CAPITOLO 3
Alla frase detta dal moro, Edo
spalancò inevitabilmente gli
occhi guardandolo come se fosse stato un alieno.
Avrebbe dormito nel suo stesso letto
e lui...non poteva che
esserne felice!Ma di certo non avrebbe potuto avvicinarsi neanche di un
centimetro
al suo superioreÉquello lo avrebbe bruciato in un nan...ehm,
pochissimo tempo!
"va bene!"rispose con un sorriso.
-Infondo é già
qualcosa!-pensò.
"non ti reco disturbo?"s'interesso il
moro.
"nessun disturbo, anzi.."e appena si
accorse di ci˜ che aveva
appena detto si tapp˜ la bocca con entrambe le mani,
arrossendo.
"cioé?.."riprese a
parlare."é? che ad essere sempre da
solo...ecco...fa piacere avere un pò di compagnia ogni
tanto..(e che
compagnia!!ndB)"spiegò.
"ora...ora vado a farmi il bagno...tu
se vuoi..no cio?, lei se
vuole aspet..no aspettarmi ecco..andare in camera..io la
raggiungo....non in quel
senso io....O PERDIANA!!!"e girandosi di scatto si chiuse in bagno,
nascondendo il
viso tra le mani.
-ma che cavolo mi ? preso!?!??-
D'altro canto il moro era rimasto nel
ingresso come un
salame.
-se la dice e sa la fa da solo..-
pensò divertito.
-tranquillo mame-chan..ho capito a
cosa miri..ti aiuterù io-
Perché, in fondo, era
quello il motivo per il quale aveva
rifiutato tutte le ragazze. Il suo nuovo obbiettivo era farsi Edward,
solo
questo importava.
Il rumore dell'acqua nella bianca
vasca fece spostare i
pensieri del colonnello sul medesimo obbiettivo.
Lentamente si avvicinò
alla porta, girò la maniglia ma,
sfortunatamente, il ragazzo aveva chiuso la porta a chiave.
-e che cazzo!-pensò
furioso mentre cercava di forzare la
serratura.
Niente da fare.
Sospirò dirigendosi in
camera.
Pazienza, lo avrebbe aspettato.
Ci mise più? del previsto
a lavarsi.
Uscì dalla doccia dopo una
ventina di minuti, legandosi in
vita l'asciugamano e asciugando alla bell'e meglio i capelli, legati
poi in
un'alta coda.
Fece scattare la serratura e, dopo
essere uscito, si diresse
verso la camera da letto.
-starà già
dormendo?-pensò sperando che la risposta fosse
negativa.
Beh....non che si facesse problemi,
gli sarebbe saltato addosso
comunque.
Lentamente aprì la porta,
facendo qualche passo in direzione
del letto.
"ma che..?"sul grande materasso,
Mustang non c'era.
Ma un rumore dietro di se non gli
mise pi?ù dubbi.
La luce venne spenta e in un lampo il
biondo si ritrovò
sopra il moro, che non con molta grazia lo aveva letteralmente
catapultato tra
le coperte, baciandolo.
I loro corpi a contatto, e a Edo
sembrava di sognare.
Dopo un lunga "discussione" tra le
loro lingue, i due si
staccarono.
Roy lo guardò il modo
sensuale e il più? giovane reagì
diventando rosso come la sua giacca.
Cominciò a baciargli il collo, il lobo
dellÕorecchio destro, mentre la sua mano
accarezzava prepotentemente l'interno coscia, sfiorando con le dita
l'inguine
del biondo.
Edward aveva cominciato ad ansimare e
gemere violentemente.
Quel contatto tanto desiderato...
Con uno strattone il moro tolse
l'asciugamano al fullmetal,
cominciando a far scorrere la mancina sulla sua erezione.
"ah..t-taisaaaaah...uh ah.."con le
mani cercò di scaricare la
tensione stringendo le spalliere del letto mentre le labbra del suo
superiore
gli baciavano, e a volte laccavano, il petto.
Dopo neanche due minuti venne,
sporcando inevitabilmente la
mano del pi?ù grande.
Sentì le gambe crollargli
e il respiro tornare regolare.
Era come se l'era immaginato: il
paradiso.
Ma di certo avrebbe fatto la sua
parte.
Con uno scatto buttò le
braccia al collo del moro,
cominciando a fargli succhiotti in ogni dove.
Roy ansimava mentre il
pi?ù piccolo sfregava il bacino contro
la sua erezione, ancora fasciata dai pantaloni.
La camicia se l'era già
tolta prima dell'arrivo del
fullmetal e, cavolo, avrebbe dovuto togliere anche i pantaloni!
Pensiero che durò un
secondo, visto che vennero rimossi
proprio da questo.
Eward si trovava davanti a Mustang.
Sorrise.
Velocemente calò pantaloni
e boxer all'uomo, prendendo il
suo pene tra le mani, chinando il capo, leccandolo.
Il moro quasi venne istantaneamente.
Non se l'aspettava.
Il biondo aveva cominciato a pompare
e inevitabilmente, la
destra del moro era andata a stringergli i capelli, come a pregarlo di
continuare.
"dio edo....edo ah..di
più? di più? AAAHHHH!!!"venne con un forte
gemito, ansimando pesantemente.
Il biondo si ripulì
velocemente la bocca, sputando lo
sperma.
"fullmetal..."a fatica Roy lo
chiam˜ facendo segno di sedersi
sul proprio bacino.
Edward deglutì.
Aveva sentito dire che era una cosa
dolorosa ma che alla
fine ne valeva la pena eppure...aveva paura.
Titubante, si sedette, facendo
sfiorare le loro erezioni.
"ah.."gemette, mentre il moro gli
prendeva i fianchi e gli
faceva vedere come muoversi.
Con la macina prese il membro dell'
altro, facendolo entrare
in sé.
Però non poté
neanche sentire la punta poiché si fermò
subito.
Non ce la faceva.
"scusami.."disse solo, chinando il
capo.
Mustang parve comprendere.
"in questo caso.." prendendo il
braccio meccanico del biondo,
lo fece scivolare sotto di se con la pancia a toccare il letto.
Senza aspettare repliche,
entrò in modo secco dentro, facendo
urlare di dolore il pi?ù giovane.
Stette alcuni secondo fermo,
aspettando che si abituasse per
poi cominciare a muoversi.
Spinte all'inizio lente e intense,
poi più? veloci ed
eccitanti.
Oramai Edward provava solo piacere,
continuando a ripetere
al colonnello di non fermarsi.
"n..non lo farò..Ed.."e
con quest'ultima frase venne
coricandosi vicino.
Il mattino dopo il tecnico venne ad
aggiustare la porta e il
colonnello se ne andò, lasciando il biondo immerso nei sogni.
Lo aveva fatto con lui, ma era come
se ormai non gli
importasse più? nulla.
Non sapeva come l'avrebbe presa
Edward, male sicuramente, ma
tanto valeva dirglielo subito, appena si sarebbero rivisti.
"mi dispiace"
FINE