Always (Love and Hate)

di Ginny36
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata “serena” (o quello che sembrava essere!) ***
Capitolo 2: *** La partita di Quidditch ***
Capitolo 3: *** L'appuntamento mancato ***
Capitolo 4: *** Ripetizioni ***



Capitolo 1
*** Una giornata “serena” (o quello che sembrava essere!) ***


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Always (Love and hate)

 

Capitolo 1 – Una giornata “serena” (o quello che sembrava essere!)

 

-Take me now baby here as I am, pull me close try and understand, desire is hunger is the fire I breathe, love is a banquet on which we feed, come on now try and understand, the way I feel when I'm in your hands, take my hand come undercover, they can't hurt you now, can't hurt you now, can't hurt you noooooooow! because the night belongs to lovers… -

Una ragazza dai lunghi capelli rossi cantava a squarciagola quella che era una delle sue canzoni preferite mentre con somma cura indossava la sua divisa, annodava stretta la cravatta e appuntava sul petto la sua spilla da neo Caposcuola.

- Ehi Lily te la daresti una mossa per l'amor del cielo! Già davvero non capisco la tua euforia di primo mattino, poi ti metti pure a far tardi, così mi fai davvero preoccupare! – le intimò Alice Turner, la sua migliore amica.

- Alice sto benissimo, sono solo contenta, che male c'è? E poi lo sai che Patty Smith mi fa impazzire, BECAUSE THE NIIIIGHT… -

- Ok ok basta così per favore! Datti una calmata con stà tipa babbana da strapazzo e muoviti con quei vestiti, sarai pure la cocca di Lumacorno ma se arrivo anch'io in ritardo va a finire che mi piazza accanto a Piton a finire la mia pozione e Dio solo sa quanto io odi le pozioni e Piton! – confessò avvilita la giovane grifona.

Lily fece una smorfia impercettibile nell'udire quell'ultima considerazione su Piton, poi si autorimbeccò mentalmente per il suo comportamento. Da due anni ormai aveva smesso di considerare Severus suo amico, ma le faceva ancora troppo male in fondo al cuore sentire la gente parlar male di lui.

- Va bene va bene, sono pronta! – disse infine Lily prendendo la borsa e uscendo dalla stanza. – A proposito di pozioni Alice, sai che la settimana prossima abbiamo il test, vero? –

- Test? – rispose allarmata Alice – Ma non l'avevamo rimandato a dopo Natale? Oddio, non ce la farò mai, mi boccerà, quest'anno Lumacorno mi boccia… - continuò a ripetere più a sé stessa che a Lily, la cui attenzione si soffermò su un ragazzo alto e dal viso dolce che si affrettava a scendere le scale e raggiungere le due ragazze.

- Anf… Buongiorno ragazze! Ciao Alice.. – proferì Frank Paciock

- C-ciao F-Frank, tutto bene? – Alice era imbarazzatissima, non faceva che guardarsi i piedi e balbettare frasi sconnesse. Lily decise di prendere in mano la situazione.

- Ciao Frank, stavamo giusto parlando del prossimo test di pozioni, tu te la cavi piuttosto bene vero? -

- Bè per mia fortuna non ho mai avuto particolari problemi, ma neanche tu che si sappia! “Lily Evans, la studentessa più brillante che questa scuola abbia mai conosciuto!” Non ti venerà sempre così il professore? – la canzonò Frank

- Peccato non siano tutte brillantissime come lei.. – sospirò tristemente Alice

- Se sei in difficoltà posso darti una mano io… se ti va è chiaro.. – propose Frank, diventando scarlatto.

Lily si voltò e avvenne tutto rapidissimamente: mormorò un – Diffindo! – alla borsa di Alice, la quale si scucì facendo cadere a terra tutto il suo contenuto.

- Oh maledizione! – urlò Alice, che si abbassò di scatto per raccogliere la sua roba.

- Calma, non è successo niente, ti do una mano – suggerì prontamente Frank.

- Bè se l'aiuti tu allora mi avvio in classe, così vi copro con il prof! – disse Lily guardando l'amica. Alice capì al volo che era un altro dei “diabolici” piani di Lily per farla stare sola con Frank.

– Maledetta – sussurrò appena a fior di labbra. Lily le fece l'occhilino e una linguaccia, - allora a tra poco! – e si allontanò.

Che sensazione di leggerezza, aveva fatto la “prima buona azione” della giornata, quella giornata cominciata così bene, una giornata serena, pacifica …

- Anche tu in ritardo Evans? Anche le dee a volte si svegliano tardi? -

Fine dell'incanto!

Un ragazzo alto, moro, dai capelli ribelli e dal fisico slanciato le si parò davanti con fare spavaldo, almeno quanto la sua voce e una sicurezza innata pari solo al suo egocentrismo. James Potter, il TORMENTO di Lily Evans.

- Potter togliti dai piedi, sono già abbastanza in ritardo senza che un pallone gonfiato mi blocchi il passaggio – ringhiò Lily.

- Gentile e dolce come al solito Evans, sei sempre così carina o questo è uno speciale trattamento che riservi solo a me? – James cercava di tener su il dialogo e comiciò a camminare accanto a lei.

- Guarda Potter con te mi viene del tutto naturale, spontaneo, anzi trattarti come il ragazzo normale che non sei sarebbe per me uno sforzo enorme! Richiederebbe senza alcuna ombra di dubbio troppa energia, e siccome non sono per gli sprechi, ti assicuro che non accadrà mai! –

Lily era acida come al solito con Potter, non perché realmente non le piacesse, anzi! Il fatto è che lei per prima non avrebbe mai ammesso di poter essere attratta da un soggetto simile, arrogante presuntuoso e perennemente circondato da ragazzine sbavanti e petulanti… Le avrebbe ammazzate tutte molto volentieri.

Continuarono a battibeccare fino a che, giunti in classe, il professore li riprese:

- Lily, come mai stamattina in ritardo, non è da te! Per caso sei stata importunata da qualcuno?- e lanciò un'occhiata eloquente a James

Seppur per un momento fosse stata tentata dall'annuire, Lily rispose – mi dispiace professore, non ho sentito la sveglia e Potter.. bè lui era semplicemente di strada. Inoltre Turner e Paciock arriveranno a momenti, Turner non si sentiva molto bene e Paciock l'ha accompagnata in infermeria.

- Si professore, ci siamo incontrati a metà strada, anche io ero in ritardo perché sono stato trattenuto da alcuni membri della squadra di quidditch.. sa è una bella noia essere il capitano – e si passò una mano tra i capelli arruffandoli ancora di più. Lily gli rivolse un'occhiata di puro disgusto, odiava quando James si pavoneggiava, odiava quel sorriso beffardo che caratterizzava il suo volto, odiava eppure amava così tanto quel ragazzo e nemmeno se ne rendeva conto.. perdeva tempo a sforzarsi di convincersi del contrario invece..

- Bene ragazzi , confido che sbrighiate le vostre faccende un po' prima nei giorni a venire – i ragazzi fecero per andarsi a sedere ma il professore li richiamò – Aspettate un momento, ho una comunicazione per voi. Nelle ultime settimane signor Potter ho notato un netto declino del suo andamento scolastico nella mia disciplina. Ora a lei le pozioni non sono mai piaciute particolarmente ma poiché una delle abilità fondamentali di un'Auror consiste nel produrre efficienti pozioni, lei deve andare decisamente al di là delle sue competenze, che visto il suo ultimo scritto mio malgrado non vanno al di là della S (scadente). Inoltre le ricordo che quest'anno, oltre ad essere il capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, è stato nominato anche Caposcuola e una tale media nella mia materia non si addice affatto ad una carica simile. Ora, volevo SUGGERIRLE o meglio OBBLIGARLA a seguire delle ripetizioni pomeridiane con l'aiuto di un altro studente e qui entra in gioco lei Miss Evans.. le farà ripetizioni non meno di 3 volte a settimana nel pomeriggio, confido nella sua bravura, nel suo spirito di adattamento e nel fatto che, essendo anche lei Caposcuola, abbiate numerose occasioni per trascorrere del tempo insieme, e non si accettano repliche a quanto ho appena detto. Ora potete andare. –

Lily era semplicemente sconcertata: ripetizioni… di pozioni… a POTTER!!! INAUDITO! IMPOSSIBILE! Stava sognando, si doveva essere un sogno anzi un INCUBO! James invece era afflitto da un forte conflitto interiore. - Non so se essere felice o triste, sono una frana in pozioni ma grazie a questo ho l'opportunità di trascorrere almeno 3 pomeriggi a settimana con la Evans ! Decisamente sono felice! -

Per Lily non era esattamente la stessa storia…

- Dio mio, capitano tutte a me! E meno male che ero la cocca di Lumacorno, guarda che bel regalino che mi ha fatto! Tre pomeriggi a settimana con QUELLO!! No, non sopravviverò… questa è proprio una bella giornata… - e con questi pensieri si chinò sul suo calderone e cominciò a preparare la pozione del giorno.

 

 

**Salve a tutti, ho deciso di ripostare questa storia con notevoli accorgimenti, sia della trama, sia di stesura, aggiungendoci qualche piccola informazione pervenuta dalla lettura, non graditissima a dire il vero per numerosi motivi, dell'ormai celeberrimo Deathly Hallows. Spero che vi piaccia e che seguiate attivamente, ovvero commentando XD, mi raccomando non mi abbandonate! A presto!

Ginny36

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Capitolo 2
*** La partita di Quidditch ***


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Always (Love and hate)

 

Capitolo 2 – La partita di Quidditch

 

Il malumore di Lily si protrasse fino a sera ed ogni qualvolta Alice o chicchessia le rivolgeva la parola, lei rispondeva a stento, spesso con epiteti alquanto coloriti. Ogni tanto continuava a ripetere a mezza voce – ripetizioni… Tzè, inaudito! – e tornava a studiare e questa sequenza di azioni durò fino a quando Alice, spazientita dal comportamento abnorme della compagna, esplose.

- Insomma mi dici che diavolo ti prende? Non è da te piangerti addosso così, ti è stato affidato un compito, ok non sarà piacevole ma nulla che riguardi la scuola a mio avviso è piacevole, quindi affronta la situazione e non fare quella faccia!!! -

- Wow, complimenti Alice, bella sfuriata! Intanto non sei TE che devi trascorrere 3 pomeriggi a settimana con la persona che più detesti in questa scuola! Immaginati che ne so, insieme ad Avery, o peggio, a Mulciber! Cosa faresti, sorrideresti alla vita?? Non credo proprio! – ruggì di risposta Lily, che in un impeto di stizza gettò a terra il libro di Trasfigurazione.

- Andiamo Lily, chi vuoi prendere in giro, paragonare Potter ad Avery e Mulciber! Ma andiamo! –

- Guarda che per me l'unica cosa che li rende diversi è la loro Casa di appartenenza… Anche se sono convinta che il cappello parlante 7 anni fa era ubriaco quando ha smistato quell'idiota a Grifondoro, per me sarebbe stato perfettamente a suo agio tra le serpi! –

- Questo è davvero il colmo Lily, davvero non ti credevo così ipocrita! Potter e i Serpeverde si odiano apertamente, non fanno altro che sfidarsi e maledirsi a vicenda e tu dici che James sarebbe stato bene tra le serpi? Vuoi sapere la verità? Perché io lo so perché sei così nervosa… -

Lily si irrigidì - Il motivo è Potter, hai ragione ma non perché lui sia un mostro e perché litighereste senza sosta fino allo sfinimento di entrambi, no! Il fatto è che hai paura, non vuoi rimanere sola con lui per tutto quel tempo perché sai benissimo che non riusciresti a FINGERTI ACIDA per molto, finiresti per tradirti con le tue azioni, salterebbe la tua maschera di freddezza ed ostilità e tutto quello che ti affanni a far apparire ai suoi occhi finirebbe a mare. Non vuoi restare da sola con lui perché finirebbe per capire che in realtà tu non lo odi affatto, anzi, ti piace maledettamente e tu non vuoi che lui lo capisca! – Alice affannava, le aveva riversato addosso tutto quello che pensava nel tentativo di scuoterla da quella falsa situazione di stallo che Lily stessa aveva creato.

- Io… io... tu vaneggi Alice, IO PERSA DI QUEL CRETINO, EGOCENTRICO PALLONE GONFIATO… bello, sicuro, intelligente, un ottimo studente… Da quanto lo sai? – confessò Lily abbattuta.

- Da un bel po' amica mia, ti conosco! Sono o non sono la tua migliore amica? – Alice la abbracciò teneramente nel tentativo di calmare la sua amica.

- E' assurdo, eppure mi ero ripromessa di non cascarci con quello scemo! Poi si è fissato con me, non fa che prendermi in giro, chiedendomi di uscire, dicendomi che sono bella, tanto lo so benissimo che fa così con tutte, del resto perché con un'intera scuola a disposizione dovrebbe aver scelto proprio me, Lily Evans, tutta studio e morale… Oddio forse morale non proprio – abbozzò un sorriso – Capisci? Se lui non fosse così dannatamente famoso, se io avessi la certezza di piacergli veramente, e non di essere solo il suo passatempo preferito, io… -

- Ne saresti più che felice! Bè allora dobbiamo lavorarci un po' sopra, capiremo le sue reali intenzioni… - Alice aveva uno sguardo concentrato, stava ponderando la questione.

- Mah, forse stando un po' più vicina a lui riuscirò a capirle meglio queste sue intenzioni… – mormorò Lily.

- Bè ora meglio non rimuginarci troppo, scendiamo che è ora di cena ed io muoio di fame! –

E detto questo le ragazze uscirono dal buco del ritratto e si incamminarono in Sala Grande.

 

Nel frattempo in sala…

 

- Ehi Ramoso, bella botta di culo, ripetizioni dalla Evans! Mi raccomando, falla cadere! – sogghignava un alquanto allegro Sirius Black, tra un boccone e l'altro di pollo e patatine.

- Ma come sei malpensante Felpato, sono SICURO che il nostro amico James non farà niente di avventato ma seguirà le lezioni di Lily senza indugio, con l'unico scopo di recuperare i suoi orridi voti in pozioni, vero Jamie? – domandò un quanto mai allarmato Remus Lupin.

- Si certo, Ramoso penserà alle pozioni domani ahahahahahahahah!! – aggiunse Peter Minus.

- Smettetela, tutti e tre! La mia situazione scolastica in pozioni è davvero allarmante, quindi come ha suggerito Lunastorta, cercherò di fare tesoro degli insegnamenti della Evans, inoltre ora sono Caposcuola e devo difendere la mia dignità cercando di mostrare agli altri di essere almeno un po' degno di questa carica… Tuttavia rimanere impassibile con quell'angelo accanto mi sembra davvero una missione impossibile, quindi diciamo che unirò comunque l'utile al dilettevole! – proferì raggiante James.

- Wow, James dì la verità, questo discorsetto te l'eri già preparato vero? E' troppo perfetto e coerente per essere stato improvvisato! – lo canzonò Sirus, ancora in preda alle risate.

- Scherza pure Sir, poi vedremo come andrà a finire! Oh, sta entrando, non una parola sulle ripetizioni o giuro che vi mangio vivi! – James si sporse sulla sedia per avere una visione completa del suo “angelo”. Lily e Alice stavano entrando in Sala Grande ed erano dirette al tavolo dei grifoni. Quando raggiunse James, quest'ultimo la fermò.

- Buonasera Evans, ti va di unirti a noi per la cena? –

- Guarda Potter, gradirei di più trascorrere la serata in compagnia della piovra gigante piuttosto che con te! – ribattè acida Lily.

- Vedo che non hai perso il tuo spirito Evans! Comunque aspetta un attimo, volevo dirti due parole sul nostro… ehm progetto. – detto ciò James si alzò.

- Va bene, ma non qui. Alice ti raggiungo in un attimo – e detto questo i due uscirono fuori dalla sala.

- Come mai tanto mistero Evans, non mi dirai che questo è un pretesto per restare un po' sola con me… Ti avviso che non hai bisogno di pretesti, basta chiedere... – James cercava di punzecchiarla come al solito, non solo perchè gli piaceva farla arrabbiare, ma anche perchè per lui costituiva l'unico modo per parlare con lei.

- Ah-ah, questo è il racconto di un tuo sogno Potter? Perché confido che tu sappia che una cosa simile nella realtà non potrebbe MAI accadere! In ogni caso, riguardo le ripetizioni, cosa volevi dirmi? –

- Ah si, bè mi chiedevo se volevamo iniziare già da domani, nel pomeriggio appena dopo la partita di Quidditch… - James arrossì e si automaledì per questo. Non voleva mostrare la sua reale ma celata timidezza di fronte alla Evans.

- No domani no, dopo la partita abbiamo l'opportunità di andare ad Hogsmeade a divertirci un po', non mi sembra davvero il caso di rovinarci una possibilità simile per delle ripetizioni. Faremo dopodomani alle 6. Ti sta bene? – ribattè fredda Lily, non notando minimamente l'imbarazzo del suo “nemico”.

- Va bene, vada per dopodomani – mormorò deluso James. - Uffa ed io che volevo trascorrere un po' di tempo con lei appena dopo la partita…! -

- Bè allora io vado, ciao – Lily lo salutò e senza attendere risposta tornò in Sala Grande.

- Ciao… – James era stanco, stanco di essere considerato alla stregua di un verme dalla ragazza che amava, voleva anzi DOVEVA fare in modo che lei si accorgesse di lui.

 

L'indomani mattina Lily si svegliò di buon grado, si preparò e scese in Sala Comune dove la attendeva un'agitatissima Alice.

- Oddio Lily, che mi è saltato in mente di dire a Frank, cosa avevo nella testa ieri sera, segatura? Perché gli ho promesso un in bocca al lupo pre-partita? Io morirò dall'imbarazzo lo so, ne sono più che certa... -

- Alice ti prego calmati! Ora fai un bel respiro, muovi le tue belle gambine e andiamo insieme agli spogliatoi maschili della squadra dove tu vedrai il TUO uomo, lo saluterai, gli scoccherai un sonoro bacio sulla guancia e gli farai un grande in bocca al lupo, dopodichè andremo sugli spalti e ci godremo la partita! – rispose Lily, trascinando di peso Alice per tutti i 7 piani del castello, uscendo nel cortile e raggiungendo lo stadio di Quidditch.

- Bene, ecco la sala di attesa del Grifondoro, ora aspettiamo che lui esca e poi TU farai quello che devi fare! – disse Lily risoluta.

- Alice, allora sei venuta! – la voce di Frank Paciock riecheggiò nella stanza. – Buongiorno anche a te Lily! –

- Ciao Frank buongiorno, oggi grande match eh? Grifoni contro Serpi, mi raccomando stracciateli! Io mi avvio agli spalti, ti aspetto al solito posto Al! – e detto questo fece l'occhiolino alla sua amica ed uscì dalla stanza.

- Mi era sembrato di sentire una voce familiare ma credevo di essermi sbagliato! Cosa ci fai qui Evans, sei venuta a darmi il bacetto dell'in bocca al lupo? – James Potter la seguì fuori, già pronto per la partita. - Ma perché devo finire per fare sempre l'idiota con lei! SCEMO JAMES ! -

- Ti piacerebbe eh Potter? Magari questo è un altro dei tuoi sogni chissà! Comunque io mi concentrerei sulla partita, Serpeverde per ora è in testa e Rodolphus Lestrange per quanto sgradevole e ripugnante è bravo come Cercatore, attento a non farti soffiare il boccino sotto il naso! - Bene, meno male che volevo cercare di essere meno acida con lui, bella mossa Lily, complimenti! -

- Bè almeno come Cercatore sono bravo anch'io… - James si incupì. - Non mi stima nemmeno come giocatore, figuriamoci! -

- Questo è poco ma sicuro! Se non STRACCI Lestrange ti assicuro che sarò una professoressa di pozioni mooooolto cattiva! – gli sorrise timidamente Lily - Buona la seconda Miss Evans! -

Il volto di James si irradiò di felicità - Non mi aveva mai sorriso così prima! - Mi impegnerò a vincere per te allora… - il suo volto si infiammò nuovamente.

- Ok… Mi raccomando allora! Fagli vedere chi sei! - Ma è arrossito? Che carino, allora è umano anche lui ogni tanto! No Lily piantala sei PATETICA, ora vedi cose che non esistono! -

Alice uscì dalla sala interrompendo il flusso di pensieri di entrambi.

- Lily ancora qui? Guarda che la partita avrà inizio a momenti! Potter, ma non dovresti fare il solito discorso da capitano? -

- Oddio me l'ero scordato! Volo, ah Evans fai un po' di tifo mi raccomando! – le fece l'occhiolino e si allontanò.

- Contaci! – gli rispose, sotto lo sguardo di un'incredula Alice.

- Lily, stavate flirtando??? – chiese sconcertata.

- M-ma cosa dici Alice! Dai andiamo, non voglio perdermi l'incontro! – Flirtare, io… tzè! -

La partita si svolse piuttosto freneticamente, come al solito i Serpeverde, capitanati da Lestrange erano gli avversari più difficili da affrontare non solo per l'effettiva bravura di alcuni dei giocatori ma anche per la loro inclinazione a commettere falli e scorrettezze a più non posso, ciononostante i grifoni, capitanati da James Potter, vinsero 180 a 70. Non appena James ebbe preso il boccino ci fu un boato proveniente dagli spalti del Grifondoro e, terminata ufficialmente la partita, tutta la Casa di riversò sul campo da gioco per festeggiare i membri della squadra, tutti tranne Lily Evans.

- Ehi Lil, ma dove vai? – le chiese Alice.

- Sono contenta per la vittoria ma ho delle faccende da sbrigare ad Hogsmeade e non posso trattenermi oltre, fai i complimenti a Frank e agli altri della squadra, io vado. – e si incamminò versò l'uscita dello stadio.

- Ce l'hai fatta Ramoso! Come al solito il migliore!! – urlava festoso Sirius, che insieme a Remus e Peter teneva in braccio James e lo tirava in aria come se fosse un giocattolo.

- Ehi ragazzi piano piano! – urlò James. Dall'alto vide allontanarsi una sagoma familiare, una testa rossa che a lui interessava non poco…

- Mettetemi giù! – scese dai suoi compagni e cominciò a correrle dietro. – Evans, ehi! EVANS! Anf… aspetta...mi… dove stai andando? –

- Oh ecco, ho delle cose urgenti da comprare ad Hogsmeade e quindi mi ci stavo avviando… Bella partita comunque, complimenti! – gli sorrise imbarazzata.

- Oh grazie, bè ti avevo promesso di dedicarti la vittoria, non potevo fallire… - Dai chiediglielo e basta, senza troppi preamboli e soprattutto SENZA FARLA ARRABBIARE! - Ehm... se vuoi ti accompagno… a fare queste spese dico, così per farti compagnia… se poi pensi che le mie parole possano infastidirti allora starò zitto, ma non dirmi di no… – glielo chiese con occhi dolcissimi, che Lily non aveva mai notato prima.

- Bè… ecco io… ma tu non dovresti andare a festeggiare con la squadra? Che te ne fai di un noioso pomeriggio di compere con ME? – chiese Lily.

- In realtà trascorrere un po' di tempo insieme a te sarebbe a mio avviso un ottimo festeggiamento… - rispose James, sfoderando il suo solito sorriso da perfetto Malandrino.

- Mmm...e va bene! - Oddio Lily svegliaaa!! Che fai?? - però ho fretta e ti avverto che non ti aspetterò a lungo, ti do 5 minuti esatti per cambiarti, io ti aspetterò nell'androne della scuola, se non sarai lì nel tempo stabilito allora andrò via senza di te, ho fretta... – spiegò Lily, tradendo un certo nervosismo nelle sue parole.

James a quelle parole sfoderò un sorriso a 37.000 denti! (XD) – Sarò un fulmine, a tra pochissimo Evans! – e detto questo volò a cambiarsi.

- Oddio, ma che mi è saltato in mente, accettare la sua proposta… mah speriamo bene! - e si incamminò verso l'entrata della scuola con una serie di dubbi che però presto le si sarebbero chiariti.

 

 

** Et voilà, il secondo capitoluzzo di questa ficcina amoreuxa, decisamente più consistente del primo che diciamolo, era più un prologo che un capitolo vero e proprio. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto la storia ed in particolar modo coloro che hanno recensito, spero che questo secondo capitolo sia di vostro gradimento! Come al solito invito gli altri a far sentire la loro opinione schiacciando il pulsantino blu qui sotto ed inserendo un qualsiasi commento, positivo o negativo che sia! *ginny implora in ginocchio, RECENSITE!* A presto!

Ginny36

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Capitolo 3
*** L'appuntamento mancato ***


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Capitolo 3 – L'appuntamento mancato

 

James si fiondò nello spogliatoio maschile del Grifondoro ed era più che mai intenzionato ad impiegare meno tempo possibile, così da sbalordire la sua Lily. Fortunatamente tutti gli altri membri della squadra erano ancora impegnati nei festeggiamenti quindi il moretto aveva tutto lo spogliatoio a sua completa disposizione e nessuno a trattenerlo, si sfilò la divisa da Quidditch, afferrò i suoi jeans chiari, si infilò distrattamente il maglione ed indossato il mantello uscì velocemente dallo spogliatoio per dirigersi all'entrata della scuola.

Nel frattempo, la sua Lily...

- Dio ma che diavolo mi è saltato in mente, accettare la sua proposta, sto per USCIRE con James Potter!! Oddio devo aver sbattuto la testa a terra stamattina per fare una cazzata simile! Sarò anche la campionessa delle liti lampo con Potter, ma come sosterrò un intero pomeriggio di falsi ed ipocriti battibecchi? E soprattutto, quale Dio o santo eviterà al mio cervello,ormai irrimediabilmente compromesso, di andare completamente in tilt ogni volta che lui mi sorride?? Mio Dio, sono davvero in un mare di guai!! Vabbè, tanto non ce la farà mai ad arrivare in tempo, i 5 minuti… Sono strascorsi! Ahah, un'ottima opportunità di SOLA! Si si, non ha rispettato i tempi ed io non mi farò trovare, bye bye pomeriggio di imbarazzo! - ma non fece nemmeno in tempo ad incamminarsi che una voce ed una mano sulla spalla la fermarono.

- Ehi… E-Evans… Anf… ma che fai? Te... te ne volevi andare sen-senza di me? – un quanto mai affannante James Potter le si parò davanti e mai come allora le sembrò più dolce ed insieme più buffo.

- Ma, pfff… Ahahahahah, ma come ti sei conciato? Hai le stringhe delle scarpe slacciate, il mantello semiaperto ed il maglione al contrario! Ci credo che hai fatto presto! – gli disse Lily in preda alle risate.

James si guardò… in effetti era veramente ridicolo così conciato ed arrossì furiosamente – Bè mi avevi intimato di far presto ed io ho cercato di fare prima possibile, non volevo che te ne andassi… - borbottò a testa bassa.

- Si bè... L'avevo detto perché conoscendoti temevo che avresti perso tempo a giocherellare e pavoneggiarti con i tuoi amichetti ed io qui ti avrei aspettato per il resto della giornata! Però.. visto che sei stato così carino da non farmi aspettare, tollero abbondantemente che tu vada un attimo in bagno a… completare il tuo operato! – Lily sorrise nuovamente.

- Hai detto che sono carino, è un COMPLIMENTO! Il primo in 7 anni di offese e di paragoni a mostri o animali tra i più obbrobriosi del mondo magico! Stiamo perdendo colpi miss Evans! – le sorrise, ma notò un certo cipiglio di severità nello sguardo che gli rivolse la ragazza e subito aggiunse – dai non arrabbiarti, sto scherzando! Sai sono contento di poterti fare compagnia, conosco un posticino molto carino dove fanno la migliore cioccolata calda di tutto il mondo magico, se ti va ci andiamo… se prima non mi infili un calzino in bocca per farmi tacere è ovvio… –

- Mmm… l'idea del calzino la prenderei seriamente in considerazione ma sai, con questo freddo una cioccolata calda non sarebbe poi male… Sono curiosa di conoscere questo posticino – rispose Lily e James non potè evitare di sorridere ancora, il solito 37.000 denti che lo faceva sembrare un perfetto ebete innamorato!

- Allora vado ad aggiustarmi e ci andiamo subito, torno davvero in un lampo, non mi sparire sotto gli occhi ok? –

- Non preoccuparti, sbrigati però! – gli rispose Lily, ma James non fece neanche un passo che un gruppetto di ragazzi dai colori verde-argento gli si parò davanti, tra questi piccava una figura alta e dai lunghi capelli neri.

- Ma guarda, il grande campione che ancora ci prova con la Mezzosangue.. Non ti sei ancora stancato di ricevere pali e picche da quell'insignificante ragazzina? Oppure Miss sangue sporco ha capito che soltanto uscendo con un purosangue forse avrà qualche speranza di essere considerata un pò di più in società? – Rodolphus Lestrange strisciò malevolo in direzione di Lily – Guarda che non sei nessuno signorina Evans, fuori da questa scuola, dove quella misera spilla da Caposcuola non vale niente, tu non sei nessuno… -

- Brutto pezzo di… viscida serpe che non sei altro, come osi rivolgerti a lei in questo modo, chi ti credi di essere? – ribattè James.

- Bè forse per ora hai anche ragione Lestrange, sono solo una studentessa senza origini nobili e senza un albero genealogico di maghi, ma quando sarò un Auror affermato quella tua nobiltà di sangue e la tua appartenenza ad una stirpe millenaria di maghi, ti condurranno dritto ad Azkaban e sarà per me un enorme piacere mostrare a tutti il tuo marchio… di nobiltà – gli sussurrò Lily all'orecchio. – Andiamo Potter, non vorrei confondermi con i marchiati… - e detto questo, rivolse inconsciamente un veloce sguardo a metà tra il triste e l'arrabbiato a Piton, che guardava la scena in silenzio, protetto dai suoi scagnozzi. Si voltò nuovamente e si incamminò con James verso l'uscita.

Il volto di Rodolphus Lestrange era contratto dalla rabbia – Tu… maledetta, schifosa, mezzababbana, come osi minacciarmi – sussurrò appena – STUPEFICIUM! –

Fu un lampo, dalla bacchetta di Lestrange partì l'incantesimo di Schianto diretto a Lily ma non fu lei ad essere colpita: James Potter la spinse facendola cadere a terra e fu travolto in pieno dall'incantesimo, che gli fece fare un volo di 10 metri e lo fece atterrare a terra privo di sensi. Un boato di risate partì dai Serpeverde mentre Lily fu subito accanto a James nel tentativo di capire come stesse.

- Ah ah, ma guarda che ridicolo, l'ha protetta con il suo corpo e lei non lo degna di uno sguardo! – urlò Mulciber agli altri Serpeverde presenti. Piton volgeva lo sguardo da James a Lily, gli occhi ridotti a due fessure.

- Guarda che qui se c'è qualcuno di ridicolo quello sei tu! – gli urlò di rimando Lily – Ridete pure, finchè siete qui dentro il massimo che posso fare è togliere 100 punti a Serpeverde – e dalla clessidra furono sottratte numerose gemme – per aggressione immotivata ad uno studente… Fuori di qui, non riderete poi tanto, questa è una promessa. LOCOMOTOR! – Lily scagliò l'incantesimo sul corpo inerme di James, e lo trasportò in infermeria.

Qualche ora dopo James Potter aprì gli occhi e si ritrovò in un luogo bianco ed asettico, decisamente saturo di un odore acre che si avvicinava molto all'alcol etilico: l'infermeria di Hogwarts.

- Finalmente ti sei svegliato, sono ore che stai qui a poltrire! – esclamò allegro Sirius.

- Ah, Sir non la smetti mai di fare lo scemo, eravamo preoccupati James, sei qui dentro da più di 2 ore! – disse un allarmato Remus.

- Sto bene ragazzi, almeno credo... – li rassicurò James, tenendosi la testa con una mano. – Questa Lestrange me la paga di sicuro, a proposito, avete visto la Evans ? –

- Bè, ti ha portato lei qui e ci ha avvertiti di quello che era accaduto, dopodichè ha fatto delle strane domande riguardo una cioccolateria ad Hogsmeade, voleva sapere da noi un posto dove fanno la cioccolata, le ho indicato il bar di Tom ma continuo a non capire il perché di quella strana richiesta... Comunque l'importante è che tu sia bene – rispose Sirius dando a James una sonora pacca sulla schiena, così sonora da far afflosciare nuovamente il povero malcapitato sul letto. – oh scusa amico! –

- Coff... ma ti pare Felpato – tossì James, i cui pensieri erano tutti rivolti a Lily - Accidenti, proprio quando ero ad un passo dall'uscire con lei doveva capitare una cosa simile… Maledette Serpi, ora Lily sarà andata a bere la cioccolata chissà con chi, mentre volevo uscirci io con lei… Ma che razza di sfiga!! -

- Ehi James sei tra noi? – chiese Peter.

- Starà rimuginando sull'ennesima botta di sfiga avuta con la Evans , proprio oggi che ci doveva uscire, accidenti se non sei sfigato Ramoso! – esclamò Sirius in preda alle risate.

Distratti da quel clima di allegria e serenità i 4 amici non si accorsero dell'arrivo di una ben nota rossa...

- Oh, scusate non volevo interrompervi... è che credevo, insomma che volessi un po' di compagnia, ma mi rendo conto di essere stata una sciocca a pensare che non ne avessi già fin troppa…– sussurrò Lily arrossendo appena.

Il volto di James si illuminò – Evans, cosa dici, certo che mi fa piacere la tua compagnia, tra l'altro loro stavano andando via, VERO che andate VIA?? – disse James ai suoi 3 amici, scambiandosi uno sguardo molto eloquente.

- Si bè, noi stavamo giusto andando, sai dobbiamo studiaaaare… - spiegò Sirius, che era talmente divertito dalla situazione e dallo sguardo omicida di James che stava per scoppiare a riderle in faccia.

- Si, noi andiamo – Remus prese il controllo della situazione – a più tardi! – e detto questo trascinò fuori dalla stanza gli altri due.

Lily sorrise, aveva capito fin troppo bene che volevano lasciarli soli e la cosa per quanto imbarazzante fosse, era comunque piacevole.

- Bè, ho pensato che è stato davvero un peccato che sia successo questo spiacevole imprevisto e così per tentare di rimediare e soprattutto per ringraziarti per ciò che hai fatto, ti ho portato una cosa… Fai attenzione, scotta un po' - Lily allungò le mani verso James e gli porse un contenitore. James lo aprì e mai si sarebbe immaginato cosa gli aveva portato.

- Cioccolata calda! – esclamò incredulo – Ma quando, come… –

- Bè ecco, mi sono fatta indicare da Black un bel posticino per bere la cioccolata, immaginavo lo conoscesse anche lui, così ho pensato di andare a prenderne un po'... Ne ho presa per entrambi, così la beviamo insieme, non è proprio la stessa cosa, ma…- Lily era visibilmente imbarazzata e per James quel viso dolce ed arrossato era semplicemente meraviglioso.

- Mi sembra davvero un'ottima idea, sei stata dolcissima, appena starò bene prometto che ci andiamo insieme, se ancora lo vorrai...– le sussurrò James

- Mi farebbe davvero piacere – rispose dolcemente Lily, che gli porse la tazza di cioccolata ed insieme la gustarono.

 

 

**Salve a tutti! Nuovo capitoletto e nuova valanga di zuccherosità in arrivo! XD Innanzitutto voglio ringraziare infinitamente i pochi di BUON CUORE che hanno ascoltato le mie suppliche ed hanno recensito i primi due capitoli, peraltro dando anche una certa sferzata al mio ego con tutti i loro complimenti, siete stati strepitosi e spero che gradirete anche questo capitolo. Vorrei inoltre ringraziare anche quelli che leggono solo (anke se un pò vi odio perchè siete tantissimi e non vi costerebbe nulla recensire qualche volta! :-p) e tutti quelli che hanno messo la mia storia nei preferiti, ed esortarvi ancora a RECENSIRE, anche per darmi qualche consiglio e per migliorarmi un pò. Detto questo, vi dò appuntamento al prossimo chappy, a presto!

Ginny36

 

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Capitolo 4
*** Ripetizioni ***


Documento senza titolo

Always (Love and hate)

 

Capitolo 4 – Ripetizioni

 

James Potter fu dimesso dell'infermeria il mattino seguente, ormai completamente guarito, e si affrettò a dirigersi in Sala Grande per la colazione. Era decisamente presto, specialmente per lui che era un ritardatario cronico nonché grande promotore dell'iniziativa “altri cinque minuti”, ed infatti la Sala Grande era semivuota, fatta eccezione per pochi “esemplari” mattutini. James, ancora piuttosto assonnato, dovette percorrere mezza sala prima di realizzare che seduta al tavolo di Grifondoro e profondamente immersa nella lettura della Gazzetta del Profeta, c'era Lily Evans. Quando finalmente la notò gli spuntò automaticamente l'ormai ben noto sorriso a 37.000 denti e tentando (invano) di camuffare il suo stato di beatitudine, si sedette accanto a lei.

- Buongiorno Evans, siamo mattiniere a quanto vedo! – cominciò James.

Lily trasalì ed alzò di scatto la testa dal giornale – Accidenti Potter, mi hai spaventata! Piombi qui all'improvviso, a quest'ora poi! Che ti è successo, sei per caso caduto dal letto? –

- A dire il vero non vedevo l'ora di rivederti, ho contato le ore tutta la notte ed appena ho visto la luce del sole mi sono catapultato giù dal letto e ho sperato ardentemente di trovarti già qui, a quanto pare sono stato fortunato... – le disse James, con tono volutamente malizioso tentando di far apparire quest'ultima affermazione come l'ennesima presa in giro, quando in realtà le cose erano andate esattamente così. Un eccessivo rossore delle sue guance tradiva infatti l'apparente sicurezza del suo tono di voce, ma Lily non vi badò, troppo presa com'era a pensare che James era tornato ad essere il solito IDIOTA!

- A quanto vedo ti sei ripreso completamente, eh Potter? Torni a fare lo spiritoso come tuo solito, se non altro sono felice che l'intervento di Lestrange non abbia fatto danni, in quel caso mi sarei sentita alquanto in colpa, ma al contrario vedo che sei il solito sciocco, borioso, pallone gonfiato, bentornato! – ribattè acida Lily, tornando a leggere il giornale.

- Wow, bentornata anche a te Evans, la solita dolcissima e cara ragazza! Dov'è finita la persona che ieri mi ha così gentilmente tirato su di morale portandomi quel gentile quanto delizioso omaggio direttamente dal bar di Tom? – chiese James con una punta di amarezza.

- Mah, guarda sarà rimasta in infermeria con quel ragazzo che sembrava essere stato dolce e simpatico con lei… Mi sa che sono scomparsi entrambi, avviserò e professori ed avvieremo un'indagine approfondita se la cosa ti sta tanto a cuore. – continuò Lily, ormai sul piede di guerra.

- Siamo simpaticissime stamattina eh? Scherzi a parte, ero davvero contento di aver avuto l'occasione di trascorrere un po' di tempo con te ieri…che mi chiedevo se ti andava... bè di stare un po' con me oggi… - James avvampò, abbandonando ogni maschera da finto uomo spavaldo e cercando di ottenere nuovamente il risultato del giorno precedente, essendo solo se stesso.

Lily si voltò sorpresa, ormai del tutto disinteressata alla lettura del Profeta, notò l'espressione dolce e profondamente imbarazzata di James, il quale sembrava trovare incredibilmente interessanti le sue scarpe, e arrossì a sua volta. Non sapendo assolutamente cosa rispondergli, disse d'un fiato, con tono autoritario – Ecco, ti rammento che oggi pomeriggio alle 6 avevamo fissato la prima delle nostre amabili lezioni di ripetizione di pozioni… - Ma brava Lily, lui è gentile e tu sei la solita demente, rozza e dalla sensibilità di un pachiderma! Dio, mi prenderei a sberle quando faccio così! -

James, preso alla sprovvista da quelle parole, farfugliò appena – Ah… certo, l'avevo dimenticato, scusa… - Che bella figura da deficiente, non solo le ho detto come un ritardato quale sono che ero felice come una pasqua all'idea di stare un po' con lei, le ho chiesto in maniera squallidissima di uscire e lei non solo ha ignorato totalmente la mia proposta, ma ha anche sottolineato la mia inettitudine ricordandomi di quelle dannate ripetizioni! Complimentoni James, sei un vero volpone! -

- Ma ti pare, è per questo che te lo ricordavo, così uniamo l'utile, cioè il tentativo disperato di far riprendere la tua drammatica situazione in pozioni, al dilettevole, così trascorreremo un po' di tempo insieme, come volevi tu… - rispose calma Lily. - Speriamo di essere stata abbastanza carina stavolta… -

- Si bè, diciamo che mi pare un buon compromesso – sorrise James. - Tutto sommato non devo esserle sembrato così patetico, e comunque ora è fatta, vedremo come andrà oggi pomeriggio -

Al suono della campanella entrarono diversi studenti in Sala Grande che ben presto fu gremita di ragazzi che si accingevano a fare colazione. I Malandrini individuarono James e Lily tra la folla e si avvicinarono a loro.

- Buongiorno piccioncini, tutto bene il tete-a-tete mattutino? – chiese Sirius con un ghigno beffardo sul volto. Lily e James arrossirono e quest'ultimo avrebbe volentieri spaccato la faccia al suo migliore amico.

- Ancora una volta Felpato mi ritrovo a pensare che tu hai seriamente bisogno di smetterla con la Burrobirra , ti fa uno strano post-effetto di prima mattina! – rispose James minaccioso.

Lily sorrise, poi una voce a lei ben nota la richiamò – Ehi Lil, tutto bene? – le domandò Alice, che era appena arrivata tutta trafelata.

- Ehi Alice, tutto ok! Stamattina sono passata da te ma ho preferito non svegliarti, dormivi come un sasso ed ho pensato che se avessi provato a chiamarti avresti potuto scagliarmi qualcosa addosso! Ci vediamo a lezione ragazzi – disse rivolta ai 4 Malandrini e prese posto con Alice lontano da loro.

- Ottima scusa Lily il fatto che stessi dormendo, ti sei goduta la colazione con Jamie? – la canzonò Alice.

- Piantala scema! Ma se lo sa tutta la scuola che quello è il campione dei ritardatari, chissà come si è trovato qui di prima mattina e… e comunque abbiamo solo chiacchierato un po'! – rispose Lily arrossendo, spiegando all'amica quanto era successo.

- Bene! Quindi oggi “studierete” insieme! Ottima opportunità Lily, stagli vicino, vedi come si comporta con te e raccontami TUTTO! – esclamò euforica Alice.

- Si Alice non preoccuparti, anche se conoscendo la mia abilità a far si che le cose precipitino sempre mi sa che non accadrà mai un bel NIENTE. – affermò Lily mesta.

La giornata scolastica trascorse abbastanza placidamente ed i due “piccioncini” si scambiarono occhiate furtive per tutto il tempo, sotto lo sguardo consapevole e divertito dei rispettivi migliori amici, che se la ridevano a crepapelle. Quando finalmente giunse l'ora X, Lily era in Sala Comune insieme ad Alice e stava ultimando il tema sulla Trasfigurazione umana.

- Ecco fatto, finalmente ho finito! Direi anche giusto in tempo, sono le 6! Accidenti devo sbrigarmi o farò tardi all'appunt… bè alla lezione con Potter! – farfugliò Lily in evidente stato di agitazione.

- Calmati adesso, fai un bel respiro e vedrai che andrà tutto bene, solo cerca di essere gentile e paziente e soprattutto di tenere a freno la tua linguetta sarcastica ok? – la ammonì Alice.

- Ooookaaay mammina, ci proverò! Ora scappo! – e detto questo le fece una linguaccia ed uscì come una furia dal buco del ritratto.

Intanto, James Potter passeggiava pensieroso avanti e indietro per il corridoio del 7° piano, dinanzi alla Stanza delle Necessità, luogo dell'appuntamento-lezione con Lily.

- E' in ritardo... LEI non è mai in ritardo! Magari ha dimenticato che dovevamo vederci, oppure ha capito che sono un caso patologico e si è rifiutata di farmi da tutor, o ancora mi detesta a tal punto che è andata dal lumacone a dirgli che è stato un perfetto idiota a combinarci un simile disastro! Oddio James, stai diventando paranoico, sta calmo ora arriva…-

- Scusa il ritardo Potter, stavo finendo il tema per la Mc Granitt e non mi sono resa conto di che ora fosse – disse Lily affannando appena.

- Oh, non preoccuparti Evans, anch'io sono appena arrivato – mentì James. In realtà si era presentato lì con 10 minuti di anticipo, non voleva essere in ritardo con lei.

- Bè non ci resta che metterci a lavoro allora, su pensiamo ad un'aula per esercitarci – propose Lily, ed entrambi passarono 3 volte per il corridoio con questo proposito, finchè la terza volta comparve una porta, segno dell'apparizione della Stanza delle Necessità. I due entrarono e si ritrovarono in una fedele riproduzione del sotterraneo di Lumacorno, con tanto di calderoni fumanti, libri di pozioni ed un'enorme dispensa contenente i più disparati ingredienti.

- Bene, non ci resta che metterci a lavoro! Oggi cominceremo dalla pozione della Crescita, è un composto piuttosto semplice da realizzare e decisamente basilare. Apriamo il libro a pagina 90 e la prepariamo insieme ok? – disse Lily.

- Va bene professoressa Evans! – la canzonò James – con un'insegnante così carina come si fa a non seguire… –

- Ti avverto Potter che i complimenti non mi ammansiscono in quanto professoressa! Studia! – esclamò Lily, con un tono tra il serio e il divertito.

- Ok ok, ho capito studio! Comunque professoressa , potresti anche chiamarmi James, sai suonano anche meglio gli insulti ed i rimproveri se mi chiami per nome… Questo significa che se pensi che sia troppo confidenziale, io continuerò a chiamarti Evans, ma tu potresti chiamarmi James, se ti va... – propose James imbarazzato.

- Credo che, almeno per ora, mi va benissimo insultarti alla vecchia maniera, ora studia Potter! - fu la fredda risposta.

- D'accordo Evans – sussurrò James mesto.

- Avanti allora, fammi vedere di cosa sei capace! – esclamò Lily

Quando circa 40 minuti dopo l'inizio della pozione il calderone le esplose in faccia, Lily si rese conto del perché Lumacorno fosse stato così perentorio sulla sua decisione…

- Questo si che sarà un arduo compito…-

 

 

**Hola ragazzuoli! Siamo giunti a quota 4, il che da mio punto di vista è un bene, quindi spero lo sia anche per voi! XD Come al solito ringrazio particolarmente i miei fan di "buon cuore" che mi lasciano sempre le loro recensioncine adorate, sappiate che senza il vostro parere non avrebbe neanche senso continuare a pubblicare questa storia, quindi GRAZIE! E ringrazio anche tutti coloro che leggono solo, con la mia solita esortazione ad esprimere la vostra (anche una cosa tipo "ritirati che è meglio!") in qualche recensione! A presto, spero! ^_^"

Ginny36

 

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