Lo strano percorso.

di mcenemoscardia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1: Lost ***
Capitolo 2: *** Chapter 2: Leave me alone, mister. ***



Capitolo 1
*** Chapter 1: Lost ***


Listen, do you want to know a secret?
Do you promise not to tell? Closer.
Let me whisper in your ear [...]
 I'm in love with you.
(“Do You Want To Know A Secret”, McCartney-Lennon)
                                             

17 Aprile 1968
La pioggia batteva incessante e io tremavo. L’acqua precipitava dal cielo e si mischiava alle lacrime che, ostinate, riempivano i miei occhi.


"Siamo qui riuniti oggi per ricordare una grande donna… "

Singhiozzavo convulsamente, prestando attenzione al sacerdote che, con lugubre solennità e una mesta espressione dipinta sul volto scarno, poneva la mano su quell’infame cassa di legno, contenente il corpo di una mia grandissima amica. Odiavo tutto.

"Rispettò sempre la fede e l’ambiente, fu costantemente attenta ai bisogni di tutti e lottò con coraggio e amore contro la sua malattia, non permettendole di prevalere sul suo animo dolce e gentile."

Odiavo la pioggia, odiavo quel cimitero, odiavo la morte, odiavo quell’odiosa bara. E odiavo anche lui, che non mi aveva permesso di aiutarlo.

"Preghiamo, fratelli, ricordando per sempre la nostra sorella Linda. Amen."

In quel momento diedi libero sfogo alle poche lacrime che ancora tentavo di reprimere e, sospirando forte, attesi con impazienza che la funzione finisse.

Dopodiché, quando la gente si diradò e tornò alla sua vita normale, mi avvicinai a lui e, con garbo, gli poggiai una mano sulla spalla. Quando si voltò, trattenni il fiato. Non poteva essere lui, no!

I suoi occhi marroni tendenti al verde che rallegravano ogni animo erano stati sostituiti da buchi spenti e infuocati. Le labbra una volta rosse e vive ora si erano ridotti a lievi strisce di carne di un rosa pallido. Le guance incavate e ceree mi impietosirono e, nello stesso tempo, mi portarono verso la disperazione più nera. Volevo urlare, abbracciarlo e supplicarlo di non allontanarmi, ma tutto ciò che riuscii a dire fu un misero “Ciao”.
Ricambiò con la mano.

"La vita è crudele, sai…" sussurrò. Annuii, lo sapevo bene.

"Mi dispiace così tanto!" singhiozzai, tenendo la testa bassa. Non volevo che leggesse la costernazione sul mio viso, l’abbattimento nei miei occhi così espressivi…

"Anche a me." mormorò, scoraggiato. Alzò le spalle e abbozzò un mezzo sorriso che fu come un colpo di fucile diretto verso il mio cuore: improvviso, doloroso, mortale.

Guardai la lapide e la terra fresca smossa e capii che una parte del cuore del mio amico era lì, in quella fredda bara di legno, con lei.

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Capitolo 2
*** Chapter 2: Leave me alone, mister. ***


« Il rock'n'roll era reale. Tutto il resto era irreale. Quando avevo quindici anni era l'unica cosa, tra tutte, che potesse arrivare a me. »
(John Lennon, 1970)
                                                                                                                                                                  
16 Giugno 1957
 
Ehi! Alice, che ti prende?” , la mia amica Claire mi stava sventolando la mano davanti al naso. E io non me ne ero accorta. Ero assorta nei miei pensieri e nella contemplazione di quel bellissimo ragazzo che frequentava  il Liverpool Institute. Come al solito
.
 “Che c’è?” domandai, irritata.
 
Stai fissando il vuoto da mezz’ora, permetti che mi preoccupi!?” replicò offesa Claire, storcendo il naso.
 
Non stavo fissando il vuoto” sussurrai, sognante, “Lo sai bene!”
 
Claire mi osservò a lungo, scrutandomi come per leggermi dentro. Infine sospirò rassegnata, scuotendo la testa: ”Ancora McCartney?”
 
Feci spallucce: “Non decido io di chi innamorarmi, Claire!”
 
“Ma tra tutti i ragazzi che ci sono in questa scuola, Ali, perché hai scelto proprio lui? Sai benissimo che…” e la voce le si mozzò in gola.
Sì, sapevo benissimo ch e quel piccolo gentiluomo, costantemente in giacca e cravatta, era da tempo fidanzato con Heater. E, se anche non l’avessi saputo, l’avrei di certo scoperto adesso, vedendo la mia cara stronza compagna di classe attaccata a Paul McCartney come una piovra, senza avere la minima intenzione di mollarlo. Denigrante.
 
“Dai, Alice, sei una bella ragazza, non hai bisogno di lui! E poi hai John!”, mi batté amichevolmente una pacca sulla spalla, “Quel ragazzo farebbe fuoco e fiamme per te, lo sai.
 
“Peccato che io non farei lo stesso per lui.” borbottai fra i denti, sdegnata, mentre Claire si allontanava in direzione della nostra classe. John Lennon… il peggior esemplare maschile della scuola. Snob, altezzoso, consapevole della sua bellezza e della sua superiorità. E, per di più, irriverente e senza mezzi limiti. Insomma, la versione virile di Heater! Riflettendoci, avrei potuto far incontrare quei due, magari si sarebbero attratti e avrebbero lasciato libero Paul. Anche se, effettivamente, due calamite uguale si respingevano…
Mentre ero assorta nelle mie considerazioni fisico-sentimentali, sentii una mano posarsi sulla mia spalla e un braccio cingere la mia vita. Mi girai di scatto e, strabuzzando gli occhi, mi trovai a mezzo centimetro dal naso proprio John.
 
Chi si rivede!” esclama il ragazzo, con un sorrisetto malizioso stampato sul viso.
 
Purtroppo” aggiungo io, imitando il suo sorriso falso.
 
Sei sempre così acida, Arthom… forse servirebbe qualcuno per sciogliere un po’ il tuo cuore di ghiaccio” e si avvicinò pericolosamente.
 
“Non tu!” sbottai, respingendolo. E lui, per tutta risposta, si mise a ridere di gusto.
 
Prima o poi finirai ai miei piedi, bella.
 
La speranza è l’ultima a morire, no?” ribattei, incrociando le braccia. Non vedevo l’ora che quell’assurda conversazione finisse.
 
“Appunto!” e fece per andarsene, ma poi si girò ancora verso di me, “Oggi ho un concerto con i Quarrymen, alle tre. Spero di vederti.” E se ne andò definitivamente.
Roteai gli occhi sbuffando, sollevata che se ne fosse andato e divertita da quella stupida proposta. Piuttosto che dargli la soddisfazione di vedermi applaudire, me ne sarei rimasta chiusa in casa tutto il giorno.
 
Peccato che il destino non fosse del mio stesso parere…

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