5 modi per far arrossire Billie Joe Armstrong

di I am in love with a train
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-The Social Network ***
Capitolo 2: *** 2-Letture nell'armadio ***
Capitolo 3: *** 3-Le mutande leopardate ***
Capitolo 4: *** 4-Il gioco da tavolo ***
Capitolo 5: *** 5-Mike's birthday ***



Capitolo 1
*** 1-The Social Network ***


Trè Cool si stava annoiando. Era ormai notte fonda, ma non aveva per niente sonno…forse era stata la gara a “chi beve più caffè” che aveva fatto con Mike…fatto stava che non riusciva ad addormentarsi e si stava terribilmente annoiando. Se fossero stati in tre avrebbero potuto organizzare una partita a strip poker, oppure prendersi a cuscinate, fare una sfilata di moda utilizzando i “vestiti” che teneva nell’armadio o altri giochi del genere che occupavano la maggior parte del loro tempo libero, ma quei due erano sgattaiolati di sopra ore fa e…oh…ora Trè Cool non si stava più annoiando. Sentiva un formicolio di eccitazione propagarsi per tutto il suo corpo, gli succedeva sempre prima di fare uno scherzo e adesso ne avrebbe combinata una delle sue. Si diresse verso le scale a passo felpato, non doveva fare rumore, altrimenti avrebbero potuto scoprirlo. Arrivato di sopra doveva controllare una cosa: si avvicino lentamente alla camera di Billie, socchiudendo appena la porta, quanto bastava per sbirciarci dentro; come sospettava non trovò il moro in camera e soddisfatto si diresse verso la porta accanto mentre un ghigno malizioso si faceva largo sulle sue labbra.

“Ok, questa è la camera di Mike, ci siamo”

Aprì cautamente la porta, come aveva fatto con la stanza precedente e i suoi occhi incontrarono proprio quello che sperava: i due “amici” giacevano sotto le coperte abbracciati, la testa del vocalist appoggiata al petto del biondo…sembrava che dormissero profondamente. Trè si lasciò scappare un risolino, tappandosi subito la bocca temendo di averli svegliati; ghignando soddisfatto si allontanò dalla camera.

 

Il mattino seguente…

 

-Ciao Trè che ci fai già sveglio? Di solito ti alzi a mezzogiorno-domandò il bassista scendendo le scale insieme al moro.

-Oh, è stata la gara di caffè di ieri, mia ha tenuto sveglio tutta la notte…-

-Cavolo mi dispiace-

-Ah non ti preoccupare non mi sono annoiato-rispose il batterista riuscendo a stento a trattenere una risata.

-Ehi Trè ma da quando si così premuroso? Ci hai pure preparato la colazione-chiese il biondo prendendo posto attorno al tavolo.

-Figo! Questo è un avvenimento storico! Lo posto subito su Instagram!!-esclamò il Billie prendendo il cellulare dal tavolo per scattare una foto all’abbondante colazione offertagli dal batterista, orami il moro era diventato praticamente dipendente da quel social network.

-Oh…138 nuovi commenti? Non pensavo che il mio disegno della fatina dei dentini avrebbe riscosso così tanto successo…-

Improvvisamente il sorriso del vocalist scomparve per lasciare spazio ad un’espressione di puro terrore facendolo sbiancare in volto; sentì le forze venirgli meno e cadde in ginocchio continuando a fissare ad occhi spalancati lo schermo del suo telefono.

-Billie che ti prende?-domandò il bassista inginocchiandosi di fianco a lui, preoccupato.

-Oh Mio Dio-ben presto il viso del biondo assunse la stessa espressione di quello dell’amico.

-Oh scusate se non ve l’ho detto prima, spero che non vi dispiaccia se ho postato una vostra foto sull’account di Billie-esordì Trè con fare noncurante.

-T-tu cosa?-balbettò il più piccolo.

-Billie sei sordo? Ho detto che spero non vi dispiaccia se ho postato quella foto-ripetè l’altro leggermente scocciato. Eh sì, avete capito bene, quella sera Trè Cool aveva postato proprio quella foto, quella che aveva scattato ieri notte dopo essere entrato in camera del biondo.

Il vocalist si sentì avvampare mentre il suo viso si dipingeva di un’accesa tonalità di bordeaux.

-Frank Edwin Wright III…IO TI AMMAZZOOOO!!!!-strillò saltando addosso all’amico cercando si strozzarlo.

-Così imparate a lasciarmi da solo mentre voi ve la spassate-ribattè l’altro con fare saggio, scansandosi e facendo finire il moro spiaccicato contro il frigorifero.

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Capitolo 2
*** 2-Letture nell'armadio ***


 

Bene bene bene, ecco qua il secondo capitolo di questo mio scero :D Ringrazio tutte le coraggiose persone che hanno letto questa cosa, magari lasciate una recensione, tanto per farmi capire che cosa ne pensate...bene ho finito di scassare e vi lascio a questo particolare (?!) capitolo.

Mike era andato a farsi una doccia e questo significava la sua scomparsa nel bagno per almeno un’ora e mezza; Trè girovagava per casa senza una meta precisa, mentre una sola domanda gli frullava nella testa:

“Dove cavolo si era cacciato Billie?”

Era mezz’ora che lo stava cercando e non era ancora riuscito a trovarlo, aveva guardato in cucina, in camera di Mike, nei bagni, nella tazza del cesso, chissà mai che ci era caduto dentro, ma niente, di lui nessuna traccia…era mica stato rapito dagli alieni? Questa ipotesi si faceva sempre più plausibile nella mente del batterista con i minuti che passavano. Decise di fare un altro giro della casa, magari questa volta gli sarebbe andata di fortuna e l’avrebbe trovato. In realtà non sapeva nemmeno lui il motivo per cui lo stava cercando, forse per tormentarlo un po’ in assenza del bassista. Si diresse nuovamente in cucina e guardò in tutti gli armadietti, sotto il tavolo e perfino nel forno, ma non trovò nessuna forma di vita più bassa della media. Proseguì la sua ricerca in soggiorno guardando sotto il divano, dietro alle poltrone e alla televisione, ma in vano. Sbuffando salì le scale chiamando l’amico a gran voce, ma conoscendolo se era impegnato in qualcosa di “segreto” non avrebbe mai risposto. Controllò nuovamente nelle camere dei due amici ma niente da fare nemmeno lì…che palle però!! Per una volta che Trè avrebbe potuto divertirsi tormentando il più piccolo quello spariva nel nulla!! Quello stupido nano c’era sempre e solo per “giocare” con Mike, mai una volta che filava anche lui! Sbuffando di diresse in camera sua, sbattendosi la porta alle spalle; si lasciò cadere sul letto chiudendo gli occhi e restando in silenzio: se il moro non si faceva vivo allora si sarebbe fatto un pisolino.

Dopo qualche minuto al il batterista sembrò di sentire un rumore provenire dal suo armadio, sembrava qualcosa come un risolino sommesso…la sua mente corse subito al peggio, adesso non era più così sicuro che Mike si fosse andato a fare una doccia, al contrario cominciava a sospettare che, insieme al suo “amichetto”, stesse attentando all’incolumità del suo povero armadio.

“Bhe, l’unico modo per scoprirlo è controllare di persona” pensò il batterista alzandosi silenziosamente dal materasso.

Ora si trovava di fronte al suo guardaroba…gli dava fastidio ammetterlo, ma provava un po’ di paura a scoprire cosa stesse succedendo lì dentro. Di nuovi quel risolino; il cuore di Trè cominciò a martellargli forte nel petto.

“Forza Trè, fatti coraggio, hai visto sicuramente di peggio…forse…forza, uno, due…TRE!”

Il batterista spalancò di colpo l’anta del suo armadio tenendo serrate le palpebre; sentì un urlò di sorpresa e qualcuno cadergli addosso, facendolo stramazzare a terra.

Con grande paura si azzardò ad aprire gli occhi e con suo grande sollievo incontrò solo lo sguardo del moro, che lo fissava spaventato.

-B-Billie che cavolo ci facevi nel mio armadio?!-domandò l’altro cercando di scostarsi di dosso il corpo dell’amico.

-Io…ehm…niente!!-esclamò il vocalist alzandosi di scatto e cercando di scappare.

-No no no no!! Tu non vai da nessuna parte!!!-l’altro lo afferrò per il colletto della maglia, tirandolo nuovamente verso di sé.

-Oh e questo cos’è…ah ecco dov’era finito l’ipad!! Ce l’avevi tu!!-esclamò strappando l’aggeggio dalle mani del moro.

-Ma…che cavolo stavi facendo con l’ipad nel mio armadio e…che diavolo è questa roba?! “Mike lo baciò con foga strappandogli i vestiti di dosso…” Billie che cazzo sarebbe?!-domandò Trè con fare molto perplesso.

-Ehm…non è niente!! Dai ridammelo!!-Billie arrossì violentemente e si mise a saltare cercando di riappropriarsi dell’ipad che il batterista teneva accuratamente sollevato sopra di sè, lontano dalla sua portata.

-Vediamo un po’ cosa dice qua…oh…OH! Oddio…Oh mio Dio!! Billie ma che cavolo ti stavi leggendo??!-chiese lasciandosi scappare una risata.

-Niente dai ridammelo!!!-

-No no caro mio, questo fila dritto fra le mani di Mike!!-detto questo Trè sfuggì definitivamente alla presa del vocalist e corse di sotto inseguito da quest’ultimo.

-No ti prego aspetta!!!-

Arrivato di sotto incontrò il bassista che aveva appena finito di farsi la doccia e si stava avviando verso camera sua per recuperare una maglietta da mettersi.

-Mike!! Guarda cosa si stava leggendo questo signorino qua!!!-Trè consegnò l’ipad al biondo che lo prese curioso e si mise a leggere la famigerata “cosa”.

-Ellamadonna!! Altro che “Cinquanta sfumature di grigio” questo va molto oltre!! Billie perché stavi leggendo una cosa simile?!...Oh mio Dio!-esclamò Mike dando un ultimo sguardo allo schermo.

-Ehm…io…..-balbettò il più piccolo abbassando lo sguardo e arrossendo, se possibile, ancora di più.

-Signorino ti proibisco di leggere cose simili!! Non sono adatte ad un nanetto sensibile come te!! Billie, sei in punizione!!-decretò il bassista restituendo l’ipad a Trè.

-E tu per favore fai sparire quella cosa al più presto…-sussurrò poi rivolto versi di lui.

-Mike ma io…!-tentò di difendersi Billie.

-Tu niente, questa volta l’hai fatta proprio grossa e adesso fila di sopra in camera tua!-il biondo rimase impassibile di fronte alle suppliche dell’amico, indicando le scale.

Sbuffando il povero vocalist si avviò tristemente su per i gradini e si chiuse in camera sua…almeno che gli avessero lasciato finire di leggere quella cosa! Lui voleva solo vedere se finiva bene…

 

 

 

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Capitolo 3
*** 3-Le mutande leopardate ***


-E così lei sostiene di aver davvero provato a mangiare cinquanta uova?-chiese l’intervistatore con fare perplesso.

-Certo che ci ho provato!! Altrimenti come avrei fatto a dire che è impossibile?-rispose Trè Cool leggermente seccato dalla scarsa fiducia dell’uomo di fronte a lui.

-E signore…ma perché l’ha fatto? Intendo dire, perché rischiare una congestione solo a scopo di poter affermare che nessun uomo può mangiare cinquanta uova?-

-Bhe, perché credo che il mondo debba sapere di questo…sa, io la vedo come una cosa allo stesso livello della teoria della relatività di Einstein, anzi è anche meglio. Fra cent’anni un figlio di avvicinerà a sua madre e invece di chiederle “mamma, come si costruisce una bomba atomica?” le domanderà “mamma, un uomo può mangiare cinquanta uova?” e lei risponderà fieramente “no figliolo, perché Trè Cool ha detto così” dovrebbero farci un libro su questa mia teoria e insegnarla a scuola invece di tutte quelle cose inutili di cui riempiono la testa ai bambini al giorno d’oggi!!-continuò il batterista con enfasi, credendo veramente in ciò che diceva.

-Beeene…passiamo ad altro va…allora, una domanda per voi due ora-annunciò l’uomo rivolgendosi a Billie e Mike -i vostri fan parlano spesso di una possibile vostra relazione, è vero tutto ciò o è solo frutto della fantasia di ragazzine pervertite?-

Il moro rise, lanciando di nascosto uno sguardo al bassista come per dirgli “oh cazzo”.

-Ahaha, ma certo che è solo frutto della loro fantasia! Vero Mike??-

-Oh si si certo, come potete minimamente pensare una cosa simile!-gli fece eco il biondo sforzandosi di sfoderare un sorriso convinto.

-Billie almeno allacciati la patta dei pantaloni…-mormorò Trè sbattendosi una mano in faccia.

-Oh ehm…scusate, non mi ero accorto…-farfugliò il vocalist rosso in viso, armeggiando con la carniera dei suoi jeans neri.

-Billie! Ma che cavolo fai! Non vorrai mica farci scoprire?-sibilò il bassista nervoso.

-Mike, hai la camicia abbottonata male…-continuò il batterista rimanendo nella stessa posizione, sostenendo la fronte con il palmo della mano vergognandosi degli individui coi quali aveva a che fare.

-Oh…ehm…ero di fretta scusate…-Mike cercò di rimettersi apposto i bottoni impacciato, tentando si non sfociare nell’imbarazzo più totale.

Intanto l’intervistatore li guardava molto perplesso, insomma trovarsi davanti un nano in piedi che armeggia con la patta dei suoi pantaloni, un bassista impacciato come l’amico che cerca di riabbottonarsi la camicia e un batterista che ormai ha perso le speranze con entrambi e scuote la testa rassegnato non è una cosa da tutti i giorni.

Quando il moro aveva quasi finito ed era ormai sprofondato fino alla punta dei capelli nella vergogna più totale Trè lo interruppe con una delle sue brillanti osservazioni.

-Ma Billie!! Che belle mutande leopardate che hai non le avevo notate!-esclamò avvicinandosi di più all’amico per guardare meglio.

-Ahaha già, le ho comprate ieri sono contento che ti piacciano…-farfugliò l’altro tornando a sedersi.

-Billie sei proprio sicuro di averle comprate ieri? Perché a me paiono tanto le mutande che ho visto in camera di Mike una settimana fa…-il batterista si massaggiò il mento con fare pensoso.

-Trè ti prego…-lo supplicò il più piccolo arrossendo ancora di più.

-Ah ma cosa dico! Sa signore, quelle mutande sono ovunque a casa nostra, in cucina in salotto, nei bagni, in nelle camere…pensi che una volta le ho viste perfino in camera mia!-continuò Trè come se non avesse sentito, rivolgendosi all’intervistatore.

Il moro mugolò qualcosa di incomprensibile nascondendo il viso ormai bordeaux nel petto di Mike, il quale lo strinse affettuosamente.

-Comunque quelle non sono le uniche mutande che vedo in giro per casa, ogni giorno ne trovo un paio diverso, sa, quel nano è proprio una persona disordinata!!-il batterista si lasciò cadere contro lo schienale del piccolo divanetto sul quale erano seduti, fingendosi stanco del comportamento del vocalist.

Il biondo sentì qualcosa di bagnato inzuppagli la camicia e capì che il più piccolo era scoppiato in lacrime.

-Shh…Billie dai non fare così su…no, piccolo dai non piangere…-gli sussurrò con voce dolce e rassicurante accarezzandogli i morbidi capelli corvini.

-Mike…-lo sentì mormorare prima che la sua voce fosse nuovamente rotta dai singhiozzi.

-Andiamo via Billie dai, vieni con me…-il bassista si alzò tenendo sempre stretto a sé il moro e con lui si avviò fuori dallo studio.

-Bhe, mai sa che conviene che me ne vada anch’io…la saluto, ho passato un buon pomeriggio con lei, mi sono divertito molto!-annunciò Trè alzandosi in piedi.

Arrivato all’uscio della porta si fermò un momento, voltandosi verso l’intervistatore che ancora doveva riprendersi dallo shock causatogli dai pochi minuti trascorsi con quei tre pazzoidi.

-Ah qual era la domanda…? Se Billie e Mike hanno una relazione? Bhe faccia lei…-e detto questo uscì dalla stanza con un sorriso, salutando il pover’uomo con un cenno del capo.

 

 Moscerino adimensionale's corner:

Bene eccomi qua a scassarvi ancora un po'!!! :D 

Bhe, insomma diciamo che lascio a voi il compito di giudicare queso capitolo...XD

Cmnq ci terrei a ringraziare tutte le persone che stanno seguendo la mia storia e che recensiscono: VIVOGLIOBBNEEE!!! :333

Ooook adesso vi saluto e vado a celebrare la mie nozze con Christianisalive!!!

Ciaoooooooooooooooo



 

 

 

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Capitolo 4
*** 4-Il gioco da tavolo ***


 

Trè Cool se ne stava comodamente spaparanzato sul divano con dei popcorn guardando uno di quei cartoni osceni che trasmettevano su Mtv; Billie e Mike erano scomparsi di sopra qualche minuto fa e sinceramente il batterista non voleva sapere che cosa stessero facendo, anche se non occorreva molta fantasia per arrivarci…e poi sinceramente in quel momento gli bastava il cartone che si stava guardando…e…oh…porca vacca se gli bastava! Ma proprio ora che quel coso era riuscito finalmente a catturare l’attenzione di Trè, qualcuno suonò alla porta. Seccato, si alzò controvoglia per andare ad aprire chiedendosi chi cavolo veniva a scassargli alle 4:00 del pomeriggio.

-Chi è?-chiese aprendo la porta.

Davanti a lui era in piedi una donna che teneva in braccio una bambina.

-Lei è qui per…?-domandò l’astuto batterista.

-Avevate accettato di prendervi cura della mia piccola mentre io ero via, si ricorda?-rispose la donna, ignara a quali individui stava per dare in custodia la povera bambina.

In quel momento la mente di Trè si sforzò di ricordare…ah si! Era successo due giorni fa, la signora era venuta da loro e gli aveva chiesto se potevano tenere la bambina mentre lei usciva con le amiche per rilassarsi nel pomeriggio e darsi allo shopping sfrenato, ora si ricordava!

-Oh si si certo!! Aspetti che chiamo gli atri miei due amici: Billie, Mike smettetela di accoppiarvi e venite di sotto, è arrivata la bambina!!!-urlò per farsi sentire fino al piano di sopra, non curandosi minimamente della presenza della povera madre, la quale lo guardò molto perplessa.

 

-Oddio un giorno o l’altro io quello lo ammazzo...-il biondo chiuse gli occhi per calmare la tentazione di insultare a gran voce il suo “caro” amico.

-Mh…Mike…non ho voglia di andare di sotto, che palle…-mugugnò il più piccolo accoccolandosi meglio sul bassista.

-Neanch’io Billie, ma glielo abbiamo promesso, non possiamo non aiutarla…-replicò Mike giocherellando con i capelli del moro.

-Io non ho promesso niente!-ribattè l’altro.

-Uff…su Billie fammi un favore vieni giù anche tu dai…-lo supplicò il bassista baciandogli delicatamente la fronte.

-Ok…ma lo faccio solo perché sei tu! Dopo torniamo di sopra però…-

-Si non ti preoccupare, adesso però su da dosso!-il biondo spinse il vocalist lontano da sé facendolo cadere giù dal letto, trascinandosi dietro le coperte.

-Ahia scemo!-si lamentò Billie cercando di districarsi da quel groviglio di lenzuola nel quale era rimasto intrappolato.

-Billie sei ridicolo! Dai sbrigati, la signora ci sta aspettando!-

 

Il primo a scendere fu il bassista, seguita a ruota da un Billie Joe dai capelli molto scompigliati.

-Oh eccovi qua ci avete messo una vita!-esclamò il batterista fissandoli con una punta di malizia nello sguardo.

-Signora lo scusi, il nostro amico è un idiota…-Mike alzò gli occhi al cielo mentre si affiancava a Trè.

-Bene…ehm…allora io vi lascio Alison e ci vediamo alle 6:30 d’accordo…?-domandò la donna cominciando a mostrarsi diffidente nei confronti dei tre individui che gli stavano di fronte.

-Ok signora e si diverta!!-il batterista dovette urlare l’ultima parte della frase dato che la signora, dopo avergli velocemente consegnato la piccola, era già corsa via.

-Trè la prossima volta che fai una cosa del genere ti ammazzo-disse freddo il biondo continuando a fissare la porta, dopo aver notato che Trè aveva già provato a darsela a gambe, temendo la sua reazione.

-Scuuuusa…comunque! Adesso dobbiamo far divertire la piccola che ne dite di fare un bel gioco tutti insieme?-propose il batterista sistemandosi meglio la bambina fra le braccia.

-Tipo…?-chiese il vocalist seccato.

-Tipo…che so io…un puzzle!-

-Se devo proprio…-

-Si devi e adesso aiutatemi a tirare fuori i pezzi!-Trè posò Alison per terra recuperando la scatola del gioco da tavolo.

Dopo aver sistemato tutto a dovere i quattro si misero a giocare, anche se dire che Billie e Mike stessero giocando era una parola grossa, dato che il moro aveva ormai appoggiato la testa sulle gambe del bassista e ora riposava beato mentre quello gli accarezzava il viso e i capelli dolcemente.

-Ehi voi due! Smettetela di amoreggiare in pubblico e mettetevi a giocare con noi!!-li sgridò il batterista mentre univa altri pezzi del puzzle.

Ad un certo punto l’espressione di Trè cambiò e nei suoi occhi brillò una luce maliziosa che non prometteva nulla di buono.

-Billie…-lo chiamò con una strana voce.

-Si…?-

-Guarda questi pezzi del puzzle come si incastrano bene…ti ricordano qualcosa per caso?-domandò con fare innocente.

-Trè per favore non ricominciare c’è una bambina qua…-lo supplicò il più piccolo arrossendo.

-Perché vedi Billie, così non si incastrano ma se giri la tessera del puzzle allora…-

-Trè ti prego…-

-Guarda piccolina ti faccio vedere una cosa…questo è zio Mike e questo è zio Billie…e fanno il puzzle…-il batterista si mise a spiegare alla bambina la sua teoria.

-Trè Cool smettila subito è solo una bambina!!-

-Mike…Billie…fanno puzzle!-ripetè la bambina battendo la mani contenta.

-Oh, impara in fretta la piccola!-esclamò stupito Trè.

-Trè basta ti prego!!-sbraitò il vocalist divenuto ormai bordeaux: non si capacitava del fatto che l’amico riusciva a metterlo in imbarazzo anche di fronte ad una bambina di 4 anni.

-Billie, sto solo insegnando ad Alison come funzionano le cose!-

-Ma ha solo 4 anni!!-

-Eh tanto prima o poi qualcuno glielo dovrà dire-

-Brutto pervertito!!-strillò il vocalist scagliando i pezzi di puzzle contro l’amico.

-Alison andiamo via su, Billie è nervoso probabilmente ha le sue cose…-

-Ma io sono un maschio!!-

-Questo è quello che dici tu- e detto questo il batterista se ne andò con la bambina a farsi un panino in cucina.

Finalmente arrivarono le 6:30 e la madre della bambina si presentò alla porta per riprendersela, fortunatamente non consapevole delle oscenità a cui la piccola aveva assistito.

-Ciao amore ti sei divertita con i vicini?-le domando prendendola in braccio.

-Shi shi! Billie e Mike fanno puzzle!!-ripetè contenta, ridendo.

La donna guardò i due poveri amici perplessa, non volendo sapere cosa si nascondesse dietro a quella affermazione.

-Avete fatto un puzzle tutti insieme?-

-Oh si si ci siamo divertiti moltissimo!!-rispose il batterista cercando di non scoppiare a ridere per l’orribile doppio senso che si era creato.

-Bene allora io vi saluto e vi ringrazio nuovamente per esservi presi cura della mia Alison-e detto questo la donna si allontanò velocemente da quella casa di matti.

-Trè Cool…-mormorò il più piccolo a testa bassa.

-Si….?-

-Scappa-

-Aiutooo!!!-il batterista corse via inseguito dal moro che aveva tutta l’intenzione di strangolarlo.

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Capitolo 5
*** 5-Mike's birthday ***


-E’ il momento di aprire i regali!!-

-Mike, Mike apri il mio per primo!!-lo pregò Trè piazzandogli davanti un pacchetto contenente qualcosa di morbido.

-Ok grazie Trè, vediamo che cos’è…-il bassista cominciò lentamente a scartare il regalo, scoprendo al suo interno una maglietta.

-Uh bell…ehm!! D-davvero bellissima grazie tante Trè…-il biondo sussultò nel vedere la scritta sulla maglia che recitava: “I fucked Billie Joe Armstrong”.

-Ti piace Mike? Sai ero indeciso fra questa e…-cominciò il batterista per poi venire bruscamente interrotto dall’altro.

-Non fa niente Trè a me piace questa-tagliò corto per bloccare Trè , prima che i suoi discorsi potessero divagare verso orizzonti sconvenienti.

-Ehi Mike che c’è scritto? Falla vedere anche a noi!!-esclamarono in coro gli invitati.

-Non c’è scritto nulla-

-Non fa niente faccela vedere lo stesso!-

-Non c’è nulla da vedere-

-Mikemikemikemikemike dai apri il mio adesso!!!-intervenne Billie passando il suo regalo al bassista.

-Oh ok grazie Billie-il biondo scartò la confezione scoprendo al suo interno un paio di jeans leopardati.

-Così ce li abbiamo uguali!!-continuò il più piccolo saltellando sul divanetto e guardando ansioso l’amico, in attesa di una sua risposta.

-Grazie piccolo sono davvero belli!-disse Mike scompigliandoli i capelli. Ormai il bassista era abituato alla fissa dell’amico di avere le cose uguali, quando il vocalist comprava una cosa al massimo una settimana dopo il bassista se la ritrovava uguale in un pacchetto regalo appoggiato sul suo letto. E dopo succedevano molte cose…sempre sul suo letto…

La mezz’ora successiva trascorse scartando i regali; il biondo trovò letteralmente di tutto nei pacchetti: dai vestiti, agli strumenti musicali, dai posacenere ad un grazioso vestitino da infermiera…probabilmente un altro regalo segreto di Trè…quel batterista si era fatto un’idea sbagliata di lui e Billie…

Ad un certo punto il biondo si alzò per andare in bagno e, dopo aver più volte respinto la proposta da parte del moro di andarci insieme, si diresse verso la toilette.

Al suo ritorno vide solo il vocalist seduto sul divanetto, intento a fare una torre con le cicche delle sigarette. Stava per mettere l’ultima quando la torre cadde.

-Ma no!! Porca troia ci ero quasi riuscito!!-imprecò lasciandosi cadere sullo schienale del divanetto.

-Ehm Billie…? Dove sono andati tutti?-domandò perplesso Mike sedendosi di fianco all’amico.

-Non lo so e non mi interessa…-rispose l’altro con una punta di malizia nella voce, avvicinandosi pericolosamente al bassista.

-Billie no. A casa, dopo, con calma-lo respinse il biondo reputando la situazione e l’ambiente poco consoni per certe cose.

Il vocalist rimase per un po’ a fissarlo con sguardo assente per poi intervenire con una brillante osservazione.

-Perché con calma?-

-Billie!! Si faceva per dire!! Ovvio che non è con calma-rispose Mike alzando gli occhi al cielo.

-Ah ok perché mi ero preoccupato…-

-Comunque, perché sono spariti tutti?-chiese nuovamente il bassista.

-Ah bho…Trè ha detto che dovevano andare da qualche parte e poi sono usciti tutti…-rispose il più piccolo appoggiando la testa sulla spalla dell’amico.

Il biondo sorrise stringendo a sé il moro.

-Non fa niente, vuol dire che saremo solo noi due-

-SShh…guardate…-

Mike appoggiò il mento sui capelli del vocalist, cullandolo fra le sue braccia e accarezzandogli il viso.

-Aspettate ora arriva il bello…-

Ad un certo punto Billie alzò il viso incontrando lo sguardo cristallino dell’amico che lo guardava con dolcezza.

-Buon compleanno Mikey…-sussurrò avvicinandosi di più a lui.

-Grazie-rispose l’altro con un sorriso.

-Sai, ho un altro regalo da darti…-continuò il moro.

-Ci siamo quasi…-

-Ah si? E quale sarebbe?-

Il biondo non fece in tempo a finire la frase che il più piccolo posò delicatamente le labbra sulle sue, trasportandolo in un dolce bacio, il regalo perfetto.

-Ok adesso…uno, due, tre…-

-Ehi Billie Joe, mettici un po’ più di passione!!-esclamò Trè comparendo sulla soglia della stanza, seguito da tutti gli invitati.

Il vocalist si prese un colpo, e si staccò immediatamente dal bassista, cadendo rovinosamente per terra.

-Ahahaha io ve l’avevo detto ragazzi!! Ci avrei scommesso un milione di dollari che se li lasciavamo solo finivano per pomiciare e oh…questo è il minimo consideratevi fortunati!!-rise il batterista.

Il moro, rosso in viso, cercò di nascondersi rannicchiandosi sotto al tavolino della stanza, col solo risultato di apparire ancora più ridicolo.

-Ehi Billie ma che fai? Guarda che ti vediamo lo stesso!!-

Il diretto interessato fece finta di non sentire, facendosi ancora più piccolo. Ad un certo punto dalla massa si fece avanti una ragazza, doveva avere circa 14 anni, non di più.

-Ehi Billie…IO LO SAPEVO CHE TE LA FACEVI CON MIKE!!! LO SAPEVOO!!!! Comunque, vorrei farti una proposta: tu avrai il mio silenzio se in cambio mi regalerai la tua chitarra sbrilluccicosa-annunciò la giovane.

-Farò tutto ciò che vuoi ma per favore non andare a raccontarlo in giro…-mugolò il più piccolo rimanendo sempre nella stessa posizione fetale.

-Ah e voglio anche la custodia leopardata-aggiunse l’altra.

-No, la custodia leopardata no ti prego…-la supplicò il moro.

-Allora lo andrò a dire a tutti-la ragazza si avvicino alla finestra e la aprì. –Ehi gente!! Lo sapevate che…-

-NO PER FAVORE!! Ok ok avrai anche la custodia leopardata ma ti prego mantieni il segreto!!-strillò il vocalist.

-Molto bene, visto che con le buone si conclude sempre tutto?-

Il più piccolo emise un mugolio sofferente, consapevole di aver appena perso una delle cose alle quali teneva di più, no, non la sua dignità, nemmeno il senso del pudore, quello lo aveva perso ormai anni fa, bensì la sua amata custodia leopardata…

-Ah non ti preoccupare passerà...-gli disse la giovane passandogli di fianco per dirigersi verso l’uscita.

Prima di andarsene si girò un momento verso il biondo.

-Ah, buon compleanno Mike, sei vecchio-e detto questo uscì dalla stanza urlando un “Si cazzo la chitarra sbrilluccicosa!! EVVAI!!!”

 

OOOOk eccoci arrivati alla fine di questo mio sclero :D spero che l'ultimo capitoletto vi sia gustato e ringrazio nuovamente tutti quelli che hanno seguito/recensito la mia storia grazieeeeeee!!!

OOOk adesso vi lascio e...BUON COMPLEANNO MIKEEEEE!!!!! 

 con affetto, il moscerino adimensionale

 

p.s nel caso nn si fosse capito, la ragazza maniaca sn io :)

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