We knew that we were destined to explode.

di putuporshutup
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter one. ***
Capitolo 2: *** chapter two. ***
Capitolo 3: *** chapter three. ***
Capitolo 4: *** chapter four. ***



Capitolo 1
*** chapter one. ***


Morgan e Olivia si occupavano da poco di queste cose, anche se l'avevano sempre sognato. 
Fin dal liceo, quindi non molto tempo prima, passavano le giornate a chiedersi come sarebbe stato far parte del mondo della musica. Certo non in prima persona; ma per come erano loro, quei lavori che si fanno sedute dietro ad una scrivania non erano adatti.
Allora, appena finito il liceo, si erano messe alla ricerca di un lavoro perfetto per loro; Morgan si era ritrovata a lavorare per un giornale di musica, mentre Olivia aveva portato avanti la sua passione per il basso, occupandosi dei soundcheck ai concerti.
Erano riuscite a trovarsi anche un appartamento a Trenton, nel New Jersey.
 
 
 
Morgan's POV
 
"Morgan, cosa vuoi mangiare stasera?" mi dice Olivia.
Io mi sistemo comodamente sul divano: "Ordina due pizze"
"Io veramente pensavo a qualcosa di diverso, ma va bene. A proposito, mi hanno chiamata, mi hanno chiesto di occuparmi di un concerto a Baltimora e forse non solo quello! Però dovrei partire tra due giorni e se tutto va bene tu vieni con me"
"Sei seria? Sarebbe fantastico! Però dovrei sentire quello che dice Cole"
"Ma si, un'intervista in più potrebbe solo farlo contento"
"Dipende. Di che gruppo ti occupi?"
"Non lo so ancora, ma è qualcosa di buono. Ti farò sapere domani"
"Io avviso Cole, allora"
 
Il mio nome è Morgan Lester e sono nata 22 anni fa. Non c'è molto da dire su di me, anche se sono una persona particolare. Quello che faccio durante la maggior parte del tempo è ascoltare musica, scrivere per Blow, il giornale per cui lavoro e stare coi miei amici. Sono una persona abbastanza soddisfatta, perché tutto quello che volevo accadesse nella mia vita sta accadendo, tralasciando qualche piccolo intoppo. Però sono qua e sono a posto.
Vivo con la mia migliore amica, Olivia. Lei è una persona forte, è riuscita a sopportare cose terribili. Il suo ragazzo, Rich, è morto qualche mese fa, di cancro. E’ stato orribile, cosa che mi sembra abbastanza ovvia. Ma per lei Rich era tutto, una specie di fratello, migliore amico, un sostegno in ogni caso. Ecco, un punto di riferimento che ha perso, ma durante i mesi di malattia si era preparata a tutto. Ad ogni modo, magari di questo parlerò più avanti.
A differenza di Olivia, io ho un fratello. Un fratello problematico! Evan è qualcosa di ingestibile, ma gli voglio bene. Purtroppo ha delle difficoltà, ha delle ‘qualità’ che l’hanno reso sempre diverso dagli altri e in fondo posso solo pensare che questo sia un bene.
Io e Olivia insieme stiamo bene e riusciamo a ritagliarci uno spazio speciale. E’ una delle poche persone di cui mi fido ciecamente e io non mi fido mai di nessuno. Il punto è che come Rich era un punto di riferimento per lei, lei è a sua volta il mio sostegno, il mio punto di riferimento. E di certo la sua esperienza nel campo musicale mi ha portata a vivere tantissime nuove esperienze!
 
 
Alla fine decidiamo di partire, ma non sappiamo ancora di chi si tratta e purtroppo spesso è così. La chiamano sempre all’ultimo minuto, povera ragazza. Beh, non che non si diverta! Ripeto, questo lavoro ci permette di conoscere persone incredibili e vivere esperienze altrettanto interessanti.
Cole ha approvato, fidandosi del mio buon senso e della mia maturità.
Quindi ora siamo qua, nel nostro piccolo furgone, che ci mettiamo in viaggio per Baltimora. 
Tra musica e idiozie varie, in due ore e mezza siamo arrivate a destinazione.
”Esattamente dove dobbiamo andare?” chiedo a Olivia.
”Al Rams Head. Sono tutti lì e ci aspettano. Più che altro aspettano me, ma tu sei il bonus” 
”Ahahah, che carina. Saranno solo felici di apparire su una rivista in più”
”Certo, certo” mi risponde, prendendomi in giro come al solito.
 
Arriviamo vicino al palco e cerchiamo di raggiungere la band. Olivia va avanti mentre io mi sistemo in un angolo e comincio a guardare il cellulare. Non ci sono chiamate o messaggi, ma l’importante è che io abbia qualcosa su cui scrivere quello che noto e quello che succede.
Vedo un sacco di persone che sorridono e che si divertono. Si stanno tutti impegnando a fare qualcosa. 
Vedo gente che traffica con strumenti e cavi e percepisco un’allegria generale. Anche loro sicuramente apprezzano quello che riescono ad ottenere lavorando in questo mondo speciale.
Olivia mi raggiunge: “Allora, mi hanno detto che si tratta degli All Time Low! Non è fantastico?”
Io la guardo e sorrido: “Si, sono bravissimi”
”Avrai tempo per le interviste alla fine del concerto, io ora vado ad occuparmi di Zack! A dopo!”
La vedo andare verso il ragazzo, alto e muscoloso, che la aspetta sul palco. 
Io mi alzo e vado a cercare qualcosa da fare. Non conosco nessuno e mi sento piuttosto impacciata, ma so che questa sensazione scomoda andrà via.
Conosco un po’ la band, mi piace e per questo saprò da dove partire per la mia intervista. Sono persone simpatiche ed estroverse, di certo sanno come divertirsi.
Cammino e un ragazzo alto e moro mi si para davanti: “Ehy, chi sei?”
Sorrido e gli dico: “Mi chiamo Morgan, sono qui insieme ad Olivia. Non so se l’hai conosciuta. Beh, si occupa del soundcheck”
”Certo. Ah, io sono Matt! Però tu non fai nulla? Scusa, forse mi sono espresso male. Di cosa ti occupi? L’hai accompagnata e basta?”
Scuoto la testa: “Sono una giornalista, se così si può dire. Amo la musica. Scrivo per Blow!”
”Ah! Blow! E vorresti intervistare i ragazzi”
”Ovvio” gli dico. Lui sorride.
”Beh, per quello si può aspettare, però se li vuoi conoscere, vieni con me”
Comincia a camminare e io lo seguo.
Mentre passiamo davanti al palco, vedo Olivia e Zack. Lui sembra una persona molto tranquilla, mi piace. Intanto sorride ad Olivia, che sicuramente è una persona pacata quanto lui. Penso ‘spero che si stiano simpatici’ e li sento ridere piano, prima di entrare in una delle stanzette dietro al palco.
 
 
Olivia's POV
 
Mi chiamo Olivia Howell, ho 22 anni non ancora compiuti. 
Sono nata in Inghilterra, a Bristol, ma mi sono trasferita nel New Jersey quando avevo 8 anni. 
È stato a scuola che io e Morgan ci siamo conosciute. Eravamo entrambe un po' diverse dagli altri, abbastanza per conto nostro; forse è per questo che ci siamo piaciute da subito. 
Ricordo che adoravo i suoi capelli scuri, con qualche onda sulle punte, che contornavano due occhi color cioccolato. 
Praticamente ci completavamo: io bionda e lei mora, io con gli occhi azzurri e lei marroni. 
Ho iniziato a frequentare casa sua da subito, e li ho conosciuto suo fratello Evan, che ha 3 anni più di noi. 
Posso dire con certezza che lui sia il mio migliore amico, oltre a Morgan naturalmente. 
Mi sono sempre sentita in famiglia con loro, e nonostante Evan abbia dei problemi, e nonostante stia spesso da solo e non venga apprezzato come dovrebbe, io lo adoro. Letteralmente.
Non saprei come sarei sopravvissuta senza Evan e Morgan. 
Non dopo che l'intero mondo mi è crollato addosso. Perché perdere Rich è stato come perdere la parte migliore di me, quella che amavo di più. 
 
 
Siamo nel nostro furgoncino, direzione Baltimora. Ascoltiamo musica e cantiamo a squarciagola come non ci fosse un domani. 
"Adoro fare viaggi in macchina! Dio, è meraviglioso!" - esclamo guardando Morgan al volante. 
"Si, quando non sei tu a dover guidare" mi dice guardandomi con disprezzo. 
Ridiamo e la abbraccio. 
"Lasciami che sto guidando, è pericoloso!" grida spaventata, mente io continuo con un'altra risata. 
Due ore e mezza che passano così. 
 
Appena arriviamo al locale, il Rams Head, noto subito il gran movimento che c'è, e vengo fermata da un uomo. 
"Sei qui per il soundcheck? Dimmi di sì ti prego!" dice guardandomi con aria disperata. 
"Sono io!" rispondo sorridendo "Mi chiamo Olivia". 
"Grazie al cielo! Allora, giusto perché tu lo sappia, questi ragazzi dietro di me sono gli All Time Low" dice puntando il dito sul palco dietro di lui, dove riesco a scorgere quattro figure in piedi. 
"Li conosco, mi piace la loro musica" dico con un sorriso enorme, e l'uomo, che scopro chiamarsi Luke, mi da le ultime direttive, poi torno da Morgan. 
"Allora, mi hanno detto che si tratta degli All Time Low! Non è fantastico?" le dico contenta, e anche lei sembra esserlo. 
"Sì, sono bravissimi!" mi dice sorridendo. 
”Avrai tempo per le interviste alla fine del concerto, io ora vado ad occuparmi di Zack! A dopo!”
Non faccio in tempo a sentire la sua risposta perché noto Luke che mi guarda impaziente, perciò corro verso il palco, dove vedo Zack, il bassista del gruppo. 
Anche io suonavo il basso in una band, prima che Rich se ne andasse. 
Scaccio quel pensiero per concentrarmi meglio, e metto finalmente piede sul palco, dove trovo Zack che mi tende la mano. "Sono Zack, piacere". 
La stringo e gli sorrido. "Piacere mio, Olivia. Allora, passa questo basso e vediamo come suona."
Ridiamo entrambi della mia finta arroganza e mi tende lo strumento. 
Appena indosso la tracolla, una serie di veloci flashback mi passa per la mente, e noto che Zack mi guarda preoccupato. 
"Stai bene?" mi dice, ma il mio sguardo è assente. 
"Scusami, è tutto ok" dico sorridendogli, e collego il basso all'amplificatore. 
"Allora, com'è essere sempre in tour?" gli chiedo per sdrammatizzare. 
"È davvero fantastico. Certo, è stancante a volte, ma l'emozione che si vive ogni sera ti ripaga sempre". 
"Posso capirlo" gli dico con tono solenne, e ridiamo di nuovo. 
"Di che ti occupi tu?" mi chiede all'improvviso. 
"Diciamo che faccio questo" gli dico indicandogli tutto ciò che ci sta intorno "Ma prima anche io avevo una band. Era il mio sogno avere la vita che fai tu" gli dico con un sorriso malinconico. 
"E cosa te l'ha impedito?" 
La sua è una domanda innocente, non può sapere cosa significa per me riparlare di questa storia. 
"Te ne parlerò Zack. Solo, non ora". 
"Mi dispiace Olivia, non volevo.." 
"Non preoccuparti" dico interrompendolo. "Comunque, ora dovrebbe essere tutto ok con il tuo basso" gli dico mentre glielo porgo. 
Mi ringrazia e sorride. 
"Spero di vederti più tardi" mi dice abbassando lo sguardo. 
"Ma certo. E scusa se ti ho terrorizzato" 
Ridiamo insieme ancora, e lo guardo andare via. 
Ha un sorriso davvero bello. Ed è la prima volta in tre mesi che riesco a dirlo di qualcuno che non sia Evan, o Morgan. 




ourspace. Salve a tutti!
Se siete qui vuol dire che avete letto il primo capitolo della nostra fanfiction. Si, perchè è una fanfiction a quattro mani :3
Appena possiamo posteremo il seguito; intanto, grazie per la lettura e fateci sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 2
*** chapter two. ***


Olivia's POV



Mi squilla il telefono, vedo il nome "mamma" impresso sullo schermo.
"Ciao ma'" rispondo di fretta.
"Stai lavorando vero?" dice in tono tranquillo "Suppongo io debba chiamare in un altro momento"
"Non importa, ma sappi che sono a Baltimora, dovrei tornare in un paio di giorni, abbiamo deciso di fermarci per un po'. Giusto per vedere la città, ecco. Voi siete a Bristol?"
"Si, siamo arrivati ieri sera e tuo padre è già impegnato con i lavori di casa!"
"Come sempre d'altronde. Ora scappo, a presto mamma".
Attacco velocemente perché vedo una ragazza avvicinarsi a me.
"Hey bella, chi sei?" rimango abbastanza spiazzata da quella domanda, ma cerco di essere gentile.
"Ciao, mi chiamo Olivia e mi occupo del soundcheck qui" dico sorridendo "E tu saresti..?"
"Oh, che sbadata, mi chiamo Cassadee, sono la ragazza di Rian. È un piacere vederti!" dice con un sorriso che va da un lato all'altro del suo viso "Sono certa che ti troverai benissimo con i ragazzi, sono davvero pazzi! Beh, soprattutto Alex e Jack.."
Ridiamo insieme. "Che mi dici di Zack?" le chiedo in tono vago, ma lei sembra aver colto qualcosa nella mia voce.
"Hey, qualcuno qui è interessato al bassista?" dice ridacchiando, mentre io mi zittisco. "Comunque lascialo perdere, è già occupato.."
"Non sono interessata a lui" dico in tono estremamente duro.
"Ok, scusami" mi dice Cassadee, e decide di lasciarmi sola.
Rimango sola e mi pento dei miei comportamenti, ma le mie ferite non si sono ancora rimarginate; non posso nemmeno pensare di avere qualcuno nella mia vita che prenda il posto di Rich.
Emetto un sospiro triste e sento i miei occhi diventar sempre più lucidi, così decido di uscire per un momento a fumare.
Ed è li che trovo Zack correre su uno skate, quasi mi scappa una risata. Accendo la sigaretta e mi avvicino a lui, non mi ha notata.
"Non sapevo fossi uno skater" gli dico, cogliendolo di sorpresa.
Si volta e un grande sorriso gli compare sul viso.
Mi siedo su un gradino e lui si mette accanto a me.
"Tutto ok? Sembra che tu abbia pianto" mi chiede in tono preoccupato.
"Ma no figurati, sto bene. Solo un po' di fumo negli occhi" gli rispondo guardandolo con un piccolo sorriso, poi sospiro e mi mordicchio il labbro, dove sul lato sinistro ho un piercing con un anellino.
"Non farti problemi, se vuoi parlarmi puoi farlo. Non ti conosco ma non sono cattivo" dice spostando lo sguardo.
Decido di prendere il suo skate dalle sue mani e inizio a scivolare in giro, sotto il suo sguardo stupito e confuso.
Mi volto verso di lui e rido della sua espressione, sembra sconvolto dal fatto che una ragazza sappia skatare senza doversi per forza uccidere.
Dopo poco tempo ritorno da lui e gli ridò ciò che gli appartiene, non ho ancora finito la mia sigaretta, perciò mi concedo ancora qualche secondo prima di rientrare al lavoro.
In sottofondo si riescono a percepire delle urla, e sono certa siano le fan che aspettano di vivere una delle esperienze più belle in assoluto, quella di assistere al concerto della tua band preferita, quando si viene a contatto diretto con la propria passione e i propri sogni.
Spengo il mozzicone sotto la mia converse e sorrido a Zack.
"Dovreste salutare qualche fan che vi attende. Non è bellissimo rendere la gente felice?"
Mi guarda leggermente confuso, ma io mi limito a voltarmi e a rientrare nel locale.
Alex e Jack sono spariti chissà dove, ma mi sono state affidate le loro chitarre da sistemare.
Ormai manca poco tempo al concerto, questione di non più di due ore. Vedo entrare Rian, il batterista, con una scorta numerosa di bacchette.
Non mi nota e io non mi faccio notare, continuo ad accordare la chitarra che ho tra le mani e faccio un cenno al tecnico del suono, qui tutto è sistemato.
Mancano soltanto i microfoni, e sarebbe meglio che i ragazzi salissero sul palco a provare almeno una canzone, per sapere com'è l'insieme dei suoni.
Ma ovviamente, a parte Rian, nessuno sembra averne l'intenzione.



Morgan's POV


Vedo due ragazzi urlare qualcosa di indefinito, in realtà dovrebbero cantare.
Li guardo e rido.
Matt si gira verso di me: “Capisci? Questo è quello che faccio tutto il giorno, tutti i giorni” ride.
”Di certo ti diverti” gli dico.
Lui sbuffa e dice: “Li adoro, certo. Ma guarda Alex e guarda Jack.”
Loro smettono di cantare e ci guardano.
Matt dice: “Alex, Jack, vi presento Morgan”
”Ciao Morgan” dicono in coro.
”Ehy, piacere”
”Cosa fai qui?” mi chiede uno dei due ragazzi, con un ciuffo biondo. Lui è Jack, ne sono sicura.
”Lavoro per Blow” spiego.
”E cos’è?” mi chiede.
”E’ un giornale!” gli dice Alex.
”Si, amico, calma. Sembri carina” mi dice Jack.
”Anche voi”
I due si fanno una risata e poi si siedono su un piccolo divano rosso.
"Come mai hai deciso di venire proprio qui?"mi chiede Alex.
Cerco di essere il più spigliata possibile e rispondo: "la mia migliore amica si occupa di concerti e siccome abbiamo due passioni che in qualche modo si somigliano, abbiamo deciso di sfruttare questa cosa. Lei lavora,io anche. Ma é tutto divertimento!"
"Lo stesso per noi. Tutto divertimento"
A parlare é Jack. Potevo immaginarlo, sembra uno che ama divertirsi.
Annuisco.
Matt capisce che é arrivato il momento di salutarci e mi accompagna vicino al palco.
"Fatti nuovi amici e divertiti al concerto", mi fa l'occhiolino.
"Vista la compagnia non credo sia poi così difficile" gli dico.
Lui sorride e si allontana.
Olivia mi raggiunge: "Zack é un tipo a posto"
"Spero che lui sia più tranquillo di Jack e Alex. Capirai quando li conoscerai!"
"Oh, li hai incontrati" dice, sorpresa.
"Si, grazie a Matt. Non so chi sia"
"Deve essere Matt Flyzik, il tour manager"
"Simpatico"
"Già" mi risponde lei guardandosi attorno.
"Meno male che facciamo questo. Dico sul serio! Sarà perché ogni giorno mi sembra di vivere qualcosa di nuovo, ma io amo il mio lavoro" aggiunge.
A dire il vero non so se ami davvero così tanto il suo lavoro o se abbia deciso di concentrarsi solo questo per sfuggire al pensiero di Rich. Ovviamente non ho intenzione di affrontare l'argomento, non ora che le cose sembrano andare meglio.


Finalmente é ora del concerto, mancano solo pochi minuti.
Sono in un angolo riservato del parterre e mi guardo attorno per trovare Olivia.
Attorno a me posso già vedere il gruppo di fan che si é riunito vicino al palco.
Cerco sempre Olivia e butto qualche occhiata in giro per vedere se si trova dietro le quinte, ma vedo solamente Alex.
Non so se sia una mia impressione ma leggo sul suo viso uno sguardo molto rassicurante negli occhi e sta guardando me.
Mi fa un cenno con la mano e io ricambio.
Dopo pochi secondi li vedo salire sul palco e sento qualcuno arrivarmi addosso.
Solo voltandomi capisco che é Olivia, mi dice: "Sei pronta?"
Io, ancora un po' spaventata da quel suo tuffo addosso a me le rispondo: "certo, sono emozionata"
I ragazzi cominciano a presentarsi e a suonare.
Alex ha una voce meravigliosa e hanno tutti una grande energia.
Le fan dimostrano un gran calore e tantissimo affetto per la band.
Io e Olivia ci troviamo davanti a Jack, che continua a saltare sul palco.
Noto che il suo microfono é coperto da reggiseni di tutti i tipi. Mi guarda e sorride; finita la canzone mi si avvicina e davanti al microfono dice: "ehy, morgan, tanti reggiseni ma mi manca il tuo"
Io rido imbarazzata, ma le altre fan urlano e Olivia mi tira una pacca sulla spalla ridendo.
Zack e Rian sorridono, ma Alex si gira di scatto scuotendo la testa: "idiota"
Jack mi manda un bacio e torna a pensare ad altro.
Il concerto va avanti e mentre la band suona una ventina di canzoni, si capisce quanto si divertano e quanto amino fare musica.
È proprio una serata speciale.

ourspace
scusateci se il capitolo è molto breve, ma è solo di passaggio.
vi aspettano capitoli molto più lunghi e densi di svolte interessanti :3
grazie per la lettura c: e fateci sapere che ne pensate!
O&M

 

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Capitolo 3
*** chapter three. ***


Olivia's POV


Il concerto è finito da qualche decina di minuti, sono davvero colpita da quanto i ragazzi siano spigliati e così naturali sul palco.
Sto fumando una sigaretta fuori dal locale, ho perso di vista Morgan ma l'ho lasciata al sicuro con Matt, perciò non sono preoccupata.
Per l'appunto, la vedo arrivare qualche secondo dopo, attorniata da tutta la band e dal manager.
"Devo finalmente intervistare questi benedetti" mi dice Morgan ridendo "perciò sei ufficiosamente invitata sul loro tour bus insieme a me".
"Hey, ricorda chi ti ha permesso di essere qui!" le dico fingendo di essere offesa, e sorridendo ai ragazzi ci avviamo verso la loro seconda casa, il luogo dove passano più tempo, come succede a molti musicisti.
Noto Alex accanto a Matt, e dietro di lui riesco a scorgere Zack.
Mi sta guardando, perciò gli faccio un cenno con la mano.
Non so perché io mi stia comportando così con lui, non è da me avvicinarmi a un ragazzo, non capisco perché io necessiti di andare sempre a parlargli. Forse ho solo bisogno di avere qualcuno vicino.
Non posso evitare di pensare a Rich. So che sono passati tre mesi da quando se ne è andato, so che lui mi ha sempre ripetuto che io avrei dovuto voltare pagina e andare avanti, ma ogni secondo che passa sento come se io lo stessi tradendo. Ed è una situazione orrenda, perché non posso fare nulla per sistemare le cose.
Cerco di non pensarci più, e mi avvicino a Morgan stringendole il braccio mentre stiamo ancora camminando, e lei mi accarezza la schiena, rassicurandomi.
"Va tutto bene, Oli."
Sarà perché mi conosce meglio di come io conosca me stessa, ma lei sa sempre quando ho qualcosa che non va. Non c'è più bisogno di molte parole tra noi ormai.


Morgan's POV


Dopo il concerto i ragazzi sono completamente andati.
Rian e Cassadee si sono allontanati per stare per conto loro, ma Alex, Zack e Jack vogliono rimanere con noi.
Un bene, perché io devo intervistarli e più tardi cercherò di recuperare anche Rian.
Zack è un tipo piuttosto silenzioso, ma sembra sveglio.
”Vi siete divertite?” ci chiede Alex abbracciandoci entrambe.
Io sorrido: “Siete fantastici”
Olivia annuisce e continuiamo a camminare verso il tour bus.
Jack inizia a saltare come ha fatto fino a poco tempo prima su quel palco. Un canguro, in pratica.
Si ferma davanti a noi e sorride: “E’ una serata unica per voi. Salite sul nostro bus!”
Io assumo un'espressione di terrore, e Olivia mi guarda ridendo.
”Cosa può andare storto?” mi chiede.
Io la guardo spalancando gli occhi e dico: “Tutto! Sono fuori di testa!”
Si, però mi sembra una cosa positiva, penso.
Quei ragazzi non si adattano al mio stile di vita, ma sono così divertenti.
Jack si accorge del mio stato d’animo e mi prende per mano.
Mi si avvicina e dice: “Avanti, vieni. Ci intervisti e basta, non sei obbligata a fare nulla”
Rido: “Non mi tentare!”
Olivia è rimasta indietro. Sta parlando con Zack. Vorrei davvero poterla sentire, perché quei due hanno passato la maggior parte del tempo insieme e questo non accadeva da quando…beh, da quando Rich è morto. E mi piace vederla più viva.
Mentre mi giro Jack mi prende di nuovo con sé per portarmi davanti all’ingresso del bus.
”Non sei curiosa di vedere che magie accadono qui dentro?”
”Ma quanto sei esagerato? Vi divertite, come si possono divertire tutti gli altri”
”Ma noi non siamo esattamente come tutti gli altri. Entra, dai”
L’unico che se ne sta un po’ sulle sue è Alex. Ci segue senza fiatare.
Quando accetto finalmente l’invito di Jack, mi accorgo della presenza di una persona nel bus.
E’ una ragazza bionda, magrolina, ha gli occhi azzurri e sembra simpatica.
Si lancia addosso ad Alex e mi spaventa, con tutta quell’irruenza. Sembra una fan esaltata.
Ma Zack apre la bocca per comunicare anche con me, e dice: “E’ Lisa, la ragazza di Alex”
”Tutto chiaro” dico, appoggiandomi una mano sul petto.
Zack e Olivia si sistemano in un angolino per terra, senza dirci nulla. Parlano, parlano, parlano… ma che avranno mai da dire?
Jack invece mi scaraventa su un divanetto e poi si siede anche lui dicendomi: “Dai, cominciamo con le domande"
Io lo guardo accigliata e gli rispondo: “Non credi di dover essere un tantino più delicato con le ragazze?”


Olivia's POV


Zack continua a guardarmi, percepisco il suo sguardo rivolto verso di me.
Mi sembra una persona così bella che non me la sento di evitarlo, perciò mi avvicino a lui e gli do una pacca sul braccio.
"Siete stati bravissimi, davvero" gli dico sorridendo, e lui mi ringrazia.
Saliamo sul tour bus e vedo una ragazza bionda abbracciare Alex.
"Chi è lei?" chiedo a Zack.
"È Lisa, la ragazza di Alex".
"E la tua ragazza, invece?" gli chiedo, cercando di essere il più sciolta possibile.
Lui arrossisce visibilmente, posso notare il suo improvviso nervosismo.
"Ehm, si chiama Vanessa".
Gli sorrido ma lui sembra ancora a disagio.
"E tu invece? Sei fidanzata?" mi chiede guardando in basso.
"Non esattamente" rispondo sospirando, e mentre Jack e Morgan si allontanano Zack mi guida verso un divano.
"Scusa se mi innervosisce parlare di Vanessa, ma diciamo che il nostro rapporto è un po' problematico".
"Sfogati pure con me, non farti problemi" gli dico accarezzandogli la spalla sinistra, coperta da tatuaggi.
"È solo che sento come se Vanessa non avesse mai voglia di ascoltarmi, sento di non potermi aprire con lei. A volte, a dire il vero, mi sembra davvero stupida e immatura".
"Gliene hai mai parlato?" gli chiedo.
"Non ne ho avuto occasione. E in più, è un po' di tempo che non si fa sentire"
"Da quanto state insieme?"
"Più o meno da qualche mese, ma non ci vediamo spesso, soprattutto ultimamente".
Veniamo bruscamente interrotti da Alex, che grida con una bottiglia di vodka in mano.
"Chi vuole bere?"


Morgan's POV


"Sembri intelligente" mi dice Jack, camminando per la stanza.
"Se con intelligente, intendi 'seria', beh, si, allora sono intelligente. E sono anche professionale" gli rispondo.
Mi piace il fatto che abbia capito che tipo sono.
"Già, si vede. Scusami, sono solo un po' irrequieto"
"Mi piace questa cosa" gli sorrido e lo metto a suo agio. Come se davvero gli importasse dei miei atteggiamenti.
Lui ride e si passa una mano sul ciuffo.
"Ti va di bere qualcosa?"
"No, grazie" gli dico.
"Qualsiasi cosa, abbiamo di tutto e non farti problemi a chiedere" si alza di scatto e mi guarda.
"Tranquillo, chiacchieriamo e basta"
Lui si siede e mi ascolta.
"Che tipo di persone siete? Che cosa sperate di fare attraverso la vostra musica?"
"Credo che tu abbia già capito che tipo di persone siamo!" ride.
"Personalmente, posso dire che all'inizio fare musica al liceo era una cosa divertente e basta, niente di più. Poi ci siamo accorti dei nostri fan, di quello che possiamo fare con le nostre parole. È grandioso fare musica per loro, ma soprattutto per noi e vedere l'effetto che ha nella vita di molte persone"
"Profondo..." commento.
"Hai visto?" mi sorride.
"Com'é il vostro rapporto?"
"Beh, siamo legatissimi"
"Eh, ho notato quanto siete affiatati, soprattutto tu ed Alex!"
"Si, siamo come una famiglia. Chiunque abbia preso parte a questo tour e abbia accompagnato la band negli anni, è considerato parte della nostra famiglia"
"È bello vedere il tipo di ambiente in cui vivete".
"Io credo che con questo tipo di domande si potrebbe andare avanti più tardi. Ora parlami un po' di te e Oli".
Rido: "Oli? Ti sei affezionato!"
"Eh, certo!"
"Siamo amiche. Molto amiche. Quello che dicevi prima dei tuoi amici lo si può dire anche di me e Olivia. Abbiamo vissuto per tanto tempo insieme e abbiamo tante cose in comune".
"Credo abbia colpito Zack".
"Anche io".
"È un peccato che sia fidanzato".
Spalanco gli occhi: "Come scusa?".
"Eh sì. Sta con Vanessa da un po' di tempo. A me personalmente non piace, non c'entra niente con lui, però sembra preso, quindi ci convivo".
"Beh, metterò in guardia Olivia".
"Poi c'é Lisa. Lei mi piace e sta con Alex da tantissimo tempo. Tralasciando qualche tira e molla".
"Interessante. Non si é neanche presentata".
Jack si alza e inizia a prendere due birre dal frigo.
Me ne porge una e scuoto la testa.
"Sei seria? Non bevi?" Chiede senza comprendere.
"No, non bevo" sorrido, allungando le braccia lungo il corpo.
"Lasciati andare" mi dice.
 È carino. Tralasciamo l'orecchino che porta.
"Non vuol dire che io mi stia annoiando, ne che io non possa divertirmi"
"Ma così ti diverti meglio" mi dice.
Mi fa ridere, mi alzo e mi avvicino a lui.
"Non ti preoccupare, tu bevi quello che vuoi, io sono a posto".
"Bene, allora cosa facciamo?" Mi chiede.
"Come scusa? Non avevi detto che c'erano un sacco di cose da fare qua dentro?"Lo prendo in giro.
"Beh, come puoi vedere, Rian e Cassadee sono spariti, Zack e Olivia non si staccheranno e penso che Alex e Lisa abbiano voglia di parlare. Quindi troviamoci qualcosa da fare" mi dice, strizzando un occhio.
Io scoppio a ridere: "Ma quanto sei scemo?"
Lui mi mette un braccio attorno alla vita.
"Suoniamo"
"Non so suonare" gli dico.
"Io si" mi risponde spalancando le braccia.
"Canti?" Mi chiede.
"Va bene.. A volte canto mentre Olivia suona, ci divertiamo" spiego.
"Allora ti divertirai anche ora. Conosci qualche nostra canzone?"
"Beh, certo"
"La conosci 'Boner Song'?"
Spalanco gli occhi e dico: "No, ma deve essere proprio una canzone densa di significato"
Lisa ride e Alex dice: "Coglione, non mi prendere per il culo!"
Jack ride e dice: "Mai sentita? La sentirai un giorno"
"Oh, che bello. Suona 'Let It Roll'. La conosco e mi piace"
Prende la chitarra e mi fa cenno di sedermi con lui su un tavolino.
"Sono pronta".
Lui comincia a suonare, mentre io cerco di ricordarmi bene l'inizio della canzone.
"The time on the clock reads half past four.." Inizia jack.
"I'm wide awake and thinking, with my pillow on the floor, that maybe i'm just wasting my time dreaming, in a harsh reality.." Mi fermo, ma lui continua.
"I don't wanna wake up just to find i've been deceived.."
"Let it roll, our time is fleeting so we take control, from california to my home sweet home, our days repeating like it's all we know, it's all we know.."
Ci fermiamo e sorride: "Grande, la sai"
"Abbastanza".
Alex si alza. Dopo quel saluto così dolce, non mi ha neanche rivolto la parola. In effetti è un po' strano, però non lo conosco ancora.
Prende una bottiglia di vodka  e dice: "Dai, io ho voglia di bere"
Lisa lo trattiene e cerca di farlo sedere di nuovo accanto a sé, ma lui la guarda e le dice: "Avanti" e ride.
Si siede di fianco a Jack, ma anche Zack e Olivia li raggiungono.
Io guardo Lisa e lei sorride imbarazzata, però si alza anche lei.
Io mi faccio da parte e inizio a dare un'occhiata a quel tour bus.
Dev'essere fantastico passarci del tempo dentro con tanta gente.
Entra anche Rian, ma senza Cassadee.
Spiega: "È tornata a casa, ma ci seguirà per altre date".
Lui inizia a scherzare con i ragazzi; dopo una buona mezz'ora così, Jack é fuori di testa.
Mi si avvicina e mi abbraccia.
"Sei bellissima".
"E tu sei un tantino ubriaco", cerco di spostarmi.
"Non importa, sei bellissima lo stesso. E sei anche intelligente!"
Queste attenzioni mi fanno piacere, ma non ci sono abituata e lui è ubriaco.
Mi dice: "Voglio stare con te"
"Mi conosci da un'ora" rido.
Mi prende per mano e andiamo vicino ai lettini, lui chiude le tende mi prende il viso tra le mani.
"Ora sto con te"
"Vedo che ragioni bene. Ma riapri le tende"
"No" mi risponde.
Lo guardo malissimo e se ne accorge.
"Ok, va bene. Non voglio farti nulla, ma voglio stare un po' con te"
"Sei tenero, anche se sei ubriaco" gli dico.
Lui mi sorride e mi abbraccia di nuovo.
Mi spinge su uno dei lettini e mi dice: "Sei divertente, anche. Però a volte sei troppo seria"
Rido, perché puzza e parla in modo strano: "Sicuramente sono più seria di te, ma ti ringrazio per questi complimenti".
"Non capisco".
"Sei andato".
Mi si avvicina e mi bacia. Puzza. Ma è bellissimo.
Anche se è praticamente un idiota, sento che c'é qualcosa in lui che lo rende migliore di quanto gli altri possano pensare.
Si sposta, si stende quasi sopra di me.
Lo fermo.
"Sei ubriaco e ti piace il sesso. Ma non farò nulla, non ti conosco".
"Sicura?"
Parla davvero troppo male.
"Si, sicurissima".
Mi tocca, mi bacia di nuovo e io ricambio.
Forse non dovrei incoraggiarlo così tanto, ma mi piace e nessuno mi è mai stato tanto vicino, fisicamente.
Beh, finché non si tratta di altro, lo lascio fare.
Gli sfilo la maglietta nera, continuo a baciarlo; sento un rumore, le tendine sono aperte e vedo Alex.
Lui fa una faccia strana e le richiude.
Fermo Jack e gli dico:" é entrato Alex".
"È il mio migliore amico, mi conosce".
"Ma sicuramente ho fatto la figura della troia".
"Neanche sa chi sei, non ti può giudicare. Sono solo baci" cerca di riavvicinarsi, ma gli dico: "Non credo lui l'abbia capito"
"Ti interessa Alex?" mi chiede, prendendo la sua maglietta tra le mani.
"No, ma non è bello presentarmi come una zoccola"
"Tranquilla"
Mi ristende sotto di lui e continuiamo a baciarci finché non ci addormentiamo abbracciati.


Olivia's POV


Alex ha portato con sé degli alcolici e ora lui e Lisa, Rian, io e Zack siamo attorno a un grande tavolo di legno.
Alex sta bevendo davvero tanto, e passa la bottiglia prima alla sua ragazza, poi anche a noi.
Non so dire quanto tempo passi, ma riesco a percepire la sbronza negli occhi di tutte le persone intorno a me.
Io osservo una pila di dischi dietro la schiena di Rian.
"Hey, ragazzi, possiamo ballare?" dico ridendo, e Zack mi guarda stranito.
"Dai, vi prego! Mettete un vostro cd, ho voglia di muovermi!" ripeto continuando a ridere, e questa volta coinvolgo anche gli altri, fino a che Alex si decide e accende lo stereo.
Non so se sia a causa della musica o per l'alcol, ma vengo subito trascinata dall'energia delle loro canzoni e comincio a ballare, cercando di trascinare anche Zack, che con una risata prende la mia mano.
Il volume è davvero alto e io continuo a gridare perché Zack mi fa il solletico, mi ha stretta tra le braccia e non mi lascia andare.
Un nuovo brano inizia, e vengo veramente colpita dal ritmo.
"Che canzone è questa?" chiedo a Zack che mi guarda dall'alto.
"È 'I feel like dancin', del nostro quarto album".
"Oddio la adoro, ti prego balliamo!" dico sbagliando le parole, ormai non capisco più nulla.
Vedo attorno a me Alex, Lisa e Rian che ridono per una foto stupida di Jack, e quando mi volto finisco, volontariamente o no, sulle labbra di Zack.
Mi stacco subito e lo guardo negli occhi. Ormai non realizzo più ciò che sta succedendo, ma il mio istinto mi dice che non sto facendo nulla di male. Perciò, prima che lui riesca a finire di pronunciare le parole 'Mi dispiace', lo bacio di nuovo.
Dopo qualche minuto prende la mia mano, non vedo più nessuno qui intorno.
Si sdraia su un divanetto, e io mi stendo sopra di lui.





ourspace.
ciao a tutti c:
grazie per aver letto, e dateci consigli in qualche recensione!
O&M

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Capitolo 4
*** chapter four. ***


Morgan's POV


Mi sveglio e vedo Jack abbracciato a me. Non voglio disturbarlo, perciò gli do un bacio sulla guancia e mi alzo, cercando di non urtarlo.
Apro le tende del lettino di Jack e le chiudo più velocemente possibile per non fare entrare la luce del sole. Mi accorgo però, di uno strano movimento sotto di me, e cado a terra, così, rialzandomi, mi avvicino alla finestra.
Caccio un urlo che sveglia tutti, o quasi.
Alex è il primo a venirmi incontro.
"Tutto bene?"
Jack mi raggiunge e noto che si è infilato un paio di occhiali da vista. Mi dice: "Che cazzo sta succedendo?"
"Ragazzi, siamo in viaggio. Io... Noi, non possiamo! Dobbiamo tornare a Trenton! Dove siamo? Dove stiamo andando?"
Sono talmente agitata che lascio i due ragazzi e corro a cercare Olivia.
La trovo su uno dei divanetti in fondo al bus, sola e coperta da un lenzuolo.
"OLIVIA MA CHE DIAMINE..?!" grido svegliandola, e mentre si solleva noto che non ha addosso vestiti.
La guardo e soffoco un urlo, poi corro a raccattare qualcosa che lei possa mettersi addosso.
Dopo averle passato una maglietta, noto il suo sguardo confuso, si massaggia la testa come se provasse molto dolore.
"Cos'è successo Oli?" le chiedo ridendo, e lei mi guarda storto.
Io so già cosa sarà accaduto, però sto zitta, e quasi mi dimentico del motivo per il quale l'ho cercata.
"Lascia perdere, Olivia dobbiamo fare qualcosa, siamo in movimento! Cioè, dobbiamo tornare, beh, ehm, aiuto!"
Di certo così non le sto dando una mano a capire.
"Morgan che vuol dire che siamo in movimento?" dice con una voce assonnata.
"Vuol dire che il tour bus è partito, noi ci siamo sopra e non so neanche dove stiamo andando!"
La guardo mentre si riveste, e quando la vedo in procinto di vomitare, la accompagno al bagno e torno dai ragazzi.
Alex e Jack parlano tra loro, Rian viene da me.
"Morgan, guarda che siamo partiti da circa un'ora, e anche se tu dovessi tornare indietro, noi fino alla prossima tappa non possiamo fermarci, altrimenti ci sballano tutti i programmi".
Io annuisco nervosamente e Jack si avvicina a me e mi abbraccia.
"A me fa solo piacere se tu rimani" mi dice, e io gli do un bacio sulle labbra.
Rian fa una smorfia. "In caso non voleste rimanere, entro domani faremo in modo di farvi tornare a casa" dice sorridendo e voltandosi.
"Beh, per me è ok, però devo parlarne con Oli" dico rivolgendomi a Jack, che inizia a saltare in giro urlando come una donna.
Alex si mette le mani tra i capelli, e io scoppio a ridere, cercando un'altra volta la mia amica.


Olivia's POV


Vengo svegliata da delle urla che non riesco a decifrare, solo aprendo gli occhi scopro che è Morgan che mi parla.
Colgo solo delle parole scollegate, so che sta parlando di un certo 'movimento' e di un 'aiuto', ma davvero non riesco a capire nulla.
Mi accorgo di essere senza vestiti, e mi spavento, ma non riesco nemmeno a reagire, perché Morgan mi passa una maglia lunga fino alle ginocchia, e dopo averla indossata sento un enorme senso di nausea colpirmi, e con l'aiuto della mia amica vado in bagno.
Ho un mal di testa che mi uccide, e il vomito non aiuta.
Non ricordo davvero nulla della scorsa serata, ho solo immagini confuse nella mente.
So che c'era della musica, e devo aver bevuto più del necessario.
Una cosa che non riesco a dimenticare, però, è il viso di Zack che mi sorride.
Cerco la mia borsa velocemente per trovare uno spazzolino e mi richiudo in bagno, per lavarmi i denti.
Vedo l'acqua scorrere e il mal di testa non cessa, vorrei davvero ricordare ciò che è accaduto, ma non riesco, e questo mi innervosisce.
Solo guardandomi allo specchio mi tendo conto di avere addosso una maglietta che non è mia.
Questa è la maglia di Zack.
Devo trovarlo, voglio chiedergli se è successo davvero quello che penso. Mi sento stupida, che altro potrebbe essere mai accaduto?!
Mi imbatto in Morgan che mi precipita quasi addosso.
"Hey, ti sei ripresa? Spero proprio di si, perché almeno fino a domani non possiamo tornare a casa" dice in tono non troppo dispiaciuto.
La guardo negli occhi, e me ne vado, devo trovare quel ragazzo.
Il bus non è immenso né dispersivo, non può essere lontano.
Mi viene un'idea e inizio a dirigermi verso i lettini dei ragazzi,
e trovo Zack a petto nudo, come la maggior parte del tempo, d'altronde.
"Hey" gli dico avvicinandomi, ma lui appena mi vede distoglie lo sguardo e inizia a camminare nervosamente.
"Zack?!" dico seguendolo, verso lo spazio cucina.
Lui si ferma ma non si gira, continua a darmi le spalle.
"Zack ti prego parlami, non ricordo nulla di quel che è successo, ma.. Ti prego considerami".
Si volta verso di me.
"Odio me stesso per quello che ti ho fatto, nemmeno ti conosco, cioè mi dispiace".
"Ma Zack stai tranquillo, ti prego non preoccuparti. Voglio dire, se è successo quel che è successo, ci sarà una ragione, non credi?" gli dico guardandolo negli occhi. "E poi so che stai con Vanessa, ed eravamo ubriachi, non è colpa tua".
Lui resta in silenzio, mi innervosisco, ma poi parla di nuovo.
"È solo che.. Io non sono quel tipo di persona. Non voglio tu mi veda come una specie di stronzo che usa le ragazze".
"Credo tu avrai tempo per farmelo capire, a quanto ho capito dovrai sopportare me e Morgan per almeno un altro giorno" dico con un sorriso, e lui di getto mi stringe tra le sue braccia.
"Comunque ti sta bene la mia maglietta" mi dice ridendo.
Io sorrido imbarazzata. "Oddio scusami me l'ha passata Morgan, io.."
"Tranquilla, puoi tenerla se vuoi" dice mentre si dirige verso lo altri ragazzi, e mi sento stranamente bene.
Era tanto che non mi sentivo così, ma provo sempre un senso di colpa, per Rich.
Raggiungo i ragazzi, e i commenti stupidi di Jack non tardano ad arrivare.


Morgan's POV


Olivia è strana, ma ovviamente capisco il perchè. E non so se essere felice o scioccata.
Sinceramente se i ragazzi sono tutti come Jack, probabilmente avrei dovuto aspettarmelo.
'A proposito di Jack' penso, e vado a vedere dov'è.
Lo trovo con Alex davanti al televisore, stanno mangiando.
"Allora, siete costrette a passare un altro giorno con noi" mi dice Jack.
"E' una cosa scomoda se ci pensi, non vi conosciamo proprio bene"; è Alex a parlare.
Io lo guardo sorpresa: "Se noi fossimo state 'scomode' avreste potuto evitare di invitarci. Ad ogni modo, se la mia presenza ti infastidisce, stai tranquillo che non ti farò compagnia. Tieni duro per oggi".
Alex mi fissa senza dire una parola e Jack ride, si alza e mi abbraccia.
Lo rido e gli dico: "Sei un bambino".
"Sono felice".
"Ma Alex?" gli sussurro.
"Avrà qualche problema con Lisa" mi risponde a bassa voce.
"Dov'è, a proposito!?"
"Se n'è andata ieri sera" mi spiega.
"Vi conoscete da un giorno e sembrate marito e moglie" dice Alex seccato.
"Sei sempre il solito coglione, mi piace e basta" gli risponde Jack.
Io sorrido compiaciuta e mi preparo un caffè.
"Io sono così" mi dice Jack "e credo tu l'abbia capito".
"Sto capendo molto" commento.
Olivia e Zack ci raggiungono.
Lei indossa ancora i vestiti che le ho passato, più un paio di anfibi.
Lui è a petto nudo.
Potevano contenersi, insomma.
Jack inizia a ridere: "Che cazzo avete fatto? Alex, parlavi di me e Morgan, ma..."
Alex sbuffa.
"Su, fatevi i cavoli vostri" dice Rian.
"Perchè sembra l'unica persona a ragionare su questo bus?" dico.
Lui sorride soddisfatto, mentre io comincio a bere il mio caffè.
Arriva Matt Flyzik.
"E lui da dove viene fuori?" dice Olivia sempre più nell'imbarazzo.
"Ma al posto di nasconderti, vestiti" le dice Jack, continuando a ridere.
"Olivia si deve vestire? E Zack?" gli chiedo.
"Che vuoi? Ma chi sei?" mi risponde Zack inacidito.
"Ma che ci fate voi due qui?" chiede Matt rivolgendosi a me e Oli.
"Me lo chiedo anche io.." dice Alex.
"Alex, se non la finisci ti tiro qualcosa in testa" dice Rian.
"No, seriamente, perchè siete qui?" chiede di nuovo Matt.
Olivia e Zack spariscono; spero siano andati a cambiarsi.
"Ieri sera siamo rimaste qui a dormire e ci siamo svegliati troppo tardi per capire che il bus era già partito" gli spiego.
"Ma cosa fate, quindi?"
"Beh, dovremmo rimanere ancora per oggi, domani torniamo a Trenton".
"Ho capito. Tra poco arriviamo a Washington e prendiamo un po' d'aria, siamo qui da ore".

Olivia e Zack sono vestiti.
Ci siamo dati tutti una sistemata e vediamo di organizzarci per pranzare da qualche parte.
Cammino con Jack, coperto da un cappuccio e da un paio di occhiali neri.
"Dimmi qualcosa di te, non so nulla" mi dice.
Sorrido, apprezzando il fatto che lui mi voglia conoscere: "Beh, non c'è davvero niente da dire. Sono nata in New Jersey e vivo da sempre lì, insieme alla mia famiglia. Ho un fratello di nome Evan, a proposito"
Lui annuisce e mi lascia continuare: "Appena sono uscita dal liceo mi sono concessa un anno di vacanza e poi ho cercato di sfruttare le mie capacità per fare il lavoro che faccio, lo sai. Vivo con Olivia e vedo spesso la mia famiglia, quando non viaggio. Mi piacciono tanto i fumetti, gli animali e ovviamente la musica, ma mi sembra scontato"
"Beh, menomale che c'era poco da dire. Ma dimmi una cosa, come mai non bevi, non.. fai niente, praticamente".
"Nulla di particolare. Ci sono solo abituata. Quello che devi sapere è che mio fratello... è un po'.. beh, è schizofrenico".
Lui mi guarda: "Mi dispiace, davvero. Però non capisco cosa c'entri".
"Insomma, diciamo che ha causato un po' di problemi alla mia famiglia, un po' di timore e paura. Non volevo essere fonte di ansia anche io, quindi ho deciso di rassicurare i miei genitori su certe cose e ho sempre voluto comportarmi in modo esemplare".
"Ieri sera non sei stata proprio esemplare" ride.
Lo guardo e sorrido: "E' uno degli effetti negativi del tour bus".
"Certo, sicuramente".
Rian ci fa segno di fermarci e dice: "Mangiamo qui, dai"
"E' buono?" chiede Alex.
"Certo!" risponde.
Io mi avvicino un po' ad Olivia: "Tutto bene?"
"Si, abbiamo chiarito la faccenda. Tutto da dimenticare, eravamo solo ubriachi".
"Beh, lasciamo stare, allora. Vogliamo parlare di me e Jack? Non li conosciamo neanche".
"Ok, però sono una bella compagnia, devi ammetterlo".
"Certo, sto bene. Ma non sappiamo chi sono.. nel senso che mi sembra di esagerare. Ci stiamo pranzando insieme".
"E' una questione di circostanze, Morgan. Il bus è partito e domani torniamo indietro, tranquilla. Loro sono alla mano e anche noi, evidentemente".
Sbuffo e seguo i ragazzi nel ristorante.
E' quasi vuoto, ma mi fido di quello che ha detto Rian. E' tranquillo, ma mi ricordo della sua energia sul palco ieri notte.
Mi siedo in mezzo a Olivia e Jack. Di fronte a me ho Alex e ai suoi lati ci sono Zack e Rian.
Rian chiede: "Come vi siete trovate fino ad ora?".
"Olivia di sicuro bene" dice Jack. Io gli tiro un calcio sotto al tavolo e lo guardo.
"Scusate" dice dolorante.
"Bene" rispondiamo in coro.
Rian sorride: "Ditemi qualcosa di più!".
"Beh, siete simpatici!" spiega Olivia sorridendo imbarazzata.
"Mi fa piacere".
Alex mi guarda. Gli sorrido leggermente ma lui distoglie lo sguardo.
Zack dice: "Sembrate a posto anche voi".
"Grazie" diciamo entrambe.
"Si, Morgan è forte. O almeno, a me ha dato questa impressione" spiega Jack.
"Che tenero" commenta Olivia.
Ordiniamo qualcosa e poi mi alzo dal tavolo per andare in bagno.
Esco dopo una decina di minuti, mi guardo allo specchio e noto Alex in piedi in un angolo, nel corridoio che porta al bagno degli uomini.
Non sta facendo nulla, è solo, in piedi.
Lo raggiungo.
"Alex, stai bene?"
Lui annuisce.
"Perchè non mi convinci?" sorrido.
Lui non dice nulla.
"Ho capito, non ti sto molto simpatica. Però se hai bisogno di qualcosa vado a chiederlo agli altri. Ti senti male?".
Lui mi guarda: "Non è questo il punto, tranquilla".
"Ma io sono tranquilla" gli dico.
Lui scuote la testa.
Io sbuffo: "Sono paziente, ma sinceramente non ne vale la pena. Ci stiamo conoscendo ora, non mi puoi giudicare. Le mie sono gentilezze nei tuoi confronti".
Mi giro ma lui mi ferma: "Aspetta, dai".
"Dimmi" incrocio le braccia davanti al petto.
"Ti ho sentito parlare prima con Jack".
"Già.. quindi?".
"Hai un fratello".
Deglutisco: "Si, si chiama Evan".
"E ha dei problemi".
"Esatto".
"Tu mi conosci?" mi chiede.
Sorrido e gli dico: "Non proprio".
"Beh, lo sanno tutti. O almeno, i nostri fan lo sanno, io ho perso mio fratello. E oggi è il suo anniversario di morte".
Mi sento malissimo. Posso capire come si sente.
"Mi dispiace, davvero" gli dico.
"Sono solo irritato. E le cose con Lisa non vanno bene e non so neanche perchè ti sto dicendo queste cose. Vedere Jack che ci prova con te, poi.. mentre dovrebbe stare con me, quando ne ho bisogno. Non lo critico, lo conosco. Però ho bisogno di lui".
"Diglielo, parlagliene. Ti è stato accanto fino ad ora, non cambio le cose, non io".
"Ma tuo fratello?".
Capisco che vuole sapere qualcosa di più.
"Mio fratello è molto particolare. Ma non me la sento di parlarne a fondo, non ora. Ci metterebbe di cattivo umore! Se hai bisogno di parlare con Jack fallo e basta, e chiarisci tutto anche con Lisa. Non so cosa stia succedendo, ma lasciare le cose in sospeso è qualcosa che non mi è mai piaciuto".
Lui mi sorride e io faccio per tornare al tavolo.
"Ehy, Morgan" mi dice.
"Si?"
Mi abbraccia: "Grazie, e scusami per le risposte del cazzo che ti ho dato".
Lo stringo e gli accarezzo la schiena con una mano: "Ho capito tutto, tranquillo".
Mi lascia andare e torniamo al tavolo.
Mi siedo e mi accorgo che Olivia non é più al mio fianco.
"Dov'é andata?" chiedo ai ragazzi.
Zack mi spiega stanco: "Jack ha fatto una battuta su me e lei".
"E quindi?" chiedo. Mi sembra strano che se la sia presa solo per questo.
"Boh , si è alzata prendendo accendino e sigarette ed è uscita"
Poi capisco e dico: "Merda".
Jack è curioso: "Merda cosa?".
"Senti, io so poco di te, però credo di aver capito che certe volte dovresti controllarti" gli dico.
"Chiedo scusa, ma non è colpa mia se la tua amica è un'esaurita".
Lo guardo delusa e mi alzo bruscamente dalla sedia.
Esco e la trovo seduta sul marciapiede, fuma fissando la strada.
Mi sistemo di fianco a lei e le cingo le spalle con un braccio. Appoggio la mia testa sulla sua spalla e non dico nulla.
"Scusami" mi dice.
"Ma di cosa? Si è comportato davvero male, non importa il fatto che mi piaccia".
"Si, però non sa cosa sia successo".
"Proprio perché non sa, dovrebbe contenersi quando parla con un'estranea. Di me sa poco, ma di te non sa nulla".
Lei mi guarda e sorride: "È che come al solito mi sento in colpa. Mi sento in torto ogni volta che guardo un ragazzo. E ovviamente con Zack non ho scambiato solo qualche occhiata".
La guardo: "Lo capisco e ci vorrà un po' perché questo senso di colpa se ne vada. Non l'hai tradito ed eravate ubriachi".
"Lo so".
"Lascia passare del tempo e dimenticati di questa cosa, domani ce ne andiamo".
Mi alzo e lei mi chiede: "Ti dispiace se rimango qua ancora un po'?".
"Fai con calma" le sorrido e vado a sedermi di nuovo coi ragazzi.
"Come sta?" mi chiede Zack.
"Beh, siccome dobbiamo imparare a conoscerci, vi spiego il motivo della sua reazione".
Annuiscono, attenti.
"Il suo ragazzo è morto qualche mese fa di cancro. Era tutto per lei. Ovviamente sta superando il dolore, ma dopo quello che è successo ieri, e sappiamo tutti cos'è successo, si sente in colpa, come se l'avesse tradito. E lei affronta in questo modo le cose, isolandosi".
"Non potevo saperlo" dice Jack.
"Lo so, ma hai notato quanto fosse a disagio per le tue battute".
"Che testa di cazzo" dice Alex, scuotendo la testa.
Zack rimane in silenzio ad occhi spalancati, ma gli prendo una mano per rassicurarlo.
"Non preoccuparti, non ce l'ha con te" gli sussurro con un sorriso.
Olivia torna in silenzio e dice: "Scusatemi".
Si siede e fa un mezzo sorriso.
I ragazzi sono davvero mortificati. Ovviamente Jack le risponde: "Morgan ci ha spiegato come vanno le cose. Mi dispiace molto, scusami".
Olivia gli sorride: "Stai tranquillo, non ne sapevi nulla".
Jack comincia a mangiare, sollevato. Spero solo che non faccia più lo stesso errore durante la giornata.


Olivia's POV


Usciamo tutti insieme dal ristorante e veniamo raggiunti da Matt, che spiega velocemente il programma della giornata ai ragazzi.
"Allora, adesso dovete prepararvi per un'intervista radiofonica, più tardi avete il meet & greet con le fans, e solamente dopo ci avviamo verso il locale".
"Quando avrai bisogno di me?" chiedo a Matt mentre gli altri si allontanano.
"Tra qualche ora, intanto, se vi fa piacere, voi ragazze potete visitare un po' Washington. Ti chiamerò io, o se preferisci, ti faccio chiamare da Zack" dice ridendo, e anche io gli sorrido.
Morgan sembra contenta di poter passare una giornata tra sole ragazze, almeno potremo raccontarti tutto ciò che è accaduto in questo breve, ma intenso tempo.
Salutiamo velocemente i ragazzi e Morgan chiama un taxi, che in poco tempo arriva e ci porta nel centro dello shopping di Washington.
"Fenomenale" dico guardandomi intorno, e la prima cosa che facciamo, oltre a scattare qualche foto casuale agli edifici, è fiondarci in un negozio di cd.
"Sembra un'utopia vivere per due giorni con una band e poi andare in un negozio di musica, non mi sembra normale" dice Morgan ridendo, e io la seguo.
"Allora, non ti ho mai chiesto che hai combinato ieri" le chiedo strizzando un occhio.
"Sicuramente mi sono data da fare meno di te, ma per i miei standard non è stato niente male" dice, mentre io scoppio in una risata fragorosa.
"Beh, che dire, Jack ci sa fare con i suoi atteggiamenti, ma nonostante la sua sfacciataggine riesce ad essere molto dolce" conclude con un sorriso.
"Di certo no mi sarei immaginata che tutto questo accadesse. E pensare che fino a due giorni fa li conoscevo a malapena!" dico guardando Morgan, che sembra aver notato una pila di dischi.
"Ah, quello è sicuro! A proposito, come pensi di comportarti con Zack adesso?" mi chiede improvvisamente attenta.
"Voglio che gli rimanga un bel ricordo di me. Voglio dire, mi sembra una persona fantastica, e dal tempo che abbiamo passato insieme sento di essergli simile, in qualche modo. Non voglio doverlo salutare stasera e pensare che abbia una brutta opinione di me. So che non mi dovrebbe importare, ma sono fatta così, non posso farci nulla".
Morgan mi sorride compiaciuta.
"So che è solo una mia convinzione stupida, ma siete belli insieme" mi dice avvicinandosi e stringendomi a sé "mi piace questa Olivia".
Il tempo di spendere un centinaio di dollari e ricevo una telefonata da Matt.
"Olivia è quasi ora del soundcheck, il nome del locale è '9:30 club', a dopo" riaggancia velocemente.
Prendiamo il primo taxi che vediamo davanti a noi, e in poco più di 15 minuti arriviamo a destinazione.
In poco tempo riusciamo a sistemare tutto, e un altro concerto sembra filare velocemente.
Io e Morgan siamo sempre in un lato appartato del pubblico, e ad un certo punto la musica si interrompe e Alex, facendo un cenno agli altri, si piazza davanti al microfono.
"Non sono solito parlare di queste cose, ma ho incontrato una persona speciale che mi ha fatto capire che a volte è meglio buttare fuori tutto, piuttosto di tenerselo dentro. Questa è per te, Tom".
Dicendo questa frase sento la folla impazzire, e una canzone comincia.
Io non conosco Alex, perciò non so cosa intendesse, ma osservando Morgan con le lacrime agli occhi, capisco che lei ne è già a conoscenza.

«Sing me to sleep, I'll see you in my dreams,
waiting to say 'I miss you. I'm so sorry'
Forever's never seemed so long as when you're not around
it's like a piece of me is missing.»

Ascolto quelle parole e non posso evitare di scoppiare a piangere a dirotto, sono parole stupende, forti. Alex deve aver passato una situazione orrenda, e scriverne una canzone è il modo migliore per sfogarsi.
Anche Morgan si è commossa, per questo le metto un braccio intorno alle spalle, e guardiamo Alex. È il secondo giorno di fila che li vediamo in concerto, ma so già che pochi momenti supereranno l'intensità di ciò che sta accadendo ora.
Appena la canzone finisce, tutto il pubblico impazzisce, e il concerto si chiude così.
Io e Morgan corriamo nel backstage e, dopo esserci congratulate con tutti, noto Morgan che stringe Alex in un abbraccio.
Non posso evitare di sorridere, e mi incammino verso l'uscita.



ourspace.
speriamo che la storia vi piaccia, lasciate una recensione per farci sapere ciò che vi sta piacendo di più o ciò che cambiereste :3 al prossimo capitolo c:

O&M

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