I'll always come back to you

di Curlyhaired_girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


CHAPTER 1

 

Presi le chiavi del cancello di casa ed lo aprii.

Ero tutta bagnata, ovviamente i gavettoni dell’ultimo giorno di scuola non possono mai mancare. Finalmente era finita, non ne potevo più delle lezioni, dell’alzarsi presto la mattina e dello stress!

Trovai Laila, la cagnolina, nella sua cuccia in giardino, segno che in casa non c’era nessuno.

Entrai e salii in camera mia per stendermi sul letto e riposare. Una volta entrata nella stanza, la bandiera americana appesa alla parete di fronte la porta mi riportò alla mente alcuni pensieri. Quanto avrei voluto andarmene da qui, era il mio sogno più grande. Ne avevo già parlato con i miei, ma loro non mi avevano ancora dato una risposta precisa. Loro non avevano idea di quanto questo contasse per me, perciò ero decisa, volevo andare in America, a qualsiasi costo!

 

Passò un po’ di tempo, quando la voce di mia madre che mi chiamava per il pranzo mi svegliò.

Arrivata a tavola, trovai mamma e papà intenti a discutere a bassa voce. Quando mi videro, iniziarono a sorridere.

“Tesoro”, cominciò mia madre, “dobbiamo dirti una cosa. Abbiamo preso una decisione”. Intanto i miei occhi si spalancarono e il battito del cuore accelerò. Eccolo, pensai, il momento che tanto avevo aspettato.

“Insomma, pensiamo che sia una buona idea farti continuare gli studi a Los Angeles”.

Non potevo crederci, l’avevano detto davvero, potevo andare a Los Angeles. Non mi sembrava vero. Rimasi immobile per un po’, fin quando non realizzai che non si trattava di un sogno, ma della realtà, e allora scoppiai in un pianto di gioia. Li abbracciai fortissimo, più che potevo, mentre dentro di me si era scombussolato lo stomaco.

“Bene, adesso però calmati e mangiamo, dobbiamo parlarne seriamente”, disse mia mamma.

Con una notizia del genere, mi era anche passata la fame, e mangiare era l’ultima cosa che avevo voglia di fare.

 

Comunque, dovetti mangiare qualcosa per forza, dopodichè salii nella mia stanza. Dovevo assolutamente chiamare la mia migliore amica, Arianna.

Non feci in tempo a comporre il suo numerò che mi arrivò una sua chiamata.

“Amooore”. Esclamai.

Come risposta, mi arrivò un grido talmente forte che fui costretta ad allontanare il cellulare dall’orecchio.

“Hai finito?”, le chiesi, cominciando a ridere.

“IO E TE. AD AGOSTO. IN VACANZA!”

“Che? Ari, prendi fiato”. Ma che stava dicendo?

“ I miei me l’hanno appena detto, andremo al mare insieme, ad Agosto!”

“Cosa?”, urlai, incredula. Oggi mi stavano dando decisamente troppe belle notizie.

“Proprio così, oddio Marti, sto sclerando, ti immagini quanto ci divertiremo?”

“Non ci credo!” Esclamai, e questa volta fui io a tirare un urlo assordante.

 

 

 

 

AGOSTO

 

Agosto era già arrivato, e per ora le vacanze le avevo passate meglio di quanto avessi sperato. Alcune mattine andavo a fare colazione fuori con le mie amiche, i pomeriggi li passavo spesso in palestra o in piscina, e le sere andavo a ballare con tutto il mio gruppo di amici. Ero anche uscita con qualche ragazzo, ma non è stato niente di che. Quest’estate avrei pensato esclusivamente a divertirmi.

Adesso, era l’ora della partenza. I miei genitori e quelli di Arianna avevano prenotato una vacanza in un villaggio a Sorrento. Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento.

Ero in macchina con le cuffiette dell’ipod nelle orecchie, ascoltando Summer Paradise, una delle mie canzoni preferite in questo periodo.

Ogni volta che andavo in qualche posto, pensavo “chissà cosa accadrà, magari qualcosa che mi sconvolgerà la vita per sempre”.

Mi venne da ridere. Cosa mai sarebbe potuto accadere?

Evidentemente, non ne avevo neanche idea, di tutto quello che sarebbe successo.

 

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

Saalve gente :3

Questa è la mia prima FF, spero che vi piaccia!

 

 


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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


CHAPTER 2

 

I quindici giorni di villeggiatura erano passati così velocemente, ed ora mi ritrovavo già a fare le valigie, pronta per un nuovo viaggio, diretta a Los Angeles.

Appena arrivata qui, iniziai ad essere un po’ nervosa, conoscevo solo Arianna e nel villaggio c’erano un sacco di ragazzi. Avevo paura di non riuscire a fare amicizia con nessuno, data la mia indole timida.

Invece, feci conoscenze immediatamente, erano tutti molto simpatici e trascorrevamo sempre la giornata insieme, dalla mattina fino alle due di notte.

Ci fu un ragazzo che mi colpì particolarmente. Bellissimo, i suoi occhi erano come il ghiaccio, i capelli ricci e un fisico da paura.

Peccato che fosse un vero e proprio stronzo, non sapevo se collocarlo tra quei ragazzi che vogliono concedersi un po’ di divertimento durante l’estate, o uno che faceva il puttaniere semplicemente perché lo era. Ogni giorno lo vedevo con qualche ragazza diversa. E mi dava fastidio, tanto fastidio.

Non ero mai stata la tipa che fa il primo passo, ma in questi giorni stavo riscoprendo nuovi lati di me. Infondo, questa vacanza sarebbe finita, e non avrei mai più rivisto nessuno di loro, quindi, una sera, decisi che era l’ora per provarci con lui.

 

Due giorni fa

 

Stavo prendendo il sole con le altre ragazze, mentre i maschi giocavano a pallone.

- Ei bimbe, stasera vi va di andare in discoteca? Non ci siamo ancora mai stati da quando siamo qui!- Propose Valentina.

-Si, in realtà ne avrei proprio voglia!- Le rispose Erika, esultante.

-Bene, allora vado a dirlo ai ragazzi.- Ci disse Elena, prima di correre verso il gruppetto, che adesso giocava a biliardino.

 

 

Erano le nove di sera, e con grande difficoltà, dati i tacchi altissimi, mi stavo avviando verso il punto in cui ci saremmo dovuti ritrovare.

Li vedevo, e, con un po’ di imbarazzo, mi accorsi che erano già tutti arrivati e che stavano aspettando solo me.

Quando Erika e Arianna mi notarono, entrambe mi corsero incontro.

- Wow, sei uno schianto!- Esclamò Erika, facendomi l’occhiolino.

- Neanche tu scherzi, a quanto vedo- Le risposi.

Era davvero carina, indossava un vestitino rosso monospalla, i capelli lisci e biondi le arrivavano fino a metà schiena e le scarpe nere avevano un tacco vertiginosamente alto.

Io, invece, portavo un vestitino blu, i capelli li avevo lasciati ricci, dato che non avevo avuto il tempo di usare la piastra.

- Ok, adesso che siamo tutti possiamo andare!- Urlò Arianna, rivolgendosi al resto degli altri – che il divertimento abbia inizio!- continuò.

La discoteca era vicinissima al villaggio, distava solamente di qualche metro, quindi andammo a piedi… anche perché era l’unica scelta che avevamo. Nessuno del gruppo era maggiorenne, perciò nessuno aveva la macchina.

Arrivati lì, tutti quanti cominciarono a bere e, un po’ perché non volevo sentirmi l’unica, un po’ perché avevo voglia di lasciarmi andare, anch’io presi qualche drink. Dopo un pochi sorsi di Malibù e Cola, non capivo più niente. A quanto pareva, non reggevo bene l’alcool. Andai a scatenarmi in pista con tutti gli altri. Oh, quanto mi stavo divertendo! Che bello, almeno per una volta, smettere di pensare a ciò che ti circonda. All’improvviso, sentii due mani stringermi per i fianchi, e, quando mi girai, vidi Harry, il bel ragazzo sul quale avevo messo gli occhi, completamente ubriaco. Mi sorrideva, poi iniziammo a ballare. Pian piano, i nostri visi si avvicinarono sempre di più, e in un attimo, le sue labbra furono sulle mie.

 

Questo era tutto ciò che ricordavo di quella serata, e, evidentemente, anche Harry non ricordava granchè.

Sentii bussare alla porta, poi vidi mia madre entrare.

- Amore, sei pronta?-

Con un sospiro, annuii.

- C’è qualcosa che non va?- Mi chiese, preoccupata.

- No niente, sono solo un po’ stanca- Le risposi. Le dissi una bugia, ma, sinceramente, neanche io sapevo cosa mi bloccava. Io ero superfelice di andare finalmente a vivere nella città dei miei sogni, ma sentivo che qualcosa non andava. Forse era paura, o rimorso, o voglia di far rimanere le cose esattamente come erano. Ma, ormai, non potevo tirarmi indietro, non più. Quindi presi le valigie e, insieme ai miei genitori, uscii dal bungalow.

Erano le sei di mattina, e tra due ore io e Arianna avremmo preso l’aereo. Le lezioni al Musicians Institute sarebbero cominciate tra qualche settimana.

Ieri sera ci eravamo salutati tutti, poiché anche la maggior parte degli altri ragazzi sarebbe partito oggi. Erika aveva promesso a me ed Arianna che ci saremmo riviste. Lei si sarebbe trasferita verso Settembre a Beverly Hills, per lavoro. Faceva la modella, e questo non mi stupì affatto, dato che era una delle ragazze più belle del villaggio. Mi sorprendeva che Harry non ci avesse provato anche con lei. Basta, dovevo smettere di pensare a lui. Era tutto finito.

Quando vidi Arianna vicino la macchina dei suoi, la felicità e l’eccitazione per la mia nuova vita, presero il sopravvento sulla malinconia.

Appena mi notò mi corse incontro urlando, poi ci scambiammo un lungo abbraccio.

- Amoree! Non hai idea di quanto sia felice!- Mi disse, emozionata.

- Già, o mamma, ma ci credi? Noi due a studiare canto a Los Angeles, sarà stupendo-

Non potevo crederci, non riuscivo a realizzare che stesse davvero accadendo.

Dopo aver caricato le valigie nei bagagliai, ci salutammo e lei entrò nella macchina dei suoi, per trascorrere ancora un po’ di tempo insieme a loro prima della partenza.

Io mi guardai intorno, per ricordare tutte le belle esperienze passate in questo posto, poi andai anch’io verso i miei genitori, che mi stavano aspettando impazienti, per

paura di perdere il volo.

Per tutto il tragitto, non potei fare a meno di pensare a Harry, e di come ci eravamo salutati la sera prima. Lui mi piaceva sul serio, accidenti.

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

Salve gente! :3

Ecco qui il secondo capitolo, spero che vi piaccia, e mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!

Ciao ciao

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