Save me from myself

di PrimPrime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***





__________Capitolo 1

Debra aveva 18 anni, frequentava l’ultimo anno delle superiori. Odiava la scuola e non sopportava i compagni, che la giudicavano per il suo modo di vestire e per la musica che ascoltava. Infatti, si vestiva sempre e solo di nero e ascoltava musica rock. La sua band preferita erano gli Scorpions, ma da qualche anno aveva iniziato ad ascoltare anche i Black Veil Brides, che sin dall’inizio l’aiutarono a superare i momenti difficili.

Il cielo era grigio e la pioggia colpiva il tetto producendo il rumore di mille tamburi suonati ad alta velocità in lontananza. Lei si stava concentrando su quel rumore, anziché sulla professoressa che spiegava la lezione.
“per lunedì dovete fare la recensione di un libro” disse la professoressa. Debra si appuntò svogliatamente il compito sul diario, già pensando a quale libro avrebbe dovuto leggere. Non le piaceva leggere, lo considerava una perdita di tempo. Quando un libro le piaceva lo leggeva tutto d’un fiato, ma raramente ne trovava uno di suo gradimento.
Appena suonò la campanella uscì da scuola. Finalmente anche quella giornata scolastica era finita. Si diresse a testa bassa verso la libreria, così avrebbe comprato subito il libro per la recensione. Vi entrò ed iniziò a guardarsi intorno cercando qualcosa che la colpisse. Dopo poco trovò il libro che avrebbe letto: “IT” di Stephen King. Aveva già visto il film ed era certa che anche il libro le sarebbe piaciuto. Si diresse verso la cassa e porse il libro al commesso senza alzare lo sguardo. Non riusciva ad alzare lo sguardo, a guardare in faccia le persone, se non per pochi secondi. Non ci riusciva perché si sentiva indegna di farlo, inferiore.
“7 dollari” le disse il commesso
Lei prese il portafogli dalla borsa e porse i soldi al ragazzo
“bella maglietta” le disse guardando la sua maglia dei Black Veil Brides, mentre le faceva lo scontrino.
“grazie..” rispose lei timidamente. Lui le porse lo scontrino e Debra mentre lo prendeva alzò lo sguardo per vedere com’era il ragazzo che aveva di fronte: vestito di nero, capelli lunghi.. teneva la testa coperta dal cappuccio della felpa, ma questo non le impedì di vedergli il viso. Già la sua voce le risultava familiare, ma credeva di sbagliarsi. Quando lo guardò in faccia restò a bocca aperta.
“non.. non posso crederci..” disse lei, sempre con quell’espressione meravigliata stampata in volto. Il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata, poi con una mano le spinse su il mento così che le si chiudesse la bocca, aperta per lo stupore
“come ti chiami?” le chiese
“Debra..” rispose prendendo tutto il coraggio che aveva
“è un bellissimo nome”
Non poteva crederci. Non poteva credere di averlo incontrato lì, di avergli parlato, che gli piacesse il suo nome. Continuava a fissarlo senza dire niente e la situazione si stava facendo imbarazzante
“forse è meglio che vada..” disse, senza togliere lo sguardo da lui
“va bene, spero di rivederti”
A lei si illuminarono gli occhi. “lo spero anche io”. Uscì subito da lì, non credeva ai suoi occhi, pensava che fosse tutto un sogno. Si diede un pizzicotto, ma niente. Era successo realmente. Corse a casa, ormai si era fatta l’una e la sua famiglia la stava aspettando. Durante il tragitto continuava a pensare a quell’incontro. Aveva passato tutta la vita a Los Angeles, ma non aveva mai incontrato un membro dei Black Veil Brides, e poi era strano pensare che lavorasse in una libreria. Ancora più strano era quello che le aveva detto, cioè che voleva rivederla. Un ragazzo bello, famoso e più grande di lei, non poteva desiderare di rivederla. Continuò a camminare sotto la pioggia immersa in questi pensieri.
Quando arrivò a casa era già pronto il pranzo, e sua madre la aspettava in cucina. Lei entrò pensierosa e senza dir niente si sedette a tavola.
“come è andata la scuola?” le chiese la madre. Lei non rispose, aveva la testa tra le nuvole.
“ci sei?” provò di nuovo a parlarle, ma ancora una volta non rispose, stava giocherellando con il cibo che aveva nel piatto. La madre le sventolò una mano davanti alla faccia
“eh?” fece lei
“non mi rispondi?”
“scusa, non ci sono con la testa”
“mmh.. cosa è successo?” le chiese
“niente.. devo scrivere una recensione per lunedì, e non so da che parte cominciare. Scusa ma non ho fame, vado nella mia stanza e provo a scriverla”. Uscì dalla cucina e si diresse nella sua stanza, dove non fece altro che ascoltare le canzoni dei Black Veil Brides sul suo mp3.
Ascoltò tutte le loro canzoni, poi si accorse di una cosa: era stata fortunata ad incontrare uno dei suoi idoli, non avrebbe dovuto sprecare questa sua fortuna stando chiusa in casa.
Uscì di casa e tornò davanti alla libreria. Non aveva il coraggio di entrare, quindi si sedette sulla panchina di fianco all’entrata, aspettando che il ragazzo uscisse. Voleva rivederlo al più presto e non ce la faceva ad aspettare, ma il tempo passava e lui non usciva. Sulla porta della libreria era scritto che l’orario di chiusura era alle 18, quindi avrebbe dovuto aspettare ancora un po’. Per fortuna aveva smesso di piovere, o sarebbe stava tutta bagnata in pochi minuti.
‘e se fosse già uscito?’ si chiese ‘e se scherzava? se in realtà non vuole rivedermi?’. Tutte quelle domande le mettevano addosso un sacco d’ansia. Avrebbe potuto non incontrarlo mai più, e di certo non era quello che voleva. Aprì la sua borsa e tirò fuori il libro comprato prima, iniziò a sfogliarlo e leggerne qualche pezzetto.


“salve Georgie”
George sbattè forte le palpebre e guardò di nuovo. Faticava a credere a quel che vedeva: sembrava  il personaggio di una storia, o di quei film nei quali si sa che gli animali balleranno o parleranno. Se avesse avuto dieci anni in più, non avrebbe creduto a quel che vedeva, ma George non aveva sedici anni. Ne aveva sei. C’era un clown nello scarico.


 “Georgie fatica a credere a quello che vede, così come io fatico a credere di aver incontrato uno di loro” si disse fra sé e sé.
Ormai si era immersa nel libro e non si accorse che la porta della libreria si stava aprendo
“ehi” sentì dire alle sue spalle. Sobbalzò e si girò di scatto. Il ragazzo che tanto sognava di rivedere era dietro di lei, restò pietrificata vedendolo.
“stavi aspettando me?” chiese
Dopo un attimo di esitazione riuscì a rispondergli: “no, ero qui a leggere”
Lui si sedette sulla panchina di fianco a lei. “bello?” chiese, riferendosi al libro
“per ora sembra di si”
“ne sono felice”
Si creò un’atra volta quell’imbarazzante silenzio. Il fato le aveva concesso un’altra possibilità e la stava sprecando. Era troppo timida, e in quel momento si stava odiando solo per il fatto di non riuscire ad aprir bocca. Sperava che almeno lui parlasse, così che gli avrebbe risposto, ma restava zitto.
“ti va di fare una passeggiata?” le chiese lui, rompendo il silenzio
“certo” disse e si alzò dalla panchina


_______spazio autrice
 è già, ho deciso di non scrivere il nome di lui, volevo lasciarvi con il dubbio di chi fosse :3 ma nel prossimo capitolo lo scrivo di certo! Lasciatemi qualche recensione, potete anche scriverci solo il nome di chi credete che sia, oppure (se non vi piace questa ff) potete scrivermi “dopo averla letta ho vomitato”, qualsiasi cosa xD aspetto delle vostre recensioni, fra un po’ metto il prossimo capitolo ;)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***




_______Capitolo 2

Stavano camminando per le strade della città, che ormai si stavano facendo buie. Non parlavano. Lei non riusciva a parlare per via della sua timidezza. Guardò l’orologio, segnava le 19, possibile che era passato così tanto tempo? Credeva di esser stata con lui solo 10 minuti. Subito le venne in mente che non aveva ancora fatto i compiti per il giorno dopo, quindi una volta tornata a casa avrebbe dovuto mettersi a farli e forse non sarebbe riuscita a dormire. Al solo pensiero le uscì un sospiro. Era un sospiro così pensante che lui lo sentì. “tutto bene?” le chiese.
“si, mi è solo venuta in mente una cosa che devo fare prima di domani” gli rispose
Continuarono a camminare quando si accorsero che un ragazzo si stava avvicinando a loro
“ehi, ma dov’eri finito?” chiese. Debra non poteva credere a chi aveva davanti. Impallidì e tornò come pietrificata, senza riuscir a parlare, come prima. Anche se non gli vedeva il viso, lo riusciva a riconoscere dalla voce.
“scusa, volevo fare una passeggiata con la mia nuova amica. Lei è Debra” disse al ragazzo
“sicuramente sai già chi è lui” parlò di nuovo, questa volta riferendosi a lei.
Il ragazzo davanti a loro si tolse il cappuccio, e la luce di un lampione gli illuminò il viso. Quello non poteva accadere a lei, faceva fatica a crederci. Voleva piangere, piangere di gioia. Era insieme a due delle persone che l’avevano confortata con la loro musica, quello era sicuramente il giorno più bello della sua vita.
“piacere di conoscerti Debra”
“il piacere è tutto mio” riuscì a dire
“bè.. noi dovremmo andare, gli altri ci aspettano” continuò
“scusami ma Ash ha ragione. Questo è il mio numero, chiamami se ti va” disse porgendole un bigliettino
“buona notte” la salutò poi
Lei si diresse verso casa continuando a guardare il biglietto che aveva in mano. Non poteva credere di aver il numero di Jake. Dopo aver passato qualche oretta con lui non poteva immaginare che glielo avrebbe dato. Eppure così era successo. Era al settimo cielo.

Quando arrivò a casa, dovette mettersi a fare i compiti e non fu affatto semplice. Non riusciva a smettere di pensare alla giornata appena trascorsa, non riusciva a concentrarsi. Riuscì a fare tutti gli esercizi, ma li fece a caso senza una minima logica. “basta che li faccio” si disse, mentre si infilava sotto le coperte.
Stava ancora tenendo in mano il biglietto con il numero di Jake, per non perderlo decise che era meglio salvarlo nella rubrica del cellulare, e così fece. Poi pensò di incorniciare il biglietto e appenderlo al muro, ma cambiò subito idea e lo ripose in un cassetto. Lì sarebbe stato al sicuro.
Si addormentò con fatica, sempre tormentata dai pensieri. Quando lo avrebbe rivisto? Avrebbe dovuto chiamarlo il giorno dopo?

Nel frattempo, Jake e Ashley arrivarono a casa, dove il resto della band li aspettava.
“ci avete messo molto ad arrivare” disse Christian
“non è colpa mia, il nostro Jake era insieme ad una ragazza” spiegò Ash
Tutti puntarono lo sguardo su di lui, per farsi raccontare cosa avevano fatto
“è solo un’amica” spiegò “l’ho conosciuta oggi in libreria”
“e a me che sembrava inutile l’idea di lavorare in libreria..” disse Ashley “forse dovremmo metterci anche noi a fare qualche lavoretto..” continuò con fare malizioso

Il giorno dopo, Debra fu svegliata dall’assordante rumore della sveglia. Era andata a letto tardi e aveva dormito poco, quindi faticò a svegliarsi. Si alzò, si preparò e scese in cucina dove sua madre le aveva già preparato la colazione. Iniziò a mangiare e poi uscì per andare a scuola.
La mattina passò lentissima, avrebbe voluto scappare da quella prigione chiamata scuola.
Quando finalmente suonò la campanella dell’intervallo andò in bagno e cercò il numero di Jake nella rubrica. “lo chiamo o non lo chiamo?” si chiedeva. Non riusciva a trovare il coraggio di chiamarlo, cosa gli avrebbe dovuto dire? Pensava anche che lui l’avrebbe presa per una persona appiccicosa e non avrebbe più voluto sentirla né vederla, ma la voglia di chiamare era troppo forte.
Fece partire la chiamata e restò in attesa di una risposta, che non tardò ad arrivare
“pronto” sentì dire dall’altra parte, ma non era la voce di Jake
“..Andy?” riuscì a dire prendendo coraggio
“si, tu sei..?”
“Debra, c’è Jake?”
“Jake! È per te!” sentì urlare dall’altra parte del telefono
“e lo credo bene, è il mio telefono” Jake  rispose all’amico
“chi è?” le chiese poi
“Debra..” disse
“ciao! Come va?”
“oh, bene. A te?” Stava facendo un discorso amichevole con lui, non le sembrava vero. Prima che il ragazzo potesse rispondere suonò la campanella e lei fu costretta a salutarlo: “scusa, devo scappare..” disse delusa
“non preoccuparti, ci sentiamo più tardi” le disse
Chiuse la chiamata e tornò in classe, dove l’aspettava ancora un’ora di lezione.

“Andy! Perché hai risposto tu?” lo rimproverò Jake
“ho sentito che suonava”
“ma non potevi avvisarmi?”
“quante storie! Piuttosto, chi è questa Debra?” gli chiese
“la ragazza di cui vi ho parlato ieri. È una nostra fan, ed è anche simpatica”
“solo simpatica?” si intromise Ashley .“è carina” continuò
“non farti strane idee tu!” gli rispose Jake


___________spazio autrice
ora sapete chi è, spero di non aver deluso nessuno.
Allora, vi piace il capitolo? aspetto qualche recensione, non siate timidi! :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***




_____Capitolo 3

L’ultima ora passò lentamente e quando suonò la campanella Debra si fiondò fuori dalla classe.

Passò davanti alla libreria e dalla vetrina riuscì ad intravedere Jake, ma non entrò: doveva andare a casa perché sua madre la stava aspettando e non voleva disturbarlo. Pranzò velocemente e andò in camera sua dove passò buona parte del pomeriggio ad ascoltare musica. Quando furono le 16, decise di uscire. Non ce la faceva più a stare in casa a far niente e di fare i compiti non se ne parlava, quindi uscire era l’idea giusta. Era una giornata piovosa e ventosa, malgrado avesse l’ombrello il vento le soffiava addosso tutta la pioggia. Pensò un po’ a dove andare e subito le tornò alla mente Jake, voleva rivederlo. Ormai quando stava lontano da lui si sentiva in preda all’ansia ed era nervosa. Camminò fino alla libreria, poi si fermò davanti alla vetrina a vedere i libri esposti, e intanto decideva sul da farsi. “entro o non entro?” si chiedeva. Pensando che l’avrebbe disturbato, decise di non entrare, ma rimase comunque ancora un po’ lì fuori. Non passò neanche un minuto che dalla libreria uscirono quattro ragazzi incappucciati e vestiti di nero, li sentiva parlare e dalla voce aveva già capito chi fossero. Ancora una volta, non le sembrava possibile. I ragazzi le passarono dietro, andando nella direzione da cui era arrivata, e lei restò un attimo a guardarli. Uno di loro, Ash, si voltò un attimo indietro e la vide
“ehi” la salutò riconoscendola
Debra restò in silenzio, bloccata dalla timidezza, e quando gli altri si voltarono incuriositi si girò per non farsi vedere. I ragazzi iniziarono a parlare tra di loro, ma lei non riuscì a sentirli
“chi è?” chiese Jinxx all’amico
“è Debra” gli rispose Ashley
“e secondo voi perché sta davanti alla libreria? Starà aspettando Jake?” prese parola Andy
“probabile” disse CC
“che ne dite, andiamo da lei a presentarci?” fece ancora Andy
“sa già chi siamo, è una nostra fan” disse Ash
“lo so, ma proprio per questo penso che le potrebbe far piacere”
Dopo essersi scambiati degli sguardi d’intesa, i quattro le si avvicinarono. Quando lei se ne accorse il suo cuore iniziò a battere veloce e si sentì bruciare da quanto era agitata ed emozionata
“ciao” la salutò Andy
Appena lo sentì parlare sbiancò e restò paralizzata. I ragazzi notarono la sua timidezza
“aspetti Jake?” le chiese Ashley per rompere il ghiaccio. Debra restò zitta e arrossì leggermente. Che avrebbe dovuto rispondergli? Se diceva di si potevano pensare che le piacesse, se diceva di no potevano pensare che non gliene importasse per niente.
“lo prendo per un si” continuò Ash
“vieni a fare un giro con noi?” la invitò Christian. Lei annuì e li seguì. Non importava dove la volessero portare, lei li avrebbe seguiti senza indugio, per lei erano importanti e avrebbe voluto passare con loro molto tempo, anzi non li avrebbe mai voluti lasciare.
Andarono in un parco e si sedettero su una panchina in un gazebo, dove iniziarono a parlare, ma lei non riusciva comunque ad aprir bocca.
“non vuoi parlare con noi?” le chiese Ashley
Debra restò in silenzio e arrossì, abbassando lo sguardo
“vogliamo sentire la tua voce” disse Christian
“non posso credere di essere qui.. con voi” riuscì a dire, prendendo coraggio. Loro scoppiarono a ridere, non si aspettavano che rispondesse, o almeno non in quel modo
“fai finta che siamo solo degli amici”
“non posso, voi non siete solo amici, non siamo neanche miei amici”
“ma lo potremmo diventare”
Lei non si sarebbe mai aspettata di diventare loro amica. Cioè, stavano cambiando molte cose, ma quello era davvero un sogno che sembrava irraggiungibile. Passò qualche minuto, poi Jake li raggiunse
“oh, ciao Debra” la salutò. Non si aspettava di trovarla lì con loro
“ciao” rispose timidamente al saluto
“che facevate?” chiese
“facevamo conoscenza con la tua nuova amica, anzi con la nostra nuova amica” disse Ash, mettendole una mano sulla testa e scompigliandole i capelli. Per lei era difficile smettere di considerarli solo come una band che adorava e iniziare a considerarli amici, invece per loro sembrò semplice e immediato. Ovviamente, non erano timidi e riservati come lei. Debra era troppo timida, non riusciva a parlare con chi non conosceva e si guardava dal rispondere a certe domande, per paura di essere presa in giro; ma con loro, sapeva di essere al sicuro, come l’avevano da sempre fatta sentire al sicuro e protetta con la loro musica.
Nei minuti che seguirono, cercò di lasciarsi andare e in parte ci riuscì. Stava cercando di parlare con loro come se  fossero degli amici, e ci stava riuscendo.
Verso l’ora di cena li salutò e si diresse a casa. Una volta arrivata, trovò già il pasto pronto e in tavola, ma sua madre non c’era. Aveva lasciato un biglietto, quindi si sedette e iniziò ad arrotolare gli spaghetti, e intanto si mise a leggerlo:

Sono andata all’aeroporto a prendere tuo fratello, torno fra poco.
Baci, mamma


Con tutto quello che era successo, si era dimenticata che suo fratello sarebbe tornato proprio quella sera dallo stage in Francia. Continuò a mangiare e quando ebbe finito sparecchiò, per poi andare a chiudersi in camera sua ad ascoltare musica per il resto della serata.

Sentì bussare alla porta, che si aprì e nella stanza entrò suo fratello, che non vedeva da un anno. “ehi!” la salutò. Lei gli corse incontro e lo salutò con un abbraccio. “ben tornato Dimitri!”
“sono contento di essere tornato qui” le disse.
Debra e Dimitri erano fratelli gemelli, ma nessuno vedendoli vicini lo avrebbe detto, infatti erano molto diversi: Dimitri era alto, con i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi azzurri. Debra era poco più bassa di lui, con i capelli lunghi neri e gli occhi neri anch’essi. Ad accomunarli era la carnagione chiara.
“com’è la Francia?” gli chiese, mentre lo scioglieva dall’abbraccio. “scusa, ma sono stanco. Ora vado a dormire e ti racconto tutto domani, ok?”.
“certo, buona notte”. Gli diede un bacio sulla guancia, che subito lui si pulì, non aveva mai amato i baci.

La mattina dopo, quando Debra si svegliò, ricordò che sarebbe dovuta entrare a scuola alle 9 quel giorno, quindi si preparò con calma e quando arrivò in cucina sua madre era già andata a lavorare e suo fratello era uscito. Quando realizzò che stava piovendo e avrebbe dovuto andare a scuola a piedi, la colpì un forte senso di pigrizia che la incitava a restarsene a casa, ma malgrado la pigrizia, indossò la giacca e si mise in spalla lo zaino, dopodiché uscì.


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***




_______Capitolo 4

Proprio in quel momento, una moto le passò di fianco e si fermò poco più avanti di dove stava lei. Era Jake, l’aveva vista da lontano che camminava sotto la pioggia. Debra gli si avvicinò e alzando con le mani il cappuccio della sua giacca per riuscire a guardarlo in faccia lo salutò
“dove stai andando?” le chiese
“a scuola”
“vuoi un passaggio?”
Salì e partirono per andare verso la scuola. Durante il tragitto, il sole si fece strada tra le nuvole e si formò un arcobaleno. Lei non era mai stata su una moto e si teneva stretta a Jake non essendo abituata ad andare a quella velocità. Quando arrivarono aveva smesso di piovere e tutti gli studenti radunati nel piazzale in attesa che suonasse la campanella si voltarono sentendo il rumore di una moto che si avvicinava. Lei scese e ringraziò il ragazzo per averla portata fin lì
“se vuoi dopo scuola vengo a prenderti. A che ora esci?”
“esco alle 12”
“allora ci vediamo alle 12” si mise in testa il casco e ripartì.
Percorse il piazzale ed entrò a scuola insieme alla massa degli altri studenti, che tutti insieme affollavano quegli stretti corridoi. Si avvicinò al suo armadietto e lo aprì per prendere il libro di chimica che le sarebbe servito l’ora successiva
“chimica, eh?” le fece un ragazzo mentre apriva l’armadietto di fianco al suo
“anche io dopo ho chimica” continuò. Lei fece una faccia scocciata, aspettandosi una presa in giro di qualche tipo. “e allora?” chiese al ragazzo.
“mi chiedevo.. quello era Jake Pitts?”
“no, è un mio amico che gli somiglia” rispose
“peccato” sbuffò “io sono Nick”
“io Debra” disse allontanandosi dall’armadietto, seguita dal ragazzo. Entrò nell’aula di chimica e lui le si sedette di fianco
“chi ha detto che potevi sederti lì?”
“uff, voglio solo fare amicizia con qualcuno”
“non voglio fare amicizia con te”
“lo vedo che sei sempre sola e che ti prendono in giro. Anche io sono sempre solo, abbiamo entrambi bisogno di un amico”
“se lo dici tu”
A fine mattinata Debra uscì da scuola e non vedendo Jake si sedette su un muretto ad aspettarlo. Nick si sedette sul muretto accanto a lei
“non intendi lasciarmi sola neanche per un momento, vero?”
“ma no! Ho il pullman alle 13, non ho niente da fare per un’ora” rispose “andiamo a fare un giro?”
“scusa ma non posso, sto aspettando un amico”
“e se andassimo tutti e tre a fare un giro?”
“magari un'altra volta” rispose
Dopo poco  il ragazzo fece una faccia stupita e rimase a fissare il cancello della scuola. Si girò e vide che davanti al cancello c’erano Jake e Jinxx. “scusa ma devo andare” disse mentre si alzava dal muretto
“cosa? tu.. loro..” cercò di parlare, ma non riuscì per il troppo stupore
Lei percorse il piazzale e salutò i due ragazzi che la stavano aspettando. “chi è quello?” chiese Jinxx notando Nick che li guardava a bocca aperta
“un mio amico, penso che vi voglia conoscere” rispose
Jinxx gli fece cenno di avvicinarsi e lui si indicò come per dire “io?”, poi Debra annuì e così capì che doveva andare da loro.
“siete fantastici! Vi adoro!” disse quando gli fu davanti
Loro iniziarono a ridere, poi gli annunciarono che dovevano andare e ancora ‘scioccato’ dall’incontro li salutò.
 
Arrivati a casa di Debra, lei inserì la chiave nella serratura e aprì la porta
“se c’è mio fratello ve lo presento” disse ai ragazzi entrando
“c’è nessuno in casa?” urlò appena fu dentro, ma non ebbe risposta. Tornò alla porta, girandosi verso i chitarristi che la stavano aspettando “volete entrare?” li invitò
Loro non se lo fecero dire due volte. La casa non aveva niente di speciale, le pareti del salotto, dove ora si trovavano, erano rosa, al centro della stanza c’era un tavolino con attorno due divani blu, e davanti ad essi un televisore. Senza indugio la ragazza li portò a vedere la sua stanza, ma quando entrò si vergognò un po’ per come l’aveva arredata: le pareti erano completamente coperte di poster, non si intravedeva neanche un pezzo di parete rosa sotto di essi.
I due entrando rimasero a bocca aperta. I poster sul muro erano tutti loro oppure degli Scorpions
“wow” disse Jake
Lei sorrise e arrossì leggermente, non sapeva cosa dire
“siamo proprio importanti per te” continuò il ragazzo, guardandosi intorno
“si, davvero importanti” ammise lei “voi e gli Scorpions. Siete tutta la mia vita”
Rimasero a guardarsi intorno ancora un po’, poi sentirono il rumore della porta aprirsi e andarono tutti a vedere chi fosse entrato. Si trovarono davanti Dimitri, che li guardò in modo strano
“ma.. Debra, sono quelli dei poster?” chiese. Infatti lui li aveva visti sui poster in camera sua e li aveva sentiti nominare, ma non sapeva veramente chi fossero.
“ehm.. si” gli rispose, non aspettandosi quella domanda.
Rimase a fissarli ancora un po’, poi si presentò: “sono Dimitri, il fratello di Debra”
Jake e Jinxx si presentarono a loro volta
“volete restare per pranzo?” li invitò
Dopo aver realizzato che gli altri della band non sarebbero sopravvissuti senza la sua abilità in cucina, Jake rifiutò l’offerta. “ora dobbiamo andare” intervenne Jinxx
“a dopo” salutarono e uscirono
 
“ma come hai fatto ad incontrarli?” chiese Dimitri mentre mangiavano
“lunga storia.. piuttosto, dov’eri sta mattina? Pensavo che avessi scuola”
“infatti, ma ho preferito andare in giro con degli amici”
La ragazza sorrise, doveva aspettarselo. Quando ormai ebbero finito di mangiare, la loro madre tornò a casa; era andata a pranzo con i colleghi e voleva passare un po’ di tempo con i suoi figli, ma nessuno dei due aveva voglia di parlare con lei perché entrambi avevano da fare.
 
Nel frattempo, Jake decise di mandare un messaggio a Debra per invitarla a fare un giro per la città con lui nel pomeriggio, tanto per fare qualcosa. Quando lei vide il messaggio, decise che era meglio mettersi a fare i compiti subito, così che avrebbe avuto tutto il giorno libero e sarebbe potuta stare via tutto il tempo che voleva, quindi accettò l’invito.

 
_____________________spazio autrice
spero che il capitolo vi piaccia :) scusate ma in questi giorni ho da fare con la scuola quindi scrivere è l’ultimo dei miei pensieri, non so quando metto il prossimo. Nel frattempo lasciatemi qualche recensione e date un’occhiata alle altre mie ff:

fan fiction romantica sui Black Veil Brides: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1774233&i=1
fan fiction drammatica e romantica sui Black Veil Brides: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1786360&i=1
fan fiction originale di fantascienza e avventura: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1796002&i=1
fan fiction romantica sui The Wanted: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1743381&i=1
flashfic sui Black Veil Brides scritta per il compleanno di Christian: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1780547&i=1
fan fiction romantica sui Black Veil Brides: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1713164&i=1


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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***




____Capitolo 5

Debra si preparò e verso le 15 uscì di casa. Jake la stava aspettando nel parco dove era stata il giorno prima, e quando vi arrivò si salutarono con un abbraccio.
“mi scuso per come si è comportato mio fratello, è che.. non sa chi siete” disse sentendosi un po’ in imbarazzo
“non preoccuparti, che vuoi fare?”
“non lo so, decidi tu”
I due si diressero in centro dove presero un gelato e passeggiarono davanti alle vetrine dei negozi
“sai, ho lasciato il lavoro in libreria”
“come mai?”
“inizio ad essere troppo occupato, abbiamo sempre interviste e fra poco andiamo in tour” spiegò. Dato che in quei giorni li aveva avuti accanto, non si era più ricordata che di lì a poco sarebbero andati in tour. ‘mi mancheranno’ pensò.
“tutto ok?” le chiese, vedendola immersa nei suoi pensieri
“oh, si.. pensavo solo che.. ecco.. mi mancherai” rispose timidamente
Sul volto di Jake si dipinse un sorriso. “anche tu mi mancherai” disse, facendola arrossire leggermente.
“volevo chiederti una cosa” continuò
“dimmi”
“vuoi venire da noi per il week end?”
“certo che voglio!” esultò lei.
 
“allora ci vediamo domani” lo salutò verso sera
“si, a che ora vengo a prenderti?”
“per le 16 va bene?”
“certo, a domani!”
In qualche minuto Jake fu a casa e si buttò sul divano facendo un grande sospiro
“tutto bene?” fece Ash, che era accanto a lui
“più che bene” rispose “ho invitato Debra per il week end”
“fantastico! Ci proverai con lei?”
“Ashley! Sempre a pensar male tu” lo rimproverò
“dai, è carina.. ti piace?”
“sono confuso al momento” disse mentre gli veniva da sorridere e arrossire leggermente per la domanda dell’amico. Ash sorrise in modo malizioso
“io dico che ti piace”
 
Debra entrò nella sua stanza e vide che seduto sul suo letto c’era suo fratello
“che ci fai qui?” chiese
“niente, pensavo”
“e cosa pensavi?”. Si sedette accanto a lui
“pensavo che.. Jake è molto carino dal vivo”
“eh? Sei diventato gay?”
“ma no! Cosa pensi! Dicevo per te!” rispose alzando il volume della voce
“mi stai chiedendo se mi piace?”
“si”
“non lo so.. ma perché mi chiedi queste cose tu!”
Si alzò e facendo alzare anche lui lo spinse fuori dalla sua camera e chiuse la porta.
 
Quando Debra si mise a letto, non riuscì a non pensare alle parole di Dimitri. Forse le piaceva, ma se ne accorgeva solo ora. Perché se ne accorgeva solo ora? Forse perché essendo suoi idoli non aveva mai fatto preferenze tra di loro, considerandoli alla pari.. questo solo finchè non ha incontrato Jake. Insomma, Dimitri le aveva aperto gli occhi..
Allo stesso modo, Jake mettendosi a letto ripensò alle parole di Ashley: “ti piace? io dico che ti piace”. Più ci pensava, più si rendeva conto che lei gli piaceva. Gli piaceva davvero. Malgrado la loro differenza di età, lui provava un forte sentimento nei suoi confronti, che cresceva sempre di più con il passare del tempo. Non vedeva l’ora di rivederla, di stare insieme a lei.
Entrambi dormirono a fatica, in preda ai pensieri. Debra si svegliò e il suo primo pensiero fu Jake, e quando lui si svegliò lei fu il suo primo pensiero.
 
Erano ancora le nove quando lei andò in bagno a lavarsi la faccia e notò le sue occhiaie, più marcate del solito. Prese il correttore da un cassetto e lo usò per coprirle. “quanto faccio schifo” si diceva, mentre lo metteva.  Si vestì e andò in cucina, dove si scaldò una tazza di latte che riempì di cereali, poi tornò in camera e prese un borsone. Iniziò a pensare a cosa doveva portarsi: prese due magliette dei BvB, una degli Scorpions e una nera semplice; un paio di leggings neri e dei Jeans neri anch’essi. Esitò un po’, poi decise di metterci altra roba, come qualche trucco e bracciale. Ora aveva un borsone pieno di cose nere. Lo alzò da terra e lo appoggiò sul letto, per poi dirigersi in cucina.
 
Quando Dimitri e sua madre si alzarono, in cucina ad aspettarli trovarono Debra che aveva preparato dei pancake. “buongiorno!” li salutò
“mmh pancake!” disse il fratello, gettandosi su uno di essi che sbranò in pochi secondi
“come mai questa gentilezza?” le chiese la madre
“così, senza motivo”
Finito di far colazione erano tutti contenti
“senti mamma.. un amico mi ha invitato da lui per il week end, viene a prendermi alle 16” annunciò
“lo conosco?”
“no ma..” fu interrotta: “se non lo conosco non ti mando”
“Dimitri lo conosce, può dirti lui che è affidabile”
la madre non soddisfatta della risposta rimase in silenzio a fissarla
“comunque sia, sono maggiorenne quindi ci vado anche se non vuoi”
“uff, va bene! Ma quando viene a prenderti lo fai entrare e me lo presenti”
Accettò di malavoglia le condizioni di sua madre.. Dato che lui era famoso e più grande di lei non voleva presentarglielo, e poi gliene aveva parlato, dei Black Veil Brides, e non le erano mai piaciuti.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***




Dedico il capitolo alla mia amica Miry Dark Angel, che mi recensisce ogni capitolo. Grazie :)

________Capitolo 6

Suonò il campanello e Debra andò ad aprire, trovandosi davanti Jake
“ciao, sei pronta?”
“si, però.. dovresti venir dentro un attimo. Mia madre vuole conoscerti”
Il ragazzo la seguì in cucina dove sua madre stava lavando i fornelli, quando li vide entrare rimase un po’ sbalordita da come lui si vestiva. Lo guardò in faccia, aveva qualcosa di familiare, ma non capiva cosa
“mamma, lui è Jake Pitts il chitarrista dei Black Veil Brides”
“ah mi sembrava di averti già visto! Piacere di conoscerti Jake” disse la donna, mentre si toglieva i guanti di gomma gialli
“il piacere è tutto mio signora”
“su, cosa state aspettando? Andate pure, divertitevi” continuò lei. Loro due salutarono e uscirono di casa
“non pensavo che mia madre avrebbe reagito così” gli confessò
“perché?”
“perché non le siete mai piaciuti”
“forse ha cambiato opinione su di noi”
In poco tempo arrivarono. La loro casa era grande, di fuori i muri erano bianchi e aveva due piani. Anche dentro i muri erano bianchi e ovunque c’erano mobili neri, dai divani in pelle nera al tavolo della cucina. C’era anche un giardino sul retro, abbastanza grande e con piscina. Il clima era stranamente silenzioso, si sarebbe aspettata di trovare gli altri membri della band lì ma non c’erano
“gli altri sono usciti” spiegò “dovrebbero tornare a momenti. Intanto ti mostro la tua stanza”. Detto questo la portò al piano di sopra, dove c’erano tutte le loro stanze. Aprì la porta di quella accanto alla sua e la fece entrare, poi tornò giù e le lasciò sistemare le sue cose.
Debra iniziò ad esplorare la stanza: il letto era matrimoniale con un copriletto nero, l’armadio spazioso, c’era un comodino accanto al letto e dall’altra parte di esso una poltroncina. La stanza di Jake separava la sua dal bagno.
Sistemò i suoi vestiti nell’armadio e scese al piano di sotto, dove ormai si trovavano anche gli altri, tutti buttati pigramente su i divani in salotto a guardar la tv. “eilà!” li salutò
“ciao” ricambiarono al saluto
Ora poteva davvero dire di far parte della loro vita, li vedeva da giorni e sarebbe stata da loro per il week end. “fantastico!” pensava “di qui non vorrei più andarmene!”. Fu allora che le tornò in mente il discorso fatto con suo fratello e le salì l’ansia, iniziava a sentirsi a disagio.
“che si fa, usciamo?” chiese Christian interrompendo i suoi pensieri. Tutti accettarono il suo invito e uscirono di casa, dirigendosi al centro commerciale più vicino.

Passarono di fronte a un negozio di vestiti alternativi ed entrarono. Vi si poteva trovare di tutto: magliette delle band, vestiti neri, magliette larghe con colori dell’arcobaleno,.. proprio di tutto! I ragazzi si separarono per cercare qualcosa che gli interessasse; Debra era un po’ spaesata dato che non era mai stata lì, ma trovò subito qualcosa che le piaceva. Infatti, davanti a lei vide una canotta aderente nera, con disegnati dei teschi e delle catene che pendevano dalla scollatura, sulle spalline c’era anche del pizzo nero. Se ne innamorò appena la vide, ma rimase delusa vedendo quanto costava
“trovato qualcosa?” le chiese Jake sbucando da chissà dove
“si.. ma costa troppo” rispose mostrando il cartellino con il prezzo al ragazzo
“provala, voglio farti un regalo” disse tirando fuori il portafogli
“che gentile, ma non devi”
“basta chiacchiere, vai in camerino a provarla”
Le ragazza obbedì senza fare storie e quando uscì con indosso la canotta il chitarrista rimase a bocca aperta
“come mi sta?”
“benissimo” ammise lui
“guarda che non devi prendermela per forza”
“ho detto che voglio farti un regalo, non ti devi preoccupare”
Tornò in camerino dove si cambiò e uscì con la canotta in mano. Con Jake si diresse alla casa dove lui gliela comprò. “ti adoro!” gli disse poi, saltandogli al collo. Lui arrossì leggermente e quando la ragazza lasciò la presa se ne accorse, ma non disse nulla.
Quando tornarono a casa ognuno aveva comprato ed erano tutti felici.
“oggi vedrai l’abilità in cucina di Jake” le annunciò Christian
“bene, non vedevo l’ora” ammise affamata.


Dopo aver mangiato tutti si complimentarono con il cuoco, il cibo era squisito.
“che facciamo? Vediamo un film?” chiese Andy mentre sparecchiava
“io sono stanca, faccio una doccia e vado a dormire” disse Debra, e così andò nella sua stanza a prendere dei vestiti puliti. Uscendo dalla camera capì che si erano già messi tutti a guardare un film, dato che si sentiva rumore. Entrò in bagno e aprì l’acqua della doccia, la lasciò scorrere un po’ dopo di che entrò. Quell’acqua calda la stava rilassando e la faceva pensare. “che carino che è stato Jake oggi” pensava “forse dovrei comprargli un regalo io adesso”.
Dopo circa venti minuti era uscita dal bagno con indosso i vestiti puliti e ancora i capelli bagnati. Se li asciugò in camera poi si mise a dormire.

Saranno state le due di notte quando si svegliò di colpo. Si accorse che le colava il naso quindi prese un fazzoletto e se lo asciugò, ma la luce della luna che filtrava dalla finestra le mostrò la macchia scura sul fazzoletto. Ci volle un attimo prima che capì che le stava sanguinando il naso, poi con il fazzoletto tenuto stretto su di esso uscì dalla sua camera ed entrò in bagno. Una volta lì con altri fazzoletti provò a fermare il flusso di sangue che le usciva dal naso ininterrottamente, ma non riusciva, quindi tenendo sempre il fazzoletto stretto mise la testa china sul lavandino e aspettò che si fermasse.
Passando davanti alla sua camera, senza volerlo aveva svegliato Jake che si precipitò in bagno per veder che stesse bene. Quando la trovò con la testa china sul lavandino si preoccupò. “cosa è successo?” chiese avvicinandosi e mettendole una mano sulla spalla. La ragazza sobbalzò, era mezza addormentata e non si aspettava che lui sarebbe andato a vedere cosa stesse accadendo.
“niente, mi esce sangue dal naso” spiegò  “credo che ora si sia fermato”. Alzò la testa e si accorse che effettivamente non le sanguinava più, ma era sporca in faccia
“dai, ti aiuto” si avvicinò e bagnando un fazzoletto glielo strofinò delicatamente sul volto, per pulirle il sangue. Debra non riuscì a fare a meno di guardarlo negli occhi e dopo poco anche lui alzò lo sguardo per guardare negli occhi lei. Rimasero a guardarsi, erano vicini e i loro respiri si unirono in uno solo. Pian piano si stavano avvicinando l’uno all’altra senza nemmeno rendersene conto. Il cuore di entrambi batteva veloce in attesa del momento in cui le loro labbra sarebbero entrate in contatto.
Ma sentirono la porta aprirsi e velocemente si allontanarono
“tutto bene?” chiese Ashley aprendo leggermente la porta e infilando la testa dentro
“s.. si si!” rispose Debra “io torno a dormire, scusate se vi ho svegliato”. Tornò velocemente in camera sua e si rimise sotto le coperte a dormire.
“bel colpo Ash..” disse Jake al bassista mentre usciva dal bagno
“che ho fatto?” chiese intontito dal sonno
“niente, lasciamo stare..”


______spazio autrice
spero che vi piaccia, lasciatemi qualche recensione dai, non siate timidi :)


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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***




________Capitolo 7

Il giorno dopo Debra si svegliò sul tardi, quando uscì dalla stanza e si diresse in cucina trovò tutti i ragazzi che facevano colazione
“buongiorno” disse stiracchiandosi
“dormito bene?” chiese Andy
“si, abbastanza”
Si sedette tra lui e Jake, che le diede una tazza di caffè e una brioche.
“che facciamo?” chiese quando tutti ebbero finito di mangiare
“dato che non suoniamo da un po’ volevamo farti sentire qualcosa” le disse Jake
I suoi occhi si illuminarono. Loro stavano per suonare qualcosa per lei. Non riusciva a crederci, era felicissima. “bene, andiamo”. Si alzarono e la condussero con loro nella sala prove, cioè una stanza dai muri bianchi comunicante con il salotto. Debra si sedette sul divanetto che vi si trovava, mentre gli altri si sistemarono alle loro postazioni. Iniziarono subito a suonare, la canzone era In The End.
Lei quasi si mise a piangere dalla felicità, era troppo bello essere lì, di fronte a loro, mentre suonavano. Non era mai stata ad un concerto ma era certa che quello fosse meglio.
Suonarono altre canzoni poi si fermarono. “pausa” dissero  prendendo delle bottigliette d’acqua da un mini frigo vicino a loro, poi si sedettero di fianco alla ragazza, ancora incredula dello spettacolo a cui aveva appena assistito
“allora?” le chiese Jake
“vi adoro!” rispose abbracciandolo

 Verso le 21 i ragazzi la riportarono a casa; dopo un pomeriggio passato a divertirsi con loro Debra era stanchissima e non vedeva l’ora di mettersi a dormire
“come è andata?” le chiese Dimitri irrompendo nella sua stanza quando stava per infilarsi sotto le coperte
“dai, sono stanca. Mi lasci dormire?”
“no, prima mi racconti”
“ma te lo scordi! Io ti ho lasciato riposare quando sei tornato dallo stage!” si lamentò con il fratello
“uff, che ti costa parlare con me per due minuti?”
“va bene, va bene! È andato tutto bene, non è successo niente di che e non ho niente da raccontare” rispose. Dimitri la guardò in modo strano. “e secondo te io dovrei essere soddisfatto di questa risposta?”
“fattela bastare. Buona notte”. Spense la luce
“eh no!” fece lui riaccendendola
“voglio dormire, vattene”
“prima rispondi”
“l’ho già fatto!”
“allora un’ultima domanda”
“ok, poi se non te ne vai ti caccio fuori a calci”
“con Jake che è successo?”
“niente. Vai!” gli ordinò alzando la voce
“he he, non ti credo”
Senza lasciargli aggiungere altro, la ragazza si alzò dal letto e lo spinse fuori, chiudendo la porta subito dopo
“tanto lo so che ti piace!” le urlò dall’altra parte
“zitto rompiballe! Va a dormire”

Jake era seduto sul suo letto a leggere un libro quando Ash, Andy, Jinxx e CC entrarono nella stanza senza bussare e si lanciarono sul letto. “ma che..” disse lui, chiudendo il libro e posandolo sul comodino
“che ci fate tutti qui?” continuò
“Debra?” chiese CC
“cosa c’è tra voi due?” prese la parola Jinxx
“niente, assolutamente niente”
“a vedervi non sembra” disse CC
“a lui piace, ma non si fa avanti” si intromise Ash
“ehi!” obbiettò
“è così!”
“parli tu! Se non entravi in bagno l’altra sera..!”
Tutti rimasero a guardarlo in attesa di una spiegazione, che però non arrivò
“stavi per fartela in bagno?”
“ma no, stavamo per baciarci”
“aaaah” fecero tutti in coro
“aah cosa? se non entravi adesso non eravate qui a chiedermi spiegazioni”
“calma calma! Puoi sempre rimediare” disse il bassista. Jake rimase in silenzio in attesa di capire cosa avrebbe dovuto fare per conquistarla, dato che l’occasione perfetta era sfumata
“non sei mai stato un codardo, non puoi tirarti indietro con una ragazza” intervenne Andy “qualcosa ti inventerai”
“si, ma cosa?”
“vedrai che qualcosa ti inventerai” disse di nuovo il vocalist, mentre usciva dalla stanza seguito dagli altri. L’unico a rimanere sul letto fu Ash, che stava fissando l’amico come per studiarne i pensieri
“vuoi i consigli del vecchio Ash?”
“no grazie” rispose alzandosi e cercando di buttarlo fuori
“io dico di prenderla e sbatterla al muro, poi..” fu interrotto da Jake: “tu sei pazzo” e con una spinta riuscì a farlo uscire
“okay, okay! Fa a modo tuo” concluse andandosene nella sua stanza.
Il chitarrista tornò a sedersi sul letto e fece un grosso sospiro ripensando a Debra e all’occasione che aveva perso. Il suo sguardo corse per la stanza fin quando non vide il cellulare e gli venne in mente di invitarla a passare un altro week end da loro
“vieni da noi anche il prossimo week end?” scrisse il messaggio e inviò. La risposta non tardò ad arrivare: “scusa ma non posso, l’esame di maturità è ormai alle porte e questa settimana devo passarla sui libri..”
Jake restò deluso della risposta. Questo significava che non si sarebbero potuti vedere per un po’? Lei doveva studiare e uscire con lui significava sottrarre tempo allo studio..
“esame di maturità..” disse tra sé e sé “e poi dobbiamo andare in tour..”
Sembrava che il destino si fosse messo tra di loro. In quei giorni non voleva uscire con lei perché l’avrebbe distratta dallo studio, quindi aveva tempo per conquistarla subito dopo l’esame, ma poi ci sarebbe stato il tour quindi il tempo a sua disposizione scarseggiava..
Tra un pensiero e l’altro si mise sotto le coperte e si addormentò.

Quando Debra si svegliò volse lo sguardo verso la sveglia e si accorse che erano quasi le 10
“cazzo!” esclamò. Sarebbe dovuta entrare a scuola alle 8. Si alzò e velocemente si preparò, poi uscì e correndo per non essere ulteriormente in ritardo arrivò a scuola
“scusi” disse entrando nella classe di biologia. Il professore la guardò male ma non disse niente, e in poco tempo si rimise a spiegare la lezione. Debra prese posto accanto a Nick, appoggiò la borsa sul banco e lo salutò
“ehilà, dormito troppo?” fece lui
“si.. la sveglia non ha suonato..” rispose sottovoce mentre prendeva il libro
La mattinata non passò certo velocemente, e quando suonò l’ultima campanella i due amici si diressero agli armadietti
“come va con i Black Veil Brides?”
“ssssh! Vuoi che ti senta tutta la scuola?”
“okay, parlo piano”
“comunque va bene, come dovrebbe andare?”
“ah, non lo so. Me li presenti un giorno? Ti prego, ti prego, ti prego!”
“si che te li presento” lo rassicurò “anzi, se per te va bene li avviso di incontrarci fra mezz’ora”
Gli occhi di Nick si illuminarono
“lo prendo per un si” disse tirando fuori il cellulare e componendo il numero di Jake

_____spazio autrice
spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere :)
fra poco metto il prossimo, perché ho già finito di scriverla xD ma se vedo che non interessa a nessuno non ne pubblico più di capitoli, quindi non smettete di recensire! :P
e grazie a chi ha recensito fin ora :)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***




______Capitolo 8

Come promesso, Debra  quel pomeriggio portò Nick con sé ad incontrare i ragazzi al parco lì vicino
“oddio, sono loro! Sono lì!” esclamò in preda al panico vedendoli seduti su delle panchine
“si, non agitarti. Non ti mangiano mica”
Continuarono a camminare e quando furono vicini Debra li salutò uno ad uno con un abbraccio
“lui è Nick” presentò l’amico a Andy, CC e Ash che ancora non lo conoscevano
“piacere” dissero loro
“il piacere è tutto mio! Non potete immaginare quanto io sia felice di incontrarvi! Sognavo questa cosa da una vita!” disse con voce tremante
Si sedettero con loro; Debra accanto a Jake e Nick accanto a CC. Non passò poco tempo che Ashley diede una gomitata a Jake, per spingerlo a far qualcosa, ma il chitarrista non se la sentiva e fece finta di niente. Chiacchierarono un po’, poi sentirono della musica in lontananza e si incuriosirono
“che dite, ci avviciniamo?” chiese Andy
“si dai” disse Jinxx alzandosi
Si incamminarono e raggiunsero il luogo da cui proveniva la musica, era un locale e decisero di entrarvi. Ash guardava in giro scrutando attentamente tutte le ragazze che gli passavano accanto, ma non parlò con nessuna. Nick conoscendo la sua reputazione gli si avvicinò incuriosito per fargli una domanda: “come mai non parli con nessuna ragazza?”
“oggi sono qui in veste di spalla.. prima devo aiutare Jake”
Nick alzò un sopracciglio. “non capisco che vuoi dire”
“vedrai presto di cosa sto parlando, o almeno spero” rispose

“quando hai l’esame?” chiese Jake a Debra
“lunedì..” rispose
“dai, andrà bene” disse mettendole un braccio intorno alla vita e avvicinandola a sé. Lei arrossì e guardandolo in faccia si perse nei suoi bellissimi occhi scuri. Sentiva i loro respiri unirsi in uno solo, sentiva il battito del suo cuore, il respiro caldo del ragazzo sulla sua pelle. Si avvicinavano sempre di più l’uno all’altra, le loro bocche erano a pochi centimetri..
“vi ho portato da bere!” fece Ashley avvicinandosi con due drink in mano. I due si lasciarono improvvisamente appena sentirono il bassista.
“per me no, domani ho scuola.. anzi, forse è meglio che vada..” fece abbassando lo sguardo imbarazzata. Si diresse all’uscita del locale senza salutare, ma loro la videro e capirono che era successo qualcosa. Uscì e Jake la seguì
“aspetta! Ti accompagno”
“no, lascia stare. Conosco la strada” disse continuando a camminare. Lui aumentò il passo e la prese per un braccio fermandola. “cosa ti succede?” le chiese
“cosa mi succede? Succede che sono una stupida!”
“non è vero, perché dici questo?”
“perché tu mi piaci! E io non riesco a farmi avanti!”
Lui stupito restò in silenzio a fissarla negli occhi, non pensava che anche lei provasse i suoi stessi sentimenti. “me ne vado, scusa” continuò dopo un attimo di silenzio. Si girò e fece per ripartire ma Jake le tirò il braccio riportandola indietro, così lei finì tra le sue braccia
“anche tu mi piaci” disse e le diede un bacio. Anche lei non si aspettava che lui provasse lo stesso, quindi rimase sorpresa ma allo stesso tempo felice. Si presero per mano e camminarono insieme lungo la strada che conduceva a casa della ragazza, e quando arrivarono lei indugiò un attimo prima di aprire la porta
“la notte è ancora giovane..  ma purtroppo devo andare” disse inserendo la chiave nella serratura.
Entrando si accorse che le luci erano spente e ricordò che sua madre e Dimitri erano usciti e sarebbero tornati verso le 2; lei non sapeva precisamente dove erano andati, ma sapeva che era l’inaugurazione di un posto di un’amica di sua madre, o robe simili. Non sapeva nemmeno perché suo fratello avesse accettato di andare con lei.
“non c’è nessuno, vuoi entrare..?” chiese timidamente
Il ragazzo accettò ed entrò in casa con lei. I due si sedettero su un divano e accesero la tv
“ti va se guardiamo un film?” gli chiese
“certo, vediamo cosa c’è”
alla televisione non c’era niente di bello, quindi girarono su un canale a caso e passarono il resto della serata a chiacchierare e scambiarsi coccole e baci.
Si erano ormai fatte le 2 quando sentirono la chiave girarsi nella serratura e la porta si aprì. Vi entrò Dimitri seguito da sua madre, e rimasero sorpresi nel veder il ragazzo lì a quell’ora
“oh, ciao ragazzi” li salutò sua madre
“salve signora” rispose Jake al saluto
Debra si sentiva imbarazzata, sicuramente lei stava pensando che avessero fatto chissà cosa a quell’ora della notte
“Deb, lo sai che ore sono?”
“ehmm.. no, le 2 forse?”
“si, e domani hai scuola”
“giusto.. forse è meglio se ci salutiamo” disse rivolgendosi al ragazzo che stava di fianco a lei
“certo, buona notte” la salutò dandole un bacio sulla guancia e uscì di casa.
Debra abbassò lo sguardo imbarazzata e preoccupata per cosa avrebbe potuto dire o pensare sua madre, intanto Dimitri sen era già andato in camera sua, senza badare a niente e nessuno.
“su, vai a dormire”
La ragazza obbedì per paura che potesse aggiungere altro. Una volta in camera si affrettò a indossare il pigiama e, dopo aver controllato che la sveglia fosse puntata, si mise a dormire.
 
Il suono assordante della sveglia la fece svegliare alle 6. “meno male” disse alzandosi. Era stanca ma felice che la sveglia avesse suonato all’ora giusta. Andò in bagno dove si preparò per la scuola e si diresse in cucina. Lì si sedette e sua madre le versò del latte in una tazza, che lei riempì di cereali.
“allora, quanti anni ha il tuo amico?” chiese la signora. Debra riappoggiò il cucchiaio nella tazza e iniziando a torturarsi le mani rispose alla madre. “quest’anno ne fa 26..”
“quindi ha 8 anni in più di te”
“esatto” rispose e iniziò a mangiare i cereali che galleggiavano nel latte
“mmh..” si limitò a fare
“è un ragazzo serio” provò a spiegare “e comunque è la mia vita, sono maggiorenne quindi decido io”
“quindi state insieme?” chiese Dimitri entrando e sedendosi accanto a lei
“si..”
“sapevo che prima o poi sarebbe successo!”
Continuarono a far colazione e la loro madre non disse altro, forse era preoccupata per la figlia. Quando fu il momento, la salutarono e uscirono
“io vado di qui” disse il fratello
“eh? Non vieni a scuola?”
“nah, non mi interessa la scuola. Ci vediamo oggi”

Proseguì da sola fino a scuola, poi entrò e al suo armadietto trovò Nick
“ultimo giorno” disse il ragazzo
“già.. ti va se studiamo insieme per l’esame?”
“certo che si. Voglio essere prontissimo!”
Presero i libri ed entrarono in classe di inglese


________spazio autrice
allora, soddisfatti? :) su dai, recensite e fatemi sapere ^^
e, dato che la storia ho già finito di scriverla e tutti i prossimi capitoli sono a "riposare" nel mio computer, prima recensite e prima li metto! :P

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***




______Capitolo 9

Era passata una settimana, Nick e Debra avevano dato l’esame e lo avevano anche passato. Ora erano totalmente rilassati e potevano godersi le vacanze prima di cercarsi un lavoro.
Debra aveva appuntamento con Jake al parco dove si trovavano di solito
“ciao!” lo salutò correndogli incontro e dandogli un bacio
“allora, l’esame?”
“passato! Sono felicissima!”
“lo vedo” disse ridendo
“scusa se ti ho trascurato in questi giorni, ero troppo presa dallo studio”
“si, lo capisco. Non devi scusarti”
Camminarono per le vie della città, poi si salutarono per andare a pranzare rispettivamente nelle loro case.
Quando Jake entrò, dovette mettersi in fretta e furia a cucinare, dato che i ragazzi continuavano a lamentarsi dicendo che avevano fame
“fatemi un favore, accendete la tv a cercate qualcosa da vedere, almeno non verrete a rompermi”
Tristi e affamati obbedirono alla richiesta, tutti tranne Ashley che andò da lui in cucina.
“allora.. tu e Debra..”
“si, ma di certo non grazie a te”
“mmh scusa” continuò “ma l’importante è che ora state insieme”
“già..” disse sorridendo
“avete già..?”
“Ash! Non farmi queste domande”
“lo sai che fra due settimane siamo in tour, vero? Staremo via un bel po’”
“lo so..” rispose sospirando
“allora dovresti muoverti” continuò Ashley
“io la amo, voglio stare con lei non mi importa a fare cosa, quindi finiscila”

Nel pomeriggio doveva trovarsi di nuovo con lei, ma prima di uscire volle parlare con i ragazzi. Aveva una cosa importante da dire a tutti, dopo di che uscì e andò a casa sua a prenderla. Suonò al campanello e subito lei uscì e prendendosi per mano iniziarono a passeggiare per la città
“senti.. fra poco io e i ragazzi dobbiamo partire..”
“si, il tour.. lo so”
“ecco.. bè.. mi chiedevo se..”
“se?”
“vuoi venire con noi?”
“oh, non posso credere che tu me lo stia chiedendo! Si, si e si!” esultò saltandogli in braccio. A lui venne subito da ridere, ma poi tornò serio
“la tua famiglia come la prenderà?”
“uhm, non so” rispose pensando a come avrebbe reagito sua madre sentita la notizia “andiamo, glielo voglio dire subito”
Debra lo trascinò indietro fino a casa, poi entrarono insieme e andarono in cucina dove sua madre stava sistemando alcune cose
“oh, ciao Jake” lo salutò
“salve signora”
“senti mamma.. fra due settimane i ragazzi vanno in tour e.. io andrò con loro”
“cosa? sei sicura?”
“si, sono sicurissima”
“prometti che mi chiamerai ogni giorno”
La ragazza la guardò in modo strano. “questo non posso promettertelo..” disse poi “ma ogni tanto mi farò sentire”
“va bene..”

Si trattennero lì ancora un po’, dove comunicarono la notizia a Dimitri e poi tornarono a passeggiare per Los Angeles.
“allora, parlami un po’ del tour. Non mi sono informata e non so dove andremo” disse curiosa di sapere quali posti avrebbero visitato. Il chitarrista le spiegò per filo e per segno le tappe del tour, senza tralasciarne nemmeno una e lei fu entusiasta. In 18 anni non era mai uscita dalla California, e adesso avrebbe girato il mondo con il ragazzo che amava!

Jake la portò a casa sua, dove comunicò agli altri membri del gruppo che aveva accettato e tutti furono felici della notizia.
“bene, una settimana qui poi prepariamo le valigie e si parte!” disse CC entusiasta di partire
“forse sarebbe meglio suonare in questi giorni, anziché stare con le mani in mano” propose Andy. Tutti capirono che aveva ragione e si precipitarono in sala prove, dove un’altra volta fecero un ‘concerto privato’ per Debra. Questa volta suonarono tutte le canzoni di Wretched and Divine.
“siete fantastici” si congratulò con loro quando ebbero finito “non vedo l’ora di essere con voi ad un concerto. Il mondo intero vi amerà”. I ragazzi si misero a ridere. “speriamo” disse Jinxx
Passò così un’altra giornata in loro compagnia, tra musica e risate.
La sera Debra era ancora a casa loro, quindi Jake la invitò a restare a dormire
“certo che mi va, avviso mia madre prima che si preoccupi” e così dicendo le mandò un sms. Dato che era stanca andò subito nella camera degli ospiti, dove era già stata, e si mise a dormire.

Nel cuore della notte si svegliò, era sudata e forse aveva fatto un incubo, non se lo ricordava. Decise di andare in cucina a prendere un bicchier d’acqua, quindi uscì. Una volta lì, prese un bicchiere e ci versò dentro l’acqua, poi si girò e si spaventò trovandosi dietro Jake
“mi hai quasi fatto prendere un’infarto” gli disse sotto voce, per non far troppo rumore “ti ho svegliato?”
“no, non riuscivo a dormire”
Debra bevve un sorso d’acqua e appoggiò il bicchiere sul mobile alle sue spalle, poi realizzò di essere in pantaloni e reggiseno, non si era coperta pensando che tutti stessero dormendo. Jake si avvicinò a lei e iniziò a baciarla avidamente, con passione, le loro lingue si intrecciavano e giocavano tra loro. Lei non aveva mai avuto un bacio così bello e pieno d’amore. Il chitarrista la prese in braccio e la portò nella sua stanza, la buttò sul letto e si mise sopra di lei. Debra gli tolse la maglietta e lui tornò a baciarla, percorrendole il corpo con le mani, poi si fermò
“Debra.. è la tua prima volta?”
“si..”
“e.. sei sicura?”
“si, sono sicura”


________spazio autrice
hehe.. allora? xD dai su, recensite che voglio sapere cosa ne pensate :P

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***




_____Capitolo 10

Quella settimana i ragazzi avrebbero avuto un concerto lì a Los Angeles, poi sarebbero partiti. Debra era eccitata all’idea di girare il mondo con loro e non vedeva l’ora.
Si trovava nella sua stanza e stava già pensando a cosa mettere nella valigie quando entrò suo fratello
“ehilà, fai già le valigie?”
“si, non voglio trovarmi a farle all’ultimo momento” rispose continuando a guardare cosa avrebbe potuto metterci
“uff, così non va!” disse prendendo tutta la roba dall’armadio e buttandola sul letto. Dimitri intanto la guardava male, non capendo il perché di quella reazione
“che c’è? Così decido meglio”
Prese uno per uno i suoi vestiti e li guardò attentamente, mettendone alcuni in valigia
“scrivimi, mi raccomando” le disse Dimitri
“uh, certo”. Non alzò lo sguardo, era troppo impegnata a mettere le cose in valigia. Dopo poco si trovò tra le mani la maglietta che le aveva regalato Jake, la strinse forte a sé e la ripose in valigia. “questa devo portarla per forza” sorrise.
Riuscì a far stare tutto quello che le serviva in due valigie, in una delle quali mise anche il pc che non usava spesso, ma le sarebbe servito per chattare con il fratello e con Nick.
 “finito” annunciò chiudendo entrambe le valigie “ti va se pranziamo fuori? Voglio stare un po’ con te”
“va bene, prendo la giacca” le rispose alzandosi e uscendo. Anche la ragazza prese la sua giacca e uscì di casa insieme al fratello. Camminarono finchè non raggiunsero un ristorante italiano e vi entrarono
“allora, ti mancherò?” gli chiese mentre arrotolava gli spaghetti
“certo che mi mancherai, sei mia sorella”. Lei sorrise, voleva bene a Dimitri ed era felice di sapere che anche lui ne voleva a lei.
Finito di mangiare pagarono il conto e uscirono. Debra aveva appuntamento con Jake, quindi salutò il fratello e raggiunse il chitarrista al parco.
“amore!” disse lui vedendola
“ciao!” lo salutò con un abbraccio e un bacio
“fra poco si parte! Non vedo l’ora”
“anche io non vedo l’ora” disse sedendosi accanto a lui sulla panchina. “ho già preparato le valigie” aggiunse
“wow, io non ancora. Lo farò poi. A proposito, domani vuoi sentirci suonare? Facciamo una prova del concerto”
“certo che vi voglio sentir suonare” gli sorrise, felice della richiesta
“benissimo!”
E la giornata passò in fretta; due giorni dopo sarebbero dovuti partire.

Jake si svegliò, erano appena le 9 ma decise comunque di alzarsi e andar a fare colazione. Quando arrivò in cucina, vi trovò il resto della band
“ehi ragazzi” li salutò, e loro risposero al saluto. Aprì il frigo e ne tirò fuori del succo, che versò in un bicchiere e dopo averlo bevuto tornò nella sua stanza.
Si avvicinò all’armadio e lo aprì: “cosa metto in valigia?” pensò dando un’occhiata veloce ai suoi vestiti. Dopo poco aveva già deciso e mise tutto in valigia, che poi chiuse tirando un sospiro di sollievo. Ogni cosa li avvicinava sempre più alla partenza, e la valigia ormai era fatta.

“ciao Nick!” disse Debra all’amico, dall’altro capo del telefono
“ciao.. come mai mi chiami a quest’ora del mattino? Mi hai svegliato!” protestò
“volevo solo chiederti se domani ci sei al concerto”
“mi pare ovvio che ci sono, andiamo insieme?”
“si, era quello che volevo sapere”
“allora è deciso, ora mi lasci dormire?”
“uff, va bene” chiuse la chiamata e si buttò sul divano a guardare un po’ di tv. Fece zapping per un po’, poi trovò un programma che sembrava carino e appoggiò il telecomando sul tavolino lì accanto.
La tv era accesa, ma non riusciva a seguirla: con la mente stava già viaggiando insieme ai suoi adorati Black Veil Brides

Per il pomeriggio era stata invitata a casa loro, quindi si incamminò e una volta davanti alla casa suonò il campanello. Le aprì Andy che la invitò ad entrare e seguirlo in sala prove, dove stavano già provando per il concerto
“ben arrivata!” la salutò Ash
“abbiamo già iniziato, spero non ti dispiaccia” disse Jake
“no no, andate pure avanti”
I ragazzi tornarono a suonare, partendo da We Don’t Belong e terminando con Shadows Die, dopo di che si fermarono per una pausa.
“sarete fantastici domani” si congratulò con loro
“speriamo” disse CC
“ehi, voi siete sempre fantastici, non dovete preoccuparvi”
“io sono agitato lo stesso” disse Jinxx
“su, andrà tutto bene, anzi benissimo!” continuò fiduciosa
Ancora qualche minuto di pausa, poi si rimisero a provare, suonando le altre canzoni di Wretched and Divine.

________spazio autrice
si, gli ultimi capitoli sono stati un po’ corti e noiosi.. ma non sarà più così, cercherò di farmi perdonare. Voi intanto recensite :)
 
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***




_____Capitolo 11

Dedico questo capitolo a Miry Dark Angel, che mi recensisce sempre.. grazie, sei proprio un angelo C:

Finalmente il grande giorno era arrivato

Debra salutò con un abbraccio Dimitri e sua madre, che per poco non si metteva a piangere.
“non vi preoccupate, torno presto” rassicurò la sua famiglia. Le sarebbero certamente mancati in quei mesi lontana da casa, ma desiderava partire comunque. Sarebbe partita insieme alle persone che per lei erano più importanti, era felicissima e non poteva desiderare di meglio. Quel giorno, uno dei suoi più grandi sogni si stava avverando. “andiamo?” chiese a Jake, che la stava aspettando davanti alla porta. Lui senza risponderle l’aiutò a caricare le valigie in macchina e quando furono saliti entrambi partì.
“andiamo a casa mia e lasciamo le tue valigie lì, poi andiamo a prendere Nick” spiegò “e dopo il concerto torniamo a prendere le valigie e dritti in aeroporto!” concluse contento.
Quando arrivarono da Nick, Debra scese dall’auto e suonò al campanello. L’amico corse subito alla porta e salì in auto con loro.
“oddio, oddio, oddio!” ripeteva ogni tanto
“stai calmo” diceva ridendo lei, divertita dalla sua reazione
Arrivarono dove si teneva il concerto e i due amici si diressero davanti al palco, mentre il chitarrista andava nel camerino con gli altri.

Tutti esultarono quando li videro salire sul palco uno dopo l’altro, e un coro di voci si alzò quando iniziarono a suonare. Era fantastico essere lì, ad un loro concerto, ad ascoltare I Am Bulletproof, e sapere che dopo sarebbero partiti insieme. A Debra tremavano le gambe per l’agitazione e la felicità, e ogni tanto abbracciava Nick stringendolo forte a sé. Anche lui non poteva credere di essere lì e di averli anche conosciuti; ancora più bello era sapere che li avrebbe rivisti, che ci avrebbe parlato amichevolmente di nuovo. Per loro ormai era un amico, non era un semplice fan e non si sarebbero scordati di lui.
Queste emozioni portarono lacrime di gioia agli occhi di entrambi.
Ogni tanto durante il concerto Jake volgeva lo sguardo a loro, in particolare a Debra. La vedeva lì, poco lontana da lui, ed era felicissima. Quando la guardava sentiva tutti i sentimenti provati per lei crescere, non vedeva l’ora che il concerto finisse per poter stare un po’ solo con lei. L’aveva amata sin dal primo momento che l’aveva vista, e il suo sentimento non si sarebbe mai estinto.

A fine serata i ragazzi si allontanarono dagli strumenti, mettendosi in piedi di fronte al pubblico
“buona notte Los Angeles!” urlò Andy nel suo microfono, mentre la folla esultava e filmava la scena con i cellulari, come era successo durante tutto il concerto. Restarono un attimo in silenzio e guardarono tutta la folla, che esultava ad ogni loro gesto, era fantastico essere amati da tutti quei ragazzi e ragazze. Sapere che avrebbero reso felici un sacco di fan con i loro prossimi concerti, li entusiasmava e li faceva tremare.
Mentre ancora guardavano il pubblico restando in silenzio, Jake si avvicinò ancora di più alla folla così da avvicinarsi a Debra, dopo di che le tese una mano per farla salire sul palco con lui. Lei era timida e si sarebbe sentita in imbarazzo quindi esitò nell’afferrare la sua mano, ma quando lo fece lui la tirò su e tutta la folla applaudì stupita. I Black Veil Brides salutarono di nuovo e insieme a lei si diressero fuori, dove firmarono alcuni autografi, fecero foto con i fan e infine salirono in macchina, allontanandosi dal luogo.
“si parte” scrisse Debra in un sms che inviò a Nick, dato che non era riuscita a salutarlo come si deve.
Recuperarono le valigie e si diressero all’aeroporto.

Salirono in aereo e presero posto: Debra era accanto al finestrino, alla sua destra c’era Jake, dietro di loro Andy e CC e alla loro sinistra Jinxx e Ash.
“ci aspettano 14 ore di volo” le annunciò Jake
“Londra, stiamo arrivando!” esclamò entusiasta la ragazza, dopo di che diede un bacio al chitarrista
“ti amo” gli disse
“ti amo anche io” rispose lui
Si misero a dormire, sapevano che abituarsi al fuso orario sarebbe stata dura quindi prima si riposavano e meglio era. Sarebbero arrivati a Londra di mattina e avrebbero avuto poco tempo per riposarsi, infatti il concerto sarebbe stato la sera del giorno in cui arrivavano.

Quando Debra si svegliò, mancavano ancora 6 ore di viaggio. “siamo praticamente a metà strada” pensò. Si rimise seduta composta, e così facendo svegliò Jake
“buon giorno” disse lui “o buona notte, non so che ore sono”
Un’oretta dopo passarono delle hostess con la colazione, che consisteva in due brioches e un cappuccino. Al profumo di cibo anche gli altri si svegliarono e mangiarono a la loro colazione.
Il resto del tempo in aereo lo passarono guardando Ash che ci provava senza successo con le hostess, e a ridere e scherzare.
Quando ormai mancavano pochi minuti, indossarono le loro giacche e Debra prese la mano di Jake, che strinse forte. Stava per mettere piede su un territorio non americano, quella era la prima volta ed era emozionatissima.
Una voce li avvertì di allacciarsi le cinture, l’aereo stava atterrando..

_____spazio autrice
allora? Che mi dite? Vi piace? Cosa credete che succederà una volta che scenderanno dall’aereo? Dai su, voglio sapere cosa ne pensate xD spero che la fan fiction vi interessi, ma se non recensite non posso saperlo e mi sembra di scrivere per niente D: datemi un po’ di soddisfazione.. potete anche scrivermi “fa vomitare” o qualsiasi altra cosa.. insomma, voglio sapere cosa ne pensate :/ non deludetemi..


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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***




_____Capitolo 12

Pian piano scesero dall’aereo e subito si accorse che si respirava un’aria diversa. Non sapeva spiegarselo, ma si capiva benissimo che non erano più in America. Fece dei respiri profondi, assaporando quell’aria così estranea, così nuova
“tutto bene?” le chiese CC
“si, sono solo agitata” spiegò riprendendo la mano di Jake
Si diressero al ritiro bagagli, e mentre camminavano sentiva la gente parlare tante lingue diverse. Non sentiva nessuno parlare inglese e pensò subito che Londra dovesse essere una grande meta turistica per tutto il mondo.
Si guardò in giro e vide dei cartelli, lesse quello che c’era scritto dato che era in inglese e capì: non erano a Londra
“questa non è Londra, perché non mi avete detto niente?” chiese agli amici
“volevamo farti una sorpresa” spiegò Jake
“davvero te ne sei accorta solo ora?” chiese Ashley per prenderla in giro
“dai, ero troppo felice per accorgermene!”
I ragazzi scoppiarono a ridere
“ora però mi spiegate che ci facciamo ad Hannover, non era una tappa del tour” disse ripensando alle tappe elencate da Jake qualche settimana prima. La Germania non era nell’elenco, quindi non capiva perché fossero lì.
“ci siamo offerti per introdurre una band ad un loro concerto” le disse Jinxx
“suoniamo una canzone e dopo arrivano loro” prese la parola Andy
“e che band è?” chiese incuriosita
“non ricordo il nome.. voi lo ricordate?” chiese Jake agli amici, che di risposta scossero la testa. “comunque non sono famosi, sicuramente non li conosci”
“uhm, okay”
Noleggiarono un auto con cui visitarono Hannover. Dato che non conoscevano il tedesco, parlarono in inglese e per fortuna le persone, nei ristoranti e bar, riuscivano a capirli.

La prima giornata fuori dal territorio americano passò in fretta e arrivò presto la sera. Si diressero insieme ad un piazzale dove era stato tutto preparato per il concerto. Il posto era grande e stava iniziando a radunarsi una grande folla. “bene, vieni con noi” disse Jake entrando nella zona riservata a chi suonava.
Lì vi era uno spazio con dei divanetti dove Debra si accomodò, dato che i ragazzi dovevano andare in camerino a cambiarsi.
“chissà che band è” si chiedeva ancora la ragazza, non soddisfatta della spiegazione che il chitarrista le aveva dato quella mattina. Era curiosa di conoscere la band, di sapere cosa avrebbero suonato e di assistere al concerto. Iniziò a guardarsi in giro sperando che gli amici arrivassero presto, per poter parlare con loro prima del concerto, e in lontananza vide cinque figure che non le erano nuove..

Le cinque persone andavano nella sua direzione: Il primo era vestito di nero, giacca di pelle, sciarpa nera con teschi blu, borchie e catene qua e là, in testa aveva il cappellino che gli copriva i capelli. Il secondo i capelli corti biondi, gli occhiali da sole e anche lui con borchie e catene qua e là e in giacca di pelle. Il terzo portava anche lui un cappello ed era vestito di nero, con i capelli marroni lunghi che gli ricadevano in avanti. Anche gli altri due erano vestiti di nero, rispettivamente con i capelli biondi mossi lunghi fino alle spalle e lunghi neri. Portavano in mano rispettivamente microfono, due chitarre, basso e bacchette.
Debra non si sbagliava, i cinque si dirigevano nella sua direzione. Quando le furono davanti si fermarono e restarono un attimo in silenzio.
“sei Debra?” le chiese James, il biondo dai capelli lunghi fino alle spalle, americano.
“si..” rispose timidamente. Non poteva credere che loro sapessero il suo nome. Le strinsero tutti la mano, presentandosi uno alla volta: “piacere, James”, “Klaus”, “Rudolf”, “Pawel”, “Matthias”. Lei già conosceva i loro nomi ovviamente, li adorava ed erano stati la sua prima band preferita
“bè, immagino che già sai chi siamo, quindi presentarci è stato inutile” le disse Klaus con un accento tedesco. Lei sorrise e si limitò ad annuire imbarazzata.
Con sua grande sorpresa Rudolf tirò fuori da una tasca della giacca una loro foto, tutti ci fecero un autografo e gliela consegnarono. “grazie!” disse lei contentissima. In quel momento i Black Veil Brides uscirono dal camerino e la videro lì insieme a loro
“siete degli stronzi” gli disse lei ridendo “potevate dirmelo”
“eh no, doveva essere una sorpresa”.
In poco tempo i ragazzi andarono sul palco dove suonarono Wretched And Divine, poi tornarono da lei e lasciarono spazio agli altri cinque. Appena Klaus salì sul palco esclamò: “siete pronti per gli Scorpions?” e tutta la folla esultò. Suonarono le canzoni di Comeblack e Debra per poco non sveniva dall’emozione.
Quello era stato certamente il giorno più bello della sua vita.
 
-Fine-


________spazio autrice
prima di tutto, vorrei ringraziare chi ha letto, messo nelle seguite/ricordate/preferite e soprattutto chi ha recensito questa fan fiction, un grazie di cuore! ♥
Ora che la storia è finita, non potete lasciarmi senza recensioni.. dai xD voglio sapere assolutamente cosa ne pensate :) non siate timidi.. Non so quanti conoscano gli Scorpions e a quanti sia piaciuto questo finale, dovete dirmelo voi xD e non potete lasciarmi senza risposte u.u

   

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