why are you so cold with me?

di jisbonsoundoflove
(/viewuser.php?uid=328505)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sono stufa ***
Capitolo 2: *** un caffè insieme a Kirkland ***
Capitolo 3: *** voglio sapere perchè sei arrabbiata con me.... ***
Capitolo 4: *** vieni a cena con me? ***
Capitolo 5: *** non andare.... ***
Capitolo 6: *** una cena movimentata ***
Capitolo 7: *** fuga improvvisa ***
Capitolo 8: *** non ti farò mai più del male......Lisbon ***
Capitolo 9: *** non avvicinarti a lei ***
Capitolo 10: *** devo parlarti...che ti piaccia o no ***
Capitolo 11: *** l'altra cosa più bella della mia vita ***
Capitolo 12: *** cosa provi per me....Lisbon? ***
Capitolo 13: *** perchè mi ha baciato? ***
Capitolo 14: *** che ci facevi insieme a Kirkland? ***
Capitolo 15: *** non ritratterò questa volta... ***
Capitolo 16: *** nei tuoi pensieri ***
Capitolo 17: *** andiamo a fare un giro ***
Capitolo 18: *** una camera per due ***
Capitolo 19: *** il coraggio di ricominciare ***
Capitolo 20: *** ti amo ***
Capitolo 21: *** e se fosse stato uno sbaglio? ***
Capitolo 22: *** finalmente insieme ***
Capitolo 23: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** sono stufa ***


Era una mattina qualsiasi di un giorno qualsiasi,Lisbon era come al solito nel suo ufficio intenta a compilare qualche rapporto dei casi risolti del mese prima,quando venne chiamata da Bertram nel suo ufficio:

“Lisbon prego siediti”

“capo,di cosa voleva parlarmi?”gli domandò Lisbon anche se dentro di lei sapeva che quando Bertram la chiamava a rapporto era o per parlare di Jane o per qualche tornaconto personale,

“Bob kirkland starà con noi per un po' di tempo....”spiegò il suo superiore

“e perchè Kirkland dovrebbe stare qui con noi?ha scambiato il CBI per un hotel resort?”

“ma certo che no agente Lisbon,vuole solo investigare meglio sulla morte della signorina Lorelei Martins”

“la signorina Martins è morta per mano di Red John,non vedo questo che centra con noi”sentenziò Lisbon che stava già perdendo la pazienza,quella poca ormai rimastale dopo anni di stretto contatto con il consulente del CBI meglio conosciuto con il nome di Patrick Jane,

“non centra niente con noi,se non fosse per il fatto che la signorina Lorelei andava a letto con il nostro consulente,è vero che è morta per mano di Red John,ma questo è ancora da stabilire......una faccia sorridente disegnata con il sangue della Martins non vuol dire che è stato Red John,le indagini smentiranno o confermeranno questa ipotesi,ma fino ad allora la sicurezza nazionale avrà libero accesso a queste indagini e starà a stretto contatto con lei e il suo team”

Bertram era diventato serio e Lisbon nervosa perchè non capiva bene dove il suo capo voleva realmente andare a parare,quindi decise di non controbattere,tanto sarebbe stato tempo e fiato sprecato;

“le ribadisco che non sto riuscendo a capire cosa centra la sicurezza nazionale con noi,ma se questi sono i suoi ordini d'accordo” gli rispose Lisbon,stufa di Bertram,di Jane,di lorelei e di tutto ciò che la circondava.

Perchè si sentiva così da quando Jane le aveva detto quelle parole “.....si lo confesso potrei provare dei sentimenti per lei....”forse se in quel momento Jane le avesse sparato dritto al cuore avrebbe sofferto di meno.

Dopo questa chiacchierata con il suo superiore Lisbon si alzò dalla sedia e si congedò,ma prima di uscire dalla porta dell'ufficio di Bertram quest'ultimo richiamò la sua attenzione

ah...agente Lisbon,Kirkland è già nel suo ufficio,mi raccomando....”

mi raccomando cosa?!” pensò...

Stava per entrare nel suo ufficio quando Jane le si presentò davanti a lei sorridente come al solito,come se non fosse successo nulla,come se le parole che aveva detto alla sua partner qualche giorno prima,fossero naturali e normali

ehi Lisbon come mai da Bertram di prima mattina?”le chiese sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi

non sono tenuta a dirtelo,ora se vuoi scusarmi ho una cosa o meglio qualcuno di cui occuparmi”

e con queste parole Teresa lo piantò lì immobile,per la prima volta da quando la conosceva Lisbon lo aveva mollato senza dare una risposta alla sua domanda,Jane rimase basito dalla freddezza con cui Lisbon gli rispose,non l'aveva mai fatto prima,si è vero,la faceva spesso arrabbiare,ma dopo un po' trovava sempre il modo di farsi perdonare strappandole un sorriso,ma no questa volta,questa volta aveva avvertito solo del gelo da parte della donna e questo lo turbò non poco.

Lisbon entrò nel suo ufficio dove trovò Bob Kirkland ad aspettarla seduto sulla sedia di fronte la sua scrivania,l'uomo si alzò e stendendo la mano la salutò

salve Lisbon,ci rivediamo spesso in questo periodo”

già e vorrei capire anche il perchè” gli rispose Teresa mentre si sedeva

quanta ostilità nella sua risposta agente,ma capirà a tempo debito”le rispose l'uomo accennando un sorriso enigmatico

avevo dimenticato quanto fosse bravo a rispondere senza però rispondere davvero”

e ricambiò il sorriso

che ne pensa se ci dessimo del tu?parlare dandoci del lei,mi mette in imbarazzo e poi si suppone che dovremmo passare un po' di tempo insieme,è meglio cercare di abbattere queste barriere tra noi”

le propose l'uomo,

si,d'accordo Bob,come vuoi tu”

in quell'istante la porta dell'ufficio di Lisbon si aprì di colpo,entrò il suo consulente curioso di sapere con chi Lisbon si intratteneva.

Appena vide che l'uomo con cui Lisbon aveva un colloquio era Bob Kirkland,un velo oscuro ombreggiò il suo volto facendo scomparire quel sorriso furbetto di qualche istante prima,

“ah Kirkland.....”

“signor Jane,come sta?sa dalla morte della sua amica non ci siamo ancora visti,la trovo bene,ha superato il lutto abbastanza bene direi” sentenziò in modo pungente l'uomo della sicurezza nazionale

“se mi permette,non credo siano affari suoi,comunque grazie del pensiero e si,sto bene”

gli rispose Patrick nello stesso modo pungente,

“quante volte devo dirtelo di bussare prima di entrare qui?Questo è il mio ufficio e non il tuo”

gli domandò Lisbon senza neanche guardarlo negli occhi

Jane rimase spiazzato da tanta freddezza,non era la solita Lisbon,

“non pensavo ti desse tanto fastidio,farò uno sforzo e cercherò di ricordarlo la prossima volta”

chiarì il biondo consulente

Kirkland si alzò dalla sedia e vedendo l'aria tesa tra i due decise di giocarci un po' su

“bene,visto che starò qui un po' di giorni vorrei andare a fare un giro qui intorno,che ne dice di accompagnarmi agente Lisbon?” le chiese l'uomo accompagnando la richiesta con un sorriso,

Lisbon rimase un po' spiazzata da quella proposta,ma acconsentì anche se però non si lasciò sfuggire una risposta un po' acida

“d'accordo Bob,ma ricordati che lavoro qui ma non come guida turistica”

Kirklad sorrise e aggiunse

“mi piace il tuo caratterino Teresa,sono sicuro che andremo d'accordo” e poi aggiunse “bene allora andiamo?”

“dovrei parlare con Lisbon solo un paio di minuti e poi potrete andare a fare l'allegra gita” lo interruppe Jane che ormai aveva perso il suo buon umore

Kirkland guardò Lisbon

“vai avanti,ti raggiungo tra un momento” le rispose l'agente bruna

“d'accordo.........signor Jane è stato un piacere rivederla,a presto allora” e uscì dall'ufficio sotto lo sguardo interrogatorio e infastidito del mentalista

“di cosa devi parlarmi Jane” domandò freddamente Lisbon al suo consulente “come vedi la giornata non è iniziata nel modo migliore,quindi per favore non ti ci mettere anche tu”

stava per uscire ma venne bloccata da Jane che la prese per un braccio facendola voltare

“che c'hai Lisbon? Non ti riconosco più....sei.....sei diversa” le chiese il biondo consulente con uno sguardo triste e pieno di domande

“non ho nulla Jane,ora se non hai altre domande dovrei andare” Lisbon si liberò dalla presa di Jane e stava per uscire quando lui iniziò a parlare di nuovo,

“è per via di lorelei? È per via di lei che sei così arrabbiata con me Lisbon?”chiese Jane diretto e senza mezzi termini.

Lisbon stava di spalle e si voltò di scatto per rispondere alla domanda del suo partner

“no...no Jane,non è per via di Lorelei che sono infuriata con te,ma è a causa del tuo comportamento,sai che c'è Jane?mi sono stufata di tutto,mi sono stufata di te e del tuo modo di manipolarmi,te ne approfitti perchè sai che sono una povera ingenua,perchè sai che in un modo o nell'altro,nel giusto o nel torto,io ti difenderò sempre,be adesso mi sono stufata,mi sono stufata di essere usata da te,mi sono stufata di essere trattata come l'ultima ruota del carro,mi sono stufata di sapere per ultima quello che la tua mente malata elabora,mi sono stufata di toglierti dai guai e mi sono stufata di finire io nei guai al tuo posto,prima poteva anche andarmi bene tutto questo,ma adesso non più,perchè tu Patrick Jane,hai solo un'obiettivo in mente e non ti fermerai davanti a nessuno pur di raggiungerlo,non conto nulla per te.......nessuno conta per te,si vede che abbiamo due concezioni di amicizia diverse ora se vuoi scusarmi devo proprio andare”

Lisbon uscì dal suo ufficio lasciando un Patrick sconvolto e senza parole,già,non aveva parole,perchè adesso aveva veramente capito quanto Lisbon aveva sofferto a causa sua......un'altra volta.

Quando rimase da solo nell'ufficio della bella agente,riuscì solo a formulare una frase,sottovoce,come se non avesse più fiato in gola

no,ti sbagli Lisbon,tu conti per me molto più di quanto credi”

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** un caffè insieme a Kirkland ***


no,Lisbon ti sbagli....tu per me conti di più di quanto credi”

 

Dopo il suo sfogo Lisbon raggiunse Kirkland nel cucinino del CBI dove l'uomo stava preparandosi un caffè nell'attesa che la donna lo raggiungesse,

“ah sei qui” disse Lisbon con l'aria ancora turbata scaturita da quella semi-litigata con il suo cosulente,

“volevo prepararmi un caffè,ma non sembra riuscirmi bene,quindi che ne dici di andarlo a prendere nel coffe bar qui all'angolo?” le propose Kirkland posando su tavolo una tazza di caffè quasi vuota

“mi era sembrato di capire che volevi fare un giro all'interno dell'edificio?” rispose la donna

“si,è vero,ma ho cambiato idea,c'è tempo per quello,ma adesso ho tremendamente bisogno di un caffè” gli rispose l'uomo sorridendole

“ho molto da fare,non avevo neanche il tempo di farti da guida,figuriamoci di andare a prendere un caffè....sarà per un'altra volta”

“primo,ti avevo promesso un caffè l'ultima volta,ti ricordi?

Secondo,il tuo da fare sono io per oggi e per i prossimi giorni....”gli rispose l'uomo sicuro di sé

Lisbon lo fissò storcendo la bocca

“non guardarmi storto,è solo un caffè.....cosa c'è che ti preoccupa?” le disse l'uomo con quasi aria di sfida

“a me non preoccupa nulla.....d'accordo,solo 10 minuti” disse rassegnata la donna

“non un minuto più non un minuto meno,promesso”

 

I due si allontanarono dall'edificio insime,sullo sfondo Jane aveva osservato tutto e senza dire una parola si diresse verso il bullpen gettandosi a peso morto sul divano di pelle marrone,

 

“dov'è il capo Jane?” gli domandò Rigsby,che era davanti al suo computer e cercava Lisbon per avere delle delucidazioni su una ricerca che gli era stata assegnata da lei

“che ne so io?! Ti sembro per caso il suo cerca persone o il suo custode?” gli rispose in malo modo il biondo consulente visibilmente arrabbiato

“scusa...ma di solito state sempre insieme,pensavo che sapessi dov'era.......giornata nera oggi?”

gli rispose il simpatico Rigsby

“dipende dai punti di vista.....ora se non ti dispiace vorrei fare un pisolino” troncò Jane la discussione

“ho capito.....avete litigato” gli rispose l'agente sorridendo

“fatti i fatti tuoi Rigsby,hai altro a cui pensare no? Tra un po' torna Van Pelt dal suo corso d'aggiornamento o sbaglio?” fece Jane appositamente per metterlo in imbarazzo

“e...e c-con questo che vuoi dire?” gli chiese Rigsby iniziando a balbettare,classico sintomo di imbarazzo

“sai quello che voglio dire Rigsby....quindi se non vuoi appronfondire l'argomento ti consiglio di lasciarmi perdere” Jane sapeva che l'argomento Van Pelt era tabù,quindi pensò che minacciando Rigsby sull'argomento Grace,lo avrebbe lasciato in pace.

 

Nel frattempo al coffe bar all'angolo del CBI,Lisbon e Kirkland seduti al tavolo,stavano sorseggiando un buon caffè in completo silenzio,fino a quando l'uomo della sicurezza nazionale decise di spezzare quella monotonia

“allora agente Lisbon com'è prendersi una pausa durante l'orario di lavoro?” domandò l'uomo per rompere il ghiaccio

“non sono abituata a prendere pause durante l'orario di lavoro,non mi piace” rispose la donna indubbiamente scocciata dalla situazione e dalla compagnia,

“perchè sei diffidente nei miei confronti Teresa? Non capisco,pensavo che avessimo raggiunto un pacifico livello di collaborazione”

“si infatti,ma mi scuserai se sono diffidente di una persona che non mi spiega il reale motivo per cui si trova nel mio posto di lavoro” lo colpì Lisbon

“touchè” fece kirkland;Lisbon accennò un sorriso divertita dal fare dell'uomo

“perchè sorridi?ho forse detto qualcosa di divertente?”chiese l'uomo investigando sul gesto inatteso della donna

“no,scusa e che mi diverte vedere come sempre eviti di darmi una risposta precisa,è una tecnica che insegnano all'accademia per poter entrare a lavorare per la sicurezza nazionale?” gli domandò l'agente sorridendo

“magari un giorno te lo dirò” e le sorrise nuovamente per poi aggiungere “da quanto tempo lavori insieme a Jane?”

“otto anni poco più o poco meno”

“sembrate molto affiatati,immagino che lavorare insieme vi ha aiutati anche a conoscervi bene” cercò di investigare l'uomo,a lisbon quella domanda non piacque

“il rapporto lavorativo tra me e Jane è affar mio e comuque non credo possa interessarti” risposta secca di Lisbon,CBI=1 sicurezza nazionale=0.

Perchè quell'uomo era interessato a Jan?,centrava forse con la visita inaspettata dell'uomo della sicurezza nazionale?Lisbon aveva tutta l'intenzione di scoprirlo,

“doppio touchè,comunque era tanto per parlare” le disse l'uomo per evitare che la donna potesse pensare a qualcosa dietro,senza però sapere che l'agente bruna stava già iniziando a farsi qualche domanda

“bene il caffè l'abbiamo preso,era anche piuttosto buono,ma adesso che ne pensi di ritonare al CBI?come ti ho già detto prima ho un casino di cose da fare e poi i 10 minuti sono passati da un pezzo”

gli rispose Lisbon mentre si alzava dalla sedia

“ok,ok andiamo” pagarono il conto e insieme si diressero verso l'edificio del CBI.

 

Jane non riuscì a farsi quel benedetto pisolino,ed era strano perchè lui non aveva mai avuto problemi con i suoi pisolini quotidiani,ma si sentiva troppo nervoso a causa della litigata avuta con Lisbon qualche momento prima,ma c'era anche un'altra cosa che lo turbava......

dov'era andata Lisbon con Bob Kirkland?da quando quei due erano entrati così tanto in confidenza?

Quindi decise di alzarsi da quel divano ormai parte di lui,entrò nell''ufficio di Lisbon,si sedette su quel comodo bianco divano in attesa che la sua collega ritornasse da quel fastidioso break avuto insieme con quel fastidioso e inopportuno Kirkland.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** voglio sapere perchè sei arrabbiata con me.... ***


Jane era seduto sul divano dentro l'ufficio di Lisbon,quando ad un tratto la porta si aprì entrò una Lisbon con un volto sorridente

“sembra tu ti sia divertita parecchio......con kirkland”le disse Jane immediatamente

Jane.....che ci fai qui?” chiese Lisbon mentre sobbalzò dalla sorpresa,visto che Jane stava lì seduto al buio, “mi volevi fare prendere un colpo per caso?” chiese lei mentre entrando accese la luce e si avvicinò alla sua scrivania

da quanto sei qui al buio?” completò la brunetta

non lo so....da un'ora.... o forse due,non ho guardato l'orologio” le rispose Jane mentre si alzò dal divano per avvicinarsi a lei

avrà un motivo quest'attesa,dimmi che cos'altro hai combinato?sei venuto a chiedermi di pararti il sedere?”

sei ancora arrabbiata con me,ma cosa ho fatto di così tanto orribile da meritarmi questo?” gli domandò Jane stanco del comportamento freddo e ostile che la donna aveva adottato con lui in questi ultimi due giorni

non sono arrabbiata Jane...pensavo di avertelo già detto stamattina,sono solo stanca,ma tanto non mi ascolti mai quando parlo figuriamoci” gli rispose Lisbon mentre stava per sedersi,quando improvvisamente il biondo consulente la tirò per un braccio per farla rimanere in piedi

ho bisogno che le persone mi guardino negli occhi quando parlo con loro” disse l'uomo serio,come non lo era stato mai forse.

Lisbon sbuffò un leggero sospiro,era stanca di trovarsi in quella situazione e quindi decise di prendere il toro per le corna

cosa vuoi da me Jane?”

voglio che mi parli,voglio che mi dici davvero le cose come stanno,voglio che ti sfoghi con me,voglio sapere perchè in questi giorni non mi degni nemmeno di uno sguardo” le disse Jane chiaramente

vuoi troppe cose Jane,ti hanno mai detto che nella vita non si può avere tutto?”

si,me lo hai detto tu qualche tempo fà” gli rispose l'uomo e poi aggiunse con una vena di gelosia,perchè era proprio quella che stava provando,ma non voleva ammetterlo neanche a stesso

....che strano....hai solo con me quello sguardo gelido e quel comportamento antipatico,però prima quando sei entrata dopo la passeggiata con Bob stavi sorridendo....è così divertente kirkland?”

non capisco perchè stai tirando fuori Bob Kirkland adesso e poi se vuoi proprio saperlo....si....è stato simpatico fare un break”

ma dai Lisbon non mi dirai che non sospetti di lui?è chiaro come il sole che se è qui è per scoprire qualcosa su Red John,qualcosa che io so e lui no e si sta servendo chiaramente di te” le rispose Patrick,

Lisbon sapeva che Jane aveva ragione,anche lei aveva notato qualcosa di strano nelle domande che l'uomo della sicurezza nazionale le fece prima al coffe bar,ma non volle dargli soddisfazione e decise di giocare sull'argomento con la chiara intenzione di colpire il suo consulente

e cosa ci sarebbe di strano se un uomo è gentile con me?deve per forza essere dovuto a qualcosa che ti riguarda? Oddio quanto sei egocentrico”

gentile con te? E così che lo definisci? Gentilezza? Sai invece come lo chiamo io?flirtare,senza contare che lo stai facendo con un'uomo che è chiaramente interessato a me” le disse Jane,mentre dentro quell'ufficio l'aria stava diventando sempre più calda

quindi hai deciso di dare corda a quello? Potrebbe essere la spia di Red John per quel che ne sappiamo,ti consiglio di non fidarti” gli disse l'uomo che stava già surriscaldandosi a causa di questa conversazione

tu.....tu mi dici che non dovrei fidarmi di Kirkland? Ma dico sei impazzito o cosa?”

gli rispose Lisbon alzando stavolta di netto la voce,per poi avvicinarsi sempre di più al biondo consulente e aggiunse

senti da che pulpito viene la predica,tu hai il coraggio di dirmi che io non dovrei fidarmi di Bob,quando tu per primo ti sei fidato di una pazza assassina non che mistress di Red John”

Lorelei non era pazza,ma aveva i suoi motivi per fare quello che poi ha fatto....”

continuava a difenderla,Lisbon non poteva credere a ciò che stava ascoltando,lui continuava a difenderla.

La donna si sentì nuovamente trapassare il cuore da un pugnale affilato e intrinseco di veleno,un senso di nausa stava facendosi strada dentro di lei e una rabbia violenta stava per uscire fuori....non ne poteva più e stavolta non si contenne,ma andò avanti come un treno contro quell'uomo che ultimamente le stava provocando sempre più dolore

tu.....tu continui a difenderla?! Dici che non era pazza? E allora come mi spieghi il fatto che ha torturato prima di uccidere quella donna?poteva avere anche ragione,quella donna poteva essere coinvolta con l'omicidio di sua sorella,ma nessun essere umano merita quella fine,tu mi dici che lei non era pazza? E allora come definiresti il fatto che voleva tagliarti due dita della mano?come definiresti il fatto che era l'amante del l'uomo che ha ucciso la tua famiglia Jane.....cielo Jane,quella donna ti ha ordinato la mia testa....ma ti rendi conto o no?” gli urlò contro Lisbon

non c'è bisogno di urlare” disse l'uomo fino a quel moment rimasto in silenzio

hai detto tu che volevi che mi sfogassi.....eccoti accontentato.....”

ammettilo che eri gelosa di lei....ammettilo e basta” gli disse con aria di sfida il consulente,alimentato anche dal fatto che voleva sapere il vero motivo per il quale Lisbon l'aveva presa male,anche se immaginava già il motivo,ma voleva sentirlo dire da lei

tu....tu sei pazzo,ho capito perchè ti piaceva Lorelei,infondo non siete poi così diversi,pazzi allo stesso modo” gli rispose Lisbon cercando di sviare la risposta e anche lo sguardo dell'uomo

quando sarai davvero sincera Lisbon?pretendi che gli altri lo siano con te,ma tu lo sei con te stessa e soprattutto....lo sei con me?” un'altra domanda mirata da Jane per Lisbon

adesso basta,mi stai snervando....lasciami in pace.......fuori dal mio ufficio...ora” gli intimò la donna puntando il dito indice verso la porta

come vuoi boss”

e senza dire una parola Jane uscì dall'ufficio di Lisbon furibondo,tanto che sbattè forte la porta alle sue spalle

“idiota” l'ultimo commento dell'agente mentre si sedeva dietro la sua scrivania,provata e....triste,sensazione che di recente gli faceva compagnia come un'amica fidata.

 

Quella era la prima volta che i due partner litigavano davvero e non uno di quei mille litigi che erano di solito fare,questa volta avevano litigato seriamente e ci sarebbe voluto di più di una rana di carta o di un cestino di fragole per appianare la cosa.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** vieni a cena con me? ***


Era la prima volta che Teresa e Patrick litigavano seriamente,la donna era davvero fuori di sé,non riusciva a capacitarsi del fatto che lui,Jane,continuasse ancora a difendere la mistress di Red John,non riusciva neanche a concentrarsi sul lavoro,improvvisamente quelle scartoffie erano diventate troppo pesanti per lei,di solito riusciva a compilarle in poche ore,ma questa volta non riusciva davvero a farlo anche se aveva messo tutta la sua buona volontà,così decise che forse era meglio prendere una boccata d'aria fuori,lontana da quel posto e soprattutto lontana da Jane.

Si mise la giacca,prese la sua borsa ed uscì dal suo ufficio,Jane era nel cucinino intento a prepararsi la sua solita tazza di thè,quando vide Lisbon dirigersi verso l'ascensore,

“....dove starà andando così di fretta...” pensò il mentalista,anche Jane era stranamente irrequieto,non sapeva come comportarsi con Lisbon,aveva intuito il vero motivo per cui la sua collega fosse tanto arrabbiata,ma voleva avere una conferma prima,Jnae voleva sentire dalla sua bocca che lei era gelosa di Lorelei,ma sapeva che la bruna partner non avrebbe mai ammesso una cosa simile.

Lisbon prese l'ascensore sotto gli occhi di Jane,lui la fissava intensamente da lontano mentre teneva stretta la tazza di thè ancora fumante,lei avvertì lo sguardo del partner,ma non si voltò e fece una gran fatica per riuscirci;finalmente le porte dell'ascensore si aprirono e Lisbon entrò dentro e fu in quell'attimo,quando le porte dell'ascensore stavano per chiudersi che tramite quello spiraglio tra le due porte che per pochi secondi rimase aperto prima che le porte si chiudessero definitivamente,che i loro sguardi si incrociarono,Lisbon abbassò subito gli occhi e Jane strinse le labbra e continuò a fissare quel punto anche quando le porte si chiusero definitivamente,Lisbon salì in auto,avviò il motore e partì senza meta fuori dal CBI.

 

Nel frattempo Kirkland stava avendo un dialogo interessante con Betram nell'ufficio di quest'ultimo

allora,hai scoperto qualcosa Bob?” domandò il direttore

non ancora,ma ci sto provando,scommetto qualsiasi cosa che di più caro ho che Teresa sa qualcosa,scommetto che sa che Jane è a conoscenza di un qualche indizio su Red John” rispose l'uomo della sicurezza nazionale

Teresa?vedo che siete entrati in confidenza o sbaglio” chiese curioso il direttore del CBI

bè,devo pur cercare di rompere il muro di ostilità che l'agente Lisbon ha innalzato tra me e lei e darci del tu mi sembrava un primo passo” gli rispose Kirklan

ottimo.....continua così Bob,Teresa è un buon agente e come tale non sarà facile farle dire la verità,ma se saprai giocare bene le tue carte e riuscirai a conquistare la sua fiducia,sono sicuro che c'è una piccola possibilità che questo accada” sentenziò Bertram,Kirkland rimase in silenzio e come risposta fece solo un sorriso,un sorriso che stava a significare che era sicuro di sé e del fatto che sarebbe riuscito presto a scoprire cosa Teresa sapeva riguardo a Jane e a Red John....

puoi andare adesso Bob,buona fortuna”

non ne ho bisogno...” gli rispose fiducioso Kirkland mentre uscì dall'ufficio del direttore.

 

Jane era ancora in quel piccolo cucinino,non si era mosso di lì da quando vide Teresa prendere l'ascensore per uscire fuori dal CBI,aveva notato lo sguardo della donna,era uno sguardo arrabbiato,deluso ma in particolare triste e lui odiava il pensiero che quella tristezza che albergava nella sua Lisbon era stata causata da lui in persona;era assorto in questi pensieri quando sullo sfondo vide Kirkland davanti all'ufficio di Lisbon,stava per bussare quando Jane interruppe il gesto

non c'è......”

Jane....”

Lisbon non è nel suo ufficio adesso,aveva bisogno di qualcosa Bob?” chiese con tono sprezzante il mentalista

no.....veramente no,avevo bisogno di chiederle solo qualcosa,tutto qui” e accennò un sorriso,un finto sorriso ma questo Jane lo capì subito,

be può dire a me quello che vuole dire alla mia partner,riferirò appena ritornerà” rispose Jane di tutto punto,

oh mi dispiace Signor Jane,ma non credo sia il caso che lei chieda alla sua partner di venire a cena con me stasera per conto mio,è una cosa che dovrei fare da solo non crede?” rispose l'uomo della sicurezza nazionale ancora con quel sorriso stampato in viso,Jane rimase spiazzato da quela risposta,cena? Lisbon a cena con quel tipo? E comunque lei non avrebbe mai accettato,ne era sicuro

ah...bè ha ragione,non credo sia il caso che lo chieda io per lei,quindi può farlo lei personalmente visto che Lisbon sta per arrivare” gli rispose Jane rispondendo con un sorriso fino allo stesso modo.

Patrick aveva visto Teresa uscire dall'ascensore,era stata via all'incirca un'ora e adesso stava dirigendosi proprio verso il suo ufficio dove c'erano i due uomini ad attenderla davanti alla sua porta

che succede?perchè siete entrambi qui?aspettavate me?” chiese la bella agente bruna

si”

no” risposero in contemporanea i due uomini

Lisbon li guardò entrambi cercando di capire qualcosa

veramente l'agente Kirkland ti stava cercando e io l'ho raggiunto dicendogli che non eri nel tuo ufficio”

capisco” rispose con una solo parola Lisbon,anche se era già tanto che avesse risposto a Jane dopo la calda discussione che era avvenuta qualche ora prima,poi la donna aggiunse “Bob se devi parlarmi puoi farlo nel mio ufficio”

aprì la porta del suo ufficio ed entrò dentro seguita da Kirkland e Jane che non voleva perdersi la scena del rifiuto di Lisbon alla cena con l'uomo della sicurezza nazionale

bè non voglio girarci intorno qundi te lo chiedo tutto d'un fiato.....Teresa verresti a cena con me stasera?”

....adesso gli dice di no,non mi perderei per nulla al mondo la faccia di questo idiota dopo il rifiuto di Lisbon” pensò Jane mentre se la rideva di sottecchi,

Lisbon rimase per un'attimo senza parole,quell'invito improvviso non la convinceva,pensava che in realtà l'uomo della sicurezza nazionale aveva ben altro scopo e voleva scoprire quale, ma guardando Jane capì anche che il biondo consulente era sicuro che la donna rifiutasse e per una volta voleva spiazzarlo,quindi rispose...

a cena stasera?perchè no” sorridendo all'uomo

il sorriso sulle labbra di Jane sparì in un nano secondo,il biondo mentalista rimase scioccato dalla risposta inaspettata della sua partner,per nulla al mondo avrebbe mai pensato che Lisbon potesse accettare un invito a cena così su due piedi e poi da uno come quello,la risposta della bruna sortì l'effetto sperato,Jane rimase spiazzato e senza parole,continuava a guardare la sua partner,fisso,con le labbra socchiuse e lo sguardo stranito,la donna era soddisfatta del risultato ottenuto,

fantastico,allora vengo a prenderti stasera alle 8,d'accordo?” le chiese Kirkland

certo....allora a stasera Bob”

l'uomo della sicurezza nazionale uscì dall'ufficio di Lisbon pieno di sé,lasciando dentro un Jane muto e confuso e una Lisbon soddisfatta e infondo......divertita.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** non andare.... ***


Erano già le 20:00 e Lisbon era ancora nel suo ufficio intenta a sistemare qualche scartoffia già compilata nel suo cassetto,quando guardando il suo orologio si accorse che era già tardi e si ricordò della cena con l'uomo della sicurezza nazionale:

“dannazione,la cena con kirklan....e sono già maledettamente in ritardo”

chiuse il cassetto velocemente e con premura si alzò dalla sua sedia,si mise la giacca e stava per uscire dal suo ufficio quando si trovò il consulente biondo davanti che le bloccava l'uscita

 

“allora ci vai davvero?” le chiese con un espressione seria,la più seria che aveva visto in tutti quegli anni

 

“certamente....perchè non dovrei?” le rispose di tutto punto l'agente guardandolo diritto agli occhi,accennando forse un'aria di sfida

“lo sai perchè Lisbon.......Kirkland non è quello che credi lui sia”

“a no? E chi sarebbe davvero Kirkland.....Jane?sentiamo” gli domandò la bruna

“è un'uomo che nasconde la sua vera personalità,è un'uomo misterioso che di certo non ti ha invitato a cena perchè lo volesse ma per arrivare a qualcosa o a qualcuno servendosi di te”

“ma smettila,non capisco perchè te ne stai uscendo con questa teoria.......ah già....dimenticavo che tu hai una predisposizione innata per le teorie senza nessun fondamento” replicò Lisbon

 

Jane la guardò per poi abbassare lo sguardo e accennare un sorriso

“touchè” le rispose

 

“adesso se vuoi scusarmi ho una cena a cui andare e sono già abbastanza in ritardo e devo andare ancora casa a cambiarmi” gli rispose Teresa mentre lo spinse per un braccio cercando di spostarlo per poter uscire finalmente dal suo ufficio,ma Jane l'afferrò per un braccio e le disse abbassando il tono della voce quasi in un sussurro

“per favore Lisbon....non andare,non farlo”

ma Lisbon non si voltò nemmeno e dandogli le spalle gli rispose

“che ruolo occupi tu nella mia vita per poter chiedermi cosa devo e cosa non devo fare? Eh Jane?”

lui non disse nulla e lentamente mollò la presa lasciandola libera...

Lisbon chiuse gli occhi,si morse le labbra rosse e proseguì avanti per la sua strada,fuori dal CBI,lontano dal suo ufficio,lontano da Jane,lontano da tutto.

 

Ore 21:00

Lisbon era a casa sua pronta per la cena con Kirkland,indossava un vestito nero a tubino lungo fino al ginocchio,a completare quella splendida visione c'era un coprispalle nero impreziosito da piccole pietre luccicanti.

Stava guardandosi allo specchio e pensò

guarda un po' cosa sono stata costretta a mettermi,avrei preferito di gran lunga indossarei miei pantaloni con la mia camicetta bianca,ma non posso andare a cena conciata in quel modo non è vero?oh su basta Teresa,vai a questa maledetta cena senza pensare troppo”

i suoi pensieri vennero interrotti dal suono del citofono

“si?” chiese

“sono Bob,sono venuto a prenderti...allora sei già pronta o devo ancora aspettare?”

“no...no sono pronta,scendo subito”

e riagganciando il citofono si apprestò e sistemarsi nuovamente e velocemente i capelli raccolti in un morbido chignon per poi prendere la borsetta che stava appoggiata sul divano,le chiavi di casa e corse in una volata fuori dall'appartamento.

Lisbon si presentò davanti a Kirkland dopo pochi secondi,l'uomo stava ad aspettarla fuori dalla sua auto scura,quando vide la donna restò come folgorato,cadde un'attimo di silenzio tra i due che venne poi rotto dall'uomo della sicurezza nazionale

“sei.....sei davvero bellissima”

si complimentò Kirkland con la donna;poteva davvero nascondere qualcosa,poteva davvero avere uno scopo ben preciso,ma quella frase era senza dubbio sincera,la donna sorrise imbarazzata,infondo non capitava tutti i giorni di sentirsi dire un complimento e soprattutto non da un'uomo serio come Kirkland.

Salì in auto dopo che l'uomo le aprì la portiera come solo un galant'uomo sapeva fare,appena chiuse la portiera di lato dove sedeva Teresa ammiccò un sorriso,ma non uno di quelli sanima era un sorriso di appagazione,come se fosse contento che stava per filare tutto liscio;

l'auto si avviò verso il ristorante scomparendo lungo la strada quando sullo sfondo buio s'intravedeva accostata una vecchia Citroen DS3 color azzurro chiaro,che avviò il motore dopo qualche secondo che l'auto dove viaggiava Lisbon si allontanò.

La stava seguendo......Jane stava seguendo la sua partner in quello che era un momento personale della donna,per cosa poi?

se mi becca Lisbon sono finito”

pensava il biondo consulente mentre continuava un'inseguimento dettato violentemente dalla sua mente e.....forse dal suo cuore.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** una cena movimentata ***


L'auto scura dove viaggiavano Kirkland e Lisbon parcheggiò davanti un lussuosissimo ristorante,Kirkland scese dalla sua auto e aprì la portiera a Lisbon che in quel momento si sentì trattata come una vera signora,nessuno mai le aveva aperto la portiera e quella sensazione che stava provando le piaceva.

Lisbon scese dall'auto accennando un sorriso all'uomo della sicurezza nazionale che gli rispose di conseguenza

“spero che il ristorante sia di tuo gradimento”

Lisbon guardava l'esterno del ristorante con la bocca socchiusa in segno di sbalordimento e al contempo di approvazione,non aveva mai visto un ristorante così lussuoso,o almeno lo aveva visto ma non vi era mai entrata

“non sono mai stata in posto così bello,certo che è di mio gradimento” gli rispose la donna palesemente compiaciuta del luogo che l'uomo della sicurezza nazionale aveva scelto per portarla a cena,i due si avviarono verso il ristorante;

a circa 40 metri si trovava accostata la DS3 del biondo consulente che stava assistendo alla scena

e da quando Lisbon è così accondiscendente?” pensò il mentalista mentre avvertita un senso di rabbia nascergli dentro,odiava sentirsi così e soprattutto odiava sentirsi così a causa di Teresa Lisbon.

Un giovane cameriere sulla ventina mostrò a Teresa e Bob il tavolo per due che era stato prenotato dall'uomo,

ecco signore,questo è il tavolo che lei ha prenotato a suo nome due giorni fà”

Kirkland ringraziò il cameriere e lo congedò

Teresa si stranì in viso sentendo le parole del giovane cameriere

come faceva a sapere che io avrei accettato di andare a cena con lui? Bob me lo ha chiesto solo stamattina e allora perchè aveva già prenotato il tavolo due giorni fa?”

i pensieri della bruna vennero interrotti da Kirkland che spostò la sedia per farla sedere

“Teresa........Teresa siediti prego” disse

“ah.....ah si scusa ero un po' sovrappensiero” rispose la donna guardando Bob in modo confuso;

in quel momento Lisbon avrebbe voluto fargli mille domande all'uomo che aveva di fronte

 

.....come facevi ad essere così sicuro che io avrei accettato di venire a cena cn te,tanto da prenotare ben due giorni prima che me lo chiedessi?qual'è il vero motivo che ti sta spingendo ad avvicinarti a me?cosa hai in mente davvero Bob Kirkland?”

 

erano queste le domande che Teresa voleva fare all'uomo della sicurezza nazionale,ma si trattenne perchè a questo punto era chiaro che c'era qualcosa sotto,se prima aveva dei sospetti,adesso quei sospetti divennero certezze

 

dannazione.....e se Jane avesse ragione?starò al gioco fino a quando non scoprirò davvero il piano di questo individuo,non posso rovinare tutto....devo fare finta di nulla”

 

continuò a pensare Teresa completamente assorta e anche confusa

“che hai Teresa? Ti vedo....strana.....sembra tu stia pensando a qualcosa che ti turba,sicura che il posto ti piaccia?” domandò l'uomo accorgendosi della strana espressione che aveva assunto la donna

“no.....no....assolutamente questo posto è fantastico,molto chic direi”.

 

A circa una decina di tavoli indietro a quello dove sedevano Bob e Teresa,stava seduto Patrick Jane,intento a guardare ogni singola mossa che l'uomo della sicurezza nazionale muoveva verso la sua partner,

 

“scusi signore,vuole ordinare qualcosa?” chiese lo stesso giovane cameriere che prima aveva accompagnato al tavolo Kirkland e Lisbon

“prendo solo un thè,sai non ho molta fame” ordinò Jane mostrando un sorriso al giovane cameriere

per poi aggiungere “senti come ti chiami?”

io?...io mi chiamo Steve signore” rispose gentilmente il ragazzo con un'aria confusa

bene Steve,hai mai visto quell'uomo lì prima di stasera?” lo interrogò il mentalista

bene io......io l'ho visto per la prima volta solo due giorni fa quando venne per prenotare di persona quel tavolo lì dove è seduto adesso signore,perchè?”

no,nulla,è un mio amico ed ero curioso di sapere come faceva ad avere quel tavolo in quella stupenda posizione”

gli rispose Jane continuando a guardare verso la direzione di Kirkland

ok se non ha più bisogno di me io andrei,le porterò il suo thè quanto prima”

gli disse il ragazzo mentre stava per portarsi via il menù sul tavolo di Jane

no aspetta Steve,questo puoi lasciarlo qui....sai magari tra un po'avrò appetito così potrò dargli un'occhiata” gli disse il biondo mentalista mentre bloccò con una mano il menù sul tavolo

d'accordo come vuole lei signore”

il giovane cameriere si allontanò,Jane aprì il menù lo alzò e se lo mise davanti a mo di muro,in modo da non essere visto nel caso in cui Kirkland o Lisbon guardassero verso quella direzione.

 

Passarono circa venti minuti,Lisbon e Kirkland avevano già ordinato la prima portata,quando improvvisamente il cellulare di Kirkland squillò

 

scusami Teresa ma devo rispondere,sai purtroppo ci sono delle chiamate acui non posso evitaredi rispondere e questa è una di quelle,torno subito promesso” disse l'uomo mentre si alzava dal tavolo per rispondere alla chiamata;

alcuni tavoli più infondo c'era Jane intento ad osservare ogni cosa,notò anche che Kirkland si era alzato per rispondere ad una chiamata e l'espressione che aveva visto nel suo volto gli diede conferma a ciò che lui pensava,Bob Kirkland stava sicuramente nascondendo qualcosa e quella chiamata era urgentemente importante.

Seduti accanto al tavolo di Patrick c'era una giovane coppia vestita molto elegante,lei era bionda con i capelli corti ed indossava un vestito di raso azzurro,lui sulla trentina,indossava un completo scuro con una cravatta nera a strisce grigie,flirtavano in continuazione,Jane era lì che li osservava curioso e divertito nell'attesa che Kirkland ritornasse al suo posto,quando ad un tratto l'uomo prese la mano della donna di fronte a lui e mostrandole un'anello con un dimante al centro le disse

Rose è da tempo che cerco un modo per chiedertelo,ma ho pensate che la cosa migliore era arrivare al sodo,vuoi sposarmi?” la donna iniziò a piangere dalla gioia ripetendo convulsamente “si,lo voglio” quando una risata spontanea interruppe il romantico momento,

mi scusi,perchè sta ridendo?”chiese l'uomo ad un divertito Jane

scusate mi è venuta spontanea,ma vi prego continuate,non volevo interrompere questo momento idilliaco” gli rispose Jane continuando a ridere

no invece,mi spieghi gentilmente il motivo per cui sta ridendo” insistette l'uomo

oh bè se insiste allora.......vede signorina,non vorrei distruggerle il sogno di sposare quest'uomo presente davanti a lei,ma sa perchè le sta chiedendo di sposarla adesso dopo tutti questi anni di fidanzamento?”

co-come fa a sapere che stiamo insieme da anni?” chiese confusa la donna guardando Jane con gli occhi sbarrati

lo so è basta,comunque risponda alla domanda per favore” ripetè Jane

bè io-io non lo so,forse perchè adesso è sicuro” rispose la donna ancora confusa

no mia cara signorina,il suo baldo ragazzo le sta chiedendo adesso di sposarla perchè si sente in colpa verso di lei”

in-in colpa? E perchè mai?” gli chiese la giovane donna

perchè l'ha tradita” gli rispose in modo conciso Jane,

improvvisamente l'uomo si alzò dalla sedia di scatto,prese Jane per il collo della camicia e urlando gli disse

brutto figlio di puttana,come ti permetti di insinuare una cosa del genere eh? Ti spacco la faccia”

i presenti iniziarono a scomporsi dai loro posti girandosi verso quel penoso spettacolo,

è stato lei ad insistere e poi lo ammetta che è vero,almeno eviterà di rendere infelice una povera donna innamorata” lo affrontò Jane

all'istante un pugno partì verso il viso di Jane che lo ferì alle labbra che stavano sanguinando,arrivarono subito degli agenti della sicurezza per dividerli e dentro alla sala si creò scompiglio,Lisbon che stava seduta ad aspettare il ritorno di Bob,non potè fare a meno di voltarsi per capire cosa era quel baccano

ma che diavolo sta succedendo?.....co-cosa? Jane? Che cavolo ci fa Jane qui”

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** fuga improvvisa ***


Lisbon si alzò dal tavolo in uno scatto veloce raggiungendo Jane.

I due agenti della sicurezza del ristorante cercavano di tenere calmi i due che stavano ancora litigando,l'uomo provava a mettere le mani addosso a Jane continuando a chiedergli urlando perchè cavolo il mentalista faceva quelle accuse,adesso la relazione con la sua donna era in pericolo per colpa di uno sconosciuto.

Lisbon si fiondò lì,lo sguardo di Jane impallidì appena vide che l'agente bruna lo aveva beccato,ma non si dette per vinto e mostrò un gran sorriso mentre il labbro inferiore stava ancora sanguinandogli

oh.......Lisbon.......ma che ci fai qui?che coincidenza”

coincidenza un corno ,che cavolo ci fai tu qui” gli chiese molto,ma molto arrabbiata Teresa,

scusi signora ma lei conosce questo tizio?” domandò uno degli agenti della sicurezza

sarei tentata di dire di no,ma si......lo conosco e aggiungo purtroppo” gli rispose Lisbon con le braccia incrociate,

che cavolo hai combinato stavolta idiota?” chiese Lisbon al suo partner

oh ma dai Lisbon è stato solo un piccolo malinteso niente di chè.......” si rivolse poi all'uomo che voleva pestarlo ma che non lo poteva fare perchè bloccato dall'altro agente della sicurezza

non è vero?”e gli sorrise...un sorriso talmente ironico che riuscì solo a peggiorare la situazione perchè l'uomo sentendosi preso in giro cerco di liberarsi dalla stretta dell'agente per potersi fiondare sul biondo mentalista

io ti ammazzo brutto figlio di puttana....hai capito? ti ammazzo” continuando ad inveirgli contro,

Jane allora vedendo che la situazione stava prendendo una brutta piega si liberò dalla presa dell'agente che lo teneva fermo da un braccio,in una mossa veloce prese la mano di Lisbon e scappò via correndo da quel posto con Lisbon al seguito che gridava

lasciami Jane........ma che diavolo stai facendo?smettila di tirarmi,ho detto smettila idiota”

arrivarono al parcheggio dove c'era la citroen del biondo metalista,Jane salì in auto e Lisbon rimase fuori

ma sei impazzito?che diavolo sta succedendo?non sto capendo nulla”

Lisbon rimandiamo a dopo le spiegazioni adesso per favore sali” gli chiese Jane mentre avviò il motore dell'auto

te lo scordi”

nel frattempo dal ristorante uscirono i due agenti della sicurezza e l'uomo ancora incavolato nero che non voleva fargliela passare liscia

ehi fermati....ti ho detto di fermati” gridava l'uomo

dai Lisbon sali...per favore”

Lisbon non era mai riuscita a negargli nulla ogni volta che il suo partner gli sussurrava “per favore

una semplice parola che aveva effetti devastanti nella sua persona;

Lisbon salì in auto e Jane premette l'accelleratore e insieme si allontanaro a gran velocità da quel posto.

Nel frattempo in auto Lisbon partì a ruota libera rimproverando Jane

mi spieghi che cavolo ci facevi nello stesso ristorante dove ero insieme a Bob?”

coincindenza,avevo fame e ho deciso di cenare in quel ristorate” gli rispose Jane

si coincidenza un corno,come se non ti conoscessi Patrick Jane” il tono di voce di Lisbon si attenuò “tu....tu mi stavi seguendo,vero Jane?”

Jane sorrise e non rispose alla domanda,segno che era vero ciò che la donna gli aveva appena detto,l'auto azzurra si accostò su una piccola pianura che dava su un panorama bellissimo,si poteva vedere tutta sacramento illuminata dagli edifici con uno sforndo notturno dove una luna piena circondata da milioni di stelle regnava sovrana.Jane spense il motore e poi si voltò verso Lisbon

mi dispiace aver rovinato il tuo appuntamento con quello”

no che non ti dispiace e poi quello ha un nome e un cognome e lo conosci benissimo” replicò Lisbon senza guardarlo negli occhi

andiamo Lisbon ti stavi annoiando a morte con quello,te l'ho letto negli occhi”

ma si può sapere che cavolo vuoi da me?si può sapere perchè diavolo ti metti sempre in mezzo alle mie faccende? Chi ti ha detto di portarmi via dal ristorante eh?chi ti ha detto che io non volessi restare a cenare insieme a Bob eh? Sai che c'è Jane?! Che tu fai sempre quello che vuoi,non te ne frega niente degli altri,è questo il problema,l'unico di cui t'importa sei tu e solo tu” gli disse a raffica Lisbon senza neanche prendere fiato

no,non è vero, di te m'importa” gli rispose con voce soffocata Jane,Lisbon si voltò di scatto

io.....io mi sono intromessa tra te e Lorelei? Non mi sembra”

e perchè non lo hai fatto?” gli chiese subito Jane guardandola negli occhi,stavolta era serio e non aveva più quel sorriso ironico sulle labbra

perchè.....perc-ma stai sanguinando...” Lisbon si accorse che il labbro di Jane stava sanguinando ancora,aprì la borsetta di raso nera e prese fuori un piccolo fazzoletto

vieni qui ti pulisco un po' o si infetterà”

Jane si avvicinò a Lisbon e lei iniziò a picchettare la parte lesa e sanguinante con il fazzoletto,quando si accorse che le distanze tra le loro labbra si fecero sempre più minime,la donna si bloccò smettendo anche di picchettare il labbro ferito,Jane le prese la mano dove Lisbon teneva il fazzoletto ormai colorato di rosso,si fissarono occhi dentro occhi,potevano sentire il loro respiro,Jane continuava ad accorciare sempre di più quella distanza tra le loro labbra riuscendo quasi a sfiorare quelle di Lisbon che nel frattempo aveva il cuore che le batteva a mille quando improvvisamente il cellulare di Lisbon squillò,Lisbon indietreggiò bruscamente ritornando alla realtà,prese il cellulare nella sua borsa e rispose alla chiamata

pronto.....Teresa? Ma dove sei finita? Sono ritornato al tavolo ma tu non c'eri,ti ho aspettato per più di 20 minuti pensando che eri andata al bagno ma visto che non tornavi ho deciso di chiamarti,tutto ok?” chiese Kirkland dall'altro capo del telefono

 

si tutto ok Bob,scusami sono andata via senza neanche avvisarti,è imperdonabile,mi dispiace”

non preoccuparti pensavo solo ti fosse successo qualcosa,ma sono felice che stai bene”

 

si si sto bene,ho solo avuto un piccolo imprevisto” rispose la donna sorridendo

Jane a lato si voltò e con una mossa improvvisa strappò via dalle mani il cellulare a Teresa che non ebbe il tempo di fermalo

ehi Kirkland perdona Teresa,ma l'imprevisto di cui parlava sono proprio io” e riagganciò poi si voltò verso Teresa con un sorriso stampato sul viso e aggiunse “ti ho proprio salvata dalla noia stasera”.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** non ti farò mai più del male......Lisbon ***


Lisbon guardò Jane dopo che lui riagganciò il telefono a Kirkland e gli disse

tu....tu hai seri problemi mentali,come ti sei permesso a riagganciare a kirkland? E come ti si sei permesso di strapparmi dalle mani il mio cellulare?Jane,ma come cavolo ti permetti di interferire nella mia vita”

Jane restituì il cellulare alla sua proprietaria e con uno sguardo serio senza nessun accenno di sorriso le rispose

quell'uomo nasconde qualcosa e tu lo sai Lisbon,io non posso permettere che ti succeda qualcosa”

so benissimo badare a me stessa Jane”

Lisbon però era pensierosa,anche lei pensava che l'uomo della sicurezza nazionale nascondeva qualcosa,ma voleva avere delle prove prima di fare qualsiasi ipotesi al riguardo,infondo lei non era come Jane,a lui bastava uno sguardo per capire se una persona nascondeva dei segreti o fosse un'assassino o semplicemente un bugiardo,lei invece voleva avere delle prove concrete prima di potere giudicare qualcuno;

visto che a causa di quel piccolo imprevisto hai saltato la cena,che ne pensi di andare a mettere qualcosa sotto i denti?” gli disse Jane sorridendole,Lisbon lo guardò con la coda dell'occhio e imbronciata gli rispose

mi si è chiuso lo stomaco grazie”

ma dai Lisbon non fare la difficile,so benissimo che stai morendo di fame,il tuo stomaco non brama altro da mezz'ora”

Jane....per favore portami a casa adesso” gli rispose Teresa con voce soffusa quasi rassegnata

Lisbon.....” stava per dire Jane quando venne interrotto dalla bella agente

Jane ti ho detto di portarmi a casa.....ora”

non capisco,è strano che proprio io lo dica,ma non capisco il tuo atteggiamento di quest'ultimi giorni,pensavo che avessimo chiarito” Jane stava fissando Lisbon,ma mentre da una parte voleva disperatamente capire il perchè del freddo e distaccato atteggiamento della collega,dall'altra parte aveva paura,si,aveva paura di sentire che la donna non aveva più fiducia in lui,aveva paura di sentire seriamente che la donna si era stancata di lui.

Lisbon si voltò verso Jane,lo guardò,ma non con aria arrabbiata ma lo guardò con aria di una che ha corso incessantemente per ore senza bere un sorso d'acqua e adesso è stanca

“Jane,non c'è nulla da chiarire,si chiariscono i malintesi,si chiariscono i dubbi e i disaccordi,ma io non ho nessun dubbio,andiamo Jane,non mi dire che non ti sei accorto che negli ultimi tempi noi non andiamo più d'accordo,io dico bianco e tu nero,io dico no e tu si,io dico non farlo e tu lo fai,la cosa che mi ha definitivamente fatto capire tutto questo è stato durante il caso Lorelei Martins,tu Jane mi hai tenuto all'oscuro di tutto,tu hai pianificato nei dettagli un piano per farla evadere chissà da quanto tempo,tu mi hai tenuto lontana dal tuo folle piano e il cielo solo sa quanto ero in pensiero per te,pensavo che lei ti avesse rapito,che ti avresse fatto del male e poi tu mi vieni a dire che ti fidavi di lei,che aveva i suoi buoni motivi per uccidere una donna,se poi contiamo che prima di questo mi hai abbandonato per sei mesi senza dire una parola,senza spiegarmi nulla,per poi ripresentarti a me per chiedermi aiuto,la dice lunga.Ma tu ti rendi conto quanto io sono stata male per te Jane?ne hai la minima idea?adesso però sono stanca,non riesco più ad andarti dietro,non riesco più a coprire i tuoi guai e i tuoi colpi di testa............Jane sono davvero stanca”

Lisbon guardò Jane dopo il lungo sfogo,poi una lacrima rigò il suo viso,il sul bel viso roseo da bimba imbronciata,lei si asciugò le lacrime con il palmo della mano,nel frattempo il biondo consulente la guardava immobile,non riusciva a dire nulla,le parole che avrebbe voluto dirle

io l'ho fatto per te,non voglio metterti in pericolo,non posso permettere a Red John di prenderti di mira,non posso permettermi di perderti” gli si strozzavano in gola,continuava a fissarla,il suo cuore venne colpito da migliaia di spilli alla vista di quella lacrima,la sofferenza che aveva portato quella lacrima a fuoriuscire dagli quegli splendidi occhi smeraldo era stata causata da lui,era lui che stava procurando alla sua Lisbon tutta quella sofferenza,

che strana la vita” pensò “ho sempre cercato di tenerla lontano dalla sofferenza,ho sempre cercato di regalarle un sorriso,ho sempre sperato che trovasse la felicità che merita e poi alla fine sono io quello che le procura solo tanto dolore”

Jane non aveva smesso di guardarla neanche per un secondo,la donna raccolse la sua borsetta,si liberò dalla cintura di sicurezza

“dove credi di andare Lisbon?” gli chiese il biondo consulente in quel momento preso dal panico,

“Jane sarà meglio che prenda un taxi” gli rispose la donna

“no,non è necessario,vuoi andare a casa?d'accordo ti ci accompagno subito,ma adesso per favore riattaccati la cintura “

“no Jane,prendo un taxi.........per favore lasciami stare....per favore” la donna stava per scendere dall'auto quando il biondo l'afferrò per un polso,quel polso così gracile,aveva paura di averglielo rotto a causa della forza che aveva messo per bloccarla,Lisbon non disse nulla,ma si liberò dalla presa del consulente e scese dall'auto.

Jane rimase immobile,seduto sulla sua auto,la guardò allontanarsi e non ebbe ne la forza ne il coraggio di correrle dietro,cosa avrebbe potuto dirle? Lei aveva ragione e lui si sentiva uno stronzo,Jane mise le mani sul volante ed adagiò la testa su di esse,strinse le labbra e per la prima volta dopo tanto tempo una lacrima scivolò dal suo viso

“mi dispiace Lisbon,mi dispiace tanto per tutto,ma ti prometto su ciò che ho di più caro che riconquisterò la tua fiducia,non ti farò mai più del male”

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** non avvicinarti a lei ***


Quella sera entrambi non riuscirono a dormire,Jane tornò al CBI e si rinchiuse nel suo solito nascondiglio,l'attico,dove usava rifugiarsi per star solo con se stesso o per spulciare sui fascicoli e dossier riguardanti il caso Red John;si sedette su quello specie di letto “arrangiato” e guardando il soffitto si rifugiò nei suoi pensieri,pensava a Lisbon,alla sua espressione prima di scendere dalla sua auto,a quella lacrima che rigò il volto roseo della bella agente,iniziò a pensare come ha potuto permettere che tutto ciò accadesse,come poteva essere stato così non curante dei sentimenti della sua partner,le aveva procurato una delusione così immensa.....questo bastò a tenerlo sveglio tutta la notte a fissare il soffitto e a rimuginare su tutto quello che accadde quella sera.

Lisbon dal canto suo,dopo essere rincasata nel suo appartamento ancora sconvolta dagli eventi successi quella sera,si gettò sul letto,non si spogliò neppure,era troppo stanca per fare qualsiasi altro movimento,chiuse gli occhi cercando di allontanare via l'immagine di Jane dalla sua mente,la voce del biondo consulente quando gli disse “...no,non è vero,a me importa di te” perchè aveva detto quella frase?! Se gli avesse davvero importato di lei,non l'avrebbe mai trattata così....mai

bugiardo.....sei solo un bugiardo Patrick Jane” sussurrò la bruna mentre dai suoi occhi chiusi sgorgarono due lacrime che si fecero strada sulle sue tempie fino a perdersi tra i capelli scuri.

 

La mattina seguente l'agente Teresa Lisbon era pronta per una nuova giornata di duro lavoro,aveva promesso a se stessa che non avrebbe più mostrato un minimo segno di debolezza,soprattutto davanti il suo irriverente consulente,quindi si vestì,si mise davanti al suo specchio e dopo aver sistemato i suoi lunghi capelli,fissò la sua immagine e disse

forza Teresa,c'è la puoi fare” prese la giacca e la borsa e si diresse fuori dal suo appartamento per andare al CBI.

 

Nel frattempo al CBI Kirkland era impegnato in una conversazione con Bertram nell'ufficio di quest'ultimo

allora Bob,com'è andata la cena con l'agente Lisbon?se non mi sbaglio ieri ti ho interrotto nel mezzo della cena,mi dispiace avervi disturbato con la mia chiamata,ma sai volevo sapere se avevi notizie” disse il direttore Bertram all'uomo della sicurezza nazionale

non c'è nessuna notizia,dopo la tua chiamata sono tornato al tavolo ma Lisbon non c'era più” replicò Kirkland

in che senso non c'era più?” gli chiese sgomento Bertram

nel senso che se n'era andata via...........con Patrick Jane” spiegò l'uomo della sicurezza nazionale

Patrick Jane? E che ci faceva lui lì?” chiese di nuovo il direttore Bertram cercando di capire i fatti

non lo so,so soltanto che ho chiamato Teresa al cellulare e lui era cone lei” rispose KIrkland ammiccando un sorriso

quindi non sei riuscito a sapere nulla da lei vero?”

 

no......no nulla,l'agente Lisbon è più caparbia di quella che sembra,non credo riuscirò a farmi rivelare facilmente cosa Jane sa su Red John e quali indizi ha per arrivare a lui” replicò Kirkland

sono sicuro che l'agente Lisbon sa più di ciò che vuol farci credere,Jane e Teresa hanno instaurato un rapporto solido,basato sulla fiducia,non sono solo partner ma anche buoni amici,sono sicuro che Jane ha rivelato a Teresa ciò che sa su Red John,i collegamenti tra lui e la visualize e sono anche sicuro che la signorina Lorelei Martins ha rivelato a Jane particolari su Red John,indizi importantissimi,non dimentichiamoci che ha avuto una storia,anche se breve,con il nostro consulente,lui è un mentalista,sicuramente è stato capace di lavorarsi la Martins talmente bene da farsi dire cose su Red John........ed è quello che devi fare tu con Lisbon,Bob....devi riuscire a conquistare la sua fiducia e farti dire cosa Jane sa su Red John” concluse Bertram

 

ho fatto e farò quello che è in mio potere,ma come dicevo prima,l'agente Lisbon è un muro infrangibile,non credo tradisca facilmente la fiducia che Jane ha riposto in lei e non credo tanto meno che arriverà a fidarsi di me a tal punto da rivelare i segreti del suo amico,ma come ti ho detto ci proverò” finito di dire ciò,l'agente Kirkland uscì dall'ufficio di Bertram e si diresse verso l'ufficio di Lisbon,bussò alla porta ma non rispose nessuno,quindi aprì,ma Lisbon non c'era,una voce lo prese di soprassalto improvvisamente,

non è ancora arrivata”

l'uomo della sicurezza nazionale si voltò di scatto e si ritrovò Jane di fronte a lui con in mano una tazza di thè

lo vedo,non fa niente,l'aspetterò qui” gli rispose l'uomo della sicurezza nazionale e poi aggiunse

posso chiederti una cosa Jane?”

certo” rispose il consulente

cosa ci faceva Teresa con te ieri sera?”

il biondo consulente ammiccò un sorriso e poi,

bè forse si stava annoiando e quindi ha deciso di andare via con me”

gli rispose Jane con tono di sfida,già,quel tono era proprio di sfida,l'agente della sicurezza nazionale sorrise e gli rispose

ma davvero?! “

Jane lo guardò e gli sorrise di risposta e poi gli disse

non mi fai fesso Kirkland,a te non importa nulla di Lisbon,tu stai solo usando lei per arrivare a me,cosa vuoi Bob? Vuoi che ti riveli ciò che so su Red John? Mi dipiace ma dovrai trovare un'altro modo per scoprire ciò che so,Lisbon non ti dirà mai nulla.....semplicemente perchè lei non sa nulla”.

In quello stesso minuto arrivò Lisbon,passò dal bullpen per salutare i suoi sottoposti e poi mentre stava dirigendosi nel suo ufficio si ritrovò di fronte i due uomini

no ancora.....”pensò la bruna agente

che succede stavolta?” chiese l'agente Lisbon ai due uomini,

Jane non riuscì neanche a darle il buongiorno come ogni mattina,appena la vide notò subito la stanchezza sul viso della donna e aveva capito che quella notte la sua Lisbon non aveva chiuso occhio.....tutto a causa sua,Kirkland invece....

buongiorno Teresa”

buongiorno Bob,che succede? Perchè sei qui di prima mattina?”domandò l'agente bruna

visto che ieri mi hai dato buca al ristorante,pensavo che magari ti andava di fare colazione con me stamane e ti avverto non accetto un no come risposta” gli sorrise Kirklan

che bastardo figlio di puttana” pensò il biondo consulente guardandolo di traverso

ok,stamane sono andatavia di fretta e non sono riuscita neanche a fare colazione,se poi aggiungiamo il fatto che ho lo stomaco vuoto da ieri sera” marcò la frase guardando Jane e poi continuò “capirai sicuramente che la mia risposta è un si,fammi posare una cosa nel mio ufficio e ti raggiungo subito” Lisbon entrò nel suo ufficio lasciando i due uomini da soli,

non so dove tu voglia arrivare Kirkland,ma sono sicuro che non ti porterà a niente” gli disse Jane mentre tratteneva a fatica la voglia di piantargli un pugno in faccia

Jane,ti do un consiglio........vai a riposare,hai l'aria distrutta......per caso non hai dormito bene stanotte?” ironizzò Kirkland,in quel momento ritornò Lisbon pronta per la colazione,

ok possiamo andare” disse Lisbon guardando KIrkland e incamminandosi verso l'ascensore,

buona giornata Jane” sorrise al consulente e seguì Lisbon,Jane li osservava allontanarsi e stringendo il pugno della mano sussurrò

non ti permetterò di avvicinarti a lei,te la farò pagare”.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** devo parlarti...che ti piaccia o no ***


Jane camminava avanti e indietro per i corridoi del CBI,non si sentiva tranquillo,pensava a Lisbon e a cosa stava facendo in quel momento con Kirkland,chissà di cosa stavano parlando seduti in quel coffe bar situato di fronte al CBI,decise di andare nel cucinino per prepararsi un'altra tazza di thè,la seconda in mezz'ora,nel frattempo nel coffee bar Lisbon stava gustandosi un muffin al cacao accompagnato ad una buona ed enorme tazza di caffè mentre Kirkland la stava fissando senza consumare nulla,

“avevi proprio fame” e le sorrise

“ieri sera non ho toccato cibo.....diciamo che avevo lo stomaco chiuso” gli rispose l'agente mentre addentava l'ultimo pezzo di muffin

“a proposito di ieri sera,ma cos'è accaduto di così urgente da farti scappare via?” le chiese luomo della sicurezza nazionale

ah....ieri....ecco....ho ricevuto una chiamata importante,il lavoro.....sai com'è” gli rispose Lisbon che aveva capito l'intenzione indagatoria dell'uomo di fronte,

ah.....ed era Jane il lavoro urgente?”

no.....no Jane è solo venuto solo a prendermi,voleva illustrarmi alcune sue supposizioni su un caso di cui ci stiamo occupando”

ah,capisco.....parlando di Jane....voi siete molto amici oltre che partner non è vero?” chiese diretto e senza troppi giri di parole

....eccolo qua,le mie supposizioni non erano poi così infondate,lui...lui sta cercando informazioni su Jane e scommetto che vuole conoscere anche gli indizi che Jane ha riguardo Red John,perchè? Voglio scoprirlo” pensò la bella agente troppo furba per l'uomo della sicurezza nazionale,infondo Lisbon aveva avuto un ottimo insegnante in tutti questi anni,adesso riusciva anche lei a capire ciò che le persone davvero volevano mirare e lei aveva capito subito che Bob voleva avvicinarsi a lei per poter carpire i segreti di Jane sul caso Red John,

si,siamo amici o almeno credo” rispose l'agente bruna cercando di non far trapelare nulla,anche se Jane nell'ultimo periodo l'aveva delusa,non poteva tradirlo,

che vuol dire....credo” chiese nuovamente Kirkland sperando di sapere di più,Lisbon allora guardò l'orologio si voltò verso Kirkland e gli sorrise per poi aggiungere

oh guarda s'è fatto davvero tardi,mi dispiace,ma adesso devo proprio tornare a lavoro,ho una marea di rapporti da firmare e un caso in sospeso da chiudere,se vuoi scusarmi io andrei”

Lisbon salutò l'uomo della sicurezza nazionale con un sorriso e lo ringraziò della colazione offerta poi si alzò e si diresse verso gli uffici del CBI,Kirkland restò seduto al tavolo e continuando a guardare Teresa allontarsi,sorrise e in un bisbiglio disse

sei davvero un osso duro Teresa Lisbon......mi piace”

 

Nel frattempo al Cbi c'era un'anima in pena che faceva avanti e indietro per il bullpen irrequieto,creando una certa ansia anche ai poveri Cho,Rigsby e a Van Pelt,quest'ultima guardava il biondo consulente con la coda nell'occhio sorridendo di sottecchi,che avesse capito il perchè dell'irrequietezza del collega?

“ma la smetti di fare avanti e indietro? Farai un fosso sul pavimento di questo passo” gli disse il simpatico Rigsby

“ aspetto una chiamata importante e sono un po' ansioso”

“e non la puoi aspettare nell'ufficio del capo? Tanto passi più tempo lì di recente che qui nel bullpen”

sentenziò l'agente Wayne Rigby che non scollava gli occhi dal monitor del pc,

“no.....vado a farmi un'altra tazza di thè” Jane si allontanò dal bullpen per dirigersi verso il cucinino

“ma che cavolo ha oggi?! E già la terza tazza di thè che gli vedo bere in meno di un ora,ma non gli farà male?” chiese Rigsby a Cho

“c'è già altro che gli sta facendo male e non credo siano le tre tazze di thè” rispose Grace concludendo la frase con un sorriso biricchino

“cosa? Che vuoi dire Grace? “ chiese Rigsby curioso,infondo lui non era il tipo da capire certe cose al volo,

“ma la smetti di impicciarti degli affari degli altri? Pensa un po' a lavorare che non sarebbe male” sentenziò il serio e inespugnabile Cho

“era solo una domanda.......ma che avete tutti oggi?dormito male ieri?”

 

Jane stava mettendo il terzo filtro di thè nella tazza di acqua bollente e mentre faceva su e giù con il filtrino vide uscire Lisbon dall'ascensore,la fissò per poi posare la tazza che teneva tra le mani sul tavolo,Lisbon lo guardò,i loro occhi si incrociavano per più di 60 secondi dalla sera prima,poi la donna abbassò lo sguardo ed entrò nel suo ufficio

 

devo andare a parlare con lei e lei dovrà ascoltarmi che le piaccia o no” pensò il mentalista che nel frattempo si trovò di fronte la porta dell'ufficio di Lisbon,dopo qualche secondo di esitazione posò la mano sul pomello della porta e la aprì,Lisbon stava guardando qualcosa dentro il cassetto della sua scrivania,appena sentì che Patrick entrò nella stanza,la donna chiuse velocemente il cassetto e poi voltandosi verso il biondo cosulente gli disse

“quante volte ti ho detto di bussare prima di entrare? Sai come fanno anche gli altri del resto”

“non pensavo di essere sullo stesso piano degli altri....lo sono Lisbon?” le domandò serio il consulente che nel frattempo la fissava senza chiudere palpebra

“cosa vuoi Jane? Per favore si breve,ho un casino di cose da fare” gli rispose la bella agente dagli occhi smeraldo evitando astutamente di rispondere alla domanda fattale dal bel mentalista

“io devo essere breve mentre però la colazione con Kirkland può anche durare un'ora......hmmmm”

“dunque?” lo invogliò a parlare

“devo parlati Lisbon”

“non ora Jane come ti ho già detto,ho un casino di cose da fare che purtroppo non si sbrigheranno da sole quindi se vuoi scusarmi.......magari ne riparliamo dopo ok?” Lisbon sbattè sulla scrivania una dozzina di scartoffie le adagiò sul tavolo e non alzando neanche il capo forse non voleva incotrare nuovamente lo sguardo del mentalista,

“forse non mi sono spiegato bene,ti devo parlare e che ti piaccia o no tu starai ad ascoltarmi”

il consulente chiuse la porta e si avvicinò alla scrivania della partner.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** l'altra cosa più bella della mia vita ***


“devo parlarti,che ti piaccia o no Lisbon”

Quelle parole risuonarono nelle orecchie di Lisbon come un martello pneumatico,

Jane ho moltissimo lavoro da fare come puoi ben vedere quindi ti prego se non ti dispiace rimandiamo questa discussione ad un'altro momento” gli rispose Lisbon senza alzare lo sguardo dalle sue adorate scartoffie,

si mi dispiace e mi piacerebbe pure che mi guardassi mentre ti parlo” gli disse serioso Jane

anche se non ti guardo,ti ascolto,sai ho due orecchie che sono attaccate alla mia testa proprio per questo” lo guardò un'attimo e poi abbassò nuovamente il capo verso i fascicoli che stava finendo di completare,Jane le si avvicinò in pochi passi,le tolse la penna dalle mani e la gettò sul divano bianco,quel divano che lui stesso le regalò non molto tempo prima

che diavolo stai facendo?”

come ti ho appena detto,preferirei che le persone mi guardino negli occhi mentre parlo con loro”

Lisbon si alzò dalla sedia e si mise di fronte il biondo consulente

va bene.....d'accordo Jane,sono qui,ti sto guardando e ti sto ascoltando,quindi sputa il rospo che devo tornare al mio lavoro” le rispose Lisbon con le braccia incrociate,

bene visto che adesso ho la tua piena attenzione posso incominciare” lo sguardo di Jane diventò nuovamente serioso e anche un po'....preoccupato,

non mi piace” comiciò...

cosa non ti piace?” gli chiese Lisbon

questa situazione tra me e te” rispose il biondo consulente,guardando la sua partner diritta agli occhi,quegli occhi verdi smeraldo che avevano il potere di procuragli un brivido ogni volta che l'incontrava

quale situazione Jane? Non vedo cosa c'è di diverso che ti possa far pensare ciò,io sono sempre la stessa,Jane”

da quando sei diventata così brava a mentire Lisbon? Sai bene di cosa sto parlando,ma dai su,se ne sono accorti tutti che tra noi è calato il gelo,non ci parliamo da giorni,sembriamo due estranei” continuò il mentalista

eppure mi sembra che stiamo parlando Jane,quindi non so di cosa tu stia parlando”

la vuoi smettere di fare così?mi sto innervosendo davvero stavolta Lisbon” la voce di Jane stava alzandosi di volume

ah tu ti stai innervosendo? Ma sentitelo.....tu ti stai innervosendo? E allora io cosa avrei dovuto provare Jane? Tu dici che sembriamo due estranei,ma sei tu che mi tratti da estranea,mi hai trattato come una pefetta sconosciuta durante il caso Lorelei Martins,fidandoti più di lei che di me,io ti ho lasciato fare fino all'ultimo ma tu,tu Jane ti sei fidato della mistress di red john fregandotene di me e di cosa avessi protuto provare io in quel momento” Lisbon si mise di riflesso una mano sulle labbra,come se avesse detto qualche parola in più,abbassò lo sguardo e aggiunse “senti Jane,lasciami perdere d'accordo? Continua sulla tua ricerca a Red John,fai quello che vuoi,comportati come credi tanto non me ne frega più niente ormai,sei libero,non mi avrai più alle costole,la tua coscienza Tersa Lisbon fa i bagagli e va via....da oggi in poi fai come se la nostra amicizia non fosse mai esistita,da oggi in poi io sono il tuo capo e tu il consulente che lavora con la mia squadra,visto che adesso abbiamo chiarito puoi anche andare” Lisbon era seria,anzi non era mai stata tanto seria come in quel momento,Jane che era quello che voleva parlare,spiegare per primo,finì alla fine per subire il colpo senza dire nemmeno una parola,rimase ad ascoltare nuovamente lo sfogo della collega,fissandola....

si è vero,Lorelei mi piaceva”

lo ammette pure....e di nuovo” pensò Lisbon,la sua espressione si velò nuovamente di tristezza,la stessa che comparì nel suo volto quando Jane le ammise di provare qualcosa per Lorelei,

non mi interessa quello che provi o provavi per lei,non era questo il punto” Lisbon cercò di non far trapelare il suo vero stato d'animo,

fammi finire per favore,hai sempre parlato tu,adesso tocca a me,come stavo dicendo,è vero,Lorelei mi piaceva,ma era più empatia quello che provavo per lei,era anche lei una vittima di Red John solo che lei non lo sapeva o meglio evitava di saperlo,la sua situazione era simile alla mia,Red John gli uccise la persona più amata,la sorella,come a me ha ucciso la mia famiglia,ed è per questo che sentivo quel senso di protezione verso di lei,quell'empatia,non potevo metterti al ccorrente di tutto,non potevo dirti del piano per far evadere Lorelei,grazie al tuo senso di giustizia mi avresti sicuramente fatto cambiare idea ed io non potevo permettere che ciò accadesse,senza contare che Lorelei era l'amica di Red John e se io ti avessi messo in mezzo ti avrei sicuramente messo nelle mire di Red John,dovevi rimanere estranea alla situazione il più a lungo possibile,Lisbon.....Red John ha portato via la cosa più bella che avevo nella mia vita,non permetterò che porti via anche l'altra cosa più bella della mia vita....tu”

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** cosa provi per me....Lisbon? ***


“.......l'altra cosa più bella della mia vita....tu”

Lisbon spalancò gli occhi,cosa aveva appena detto Jane? L'altra cosa più bella della sua vita era lei,proprio lei,Teresa non potè credere a ciò che aveva appena sentito,

Jane ma che stai dicendo? Smettila per favore,non peggiorare la situazione...” sibillò Lisbon con una voce strozzata dall'emozione,era incredula a quelle parole ma aveva paura che erano un'altro inganno del suo consulente per rimettere le cose a posto,non volle cedere

stavolta non ècosì semplice Jane,smettila di prendermi in giro,ma ti sembra giusto questo? Vuoi davvero peggiorare la situazione? Basta Jane,ti prego basta”

non sono mai stato così serio in tutta la mia vita Lisbon,grazie a te ho continuato a vivere,quanto ti ho conosciuto,dopo che Red John aveva ucciso la mia famiglia,ero un freddo bastardo senza cuore con l'unico scopo di andare avanti solo per arrivare al giorno in cui avrei vendicato la mia famiglia,ma tu Lisbon mi hai cambiato,sei riuscita a far venire fuori la parte giusta che era sepolta dentro di me e che non avrei mai pensato che un giorno si potesse risvegliare,mi hai migliorato,grazie a te ho scoperto cosa significaamicizia,cosa significa preoccuparsi per qualcuno che non sono io,cosa significa stare male per qualcuno che non ti rivolge la parola,cosa significa pentirsi degli sbagli commessi e cosa significa provare dei sensi di colpa per essere la causa delle sofferenze che prova la persona a cui tengo,mi dispiace davvero per tutto Lisbon,te l'ho detto altre volte,te lo dico adesso e te lo continuerò a dire per il resto della mia vita se potresse servire,Lisbon ti prego dammi un'altra possibilità” Jane stava veramente parlando con il suo cuore nelle mani,questa volta era davvero sincero e le parole che aveva appena detto a Lisbon erano sempre state lì dentro il suo cuore,avevano solo bisogno di un imput per uscire allo scoperto.

Lisbon aveva gli occhi lucidi,il suo cuore perse un paio di battiti e voleva davvero credere a quelle parole,ma la sua mente no,la sua mente era più forte e razionale del suo tenero cuore e se Jane stesse mentendo di nuovo?

Ormai non sapeva più se credergli o no,ma sapeva di sicuro una cosa,non voleva soffrire,non voleva ritrovarsi seduta sul suo letto a piangere come una ragazzina adolescente con il cuore infranto a causa del belloccio della scuola che l'aveva presa in giro,lei non era più una ragazzina,non poteva permettersi di lasciarsi andare e non poteva permettersi di ascoltare il suo cuore che in quel momento le gridava di abbattere quel muro tra la sua mente razionale e i suoi sentimenti,quei sentimenti che ogni giorno stava scoprendo per il suo consulente,quindi decise di mantersi lucida,si voltò e disse

Jane smettila,per favore....adesso ti supplico esci da qui” Lisbon stava per sedersi nuovamente dietro la sua scrivania quando Jane l'afferrò per un braccio con forza,la tirò verso di sé e con le mani prese il suo volto e la baciò,fu un bacio intenso,carico di emozioni e sentimenti tenuti sopiti per quasi 9 anni,le loro lingue danzarono al ritmo dei loro battiti del cuore e continuarono,continuarono fino a quando la razionalità di Lisbon prese il sopravvento,lo spinse via con forza,con gli occhi lucidi e le membra tremanti ancora dall'emozione ma anche dalla paura di quello splendido e intenso momento appena vissuto,gli disse balbettando,

no-non doveva succedere,è stato un'errore Jane,facciamo finta che non sia successo nulla,per favore esci da qui....”

no,non voglio fare finta nulla,l'ho già fatto per anni e adesso mi sono stancato di scappare dai miei sentimenti per te,so benissimo che spingendomi avanti con te,potrei metterti nelle mire di Red John e questo mi da la carica in più per riuscire a catturarlo il più presto possibile,ti chiedo di essere sincera questa volta Lisbon,solo per questa volta.........cosa provi....per me?” Jane la fissava così intensamente che sembrava quasi che da quella risposta dipendesse la sua vita,Lisbon lo guardò impietrita,con la bocca socchiusa,gli occhi lucidi,il cuore che le batteva a mille e la testa che le girava vorticosamente,a quella domanda avvertì una morsa allo stomaco,cosa poteva rispondergli?

Infondo lui le stava chiedendo sincerità e lei era stata sempre una persona onesta e sincera,il suo cuore voleva gridargli

anche io provo dei sentimenti per te,dei sentimenti che mi fanno paura ma che ormai esistono,credo di essermi innamorata di te Patrick Jane”,ma questa volta non poteva ascoltare il suo cuore,questa volta doveva dare precedenza alla sua razionalità e dopo essersi voltata,di conseguenza rispose,

mi-mi dispiace Jane,io-io non provo nulla per te che non sia amicizia,spero tu non mi abbia frainteso ma io.....io e te siamo partner,amici,colleghi ma niente di più”

davvero? Allora girati e dimmelo guardandomi negli occhi,su.....forza Lisbon,dimmi guardandomi dritto negli occhi che per me non provi nulla”

vattene Jane,te lo chiedo per favore,adesso vai via”

come vuoi,ma devo farti i miei complimenti,allora è vero il detto l'allievo supera il maestro,sei diventata più brava di me nel mentire”

Jane indietreggiò,uscì dall'ufficio di Lisbon sbattendo la porta,Lisbon rimase di spalle e stringendo forte i pugni,cercò di trattenere le lacrime che però prepotentemente fuoriuscirono dai suoi occhi verdi,si morse le labbra

scusami Jane,questa volta sono io che faccio un passo indietro,questa volta sono io che scappo dalla realtà,ma ho troppa paura di farmi del male e non posso permettermelo,ho una squadra da mandare avanti e se le cose tra noi non dovessero funzionare,si metterebbe su un bel casino e poi c'è Red John,non sarai mai pronto per nulla fino a quando lui sarà la tua ombra”

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** perchè mi ha baciato? ***


Lisbon rimase seduta dietro la sua scrivania per un paio d'ore o forse più,aveva spento il cellulare in modo che non la rintracciasse nessuno e chiese a Van Pelt di non far entrare nessuno nelsuo ufficio,voleva restare da sola con se stessa,voleva riflettere a ciò che era appena accaduto,si sentiva strana,sconvolta

perchè mi ha baciato? Come siè permesso di fare una cosa simile,io....io non me lo aspettavo,io non avrei mai pensato che Patrick Jane provasse dei sentimenti per me che andavano oltre l'amicizia,non doveva farlo ed io non dovevo permetterglielo,infondo noi siamo solo amici.....lo siamo sempre stati..........ma che vai blaterando stupida idiota,quale amici e amici,sei amica con Van Pelt forse un po' anche con Cho e Rigsby ma sicuramente non sei amica con Jane e prima lo ammetti a te stessa e prima le cose prenderanno il verso giusto........oddio ma che vado a pensare.....sto impazzendo,lo sapevo io che prima o poi Jane mi avrebbe fatto rinchiudere in una casa di igiene mentale,si....l'ho sempre saputo che luisarebbe stato la mia rovina,cosa faccio adesso?come mi devo comportare?....io.....io non so che fare stavolta”.

 

Dopo il lungo monologo con se stessa,Lisbon si alzò dalla sedia dove era seduta da ore e decise di affrontare la situazione,non poteva evitare di andare a lavoro per non incontrarlo e di certo non poteva starsene rinchiusa per tutta la vita dentro al suo ufficio,avrebbe fatto finta di nulla,decise che forse la cosa migliore era cancellare quell'avvenimento,que bacio,quella stretta....quella confessione,ma ci sarebbe riuscita?

 

Si diresse nel bullpen dove trovò la sua squadra annoiata davanti ai rispettivi pc,

“niente casi vero?” domandò la bella agente dagli occhi smeraldo

“no niente capo,niente di niente” rispose la rossa,Lisbon storse le labbra e si voltò per ritornare nel suo ufficio

“ah capo,dimenticavo di dirti che è passato Bob Kirkland,aveva bisogno di parlarti ma tu mi avevi detto di non passarti nessuna chiamata e nessuna visita quindi gli ho detto che poteva provare a rintracciarti più tardi perchè eri impegnata” aggiunse Grace

 

“d'accordo Van Pelt,grazie” rispose Lisbon che parlava a fatica,il suo corpo era lì ma la sua mente era altrove e questo non sfuggì neanche ai suoi sottoposti che si lanciarono tra di loro sguardi confusi.

Lisbon decise che era meglio andare via,il suo orario di lavoro era giunto al termine e poi non c'era nessun caso in vista quindi non vi era motivo di rimare lì e poi avrebbe potuto imbattersi in Jane e non aveva alcuna voglia in quel momento di vederlo;stava andando verso a sua auto,quella bellissima SUV nera forse troppo grande per uno scricciolo di donna come lei,quando stava per aprire la portiera sentì una voce alle spalle chiamarla,all'inzio si spaventò e si voltò di scatto

“buonasera Teresa”

“Bob sei tu.....”

“scusami ti ho spaventata?non volevo mi dispiace” gli disse mortificato l'agente della sicurezza nazionale

“no tranquillo non mi hai spavantata,ero solo sovrappensiero”

“bene,sai oggi sono passato dal tuo ufficio ma il tuo sottoposto,l'agente Van Pelt,credo si chiami così,mi ha detto che eri impegnata”

“si si Van Pelt,me lo ha detto,scusami ma ero piena di rapporti arretrati da compilare non potevo perdere neanche un secondo” mentì

“non c'è alcun problema,ma per farti perdonare devi venire a bere a qualcosa con me” le propose l'uomo

“scusami davvero ma sono tremendamente stanca,preferirei tornare a casa se non ti dispiace”

“si mi dispiace al dire il vero,insisto,dai sono 10 minuti e poi ti prometto che ti lascerò libera di tornare a casa” insistette l'uomo della sicurezza nazionale

“io veramente....”

“dai Teresa solo 10 minuti,non farti pregare”

“d'accordo ma solo 10 minuti,sono stanchissima”

Kirkland invitò la donna a salire sulla sua auto e insieme si diressero verso un locale lì vicino,

dopo essere entrati si sedettero in un tavolo,all'interno del locale suonava dal vivo una banda jazz,Lisbon guardava assorta i musicisti e per un'attimo chiuse gli occhi in segno di rilassamento,

“ti piace la musica jazz?” domandò l'uomo notando l'espressione di soddisfazione di Lisbon

“mi piacciono tutti i tipi di musica....” rispose la donna,

ordinarono un drink e Kirkland iniziò a fare domande alla bella agente che si aspettava succeddesse una cosa del genere

“allora Teresa,non ho potuto evitare di notare che da qualche giorno tu e il tuo consulente siete piuttosto.....strani”

“strani?” ripetè Lisbon

“si,cioè vi vedo freddi,distaccati....c'è forse qualche problema?anche se non ci conosciamo benissimo,sono sicuro che sai già che su di me puoi contare”

“non so di cosa tu stia parlando Bob,tra me e Jane va a meraviglia....davvero” mentì nuovamente l'agente che capì subito il gioco di Kirkland

“dici? A me è sembrato che tra voi due fosse successo qualacosa,forse è perchè Jane si sta concentrando su Red John trascurando il lavoro?” continuò ad insistere l'agente della sicurezza nazionale

“assolutamente no,Jane sa tenere separati i gli affari personali dal lavoro”mentì nuovamente Lisbon,avevadetto più bugie in una giornata che in una vita intera

“scusa non volevo essere inopportuno,solo che ti ho vista pensierosa e pensavo che magari sfogarti con me ti avrebbe aiutato”

“ti rangrazio ma non c'è niente che non vada bene,è tutto apposto,adesso scusami Bob,ma sono davvero stravolta,vorrei tornare a casa se non ti dispiace” gli disse Lisbon mentre si alzava dal tavolo

“no,figurati,ti capisco e poi i 10 minuti sono passati da un pezzo”

si alzarono dal tavolo,Kirkland lasciò i soldi per pagare i drink sul tavolo e si diressero verso l'uscita del locale,salirono in auto e Kirkland fece strada per riaccompagnare Teresa al CBI dove aveva lasciato la sua auto,arrivati al CBI,Teresa scese dall'auto di Kirkland e lo salutò ringraziandolo della serata,l'auto di Kirkland partì e quando Teresa si voltò,vide di fronte a se Jane che guardandola malamente gli disse

“vedo che la cosa con Kirkland sta diventando piuttosto seria,giusto Lisbon?

“Jane”.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** che ci facevi insieme a Kirkland? ***


Lisbon e Jane stavano uno di fronte all'altro,il silenzio regnava sovrano fino a quando Lisbon decise di interrompere quel palese stato d'imbarazzo

“Jane.....che ci fai qui?”

“lo sai benissimo che rimango fino a tardi nel mio attico per guardare e riguardare le traccie che posseggo su Red John”

“il tuo attico? E da quando è diventato tuo? Te l'ho detto migliaia di volte....non puoi stare qui la notte”

si...si....lo so già,non fai che ripetermelo,piuttosto non hai risposto alla mia domanda” le disse diretto e serio il consulente

quale domanda? Non credo di capire” fece la vaga l'agente che in realtà aveva capito dove il mentalista voleva andare a parare,

dai Lisbon...non far finta di niente,ti riesce malissimo oltretutto” sorrise cercando di provocare una qualche reazione nella bruna

non capisco cosa tu voglia dire.....e comunque scusami,sono stanca e vorrei andare”

Lisbon aprì la portiera della sua auto ma una mano dietro di lei si avventò velocemente e spinse con forza a portiera,che sbattendo provocò un sonoro rumore,Lisbon si voltò di scatto

ma dico sei impazzito o cosa? Si può sapere che diavolo vuoi Jane?”

si trovavano a pochi centimetri di distanza,un'altra volta,si guardarono,quell'attimo fece ricordare a Lisbon quel momento vissuto pochi giorni prima,il bacio,la confessione di Jane,il suo cuore iniziò ad accellerare sempre di più,sempre di più,aveva quasi paura che lui potesse sentirlo,quanto ancora doveva avvertire quelle sensazioni? Perchè quel biondo,testardo consulente le provocava tutte quelle emozioni contrastanti tra loro? rabbia,dolore,gioia,speranza,pace,solitudine,tristezza......gelosia,che non facevano altro che confonderla e turbarla.

Jane sorrise,un sorriso così sexy e poi le disse

allora...non hai risposto alla mia domanda....che ci facevi insieme a Kikland?”

non sono affari tuoi....ora se la smettessi mi faresti un gran favore,devo andare a casa,sono stanca”

non così facilmente Teresa” in quasi 10 anni di collaborazione,lui aveva utilizzato poche volte il suo nome di battesimo e tutte le volte che lo sentiva dalle sue labbra le provocava un brivido

Jane non fare il cretino,lasciami andare a casa e forse ti risparmierò una pallottola conficcata in mezzo alla fronte” l'agente cercò di spingere via il consulente che con il suo corpo sti stava man mano avvicinando al suo

allora...che ci facevi insieme a Kirkland?” insistette

Jane finiscila sei estenuante” rispose evitando di guardarlo negli occhi

che ci facevi inisieme a Kirkland......Teresa” ancora...

Lisbon capì che Jane non si sarebbe mosso da lì e non avrebbe permesso neanche a lei di muoversi se prima non gli avesse risposto,quindi abbassò lo sguardo e gli rispose....finalmente

siamo andati a bere un drink in un locale qui vicino,sei contento adesso Jane? Posso andare andare ora?” l'agente spinse ancora una volta il biondo mentalista,si liberò e riuscì ad entrare nella sua auto,chiuse velocemente la portiera per paura che Jane le potesse di nuovo impedire di salire su,avviò il motore,ma Jane si avvicinandosi al finestrino dell'auto le disse

sai Lisbon,non mi piace Kirkland e non mi piace vederti insieme a lui,è a dir poco nauseante....buonanotte” le sorrise e voltandosì si allontanò,

Lisbon abbassò lo sguardò e le scappò un sorriso,che Jane fosse geloso?

Non sapeva perchè,ma questa idea le piaceva.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** non ritratterò questa volta... ***


Ore 8:30 a.m

Lisbon si presentò al CBI con aria distrutta,come quella di una che avesse passato la notte insonne e infatti fù proprio così,Lisbon non riuscì a chiudere occhio quella notte,non faceva latro che ripensare alla serata trascorsa,Kirkland e le sue domande su Jane e Red John,Jane e quell'assurda scenata davanti al parcheggio del CBI,era tutto così strano,il comportamento di Jane poi......era davvero assurdo,cosa mai gli stava passando in quella mente malata?

Se da un lato le facesse piacere accorgersi di essere nei pensieri del mentalista,dall'altro lato invece aveva paura,paura di soffrire,di imbucarsi in qualcosa che l'avrebbe delusa,paura di illudersi,infondo non era poteva essere possibile che Jane provasse qualcosa per lei,infondo erano sempre stati amici,colleghi,partner,infondo l'unico vero interesse di Jane in quei lunghi anni era stato solo ed esclusivamente Red John,infondo Jane poteva essere ancora innamorato della moglie defunta....quante domande le frullavano nella testa,tutte domande senza nessuna risposta.

Lisbon entrò nel bullpen,salutò i suoi sottoposti e si avvicinò a Van Pelt che stava seduta di fronte la sua scrivania

“Grace ci sono casi oggi?” domandò

“no capo,nessun caso fino ad ora” rispose la rossa per poi aggiungere “capo hai l'aria stravolta,ti è successo qualcosa?”

“no....no,tutto bene” Lisbon accompagnò quella risposta ad un sorriso,poi si allontanò dal bullpen e si diresse verso il cucinino per prepararsi una mega tazza di caffè,per cercare in qualche modo di riprendersi dalla nottataccia appena passata,il caffè fù quasi pronto e mentre lo versò nella tazza si accorse che il biondo mentalista era lì,con le braccia conserte ad osservarla

“buongiorno Lisbon” la salutò sorridendole

“buongiorno Jane” rispose freddamente la bella bruna,Lisbon si voltò e iniziò a mordersi il labbro inferiore

che diavolo faccio adesso? Era ovvio che l'avrei incontrato....insomma lavora qui....che gli dico adesso?cosa faccio? Accidenti a te Jane......perchè mi mandi in tilt? Si può sapere?”

non preoccuparti Lisbon,non ho la minima intenzione di metterti in una posizione di imbarazzo,quindi rilassati”

la smetti di leggermi nella mente? Odio quando lo fai” gli rispose l'agente mentre si voltò per guardarlo

non ti sto leggendo la mente,ti conosco solo fin troppo bene,non hai più segreti per me,nonli hai mai avuti Lisbon” e le sorrise

e togliti quel sorriso da ebete dal viso,mi da sui nervi”

uh ma come siamo nervose stamattina,cosa c'è,non hai dormito bene la notte scorsa? Per caso pensavi a me?” disse il mentalista cercando palesemente di stuzzicare la partner

piantala......”

Jane si avvicinò a Lisbon,le si mise di fronte e la guardò intensamente senza distogliere lo sguardo neanche per un millesimo di secondo

Jane quando ti deciderai di finirla con questo stupido giochetto eh? Sta già durando troppo e sinceramente non mi piace”

non sto facendo nessun tipo di giochetto Lisbon,perchè lo pensi?” era serio,il suo sguardo era davvero serio come tutte le volte che si tirava fuori l'argomento

no ma dico,mi credi forse stupida? Andiamo Jane vuoi farmi credere che tu provi qualcosa per me? Teresa Lisbon è al primo posto nei tuoi pensieri declassando Red John? Jane smettila di dire stronzate,questo scherzo non mi piace sappilo”

Lisbon poggiò la tazza di caffè ancora intatto sul tavolo e stava per andarsene quando Jane le mise una mano sul braccio bloccandola

no,non hai mai creduto che tu fossi stupida,si provo qualcosa per te e si,tu sei al primo posto nei miei pensieri e non so come tu abbia fatto ma hai davvero declassato Red John,che adesso è al secondo posto,brava agente Lisbon” e le sorrise,Lisbon si voltò,aveva gli occhi lucidi,scosse la testa e guardandolo gli rispose

non pensavo potevi essere tanto crudele Jane,si sapevo che eri strano,pazzo certe volte,egoista altre....ma non credevo che tu potessi essere tanto crudele Jane” Lisbon si liberò dalla presa di Jane e quando stava per andare via la voce risonante e marcata del mentalista la bloccò per qualche secondo

è vero,tutto quello che ti ho detto fino ad ora è la pura verità,non so perchè l'ho fatto adesso,non so cosa mi abbia spinto a fare un passo in avanti,ma stavolta non ritratterò Lisbon,stavolta ho preso una decisione e che ti piaccia o no te ne farai una ragione e che ti piaccia o no starai con me”

Lisbon non disse nulla,non si voltò anzi si incamminò verso il suo ufficio lasciando lì Jane che la seguiva con lo sguardo.

Una scena che non passò inosservata agli occhi della bella rossa,che guardava divertita,abbassò lo sguardo e ammiccò un sorriso

lo sapevo.....l'ho sempre saputo”.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** nei tuoi pensieri ***


Lisbon era seduta dietro la sua scrivania,aveva un mazzo di scartoffie tra le mani che stava guardando,i suoi occhi stavano cercando di leggere quello che c'era scritto,ma la sua mente era altrove,riposò sulla scrivania i fascicoli che invano stava cercando di leggere

 

ma guarda in che razza di situazione devo trovarmi,tutta colpa di quell'idiota,se crede che stavolta caschi in uno dei suoi stupidi giochetti si sbaglia di grosso....idiota,vuol fare il finto innamorato per farsi perdonare per ciò che ha combinato con Lorelei,mi crede stupida ma si sbaglia”

pensò,ormai non faceva altro che quello.....pensare,Lisbon stava tutto il giorno a pensare a Jane,non poteva credere alle parole del biondo consulente: “tu sei al primo posto nei miei pensieri,provo qualcosa per te....e che ti piaccia o no starai con me” no.....non voleva credergli,l'aveva sempre trattata come una partner,a volte come una sorella,poi come la sua migliore amica,nell'ultimo periodo,quando incontrò Lorelei,l'aveva trattata come un'estranea....e adesso cosa fà? Le dice di provare qualcosa per lei,fa il geloso,era così assurdo tutto questo. Lisbon si sedette sul divano bianco,lasciò cadere il suo capo indietro e chiuse gli occhi

oddio come sono stanca di tutto questo”

 

Nel frattempo nell'ufficio di Bertram,Kirkland stava in piedi

“mi dispiace,ma non sono riuscito a sapere nulla di Jane e delle prove che ha in mano su Red John,Teresa è un'osso duro e il rapporto che lei e Jane hanno creato è più solido di quello che in realtà danno a vedere,non lo tradirebbe mai” disse l'uomo della sicurezza nazionale al direttore Bertram

“lo so,l'agente Lisbon è un'ottima agente e anche una buona amica,lei èJane lavorano a stretto contatto da anni,immaginavo che l'amicizia creata tra loro non potesse facilmente essere intaccata”

“amicizia?” chiese retoricamente Kirkland

“perchè? Pensi ci sia altro?” chiese curioso Bertram,l'uomo della sicurezza nazionale non rispose verbalmente alla domanda postagli,ma si limitò ad accennare un sorriso per poi aggiungere

“troverò un modo diverso per arrivare a Red John,tranquillo,studierò qualcosa” Kirkland si congedò da Bertram e uscì dal suo ufficio

che voleva dire Kirkland su Lisbon e Jane?” continuò a pensare...

 

Lisbon si era addormentata sul divano,era così stanca che non potè evitare di appisolarsi

solo un paio di minuti” pensò prima di chiudere gli occhi e cadere invece in un sonno profondo,la porta del suo ufficio si aprì ed entrò il mentalista,appena vide che Lisbon si era addormentata gli scappò un sorriso

non l'ho mai vista dormire in ufficio,non è da lei,doveva essere davvero stanca e sicuramente non deve aver chiuso occhio la notte scorsa.....e tutto a causa mia.....sono lusingato” pensò mentre se la rideva tra sé e sé,le si avvinò piegandosi sulle ginocchia,la guardò e sorrise

è veramente molto bella anche se devo ammettere che mi piace di più con l'aria imbronciata,oh Lisbon,cosa devo fare con te? Non riesci a credermi e ti capisco,ma vedrai che riuscirò a farti capire che stavolta non è un gioco,non è mai un gioco quando si tratta di te”.

L'uomo stava fissando la bella bruna,non la sfiorò,si limitò solo ad ammirarla,adorava le sue ciglia lunghe e scure,adorava la sua bocca che sembrava dipinta dalla mano di un'artista,adorava la sua pelle chiara...adorava tutto di lei e allora perchè c'era voluto così tanto tempo per farsi avanti? Perchè quello che provava per lei lo aveva già capito da un pezzo,doveva solo fare combaciare il volere del suo cuore con quello della sua mente e avere un pizzico di coraggio in più,nel caso la sua bella fosse presa di mira dal cattivo della situazione,Red John,lui adesso era pronto,basta nascondersi,basta perdere tempo,era lei quello che voleva e l'avrebbe avuta,in un modo o nell'altro anche perchè più lei negava di provare qualcosa per lui,più lui si convinceva del contrario.

Mentre tutti questi pensieri affollavano la mente del mentalista,la porta dell'ufficio di Lisbon si aprì del tutto

“disturbo?” chiese Kirkland,

Jane si mise eretto,si sistemo la giacca e con un sorrisone rispose

“no,figuriamoci,ormai lei qui è di casa”

“ero venuto per Teresa,ma vedo che sta dormendo,non voglio disturbarla quindi le dica semplicemente che la saluta Bob e che magari andremo a prendere un'altro caffè insieme uno di questi giorni” chiese di riferirle l'agente della sicurezza nazionale

“certo,lo farò.....ma va via Kirkland?” domandò il biondo mentalista

“si,il mio lavoro qui è finito,salve Jane....a presto”

l'agente Kirkland stava per lasciare l'ufficio quando si voltò verso il consulente

“ah Jane,Teresa è una donna affascinante,piacevole,sincera,pura e un'ottima amica,deve esserne fiero”

“lo sono” rispose Jane guardandolo diritto agli occhi

Kirklando uscì definitivamente dall'ufficio chiudendo la porta,quel rumore svegliò Lisbon,che strizzandosi gli occhi con il palmo delle mani come fanno i bambini disse:

“oddio mi sono addormentata.....accidenti a te Jane” quando aprì gli occhi e prese lucidità della visuale,si accorse che Jane era lì con lei

“Jane?”

“felice di vedere che sono sempre nei tuoi pensieri Lisbon” e le sorrise.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** andiamo a fare un giro ***


Lisbon non si aspettava di ritrovarsi Jane di fronte a lei,si alzò dal divano dove poco prima stava riposando,si ricompose alla meglio e passandosi una mano tra i capelli disse:

“che vuoi Jane?”

“dovevi essere davvero stanca per addormentarti qui,avermi pensato ti ha portato via il sonno la scorsa notte” e le sorrise

“per tua informazione non è stata causa tua la mia insonnia.....ho solo mangiato qualcosa che non sono riuscita a digerire bene” mentì,Jane se ne accorse,ma non volle insistere,non voleva metterla di cattivo umore o almeno non voleva peggiorarlo

“va bene Lisbon,faccio finta di crederti,adesso che la questione insonnia è risolto,che ne dici di fare un giro con me?” chiese strofinandosi il palmo delle mani

“un giro con te? Ma sei matto? Non ci penso proprio e poi ho un sacco di lavoro da portare a termine” gli rispose lei andandosi a sedere dietro la sua scrivania

“oh ma dai Lisbon,sei andata a fare colazione con Kirkland,sei andata anche a prenderti un caffè con lui e se non mi sbaglio anche a bere un drink ieri sera e adesso rifiuti di fare un giro con me? Il tuo partner?”

“per quanto possa essere strano Kirkland,di sicuro tu lo batti quindi fare un giro con te mi spaventa alla lunga di più” gli rispose l'agente bruna mentre continuava a sistemare qua e la e le sue preziose scartoffie.

Jane si avvicinò alla scrivania della donna la prese per un braccio e la fece alzare

“mi dispiace Lisbon,ma non ho nessuna intenzione di uscire da qui senza di te,quindi o vieni con me o mi pianterò qui per tutto il giorno a darti noia”insistette il biondo mentalista

“bè niente di diverso da ciò che fai di solito giusto?” e accompagnò questa risposta ad un sorriso sarcastico

“touchè” rispose il biondo mentalista,Jane dunque prese una sedia e le si sedette accanto,a pochi centimetri di distanza.

Passarono un paio d'ore,il silenzio nella stanza faceva da padrone,Jane era tranquillissimo e non smetteva di osservare Lisbon mentre compilava alcuni fascicoli,poi cominciò a canticchiare una canzoncina

la...lalala.....lalalalaaaa”

“la smetti? Mi dai sui nervi e non riesco a concentrarmi” gli disse innervosita la donna

“mi dispiace Lisbon,ma devo pur fare qualcosa per non morire di noia”

“be vai a canticchiare da un'altra parte,mi infastidisci”

“ho un'alternativa migliore........che ne dici di venire con me?”

“scordatelo”

“e allora dovrai sopportare me e la mia canzoncina ancora per molto”

“non vuoi proprio smetterla eh?” gli chiese

“no” rispose sorridendo il biondo rimpiscatole

Lisbon si alzò dalla sedia,indossò la sua giacca nera e si voltò verso il suo rompiscatole preferito

“andiamo Jane......prima che me ne penta”

Jane sorrise a trentadue denti,si alzò e aprendo la porta dell'ufficio di Lisbon disse

“prego”

Lisbon non lo guardò nemmeno e insieme si diressero verso il parcheggio

“andiamo con la tua o con la mia?” chiese l'agente bruna

“no no,andiamo con la mia,tu non mi faresti mai guidare e visto che il posto dove voglio portarti è una sorpresa,guido io” e sorrise di nuovo

“so già che me ne pentirò” bisbigliò la bella bruna

“o no credimi,non te ne pentirai Lisbon”

“ma tu hai le paraboliche al posto delle orecchie?” gli domandò Lisbon

 

Jane avviò il motore della sua bella citroen DS 3 e uscì dal parcheggio del CBI.

Passarono un paio di ore e nel frattempo in auto regnava un silenzio tombale,fino a quando Lisbon domandò

“ma dove stiamo andando si può sapere?è da due ore che siamo in auto,non mi dirai che ci siamo persi.....?”

“ecco......secondo i miei calcoli adesso dovrebbe esserci una curva dove dovremmo in teoria svoltare”

“non c'è nessuna curva Jane......”

“si......si lo vedo Lisbon......ehm....”

“oddio ci siamo persi” sentenziò Lisbon presa di panico

“oh Lisbon,non esagerare non ci siamo persi......ho solo calcolato male la direzione da prendere”

“Jane......posso darti un consiglio?” gli chiese Lisbon sorridendo

“certo Lisbon,dimmi”

“disarmami.....perchè ho una gran voglia di spararti”

Jane sorrise,quando improvvisamente l'auto emise uno strano rumore per poi arrestarsi di colpo,

“che diavolo succede ora?” disse Lisbon con gli occhi spalancati

“ehm......risolvo subito tranquilla” Jane cercò di tranquillizzare la sua partner,scese dall'auto e aprì il cofano,Lisbon rimase seduta,poco dopo Jane richiuse il cofano e si avvicinò al finestrino di Lisbon

“ehm.....credo che si sia guastata la batteria....” e strinse i denti

“COSAAAA?” urlò Lisbon “stai scherzando vero? Dimmi che stai scherzando”

“mmm no....mi dispiace,ma se ti può consolare c'è uno splendido hotel resort a poche miglia,possiamo tranquillamente riposarci li e poi domattina chiamare il carro attrezzi e ritornare al CBI,oramai è troppo tardi per cercare un'altra soluzione”

“sai cosa mi potrebbe consolare Jane?” disse sorridendo Lisbon

“no cosa?” domandò il mentalista

“vederti sprofondare da un burrone”.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** una camera per due ***


Lisbon scese dall'auto incavolata nera e sbattendo la portiera si avvicinò a Jane,i loro visi erano vicinissimi ma l'atmosfera era tutt'altro che romantica

sappi che ho una gran voglia di ucciderti e che semmai riuscirò a tornare sana e salva a sacramento ti renderò la vita un'inferno per una settimana”

erano così vicini che Lisbon se ne accorse solo in un secondo momento,Jane la fissò intensamente,anche se l'atmosfera intorno a loro era alquanto pesante,quell'attimo fu davvero molto dolce,i loro sguardi dicevano tutto e forse anche di più,Jane le sorrise e poi le disse con voce soffusa quasi in un bisbiglio

prometto che mi farò perdonare”

quello sguardo così intenso da parte del suo partner provocò a Lisbon una sensazione stranissima,la donna si allontanò velocemente come se avesse preso una scossa,si voltò e disse

adesso andiamo,fra poco sarà buio” e iniziò a camminare con passo veloce verso nord dove si trovava l'hotel resort indicato da Jane,il mentalista la seguiva.

 

Il sole iniziò a tramontare,il cielo si tinse di un bel colore porpora con alcuni riflessi arancio,Lisbon si fermò e iniziò ad ammirare il tramonto

“non avevo mai visto un tramonto così bello” bisbigliò

“bè il fatto che adesso sei in mia compagnia lo rende ancora più bello” le rispose Jane

Lisbon si voltò verso il biondo consulente e gli diede un'occhiataccia

“stai zitto tu,sono ancora arrabbiata con te”

“oh Lisbon sono cose che possono succedere,mica è colpa mia se l'auto si è guastata” sorridendole

“si,ovvio......comunque sarà meglio riprendere il cammino,sono stanca”

“agli ordini boss”.

Dopo circa mezz'ora di cammino arrivarono di fronte un fantastico hotel,era enorme,stile moderno,si vedeva proprio che era uno di quegli alberghi di lusso

“ti avverto......paghi tu” sentenziò l'agente bruna

“per te questo ed altro Lisbon”

entrarono insieme nella hall e si diressero verso la reception,una giovane donna sui vent'anni stava dietro un bancone fatto di noce scuro,aveva un tailleur rosso porpora e sulla giacca c'era una piccola targhetta con il suo nome impresso “juliette”

salve,posso esservi d'aiuto?” chiese gentilmente la donna,Jane guardò la targhetta,si voltò verso la donna e con un sorriso disse

forse Juliette,ci servirebbe una camera solo per stanotte”

la donna guardò i due,abbassò lo sguardo e sorrise

no.....no ci servirebbero due camere separate possibilmente” rettificò subito Lisbon capendo che la donna intuì altro,

ah....capisco,lasciatemi dare un'occhiata e vediamo se riesco a trovare due camere libere”

la giovane donna si prestò subito a controllare le camere disponibili,nel frattempo Lisbon si voltò verso Jane

che volevi fare eh? Prendere una camera invece che due......”

Jane allargò le braccia,sorrise e le rispose

io c'ho provato”

ehm.....scusate....” li interruppe la donna “ho controllato ma non ci sono due camere disponibili,vede siamo in piena stagione e giusto stamattina sono arrivati due pullman carichi di turisti e oltretutto stiamo ospitando un meeting politico,pensavo di poter trovare due camere ma niente,dovrete accontentarvi dell'unica camera libera rimasta.........matrimoniale”

Lisbon impallidì,anche il destino le remava contro,era impensabile l'idea di condividere con Jane la stessa camera da letto,si voltò verso il biondo consulente guardandolo in malo modo

ti giuro che questa me la paghi Patrick Jane”

Jane le regalò un sorriso a 32 denti

non è colpa mia se il destino mi è favorevole”

allora la prendete?” chiese la giovane

cosa?” chiese Lisbon ancora attonita

...la camera matrimoniale.....la prendete o no?”

a certo signorina......” rispose immediatamente Jane anticipando Lisbon

d'accordo allora,la vostra camera è la 32....ecco qui le chiavi”

la gentile signorina consegno le chiavi a Jane e insieme a Lisbon si diresse verso l'ascensore,

che bella coppia....” pensò la giovane donna vedendoli allontanare.

 

Arrivarono al secondo piano dove vi era situata la loro camera,Jane aprì la porta e fece accomodare Lisbon,la donna era imbarazzatissima vedendo davanti a lei un grandissimo e spaziosissimo letto matrimoniale,le lenzuola erano di seta blue notte,un lampadario dorato con decine di luci illuminava la camera,poi sulla destra vi era anche un divano,non era grandissimo ma per Jane poteva andare bene,pensò Lisbon che provò un po' di sollievo,

wow.....che bella camera,il letto poi sembra comodissimo,che ne pensi Lisbon?” domandò il consulente divertito ed estasiato allo stesso tempo,

penso che io lo scoprirò a breve mentre tu no”

che vuoi dire?” chiese con sguardo perplesso,improvvisamente il sorriso di Jane andò via dal suo volto

voglio dire che tu dormirai su quel bel divano mentre io mi fionderò su questo fantastico e morido letto”

no....Lisbon...non puoi parlare sul serio”.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** il coraggio di ricominciare ***


Lisbon si guardò intorno per scrutare la camera,silenzio tombale tra i due fino a quando Jane non ruppe quell'atmosfera pesante che si era creata

dai Lisbon....non c'è bisogno di essere tesa,prova a rilassarti”

non sono tesa e poi perchè diavolo dovrei esserlo?" gli rispose la donna dandogli le spalle

forse perchè siamo solo io e te chiusi in una camera d'albergo.....” cercò ancora di stuzzicarla

piantala........ricordati che ho una pistola con me”

uhh d'accordo.....comunque prima nella hall,mentre aspettavamo che l'ascensore arrivasse,ho intravisto un ristorantino niente male,che ne pensi di mandare giù qualcosa? Infondo è quasi ora di cena”

non ho fame....mi si è chiuso lo stomaco”

dai Lisbon non farti pregare,andiamo a cenare,ho una fame che quasi non ci vedo” insistette il consulente

e va bene Jane,andiamo in questo benedetto ristorante”

i due uscirono dalla stanza e si diressero insieme verso l'ascensore per poter arrivare alla hall e andare nel ristorante che Jane aveva adocchiato qualche minuto prima,

entrarono al ristorante,era un posto davvero delizioso e arredato con gran gusto,i tavoli erano rotondi,di legno ed erano decorati da graziose tovaglie ricamate a mano,vi era una spaziosa pista da ballo dove si poteva vedere qualche coppietta che ballava insieme un lento,un'orchestra dal vivo suonava una splendida melodia,rilassante,che rendeva l'atmosfera romantica.

I due si sedettero ad un tavolo vicino la pista da ballo,accanto a loro vi era seduta una coppia di anziani sull'ottantina che si teneva per mano mentre ascoltavano la musica,arrivò il cameriere che prese l'ordinazione,Jane ordinò solo un thè e Lisbon invece un drink,il cameriere dopo aver scritto l'ordine su un blocknote si allontanò

ma tu non avevi fame?” chiese Lisbon al consulente,

hmmm adesso no....dunque....non lo trovi carino qui?è così di classe.....”

si...si bello.....”

improvvisamente la coppia di anziani si avvicinò al tavolo dei due

possiamo?” domandò l'anziana donna

c-certo” rispose Lisbon sorpresa

i due anziani si unirono alla bella agente e all'irriverente mentalista

scusate non volevamo interrompervi,ma eravamo così annoiati a stare lì da soli” si spiegò l'anziana donna e poi arrivarono le presentazioni

io mi chiamo Rose Hatson e questo è mio marito Benjamin,sa....siamo qui in luna di miele”,Lisbon e Jane si guardarono negli occhi scioccati e poi chiesero all'unisono

luna di miele?”

comunque io sono Teresa Lisbon e lui è Patrick Jane,piacere di fare la vostra conoscenza”

 

Rose sorrise,era una donna minuta con i capelli argento avvolti in un morbido chignon,indossava un vestito a fiori e una collana di perle abbinata agli orecchini,sembrava una coppia simpatica e Lisbon li osservava con stupore,sorpresa di sentire e vedere che anche ad ottanta anni la vita poteva sorprendere.

sei molto bella sai? I tuoi occhi.....i tuoi occhi trasmettono tanta dolcezza anche se sono coperti da un velo di solitudine e tristezza” disse la donna guardando Lisbon,la bella agente si toccò le gote in segno d'imbarazzo e non rispose ma sorrise all'anziana donna

su dai,andiamo a fare quattro passi in pista” Rose si avvicinò a Lisbon e la tirò per un braccio

no...no guardi io non so ballare.....davvero” Lisbon cercò di liberarsi,non le andava proprio di ballare ma la forte insistenza della donna alla fine prese il sopravvento e la bella agente cedette

ok...ok mi ha convinto”

l'anziana donna le sorrise felice e la trascinò in pista sotto lo sguardo divertito di Jane,le due donne iniziarono a ballare insieme e nonostante la riluttanza iniziale di Teresa,sembrava proprio divertirsi,Jane non le staccava lo sguardo di dosso,quel sorriso che adesso vedeva sulle labbra della partner gli scaldavano il cuore,era da molto tempo che non la vedeva sorridere......

improvvisamente una voce maschile interruppe i pensieri del mentalista

siete proprio una bella coppia,da quanto tempo state insieme ?” domandò Benjamin

ah.....ehm.....diciamo 9 anni circa” rispose il consulente sorridendogli

ah però....9 anni,sono tanti....io e Rose ci siamo conosciuti solo 5 mesi fa,ci siamo subito innamorati e abbiamo deciso di sposarci,sa....alla nostra età non bisogna perdere tempo” gli disse sorridendo,Jane lo ascoltò attentamente,era affascinato da questa coppia di anziani iperattivi,chissà se anche li sarebbe arrivato a quell'età con la stessa gioia di vivere,

l'uomo iniziò a raccontarsi

vede.....circa 30 anni fa,la mia prima e cara moglie josephine morì in un'incidente stradale,avevo conosciuto Josephine al liceo,ci innamorammo e ci sposammo subito dopo,mi sfornò due figli,vivevamo di una vita semplice ma felice,ogni giorno più innamorati del giorno prima,ma quella maledetta mattina,Josephine uscì per fare delle commissioni e non ritornò più a casa,sa....il mio cuore andò in frantumi,dopo la sua morte non riuscivo più a vivere,in un primo momento neanche la presenza dei miei due pargoli poteva consolarmi ma poi capì che era per loro che dovevo cercare di andare avanti,da quel giorno sono passati 30 lunghi anni,sono rimasto sempre da solo perchè pensavo che andare con un'altra donna era come un tradimento verso la mia defunta moglie,ho vissuto nel suo ricordo per ben 30 lunghi anni,ma poi un bel giorno incontrai Rose,nonostante la sua età,è una forza della natura,Rosa fu il raggio di luce che riuscì di nuovo ad illuminare il mio cuore”

 

Jane ascoltò attentamente la storia dell'uomo e per certi versi sembrava di ascoltare la sua di storia,perchè quell'anziano signore stava raccontandogli quella storia? Infondo si conoscevano da pochi minuti....poi l'uomo si voltò verso Jane e proseguì

sa signor Jane....la morte di una persona cara è la cosa più brutta che si possa affrontare,ma quando la vita ti da la possibilità di ricominciare un nuovo cammino,allora bisogna prendere questo regalo al volo e non lasciarselo sfuggire,la vita è troppo breve per non cercare di nuovo la felicità e quando l'amore arriva,che si abbiano 20 anni o 90 non ha importanza,l'importante è avere il coraggio di ricominciare” dopo il suo lungo monologo,l'uomo sorrise a Jane,il mentalista non disse nulla ma pensò

hai proprio ragione Benjamin,bisogna avere solo il coraggio di ricominciare”

nel frattempo arrivarono al tavolo Lisbon e Rose,tutte contente ma un po' affannate,

“non ballavo così dai tempi del liceo...” disse Lisbon sorridendo

“e allora signor Jane......mio marito lo ha importunato? Se è così mi dispiace ma sa ha una certa età” disse in modo spiritoso l'anziana donna sorridendo di gusto,anche Lisbon sorrise alla battuta di Rose

“no...non mi ha importunato affatto,anzi mi è stato alquanto utile”

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** ti amo ***


Benjamin e Rose parlarono dei loro interessi,delle loro abitudini e delle loro aspettative dopo aver concluso la loro luna di miele,già era così bello vedere una coppia di quella veneranda età fare progetti per il futuro,Lisbon li guardava meravigliata e anche un po' gelosa,chissà se anche lei avrebbe trovato l'uomo che l'avrebbe resa felice per l'eternità,anche se lei non credeva all'amore eterno,aveva già sofferto abbastanza nella vita e il pensiero che avrebbe potuto soffrire per un'uomo non la rendeva di certo propense nell'approcciarsi con l'altro sesso,ma da qualche tempo a quella parte,qualcosa nel suo cuore mutò,on avrebbe mai potuto pensare di innamorarsi del suo consulente,ma fu quello che accadde e si sa....al cuor non si comanda,ma da quando ebbe consapevolezza dei suoi sentimenti per Jane,tutto cambiò....si sentiva arrabbiata con lui per come l'aveva trattata durante il caso Lorelei Martins,si sentiva delusa,perchè lui l'aveva abbandonata per 6 mesi senza dirle nulla,si sentiva triste perchè lui è andato a letto con la mistress di Red John,si sentiva gelosa,perchè lui la difendeva quando in realtà non avrebbe dovuto farlo,per tutte queste ragioni,Lisbon odiava quel sentimento che stava iniziando a nutrire per il suo consulente e si dava la colpa di questo,perchè lei non doveva permettere ad un'uomo di farle di nuovo del male,perchè lei non doveva permettere che si innamorasse di lui,ma il consulente non era un'uomo qualunque,lui era Patrick Jane,egoista,egocentrico,testardo,bugiardo,irriverente,ma anche dolce,spiritoso e sapeva come prenderla.

Mentre pensava a tutto queste cose,la coppia di anziani si congedò,si salutarono e tornarono nelle loro camere,Jane e Lisbon rimasero ancora seduti ad ascoltare la musica e mentre la sala stava ormai svuotandosi lasciando solo la band a suonare i loro strumenti,i loro sguardi si incrociarono

“simpatica coppietta,non trovi?” domandò il consulente sorridendole dolcemente,Lisbon abbassò lo sguardo e accennando un piccolo sorriso rispose

“si,davvero simpatici,un po' l'invidio,chissà se anche io troverò un giorno un'uomo capace di farmi sorridere come benjamin fa con Rose”

“oh Lisbon,tu lo hai già trovato quell'uomo,solo che prima che lo ammetti e meglio sarà per tutti....”

Lisbon si voltò verso Jane,aggrottò le sopracciglia e gli rispose seccamente

“quando la finirai con questa stupida storia eh? Sta diventando ridicola “

“mi dispiace che pensi sia ridicola......peccato che sia solo la verità”

Lisbon si alzò dalla sedia e guardando Jane rispose

“io ritorno in camera,sono molto stanca e domattina dobbiamo tornare,non so come,a Sacramento”

e dopo aver detto queste parole,se ne andò

“come non detto” bisbigliò Jane che a sua volta seguì la collega in camera.

 

Arrivati in camera Lisbon non seppe come comportarsi,quindi si chiuse in bagno e poggiòle mani sul lavablo,guardandosi allo specchio

ma guarda che razza di situazione,questa sarà la notte più lunga della mia vita e adesso che faccio?lo lascio dormire sul divano è ovvio.......bene Teresa,fai proprio così,vai da lui e gli dici che dovrà dormire sul divano,poi tu ti infili sotto le coperte e chiudi gli occhi nella vaga speranza di prendere sonno....” dopo le auto istruzione che si diede,Teresa uscì dal bagno,aveva le gote rosse come ciliege,i capelli sciolti che le cadevano dai lati del visto che finivano formando delle onde,Jane stava sdraiato sul divano e la fissava così ardentemente che sembrò volesse sbranarla con lo sguardo,Lisbon se ne accorse e si voltò cercando di sfuggire a quegli occhi penetranti

perchè mi fissa così? Idiota” pensò

come vedi ho preso posto in quello che sarà il mio letto stanotte,dopo tutto avresti potuto lasciarmi dormire sul quel fantastico e morbido letto”

è già tanto che ti lasci dormire qui e non ti sbatta fuori a dormire sul corridoio con una coperta”

rispose a tono la bella agente;Lisbon si tolse la giacca e restò con un top nero con delle bratelline sottili,non aveva cambio con se,mica avrebbe potuto immaginare che quella notte l'avrebbe passata con Jane in un'albergo?!.....si infilò in un nano secondo sotto le coperte e spense la luce,un sottile e fugace “buonanotte” uscì dalle sue labbra.

Jane stava sdraiato sul divano,con una mano sotto il capo e l'altra sul petto e guardava il soffitto nella penombra

mi dispiace Lisbon” sussurrò

Lisbon lo sentì,in un primo momento non voleva rispondergli dandogli così l'impressione di essersi addormentata,ma poi cambiò idea

e per cosa ti dispiace Jane? Per il fatto che l'auto si è guastata costringendoci a restare qui stanotte?” chiese

no Lisbon,non centra nulla l'auto,l'albergo e la notte che dobbiamo trascorrere qui,mi dispiace per averti provocato dolore,omettendoti dal piano per arrivare a Red John,mi dispiace di non aver risposto alle tue chiamate e ai tuoi messaggi quando sono andato a Las Vegas,mi dispiace non averti detto di Lorelei e mi dispiace di averti deluso quando ho preso le sue parti ma.....”

si lo so...” lo interruppe l'agente bruna “lo hai fatto per non mettermi in pericolo,sei andato a letto con lei,l'hai aiutata ad evadere ed hai preso le sue parti solo per poter arrivare a Red John visto che lei era l'unico contatto in grado di farlo.....lo so già Jane,me lo hai detto mille volte” spiegò la donna che nel frattempo non riuscì a trattenere la lacrima che prepotentemente scivolò dal suo viso finendo sul cuscino,

si te l'ho detto mille volte,ma non mi sembra che tu l'abbia ancora capito visto che continui a trattarmi con indifferenza” continuò il consulente

Jane posso essere delusa dal tuo comportamento o no? Mi passerà prima o poi,tranquillo,ma fino ad allora lasciami perdere”

cadde il silenzio tra i due,entrambi non parlarono più,passarono circa una ventina di minuti quando Jane decise di rompere quel dannato silenzio

Ti....ti amo Teresa Lisbon e dovrai fartene una ragione” Teresa spalancò gli occhi e si mise una mano sulle labbra,continuarono ad uscire dai suoi occhi verdi smeraldo delle lacrime prepotenti,fortunatamente Jane non poteva accorgersi della sua reazione essendo al buio,il consulente continuò...

ti ricordi quando prima di spararti ti dissi ti amo? Tu mi chiedesti il significato di quelle parole,ma io feci finta di scordarle....bè non era vero,feci finta di non ricordare nulla perchè non sapevo come avrei potuto gestire la situazione,insomma......con Red John di mezzo non avrei mai potuto fare un passo verso di te,sarebbe stato troppo imprudente da parte mia metterti in rischio,infondo Red John sa già quanto tu conti per me,ed è per questo che mi chiese la tua testa,ma ero io a non sentirmi pronto,ti chiederai cos'è cambiato adesso....bè è cambiato che ho trovato il coraggio di amarti,di confessartelo e di superare anche la barriera che fino a questo momento mi ha tenuto lontano da te,red john,sai Lisbon....sono stanco di passare i miei giorni a fare finta di esserti amico,collega,partner,noi non siamo amici....non più,ed è giunta l'ora di affrontare la questione...capito Lisbon?.........Lisbon?...............Lisbon???” Jane si alzò dal divano per avvicinarsi al letto di Lisbon,la donna appena sentì i passi dell'uomo avvicinarsi venne colta da un'attacco di panico,quindi pensò bene di chiudere gli occhi e fare finta di essersi addormentata.....Jane le si avvicinò e vedendo le palpebre della sua bella collega chiuse disse

ehi Lisbon....stai dormendo davvero? Lisbon?”

il consulente poggiò le mani sul materasso e facendosi leva con le braccia si avvicinò sempre di più al viso della collega,che in quel momento sembrava quello di biancaneve in attesa che arrivasse il suo principe a baciarla per risvegliarla da quel sonno incantato,erano talmente vicini che la punta dei loro nasi si toccò e a quel tocco la bella agente non resistette più e aprì gli occhi,

Jane ma che diav.....” stava per dire quando Jane le sorrise e dicendole “sapevo che non stavi davvero dormendo” la baciò.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** e se fosse stato uno sbaglio? ***


Jane continuò a baciare Lisbon noncurante della reazione non proprio favorevole della partner,infatti Teresa cercava con tutte le sue forze di spingerlo via,ma chi si sarebbe mai aspettato che il biondo consulente aveva tutta questa forza dentro di sé,dopo vari tentativi,Lisbon si lasciò baciare,abbassando tutte le sue difese e ricambiando a pieno quel bacio focoso,voluto infondo anche da lei,sembrava quasi si stessero divorando l'un con l'altro,colpa forse di quella lunga attesa....si desideravano da anni ma per ovvie ragioni non avevano mai ceduto al loro cuore,ma solo alla loro ragione,adesso il loro desiderio aveva preso il sopravvento e nessuno li avrebbe più fermati o ostacolati;fecero l'amore per tutta la notte,erano diventati finalmente una cosa sola.

 

E avvenne l'alba come ogni mattina,Lisbon aprì gli occhi strizzandoli con le dita,un raggio di luce la colpì colorandoli di un verde chiarissimo

sei davvero bellissima.....adesso più che mai...” pensò il consulente che con una mano si sorreggeva il capo mentre guardava ammaliato la sua lei

Jane.....ma....sei già sveglio” gli disse Lisbon mentre con una mano alzò il lenzuolo coprendosi il petto nudo,

da circa due ore cara.....te lo ha mai detto nessuno che quando dormi sembri un'angelo? Non sembri proprio la Lisbon del solito,dura,caparbia,forte.........a volte scontrosa oserei dire,ma sembri invece così indifesa,come una bimba” le disse Jane mentre con l'indice della sua mano le accarezzò il profilo,Lisbon a quel tocco si scostò e scese improvvisamente giù dal letto coprendosi interamente il suo corpo nudo con il lenzuolo di seta blu

Jane forse dovremmo parlare di stanotte” disse lei guardandolo diritto in quegli occhi azzurri come il cielo in una mattina di primavera

e che c'è da dire? Credo che stanotte i nostri corpi abbiano detto più di quello che le nostre bocche potrebbero dire” e le sorrise

Jane parlo sul serio.....”

anche io sono serio Lisbon....”

Jane questa situazione forse c'è sfuggita di mano....fors...”

Jane in uno scatto prese Lisbon per un braccio e la tirò giù nel letto,le cadde sul petto e lui spostandole i capelli dietro le orecchie le rispose

non provare minimamente a dire......dimentichiamoci di tutto,è stato solo un'errore.....non doveva succedere....e stronzate simili Lisbon,perchè ti avverto,diventerei molto cattivo,lo capisci o no che io ti amo? Lo capisci o no che adesso sono pronto a stare con te? Lo capisci o no che non permetterò a niente e a nessuno di rovinare tutto?” era così serio mentre le diceva per l'ennesima volta quello che provava,che Lisbon non riuscì a trattenere le lacrime e stavolta Jane era lì davanti a lei ad osservare quelle lacrime cristalline sgorgarle dagli occhi smeraldo

è tutto così complicato...Jane”

la mora si alzò nuovamente dal letto,raccolse da terra i suoi vestiti e si chiuse in bagno,anche Jane si rivestì infretta e piazzandosi dietro la porta del bagno e continuando a bussare incessantemente le gridava

Lisbon.....apri la porta su......Lisbon lo so che mi stai ascoltando,ti imploro apri la porta e parliamone da adulti...Lisbon....Lisbon.....”

dopo qualche minuto la porta del bagno si aprì e ne uscì una Lisbon sconvolta,confusa

ehi Lisbon dove credi di andare? Aspett..”

lasciami in pace Jane......ma non capisci che abbiamo rovinato tutto? Lo capisci che l'amicizia che c'era tra di noi adesso non esiste più? Lo capisci che.........non possiamo più lavorare insieme adesso? Che ne sarà della squadra eh?”

quello che non capisci tu e che la nostra amicizia è finita da un pezzo,esattamente da quando io mi sono reso conto di essermi innamorato di te e viceversa,quindi troveremo sicuramente una soluzione per quando riguarda il lavoro e stai tranquilla che la squadra non ne risentirà,ma adesso calmati e facciamo i razionali”

infatti Jane....è quello che sto facendo,la razionale....” e con queste parole Lisbon uscì dalla camera dirigendosi fuori quell'albergo il più in fretta possibile,lasciando un Patrick sconvolto e per la prima volta nella sua vita....confuso.

d'accordo Teresa,fai come vuoi.....ma sono sicuro che quello che c'è stato stanotte tra noi,non riuscirai a scacciarlo dalla tua testa e quando sarai pronta ad ammettere finalmente i tuoi sentimenti,sarai tu a venire da me....perchè ne sono sicuro adesso.....tu mi ami tanto quanto io amo te”

Teresa chiamò un taxi che dopo qualche minuto si presentò davanti l'entrata dell'hotel,ci salì dentro

dove la porto signora?” domandò il conducente

a Sacramento” rispose la bella bruna mentre si asciugava le lacrime che incessantemente le scivolavano giù dal viso rigandole il volto,il taxi partì e Jane guardando dalla finestra della camera,la vide allontanarsi ed emettendo un sonoro sospiro disse

ti amo davvero...Teresa Lisbon”

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** finalmente insieme ***


Dopo quella meravigliosa notte in albergo passarono due settimane,la vita all'interno degli uffici del CBI sembrava continuare normalmente,ma Lisbon dopo quella notte non fu più la stessa,la sua mente non faceva altro che pensare a Patrick Jane,il suo cuore perdeva un battito o forse due,quando davanti i suoi occhi si ripresentava la scena di lei e Patrick sdraiati su un letto d'albergo,a fare l'amore e a raggiungere il piacere all'unisono e poi improvvisante iniziava a martellarle velocemente appena nelle sue orecchie risuonava quella frase “...ti amo Teresa...” scosse il capo come se volesse cacciare quei pensieri e quelle visioni dalla sua mente,non doveva distrarsi,non doveva permettere a ciò che era successo di impedirgli di continuare a concentrarsi sul lavoro,tutto doveva procedere come era stato fino all'attimo prima che lei e Jane facessero l'amore....già.....perchè lei è Jane avevano fatto l'amore e questo era meravigliosamente fantastico,ma allora perchè si sentiva così insicura? Perchè si sentiva così impaurita?

Jane dopo quel giorno in cui lei lo lasciò solo in albergo,le rivolgeva a stento la parola,solo poche frasi di routine “buongiorno....” “ci vediamo Lisbon”.

La donna aveva notato che il suo consulente la trattava con freddezza....quasi indifferenza,non era mica stupida e non ci volea di certo una laurea in scienze del comportamento maschile per intuirlo,quelle frasi così semplici,dirette....povere la facevano stare male,quasi le mancava il Jane che gli ultimi tempi le correva dietro,il Jane che flirtava con lei facendola sentire desiderata,ma era lei che lo aveva voluto e adesso che l'aveva allontanato si dava della stupida e cosa più importante si sentiva triste e.....vuota,già finalmente lo aveva ammesso a se stessa,la vita senza il suo rompiscatole consulente era triste e vuota,ora non restava che dirlo anche a lui

sembra facile” pensava....”accidenti a te e al tuo orgoglio”

si alzò dalla sedia e si diresse nel bullpen dove vi era il suo team alle prese con le solite cose,parlare e sparlare dei colleghi,fare scommesse su ogni cosa,dalla privata dei personaggi famosi a quella dei semplici vicini di casa,Lisbon si guardò intorno e accennando un sorrise pensò

questa è una delle cose che sono sicura non cambierà mai” poi si voltò a destra e a sinistra per cercare il volto di una persona.......già...proprio quella persona....ma non la vide e chiese quasi in bisbiglio

ma Jane non è ancora arrivato stamane?”

Cho,Rigsby e Van Pelt si guardarono negli occhi per poi ritornare a dirigerli verso i monitor dei propri computers come se non avessero sentito la domanda postagli dal proprio capo

allora dov'è Jane? E non me lo fate chiedere un'altra volta o giuro che mando tutti e tre a dirigere il traffico davanti una casa di riposo” richiese nuovamente Lisbon arrabbiatissima intuendo che i suoi sottoposti stavano nascondendo qualcosa,i tre spiazzati ed impauriti risposero all'unisono

ehm.....vedi capo”

uno alla volta per favore” li interruppe Lisbon,l'agente Van Pelt decise allora di prendere lei la parola,dopo aver visto lo sguardo di approvazione degli altri due colleghi

ecco capo.....ecco.....”

allora Grace vuoi dirmelo o no?” insistette l'agente bruna

bè Jane ha dato le sue dimissioni giusto stamane ma non voleva che tu lo sapessi e quindi ha chiesto a noi di mantenere il becco chiuso” le rispose la rossa tutto d'un fiato,Lisbon spalancò gli occhi,quei bei occhi verdi smeraldo avevano assunto un'aria inorridita,le labbra iniziarono a tremarle e in un balbettio ripetè

ha dato le sue dimissioni? State scherzando vero?”

no capo,mi dispiace,scusaci noi volevamo dirtelo ma sai com'è fatto Jane,ce l'avrebbe fatta pagare se avessimo spifferato ogni cosa” spiegò Rigsby implorando palesemente il perdono del suo capo

lui ve l'avrebbe fatta pagare? SONO IO CHE VE LA FACCIO PAGARE” urlò davvero ma davvero arrabbiata,questa era una di quelle poche volte in cui i tre sottoposti assistevano ad una Lisbon furente,

dove diavolo è adesso quello psicopatico?” chiese voltandosi verso Van Pelt

ehm.....ehm....” balbettò intimorita la giovane agente

DOVE DIAVOLO È JANE?” gridò nuovamente Lisbon

è su nell'attico,ha detto che prima di andare via doveva prendere alcune cose”

rispose ancora tutto d'un fiato la povera agente dai capelli rosso fuoco

Lisbon si voltò e si incamminò fuori dal bullpen,poi arrestò il passò,di voltò ancora una volta verso i suoi sottoposti e allungando l'indice della mano destra disse

con voi non ho ancora finito”

e andò via,i tre agenti si guadarono in faccia sconvolti

lo sapevo che non bisogna mai ascoltare i piani di Jane,ci portano sempre rogne,spero per lui che funzionerà” borbottava Cho

si....si funzionerà me lo sento......deve funzionare.....e ne varrà la pena fidatevi” rispose Van Pelt facendo l'occhiolino a suoi due colleghi,sapevano tutto,lo avevano sempre saputo di Jane e Lisbon e adesso la scommessa finale si faceva più pensate

allora quanto scommettete che lo manda a quel paese ma prima finisce in ospedale?” inziò Rigsby

smettila” risposero all'unisono Cho e Van Pelt

 

 

Lisbon salì le scale per raggiungere l'attico così in fretta che i gradini li saltava a coppie,arrivata davanti il portellone di metallo iniziò a bussare energicamente,con tutta la forza che aveva dentro

JANE....JANE.....APRI SUBITO QUESTA DANNATA PORTA O GIURO CHE LA APRO IO E SAI CHE NE SONO CAPACE” gridò la bruna

è aperto Lisbon”

Lisbon entrò tirandosi dietro la porta di metallo,facendo un gran fracasso

vacci piano Lisbon....non c'è bisogno di gridare.....ti avranno già sentito nello stato di New York”

piantala di fare il cretino e dimmi cos'è questa storia delle dimissioni” Lisbon si andò da Jane talmente vicino e con aria furente che sembrava quasi volergli mettere le mani addosso,

ho capito.....i tre non sono riusciti a tenere il becco chiuso,me lo aspettavo” Jane guardò Lisbon e per la prima volta da quando la conosceva,riuscì a leggerle la mente,riuscì a percepire la paura di Lisbon,il terrore nei suoi occhi era tangibile

come......come puoi andartene via eh? Sei uno stronzo.....sei un bastardo senza cuore....” il viso contratto dalla rabbia iniziale della bella agente,lasciò spazio ad un viso rigato dalle lacrime.....”io....io lo sapevo che non avrei dovuto fidarmi di te......t...tu mi hai reso in giro bastardo figlio di puttana”

e cosa avrei dovuto fare? Tanto non t'importa nulla di me....quindi ci sono o non ci sono per te non cambia nulla,anzi forse cambierebbe in meglio no? Non finiresti più nei guai per colpa mia” le disse il consulente guardandola con aria di sfida,ogni parola che fuoriusciva dalla sue labbra erano pugnali che trafiggevano il cuore e lo stomaco di Lisbon

non è vero....” la donna iniziò a singhiozzare,non piangeva così da anni....da troppi anni.....”non è vero stupido,io...io non voglio che vai via da qui,non voglio perchè la mia vita senza di te ritornerebbe ad essere buia,vuota e triste......sei un grandissimo stronzo con un pessimo tempismo.....vuoi andare via adesso che ho capito di amarti.....”

a quelle parole Jane si fiondò su Lisbon abbracciandola così forte da spezzarle quasi le braccia,

finalmente le parole che desidero sentire da non so quanto tempo”

le prese il viso bagnato ancora dalle lacrime,lo alzò e la baciò,fu un bacio diverso da quello che si scambiarono nella camera d'albergo,questo era un bacio pieno di sentimento,di desiderio.....di appagamento,ancora una volta i due finirono per fare l'amore su quel materasso striminzito che Jane adoperava quando si rifugiava lì per studiare i fascicoli di red john o semplicemente per starsene in pace.

dimmi ancora una volta che mi ami” le chiese il mentalista sussurrandole all'orecchio e continuando a baciare il suo collo nudo

non esagerare Jane...potrei ancora ritrattare sai”

il mentalista guardò fisso gli occhi della partner e poi insieme scoppiarono in una risata,finalmente i loro muri furono abbattuti e insieme avevano trovato il coraggio di amarsi.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Epilogo ***


Eccoci giunti finalmente all'epilogo,momento finale di questa lunga storia,ci tengo a ringraziare MICI71,JISBON_TIVA E THERESA_94,grazie infinite per aver letto la mia storia e per averla recensita,lo apprezzato davvero tanto senza di voi non credo sarei giunta al termine,siete state la mia scossa,il mio imput e quindi GRAZIE,ringrazio anche chi ha letto ma non ha recensioto o chi ha letto solo il primo capito e mi ha mandato a quel paese ;) grazie a tutti di cuore

 

 

EPILOGO

 

-UN'ANNO DOPO-

 

 

Lisbon stava seduta dietro la sua scrivania,avevano appena chiuso un'altro caso,di quelli difficili ma che insieme,lei,la squadra e il suo Patrick Jane,riuscirono a chiudere alla meglio,solita routine....ormai nessuno li fermava più,la loro fama accresceva giorno per giorno,caso per caso....si mormorava che addirittura gli avessero affibbiato un soprannome “gli invincibili 5” che alla squadra del CBI faceva un po' ridere,ma alla fine....era un po' vero,quando la porta dell'ufficio della bella bruna dagli occhi smeraldo si aprì,

Jane....ma quante volte ti devo ripetere che devi prima bussare? Ho perso il conto.....ma la stupida sono io che non mi arrendo e continuo ad illudermi nel mio profondo che un giorno ascolterai almeno una volta....la mia richiesta” disse Lisbon mentre sistemava gli ultimi dossier

dai Teresa non fare così.....oggi è una splendida giornata non trovi?” chiese sorridendole a 32 denti il biondo mentalista

lo dici ogni giorno da quando hai ucciso Red John......sembra quasi un sogno...ma è vero,è tutto vero.....Jane tu hai ucciso Red John....e sei stato fortunato”

fortunato?” chiese il biondo consulente

si...perchè non sei stato accusato di omicidio ma di legittima difesa”

e la chiami fortuna questa? Ti aveva rapito e stava per ucciderti se io non fossi arrivato in tempo grazie anche all'aiuto dei ragazzi,a quest'ora staresti sotto 3 metri di terra in avanzato stato di decomposizione”

grazie Jane.....adesso mi viene da vomitare” sbuffò l'agente roteando gli occhi,

Jane si avvicinò alla scrivania della partner e la sollevò per un braccio

che c'è Jane?” domandò stranita l'agente,Jane si abbassò al pavimento reggendosi su una gamba,tirò fuori dalla tasca della sua giacca color grigio fumo una scatoletta di velluto rosso,l'aprì,dentro vi era un anello di oro con una pietra smeraldo al centro circondata da piccoli diamanti,Teresa sibillò un emozionato “oddio Jane”

e prendendo la mano sinistra di Teresa le chiese

hai impegni per i prossimi 50 anni?”

Teresa sorrise,scostò la testa e rispose

hmmm....devo vedere la mia agenda....ma credo di no”

Jane si alzò e prese in braccio la sua donna,baciandola

Lisbon lo guardò non smettendo di sorride

la proposta di matrimonio più strana che abbia mai sentito”

perchè ne hai sentite altre?” chiese guardandola in cagnesco Jane

si ma non dirette a me.....stupido” le rispose la futura signora Jane colpendolo con uno schiaffetto sul braccio

ragazzi.......” disse all'improvviso Jane,dalla porta entrarono il team al completo,Rigsby,Van Pelt e Cho.....,Van Pelt tutta emozionata non faceva che ripetere

lo sapevo,lo sapevo.....” Rigsby teneva in mano una bottiglia di spumate e Cho 5 calici di cristallo,si riunirono e i ragazzi alzando i calici gridarono

auguri adesso siete ufficialmente fidanzati”

Lisbon aveva le gote rosse come due fragole,frutto che oltretutto adorava e Jane non smetteva un attimo di sorridere mostrando a tutti che dopo anni di solitudine frustazione e sofferenza si poteva ricominciare,si poteva essere di nuovo felici,si avvicinò alla fidanzata e la cinse per una vita baciandola davanti a tutti,un coro di “uhhhh” riempì l'aria e una timidissima Lisbon spinse via il mentalista

Jane.....smettila”

ma dai Lisbon.....per un bacetto....come sei puritana a volte”

ma come vi chiamate ancora per i vostri cognomi?” chiese sbalordita Grace

bè qui si ma altrove no” e fece l'occhiolino verso Teresa che gli mollò un'altro schiaffo

Jane.....”

tutti scoppiarono in una risata,erano così felici e l'atmosfera finalmente profumava di fiori d'arancio.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1691225