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O meglio… Quella era
decisamente una giornata di merda!
-Per
parafrasare il grande Obi Wan Kenobi… E che la sfiga sia con me!-
Con una mezza piroetta si lasciò cadere seduta
sull’asfalto, la testa fra le ginocchia , incurante della pioggia che le
tamburellava le spalle “ o meglio troppo scoraggiata per sentirla battere”
non aveva idea di come si cambiasse una gomma,il cellulare era morto “ forse di crepacuore per l’improvvisa dipartita dell’auto”
e non aveva il coraggio di chiedere un passaggio…Con quello che si sentiva
ultimamente.
Sbuffò roteando gli occhi verso il cielo.
Il suo primo giorno di lavoro…
Un lavoro importante, un lavoro diverso dalle solite
pubblicità “ di cui certe ancora si vergognava” un lavoro che le avrebbe dato un nome e
una reputazione…
Il suo primo giorno di lavoro…
E lo passava seduta sul ciglio della strada,
scoraggiata e prossima al suicidio.
Puah… Bridget Jones
non sei nessuno
-Aiuto!-
Dov’è il principe azzurro quando serve?
Dov’è la fata madrina che in quattro e quattr’otto di attrezza una zucca in
cocchio?
Dov’era la sua buona stella maledizioneeeee!!!
-Problemi?-
Un angelo nel
deserto!
MIO EROE!!!
Hayden Lesile Panettiere saltò in piedi rinvigorita
urlando un “SI!!!
AIUTAMI!” che lasciò per un attimo interdetto l’uomo che si era
accostato alla sua macchina e che aveva cacciato fuori dal finestrino un
cappelletto da baseball blue con la visiera abbassata fino al naso.
-Hai tuoi ordini.-
-Ehi, ma anche la ruota di scorta e bucata!-
L’uomo tastò con le mani la consistenza della gomma
mentre la ragazza si faceva piccola piccola, testimone vivente che donna al
volante pericolo costante. Sorrise nervosa mentre quello alzava lo sguardo su
di lei rivelando un paio di occhi nocciola che erano la fine del mondo!
“…Uhmmm…Strano …Aveva
una faccia conosciuta…”
-Se ne occupa mio padre dell’auto.-si difese mentre la
pioggia si placava e il ragazza le allungava il suo cellulare per chiamare il
soccorso stradale e qualcuno che la venisse a prendere
“BALLA TOTALE.”
-E se ne occupa male!-mormorò
quello con uno strano accento italiano chiudendo il cofano
-NO!-
Greg Grunberg sgranò gli occhi nocciola
incapace di credere a quello che aveva appena sentito. D’accordo che donna al
volante pericolo costante, d’accordo che la donna non sa badare alla propria
auto come un uomo “MASCHILISTA!”ma
quella era una barzelletta!
Avere la ruota di scorta bucata è il colmo!
-Vuoi smetterla di ridere!?- si piccò Hayden mentre l’uomo faticava a
non strozzarsi con la stessa saliva- Già ho fatto una figura di cacca con quel tizio, non ti ci
mettere anche tu.-
Hayden aveva conosciuto Gregorydurante il provino per entrare nel cast di
“Heroes” e aveva provato un istantanea simpatia nei suoi riguardi. Nonostante
l’aspetto massiccio, quasi da orso, si era rivelato una pasta d’uomo , un
grosso batuffolone coccoloso impossibile da non adorare.
-Già , chissà dove è andato, pensavo che ci stesse seguendo.-
Guardò nello specchietto retrovisore, Hayden gli
rivolse uno sguardo perplesso per poi voltarsi a guardare, perché avrebbe
dovuto seguirli?
-Greg, ma di chi parli?-
-Di Milo, no?-
-Milo?-
-Milo Ventimiglia, quello che ti ha aiutato…-
notando l’espressione stralunata che regnava sul viso della ragazza l’ex Eric
Weiss di Alias si grattò la guancia altrettanto perplesso- Piccola, mi ha
chiamato al cellulare no?- le disse parlando molto lentamente,
neanche fosse stata un impedita- Il numero che è comparso era quello di Milo, il ragazzo
che si è fermato ad aiutari era lui…-
E non l’aveva riconosciuto???
ARGH!
-Non ti ha riconosciuto!?- esclamò Zachary Quinto battendo una mano
sulla coscia mentre Santiago Cabrera rideva di cuore dietro la sua tazza di
caffè -Davvero?-
-Cavolo è la prima volta che mi succede in quasi 10 anni.
– sospirò Milo prendendo fiato fra un ghigno e l’altro, buttando il capo a
ciondoloni all’indietro come per riprendere fiato- Davvero, mi parlava
tranquilla, mi ha pure guardatoin
faccia un paio di volte, ma niente, non si accorta di un cavolo.-
-Oh, ma sta fuori.- commentò l’attore venezuelano portandosi
i capelli indietro con un gesto nervoso della mano “ non era abituato a
portarli tanto lunghi!” poggiando la tazza da viaggio sul
bracciolo della seggiola- Vabbeh però bisogna dire che ci siamo visti solo una vol…-
-SCUUUUUUUUUSA!!!-
Neanche il tempo di girarsi che Milo si ritrovò
Hayden in braccio che gli chiedeva continuamente scusa per non averlo
riconosciuto, per non averlo ringraziato e per non avergli steso il tappeto
rosso quando era arrivato.
-Mi stai ripagando adesso però…E con gli interessi…-
-Prego?-
Per il trasporto gli era finita a cavalcioni sopra
schiacciandolo contro la spalliera della seggiola….Si, una posizioncina un
tantino equivoca.
Svegliarsi di buon’ora non era mai stato un problema per lei
Svegliarsi
di buon’ora non era mai stato un problema per lei.
Era
mattiniera di natura, dormire fino a tardi le era sempre sembrato uno
spreco,fin da bambina aveva fatto a
pugni con il letto, andando a dormire tardi, svegliandosi presto e
infischiandosene dei consigli della nonna che come rimedio numero uno per
prevenire le rughe voleva appunto il sonno.
Non
era un problema, ma a tutto c’era un limite!
Come
potevano pensare che alle quattro del mattino il suo cervello riuscisse a dare
le giuste coordinate al suo corpo per evitare che quelle stupide piroette e
quelle altrettante idiote giravolte non la facessero finire contro un muro.
-Hayden, concentrati
tesoro!-
gracchiò il coreografo raccogliendo i pom pom che la ragazza aveva lasciato
cadere dopo l’ennesimo scontro con la parete di destra, porgendoglieli e
ravvivandole allo stesso tempo la gonnellina rossa che le copriva a malapena il
sedere- Su… Hai già interpretato una cheerleder dovresti essere capace.-
-Sono le 4.11 del
mattino, io non so nemmeno come mi chiamo.-
-Su gioia non fare la
diva. Vedi..- l’uomo
indicò una vetrata dove Masi Oka stava provando alcuni passi di kendo con il
suo allentatore privato, un ometto piccolo come un giocattolo che assomigliava
tantissimo all’omino di Karate Kid , il sigor Miyagi “ metti la cera, togli la cera!” –Masi
mica si lamenta!-
Sculettando
in una maniera quasi grottesca, il ballerino tornò al mangia nastri, Hayden
chiuse gli occhi, respirò a fondo e non appena la musica invase la stanzainiziò a riproporre la coreografia imparata
il giorno prima.
-Su…Hayden muovi quel
culetto!- si
poggiò le mani hai fianchi e le mostrò come andava eseguito il movimento di
bacino che la biondina si ostinava a sbagliare, anzi a purgare, riducendo di
una metà l’effetto voluto- Su, riprova.-
-Sembro una ballerina
di night non una cheerleder.- brontolò la ragazza accontentando riluttante
il suo “ sensei ” per poi saltare su
imbarazzata quando avvertì un paio di fischi di apprezzamento levarsi dalla
porta socchiusa.
-CHI!? QUANDO? DOVE? – esclamò voltandosi
di scatto per poi arrossirefino alla
radice dei capelli quando incontrò la figura ancora mezza addormentata di Milo
e quella ben più vista di Zachary –PERVERTITI!-
Un
pom pom attraversò la stanza volando per andare a schiantarsi sulla faccia di
Quinto che scoppiò a ridere, sistemandoselo in testa a mò di parrucca, un
secondo “ destinato a Milo, ma evitato
da quest’ultimo” centro in pieno Greg Grunberg che stava passando di lì per
esercitarsi alle prove di tiro con la pistola, per non risultare un impedito
durante la registrazione.
-Beh?- esclamò quello
sfilandosi il pom pom dai capelli.
-Rabbia mattiniera.- sbadigliò
Ventimiglia stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano.
-Anche voi due però a
fare i dispetti ad una ragazzina.-
-Ci annoiamo.- uggiolò Zachary.
-E poi non le stavamo
facendo i dispetti.- puntualizzò
Milo.
-Allora venite che
papà vi porta in un bel posto.-
La
ragazza, affacciandosi alla porta, seguì i tre con lo sguardo, sorridendo a
causa dell’ostentata nonchalanse con cui Zach sfoggiava la sua nuova chioma di
carta bianca e rossa e osservando l’andatura leggermente ingobbita di Milo.
-Su, lo so che sono
due visioni decisamente apprezzabili, ma noi abbiamo un lavoro da fare.- lo rimbrottò il
coreografo tirandola dentro per un braccio e chiudendo la porta alle sue
spalle, come per evitare qualsiasi tentativi di fuga da parte della ragazza.
Hayden
tornò al centro della stanza trascinando i piedi per poi esultare – MI MANCA UN POM POM!!!- senza dare il
tempo all’uomo di dire “ ne ho un altro
nello sgabuzzino!” si lanciò a precipizio fuori dalla sala prove urlando
che se lo sarebbe fatto ridare da Zachary e che sarebbe tornata presto.
In
realtà voleva chiudersi da qualche parte per fare un pisolino,girò per un paio di minuti per gli studios
finchè non trovò un ripostiglio piuttosto appartato, aprì la porta e senza
nemmeno accendere la luce si buttò a pesce sulla pila di materassi di cui aveva
riconosciuto il profilo nell’ombra.
-ARGH!-
Di solito i materassi non urlano!
Si
tirò su rendendosi vagamente conto di essere sdraiata su qualcuno e di avere la
faccia ad un paio di centimetri da lui –Scusami…-
Oddio che figura di cacca!
-E
poi sarei io il porco.-
No…Tutti,
ma non lui. Facendo luce con il cellulare la ragazza inorridì quando incontrò
un espressione decisamente divertita e un paio di occhi nocciola che la
fissavano birichini- NO! – esclamò arrossendo fino alla radice dei
capelli .
Cazzarola! MILO!
-E
invece si…-
-Non
l’ho fatto a posta.-
-E
io che ho detto il contrario?-
-Si!-
-Hai
la coda di paglia!-
Hayden
si tirò su , rimanendo però seduta sul materasso, mentre Milo incrociava le
braccia dietro la testa e recuperava la sua aria da siesta. Lo fissò per un
attimo prima di chiedergli che cosa stesse facendo.
-Dormo.- rispose quello – O
almeno lo facevo prima che qualcuno mi volasse fra le braccia…- le scoccò
un occhiata malandrina inarcando leggermente un sopracciglio. cielo.-
Punto primo: Doveva smettere di guardarla a quel
modo se voleva arrivare a fine riprese tutto intero.
Punto
secondo:
Era impossibile che un faccino così carino nascondesse un animo tanto bastardo.
E punto terzo… Ancora non lo sapeva, ma molto
probabilmente avrebbe portato all’eliminazione fisica di quella creatura irritante
che rispondeva al nome di Milo Ventimiglia.
-Dai non ti arrabbiare .- mormoròil ragazzo tirandola giù per la maglietta,
facendola sdraiare vicino a lui- Sei decisamente troppo suscettibile
ragazzina, sciogliti o in questo mondo camperai poco.-
Haydengli scoccò un occhiata raggelante.
Milo
sorrise voltando il capo verso il muro.
-Tu
mi hai frainteso .-
-No…Io
ho capito benissimo .-
-Dai…Sono
innocuo come un cucciolo, chiedilo a chiunque .-
-Uhmmm…
Mi dai il numero della tua ex ragazza?-
-Chi
Alexis? Ma se mi ha mollato lei!-
No… Maledizione testimone contro!
Milo ghignò notando l’espressione contrita nata sul volto
della biondina, in realtà il rapporto era finito in maniera molto civile per
volere di entrambi, tanto che erano rimasti persino molto amici, ma come si
dice no? Meglio giocare con le carte che ti passano gli altri.
-Tasto
dolente?-
-Ci
sei saltata a piè pari .-
-Scusa.-
Oddio,
quello scricciolo era un amore.
Era così facile da intortare che quasi non ci provava gusto-Dai dormi…- le
disse sfilandosi la giacca e buttandogliela addosso, fra due ore iniziano le
riprese.
-Te
l’hanno mai detto che russi?-
Quando
Milo faceva qualcosa che glie lo faceva apprezzare ecco che ricadeva nel
baratro della bastardaggione,Hayden
aveva dormito due ore accoccolata sotto la sua giacca, domandandosi da dove
venisse quel buon’odore che sentiva nelle narici, pensando che forse, forse
Milo non era del tutto da buttare via che ecco…Ci risiamo.
-NO!
NON RUSSO.-
-Oh
si invece… La terra tremava, i vetri vibravano, per un attimo ho rischiato di
farmela sotto.-
La
bionda si alzò di scatto buttando la giacca addosso al trentenne ancora
sdraiato, quel tizio era in grado di mandarla fuori dalla grazia del signore
con due parole anche meno, urlando per la frustrazione uscì in corridoio dove
travolse e quasi uccise Zachary.
-Scusa.-
-Mi
devi un coccige nuovo.-
-Provvederò
quanto prima.-
Lo
aiutò ad alzarsi e lo guardò confusa quando lo vide spalancare la bocca in un
sorriso malvagio, si volse per incontrare Milo che stava uscendo dallo
sgabuzzino, sistemandosi poco elegantemente la felpa “ sembrava che si stesse
rivestendo” e i pantaloni che gli erano scesi giù.
"Arrestata Heidi per possesso e spaccio di marijuana...
Finalmente risolto il caso delle montagne che sorridono e delle caprette che
fanno ciao...."
Adrian Pasdar è il deliro da screen blue.
Appeso per i fianchi alla struttura che avrebbe
simulato il suo volo , era stato colpito da un grave attacco di follia che lo
aveva portato ad abbandonare il suo ruoloda41enne illuminato, padre di
famiglia, orgoglio dell'Actor studio per quello dello "spara-cazzate" della compagnia... Forse perchè i tecnici degli effetti speciali
per lavorare lo avevano messo sotto sopra, mandandogli così tutto il sangue al
cervello.
-Jack!- urlò a
pieni polmoni agitando frenetico le gambe per attestare la presa delle ventose
che gli avevano appiccicato hai pantaloni.
-Uhm?-
-Che differenza c'è fra una moto e un cesso?-
L'uomo parve pensarci un attimo mentre accanto a
lui alcuni tecnici del suono scoppiavano a ridere,ci riflettè un attimo, poi alzò le mani in segno di resa- ... Allora.-disse Pasdar,
finalmente appesoper il verso giusto-Sulla
moto ti metti a sedere per correre, sul water corri per metterti a sedere.-
Ci fu un attimo di silenzio generale, poi tutti
scoppiarono a ridere.
Erano le due di notte, avevano lavorato come
schiavi per tutto il giorno, era normale che alla fine il cervello andasse per
il fatto suo e anche Miloappeso poco
più in alto di Adrian, sulla struttura che faceva scheletro dal palazzo secondo
cui "Peter" si sarebbe dovuto buttare, non faceva eccezioni.
-Adrian!-chiamò ciondolando allegro- Come
si chiamano i sette nani drogati?-
-Non lo so.-
-BUCALO, ROLLALO
, SNIFFALO, TAGLIALO.FUMALO, IMPASTICCALO E SBALLALO!-
-Ne manca uno!- urlò una voce dal basso che lo fece voltare.
-Ovvero ?-
-SPACCIATORE!-
Chi l'ha detto che le belle ragazze non hanno senso
dello humor?
Hyden ne era la prova vivente.
Stanca almeno quanto gli altri, anche la sua
naturale ragionevolezza aveva deciso di dichiarare Black Out, per dare spazio
ad una sana follia da dipendenza da caffeina,seduta sulle ginocchia di SendhilRamamurthy aveva seguito le battute dei due
appesi per aria, per poi intervenire per completare la battuta dei setti nani
drogati e aggiungendone un paio delle sue.
-Oddio ho bisogno di un letto.- mormorò buttandosi all'indietro contro il torace
dell'indiano "che già dormiva da un
paio d'ore",sistemando la schiena, per poi
chiudere gli occhi, per riposare almeno unpaio di minuti.
-Ti prego fammi dormire!-occhi da cucciolo
abbandonato ad un regista senza cuore.
Aveva passato il giorno a buttarsi da
un impalcatura con un pazzo che le urlavada accanto al materassino "
dovevi muovere le braccia in maniera asincronca! " o"Bestia! Perchè non hai mosso il piede
sinistro mentre saltavi?!" portandola
ad un passo dall'omicidio suicidio.
-No...Dobbiamo fare le foto per la
campagna promozionale.-
gerarca nazista travestito da mite regista di telefilm.
Hayden lo aveva fissato disperata, con
il dorso della mano premuto sulla fronte " come in ogni scena drammatica
che si rispetti" -Se io non
tocco il mio letto nel giro di cinque minuti, cadrò a terra senza vita!- tono lamentoso al punto giusto, pupilla umida quanto basta,
Oddio era un genio!
-NOOOOO! Esagerata!- rideva rideva che il produttore incombeva, mentre frugava
nella tasca e lo porgeva una monetina per il caffè - Tieni cara , bevilo alla mia salute-
-Andrò in overdose di caffeina! -
Nessuno le credeva, ma i primi sintomi
dell'evordose si erano già presentati, sonno, ma incapacità di addormentarsi,
riderella inconsulta, trasformazione di ogni frase in qualcosa di urlato e
incomprensibile, molto presto avrebbe iniziato a vedere elefantini rosa come
Dumbo ubriaco.
-Ho bisogno di una camomilla.-
Si alzò dalle ginocchia di Sendhill,
trascinando i piedi fino al distributore.
Frugando nelle tasche trovò un quarto
di dollaro e lo lasciò cadere nella fessura, C7 e premendo la
fronte contro la consolle, attese.
Stava per addormentarsi, in piedi come un cavallo,
quando la macchinetta suonò segnalando la possibilità di ritirare la bevanda.
Stropicciandosi gli occhi, si chinò ritirando il bicchiere, brontolando perchè
il cucchiaino non c'era e non era nemmeno finito fuori tazza, urlando
incazzatissima quando trovò Milo che ciucciava la sua bevanda da una cannuccia.
-GUADAGNI PACCHI DI SOLDI E NON PUOI PERMETTERTI
UNA CAMOMILLA?-urlò tirandosi al petto il bicchiere, mentre
l'uomo scoppiava a ridere leccandosi le labbra.
-Potrei dirti la stessa cosa! -rinfilò la cannuccia nel bicchiere buttando giù un'altro paio di sorsi,
facendosi un baffo della ragazzo che lo fissava ad un passo dallo
strangolamento- ...Hai guadagnato una franadi soldi "Ragazze nel pallone"e ti
metti a fare la barbona per un paio di sorsi di camomilla?- le disse poggiandole un colpetto in mezzo alla fronte, mandandole
indietro il capo.
-Milo? .-
-Uhm?-
-Si dice valanga, ignorante.-
-Perchè io che ho detto?-
-Frana!-
Si fissarono per un attimo prima di scoppiare a
ridere.
Milo si passò la mano fra i capelli, scostandoli
dagli occhi, rivolgendolo uno sguardo stanco- Inizio
a perdere colpi!- disse guardando verso lo studio
- Quando facevo Gilmore Girls era capace di
lavorare per ore senza stancarmi mai.- sospirò sorridendo pacatamente stringendosi debolmente nelle spalle-
L'età che avanza...-
Hayden seguì il suo sguardo verso lo studio per poi
tornare a fissarsi sul suo viso "che carino che è quando fa il serio!" si disse prima di tornare sui binari e tirargli la manica della giacca
per riottenere la sua attenzioni- Se ti fidi di me...- disse alzandosi sulle punte con fare cospiratorio ...E mi reggi il gioco, nel giro di 10 minuti
andiamo a mangiare...-
-MANGIARE???-
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La maglionese colòdal panino imbottito sporcando le dita della ragazza bionda seduta sui
gradini lateralidello studio A25, mentre lo tirava fuori dalla sua scatolina color amarena e lo
avvolgeva
nel tovagliolo a protezione della sua graziosa
tenuta da cheerleader.
Leccandosi le dita, Hayden fece spazio all'uomo di
ritorno dal chiosco, porgendogli al contempo un pacchettino di clinecs , per
poi prendere l'iniziativa e ripulirlo lei dalle molliche che si erano sparse
lungo la sua giacca.
-Grazie.- sorrise
Milo.
-Di nulla...-
Quando non faceva il bastardo era così carino!
Hayden addentò soddisfatto il suo pane, passando la
lingua sulle labbra,gli hot dog non le
erano mai piaciuti troppo, il suo passato da modella le faceva aborrire cibi
tanto grassi, ma aveva una fame del diavolo, tanto che avrebbe mangiato pizza e
nutella se glie l'avessero messa di fronte.
-Bella idea Hayden...- mormorò Ventimiglia- Ho un calo di zuccheri,
la pressione a picco...0ddio svengo!- disse in
falsetto, mimando i punti salienti del piano che li aveva condotti verso la cena
di mezzanotte " vabbeh dell'una, no, delle
due, che cavolo d'ora era?!" piegò un
braccio mostrando il bicipide - Peccato che non sei
così leggera come sembri!-si portò una mano
ai reni- Bestia che male...-
-Scusa se non sono anoressica ...-
-Al contrario...Mi piacciono le ragazze in carne .- si avvicinò facendosi malizioso, arrivando ad un niente dal naso della
ragazza che sentì una vampata calda raggiungerle quasi istantaneamente le
guance.
-MILO...-
Milo le aveva leccato via la maionese dalla punta del
naso, sorridendolecome se quello che
aveva appena fatto fosse stata la cosa più naturale del mondo, per poi tornare
a dedicarsi al panino, mandando giù intero un pezzo di pomodoro sotto lo
sguardo allibito della ragazza.
-Eri sporca .- spiegò.
-Esistono i fazzoletti.-
-E io che gusti c'avrei provato a pulirti con i
fazzoletti?-
Seconda vampata dallo stomaco al viso. Quello scemo
aveva il potere d'imbarazzarla con due parole anche meno, finì il panino,stappò la Coca, bevve qualche sorso, poi la
porse all'amico che se ne scolò metà.
-Avvisami se parte un rutto, così mi attacco alla
ringhiera .-
-BLEARGH!-
-Grazie...Dovevo farmi la tinta...Sai per la
ricrescita.-Lui si pulì la bocca con il dorso della mano,
ridendo dell'espressione disgustata che si era dipinta sul viso della bionda
alla sua performance intestinale -... E tu dovresti
essere uno degli uomini più sexy d'America .-
-35esimo posto .- s'inorgoglì lui con le guance gonfie di cibo masticato..
- Perchè non ti hanno mai sentito ruttare .- lo gelò la biondina facendogli segno di dargli la giacca che stava
morendo di freddo.
-Sono per metà italiano, siciliano per la
precisione, fa parte del mio modo di essere .- disseridando la bottiglia alla
ragazza che la finì, poggiandole al contempo la giacca sulle spalle, tirandole
il cappuccio sul capo.
-Ruttare, fare le pere e grattarti la fessura nelle
chiappe?- chiese la Panettiere battendosi un pugno sul petto.
-E che sono Sherek?... Intendevo essere non troppo
incline alla finezza .-
Hayden gli assestò una pacca sulla spalla
alzandosi, rispondendo con “arrivo!” al
richiamo di Sendhill, che sembrava non capire dove, perché ci fosse e come si
chiamasse tanto era arruffato, Milo la seguì dopo aver centrato il secchio con
la carta dei panini.
-Milo. – disse la
ragazza all’improvviso voltandosi con un gran sorriso.
-Uhm?-
-Rifacciamolo uno di questi giorni?-
-Ingozzarci assieme? O il nostro pisolino nello
sgabuzzino.-
-Entrambi.-
-A tua disposizione.-
Fine capitolo.
Cavolo non credevo che questa ficpotesse piacere tanto sono felice!
Ringraziamenti:
BlackPearl : Su un intervista Hayden si è definita una
specie di Mister Ben in gonnella, per questa ragione ho deciso di farla un po’
“un po’ tanto” imbranata.
Kibachan; tu ti sciogli eh? Io ogni volta che lo
vedevo in tv svenivo per poi riprendermi cinque minuti dopo.
Miss nina: Si! Sono contenta che il piccolo Zachary
ti piaccia! Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento.
Hiromi: E io sono contenta di vedere il tuo nome tanto
spesso fra le mie fic! ^__^
Mojojojo; No dai, sono solo due sani ragazzi di trent’anni
che hanno voglia di scherzare…
Astrid88: Grazie per il commento, spero che continuerai
a leggere.
Kithiara: Non mi piacciono molto le fic strappalacrime
“ più che altro non le so scrivere” per questa ragione opto sempre per un po’ di
sana follia! ^__^
Maripotter: Chiamala povera con quel pezzo d’uomo vicino
*ç*
STEPHEN COLLETTI: fidanzato di Hayden
" orami ex fidanzato ih! ih!"
=Cara mia...=
=Mon cher...=
=Baciottolo!=
Hayden si sollevò sulle punte schioccando un bacio sulla guancia
barbuta di Zachary Quinto, che sfoderò la sua aria da
gattone felice, che sicuramente aveva piegato più di
una donna, gli offrì la fronte chiedendo la solita "zuccata di buon
augurio."Ovvero una piccola testata, come la prima che si erano
scambiati il giorno che si erano conosciuti.
=Ciao,io
sono Hayden.=
=Zackary...
Zack.=
Lei si era messa sulle punte per
dargli un bacio sulla guancia, lui si era abbassato con un po' troppa foga e si
erano dati una "capocciata".Sbalorditi
si erano guardati per un attimo, poi erano scoppiati a ridere e si erano
scambiati subito la promessa di farlo prima di ogni ripresa.
=Io vado a scoperchiare qualche
testa, non mi tradire...=
=Tranquillo.=
Hayden contraccambiò il suo saluto con un cenno della mano,
buttandosi i pompom in spalla, dirigendosi verso
la sala prove, erain ritardo per la
solita seduta dal coreografo.
='Denny!= la richiamò Quinto.
La ragazza si volse incontrando gli
occhi nocciola del collega= Dimmi una
cosa...= le disse tirando le labbra carnose in un sorriso bastardo, chele fece accapponare
la pelle "ormai aveva imparato a
riconosce ogni sua espressione! e a paventarle se
necessario":=Alla fine che avete
combinato tu e Milo nello sgabuzzino!?= .
Hayden spalancò la bocca troppo arrabbiata per dire qualcosa,
era la milionesima volta che glie lo chiedeva.Zach la raggiunse e le strinse le guance fra
due dita , tirandole neanche fosse stata un peluches= Oh andiamo guanciotte
dolci, lo sai che alla fine lo scoprirò...=
=NON HAI NULLA DA SCOPRIRE!=urlò
ad un passo dallo strozzarlo con i pompom.
=Come vuoi...=
=========================
"Pettegoli..."
Milo sbuffò .
Si sentiva una specie di re Mida alla rovescia, tutto quello che toccava non si
tramutava in oro, ma in merda.Il suo interesse per Hayden
aveva fatto di lui una specie di burletta vivente, Adrian
senza volerlo era stato il più pesante, dicendogli che non poteva competere con
un ragazzo di ventun'anni, bello come un dio greco qual'era Stephen Colletti.
"Però hanno ragione..."
soffiò ancora una volta sulla sua bevanda, sollevando
lo sguardo su Hayden, sorridendole quando incrociò il
suo sguardo. La ragazza gli sedette accanto, allacciandosila scarpa, sistemando icalzini.
=Buongiorno!= lo salutò.
=Buongiorno.=
=Un sorso!=
=Prego.=
Hayden prese la tazza da viaggio dalle mani di Milo e bevve un
lungo sorso = Mi sono saltate le prove.= spiegò leccandosi soddisfatta i
baffetti di schiuma = Che culo,
non mi andava per nulla di ballare.= prese un'altro sorsoappoggiandosi alla spalla di Milo,
sfiorandogli il collo con i bei capelli biondi =Sei silenzioso. Che c'è?=
=Nulla.=
La biondina lo fissò perplessa,
sfiorò la panna che galleggiava nel caffè con la punta del mignolo e sporcò il
naso del ragazzo= Bugiardo...= disse
sorridendo dell'espressione sbalordita che si era dipinta sul viso dell'amico= Oh andiamo dov'èquel bel sorriso che riscalda il mondo
senza gravare sull'effetto serra?=
Milo fece per risponderle, ma fu
freddato dall'arrivo del piccolo Noah che si buttò
sulla schiena di Hayden, urlando in direzione di Tawny = Basta il solletico non lo sopporto!= la
ragazza inarcò un sopracciglio in attesa, ma lui
scosse la testa alzandosi=...Ma niente guanciotte dolci, l'età che avanza!=
=Mi spiegate che avete contro le mie
guance...= si piccò Hayden.
Milo si chinò su di lei poggiandole
due dita sulle guance= Nulla!= esclamò
stuzzicandogliele come si fa con un bambino=..Anzi sono così lisce e morbidose!=
====================
Chi ha
detto che le attrici non hanno complessi?
Quello di Hayden
era l'altezza.
Con il suo scarsissimo metro e
settanta,accanto ad una valchiria come Alisonsi sentiva
una specie di nano da giardino. Saltellò, agitando i pompom,
mentre i tecnici si affaccendavano attorno alla macchina del vento, rischiando
di finire fra le braccia di Masi quando la macchina di accese di colpo "e
con una violenza da tornado tascabile!" .
=Milo dov'è?=
chiese il regista dando una rapida
scorsa agli attori presenti sullo screen .
=Si stava cambiando.= disse Greg alitando sul panciuto
distintivo che brillava sul suo petto.
=Va a chiamarlo....= disse TimKring
alzando gli occhi dal palmare che stava consultando, incontrando lo sguardo di Hayden, indicandogli i camerini con un cenno della
testa= Hayden parlo con te...Fai un salto.= la ragazza sgranò
gli occhi sorpresa accennando ai tecnici con un gesto della mano.= I ragazzi
sono tutti piazzati, non li farspostare
altrimenti questa foto la facciamo l'anno del mai.=
=Che ti sei messo la serva?=
=Hayden...=
=Si...=
Hayden corse fuori dal set,
puntando verso i camerini, in un fruscio della sua tenuta da cheerleader, salì le scale, aprì la portasenza bussare"
MALEDUCATA ! "e ...
Sbarrò gli occhi lasciando cadere le
braccia. Milo si stava infilando i jeans, girato di
spalle verso lo specchio, tanto che non si era accorto di lei"Oh
mamma..."si disse sentendosi prossima a
tramutarsi in una creatura alulante di apprezzamento"Quanto
ben di Dio..."
Arrossì imbarazzata dai suoi stessi
pensieri, mentre Ventimiglia alzava la testa
incontrando il suo sguardo nello specchio=Almeno
è di tuo gradimento?= le chiese voltandosi, sfilando la camicia dalla
gruccia appesa poco lontano=...Uhm...A
guardarti direi di si...=
=Ho visto di meglio...= sibilò = Sei piuttosto magrolino...= scosse il capo
cercando di recuperare il controllo, non era mai stata brava a raccontar
frottole, da ragazzina ad esempio, quando cercava di dire qualche
bugie per coprire , qualche brutto voto a scuola,
le bastava incrociare lo sguardo di suo padre per scoppiare
in una ridarella grottesca.
=Sei in ritardo per le foto.= disse
incattivita, voltando la testa verso la scala, prendendo dei bei respiri, nella
speranza di abbassare la sua temperatura corporea e i battiti cardiaci che
sentiva fare eco fin su nella tempie.
=Il tempo di mettermi la camicia.= La raggiunse sotto la cornice della porta, nonostante
tutti i suoi sforzi, Hayden era ancora rosso pomordoro in tinta con i vestiti, Milo la studiò per un
attimo, primadi
avvicinare il viso al suo orecchio, schiacciandola contro il legno del battente=Sei pessima a dire bugie.= le disse
=Perchè?= Lo sapeva il perchè, ma la speranza era l'ultima a
morire...
=Guardati allo specchio.= le posò un bacio sulla guancia vicino all'orecchio , facendola rabbrividire=... Sporcacciona.=
==============
=Sporcacciona, sporcacciona...=
brontolò Hayden scendendo le scale, agitando i suoi immbacabilipompom che ormai erano diventati una
parte di lei = Non sono una sporcacciona, sono semplicemente una normale
ragazza di 18 anni sopra la soglia di frigidità.=
Si volse per imboccare la seconda
rampa di scale, sentendo lo stomaco scoppiare in briciole alla vista dell'uomo
che aveva bloccato Milo all'ingresso dello studio.
=Oh, porca miseria...= mormorò.
================
=Lo odio.
=Chi?
=Quel tizio…
=Che tizio?
Milo si volse sbuffando verso Zachary, indicandogli con un cenno del capo Stephen Colletti, fidanzato di Hayden
e oggetto inconsapevole di tutto il suo livore.
Il giovane attore era andato a
trovare la ragazza sul set inimicandosi “ senza sapere perché poveretto”
Milo, che alla sua vista si era tramutato in una specie di iceberg coi piedi mentre dentro di lui, tanti piccoli indiani si stavano
adoperando per iniziare la danza di guerra .
=Sei stato grande in RockyBalboa.= gli aveva detto sincero prendendogli la mano e scrollandogliela
ammirato.
=Grazie.=aveva ribattuto lui a denti stretti.
=Ti avrei dato un Oscar.=
=Troppo buono.=
Zachary osservò la coppietta con il sopracciglio destro inarcato
di un millimetro prima di tornare a dedicarsi all’amico che stava fumando come
una fonte calda, appoggiato al porta vivande e con lo
sguardo ostinatamente opposto hai due ragazzi.
=Non mi dire che sei
geloso…= disse con una vocetta
mielosa, chinandosi in avanti sulla seggiola, poggiando i gomiti alle
ginocchia.
Milo saltò su guardando l’amico =Io?=
Quinto portò indietro il capo
scoppiando a ridere=Si… Sei geloso. Hayden ti piace davvero…= strofinò le palme
ridacchiando malefico = Il mio piccolino si è innamorato!=
=Non sono geloso, andiamo ho trent’anni, Hayden è una bambina,
non sono affatto geloso.=
La menzogna, l’ultimo rifugio di un
uomo disperato… E pure innamorato a quanto pareva, anche se era troppo
orgoglioso, troppo ben inserito nella parte dello sciupa
femmine per ammetterlo. Zach si battè un pugno sul petto schiarendosi la voce con un colpo
di tosse=Attento a quello che dici Pinocchio, il tuo naso sta
raggiungendo livelli di guardia, fra un po’ bucherai la parete.=disse Quinto massaggiandosi pensieroso la
mascella=… Non c’è nulla
di strano se la piccolina ti piace… E poi ha 18 anni e anche la legge è con
te.=
Milo lo fulminò con lo sguardo, Zach rispose al suo sguardo con tutta la sua flemma, sempre
massaggiandosi la mascella = Ho detto qualcosa di sbagliato?= disse
dolcemente massaggiandosi la punta del naso.
=Io ti odio quando
fai il Buddah saccente!=
=Sorry , ma amo troppo calarmi nella parte del padre spirituale.=
Fine capitolo.
kibachan: Sai, non mi piacciono molto le fic sugli attori, in cui i protagonisti sprizzano
perfezione da ogni poro. Sono uomini normali che hanno avuto la fortuna dilavorare davanti ad
una macchina da presa, quindi anche loro fanno , che ne so, a gare di rutti quando
sono con gli amici , dicono parolacce e scherzano. Sono contenta che anche tu
sia di questo parere e per quanto riguarda il nostro Zachary
"pucciolo
mio!" è tornato con tutta la sua bastardaggine !
Hiromi:Certo
che sono contenta. Se mi seguono da una fic all'altra
significa che quello che scrivo piace e che non è così pessimo come penso!
Astrid 88:Anche
a me sai piacerebbe un Petermolto
più sicuro di sè. Dolce e cuccioloso
mi piace da morire, ma anch'io come te,ogni tanto soffro per la mancanza di Jess Mariano " il mio amore dell'adolescenza!" .
Grazie per il commento!
maripotter: sai che ho letto che la maschera alla maglionese fa bene alla pelle? ^__^Spero che anche questo capitolo sia
stato di tuo gradimento!
Blackpearl: Ho visto su Youtubeun video tratto dal
back stagedella seconda serie di Heroes , in cui Adrian raccontava
barzellette a GregGrunberge a SandhilRandhillfacendoli
rotolare dalle risate, non so, forse è stato un caso, maquella scena mi è talmente piaciuta che ho
deciso di infilarla nella fic.
mojojojo: l'incontro c'è stato, lo scontro ci sarà
" grazie ad un diavoletto consigliere che risponde il nome di Zachary Quinto", grazie per il commento!
missnina: è vero sono troppo carucci
assieme . Lei sembra una bambolina per quanto è carina, lui, beh lui è troppotroppotroppotroppo" ho già detto troppo?"bello!Grazie per aver letto!
jessy_1986: grazie per il commento, spero che continuerai
a leggere!
-Sto congelando- Hayden saltellava da un piede all’altro nella speranza
di recuperare un po’ di calore corporeo, maledicendo l
-Sto congelando- Hayden saltellava da un piede all’altro nella speranza
di recuperare un po’ di calore corporeo, maledicendo la microscopica gonnellina
che indossava e che le pareva a stento il sedere e la malsana idea di girare la
scena del sogno di Peter in mezzo New York,alle sei del mattino con la tramontana forza nove.
-Potremmo riscaldarci alla maniera degli eschimesi…- propose Zack
sfregandosi le mani, alitando nelle palme, insaccando la testa nelle spalle,
mentre poco più in là un'altra trup si adoperava per montare la sua scena ,
sempre in strada.
-E qual è?- chiese la ragazza
stringendosi le braccia al petto, annusando nell’aria l’arrivo della solita
sconcezza targata Quinto.
-Si stringono l'uno al corpo dell'altro...ovviamente il calore si
trasmette meglio quando si è nudi- disse infatti il ragazzo malandrino,
sorridendole adorabile, evitando il diretto che gli avrebbe spaccato il naso.
-Oggi distribuisco lecca lecca e legnate ai cretini e ho finito i lecca
lecca!!
Contraddicendosi, Hayden però gli si accucciò accanto, stringendogli le
braccia attorno ai fianchi e affondando la testa fra le pieghe della sua giacca
, stava letteralmente morendo di freddo e quei maledetti dei tecnici nonsi erano preoccupati di portare loro nemmeno
una tazze di tè per scaldarli.
-Hayden ci
sono i fotografi!-
-Dove?- si
staccò dalla schiena dell’amico con un salto, guardandosi attorno guardinga,
mentre sul viso dell’attore italo - americano si apriva un sorrisino che era
tutto un programma- Stronzo .- esclamò tornando a saltellare- Mi hai fatto
prendere un infarto .-
Da qualche
giorno i paparazzi sembravano averla presa di mira, non poteva andare nemmeno a
fare benzina senza trovarseli attorno.
Gli fece la
linguaccia e tutta contenta andò a sedersi sulle ginocchia del suo termosifone
personale. Ovvero Greg Grunberg.
Forse per la
sua mole un po’ da orso o forse perché era una sua caratteristica, il brav’uomo
aveva sempre un temperatura più alta del normale, che lo aveva eletto a
preferito di quasi tutte le attrici presenti nel telefilm che , come Hayden,
avevano preso l’abitudine di sedersi sulle sue ginocchia o abbracciarlo in
cerca di calore.
-Che c’è?-
-Freddo!-
-Vieni qui
cuccioletta!-
Hayden gli
saltò sulle ginocchia , sentendosi immediatamente meglio. I fotografi potevano
pure farle il servizio completo, seduta su un padre di famiglia che sprizzava -
pucciosita- da ogni poro non correva rischi , ma se invece l’avessero
beccata fra le mani di chi sapeva lei.
-Tocca a te
Greg.- esclamò Tim.
Hayden lo
lasciò andare di malavoglia , continuando a saltellare,avvicinandosi ad Sendhill , anche lui
abbastanza infreddolito. Si guardarono per un attimo, poi lui le fece segno di
avvicinarsi , aprendosi la giacca, le circondò le spalle con un lembo del
velluto, stringendola fra luie il
cappotto.
-Oddio ti sei
guadagnato il mio amore eterno e incondizionato .-
-Per così
poco. -
-Io mi
affeziono subito, come un bravo cagnolino .-
Sendhill
sorrise passandole la mano sulla schiena, scaldandola ancora di più, mentre la
scena di Peter che si lasciava prendere dal panico per via del bagliore
sbrilluccicante delle sue mani terminava.
-Ora tocca a
me.-
-NON MI
LASCIARE!-
Vedova
inconsolabile di tutto quell’adorabile calduccio, Hayden pensò che forse l’idea
di imitare gli esquimesi alla fine non era da buttar via. Saltellando, modalità
canguro raggiunse la postazione ristoro, del tutto intenzionata a farsi fuori
una brocca di tè bollente quando fu bloccata da qualcuno che la prese al volo e
la strinse conto di lui.
-Meglio?- le
chiese Milo circondandole le spalle con le braccia, mentre per la quinta volta
Sendhill usciva dal Taxi , dando sempre la solita portata hai reni a Greg, che
alla fine aveva chiesto pietà.
-Altrochè…-
ottimo. Aveva trovato un'altra stufetta vivente, ma stavolta non poteva
starsene tranquilla fra le sue braccia come con Greg. Era lui era la suddetta
persona con cui i paparazzi speravano di beccarla.
Lo sai che “Milo” in latino significa “distruttore di relazioni?”
Il
ragazzo lo fissò perplesso, mentre lei si scioglieva dal suo abbraccio, in
cerca di qualcun altro da usare come copertina di Linus, buttandosi sul suo
papà adottivo, stringendogli la schiena, sperando di scaldarsi.
-Che
ha?-
-Ti
ha chiamato distruttore di relazioni.- fece Santiago sporgendosi verso di lui,
sorridendogli birichino- Di un po’è successo qualcosa che ignoro?- Zachary
intanto aveva recuperato la sua posa da Buddah illuminato, quella che faceva
impazzire di rabbia Milo.
-No!
Che dev’essere successo?-
-Non
lo so! Diccelo tu!-
-Si diccelo tu!-
Che
doveva dire?
Non
lo sapeva che era successo?
Forse Stephen “ quanto ti odio” Colletti le aveva fatto la predica,
forse non gli era piaciuto qualche loro scatto comparso sui settimanali, tutte
cose innocentissime infondo e per non farlo arrabbiare aveva deciso di
allontanarlo… Ma no… Che andava a pensare.
…. Peccato che era successo proprio quello.
Stephen non aveva gradito i
gossip che giravano sul loro conto e aveva lanciato ad Hayden un ultimatum che
la ragazza si era ritrovata costretta ad accettare , anche se una parte della
sua testa le aveva urlato “ fregatene di quella parodia di Otello e cerca di
conquistare chi sai” .
Però
allontanare Milo non era così semplice come aveva pensato, il signor
Ventimiglia non era tipo da farsi estromettere tanto facilmente e alla fine
della giornata Hayden si ritrovò sbronza, sdraiata a quattro di spade su un
letto che non era suo, con il cuore a pezzi e lo stomaco anche.
-Io
non ti capisco…- mormorò Zackdallasua pancia- Se ti piace
Milo, manda al diavolo quel maniaco delle palestre di Colletti e buttati su di
lui…- era alquanto sbronzo anche lui, si vedeva da come faticava a tenere gli
occhi aperti- Ti assicuro che troverai terreno fertile…- singhiozzò ritornando
sdraiato- ..Fertilissimo.-
-Non
reggi bene l’alcool vero?-
-Sono
astemio guanciotte dolci.-
-E
allora perché hai bevuto?-
-Non
lo so…- la guardò- Sono pazzo.-
Si
erano incontrati nel bar dell’albergo, avevano deciso di passare insieme la
serata e alla fine erano finiti a parlare delle pene di amore della Panettiere,
fra vodka e patatine fritte.
-No…Sei
decisamente uno dei miei migliori amici.-
-Ti
voglio bene pure io guanciotte dolci.-
La
porta si aprì di scatto e Milo entrò nella stanza tenendo in mano un asciuga
capelli. Lì guardo perplesso, si grattò la nuca, poi come se non credesse a
quello che stava vedendo chiese- Siete ubriachi?-
-Un
pochino…-
-Tanto…-
Il
ragazzo li fissò sbalordito, prima di grattarsi la guancia e scoppiare in una
risata.Chiuse la porta e si sedette al
bordo del letto, accanto alle ginocchia a penzoloni dell’unica ragazza
presente.
-E
perché? Da quello che so siete entrambi astemi.-
-Io
pene d’amore…- mormorò la bionda passandosi una mano sul viso.
-Io
per simpatia.-
-Siete
fatti l’uno per l’altra ve l’hanno mai detto?-
Hayden
era la quinta volta che vomitava, Zack invece era direttamente caduto in coma
etilico. Milo li aveva accuditi per tutta la notte, con la segreta speranza di
capire su cosa vertessero le pene d’amore di Hayden, ma alla fine era crollato.
Svegliandosi
si trovò si trovò coperto da un playd , con Hayden ad un soffio dal viso!
-Ti
ho vegliato?- chiese la ragazza finalmente sobria, continuando a sistemargli la
coperta sulle ginocchia- Hai tossito parecchio stanotte, così quando me la sono
sentita sono scesa dal letto e ti ho preso una coperta.-
-Grazie…-
Ormai era deciso.Colletti doveva
prepararsi alla guerra, Hayden doveva essere sua ! Nascose le mani sotto la
luna, sorridendole, per poi lasciarsi andare ad un sibilo divertito quando, a
causa di un capogiro la bionda gli piombò sulle ginocchia.
-Non
sono ancora perfettamente lucida.- disse questa con un sorriso, voltandosi.
-No,
infatti.-
Si
fissarono per un attimo, poi Hayden, forse grazie ai fumi dell’alcool che
dovevano averle fatto partire i freni inibitori , fece una cosa che sorprese
entrambi. Gli si avvicinò a gli poggiò un bacio a fior di labbra.
-Che…-
mormorò Milo quando si fu allontanata. Non è che gli fosse dispiaciuto
intendiamoci, ma quello era decisamente l’ultima cosa che si aspettava. Soprattutto
dopo quello che era successo la mattina prima.
-Non
lo so… non me lo chiedere…- singhiozzò- Aspetta che mi sia passata la sbornia!-
Fine
capitolo:
Kibachan
Hiromi.
La
scrittrice: Benvenuta nel club! Abbiamo le tessere!
Mojojojo.
Miss
nina: E si! C’è a chi capitano tutte le fortune!
BlackPearl:
Come si fa a non adorare un concentrato di pucciosità come quello!
Ehi
dolcezza! Finalmente sei tornato nella mia vita!
Milo sorrise vagamente in direzione della
grassa cameriera che gli aveva dato il benvenuto all'ingresso del locale,ondeggiando dietro il bancone, facendogli segno di sedersi
al bancone,per poi allungargli la solita tazza di caffè nero e la solita
ciambella ricoperta di cioccolata.
-Mimy
come potrei dimenticarti?- rispose il ragazzo da sotto
la visiera del cappellino che teneva calato sul capo. Sedendosi e stringendo le
mani attorno alla ceramica bollente, soffiando via i fumi che si levavano dalla
bevanda appena zuccherata -... E dato che siamo in
argomento, quando ti deciderai a lasciare Albert per
scappare con me?-
La donna rise poggiando un dito sotto il
doppio mento, poggiandogli un altra ciambella nel
piattino, scoccando un' occhiata raggelante in direzione delle due ragazzine in
uniforme scolastica che stavano cercando di sbirciare il viso di Milo all'ombra
del cappello.
-Birbante...- chiocciò muovendo le mani
paffute in direzione delle scolare invitandole a pagare e a andare, per poi
tornare a dedicarsi al suo cliente preferito, che però non sembrava del solito,
gioviale umore -Oh dolcezza che succede?-chiese una
volta sola con il depresso trentenne, infilandogli fra le mani un fazzolettino
per ripulirsi dalle briciole.
-Problemi Mimy.- sollevò gli occhi
nocciola sul viso piacevolmente paffuto della dolce signora,mormorando tristemente - Problemi.-
----------------
Hayden
aveva fatto coriandoli dei giornali che qualcuno le aveva fatto trovare davanti
la porta della sua camera, li aveva fatti a pezzi,piangendo
per il nervoso, riempiendo le coperte di straccetti di carta. per poi buttarsi su di essi, sfogando la sua rabbia contro
il cuscino.
Otto settimanali scandalistici avevano
dedicato a lei a Milo la prima pagina, farcendola di bugie, montando una storia
contro cui lei stava combattendo e che aveva scatenato
le ire di Stephen, che alla fine di un litigio al
telefono le aveva urlato " Troia!" per poi chiuderle la comunicazione
in faccia.
Forse avrebbe dovuto prendere al volo
quella situazione.
Forse avrebbe dovuto sfruttare quel
momento per guardarsi dentro e capire il motivo di quel bacio dato si, sotto i
postumi di una sbronza colossale, ma sempre voluto e sentito, e a sorpresa, per
nulla rimpianto...Infondo in vino veritasno?
Avrebbe potuto fare un sacco di cose, ma
l'unica cosa che voleva era infilarsi sotto il piumone e fare la muffa là, fino al 2012 più o meno, ma l'uomo proprone
e Dio dispone e il destino può servirsi di strumenti impensabili per compiere i
suoi piani.
-Hayden!-
-Vattene via!-
-HAYDEN LESLIE PANETTIERE SE NON MI APRI
IMMEDIATAMENTE SFONDO LA PORTA!-
E in
teoria gli indiani dovrebbero essere un popolo pacifico.
--------------
Milo sospirò poggiando la tazza sul piano
in finto marmo, non sapeva nemmeno lui che diavolo stava facendo, era abituato
alle bugie dei giornalisti, ma gli dispiaceva che avessero trascinato nel fango
anche Hayden, che ai suoi occhi risultava più pura
della neve fresca.
Buttò giù l'ennesimo sorso di caffè della
mattina, pregando solo che la caffeina che gli impastava il sangue non gli
facesse venire un infarto, lasciandolo morto su quell'alto
sgabello che gli stava massacrando il sedere.
Infondo aveva trent'anni e con lo stress che
sopportava sul lavoro faceva parte di una categoria a rischio.-Maledizione!!- biascicò ordinando un altra dose di caffeina. Chissà
forse doveva farsela iniettare direttamente in vena... Si
portò di nuovo la tazza alla bocca, notando marginalmente la persona che gli si
era seduta accanto, ordinando anch'egli del caffè.
-Arrivo subito dolcezza.- rispose Mimy.
-Però... Buongustaia.-
Milo strabuzzò gli occhi riconoscendolo
di colpo, voltandosi, fissandosi sul profilo troppo magro del suo vicino,
intento a scegliere le ciambella dalla teca che aveva
di fronte, ignorandolo bellamente, per poi voltarsi verso di lui e sorprendersi
come se non lo vedesse da anni- Milo! Anche tu qui!- esclamò Zachary battendo una mano sul polso dell'amico checontinuava a
fissarlo corrucciato- Che coincidenza!-
-Mi stai seguendo?-
-Siamo a New York fratellino, tutte le
strade portano a Brooklyn....-
-Amen fratello.- gli fece eco un comionista seduto un paio di posti più in là.
-Mi stai seguendo.- alzò la tazza,
nascondendo il sorriso dietro il bordo della ceramica-... Grazie.-
Zachary
addentò il suo bombolone alla panna, leccandosi le labbra, sfoderando la sua
testatissima espressione da cucciolo felice, che rischiò di far svenire la
seconda cameriera che assieme a Mimy si occupava dei clienti.
-Hayden
mi ha baciato...Che schifo hai sputato!-
-Colpa tua, non puoi sganciarmi simili bombe mentre ho la bocca piena!-
Si fissarono in cagnesco per un attimo
prima di riprendere il discorso, prima che Zack
liberasse la scimmietta rompiballe che c'era in lui
chiedendo particolari su particolari -Che devo farti un disegnino?- scattò alla
fineVentimiglia ad un passo di spaccargli la teca con le
ciambelle in testa.
-Sei acido...
Acido come un limone...-
-E tui sei un trita palle!-
-------------
-Prendete
nota! Non devo mai dubitare di me stesso!-
Sendhil,
sorrise gonfiandosi di orgoglio, mentre un Hayden piuttosto scombussolata usciva di corsa dalla
macchina per andare ad abbraccia il lampione accanto all'attore per metà
indiano, urlando -DIO SONO ANCORA
VIVA!-strofinando
la guancia contro il gelido ferro, mentre una delle portiere posteriori del S.U.V si aprivano di colpo e una figura usciva di corsa per
andare anche lei a stringere il palo a cui era avvinghiata Hayden.
-Ho visto la Madonna!- urlò Nora Zehetner ritagliandosi un posticino accanto alla bionda
collega- E la cosa è preoccupante perchè sono ebrea!-incontrò lo sguardo di Sendhil scoppiando a ridere, seguita a ruota da Hayden, che nascose il viso nell'incavo del gomito.
-Che attrici tragiche, siete sprecate per
Heroes. Dovreste dedicarvi al teatro...- si volse
alla terza figura uscita dalla macchina- Masi ho guidato così male...- ma non attese risposta e entrò brontolando nel
locale, l'attore nippo-americano stava singhiozzando
come un bambino seduto per terra e con gli occhi sbarrati e leggermente vitrei.
-Non sono abituato alla guida a destra,
che bastardi...- spalancò la porta a vetri del locale rimanendo inchiodato sulla soia stupefatto, senza lasciare passare Nora e Hayden, che esclamò:-Non fare l'indiano con me Sendhil, lo so che sei nato a Chicag...Oh!-
Hayden
si poggiò una manata alla fronte, mentre al bancone Milo sgranava gli occhi troppo sorpreso per dire qualcosa e soprattutto
per zittire quella vocina che fra una risata e l'altra gli disse - Forse è vero
che alla fine il destino esiste.-
---------
-Quanti abitanti conta New York?-
continuava a chiedersi Hayden, seduta fra Milo e Sendhil, con il naso incollato al suo pezzo di crostata
alle fragole. Non era possibile che lo avesse ritrovato lì, dopo che erano
giorni che cercava di evitarlo, confermando la sua reputazione di ottima
podista e asso nello schivare i problemi- Se questa non si chiama sfiga.-
Eppure le era
mancato averlo vicino, vederlo mangiare e riempirsi di briciole come un
bambino, Oddio non voleva pensarci, ma se quello scemo di Zack
per una volta avesse avuto ragione, che la sua non era semplice infatuazione
per il più figo del reame, ma qualcosa di più?
Frustrata addentò il suo pezzo di dolce.
Intanto Milo continuava "a
farsi" di caffeina,cercando d'ignorare Hayden che per la
rabbia si era sporcata tutte le guance di marmellata, rendendosi quasi
irresistibile ai suoi occhi, fissandosi su Nora e i tentativi di approccio di Zack.
-Lo sa che Nora è fidanzata?- gli chiese
una voce familiare che lo costrinse a girarsi.
-Credo.-
-E sopratutto lo sache il suddetto ragazzo è grosso
quanto un armadio quattro stagioni?-continuò Hayden
pulendosi le dita con un tovagliolino di carta accennando ai due con un
movimento delle sopracciglia-...Quando l'ho visto ho pensato che avessero
spostato l'Everest.-
-Addirittura, lei è così piccina...-
-Si lo so, solo la meccanica fra i due mi
fa venire i dolori...-
Milo aggrottò le sopracciglia sorridendo
colpito-...Sentitela la mia sporcacciona...E io che ti credevo pura come un
cucciolo...-scosse il capo prendendo il portafoglio dalla tasca e pagando la
consumazione di tutti- Allora io vado.-salutò.
Quella era una fuga in piena regola, Milo
lo sapeva benissimo, ma doveva mettere più distanza possibile fra lui e Hayden se non voleva correre il rischio di fare qualcosa di
cui poi si sarebbe pentito.
Trafficò con il blocca
sterzi che, perdonate il gioco di parole, non voleva saperne di sbloccarsi, si
volse verso il suo scooter e .... Hayden era seduta
in sua attesa con il suo casco di riserva calato sul capo.
-Che cavolo fai qua mocciosa?-
-Uno non mi chiamare mocciosa se vuoi
arrivare vivo a domani.Due,
piuttosto che tornare in macchina con Sendhil mi
faccio monachella di clausura. - battè
le palme sul quadrato di sedile davanti a lei- Dai fammi vedere quello che sai
fare Dottor Rossi!-
-E se ci beccano i paparazzi?- chiese
Milo sistemandole la chiusura a scatto del casco sotto il mento, prendendo dal
portaoggetti un paraschiena, e facendoglielo infilare
sotto la maglia,dandole un paio di
pacche per farlo aderire ai reni quando ebbe fatto.
-Ormai il guaio lo hanno fatto che
scrivano pure quello che vogliono.-
-Da dove ti viene tutto questo coraggio
coniglietto?- chiese Milo sedendosi e lavorando di pedale d'accensione per
accendere il motorino. Hayden gli strinse la vita fra
le mani , tirandolo per un attimo verso di lei, per
poi surrargli all'orecchio- Stephen
mi ha mollata, sono una donna libera!-
Fine capitolo.
In teoria doveva essere un
capitolo unico, ma risultava troppo lungo e pesante, così ho deciso di
spezzarlo per renderlo più piacevole. Comunque chiedo scusa alle fan di
Colletti " se mai leggono questa fic, ma ci
credo poco =P" ovviamente io sto giocando e renderlo antipatico, serve alla mia
storia, non ho nulla contro di lui.
Un grazie a tutti
coloro che hanno letto/ recensito/ e messo questa
mia fra i preferiti.
Spero che continui a essere di vostro gradimento! Fatemi sapere che ne
pensate!Se sto sbagliando qualcosa o se devo smettere di scrivere e darmi
definitivamente all'ippica XD.
Hayden non lo sopportava, ma la sua
"Claire" pareva fin troppo felice di sguazzare nel sangue, sembrava
godere nel farsi del male - Masochista!- esclamò guardandosi allo specchio,
prendendosela con il suo alter ego.
S'impiastricciò i capelli con quella sorta di crema
rosso scuro, strizzando a terra, spargendo ditate per la maglia "già
sporcata dalla costumista" mentre fuori dalla roulette Milo cantava:
-I'm sing in the blood....-
Dovevano registrare l'incontro fra Peter e Claire
sotto l'orologio della scuola,per la
precisione il ritorno alla vita dell'infermiere dopo il suo volo giù dalle
gradinate dalla scuola.
-Sembra che tu sia stato aggredito da un pitt bull.- esclamò
Hayden uscendo dal camerino, seguendolo per il prato, cercando di ignorare il
balletto che aveva improvvisato con tanto di finto ombrello.
-E tu sembri una sopravvissuta di Scream.-
Erano passati solo due giorni dal loro arrivo in
Texas, New York era lontana e con essa lo scandalo e i paparazzi.. In quelle
ore avevano scoperto quanto mancasse loro la vita anonima, di quanto era bello
girare per la città senza correre il rischio di ritrovarsi su una qualsiasi
rivista scandalistica con un titolo a caratteri cubitali che era la parte
opposta della verità.
Hayden si sistemò la maglia rimboccandosela con cura
alla vita, il sangue doveva seccarsi per apparire autentico, così l'avevano
piazzata davanti al ventilatore, con l'obbligò di non muoversi per almeno dieci
minuti.
-...I'm sing in the blood...I'm
sing in the blood!-
Il loro viaggetto in moto pareva archiviato, Milo
aveva accolto la notizia della sua rottura con Stephen con un cenno della testa
e nulla di più. Non un commento, non una parola...Nulla... E Hayden ci stava
perdendo il sonno.
D'accordo, non si aspettava una dichiarazione d'amore vecchio
stile, ne altro, ma dopo quel bacio si aspettava almeno un "Ah!" per presa
visione dell'accaduto e invece nulla, un pezzo di marmo!
Saltellava di fronte all'apparecchio, agitando le
braccia come un passerotto che cerca di spiccare il volo, una visione adorabile
per la persona di fronte al secondo ventilatore accesso del set. Milo distolse
lo sguardo cercando di svuotare la testa da tutti i "cattivi "
pensieri che la vista di Hayden da un paio di giorni gli procurava. Aveva
dovuto fare violenza su se stesso, quando Hayden gli aveva soffiato
nell'orecchio che era una donna libera, per evitare di fermarsi di colpo in
mezzo alla carreggiata, girarsi e baciarla.
Non voleva rovinare tutto con la sua solita
impazienza, non voleva spaventarla, infondo era ancora una ragazzina, ha 18
anni non poteva essere considerata una donna matura con le idee chiare e prima
di gettarsi nell'ignoto voleva avere almeno una certezza. Anche piccola,
sottile come un filo, ma la voleva.
Milo si volse spalle al ventilatore, agitando i
lembi dell'impermeabile che indossava, capo ormai reso inutilizzabile dal tanfo
del sangue finto che a lui aveva sempre fatto girare la testa. Si volse
incontrando lo sguardo di Zachary che lo studiava bastardo dietro la sua tazza
da thè.
-Beh?- chiese.
- Beh fa la pecora.-
Il ragazzo gli si avvicinò cavando dalla tasca un
rotocalco arrotolato, uno di quei giornaletti da quattro soldi , il più amato
da casalinghe impiccione, lo sfogliò, per
mostrargli una pagina precisa.
-Colleti si consola con la
bella Paris.-
Una foto di Colletti
avvinghiato a Parsi Hilton campeggiava su due pagine, Milo la guardò con un
aria da " E allora?", con cui si strusciava la Hilton non era mai
stato
di suo interesse, lesse il trafiletto a piè di pagina arrivandoci
solo in un secondo momento.
-Hayden è sola soletta e tu non hai ancora fatto la
tua mosse? Di un po' vuoi farti frate e non mi hai detto nulla?- disse Quinto
appallottolando il settimanale e centrando il secchio alla destra dell'amico.
-Non mi piace fare le cose di fretta.- Era meglio non
dirgli che suo padre lo aveva chiamato Anthony in onore di S.Antonio da Padova
e che portava sempre addosso
la medaglietta di S.Cristoforo che sua nonna gli
aveva regalato il giorno della prima comunione.
-Io più che prudente ti definirei lento come una
marmotta, quasi tonto.-
Certo che il lavoro crea delle strane amicizie.
La loro ad esempio era nata per caso, il giorno dei
provini, dopo anni passati ad ignorarsi alle feste mondane, poco frequentate da
entrambi. Si erano avvicinati
al porta-vivande e avevano sospirato all'unisono
alla vista delle sgangherate lasagne pre-cotte offerte come pranzo.
-Come possono pensare che un italo-americano accetti
di mangiarle?- avevano detto nello stesso momento per poi guardarsi e scoppiare
in una sonora risata. e darsi alla fuga per andare a mangiare la parmigiana al
ristorantino di fronte agli studios.
-Non accetto simili commenti da uno che interpretava
l'amico gay di Tori Spelling!-
Zack lo guardò torvo sotto la tesa del suo berretto
da baseball blue scuro..Milo lo ignorò tornando a girarsi verso il getto d'aria
fredda, cercando di troncare lì la discussione, la verità era solo una, anche
se gli costava ammetterlo era solo quella a farlo agire.
-Sei un timidone di la verità.-
Dalla sua postazione Hayden vide Milo fare un tale
salto per la sorpresa che per poco non finì con l'abbracciare l'apparecchio di
fronte a lui, inarcò leggermente un sopracciglio rispondendo allo sguardo
divertito di Zack che rispose al grido di Tim con un -Arrivo padrone...Zack
arriva subido subido...-
----------------------------
Per tre volte gli avevano fatto ripetere la sua
corsa fuori dalla palestra e per ben otto le avevano fatto recitare la frase-
Sono solo una cheerleader.- alla fine non si teneva quasi in piedi. Stesa su un
materassino gonfiabile cercava di riprendere contatto con la realtà e allo
stesso tempo di ignorare il russare della persona stesa accanto a lei con il
braccio di traverso sul viso.
Chiuse gli occhi, cercando di prendere sonno, ma il
trattore smarmittato che aveva accanto non sembrava intenzionatoasmettere di emettere rumori che avevano perso ogni parvenza umana. Si
alzò sulle ginocchia e gli gattonò accanto.
-Ehi...Bello addormentato nello sgabuzzino!- esclamò
solleticandogli il naso con un ciuffo di capelli, inghiottendo le risa dovute
dalle smorfie che quel piccolo dispetto scatenò nel viso della persona
addormentata- Su sveglia...-
Passò a stuzzicargli il mento cercando sempre di non
sghignazzare alla vista di quei brontolii e di quei lamenti onirici.Le avevano
sempre detto che era una persona che
si divertiva con poco e con cose di solito stupide,
ma quelle espressioni la facevano rimpiangere di non avere una macchina fotografica
a portata di mano.
-Greg sorridi maledizione! Sembra che ti abbiano
infilato un cactus nel sedere!- urlò il fotografo dalla stanza accanto,
scagliando atterra il suo costo apparecchio
-Io non posso lavorare con un simile iceberg!-
La ragazza scoppiò a ridere, forte stavolta,
svegliando il suo improvvisato passatempo, che si stropicciò per un attimo gli
occhi prima di guardarla truce, le sopracciglia talmente vecine che parevano
prossime a toccarsi- Hayden...- disse alzandosi con una luce negli occhi non
prometteva nulla di buono- Preparati a morire!-
Ops!
--------------------
-Perchè quando ho sonno mi
tramuto in una specie di scimmietta rompi-balle?!-
Hayden correva attorno al materassino, seguita da un imbufalito
Zack che cercava di afferrarla, per fare cosa non era chiaro, ma nulla di
piacevole a giudicare dalla sua espressione. Svegliandosi si era immediatamente
reso conto che tutti i fastidi che lo avevano disturbato durante il sonno erano
venuti da lei e la sua reazione era stata degna del personaggio che
interpretava.
Si sentì afferrare per un braccio e tirare indietro.
Sbilanciata cadde contro il petto di Zack ed entrambi ruzzolarono sul
materassino uno sopra l'altro, ridendo per la zuccata volante che si erano dati
durante la caduta-Cazzo che botta.- disse Quinto alla biondina che rideva come
una matta sotto di lui.
-Scemo tu che mi hai tirato a quel modo.-
Zack si massaggiò la punta del naso con due dita,
scoppiando in una sonora risata, senza preoccuparsi di togliersi di sopra ad
Hayden, che aveva dato il via al suo repertorio di grugniti e sibili divertiti
che rendevano la sua risata ar dir poco inconfondibile.
-Se mi volete sto dormen...-
Il bicchiere fra le mani di Milo piombò a terra con uno
"splash" del tè che si sparse sul pavimento e sulle scarpe dell'uomo,
Hayden e Zack si volsero smettendo di colpo di ridere, incontrando la sua
espressione, prima sconcertata, poi sempre piùfuriosa.
-Milo ti stai sbagliando.-
Ventimiglia boccheggiò per un attimo, annaspando nel
mare di livore in cui era precipitato senza ciambella di salvataggio, Zack si
era alzato con un salto e Hayden si era drizzata a sedere spaventata dalla
possibile reazione del ragazzo a quella vista di certo forviante.
-Milo vieni qua!- esclamò Zachary uscendo di corsa,
seguendo l'amico in corridoio, che aveva preso a camminare spedito verso il suo
camerino, dandosi dell'idiota per aver anche solo sperato...- Milo smettila di
fare il siciliano geloso e guardami!-
-Non sto facendo il siciliano geloso.-
-Lo stai facendo amico...- Quinto cercò di
poggiargli una mano sulla spalla, ma lui si sottrasse a quella pacca con un
gesto infastidito- Ascolta stavamo scherzando, siamo caduti tutto qua...-
Dalla soia dello sgabuzzino Hayden aveva annuito ad
ogni parola dell'amico, per poi sgranare gli occhi sorpresa quando Milo con un
filo di voce aveva sibilato cattivo- Non capisco per quale ragione ti stati
scusando con me.
Per quello che mi concerne Hayden può fare tutto ciò
che vuole...-
Fine capitolo.
Ahio!E adesso che succederà? XD
Ringraziamenti:
mojojojo: non è ancora finita la fic. Ho
ancora un paio di cartucce da sparare.
miss nina
Hiromi.
Bea:Il terzo incomodo è uscito di
scena, ma sei non semino intoppi non sono contenta!
Miley: Quanti complimenti, se
continua così finirò col crederci!! ... Mi sto solo divertendo ad immaginare le
vite di due personaggi che adoro e che almeno nella vita " visto che nel
telefilm cicca!" vorrei vedere assieme!
Astrid88
maripotter.
la scrittrice.
kibachan: Colletti se ne è andato, ma
come ho già detto se non semino intoppi non sono contenta " sono perfida
lo so!"
Mala_Tenera: Chiamami pure Ino cara! Sono
davvero contenta che sei approdata anche qui e che soprattutto ti piaccia!
Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento!
Per
festeggiare le sue 48 primavere, Jack Coleman aveva
deciso di offrire la cena ai colleghi, in un grazioso ristorantino africano che
aveva aperto da una paio di giorni giù in centro New York.....Grazioso...
Sorvolando
sulle teste umane rimpicciolite che pendevano dal soffitto, i piatti fatti di
cocco e foglie di palma e le maschere tribali che mettevano sinceramente paura,
erano le pietanze a preoccupare Hayden. Non assomigliavano a nulla che lei
avesse mai visto.
-Sicuro
che si mangi bene qua?- chiese sedendosi fra Sendhill e Adrian, poggiando la giacca sulla
spalliera della seggiola, dando voce ai pensieri di tutti –Si che si mangia
bene fidati.-
Nessuno
dei presenti pareva convinto, nemmeno Sendhill che in quei mesi si era
guadagnato la reputazione di stomaco di pitone, pareva tanto contento di
trovarsi lì, soprattutto quando si accorse che il menù era scritto in etiope.
-Jack
ho paura.- esclamò
Norah indicando con un cenno della testa una sorta di teca dove una decina di
serpenti imbalsamati faceva bella mostra di sè, facendo accapponare la pelle
della bella brunetta, neanche fossero stati ancora vivi e striscianti.
-Calmi...Calmi...-
Milo,
seduto accanto al festeggiato " ad una distanza strategica da Hayden e
Zack", cavò dalla tasca della giacca il suo palmare e prese la
funzione internet andò su google, impedendo hai bambini seduti di fronte a lui"i
piccoli che interpretavano Molly Walker e Micah Sanders" di ordinare
prima che lui avesse finito la ricerca.
-Larve?-esclamò immettende il primo
nome del menù nel vocabolario elettronico- Serprente ...Topo!?- guardò i
due bambini affamati e fece loro segno di uscire, che se li mangiassero gli
altri quelle bestialità, lui preferiva vivere e salvare le nuove generazioni.
-Non
lo diciamo agli altri?-
chiese Noah porgendo la mano destra a Milo e l'altra all'amichetta.I tre si
guardarono per un attimo poi scossero il capo in coro ridendo cattivi -Nooooo!-
urlò la ragazzina uscendo in strada prima degli altri due e guardandosi
attorno- Milo di là c'è un ristorante italiano!...Andiamo a
mangiare
là.-
I bambini mangiavano allegri,
sporcandosi, e facendo a guerra con le forchette, cercando di coinvolgere nei
loro giochi l'adulto seduto di fronte a loro, che scosse la testa sopra la sua
pizza tornando a guardare verso le vetrate del ristorante africano. Hayden
stava mangiando un anonima insalata con il formaggio e il pomodoro. Da quella
sera a Odessa, aveva cercato di rivolgerle la parola e di trattarla come al
solito cercando di calarsi meglio nella parte che si era scelto, ma si sentiva
lontano un miglio che c'era qualcosa di sbagliato.
-Per
quello che mi concerne Hayden può fare tutto ciò che vuole...-
Mai
uscita era stata più infelice, anche se infondo era la pura verità... Allora
per quale ragione aveva voglia di spingere la testa di Zack nella tazza del
water e tirare lo sciacquone fino a farlo annegare?
Semplice era geloso! GELOSO!!!!
Oddio
si stava rincoglionendo! Perso per una ragazzina di 18 anni , lui che poteva
avere tutte le donne che voleva!Prese
un triangolo di pizza dal piatto, lo piegò in due e se lo ficcò quasi tutto in
bocca, facendo smorfie hai ragazzini che risero indicandolo. Era meglio non
pensarci, ma ultimamente il Padre Eterno pareva essersi dimenticato di lui
-Hayden
siediti!-La
ragazza si sedette sulla sedia di Noah, che si spostò dividendo la seggiola
con, entrambi più piccoli della loro
età, stavano comodi anche seduti sulla stessa seggiola-Siediti pure, ma non
fotterti la mia pizza!! Cattiva!!!-
-Hai
abbastanza soldi?-
-Credo
che potrò offrirti una pizza.-
-Non
intendevo questo.- Hayden alzò una mano indicando il ristorante dov'erano ancora
tutti gli altri-Credo che dovremo pagare la cauzione per Adrian e Santiago.-
disse mostrandogli i due che tentavano di strangolare Jack alla Homer
Simpson con tanto di "Brutto bagarospo!" urlato fra i denti-Hanno
appena scoperto di aver mangiato vermoni e larve.-
-E
tu?-
-E
io non sono scema! Si vedeva lontano un miglio che quelli non erano wurstell!- si allungò prendendo una fetta
di pizza dal piatto di Milo , scartando abilmente i peperoni e addentandolo con
grazia -...Ho preso un insalata, ma ho ancora fame.-
-Te
l'hanno mai detto che mangi come un camionista?-
-E
te te l' hanno mai detto che sei irritante come una pulce nelle mutande?-
-Come
siamo fini.-
Intanto
una vecchia conoscenza di Milo era uscita dal locale. La bellissima Alexis
Bladel, ex- fidanzata di Milo, che riconosciuto il ragazzo lo salutò
calorosamente con la mano prima di avvicinarsi- Quanto tempo.- disse
dolce come al solito porgendo la guancia all'uomo che si era alzato per
salutarla, chiedendo un bacetto- E' un secolo che non ti vedo!- disse
quando l'ebbe ottenuto.
-Ho
avuto da fare.-
-Si
ho sentito...Heroes giusto?-
"Oh
cielo...E' perfetta!" Seduta accanto ai bambini, Hayden non riusciva a
staccare gli occhi di dosso alla nuova arrivata, cercando in maniera
inconscia"inconscia? Si, a chi la raccontava!" di trovarle un
qualche minimo difetto " anche uno piccino piccino!" ma nulla,
pareva essere uscita dalla fabbrica della Mattel tanto pareva perfetta!
-Lei
è Hayden Panettiere. Hayden lei è Alexis.-
La
bionda si alzò stringendo la mano della ragazza leggermente più alta di lei che
le sorrise sincera -E'un piacere conoscerti!- disse dedicandosi poi hai
bambini cha la salutarono con la bocca piena- Mi è piaciuto moltissimo
ragazze nel pallone!-
-Grazie...E
a me sei piaciuta in Sin City.-
Alexis
fece un segno con la mano come per dirle " ma dai" cavolo era
bella e anche sinceramente modesta, Dio quanto la odiava!!!! Tornò a sedersi
mentre quella si allontanava rispondendo al richiamo del suo accompagnatore con
un -Arrivo!-
-Fatti
sentire!!- disse prima di andarsene rivolgendosi a Ventimiglia.
-Spero
di vederti presto.- sorrise in direzione di Hayden che ricambiò il suo gesto con
medesimo calore, anche senon aveva
smesso di destarla!
--------------------------------
L'incontro
con l'ex-ragazza di Milo l'aveva sonoramente abbatuta, quella donna era una
specie di miracolo di beltà, alta, snella, femminile e aggrazziata, lei al
contrario si sentiva piccola, cicciottella e un disastro ambulante.
Eppure
sapeva che ci sarebbero state centinaia di ragazze che avrebbero fatto carte
false per essere al suo posto, ma il buco nero della depressione femminile non
conosce logica!
Addentò
il bambolone alla panna che si era fatta offrire da Zack " che poveretto
stava cercando di debellare il gusto dei vermoni con un'ondata di zucchero che
avrebbe potuto mandare in coma diabetico chiunque, ma non lui", leccandosi
le labbra per liberare le tracce della sua golosità.
-Voi
due siete scemi!- esclamò Quinto alzandosi per prendere un tovagliolo-Si vede
lontano un meglio che siete persi l'una dell'altro- si sporse assestando due
pacche alla schiena della biondina inpedendole di morire soffocata sotto i suoi
occhi- ... Non capisco che aspettate!-
-Lo
hai sentito anche tu no! - si piccò la ragazza prendendo un bicchiere dalla
tavola e portandosela alla bocca- Per quello che mi concerne Hayden può fare
ciò che vuole...- buttò giù una bella sorsata d'acqua schiarando la voce
che le si era spezzata in bocca al ricordo- ...Che tradotto sarebbe. Non me
ne frega un cazzo di lei!-
-Si
vede che sei una ragazzina e non capisci ancora molto degli uomini! Milo mi
avrebbe strozzato con le sue mani in quel momento.- appoggiò il mento nel palmo
della mano, guardandola da sotto la visiera del berretto che teneva calato sul
capo- ... Ma per sfortuna è un tipo molto orgoglioso e per salvare la sua
reputazione se ne uscito con quella battuta poco felice.-
Hayden
lo fissava coi lucciconi agli occhi- Come sei saggio tu!- esclamò arricciando
le labbra in un espressione buffissima- Dove le hai trovate queste perle di
saggezza? Nei cioccolatini o nei biscotti della fortuna?-
-Donna
di malafede.- si
sporse sul tavolo avvicinandosi al viso della biondina- ... Fidati di zio
Zack, hai fatto colpo! Un colpo col botto!-
----------------------
-Lanciandoti da lassù non sapevi che ti saresti
salvato?-
-...No...Bell'imbecille eh?-
-Al contrario...Sei decisamente il mio eroe...-
Tim
Kring sorrideva come un bambino la mattina di Natale, scena perfetta al primo
colpo, quei due parevano nati per lavorare assieme!O meglio sembravano essere venuti al mondo per dare la vita ai
suoi Claire e Peter, si alzò dalla sua sedia battendo una mano sulla nuca del
ragazzo che stava bevendo a canna da una bottiglia di plastica.-Chissà forse
ho sbagliato o farli parenti....Uhmmmm....-
-Come
dici Tim?- chiese
Ventimiglia voltandosi verso di lui.
-No,
niente!-
-Milo
Anthony Ventimiglia!- Milo sgranò gli occhi sorpreso mentre Hayden si faceva
sotto al suo viso, improvvisamente arrabbiata, piazzandosi ad un soffio dal suo
naso.
-Erano
anni che nessuno mi chiamava col mio nome completo!- esclamò tornando a bere
indifferente-E' stata mia nonna.- sorrise-...Ah, adoravo quella
vecchia matta, aveva una decina di gatti.-
-Non
me ne frega un cavolo di tua nonna!...Davvero aveva 10 gatti sai che casino a
casa! Torniamo a noi!- mosse le mani cercando di cancellare quanto appena detto-
Devo parlati!-
-Dimmi
tutto.-
-Non
qui...-
Fine!
Quando
ho iniziato questa fic, non c'avrei scommesso un soldo bucato! Sono davvero
felice di essermi sbagliata! XD
Ringraziamenti.
goghina92:
Uao non nome
nuovo! Grazie per il commento, sono contenta che la storia ti piaccia!=D per il
sereno dovrai aspettare un pochino, ho ancora un paio di cartucce da sparare
prima del gran finale.
Miley:
Quanti
complimenti *Ino chan gonfia d'orgoglio volteggia ad un paio di centimetri
dal tetto* grazie davvero, non so che dire, spero che continuerai a
leggere!
Bea:
Sono cattiva
con lui lo so, ma adoro mandare in crisi i personaggi che adoro!Strano dici? Forse, ma sono fatta così XD
Kibachan:
Greg è
Gregory Grunberg! L' adorato orsacchiotto che interpreta Matt Parkman! ^___^
miss
nina: E'
vero, ormai non posso farci nulla, ogni tanto, mentre scrivo, mi parte la vena
sanguinaria ! =3 Non posso farci nulla, hai ragione Sylar inizia a far parte
della mia personalità di scrittrice XD
mojojojo:
Sono un tipo vendicativo....=P
Hiromi:
Si,
delle belle soprattutto al prossimo cappy!
Kithiara:
Io è
così che immagino il buon Zachary... Bello e affascinante *ç* !!! Io ce lo farei un
pensierino, non Hayden! ^__^
Mala_Tenera: Grazie per il commento! E
spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gusto.
Kim: Quanti complimenti! Quanti
complimenti! Me felice!!!!Santiagoe Adrian avranno più spazio nei prossimi capitoli, avevo già pensato
di dare loro un po’ più di spazio dopo una serie di video su youtube!
Aveva
l'aspetto di una appena uscita da una piscina, con i capelli appiccicati al
viso, che grondavano acqua sulle guance pallide dal freddo, fino al colloe lo scollo leggermente aperto della
camicetta color crema. La ragazza sorrise, mostrando orgogliosa il fagotto che
teneva fra le braccia, andando a sedersi accanto al termosifone, dove fu
raggiunta da Milo, che si sporse oltre la sua spalla per meglio guardare.
Hayden
si era presentata sul set con dieci minuti di ritardo, zuppa come un pulcino
"tanto che le truccatrici avevano urlato alla sua vista" e con
la giacca arrotolata sotto il braccio e con un sorrisino da bimba il
giornodi Natale. - Che cos'è?- chiese
sedendosi vicino a lei, strabuzzando leggermente quando il muso di un cagnolino
sbucò fra il cotone colorato facendolo sussultare per la sorpresa- Un cane?-
La
biondina sorrise annuendo, spiegando come si fosse buttata nel canale per
recuperare lui e i suoi fratellini a deriva in uno scatolone- Lui è il solo che
ce l'ha fatta, ma ti assicuro che faceva casino per venti.- disse con la punta
del naso leggermente arrossato- Lo chiamerò Fortunato.-
Milo
abbassò lo sguardo sul meticcio soddisfatto fra le braccia della sua
salvatrice, poi la ragazza che lo coccolava sentendosi sciogliersi di fronte a
tanta dolcezza, nessuna delle donne che aveva conosciuto si sarebbe mai buttata
in un canalone per salvare un cane. Si tolse la giacca poggiandogliela sul
capo, asciugandola prima di alzarsi- Vado a prenderti dei vestiti o ti verrà un
colpo.-
-Grazie
Milo.
Starnutì
accoccolandosi meglio accanto alle piastre calde del termosifone, stringendo le
braccia attorno a Fortunato , assaporando il sottile profumo che emanava la
giacca sul suo capo, adorando il calore che essa emanava, che non pareva avere
nulla a che fare con il calore del calorifero accanto a lei.
Rientrando
Milo la trovò intenta a sfilarsi i pantaloni saltellando sul piede sinistro e
immediatamente, di fronte a tanta grazia, avvertì un ondata di calore
asfissiante raggiungergli a velocità instantanea la testa neanche fosse stato
un ragazzino imbranato, imbarazzato battè le nocche contro il battente della
porta, facendola voltare -Cariiiiiine sono fragoline?- chiese con la sua solita
faccia tosta.
-Ciliege.-
Milo
socchiuse leggermente un occhio donando un'aria critica al suo sguardo - A me
sembrano fragole.- le lanciò gli abiti che le aveva portato, girandosi verso il
muro mentre lei si toglieva la camicia e s'infilava i pantaloni asciutti.
-E
io ti dico che sono ciliege.-gli andò
accanto toccandogli la spalla facendolo girare, per poi tornare verso il
calorifero, sedendosi, ginocchia al petto -Anche se non mi sembra il caso di
discutere su questo!-
----------------------------
A cannone!!!!
Ovvero come rischiare di uccidere un povero passante, falciandolo
e catapultandolo all'indietro su quel bob improvvisato, con quel collega con
cui in teoria non hai nulla in comune, facendo ridere anche chi è venuto a
cercare di riportarti sulla via della sanità mentale.
-A cannone!!!- urlò Adrian Pasdar dopo aver travolto Milo " che
poveraccio si era trovato a passare sulla traiettoria della slitta per un puro
colpo di sfiga" facendo urlare la persona seduta alle sue spalle
" che se la stava facendo sotto per le risate" e il nuovo
passeggero che ancoranon aveva capito
che diavolo era successo e cercava di reggersi sul legno con le mani e con gli
anfibi, per poi scivolare su un fianco quando la corsa cessò ad una ventina di
metri della strada.
-Voi state fuori!- urlò l'attore italo-americano mentre i due
colleghi si rotolavano fra la neve per le risa- Avete ottant'anni in due quasi
possibile che il cervello niente?- Avevano creato una slitta o bob che dir si
voglia, con una vecchia canoa usata in uno degli ultimi film di James Bond.
Santiago si tirò su, spolverandosi i folti riccioli castani con la
mano, mentre Adrian rischiava di strozzarsi- Oddio dov'è finito il tuo umorismo
amico?-
-La mia osservazione non significa mancanza di umorismo.... Ma
buon senso!- si arrotolò la gamba destra del pantalone mostrando all'uomo
ancora a quattro zampe un profondo taglio e già un livido- Vedi?-
-Oooops!- esclamò Adrian alzandosi sfoderando un espressione da
bimbo beccato con le mani nella marmellata- Dai non prendertela...- disse mentre
Hayden si avvicinava avvolta in un pesante cappotto color crema con gli inserti
in pelliccia ecologica.
-Sei venuta riprenderti il marito?- chiese voltandosi verso la
biondina che allungò le mani verso Milo per aiutarlo ad alzarsi, urlando quando
quello face leva con le braccia e la buttò bocconi sulla neve accanto a lui .
-Bastardo!- cercò di tirarsi su, alzò il capo giusto in tempo per
vedere:
-A cannone!!!!-
Milo strillò quando la seconda canoa lo travolse e lui piombò
addosso a qualcuno, disarcionandolo dal mezzo,costringendo il primo pilota ad
arrestare la sua corsa uno per non finire in mezzo alla strada, due per
recuperare il compagno caduto.
-Milo?-
-Zack?-
I due si fissarono con i nasi ad un paio di centimetri l'uno
dall'altro-Mi vuoi baciare?- chiese Quinto sdraiato a quattro di spade sotto
l'amico, che ripresosi dalla sorpresa, si tolse tornando a sedere in mezzo al
candido manto, mentre Leonard Roberts tornava su con una mano poggiata sulla
nuca.
-State bene?- chiese mentre Milo si alzava poggiandosi ad
Hayden" che cercava ancora di alzarsi" buttandola di nuovo per
terra "bastardo!" - Lui sì...Tu?-
Zack annuì con un cenno del mento, voltandosi alle grida di Hayden
con le sopracciglia sollevate.
Dopo aver fatto lo sgambetto a Milo aveva tentato ancora di
rialzarsi, ma l'uomo l'aveva afferrata per la giacca, facendola sbilanciare
all'indietro verso di lui, schiacciandola prima a terra sotto il suo peso, poi
facendola torcere per il solletico.
-No! Basta! Per favore!- la sentivano urlare mentre
calciava l'aria per liberarsi, ormai completamente paonazza in viso e con l'aria
di chi non si è mai divertita tanto in vita sua.
-Allora chi è l'uomo più bello del mondo?- le chiese Milo
bloccando la sua fuga ributtandola per terra fra le risa generali dei presenti,
continuando a farle solletico ai fianchi e alle ascelle.
-Hugh Jackman!-
-Sbagliato!... Davvero ti piace Hugh Jackman?-
-Altrochè...- rispose seria la biondina prima di un nuovo assalto
a base di solletico -Sei tu! Sei tu! Sei l'uomo più bello che io conosca! Sei
un figo da paura!!! Ogni volta devo contare fino a dieci per non saltarti addosso!!!-
si stava per fare la pipi addosso a forza di urlare e di ridere, tentò di
rialzarsi ancora una volta, ma ancora una volta fu rispedita a parte indietro
-E qual'è il miglior attore del mondo?-
-Sir Ian Mckellen.-
-Sbagliato!-
-NOOOOOOO! Sei tu! Sei tu il miglior attore del
mondo...Oddio mi scappa la pipì!-Milo la lasciò andare e lei con un salto andò
in piedi, e sfoderando la sua andatura da pinguino corse fino in strada, attese
il verde e corse fra i commenti e le risa di coloro che avevano assistito alla
scena.
-Sembra un pinguino incontinente!-
------------------------
Seduta sulla tazza Hayden sospirò per lo scampato pericolo, aveva
rischiato davvero di farsela nei pantaloni, proprio lei che a soli due anni
aveva snobbato il vasino per optare per il molto più chic w.c di Whinny Pooh a
misura di infante.
Sbuffò sentendo la porta del bagno aprirsi e qualcuno entrare
nell'area comune, uno strusciare di piedi familiare la convinse a pulirsi e a
rivestirsi in fretta, salendo in piedi sul copri w.c ...Si sentiva una stupida,
ma la colpa erano degli architetti che avevano fatto dei bagni unisex!
-Alla fine che ti ha detto Hayden?- chiese la voce di Zackary
mentre la porta accanto al cubicolo dov'era Hayden.
-Nulla che ti riguardi!- rispose la voce di Milo in parte coperta
dallo scorrere della pipi.
-Daaaaai....Lo sai che io campo per queste cose!-
-Mi ha spiegato che cosa è successo in Texas, tutto qua.-
In realtà gli aveva anche detto che gli piaceva da morire e che
voleva stargli vicino, ma Milo era un vero gentleman enon disse una sola parola su quell'argomento
mentre si lavava con cura le mani... Quanto lo adorava!!!!
-Milo...-
-Uhm?-Era a metà della porta quando Zack lo aveva richiamato,
improvvisamente serio, cavolo lui non lo aveva mai visto serio- Ehi cos'è
quella faccia?-
Hayden
aguzzò le orecchie, l'animo della pettegola era esploso in lei dopo anni di
quiete e non sarebbe stato facile imbrigliarlo ancora.
-Credo
di essermi innamorato di Hayden.-
--------------------------------
Hayden
era ruzzolata giù dalla tazza non appena Milo e Zack erano usciti dal bagno,
scardinando la porta con un colpo di sedere, finendo di schiena sul pavimento
umido- Oh mio Dio....-le parole di Zachary a Milo l'avevano sconvolta, l'idea
che il suo dolce "zio Zack" potesse provare qualcosa per lei
non l'aveva mai minimamente sfiorata!!
Si
sentiva una vera cretina per non essersi accorta di nulla, di non aver
minimamente capito che quello che muoveva Zack non era normale affetto, ma qualcosa
di ben più profondo.
Sospirò,incontrando
lo sguardo di Adrian che la fissava sorpreso dalla soia del bagno, chiedendo
spiegazioni con lo sguardo, mentre lei sorrideva, muovendo isterica l'angolo
destro della bocca, quello che pareva prendere vitapropria quando era nervosa.
-Non
vorrei farmi i fatti tuoi, ma che ci fai stesa a terra scricciolo?- le chiese
l'uomo tendendole una mano, aiutandola ad alzarsi, inarcando leggermente un
sopracciglio in attesa della sua
risposta .
-Posso
farti una domanda?- chiese Hayden spolverandosi i pantaloni .
-Certo.-
Non
sapeva nemmeno lei per quale ragione lo stava facendo, non aveva mai dato
troppa confidenza ad Adrian, non perchè le stesse antipatico o altro, solo che
o al diavolo non lo sapeva e non aveva tempo per una psicoanalisi di emergenza.
-Secondo
te...A Zack io...-
-Se
a Zack piaci? Si, altrochè....-
-Davvero?-
Oddio
se ne era accorto pure lui! Non poteva essere stata tanto cretina! Uscì senza
dire una parola, maledicendosi ad ogni passo , finchè non andò a battere
proprio contro l'oggetto della sua crisi. Zachary le sorrise porgendole una
delle due tazze da viaggio che teneva in mano chiedendole il cin cin con un
cenno del polso- Alla tua salute guanciotte dolci.-
Hayden
mandò giù un sorso guardandolo di sottecchi, non c'era nulla nel suo
comportamento che poteva essere letto a doppio senso eppure:
-Stasera
c'è la prima de le Cronache di Narnia ci andiamo assieme?-
Fino
a dieci minuti prima gli avrebbe detto sì di corsa, ma adesso c'erano un sacco
di questioni sotto , "come, non voglio illuderlo" oppure
"non voglio perdere la sua amicizia", ma "voglio
andarci adoro quel film" e" Oh mio Dio sto diventando pazza!"
-Allora?-
In
quel momento, come coronamento della situazione più claustrofobica vissuta da
Hayden, Milo sbucò alle sue spalle, facendole provare la sensazione della volpe
finita nella tagliola.-Allora cosa?- chiese il ragazzo tranquillo avvicinandosi
e rubando un sorso di cappuccino dal bicchiere di Hayden, prendendole il polso,
portandosi la tazza alla bocca.
-Niente
le ho chiesto se mi accompagnava alla prima delle Cronache di Narnia.-
-Oh...-
Hayden
non ci stava capendo un tubo,non
dovevano sfidarsi per avere la sua mano? Per quale ragione si trattavano come
nulla fosse invece di scannarsi per eliminare il rivale in amore? Oddio le
stava scoppiando una mega- emicrania!
Infilò
la mano nella tasca della maglia prendendole il flacone di pastiglie e
ficcandosele un paio in bocca, facilitando l'assunzione con una bella sorsata
di cappuccino.
-A
me è piaciuto moltissimo il libro...- commentò Milo leccando via i baffetti di
schiuma-... Anche se a dire la verità non me lo ricordo molto, ero un ragazzino
quando l'ho letto.-
-Ehi
guaciotte dolci allora ci vieni?-
-Si,
ci vengo.-
-------------------------------------------------
Hayden
si sentiva ad un passo da un disordine psichico barra alimentare, dopo la
quarta barretta di cioccolata e il quinto brick di succo di frutta, non
riusciva a capire che cosa stava succedendo fra quei due.
In
teoria, avrebbero dovuto odiarsi e invece andavano d'amore e d'accordo come al
solito-Non ho ragione?- Adrian seguiva il suo andirivieni con la mano infilata
nel sacchetto di patatine e con l'aria di chi non sa che cosa sta facendo.
-Scricciolo,
non ho capito dov'è il problema! Non sarebbe stato peggio per te se avessero
smesso di trattarsi come amici?-
-Effettivamente...-
-E
poi è semplice quello che stanno facendo...-
Hayden
tornò sui suoi passi guardandolo interrogativa, con le braccia incrociate al
petto -.. E che starebbero facendo "papino"?- chiese
salutando con un sorriso la moglie di Adrian, che si sedette accanto al marito,
poggiando la guancia contro la sua spalla..
-Vogliono
che sia tua a scegliere ...Sono due uomini di trent'anni si stanno comportando
in maniera molto matura...- tese il pacchetto di stuzzichini verso
Hayden-...Sono orgoglioso di loro.-
Fine
capitolo.
*Ino
chan stretta in un angolo implora pietà per la sua vita* Ormai mi conoscete no?
Se non semino intoppi non sono contenta! Pietà!!!!!
= In tutta coscienza ti senti di dire di non provare nulla per Zack
= In tutta coscienza ti senti di dire di
non provare nulla per Zack?=
No,
certo che no...
Non
era mai stata una bugiarda di simile portata.
Hayden
sospirò affondando la faccia nel palmo della mano, lasciando scivolare lo
sguardo via dal copione che teneva poggiato sulle ginocchia e che stava
sfogliando senza troppo interesse, lanciando vaghe occhiate verso l'uomo girato
di spalle che saltellava a tempo della musica che i tecnici avevano messo su
per lavorare. Però non sapeva come etichettare quella specie di istantanea
affezione che l'aveva legata a lui, fin dal primo giorno che l'aveva visto si
era subito sentita a casa, stessa cosa però era successa con Milo " nonostante
i suoi numerosi tentativi di strangolarlo"... Quindi...Punto a
capo...Tutto da rifare...
-Cos'è
quel broncio?-
Milo
le si era chinato sopra poggiando il gomito al corrimano, spingendole la fronte
con la sua, strappandole un bacetto all'esquimese " ovvero naso-naso"
per poi sedersi accanto a lei sulle scalette anti-incendio, starnutendo e
tirando su col naso come un bambino e passandosi una manica della giacca sugli
occhi leggermente arrossati.
-Sei
caldissimo.- constatò Hayden toccandosi perplessa la fronte con un dito,
avvicinandosi poi il viso al suo, tastandogli la temperatura come faceva sempre
suanonna con lei ovvero obbligandolo
ad abbassarsi e poggiandogli le labbra sulla tempia -Hai la febbre!-
-39°
tondi tondi.-
-Che
ci fai qua? Dovresti stare a letto!-
-E
le mie scene chi le gira?-
Hayden
adorava Tim , davvero era di un bontà assoluta, quasi irreale per un uomo di
spettacolo, ma molto probabilmente soffriva di qualche problema di sdoppiamento
di personalità, perchè fuori dal set era dolce e mite come una pecorella, ma
non appena le porte degli studios si chiudevano si tramutava in una specie di
leone, una belva che non solo voleva l'anima dal suo attore quando si lavora,
ma anche il sangue e perchè no, anche la vita se la scena lo richiedeva.
-Le
giri oggi pomeriggio, tanto sono in interna, no? E stamattina dormi.-
Milo
cercò di fermarla, ma Hayden era già partita verso Kring, dalla sua postazione
la vide sbracciare e indicarlo preoccupata mentre l'uomo annuiva, per poi
pronunciare un sì definitivo.
-Allora?-
chiese quando fu tornata.
Hayden
scosse il capo facendo crollare le spalle sconfitta- Ha detto che hai
trent'anni, che sei forte come un toro e che non morirai per qualche linea di
febbre.- tornò a sedersi accanto a Milo- Sicuro di stare bene?-
-Se
mi fai poggiare starò pure meglio.-
Nemmeno
il tempo di capire che cosa voleva dire con "poggiare" che
Hayden si ritrovò il capo di Milo sulle ginocchia , con la mano destra poggiata
accanto al viso, quasi a voler abbracciare il cuscino come faceva lei prima di
addormentarsi.
-Stai
comodo?-
-Molto.-
Peccato
che era lei a non stare per niente comoda, o meglio stava comoda perchè la sua
posizione non era cambiata di una virgola da che si era seduta a quando Milo
aveva deciso di usarla come materasso d'emergenza, ma si sentiva comunque sulle
spine.
Afferrò
l'i-pod che teneva in tasca, sdrotolò il filo delle cuffie e scelse la prima
canzone che le venne sotto, sperando di stemperare un po' l'ansia che quel
contatto fisico le aveva scatenato alla bocca dello stomaco.
-Stanotte
ho fatto un sogno stranissimo.-
-Che
hai sognato?-
-Che
facevo una scorreggia lunghissima e iniziavo a volare grazie ad essa.-
Hayden
si tolse dalle orecchie l'auricolari dell'i-pod e abbassò lo sguardo
intercettando gli occhi di Milo che la stava già guardando stravolto, poi si
volse verso la persona che da qualche minuto era andata a sedersi accanto a
lei- Davvero?- chiese sconvolta mentre l'ammalato iniziava a ridere battendo il
piede alla ringhiera su cui l'aveva premuto.
-Uno
dei sogni più liberatori della mia vita...-
Zack
strinse le dita attorno alla vita della piccola Adair , che era andata a
sedersi sulle ginocchia e che la fine si era addormentata con il faccino
premuto contro la sua guancia,sorridendo in quel modo idiota che era soltanto suo. Facendo segno ai
suoi compagni di zittirsi dato che si iniziava a girare.
Erano
impegnati nella story line "five years gone", i capelli
castano scuro di Hayden erano stati uno dei primi numerosi cambiamenti
apportati da quei diavoli degli sceneggiatori, assieme alla cicatrice di Milo e
la chioma brizzolata di Greg.
In
quel momento stavano girando l' arrivo degli SWAT nel loft di Isaac e
l'arresto di Hiro da parte di Matt, tutti erano in religioso silenzio e anche i
tre sulle scalette anti-incendio, anche se piuttosto lontani avevano deciso di
fare silenzio per meglio godersi il momento.
Masi
era bloccato da due agenti " che gli stavano facendo unmale della miseria!" quando Greg
fece la sua gloriosa comparsa in scena,pettoruto come un tacchino, con il mento alzato e lo sguardo sprezzante.
-Oh
mio Dio sembra un boss della mala.-
Milo.
-Sembra
uno dei Soprano.-
Zack
-Che
diavolo ha fatto hai capelli???-
Hayden.
Masi
però non sembravatroppo sconcertato
dal cambiamento dell'amico e collega, finchè non lo sentì pronunciare la sua
prima battuta- Hiro Nakamura- i presenti lo videro cambiare praticamente
colore, lottare con la risata che sentiva in gola, per poi esplodere
afflosciandosi fra i due che lo tenevano fermo. -Che c'è ? Che ho detto?-
esclamò Greg, voltandosi confuso prima verso Masi " che rideva senza
ritegno" verso il regista " Nate Goodman" che cercava
di fare il serio, ma Santo Dio non ci riusciva poi verso sua moglie Elizabeth,
che pareva ad un passo dal rotolarsi per terra, assieme ai suoi due bambini.
Per
cinque volte ripeterono la scena, poi quando Masi fu calmo, fu il momento di
Greg di scoppiare a ridere di fronte alla sua espressione genuinamente
trasecolata, sedendosi sui calcagni con la faccia fra le mani.
-Sono
due che per sanità mentale non fanno per uno.- disse Zack chinandosi
leggermente verso l'orecchio di Hayden.
Quella
mattina avrebbe dovuto girare tutte le scene nel loft di Isaac, perciò subito
dopo quella scena venne il turno di Sendhill e ancora Greg, dovevano
interpretare il momento in cui Mohinder spiegava a Parkman che cosa sono i fili
e i pezzi di carta messi su dall'Hiro del futuro.
-Oh
mio Dio guarda che capelli Sendhill!-
Zack
-E'
aerodinamico!-
Hayden
Effettivamente
la pettinatura di Sendhill era ar dir poco assurda, sembrava scolpita come
quella di Ken , il marito di Barbie, non si muoveva di una virgola nemmeno
quando lui girava la testa.
-Lui
si che se fa una scorreggia inizia a volare.-
Adair
Milo
intanto si era addormentato, cullato da quelle carezze impacciate fra i suoi
capelli,era la prima volta che
riusciva a prendere sonno in un posto che non fosse un letto o qualcosa di
molto simile. Hayden si lasciò cadere all'indietro, poggiando i gomiti sullo
scalino dietro di lei, sorridendo quando lui si girò affondando il viso contro
la sua pancia, sistemandosi meglio addosso a lei.
...Quando Milo dormivaera di un dolce indescrivibile , le
faceva venire voglia di coprirlo di baci...
Peccato
che anche la persona accanto a lei era adorabile quando dormiva, soprattutto
con Adair fra le braccia, che lo stringeva forte forte, con il visetto premuto
contro il collo, sbuffò, crollando con il capo contro la sua spalla,
continuando però ad accarezzare la persona appoggiata al suo grembo.
-Chi
dei due...-
----------------------
= In tutta coscienza ti senti di dire di non
provare nulla per Zack?=
Le
parole di Adrian la stavano facendo diventare scema, perchè Zack le piaceva da
morire, ma non riusciva a capire in che modo le piacesse, se come amico o come
altro... Perchè era stato un rapporto strano fino dal primo momento, perchè gli
si era immediatamente affezionata e non voleva perderlo, ma Milo ...Oddio...Non
poteva nemmeno pensarci di rinunciare a lui.
Aprì la porta del camerino senza pensare che quello non era più il suo e che il
suo l'avevano spostato al secondo piano, si sfilò la borsa dalla spalla e ....
"Devo imparare a bussare!" mormorò sentendosi il viso
avampare.
Zack
la fissava sorpreso, di fronte alla porta del bagnocon un asciugamano attorno hai fianchi , bagnato come un pulcino
e sexy da morire..." ARGH!!! "Si stava asciugando i capelli con noncuranza, mentre goccioline
fortunate gli scivolavanodal collo
fino al torace.
-Ehi!-
le disse
per nulla imbarazzato.
-Ehi...-
pigolò
lei.
-Mi
cercavi?- le
chiese facendole segno di chiudere la porta.
-Ho
sbagliato camerino.-
Zack
sorrise prendendo i boxer e infilandoseli da sotto l'asciugamano, per poi
toglierlo quando fu vestito, Hayden si sentiva prossima al collasso, ma stoica
non fece una piega, sedendosi per evitare che il suo corpo facesse gesti
inconsulti."Aveva imparato a diffidare di lui da quel bacio che aveva
dato a Milo senza
rendersene
conto."
-Il
film di ieri è stato bello, vero?- chiese cercando di scegliere fra le tre
camice che le costumiste gli avevano portato e gli otto paia di jeans- Mi sono
divertito anche se era una produzione per ragazzi.-
-Anch'io...-
-Abbiamo
anche la nostra brava foto su quel settimanale.-
-E
come ti sbagli...-
Hayden
cercava di condurre una normale conversazione, ma non riusciva a coordinare per
bene cervello e bocca, dato che la bocca cercava di fare la gnorri di fronte al
ben di Dio che aveva sotto gli occhi e il cervello non faceva che elencare la
perfezione che aveva davanti.
-Oddio
è meglio che me ne vada.- si disse alzandosi
-Hayden
c'è qualcosa che non va?-
-NO!-
Aveva
risposto come se qualcuno le avesse sparato e non rivolto una semplice domanda,
girandosi con un salto, andando a far battere le spalle contro la porta chiusa
sembrava sola la idea da una persona sana di testa o meglio la caricaturabuttata nel water.
-Sicura?-
chiese ancora lui allacciandosi i pantaloni.-Non è che hai litigato ancora con
Milo, vero?-
-No...Tranquillo...-
era di un dolce assurdo, come poteva preoccuparsi del suo rapporto con Milo se
lui...Oddio non ci stava capendo un cavolo. Ecco l'emicrania!!!!
Perchè
la vita non è uguale ai cartoni animati dove i problemi durano solo un paio di
puntate e si risolvono sempre nel migliore dei modi..."Ehi perchè è
così vicino!?"
Zack
le si era portato di fronte piegando un po' le spalle per meglio guardarla in
viso senza però opprimerla per quell'improvvisa vicinanza- Eri in bagno...- le
chiese tirando le labbra carnose in un sorrisetto da schiaffi-... E hai sentito
quello che ho detto a Milo.-
Hayden
sgranò gli occhi incapace di dire mezza parola, nè si, nè no,
nè ni, mentre lui ridacchiava sotto voce, senza spostarsi di
mezzo-centimetro, bloccandole anzi le vie di fuga con le braccia -E adesso ti
senti in imbarazzo...-
Colpita e affondata !
Da
quella posizione ravvicinata Hayden riuscì a notare per la prima volta le lieve
imperfezionedel suo naso, frutto di
una caduta durante una partita di calcio ai tempi della scuola. Un difetto che
rendeva il suo viso ancora più particolare.-Già...- disse
-Non
devi.-
-Non
è facile.-
-Non
sono un lupo cattivo, non ti mangio mica.-
Da
come le si era avvicinatoun po'
lupesco lo sembrava,lo vide
allontanarsi affondando la mano nella tasca tirando fuori il telefono cellulare
- Milo.- disse semplicemnteprendendo
una camicia dal mucchio- Certo che ti vengo a prendere fratello, dove sei?-
S'infilò
la camicia e prese le chiavi dell'auto per poi bloccarsi in mezzo alla stanza -
SEI IN OSPEDALE?-
Milo
non ebbe nemmeno il tempo materiale di dire o fare qualcosa che Hayden gli era
praticamente volata fra le braccia- Hayden sta calma...- la rassicurò
accarezzandole il capo sorridendo a Zack che lo guardava trasecolato dalla
porta- Ehi non fare quella faccia pure tu!-
Zachary
chiuse la porta alle sue spalle guardandosi attorno prima di fissarsi ancora su
di lui, studiando la ferita trattenuta da punti sottiliche gli divideva a metà il sopracciglio-
Come è successo?- chiese sinceramente preoccupato- Come stai?-
-Uno
stronzo non ha fatto lo stop e mi ha tamponato.- guardò la ragazza fra le sue
braccia poggiandole un bacio fra i capelli- Sto benissimo!- le sussurrò
all'orecchio, cercando di tirarle su la testa dal suo petto- Hannosolo detto che devo stare a letto per un
paio di giorni. Ho battuto la testa...- guardò di nuovo l' uomo di fronte a sè
- Non è che posso stare da te un paio di giorni?-
Quinto
sorrise dicendo di si con la testa, allungandosi per prendere le prescrizioni
sul tavolino-Vado a comprare le medicine.- disse piegandole nel mezzo e
infilandosele nella tasca della giacca-Guarda tu che mi tocca fare ...- ghignò bastardo - La balia ad un
bambino di 30 anni.-
Una
volta da soli, Miloiniziò a strofinare
il naso fra i capelli e sulla fronte di Hayden - La smetti di piangere per
cortesia?- le chiese cercando ancora una volta di farle tirare su la testa,
sorridendole quando incontrò il suo sguardo- Stai piangendo sul serio?-
-Mi
sono spaventata cretino!- Milo le scostò i capelli dal viso, asciugandole le
lacrime, baciando quella scia umida, adorando il modo in cui il respiro di lei
gli batteva sul collo, staccandola da sèsoloriconobbe la sagoma di Zack
attraverso il vetro smerigliato.
-Tieni
impasticcati.- disse il ragazzo rientrando.
-Tutta
sta roba?- fece eco Milo guardando nel sacchetto lanciatogli dall'amico- Mi
spaccherò lo stomaco.-
-Tu
impara a guidare.-
-Non
è stata colpa mia.-
-Si...Dicono
tutti così.-
---------------------
-Salve
o leprotto bisestile sono in ritardo per il tè?- Milo mandò giù il boccone di
carota che aveva in bocca facendo spazio alla ragazza, vestita di bianco,
chiudendole la porta alle spalle - Un buon non compleanno a te!-
-Cercavi
il Cappellaio Matto?-
-No
cercavo te coniglietto.-
Si
sedette al divano accanto a lui schioccandogli un bacetto sulla guancia, poi
sulla ferita al sopracciglio, rubandogli poi una carota dal piatto- Che stai
guardando?- gli chiese poggiandosi al suo braccio, togliendosi le scarpe per
non sporcare i cuscini.
-So
no Torius.-
Si
guardarono cattivi, scoppiando a ridere, in quella fiction Zack interpretava
l'amico gay di Tori Spelling, parte che si gli aveva spianato la strada verso
Heroes, ma di cui si vergognava da morire.
-Lo
ammiro davvero...- disse dopo qualche minuto Milo, sistemandosi contro il
bracciolodel divano- Che
fegato.-Hayden gli si sedette fra le ginocchia alzate accoccolandosi poi fra le
sue braccia poggiando il capo sulla spalla-...Baciare un uomo così... Io ho
rifiutato Brock Back Mauntain perchè la sola idea mi faceva accapponare la
pelle.-
-Hai
rifiutato pure un Oscar.-
-Non
lo rimpiango per nulla.-
Zack
intanto si era alzato ed era andato a sedersi in poltrona poco lontano dai due,
grattandosi la nuca insonnolito, tendendosi verso il pacco di biscotti che era
sul tavolinetto davanti alla tv.
-Ti
ho svegliato io?- chiese Hayden alzando un po' il capo, lanciandogli il bacio
del buongiorno.
-No
guanciotte di miele.-
-Io
voglio sapere che diavolo avete contro le mie guanciotte!- si tirò su tirando
fuori il cellulare che aveva nella tasca posteriori della gonnellina- Qui
Hayden.- disse allegra per poi sbiancare diventando tendente al latte- In che
senso stai venendo a New York?-
Attimo di silenzio in cui i due uomini si chiesero se per
caso la piccolina si stesse sentendo male sotto i loro occhi- Hayden?- chiese
Milo tirandosi a sedere.
-OH MIO DIO STA VENENDO QUI!-
Fine
capitolo.
Chi
è che sta arrivando? E perchè Hayden ne sembra terrorizzata?
Bebo: beh ti ringrazio per aver commentato la
mia fic, prima di molte altre che sicuramente meritano molto di più, spero che
questo capitolo ti sia piaciuto. E per quanto riguarda la fine, non è proprio
così vicina.
Kibachan: Chi ti dice che non sia come credi tu?Che Hayden
non sia finita in un gigantesco scherzo? Ormai mi conosci, sai che sono
abbastanza bastarda per farlo.
Hayden si girava nel letto in cerca di pace, abbracciando il cuscino,
sistemandoselo meglio sotto la testa, intrecciandosi al
Hayden si girava nel letto in cerca di pace, abbracciando il
cuscino, sistemandoselo meglio sotto la testa, intrecciandosi al contempo nella
coperta che le era scivolata fino ai fianchi, troppo testarda per rinunciare al
sonno, anche se erano ore che tentava dormire.
Sospirò snervata e girandosi un'ultima volta, irritò tanto il
materasso decise che era giunto il momento di sfruttarla.
Volò giù di testa, battendo la nuca e le spalle sul
pavimento, mandando un gemito di dolore, mentre si rivoltava bocconi sul
tappeto con una mezza capriola all'indietro. Emise un'altro sospiro,mentre il
cuscino le scivolava sulla nuca assieme al piumone- Nemmeno mr. Bean...-
mormorò tirandosi su mentre un po' troppo vispo Fortunato le zampettava
attorno, scodinzolando allegro.
-Sono le quattro del mattino...- mormorò infastidita, alzandosi in
ginocchio, poggiando i gomiti sul materasso e facendo leva su quelli per
alzarsi- Non vorresti uscire a quest'ora vero?-
Domanda inutile.
Certo che voleva uscire a quell'ora...
Hayden s'infilò i pantaloni della tuta sopra quelli del pigiama,
si tolse la casacca rosa " più larga di almeno un paio di taglie" a
fantasie a porcellini ammiccanti, che era il malsano regalo di suo padre per il
compleanno di suo padre " PAZZO!" e indossò la
felpa rossa con Bugs Bunny come logo, regalatagli da suo fratello per Natale
2004 e in quelle condizioni arrufate uscì per accontentare il suo "figlioletto
peloso" .
Erano le cinque passate quando Hayden parcheggiò l'auto in un
amena stradina, da cui si vedeva il ponte di Brooklyn. Dal mare arrivava una
tiepida brezzolina, stranissima per quel 23 dicembre, mentre l'aria odorosa di
salsedine le sollevava dolcemente i capelli.
Hayden inspirava a pieni polmoni quel piccolo miracolo notturno,
domandandosi se qualcuno oltre a lei avesse mai assaporato lo iodio nuyorkese
oltre allo smog.
Si stiracchiò, ribaltandosi sulla panchina, poggiando il polso sulla
fronte e le gambe accavallate e poggiate sullo schienale di legno.
Le stelle erano bellissimi.
Era la prima volta che riusciva a vederle da che si era
trasferita, a pensare che le erano sempre piaciute tanto . Afferrò il cellulare
e se lo portò all'orecchio senza pensare- Hayden- disse in uno sbadiglio- Con
chi parlo?-
Un
attimo di silenzio. Hayden inarcò leggermente un sopracciglio per poi trasalire
quando-Non lo sai che c'è in giro uno stupratore?-
Si
staccò dal telefonino guardandolo perplessa- Milo?- disse tornando ad
appoggiare l'orecchio sull'apparecchio- Che?- balbettò confusa.- Dove sei?-
Si
tirò su, poggiando il gomito allo schienale di pietra della panchina,
guardandosi attorno, aspettando di vederlo da un momento all'altro.
-Sotto
casa tua.-
Con
una mezza piroetta, Milo si sedette sulla panchina dietro di lui, lasciando
cadere la testa a ciondoloni all'indietro, lo sguardo perso alle stesse stelle
che stava guardando Hayden.
-Che
fai sotto casa mia?- chiese quella tornando a sdraiarsi, atterrando con il capo
sulla groppa di Fortunato che guaì alzando il musetto.
-Non
riuscivo a dormire così... Che diavolo hai fatto a quella povera bestia?-
-Niente...
Così volevi svegliare anche me...-
Milo
sorrise passandosi due dita sul mento, notando quanto la barba fosse cresciuta,
strano, lui di solito era imberbe come un bambino-Lo hai detto tu, che sono
dispettoso quanto una pulce nelle mutande.-
-Non
dispettoso...Irritante...-
-Quello
che è...-
Tacquero
un attimo, persi nel panorama che si stava lentamente sfumando nelle luci
dell'alba, Hayden alzò il piede, poggiandolo ad un angolo dello schienale
sorridendo cretina quando Milo parlò ancora:- Si può sapere dove sei a
quest'ora? Guarda che prima non stavo scherzando, c' è veramente uno
psicopatico in giro.-
-Beh...Sono
in una sperduta stradina da cui si vede il ponte di Brooklyn, sola con il mio
cane.-
-E
con un cartello al collo con su scritto " VIOLENTATEMI PER FAVORE! ADORO LE
FERITE DA TAGLIO!" -la biondina sorrise tormentandosi la maglietta ,
adorava quando lui si preoccupava per lei...Era cosìTREMENDAMENTE DOLCE!!! -Oppure con un bel bersaglio
disegnato al centro della schiena.-
-Non
fare il melodrammatico.- lo rimbrottò iniziando a guardandosi attorno
guardinga...Cavolo quello scemo gli
stava mettendo davvero paura .- E basta!- esclamò stroncando un nuovo commento
agghiacciante .- Me la sto facendo sotto !-
---------------------
...E non sai quanto bene ti ho dato...
...E non sai quanto amore sprecato...
...Aspettando in silenzio che tu, ti accorgessi di me...
" Ogni riferimento ad un bel moro italo- americano è
puramente casuale..."
Hayden sospirò snervata, lasciando cadere il mento sul petto con
un verso sordo, che pareva una specie di grugnito animalesco e non un sospiro
umano.
Per quanto si sforzasse non riusciva ad arrivare a capo del
dilemma e sapere che quella storia non poteva andare avanti in eterno la
rendeva un tantino nerovetta "diciamo
che la stava rendendo un filino schizzofrenica,
siamo sinceri... "
Si ribaltò ancora sulla panchina, mancando ancora bersaglio,
crollando stavolta non sulla groppa di Fortunato, che in quel momento pareva
più la copia canina di Pepè la puzzolacon tutti quegli zompetti a modalità canguro fra l'erba l'alta, ma sulle
ginocchia di MILO,che se la prese addosso senza fare alcun
commento, a parte un leggero "uhmmm..." ma perchè si era
scottato la lingua con il caffè, non per altro.
-Da quanto sei qua?- chiese Hayden dopo i primi dieci secondi di
shock, per essergli praticamente buttata addosso...Fosse stata la prima volta,
poi...
-Da abbastanza tempo per aggredirti, abusare di te, strangolarti,
fare a pezzi il tuo cadavere espargerlo per i quattro angoli di New York.- rispose Milo impassibile,
alitando sulla bevanda troppo calda che aveva rischiato di ustionargli a morte
la gola.-E da sapere che parli da sola ad alta voce.-
CAZ"bip!"O!
Bene... Quelli erano sicuramente i suoi ultimi minuti di vita
prima dell'infarto che l'avrebbe stroncata a nemmeno 19 anni...
Boccheggiò per un attimo notando come le si fosse aperto davanti
agli occhi una specie di cono di luce da cui in lontananza sentiva il suo
adorato nonnino, passato a miglior vita da qualche anno che la chiamava, con in
sottofondo un coro giubilante di angioletti in festa!!! -Mi...Mi...Mi....-
balbettò tirandosi su.
ADESSO CHE FACCIO!?ADESSO CHE GLI DICO!?ADESSO CHE
FACCIO!?ADESSO CHE GLI DICO!?ADESSO CHE FACCIO!?ADESSO CHE GLI DICO!?ADESSO CHE
FACCIO!? ADESSO CHE GLI DICO!?
Si aspettava una reazione affine a quella avuta a Odessa, quando
li aveva beccati nello sgabuzzino. Già si stava preparando ad una valanga
d'insulti o
di gelo, ancora non lo sapeva. Einvece ...Invece
arrivò un bacio, violento e insistente, che le mozzò il fiato in bocca.
Non
poche volte aveva avuto la sensazione che c'era qualcosa che "non andava"
nellamente di Milo, qualcosa che gli
impediva di ragionare come le altre personee stavolta la sensazione era diventata certezza.
Non
capiva il perchè della tristezza che riusciva ad avvertire ... Restò immobile,
incapace di reagire "o meglio di rispondere", mentre le guance
le raggiungevano tonalità pomodoro maturo.
Milo
si staccò da lei piano, con quello che pareva un sorriso triste- Speriamo che
questo ti aiuti a decidere.-
----------------------------
=Dove guardare
in faccia la realtà... Non ho il minimo senso dell'orientamento.=
Nord...Sud...Est...Ovest...
Fissava la Rosa dei Venti disegnata all'angolo destro della cartina che le
avevano dato all'entrata degli studios, chiedendosi da che parte avrebbe dovuto
guardarlaper orientarsi e trovare quel
maledetto edificio con la "x" sopra.
Si
guardò attorno, uggiolando,sperando di
trovare qualche anima buona che l'aiutasse, facendo crollare il capo sul foglio
aperto fra le sue mani, chiedendosi dov'è Batman quando serve...-Aiuto...Helpme...S.O.S...- bisbigliò cercando d' intenerire
qualcuno , non sapeva bene chi, ma la speranza è l'ultima a morire e il sogno
di trovare qualche angelo del paradiso che le indicasse la strada si stava
affievolendo, ma non era ancora deceduta.
-Problemi?-
La
biondina si volse con un gran sorriso, incontrando quello che con tutte le
probabilità era l'uomo più bello che avesse mai visto in tutta la sua vita ,
rendendosi immediatamente conto che se non si dava una controllatasi sarebbe a sbavare come un cartone animato....Oddio
non è che le erano venuti gli occhi a cuoricini?
-Mi
sono persa.-disse.
-Forse
perchè tieni la cartina alla rovescia?-
Oh...Che
figura di merda... mormorò arrossendo fino alla radice dei capelli, rigirando il
foglio di carta plasticata ... Sono il trionfo dello steriotipo della bionda
impedita...
L'uomo rise di gusto, scrollando piano la testa, ma dove era
arrivato quell'imbranata? ... E soprattutto perchè non era comparsa prima ?
- Sono proprio un disastro completo, eh?- continuò la ragazza
insaccando sempre di più la testa nelle spalle, ormai in balia della
depressione più nera -Cavolo...Fare certe figure pure con gli
sconosciuti...OK..Appena tornata a casa mi suicido.-
-Dai non è grave.- cercò di rincuorarla il suo interlocutore arricciando
le labbra in un sorriso , che presto si tramutò in una nuova risata sentita.La
ragazza lo fissò ad un passo, dal dimostrare il suo apprezzamento come un S.
Bernardo, ovvero fiumi di bava!
-Se fosse la prima volta che mi succede, ma manco completamente di
senso dell'orientamento, sarei capace di perdermi in casa mia, dal tragitto per
andare dalla camera da letto al bagno.- ormai era ad un passo dall'impiccarsi
con le bretelle dello zainetto, quando l'uomo che aveva di fronte le sfilò
dalle mani la cartina, tendendole poi il braccio.
-Che?-
-Ti accompagno...Non è lontano... Non vorrei che ti perdessi come
Rosso Malpelo nella miniera.-le sorrise accattivante facendola sciogliere sul posto
-
Lo studio A 23 è da questa parte mi segua.- le disse con un tono da
provetto maggiordomo.
La
biondina lo fissò coi lucciconi agli occhi prima di afferrare il gomito
offertole e stringerlo- Ah! Io mi chiamo Kirsten....Kirsten Bell- disse
porgendogli la mano - Tu invece?- l'uomola strinse rigilandola per baciarne il dorso.
-Piacere
di conoscerti "Campanellino" io sono Zack.-
Fine capitolo.
Avevo in mente di far soffrire
un po' Zack in questa mia fic, ma le mie compagne di stanza mi hanno fatto
gentilmente notare che se lo avessi fatto alla fine della fic avrei dovuto
buttare il pc, cambiare nome e stato.
Così ho deciso di aggiungere
Kirsten Bell “è lei la tipa che ha terrorizzato Hayden a telefono, il perché nel
prossimo capitolo” ci sono un sacco di foto di lei e Zack e sembrano così
carini assieme" non
come Milo e Hayden, ma quasi"
Che ne dite? Piace l'idea?
Nella speranza che questo capitolo sia
stato di vostro gradimento... Un saluto la vostra Ino chan.
I suoi familiari non avevano potuto
spostarsi per via delle condizioni precarie della donna e lei non era potuta
andare per via di una comparsata al "David Letterman Show" il 26
dicembre , così si era da sola, davanti alla tv, con una tazza di cioccolata
calda che sapeva di calzini sporchi e la sensazione che provare a pugnalarsi
con il cucchiaio non sarebbe poi stata una cattiva idea.
Sospirò, spostando lo sguardo verso
il fazzoletto di panorama che riusciva a intravedere dalla finestra aperta per
metà, cercando d'immaginare cosa stavano facendo i suoi in quel momento, le
risa attorno alla tombola, il sapore del panettone ricoperto di nutella " alla
faccia del diabete sovrano a casa Panettiere" e il fruscio della carta
da pacchi e dei fiocchi sotto l'albero.
Si tese verso il cellulare
mormorando uno stanco "Hayden" tirando su la testa di scatto
quando riconobbe la voce di Zach -Ciao pomodorino che fai di bello?- la salutò
quello strappandole un sorriso.
-Un benemerito ciufolo, cetriolino
mio...- lo salutò lasciando crollare il capo contro il velluto del cuscino, delusa
dal fatto che non fosse Milo .
-Ciufolo?- fece eco l'attore,
sistemandosi contro lo schienale del sedile della sua Berkly-Che significa ciufolo pomodorino?-
Hayden doveva ancora capire perchè
sia lui che Adrianogni tanto la
chiamavano "pomodorino" a questo punto era meglio il solito
"guanciotte dolci,miele o burro"-Cavolo...O cazzo...A seconda
del grado di volgarità.-
-Oh.-
Hayden si volse poggiando la tazza
sulla pancia, spostando lo sguardo dalla finestra al muro-Tu invece che fai?-
gli chiese infilando il dito nella cioccolata per poi ciucciarlo - Neanche tu
nessuna festa a casa?-
-Io miei sono a S. Francisco...
Sono solo soletto.-
-Io pure.-
-Non per molto!-
-Perchè?-
Il trillo del campanello d'ingresso
la fece trasalire, Hayden si alzò lentamente grattandosi i reni " e
sistemandosi i pantaloni che le erano scivolati a metà sedere", Zach
si era zittito di colpo e l'idea che fosse dietro la porta la fece sorridere,
anche se non era Milo, il suo "cetriolino" era meglio di una
serata davanti la tv a base di cioccolata calda e repliche di "La vita
è meravigliosa "
Afferrò la maniglia, aprendola di
scatto, sorridendo confusa alla vista di Milo - Ciao.-lo salutò mentre la
risata di Zach le invadeva l'orecchio -Buon Natale pomodorino.- le disse prima
di chiudere la comunicazione- Ci vediamo fra poco.-
·ODDIO E' A CASA MIA!!
·ODDIO SONO IN PIGIAMA!!
·ODDIO CHE FIGURA DI CACCA!!!
Hayden
era sempre stata svelta a ragionare e mentre Milo entrava pulendosi i piedi sul
tappetino d'ingresso, in quei trenta secondi, aveva partorito una decina di
considerazione fra cui le più importanti erano quelle sopra citate.
Si
guardò attorno nervosa, saltellando da un piede all'altro, Milo però non pareva
troppo interessato al suo pigiama, così decise che doveva calmarsi prima di
farsi beccare in quello stato di completa agitazione -Allora?- esclamò
riprendendo il controllo di sè a tempo di record.
-Sono
mucche col tutù quelle?- chiese Milo indicando con un cenno del mento le mucche
ballerine che ornavano il pigiama di Hayden.
-Si...Sono
mucche danzanti...-
Basta era
deciso: una volta a casa avrebbe ucciso sua madre e il bizzarro gusto negli
scegliergli i vestiti e soprattutto i pigiami, sorrise cercando di essere il
più naturale possibile, mentre Milo tentava a forza di non ridere. Lo seguì con
lo sguardo fino al centro della camera, cercando di fare la gnorri-Allora...Vestiti e andiamo.- le disse fermandosi di fronte
la mensola del caminetto, quella piena di foto.
-Vestiti
e andiamo dove?-
-A
casa di Greg. Sai all'inizio aveva invitato solo Sandhill, per impedirgli di
suicidarsi...- agitò leggermente le mani - Sai il primo Natale lontano dalla
moglie e la bimba, lasciarlo solo sarebbe stata una cattiveria" o
meglio un'istigazione al suicidio" poi si è aggiunto Adrian, anche lui
lontano da casa, Jack, Norah, Zach, Santiago, il sottoscritto, Ali e Masi...-
-E
alla fine è uscito fuori un party.-
------------------------
Elizabeth
Grunberg era senza dubbio una delle donne più simpatiche che Hayden avesse mai
conosciuto ed era senza dubbio la donna perfetta per Greg.
Di
una simpatia travolgente, l'aveva subito messa suo agio con un abbraccio da frattura
e un bacio con lo schiocco sulla guancia, esibendosi in una buffissima risata
grufolante quando Milo e Adrian le tesero le braccia in attesa dello stesso
trattamento.
-Io
pure! Io pure un'abbraccio!!!- piagnucolò Santiago prima che la brava signora lo
strizzasse forte contro di lei per poi tirargli le guance come si fa con un
bambino- Mi piace quando mi abbracciano in questo modo.- miagolò con un aria da
micione felice.
-Sono
cose che ti fanno sentire amato vero?- esclamò Adrian.
-Già...-
si girò verso Norah che ricambiò il suo sguardo con un alzata di sopracciglia-
Tu perchè non mi abbracci mai in questo modo?- disse per poi scoppiare a ridere
quando la ragazza gli saltò fra le braccia, buttandolo a sedere sulla poltrona
dietro di lui.
-Zach?-
chiese Greg guardandosi attorno,
sorprendendosi quando non lo trovò assieme agli altri - Aveva detto che sarebbe
venuto anche lui.-
-Non
lo so... Ha detto che doveva andare a prendere qualcuno.-
-Una donna?- chiese Adrian spostando i luminosissimi occhi chiari da
Milo ad Hayden che però non pareva tanto sconvolta dall'accaduto, intenta
com'era a spiluccare dal vassoio degli stuzzichini assieme ad Ali, che pareva
intenzionata a far fuori da sola tutto il buffet freddo.
-Boh...Credo.-
disseMilo studiando anche lui le
reazioni di Hayden, tirando un sospiro di sollievo quando la trovò indifferente
alla possibilità che Zach potesse arrivare in compagnia di una donna.
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-Chi mi ha dato un pizzicotto sul sedere?-esclamò Hayden tirandosi
su di scatto, lanciando un'occhiata truce hai due uomini fra cui era seduta per
seguire la tombola, Santiago, che stava facendo lo gnorri con la faccia
appoggiata nel palmo della mano e Milo che invece rispose:
-Io!... Sono in cerca di un po' di fortuna...E' la
terza partita che perdo.-
-Hai preso il mio culo per un'acquasantiera?-
-No, ma è molto più carino e paffuto rispetto a
quello di Adrian.-
Era
decisamente la Vigilia di Natale più strana che Hayden avesse mai trascorso,
lontana dai suoi genitori e da suo fratello si era rassegnata ad un 24/25
dicembre da quarto stadio della depressione e invece si stava divertendo come
una matta a giocare a tombolacon un
branco di pazzi dicui lei con i suoi
18 anni e i due figli di Greg parevano i più adulti.
Tornò
a sedersi, prendendo una bella manciata di fagioli e lenticchie dal piattino in
mezzo al tavolo" li usava per coprire le finestre della cartella che
aveva davanti" facendo cenno ad Ali di riprendere l'estrazione dei
numeri, sussultando quando il trillo del campanello d'ingresso sovrastò la voce
di Ali.
-Hayden
cara, potresti andare ad aprire tu? Dev'essere Zachary...- disse la vocina
dolce di Elizabeth dalla cucina -Non posso lasciare la crema.-
Hayden
si alzò lasciando l'incarico di controllare i suoi numeri a Santiago,saltellando cretina " aveva bevuto
qualche bicchierino di vino cotto e si sentiva piuttosto alticcia"
raggiunse la porta d'ingresso esclamando un tonante "BUON NATALE!", che gli si gelò in
bocca alla vista della ragazza accanto a Zach.
-Buon
Natale 'Den!- esclamò Quinto chinandosi veso il viso di Hayden in cerca di un
bacio sulla guancia, sorprendendosi quando la ragazza, saltòvia da lui per poi correre in sala.
-Di solito è
una vera dolcezza.- esclamò girandosi verso la ragazza accanto a lui che
sorrise consapevole - ...E' strano.-
Kirsten gli
poggiò una mano sulla spalla scrollando il capo- Non sei tu, ce l'ha con me.-
Fine prima parte.
Se accettate il mio umile consiglio non perdetevi
la seconda parte * ino chan si sfrega le mani in maniera satanica e ride in
maniera altrettanto sconvolgente”
Adesso passiamo hai ringraziamenti..Davvero non
pensavo che avrei riscosso un simile consenso, me felice ;__;. Sono aperta a
qualsiasi tipo di consiglio o critica anche "Ino,tesoro non dimenticare di
prendere la tua solita dose di psico- farmaci prima di metterti a
scrivere".. Fatevi sotto, sono tutto, fuorchè permalosa.
Era questa in buona sostanza la domanda che girava per il
salotto di casa Grunberg. Da che Hayden era scappata da Zach e Kirsten con un
verso che le era venuto dal basso ventre e che poteva essere
Interpretato
in diversi modi come: “ E che cazzo!” o “ Ancora tu, ma non dovevamo
vederci più!” o ancora “ Signore che ti ho fatto di male per meritare
anche questo???”nessuno dei
presenti era riuscito a trovare un po’ di pace e siccome Hayden non smetteva di
friggere per la rabbia e Kirsten di ridere come una matta, non potevano trovare
nessun’altra valvola di sfogo che spettegolare.
Quello
che più smaniava per sapere era Milo.
Non
riusciva a capire per quale ragione Hayden, fosse scattata a quel modo alla
vista di Kirsten e l’idea che fosse stata la gelosia a muoverla lo stava
portando ad un passo dal travaso di bile.
Prese
la giacca e la raggiunse in veranda, dove la trovò con un broncio che le
toccava le ginocchia e che batteva i denti per il freddo.
Le
poggiò la giacca sulle spalle, tirandole il cappuccio sul capo, accovacciandosi
ai suoi piedi in cerca di spiegazioni, senza però chiedere.
Che
figata la psicologia inversa!
Dopo
pochi secondi infatti, Hayden prese a parlare a torrente come il suo solito,
rinbambendolo di parole, finendolo col tirarlo a sedere accanto a lei per
meglio sfogarsi, tirando un sospiro di sollievo quando alla fine si fu calmata.
Milo aveva ascoltato tutto con un cipiglio molto
interessato, quasi partecipe, per poi tradire la sensazione di comprensione che
aveva cercato di trasmettere e scoppiando in una fragorosa risatata, buttando
il capo indietro – Oddio, dimmi che hai conservato quel filmato!-
-Mi
hai già vista in mutande.-
-Si,
ma ti prego VOGLIO vederlo.- le
prese il viso fra le mani poggiandole un bacio sulla fronte, invitandole ad
alzarsi con quel sorriso leggermente
storto che da che l’aveva conosciuto la mandava
in brodo di giuggiole..
-Non
ho capito che è successo, ma sono felice che tu sia felice. – rispose Hayden
sfiorandosi con la punta delle dita il punto in cui Milo l’aveva baciata, lo
sapeva anche lei che era stupido e infantile avercela ancora con Kirsten per
quello che era successo, ma Jansen non le aveva dato pace permesi, con battutine idiote e video distribuiti
a parenti amici e vicini di casa e come una brava elefantessa “ era così che
si vedeva, motivo, le suecicciette
ballonzolantiche in teoria non
dovrebbero trovarsi su un’attrice” non riusciva a dimenticare.
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In casa, Zach aveva avuto più o
meno la stessa reazione di Milo, dopo i primi trenta secondi di serietà, era
scoppiato a ridere seguito a ruota da Santiago e Adrian, che erano scivolati
sul divano, finendo quasi uno sopra l’altro.
-Durante la pubblicità del
McDonald in cui io facevo la sorellina grande e lei la piccola , l’ho fatta
rimanere accidentalmente in mutande davanti a tutti, tecnici, comparse, regista
e …Tutti.- aveva detto la Bell con un sospiro contrito – Non me l’ha mai
perdonata!-
-E mai ti perdonerò!-
Hayden
era rientrata avvolta come uno sherpa nella giacca di Milo “ che gli stava
leggerissimamente larga” e con un’espressione che non annunciava il perdono
tanto desiderato- Mi ha fatto fare la peggior figura di merda della mia vita mi
dovevi prendere a cavalluccioe invece
“ ancora devo capire come diavolo hai fatto!” mi hai sfilato la gonna
dalla testa!-
-Avevi dodicianni ed eri più pesante di quello che
sembravi!- si difese Kirsten, alzando le mani in segno di resa.
-Avevo dodici anni, Pesavo 35
kg bagnata! Ero una specie di pulcino affetto da rachitismo!!-
-Allora
sono io che sono una cacchina, che ti devo dire!?-
Se trovo
questo video su youtube ti spacco! Ti apro in due come un’anguria, succhio e
sputo tutti i semini!
Ultimamente Adrian era
andato in fissa per youtube, giravafilmini a tradimento, come Sandhill in contemplazione di una mela, Milo
che scopriva le meraviglie del burro e Greg che cantava a squarciagola
inseguendo la camera.
A parlare era stata
Zach, l’unico che si era salvato dall’opprimente obbiettivo del novello
Spilberg e che voleva mantenere a tutti i costi il suo primato.
Archiviata la lite fra
Hayden e Kirsten, che si erano date ad una specie di tregua armata aveva
iniziato una anonima partita a poker, che poi era diventata strip poker e che
lo aveva visto finire in mutande assieme a Milomentre le due ragazze se la ridevano di gusto con le loro camice
sopra gli abiti.
-Eddai siete così
carini!-
-Che ci devo scrivere
sulla tua lapide? Marito e padre amorevole o compianto attore o testa di cazzo
senza limiti e confini?- gracchiò Milo mentre si sfilava il
pedalino sinistro e
lanciava sulla faccia di Hayden.
-Servitore dei fan, che
devono capire che razza di esemplari siete, fammi un bel sorriso Mi’.- esclamò
Adrian tirando fuori il cellulare a tradimento e puntandolo
sulla faccia dell’amico
che divenne leggermente verde per la rabbia.
-SEI MORTO
PASDAR!!!!-
Si alzò, dimenticandosi
di essere solo in boxer e maglietta della salute, ricorrendo Adrian per tutta
la stanza, fermandosi solo quando lui si bloccò sotto il vischio e alzò il
mento con un salto –Dai fate felici tutte le amanti dello slash e datevi un bel
bacio!-esclamò Sandhill, evitando il
calzino volante che dalla faccia di Hayden era finito sui capelli di Norah, nel
piatto di Santiago e infine aveva cercato conforto verso il buon indiano.
E a sorpresa Adrian
afferrò Milo per le spalle e facendogli fare il casquet gli stampò un bacio
bocca a bocca che fece sputarea
Santiago la coca cola eche per poco
non mandò al CreatoreGreg che ,
inciampato a quella vista era finito di pancia sul tavolo dove Hayden, Kirsten
e Zach stentavano a credere a quello che stavano vedendo.
-E
che Adrian! Bleah! Porca vacca!-
La serata era sfumata lasciando i presenti al parti,
mezzi-ubriachi e addormentati per la casa. Kirsten riposava accucciata su una
poltrona, Hayden e Milo si dividevano il divano, Elizabeth si era addormentata
nella camera dei bambini e Norah e Ali dormivano sul tappeto, troppo
stancheper arrivare alle altre
poltrone del soggiorno.
Hayden stava letteralmente
da Dio.
Abbracciata a Milo aveva trovato il modo
migliore per combattere la sua insonnia quasi perenne, il respiro di Milo sul
viso era quanto di più rilassante avesse mai sperimentato in diciotto anni di
vita e ormai sentiva che non avrebbe più potuto fare a meno. Si strinse a lui
quasi miagolando di piacere, incontrando per un’attimo il suo sguardo
annebbiato per il sonno, sorridendo come mai aveva fatto nella sua vita- Peso?-
gli chiese sentendolo aggiustarsi sotto di sé.
-Affatto.-
Le poggiò una carezza
assonnata sul viso, per poi farsi improvvisamente attento, Hayden si volse
intercettando il suo sguardo sussultando alla vista di Elizabeth china su di
loro con un video camera in mano.
-Cari sapete come si usa?-
chiese loro con un filo di voce, mentre la figura longilinea di Ali faceva
capolineo dalla cornice della porta e faceva loro segno di alzarsi
Hayden e Milo si scambiarono
un’occhiata poi seguirono la sig.Grunberg “ che si stava sforzando per non
ridere” fino alla camera da letto padronale, dove…
-Oh…Mio…Dio!-
Norah e Kirsten“ che erano state svegliate sempre da
Elizabeth” erano attaccate al battente della porta con le bocche tappate
nell’incavo del braccio per non ridere troppo, Ali e Hayden erano praticamente
finite per terrae Milo cercava di
tenere ferma la video camera e di non seguire il loro esempio.
Il motivo?
Sdraiati sul lettone, abbracciati l’uno
all’altro, Zach, Adrian, Sandhill, Santiago e Greg dormivano della grossa,
erano aberranti, parevano prossimi ad un’ammucchiata di cui è meglio non
specificare il contenuto!
Hayden si tirò su, aggrappandosi hai
pantaloni di Milo, mentre Kirsten prendeva il cellulare dalla tasca e iniziava
a scattare foto su foto seguita a ruota da Norah e Ali che ne mandò una a Jack
che le rispose, chiedendole se stava guardando un film dell’orrore.
-Sono troppo belli.-
commentò alla fine Milo, crollando sulle ginocchia, sopraffatto dalle risa che
stava inghiottendo da troppo tempo.
-Devi revisionare la tua definizione di
bello.- lo rimbeccò Kirsten.
-Si sono sconvolgenti.-
annuì Ali.
-Si, ma sono così carini
mentre dormono.- sospirò Norah.
-Dai lasciamoli dormire,
domani ne sentiremo delle belle.-
Il mattino dopo:
-Che diavolo ci fate nel mio letto! Dov’è
Elizabeth!-
Greg
-Oddio che schifo! Ho dormito abbracciato ad
un’uomo!!-
Santiago.
-E io che credevo che la mia virilità dopo So no
Torius non poteva più andare a fondo di così..-
Zach.
-E che sarà mai…
Abbiamo dormito tutti assieme allora?-
Adrian.
Fine capitolo:
Siate sinceri, che ne pensate? Fa
schifo? E’ la cosa peggiore che abbiate mai letto? L’ho scritto durante un
ricovero di day hospital e non so se la flebo mi ha fatto qualche brutto
effetto!
Lui non lo reggeva l'alcool, lo steriotipo
dell'oriundo italiano attaccato al fiasco di vino era quanto di più lontano
c'era dalla sua persona. Era testardo quanto un mulo " aveva accettato
quell'assurda gara a chi beve di più per pura ostinazione" era un
fanatico della lasagna " Garfield a suo confronto spariva"
suonava discretamente la chitarra, e stava da Dio con i baffi, ma no, non era
affatto un bevone.
Si puntellò al muro poggiando un paio di colpi
alla porta che aveva raggiunto fra difficoltà inenarrabili, sorridendo quando
questa si aprì rivelando un paio di occhioni blu decisamente arrufati e un
pigiama a fantasia di mucche con il tutù.
-Sei sbronzo?-
-Direi proprio di sì!-
-Non sei astemio?-
-Ho vinto
una sco...una sco...- aggrottò le sopracciglia fissandosi sulla mano sinistra,
quella poggiata al battente della porta- Una scommessa...- biascicò alla fine,
tornando in sè con uno scossone. Hayden scosse il capo con un sorriso
intenerito, era decisamente un adorabile ubriaco. Lo tirò dentro prima che la
cameriera di piano lo vedesse scoppiando in una sonora risata quando lui,
sbilanciato da quell'improvviso strattone finì a faccia avanti sulla moquette.
-Oddio ti sei fatto male?- esclamò quando vide che non stava nemmeno provando
ad alzarsi.
-Ho sbattuto il naso...- mormorò Milo
aggrappandosi alle maniche del pigiama della ragazza per tirarsi in ginocchio,
ritrovandosi così ad un soffio dal suo viso.
Hayden lo
aiutò ad alzarsi e prendendolo per un braccio lo tirò a letto dove con una
mezza spinta lo fece sedere- Con chi l'hai fatta questa scommessa?- gli
chiesementre gl'infilava fra le mani
un bicchiere d'acqua- E soprattutto che c'era in palio?- Milo fissò il bicchiere
fra le sue mani, tentò di portarselo alla bocca, ma poi parve ripensarci e si
limitò a rigirarselo fra le mani- Adrian e Santiago...- rispose leccandosi le
labbra-...Io e Zach...-
-Due spugne contro due astemi?- fece Hayden
sbalordita mentre lo aiutava a bere poggiandogli una mano sotto il mento per
evitare che sbrodolasse sulla coperta asciugandogli le labbra con il dorso
delle dita quando ebbe finito- E chi ha vinto?- L'uomo si battè una mano sul
petto con un singhiozzo orgoglioso, la ragazza battè le mani allegra facendolo
sorridere -Adoro quando lo fai.- bisbigliò battendo le palpebre confuso.
-Quando faccio cosa?- chiese la biondina
poggiando le mani sulle ginocchia.
-Quando sorridi...- sospirò facendosi aria con
un lembo della giacca- Adoro quando sorridi così...Sei troppo bella.-
Hayden sgranò leggermente gli occhi per poi
sciogliersi in un sorrisino di ebete soddisfazione, Milo annuì dolcemente
indicandola con un cenno della mano - Posso dormire qua? - le chiesepassandosi una mano fra i capelli- Prometto
che non cercherò di attentare alle tue virtù...- si era già sdraiato sulle
coperte, le gambe a ciondolare sul pavimento- Per favore non riuscirei ad
arrivare vivo in camera mia...- Si era preso il permesso da solo, dato che dopo
l'ultima parola si era addormentato., tanto che Hayden invece di rispondergli,
si limitò a sfilargli le scarpe e a farlo sdraiare composto sul materasso.
Lo guardò incerta, era così carino quando
dormiva, sospirò facendo il giro del materasso, rinfilandosi sotto le coperte
con un sospiro "... Adoro quando sorridi così...Sei troppo bella."
ridacchiò contro i pugni, le aveva fatto un complimento e se è vero che in vino
veritas, era un complimento che gli era venuto dal cuore.
-Uhmmm...- lo sentì mormorare contro il
cuscino- Hayden...-.
La ragazza alzò il capo dal cuscino girandosi
verso di lui- Che c'è?- gli chieseavvicinandosi, poggiandosi su un gomito.
-Uhmmm...-
Oddio parlva nel sonno e chiamava lei!!! Hayden
si sentì ad una passo dallo scigliersi come un budino, ma non ebbe il tempo di
lanciarsi in un gemito sognante che un trio di voci la fece scoppiare a ridere.
-Fave di fuca !Fave di fuca !! Nanararà! Fave di fuca ! Fave di fuca !
Nanararà!-
-Che cosa scio...scio...sciono le fave di fuca?
-Un lassativo.
Zach che cantava la canzoncina dello spot di un
famoso lassativo, Adrian che sbagliava a parlare e Santiago stranamente lucido
che si trascinava appresso da una parte Zach e da una parte Adrian -Guarda tu
che mi tocca fare...- sbadigliò insonnolito dall'alcool che aveva in corpo-
Oggi sono pure morto.
-E non è stata una morte indolore.- ridacchiò
Quinto cercando nelle tasche la chiave della camera- Oddio sto per sbottare...-
lasciò cadere il capo all'indietro alitando alcool al soffitto.
-Hei Zaccusciolo che mi disci della tua
amichetta...- esclamò Adrian afferrando Zach per un lembo della giacca
-Uhm?.
-Si...Quella di Natale...Come si
chiama?...Ki...Ki...-
- Kirsten...Kirsten Bell.- lo imbeccò Santiago
sistemandosi attorno alle spalle le braccia dei due amici..
-Io pensavo che ti piascesse Hayden...-
Zach si volse verso di lui con gli occhi
ridotti a due fessure arrossate- Era uno scherzo...Per fare smuovere quelle due
marmotte. O meglio per chiarire le idee a Hayden...Mi ero accorto che era in
bagno quella volta, c'era la sua borsa sul lavandi...- sollevò le sopracciglia
rispondendo con un cenno del mento all'occhiata terrorizzata che gli stavano
rivolgendo i due uomini vicino a lui, si girò verso la fonte del loro sgomento
trovandosi faccia a faccia con... - Hayden?-
-SEI MORTO
QUINTO!!!!!!!!!-
-Cos' erano quelle
urla strazianti?- chiese Milo non appena Hayden fu di nuovo vicino a lui-
Sembravano dei capretti al macello...-
Hayden non rispose
sistemandosi sotto le coperte, facendogli segno di venire sotto se non voleva
morire di freddo - Nulla di preoccupante...-rispose con un sorriso malvagio che
le andava da orecchio a orecchio, Milo si volse verso la porta " da cui
provenivano degli strani lamenti" poi verso la biondina accanto a lui
-Hai ucciso qualcuno?-
-No...Non penso che
sia morto.-
Fuori dalla porta
Zachary John Quinto, piangeva come un bambino piegato in due sui suoi poveri e
ammaccati"da una ginocchiata
pazzesca" gioielli di famiglia.
------------------
Buongiorno...
Buongiorno...
Milo chiuse gli occhi al tocco delle dita di Hayden sul viso, quella carezza
alle tempia era quello che gli ci voleva per stemperare il feroce mal di testa
post- sbornia che l'aveva svegliato, sospirò facendola avvicinare,
ragirandosela fra le braccia.
-Senti, mi dici che
c'era in cambio per quella scommessa?- gli chiese Hayden continuando il
massaggino alle tempie.
-Lo vedrai presto.-
-------------
-Sei ancora vivo?-
-Non per merito
tuo!-
-Te lo sei
meritato.-
-Violenta.-
-Almeno possiamo
ritornare ad essere "amichettidel
cuore" come prima.-
-Allora dammi un bel
baciottolo amore ! -Hayden si alzò sulle punteprendendo il viso di Zach fra le mani e scoccandogli un bacio sulla
guancia, sorridendo alle sue espressione da micione felice- Che stai aspettando
qua?- gli chiese sedendosi vicino a lui.
Era appoggiato al
bancone del bar, rivolto verso la porta d'ingresso del sala da pranzo, in
palese attesa di qualcosa.
-Quello che aspetta
anche lui.- indicò Milo era seduto al tavolo con Adair, Noah e Greg- E che
dovrebbe succedere proprio...- si bloccòindicando la porta -Adesso.-
-------------
Nella sala da pranzo
dell'Hilton hotel, riservato al cast e ai tecnici del telefilm Heroes, era
caduto un silenzio di ghiaccio. Al bar Zach aveva preso Hayden per un braccio e
le aveva evitato di volare giù dallo sgabello su cui era appollaiata, al tavolo
Milo aveva sputato un boccone di brioches, Adairaveva lasciato cadere la sua crostatina, Noah si era rovesciato
addosso il suo succo di frutta e Gregper poco non eraruzzolato giù
dalla seggiola, finendo quasi sotto il tavolo. Due belle donnone erano comparse
nella sala ancheggiando su trampoli , due donne...
-Belle topolone!-
urlò Milofacendo da eco al fischio
d'apprezzamento di Greg.
-Belle
gnocche!-strillò Zach .
-Sfottete sfottete ,
ma almeno non potete dire che non siamo uomini da parola…-
Il motivo di tanta
agitazione? Il motivo di tutti quei complimenti da bar?
Beh bisogna fare un
passo indietro.
Diverse ore prima
che Milo si trascinasse sbronzo perso fino alla camera di Hayden, quattro
uomini si erano ritrovati al bar dell’hotel, quattro uomini che avevano dato il
via ad una folle gara di bevute che avrebbe visto i perdente vestiti da donne…
in poche parole … LE DUE BELLONE ERANO ADRIAN E SANTIAGO!
-Sandhill perché mi
stai fotografando?- chiese Santiago spostandosi dietro l’orecchio il ciuffo
rosso fuoco della parrucca che indossava, avvicinandosi all’amico tutto intento
a trafficare il cellulare.
-Niente…- gli
sorrise dolcemente per poi girarsi verso Ali – Non ho il numero di Norah… -
-Te lo do io!-trillò
Hayden
-Bestie!
Il prossimo capitolo sarà il penultimo . Mi scuso
per il ritardo con cui ho pubblicato, ma avevo un sacco di cose da fare e
questa fic l’ho un po’ accantonata “ non succederà più promesso!” La fic si sta
per concludere, il prossimo sarà il penultimo capitolo, non perdetelo.
Zack si chinò sull'amico afferrandogli con forza le spalle e
scrollando per avere la sua attenzione - Hayden sta partendo con l'intenzione
di non tornare più!- Milo lo fissò stordito per un'attimo, prima di alzarsi con
un salto dalla seggiola, prendere
la giacca e le chiavi dell'auto e urlare un " GRAZIE ZACK!!
" mentre imboccava la porta a folle velocit, travolgendo e quasi uccidendo
Adair e Noah che giocavano
con le macchinine sul pianerottolo delle scale- SCUSATE PICCOLI
POI VE LE RICOMPRO!-
Una volta uscito dalla stanza Milo, Zack, che era rimasto accanto
al tavolo,sorrise bastardo sfregandosi le mani. Si volse guardando la persona
che aveva assistito alla scena dal divano ricevendo un occhiata altrettanto
divetita -Andiamo vedere come finisce sta storia?- chiese .
Adrian fece spallucce- Certamente.-
Tre giorni prima:
Ha
sclerato... Decisamente...
Erano
ore che Milo urlava al cellulare frasi che andavano da velate minacce a vere e
proprie dichiarazioni di morte a insulti, a balbetti sconnessi e ringhi
animaleschi. Hayden aveva provato a calmarlo, aveva cercato di togliergli il
telefono dalle mani, di fargli capire che ormai era abituata alle cattiverie
dei giornalisti, ma nulla era valso... Milo aveva sclerato... Punto...
Adrian
lasciò cadere la sacca che portava alla spalla e dopo aver dato un'occhiata
alla ragazza seduta al tavolo e all'amico che andava avanti e indietrodavanti alla macchinetta del caffè e chiese molto
dolcemente che cosa era successo" Milo arrabbiato faceva seriamente
paura, piccoletto com'era era in grado di scatenare dei veri terremoti."
Il ragazzo si bloccò, afferrò il giornale che teneva arrotolato nella tasca
della giacca e lo sbattè sul tavolo davanti ad Hayden, che si ritirò con un
salto.
-LEGGI
QUI.- riuscì dirgli semplicemente prima di tornare a inveire contro una
poveretta di nome Doris. Adrian prese la rivista dal tavolo, cercando lo
sguardo di Hayden che si limitò a sospirare sconfitta. In realtà era
arrabbiatissima anche lei, ma aveva deciso di optare per una calma anglosassone
e non istigare ancora di più Milo.
-Allora...- mormorò l'attore svogliando il giornale
distrattamente, per poi fermarsi alla pagina incriminata con un salto- No...-
mormorò scioccato guardando i due ragazzi- Sta stronza...- disse di cuore.
- GIURO SU TUTTI I SANTI DEL PARADISO CHE IL LORO
PIDOCCHIOSO GIORNALETTO GLIE LO FACCIO CHIUDERE!- urlò
Milo sferrando un pugno al muro che fece tintinnare il quadretto appeso poco
sopra l'interruttore della luce
- NON MI SAREI MAI ASPETTATO UN SIMILE COLPO
BASSO DA ALEXIS.-
Continuava ad andare avanti e indietro ringhiando
fra i denti che su di lui potevano scrivere tutto quello che volevano, ma non
glie la dovevano toccare la "sua" Hayden , era talmente arrabbiato
che con capiva bene quello che diceva. Infatti dopo averlo detto, l'aveva
guardata, era leggermente arrossito e poi aveva ripreso a insultare una morente
Doris.La ragazza guardò Adrian e sorrise soddisfatta. Come per magia la rabbia
era passata. Gli bastava che lui fosse tanto preoccupato per lei per essere
felice.
-E' innocente come un cucciolo.- si disse con un
sorriso Adrian, spostandosi dalla
porte per permettere a Zack di entrare,-Mi' hai
letto qua?- Lo guardò- Si, credo di si.- Andò verso Hayden che gli fece di no
con la testa prima di farlo parlare. Si vedeva lontano un miglio che voleva
chiedergli " L'hai presa male? "Si alzò raccogliendo le mani
dietro la schiena. sorridendo leggermente forzata- Non sono arrabbiata... Non
mi importa quello che Alexis Bladel pensa di me.-
-Davvero?-
-Si...-
-Sul serio.-
In un intervista ad un settimanale scandalistico
Alexis Bladel aveva sparato a zero su Milo e su Hayden, sulla loro presunta
storia sbandierata sui giornali, battezzando la ragazza con nomignoli per nulla
carini, come "troietta" " attricetta da quattro soldi"ecc....
Milo intanto aveva chiuso il telefono contro il
petto e stava litigando con il distributore del caffè che non ne voleva sapere
di dargli la camomilla per cui aveva pagato.
-Mi... Smettila , ti verrà un'ulcera grossa quanto
un pompelmo.- esclamò Hayden prendendolo per i fianchi della maglietta e
tirandolo sulla seggiola - Ecco, devi premerequesto bottone qua per avere la bibita.-
Con un sorriso materno prese il bicchiere dal vano
di recupero e glie lo porse dopo averci soffiato amorevolmente sopra, Milo la
fissava improvvisamente rabbonito, quella dolce "bambina", la
sua, dolce bambina, era una sorta di sedativo naturale per lui -Grazie 'Den.-
disse .
-Prego Mi.-
......................
Nonostante tutto c'era rimasta male.
Con Milo e gli altri aveva fatto l'indiferente, ma le parole di Alexis avevano
centrato come un missile la parte più paranoica del suo carattere. Si sentiva inferiore
a Milo, indegna di lui e questa era la verità e quella stronzetta lo aveva
centrato in pieno. Lui aveva bisogno di una donna, non di una bambina appena
cresciuta. Si mosse nervosa sulla seggiola, sussultando al tocco delle labbra
di Milo sul collo, quella porzione di pelle dietro l'orecchio, il cui solo
sfiorare la faceva torcere per il solletico.
-Ah!- esclamò girandosi rossa in viso.
-Eri troppo seria.- le disse posandole un buffetto
sulla punta del naso.
La ragazza sorrise perdendosi in quegli occhi
nocciola che la fissavano sorridenti, finalmente si era calmato ed era tornato
ad essere il suo cucciolo...
-Non toccarmi il culo pervertito!- urlò saltando su
al pizzicotto somministratole a tradimento dal ragazzo chino su di lei."Il
suo cucciolone depravato...." si disse mentre si girava come un
tornado.
- Scusami, ma te l'ho detto eri troppo seria.-
- Un'altro bacino sarebbe stato più accetto...-
fece la biondina mentre glitempestava
la testa e il braccio di pugni poco convinti. L'uomo si volse cercando di
prenderle il viso fra le mani- Bastava chiederlo.- le disse, ma lei si
sottrasse con un saltino indietro facendogli una linguaccia burlona, per poi
prenderlo in contropiedi e schioccargli un bacio sulla guancia.
-Delusione.- fece Milo
-Eh?- esclamò Hayden con le braccia ancora strette
al suo collo e il naso quasi contro la sua guancia.
-Quando mi sei saltata fra le braccia credevo
chissà cosa e invece...- le disse contrito inarcando un sopricciglio con aria
seccata " quando tirava fuori il maniaco che c'era in lui era difficile
poi rimetterlo dentro."
-Volevi un bacetto passero?-
-Non mi sarebbe dispiaciuto.- guardò la ragazza-
Passero?-
-Mi spiace cipollino, t'ha detto cicca.-
-Cipollino? Ok...- disse Milo sciogliendosi dal suo
abbraccio - Prima che la mia virilità precipiti a picco me ne vado.
Hayden si guardò attorno, erano soli, ora o mai
più.
L'urlo sorpreso di Milo fu spezzato dalla risatina
di Hayden. Sfruttando il fatto che le aveva dato le spalle e che accanto a loro
c'era uno di quei materassini usati dagli stunt per non farsi male durante le
cadute, gli era saltata sopra atterrandolo e sedendosi a cavalcioni su di lui,
bloccandogli le braccia ai polsi..
-Hayden… ti
rendi vagamente conto di quanto sia equivoca questa posizione?!!!- esclamòMilo , che dopo i primi tre secondi di
sorpresa , stava faticando un casino a non scoppiare a ridere. Era la prima
volta che una donna gli saltava addosso nel vero senso della parola.
-No...Non molto.-
-E adesso che fai? Mi violenti?- chiese Milo
tirando le labbra in un sorriso di puro divertimento
-Forse.-
Milo la guardò , era troppo, troppo, troppo
bella... Senza contare che era seduta su di lui, e che cavolo, anche se era un
gentil'uomo era prima di tutto un uomo. Con un colpo di reni ribaltò le loro
posizioni, facendola singhiozzare per la sorpresa, senza però bloccarla, non
voleva certo spaventarla, lasciandola così libera di schiaffeggiarlo se mai
l'avesse ritenuto opportuno.
Ma Hayden era tutto tranne che spaventata.
Lo guardava curiosa, aspettando una sua mossa,
sorridendo adorabilmente birichina.
-Credo che sia arrivato il momento di chiarire la
questione fra noi due.- disse Milo affondando le ginocchia accanto ai fianchi
di Hayden.
-Credo...- fece eco la ragazza.
-E come la risolviamo?-
-Sei tu l'uomo no?-
-Si, ma sono pure un pervertito. L'hai detto tu,
dal primo giorno che ci siamo conosciuti.-
La ragazza mosse il naso confusa..
-Io...Tu...Materasso...Li sento solo io i
campanelli d'allarme?-
Hayden ridacchiò, per fortuna se lo diceva da solo
- E allora come si fa?- gli chiese.
-Accetto suggerimenti.-
Hayden lo fissò per un'attimo. Aveva capito
benissimo che stava facendo. Non voleva costringerla a fare nulla, per questa
ragione voleva che fosse lei a prendere l'iniziativa. La considerava innocente
come un cucciolo, più volte glie lo aveva ribadito e sicuramente non voleva
fare nulla per agitarla. Con un sospiro prese il viso di Milo fra le mani,abbassandolo e avvicinandolo al suo,
accostando le labbra in un bacio .
-Uhmm...- lo sentì fare in un bisbiglio
-Uhmm...Che?- gli chiese .
-Uhmmm è meglio che mi alzi prima di approfittare
troppo della situazione.-
-E' pensi che ti lascerò alzare.- alzò il capo
accennando alle sue gambe strette attorno al ginocchio sinistro di Milo.
-E, ma allora te le cerchi.-
Hayden rise divertita mentre Milo si girava sul
materasso tirandosela sopra, poggiandole una mano sulla nuca, portando di nuovo
le labbra della raggazza sulle sue.
Tre giorni dopo:
Milo premeva sul pedale dell'accelleratore con tutte le forza che
aveva in corpo. Lei stava partendo, non l'avrebbe più rivista,come un emerito
coglioneaveva allontanato da sè una
delle cose più belle che gli erano mai capitate nella vita. Guardò l'orologio
lasciandosi sfuggire una bestemmia- Non partire! Non partire!-
FINE CAPITOLO.
Per chi ha amato lo Zachary Quinto targato Ino chan: Non perdete
assolutamente il prossimo capitolo. Lo adorerete!
Ringraziamenti:
PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST:Cavoli non credevo che Santiago e Adrian versione gentile pulzella,
potessero fare tanto furore ... Mi è venuta all'improvviso e pensavo che fosse
una cavolata e invece...Me felice!>////<
Dance:
Odi et amo... Cavolo... Sai che non l'ho finita quella fic?... * Dance carica un lancia
fiamme e Ino chan si da alla fuga piangendo e urlando*...
mojojojo : L'ammucchiata dici?... * Sul capoccione di Ino
chan una lampadina* Vediamo che si può fare al prossimo cappy!
Lady_Sue1789 : * contagiata dalla festa ino chan fa il trenino da sola
attorno al computer* Sono contenta che questa fic ,che ti giuro è nata perchè le mie
amiche mi hanno praticamente dato il tormento, ti piaccia tanto. Sono contenta
che tu ti diverta a leggerla, perchè io mi spacco dalle risate a scriverla XD
Hiromi: Spero anche questo capitoletto ti sia piaciuto tesora ^__^
kibachan : Mancherà anche a me questa fic, mi diverto un casino a
scriverla. Zack cupido bastardo è stata una botta di genio vero? vero? vero? * scodinzola in cerca di
approvazione* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.
gloria85 : Qualcosa si è intravisto qua... Al prossima, si capirà
^---^
Kim: Un'altra Milo/Hayden? Uhmmmm..... Forse, non lo so... Devo
ancora finire questa XD
PS: La tua MAKE ME SMAILE è stupenda, avevo gli occhi a cuoricino
quando l'ho letta, sei bravissima!^___^
ND: D'accordo, avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo cappo, ma
ho dovuto spezzarlo, perchè sarebbe risultato troppo co
ND: D'accordo, avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo cappo,
ma ho dovuto spezzarlo, perchè sarebbe risultato troppo confuso. Cosìsarà il prossimol'ultimo.
Zack Quinto si rigirava nel letto stanchissimo, ma insonne,
incapace di trovare una posizione che gli coinciliasse il sonno, finendo per
terra al quarto giro per il materasso, con le gambe annodate fra le coperte e
le lenzuola e la serena consapevolezza, che cazzo, sempre a lui succedevano ste
cose.
Sbuffò portandosi le mani al viso, soffocando un sorriso contro le
palme della mano, chiedendosi per quale assurda, masochista ragione, aveva
deciso di bere un caffè prima di andare a letto, per poi ricordarsi che prima
di farlo si era addormentato per terra, con la testa sulle ginocchia di Norah
" che era stata richiamata da Tim assieme a Santiago per le foto
promozionali"
Cercò di liberarsi dal suo stadio di impiccato alla rovescia,
mandando un incazzato -Avanti!- a quel bussare nervoso , sussultando alla vista
di Hayden, in uno sconvolgente pigiama color arancio a fantasia di leprotti
felici.
- Den?-
-Uhmmm...-
Senza proferire altro suono la ragazza chiuse la porta alle sue
spalle, attraversò trascinando i piedi la stanza e come un sacco si buttò sul
letto facendo scricchiolare le molle sotto il suo peso.
-Mi sono perso qualche passaggio.-
Scalciando,
Quinto si liberò le ginocchia e puntando i gomiti sul materasso si issò su
,finendo accanto alla ragazza che lo fissava con la guancia sprofonadata nel
cuscino e gli occhi arrossati di chista vivendo una nottata da non ricordare .
-Guarda
che la camera di Milo è la 103 questa è la 104.-
Battutina
innocente.
Innocente...
Zack
inarcò un sopracciglio mentre due grossi lacrimoni rotolavano giù dagli occhi
di Hayden fino a bagnare la federa del guanciale... Attimo di silenzio, scena
da puntolini di sospensione volanti come nei cartoni animati-CHE TI HA FATTO
QUEL NANO PERVERSO!? IO LO SVERTEBRO! -Zack si tirò su di scatto
mentre Hayden si accucciava a palla sotto le coperte.
-Niente.-
-Allora perchè piangi!?-
-Per questo!-
Era
una situazione assurda, Zack si grattò la testa perplesso "non ha fatto
niente, allora perchè piange?" incrociò le braccia al petto per poi
arrivarci di colpo " non ha fatto niente!" scoppiò a ridere
mentre sotto la coperta Hayden diventava color pomodoro.
-E
brava la mia piccola depravata.- disse fra i singhiozzi di risa.
-NON
SONO DEPRAVATA!-
-Piccola
devi cercare di capirlo... Ha paura di spaventarti.- la capacità di Zack di
cambiare registro verbale era ar dir poco impressionante, era capace
di
passare al puro riso alla pura dolcezza in pochi secondi.
-Io
mi spavento quando lui non fa niente.-
-Lo
so, tu hai paura che si stufi e lui ha paura di metterti fretta... Siete due
bei grovigli paranoici.-
Hayden
mugugnò sotto le coperte, Zack le poggiò un piede sul fianco, facendole
solletico con la punta-Den ti fidi di me?- le chiese.
-Devo
rispondere adesso?- fece lei ancora raggomitolata a riccio sotto il piumone.
-Non
siamo sulla poppa del Titanic, non posso buttarti in mare se dici di no.-
-Si,
mi fido.-
-Non
mi sembri molto convinta.-
La
biondina si tirò su di scatto urlando " Si mi fido di te Jack!" buttandogli
le braccia al collo, ribaltandolo e finendo per terra sopra di lui: - Allora
Rose..- mormorò Zack mentre si massaggiava la nuca- ... Lascia fare a zio! Che
ti risolve tutto.-
***
Hayden
si era addormentata da una mezzoretta quando Zack sgusciò da sotto le coperte,
s'infilò le ciabatte e battendo l'anca contro l'anta dell'armadio " era leggeressimamente impedito al buio" usci dalla stanza.
Silenzioso
arrivò alla camera 106 e dopo aver dato un paio dicolpi attese che la marmotta al suo interno si decidesse a
trovare la via della porta.
-E
tu dovresti essere uno fra gli uomini più sexy del mondo?-
Adrian
si diede una guardata addosso, effettivamente in quelle condizioni anche Danny
de Vito era più affascinante di lui - Sono le tre di notte ciccio, nemmeno tu
sei un fiore di campo....Hai un alito che svernicia.- disse poggiando una mano
al battente della porta e l'altra sul fianco.
Zack
si mise una mano a coppa davanti al viso, e si effettivamente aveva il fiato
buono per stordire i caimani -Si, ma almeno io non ho i boxer con i Puffi.-
Pasdar
abbassò gli occhi chiari, avampando per una frazione di secondo "erano
i boxer che quella santa donna di sua moglie gli aveva regalato per il S.
Valentino l'anno prima e che mai prima di quella sera aveva avuto il coraggio
d'indossare!"- Chi non ama i Puffi?- disse serio tornando a fissare
gli occhi scuri del collega che lo guardavano birichini.
-Io
però non mi ricordavo Grande Puffo così piccolo.
Le
orecchie di Adrian andarono praticamente a fuoco sotto lo sguardo sinceramente
perplesso " Dio era un'attore nato " di Zack -HO FREDDO!-
-Che cazzo volete a quest'ora?-
Santiago si appoggiò completamente al battente della porta donando un'occhiata
confusa agli uomini che aveva di fronte, unZack decisamente sveglio e stranamente pimpante " per il bradipo
che era al mattino appena sveglio" un Adrian palesemente incazzato
" non aveva mandato giù la battuta su Grande Puffo!"un Greg, che non sapeva perchè era lìe che ogni tanto chiamava la moglie in pieno
delirio da sonnambulo e un Sandhil che parevaessersi addormentato in piedi come un cavallo con un braccio e una
guancia appoggiati su di Norah che faticava a reggerlo piccolina com'era....NORAH? Gli occhi scuri di Santiago
tornarono sulla ragazza che lo salutò con la mano , facendolo tirare su di
scatto, improvvisamente vispo come un galletto.
-Entrate!
Entrate!- esclamò portandosi via dal viso la folta chioma castana che nel sonno
gli era andata tutta davanti al viso e facendo spaziodocile come un agnellino.
-Ve
lo avevo detto io che appena vedeva Norah si svegliava.- fece Greg entrando
dopo la bellissima brunetta, che sorrise al padrone della stanza, facendolo
praticamente sciogliere sul posto.
-Buono
Romeo.- lo seccò Zackassestandogli un
colpo di palmo sulla fronte- Tieni a freno la belva.- e qui gli diede un'altra
pacca, dove? Meglio non dirlo....Ma decisamente più in basso.
-Eh?Ah...Si.-
***
10 minuti dopo Adair e Noah avevano fatto il loro ingresso nella
camera 220 accompagnati da Ali e Jack. Il bambino, dopo essersi guardato
attorno decisamente assonnato, era andato a sedersi vicino a Zack, mentre Adair
dopo aver dato un'occhiata generale, aveva represso a stento un sorriso e
prendendola palla al balzo ed era
andata a sedersi sul letto fra Greg " o Greggy Bear come lo chiamava
lei " e Sandhill " per cui aveva una cotta ar dir poco
mondiale"
-Allora
signori.- fece Zackprendendosi il mento
fra due dita-Vi ho convocati qui
perchè ho bisogno del vostro aiuto per Milo e Hayden.-
-No!-
Jack.
-No!-
Adrian.
-No!-
Santiago.
-No!-
Sandhill
-No!-
Ali.
-No!-
Greg.
Tutti
sapevano che Milo tendeva alla psicopatia quando lo si faceva arrabbiare e
sicuramente quello che Zack stava covando alla fine l'avrebbe fatto infuriare,
ma a sorpresa in quel coro di dissensi si levarono tre voci.
-Io
ti aiuto zio Zack!-
-Io
ti ADOOOOORO Adair.- Quinto si tese attraverso il letto e presa la testolina
della bambina fra le mani le schiocco un bacio sulla punta del nasino all'insù,
facendola arrossire.
-Io
anche ti voglio aiutare Zack.- fece Noah tirandogli la maglietta per avere la
sua attenzione.
-Adoro
anche tesoldo di cacio.- fece l'uomo
chinandosi sul bambino e prendendolo in braccio e posandogli un bacetto sulla
guancia.
-Anch'io
ti aiuto.-
Tutti
si volsero verso Norah che sorridendo era appena uscita da bagno.
Zack
si girò con il suo testatissimo sguardo da cucciolo e prima che la ragazza
potesse dire qualcosa, le fu addosso, stampandole un bacio fra i capelli.
-Ti
aiuto anch'io .- esclamò piccato Santiago.
-Geloso?-
fece Quinto stofinando la guancia barbuta contro quella della ragazza ancora
fra le sue braccia che si torse per il solletico.
-No.-
Dopo
trenta minuti di mugoli, pianti simulati e altro, Zack riuscì a convincere
tutti di aiutarlo a mettere finalmente assieme quelle due bestiacce paranoiche
che rispondevano al nome di Milo Ventimiglia e Hayden Panettiere.
Fine prima parte del capitolo.
Nella speranza che questo mezzo- cappo sia stato di
vostro gradimento un saluto Ino chan.
Ovviamente GRAZIE
a tutti coloro che hanno letto/recensito/ messo
questa mia fra i preferiti.
Uno sgabello andò a infragersi contro il muro ad un paio di centimetri
dall’orechio di Zack, che terrificato si volse a constatare lo scampato
pericolo. Gli avevano detto che Milo quando era arrabbiato tendeva alla
psicopatia galoppante, ma per poco non lo faceva secco. Si volse, sorridendo
dolce, trovandosi di fronte ad una bestia schiumante dirabbia per essere stato preso tanto
bellamente per il culo.
-Oh andiamo.-
Spolverando i suoi vecchi studi di legge, si tirò in piedi con le mani
alzate, occheggiando alla porta alla sua sinistra, che imboccò uso razzo,
quando si accorse che Milo si sarebbe placato solo quando lui sarebbe stato
gelido e cadaverico sotto i suoi piedi.
-Mi salvi chi può!
POSSIBILMENTE JOHN RAMBO!-
Tre ore prima:
-Non vorrei essere il solito sboccato,
ma sto coso ha una forma troppo fallica!-
-Taci sboccacciato!-
-Oh dai Mi' è un pene in miniatura!-
-Scusa è, adesso faccio il pervertito,
ma il tuo è così?-
-Beh...Più o meno...-
-Non t'offendere, ma allora c'ha una
forma strana forte.-
-E' perfetto invece!-
-Bah!-
-Ehi, ma che ti sei messo d'accordo
con Zack?-
-Perchè?-
Adriangrugnì una parolaccia mentre Milo riponeva nella scatolina un
ciondolo a foma di goccia, si sistemò sulla seggiola, sorridendo amabile
all'arrivo di Adair -Vieni qua da zio.- le disse stendendo le braccia, mettendosela
a sedere su un ginocchio.
Milo la guardò perplesso " Strano..." si disse
Di solito Adair, non si avvicinava a
Adrian, la metteva in soggezione diceva.
Adrian avvicinò il viso all'orecchio
della piccola- Allora?- le chiese sotto voce.
Adair si volse mettendogli un braccio
attorno alle spalle- Hayden sta andando.-
-Bene.-
//---------------------//
Hayden ormai era abituata alle
stranezze di Zack.
Dopo un anno e mezzo, non ci faceva
più caso.
Ma quel giorno stava battendo tutti i
record!
-Zack!?-
-Si, ammmore?-
-Mi stai massacrando il braccio!-
La stava trascinando verso l'auto come
un sacco, da quando gli aveva detto che doveva andare a prendere Jansen
all'aereoporto era come andato via di testa! Le aveva messo fra le mani la
borsetta, dato le chiavi della sua Berkley " e questo poteva essere
considerato uno dei segni biblici di un apocalisse imminente!"
-Sandy! Gli dici qualcosa?- esclamò
agitando la mano verso Sandhill, seduto in panchina vicino a Norah. Di solito
il dolcissimo indiano faceva da sedativo naturale a Zack, ma questa volta, dopo
averlo guardato, si girò verso di lei e la salutò con la mano.
-A dopo tesoro...-
-Come a dopo!?-
//---------------------//
-Vedi di fare le cose per bene.-
-Si.-
-Non scoppiare a ridere!-
-No.-
-Su vai.- Norah smise di massaggiare
le spalle di Zack per dargli un pacca sul sedere-Rendimi orgogliosa di te!-
//---------------------//
-Sta partendo?-
-Si...-
-Hayden.-
-Si!-
-Stapartendo.-
-Si.-
-Hayden!-
-Si!-
Zack si chinò sull'amico afferrandogli con forza le spalle e
scrollando per avere la sua attenzione - Hayden sta partendo con l'intenzione
di non tornare più!- Milo lo fissò stordito per un'attimo, prima di alzarsi con
un salto dalla seggiola, prendere la giacca e le chiavi dell'auto e urlare un
" GRAZIE ZACK!! " mentre imboccava la porta a folle
velocità.Travolgendo e quasi uccidendo Adair e Noah che giocavano con le
macchinine sul pianerottolo delle scale- SCUSATE PICCOLI POI VE LE
RICOMPRO!-
Una volta uscito dalla stanza Milo, Zack, che era rimasto accanto
al tavolo, sorrise bastardo sfregandosi le mani. Si volse guardando la persona
che aveva assistito alla scena dal divano sorridendo bastardo-Andiamo vedere
come finisce sta storia?- chiese .
Adrian fece spallucce- Certamente.-
//---------------------//
Milo aveva impiegato solo trenta
minuti per arrivare all'aereoporto, aveva tirato dritto a tre semafori rossi ,
rischiando più volte di schiantarsi contro un palo , aveva parcheggiato senza
chiudere bene l'auto e come un pazzo era entrato al Kennedy.
-Adesso
come la trovo?-
Si
guardò attorno disperato, quando individuò un familiarissimo gilè imbottito
verde chiaro, era lo stesso che Hayden aveva indossato parecchie volte anche
per girare. Guardò meglio la ragazza che lo indossava, era bionda, e portava a
mò di cerchietto gli occhiali da sole che Greg aveva regalato a Hayden per
Natale.
-Che
culo!-
Le
corse incontro, la prese per un braccio e la fece girare con uno strattone,
facendole cadere di mano il trancio di pizza che stava mangiando.
-Milo?-
-Non
partire!-
-EH?-
//---------------------//
-Ti prometto che non dubiterò più di
te!- esclamò Adrian accucciato dietro ad una colonna vicino a Zack e Greg.
-Bravo. E anche tu panzone, prendi
nota!-
-Panzone a chi!?-
-Preferisce piccolo Buddah?-
Greg "
anche lui accucciato con le mani poggiate sulle spalle di Adrian"si tirò su di scatto, con il chiaro
intento di strangolare Zack, venendo atterrato daAdrian che gli
salì praticamente a cavalluccio sulla
schiena
-Fermo scemo.- esclamò l'uomo- Se ci
vede Milo so cazzi!-
//---------------------//
-Senti... Lo so che sono una testa di cazzo paranoica,
che ti sto facendo stufare con la mia indecisione, ma cerca di avere un po' di
pazienza. Ho 30 anni, ormai sono stanco di avere storielle, vorrei una cosa
seria e non so se posso averla con una ragazzina...-
Hayden lo fissava sbalordita, non capiva da dove gli
stava venendo tutta quest'ansia di chiarimenti e poi perchè le aveva chiesto di
non partire?-Anch'io voglio una storia seria.- disse comunque seria.
-Hai capito io che intendo con serio? Abito bianco,
fiori d'arancio, inizio ad avere un'età voglio una famiglia... E tu sei così
giovane...-
Hayden scosse il capo- L'età non c'entra Mi'.- Senza
contare che lei la marcia nuziale la sentiva ogni volta che lo guardava... Ma
questa era un'altra storia....
-Lo so, tu hai l'esempio dei tuoi genitori, sei fiduciosa
per questo, ma capisci che io certe domande me lo faccio?-
-Perchè ti deve sempre fasciare la testa prima di
avertela rotta.-
-Sono pure paranoico adesso?-
-Un pochino.-
-Comunque scappare non risolve.-
-E chi sta scappando?-
-Tu signorina!-
-IO?-
Milo le diede un'occhiataccia, partire e lasciarlo in
preda alla disperazione non era scappare, secondo lei? Hayden gli donò uno
sguardo genuinamente perplesso- Mi'hai bevuto?-
-No.-
-Guarda che io non sto mica partendo,sai?-
Una vena assassina cominciò a battere sulla tempia
sinistra di Milo- Come no?-
-Beh no...- Hayden gli sorrise dolce- Sto aspettando
mio fratello. Sai, ha deciso di passare con me le vacanze di primavera.-
Milo le si appoggiò addosso.
Hayden lo strinse hai fianchi cercando di reggerlo-Ti
senti male?- gli chiese allarmata.
-Io lo spacco.- sillabò venefico Milo, facendo scrocchiare le dita.-
-Chi?-
-Zack.-
-Perchè?-
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-Merda! Mi sa che ha capito l'inganno!- esclamò
Adrian.
-Ognuno per sè e Dio con tutti!- dichiarò Greg alzando
un dito.
-E' stato un vero onore conoscervi!- piagnucolò Zack .
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Hayden rideva fino alle lacrime, mentre Milo sputava
maledizioni su tutto l'albero genealogico della famiglia Quinto -Ridi! Ridi! A
me intanto è venuto un infarto!- esclamò girandosi verso la ragazza che stava
letteralmente afflosciando di lato sulla panchina su cui erano seduti...ZACK ERA UN GRANDE!...L'aveva fatto spaventare per
benino!
-Allora ci tieni a me.-
-Dopo ti faccio vedere le multe che ho collezionato
per venire qua per...- fece le virgolette volanti- Fermarti.-
Hayden prese fiato prendendo il braccio di Milo e
portandoselo attorno alle spalle.
-Allora che facciamo?- gli chiese poggiando la guancia
contro la sua spalla.
Milo le prese il mento fra due dita- Ci proviamo.-
-Ci proviamo?-
-Il tuo ottimisto mi ha contagiato.- strofinò il naso
contro il suo- Hai ragione tu. E inutile fasciarsi la testa prima di averla
rotta.-
Hayden tirò su la testa, troppo contenta per poter parlare-Da...Davvero?-
Lui se l'accostò al viso- Davvero.- rispose sulle sue
labbra.
Present time:
Intanto tutti i componenti
maschili della congiura erano stati stanati dai loro nascondigli e costretti
contro un muro;
-Ve lo avevo detto io che si sarebbe arrabbiato!-
Greg.
-Questo ci ammazza sicuro!-
Santiago.
-Dite a Olga che l'amo....-
Sandhill.
-Tieni, ho un post it.-
Zack.
-Ehi, ma che ha in quel sacchetto?-
Tutti gli sguardi dei
congiurati si volsero verso Adrian, poi versoMilo. Questocon un gran
sorriso,lo rovescio con un paio di
strattoni: Vasellina, nastroadesivo e una banana.
Adrian sbiancò, Zack si portò le mani al sedere, Sandhill svenne fra le braccia
di Santiago e Santiago fra le braccia di Greg.
-Ehi. Io vi avverto! Il mio
sedere è già abbastanza chiacchierato!- da quando aveva girato So no Torius non
aveva fatto altro che difendersi dalle voci che lo volevano " dell'altra
parrocchia"
-Tranquillo Zack.- fece
Greg dopo aver rimesso in piedi Santiago- Abbiamo già una vittima.- Si avvicinò
ad Adrian con un ghignò rassicurante come quello di uno squalo bianco
all'attacco, gli battè una mano sulla spalla.
-IO?-
-Lo hai già baciato no?-
-Ero un gioco! Per
ridere...Eddai!? Zack molla!! SANTIAGO TU QUOQUE!!!!?-
In meno di tre secondi
Adrian si trovò di fronte a Milo, che per tutto il tempo non aveva detto una
parola. Gli sorrise amabile e lui contraccambiò con lo stesso calore -Allora
com'è andata a finire fra te e Denny?- gli chiese cercando di sviare il
discorso dagli oggetti di tortura ai loro piedi.
-Benissimo...Adesso stiamo
assieme.-
-Oh sono contento.-
Alle spalle di Adrian, Zack
fece la ruota come un pavone prendendo gli applausi di tutti.
-Allora...- esclamò Milo
sfregandosi le mani sadico.
Adrian avvertì un paio di
goccioline di sudore gelido scivolargli lungo la schiena fra le scapole, si
fece indietro di un passo gridando al miracolo alla vista di Hayden, apparsa
come la Vergine Maria in cima alle scale.
-Mi'..- chiamò -Jansen
vorrebbe andare a casa a fare una doccia. Potresti darmi uno strappo per
favore?-
Milo le lanciò un sorriso
-Certo.-Raccolse la giacca da terra e se la rinfilò, Adrian era pronto allo
svenimento di sollievo quando Milo tornò a guardarlo -Ho messo su Youtube il
video dell'ammucchiata di Natale!-
Tutti si bloccarono.
-Così imparate bastardi!-
Un urlo allucinante si levò
dai presenti mentre Milo risaliva le scale di corsa.
Reputazione buttata nel
cesso!
Gogna pubblica!
Meglio fare Harakiri!
I ragazzi dovettero
attaccarsi alla schiena di Greg per impedirgli di suicidarsi.
-Che è successo?- gli
chiese Hayden quando le fu vicino, facendogli passare un braccio hai fianchi.
-Gli ho solo insegnato una
grande verità della vita.- disse lui serafico abbracciandole le spalle.
-Cioè?-
-Mai far arrabbiare un
italo- americano...-
Fine.
Ovazione
please!! Sono davvero orgogliosa di me stessa. Che ve ne pare della mia
fatica??? Fine idiota per una fic idiota, forse, manon mi sono mai tanto divertita a scrivere una storia! Ringrazio
tutti quelli che l'hanno seguita, commentata/ messa fra i preferiti o anche
solo letta... Spero che continuerete a leggere le mie assurde idee messe a
parole! X°°°D
Comunicazione di servizio.
X chi segue My persona hero 2. Quella stordita di mia sorella ha messo in
rete il filmato sbagliato " la bozza per capirci" se vi
interessa, sul mio profilo c'è la versione definitiva!" ^__^ Più il
piccolo extra, fatto dalla sottoscritta,My personal Hero 2 "Elle x
Mohinder!" >|||<