I giorni all'Akatsuki

di Zetsu e Sasori
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -INTRODUZIONE- ***
Capitolo 2: *** 1- Una missione per due “grandi amici ***
Capitolo 3: *** 2- Questioni di compleanno ***
Capitolo 4: *** 3- Ragionare? No grazie! ***
Capitolo 5: *** Voglio solo fare il bagno! ***



Capitolo 1
*** -INTRODUZIONE- ***


 Allora, prima di cominciare a scrivere la nostra storia sull’Akatsuki, vi presentiamo i personaggi:
Alba (o Akatsuki, come tutti sappiamo) è un’organizzazione di criminali di livello “S” (In teoria…  _nd Pain)
Questa organizzazione è formata da:

Itachi Uchiha = Itty, l’emo, il cieco

Deidara Iwa = Dei-Dei/Dei, il dinamitardo

Sasori Akasuna = il marionettista, la marionetta, il rosso

Pain = Leader, Boss, Capo

Zetsu =  Aloe spinosa, sottospecie di pianta carnivora  (Ehi!! D:< Anch’io sono pericoloso!  _nd Zetsu) (Sèeee… _nd Itachi)

Konan = Konnie

Kakuzu = Kuzu, il tirchio  (VIVA I SOLDIIIII!! Risparmiate come fa il vostro vecchio, ma bello, Kuzu!   _nd Kakuzu)

Hidan = il bastarxx (non vogliamo nominare parolacce per intero!! _nd Autrici), il jashinista, il religioso ( INCHINATEVI DIFRONTE AL GRANDE DIO JASHIN, MISCREDENTI!!   _nd Hidan/il figo ßscritto da Hidan, ovviamente)

Tobi (NOOOOOOOOOOO!! NON LUIII!!  _nd  TUTTI!!) = il rompiscatole, il bamboccio, lecca-lecca, lollipop gigante, girella … … (non vogliamo nominarli tutti, sono troppi u.u” _nd Autrici)
 
Adesso, se vi incuriosisce cosa faranno i nostri “piccoli” combina guai, e se ci saranno un po’ di recensioni positive, cominceremo a scrivere la nostra storia…
Speriamo sia stata di vostro gradimento!
                                                                                            _ Zetsu e Sasori :)
 
P.S= il primo capitolo lo pubblicheremo lo stesso, anche senza recensioni, poi vedremo.

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Capitolo 2
*** 1- Una missione per due “grandi amici ***


 Era una calda giornata di primavera, e l’aria mattutina era fresca e rilassante…

Pain sporse la testa fuori dalla porta del suo “ufficio”, e gridò verso le scale:
-Hidaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan!!!!!!! Ho una missione per te!! …Dove diavolo sei?!-
Una voce abbastanza stridula (e un po’ da scienziato pazzo) rispose a sua volta gridando: -Sto cercando di ammazzare Kakuzu, ma questo non si decide di morire! Cxxxo, ha cinque cuori, non è mica facile! Non vuole opporsi alla potenza divina di Jashin. Che cxxxo vuoi, Capo? Mi stai distraendo…-
Pain fece una faccia del tipo “Perché ho inserito nell’Akatsuki questo smidollato??”, ma dopo rispose arrabbiato: -QUANTE VOLTE TE LO DEVO RIPETERE? IO SONO L’UNICO DIO!!  E poi te l’ho detto: ho un compito da affidarti. Starai in squadra con Kakuzu, come al solito… Quando avete finito di uccidervi a vicenda, venite a rapporto.-
Una risata fragorosa invase il covo: - Muahahahaha, ma che sciocchezze stai dicendo, Boss? Non ne ho proprio voglia di andare in missione alle 11 di mattina! E poi con… LUI?! Mi stai prendendo per il *fondoschiena*?!-
Pain, sentendo la sua solita risposta, sbuffò e ricorse al metodo che usava sempre con tutti: -…Vuoi per caso che ti mandi con TOBI?-
E Hidan, scioccato dalla proposta del Leader, dichiarò con spavento: -No no!! Kakuzu va benissimo! Ci vogliamo benissimo! Vero, Kuzu?!-
Il tirchio, con voce sommessa,  rispose con un semplice “Sì certo, Heidi.”
Il jashinista, incavolato nero, urlò a squarciagola verso Kakuzu:  -CHE CXXXX HAI DETTO, BRUTTO BASTXXXO?! Secondo te assomiglio a Heidi?!! Ma mettiti gli occhiali, vecchio!!-
Ad un certo punto, una lunga e folta chioma bionda che copriva l’occhio sinistro sbucò dalla porta di un’altra stanza, e vicino ad esso, un ragazzo esile dai capelli corti e scompigliati color rosso fuoco.
Il dinamitardo, con aria scocciata, disse: -Ma la volete smettere di fare tutto questo baccano?? C’è qualcuno che vuole dormire, qui!-
Hidan si voltò verso Deidara, il biondino, quello con la camera a fianco alla sua e di Kakuzu e gli disse, rimproverandolo: -Ehi ragazzina, lo sai che ore sono? No? Beh, le 11! Che c’è, devi riposare per essere bella?-  e detto questo, si mise a ridere come un idiota (cosa che è!! _nd Deidara)

Deidara divenne rosso dalla rabbia.
-Che cosa hai detto, razza di idiota senza cervello?! Quante volte devo dire che non sono una ragazza?! SONO UN MASCHIO!! SIETE STUPIDI PER CASO?!-
Hidan, dopo aver sentito quello che il “ragazzo” di Iwa gli aveva urlato contro, si piegò in due dalle risate fino ad accasciarsi sul pavimento, tenendosi lo stomaco con entrambe le braccia.
Sasori guardò prima il suo compagno di squadra, poi il religioso.
Fece spallucce e rientrò nella sua stanza, lasciando Dei fuori dalla porta a litigare con quel pazzoide che ama il dolore (Ehi! Almeno lui sa cos’è la vera pace! _nd Pain).
-Adesso ti farò esplod… Ehi Danna, cosa fai?- chiese Deidara rivolgendosi al suo maestro, che riaprì la porta per vederlo in faccia.
-Cosa faccio non dovrebbe rientrare nei tuoi interessi-  disse, calmo e controllato come sempre.
-Beh, ti chiedo solo una cosa: non chiudermi fuori dalla camera come hai fatto le volte precedenti!-
-Sì sì, okay… - e detto questo, il rossino si richiuse la porta alle spalle… E la chiuse a chiave. Non ne poteva più delle sue lamentele, e su quello che dice sull’arte, che per il ragazzino “l’arte è un'esplosione!”. Insomma: lo sapevano tutti che l’arte è eterna!! Chi mai potrebbe pensare a una cosa del genere?
L’amante degli esplosivi si accorse che era rimasto, di nuovo, chiuso fuori.
-Merda, mi ha fregato…-
-Già, e il bello è che non impari mai!! Ahaha!- il jashinista, per i gusti di Deidara, stava davvero esagerando.
-Smettila, o chiamo lui- lo minacciò Dei-Dei.
-Ahahahaha!! Ma cosa vuoi che me ne importi? Chiamalo pure! Ahahaha!- ma il fedele di Jashin si pentì immediatamente di quello che aveva appena risposto…
-Sìììì!! Avete per caso chiamato Tobi?- chiese Tobi a tutti (2 u.u)  i presenti.
Deidara, dopo essersi reso conto che aveva segnato la sua stessa fine, chiamò dall’altra parte della porta (attaccato alla maniglia e con il piede destro appoggiato sullo strato di legno) Sasori, scongiurandolo di aprirgli la porta e di farlo entrare.
Sasori gli rispose da dietro la soglia -Ci dovevi pensare, prima di chiamare quella specie di Lollipop.-
Ed ecco che Deidara si ritrovò con l’impugnatura della porta nella mano sinistra.
-…Ooops…-
Un grido d’orrore provenne dalla stanza di Hidan.
Kakuzu uscì con fretta e furia dalla porta e vide la povera maniglia “sradicata”…
-NOOOOOOO!!! MALEDETTO, GUARDA COSA HAI FATTOOOO!!! ADESSO LA PAGHI TU!!-
-I-i-io…? P-perché?-
Kuzu indicò con l’indice tremante la porta e la maniglia.
-Ah… Questo…- e finito di aver detto le due parole, se la diede a gambe e maledì per un istante il suo Danna, che non gli aveva aperto la porta.
 
Pain, che aveva visto tutta la scena, si disse che era meglio non mettere MAI in squadra Hidan, Kakuzu e SOPRATTUTTO Deidara!
                                                                

                                                                                                             
                                                                                                                                                                         -Fine primo capitolo-




                                                                          __________________________Spazio Autrice___________________________

Questo capitolo l’abbiamo cominciato insieme (io e Zetsu) quando era a casa mia, ma lei è dovuta poi andare a casa, e quindi ho continuato da sola.
Comunque, la ringrazio lo stesso perché ha contribuito molto anche lei a dare l’idea di questo primo capitolo… All’inizio eravamo un po’ (okay, MOLTO!)indecise su cosa scrivere…
Ma alla fine… ce l’abbiamo fatta (:
Grazie mille Zetsu! 
 
                                                                                                   _Sasori

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Capitolo 3
*** 2- Questioni di compleanno ***


Nell’Akatsuki ci sono alcuni problemi riguardo al tema compleanno.

 - Il mio compleanno è il più importante perché voi altri siete miscredenti! - disse Hidan agitando minaccioso (certo, come no  _nd Itachi) il suo rosario jashinista.

Pain, incredulo per quello che aveva detto il compagno, ribatté  - Te lo scordi! Ovviamente gli dèi sono più importanti! Che stupido… -

Ma poi si intromise Kakuzu - Io vi pago continuamente l’affitto. Toccherà a me la festa più bella!! -

Finalmente Konan decise di intervenire -Smettetela. Piuttosto pensate al fatto che tra poco Tobi ha compleanno! -

Tutti e tre cambiarono subito espressione e si sentirono borbottii del tipo: “per forza?”, “non basta una festa ogni tre anni per lui?” oppure semplicemente “NOOOO!!”.

Un’ora più tardi, mentre Tobi era andato a prendere delle caramelle con una marionetta di Sasori,  tutti si riunirono per discutere su questa “bellissima festa” che ci sarebbe stata per volere di Tobi.

Pain, appena entrato nel suo ”ufficio” disse con aria determinata -Allora, siamo riuniti qua per discutere sella festa di Tobi, a cui ovviamente tutti sperano di non essere invitati. Qualcuno ha delle idee?

Deidara, annoiato, disse - No. So solo che non verrò. Vi ricordate l’anno scorso quando a Gardaland siamo saliti su una cosa di “Minnie e Mickey” che girava? E poi quando siamo andati a comprare caramelle e peluche (di Dumbo , Paperino e della Sirenetta) per Tobi e infine abbiamo dovuto mangiare il gelato al Plasmon?!  Sarebbe morte assoluta rifare quest’esperienza!! Un suicidio! Io non vengo, non voglio morire giovane! Mi aspetta una vita così bella!! Kuzu e il suo amico jashinista possono scegliere, dato che sono immortali -.

Hidan, sentite le ultime parole di Deidara, disse - Te lo scordi!!! Io alla festa di quella maxi-ciambella non ci vado. L’anno scorso mi sono buttato sotto il trenino per disperazione! -

Kakuzu, che finora non aveva detto niente,  adesso era veramente scioccato di questa proposta ASSURDA :" Non guardatemi così !! Anche se non posso morire non vuol dire che ci andrò! Anche per me è stata orrenda l’esperienza dell’anno scorso, e Kakuzu può confermare! -.

Il tesoriere annuì con decisione.

Pain, cercando di calmare Hidan, disse - Dai non ti farà niente! -   (Sì, come no!  _nd Kakuzu)

Kakuzu rispose - L'avevate detto anche l'anno scorso e alla fine mi è rimasto appiccicato TUTTO il santo giorno! -

La riunione terminò senza una risposta al problema.

Nessuno voleva andare a quel maledetto compleanno e perciò non erano giunti ad una conclusione, allora decisero che si sarebbero sacrificati tutti.

Dopo pochi minuti entrò anche Tobi, che era tutto appiccicoso per via delle caramelle.

Hidan allora disse - Ecco. Ve l’avevo detto che Tobi è una maxi-ciambella!! - (E’ vero! O__O nd Autrice)

Subito Tobi corse da Deidara e Sasori e li abbracciò.

Era appiccicoso… Molto appiccicoso.

- Senpai!!!  Danna!!! Sono tornato. - esclamò felice (Noooo!! Nd Sasori e Deidara)

Deidara e Sasori si guardarono a vicenda, con un’espressione indecisa tra “che schifo!” e “salvatemi!”.

Mezz’ora dopo Tobi disse che erano invitati tutti alla sua festa. Ovviamente quei tutti erano terrorizzati.

- Perché?! - disse Deidara guardando verso l'alto (Jashin ti ha punito!! _nd Hidan).

Tobi - Perché Tobi is a good boy!!! –

 

Arrivò il giorno del compleanno.

Il Leader dichiarò che avrebbero dormito fino alle 12 di pomeriggio (per aver meno tempo possibile a disposizione!!  XD nd Autrice).

Tutti rispettarono questa decisione…

…Tutti tranne Tobi che vagò nel covo e mise sul comodino di ogni criminale delle caramelle PIENE di zucchero (Ne ho mangiata una…  …che schifo!!! Come fa Tobi a mangiarle sempre? _nd Kakuzu; Kuzu… Tu sei troppo acido, ecco perché non ti piacciono! _nd Hidan).

Alle 12 erano tutti svegli e aspettarono che Tobi dicesse che cosa fare. Lui disse che aveva voglia di aprire  i regali.

…Già, i regali... Questi se li erano dimenticati!

Sasori mandò Tobi a prendere altre caramelle (quello ne mangia fin troppe di caramelle! Ormai anche il suo cervello, sempre ammesso che ce l’abbia, è fatto di zucchero! _nd Sasori; Tobi is a good boy! :D _nd Tobi; …Appunto   _nd Sasori).

Poi tutti andarono verso la città, in cerca di un regalo per Tobi.

Pain prese un peluche dell’ape Maia (Quelli del negozio mi crederanno pazzo, visto che sono un ricercato di livello S e compro un peluche dell’ape Maia!!  _nd Pain).

Hidan prese il film “Anastasia”.

Konan fece una coroncina di carta colorata e scrisse sopra “Tobi, buon compleanno!”.

Zetsu comprò una piantina carnivora.

Sasori fece una marionetta-mini con le sembianze di Tobi e Deidara e prese anche il libro di “Pinocchio”.

(Ma quant’è bella quella storia? ^^ _nd Sasori).    

(Sasori… Fa schifo .__.        _nd Deidara).

Kisame comprò tre pesciolini rossi e Itachi degli occhiali da sole.

Poi tornarono tutti al covo, lasciando il Villaggio della Foglia incredulo. Adesso credeva che fossero pazzi.

(Dei criminali che vanno a fare le spese!!! xD _nd Autrice)

Arrivati, appesero dei palloncini e pregarono che quella giornata non diventasse così orrenda (Impossibile!!! nd Pain).

Ma, ovviamente, Jashin non ebbe pietà... 

Quel giorno li aspettavano delle bellissime sorprese. Tobi tornò dalla sua passeggiatina e i criminali cominciarono a dargli i regali.

Per primi toccò a Kisame, Itachi e Kakuzu. Poi fu il turno di Hidan, Pain e Konan, e infine Sasori, Deidara e Zetsu.

Tobi, era molto felice per gli splendidi  (Ehm...  ...Sì . _nd Pain) regali ricevuti , soprattutto per l'Ape Maia e Anastasia.

 e cominciò a cantare - Vola, vola ,vola, vola l'Ape Maia; gialla e nera, nera e gialla ... -

Hidan, che intanto aveva preso il suo MP3 mettendolo a tutto volume, ascoltò della "musica".

Sasori prese due delle sue marionette-umane e fece in modo che gli tappassero le orecchie.

Tutti gli altri scapparono via e si nascosero in ogni posto immaginabile.

Tobi terminò la sua canzone preferita  -…  Maia! Fineee!! …Eh? Ma dove sono andati tutti?-

Pian piano, ritornarono, pronti a scappare una seconda volta.

Hidan non si era accorto che Tobi aveva finito di cantare (se così si può definire!!! _nd Hidan)

e continuò ad ascoltare la musica. (Ero vicino a lui e il testo della canzone era: W JASHIN! W JASHIN! Olè, Olè!! W JASHIN! W JASHIN! L'UNICO DIO CHE C'è!  _nd Kakuzu)

Poi si accorse che tutti lo stavano fissando. Si tolse le cuffie e disse:" Eh? Mi sono perso qualcosa?"

Pain allora rispose  - No, niente! Tutti tranne te hanno sentito "l'Ape Maia", sennò nient'altro -.

Il Jashinista, non sapendo che il Leader era VERAMENTE arrabbiato, si rimise le cuffie e riaccese l’ MP3. Nessuno staccò lo sguardo da lui.

Allora Hidan si irritò e disse scocciato  - Cosa c***o guardate? Io il mio regalo l'ho già dato, idioti!! –

- Qui  l'idiota sei tu!! -  gli urlò Kakuzu di rimando

- Sta zitto, non ho mica scelto io di fare questa c***o di festa!! -  ribatté Hidan alzando ancora di più la voce.

- Chissene, neanche io . Adesso sta zitto e ascolta, sennò quell'MP3 finisce nel cestino – concluse Kakuzu.

Ovviamente Hidan doveva avere l'ultima parola - Come osi! Non sei né mio padre né mia madre!! -

Kakuzu voleva rispondergli ma Pain interruppe il litigio - Basta!! Smettetela, tutti e due!! -

Dal fondo della sala si sentì un “bast****o”  (chi sarà mai stato? XD _nd Autrice)

Pain, arrabbiato, disse:

- SHINRA TENSEI! -

La Foglia e tutti i villaggi vicini videro un'enorme esplosione.

Nel covo ormai tutto era silenzioso...

Pian piano si videro 9 persone alzarsi. E Pain contò: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9!

Ma mentre tutti erano felicissimi (finalmente un po' d'azione!! _nd Hidan) arrivò Tobi con ...

Pain: Dei pasticcini?

- Mentre Kuzettino e Heidino stavano litigando sono andato a controllare, Pensavo non fossero ancora pronti , ma non so perché... ...sono neri! -  disse Tobi con l'innocenza di un bambino.

A quel punto tutti i criminali sembravano davvero depressi.

Un'ora dopo tutti, ANCHE TOBI, si erano riuniti sul divano a guardare un film.

Ma la scelta era un po’ difficile...

Anastasia = Tobi pianse

 Ape Maia = Tobi non voleva aprirlo

Ercole = Tobi aveva paura del cattivo

Pinocchio = Tobi si annoiava (Ehi! razza di maxi-ciambella, è il mio film preferito!! E’ arte!!  _nd Sasori )

Alla fine cercarono di vedere anche Shrek, ma Tobi protestò vedendo che il protagonista era un mostro verde.

Allora andarono a far le compere insieme a Tobi, ma l'orrore venne quando videro un negozio di caramelle e uno di peluche, uno vicino all'altro

 Svuotarono mezzo negozio per volere di Tobi.

- Quante caramelle!! - disse Tobi abbracciando un enorme sacchetto pieno di dolci.

- I miei soldi… S-sono… pochissimi… - piagnucolò Kakuzu controllando malinconico il borsellino.

- Aha! Ti sta bene!  - sghignazzò Hidan.

 

Tornarono al covo che erano già le 8 e un quarto.

- Che buone queste caramelle!! -  esclamò il festeggiato tutto felice mentre si ingozzava.

Dopo due ore, quando Tobi ebbe finito le sue caramelle, Pain disse che era ora di andare a letto.

Tutti augurarono “buon compleanno” a Tobi e anche un “buona notte”.

Tobi era molto felice di aver trovato una famiglia così, un po’ strana, ma lo stesso dolce; Anche se lo trattavano come un bambino (è o non è un bambino? ** _nd Konan), era contento di passare con loro tutto il suo tempo.

Tobi, dopo essersi tolto la maschera ed esseri sdraiato nel suo futon,  tirò fuori da sotto il cuscino il suo diario segreto, annotando una semplice frase, ma che lo riempiva di felicità:

                                         

                                            Oggi è stato il compleanno più bello della mia vita.

                                                                                                              _ Tobi the good boy :D

 

 

-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-SPAZIO AUTRICE-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

Questa fiction l’ha scritta Zetsu, io l’ho corretta ^ ^ (Zetsu, sta più attento nelle lezioni di grammatica di Konan! u.u”  xD). Speriamo vi sia piaciuta!

Al prossimo capitolo!

                                          ULTIMA COSA IMPORTANTISSIMISSIMA!!!

 

...

                     Buon compleanno Cocol ! !

Speriamo sia piaciuta soprattutto a te questa storia, dato che te l’abbiamo dedicata! ^ ^

 

    

_Le autrici

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Capitolo 4
*** 3- Ragionare? No grazie! ***


(ATTENZIONE! Contiene SasoDei. Se non vi piace questa coppia, non leggete).
Era una calda giornata d’estate e nel giardino del covo dei criminali si intravedevano due ombre. Una era sdraiata, l’altra correva in giro e sembrava cercare qualcosa.
Tobi per prima cosa vide il ciuffo biondo del suo senpai, nascosto dietro il muro, e poi, man mano che avanzava sul prato coperto di fiori, lo vedeva sempre meglio.
Era alto e snello, coi capelli molto lunghi biondi e gli occhi azzurri contornati dal trucco nero: insomma un po’ una ragazza.
Tutti i nukenin si erano già alzati e avevano già fatto colazione e il Leader aveva dato a ogni criminale un lavoro da svolgere: quello di Deidara era di giocare con Tobi, il lavoro più odioso di tutti.
Zetsu aveva  il compito di piantare delle orchidee, delle primule e dei gigli attorno al covo.
Konan doveva cucinare, Hidan aveva una missione da svolgere insieme a Kakuzu, Tobi doveva…  
…Beh, Tobi doveva non rompere, Kisame doveva pescare alcuni pesci, Sasori fare la spesa, Itachi stava ancora dormendo (Meglio così _ nd tutti) e Pain… Boh. Quello era il leader e aveva solo il compito di dare ordini.
*Nel giardino del covo*
 -Deidara, Dei! Ti ho trovato!- disse Tobi entusiasta.
Deidara, che si era addormentato, non rispose.
“La ragazzina” aveva i capelli sparsi su tutta la sdraio e portava degli occhiali da sole.
Tobi, che non capiva ancora che il suo senpai stava dormendo, disse: -Tocca di nuovo a me!!  1, 2, 10, 15, 16, 20, 30! Bu bu settete!  Dai, Deidara! …Senpai?  DEIDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARA!-
Il biondino sobbalzò e si svegliò. Gridò vedendo Tobi chino su di lui che lo osservava. E subito rispose: -LA VUOI SMETTERE DI SPAVENTARMI??!! MI HAI QUASI SPACCATO I TIMPANI!! TU MI VUOI PROPRIO SORDO!!-
E lui rispose, mortificato: –Tobi si scusa-.
In quel momento arrivò Sasori, che evidentemente aveva finto di fare le spese. Era carico di sacchetti di plastica e di carta pieni di pane, frutta, verdura, yogurt, gelato Plasmon e, ovviamente, biscotti Plasmon e latte.
Deidara si girò, contento del fatto che c’era qualcuno ad aiutarlo a compiere quella missione “pericolosa” (Cosa? Ho ragione o no che giocare con Tobi costa la vita?! ¬_nd Deidara).
Sasori lasciò cadere i sacchetti carichi di cibo per terra e gridò in tono piuttosto allarmato:
-Deidara, Deidara, stai bene?!–
E questo a sua volta rispose in tono calmo: –Sì. Perché, vorresti che io stia male?-
Sasori, visibilmente imbarazzato, balbettò: -N-no  p-per niente! È s-solo che hai gridato! Cos’è successo?-
Erano entrambi rossi come peperoncini (Non è vero! >_<   _ nd Deidara e Sasori) e cercavano ognuno di non guardare l’altro.
In più Deidara era in costume da bagno…
Tobi fu costretto ad andarsene, adesso era tempo di fare pranzo!  (Plasmooooooooooon! _ nd Tobi)
Sasori e Deidara non avevano fame e perciò restarono in giardino, a fissarsi, o meglio a fissare l’erba.
Rimasero così circa per dieci minuti, poi Deidara disse: –Hai voglia di fare il bagno nella piscina?–
E Sasori, che in realtà non ne aveva molta voglia, rispose: -Certo… Va bene-.
Intanto gli altri traditori erano andati a fare un giro al villaggio e avevano chiuso a chiave il covo. Deidara aveva altre chiavi nella tasca dei pantaloni.
E così andarono in piscina.
L’acqua era ghiacciata, ma per Sasori non era di certo un problema. (Per me sì!!_ nd Deidara)
Si divertirono molto: fecero una battaglia d’acqua e poi giocarono a nascondino. Sasori uscì mentre Deidara stava contando, e si nascose dietro la piscina.
Poi, mentre osservava Deidara che lo cercava, si rese conto che si erano dimenticati gli asciugamani e i vestiti nel covo.
Deidara sentì Sasori dire:  –No!!-
E allora esclamò: -Ti ho trovato!-   
E Sasori, per nulla dell’umore di giocare, disse: –Deidara, senti, abbiamo un problema!-
-Perché?-
Sasori non sapeva come il compagno aveva potuto non accorgersi di essere stato chiuso fuori.
 -Le tue chiavi dove sono?- chiese con una punta di speranza.
 -Nei pantaloni?- rispose l’amico.
Uffa. Era veramente tonto, la risposta ce l’aveva davanti.
-…E dove sono?-
La risposta Deidara non dovette neanche darla...
Uscì dalla piscina e corsero insieme bagnati fradici alla porta del covo.
Chiusa = Problema.
Provarono a dare una spinta anche alla finestra, ma l’ unica cosa che si mosse fu la lucina del giardino, attaccata alla parete.
Un chiodo cadde per terra e subito seguirono l’altro chiodo e la lampadina. Sasori e Deidara si abbassarono entrambi per raccogliere i pezzi della lampada, sbattendo la testa una contro l’altro.
Decisero di riposarsi un pochino e così andarono nel giardino sulla panchina “SasoDei ” (oltre a loro non ci si sedeva mai nessuno  _nd Autrice).
Era di legno chiaro e c’erano appoggiati DUE  (Sì, adatto per i nostri DUE amici_ nd Autrice) cuscini bianchi.
La panchina stessa era attaccata da due vecchie corde ad un salice piangente, vicino al piccolo laghetto, appartenete ai criminali (TROPPI SOLDI!!  O_o   _nd Kakuzu).
Lo specchio d’acqua era molto piccolo, tanto da non poter essere chiamato “laghetto”, ma della giusta misura per loro due.
Passò il tempo, mentre i due fissavano l’acqua cristallina, finché il rosso disse: -Il mio costume si è asciugato e i capelli sono umidi. Che ne diresti di andare  in piazza a mangiare un gelato finché gli altri non tornano?-
Deidara si stava annoiando e avrebbe fatto di tutto pur di fare qualcosa, che non fosse fissare il covo, il lago o Sasori…   
…No, l’ultima cosa non era vera. Avrebbe continuato a guardarlo con amore.
Così andarono in piazza, ma ben presto Deidara e Sasori si accorsero di aver dimenticato i soldi a casa. Sasori aveva con sè solo 50 centesimi, e questo bastava solo per un gelato.
Pazienza, ne avrebbero mangiato uno insieme.

Allora andarono ad una gelateria, presero un gelato ai gusti panna e cioccolato, e se lo mangiarono.
Dopo avrebbero pagato…
–Sasori-danna, qual è il tuo gusto preferito?-
Sasori si voltò verso di lui: -Ma se me l’hai già chiesto prima!-
Deidara si accorse che il rosso aveva ragione, solo che mentre gli aveva risposto non aveva ascoltato. Aveva solo chiesto per parlare con lui e ascoltare la sua voce: una musica per le sue orecchie.
Allora rispose a sua volta: -Scusa, hai ragione ero solo occupato a guardare te… -
Appena finita la frase, si accorse dell’errore appena commesso e, avvampando, si corresse, sperando di essere ancora in tempo: -Ehm, cioè, volevo dire…  Ero solo occupato a guardare il tè che facevano. Sembrava molto… …Buono! A proposito, devo andare in bagno. Mi aspetti? Grazie! Ci si vede!!-.
Il biondino non aspettò nemmeno che il compagno reagisse e corse direttamente via. A destra.
Il cameriere, che aveva sentito l’ultima cosa, gli gridò dietro: –Signorina? Signorina? Il bagno è dall’altra parte!!-
Bene, pensò, questa “signorina”, perché nessuno riesce a capire che sono un maschio?!
E, arrabbiato, disse: –Non so se è cieco, ma io sono un maschio!-
Il signore lo guardò strano e chiese a Sasori: –E’ sempre così?-
Il rosso fece un leggero cenno con la testa come per dire di lasciar perdere, restando muto davanti al gelataio, ma era visibilmente imbarazzato.
Dietro a lui c’era una lunga fila di persone che avevano visto tutto.
E così lasciò la gelateria: si sentiva a disagio e osservato da tutti.
Erano le 9:00 quando i due decisero di tornare al covo, a vedere se gli altri erano già rientrati. Avevano ancora 10 centesimi a disposizione, e con questi potevano ancora comprarsi qualche caramella.
“Qualche” è una parola esagerata. In tutto le caramelle che potevano permettersi erano tre.


Arrivarono al covo alle 9:17. Avevano ancora l’ultima caramella: era una striscia zuccherata multicolore.
Sasori, imbarazzato all’idea di dividerla con lui, disse porgendogliela: –Tieni, mangiala tu-.
Deidara prese il dolcetto e ne mangiò metà.
-Metà va a te! –
Sasori, rosso in viso, prese incerto la caramella e la finì.
D’un tratto sentirono uno strano rumore, si girarono e…
C’era l’intera Akatsuki a guardarli.
Deidara disse: –Ehm… Ecco… S-Sasori? N-Non sei anche tu veramente stanco? Scusatemi vado a dormire!!-, detto questo non aspettò il rosso e si avviò immediatamente.
Pain, mettendosi una mano sulla faccia, disse: -Deidara, la vostra stanza è dall’altra parte!-
E questo gli rispose tutto ad un fiato: -Ops. Che stupido! Ci si vede, grazie mille, a-adesso vado, non entrate!!-.
L’ultima cosa che Sasori pensò prima di addormentarsi fu “Perché Deidara non prova mai a ragionare?”.


Al mattino i nukenin si svegliarono alle otto…  Qualcuno bussava alla porta del covo. E cos’era questo rumore fastidiosissimo?
Pain si vestì velocemente e gli akatsukani si riunirono sul balcone, così piccolo che forse stando un po’ schiacciati ci sarebbero state due persone al massimo.
-Senti Deidara non è che potresti spostarti un pochino e non calpestarmi il piede?- chiese il marionettista.
E questo rispose: –… Scusa, ma c’è Zetsu, non posso muovermi di un millimetro-.
Dal fondo del balcone si sentì sussurrare: -La prossima volta non faccio progettare il balcone a Kuzu…- questa voce era inconfondibile: era quella di Pain.
Deidara riuscì a vedere per un secondo la scena giù, vicino al cancello del covo.
C’erano due poliziotti e…
Il gelataio!
Il biondino gridò infuriato: -Ma cosa ci fa lei qui?! Io non ho fatto niente!!-
Ma Sasori aveva già capito: non avevano pagato!! (Adesso sono anche ladri??  O__o   _nd autrice)
Pain prese una parrucca viola, un cappello (fuori moda!  _nd Konan), degli occhiali da sole e una maschera da bambola.
Deidara disse: -…E tu vorresti travestirti? Con queste robe?!– e scoppiò in una fragorosa risata. Ma smise di ridere quando si accorse che Pain stava avanzando verso di lui, porgendogli le cose e in più un vestito rosa e delle scarpe col tacco. Così questo gli disse: -No, io sono stato gentile da portarteli in modo che ti possa sbrigare a vestirti!-  detto questo, andò via.
La multa era stata pagata, ma adesso a Deidara toccava la cosa peggiore: doveva fare la modella davanti agli altri come punizione, mentre questi ridevano e facevano le foto.
“Peggio non può essere ‘sto giorno (Del c****_nd Hidan)!” pensò il biondino prima che cominciasse la sfilata.
Ma si sbagliava e presto l’avrebbe scoperto.
Erano le 10 (Cavolo! Hanno “giocato” a sfilata per 2 ore!!  _nd Autrice) e la sfilata era appena terminata.
Sasori disse: -Deidara adesso mi devi una spiegazione su alcune cose-.
 -Per esempio?- chiese il biondo appena si fu tolto il travestimento.
–Perché riesci a camminare così bene con le scarpe col tacco?-. Il rosso stava cominciando ad avere alcuni dubbi sul conto del compagno di squadra.
Deidara aveva sperato che nessuno gli facesse quella domanda.
Era rosso come un peperoncino.
Itachi, Kisame, Pain, Konan e Zetsu, che erano rimasti nella stanza, avevano sentito la domanda.
Chi avrebbe visto quella scena non avrebbe saputo cosa dire: un traditore un pochiiiiiiiiiiino troppo rosso in faccia in mezzo ad altri 6 che lo fissavano.
Deidara aprì la bocca e dopo circa 10 minuti di silenzio mortale disse –E-ecco d-da  piccolo mi divertivo a m-mettere le scarpe di mia m-mamma…-.
Tobi arrivò nella stanza e disse:- Siiiiiiiiiiiii!! Giochiamo a Biancaneve e i sette nani!-
E detto questo andò a sedersi vicino a Sasori.
-Sasori lo sai che Tobi le vuole un mondo di bene?-
Questo sbuffò e, seguito da Deidara, andò nella sua camera.
Sasori si lasciò cadere sul letto.
“Quanto è carino Deidara” pensò “Combina sempre guai, ma è carino”.


Deidara tornò dal bagno e disse- Ah! Una bella doccia ci voleva!-.
Così andò a sedersi vicino a Sasori.
Sasori disse –E’ vero quello che hai detto prima?-.
Il compagno gli rispose –Sì… Speriamo che i nostri figli non prendano da me questo “talento”!-  poi si accorse di quello che aveva appena detto.
-Ehm…  volevo dire…-  era almeno la millesima volta che diventava rosso quel giorno.
Ma Sasori gli fece cenno di star zitto e disse: -Si, speriamo-.
Prima che Deidara potesse dire qualcos’altro, lo baciò. Il bacio era veloce ma esprimeva tutto il suo amore.
- _ -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-Spazio Autrice_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-
Ecco, che dire?  W SasoDei!!  ^ ^
Questo era il terzo capitolo di “I giorni all’Akatsuki”.
Sì, lo so, gli omosessuali non possono avere figli, ma vabbè.
Spero che vi sia piaciuto e che facciate tante recensioni.   
Ah, prima che mi dimentichi:

BUONA ESTATE A TUTTI!! ^ ^
                                                                                                                              _ Zetsu ♥

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Capitolo 5
*** Voglio solo fare il bagno! ***


                                                                                                                                                                                                                                        *Parolacce non censurate*

Sole!

Finalmente è arrivato il sole!

Seduto a gambe incrociate, Hidan fissa entusiasta la finestra della stanza sua e di Kakuzu: non vedeva l’ora di uscire in giardino per fare il bagno in piscina.

Si volta verso il compagno e chiede: -Kakuzu, quando possiamo andare??-

Lui, senza nemmeno girarsi per vederlo in faccia  (Cerco di guardarlo il meno possibile quello lì.  _nd Kakuzu) risponde, per la quinta volta: –Non ora Hidan. Pain ha esplicitamente detto che vuole vederci lavorare oggi, dato che non facciamo mai niente-.

-Ma a me piace far niente! E poi… Cazzo, guarda fuori!! Hai visto che tempo? E’ da giorni che piove!-

Il tesoriere alza un sopracciglio. 

-E allora?-

-…Io voglio fare solo il bagnoooo!!- piagnucola Hidan, con le braccia incrociate sul petto.

-Non fare l’offeso. Con me non funziona- e detto questo, Kakuzu si rigira e mette in ordine i soldi dell’organizzazione.

-…Uffa-.

Il compagno sbuffa: -Certo però che sei una piaga sia umana che immortale, Hidan.-

Hidan ripete sarcastico (e con una voce stridula) le parole del partner: –“certo però che sei una piaga sia umana che immortale, Hidan” gne gne gne!-.

-Quando fai così sembri proprio un bamboccio. E io ODIO i bambocci-.

L’albino, imbronciato, non ribatte e si alza dal posto, lasciando il compagno di squadra insieme ai suoi amati soldi.

“Adesso vado a rompere al capo per chiedere se oggi posso fare niente e USCIRE. Beato Zetsu che può andare dove vuole…”.

Prende la sua falce, apre la porta per uscire e corre verso le scale, per scendere.

“Non ricordo mai dove cazzo è la fottutissima stanza di Pain. Che rottura!”

 

Trova l’ufficio del boss, ma sentendo che stava cazziando qualcuno, si ferma di botto e deglutisce a fatica.

“Ehm, credo di aver cambiato idea… Lasciamo perdere!”,  stava per andarsene in punta di piedi per non farsi notare (Per la prima volta non vuole, eh?  _nd Sasori), ma senza neanche avere il tempo di girarsi, si spalanca la porta da dove esce Tobi, che vola verso il pavimento dopo aver ricevuto un bel calcio dal Leader….

…E la porta, con tutta la forza con cui è stata spinta, spiaccica Hidan alla parete, come un moscerino.  

-A-ahi…- geme.

Pain sporge la testa dalla soglia e nota Hidan.

-Ah, ciao pazzoide. Perché non sei a lavorare come gli altri?-

Hidan, imprecando a bassa voce e allontanando la porta maledetta, si massaggia il naso sanguinante.

-P-perché volevo chiederle una cosa-.

Pain assume una faccia seria e si appoggia con una spalla al muro, con le braccia

incrociate: –Sentiamo-.

Il religioso, un po’ impaurito, si porta alle labbra la collanina di Jashin e mugola con insicurezza:

-…Volevo chiederle se oggi potevo andare a fare il bagno in piscina-.  Pain gli si avvicina, e dopo un minuto (Ma quanto cazzo gli ci vuole per dire “Sì” o “No”?!  _nd Hidan) annuncia la sua risposta:

-Uhm, non saprei…-

-COME “NON SAPREI”?!-

-Dipende se adesso lavorate bene. Guarda: adesso sono le 16:20, se entro cinque ore non vedo la casa brillare, e con “brillare” non intendo in fiamme (Uffa.  _nd Deidara), resterete chiusi nel covo per tutto il giorno dopo a sgobbare. Io e Konan adesso andiamo a fare un po’ di shopping, alle 19 mangeremo in un ristorante di classe,  e dopo faremo quel cavolo che ci pare. Capito? Vi ordino di pulire. Consideratela come una missione.-

Hidan, che doveva essersi rotto le scatole di quel discorso (se si può definire tale) annuì svogliatamente e cominciò ad avviarsi verso le scale che portano alle camere.

“Che missione del cazzo!”

 Mentre  passeggiava per il corridoio assorto nei suoi piani malefici, incontrò un Kisame depresso.

-Ehi amico blu, che cazzo succede?-

Kisame, come se lo avesse appena visto, si volta verso di lui e risponde mogio: –Itachi ha ucciso Fellis, Ughindo e Sigfrido con Amaterasu…-

-Sono… i tuoi pesci?-

Con le lacrime agli occhi, gli dice singhiozzando: –S-sì…-

Hidan, perplesso, esprime la sua opinione.

-Ahaha!! Avendo quei nomi lì, si sarebbero suicidati lo stesso! Devono ringraziare Itachi!-

Kisame scoppia a piangere e si mette le mani sulla faccia, per coprire le copiose lacrime; corre verso lo sgabuzzino e si chiude dentro.

Hidan, incredulo ma allo stesso tempo divertito della scena appena vista, si chiede: -…Che ho detto di male? E’ la verità! Certo però che è strano quello-.

-Sei tu che sei uno stronzo, se mai-.

Hidan si volta e nota il nukenin di Suna. Assume una faccia annoiata, ribatte: -…E tu che vuoi?-

Sasori continua a camminare dirigendosi nella sua camera, calmo e controllato come sempre.

-Niente. Dico solo come stanno le cose.-  Stava per entrare nella camera buia, quando il jashinista lo afferra per una spalla e lo fa girare verso di lui, chiedendogli: -Vuoi sgobbare al posto mio? Eh dai. Puoi chiedere aiuto anche a Zetsu, Deidara, Kisam…  Ehm, no, lui no.  …Itachi? No, lui è cieco… Uhm… Aspetta che devo pensare… Chi altro c’è?-

Sasori leva sgarbatamente la mano robusta di Hidan e, sospirando, gli risponde: -Tobi. Ma non conterei tanto sul suo aiuto. Ma comunque… Perché non lavori tu?-

-Perché io resterò fuori a divert… E-erhm…-

Lo scorpione alza una mano in segno di silenzio: -Senti, se vuoi andare a giocare come un bambino di 4 anni in piscina insieme a Deidara e gli altri, va bene. Ma perché dobbiamo lavorare? Te l’ha ordinato Pain?-

Hidan meditò per un istante prima di raccontargli tutto (Fa molto gossip scritto così!  _nd Konan).

-Uhm, capito. –

-Che ne dici, marionetta-boy??-

Sasori ci riflette un po’ su, per poi dire: -Va bene. Ma se mi chiamerai un’altra volta “marionetta-boy”, sta’ certo che ti scordi il mio aiuto, intesi?-

In quel preciso momento un individuo percorse con le braccia alzate tutto il corridoio gridando con tutta il fiato che aveva in petto:

-TOBI IS A GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOD BOYYYY!!!!!!!!!!!!-

Dopo che la girella arancione ebbe svoltato l’angolo seguito a ruota da Deidara, che aveva in mano una delle sue solite bombe d’argilla C4 Garuda, Hidan e Sasori, un po’ stupiti per la scena svolta nel corridoio ma per niente sopresi della deficienza del compagno, iniziano a mettere in ordine il covo.

Nel frattempo Kisame si era accorto di essere rimasto intrappolato dentro lo sgabuzzino.

Cominciò a battere i pugni sullo strato legnoso della porta, ma nessuno sembrava sentirlo.

Sembrava.

Kakuzu stava passeggiando nei pressi del soggiorno, tenendo in mano le sue amate banconote, quando si accorse di qualcuno che gridava qualcosa del tipo “Aiuto! Sono dentro lo sgabuzzino, e… AAAAAH!!! Z-Zetsu!! Va via! Sgomma da qui! Siamo amici, ricordi? QUALCUNO MI AIUTIII!!”.

Poi calò il silenzio, una cosa a cui si assisteva molto raramente il covo.

Kakuzu, dopo un minuto di assoluto silenzio, fece spallucce e continuò per la sua strada, continuando a contare i soldi.

-EHI! Guarda dove metti i piedi, brutto vecchiaccio ultra centenario!- grido al tesoriere una voce alquanto stridula che lui conosceva fin troppo (Già, FIN TROPPO  _nd Kakuzu) bene.

-Che vuoi, Hidan? E perché sei sdraiato in terra con la testa sotto il divano?- chiese non mostrando alcuno stupore. Sapeva che era pazzo.

-Sto pulendo il cesso di pop-corn che avete fatto qui sotto! Oh, ma guarda… Ho trovato anche un fottuto centesimo…-.

Kakuzu sbuffa, sapeva che quello che l’albino credeva essere una monetina era in realtà il soldo di cioccolato che Tobi aveva perso tre settimane prima.

-Allora, Hidan, si può sapere perché diamine stai pulendo? Nessuno te l’ha chiesto-.

Il religioso si alza: -Me l’ha ordinato Pain. Che palle… Senti, non è che mi potr…-  non poté finire la frase che l’altro gli rispose con un pronto “NO”.

-Ciao ragazzi. Un!- salutò Deidara.

Kakuzu si volta e gli chiede: -Hai già finito con quella piaga di Tobi?- poi aggiunge sotto voce: -…Anche se sappiamo chi è il numero uno nel rompere- e detto questo, lancia un’occhiataccia a Hidan, che parve non notarla, perché se ne stette zitto.

-Sì, ho finito, un.- rispose Deidara con un ghigno stampato in faccia.

Sasori, sbucato dal nulla, dice al compagno di squadra: -Aiutaci a mettere in ordine il covo-.

Deidara balza dallo spavento, ma gli risponde come se niente fosse: -A-ah danna! Certo che vi aiuto! Ma che domande sciocche che fai, un!- e poi rise.

-Infatti non era una domanda, ma un ordine. Non faccio mica domande stupide io. Ora muoviti- rispose freddo, prima di voltarsi e tornare a mettere in ordine la cucina.

Il partner rimase deluso dalla reazione del suo danna.

-…E cosa dovrei mettere in ordine, io?- chiese volgendosi a Kakuzu.

-Ah, non chiedere a me, io non aiuto. Ho ben altro da fare. Vi saluto- e se ne andò su per le scale.

Si volta verso Hidan in cerca di una risposta-

-Allora, biondina, tu pulisci i corridoi dei due piani e l’ingresso. Io il soggiorno e Sasori la cucina. Le camere da letto mi rifiuto di pulirle. Solo quelle di Pain e Konan, se vuoi puoi farla tu. Scegli-

-SMETTILA DI CHIAMARMI BIONDINA! Ma comunque, ho capito. Vado a prendere le cose necessarie e mi metto a lavoro-.

Hidan sghignazza e continua a lavorare anche lui.

Intanto Deidara si dirige verso lo sgabuzzino, lo apre e…

Kisame cade con la faccia a terra. Deidara sgrana gli occhi, poi, deciso di lasciarlo stare, lo sorpassa e prende gli oggetti che gli servono, per poi andare di corsa a pulire.

Dopo un paio d’ore,  il covo brillava come non mai.

-FINITO!!- sospirano tutti e tre i nostri amici, esausti. Erano le 7 e un quarto di sera.

Hidan di scatto si toglie i pantaloni, restando in mutante (ovviamente la maglietta l’aveva già tolta, inutile scriverlo!) e corre verso la piscina: finalmente poteva fare il bagno!

Deidara prese per mano Sasori e si gettarono vestiti.

Itachi, che era rimasto nella sua stanza a far qualcosa, sente gli schizzi d’acqua.

Si affaccia all’armadio e grida: -Che fate?-.  Poi si accorse che quella in effetti non era la finestra, e quindi, imbarazzato, la cerca a tastoni e gli ripete.

-Ah, Itachi-san!- lo chiama una voce potente che proveniva dalla piscina.

Itachi assume una faccia confusa: -…Kisame?-  -Dai Itachi-san, vieni con noi! E’ ora di baldoria!!-.

-…Non sei arrabbiato per i tuoi pesci?- gli chiede.

Kisame, dopo un momento di tristezza, risponde con un sorriso a 300 denti: -Non ti preoccupare, Itachi-san, sono passati a miglior vita! E ora vieni con noi, non importa se non è in costume!- detto questo, Itachi corre per il corridoio (sbattendo un po’ di qua e un po’ di là) e scende le scale, lentamente, quelle.

Apre la porta e con l’aiuto dell’udito che sente gli schizzi e le risate, trova la piscina; immerge la gamba destra ma poi la ritira subito.   -Aah! E’ gelida!-.

-Sei tu che sei un tipo freddo, Itachi!- appena finita la frase pronunciata da Deidara, Hidan lo tira giù in acqua per le gambe.

Sasori si mette una mano sulla faccia, e si rivolge a Hidan che nel frattempo era riemerso insieme ad un Itachi a dir poco incazzato: -Non potevi lasciarlo lì come voleva lui? Che rottura deve essere per Kakuzu averti giorno e notte…-.

Hidan sorride chiudendo gli occhi. In quel momento arriva Kakuzu: -Vedo che avete finito di pulire… Bene-, si toglie la maschera e il coprifronte e si tuffa.

Il Jashinista, con la bocca aperta, indica il partner con l’indice accusatorio: –M-ma… CHE BARBONE!! Ci sfrutti tu! Prima non ci aiuti a pulire e dopo ti godi il frutto del nostro lavoraccio! Stronzo!-.

-Dai Hidan, non prendertela. Goditi questo momento!- gli risponde Kakuzu tranquillo, che non aveva proprio voglia di litigare con lui.

Di colpo il fedele si ricorda di una cosa…

-Zetsu! Che cazzo ore sono??- gli chiede (Sono appena arrivato e mi chiedi l’ora??  _nd Zetsu).

-E io cosa cavolo ne so!-.

Zetsu bianco ribatte a se stesso: -Devi essere più cortese! Non puoi trattarlo così!-

E così Zetsu si richiude e comincia, di nuovo, ad avere problemi con la parte nera.

-…A volte mi chiedo se è normale avere a che fare con lui…- dice d’un tratto Sasori.

-SI PUO’ SAPERE CHE CAZZO DI ORE SONO ADESSO?!- grida Hidan agli altri. Tobi emerge dall’acqua, spaventando un po’ tutti: -Hidan-chan, dovresti essere più gentile con gli altri!- sorride. Un sorriso da scemo, se si può dire. Beh, non che lui ne faccia di intelligenti!  -…Fottiti caramella gigante-. Tobi comincia a piagnucolare sul com’è cattivo Hidan con lui eccetera.

Kisame si volta verso Itachi: -Lui ce l’ha l’orologio- risponde a Hidan.

–Allora siamo messi bene…- bisbiglia in modo ironico Deidara.  Findus legge l’ora:

-Sono le…- esita per un istante, poi, convinto annuncia: - 20:46!-

Applausi e grida di stima dall’Akatsuki.

-Di già?! Che palle… Arrivano fra una ventina di minuti-. (Che bravo, sa contare.  _nd Sasori; Sasori, oggi mi sembri più cattivo del solito! D:  _nd Deidara;  Non è giornata.  _nd Sasori).

Deidara dopo essere emerso dall’acqua, dice: - Nooo! …Oh beh-.

E finito di dire questo esce dalla piscina per andare ad asciugarsi i vestiti.

-…Anche io esco- dice Sasori, stufo di tutta quella compagnia assordante.

Hidan li guarda andare via -Mmh. Ok!-.

 

                                                                        *    *    * 

 

-Non te l’avevo detto di metterti la crema solare protezione 200?- chiede Kakuzu ad un Hidan tutto scottato, che era disteso sul letto della loro stanza.

-Naaah, certo che non me l’hai detto, Kakuzu!!- comincia a brontolare.

Il tesoriere sospira: –Certo che dev’essere una rottura essere un albino…- ma Hidan ribatte subito: -Non rompere il cazzo proprio adesso, Kuzu!- e sospira un po’ arrabbiato.

-Almeno Pain e Konan sono stati contenti, dai-.

Lampo di genio da parte di Hidan (Pff… Come no.  _nd Sasori). Si volta lentamente verso il partner, mettendo in mostra il suo solito sorrisetto da ebete psicopatico.

-Kuzu… Per caso il sole ha sangue?-

Il compagno si gira per guardarlo bene in faccia: -…Mi stai prendendo in giro, vero?-

-Figurati!-

-…Hidan, ti sembra una domanda intelligente da fare?-

-Lo considero un… no?-

-Sei proprio un cretino. Lo sai?-

Hidan sfoggia un radioso sorriso.

 -Sì, lo so!-

 

 

______________Spazio Autrice______________

Ehm, salve! Sono Sasori, e volevo dire che è da un mese o più che sto cercando di finire questa giornata dell’Akatsuki!! x3 Ero indecisa se dividerla in due parti ma... Non ne avevo voglia ù.ù

Spero che vi sia piaciuta e che mi facciate sapere il vostro parere sulla mia idea… Grazie mille e alla prossima (spero!) :D

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