Between life and death

di harresprincess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** goodbye ***
Capitolo 3: *** glass cage ***
Capitolo 4: *** the time is come ***
Capitolo 5: *** first round- part 1 ***
Capitolo 6: *** first round-part 2 ***
Capitolo 7: *** second round-part 1 ***
Capitolo 8: *** second round-part 2 ***
Capitolo 9: *** tird round- the end? ***
Capitolo 10: *** The Final ***
Capitolo 11: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Capii che si sarebbe rivelata una carneficina sin dal momento in cui vidi la pubblicità in tv. ''The survivor. Between life and death''. La scritta appariva a caratteri cubitali sullo schermo della televisione. ''20 ragazzi, 3 round, 1 arena, 1 vincitore'' aggiunse poi la voce. All'inizio non diedi peso a questa storia ma quando vidi scomparire alcuni dei miei amici e compagni si scuola cominciai a insospettirmi.
-Harry, comincio ad aver paura-. Fu Zayn a dirlo e posso giurare che quella fu la prima volta che la parola ''paura'' uscì dalle sue labbra. Zayn era il mio migliore amico ed era la persona più orgogliosa che conoscessi, anche se quando eravamo soli provava emozioni come chiunque essere umano.
-No, no dai stai tranquillo. Magari gira un nuovo virus e sono tutti a casa ammalati, non ti devi preoccupare-. Malgrado cercassi di tranquillizzarlo ero io il primo ad aver paura. Avevo paura come se sapessi già cosa sarebbe successo quella sera.
 



ta daaaa (?) nuova fan fiction, nuova storia ma soprattutto torno a scrivere sui miei amati LARRY <3
beh che dire, questo è un piccolo prologo per introdurvi alla storia. Spero che vi abbia incuriosito!

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Capitolo 2
*** goodbye ***


*ding dong*
Il campanello suonò, ma non mi alzai nemmeno siccome ero al piano di sopra e poteva benissimo aprire mia madre, che era in cucina.
Sentii  la conversazione, anche se in modo poco chiaro e a pezzi.
-Buonasera signora. Suo figlio è in casa?- disse una voce maschile.
-Si... Ma, mi scusi, voi chi siete?- chiese perplessa lei.
-Basta domande, ci dica dov'è suo figlio-. Il tono di quel tizio stava cominciando a diventare minaccioso. Avevo già capito perchè erano qui e perchè cercavano me, mi sarei semplicemente rassegnato al mio destino.
-Non ve lo dirò finchè non mi dite chi siete-
-Signora, lui è uno dei 20 ragazzi scelti.-
-No, ci dev'essere un errore.-
-Uhm... Non credo proprio.-
In quel momento sentii un nodo alla gola. Perchè io? Perchè dovevo andare a morire per... niente?!? Mi sedetti sul letto aspettando con le mani fra i capelli e gli occhi fissi sul pavimento. Poi sentii la porta aprirsi di scatto e sussultai.
-Harry, se non vuoi morire corri.- disse nel panico più totale mia sorella facendo irruzione nella mia stanza.
-Gemma non posso, mi troverebbero comunque.-
-Ho detto corri, scemo! Nel caso qualcosa andasse storto sappi che ti voglio bene.- sussurrò vicino al mio orecchio, per poi darmi un bacio sulla fronte. Poi si allontanò da me aprendo la porta della stanza e facendomi cenno di correre via.
Appena mi alzai tre uomini alti e robusti entrarono e Gemma balzò prontamente davanti a me per proteggermi.
-Se volete prenderlo dovrete prima passare sul mio cadavere- disse con aria di sfida. Pessima idea.
-Togliti, ragazzina, se non vuoi venire anche tu.- disse uno dei tre uomini dandole una leggera spinta
-Lasciate. Stare. Mio. Fratello-. Scandì ogni parola mentre i suoi occhi assumevano un'espressione sempre più arrabbiata
Nessuno di loro disse niente, poi uno si fece avanti prendendola per un braccio e spostandola con una tale forza da farla cadere a terra. Mia madre dietro stava piangendo a dirotto, cercando di fare silenzio. Il modo in cui mi fissava mi spezzò il cuore.
-Fate quello che vi pare con me, ma lasciate in pace loro.- dissi prendendo in mano tutto il mio coraggio. Preferivo morire piuttosto che vedere mia madre e Gemma ridotte così.
Nonostante mi fossi ''offerto'' di andare, loro mi hanno preso per le braccia e tirato come se fossi un peluches. Dopo avermi trascinato per le scale hanno concesso a mamma di salutarmi un' ultima volta, così per aumentare l'ottimismo.
Lei mi è corsa incontro, poi mi ha spostato indietro i capelli e mi ha baciato tipo 200 volte.
-Harry so che puoi farcela, fai del tuo meglio ma soprattutto segui il tuo cuore. Ti porterà nella direzione giusta. Nel caso non dovessi tornare sappi che sei il figlio migliore che si possa desiderare. Addio, tesoro-
Quelle parole furono come una coltellata, ma nel tentativo di incoraggiarla le feci una promessa che sapevo che non avrei potuto mantenere.
-Tornerò, mamma, promesso. Ti adoro anche io.-
-E tu, stronzetta, vuoi dire niente?- disse rivolgendosi a Gemma uno dei tre tizi, rovinando l'atmosfera. Lo fulminai con lo sguardo.
-Scusa se ti ho detto che ti odiavo, che eri un perdente, che sei un buono a nulla, che mi rompi sempre. Io in fondo ti adoro, sei il mio fratellino come potrei non farlo? Beh non ti dirò addio, porta sfortuna. A presto Curly- disse lei tuffandosi fra le mie braccia, piangendo a dirotto. Adoro quando mi chiama ''Curly'', è una cosa troppo tenera.
-Basta, basta. Troppe smancerie. Vieni giovanotto-. Caspita, questi sono proprio portati a rovinare dei momenti strappalacrime.
Mi presero di nuovo per le braccia, poi mi portarono fuori e mi buttarono in una specie di furgone dove c'erano già altri ragazzi e ragazze, tutti ammanettati. Così fecero anche con me.
Beh non male, mezz'ora prima stavo facendo i miei compiti tranquillamente e ora ero appena stato rapito e stavo andando a morire chissà dove e in chissà quale subdola maniera.





un  un inizio allegro, insomma.
YAYYY
Vabbè, buonaseeera. Cioè non so se avete notato che sono ottimista come Lana del Rey (???) ma è così che si inizia una fan fiction come si deve e___e
Dai, spero che la seguiate e che vi piaccia almeno un pochetto, un pochettiiiino.
Recensite così mi dite se vi piace o no ok? Se devo migliorare qualcosa o... non so! Fatemi sapere. Notteeee <3

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Capitolo 3
*** glass cage ***


Mi svegliai in una gabbia di vetro. Accanto alla mia cella ce ne erano altre 19, e sulla porta blindata della mia c'era il numero 20. E non sapevo nemmeno che ora fosse.
Aspettare di morire era una sensazione strana. Ti senti pronto ma non vorresti, e cerchi di racimolare tutto il tuo orgoglio per non pensare troppo.
Nell'attesa mi sedetti sul pavimento della cella, dove prima ero sdraiato, e mi guardai intorno. Era tutto schifosamente bianco e lucido, così lucido che ci si poteva benissimo specchiare su qualsiasi superficie. Ne approfittai per controllare come ero messo. Avevo due occhiaie che mi facevano sembrare un panda e i ricci spettinati più di quanto non lo fossero normalmente. Bello.
Alla mia destra c'era la cella di una ragazza, ed era davvero bella. A dire il vero tutti li dentro lo erano, tranne me. Mi faceva compassione, se ne stava in un angolino a piangere e io la salutai nel tentativo di farla sorridere. Niente da fare.
Alla mia sinistra c'era invece un ragazzo. Aveva dei lineamenti bellissimi, il fisico scolpito e i capelli castani e arruffati. Stava dormendo, ma ero assolutamente certo che i suoi occhi erano di un colore straordinario, me lo sentivo. Lo fissai qualche minuto, poi mi girai dall'altro lato stendendomi a terra e cercando di dormire.
Mi stavo quasi per addormentare, quando sentii bussare sul vetro. La ragazza di fronte a me stava ancora per i fatti suoi e il corridoio era libero. Sorrisi quando capii che il ragazzo si era svegliato. Mi girai verso di lui e lo vidi seduto con le gambe incrociate davanti alla parete trasparente che ci divideva, lui mi sorrise e io ricambiai. La mia intuizione era giusta, infatti le sue iridi erano fra l'azzurro cielo e il blu cobalto. Lo salutai con un gesto della mano e lui fece lo stesso. Avrei voluto parlare con lui, ma non potevamo sentirci. Ma... un momento. Toccai la tasca sinistra dei jeans e sentii che c'era qualcosa dentro.
Il cellulare!?!?!?
Cioè ero stato rapito, probabilmente drogato (perchè è strano che mi addormenti così facilmente) e nessuno si era accorto che avevo il cellulare in tasca? Oddio che ridere.
In quel momento sentimmo tutti un boato e i nostri sguardi si andarono a piazzare sul fondo del corridoio dove un portone blindato di metallo si era appena spalancato. Entrò un uomo, e io non capendo cosa stava per succedere guardai il ragazzo con aria dubbiosa. Lui mi fece segno di stare tranquillo.
Nelle porte delle celle c'erano dei fori spessi quanto un braccio attraverso il quale l'uomo ci passò delle pastiglie. Non sapevo se prenderla o meno. Quando l'uomo uscì e chiuse la porta dietro di se ripresi il cellulare, aprì i messaggi e scrissi ''La prendo?'', poi mostrai lo schermo al ragazzo a fianco a me e lui annuii. Così mi fidai e la mandai giu.
Approfittai del cellulare per presentarmi al ragazzo. ''Ciao, io sono Harry e ho 16 anni, tu? (ora fai uscire il braccio dalla fessura)'' scrissi, per poi appoggiare lo schermo al vetro. Mi sorrise, poi ci alzammo in piedi e gli passai il mio i-phone attraverso il foro. ''Io sono Louis e ho 18 anni. Sai già come funziona qua?''. Dopo aver letto scossai la testa con un'aria leggermente preoccupata. Continuò a scrivere: ''Beh, io sapevo già come funzionava da prima che mi chiamassero. Fra 6 giorni ci faranno uscire e ci porteranno in un'arena dove avremo a disposizione delle armi. Il nostro scopo è uccidere tutti per sopravvivere''.
Quando lessi l'ultima frase rabbrividii. Allungai la mano e presi il telefono. ''Cosa?!? Dobbiamo uccidere? Cioè, avevo capito che la morte c'entrava qualcosa con questa faccenda ma di uccidere io mi rifiuto''. Gli mostrai lo schermo. Louis scossò la testa con aria rassegnata, poi scrisse ''Ti tocca, Harry. O uccidi o muori''. Non avevo mai fatto del male nemmeno a una mosca, non volevo assolutamente! Anche se in fondo avevo promesso a Gemma e mia madre che sarei tornato. Gli occhi cominciarono a farsi lucidi. Quando lo notò il ragazzo appoggiò la mano al vetro, come se volesse stringere la mia, e mi fece un sorriso dolce che mi incoraggiò parecchio. Gli sorrisi, poi appoggiai anche io la mano sul vetro, in modo da farla combaciare alla sua. Cominciai a sentire una sensazione strana allo stomaco
Farfalle?!?!? No. Mi rifiuto categoricamente di avere le farfalle nello stomaco. Non ora, non in questo contesto per lo meno!
Forse Louis cominciava a piacermi. 
 





buongiornooooo! o forse buonasera, o buonanotte. bah.
hanno appena dato One way or another in tv e io ho come sempre il fiatone perchè ho ballato troppo.
#lafurbizia
Cioè quando mi stanco per così poco mi sento una pensionata. Bah.
Vado a letto che non riesco più a tenere gli occhi aperti, zauuuu (?)

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Capitolo 4
*** the time is come ***


Mi addormentai di nuovo. Non vidi subito Louis al mio fianco, così mi preoccupai, ma appena mi stropicciai gli occhi per mettere meglio a fuoco vidi che mi stava osservando da un angolino della sua cella. Mi scrutava come se fossi chissà quale straordinaria creatura, e mi faceva sentire dannatamente bene. Presi il cellulare e gli scrissi ''ho voglia si sentire la tua voce''. Quando Louis lesse quelle parole il suo viso si illuminò e le sue labbra si schiusero in un sorriso a 32 denti. Gli feci cenno di aspettare un secondo, poi registrai la voce col cellulare. Gli passai il telefono, e sorrise ancora di più, poi fece lo stesso.
Aveva la voce di un angelo e il mio nome detto da lui suonava così bene.
Il tempo passava inesorabile e l'ora della fine si avvicinava. Fu stressante perchè non potendo vedere fuori non riuscivamo a distinguere il giorno dalla notte, e passare ore e ore in mezzo a quel bianco accecante delle pareti stava cominciando a farmi impazzire.  Non facevamo altro che dormire, prendere le pastiglie, pregare e aspettare. L'unica cosa che mi dava la spinta per andare avanti era stare con Louis, senza parlare, comunicando solo a gesti o semplicemente con lo sguardo. Riuscimmo a comunicare col cellulare solo fino a quando si scaricò. Pochi minuti dopo che il mio i-phone mi aveva abbandonato entrò il tizio che ci dava le pastiglie. Quella era già la sesta volta.
-Quanto manca?- gli chiesi prima di prendere la pillola. Lui sorrise scaltro.
-Un giorno.- disse, per poi scoppiare in una risata malefica.
Mi sentii morire dentro. Un giorno solo e poi avrei dovuto uccidere, uccidere dei miei coetanei, uccidere dei ragazzi come me con una vita intera davanti. Anche Louis aveva sentito, evidentemente, perchè mi guardò preoccupato. Gli sorrisi, forzatamente, ma provai a incoraggiarlo e dopo un sospiro ci addormentammo già sotto l'effetto della pastiglia.


Al mio risveglio appoggiai la mano sul pavimento per tirarmi su, ma quando toccai il suolo non sentii il solito pavimento liscio, bianco e lucido della cella. Capii subito: la pastiglia era più potente delle altre sei, l'effetto era durato di più e mi trovavo già nell'arena.
Merda.
 





salveeeee. scusate se il capitolo è corto corto ma è di passaggio, il prossimo sarà molto lungo C:
#sclerotime
ma i dugonghi fanno le uova?
rispondetemi e recensite! un bacione <3
un ringraziamento speciale a horansipod, la mia lettrice preferita :')
ora se ce la faccio scrivo anche l'altro, ma non vi prometto niente! nel frattempo vi saluto per sicurezza, notte :33

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Capitolo 5
*** first round- part 1 ***


Avevo ancora gli occhi socchiusi e la vista appannata. Appoggiai le mani al prato sulla quale ero steso e mi sedetti stropicciandomi gli occhi. Era così irritante l'idea che per trasportarci da un posto all'altro ci addormentassero. Mi guardai intorno: eravamo tutti li, che ci stavamo svegliando, in mezzo a questo grande prato verde circondato da una foresta innevata. C'era anche Louis, confuso almeno quanto me.
-Benvenuti, ragazzi e ragazze. Nel caso non lo sappiate il vostro scopo è di uccidere gli altri concorrenti per arrivare al round finale e vincere. Ora, al mio via correte verso il centro del prato. Là troverete le armi. Buona fortuna- disse un altoparlante, nascosto chissà dove.
-Fra cinque minuti la caccia inizia. Riprendetevi nel frattempo, e al mio via correte.- aggiunge.
Guardai Louis, che corse contro a me e ci abbracciammo. Appoggiai il viso nell'incavo del suo collo, per poter sentire meglio il suo profumo.
-Harry, ho paura.- disse mentre una lacrima gli rigava il viso, e mi accarezzava i capelli.
-Ti prometto che ti proteggerò, e quando arriveremo al round finale vedremo come fare. Solo giura che non mi ucciderai, e io non ucciderò te- lo rassicurai, stringendo il suo viso fra le mani. Il respiro di entrambi si fece affannoso, così mi strinsi a lui di nuovo, e lui fece lo stesso accarezzandomi la testa.
-Sei il mio piccolo.- disse con dolcezza, facendomi sorridere. In realtà dentro di me c'era un turbinio di emozioni, e le farfalle nel mio stomaco stavano impazzendo.
-Ti voglio bene, Louis. Tanto.- raccolsi il mio coraggio e sii sincero.
-Anche io, veramente tanto. Uhm, vorrei darti un soprannome ma non mi viene in mente niente...- disse grattandosi il mento con aria pensierosa.
-Mia sorella mi chiama sempre Curly, sai, per i capelli... ahahah- suggerii, leggermente intimidito dalla bellezza che avevo di fronte.
-Ohw! Curly! Siiii è adorabile, adoro i tuoi ricci- sopraggiunse tutto contento giocherellando coi miei capelli.
-Ragazzi, è arrivato il momento. Mettetevi in posizione- disse la voce, io strinsi la mano di Louis e lo guardai spaventato.
-Pronti...- Il mio cuore stava scoppiando, ma i suoi occhi blu mi davano forza.
-Via, che la caccia abbia inizio!-. Mi misi a correre come non avevo mai fatto prima per raggiungere le armi.
Presi un coltello, come Louis, poi ci nascondemmo dietro a un albero. Tutto intorno era pieno di neve.
-Ok. Niente panico.- dissi col cuore a mille.

#povLouis
Vedere il suo adorabile viso terrorizzato mi spezzava il cuore. Lui era il mio piccolo, e dovevo proteggerlo al costo della mia stessa vita.
-Harry, non possiamo restare insieme. Non nel primo round. Dobbiamo dividerci e uccidere più gente possibile-. Quel clima così teso modificò anche la mia personalità. Non ero più solare, scherzoso, allegro. Diventai un mostro, come tutti gli altri ragazzi in quell'arena.
-Non voglio uccidere, Louis.- disse Harry con gli occhi lucidi, tremando. Lo conoscevo da 8 giorni appena, ma già vederlo così mi uccideva.
-Fallo, non pensarci troppo. Pensa solo che quella gente vuole uccidere te.-
A quel punto il suo sguardo si accese e scattò in piedi avvicinandosi con passo felpato a una ragazza girata di spalle. Prese un respiro poi la accoltellò senza pietà.

#povHarry
Non potevo credere di averlo appena fatto. Lei prese un ultimo respiro poi cadde a terra. Mentre il suo sangue colando tingeva la neve bianca mi inginocchiai davanti al suo cadavere. Mormorai ''scusa'', poi non riuscii più a trattenere i singhiozzi.
-Tranquillo, non piangere, ti prego. Ora vai, vai e uccidi.- disse Louis, con un tono rassicurante ma severo.
-Si..- balbettai, mentre le lacrime scendevano ancora.
-Vai.- ripetè per l'ultima volta, mi spostò il ciuffo e mi baciò la fronte.
Io sorrisi, sfilai il coltello dal corpo della ragazza e mi allontanai in cerca di una preda.
Vidi un ragazzo pugnalare ripetutamente qualcun'altro e qualcosa in me si accese. Diventai una bestia e gli tagliai la gola, poi trafissi il cuore dell'altro per farlo morire più in fretta e senza inutili sofferenze.
Dopo aver ucciso anche loro provai un brivido di piacere. Quel coltello nella mia mano mi faceva sentire forte e potente. Stavo diventando un mostro.



salveeee u.u allora, sono le 00.19. ho voglia di nutella e pretendo un gatto. Ma non ho un gatto.
datemi. un. dannato. gatto. ora.
Anyway, sto guardando Mistero e muoio dal ridere, troppe puttanate in una volta sola
#fineeeezza
Allora, un bacione e uno speciale ringraziamento alla mia piccola Queen horansipod, la amo di bene.
beh ora vado a nanna se no prendo fuoco (?)
ci si vede!
p.s. ora che ho scoperto che si possono evidenziare le parole non farò altro, lol


 

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Capitolo 6
*** first round-part 2 ***


#povHarry
Avevo già fatto tre vittime. Tre. Santo dio, che vergogna.
Mi girai verso una delle centinaia di telecamere sugli alberi e la fissai con disprezzo. Questa carneficina solo per la televisione, solo per soldi. Che schifo.

#povGemma
Da quando avevano portato via Harry non dormivo più. Dopo una settimana di notti in bianco finalmente entrarono nell'arena, e io ero pronta davanti alla televisione insieme a mamma. Avevo paura di ciò che avrei visto, ma nel profondo del mio cuore sentivo che mio fratello ce l'avrebbe fatta.
Mamma se ne stava inginocchiata davanti alla televisione pregando, mentre io guardavo semplicemente inorridendo quando lui affondava il coltello in un altro ragazzo. Quello non era il mio Curly, non lo avrebbe mai fatto. Quello era un mostro.

#povHarry
Stavo vagando per la foresta in cerca di una preda, la neve scricchiolava sotto i miei piedi e faceva veramente freddo, siccome indossavo solo i jeans, le converse e una t-shirt.
A un certo punto sentii una voce dietro di me.
-Harry.- disse.
Mi girai e vidi Zayn.
-Zayn!- gridai, e gli corsi in contro per abbracciarlo.
-Mi dispiace che sei qui anche tu, ma specialmente mi secca doverti uccidere.- disse lui, poi accennò una risata malefica
-No! Fermo!- sentii gridare da lontano.
Presi un respiro, poi affondai il coltello nel ventre del mio migliore amico. Il mio ex migliore amico.
Dopo pochi secondi il corpo del moro, senza vita, cadde a terra mentre il sangue sgorgava abbondante.
Dietro di me c'era Louis, che mi salvò, perchè Zayn stava per accoltellarmi nella schiena.
-Zayn...- mormorai, per poi crollare in ginocchio davanti a lui, e scoppiare a piangere. Avevo appena ucciso il mio compagno di mille avventure, il mio Zazà. No, non poteva essere vero.
-Louis, non l'ho fatto davvero, non è così?- chiesi tremando e singhiozzando.
Lui si limitò ad abbracciarmi da dietro, siccome ero ancora inginocchiato, e mi diede un bacino sulla guancia. Rabbrividii.
Il tocco delle sue labbra era così leggero e delicato, ma al minimo contatto andai in estasi. Mi girai verso di lui e sprofondai fra le sue braccia. Avevo solo lui li dentro, e l'idea che la nostra amicizia non sarebbe potuta durare mi distruggeva.
-Attenzione, i superstiti sono 15, percui ancora 5 vittime e il primo round sarà concluso.- disse l'altoparlante.
-Facciamoli fuori ora, così ci leviamo il pensiero- aggiunsi immediatamente sfilando il coltello dal cadavere.
-Ok, a dopo allora.- disse. Annuii.
Sfilai anche la giacca di pelle a Zayn e me la misi, così avrei sentito meno freddo.
Ripresi il cammino e attraversai una bella distanza prima di trovare la mia prossima vittima.
Vidi una ragazza arrampicata su un albero, con un arco in mano. Lo puntò su di me.
-Vieni giù se hai coraggio.- la sfidai. Con un balzò si ritrovò di fronte a me, con un sorrisetto soddisfatto e l'aria di sfida. Senza pensarci due volte la trafissi nel petto, in due secondi, e feci così in fretta che sfilai direttamente il coltello. Guardai l'arma per qualche secondo, poi la lasciai cadere. 5 vittime. Ero molto più che un mostro, ero un lurido bastardo, una creatura ripugnante.
Presi un respiro, poi guardai di fronte a me e vidi un viso familiare. Quello stronzo di Mattew, il bullo della scuola. ''Ora lo ammazzo'' pensai. Così gli andai in contro, e nel frattempo si era girato per uccidere una ragazza. Arrivai dietro di lui con passo felpato poi gli misi le mani in torno al collo e strinsi fino a sentire uno scricchiolio. Lui si accasciò per terra respirando faticosamente, poi si stese a pancia in su e ne approfittai per prenderlo a calci fino a quando non esalò il suo ultimo respiro. 6 vittime.
-Il primo round è concluso, siete pregati di riunirvi al centro del prato- disse l'altoparlante.
Mi sentii soddisfatto, ma i sensi di colpa mi stavano letteralmente corrodendo. Guardai una delle telecamere.
-Scusate.- dissi, poi mi diressi verso il prato.
Quando arrivai.........................





salve salveeee u.u ecco il nuovo capitolo. a me non piace, Harry uccide troppa gente DDD: vabbuò, ditemi cosa ne pensate qua sotto, e non qua sopra (?)
comunque, oggi in cortile io e le mie amiche abbiamo trovato un Kevin morto D: *un minuto di silenzio*
HIPSTA PLEASE! (?)
beh, il solito ringraziamento alla mia
piccola pulcinotta horansipod <3
e se entrasse un'alce in calore nel salone, ora?
vabbè, notte <3

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Capitolo 7
*** second round-part 1 ***


Quando arrivai li gli altri ragazzi erano già arrivati. Eravamo in condizioni pietose, chi era ferito, chi era sporco di sangue, un  disastro. Cercai di trovare Louis, e ogni viso che vedevo che non fosse il suo, il mio cuore perdeva un battito. Lo vidi, finalmente.
-Louis.- dissi rilasciando il fiato che mi si era bloccato in gola, per via dell'ansia.
-Harry, meno male che stai bene-. Mi corse in contro e mi abbracciò. Aveva un profumo inebriante.
-E' stato terribile..- sussurrai con un filo di voce e gli occhi lucidi.
-Nel prossimo round staremo vicini, non aver paura. Ci sono io qui-.
Annuii, poi la voce fece un annuncio.
-Congratulazioni per essere arrivati fin qui, innanzi tutto. Vi devo dare una spiacevole notizia, però. Sta notte dovrete dormire nell'arena percui vi consiglio di trovare un riparo, o un nascondiglio dato che il secondo round comincia ora-.
Spalancai gli occhi e mi girai verso Louis.
-Dovremo dormire qui col rischio di farci ammazzare?- dissi tremando.
Lui deglutì.
-Non avere paura- cercò di rassicurarmi.
-Resta con me, ti prego.-
-Si, Curly, certo che resto. Sei mio.-
A quelle parole dimenticai tutte le paure, i sensi di colpa e l'ansia. Sorrisi, poi presi la sua mano e la appoggiai sul mio viso per farmi accarezzare.
-Tuo.- affermai, facendo comparire il suo sorriso angelico.
-Hey... Sarà meglio che andiamo a cercare un posto dove dormire, visto che si sta facendo buio, se no ci tocca stare svegli-
-Si, hai ragione.-
Ci incamminammo nella foresta, ma vista la totale assenza di posti decenti dove accamparsi ci arrampicammo su un albero coi rami molto spessi e robusti. Riuscimmo a stare entrambi sullo stesso ramo, e io mi rannicchiai su di lui.
-Ok, resta aggrappato come un koala e andrà tutto bene ok?- disse facendomi un sorriso dolce.
Annuii, poi chiusi gli occhi mentre Louis mi accarezzava i capelli.

Uno spiraglio di luce ci svegliò.
-Buongiorno, Louis- dissi con un filo di voce ancora stordito dal sonno.
-Hey- rispose stropicciandosi gli occhi.
-Andiamo?-
-Si, forza.-
Scesi dall'albero per primo atterrando sulla neve, che in quel punto era quasi completamente sciolta. Presi il coltello pronto a uccidere, di nuovo. Il sangue non macchiava solo la mia maglietta, ma anche il mio orgoglio, e sapevo che era una macchia che non sarebbe mai più sparita.
-Altri 5 e il round è fatto, poi c'è la finale. Dai, coraggio Curly- mi incoraggiò Louis.
-Si...-
Strinsi il coltello, e quella sensazione di potere e forza riprese a scorrere nelle mie vene, potente come non mai.
-Devo uccidere. Ora.- dissi.
Louis mi guardò perplesso, poi dopo qualche secondo strinse il mio viso fra le sue mani.
-Harry i tuoi occhi sono neri.-
-In che senso neri?-
-Non sono più verde chiaro, sono neri. E malefici.- disse, mentre la sua espressione si fece preoccupata. Non riuscii a trattenere un mezzo sorriso, che mi diede un aria ancora più malvagia di quanto non fosse.
-Torna in te, ti prego.- aggiunse, baciandomi la fronte. A quel contatto mollai l'arma e crollai fra le sue braccia.
-Sto impazzendo, ho paura.-

#povLouis
Ero abituato a vedere quegli occhi color smeraldo fissarmi con paura e insicurezza. In quel nero però vidi cattiveria, pazzia, forza.
-Sto impazzendo, ho paura.- disse, alzando lo sguardo mentre le iridi tornavano del loro solito colore.
-Andiamo, ci sono io qui.-
Harry annuì, poi ci incamminammo.
Dopo dieci minuti alla ricerca di una potenziale preda vidi una ragazza in lontananza.
-Hey, aspetta qui un secondo. Vado a dare un'occhiata.- dissi.
-Ok-
Stavo per accoltellare la ragazza, quando sentii un sussulto. Mi girai di scatto.
Vidi un ragazzo correre via, mentre Harry stava in piedi con gli occhi sgranati e la mano sul collo. Prese un respiro, quasi strozzato, poi si sdraiò sulla neve respirando affannosamente.
-Harry? Harry...- dissi, sempre più preoccupato. Tolsi la sua mano dal collo e vidi un taglio largo e profondo che sgorgava sangue.
- L-l-ouis.- sussurrò con la voce tremante.
-No...-
- M-me lo merito, stai tranquillo.-
-No, tu sei un angelo non meriti di morire.-
Sorrise, poi tossì e chiuse gli occhi.
-No, no Harry no.- ripetei, come per convincere me stesso.
Mi distesi vicino a lui, piangendo. Dopo un po' mi ripresi, e decisi che non poteva restare li. Lo presi in braccio e lo misi in una zona di prato illuminata dal sole, dove la neve era sciolta. Lo appoggiai e mentre le lacrime mi rigavano il viso gli baciai la fronte. Pensavo che sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto quel viso angelico così perfetto.
Mi alzai e mi allontanai, e preso da un senso di dolore e frustrazione uccisi la prima ragazza che mi capitò sotto tiro.
-Attenzione prego. Un'altra vittima e avrete accesso al terzo round.- disse la voce.




salveeeee u.u rieccomi con un altro capitolo.
intanto volevo ringraziare horansipod, ah e passate dalle sue storie, sono tutte bellissime *^*
eniuei (???) cioè, lo so che mi odiate perchè è morto Harry ma 'cest la vie'

#sclerotime
ma come mestiere fare il pomello è possibile? bho.
vi saluto che sono stanca, ciaooo :3
 

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Capitolo 8
*** second round-part 2 ***


#povLouis
Quando sentii la voce dire quelle parole un brivido di disgusto percorse il mio corpo.
-Basta con questa storia. Non ne avete abbastanza? Ho perso tutto. Tutto. La dignità, l'orgoglio, la forza e soprattutto il mio angelo. Volete togliermi anche la vita? Ok, fate pure.- urlai esasperato.
Trovare le prede si stava rivelando praticamente impossibile, dato che tutti cercavano di nascondersi e proteggersi. Ma ora chi ci sarebbe stato a proteggermi, a rassicurarmi, ad abbracciarmi e sostenermi nel momento del bisogno? Nessuno.
E in quel luogo subdolo ero solo.
Sembra impossibile che una persona conosciuta da una settimana e due giorni possa cambiare una vita, eppure è possibile. E lui è una prova. Quando lo trovavo al mio risveglio,  coi capelli scompigliati e gli occhi ancora chiusi, che ogni volta che si aprivano sprigionavano un verde mozzafiato. Quando mi abbracciava, e io sentivo il suo calore e il suo profumo. Quando mi diceva ''sono tuo''. E ora era li, steso, e uno spiraglio di luce illuminava la sua pelle così chiara e candida. E nessuno avrebbe potuto portarlo indietro.
La vita è così breve. E ingiusta.
Ad un certo punto una sagoma scura che si faceva strada fra gli alberi attirò la mia attenzione. Lo avevo già visto. Mi sentii come se il veleno stesse scorrendo nelle mie vene, e mi venne una voglia assurda di ucciderlo. Quel tizio aveva ucciso Harry, e non potevo vederlo vivo ancora per molto. Presi il coltello e mi avviai verso di lui.
-Tu.- dissi, con aria di disgusto profondo mentre tenevo i pugni stretti.
Lui si girò leggermente, e accennò un sorriso malefico.
-Ci conosciamo?- disse.
-Si. Tu hai ucciso il mio piccolo. E ora io uccido te-. Il cuore pompava veloce e avevo tanta voglia di uccidere.
-Oh, quella checca che si è fatta sgozzare con una facilità incredibile?-
-Cosa?- chiesi, sperando di aver sentito male.
- Pff, è stato un gioco ahahah.-
-Io ti ammazzo brutto figlio di...-
-Hey, non ci scaldiamo.-
-Allora facciamo così. Un duello.-
-Ci sto.- disse tirando fuori un coltello molto più grande del mio.
''Lui ha ucciso Harry, lo ha ucciso.'' continuavo a ripetermi.
Cominciammo a lottare, lo accoltellai subito a un braccio, facendogli un taglio piuttosto superficiale
''Puoi fare di meglio, Louis.'' la testa mi scoppiava di pensieri.
Continuavamo a ferirci a vicenda, e avevo ferite su tutto il corpo. Non avevo più forze.
A un certo punto riuscì a farmi cadere a terra, e si mise sopra di me pronto ad affondare il coltello nel mio addome.
La fine era vicina, e stavo rivedendo tutti i momenti più belli e importanti della mia vita. Mi ricordai delle mie sorelline, dei miei genitori, dei miei amici. Mi ricordai di Harry, e mi resi conto del fatto che di li a poco ci saremmo rivisti, nell'aldilà.
-Sei facile da ammazzare come la tua checca.- disse il tizio, puntando il coltello al mio cuore.
Tentai di resistere, e proprio quando stava per uccidermi sgranò gli occhi e il fiato gli si bloccò in gola. Lasciò cadere il coltello a fianco a me, e mi cadde addosso. Lo fissai per qualche secondo, poi guardai di fronte a me.
-Harry- dissi, incredulo.
-Sono il tuo angelo, e ti devo proteggere.- rispose, sorridendo.
-Ma tu eri... no, è un'allucinazione-
-Ero solo svenuto, perchè avevo perso troppo sangue Louis. Io ci sarò sempre per te, ricordatelo.-
-Oddio.- le lacrime di felicità cominciarono a scendere senza fine, mentre potei finalmente abbracciarlo di nuovo, guardare in quegli occhi, scompigliare quei capelli e ammirare quel sorriso. E lui era tornato, e saremmo stati sempre insieme.
-Oh Harry, non puoi immaginare che incubo, ero sicuro di averti perso.- singhiozzai, tenendo il suo viso fra le mani e ammirandone la bellezza. Una lacrima gli rigò la guancia, poi si tuffò di nuovo fra le mie braccia.
-Questo round è ufficialmente concluso! Diamo via al terzo- ci interruppe la voce. 




ma salve bellezze! u.u
Allora, avete visto? e voi che mi odiavate già, pff.
Un ringraziamento alle mie lettrici daddydirection e OneDLover e soprattutto alla mia moglie stupenda horansipod <3
ricordatevi di passare da lei! Fa delle storie stupende.
Eniuei, guardate che bella faccina: ʘ‿ʘ 
è pervertita, la adoro.
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amo la gif qua sopra.
beh vi saluto donneee. ciao xx

 

mamama mmaheeee 

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Capitolo 9
*** tird round- the end? ***


#povHarry
Ultimo round prima della finale. Eravamo rimasti in 5, i più forti, tutti maschi..
-Nell'esatto istante in cui il tizio mi ha accoltellato, pensavo che non ti avrei più rivisto. Era la mia paura più grande.- dissi seduto all'ombra di un albero vicino a Louis, mentre affilavo il coltello
-Dici sul serio?- il suo sguardo si illuminò. In risposta annuii, poi sorrise e sospirò.
-Pensi che sia molto doloroso morire?- chiese Louis, con aria sconsolata.
-Dipende. Per come dobbiamo morire noi, direi proprio di si.- ammisi.
-Oh Curly, ho così tanta paura. Promettimi che ad uccidermi sarai tu, e lo farai nel modo più delicato possibile.- si fiondò fra le mie braccia
-Come potrei ucciderti?-
-Preferisco che rimanga vivo tu, piuttosto che io.-
-No. Non meriti di morire Louis, è troppo presto.-
-Tu sei persino più giovane di me. E poi sei così bello, Harry, sarebbe un peccato spegnere degli occhi come i tuoi-
Un sorriso leggermente amaro mi apparve spontaneo.
-Tu... pensi davvero che lo sia?- chiesi con un filo di voce e un sorriso timido sul volto
-Si, per me sei bellissimo.- rispose con altrettanta timidezza.
-Anche tu-. Non so cosa mi prese, feci un sorrisino tenero e mi lasciai scappare una risatina. Mi stavo trasformando in una ragazzina in piena crisi ormonale.
Mentre eravamo presi dalle nostre smancerie sentii un rumore sordo dietro di me. Louis sussultò e il suo respiro si fermò per un attimo. Ero ancora fra le sue braccia.
Alzai lo sguardo. Un ragazzo alto e robusto aveva piantato il suo coltello nel tronco dietro di noi, e sul suo viso era apparso un ghigno malefico. Nascosi il viso nell'incavo del collo di Louis, e sentii il suo respiro farsi irregolare. Sarei morto fra le sue braccia, e mi stava anche bene. Sentii gli occhi pizzicare, e la paura era più forte che mai. Alzai di nuovo lo sguardo, e questa volta dietro al ragazzo ce ne erano altri due, altrettanto alti e robusti. Louis mi strinse, e mi misi nella stessa posizione di prima. Mi sentivo protetto con lui, e il calore del suo corpo mi rilassava.
-Bene bene.- disse uno dei tre ragazzi. La paura cresceva, e mi lasciai sfuggire un singhiozzo.
-Sssh- mormorò Louis.
-Paura?- sentii un'altro dei tre ragazzi farsi avanti.
-Uccidete me, non lui- dissi tutto d'un fiato. Era meglio così, non poteva morire.
-Veramente la nostra intenzione era uccidervi entrambi ahahah- rise.
-E la mia era farvi fuori tutti quanti- disse Louis lasciandomi di sasso. Si alzò e prese il coltello in mano.
Mi alzai anche io. ''Chi intende per tutti quanti?'' pensai. Lo guardai con gli occhi lucidi, e iniziai a tremare.
Lui scosse la testa e mi fece l'occhiolino.
Uno dei ragazzi ringhiò di rabbia, e mi sentii afferrare da dietro. Mi aveva catturato, e mi teneva chiusa la bocca con la mano.
-Provaci e sgozziamo il tuo amico.- disse.
-Non lo toccate.- Louis scandì le parole, poi vidi un'altro dei ragazzi avvicinarsi dietro di lui. Cercai di avvisarlo, ma siccome mi era impossibile parlare non riuscì a capirmi. Afferrarono anche lui.
Il ragazzo mi tolse la mano dalla bocca e mi spinse davanti a una delle telecamere.
-Devi salutare qualcuno prima di morire dissanguato?- sussurrò. Sentii il suo fiato vicino al mio orecchio, e volevo solo tirargli un pugno nel naso.
Capii che era finita per me, e decisi di arrendermi.
-Si. Vorrei innanzi tutto chiedere scusa ai familiari dei ragazzi che ho ucciso, davvero non volevo farlo. Poi mi scuso con mia madre e mia sorella Gemma, perchè non riuscirò a mantenere la promessa che avevo fatto, ovvero tornare a casa. Mi mancherete troppo, scusatemi ancora. E soprattutto vorrei ringraziare il mio compagno di questa avventura, Louis, il mio migliore amico- quando pronunciai le ultime due parole si commosse -E come ultima cosa, spero che vedendo tutto questo vi siate resi conto che è una vergogna che dei ragazzi vengano uccisi solo per divertimento, non è ammissibile. Detto questo, ammazzatemi pure.-

#povGemma
Mi inginocchiai davanti allo schermo della televisione, singhiozzando e versando fiumi di lacrime. Allungai la mano, tremando.
-Harry ti prego... Resta ti scongiuro, io e la mamma abbiamo bisogno ti te, resisti ancora un po'. Lo avevi promesso, avevi promesso che saresti tornato, e ora stai mollando. Non mollare ti prego. Resta...- dissi, poi i singhiozzi si fecero troppo forti. Mia madre, piangeva almeno quanto me.

#povHarry
-Fate in fretta- dissi.
Il ragazzo mi spinse verso il basso facendomi cadere in ginocchio, poi mi prese per i capelli e mi tirò indietro. Riuscivo appena a respirare.
-Sgozzalo! Ammazzalo!- dicevano i ragazzi dietro.
In quel momento, le loro risate alimentarono il mio odio. Sentii un fuoco crescere in me.
Raccolsi tutte le mie forze e tirai un pugno nei punti bassi al ragazzo, che era sul punto di uccidermi. Lui sussultò, poi cadde in ginocchio con gli occhi sbarrati.
-Lo so, i pugni nelle palle stendono.- dissi, soddisfatto.
Mi girai e ammirai l'espressione stupita degli altri due, e la gioia di Louis.

#povGemma
Avevo ormai perso le speranze, e stavo pregando in ginocchio. Quando vidi quella scena mi alzai in piedi.
-Questo è mio fratello! Cazzuto, fratellino, cazzutissimo!- gridai in preda all'euforia.
Poi vidi che non contento del pugno, cominciò a dargliene altri in faccia e nello stomaco. Il ragazzo cercava di chiudersi per difendersi, ma Harry era troppo cazzuto.

#povHarry
L'adrenalina stava prendendo il sopravvento, e mi stavo divertendo veramente tanto. Vederlo accasciato, mentre sputava sangue davanti a me mi dava una soddisfazione unica.
-Fermo o ammazzo il tuo amico.- sentii una voce dietro di me, era uno dei tre ragazzi che subito dopo prese la mia spalla e mi sbattè all'albero.
Poi vidi dietro Louis, che stava raccogliendo anche lui le sue forze pronto a liberarsi dalle braccia del terzo ragazzo. Gli accennai un sorriso.
Lui tirò una testata in pieno viso al tizio che lo teneva stretto, facendolo cadere per terra. L'altro continuava a fissarmi. Poi Louis prese il coltello.
Lo puntò alla schiena dell'unico superstite dei tre che mi stava incollato, e mi fece l'occhiolino.
-Mi sa che ti ammazza prima lui- dissi con un sorriso di sfida
-Non credo proprio- disse
-Io si- terminai, poi lo spinsi e il coltello che teneva Louis gli si infilò nella schiena. Uno sputo di sangue mi sporcò il viso, e io con nonchalance scostai il cadavere e andai a dare il colpo di grazia agli altri due, in fin di vita
-L'ultimo round è terminato. Domani ci sarà la finale.- disse la voce e io, commosso, mi buttai fra le braccia del mio Louis



ma salve bellezze! u.u
Dopo 3 settimane ce l'ho fatta :').
Un ringraziamento alle mie lettrici daddydirection e OneDLover e soprattutto alla mia moglie stupenda horansipod <3
che, siccome non mi funzionava l'editor per il codice è stato così gentile da darmelo lei, ma non funzionava così ho scritto tuuuutto il codice A MANO. ricordatevi di passare da lei! Amo la sua storia asdfghjk.
beh vi saluto donneee. Recensite, e se ho dimenticato di ringraziare qualcuno chiedo perdono! ciao xx



mamama mmaheeee

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Capitolo 10
*** The Final ***


#povLouis
Ci siamo risvegliati nella stanza dove eravamo prima di uscire nell'arena, solo che non c'erano vetri a dividerci. Harry aveva lo sguardo perso nel vuoto, in quel bianco così irritante. Aveva un'espressione indecifrabile o, meglio, non ne aveva una.
Continuava a fissare la parete. Davanti a me lui e il bianco, e i suoi occhi che ogni tanto si posavano su di me erano l'unica cosa che mi impedivano di impazzire. Nessuno dei due osava parlare, forse temendo di arrivare alla fatidica domanda: ''cosa faremo quando torneremo nell'arena e dovremo ucciderci?''
Ma quel bianco in fondo un senso lo aveva. Mi faceva pensare, sforzava il mio cervello di immaginarsi qualcosa che avrebbe potuto compensare quel bianco, e in un ambiente così austero, in un silenzio così assordante si può solo pensare.
L'adrenalina che l'ansia e il panico mi avevano messo in circolo era come svanita, e il mio cuore aveva ripreso a battere a un ritmo pressochè normale.
-Louis.- la sua voce interruppe i miei ragionamenti snervanti. Finalmente.
Mi girai, lo guardai negli occhi.
-Hai paura?- disse, con un'espressione e un tono di voce sorprendentemente calmi.
-Non troppa. Morire non mi ha mai spaventato molto, chissà com'è lassù.-
In quel momento scattò, e si mise in ginocchio davanti a me con uno sguardo quasi minaccioso.
-Tu non morirai. Non ora, non così. Non per colpa mia.- affermò Harry, col viso a dieci centimetri dal mio.
Mi faceva rabbrividire, quegli occhi, quel viso, quella voce. Tutto.
Aspettò la mia risposta, poi esalò un ultimo respiro prima di tornare seduto accanto a me.
Non disse nient'altro. Ad un certo punto si spalancò la porta
-E' ora di andare, ragazzi.- disse un uomo. Era uno dei tre che mi aveva 'rapito' qualche giorno prima.
Andammo senza discussioni. Uscimmo dalla stanza e percorremmo un corridoio piuttosto stretto, con le pareti grigie. Poi il tizio aprì un'altra porta e ci trovammo in un corridoio completamente buio, con una scritta 'exit' in fondo.
L'adrenalina cominciò a salire, la sentii. Harry mi strinse la mano.
In fondo al corridoio aprì un altra porta, questa volta che portava a una stanza piuttosto piccola. C'era un tavolo, e sopra vi erano due coltelli. Alla nostra destra c'era un cancello di metallo.
-Ok, due cose. Uno: non ammazzatevi subito, fate un po' di scena prima. Due: da qui non uscirete finchè uno dei due non sarà morto. Sono stato chiaro?- puntualizzò severamente l'uomo. Annuimmo.

#povHarry
Il sangue cominciò a scorrere più velocemente e l'ansia salì. Come potevo uccidere Louis?
Impugnai l'arma, ma questa volta la voglia di uccidere non impossessò ogni cellula del mio corpo. Quella sera non avrei ucciso, nessuno sarebbe morto per colpa mia, escluso me stesso.
I cancelli si aprirono, ed entrammo in quest'arena piuttosto piccola. Questa volta però c'era anche un discreto pubblico nelle tribune intorno.
-Ed ecco a voi i finalisti! Fate un bell'applauso!- disse un uomo in giacca e cravatta al centro dell'arena, scatenando un rumore assordante. I riflettori vennero puntati su di noi. Non ebbi il tempo di ragionare che il pubblico cominciò a incitare o me, o Louis.

#povGemma
Era giunto il momento, la finale. Doveva farcela. Il mio cazzutissimo fratellino doveva farcela. Perchè? Perchè lo dico io.
Mamma stava come al solito pregando, pronunciando ogni parola così velocemente da farla sembrare una lingua sconosciuta alla razza umana. Io non ero poi così preoccupata, insomma, stavo per vedere Harry sgozzato come un agnellino nel periodo di pasqua, ma non ero troppo preoccupata. Nah. Ero solo nel panico.

#povLouis
Ci dirigemmo verso il centro. Fissai per un attimo Harry, poi cominciai ad avanzare verso la sponda dell'arena. Lui indietreggiava guardandomi con uno sguardo supplicante.
Lo presi per una spalla e lo sbattei al muro, per fare scena, poi presi il mio coltello e lo posizionai sulla sua gola stando attento a non ferirlo.
-Sto solo facendo un po' di scena, scusa se ti faccio male- sussurrai. Lui annuì.
Poi, ad un tratto mi spinse a terra e finì sopra di me. Appoggiò la punta del coltello sul mio sterno, poi impugnò meglio il coltello e lo sollevò come se dovesse prendere la mira per accoltellarmi brutalmente.
-Ora comincia il gioco- disse con aria ammiccante, e da li cominciò una lotta. O, meglio, una sorta di coreografia. Avremmo solo dato spettacolo, mentre cercavamo un diversivo.
Dopo una ventina di minuti di 'lotta' Harry si alzò.

#povHarry
-Ora basta fingere. Non vi sentite in colpa?- dissi fissando le persone sedute in tribuna. -E' davvero così divertente vedere dei ragazzi che si ammazzano a vicenda? Lo è? Beh vorrei vedere se al posto nostro ci fossero i vostri figli. Esultereste di meno, scommetto.- il pubblico cominciò a fischiare. -Va bene, va bene. Ma se deve morire qualcuno, quel qualcuno sarò io.- puntai il coltello al mio petto.
-No! Non farlo.- Louis reagì di scatto, prese il mio coltello e lo lanciò dall'altra parte dell'arena. Poi prese le mie braccia e avvicinò il suo viso al mio -Non puoi morire tu.-
-Perchè?-
-Perchè ti amo, idiota.- disse Louis, tutto d'un fiato, come per togliersi un peso. Tutti sussultarono. Di schifo? Di stupore? Non lo so. Ero solo pietrificato
-Da quando mi sono svegliato trovandoti nella cella di fianco alla mia e tu mi fissavi con quei grandi occhi verdi, ho capito che mi ero innamorato.-
Presi un respiro profondo, la sua espressione si fece preoccupata. Poi presi il suo viso fra le mani e lo baciai, come non avevo mai fatto con nessuna. Oh bhe, quello era il mio primo bacio per l'appunto.
Quando staccammo le nostre labbra lui aveva ancora gli occhi chiusi, mentre io avevo il fiatone. Piano piano il pubblico cominciò ad applaudire, ma inizialmente la maggior parte delle persone stette in silenzio.
-E sapete che c'è? Posso anche morire qui, stasera, tanto ho già vinto. Ho vinto perchè ho trovato una persona magnifica come lui, e nessuno può dividerci.- dissi. Ormai non mi importava più di niente.
Il pubblico lentamente cominciò ad applaudire, sempre di più fino a raggiungere la standing ovation. Allora da dietro arrivò il presentatore.
-Beh a quanto pare abbiamo... i vincitori!- disse, prendendo le nostre mani e alzandole. Il pubblico impazzì.

#povGemma
-KABOOOOOM. Gli Styles non sbagliano un colpo baby! Eheh vi hanno spaccato il culo, seh! Brutti maledetti. Oh si. Hai visto mamma? il nostro Curly spacca i culi.- urlai in preda all'euforia. Mamma, ovviamente, rispose con un fiume di lacrime e parecchi singhiozzi. La abbracciai. Ah, bei momenti.
#povHarry
A quelle parole mi fiondai fra le braccia di Louis. Finalmente. E non solo avevo vinto quel cazzo di proframma. Avevo vinto il suo cuore.




salveeeee u.u e così, mie prodi punzelle siamo giunte alla fine di questa avventura.
RINGRAZIAMENTI
-horansipod. Lei c'è sempre stata per me, la amo troppo asdfghjk.
-daddydirectioner. Una gentile recensitrice (so che non si dice così ma sono le 2 di notte e ho tanto tanto sonno)
-OneDLover. Un'altra gentilissima recensitrice.
-mia madre. (la mamma va sempre ringraziata. sempre.)
-il nonno.
-Gigi D'alessio, il mio grande idolo (ti prego fa che quest'agosto nevichi tanto)
-la mia prof di matematica, detta anche Frankenblazen. Grazie a lei ho avuto l'ispirazione di far morire così tante persone.
-stocazzo
-nocciolina
-Britney Spears (anche lei va sempre ringraziata, porella)
-Marco Morini, colui che è sempre lieto di darci degli Heart Attack (che mi fa perdere 10 anni di vita ogni volta)
SCUSE
chiedo scusa per aver partorito questa merda di fanfiction, davvero non volevo. Chiedo scusa per averla fatta finire così schifosamente bene. Chiedo scusa per aver fatto sembrare Gemma un personaggio beota e talmente stupida da sembrare incapace di intendere e di volere. Chiedo scusa e basta.
Ora vado a nascondermi in the magic corner, o come lo chiamano tutti i comuni mortali, il letto.
Vi saluto con dei giapponesi molto furbi, io li amo
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Buonanotte, ci vediamo presto con una nuova fanfiction, se siete interessate a ricevere gli aggiornamenti scrivetelo nelle recensioni. Valutate anche la storia da 1 a 10, così capirò dove sbaglio.
Rammento il fatto che sto scrivendo tutto il codice a mano, siccome il fottuto editor non va.
Ora scappo sul serio, che alle 2 di notte non parlo nemmeno più come un cristiano. Daje, buonanotte e kitammuort agli haters! A presto!

La vostra inaffondabile booby xx

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Capitolo 11
*** Epilogo ***


#povHarry
Tornare a casa è stata la cosa più bella. Vedere l'espressione così orgogliosa e fiera di mia madre e Gemma mi ha quasi fatto dimenticare i sensi di colpa. Appena entrai in casa mi saltarono subito addosso.
-Pensavo che non ti avrei più visto, sono orgogliosa di te.- disse Gemma, saltando in braccio a me.
-Ok, grazie, mi fa piacere rivederti ma ti ricordo che è da più di una settimana che non chiudo occhio o faccio una doccia, ho una decina di ferite e sono distrutto. Ti voglio davvero tanto, tanto bene ma se non mi salti addosso ti sarei più riconoscente.- cercai di staccarla da me, lei scese e mi diede un'altro abbraccio prima di abbandonarmi alla pioggia di baci di mia madre
-Anche se hai ammazzato un sacco di gente sei sempre il mio bambino, ti voglio un mondo di bene.- disse, facendomi scappare una risata


UN ANNO DOPO.
Un'anno fa io e Louis stavamo uscendo dall'arena, mano nella mano. Da allora non è cambiato molto, a parte l'arrivo della fama. Siamo ancora uniti più che mai e, nel bene e nel male, ci proteggiamo come se fossimo ancora nell'arena.



...sorpresa!
pensavate di esservi sbarazzate di me eh?
povere illuse.
siccome mi avevano chiesto un epilogo, eccolo qua! perdonate se è corto ma ho una gran voglia di levarmi questa fan fiction dalle palle, davvero, non immaginate che fatica ho fatto per trovare l'ispirazione per gli ultimi 3-4 capitoli
ora, vado davvero. vi saluto con una canzone che, a parer mio, è molto appropriata.
http://www.youtube.com/watch?v=XBOu8mind7U
i ringraziamenti li ho fatti nel capitolo prima, quindi non perdo tempo. Ringrazio come sempre per le recensioni!
mi mancherete, non vedo l'ora di presentarvi la mia nuova storia. A presto!
un bacione, booby xx

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