Metal Dolls

di TheGreatAndPowerfulZael
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Metal Dolls I ***
Capitolo 2: *** Metal Dolls II ***
Capitolo 3: *** Metal Dolls III ***
Capitolo 4: *** Metal Dolls IV ***
Capitolo 5: *** Metal Dolls V ***



Capitolo 1
*** Metal Dolls I ***


METAL DOLLS I

 
Ne ho passate tante, è vero.
Fin da quando ero all’orfanotrofio.
Tutti mi prendevano in giro per i miei capelli.
Specialemente quello stronzo di Haruya.
“Ventilatore! Ventilatore!” urlava a tutto spiano.
E poi gli tirai un pugno.
Avevo gli occhi che lacrimavano.
Ogni volta piangevo a dirotto.
Ma quella volta non fui la sola.
E continuai.
Pugno dopo pugno.
Lacrima dopo lacrima.
Iniziai a perdere ogni inibitore.
Ogni limite.
E poi venne lui.
Con la sua gentilezza.
Con i suoi doni.
Era sempre una festa quando veniva.
Ci trattava tutti allo stesso modo.
Anche me.
“Maki, questi sono per te.”
Vestiti nuovi, giocattoli.
Tutto ciò che poteva rendere felice una bambina.
E quando crescemmo, ci portò con lui.
E scoprimmo i suoi veri piani.
Ci donò il potere.
Ci donò la forza.
Ma a che prezzo?
Ci tolse le emozioni.
Ci tolse i sogni.
Ci tolse la realtà.
Ci tolse la nostra vita.
Diventammo tutti burattini.
Ci raggruppò ignorando le nostre preferenze.
Le nostre amicizie.
Lui tirava le stringhe.
Noi eseguivamo.
Non ci chiedevamo il perché.
Forse pensavamo di dover ripagare la sua gentilezza.
Ma alla fine eravamo solo pedine.
Strumenti nelle sue mani, usa e getta.
Al nostro primo fallimento, siamo stati gettati via.
Sono stata gettata via.
Perché non sono altro che una bambola di latta.
 

L’angolo di Zael

Lo so, ho millemila fic da aggiornare, ma non ho l’ispirazione per continuarle, perciò scrivo questa mini-long di 5 capitoli con lo stesso stile di “Till Death Do US Part”. Ovviamente dedicata a 5 ragazze dell’Aliea, e ovviamente ispirata dal titolo di una serie di 5 canzoni metal vocaloid, il primo capitolo riguarda Maki, cioè Maquia. Stay tuned per gli aggiornamenti, pian piano farò tutto, anche le recensioni per il contest e le correzioni per alcuni fanwriter.
La prima canzone: http://www.youtube.com/watch?v=KyDEOz3Zr20

Zael

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Capitolo 2
*** Metal Dolls II ***


METAL DOLLS II

 
Cos’è l’amicizia?
Un sentimento che fa star bene.
Cos’è l’amore?
Un sentimento che scalda il cuore.
Ma perché il mio cuore è così caldo...
Se non ho nessuno da amare?
Pettino i miei capelli arancioni.
Fisso i miei occhi blu allo specchio.
Non sono cambiata.
Non sono mai cambiata da quando ho lasciato l’orfanotrofio.
Non sei mai cambiata, An.
Dal carattere perennemente focoso e ardente.
Chiunque vicino a me era in pericolo.
Perché io portavo il fuoco dentro me.
Eravamo tutti felici all’orfanotrofio.
Ma io ero sempre sola.
E i ricordi mi tormentavano.
Le fiamme.
Il fumo.
Sono morta e rinata quel giorno.
È morta la mia famiglia in quel rogo.
Quell’incendio ha distrutto la mia vita.
Ma io sono sopravvissuta, sola.
E ogni notte i miei incubi tornavano.
E sentivo lo stesso calore.
E sentivo la stessa paura.
E provavo lo stesso rimorso.
Perché ora sono viva solo io.
Non ero felice.
Non ero triste.
Ero il nulla.
Inespressiva, perché non avevo nulla da mostrare.
E poi venne lui.
Ci ingannò con la sua gentilezza.
Mi donò ciò che mi uccise.
Il fuoco.
E mai lo odiai così tanto.
E mai lo amai così tanto.
Con la sua forza potevo vivere.
Con la sua forza io ho fallito.
Non ho saputo convivere con chi mi ha ucciso.
E per questo io sono stata gettata via.
Gettata tra le fiamme del mio passato.
E mi sciolgo lentamente, perché sono una bambola di latta.
 

L’angolo di Zael

Seconda mini-fic di questa mini-long. Volutamente ancora più deprimente della prima, questa parla ovviamente di Hasuike An, una delle giocatrici della Prominence apparsa purtroppo solo nei giochi. Divorata da un conflitto interiore, An non riesce a usare i suoi poteri, e viene anch’essa gettata via. Stay tuned per il prossimo capitolo!
La seconda canzone: http://www.youtube.com/watch?v=Rc1dbsk-zXI

Zael

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Capitolo 3
*** Metal Dolls III ***


METAL DOLLS III

 
A volte la neve scende copiosa.
Il terreno diventa bianco, tutto uguale.
Come se nulla fosse mai esistito.
E quello è l’unico momento in cui esisto io.
Sempre sola.
Sempre ignorata.
Persino mio fratello mi odia.
Vorrebbe la mia morte.
Nel giorno in cui sono nata io, è morta nostra madre.
E io, Ai, inconsapevole omicida, sono viva.
Nostro padre si suicidò pochi giorni dopo.
E noi fummo mandati qui.
Io non parlavo.
Io non ascoltavo.
Io non vedevo.
Solo perché non volevo farlo.
Anche quando mi cercavano.
Mai mi facevo trovare.
Solo quando nessuno mi cercava più, riapparivo.
Molti pensavano che io non fossi umana.
Che fossi uno spettro.
Un fantasma dei ricordi di mio fratello.
E mi isolo, rimango sola.
Non esco quasi mai.
Rimango sempre dentro l’orfanotrofio.
Odio gli spazi aperti.
Sono così vivi... e io odio ogni cosa viva.
Odio perché sono odiata.
È un gran circolo vizioso.
Ma quanto tutto è bianco, tutto è neve...
Io sono viva.
E tutti gli altri muoiono.
Io sono l’inverno.
Io sono la neve.
Io sono l’odio.
Io sono la morte.
E lui mi concesse questo potere.
Rendendomi viva e morta.
Rendendomi ghiaccio puro.
E pensavo di poter essere libera.
Di poter finalmente vivere.
Ma ero ancora più odiata.
Perché ora mi odiavo da sola.
Perché ero controllata.
Rimpiango la neve, mia unica amica.
Lei non mi può confortare, ora che sono una bambola di latta.
 

L’angolo di Zael

Ai, Ai, Ai. La mia piccola e adorata Ai, poteva forse mancare in questa serie? E infatti eccola qui: l’ho dipinta un po’ come un’essere allo stesso tempo fuori e dentro al mondo. Forse è il capitolo che ho scritto più emotivamente rispetto agli altri. Al prossimo capitolo!
Ecco il link alla terza nazione: http://www.youtube.com/watch?v=2Agb8H9ddvI

Zael

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Capitolo 4
*** Metal Dolls IV ***


METAL DOLLS IV

 
Solitudine.
Disprezzo.
Superiorità.
Bellezza.
Se c’è una persona che le incarna sono io.
Tanti mi desiderano.
Tanti tentano di avvicinarsi.
Ma li respingo.
Non sono alla mia altezza.
Nessuno lo è.
Nemmeno quell’uomo.
Il traditore.
Mi ha sempre riempita di complimenti.
Mi ha ospitata nel suo orfanotrofio.
Mi ha dato le cose più costose.
E mi ha reso ciò che sono.
Mi ha reso sola.
Mi ha fatto disprezzare i miei amici.
Mi ha reso superiore a loro.
Mi ha reso bellissima.
Ma io lo odio.
Con tutto il mio cuore.
Perché ha fatto tutto questo con pietà.
Per compassione.
Per i suoi scopi.
Per questo non lo perdonerò mai.
Sento gli altri chiamarmi dal giardino.
“Fumiko! Vieni!”
Li guardo dalla finestra del primo piano.
Nella penombra.
E tiro la tenda.
Rimango sola.
Nascosta.
Nessuno di loro mi merita.
Perché io sono perfetta.
Perché la perfezione è l’imperfezione più grande.
Perché ormai sono un mostro.
Lui mi ha reso un mostro.
Mi ha tolto la mia umanità.
Mi ha reso superiore.
Ma cos’è la superiorità, se non l’inferiorità maggiore?
Gli altri sono puri.
Io non più.
Perché lui mi ha reso ciò che sono.
Ma mi ha lasciato in disparte, terminata la mia trasformazione.
Mi ha abbandonato, perché sono una bambola di latta.
 

L’angolo di Zael

 
Ci ho messo un po’ a ideare questo capitolo, però sento che finora è quello che esprime meglio il personaggio, in questo caso la mia adorata Fumiko. Io la vedo così, complessata perché essendo superiore e perfetta, in realtà è quella che rimane più imperfetta e inferiore agli altri. Resta isolata e perciò si nasconde. Forse è la più umana fra le ragazze che ho descritto. Al prossimo capitolo!
Ecco il link alla quarta canzone: http://www.youtube.com/watch?v=6jnqasAAZo8

Zael

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Capitolo 5
*** Metal Dolls V ***


METAL DOLLS V

 
Cos’è la vita, se non un susseguirsi di eventi?
Cos’è la mente, se non un continuo flusso di pensieri?
Cos’è il cuore, se non un organo che ci manda avanti?
Emozioni, desideri.
L’inutilità fatta pensieri.
Quanto ardua può essere la vita?
Quanti scherzi può procurare la mente?
Quante delusioni può dare il cuore?
Ho abbandonato i sentimenti.
Ho lasciato le emozioni.
Ho dimenticato sogni e desideri.
Tutto ciò che possiedo ora è il potere.
Ed è tutto quello di cui ho bisogno.
Non mi servono amici.
Non mi servono compagni.
Non mi servono confidenti.
Voglio solo avversari.
Sempre più duri da battere.
Io vincerò, sempre.
Ogni notte, sogno me stessa.
“Combatti, Reina.”
“Vinci, Reina.”
“Vivi, Reina.”
Non posso più farlo.
Non posso rigettare il potere che mi ha dato.
Anche se è quello che desidero.
Voglio tornare umana.
Provare sentimenti.
Avere dei sogni.
In una parola... vivere.
Dormo, ogni notte.
E mentre cerco di combattere il mio potere, piango.
Mi sveglio con i solchi delle lacrime.
Non posso far altro che nasconderli.
Ormai non vivo, sopravvivo.
Per vivere servono sogni.
Per vivere c’è bisogno di emozioni.
Io sopravvivo.
Non ho sogni.
Non ho emozioni.
E piango.
Un pianto senza emozioni.
Un pianto inumano.
Il pianto è stato il mio inizio.
Il pianto è stato il mio destino.
Il pianto sarà la mia fine...
Il canto del cigno di una bambola di latta.
 

L’angolo di Zael

Ed ecco che finisce anche questa mini long di cinque capitoli, con il capitolo di Reina (my looooooooooooove <3); è una ragazza privata della sua vita, della sua umanità: non le resta che piangere, per ciò che ha perso, e per ciò che ha guadagnato. Un pianto che viene rappresentato come la sua fine, il suo, appunto, canto del cigno (cercate su wiki se non sapete cos’è -.-).
A giorni aggiornerò la long, con gli svarioni di Aster sul piano astrale e un’inaspettata decisione di Gazel.
Link della quinta e ultima canzone: http://www.youtube.com/watch?v=hhArfwHFtG4

Zael

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