Vita Di Scuola

di bonnie_1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The First Day ***
Capitolo 2: *** Personaggi :) ***
Capitolo 3: *** The Meeting ***
Capitolo 4: *** At Home ***
Capitolo 5: *** The Revange ***
Capitolo 6: *** The Blackmail ***
Capitolo 7: *** The Blackmail (part 2) ***
Capitolo 8: *** The Blackmail (part 3) ***
Capitolo 9: *** Deluded ***
Capitolo 10: *** The Revenge (Part 2) ***



Capitolo 1
*** The First Day ***


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Primo Capitolo - The First Day

 

- Hopeeeee, sveglia. Devi andare a scuola!!!- urlò mia madre.

 

- Adesso mi alzo!!- dissi. Non capisco dove trova la forza di urlare già di prima mattina. Comunque non mi sono ancora presentata mi chiamo Hope Valenti, ho 18 anni compiuti da poco, capelli castano scuro, occhi neri e alta 1,65m. Ho vissuto in Italia fino a 5 giorni fa e adesso, invece, mi trovo a Londra perché mio padre ha ricevuto un'offerta di lavoro e quindi tutta la famiglia si è trasferita.

 

Oggi è il mio primo giorno di scuola e non conosco nessuno, non sono mai stata brava a fare amicizie perché sono molto timida e ho paura di quello che può pensare la gente del mio aspetto esteriore.

 

- Hopeeeeeee!!! Alzati o vengo con un secchio d’acqua fredda e te lo rovescio addosso. – “Oddio, meglio alzarsi perché so che non sta scherzando e che sarebbe capace di farlo veramente, come faccio a saperlo? Beh esperienza personale.” Pensai. Mi alzo dal letto con molta calma e mi dirigo verso il bagno per fare una doccia. Adoro fare la doccia di mattina perché mi aiuta a schiarire tutte le idee e quei pochi neuroni che ho, cominciano a svegliarsi.

 

Uscita dalla doccia mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e vado in camera per decidere cosa mettermi. Dopo 10 minuti ho deciso di mettere questo http://www.polyvore.com/hope_school_look/set?id=80633327 e scendo a fare colazione, che mia mamma mi ha già preparato.

 

Una volta finito saluto mia mamma e con il motorino mi avvio verso scuola. Appena arrivo vedo che il cortile è pieno di gruppi di ragazzi che parlano tra di loro. Alcuni si girano verso di me e bisbigliano sotto voce -Questa deve essere nuova-, oppure -Ma come si è vestita?!-, comunque non ci faccio caso e mi avvio in segreteria per prendere il mio orario delle lezioni. Busso alla porta e sento un flebile

 

- Avanti-

- Buongiorno, dovrei ritirare l'orario delle lezioni e il numero del mio armadietto-

- Ah! Tu sei la ragazza che si è appena trasferita Hope Valenti?-

- Si sono io-

- Tieni questo è il tuo orario e il numero dell'armadietto. Buona fortuna-

- Grazie mille e arrivederci!-

 

Cominciamo bene. Lunedì: 1 ora di italiano, 1 di matematica, 1 di biologia e 2 di chimica. Dopo aver guardato l'orario, mi avvio nella ricerca dell'aula di fretta visto che la campanella è già suonata da un po'. Busso alla porta e appena la apro tutti gli occhi sono puntati su di me.

 

- Buongiorno, scusi il ritardo ma non riuscivo a trovare l'aula-

- Non si preoccupi... lei deve essere Valenti, giusto?-

- Esatto...-

- Bene, si vada a sedere in quel posto vuoto- mi indica un banco dove c'è una ragazza. Era una ragazza dai capelli neri e lunghi, due occhi color nocciola. Avrà avuto circa la mia età e sarà alta circa 1.59/1.60. La cosa che mi colpì particolarmente di lei e che sul suo viso c’era un bellissimo sorriso ed are vestita così http://www.polyvore.com/zoey_english_school_look/set?id=80746253 . Tutte le persone che avevo visto all’ingresso o si burlavano di me facendo un sorriso a dir poco fastidioso o avevano delle facce da esauriti colossali.

 

- Ciao io sono Zoey - mi dice sorridendo.

- Io mi chiamo Hope - le rispondo ricambiando il sorriso.

- Non sei di queste parti vero?- mi chiese lei incuriosita.

- Si nota tanto? Comunque no. Mi sono trasferita da poco, vengo dall'Italia.-

- Oddio! Io adoro l'Italia. Una volta mi ci devi portare, magari facciamo un viaggio insieme!-

- Certo, perché no. - Mi piace questa ragazza, credo diventeremo buone amiche, non mi sento in imbarazzo con lei riesco ad essere me stessa, e per me questo è molto strano.

 

Continuiamo a parlare per tutto il resto dell'ora sottovoce in modo che il professore non ci senta. Abbiamo parecchi corsi in comune, quindi sono abbastanza tranquilla, ma per ora è l'unica ragazza che ho conosciuto.

 

- Allora, devi sapere che in questa scuola ci sono dei gruppi. Come in tutte le scuole c'è il gruppo dei secchioni, quello dei comuni mortali, ovvero noi, quello delle cheerleader e quello dei più fighi, che poi non sono così tanto fighi è solo che sono i più ricchi e quindi si sentono così. Comunque non preoccuparti ti aiuto io-

 

- Ok, grazie Zoey!- dissi continuando a guardare il corridoio pieno di persone che correvano su e giù come api in un alveare.

 

- Per fortuna che ora c’è ricreazione! Però dopo abbiamo due ore di chimica … sai avevo lo stesso insegnante l’anno scorso è di una noia mortale.-

 

- Ahahahahahaha ma lo sai che sei proprio simpatica?! –

 

- Grazie anche tu mi sei molto simpatica. Tu in quale zona del dormitorio stai? –

 

- Nella zona nord del dormitorio,tu?-

 

- Anch’io! Che numero di stanza hai? –

 

- Ho la 230,tu? –

 

- Io la 231 siamo vicine di camera. Peccato mi sarebbe piaciuto stare in camera con te! Comunque sai già con chi stai in camera?-

 

- Ma non ce la fai a non fare domande? – dissi ironica.

 

- No … - disse arrossendo.

 

- Ahahahahahah sei proprio buffa. –

 

- Ahahahahahaha e tu sei troppo simpatica – disse passandosi una mano fra i capelli.

 

- Comunque tornando al discorso di prima spero di avere delle compagne di stanza simpatiche come te. –

 

- Awwww ma che dolce. Vorrei avere delle compagne di stanza come te sempre così solari, si vede che l’Italia fa bene all’umore qui sono sempre o tristi o troppo presi dal loro ego che ti ignorano. Ma per mia fortuna se così si può chiamare, le mie compagne di stanza sono depresse … spero davvero che non ti ritrovi con quelle del gruppo “cheerleader” perché o sono odiose o sono senza cervello… -

- Insomma c’è un casino in stà scuola! –

 

- Già … - ad un tratto Zoey si bloccò e vidi il suo sguardo fisso su un ragazzo moro con occhi marroni, con una sigaretta posata dietro l’orecchio.

 

- Ti piace?- dissi sorridendole.

 

- Em più o meno … - disse continuando a fissarlo.

 

- Come più o meno, o ti piace o non ti piace!-

 

- Ecco io … vedi e che io e lui siamo troppo diversi, lui è uno dei più fighi della scuola ed io sono … niente. Ma più ci penso e più mi fa male, quindi faccio finta che lui non esista. – abbassò lo sguardo.

 

- Io credo, ed è solo un mio parere, che non debba reprimere i tuoi sentimenti. – dissi convinta della mia frase.

 

- Ma non posso non farlo sarebbe controproducente. L’unico modo per non soffrire è togliermelo dalla testa … purtroppo. –

 

- Mmm se lo dici tu… comunque chi è quel ragazzo laggiù? – dissi indicando con l’indice un ragazzo davvero carino con dei capelli riccissimi e un sorriso stupendo.

 

- Quello riccio?- annuii con la testa - si chiama Harry e fa parte della “categoria” di Zayn. –

 

- Zayn è il ragazzo che ti piace? –

 

- Si … ed Harry stà con i fighetti. – disse facendo una smorfia di delusione mista a disprezzo.

 

- Si … ma tu hai mai provato a parlarci, intendo con Zayn? –

 

- … n-no b-be ci ho quasi provato ma … -

 

- Ma non … ti ha risposto picche? –

 

- Nono, vedi adesso ti racconto: “Era il 20 gennaio dell’anno scorso ed io ero seduta su una panca nel giardino della scuola, quando vidi il gruppo di Zayn sedersi due panchine più in là della mia. Da circa due anni avevo conosciuto Zayn, o meglio lo avevo visto e mi ero presa una cotta per lui, dato che non ci ho mai parlato. Allora quel giorno mi ero finalmente decisa di andare a parlargli, ma appena arrivata proprio di fronte a lui, mi bloccai come una statua di cera e iniziai a balbettare come una scema.” Quindi ho fatto una figuraccia e non voglio più provare a parlargli, mai più … - incominciò a camminare andando avanti per il lungo corridoio bianco ornato da armadietti grigi della scuola.

 

- … mai, mai più.- disse finendo la frase e guardandomi negli occhi.

 

- Wow non pensavo che ti fosse successo tutto questo, ma secondo me lui non se lo ricorda più.-

 

- Be si, non se lo ricorderà neanche dato che non mi conosce e non conosce il mio nome e non sa nemmeno che io esisto. – Disse fermandosi di botto e guardando il pavimento piastrellato.

 

- Dai non fare così, vedrai che prima o poi ti noterà.-

 

- No io non credo. – disse iniziando a strofinarsi freneticamente gli occhi e poi successivamente qualche lacrima le scorse sul viso.

 

- Ti prego non pian… - ma prima che potessi finire la frase scoppio a piangere e poco dopo mi disse, fra i singhiozzi – Scu-scusami c-ci v-vediamo d-dopo! – e corse via più veloce del vento lasciandomi in mezzo al corridoio sola.

 

Mi misi a cercare l’aula di chimica per i cinque minuti restanti della mia pausa, per mia fortuna la trovai in tempo e per mia sfortuna l’unica ragazza che stavo conoscendo non c’era. Trovai un banco libero in mezzo all’aula. Senza badare a tutti gli occhi puntati su di me, mi ci sedetti subito. Il professore entrò proprio in quel momento.

 

Dopo un’ora di chimica avevo smesso di ascoltare il prof. e mi ero messa a disegnare, per noia. Poi alla fine mi ero stufata anche di disegnare, così mi guardai attorno e mi accorsi che Zoey aveva perfettamente ragione sul fatto delle categorie. Infatti davanti, nei primi banchi, c’erano i secchioni sempre attenti alla lezione, non si perdevano neanche una parola della spiegazione del professore. Nel mezzo c’ero io e le persone “normali”, come le chiamava Zoey, che o ascoltavano il prof. con poco interesse o facevano disegnini sui libri, stanchi di sentire la spiegazione.

Invece nell’ultimo banco c’erano le cheerleader e i più fighi che ascoltavano musica o parlavano tra di loro o lanciavano palline di carta ai ragazzi “normali” per divertirsi. Insomma nella classe c’era di tutto.

 

A risvegliarmi dai miei pensieri ci pensò una pallina di carta che mi arrivò dritta in un occhio, che per fortuna era socchiuso. Essendo girata di spalle non vidi la persona che ma la tirò, così decisi di lasciar perdere, non volevo litigare già il primo giorno di scuola. Pochi secondi dopo un’altra pallina mi colpì in testa e dietro di me si sentivano le risate delle “oche” cheerleader. Mi girai velocemente per vedere chi me l’avesse tirata. Vidi una delle solite oche bionde http://www.polyvore.com/thalita_school_dress/set?id=80929387 che sghignazzava di soppiatto, come se credesse di essere invisibile. La mia rabbia salì di un livello quando le “oche” si diedero il cinque.

 

Decisi di dirgli un paio di parole per fargli capire che non volevo essere disturbata il primo giorno – Senti tu miss ochetta dell’anno, smettila di tirarmi palline di carta!- mi guardò come aria sfacciata e dopo mi rispose con tono saccente – Tu cosa vuoi? Novellina!-

 

- Mmmm vediamo che cosa voglio … Voglio che tu non mi rompa le scatole biondina! – dissi facendo un sorriso sporadico.

 

- Tu cosa?! –

 

- A ma allora sei proprio stupida, io credevo che tu lo facessi apposta! – dissi sorridendo beffarda della mia favolosa risposta a quella specie di intimidazione.

 

- Senti novellina tira giù quella cresta alta come il soffitto che ti ritrovi e non rivolgerti così a me, mai più!-

 

- Altrimenti che fai?- dissi ridendo, sottovoce.

- Ti pentirai di questo affronto … - figuriamoci se una così al cervello, non sa neanche come mi chiamo e vuole sfidarmi? Non credo proprio.

 

- Mi chiamo Hope! – dissi continuando a ridere.

 

- Allora … Ti pentirai di questo affronto Hope – disse irritata e umiliata.

 

Finita la lezione uscì dall’aula consapevole di aver vinto la battaglia, ma non la guerra. Li vi trovai Zoey che parlava con due ragazze entrambe molto carine. Mi avvicinai e toccai leggermente la spalla della mia nuova amica.

 

- Oh ciao!– Disse sorridendomi.

 

- Ciao Zoey!- dissi ricambiando il suo sorriso.

 

- A si adesso vi presento. Allora lei è Hope ed ha 18 anni … - disse indicandomi con la mano. - … È nuova, si è trasferita da poco in città, perché lei è italiana. Hope invece loro due sono Janne e Willow – disse indicandomi prima la ragazza dai corti capelli castani http://www.polyvore.com/janne_school_style/set?id=80930201 e poi la ragazza dai capelli lunghi rossi http://www.polyvore.com/willow_school_style/set?id=80930615 .

 

- Piacere ragazze!- dissi porgendo la mano.

 

- Piacere!- dissero porgendomi le mani e sorridendo.

 

- Sai Hope ho sentito dire che tu hai detto a Thalita…-

 

- Allora è così che si chiama quell’oca?!-

 

- Ma allora è vero!-

 

- Che gli ho detto un quattro paroline perché non mi rompesse più … si!-

 

- Sai che sei la prima che l’affronta? Wow non ci credo. – disse Willow

 

- Che coraggio- aggiunse Janne

 

- Ma non ho fatto niente di che, gli ho solo risposto.- dissi mettendo una mano fra i capelli.

 

- No tu hai fatto molto. Il problema e che adesso non ti darà pace fino alla fine dell’anno. Mi dispiace amica! – disse dandomi delle piccole pacche sulle spalle.

 

- Ma non mi farà niente ne sono sicura, anche dove abito io in Italia ci sono i bulli ma io sono sempre riuscita a gestirli e non credo che una come Thalita riesca a farmi qualcosa. –

 

- Em a dirla tutta lei è … diciamo un po’ vendicativa … ok molto vendicativa. Una volta una ragazza l’aveva urtata per sbaglio nel corridoi e lei il giorno dopo per vendicarsi gli ha incollato i capelli alla sedia, quella ragazza fu costretta a tagliargli i capelli. Oppure una volta ad un'altra ragazza ha rubato una pagina di diario con scritto il ragazzo che gli piaceva ed ha fatto delle copie che poi appese sul muro di tutta la scuola, la ragazza per la vergogna si è trasferita in un’altra città. Questo ti basta o … -

 

- No, no mi basta! E una carogna quella Thalita.- dissi con aria stupita.

 

- Hai fatto male a sfidarla.- disse Zoey dispiaciuta.

 

- Pensate che è solo il mio primo giorno di scuola ed ho già un’acerrima nemica, wow ma che bello!- sbuffai.

 

- E si, povera la mia cucciola. Che ne dite di un abbraccio di gruppo?- disse allargando le braccia. Noi ragazze fecimo lo stesso e ci abbracciammo. Fu il momento più bello di quel mio primo giorno di scuola. Mi ero già trovata delle ottime amiche, che mi volevano già bene.

 

- Ragazze non vi conosco ancora bene, ma ve ne voglio già tanto. – dissi sfoggiando il più bel sorriso che avessi mai fatto.

 

- Awww anche noi- dissero in coro.

 

- Andiamo a pranzo o no?- Disse Willow massaggiandosi la pancia.

 

- Ahahahaha si ci andiamo adesso Willow!- Disse Janne.

 

E così ci avviammo verso l’enorme sala da pranzo, vicino ad essa si trovavano un giardino con enormi alberi centenari e una biblioteca molto fornita. Quando entrammo nella sala, gli studenti erano già tutti seduti e divisi in gruppi. Mi sbalordì per la quantità di gente. In Italia non avevo mai visto una quantità simile di studenti tutti insieme.

 

- Wow!- dissi sbalordita.

 

- Ahahahah non hai mai visto una mensa così piena, dico bene?- disse Janne.

 

- Si mai vista tanta gente messa assieme! – dissi guardandomi attorno.

 

- Neanche io… ahahahaha – e scoppiammo tutte e quattro in una sonora risata.

 

Dopo aver preso il nostro pranzo, cercammo un posto dove sederci, cosa a dir poco impossibile, dato che quasi tutti i posti erano stati occupati. Ma per fortuna trovammo dei posti a sedere vicino ad una finestra che dava sul cortile della scuola. Ripensando all’inizio della giornata mi sembrò tutto così incredibile, fino a 5 giorni fa mi trovavo in Italia e adesso invece mi trovavo in un liceo londinese. E’ come vivere in due realtà diverse, la prima monotona e sempre uguale e la seconda piena di avventure e di cose nuove da scoprire. Londra mi è sempre piaciuta come città, sia per la sua storia antica e affascinante, sia per il suo ritmo così frenetico e caotico che si dovrebbe trovare sicuramente in una città del genere. A risvegliarmi dai miei pensieri fu una figura a me, purtroppo, conosciuta. Era Thalita.

 

- Oh ragazze guardate chi abbiamo qui! Il branco di sfigate- disse Thalita rivolgendosi a me e alle mie amiche.

 

- … - preferivo non rispondere alle sue provocazioni dato che con gli stupidi non si può ragionare.

 

- Per caso il gatto ti ha mangiato la lingua?-

 

- Ragazze sentite anche voi questo spiffero? – dissi guardando beffarda Thalita. Mi guardò stupita della mia risposta e se ne stava per andare quando, urtò apposta il tavolo per farmi cadere addosso una bottiglietta di succo all’uva. L’acqua mi si rovesciò sulla maglietta e sui pantaloni. Anche se mi alzai non riuscii ad evitare quella catastrofe. Quella ragazza stava superando il limite e io non potevo permetterglielo.

 

- Thalita!- dissi prendendo una bottiglietta di succo d’uva, lei si girò e io gli e la svuotai tutta addosso.

 

- Così siamo pari.- dissi sorridendo contenta della mia rivincita. La sua faccia scrutava tutto il suo abbigliamento bagnato fradicio.

 

- Tu non sai in che guai ti sei cacciata, sfigata.- disse alzando i tacchi, insieme alle sue amichette.

 

Tornai al tavolo e finì il mio pranzo anche se ero bagnata fradicia e non vedevo l’ora di cambiarmi.

Erano ormai le due quando riuscì ad arrivare con la mia valigia in camera. La camera era davvero carina, le pareti erano rigorosamente bianche e il pavimento era fatto in parquet, c’erano un letto a castello e uno normale in disparte per lasciar posto all’armadio. Avevamo anche una bagno personale ce n’era uno in ogni stanza. Nell’attesa di scoprire chi fossero le mie compagne di stanza, decisi di mettere a posto tutte le mie cose e cambiarmi veloce i vestiti fradici. Presi i primi vestiti che avevo messo dentro la valigia e corsi a cambiarmi http://www.polyvore.com/hope_style/set?id=81021191 . All’uscita del bagno trovai una bellissima ragazza dai capelli ricci castani http://www.polyvore.com/kate_style/set?id=81021749 .

 

- Ciao io sono Hope!- dissi porgendogli la mano.

 

- Si,si non mi interessa, lasciami passare.- Mi spostai dall’ingresso del bagno per permettergli di passere. “Che scontrosa poteva almeno presentarsi! Che gente assurda che circola in questa scuola” pensai. La porta dietro di me si aprì di scatto facendomi sobbalzare. Entrò una ragazza alta dai capelli lunghi color nocciola scuro http://www.polyvore.com/kim_style/set?id=81021998 .

 

- Ciao io sono Hope!- dissi sperando in una risposta, positiva.

 

- Piacere Kim!- “Siiiiiiiiiiiii” dentro la mia mente esultai.

 

- Potrei chiederti una cosa?- dissi arrossendo leggermente.

 

- Si certo- disse sorridendo.

 

- Qual è il mio letto?-

 

- Tu dormi nel letto sotto, di quello a castello.- disse indicandomi il letto vuoto.

 

- Grazie Kim – dissi ricambiando il suo sorriso.

 

- Tu non sei di qui, vero?- “Ma si nota tanto?” mi chiesi

 

- No, sono Italiana.-

 

-Sai io sono stata in gita con la scuola in Italia e la trovo bellissima, c’è sempre il sole.-

 

- Si l’Italia è bella ma anche qui è bellissimo.-

 

- Già… tu quanti anni hai?-

 

-18, tu?-

 

- 19!-

 

- Ma fai la modella per caso?-

 

- No, perché?-

 

- Perché sei alta, magra e bella ed assomigli ad una modella.-

 

- Magari lo fossi veramente, ahaha-

 

- Ahaha no ma guarda che assomigli veramente ad una modella e se non lo sei ancora lo diventerai sicuramente.-

 

- Grazie Hope sei troppo gentile.- disse abbracciandomi, inaspettatamente.

 

- Tu conosci l’altra nostra compagna di stanza?-

 

- Si, si chiama Kate ed un po’ pazza a parer mio. Ma non gli e lo dire Hope, ok? Non voglio litigare con lei.-

 

- Ok, sarà un nostro piccolo segreto.- dissi facendole l’occhiolino.

 

 

Così l’altra metà giornata passo in fretta, ed io avevo trovato degli amici e dei nemici. Fu il primo giorno di scuola più emozionante di tutta la mia vita, mai me lo sarei immaginato così movimentato e strano. A dire il vero però l’Italia mi mancava parecchio, perché lì avevo lasciato degli amici molto importanti per me e la mia migliore amica fin dai tempi dell’asilo. Ma con lei avrei potuto sentirmi ogni volta che volevo e anche quella sera come da cinque sera a questa parte, le telefonai per raccontargli tutto quello che mi è successo il primo giorno di scuola. In fondo se gli amici sono veri, non si lasciano mai neanche dopo tanto tempo di lontananza fra di loro.

 

L’amicizia ti aiuta a superare le avversità della vita in qualunque momento brutto della vita.”

 

 

Spazio Autore

E il primo capitolo è fatto... E' la mia prima fanfiction e non sono ancora molto esperta infatti questa la scrivo con una mia amica. Farò un capitolo dove metterò tutti i personaggi così vi fate un'idea e...niente spero vi sia piaciuto e al prossimo ciaoooo :)

Se ci volete aggiungere su twitter siamo https://twitter.com/Dileoned e https://twitter.com/vera2_vero Lei su EFP è http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=263655

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Capitolo 2
*** Personaggi :) ***


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Spazio Autore

Quasti sono i personaggi della storia... Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, anche con meno di 10 parole, solo per sapere se la storia piace o meno.. Beh adesso vado alla prossima ciaooo.. :)

Se ci volete aggiungere su twitter siamo https://twitter.com/Dileoned e https://twitter.com/vera2_vero

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Capitolo 3
*** The Meeting ***


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Secondo Capitolo – The Meeting

 

Un paio di giorni dopo… 
Mi alzai alle sette, così da avere più tempo per prepararmi e non fare rincorse dell'ultimo minuto come sono solita fare. Cercai di alzarmi dal letto senza far rumore per non svegliare Kim e Kate che stavano sempre dormendo. Andai in bagno e misi questo . Quando uscii dalla camera i corridoi erano deserti. “Che credevi Hope? Che alle 7:30 fossero tutti svegli quando le lezioni cominceranno tra 1 ora?!?!” disse la mia voce interna(dagli te un nome ammodo che non sapevo cosa mettere). Uffa! Mi ero alzata da quel momento e già si faceva sentire... e pensare che devo sopportarla fino a che non vado a dormire stasera!! Comunque, non sapendo cosa fare, girovagai un po' per la scuola perché non l'avevo ancora visitata apprate la mensa, la mia camera e le classi. Dopo circa 20 minuti, i corridoi si stavano popolando e questo voleva dire che in mensa stavano per servire la colazione. Così, mi incamminai verso la mensa e nel tragitto incontrai Zoey.

 

- Zoey!- urlai sbracciandomi per farmi notare.

 

- Ehi Hope! Come stai? Dormito bene?- mi chiese sorridendo.

 

- Tutto bene. Diciamo che non ho dormito molto, devo ancora abituarmi e poi Kate russa un po' quindi ... Tu?- gli risposi, ricambiando il suo sorriso.

 

- Ahahahah!!! Non volevo essere te stanotte, comunque tutto apposto grazie-

 

- Già, anche io non arei voluta essere me-

 

- Comunque, ci conviene avviarci in mensa se vogliamo fare colazione e non arrivare tardi alla lezione-.

 

- Allora andiamo perché ho taaaaaanta fame!- dissi, facendola ridere.

 

Adoravo quella ragazza. Aveva una grinta ed una energia che io nemmeno fossi sveglia da 10 ore avrei, poi è solare, simpatica, insomma non puoi non volergli bene. La cosa che adoro di più di lei è che è di una dolcezza infinita e affronta le giornate con il sorriso stampato in volto. Anche se la conosco solo da ieri la considero già la mia migliore amica, niente da togliere a Janne e Willow, ma con lei mi sento come se la conoscessi da una vita e poi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Anche se siamo molto differenti di carattere andiamo davvero d'accordo e questo è una cosa indispensabile poi è chiaro, ci saranno alcune cose su cui non saremmo d'accordo, ma è un'amica straordinaria. Mentre viaggiavo con la mia mente non mi ero nemmeno accorta di essere arrivate in mensa. Così, facemmo la fila per prendere la colazione. Io presi un cornetto con la nutella e un succo d'arancia, mentre Zoey prese un muffin al cioccolato e un succo d'arancia pure lei. Mentre mi guardavo un po' intorno notai da lontano Janne e Willow sedute ad un tavolo.

 

-Guarda Zoey, ci sono Willow e Janne sedute al tavolo-

 

-Oh si. Andiamo da loro-

 

Appena arrivammo le salutammo e ci sedemmo con loro.

 

-Ei ragazze come state?- chiesi.

 

-Tutto bene grazie- risposero in coro.

 

Non appena ci accorgemmo che lo avevano detto insieme scoppiammo tutte e quattro in una risata che durò finché non sentimmo suonare la campanella che ci avvertiva che le lezioni sarebbero cominciate da li a poco. Ci alzammo dal tavolo e ci demmo appuntamento alle 10 fuori dalla mia classe di inglese. Mi incamminai verso il mio armadietto e presi i libri di storia e inglese che mi sarebbero serviti per quelle due ore. Anche se la seconda campanella non era ancora suonata, non mi piaceva arrivare in ritardo in classe, quindi mi avviai verso la classe di storia. Odiavo la storia. Io dico perché dobbiamo studiarla se sono tutti morti? Va bene che hanno fatto delle guerre e delle scoperte di cui dobbiamo conoscere l'esistenza, ma non vedo tutta questa importanza che invece gli danno i professori. Appena arrivata davanti all'aula entrai, mi misi seduta ad un banco in seconda fila, tirai fuori dalla borsa l'astuccio con dentro le penne e cominciai a scarabocchiare sul mio quaderno mentre aspettavo che il professore facesse il suo ingresso in classe. La seconda campanella suonò e la classe cominciò a popolarsi e finalmente il professore, dopo aver fatto l'appello, cominciò a spiegare l'argomento di cui avremmo parlato. Cercai di stare il più attenta possibile perché volevo prendere appunti. Vi starete dicendo che sono una secchiona ma non è così, solo che non voglio ritrovarmi da studiare alla fine dell'anno perché durante l'anno scolastico non l'ho fatto. Appena suonò la campanella mi alzai e mi diressi verso l'aula di inglese. L'inglese mi piaceva abbastanza, non andavo ne male ne bene, insomma me la cavavo abbastanza. L'ora passò velocemente e uscii di fretta dall'aula andando a finire addosso ad un ragazzo facendo cadere i miei libri in terra

 

- Ei, attenta a dove metti i piedi!- disse

 

- Scusami non l'ho fatto apposta- dissi raccogliendo i miei libri

 

- Non mi interessa dovevi guardare e stare più attenta!- adesso mi aveva stancata, gli avevo già chiesto scusa!.

 

- Senti mi sembra che io ti abbia già chiesto sc … - le parole mi morirono in bocca non appena alzai lo sguardo. I miei occhi neri ne incontrarono due smeraldo. Riuscii a staccare i miei occhi dai suoi solo quando se ne andò lasciandomi li da sola con una faccia da pesce lesso. Non mi accorsi nemmeno che erano arrivate Zoey, Willow e Janne e che Zoey mi stava sventolando una mano davanti agli occhi per farmi riprendere.

 

- L'abbiamo persa ragazze. Non dà segni di vita- sentii dire da Willow in sottofondo.

 

- Eh?- riuscii a dire.

 

- Siiii!!! Ha dato un segno di vita- disse Janne cominciando a saltellare nel corridoio.

 

- Janne stà ferma! Hope ci sei?- mi chiese Zoey.

 

- Sisi, ci sono- dissi risvegliandomi.

 

- Mi vuoi spiegare che ti è preso??-

 

- Sono annegata in un paio di occhi verdi smeraldo- dissi con aria sognante.

 

- Hai incontrato Styles?!- disse Willow.

 

- Si, e ha degli occhi da far paura- dissi ancora sognante.

 

- Forse l’abbiamo persa veramente! – disse Janne preoccupata.

 

- Bella addormentata, risvegliati! Sei ancora lì seduta per terra in mezzo al corridoio.- disse Zoey cercando di alzarmi. Solo dopo quella frase mi risvegliai da quel breve ma stupendo sogno ad occhi aperti.

 

- Ragazze che ci faccio qui per terra?- chiesi stupita.

 

- È ufficialmente impazzita!- disse Willow portandosi una mano alla fronte.

 

- Non credevo che gli occhi di Styles potessero fare questo effetto!- Disse Zoey disse grattandosi il capo.

 

- Neanche io – Disse Janne.

 

- A si adesso ricordo … stavo correndo per andare a inglese quando mi sono scontrata con Harry, facendo cadere tutti i miei libri. Poi gli ho anche chiesto scusa ma … si è comportato male!- dissi alzandomi con i libri in mano.

 

- Lo sapevo! C’era da aspettarselo, da un tipo così! Possibile che non si rendono conto che siamo come loro … Iniziano veramente a stufarmi!- disse Zoey agitandosi, camminando nervosamente avanti e indietro per il corridoio.

 

- Zoey calmati non c’è bisogno di fare così. - dissi bloccandola con una mano, sulla spalla.

 

- Si ma … devono rendersene conto!-

 

- Lo sappiamo- dissero Janne e Willow in coro seguite da me.

 

- Mmm ok! – disse intristendosi.

 

- Cucciola non fare così … glielo faremo capir … oddio stà per suonare la campanella, ragazze vado, ci vediamo a pranzo!- dissi iniziando a correre verso l’aula.

 

Entrando in classe notai due ragazze che cercavano di nascondere velocemente dentro la cartella un tubetto di una qualche sostanza. Mi sembrò strano. Non ci pensai più di tanto, visto che la campanella era suonata mi diressi verso il mio banco e mi sedetti, sentendo uno strano rumore “Splat” in quel momento mi venne in mente il vecchio trucco della colla o del dentifricio sul sedile del professore. La sfiga non finisce mai di perseguitare noi povere innocenti persone o forse non era la sfiga, ma la cattiveria di certe persone che si credono chissà chi. Mi girai lentamente verso le due ragazze di prima che se la ridevano. Insieme a loro c’erano anche Thalita e … Harry. Aveva ragione Zoey a dire che si credono chissà chi. Iniziai a sbuffare e avrei anche detto due parole a quel gruppetto però l’entrata in scena del professore me lo impedì. La lezione d’inglese passo più velocemente del previsto e io avevo paura di alzarmi, non potevo sapere se sarei rimasta incollata con il sedere alla sedia oppure se avrei solo avuto una macchina gigantesca di dentifricio. Così provai lentamente ad alzarmi dalla sedia e per fortuna era solo dentifricio. “Beh, per fortuna…se di fortuna si può parlare!” Mi alzai sotto le risate dei miei compagni di classe, diventai tutta rossa in viso. Corsi verso il bagno più vicino per togliere il dentifricio dai pantaloni. Ma come al solito la sfortuna mi perseguitava, la macchina non andava via. Sbuffai continuando a sfregare nervosamente sui pantaloni, quando entrò Thalita.

 

- Guardate qui chi c’è!- Disse Thalita fissandomi con una smorfia di soddisfazione, stampata in viso.

 

-… Sei un’arpia lo sai vero?- dissi continuando a guardare il mio fondo schiena.

 

- Mmm…sii lo so! Ahahahaha ma sai una cosa? Ti dona quella macchia- disse girandosi verso le altre ragazze annuendo.

 

- E tu sai che sei davvero … davvero… ummm non ti dico la parola perché sono educata! –dissi facendo un finto sorriso.

 

- Hai paura di ferirmi? Awww ma come sei gentile!- disse finendo di mettersi il lucidalabbra.

 

- Già, io sono gentile a differenza tua! Ti credi chissà chi solo perché sei una cheerleader e sei ricca, ma notizia dell'ultimo minuto, la gente ti considera solo perché apri le gambe a tutti e sfruttano la tua popolarità. Quindi non venire a farmi lezione su come ci si comporta perché io sono una ragazza seria che se verrà considerata sarà per il suo carattere e non perché è la puttanella di turno di qualcuno!- dissi sfogando tutta la mia rabbia.

 

- Stai attenta carina! Ti avevo già avvertito, ma a quanto pare non hai capito... devi stare attenta a me perché posso metterti tutta la scuola contro, tranne le tue amichette da quattro soldi-

 

- Non ti deve permettere di chiamarle così! E non provare a torcergli un solo capello perché dovrai vedertela con me!-

 

- Uuuuh che paura! Sto tremando...- disse sghignazzando -Ragazze avete sentito mi ha minacciato- continuò girandosi verso le sue amiche e loro cominciarono a ridere con la loro voce da ochette.

 

- Senti mi hai stancato adesso, non ti sopporto più! Me ne vado perché non voglio più avere la tua e la loro faccia da troia davanti alla mia!- dissi andandomene e lasciandole dentro al bagno.

 

Appena uscii suono la campanella che segnava la fine dell'ora e anche della giornata scolastica. Menomale! Non ne potevo più di stare ad ascoltare le lezione dei professori che, appena vedevano che parlottavi con il tuo compagno di banco ti richiamavano subito perché secondo loro disturbavi la lezione, cosa non vera perché la lezione non interessava a nessuno a parte i secchioni. Mentre andavo a posare i libri incontrai Zoey con il resto del gruppo.

 

- Ciao bellezza!- mi dissero Janne e Willow sorridendo.

 

- Ciao splendore!- risposi, ricambiano il sorriso.

 

- Cucciolaaa!- mi disse Zoey abbracciandomi.

 

- Tesoro!- le dissi sorridendo e ricambiano l'abbraccio.

 

- Allora come è andata oggi ragazze?- chiese Zoey.

 

- Bene!- rispose Willow un po' troppo euforica. Di sicuro era successo qualcosa, ma non feci in tempo a chiederglielo perché glielo chiese Janne

 

- Che è successo Willow? Ti vedo strana- disse Janne

 

- Ragazze so che mi direte che sono pazza e che, facendo parte del gruppo dei fighi della scuola, non fa per me, ma credo di essermi presa una cotta per.....- prese una piccola pausa per poi continuare - ..... Niall -

 

- Willow! Sai che ti prenderà in giro, ti userà e poi ti lascerà da sola?!?!- disse Zoey

 

- Lo so! Ma no ci posso fare niente! E poi non è come gli altri. Oggi ci siamo scontrati in corridoio e mi ha fatta cadere in terra, ma mi ha aiutato a rialzarmi, mi ha chiesto se andava tutto bene e se mi ero fatta male. Ragazze, lui non è come tutti gli altri ve lo posso assicurare! Poi quando se ne è andato mi ha sorriso e ragazze, aveva il sorriso più bello che io abbia mai visto!- disse mentre ripensava allo scontro-incontro e posso giurare di aver visto i suoi occhi brillare.

 

- Willow noi te lo diciamo per il tuo bene... non vogliamo che poi tu stia male. Ma se dici che è diverso ti crediamo-

 

- Ragazze davvero non preoccupatevi, anche perché non credo di avere nessuna possibilità- disse con aria affranta.

 

- Ehi Willow ma che dici? Come fai a sapere che non hai nessuna possibilità?- le domandai.

 

- Hope mi hai vista? Lui non mi noterà mai perché primo non sono una cheerleader o ricca, e secondo non sono bella!- disse convinta

 

- Se tu non sei bella io sono un bidone della spazzatura!!- dissi ridendo -Willow tu sei una bellissima ragazza. I tuoi capelli rossi sono qualcosa di magnifico, i tuoi occhi verdi con delle sfumature di marrone sono stupendi, per non parlare delle piccole lentiggini che hai sul naso e le guance che ti danno un'aria da bambina piccola tanto dolce- continuai, e, in meno di cinque secondi, me la ritrovai aggrappata al mio collo.

 

- W-Will-Willow se n-non al-lenti la pr-presa n-non res-spiro- le dissi a fatica. Non sembrava ma aveva un presa molto forte.

 

- Scusami!- disse abbassando la testa e arrossendo.

 

- Non fa niente non ti preoccupare- le dissi sorridendole.

 

- Comunque, Hope tu non sei un bidone della spazzatura... sei molto bella! E grazie per le cose che mi hai detto, mi ha fatto molto piacere- mi disse con gli occhi lucidi.

 

- Ehi non pensare che te le abbia dette tanto per dire, le penso seriamente- dissi abbracciandola di nuovo.

 

Sentimmo un -Awww-, sicuramente erano Zoey e Janne, e ci ritrovammo soffocate in un abbraccio di gruppo.

 

- Ra-Ragazze c-ci st-ate sof-focando!- cercò di dire Willow.

 

Sciogliemmo l'abbraccio e cominciammo a ridere.

 

- Hope, che è successo ai tuoi pantaloni?- mi chiese Janne.

 

- Oh, niente. Thalita e il suo gruppetto mi hanno fatto uno scherzo mettendomi del dentifricio sulla sedia, ma non preoccupatevi non è successo niente- dissi.

 

- Come non è successo niente, Hope! Ti rendi conto che ti ha resa ridicola davanti a tutta la classe?! Non puoi fargliela passare liscia, devi combattere e noi ti aiuteremo- disse Zoey, mentre le altre annuivano.

 

- Grazie mille, davvero!!- risposi.

 

- Allora che cosa gli facciamo?- chiese Janne con aria al quanto maligna, mentre ci incitava a fare un cerchio.

 

- Non ti ho mai visto così prima d’ora- disse Willow con occhi spalancati.

 

- Ahahahaha, ho un’idea che ne dite di fargli quello che hanno fatto a lei?- propose Zoey.

 

- Sarà difficile perché ci sono troppe persone che la potrebbero avvisare del pericolo!- disse Willow seriamente. All’improvviso mi sembrava di essere finita in una scuola per spie.

 

- Ragazze fino a due minuti fa eravate degli angeli e adesso…-

 

- Sai siamo amiche e quello che succede ad una si ripercuote sul tutto gruppo! E comunque noi siamo tue amiche e ti vogliamo difendere.- disse Zoey.

 

- Sentite ho un’idea questo fine settimana si va a casa giusto?- domandai.

 

- Si perché?- chiese Willow.

 

- Perché forse, se i miei mi lasciano, potreste venire a casa mia e li potremmo pianificare la rivincita su Thalita. Che ne dite?-

 

- Si ci stiamo!- risposero in coro.

 

-Tanto per cambiare argomento, ragazze che ne dite se andiamo a fare un giro?- disse Janne sorridendo.

 

- Si va bene- rispondemmo in coro mentre io aggiunsi – però devo cambiarmi i pantaloni- dissi,ricordando a tutte loro l’enorme macchia di dentifricio sul mio fondoschiena.

 

Così dopo esserci cambiate (http://www.polyvore.com/hope_london_night_style/set?id=82006011 Hope, http://www.polyvore.com/zoey_london_night_look/set?id=82006615 Zoey, http://www.polyvore.com/janne/set?id=82006913 Janne, http://www.polyvore.com/willow_london_night_look/set?id=82007276 Willow ) , uscimmo dal liceo e salimmo sul primo bus per la London Eye, da dove si poteva ammirare tutta la bellezza e grandezza della città, soprattutto al tramonto. Appena arrivati alla London Eye ci mettemmo in coda per salirci. Intanto Willow decise di andare a prendere qualcosa da mangiare per l’attesa. Tornò con una borsa piena di cibo di ogni tipo. Io, Janne e Zoey rimanemmo a bocca aperta dalla quantità di cibo, che bastava per sfamare un esercito.

 

- Ma Willow …. Quanta roba hai preso?- disse Janne fissando l’enorme busta.

 

- Lo stretto necessario!- disse lei sorridendo

 

- E quello sarebbe lo stretto necessario!?- dissi io ridendo.

 

-Se non si vuole morire di fame, si. –

 

- Io di questo non mi preoccuperei più di tanto- disse Zoey ridendo, seguita da noi mentre Willow teneva il broncio.

 

- Dai Willow non te la prendere è che ci sembra solo un po’ eccessivo tutto quel cibo. – Dopo poco tempo si mise a ridere anche lei.

 

Finalmente era arrivato il nostro turno per salire sulla grande ruota panoramica. Eravamo talmente eccitate all’idea di salirci insieme che non ci rendemmo neanche conto di chi era entrato con noi sulla ruota.

 

- Ragazze, guardate la chi c’è!- dissi a bassa voce, indicando un punto della cabina.

 

- Oddio ma quelli sono i fighetti della scuola!- disse Zoey iniziando a picchiettare il piede.

 

- Ma perché la sfiga deve perseguitarci dappertutto?- si chiese Janne.

 

- Perché siamo sfigate, ovvio. – disse Willow continuando a fissare il paesaggio.

 

- … Ragazze facciamo finta di niente e torniamo a guardare il paesaggio.- dissi io girandomi verso la finestra seguita da Zoey e Janne.

 

Poco dopo arrivammo in cima alla ruota e li la nostra cabina … si blocco di colpo, provocando lo scompiglio generale. Willow aveva ragione eravamo delle sfigate nel vero senso della parola, la sfiga si abbatteva su di noi, mai una volta in cui la fortuna ci sia amica.

 

- Ragazze … NON VOGLIO MORIRE!!- urlò Janne in preda al panico.

 

- Ecco che cosa vi ho detto prima … - disse Willow, non facilitando la situazione.

 

- Smettetela entrambe, nessuno morirà!- disse Zoey rassicurandole. Poco dopo i suoi occhi si sbarrarono quando vide una figura avvicinarsi, erano i ragazzi.

 

- Oh guardate chi c’è!- disse Harry squadrandomi dalla testa ai piedi e girandomi intorno come una trottola.

 

- Harry e meglio che tu e i tuoi compagni vi allontaniate da noi. Subito!- dissi bloccandolo per un braccio.

 

- Altrimenti che mi fai?- disse sfidandomi.

 

- Prova ad immaginarlo Styles!- dissi con sguardo maligno.

 

- Da quando in qua mi chiami per cognome?- disse lui ridacchiando come uno stupido.

 

- Da adesso, Styles. – dissi sorridendo beffarda.

 

- Adesso muoio solo perché mi chiami per cognome Valenti.-

 

- Smettila, piuttosto perché non ci presenti i tuoi amichetti?! Devo pur conoscere chi massacrerò.-

 

- Ahahahahahah tu che ci massacri di botte, non credo proprio- disse guardando i suoi compagni e dopo noi. Poi continuò dicendo – Allora questo alla mia destra è Zayn, alla mia sinistra c’è Niall, e dietro di me ci sono Liam e Louis.- Mi girai velocemente verso Zoey e Willow, che avevano una faccia preoccupata ma anche dispiaciuta, mentre Janne era aggrappata ad una sbarra di ferro per paura di precipitare nel vuoto.

 

- Piacere.- dissi con tono freddo. – Comunque loro sono Zoey,Willow e Janne- dissi presentandole.

 

- Bene adesso ci siamo presentati, bando ai convenevoli e scegliamo la sfida da portare a termine.- disse con occhi assatanati.

 

- Mi sembri un deficiente quando parli così- dissi ridacchiando.

 

- Smettila di insultarmi perdente.-

 

-Perché tu non fai lo stesso?!- dissi fissandolo come lui fissava me. Pareva di vedere la scossa di elettricità che partiva da gli occhi di uno e finiva in quello dell’altro.

 

- Io ho un’idea- disse Zoey venendomi accanto. Successivamente anche Louis, Liam, Niall e Zayn avanzarono.

 

- E quale? Quella di sparire dalla faccia della terra?- disse Zayn ridendo.

 

- Ahahahah molto divertente, carino- Zoey si accorse di aver detto la parola “carino” al ragazzo che gli piaceva me per non destare sospetti non si corresse e continuò a sostenere lo sguardo di sfida di Zayn.

 

- Quindi,secondo te sono carino?- disse lui guardando compiaciuto gli altri.

 

- No, era un modo di dire stupido!- disse Zoey abbassando di poco lo sguardo. Per lei dire che non era carino era come una pugnalata al cuore gli e lo si leggeva in faccia anche se cercava di rimanere fredda.

 

- Non permetterti di chiamarmi così, Zocc***-

 

- Ripetilo e ti prendo a schiaffi! – disse stringendo i pugni e mettendosi dinanzi a lui.

 

- Allora la sfida e prendersi a botte?! Allora non potete vincere- disse Harry sorridendo.

 

- No, non è questa la sfida – dissi pensando a una cosa che gli avrebbe umiliati moltissimo.

 

- Che ne dite di questo: I due capitani nominati da entrambe le parti dovranno baciarsi per due minuti, se uno dei due si stacca prima perdere e paga una penitenza. Ci state?- L’idea di Zoey era bella, però era terribilmente imbarazzante.

 

- Em … devo parlarne con i miei amici- disse Harry portandosi gli altri in un angolo della cabina. Mentre io feci lo stesso con le ragazze.

 

- Ma sei pazza?- chiesi a Zoey.

 

-Si forse ho esagerato …- disse mettendosi le mani fra i capelli.

 

- Non importa ormai ciò che è fatto è fatto. Dobbiamo scegliere chi fa la prova …- dissi guardando le altre.

 

- Ecco … io no- disse Zoey seguita da Willow.

 

- Io neanche- dissi tirandomi fuori.

 

- Non ditemi che devo andare io?- disse Janne preoccupata.

 

- Mi spiace ma non abbiamo altra scelta.- dissi scusandomi.

 

- Ok … ma dopo che l’ho fatto non rinfacciatemelo- disse girandosi i pollici.

 

- Si tranquilla, non lo faremo.- dicemmo in coro.

 

Janne raggiunse il centro della cabina e poco dopo anche i ragazzi.

 

- Allora accettate la sfida o no?- disse Janne.

 

- Si e la prova la farà Louis!- disse Harry spingendo Louis verso Janne. I due divennero rossi in viso e si guardavano i piedi. Pensai che io non avrei avuto il suo stesso coraggio se davanti a me ci fosse stato Harry.

 

-Allora, pronti … partenza … e .. VIA!- diedi il via alla sfida e per nostra fortuna Janne si attaccò subito alle labbra di Louis, che anche se era sotto pressione, sembrava non disdegnare la sfida, scelta da noi ragazze. Intorno a loro un silenzio di tomba e gli occhi di tutti erano puntati sulle loro bocche. Un minuto volò via velocemente e la ruota per nostra sfortuna non riprese a funzionare. Eravamo al termine del secondo minuto quando un movimento brusco della cabina fece cadere Janne e Louis a terra. Entrambe le squadre corsero verso i due , che erano ancora attaccati, ma subito dopo Louis si staccò.

 

- Siiii abbiamo vinto!!!- gridammo in coro. Ma mi chiesi perché Louis avesse lasciato proprio all’ultimo secondo.

 

- Nooo - dissero i ragazzi.

 

- Ahahahah si- dissi andando incontro ad Harry.

 

- Che vuoi?- chiese

 

- Dovete pagare la penitenza, ragazzi.- dissi sorridendo.

 

- E quale sarebbe?- rispose arrogante.

 

- Mmmm, vediamo … Ragazze voi che cosa dite che possiamo fargli fare?- dissi girandomi verso di loro.

 

- Che ne dici di fargli quello che ti hanno fatto?- disse Willow

 

- No è troppo poco per loro…- risposi io.

 

- Allora … che ne dici di fargli vestire da donna e di farli camminare per tutto il liceo con i tacchi?- disse perfidamente Zoey.

 

- Ahahahah sarebbe bellissimo, ma e meglio di no … - dissi guardando i ragazzi tremare di fronte alle nostre idee.

 

- Janne tu che proponi?- chiesi ridendo.

 

- Potremmo … facciamoli uscire con noi per una settimana, dicendo in giro che sono i nostri ragazzi.-

 

- E’ crudele … mi piace!- dissi sghignazzando.

 

- No vi prego tutto tranne quello, e poi alcuni di noi sono fidanzati.- intervenne Harry.

 

- Chi di voi non ha la ragazza?- chiesi io guardandoli.

 

-N-noi- dissero timidamente Zayn, Niall, Harry e Liam.

 

- Bene allora è deciso! Ora bisogna scegliere le coppie.-

 

- Se per te va bene le voglio scegliere io le coppie- disse Harry guardandomi.

 

- Ok, come vuoi!- dissi distaccata.

 

- Allora Zayn sta con Zoey …- i due si misero in una parte della stanza sbuffando, anche se io sapevo che a Zoey la scelta piaceva.

 

- Liam con Janne, Niall con Willow e io purtroppo con te-

 

- Ok, allora da lunedì saremo “fidanzati”, bene.-

 

-Bene- ribadì Harry.

 

Finalmente la ruota riprese a funzionare e noi finalmente uscimmo da quella cabina. Tornammo verso le nostre camere parlando soprattutto del bacio tra Janne e Louis. Questo la metteva ovviamente in imbarazzo, anche perché lui era fidanzato. Comunque tutto sommato, quella sera ci eravamo prese una bella rivincita e loro una clamorosa sconfitta.

 

 

SPAZIO AUTRICI

Ciaooo ragazze :D ! Per chi non mi conoscesse mi chiamo Veronica e sto scrivendo un’ff con la mia amica bonnie_1D. Sono davvero contenta di fare un’ff con lei perché è una persona speciale a cui voglio molto bene. Questo capitolo contiene molte novità, tra le quali un bacio … per scoprire di chi si tratta dovete leggere il capitolo. Sono contenta che a molte persone piaccia questa ff. Speriamo che anche questo capitolo riceva molte recensioni come in quelli scorsi.

Vorrei ringraziare la mia amica Didi l’autrice insieme a me di questa magnifica ff, poi vorrei ringraziare le persone che hanno messo l’ff fra le preferite (Azzu yeah, Regalino7) e seguite (1D are my drug, Gloria Horan, Niall_princess e _Fux_ )

GRAZIE MILLE <3

Un bacione da Didi e Very e al prossimo capitolo.

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Capitolo 4
*** At Home ***


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Capitolo 3 – At Home

 

La serata prima chiamai i miei genitori e chiesi loro se potevo portare con me le mie amiche. Loro confermarono e così diedi la bella notizia alla altre che ovviamente mi saltarono letteralmente al collo, per abbracciarmi. Subito dopo avvertirono i propri genitori, che diedero anch’essi il permesso e così incominciarono a preparare le borse, che si sarebbero portate dietro per l’evenienza.

 

L’indomani mi svegliai e mi preparai velocemente (http://www.polyvore.com/hope/set?id=81794485 ), dato che avevamo programmato di incontrarci nell’atrio fra 30 minuti, per decidere cosa avremmo fatto a Thalita la mia, anzi nostra comune rivale.

 

Andai nell'atrio e vidi che non c'era ancore nessuno. “Ci credo che non c'è ancora nessuno! Sei in anticipo di 20 minuti!” disse la mia coscienza. Uffa ora ci si mette pure lei!. Mentre ero immersa nei miei pensieri, sentii che mi era stato levato il cappello e non appena mi girai riconobbi subito quell'ammasso di capelli a cespuglio.

 

- Styles, ridammi il mio cappello!- urlai.

 

- Se lo vuoi tanto vieni a prenderlo!- rispose.

 

E fu così che mi trovai a rincorrere Styles per tutta la scuola. Ero stremata, non ce la facevo più, ma non potevo dargliela vinta, anche a costo di rimanere senza ossigeno l'avrei ripreso. L'unico problema era che correva davvero veloce, ci credo che giocava nella squadra di football. Di sicuro sarei arrivata in ritardo all'appuntamento con le ragazze e non volevo perché non mi piaceva arrivare in ritardo, anzi come si è visto, arrivo sempre in anticipo, mooolto in anticipo.

 

- Styles fermati!- Non mi arrendo così facilmente costi quel che costi, lo prendo quel disgraziato.

 

- Non ci penso neanche!- Voleva sfidarmi … mm ok allora. Presi una piccola scorciatoia che portava davanti all’uscita del corridoio, mi affrettai e sparì nel nulla, lasciando Styles perplesso e sorpreso senza però fermare la sua corsa. Arrivai all’uscita del corridoio nel quale ero che si affacciava su quello del fuggitivo Styles. Decisi di aspettare che arrivasse al punto nel quale ero prima di sbucargli davanti, per evitare che scappasse dalla parte opposta. Appena arrivò davanti a me gli sfilai il capello dalle mani e dissi – Ciao, ciao Styles – e scappai via ritornando al punto dove avrei dovuto incontrare le mie amiche.

 

Le trovai in mezzo al corridoio che si guardavano attorno come se fossero spaesate (Zoey http://www.polyvore.com/zoey_style/set?id=82626428 ,Willow http://www.polyvore.com/cgi/set?id=82627312&.locale=it ,Janne http://www.polyvore.com/janne_style/set?id=82627951 ).

Gli corsi incontro, le abbracciai e mi scusai con loro per il ritardo. Non ebbi neanche il tempo di dire loro il perché che mi presero per un braccio e mi trascinarono dentro un taxi che ci stava aspettando fuori dalla scuola da una decina di minuti.

 

Salimmo e “finalmente” le ragazze chiesero il motivo del mio ritardo – Allora Hope perché sei arrivata così in ritardo di solito, quando noi ci svegliamo la mattina, tu sei già in piedi da un pezzo!- disse Willow.

 

- Vedi quella sottospecie di invertebrato di nome Styles mi aveva rubato il capello, così ho dovuto rincorrerlo per tutta la scuola!- mi guardarono tutte con uno strano sorrisino e così chiesi – Che c’è ragazze?-

 

- Be però ti è piaciuto correre dietro a Styles – rispose Janne maliziosamente.

 

- Ahahaha si come no, pensate quello che volete ma a me quando fa così mi da sui nervi!- dissi fredda.

 

- Ok, non scaldarti!- disse Willow. Mi girai verso il finestrino guardando le persone che passeggiavano mano nella mano e non potevo fare a meno di pensare a Harry, a quanto ci saremmo potuti divertire insieme … se solo lui fosse stato diverso, perché in fondo il problema era quello. Lui era come tutti gli altri ragazzi. A riportarmi con i piedi a terra fu una improvvisa frenata.

 

- E quella casa tua?- chiese Zoey sorridendomi.

 

- Si!- dissi sorridendo.

 

Finalmente uscimmo dall’auto dopo un quarto d’ora di viaggio. Ero felice di vedere casa mia dato che erano passate un paio di settimane dalla prima volta in cui ci avevo messo piede. Dopo aver pagato il taxi ed essere scese, ci diressimo verso la porta di casa mia. Suonai e venne ad aprirmi mio fratello Vince. Lui ha diciannove anni e lavora in una pizzeria. Ha i capelli castani e si veste alla moda (http://www.polyvore.com/vince_look_style/set?id=82758550 ). Lo abbracciai forte. Io e mio fratello siamo sempre stati in buoni rapporti anche se ogni tanto ci facciamo degli scherzi a vicenda però ci vogliamo bene.

 

- Mi sei mancato tanto!- dissi io staccandomi dall’abbraccio.

 

- Anche tu stella- rispose Vince.

 

- Awwww ma come sono dolci- si sentì dire dietro di noi, per un attimo mi ero dimenticata che le mie amiche fossero lì. Entrambi arrossimmo. Poi tutte e tre le ragazze fissarono prima mio fratello e poi me.

 

-Ragazze questo è Vince mio fratello. Fratellone queste sono Willow, Janne e Zoey – le guardò per poi dire.

 

- Hope ti sei fatta delle amiche davvero carine!- disse ammiccando.

 

-Vince loro non fanno per te. Stai alla larga che hanno già qualcuno a cui pensare- risposi.

 

Non appena mi girai vidi le ragazze guardarmi come se avessi detto chissà cosa.

 

- Ragazze perché quelle facce?? Non ho detto niente di male, ma solo la verità perché, anche se non volete ammetterlo, lo sappiamo tutte che quei ragazzi vi piacciono e Styles vi ha messo in coppia anche con loro.-

 

- Ah già giusto perché alla qui presente non piace un certo ragazzo alto, castano, con dei ricci e gli occhi verdi?- rispose Zoey.

 

La mia faccia in quel momento doveva essere davvero spettacolare. Sentivo il calore del sangue impadronirmi le guance e potevo scommettere di essere diventata rossa come un peperone.

 

- Non è vero! A me non piace quell'invertebrato di Styles! E adesso andiamo in camera mia che qui ci sono orecchie indiscrete che non devono sentire i nostri discorsi, perché poi, chissà come mai, arrivano anche alle orecchie di mamma e papà- risposi, guardando mio fratello durante l'ultima parte del mio discorso.

 

Dopo che mio fratello si spostò dalla soglia della porta, finalmente feci entrare le mie amiche in casa. Poi le accompagnai nelle loro camere.

 

- Ragazze fate pure come se foste a casa vostra. Scegliete voi in che letti stare. Lì c’è l’armadio, dietro quella porta c’è il bagno.- dissi indicando ognuna di quelle cose. Sembravo una di quelle hostess che indicando le vie di uscita in aereo.

 

- Okey!- dissero insieme.

 

Ci guardammo tutte in faccia e scoppiammo a ridere.

 

- Adesso vi lascio mettere via le vostre cose in pace. -

 

- Va bene- dissero in coro le tre. Così scesi. In salotto trovai mio padre sempre assorto davanti al televisore. Lui non sapeva ancora che io fossi già arrivata, così mi avvicinai di soppiatto e gli saltai al collo.

 

- Hei ma che… Hope! Siete già arrivate e dove sono le tue amiche?-

 

- Stanno sistemando le loro cose … comunque ciao papà!- dissi con tono un po’ arrabbiato.

 

- Scusa cucciola è chi mi hai colto alla sprovvista … Ciao bimba!- disse abbracciandomi, forte. Ricambiai quel abbraccio pieno di felicità.

 

- Sai una cosa, sono contento che tu abbia trovato delle buone amiche.-

 

- Anch’io- dissi facendo un sorriso a trentadue denti. Non gli raccontai degli scherzi che Thalita mi aveva fatto e ne delle prese in giro dei ragazzi. Preferivo vederlo felice, invece che triste e preoccupato. Mi diressi verso la cucina dove mia mamma stava preparando il pranzo. Appena vidi la quantità di cibo, mi sentii male.

 

- Mamma ma quante cose hai preparato?- dissi sbarrando gli occhi.

 

- Oh tesoro sei arrivata!! Solo lo stretto necessario-

 

- Se per giusto necessario intendi, una tavola stracolma che neanche un esercito di 10.000 persone riuscirebbe a mangiare, allora si è lo stretto necessario.-

 

- Non esagerare! Ma non vieni a darmi un abbraccio?- Mi avvicinai e l’abbracciai, addosso aveva il profumo che gli avevo regalato per il suo compleanno. Adoravo quel profumo alla lavanda. Poi mi staccai riguardando il cibo e pensai ad alta voce – Credo che a Willow il pranzo piacerà!- sia io che mia mamma scoppiammo in una risata.

 

- Hei non si deve parlare così di me!- io e mia mamma ci girammo verso la porta e vedemmo Willow con le braccia incrociate e il broncio.

 

- Scusa Willow è che stavo pensando al tuo incredibile appetito!!! Ahahahaha!- dissi ridendo a crepapelle.

 

- Ahahahah si ridi pure quanto vuoi, però appena troverò il tuo punto debole riderò anch’io!!- disse arrabbiata.

 

- Ok, scusami Willow non volevo offenderti.- dissi andando verso di lei, abbracciandola.

 

- Ok, per stavolta ti perdono- disse facendo l’occhiolino. Poi tutte e quattro ci abbracciamo e io presentai finalmente le mie amiche a mia mamma.

 

- Allora mamma come hai visto lei è Willow, lei a sinistra è Zoey e lei invece è Janne.-

 

-Piacere signora!-

 

- Il piacere è tutto mio, ma non chiamatemi signora, vi prego. Chiamatemi Mary Enne anzi solo Mary!-

 

- Certo Mary. –

 

- Allora ragazze che volete fare?- chiesi guardandole. Willow guardava con emozione tutto quel cibo.

 

- Willow… - dissi richiamando la sua attenzione. - …Dopo mangi tutto quello che vuoi, ma adesso facciamo qualcosa di diverso. Mi spiace Willow - vidi i suoi sogni svanire in un momento.

 

-Ragazze voi che proponete? – dissi guardando Zoey e Janne. Si guardarono e poi fecero spallucce.

 

- Ragazze che ne dite di andare a fare un giro? Hope porta le tue amiche nel parco qui vicino.- in fondo non era una cattiva idea.

 

-Si va bene-

 

- Ah vi mando a chiamare da tuo fratello, quando è ora di pranzo.- annuii e dopo io e le mie amiche ci diressimo verso il parco. Era strano, ma quel parco mi piaceva molto dato che di solito a me i parchi non piacevano. Era abbastanza grande e ricco di vegetazione, ma allo stesso tempo curato e colorato. Adoravo l’aiuola con i tulipani, così colorati e così delicati. Decisi di portare li le ragazze.

 

- Wow è bellissimo- disse Zoey guardando quella meraviglia.

 

- Si è moooolto bello- ribatte Janne seguita da Willow.

 

- E’ il mio posto preferito di questo parco, nelle settimane prima di venire nella scuola venivo sempre qui e mi sedevo su quella panchina ammirando i tulipani e il laghetto.- dissi quasi imbambolata.

 

- Io invece prima di andare a scuola, amavo andare nei campi vicino a casa mia. Adoravo correre in mezzo alle spighe di grano dorate e i papaveri. Però il mio posto preferito era vicino ad un vecchio ulivo, mi piaceva molto quel profumo- disse Willow.

 

- Mentre io adoravo andare nel centro commerciale della mi città ed il mio posto preferito era una boutique di vestiti per cerimonie. Sapete adoro le feste. – disse Janne.

 

- Tu Zoey?- chiese Janne.

 

- Il mio posto preferito … era camera mia, li potevo essere me stessa e fare quello che volevo senza dar peso alle parole degli altri.- disse Zoey. Nel suo tono di voce si poteva sentire una nota di tristezza in quella frase. Levai gli occhi dai tulipani e mi guardai attorno e notai una figura che correva velocemente verso di noi. Quando fu più vicina notai che era mio fratello Vince.

 

- Ragazze è pronto il pranzo!- disse lui sbracciandosi come un matto. Vidi gli occhi di Willow illuminarsi e subito dopo la vidi partire come una furia verso mio fratello. L’avrebbe travolto se lui non si fosse spostato. “Quella ragazza per il cibo farebbe qualsiasi cosa” pensai mentre dentro di me ridevo come una matta a quella frase. Subito dopo io, Janne e Zoey ci avviammo verso casa insieme a Vince. Arrivati a casa, Willow si precipitò al tavolo stracolmo di cibo e si catapultò sulla pasta, poi sul pollo e patatine e più o meno su tutto quello che poteva mangiare. Ma per fortuna mia mamma aveva cucinato tanto e tutti riuscimmo a mangiare un po’ di tutto. Quando tutti, compresa Willow furono sazi, decidemmo di comune accordo che noi avremmo sparecchiato il tavolo, dato che la mamma si era data così da fare, non volevo che facesse tutto lei. Poi tutti e sette ci recammo in salotto per guardare un po’ di TV. Sembravamo una grande famiglia, chi seduto sul divano, chi seduto sulla poltrona e chi seduto sul tappeto. Era strano aver trovato subito delle amiche così, ero a scuola solo da una settimana e avevo già delle amiche fedeli, dolci e sensibili, le adoro loro sono fantastiche.

 

Dopo diverse ore di TV e giochi da tavola io e le ragazze, ne avevamo le scatole piene, così decidemmo di andare a cenare fuori, ovviamente la cena l’avrei offerta io. Così più veloci di un fulmine ci precipitammo al piano superiore e fissammo l’armadio come un mostro che dovevamo sconfiggere. Zoey si fece avanti e aprì l’anta dell’armadio e incominciò a rovistare tra i suoi vestiti cercando qualcosa da mettersi, dopo poco anche le altre ci si fiondarono, io invece decisi di aspettare il mio turno.

Finalmente, tutte trovammo qualcosa di carino da mettere. Senza perdere tempo ci fiondammo in bagno e ne uscimmo più belle che mai ( Hope http://www.polyvore.com/hope/set?id=81796015 , Janne http://www.polyvore.com/janne_night_style/set?id=83289210 , Zoey http://www.polyvore.com/zoey_night_style/set?id=83292270 , Willow http://www.polyvore.com/cgi/set?id=83292280&.locale=it ).

 

Ci fiondammo giù per le scale, (“per modo di dire, con quei tacchi, come si fa a correre?”) ma a bloccarci la via d’uscita c’era mio fratello.

 

- Vince che c’è?- dissi portandomi la mano al fianco.

 

- Mi ha detto papà di venire con voi, per … ecco per tenervi d’occhio!- disse lui guardando maliziosamente le mie amiche.

 

- No, tu no …- dissi sbuffando.

 

- Ti toccherà sopportarmi per forza!- disse lui ridendo.

 

- Ok … ma non puoi venire così in giro! Cambiati!- gli ordinai.

 

- Devo proprio? Non sono carino così!?- disse ammiccando alla ragazze che dopo risero.

 

- No e se non ti muovi usciamo senza di te e dico a papà che sei andato in uno di quei locali da quattro soldi!- dissi ricattandolo.

 

- Ok, allora corro a cambiarmi!- disse sparendo poco dopo.

 

- Ragazze, non ve l’ho ancora chiesto, anche se per me è molto imbarazzante … come trovate mio fratello? Vi è simpatico?- dico attorcigliando le dita nei capelli.

 

- Si è molto simpatico- disse Zoey

 

- E buffo- aggiunse Willow.

 

- Ma è anche molto carino- disse Janne arrossendo leggermente.

 

- Ti piace, veramente?- chiesi disgustata.

 

- Si non è male … - disse arrossendo ancora.

 

- Ok Janne, ok!- dissi facendo una risata un po’ isterica. Mi girai guardando nervosamente le scale, chiedendomi se mio fratello ce l’avesse fatta ad arrivare e finalmente lo vedo arrivare vestito in modo presentabile (Vince http://www.polyvore.com/vince_night_look/set?id=83298250 ), e finalmente uscimmo a cena. Decisi di portarle nel ristorante dove andavo di solito con i miei.

 

- Vince, prendi la macchina che andiamo al ristorante dove andiamo di solito con mamma e papà- dissi.

 

- Ai suoi ordini signorina- rispose sbuffando.

 

- E dai, è da quasi un mese che non mi vedi e rispondi così alla tua sorellina?!- dissi, mentre le ragazze se la ridevano.

 

- Va bene, va bene, vado a prendere la macchina. State ferme qua che poi sennò mi tocca venirvi a cercare e non ne ho voglia-

 

- Ok!- dicemmo tutte in coro.

 

Appena vedemmo mio fratello fermarsi davanti casa, salimmo in macchina e ci avviammo al ristorante. Il viaggio fu molto tranquillo e passò fra risate, battute e con i lamenti di Willow che aveva fame. Arrivati nella via del ristorante, parcheggiammo la macchina e scendemmo.

 

- Ragazze ho una fame!!- disse Willow, massaggiandosi la pancia.

 

- Lo sappiamo Willow! È tutto il viaggio che lo ripeti, abbiamo capito!- disse Zoey

 

- Dai ragazze muovetevi che siamo arrivate- dissi.

 

Entrammo nel ristorante e il cameriere all'entrata ci accompagnò al nostro tavolo. Il tavolo era tondo e ci mettemmo in questo ordine io, Zoey, Willow, Janne e Vince. Dopo un po' di tempo venne la cameriera a prendere i nostri ordini.

 

- Salve ragazzi cosa vi porto?- chiese.

 

- Per me una pizza margherita- dissi.

 

- Anche per me- dissero Zoey e Janne.

 

- Per me una pizza con wurstel e patatine- disse Willow.

 

- Per me una pizza con il salamino piccante- disse Vince.

 

- E da bere che volete?- chiese la cameriera.

 

- Coca Cola- rispondemmo.

 

- Okey ragazzi, arrivano fra poco- disse.

 

Nel mentre che aspettavamo le pizze ci portarono due bottiglie di Coca Cola e cominciammo a berne un po'. Dopo alcune battute arrivarono le pizze. Inutile dire che Willow ci si abbuffò e tutti noi scoppiammo a ridere.

 

- Che c'è?? Ho fame!- disse mettendo il broncio, ma dopo 2 minuti scoppiò a ridere pure lei.

 

Dopo aver finito di mangiare io e mio fratello ci avviammo alla cassa per pagare, ma non prima di un “litigio” dove Zoey, Willow e Janne dicevano che dovevano pagare la loro pizza. Uscimmo da ristorante e ci avviammo a piedi al pub che distava poco. Dopo alcuni metri cominciavamo a sentire la musica che proveniva dal locale. Arrivati all'entrata, entrammo e con mio fratello al seguito ci avviamo al bancone per un drink.

 

- Ragazzi che vi porto?- chiese.

 

- Quattro vodka alla pesca e una birra- dissi, sapendo che a mio fratello piacevo molto la birra.

 

- Ecco a voi- disse dopo alcuni minuti.

 

Mio fratello, dopo aver finito la birra, sparì nel nulla e noi ci buttammo nella mischia. Non appena entrammo in pista un odore di alcol e sudore invase la mia testa. Il dj mise una canzone che adoravo “I’m In Love” e decisi di scatenarmi, iniziai a muovere i fianchi come un'anguilla. La musica si era presa pieno possesso del mio corpo, mi era penetrata fino nelle ossa, quella canzone era come una droga per me.

 

A circa metà canzone delle mani si appoggiarono sui miei fianchi, mi girai ed era ….

 

 

 

 

 

Spazio Autrici:

Intanto ci scusiamo per tutto il tempo che ci abbiamo messo per pubblicare questo capitolo. CI SPIACE VERAMENTE TANTO!!! Che dire … in questo capitolo Hope porta Zoey, Janne e Willow a casa sua. Li incontreranno la sua famiglia che gli ospiterà come dei figli ma per scoprire che cos’è successo leggete la nostra ff! Grazie a tutte quelle ragazze che hanno messo la storia fra le seguite e preferite.

Un bacione,

da Veve e Didi <3

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Capitolo 5
*** The Revange ***


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Capitolo 4 - The Revenge

 

Mi girai ed era Vince. Deve disturbarmi sempre nei momenti di divertimento.

 

- Che vuoi?- urlai.

 

- Io vado via con i dei miei amici, ti lascio le chiavi della macchina.- disse lui porgendomele.

 

- Meno male che dovevi tenerci d’occhio!- dissi mettendole in tasca.

 

- Si lo so ma … ti prego non dire niente a papà, per favore!!!- me lo chiese quasi supplicando, così lo accontentai.

 

- Va bene, ti copro! Vai.-

 

- Grazie!- dissi abbracciandomi e dopo scomparve tra la folla. Io e le ragazze continuammo a ballare per un’altra mezzora poi essendo tardi decisimo che la nostra serata sarebbe finita li. Arrivammo in macchina un po’ su di giri e notai che mancava una di noi, Janne.

 

- Ragazze! Manca Janne!!- dissi tutta preoccupata.

 

- Oddio è vero! Andiamo a cercarla- disse Zoey.

 

Rientrammo nel pub e andammo alla ricerca di Janne.

 

- Allora dove potrebbe essere??- dissi pensando.

 

- Emm... Hope, Zoey mi sa che l'ho trovata- disse Willow indicando una ragazza che stava ballando, o meglio scatenando, sulle note di una canzone a me sconosciuta con circa 5 ragazzi che le si strusciavano addosso. A lei non sembrava nemmeno importare di quei ragazzi che le si strusciavano addosso come se non avessero mai visto una ragazza, lei ballava fregandosene di tutto. Ora vi starete chiedendo perché non scansa i ragazzi che le si strusciano addosso? Beh la risposta può essere solo una...... era ubriaca.

 

- Oddio! Ma che gli prende?? Dobbiamo subito fare qualcosa!- disse Zoey allarmata.

 

- Perché io?! Devo andare sempre io!!- disse Zoey.

 

- Okey, ho capito vado io- dissi.

 

Mi recai dov’era Janne e le picchiettai sulla spalla, ma lei sembrò non sentire, quindi cominciai a chiamarla per nome, ma dopo cinque volte che urlavo il suo nome invano, le presi direttamente il braccio e la tirai via da qui ragazzi.

 

- Ei, Hope ma che stai facendo? Io mi stavo divertendo e te mi tiri via??-

 

- Janne sei ubriaca, non sai quello che dici! Ora ti prego andiamo a casa-

 

- Non sono ubriaca, ho solo bevuto qualche drink!-

 

- Okey, va bene andiamo a casa- mi disse, poi si girò verso un ragazzo che la stava fissando e continuò – Ciao bel maschione!-. A quel punto cominciai a ridere tenendomi le mani sulla pancia da quanto mi faceva male e avevo pure le lacrime agli occhi. Dopo qualche minuto mi ripresi e la vidi che mi guardava con uno sguardo come dire “Perché ridi?”, ma decisi di fare finta di nulla e tornare dalle ragazze insieme a Janne.

 

- Alleluia! Adesso possiamo andare a casa che sto morendo di sonno?- chiese Zoey.

 

- Certo! Andiamo- risposi.

 

Montammo in macchina e ci avviammo a casa. Nel viaggio fu una risata continua perché raccontai a Zoey e a Willow quello che Janne aveva fatto con quei ragazzi, mentre Janne appena toccò il sedile si addormentò come un sasso.

 

- Davvero ha fatto questo?? Domani quando glielo racconterò non ci crederà mai!- disse Willow fra una risata e l'altra.

 

- Già! Ragazze ma ora mi viene un dubbio- dissi preoccupata.

 

- Quale?- dissero in coro.

 

- Se i miei sono ancora svegli e mio padre vede che mio fratello non c'è che gli dico?- risposi.

 

- Intanto guardiamo se i tuoi sono sempre svegli e se così fosse, mandi un messaggio a tuo fratello e gli dici di tornare a casa perché sennò tuo padre scopre che ci ha lasciate da sole quando lui gli aveva detto di tenerci d'occhio- disse Zoey.

 

- Ma non è l'unico problema.... come facciamo a portare dentro Janne se i tuoi sono svegli?- disse Willow.

 

- Semplice! Adesso, sia che i miei genitori siano svegli o stiano dormendo, mando un messaggio a Vince con scritto che deve tornare a casa- risposi prendendo il telefono. Andai nei messaggi e scrissi:

 

Vince devi tornare a casa perché noi siamo già qua fuori e se mamma e papà sono svegli e non ti vendono con noi poi se la rifanno con te perché non ci hai tenute d'occhio e abbiamo anche come prova Janne ubriaca. Quindi ti conviene venire senza fare storie. H :)

 

Dopo pochi secondi mi arrivò la sua risposta.

 

Okey rompiscatole sto arrivando non entrate e rimanete in macchina. V :)

 

- Ragazze ha detto di aspettarlo in macchina!- dissi rivolgendomi a Willow e Zoey.

 

- Okey, speriamo che non ci metta troppo!- disse Zoey, sbadigliando.

 

- Già- aggiunse Willow. Poco dopo i miei occhi si fecero pesanti e mi addormentai. Ero tranquillamente cullata nelle braccia di Morfeo quando sentì degli scossoni. Mi svegliai di soprassalto e notai di essermi addormentata in macchina insieme alla ragazze, poi dal mio finestrino scorsi una figura a me familiare, era Vince.

 

Apri con calma il finestrino e chiesi – Vince che ci fai qui?- diciamo che ero ancora rintontita, non mi ero svegliata del tutto.

 

- Dobbiamo entrare in casa, scendi da li scansa fatiche!- disse borbottando.

 

Cercai di scendere ma gli occhi mi si chiusero come due morse e mi riaddormentai.

 

L’indomani mi svegliai nel mio letto e all’inizio mi sembrò tutto ok, ma quando ricordai della serata passata mi sembrò starno ritrovarmi nella mia camera. Scesi con velocità dal letto e mi precipitai nella camere dove dormivano le mie amiche. Le trovai tutte e tre nel letto, che dormivano come dei ghiri addosso avevano ancora i vestiti della sera prima, tranne le scarpe. “Forse i miei ci avevano scoperti!” pensai “oppure no”. Incominciai a farmi un’analisi tutta mia sulla faccenda, poi una porta alle mie spalle si aprii era mio fratello che mi faceva cenno di entrare nella sua camera. Mai e poi mai mi sarei aspettata una cosa del genere, mio fratello che mi fa entrare in camera, sua pazzesco!

 

Entrai in camera, sua e non si può dire che fosse ordinata, anzi sembrava un campo da guerra, non mi sorprendeva più di tanto. Mi fece cenno di sedermi sul letto, ma rifiutai se c’era spazzatura per terra figuriamoci che cosa avrà toccato quel letto.

 

-Dimmi Vince- lo incitai.

 

- Non mi dici neanche grazie?- chiese lui incrociando le braccia.

 

- Perché? Dovrei?- chiesi.

 

- Be si ieri sera, tu e le tue amiche vi siete addormentate in macchina ed io vi ho portate di peso nei vostri letti e non è stato facile, credimi!!- disse facendo occhi da cucciolo.

 

- A ecco com’è successo …- dissi più a me che a lui. Poi continuai – Grazie Vince- lo abbracciai e gli stampai un bacio sulla guancia, per poi tornare in camera mia a lavarmi e vestirmi ( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81794485&.locale=it ). “Vince sarà tornato adesso a casa!” pensai.

 

Decisi di non svegliare le ragazze, sapendo della nottata che avevamo passato, preferivo lasciarle dormire. Corsi in cucina e preparai la colazione. Stranamente neanche mia mamma si era svegliata, di solito lei era la prima ad alzarsi, poi scoprì il perché. Erano solo le cinque e mia mamma si alzava in torno alle sei di mattina quindi, che cosa avrei fatto nel frattempo? Bhe almeno per una volta avrei potuto rendermi utile e cucinare io qualcosa. Così decisi di preparare un’ottima colazione.

 

 

POV. WILLOW

 

Mi svegliai sentendo un profumo di crepes con nutella e senza pensarci due volte scesi di corsa le scale. Non mi accorsi però, di non aver appoggiato bene il piede su uno degli scalini, così scivolai giù per le scale. Quando la mia corsa si arrestò incominciai a sentir male in ogni parte del corpo, dovevo aver preso una bella botta.

 

 

POV. HOPE

 

Ad un certo punto sentii un enorme fragore provenire dal corridoio, quando lo raggiunsi vidi Willow stesa a terra. Mi avvicinai e gli chiesi – Stai bene?-

 

Rispose – Secondo te? Sono appena scivolata giù per le scale, come posso stare bene!- disse lei brontolando.

 

- Ahahaha hai ragione, scusa per la domanda.- dissi ridendo per la domanda stupida che avevo fatto.

 

- No tranquilla, piuttosto aiutami ad alzarmi… - disse cercando di tirarsi su. La presi per un braccio e la aiutai, stranamente non pesava, il che è starno dopo tutto quello che si mangia come fa a rimanere così magra? Mha sarà il metabolismo. Poi la accompagnai i cucina e appena vide tutto quel cibo incominciò la confusione.

 

 

POV. ZOEY/JANNE

 

Ci svegliammo per colpa di un tonfo enorme. Eravamo ancora un po’ sotto l’effetto della serata precedente, ma l’odore dell’alcol della serata era sparito.

Janne mi guardò con aria stanca, ci alzammo entrambe e ci diressimo lentamente in cucina, da dove proveniva un profumo di crepes appena fatte. Purtroppo Janne non sembrava apprezzare molto, data la nausea provocata dall’alcol.

Arrivate in cucina, non ci resimo subito conto di quello che stava succedendo.

 

-Oddio- disse Janne tenendosi la pancia.

 

- Che ti succede?- chiesi preoccupata.

 

- Credo di stare per vo…- non finì la frase che vomitò sul pavimento.

- Che schifo!!!- esclamarono Hope e Willow. Anch’io mi schifai parecchio.

 

 

POV. VINCE/MAMMA/PAPÀ

 

Dopo aver sentito un enorme tonfo ci alzammo a mala voglia. Scesimo in salotto e trovammo una scena orripilante. Trovammo Willow che si abbuffava sul cibo come se non avesse mangiato da anni, tutta sporca di nutella (compreso il pavimento) e Hope che cercava di fermarla. Poi vidimo Janne rivolta in avanti intenta a … vomitare e Zoey che la guardava disgustata.

 

- Ma che succede??- dissi disgustata.

 

- Em… Mamma ti posso spiegare…- Mi disse Hope arrossendo.

 

- Veramente?- chiesi mio marito.

 

- Em … diciamo che è difficile da spiegare!- disse Vince cercando di aiutarmi.

 

 

POV. HOPE

 

- Comunque, adesso pulirò tutto mamma. Tu vai a guardare un po’ di tv!- dissi facendo un sorriso sforzato. Mi misi un paio di guanti, e guardai tutto quel disastro con aria schifata.

 

- E noi ti aiutiamo!- Dissero Janne e Zoey.

 

- No … avete fatto anche troppo! Andate a prepararvi, che vi porto a fare colazione fuori…- dissi guardando storto Willow, che mi fissò come se non avesse fatto niente.

 

Quando finì finalmente di pulire mi sentii più sollevata. Le ragazze mi aspettavano in salotto già pronte per uscire (Zoey http://www.polyvore.com/zoey_pub_style/set?id=84331565 ,Janne http://www.polyvore.com/janne_pub_style/set?id=84335582 ,Willow http://www.polyvore.com/willow_pub_style/set?id=84337319 ), le portai in un bar vicino casa, quello dove andavo sempre prima di andare a scuola. Lo adoravo perché gli interni ricordavano un po’ lo stile parigino (http://www.polyvore.com/paris_pub_on_london/set?id=84337877 ) .

 

-Eccoci ragazze, sediamoci!- dissi indicando un tavolo vuoto.

 

- Ok, ragazze cosa prendiamo?- disse Willow, fissando ad occhi spalancati il menù.

 

- Tu niente!- rispose Zoey.

 

- Cosa?- chiese Willow credendo di non aver capito.

 

- Tu non prendi niente! Hai già mangiato la colazione per otto persone che aveva preparato Hope!!- guardando con aria di predica Willow.

 

- Ma io … non puoi proibirmelo!- disse Willow dirigendosi verso un altro tavolo.

 

- Zoey non dovevi dirle così- Disse Janne.

 

- Ma se lo merita dopo quello che ha fatto … e poi tu sei l’ultima che dovrebbe sgridarmi!- Replicò Zoey alzando di un tono la voce.

 

-E con questo cosa vuoi dire?- Ribatté Janne.

 

- Sbaglio o ieri sera eri tu che ballavi con un gruppo di ragazzi e che aveva bevuto?- disse Zoey ironica.

 

- E allora? Avrò pure il diritto di divertirmi, no? E comunque tu non sei mio padre, ne mia madre.- disse Janne raggiungendo Willow. Io rimasi impietrita, tre mie amiche avevano litigato e come se non bastasse io avrei dovuto rimettere le cose apposto.

 

- Ma dovevi proprio dirglielo?- dissi io mescolando il cucchiaino nella tazzina del caffè.

 

-Si, perché sei tu che alla fine hai dovuto pulire per colpa loro, tutto quel casino!- Mi rispose.

 

- Vabbè … ma, uff…- dissi afferrando la tazzina e sorseggiando il resto del mio ottimo caffè.

 

Anche Zoey finì di bere il suo caffè e poi mi disse – Tranquilla, faremo pace subito, come sempre d'altronde.- disse sorridendo. Mi girai con la brioche in mano verso Willow, che aveva ordinato un cappuccino e una brioche come Janne. La guardai ripensando all’episodio di quella mattina, poi mi misi a ridere come una pazza davanti a tutti mentre le mie amiche, mi guardavano come se fossi diventata pazza. Willow e Janne erano troppo curiose, per non avvicinarsi a vedere il motivo della mia risata, però non rivolsero neanche uno sguardo a Zoey che sembrava fregarsene.

 

- Perché ridi?- chiesero in coro.

 

- Ahahahahaha no e che ripensavo a quello che è successo sta mattina e … Willow mi hai fatto morire dal ridere, perché con tutta quella cioccolata addosso, sembravi un orsetto lavatore!!! AHAHAHAHAHAHA - E scoppiai in una sonora risata. Poi una dopo l’altra lasciarono il broncio e sorrisero felicemente.

 

Poi dopo un abbraccio si scusarono tutte e tre.

 

Fuori dal pub discutemmo su cosa fare, tutte e quattro proposimo di fare shopping cosi, ci diressimo all’insegna dello shopping sfrenato.

 

Ci fermammo in tanti posti, dove provammo di tutto dai vestiti agli accessori, ma il posto più bello fu l’ultimo che visitammo era il posto perfetto per fare shopping. C’erano vari reparti tra cui anche quello degli oggetti per la casa e anche il supermercato. Ci dividemmo e ognuna di noi comprò qualcosa. Janne comprò un portachiavi a forma di teschio tempestato di diamanti (finti) e una maglietta anch’essa con teschio. Willow comprò un accessorio per capelli e una sciarpa color bianco e Zoey comprò una gonna a balze rossa e una maglietta a maniche corte color bianco ricamata con pizzo. In fine io comprai un paio di trucchi e un vestito color viola. Subito dopo andammo a mangiare un gelato vicino alla fontana situata nel centro di quella serie di negozi.

 

Stavamo per tornare alla macchina quando vidi un bellissimo negozio di amuleti. Ci trascinai dentro le mie amiche e mi misi alla ricerca di un amuleto che mi fosse piaciuto, le ragazze seguirono il mio esempio e si misero anch’esse alla ricerca di qualcosa che gli piacesse. Alla fine scelsimo lo stesso tipo di amuleto, era una collana con delle gemme colorate, per noi le nostre significavano unità del gruppo e amicizia. Ma singolarmente ognuna in base al colore raccontavano qualcosa del nostro carattere.

 

Il titolare c’è lo spiegò molto semplicemente – Avete davvero delle personalità ragazze!- disse sorridendo. – Se mi dite i vostri nomi sarà più semplice per me la spiegazione.- aggiunse.

 

Annuimmo – Io mi chiamo Hope!- Dissi porgendolgi la mano.

 

- Io Zoey- disse sorridendo.

 

-Io Janne … ed io Willow!-

 

- Grazie mille! Allora lei sign. Hope, che ha preso il ciondolo color verde, rappresenta la perseveranza e la conoscenza superiore. il colore verde infonde senso di giustizia e grandezza d’animo oltre a conferire tenacia e perseveranza nel seguire i propri progetti. Di contro, il Verde crea una sorta di resistenza ai cambiamenti. Il colore verde inoltre, rappresenta l’energia accumulata non esternata portando, sovente, ad un eccessivo autocontrollo e bisogno di dominare sia le persone che gli eventi. Lei Willow ha scelto il color giallo che rappresenta della luce del sole ma anche della conoscenza e dell’energia, sia dell’intelletto che nervosa, inoltre favorisce l’estroversione e la capacità di concentrazione. Janne invece lei ha preso il color indaco che rappresenta spiritualità e risveglio interiore. Il colore indaco, inoltre, ha un forte potere rilassante e aiuta nelle pratiche meditative, e lei Zoey ha preso il color rosso che rappresenta l’estroversione e la forza di volontà. Il Rosso è quindi sinonimo di forte passionalità, di grande personalità e di fiducia in se stessi. Inoltre, il colore Rosso stimola la creatività e aumenta le capacità di autoconservazione. - Le descrizioni che ci aveva dato sulle collane riprendevano i nostri caratteri.

 

Tornammo a casa più affamate che mai era stata una mattinata faticosa e cosa c’era di meglio se non tornare a casa e mangiare una buona zuppa? Ovviamente niente. Il pranzo finì meglio della colazione e mia mamma decise che sarebbe stato meglio non fare nient’altro, per non ripeggiorare la già situazione critica di Willow per il cibo, non sapendo che fare decisimo di trascorrere il pomeriggio a creare un piano contro quelle ochette della scuola. Ci radunammo tutte in camera mia, dopo la chiusi a chiave e iniziammo a discutere sul da farsi.

 

- Allora ragazze, è il momento di pensare alla rivincita contro Thalita e le altre.- tutte annuirono. Pensammo per un bel po’ allo scherzo da fare a quella arpia. Ma niente dopo ore di riflessioni ancora niente, finché non mi venne in mente uno scherzo che avevo fatto tanti anni prima a mio fratello.

 

- Ragazze ho avuto un’idea!!!-

 

-Dicci- dissero tutte e tre in coro a voce bassa.

 

- Allora che ne dite se mettiamo del colorante, che all’apparenza sembra trasparente, nella sua boccetta di profumo, ma che poi si colora di un blu notte e non va via molto facilmente? Per esempio mio fratello è andato a scuola per due settimane con il collo blu! Che ne dite?-

 

- È perfetto!!!- dissero in coro risvegliandosi dal “coma” in qui erano entrate da diverse ore.

 

- È perfetto!!!- dissero in coro risvegliandosi dal “coma” in qui erano entrate da diverse ore.

 

- Okey! Allora domani pomeriggio andiamo a comprarlo? Credo che il negozio dove lo comprai esista sempre-

 

- Per noi va bene- disse Janne dopo che le altre annuirono.

 

- Vi immaginate la sua faccia quando si accorgerà di avere il collo completamente blu?!- disse Willow ridendo.

 

- Già... non vedo l'ora!- disse Zoey con una strana luce negli occhi. Si vedeva che tra di loro non ci fosse un buon trascorso, ma ancora non sapevo il motivo. Decisi di lasciar perdere e, semmai, glielo avrei chiesto stasera.

 

Il resto del pomeriggio lo passammo a spettegolare e a parlare del più e del meno. Ma dopo una certa ora ci toccò anche fare i compiti, perché domani non ne avremmo avuto il tempo. Appena finiti i compiti, nemmeno a farlo apposta, mia madre ci chiamò per la cena. Appena entrammo in cucina a Willow si illuminarono gli occhi e, appena guardai cosa aveva cucinato mia madre capii subito il perché di questa reazione. Aveva cucinato la pizza. Mangiammo con calma la nostra pizza, tutti tranne Willow che la divorò completamente, e dopo esserci riposati un po' tirò fuori il dolce al cioccolato che mi piaceva tanto. Dopo aver mangiato anche il dolce io e le ragazze andammo in camera e ci cambiammo per dormire ( Zoey http://www.polyvore.com/zoey_sleepover_look/set?id=82646205 , Janne http://www.polyvore.com/janne_sleepover_look/set?id=82645780 , Willow http://www.polyvore.com/willow_sleepover_look/set?id=82643955 , Hope http://www.polyvore.com/hope_sleepover_look/set?id=82642444 ). Ci mettemmo sul mio letto e cominciammo a parlare.

 

- Ragazze non so se vi siete scordate, ma da lunedì dobbiamo fingere di essere le fidanzate di Harry, Liam, Niall e Zayn- disse Janne.

 

- Me l'ero completamente dimenticato!- dissi disperata.

 

- Già! Pure io non me lo ricordavo!- disse Willow con le mani nei capelli.

 

- Ehi ragazze calma e sangue freddo. Che sarà mai! Dobbiamo fingere mica dobbiamo sposarli!- disse Zoey tutta tranquilla.

 

- Si ma sarà comunque imbarazzante sia per noi che per loro- dissi io.

 

- Si hai ragione!- replicò Janne.

 

- Ragazze è soltanto per una settimana, che cosa volete che sia?!- disse Zoey incrociando le braccia.

 

- Vabbè! Ha ragione Zoey... Una settimana passa in fretta- disse Willow.

 

- Speriamo- dissimo io e Janne.

 

- Okey! Adesso che questo problema è diciamo “risolto”, che ne dite di mangiare?- disse Willow.

 

Tutte noi scoppiammo in una risata che poi contagiò pure lei. Quella ragazza era incredibile! Se poteva avrebbe mangiato tutto il giorno, ma la invidio perché, pur mangiando molto, rimaneva magra. Dove lo metteva tutto quel cibo?

 

- Che ne dite, l'accontentiamo?- dissi, guardando le altre che acconsentirono. Andai a prendere del cibo in cucina, che consisteva in barrette di cioccolata, patatine, pop corn, nutella e chi più ne ha più ne metta. Mentre stavo per tornare in camera sentii mi mamma che mi chiedeva se andasse tutto bene e, dopo aver ricevuto una risposta affermativa, andai in camera e appoggiai tutta la roba che avevo portato sul letto dove si trovavano anche le altre. Inutile dire che la prima a mangiare fu Willow.

 

- Eii!! Willow lasciane un po’ anche a noi- disse Janne.

 

- Si tranquille, non vi faccio morire di fame- rispose, o meglio dire biascicò, con circa sei o sette patatine in bocca.

 

A quel punto cominciammo a mangiare le patitine e le caramelle gommose che mi piacevano un casino. La serata passo tra risate e chiacchiere, con le battute di Willow e Janne. Quelle due ragazze erano una forza della natura, anche con delle semplici parole ti facevano ridere fino ad avere le lacrime agli occhi e un mal di pancia incredibile, ma credo che quello era dovuto anche alle schifezze che mangiammo.

Ad un certo punto della serata mi squillò il telefono, guardai chi era, ma non lo avevo memorizzato. Pensai di non rispondere, ma insisteva, quindi risposi.

 

- Pronto?- chiesi.

 

- Ciao Hope!- disse una voce a me sconosciuta.

 

- Em io ti conosco?- chiesi titubante

 

- Si, ma come non mi riconosci?- disse lui.

 

- Scusa ma non ho la più pallida idea di chi tu sia!-

 

- Sono Harry, scema!- disse sbuffando.

 

- Intanto scema sarà tua sorella, ma come hai fatto ad avere il mio numero?- chiesi stupita. Mentre stavo parlando con quel cretino di Styles le mie amiche si erano incollate a me per sentire che cosa mi stava dicendo e mi facevano anche dei sorrisini maliziosi.

 

- Diciamo che l’ho trovato!- disse ridendo.

 

- Ok … che cosa vuoi?- dissi sbuffando.

 

- Vorrei che tu annullassi quella sfida, altrimenti dovremmo prendere dei provvedimenti.- Styles era impazzito, dei provvedimenti? Cosa voleva fare uccidermi?

 

- No, Styles non annulleremo mai la sfida! E poi voi avete perso e dovete pagare una penitenza, che è quella stabilita, quindi non lamentarti e fai l’uomo!-

 

- Allora peggio per te Valenti!- disse lui marcando il mio cognome. Poi riattaccò.

 

- Uhhh da come litigavate sembravate già due persone sposate!- Disse Janne ridacchiando. A me non piace Harry è troppo presuntuoso all’inizio della scuola forse mi piaceva, ma adesso no. Si potrà pur cambiare idea di tanto in tanto, soprattutto sui ragazzi.

 

- Come hai detto, prego?- dissi facendo la seria, avvicinandomi furtivamente al cuscino del mio letto.

 

- Scusa io non volevo… - prima che potesse finire la frase, gli arrivò una cuscinata in faccia, data da me.

 

- E così vuoi la guerra e g…- e un’altra cuscinata gli arrivò dritta in faccia, seguita da una risata generale. Così incominciò la tanto amata/temuta guerra dei cuscini e il nostro pigiama party. Fu una splendida serata all’insegna del divertimento e della gioia.

 

 

 

Spazio Autrici:

Ci scusiamo ancora per tutto il tempo che ci abbiamo messo per pubblicare questo capitolo, ma in questi giorni la scuola ha massacrato veramente.. secondo voi quale sarà la vendetta di Harry per Hope che non ha voluto annullare la scommessa? Per scoprirlo leggete la nostra ff! Grazie a tutte quelle ragazze che hanno messo la storia fra le seguite e preferite.

Un bacione,

da Didi e Veve <3

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Capitolo 6
*** The Blackmail ***


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Quinto Capitolo – The Blackmail

 

 

La mattina seguente la sveglia suono presto perché dovevamo tornare a scuola, dove ci saremo rotte le scatole con lo studio. Con calma ci alzammo dal letto e a turno andammo in bagno a vestirci ( Hope http://www.polyvore.com/cgi/set?id=84895322&.locale=it , Zoey http://www.polyvore.com/cgi/set?id=84898186&.locale=it , Janne http://www.polyvore.com/janne_school_style/set?id=84899526, Willow http://www.polyvore.com/cgi/set?id=84899597&.locale=it ) . Appena pronte, mia mamma ci portò a scuola con la sua Range Rover Evoque rossa. Scese dall’auto ci dirigemmo al cancello dove trovammo un bellissima sorpresa, per così dire. Infatti credo che per tutte e quattro la sorpresa non era affatto gradita.

 

- Oh no, ragazze guardate chi c’è li!- disse Janne indicando dei ragazzi davanti al portone della scuola. In quel preciso istante neanche a farlo apposta i ragazzi si girarono e ci vennero in contro.

 

- Oops!- sussurrò Janne. I ragazzi si avvicinarono e Harry parlò – Ciao ragazze, sapete che giorno è oggi?- chiese sorridendo.

 

- Si che lo sappiamo il giorno in cui voi farete una figuraccia davanti a tutti!!!- dissi io sorridendo spavalda.

 

- Sbagliato è il giorno in cui Zoey verrà … ecco come dire … ridicolizzata davanti a tutti – disse Zayn. Gli occhi di Zoey fissavano attentamente Zayn che la fissava a sua volta.

 

- Perché che cosa avete intenzione di fare?- chiese Willow abbracciando Zoey.

 

- Bhe ci sono due opzioni! La prima e che voi rinunciate alla sfida, la seconda e che se non lo fate delle foto imbarazzanti di Zoey verranno attaccate su tutti i muri della scuola!- Zoey alzò lo sguardo, abbassato poco prima, sui ragazzi.

 

- No, non potete rimangiarvi la parola in questo modo, la nostra era una scommessa con tanto di stretta di mano! Non potete far finta di niente.- disse Janne accusando i ragazzi.

 

- Be abbiamo una foto di Zoey che scotta! Credo che piacerebbe a molti!- disse Liam ammiccando.

 

- Mi fate schifo!- disse Zoey fissandoli uno ad uno e poi aggiunse – Però non rinunceremo alla sfida!- disse fissando il pavimento.

 

- Ok, allora peggio … per te!- dissero i ragazzi divincolandosi.

 

- E adesso che facciamo??- chiesero Janne e Willow.

 

- Non lo so!- risposi io guardando Zoey.

 

- Ragazze la sfida va continuata … anche se magari avranno delle mie foto imbarazzanti non mi voglio far buttar giù, la sfida va vinta!- disse Zoey stringendo i pungi talmente tanto che le nocche avevano cambiato colore.

 

- Quindi tu faresti questo per la sfida?- chiese Willow incredula.

 

- Non per la sfida … per voi!- disse lei abbracciandoci. Dopo un sonoro “awww” di gruppo entrammo in classe, dove ci aspettavano due ore di e un’ora di

 

Passate le tre ore finalmente arrivò l’ora del pranzo, l’ora fatidica, infatti a pranzo avremmo mangiato insieme ai nostri “ragazzi” e il pomeriggio sarebbero venuti da noi per studiare chimica.

 

Dopo aver rispettato una lunga ed estenuante fila per il cibo, trovammo i ragazzi e ci sedemmo affianco a loro, il gruppo delle cheerleader ci fissava insieme a tutta la scuola, i ragazzi cercavano di far finta di niente, lasciando al posto delle parole un silenzio tombale. Tutti erano concentrati sul cibo … tutti tranne Zoey che fissava con occhi tristi Zayn. Sicuramente la frase di prima l’ha scossa parecchio e si vede. Le sue braccia se pur incrociate tremavano i suoi occhi erano ormai gonfi e rossi, e il suo colorito prima vivace aveva lasciato posto a quello spento e bianco.

 

Fu Zoey a rompere il silenzio dicendo – Scusate non ho fame…- poi si alzò.

 

- Che cos’ha la tua amica, Valenti? Ha paura?- mi chiese Harry, ridacchiando.

 

-No non ha paura, scemo, burbero, idiota che non sei altro- dopo di che mi alzai e raggiunsi Zoey fuori dalla mensa.

 

 

POV. ZAYN

 

- Ma perché se ne è andata?- chiesi stranito.

 

No. adesso era troppo, non ci vidi più dalla rabbia e gli dissi tutto quello che mi passava per la testa.

- Fai anche il finto tonto adesso? Non ti rendi conto che sta così per quello che gli hai detto oggi razza di imbecille?!?- mi urlò contro Willow.

 

In effetti, non ci avevo pensato, magari le mie parole di oggi l'avevano davvero colpita e per questo mi dispiaceva perché infondo, ma molto infondo, non ero un ragazzo cattivo, anzi. La mia era una specie di maschera per non fare capire i sentimenti che provavo, perché dopo molte delusioni è normale che racchiudi tutto dentro te stesso. I sensi di colpa stavano arrivando. Era strano, non mi ero mai sentito così per una ragazza.

 

 

POV. HOPE

 

Era seduta su una panca del cortile all’uscita della mensa e … piangeva.

 

- Cucciola non piangere ti prego- dissi abbracciandola.

 

- E-e che lui mi ha minacciato-o capisci … il ragazzo che mi piace-e che mi tratta così-ì … fa male… ed io- poi continuò fra i singhiozzi – Non-n voglio più averci ninte-e a che fare, con lui ho chiuso per sempre!- disse cercando di smettere di piangere però senza successo.

 

- Zoey non puoi dire al tuo cuore di smettere di amare Zayn solo perché ti ha ferito…- dissi cercando di non ferirla ancora di più con quelle parole.

 

- Tu non puoi capire cosa provo in questo momento, e come se mi avesse dato una pugnalata al cuore. Non ce la facci più, prima dovevo vederlo con un’altra ragazza, ora … be anche prima … mi prende in giro, manca solo che mi picchi e dopo sono apposto, tanto vale che lo faccia perché così almeno mi renderò conto che io non sono niente per lui se non una nullità.- disse lei piangendo più disperata di prima, subito dopo corse via e mi lasciò li su quella panchina a riflettere sulle sue parole, che facevano male, ma che però erano veritiere, loro non ci avrebbero mai amato. Eravamo delle illuse, pensavamo che con una sfida potessimo farli innamorare di noi, ma era esattamente l’opposto.

 

Sobbalzai perché non mi accorsi che le ragazze mi erano arrivate affianco. Mi raccontarono di cosa Zayn aveva detto nella mensa e io gli raccontai cos’era successo a Zoey. Per il resto delle lezioni Zoey non ci parlò e non ci guardò nemmeno e infatti su mandata due volte in presidenza per non aver risposto alle domande degli insegnanti. Ero davvero dispiaciuta per lei, le volevo bene ma non potevo aiutarla nel modo in cui speravo. Forse sarebbe stato meglio annullare la sfida, così lei non avrebbe paura di quale foto potrebbero mettere qui cretini e loro se ne sarebbero andati altrove.

 

Finite la scuola ci ritrovammo nel solito luogo, cioè il corridoio, perché dovevamo andare a comprare la tinta da mettere nel profumo di Thalita, ma di Zoey nemmeno l'ombra.

 

- Ragazze avete visto Zoey?- chiesi.

 

- No, io non la vedo da quando si è alzata dal tavolo della mensa.- Rispose Willow, mentre Janne si limitò a scuotere la testa in un segno negativo.

 

Cominciai a preoccuparmi. Nessuno l'aveva vista e una persona come Zoey non passava inosservata. Comincia a cercarla in bagno, in classe, in aula di musica e in tutti i possibili posti immaginabili, ma di lei nessuna traccia. L'unico posto i cui non avevo guardato era in camera, quindi mi diressi li. Appena arrivai di fronte alla sua camera bussai, ma nessuno rispose. Continuai a bussare ininterrottamente, ma anche se il risultato era lo stesso di prima, io sapevo che lei era li.

 

- Zoey apri sono io- dissi continuando a bussare.

 

Finalmente lei si decise a rispondere - Non voglio. Va via!!! – disse tirando qualcosa addosso alla porta.

 

- Io non me ne vado finché non apri la porta-

 

- Allora dovrai rimanere li per molto- disse singhiozzando ancora di più.

 

- Va bene io mi metto qua davanti alla tua porta allora-

non ricevetti risposte e, come detto, mi misi a sedere in terra appoggiata con la schiena al muro e con il viso rivolto verso la porta. Dopo circa 10 minuti sentii un voce flebile chiamarmi.

 

- Hope, sei ancora li?- domandò.

 

- Si-

 

- Vuoi ancora entrare?- disse lei parlando piano. Quasi come se avesse paura.

 

- Certo! Ma perché me lo chiedi?- chiesi io alzandomi e poggiando l’orecchio alla porta.

 

- Perché ho bisogno di un abbraccio dalla mia migliore amica!- disse aprendo la porta, dalla quale mi scostai velocemente. La avvolsi tra le mie braccia e gli sussurrai che le volevo bene.

 

Quando mi staccai dal suo abbraccio, vidi che si era cambiata… era completamente diversa da prima sembrava un’altra (http://www.polyvore.com/punk_zoey_style/set?id=85007077 ). Visto che la cosa non mi sembrava reale mi strofinai gli occhi e la guardai meglio. Feci un giro intorno a lei e poi mi sedetti su uno dei letti a fissarla.

 

Stupita mi chiese – Che c’è?- e io gli risposi – Ecco … come mai ti sei vestita così???-

 

- Ecco vedi ho riflettuto meglio sui miei sentimenti e credo che questi abiti possano sostituire alcune parole … e poi non sono mai stata un’ottimista e il genere punk mi piace molto, quindi … mi vestirò sempre così. – disse lei sorridendo leggermente.

 

- Non ho capito molto bene … Che cosa vorresti dire con quella frase???- dissi io guardandola negli occhi.

 

- Che ora sono una persona diversa … anzi no che sono me stessa, sono una persona che si mostra per quello che è anche nel modo di vestire!!!- disse lei sorridendo.

 

- Okey …- sinceramente non sapevo cosa dirgli lei di solito è sempre vivace ma ovviamente non la conosco da così tanto tempo da dire che stà facendo una stupidaggine, quindi la lascerò in pace, poi se cambierà idea sarà una sua decisione.

 

- Adesso dobbiamo andare a prendere la tinta … per tu sai cosa…- dissi abbassando il tono di voce all’ultima frase. Lei annuì e così raggiungemmo le ragazze che quando videro Zoey rimasero a bocca aperta, Willow sembrava dover svenire da un momento all’altro. Adesso ebbi la conferma che nessuno aveva mai visto Zoey in quel modo. Janne invece diventò troppo silenziosa, forse aveva paura di dire qualcosa di sbagliato, o semplicemente non sapeva che dire.

 

Dopo un paio di isolati arrivammo finalmente al negozio che per fortuna era aperto. Entrammo e subito trovai la tinta che mi serviva. La comprai, ringraziai il gestore del negozio e tutte felici uscimmo mettendo prima al sicuro la boccetta “magica”. A questo punto tornammo a scuola perché dovevano studiare chimica con i nostri "ragazzi".

 

I ragazzi era sempre sulla soglia del cancello d’ingresso della scuola e quando gli fummo vicino Niall parlò – Allora avete deciso cosa fare? – chiese Niall seriamente. Zoey rimasta dietro al gruppo uscì e disse – Si, continuiamo la sfida!- I ragazzi erano increduli nel vedere Zoey così diversa da poche ore fa e sinceramente anch’io non mi ero ancora abituata all’idea.

 

- Ma che diamine ti sei fatta?- chiese Liam guardandola dall’alto in basso in modo rapido e preciso.

 

- Niente sono tornata com’ero...- disse con una nota di tristezza nella voce.

 

- Em … ok!- disse Harry ancora scioccato.

 

- Bene adesso possiamo andare a studiare o avete ancora da fissarmi in quel modo?- disse Zoey parecchio scocciata.

 

- No, no possiamo andare- rispose Zayn.

 

Così tutti si avviarono verso i luoghi prestabiliti. Io ed Harry avremmo studiato in camera mia, dato che le mie coinquiline sarebbero uscite, Zoey e Zayn andranno in biblioteca, Willow e Niall in camera di Willow e Liam e Janne in camera di Liam.

 

 

POV. JANNE

 

Bene. Sarei andata nella camera di Liam per ripassare chimica. Sinceramente non avevo molta voglia, ma dovevo farlo o sennò mi toccava ripetere l'anno perché in quella materia non ero molto brava e, per quanto possa essere fastidioso, Liam in quella materia era davvero bravo. A dire la verità Liam era bravo in tutte le materie e, da questo punto di vista, studiare con lui era un punto a mio favore. Liam aprì la porta di camera sua e mi fece entrare, la stanza al contrario di come pensavo era ordinata, non era la solita stanza liceale maschile tutta sporca e con cibo dovunque, era una stanza normale.

 

- Siediti dove vuoi!- disse Liam con tono freddo. Io seguii il suo consiglio e mi sedetti su una sedia vicino ad una scrivania vicino alla porta. Lui invece si sedette sul letto. Poi prese la borsa e ne tirò fuori il libro di chimica

 

- Allora... Che cosa studiamo?- chiese.

 

- Non saprei... Potremmo studiare l'argomento dell'ultima lezione-.

 

- Okey.. Tu hai capito qualcosa di quella lezione?-.

 

- Vuoi la verità o una bugia?-

 

Lui ci pensò un po' e poi rispose un po' titubante- Una bugia?-.

 

- Ho capito tutto alla perfezione!- dissi ridendo. Lui rimase serio, ma dopo un po' abbandonò la sua serietà e cominciò a ridere con me.

 

- Forse è meglio che incominci a studiare se non voglio ritrovarmi con qualche buca prima dell’esame!- dissi seriamente.

 

- Ma manca ancora tantissimo all’esame- disse lui guardandomi stupito.

 

- Appunto!!!- replicai. Dopo la frase sorrise ancora ed io con lui. Pensavo fosse un tipo molto serio dato il suo silenzio e la sua bravura in questa materia, sinceramente avevo paura che si credesse un figo, ma invece … era un ragazzo molto solare e divertente. Non ce lo facevo così, davvero! Le restanti due ore le passammo a studiare la lezione di chimica e, stranamente, capii tutto. Liam era un bravo insegnante.

 

- Liam …- dissi richiamando la sua attenzione dal libro.

 

- Si?- rispose.

 

- Ecco volevo ringraziarti per avermi spiegato e rispiegato chimica! Sai non sono mai stata brava in questa materia!-

 

- Si vede!- disse ridacchiando.

 

- Ahahaha ma che spiritoso!- dissi io facendo la finta offesa.

 

- Senti …- continuò lui - … Che ne dici se andiamo a farci un gelato? Tanto abbiamo finito e tu sai tutto!- disse lui sorridendomi. L’idea non mi dispiaceva ma non volevo fidarmi troppo di lui dato che la nostra era una sfida, lui era un mio nemico.

 

- Vado un attimo al bagno!- disse lui sorridendo.

 

- Em … Liam, non serviva che me lo dicessi!-

 

- Scusa e che avevo paura che tu ti preoccupassi della mia mancanza, dolcezza- disse ammiccando, io gli risposi alzando il dito medio. Quando lui scomparì … in bagno … io decisi di dare un’occhiata alla stanza. E trovai una cosa molto interessante, la foto di Zoey in biancheria intima era li proprio davanti a me. La presi e la nascosi velocemente nella borsa, prima che Liam uscisse dal bagno. Mentre uscivo dalla stanza di Harry,Zayn e Liam pensai a quanto fossero stati cattivi facendo quel gesto e pensando di pubblicare quella foto sui muri di tutta la scuola. E come se non bastasse Zoey aveva cambiato aspetto per colpa loro, per la loro cattiveria. Però la foto scandalosa l’avevo recuperata, gli avevamo in pugno di nuovo, ora potevamo dormire sonni tranquilli. Decisi di andare lo stesso con Liam per non farlo insospettire del fatto che non volessi più andare con lui a prendere un gelato. Però dentro di me ero altamente schifata dalla stupidità di quei cinque ragazzi, che saranno stati anche belli ma di cervello ne avevano meno di zero. Non capivo come avessero fatto Zoey e Hope ad innamorarsi di due esemplari del genere.

 

 

POV. WILLOW

 

Ero a pochi centimetri da Niall, il mio cuore batteva all’impazzata, le gambe mi tremavano. Per fortuna arrivammo in camera mia velocemente, altrimenti sarei caduta come una pera cotta a terra. Le mie mani tremavano talmente tanto che Niall mi prese la mano per tenerla ferma e in quel momento un brivido percorse la mia schiena. Sarei svenuta solo a pensare ad un tocco del genere. Entrammo in camera, ed io presi in mano il libro di chimica per nascondere il rossore del mio viso. Niall seguì a ruota il mio gesto e poi si sedette sul mio letto, facendo cenno di sedermi accanto a lui. All’improvviso le mie gambe cedettero, ma prima che potessi cadere a terra Niall mi afferrò.

 

POV. HOPE

 

Ero con quello stupido di Styles, cercavo di arrivare indenne nella mia camera, anche se insieme a quell’esemplare era un’impresa impossibile, dato che mentre camminavo mia faceva gli sgambetti oppure mi spingeva o mi tirava i capelli. Ero sul punto di prenderlo per i capelli sbatterlo a terra e dargli un quattro bei calcioni nel sedere, quando arrivammo finalmente in camera mia, dove corsi a prendere il libro di chimica. Harry invece non aveva la minima intenzione di studiare. Lui preferiva giocare a lanciarmi palline di carta. Ad un certo punto non ce la feci più, mi alzai e gli diedi una sberla.

 

- Ahi!! Ma sei scema?- chiese lui massaggiandosi la guancia.

 

- No per niente!!! Per quanto vuoi ancora andare avanti così? Dobbiamo studiare chimica!! Non voglio non sapere niente per colpa tua Styles!!!- dissi guardandolo male.

 

- Um che secchiona!- disse sbuffando.

 

- Non sono una secchiona è che voglio mantenere il voto che ho preso in questa materia!- risposi seccata.

 

- Si calma, non c’è bisogno di fare così- disse lui con voce irritante.

 

- Uff Styles ti vorrei prendere a pugni!!!- dissi facendo il gesto. Lui sorrise ma non aggiunse altro.

 

- Dai prendi il libro!-dissi io porgendo il libro che poco prima lui aveva messo sulla sedia.

 

- Uffa …ok- dopo finalmente due ore di dispetti riuscimmo a studiare il paragrafo.

 

- Finalmente abbiamo finito!- esclamò Harry gettandosi a peso morto sul letto. Lo guardai e aveva un goccia di sudore che gli correva sulla nuca, però non mi faceva schifo anzi la trovavo molto sexy, lui quando se ne accorse scosse la testa per farla cadere e i suoi ricci si muovevano in aria come le onde quando toccano la riva della spiaggia,arano soffici e leggeri e poi i suoi occhi verdi incorniciavano il tutto splendidamente. In somma era bellissimo. Feci il suo stesso gesto, mi buttai a peso morto sul letto, e poi mi girai su un fianco. Lui mi osservava ed io facevo lo stesso, rimanemmo per un bel po’ nel silenzio più assoluto, quando lui parlò.

 

- Bene,viste che abbiamo finito e voi non avete rinunciato alla sfida, pubblicheremo la foto!- disse alzandosi in piedi.

 

- Te lo scordi Styles- dissi alzandomi, lo presi per un braccio, lui lo scansò e da li parti la lotta. Io cercavo di bloccarlo mentre lui cercava di divincolarsi. Ad un certo punto entrambi mettemmo male il piede e ricademmo all’indietro sul letto. Mi trovavo faccia a faccia con Styles, era a pochi centimetri dalle mie labbra. Il cuore batteva all’impazzate e il mio volto ormai era completamente rosso.

 

 

POV. ZOEY

 

Ero con Zayn, stavamo andando in biblioteca quando lui mi bloccò per un braccio e mi disse – Scusami per quello che ti ho detto prima, ho visto che ci sei rimasta male.- disse grattandosi il capo. Tolsi violentemente il braccio dalla sua morsa e non risposi, ero ancora arrabbiata e triste per quello che mi aveva fatto, per non parlare poi di tutte le prese in giro negli anni passati e le sofferenze per un amore non ricambiato. Mi sentivo sola anche se avevo delle amiche a cui poter confidare qualsiasi cosa.

 

Arrivati in biblioteca presi il libro e cominciai a studiare non mi interessava che cosa volesse fare Zayn, io dovevo studiare ed è per quel motivo che ero li con lui. Ogni tanto il suo sguardo si posava sul mio, che coprivo astutamente con il libro di chimica, avevo una terribile paura che i suoi occhi potessero leggere le emozioni che si manifestavano dentro di me.

 

Il silenzio intorno a noi era tombale, mai sentito un silenzio così rumoroso in vita mia. Finii per prima di studiare il capitolo a noi assegnato dal professore, così decisi di prendere un libro dagli scaffali e leggerlo, mentre Zayn leggeva attentamente il libro di chimica.

 

Il libro che stavo leggendo parlava di una ragazza che in una radura aveva incontrato un ragazzo di cui si era follemente innamorata, anche lui provava lo stesso nei confronti della ragazza, però i due non avevano il coraggio di dichiararsi. Dopo molto avversità i due non riusciranno comunque a stare insieme, dato che il ragazzo muore durante una battaglia. Senza accorgermene due lacrime iniziarono a rigarmi il viso e man mano che continuavo a leggere quel libro le lacrime aumentavano, senza accorgermene singhiozzai e Zayn sentendo quel singhiozzo chiese – Ma stai piangendo?- io dissi di no con la testa. Ma più lui parlava e più mi sentivo male dentro.

 

Il libro che poco prima mi aveva riparato dalla sguardo del signor. Malik, ora veniva scostato da una sua mano. Non alzai lo sguardo per non dimostrarmi debole davanti ai suoi occhi, ma i suoi occhi sembravano penetrarmi dentro come due lame.

 

- Che vuoi?- chiesi cercando di sembrare fredda.

 

- Perché piangi?- disse lui.

 

- Niente, non ho niente!- dissi asciugandomi le lacrime.

 

- Allora perché continui a piangere, uno non piange senza un motivo!- disse di tutta risposta.

 

- … Ok … è che questo libro è molto bello … e adesso mi prenderai in giro per questo, non è vero?- dissi fissando la mano che lui aveva appoggiato sul libro.

 

- No non ti prenderò in giro! Anche perché, se devo essere sincero a me piace molto leggere.-

 

- Davvero?-

 

- Si! E per favore guardami in faccia, mi da fastidio non essere guardato negli occhi.- Io però non mossi un muscolo, così lui si fece avanti. Mi prese con una mano il viso e lo alzò fino ad incontrare il suo sguardo. Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata e non riuscì a dire una parola, dischiusi leggermente la bocca per respirare.

 

Dopo pochi secondi tolse la sua mano dal mio viso e poi mi disse - Non dire niente di quello che ci siamo detti, soprattutto l’ultima parte.- io mi limitai ad annuire.

 

Lui rispose solo - Grazie- poi mi sorrise e rincominciammo a leggere i libri.





 

Spazio Autrici:

Ciao ragazze, finalmente abbiamo aggiornato!! Scusateci tantissimo se abbiamo fatto così tardi, ci dispiace. Speriamo che questo capitolo vi piaccia! Abbiamo messo molti pov. in questo capitolo perché dovevamo descrivere le scene di studio di ognuno dei protagonisti. Anche se il capitolo è un po’ lungo speriamo di non avervi annoiato.

Grazie a tutte quelle ragazze che hanno messo la storia fra le seguite e preferite. E grazie chi continua a recensire la nostra ff.

Un bacione,

da Veve e Didi <3

Ciaooooo Crazy Mofs

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Capitolo 7
*** The Blackmail (part 2) ***


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Sesto Capitolo - The Blackmail (Part 2)

 

POV. JANNE

 

Dopo alcuni minuti Liam uscì dal bagno e dopo aver recuperato la borsa andammo a prendere il gelato. Durante il tragitto non parlammo molto, ma entrambi ci giravamo spesso l’uno verso l’altro per vedere chi avrebbe parlato per primo. Di sicuro io non avrei fatto il primo passo, toccava a lui parlare per primo. In fondo eravamo nemici, e solo adesso mi rendo conto che potrebbe essere un piano quello che ha in mente. Un mio normale nemico mi avrebbe rispedito a casa subito, invece lui no. Ce qualcosa di molto strano qui, questa faccenda mi puzza. Con la coda dell'occhio continuai a scrutarlo e vedevo che mi lanciava delle occhiate. Arrivammo davanti alla gelateria e lui da perfetto gentleman aprì la porta e mi fece passare per prima.

 

- Buon pomeriggio ragazzi!- disse il gelataio sorridendo. Era un uomo alto,snello, con pochi capelli di colore marroncino chiaro, occhi verde scuro. Avrà avuto più o meno una cinquantina d'anni.

- Buon pomeriggio- replicò Liam.

- Salve- dissi io ricambiando quel sorriso.

- Allora cosa prendono i due fidanzatini?- Ci rimasi talmente male che il mio viso si pietrifico. Come fidanzatini? Ma se lo conosco appena e fa parte di un gruppo di maniaci! Ce ma certa gente non sa proprio distinguere le persone ecco perché dopo si sposano con le persone sbagliate e si lamentano finché non si fanno lasciare o lasciano o ancora non vedono l'ora che spariscano per sempre.

- Noi non siamo fidanzati- dissi io fredda e spostandomi di qualche passo da Liam, con le mano incrociate sotto al seno.

- Si non siamo fidanzati- aggiunse Liam guardandomi con un sorrisetto malizioso. Lo faceva apposta perché voleva essere preso a botte era ovvio.

- Allora … che prendete?- disse il gelataio in evidente imbarazzo.

- Allora io prendo cioccolato e fior di latte – disse Liam.

-Ecco a te- disse il gelataio porgendogli il gelato. – Tu invece?- continuò l’uomo.

- Per me fragola e limone!- dissi sorridendo.

- Ecco! Sono 4 sterline!- disse porgendomi il gelato. E adesso chi avrebbe pagato? Io sicuramente avrei pagato solo il mio perché di debiti con un tizio del genere non voglio neanche discutere. Mi avvicinai a Liam e gli chiesi – Senti ti va bene se ognuno paga il proprio?- lui annuì e così uscimmo dalla gelateria. Liam mi portò in un parco li vicino e ci sedemmo all’ombra di un grande acero.

Poi improvvisamente Liam si mise a ridere, io lo guardai aggrottando il sopracciglio.

-Perché ridi?- chiesi.

- No sai prima quando eravamo in gelateria, quando il gelataio ha pensato che siamo fidanzati?- disse cercando di trattenere una risata.

- Si!- risposi.

- Be ti immagini noi due che stiamo insieme!! Ahahahaha oddio scoppio!!- continuò ridendo lui.

- Ahahahaha si con un fesso del genere io non ci starei mai!- dissi ridendo.

- Ahahaha fai meno la spiritosa! Io ho un grande fascino sulle donne e ti potrei anche conquistare se solo volessi! – disse avvicinandosi pericolosamente.

- Io non credo proprio!- dissi spiaccicandogli il mio gelato in faccia per poi andarmene. Proprio non lo sopportavo e adesso ero arrivata al limite della sopportazione, era troppo arrogante, troppo presuntuoso, era troppo … tutto.

 

POV. WILLOW

 

Ero tra le sue forti braccia, sentivo il suo dolce profumo e i sui occhi mi scrutavano, mentre i miei erano rivolta in basso per l’imbarazzante situazione.

- Ei stai bene?- mi chiese Niall appoggiandomi sul letto. E ora che potevo rispondere? No, perché appena ti vedo le mie gambe tremano dall’emozione. L’unica cosa da fare era mentirgli, per il mio bene e quello delle ragazze dato che sono ancora in possesso della foto di Zoey.

- Si, sto bene grazie.- dissi sorridendo.

- Sicura?- chiese.

- Si, tranquillo.- dissi cercando di non arrossire.

- Ok, ma se ti senti male dimmelo che ti porto in infermeria!- disse lui sorridendo.

- Certamente!- dissi sorridendo. Per un attimo mi perse nei suoi occhi color color cielo, erano così belli pieni di gioia. Li amavo. Così iniziammo a studiare e quando non capivamo qualcosa non ci facevamo problemi a chiedere all’altro se aveva capito. Ci aiutavamo a vicenda eravamo una bella squadra insieme. Peccato che lui faceva parte di quella sbagliata. Lui non era come gli altri si vedeva, lui era molto diverso e appena finito di studiare decisi di chiedergli com’era diventato amico di ragazzi del genere. Insomma Niall era il ragazzo perfetto, mi è bastato quel giorno per capirlo, quello nel quale l’ho urtato e lui mi ha aiutato a raccogliere i libri. Non tutti l’avrebbero fatto ma lui si, lui era … un angelo.

Mi persi un attimo nei miei pensieri e infatti Niall se ne accorse. Infatti mi chiese – Willow ci sei? Oggi sei strana!- disse lui sorridendo.

- E? O si scusa e che … no niente continuiamo!- dissi io imbarazzata. Se solo avesse saputo che il motivo della mia distrazione era lui, si sarebbe messo a ridere, di sicuro.

Dopo un paio d’ore di studio, finalmente avevamo finito. Niall si distese come poteva sul mio letto, mentre io sbadigliai. Poi mi venne un’idea.

- Senti Niall ti andrebbe un milkshake e dei pasticcini?- chiesi con l’acquolina in bocca. Non se lo fece ripetere due volte e accettò molto volentieri. Per fortuna in camere avevamo un piccolo frigo, che conteneva frutta ma anche quei deliziosi milkshake e i pasticcini. Gli presi e li misi sulla scrivania. Niall si alzò dal letto e i suoi occhi brillarono a quella vista magnifica, sembrava che non stesse più nella pelle dal saltargli addosso. Così dissi – Serviti pure!- e in men che non si dica, piombò sui pasticcini e il milkshake. Rimasi a bocca aperta perché lui mangiava più di me! Nessuno mai poteva eguagliarmi, almeno fin ora. Avevo trovato un valido avversario nella lotta contro il cibo.

Pochi secondi dopo Niall disse – Erano tutti squisiti! Anche il milkshake era buonissimo!- io ci rimasi malissimo perché mi aspettavo che almeno mi lasciasse qualcosa, invece si era mangiato tutto lui.

- Niall… perché non me ne hai lasciato neanche uno? – chiesi con le lacrime agli occhi.

- Ma come non erano solo per me?- disse lui con ancora un po’ di crema sula labbro inferiore.

- Be ecco … io mi aspettavo che me ne lasciassi almeno uno …- dissi abbassando lo sguardo. Niall si avvicinò a me con due dita alzò al mento all’altezza del suo sguardo. I nostri occhi si incontrarono e incominciarono a brillare. I nostri nasi quasi si toccarono e lui mi sussurrò – Allora devo rimediare in qualche modo- poi al contrario di come mi aspettavo, uscì dalla stanza. Rimasi impietrita con lo sguardo fisso davanti alla porta.

 

POV. HOPE

 

I suoi occhi color verde smeraldo mi fissavano maliziosi, i miei erano solo impauriti dalla possibilità che Harry potesse fare un gesto azzardato. Si avvicino leggermente al mio viso ed io lo girai verso il l’altra parte della stanza. Poi la sua mano mi riprese il viso e me lo rimise nella posizione precedente. I nostri occhi si specchiarono e le mie guance si infuocarono. Riavvicinò il suo viso al mio e i nostri nasi si toccarono le nostre labbra era a pochissimi Quel tipo di contatto era troppo forte per me così decisi di bloccare quell’istante tirando una ginocchiata nella pancia di Harry.

 

- Aiii!!! Ma sei scema? Mi hai fatto male!- disse.

 

- Sei tu che te la sei cercata Styles!- dissi io alzandomi dal letto.

 

- Però non sembrava che dispiacesse- disse Harry facendomi l'occhiolino.

 

- Tu sei pazzo!- dissi io incrociando le braccia sotto il petto.

 

- No sei tu che sei pazza di me- rispose lui per difendersi.

 

- Certo Styles! L'importante è esserne convinti!- dissi io fredda.

 

- Io ne sono sicuro, potrei metterci la mano sul fuoco!- rispose.

 

- Io non ci giurerei! E stai attento che potresti bruciarti- dissi.

 

- Si si come no…- rispose lui ridendo.

 

- Senti…coso! Smettila di crederti superiore a tutti e di avere un fascino magnetico su tutte le ragazze! Non tutte sono delle oche. Io per esempio non lo sono!- risposi alterandomi.

 

- Già…-disse quasi deluso, ma sicuramente era frutto della mia immaginazione.

 

Dopo alcuni minuti di silenzio disse sbuffando - Visto che abbiamo finito me ne posso anche andare giusto?-

 

- Si! Però guai a te se pubblichi quella foto su Zoey! Se lo farai ti vengo a cercare e se ti prendo non sai che ti faccio!- dissi minacciandolo.

 

- Mmmm sai cosa la pubblico solo per vedere che cosa mi faresti!- disse lui leccandosi il labbro inferiore.

 

- Non azzardarti a farlo!- dissi io seguendolo fino alla porta della stanza.

 

- E chi me lo impedisce tu? Mezza calzetta?- disse Harry con voce infantile.

 

- Vai al diavolo!- risposi io spingendolo fuori dalla camera, per poi sbattergli la porta in faccia.

 

Ma perché doveva sempre comportarsi così? Non poteva per una volta non avere doppi fini? Uffa e pensare che all’inizio mi … no l’unica cosa da fare e evitare il più possibile le sue provocazioni non dargli corda. Lui vuole trattarmi come una di quelle sue ochette che gli ronzano intorno come api ad un alveare, ma io non gli e lo permetterò! Anche perché io non sono così. Io voglio essere trattata con il rispetto che merito e non mi farò mettere i piedi in testa da uno così. Però me la sono cavata molto bene prima. Ahahaha chissà che male che ha adesso!” pensai.

Mi misi a ridere da sola all’idea del dolore che poteva provare in questo momento.

 

POV. ZOEY

 

Quando anche lui finì di leggere il capitolo per il ripasso di chimica mi domandò

 

- Senti visto che entrambi abbiamo finito, non serve che stiamo ancora in biblioteca, quindi ce ne possiamo tornare in camera!- disse lui accennando un sorriso.

 

- Ok!- risposi fredda io.

 

- E visto che mi dispiace ancora per quello che ti ho detto ... posso accompagnarti in camera?- chiese lui con faccia interrogativa. Ma io non volevo scusarlo. Dopo tutto quello che mi aveva fatto mi sembrava solo il minimo riaccompagnarmi in camera.

 

- Va bene.- risposi sempre con tono freddo e distaccato. Presi tutti i miei libri e li riposi nella borsa, poi riposai nel ripiano apposito il libro che avevo letto poco prima.

 

Lo stesso fece Zayn con i suoi libri e così ci dirigemmo verso camera mia. Durante il viaggio dalla biblioteca a camera mia nessuno parlò e sinceramente , anche se ero arrabbiata con lui, mi dispiaceva che stesse zitto. Dopo alcuni minuti arrivammo davanti alla porta della mia camera, l'aprii e feci per entrare, ma una mano bloccò il mio polso e mi fece girare.

 

- Senti so che sei arrabbiata con me e mi dispiace, ma....- non lo feci finire di parlare e lo interruppi.

 

- Se davvero ti dispiacerebbe non mi ricatteresti con quella stupida foto! Lo sai che il mio passato non è stato felice. Perché vuoi farmi soffrire di più di quanto non lo stia già facendo?- dissi infuriata, ma allo stesso tempo triste.

 

- Io...adesso vado!- disse lui girandosi.

 

- Ok!- risposi fredda.

 

Poi lui se ne andò lasciando dentro di me un vuoto enorme e un'amarezza che mi logorava da dentro.

 

POV. WILLOW

 

Ero rimasta con il dubbio di che cosa volesse dire Niall con quella frase. Mi rimbombava continuamente il ricordo della nostra vicinanza prolungata, che a me non dispiaceva affatto. A interrompere i miei pensieri fu Zoey, che entrò in camera, senza mostrare alcuna emozione.

 

- Zoey che ti è successo?- dissi.

 

- Niente non preoccuparti- rispose.

 

- Invece mi preoccupo! Sei mia amica cavolo!- dissi io sedendomi sul letto a piedi e braccia incrociate.

 

- Si ok ... non ti devi preoccupare per me io sto bene- dissi lei accennando un sorriso finto.

 

- Non è vero e si vede benissimo! Perché non ti sfoghi con me?- dissi con aria preoccupata.

 

- Non ho bisogno di sfogarmi, sto bene è così difficile per te capirlo?- disse urlandomelo in faccia.

 

- Ok, ok calmati!- dissi.

 

Nel mentre arrivò sia a me che a Zoey un messaggio da parte di Hope

"Se avete finito di studiare venite nella mia stanza che parliamo di quello che è successo"

Così io e Zoey andammo in camera di Hope per parlare dell'accaduto. Entrando in camera notammo che c'era già Janne con faccia parecchio arrabbiata. Ci accomodammo su un letto e aspettammo le altre. Intanto nella stanza entrarono anche le compagne di stanza di Hope.

Hope prima le guardò e dopo ci disse - A ragazze loro sono Kim e Kate, le mia compagne di stanza- disse indicandole.

 

- Noi invece siamo Willow, Zoey e Janne!- dissi io presentandoci.

 


- Piacere- disse Kim.

 


- Si, si..- disse Kate.

 


- Posso sedermi vicino a te Hope?- chiese Kim

 


- Si!- rispose Kim. Poi continuò dicendo - Che fate una specie di riunione?-

 


- Si!- rispondemmo in coro.

 


- Kim posso chiederti una cosa?- dissi io sorridendo.

 


- Certo!- rispose lei sorridendo.

 


- Ma perché Kate e così ...- non sapevo che dire, perché se era sua amica la potevo offendere.

 


- Menefreghista?- disse lei con mio grande stupore

 


- Si, ecco! Come mai?- dissi io un po’ in imbarazzo.

 


- Be lei è una cheerleader e non gli piace parlare con persone che non conosce!- disse Kim guardando la porta del bagno in cui era entrata poco prima Kate.

Dopo qualche minuto di silenzio Janne disse - Possiamo parlare oppure qualcuno può spifferare quello che diciamo?-

 


- Forse sarebbe meglio aspettare che Kate esca dal bagno e vada agli allenamenti- disse Kim a bassa voce per non farsi sentire.

 


- Allora Kim perché non ti ho mai vista in giro per scuola?- disse Janne.

 


- Beh... Diciamo che non sono una ragazza a cui piace attirare l'attenzione- disse intimorita.

 


- Già.. Non come me..- disse Zoey depressa.

 


- Zoey non dire così, tu sei bellissima!- disse Hope, tentando di rassicurarla.

 


- Non è vero! Sono come un cesso!- disse iniziando ad avere gli occhi lucidi.

 


- Smettila di dire così Zoey non fai altro che peggiorare la tua situazione- dissi io iniziando ad alterarmi.

 


- Si tu dici così perché ti va tutto bene! Lasciamo perdere...- urlò Zoey.

 


- No non lasciamo perdere!- dissi io.

 


- Non dire così perché non è vero! Il ragazzo che mi piace non mi considera nemmeno e ti sembra che vada tutto bene?!- disse cominciando ad arrabbiarsi.

 


- Be non è mica colpa mia se non ti considera!- dissi sbuffando.

 


- Mmmm perché adesso è colpa mia??- disse lui avvicinandosi a me e urlandomi in faccia.

 


- Forse se invece di fare la punk arrabbiata gli parleresti, forse e dico forse ti calcolerebbe un minimo di più!- dissi facendo lo stesso.

 


- Calma, calma ragazze! - disse Hope mettendosi fra me e Zoey.

 


- Hope spostati, che devo prendere a pugni quella ....- disse Zoey.

 


- Quella cosa? Dai continua la frase, vediamo quanto sei coraggiosa!- risposi io.

 


- STUPIDA che crede che Niall sia innamorato di lei! Pff povera illusa, lui non ti amerà mai!- ribatté Zoey ferendomi nel profondo.

 


- BASTA!! Ma che vi prende? Dove sono finite le buone amiche che ho incontrato i primi giorni di scuola? Io davvero non vi riconosco più! - disse Janne.

 


- Io non la smetto finché non mi chiede scusa!- disse Zoey.

 


- Scusa di cosa sei tu che hai iniziato!- ribattei io.

 


- Però tu stai continuando!-

 


- Non è vero sei tu che continui!- continuai io.

 


- Ti prenderei a schiaffi qualche volta, lo sai?-disse Zoey.

 


- Io a differenza di qualcun'altra non mi faccio del male!- dissi, ma mi accorsi solo dopo quello che era uscito dalla mia bocca.

 


- Sono cavoli miei se faccio quello che faccio...ed ho un ottimo motivo... e addio mi hai stufato!- mi rispose lei uscendo dalla stanza in lacrime.

 


- Willow che volevi dire con la frase " io a differenza di qualcun'altra non mi faccio del male"?- mi chiese Hope.

 


- Be ecco io ....- era da un po’ di tempo che avevo scoperto che Zoey si tagliava. Lo scoprii quando per sbaglio aprii la porta del bagno e vidi lei con una lametta in mano, si tagliava i polsi. Rimasi sbalordita lei mi venne vicino e mi disse di promettere che non l'avrei mai detto a nessuno. Io la assecondai ma poi provai in tutti i modi a fargli cambiare idea, però senza alcun successo. Da li in poi il rapporto con Zoey era cambiato nei miei confronti lei era diventata più distaccata, forse credeva che così le cose non si sarebbero mai venute a sapere ed invece, eccoci qui dopo una lite, mentre lei è scappata via in lacrime, io adesso dovevo dare una spiegazione al resto del gruppo sulla frase veritiera che avevo rivelato.

 

 

Spazio Autrice:

No, non è un miraggio, stiamo aggiornando e questa volta abbiamo fatto presto! Spero che il capitolo piaccia e che dire … secondo voi la situazione tra Willow e Zoey si risolve? E Willow adesso che racconta alle altre? Beh seguite alla storia e lo scoprirete! Una ragazza mi ha chiesto di pubblicizzare le sue storie e come promesso lo faccio:

Link profilo: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=250253

Link storie: Friends forever...or what else...?!? http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1349313&i=1 e I'm waiting for you http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1548006&i=1

Un bacio Didi e Veve <3

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Capitolo 8
*** The Blackmail (part 3) ***


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Settimo Capitolo – The Blackmail (Part 3)

 

Willow allora? Stiamo aspettando una risposta!- disse Janne con aria impaziente

 

-Ecco io...- non sapevo proprio se dirglielo o no.

 

- Ti decidi a parlare?- mi incitò Hope.

 

- Beh... Ecco... Non so come dirvelo ragazze- dissi.

 

- Con la bocca?!- disse ironicamente Janne.

 

- Ahaha molto spiritosa, comunque non è una cosa semplice da dire- risposi.

 

- Fai uno sforzo e diccela! Non tenerci sulle spine!- disse Hope.

 

Presi un respiro e comincia a raccontare. Alla fine rimasero tutte a bocca aperta e nessuna sapeva cosa dire.

 

- Oddio! Non sapevo che Zoey si tagliasse!- disse Janne scioccata.

 

- Già nemmeno io! Anche se non ci conosciamo bene non lo avrei mai detto. Sembra un persona forte che non si lascia abbattere da nulla, ma a quanto pare non è così- disse Kim sospirando.

 

Nel frattempo mi accorsi che Hope se ne stava zitta con la testa rivolta verso il pavimento.

 

- Hope tutto ok?- chiesi, ma non ebbi risposta. Allora mi avvicinai e mi abbassai al suo livello e, quando lo feci, notai che aveva gli occhi lucidi e che due lacrime le stavano rigando il viso.

 

- Ei tesoro che hai?- chiese Janne.

 

- Sono una pessima amica!- disse singhiozzando.

 

- Come mai?- chiesi.

 

- Perché sono sua amica e dovevo accorgermene e invece non è successo e potevo fare qualcosa per impedirlo!- disse continuando a singhiozzare.

 

- Non è vero! Non dire queste cose, sei un'ottima amica e non sottovalutarti perché come te ne esistono poche. Ti fai volere bene facilmente senza fare un minimo sforzo e non questa non è una cosa da tutti- disse Kim.

 

POV. HOPE

 

Ad un certo punto un pensiero girò per la mia testa. Lei se n‘era andata piangendo, stava male e si vedeva e quindi.... no non poteva farlo di nuovo. Mi alzai di scatto facendo cadere a terra Willow e mi precipitai in camera di Zoey. Appena arrivai di fronte alla sua porta comincia a bussare ininterrottamente. Ma Zoey non venne ad aprire. Cominciai a preoccuparmi, così iniziai a chiamare il suo nome sbattendo nervosamente la mano sulla porta.

 

- Zoey! Apri immediatamente questa porta!- dissi, o meglio urlai, ma nessuno continuò a rispondermi.

 

- Ei! Ma è possibile che non ci sia un attimo di pace!- brontolò una voce che avrei riconoscito anche se fossi stata sorda.

 

- Styles, non è il momento di scherzare- dissi in preda ad un attacco di panico.

 

- Harry per favore aiutami!- dissi disperata.

 

- Harry che vuoi da me?- disse lui sbalordito.

 

- Per favore aiutami!- dissi scoppiando in un pianto. Con sguardo malizioso si avvicinò a me e mi disse - Se vuoi che ti aiuti devi fare una cosa...-

 

- Harry questo non è il momento di fare lo sciupa-femmine!- dissi io arrabbiandomi. Nel mentre sentii un botto provenire dalla camera e cominciai di nuovo a bussare e urlare il suo nome.

 

- Harry muovi quel sedere e portalo qui! Dobbiamo riuscire ad aprire la porta... la mia amica è ... in pericolo!- dissi io iniziando a dare calci alla porta. A questo punto si rese conto che non era uno scherzo e cominciò a provare ad aprirla insieme a me.

 

- Spostati ci penso io- disse con aria seria. Lo lasciai fare e cominciò a prendere la porta a spallate.

 

- Harry così ti farai male!- dissi sempre piangendo.

 

- Non preoccuparti, dobbiamo tirarla fuori da li- disse continuando a spingere la porta. Dopo varie spallate riuscimmo ad aprirla. Mi precipitai dentro la stanza ma non vidi Zoey sui letti, poi corsi in bagno e vidi una scena agghiacciante. Era per terra in una pozza di sangue.

 

- HARRY!!!!!!- urlai piangendo ancora più forte. Appena mi raggiunse seguì il mio sguardo, guardò a terra e il suo sguardo rimase impietrito. Ad un certo punto le ragazze apparvero oltre la soglia e appena video la scena, si misero a gridare e a piangere, mentre Kim chiamò un'ambulanza che arrivò in pochi minuti. Solo uno poteva salire sull'ambulanza e tutti decisero di cedere il posto a me. Così sali e tenni la mano di Zoey per tutto il tragitto dalla scuola all'ospedale. Harry era dietro all'ambulanza con la sua macchina che ci seguiva per accompagnare Willow, Janne e Kim all'ospedale. Appena arrivammo mi fecero scendere e trasportarono Zoey all'interno dell'ospedale. Quando vidi in che reparto la portarono mi sentii male: TERAPIA INTENSIVA. Questo voleva dire che non stava per niente bene. Le mie gambe non ce la fecero più e cedettero, ma due braccia forti mi sostennero e non mi fecero cadere per terra. Mise un braccio alla mia vita ed il mio intorno al suo collo per accompagnarmi a sedere su una seggiolina bianca che non aveva l'aria di essere comoda, ma questo era l'ultimo dei mie problemi.

 

- Vuoi un bicchiere d'acqua?- mi chiese dolcemente.

 

- Si, grazie- dissi flebilmente. Andò verso la macchinetta, che era all'interno della sala d'attesa, prese una bottiglietta d'acqua e chiese all'infermiera un bicchiere. Nel mentre vidi comparire dal fondo del corridoio le ragazze con dei visi scioccati. Appena mi videro mi vennero incontro e cominciarono a farmi tremila domande tutte insieme.

 

- Allora come stà?- chiese Janne.

 

- È grave?- chiese Kim.

 

- Ti hanno detto qualcosa?- chiese Willow.

 

- Ragazze non so niente siamo appena arrivati- dissi in un sussurro che ebbi paura non mi avessero sentito. Dopo 2 minuti arrivò Harry con il mio bicchiere.

 

- Grazie- dissi, mentre lui mi rivolse un dolce sorriso.

 

- Di niente- rispose, mentre si mise a sedere sulla seggiolina accanto alla mia.

 

- Harry se vuoi puoi andare-

 

- No rimango-

 

- Davvero, vai pure, non voglio la compassione di nessuno-

 

- Non me ne vado finché non so qualcosa- disse incrociando le braccia al petto.

 

- Okey- dissi sospirando.

 

Le ragazze se ne erano andate perchè dovevano riferire alla preside della scuola quello che era successo. Avevano fatto storie, ma promisi loro di avvertirle appena mi facevano sapere qualcosa. Aspettammo circa due ore ma nessuno ci faceva sapere niente e l'attesa era molto dura da sopportare, tanto che ricomincia a piangere. Non ce la facevo proprio a non farlo, per me era un modo per sfogarmi da tutti i miei problemi.

 

- Eii non piangere- mi disse Harry.

 

- Scusa, mi prenderai per una bambina piccola, ma non ce la faccio a sopportare tutto questo- dissi.

 

- Non ti giudico, perche ti capisco. Se capitasse a Louis anche io reagirei come te. È una tua amica e le vuoi bene è normale-

 

- Se le capitasse qualcosa non me lo perdonerei mai. Sono sua amica e non mi sono accorta di quello che succedeva-

 

- Non ce ne siamo resi conti nessuno, non darti colpe che non hai-

 

- Mi faresti un favore?- chiesi abbassando lo sguardo.

 

- Certo!- disse sorridendomi incoraggiante.

 

- Ho bisogno di un abbraccio, lo faresti?- chiesi arrossendo e sperai che lui non lo notasse. Non mi rispose e pensai che se ne era andato per la mia proposta indecente, ma poi sentii il calore del suo corpo e le sue braccia che mi stringevano a lui. Non ci pensai due volte e lo abbracciai stringendolo a me. In quel momento era l'unica cosa di cui avevo bisogno, e ricominciai a piangere.

 

- Shh, va tutto bene- disse cullandomi e passandomi una mano sulla schiena come per calmarmi.

 

- Scusa ti sto bagnando tutta la maglietta- dissi staccandomi dall'abbraccio.

 

- Sai che me ne importa della maglietta- rispose. Lo guardai con aria scioccata.

 

- Chi sei tu e che cosa ne hai fatto di Harry Styles?- lui rise e mi ristrinse a se.

 

- Sei tu che mi vedi come un ragazzo senza cuore!- disse.

 

- Scusami, ma è quello che fai credere alle persone-

 

- Lo so, ma in realtà ho un cuore e dei sentimenti anche io-

 

- Non si direbbe da come ti comporti a scuola-

 

- Quello è solo un modo per farmi rispettare, ma ho capito che ci sono cose più importanti nella vita che essere un bulletto della scuola-

 

- Ah si?! E quando l'avresti capito?- chiesi curiosa.

 

- Stando qui adesso con te. Mi hai fatto capire che la popolarità non è tutto e che l'amicizia è qualcosa di indescrivibile che ti può portare a fare cose che nemmeno penseresti mai di fare, ma se vuoi bene a qualcuno o tieni a qualcuno di così importante per te faresti qualsiasi cosa-

 

- Non ci sto capendo più niente. Cosa vorresti dire con questo?-

 

- Che nonostante tutto mi sa che ti voglio bene, sennò come spiegheresti che sono ancora qua con te invece di essere a divertirmi con i miei amici?-

 

- Me se non facciamo altro che litigare dalla mattina alla sera?-

 

- Questo non vuol dire niente, io ti voglio bene e me ne sono accorto ora. Magari non come ne voglio a Louis, Liam, Niall o Zayn, ma un pochino te ne voglio-disse con un sorriso timido e le guance leggermente arrossate. Non ci pensai due volte e lo abbracciai stretto a me. All'inizio rimase impacciato, non si aspettava questo comportamento da me e sinceramente non sapevo nemmeno io da dove saltava fuori questa intraprendenza. Fatto stà che dopo una manciata mi strinse a se così forte che ebbi paura di non riuscire a respirare e che lui riuscisse a sentire i battiti accelerati del mio cuore. Stavo così bene tra le sue braccia. Erano così calde e forti, mi sentivo protetta e era una sensazione che non avevo sentito con nessun altro tranne che mio fratello. Ad un certo punto sentimmo qualcuno che si schiarì la voce. Ci staccammo velocemente e davanti a me vidi il dottore.





 

Spazio Autrici:

(POV. VERY)

Allora incomincio col dire che mi dispiace tantissimo! E tutta colpa mia se il nuovo capitolo dell’ff lo pubblichiamo così tardi!!! Mi dispiace tantissimo!! Mi perdonate vero :3???

Allora che ne pensate del capitolo? Succede un bell’imprevisto! Scommetto che nessuno di voi si aspettava questo!

Diteci che ne pensate :D .

Grazie ad ogni uno di voi per leggere questa fantastica ff e un grazie speciale alla mi super amica Didi che dopo tutto quello che combino mi vuole bene e continua a volermi partecipe in questa ff.

Ciaooooo e un bacione da Very e Didi <3

P.S: Ringrazio http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=212090 per il banner :)

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Capitolo 9
*** Deluded ***


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Ottavo Capitolo - Deluded

 

Ci alzammo e ci avvicinammo con timore al medico che ci guardava con occhi neutri privi di alcuna emozione.

 

- Voi siete degli amici di Zoey?? – disse lui squadrandoci da capo a piedi.

 

- Si- risposi con un filo di voce.

 

- Come stà?- disse Harry facendosi coraggio.

 

- Beh.. La ragazza ha perso molto sangue- cominciò il dottore mentre i miei occhi si facevano lucidi - non siamo sicuri che possa superare la notte senza un'urgente trasfusione di sangue!- Continuò il dottore. Le gambe non mi ressero più così caddi a terra e continuai nel mio pianto. Harry mi prese i fianchi e mi aiuto a sedermi su una delle innumerevoli sedie della sala.

 

Il dottore si stava dirigendo verso la sala operatoria quando Harry lo prese per un braccio e gli disse

 

- La prego, salvi quella ragazza!-

 

- Farò tutto il possibile ragazzo- disse il dottore. E svanì dietro la porta della sala operatoria. Io continuai a piangere senza freno, Harry invece, che rimase più scostante da quella situazione, chiamò le ragazze e gli spiegò quello che aveva detto il medico. Si sentivano i loro pianti disperati dall'altra parte e dissero ad Harry che sarebbero arrivate subito.

 

Dopo aver chiuso la chiamata Harry venne a sedersi accanto a me.

 

- Vuoi che ti porti qualcosa?- chiese accennando un sorriso.

 

- Si ... la mia migliore amica!- dissi continuando a piangere però con più calma.

 

- Vedrai che andrà tutto bene - disse passando la sua mano fra i miei capelli facendomi calmare un po’.

 

- Se vuoi andare dai tuoi amici vai pure… - dissi sollevando lo sguardo sui suoi occhi.

 

- Perché non vuoi che rimanga? Che ti ho fatto?- disse lui fissandomi.

 

- Niente, non mi hai fatto niente. Solo che penso non vorrai stare qui con me per tutto il tempo.. Se vuoi puoi andare pure dai tuoi amici!- affermai.

 

-Ok se è questo quello che vuoi!- prese le sue cose e sparì dietro l'angolo. Appena mi accorsi di quello che stava accadendo mi alzai e lo cercai. Appena voltai l'angolo lo vidi in fondo al corridoio. Non ci pensai due volte e cominciai a correre per raggiungerlo.

 

- Harry!- urlai e una signora si girò a guardarmi male.

 

- Harry!!! - continuai, incurante delle occhiatacce della signora. A quel punto si girò e vide che lo stavo rincorrendo. Si fermò è riuscii a raggiungerlo.

 

- Che vuoi?- disse arrabbiato.

 

- Io non volevo mandarti via- dissi abbassando lo sguardo.

 

- Allora perché mi dici queste cose?-

 

- Perché non capisco che cosa ci trovi in me. Guardami! Sono una ragazza mediocre e di certo non sono una delle ragazze con cui di solito passi il tempo!-

 

-Volevo solo farti compagnia...perché la tua amica stà male..ma se non vuoi non c'è problema e poi...chi ti dice che provo qualcosa per te?-

 

- Tu prima! Hai detto che a me ci tieni!- Harry a quel punto rimase fregato con le sue parole.

 

- Si è vero ci tengo un pochino a te, ma non montarti la testa Hope! Per me sei solo una ragazza come le altre! Ti vorrei solo portare a letto!- disse malizioso.

 

- Se pensi questo allora sei soltanto un bastardo!...E io illusa che pensavo mi stessi accanto perché volevi consolarmi e invece vuoi solo che entri nel tuo letto- dissi sconsolata, ma continuai - e comunque non voglio che stai qua solo perché ti faccio pena… Se pensi solo quello di me sei uno stronzo io non dovevo…- dissi ancora più sconsolata, poi mi tappai la bocca prima di dire una cosa di cui mi sarei pentita amaramente.

 

- Cosa non dovevi?- disse alzando la voce.

 

- Io...- che cosa gli avrei detto? Che mi piaceva? Ero nel panico più totale. Ma meno male che Dio esiste. Infatti dietro di lui apparvero le ragazze che mi abbracciarono tutte.

 

- Bene sono arrivati i rinforzi- sorrise e continuò - adesso posso anche andare- A quel punto feci una faccia triste. Ma perché non capiva quanto io tenessi a lui. E perché faceva così ogni volta? Prima fa il dolce e poi ritorna lo stronzo di sempre io quel ragazzo proprio non lo capisco. Però continuo a volergli bene ugualmente, è pazzesco come ci si possa innamorare di una persona e non volerla lasciare andare anche se ti fa soffrire.

 

- Ciao ragazze- disse.

 

- Ciao- risposero in coro e poi si avvicinò a me.

 

- Te ne devi andare per forza?- dissi.

 

- Si devo andare... Louis e gli altri so chiederanno che fine ho fatto- dissi sorridendo.

 

- Okey... Allora ciao-. Di tutte le cose che poteva fare ne fece una che mi fece restare sorpresa. Mi abbracciò come se avesse paure che potessi scappare e ebbi paura che potesse sentire i battiti accelerati del mio cuore. Quando ci staccammo mi sentii come se una parte di me fosse scomparsa.

 

- Allora io vado- continuò Harry.

 

- Okey...- dissi cercando di sembrare tranquilla.

 

- Senti perché non torni a scuola stanotte? Hai bisogno di riposarti!- disse Harry girandosi.

- No! Stanotte la passerò qua. Devo stare con lei! - dissi decisa.

 

- Okey, ciao Hope!- disse dandomi un bacio sulla fronte.

 

- Ciao!- dissi quasi con un sussurro, per evitare che vedesse le mie guance che ormai andavano a fiamme. A questo punto tornai dalle ragazze che mi guardavano con occhi maliziosi.

 

-Allora...- cominciò Janne - che succede con Harry?- continuò..

 

- Niente!- dissi guardando a terra

 

- Umm sicura?- disse Janne picchiettandomi il braccio.

 

- Dai Hope! Sai che puoi dirci tutto!- continuò Willow.

 

- Si abbiamo solo parlato un po’…- dissi facendo la vaga.

 

- La smetti di fare così? Raccontaci tutto!- disse Kim.

 

- Non c’è niente da raccontare … ha detto che è stato tutto il tempo con me perché Zoey gli faceva pena ed io gli facevamo pena, è ha detto che vorrebbe portarmi a letto come fa con il resto delle sue ochette … quindi non c’è niente da dire. Meglio se andiamo in sala. - dissi senza lasciare il tempo alle altre di controbattere.

 

Passarono alcune ora ma del medico, nessuna traccia. Incominciavamo ad agitarci, quando vidi una ragazza avvicinarsi a noi. Era l’altra mia compagna di stanza, Kate.

 

- Em … io … ecco ho saputo cos’è successo e sono venuta subito…- disse arrossendo.

 

- Grazie!- sussurrai prima di abbracciarla. In quel momento l’unica cosa di cui avevo bisogno era di affetto, di qualcuno che mi stesse vicino. Lei dapprima non sapeva cosa fare, poi si lasciò andare e mi abbracciò a sua volta.

 

- Prego! – disse staccandosi lentamente dall’abbraccio.

 

- Kate sono contenta che tu sia venuta!- disse Janne abbracciandola, seguita da Willow e poi da Kim.

 

- Ragazze cos’ha detto il dottore?- chiese lei preoccupata.

 

- Ha detto che ha bisogno di un’urgente trasfusione di sangue e ha detto anche …- sospirai - … che forse non passerà la nottata- dissi incominciando a strofinarmi gli occhi nervosamente.

 

- Se hanno bisogno di sangue basta chiedere! Io ne ho tanto!- disse Kate mostrando il braccio. Un piccolo sorriso apparve sul viso di tutti, ma non appena intravidi il dottore il mio sorriso scomparve. Guardavo i suoi movimenti, per capire se sarebbe venuto a comunicarci qualcosa. Eravamo tutte tremendamente agitate. Anche Kate che da poco si era dimostrata dolce e gentile.

Non c’era più dubbio il medico si stava avvicinando rapido verso di noi. Ci alzammo tutte e lo fissammo finché non fu davanti a noi.

 

- Allora ragazze … come ho detto precedentemente a …- si interruppe non ricordando il mio nome, così lo aiutai.

 

- Hope!- dissi stritolando le mie mani dall’ansia.

 

- La vostra amica potrebbe anche non farcela ma c’è stata una svolta positiva. Abbiamo trovato un donatore, dello stesso tipo sanguigno. Quindi dovremmo riuscire a fargli una veloce trasfusione subito. – delle lacrime di gioia apparvero sul viso di tutti, forse Zoey ce l’avrebbe fatta.

 

- Possiamo ringraziare il donatore??- disse Willow.

 

- Il donatore è protetto da delle leggi che non concedono la rivelazione del nome. Mi dispiace.- disse il medico con sicurezza.

 

- Ah… - sospirò Willow.

 

-Però può ringraziarlo lei da parte nostra?- chiese Kate.

 

- Si questo lo posso fare.- disse l’uomo sorridendo.

 

- Grazie mille per tutto quello che stà facendo per la nostra amica!- disse Janne.

 

- Non ringraziatemi, sto solo facendo il mio dovere – disse prima di darci la mano e tornare in sala operatoria.

 

La nottata la passammo tutte in ospedale, l’una a dormire sulla spalla dell’altra. Era la prima volta da quando ero entrata in quell’ospedale, che un briciolo di speranza era entrato in me. Non mi interessava più di Harry e di tutte le sue parole confuse, volevo solo che Zoey tornasse da me, questa era l’unica cosa che volevo di più al mondo in quel momento.

Mi svegliai di soprassalto sentendo un allarme. E se a Zoey stava succedendo qualcosa e se stava m… no poteva succedere questo alla migliore persona che io avessi mai conosciuto. Mi alzai in piedi e scossi con forza le ragazze per farle svegliare. Poi guardai il corridoio zeppo di medici e infermieri che correvano forsennatamente su e giù. Il mio cuore batteva all’impazzata e non ci capii più niente poco dopo il buio si impadronì di me.

 




Spazio Autrici:

Come va bella gente? Vi è piaciuto il capitolo? Beh spero di si perchè ci abbiamo messo moooooooooooooooooolto impegno per scriverlo... comunque vi devo dare una bruitta notizia: perr circa una settimana non aggiorneremo perchè parto vado a Londra e non posso connettermi.... Lasciate qualche recensione, mi farebbe molto piacere.

Un bacio Dile e Very <3

 

Ringrazio ancora Londonimhere per il banner

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Capitolo 10
*** The Revenge (Part 2) ***


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Nono capitolo – The Revenge (Part 2)

 

Mi sveglia di soprassalto, avevo fatto un sogno che nessuno si sarebbe mai sognato. Era pazzesco ero tutta sudata e mi sentivo strana, vedevo tutto sfuocato. Portai una mano agli occhi sentendo però tirare la pelle. Una voce estranea mi sussurrò un – Non muoverti, adesso chiamo il medico!- il medico? Scattai in avanti sotto le lamentele dell’infermiera. Toccai gli occhi ricoperti da una crema, almeno sembrava questo al tatto e poi finalmente riuscì a vedere. Ero in un letto di ospedale alla mia sinistra c’era l’infermiera, che mi aveva sgridata poco prima.

 

Mi calmai e chiesi – Come mai mi trovo qui?- ero ancora confusa e se il sogno che avevo fatto non era un sogno ma la verità?

 

- E’ svenuta in mezzo alla sala d’attesa e così l’abbiamo portata qui.- disse sorridendo.

 

- E perché mi trovavo in sala d’attesa? E perché mi avete messo della crema sugli occhi?- chiesi preoccupata.

 

Si avvicinò alla sedia che si trovava a pochi centimetri dal letto e si sedette per poi rispondermi - Be la crema che gli abbiamo messo è alla camomilla e serve ad alleviare e a calmare il rossore degli occhi. E si trovava in sala d’attesa perché la sua amica è stata ricoverata d’urgenza.- Il mondo mi cadde addosso. Quindi era tutto reale, Zoey si era tagliata … e la luce di emergenza? O no e se è … non può essere.

 

- Come stà Zoey?- chiesi con voce tremante.

 

- La sua amica ce l’ha fatta! Grazie alla trasfusione di sangue. In realtà è quasi un miracolo che ce l’abbia fatta.- Un grande peso mi si tolse di dosso e non curante delle regole abbraccia l’infermiera con forza. Subito dopo le mie amiche entrarono e mi abbracciarono piangendo di felicità. Zoey ce l’aveva fatta non potevo crederci, era la cosa più bella del mondo.

 

- Ragazze ancora non ci credo! Sono troppo felice!- dissi piangendo di gioia.

 

- Si anche noi, dovevi vederci quando l’abbiamo saputo siamo saltate letteralmente in braccio al medico, ahahahahahaha è stata una cosa esilarante!- disse Willow.

 

- Ahahahahahaha ragazze dobbiamo festeggiare!!- disse Kim.

 

- Ma non qui … altrimenti l’infermiera si arrabbia.- disse Janne sorridendo.

 

- Ragazze che ne dite di organizzare una festa per quando Zoey torna a scuola?- chiesi io sorridendo.

 

- Siiiiiiiiiiiii!!- gridarono in coro.

 

- Prima dobbiamo chiamare la preside per dirle che …- mi tapparono la bocce e si misero a ridere.

 

- Calma intanto aspettiamo che si riprenda! – disse Janne.

 

- Comunque prima dobbiamo fare quella cosa a … tu sai chi!- disse Willow guardandosi circospetta.

 

- Chi che cosa?- chiese Kim.

 

- Be ecco … non so se possiamo fidarci..- disse Janne guardando Kate.

 

- Che centro io??- disse lei sbalordita.

 

- Be ecco tu non sei una cheerleader? – chiese Willow.

 

- Si ma … be ero un cheerleader, prima che Thalita mi mandasse via. Vi rendete conto che mi ha eliminato dalla squadra solo perché i miei capelli non erano in ordine? Ma si può una cosa del genere è da ochette fuori di testa … -Avevo ascoltato solo un pezzo del discorso per poi perdermi, sembrava desse i numeri. Era davvero arrabbiata con Thalita che l’aveva cacciata senza alcun motivo decente dalla squadra. In questo caso il piano andava attuato.

 

- Be ecco … Hope possiamo dirglielo?- chiese Janne sottovoce.

 

- Certo! Janne spiegagli il piano! Tu Willow spiegalo a Kim.- dissi sorridendo.

 

- E tu vestiti!- disse Kim porgendomi dei vestiti puliti che aveva portato da scuola http://www.polyvore.com/hope_hospital_style/set?id=90169173 . Dopo essermi finalmente cambiata, guardai Kate e Kim che sembravano avere uno sguardo al quanto maligno.

 

- Ragazze perché quelle facce?- chiesi ridendo.

 

- Il tuo piano è geniale!- disse Kim.

 

- Avremo la nostra rivincita, si incavolerà da morire! Hihihihi mi piace. Muhahahahahahahaha!!!- Kate era leggermente partita, con la fantasia chissà che si immaginava. Sorrisi all’idea dei suoi pensieri contorti.

 

- Ehehehe mi stai facendo paura Kate- disse Willow nascondendosi dietro Janne.

 

- Che gabbia di matte!- dissi io ridendo come una pazza. Per poco non veniva l’infermiera per dirmi di stare zitta. Era sicuramente il giorno più bello di tutta la mia vita. Sapere che tutto era tornato apposto era il massimo.

 

- Ragazze …- mi bloccai un attimo pensando che non sapevo ancora se Zoey si fosse svegliata.

 

- Ma Zoey si è svegliata o no? E i suoi genitori che hanno detto? - chiesi.

 

- Quando c’eravamo noi dormiva, ma possiamo andare a vedere! I suoi genitori sono felicissimi che non sia successo il peggio. Appena hanno saputo che Zoey si sarebbe rimessa si sono dati un lungo bacio e hanno ringraziato il medico.-

 

- Awww che dolci.- dissi sospirando.

 

- Bene allora corriamo da Zoey!!- disse Kim. Noi ovviamente come non potevamo prendere alla lettera? Ci mettemmo a correre come pazze per i corridoi dell’ospedale, seguite da due infermieri che ci pregavano di fermarci. Finalmente arrivammo davanti alla stanza di Zoey, la aprimmo e dormiva ancora come un angelo, così decidemmo di tornare a scuola, dove la preside ci diede due giorni di pausa da scuola.

 

Il secondo giorno di pausa decidemmo finalmente di attuare il piano “Thalita”. Essendo in un giorno di pausa, dovevamo mescolarci tra la folla di persone in tutta ginnica. Così optammo per un look bello ma sportivo ( Hope http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90877544&.locale=it ,Willow http://www.polyvore.com/willow_sporty_look/set?id=90179590 , Kim http://www.polyvore.com/kim_sporty_look/set?id=90182326 , Kate http://www.polyvore.com/kate_sporty_look/set?id=90180897 , Janne http://www.polyvore.com/janne_sporty_look/set?id=90183470 ). Riuscimmo a mescolarci abbastanza bene visto che nessuno ci riconobbe e ci infiltrammo nello spogliatoio femminile della palestra. Trovare l'armadietto di Thalita non fu così difficile visto che c'era scritto il suo nome sopra con delle lettere adesive tutte brillantose, con una forcina riuscimmo a forzare la serratura e, quindi, aprimmo lo sportello.

 

- Janne presto! Passami il colorante- dissi sottovoce.

 

- Oh si! Eccolo qua- rispose.

 

- Bene. Kim tu che hai i guanti versalo nella boccetta sennò rischiamo di macchiarci e ci scoporno subito-

 

- Va bene-

 

Avevamo quasi finito, mancava solo di chiudere la boccetta, quando sentimmo suonare il fischietto della professoressa di ginnastica. Segno che l'ora era finita e quindi stavano per rientrare tutti negli spogliatoi.

 

- Ragazze sbrighiamoci o ci scopriranno!- urlai sottovoce.

 

- Ci sono, ci sono. Fatto!- esclamò Kim.

 

- Perfetto! Adesso andiamocene prima che ci veda qualcuno-

 

 

Spazio Autrici:

Perdonateci! Non so con che coraggio posto ora, ma da quando sono tornata da Londra non avevo più ispirazione e anche Vero non sta passando un momento facile.. quindi perdonateci.. Comunque, tornando al capitolo, che ne pensate? Cosa farà adesso Hope con Harry? E Zoey perdonerà Zayn?? Fatemi sapere con una recensione

Baci Dile e Vero <3

 

Ringrazio ancora Londonimhere per il banner

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