PICCOLE GRANDI PESTI

di Daisy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un pomeriggio come tanti.... ***
Capitolo 2: *** ...o quasi ***
Capitolo 3: *** in partenza! ***
Capitolo 4: *** all'areoporto! ***
Capitolo 5: *** al'aereoporto 2 ***
Capitolo 6: *** all'aereoporto 3 ***
Capitolo 7: *** all'areoporto! (ancora...) ***
Capitolo 8: *** E' mia soella!!! ***
Capitolo 9: *** sull'aereo!!! ***



Capitolo 1
*** un pomeriggio come tanti.... ***


-Fred

 

 

 

 

Piccole grandi pesti

 

 

-Fred! George! Siete impazziti?-

 

-hanno fatto così tutto il pomeriggio mamma!-

 

La informò Percy con espressione corrugata seduto sulla panchina del giardino con un libro in mano

 

-ho provato a fermarli ma a me non mi ascoltano!-

 

-non ascoltano nessuno Perce… oddio-

 

Sospirò Molly fissando esasperata i gemelli impegnati a versare litri d’acqua nelle tane degli Gnomi da giardino.

 

-Dov’è Papà?-

 

-l’ho appena chiamato per Fred e George ma era occupato a dare la pappa a Ginny, mentre Charlie insegnava a volare a Ron….-

 

Il bambino seienne indicò una parola stampata sul libro

 

-cosa vuol dire gn-occa?-

 

-ma Ron ha due anni!-

 

Urlò la signora Weasly precipitandosi verso la cucina per fermarsi sulla soglia e tornare a passi frettolosi verso Percy

 

-chi ti ha dato questo libro?-

 

-Bill-

 

Rispose il bambino

 

-ha detto che se dovevo imparare a leggere che almeno imparassi qualcosa d’importante-

 

Il viso della signora Weasly si colorò lentamente di rosso mentre prendeva velocemente il volume

 

-non ti piace-

 

Spiegò velocemente per precipitarsi nuovamente in casa sentendo gli urletti di Ron che provenivano dalla tana.

 

Arthur era seduto in cucina di fronte a Ginny che sgambettava nel seggiolone mentre Ron, in precario equilibrio sulla vecchia scopa giocattolo di Bill, sfrecciava nel salotto alternando urletti di gioia a versi di vero e proprio terrore.

Charlie lo seguiva tranquillamente indicandogli indicazioni tecniche sulla postura del busto e sul modo di piegare le gambe

 

-Ron!-

 

Urlò Molly seguendolo e prendendolo al volo mentre la scopa andava convinta ad infilarsi su per il camino, fortunatamente spento.

 

-dio! Cosa ti è saltato in mente?-

 

Urlò rivolta a Charlie che scendeva tranquillamente fissando con sufficienza Ron che aveva già rivolto la sua attenzione verso l’orologio.

 

-mamma! Uffa! Io ho imparato presto! E poi mica è colpa mia se è negato!-

 

-ti ho detto mille volte di non volare in casa, pazzo incosciente!-

 

-ci stavo attento!-

 

Molly sospirò profondamente per calmarsi.

 

Charlie non aveva più colpa dell’uomo che in cucina stava imboccando Ginny

 

-non farlo mai più-

 

Si limitò a dire tornando in cucina

 

-ARTHUR-

 

-…e arriva l’espresso di Hogwarts-

 

Esclamò placido suo marito infilando l’omogeneizzato nella bocca impiastricciata nella piccola.

 

-mammma!-

 

Gorgogliò Ginny con pronuncia infantile

 

-ciao cucciola. Cosa ti è saltato in mente di permettere a Ron di volare qui in casa?-

 

-eh?-

 

-oh lo sai benissimo! Arrivo e…-

 

Fece un gesto esasperato verso la finestra che dava sul giardino

 

-poi entro e Ron sta volando sulla vecchia scopa di Bill!-

 

-oh ma… Charlie mi ha detto che avrebbe fatto un giretto sulla scopa con Fred! Ron è in giardino a giocare con George…-

 

-NO!-

 

-come no?-

 

-ho voato papà-

 

Disse Ron con una voce buffa soffocata dal ciuccio che teneva in bocca

 

-oh porca miseria! Ometto non si fa!-

 

Sussurrò l’uomo

 

-Molly mi dispiace…-

 

-mmh mmh… e lo sai cosa stanno facendo Fred e George?-

 

Chiese Molly appoggiando sul tavolo il latte che era appena andata a comprare

 

-George mi ha detto che avrebbero… innaffiano i fiori?-

 

-no Arthur-

 

-oh…. Per avere quattro anni mente benissimo-

 

-già-

 

Mugugnò la signora Weasly a denti stretti indicandoglieli dalla finestra aperta.

 

-oh… omioddio!-

 

-già!-

 

Ripetè Molly mentre Ron si arrampicava su una sedia, intingeva il dito nell’omogeneizzato di Ginny e lo assaggiava con una buffa espressione assorta.

 

Arthur si mise le mani tra i capelli

 

-non ci posso credere… poveri gnomi!-

 

Molly fissò sconsolata Arthur che si precipitava fuori per la nobile missione di salvare gli gnomi mentre si sedeva per continuare a imboccare Ginny

 

-buoono-

 

-sì Ron? Ti piace?-

 

-buono-

 

Ripetè il bambino guardando fuori dalla finestra

 

-papà?-

 

-Sì hai visto papa? Ron dov’è Bill?-

 

Ron si girò indicando le scale che portavano al piano superiore.

 

-Charlie!-

 

Chiamò Molly infilando il cucchiaino nel barattolo vuoto di omogeneizzato

 

-sei ancora arrabbiata?-

 

Chiese il bambino di otto anni entrando in cucina

 

-hai raccontato una bugia a papà-

 

-sì… ma solo per insegnare a Ron a volare!-

 

-poteva farsi male-

 

Tentò di spiegare la donna con lo stesso tono

 

-sei abbastanza grande per capirlo-

 

-è proprio per questo che l’ho fatto in casa! Almeno se fosse successo qualcosa ci sarebbe stato papà! Non lo farò più…-

 

-d’accordo. Ora dai un occhiata a Ginny e Ron mentre vado da Bill?-

 

Charlie assunse un aria sadica

 

-cos’ha combinato?-

 

-non ti interessa-

 

-e invece sì! Sai che Bill ha la fidanzata?-

 

Molly chiuse un attimo gli occhi.

Stavano accadendo troppe cose.

 

-d’accordo stai qui tu… torno subito-

 

Salì le scale con il leggero, noto senso d’ansia che avvertiva sempre quando stava per scoprire qualcosa su uno dei suoi bambini. Aprì la porta della stanza di Bill decisa ad affrontare il discorso di quel libro che aveva Percy.

 

-non ti ho detto mille volte di bussare?-

 

Ah che nostalgia da quando diceva semplicemente “ciao mamma!”

 

-si può sapere cos’è questa schifezza?-

 

Mormorò calma sollevando il libretto che finora aveva tenuto in tasca

 

-e si può sapere perché ce l’aveva tuo fratello?-

 

-ops-

 

-sto aspettando delle spiegazioni Bill-

 

Il bambino si mise seduto sul letto scostando dal viso i capelli rossi.

 

-ma niente è una collana per ragazzi babbani che mi ha fatto conoscere Zhack Smith…-

 

-Bill ci ho dato un occhiata. Ammesso che sia per ragazzi è certamente per ragazzi grandi. Parla anche… dell’amore da un punto di vista che sei troppo giovane per capire bene-

 

-di sesso?-

 

Sbottò con violenza Bill

 

-perché non lo chiami con il suo nome?-

 

Molly ammutolì un secondo.

 

-è per questo che li leggi? Per sapere del sesso?-

 

Disse tentando un approccio distaccato

 

-mamma esci-

 

Mormorò nervoso

 

-per favore non ho voglia di parlarne…-

 

Non disse “con te” ma le parole restarono sospese chiaramente nell’aria.

 

-vorrei che parlassi con tuo padre dopo-

 

Mormorò Molly facendo per uscire

 

-me lo prometti?-

 

Bill rimase immobile a fissare l’armadio mentre Molly sospirando chiudeva la porta.

 

Non capiva perché era così sorpresa. In fonda dieci anni è l’età in cui non puoi fare a meno di dar peso a barzellette, pettegolezzi, articoli e pubblicità che ti portassero a chiederti cos’è in realtà cosa c’era di vero e di falso sul… non riusciva però a collegare tutto questo al suo bambino.

 

Poi all’improvviso gli venne in mente una cosa. Corse nuovamente verso la camera del bambino e spalancò la porta.

 

-hai la fidanzata?-

 

-MAMMA!-

 

ok ok… aveva esagerato…. Commetteva molti errori con Bill, il suo primo figlio.

 

Tornò nuovamente al piano di sotto, dove Ron, in un momento dove stranamente non era geloso e Charlie, erano intenti a far ridere Ginny, seduta tra tre cuscini del divano si godeva di tute quelle attenzioni.

 

“Ecco”, pensò Molly fissando Ginny con indulgenza. Quando avrebbe avuto l’età di Bill, probabilmente avrebbe sbagliato tutto di nuovo con la sua prima bambina. Anche se forse tra donne era diverso.

I gemelli erano rientrati, completamente fradici, ma soddisfatti.

Percy stava consultando il vocabolario per scoprire cosa voleva dire la misteriosa parola che sua madre aveva ignorato e Arthur… Arthur.

Stava riordinando in cucina tentando in tutti i modi di farsi perdonare le piccole disattenzioni praticamente inevitabili con sette Weasly a carico.

 

Ad un tratto sentì che c’era bisogno di una piccola svolta, un’avventura che spezzasse la routine che facesse sfogare i bambini tutti insieme prima che Bill partisse per Hogwarts.

 

Recuperò la scopa giocattolo dalla canna del camino, spiegò con parole dolci a Percy che gnocca era un modo brutto per dire bella ragazza, (ma com’è possibile che esista un modo brutto per dire bella mamma?) cambiò i gemelli, rassicurò Charlie con una carezza sulla testa che non era più arrabbiata, pulì il faccino di Ginny degli ultimi avanzi di omogeneizzato.

Poi si diresse in cucina per parlare con Arthur, a proposito di Bill, e dell’evento che dovevano programmare.

 

********************************************************************************

 

 

Vi avverto, non sarà composta da molti capitoli… era nata come un’one-shot anche questa fic ma come ai vecchi tempi i personaggi si sono ammutinati e il progetto iniziale che comprendeva, piccola anticipazione, solo i Weasley all’aeroporto l’ho perso di vista… Solo che i Weasly da piccoli mi piacciono troppo!

 

Ora come posso non ringraziarvi per le recensione a “malaudres and sex”? mi hanno fatto troppo piacere!

 

 

 

Riley: anch’io sono contenta di avere qualcuno che mi recensisce così spesso, grazie mille! In questo periodo scrivo abbastanza ma di solito non sono così costante a pubblicare le ff… poi quando inizierà la scu… va bè. Comunque mi fa piacere che ti sia piaciuta anche l’ultima a cui mi sono affezionata… grazie anche per avermi detto le tue parti preferite è fantastico da sentirsi dire! Sei un tesoro!

 

Hermione Weasley: Sirius l’ho sempre visto così da giovane! Codaliscia… sai che dopo aver visto il film avevo paura di sognarmi lui la notte? Altro che dissenatori! Era proprio orrendo!

p.s se ti piace Sirius sotto questa luce ti dico subito che nelle interviste mie e di Cloudy questo suo lato playboy è mooolto evidenzito!

 

Kira: in effetti un malandrino vergine a diciassette anni (tranne codaliscia) non era una cosa da tutti i giorni… ma è comunque il più maturo del gruppo! Grazie per non avermi linciato a proposito di Sara e Sirius, anche se non è detta l’ultima parola ma per ora Sara è troppo orgogliosa e lui non ha nessuna intenzione di impegnarsi!

 

Serena: sensata? Fantastico! Ti assicuro che per me ottenere un risultato simile è molto faticoso! Grazie per aver recensito!

 

Elian: allora posso solo sorridere come un ebete! Grazie mi hai reso molto felice! (nella recensione pernso che tu abbia voluto dire “Wealsey? È una parola!” scusa la precisione si capiva benissimo, era solo per evitare problemi con l’autrice)

 

TITTI: grazie per avermelo detto! È bellissimo sapere che ti piace

 

Cloudy: eh eh… i nostri discorsi al telefono! Grazie bellissima! ma quando ci vediamo?

 

Lily: grazie! Spero ti sia piaciuta anche questa!

W.J: W.J: grazie per la recensione! Sul serio sei di ischia? Mi piace molto, ho passato lì due settimane quest’estate

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Capitolo 2
*** ...o quasi ***


Sua madre era di là in cucina con suo padre da un infinità di tempo

 

 

 

 

-PICCOLE GRANDI PESTI-

 

Capitolo 2

 

 

 

Sua madre era di là in cucina con suo padre da un’infinità di tempo. Magari si stavano anche baciando. Che schifo.

 

Charlie interruppe le sue riflessioni per togliere il cuscino dalla bocca di sua sorella.

 

-lo sai che i bambini usano la bocca come un senso importante per capire e studiare le cose?-

 

Percy era seduto su una poltrona guardando Charlie con aria critica.

 

-facciamogli leccare il camino allora-

 

Rispose scontroso

 

-almeno mamma non lo dovrò pulire dalla cenere-

 

-la cenere fa schifo-

 

Disse serio George guardando il camino sporco con aria disgustata

 

-già-

 

Mormorò Fred accucciato vicino ai piedi di Percy

 

-sa di bruciato e basta-

 

-TARLIE!-

 

-un attimo-

 

Li interruppe Charlie cimentandosi nella complicata missione di ripescare Ron che, incastrato sotto il divano, lo chiamava insistente.

 

-come lo sapete?-

 

Mormorò mentre riemergeva e spolverava Ron intriso di polvere

 

-l’abbiamo mangiata no?-

 

-è disgustoso!-

 

Urlò Percy alzandosi di scatto

 

-oh la cosa più naturale del mondo!-

 

Sibilò Charlie per non farsi sentire dalla cucina

 

-Non siete così piccoli da mettere in bocca qualsiasi cosa! Vi fa male!-

 

I gemelli lo guardarono con condiscendenza

 

-ma va là! Solo un pizzico! E poi pensi che sia pepe quello in cucina?-

 

Charlie si ammutolì di scatto fissandoli come se fossero fantasmi

 

-COSA?-

 

Strillò Percy attirando l’attenzione di Ginny

 

-uno scherzetto! Che palle! E poi tu non lo mangi neanche il pepe!-

 

Percy si risedette sollevato

 

-ah già-

 

-è per questo che l’abbiamo mischiata bene con i tuoi cereali al cioccolato-

 

-MAMm-

 

Charlie afferrò Percy per un braccio premendo la sua mano sulla bocca del fratello per soffocare l’urlo.

 

Prima passando accanto alla cucina aveva sentito la parola “vacanza” e non voleva che Percy li distraesse dai piani di una cosa così bella con le sue stupide urla.

 

-ora me la sbrigo io. Tanto se era una cosa grave saresti già morto-

 

Spiegò spiccio liberando Percy che sembrò tutto tranne sollevato dalla notizia

 

-se scopro che lo avete fatto ancora-

 

Minacciò i gemelli

 

-non vi faccio più le lezioni di volo chiaro?-

 

Fred e George si scambiarono uno sguardo eloquente per poi riconcentrare la loro attenzione sul fratello maggiore.

 

-e chi-sse-ne-fre-ga-

 

Cantilenarono con un tono di voce insopportabile

 

-tanto abbiamo già imparato sai che roba, e comunque se pensi con queste minaccie di comandarci di sbagli “fratellone” non sei abbastanza grande-

 

Disse Fred con tutta la dignità che un bambino di quattro anni possa racimolare dai suoi novanta centimetri scarsi

 

Charlie sospirò appoggiandosi sullo schienale del divano

 

D’accordo. Lo ammetteva, come fratello maggiore faceva schifo, aveva meno autorità di Ron che, ancora ricoperto di polvere dalla tesa ai piedi stava facendo dei tentativi disperati per togliersi il maglioncino da solo

 

-vieni qua Ronnie-

 

Disse mentre si domandava cosa stesse passando per la testa di Bill proprio in uno di quei momenti in cui serviva.

 

Ginny stava di nuovo mangiando il cuscino, e Fred e George stavano origliando il discorso dei suoi genitori.

 

-sarebbe fantastico Arthur!-

 

Esclamò Molly entusiasta scostando meglio le tendine della finestra per permettere alagli ultimi raggi di sole della giornata di entrare.

 

-sfruttare il tuo weekend di lavoro in Francia per seguirti tutti! I ragazzi hanno bisogno di una piccola vacanza e al mare è l’ideale-

 

-Molly la nostra situazione finanziaria non è esattamente delle più brillanti… frequenterò il corso d’aggiornamento di babbanologia tutto il tempo. Te la senti di badare a sette figli da sola in un paesino babbano?-

 

-ma certo i ragazzi si sfogheranno!-

 

-è proprio questo che mi preoccupa-

 

Mormorò Arthur lasciandosi cadere su una sedia

 

-e dovremo pagare anche il viaggio Molly, lo sai che in questi tempi non possiamo usare passaporte e camini per i controlli-

 

-tu saresti andato in… quei cosi…in aereo! Il ministero come può sistemare i tuoi documenti può sistemare i nostri, con la magia che ci vuole! Poi ti dovevano dare le monete babbane no? Perfetto basta farseli dare un po’ di più per affittare qualche camera in un albergo…-

 

-ma la situazione non è così semplice!-

 

-la situazione è esattamente così semplice Arthur. Al ministero ti devono un sacco di favori per i tuoi straordinari. Sabato partiamo. Parlane domani in ufficio, oppure lo farò io-

 

Arthur ebbe come una visione di sua moglie che entrava in ufficio, prendeva il suo capo per il collo e gli urlava contro i suoi diritti.

 

-me la caverò da sola cara-

 

Mormorò con voce flebile

 

-sabato partiamo, ma è meglio non dirlo ai ragazzi quando la notizia non sarà sicura-

 

-YEEEEE-

 

Due bambini identici erano avevano appena fatto irruzione in cucina

 

-ANDIAMO IN VACANZA!!!! ANDIAMO AL MAREEEE-

 

A quell’urlo Percy balzò in piedi entusiasta finendo disteso sul tappeto per le stringhe delle scarpe che i gemelli avevano abilmente legato fra di loro.

Ginny tentò di iniziare quello che voleva essere sicuramente un discorso importante e Ron rimase impietrito fissando con gli occhi spalancati i gemelli oltre la porta aperta della cucina.

 

George straordinariamente scoccò un bacio sulla guancia di Molly e Fred si lanciò per le scale che portavano al primo piano. Forse uno in tutta la casa non aveva sentito.

 

-BIIIIL ANDIAMO AL MAREEEE-

 

Charlie sorrise vedendo l’espressione dubbiosa sul volto del fratello minore

 

-mae?-

 

-andiamo al mare Ron-

 

Il bimbo fissò alcuni dei fratelli che saltavano per la stanza

 

-MAE-

 

Strillò incurante del fatto che non sapeva cosa voleva dire.

Infondo perché non mettersi anche lui a correre per tutta la casa urlando quella parola come facevano tutti?

 

Bill fissando impassibile Fred che saltava per la sua stanza valutò la situazione.

Poi decise che la pace di camera sua non lo allettava abbastanza da impedirgli di scendere a chiedere spiegazioni. Bastava che sua madre non si trasformasse in una deprimente psicologa con tutti i suoi discorsi imbarazzanti

 

-ah eccoti Bill!-

 

Molly sorrise esageratamente

 

-lo sai che andiamo al mare?-

 

-ma va? Non lo avevo capito, avreste potuto anche urlare più forte-

 

-e piantala di rompere! Che te ne frega andiamo in Francia!-

 

Esclamò George con diplomazia urtandolo mentre correva per saltare sul divano

 

Allora Bill non potè resistere

 

Si aprì anche lui in un sorriso gigante.

 

Arthur gli passò accanto dandogli delle incoraggianti pacche sulle spalle.

 

-prima di partire dobbiamo fare un discorsetto ometto d’accordo?-

 

“ometto”. Pensò Bill sospirando.

 

Patetico.

 

********************************************************************************

 

 

E ci avviciniamo al capi dell’aereoporto che sono sicura sarà il mio preferito (credo non l’ho ancora scritto) questo era ancora di introduzione ma spero vi sia piaciuto ugualmente!

 

E ora la cosa che mi piace di più… rispondere alle recensioni!

 

Riley: stai diventando una fedelissima… guarda che poi mi abituo eh? Non posso che essere d’accordo con te riguardo ai Weasley e ai malandrini! aspetta aspetta... in estremis aggiungo queste righe perchè appena prima di pubblicare questo cap ho letto la tua ultima recensione a una mia vecchia one-shot... sono commossa!!!! dico sul serio, ONORATA!!!!

 

Lily: onorata dalla pubblicità!

 

Patty: Bill lo è un po’ di meno! Comunque non è un discorso chiuso… grazie per la recensione!

 

Elizabeth Potter: tutto ma facile sicuramente no! E il peggio deve ancora arrivare!

 

Briseide: sto leggendo i cap della tua ultima fic tieni d’occhio le recensioni quando finirò arriveranno! Sono contenta che tu abbia letto la mia e che ti sia piaciuta! Era stato molto strano scriverla non progettavo assolutamente nulla fino al momento di sedermi alla tastiera! Grazie per aver continuato a recensirmi!

 

Serry Black: grazie mille! Commossa dalla tua tenacia riguardo all’altra fic! (della quale ho letto e apprezzato la recensione, con Minus non ce l’ho fatta, mi dispiace… Lily è stata un po’ cattivella per i suoi standard sì… e riguardo alla precisazione grazie! Appena posso correggo tutto purtroppo faccio fatica correggo e non me lo fa vedere in anteprima, comunque ti ringrazio moltissimo per avermelo detto!

 

Elian: non ti preoccupare era solo una precisazione per l’altra autrice! Sai quanti casini faccio io! Grazie per la recensione e sono contenta che i malandrini ti siano rimasti piacevolmente impressi… è bellissimo!

 

Serena: eccoti accontentata! 6 gentilissima!!

 

W.J: grazie! Io mi diverto molto a scrivere di loro! Riguardo a Ischia vorrei essere ancora lì! Però…

 

NON CI SARESTE VOI!

 

Bellatrix: a dir poco! Grazie anche per le altre recensioni, sono contenta che il mio stile ti piaccia (riguardo marauders and sex dimmi pure cosa non ti convince non mi offendo!)

 

E poi ci tenevo a ringraziare Ariel che mi ha recensito la mia prima fic (ah tempi lontani!) grazie sei stata gentilissima mi hai fatto un sacco di piacere per me è importante sapere cosa ne pensate!

 

Scusate, spesso le recensioni arrivano dopo che io ho pubblicato i ringraziamenti e mi dimentico di farlo… mi dispiace! Comunque sappiate che le vostre recensioni sono fantastiche mi avete allietato il rientro a scuola…

 

E’ BELLISSIMO COME MI SEGUITE TUTTI! UN BACIO GRANDE!!!

 

Daisy

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Capitolo 3
*** in partenza! ***


-MAMMA

 

 

“PICCOLE GRANDI PESTI”

 

CAPITOLO 3

 

 

 

 

-MAMMA! NON TROVO LE CALZE!-

 

-CHARLIE MI STA’ RIVOLTANDO LA CAMERA PERCHE’ NON TROVA LA SUA MAGLIETTA CON IL DRAGO!-

 

-FRED! QUELLE SONO LE MIE MUTANDE!-

 

-CHARLIE LA TUA MAGLIETTA NON CE L’HO IO! ERA RON CHE LA USAVA COME COPERTINA!-

 

-ROOOON!-

 

 

 

Arthur alzò un attimo la testa dal giornale chiedendosi se fosse il caso di aiutare i suoi figli a fare le valigie.

Ma quell’idea era stata di Molly, che se la sbrigasse lei, lui aveva fatto in modo che il ministero attraverso varie scappatoie e autorizzazioni mendicate gli sistemasse con la magia un conto nella banca babbana della Bretagna e dei passaporti regolamentari.

 

-GEOOOORGE! LE MUTANDE CON I BOCCINI SONO DI CHARLIE-

 

-MA FRED MI HA PRESO LE MIEEEE-

 

-PRIMA LA MAGLIETTA POI LE MUTANDE! BASTAAAA-

 

Molly scese di corsa le scale con un baule sottobraccio seguita da Bill e Ginny, che tra le braccia del fratello maggiore guardava incuriosita i preparativi, l’unica a manifestare serena curiosità a quel trambusto.

 

Arthur socchiuse gli occhi con un grugnito di dolore avvertendo i peso del baule gettato sul piede

 

-questo è il baule di Bill, Fred e George. Controlla che ci siano: tre paia di mutande per ciascuno, altrettante paia di calze, due magliette di Bill e sei per i gemelli, almeno due paia di calzoncini e i costumi da bagno, gli spazzolini da denti i pigiami e un maglione, sperando che non serva, il ministero mi dà il permesso di lavare la roba con la magia?-

 

-eh? Certo… ma devi stare attenta a non farti vedere dai babbani-

 

Molly aprì di scatto il baule togliendo due magliette minuscole.

 

-allora queste non servono… ah già se manca un paio di mutande dei gemelli non contarle che le devo recuperare di sopra…-

 

-RON! NON SBAUSCIARE SULLA MAGLIETTAAAAA-

 

-devo salire, e tu renditi utile!-

 

Si rivolse stancamente verso Bill

 

-mi dai una mano a fare gli altri bauli?-

 

-tutto, basta che papà prometta di farmi discorsi strani-

 

Arthur alzò gli occhi al cielo accettando la bambina che suo figlio gli stava porgendo

 

-piantala con questa storia Bill… e mettiti quella camicia nei pantaloni sembri figlio di nessuno!-

 

Bill lo ignorò seguendo la madre sù per le scale.

 

Arthur con una mossa di bacchetta trasfigurò il pesante baule in una normalissima valigia di pelle marrone. Poi l’aprì, incominciando il controllo. Molly era molto ansiosa, non erano mai partiti dalla tana da quando era nata Ginny.

 

 

-MAMMA MAIETTA IOOOO-

 

No, Ron è di tuo fratello

 

Il bambino imbronciato rivolse la sua attenzione a Charlie che disgustato riprendeva possesso delle sue cose

 

-è piena di bava che schifo-

 

-quante storie per un po’ di saliva! Con cinque fratelli più piccoli dovresti essere abituato-

 

-MAIETTA-

 

-basta Ron-

 

Molly chiuse il baule suo e di Arthur

 

-Charlie o mi dai quella maglietta o la lasciamo qui, non ho nessun’intenzione di riaprire questi bauli dopo averli chiusi…-

 

-va bè-

 

Mormorò Charlie

 

-la può tenere Ronnie tanto ho le altre-

 

Molly nascose un sorriso mentre finiva di fare l’ultimo baule

 

-Bill caro, mi vai a prendere gli asciugamani?-

 

-tutto basta che papà non…-

 

-Bill…-

 

Lo ammonì la madre

 

-se non mi porti gli asciugamani ti taglio i capelli-

 

-uh… questa sì che una minaccia…-

 

La madre prese in mano un paio di forbici

 

-Prendo quelli azzurri?-

 

********************************************************************************

 

“SVEGLIA FAMIGLIA WEASLEY E’ ORA DI ANDARE ALL’AEROPORTO! SVEGLIA FAMIGLIA WEASLEY E’ ORA DI…”

 

Molly sentì di odiare con tutto il suo cuore l’orologio che dalla cucina, alle sei del mattino, osava dirle cosa fare.

 

Arthur accanto a lei emise un grugnito lamentoso, ma stranamente si svegliò nel giro di pochi secondi. Solo lei sapeva quanto fosse eccitato all’idea di prendere l’aereo.

 

“SVEGLIA FAMIGLIA WEASLEY E’ ORA DI ANDARE ALL’A…”

 

-STROZZATI CON QUELLE LANCETTE STRONZO!-

 

-BILL!-

 

Moly scese dal letto improvvisamente arrabbiata

 

-NON OSARE MAI Più URLARE QUELLA PAROLA PER TUTTA LA CASA E’ CHIARO?-

 

-BILL POI LE INSEGNI A RON CHE E’ PICCOLO-

 

Protestò la voce di Percy

 

-Molly-

 

Si lamentò suo marito infilandosi le ciabatte

 

-un po’ di nervosismo è giustificato…-

 

-STRONZO! BILL HA DETTO STRONZO! MAMMA LO DICO ANCH’IO!-

 

-lo vedi?-

 

Sibilò infuriata a suo marito

 

-NO GEORGE! ASSOLUTAMENTE NO!-

 

“SVEGLIA FAMIGLIA WEASLEY! E’ ORA DI…”

 

-PAPAAAAA’ VAI A DISINCANATARE QUELL’OROLOGIO DEL CA…-

 

-CHARLIEEEEEEE-

 

Arthu socchiuse gli occhi con sofferenza al grido della moglie

 

-CAPPERO…-

 

-smettetela di urlare-

 

provò a protestare Arthur inutilmente

 

-NON STAVI DICENDO CAPPERO! IO LO SO! STAVI DICEND…-

 

-FREEEED-

 

Ginny incominciò a piangere esattamente nello stesso istante di Ron, che dormiva nella camera accanto.

 

Spesso sembrava che loro due si sincronizzassero

 

Molly prese Ginny, con i pochi, leggeri capelli rossi, sparati in aria e scese per darle da mangiare, mentre tra urla borbottii, litigi per il bagno e bambini che aggiravano in pigiama troppo grandi o troppo piccoli, rincominciava un tipico risveglio dei Weasley.

 

Un’ora dopo, quando Arthur era riuscito finalmente a far tacere l’impertinente orologio erano tutti pronti, o quasi.

 

-ma voleremo con i babbani mamma?-

 

-si Fred-

 

-quindi non potremo parlare di magia in aeroporto?-

 

-no George-

 

-e se devo fare la pipì?-

 

-c’è il bagno-

 

-E se ci mettono sull’aereo sbagliato?-

 

-bè speriamo che almeno vada la mare no?-

 

-non andiamo in Francia mamma?-

 

Molly sospirò

 

-certo che andremo in Francia Percy, ora infilati quelle scarpe-

 

********************************************************************************

 

La macchina che il ministero aveva messo a loro disposizione, arrivò puntuale nel vialetto che dava sul giardino della tana. Scovato Ron che era riuscito non si sa come a infilarsi in una valigia, e richiamato Arthur che stava lasciando caritatevolmente gli avanzi della colazione agli gnomi, salirono in macchina.

 

-d’accordo-

 

Esordì Molly dal sedile anteriore

 

-ora stiamo andando in un posto dove è molto facile perdersi, e non intendo passare il tempo che mi serve per partire per cercare voi. Poi vi ricordo che saremo tra babbani quindi non attirate troppo l’attenzione…-

 

-ma mamma siamo nove persone con questo colore di capelli e un topo è ovvio che attireremo l’attenzione…-

 

Puntualizzò Percy fissando un topo grassoccio

 

-un motivo in più per non urlare, agitarsi e stare attenti ai piccoli…-

 

-non siamo piccoli-

 

Protestarono insieme i gemelli

 

-cercate di dimostrarmelo allora chiaro? Non datemi problemi. Farete i bravi?-

 

Molly Fissò nello specchietto le facce dei suoi figli

 

-solo se papà mi promette di non farmi strani discorsi-

 

-Bill. Basta-

 

Ringhiò Arthur innescando la seconda con energia

 

-fare il bravo? Ancora! Ma non mi sai dire altro?-

 

Sbuffò Charlie sistemandosi scompostamente sul sedile posteriore

 

-io faccio il bravo se lo fa Fred!-

 

-e io se lo fa George-

 

Molly fissò preoccupata il cinque che si scambiarono i gemelli

 

-io sarò bravo-

 

Disse Percy in tono solenne

 

-perché Charlie e Bill mi daranno l’esempio-

 

-fantastico-

 

Sospirò Arthur voltandosi velocemente a fissare Ron

 

-E tu farai il bravo?-

 

-MHA!-

 

-e cosa significa ma?-

 

Esclamò sconsolata Molly ravviandosi i capelli mossi

 

-dai mamma!-

 

Cercò di risollevarla Bill

 

-Ginny è bravissima!-

 

-che bella consolazione-

 

mormorò Arthur entrando nel parcheggio dell’aeroporto

 

-proprio una bella consolazione-

 

********************************************************************************

 

lo so lo so… il capitolo dell’aeroporto doveva essere questo… sorry… e che a volte quando inizio a scrivere “devio” per poi tornare al progetto originale…. Mi stò affezionando sempre di più a queste piccole pesti!

 

I ringraziamenti…

 

Hobbit: grazie per i complimenti1 spero che continuerà a piacerti!

 

Riley: che belle le tue recensioni! Grazie per essere così carina con me! In effetti per l’aereoporto ho un po’ di cose in testa… riguardo alla cenere non sarà la cosa peggiore di Fred e George! Sì certo che scriverò ancora sui malandrini! Che scherziamo? Li adoro! Anche marauders and sex è la mia preferita di quelle che ho scritto, un bel po’ di tempo fa sui malandrini ne ho scritta anche un'altra ma era molto “improvvisata” grazie ancora… riguardo alla tua fic… guarda che non me la sono dimenticata!

 

Briseide: ti ringrazio per aver letto tutto quello che ho fatto! Mi hai davvero molto felice! ecco tra poco scaricherò il tuo ultimo capitolo… quando aggiorni?

 

Elizabeth Potter: W IL MAE! Spero che Molly al rientro dalla vacanza la pensi allo stesso modo! Grazie per la recensione!

 

Kiara-chan: no tranquilla il problema penso sia mio! È che vedo la mia fic come un film e questo non so come mi porta a fare molto dialogo e volte capisco che se non mi leggi nel pensiero non si riesce immediatamente a capire! Grazie per avermelo fatto notare proverò a starci + attenta!!! Mi dirai se migliora? Cmq grazie per la recensione! A domani e alle nostre due ora di latino… (la prof ci ha dato 1 s che abbiamo fatto l’anno scorso!)

 

Serena: grazie nonostante l’ora di aver avuto il tempo per 1 recensione!!! Che bello eccoti accontentata per il cap ti ho deluso? Grazie ancora!!!

 

Bellatrix: eccotelo!

 

Elian: Percy… già è diciamo il pignolo della situazione… ho cercato di mantenere i caratteri dei Weasley! Bill è ancora perseguitato… e la cenere è il primo di molti altri casini! Grazie per il commento! Baci

 

Cloudy: già! Solo un ora e tre quarti a camminare! Siamo proprio delle pippe! Ah non vedo l’ora di scrivere quel pezzetto! Che idee! Va bè ci vediamo? Vero? Quando aggiorni la tua fic “love is in the Air?” l’ultimo cap è stato bellissimo! Sono ripetiva ma almeno è vero!

 

SE VOLETE SAPERE COME ANDRA’ ALL’AEREOPORTO NON PERDETEVI IL PROX CAP!

 mi sembra di sentire chi ha letto “equivoci” (come no tu eri quella che doveva finire al terzo capitolo e poi hai tirato fuori la stamberga strillante vero?) comunque ora sono tutti lì quindi dovrebbero riuscire ad entrare in quell’aereoporto senza troppi problemi!

 

UN BACIO GRANDE! (che deficiente mi viene da scrivere GANDE come parla Ron…)

 

Daisy

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Capitolo 4
*** all'areoporto! ***


PICCOLE GRANDI PESTI

 

 

 

PICCOLE GRANDI PESTI

 

Capitolo 4

 

 

 

-La macchina la lasciamo qui, quelli del ministero la verranno a prendere più tardi-

 

Spiegò Arthur uscendo dal parcheggio con la moglie e sette figli a seguito.

Quando entrarono nell’aeroporto poco affollato molte facce si voltarono a fissarli, cosa assolutamente normale se si prestava attenzione alla piccola comitiva. Oltre all’impatto di vedere nove persone con quel colore di capelli, non si potevano non notare che due dei bambini erano identici e che uno di loro portava una gabbia dove, nascosto tra la paglia spuntava il muso affilato di un topo.

Inoltre il baccano che i bambini si divertivano a creare, sovrastava ogni altro tipo di rumore che la folla osasse creare

 

-mamma che hanno questi da guardare?-

 

Chiese indispettito Percy senza mollare la mano di Molly

 

-niente tesoro è che aspettano l’aereo-

 

Mormorò in risposta mentre si sentiva in obbligo di sorridere al serio uomo d’affari al quale George aveva fatto una linguaccia

 

-babbani, babbani, babbani-

 

Cantilenava Fred sorridendo falsamente ad una bambina di circa cinque anni con delle striminzite trecce bionde.

 

-piantala-

 

Disse Molly a denti stretti guardando nella direzione di Bill impegnato a sistemarsi Ginny tra le braccia.

 

 

-oh! oh qua Arthur!-

 

-Molly che c’è?-

 

Molly indicò i carrelli

 

-dobbiamo mettere qua le valigie.. vedi?-

 

Indicò al marito le altre persone che con l’aiuto dei carrelli spostavano agevolmente il carico di valigie

 

-ah. Ok-

 

Mormorò Arthur accigliato

 

-e come facciamo a staccarli?-

 

Chiese Bill provando a spostare un carrello incastrato agli altri

 

-faccio io, faccio io!-

 

Urlò Charlie attaccandosi alla sbarra del carrello

 

-Charlie spostati-

 

Sibilò Molly regalando sorrisi falsi quanto innocenti al gruppetto che li stava fissando

 

-IO-

 

Esclamò Ron raggiungendo il fratello

 

-NO!-

 

Disse decisa Molly mentre Arthur teneva d’occhio i gemelli

 

-Ron vieni via!-

 

Bill fissò un punto dietro la spalla destra di Molly finché sua madre fu costretta a girarsi

 

-c’è qualche problema?-

 

Chiese con tono insopportabilmente dolce una donna di mezz’età con un’orrenda capigliatura che sembrava scolpita con i boccoli rigidi stile anni cinquanta.

 

-oh no-

 

Mormorò rigida Molly mentre sbirciava la silenziosa rissa nei pressi nei carrelli

 

-tutto sotto controllo-

 

Ron per una spinta eccessiva di Charlie barcollò all’indietro per due metri prima di finire con il sedere per terra. Senza preoccuparsi eccessivamente si rialzò in piedi e s’incamminò nuovamente per rivendicare il diritto di arrampicarsi sui carrelli.

 

-io credo che ci sia un piccolo problemino…-

 

Insistette la donna con voce stridula porgendo una moneta a Molly che la guadò diffidente

 

-è la cauzione-

 

Spiegò con una quantità esorbitante di battiti di ciglia

 

-ecco si fa così-

 

Ancheggiò fino ai carrelli infilando la moneta nell’apposita fessura, sbloccando così il primo carrello della fila sul quale, incurante del fatto che erano in movimento, Charlie e Bill continuavano a saltare.

La donna scoccò uno sguardo alla giacca un po’ po’ troppo piccola di Bill, e alle scarpe logore di Charlie.

 

-la moneta ve la regalo io….-

 

Mormorò caritatevole

 

-oh no affatto-

 

Disse fredda Molly dando una moneta alla donna e attirando l’attenzione di suo marito con un gesto.

 

-carichiamo le valigie sul carrello Arthur-

 

I bambini tornarono dai fratelli lanciando sguardi sospettosi alla signora che gli stava sorridendo

 

-oh che bella bambina-

 

Mormorò la donna sorridendo a Ginny che, con il ciuccio in bocca, la guardava con quell’aria perplessa e sincera che riescono ad avere solo i bambini piccoli.

 

-è la tua sorellina?-

 

Chiese con un sorriso a Bill ignorando gli altri Weasley

 

-oh no-

 

Disse in fretta Fred rubando la parola a Bill che stava per rispondere

 

-è sua figlia, nostra nipote-

 

La signora assunse un’aria confusa, mentre Bill tratteneva un sorriso

 

-bè signora ho… die… dodici anni ormai! E mezzo-

 

-ah-

 

Gemette la signora arretrando

 

-la mamma della bambina ha detto che toccava nostro fratello occuparsi della bambina questo weekend, così è in vacanza con noi e i nostri genitori adesso-

 

Disse Charlie sorridendo esageratamente all’espressione scandalizzata della signora che mormorò

 

-oh povera creatura-

 

-non dica così!-

 

Fece finta di consolarla Bill

 

-meglio avere dei genitori che hanno fatto in tempo a prendere la licenza ele… elementare come noi che niente no? Mia figlia è fortunata-

 

Ginny, era agitata per via dell’ora del sonnellino.

 

-mamma-

 

Mugolò scalciando

 

Bill guardò di sottecchi la donna

 

-la mamma è fare la cameriera lo sai-

 

Mormorò trattenendosi dallo sbirciare l’espressione della signora

 

-la vediamo tra due giorni oggi passerai un po’ di tempo con il papà-

 

Percy spalancò la bocca in un’aria sorpresa guardando interrogativamente Charlie

 

Fred e George, pur non capendo tutte le sfumature comiche della situazione facevano fatica a trattenere le risate, e Ron si era seduto per terra studiando la situazione con aria concentrata.

 

La donna scoccò uno sguardo strano a Molly che stava ancora occupandosi delle valigie.

Poi, senza aggiungere parola salutò con la mano Ginny per incamminarsi lentamente verso la caffetteria voltandosi spesso con aria stralunata.

 

-che è successo?-

 

Chiese Molly raggiungendoli

 

I gemelli incuranti della polvere si stavano rotolando in preda a delle risate isteriche fissati da un perplesso Percy.

 

Charlie era preso da una ridarella contagiosa e a Bill lacrimavano anche gli occhi.

 

Ron, contagiato da quell’allegria, sbottava in risate che si alternavano finte e genuine mentre Ginny ridacchiava imitando il fratello maggiore.

 

-si può sapere che succede?-

 

Chiese con tono più deciso guardando Percy

 

-succede che hanno raccontato a quella signora che Ginny è la figlia di Bill-

 

Spiegò Percy sorridendo incerto

 

-qu-quei capelli! ah ah-

 

-e-e-non hai visto il vestito? povera creatura!-

 

i gemelli non riuscivano a smettere di ridere

 

Arthur li raggiunse con il carrello

 

-che gli prende?-

 

chiese alla moglie perplesso

 

-credo-

 

mormorò Molly cercando di trattenere un sorriso

 

-che hanno detto a quella di prima che Ginny è figlia di Bill.... Fred e George alzatevi subito da quel pavimento lurido!-

 

-po-povera creatura!-

 

balbettò Charlie portando Bill a un livello di risa che gli fece venire il singhiozzo

 

Molly rinunciò all'aria severa che non riusciva a addottare.

 

presto non potè fare a meno di ridere anche lei.

 

-daccordo-

 

li interruppe lei dopo un pò.

 

-ora basta chiaro? ora dobbiamo andare tutti al chek-in-

 

-cosa?-

 

chiese Fred

 

-quella-

 

Percy indicò una bella ragazza al banco del Chek-in

 

-oh-

 

mormorò Bill

 

-andiamo allora!-

 

il bambino si diresse entusiasta verso la ragazza

 

-incomincia presto-

 

mormorò Molly accettando che Fred si arrampicasse sul carrello per poi spingerlo verso il check-in

 

Charlie corse davanti con Bill

 

-ma tu non avevi la fidanzata?-

 

gli chiese cercando di adottare un aria distratta

 

-no-

 

disse piano Bill

 

-ce l'avevi però?-

 

-piantala mica te lo dico-

 

-Bill ha la fiiiidanzata-

 

Bill si girò trovandosi a pochi centimetri da George

 

-stavi origliando!-

 

lo accusò incrociando le braccia

 

-bè sì-

 

ammise il bambino senza mostrare il minimo imbarazzo guardando un attimo Percy che li aveva appena raggiunti

 

-ora vai a rimorchiare la tipa del chek-in?-

 

chiese George con indifferenza

 

Percy guardò Bill di traverso

 

-gliel'hai insegnata tu questa parola?-

 

-no-

 

disse Bill seccamente. Si rivolse verso George

 

-e non dirla davanti alla mamma-

 

-bè la vai a rimorchiare o no?-

 

Charlie rise piano accertandosi che i genitori non sentissero

 

-scommetto che non ce la fai...-

 

-certo Charlie che ce la faccio-

 

Percy rise sguaitamente

 

-non ce la fai quella è grande!-

 

Bill si ravviò il ciuffo ribelle di capelli e si diresse deciso verso il banco mentre, dietro di lui, Fred nel carrello, fissando il nastro trasportatore per le veligie si faceva venire delle strane... fantastiche... meravigliose.... idee... che non potevano assolutamente non essere attuate.

 

 

***********************************************************************************

 

 

che bello vedere che nelle recensione parlavate 1 pò come Ronnie! riguardo a me stò peggiornado! per tutto il weekend mio cugino l'ho chimato Charlie!

 

Bè, i Weasly in un areoporto possono fare talmenti tanti danni che non so in quanti capitoletti riesco a sbrigarmela... intanto spero che questo vi sia piaciuto!

 

 

Briseide: Ciao! come hai visto i capitoli sull'aereoporto saranno diversi... spero di non aver deluso le tue aspettative! sono contenta che ti piaccia come rendo questa famiglia un bacio!!! (non mi ha dato per niente fastidio l'e-mail, anzi figurati mi ha fatto molto piacere!!!)

 

Hobbit: ecco l'ho continuata! e come al solito mi è sfuggita di mano prevedo che si allungherà più di quanto avevo previsto! vi avverto subito di non fidarmi con me quando dico il numero dei capitoli che prevedo... spero ti sia piaciuto il cap!

 

Riley: ecco puntuale e attesa la tua recensione!!!! questa mi ha davero onorato il fatto che la pensi così può solo rendermi felicissima!!!! grazie bella!!! ti anticipo che scriverò sicuramente ancora sui malandrini, spero che tu capisca qualcosa di "equivoci" e... in cantiere c'è già una one-shot ma basata soprattuto su lily e james comunque sono troppo affezzionata ai marauders per abbandonarli! poi li adoro nel periodo 16-17 anni... prima o poi quindi...)

 

Serena: ciao! si Percy in fondo è divertente! in questo capitolo a causa della sua età è rimasto alquanto confuso.... questo è il primo match Molly/aereoporto direi che è finita.... in parità? bho! kiss

 

GIU_90: che spavento! pensavo di essermi dimenticata 1 ringraziamento! ne approfitto per scusarmi se dovesse succedere anche se di solito ci stò attenta! grazie grazie grazie!!! come vedi ho aggiornato abbastanza in fretta con i miei mini capitoletti... piaciuto? bacio!!!

 

Elian: ciao!!! grazie per la recensione! sono contenta che ti piaccia Bill è uno dei personaggi su ui ho dei dubbi e mi hai molto rassicurato!

 

Kiara-Chan: avevi ragione a temenre per educazione fisica.... riguardo alla frase sembri figlio di nessuno in casa mia è un classico e la detesto! sono contenta che hai capito tutto!

 

Serry_Black: vedo che il tormentone MAE ha contagiato anche te! grazie per avermi lasciato il commento!

 

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Capitolo 5
*** al'aereoporto 2 ***


-ciao-

 

 

 

 

PICCOLE GRANDI PESTI

 

CAPITOLO 5

 

 

 

-ciao-

 

Disse con sorriso l’impiegata al ceck-in fissando incuriosita i quattro bambini con i capelli rossi.

Il più grande si fece avanti alzando entrambe le mani per appoggiarle sul bancone rispondendo:

 

-ciao io mi chiamo Bill e sono il maggiore di sei fratelli-

 

George tirò una manica di Charlie costringendolo a chinarsi

 

-e queste sarebbero le tecniche di rimorchio di Bill?-

 

Sussurrò il bimbo guardando perplesso la scena

 

-guarda e impara-

 

Rispose sicuro Charlie

 

-sarà-

 

Mormorò Percy fissando l’espressione falsamente incuriosita della signorina

 

-davvero? Sei fratelli più piccoli? Deve essere dura per te no?-

 

-già-

 

Mormorò Bill con una punta d’orgoglio. Quella frase faceva sempre molto effetto.

 

-non ti sarai mica perso?-

 

Gli chiese la donna mentre sorrideva ai suoi fratelli.

Charlie la salutò con la mano, Percy si fissò i piedi in imbarazzo e George ricambiò il sorriso frettolosamente.

 

-oh no-

 

Rispose Bill con aria responsabile

 

-vedi? I miei sono lì con Fred, uno dei gemelli sul carrello delle valigie, Ron che ha due anni e la mia sorellina-

 

La donna localizzò velocemente i genitori con i capelli rosso fiamma vicino l’edicola

 

-tutti i tuoi fratelli?-

 

Mormorò stupita fissando la combriccola.

 

-sì gliel’ho detto! Ora stò tenendo d’occhio questi piccoletti mentre papà compra il giornale. Mi ubbidiscono sempre sai?-

 

-hei grande uomo-

 

Replicò George battendo il piedino per terra

 

-piccolino sarai tu capito?-

 

Bill lo fulminò con lo sguardo

 

-sssh George! Stai mandando a monte il rimorchio di Bill!-

 

Lo riprese severamente Charlie

 

-rimorchio?-

 

Disse Percy ad alta voce facendo volare di scatto la signorina

 

-mio fratello ha scoperto questa parola da qualche giorno e la continua a ripetere, tutta colpa delle cattive compagnie! Non sei d’accordo? Tu come ti chiami?-

 

Disse velocemente Bill distraendo la donna dal colorito scarlatto di Percy

 

-mi chiamo Jennifer-

 

Mormorò la signorina leggermente divertita

 

-tuo padre è un ladro Jennifer?-

 

La giovane donna decise che poteva permettersi di assecondare un po’ i bambini finchè c’era così poca gente.

 

-no Bill-

 

-bel rimorchio andare ad accusare le donne di avere dei padri criminali-

 

Borbottò Percy a Charlie

 

-perché è ovvio che qualcuno ha rubato delle stelle dal cielo per poi metterle nei tuoi occhi-

 

Disse Bill sorridendo.

 

Charlie non ce la fece più. Sbottò in una risata gigantesca cercando inutilmente di soffocarla premendo entrambe le mani sulla bocca.

 

-cosa c’entrano le stelle negli occhi?-

 

Chiese Percy guardando Bill allucinato.

 

George si era lentamente appoggiato al muro scosso da risatine silenziose.

 

Bill scosse la testa rivolgendosi nuovamente vero la donna che faticava a trattenere un sorriso

 

-che sciocchi non trovi? Ma sono ancora piccoli loro-

 

La donna fece in modo di nascondersi dietro il computer per liberare finalmente la risata che le salita spontanea come non mai.

 

********************************************************************************

 

Fred fissò affascinato quel nastro che si muoveva per trasportare le valigie…. Fin dentro quel buco… ma dove andavano a finire?

 

-Molly che tristezza!-

 

Disse Arthur passando in rassegna i giornali

 

-qui c’è scritto che dei babbani hanno avvistato degli ufo l’altra sera a Londra, ma erano state gli anelli scintillanti che Samuel Scott aveva sparato per festeggiare la vittoria dei Tornados… e poi le foto…-

 

-ma è ovvio che ti aspettavi? Ronnie stai buono te l’ho già detto che sono babbani-

 

Mormorò Molly prendendo un libro di ricette mentre Ron si divertiva a sgambettare per il negozio ponendo a tutti quelli che incontrava l’ingenua domanda:

 

-sei bbano?-

 

********************************************************************************

 

-dai torniamo dalla mamma-

 

Disse Percy guardando la giovane ragazza che non riusciva a smettere di sghiniazzare

 

-abbiamo vinto la scommessa… abbiamo vinto la scommessa…-

 

Cantilenava George irritando Bill

 

-me l’ha detto Zhack di dire così! Lui ha rimorchiato Melanie con quella frase!-

 

-ma Melanie ha la vostra età! Quella era grande Bill!-

 

Replicò Charlie sforzandosi di non ridere per l’espressione corrucciata del fratello maggiore

 

-hai perso…-

 

-George piantala-

 

Disse Percy severamente

 

-stai ferendo l’orgoglio da macho di Bill-

 

Charlie sbuffo

 

-e questa chi te l’ha insegnata Perce?-

 

Il bambino alzò le spalle

 

-ho sentito la mamma che diceva qualcosa del genere a papà-

 

-non dite niente alla mamma però altrimenti mi manda papà a farmi quei discorsi allucinanti-

 

Disse Bill serio

 

-se la mamma dice che papà ti deve parlare non devi disubbidire-

 

Disse Percy con la sua espressione da saputello

 

-non dico niente alla mamma solo se mi dai il tuo cappellino dei cannoni-

 

Sogghignò George

 

Bill sbuffò contrito

 

********************************************************************************

 

-dai Arthur smettila di fissare quella tv..-

 

Arthur aveva piantato gli occhi su una minuscola televisione posizionata su uno scaffale

 

-Molly è prodigioso!-

 

Molly sospirò guardando fuori dalla vetrata George che dal banco del chek-in (che ci facevano lì i suoi figli?) raggiungeva il gemello che aveva lasciato un attimo fuori dall’edicola.

 

-Arthur, Fred e George stanno complottando qualcosa-

 

Arthur mise via il “Times”

 

-via Molly! Stanno solo parlando! Sei sempre così sospettosa…-

 

********************************************************************************

 

-George! Dov’eri?-

 

Chiese Fred scendendo dal carrello

 

-a vedere Bill che faceva una figuraccia-

 

-noo! Me lo sono perso!-

 

Sbuffo Fred per poi animarsi un attimo dopo

 

-hei lo sai che ho un idea? Però bisogna distrarre un po’ di persone…-

 

George si illuminò

 

-dimmi dai!-

                  

********************************************************************************

 

-oh mio dio!-

 

-cosa sarebbe quella cosa?-

 

-esci esci!-

 

-SE TROVO I GEMELLI LI STROZZO!-

 

Una gigantesca stella rossa roteava per tutta l’edicola terrorizzando i pochi clienti sprizzando scintille grosse come noci.

 

Chi veniva erroneamente compito dall’enorme stella non si scottava, ma nella confusione generale questo fatto non venne registrato. Presto tutti i clienti si precipitarono fuori dalla piccola edicola dell’aeroporto, dove attratti e incuriositi dal bellissimo fenomeno, si erano avvicinati anche tutti gli impiegati.

 

-io voio stella!-

 

Urlò Ron cercando di dimenarsi da Charlie che lo teneva fermo

 

Molly si guardò velocemente intorno. Sapeva di chi era quel fuoco filibuster…. Il punto era che non riusciva a trovarli.

 

-Molly-

 

Mormorò Arthur a denti stretti prendendo Percy per mano.

 

-dove sono quei delinquenti?-

 

********************************************************************************

 

-schh Fred! Fai piano!-

 

-ma tanto urlano tutti, mica ci sentono!-

 

-non si sa mai-

 

George si arrampicò sul nastro trasportatore delle valigie seguito subito dal fratello.

 

-che forza che forza!-

 

Mormorò eccitato Fred mentre si avvicinavano lentamente a quelle strisce di plastica nera che coprivano il buco dove sparirono misteriosamente tutte le loro valigie…

 

 

********************************************************************************

 

allora… vi è piaciuto questo cap? se no perché? ditemi qualunque cosa pensiate! Ora i ringraziamenti a chi mi ha recensito il cap 4…

 

 

Hobbit: meno male che non ti annoio! Perché più scrivo più mi vengono in mente altri casini… grazie per aver recensito!

 

Briseide: ti è piaciuta la storia di Bill? Eh eh… come vedi non se ne è stato buono neanche in questo cap!

 

Riley: eccoti accontentata… povero Bill… ma comunque tra qualche anno la sua frase farà effetto con le ragazze no? Ti piace cos’hanno combinato i gemelli? La ff si Lily e james è ancora in cantiere ma primo o poi… un bacione!!

 

Serena: troppo carino l’inizio della tua recensione! Ronnie nel prossimo cap avrà un po’ di spazio tutto per lui… con i suoi gande ecc… adoro i bambini di due anni! Alla prossima se ci sarà!

 

Serry Black: la tipa era più una comparsa ma ora che mi ci fai pensare come magonò sarebbe perfetta… per la scommessa… sono contenta di averti sorpreso!

 

Elly: grazie! Sono contenta che tu sia soddisfatta dal carattere dei piccoli perché mi sono immaginata molto… Ronnie è carino sì, i due anni sono un età troppo bella… riguardo i gemelli… hanno combinato qualche casino eh?

 

Elian: anche a te è piaciuto il rimorchio? Anche George si è divertito… e poi quando hanno fatto passare Ginny per la figlia di Bill mi sono divertita molto!

 

Kiara-chan: ciao! Allora grazie… questo cap ti è piaciuto? A domani!

 

Ecco allora è finito anche questo cap….

 

Piccolo spazio pubblicitario: se avete voglia date un’occhiata all’interviste doppie che io e Cloudy abbiamo appena aggiornato, ci fareste molto piacere! Questa volta abbiamo intervistato Cho e Fleur… è venuta fuori una cosa pazza ma credo che la troverete carina!

 

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Capitolo 6
*** all'aereoporto 3 ***


PICCOLE GRANDI PESTI

 

 

PICCOLE GRANDI PESTI

Capitolo sei

 

 

-ohoo Fred! quando c’è una curva sti cosi si muovono è strano!-

 

-che bella quella valigia blu! È come quella che ha trasfigurato papà!-

 

-ma nessuno usa i bauli qui?-

 

-nooo sono babbani!-

 

Fred raggiunse a carponi il gemello

 

-com’è buio qui! Dobbiamo tornarci per portare Ron!-

 

-sei matto?-

 

disse George scuotendo la testa

 

-mamma ci strozzerebbe-

 

-a dir la verità George ci strozzerebbe comunque… oooh attento alla curva-

 

Fred sorrise nel buio. Ora la madre era l’ultimo dei suoi pensieri

 

********************************************************************************

 

l’aeroporto era piccolo, e in quel locale, ad osservare la stella rossa che lentamente si esauriva, tra impiegati al check-in e clienti della piccola edicola, c’erano si e no solo una ventina di persone che eccitate si scambiavano assurde teorie per il fenomeno che avevano appena osservato.

 

-secondo me stanno girando un film, questo era un effetto speciale e io andrò in tv!-

 

strillava eccitata una teeneger truccatissima sistemandosi con mossette studiate una borsetta che al massimo poteva contenere un fazzoletto

 

-ma va! Secondo me è stata un allucinazione collettiva!-

 

-sì! Come no! La tua allucinazione crepitava? La mia sì!-

 

-era fantastica però non è vero?-

 

chiese una bambina di circa sette anni attaccata alla mano della madre

 

-fantastica?-

 

Disse Charlie guardandola storto

 

-e non hai visto i draghi! Quelli sì che sono spettacolari sputano anche delle scintille arancioni… per simulare il fuoco sai…-

 

Arthur fece viaggiare automaticamente la mano verso la nuca di Charlie mollandogli uno schiaffetto d’avvertimento. Ora, prima che notizia giungesse al ministero, lui e Molly dovevano provvedere alla modificazione della memoria di quelle persone. E Charlie non gli stava aiutando.

E neanche Ron. Si era appena liberato dalla stretta di Molly, ed aveva appena raggiunto un uomo con i capelli ricci.

 

-stella fed e geog-

 

L’uomo si guardò rapidamente intorno per poi rivolgere la sua attenzione al nanerottolo dai capelli rossi

 

-eh?-

 

Ron indicò la vetrata dietro alla quale, fino pochi minuti fa era ben visibile la stella rossa

 

-foco buster

 

L’uomo tirò il viso in una smorfia che doveva sembrare un sorriso

 

-ah sì? Bè si spiega tutto….-

 

-RON! Non ti devi allontanare!-

 

Bill corse prendendolo in braccio

 

-ragazzino-

 

Lo bloccò l’uomo prima che Bill sarisse nella piccola folla

 

-cosa sono i fuochi buster?-

 

-Ronnie! Non dirmi che hai raccontato al signore la favola del fuoco di Buster!-

 

Improvvisò Bill scuotendo la testa

 

-FOCHI BUSTER!-

 

Urlò Ron irritato

 

-ma certo Ronnie! Ma mica lo puoi dire a tutti!-

 

Gli sibilò Bill all’orecchio allontanandosi

 

-e pecchè?-

 

Chiese il bimbo con tutta l’innocenza di questo mondo.

 

Bill sospirò

 

********************************************************************************

 

Arthur, uno ad uno, colpì tutti i presenti con un semplice e leggero incantesimo di memoria mentre Molly si guardava attorno agitata cercando i gemelli.

 

-perché i gemelli hanno sparato il fuoco adesso?-

 

Chiedeva Percy agitato

 

-non lo so tesoro-

 

Mormorò Molly ispezionando con lo sguardo ogni angolo

 

-e perché proprio la stella rossa e non la cometa gialla?-

 

-Percy per favore-

 

-e poi perché solo uno? Di solito li fanno partire tutti insieme…-

 

Charlie corse in soccorso della madre trascinando via Percy

 

-ecco-

 

disse il secondo dei Weasley portandolo il seienne davanti al padre.

 

-guarda come fa papà a rimbambire i babbani-

 

-ma Charlie!-

 

Percy si girò, ma Charlie era già andato a cercare i gemelli nei bagni, e a lui non restò che vedere Arthur che nascondendo la bacchetta dietro la giacca colpiva gli uomini e le donne con l’incantesimo lasciandoli leggermente storditi.

 

********************************************************************************

 

-la! Là c’è una luce!-

 

-perché parli a bassa voce Fred?-

 

-non lo so forse perché è buissimo… quello è il mio piede a proposito-

 

-ah-

 

-George! Una mano!-

 

-una mano? Sei matto?-

 

-là vicino alla luce! Una mano prende le valigie! Oh mamma ora prende anche noi! Girati!-

 

-ma come girati!-

 

-girati girati-

 

George, incominciò a gattonare velocemente nella direzione opposta a quella del nastro, mentre il rettangolo di luce, e la mano che trascinava vie le valigie si faceva comunque sempre più vicino…

 

********************************************************************************

 

-mamma! Ti dico che ho visto un’enorme stella rossa!-

 

una bambina con i codini castani protestava con energia mentre la madre la trascinava lontano dalla folla raccolta attorno all’edicola

 

-non dire stupidaggini Martha!-

 

-era enorme e roteava! L’hai vista anche tu papà!-

 

esclamò un bambino di otto anni fissando allucinato il padre che scuoteva la testa

 

-dai che perdiamo l’aereo Jeremy basta sciocchezze-

 

Arthur sospirò sollevato. Nessun adulto conservava memoria di quello che era appena successo. Non c’era bisogno però di fare l’incantesimo anche ai bambini.

 

-Arthur non li trovo!-

 

esclamò Molly correndo con Ginny in braccio e Ron che le trotterellava dietro a fatica.

 

-nei bagni niente! Quando sono entrato in quello delle donne mi hanno guardato come un maniaco-

 

annunciò Bill arrivando di corsa

 

-almeno qui è tutto sistemato-

 

mormorò Arthur asciugandosi con una manica il sudore della fronte

 

-papà! Fai l’incanto sonorus alla tua voce e chiamali!-

 

esclamò Percy eccitato

 

Charlie alzò un attimo lo sguardo sentendo la voce femminile che dall’altoparlante annunciava il ritardo del loro aereo.

 

-possiamo far chiamare i gemelli con quella voce! Direi che darebbe meno nell’occhio di papà che strepita in mezzo a questa stanza…-

 

Molly annuì

 

-buona idea Charlie… ma dove bisogna andare…-

 

-perché non lo chiedi a Jennifer Bill?-

 

mormorò Percy a bassa voce. Bill arrossì e scosse la testa.

 

-chi è Jennifer?-

 

chiese Arthur

 

-andiamo Bill, non è il momento di fare lo stupido andiamo da questa Jennifer…-

 

Percy prese la situazione in mano

 

-è la ragazza che Bill ha cercato di rimorch—

 

Charlie afferrò Percy per un braccio premendogli la mano sulla bocca

 

-va bene va bene-

 

mormorò frettolosamente Bill correndo verso il banco del Check-in.

 

********************************************************************************

 

 

-oh oh… vai più veloce…-

 

-ma il nastro va dall’altra parte e non ci muoviamo! Anzi… quella mano cosa fa?-

 

-continua a prendere le valigie…-

 

-oh porca miseria… Fred…-

 

********************************************************************************

 

 

-toglietevi della scatole è un’emergenza!-

 

Bill si fece largo tra la coda al Check-in con entusiasmo. Era una delle poche occasioni in cui poteva fare il maleducato tranquillamente anche con i grandi. La sua corsa era rallentata da Ron, che attaccato alla sua maglietta correva dietro di lui urlando:

 

-VIA VIA VIA-

 

Ai lati Charlie e Percy, impedivano alla gente di schiacciare il fratellino, mentre i genitori, che non erano riusciti ad intrufolarsi tra la folla, li aspettavano impazienti poco lontano.

 

-Jennifer!-

 

urlò Bill togliendo con uno spintone un ventenne misterioso che stava parlando con la sua “amica”

 

-è un’emergenza! Jennifer dobbiamo fare in modo che quella voce dica a tutti che si sono persi i gemelli-

 

Jennifer si sporse per guardare meglio il viso di Bill interrompendo con una mano il ragazzo che aveva incominciato a protestare

 

-cosa? Bill?-

 

********************************************************************************

 

-hei Simon! Questo su che camioncino devo metterlo secondo te?-

 

Fred si divincolò inutilmente dall’uomo massiccio che lo teneva sollevato per la vita

 

-lasciami brutto idiota!-

 

-Jim sono due! Ma cos’è uno scherzo della direzione? Sono identici!-

 

-mettimi giù! Stupido babbano! Guarda che ti mando i miei fratelli più grandi a picchiarti!-

 

-hei hei hei che caratterino-

 

l’uomo chiamato Simon mise giù George che gli mollò per rappresentanza un calcio nello stinco

 

-cosa vi è venuto in mente ragazzini?-

 

Fred si agitò fin quando fu appoggiato a terra anche lui

 

-ma dove sono i fratelli quando servono…-

 

bofonchiò il bimbo guardandosi attorno

 

erano all’esterno dell’aereoporto, da lì erano ben visibili gli aerei, enormi lì fermi sulle ruote poco lontano.

 

-dai ragazzini vi accompagno io dalla mamma…-

 

mormorò burbero Jim spingendoli verso l’entrata più vicino

 

-non ci puoi portare da Bill?-

 

chiese George con un sorrisetto

 

-la mamma ci darà tanti di quei ceffoni…-

 

-e qualcosa mi dice che siete due a cui non farebbero male….-

 

rispose Jim prendendoli per mano per impedire che quelle pesti finissero sotto i pulmini e i piccoli camion che sfrecciavano dagli aerei al parcheggio.

 

*******************************************************************************

 

 

Ci vediamo al prossimo capitolo! Ancora molte cose devono succedere… allora vi è piaciuto questo cap? un consiglio: andate a leggere “love is in the air” di Cloudy merita, merita davvero! (cloudy che mi passa la bustarella…) no scherzo, è veramente stupenda.

 

Ora…

 

 

 

Riley: ciao! Allora sospettavi il piano dei gemelli? eh eh... ovvio cosa possono fare dei weasley in un aereoporto? comunque ho fatto che non si beccavano le radiazioni dato che era un aereoporto piccolo (immaginy Molly, i gemelli in un aereoporto... grande?) comunque un pò di strizza l'hanno avuta cmq... la frase degli occhi è salita spontnea da una parte recondita della mia memoria... mha... la mente umana comunque sono contenta che ti sia piaciuta! un mega bacio a una delle mie fedelissime!

 

Tink: la tua recensione è stata fantastica, sei na gande era la cosa migliore che mi potevi dire, giuro! la frase che ha detto Bill, come ho detto prima non ho la più pallida idea da dove sia saltata fuori... allora ti è piaciuta? fantastico! riguardo all'idea di far crescere un pò i bimbi... fino a diciamo... Bill 15 anni, Charlie 13, Pecy 11, i gemelli 9... Ron sette (oh mamma!) Ginny cinque. teeenera! credo proprio che ci farò un pensierino... ce li vedi Bill che fa educazione sessuale ai gemelli? io un casino! grazie ancora per la recensione troppo bella, quando sono giù penso ancora a sei una gande.... un bacione!!!

 

Serena: tu matta? tranquilla, sei in buona compagnia.... splendida come al solito la recensione dove sono coinvolti i weasley... è bello vedere che in quelache modo colpiscono la vitrsa attenzione! questo è stato + un capitolo "risoltutivo" ma spero che ti piaccia cmq. i gemelli se la sono cavata... anche molto coraggiosamente, se io a quattro anni fossi stata in quei cosi... aiuto! Ciao serena alla prossima!

 

Giada: E' finita così! oddio magari fosse finita... (ma sei proprio bastarda! Nd Molly) ora devo farmi venire in mente qualcos'altro per quando finalmnte saranno saliti sull'aereo... spero di risentirti!

 

Briseide: sei la seconda che mi propone di andare un pò avanti con l'età di Bill... infatti non è affatto un abrutta idea... mi sà che qualcosa verrà fuori! grazie per la recensione!

 

Elian: dico anche a te che la frase degli occhi è venuta fuori automatica senza sapere dove l'ho già sentita.. ma l'importante è che sia piaciuta tanto! grazie! anch'io adoro i gemelli! non sarà certamente l'ultima volta che faranno la loo comparsa!

 

Serry Black: in effetti non so quanto dei bambini di quatro anni possano spingersi con le diavolerie... ma non dimentichiamoci che sono dei weasley.... (quando vivi con fred e George incominci a credere che se hai abbastanza fegato nulla è possibile") l'ha detto Ginny nel 5 libro... sono completamente pazzi comunque, sì! sono contenta che tu abbia apprezzato il pezzo del check-in!

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** all'areoporto! (ancora...) ***


-eccoci qui, lei è Katlin la ragazza che si occupa delle comunicazioni-

 

PICCOLE GRANDI PESTI

 

CAPITOLO SETTE

 

 

 

-eccoci qui, lei è Katleen la ragazza che si occupa delle comunicazioni-

 

La famiglia Weasley, al completo, se non fosse stato per i gemelli, entrò in un piccolo locale all’ultimo piano dell’aeroporto. Jennifer, che li aveva accompagnati fin lì, si scusò e tornò al banco del check-in, dove nel frattempo si era formata una lunga coda.

 

Kathleen regolò il microfono e sorrise

 

-si è preso qualcuno?-

 

Molly annuì

 

-due dei miei figli Fred e George. Sono gemelli, hanno dei pantaloncini. Fred.. o era George… bè cosa cambia. Ha una maglietta gialla…-

 

Kathlenn annuì sporgendosi verso il microfono

 

Si sono persi due bambini. Fred e George…

 

Guardò un attimo la famiglia

 

-Weasley-

 

Suggerì Percy

 

Weasley. Sono gemelli. Entrambi indossano dei pantaloncini uno di loro ha una maglietta gialla. Hanno i capelli rossi…

 

Disse Kathleen d’impulso.  Scoccò uno sguardo alla famiglia che annuì

 

Si sono allontanati dalla famiglia circa…?

 

Toc toc

 

Kathleen sorrise all’uomo che era appena entrato nel locale riponendo sul tavolo il microfono

 

-direttore! Che piacere vederla!-

 

-salve Kathleen. Disturbo?-

 

-veramente....-

 

incominciò Molly

 

-nient’affatto direttore!-

 

-bene potresti seguirmi allora?-

 

-certo direttore-

 

La scimmiottò Charlie con una smorfia

 

-certo direttore-

 

Mormorò compiaciuta Kathleen alzandosi

 

-no un momento…-

 

Protestò Molly mentre Kathleen le sbatteva la porta in faccia

 

-signola via!-

 

Disse Ron allegramente

 

-ora vede quella sciaquetta!-

 

-Molly le parole…-

 

La riprese Arthur

 

-ora vado la trascino qui con la forza se necessario…-

 

-Mamma!-

 

Urlò Percy scandalizzato

 

-mamma aspetta-

 

Mormorò Bill

 

-è facile usare questo coso-

 

Bill aveva appena preso in mano il microfono facendo scorrere un piccolo interruttore da off ad on…

 

-prova… Charlie non si cambia le calze da tre giorni…-

 

La preziosa informazione rimbombò in ogni angolo dell’aeroporto facendo girare stupiti i viaggiatori come per individuare la fonte da cui proveniva quella voce ancora infantile.

 

-brutto idiota!-

 

Urlò Chalrlie togliendogli il microfono di mano

 

-n’chio! Voio!-

 

Esclamò Ron tentando di arrampicarsi sulla sedia.

 

-allora Bill questa me la paghi-

 

Mormorò Charlie avvicinando il microfono alla bocca

 

-Bill ha tolto il ciuccio a quattro anni e il patello a…-

 

Molly arrossì tirando via Charlie dal microfono

 

Dalla folla nelle salette d’imbarco si levò un mormorio divertito che si intensificò quando Ron riuscì ad urlare

 

-feeed geooog-

 

Molly abbandonò l’espressione dubbiosa dirigendosi decisa verso il microfono:

 

-Fred e George Weasley…-

 

fece decisa Molly afferrando l’aggeggio.

 

Kathleen e il direttore bussarono alla porta educatamente sconvolti

 

-Signori Weasley.. scusate dovreste…-

 

Molly lanciò un’occhiata assassina verso la porta continuando a parlare.

 

Si udivano oltre la porta di legno, i commenti agitati del direttore.

 

Percy, dopo aver fissato la madre un attimo, mise la mano sulla chiave infilata nella serratura.

Poi, dopo un’occhiata a Bill, che annuiva deciso, fece girare la chiave proprio nell’istante che Kathleen provò ad aprirla.

 

I commenti fuori dalla stanza divennero molto meno diplomatici

 

********************************************************************************

 

-eccoci-

 

Jim si intrufolò in un’entrata riservata al personale lasciando le mani dei gemelli

 

-ora andiamo dai vostri genitori-

 

-Io insisto. E’ meglio se andiamo prima da Bill… oppure da Charlie.... e poi Charlie lo dice alla mamma. Poi facciamo passare qualche minuto. Poi possiamo anche andare dalla mamma, prima no!-

 

disse concitato George

 

-oppure andiamo prima da papà…-

 

tentò Fred fissando di sbieco l’uomo che scuoteva la testa

 

feeed goooge… Fred e George Weasly razza di scapestrati, cosa vi è venuto in mente? Andate subito da qualcuno del personale chiaro? Molly posso parlare io al nicrofono? Dai voglio provare… prova sono Arthur Weasley, qualcuno mi verrebbe a spiegare come funziona questo prodigioso nicrofono? Arthur devi chiamare i bambini! Papà voglio riprovare! Spostati…. Ecco ecco si sente? Fred George siete dei deficienti…

 

-siete voi?-

 

chiese Brusco Jim

 

-siete voi Fred e George?-

 

Fred arrossì e scosse agitato la testa

 

-nooo no…-

 

-ecco è quella la nostra mamma!-

 

urlò George dirigendosi deciso verso una signora bionda, disposto a tutto pur di liberarsi dall’uomo burbero

 

-sicuri?-

 

mormorò Jim. Rimase ad osservarli per qualche secondo, poi convinto, tornò al lavoro-

 

********************************************************************************

 

feeeed

 

Fred sorrise tra se. Solo sua sorella all’età di un anno, poteva imporsi con la famiglia la punto di conquistare il microfono.

 

George sorrise alla signora dall’aria gentile in coda per il controllo del bagaglio a mano

 

-mamma!-

 

strillò allegro. La donna si voltò perplessa

 

-oh mamma ci sei mancata tanto!-

 

disse George abbracciandogli le gambe

 

-io… credo che abbiate sbagliato persona…-

 

Mamma, prendi in braccio Ginny… ecco George e Fred siete dei dementi lo sapete che non potete tirare troppo la corda con la mamma! Si stà incazz hai si sta arrabbiando di brutto! Non fare quella faccia Charlie se dicevi quella parola al nicrfono la mamma ti uccideva… FEEED GEOE FOCO BUSTER! Ron togliti cosa c’entra? Io devo dire una cosa importante… Jennifer? Jennifer mi senti?…

 

Jennifer bloccò le mani a mezz’aria sulla tastiera del computer mentre la voce di Bill continuava decisa

 

…Non solo i tuoi occhi sono più luminosi delle stelle, ma… aspetta… ah sì… Vorrei essere una lacrima per nascere da quegli occhi, per poi vivere sul tuo viso e morire sulla tua bocca…

 

Bill ma sei impazzito? Dammi subito quel microfono al posto di dire stupidaggini!

 

Tutti, dagli impiegati, agli addetti delle sicurezza, ai viaggiatori ai gestori dei piccoli negozi non poterono evitare di scoppiare in una risata spontanea che riecheggiò tra le pareti del piccolo aeroporto.

 

Delinquenti se entro trenta secondi non fate in modo di arrivare all’ultimo piano i fuochi Filibuster non li vedrete mai più chiaro? Dite a un adulto di accompagnarvi nella saletta delle comunicazioni…

 

-avete sbagliato persona-

 

Ripetè la signora bionda gentilmente fissando i bambini che si erano bloccati eccitati ad ascoltare i fratelli e la madre. Si voltarono per controllare che Jim fosse sparito prima di sorridere alla donna.

 

-sì scusa… -

 

mormorò Fred

 

uno

 

incominciò a contare Molly

 

due…

 

la voce della madre riscosse Gorge

 

-noi ci saremo persi…-

 

La donna scoppiò a ridere

 

-Fred e George?-

 

sei…

 

-esatto! Ora corri, accompagnaci all’ultimo piano o siamo rovinati!-

 

La donna spalancò la bocca meravigliata poi mentre Fred e George la afferravano per mano, non potè fare a meno di mollare la borsetta al marito e corrergli dietro

 

********************************************************************************

 

-direttore, questi pazzi stanno facendo fare all’aeroporto una figura indecente!-

 

nove…

 

-infatti se non la smettono dobbiamo assolutamente abbattere la porta!-

 

undici…

 

dall’altra parte della porta Percy assunse un espressione indispettita

 

-col cavolo!-

 

urlò per farsi sentire dalla coppia

 

tredici…

 

-cosa?-

 

chiese allibita la voce zuccherosa di Kathleen

 

-col cavolo che rompete la porta! Stanno chiamando i miei fratelli! Quindi sedetevi e datevi una calmata!-

 

Il direttore spalancò gli occhi e Kaltheen si bloccò allucinata

 

Diciannove…

 

Continuò Molly sorridendo a Ron che aveva cominciato ad imitarla

 

Venti…

 

-enti…-

 

ventuno…

 

-tuuno…-

 

ventidue…

 

-ntitue…-

 

********************************************************************************

 

-qu-questo è l’ultimo piano

 

disse ansimante la donna con i capelli biondi facendo di corsa gli ultimi gradini

 

-allora dov’è la saletta delle comunicazioni?-

 

disse Fred impaziente ignorando la fatica mentre la madre continuava a contare. La donna riuscì a leggere un cartellino appeso a una porta poco distante.

 

-quella in fondo-

 

rispose ravviandosi i capelli

 

-quella dietro ai due signori…-

 

Fred e George si misero a correre.

 

Ventotto…

 

-totto..-

 

********************************************************************************

 

Come si sono divertita a scrivere questo capitolo! Anche se l’ho trovato impegnativo in alcuni punti, la frase che cita Bill è di Jim Morrison (Franci quando mi hai mandato quelle frasi l’avresti detto che una sarebbe finita in una ff?) ci tengo molto al vostro parere… vi è piaciuto il capitolo?

 

Special tanks to…

 

Hobbit: Lo pensi sul serio? Grazie infinite! Infondo i Weasley sono mitici no? Alla prossima!

 

Tink: evviva! Hai recensito ancora… la parlantina Ron ha contagiato anche te! Che bello! Sul serio hai detto plonto al telefono? Io chiamo mio cugino Charlie e saluto con tao tao… come vedi ho interrotto bruscamente il capitolo ma almeno aggiorno abbastanza presto! Perdonata? Che belo sei un gande! Stò diventando dipendente di questa frase!

 

Riley: ciao bella! Che bello vedere che nello scorso capitolo ti sono piaciuti tutti! Anche in questo ho provato ad inserirli tutti, anche Percy che non ce lo vedevo molto ad urlare al microfono….!!! Un bacio forte!

 

Serry Black: sì anch’io ho una bella visione di Bill che spinge via l’intruso! Sono contante che ti sia piaciuto anche questo cap!

 

Serena: non preoccuparti se non riesci a fare delle lunghe recensioni! Mi basta vedere che scrivi poveli! Come vedi a Jennifer non è andata meglio in questo capitolo… poveretta cosa mai mi avrà fatto di male! (ecco appunto me lo chiedo anch’io Nd Jennifer)

 

Briseide: praticamente questa ff è partita dall’idea che mi è venuta su Fred George e il nastro trasportatore quindi mi fa piacere che l’hai trovata carina come scena! Grazie per il commento!

 

Dorothea: ti ringrazio! Scusa se vado troppo veloce, ma è soprattutto per il fatto che faccio dei capitoli abbastanza brevi… spero che la cosa non ti dia molto fastidio, in ogni caso in futuro andrò più lentamente magari allungando un po’ i capitoli… cm va con ff comica? alla prossima!

 

 

 

 

Un bacione anche a chi legge ma non recensisce! Spero che continuerete a seguire questa storia!

 

Daisy

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Capitolo 8
*** E' mia soella!!! ***


PICCOLE GRANDI PESTI

 

 

PICCOLE GRANDI PESTI

 

Capitolo 8

 

 

Dedicato a Kiara-chan! Senza di te nella verifica cos’avrei combinato? Grazie grazie grazie!

 

 

Trenta..

 

-Tenta!-

 

Esclamò Ron entusiasta del nuovo gioco, ripetere i numeri che la madre minacciosa scandiva al microfono, era troppo divertente.

 

-mamma siamo qui! Mamma!-

 

Molly alzò lo sguardo verso la porta lucida che sussultava per il frenetico bussare dei gemelli.

Percy fece scattare la serratura permettendo alle due identiche furie di scagliarsi nella saletta, completamenti sudati e con i capelli arruffati.

 

-SI Può SAPERE COSA DIAVOLO…-

 

Incominciò a strillare Kathleen

 

-oh stai zitta strega!-

 

Disse seccato uno dei bambini.

 

Katlenn, sulla soglia, fece un balzo all’indietro per evitare che la porta che Charlie gli aveva sbattuto in faccia con evidente soddisfazione le rompesse il naso. A disagio, scambiò uno sguardo con il direttore.

 

-ce l’abbiamo fatta mamma!-

 

Esultò George saltando elettrizzato

 

-siamo arrivati in tempo! Li possiamo usare ancora i fuochi filibuster vero? Vero?-

 

Aggiunse speranzoso Fred

 

-CHE NON VI SALTI IN MENTE MAI PIU’ DI SPARIRE IN QUESTO MODO! SI PUO’ SAPERE CHE FINE AVEVATE FATTO?-

 

-cavoi votti-

 

Disse Ron ripetendo quello che Charlie mormorava da cinque minuti. Percy lo guardò storto.

 

-feed-

 

Fred sorrise a Ginny, che in precario equilibrio sul tavolo sorrideva allegra

 

-ciao sorellina dolcissima ci sei mancata taaanto…-

 

-Fred non attacca-

 

Sibilò Molly

 

-ora voglio che mi diciate dov’eravate finiti, per quanto tempo, come vi è venuto in mente di sparare quella stella all’edicola…-

 

-ecco, ve lo volevo chiedere anche prima, perché avete sparato la stella rossa e non la cometa gialla?-

 

Chiese Percy sinceramente interessato. Charlie sbuffò e lo trascinò via.

 

-vostro padre ha dovuto cancellare una ventina di memorie, senza contare il fatto che vi avrò detto cento volte di non allontanarvi…-

 

Continuò Molly infuriata

 

-vero Arthur?-

 

Arthur, intento a studiare il computer, ebbe bisogno di altri tre richiami per alzare lo sguardo

 

-cosa Molly?-

 

Bill parve allarmato

 

-papà stai attento a non peggiorare la situazione…-

 

-HO APPENA DETTO CHE NON SI DOVEVANO ALLONTANARE-

 

Arthur deglutì fissando un attimo i gemelli

 

-giusto. Giustissimo. Non fatelo mai più-

 

-papaaa-

 

Arthur prese in braccio Ginny e la appoggiò per terra, evitando lo sguardo di sua moglie.

 

-ma dov’eravate?-

 

Chiese Bill curioso

 

-un po’ qua un po’ la…-

 

Rispose evasivo Fred cercando con lo sguardo qualcosa che lo salvasse dalla situazione mentre Ginny, un po’ gattonando, un po’ camminando incerta sulle gambe esplorava la stanza

 

-ma dove?-

 

Insistette Molly seccata

 

-oh Percy… volevi sapere perché non abbiamo sparato la cometa gialla?-

 

Chiese Fred con un sorrisone voltando le spalle a Molly che sospirò tentando di calmarsi. Percy alzò le spalle.

 

-no bhe…-

 

-no no lo volevi sapere.. è una cosa fondamentale…-

 

George corse in aiuto al fratello nel tentativo infantile di risolvere la situazione. Le guance di Molly si colorarono lentamente di rosso.

 

-voi due! Guardatemi in faccia!-

 

Esclamò incrociando le braccia sul petto. George fece per rispondere quando, con un rumore assordante la porta cedette sotto le spallate di sei impiegati. Si schiantò a terra con un rumore sordo, finendo a pochi centimetri dalle manine di Ginny che cacciò un urlo penetrante più per la sorpresa che per lo spavento.

 

-signori Weasley, avete gravemente disturbato tutto il sistema e il lavoro di decine di impiegati…-

 

-razza di imbecille stavate tirando sotto Ginny con la vostra stupida porta!-

 

Urlò Bill furioso interrompendo bruscamente il direttore, un uomo attempato e rotondetto con la testa calva lucida di sudore.

 

-li si è schiantata a due centimetri delle dita! Lo sapete quando sono delicate le manine di un bimbo piccolo?-

 

Incalzò Charlie improvvisamente rosso di rabbia

 

-d’accordo, bambini… non si è fatta niente…-

 

Provò a calmarli Arthur cercando l’appoggio di Molly, che invece era intenta a riprendere anche lei gli irruenti intrusi…

 

-SAPEVATE CHE C’ERANO DEI BAMBINI QUI! POTEVATE A ANCHE FARE ATTENZIONE!-

 

-ma insomma avete monopolizzato tutti i modi di comunicare le informazioni di servizio a proposito del…-

 

Tentò debolmente una donna in precario equilibrio sui tacchi a spillo

 

-e chissene importa! Io a due anni mi sono rotto un dito e fa male!-

 

Urlò Percy sentendosi coinvolto nella situazione

 

-E’ MIA SOELLA-

 

La piccola folla spostò la sua attenzione un attimo il serio bambino di due anni con le orecchie scarlatte, che gli aveva appena urlato contro.

 

Ron sentendosi osservato fece una spudorata linguaccia stringendo i pungnetti, sinceramente arrabbiato.

 

-ora gli chiedete scusa capito?-

 

Disse deciso Fred rivolto verso la folla sconcertata

 

-c-che?-

 

-sì!-

 

Continuò George prendendo Ginny per mano. La porto di fronte al direttore mentre Ginevra non smetteva un attimo di succhiare il ciuccio concentrata.

 

-ora le chiedete scusa!-

 

-tutti quanti!-

 

Aggiunse Charlie

 

-gli chiedete scusa tutti quanti-

 

-si!-

 

esclamò Ginny con la voce soffocata dal ciuccio vagamente consapevole di quello che stava accadendo.

 

Arthur tacque definitivamente, imitando Molly che si limitava a fissare la scenetta con un mezzo sorriso sulle labbra.

 

Una donna con corti capelli neri sorrise imbarazzata

 

-mi dispiace…-

 

-si chiama Ginny-

 

Disse Bill incrociando le braccia

 

-mi… mi dispiace Ginny…-

 

La bambina, in equilibrio precario sulle gambette la fissò interessata.

 

-bè?-

 

Sbottò Fred fissando con astio gli impiegati

 

-non vi ho sentito-

 

-scusa Ginny…-

 

Mormorò quasi senza rendersi conto un uomo possente con corti ricci castani

 

-scusa…-

 

-mi dispiace piccola…-

 

Uno a uno, visibilmente imbarazzati, gli impiegati dell’aereoporto mormorano qualche scusa, indecisi se sentirsi stupidi, o semplicemente divertiti da quella singolare insurrezione.

 

Percy, che non aveva staccato nemmeno per un attimo gli occhi dalla scenetta, indicò apertamente il direttore.

 

-manchi tu-

 

Annunciò facendo in modo che l’attenzione si spostasse sull’uomo visibilmente a disagio

 

-TU-

 

urlò Ron

 

Anche Ginny tese un dito verso l’uomo imitando il fratello, che sorrise.

 

Arthur nascose il viso tra le mani indeciso se ridere o piangere, mentre il direttore mormorava delle parole di scuse, cercando di dare a queste un tono esageratamente indulgente.

 

-e comunque non siamo deficienti-

 

Aggiunse seccamente Bill riferendosi al tono accondiscendente

 

-ok Bill… bambini… basta così…-

 

Molly riprese il controllo della situazione prendendo in braccio Ginny e dirigendosi spedita verso la porta.

 

-signori Weasley…-

 

Aggiunse Kathleen sistemandosi nervosamente la collana d’oro

 

-saremo tutti d’accordo che dovreste pagare una penale per i danni che…-

 

-e noi siamo tutti d’accordo, che avete quasi ammazzato nostra figlia-

 

Replicò Arthur tranquillamente

 

-e ora… Ronnie smettila di fare quelle linguacce e vieni qui… ora scusateci dobbiamo ancora passare dal check-in-

 

Bill si illuminò

 

-andiamo a quello di Jennifer?-

 

********************************************************************************

 

Jennifer sorrise alla numerosa, stravagante famiglia che davanti a lei, gli porgeva un vero e proprio mazzetto di biglietti aerei

 

-ehi chi si rivede-

 

Mormorò facendo un cenno in direzione di Bill che sorrise con presunta malizia

 

-è lei la signorina a cui mio figlio ha parlato… dal microfono?-

 

Jennifer annuì incominciando ad etichettare le valigie

 

-già…-

 

Molly sospirò

 

-mi scusi se l’ha messa in imbarazzo…-

 

Bill tirò a disagio la maglietta di Molly in una muta preghiera di smetterla di parlare…

I gemelli stavano apertamente sghignazzando.

 

-a volte il mio bambino è così impulsivo…-

 

-mamma!-

 

Supplicò Bill aggrappandosi ancora più forte alla maglietta della madre. Arthur nascose un sorriso.

 

-oh non si preoccupi! Nemmeno il mio fidanzato mi ha mai detto niente di simile!-

 

La rassicurò Jennifer facendo un occhiolino a Bill, che si sentì andare a fuoco.

I gemelli abbandonarono ogni contegno mettendosi a ridere così forte che molte gente si girò a guardarli. Percy prese Bill per un braccio.

 

-e io dovrei imparare a rimorchiare da Bill?-

 

Charlie fece un sorrisetto sarcastico

 

-magari imparerai da me-

 

Gli sussurrò raddrizzando le spalle. Percy gli lasciò il braccio sbuffando

 

-andiamo bene!-

 

mormorò rivolgendo il suo sguardo a Ron che li aveva appena raggiunti

 

-cosa dici?-

 

Charlie sopirò mentre Ron lo guardava incuriosito. Quel bambino doveva sempre ficcare il naso dappertutto

 

-niente Ron, solo ricordati di lasciare perdere Bill quando ti servono consigli sul rimorchio.-

 

Il bambino assunse un aria completamente persa.

 

-andiamo?-

 

Chiese Molly dirigendosi velocemente verso dei gabbiotti per il controllo dei passaporti.

 

-prendete Ron, che abbiamo fretta-

 

Mormorò Molly aumentando il passo. Ron si rivolse allegramente verso Bill.

 

-pendi mbaccio?-

 

Bill scosse la testa sistemandosi lo zaino pesante

 

-devo già tenere d’occhio i gemelli… chiedi a Charlie-

 

-tarlie pendi mbaccio?-

 

-nooo Ron sei grande, hai le gambe cammina!-

 

Percy lo superò velocemente

 

-sei pesante per me-

 

Ron si voltò dubbioso verso i gemelli che alzarono gli occhi al cielo

 

-niente da fare Ronnie-

 

Ron fissò per un attimo i fratelli che si allontanavano prima di incominciare faticosamente a corrergli dietro, usando contro di loro proprio una parola... una parola che sentiva molto spesso uscire dalle loro bocche…

 

-BATTARDI!-

 

********************************************************************************

 

-ecco-

 

Molly porse all’uomo in uniforme il suo passaporto.

 

-tutti i miei figli sono sul mio documento… almeno credo-

 

Il finanziere gli scoccò uno sguardo diffidente prima di controllare con un lieve sorriso, che le foto rispondessero ai bambini.

 

Sì… Bill Weasley, il più grande era il bambino con lo zaino e i capelli un po’ troppo lunghi che non staccava gli occhi dai due fratellini… poi… Charles Weasley… il ragazzino con il cappellino a rovescio e l’aria vispa.. Percival Weasley il seienne dall’espressione saputella… Fred e George Weasley…

 

L’uomo indugiò un pò troppo sulla coppia di bambini identici che lo ricambiarono diffidenti

 

-lui è Fred e io sono George-

 

Sbottò Fred con un sorrisetto falso mentendo deliberatamente.

 

-no!-

 

Esclamò Molly allarmata

 

-è il contrario… mi scusi…-

 

-signora non cambia molto-

 

l’uomo annuì e si riconcentrò sul passaporto.

 

Ronald…il bambinetto con gli occhi blu che respirava affannosamente per una corsa… e ultima Ginevra Weasley, era passata prima in braccio alla madre… la piccoletta con il ciuccio in bocca e occhi stanchi.

 

Restituì il passaporto a Molly e prese quello di Artuhr fulminando con lo sguardo i gemelli per l’ultima volta prima che la madre li trascinasse via.

 

Che famiglia strana…

 

********************************************************************************

 

 

Eccomi! Scusate, per un po’ non ho aggiornato! Vi è piaciuto questo cap? nel prossimo farò in modo di farli salire su quel benedetto aereo! Forse… ho cercato di inserire Ginny in questo cap…

 

Briseide: ciao! Ti è piaciuto anche questo cap? grazie di recensire!

 

Serry Black: sono contenta che ti piaccia come li rendo questi Weasley! Ah grazie per avermi recensito con così tanta cura la mia fic equivoci! Un giorno o l’altro correggerò tutti i congiuntivi!

 

Kiara-chan: su Sirius Sara succederà qualcosa sicuramente! Riguardo Ginny Draco… naaa non ti arrendi mai eh? Cmq tranquilla ce ne sono così tante di queste fic! Grazie per la verifica mi hai salvato!

 

Riley: ciao! (ora vado a scaricarmi il tuo capitolo… sono sicura che è stupenda!) come va? Ti sono piaciuti? Che bello! Anche in questo cap ho cercato di non escludere nessuno… non è facile! Grazie per la recensione! Un bacione!

 

Hobbit: uau grazie! Come ti è sembrato questo cap?

 

Elian: non preoccuparti se ti dimentichi di recensire ogni tanto! Figurati! Poi chi ti capirebbe più di me… cosa ne pensi di questo cap? alla prossima!

 

Dorothea: grazieeee! Anche  a me piace Bill! Sull’aereo ho già in mente due o tre danni… quindi saranno almeno cinque… i gemelli faranno la loro parte! (noooooooo Nd Molly)

 

WichRita: sono contenta che tu abbia iniziato a leggere questa fic! E ancor più che ti piaccia!

 

Cloudy_ cosa ti scusi a fare? Lo sai che non ti perdonerò MAI! A parte gli scherzi non vedo l’ora di passare il weekend con te… anche se questo comporta… sospetti… va bè smetto di fare la deficiente! A domani allora… va bene se vengo verso le 2 e mezza- 3 – un quarto…

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** sull'aereo!!! ***


-ora bambini… quando passiamo di lì dovete mettere il vostro zainetto su quel nastro trasportatore…-

 

PICCOLE GRANDI PESTI

 

-Sull’aereo!!

 

 

-ora bambini… quando passiamo di lì dovete mettere il vostro zainetto su quel nastro trasportatore…-

 

Molly si zittì di colpo chiedendosi perché Fred e George stavano ridendo. Un pensiero troppo assurdo per essere falso, si fece strada nella sua mente, finche il suo lato razionale le impose di non pensarci.

Percy guardò la madre curioso

 

-e poi?-

 

-e poi lo prendete quando esce dall’altra parte, tutto qui… Ron dai la mano a Charlie-

 

Ron obbedì stringendo la mano con quella del fratello, fissando affascinato il nastro trasportante i bagagli a mano che sparivano per un brave istante in una… scatola?

 

-mamma cosa succede agli zainetti quando passano di lì?-

 

Chiese Percy. Molly sorrise.

 

-non ne ho idea, gioia-

 

Percy assunse un aria confusa. Non era facile scoprire che i genitori non avevano tutte le risposte.

Ginny, in braccio alla madre, sbadigliò portandosi distrattamente le mani agli occhietti.

 

Molly le accarezzò i capelli. Era quasi ora del sonnellino mattutino di Ginny…ma la piccola faticava a addormentarsi nella confusione dell’aeroporto.

Bill fu il primo ad appoggiare lo zaino sul nastro e a passare tra al metal-detector. I gemelli, che non avevano bagaglio a mano, bloccarono comunque la fila alzando le strisce di plastica che ricoprivano il buco dove sparivano gli zaini ridacchiando.

Arthur, li trascinò via in imbarazzo dopo essersi scusato con l’uomo in uniforme.

 

Percy, quando fu il suo turno, si bloccò confuso scoccando sguardi pensosi alla gabbia di Barty, il loro topo.

 

-mamma questo va sul nastro?-

 

Molta gente dietro di lui rise con indulgenza.

 

-emh…-

 

Mormorò Molly

 

-bho…-

 

L’uomo che poco prima aveva sgridato Fred e George fece seccamente cenno a Percy di passare, beccandosi uno sguardo severo dal bambino

 

-puoi passare-

 

mugugnò l’uomo alzando gli occhi al cielo mentre Percy non si decideva a muovere un passo

 

-si dice per favore-

 

disse Percy con una nota di rimprovero nella voce

 

Charlie diede una piccola spinta al fratello, che sempre tenendo stretto il topo, passò titubante tra le sbarre di ferro del metal detector.

 

Un bip insistente e ripetitivo risuonò nel piccolo locale facendo bloccare Percy, più confuso di prima.

 

-tranquillo ragazzino deve essere solo il ferro della gabbia-

 

disse un’impiegata dall’espressione gentile

 

-se ci dai la gabbia e ripassi per di lì è tutto ok.-

 

Percy guardò la madre che annuì pazientemente, per poi porgere la gabbia alla donna.

 

-aaaaaaaaah-

 

Charlie e i gemelli risero vedendo la donna che si portava le mani alla bocca allarmata attirando l’attenzione delle altre attonite persone che incominciavano a dimostrare segni d’impazienza.

 

-e che c’è adesso!-

 

sbottò Bill avvicinandosi alla donna che non la smetteva di fissare inorridita la gabbia che Percy teneva ancora in mano

 

-signorina va tutto bene?-

 

le chiese Arthur cercando di capire a cosa era dovuto quel panico improvviso

 

-non è un criceto!-

 

urlò scandalizzata la donna allontanandosi ancora un po’ dalla gabbietta di ferro

 

-ma va?-

 

urlò Fred sbuffando

 

Molly gli mise una mano sulla bocca avvicinandosi al metal detector

 

-mi scusi… è solo un topo…-

 

-sì… sì…-

 

sbottò imbarazzata la signora

 

-passa… tu ragazzino… non importa… passa…-

 

Percy raggiunse la madre indispettito, trasalendo ancora una volta la suono insistente dell’allarme

 

Charlie, per il sollevo della folla dietro di lui, passo senza problemi il metal detector, rivolgendo alla donna ancora turbata uno sguardo vispo

 

-I draghi ti fanno paura come i topi?-

 

le chiese innocentemente riprendendo il suo zainetto

 

-Charlie, vieni qui, immediatamente!-

 

Disse secca Molly sistemandosi meglio Ginny in braccio che aveva incominciato a piagnucolare

 

-e gli gnomi ti fanno paura?-

 

chiese George che senza fasi accorgere aveva raggiunto il fratello vicino alla donna, che rossa in viso lo ignorava spudoratamente sorridendo agli altri viaggiatori.

 

-Charlie non fare l’idiota-

 

lo riprese Bill sbirciando l’espressione stanca della madre

 

-e tu non fare il cafone-

 

replicò Percy

 

-no caone-

 

esclamò Ron incrociando le braccia sul petto come faceva sempre Molly quando era arrabbiata

 

Charlie prese George per mano e raggiunsero con molto buon senso i genitori.

 

********************************************************************************

 

-ora ci sediamo qui e aspettiamo l’aereo-

 

disse Molly sedendosi stancamente su una scomoda sedia di plastica

 

Bill la imitò appoggiando la testa sul muro dietro di lui.

 

Fred e George, si sedettero per terra, mentre Ron si avvicinava a Ginny, che in braccio a Molly non smetteva di piangnucolare stancamente.

 

-pecchè pange?-

 

Molly incominciò a cullare Ginevra sorridendo

 

-ha sonno, deve fare la nanna-

 

-io nanna-

 

Ron appoggiò gelosamente il capo sulla pancia di Molly fingendo di dormire. Molly sospirò sistemandosi meglio Ginevra che continuava a stropicciarsi gli occhietti.

 

-mamma la prendo io-

 

Charlie tese le mani verso la sorellina e Molly lasciò riconoscente che la bambina si accomodasse comodamente tra le braccia dl fratello maggiore.

 

-io nanna con mamma-

 

disse Ron arrampicandosi sulla sedia per dormire appoggiato alla madre. In fondo era tutto il giorno che veniva preso in considerazione da lei.

 

********************************************************************************

 

-ecco… dobbiamo andare… bambini seguitemi…

 

Molly prese Ron per mano e intimò a Charlie e Bill di seguirla verso le porte scorrevoli che davano su un enorme spiazzo di cemento.

 

Una voce metallica aveva appena annunciato il loro imbarco.

 

Poco più avanti, Arthur con Fred, George e Percy stava porgendo all’uomo addetto quattro biglietti.

 

-Non prendiamo il pulmino papà?-

 

chiese Percy indicando dei pulmini violetti che poco lontano trasportava una piccola folla ad un aereo molto più grande.

 

-non credo, sono pochi metri… il nostro aereo è quello vedi?-

 

rispose Arthur indicando poco lontano un aereo con una grande scritta rossa sotto la lunga fila di finestrelle.

 

********************************************************************************

 

Fuori, la famiglia Weasley, all’aria frizzante e sotto un cielo limpido si riunì per percorrere quei pochi metri che li separava dall’imponente aereo.

 

Erano circa a metà percorso quando Ron, si bloccò liberandosi di scatto dalla stretta della madre. Il bambino fissò per un istante qualcosa ai suoi piedi, poi, si voltò verso sinistra, e con un urlo infantile si mese a correre come un fossennato.

 

Molly e Bill furono i primi a mettersi all’inseguimento del piccolo, scompigliando l’ordinata fila di persone, che si bloccò fissando Ron che imperterrito continuava trotterellare via più veloce che poteva.

 

Arthur, dopo un attimo di esitazione lasciò le mani dei gemelli e si mise a correre anche lui verso il figlio minore che aveva acquistato del vantaggio rispetto alla madre e al fratello, costringendoli per caso a bloccarsi, per non essere investiti da un carretto che trasportava le valigie, che Ron era riuscito ad evitare per un pelo.

 

Un’hostess, poco lontano aveva afferrato un microfono e vi parlava conciata dando istruzioni per la sicurezza della piccola peste…. Ovvero delle piccole pesti dai capelli rossi.

 

Anche i gemelli infatti si erano lanciati dietro al padre, mentre Charlie, che teneva ancora in braccio Ginny, che indifferente si era addormentata, bloccò Percy un attimo prima che quello di mettesse a correre.

 

Finalmente, a qualche decina di metri di distanza Bill riuscì ad afferrare il fratellino che neanche per un attimo smetteva di farfugliare una parola che nessuno riusciva a capire.

 

Molly lo prese in braccio senza smettere un attimo di dirgli concitata che sciocchezza aveva fatto.

Arthur rimproverò a bassa voce i gemelli che continuavano a ripetere quanto fosse deludete che la corsa fosse finita così presto.

 

Quando i sei Weasley tornarono imbarazzati verso la folla, Charlie fosso il fratello dritto negli occhi

 

-ma cosa ti è saltato in mente Ronnie?-

 

-RAGNO!-

 

strillò il bambino indicando poco lontano, il punto da cui prima aveva iniziato la corsa.

 

Fred e George si accovacciarono per terra

 

-qui non c’è nessun ragno marmocchio-

 

-TI LA’!-

 

Fred, con risolino prese su dito un minuscolo ragnetto rosso

 

-era questo?-

 

un ennesimo strillo confermò che il motivo della piccola rivoluzione, consisteva proprio nel minuscolo tesserino dalle otto zampe.

 

********************************************************************************

 

-fila otto e fila nove-

 

mormorò esausto Arthur spingendo la famiglia verso la parte centrale dell’aereo.

 

Molly si sedette riprendendo la figlia addormentata, Ron ancora scosso si sedeva tra Bill e Charlie, in una fila da tre posti, e Charlie i gemelli e Percy sull’altro lato dietro ad Arthur.

 

-accidenti-

 

mormorò Fred

 

-perché?-

 

gli chiese il gemello interessato

 

-abbiamo fatto tanto casino ma mamma non si è dimenticata Percy all’aeroporto… uffa!-

 

-dai magari succede al ritorno-

 

tentò di consolarlo il fratello per poi dare una botta sulla spalla del padre

 

-che c’è George?-

 

-questo è un aereo papà?-

 

certamente

 

-ma io e Fred volevamo andare su quelli piccoli piccoli che volano!-

 

-adesso voliamo-

 

l’aereo aveva incominciato a posizionarsi per il decollo.

 

-io preferivo andare con la mia scopa! Era più divertente!-

 

brontolò Charlie sistemandosi il cappellino.

 

Poco lontano Molly fissando la figlia addormentata sospirò. Finalmente erano sull’aereo…

 

********************************************************************************

 

 

Finalmente! Quasi quasi Sono più sollevata io di Molly! Sono sull’aereo… ma…

 

Bene passiamo ai ringraziamenti così poi potrò postare subito il capitolo! Vi ho fatto aspettare abbastanza!

 

Riley: Grazie mille!! Battardi l’avevo in mente da quando ho iniziato a scrivere la fic! Mentre la parte dopo è venuta un po’ da sola… sono contenta che continui a seguirmi un bacione!!!

 

Hobbit: anche a te è piaciuto Battardi!!! Che bello!!! Grazie!!

 

Poncio2Xl: ciao! Anche a me piacciono molto Fred e George! Mi piace troppo fargli fare danni… spero che recensirai ancora questa storia!

 

Witch Rita: Te lo immaginavi così Charlie? Fantastico! A volte si Charliee  Bill non sono molto sicura in fondo la Rowling non ci dice molto! Quindi il fatto che vi piacciano non può che rendermi felicissima!

 

Serry Black: mi ero dimenticata di rispondere a una tua precedente domanda… sì Equivoci veniva prima di Marauders and Sex ma non era così importante! Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso cap… Riguardo a Bill… non ha ancora finito con le ragazze!

 

Elly: anche se ci ho messo un po’ ho continuato! Grazie per la recensione!

 

Brisede: è mia soella… ti è piaciuto? Fantastico!!!

 

Kiara-Chan: grazie dovrai dirlo io a te e a tutti quelli che mi recensiscono!!! grazie per seguirmi sempre!!! Spero di farti ridere ancora nei prossimi  cap!

 

Cloudy: ciao! Non so se riuscirai a leggere questo cap prima del tuo ritorno da Tamin… eh eh… salutamelo…  e buon appettito!!! Tvtb lo sai vero??? E quando faremo i nostri viaggi ti immagini i discorsi che faremo? Sono un po’ fusa oggi… va bè!!!

 

Serena: l’immagine l’ho messa come sfondo del deskop e ti giuro che mi ha fatto un piacere immendo vedere quello che hai fatto!!! Sul serio è stato fortissimo! Figurati se mi dispiace per i link, anzi!!! 1 bacione forte per questo regalo inaspettato!!! (che ha anche anticipato 1 po’ quello che volevo far accadere!!!)

 

Dorothea: grazie per la recensione!!! Spero che aggiornerai presto la tua fic…

 

 

Finito! Ora lo correggo e poi è pronto per voi!!

 

1 bacione enorme anche a chi non recensisce!!!

 

Daisy

 

 

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