Con il naso all'insù

di Alissya_Paglieri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 ***
Capitolo 4: *** Chapter 3 ***
Capitolo 5: *** Chapter 4 ***
Capitolo 6: *** Chapter 5 ***
Capitolo 7: *** Chapter 6 ***
Capitolo 8: *** Chapter 7 ***
Capitolo 9: *** Chapter 8 ***
Capitolo 10: *** Chapter 9 ***
Capitolo 11: *** Chapter 10 ***
Capitolo 12: *** Chapter 11 ***
Capitolo 13: *** Chapter 12 ***
Capitolo 14: *** Chapter 13 ***
Capitolo 15: *** Chapter 14 ***
Capitolo 16: *** Chapter 15 ***
Capitolo 17: *** Chapter 16 ***
Capitolo 18: *** Chapter 17 ***
Capitolo 19: *** Chapter 18 ***
Capitolo 20: *** Chapter 19 ***
Capitolo 21: *** Chapter 20 ***
Capitolo 22: *** Chapter 21 ***
Capitolo 23: *** Chapter 22 ***
Capitolo 24: *** Chapter 23 ***
Capitolo 25: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


*MEMORIES*


Ero in cortile a giocare insieme al mio vicino di casa, il mio migliore amico, un ragazzino dai capelli castani e gli occhi verde smeraldo, la pelle chiara e un sorriso bianco e bellissimo. Si chiamava Harry. Comunque dicevo, stavamo giocando quando mia madre si affacciò alla porta per dirmi che era ora di andare. Quella sera io e la mia famiglia - composta dai miei genitori e dalla mia sorellina Kristal - andammo a cena fuori. Fu una delle miglior serate della mia vita, andammo al cinema e subito dopo a mangiare da Nando's; Stavamo tornando a casa che erano ormai le 11.00, così io e la piccola Kristal ci addormentammo, visto che il viaggio sarebbe durato mezz'oretta.

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Capitolo 2
*** Chapter 1 ***


Chapter 1














- driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin -
A: uhm.... stupida sveglia...
Eccomi, ultimo giorno di scuola, o meglio, ultimo esame di maturità poi, "se passerò" avrò finalmente finito di mettere piede in una scuola almeno per 2 mesi. Magra consolazione eh?!
Mi alzo dal letto, infilo le pantofole e scendo a far colazione per fiondarmi subito dopo in camera a prendere i vestiti in modo da poter andare in bagno a prepararmi. Sono pronta. Passo di fronte allo specchio nell'uscire dalla stanza e mi fermo a guardare un attimo il mio riflesso: lunghi capelli rossi e mossi che ricadono sulle spalle fino all'altezza dei fianchi, occhi leggermente a mandorla color verde bosco, pelle diafana con qualche lentiggine sulle gote e sul naso; Quando arrivo al mio corpo mi soffermo a pensare al motivo di tale magrezza su una studentessa di soli 19 anni alta 1.70m. Rimango un minuto immersa nei ricordi guardando i maglioni larghi che coprono un fisico troppo inadatto e i braccialetti che coprono i polsi... Oh.. Stavo dimenticando i braccialetti, così corro a prenderli e senza indugiare oltre mi precipito giù dalle scale correndo per non perdere il pullman.

Finalmente questo inferno è finito, raccolgo lo zaino da terra, ci infilo dentro i libri e mi incammino verso il mio armadietto per svuotarlo definitivamente.
Mi sento toccare una spalla e quando mi giro mi trovo davanti Niall, mio migliore amico dalla 1° superiore. E' davvero un figo e non mi stupisco che mezzo paese gli sbavi dietro. Ha dei bellissimi capelli biondi, gli occhi azzurro cielo, la pelle chiara e il fisico asciutto... Ed è alto, troppo alto!
Mi spunta involontariamente un sorriso a pensare a come ci siamo conosciuti.




Era il primo giorno alle superiori, in una nuova città dove non conoscevo nessuno. Era l'intervallo e me ne stavo seduta tranquilla in un angolino del giardino ad osservare gli altri ragazzini che parlavano, mangiavano e facevano gli scemi (il gruppo dei "VIP" ovviamente!) giocando a football.
Improvvisamente avvertì un colpo alla testa. Ecco. E te pareva! Ci saranno stati 1000 ragazzi in quel cortile e chi se la becca la pallonata in testa?! Ma moi ovviamente! Mi alzai e feci per andarmene quando qualcuno mi afferrò il polso facendomi voltare verso di lui. Quella fu la prima volta che mi persi nei meravigliosi occhi di Niall. Mi sorrise prima di parlare:
N: Scusa, non volevo, tutto bene?
A: Tranquillo, non fa niente e poi va tutto bene è solo un pallone. - Gli risposi io sorridendo.
N: Meno male, temevo di averti fatto male, hai la testa dura eh?! - fece una risatina.
A: Si, non immagini quanto!
Mise una mano dietro la nuca e fece un sorriso imbarazzato.
N: Bene ora dovrei tornare dai miei amici, forse, ehm.. Scusa ancora...
A: Alissya, mi chiamo Alissya.
N: Perfetto, allora scusa ancora Alissya.
- Niall muovitiii!
N: Sto arrivando ragazzi! - urlò loro per poi posare nuovamente lo sguardo su di me - Ok, allora ci vediamo in giro Alissya.
Si girò e corse via prima che io potessi rispondergli.


 
 

A: Ciao playboy!
N: Ciao piccola! Tutto bene? Allora com'è andata? Era facile? Cosa ti hanno chiesto? Sono stati bastardi?
A: Niall calmati! E' andata bene, era facile e le cose in più che mi hanno chiesto le sapevo! Sei più in ansia per me di quanto non lo fossi per la tua maturità l'anno scorso. Ci siamo invertiti i ruoli?!
Scoppia a ridere. Sa che sto dicendo la verità, l'anno precedente ero io quella agitata per la sua maturità.
N: Hai ragione piccola! Allora vieni che ti porto fuori a pranzo?
A: Certo andiamo.


 
~

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Capitolo 3
*** Chapter 2 ***


Chapter 2










A: Dai Niall smettila di fare il cretino e ordina che non vorrei invecchiare da Mc!
N: Si tranquilla, ho capiiito! Bene, cosa prendi allora principessa?
A: Niente, solo una coca grazie.

N: Ali scherzi vero?! Guardati! Sei diventata troppo magra! Non puoi andare avanti così lo sai vero???!
A: Niall... Fatti una buona dose di fatti tuoi! Ora ordina e godiamoci questi miei ultimi giorni qui. - Lo so sono stata cattiva a rispondergli così, in fondo lui con me è solo protettivo, ma è anche vero che lui sa che odio quando mi parla così. Infatti fa un sorriso amaro, ordina e ci sediamo a mangiare.
N: Ali sei sicura di volertene andare? Perchè non rimani invece? La tua vita è qui ormai.
A: No Niall, e lo sai. Ti prego non riiniziamo il discorso. Tornerò a Londra e mi iscriverò all'accademia artistica. Quello è il mio posto.
N: Lo so, già me lo hai detto troppe volte, ma come farò senza di te mia piccola rossa?!
A: Oh, Niall anche tu mi mancherai, ma non mi sto trasferendo in America! Sarò solo a 700 km  da qui, ci rivedremo! E' una promessa questa mio bel playboy.
Me lo ritrovo tutto d'un tratto addosso che mi stritola in un abbraccio da orso. Mi mancherà così tanto! Ci alziamo e per mano ci dirigiamo al parco, il nostro posto. Mentre camminiamo noto gli sguardi della gente sulle nostre mani, tutti ci scambiano per fidanzati e chi conosce la verità ci spinge a metterci insieme. Alle superiori poi era un delirio, insomma, la capo cheerleaders con il capitano della squadra di football?! Scontato! Un must dei classici film americani! Eggià perchè sono, o meglio sono stata, il capo delle cheerleaders per ben 4 anni! Forse questa è una delle cose che mi mancherà di più, eppure potrebbe essere un bene, in parte il mio rapporto con il cibo, la mia anoressia dipende anche da questo.
Appena arrivati corriamo alle altalene e come due bambini ci mettiamo a giocare. Sto davvero bene con lui, ma si è fatto tardi.. E' l'ora della verità!
Arrivati a scuola mi precipito di fronte alla bacheca, cerco il mio nome, eccolo: Alissya Paglieri, 110 con lode.
Beh, direi che sono promossa no?!
N: Ma brava la mia secchioncella!!! - dice correndo ad abbracciarmi.
A: Chiamiamo Emily? Voglio darle subito la notizia!
Emily è la mia migliore amica. Siamo sempre stati inseparabili noi tre. Purtroppo lei è dovuta andare a New York per un problema di famiglia.
E: Pronto? Allora Ali? - chiede lei prontamente.
A: Beh.. Ecco... 110 con lode puta ♥ !!
E: Brava amore!! Oh... ci vediamo tra una settimana! Non avrai mica pensato che io ti lasciassi andare senza avere il tempo di portarti a fare shopping, senza aver fatto ancora una volta la nostra serata e soprattutto senza salutarti vero putroccola ♥ ??!
A: Ma certo che no scema! Ci vediamo tra una settimana allora! Un bacione! - Chiudo la telefonata.
N: Davvero brava Ali!! - risponde lui ancora tutto esaltato.
A: Sì modestamente. - rispondo io con tanto di pernacchia - Ma tu sai bene che ciò significa che tra due settimane parto. - e già inizia a farsi gravoso sulle spalle il peso della mia scelta.
Ok, mi sto solo trasferendo a Londra da Mulligar, ma sto lasciando qui la vita che con tanta fatica mi ero ricostruita, sto lasciando Niall, Emily, la mia piccola Kristal.
N: Ehi, ricordi che hai detto prima?? Ci rivedremo, è una promessa mia piccola rossa.
D'istinto lo abbraccio, poi ci avviamo alla macchina e mi riaccompagna a casa.


*2 WEEKS LATER*
Eccomi qua. Davanti al gate 8, con le lacrime agli occhi. Mi giro, stringo Kristal tra le braccia incapace di capire come posso lasciarla. Le nostre lacrime si fondono, ma è ora. Mi alzo, le soffio un bacio tra i capelli poi le sussurro la nostra frase:
A: Quando avrai bisogno di me il paradiso manderà un messaggio dritto al tuo cuore*. I love you forever and always my little darling.
K: Forever and always my big darling.
La guardo sorridendo e la tengo per mano mentre mi dirigo a salutare Emily.
E: Oh Ali.. mi mancherai! Prometti che non sparirai! - lo dice mentre mi scoppia a piangere fra le mie braccia.
A: Tranquilla opossum, sei la mia migliore amica sai che non posso stare senza te no?!
Ci abbracciamo ancora una volta, poi mi stacco da lei e volgo lo sguardo a Christine e Robert.
A: Grazie per tutto. Vi voglio bene, davvero tanto. Abbiate cura di voi e della mia stellina.
C: Certo tesoro. Ti vogliamo bene anche noi e sai che ci saremo sempre. Per qualunque cosa sai dove trovarci. - ci stringiamo in un abbraccio a cui si unisce anche Robert che aggiunge:
R: Non sono mai stato tanto fiero di qualcuno come lo sono di te. Mi mancherai piccola A.
A: Mi mancherai anche tu baba.
Ora arriva il saluto più difficile: Niall.
A: Non piangere sii forte. Ci rivedremo presto mio playboy. - esclamo appena vedo la sua faccia rigata di lacrime.
N: Ciao mia piccola a presto. - risponde in fretta lui prima di stringermi ancora una volta tra le sue braccia forti e calde.
- Ultima chiamata per il volo in partenza per Londra -
La vocina metallica mi gracchia nelle orecchie. Prendo in braccio Kristal stringendola per un'ultima volta al petto e sfioro il medaglione che entrambe portiamo al collo. Lei mi guarda, annuisce e poi si getta piangendo tra le braccia di Christine mentre io sparisco dal loro campo visivo in direzione del mio futuro.


 
~




*Always be together, Little Mix

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Capitolo 4
*** Chapter 3 ***


Chapter 3











*13.00 p.m.,LONDON*

Quanto mi è mancata l'aria di Londra! Faccio un respiro profondo per poi dirigermi all'hotel in cui alloggerò per circa una settimana prima di avere le chiavi dell'appartamento. Una volta entrata in stanza lascio le valige per terra e mi precipito sotto la doccia per rinfrescarmi. Esco, afferro degli short al volo, una maglietta bianca con il teschio, le mie amate all star bianche, una borsa e mi disperdo per le vie della mia città.
Sono passati ben 5 anni dall'ultima volta che ho passeggiato per queste strade ma ora che sono qui mi sembra di non essere mai andata via.
Passo di fronte alla pasticceria dove mi fermavo tutte le mattine a fare colazione in compagnia di Harry. Guardo dentro e ritrovo la signora Mary.

*FLASHBACK*
Era il primo giorno alle medie. Mi svegliai allegra e desiderosa di conoscere i miei compagni. Scesi di corsa le scale per poi saltare gli ultimi tre gradini urlando un buongiorno ai miei genitori già svegli per salutarmi. Facemmo colazione insieme, poi andai a vestirmi mettendo la divisa scolastica, legai i capelli in una lunga coda e proprio mentre prendevo lo zaino suonò il campanello. Era Harry, anche lui cominciava la scuola media quell'anno. Ci salutammo e ci avviammo verso scuola che distava solo tre isolati da casa nostra. Passammo di fronte alla pasticceria "Mary's". Ci fermammo di fronte alla vetrina spiaccicandoci contro i nostri nasi, fino a che vedemmo una graziosa donna un po' paffutella sorriderci facendoci cenno di entrare. Mi voltai verso Harry che annuì, così prendendomi per mano mi trascinò lì dentro.
M: Ciao ragazzi, sono Mary. Ditemi cosa avete visto di invitante? - chiese lei sorridendoci complice.
H: Io vorrei un muffin al cioccolato per favore. Tu Ali?
A: Oh, niente grazie. Ho già fatto colazione. La mamma mi ha preparato i pancakes.
H: Bene. Allora un muffin al cioccolato e due cupcakes per favore.
A: Ma..
H: Ma niente vicina! Colazione l'hai già fatta ma alle 10.30 abbiamo l'intervallo, quindi ti prendo la merenda.
A: Mi prendi? Scordatelo riccioli d'oro!
M: Ecco qui a voi.
H: Quanto le devo?
M: Vieni ragazzo. - disse lei facendo cenno ad Harry di seguirla alla cassa. - Bene oggi offre la casa, ma tu in cambio promettimi una cosa se puoi.
H: Non c'è bisogno signora, ma mi dica pure.
M: Oh, non chiamarmi signora. Per voi due sono Mary piccoli miei. Solo promettimi che qualunque cosa accada, qualunque cosa la vita abbia in serbo per voi, resterete uniti.
H: Certo signor... ehm Mary. Non posso nemmeno immaginare di non averla al mio fianco. E' la migliore amica del mondo! - si girò a guardarmi facendo un bellissimo sorriso che si dipinse anche sul mio viso di riflesso. Quelle fossette erano bellissime anche dopo anni! - Ma mi dica per piacere, come mai tutto questo interesse per noi? Non mi fraintenda è magnifico che lei ci tratti così. E' solo che non capisco.
M: Vedo come vi guardate, come vi muovete uno seguendo l'altro, come due calamite. E' lo stesso modo che avevamo io e mio marito da giovani. La vostra amicizia è preziosa ragazzo. Ancora una cosa. Se ho ragione e le cose andranno come dico io... ricordati le mie parole. - e con una risatina aggiunse - E magari invitatemi al matrimonio. Io nel frattempo sarò felice di ospitarvi ogni qual volta lo vorrete.
Mary fece un occhiolino ad Harry che l'abbracciò e le sussurrò un grazie all'orecchio. Lei ricambiò l'abbraccio e gli diede in mano il pacchettino con la nostra merenda, poi tornarono dove mi avevano lasciata. Il ragazzo venne vicino a me, mi prese per mano sotto il mio sguardo incuriosito, salutò la gentilissima signora con la mano e io feci lo stesso, poi sorridendo come un imbecille mi trascinò a scuola correndo. Meglio non entrare in ritardo il primo giorno.



*TODAY*
Sorrido al ricordo di tutte le mattine passate a fare colazione da Mary e delle estati passate a darle una mano in negozio mentre Harry lavorava in una panetteria o stava in giro con gli amici a suonare. Attacco il naso alla vetrina come la prima volta e vedo Mary guardarmi stupita e corrermi incontro. Scoppio a ridere ed entro in pasticceria accolta dalle sue braccia familiari. Sento qualcosa bagnarmi la maglietta e mi accorgo che la mia pasticcera preferita sta piangendo  tra le braccia.
M: Oh bambina mia sei tornata! Fatti vedere. - mi dice allontanandomi quel tanto che basta per osservarmi. Vedo sul suo volto passare diverse espressioni: felicità, commozione, stupore, preoccupazione. - Tesoro.. sono così contenta di rivederti mi sei mancata molto questi 5 anni e non solo a me! - mi fa l'occhiolino e riprende a parlare - Ma cosa ti è successo piccola mia? Come mai sei così magra?
A: Ciao Mary! Anche tu... anche voi mi siete mancati, non sai quanto! Sentivo la mancanza di Londra e di tutti voi ogni giorno. Sono così felice di essere tornata.
M: Tesoro non mi freghi! Rispondi! Cosa hai fatto per diventare così magra? Sembri malata, anzi... sei anoressica! Ma perchè?? Non avevi un fisico da modella ma di sicuro grassa non eri!
A: Mary no! So di essere diventata troppo magra ma non posso più tornare indietro. Ora le cose stanno così. - rispondo prontamente e senza accorgermene la mani vanno a coprire le braccia nonostante i numerosi gioielli. Mary si accorge di questo fulmineo movimento e il suo sguardo si indurisce di colpo, i suoi occhi si spalancano e afferra le mie braccia scostando i braccialetti. Annuisce mentre altre lacrime le si affollano sulle ciglia, ma questa volta so che non si tratta di lacrime di gioia. Ora soffre realizzando ciò che ho fatto. Sono solo cicatrici adesso. Non lo faccio più da un paio d'anni ormai, grazie ai miei angeli: Emily e Niall, che mi hanno salvata da un tunnel senza luce.
A: Scusa Mary! So di averti delusa, ho deluso tutti, anche mamma e papà. Ma stai tranquilla, vedi?! - chiedo mostrandole bene le braccia - Sono solamente cicatrici. Non mi taglio da almeno due anni. Per quanto riguarda il mio fisico... Beh, lo sai... non mi sono mai piaciuta ma a Mulligar sono entrata a far parte delle cheerleaders e ho iniziato a dimagrire per essere all'altezza: All'altezza del ruolo di cheerleaders; All'altezza delle aspettative della mia famiglia; All'altezza delle vostre. Già al secondo anno ero abbastanza magra e determinata oltre che dotata così diventai il capitano della squadra e decisi di dimagrire ancora, arrivata a quel punto era già diventata un'ossessione! Ero la più magra e stavo in cima alle piramidi. Ora non riesco più a controllare il mio peso, ma sono sicura che essere di nuovo a casa non può che farmi bene. E poi ci sarai tu a rimpinzarmi no???! - concludo ridendo.
M: Ci puoi scommettere piccolina! - mi abbraccia ancora e mi porta uno dei suoi muffin che mi sono tanto mancati.
Lo annuso e con un po' di incertezza lo addento. Si diffonde subito in me un senso di piacere, di benessere in tutto il corpo. Proprio come la prima volta. Mary sorride per l'ennesima volta e torna dietro al bancone per servire un cliente. Io mi siedo sullo sgabello e la osservo fare quei gesti che le vedo compiere da che la conosco.
M: Dove starai ora? - mi chiede distogliendomi dai miei pensieri.
A: Sto in hotel per una settimana poi mi daranno le chiavi dell'appartamento. Ne ho trovato uno proprio vicino al parco. Sai che è sempre stato il mio sogno. A settembre inizio l'università artistica nei corsi di fotografia, disegno e grafica.
M: Brava la mia bambina! Sono fiera di te! Nonostante quello che ti sei fatta, vedo il tuo sguardo pieno di determinazione, so quello che hai passato anche se non l'ho provato e non lo posso capire, ma sei forte, più di quanto tu creda. Ah, come sta Kristal a proposito?
Sorrido pensando a mia sorella.
A: Sta bene! E' una bambina bellissima, guarda. - estraggo la macchina fotografica dalla borsa e le mostro la foto che le ho scattato ieri al parco.
Sorride a sua volta nel vedere come è cresciuta, con quei capelli biondi e lisci, la pelle perfetta, le labbra sottili e le gote rosse. Le scappa un'altra lacrima e si sofferma sul suo sguardo allegro e spensierato tipico di una bambina di 7 anni. Rimane incantata dai suoi occhi blu mare. Pensare che siamo sorelle è difficile! Io ho i capelli rossi come mia mamma e lei biondi come papà. Io gli occhi verdi come papà e mamma e lei blu, come la zia. Io ho la pelle chiara e lei più scura. Ma chi ci conosce sa che siamo le sorelle forse più legate al mondo. Darei la mia vita per lei.
M: Sì è proprio bella! E grande! L'ultima volta che l'ho vista era ancora un insieme di pannolini e ciucci.
A: Sì, è grande e molto intelligente per la sua età. E ovviamente bellissima. Mi manca già.
Cala il silenzio per qualche secondo ma io lo spezzo con una domanda.
A: Mary posso tornare a lavorare qui?
M: E che fai me lo chiedi anche bimba mia? Certo che puoi. Anche perchè non sono più tanto giovane mi serve proprio una mano. - esclama lei con una risatina e una linguaccia.
A: Oh, ma smettila! Senti faccio una capatina in bagno e poi vado a fare un giro. Voglio rivedere la mia amata Londra, la mia vecchia casa e... ho bisogno di un po' di shopping.
M: Certo tesoro! Il bagno sai dov'è! - guarda l'orologio e diventa improvvisamente nervosa per poi farmi un sorrisetto rilassato... Bah!
Vado in bagno e finito di lavarmi le mani sento delle voci. Mi blocco improvvisamente. Nonostante siano passati tanti anni riconoscerei questa voce ovunque: Harry. Mi avvicino alla porta e sento ciò che si stanno dicendo lui e Mary.
H: Ciao Mary! - un tuffo al cuore. Quanto mi è mancata la sua voce d'angelo?! - Come va oggi?
M: Bene caro tu? - risponde lei, forse con troppa enfasi a giudicare la risposta del ragazzo.
H: Mary tutto bene? Come mai sei così felice? Piacerebbe anche a me esserlo.
M: Oh piccolo mio... Lo sarai presto, ne sono certa!
Mi sbatto una mano sulla faccia sperando che lei non dica altro. Harry mi odierà sicuramente dopo ciò che gli ho fatto!


 
~

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Capitolo 5
*** Chapter 4 ***


Chapter 4










*FLASHBACK*
H: Ali promettimi che qualunque cosa succeda noi saremo sempre insieme. - mi chiese mentre stavamo appollaiati sui rami del nostro albero.
A: Harry... Te lo prometto! Qualunque cosa succeda! - risposi sicura.
Mi prese il braccio e mi allacciò un braccialetto al polso. Lo guardai sorpresa e commossa e lui riprese parola.

H: E' una chiave e dietro c'è il mio nome. Guarda qui. - disse subito dopo per poi mostrarmi la catenina che aveva al collo. Il ciondolo era a cuore e lui lo girò mostrandomi la scritta: Alissya. - Significa che tu Alissya Paglieri sei l'unica a possedere la chiave del mio cuore. Ti voglio bene migliore amica mia.
Lo abbracciai di slancio.
A: E tu la mia. sempre. - sussurrai al suo orecchio.



*TODAY*
H: Sai che non è possibile! Non sono più quello di una volta! Ora passo di fronte allo specchio cercando di capire cosa mi manca, tutte le ragazze mi cascano ai piedi e io sono diventato così superficiale che me le porto tutte a letto per poi andarmene il giorno dopo sentendomi vuoto come al solito, a scuola mi sono diplomato con il massimo dei voti, la mia famiglia è fantastica e amo stare qui. Perchè sto così? La risposta è sempre la stessa. Mi manca lei: Alissya. - sento dei singhiozzi, così apro la porta e trovo Harry buttato tra le braccia di Mary che lo stringe forte.
M: Tesoro mio... So quanto fosse importante lei per te! So il bene che le volevi e che le vuoi tutt'ora. Sai che non l'ha scelto. Non avrebbe mai scelto di andarsene lontano da te. Non fargliene una colpa.
H: Non l'ha scelto??! Mary in 5 anni nemmeno un messaggio, neanche per il compleanno o per natale. Non ha scelto di andarsene ma ha scelto di abbandonarmi! Avevamo promesso! Non doveva finire così, dovevamo scriverci, telefonarci, vederci qualche volta. Mary io... Non ce la f-faccio più senza lei, senza sapere come sta, senza poterla abbracciare, senza poterle parlare o farla ridere. E ora che ho fatto la maturità la voglia di vederla è più forte perchè so che ora potrei prendere e andare e nessuno mi direbbe niente! Lei era, è e sarà sempre il mio tutto.. io... - i suoi singhiozzi diventano più forti così come l'abbraccio di Mary che però mi vede. Sorride notando i miei occhi lucidi, le mie mani tremanti, il mio sguardo fisso sul mio migliore amico di sempre.
M: Scommetto che anche per lei è lo stesso piccolo! Ma ormai è tardi, no?
H: Tardi??! Mary lei è la cosa più bella della mia vita. Se lei tornasse io.. Potrei aspettarla tutta la vita. Potrei andare a cercarla fino ai confini del mondo se fosse necessario. Lei è l'unica a possedere la chiave del mio cuore.
Non posso più vederlo così. Prendo coraggio per uscire dal bagno e avanzo fino a che non mi trovo esattamente alle sue spalle e sussurro al suo orecchio:
A: E tu la mia. Sempre.
Si gira di scatto con gli occhi verdi smeraldo arrossati e spalancati. Resta a fissarmi e io faccio lo stesso con lui.
H: Alissya... Sei proprio tu?! - la sua voce è flebile ma dolce.
Resta immobile ancora un attimo poi me lo ritrovo addosso che mi abbraccia e mi solleva da terra facendomi girare. Rido tra le lacrime.
A: Sì, ciao Harry.
Mi rimette a terra e mi osserva meglio. Ora anche il suo viso viene segnato dalla preoccupazione. Mary ci prende per mano e ci accompagna nell'altra sala. Ci dice di sederci e parlare, lei torna poco dopo con due muffin e due tazze di latte con poco cacao. Incredibile come ricordi tutto. La ringrazio mentre lei sorridendoci mi da un buffetto sulla spalla e sparisce oltre la porta per tornare al lavoro.
H: Allora.. - comincia lui, ma io lo interrompo subito.
A: Alt! Fermo, racconto io, ok? Ti spiego tutto.
Annuisce, così prendo a parlare e gli racconto tutto ciò che ho fatto e provato in questi 5 anni. Quando finisco faccio un debole sorriso e lascio che a parlare sia lui.
H: La cosa che non capisco è perchè nemmeno un messaggio? Hai idea di come IO mi sono sentito?? Sei sparita così e io non sapevo come stavi, cosa facevi o cosa provavi..
A: Lo so scusa, hai ragione. Ti ho pensato ogni singolo giorno e spesso mi sono chiesta se stessi facendo la cosa giusta. Solo che anche se in cuor mio sapevo che entrambi avevamo bisogno l'uno dell'altra.. avevo paura. Paura che niente sarebbe stato più come prima. Paura di scoprire che tu stavi riuscendo a dimenticarmi. Paura di sentirti distante. Paura di soffrire più di quanto già non soffrivo. Io non pensavo che tu potessi averne così bisogno. Non pensavo che tu stessi come me.
H: Tu cosa??! Alissya sai di essere la parte più bella di me.
A: Lo so, ora ho capito. Ho sentito ciò che hai detto a Mary. Tutto. Scusa Harry, scusa.
Sospira e ancora stupefatto mi guarda malinconico.
H: Sei bellissima. Lo sei anche più di quanto ricordassi.
A: Anche tu. - e sono sincera. Lo è davvero. Ora è più uomo, più muscoloso. Un moto di gelosia (?) si scatena in me al pensiero delle parole da lui dette poco prima... Quante ragazze hanno potuto passare la notte in sua compagnia?
H: Non riesco ancora a credere di averti qui dopo 5 anni. Ho come l'impressione che mi sveglierò da un momento all'altro rendendomi conto che era solo un altro dei miei soliti sogni.
A: Già.. Nemmeno io posso credere di essere tornata davvero. Troppo dolore, troppi ricordi. O almeno così pensavo... Ma Harry... Che tu ci creda o meno sono qui. Sono qui.
Mi lascio sfuggire un sospiro mentre lo sguardo corre all'orologio.
A: E' tardi, devo ancora andare a prendere un paio di cose.
H: No ti prego! Non lasciarmi di nuovo. - sorrido teneramente guardando la sua faccina da cucciolo bastonato.
A: Sono tornata. Tornata per restare Tesoro. Non andrò più da nessuna parte senza te, a meno che non sia tu a volere che io vada. Solo che ora devo proprio correre a comprare determinate cose per passare la settimana in hotel in grazia di Dio.
H: Allora non andrai via mai più! Non vorrò stare mai lontano da te.
A: E' quello che spero vicino.
H: Bene perchè è così. Comunque se vuoi ho la macchina qui fuori, potrei accompagnarti io.
A: Va bene, andiamo scemetto. - sorride a sentirsi chiamare di nuovo con il suo vecchio soprannome.
H: Mi sei mancata scemotta.
Salutiamo Mary e usciamo sorridenti. Stiamo abbracciati come se non dovessimo staccarci mai più... E vorrei che fosse davvero così.
Ci dirigiamo verso l'auto e mi accompagna in centro. Finito di fare ciò che devo mi faccio riportare all'Hotel.
A: Grazie Harry.
H: Ma figurati scemotta. Senti ti do il mio numero, tanto adesso non stai andando a scuola e non hai ancora una casa da sistemare, quindi domani esci con me e non accetto un no come risposta, ok?
A: Ho altre alternative?? - chiedo ridendo - Comunque va bene.
Mi da il numero e io gli do il mio, poi mi saluta con un bacio sulla guancia e mi prende la mano. Così ricambio dandogli a mia volta un bacio sulla guancia *oddio, morbida come ricordavo* e lo abbraccio poti poti (come diceva mia sorella da piccola: poti poti = forte forte) inspirando a pieni polmoni il suo profumo. Sa di muschio da sempre, ma ora usa anche qualcosa, Alien penso.
A: Alien?
H: Sì tesoro!
Gli stampo un bacio sul collo, so che lo adora. E solo adesso mi accorgo della catenina. Non posso credere che non l'abbia mai tolta, che la tenga ancora nonostante tutto. Scoppio a piangere realizzando quanto deve aver sofferto. Quanto l'ho fatto inconsapevolmente star male?! Stringo la catenina tra le mani e guardandolo negli occhi sussurro uno SCUSA come non avrei mai pensato. E' carico d'amore, di tristezza, di rabbia, di consapevolezza ma soprattutto di sincerità.
H: L'importante è che tu sia tornata piccola.
A: Per sempre. - prometto. E questa volta so che è la verità. Lui è il mio mondo, il mio tutto. Ora ne sono certa.
Bacia il palmo della mia mano e sbarra gli occhi sorpreso.
H: M-ma quello..?
A: Sì Harry. Non l'ho mai tolto, come te a quanto pare. Sai questo che significa? - domando io per vedere lui scuotere la testa - Significa che la nostra promessa non è stata infranta. Io la tua e tu la mia. Sempre.
Sorridiamo, ci abbracciamo ancora una volta e lui mi regala un bacio sulla fronte.
A: Buona notte Scemetto.
H: Buona notte Scemotta.



 
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Capitolo 6
*** Chapter 5 ***


 
Chapter 5










*1 WEEK LATER*

Ormai è una settimana che sono tornata a Londra e oggi finalmente mi daranno le chiavi di casa. Mi vesto e mi dirigo all'appartamento anche se con largo anticipo. Quando arrivo mi fermo a guardarla. E' bellissima. La palazzina in cui si trova si affaccia proprio su Hyde Park. La casetta presenta una cucina più soggiorno con pareti color panna, un bagno di servizio e due camere
; In una delle due camere, la mia ovviamente, c'è anche un bagno. Il miglior pregio è sicuramente che possiede numerose finestre e due grandi balconi, uno con accesso dalla sala e uno un po' più piccolo in camera mia, ma da cui si può ammirare lo splendore del parco. (Camera di Alissya:
http://data.whicdn.com/images/60368550/large.jpg)
Qualcuno mi tocca la spalla, così mi volto per trovarmi di fronte l'ormai ex padrone di casa, John.
A: Salve.
J: Buongiorno.
Mi da le chiavi e mi accompagna in casa, dopo avermi spiegato un paio di cose si congeda salutandomi educatamente.
A: Ciao casetta! -esclamo soddisfatta.
Esco di casa e torno all'hotel per pagare e prendere le mie cose. Mentre salgo le scale incontro Harry. Un momento... Lui che ci fa qui?!
A: Harry?!
H: Ciao scemotta. Sono venuto a darti una mano a raccattare su tutto. Poi pensavo che potremmo andare a pranzo e in seguito a comprare un po' di cose per la tua nuova casa, ci stai?
A: Eccome se ci sto! Muoviamoci. - certo che sto ragazzo è proprio stupido... si potrà chiedermi se ci sto che ormai stava già qui?! Ahah
Ci guardiamo un attimo negli occhi per poi scoppiare a ridere. La sua risata cristallina manda in tilt il mio cervello ogni volta. Prendiamo tutto, scendiamo, pago e via verso una piadineria.
Ci dirigiamo poi a casa mia perchè dobbiamo controllare cosa andare a comprare.
Godo del piacere di vedere Harry stupito della mia ”tana”.
Andiamo a comprare tende, federe, asciugamani, rulli, tinte, pennelli, cornici, pannelli, una bacheca di sughero e molto altro.
Oggi Mary mi ha dato la giornata libera in modo che potessi sistemare tutto con molta calma. Torniamo all'appartamento e ci mettiamo all'opera. Attacchiamo i pannelli uno in camera mia e uno nell'altra stanza, penso che poi ci dipingerò un qualcosa di astratto o un ritratto. Poi appendiamo la bacheca di sughero per i postit e le foto sopra la scrivania, le tende vaporose e bianche. I dettagli poi. Dopo ci dirigiamo nell'altra stanza e inizia il divertimento. Ho deciso che questa sarà la stanza della mia piccola quando verrà a trovarmi, perciò le pareti (quelle dove non c'è il pannello) devono essere allegre... uhm.. Ho già una mezza idea.
Spostiamo tutto e copriamo pannello e pavimento. Fatto questo mi avvicino con fare provocante a Harry girato di spalle. Lo chiamo. Lui si volta e io schizzo la vernice sia su lui che sul muro. Scoppio a ridere per la sua faccia, lui invece mi guarda.
H: Questa me la paghi stronzetta. -prende a sua volta del colore e me lo spruzza addosso. La parete sta venendo proprio come volevo e noi ci stiamo divertendo molto.
A: Non ci credo, come hai potuto!
Con questo inizia una vera e proprio guerra. Ad un certo punto mi trovo tra lui e il muro. La tentazione di sfiorare quelle labbra con le mie è tanta ma non posso. Lo sposto e guardo l'ora. Si è fatto tardi e le pareti sono completate, manca solo un ultimo tocco. Intingo la mano nel verde e Alex capendo le mie intenzioni fa lo stesso con quella blu. Stampiamo le mani sul muro e lasciamo che la vernice goccioli appena per dare un effetto più bello. Sistemiamo tutto e ci dirigiamo in sala.
A: Harry vado a farmi una doccia tu che vuoi fare? -chiedo prima di dirigermi in bagno.
H: Se ti va torno a casa a darmi una sistemata e vado a prendere pizza e film.
A: perfetto! A tra poco allora. -gli sorrido e gli lascio un leggero bacio sulla guancia.
Esce di casa e io vado a infilarmi sotto la doccia. Amo la sensazione dell'acqua calda che mi scivola addosso. Dicono che l'acqua fredda calmi i bollenti spiriti, e forse sarebbe proprio il caso, ma non posso fare a meno di questa sensazione così rilassante. Sono sola con i miei pensieri. Sono qui da solo una settimana ma già mi sento un'altra persona, più simile a quella di prima, la vecchia me. Ora sorrido molto più spesso ma soprattutto con sincerità, la mia pelle prima pallida inizia a riprendere il suo colorito originale: avorio. Solo una settimana ma peso già due chili di più e penso che me ne basteranno altri 5 per non dare più così nell'occhio ma restare in pace con me stessa. Si perchè sarò ancora magra, tanto, ma di sicuro meno di ora, che sembra quasi le mie ossa vogliano bucarmi la pelle. La mia mente inizia già a liberarsi e ho ripreso ad andare in giro senza troppa paura addosso. Passo le mie giornate a lavorare con Mary o in giro con Harry oppure a fare foto su foto.
Sento suonare il campanello e do un'occhiata all'orologio-rana che ho appeso in bagno. Porca carota sono sotto l'acqua da quasi un'ora! Esco in fretta avvolgendomi con un asciugamano stretto al petto e mi precipito ad aprire trovandomi di fronte all'ottava meraviglia del mondo.
A: Ciao Harry! Scusa ma ho perso la cognizione del tempo. -dico in fretta- corro a cambiarmi e torno, poggia pure le pizze sul tavolo e mettiti comodo.
Mi fiondo in camera, prendo un paio di leggins bianchi (neri a Harry non piacciono per via delle mie gambe magrissime, e anche con quelli bianchi fatica a vedermi) e una maglietta extra large nera. Raccolgo i capelli in una crocchia e torno dal mio migliore amico.
H: Belli i pantaloni! - mi dice con un occhiolino.
A: Solo perchè ti voglio bene Harry! -rispondo a tono io.
Prendiamo le pizze, inseriamo il film e ci spaparanziamo sul divano.
Passiamo la serata tra risate, chiacchere e a vedere questo stupido film di cui non riesco nemmeno a ricordare il nome.
"London calls me a stranger,
A traveller Ohoohohh,
This is now my home, My home"

E' la mia suoneria, quindi mi alzo e prendo il cellulare, guardo il mittente: Niall. Rispondo subito.
A: Amoreee di un playboy! -esclamo guadagnandomi un'occhiataccia da Harry.
N: Piccola mia ♥
A: Oddio Niall come stai? Mi manchi tanto..
N: Anche tu rossa mi manchi. Io sto bene, noi stiamo bene. Tu?
A: Mi vedessi Niall non mi riconosceresti!
N: Beh succederà presto tesoro.
A: Cosa? Vieni a Londra? -chiedo decisamente su di giri.
N: No piccola... Noi veniamo! Io e Emi.
A: Aaaaaah, il mio opossum! Come sta? E la mia famiglia? Kristal?
N: Calmati. Te l'ho detto stiamo tutti bene, anche se la tua mancanza si sente ogni giorno di più. In particolare Kristal, sai che non è abituata a stare senza te.
A: Il mio cucciolo. Mi manca così tanto e mi dispiace così tanto di averla lasciata.
N: Tranquilla è solo questione di abitudine. Ora devo andare amore ho delle cose da fare.
A: Uuuuh... Lo sai che voglio nome, cognome, CAP, indirizzo, scheda medica, ecc. vero?!
N: Minchia come hai fatto a capire?!
A: Dal tuo tono malizioso amore! Vabbe ti lascio ai tuoi affari. Ciao piccolo mio.
N: Ciao cucciola ci sentiamo presto. -sospiro e chiudo la telefonata.
Vedo Harry alzarsi e venirmi incontro con la faccia rossa dalla rabbia, ho quasi paura... Ma si può sapere che gli è preso?!
A: Harry cosa c'è? -chiedo preoccupata.
H: Chi era Ali? Perrchè l'hai chiamato Amore? Perchè playboy?
A: Ehi, ehi ehi... Fermo un attimo! Mi sono preoccupata lo sai? Ma cosa ti prende? -chiedo iniziando ad alterarmi anche io.
H: A me?? mi prende che hai chiamato Niall amore. Ecco cosa mi prende. E poi eri così felice, ho paura che se lui viene a trovarti tu tornerai a casa con lui e mi lascerai di nuovo solo, ma questa volta per sempre. - risponde mentre il suo viso torna ad avere un colorito più accettabile e i suoi occhi iniziano a luccicare.
Peccato che non mi intenerisca per niente, sono troppo incazzata per la sceneggiata! Ma cosa gli salta in mente di farmi preoccupare così?!
A: Sei uno stupido sai?! Come puoi pensare una cosa del genere? Incredibile, sei incredibile! E io sono anche peggio che ti sto dietro! Come cazzo ho fatto ad innamorarmi di una tale idiota?! Eh, come?! - esplodo io.



*MYSPACE*
Ciao belleeee <3
Voglio solo dirvi che la suoneria del telefono di Alissya è la canzone "The city" di Ed Sheeran, per chi la volesse sentire, è davvero bellissima.
Ciao bellezze ci vediamo con il prossimo capitolo!
Un bacione <3

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Capitolo 7
*** Chapter 6 ***


 
Chapter 6









Vedo lui immobilizzarsi e spalancare gli occhi e mi rendo conto di cosa ho appena detto. Ti prego Dio, se esisti, fa che sia solo un brutto sogno! Dopo due secondi in cui stiamo in assoluto silenzio a fissarci Harry si apre in un sorriso e con due semplici falcate mi raggiunge, prende il mio viso tra le mani e mi da un dolce e delicato bacio sulle labbra. Mi stacco subito guardandolo stupita e lui con un sorriso sghembo si riappropria delle mie labbra, ma questa volta approfondiamo il bacio, lasciando che le nostre lingue si incontrino in una danza estremamente dolce e passionale. Sento mille farfalle invadermi lo stomaco e svolazzare ovunque mentre lo stupore mi abbandona. Allaccio le mani al suo collo e lui porta le sue sui miei fianchi stringendomi a se. Starei così tutta la vita ma siamo costretti a staccarci per prendere fiato. Mi guarda con un sorriso a 32 denti con quelle sue fossettine così tenere e senza rendermi conto un sorriso compare anche sul mio viso.
H: Wow... E' stato decisamente meglio di come lo avevo immaginato! -esclama spezzando il silenzio.
A: Concordo pienamente. Il miglior bacio di sempre! -ma quanto bello è il suo sorriso?!


*1 MONTH LATER*
Non reggo più l'ansia! Tra poche ore arriveranno a Londra Emily e Niall, che resteranno da me per circa un mese, visto che poi rinizia l'università per loro e inizia per me. Non sto più nella pelle! Ho proprio bisogno di due amici con cui stare. Harry non lo vedo da quasi due settimane perchè è andato in Irlanda da un suo amico. Forse è meglio, abbiamo bisogno di capire cosa ci sta succedendo. Si, perchè dopo quella sera abbiamo continuato a comportarci come se niente fosse, anche se puntualmente appena stavamo soli le nostre labbra tornavano a incontrarsi, i nostri respiri a confondersi, le mani ad intrecciarsi. Così proprio il giorno della sua partenza sono esplosa urlandogli contro. Se io gli piaccio, perchè si comporta così? Perchè mi ignora? Perchè, perchè, perchè...? Ecco cosa mi chiedo da un mese a questa parte.
Arrivo in stazione con dieci minuti di anticipo, così mi siedo a ad spettare pazientemente. Dopo venti minuti ancora non vedo nessuno, perciò mi alzo nervosa e comincio a camminare avanti e indietro. Quando...
X: Alissya.
Ferma. Mi blocco improvvisamente. Mi giro. Eccolo. Prendo a correre verso quella voce tanto aspettata e mi getto tra le sue braccia calde e familiari. Inspiro il profumo di cannella e mi stringo a lui il più possibile tentando di non scoppiare a piangere.
X: Ciao piccola. -dice aumentando la presa.
A: Ciao playboy! -ed ecco che le lacrime cominciano a scorrere.
N: Non piangere amore, sono qui.
Annuisco, mi stacco e lo guardo. E' diventato più bello o è solo una mia impressione? Lo prendo per mano e ci dirigiamo a prendere il taxi. Io che di fermarmi normalmente non ne voglio sapere mi blocco bruscamente facendo si che Niall mi venga addosso.
A: Niall... Emily?? -chiedo notando l'assenza della mia migliore amica.
N: Non è potuta venire. Dice di dirti che le dispiace, ma che non ha potuto evitarlo.
A: Oh, ok. -rispondo triste.
N: Ehi che c'è?! Non ti basto forse? -mette il muso.
A: Ma che dici! Ceto che mi basti scemo! Solo che mi manca e speravo di passare del tempo con entrambi ma.. Non pensiamoci. -gli schiocco un bacio sulla guancia e riprendiamo a camminare.
Chiamo il taxi e quando mi volto per vedere Niall, mi ritrovo davanti uno scemo con un sorriso furbetto.
A: Ohi che hai scemo?! -chiedo ridendo.
N: No, stavo solo pensando che... Sei bellissima Ali! Hai finalmente ripreso un po' di peso. Fai ancora impressione ma poco di meno. Più che altro hai di nuovo un colorito normale. Non sei pallida/grigina ora la tua pelle è color avorio, i tuoi capelli sono più lunghi e lucidi, i tuoi occhi brillano e il tuo sorriso è... semplicemente irresistibile! Avevo molta paura che tu partissi, ma ora che ti rivedo capisco che è stata la miglior scelta che tu potessi prendere. -risponde con molta sincerità e questo mi stupisce. Dal sorrisetto che aveva non pensavo potesse dirmi queste cose. Anche lui deve esserne sorpreso e la cosa più bella è che penso gli siano uscite dal cuore a giudicare dagli occhi lucidi. No, un momento cosa?! Niall commosso?!
A: Grazie amore! Non hai idea. E fino a un mese fa il mio sorriso che per te ora è irresistibile era... Molto più accentuato. I miei occhi che secondo te ora brillano erano... Non so come dirtelo... Come cinque anni fa. Come tu non li hai mai potuti vedere.
N: E ora perchè non è più così?
A: Perchè ho litigato con la ragione del mio sorriso. Perchè la persona che mi illuminava gli occhi non è qui con me.
Passiamo ore a parlare visto che lui ha tanto insistito per fermarsi a mangiare da Mc. Torniamo a casa e una volta davanti alla porta mi accorgo di non avere le chiavi. Mi volto preoccupata a guardare Niall.
A: Le chiavi. Non trovo le chiavi Niall.
Mi guarda storto e si appoggia alla maniglia della porta aprendola.
A: Cosa?! Io ho chiuso ne sono certa!
N: Si come no.. Va beh entriamo va.
Abbasso la testa scuotendola e varco la soglia. Niall spalanca la bocca.
N: Oh.Mio.Dio. Non mi avevi detto che la tua casa era così bella!
A: Già! Poggia lì la valigia che ti mostro le altre stanze.
Lo vedo annuire e soffocare un ghigno. Ma tutta io la gente fuori di testa?! Scrollo la testa esasperata, lo prendo per mano e iniziamo il tour: cucina, bagno di servizio, camera mia...
A: Oh porca carota! I ladri! -salto su io spalancando gli occhi, tanto che potrebbero uscirmi dalle orbite.
Mi volto verso Niall e noto che l'imbecille sta ridendo. Ma cos'ha sto ragazzo che non va?!
A: Niall?! -chiedo scocciata.
N: Ali cara... I ladri rubano non aggiungono roba! -risponde con fare ovvio. E in effetti...
A: Ma allora?!
N: Dai esci che se no mi muore qui. -dice lui.
Ok è ufficialmente impazzito! O forse no? Si apre la porta del bagno ed esce la ragazza più bella di questo pianeta! Capelli biondi, lunghi e lisci, occhi castano-dorati, magra giusta, un pelo più bassa di me..
A: Opossum! -urlo lanciandomi addosso a lei.
La sento ridere, piangere e sussurrare le stesse parole di Niall un paio di ore fa, ma non ci do importanza. Sono troppo felice di rivederla!
E: Ali, le sorprese non sono finite, ma prima perchè non fai vedere a Niall l'altra stanza?
A: Ah ok, giusto. Niall e anche tu Emi, venite.
N&E: Ok.
Arriviamo nell'altra stanza e anche qui come poco prima trovo un letto in più, valige in un angolino e una sorpresa meravigliosa. Stesa sul pavimento a giocare c'è una bellissima bambina che si gira appena avverte la nostra presenza e mi si getta tra le braccia. Ora le lacrime che ero riuscita a frenare decidono di bussare violentemente e prendono a scorrere mentre con la mia piccola stretta al petto cado a terra sulle ginocchia.
A: Ma.. Ma.. Tu.. Voi.. Oddio grazie! - tento di formulare una frase di senso compiuto ma sono troppo sorpresa e felice per riuscirci.




*MYSPACE*
Buooonasera bellissime <3
Chiedo scusa in caso di errori non corretti e visti e vi lascio con i prestavolti di Emily e di Kristal.
Un bacione. Alla prossima <3
Lei è Kristal (sorellina di Alissya):
https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/423133_567581369937944_1545402507_n.jpg
Lei è Emily : https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/409200_591790324183715_656733254_n.jpg

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Capitolo 8
*** Chapter 7 ***


 
Chapter 7









*3 HOURS LATER*
A: Quindi mi state dicendo che vi fermerete per un mese tutti e tre???? E che vi verranno a prendere Christine e Robert?! Ma questo è un sogno?! –chiedo ancora stupita.
Li vedo sorridere, poi la piccola sbadiglia stanca così la prendo in braccio e la porto nella sua cameretta a dormire. La metto nel letto, le rimbocco le coperte, mi sdraio di fianco a lei e rimango ad abbracciarla e osservarla finchè non si addormenta.
Torno in sala e guardo l’orologio: 21.30. Emily mi vede e mi viene incontro, mi lascia un leggero bacio sulla guancia, sussurra un buona notte mentre mi stringe in uno dei suoi caldi abbracci.
A: Vai già a dormire?
E: Si tesoro! E’ stata una giornata stancante.
A: Ok amica. Buona notte allora.
Un altro abbraccio e scappa a dormire. Deve essere davvero stanca, rifletto. In cinque anni che la conosco non l’ho mai vista andare a letto tanto presto! Sorrido e mi siedo sulle gambe di Niall che mi stringe subito a sé, mi soffia un bacio fra i capelli e cambia canale mettendo su il nostro film preferito: Notting Hill. Adoriamo Julia Roberts! A metà film suona il campanello… Nel mio stato di dormiveglia mi chiedo chi può essere il genio che rompe le palle a quest’ora! Sono sdraiata sulle gambe di Niall più di là che di qua, infatti lui chinandosi verso il mio viso mi chiede se voglio che ad aprire vada lui. Faccio un mezzo sorrido, o almeno spero, e biascico un grazie. Così lentamente lui si alza e si avvia alla porta. Qundo la apre cade un silenzio di tomba per un attimo, poi…
X: Chi cazzo sei tu?? Cosa ci fai con Alissya?! –chiede una voce che dire che è parecchio arrabbiata e un eufemismo!
A: Merda!
N: Ma tu piuttosto chi cazzo sei a piombare qui a quest’ora?! E come ti permetti di parlarmi così?! –risponde allo stesso modo Niall.
A: Merda merda merda! –esclamo disperata.
Mi alzo e corro alla porta, solo per vedere Harry alterarsi ulteriormente vedendomi in pigiama (maglietta extra-large e culotte) così come Niall (che invece indossa solo un paio di boxer per il caldo).
H: Sto via due settimane e ti ritrovo così?! E meno male che eri innamorata di me! Sai cosa ti dico! Vai a fanculo Alissya!
N: Ehi tu non le parli così hai capito stronzo?! –gli grida lui avvicinandosi minacciosamente al riccio.
A quel punto faccio un balzo in avanti mettendomi tra i due e prendo a parlare:
A: Siete due idioti! Harry ti presento Niall, Niall lui è Harry! –vedo loro spalancare gli occhi e abbassare la testa, ma sono troppo furiosa per riuscire a fermare i fiumi di parole che voglio dire- E tu Harry, come ti permetti?! Anche non fosse stato Niall tu non puoi dirmi niente, ok?! Ti ho detto che mi piaci, mi hai baciata e poi fai finta di niente, sparisci per due settimane, non un messaggio, non una chiamata! Mi spieghi con quale stupida presunzione e con quali sceme pretese ti presenti a casa mia?! Io a fanculo?! Tu semmai! Hai idea di come mi sono sentita?! Ti ho confessato che mi piaci e tu sparisci senza spiegazioni! E… io… -non trattengo più le lacrime.
Harry fa uno scatto come a volermi abbracciare, ma Niall lo blocca, mi abbraccia e chiede al ragazzo di andare via. Quest’ultimo mi lancia uno sguardo malinconico e di scuse, ma io nascondo la faccia nel petto di Niall. Il mio migliore amico mi porta in sala e mi dice di aspettarlo un attimo e io ancora piangente annuisco appena. Lo vedo tornare due minuti dopo con espressione che oserei definire soddisfatta.
Come si è permesso Harry?! La cosa peggiore è che questo tutto si può definire tranne che un buon inizio! Non stiamo nemmeno insieme e già litighiamo!
N: Amore tranquilla. Va tutto bene, ci siamo io, Emi e Kri ora. Ti prego, non piangere. Ti prometto che si aggiusterà tutto. Io lo so.
Faccio cenno di si e asciugo queste fottute lacrime.
A: Vado a dormire adesso.
N: Aspetta che spengo, vengo anche io.
A: Niall.. dormi con me stanotte?
N: Rossa.. guarda che siamo in camera insieme. –manco fossi scema!
A: Lo so stupido! Intendevo nel lettone con me! Ti pleeeego –chiedo facendo gli occhioni alla gatto con gli stivali.
N: Tranquilla andiamo.
Ci sdraiamo e parliamo, parliamo per minuti, forse ore, fino a che non sbadiglio.
N: Dormi piccola.
A: Buona notte angelo. –gli do un bacino sulla guancia.
n: Notte meraviglia. –risponde dandomi un bacio in fronte.
Mi addormento dopo poco con il biondo che mi accarezza i capelli.


Mi sveglio con un profumino delizioso. Mi giro nel letto nel tentativo di abbracciare Niall ma realizzo che sono rimasta da sola in questa stanza. Mi tiro in piedi, vado in bagno a sistemarmi quel minimo e mi dirigo in cucina. Strano. Non c’è nessuno. Vado in camera di mia sorella e di Emi e anche qui trovo tutto vuoto e i letti rifatti. Torno nuovamente in cucina e mi guardo attorno attentamente e noto un postit attaccato al frigorifero. Lo stacco e leggo.

Ciao piccola,
io e le ragazze siamo andati a fare colazione fuori e a fare un giro per Londra, non ti abbiamo voluto svegliare visto ieri sera. Preparati per l’ora di pranzo. La colazione è a tavola.
Baci il tuo playboy


Guardo l’orologio: 12.05. Merda! Corro in bagno a farmi una doccia e mi vesto. Mi toccherà andare a comprare un paio di jeans visto che sono aumentata di taglia. Obbiettivo raggiunto! Ora ho una 36! Che per una alta 1.70 m non è comunque molto ma… Meglio di prima! Basta pensare! Mi conviene muovermi! Metto le scarpe e mi trucco leggermente: un filo di mascara per le mie folte ciglia nere a contrasto con gli occhi verdi e i capelli rossi e uno di fard; passo un po’ di lucidalabbra, slego i capelli, lasciandoli mossi che ricadono sulle spalle fino ai fianchi, metto i braccialetti e… squilla il cellulare. Niall.
A: Niall, pronto?! Sono a posto! Tempo record! Grazie comunque.
N: Di niente. Ora scendi che siamo giù ad aspettarti nel taxi di fronte al portone.
A: Arrivooo. –chiudo la telefonata e dopo aver afferrato la borsa e chiuso la porta mi avvicino al taxi. Wow che Sciccheria! Altro che taxi! Sembra più una limousine e ha anche i vetri oscurati! Dio che figata! L’autista mi fa segno di salire davanti e appena lo faccio sento una benda poggiarsi sui miei occhi. Cerco di toglierla ma due mani forte me lo impediscono.
A: Niall sei cosciente del fatto che appena scendiamo ti uccido vero?!
Qualcuno soffoca una risatina… uhm.. probabilmente sto impazzendo perché non sembra il biondo. Ok troppi film. Da oggi basta televisione. Dopo un arco di tempo che mi sembra infinito il taxi si ferma. Ormai a togliere la benda ci ho rinunciato, quindi Niall che mi teneva ferma scende e mi apre lo sportello. Mi prende la mano e mi trascina con se.
A: Irlandese fammi cadere e sarai un playboy morto e tutte le ragazze del tuo harem ti piangeranno sulla tomba!
Un’altra risata soffocata e ora ne sono certa… sto impazzendo! In fondo come dicono?! Chi va con gli zoppi impara a zoppicare e probabilmente chi va con i matti impara a matticare. Si ferma. Mi lascia la mano. Mi prende da dietro e vengo investita da un profumo meraviglioso. Mi irrigidisco. Il proprietario di quel profumo mi sposta i capelli e sussurra al mio orecchio: "sorpresa". Cade la benda. Spalanco gli occhi. Conosco questo posto. Conosco questo profumo. Conosco questa voce. Mi volto verso di lui. Mi ferma stringendomi delicatamente a se spostando le mie mani a cingergli il collo mentre le sue si vanno a posare sui mie fianchi. Mi perdo nei suoi smeraldi.
A: Perché?! –chiedo con il filo di voce che mi è rimasto.



*MYSPACE*
Buooonasera fanciulle <3
Allora... con ordine:
Alissya style -----> (
http://ak2.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/81403445/id/SovUde1dTPCDd2FcYAJ7Qg/size/y.jpg)
Come al solito vi chiedo scusa per eventuali errori e vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacione <3

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Capitolo 9
*** Chapter 8 ***


 
Chapter 8









H: Perché questo è il posto in cui pensavo di averti visto per l'ultima volta, è il posto del nostro ultimo giorno insieme cinque anni fa, è il posto in cui pensavo di averti persa per sempre. -risponde capendo ciò che voglio sapere.- Ma oggi questo posto voglio che assuma un altro significato. Questa volta non voglio un addio. Ora sono qui per chiederti un inizio. Un per sempre.
Rimango interdetta a fissarlo.
A: Ma allora perc... -comincio, ma lui mi interrompe subito.
H: Perchè ho fatto finta di niente? Perchè sono sparito per due settimane? -annuisco- Perchè.. Perchè mia piccola ho passato due settimane a trovare un volo per l'Irlanda e a cercare di rintracciare un mio amico. Intanto fingevo che non fosse niente con te. Quando ho trovato il biglietto sono partito e sono andato da questo mio amico e nel frattempo ho finto con te. Sto parlando da tre minuti e ancora non ti ho risposto. Ho finto perchè, amore della mia vita, ti stavo preparando una sorpresa, perchè avevo bisogno di riflettere. Sono anni che sono innamorato di te! Realizzai che non eri più solo un'amica per me il giorno che conoscemmo Mary, ricordi? Lei mi disse di tenerti stretta a me, fu lei a capire, prima di noi. Mentre parlava compresi che aveva ragione. Ti regalai il braccialetto facendolo passare come un regalo d'amicizia, quando in realtà intendevo tutt'altro. Quando te ne andasti desiderai di morire o di poterti seguire. Ma ero troppo piccolo e i miei non potevano lasciare Londra perchè io volevo stare ancora con te. Ma... Cos'ero senza te? Chiedi a Mary, lei sa cosa diventai. Poi, poi sei ricomparsa Ali e ho davvero temuto che il mio cuore potesse esplodere per la felicità! Dopo cinque anni passati nell'assenza di te, dopo cinque anni passati a pensarti ogni fottuto minuto di ogni stramaledetto giorno, dopo cinque anni di dolore che aumentava con il passare delle stagioni, dopo cinque anni a sentirmi incompleto, finalmente la migliore parte di me era tornata! Quando mi hai urlato contro che anche tu provavi interesse per me, ho seriamente pensato di confessarti tutto, ma non potevo farlo così. Dopo tutto quello che hai passato tu, che ho passato io, dopo tutto quello che abbiamo dovuto affrontare insieme, ma anche separati, non potevo farlo così. Ma adesso sono qui, sono qui di fronte a te Alissya, a chiederti scusa per questo mese in cui sei stata ulteriormente male, a chiederti scusa per averti fatto pensare che le cose fossero diverse da come lo sono in realtà. Posso giurarti sulla mia stessa vita, però, Alissya Paglieri che tu sei la cosa più bella che ho. Ora seguimi per favore. Vorrei mostrarti una cosa.
Incapace di tutto, di intendere e di volere, di muovermi e di parlare, anche solo di esalare un singolo respiro, resto ferma immobile. Le sue parole sono come il sole dopo giorni di pioggia, come un fiore dopo anni di siccità, come un oasi nel deserto, ma sono soprattutto parole sussurrate da un angelo che, venuto per salvarti dal tuo inferno personale, ti conduce in un luogo magico e ricco di significati.
Harry mi guarda inclinando leggermente a sinistra la testa e mi allunga una mano, e questo gesto pare risvegliarmi, come se l'incantesimo delle sue parole fosse stato cancellato. Afferro intimorita la sua mano e capisco immediatamente che mi sta portando al nostro albero: un bellissimo salice piangente posto sulla riva di un laghetto, in parte a un ponte che attraversa quest'ultimo. Scosta i rami e grazie a questa mossa posso ammirare un tavolino in ferro battuto bianco con due sedie nello stesso stile. Molto provenzale! *-* Il tavolo è apparecchiato con una leggera tovaglia in pizzo bianco, piatti in porcellana, posate d'argento e bicchieri di cristallo. No, ok.. Fermi tutti.. Quanto deve aver speso per tutto questo?! E sua madre glielo ha permesso? Che cosa ti ha fatto, mia dolce Anne questo mostro♥ per convincerti? Repentinamente come sono venuti lascio che questi pensieri vadano altrove e mi dedico a questa meraviglia.
Harry, da vero gentlemen, scosta la sedia per farmi sedere, lo vedo dunque sporgersi verso un carrellino, anch'esso in ferro battuto bianco, e scoprire due vassoi: uno che contiene gli spaghetti ai frutti di mare e l'altro tonno grigliato con limone. A questo punto credo che tra le sue dolci parole, la bellissima sorpresa e lo squisito menù... Potrei chiedergli di sposarmi seduta stante! Dove lo trovo un altro ragazzo così perfetto?! Porca carota tra poco sbavo!
Mangiamo nel più totale silenzio, non servono parole mentre i nostri occhi si cercano e le mani si sfiorano. A pasto finito restiamo ancora un attimo a tavola, fino a che lui non mi afferra inaspettatamente la mano e non mi conduce sull'altra sponda del laghetto, dove in quell'ultimo giorno di cinque anni fa, piantammo una rosa, ora bella e forte, in segno di noi. Questa piccola pianta allora inconsistente è ora cresciuta, proprio come è successo a noi. È una promessa per ricordare, una speranza per dimenticare, un sogno per ritrovarsi, un segreto per amare. Questa rosa racchiude in sé tutto quello che a voce non avemmo il coraggio di esprimere. Appena la vedo capisco che devo immortalare questo momento, così tiro fuori la Canon dalla mia borsa e scatto una fotografia a quella che, insieme alla chiave, è divenuta il nostro simbolo.
Passiamo un'ora stesi sull'erba abbracciati, senza parlare, avidi solo del viso l'uno dell'altra. Sono immersa nei suoi occhi, sfiorando le sue labbra, quando una dolce musica comincia a invadere l'aria. Harry sorride, si tira in piedi e solleva anche me da terra con delicatezza, prendendomi per mano per poi condurmi con sè, come se avesse paura che io possa scappare da un momento all'altro, nel nostro angolo d'Inghilterra, nel nostro angolo di paradiso.
Scosta nuovamente le “tende”, come eravamo soliti chiamare i rami del salice da bambini, e questa volta ciò che si presenta dinanzi ai mie occhi è assolutamente unico, fantastico. Radunati sotto questo albero, per noi tanto importante, ci sono i parenti e gli amici più stretti. Vedo Emi e Kristal, Niall, il mio Niall, Robert e Christine (è un sogno forse? Se lo è vi prego, non svegliatemi), poi c'è la mamma di Harry: Anne, e suo padre: Des, suo fratello (più grande di noi di una decina d'anni) David e sua sorella Gemma, e i nostri più cari amici d'infanzia: Johanna e Louis. Sono stupita! Cosa deve succedere ancora? Mi stringe la mano e di riflesso lo guardo. Sorride.
H: Sicuramente ti stai chiedendo cosa facciano nel nostro posto “segreto” tutti loro. Direi che è giunto il momento di dirtelo, no amore? Oggi ti ho portato qui non solo per farmi perdonare, ma come inizialmente dicevo per un nuovo inizio. Quindi -inizia prendendomi le mani e trascinandomi delicatamente al centro del cerchio che intanto si è formato- Tu, Alissya Paglieri, vuoi diventare la mia ragazza? Vuoi essere la chiave del mio cuore?
A: S-si... e tu la mia? -riesco a chiedere tra le lacrime.
H: Si! È una promessa piccola.
Da parte del nostro piccolo “pubblico” parte un applauso. Mi volto sorridente e con le guance bagnate fisso ognuno di loro, realizzando così che vi è una assenza imperdonabile.
A: Harry, Mary?
M: Ciao cara. -esclama la mia pasticciera intenta a portare una bellissima torta con una scritta in glassa di cioccolato assolutamente perfetta!

«Io la tua e tu la mia. Sempre.♥»
 
Mimo un grazie con le labbra a Mary e mi accorgo della presenza di un ragazzo che non conosco. Chi è? Lo guardo curiosa e Alex che sembra seguire ogni mio movimento sorride ancora una volta.
H: Ecco l'ultima sorpresa di oggi Ali. Lui è l'amico che sono andato a trovare. Ha delle conoscenze nel campo di organizzazione di eventi, da solo non sarei mai riuscito a elaborare tutto, e inoltre fa il tatuatore. Come avrai capito in Irlanda sono riuscito a rintracciare anche i tuoi amici e la tua famiglia. Sai.. Con il fatto che non ci vedimao più da cinque anni non ero sicuro che i tuoi gusti fossero gli stessi. Comunque...
Si sfila la camicia prestando bene attenzione al mio sguardo e scopre un piccolo tatuaggio a cuore intrecciato al segno dell'infinito sul petto con un'elegante “A” incisa dentro. Mi tremano le gambe.
H: Tu sei il mio cuore. Tu sei me. Tu hai il mio cuore. Tu hai me. Sai che non ho mai capito la gente che si faceva tatuare i nomi delle proprie/i ragazze/i perchè quando la storia finisce il tatuaggio rimane. Ma a rifletterci bene... La nostra storia non ha un inizio, iniziò prima di noi, e non finirà con noi, continuerà per sempre. Questo è per me, perchè ovunque saremo io saprò che tu c'eri, ed è per te perchè saprai che ovunque saremo tu sarai con me, succeda quel che succeda noi non ci divideremo mai.
A questo punto gli getto le braccia al collo e lì, in mezzo ai nostri parenti e amici, sotto il nostro albero, in mezzo al parco, lo bacio con tutta la dolcezza e la passione, con tutto l'amore che provo con lui. Perchè non ho dubbi adesso: Io lo amo.
Lo amo come fanno i bambini, senza veli, senza paura, senza inganno. Lo amo con semplicità.
Lo amo come può amare solo chi è dovuto passare attraverso il dolore della perdita.
Lo amo come un fiore ama il sole.
Lo amo e il tempo non cambierà questo sentimento, perchè il tempo è vita e lui è la mia.
Partono un fischio e una serie di applausi. Ci stacchiamo sorridendoci per poi guardare la gente che ci circonda. Mary ci sorride annuendo con una mano adagiata sul cuore. Anne e Des, Christine e Robert vengono ad abbracciarci. Ricambio tutti gli abbracci fino ad arrivare ad Anne che mi stringe a sé e mi sussurra un grazie. La guardo stranita scatenando la sua risata cristallina, tanto simile a quella del figlio.
An: Grazie perchè sei tornata; grazie perchè lui è quello che è grazie alla vostra amicizia, il vostro amore; grazie per averlo reso felice.
Annuisco.
A: Grazie a te per aver messo al mondo la ragione del mio sorriso Anne. Lui è il mio ossigeno e devo ringraziare solo te e Des per questo, i suoi meravigliosi genitori. Grazie dolce Anne.
Mi stringe ancora un attimo mentre cerca di fermare le lacrime ed è il turno di Kristal che si getta tra le mie braccia:
K: è proprio bello sai Ali? E ti ama, vedi come ti guarda? Si si, ti ama proprio. -rimango stupita da parole così forti, così innocenti e così sincere dette da una bimba di appena sette anni.
A: Anche io sai? Grazie piccola.
Si catapulta per terra e corre da David (il fratello di Harry).
Mi avvicino a loro.
A: Ciao David! Come conosci Kristal?



*MYSPACE*
Ma buooongiorno belle creaturee <3
Come al solito (sopportatemi ma ve lo devo proprio dire) chiedo scusa per eventuali errori e vi chiedo se vi va di dirmi cosa ne pensate.
Vi lascio il link con la foto del parco da cui ho preso ispirazione.
Parco ----> (
https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/400582_609691629060251_634609580_n.jpg)
Un bacione <3

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Capitolo 10
*** Chapter 9 ***


 
Chapter 9









D: Ciao splendore. Storia lunga. Te la racconterò, ma non adesso ok? Tranquilla, io non scappo e  non mento, ma non è questo il momento. -risponde facendo un cenno verso Harry e gli altri.
Annuisco capendo che ha ragione. Mi volto e ritorno dai miei amici. Mamma mia! Com'è strano rivedere Louis e Johanna dopo tanti anni! Se non stavo in giro solo con Harry eravamo sempre noi quattro. Mi avvicino a loro. Mi guardano male. Non posso nemmeno dargli torto... A loro come ad Harry avevo detto che ci saremmo ancora sentiti, che ci sarei stata per loro, la distanza non ci avrebbe separato, dicevo.
L&J: Sei una stronza! -mi dicono con gli occhi in fiamme- Sei una lurida stronza! Ma ci sei mancata terribilmente. Vieni qui piccolè!
Rido tirando un sospiro di solievo per poi trovarmi stretta in un abbraccio.

Passiamo il pomeriggio a parlare, ridere e scherzare tutti insieme, fino a quando non mi si avvicinano Niall e Emily, prendendomi in disparte.
A: Ditemi ragazzi -sono euforica, inutile nasconderlo.
J&N: Ciao piccola. Noi andremmo a casa se non ti spiace. È giusto che tu ti goda questa giornata dedicata a te. Ma noi non c'entrimo. Questa è la tua vecchia vita e noi non ne facciamo parte. Non è colpa tua. Siamo davvero felici di vederti così e non ti priveremmo mai di tutto questo. Ci vediamo domani mattina, ok?
Non so cosa dire che li convinca a restare. Non voglio che se ne vadano, loro fanno parte del mio presente e l'aver ritrovato tutte le persone che ho amato in passato non significa che io non li voglia più al mio fianco. Ma cosa posso fare se non lasciare loro le chiavi? Mentre le tiro fuori dalla borsa sento qualcuno bloccarmi prendendomi il braccio. È Harry. Mi volto verso di lui e dimenticndomi completmente di quello che stavo facendo gli allaccio le braccia al collo e lo guardo negli occhi.
H: Scusatemi un attimo, ve la riporto subito. -ci allontaniamo appena dai mei due amici- Volevo solo dirti che tutto questo l'ho organizzato io. Sono andato in Irlanda a rintracciare il mio amico, ma anche la tua famiglia e i tuoi amici. Non avendoli trovati però, mi sono fatto dare i loro numeri e ho chiesto loro una mano per questa sorpresa. Loro mi hanno aiutato, loro a differenza mia conoscevano i tuoi gusti attuali. Tu gli vuoi nella tua vita, lo so, ti si legge negli occhi. Perciò non lasciare che vadano via. Hanno detto che loro non fanno parte della tua vecchia vita, ed è vero.. Ma guarda... Questa non è la tua vecchia vita -mi fa girare e indica tutti i presenti- Chi manca? Cosa è cambiato? No Ali, questa non è la tua vecchia vita, è una nuova e tu loro li vuoi al tuo fianco? -annuisco- Allora non lasciarli scappare. Lascia che percorrano la strada con te, con noi.
Annuisco ancora una volta e lo bacio. Questo pomeriggio l'abbiamo passato a parlare più che altro con gli altri e questo piccolo nostro momento è la cosa più bella. Mi stacco controvoglia dalle sua labbra e gli sussurro un riconoscente grazie all'orecchio.
Corro da Niall ed Emily e correndo li trascino con me nel laghetto.



*FLASHBACK*

Era l'anno prima. I ragazzi mi avevano portata a festeggiare al lago il mio primo anno senza tagliarmi. Mi sentivo molto tipo club degli alcolisti anonimi. Primo anno da sobrio, complimenti. Possibile che fosse già passato un anno? Un altro anno? Come volava il tempo!
Parlammo, giocammo, scherzammo per ore e ore. All'improvviso mi venne un'idea. Presi loro per mano e li tirai dietro mentre mi lanciavo in acqua. Ci schizzammo e affogammo, ridendo come i pazzi. Appena uscimmo dall'acqua accendemmo un piccolo falò e suonammo cantando fino a tarda notte.



*TODAY*

Esattamente come l'anno precedente ci schizziamo e ci affoghiamo ridendo.
A: Ragazzi... Non chiedo la mia vecchia vita. Quella non posso riaverla. Ma posso averne una nuova e voglio che voi ne facciate parte.
Mi sorridono e ci abbraccimao, per far tornare l'atmosfera più leggera gli butto sott'acqua e scappo fuori. Iniziamo così a rincorrerci. Vedo Harry, Louis e Johanna ridere quando Niall e Emi mi prendono facendomi cadere a terra e mi si lanciano addosso. Colgo l'occasione per bisbigliare loro qualcosa. Ci rilanciamo in acqua e senza preavviso corriamo verso i re ragazzi che ignari ridonosul prato. Io mi lancio addosso al mio ragazzo *chebellopoterlodire* facendolo cadere a terra per la sorpresa. Lo abbraccio forte mentre lui tenta di divincolarsi dalla mia presa ferrea e baganata.
H: Oddio Ali.. Sei bagnata e fredda e gelata e... -lo blocco con un bacio- Grazie.
Gli faccio un occhiolino e mi tiro su dal suo petto per poi aiutarlo a rimettersi in piedi. Si toglie la camicia *ohgosh* e la appende a un ramo. Nel frattempo mi guardo intorno, distraendomi da quella visione paradisiaca, e mi accorgo che Emi ha atterrato Louis e che Niall e inseguito da una Jo gocciolante. Scoppio a ridere e continuando l'ispezione scorgo anche la mia stellina far vedere a David come si muovono le braccia per nuotare a stile libero. Già... Questa dolce e bellissima bambina fa nuoto... E' bravissima, tanto che l'hanno già messa nel corso agonistico, nonostante abbia solo 7 anni! Ogni volta che vado, purtroppo, però, non riesco a scorgere la faccia dle suo allenatore. So solo che ha un fisico niente male e che è il "migliore amico" di mia sorella. Lo adora, si capisce da come ne parla. David annuisce e le sorride.
A: Ciao amore! -esclamo avvicinandomi a Kri.
K: Ciao Shà! -mi risponde saltandomi in braccio.
A: Allora? Ti stai divertendo? Ahahahah fredda l'acqua? -le chiedo mentre con lei attaccata a mo' di koala mi lancio nuovamente nle laghetto.
K: Shà... Sei morta!
A: Ahahahah... n-no... il-il solletico no K-Kriiii ahahah t-ti p-prego ahaha smettiiila! -scappo.
La piccola è veloce, ma non abbastanza, così io riesco a raggiungere Mary che mi porge una coperta. La ringrazio poi corro da Kristal e ce l'avvolgo dentro. Mi da un bacino sulla guancia e si accosta a David.
K: David, hai visto? Sono riuscita a fare il solletico a Ali mentre stavo in acqua. Posso fare le gare ora?? -mi sono persa qualcosa??!!!!
D: Kristal, forse è meglio se ne parliamo in un altro momento, non trovi?
Uhm... interessante... è diventato nervoso, come se avesse qualcosa da nascondere. Ma cos... No! Ditemi che non è come penso! Con gli occhi in fiamme mi dirigo a passo spedito verso David e gli punto un dito sul petto.
A: Dimmi che non è vero! Dimmi che non è come penso -urlo.
Si avvicinano tutti per sapere cosa sta succedendo, colgo la palla a balzo e lascio Kristal tra le braccia di Christine, mentre piage guardando la scena e tenta di chiedere scusa a David. Questo significa che lei sa?
A: Lei lo sa?! Mia sorella mi ha mentito a causa tua?! David, muoviti a parlare! -mi avvicino ancora minacciosa. A giudicare dall'espressione si ricorda quanto fossi brava a picchiare.
D: Ali... Non è come pensi... -tenta di giustificarsi.
A: Cosa non è come penso?! -chiedo su tutte le furie- Che lei ha dovuto mentirmi per proteggerti? Che non sapevo niente? Cosa non è come penso? Illuminami allenatore! -bingo.
D: Okok è come pensi... Ma non volevo laciarti, avevo paura, così ti ho seguita a Mulligar tenendo nascosto a tutti dove fossi relamente. Siccome ho la laurea in scienze motorie ho deciso che avrei predso due piccioni con una fava: ti avri tenuta d'occhio tramite Kristal, così avrei potuto controllare tutte e due.
A: Ti odio! Come hai potuto? Sapevi che non vi volevo intorno! Volevo dimenticare, non mi volevo sentire debole, nonostante i miei sforzi non siano serviti. Dio... Hai idea di cosa provo ora? Perchè... Dimmi solo perchè!
D: Tu.. Tu e Kristal siete come sorelle per me e che diamine Ali! Dopo tutto quello che era successo non potevo lasciarvi sole. So tutto! So come stava Kristal, so chi è sua amica, so qual'è il uso pupazzo preferito o il cibo. So dei tuoi tagli, della tua anoressia, delle gare vinte con le cheerleaders, di quanto studiavi per riuscire, di tutte le vote che scappavi e ti appolaiavi sull'albero nel parco con la macchina fotografica, un blocco da disegno e le nostre foto. So tutto di te e ti ho sempre protetto. La volta che sei caduta dall'albero? Sono stato io, io ero quel ragazzo che ti ha afferrata! Quando ti sei addormentata sulla panchina alle sei di sera dopo l'ennesimo pianto? Ti ricordi? Ti sei ritrovata nel tuo letto e hai creduto ti avesse trovato Robert... Ero io anche quella volta! Quando sei finita in ospedale per via dell'anoressia e del taglio troppo profondo. Sei rimasta ricoverata due giorni. Ero lì. Io ero lì. Io ho aiutato Niall e Emily quando hanno scoperto dei tuoi tagli. Ovunque tu fossi, quando avuvi bisogno di me io c'ero e tu nemmeno lo sapevi. Cristo! Siete tutto per me Alissya! Ti sei scordata?! Io avevo due famiglie, e una era la tua, evo hai tuoi genitori quello che sono diventato, loro si sono fidati di me quando nemmeno i miei lo hanno fatto. Come potevi anche solo pretendere che io ti, vi lasciassi andare a 700 e passa chilometri di distanza?! Avevate bisogno di me e non mi pento di ciò che ho fatto!
A: Ti odio David! Ti odio con tutta me stessa! -sbotto lasciando che mi stringa tra le sue forti braccia.
D: Io invece ti voglio bene.
A: Lo so, anche io te ne voglio! Grazie, grazie di tutto. Spiegami ancora una cosa però... Perchè sapevano tutti, tutti tranne me?
D: Alissya... Sai anche tu che non mi avrest permesso di rimanere. Pensavi di poter dimenticare, volevi lasciare tutti noi perchè il ricordo ti faceva male. Ma io sapevo da subito che non ce l'avresti fatta, sapevo che avresti avuto bisogno di aiuto. Te lo lessi negli occhi uell'ultimo giorno che ci vedemmo cinque anni fa. Mentre promettevi che ci saremmo sentiti, che questo non cambiava niente, io capii che tu mentivi. Ci stavi lasciando, ti saresti persa da sola. In fondo lo hai fatto anche con noi al tuo fianco. Non voglio nemmeno immaginare dove saremmo adesso se non ti avessi seguito. Ma avevo bisogno di loro. Non potevo fare tutto da solo!
Annuisco e lo guardo. Mi rendo conto solo ora di quanto siacambiato in questi anni. È diventato un uomo, nonostante abbia gli stessi occhi del bambino che io ho imparato ad amare giorno dopo giorno. Era un teppista. I miei lo aiutarono a rimettersi sulla giusta strada. E diventò il mio "fratellone".
A: E che hai fatto in questi lunghi anni a parte spiarci?
D: Mi sono sposato.
A: Cosa?!!
D: Eh gi... Sono sposato da tre anni, mia moglie si chiama Francesca e solo un mese dopo abbiamo messo al mondo Jackson, nostro bellissimo e unico figlio.
A: Quante cose seono successe, quante ne sono cambiate, eppure tu sei sempre lo stesso ragazzino che ci accompagnava ovunque volevano i nostri capricci o che ci copriva quando evadevamo.
D: Non cambierei per nulla al mondo.
H: Bene, ora che anche questa è risolta... Fratello, lascia la MIA finalmente ragazza o ti taglio le zampe e venite che accendiamo il falò!
A: Siii il falò! E poi a te chi ti dice che mi voglio staccare dal mio fratellone?!
H: Io, lo dico io -mi prende in braccio a forza e mi fa il solletico.
A: No Har!! Il solletico noo, ahahah.
H: Baciami. Baciami e la smetto. -mi volto mentre lui mi tiene per i fianchi. Mi avvicino alle sue labbra e quando le nostre bocche stanno per unirsi... Scappo via velocemente ridendo come una scema. Lui inizia a rincorrermi e a urlarmi dietro... Mamma se è veloce!
A: David aiiiuto! -mi nascondo dietro di lui.
D: Dai Harry lasciala stare... E' mia! -e si gira iniziando a farmi lui stesso il solletico.
A: Basta, per-per favoooore! S-soffoco Daviid.
D: Okok.. Avrò pietà di te ia dolce puzzella, ma ora tutti al falò! -detto questo inizia a correre in direzione del fuoco.
No, proprio non ce lo vedo uno così sposato e con un figlio. Mi tiro su e dopo aver sistemato i vestiti mi avvicino ad un triste Harry.
A: Ehi amore -mi accosto a lui e lo guardo intensamente neglio occhi.
H: Ehi...
A: Dai Harry, non startene qui tutto mogio-mogio. Andiamo a goderci la fine di questa meravigliosa giornata, per cui ti ringrazierò fino alla fine dei nostri giorni.
H: Vai pure piccola, vi raggiongo fra un paio di minuti.
A: Ok... Cos'hai?
H: Se rispondo niente, tu continuerai a chiedermelo fino a che non te lo dirò, come quando eravamo piccoli, vero? -annuisco, quindi lui sospira e inizia a parlare- solo che... Lui c'era e io no! Anche io volevo esserti al fianco. Non c'ero quando ne avevi bisogno, quando dimostravi a tutti quanto vali, quando stavi in ospedale... -la sua voce si affievolisce con queste parole.
A: Amore... -mi abbasso un po' in modo da farmi vedere da li che ha abbassato lo sguardo- Tu non c'eri perchè io, io vi ho respinti! Lui a quanto pare poteva permetterselo, ma tu no. Tu dovevi studiare, dovevi vivere. Eri solo un ragazzino, ora sei un uomo. Ma non mi interessa tutto ciò! Ho imparato in questi anni che rileggere l'ultima pagina di un capitolo, per quanto sia bello o brutto, non ci permette di andare avanti. Quindi adesso ti asciughi le lacrim, prendi la mia mano e andiamo a festeggiare.
H: Ok... Grazie amore. Non sai quanto mi facciano bene queste tue parole. -non rispondo. Non servono parole. Lo bacio. Ci stringiamo in un abbraccio e continuiamo il bacio.

La sera torniamo a casa tutti contenti e quando sono tutti a letto mi dirigo verso il calendario, voglio segnare il giorno dell'inizio della nostra storia, basta croci nere su ogni giorno passato, da oggi saranno rosse, rosso è amore. Recupero un pennarello rosso e qppena gurdo che giorno è oggi sbianco. 13 agosto. Non è possibile. Immagino che Harry non abbia scelto a caso il giorno, ma... Me ne sono dimenticata! Non posso aver fatto una cosa del genere. Scoppio a piangere e subito sento stringermi da dietro.
N: Non piangere piccola. Va bene così. Stai voltando pagina. Non devi fartene una colpa.
A: Mi sono dimenticata capisci?! Come ho potuto?! Sono una persona orrenda!
N: No amore... Ma la vita va avanti. Ora vieni, andiamo a dormire. Dormo con te nel lettone ok?
Annuisco e mi lascio trascinare da Niall fino al letto. Mi fa sdraiare e mi abbraccia da dietro facendo combaciare la sua schiena con il suo petto. Quante volte abbiamo dormito così?
Mi addormento ripensando alla mia infanzia e piango. Piango nel sonno. Piango con la consapevolezza di avere, anche solo per una giornata, ma questa giornata, del mio passato, delle mie origini.



*MYSPACE*
Ragazzeee scusate se questa settimana non ho aggiornato per niente,
mi faccio perdonare mettendo due capitoli, ci state?
Ovviamente non possono mancare le scuse se ho sbagliato a scrivere qualcosa
e vi ricordo che una recensione è sempre ben accetta!
ora vado a mangiare e dopo pubblico l'altro.
Ultimissima cosa... è mai possibile che i One Direction
sono a venti minuti da casa mia e io non posso andare a vederli?!
A duepo chicas <3

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Capitolo 11
*** Chapter 10 ***


 
Chapter 10









*1 MONTH LATER*

7.30 a.m.
Il tempo è volato, è già passato un mese e i ragazzi sono tornati a casa. Purtroppo ciò significa che si torna a scuola.
Un profumino delizioso pervade le mie narici e una mano grande e calda mi accarezza dolcemente un guancia., mentre la voce appartenente al mio angelo mi sussurra dolci parole.
H: Amore... Svegliati, è ora di alzarsi, oggi si torna a scuola piccola.
Sto in silenzio e lo sento avvicinarsi alle mie labbra per stamparmi un tenero bacio. A quel punto smetto di fingere e lo tiro giù allacciandogli le braccia al collo. Approfondiamo il bacio, fino a che non mi allontana, si alza e mi mostra la colazione che mi ha portato a letto. Il mio sguardo si illumina.
A: Farti restare a dormire da me è stata una delle migliori scelte della mia vita! Potrei svegliarmi tutte le mattine così, con te a fianco a me nel letto.
H: Nessuno ha detto che non possiamo farlo amore! -conclude lasciandomi un bacino sulla punta del naso.
Facciamo colazione assieme abbracciati sul letto, poi ci prepariamo in fretta e sfrecciamo per le vie di Londra. Si ferma di fronte alla mia scuola: London school of art. ci baciamo e scendo dall'auto, dirigendomi verso il mio futuro. Mi volto giusto in tempo per vederlo proseguire verso la sua scuola: Music school of London. E già... Il mio angelo strimpella la chitarra, ma soprattutto ha una voce bellissima. È profonda e un po' roca. Qualcosa di meraviglioso. Sentirlo cantare è per me sempre emozionante.
La campanella mi ridesta dai pensieri. Entro in classe. Prima lezione: fotografia. Penso che amerò questa accademia: niente matematica o scienze o latino o roba simile; solo letteratura inglese, storia dell'arte, disegno, fotografia, storia della fotografia, laboratori e stage.
Mi siedo accanto ad un ragazzo in seconda fila. Si gira porgendomi la mano. Porca carota!!! E che è! Ma madre natura non è un po' troppo generosa nei confronti di certi individui?! Che poi... Tutti a me ha deciso di mandarli i più fighi?! Harry, Niall e ora lui. Meglio se vi dico di che tipo di ragazzo/adone stiamo parlando, giusto? Allora... Ha dei bellissimi capelli corvini, dei profondi occhi scuri, un sorriso che ti abbaglia, la pelle color caramello... E un fisico che anche da seduto non sembra niente male.
Mi sventola una mano di fronte alla faccia ed esco dallo stato di adorazione in cui ero entrata guardandolo. Arrossisco e prendo la mano che il moro mi porge.
X: Piacere, mi chiamo Zayn.
A: Piacere, io sono Alissya.
Veniamo interrotti dall'arrivo del professore che entra in classe e si presenta:
x: Buongiorno ragazzi, io sono il professore di fotografia, mi chiamo Charlie. Ci tengo ad informarvi che questo è il corso teorico, ci saranno poi laboratori e stage, mostre e concorsi.
L'ora passa veloce, così come quelle successive, in una delle quali, tra l'altro, conosco la moglie di Charlie e mia professoressa di disegno.
Esco da scuola e vengo subito affiancata da Zayn, con cui ho scoperto di seguire tutti i corsi.
Z: Ciao Ally... Ti dispiace se ti chiamo così?
A: Nono, figurati Zay -gli schiaccio un occhiolino.
Z: Perfetto, mi piace! -proclama con un sorriso.
Cazzo che bonazzo!!! Sento il clacson di una macchina, mi volto e scorgo Harry con uno sguardo truce. La gelosia fatta a persona. Ma dico io... Fossi una super figa... Capirei anche... Bah! Mi rigiro verso Zayn .
A: Ehi. Devo andare, ti lascio il mio numero, così ci possiamo organizzare per vederci o studiare insieme, ok?
Z: Certo.
Ci scambiamo i numeri e lo saluto con un bacio sulla guancia.
So anche senza girarmi che Harry è rosso di rabbia e gelosia. Ma voglio che capisca che ora niente può portarmi via d lui.
Mi giro e a passo leggero e con un largo sorriso stampato in viso mi avvicino alla mia ragione di vita.
A: Ciao amore -lo saluto con un bacio al quale non risponde.
H: Chi.Cazzo.E'.Quello?! -ok... è furioso.
A: Oh, il ragazzo con cui parlavo? È Zayn, sta in tutti i mie corsi. Bello, vero?
H: Se è così bello fatti portare a casa da lui. -detto ciò fa per salire in auto.
Lo blocco per un braccio e lo faccio voltare.
A: Harry, scherzavo! Oddio si è figo e non lo si può negare, è un fatto oggettivo. Ma sai cos'ha lui che non va? .nega con un cenno della testa- Lui non è te! È bello, come lo sei tu. Ma mi conosci, non mi soffermo sull'aspetto fisico. E comunque non vedo perchè dovrei cercarmi un altro ragazzo quando il mio è già fantastico! È te che voglio, non qualcun altro.
Mi tira, facendomi scontrare al suo petto  e mi bacia con passione. Sorriso e lui quasi di riflesso fa lo stesso.
H: Vieni, per festeggiare il “ritorno” a scuola non c'è niente di meglio che un pomeriggio di shopping e una seratina romantica.
A: Grazie. -mi da un altro bacio e partiamo.
Passiamo l'intero pomeriggio a fare compre. Lui mi regala un vestitino, io un paio di scarpe. Poi compro due completi e una felpa stile college, mentre lui prende un paio di camicie, un jeans e un berretto. Verso le 6.00 p.m. ci mettiamo in marcia per andare a casa a cambiarci. A quanto pare mi porterà in un posto davvero faigo! Metto il vestito che mi ha regalato Harry poche ore prima e delle decoltè nere. Trucco, capelli sciolti e in una ventina di minuti sono pronta. (
http://www.polyvore.com/green_eyes_green_dresses/set?id=81082241)
H: Amore ci sei? Facciamo tardi.
A: Prontaaa! Andiamo? -chiedo uscendo dalla camera.
H: Sapevo che ti sarebbe stato d'incanto. Sei bellissima.
A: Certo  che anche tu non scherzi. Sembri... un dio greco!
Mi prende a braccetto e andiamo. Verso le 8.00 p.m. arriviamo a uno dei ristoranti più chic di Londra.
A: Amore?!
H: Beh.... Buon mesiversario amore!!
A: Non te ne sei scordato allora!
H: Come potrei mai piccola?!
Lo abbraccio di slancio. Entriamo e ci portano in un tavolo sulla terrazza. Ci sediamo e ordiniamo.

La serata passa veloce e piacevole. Dopo il dolce tiro fuori dalla borsa una scatolina. Lui mi guarda stupito.
H: Tu... ?
A: Si, ti ho fatto un regalo.
H: Non dovevi!
A: Invece si. Tu fai tanto per me e mi sembra giusto farti un regalo dopo questo fantastico mese, e dopo questa meravigliosa sorpresa ne sono ancora più convinta. Mi porge una mano e ci alziamo dal tavolo arrivando a bordo terrazza. Gli porgo la scatola. Lui la apre e senza dire una singola parola mi bacia.
H: Ti voglio dire una cosa. Può sembrarti presto, può sembrarti da pazzi, ma lo sento e quindi te lo dico. Io ti amo. Ti amo da sempre, dal primo giorno, dal primo istante, dal primo sguardo. Ti amavo in modo diverso, ma ti amavo anni fa, come ti amavo ieri, come ti amo oggi e come lo farò domani e dopodomani e per tutta la vita. Per sempre.
Inutile dire che le mie lacrime hanno preso a scendere ferocemente a sentirlo pronunciare queste parole no?! Lascio che lui mi stringa tra le sue braccia e affondo la faccia nella sua camicia, macchiandola del mio pianto. Inspiro profondamente, facendomi pervadere dal suo dolce odore.
Alzo il viso e faccio combaciare le nostre labbra, spostando le mie mani dal suo petto ai suoi capelli ribelli. Dopo qualche minuto interrompo il bacio e prendo parola.
A: Anche io ti amo.  Come un bambino ama la sua mamma, come una bimba ama la sua bambola preferita. Ti amo come solo noi due sappiamo amarci. Ti amo perchè sei la mia vita.
Le parole che ho appena pronunciate sono intrise di sincerità e di amore. Ci scambiamo ancora un dolce e casto bacio e poi, dopo aver pagato il conto torniamo a casa “nostra”. Da quando gli altri sono tornati di nuovo in Irlanda lui è sempre da me.
Penso che sia superfluo dire che avremmo voluto concludere la serata in un'altra maniera, ma purtroppo domani abbiamo scuola ed è già sufficientemente tardi.



*MYSPACE*
Come promesso ho già pubblicato un altro capitolo,
e ho deciso che aggiungero delle foto come immagini rappresentative dal capitolo,
appena trovo tempo aggiorno anche i capitoli indietro.
Buona serata a tutte
'Notte <3

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Capitolo 12
*** Chapter 11 ***


 
Chapter 11









*3 MONTHS LATER, 20th DECEMBER*

Neve. Nevica. Oggi è sabato e sono... agitata. È un giorno davvero importante per me e per Harry. Oggi in accademia da me ci sarà la nostra prima mostra fotografica e artistica, mentre da Harry ci sarà un'esibizione. Ci siamo davvero impegnati in questi mesi e senza che l'altro si arrabbiasse o sapesse niente ci siamo organizzati per oggi. Lui verrà alla mia mostra e io andrò alla sua esibizione.
Non sono riuscita a chiudere occhio questa notte per l'ansia, è la nostra occasione! Ci saranno un sacco di persone importanti.
Bene... Guardo l'orologio: 5.30 a.m. Tanto non dormirò oltre, non l'ho fatto fino ad ora, non penso che inizierò adesso, no? Mi alzo e mi dirigo in cucina. Preparo la pastella per i pancakes, poi la metto in frigo a riposare e vado in camera a prendere una tuta calda e il mio amato i-pod, infine esco di casa e comincio la mia corsa mattutina. Non ho mai avuto questa abitudine prima, perchè la mattina prima della scuola e poi nel pomeriggio stavo agli allenamenti delle cheerleaders. Ma da quando sono qua non ho alternative, così tutte le mattine sguscio fuori dal letto senza farmi sentire da Harry, quando resta da me, come oggi, e corro per mezz'ora, poi mi fermo al parco e faccio quindici minuti di stretching e esercizi vari. Poi torno a casa e mi faccio la doccia, preparo la colazione e sveglio Harry.
Purtroppo stamattina la storia è più complessa visto la neve, perciò uscendo di casa prendo su anche la tessera della palestra e mi ci rifugio dentro per circa un'ora.
Finito il mio allenamento torno a casa e mi chiudo in bagno a farmi una bella doccia. Appena l'acqua calda mi sfiora la pelle mille pensieri mi affollano la mente. E ancora una volta il pensiero che subito mi colpisce è quante cose sono cambiate! Io in primis. Penso di non sentirmi così bene, così in pace con me stessa da un'eternità. Non parlo a livello fisico, perchè niente può cancellare il mio passato, io non ho intenzione di rimettere su peso. Sono arrivata ad avere una 38 in soli quattro mesi. Ora finalmente cammino per le strade e non sento più tutti i commenti acidi e schifati delle persone. Non mi sento più osservata, nessuno che mi dice che dovrei mangiare, che sono orrenda, che faccio paura, che non avrei dovuto. Ora cammino per le strade guardando dritto avanti a me e non più con la faccia chinata a guardare l'asfalto. Una 38... Non pensavo seriamente che Londra avrebbe potuto guarire le mie feriti, proprio la Londra che quelle ferite me le ha causate. È proprio vero che a volte il miglior rimedio è proprio nella malattia. Direi che potrei fare la modella se fossi bella anche solo la metà di Megan Fox, ora con il fisico che ho... Voglio dire: sono alta un metro e settanta, ho una 38 e finalmente di nuovo le curve al punto giusto. Sono una tettona da sempre, e neanche l'anoressia era riuscita a cancellare questo mio aspetto, avevo ugualmente una seconda! Che per una con la 34 era parecchio.. Ora sono normale. Magra, ma non malata; Ho una ragazzo assolutamente incredibile ed invidiabile, di cui sono totalmente innamorata e la nostra storia prosegue al meglio; Sono circondata da amici fantastici, con cui esco appena ho un minuto libero e i miei due angeli che vedo due weekend al mese, una volta vado io, una volta vengono loro; Una famiglia meravigliosa e frequento la scuola che ho sempre sognato, fin da piccola.
Chiudo l'acqua ed esco dalla doccia, mi avvolgo un asciugamano al petto e sgattaiolo in camera a prendere un reggiseno e un paio di mutande, poi con le mani sui fianchi mi piazzo davanti all'armadio fissando tutti i miei capi d'abbigliamento sperando che dall'alto mi giunga un'illuminazione. Non arriva. Pfft. In compenso sento due grandi e calde mani appoggiarsi sui miei fianchi e un leggero bacio sfiorarmi il collo. Mi volto lentamente facendo combaciare ancora una volta le nostre bocche. Come al solito la sensazione è quella del nostro primo bacio, con mille animali che scorrazzano per lo stomaco e le labbra che ribollono al contatto con le sue, con la lingua che freme nell'attesa dell'unione in quella magica danza che solo con lui sono riuscita a creare.
Dopo qualche minuti sentiamo il bisogno di prendere fiato e lui mi sussurra all'orecchio:
H: Amore, stai calma, comunque andrà, qualunque cosa succederà sarò al tuo fianco, ricorda! -mi lascia un altro dolce bacio, stavolta sulla punta del naso e cammina verso il bagno. Poco prima di chiudersi la porta alle spalle si gira verso di me che sono ancora ferma a guardarlo dice- Comunque sei bellissima e ti sta bene tutto, ma io opterei per i jeans con il motivo floreale, la camicetta grigia, le decoltè grigie e il blazer! -poi chiude la porta e sento scorrere l'acqua della doccia.
Bene. E allora che così sia. Prendo i vestiti che mi ha suggerito e li indosso, lego i capelli in uno chignon e vado a scaldare il latte e a cucinare i pancakes. Quando anche lui tutto pulito e profumato, e ovviamente ben vestito, arriva, ci sediamo a tavola e facciamo colazione insieme. Ad un certo punto parte la suoneria del mio cellulare e mi precipito a vedere chi è che mi chiama. Lo schermo lampeggia evidenziando il nome: Zayn :). Rispondo.
A: Ehy, bullo!
Z: Ciao Ally -risponde agitato. Ohi-ohi.
A: Ehi Zayn, calmati. Che c'è? Cosa è successo? -chiedo cominciando a preoccuparmi. Lui è uno molto posato e introverso, non lascia intravedere spesso le sue emozioni.
Z: Ally... P-per favore... vieni chi con Harry, ho b-bisogno-o di aiiiu-uto. -comincia a piangere.
A: Zayn, Dio Zayn, qui dove?! Zay? Rispondi! -Harry sentendo le mie grida piomba al mio fianco chiedendomi che succede.
Z: Casa mia. Veloce. Chiamate un'ambulanza. -cade la linea.
Scoppio a piangere anche io, ma mi riprendo subito e corro in camera, lavo i denti, predo la borsa e urlo ad Harry di muoversi, mentre lui continua a chiedermi di spiegargli.
A: Harry, le chiavi della macchina. Muoviti, ti spiego tutto in macchina.
Chiudo la porta di casa e volo giù per le scale precipitandomi in macchina seguita a ruota da Harry! Cazzo sembriamo i Cullen! Gli do l'indirizzo e lui mette in moto.
H: Bene, ora spiegami che cazzo sta succedendo!
A: Non lo so nemmeno io... Zayn mi ha chiamato in lacrime e.. e ha detto di portare anche te e di chiamare l'ambulanza. Ho paura Harry! -e scoppio in un altro pianto.
Quando arriviamo l'ambulanza è già arrivata e stanno caricando su una barella un... una ragazza?! Scorgo una figura con i capelli neri scompigliati e la testa bassa, sembra che stia piangendo. La sua maglietta è macchiata di sangue.alza lo sguardo sulla barella e solo allora mi rendo finalmente conto. Schizzo fuori dalla macchina a velocità supersonica e mi precipito da lui. Mi guarda, ma non sembra vedermi realmente, ha lo sguardo vitreo, vuoto. Mi cade tra le braccia e per mia fortuna, non so quando, Harry si è materializzato di fianco a me e mi da una mano. Lo portiamo in casa e dico al mio ragazzo di trascinarlo in bagno, cos' possiamo rinfrescargli la faccia e lavargli le mani ancora macchiate. Finito lo sistemiamo sul divano in sala, sul divano, mentre io gli preparo una tazza di the lascio con lui Harry, sperando che gli dica qualcosa.
Quando torno in salotto con una tazza di the caldo per tutti, Zayn comincia a raccontare.
Z: Stavo già a scuola, sai che sono incaricato di controllare la mostra, quando... Quando mi è arrivata una chiamata di mia sorella: Allyson. Ho capito subito, dal suo tono e dai rumori in sottofondo, quello che stava accadendo, così sono corso a casa, ma quel figlio di puttana era già scappato!
Ci facciamo raccontare tutto e decidiamo di andare dalla polizia. A quanto pare il suo patrigno abusava di Ally. Ora si capiscono tante cose. Il suo essere sempre così scontroso e chiuso con tutti, deriva semplicemente dal fatto che, mentre i suoi genitori e le sue sorelle vivono a Bradford, suo paese d'origine, lui vive  Londra con la cugina Allyson e il padre della cugina. Lui la considera una sorella, anche perchè vive qui dalla prima media, cioè da quasi 10 anni! Anche la storia del soprannome ora è chiara. Mi ha spiegato, infatti, che vede in me tutto ciò che vorrebbe vedere in sua sorella/cugina. Tuttavia sono sicura che se sapesse realmente della mia vita e dei miei problemi non sarebbe questo il suo desiderio. Comunque siamo riusciti a denunciare suo zio. Lanciò un'occhiata veloce all'orologio appeso alla parete della centrale, sono già le 10.15 a.m., il che significa che la mostra è già iniziata da quindici minuti. Mi lascio sfuggire un sospiro al pensiero di quello che sto per fare, ma non possiamo buttare via tutto!
A: Zayn, so ce ti sembrerà stupido, insensato e magari anche superficiale ma... Dobbiamo andare alla mostra. Non possiamo perdere quest'occasione e sono sicura che nemmeno Ally lo vorrebbe. Pensa se magari trovi lavoro Zay! Porteresti tua sorella via da quella casa!
Z: Va bene, non dico di no, perchè se lo facessi non andresti nemmeno tu e non ci andrebbe Harry, ma siccome so quanto ti sei impegnata... Andiamo. Più tardi andrò da mia sorella in ospedale, con una bella notizia, se mi va bene. -fa un mezzo sorriso.
So quanto gli costa quello che sta facendo, ma non lo voglio vedere rinunciare. Andiamo alla macchina e dopo venti minuti siamo a scuola.
Entriamo e poco dopo vengo raggiunta da Charlie e Tina che mi fanno i complimenti per i quadri e ci chiedono che fine avessimo fatto.
Non spieghiamo, diciamo solo che abbiamo avuto un contrattempo. I due professori mi portano subito nella zona riservata al mio lavoro e mi dicono che c'è una persona che vuole parlarmi. Mi lasciano qui e mi dicono che tornano a breve, con Harry e che nel frattempo portano anche Zayn nella sua area. Quando se ne vanno mi volto e mi avvicino al mio piccolo spazio notando un uomo che potrebbe sembrare un manager che chiama qualcuno. Finita la telefonata si guarda intorno finchè non  mi nota e non mi viene incontro.
X: Lei è la signorina Alissya?
A: Si, sono io. Dica pure, ha bisogno di qualcosa? -non sono curiosa, di più!!
X: Salve, io sono Bob. Faccio il menager -ma chi cazzo sono?!- per un famoso cantante. Stavamo cercando un fotografo e a giudicare dalle sue foto e dai suoi disegni, lei è proprio brava.
H: Amore, eccoti! -esclama il mio boy abbracciandomi da dietro, ma subito si irrigidisce notando che non sono sola- Lui chi è?
A: Harry, lui è Bob, menager di un cantante, è qui in cerca di un fotografo.
B: Piacere Harry. Tu devi essere il ragazzo? -il mio gelosone annuisce. Beh, allora lasciati dire che sei proprio fortunato a stare con una ragazza tanto bella e tanto brava, ma soprattutto che ti ama così tanto!
H: Lo so! -risponde con voce fiera e stranita.
Mi giro e gli stampo un bacio a fior di labbra.
B: Well.. Alissya il mio pupillo sta arrivando, scendo ad aspettarlo. Torno tra una quindicina di minuti.
A: Ok. Ah, grazie signore. -poi mi rivolgo a Harry- Allora amore, ti va di guardare il mio lavoro?
H: Certo mia piccola. Fammi vedere.
Parto dal primo quadro. Rappresenta un uomo e una donna visibili di fronte, ma con la tecnica della dissolvenza e del design ho fatto in modo che pian piano che ci si allontana dagli occhi dei due personaggi vi sia una sorta di sfocamento, dando così l'impressione, con molti colori, di due angeli.
H: Che bello amore! Sono senza parole e credimi... Sono fieri di te!
Sorrido mentre una lacrima impertinente mi solca la guancia.
Scorriamo gli altri. Si ferma a guardare la foto di Kristal, proprio la stessa che avevo mostrato a Mary, con la mia piccola al parco, mentre si volta ridendo. Un'altra foto molto bella su cui si sofferma è quella che ritrae Emily e Niall mentre litigano per una fetta di pizza. Fa proprio ridere, sembra di assistere alla scena, ma io l'ho vissuta. Harry no. Eppure sta ridendo da due minuti e devo ammettere che ha proprio una risata contagiosa.
Mi piace anche il disegno di una Londra sfocata, vista tramite e ricordi.
Ora... Ecco l'ultimo quadro, la cornice più bella, il lavoro più impegnativo, la soddisfazione più grande. Appena la vede si volta e mi abbraccia baciandomi delicatamente prendendo il mio viso tra le mani come fosse porcellana. Speravo proprio che la "foto" sortisse questo effetto. Mi ricordo perfettamente quella sera, quando per il primo mese insieme mi ha portato a cena fuori. Mentre dormiva quella notte gli scattai una foto. L'ho modificata un po'... Ora sembra che lui stia sognando la scena mentre dorme in una casetta sull'albero avvolta tra i rami, da cui mi si intravede (mi ha fotografata Zayn) sotto la casetta con una chiave in mano. Ho aggiunto anche la nostra scritta sfumata: "Io la tua, tu la mia. Sempre."
H: Ti amo. Grazie Alissya.
A: Ti amo anche io Harry. E sono io che devo ringraziare te. Perchè tu sei la cosa migliore che mi potesse succedere.
X: Scusate se vi disturbo, sono tornato.
Mi giro di scatto e sorrido a Bob. Mi accorgo che dietro di lui ci sono due guardie del corpo che nascondono qualcuno. Sono capelli rossi quelli che puntano?!
B: bene Alissya. Ti ho portato il mio fanciullo. Ci tiene a dare un'occhio al tuo lavoro per capire se puoi essere la scelta migliore. -guardando i due bodyguard aggiunge- Lasciatelo passare.
I due si tolgono e davanti a me appare l'angelo.
A: N.non p-può es-ssere lui! H-harry?!
Io e il mio ragazzo siamo pietrificati. Il nostro idolo di fronte a noi? Harry si riprende per primo e mi sposta per lasciare che Ed Sheeran veda il mio lavoro.
Mi squilla il cellulare e vorrei sprofondare! Ma che cazz?! Parte "the A team", una delle canzoni più belle del rosso irlandese. Lui mi fa un sorrisetto compiaciuto mentre io lo guardo imbarazzata.
Rispondo.
N: Gingeeer! Allora? Come va la mostra?
A: Ed -dico in un soffio.
N: Ali? Tutto bene?
A: C'è Ed Sheeran che guarda i miei quadri! Ed Sheeran, capisci?!
N: Dai Ali non sognare.
A: Sono seria!
N: Cosa?! Davvero?!
A: Si, giuro. Mi stanno chiamando. Dopo ti telefono. Un bacio tesoro.
Mi avvicino a Bob  e a Ed che ha appena chiesto di allontanar i bodyguard perchè lui è un ragazzo normale. Lui è un ragazzo normale. Oh gosh *-*
A: Eccomi, scusate.
Ed: Ciao Alissya. -gli sorrido felice- Vedo che sei una mia fan e questo mi fa molto piacere. Purtroppo però devo dirti che nonostante io creda che tu sia bravissima e che tu abbia un talento enorme... Questo non è quello che stiamo cercando. Sei bravissima davvero, ma io ho bisogno di altro.
Annuisco in un misto di felicità, tristezza e illusione.
Ed: Mi dispiace.
A: Non ci sono problemi- capisco perfettamente. Io sono molto fiera del mio lavoro. Ciò che voglio è che chi guardi i miei disegni o le mie foto vi legga dentro ciò che vuole. Amo comunicare con gli altri e potergli trasmettere sentimenti. È quello che fai tu con la tua voce, con le tue canzoni, con il suono della tua chitarra. Non si può piacere a tutti e non sempre il lavoro svolto può essere acclamato. Amo fare quello che faccio e non smetterò solo perchè una persona, che tra l'altro ha riconosciuto il fatto che sono brava, pensa che il mio lavoro non sia adatto a quello che cerca. Ci sarà qualcun' altro. È il mio sogno, il mio obbiettivo.
E: Bob... E' perfetta!!
Ooook... Mi sono persa qualcosa? Li guardo sconcertata.
B: Voleva solo vedere se sai accettare le critiche, o le correzioni, se sai cosa significa lavorare.
A: Oh, beh lo so.
E: si decisamente. Quindi domani alle 2.30 p.m. Vieni all'ufficio di Bob che sta scritto sul biglietto da visita e discutiamo, vi stai?
A: Si, perfetto. Grazie mille. È stato un piacere Ed conoscerti, davvero.
H: Anche per me è stato un piacere. Amo le tue canzoni, sono molto belle e complicate. Parola di studente di musica.
E: Studi musica? -chiede sconvolto.
A: Già. Stasera ha l'esibizione a scuola, frequenta la Music school of London.
E: Davvero? -chiede rivolgendosi a Harry.
H: Davvero. -risponde felice di questa conversazione.
B: Una coppia di artisti insomma.
H: Sì. -mi afferra un fianco stringendomi a se e mi stampa un bacio fra i capelli- E sono fiero di lei. Non potevo chiedere di meglio. Dove la trovi una Musa più bella?!
Lo guardo teneramente e mi alzo sulla punte per lasciargli un bacio sulla guancia.
A: Io la tua e tu la mia. Sempre.
Annuisce. Lampo di genio. Chiedo ad Harry di aspettare su in caso arrivi qualcuno a chiamarmi e io accompagno giù Ed e Bob.
A: Ed.. Posso chiederti un favore?
E: Tell me about!



*MYSPACE*
Buonsalve ragazzuooole <3
Chiedo scusa se ultimamente non ho aggiornato molto, ma sono molto preso con la scuola e con ginnastica!
Ovviamente chiedo scusa se ci sono errori che non ho visto e vi dico che una recensione non mi farebbe proprio schifo! ;)
Anywaaay...
Alissya per la mostra è vestita così (http://www.polyvore.com/dreams_day/set?id=81088486).
Ora vi lascio. Buona lettura, alla prossima.
 Un basos <3

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Capitolo 13
*** Chapter 12 ***


 
Chapter 20









A: Volevo chiederti...
E: Ti va di venire stasera?
A: Sì, esattamente... uhm... perspicace! -rispondo ridendo- Si, ci terrei che tu sentissi Harry stasera.
E: Ci avevo già pensato. Facciamo così: tieni il mio numero e prendi due posti anche per me e Bob, quando arrivo ti chiamo ok?
A: Perfetto. Grazie. A stasera allora.
Torno alla mostra e vedo Zayn che tutto eccitato racconta qualcosa a Harry. Appena mi avvicino noto una bellissima bimba incollata alla sua gamba.
A: Ehy Zay! Vas happening?
Z: Aliii, smettila di prendermi in giroo, oh Ali?
A: Si?
Z: Sono così fiero di tee!
A: Grazie Zayn! E tu?? Come è andata?
Z: Dio Ali.. Non puoi immaginare...
A: Cosa?
Z: La mia famiglia è venuta a vedere la mostra! Ti presento la piccola Safaa. Saluta tesoro.
S: Ciao. -dice la bella e timida bambina.
A: Ciao piccola. Hai visto com'è bravo il tuo fratellone?
S: Sì!
A: Be sono felice che siano qui anche loro...
Z: Già... Anche io... ah e comunque ti devo millemila favori Ali!
A: Perchè?
Z: Perchè non solo la mia famiglia è qui, ma tra un paio di giorni devo andare a New York per un colloquio con un'agenzia fotografica.
A: Oddio che bello! -esclamo io all'ottavo cielo- Fortuna che ti ho portato qui oggi allora!
Z: Già..
S: Perchè non volevi venire Zay-Zay?
A: Non glielo hai ancora detto vero?
Z: E come potevo?
A: Beh, hai ragione ma ora devi dirglielo!
Z: Lo so. -risponde sconsolato, so quanto gli pesi. Lui vorrebbe proteggere tutti.- prima però volevo ringraziarti ancora. Grazie rossa! Ti voglio bene.
A: Lo so! -gli sorrido- Allora? Cosa farai? Glielo dici e lasci che la portino a casa loro mentre tu starai a New York?
Z: Veramente... Non so se andarci. Non posso lasciarla da sola. Lo sai che praticamente è come se fossimo fratelli io e lei e non me la sento di abbandonarla proprio ora. Ha solo me adesso, capisci?
A: Non ci pensare nemmeno! Se proprio non vuoi che vada con loro a Bradford perchè è lontano, perchè i tuoi genitori lavorano, perchè... Per qualunque motivo va bene.  Posso occuparmi io di Allyson, ma tu non rinuncerai a quest'occasione, hai capito bene?!
H: Ha ragione Ali, Zayn! Ti rendi conto che per voi due potrebbe essere l'occasione di riniziare da capo? Potresti donarle una nuova vita lontana da qui. Ci pensiamo noi. Davvero stai tranquillo.
Z: Ne siete sicuri? -so che la sua incertezza è dovuta all'amore che prova per la cugina.
A: Zay... So quanto tieni a tua sorella. Per questo devi andare. Fallo per te e fallo per lei.
Mi guarda ancora un attimo. L'indecisione dipinta sul volto. Poi annuisce e sorride.
Z: Ok.
Io e Harry ci fiondiamo ad abbracciarlo e ci stacchiamo appena sentiamo la piccola Safaa piangere.
Z: Ehy amore, cosa c'è? -chiede prendendola in braccio.
S: Zay-yn, co-cosa è s-successo a A-Allyson? -singhiozza la bimba.
Z: Oh piccola! Purtroppo è successa una brutta cosa, ma sta bene, sai che Allyson è forte, no?
Safaa annuisce, ma continua a piangere.
A: Dai Zay... Andiamo dalla tua famiglia, immagino che vorranno venire anche loro in ospedale da Ally!
Annuiscono sia Zayn che Harry, così ci adoperiamo per cercare Tina e Charlie in modo da ringraziarli e salutarli. Poi ci spostiamo in cortile dove troviamo l'intera famiglia di Zayn.
T: Cosa è successo? Cosa sono quelle facce? Safaa perchè piangi?
Il moro mi guarda non sapendo come rispondere a tutte quelle domande, gli rivolgo un sorriso incoraggiante.
Z: Vedi mamma... Purtroppo lo zio -al solo pronunciare quell'aggettivo digrigna i denti e si irrigidisce- Non è esattamente quello che voi tutti pensavate! È un mostro e io lo sapevo, e non o fatto niente, mi sento terribilmente in colpa per questo! Oggi si è spinto troppo oltre. -prende fiato.
Y: Cosa stai dicendo Zayn?
Z: Lo zio violentava Allyson. Io ho provato più volte a convincerla a dire qualcosa alla polizia, a parlarne con qualcuno, ho provato anche a difenderla da quel mostro e lui mi ha picchiato, dicendomi di stare zitto, che non ero nessuno, ecc. Allyson aveva paura che potesse fare qualcosa anche a me e mi ha supplicato di non fare niente. Sono stato così stupido da assecondarla. Ma oggi... Ero già alla mostra perchè sono addetto alla realizzazione della mostra, quando Allyson mi ha chiamato chiedendomi aiuto, ma la linea è caduta subito mentre sotto Patrick urlava a Ally di stare zitta. Sono corso  casa e ho chiamato loro due -dice indicando me e Harry- dicendoli di raggiungermi e di chiamare un'ambulanza. Ora Allyson è in ospedale. Noi stiamo andando a trovarla. Venite?
T: Oh mio dio! -esclama la mamma di Zayn, Trisha, che sembra non reggersi più in piedi per la notizia, proprio come il figlio qualche ore prima.
Y: Si, andiamo. -interviene subito Yaser mentre sostiene la moglie e da uno scossone alla sorella maggiore di Zayn: Doniya. Anche Waliyha come Safaa è scoppiata a piangere.
Guardo Zayn che ha tutta l'aria di uno perso. Si capisce che non ha idea di cosa fare e con lo sguardo mi chiede aiuto.
A: Scusate, so che non c'entro niente, che sono solo un'amica di Zayn  e che non conosco Allyson, ma mi sono offerta di tenerla con me finchè vostro figlio starà a New York per il colloquio. Abbiamo preso questa decisione senza consultarvi e ci scusiamo, ma non penso proprio che Ally sia in grado di affrontare un viaggio fino a Bradford nelle sue condizioni e so che voi lavorate. Ma non è questo l'importante. Posso assicurarvi che questa situazione io non l'ho mai vissuta e spero di non doverla vivere mai, ma non posso dire che la mia vita sia stata tutta rose e fiori e se c'è una cosa che ho imparato dalle mie esperienze passate è mantenere il sangue freddo. Quindi vi chiedo ora di seguirci, ci dividiamo nelle macchine e andiamo all'ospedale. Capisco che per voi sia complicato, ma ora l'attenzione deve essere data a Allyson. Se non vi è successa una cosa così non potete avere idea di quanto lei adesso abbia bisogno di certezze e di amore.
D: Tu invece lo sai? Hai ragione a dire che non c'entri niente! Quindi perchè pretendi di venire qui a dettare legge?! Hai detto che non hai vissuto quello che ha passato Allyson, dunque cosa vuoi? -mi aggredisce Doniya.
T: Doniya! -la rimbecca.
A: No signora, non c'è bisogno, sua figlia ha perfettamente ragione. -dico rivolgendomi cortesemente a Trisha- Ma -aggiungo voltandomi verso la ragazza- Il fatto che io non abbia vissuto questa situazione non significa che io non sappia cos'è la sofferenza, ok? All'età di quattordici anni, in seguito ad un incidente, mi sono dovuta trasferire in un'altra città, lontana dai mie amici e le persone a me più care. Per colpa di quell'incidente nei primi tempi avevo perso la memoria ed ero diventata cieca! C'era il rischio che io lo rimanessi per sempre, ma per non so quale miracolo mi sono ripresa, ho riniziato a vedere, a ricordare e ho pregato che la memoria scomparisse di nuovo, non volevo ricordare di tutte le persone che avevo dovuto lasciare o quelle che se ne erano andate. Ma sono andata avanti! Sono qui! Forse avrei potuto essere viva in condizioni migliori, ma purtroppo ero sola e insicura e ho trovato come unica soluzione quella di aiutare gli altri e nello stesso tempo di ferire me stessa, mi sono attribuita per anni la colpa di quell'incidente. Sono un'ex autolesionista e un'ex anoressica, come si può ben notare. Tu non mi hai vista cercare di stare a galla tutti i santi giorni, farlo per mia sorella che era l'unica cosa che mi era rimasta e per i miei genitori. Tu non mi ha vista quando il colore che avevo assunto era tendente al grigio e le mie ossa sembravano voler bucare la mia pelle. Quindi ti chiedo la prossima volta che vuoi attaccare qualcuno di pensarci bene prima di giudicare! Non so cosa significhi essere violentata, ma so cosa vuol dire avere bisogno di amore! Di cure, di sentirsi sicuri!
Le mie parole lasciano Doniya spiazzata, Harry che sa quanto mi sia costato parlare del mio passato a persone estranee mi stringe subito e Zayn... Zayn mi guarda stupito. A lui ancora non avevo detto niente.
Z: Alissya... -sussurra.
A: Beh Zayn... Non è una cosa di cui mi piace parlare! E non vedo perchè tutti debbano saperlo. Io non sono quello che mi è successo. Prima di quell'incidente abitavo in una bellissima villetta, avevo due genitori fantastici e una sorellina di soli due anni, il mio vicino era il mio migliore amico ed ero  cicciottella, ma con tanti amici. Dopo quel giorno la mia vita è cambiata radicalmente, ma non ho lasciato che questo mi portasse a fondo. Tante volte ci sono stata vicina ma poi bastava la risata di Kristal, mia sorella, o un abbraccio di Niall e/o Emi, le parole di mio padre o i dolci baci di mia mamma e riprendevo a nuotare in cerca della riva. Solo tornando qui a Londra sono riuscita a riprendermi completamente. Se sono riuscita a dire tutto questo a persone che nemmeno conosco è perchè sapevo che ne avevate bisogno. A volte serve uno schiaffo della realtà per capire che non tutto è come sembra. -dico quest'ultima parte guadando Doniya che abbassa la testa imbarazzata.
D: Mi dispiace Alissya, io non ne avevo idea.
A: Lo so. Non ci sono problemi. Ora però muoviamoci. A quest'ora Allyson starà per risvegliarsi.
Vedo riflesso negli occhi di Trisha il dispiacere per le parole della figlia, per il mio passato, e capisco anche che sa quanto in realtà io ora stia soffrendo, ma lo stia nascondendo. Harry mi prende per mano e insieme ci dirigiamo all'auto.
A: Chi viene con noi?
Z: Io.
T: Anche io.
Annuisco e saliamo in macchina.
Durante il viaggio parliamo un po' della loro famiglia e scopro che sono tutti molto uniti e che appena possono stanno insieme. Sono proprio una bella famiglia. Parliamo anche un po' di me e capisco così che Zayn ha preso tutto da sua madre. Sono due persone fantastiche e entrambi molto sensibili. Non rivelo tutta la verità sull'incidente e sulla mia vita e Harry mi guarda di sottecchi. Non sfugge alla donna questo scambio di sguardi, che inizia così a chiedere qualcosa anche della vita di Harry.
Quando arriviamo in ospedale aspettiamo un attimo che anche gli altri parcheggino e saliamo. Sono tutti ridotti ad un fascio di nervi quindi sono io a muovermi per capire dove si trova la stanza di Ally.
A: Salve, stiamo cercando Allyson Eable. Una ragazzina che è stata portata qui in ambulanza stamattina perchè è stata violentata.
X: Lei è la sorella?
A: No, sono qui ad accompagnare la famiglia -dico indicandoli- Non si reggono in piedi, sono sconvolti. Soprattutto il fratello. Io e il mio ragazzo ci prenderemo cura di Ally mentre lui sarà a New York, la famiglia abita a Bradford.
X: Ok. In questo momento sta dormendo, è in coma farmacologico. Stamattina è stata operata perchè in seguito alle percosse ha riscontrato un'emorragia interna. È nella camera 103 al secondo piano, ala destra. Se cortesemente potete non entrare tutti insieme.
A: Grazie mille.
Torno dagli altri e li conduco dove mi è stato indicato. Vedo uscire un medico dalla stanza di Ally e subito gli vado incontro, seguita a ruota da Trisha.
A: Buongiorno.
X: Salve signorina. Oh, buongiorno signora -dice notando Trisha al mio fianco- Siete qui per Allyson? -annuisco.
T: Possiamo entrare a vedere come sta?
X: Non tutti insieme però! Uno o due alla volta.
T: Grazie.
Il dottore si allontana e noi chiamiamo Zayn, ci sembra giusto che sia il primo ad entrare da Ally.
A: Vai. Noi saremo qui fuori.
Leggo un grazie generale nel suo sguardo, mi abbraccia subito e poi fa lo stesso con la madre prima di sparire nella stanza dell'amata cugina.
 
Rimaniamo in ospedale fino alle 5.00 p.m. Poi riaccompagniamo a casa Zayn e la sua family in modo che si cambino (stasera verranno tutti a vedere l'esibizione di Harry, anche se quest'ultimo non lo sa), infine Harry lascia me a casa in maniera tale che anche io mi possa cambiare e lui fa lo stesso. Staserà all'esibizione ci si recherà da solo siccome deve andare prima, verso le 6.00 p.m., mentre noi arriveremo insieme gli altri ospiti per le 9.00 p.m. La cosa più bella è che Harry pensa che a presenziare ci saremo solo io e la sua famiglia, invece ci saremo io, i suoi genitori, David con sua moglie Francesca (si, è italiana) e loro figlio Jackson, Gemma poi ci saranno Johanna e Louis, Zayn, con cui sta legando molto, e la su famiglia e infine Ed Sheeran con il suo manager (sorpresa per tutti).
Mi lancio sotto la doccia, mi vesto un po' più elegante, mi trucco e mi pettino(http://ak2.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/81091867/id/pJfr0uOQS4SJ17RFtZW6Ig/size/l.jpg
).  Per le 7.30 p.m. sono pronta e i vari giri per passare a prendere gli altri inizieranno solo per le 8.00 p.m., quindi approfitto di questa mezz'oretta per telefonare a casa.
X: Pronto?
A: Ciao baba!
R: Ciao piccola A! Aspetta che ti metto in vivavoce che stiamo qua tutti, compresi Emi e Niall.
A: Ciao belliiiii!
C: Ci manchi piccola.
A: Anche voi a me.
N: Come è andata alla fine?
A: Beh... Domani ho un appuntamento in ufficio da Bob, manager di Ed con questi ultimi due.
N: Woo.
K: Autografo!
A: Certo amore! Ti farò fare un autografo da Ed su una foto fatta da me a lui, ok?
K: Siii... Quando torni?
A: Arrivo il 25 mattina piccola e rimango fino al 30.
C&R: Così tanto?
A: Ma mica vi mancavo?
C: Certo che ci manchi sciocca, ma non mi aspettavo che tu rimanessi così tanto!
A: Beh, si! Anche voi mancate a me e o bisogno di stare un po' solo con voi!
R: Meno male! Qui ci manchi un sacco!
A: Tranquilli, ci vediamo tra pochi giorni.
Parliamo ancora e ancora, ma alle 8.00 p.m. sono costretta ad attaccare perchè suona il campanello, indice che Zayn è arrivato. Io e lui passiamo a prendere anche Jo e Lou, la famiglia di Zayn e quella di Harry arriveranno separatamente e ci troveremo direttamente lì. Verso le 8.40 p.m. arriviamo a scuola da Harry e prendiamo posto. Dieci minuti dopo però sono di nuovo fuori perchè sono arrivati anche Ed e Bob. Torniamo dentro e ci sediamo. Il mio amore si esibirà per le 10.00 p.m., quindi passiamo un'ora a vedere altre esibizioni e a commentarle, soprattutto io e Jo ci divertiamo e ci commuoviamo a vedere a chi le canzoni sono dedicate. Chi canta per la mamma, chi per la ragazza o il ragazzo, chi al papà, chi al nonno e noi due ogni volta scoppiamo in un ooohw. Finalmente tocca a Harry. Chiamano il suo nome. Sale sul palco. Una luce puntata su lui lo segue nei movimenti fino  a che non arriva a sedersi nel mezzo del palco su uno sgabello, in compagnia della sua chitarra. Dio, ma che bello non è?! Ci cerca un attimo tra il pubblico, e parla prima di iniziare a cantare. Teniamo tutti il fiato sospeso in attesa delle sue parole.
H: Salve a tutti vi state divertendo? -parte un urlo dal pubblico- Bene. Non andrò molto lungo, voglio solo dedicare questa canzone a una persona meravigliosa. Grazie per essere la mia Musa, ti amo Alissya.
Johanna alla mia sinistra mi scuote, il che chiama l'attenzione dei tecnici che individuata mi illuminano. Ora tutto ciò che la luce sfiora siamo io e lui. Lo vedo spalancare la bocca e mi ricordo che accanto a me c'è Ed. gli sorrido e alzo le mani con faccia furba.
Inizia a suonare la chitarra e poco dopo aggiunge anche la voce. Le lacrime tanto temute cominciano a scorrere quando intona il ritornello. È dolcissimo. Finita la canzone ci alziamo tutti in piedi e applaudiamo. Non vedo l'ora che tutto questo finisca per potermi tuffare nelle sue braccia. Purtroppo per questo dovrò aspettare ancora un'ora.
Dopo che anche l'ultimo ragazzo ha eseguito la sua canzone ci invitano tutti in palestra per gli auguri e un piccolo rinfresco. Scatto in piedi trascinandomi dietro Bob e Ed. con la velocità che solo l'amore o la paura ti possono permetter arrivo in palestra. Inizio a guardarmi intorno chiedendo anche ai due se vedono il mio ragazzo. Sto per voltarmi a guardare verso l'angolino con la colonna quando Ed me lo impedisce parandosi davanti a me e dicendomi che probabilmente non è ancora arrivato.
A: Tutto bene? -vedo il suo sguardo agitato, come se non sapesse cosa dire- Ehi, allora?
Ed fa cenno a Bob, che guarda dove il rosso gli ha detto e si irrigidisce!
A: Ora basta! Cosa sta succedendo?!

 


Hellooooo
So che è un sacco che non pubblico e chiedo scusa,
sono stata veramente impegnata I'm sorry! :(
Alla prossimaaa <3

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Capitolo 14
*** Chapter 13 ***


 
Chapter 20









Li scosto di forza per vedere cosa sta succedendo e capisco che sarebbe stato meglio non farlo.
Voci. Mille voci giungono sfumate al mio orecchio. Tutto fermo. Tutto sparito. Solo Harry che bacia una finta bionda. O meglio... Una finta bionda che bacia Harry. Guardo la scena, nonostante il dolore che provo non riesco a non guardare. 1, 2, 3, 4, 5, 6.... Il tempo che a me pare bloccato nella stessa rigida posizione che ho assunto anche io, invece continua a scorrere e con il passare di questo Harry si scolla la cozza di dosso e le urla contro qualcosa che non sento. Non voleva baciarla, colpa della zoccola. Questo almeno è ciò di cui cerco di convincermi, perchè la verità è che lui al bacio ci è stato, e non il tempo necessario a capire cosa sta succedendo. Non riesco nemmeno a capire come sia potuto capitare. Ed (?) mi da uno scossone, ma tutto quello che vedo è Harry che probabilmente mi cerca tra la folla. Mi trova e finalmente i nostri sguardi si incrociano. Non dura molto però questo scambio, poiché Harry abbassa subito la testa. Bene. Con questo gesto ha detto tutto. Mi volto e me ne vado. Nell'attraversare i corridoi becco gli altri, ma senza proferire parola continuo imperterrita fino al parcheggio. La cosa peggiore è che non posso andare a casa a meno che qualcuno non mi ci porti. Una mano si poggia sulla mia spalla. Questa volta mi giro per sapere chi è.
Ed: Andiamo, ti accompagno a casa. Domani passo io a prenderti, ok?
Annuisco senza mostrarmi in viso e mi lascio trascinare fino al suo macchinone. Arrivati a casa scendo, saluto e ringrazio il mio idolo, infine salgo nel mio appartamento. Una volta dentro le lacrime che fino ad ora ho trattenuto cominciano a sgorgare copiose lungo le mie guance. Mi butto a quattro di spade sul letto e continuo a piangere. Non so di preciso per quanto continuo, non so di preciso nemmeno quando mi addormento. L'unica cosa che so è che la mattina dopo a svegliarmi è l'insistente suono del campanello. Mi alzo dal mio nido e mi dirigo in stile zombie al citofono.
A: Chi è?
Ed: Come chi è! Alissya sono Ed, dobbiamo andare!
A: Oh... Già...
Ed: Ali?!
A: Dieci minuti e sono pronta. Vuoi salire?
Ed: Dio mio. Si, Alissya fammi entrare. Ma muoviti.
Gli apro e poco dopo sta già bussando alla porta di casa, così lo faccio accomodare.
Ed: Oh cristo! Ali ma cosa?! Muoviti! Fila a fare la doccia!
Non lo ascolto e con lo stesso passo di prima mi dirigo in camera.
Ed: A fare la doccia ho detto! -mi prende bruscamente il braccio e mi chiude in bagno- Non mi interessa minimamente di Harry e di cosa abbia fatto, ok? La ragazza che ieri ha convinto Zayn ad andare alla mostra nonostante tutto, quella che ha lottato duramente per arrivare a questo punto che fine ha fatto? Ti conosco solo da un giorno ma sono già qua a lottare con te. Sai perchè? Perchè sei speciale. Perchè tutto ciò che fai, lo fai con il cuore. Non voglio essere costretto a non assumerti, ma se questo è il modo in cui ti comporterai non posso prenderti. Quindi visto che sei dotata di due gambe attaccate a quel bel culo... Muovile!
Sono proprio la sua rabbia, la sua comprensione, il suo affetto a ridestarmi. Mi infilo in fretta in doccia. Questa volta non mi lascio il tempo per pensare, mi limito a canticchiare un motivetto divertente in modo da distrarmi. Esco e mi specchio. Mi dispiace che Ed sia stato costretto a vedermi in questo stato. Mi tolgo tutto il trucco colato ieri sera ed esco con l'asciugamano stretto ad avvolgermi il petto. Entro in camera e mi vesto per l'appuntamento, mi trucco cercando di rimediare al disastro che ho in faccia, mi pettino (http://ak1.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/81163395/id/CYaz0vOMSjmcGwIXSmmZPQ/size/l.jpg) e prendo la borsa infilandoci dentro tutto ciò che mi serve. Perfetto, posso andare. Sento dei rumori provenire dalla cucina e quando la raggiungo vi trovo Ed intento a mettere a tavola latte e brioches.
A: Ma non siamo di fretta?!
Ed: In realtà no. Sono venuto apposta prima, immaginavo ti avrei trovata così, visto ieri sera.
A: Oh!
Ci sediamo in silenzio e facciamo colazione, lavo i denti e poi andiamo. Quando arriviamo non sto più nella pelle. Scendo dalla macchina saltellando. Ed sembra apparentemente felice di vedermi così euforica.
Dopo un'ora di colloquio in cui mi hanno informata di tutto quello che questo lavoro comporta, quindi tour, set fotografici, news, ecc. finalmente arriviamo alle nostre impressioni. Inizio io.
A: Beh... Chiedere a me sembra folle. È tutta la vita che lavoro per questo e comunque non mi sarei mai aspettata così tanto! E lo stipendio?! È più di quanto i miei sono abituati a vedere in un anno! Per non parlare del tour! Pensavo di dovermi limitare ai servizi fotografici! Questa idea ad essere sincera mi spaventa e nel contempo mi piace molto, ma penso che potrebbe essere davvero una bella esperienza e un'ottima occasione!
B: Io sinceramente sono rimasto impressionato dalla tua bravura, e ti assicuro che già di per sé è molta, ma anche dalla tua passione. Le foto che ho visto ieri erano assolutamente fantastiche, catturavano a pieno la gioia del momento, la magia, e i disegni?! Se devo essere schietto il mio preferito è quello che ritrae i due amanti, i cui contorni sfumati in quel modo davano l'idea di due angeli, anche grazie ai colori che hai usato probabilmente. Mi ha ricordato molto i miei genitori. Un'altra cosa che mi ha colpito è la tua fantasia. Penso che saresti molto utile al nostro team, anche nella cura del sito.
Ed: Sono pienamente d'accordo con Bob e aggiungo che ho apprezzato molto anche il tuo comportamento da lottatrice -dice scoccandomi un occhiolino- Il mio quadro preferito, invece, è quello dei tuoi due amici che si litigano la pizza. Vedendo quella foto sembra di assistere alla scena. È questo quello che voglio, che le mie fans possano essere sempre con me.
A: Vi ringrazio molto, le vostre parole sono molto belle e molto importanti. È esattamente la mia intenzione quella di trasmettere emozioni, di far riflettere.
Sono tesa come una corda di violino e se non si muovono penso che potrei scoppiare.
B: A questo punto ci sono solo due cose da fare, la prima: sei assunta! -esplodo finalmente in un urlo di gioia- E la seconda... Devi firmare il contratto.
Esclamo un si e firmo dove mi dicono.
A: Grazie, grazie davvero.
Rimango con loro ancora un po', poi vado in ospedale da Ally con Zayn. Stamattina la ragazza si è risvegliata e fortunatamente la famiglia del moro è riuscita a salutarla. Si, sono già dovuti partire perchè il lavoro chiama! Fortuna che ho trovato questo modo di distrarmi. Scopro che Allyson è una ragazza meravigliosa, molto simile al cugino, sia caratterialmente che fisicamente.

A fine giornata torno a casa e inizio a sistemare tutto l'appartamento visto che Ally verrà a stare da me già da domani, il che soprattutto per i primi due giorni mi richiederà molto impegno, per offrirle tutte le attenzioni e le cure che necessita la sua situazione.
Quando finisco di fare le pulizie mi infilo sotto le coperte e sogno. Faccio sogni agitati e incubi e quando mi sveglio tutto ciò che mi rimane addosso sono solo brutte sensazioni e un'immagine, o meglio, l'immagine: la troia e Harry.
Mi alzo dal letto, indosso la tuta e corro fuori per circa un'ora, poi torno a casa e mi preparo per andare in ospedale.
A: Ciao Zay! -esclamo appena lo vedo.
Z: Ciao Ali! Tutto bene?
A: Si tira avanti, tu? Sei pronto?
Z: Si, vi accompagno a casa e poi vado.
A: Ok, andiamo da Allison allora. -annuisce.
Ally: Ciao ragazzi. Andiamo? -chiede mentre Zayn la pone sulla carrozzella.
A: Si babe! Andiamo, usciamo da questo posto.
La spingo fuori dall'ospedale con Zayn accanto che si trascina dietro le valigie, saliamo in macchina e arriviamo a casa mia.
È il momento dei saluti. Immagino che per loro due non passare questo natale insieme sarà difficilissimo, così mi faccio appena da parte.
Z: Ciao piccola. Ci vediamo tra una settimana.
Ally: Ciao fratellone. Mi mancherai.
Z: Anche tu -le stampa un dolce bacio sulla fronte e poi si rivolge a me- Mi fido di te! Ti voglio bene scema.
A: Tranquillo. Ci pensiamo noi a lei. Anche io te ne voglio Zay.
Ci abbracciamo tutti e rimango dietro ad Ally mentre vediamo Zayn sparire dietro l'angolo.
A: Perfetto, ora mia cara... Diamo inizio al “Girls' day”. Shopping, pranzo fuori, shopping, spesa e stasera vengono Johanna (mia migliore amica) e Julie... La tua no?
A: S-si.. Ma come... ?
A: Come lo sapevo? -annuisce- Me l'ha detto Zayn l'altro giorno. Comunque stasera pizza, dolci e altre schifezze, coca e film!
Ally: Già ti voglio bene!
A: Anche io... Dai, andiamo.



*MY SPACE*
Ma quanto tempo è che non aggiorno?!
Scusatemi ragazze, sono stata presa dallo studio
e dalla vacanza studio a Londra *-*
Vi mando un bacione, kiss kiss

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Capitolo 15
*** Chapter 14 ***


 
Chapter 14









*24th DECEMBER*
 
I giorni sono volati e anche questa vigilia di natale è quasi giunta al termine. Sono già le 9.00 p.m. e stiamo cenando a casa di Louis, in compagnia di Johanna, Harry, ovviamente Ally e altri amici ancora. Sono circa tre ore che svio gli sguardi del riccio, ma non so per quanto ancora ci riuscirò.
L: Dolce?
J: Siiiii
A: Sempre la solita Jo! Ahah
J: Ovvio... Non mi smentisco mai! -risponde con aggiunta di linguaccia.
Ridiamo e scherziamo fino alle 10.00 p.m., ora dei regali.
L: Andiamo in salotto? -chiede facendomi un occhiolino. Annuisco.
Ci spostiamo nell'altra stanza.
A: Vorrei dare io il primo regalo -mi volto verso Allyson- Questo è il mio regalo per te angelo. Tuo fratello ne è al corrente, ma lui ti ha regalato altro ancora.
Ally: Grazie Alissya, Cos'è? -chiede mentre le porgo una scatoletta stretta e lunga.
A: Aprilo.
Lo scarta delicatamente e quando apre la scatolina mi salta in braccio, nonostante lo sforzo evidente che tale azione le richiede.
Ally: Grazie Ali!!! Quando?
A: Tra due ore. Il taxi è già fuori che ti aspetta insieme alle tue valigie. Te le ho già preparate e ho pagato il taxista perchè ti accompagni fino all'aereo dove poi ti aiuteranno le hostess. Al tuo arrivo troverai tuo fratello.
Ally: Grazie mille! Non sai quanto significhi per me tutto questo.
A: Oh, si che lo so, tranquilla. Te lo meriti. Natale a New York. Un po' ti invidio sai? -sorride- Buon natale angelo.
Ally: Buon natale anche a te protettrice. Ti voglio bene. Grazie di tutto.
A: Anche io piccola.
Nel frattempo siamo arrivate fuori, così le lascio un leggero bacio sulla guancia, l'abbraccio piano e l'aiuto a salire in macchina.
Ally: A presto. -sussurra poco prima che io chiuda la portiera.
A: Addio Ally. -rispondo quando la macchina sparisce dalla mia visuale.
No, non tornerai, non ci vedremo più. Tuo fratello ha avuto un lavoro, non stai andando li per natale. Ora New York sarà la tua nuova casa. Potrai lasciarti dietro tutto questo, ricomincerete una nuova vita.
E improvvisamente mi torna in mente la canzone di Ed.
“It's too cold outside, for angels to fly”
E immediatamente capisco che è proprio così. Londra era troppo fredda per voi due. Gli angeli non possono volare se sono in gabbia. Troppo fredda, troppo piccola, troppo cattiva per voi.
Rientro in casa di Louis. Lui e Johanna sanno. Sono a conoscenza della realtà, sanno che probabilmente non rivedremo più Ally e sanno quanto io sia triste per la partenza di Zayn. Sanno che mi dispiace immensamente per non essere riuscita a salutarlo davvero.
Come metto piede in sala vengo assalita dai miei due amici che mi abbracciano e mi asciugano le lacrime.
L: Dai piccola. Hai fatto così tanto per loro. Vedrai che non si dimenticheranno di te. Vi vedrete ancora, tranquilla.
A: Lo spero. Mi mancano già. -sorrido.
J: A cosa stai pensando che già sorridi, scema?
A: Lo sai Jo! Mi immagino la loro faccia quando troveranno la busta con l'indirizzo e l'ora dell'appuntamento. Mi immagino loro andarci e scoprire che è una casa... La loro.
L&J: Si, sei stata davvero tenera.
A: Beh... Se lo meritano, e poi mi hanno dato una mano i genitori di Zayn.
L: Si... Vieni, è rimasto un post sul divano.
Mi guarda con gli occhi da cucciolo indicando il posto accanto a Harry. Volgo lo sguardo anche a Jo che mi annuisce sorridendo. Mi dirigo così verso il posto affibbiatomi e continuiamo a scartare i regali, finchè sotto l'albero ne rimane solo uno.
H: Ragazzi..
vedo tutti uscire e recarsi al piano di sopra.
A: Cosa succede? Harry?
H: Il regalo che è rimasto è per te. Da parte mia.
Mi alzo, lo prendo e lo scarto. Dentro la scatola trovo un tubino rosso, delle decoltè nere con il pizzo. (http://ak2.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/81166301/id/Us_Aob1QTFyNnMoJ8Z7Dzw/size/l.jpg) In fondo un CD. La copertina è una nostra foto e scorgo una playlist di cinque canzoni. Inserisco il CD nello stereo e premo play. La sua voce invade la stanza. Ascolto silenziosamente tutte le canzoni, ma è l'ultima che mi fa davvero capire che io senza lui non sono niente, che senza lui non posso vivere. Quando la canzone giunge alla nota finale tolgo il CD dallo stereo e estraggo il suo regalo dalla borsa. La cosa è che io l'avevo già perdonato nell'esatto istante in cui quella stessa notte ho chiuso gli occhi abbandonandomi alle braccia di Morfeo. La mattina successiva però lui non si era fatto vivo, fortunatamente accanto a me c'era Ed che mi ha aiutata ad andare avanti e poi è arrivata Ally a colorare le mie giornate. Quella ragazza è davvero speciale. Nonostante tutto quello che la vita le ha riservato è ancora in piedi a sorridere e vivere a pieno tutto ciò che le giornate hanno in serbo per lei. Forse è per questo che ci siamo trovate. Io non ho avuto la sua stessa forza all'inizio, l'anoressia e i tagli ne sono la prova, ma sono qui e mi batto per l'amore della mia vita, per le persone che non ci sono più, per quelle lontane, per quelle che ci saranno e per quelle sempre al mio fianco. Ma soprattutto per me stessa. Perchè la mia vita non è finita quel maledetto giorno, quel maledetto 13 agosto che mi ha strappato dalle braccia da me amate.
Penso a Harry ancora, a quanto io sia stata male in questi giorni, a quanto mi sia mancato il suo corpo steso affianco al mio al mio risveglio, alle sue labbra sulle mie, ai suoi dolci sussurri, alle sue mani intrecciate alle mie. E non capivo perchè dopo quella canzone avesse lasciao che un'altra lo baciasse.
Ora tutto acquista di nuovo senso, mentre ripenso alle parole delle canzoni appena sentite e mentre lo guardo scartare il pacchetto che contiene il doppione delle chiavi di casa mia.
Mi guarda stupito e dei lucciconi raggiungono i sui verdi occhi.
H: T-tu... P-perchè? Dop-po che mi hai visto con... Quella come mai hai deciso di regalarmi le chiavi di casa tua?
A: Erano già un paio di settimane che ci pensavo in realtà...
H: Ma come puoi volermi a vivere con te?
A: Harry... Tu sei l'amore della mia vita. Sei tutto per me. Se anche non avessi fatto tu il passo stasera io ti avrei lasciato il regalo in macchina, magari con l'aiuto di Louis. Non importa se non hai reagito subito. Io so che tu ami me. Me lo hai mostrato quella sera dedicandomi la canzone, me lo hai mostrato in tutti questi anni, in tutti questi mesi e ancora me lo hai mostrato stasera. Non mi interessa niente se quella ha provato a baciarti, se tu all'inizio ci sei stato. L'hai respinta e sei tornato da me. Una volta qualcuno mi ha detto: “Può guardare tutte le ragazze del mondo, baciare la prima che capita, fare sesso con chiunque sia disposta, ma se torna da te è tuo per sempre”. E io ci credo e ci voglio credere.
H: Ti amo. Ti amo e scusa, so che sei stata male, ma ti giuro che non ho provato niente quando mi ha baciato. Non sapevo cosa fare. E quando ho visto il tuo viso mi sono sentito morire. Non avrei mai voluto farti piangere. Mi ero ripromesso che ti avrei sempre consolata, che non avrei permesso a nessuno di ferirti, nemmeno a te stessa e sono stato io la persona che ti ha ferito. Mi dispiace immensamente. Davvero Alissya, credimi. Ti amo, da sempre e per sempre. Scusami amore mio.
A: Ti ho perdonato nell'istante stesso in cui i nostri occhi si sono incrociati dopo quel bacio, quando ho letto nei tuoi tutto il dispiacere, la confusione e la disperazione. Lo so che mi ami e tu sai che io amo te. Per sempre. Non cambierà mai, qualunque cosa accada. Sono scappata quella sera perchè ho avuto paura, non ho realizzato subito che quello che era successo , non mi sono tornate subito in mente queste parole. In quel momento solo la paura è stata padrona del mio corpo, della mia mente e del mio cuore. Pensavo di aver perso la parte più importante di me, ma poi ho capito. Ho capito che ti avrei sempre perdonato, ma soprattutto ho capito che non avevo niente da perdonarti.
Non c'è bisogno di altre parole. Ci tuffiamo l'uno sulle labbra dell'altro, bramosi di un contatto privatoci per troppo tempo.
Sentiamo fischi e applausi che ci fanno fare ritorno dal nostro piccolo mondo personale. Quando ci giriamo troviamo gli altri tutti addossati alla ringhiera per vedere la scena.
A: Scemi siete! -esclamo ridendo- Piaciuto lo spettacolo?
Johanna lacrimante mi si getta addosso.
J: Oh che bello! Di nuovo insieme. Sisisisisiiiiiiiiiii
A: Sei matta Jo!
L: No, Jimmy protested.
A: Che cazz??! -lo guardo confusa.
L: Harry è solo mio!! Ladra di fidanzati! -mi accusa puntandomi il dito.
H: Mi dispiace Boo Bear, ma... Lei è tutta la mia vita.
Louis punta i suoi occhi ghiaccio negli smeraldi del mio ragazzo fulminandolo con lo sguardo, poi scoppia a ridere.
L: Bella fratelli! Yo bro. Sei un grande!
Io e Jo ci guardiamo scandalizzate mentre i due cretini si stringono le mani in una strana presa. Loro ci guardano, guardano le facce allibite degli altri e di nuovo noi.
H&L: Bhe?!
Scoppiamo tutti a ridere per i loro sguardi innocenti.
A: Niente ragazzi -dico loro ancora ridendo- Comunque ora devo andare o domani non mi svegliano nemmeno i cannoni. Buon natale a tutti.
H: Vengo a casa con te, ti accompagno. -annuisco e mi si illuminano gli occhi alle parole “a casa con te”, Harry pare accorgersene e mi mostra il mazzo.
L: M quindi adesso ti trasferirai da lei? -chiede rivolto al suo migliore amico.
Harry mi guarda e dopo esserci scambiati un sorriso risponde:
H: Si.
J: Oddio. Quanto tempo ho aspettato questo momento. Congratulazioni ragazzi!
A: Non ci stiamo sposando Jo! Viene solo a vivere con me. Tra l'altro in via ufficiale perchè ufficiosamente viveva già da me.
J: Lo so, ma così è diverso. Adesso è ufficiale, è seria come cosa. E poi non vi siete sposati, ma scommetto che è il prossimo passo.
H: Puoi starne certa, ma dipende tutto dalla tua amica.
Lo guardo stupita e lui ricambia lo sguardo.
A: Stai dicendo che tu mi sposeresti?
H: No, sto dicendo che io ti sposerò appena tu lo vorrai!
A: Anche subito!
H: Perfetto! Andiamo?
L: Calmi, calmi, calmi.. Voi non vi sposerete adesso, chiaro?!
A: Louis... Non stiamo andando a sposarci. Stava dicendo andiamo a casa! Ci sposeremo se lui vorrà, perchè io lo voglio più di qualsiasi alta cosa al mondo, ma... con calma ok? Io devo partire per il tour con Ed tra poco, lui deve finire gli studi... Abbiamo tutta la vita davanti, non ti preoccupare. Comunque grazie di tutto. Ci vediamo tra una settimana. Un bacione. Grazie anche a te Jo! Non so cosa avrei fatto senza voi due.
J: Figurati piccolè!
A: Arrrgh!
J: Certe cose non cambiano mai, eh?
A: No Jo, no!
J: Ma tu sai che voi siete i nostri piccoli.
A: Per un anno?
J: Un anno con me. Con Lou sono tre!
A: Ah, pardon. Va beh.. Ciao guys...
Tutti: Ciao bella.
Arrivati a casa io e Harry ci prepariamo subito per andare a letto e dopo dieci minuti siamo già abbracciai sotto le coperte.
A: Ti amo Harry. Davvero.
H: Anche io! Mi mancherai, ma a capodanno saremo insieme, no?
A: Veramente...
H: Cosa? Perchè?
A: Dopo l'altra sera non sapevo se avremmo fatto pace in fretta, così mi sono organizzata per andare in una discoteca a Mulligar con Emily e Niall.
H: Oh.
A: Scusa.
H: No, tranquilla. Dormi ora, se no domani non ti sveglierai mai.
A: Ok... Buona notte amore.
H: Notte piccola. -ci baciamo dolcemente e mi stringe più forte al suo petto.
Sono sicura che finalmente stanotte farò di nuovo sogni tranquilli.
 
La mattina seguente la sveglia suona presto e dopo un’ora sono già in aeroporto. Harry dorme ancora. Non potevo svegliarlo.
Quando arrivo a casa suono il campanello e sento Kristal urlare un “vado io”. Un secondo dopo la porta si spalanca e una meravigliosa bambina con i capelli boccolosi, gli occhi felici e blu e le labbra dipinte in un sorriso appare.
A: Ciao amore.
K: Ciao Ali.
Sembra non contenersi più e finalmente mi salta in braccio, così io ridendo e stringendomela forte al petto entro in casa con lei attaccata a scimmietta e la valigia; quest’ultima la deposito all’ingresso mentre con Kri ancora in braccio mi dirigo in cucina a salutare i mii genitori.
A: Ciao mamma, ciao papà.
C&R: Bambina!
Che bello trovarmi di nuovo stretta tra le loro braccia.
A: Che buon odore! Cosa cucini Chri?
C: Di antipasto pane tostato con butto e salmone affumicato, come primo pasta con panna e salmone mentre di secondo arrosto con patate, ovviamente dessert a base di pandoro con crema mascarpone.
A: Bene, o è la volta buona che ingrasso oppure mi aspetta il bagno1
Mi guardano storto… beh effettivamente potevo anche evitare di dirlo.
A: Scusate, beh.. Chi vuole il suo regalo? –chiedo a Kri per smorzare la tensione.
K: Io, io, io!!!
A: Ok, ok, calmati però ahaha evita di saltellare mentre ti tengo in braccio.
K: Ooops –dice lei ridendo.
A: Dai, vieni che ce l’ho in borsa.
Le allungo il pacchetto e lei ride contenta.
K: Cos’è, cos’è?
A: Aprilo e vedi amore! –mi fa la linguaccia e a ridere ora sono io.
Lo apre e mi guarda stranita. Le ho regalato infatti un collarino con una targhetta non ancora incisa.
K: Sicura che sia questo il regalo per me? –chiede delusa.
A: Ne sono più che sicura. Perchè non sali in camera tua?
Penso che ora abbia capito, tanto che corre su per le scale manco si fosse imprvvisamente trasformata in un missile. Nel frattempo, probabilmente chiamati dalle urla della piccola pazza, arrivano anche i nostri genitori.
C&R: E ancora non l’ha visto! Brava, miglior regalo non potevi farglielo.
A: Vero, ma grazie a voi che me lo avete permesso.
K: Ti amo! Sei la sorella migliore del mondo!!
A: Ti piace?
K: lo adoro! Come la potrei chiamare?
A: non so amore! È tua la cucciola!
Immagino che il regalo sa piuttosto chiaro, no? Le ho regalato una cucciola di cho-cho, il cane preferito di mia sorella. (http://data.whicdn.com/images/64785927/large.jpg)
K: Uhm.. che ne dici di.. uh… Penny?
A: bello! Mi piace! E che Penny sia. Domani andiamo a farle la targhetta, ok?
K: Si, grazie Ali.
A: Non ringraziare solo me, però, se mamma  papà non me lo avessero permesso penny non sarebbe qui.
K: Grazie a tutti. –poi voltandosi verso Christine- Mamma, quanto manca alla pappa?
C: Ancora un’oretta.
K: Posso andare su a giocare con penny, allora?
C: Ma certo! Mando su tua sorella a chiamarti quando è pronto.
K: Grazie. –ciò detto da un bacino sulla nuca del cagnolino e fila in camera.
Penso che non ci sia decisamente niente di più bello che vedere mia sorella così contenta. In fondo lei è il motivo per il quale sono ancora qui a lottare e a pensare che, se sono sopravvissuta, se siamo vive un motivo ci deve pur essere. Io esisto per lei. La mia vita non avrebbe senso d’essere vissuta dopo tutto ciò che ci è success se non ci fosse mia sorella.
Sento il campanello suonare e mi volto stranita. Hi può essere? I nonni sono in Italia. Vado in cucina.
A: Christine è suonato il campanello, ma chi è?
C: Oh, sono già arrivati?
 
 
*MYSPACE*
Ciao bella gente. Sarò breve
Allora, questo è l’outfit di Alissya:
(
http://ak2.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/81164519/id/M7rwzN7dS8qGWl59pWmZfg/size/l.jpg)
Questa invece è la casetta
che ha comprato a Zayn e
Allison: (
http://data.whicdn.com/images/25432789/tumblr_lwlz6rAMwg1qk21cfo1_1280_thumb.jpg)
Alla prossima, smack

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Capitolo 16
*** Chapter 15 ***









C: Vai ad aprire mia cara. Sono amici di famiglia, quest’anno natale tra amici.
A: Ok, vado.
Apro e…
A: Aaaaaaah! Amori mieii!
Beh, lo dico più per precisione che non perchè ce ne sia veramente bisogno, dalla mia reazione probabilmente avete capito chi sono. E già, fuori dalla porta ci sono Niall e Emily con le loro famiglie. Effettivamente mi ero dimenticata che i loro genitori sono fin da piccolissimi molto amici dei miei e dei paranti di Harry, Louis e Johanna. Sono tutti cresciuti insieme, poi alcuni sono rimasti qui, altri si sono trasferiti a Londra. Io li ho conosciuti tutti avendo vissuto sia a Londra che qui a Mulligar. Vorrei che questo natale fosse tutti insieme, ma so che non è possibile.
Li faccio entrare e vado posare le loro borse e le loro giacche nello stanzino, ma quando sto per raggiungerli il campanello suona di nuovo. E ora chi cavolo è? Torno alla porta e apro.
A: E’ un sogno questo? Se lo è non svegliatemi vi prego! –e mi convinco che debba esserlo per forza, perché fuori dalla porta ci sono Harry, Louis, Johanna e le loro famiglie- Siete veri?
Anne mi guarda sorridendo e annuisce.
A: Oddio! Christine, baba! –urlo in direzione della cucina.
Vedo i due corrermi in contro con un sorriso furbo e i genitori di Niall ed Emily stupiti quanto me. Corro ad abbracciare quelle due persone meravigliose che ho l’onore di chiamare famiglia e vedo le persone ormai da tempo separate riunirsi e salutarsi calorosamente. So quanto la loro amicizia sia preziosa, è oro, come per me lo è quella con i ragazzi, così li richiamo all’ordine e li conduco nella mia stanzetta. Quanti ricordi, e purtroppo non tutti positivi, ma mi piace ricordare solo i più belli, cioè i momenti passati qui con Emily e Niall.
J: Che bella stanza! È proprio come quella che sognavamo da piccole.
A: si, puntai i piedi: dissi a Christine che almeno la stanza doveva essere mia. Mi accontentò. –rispondo con un sorriso amaro. Harry mi guarda dispiaciuto, ma non è quello che voglio. Ciò che è passato è andato e io non voglio più ricordare, non la fine almeno. Devo smorzare questa tensione inutile ora, esattamente come lo era allora, quindi…
A: Ragazzi.. Perdonatemi ma mi sono dimenticata una cosa di massima importanza –e appena capisco di aver ottenuto la loro attenzione mi volto verso il mio ragazzo e- Amooore –esclamo prima di lanciarmi addosso a lui e baciarlo. Rimane interdetto un millesimo di secondo, ma poi si riprende e ricambia subito il bacio, avvolgendomi i fianchi.
J: Bleah!
L: E non si vedono da 8 ore!
E: Bellissimi!
N: Non ho più speranze ormai…
Harry si irrigidisce e interrompe il contatto tra le nostre labbra ma mi mantiene attaccata al suo fianco .
H: Prego?
Oh, oh… Prevedo guai dal tono di voce.
N: Ehi, calmo!
H: Calmo un cazzo, lei è mia!
A: Harry, ha ragione Niall, devi stare tranquillo –lo rimprovero appoggiandogli una mano sul petto- Guarda che stava solo scherzando, secondo te perché lo chiamo playboy? Dai, su stai calmo per favore.
H: Ok, scusa Niall.
N: Sciallo.
C: Ragazzi è pronto!
N&L: Si mangia! –esclamano all’unisono.
Si guardano negli occhi e scoppiano in una fragorosa risata.
A: Sapevo che vi sareste trovati subito. –dico sorridendo ai miei migliori amici- Siete due mangioni, due joker e… Niall, la tua passione più grande? E la tua Lou?
N&L: Musica! –di nuovo in sincrono.
Ora lo sguardo è stupito ed entusiasta.
H: Aspettate, cosa? –chiede il mio amore.
A: Già, avete tutti la stessa passione per la musica, potreste formare una band! –dico scherzosamente io, ma dagli sguardi che si stanno rivolgendo penso che loro ci stiano davvero pensando.- Comunque avete un altro hobby in comune voi due…
N: Quale?
L: Si, quale?
A: Lo skateboard!
N&L: Cosa? Ti piace andare in skate? Si! Anche a te?!
J: Bene, siete stupiti e tutto… Ma ora mi inquietate, potreste smetterla di parlare insieme?!
A: Appunto, quanto restate qua?
H: Ripartiamo l’1 gennaio, quindi anche il capodanno tra amici, non solo il Natale!
A: Fico! Allora domani andiamo alla rampa Niall? Portiamo anche Loulou! E poi potremmo andare al Km33 che c’è uno studio di registrazione e la sala prove! Veniamo anche noi ragazze, cosi ci divertiamo un po’, che ne dite?
N: Perfetto!
L: Va bene, ma se mi chiami un’altra volta cosi ti strozzo, e poi mi avrai sulla coscienza perché il tuo ragazzo dopo questo mi ucciderà! –dice facendomi l’occhiolino mentre Harry gli tira un pugno giocoso sulla spalla.
N: Bene, ho una migliore amica che ha delle splendide idee, ora però potremmo andare a mangiare?
A: Si topo, andiamo.
N: E non chiamarmi così
A: Parole al vento –dico mimando il gesto con la mano mentre sono già diretta in camera di mia sorella.
A: Kristal? –chiedo fermandomi sull’uscio.
K: Si mangia?
A: Si amore, vieni. Porta anche Penny giù con te.
Una volta che siamo tutti a tavola io e Christine iniziamo a servire i piatti. Il pranzo dura ore, che passano come lampi tra risate e parole, scherzi e ricordi. Mancano due persone, che a tutti sono state care, ma nessuno avrà il coraggio di dirlo, nessuno le nominerà come assenti. Compaiono nei ricordi di ognuno, ma il nome non verrà pronunciato, sembrano essere presenti, perché ancora vivi in noi, ma in fondo ognuno qui sa, che non è così e non lo sarà mai più.
Oh, è appena stato riportato un episodio di cui anche loro erano partecipi, ma ancora una volta sembrano fantasmi, nessuno pare volerne parlare.
Guardo Christine, lei mi guarda. Taglio un pezzo di torta dalla fetta nel mio piatto, e ingoio. Il mio stomaco reclama. Ho finto a sufficienza, ma è ora di tornare alla realtà, nessuno può sfuggirle.
A: Con permesso –dico sorridendo.
Baba annuisce, ma è preoccupato e si vede. È forse l’unico, il mio papino, ad essersi accorto, in questa stanza, di quale sia realmente il mio stato d’animo. Ma soprattutto si è accorto di ciò che sta per accadere.
Ricambio con sgaurdo dispiaciuto e imbocco le scale con calma. Corridoio, seconda porta a sinistra, entro. Proseguo fino alla porta in fondo a sinistra nella mia camera. Sono arrivaa. Chiudo con attenzione la porta e mi guardo allo specchio. Ne è passato di tempo, penso guardandomi allo specchio mentre avvicino alla bocca quelle due dita che ad ogni strafogare erano le mie migliori amiche. Non succedeva spesso, solitamente mi limitavo a non mangiare. Ma dai pranzi in famiglia non sono mai scappata, e la conseguenza era una fantastica seduta di vomito al bagno, come oggi d’altro canto. E tante cose sono cambiate, ma il mio disagio interiore è rimasto comunque. Anche se ho cercato di cacciarlo, anche se l’avevo rinchiuso in un angolino nascosto e remoto lui torna a farsi sentire quando mi vuole ricordare che dimenticare non va bene, quando mi vuole far notare che ho esagerato, che il mio corpo non è più quello di una volta paffutello e dotato di un pozzo senza fondo al posto dello stomaco. Ora sono magra e mangio poco, e ciò mi basta a sentirmi sazia, ma ho esagerato e ciò non mi fa bene.
Mi volto, mi sistemo in ginocchi di fronte al gabinetto, due dita in ola e il pranzo ha già cambiato contenitore. Mi alzo, sento dei passi verso il mio bagno, tiro l’acqua, mi lavo le mani e la faccia, sistemo trucco e capelli, sciacquo la bocca. Bussano, giro la chiave, apro a porta, esco, richiudo.
B: Hai…?
A: Si, scusa Ro, non volevo. Ma non ho potuto evitarlo. Tu lo sai che io ora mangio, e si vede, ma mangio comunque lo stretto indispensabile. Oggi ho solo voluto fingere che fosse tutto ok, ma non so se mi sarà mai possibile.
B: Ce la farai! Guardati. Rispetto a cinque mesi fa sei già molto più forte, sei meno magra, più bella, più solare, più felice, lavori per il tuo idolo, riesci sempre ad aiutare e a rendere felice chi ti sta intorno. Tu sei una benedizione piccola mia. Non guardare alle cose brutte del passato, ricorda i momenti belli e preparati al futuro semplicemente vivendoti al meglio il presente, come se un domani non ci dovesse essere. Tu sai quanto la morte possa raggiungerci inesorabile e veloce. Non pensare troppo, vivi.
Lo guardo ancora una volta grata per le sue parole.
A: Papà… Grazie, so che non te lo dico spesso, ma.. Tu  e mamma siete la cosa migliore che mi, ci potesse capitare. Voi siete una benedizione, non io. Non sarei qui senza di vi, quindi grazie, grazie di essere i nostri genitori.
Ci abbracciamo e scendiamo. Si scartano i regali, si gioca a monopoli, tombola, scala 40 e chi più ne ha più ne metta. Ma noi siamo ragazzi e questi giochi ci annoiano dopo poco, quindi lasciamo agli adulti il compito di giocare a questi e noi corriamo verso la console della wii per iniziare un mega torneo di justdance. Io e Johanna siamo le migliori. Facciamo danza classica dall’età di 3 anni. Iniziammo insieme, ma poi io mi trasferii e aggiunsi anche danza moderna. Lei fece lo stesso, ma a Londra. Non a caso essendo bravissima è entrata in una delle più prestigiose scuole di danza inglesi: la Royal Accademy of Dance di Londra. In più, siccome essere entrata lì non le bastava è stata anche selezionata per un provino con uno dei migliori corpi di ballo londinesi. Sto incrociando le dita per lei. Io ballo, spesso lei mi fa vedere nuovi passi nella palestra che la madre possiede. Da qualche parte doveva pur venire questo suo immenso talento e amore per la danza, no? Ecco, arrivano dalla mamma, famosa ballerina e ora insegnante di danza per bambine. Quando non ha lezione ci lascia la palestra. Anche Emily balla, ballava. Ora –in realtà l’anno scorso dal momento che ha un anno in più di me- è entrata in un college con una orsa di studio per cheerleaders. Già, lei era la mia seconda, anche se io sono più piccola, nonostante ciò spesso mi facevo aiutare da lei, soprattutto per le coreografie, è un vero talento! Potrebbe diventare una Paula Abdul delle cheerleaders.
Bene, questa pausa narrativa è durata abbastanza, torniamo a noi. Dopo un paio d’ore che giochiamo arriva Baba a rubarmi il controller e inizia a ballare come un cane epilettico colto da una crisi. Ridiamo tutti e questo chiasso non passa inosservato alle orecchie degli altri genitori e di Kristal che nel frattempo era tornata in cameretta a giocare. Spengo la wii e ci sistemiamo tutti chi sul divano, chi sulle poltrone, chi per terra a guardare “Una poltrona per due”, un classico di Natale, no? Io sono seduta per terra appoggiata alle gambe di Harry che a sua vola si trova per terra, ma con la schiena appoggiata alle gambe di Anne, seduta sul divano, mentre appoggiata al mio petto si trova la piccola Kristal con Penny.
La sera ceniamo ancora tutti insieme e poi ognuno si dirige chi a casa propria e chi ospite. Le sistemazioni sono presto fatte: Lou e i suoi genitori da Niall, i genitori di Jo a casa di Emily, mentre le due ragazze rimangono da me questa notte, e Harry con i suoi restano da noi.
A: A domani allora ragazzi e ricordatevi di venirmi a chiamare, così andiamo alla rampa e poi ci facciamo raggiungere al Km33!
N: Ok piccola, a domani –detto questo mi da un bacino sul naso facendomi ridere e sfugge dalle grinfie di Harry prima che sia troppo tardi, mentre anche Lou si avvicina e mi abbraccia tanto forte da togliermi il respiro per poi lasciarmi un bacio all’angolo della bocca mentre guarda con aria di sfida Harry. Scoppiamo tutti a ridere quando Harry fa un balzo in avanti, afferra Lou per il colletto, apre la porta e lo butta fuori a calci nel sedere.
L: Ci vediamo domani mattina mia Giulietta –urla nella mia direzione.
A: Si mio Romeo –rispondo ricordandomi della recita scolastica di anni prima in cui io impersonavo Giulietta e lui Romeo.
H: Come scusa? –dice Harry sentendomi pronunciare quelle parole.
Io non mi trattengo più e scoppio a ridergli in faccia seguita a ruota da tutti gli altri che in realtà non hanno mai smesso da quando la scenetta è iniziata.
A: Ti stiamo prendendo in giro amore. Lo sai che io amo solo te, però… Non so resistere a una bella presa in giro quando mi viene posta su un piatto d’argento. –detto ciò gli stampo un bacio leggere e dolce sulle labbra e lui sembra capire.
H: Amico, sei stato salvato dalla sua dolcezza!
L: O dal suo talento nel baciare?
Ancora una volta parte una risata generale, interrotta solo dai vari abbracci e saluti.


*MYSPACE*
Due capitoli in un giorno,
so stupire eh?
In realtà è che spero di
finire presto questa storia,
perche ne voglio pubblicare
un'altra sui 1D, ma non
mentre ne ho già una in corso,
se no vado insieme!
tra l'altro domenica parto
per le vacanze quindi per un
po' non aggiornerò più.

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Capitolo 17
*** Chapter 16 ***


 
Chapter 16









Io e le ragazze passiamo la notte in bianco a ridere, mangiare schifezze d’ogni genere, a fare le sceme. Verso le 6.00 qualcuno entra nella nostra stanza.
A: Che vuoi?
H: Non mi fate dormire! Sono nella stanza affianco e fate un casino assurdo! Per di più ieri sera non mi hai dato il bacio della buona notte.
A: Oh, scusa amore! Ma veloce che qui non puoi stare!
H: Perché?
A: Amore mio.. quale parte di serata ragazze non hai compreso?
H: L’ultima parte! –risponde strafottente sedendosi sul mio letto.
Mi scambio una sguardo con le ragazze che comprendono al volo, e armate di cuscini iniziamo a sottometerlo, fino a quando lui (da solo contro noi che siamo 3) ha la meglio, mi carica in spalla a sacco di patate e dice loro che mi rapisce per una decina di minuti.
H: Ora sei mia!
A: Lo sono sempre stata. -ci baciamo dolcemente- Buonanotte amore mio.
H: Buongiorno piccola.
Continuiamo a baciarci e lui si sdraia su di me, facendo leva sulle braccia per non pesarmi e quello che era cominciato come un casto bacio si trasforma, caricandosi di passione, desiderio, amore. Con lui tutto è perfetto. Non importa il momento, le circostanze o altro. Se c’è lui è tutto magnifico in qualunque caso. Ho finalmente capito che in questi anni in sua assenza li ho vissuti limitandomi a sopravvivere, aspettando il momento in cui ci saremmo rincontrati, perché io si, l’ho sempre saputo nel profondo del mio cuore che sarebbe successo. Questi giorni sono stati una tortura e più volte sono stata tentata di andare da lui a dirgli che non m’importava cos’era successo. Ma la verità è che non sapevo se a lui importava o meno di me. Eppure eccoci qui ora, a dimostrarci ancora una volta l’amore che proviamo l’una per l’altra.
H: Ti amo.
A: Anche io Harry, anche io ti amo.
Rimaniamo sdraiati a letto una ventina di minuti a coccolarci, a sussurrarci parole dolci e a baciarci, poi mi alzo, gli lascio un ultimo bacio e corro a prepararmi.
Alle 8.00 a.m. suona il campanello, segno che quei due pazzi sono arrivati, così prendo la tavola da skate e salto in macchina.
A: Sciao beliii
N&L: Sciao belaaa
A: Mi manca Zayn! Con lui si che valeva la pena di parlare così! Voi siete troppo… poco Zayn! Ahahh
N: No, ma simpatica la ragazza! Ti ricordo che io ti conosco da prima che Zayn avesse scopato per la prima volta!
A: Oh, ma come siamo volgari Horan!
L: E ti ricordo che io ti conosco da prima che questi due esseri sapessero cos’era un orgasmo!
A: No, ma davvero… cos’è tutto ‘sto parlare di sesso stamattina? Vi siete fatti le pippe a vicenda ‘sta notte?
L: Come tu le hai fatte al mio cupcake!
A: Ahah punto primo, non è tuo, ma mio! Punto secondo noi siamo ragazzi per bene, non facciamo ‘ste cose… Non quando gli altri possono sentirci almeno!
N: Cosa? Ma gli strappo le palle a quello!
A: Tranquillo, non abbiamo ancora fatto niente!
L: Seh… Credega!
A: Zitto pervertito! Puoi chiedere conferma al tuo amico!
N: Non ci voglio nemmeno pensare a quando succederà, ti prego di non dirmelo.
A: Quando eravamo noi due però in situazioni compromettenti non mi pare ti sia mai lamentato!
L: Che cosa?!
N: Brava genio!
A: Che c’è? Ti aspettavi forse che fossi ancora vergine, LouLou?
L: Se devo essere sincero si!
A: Ahahahah oddio! È esilarante!
N: Effettivamente non ha tutti i torti la rossa Louis!
L: E… tu?! Con lei?
A: Si, anzi, per ora è l’unico con cui sia mai stata a letto!
L: Harry lo sa?
A: Ma va! A parte che non ci vedo niente di male. È il mio migliore amico, dov’è il problema?
L: Ma come avete fatto a restare amici dopo essere stati insieme?!
N: Ahahahahahah l’hai sentito? Insieme?!
A: Semplice Lou… non siamo mai stati insieme!
N: Amico, togliti quella faccia da pesce lesso!
A: Sarà meglio se cambiamo argomento vè! Niall, lo portiamo alla pista quella grande?
N: Non possiamo, è chiusa e comunque abbiamo appuntamento alle 11.00 p.m. con gli altri a quella del parco.
A: Giusto... comunque ragazzi, non so voi, ma io ho una gran fame, andiamo a fare colazione prima?
N: Non c’è nemmeno bisogno di chiederlo!
A: Niall, dici che Louis si riprenderà prima o poi?
L: Ma voi non siete normali!
A: Uff, proprio non capisco cosa abbiamo fatto di sbagliato!
L: No, niente, è che non capisco questa cosa.
A: Allora, io ero la capo cheerleader, lui il capitano della squadra di football, per tutti noi saremmo dovuti stare insieme, ma noi eravamo solamente migliori amici, non ci siamo mai amati, non in quel senso! Lo vedevo un po’ come un fratello, mi ha sempre aiutato e protetto da tutto…
L: Io non scoperei mai con mia sorella!
A: Mi fai finire?!
L: Scusa, hai ragione!
A: Dicevo, che lo vedevo come un fratello, una sera siamo andati ad una festa esclusiva, per gli “in” della scuola, era il compleanno di uno della sua squadra…
N: E lei era completamente ubriaca. È stata la prima e l’unica volta che ha bevuto.
A: Già, e lui non era da meno! Comunque sia, ci siamo ritrovati in una camera, c’era una delle mie ragazze (che per inciso lui si è passate tutte) appiccicata a lui, io non ci ho visto più sono andati lì, l’ho tirata per i capelli, l’ho sbattuta fuori dalla stanza e ho chiuso la porta a chiave.
N: Non l’avevo mai vista così incazzata!
 


*MEMORIES*
A: Anche quella troia della Simmel dovevi farti? Lo sai che la odio! Stupido!
N: Ma che minchia vuoi? Ahahah cazzo! Mi hai appena fatto scappare la scopata della serata!
A: Tanto la Simmel non è buona, urla e basta!
N: E che cazzo ne sai tu?
A: Me l’ha detto Brad!
N: Pitt?
A: No, Brad Pladut!
N: Ah… se lo dice Brad è vero! Ahahahaha
A: Lo so! Ahahah
Avanzai un passo verso di lui ma caddi per terra tanto ero ubriaca, non riuscivo a reggermi in piedi!
N: Ahahah mi sa che siamo un po’ ubriachi!
A: Tu dici? –chiesi io ironica.
Avanzai di un passo ancora e caddi, stavolta addosso a Niall, seduto sul bordo del letto. Ci fissammo intensamente negli occhi e senza nemmeno accorgercene le nostre labbra erano già unite in un bacio che di casto non aveva niente. Quando le nostre bocche si separarono scoppiamo a ridere come due ebeti, le risate si propagarono per tutto il corpofacendo così crescere un’improvvisa e sconosciuta eccitazione e attrazione tra i nostri corpi. Riprendemmo a baciarci vogliosamente, facendo vagare le mani sul corpo l’una dell’altro, ci sfilammo velocemente le magliette e subito dopo scarpe e pantaloni, rimanemmo solo in intimo. Io ero ancora vergine al tempo, e Niall ne era cosciente, ma in quel momento nessuno dei due era abbastanza lucido per importarsene, esattamente come nessuno dei due era troppo ubriaco per essersene dimenticato. In un momento di lucidità, infatti, Niall mi chiese se ero sicura di ciò che stava succedendo.
A: E’ tutto perfetto, io ti amo Niall, non come si ama il ragazzo che si vorrebbe accanto per il resto della vita, non come l’uomo che vorresti vedere accanto a te sull’altare, ma come quello che un passo più sotto di te ti sorride e ti dice che hai scelto il ragazzo giusto da sposare, e che lui è onorato di essere lì a fare da testimone a quest’unione.
N: Anche io ti amo così rossa.
A: Quindi non mi chiedere se va bene, sono sicura, e l’effetto dell’alcool ha solo aiutato a metterci in questa situazione, ma ti prometto che domani mattina me ne ricorderò e non me ne pentirò.
N: Nemmeno io migliore amica mia. –disse dandomi un leggero bacino sul naso.
Riprendemmo da dove ci eravamo interrotti e ti assicuro che quella notte fu magica, non tanto perché era la mia prima volta, ma perché capii di aver trovato qualcuno che mi amasse veramente. Fu molto delicato, facendomi abituare alla sua presenza dentro di me piano piano, iniziando con spinte delicate per poi procedere a ritmo sempre più sostenuto quando ebbe capito che il dolore mi stava lentamente abbandonando.
La mattina dopo ci svegliammo l’uno abbracciato all’altra.
N: Buongiorno principessa –disse baciandomi una guancia.
A: Giorno principe… -nel girarmi mi accorsi di essere nuda mi alzai di scatto, tenendomi il lenzuolo a coprirmi il seno- Cosa diamine è successo ‘sta notte?!
Avresti dovuto vedere la sua faccia! Sembrava un cavolo di cartone!!!
A: Scherzavo idiota! Mi ricordo cosa è successo! Scherzetto! –dissi tornando a sdraiarmi tra le sue braccia e lasciandogli un bacio umido sul profilo della mandibola.
N: Stronza! –disse stringendomi forte.

 
 
*TODAY*
A: La verità è che da quella sera in poi si può dire che siamo stati insieme, e tutti lo pensavano, era solito per noi scambiarci baci o effusioni, anche in pubblico, ma noi sapevamo benissimo che era solo un modo di dimostrarci il nostro amore, senza pretendere però niente dall’altro.
N: Proprio così! E nessuno dei due vietava all’altro di vedersi con qualcuno e non ne eravamo gelosi, perché tra noi era tutto limpido.
L: Wow! Però non so quanto vi convenga dire di questa storia a Harry… se lo conosco bene, non ne sarà molto felice!
A: Anche Harry ha avuto il suo bel da fare mentre io non c’ero, non può biasimarmi se anche io non stavo tutto il tempo a piangermi addosso ma mi concedevo momenti di svago e piacere.
L: Vallo a spiegare a lui, perché le sue troiette sono scomparse con il tuo ritorno, ma lui è il tuo migliore amico…
N: Appunto, hai detto bene, migliore amico, e si, ci saranno battutine tra noi, abbracci e magari baci a stampo, ma nessuno dei due lo fa con un secondo fine, sono solo alcuni gesti rimasti dagli anni passati.
A: Ha ragione lui! Anche con te ci baciamo sulle labbra a volte, ma per quanto Harry possa decidere di incazzarsi sia tu che io che Niall sappiamo che non c’è malizia in questi scambi d’affetto.
L: Hai ragione.




*MYSPACE*
Eccomiii
Sono tornata!
Un bacione a tutte <3

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Capitolo 18
*** Chapter 17 ***


 
Chapter 17











Quando parcheggiamo realizzo che cavolo! È un sacco che non metto piede in questo parco, cioè da quando sono partita. Ero solita venirci tutti i giorni una volta. Mi precipito fuori dalla macchina e corro alla rampa. A quest’ora ci sono ancora poche persone così salgo subito e inizio a fare un paio di semplici trip per riscaldarmi.
N: Wow, ragazza sei iperattiva stamattina!
L: Qualcuno in particolare ti ha svegliato? –chiede malizioso.
A: Veramente non ho proprio dormito! Ahaha ma possiamo dire che si, mi ha “svegliato” qualcuno in particolare stamattina. Ora la smettete di parlare e venite qui?
Due ore volano in un batter d’occhio ed è già arrivato il momento di avviarci alla macchina per incontrarci con gli altri.
L: Cavolo! Non pensavo fossi così bravo!
N: Nemmeno io te! E tu piccoletta… sei migliorata da paura.
A: Solo perchè LouLou a differenza tua non ha paura di insegnarmi! È molto meno problematico.
N: Cosa?!
L: Massì è brava, stai tranquillo brò! Non è mai caduta…
A: A parte 5 o 6 volte! Ahaha
N: Oh Gesù!
A: Dai Niall, non ho due anni! E poi hai visto pure tu!
N: Si, okok, forse sono un po’ apprensivo…
A: Un po’?
L: Forse?
A: Bella fratello! Batti cinque!
H: Hei ragazzi! –saluta Harry i due pivelli.- Amore –dice invece rivolto a me mentre mi afferra per i fianchi e mi fa scontrare con il suo petto
A: Ciao micio
H: Ciao mia bella gattina! Sai, sei molto sexy vestita così!
A: Tu invece lo sei sempre riccio! –dico aggiustandogli il colletto della camicia che sta indossando.
H: Ma quanto ti posso amare io?!
A: Spero per te molto!
H: Naaa
A: Ah, è così eh! –dico voltandomi, ma una mano mi blocca.
H: Sì, perché molto non basta, ti amo fino all’infinito e ritorno! –dice sfiorandomi la punta del naso con il suo.
A: Ti sei salvato per questa volta.
H: Mi merito un premio quindi ora, giusto?
A: Non so, cosa vorresti?
H: Uhm… penso che per il momento potrei accontentarmi di un bacio.
A: Ti accontenti di poco…
H: No, perché un tuo bacio non è mai poco per me piccola! È tutto l’ossigeno di cui ho bisogno!
A: Aww –lo tiro per il colletto e unisco le nostre labbra in un bacio che di casto ha ben poco.
L: Bene, ora se avete finito, ve ne sarei molto grato, perché mi state facendo venire il diabete!
N: Cazzo se ha ragione Lou!
A: E’ tutta invidia la vostra!
N: Non ne ho motivo –dice facendomi l’occhiolino.
A: Idiota! Ahah
E: Ciao opossuuuum! –dice saltandomi in braccio.
J: Ciao tacchina –dice quell’altra imitando la prima.
A: Ciao amori miei!
H: Mi tradisci?
A: Certo, ma non con loro, vero LouLou?
H: Pumpkin come hai potuto? Sei uno stronzo!
A: Oh, ma non è mica l’unico! Abbiamo fatto una cosa a tre, vero Niall?
H: Pure?! Che tra voi due c’era qualcosa l’avevo capito, ma così non è un po’ troppo?!
A: Vedi Lou? L’ha capito anche lui, non c’è niente da spiegare! Ahah
H: Di che diamine stai parlando ora?
A: Del fatto che hai capito che Niall e io abbiamo avuto… Non so nemmeno come chiamarla…
Mi guarda stranito, così gli racconto la storia da capo.
H: E io dovrei stare tranquillo adesso che lo so?
N: Ma dai amico, ti pare che potrei mai provarci ancora con lei? Non lo farei mai, uno perché tu mi stai simpatico, due perché lei è felice così! Tra noi non c’è mai stato l’amore che lega voi due, la vostra è tutta un’altra storia e io non mi sognerei mai di mettermi in mezzo, anche perché non la amo, non in quel senso almeno.
J: Tu?! E quando avevi intenzione di dirmelo?
L: Oh, tranquilla Jo! Figurati che anche io l’ho scoperto stamattina.
A: Non è sta gran cosa!
H: Seh, vabbè, andiamo ora?
A: Si, ma non mi tenere il muso.
H: Solo, perché me lo dici solamente ora?
A: Ti ho mai chiesto delle tue ex?
H: No, ma..
A: Ma niente! Niall non è esattamente un mio ex, ma questo non cambia le cose! È passato.
H: Ma lui è il tuo migliore amico!
A: Si perdio si! Ma è tutto normale per noi! E se ci vedi scambiarci un abbraccio, o una carezza o un bacio innocente non c’è malizia, lui mi ha aiutato molto.
N: Come tu hai fatto con me d’altronde
A: Ok, ci siamo aiutati a vicenda, ci vogliamo bene e lo facciamo semplicemente come tu quando abbracci Jo lasciandole un bacio tra i capelli o facendola sedere in braccio a te, o salutandola con un bacio all’angolo della bocca, non mi sono mai lamentata o ingelosita, perché so che voi vi volete bene, ma che tu ami me. Non sono presuntuosa, semplicemente riesco a essere razionale. Vi siete sostenuti quando io non c’ero, in seguito all’incidente, durante tutta la vita, è normale, beh, per me e Niall è la stessa cosa!
H: Capito! Ti amo.
A: Anche io riccio.
 
In studio i ragazzi decidono di cantare una canzone di Ed, The A team e so che Niall me la sta dedicando, come ha fatto già tante volte, è stato lui il primo a farmela sentire, diceva che raccontava la mia storia.
N: Alissya, tu hai affrontato così tanto che non so se noi ne saremmo stati in grado, quindi, ancora una volta questa è per te angelo.
H: Niall mi ha raccontato tutto quello che hai passato in questi anni e una delle cose che mi ha stupito di più è stata la tua forza, la passione che traspare in ogni cosa che fai, la tranquillità che lui diceva ti pervadeva quando cantava per te questa canzone.
L: Sei importante per noi tesoro, e penso che l’irlandese qui abbia ragione, noi non ne saremmo stati in grado, ma tu si e per questo ti meriti tutto il bene del mondo. Ti vogliamo bene rossa.
Inutile dire che ho i lucciconi agli occhi.
 
N: White lips, pale face
Breathing in snowflakes
Burnt lungs, sour taste
Light's gone, day's end
Struggling to pay rent
Long nights, strange men
 
H&L&N:  And they say
She's in the Class A Team
Stuck in her daydream
Been this way since 18
But lately her face seems
Slowly sinking, wasting
Crumbling like pastries
And they scream
The worst things in life come free to us
Cos we're just under the upperhand
And go mad for a couple of grams
And she don't want to go outside tonight
And in a pipe she flies to the Motherland
Or sells love to another man
It's too cold outside
For angels to fly
Angels to fly
 
L: Ripped gloves, raincoat
Tried to swim and stay afloat
Dry house, wet clothes
Loose change, bank notes
Weary-eyed, dry throat
Call girl, no phone
 
H&L&N: And they say
She's in the Class A Team
Stuck in her daydream
Been this way since 18
But lately her face seems
Slowly sinking, wasting
Crumbling like pastries
And they scream
The worst things in life come free to us
Cos we're just under the upperhand
And go mad for a couple of grams
And she don't want to go outside tonight
And in a pipe she flies to the Motherland
Or sells love to another man
It's too cold outside
For angels to fly
Angels to fly
An angel will die
Covered in white
Closed eye
And hoping for a better life
This time, we'll fade out tonight
Straight down the line
 
H: And they say
She's in the Class A Team
Stuck in her daydream
Been this way since 18
But lately her face seems
Slowly sinking, wasting
Crumbling like pastries
They scream
The worst things in life come free to us
And we're all under the upperhand
Go mad for a couple of grams
And we don't want to go outside tonight
And in a pipe we fly to the Motherland
Or sell love to another man
It's too cold
For angels to fly
Angels to fly
To fly, fly
Or angels to die –dice guardando dritto verso i miei occhi che sono ormai paragonabili a rubinetti completamente aperti.
A: Grazie ragazzi. –dico correndo ad abbracciarli in cabina.
N: Figurati piccola, ti va di cantarne una noi due insieme come ai vecchi tempi?
Mi volto verso Harry che annuisce dolcemente ed esce insieme a Louis per posizionarsi insieme alle mie due amiche al di là del vetro.
N: Facciamo la solita?
A: Sisi, suoni tu?
N: In realtà… Harry?
H: Dimmi.
N: Vieni qui con una chitarra, seguimi, la conosci Highway don’t care di Tim McGraw con Taylor Swift e Keith Urban?
H: Certo! Me l’ha fatta sentire un’infinità di volte Ali!
N: Sì, è l’ultima canzone che abbiamo cantato insieme prima che lei partisse per Londra.
A: Vorrei che i miei genitori l’avessero saputo.
N: Loro lo sanno, come io so che questa canzone ti deve servire per ricordarti che noi ci siamo.
A: Me lo ricordo.
 
Cantiamo per ore e ore, pranziamo nel bar di fianco allo studio e poi torniamo dentro.
I ragazzi cantano divinamente insieme, ma manca qualcosa…
Cantano un’infinità di canzoni mentre io le ragazze ci limitiamo a cantare Call me maybe facendo le deficienti e facendo il segno di chiamarci ai ragazzi mentre cantiamo e ridiamo, ci siamo divertite molto. Io canto ancora un paio di canzoni con Niall, e una con Harry, mentre Jo e Louis fanno un duetto stupendo.
Quando la giornata si conclude ci dividiamo sulle due macchine e torniamo a casa.
A: Grazie ragazzi! Vi voglio bene.
J: E’ stata davvero una bella giornata.
L: Già.
A: Ci pensate? Una volta al nostro posto c’erano i nostri genitori.
H: E un giorno ci saranno i nostri figli… Perché un’amicizia così è destinata a durare per sempre.
N: Sì, per sempre.






*MYSPACE*
Sono riuscita a recuperare i miei documenti!!
Sono tanto felice, ora posso andarmene,
un besos <3

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Capitolo 19
*** Chapter 18 ***


 
Chapter 18











*31th DECEMBER*
 
La mattina mi alzo preso e tiro su dal letto anche Jo che sembra un ghiro quando dorme. Fino all’ora di pranzo non facciamo niente di che: ci laviamo, facciamo colazione, ci prepariamo per uscire e giochiamo con Kristal. Verso mezzogiorno, invece, usciamo e passiamo a prendere Emi, poi in macchina andiamo al centro commerciale a comprarci un bel vestito per stasera.
A: Cosa ne dite di questo? –chiedo mostrando loro un tubino nero.
E: Naaa, troppo semplice… provati questo! –risponde lanciandomene un altro.
Lo provo ed esco per sentire il loro parere e mi trovo davanti due creature magnifiche.
A: wow ragazze, siete bellissime! –e lo sono davvero!
J: Tu… tu… tu…
A: Si Jo, e che sono un telefono?! Ahah io cosa? Non ti piace?
J: Non mi piace? Scema sei fantastica! Stasera a Harry prende un colpo!
E: Dio mio! Sei fa.vo.lo.sa!
A: bene… Siamo 3 figone allora! Yeah buddy!
E: Ma tu stai fuori!
A: Avevi dubbi?
E: Assolutamente no sistah!
J: Sto in giro con due pazze! Help me!
A: Ma zitta tu! Dai cambiamoci… Mancano ancora le scarpe.
E: Okok miss –io faccio la linguaccia e dopo esserci cambiate e aver pagato andiamo a comprare anche i trampoli.
A: Vi odierò per tutta la vita!
J: Ma taci Alissya! Stai da Dio con quelle scarpe!
A: Se non muoio scendendo le scale!
J: Non fare la tragica! Non cadrai. Avevi ragione Jo, a Harry stasera lo portano via in ambulanza ancora prima che inizi la serata.
A: Ma smettetela sceme! E poi dite tanto di me, ma voi stasera farete conquiste.
J: Seh certo, nei nostri sogniii
E: No, nei miei sogni c’è già qualcun’altro!
A: Eccola che riinizia! Ancora con sto Liam??
E: Assolutamente si Ali! Ultimamente abbiamo legato molto e mi manca tantissimo… Per Natele ci siamo fatti gli auguri e… Penso proprio di essermi ufficialmente innamorata!
J: Scusate ma… Chi è Liam?
A: Il suo coreografo all’università!
J: Te la fai con un insegnante?
E: Ehi… Magariii, siamo solo amici purtroppo!
A: Guardala che aria sognate! Best, ti ho persa!
J: Ahah l’amour!
E: E tu Jo?!
J: Io cosa?!
A: Dai, ammettilo che continui a pensare a lui.
E: Lui chi?
J: Nessuno!
A: Zayn!
E: Il tuo amico che è andato a vivere a New York?
A: Proprio lui!
J: Non è assolutamente vero! –dice imbronciata.
A: Ma certo che no! –ribatto prendendola in giro.
E: Io almeno non ho avuto problemi a dire che mi sono innamorata del mio insegnante.
J: Io non sono innamorata di lui… Okok, lo ammetto, le ultime paio di volte che l’ho visto ho provato qualcosa che non ha niente a che fare con l’amicizia, ma non è neanche lontanamente paragonabile all’amore. Io non sono fatta per amare, solo per giocare e scherzare.
 
 
A: Ma smettila, hai un cuore grande e dolcissimo. Devi solo trovare quella persona che tiri fuori quel lato di te.
J: Può essere… Ma io proprio non mi ci vedo, come te e Harry.
A: Ognuno vive l’amore a modo proprio, non ci pensare, saprai cosa fare quando sarà il tempo. Ascoltate mamma chioccia, pazientate, ma esponetevi. –faccio un occhiolino ad entrambe- Ma qualcuna di voi sa l’ora, dico mentre lentamente ci dirigiamo fuori dal negozio.
E: Aspetta, ora ci guardo… Oddio! Sono le 18 e 30!
A: Che?! Scherzi vero? Ti prego dimmi che ci prendi in giro!
E: No purtroppo!
J: Merda!
A: Che finezza!
E: Muoviamoci!
Corriamo a casa di Emily e a turno ci facciamo la doccia e ci vestiamo.
A: Veni Emi che ti faccio i capelli.
E: Arrivo
J: Nel frattempo io li faccio a te, i miei sono già sistemati.
Verso le 20.00 manca solo il trucco.
J: Cavolo!
E: Ti aiuto io, dammi!
J: Grazie mille!
 
È incredibile vederle così l’una nei confronti dell’altra. Ho sempre saputo che sarebbero andate d’accordo se mai si fossero incontrate, ma ho sempre vissuto in compagnia o dell’una o dell’altra. Mai insieme. Capisco che è fantastico, ho sempre desiderato passare un pomeriggio come quello di oggi! Non ho mai pensato fosse possibile. Ho sempre sentito parlare dell’anima gemella eppure… mi rendo conto che tutto so che dicevano era falso. Ognuno di questi ragazzi è la mia anima gemella. Tra me e Harry so che è amore, quello vero, che non conosce la parola fine, che non si conclude con il classico e vissero per sempre felici e contenti. La nostra storia durerà per sempre, fino alla fine dei nostri giorni. Harry è la mia metà, la mia casa, la mia ancora, i ragazzi invece sono tutti il mio porto sicuro. So che ovunque andrò potrò contare sull’appoggio, sul sostegno di tutti loro, e non c’è certezza più rassicurante nella mia vita. Li amo infinitamente, uno ad uno. Dicono che ci si innamora veramente una volta soltanto nella vita, ma sbagliano, io sto amando ora, come già ho amato in passato. L’amore è sempre vero, è sempre sincero, si suddivide solo in vari tipi d’amore. L’amicizia, l’amore tra partener, l’amore tra fratelli, l’amore per i propri genitori, il bene per i parenti cari… amiamo ogni giorno, e lo facciamo con tutto il nostro cuore, dispensiamo lo stesso amore solo in modo diverso. Incanaliamo tutte le nostre energie nell’amare, ci affidiamo completamente nelle mani del nostro amante, che sia un’amica fidata o il proprio compagno. E fa male sapere di essere stati traditi, indipendentemente da chi l’abbia fatto, soffrirai. Perché l’amore è questo.
 
A: Cavoli ragazze sono già le 20.30, ci siete?
J: Stiamo arrivando!
A: Wow… siete… bellissime!
E: Guardati Ali… sembri... caspita, sei meravigliosa!
A: Grazie, ma ora veloci.
J: Si, hai ragione.
Quando arriviamo a casa mia ad aprirci la porta è papà.
R: Oddio ragazze, siete una più bella dell’altra! Complimenti alle mamme!
A: Grazie baba.
R: Dai, vi stanno aspettando. Voglio una bella entrata a effetto eh!
A: Ahahah ok baba. Ragazze pronte?
Annuiscono tutte, cos’ ci prendiamo per mano e precedute da Robert facciamo il nostro ingresso in sala.
R: Sono arrivate.
Tutte le teste si girano verso di noi. Chi strabuzza gli occhi, chi spalanca la bocca.
 
Alissya: http://www.polyvore.com/alissya/set?id=81173779
 
Johanna:
http://www.polyvore.com/johanna/set?id=81171773
 
Emily:
http://www.polyvore.com/emily/set?id=81170280
 
Io mi avvicino a Harry
A: Amore, chiudi la bocca che entrano le mosche –gli dico dolcemente lasciandogli un bacio sulla morbida guancia.
H: Sei bellissima. –dice lui di tutta risposta.
A: Grazie tesoro, anche tu non sei niente male. –sta indossando una camicia bianca, dei pantaloni blu scuro e una blazer dello stesso colore.
H: Di cosa ti stupisci piccola? Io sono sempre meraviglioso!
A: E modesto soprattutto.
H: Ovvio. Comunque in tutto questo non mi hai ancora salutato.
A: Hai ragione. –lascio che le nostre labbra si sfiorino e poco dopo interrompo il contatto, Harry mi guarda triste- Tranquillo, finiamo dopo –dico facendogli l’occhiolino.
H: Mi piace!
A: Immaginavo.
C: Piccioncini è pronto!
La serata passa allegra e quando mancano due minuti a mezzanotte usciamo in giardino e iniziamo il conto alla rovescia
Tutti: 10,9,8,7,6,5,4,3,2,1,…. Buon anno nuovo!
Sento tirarmi da dietro e due labbra calde si posano sulle mie. Approfondiamo il bacio e sembra che tutto il mondo intorno a noi scompaia. Io e lui. Nient’altro.
H: Ti amo. Buon anno amore mio –sussurra piano al mio orecchio
A: Buon anno anche a te vita mia. Ti amo.
Ci fissiamo intensamente mentre un sorriso aleggia sul volto di entrambi, poi ci riuniamo ai festeggiamenti degli altri, abbracciamo tutti e ci scambiamo gli auguri uno a uno.
J: Andiamo?
A: Si.
Il programma per il resto della nottata è di andare in discoteca a ballare. Quindi salutiamo i grandi e andiamo.
H: Tu vieni in macchina con me, gli altri vanno con Niall ed Emi.
A: Perfetto amore.
H: Ciao ragazzi.
N: Ciao piccioncini. A dopo –risponde con un occhiolino in direzione del mio ragazzo.
A: Perché vi salutate? Tanto tra trenta minuti ci rivediamo!
J: Ha ragione, muovetevi, su!
Guardo Niall confusa… e noto che anche Jo sta sorridendo a Harry!
A: Ma siete tutti impazziti?! Andiamo?
H: Certo principessa –dice aprendomi la portiera.
A: Oh grazie mio principe.
Dopo quaranta minuti che siamo in macchina inizio a preoccuparmi, dovremmo già essere arrivati, gli altri sono di sicuro già lì.
A: Harry?
H: Si cucciola?
A: Dove stiamo andando?
H: Oh, tranquilla, io e i ragazzi abbiamo scelto di andare alla discoteca che ci ha consigliato Niall, arriveremo tra una ventina di minuti, dormi pure se vuoi, appena arriviamo ti sveglio.
A: Venti minuti? Non mi sembra così tanto per dormire…
H: Meglio di niente!
Ascolto il suo consiglio e un paio di minuti dopo mi sto già facendo cullare da Morfeo.
A risvegliarmi dal mio sonnellino sono due possenti braccia che mi sollevano in stile sposa…
A: Siamo arrivati?
H: Si tesoro.
A: Mettimi giù, non puoi entrare con me così in discoteca.
H: Ok. –risponde semplicemente.
Mi poggia a terra, ci metto qualche secondo per riprendermi dalla dormita, ma quando lo faccio rimango sbalordita… siamo in una villetta e non in discoteca!
A: Harry?
H: Sorpresaaa
A: Come, che?
H: Questa è la mia casa al mare. Ho chiesto ai miei genitori di prestarmela e ai tuoi il permesso di portarti qui.
A: Wow… E gli altri?
H: Loro sono davvero in discoteca. Ma io volevo trascorrere un po’ di tempo solo con la mia ragazza, e soprattutto voglio che questo sia un anno speciale e come tale doveva iniziare.
A: Il mio anno è speciale solo per il fatto che tu fai parte della mia vita amore. Sei il mio ossigeno, la mia luce, e ovunque tu sia quella per me è casa. L’inizio perfetto dipende dal fatto che siamo insieme, non importa dove. Ti amo, e ti ringrazio, mi sarei accontentata di passare il capodanno con tutti gli altri in una semplice discoteca, ma questo è decisamente meglio. Solo io e te, il resto del mondo lasciamolo fuori per questa notte.
H: Anche io ti amo.
Entriamo in casa mano per mano, mi fa fare il giro turistico della casa e mi mostra la “nostra” stanza. Ci sistemiamo sul lettone e lui si alza per mettere un film, ma quando si siede sul bordo del letto guardando verso il televisore io mi avvicino a lui a carponi sul letto e gli sfilo il telecomando dalle mani per poi mordergli il lobo mentre le mie mani gli sfilano la camicia lentamente e sensualmente. La lancio per terra e lascio che lui si giri e si sdrai su di me, facendo leva sugli avambracci per non pesarmi troppo. Ci baciamo passionalmente, io infilo le mie mani nei suoi capelli e lui posa le sue vicino alla mia testa. Mi alza leggermente e mi slaccia la cerniera del vestito, per poi togliermelo e gettarlo a terra insieme alla sua camicia, lo stesso facciamo con il resto degli indumenti. Continuiamo a baciarci, a morderci, a succhiare lembi di pelle e ad esplorarci, fino a quando non si preoccupa di recuperare il preservativo rimasto nel portafoglio all’interno dei jeans. Mi penetra lentamente, ma ciò non evita che io mi aggrappi a lui e gli tiri un poco i capelli. Il ritmo delle sue spinte aumenta gradualmente e con esse il piacere.
A: Oh, H-har-ry, ti… amo! –sussurro in preda all’orgasmo.
H: Anche i-io a-amor-re. –si abbandona sul mio corpo, stanco e sudato, mentre i respiri tornano regolari.
Ci abbracciamo, viso contro viso, fronte contro fronte, gambe intrecciate e corpi stretti l’uno all’altro.

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Capitolo 20
*** Chapter 19 ***


 
Chapter 19











La mattina seguente vengo svegliata dai raggi del sole e da un profumino delizioso, accompagnati da un leggero bacio sulla guancia.
H: Buongiorno dormigliona.
A: Buongiorno amore. –rispondo con gli occhi ancora chiusi e la voce impastata dal sonno.
Ci metto qualche secondo per svegliarmi e aprire gli occhi…
A: Oh mamma! Amore vestiti! –urlo non appena lo vedo, con il vassoio in mano e solo un paio di boxer addosso… una visione certamente paradisiaca, ma anche troppo sexy per l’ora che è.
H: Perché? Non ti piaccio forse?
A: Al contrario Harry, è che arrapi troppo vestito così!
H: Ma davvero?
A: Si, e io mi sono appena svegliata.
H; no, giura?!
A: Ahahah pirla! Non ti conviene avvicinarti ancora…
H: Ah no?!
A: A tuo rischio e pericolo
H: Io rido in faccia al pericolo ah ah ah.
A: Peggio per te re leone dei miei stivali –lo tiro sul letto e lo bacio mettendomi a cavalcioni su di lui. Inutile specificare cosa succede dopo, no? Riprendiamo da dove avevamo finito la notte e ci amiamo completamente per la seconda volta nella stessa casa, che sarà custode di questi momenti.
 
A: Ma quando dobbiamo tornare? –chiedo attorcigliando i suoi capelli alle mie dita.
H: Per cena visto che domani mattina presto abbiamo la partenza e stasera c’è il cenone con gli altri.
A: Ok amore… Quindi cosa facciamo ora? –chiedo dolcemente.
H: Che ne dici se scendiamo a mangiare e poi mettiamo su un film e restiamo accoccolati?
A: Direi che hai avuto un’ottima idea. –sospiro- Harry?
H: Cosa c’è pulce?
A: Harry, devo dirti una cosa…
H: Dimmi pure, mi stai facendo preoccupare così.
A: Domani quando torneremo a Londra, bhe vedi… Io rimarrò solo per un paio di giorni perché poi de…
H: No, cosa? Scherzi vero? –chiede allontanandosi da me.
A: No, purtroppo.
H: Ma perché? Ho fatto io qualcosa di sbagliato? Mi vuoi lasciare di nuovo? E devi aspettare Londra per farlo? Ti prego Ali, stiamo bene insieme no? Perché mi vuoi lasciare? Ti giuro che se ho fatto qualcosa di sbagliato non era mia intenzione… io, io mi farò perdonare, ma ti prego non lasciarmi di nuovo, io ho bisogno di te, sei tutto e…
A: Zitto –dico baciandolo con gli occhi fuori dalle orbite, prendo il suo viso tra le mani e punto i miei occhi nei suoi- Guardami, Harry guardami ho detto. Tu non hai fatto niente di sbagliato, chiaro? Non devi nemmeno lontanamente pensare che io ti possa voler lasciare, c’eri anche tu stanotte? E poco fa? Io ti amo e niente e nessuno potrà mai cambiare questo sentimento. Sei tutto per me, il mio sorriso più spontaneo nasce solo in reazione al tuo, ogni bacio che ci scambiamo è il mio ossigeno, ogni tuo abbraccio è la mia casa, ogni tuo sguardo è la mia forza. Non ti lascerò né ora né mai, lo farò solo se sarai tu a chiedermelo.
H: Mai!
A: Nemmeno io lo voglio. Quindi tranquillo. Ti stavo dicendo che tornerò a Londra per un paio di giorni soltanto perché mi ha chiamato Ed, parte per il tour, ha bisogno di me. Vado via per lavoro sciocchino.
H: Oh, scusa io…
A: Tranquillo, anche io ho avuto paura quando Ed me l’ha detto, ma sai cosa? Siamo stati cinque anni ad amarci senza vederci, sentirci…
H: Chissà per colpa di chi…
A: Okok, colpa mia, comunque…
H: Ce la faremo! Scusa, ti sarò sembrato un imbecille!
A: No, solo un ragazzo innamorato che ha paura di perdere la sua ragazza.
H: E’ qui che sbagli.. io non sono un ragazzo innamorato che ha paura di perdere la sua ragazza, io sono sì innamorato e ho sì paura di perderti, ma tu non sei solo la mia ragazza, tu sei la mia ragione di vita da sempre.
A: Ti amo. Due mesi passeranno veloci, ci sentiremo tutti i giorni, e ti ho già preso i biglietti per il concerto di Londra che si svolgerà tra un mese.
H: Grazie amore.
A: Ora per favore, abbiamo ancora un pomeriggio tutto per noi, godiamocelo, ok?
H: Ok, andiamo.
Ci abbracciamo e scendiamo le scale tenendoci per mano, ci dirigiamo in cucina e ci mettiamo ai fornelli. Giochiamo come due bambini mentre prepariamo il pranzo (speriamo di non morire avvelenati) e quando è ponto ci sediamo a tavola lasciando che le nostre mani si uniscano.
A: Ahia! Mannaggia il diavoletto, scotta! –esclamo schizzando in piedi e lasciando la mano di Harry in un lampo.
Harry inizia a rotolarsi dalle risate. Ma brutto… volevo dire… che caro ragazzo. Si disegna una smorfia sul mio viso carino e coccoloso (?)
A: Cosa ridi iena?
H: Ahahah sei ahahah saltata su ahah come ahah un petardo!
A: Ma porca muffetta con le sue puzze assassine… la smetti?!
H: Porca che?! Ahahha
Un ghigno mi si dipinge in faccia nell’esatto momento in cui un’idea vendicativa e un po’ folle mi balena in mente. Prendo il piatto di pasta e ne verso un po’ sul cojone che ride per terra. La risata si interrompe.
A: Alleluhia! Pensavo di doverti portare allo zoo e farti ingabbiare insieme alle iene ridens.
H: Sei una stronza Alissya!
A: Lo so Hazza, ho avuto dei degni insegnanti.
H: Come mi hai chiamato?
A: Hazza…
H: Mi mancava sentirmi chiamare così, quando lo fa Louis non ha lo stesso suono.
A: Mi sei mancato anche tu, nessuno mi chiamava più
A&H: My Alis.
H: Ti amo.
A: Anche io.
 
Verso le 18.00 ci mettiamo in marcia per tornare a casa mia. Quando arriviamo troviamo tutti già pronti ad aspettarci. Corro in camera a cambiarmi (http://www.polyvore.com/last_evening_with_you/set?id=81175914 ), afferro la giacca e di fretta torno al piano di sotto.
C: Pronta a tornare a Londra? –chiede una volta a tavola.
Lancio un’occhiata a Harry che abbassa la testa, così allungo la mano sotto il tavolo e la poso sulle sue gamba. Lui alza di scatto il viso e mi guarda triste, mentre io gli sorrido.
A: Sì –dico voltandomi verso la mamma_ Ma in realtà torno a Londra solo per domani.
Tutti gli occhi ora sono puntati su di me e ogni orecchio è teso per sentire ciò che sto per dire.
A: mi ha chiamato Ed, parto in tour con lui, gli serve la fotografa e dovrò dare anche una mano con la grafica del sito.
C: Complimenti tesoro!
R: Brava la nostra ragazza!
A: Grazie. –rispondo abbassando la testa.
H: Scusateci un attimo… -mi afferra la mano e mi trascina fuori dal locale. Una volta usciti si piazza di fonte a me- My Alis…. Stamattina ero sconvolto, ho avuto paura di perderti di nuovo, di vederti scivolare via dalle mie mani una seconda volta. Non lo avrei sopportato né tantomeno permesso. Ti ho coinvolto troppo nella mia preoccupazione ingabbiando la tua gioia. È un’occasione più unica che rara e sono fiero di te amore. Non ho mai avuto dubbi che ce l’avresti fatta, lo sai bene. Sono stato un’egoista, mi dispiace.
A: Non sei stato egoista, anche io non ho reagito bene all’inizio… Non volevo partire e stare due mesi senza te, ma poi ci ho ripensato, è quello che voglio da sempre, e tra un solo mese sarò di nuovo a Londra per un paio di giorni e…
H: Ce la caveremo! Ci sentiremo tutti i giorni, ti racconterò la mia vita in accademia, ti aggiornerò su tutto quello che succede, e tu farai lo stesso, vorrò sapere ogni vostra mossa. E tra un mese assisterò al concerto del nostro idolo con te, come abbiamo sempre sognato. Siamo forti e il nostro amore è sincero. Sono solo un paio di mesi…
A: Grazie.
H: E’ il minimo dopo la parte di stamattina. Vai, e impara bene il mestiere che quando un giorno sarò io a dover andare in tour voglio te come fotografa, te come grafica, semplicemente te. Non ci dovremo dividere. Per ora parti e divertiti, quando tornerai io sarò ancora qui ad aspettarti a braccia aperte.
A: Sei perfetto. Vuoi sposarmi? –chiedo ridendo.
H: Assolutamente si!.... Magari aspettiamo un po’ eh?!
A: Ahahah scemo! Comunque a parte gli scherzi… Grazie davvero, avevo bisogno di sentirtelo dire. Ti amo.
H: Anche io piccola.
Ci baciamo per quelle che sembrano ore e solo quando esauriamo il fiato interrompiamo il contatto divino che si era creato tra le nostre labbra e ci guardiamo intensamente. “Gli occhi sono lo specchio dell’anima” ed è proprio vero. Non mi sono mai sentita nuda come quando lui mi guarda, sembra che i suoi occhi siano fatti apposta per guardarmi dentro, per incrociarsi con i miei e togliermi il fiato leggendo tutto l’amore che provo per lui.
H: Sei bellissima.
A: Ti amo.
H: Anche io. Entriamo?
Annuisco, ci prendiamo per mano, mi bacia una guancia e insieme rientriamo al ristorante.

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Capitolo 21
*** Chapter 20 ***


 
Chapter 20










*1 MONTH LATER*
Wow. Lavorare come fotografa per il tuo idolo e amico è fantastico. In più sto dando una mano con il sito, aggiornando ogni giorno con foto e video, curando la parte grafica e lo spazio fan. Oggi niente concerti e quindi niente prove per Ed; in compenso più tardi avrà un’intervista radiofonica e un photoshoot. Approfittando dunque della mattinata libera siamo in giro a fare shopping.
A: Guarda che bello quel vestitino Ed! – Lui si gira a guardare dove sto indicando (
http://images6.fanpop.com/image/answers/3201000/3201775_1365271889878.62res_500_500.jpg)
Ed: Bellissimo! Scommetto che ti starebbe divinamente
A: Già, peccato costi troppo…
Ed: Ehi, guarda lì! Ti dispiace andarmi a prendere un frappuccino?
A: No, tranquillo, così ne prendo uno anche per me
Quando torno da Ed lo trovo con una busta in più in mano e un sorriso furbo
A: Tieni – Dico allungandogli il suo frappuccino e bevendo un sorso del mio alla vaniglia.
Ed: Ali… tu sai che ti voglio bene, no? E non ti ho ancora ringraziato per quello che hai fatto per me… sai… con Abigail…
A: Sì, lo so. Non mi devi ringraziare! Siete perfetti insieme e si vede che tiene a te
Ed: Ma io ti voglio ringraziare, altrimenti mi sento in debito
A: Okok… Dio sei insopportabile! – Dico sorridendogli dolcemente – Ma ho già tutto quello che potrei desiderare, mi basta sapere che sei mio amico…
Ed: No… - Mi lascia in mano la busta che avevo notato – Ora hai tutto!
La apro e dentro trovo il vestitino di qualche minuto prima
A: Grazie Ed! non dovevi ma grazie! – Esclamo lanciandomi in braccio al rosso
Ed: Figurati! Se avessi saputo che mi avresti abbracciato così lo avrei fatto prima
A: Che pirla che sei – Dico staccandomi da lui
Continuiamo a fare giri e il pomeriggio lo accompagno in radio così riesco a fare qualche foto e qualche video da mettere sul sito. L’intervista procede bene fino alle fatidiche domande sulla vita privata…
In: Allora Ed, ci sono arrivate poco fa delle foto di te stamattina in giro per shopping con una ragazza. Che a quanto pare è la tua fotografa – Disse indicandomi – davvero carina. Cosa c’è tra di voi?
Io sbianco e lui sbarra un attimo gli occhi, ma si riprende subito
Ed: Oh… niente. Siamo solo ottimi amici…
In: Dai non fare il timido. Siete stati visti abbracciati e sappiamo che le hai comprato un vestitino
Ma che cazz? Che avvoltoi sono ‘sti paparazzi e ‘sti intervistatoti?! Leoni!
Ed: No, guarda davvero. Le voglio molto bene, ma siamo solo amici. Non nego che lei sia bellissima, sia esteriormente che interiormente. Ma tra di no non c’è niente più di una bellissima amicizia.
In: Sicuro?
Ed: Al cento per cento! Le voglio bene, ma non è lei che amo, e lei non ama me.
In: Wooo… aspetta un attimo, significa che abbiamo qui due ragazzi impegnati?
Ed: Sinceramente? Sì. Lei ha un ragazzo davvero fantastico, sono meravigliosi insieme… dovreste vedere come si guardano per capire. E io… diciamo che, proprio grazie a questa pazza, sono riuscito a ufficializzare la storia con la persona per me più speciale al mondo.
In: Sentito ragazze? Il nostro irlandese è impegnato. Possiamo sapere chi è la fortunata?
Ed: Sì, certo. Si chiama Abigail. Ci conosciamo più o meno da quattro anni; è una storia lunga e complicata, ma ora finalmente va tutto bene.
In: Bene, siamo tutti felici per voi, vero ragazze? Ultima domanda sull’argomento: da quanto state insieme?
Ed: Da una settimana circa
In: Grazie Ed. Capito ragazzi?! Stamattina avete preso una sbandata, i ostri due ragazzi sono entrambi fidanzati e felici. Ora salutiamo il nostro ospite. Molto contento di averti avuto fra noi.
Ed: È stato un piacere
In: Ciao, alla prossima



*3 DAYS LATER*
Finalmente! Dopo più di due settimane stasera rivedrò il mio ragazzo! Infatti oggi siamo a Londra, dove i biglietti per il concerto di Ed sono andati sold out in poco tempo. Non vediamo l’ora! Sono le 18 e ci stiamo dirigendo allo stadio per le prove, poi check-in e verso le 21 inizierà il concerto. Anche Ed è molto agitato perché oggi in prima fila non ci sarà solo il mio bellissimo ricciolino, ma anche Abigail, la ragazza di Ed, che per la prima volta assisterà ad un suo concerto. Poi finito tutto io, Ed, Harry e Abi andremo a cenare fuori in un ristorante che Ed ha prenotato apposta per l’occasione. Verso le 19 esco dall’arena e vado da starbucks a comprare un paio di muffin e due caffè. Non ho lasciato che un bodyguard mi accompagnasse nonostante le loro richieste… in fondo quella famosa non sono mica io. “Non ne vedo l’importanza” avevo detto sorridendo.
Esco dal caffè e vedo un gruppetto di ragazze con indosso le magliette di Ed che mi si avvicinano sorreggendo dei cartelloni per il mio rosso.
X: È lei ti dico – Sento sussurrare da vocine eccitate mentre mi indicano e parlottano tra di loro
X2: Adesso vi mostro che è lei – Una ragazza più coraggiosa mi si avvicina ulteriormente e io le sorrido – Ciao
A: Ciao, state venendo al concerto?
X: Sì – Risponde la prima ragazza che avevo sentito parlare – Ma tu sei Alissya, vero?
A: Sì, sono io. Posso chiedervi come avete fatto a riconoscermi?
X: Visto che è lei? – Dice alle sue amiche – Comunque ti conosciamo un po’ tutte per via delle foto sui giornali e dell’intervista di qualche giorno fa. Ma tu conosci Abigail?
A: Sì, certo che la conosco. È davvero una brava persona, una ragazza fantastica e un’amica eccezionale, tranquille ragazze. Insieme sono bellissimi: lei è molto dolce e lui la ricopre di tutte le attenzioni che può essendo lontano. Immagino che delle fans non possano chiedere di meglio per il proprio idolo. Ora scusatemi ragazze, ma devo proprio andare. Abigail e il mio ragazzo stanno per arrivare e io devo andare a dare loro i pass. Ci vediamo dopo
X2: Grazie del tuo tempo Alissya. Posso chiederti un ultimo favore?
A: Certo, dimmi pure
X2: Puoi portare questo cartellone a Ed?
A: Posso vedere per favore? – Le ragazze mi mostrano il cartellone e a me balena un’idea brillante in mente – Venite, veloci.
Torniamo all’arena di corsa perché sono già le 19.45
A: Aspettatemi qui un attimo, torno subito… Ah, già… che posti avete? – Mi dicono i posti e mi porgono il cartellone. Scappo nel camerino e modifico appena il loro cartellone aggiungendo un disegno e una foto, a cui aggiungo la mia firma, di Abi con Ed che ho scattato loro una settimana prima, visto che le ragazze mi hanno detto che sostengono la loro coppia (e la loro frase scritta sul cartellone ne è la prova). Torno di là e mostro loro le modifiche
X2: Wow
A: Mi avete detto che sostenete la coppia e ho pensato che siccome stasera Abi sarà presente e lui vuole farle una sorpresa… verrete illuminate mentre lui le dedicherà una canzone
X2: Ed deve essere davvero fiero di avere un’amica come te
A: Credimi, non è niente di speciale visto quello che lui tutti i giorni fa per me.
X: Grazie
A: Non dovete ringraziarmi, al massimo sono io che ringrazio voi perché sostenete Ed e Abi e credetemi se vi dico che ne hanno entrambi bisogno. Ora vado che sono in un ritardo spaventoso, ciao ragazze.
Mi precipito all’ingresso e guardo l’ora: 20.20. Merda! Chiamo Bob in preda al panico
B: Pronto?
A: Ciao Bob, sono Ali
B: Sì Ali, dimmi…. Ali?! Ma dove diamine ti sei cacciata? Sai che dovevi fare entrare il tuo ragazzo e Abigail più di venti minuti fa?
A: Lo so, lo so… ero con delle fans a organizzare una sorpresa per Abi e Ed. Scusa, scusa, scusa
B: Perdonata! Ma ora muoviti che Harry ti sta aspettando. È con Ed e Abigail. 
Basta il suo nome e io sto già correndo. Corro fino ad arrivare al camerino di Ed. Busso. Niente. Busso di nuovo e ad aprirmi arriva Ed.
Ed: Eccoti finalmente
A: Sì sì scusa – Guardo oltre le spalle di Ed alla ricerca di Harry
Ed: È di là – Mi dice capendo subito e indicando il bagno – Vieni, entra
Mi fa accomodare e saluto Abi. Dopo due minuti la porta si apre e dal bagno esce il mio meraviglioso ragazzo-angelo. Appena lo vedo tutto il mondo sparisce e senza pensarci mi lancio tra le sue braccia. Inizio a baciargli tutta la faccia e lo stringo ancora di più. Lui dopo un iniziale smarrimento ricambia la stretta e mi accarezza dolcemente i capelli
H: Buona sera amore – Sussurra dolcemente al mio orecchio. Io di slancio lo bacio appassionatamente. Riassaporare le sue labbra è bellissimo – Dovresti andartene più spesso a lavorare e dovremmo ritrovarci molte più volte.
Ridacchiamo e ci baciamo di nuovo
Abi: Non sono meravigliosi tesoro? – Torno alla realtà e mi volto a guardare Ed e Abi abbracciati su un divanetto
Ed: Sì, lo sono – Dice sorridendole teneramente – Ma noi di più – Replica stringendola a sé e baciandola
Un fischio da parte mia e di Harry e i due piccioncini si staccano e si girano a guardarci. Abigail è dello stesso colore della salsa di pomodoro. Bellina lei!
A: Bene, dopo tutta questa dolcezza da unicorni rosa che vomitano arcobaleni… direi che è ora che tu Ed ti prepari, che io vada di là a controllare a che punto siamo e a coccolare la mia piccola e che voi due – Dico indicando Harry e Abi – Andiate sotto al palco.
Ed: Chiamo James
A: Lascia, faccio io. A dopo rosso
Io e Harry cominciamo a uscire in modo che Abi possa incoraggiare il suo ragazzo e salutarlo. Ci raggiunge dopo due minuti e li porto da James, la guardia del corpo di cui Ed si fida maggiormente. È un uomo sulla trentina, biondo cenere, con occhi color caramello
A: Sciao belooo – Dico dandogli una pacca sul culo
J: Sciao belaa – Risponde lui tirandomi leggermente la coda
A: Ehi pertica, ti ho portato i nostri lovers, puoi accompagnarli giù per favore?
J: Certo principessina, ogni suo desiderio è un ordine per me
A: Grazie genio della lampada
Sento fuoco trafiggermi la schiena e capisco che Harry è geloso marcio. Mi volto e mi avvicino a lui, prendendo il suo viso tra le mie piccole mani. Fisso i miei occhi nei suoi. Verde nel verde. Bosco e smeraldi.
A: Buon divertimento amore mio – Cerco di imprimere tutta la dolcezza e tutto l’amore che dispongo in quelle parole e nel mio sguardo – Ti amo. – Gli lascio un leggero bacio a fior di labbra.
Lui pare capire e si rilassa. Mi abbraccia senza preavviso e “Ti amo” sussurra per poi darmi un bacio sulla fronte prima di lasciarmi andare.
A: Fa’ attenzione James – Lo ammonisco
J: Sìssignora – Dice serio. Un attimo dopo sul suo viso aleggia un sorriso malizioso – Comunque era ora che mi presentassi questo famoso Harry. Sai – Si volta verso il diretto interessato e prosegue – Parla solo di te, mi ha fatto una testa tanta. Se continua così andrà a finire che persino io mi innamorerò di te
Arrossisco e mando al diavolo James che per tutta risposta ride come un matto. Saluto i tre e vado a controllare che sia tutto sotto controllo. Il tecnico delle luci è già pronto ad entrare in azione; il tecnico video ha già preparato lì vicino a sé il DVD con il video che gli ho portato prima; i due addetti alla manutenzione sono già stati informati precedentemente dello sgabello che dovranno portare sul palco insieme a un paio di aggiunte che ho inserito io; e io sono già in piedi con la mia macchina fotografica in mano e gli occhi già puntati sul palco. Sorrido immaginandomi la faccia di Ed quando si renderà conto che quella che doveva essere una sorpresa per la sua ragazza si è trasformata in una sorpresa per la sua ragazza e per lui steso. Il concerto inizia, le fans sono in delirio, cantano con lui, urlano, ballano. E arriva la pausa dopo un’ora. È il momento. 









*MY SPACE*
Incredibile! Sono riuscita a ritrovare due capitoli della storia a cui ero particolarmente affezionata! Dopo questi due capitoli comunque aggiornerò con l'epilogo. Ormai questa storia è giunta al termine e nonostante il dispiacere sono pronta a separarmi da Alissya, colei che mi ha permesso di trovare il coraggio di scrivere.
Detto questo vi lascio la mia Abigail: 

Un bacione a tutte

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Capitolo 22
*** Chapter 21 ***


Chapter 21










Ed scende agitato perché sta per dedicare Kiss me alla sua ragazza. Non è dolcissimo?! Faccio un cenno ai miei “collaboratori” e le luci sul palco vengono spente mentre i due ragazzi portano su lo sgabello, una coperta e un cesto da pic-nic sul lato a destra; il video è pronto a partire. Ed torna sul palco buio e a un altro mio segno parte il video e contemporaneamente Abi viene illuminata. Ed subito si volta verso di me e io gli sorrido. Mima un grazie e comincia a cantare la canzone mentre James aiuta Abi a salire sul palco e la fa sedere sulla coperta tirando fuori una rosa dal cestino e porgendola alla mia amica. Abi fissa lo schermo dietro al suo ragazzo piangendo. Il video è una sequenza di foto e piccoli filmati. Si guardano negli occhi ora e tutti possono vedere quanto questi due ragazzi si amino. La canzone finisce e il video sfuma con un unico suono: la risata cristallina di Abi rincorsa da Ed al parco. Il mio amico scende dallo sgabello e si avvicina alla sua bella, la aiuta ad alzarsi e sotto gli occhi di tutti la bacia, dicendole “Ti amo” per la prima volta con migliaia di persone ad assistere alla scena commuovente. “Anche io ti amo” risponde la fontana umana in cui si è trasformata quella meravigliosa creatura. Un altro piccolo bacio e il pubblico esulta. Un altro mio cenno e questa volta i riflettori vengono puntati sulle ragazze con il cartellone. Tutta la platea e anche i due fidanzatini sul palco si girano a guardare il nuovo punto di luce. Ringraziano stupiti le fans, poi il ginger inaspettatamente si gira verso di me che sto ovviamente scattando foto a manna e mi viene a prendere trascinandomi sul palco inserendomi tra sé e Abi. Mi abbracciano entrambi e lui con il microfono in mano inizia a parlare
Ed: Ringrazio tutti voi ragazzi per avermi permesso questo; voi ragazze con il cartellone perché ci sostenete; tutti quelli che lavorano con me per l’impegno che ci mettono; tutti quelli che hanno aiutato questa pazza – Dice stringendomi ulteriormente – A organizzare una sorpresa dentro la sorpresa; ma soprattutto ringrazio Alissya per essere un’amica così fantastica. Sì ragazzi, una settimana fa mi sono dichiarato a quella che ora posso chiamare la mia ragazza. Penso che non avrei mai trovato il coraggio di farlo se Ali, conoscendo la storia, la mia timidezza e il mio amore per Abigail, non mi avesse spinto a dichiararmi. Avevo deciso di dedicarle questa canzone oggi, per farle una sorpresa e per farle capire che io a lei tengo davvero… ma ancora una volta Alissya ci ha dimostrato quanto il suo altruismo vada oltre l’immaginabile. La coperta con la rosa, il video, le ragazze con il cartellone… Ancora una volta ti dobbiamo ringraziare Ali per aver reso tutto un po’ più speciale.
Io ormai sono nello stesso stato di Abigail mentre anche lei mi ringrazia.
A: Non dovete ringraziarmi! Per te farei questo e altro idolo. Mi hai permesso di fare il lavoro che amo, mi hai aiutato a non buttare tutto all’aria quando la voglia di vivere mi aveva abbandonata – sento gli occhi dispiaciuti di Alex puntarsi sulla mia figura – Anche prima di conoscermi mi aiutavi e nemmeno lo sapevi. E Abigail? È una ragazza assolutamente fantastica e se lei è la ragione del tuo sorriso come il mio ragazzo lo è del mio, non vedo perché non dobbiate avere il meglio. Vi voglio bene scemi – dico dolcemente.
Ci abbracciamo tutti e tre, poi scattata una foto a loro due me ne vado, aspettando che Abigail venga dietro nel backstage. 
Abi: Grazie, grazie, grazie! – dice abbracciandomi di slancio
A: Non ho fatto niente di che… l’idea è stata del tuo ragazzo, io gli ho solo dato una mano
Abi: Grazie comunque, scommetto che Harry in questo momento è fiero di te, soprattutto dopo le belle parole
H: Lo è, tranquille – esclamo lui sbucando dal nulla e cingendomi i fianchi da dietro mentre mi lascia un bacio umido sul collo
Abi: Visto?
Scoppiamo a ridere tutti e tre, probabilmente più per la faccia che ha fatto Abigail che per altro, poi faccio accomodare loro sulle poltroncine lì ai lati del palco mentre io scatto le ultime foto e aggiorno il sito in tempo reale inserendo anche un piccolo stralcio della sorpresa.
Dopo una ventina di minuti il concerto finisce e chiedo a James di portare qui le ragazze del cartellone. Quando arrivano le conduco da Ed. Pianti, urletti, abbracci, domande, ringraziamenti da parte di entrambi, saluti e tutti insieme usciamo. Saluto le ragazze per poi salire in limousine. Quando arriviamo al ristorante i ragazzi scendono e dopo averci aperto la portiera ci accompagnano all’interno prendendoci per mano. Sì, sono dei veri gentlemen i nostri amori. Io e Abi ci accomodiamo nel privè, in cui ci ha condotti il cameriere, con gli occhi a cuoricino, un po’ perché tutto è molto fine e carino e un po’ perché Ed e Harry ci hanno scostato le sedie. Sarà una meravigliosa cena, non è vero? Il menù è già stato scelto, quindi gli antipasti vengono già serviti dopo neanche una decina di minuti. La serata passa tranquilla tra sorrisi, chiacchiere, risate, baci innocui e rivelazioni.
Ed: Abbiamo un problema!
A: Ovvio, e quando mai va tutto bene?! Cosa c’è questa volta?
Ed: Il mio chitarrista, beh sua zia è morta e quindi non ci sarà al concerto di domani, torna a casa un paio di giorni
A: Povero! Mi dispiace molto… tu dunque come pensi di fare?
Ed: Devo trovare un bravo chitarrista che conosca tutte le mie canzoni, che sappia fare la seconda voce e che riesca a starci dentro in tre ore di prove. Conosci qualcuno per me?
Io capisco il suo gioco appena mi guarda e mi fa l’occhiolino
A: Beh, sì. È tuo fan, sa suonare molto bene e ha una bella voce. Vuoi che te lo chiami e te lo passi?
Ed annuisce e io caccio il cellulare dalla borsa componendo un numero. Noi due ridiamo sotto i baffi, Abi sta composta e Harry sembra quasi deluso. A quest’ultimo squilla il telefono e io lo guardo dubbiosa.
H: Scusate, è un numero sconosciuto, esco a rispondere. Torno subito – mi bacia a fior di labbra ed esce.
*Conversazione*
H: Pronto?
A: Buonasera, scusi l’ora, la sto disturbando? – trattenersi dal ridere è un’impresa titanica, ma Ed mi guarda talmente male che riesco a non esplodere in una fragorosa risata.
H: Sono a cena con degli amici, ma dica pure
A: Mi scusi, non volevo interrompere la sua cena, ma è una questione molto urgente. Le passo il mio capo. Scusi ancora e buona serata.
H: Grazie, si figuri, buona serata anche a lei.
Allungo il cellulare a Ed e mi tappo la bocca con una mano per non ridere, mentre Abi che ormai ha capito mi posa una mano sulla spalla e soffoca una risata
Ed: Salve, parlo con il signor Harry Edward Styles, giusto?
H: Sì, scusi potrei sapere con chi parlo?
Ed: Oh, giusto, mi scusi. Sono Ed Sheeran, mi conosce? Avrei bisogno di un chitarrista per domani sera e mi hanno fatto il suo nome. Le dispiacerebbe se ci incontrassimo per discutere della questione?
Il coglione rientra e ci guarda sconvolto. Noi finalmente possiamo lasciarci andare ad una risata liberatoria mentre chiudiamo la telefonata. Lui nel frattempo ci raggiunge e ci dice dietro peste e corna. Harry vedendo che non riusciamo a smettere di ridere (Abi si sta addirittura tenendo la pancia e ha le lacrime agli occhi) si unisce a noi, ormai rassegnato, lasciandosi cadere sulla sedia. Quando ci riprendiamo il mio bellissimo boy chiede.
H: Ed ma sei serio? Davvero vorresti me domani?
Ed: Certo Harry! Sei molto bravo e te lo meriti, non vedo perché non dovrei essere serio.
H: Grazie, grazie mille Ed!
A: Oh, e finalmente stasera ognuno ha avuto quello che desiderava!
Ed: Anche tu Ali?
A: Certo! Voi siete felici e io ho scattato foto per tutta la sera, cosa c’è di meglio?
H: Io una mezza idea ce l’avrei!
A: Scemo!
H: Mi offendi babe!
A: Non è colpa mia se tu sei un pervertito…
H: Se fossi davvero un pervertito ti sarei saltato addosso oggi appena mi sei corsa in braccio visto che non ti vedo da una vita!
A: Ma se ci siamo visti un paio di settimane fa quando ti ho raggiunto per il weekend?
H: Lo chiami poco?
A: Senza di me non sai proprio stare, eh?
H: Perché tu senza di me sì?
A: Certo!
H: Perfetto, quindi io posso andarmene?
Io scrollo le spalle indifferente e lui prende la giacca e fa per uscire…
A: Ma sei ammattito tutto d’un colpo?
H: Perché?
A: Spiegami dove pensi di andare senza di me
H: Hai detto tu che riesci a stare anche senza di me…
A: Stavo scherzando… Maddò quanto sei permaloso!
H: Ti faccio vedere io quanto sono permaloso…
A: Ma tienilo a bada!
H: Come hai fatto?
A: A fare cosa?
H: A capire!
A: Se o no il mio ragazzo, la ragione del mio sorriso, la chiave del mio cuore…?!
Non riesco a finire di parlare perché sento le sue labbra premere sulle mie e mi scappa un sorrisetto. Lui se ne accorge e si stacca da me guardandomi di traverso.
H: Non è giusto!
A: Non possiamo farci niente se io sono la più figa tra i due
Abi: La mia amica è anche capace di dire cose intelligenti allora!
A: Sei simpatica quanto un ricco in culo Abi!
H: Ma se ha appena confermato che tu sei più figa di me! Non dovrei dirglielo io?
A: No, perché così dicendo ha insultato entrambi! A me ha detto che sono più figa ma che sparo una valanga di puttanate…
Ed: Come darle torto?
A: Ti ci metti anche tu?
Ed: Mi vorresti ugualmente bene se così non fosse?
A: Effettivamente… sì!
Ed: Ovvio, tutti mi amano
Abi: Chi sono questi tutti?!
Ed: Non lo so, ma a me importa solo del tuo amore
Abi: Oww
A: Sto maleeeee
Ed: Rompi coglioni
A: Pel di carota
Ed: Scorbutica
A: Infame
H: Basta!
Abi: Concordo con il ricciolo
A: Ed, posso andare a casa mia a dormire stanotte?
Ed: Come cambi discorso tu nessuno!
A: Lo so, dote naturale
Ed: Comunque certo che non mi dispiace, basta che domani non tardiate.
A: Non c’è pericolo, arriveremo puntuali come un orologio svizzero.
Ci salutiamo e mentre loro tornano in limousine all’albergo noi ci dirigiamo a casa “nostra”. Sì perché ormai quando io sono in città Harry sta da me, al punto che ha portato alcuni vestiti ed effetti personali da me. Quante cose sono cambiate in pochi mesi! L’anno scorso in questo periodo ero depressa, anoressica (più di adesso), piangevo sempre appena lontana da occhi indiscreti o indagatori. Tra pochi mesi sarà il mio compleanno, sarà un altro anno passato. Ma ora per la prima volta dopo quasi sei anni potrò finalmente dire di aver vissuto. Non sarò solo sopravvissuta, restando comunque più forte della vita, ma l’avrò vissuta, gustandomi ogni momento, ridendo, amando, sognando… sarò di nuovo io. Una parte di me sa che tutto quello che mi ha segnato in questi anni farà parte di me per sempre, la vita non sarà più quella di prima, le cicatrici rimangono, il mio corpo non tornerà più quello grassottello della bimba che sono stata e la loro assenza non potrà mai essere cancellata.








*MY SPACE*
Eccomi babies!
Procedo con gli ultimi capitoli tutti oggi per chiudere questa storia.
Se volete lasciate una recensione,
Baci baci, Alissya


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Capitolo 23
*** Chapter 22 ***


 
Chapter 22










*2 MONTHS LATER* 

Il lavoro con Ed è andato alla grande, siamo tutti molto soddisfatti di quello che è stato fatto in questi due mesi si tour. Tra due giorni sarà il mio compleanno, il 21 marzo, l’equinozio di primavera. Da piccola papà era solito chiamarmi “bocciolo” perché diceva che la mia vita era sbocciata come un bocciolo in primavera. Amavo quando mi chiamava così, ancora più che quando mi chiamava principessa, ma ora sono cresciuta, bocciolo non si addice a una quasi ventenne.
Con Harry le cose non vanno molto bene, in queste due settimane è stato molto impegnato, torna a casa sempre stanco. Dice che ha messo su una band e che appena possibile mi farà sentire; sembra annoiato però. Non sembra una di quelle storielle americane in cui poi si scopre che lui le stava preparando una festa a sorpresa e lei chiede scusa per essersi arrabbiata? Rido sempre della loro stupidità, ma tra finzione e mondo reale c’è un abisso.
Stasera comunque vengono da me Jo e Emi a passare una giornata insieme, mentre penso che Niall sia con Louis su una pista da skateboard. Le selezioni di febbraio sono andate bene, sono arrivati tra i primi 50, sugli 80 ragazzi che si erano presentati. Si sono piazzati 30°, non male, ma non basta per poter vincere. 
Ora sto pulendo casa con la musica a palla, a prendere le nostre “prelibatezze” preferite ci sono stata un paio di ore fa. Il film lo porta Emi: Pretty woman. Lo avremo già visto ventordicimila volte, ma è sempre bellissimo.
Suonano al campanello.
A: Sciao beleee
J&E: Sciao belaa
A: Entrate barbone, veloci che non ci vedo più dalla fame
J: Uh, nervosette?
A: Ma va, perché dovrei?... Ah forse perché il mio ragazzo sembra ignorarmi? Mmm, sì, penso che potrebbe essere per questo – dico ironica.
E: Dai Ali, sono sicura che le cose non stanno come dici tu…
A: No, infatti! Sicuramente come nelle storielle idiote da ragazzine mi sta preparando una festa a sorpresa per il mio ventesimo compleanno, voi siete sue complici e mi dovete distrarre, lui per non far trapelare niente mi evita, la festa sarà bellissima e ci saranno tutti i miei amici, ecce cc.
Loro sgranano gli occhi e i fissano mute
A: L’acqua calda è una scoperta ormai obsoleta, quindi perché mi state guardando come due stoccafissi?!
E: Andiamo a mangiare? Non avevi stranamente fame?
A: Non me la contate giusta voi due, comunque sì, andiamo che è meglio.
Dopo aver mangiato (diciamo così anche se in realtà il cibo è più sui nostri vestiti e tra i nostri capelli che non nei nostri stomaci) mettiamo su il film e ripetiamo metà delle battute che ormai sappiamo a memoria.
A&J&E: Oh caro… accidenti… mi si è smagliato il collant… ahahah io non lo porto il collant – scoppiamo a ridere come delle sceme mentre ci guardiamo. Siamo nella stessa posizione di Julia Roberts nel film e abbiamo usato lo stesso tono.
Quando finisce il film saliamo in camera mia e ci buttiamo a quattro di spade io su un letto e Emi sulla brandina, cosi quel geniaccio di Jo, essendo finiti i posti, si lancia allo stesso modo su di me.
A: Brutta capra! Levati dalle palle, mi stai schiacciando un rene!
Emily che ovviamente non si lascerebbe mai scappare un’occasione del genere in cui rompere le palle si lancia a sua volta sopra Jo che come me inizia a sclerare.
J: Minkia! Ma mangia di meno Emily!
A: Scendete tutte e due!
E: Che pessima resistenza!
A: Ma te la mostro io la pessima resistenza!
Inizia una fantastica lotta con i cuscini, interrotta dallo squillo di un cellulare che giudico subito come il mio. Corro giù in salotto e rispondo senza nemmeno guardare chi sia a chiamarmi.
A: Pronto?
H: Ciao amore, come stai?
A: Tutto bene, tu?
H: Bene. Volevo avvisarti che in questi due giorni mi fermo a casa mia perché mia mamma non si sente molto bene.
A: Mi dispiace molto, vuoi che passi a darti una mano?
H: Nono, tranquilla. Comunque domani non vengo con voi al parco, scusa.
A: Ma figurati! Dopo domani ci vediamo però, vero?
H: Ma cerco MyAlis! Non mi perderei mai il tuo compleanno! Dopo cinque anni lo festeggiamo finalmente insieme.
A: Anche il tuo lo abbiamo festeggiato insieme dopo 5 anni.
Per il suo compleanno, che è stato mentre io ero ancora in tour con Ed, l’1 febbraio l’ho portato con me a Berlino per un concerto di E, che gentilmente mi ha permesso di fargli gli auguri e il rosso gli ha cantato tanti auguri insieme a tutte le fans che erano state precedentemente avvisate. Allo scoccare della mezzanotte poi l’ho portato in un locale dove c’erano anche gli altri e una torta realizzata dalla sottoscritta e da Mary. Rappresentava me e lui al suo decimo compleanno, lui al suo quindicesimo e uno spazio vuoto con scritto: “Next chapter, together again”
Mi accorgo che mentre io mi ero persa nei mie pensieri Harry si trova ancora all’altro capo del telefono e mi sta chiamando
A: Sì, scusa, mi ero persa a pensare.
H: Ora vado perché devo andare a portare il brodo a mamma
A: Ok, a presto allora. Saluta tua mamma da parte mia.
H: Certo. Buona notte amore. Ti amo, un bacio.
A: Buona notte amore, ti amo anche io.
Chiudo la telefonata a sospirando torno in camera dalle altre due polle.
Dopo esserci messe in pigiama ci sdraiamo sul letto armate di cucchiaini e un barattolo gigantesco di nutella e cominciamo a spettegolare. Non presto troppa attenzione alle cazzate che stiamo dicendo fino a che Jo non mi fa una strana domanda
J: Ali ma… tu… hai più sentito Zayn?
Mi blocco con il cucchiaino colmo di nutella a mezz’aria e la guardo attentamente. Noto con piacere che le sue guance si sono leggermente imporporate.
A: Ti piace Zayn, Jo?
J: No! Ma pfft… cosa vai a pensare?!
Alzo un sopracciglio e la guardo scettica
J: Sì, ok forse un po’ mi piace…
A: Ah! Che bello!!! Sìsìsìsìssì! 
E: Riprenditi!
A: Scusate! Comunque sì, l’ho sentito due giorni fa, ha detto che le cose in America vanno alla grande, che Allison si è ripresa, ma che si sente la nostra mancanza. Dice che appena riescono vengono a trovarci. E se proprio lo vuoi sapere mi ha chiesto di te.
J: Cosa?! Scherzerai!
A: Nono, giuro
J: Sììììì! Bitch please… I’m Johanna hounculospropositato Scott!
Scoppio a ridere sentendo Jo così felice per poi voltarmi verso Emi
A: E tu opossum?
E: Io cosa?
A: Dai lo sai! Non è facile vederti così spensierata, quindi… chi è lui?
E: Oh…
A: Guarda guarda com’è arrossita! Racconta.
E: Allooora… si chiama Liam, viene da Wolverhampton, ha 21 anni e… ed è bellissimo, e dolcissimo, e…e…
J: È andata!
A: Stai zitta va signorina Malik! – dico ridendo -     Comunque voglio conoscerlo. Perché non lo porti alla festa per il mio compleanno?
E: S-sei proprio sicura?
A: Assolutamente sì…
E: Ok
Ci addormentiamo, dopo diverse ore passate a chiacchierare, tutte accoccolate l’una all’altra sul mio letto.







*MY SPACE*
Ci siamo... pronte all'ultimo capitolo?
io sinceramente non sono pronta a dire addio ai miei personaggi, ma... Credo sia arrivato il momento di continuare il viaggio in compagnia di altri amici.
Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va,
Bacioni a tutte, Alissya

 

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Capitolo 24
*** Chapter 23 ***


 
Chapter 23










- BUON COMPLEANNOOOOO! - Vengo svegliata da queste urla.
A: Ma lasciatemi dormire cazzo!
K: Alissya, non si dicono le parolacce!
Salto come un petardo giù dal letto dopo aver sentito la voce della mia dolce sorellina e corro a stringerla tra le mie braccia.
A: Mi sei mancata tantissimo piccola!
K: Anche tu Ali, ma mi stai soffocando! -dice con vocina sofferente.
A: Oh, scusa Kri...
Le friziono i capelli e mi rialzo in piedi osservando le persone presenti in camera mia: Jo, Emi, Christine, Robert, Niall, Louis, Harry, Ed e persino Abigail. Ringrazio tutti abbracciandoli e mi dicono che mi aspettano di sotto per andare a pranzo tutti insieme. In stanza con me resta solo Harry.
A: Sbaglio o hanno detto a pranzo? -dico cercando il cellulare per controllare l'ora.
H: Sì... Ti abbiamo lasciato dormire un po', ma sono le 11.30 del mattino, quindi se ti vesti andiamo a pranzare tutti insieme.
A: Sai che non mi hai ancora salutato come si deve stamattina? -dico facendo il labbruccio.
H: Rimedio subito!
Si avvicina a me, mi stringe i fianchi dolcemente e mi bacia, succhiando il labbro inferiore qualche secondo prima di lasciarmi prendere fiato. 
H: Buon compleanno amore mio -mi sussurra all'orecchio per poi sciogliere l'abbraccio e dirmi di muovermi a cambiarmi.
A: Ma dove andiamo?
H: Sorpresa!
A: Posso almeno sapere se devo vestimi elegante o normale?
H: Ti scelgo io il vestito, tu vai a farti una doccia intanto.
A: Ok, papino -rispondo ridendo e lasciandogli un bacio a fior di labbra prima di andare in bagno portandomi dietro l'intimo.
Rimango sotto l'acqua una decina di minuti pensando a quanto sia bello passare un natale così, in compagnia delle persone che ami e che riescono a farti ridere nonostante tutto. Quando esco mi avvolgo nell'asciugamano e inizio a pettinarmi i capelli guardandomi allo specchio. Per un attimo ho l'impressione che ci sia mia madre dietro di me ad appoggiarmi una mano sulla spalla e a sorridermi, ma quando sbatto le palpebre lei non c'è più. Ripongo la spazzola sul piano e mi infilo velocemente l'intimo uscendo dal bagno. Sul letto trovo un bellissimo vestito che sono sicura di non aver comprato io (http://www.polyvore.com/happy_birthday/set?id=126717366) e Harry seduto sul dondolo accanto alla finestra.
A: Harry, ma questo?
H: Regalo dei tuoi genitori...
A: Oh... Che bello!
Lui annisce e si sposta dietro di me per darmi una mano con la cerniera. Mi sposta i capelli sulla spalla sinistra iniziando a baciarmi la porzione di collo lasciata scoperta.
H: Sei bellissima.
Io mi giro e gli avvolgo le braccia al collo baciandolo ancora una volta.
A: Ti amo.
H: Anche io piccola.
Finisco di prepararmi e poi scendiamo le scale tenendoci per mano. Insieme agli altri decidiamo di prendere tre macchine dividendoci su queste e ci mettiamo comodi. Io, Harry, Abigail, Ed e Kristal siamo sulla prima macchina che guida tutte le altre verso la località che il mio ragazzo ha scelto per passare il pranzo. Non ha voluto dirmi niente se non che è all'aperto. Mi ha bendato gli occhi e tutto quello che so è che siamo in viaggio da circa un'ora. Quando arriviamo mi dice di aspettare e viene ad aprirmi la portiera facendomi spendere e indicandomi dove mettere i piedi. Mi dice di salire tre scalini e così faccio. Mi toglie finalmente la benda e sbatto le palpebre un paio di volte prima di riuscire a mettere a fuoco. Ci troviamo in un patio posto vicino al nostro salice piangente, proprio sulla riva del laghetto insieme a tantissime persone. Ci sono delle tavolate ricoperte con tovaglie rosa antico di pizzo e imbandite con ogni genere di cibo, diversi tavolini con relative sedie e sul patio accanto a noi sono sistemati diversi pacchetti regalo.
Mi volto verso Harry guardandolo con occhi spalancati dallo stupore. E io che credevo che non avrebbe potuto organizzare niente che fosse migliore della sorpresa architettata ormai mesi prima.
A: Grazie.
Lui mi sorride semplicemente trascinandomi in mezzo alla gente. Vengo assalita di nuovo dai miei amici e dalla mia famiglia a cui questa volta si aggiunge anche quella di Harry e quelle dei ragazzi. Emi mi presenta Liam, con il quale mi trovo subito a mio agio e le faccio un occhiolino per farle capire che approvo pienamente la loro relazione. Lei sorride a trentadue denti e io non posso che ricambiare nel notare quanto questo mio misero gesto la renda contenta. Vengo strappata dalla conversazione da due braccia possenti che riconosco essere quelle di James. Rimango sbalordita nel vedere anche lui e la sua famiglia qui e mi fermo a parlare un po' con loro prima di essere di nuovo assalita da un dolcissimo abbraccio. Quando riesco finalmente a individuare la persona che mi sta abbracciando strabuzzo gli occhi per lo stupore.
A: Ally?!
Al: Ciao Ali, buon compleanno.
A: Angelo cosa ci fai qui??!
Al: Ti pare che potevo perdermi il tuo compleanno? Dopo tutto quello che hai fatto per me? E poi dovevo ancora ringraziarti come si deve per il regalo di natale.
A: Come sono felice che tu sia qui! C'è anche Zayn?
Al: Purtroppo lui oggi aveva da lavorare e non poteva assolutamente rimandare, si scusa e dice che cercherà di farsi perdonare.
A: Digli che non ha niente da farsi perdonare.
Continuiamo a parlare per qualche minuto e le chiedo come va a New York. Mi dice che ha finalmente potuto riniziare da capo, che a scuola si trova bene, che ha già fatto amicizia e che sta frequentando un ragazzo. Mi faccio raccontare tutto nei minimi dettagli felice di vederla finalmente sorridere libera da preoccupazion che una ragazzina non dovrebbe mai avere. Veniamo interrotte da Harry che salito su un piccolo palco (che io neanche avevo notato) prende parola.
H: Voi tutti sapete che oggi siamo qui per festeggiare il compleanno della mia meravigliosa ragazza, Alissya. - vedo Allyson fare un passo indetro e così tutti quelli che mi stanno intorno, formando così una sorta di cerchio attorno a me - Amo questa ragazza con tutto il mio cuore e vorrei dedicarle questa canzone. Nelle ultime due settimane non sono stato molto presente nella sua vita perchè sono riuscito a creare una piccola band e insieme siamo riusciti a scrivere questa canzone che ora vorremmo cantare. Auguri principessa.
Sul palco lo raggiungono altri quattro ragazzi che si posizionano di spalle con il cappuccio calto sul viso in modo da non vedere chi sono e lo stesso fa Harry. Lui e un altro prendono due chitarre e iniziano a suonare una melodia dolcissima.


 

I figured it out
I figured it out from black and white
Seconds and hours
Maybe they had to take some time -
il ragazzo con la chitarra si gira e abbassa il cappuccio. Strabuzzo gli occhi quando lo riconosco. E' Niall!

I know how it goes
I know how it goes from wrong and right
Silence and sound
Did they ever hold each other tight
Like us
Did they ever fight
Like us -
Anche il secondo ragazzo si gira e quando abbassa il cappuccio noto che è Liam, il ragazzo di Emily. La guardo sorpresa, non sapendo che lui sapessa cantare.

You and I
We don't wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between
You and I
Not even the Gods above can
Separate the two of us
No nothing can come between
You and I
Oh, you and I -
Questa volta a cantare è stato proprio Harry e non ho potuto fermare le lacrime al suono della sua voce così roca. Quando si volta e abbassa il cappuccio posso notare che anche i suoi occhi sono lucidi.

I figured it out
Saw the mistakes of up and down
Meet in the middle
There's always room for common ground -
Un quarto ragazzo canta ma a differenza dei primi tre non si gira abbassando in cappuccio, ma riprende a cantare accompagnato dall'ultimo ragazzo.

I see what it's like
I see what it's like for day and night
Never together
Cause they see things in a different light
Like us
They never tried
Like us -
I due ragazzi finiscono la loro strofa e si girano abbassando il cappuccio e non posso fare a meno di accasciarmi a terra cadendo sulle ginocchia. Sono Zayn e Louis. 

You and I
We don't wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between
You and I
Not even the Gods above can
Separate the two of us -
Ancora canta Harry, questa volta guardandomi dritta negli occhi. Continuo a piangere sorridendo per le parole dolci.

'Cause You and I - Dice Zayn per poi essere raggiunto da tutti gli altri mentre cominciano a camminare verso di me grazie agli altri spettatori che lasciano libero il passaggio.

We don't wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between
You and I
Not even the Gods above can
Separate the two of us
No nothing can come between
You and I
Oh, you and I
Ooooh You and I
We could make it if we try
Oh, you and I
You and I -
finiscono cantando tutti insieme. Ora Harry si trova proprio di fronte a me e gli altri sono posizioniti a semicerchio dietro di lui. 

Corro ad abbracciarlo appena passa a chitarra a Louis e restiamo così per qualche secondo. Lo bacio ringraziandolo sentendo fischi, applausi e cori da tutti gli altri. Così mi stacco da lui e abbraccio tutti gli altri ringraziandoli. Lascio per ultimo Zayn su cui mi fiondo avvolgendogli le gambe intorno al bacino. Lo abbraccio stretto a me mentre anche lui avvolge le braccia intorno al mio corpo. Piango come una fontana beandomi di quel contatto che non sentivo più da diversi mesi ormai. 
A: Sei venuto.
Z: Non potevo mancare per nulla al mondo. Tanti auguri Allie!
Nascondo il viso nell'incavo del suo petto continuando a piangere. Non manca nessuno. Sono tutti qui. E per la prima volta sono consapevole che persino chi non è più con noi in questo momento è presente nell'aria. 
Quando finalmente riesco a separarmi da Zayn lo porto da Jo e vedo la mia amica andargli incontro. Lui la solleva facendola girare e poi la bacia. Scoppiamo tutti in un coro di applausi per quei due che finalmente non ci romperanno più i coglioni perchè non sanno se l'altro ricambia i sentimenti. 
Il resto del pomeriggio passa tranquillo tra balli, cibo, torta, canzoni, chiacchierate e risate. La sera ci spostiamo sotto il patio e Emily e Jo mi chiedono di seguirle un attimo. Mi portano in una specie di camerino che non avevo notato e iniziano a cambiarsi per poi far cambiare anche a me. Non riesco nemmeno a capire cosa mi abbiano messo addosso fino a che non mi spostano di fronte allo specchio per sistemarmi i capelli e posso notare che mi hanno messo un bellissimo abito da sera. (http://www.polyvore.com/only_birthday/set?id=82300240)
A: Ragazze perchè sono vestita così?
E: Adesso lo vedrai, porta pazienza.
Jo mi afferra un braccio e mi guida di nuovo al centro del patio dove mi aspetta Harry. La gente forma un cerchio attorno a noi e a un cenno di Harry Louis fa partire in sottofondo Give me love di Ed, la nostr canzone preferita. Vedo Harry inginocchiarsi davanti a me e tirare fuori un piccolo cofanetto dalla tasca della giacca. Non rieco a capire quello che sta succedendo. Noto però che le noste madri si tengono una mano sul cuore e piangono commosse.
H: Alissya, questo parco è stato testimone dei nostri più intimi segreti, testimone delle nostre promesse e delle nostre avventure. Oggi non ho scelto il parco solo per festeggiare il tuo compleanno, ma anche perchè fosse ancora volta il custode della nostra storia. Alissya Paglieri, prometto che ti amerò fino alla fine dei nostri giorni, come ho sempre fatto; prometto che farò in modo che non ti manchi mai niente; prometto che mi prenderò cura di te in qualsiasi situazione; ma soprattutto ti prometto, proprio, qui, davanti a tutte le persone che ci sono care, che qualsiasi cosa accada io sarò sempre e per sempre al tuo fianco. Non ti lascerò mai. Perciò ti chiedo, amore mio, vuoi sposarmi? - chiede con i lucciconi agli occhi e lo sguardo speranzoso mentre apre il cofanetto rivelando un anello meraviglioso al suo interno (http://weheartit.com/entry/123544196/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64).
A: Sì! Sì, sì sì e mille volte sì!








*MY SPACE*
Bambole! Il prossimo è l'ultimo, are you ready?
Cosa va ne pare di questa storia?
Un bacio a tutte, Alissya

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Capitolo 25
*** Epilogue ***


Epilogue











E: Sei pronta?
A: Scherzi, vè? Mi sto cagando addosso!
C: Alissya, le parole!
A: Scusa mamma! Jo! -esclamo vedendola uscire dal bagno- Ma sei bellissima!
J: Davvero?
A: Certo! Oddio, non avrò scelto delle damigelle troppo belle?!
E: Amica, tranquilla! Oggi guarderanno tutti te, sei bellissima!
A: Lo pensi davvero?
E: Nessuna sposa è più bella di te -risponde annuendo.
Mi volto verso la mamma che mi sta guardando con le lacrime agli occhi e poi verso la mia piccolina che si sta infilando le ballerine. Lei si volta a guardarmi e io le sorrido dolcemente. Quando finisce di mettersi le scarpe sposta i capelli dietro le spalle e si alza venendo da me e abbracciandomi i fianchi.
K: Sei bellissima sorellona.
A: Grazie amore.
Sento qualcuno correre su per le scale e dopo poco Abigail entra in stanza. 
Abi: Scusa il ritardo, Ed si è dimenticato la sveglia -e continuando a borbottare si infila il vestito da damigella (http://weheartit.com/entry/123689436/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64) mentre Jo inizia a pettinarla ed Emi a truccarla. Io nel frattempo vengo raggiunta dalla parrucchiera e dalla truccatrice che si dedicano a me per un'intera mezz'ora. Quando finiscono chiamano Emily e Jo ch mi portano il vestito (http://weheartit.com/entry/123316548/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64) e mi danno una mano ad indossarlo. Riangrazio le mie due amiche e salgo in camera a mettere le scarpe. Vedo mia madre sistemare il vestitino a Kristal (http://weheartit.com/entry/121240448/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64) e Kristal fare lo stesso con mia madre (http://weheartit.com/entry/105485402/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64). Abigail prende il bouquet e chiede a Kristal di accompagnarla giù in modo da lasciare a me e mia madre un momento insieme. 
C: Sei bellissima, Alissya.
A: Grazie Christine.
C: Sono fiera di te e lo è anche Robert. Nella vita hai dovuto affrontare molte difficoltà, ma ora eccoti qui, il giorno del tuo matrimonio. Sei radiosa. Una splendida donna, cresciuta troppo in fretta, ma chi lo direbbe a guardarti? Quello che tutti vedranno oggi è una donna forte, bella e dolce. Una gran lavoratrice e in un futuro una perfetta madre. Tu sai. Noi sappiamo. La vita non è facile, ma non per questo non vale la pena viverla. Amo il modo in cui ti sei presa cura di tua sorella, il modo in cui vuoi bene a me e a baba, il legame che hai con i tuoi amici e soprattutto amo il modo in cui tu e Harry vi completate. Una madre non può chiedere di meglio per la figlia. E io sono stata fortunata ad avere te e Kristal. So che se le cose fossero andate diversamente quella sera noi adesso non saremmo qui. E non c'è giorno in cui io non desideri che quel maledetto camion si fosse fermato al semaforo. Ma ogni giorno ringrazio il cielo che voi siate qua insieme a noi. Hai perso tanto ma hai guadagnato di più, tesoro mio. Ora avrai una famiglia tua, una casetta tutta per te e tuo marito, dove un giorno cresceranno i vostri figli. Hai un lavoro meraviglioso e tra poco partirai di nuovo e sono così felice che questa volta Harry possa essere con te e con voi i vostri migliori amici. Conoscerai nuove persone e farai carriera. E io... oh, ti voglio così bene, Alissya. -dice cercando di trattenere le lacrime per non sciogliere il trucco.
A: Anche io mamma, anche io. -ci abbracciamo attente ai vestiti che abbiamo indosso. 
C: Oh, che scema! Quasi dimenticavo. Ti serve qualcosa di nuovo -dice inserendomi due pettinini con due piccoli zaffiri- e qualcosa che sia vecchio, blu e prestato, perciò ho pensato alla giarrettiera di tua madre, che ne dici?
Spalanco gli occhi e le lacrime cominciano a spingere per uscire, ma io le ricaccio indietro e annuisco. Christine tira fuori dalla borsa un sacchettino di velluto da cui lascia scivolare fuori una bellissima giarrettiera (http://weheartit.com/entry/104599395/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64). Mi aiuta a indossarla e mi da un bacio sulla fronte, poi mi prende a braccietto e scendiamo le scale raggiungendo gli altri. Il primo a farsi avanti è Robert, che mi accompagnerà all'altare. Abigail mi porge il bouquet, poi sempre tenendo per mano Kristal esce di casa insieme a Christine, Emily e Jo. Io e Robert prendiamo la seconda macchina e le seguiamo. Abbiamo deciso di sposarci nel nostro parco. Io e baba facciamo un paio di giri dell'isolato fin quando Emily mi fa uno squillo per farmi capire che è l'ora. Scendiamo dalla macchina e mi stringo forte al braccio di papà guardandolo terrorizzata. Lui mi carezza una guancia e tenendomi salda al suo fianco mi guida verso l'altare. 
R: Non hai scelto questo parco solo perchè è legato a te e a Harry, vero?
A: No -rispondo sorridendo. Come sempre lui è in grado di capirmi senza neanche bisogno che io parli.
R: L'hai fatto per loro.
A: Sì, l'ho fatto anche per loro. S e anche questo parco non avesse visto crecere me e Harry è qui che avrei voluto sposarmi, proprio dove si sposarono loro. 
R: Sono qui con noi.
A: Lo so.
Mi sorride e torna a guardare davanti. Organizzare tutto non è stato facile ma a guardarlo adesso è una meraviglia! (http://weheartit.com/entry/103335776/in-set/15662438-con-il-naso-all-insu?context_user=giorgia_64). Siamo arrivati all'inizio del corridoio dove ad aspettarci ci sono le ragazze. Ci sorridiamo, poi Kristal prende il suo cestino e inizia a spargere petali di rosa rossa sull'intera navata. Pochi passi dietro di lei procedono le mie tre bellissime damigelle e infine ci siamo io e Robert. Guardo gli invitati cercando di ritardare il momento in cui i miei occhi e quelli di Harry si incontreranno. Sorrido ai nostri amici e alle nostre famiglie. Sua madre mi guarda piangendo e sorridendomi mima un "Sei bellissima" al quale arrossisco. La marcia nuziale si interrompe. Baba porge la mia mano ad Harry e mi bacia su una guancia alzandomi il velo. Guardo Harry. E' bello da mozzare il fiato, con i capelli pettinati all'indietro e lo smoking. Il suo sguardo è più brillante del solito e il suo sorriso illumina l'intero parco. 

Pr: Vuoi tu, Harold Edward Styles, prendere come tua legittima sposa Alissya Alanis Paglieri, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla finchè morte non vi separi?
H: Sì, lo voglio.
Pr: Vuoi tu, Alissya Alanis Paglieri, prendere come tuo legittimo sposo Harold Edward Styles, promettendo di essegli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo finchè morte non vi separi?
A: Sì, lo voglio.

Pr: Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e vi ricolmi della sua benedizione. L'uomo non osi separare ciò che Dio unisce.
Tutti: Amen.
Ci scambiamo gli anelli e arriva finalmente il momento del bacio.
Pr: Ora puoi baciare la sposa -dice infatti il prete. 
Harry mi guarda con un sorriso radioso e preme le sue labbra sulle mie. Ci uniamo in un bacio meraviglioso e sentiamo la platea esplodere in un coro di meraviglia e di felicità. Guardo i due posti vuoti in prima fila e sorrido leggando i nomi riportati: Elizabeth Turin e Christian Paglieri. Sorrido mentre ci voltiamo verso la platea e il primo sguardo che incontro è quello di Robert che mi sorride annuendo. Incrocio lo sguardo di Harry che mi sussurra un ti amo all' orecchio mentre io guardo verso il cielo immaginandomi i miei genitori che mi sorridono fieri. E quando riabbasso lo sguardo sui loro posti vuoti li vedo proprio lì, come se quella sera di otto anni fa il camion non me li avesse portati via. Intuendo i miei pensieri anche Harry, Christine e Robert alzano gli occhi al cielo seguiti da tutti i presenti. Così si conclude la mia storia: sull'altare stretta tra le braccia di Harry mentre tutti rendiamo partecipi i miei genitori della cerimonia stando con il naso all'insù. 






*MY SPACE*
E' finita! Non ci posso credere! Sto piangendo giuro! 
Addio belle fanciulle! Spero vogliate farmi sapere cosa pensate di questa storia.
Un bacio a tutte, Alissya

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