Racconterò di noi

di wivnter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** chapitre one ***
Capitolo 3: *** chapitre two ***
Capitolo 4: *** Chapitre three ***
Capitolo 5: *** chapitre four ***
Capitolo 6: *** chapitre five ***
Capitolo 7: *** chapitre six ***



Capitolo 1
*** prologo ***


PROLOGO

Mi ritrovo qui a scrivere di noi,della nostra storia,nessuno aveva mai pensato che sarebbe finita così,nemmeno noi.Una storia difficile, ci sono stati alti e bassi e adesso è tutto finito. Farò quello che tu mi hai chiesto Racconterò di noi. Vi starete chiedendo chi sono,bè mi presento,mi chiamo isabella  Stewart  ho 24 anni sono stata insieme a lui da quando avevo 16 anni è stato il mio primo e ultimo vero amore,avete presente quando vi basta soltanto uno sguardo uno solo e vi sembra che esistiate solo te e lui???ecco a me è successo,all'inizio esisteva solo l'odio tra di noi,ma come si dice???dopo l'odio nasce l'amore e noi siamo la prova di questo. Cadono lacrime mentre scrivo tutto questo,ho i miei amici accanto ma,loro non sono lui,e tu non sei più qui,come vorrei che dio ti rimandasse qui da me anche solo per un ultimo bacio,quello che dovevo darti prima che tu volassi via da me,tutto per colpa mia,ne sono sempre più convinta se non avessimo litigato quel fottutissimo giorno non sarebbe successo niente,tutti mi dicano non è colpa tua perfino tu,ma dentro me sento che la colpa in parte è mia. Adesso però voglio raccontarvi tutto quello che è successo partendo dall'inizio,riavvolgendo il nastro della mia vita,voglio farvi vivere tutte l'emozioni che ho provato sperando che la mia storia vi arrivi fino al cuore.

------------------------------------------------------------------------è la mia prima ff,spero vi piaccia vi assicuro che non ve ne pentirete xx isa

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Capitolo 2
*** chapitre one ***


L'odioso suono della sveglia interruppe il mio beato sonno.mia madre si fondò in camera mia -Isa buongiorno non sei felice oggi è il primo giorno di liceo-disse con tutta la sua felicità,-Felicissima mamma,non si nota?- lei sorrise e scese giù,come facevo ad essere felice?ma dai,mi aspettano 5 fottuti anni in quel liceo ma perchè? l'unica cosa positiva è che il mio migliore amico niall e la mia migliore amica lena  venivano nella mia stessa scuola però niall  faceva la seconda superiore invece lena aveva la mia stessa età,sono due persone meravigliose siamo cresciuti insieme,diaciamo che sono la sorella e il fratello che non ho mai avuto,guardai il telefono due messaggi Uno di niall l'altro di lena:Ei piccoletta buongiorno preparati tra poco passo xx niall. l'altro messaggio diceva:tesoro ci vediamo dirette a scuola.xx lena. sorrisi guardai l'ora le 7 e 15 cazzo sono in ritardo se non mi muovo niall mi uccide,corsi in bagno mi vesti e truccai,scesi giù mia madre mi aveva preparto il caffe lo bevvi tutto di un fiato e salutai mia madre,corsi fuori e vedi niall che mi aspettava con il suo amato motorino -Andiamo isa,non voglio arrivare tardi il primo giorno- io risi e misi il casco e sali -Vai piano eh,sai che ho paura.- lui fece cenno di si con la testa.Una volta arrivati a scuola scesi e vidi lena venirci in contro -Bellissimo buongiorno- io l'abbracciai,stavamo parlando tutti e tre quando mi voltai e vidi lui La persona più vanitosa menefreghista del mondo LOUIS TOMLINSON,l'odiavo .-Isa ti prego non fare scenate il primo giorno- io annui ci incamminammo verso l'entrata quando vidi louis mettersi davanti a me -Buongiorno fiorellino- io lo fulminai con lo sguardo -Spostati subito tomlinson- non era solo era con i suoi amichetti harry,liam e zayn -ma come non vuoi entrare con me?-Io risi -piuttostò cambio scuola- lena mi tirò per un braccio -andiamo isa,e tu louis non rompere di mattina,fatti una vita eh- tutti risero persino i suoi amici.andai in segreteria per farmi dare il codice per l'armadietto una volta preso mi diressi verso esso,-guarda guarda chi è la mia nuova compagna di armadietto>> ti prego fa che non sia lui ti prego -o mio dio,non ci credo ma dai e possibile che tu mi stia sempre vicino vattene- louis rise -attenta pivella porta rispetto- io lo guardai malissimo e andai in classe,come poteva essere così stupido?povera me. Mi sedetti vicino a lena che aveva il mio stesso corso,-indovina?louis c'ha l'armadietto accanto al mio- lei rise mi guardò -stareste bene insieme però- io la fulminai -mai e poi mai- entrò il professore cavolo per che bel professore -salve ragazzi io sono il vostro pofessore di lettere,professor david..- dopo una lunga mattinata finalemte suonò la campanella corsi fuori trovai niall e lena che mi aspettavano -ragazzi io vado a piedi ho voglia di camminare- lena subito rispose -Tu voglia di camminare??? HAI LA FEBBRE?- io risi -hahahahha no lena bo ne approfitto prima che mi passi,ciao bellissimi- incomincia a camminare quando mi senti chiamare mi voltai era il ricciolino harry -ei sei sola??andiamo insieme??- l'unico che sopportavo di quel gruppetto era lui,eravamo vicini di casa mia madre e sua madre erano molto amiche -certo- ci incamminammo -allora isa,il primo giorno?tutto bene??- Io annui come risposta -tutto bene??- lo guardi -no,perchè quel coglione del tuo amico non mi lascia in pace?- lui sbuffo -isa te lo ripeto sempre,e fatto così evitalo,vedrai non ti darà noia- arrivammo a casa dopo circa 10 minuti -arrivati,ciao ricciolo- lui sorrise -ciao bionda- lo guardai malissimo odiavo quel soprannome,una volta entrata vidi il biglietto di mia madre dul frigo :Tesoro io e tuo padre siamo dai nonni torniamo stasera un bacio. perfetto casa libera mangiai qualcosa poi corsi in camera accessi il pc e musica a palla e addio mondo.mi addormentai.-isa svegliati daiiii- urlò niall io aprii l'occhi -ma sei scemo???non svegliarmi più così.-  lui mi gaurdò e rise -facciamo un giro???- -certo aspetta chiamo lena- chiamai lena mi voltai verso niall -andiamo ci aspetta al parco-  una volta arrivati al parco ci mettemmo a parlare siamo stati ben 3 ore senza fare nulla con loro stò davvero bene,credo nell'amicizia quella vera e so che con loro sarà per sempre.-belli io vado che sono già le 7 - lena mi salutò con un abbraccio -vengo con te - disse niall,mentre camminavamo per tornare a casa,vidi un ragazzo steso per terra con del sangue vicino mi avvicinai -O mio dio,cazzo louis-


Spazio per me c:
Ciao bella genteeee c: eccomi di nuovo subito con il primo capitolo ^^ vi lascio col dubbio: cosa sarà successo a louis???Cambierà qualcosa adesso???? Laciate una recensione così mi fate sapere se vi piace. alla prossima baci xx

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Capitolo 3
*** chapitre two ***


amam Mi precipitai verso Louis,era disteso per terra aveva perso i sensi,mi voltai verso niall << cazzo chiama un ambulanza muoviti >> dissi urlando
lui così fece,continuavo a pronunciare il suo nome ma non si svegliava,dopo poco tempo arrivò l'ambulanza
<< signorina non può salire con noi ci raggiunga direttamente all'ospedale >> disse il medico,sono agitata,com'è potuto succedere?
chi poteva fare del male a Louis?? << Andiamo Isa >> disse niall prendendomi la mando.
Salimmo sul motorino e in poco tempo arivammo all'ospedale,chiesi subito di lui
e mi dissero che era stato portato in sala operatoria, mi sedetti su una sedia con le mani tra
i capelli,posso anche odiarlo ma vederlo così mi faceva stare male,sentì la tasca vibrare presi
il cellulare e vidi che era lena << Lena >> dissi tra i singhiozzi << Isa perchè stai piangendo???cos'è successo?? >>
cercai di respirare piano,di non farmi prendere dal panico << sono all'ospedale,io e Niall abbiamo trovato Louis privo di sensi ,disteso per terra >>
<< o mio dio,arrivo subito >> e attacco. Erano passate due ore,nessun dottore si faceva vivo,nel frattempo erano arrivati
Harry,Zayn e Liam,eravamo tutti preoccupati Niall era sempre accanto a me,<< Tranquilla,andrà tutto bene >> mi disse niall,mi appoggiai a lui
poi vidi lena arrivare in corsa,mi alzai e mi abbraccio,<< Come sta?>> io la guardai << Non sappiamo ancora nulla >>
sentì qualcuno chiamarmi mi voltai l'infermiere mi disse di seguirlo,avevo paura di cosa avrebbe potuto dirmi,pregavo che non gli fosse accaduto
nulla. << Allora signorina,il ragazzo adesso stà meglio,però ha un braccio rotto>> d'istinto abbraccia l'infermiere che ci rimase un pò
spiazzato << Grazie,grazie,posso vederlo? >> lui annui sorridendo entrai nella stanza dove si trovava Louis, era sveglio mi avvicinai
<< Ei,come stai?>> lui si voltò verso di me << Bene,sei stata tu ha chiamare l'ambulanza??? >> io annui << siamo stati io e niall >>
lui fissandomi ancora << perchè l'hai fatto???tu mi odio,potevi anche lasciarmi li?>> io rimasi scioccata dalle sue parole davvero
pensava che lo avrei lasciato li?così? << Tu,avresti voluto che io ti lasciassi li? ma sei matto? posso anche odiarti ma non vorrei mai che ti facessero
del male >> lui sbuffo << Vattene è meglio >> le lacrime incominciarono a scendere lui se ne accorse, cercò di dire qualcosa ma non fece
in tempo << Sei proprio uno stronzo >> una volta detto questo mi girai e uscì sbattendo la porta, vidi tutti guardarmi con faccia interrogativa
ma non mi fermai poi mi senti tirare per un braccio mi voltai era harry << Cos'è successo?? >> io tra le lacrime risposi << Il tuo amico mi ha detto che potevo
anche non salvarlo perchè lo odio,lasciami me ne vado >> vidi Niall e Lena venirmi dietro,una volta fuori dall'ospedale.
<< Isa abbiamo sentito quello che hai detto, ci dispiace tanto,non ascoltarlo tu sei stata grande,non tutti avrebbero fatto quello che hai fatto tu >>
io sorrisi,li abbracciai, << Io vado, ci vediamo >> m'incamminai verso casa,come aveva potuto dire quelle cose????
è uno stronzo e basta,e io che ho pianto per la paura di non poterlo vedere più.
Avevo troppi pensieri,così una volta arrivata a casa,andai subito nella doccia, << Isa perchè sei arrivata così tardi??? >>
disse mia madre << Poi ti spiego mamma,tranquilla >>  una volta uscita mi misi il pigiama,non avevo fame avevo lo stomaco chiuso,mi misi seduta sulla finestra,quando ad un tratto vidi lena nel mio giardino, << Ma sei pazza??cosa ci fai qui?>> lui rise << Secondo te io ti lasciavo da sola??? >> risi anch'io <<  Sali pazza >>
scesi le scale e mi buttai su di lei << Isa mi stai soffocando >> io sbuffai rovinana sempre i momenti romantici tra me e lei, << rovini sempre tutto >> poi mia madre vide lena << Oddio Lena, dormi qui? come stai?? >> io sbuffai << Mi chiedo se vuoi più bene a lei o a me >> presi  Lena e andammo di sopra
<< Come stai ?? >> mi misi sdraiata sul letto << di merda Lena,come può pensare tutto quello? >> si sdraio accanto a me << magari era sotto effetto nestesia e non si rendeva conto di quello che diceva >> io mi voltai e incominciai a ridere << Ma cosa spari???..riesci sempre a tirarmi su,grazie davvero >>
lei mi abbraccio << sono o non sono la tua migliore amica??? >> io sorrisi << Si,lo sei >> come sempre parlammò di tutto.
Il telefono interruppe la nostra conversazione, << Lena è Harry >> lei mi guardò << rispondi  >>
<< Harry dimmi >> non rispose subito poi sentì una voce,ma quella non era la voce di harry << Isa..sono louis >> subito guardai Lena con occhi sbarratti << Che vuoi? >>
Lena eveva intuito che era Louis, << Volevo chiederti scusa >> io sbuffai << ok,passami harry >> sentì Harry dire qualcosa ma non capì cosa << Isa >>
<< Harry non importava che costringessi Louis,sò che le scuse che mi ha detto non sono vere,perchè era e resterà il solito presuntuoso di sempre >> dissi tutto di un fiato
<< Isa non ho costretto nessuno,e stato un coglione lo ha detto lui stesso >> io sbuffai << Basta harry ci sentiamo ciao >> e attaccai .
Lena mi guardò << Isa magari è vero,non guardare sempre le cose in lato negativo >> disse <<  Lena è un presuontuoso non chiederebbe mai scusa >>
sapendo come sono lena tirò le mai in aria in segno di pace. Dopo un paio di orette dedidemmo di andare nel mondo dei sogni,
<< oddio ma Mar come sta??? non l'ho più sentita >> lei sbuffo << E' sempre la solita rompi coglioni non cambia >> io la guardai male << Non parlare male di tua sorella,brutta capretta >> lei rise <<  capretta?? inventatene uno meglio Isa >> ridemmo insieme.
Dopo poco lena si addormentò,io mi giravo continuamente,avevo ancora l'immagine di Louis che mi diceva quelle parole,
E se le scuse di Louis erano vere?? se davvero sono io che vedo sempre le cose negative?
Stavo prendendo sonno quando mi arrivò un messaggio,notai che il numero non lo conoscevo: Isa,le mie scuse sono sincere sono stato un coglione,mi hai salvato,
se non passavi di li in quel momento non sò se adesso ero qui, ti prego parliamo passa da me domani,buonanotte e scusa ancora. ps.harry mi ha dato il tuo numero.
Rilessi il messaggio per una quarantina di volte non risposi,ma sarei andata da lui,non sarei andata a scuola,ma Lena mi avrebbe coperto già lo so.








SPAZIO PER ME
Ma salve bella gente c: rieccomi con un altro capitolo,spero vi piaccia,come potete vedere Isa è turbata dal comportamento di Louis,cosa ne pensate?????? Alla prossima xx
Isa.

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Capitolo 4
*** Chapitre three ***


Mi svegliai con un solo pensiero: devo andare da Louis. Era ancora molto presto, ma non riuscivo a dormire,
non dico di avere paura, ma non sò come comportarmi: il mio cuore dice una cosa e la mia testa un'altra.
Cosa devo fare?
Guardai Lena dormire, non sò cosa farei se non avessi un'amica come lei nella mia
vita, ringrazio il giorno in cui l'ho conosciuta, c'è sempre per me e anche stasera mi ha ridato la conferma che
,
qualunque cosa accasa, posso contare su di lei.

Mi alzai dal letto e andai verso il bagno per prepararmi, sarei andata con 
calma  in ospedale. Una volta pronta cercai di svegliare Lena per dirgli che andavo via. << Lena,svegliati >>
In sua risposta ricevetti un mugolio.
<< Lena cavolo svegliati un secondo,io vado da Louis ok? >>
Tirò in su la testa. << Ok,poi mi racconti,Buonanotte >>.
Non ho parole,dormirebbe un'eternità,se è vero che noi

esseri umani ci rincarniamo Lena in una vita precedente era un orso, e il letargo è ancora là, nel suo sangue.
Presi l'mp3 dalla borsa e mi incamminai, avevo il vento tra i capelli e con la musica di sottofondo mi sembrava di essere 
in un film, ma questa è la realtà e adesso devo andare ad affrontare Louis.
Una volta arrivata mi diressi verso la sua stanza, dove, prima di entrare, bussai.
<< Avanti. >> 
Presi un respiro e aprii la porta. <<  Buongiorno Louis. >>
Era lì, disteso su quel letto, e posso confessarvi una cosa? Non avevo mai notato come fosse bello!
"TERRA CHIAMA ISA COSA STAI DICENDO ?"
<< Sono contento che tu sia venuta, ti devo una spiegazione. >>
Mi sedetti sulla sedia di fronte a lui. << Ti ascolto,parla >>
Si tirò su, mettendosi a sedere. << Mi dispiace davvero, non dovevo comportarmi in quel modo

tu mi hai salvato Isa. Ero incosciente e se non fossi passata tu di li in quel momento non sò se adesso sarei qui,
ti devo molto Isa e sono stato un vero coglione, ma quando ti ho chiamato sono stato io a volerlo, Harry non 
c'entra niente. Io e te non siamo mai andati molto daccordo è vero, però potremmo provare ad essere amici, che ne dici?>> 
Continuai a fissarlo, poi presi coraggio e parlai  << Si, sei stato un coglione. Sono stata male lo sai?! Ma sentirti dire queste cose 
mi fa piacere. Va bene, proviamo ad essere amici. >>
Lo vidi sorridere, alzarsi e abbracciarmi. All'inizo non ricambia, ma poi, quasi inconsciamente, le mie braccia si stinsero intorno a lui.

<< Ok ok, basta, non ti darò tutte queste confidenze eh >> dissi imptovvisamente allontanandomi.
Sbuffo. << Rimarrai sempre una tesdarda. >>
Io sorrisi annuendo. << Louis adesso vado, devo chiedere scusa a Harry per averlo trattato male. >>

<< Certo, ci sentiamo per messaggio. >>
Annui, poi dopo un ultimo saluto me ne andai.



Durante il tragitto per tornare a casa una quantità esorbitante di pensieri invasero la mia mente, torturando il mio povero
cervello.  Ero così immersa nei miei pensieri che non mi accorsi di stare per sbattere contro qualcuno finchè non mi ritrovai per terra.
Imprcando alzai la trsta trovandomi di fronte un ragazzo dai capelli ricci che conoscevo fin troppo bene.
<< Harry! >> esclamai, tirandomi in piedi..
Lui mi guardò per un attimo, poi fece per andarsene, ma io lo bloccai afferrandogli un braccio. << No aspetta! Senti, scusami. Ho parlato con

Louis e mi ha spiegato tutto. Scusa davvero, ma capiscimi ero furiosa e non ci credevo. Mi dispiace di essermela presa con te. >>
Harry sorrise. << Tutto apposto, con Louis?>>
Io lo abbracciai.  << Abbiamo deciso di provare ad essere amici. Non so quanto durerà, ma ci proviamo. >>
<< dai Isa parti male così >> disse lui, dandomi una leggera spinta.
Io risi. << Harry vado, voglio andare a trovare Mar. Te la ricordi vero? >>  
Vidi spuntare un sorriso sul suo volto. << Si che la ricordo, è la sorella di Lena. >>
Io annui e dopo averlo salutato con un leggero bacio sulla guancia me ne andai. Mandai subito un messagio a Mar:

-Bellissima! Oggi non entri a scuola, starai con me.Vieni al parco ok???xx Isa.-
S
ubito ricevetti una sua riposta, si, è smepre stata un razzo nel rispondere:
-ISAAAA,MA CERTO CHE DOMANDE. DAMMI 10 MINUTI E ARRIVO.xx Mar-
Sorrisi leggendo la sua risposta. Si lo so, Lena mi avrebbe ucciso, perchè stavo facendo staltare la scuola a Mar: vedete Mar va sempre alla medie è più
piccola di noi, ma vi assicuro che dimostra la nostra età, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto di mentalità. 
Arrivai al parco e la vidi li seduta, le feci un cenno con la mano e lei si alzo precipitandosi verso di me.
<< Isa! E un pò che non ci vediamo, mi devi raccontare tantissime cose vero? >>
Scoppiai a ridere. << Mar prendi fiato eh! Si devo raccontardi tantissime cose, mettiamoci comede. >>
Partì con il racconto degli ultimi due giorni e dopo averle detto tutto la vidi sgranare gli occhi.
<< Mi stai dicendo che tu hai salvato Louis?! E adesso provate ad essere amici?! >> 
Io annuii.
<< Oddio Isa, ma..sei sicura? Sai com'è.. >>
Mi stesi sul parato. << Si Mar, lo sò, ma voglio provarci. Poi non devo fare chissa cosa, solo esserci amica. >>
<< Finirà male, me lo sento.. Te ti innamorerai di lui e....>> iniziò a dire lei stendendosi al mio fianco, ma non la feci finire di parlare. << Ferma! Ferma! Ferma! Cosa dici?! Non succederà mai e poi mai
! Io non m'innamorerò mai di lui. >>
Mar sbuffò poco convinta. << Tanto finirà come ho detto io. >>
La guardai malissimo, poi le detti una lieve spinta e entrambe scoppiammo a ridere.
Passammo la mattina tra chiacchere e risate, fino a che non arrivò l'ora di andare a casa.

<< Mar stasera i miei non ci sono, dopo chiamo Lena e stasera venite da me. >>  
<<  Lo chiedi anche? Certo che si! >>
Ci salutammo e andai verso casa.

Appena varcai la porta vidi mia madre cucinare, io mi avvicinai. <<  Bella mamma che cucini per tua figlia! >>
Lei mi tirò un mestolo, si è molto delicata. << Isa dovresti farlo tu! >>
"Ma anche no" pensai.
<< Isa non mi saluti >> mi voltai e vidi mio padre col broncio, si è molto geloso.
<< Babbo! >> esclamai saltandogli addosso. << Stasera invito Lena e Mar da noi, tanto non ci siete no? >>
Annuirono.
<< Isa se rompete qualcosa divento una furia. >>
Sorrisi lanciandogli un bacio.
Finito di mangiare salì in camera e chiamai Lena.

<< Isa. >>  
Lena mi smebrava arrabbiata, ok mi ha scoperto. << Lena, stasera venite a cena da me, ok? >>
Senti una risata di sottofondo. << Lo sò me lo ha detto Mar, e stupida Isa! La fai anche bucare? Già va male!>>
Io sbuffai. << Dai Lena per una volta, su stai zitta ci vediamo stasera, alle sette da me. >> 

prima di sentire un urlo di Lena buttai giù, mi avrebbe picchiato dopo. Sentì vibrare il cellulare e guardai era Louis:
-Hei amica, stò tornando a casa, mi hanno dimesso, non vedevo l'ora. Che combini??? xx Lou-
Il suo messaggio mi fece spuntare un sorriso, stava bene, e questo era l'importante.
-Hei, sono felice per te c: niente stò mettendo in ordine casa, stasera vengono Lena e Mar da me, ho casa libera. Te?xx Isa-
C
he domande faccio?! Me lo ha appena detto che stà tornando a casa, povera me!
-Sono in macchina con mio padre, mmmh sole??? e se mi aiuto-invito???posso venire???-
Oddio e adesso?! Cosa rispondo?! Potrei dire di si ma poi...Oh mio Dio, stò diventando paranoica, infondo siamo solo amici, giusto?
-Certo c: dobbiamo essere amici giusto??? alle 7 a casa mia, porta anche Harry e gli altri se vuoi.-
E' andata, stasera vedremo come và, magari sarà l'inizo di un nuovo gruppo, non sarebbe male.
Le ore passarono in fretta, infatti, arrivarono Lena e Mar.
<< Entrate >> dissi con uno strano tono, cosa che non sfuggì a  Lena, la quale chiese << Isa che è successo? >>

Io le guardai, poi dissi tutto d'un fiato << Emm...vengonoancheiragazzi >>
<< Non ho capito nulla, scandisci le parole. >>

<< Vengono anche i ragazzi. Louis mi ha chiesto se poteva venire e gli ho detto di si e quindi vengono anche Harry e gli altri. >>
Mar sorrise mentre Lena mi fulminò con lo sguardo, poi con tono glaciale chiese << Vuol dire che c'è anche testa pelata?! >>
Io scoppiai a ridere. << Si Lena, credo di si. Dai devo guardare come va. >>
Lena sbuffò, dovrei farle una statua per tutte le volte che mi sopporta e i favori che mi fà.

<< Isa suonano, vai ad aprire >> disse Mar presa nel giocare a Just Dance 4.
Aprì la porta e mi trovai davanti Louis, Harry, Liam, Niall e Zayn.

<< Venite ragazzi. >> Che imbarazzo, sarò rossissima.
Lena era impassibile, seduta a guardare malissimo Liam, si perchè Liam è cotto di Lena ma 

lei deve fare la stupida e non vuole cedere. Starebbero benissimo insieme, ma lei dice che il carattere di Liam e il suo non combaciano, è pazza lo sò.
La serata procedeva benissimo, tutti si stavano divertendo e la mia nuova amicizia con Louis sembrava procedere a meraviglia.
<< Vado in bagno >> dissi improvvisamnete salendo le scale e ricordandomi soltanto a metà che Louis era salito con lo stesso mio scopo, infatti,

come una scema gli finii contro. 
<< Oddio scusami sono sbadata! >> esclamai imbarazzata. Era la giornate delle testate per caso?!
<< Tranquilla non fà niente. >>
Eravamo troppo vicini, sentivo il suo respiro sulla mia pelle. Ci fissammo e mi resi conto che il suo volto era sempre più vicino, eravamo a due millimetri di distanza quando io esclamai << Devo andare in bagno! >> E veloce scappai.

Una volta dentro, e dopo essermi assicurata di aver chiuso a chiave, mi guardai allo specchio.
In che guaio mi stò cacciando?!







Spazio per me c:
Hola bella gente,scusate il ritardo ma sono stata super impegnata.Ma adesso eccomi con un nuovo capitolo e spero che vi piaccia.ringrazio tutte le persone che recinsono
Mi fà davvero piacere che vi piaccia questa storia. Nel prossimo capitolo metterò anche un Banner fatto da una mia amica, poi mi dite se vi piace c: xx Isa

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Capitolo 5
*** chapitre four ***


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Non sò quanto tempo passai nel bagno, ma credo molto, dal momento che Lena, con tutta la sua finezza, urlò dall'altra parte

della porta << ISA? MA SEI VIVA?! ESCI SUBITO DI LI. >>
E' impressionante quella ragazza, poi cosa urla?!

<< Lena ma davvero?! Cosa urli?! Stavo scendendo >> esclamai una volta fuori dal bagno.
Lei mi guardò malissimo, aveva intuito qualcosa. << Si ok, dopo mi dici eh. >>
Scendemmo, e una volta arrivate nel salotto mi misi seduta tra Harry e Zayn, riprendendo così la serata.
Con Louis procedette tutto bene, sorvolando l'inconveniente di poco fa, sembrava che la nostra nuova amicizia fosse pronta a decollare
e questo mi fece sentire molto più tranquilla.
Continuammo a chiacciera e scherzare tutti insieme, la serata si stava prospettando un successono, fino a che Liam non ebbe
una delle sue geniali idee.
<< Ma perchè non facciamo il gioco della bottiglia? >> propose.

Mi voltai immediatamente verso Lena, la quale lo stava fulimando con lo sguardo, e trattenendo a stento le risate dissi << Per me va bene. >>
Tutti acconsentirono, o meglio tutti tranne Lena che iniziò a sbraitare un "No! assolutamente no!" contrariato, ricevendo per tutta
risposta una gomitata da Mar che ordinò << Zitta e gioca! >>

Lena la fulminò con lo sguardo, voltandosi poi per cercare il mio appoggio, che però non arrivò, così, sconfitta sbuffò annuendo.
<< Bene, allora siamo daccordo >> decretai, alzandomi per andare a prendere una bottiglia vuota.
<< Casa tua, bottiglia tua, comincia te >> disse Harry, una volta che fui tornata. Era per caso una battuta?!

Ridendo girai la bottiglia, che si fermò su Zayn e guardandomi mi trovai a pensare cosa potergli chiedere? Poi ebbi un improvviso
lampo di genio, mi alzai e andai in cucina dove recuperai un vasetto di marmellata poi tornai nell'altra stanza e porgendolo a Liam ordinai 
<< Ok, prendi questa e buttala in testa a Zayn. >>
Il moro impallidì immediatamente, sapevo quanto tenesse ad i suoi capelli, e sbarrando gli occhi esclamò << COSA?! NON OSARE FARLO LIAM. >>
Un sorrissetto sadico mi si dipinse sul volto e con voce melliflua dissi  << è il gioco Zayn, non puoi farci niente, sorry. >>
Tutti risero tranne lui ovviamente, che impotente fu costretto a vedere l'appiccicosa e unticcia marmellata scivolare
sulla sua amata chioma.
<< Oddio i miei capelli! Isa preparati al peggio! >>
mi minacciò scherzosamente lui, anche se sperai che la bottiglia non si fermasse su di me.
Quando Zayn girò, stavo davvero pregando che non toccasse a me, anzi ad essere sincera, anche se  inconsapevolmente, spervo si fermasse su Lena
e quasi come se il recipiente mi avesse sentita, si andò a stoppare su di lei. Che io sia una veggente per caso?!

Zayn guardò Liam, poi si voltò verso la mia amica decretando << Ok Lena, dovrai stare almeno quindici minuti in camera di Isa con Liam. Soli. >>
Io scoppia a ridere, mentre Lena mi fulminò con lo sguardo, senza però protestare, esattamente come Malik, sapeva che erano le regole
del gioco e che doveva farlo.
<< Fanculo >> sibilò e guardando Payne ordinò glaciale << Andiamo muoviti. >> 
Rimanemmo io, Zayn, Niall, Mar, Louis, e Harry.
<< Giro io >> si offrì Niall ed io sorrisi, ma quant'era stupendo il mio migliore amico?

La bottiglia finì su Mar, vidi Niall riflettere un po', poi parlò << Bacia Harry . >> 
Mar sgranò gli occhi, mentre Harry, che stava bevendo, per poco non affogò, io e gli altri ridemmo.
<< Devi farlo >> disse Louis. << Sono le regole. >>
Le guancie di Mar si colorarono di un rosso acceso e lei abbassò lo sguardo, sapevo che aveva una cotta per Styles, così gentilemete
la incoraggiai  << Dai Mar. >> 

Lei  sospirò per calmarsi, si alzo, prese Harry e lo bacio. Fu una scena molto hot: Harry strinse i suoi fianchi portandola su di sé, in modo che i loro corpi combaciasserò, e in quel momento ringrazia che Lena non ci fosse, perchè probabilmente non avrebbe apprezzato quel passionale scambio
di effusioni tra sua sorella e il riccio.
<< Ok ok , ora staccatevi, se volete fare altro andate in camera >> scherzò Niall facendomi ridere.
A quelle parole i due si separano e Mar, tornando al suo posto mi guardò: i suoi occhi brillavano e io potetti capire che quel bacio per lei
era stato qualcosa di incredibilmente meraviglioso, mi sembrava quasi di sentire il suo cuore esplodere nel petto. Mi voltai poi verso Harry e dalla sua espressione, neanche il riccio me la raccontava giusta. Che stesse per nascere una nuova fiamma?

Toccoò a Mar girare la bottiglia che si fermò su di Louis.
Impallidii e mentalmente iniziai a prefare che non facesse il mio nome.
"Ti prego Mar non fare cose di cui poi potresti pentirti, non dire il mio nome, non farlo" pensai supplicandola.
Ma lei, forse un po' per vendetta, disse
<< Louis devi chiuderti nella camera dei genitori di Isa con lei. >>
La fulminai con lo sguardo, poi vidi Louis alzarsi e porgermi la mano. << Andiamo? >>

Per un attimo fissai le sue dita rivolte verso di me, poi annii accettando il suo aiuto e una volta in piedi  mi voltai verso Mar mimando un ti odio.


Una volta in camera Louis chiuse la porta chiedendomi << Perchè sei scappata prima? >>
Ma che domande fa?! E io ora cosa dovrei rispondere?! Sai ho troppa paura che tu mi piaccia e non vorrei rimanerci male?! 
<< Non lo so >> dissi. 
Lo so, era una risposta orribile, ma non sapevo davvero che dire.
Lui si avvicino a me. << Quindi se adesso provo a rifarlo, scapperai di nuovo? >>
Rimasi immobile fissandolo: non sapevo che fare nè come reagire, sentivo solo il mio cuore battere all'impazzata. 
<< Isa.. Se non vuoi fermarmi, perchè io non lo farò >> sussurò a pochi centimentri dalle mie labbra.

Sospirai, poi senza neanche rendermente conto, chiesi con voce flebile << Perchè vuoi baciarmi Louis? >>
<< Perchè mi piaci. >>
Ci fissammo per una manciata di secondi, poi le nostre labbra si incontrarono. Portai la mia mano dietro la sua nuca,
mentre le sue si fermarono sui miei financhi e ci baciammo.
Fu un bacio lungo e passionale, le sue labbra aderivano perfettamente alle mia come se fossero l'una la metà
dell'altra, quasi come fossero state create appositamente per combaciare, poi, dopo quella che mi sembrò un'eternità ci
separammo, rimanendo comunque con le fronti poggiate l'una all'altro.
<< Dimmi che hai sentio qualcosa >> mi chiede e nella sua voce mi sembra quasi di sentire una supplica.
Repsirai molto lentamente. << Louis, sono confusa.. Fino a ieri ci odiavamo e adesso questo.. Io..  Sento qualcosa allo stomanco, ma non sò cosa sia.. >>
LO AVEVO DETTO DAVVERO?
Louis mi sorrise mettendomi una sua mano sulla mia pancia. << Si chiamano farfalle, Isa. >>
Io ricambiai il suo sorriso, stringendogli la mano. << Posso farti una domanda? >>
Lui annui.
<< Chi è stato a conciarti in quel modo l'altro giorno? >>
Lo sentii irrigidirsi e sul suo volto comparve un'espressione dura, gli strinsi di più la mano, ancora posizionata sulla mia pancia,
come a volergli indicare che di me poreva fidarsi, ma lui scosse la testa rispondendo << Isa, non posso parlarti di questo. >>
Indietreggiai, non so se perchè, ma fu un riflesso involontario, poi chesi << Perchè? >>
<< Non chiedermi altro >> disse prendendomi nuovamente la mano per portatmi ancora tra le sue braccia, poi  mi ribaciò.
Per la seconda volta le famose "farfalle" tornarono da me, attorcigliandomi lo stomaco.



La serata passò veloce, troppo, e in men che non si dica arrivò l'ora di salutarci, o almeno di salutare i ragazzi dal momento
che Mar e Lena sarebbero rimaste a dormire da me.
<< Dopo facciamo i conti >> sibilò Lena e il suo tono fu così glaciale che mi vennero i brividi.
Le sorrisi, accompagnando i ragazzi alla porta.

<< Ci vediamo domani ok? >> disse Louis, io annui, poi salutai salutai gli altri e una volta arrivata ad Harry  lo
fermmai dicendo << Harry, che sbadato che sei, ti sei scordato la giacca da me >>
Lu mi guardò confuso dicendo << Ma io.. >>
Lo furminai con lo sguardo, possibile che non afferrasse quello che cercavo di fare?
<< Harry, la giacca >> continuai con enfasi, che finalmente lui capì. 
<< Ah si, è vero >> e mi seguì in casa.
<< Sei proprio tonto Harry >> esclamai una volta dentro.
Lui sbuffò. << Scusami eh se non capisco le cose alle due di notte. >>

<< Harry ascoltami, chi ha ridotto Louis in quello stato l'altro giorno? >>
Non appena pronuncia quelle parole il suo sguardo, fino a pochi attimi prima intento a scrutare il vuoto di fronte a sè,
si posò su di me e dispiaciuto rispose << Isa, io non posso dirti niente. >>
Cercai di incrociare i suoi occhi, ma subito lui gli distolse avviandosi verso l'uscita.
<< Harry, ti prego, voglio solo sapere la verità >>
Lui si fermò, voltandosi appena. << Non posso dirtelo, scusami >>
Poi, abbassando la testa se ne andò.
Rimasi immobile a fissare la porta di casa chiudersi dietro la longilinea figura di Harry e una serie infinita di pensieri iniziarono
a vagarmi per la mente, uno più incredibile e allarmante dell'altro, ma nessuno così certo da potermi dare qualche conferma, perchè
infondo io non sapevo niente di Lousi, l'unica cosa di cui ero certa è che mi stava nascondendo qualcosa.
Ma cosa?! E perchè non potevo saperlo?!
Tornai in camera e mi sdraiai sul letto.
Dovevo avere un espressione da funerale, dato che non appena mi vide Mar chiese << Che succede? >> 
<< Louis, mi ha baciata. >> 
Con la coda dell'occhio vide le due sorelle sorridere ed alzandomi di scatto a dedere esclamai  << Cosa sorridete?! Sono troppo confusa.
Poi nessuno vuole dirmi perchè Louis è stato picchiato! >>
Lena e Mar si scambiarono una veloce occhiata, poi la più grande delle due, si sedette sul bordo del letto e poggiandomi una
mano sulla spalla disse << Isa, sono contenta che
tra di voi stia nascendo qualcosa, però.. >> Lena sembrò soppesare per un attimo
le parole. << Stai attenta.. Nascandono qualcosa. >>
Quelle parole mi lasciarono per un attimo interdetta, sembrava qusi che lei fosse a conoscenza di qualcosa che io non sapevo,
che fosse davveo così?
<< Sai qualcosa Lena?! >> esclamai e nel mio tono sentii quasi un velo di rabbia. Se la risposta fosse statata affermativa mi sarei sentita
quasi tradita, la mia migliore amica che mi teneva nascosta una cosa così pur sapendo quanto ero preoccupata, ma per fortuna, non so se per me
o per Lena, lei scosse la testa in segno negativo.
<< Però se non vogliono dirti il motivo, qualcosa sotto c'è>> aggiunse, poi scattando in piedi esclamò << E comunque tutte e due vi odio! Mi avete lasciata sola con Testa Pelata. >>
Io e Mar scoppiammo a ridere di gusto, quanto avrei voluto essere una mosca per vedere quei due chiusi per quindici minuti nella stessa stanza!
<< E' successo qualcosa? >> chiese Mar, formulando la domanda che anche io avrei voluto fare se solo fossi riuscita a smettere di ridere.
<< MA ANCHE NO! >> esclamò Lena, quasi con superiorità. Okay, quando faceva così era snervante.
Povero Liam, se davvero è interessato a Lena, dovrà sudare sette camice per averla.
<< Dai Lena! E sciogliti un pò! >> dissi dandole una leggera spinta, poi voltandomi verso sua sorella aggiunsi << E te cara Mar,  lo sò che ti piace Harry. Tranquilla ci parlerà la zia Isa. >> .
Vidi Mar arrossire, poi l'immancabile e prevedibile commento di Lena arrivò: << E' piccola! >> 
<< Ma stai zitta! >> risi lanciandole un cuscino.
Passammo almeno tutta l'ora successiva continuando a spettegolare e, io, a tirare cuscini a Lena ogni volta che faceva
qualche commento troppo acido, poi quando la stanchezza minacciò di farci crollare ci sistemammo per la notte.
<< MAR, SPOSTA SUBITO QUEL CULO! FAMMI SPAZIO! >> urlò Lena alla sorella, la quale si era impossessato di tre quarti del letto
che avremmo dovuto condividere.
Dato che conoscevo fin troppo bene le due sorelle, da poter prevedere che da li a poco sarebbe scoppiata
la terza guerra mondiale, esclamai << Ferme tutte! Vieni Lena, dormo io là >>
Si, Lena se non dorme diventa una belva, meglio farla riposare a dovere quindi!
Mi misi in fondo al letto e sentendo le altre due entrare sotto le coperte guardai il telefono, accorgendomi
di un nuovo sms di Louis:
-Isa, sono stato benissimo stasera. Voglio passare del tempo con te, conoscerti meglio. Che ne dici? xx Lou-
S
orrisi nel vedere quel messaggio, ma immediatamente il pensiero che mi stava nascondendo qualcosa si fece forza in me,
volevo scoprire la verità ed ero decisa a farlo subito, così scrissi:
-Anch'io sono stata bene, ma voglio la verità. Chi ti ha ridotto così Louis???-
Inviai quell'sms senza aspettarmi una sua risposta e invece, con mia grande sorpresa, essa arrivò: 
- Isa, se potessi ti direi tutto, ma non posso. Perdonami. Buonanotte xx Lou-
Non risposi e la rabbia mi invase, tanto che lanciai il cellulare accanto a me colpendo Mar che protestò con un << ISA! >> seguito
da un calci che per un soppio evitai.
Perchè doveva essere così testardo?!
Se c'era qualcosa che desteavo, quelle erano sicuramente i segreti: avere dei  segreti significa non fidarsi delle persone che
abbiamo accanto e se non c'è fiducia, come può esseci un rapporto?
Forse non poteva esserci un noi, né in amicizia né in amore.





SPAZIO PER ME.
Salve bellissime c: eccomi con un'altro capitolo tutto per voi. Che ve ne pare??? e il Banner vi piace??? Spero proprio di si c: Voi siete andate al concerto dei ragazzi???io no =( ma confido nel tour del 2014. xx isa

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Capitolo 6
*** chapitre five ***


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<< Isa svegliati dai, dobbiamo accompagnare Mar a scuola >> esclamò la squillante voce di Lena, interrompendo drasticamente il mio sonno. 
Io protestai rispondendo con un soffocato mugolio, ma alla fine fui costretta ad alzarmi, la mia amica sapeva essere molto convincente quando voleva: ergo, mi avrebbe rovesciato un secchio d’acqua gelata in faccia.
<< Chiamo Niall >> dissi arrendendomi e scendendo dal letto. 
Stancamente composi il numero e attesi l’allegra voce del mio amico rispondermi: rimanemmo d’accordo che ci avrebbe raggiunto tra una ventina di minuti, poi avremmo accompagnato Mar a scuola, che per nostra fortuna distava solo un centinaio di metri dalla nostra, così non avrei dovuto camminare molto. 
Ancora assonnata mi vestii, poi una volta che tutte e tre fummo pronte scendemmo per mangiare qualcosa. Non feci molta attenzione nel preparare la colazione, tanto che buona parte del latte finì fuori dalla tazza e il caffè di Lena rimase nella moca, ma avevo troppi pensieri nella testa per farci caso: i messaggi di Louis, le sue parole, quello che gli era successo. Perché non voleva dirmelo?! Cosa aveva da nascondere?! Sentivo ancora la rabbia ribollirmi. 
Strinsi il cellulare irritata per, quella che consideravo, una mancanza di fiducia di Louis nei miei confronti, ma l’apparecchio vibrò, facendomi sussultare: Niall era arrivato. 
<< Andiamo, Niall è fuori >> dissi, recuperando zaino e giacchetto e venendo imitata dalle due sorelle.
<> ci salutò Horan.
<< Ma buongiorno bel biondo >> esclamai io saltandoli addosso. Anche Mar e Lena lo salutarono, poi ci dirigemmo verso le scuole.
Camminammo in silenzio per buna parte del tragitto: io troppo pensierosa per parlare, Lena e Mar troppo assonnate per farlo. 
L’unico che sembrava essere di buon umore di prima mattina era Niall, il biondo infatti, aveva tentato, invano, di istaurare un qualche tipo di conversazione con noi, ricevendo però in risposta solo una serie di monosillabi. 
Un po’ mi dispiaceva, ma non ero davvero dell’umore giusto per chiacchierare.
<< Okay, che succede Isa? >> esclamò alla fine Niall. 
<< No, niente. >> 
Al mio fianco Lena mi strinse la mano per farmi capire che lei c'era. 
<< E' per Louis? >> continuò Horan, che non si era bevuto il mio mogio “no, niente”.
Io lo guardai, indecisa sul da farsi, poi annuii, era il mio migliore amico e mi conosceva abbastanza bene da non lasciarsi incantare da un finto sorriso.
<< Nessuno vuole dirmi chi è stato a ridurlo così >> aggiunsi, poi.
Vidi Niall diventare di sasso e la sensazione che lui sapesse qualcosa mi colpì come una doccia gelata. 
Niall sapeva qualcosa? Il mio migliore amico sapeva la verità e non mi aveva detto niente? No, non potevo crederci. 
<< Niall? >> lo chiamai e nella mia voce sentii il gelo. << Tu sai cosa è successo? >>
Sperai che dalle sue labbra uscisse un “no, ma che ti salta in mente”, ma lui non disse niente, furono i suoi occhi a parlare e in quel suo sguardo color cielo potei leggere la verità: lui sapeva ogni cosa. 
<< Tu sai tutto?! Sai tutto e non mi dici niente?! Bel migliore amico, sì! >> esclamai aumentando il passo. 
<< Isa aspetta! >> mi chiamò Niall, ma io lo ignorai continuando per la mia strada, fino a che non mi afferrò il braccio costringendomi a fermare. << Isa ferma, per favore! Io.. non posso dirti niente.. Ti prego non arrabbiarti con me. >>
Ritirai il mio braccio con uno strattone.
<< Tutti mi state prendendo in giro! TUTTI! Adesso mi sono stancata! Sai come sono fatta, queste cose non le reggo, non le sopporto le bugie! Ma forse mi sbaglio, tu non mi conosci per niente >> esclamai scappando via. 
Sentii una lacrima rigarmi il mio volto, ma perchè mi devono mentire tutti?! 
<< Isa, aspetta! >> 
Mi voltai e vidi Lena e Mar corrermi trafelate dietro. 
<< Voglio stare sola. >> 
Lena sbuffò. << Isa ti do ragione su tutto, ma non ti lasceremo sola. >> 
Vidi Mar annuire e il sorriso, anche se leggero, ritornò, almeno loro non mi prendeva in giro. 
<< Spero solo di non incontrare nessuno di loro stamani. >> 
Lena rise. << Lo sai vero che vengano nella nostra scuola? >>
Sbuffai. << Lena, devi essere per forza così pignola? >> 
Lei mi fece la linguaccia e tutte e tre scoppiammo a ridere. 
Arrivammo a scuola di Mar, dove la lasciammo con la promessa che mi avrebbe chiamato quella sera, poi io e Lena raggiungemmo la nostra, dove vidi i fantastici cinque davanti alla porta d'ingresso.
<< Lena passiamo dal retro. >> 
Lei annui seguendomi, ma purtroppo il mio desiderio di passare inosservata non si realizzò: loro ci videro e, come se niente fosse, ci salutarono non ricevendo però risposta da me, che proseguii per la mia strada senza neanche voltarmi.
Una volta dentro io e la mia amica ci separammo, raggiungendo ognuna il proprio armadietto, dove, almeno al mio, mi aspettava una bella sorpresa: appoggiato con le bracci incrociate stava Louis, che non appena mi vide mi venne incontro esclamando << Isa, possiamo parlare? >> 
<< Non ho niente da dirti >> risposi scansandolo per recuperare le mie cose. << E se non ti dispiace dovrei andare in classe. >> 
Feci per sorpassarlo, ma lui mi afferrò il braccio tirandomi a sé. << Senti mi dispiace. Mi dispiace che tu sia arrabbiata con tutti per colpa mia. >> 
<< Dimmi la verità allora >> dissi incrociando il suo sguardo.
Lasciò la presa distogliendo gli occhi dai miei. << Non posso. >> 
Io risi, ma non c’era gioia nella mia risata. << Ciao Louis. >> 
E me ne andai. Lo sentii chiamare il mio nome, ma non mi voltai e una volta di fronte alla porta di classe entrai. 
<< Signorina è in ritardo >> mi sgridò il professore,
<< Scusi professore >> risposi sfoderando la mia migliore faccia da cucciola.
Lo vidi ridere, poi facendo un gesto come se volesse scacciare una mosca mi invitò a sedermi. << Dai vai a posto, sei fortunata, mi sono svegliato bene questa mattina. >> Io risi dirigendomi verso il posto che Lena mi aveva tenuto. 
<< Dove ti eri cacciata?>> mi sussurrò arrabbiata.
<< Louis mi ha trattenuta, ma sono venuta via subito. >> 
La vidi alzare gli occhi al cielo. << Non si arrenderà. >> 
<< Bé, nemmeno io. >>
Le lezioni proseguirono lentamente, troppo lentamente e tra un’ora di matematica e una di storia arrivammo a fine giornata.
<< Isa io devo andare via subito, mi aspetta nonna. Che palle >> si lamentò Lena.
<< Tranquilla Lena, ci sentiamo oggi >> risposi ridendo, poi dopo averle schioccato un bacio sulla guancia mi incamminai verso casa.
Come sempre quando mi trovavo a camminare da solo estrassi il mio mp3, la musica era la compagna migliore, feci per mettermi una cuffia quando mi sentii chiamare da una voce fin troppo conosciuta: Harry Stiles. 
<< Che vuoi? >> domandai con voce dura, quando fu al mio fianco. 
<< Isa non puoi arrabbiarti con tutti noi. >> 
Diceva sul serio? Certo che potevo farlo! Avevo tutto il diritto di essere arrabbiata, mi stavano mentendo! 
<< Non posso?! Harry, mi state prendendo in giro! Tutti lo state facendo, persino il mio migliore amico! >> 
<< Se potevamo dirtelo, lo avremmo già fatto. E’ una decisione che spetta a Louis. >>
<< Si, è vero spetta a lui, ma non spetta a nessuno prendermi per il culo Harry! Ora devo andare, ciao >> conclusi aumentando il passo. 
Una volta arrivata a casa, trovai un biglietto di mia madre che diceva che non sarebbero tornai per pranzo. Fantastico almeno ero sola e potevo rilassarmi. 
Iniziai a preparare qualcosa da mangiare e tra una fetta di prosciutto e una di pane, controllai il cellulare notando un messaggio da parte di Niall:
- Isa, ti prego, odio litigare con te. Per favore io non posso dirti nulla, ma non odiarmi per questo. Io ti voglio bene, per favore Isa. Niall. -
L’ennesima lacrima mi rigò la guancia, anch'io odiavo litigare con lui, ma odiavo ancora di più la falsità. 
Avevo appena addentato il mio panino extra farcito quando sentì bussare alla porta, senza preoccuparmi andai ad aprire, probabilmente era qualche vicino o Lena, fuggita in qualche modo da sua nonna, ma quando aprì rimasi di sasso: non erano né i vicini né tanto meno Lena.
<< Louis, cosa ci fai qui?! >> 
Senza neanche aspettare il mio invito entrò chiudendosi la porta alle spalle. << Voglio chiarire. >> 
Io lo fulminai con lo sguardo, poi aprendo nuovamente la porta esclamai << Vattene Louis! >> 
<< Isa cazzo, perchè non capisci?! Io voglio proteggerti e se ti dicessi qualcosa non potrei più farlo. >> 
<< Proteggermi da cosa Louis?! Parla cazzo! >> 
Stavamo entrambi urlando. 
<< DA ME ISA! TU NON CAPIRESTI. >> 
Io lo guardai a bocca aperta, ma che diavolo stava farneticando?! Lentamente mi avvicinai e poggiandogli una mano sul braccio chiese << Ma cosa stai dicendo? >> Lui tirò un calcio alla porta. << La verità Isa. Voglio proteggerti, per questo non parleremo più. >> 
Sgranai gli occhi a suono di quelle parole e per un attimo ebbi come l’impressione che il mio cuore si stesse fermando. << E non parlandomi più risolveresti qualcosa?! >>
Lui annui. << Sari al sicuro. >>
<< Ti sbagli. Qualsiasi cosa stia succedendo, io ci sono dentro dall'altra sera, da quando mi hai baciata, perchè da quel momento non faccio altro che pensare a te. Lo capisci questo?! >> 
Louis si avvicino. << Tu non capisci quando sei in pericolo con me. >> 
<< Non mi importa >> risposi facendo un altro passo verso di lui.
Sorrise. 
<< Non sai quando vorrei baciarti in questo momento. >> 
<< E allora fallo. >> 
Ci baciammo e in quel momento il mondo intorno a me scomparve: c’eravamo soltanto noi, io e Louis.
In quel momento mi sentì completa, come se lui fosse stato creato appositamente per me, come se lui fosse la mia metà mancante. 
Ci baciammo a lungo e quando ci separammo i nostri occhi si incrociarono, incapaci di distogliersi l’uno dall’altra. 
<< Ti prego Louis >> sussurrai. << Dimmi la verità. >> 
Lui sospirò annuendo. << Okay, ti dirò tutto. >> 
Lo invitai a spostarsi nel salone adiacente alla cucina e ci sedemmo sul divano, io gli presi la mano aspettando che parlasse.
<< Io.. Non sono mai stato il cocco di mamma e papà, fino a poco tempo fa mi drogavo. Ero entrato in un brutto giro da cui Harry e gli altri mi hanno aiutato ad uscire.
<< Pensavo di esserci riuscito, di non avere più niente a che fare con quel mondo, ma.. C’è un ragazzo da cui compravo la droga, aveva dei prezzi allucinanti e io ho lasciato molti debiti con la promessa che gli avrei saldati, ma non ho soldi e non posso pagarlo. Ho cercato di prendere tempo, ma lui e il suo gruppo non sono tipo molto pazienti.
<< Quando mi hai trovato l‘altro giorno, ero appena stato picchiato da loro. Mi sono difeso, ma ero solo contro tre di loro e non c'è lo fatta. >> 
Avevo la pelle d'oca, mi passarono per la mente un migliaio di domande che avrei voluto fargli, ma alla fine ne uscì solo una dalle mie labbra, forse la più banale, la più personale: << Perché ti drogavi? >> 
Lui rise, ma non c’era gioia in quel suono.
<< Ero un coglione, pensavo che in quel modo sarei potuto scappare da tutti i miei problemi, che avrei potuto risolverli.. Era una specie di sfogo.. >> 
Lo sentii agitarsi così gli strinsi una mano. << Non é il modo giusto per risolvere i problemi. >> 
<< Lo so anche io questo >> rispose, poi rendendosi conto di essere stato un po’ troppo brusco aggiunse addolcendosi << Il problema è che non voglio che sappiano di te, ti farebbero del male. >>
<< Non mi importa e poi basta che non sappiano mai di me, giusto? >> 
Lui annui.
<< L’importante è che non ci vedano mai insieme.. >>
<< E' una cosa molto pericolosa Isa. Devi stare sempre attenta, sempre vigile. Sei sicura di volere tutto questo? >> 
I miei occhi incrociarono i suoi e portai una mano alla sua guancia: certo che lo volevo. Non mi importava se era pericoloso, non mi importava se sarei sempre dovuta stare all’erta, io volevo stare con lui e niente me lo avrebbe impedito.
<< Voglio stare con te e voglio conoscerti. Non mi importa altro, è questo quello che voglio. >> 
Lui mi tirò a sé e mi bacio.
Rimanemmo insieme per buona parte del pomeriggio, ridendo e scherzando. Il tempo con Louis passava troppo velocemente e ben presto arrivò l’ora di separarci. 
<< Isa, adesso vado. Chiama Niall, sta davvero male. >> 
Io annui e lui sorrise. 
<< Brava bimba. Ci sentiamo >> mi salutò dandomi un bacio, poi se ne andò.
Lo guardai allontanarsi, rimanendo incantata da quella perfetta figura: era così dannatamente bello! 
E immancabilmente sentii le farfalle svolazzare felici nel mio stomaco: quando stavo con lui non mi mancava niente. Mi faceva sentire speciale e importante, sapevo di correre molti rischi, ma vale la pena provare.
Sorridendo come una scema chiusi la porta di casa, ricordandomi poi la promessa che avevo fatto a Louis, così mettendomi la giacca mi decisi ad andare da Niall. 
Uscii di casa sentendomi leggera come non mai, mi sembrava quasi di camminare in un roseo paese delle fiabe da quanti mi sentivo felice, ma un’improvvisa voce maschile mi riportò drasticamente alla realtà: << Scusami, sai dirmi dov'è il bar più vicino? Mi sono appena trasferito e non ho idea di dove si trovi. >> 
Mi voltai incrociando lo sguardo di un ragazzo, di circa la mia età, e sorridendo risposi << Certo. Vai sempre dritto, poi al primo angolo gira a destra: lì trovi tutti i bar che vuoi >> 
<< Grazie mille. Piacere, io sono Mark. >> 
<< Isa. Adesso scusami, ma devo proprio andare. >> 
<< Certo, grazie ancora e a presto >> disse. 
Lo salutai con un cenno della mano, poi mi diressi verso casa di Niall.
Una volta arrivata bussai e ad aprirmi fu proprio lui, il quale vedendomi domandò sbalordito << Isa, che ci fai qui? >> 
<< Posso entrare? >> domandai, mettendo da parte il tono bellicoso con cui mi ero rivolta a lui questa mattina, così mi fece passare.
Rimanemmo per un attimo in silenzio, immobili nell’ingresso di casa Horan, poi stanca di quella situazione mi decisi a fare il primo passo e parlare << So tutto. >>
<< Te lo ha raccontato quindi.. >>
<< Si.. >>
<< Bene >> rispose lui freddo, lo avevo davvero ferito.
<< Si, ma non è questo il punto.. Il punto è che mi dispiace, ho reagito male ed ho sbagliato a prendermela con te, ma cerca di capirmi.. Io ero.. >>
<< Ti capisco e scusami tu >> mi interruppe lui e nei suoi caldi occhi blu vidi che era davvero tutto a posto. 
Io lo abbracciai ridendo, avevo di nuovo il mio migliore amico.
Ci spostammo poi in cucina, dove Niall mi offrì dei biscotti su cui entrambi ci avventammo, sembrava quasi che non vedessimo cibo da anni, poi dissi ridendo << Prima ho incontrato un ragazzo che si è trasferito da poco. Non sapeva dove fosse un bar, credo prima stesse sulla luna. >> 
Lui rise a sua volta. << Come si chiama? >> 
<< Mark >> 
Niall, già piuttosto chiaro, divenne ancora più pallido e con voce grave chiese << Come ? >> 
<< Mark >> risposi io stranita. << Perché quella faccia? Lo conosci? >> 
Lui posò il biscotto che stava addentando e serio mi disse << Isa, è uno di quelli che ha picchiato Louis. >> 
Questa volta fu il mio turno di sbiancare: che diavolo ci faceva qui?! Stava cercando Louis per dargli un’altra lezione?! O forse.. Forse sapeva già di me?
<< Non dire niente a Louis. >> 
<< Isa.. >> protestò Niall, ma io lo supplicai << Non voglio farlo preoccupare, non è successo niente, non sanno di me. >> 
<< Isa devi stare attenta, è pericoloso. Non voglio che ti succeda niente. >>
Io sorrisi, cercando di sfoderare il sorriso più rassicurante che riuscissi a fare.

<< Non mi succederà niente, tranquillo. >> 
Niall sembrò calmarsi e anche io mi sentì più tranquilla.
Adesso mi restava solo una cosa da fare, una molto pericolosa e impegnativa, dovevo raccontare tutto a Lena.

Spazio per me.

Salve bellissime c: eccomi qui con un nuovo capitolo, Finalmente Isa sa tutto. Cosa succederà adesso??? Lo scoprirete nella prossima puntata (?) ahahahahha.
Ci tengo a ringraziarvi tutte per le recensioni che lasciate. al prossimo capitolo. xoxo Isa.

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Capitolo 7
*** chapitre six ***


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Presi un profondo respiro poi bussai. Ad aprirmi fu la madre di Lena, che non appena mi vide mi invitò ad entrare. << Isa vieni, Lena è al piano di sopra con Mar. >> 
Io le sorrisi, era davvero una persona fantastica. 
Salii così le scale, che mi portarono alla camere delle due sorelle, dove trovai le due prese in un’accesa discussione, cosa non nuova per me. 
Vedendole risi, scuotendo le testa. << Disturbo? >>
Sentendo la mia voce tutte e due si voltarono, concludendo così il loro litigio.
<< Isa, non sapevo che saresti passata >> mi disse Lena invitandomi ad entrare.
Io le salutai, poi mi andai a sedere sul fondo di uno dei due letti dicendo << Devo parlarvi. >> 
Vidi Mar voltarsi di scattò e Lena guardarmi incuriosita, così continuai << Louis mi ha detto tutto. >>
A quelle parole per poco Mar non soffocò con la bibita che stava bevendo, poi entrambe le sorelle esclamarono << Avanti parla. >> 
<< Quello che vi dirò dovrà rimanere dentro questa stanza, CAPITO?>> dissi sottolineando particolarmente la parola capito. Non che non mi fidassi di loro, ma come si suol dire: meglio prevenire che curare.
Entrambe annuirono, diventando serie di colpo ed io più tranquilla iniziai a raccontare.
Nessuna delle due mi interruppe, ma quando arrivai alla fine vidi Lena cambiare repentinamente espressione: era preoccupatissima, oltre che arrabbiata.
<< Isa >> esclamò, infatti. << Io capisco che ti piaccia e che tu ti sia affezionata a lui, ma ti stai cacciando nei guai, in grossi guai. Non voglio vederti star male o che ti succeda qualcosa, è pericoloso e questo Mark non mi piace. >> 
Mar lanciò la bottiglia vuota allea sorella esclamando << Ma stai zitta! >> Poi aggiunse, voltandosi verso di me. << Isa stai facendo la cosa giusta, c’erto è pericoloso, ma al cuor non si comanda! Però stai attenta mi raccomando! >>
Io annui, poi abbassando appena lo sguardo domandai << Mi odi Lena?>> 
<< Ma cosa dici?! Io non ti odierei mai, ma non voglio che ti succeda qualcosa >> esclamò lei.
D’impulso l’abbracciai facendola scoppiare a ridere. 
<< Okay, basta sto soffocando >> disse lei liberandosi dalla mia stretta.
Passai il resto del pomeriggio con le sorelle, poi verso le sei decisi di incamminarmi verso casa.
Durante il tragitto intravidi una chioma riccia dall’altra parte delle strada: era Harry e chiamandolo per farlo fermare corsi verso di lui. 
<< Harry! >> 
<< Isa. >>
<< Harry io volevo scusarmi con te. Louis mi ha raccontato tutto e mi dispiace essermela presa con te, non è stato giusto, ma ero troppo arrabbiata e.. >>
Lui scosse la testa e con un cenno della mano mi interruppe dicendo << Non fa niente.. Adesso capisci perché era necessario che fosse lui a dirti tutto? >> 
Io annui e per alcuni attimi rimanemmo in silenzio senza sapere cosa dire, poi improvvisamente esclamai << Cambiando discorso: ti piace Mar, non è vero? >>
<< Cosa?! Io.. >> balbetto Styles arrossendo.
<> risi, porgendogli un foglietto. 
<< Cos’è? >>
<< Aprilo. >>
Quando il riccio aprì il pezzo di carta i suoi occhi si illuminarono: era il numero di Mar. 
<< Grazie Isa! Lena si arrabbierà? >> 
<< Sicuramente, perciò non fatevi scoprire, almeno per ora. E soprattutto NON DIRE CHE SONO STATA IO A DARTI IL NUMERO. >> 
Lui annui. << So che è più piccola di me, ma non mi importa, mi piace davvero. >> 
Io sorrisi, ero più che sicura che Styles non l’avrebbe mai fatta stare male.
<< Ora vado, altrimenti mia madre mi ammazza >> lo salutai stampandogli un bacio sulla guancia, poi prima di andarmene esclamai << Ah, riccioli d'oro, voglio sapere tutto. >> 
Lo vidi ridere, incamminandosi per la sua strada. Io feci lo stesso.
Improvvisamente sentii delle urla e spaventata affrettai il passo, probabilmente una persona normale avrebbe cambiato strada, ma non io. Avevo sempre avuto un innato istinto per i guai e appena ne sentivo l’odore non potevo non fiondarmici dentro.
Raggiunto l’origine del suono vidi un gruppo di ragazzi e immediatamente mi nascosi in un cespuglio per osservarli meglio. 
Erano in quattro: tre da una parte e uno dall’altra. 
Vidi uno dei tre tirare uno spintone al giovane che gli stava di fronte facendolo cadere a terra e quando entrò nella mia visuale sentii il sangue gelarsi nelle vene: era Louis.
Senza pensarci due volte uscii dal mio nascondiglio sicuro correndo verso i quattro.
<< Lascialo stare >> urlai, attirando gli sguardi di tutti su di me. 
<< Va’ via >> disse Louis, dal suo tono non trapelava emozione. 
<< L'hai sentito no? Vattene >> mi ordinò il ragazzo che aveva spintonato Lou.
Io lo ignorai continuando a fissarlo in cagnesco, non avevo idea di chi fosse, ma se pensava di farmi paura soltanto perché era grande e grosso si sbagliava di certo.
<< Io non mi muovo di qui, finche tu non te ne vai >> risposi, sicura di me stessa.
Lui mi si avvicinò e per un attimo temetti che mi avrebbe colpita, poi si fermò voltandosi verso Louis. << Ti è andata bene questa volta. Quattro giorni Tomlinson. 
Se non avrai quello che mi devi, questa volta nessuno potrà salvarti. >> Poi se ne andò. 
Mi avvicinai per aiutare Louis ad alzarsi, ma lui mi scansò di malo modo mettendosi in piedi da solo.<< Ma sei impazzita?! Isa che cazzo fai?! Loro non devono sapere di noi! >> 
<< E che avrei dovuto fare?! Stare lì a guardare mentre ti pestavano?! Non potevo lasciare che ti facessero del male di nuovo. >>
<< Adesso sanno di te! Cazzo! >> esclamò lui, nella sua voce adesso c’era disperazione. << Basta Isa, devi scordarti di me! Scordati di tutto! >>
<< Perché? >> sussurrai, poi la rabbia si impadronì di me e iniziai ad urlare << Perché quando sembra andare tutto bene, poi succede sempre qualcosa?! >> 
<< Devi scordarti di me. Fidati, è meglio per tutti. >> 
Scossi il capo in segno di protesta. << Questo è quello che vuoi tu, ma non io! Io voglio provare ad uscire con te! Pensi che io non abbia un paura?! Che tutto questo non mi spaventi?! Bé, mi terrorizza, ma non mi importa! >> 
A quelle parole Louis mi guardò per vari attimi dritto negli occhi, poi mi si avvicinò prendendomi le mani. << E' la seconda volta che mi salvi. E io adesso voglio salvare te. >> 
Lo baciai, incurante del fatto che ci trovavamo in mezzo di strada e chiunque avrebbe potuto vederci. In quel momento non mi importava di niente e di nessuno.
<< Mi stai già salvando, te lo assicuro >> sussurrai e lui mi strinse di più a sé.
<< Vieni ti accompagno a casa. >> 
Ci incamminammo mano nella mano e quando arrivammo davanti casa mia mi salutò con un bacio, poi se ne andò. Sorrisi osservandolo allontanarsi, rimasi così immobile fino a quando non lo vidi sparire, poi entrai in casa. 
Ad attendermi trovai mia madre e mio padre seduti a tavola, mi fissarono seri ed immediatamente intuii che qualcosa non andava.
“Ohi, ohi” pensai. “Guai in vista.”
<< Isa dobbiamo parlare >> 
Io annuii nervosamente sedendomi di fronte a loro e attesi. Per alcuni attimi nessuno di noi parlò, poi mio padre, dopo essersi scambiato uno sguardo con mia madre, domandò << Da quanto frequenti quel ragazzo? >> 
Il mio volto si imporporò per l’imbarazzo, non mi piaceva parlare di queste cose con loro, così abbassando appena lo sguardo risposi << Qualche giorno. >> 
Mio padre annui. << Isa mi raccomando, non fare scherzi. >>
Mentre mia madre aggiunse, sorridendo << Conosco sua madre, è una bravissima donna. >> 
Io ricambia il suo sorriso e felice mi diressi in camera mia, dove controllai il cellulare: avevo un messaggio di Mar:
- Isa, Mi sto sentendo con Harry, e anche se lui dice di no, so che sei stata tu a dargli il mio numero.. Grazie davvero!!! Ps. Lena non saprà nulla per ora. xx Mar -
Ero davvero felice per entrambi e speravo con tutto il cuore che almeno loro potessero uscire senza dover stare attenti su chi potesse vederli.
<< Isa, domani sera io e tuo padre non ci siamo a cena, invita chi vuoi, MA non rompete casa! >> esclamò mia madre dalla cucina. 
Io risi e a mia volta risposi << Okay mamma! inviterò Lena. >> 
Ma nel momento stesso in cui il nome della mia amica si materializzo nella mia mente ebbi un’idea ancora migliore: avrei invitato anche Louis e Liam. 
Immediatamente inviai un messaggi al mio ragazzo e una risata malefica mi sfuggi: non avrei detto niente a Lena e volente o nolente sarebbe stata costretta a passare un po’ di tempo con Payne.
- Hei Lou, senti io domani sera ho casa libera, quindi pensavo, perché non venite tu e Liam da me?? Io sento Lena, ma non le dirò di Liam altrimenti non viene ahahahah xx Isa. -
Aspettai con ansia la sua risposta, che non tardò ad arrivare.
 - Piccola, certo che ci sono. Come sei perfida, Lena ti ucciderà ahahahha, lo dico subito a Liam. A domani xx Tuo Louis.-
Sorrisi nel vedere la scritta “tuo Louis“, era bello poter dire “il Mio ragazzo“, sentirlo davvero mio.
Subito dopo mandai un messaggio a Lena:
- Bella Bionda, domani pomeriggio sei da me e anche a cena: casa libera c: - 
Anche la sua risposta non tardò 
- ahahahh certo bella c: cuciniamo noi, va bene??? -
Io risi, davvero voleva che cucinassimo?! Non eravamo molto brave come cuoche e i nostri fallimentari tentativi passati ce lo avevano dimostrato più che bene. 
-Va bene, se vuoi essere avvelenata bastava dirlo ahahahah. A domani xx -
Ridendo tra me e me andai verso la finestra, dove vidi Harry sbracciarsi davanti casa mia cercando di farsi vedere. 
Incuriosita scesi giù.
<< Ma che fai? >> chiesi ridendo. 
<< Non volevo suonare la porta. Smettila di ridere. >> 
<< Dai, dimmi tutto >> lo incitai, continuando però a sghignazzare.
Le sue guance divennero improvvisamente rosse << Io domani sera volevo uscire con Mar e mi chiedevo se tu.. Bé... Puoi distrarre Lena? >>
Sorrisi, compiacendomi ancora di più della mia geniale idea. << Lena domani sera è da me. Potete andare tranquilli. >> 
Harry sorrise abbracciandomi. << Grazie davvero Isa! ti devo un favore. >> 
<< Uno? >> dissi ridendo.
Lui sbuffò, facendo il finto offeso. 
Improvvisamente sentii una voce chiamarmi, entrambi ci voltammo vedendo Louis correre verso di noi.
<< Oddio, che ci fai qua? >> domandai stupita.
Lui si avvicino rubandomi un bacio, bacio che però mi fece venire la pelle d'oca. 
<< Io me ne vado, prima di vomiti >> esclamò Harry, allontanandosi. 
<< Sei soltanto geloso Hazza >> urlò Louis, strappandomi una risata, poi tornando a dedicarsi a me chiese << Posso restare da te? >> 
Sgranai gli occhi, non mi aspettavo certo una richiesta del genere. << E.. come faccio ? Chi lo dice a mia madre e mio padre? >> Sottolineai la parola padre. 
<< E perché devi dirglielo? Salirò da lì >> rispose indicando la mia finestra.
<< Tu sei pazzo, se cadi io..>> 
Louis mi zittì con un bacio. << Posso? >> 
Annuii, anche volendo non sarei mai riuscita a dirgli di no. << Vado su, ti aspetto allora. >> 
Lui rise. << Farò prima di te. >> 
Entrai dentro augurando la buona notte ai miei, poi corsi in camera mia dove trovai Louis seduto sul mio letto. 
<< Sai volare vero? >> dissi sorridendo. 
<< Certo signorina. Ti rivelerò un segreto, sono Peter Pan. >> 
Sorrisi chiudendo a chiave la porta, poi mi avvicinai a lui accoccolandomi tra le sue braccia. << Allora io sarò la tua Wendy. >> 
Lui sorrise dandomi un bacio, un bacio così tenero che sperai non finisse mai, poi ci sdraiammo sul letto, l’uno tra le braccia dell’altro.
<< E' tutto così perfetto >> sussurrai. 
<< Tu sei perfetta >> rispose baciandomi di nuovo.
Rimanemmo per vari attimi in silenzio godendo della nostra compagnia reciproca. Louis giocò con un mio ciuffo di capelli, mentre io intreccia la mia mano nella sua libera. 
<< Chi lo avrebbe mai detto? Io e te ci odiavamo, invece guarda qua >> 
<< Il destino >> disse semplicemente lui. 
Annuii riflettendo sulle sue parole, che strana ironia il destino. 
<< Domani sera, cuciniamo io e Lena. >> 
Lui mi guardò facendo il finto spaventato. << Non mi avvelenerai, vero? >> 
Io gli tirai un cuscino ridendo. << Sicuramente lo farò. >> 
Involontariamente il cuscino, dalla sua faccia, deviò fino ai suoi “gioielli“, facendolo piegare in due dal dolore, mentre io mortificata esclamai << Lou, scusami! Ho sbagliato mira, ti ho fatto male? >> 
Louis gemette per alcuni attimi e quando mi avvicinai per poggiarli una mano sulla spalla, lui mi saltò addosso, facendomi il solletico. 
<< Lou, bas-ta. Ti Pre-go >> supplicai tra una risata e l'altra. 
<< La prossima volta stai attenta dove miri, mi servono, sai? >> 
Sorrisi. << Certo ahahah >> 
Continuammo a scherzare per un’altra mezzora, poi quando il sonno ebbe la meglio su di noi ci buttammo sotto le coperte. 
<< Buona notte bellissimo >> sussurrai dandogli le spalle. Lui mi strinse tra le sue braccia e mi baciò la spalla nuda. 
Sentii un brivido percorrere la mia schiena.
<< Buona notte piccola. >> 
Sorrisi, aveva un bel suono detto da lui.
Ci addormentammo in quella posizione e sperai che potessimo restare così per sempre.

Spazio per me.

Ma ciaoooo ^^ eccovi un'altro capitolo tutto per voi, ringrazio tutte per i commenti che lasciate. Dedico questo capitolo a Lena e Mar, che sono la mia fonte di ispirazione c: 
Al prossimo capitolo xoxo Isa

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