chiese poi, irritato.

-"Noooo... mi manchiii... dove sei stato?"- chiese lei, stringendolo forte.

-"In giro... chi sono i tre scimmioni?"- continuò lui, adirato.

-"Loro sono... ehm... Minoru... poi mi sembra Takeshi... e poi boh, non mi ricordo... massì, sai che me ne frega!!!"- disse la biondina, completamente ubriaca.

-"Mmh... bene, saluta Minoru, Takeshi e Non Mi Ricordo, che vieni via con me adesso... ciaooo ragazzi!"- li sbeffeggiò Shikamaru.

-"Ciaoooo!"- ricambiarono il saluto i tre.

Il chunin scosse la testa, schifato: erano davvero ubriachi marci. Prese Ino in braccio e si allontanò di fretta, portando la compagna dietro il casolare. Qui vi era un lungo porticato affrescato, con colonne marmoree attorniate di edera e invaso dal profumo dei roseti poco lontani. Quel lungo corridoio non era illuminato, vi era solo la luna a fare luce ai due.

Shikamaru rimise a terra Ino, che cominciò a correre su e giù per tutto il porticato, ammirando gli affreschi estasiata. Il ragazzo si appoggiò contro il muro, sorridendo appena e contemplando la luna. Era confuso. Il fatto che fosse geloso di Ino non doveva essere un buon segno. La sua freddezza si era flippata completamente. Non era mai stato geloso di niente, non era un tipo possessivo. E ora invece desiderava avere Ino solo per sé, quello strano sentimento che provava sporadicamente quando erano ancora a Konoha adesso era diventato quasi ossessionante. Per quanto sarebbe riuscito a controllarsi?

Ino apparve improvvisamente davanti a lui, interrompendone i pensieri. Sorrise allegra, stringendo le sue braccia intorno al collo del ragazzo, nascondendo il volto nell'incavo. Shikamaru rabbrividiva ogni volta che sentiva il respiro della compagna sfiorargli la pelle; chiudeva gli occhi, deglutendo e pregando Buddha di dargli l'autocontrollo di cui aveva bisogno per non saltarle addosso. Era svogliato, era passivo, era pigro... ma rimaneva pur sempre un uomo!!! Senza contare il fatto che quella sera Ino indossasse un mini vestitino aderente azzurro semi-trasparente.

"Pensa al Buddha, pensa al Buddha... Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha..." si ripeteva nella testa il chunin, cercando di mantenere la calma.

-"Shika..."- richiamò ad un certo punto la sua attenzione Ino, sollevando la testa verso la sua. Le labbra era a pochissimi centimetri di distanza, mentre i suoi occhioni azzurri brillavano di una strana luce. -"Shika... balliamo?"-.

Il ragazzo rimase un po' perplesso, inarcando un sopracciglio.

-"Io non ballo, Ino."- disse seccamente.

-"Con le altre no... ma con me sì... daiiii... tanto non c'è nessuno... ti prego, Shika... ti prego..."- lo implorò la biondina, strofinando il suo naso contro quello dell'amico.

A quel contatto, Shikamaru sentì il corpo prendergli fuoco. Si staccò dalla parete, allontanando leggermente la ragazza, slacciandosi i primi bottoni della camicia e respirando faticosamente.

"Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddha Buddhaaaa!!!" urlavano i neuroni nella sua testa. Stava perdendo il controllo di se stesso.

-"Shikaaaa... balliamoooo..."- ripeté Ino, abbracciandolo improvvisamente da dietro, facendolo scattare.

-"Va bene, va bene, balliamo... però tu smettila di saltarmi addosso all'improvviso, okay?"- la rimproverò il ragazzo, rossissimo in volto.

La kunoichi si limitò ad annuire, circondando il collo del compagno con le sue braccia, guardandolo languidamente. Shikamaru lasciò scivolare le sue mani lunghi i fianchi della ragazza, cingendole la vita e attirandola leggermente a sè. Cominciarono a dondolare dolcemente al suono di una dolce melodia iniziata proprio in quel momento, assaporando quell'attimo magico e intenso. Ovviamente, l'unica cosa a cui stesse pensando il Nara era la grossa divinità dal "dolce" peso.

Il suo mantra mentale dedicato al Buddha s'interruppe non appena Ino avvicinò le labbra al collo del ragazzo, cominciando a baciarlo bramosamente.

Shikamaru spalancò la bocca, allibito e sconvolto, concentrandosi come mai prima di allora per cercare di trattenersi.

-"Per tutti i... Buddha, Ino... che cavolo fai..."- chiese con tono sofferto il Nara.

-"Ti faccio un succhiotto!"- cinguettò lei, tranquillamente.

-"E perché cavolo me lo stai facendo?!"- sbottò Shikamaru, trovando finalmente la forza per scansarla.

-"Perché così Temari saprà che sei mio, soltanto mioooo!!!"- sbraitò Ino.

-"Temari? Che c'entra Temari, scusa? Mica è qui!!!"- cercò di farla ragionare lui, anche se ormai aveva intuito che il livido sul suo collo era già stampato.

-"E chi se ne frega..."- sbuffò Ino, accoccolandosi ancora tra le braccia del ragazzo.

-"Ehi, sarai mica gelosa di Temari?"- chiese Shikamaru, ghignando malizioso.

-"Sì! Sono gelosissimaaaa!!!"- rispose la biondina, sinceramente. L'alcol aveva il potere di annullare la barriera del suo orgoglio e di farle dire cose che non avrebbe mai detto da sobria, e che comunque non avrebbe ricordato il giorno seguente.

Un ghigno soddisfatto si spaziò sul volto dello shinobi: gli era venuta in mente un'idea brillante. Perché non approfittare un pochino della sbronza di Ino?

-"Ehi Ino... se potessi tornare indietro... cambieresti Team?"- chiese Shikamaru, seriamente, stringendo la ragazza tra le sue braccia.

-"Mmh... assolutamente... no! Non potrei vivere senza te e Cho... no no no..."- rispose teneramente la biondina, ormai al limite della sua sbronza.

-"Sei ancora innamorata di Sasuke?"- domandò ancora il ragazzo.

-"Mmh... no..."- sbiascicò lei.

-"E di Sai?"-

-"Yawn... no..."- sbadigliò la kunoichi.

-"E di me? Provi qualcosa per me, Ino?"- chiese Shikamaru, deglutendo nervosamente.

Ma dalla biondina non ottenne risposta. -"Scusa, che domanda stupita..."- si pentì subito di ciò che le aveva appena chiesto.

Ad un tratto, però, si accorse che la ragazza si era addormentata in piedi tra le sue braccia.

-"Ehi Ino!!! Ma proprio adesso ti dovevi addormentare?! Ino, rispondimi!!!"- sbottò il ragazzo, deluso. Ma dall'amica non ottenne niente di più che un mugugno sommesso. -"No... che sfiga..."- piagnucolò Shikamaru, prendendo in braccio la compagna, sospirando. Anche quella notte si prospettava terribilmente tranquilla.

 

 

 

Grazie tantissime a: Celiane, Nuvia, Bea, Alex, Andrea, Ayumi, Queen of night e Giò per le vostre recensioni!!! Aspetto con ansia le prossime!!! Bacione mega da Sakurina

 

 

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Capitolo 9
*** Giorno VIII: Lunedì Dell'Amaca ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

 

Ciao a tutti!!! Rieccomi qui con la tenera vacanza di Ino Shika e Cho che comincia a prendere una piega sempre più... audace! Eh eh eh... insomma... non è colpa di nessuno se in giardino c'è un'amaca... ih ih ih XD... ma non voglio svelarvi nulla!!! Spero vi piaccia questo capitolo!!! Bacione Sakurina

 

 

 

Giorno VIII: Lunedì Dell'Amaca

 

Quando Ino riaprì gli occhi, fu pervasa completamente da un forte profumo familiare. Sì, il profumo di Shikamaru. Era la sua stanza, quella. Sorrise, rigirandosi nel letto, ma vide che non c'era quella presenza a cui si era tanto abituata accanto a lei.

La ragazza si sollevò, guardandosi intorno spaesata, ma subito fu costretta a risdraiarsi: un terribile mal di testa le perforava le tempie, mentre una nausea pazzesca la infastidiva.

-"Ecco, mi devo essere sbronzata di nuovo... uff!"- sbuffò la biondina, nascondendosi sotto le lenzuola. 

La kunoichi uscì dalla dépendance dopo circa mezzora. Ad aspettarla, in giardino, stavano i due compagni che come al solito giocavano a carte sul tavolo.

-"Buongiorno Ino!"- la salutò Choji, radioso.

-"Buon pomeriggio, sarebbe meglio dire!"- ridacchiò Shikamaru, scoccandole un'occhiata divertita.

-"Tsè, conoscendoti non ti sarai alzato all'alba nemmeno tu!"- protestò Ino, incrociando le braccia, offesa -"E poi sent---"- ma subitò la ragazza si bloccò, sbarrando gli occhi mentre guardava il Nara, allibita.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso, mentre un sorrisino divertito si spaziava sul volto di Choji, che aveva già capito il perché della reazione della compagna.

-"Ah. Beh, vedo che ti sei divertito, ieri sera."- asserì con tono offeso la biondina, voltando la testa di lato.

Shikamaru continuò a fissarla, sconcertato.

-"Ma di che diavolo stai parlando...?"- chiese il Nara, scocciato.

-"Mpf! Che faccia tosta! Almeno abbi il buonsenso di coprirlo!"- continuò Ino, sempre più irritata.

-"Sta parlando del succhiotto, Shika."- s'intromise l'Akimichi, visto che nemmeno l'amico sembrava ricordarsi di quel marchio viola che portava sul collo.

-"Ah già, questo..."- disse Shikamaru, pensieroso, portandosi la mano sul collo. Subito dopo, però, realizzò il perché del comportamento della Yamanaka: l'abituale gelosia mista alla sua solita amnesia post-sbornia. -"MA SEI SCEMA A FARE L'OFFESA?! SE SEI STATA TU A FARMELO!!!"- sbottò il ragazzo, arrossendo violentemente.

Ino sbarrò gli occhi, allibita, mentre Choji li fissava a bocca aperta: quello sì che era totalemente inaspettato.

Dopo qualche minuto di pesante silenzio, anche la ragazza arrossì.

-"Tu... tu... tu sei... TU SEI UN IDIOTA!!!"- sbottò la biondina, scappando immediatamente via, verso la dépendance.

-"Ehi! Ma... è completamente impazzita!!! Prima viene lì, ubriaca persa a saltarmi addosso e poi l'idiota sarei io?!?"- protestò Shikamaru.

-"Non penso che si sia arrabbiata per quello... avresti dovuto dirglielo con più delicatezza, Shika..."- sospirò Choji, rassegnato. Quei due erano un paradosso vivente, come sarebbero riusciti a mettersi insieme? Ma Risa era fortemente convinta che fra due persone diverse, l'attrazione fosse più forte che fra due persone simili. L'amore fra caratteri diversi gli permetteva di completarsi a vicenda.

"Mah, speriamo..." pensò l'Akimichi, sospirando preoccupato.

 

ù

 

Shikamaru bussò leggermente sulla porta della camera di Ino, aspettando ansiosamente una risposta. Lei lo invitò ad entrare, ma la ragazza si pentì non appena lo vide varcare la porta.

-"Vattene!"- gli ordinò la biondina seduta sul letto a leggere, arrossendo lievemente.

-"Senti Ino... ieri eravamo tutti e due un po' ubriachi, vedi di non prendertela tanto..."- sbiascicò Shikamaru, controvoglia.

-"Non avresti dovuto dirlo così... non davanti Choji... e poi, urlare a quel modo... pensa se zia Naoko ci avesse sentiti..."- lo rimproverò Ino, imbarazzata e adirata contemporaneamente.

-"D'accordo, Ino, ammetto di aver esagerato..."- disse sforzatamente il ragazzo, che odiava più di ogni altra cosa al mondo abbassarsi a chiedere scusa, soprattutto a lei.

La kunoichi rise appena, soddisfatta delle scuse appena ricevute, sollevando gli occhi dalla rivista.

-"Okay, d'accordo... scusami anche te per averti stampato quel... quel... quello sul collo ecco!"- si scusò anche lei, imbarazzata.

-"Dai, preparati adesso!"- le ordinò lo shinobi.

Ino inarcò un sopracciglio, perplessa.

-"Perché?"- chiese, sconcertata.

-"Perché Choji vuole andare in una gelateria poco lontana da qui e ci ha invitati... ovviamente è tutta una scusa per farci riappacificare, perciò se tu rifiutassi ci rimarrebbe molto male... ti aspettiamo fuori!"- asserì il ragazzo col solito tono scocciato di uno che sta per andare al patibolo.

Ino sorrise lievemente divertita, saltando giù dal letto e cominciando a prepararsi.

 

ù

 

I tre ragazzi camminavano fianco a fianco, ridendo e scherzando come non facevano da tanto tempo a Konoha. Quella era la parte più bella della vacanza: la loro amicizia si rafforzava giorno per giorno, nutrita dalla semplicità dei gesti quotidiani e dalla gioia dello stare insieme.

Choji si era preso due mega gelati a cinque gusti ciascuno (solo perché era il massimo di gusti che potesse reggere il cono); Shikamaru aveva optato per un cono menta e limone, mentre Ino si assaporava il suo cono fragola e cioccolato dopo una strenuante lotta con i compagni.

-"Mi farà ingrassare tutto questo cioccolato..."- si lamentò la ragazza, sentendosi in colpa con se stessa per divorare così avidamente il gelato.

-"Maledizione, Ino! Tu e tutte le tue fisse assurde sulla linea... sei perfetta così come sei, e credimi qualche kilo in più non ti farà che bene, l'ho sempre detto io!!!"- sbottò Shikamaru, infastidito dall'ostinazione dell'amica.

Ino sorrise di nascosto, felice, arrossendo lievemente.

-"Mmmh... il tuo gelato sembra buono, Shika..."- cambiò discorso la biondina, fissando il gelato dell'amico con occhi sberluccicanti.

-"Vuoi?"- chiese il ragazzo, porgendolo in direzione della compagna.

-"Sììì!"- si esaltò la kunoichi, assaggiando.

Choji rise divertito, vedendo quanta tenerezza si trasmettessero i due senza nemmeno rendersene conto. Era vero, nonostante la loro diversità... stavano troppo bene insieme.

-"Fammi assaggiare il cioccolato!"- disse Shikamaru, azzannando il gelato dell'amica.

-"Waaah, Shika!!! Mi hai mangiato metà gelato, sei un balordo!!!"- lo rimproverò Ino, mentre il Nara se la rideva divertito.

-"Toh, guarda chi si rivede!!!"- asserì improvvisamente una voce proveniente dal fondo della strada.

I tre chunin si voltarono perplessi, incontrando gli sguardi minacciosi di quattro teppistelli seduti all'ombra di un albero.

-"Oh no..."- sospirò Ino, turbata.

-"Chi sono questi quattro, Ino?"- chiese Shikamaru, irritato dagli sguardi minacciosi dei ceffi.

-"...sono gli stupidi bifolchi che ho incontrato qualche mattina fa..."- rispose la ragazza, scocciata.

-"Ah, quelli che facevano i commenti a sproposito?"- domandò il Nara, inarcando un sopracciglio, sempre più infastidito.

La Yamanaka si limitò ad annuire, perplessa.

-"Ehi carina, oggi ti sei portata dietro la scorta?"- ridacchiò uno dei teppisti.

-"Dai, molla quei due sfigati e vieni con noi, bella!"- gli diede manforte l'altro.

-"Non rivolgerti così ai miei compagni, cretino!"- ribatté Ino, offesa.

-"Ehi, abbassa la cresta carina... altrimenti lo conosco io un modo per farti stare zitta!"- sghignazzò un altro, ma subito sentì qualcosa di estremamente doloroso colpirgli lo stomaco. Senza che nessuno se ne rendesse conto, Shikamaru era scattato in avanti molto velocemente, affondando un potente pugno nello stomaco dell'avversario. Questo gemette per il dolore, stramazzando a terra, sofferente.

-"Anch'io conosco un modo per farti stare zitto, stronzo!!!"- ringhiò il chunin, furibondo.

-"Shikamaru!!!"- rimase allibita Ino, portandosi le mani sul volto, sconvolta. -"Cho, fermal--- Choji!!!"- cercò di chiedere la Yamanaka, ma subito si accorse che anche l'Akimichi era andato a dare manforte all'amico, pestando gli altri due tizi mentre Shikamaru si occupava dell'ultimo.

-"...ragazzi..."- mormorò Ino, completamente allibita, senza sapere cosa fare.

Mezzora dopo i tre chunin erano ritornati a casa, mentre i quattro teppisti erano rimasti a terra, tramortiti.

-"Siete due pazzi!!! Che vi prende, dare corda a quattro sfigati del genere... non è da chunin della Foglia!!!"- li rimproverò Ino, furibonda.

-"Sì, ma tanto adesso siamo in vacanza... e poi non te la prendere tanto, se la gente non conosce le buone maniere tanto vale insegnargliele, no?"- commentò Shikamaru, ironico.

-"Siete veramente... veramente... degli stupidi maschi, ecco cosa siete!!! Tsè!!!"- sbottò la biondina, dirigendosi verso camera sua.

Shikamaru e Choji si guardarono, divertiti dalla solita reazione esagerata dell'amica. Non era mai contenta quando loro facevano a botte, ma del resto non potevano certo permettere che qualcuno la offendesse passandola liscia. Soprattutto Shikamaru. Per loro, in fondo, Ino era la loro piccola principessa, una bellissima e viziatissima principessa, un po' rozza a volte, un po' vanitosa, ma pur sempre una principessa.

 

ù

 

Quella sera, Shikamaru se ne stava sdraiato sulla sua amaca. Il tramonto infuocava la campagna, tingendola di un rosso scarlatto davvero intenso. Chiuse gli occhi, lasciandosi dondolare dal vento e dal frusciare delle spighe di grano, avvolto dal silenzio più surreale. Ecco... così tutto era perfetto. La tranquillità era padrona del mondo e del suo cuore, nessun turbamento, nessun pensiero spiacevole a disturbarlo, nessuna missione da compiere.

Ma la quiete, come tutte le cose belle, aveva sempre una fine. E fu proprio la voce squillante dell'unico turbamento che lo affliggeva laggiù a Kirizawa a interromperla.

-"Uffa, Shika... volevo sdraiarmi io sull'amaca!"- protestò Ino, avvicinandosi al compagno.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso.

-"Beh, sei arrivata tardi... ci sono già io!"- ghignò leggermente divertito.

-"Dai... potresti anche lasciarmela, visto che l'hai monopolizzata per tutto il pomeriggio!"- si lamentò la biondina, guardandolo dubbiosa.

Shikamaru rimase un po' in silenzio, fissando il bellissimo volto della ragazza illuminato dal rosso crepuscolare.

-"Sdraiati allora, che problema c'è?"- propose d'istinto il ragazzo, senza rendersi conto di ciò che stava dicendo, guidato dal suo impulso.

Ino arrossì improvvisamente, lievemente imbarazzata.

-"M-ma che dici, scemo... se ci sei tu fa niente..."- rispose lei, confusa.

Per tutta risposta, il Nara si scansò facendo un po' di spazio al suo fianco, invitando la Yamanaka a sdraiarsi con un cenno della testa.

-"...lì?"- chiese la biondina, arrossendo ancora più violentemente.

-"Beh? Dormiamo insieme tutte le notti... che vuoi che cambi?"- asserì lui, mantenendo il suo solito tono scocciato.

Ino deglutì, facendosi forza mentalmente: in fondo, che male c'era a sdraiarsi lì con lui? Lo facevano tutte le notti... cosa c'era di diverso? Diverso... sì, la diversità stava nel fatto che di notte lei si addormentava praticamente subito, sentendosi protetta dalla vicinanza del compagno, mentre adesso... sarebbero rimasti entrambi svegli e vigili. Svegli, vigili e... tremendamente vicini. L'amaca era molto più stretta del letto.

Ma presto il cuore ebbe la meglio sulla mente e, senza dire nulla, Ino si distese al lato di Shikamaru, appoggiando la sua testolina bionda sul braccio muscoloso del compagno. Il suo profumo indefinibile, ma tremendamente sexy, si mischiava alla sua essenza di lavanda, mandando in panne i cervelli di entrambi. La vicinanza era tale che i due potevano sentire i loro cuori battere all'impazzata, il loro respiro accelerare a ogni sospiro, mentre un grande caldo li pervadeva. Sì, restare così vicini... creava un caldo insopportabile.

Con naturalezza, Shikamaru lasciò scivolare la mano sulla testa di Ino, cominciando ad accarezzarle i capelli, delicatamente, mentre con lo sguardo fissava il tramonto: un po' per fare l'indifferente, un po' per confondere il rosso sulle guance con la luce scarlatta del sole.

Avvertendo il contatto della mano del compagno, il cuore di Ino sobbalzò, mentre un groppo in gola le impediva di parlare, anzi, di respirare.

Il suo tocco era così gentile, sentiva le dita del ragazzo intrecciarsi delicatamente con i suoi capelli serici, accarezzandoli, lisciandoli, con una dolcezza estrema, in un modo totalmente inaspettato per un tipo come Shikamaru.

Ino voltò leggermente il suo viso verso quello del compagno, ritrovandosi a pochi centimetri dal suo, percependo il suo respiro sfiorarle le guance, facendola rabbrividire.

La ragazza deglutì, tesa. Non era mai stata così vicino a lui, mai. Mai il suo cuore aveva palpitato così per lui. E nessun respiro l'aveva mai fatta rabbrividire così a contatto con la sua pelle. E mai l'aveva visto così... così... così dannatamente sexy.

-"Shika..."- riuscì a mormorare lei, con voce tremante per l'emozione.

-"Mmh. Hai ragione, Ino."- disse lui, inaspettatamente. -"Si sta scomodi così, vero?"- chiese poi il ragazzo, lasciandola allibita.

La biondina sbarrò gli occhi, perplessa. Non era esattamente ciò che intendeva lei. In realtà, neanche lei sapeva bene cosa voleva dirgli. Forse cercava solo un pretesto per spezzare quell'atmosfera così sospesa da mozzarle il fiato.

Velocemente, Shikamaru si mise a sedere, sollevando di peso Ino. Dopodiché, il ragazzo si sdraiò occupando tutta l'amaca, tirando indietro la biondina e facendola adagiare sopra di lui, la sua schiena contro il proprio petto. Ora il compagno l'abbracciava da dietro, stringendole la sottile vita tra le forti braccia, appoggiando il mento sulla sua spalla nuda.

Shikamaru la scrutò con i suoi occhi penetranti e la vide completamente rossa in volto, mentre lei cercava di evitare accuratamente l'incontro col suo sguardo. Il cuore di Ino batteva estremamente veloce, sarebbe scoppiato da un momento all'altro. Sentiva l'aria mancare, quella vicinanza e quel caldo erano soffocanti.

Lo shinobi non riusciva a staccare gli occhi da lei: ormai non era più padrone del suo corpo. Avvicinò delicatamente le labbra all'orecchio della ragazza, facendola sussultare e arrossire ancora di più.

-"...così va meglio, no?"- le sussurrò suadentemente.

Quel bisbiglio sensuale e inaspettato la sconvolse profondamente, lasciandole fuggire un piccolo gemito insicuro.

Shikamaru sbarrò gli occhi, stupito, mentre Ino si sentì avvampare: stava per impazzire. Fece leggermente pressione sulle braccia del ragazzo, cercando di liberarsi da quella stretta conturbante.

-"...lasciami..."- lo supplicò debolmente, per nulla convinta delle sue parole. Quella protesta sembrò più ansimata che non irritata.

Cogliendo l'eccitazione vibrare in ogni suo gesto, il ragazzo rafforzò la stretta, premendo il suo corpo ancora di più contro quello della biondina.

-"No, che non ti lascio... abbiamo ancora un conto in sospeso, noi due..."- bisbigliò ancora lui, trattenendola con un braccio per la vita mentre con l'altra mano le scostava i lunghi capelli dorati dal collo.

Shikamaru appoggiò le sue labbra sul collo di lei, cominciando a baciarlo bramosamente così come Ino aveva fatto con lui la sera precedente. La biondina, intanto, veniva pervasa da una miriade di brividi, tremando come una foglia al contatto col ragazzo. Si portò una mano sulla bocca, impedendole di gemere ad ogni tocco del compagno. Ormai non aveva neanche più la forza di opporsi. La stretta di Shikamaru era troppo forte e la sua passione era troppo travolgente. Era bloccata lì, su quell'amaca, intrappolata in un abbraccio che la spaventava per la sua impetuosa bramosia.

-"Ino-chan!!!"- la richiamò improvvisamente una voce dalla casa. -"Ino-chan, dove sei?!"- era Mayu che la stava cercando.

Ino riaprì gli occhi, riprendendo il controllo di se stessa. Ma il Nara non sembrava voler smettere quella dolce tortura.

-"Shika... basta..."- ansimò la biondina, cercando di far pressione sul viso del ragazzo con la mano per allontanarlo -"...basta... ti ho detto basta..."- insistette alla fine, riuscendo a interrompere il bacio.

I loro occhi si incrociarono, perdendosi gli uni negli altri, smarriti quelli di lei, illuminati di eccitazione quelli di lui.

-"Ino-chan!!!"- si sentì ancora chiamare da lontano.

La biondina abbassò il volto, imbarazzata, liberandosi dalla presa ormai indebolita dell'amico e saltando giù dall'amaca. Si portò una mano sul collo ancora pulsante, dirigendosi di fretta verso la villa, senza dire nulla al compagno, senza voltarsi nemmeno a guardarlo. Era troppo sconvolta per farlo. Non sapeva come reagire.

-"Ino!"- la richiamò all'improvviso Shikamaru.

Ino si voltò, ancora rossa in volto, incontrando nuovamente gli occhi scuri del Nara.

-"Ino... non venire in camera mia, stanotte..."- le disse il ragazzo, abbassando lo sguardo, profondamente turbato.

-"D'accordo..."- si limitò a rispondere lei, voltandosi nuovamente verso la casa.

No, quella notte non era decisamente da passare insieme. Non dopo quella passione imprevista e totalmente incontrollata. Quella notte, Ino non avrebbe percipito il profumo sensuale di Shikamaru inebriarla, ma avrebbe passato lunghe ore allo specchio, intenta a fissare il marchio viola lasciatole sul collo, cercando di capirne il vero significato.

Shikamaru avrebbe guardato le stelle dalla finestra, sperando di vederne una cadente a cui esprimere il suo desiderio: aiutarlo a ritrovare la freddezza mentale di cui aveva bisogno per non rovinare il suo rapporto devastante con Ino.

 

 

Grazie a tutti per le preziose recensioni, aspetto le prossime su questo capitolo con ansia!!! Bacione Sakurina

 

X Andrea: mio caro tifoso del Toro, in realtà è divertente vedere Shika rimanerci sul più bello, proprio lui che voleva approfittare della situazione! XD Il proverbio non so neanche come mi è uscito! Bacione Sakurina

 

X Nuvia: neee che figa Tenten?! L'ho sempre detto io che una vera tosta! Beh, visto che Shika si è rifatto in questo capitolo dopo che Ino si era addormentata? XD Bacione Sakurina

 

X Celiane: mah, il vecchio è un personaggio occasionale che mi è uscito a muzzo... non so perché ma i vecchi mi sanno troppo di saggi che sparano i proverbi (assurdo peraltro quello che mi sono inventata tra mille risate XD)! E poi non resisto a mettere Neji e Ten un po' ovunque... come il prezzemolo! Bacione Sakurina

 

X Luna: beh, visto che in questo capitolo Buddha non è stato di grande aiuto a Shika? Eh già, la sindrome di Jiraiya l'ha investito in pieno... XD per non parlare della vendetta su Temari di Tenten... aaaahhh questa sì che ci voleva! Quanto c'ho goduto a scriverla! Visto l'enorme successo del vecchietto misterioso, mi chiedo che non sia il caso di farlo tornare... tvtttb Sakurina

 

X Giò: no, ti prego non dire queste cose che poi mi emoziono °///° sono contenta che ti piaccia la mia storiella e che ti prenda così tanto, io in realtà la scrivo con molta semplicità. I personaggi mi vengono fuori così, per riempire un po' la storia e per vivacizzarla, creando qualche effetto sorpresa di tanto in tanto... spero ti sia piaciuto anche questo cap... bacione Sakurina

 

X Queen of Night: ahahah per una volta hai sbagliato previsione (meno male... cominciavo a preoccuparmi! XD) no, tranquilla, Temari resta lì dov'è anzi pensavo di creare una piccola guerra d'inframezzo fra lei e Tenten! Che ne pensi? bacione Sakurina

 

X Ale-kun: dai, non sai che piacere mi ha fatto leggere la tua recensione... se dici così poi mi esalto!!! ^///^ Ino sbronza è tenera, ne? Fra l'altro ho recensito una tua storia ma ho fatto un danno col pc (come al solito) e l'ho recensita 2 volte... vabbè significa che mi è piaciuta il doppio! bacione Sakurina

 

X Bluesky: ciauu sono contenta che ti piaccia tanto la mia fic, e poi ti giuro che un giorno dovrò troppo fare una fic con Neji versione metallaro! XD XD XD l'altra sera ho visto il suo sosia versione vivente ed era appunto un metallozzo, che risate!!!  bacione Sakurina

 

X Ayumi: nooo non rompere nessun pc Ayu!!! Visto che Shika si è dimenticato del Buddha e si è ripreso in questo cap? Fra l'altro se rompi il computer uccidi pure Shika, quindi NON FARLOOOO!!! Che fighi Tenchan e Kiba, ce li vedo troppo a confabulare insieme contro Temari e Sakura! Una piccola guerra tra amici... e intanto Neji che si rode! Tvtttb Sakurina

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Giorno IX: Martedì Dell'Altalena ***


La Vacanza di

La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

Ciao a tutti!!! Vi pubblico questo capitolo nell'ultimo giorno di questa troppo breve vacanza!!! T.T Oddio, non sapete come mi sono emozionata e divertita a scrivere questo capitolo, che a me personalmente piace molto... soprattutto perché Shika sarà preda dei suoi ormoni impazziti, cercando disperatamente un modo per calmarli! Modi assurdi, fra l'altro... XD con soluzione finale a sorpresa! Perciò non sconvolgetevi troppo nel vederlo ridotto così! Spero vi piaccia! Bacione Sakurina

 

 

Giorno IX: Martedì Dell'Altalena

 

Quella mattina un vento caldo e piacevole spirava sulle colline di Kirizawa.

Ino uscì dalla dépendance e si stiracchiò di gusto: i lunghi capelli sciolti e le pieghe del vestitino bianco danzavano col vento, solleticandole lievemente gambe e volto.

Proprio in quel momento, anche Shikamaru uscì dalla casetta, ritrovandosi davanti la bella ragazza che si godeva il tepore di quella brezza piacevole a occhi chiusi, mentre il vento le sollevava forse un po' troppo la gonnellina, già trasparente di suo.

Il ragazzo sussultò, avvampando immediatamente, mentre un gran caldo cominciava ad impadronirsi di lui proprio come il giorno precedente.

"Cazzo... no, ancora no..." pensò lo shinobi, scuotendo violentemente la testa, sperando di far uscire quelle strane idee riguardanti lui e Ino che si accumulavano fin troppo spesso nella sua mente, ultimamente.

Percependo quel movimento repentino alle sue spalle, la biondina si voltò di scatto, sistemandosi una ciocca dorata che le copriva il volto dietro l'orecchio.

I due rimasero silenziosi per alcuni secondi, abbassando istintivamente i volti in sincronia. Ma Shikamaru non era tipo da imbarazzarsi troppo, tantomeno davanti a Ino. Doveva accampare una scusa, una scusa qualunque pur di uscire da quell'immenso casino in cui si era ficcato a causa dei suoi ormoni impazziti.

Sollevò il volto, contemporaneamente alla biondina. Anche lei aveva deciso che non era il caso di dare troppo peso agli avvenimenti del giorno prima, dovuti ad un momento di debolezza, solo un momento di debolezza.

-"Senti, per quanto riguarda ieri..."- cominciò a dire Shikamaru, con voce scocciata.

-"Lascia perdere, è tutto okay. E' stato solo..."- ribatté Ino, con atteggiamento strasicuro.

-"...un momento di debolezza..."- continuò il Nara, con un ghigno che sembrava amaro.

-"Già, un momento di debolezza... eravamo così... così..."- cercò di trovare le parole la biondina.

-"Sì, così vicini. E' normale perdere l'autocontrollo..."- aggiunse il ragazzo, atteggiandosi a spavaldo.

-"Già. Comunque tranquillo, noi donne abbiamo un utile alleato dalla nostra parte per questi casi."- asserì disinvolta la kunoichi.

-"...non dirmi l'autocontrollo, perché non credo che tu sappia controllarti molto più di me..."- inarcò un sopracciglio il Nara, sbiascicando con tono scocciato.

-"No, infatti."- rispose Ino, sorridendo appena.

-"E allora? Cos'è?"- chiese Shikamaru, perplesso.

-"Il fondotinta."- sorrise la biondina soddisfatta, portandosi indietro i capelli e mostrando un collo perfettamente... normale.

Lo shinobi la fissò storto, urtato profondamente: lui era costretto ad andare in giro con i maglioni dolcevita con quel caldo per nascondere quel succhiotto terribile mentre lei sfilava comodamente con i suoi mini vestitini. Questo sì che era ingiusto. Quella si prospettava una lunghissima e caldissima giornata.

 

ù

 

Shikamaru se ne stava sdraiato ormai da un'ora sul prato a fissare le morbide nuvole correre in cielo. Sospirando, si tirò su a sedere: la schiena gli doleva terribilmente. Ma no, non se la sentiva di ritornare a sdraiarsi su quella comoda amaca in mezzo al giardino. Troppi strani ricordi gli sarebbero tornati alla mente.

Ma come diavolo gli era venuto in mente di... di... di fare quello che aveva fatto?! Ino era ubriaca e gelosa di Temari, ma lui? Lui era sobrio e non era mai stato geloso di niente e nessuno. No, bugia. Lui era geloso, solo che non voleva ammetterlo. Terribilmente geloso di Ino. Quel pensiero gli fece paura, cosicché decise di smettere immediatamente di rimuginare sulla compagna e di andare a fare una passeggiata, prima che un'altra inaspettata vampata di calore lo invadesse.

Caso volle che Ino e i bambini stessero giocando in mezzo al cortile: ovvio, lei adorava i bambini e passare tempo con loro.

Shikamaru rimase perplesso per qualche secondo, andando nuovamente in fissa per la ragazza. Quel vestito era TROPPO corto e trasparente, decisamente TROPPO. Poi era colpa sua se perdeva il controllo? Ma se era lei a provocarlo!

Intanto, Risa era arrivata in compagnia di Choji alla villa. Ancora una volta, la dolce ragazza era stata invitata a pranzo da Naoko e quel giorno la zia sarebbe stata aiutata in cucina proprio dall'Akimichi.

Risa, felice di essere in quel posto così pieno d'amore, si affacciò sorridente sul balconcino, vedendo quanto la Yamanaka e i bambini si stessero divertendo ad inseguirsi. Il suo occhio però cadde sulla figura del Nara, che nascosto all'ombra di un albero lì vicino, contemplava la biondina completamente assorto nel suo mondo.

Proprio in quell'istante, la piccola Mayu corse verso Ino con in mano un secchiello pieno d'acqua e glielo lanciò addosso. Inutile dire che il vestitino bianco, già troppo trasparente di suo, lo divenne completamente, lasciando intravvedere chiaramente il disegno dell'intimo della ragazza.

Ino avvampò immediatamente, lanciando un acuto gridolino e coprendosi con le braccia (con scarsi risultati) all'istante. Mayu e Kei se la ridevano (era totalmente convinti dell'ingenuità del loro gesto), mentre Risa si era portata una mano sulla bocca per nascondere un sorriso di divertita sorpresa. Subito la ragazza portò i suoi occhi scrutatori alla ricerca di Shikamaru, ma lo shinobi era svanito dalla sua postazione. Dov'era finito?

 

ù

 

-"Cazzoooo..."- sbiascicò Shikamaru, inginocchiandosi a terra e portandosi le mani nei capelli. -"...maledetta vipera... dillo che l'hai fatto apposta, dillo, dillo, dillo!!!"- borbottò fra sè e sè, preda della più tremenda vampata di calore che avesse mai avuto in vita sua.

L'immagine di Ino completamente fradicia continuava a ripetersi nella sua mente all'infinito, soffocandolo e facendogli ribollire il sangue nelle vene.

Cercò di allentare quel colletto troppo alto e stretto che gli cingeva il collo, soffocandolo. Ma nulla, era inutile. Le idee più sconcertanti che un uomo potesse avere continuavano a frullargli in testa incessantemente e le scalmane non accennavano a diminuire, anzi, aumentavano sempre di più.

Poi la vide, laggiù, davanti a sè, fresca e azzurra: la piscina. Fu come un miraggio. Il chunin si sollevò, guardandosi attorno perplesso e vergognandosi silenziosamente di se stesso per come si era ridotto: una versione giovanile di Jiraiya, ecco come si sentiva.

Cancellò immediatamente quel pensiero dalla sua testa e corse velocemente verso la piscina. Si inginocchiò sul bordo, immergendo completamente la testa nell'acqua fredda, sperando di rinsavire un po' e di ritornare padrone di sè.

-"Cosa stai facendo?"- chiese una voce femminile perplessa alle sue spalle, improvvisamente.

Shikamaru riemerse con la testa, impallidendo. Sgamato in pieno. Si voltò lentamente, imbarazzato come non mai in vita sua. Credeva che fosse di Ino, quella vocina distorta udita sott'acqua. E invece si ritrovò davanti la dolce Risa, che lo fissava letteralmente interdetta, a braccia conserte.

-"Eh eh eh... fa caldo."- si limitò a ridacchiare nervosamente il chunin.

-"Sì, e scommetto che vedere Ino praticamente seminuda ti abbia fatto aumentare la temperatura ancora di più, dico bene?"- chiese Risa, scettica.

-"Ah. Mi hai visto..."- si deluse Shikamaru, sperando di farla franca con una piccola bugia.

-"Eh sì che ti ho visto."- annuì la ragazza, divertita.

I due piombarono in un imbarazzante silenzio per alcuni minuti. Non si erano mai rivolti che poche parole, e quella situazione sfiorava il limite dell'assurdo.

-"Ammettere che ti piace sarebbe chiedere troppo, vero?"- chiese Risa, con tono pungente.

Il ragazzo sbarrò gli occhi, sorpreso: ma quella era davvero la tanto tenera e ingenua Risa-chan del suo amico Choji? Per essere lei, era lei. Forse non era poi così ingenua come voleva dimostrare...

-"A me non... cioè... ma che diavolo ne sai?!"- sbottò il Nara, arrossendo. Avrebbe voluto chiarirle che in fondo Ino non le piaceva, ma no, non riusciva proprio a dirlo. Non ci riusciva. Forse perché... non era vero?

-"Vabbè, se lo dici tu... sappi che però non è normale mettere la testa sott'acqua in quel modo."- ridacchiò divertita Risa.

-"E' che... sono in astinenza da troppo tempo, ecco tutto. E vederla così fradicia mi ha fatto uno strano effetto, tutto qui."- cercò una scusa lo shinobi, in modo piuttosto impacciato.

-"Sì, sì, come no... se non vuoi morire annegato, ti conviene trovarti qualcosa da fare per tenere occupata la testa, perché se vai avanti di questo passo... passerai l'intera vacanza in piscina, credimi!"- ridacchiò Risa, allontanandosi sempre più divertita.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, perplesso: qualcosa da fare? Aveva passato la vita evitando di fare qualcosa. E proprio adesso che era in vacanza doveva mettersi a lavorare per non pensare troppo a... a Ino?!

 

ù

 

"Maledizione... questa vacanza sta prendendo una brutta piega... una piega fottutamente assurda..." pensava Shikamaru, incazzato nero mentre sdraiato a terra lavorava a qualche cosa.

Vedendolo sdraiato al suolo, Ino si avvicinò, curiosa.

-"Che fai?"- cinguettò lei da dietro, facendo prendere ventitrè infarti al ragazzo.

-"Preparo una trappola per Mayu, ovviamente."- rispose Shikamaru, riprendendo il controllo di se stesso.

-"Ah, d'accordo... COME SAREBBE A DIRE CHE PREPARI UNA TRAPPOLA PER MAYU?!?"- si sconvolse Ino, realizzando solo dopo pochi secondi le parole del compagno.

-"Shh, o ti sentirà!"- la rimproverò il Nara, concentrato sui fili trasparenti della sua creazione.

-"MA STARAI SCHERZANDO?! PERCHE' DIAVOLO FAI UNA TRAPPOLA PER LEI?! E' SOLO UNA BAMBINA!!!"- sbraitò la biondina, furiosa.

-"Perché mi annoio, maledizione! E soprattutto perché..."- cercò di ribattere, ma subito i suoi occhi caddero sul nuovo vestito della ragazza, anche quello decisamente troppo corto -"...perché... perché sì, accidenti!!!"- sbottò lui, ritornando a maneggiare con la sua trappola nervosamente, evitando le scalmane. Almeno, quel rimedio funzionava.

-"Ma sei scemo?! Hai passato la tua vita fissando le nuvole, e adesso ti lamenti che non hai niente da fare?! Mentre sei in vacanza?! Ma sei fuori di testa..."- asserì la Yamanaka, completamente allibita.

"Pensa io quanto mi considero scemo... se solo tu collaborassi e ti mettessi un paio di pantaloni, ogni tanto..." pensava dentro di sè Shikamaru, mentre l'irritazione cresceva.

-"Ma se proprio vuoi fare qualcosa, fai qualcosa di utile! Che ne so, aiuta Choji in cucina, metti a posto l'altalena... che ne so!!!"- sbuffò Ino, irritata dal silenzio del compagno.

Udendo quelle parole, il Nara sollevò la testa, interessato.

-"L'altalena?"- ripeté, stupito.

-"Sì, l'altalena, ti ricordi? Quella appesa al grosso ramo della quercia... si è rotta durante un temporale!"- spiegò la biondina, seria.

Per il ragazzo fu come un'illuminazione. Ma certo, l'altalena! Ecco cosa mancava a quella vacanza! Ino che passava ore e ore a dondolare sull'altalena, mentre lui se ne stava sdraiato lì a lato a contemplare il cielo e Choji a strafogarsi di patatine.

Un ghigno soddisfatto si spaziò sul volto del chunin: ora sapeva cosa fare per allontanare i pensieri alla Ero-Sennin dalla sua testa sfasata di una giornata troppo calda di mezza primavera.

 

ù

 

Purtroppo, quel pomeriggio a Shikamaru non gli ci volle più di un'ora per riparare la vecchia altalena. Sospirò, fissando la sua opera, soddisfatto.

Lui l'aveva riparata esclusivamente per Ino, ma come ovvio le due piccole pesti se ne appropriarono immediatamente, giocando su e giù fino al tramonto.

Il Nara, intanto, si era appisolato ai piedi dell'albero. Non si era nemmeno accorto che Mayu e Kei si erano allontanati, da quanto era immerso nei suoi sogni.

Quando riaprì gli occhi, il sole crepuscolare infiammava ancora una volta come la sera precedente i capelli dorati di Ino, che tutta assorta nei suoi pensieri dondolava dolcemente sull'altalena.

Avvertendo il compagno sollevarsi, la biondina voltò leggermente il viso verso di lui, sorridendo.

-"Ben svegliato! Ottimo lavoro, quest'altalena va che è una meraviglia!"- rise compiaciuta la Yamanaka.

Un tenero sorrisino si spaziò sul volto del ragazzo: quanto dolcezza era in grado di trasmettergli Ino con i suoi sorrisi. A lui bastava vederla felice per sentirsi subito più tranquillo. Era una sensazione strana: nel suo cuore sentiva alternarsi troppo rapidamente un'amorevole dolcezza e un travolgente desiderio. Erano quei due sentimenti totalmente contradditori a sconvolgere così profondamente la sua freddezza e a renderlo vittima dei suoi impulsi. Non riusciva a trovare dentro di sè la via di mezzo perfetta per far incontrare quei due sentimenti contrapposti. Ma doveva trovare un modo per esprimere quella confusione che lo dominava al più presto, altrimenti sarebbe impazzito. Appagare il suo desiderio con un gesto dolce.

Improvvisamente, i suoi occhi si fecero seri, fissando intensamente quelli cerulei di Ino, perdendosi gli uni negli altri, com'era successo fin troppe volte in quelle due settimane.

La ragazza si paralizzò, smettendo di dondolarsi. Sentiva il suo corpo fremere. Sapeva che sarebbe accaduto qualcosa, qualcos'altro, anche se non capiva bene cosa. Nessuno dei due lo sapeva, ma sicuramente Ino l'avrebbe lasciato fare. Perché? Perché si fidava di lui, perché forse anche lei si sentiva confusa quanto lui e perché in fondo... entrambi desideravano avvicinarsi ancora di più, più del giorno prima.

Velocemente, Shikamaru si inginocchiò davanti a Ino, appoggiando le sue mani sulle corde dell'altalena, senza togliere gli occhi di dosso dalla ragazza. Perso nel cielo più bello che avesse visto, quello dei suoi occhi.

Con leggera semplicità, il ragazzo si avvicinò rapidamente al suo viso, posando dolcemente le sue labbra su quelle di Ino, in un dolce bacio che forse lo avrebbe appagato più di qualsiasi altra trappola o altalena.

Il cuore della Yamanaka prese a battere come impazzito, lasciandosi trasportare da quelle labbra estremamente dolci e tenere, per nulla irruente come il tramonto precedente. Il suo corpo esile tremava, sconvolto da miriadi di brividi conturbanti. Non capiva più nulla. Non si era mai sentita così prima di allora. Sentiva un sentimento sconvolgente espandersi per ogni fibra del suo corpo, giungerle fino agli occhi chiusi: sì, avrebbe voluto piangere. Non ne capiva il perché, ma la sua gioia e la sua confusione erano così intense e contrastanti che sarebbero potuto essere espresse solamente per mezzo di calde lacrime. Ma resistette. Resistette fino la fine di quel lungo, delicato e intenso bacio.

I due si fissarono per alcuni secondi, seriamente. Gli occhi lucidi di lei dentro quelli imperturbabili di lui.

-"Cos'è stato?"- chiese Ino, con voce insicura.

-"Non lo so. Un gesto d'affetto, credo."- fece spallucce Shikamaru, rispondendo col solito tono impassibile, restando inginocchiando davanti a lei. Non era confuso, né pentito. Anzi, stava bene. Stava benissimo. Adesso aveva ritrovato la tanto desiderata serenità perduta.

Improvvisamente, un urlo acuto e spaventato interruppe l'atmosfera sospesa.

-"...cos'è stato?"- chiese nuovamente la biondina, spiazzata.

-"La mia trappola che ha funzionato, credo."- ghignò soddisfatto il ragazzo, non riuscendo più a mantenere un'aria seria.

La ragazza rimase perplessa per qualche secondo, vedendo il compagno ridere divertito sotto i baffi. Quando sentì nuovamente l'urlo spaventato di Mayu, finalmente la kunoichi capì.

-"Shikamaru!!!"- lo rimproverò con lo sguardo Ino, spingendo a terra il ragazzo e correndo di fretta verso le urla di Mayu per liberarla: a volte Shikamaru sapeva essere più infantile di un bambino. Ma sapeva baciare meglio di qualunque altro ragazzo avesse baciato prima di allora. Il migliore in assoluto.

Vedendo la Yamanaka affrettarsi verso la bambina, Shikamaru rimase a terra, ridendo divertito e incredulo: aveva baciato Ino Yamanaka.

"Questa vacanza sta prendendo una piega... terribilmente... assurda... la adoro." pensò il ragazzo, continuando a sbellicarsi dalle risate, compiaciuto per ciò che aveva appena fatto.

 

 

 

 

 

X Andrea: Come vedi anche questa volta Mayu non si è smentita e ha dovuto interromperli, anche se non sul più bello fortunatamente XD sono contenta ti sia piaciuta la descrizione della scena sull'amaca, mi sono impegnata tanto per farla T.T salutami il mitico Caronte XD e aspetto con ansia la tua prossima fedelissima recensione! Bacione Sakurina

 

X Coco Lee: Oddio che emozione... T.T... tu non lo sai ma io ti reputo l'autorità assoluta nel campo delle ShikaIno insieme ad Ategev! Oh cielo, non l'aspettavo tu che recensisci le "Vacanze" e lei il "Labirinto", che superemotion, Settimo Cielo!!! Ok, limitiamo il mio sclero abituale... grazie infinite per aver recensito, davvero! Sono contenta di essere riuscita nel mio intento, in realtà questa fic la scrivo con molta semplicità appunto per bilanciare quell'altra un po' più complessa... volevo riuscire a trasmettere tutta la tenerezza e la complicità che mi ispirano Shika e Ino e penso di esserci riuscita abbastanza benino... per quanto riguarda la mia Tenten, secondo me in fondo in fondo è un po' una pazza furiosa (penso che con Neji faccia la figa e la seria, ma con Lee dimostri la sua vera natura di sclerata, totalmente adorabile) e penso che in fondo ce l'abbia sempre un po' avuta su con Temari per il modo in cui l'ha stracciata... valutazione personale, del resto!!! Che altro dire? W SHIKAINO FOREVER AND EVER AND EVEEEER!!! Bacione Sakurina

 

X Queen of Night: Ciauuu mia diletta (che figata sto nome da oggi in poi ti chiamerò sempre così va bene?!) non riempirmi di complimenti che poi mi monto la testaaaa... che bello sono troppo contenta di essere riuscita a spiegare bene la scena dell'amaca, pensavo che non ci sarei riuscita (troppe posizioni complicate!XD) ma fortunatamente sembro essermela cavata... pfu! Mah, quando avrò ispirazione per continuare lo scontro Ten/Temari chissà... in realtà mi ispira di più un Ten/Sakura, perché Temari mi sembra troppo seria per dar corda a una pazza come Tenten e invece Sakura è più sulla sua stessa lunghezza d'onda, no? Vabbè vedrò... per adesso sono tutta intenta a disseminare romanticismo in giro! W ShikaIno! Recensisci presto! Bacione Sakurina

 

X Ayumi: Ayuuuu visto che gli ormoni di Shika sono schizzati di brutto?! Vabbè diciamo che è riuscito a contenerli piuttosto bene, senza farsi prendere da passioni travolgenti e mantenendosi tenero... anche se dubito che da adesso in poi ci sarà molto spazio per il Buddha nella sua testa! Penso più per una biondina molto carina.... XD beh del resto l'è pur sempre un bagai (un ragazzo) XD! E in realtà dubito anche che andrà a dormire con Ino per mooooolto tempo, causa ormoni impazziti. XD XD XD Commenta prestissimo, tvtttb Sakurina

 

X Bluesky: Grazie per i complimenti T.T mi commuovo daiiii! Che bello sono contenta di averti fatto vedere un film, spero di esserci riuscita anche con questo cap! Visto che combinano qualcosa anche senza essere ubriachi fradici?! XD Bacione Sakurina

 

X Celiane: Beh, a quanto pare Shika di stelle cadenti non ne deve avere viste quella sera vedendo come si evoluta la situazione, no? XD Vai Ten-chan che si avvicina la vittoria per te e Kiba! Vedrò di aggiungere qualche altro pezzettino di NejiTen in giro che ci vuole! Bacione Sakurina

 

X Nuvia: Grazie per continuare a commentare, T.T sono contenta!!! Che dire? W ShikaIno! Bacione Sakurina

 

X Luna: Eccola qui la mia super-must che come sempre non si lascia sfuggire nulla! Tenerissimi Shika e Ino, vero? E scommetto che in questo cap sei stata ancora più contenta... uff finalmente questo benedetto e sospirato bacio! Ce l'hanno fatta finalmente! Meno male che è riuscito a trattenere il suo "alone alla Jiraiya" senza saltarle addosso! XD Aspetto la prossima recensione mi racc!!! Tvtttttb Sakurina

 

X Giò: Effettivamente mi hai fatto notare che mi dilungo molto su Shika e Ino e tengo un po' in disparte Cho e Risa... fra l'altro in questo cap ho voluto far vedere che in fondo Risa la sa lunga e che forse presto prenderà in mano la situazione con Choji, che io me lo vedo molto timido... mi impegnerò a fare qualcosa tra loro! Aspetto la tua prossima recensione! Bacione Sakurina

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Giorno X: Mercoledì Della Piscina ***


La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

 

Carissimi rieccomi qui in ginocchio chiedendo perdono per avervi fatto attendere così tanto XD!!! Sorry sorry!!! Per farmi perdonare vi ho scritto un capitolo che mi sembra un po' più lunghino, però non so... mi sono fatta prendere come al solito XD!!!

Comunque in questa durissima settimana scolastica spero di non aver scritto un capitolo troppo sforzato (T.T se è così è colpa della scuola, non mia! XD)... fra l'altro non sono nemmeno in forma smagliante T.T... 

In questo capitolo, contrariamente a Choji e Risa, Ino e Shika avranno seri problemi di comunicazione... come faranno a capirsi dopo l'ennesimo ostacolo?

Leggete e commentate numerosi come sempre!!! Bacione Grande Sakurina

 

 

 

Giorno X: Mercoledì Della Piscina

 

Cosa aveva fatto. Cosa diavolo aveva combinato...?

Anche il cielo sembrava condannarlo per quel gesto troppo avventato e sconsiderato.

Shikamaru fissava quelle cupe nuvole grigie oscurare il cielo solitamente così bello di Kirizawa, rendendolo come un uniforme ed impenetrabile strato di spessa ardesia. Non l'aveva mai visto così.

Del resto, nemmeno lui si era mai sentito così perso, e le nuvole che avrebbero dovuto aiutarlo a schiarirsi le idee si erano trasformate in una coltre plumbea e soffocante.

La felicità dilagante che l'aveva pervaso fin dentro l'anima, alimentata dal sapore delle labbra di Ino ancora sulle proprie, si era vanificata quella mattina, quando la sua mente, lontana da quell'inebriante profumo di lavanda, aveva cominciato a ragionare nuovamente con freddezza.

Cosa aveva fatto. Cosa diavolo aveva combinato...?

Non avrebbe mai dovuto lasciarsi guidare così dall'istinto. La mente, se c'era, doveva servire a qualcosa. E la sua mente aveva sempre funzionato, sempre. Prima di arrivare lì. Prima di passare troppo tempo con lei. Cos'era cambiato, cosa?! E cosa significava quel bacio?! Forse tutto, forse... niente. E se fosse stato tutto? E se fosse stato niente? Ciò che più preoccupava Shikamaru era proprio l'ultima opzione. Lui si conosceva fin troppo bene, lui... lui non sapeva amare le donne. Non gli importava di ferire le altre, non gli importava nulla di Temari, ma di lei... della bella e radiosa Ino... di lei sì che gli importava. Adesso l'avrebbe ferita, le avrebbe spezzato il cuore solo per soddisfare un suo incontrollabile capriccio. L'avrebbe vista piangere ancora e... non l'avrebbe sopportato.

"Stupido, stupido idiota... tu dovevi proteggerla, tu dovevi evitarle altri dispiaceri... te lo eri ripromesso... e adesso sei tu il primo a ferirla, il primo a darle dispiaceri? Come potevo pretendere di volerla difendere se sono io il primo da cui deve essere protetta?!" pensò con rabbia il ragazzo, tirando un violento pugno sulla porta.

"Adesso non farti prendere nuovamente dalla foga, Shikamaru... pensa a mente fredda... pensa lucidamente... in fondo, è stato solo un bacio, no? Solo uno stupidissimo, maledettissimo... bellissimo bacio. Cazzo. Massì, non penso che Ino se la sia presa tanto seriamente. Proprio come il succhiotto dell'altro giorno. Le dirò che ero ubriaco o sotto effetto di droghe, e che... che... che... e che razza di seccatura!!!" sbuffò il chunin, uscendo da camera sua come una furia, mentre sentiva la testa farsi sempre più pesante. Era confuso, odiava essere confuso. Diventava irritabile e intrattabile.

 

ù

 

Ino camminava avanti e indietro per il salotto, nervosamente. Ed infatti, lo era. Era terribilmente nervosa. Si mangiucchiava le unghie fissando il suolo, borbottando fra e come una pazza e rimuginando qualcosa di incomprensibile.

La piccola Mayu la fissava dubbiosa, seduta sul divano.

-"Cos'è successo, Ino-chan?"- chiese la bambina, scrutandola perplessa.

-"Successo?!"- sbottò la biondina, arrossendo d'improvviso -"Successo?! Niente, cosa vuoi che sia successo?!"- chiese completamente preda del panico.

-"Tu non me la racconti giusta..."- concluse Mayu, inarcando un sopracciglio. -"Toh, guarda chi arriva... Mister Simpatia..."- asserì poi ironicamente, indicando Shikamaru che si avvicinava alla portafinestra per entrare in salotto.

Il panico più totale si impadronì della ragazza. Oddio, si avvicinava. Cosa gli avrebbe detto? Dopo quel bacio non si erano più visti, lei se l'era filata in paese a cenare con Risa, evitando d'incontrarlo a tavola.

Cosa doveva fare? Fare la carina oppure l'indifferente? Fare la spavalda oppure l'innocente? D'altronde, lei era fatta così. Doveva sempre scegliere come atteggiarsi prima di affrontare una situazione complessa, per evitare di trovarsi impreparata. Il problema era che con Shikamaru sceglieva constantemente l'atteggiamento sbagliato e lui la sbaragliava sempre...

Ma in fondo, lei quel bacio l'aveva voluto. L'aveva desiderato. E se era stato lui a fare la prima mossa, se era rimasto lì con lei invece di tornare da Temari, forse... forse... forse anche lui lo voleva.

Sentì la portafinestra scorrere dietro di lei. Ino deglutì di colpo, voltandosi lentamente verso il compagno. I loro sguardi s'incontrarono nuovamente. Ma non era lo stesso sguardo del pomeriggio precedente: gli occhi di Shikamaru erano freddi e privi di espressione, come sempre. Anzi, a guardarli bene sembrava che un bagliore di rabbia vi brillasse, nascosto dall'apatia che quel giorno pareva più opprimente del solito.

-"Ciao Shika..."- lo salutò Ino con sorriso dolce, anche se un po' intimorita da quello sguardo insolito.

Il ragazzo rispose con il suo solito sguardo scocciato. Le regalò una fugace occhiata, lo stretto necessario per sentire nuovamente quella terribile morsa allo stomaco straziarlo. Quegli occhi azzurri lucidi, quelle dolci labbra, quella pelle profumata, quei capelli d'oro... tutto di lei lo faceva impazzire, gli faceva perdere il controllo. Ma no, non voleva ferirla. Come pretendeva di farla felice? Lui? Ah, sì, si faceva ridere da solo...

Un ghigno divertito si spaziò sul suo volto, mentre scostava i suoi occhi da quei zaffiri lucenti.

-"...lasciami perdere, Ino..."- si limitò a dire col solito tono seccato, dirigendosi verso la cucina dandole le spalle.

La Yamanaka rimase allibita, senza sapere come replicare. Non se la sarebbe aspettata quella risposta, non da Shikamaru. Non adesso. Non lì, in quel momento.

La ragazza si fece coraggio, mordendosi il labbro inferiore e sperando di aver interpretato male le sue parole. Anche se già sentiva un nodo in gola pesarle, preannunciadole lacrime poco lontane. Ma no, avrebbe preferito piangere come una disperata di nascosto piuttosto che lasciare le cose in sospeso con Shikamaru. Se si stava prendendo gioco di lei, come avevano già fatto in troppi, doveva dirlo subito, senza giri di parole. Era stanca di essere la bambola degli uomini.

-"Shikamaru!"- lo richiamò a gran voce Ino, facendolo voltare. Lo fissò con i suoi occhi cerulei, sperando di comunicargli tutta la sua paura. Pregava silenziosamente perché almeno lui, ALMENO lui non la ferisse. Che almeno lui non la vedesse come un oggetto.

Ovviamente, gli occhi di Shikamaru percepirono tutto. Ma no, come poteva farle questo? La confusione ricominciò a premergli sulla testa. Sentiva che sia davanti che dietro di lui c'erano due burroni. Insomma, aveva l'imbarazzo della scelta. In un modo o nell'altro, sarebbe caduto comunque. Il problema era scegliere il burrone meno pericoloso per Ino. Perciò, il ragazzo decise di fare un passo indietro. Un doloroso, ma forse necessario passo indietro.

-"Quale dei due verbi lasciami perdere non ti è chiaro, Yamanaka?"- ribatté Shikamaru, pugnalandosi da solo con un kunai fin troppo affilato direttamente al cuore.

La luce di speranza che sempre regnava negli occhi di Ino si spense immediatamente, come la fiamma di una candela al primo spiraglio di vento.

-"Ma come ti permetti, cattivo?!"- intervenne Mayu, adirata, mettendosi davanti all'amica.

Lo sguardo vacuo della kunoichi si posò prima sulla bambina, poi sulla finestra e sul cielo plumbeo là fuori. Un'espressione amara le si spaziò sulle labbra, trattenendo le lacrime con fatica e dolore.

-"No, nessuna. Scusami."- si limitò a ribattere la biondina, fingendo un tono irritato.

-"Bene."-  finse di essere soddisfatto Shikamaru, allontanandosi e sparendo in cucina.

-"Scusami Mayu..."- disse subito dopo Ino, correndo di fretta fuori in giardino.

La bambina la guardò con espressione dispiaciuta: perché Ino doveva sempre soffrire a causa di quell'idiota? Possibile che le donne fossero sempre alla ricerca dell'uomo bastardo?

Mayu sospirò, scuotendo la testa, rassegnata. Forse adesso la sua amica si sarebbe decisa a lasciar perdere quello svogliato una volta per tutte.

 

ù

 

Intanto, nel salotto della dépendance, due baldi giovani se ne stavano teneramente abbracciati sul divano. Le loro bocche si avvicinavano sempre di più, i secondi che separavano le sue labbra da quelle di Risa sembravano ore per Choji.

Improvvisamente, la porta si aprì sbattendo rumorosamente contro la parete. Risa e Choji balzarono in piedi di scatto, completamente rossi in volto.

Videro solo un'ombra bionda rifugiarsi velocemente in camera sua, mentre qualche singhiozzo disperato era udibile anche oltre la porta.

Choji e Risa si guardarono, perplessi e dispiaciuti.

-"Povera Ino-chan... che le sarà successo?"- chiese la ragazza, molto in ansia.

-"Non ne ho idea... l'ho vista piangere così solo una volta... era quando Shikamaru non voleva festeggiare il suo compleanno, causa un periodo di apatia più grave del solito... e così Ino si era offesa tantissimo e... oh cavolo! Stai a vedere che è stato Shika a farla piangere!"- sbottò Choji, crucciato.

-"Mmh... possibile... quei due mi sembra che stiano combinando qualcosa di ambiguo, ultimamente..."- asserì Risa, mentre un ghigno malizioso le si spaziava sul volto ricordando la testa di Shikamaru immersa nella piscina.

"Grrr.... Shikaaaa... non starai rovinando tutto proprio adesso, vero?!" pensò Choji, tra l'allarmato e l'irritato.

Velocemente, l'Akimichi attraversò il salotto a grandi falcate, aprendo di forza la porta di Ino senza nemmeno bussare.

La Yamanaka si sollevò dal letto su cui era sdraiata, volgendo il viso grondante di lacrime verso il compagno.

-"Choji..."- sussurrò, spaventata.

-"Ino!!! Perché piangi?!"- chiese Choji con tono perentorio.

-"Io? Io non sto mica piangendo!!!"- urlò la ragazza, singhiozzando mentre le lacrime aumentavano contro la sua volontà.

Lo shinobi e Risa si fissarono con aria divertita, inarcando le sopracciglia scetticamente.

-"Cos'è successo con Shika? Avanti, raccontami..."- le chiese con tono comprensivo il compagno, sedendosi sul letto accanto all'amica.

Ino si asciugava freneticamente le lacrime con i polsi, ma queste continuavano a bagnarle il viso, imperterrite. Che vergogna, farsi vedere in quello stato, soprattutto a causa di quello stupido... ma Choji era più buono del pane, sapeva che di lui poteva fidarsi ciecamente...

-"Niente... è solo che lui è... uno stupido... è... niente, ma... ma..."- cercò di mentire Ino, rigirando la storia molto malamente. Ma presto la biondina scoppiò, ferita dall'ennesima delusione ricevuta. -"...lui è... lui è... lui... LUI MI HA BACIATA, MALEDIZIONE!!! E ADESSO FA TUTTO L'INDIFFERENTE!!! NON LO SOPPORTO!!!"- urlò fuori di la ragazza, scoppiando nuovamente in un pianto disperato.

Choji fissò Risa completamente sconvolto, strabuzzando gli occhi incredulo.

-"Te l'avevo detto io che qui gatta ci covava..."- gli sussurrò in un orecchio la ragazza, dubbiosa.

 

ù

 

Shikamaru se ne stava seduto su una staccionata lungo la stradina sterrata che portava dalla parte opposta a Kirizawa. Aveva camminato per un'ora senza nemmeno rendersene conto, immerso nei suoi pensieri e ricordi. Quel bacio. Quel maledetto bacio. Mai dato un bacio così.

Quella dolcezza, quel sapore, quel profumo... continuavano a girargli nella testa. Più si sforzava di dimenticarla, più ci pensava, più aveva voglia di... baciarla ancora.

-"Eeeh queste donne... cosa ci faranno mai alla testa, dico io..."-  rise lievemente una voce roca alle sue spalle.

Shikamaru si voltò con aria seccata, ritrovandosi davanti il vecchietto incontrato alla festa. Adesso che lo guardava bene, alla luce di quella giornata plumbea e non attraverso l'ombra della notte, realizzava che non era poi così vecchio come quella barba brizzolata un po' troppo lunga lo faceva apparire.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio, perplesso. Come faceva quell'uomo a sapere sempre tutto ciò che gli passava per la testa? Si sentiva vagamente osservato...

-"Ancora lei?"- chiese Shikamaru, con aria sempre più scocciata.

-"Eh già... avanti... come è andata questa volta? Vi siete baciati oppure avete già..."- insinuò l'uomo con aria maliziosa.

-"MA-MA... CHE RAZZA DI DOMANDE SONO?!"- sbottò il Nara, arrossendo visibilmente imbarazzato.

-"Eh eh eh... te lo si legge in faccia lontano un miglio che hai combinato qualcosa..."- continuò il signore, annuendo.

-"Ah sì? Beh, alla fine ho davvero combinato qualcosa... un bel casino, ecco cos'ho combinato! Un maledettissimo bacio..."- sbottò il chunin, con aria irritata. Ma perché gli diceva quelle cose? Avrebbe dovuto alzare i tacchi e andarsene, e invece era lì a confessarsi... ma in fondo l'ultima volta le cose gli erano andate bene, perché non ritentare la fortuna? Quel tizio sembrava saperla molto più lunga di lui.

-"Suvvia... non vorrai tornare indietro proprio adesso?!"- lo fissò stupito lo sconosciuto.

Un'espressione preoccupata si spaziò sul volto dello shinobi.

-"Insomma... non è così semplice... io e Ino siamo compagni di squadra... se qualcosa dovesse andare storto fra di noi, ne andrebbe di mezzo anche il gruppo e io non voglio che succeda..."- spiegò Shikamaru, grattandosi la nuca, confuso. -"Non sono sicuro dei miei sentimenti... se dovessi fare un errore e farla soffrire, io..."- continuò, sempre più perplesso.

-"Se, se, se... e ancora se!!! La vita non è fatta di se, caro il mio ragazzo! Ti devi buttare qualche volta, devi rischiare, altrimenti non otterrai mai ciò che vuoi! Le cose più belle sono anche le più difficili da avere, solo combattendo si ottengono! Non lasciare che i dubbi ti impediscano di trovare la felicità!"- lo ammonì il signore, gesticolando con le braccia mentre gli sorrideva, convinto della veridicità delle sue parole.

Shikamaru abbassò il volto, perplesso: alla fine, tutte le strade portavano a Ino. I suoi occhi, le sue labbra, il suo cuore... tutto parlava di lei. Non poteva mentire a se stesso.

-"Vorrai mica arrenderti adesso? Ora che ti sei finalmente deciso a farti avanti! E soprattutto non dopo tutte le mele che hai rubato a mia moglie..."- rise lievemente l'uomo, grattandosi la barbetta.

Il chunin sollevò lo sguardo, sconvolto.

-"Lei... lei è... i-il marito... della signora... Maho?!"- rimase allibito il ragazzo, mentre un leggero turbamento cominciava a nascergli dentro.

-"Eh già."- rispose lui, sogghignando divertito.

-"M-mi scusi ma... cioè io quelle mele... poi le avrei restituite, giuro!"- spiegò il Nara, agitato.

-"Ma va, ma va, figurati! Anzi... io una volta ti ho seguito per vedere dove andassi ogni santo giorno con due mele... e vedere un bambino che si preoccupava per la sua bella principessina rubando e rischiando constantemente di essere beccato... insomma, mi si è sciolto il cuore! E' mia moglie che era ossessionata dalle mele... a me non interessava, anzi, facevo finta di non vederti! Ah ah ah!"- rise l'uomo, divertito.

Un sorrisino divertito si spaziò sul volto di Shikamaru: in fondo, quello strano tizio non era poi tanto male.

 

ù

 

Ino aprì il frigorifero, rovistando nervosamente e tirandovi fuori una bottiglia d'acqua.

Era già notte e Shikamaru non si era fatto vedere per cena. Non era ancora rientrato e lei era terribilmente nervosa ed arrabbiata. Per l'ennesima volta, un ragazzo si era preso gioco di lei; per l'ennesima volta, era diventata una bambola senza sentimenti, da usare e buttare quando più comodo.

-"Ehi..."- la richiamò improvvisamente una voce alle sue spalle.

La ragazza inarcò un sopracciglio, pervasa da brividi d'irritazione solo sentendo quella voce. Strinse forte il bicchiere tra le mani, voltandosi di scatto e fulminando Shikamaru con sguardo freddo.

Sbatté con forza il bicchiere sul tavolo, riempendolo in religioso silenzio, immaginando di essere altrove e non in sua compagnia.

Il Nara inarcò un sopracciglio e sbuffò, scocciato: ci mancava solo che Ino si mettesse a fare l'offesa come al solito.

-"Avanti Ino, non fare così..."- la pregò il ragazzo con voce seccata.

-"E no, mio caro... io faccio come mi pare e piace!!! Dopo essere stata trattata come un giocattolo per l'ennesima volta, permettimi di essere almeno un po' incazzata!!!"- sbottò la biondina, appoggiando con forza la bottiglia sul tavolo. -"Anzi... quello che mi fa più incazzare è stato il fatto che sia stato TU a trattarmi così... pensavo fossi diverso, ma evidentemente mi sbagliavo..."- ringhiò lei, con tono ricolmo di rancore.

Lo shinobi sospirò, fissandolo con sguardo serio: era terribilmente bella anche quando si arrabbiava. E in quel momento era molto, ma molto, arrabbiata.

-"Ino..."- cominciò lui, cercando di trovare le parole migliori per non rovinare ancora tutto.

-"Dove sei stato?!"- urlò lei, furibonda.

-"A fare un giro... avevo bisogno di rinfrescarmi le idee, okay?!"- spiegò Shikamaru con tono alterato, infastidito dai continui attacchi della ragazza.

Vedendo la sua reazione accompagnata da quelle parole a suo avviso assurde, Ino si infiammò ancora di più e, preda di un raptus di rabbia, prese in mano il bicchiere e tirò il suo contenuto sul volto del compagno, che rimase immobile, completamente allibito e.. fradicio.

-"Te le rinfresco io le idee, stronzo!!!"- sbottò disperata la Yamanaka, precipitandosi di fretta fuori in giardino.

La mente di Shikamaru venne annebbiata ancora una volta dai suoi sentimenti: rabbia, mista a vendetta e desiderio gli fulminarono i neuroni, portandolo a scattare dietro a Ino.

La raggiunse in brevissimo tempo, afferrandola per la vita da dietro e sollevandola con facilità.

-"Lasciami, lasciami!!!"- sbraitò la biondina, tirando pugni sulla schiena del malcapitato ragazzo.

Shikamaru attraversò a grandi falcate il giardino, raggiungendo la piscina e buttandovi dentro la compagna.

-"STRONZO!!!"- ringhiò la ragazza, furiosa, asciugandosi gli occhi mentre nuotava nell'acqua gelida.

Un ghigno divertito si spaziò sul volto dello shinobi, che d'istinto si tuffò anche lui nella piscina. Nuotò sott'acqua fino a raggiungere Ino, prendendola per la vita e sollevandola lievemente mentre riemergeva.

-"Non sono l'unico che si deve rinfrescare le idee qui o sbaglio?"- ghignò maliziosamente divertito.

-"Lasciami, lasciami Shikamaru!!!"- cercò di liberarsi la Yamanaka, inutilmente. Le sue parole esprimevano una sofferta rabbia, parole che arrivavano dritte dal suo cuore oppresso.

Shikamaru osservò per qualche minuto la ragazza, tranquillamente. Tanto sapeva che era troppo debole per liberarsi dalla sua presa, aveva tutto il tempo del mondo per pensare al modo migliore in cui parlarle.

-"...MA INSOMMA SI PUO' SAPERE COSA VUOI DA ME?!"- sbottò improvvisamente Ino, fissando i suoi occhi, che trattenevano a stento le lacrime, in quelli seri e incorruttibili di Shikamaru. -"PRIMA MI BACI, POI MI TRATTI MALE, POI TORNI A CERCARMI... Shika... se fai così... mi fai male..."- singhiozzò la ragazza, lasciando scivolare qualche lacrima ribelle sulle guance. Era troppo debilitata, troppo per sostenere uno scontro così diretto, tra le sue braccia, per di più.

Il ragazzo allentò lentamente la presa, lasciando scivolare Ino nell'acqua insieme a lui e portando il proprio volto pericolosamente vicino al suo. Percepì il respiro caldo della compagna sussultare sulle proprie labbra, mentre le stampava il secondo e tanto bramato bacio.

Per qualche secondo, Ino si era lasciata rapire da quel dolce contatto, ma appena il suo orgoglio riprese il controllo, la kunoichi scostò velocemente le sue labbra da quelle del ragazzo, voltando il viso altrove con aria offesa.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, sbuffando scocciato.

-"Maledizione, Ino... perché devi essere così difficile?! Ho sbagliato, okay? Sto cercando di chiederti scusa!"- sbottò il ragazzo, irritato dalla sua adorabile ostinazione.

-"...non così facilmente, Shikamaru Nara... dovrai patire quello che mi hai fatto passare tu oggi, prima di essere perdonato..."- gli sussurrò all'orecchio la biondina, con voce sensualmente vendicativa.

Ino gli stampò un dolce bacio sulla guancia, lasciandolo perplesso e approfittando della sua confusione per svincolarsi dalla sua presa.

La ragazza uscì velocemente fuori dalla piscina, lasciando il povero Shikamaru dentro come un ebete.

-"...e... E ADESSO?!"- chiese lo shinobi, preda del panico.

-"...e adesso aspetti, caro mio!"- sogghignò la Yamanaka con sguardo provocante, completamente fradicia, fuori dalla piscina.

-"Almeno copriti!!!"- la rimproverò Shikamaru, avvampando notando che la canotta le era diventata trasparente.

Ino si guardò divertita, mordendosi il labbro inferiore. Era tempo di vendetta.

-"Vorrai dire... almeno scopriti! Non è quello che vuoi?"- chiese con tono malizioso la biondina, levandosi la maglietta proprio sotto gli occhi increduli del compagno.

La mascella di Shikamaru cadde senza possibilità di richiudersi, mentre la ragazza, rimasta in reggiseno, lanciava la canotta verso il compagno ancora in acqua.

-"Che fai, non esci, Shika?"- chiese con tono provocatorio la kunoichi.

-"No no... mi sa che resto ancora in acqua, che è meglio..."- rispose il chunin, inabissandosi sott'acqua cercando di placare i bollenti spiriti.

 

 

 

 

 

 

X Andrea: ciao Andre! Mi raccomando non farti beccare in classe... e spt segui la lezione invece di commentare le mie storie o potresti pentirtene! XD Dai povero Choji XD non penso sia così sfigato da non riuscire a trovarsi neanche una tipa... e visto che non ci pensa Kishi, ci penso io!!! XD Aspetto la prossima recensione bacione Sakurina

 

X Ale-kun: eh eh eh sono contenta che ti sia piaciuto Shika in versione "lesa" XD... ci stava troppo! Tutto lì impegnato a far le trappole XD... veramente veramente leso! Meno male che si è ripreso un po' (ma alla fine in piscina ci è finito lo stesso però XD). Recensisci presto! Bacione Sakurina

 

X Bluesky: grazie Blue per i tuoi esagerati complimenti! XD comunque sappi che effettivamente la figura di Mayu lo presa anche io dalla mia cuginetta pestifera! Mah, cos'avranno queste cugine! XD Spero commenterai ancora! Bacione Sakurina

 

X Queen of Night: ciao mia diletta, grazie per la puntuale e immancabile recensione T.T... mi commuovo... e come sempre ci hai visto giusto!!! Ma come cavolo fai a predire sempre i prossimi capitoli O.O ?! Sei troppo intuitiva XD! Forse è per questo che scrivi così bene (e ti prego aggiorna presto anche la tua ff XD). Aspetto le tue impressioni con ansia! Bacione Sakurina

 

X Celiane: cara Celiane, scusa se non ho ancora inserito un pezzo di NejiTen, ma fra Ino e Shika e Choji e Risa mi manca proprio lo spazio o altrimenti rischio di esagerare XD comunque sicuramente non mancherà, basta pazientare un po'! XD Spero recensirai ancora, bacione Sakurina

 

X Giò: beh, visto che Shika è finito ancora in piscina XD? E chissà che non ci finisca ancora... ah ah ah!!! XD comunque Risa non è poi tanto innocente come vuole dimostrare, e lo vedremo bene nel prossimo capitolo! XD Aspetto il tuo prossimo commento! Bacione Sakurina

 

X Luna: ciauuu mia Lunina adorata!!! E' da un po' che non ci sentiamo, eh? Dai che mi manchiiii XD ovviamente come sempre Shika (ovvero l'uomo più contorto del mondo XD) deve tornare sui suoi passi e seguire la sua natura contorta, prima che l'alone jiraiyesco lo stenda completamente XD Ovviamente aspetto come sempre la tua recensione! Tvtttttb Sakurina

 

X Bea: ciao Bea! XD sono contenta ti sia piaciuto anche questo cap, finalmente il tanto atteso bacio dopo 9 capitoli di sofferenza XD in realtà non ho specificato cos'ha combinato Shika a Mayu, anche perché la mia mente non è così geniale da poter inventare una trappola al livello di Shika XD ho preferito lasciare l'alone di mistero... ah ah ah! Spero recensirai ancora! Bacione Sakurina

 

X Ayumi: ciauuu Ayu! E' da un po' che non ci si sente eh? ...in realtà sono presissima sta settimana, ma come vedi ho fatto in tempo a pubblicare questo tanto agoniato capitolo XD! E soprattutto ho trovato l'ispirazione per far reagire Shika! Spero di aver fatto la scelta migliore... considerando la sua assurda mente contorta non sapevo come avrebbe potuto reagire dopo aver baciato Ino! XD ma sarai tu a dirmi che ne pensi come sempre, in quanto onnipresente recensitrice! Ci sentiamo presto! XD Tvttttb Sakurina

 

X AtegeV: Ciao AtegeV, che emozione leggere un'altra tua recensione **! Lo sai, ti considero una delle super guru delle ShikaIno!!! Che emozione... sono felicissima che tu segua le mie banali storielle!!! Sono contenta che ti sia esaltata così tanto per il capitolo precedente, spero ti sia piaciuto anche questoooo!!! Spero tantissimo che recensirai ancora e che i prossimi capitoli riescano ancora a suscitarti tante emozioni XD!!! Bacione Sakurina

 

X Ice_Princes: Ciao Princes, sono felice di leggere le tue recensioni anche in questa storia! XD Recensisci presto e forever ShikaIno! XD Bacione Sakurina

 

X Reika712: ciao Reika, sono felicissima di sapere che sei una mia grande fan ^///^!!! Mi fa davvero molto piacere che tu abbia deciso di recensire, le opinioni di voi lettori sono fondamentali, anzi, vitali per me!!! Spero commenterai ancora e ti faccio un mega in bocca al lupo per la tua ShikaIno!!! Bacione Sakurina

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Giorno XI: Giovedì Del Film ***


La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

 

Ciao a tuttiiii!!! Scusate nuovamente per l'aggiornamento ritardatario, ma oltre a scuola/lavoro/scuola/lavoro la verità è che l'ispirazione mi era un po' passata... spero che questo capitolo non vi deluda, perché devo ammettere di essere entrata un po' in crisi! T.T ...comunque ho deciso di far passare ai nostri amici una nottata mooooolto lunga, così lunga che non mi ci è stata in un solo capitolo XD. Come svela il titolo, infatti, Risa avrà un'idea carina per passare una noiosa giornata di pioggia... come sempre aspetto i vostri (numerosissimi O.O) commenti!!! Un bacione enorme a tutti, Sakurina.

 

 

 

Giorno XI: Giovedì Del Film

 

Shikamaru attraversò il salottino della dépendance sbadigliando. Si grattò la nuca, sbuffando mentre fissava la porta di Ino. Capiva che il suo comportamento negli ultimi giorni era assolutamente anormale e ormai aveva accettato l'idea di aver perso completamente il controllo dei suoi neuroni. Era inutile sforzarsi, e oltretutto era faticoso: tanto più tentava di allontanarla, più aveva voglia di starle vicino (e persino di saltarle addosso!). Tanto valeva arrendersi all'evidenza. Shikamaru stava cominciando ad accettare il fatto che forse avere una cotta per Ino non fosse poi un'assurdità così... assurda.

Passando davanti alla porta della compagna, lo shinobi si fermò. Fissò per qualche secondo l'entrata, dopodiché si guardò attorno sospettoso. Inarcò un sopracciglio, ghignando vagamente compiaciuto quando realizzò di essere completamente solo.

Aprì lentamente la porta di legno, infilando la testa nella fessura. Intravide Ino, ancora nel dolce mondo di Morfeo, tutta accovacciata sotto le coperte.

Un sorrisino si spaziò sulle labbra del ragazzo, intenerito dalla bella visione. Ma subito il sorriso si trasformò in un ghigno malizioso, mentre strane idee andavano nascendogli nella testa.

Il Nara decise di avvicinarsi alla compagna, accostandosi con passo felpato, ma entrando nella stanza non si accorse di un leggero filo trasparente sospeso rasoterra. Shikamaru lo prese in pieno, realizzando appena in tempo di essere finito in una trappola: schivò per un pelo alcuni kunai che arrivarono velocemente da destra.

Il ragazzo fissò con occhi sbarrati e a bocca aperta i kunai inficcarsi nella parete a sinistra, mentre una risatina soffocata arrivò da sotto le coperte: questa non se la sarebbe mai aspettata.

La biondina sollevò le lenzuola, sorridendo maliziosamente al ragazzo. Lui ricambiò lo sguardo, esterrefatto: non era psicologicamente preparato ad una trappola lì a Kirizawa e soprattutto non da parte SUA.

-"Ch... che diavolo hai fatto?!"- sbottò Shikamaru, sconvolto.

-"No, TU cosa volevi fare?"- ghignò Ino, sedendosi a gambe incrociate.

-"Chi, io? B-beh... n-niente, volevo solo... solo... solo svegliarti! E' tardi!"- si giustificò il Nara, cattato in pieno nell'intento di infilarsi nel letto della compagna.

-"Lo sapevo che avresti cercato di farlo, caro il mio Nara, e così mi sono premunita... ovviamente sapevo anche che avresti schivato la trappola, mica sono così maligna!"- ghignò Ino, divertita.

-"Fatto cosa?!"- protestò Shikamaru con tono seccato, riprendendosi dallo shock.

-"Avanti, dillo che..."- insinuò la biondina con un cenno della testa, aggrottando le sopracciglia.

-"...'che' cosa, scusa?"- si difese lo shinobi, inarcando un sopracciglio, perplesso.

-"...che volevi infilarti nel mio letto!"- cinguettò Ino, accentuando maliziosamente le sue parole.

Il Nara rimase un attimo dubbioso, fissando la bella biondina nel letto. Stavolta l'aveva davvero sgamato. Da quanto era diventato così prevedibile? Ma soprattutto, da quando non riusciva a tenere testa alle parole della compagna? No, qui si doveva cambiare il registro, e subito.

-"Ovvio, chi non vorrebbe farlo? Soprattutto se è il TUO letto..."- ribatté Shikamaru, ghignando divertito. Aveva capito a che gioco voleva giocare, la signorina Yamanaka. Sebbene facesse tanto l'ingenua, sapeva bene dove prenderli gli uomini. Ma lui non si sarebbe lasciato fregare da lei a quel modo.

La biondina rimase spiazzata dalla rapida risposta dell'amico, cercando di inventarsi qualcosa sul momento per non fare una figuraccia... ma soprattutto, per rimanere la più "difficile" possibile!

-"Beh, caro mio... devi fare la fila, allora! Sai quanti ragazzi a Konoha vorrebbero avere l'onore?"- ridacchiò nervosamente Ino, fingendosi spavalda. Doveva ammettere che si stava addentrando in un campo abbastanza sconosciuto per lei, mentre sapeva che Shikamaru... beh, si sapeva che Shikamaru... insomma... era abbastanza... insomma, "quello" era l'unico campo in cui fosse... "attivo"!

-"La fila?"- chiese inarcando un sopracciglio, mentre si sedeva sul letto avvicinandosi sempre di più alla Yamanaka. -"...io non faccio la 'fila' per le donne... soprattutto non la faccio per te!"- concluse con ghigno accattivante.

-"A-ah no, eh?"- rispose lei, indietreggiando intimorita sul letto mentre il compagno si avvicinava sempre di più -"Beh, allora... non otterrai mai niente da me! Scendi dal letto!"- gli intimò con voce insicura, mentre il volto assumeva un colorito sempre più acceso.

-"Ah sì, e chi lo dice?"- continuò lui, con voce sempre più suadente -"Sarò pure molto pigro, Yamanaka... ma quando voglio qualcosa... stai pure certa che la ottengo... sempre..."- concluse infine, bloccandola contro lo schienale del letto.

-"Mpf! Quanto sei materialista, Nara! Non cederò così facilmente una cosa tanto importante per me ad un tipo maniaco e insensibile come te!"- sorrise Ino, riacquistando un po' della sicurezza e della sfacciataggine tipicamente sue.

-"Ma che dici? Se sono il fior fiore della sensibilità!"- ribatté Shikamaru, ghignando beffardo.

-"No, non sei per niente dolce..."- commentò la biondina, fingendosi offesa.

-"Ma che diavolo dici, Yamanaka... se ti ho dato un bacio che a momenti ti scioglievi!"- protestò il ragazzo, perplesso.

-"Ma se mi salti addosso ogni tre secondi!"- sbuffò lei, per niente convinta.

I due ragazzi si fissarono negli occhi, cominciando una strenuante guerra di sguardi. Il Nara si soffermò un momento a pensare sulle parole della ragazza, realizzando solo in seguito che effettivamente... le era saltato ancora addosso.

-"Oh mio Dio... stiamo flirtando ancora!!!"- sbottò sospirando Shikamaru, sconvolto dal suo stesso atteggiamento.

-"Sì, lo so, è abbastanza sconcertante... se magari ti levi di dosso lo è di meno!"- protestò Ino, sollevandosi e scrollandosi di dosso il ragazzo. -"Dai, esci che mi cambio... ci vediamo a colazione!"- gli intimò poi.

-"No, che seccatura, non ho voglia di alzarmi... è così morbido il tuo letto... si vede che non ci è entrato nessun ragazzo... ops, non è vero... perché ci sono già stato io!"- la provocò nuovamente lo shinobi.

-"SHIKAMARU ESCI SUBITO DA QUIII!!!"- urlò la kunoichi, cominciando a tirare tutto quello che trovava dietro al compagno che fuggiva divertito dalla camera.

 

ù

 

Ino se ne stava seduta sul tavolo del giardino, spiluccando a malavoglia qualche patatina. Fissava costernata Shikamaru, che parlava allegramente con Choji, lanciandole di tanto in tanto qualche occhiata maliziosa. Lei ricambiava con sguardo astioso: odiava essere la preda, lei che solitamente era predatrice.

Seduta di fianco a lei, anche la piccola Mayu mangiucchiava svogliata le patatine con in braccio il fratellino Kei, lanciando sguardi infuocati al suo acerrimo rivale. Non gliel'aveva ancora fatta pagare per lo scherzetto dell'altro giorno, quando si era ritrovata improvvisamente legata per un piede al tetto della casa, rimanendo sospesa a testa in giù. Gliel'aveva davvero fatta grossa.

Le due si guardarono contemporaneamente, sospirando all'unisono.

-"Non capisco come faccia a piacerti un cretino del genere!"- sbottò Mayu, perplessa.

-"Ehi, a me lui non..."- ma subito Ino fu fermata dallo sguardo eloquente della bambina, che non era per niente stupida. -"...perché sono una stupida, ecco perché!"- mugugnò infine, perplessa.

-"Mi dispiace, ma il tuo sentimento non mi impedirà di fargliela pagare..."- asserì la bambina, con aria minacciosa.

-"Sai, Mayu-chan, il suo problema è che forse è troppo... non so... non riesce ad essere dolce, il suo cinismo glielo impedisce..."- sospirò Ino, desolata.

-"E perché non glielo dici, scusa?"- disse improvvisamente Kei, perplesso dal profondo della sua ingenuità.

-"P-perché no! Mica posso andare lì a chiedergli perché non è dolce con me! Mica è obbligato, scusa!!!"- arrossì la biondina, preda del panico.

-"Ehi, cosa c'è qui, il comizio delle streghe?"- chiese Shikamaru, avvicinandosi alle ragazze con ghigno divertito.

-"No Shika, credo che stiano tramando per ucciderti..."- ridacchiò Choji, vedendo le espressioni delle ragazze.

-"Oh no, quello l'abbiamo già pensato... ora ci manca solo come occultare il cadavere!"- sorrise la Yamanaka, minacciosa.

-"Dovresti essere un po' più dolce con Ino-chan, zio Shikamaru!"- lo riprese improvvisamente Kei.

Tutti si voltarono verso il bambino, sorpresi da tale affermazione.

-"Come prego?"- chiese il Nara, inarcando un sopracciglio perplesso.

Prontamente, Ino strappò il bambino dalle braccia della sorella, alzandosi in piedi.

-"Credo proprio che il tuo mal di testa stia peggiorando, Kei-kun!!!"- ridacchiò Ino, ancora rossa in volto e preda del panico per l'affermazione fuori luogo del bimbo.

-"Ma io non ho il mal di testa, zia Ino..."- protestò Kei, perplesso.

-"SI CHE CE L'HAI!!!"- sbottò la Yamanaka, trascinando di fretta il bambino all'interno della casa, riuscendo così a defilarsi in extremis.

Shikamaru ghignò vagamente divertito, scuotendo la testa e dirigendosi verso l'amaca per andare a guardare le nuvole.

Intanto, il cervello diabolico di Mayu aveva ripreso a lavorare machiavellicamente. Mentre pensava al piano da mettere in azione, la piccola allungò la mano verso l'ultima patatina, ma presto le venne soffiata via da Choji. La bambina ci rimase malissimo, guardando a bocca aperta lo "zio".

-"L'ultima patatina è sacra, ragazzina!"- e dicendo questo, l'Akimichi si allontanò, lasciando la povera Mayu letteralmente allibita.

 

ù

 

Quel pomeriggio, Risa arrivò con in mano uno zaino bello pieno di roba. Choji la fissò perplesso, invitandola ad accomodarsi in salotto.

La ragazza tirò fuori dalla borsa un sacco di videocassette, mentre l'Akimichi la scrutava sempre più curioso.

-"Cosa sono?"- chiese lui.

-"Oh, siccome questo pomeriggio è piovoso ho pensato che sarebbe stato carino passarlo insieme a Ino e Shikamaru guardando qualche film, non credi?"- sorrise dolcemente Risa, facendo sciogliere lo shinobi. Basta, era troppo innamorato di lei. E aveva anche capito (ma solo perché glielo aveva assicurato zia Naoko) che anche la ragazza ricambiava i suoi sentimenti.

Era da tre giorni che cercavano di baciarsi, ma c'era sempre qualche assurdo impedimento.

-"Non mi merito un bacio per essere stata così brava a portare questo pesante zaino sotto la pioggia fino a qui?"- chiese Risa, sorridendo con aria vagamente maliziosa.

Choji ricambiò il sorriso divertito, avvicinandosi lentamente al suo viso.

Improvvisamente, la porta si aprì con violenza e i due si allontanarono di scatto.

Ino era entrata ridendo a crepapelle, richiudendo la porta immediatamente dietro di . Aveva il fiatone, evidentemente aveva corso per tutta la casa.

-"Che combini, Ino?"- chiese l'Akimichi, infastidito e sorpreso dal comportamento dell'amica.

-"Niente, niente, scusate il disturbo! Continuate pure!"- rispose velocemente la Yamanaka, uscendo da un'altra porta.

Choji e Risa si guardarono perplessi, facendo spallucce contemporaneamente.

-"Dov'eramo rimasti?"- sorrise lei, perplessa.

-"Ah già!"- si grattò la nuca imbarazzato lui.

Neanche il tempo di avvicinarsi che la porta si riaprì, sbattendo sonoramente.

-"MA CHI CAVOLO E' ADESSO?!"- sbottò l'Akimichi, fuori di .

-"Oh, Cho! DOVE CAZZO E' ANDATA QUELLA STRONZA?!"- urlò Shikamaru, ancora più incavolato dell'amico.

-"Chi?"- rimase spiazzato Choji.

-"INO!!!"- ringhiò il Nara.

-"Perché, cos'è successo? Perché la stai inseguendo?"- chiese Risa, sorpresa.

-"Lei e quella nana maledetta si sono messe in combutta per farmi disperare!!! Grazie a loro ho dovuto fare la doccia ghiacciata perché hanno bloccato l'acqua calda, mi sono dovuto prendere tutta la pioggia dalla dépendance a casa perché hanno fregato tutti gli ombrelli e adesso mi hanno pure messo il sale nel caffè... va bene la nanetta, ma anche Ino adesso no eh... maledette donne..."- ringhiò lo shinobi, fuori di sé.

-"Ehi, vacci piano a giudicare le donne!!!"- lo fulminò Risa con lo sguardo. -"Comunque sia credo che tu debba avergli fatto qualcosa di male, altrimenti non si sarebbero mai comportate così!"- sospirò infine.

Shikamaru rimase un attimo pensieroso, mentre un sorrisino furbo e colpevole gli si spaziò sul volto.

-"Beh, sì, effettivamente qualcosa ho combinato... però me la pagano lo stesso!!! INO, DOVE CAVOLO SEI?!"- riprese ad urlare il ragazzo, uscendo dall'altra porta.

Risa e Choji sospirarono nuovamente, guardandosi perplessi. Quei due erano davvero incorreggibili.

Immediatamente, Shikamaru rientrò dalla porta da cui era appena uscito, indicando con sguardo perplesso le cassette sul tavolo.

-"A proposito, cos'è quella roba?"- chiese il Nara, inarcando un sopracciglio perplesso.

-"Oh, sono film, pensavo potessimo vederli tutti insieme questo pomeriggio..."- spiegò Risa, sorridente.

-"Ah... saranno mica le vostre solite stronzate romantiche da femmine, vero?"- sbuffò lo shinobi col codino, seccato.

-"Oh no, sono tutti horror."- cinguettò Risa, soddisfatta.

Gli occhi di Shikamaru si illuminarono, mentre il volto di Choji impallidì.

-"Horror, eh? Bene, bene... che bel pomeriggio che ci si prospetta..."- sogghignò il chunin, uscendo dal salotto con espressione alquanto compiaciuta, strofinandosi le mani.

Risa sbuffò, girandosi finalmente verso il suo innamorato, che però la fissava sconvolto.

-"Che c'è?"- chiese lei, perplessa.

-"P-perché p-proprio d-degli... horror?"- deglutì l'Akimichi, che odiava quei film dal profondo del suo cuore.

-"Perché è divertente, no?"- ribatté Risa, dubbiosa.

-"No, per me non lo è!!!"- piagnucolò Choji.

-"Oh, avantiii!!! Non avrai paura?!"- scoppiò a ridere la ragazza.

-"Sì, invece!!!"- protestò lo shinobi, sconvolto dal terribile pomeriggio che gli si prospettava.

 

ù

 

-"NOOO, NON VOGLIOOOOOOOOO!!!"- urlava Ino, mentre si teneva con le mani saldamente attaccata alla porta.

Shikamaru aveva dovuto prenderla di forza in braccio per portarla in salotto, ma lei si era aggrappata saldamente agli stipiti della porta pur di non entrare.

-"Avanti Ino, sono solo degli stupidi film!!!"- la riprese il Nara, cercando di trascinarla dentro.

-"Non me ne frega niente!!! Guardateli tu allora!!! Io preferisco leggere un libro!!!"- piagnucolò la biondina, sconvolta.

-"Dai, non sei per niente di compagnia, lo sai?!"- sbottò Shikamaru, irritato. -"E poi sei anche maleducata, Risa li ha portati apposta da Kirizawa sotto la pioggia per noi!!!"- la riprese infine.

Ino smise di fare forza sugli stipiti, volgendo i suoi occhi lucidi verso l'amica che sorrideva dispiaciuta.

-"...ma non c'è nemmeno un film romantico?!"- singhiozzò la Yamanaka, disperata.

Risa scosse la testa, desolata.

-"No, mi dispiace..."- si scusò la ragazza.

Ino sospirò, perplessa. Non voleva ferire i sentimenti di Risa, in fondo.

-"E va bene... vada per questi cavolo di film..."- assentì sconvolta la kunoichi.

Un sorriso compiaciuto si spaziò sul volto di Shikamaru: sapeva che Ino era troppo delicata e sensibile per ferire i sentimenti di qualcuno, e aveva scelto apposta di fare leva su quel suo punto debole per convincerla. Lo shinobi chiuse a chiave le porte del salotto, bloccando ogni possibile via di fuga.

-"Che fai?!"- chiesero Choji e Ino, sconvolti.

-"Mi assicuro che non entri nessun mostro o assassino, ovviamente... sapete, fuori è tutto scuro e piove a dirotto... zia Naoko e i bambini sono dai vicini... insomma, siamo soli in una casa vuota in mezzo alla tempesta... non si sa mai cosa può succedere!"- spiegò Shikamaru con tono divertito.

Proprio in quel momento, un tuono minaccioso rimbombò per tutta la casa, facendo impallidire Ino e Choji che si fissarono sconvolti. I due si sedettero sul divano, pallidi, mentre Shikamaru e Risa si lanciavano sguardi di eloquente complicità.

 

ù

 

Shikamaru scoppiò improvvisamente a ridere, divertito alla follia da una scena del film a suo avviso troppo assurda. Ino, invece, aveva perso dieci anni di vita dallo spavento che si era presa, a Choji era passato l'appetito lasciando le patatine sul tavolino, mentre Risa era tutta concentrata a cercare di capire il film (che come tutti gli horror, a mio avviso, non aveva senso XD NdS).

Ino ormai si era disintegrata le unghie a furia di mangiucchiarsele per il nervoso, mentre Choji si era rassegnato all'idea che non avrebbe chiuso occhio quella notte.

In quel momento, la protagonista del film entrò nella camera del suo ragazzo, trovandolo brutalmente ucciso. La Yamanaka tirò un urlo, scoppiando a piangere disperata, stordendo il povero Shikamaru, seduto al suo fianco.

-"NOOO!!! NON MORIREEEE!!!"- singhiozzò disperata la biondina.

-"Eh, mi sa che è tardi per dirglielo ormai..."- commentò ironico Shikamaru, troppo divertito dall'atteggiamento esagerato della compagna.

-"Q-questo film non ha senso..."- commentò l'Akimichi, fingendosi schifato ma in fondo profondamente turbato.

-"No, vabbè, non è male... solo che sono troppi scemi, come fanno a non capire che l'assassino è in soffitta?!"- si lamentò Risa, tranquillamente.

-"E se lo capissero subito dove starebbe il divertimento?"- commentò il Nara. -"Yawn, però che noia, quando arrivano i pezzi divertenti?"- sbadigliò il ragazzo, stiracchiandosi e appoggiando un braccio intorno alle spalle di Ino con nonchalance. La ragazza non commentò, anzi, era talmente traumatizzata da non essersene nemmeno accorta.

-"...wow, che originale, Nara..."- commentò Risa sottovoce, riferendosi alla scusa per abbracciare Ino.

-"Si fa quel che si può, e poi i vecchi trucchi sono sempre i migliori..."- rispose Shikamaru, ghignando divertito.

-"Di che state parlando?"- chiese Choji, perplesso.

-"Niente, niente... oh guarda, adesso lei è rimasta sola nel cimitero!"- asserì Risa, divertita mentre vedeva l'Akimichi tornare pallido.

Ino, intanto, stringeva saldamente un cuscino, mangiucchiandosi sempre più nervosamente le unghie.

Shikamaru la guardò e sorrise, intenerito dall'adorabile espressione che la biondina aveva stampata sul viso. Gli occhi lucidi e quell'aria tra il crucciato e lo spaventato la rendevano terribilmente indifesa e adorabile.

Notando che Risa e Choji dall'altro divanetto non lo stavano guardando, il Nara decise di approfittare della situazione. Avvicinò lentamente il suo volto a quello della ragazza, con l'intento di baciarla di sorpresa.

In quel momento, la protagonista del film fu assalita alle spalle dall'assassino e non appena Ino percepì la presenza di qualcuno vicinissimo a lei, si voltò di scatto, e, spaventata dall'estrema vicinanza di Shikamaru, si spaventò tirandogli un pugno e lanciando un acutissimo urlo.

-"WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!"- urlò Ino, sconvolta.

-"AHIAAA INO CHE CAZZO FAI?!?!"- sbottò Shikamaru, ricadendo sul divano, premendosi una mano sul naso dolorante.

-"Sc-scusa!!! Ma anche tu, cretino, perché cavolo ti avvicini così tanto?!"- piagnucolò la Yamanaka, che aveva perso altri dieci anni di vita per lo spavento.

-"Ahia, cazzo... sangue, sangue, tanto sangue!!!"- si lamentò il Nara, notando una marea di sangue colargli dal naso.

-"Oh no, scusami tanto..."- lo implorò la biondina, dispiaciuta, prendendo un fazzoletto, asciugandogli la ferita -"...vieni, andiamo in bagno a sciacquartelo..."- gli disse poi.

I due si alzarono, uscendo di corsa, mentre Risa lanciò un'occhiata maliziosa a Choji.

-"C-che c'è?"- chiese il ragazzo, intimorito.

-"Ho un'idea grandiosa..."- asserì lei, compiaciuta.

 

ù

 

-"Ahi... ahi... che botta..."- si lamentò Shikamaru, col volto rivolto verso il lavandino.

Il pugno di Ino era stato così forte che gli aveva fatto perdere un sacco di sangue.

La biondina se ne stava lì al suo fianco, fissandolo desolatissima (anche se in fondo era contenta di essere scappata dall'horror). Gli porse un asciugamano, invitandolo a tenere la testa sollevata verso l'alto.

-"Che forza bruta, Yamanaka... per poco non mi rompevi il setto nasale!!!"- borbottò il ragazzo, adirato.

-"E tu che cavolo stavi cercando di fare, idiota?! Mi hai fatto prendere un colpo!!!"- lo riprese Ino.

Neanche il tempo di controbattere, che dopo un potentissimo tuono la luce si spense, lasciando tutta la casa al buio.

Shikamaru poté percepire la compagna impallidire anche attraverso l'oscurità.

-"...che... cazzo... è... successo?"- chiese la biondina, terrorizzata.

-"Credo che sia saltata la corrente... sai, succede durante i temporali!"- commentò ironicamente il Nara.

-"Oh no... non può succedere... non adesso..."- piagnucolò la ragazza, sconvolta.

I due uscirono dal bagno, dirigendosi a tentoni verso il salotto.

-"Shikamaruuuu... dove seiiii..."- si lamentò Ino, brancolando nell'oscurità.

-"Sono qui, scema!"- le disse lui, afferrandole la mano e stringendola saldamente nella propria.

-"Ah... okay..."- si tranquillizzò la Yamanaka, abbassando il volto e arrossendo.

-"Tranquilla Ino... è tutta soggezion--- oh cazzo!!!"- sbottò improvvisamente Shikamaru.

-"Che c'è?!"- chiese la biondina, sconvolta.

In quel momento, anche lei si accorse che la porta che dava sul cortile era spalancata, sbattuta dalle forti raffiche di vento, lasciando entrare tutta la pioggia dentro la casa.

-"Chi diavolo ha aperto la porta?! Ho chiuso tutto prima di andare a vedere il film... e zia Naoko non tornerà prima di domattina!"- pensò ad alta voce lo shinobi.

-"Daiiii Shika, non farmi paura... sei stato tu ad aprirla, lo so, ti stai vendicando di me per oggi!!! Scusami, ma ora piantala di mettermi paura!!!"- sbraitò la ragazza, terrorizzata.

-"MA SE SONO STATO SEMPRE CON TE COME CAVOLO HO FATTO AD APRIRLA?!"- sbraitò lui.

In quel momento, la kunoichi percepì la stretta alla mano farsi più stretta.

-"Ino... non sto scherzando... non penso che Risa e Choji siano usciti con questa pioggia... e comunque non avrebbero mai lasciato tutto così spalancato... e soprattutto..."- riflettè Shikamaru, che sentì la compagna avvinghiarsi al suo braccio. -"Quelle impronte bagnate che vanno verso il salotto... sono state fatte dall'esterno... qualcuno deve essere entrato..."- concluse infine.

-"Shikaaa...."- singhiozzò lei spaventata.

-"Avanti, non è il caso di fare i drammi adesso... ora chiudiamo la finestra e ce ne torniamo di là... sarà tutta soggezione!"- si atteggiò a risoluto il ragazzo.

-"Shhh! Ascolta..."- gli disse improvvisamente Ino, attirando la sua attenzione e stringendosi ancora di più al suo braccio.

Dei misteriosi passi, pesanti e irregolari, erano chiaramente percepibili, e si avvicinavano sempre di più.

Ormai abituati alle tenebre, gli occhi di Shikamaru poterono intravvedere quelli terrorizzati di Ino riempirsi sempre più di lacrime. Il ragazzo le tappò la bocca con la mano, soffocandole i singhiozzi e ascoltando attentamente gli strani passi, che evidentemente non appartenevano a nessuno dei due amici.

Il Nara rimase a pensare per qualche minuto, guardandosi attorno: purtroppo non avevano molte vie di fuga. Optò per la decisione più pazza che avesse mai preso in vita sua.

Prendendo Ino per un braccio, la trascinò in fretta fuori in cortile, correndo sotto la pioggia battente. Lei lo seguì senza fare storie, rassicurata dalla calda stretta della sua mano.

Entrarono nella dépendance bagnati fradici e col fiatone, chiudendo velocemente la porta dietro di loro. I due si fissarono sconvolti, non riuscendo a placare il fiatone.

-"Oddio... ucciderà Choji e Risa, me lo sento..."- singhiozzò Ino, disperata.

Un ghigno divertito si spaziò sulle labbra di Shikamaru, che, non riuscendo più a trattenersi, scoppiò in una risata frenetica. Ino sbarrò gli occhi, incredula, avvicinandosi a lui disgustata.

-"...dimmi che non era tutto uno scherzo..."- ringhiò lei, furente.

Shikamaru non riuscì nemmeno a risponderle, preso com'era dalla risata.

-"Eddai... era troppo divertente vederti così spaventata... ah ah ah... che scema che sei... piangi addirittura! Ohi, che fai... no, non piangere, no..."- fu inaspettatamente preso dal panico lui, smettendo di ridere non appena vide che le lacrime cominciavano a scorrere sul volto adirato di Ino.

-"Sei uno stronzo! Lo sapevi che avevo paura e mi hai obbligata a guardare quei cavolo di film lo stesso... e poi prendermi in giro così... che bastardo!"- si arrabbiò la biondina, che intanto tremava, fradicia e infreddolita come non mai. Voleva fare la dura, ma in quel momento non sembrava niente di più terrorizzante di un pulcino bagnato.

Shikamaru posò i suoi occhi seri su di lei, sollevando una mano e asciugandole delicatamente le lacrime sulle guance, ma lei scostò il volto, allontanandosi dal suo tocco.

-"Dai, non ti arrabbiare ancora... io e Risa non l'abbiamo fatto con cattiveria... volevamo solo... solo... cioè, Risa voleva stare un po' da sola con Choji..."- si spiegò il ragazzo, imbarazzato.

-"...e tu non volevi restare da solo con me?"- chiese Ino con tono pacato, fissandolo con i suoi occhioni dolci.

-"...certo che sì..."- sussurrò appena Shikamaru, incantato dalla profondità di quei meravigliosi zaffiri.

 

ù

 

Choji sbuffò sonoramente, buttando a terra i grossi stivali del marito di Naoko. Risa, intanto, era tutta intenta a guardare fuori dalla finestra per vedere cosa facessero Ino e Shikamaru in dépendance (che portinaia XD NdS).

-"Uffa Risa-chan, era necessario giocargli questo brutto scherzo? Povera Ino, era terrorizzata..."- si lamentò l'Akimichi indicando gli stivali usati per lo scherzo.

-"Mavvà, di che ti preoccupi... meglio, così almeno Shikamaru avrà una scusa per consolarla!"- ridacchiò la ragazza, avvicinandosi allo shinobi.

-"Adesso? Dovremmo cercare di riattivare la corrente... fra l'altro è andata via proprio nel momento giusto!"- sghignazzò Choji.

In quel momento, Risa si avvicinò al ragazzo, cingendogli il collo con le braccia.

-"Che fai?"- chiese lui, arrossendo imbarazzatissimo.

Improvvisamente, l'orologio rintoccò la mezzanotte.

-"Ti do un bacio a mezzanotte, no?"- sorrise dolcemente la ragazza, lasciandosi andare al loro primo (e sospirato) bacio.

 

ù

 

Senza nemmeno capire bene come, Ino si era ritrovata stretta tra le braccia di Shikamaru, il volto contro la sua maglia bagnata. Lei tremava, sentiva un gran freddo insediarsi nelle ossa, ma il calore del suo abbraccio la avvolgeva, tranquillizzandola. Lui cercava di capire bene cosa dire, cosa fare... anche se già sapeva che quella situazione gli sarebbe presto sfuggita di mano, come sempre del resto.

-"Non ti ricorda nulla, tutto questo?"- gli chiese Ino, improvvisamente, affondando ancora di più il volto nel suo petto.

-"...ti riferisci a quella strana nottata?"- domandò Shikamaru, con voce bassa e suadente.

-"Sì... quella strana nottata..."- sospirò lei, con occhi lucidi.

-"Cosa devi dirmi, Ino?"- gli chiese lui, scostandola in modo da poterla guardare negli occhi.

-"In che senso?"- ribatté lei, perplessa.

-"Lo so che quando sospiri così è perché devi dire qualcosa."- le spiegò lo shinobi, seriamente.

Ino lo fissò confusa per qualche secondo, mentre lui si perdeva nuovamente nei suoi occhi cristallini. Che senso aveva, arrivati a quel punto, continuare a giocare? Quella era la sua ultima occasione, ormai. La mezzanotte era scoccata, un altro giorno era finito, il ritorno a Konoha si avvicinava inesorabile. Se non avesse fatto qualcosa... lei... toccava a lei agire, questa volta...

Sospirò nuovamente, confermando l'ipotesi del Nara. Doveva dirgli qualcosa. Sì, doveva farlo ad ogni costo.

-"...e se... e se... e se io... ti amassi?"- gli chiese Ino, con voce flebile, quasi impercettibile.

Ma Shikamaru sentì tutto, lo sentì chiaramente... e se io ti amassi?

 

 

 

 

Un grazie enorme a: Queen of Night, Reika712, bluesky, AtegeV, nicichan, inochan, celiane4ever, Andrearomanista, Giò, Ice_Princes, Ayumi/Roby-chan, Bea, Final Alex, Ino_Chan, e soprattutto Mimi18 per le vostre utilissime e preziosissime recensioni... forse questo capitolo sono riuscita a scriverlo solo grazie a voi!!! Siete miracolosamente riusciti ad uccidere la mia crisi dello scrittore... XD Un grazie enorme. Bacionissimi a tutti, Sakurina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Giorno XII: Venerdì Della Tempesta ***


La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

Oddio... non posso nascondere di essermi un po' commossa a scrivere questo penultimo capitolo... quando ho iniziato a scriverlo non avevo la minima idea di cosa far accadere, ve lo giuro, è come se avessero fatto tutto da soli... e devo ammettere di essermi riguardata il splendidissimo "Io ballo da sola" per farmi venire l'ispirazione! Quindi se troverete delle scene simili sappiate che questa ficcy è stata tutto merito del mio film preferito che mi ha fatto venire l'ispirazione! Speriamo che il regista non mi chieda i diritti d'autore... -.- ...

Spero che ciò che ho scritto abbia un senso per lo meno vagamente logico... e ovviamente aspetto con ansia le vostre recensioni, in questo capitolo più di ogni altro!!! Grazie in anticipo a tutti quelli che mi faranno sapere la loro opinione! Bacione Sakurina

 

 

 

Giorno XII: Venerdì Della Tempesta

 

-"...e se... e se... e se io... ti amassi?"- gli chiese Ino, con voce flebile, quasi impercettibile.

Voce sfuggente come il vento che spirava violento sulla campagna, respiro tremante come le foglie seviziate dalla tempesta, occhi cristallini come la pioggia che picchierellava con forza sulle finestre. Maledettamente bella.

E lui... maledettamente fortunato? Maledettamente stupido? Maledettamente... indegno? Che dire, che fare per alleviare tutta quella sofferenza senza senso, per impedire alla pioggia di cadere ancora?

Quando la pioggia cade non smetterà perché tu lo desideri, quando il tuo cuore ama non smetterà per farti un favore.

L'orgoglio, quella nuvola scura e minacciosa, può oscurare il sole della felicità, ma non per questo smetterà di piovere; la pioggia continuerà a cadere, e quando le nuvole se ne saranno andate, il sole apparirà e brillerà l'arcobaleno.

Non una parola, né un fiato o un'espressione traspariva dal volto di Shikamaru. Il ragazzo la fissava impassibile come una maschera, vuoto come un torrente d'inverno.

Ino non riuscì a sostenere quello sguardo vacuo ancora a lungo; scostò lentamente i suoi occhi lucidi, posandoli sulla sua immagine riflessa sul vetro, deformata dalla pioggia.

Silenziosamente, Shikamaru aprì la porta e uscì, mentre una lacrima sconsolata scivolava lenta sulla guancia della ragazza. Lei lo seguì con lo sguardo, sebbene le lacrime e la pioggia ne confondessero l'immagine rendendola simile a quella di un fantasma.

Giunto in mezzo al cortile, il ragazzo si buttò schiena a terra, volto al cielo, mentre quelle gocce gelide scivolavano lungo la sua pelle, penetrando nel cuore, che mai aveva battuto così forte prima di allora.

Non aveva mai visto la pioggia notturna. Non aveva mai sentito la parola "amare" pronunciata per lui. Non aveva mai avvertito quel peso sul cuore.

Shikamaru chiuse gli occhi. Quelle gocce fredde, cristalline, pure, scivolavano via, portando con quella pesantezza che tanto gli opprimeva il cuore.

Inspirò profondamente, cercando di liberare la sua mente; eppure tornavano sempre, tutte le immagini di quella moltitudine di momenti vissuti insieme.

La prima volta che l'aveva vista, una bambina così bella ma così segretamente sola. La prima volta che si erano conosciuti come compagni di squadra. La prima volta che l'aveva vista piangere, la prima volta che l'aveva vista sorridere. Ma soprattutto, la prima volta che gli aveva sorriso.

Così tanto tempo insieme, senza capirci niente. Inutile pensare a cosa era cambiato, perché probabilmente non era cambiato proprio nulla.

Non aveva mai smesso di piovere, ma forse la differenza stava nel vedere la pioggia di giorno o di notte. Ino e Shikamaru vedevano i loro sentimenti solo alla rassicurante luce del giorno, ignorando che nella buia notte, questi mutavano, mostrandosi per quelli che erano veramente. E' nelle tenebre che si capisce di essere veramente soli e di quanto si abbia bisogno di qualcuno che ci dorma accanto per rassicurarci.

Quante notti passate insonni a Suna, senza capirne il perché, senza capire che era Ino quella che voleva accanto; d'altronde, a Suna... non pioveva mai. La pioggia sarà pure stata fastidiosa, ma dove passava lei, crescevano i fiori; dove arrivava il deserto, non restava nient'altro che la desolazione.

Ino appoggiò la fronte sul vetro, fissando l'immagine di Shikamaru disteso in mezzo al prato. Com'era difficile far brillare il sole nelle giornate di pioggia... l'orgoglio, il suo orgoglio di donna, quello per cui aveva sempre lottato contro tutti e tutto... aveva deciso di metterlo da parte per lui... se avesse parlato con la Ino di qualche anno prima, le sarebbe parsa una follia e l'avrebbe fatta rinchiudere. Ma la Ino di qualche anno prima non se l'era ancora visto portare via giorno per giorno da quella strega di Suna.

Questa volta, aveva vinto il cuore sulla mente e sull'orgoglio.

La speranza, l'unico fiore che non appassirà mai, aveva suggerito alla ragazza che forse voleva davvero far splendere l'arcobaleno in un cielo che fosse solo suo e di Shikamaru. Forse valeva la pena di mettere da parte l'orgoglio per aprire il suo cuore a... lui. Ma lui... avrebbe aperto il suo?

 

ù

 

-"E-e-etchiù!!!"- starnutì Shikamaru, attirando l'attenzione di Naoko e Choji che facevano colazione in cucina.

-"Scusate..."- si scusò il Nara, guardandoli assonnato e accomodandosi accanto a loro -"...mi devo essere beccato il raffreddore..."- spiegò, sbadigliando.

-"Certo, se ti sdrai in mezzo al cortile sotto la pioggia che pretendi?"- lo riprese il compagno, fissandolo dubbioso.

-"Certo che sei proprio strano, Shikamaru-kun..."- ridacchiò Naoko, divertita dall'affermazione dell'Akimichi.

-"Lasciate perdere, va..."- sbuffò il ragazzo, afferrando una tazza di caffè con aria crucciata.

La zia e Choji si guardarono, complici.

-"Cos'è successo, Shikamaru-kun?"- chiese la donna, fissandolo con sguardo comprensivo e affettuoso.

Il ragazzo scrutò i due con aria diffidente, poi riflettè sulle parole di Ino. Avrebbe voluto rispondere ai due con la solita faccia seccata e col tono scocciato, ma invece si ritrovò ad abbassare lo sguardo con occhi persi, come mai prima di allora.

-"...Ino si è... cioè lei... mi ha detto..."- cercò di esprimersi il chunin col codino, guardando il cielo plumbeo fuori dalla finestra -"...ecco... e se io... e se io... se io l'amassi?"- sospirò infine, con un groppo in gola. Ecco cos'aveva provato lei, il giorno prima, a dirlo. Che razza di sfigato era stato lui ad essersene andato così, senza risponderle? Quanto l'aveva fatta soffrire ancora una volta per la sua insensibilità?

-"Shikamaru... si può sapere dove sta il problema? Tu la ami, lei ti ama... Shikamaru..."- continuò Naoko, appoggiando la sua mano su quella del ragazzo -"...l'orgoglio, quella nuvola scura e minacciosa, può oscurare il sole della felicità, ma non per questo smetterà di piovere; la pioggia continuerà a cadere, e quando le nuvole se ne saranno andate, il sole apparirà e brillerà l'arcobaleno."- disse, sorridendo.

Lo shinobi inarcò un sopracciglio, perplesso.

-"Cos'è, parli per metafore adesso?"- protestò lui, ironicamente.

-"Shikamaru... non capisci quanto Ino sia stata coraggiosa a mettere da parte il suo orgoglio per dichiararti il suo amore? Credo che non abbia mai fatto più fatica in vita sua..."- spiegò la donna, sorridendo.

-"...non funzionerà mai... non funzionerà mai..."- scosse la testa Shikamaru, confuso.

-"Shikamaru! Ma che dici?! Perché non dovrebbe?!"- sbottò Choji, contrariato.

-"Avanti Choji! Siamo IO e INO, ti rendi conto?! IO e INO!"- ribatté il Nara, portandosi le mani tra i capelli.

-"Perché no, dico io?!"- protestò l'Akimichi, irritato dalla testardaggine dell'amico.

-"La ferirò, sicuramente... lei  non ha bisogno di me, lei merita qualcuno che la protegga, che l'ascolti, che la vizi, che la coccoli... io non... beh, cosa sono quelle facce adesso?"- replicò Shikamaru, inarcando un sopracciglio.

Choji e Naoko lo guardavano alquanto scetticamente, scuotendo la testa irritati.

-"...che la protegga..."-  disse la donna, divertita.

-"Beh, direi che non hai fatto altro per tutti questi anni..."- asserì l'Akimichi, convinto.

-"...che l'ascolti..." continuò la zia.

-"...sei sempre stato bravissimo ad ascoltare, Shikamaru..."- assentì Choji.

-"...che la vizi..."- ripeté Naoko, dubbiosa.

-"Eh sì, altroché se la vizia! Prova evidente: questo viaggio!"- spiegò il buon amico.

-"...che la coccola..."- concluse la donna, ghignando.

-"...beh, non sono io quello che ci dorme insieme senza combinarci niente!"- ridacchiò lo shinobi, lanciando uno sguardo eloquente a Shikamaru.

-"Che cosa state insinuando?"- sbottò il Nara, allarmato.

-"...che sta per scoppiare un altro temporale e Ino è andata verso le colline di Jun stamattina e non è ancora tornata... valla a riprendere!"- ordinò Naoko, indicandogli la porta di uscita.

-"...mi stai cacciando?"- protestò Shikamaru, guardandola allibito.

-"Assolutamente sì! Riporta qui Ino..."- ripetè la zia.

-"...e ritornate mano nella mano!"- aggiunse Choji, sghignazzando.

-"Tu ti diverti, vero?"- lo fulminò il Nara, schifato.

-"Oh sì, non sai nemmeno quanto."- spiegò seriamente l'Akimichi, spingendo l'amico fuori di forza e sbattendogli la porta in faccia.

Non appena Shikamaru si fu allontanato, Choji e Naoko tirarono un urlo di felicità, abbracciandosi contenti e iniziando a ballare.

-"Vado subito a scrivere a Tenten!!!"- esultò lo shinobi, al settimo cielo.

La zia lo scrutò, dubbiosa.

-"Tenten? E chi è? Avrai mica un'altra ragazza a Konoha, spero..."- chiese la donna, perplessa.

-"Mavva!!! E' una mia amica... comunque non è che ho tanto capito la storia del sole, delle nuvole, della pioggia..."- cambiò discorso Choji, esitante.

Un sorrisino compiaciuto si spaziò sul volto di Naoko.

-"Allora Choji-kun... l'orgoglio è come una nuvola scura e minacciosa che può oscurare il sole, che rappresenta la felicità, ma non per questo smetterà di piovere; la pioggia, che in questo caso simboleggia l'amore, continuerà a cadere, e quando le nuvole se ne saranno andate, il sole apparirà e brillerà l'arcobaleno. Mi sembra semplice come metafora, no?"- sorrise la donna, soddisfatta.

-"Mmh, sì... ma l'arcobaleno che significa?"- chiese il ragazzo, confuso.

-"L'arcobaleno è ciò che nasce dall'unione di amore e felicità, pioggia e sole... l'arcobaleno non è qualcosa che si può spiegare, si può solo vivere, e solo allora lo potresti capire."- sospirò Naoko, fissando la figura di Shikamaru svanire in direzione delle colline, mentre nuvoloni di tempesta di addensavano nel cielo.

 

ù

 

La campagna era colorata di una pallida luce grigiastra, mentre il tuono lontano rimbombava ovunque, creando una strana sensazione di ansia nel cuore del ragazzo.

Quando giunse ai piedi delle colline, Shikamaru intravvide la figura di Ino piegata a raccogliere dei fiori nel vasto prato dall'erba alta.

Indossava una gonnellina di lievi veli di stoffa lilla e una camicetta bianca legata con un nodo per scoprire la pancia nivea. I capelli biondi, quel giorno lievemente ondulati, le cadevano morbidi sulle spalle.

Il ragazzo sospirò, ammirando l'irreale bellezza della sua compagna. Cominciò ad avvicinarsi piano, come se avesse paura di raggiungerla troppo presto. Calpestò un rametto, spezzandolo e attirando l'attenzione di Ino su di lui.

I due si fissarono per alcuni secondi, trattenendo il fiato. Lui, col solito volto indifferente; lei piegò i suoi occhi, che con quella luce sembravano colorati di un blu molto più intenso, in un'espressione scettica e sfiduciata... terribilmente affascinante.

Fu allora che Shikamaru decise che alla fine di quella giornata, per quanto lunga si prospettasse, Ino... sarebbe stata la sua donna.

La biondina strinse il mazzo di fiori campestri a , girando i tacchi e allontanandosi velocemente dalla parte opposta a quella da cui era arrivato il compagno.

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, perplesso. Subito decise di seguirla, lentamente, senza fretta, proprio come la camminata dell'amica, che non capiva se volesse scappare via o farsi seguire.

Percependo la silenziosa presenza di Shikamaru dietro di lei, Ino si morse il labbro inferiore, cercando di calmare l'agitazione che regnava nella sua anima, che cresceva sempre più come il tuonare del cielo.

Accellerò il passo, cominciando quasi a correre, addentrandosi sempre di più in terre sconosciute, senza curarsi né dell'imminente tempesta né della possibilità di perdersi.

Shikamaru si fermò, inarcando un sopracciglio e guardandosi indietro: se continuavano così, rischiavano di allontanarsi troppo e di smarrirsi.

-"Ehi Ino, fermati..."- la richiamò il ragazzo, mentre l'eco della sua voce risuonava per la campagna circondata di colline.

Ma la ragazza ignorò le sue parole, aumentando ancora di più la velocità, quasi sparendo all'orizzonte. Sembrava un bellissimo angelo con in mano un mazzo di fiori che affrontava il cielo nero e minaccioso immersa nella campagna dorata. Un ottimo soggetto per un dipinto.

Lo shinobi sospirò, portando i suoi occhi scuri al cielo. Piccole gocce di pioggia cominciarono a picchiettarlo, rammentandogli che tra poco si sarebbe scatenato il putiferio.

Anche Ino si fermò, sollevando la mano per percepire meglio il cadere della pioggia.

Shikamaru la fissò da lontano, richiamandola ancora una volta con forza.

-"Ino!"- riecheggiò la sua voce.

Non appena l'udì ancora una volta pronunciare il suo nome, la biondina abbassò il volto, mentre una scarica di brividi la pervadeva. Aveva così voglia di averlo vicino, che sentiva il bisogno di allontanarlo. Aveva paura di ciò che sarebbe potuto accadere adesso.

La ragazza ricominciò a correre verso l'immensa radura dorata, mentre la pioggia iniziava a cadere più forte e insistente. Shikamaru aggrottò le sopracciglia, scocciato dalla testardaggine dell'amica, senza contare che ormai i tuoni erano potenti e si poteva persino vedere qualche fulmine spezzare il cielo. Era pericoloso rimanere così allo scoperto.

Difatti, proprio mentre Ino stava attraversando la vasta campagna, un fulmine cadde una trentina di metri più in là, illuminando tutto di una gran luce e tuonando violentemente. La ragazza urlò, spaventata dall'imprevisto, inginocchiandosi d'instinto e chiudendo gli occhi.

Improvvisamente, la Yamanaka percepì una calda stretta afferrarla per il polso. Senza nemmeno darle il tempo di realizzare, Shikamaru la prese per la mano cominciando a correre insieme a lei verso un punto indefinito, mentre la pioggia continuava a cadere violenta e gelida.

Ino fissava le spalle del compagno, sentendo la sua stretta salda e rassicurante, e non riusciva a fare nulla, né ribellarsi né protestare.

Il ragazzo la condusse sotto un gazebo situato ai piedi di una collina, utilizzato solitamente dalle persone che andavano a fare dei pic-nic.

I due si fermarono, mentre col fiatone fissavano la campagna e l'orizzonte, invisibile a causa della pioggia. Ancora una volta erano bagnati fradici e infreddoliti, come se gli fosse data la possibilità di ricominciare da dove avevano interrotto il giorno prima.

Shikamaru fissò il profilo fradicio della ragazza a suo lato. Ino non osava voltarsi verso di lui, sebbene sentisse i suoi occhi puntati addosso. Fissava la pioggia, sperando che potesse smettere di cadere, anche se sapeva che non avrebbe di certo smesso per fare un favore a lei.

Lo sguardo del ragazzo fissò le goccioline cristalline imperlarle i capelli biondi, scivolare lungo le guance nivee, le labbra rosse. La camicetta bianca e fradicia ormai era del tutto trasparente, mentre la gonnellina di velo lilla aderiva completamente ai fianchi e alle gambe snelle della ragazza.

Shikamaru scostò lo sguardo di scatto da lei, sospirando e massaggiandosi le tempie: ecco che ricominciava con la sindrome del maniaco. Ma il povero shinobi non aveva tutti i torti, purtroppo la sua mente era stata messa sotto pressione per tutto il tempo e la sua pazienza era ormai alla frutta.

-"Cosa vuoi sapere, Ino?"- chiese improvvisamente il ragazzo, con tono esausto. -"Vuoi sapere cosa provo?! Se ti amo?!"- continuò, vagamente irritato.

La ragazza strinse a il mazzo di fiori, mordendosi il labbro inferiore, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime contro la sua volontà.

-"...sì che ti amo, maledizione..."- sibilò infine Shikamaru seriamente, mentre Ino sentì il proprio respiro arrestarsi di colpo.

Il ragazzo lasciò scivolare la sua mano lungo la spalla della biondina, attirandola verso di e appoggiando le sue labbra sulla testolina dorata. La Yamanaka continuava a tenere gli occhi fissi sulla pioggia, incredula, mentre delle calde lacrime scivolavano veloci lungo le guance, giù fino alle labbra rosse.

Shikamaru passò il bacio teneramente dalla testa giù per le tempie, lungo le guance della ragazza, che finalmente incrociò i suoi occhi cerulei con quelli del compagno.

-"E... adesso?"- chiese Ino con voce tremante, perdendosi nella profondità degli occhi del Nara.

-"...e adesso... aspettiamo che esca il sole..."- sussurrò il ragazzo, rapendo quelle morbide labbra in un profondo bacio, tenero e dolce all'inizio, poi sempre più passionale ma senza perdere neanche per un attimo la sua soavità.

Ino lasciò cadere a terra i fiori, cingendo le sue braccia intorno al collo del compagno, le cui braccia intanto le avevano circondato saldamente l'esile vita.

Il bacio fu sciolto solamente quando ad entrambi iniziò a mancare il respiro. Shikamaru lasciò scendere le sue labbra lungo il collo della ragazza, facendola rabbrividere, mentre una mano era scivolata su per la piatta pancia di Ino, sino ad arrivare ai bottoni della camicetta, che slacciò facilmente lasciando intravvedere il reggiseno ricamato. L'altra mano, intanto, era andata ad accarezzarle i capelli dorati, intrecciandosi ad essi al ritmo dei baci che il ragazzo stampava sul collo della biondina.

Preda della passione, Ino si allontanò leggermente da Shikamaru, in modo da poterlo fissare dritto negli occhi, scorgendo la fiducia e la sicurezza che solo lui le sapeva dare.

La ragazza si sedette a terra, trascinando il compagno giù con lei. I due ripresero a baciarsi delicatamente, mentre il profumo dei fiori sparsi al suolo li inebriava. Era bello stare lì insieme, in quel luogo dove spazio e tempo sembravano non esistere, dove non c'erano nient'altro che loro due e quel profumo di fiori e di terra bagnata.

Shikamaru fece sdraiare Ino, sfilandole la camicetta. Appoggiò le mani ai lati della sua testa, contemplandola ancora, i suoi capelli dorati sparsi sull'erba, i suoi occhi blu insicuri e timorosi che rispecchiavano solo il suo riflesso.

La biondina sorrise fiduciosa, sussurrando un dolce "ti amo" mentre le labbra del Nara si avvicinavano ancora una volta alle sue. Sentendo la pressione del petto del ragazzo su di lei, Ino chiuse gli occhi, acconsentendo silenziosamente a quello che stava per accadere, mentre lo scroscio della pioggia dominava il mondo intorno a loro.

 

ù

 

-"E così domani è l'ultimo giorno, eh?"- sospirò Risa, fissando lo shinobi dispiaciuta.

Choji sorrise amaramente, annuendo debolmente.

-"Già, partiremo domenica mattina..."- assentì il ragazzo.

-"Beh, in realtà pensavo di organizzare una festa domani pomeriggio, che ne pensate?"- propose Naoko, portando delle fette di torta ai ragazzi seduti in giardino.

-"Wow, che bella idea zia!"- la ringraziò Choji.

-"Ma si può sapere che fine hanno fatto quei due?! E' da stamattina che non ritornano..."- sbuffò la donna, notando che ormai erano passate le due di pomeriggio.

-"Chissà... magari staranno facendo l'ultima romantica passeggiata per la campagna!"- sospirò Risa, sognante.

-"...o magari li ha colpiti in pieno un fulmine!"- borbottò l'Akimichi, ansioso.

Le due donne lo fulminarono con lo sguardo, facendolo rabbrividire.

-"Ehi, ho solo fatto una supposizione..."- si spiegò il ragazzo -"...io spero più di voi che si siano messi insieme!"- concluse poi.

In quel momento, Naoko vide arrivare i due vicini, un simpatico signore dalla barba brizzolata e al suo fianco una signora dai capelli neri raccolti in una severa acconciatura.

-"Buongiorno signori Maho!"- li accolse Naoko, con un gran sorriso.

-"Buongiorno Naoko-san!"- sorrise l'uomo, affabilmente.

La signora Maho, invece, si limitò ad un freddo cenno, fulminando Risa e Choji con lo sguardo.

-"Abbiamo ricevuto il tuo invito per domani... ti ringraziamo, ma purtroppo non so se potremo venire!"- le spiegò il signor Maho, cercando Shikamaru in giro con lo sguardo. Chissà come se l'era cavata poi con Ino, chissà se i suoi consigli gli erano serviti.

-"Oh davvero? Mi dispiace... ma lasciate che vi presenti Risa e Choji! Lui è un chunin di Konoha, è venuto qui insieme a due suoi compagni a passare due settimane di vacanze..."- li presentò Naoko.

-"Eh sì, lo so che non è qui da solo..."- borbottò la signora Maho, ma fu subito fulminata da un'occhiataccia del marito.

-"Beh, penso che fra poco li conoscerete..."- asserì Risa; un sorriso radioso le illuminava il volto mentre indicava una direzione con la mano.

Tutti si voltarono verso la campagna e videro arrivare, mano nella mano, Ino e Shikamaru, che camminavano lentamente, chiacchierando e sorridendo dolcemente.

-"Oddio... si danno la mano... zia Naoko!"- sospirò Choji, fissando la zia felicemente.

La donna si limitò ad annuire sorridente, mentre gli occhi le diventavano lucidi alla vista dei due ragazzi insieme.

-"Oddio Shika... la signora Maho!"- trasalì Ino alla vista della donna, cercando di trattenerlo.

-"Cosa c'è? Avrai mica paura! Sono io quello che dovrebbe averne!"- rise appena il ragazzo, trascinando la biondina verso gli amici.

I due chunin arrivarono tenendosi ancora saldamente per mano, sorridenti.

-"C-ciao ragazzi... conoscete i signori Maho?"- chiese Naoko, con voce leggermente commossa dal vederli finalmente insieme.

-"No, non proprio... piacere, sono Shikamaru Nara e lei è la mia ragazza, Ino Yamanaka."- si presentò Shikamaru, lanciando uno sguardo complice ed eloquente al signor Maho, senza il quale forse non sarebbe mai arrivato a quel punto.

Al sentirsi definire "mia ragazza", Ino abbassò lo sguardo, arrossendo violentemente e cercando di trattenere un sorriso di dilagante felicità.

Una lacrima commossa scivolò sulla guancia di Naoko, mentre Choji e Risa ammiccarono agli amici, felici come non mai.

 

 

 

 

X Ino_Chan: grazie per la recensione! Sono contenta che Ino ti abbia rispecchiato, effettivamente devo ammettere di essermi ispirata al mio personale rapporto con i film horror (ovvero odio totale XD) spero recensirai ancora! Bacione Sakurina

 

X nicichan: grazie Nico, mamma mia quanti complimenti... dai che poi mi fai arrossire!!! U///U non me li merito! Sono davvero stra-contenta che ti piaccia questa ficcy e spero di trovare il tempo di aggiornare al più presto il Labirinto, promesso! Ovviamente aspetto la tua prossima recensione! Bacione Sakurina

 

X bluesky: rieccomi blue! Grazie per la tua recensione, guarda non lo so neanche io da dove partorisco certe idee malate... saranno anni di romanticismo represso! XD Ovviamente sono la coppia perfetta, e in questo cap ne vediamo la prova! Recensisci presto mi raccomando XD! Bacione Sakurina

 

X rinoa81: ciao rinoa, avevo notato che mi avevi inserita tra i preferiti però non sapevo bene chi fossi... sono felicissima che tu mi abbia lasciato una così bella recensione! Grazie per avermi fatto sapere che la storia non annoia mai, sai è quello che temo sempre appena scrivo le long... grazie anche per tutti i tuoi consigli preziosi! XD spero recensirai ancora! Grazie millissime! Bacione Sakurina

 

X celiane4ever: scusa scusa per aver troncato il capitolo così, ma un po' di suspance ci vuole no? Spero di non averti fatto attendere troppo comunque! ShikaIno RuleZ! Bacione Sakurina

 

X Mimi18: ciao Mimi, finalmente rispondo a una tua recensione e ne approfitto per ringraziarti davvero un mondo! Le tue recensioni sono splendide e mi hanno davvero resa felice, non sai quanto, ti ringrazio infinitamente anche per aver commentato le mie ficcy finite! E soprattutto sono felicissima di averti fatto piacere ancora di più Ino, con la mia rielaborazione del pg! XD Ci terrei davvero tantissimo a leggere altre tue recensioni! Bacione Sakurina

 

X Nejisfan 94: cara Francy... ti giuro che mi hai lasciato letteralmente allibita O.O come hai fatto a leggerti tutti quei capitoli così velocemente?! Sei una scheggia ;-)!!! Grazie mille per aver commentato tutti i cap e non preoccuparti assolutamente per il ritardo! Oltretutto sono contenta di averti fatto apprezzare le ShikaIno è un onore per me! *.* Grazie mille e aspetto la tua prossima recensione! Bacione Sakurina

 

X Andrearomanista: carissimo Andre, grazie per recensire sempre così assiduamente, T.T mi commuovo tantissimo! Stai diventando un altro must delle mie storie, ovvero che fino a quando non recensisci un capitolo non vado avanti XD! Alla fine visto che li ho fatti baciare questi due benedetti ragazzi, ho fatto più fatica io di loro, uff... (come sarebbe a dire?! NdCho&Risa). Oltretutto alla fine è arrivato il tanto atteso venerdì, no? Bene, aspetto di sapere che ne pensi, come sempre del resto! Bacione Sakurina

 

X Ayumi: carissima Roby-chan... che dire, visto che ormai ti commento tutto in diretta? XD Risa me la immagino troppo tutta tenera ma che in fondo sa bene quello che vuole... mentre Shika col naso rotto è spettacolare, sebbene per mia esperienza personale non è bello perdere litri di sangue dal naso... -.- ... del resto in questo contesto a lui gli stava proprio bene :p!!! Ovviamente aspetto come sempre la tua recensione! Bacione Sakurina

 

X Giò: cara Giò, mamma mia quanti complimenti (immeritati)... sono felice che ti immedesimi nella storia, è proprio il mio scopo! E spero che anche questo capitolo ottenga l'effetto desiderato... quindi fammi sapere che ne pensi! Bacione Sakurina

 

X inoyamanakachan: ciao, bel nome lungo che hai eh? XD Cavolo non mi sembra di scrivere poi così bene... -.- ...comunque grazie mille! Beh, diciamo che Risa è un po' schizofrenica... no, è vero! Mi piaceva fare un personaggio che fosse dolce e tenero, ma che contemporaneamente sapesse il fatto suo e sapesse ottenere ciò che voleva! Nessun cambiamento, solo la rivelazione di una parte del suo carattere segreto! Bacione Sakurina

 

 

 

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Capitolo 14
*** Giorno XIII: Sabato Dell'Arcobaleno ***


La Vacanza di

Ino Shika Cho

 

Ciao a tuttiiiii!!! Lo so, lo so, mi starete odiando per avervi fatto attendere così tanto il gran finale e vi chiedo umilmente perdono! È solo che quello che scrivevo non mi piaceva mai completamente e poi sono dovuta partire per una settimana, quindi… ci ho messo un po’ più del previsto! Ma eccolo qui, il tanto sospirato ultimo capitolo di questa mia long-fic! Purtroppo i finali non mi sono mai venuti bene, quindi spero di non deludervi troppi… che dire? Beh, finalmente si arriverà alla soluzione finale della scommessa tra Tenten e Sakura!

Volevo solo ringraziarvi tantissimo, tutti quanti! Avete seguito in tantissimi la mia fic e devo ammettere che non me lo sarei mai aspettata! Più di 100 recensioni! E un grazie speciale a tutti quelli che l’hanno aggiunta tra i preferiti! Che altro dire, ehm… ah sì! Dedico questa ficcy a tutte le MOSCHE BIANCHE, perché come me non si stancano mai di credere in questo grande amore e spero di averle fatte sognare un po’ con questa ficcy! Vi prego, non smettete mai di credere in Ino e Shika, e anche se Kishimoto-sensei ci deluderà facendolo mettere con Temari, non smettete mai di sognare! Sognare è il profumo della vita! Un bacio enorme a tutti, vostra Sakurina.

 

 

Giorno XIII: Sabato Dell'Arcobaleno

 

-"Teeen-chan! Teeen-chan!"- la voce squillante dell'Inuzuka riecheggiava per tutta Konoha, mentre correva sul suo Akamaru sventolando nella mano una lettera.

Sakura e Tenten, che sedevano nervosamente una di fronte all'altra, sollevarono all'unisono lo sguardo verso il ragazzo che saltò giù dal suo fedele compagno.

-"Allora?!"- trasalirono le due kunoichi, agitate.

Un sorrisino compiaciuto si spaziò sulle labbra di Kiba, che sventolò con soddisfazione il pezzetto di carta bianco.

-"Preparati ad offrire da bere, cara Sakura-chan!"- sghignazzò lo shinobi.

Gli occhi di Tenten si illuminarono, mentre il volto di Sakura impallidì di colpo.

-"...non è possibile... non ci credo..."- sussurrò l'Haruno, incredula.

-"SIIIIIIII!!! SI FA FIESTA, KIBA-KUN!!!"- esultò invece la brunetta, stringendo le mani del "socio in affari".

In quel momento, giunsero al luogo di ritrovo anche Neji e Naruto, accompagnati da Kankuro e Temari.

Ovviamente, Neji fulminò con sguardo glaciale le mani intrecciate di Kiba e Tenten, quest'ultima lanciò un ghigno trionfante a Temari, mentre l'Inuzuka le lasciava subito le mani, vittima di brividi pungenti causati da byakugan incazzato; Naruto invece raggiunse la pallida Sakura, che rileggeva sconvolta la lettera:

 

Caro Lupo Solitario,

Il Cervo tornerà nella Foresta di Foglie

Felice e contento, mano nella mano

Con la Principessina Viziata.

Dì alla Signora delle Armi di festeggiare

E alla Schizofrenica di tirare fuori i soldi.

Saluti dalla Farfalla Golosa.

 

Insomma... non c'era neanche bisogno di tradurla. L'unico che non capisse il significato fin troppo palese di quella lettera in codice era, ovviamente, il povero Naruto.

Sakura fulminò Kiba con sguardo di fuoco.

-"Ehi, Lupo Solitario... Chi sarebbe la Schizofrenica?!"- sbottò l'Haruno, stringendo la lettera, furiosa.

-"Tu ovviamente!"- cinguettò Kiba, sincero.

-"Cos---MA COME TI PERMETTIIII!!!"- si infuriò Sakura, dando prova della sua schizofrenia.

-"Uh uh... ebbene sembra che si sia formata una nuova coppietta a Konoha... chi avrebbe mai scommesso su Shikamaru e Ino?"- affermò ad alta voce Tenten, sottolineando con tono più marcato i nomi dei due amici, puntando lo sguardo in direzione di Temari. La jonin corrugò le sopracciglia, stupita: questa davvero non se la sarebbe mai immaginata. Aveva sempre saputo che in fondo Shikamaru aveva un debole per Ino, l'aveva sempre avuto, ma sperava di essere riuscita a superarla, di essere riuscita a batterla, di essere lei la donna più importante per lui in quel momento. Pensava che Shikamaru avesse dimenticato i suoi sentimenti per Ino, ma evidentemente non era così; quei sentimenti erano solo andati in "letargo", e la calda aria primaverile di Kirizawa li aveva risvegliati... purtroppo in entrambi. Quindi quella... era la fine. Il loro gran finale.

-"NO! NON LO PERMETTERO'!!!"- urlò Sakura, furibonda.

La chunin si avvicinò alla bionda di Suna, fissando i suoi occhi smeraldini in quelli di lei.

-"Temari! Andiamocene a Kirizawa! Sono sicurissima che quei due hanno solamente preso un abbaglio... si può ancora recuperare!"- la incitò la Haruno, con sguardo infiammato.

Temari fissò per qualche secondo la ragazza con sguardo perplesso. Che fare? Lei non era di certo il tipo che andava a fare la guerra per un ragazzo... soprattutto se quel ragazzo era Shikamaru! Sarebbe stato troppo imbarazzante per lei! E soprattutto... le avrebbe fatto male, troppo male. Vederlo lì, felice e contento, insieme a lei.

La jonin scostò gli occhi da quelli di Sakura: per poco non l'aveva convinta.

-"Temari... ma..."- protestò la Haruno, che aveva già intuito la risposta negativa dell'amica.

-"No, mi dispiace Sakura, ma non verrò. Shikamaru è grande e vaccinato per scegliere da solo della sua vita e poi... noi non stiamo neppure insieme. Se lui ha scelto Ino, beh, allora spero che sia felice con lei. Tutto qui."- rispose con freddezza la bionda.

Aveva preso la sua decisione, ormai. Preferiva andarsene e lasciare le cose in sospeso con Shikamaru, piuttosto che chiarirle ma vederlo insieme a Ino.

-"Bene, direi che possiamo anche andarcene, Kankuro. Non abbiamo più nulla da fare qui a Konoha."- asserì Temari, alzando i tacchi e facendo per andarsene.

-"Sei sicura, Temari?"- la richiamò il jonin, perplesso.

-"Sì che ne sono sicura. Andiamo."- rispose con tono secco la ragazza, allontanandosi senza salutare nessuno.

Kankuro sospirò, salutando con un cenno gli amici di Konoha e seguendo la sorella, che sarebbe sicuramente stata intrattabile per tutto il viaggio.

-"Pronta a pagare, Sakura-chan?"- chiese con tono malizioso Tenten.

La Haruno fulminò la ragazza con sguardo omicida: no, che non si arrendeva.

-"Naruto! Andiamo!"- urlò Sakura, incamminandosi molto velocemente.

-"Ehi, pazza furiosa... dove vuoi andare?!"- sbottò Tenten, perplessa.

-"Ovvio, vado a Kirizawa... questo fidanzamento non s'ha da fare!"- ribatté acida la Haruno.

-"Cosa?! Ancora non ti arrendi?! Certo che sei proprio una piantagrane di prima categoria! Lasciali in pace una buona volta!"- ringhiò la brunetta, infastidita dalla testardaggine dell'altra.

Ma la kunoichi non la degnò nemmeno di uno sguardo e si affrettò ad uscire velocemente dalle porte di Konoha, seguita da un alquanto perplesso Naruto.

-"Waaaaaaaah, Haruno!!! Non te la lascerò passare liscia!!!"- sclerò Tenten, fulminando Kiba con occhi infuocati -"Kiba! Presto! Dobbiamo arrivare a Kirizawa prima di loro!"- ordinò all'amico.

-"Sissignora!"- assentì l'Inuzuka, divertito dallo scontro tra le due amiche.

-"Vengo anch'io."- asserì improvvisamente una voce ferma e incontestabile.

I due si voltarono verso Neji, che li fissava con sguardo serio: non l'avrebbe MAI lasciata andare da sola con Kiba in un posto come quello.

-"D'accordo Neji, ma... vabbè non importa, basta che ci muoviamo! Su su!"- li incitò la kunoichi, cominciando a correre dietro a Sakura.

Kiba e Neji si lanciarono un'occhiata astiosa, dopodiché seguirono l'amica senza fiatare.

 

ù

 

L'amaca era dondolata da un leggero venticello, fresco e profumato di pioggia.

Shikamaru, occhi fissi alle nuvole che correvano veloci nel cielo mattutino, sospirò: probabilmente quel pomeriggio ci sarebbe stato un altro temporale. Che seccatura.

Il ragazzo abbassò leggermente il volto, appoggiando il mento sulla testolina dorata di Ino, che dormiva beatamente accoccolata tra le sue braccia. Le baciò leggermente la fronte e sorrise vedendo l'espressione infastidita sul suo volto: probabilmente le aveva disturbato il sonno.

Lo shinobi sospirò nuovamente sorridendo, felice. Sì, era veramente felice. Non se lo sarebbe mai aspettato, non con lei.

-"Mmh... Shika..."- sussurrò Ino, strofinando il volto sul suo petto.

-"Bentornata tra noi..."- le mormorò suadente il ragazzo.

-"...mmh... fa freddo..."- mugugnò la ragazza, affondando il volto tra le sue braccia.

-"Già, si sta alzando un venticello fresco... sta per arrivare un altro temporale. Meglio tornare in casa...magari in camera mia, che ne dici?"- propose maliziosamente Shikamaru.

-"Shikaaaa... sempre il solito maniaco..."- protestò Ino, divertita.

Il ragazzo sorrise, lasciando scivolare le sue labbra sulla serica guancia della compagna, poi incontrando le sue, morbide e rosate.

-"FERMI TUTTI!!!"- urlò una voce isterica.

I due chunin interruppero il bacio bruscamente, voltandosi allibiti verso Sakura, che li fissava con sguardo di fuoco.

-"Sa-Sakura?!"- sobbalzarono all'unisono Ino e Shikamaru, sconvolti.

 

ù

 

Il cortile di zia Naoko si era improvvisamente riempito di shinobi di Konoha. Sakura e Naruto da un lato, Tenten, Kiba e Neji dall'altro. In mezzo, Shikamaru, Ino, Choji e Risa li fissavano dubbiosi: cosa stava succedendo?

-"Beh? Si può sapere che cavolo ci fate qui?!"- chiese il Nara, particolarmente incazzato.

-"Abbiamo saputo che tu e Ino vi siete messi insieme... è vero?"- arrivò subito al dunque Sakura, con tono acido.

Ino arrossì, visibilmente imbarazzata, mentre Shikamaru, dopo qualche secondo di spaesamento, si voltò verso Choji, che era misteriosamente scomparso.

-"...Choji... dove sei?"- chiese il Nara con tono insolitamente calmo.

Ridacchiando, Naruto indicò all'amico un angolo della casa, dietro il quale si scorgeva appena la figura dell'Akimichi, nascosto.

Inarcando un sopracciglio, infastidito, Shikamaru allungò la sua ombra, incatenandola a quella dell'amico e obbligandolo a uscire fuori dal suo nascondiglio.

-"Eh eh... Shika..."- ridacchiò nervosamente Choji.

-"Ah-aha... Cho..."- rise ironicamente il Nara.

Il compagno deglutì, intimidito dallo sguardo contrariato del moretto.

-"Eddai Shika... tanto l'avrebbero saputo comunque... no?"- si giustificò l'Akimichi, agitato.

-"Ragazzi!!!"- cinguettò una voce squillante, interrompendoli -"Che bello! Avete invitato degli amici per la festa?!"- sorrise Naoko, avvicinandosi insieme ai figli.

-"Festa? Quale festa?!"- si esaltò subito Kiba.

-"Questo pomeriggio zia Naoko organizzerà una festa per salutarci..."- spiegò Ino, ancora un po' in imbarazzo per il macello che stava accadendo.

-"Yeeeah! Lo sapevo che ho fatto bene a venire qui, dattebayo!"- esultò Naruto, salendo sul balcone della casa con un salto mirabolante. Presto, il biondino si accorse di due occhi adoranti che lo fissavano: erano quelli del piccolo Kei, rimasto affascinato dall'acrobazia effettuata dall'Uzumaki.

-"Anche tu sei un ninja?"- gli chiese il bambino.

-"Certo! Sono il miglior chunin di Konoha, e presto diventerò hokage!"- affermò Naruto, mostrandogli il pollice sollevato verso l'alto.

-"Seee?! E allora non è che giocheresti con me ai ninja?!"- si esaltò Kei.

-"Certo che sì, piccolo!"- acconsentì il biondino, forse ancora più divertito del bambino.

Intanto, Mayu si era avvicinata a Tenten, fissando con occhi sberluccicanti i suoi chignon.

-"Che bella acconciatura... come fai a farla?!"- le chiese Mayu, stupita.

-"Ti piace? Beh, se vuoi ti faccio vedere come si fa..."- le rispose Tenten, sorridente.

-"Sì, così intanto mi spiegate che sta succedendo, okay?"- aggiunse Ino, prendendo Tenten e Sakura a braccetto, con sguardo infastidito.

 

ù

 

Zia Naoko aveva allestito un delizioso banchetto, dove i ragazzi si erano fiondati ad abbuffarsi, mentre le ragazze stavano sedute in disparte.

Mentre Tenten legava i capelli di Mayu, Ino aveva spiegato a grandi linee alle amiche com'era andata la storia con Shikamaru.

-"Dai... non ci credo..."- sospirò Sakura, con tono sconsolato. Oltre ad aver perso la scommessa, non poteva fare a meno di provare una certa invidia verso l'amica: sembrava che avesse trovato il vero amore prima di lei!

-"Eddai... raccontaci almeno come si è dichiarato!"- insistette Tenten, curiosa.

-"Oh beh..."- rispose divertita la bionda -"Mi ha chiesto se volevo sapere se mi amava, e lui mi ha risposto testuali parole "Sì che ti amo, maledizione"..."- ridacchiò Ino.

Tenten scoppiò a ridere, mentre Sakura non poté trattenere un sorrisino divertito.

-"Ah ah ah... proprio una dichiarazione stile Shikamaru..."- asserì Tenten.

-"Beh, suppongo che tu sia irremovibile, no?"- sospirò infine la Haruno.

-"Sì..."- rispose quasi con un sussurro la Yamanaka, arrossendo.

Sakura lanciò un'occhiata a Tenten, comunicandole così di aver accettato la sconfitta; aveva agito d'impulso, pensando che forse Ino e Shikamaru avevano preso solo un abbaglio, ma ora realizzava che effettivamente... erano cotti. Non c'era motivo di rovinare un amore che si prospettava così bello.

-"Daiii, raccontaci qualcos'altro, Ino-chan..."- interruppe il silenzio Sakura, dando una gomitata all'amica.

-"Del tipo?"- chiese la biondina, perplessa.

-"Del tipo... cos'avete combinato?"- insinuò Tenten, maliziosamente.

-"MA... MA... RAGAZZE! CHE DITE?!"- si allarmò Ino, diventando rossissima.

-"Daiii, vogliamo i particolari interessanti..."- disse Sakura, dando manforte alla brunetta.

-"Scordatevelo!!!"- protestò la Yamanaka -"E poi c'è la bambina!!!"- concluse, alzandosi.

-"Io? Mica mi sconvolgo per così poco, tranquilla!"- si diede delle arie Mayu, mentre si specchiava nella finestra, contemplando soddisfatta i suoi chignon.

-"Allora?!"- chiesero le tre, curiose.

-"Piantatela!!!"- concluse Ino, imbarazzatissima.

 

ù

 

-"E così tu e Choji eravate in combutta, eh?"- sospirò Shikamaru, scrutando con sguardo perplesso Kiba al suo fianco.

-"Massì, una cosa amichevole! Tanto sapevo che non saresti resistito due settimane senza saltare addosso a Ino! A dir la verità non ci sarei riuscito nemmeno io!"- ridacchiò Kiba, sorseggiando l'ennesima birra.

-"Come prego?!"- ribatté il Nara, infastidito dall'ultima battuta.

-"Ma niente, dico solo che come sempre ti sei accaparrato un bella fi--"-

-"Risparmiami le tue considerazione sulla mia ragazza, Kiba!!!"- lo interruppe Shikamaru, sorseggiando la sua birra infastidito. -"A proposito... ma tu che ci fai qui, Neji?"- chiese poi, fissando il jonin al suo fianco perplesso -"Non avrai partecipato anche tu alla scommessa!"- protestò.

-"Ma figurati."- rispose Neji, urtato dallo sguardo divertito dell'Inuzuka.

-"Mah, diciamo che il nostro Neji è venuto qui a proteggere la sua proprietà privata..."- insinuò Kiba, divertito.

-"Non capisco di cosa parli."- si atteggiò a gnorri lo Hyuga.

-"Scusa, da chi è che dovrebbe proteggere Tenten?"- chiese Shikamaru, che aveva afferrato al volo la metafora.

-"Cos... ma io non..."- Neji perse per un attimo la sua freddezza, mostrando subito dopo ai compagni un volto offeso, mentre questi ridacchiavano divertiti.

I tre rimasero per un attimo in silenzio, portando istintivamente gli occhi al cielo che lentamente veniva coperto da poche nuvole scure, lasciando spazio a qualche frammento di cielo azzurro.

-"E' seria la cosa, allora?"- chiese Kiba sorridendo.

-"Sì... mi sa di sì..."- assentì Shikamaru, sospirando.

-"Ah ah ah... alla fine ti sei fatto intrappolare anche tu da una donna, eh?"- ridacchiò l'Inuzuka.

-"Eh già... che razza di seccatura..."- sorrise il Nara, fissando Ino che bisticciava con le amiche.

-"Beh allora... auguri e figlie femmine!"- scoppiò a ridere Kiba.

-"Sì, ci manca solo questa..."- rispose ghignando Shikamaru.

 

ù

 

Intanto, Choji e Risa si erano appartati in un angolino, tenendosi per mano.

-"Risa-chan... mi mancherai tantissimo..."- le disse l'Akimichi, trattenendo a stento le lacrime.

-"Anche tu, Choji... promettimi che verrai a trovarmi di tanto in tanto!"- sforzò un sorrisino la ragazza.

-"Certo... verrò tutti i fine settimana!"- si fece coraggio Choji, sorridendole.

-"D'accordo, allora ti aspetto!"- asserì Risa, schioccandogli un bacio sulle labbra.

Improvvisamente, i due sentirono qualcosa picchiettargli addosso. Sollevando lo sguardo, si accorsero che aveva cominciato a piovigginare, sebbene all'orizzonte fosse ancora visibile il sole.

Si affrettarono a raggiungere i loro amici, che si stavano radunando sotto il portico.

-"Avanti, non avrete paura di qualche goccia di pioggia, no?"- rise Naruto, atteggiandosi a spavaldo.

Notando che l'Uzumaki si trovava vicino al bordo della piscina, Kiba decise di fargli uno scherzo, spingendolo improvvisamente da dietro. Il piano riuscì, ma non completamente in quanto mentre cadeva, Naruto si aggrappò al giubbotto dell'Inuzuka, trascinandolo in acqua con lui, scatenando una risata generale.

-"Oh raga, venite, si sta da Dio!"- li invitò il biondino, ridendo mentre cercava di affogare l'amico.

-"Arrivo!!!"- urlò improvvisamente Sakura, tuffandosi in acqua.

-"Che bello sembra divertente! Vengo anch'io! Dai, andiamo Neji!"- sorrise Tenten, afferrando improvvisamente il jonin e trascinandolo in acqua con lei.

-"Ma... sono impazziti tutti?! Sta piovendo!"- asserì Ino, incredula.

-"Beh, e allora?"- ridacchiò Shikamaru, prendendola in braccio.

-"Oh no, Nara! Non ci provare! Sarà gelata!"- urlò la biondina.

Ovviamente le sue grida non servirono a nulla, visto che il ragazzo si buttò in piscina insieme a lei, seguito da Choji con Risa.

Intanto Naoko rideva guardando quei pazzi ragazzi che giocavano in piscina completamente vestiti, in quel strano pomeriggio piovoso ma soleggiato. Sollevando lo sguardo, la donna si accorse con immenso piacere che un grande arcobaleno era apparso, sovrastando tutta la campagna.

-"E' uscito l'arcobaleno, eh?"- disse improvvisamente una voce maschile alle spalle di Naoko.

La donna si voltò, incontrando il volto sorridente del signor Maho.

-"Eh già..."- sospirò Naoko, sorridendo amaramente. -"Ino e Shikamaru... ci assomigliano molto, non è vero? E' per questo che gli hai parlato?"- gli chiese lei, dubbiosa.

-"Sì, perché temevo che Shikamaru facesse lo stesso errore che feci io da giovane, quello di scegliere la donna sbagliata..."- disse il signor Maho, sospirando.

-"Beh, allora speriamo che almeno a loro vada meglio che a noi..."- concluse Naoko, allontanandosi con un ghigno rassegnato dal suo grande amore del passato.

-"A loro andrà benissimo, vedrai..."- sorrise il signor Maho, fissando i due fidanzatini giocare in acqua.

-"Guarda Shika!"- disse Ino, aggrappandosi al bordo della piscina, mentre Shikamaru l'abbracciava da dietro -"C'è l'arcobaleno!"- sorrise, indicandogli il cielo.

Shikamaru sorrise, fissando l'arco multicolore che si stagliava nel cielo mentre ripensava alle parole di zia Naoko.

-"Sì, c'è l'arcobaleno..."- confermò il ragazzo, baciandola dolcemente ancora una volta.

 

 

-The End-

Anche se penso proprio che ci sarà un continuo!

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