Proiettili d'argento

di Rainwolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Proiettili d'Argento

 

 

 

 

Scott, ne hai ancora per molto?” chiese, impaziente. Non era il caso di far aspettare Lydia Martin.

Scott parlò, ancora rivolto verso la gabbia dei coniglietti, armato di guanti e paletta. “Stiles, me lo hai già chiesto almeno trenta secondi fa. Sì. Sono appena le sette! Le ragazze ci aspettano al Bowling tra due ore!”

Stiles sbuffò. “Ok, ma il Dottor Deaton ti paga per stare qui fino alle sette e...”. Non riuscì a concludere la frase. Venne interrotto dal campanello della porta dello studio veterinario. Era entrato un cliente.

Ah, vado a dire che lo studio chiude alle sei e mezza”, ma fece appena in tempo a voltarsi e vedere Scott che schizzava verso la sala d'attesa. “Ma cosa...” sussurrò mentre lo seguiva. Il suo cuore saltò un battito allo spettacolo che si parava davanti ai suoi occhi. Era Isaac, ansimante e col volto tumefatto, che sorreggeva a stento Derek tra le sue braccia.

 

 

Isaac! Cosa è successo?” Scott si lanciò su di lui, si passò un braccio di Derek attorno al collo e lo aiutò a trasportarlo sul retro. Riusciva a muovere qualche passo ma non si reggeva in piedi. Scott percepì il suo lento e debole respiro levarsi dal volto contratto.

Derek! Guardami! Riesci a sentirmi?” chiese Scott concitato, ma il lupo non accennava ad aprire gli occhi.

Non credo che ti senta, Scott.” Isaac cercò il suo sguardo “Cacciatori. Nessun Argent. Almeno credo. Sono piombati dal nulla, volevano parlare, dicevano di sapere dove erano Erica e Boyd e di avere bisogno del nostro aiuto. Prima hanno colpito Derek, poi hanno preso me.” spiegò brevemente.

Con cosa l'hanno colpito?” chiese Scott, mentre aiutava Derek a sedersi e distendersi sul tavolo d'acciaio, mentre Isaac si accasciava su una sedia.

Una pistola. Quel proiettile aveva sicuramente qualcosa dentro, o sarebbe già guarito.” proferì, con lo sguardo piuttosto sconsolato.

Stiles, che era rimasto in un angolo, prese in mano il telefono di Scott:

Dobbiamo chiamare il Dottor Deaton!”

Scott afferrò il telefono e compose il numero.

 

 

Il Dottore si precipitò nello studio non appena Scott gli ebbe spiegato la situazione.

Derek era rimasto sul tavolo, quasi immobile tranne che per qualche lieve movimento del capo.

Da quanto tempo è in queste condizioni?” chiese ad Isaac, mentre indossava dei guanti in lattice.

Da un paio d'ore ormai.”

Sollevò con cura la t-shirt del lupo, mentre i tre ragazzi lo osservavano col fiato sospeso, fino a scoprire il foro di un proiettile incrostato di sangue rappreso all'altezza del fianco destro.

Lo ha trapassato da parte a parte e non ha lasciato tracce. Non posso fare niente se non capisco di che si tratta. Isaac, torna dove vi hanno aggrediti insieme a Scott. Dovete trovarlo.”

Scott e Isaac annuirono. Quest'ultimo alzò timidamente lo sguardo da Derek per posarlo sul Dottor Deaton. “Lo salverà, vero?”. Questi gli posò una mano sulla spalla. “Farò il possibile, Isaac. Ora andate, il tempo stringe.”.

 

 

Quando i due ebbero lasciato lo studio, si rivolse a Stiles:

Bene, direi che possiamo cominciare da oggi il tuo apprendistato. Sempre che tu ne sia ancora convinto.” sorrise lievemente.

Stiles deglutì con forza e annuì deciso.

Con un cenno del capo, Deaton indicò il corpo del ragazzo disteso sul tavolo. “Aiutami a spogliarlo.”

Deaton gli passò un braccio dietro il collo e lo sollevò fino a metterlo seduto. Stiles cominciò a sfilargli la maglietta quando sentì Derek emettere un flebile ringhio e si bloccò. Deaton sorrise. “Andiamo Stiles, non se la prenderà con te in queste condizioni.” Stiles fece un timoroso cenno d'assenso e continuò con l'operazione. “Avrà tutto il tempo di prendersela con me dopo” mormorò. Deaton depose nuovamente il ragazzo sul piano d'acciaio, con delicatezza. “Spero davvero che ci sia un dopo, Stiles” disse piano.

Stiles scoccò un'occhiata preoccupata in direzione del volto di Derek, prima di parlare di nuovo: “Crede che se la caverà?”

Lo spero. Ti mostro una cosa. Tienigli la testa ferma.”

Stiles fece il giro del tavolo per posizionarsi dietro il capo del lupo. Afferrò la testa di Derek ai lati del volto e aspettò.

I lupi mannari sono esseri molto affascinanti. Hanno un apparato muscolare molto simile a quello umano, ma assai più sensibile e ricettivo. Hai mai sentito parlare di digitopressione?”

Stiles annuì.

E' una pratica che oggi sta diventando abbastanza comune. Diciamo che per i lupi è qualcosa di molto efficace. Stiles,” gli occhi del Dottor Deaton fissarono quelli del ragazzo per un istante “quello che sto per insegnarti...” soppesò le parole “è qualcosa che non dovrai mai usare per i tuoi fini personali. Non per manipolare qualcuno, non per ricatto. Solo ed esclusivamente in casi come questo. E soprattutto” il suo tono si fece più greve “non parlarne con gli altri membri del branco.” concluse.

Stiles era un po' agitato, ma ormai aveva deciso. Sostenne lo sguardo dell'uomo quando rispose: “Ha la mia parola.”

Cerca di memorizzare i miei movimenti” riprese il Dottore.

Pose un indice sullo sterno di Derek e spinse leggermente. La reazione di questi fu quasi immediata: tentando di puntellarsi sui gomiti fece per alzarsi, ma le mani di Stiles lo trattennero sul tavolo. Un basso ringhio si levò tra di loro.

Cosa gli ha fatto?” chiese Stiles, col tono più deciso che riuscì ad imporre alla sua voce.

Gli ho mandato un segnale. Non riesce a sentirci se gli parliamo, ma ora sa che c'è qualcuno vicino al suo corpo. Il suo istinto gli dirà che se quel qualcuno avesse voluto fargli del male, avrebbe colpito più forte, e che questo potrebbe essere solo un avvertimento. O un segnale.” le parole di Deaton erano quelle calme e misurate di un insegnante.

Capito...” mormorò Stiles.

Continua a tenerlo.” disse, mentre ora si avvicinava al volto di Derek “questo invece, è un segnale di rassicurazione”. Avvicinò la mano al naso del lupo e rimase in attesa. Nel silenzio della stanza poterono sentire il respiro del ragazzo che diventava più profondo.

Derek riconosce il mio odore. E' come se gli stessi dicendo: “Io sono qui.”. In più, il mio modo di avvicinarmi non mi fa percepire come un nemico. Ora prova anche tu.”.

Stiles lasciò andare il capo di Derek e si spostò vicino al Dottore. Con un po' di esitazione avvicinò la mano al naso e alla bocca di Derek. Sfiorò leggermente la sua pelle e le sue labbra, sentì il suo respiro sciogliersi tra le sue dita. Rimase immobile qualche secondo, poi udì il Dottor Deaton riprendere con la sua lezione.

Bene. Gli abbiamo detto che siamo qui e che stiamo facendo qualcosa. Ora cerchiamo di alleviare un po' il suo dolore mentre aspettiamo Scott e Isaac.”.

Il Dottor Deaton trasse un profondo respiro prima di imporre entrambe le mani ai fianchi di Derek, esercitando una pressione con i pollici sul suo addome. Il viso contratto del ragazzo si rilassò un poco.

Questo serve a desensibilizzare il sistema nervoso. Non risolve il problema, ma gli fa credere che vada meglio. Per fortuna la ferita è più in basso. Se fosse stato altrimenti non avremmo potuto usufruire di questo trucchetto. Vieni qui al mio posto.”.

Stiles obbedì e poggiò le mani sul corpo di Derek. Dopo che il Dottor Deaton lo ebbe aiutato a trovare il punto esatto, iniziò a fare pressione. Sentì il suo ventre vibrare leggermente e percepì il battito cardiaco sotto le sue dita.

Sei un po' insicuro, ma non è male come inizio.” constatò Deaton.

Passarono pochi minuti, col Dottore che sfogliava alcuni libri e Stiles al massimo della concentrazione, per mantenere una presa costante.

Un sussulto smosse il corpo di Derek, che lasciò andare un rantolo e si levò improvvisamente a sedere sul tavolo, cogliendo di sorpresa sia Stiles che il Dottore.

Derek!” si lasciò sfuggire Stiles, cercando di trattenerlo come poteva, ma il Dottor Deaton lo bloccò: “Aspetta! Osservare le sue reazioni può aiutarci a capire cos'ha!”. Fu così che si trovarono ad osservare il lupo che ad occhi stretti, sedeva a gambe incrociate sul tavolo, curvo su se stesso e sulla sua ferita. Ringhi doloranti fuggivano dalla sua bocca mentre continuava ad agitarsi, i muscoli tesi, il volto chino.

Rimani a distanza.” disse il Dottore a Stiles con voce ferma.

Derek si abbracciò lo stomaco e si chiuse su se stesso, respirando pesantemente. Lasciò andare il capo sulle ginocchia e rimase fermo. Al che, Deaton si avvicinò cauto: “Derek, mi senti?”. Ma il ragazzo non si mosse. Con un paio di passi gli fu accanto. Sollevò un braccio e lo posò sulla schiena del lupo, che sussultò al suo tocco, senza alzare lo sguardo. Iniziò a parlare con voce rassicurante “Derek, sono Deaton. Siamo qui, c'è anche Stiles. Va tutto bene”. Era una cantilena che si levava tra le pareti. Si posava sui mobili, veleggiava tra le gabbie vuote, fino a raggiungere le loro orecchie, come da un luogo remoto. Stiles ne fu quasi ipnotizzato.

Il tono della voce è importante. Probabilmente non riesce a sentirci, ma anche se dovesse riuscirci potrebbe comunque non comprendere quello che diciamo. Tutto quello che percepisce è ciò che noi gli trasmettiamo al di là delle nostre parole.” spiegò.

Le labbra di Stiles si incresparono per formulare una domanda, quando, per la seconda volta quella sera, il campanello della sala d'attesa annunciò l'entrata di un altro cliente. Il dottore non fece in tempo a raggiungere la porta che il nuovo venuto entrò nello studio senza troppi complimenti. Era Christopher Argent.

 

 

Chris” il Dottor Deaton non lasciò che una sola emozione trapelasse dal suo viso.

Deaton, sono qui per conto di Scott. Mi ha dato questo” e così dicendo, sollevò un braccio in direzione del Dottore, a palmo teso. Un piccolo sasso d'argento squillò di luce nella sua mano. Stiles trattenne il respiro. “Sono già sulle tracce degli aggressori, insieme al resto della mia famiglia. Io...non sono stato invitato.” concluse ironico.

Può darsi che la poca fiducia ora riposta nei tuoi confronti, Chris, sia la tua più grande fortuna.” sorrise Deaton, afferrando il proiettile e voltandosi verso il ripiano più vicino per esaminarlo con una lente.

Chris e Stiles si scambiarono una breve occhiata d'assenso, poi l'uomo dedicò la sua attenzione al piano d'acciaio dov'era Derek.

Come hanno fatto a ridurlo così?” domandò a voce bassa.

Radice di asfodelo triturata.” strascicò Deaton in risposta, dopo aver aperto in due il proiettile con una pinza “Non ho mai visto niente del genere. Il proiettile d'argento per non far guarire la ferita, l'asfodelo per...” volse uno sguardo preoccupato in direzione di Derek “...dargli delle allucinazioni.”

Perché dovrebbero fare una cosa del genere?” chiese Stiles.

Non riesco a capirlo neanch'io. Probabilmente speravano che cadesse in qualche dirupo, credendo di poter volare.” rispose Deaton.

E' una possibilità da non sottovalutare” intervenne Chris “Se davvero sono i cacciatori che dicono di essere, avrebbero potuto volere che la minaccia che braccavano si levasse di torno da sola.”.

Purtroppo non possiamo fare molto. Solo aspettare che i suoi sensi ritornino alla normalità. Potrebbero volerci alcune ore. Teniamo d'occhio la sua temperatura corporea: l'asfodelo potrebbe creare uno sbalzo termico.” fece Deaton, rivolto a Stiles.

 

 

Fu in quel momento che Derek sembrò mormorare qualcosa. I tre in piedi si riunirono attorno al tavolo.

Il nome di “Kate...” si levò come un ringhio dall'acciaio. Derek alzò il viso e fissò un punto imprecisato dietro Chris Argent. I suoi occhi erano lucidi, le pupille dilatate. “E' un incubo Kate” disse in un sussurro “Non puoi essere stata tu.” continuò “Dimmi che non sei stata tu!” gridò forte, facendo sobbalzare tutti i presenti, portandosi in ginocchio ed avventandosi su Chris. Lo afferrò per il bavero della giacca, strattonandolo debolmente.

Signor Argent, non è in sé” disse in fretta Stiles, preoccupato per la possibile reazione dell'uomo, che tuttavia, con assoluta calma, afferrò stretti i polsi di Derek e li allontanò senza sforzo. Deaton rimase a guardare impassibile Stiles che corrugava la fronte e cercava di non perdere il controllo e Derek continuare a ripetere “Kate...Kate...no...dimmi la verità...” sempre più disperatamente.

Deve avere associato il tuo odore a Kate.” ipotizzò Deaton.

Chris lasciò i polsi di Derek e lo spinse all'indietro con ben poca delicatezza, obbligandolo a sedersi di nuovo, lo sguardo confuso, il respiro spezzato.

E' debolissimo.” disse Chris, mentre si tirava a sedere sul piano d'acciaio, nello spazio lasciato vuoto da Derek. Si tolse la giacca e la gettò su una sedia, rimanendo in maniche di camicia.

Tu, vieni qui” ordinò in tono rude, e di nuovo afferrò Derek, tirandoselo a sé, finché non lo costrinse ad appoggiare la testa sulle sue gambe.

Ma cosa sta...” cercò di interromperlo Stiles, ma Deaton lo bloccò. “Stiles, sta' buono e osserva. Hai molto da imparare.”.

Chris afferrò con forza il volto del lupo con una mano, mentre con l'altra cercava di sollevare le sue labbra per scoprire i denti. Derek cercò di opporsi ma senza risultato. Sembrava non fare alcuna forza sulle braccia di Chris, che stava tentando di ostacolare in tutti i modi.

Ma vuoi stare fermo?” disse il cacciatore, mentre respingeva le braccia del ragazzo con il gomito “E apri questa bocca!”. Non ottenendo alcun risultato, si cacciò le chiavi dell'auto dai pantaloni e con queste colpì con insistenza la bocca del lupo, finché questa non si aprì per un morso a vuoto.

Attento!” esclamò Stiles, che continuava a non avere ben chiara la situazione.

Chris fu così veloce che riuscì ad introdurre due dita nella bocca di Derek. Fece leva e lo obbligò a spalancarla. “Non preoccupatevi, è così debole che non potrebbe uccidere nemmeno un pulcino. Vediamo un po'...” ispezionò i denti e la bocca di Derek per qualche secondo, poi lo lasciò andare. Il lupo chiuse la mascella con uno schiocco e si voltò in fretta dall'altra parte, con un'aria parecchio stizzita. Fece per alzarsi dalle gambe di Chris Argent, ma il cacciatore lo afferrò di nuovo e lo tenne schiacciato a sé.

Dove credi di andare? Non abbiamo finito.” riprese, e tenendogli la testa ferma con una mano, gli aprì un occhio alla volta con l'altra. Nulla potevano le unghie conficcate sulla mano stretta sul suo mento, i gemiti, i tentativi di divincolarsi. Derek dovette aspettare che Chris ebbe finito la sua ispezione, prima di essere lasciato andare. Quando il cacciatore mollò la presa, si raggomitolò dall'altra parte del tavolo, con sguardo sofferente.

E' giovane, forte, in salute” fece Chris rivolgendosi a Deaton e Stiles “Se la caverà.”

Ma...cosa gli ha fatto?” gli chiese Stiles.

Chris Argent sorrise leggermente “So come è fatto un lupo mannaro, Stiles. Riesco a capire se qualcosa è a posto o no. La cosa che può danneggiarlo di più adesso è proprio lui stesso. La ferita guarirà. Ora dobbiamo assicurarci che non si faccia del male da solo.” concluse.

 

 

Il Dottor Deaton si fece avanti di nuovo: “Stiles, puliamo quella ferita. Siediti sul tavolo e tienilo fermo.” Stiles obbedì, mentre il dottore preparava alcune garze e un recipiente d'acqua calda.

Una volta seduto sul tavolo, esitando allungò le braccia e afferrò le spalle di Derek, tirandolo a sé. Questi tentò di fare forza con le mani sul petto di Stiles per allontanarlo, ma senza risultato. “Mi dispiace Derek, cerca di stare tranquillo, è per il tuo bene.” mormorò incerto, costringendolo ad appoggiare la testa sulle sue cosce e bloccando i suoi polsi con le sue mani.

Usa questo.” Chris Argent gli porse una sottile cinghia di pelle.

Non credo che ce ne sia bisogno.” controbatté freddo il ragazzo.

Chris ghignò. “Hai ancora molto da imparare, piccolo alchimista.”

Stiles, fai come ti dice. Chris sa quel che fa.” si intromise Deaton, mentre poggiava sul tavolo le garze.

Al che, Stiles si arrese e legò senza fatica i polsi di Derek. “Non essere troppo gentile, non gli fai male!” commentò Chris, con un sarcastico sorriso stampato in volto. Derek cercava di divincolarsi il più possibile. Scalciava, graffiava, mordeva debolmente l'aria, si contorceva il più possibile. Quando l'ebbe legato, Stiles tenne fermi i polsi con una mano, e posò l'altra sul capo di Derek, ora prono, con la testa sulle sue gambe. I suoi occhi erano stanchi e arrossati. Stiles gli passò delicatamente una mano sulla fronte e tra i capelli, nel tentativo di rassicurarlo. Quando Deaton iniziò a pulire la ferita, levò un basso ringhio e chiuse forte gli occhi. Al che Stiles gli passò un braccio dietro il collo e lo strinse a sé. Derek cercava si allontanarlo, ma la presa del ragazzo era troppo salda. Il ringhio si tramutò in un gemito di dolore, quando Deaton passò del disinfettante sulla ferita. Stiles appoggiò il mento sulla testa di Derek e lo strinse più forte.

Bene, aiutami a girarlo, Chris.” disse il dottore.

Insieme al cacciatore, afferrò le gambe e il corpo di Derek finché non fu supino. Stiles riusciva a percepire tutti i sussulti, del lupo, il freddo dell'acciaio che faceva tremare la sua pelle, il dolore provocato dalla ferita, la frustrazione di essere in balia di molte mani più forti di lui, confuso e impotente. Gli passò di nuovo una mano tra i capelli.

Una volta che il Dottor Deaton ebbe lavato e incerottato per bene la ferita, si allontanò dal tavolo per gettar via le garze sporche e togliersi i guanti. Derek si mosse per girarsi di nuovo e Stiles accompagnò i suoi movimenti, lasciando che si stendesse di nuovo prono sulle sue gambe. Il suo sguardo era ancora annacquato.

Chris si appropinquò nuovamente a Stiles, che aveva afferrato i polsi del lupo e li stava liberando.

Tu non dovresti andare a casa?” chiese preoccupato.

Stiles guardò l'orologio appeso alla parete. Erano le undici passate. Suo padre aspettava sicuramente il suo ritorno da un momento all'altro, convinto che il figlio fosse finalmente riuscito ad ottenere un appuntamento con la ragazza che adorava. Sospirò. “Sì, dovrei andare...” ma il pensiero di lasciare Derek solo in quello studio attanagliava il suo stomaco. Solo con il Dottor Deaton e... Chris Argent.

Non ho intenzione di mangiarlo, sai?” sorrise Chris, intuendo i suoi pensieri. Stiles gli lanciò un'occhiata, sollevando la testa di Derek per scendere dal tavolo e abbassandola con estrema delicatezza.

Chris posò una mano sullo stomaco di Derek. “Sono in debito. La mia famiglia gli ha fatto un torto. Ha fatto la sua parte per liberarci di Gerard. Non potrei fargli del male ora.” disse.

Stiles annuì e abbassò lo sguardo, non pienamente tranquillo, ma almeno più propenso a tornare a casa. Il Dottor Deaton, avvicinandosi, disse: “Non preoccuparti Stiles. Va' a casa, non facciamo preoccupare tuo padre più del dovuto. Se si insospettisse sarebbero guai. Non avremmo più la possibilità di agire liberamente come stiamo facendo ora. Derek è al sicuro qui. Ce ne occuperemo noi.” Stiles annuì di nuovo. Deaton prese da un armadio un cuscino e delle coperte. “Chris, dovrai farlo tu. Io devo iniziare a preparare un ricostituente, e ci vorranno alcune ore.”.

D'accordo.” rispose secco il cacciatore.

Fare cosa?” chiese Stiles, che ancora non accennava a metter piede fuori dallo studio.

Dobbiamo prevenire il possibile sbalzo termico, è meglio se dorme vicino a qualcuno. Il corpo di Chris lo manterrà caldo e così facendo potremo anche accorgerci subito se la sua temperatura cala all'improvviso.”

Chris sollevò il corpo di Derek mentre Deaton sistemava alcune coperte sul tavolo. Dopodiché si sedette sul tavolo, tirando a sedere Derek sopra di lui. Il lupo posò il capo sulla sua spalla, semi-incosciente. Chris lo circondò con le braccia, mentre Deaton avvolgeva entrambi con un'altra coperta.

Con gli occhi fissi sull'insolita scena, Stiles infilò il cappotto e varcò la porta senza parlare. Si augurò che Derek non ricordasse tutto quello che stava succedendo quella sera.

 

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Ciao a tutti! 
Non ho mai scritto una fanfiction prima d'ora, ma da quando sono entrata un po' in fissa con Teen Wolf, ho  iniziato a scrivere questo. E' un po' che dorme nel mio pc, mi dispiaceva lasciarlo incompleto, ma avevo perso l'ispirazione. Allora ho deciso di provare a pubblicarlo. Fatemi sapere che ne pensate! 

Buona giornata! :)

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


 

 

Derek aprì gli occhi, ma non riuscì subito a mettere a fuoco quello che lo circondava. Un forte mal di testa gli attanagliò la fronte. L'unica cosa che percepiva distintamente era un calore che lo avvolgeva interamente. Quando iniziò a riprendere il resto delle facoltà sensoriali, si accorse in un brivido che i suoi polsi erano legati, che le braccia di qualcuno erano sotto la sua schiena e sul suo stomaco e che la sua spalla poggiava su un corpo caldo. Ma fu quando riconobbe l'odore dell'uomo sdraiato accanto a lui che il sangue gli si gelò nelle vene. Nell'attimo in cui tentò di divincolarsi, le braccia si chiusero e la voce di Chris rimbombò nella stanza.

Ah, ciao, bella addormentata.”

Derek alzò lo sguardo ancora seminascosto dalle coperte verso il volto che lo sovrastava e si guardò attorno, riconoscendo lo studio del Dottor Deaton.

Ehi Deaton! Si è svegliato, e mi sembra stia piuttosto bene” chiamò Chris.

Deaton fece subito capolino nella stanza, le mani occupate da fiale e provette.

Derek, sono davvero felice che tu stia meglio.” sorrise il dottore, avvicinandosi al tavolo.

Chris mollò la presa e si puntellò su un gomito. Derek cercò di approfittarne per alzarsi, ma una forte mano di Chris spinse sul suo petto, costringendolo a sdraiarsi di nuovo. Quando Derek cercò di emettere un ringhio, si accorse di avere la bocca ancora impastata e tutto quello che ne uscì fu un flebile gemito.

Derek” la voce calma del Dottor Deaton si rivolse di nuovo a lui “ascolta. So che sei confuso, ma se te ne stai buono, ora ti racconterò tutto quello che è successo. Hai perso coscienza da circa dodici ore.”.

Derek si arrese e fissò il dottore, facendogli cenno di continuare.

Sei andato con Isaac ad incontrare questa famiglia di cacciatori.”

Derek annuì, e nei suoi occhi balenò qualcosa di rosso.

Ma questi vi hanno aggredito e qualcuno ti ha sparato”

Stavolta il ringhio fu forte e chiaro, fece tremare il tavolo, i vetri e tutte le boccette presenti nello studio.

Dov'è Isaac?” latrò Derek, cercando di nuovo di alzarsi. Anche stavolta il braccio di Chris lo riportò a stendersi, ma fece molta più fatica.

Sta bene, è con Scott. Sono ancora sulle tracce dei vostri aggressori, insieme agli Argent. Mi ha telefonato poco prima che tu ti svegliassi, stanno tutti bene.”

A quella frase Derek si chetò un poco.

Ti hanno colpito con un proiettile d'argento caricato d'asfodelo. Ti ha fatto perdere i sensi. Isaac ti ha portato qui. Io e Stiles ti abbiamo curato e ho preparato un ricostituente che ho messo sulla tua ferita. L'asfodelo ha anche l'effetto di far abbassare la temperatura corporea. Sei sdraiato accanto a Chris perché ti ha tenuto al caldo tutta la notte. Dovresti ringraziarlo. Ricordi qualcosa di ieri sera?”

Derek si chiuse in un profondo silenzio, abbassando lo sguardo. Un annebbiato ricordo di Stiles che lo stringeva a sé aleggiava nella sua mente. C'erano voci, e molte mani. Odori familiari e odori mai sentiti. Dolore. E Stiles che lo legava, ma che gli sussurrava qualcosa... e le braccia di Chris che lo stringevano, brividi, e le sue labbra che si poggiavano piano sulla sua fronte. I suoi occhi che lo fissavano preoccupati, una mano che carezzava le sue guance.

Qualcosa...” mormorò Derek.

 

 

Domenica mattina, Stiles si svegliò. Si vestì in fretta. Suo padre dormiva ancora. In silenzio uscì di casa, mise in moto la Jeep e si diresse verso l'ambulatorio veterinario.

La scena che gli si parò davanti agli occhi era simile a quella della sera precedente. C'erano Chris Argent, Derek Hale e il Dottor Deaton. La differenza più grande era che Derek era seduto sul tavolo dal piano d'acciaio, con uno sguardo vigile. Stava bene. Stiles tirò un sospiro di sollievo, togliendosi la giacca.

Buongiorno Stiles. Come vedi ce la siamo cavata anche stavolta.” lo salutò cordiale Deaton.

Stiles guardò interrogativamente il cacciatore, con una domanda a fior di labbra. Chris prese subito la parola. “Allison mi ha scritto stanotte. I tuoi amici stanno bene. Ora si trovano in un posto a cinquanta miglia ad est da qui. Quelli che stiamo cercando sono piuttosto abili a far perdere le proprie tracce. Peccato che abbiano a che fare con chi è ancora più bravo a ritrovarle” ghignò.

Anche Derek sta piuttosto bene, come puoi vedere tu stesso” continuò, appoggiando i gomiti sul tavolo dove il lupo sedeva, dandogli le spalle.

Gli occhi di Derek lanciavano fiamme. Stiles fu certo che se avesse potuto li avrebbe sbranati tutti. Alle parole di Chris strinse i pugni, ora liberi.

Devo raggiungerli” disse chiaro e forte.

Non dire stupidaggini Derek!” lo riprese Chris alzando gli occhi al cielo “E cosa pensi di poter fare? Andare a morire mentre sei ancora in queste condizioni?”.

Derek scattò, si alzò dal tavolo furibondo e urlò: “Se andrò a morire per proteggere il mio branco, allora è proprio quello che farò!”

Ah, e che morte utile! Invece di comportarti come un bambino, perché non fai davvero qualcosa di buono per il tuo branco? Se avessi pensato che la tua morte avrebbe salvato mia figlia, ti avrei ucciso io stesso, stanotte!” gridò l'altro di rimando.

Stiles rimase sulla porta paralizzato, mentre Deaton si poneva tra i due che si fronteggiavano e sembravano non avere le più ragionevoli intenzioni.

Ora basta! Ma che vi prende? A cosa pensate che serva litigare in questo modo? Derek, ne abbiamo già parlato! Non esci di qui finché non ti sei ripreso completamente! E tu Chris! Cerca di comportarti da uomo adulto quale sei”

La voce del Dottor Deaton fu come un tuono e i due rimasero in silenzio, pur continuando a squadrarsi malevolmente.

Stiles” sospirò il dottore “Vieni qui. Ti spiego come ho preparato il ricostituente di ieri sera e ti insegno qualcosa di nuovo.”.

Derek si infilò la t-shirt e si appoggiò ad una parete. Chris sedette su una sedia.

Stiles ascoltò attentamente le parole del Dottore, cercando di memorizzare più che poteva. Scrivere qualcosa per prendere appunti era vietato. Dopo qualche minuto fu in grado di ripetere gli ingredienti e il procedimento usato dal dottore.

Benissimo. Ma devi sminuzzare lo strozzalupo, non polverizzarlo. Per il resto è perfetto. Domani faremo un test pratico. Derek” si rivolse al lupo. “Vieni qui, ho bisogno di te.”

Derek fece qualche passo controvoglia, e si avvicinò al dottore.

Ti chiedo di spogliarti di nuovo e di stenderti sul tavolo.”

Per quale motivo?” chiese il lupo, scontroso.

Deaton sorrise “Non vuoi che sia una sorpresa?” ad un'occhiataccia del suo interlocutore continuò “Sto insegnando a Stiles i trucchi del mestiere. Quando non ci sarò più, sarà lui quello a cui i tuo branco potrebbe chiedere aiuto. Abbiamo già deciso che rimarrai qui nelle prossime ore, ad aspettare che il ricostituente compia il suo dovere. Certamente i libri svolgono una bella parte nell'istruzione di Stiles, ma... niente è mai come una prova pratica. Ci aiuterai?”

Lui va fuori.” sentenziò Derek, indicando il cacciatore. Prima che questi potesse controbattere, il dottore gli lanciò uno sguardo eloquente. Chris uscì sbuffando dalla stanza.

Derek lo seguì con gli occhi. Poi scoccò un occhiata a Deaton e Stiles, che sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Senza dire nulla si tolse la t-shirt e si distese sul tavolo.

Deaton fece cenno a Stiles di avvicinarsi.

Ci sono punti del corpo umano che trasmettono al cervello una serie di informazioni.” disse, sollevando una mano e posando due dita alla base della gola del lupo “Questo dice: “Pericolo! Qualcuno mi soffoca!” e attiva una percezione d'ansia. Questo invece” e cominciò ad accarezzare il mento e le labbra di Derek “è un gesto che rassicura. Ora prova tu.”

Credo che abbia capito.” si intromise Derek, scostando con un movimento del capo la mano del dottore e lanciando uno sguardo cupo al ragazzo.

Sì sì, tutto chiaro. Cristallino.” s'affrettò a dire Stiles.

Deaton si lasciò sfuggire un sorriso “Bene allora, continuiamo. Quando un licantropo è al meglio delle sue forze, il suo corpo presenta determinate caratteristiche. Ieri hai visto Chris controllare i denti e gli occhi di Derek”

a queste parole il lupo corrugò la fronte e distolse lo sguardo dal dottore “Imparerai presto a farlo anche tu. Ma ora voglio approfittare della sua assenza per mostrarti qualcosa che sicuramente non conosce.” Sollevò con gentilezza i braccio del lupo e prese la sua mano tra le sue. “Ora, Stiles, prendi la sua mano e piega ogni articolazione. Cerca di imprimere bene nella memoria la sensazione che ti darà. Appena Derek si sarà ristabilito faremo di nuovo lo stesso procedimento, e allora mi dirai cosa credi che sia cambiato.” spiegò.

Stiles annuì e fece come gli era stato detto. Sentì le morbide dita di Derek piegarsi con facilità sotto le sue mani.

Bene. Ora fammi vedere se ti ricordi quello che hai imparato ieri sera.” disse Deaton, lasciando andare il braccio di Derek.

Stiles deglutì con forza e un po' timoroso si avvicinò al lupo. Per prima cosa, posò un dito sullo sterno di Derek e spinse leggermente. Alla reazione dolorante del lupo si allontanò di scatto. Riprendendo coraggio, disse: “Non mordermi, okay?” e avvicinò la mano al naso e alla bocca di Derek, per fargli sentire il suo odore. Infine pose circospetto le mani sui suoi fianchi e spinse leggermente i suoi pollici sull'addome del lupo. Riuscì a sentire i muscoli prima tesi e contratti del lupo rilassarsi sotto le sue mani. Derek sembrava combattere con l'espressione di rilassamento che stava trapelando sul suo volto.

Molto bene. Per oggi basta così. Potresti andare a chiamare Chris? Ho qualcosa di cui discutere con lui.” disse Deaton.

Stiles obbedì e uscì dallo studio.

Derek si rimise seduto, massaggiandosi lo sterno.

Il ragazzo è portato, vero?” fece Deaton, con voce sorniona.

Derek non rispose. Abbassò lo sguardo e vide un livido che si stava riassorbendo proprio dove il ragazzo aveva poggiato il suo indice.

 

Non sono assolutamente d'accordo!”

Derek, per piacere, devi davvero ascoltarmi...” cercò di ribattere stancamente il dottor Deaton “Almeno lasciami finire!”. Ma Derek stava già infilando la giacca per lasciare lo studio veterinario.

Cosa ti aspettavi Deaton? Io non avevo alcun dubbio al riguardo.” si intromise Chris. Deaton non fece in tempo a cercare di contraddirlo “Chris, non cominciare...” che Derek scattò di nuovo.

Nessun dubbio su cosa, precisamente?” sibilò Derek, avanzando velocemente verso il cacciatore, afferrandolo per la giacca e stringendolo con le spalle al muro.

Nessun dubbio sul fatto che non avresti acconsentito, ragazzo mio. Nessun dubbio sul fatto che avresti deciso di fare la cosa più stupida, senza riflettere e senza ascoltarci.” rispose tranquillo Chris.

Negli occhi di Derek balenò un'ombra rossa.

La mia priorità è difendere il mio branco.” gli occhi di Derek erano fermi e decisi.

Lo so. Ne so qualcosa di lupi mannari.” sorrise l'uomo.

Non c'è niente di molto divertente sul fatto che ci siano due sedicenni là fuori, che stanno rischiando la vita.” la sua voce era fredda e chiara.

E tu cosa vuoi fare per aiutarli? Andare là fuori a gettar via la tua, di vita.”

Non ti riguarda.”

Mi riguarda dal momento in cui mia figlia è in pericolo tanto quanto Scott e Isaac.”

Falla tornare a casa, non avrai più questo problema.”

E credi che mi darebbe ascolto? Credi che non ci abbia già provato? Ovviamente non mi ha obbedito. Perché ha sedici anni, e segue il suo cuore. Me lo aspettavo. Come mi aspettavo che tu non prendessi neanche in considerazione l'idea di poter attuare un piano trasversale per salvare la situazione. Potresti, per favore, Derek, sorprendermi non agendo come un prevedibile lupo mannaro o come un sedicenne?” disse il cacciatore.

Derek non parlò. La mano di Deaton si posò sulla sua spalla.

Derek... no, non abbiamo la certezza che funzioni. Ma ci dà comunque una percentuale più alta di successo. Pensaci. Vogliamo tutti la stessa cosa.”

Quello che tu vuoi, è una cavia da esperimento che ti permetta di far divertire il tuo nuovo burattino.” fece aspro Derek.

Stiles sentì mancare un battito del suo cuore. Non riusciva a credere che Derek avesse potuto formulare una tale accusa.

Quello che io voglio” disse piano il dottore “è evitare che succeda a te quello che è successo a Laura. E salvare dei ragazzini innocenti, prima che sia troppo tardi. So che puoi sentire che non sto mentendo”

So anche che lei riesce a evitare di far scoprire le sue bugie.” sussurrò Derek, lasciando la presa dagli abiti di Chris.

Derek” Stiles prese la parola “Sai che il mio unico pensiero è aiutare Scott in questo momento. Dobbiamo fidarci di lui. È tutto quello che ci rimane.” disse piano.

Derek abbassò lo sguardo, e rimase in silenzio, come se la sua mente stesse vorticando in un flusso di pensieri.

Cosa devo fare?” chiese infine.

Solo lasciare che io completi il rito. Devi solo lasciarti andare e far sì che sia io a guidarti.”

Non voglio che sia lui a prendere il controllo.” e lanciò a Chris uno sguardo di fuoco.

Bene, allora...” cercò di continuare Deaton. “E neanche lei.” lo bloccò subito Derek. Stiles rimase allibito e semi-terrorizzato. Deaton sorrise.

Molto bene. Stiles.” lo chiamò Deaton, e per il ragazzo fu come una doccia d'acqua fredda. Aprì le labbra per ribattere tutto il suo disaccordo ma Deaton lo bloccò nella sua gola. “Non una sola parola. Sei perfettamente in grado.” e il suo tono non ammetteva repliche.

 

La penombra dell'appartamento del dottore avvolgeva il mobilio, insieme a tutti i loro pensieri. Deaton fece inginocchiare Derek al centro della stanza, poi tracciò un ampio cerchio di cenere di montagna tutto intorno a lui.

Cerca di rilassarti. Siediti sui talloni e sta' tranquillo” disse piano.

Il lupo gli scoccò un'occhiata e abbassò lo sguardo, le mani legate dietro la schiena con catene d'argento. Non era certo la situazione ideale per rilassarsi: il cerchio magico lo bloccava in quel piccolo spazio e premeva su ogni centimetro della sua pelle.

Stiles, sai cosa devi fare. Io e Chris dobbiamo allontanarci. Non lasciarti prendere dall'indecisione. Se non fossi stato certo che tu ne avessi le capacità non ti avrei messo a rischio.” disse l'uomo al ragazzino impaurito che se ne stava ancora con le spalle al muro. Stiles annuì con ansia. Il suo cuore batteva all'impazzata.

I due uomini lasciarono la stanza. Trasse un lungo sospiro e fece alcuni passi avanti. Si avvicinò cauto a Derek, finché non poté allungare un braccio e afferrare da dietro la sua testa per sollevarla verso di sé. Le sue mani tremavano. Quando il lupo lo fissò, sentì le gambe vacillare e sostenere lo sguardo fu un grande sforzo.

Avvicinò la mano libera al volto di Derek e posò dei piccoli petali gialli sulla sua fronte.

Co-con la bocca di leone catturo la tua mente...” posò le dita sui suoi occhi.

Con il simbolo dell'oro mi approprio dei tuoi sensi..” e tracciò dei piccoli disegni sulle sue palpebre chiuse.

Con il segno del ramo di samb-b-buco, anche la tua volontà è mia.” e premette gentilmente l'indice e il medio della sua mano sinistra contro le labbra di Derek, che si aprirono senza fare resistenza. Introdusse nella sua bocca le dita tremanti, e infine mormorò: “Rompendo il cerchio” e con un piede scostò via parte della cenere di montagna “concludo il rito.”

Le sue mani lasciarono andare la testa di Derek e Stiles indietreggiò di un passo. Derek aprì gli occhi, un po' confuso. L'apertura del cerchio aveva alleviato il suo fastidio, ma sentiva che dentro di lui qualcosa era stato mosso.

Vado a chiamare il Dottor Deaton.” disse Stiles dirigendosi verso la porta, poi si voltò di nuovo “Stai... stai bene?” domandò con sguardo preoccupato. Derek fece un cenno d'assenso. “Arrivo subito.” fece il ragazzo, prima di varcare la soglia.

 

Ha funzionato?” chiese Chris.

Dovrebbe.” rispose Deaton.

Ma come facciamo a saperlo?”

I due volsero lo sguardo al ragazzo che si era di nuovo avvicinato a Derek per liberarlo dalle catene. “Scusami, avrei dovuto farlo prima, ma ero agitato e volevo che Deaton ti vedesse e...” Stiles farneticava a velocità della luce, le mani che facevano tintinnare le catene. “Sta' solo zitto.” lo bloccò Derek, con lo sguardo cupo.

Stiles può provarcelo.” rispose il dottore.

I due ragazzi si voltarono verso i due uomini, poi si guardarono tra di loro. Stiles non riusciva a sostenere lo sguardo del lupo. Erano tutti in attesa. E Stiles sentiva molte aspettative pesare sulle sue spalle. Finì di slegare Derek, poi si alzò in piedi e si allontanò dal lupo.

Ma... cosa dovrei dire?” chiese timidamente al dottore, che gli sorrise di rimando.

Qualsiasi cosa dovrebbe andare bene.” spiegò mite.

Stiles trasse un profondo respiro e si rivolse a Derek. “Alzati.”

Pur con un certo sforzo, Derek si tirò subito in piedi. Accorgendosi che il lupo aveva uno sguardo dolorante, Stiles si affrettò a gemere “No, no! Cavolo! Non alzarti!” e a quelle parole Derek ripiombò in ginocchio sul pavimento, scoccando uno sguardo astioso al ragazzo.

Chris non riuscì a trattenere una smorfia compiaciuta “Direi che funziona.” disse a denti stretti.

Bravo Stiles, ti faccio i miei complimenti. Era un rituale complesso. Hai dato prova di grande concentrazione e te la sei cavata egregiamente.”

Stiles era senza parole. Se tutto quello avesse avuto fine, sempre se stesse succedendo davvero, Derek lo avrebbe di sicuro ucciso. Lo sguardo assassino che aveva stampato in volto era piuttosto eloquente.

Ora, è tardi. Devi tornare a casa, o lo sceriffo inizierà a chiedersi dove sei finito. Ricordate di rimanere il più vicini possibile per intensificare il legame in breve tempo. Domani ci ritroviamo tutti in studio subito dopo l'orario di chiusura. Se funzionerà avremo la prova del nove che Stiles è un ottimo alchimista. E io ho assai pochi dubbi su questo punto. Chris, puoi rimanere a darmi una mano coi preparativi?”

Certo. Mi rincresce ricordarlo, ma non ho nessuno che mi aspetti alzato.” e un sorriso triste vagò sul volto dell'uomo.

Andiamo?” sussurrò Stiles a Derek, e questi si alzò. Camminarono vicini sul vialetto davanti alla casa del Dottor Deaton fino alla Jeep. Salirono in macchina in silenzio. Stiles mise in moto e partì.

Dopo qualche minuto senza parlare, Stiles non riuscì più a trattenersi:

Derek, ascolta. Non userò mai questa cosa per i miei fini personali. O per manipolarti, o ricattarti in qualsiasi modo. È solo perché si tratta di un'emergenza, e...” cominciò concitato.

Derek non lo guardò neanche. Appoggiò la testa sul vetro freddo dall'auto.

Stiles, fa' a meno di ripetermi la cantilena... sta' solo zitto.”

Il ragazzo obbedì.

Non dissero una sola parola finché non arrivarono a casa di Stiles.

Dunque, mio padre sarà sicuramente in cucina, tu sali sul tetto ed entra dalla finestra della mia camera mentre io...” ma notò che l'auto del padre non c'era “Oh... Aspetta, non è a casa. Lo avranno richiamato in centrale. Vieni, entriamo dalla porta.”

Derek gli lanciò un'occhiata malevola.

Oh, avanti” disse Stiles mentre sbatteva la portiera “Ora non puoi farmi quella faccia ogni volta che ti dico di fare qualcosa!” si lamentò.

Forse non riesco ad evitarla, perché non riesco a non fare ciò che mi dici?” sibilò Derek, aprendo la portiera.

Prima che ti ordini di non fare più quella faccia, smetti di farla da solo!” controbatté Stiles.

 

La casa era silenziosa. Un quieto disordine legava stanza a stanza. I due presero le scale e salirono al piano superiore. Una volta in camera, Stiles si distese sul letto, distrutto. Derek sedette sulla sedia davanti alla scrivania.

Non posso ancora credere che sia successo” mormorò Stiles. Gettò uno sguardo a Derek, che se ne stava pensieroso col volto poggiato ad un braccio puntellato alla scrivania, fissando un punto imprecisato.

Stiles osservò il suo profilo e i suoi occhi stanchi. Erano stati giorni duri anche per lui. Il suo sguardo vagò sul suo corpo, soffermandosi sul punto che era stato ferito. Stiles si tirò a sedere e si rivolse al lupo: “Derek. Controlliamo quella ferita.” L'altro non lo degnò di uno sguardo mentre si dirigeva in bagno a recuperare bende e disinfettante.

Tornò in camera per trovarlo assorto nella stessa posizione. Si avvicinò e si inginocchiò vicino a lui. “Tira su la maglietta.” e il lupo fece quello che gli era stato detto, e se ne rimase paziente ad aspettare che Stiles staccasse i vecchi cerotti, pulisse, disinfettasse e lo bendasse di nuovo.

Sta migliorando.” commentò Stiles. Lo guardò in volto e notò di nuovo quello sguardo assente. “Derek. Guardami.” e il lupo non poté fare a meno di voltarsi. “Cos'hai?” ma Derek si limitò a ricambiare il suo sguardo in silenzio. “Sei preoccupato?” il lupo voltò lo sguardo. “Derek. Rispondimi.” mormorò infine.

Il lupo corrucciò lo sguardo e abbassò gli occhi.

Sì.”

Per Scott e Isaac?”

Una breve pausa.

Sì.”

Le guance del lupo arrossirono leggermente.

Scusami Derek.” sussurrò Stiles.

Il lupo non proferì parola.

Anch'io sono stanco... proviamo a dormire un po'?”

Aprì l'armadio e tirò fuori una maglietta e un paio di pantaloncini.

Metti su questi.” disse, tirandoli. Il lupo li afferrò al volo e di malavoglia si alzò per spogliarsi. Stiles si cambiò e si stese sul letto.

Vieni qui, ci stiamo.” mormorò, mentre si stringeva verso il muro. Derek si sedette sul bordo del letto.

Derek... dai, stenditi.”

Seppur scuro in volto, l'altro non poté far altro che obbedire.

Andrà tutto bene, okay? Derek, non voglio farti fare niente che non vuoi.”

Derek fissò il soffitto in silenzio.

Dai, cerca di dormire. Domani sarà una lunga giornata.” disse Stiles, voltandosi dall'altra parte.

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Quando Stiles aprì gli occhi, la prima cosa che vide furono i flebili raggi dell'alba danzare tra le tende. Si chiese se gli avvenimenti del giorno prima fossero reali o soltanto un sogno. Si voltò e vide Derek accanto a sé, ancora profondamente addormentato. Era stata una lunga notte. Gli effetti del rito cominciavano a farsi sentire. Deaton l'aveva avvertivo. Necessità di vicinanza, di contatto. Senso di sconforto.

Allungò una mano e sfiorò la sua fronte con il dorso delle dita. Poi scese più in basso e le posò sulle sue labbra. Derek si svegliò e si guardò attorno con espressione confusa. Stiles allontanò la mano, circondò il lupo con le braccia e lo strinse a sé. Una stretta forte, rassicurante, di cui lui stesso non si sentiva capace. Premette con una mano il volto di Derek sulla sua spalla, con l'altra gli cinse la vita.

Va tutto bene.” sussurrò piano.

Il lupo tentò subito di divincolarsi dalla stretta, ma Stiles lo trattenne.

Derek... non muoverti.” al che, l'altro si immobilizzò.

Meno male che non volevi costringermi a fare niente che non volessi.” nella sua voce c'era astio. Stiles lo allontanò premendo la mani sul suo petto.

Volevo solo... non era un ordine, era...” Stiles arrossì e distolse lo sguardo dai freddi occhi di Derek.

Stiles. Capisco cosa volevi fare. Ma non mi è d'aiuto, io...” ma non terminò la frase.

Derek... dimmi tutto quello che pensi di questa cosa. Tutto.” stavolta era deciso e Derek gli lanciò uno sguardo fulminante.

Non è certo un abbraccio quello di cui ho bisogno. Mi sento impotente e inutile. Puoi farmi fare qualsiasi cosa. Qualsiasi. Ho messo il mio corpo nelle vostre mani senza neppure avere la certezza che questo salverà Scott e Isaac. O Erica e Boyd. Sono il vostro nuovo giocattolo e tutto quello che sta succedendo per voi non conta nulla. Tutto quello di cui vi preoccupate è trasmettervi in segreto tutte quelle...” Stiles posò un dito sulle sue labbra e lo zitti. Il suo sguardo era di fuoco.

Derek. Non si tratta solo del tuo branco. Sono i miei amici. È mio padre. Non sto facendo l'apprendista per divertimento. Non vorrei farlo. Ma è l'unica cosa che riesco a fare per aiutarvi. L'unica. Domani sfrutteremo il fatto che tu sia legato a me per il rituale della bocca di leone per accrescere il mio potere e trovare quei bastardi. Una volta trovati, ti libero e vai a prenderli, insieme al signor Argent. Fine. Punto. Stop. Non serve a nient'altro. Non è affatto un gioco per me.” concluse piano.

Derek distolse lo sguardo, il volto cupo.

Non avere paura, Derek.”

Per fortuna hai potere solo sul mio corpo, non sui miei pensieri.” sibilò.

Stiles strabuzzò gli occhi. “Oh, andiamo! Non puoi prendere ogni cosa che dico come un fottuto ordine!”

Il lupo lo guardò male, ma rimase in silenzio e si voltò dall'altra parte.

Senti, il contatto fisico è essenziale per rafforzare il legame. Lo sto facendo per i ragazzi. Se vuoi scostarti, scostati. Non fai che complicare le cose con la tua cocciutaggine.” disse il ragazzo. Poi trasse un profondo respiro e si avvicinò di nuovo al lupo. Passò un braccio attorno al suo fianco e posò la mano sul suo petto. Con l'altro si puntellò sul materasso e iniziò ad accarezzare la fronte e i capelli del lupo. Per pochi secondi conservò il timore di essere respinto di nuovo, ma Derek se ne stava calmo a ricevere le sue attenzioni. Si avvicinò fino a far toccare il suo corpo con quello dell'altro. Abbassò il volto e posò le labbra sulla pelle nuda tra il collo e la t-shirt. Derek rimase immobile. Stiles chiuse gli occhi. La sua pelle era morbida e ancora calda dalle coperte. Tutto il suo corpo era morbido e caldo. Chiuse gli occhi e si lasciò di nuovo cullare nel sonno.

 

Quando si svegliò per la seconda volta, il sole era già alto. Derek fissava il soffitto. I loro corpi si sfioravano leggermente e un braccio di Stiles era abbandonato sul petto di Derek.

Sento che c'è qualcosa che non va.” disse il lupo.

Qualcosa come?”

Non saprei di preciso, è solo una sensazione.”

Derek...” Stiles si tirò a sedere a gambe incrociate. “Il rito può dare qualche effetto collaterale. Tipo un aumento della sensibilità. Magari è il tuo udito che è diventato ancora più acuto, riesci a sentire la signora Flinn che apre un barattolo dall'altra parte della strada e ti sembra di percepire qualcosa di nuovo. Tutto qua.” spiegò il ragazzo.

Hai proprio studiato bene.” mormorò cupo Derek.

Diciamo che ho valutato tutti i pro e i contro. In particolar modo perché ci troviamo in una situazione piuttosto critica. Senza parlare del fatto che si tratta di per sé di un rituale molto complesso. Non solo la cerimonia, ma anche il dopo. Non possiamo allontanarci, non dobbiamo perdere il contatto per troppo tempo...”

Stiles...”

È davvero una situazione imbarazzante, e anch'io diciamo che non ero proprio propenso a viverla in prima persona, diciamo che in un certo qual modo sei stato tu a costringermi, quindi non potresti neanche lamentarti del fatto che ti sto facendo fare qualcosa che non vuoi, dato che tu per primo...”

Stiles! Sta' solo zitto, per piacere.” sbottò il lupo. Poi alzò una mano e la posò su un ginocchio di Stiles, abbassando lo sguardo. Stiles la strinse tra le sue.

So che tra voi non corre buon sangue... ma il signor Argent vuole solo aiutare Allison. A casa, non credo che conti più qualcosa. Ha disobbedito troppe volte, e credo che gliela stiano facendo pagare cara.”

Solo perché sta avendo i suoi cinque minuti di dolore, non vedo perché dovrei perdonargli il fatto di avermi dato la caccia per uccidermi negli ultimi dieci anni.”

Derek, le persone cambiano.”

Siamo come animali per loro, Stiles. Carne da macello. Se ne hanno la possibilità non ci pensano due volte, ci uccidono.”

Stai parlando degli Argent in generale, non di Chris.”

Un'ombra passò tra gli occhi di Derek, che smise di parlare.

Non sono tutti persone orride e spregevoli come Kate. Allison è a posto, e anche Chris lo è.”

Quando lasciò la sua mano, Derek si voltò a guardarlo. Quando salì a cavalcioni su di lui, dischiuse un poco le labbra per lo stupore. Quando appoggiò le mani ai lati della sua testa, lo guardò confuso. Quando si chinò per baciarlo sulle labbra, rimase senza fiato.

Era la bocca più dolce e morbida che Stiles avesse mai provato. Derek non rispose al suo bacio, ma se l'era aspettato. Ma l'averlo colto di sorpresa gli permise di gustare quella sensazione più a lungo del previsto. Derek lo spinse indietro, gli occhi in fiamme.

Questa è l'ultima volta che ci provi.” disse tetro.

Non ti ho detto di non scostarti.” mormorò piano Stiles, mentre di lasciava cadere al suo fianco, cingendolo tra le braccia.

 

Sei pronto?” il dottor Deaton non riusciva a nascondere una nota eccitata nella voce.

Stiles fece un cenno col capo. Derek era in piedi davanti a lui. “Inginocchiati.” ordinò, con tutta l'autorità di cui era capace. Il lupo si abbassò. Chris Argent assisteva alla scena sulle spine. Stiles posò una mano sulla testa del lupo, poi mormorò: “Mostrami quello che cerco.” Chiuse gli occhi. Fu un istante. Un vorticare di immagini, dei ricordi confusi, poi un luogo che non aveva mai visto. Ma di cui conosceva l'esatta posizione. Brividi. Poi la vide. Aprì gli occhi di scatto.

Erica.” inspirò “L'ho... l'ho vista. È sola. È ferita. Magazzino 5, vicino alla vecchia ferrovia. Salga al secondo piano. È nella terza stanza sulla destra.” Disse, tutto d'un fiato. Ci era riuscito. Era successo. Gli astanti lo guardarono col fiato sospeso. Allora Stiles esclamò al signor Argent: “Si muova! Non c'è tempo!” l'uomo lasciò la stanza in fretta e senza dire una parola.

Stiles! Ce l'hai fatta! Bravissimo!” sorrise Deaton.

Ma Boyd? Dov'è? Non l'hai visto?” fece Derek alzandosi, col volto preoccupato.

Stiles si fece scuro in volto e il flebile sorriso scomparve dalle sue labbra.

No...” disse, volgendo lo sguardo in basso.

Proveremo domani. Può succedere.” gli mise una mano sulla spalla Deaton.

Domani?” Derek era furibondo. Scattò in avanti e lo prese per la maglietta, attirandolo a sé “Perché, pensate che domani potrebbe essere ancora vivo?” i suoi occhi brillarono di rosso acceso.

Derek. È già incredibile che abbiamo almeno una possibilità di salvare Erica. Stiles ha fatto davvero di tutto.” e così dicendo, il dottore lo allontanò da Stiles, che non riusciva proprio a reggere il suo sguardo.

E quindi devo rimanere un altro giorno in queste condizioni? Non può riprovare subito?” disse Derek, digrignando i denti.

No, non è possibile utilizzare una tale quantità di potere un così poco tempo. Derek, ti preoccupi più per te stesso o per i tuoi amici?” chiese Deaton.

Mi preoccupo per il mio branco. Mi preoccupo perché non fate altro che impedirmi di fare qualcosa per loro. Inizio a chiedermi da che parte state.” disse lapidario, si voltò e uscì dalla stanza.

 

In macchina Stiles continuava il suo silenzio, e a sua volta taceva Derek, mentre osservava le gocce di pioggia scivolare sul vetro. A casa di Stiles di nuovo nessuno di loro parlò. Stiles si limitò a chiedere: “Non vuoi qualcosa per cena, prima di andare a letto?”, ma a tale domanda, il lupo salì al piano di sopra e lo lasciò solo. Il ragazzo si cucinò un hamburger con patatine fritte, lo mangiò di controvoglia, poi lo raggiunse in camera. Lo sceriffo sarebbe rientrato tardi e non si sarebbe stupito di trovare il figlio già addormentato. Trovò Derek seduto alla scrivania, che guardava fuori dalla finestra con le braccia incrociate ed aria assente.

Stiles si infilò il pigiama e si distese a letto.

Derek... se più tardi hai fame vai a prenderti qualcosa giù di sotto. L'importante è che non ti faccia vedere da mio padre.” sussurrò. Poi lo guardò. La sua schiena, le sue braccia. Era teso come una corda di violino.

Derek... vieni qui.” disse piano. Il lupo non emise alcun suono ma si alzò e si avvicinò al letto. Il suo malumore rendeva l'aria più pesante che mai.

Vieni qui.” ripeté ancora più piano. Derek si stese sul letto di fianco a lui.

Mi dispiace...” provò a sussurrare, ma il lupo lo ignorò e guardò dritto davanti a sé.

 

Il giorno si tese di nuovo sui loro volti stanchi. Stiles si era svegliato ripetutamente e Derek non aveva chiuso occhio. Era l'alba. Suo padre sarebbe uscito per andare a lavoro, entro poche ore. Il Dottor Deaton aveva detto loro di raggiungerlo nello studio dopo l'orario di chiusura. Per fortuna Stiles non aveva dovuto conciliare tutto quello che stava succedendo con la scuola, c'erano le vacanze di Natale. Si sorprese a pensare ai compiti lasciati in arretrato. Un pensiero così normale, tranquillo. Si chiese se mai la sua vita sarebba mai tornata così serena. Voltò il capo verso Derek. Aveva gli occhi sgranati e fissava il soffitto con la fronte corrugata. Stiles non aveva alcuna voglia di parlare. Scese dal letto, si sedette sulla sedia vicina alla scrivania e si prese il volto tra le mani, sospirando. Era a pezzi. Erano riusciti a trovare Erica. Deaton si stava prendendo cura di lei. Fino a ieri sera Scott, Isaac ed Allison stavano bene. Chris aveva chiamato Stiles per informarlo che l'inseguimento continuava lungo il fiume di Beacon Hills. Deaton aveva detto che Erica si sarebbe ripresa in fretta. Dato che non le avevano fatto del male, ipotizzò che anche Boyd stesse bene. Sarebbe stato facile credergli, ma nulla riusciva a tranquillizzare né lui, né Derek. Al di fuori di Deaton, solo Chris Argent non era fuori di sé. Era in pena per sua figlia, certo, ma sapeva sempre dov'era, e soprattutto era confortato dal fatto che non fosse mai da sola.

Stiles alzò gli occhi e fissò il letto. Non era giusto. Non era giusto approfittare di lui, lo sapeva. In particolar modo in un momento in cui anche Derek sembrava essere in profonda crisi. Due beta a caccia, insieme ad una famiglia di cacciatori, una in fase di ripresa, ma comunque irraggiungibile fino a sera, ed un altro completamente disperso. Non era libero di muoversi, di andare a cercarlo. Non era libero di prendere una decisione autonomamente. Sarebbe stato egoista. Usarlo per stare meglio, solo per ricevere del conforto. Sapeva che lo avrebbe fatto sentire in colpa. Aveva promesso. Non manipolare. Non ricattare. Non usare per i propri fini. Eppure si sentì una stanchezza come di centinaia d'anni sulle braccia, sulla schiena, sugli occhi. Gli sembrava di non poterne fare a meno. Era facile.

Derek...”sussurrò, sapendo che il lupo poteva sentirlo, anche se non si era mosso.

Derek. Voglio che ti alzi, e vieni qui.”

Il respiro del lupo si fece pesante. Stiles fu certo che stava lottando con tutte le sue forze per non scostare le coperte, per non avvicinarsi a lui. Ma in pochi istanti gli fu davanti. Lo sguardo duro, aria di sfida.

Stiles allungò le braccia, raggiunse le mani dell'altro e lo tirò a sé, finché non fu tra le sue gambe. Allora lasciò le mani di Derek e pose le sue sui suoi fianchi. Alzò lo sguardo e parlò in un sussurro.

So che mi ucciderai per questo, appena potrai. Ma mi sento comunque morire in questo momento. Devo arrivare vivo a stasera, per trovare Boyd e porre fine a questo disastro. Lo troverò Derek. Te lo prometto. E dopo scioglierò l'incantesimo e potrai uccidermi, nel modo che preferisci.”

Abbandonò lo sguardo accusatore del lupo per appoggiare la testa sul suo stomaco e chiudere gli occhi. Gli cinse la vita e lo strinse, tirando un sospiro.

Poi posò un lento bacio sul suo grembo, ad occhi chiusi. Derek fremette a quel contatto, e cercò di allontanarlo spingendolo via con le mani sulle spalle di Stiles.

Sta' fermo” ordinò piano. “Inginocchiati.”.

Derek non poté sottrarsi. I suoi occhi segnati dalla stanchezza erano in fiamme. Le sue labbra tramavano dall'ira. Gliel'avrebbe fatta pagare davvero. Pur cosciente di questo, Stiles gli prese il volto tra le mani e appoggiò la sua fronte a quella dal lupo. Un braccio di Derek era abbandonato sulle sue ginocchia, l'altro opponeva una debole resistenza sulla gamba di Stiles.

Il ragazzo gli accarezzò dolcemente i capelli, pettinandolo piano. Derek evitava il suo sguardo, fissando il pavimento. Stiles avrebbe voluto incontrare i suoi occhi, ma non si spinse a tanto. Tutto quel contatto andava ben oltre quello che avrebbe potuto osare.

Hai fame?” chiese, ma il lupo conservò il suo silenzio.

Stilies continuò a pasare le dita tra i suoi capelli morbidi.

Preparo qualche pancakes, ti va?” provò di nuovo “con lo sciroppo d'acero.”

Lasciò scivolare le mani fino ad arrivare alle sue spalle, che strinse un poco. Sorrise tra sé e sé, perchè non aveva mai visto Derek così indifeso.

Derek, io...sono debole. Ho paura. Ogni giorno sento mio padre spegnere la sveglia e pensare che grazie al cielo è ancora con me. In questo momento ho bisogno di questo. Ho bisogno di te. Sai che...non ti farei mai del male. Mai. Spero che potrai perdonarmi, quando questo finirà. Perchè finirà presto, ok?”.

Ma il lupo continuava a tacere.

Peter...ci ha raccontato di Kate.” a quelle parole, il cuore di Derek perse un colpo, e i suoi occhi pieni di risentimento sfidarno i suoi. Era senza parole. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma il respiro gli si bloccò in gola.

Volevo solo dirtelo. Era l'unica cosa che non ti avevo detto, fin ora. Il resto, sai tutto. Davvero. Non lo sto aiutando a complottare niente. Non sono d'accordo con lui, né con Scott. Quel giorno, alla ferrovia, la cosa che ti stavamo nascondendo era questa. Non volevamo dirtelo, non sapevamo come l'avresti presa. Tutto qui. Cioé, tutto qui... Nel senso... Per me non cambia niente. Derek, io... continuo a fidarmi di te. Anche se è la cosa più irrazionale che abbia mai fatto.”

Il portone di casa si chiuse sonoramente. Stiles sospirò.

Alzati, fatti una doccia. Ti aspetto in cucina.”

Derek lo osservò varcare la soglia della stanza. Un mare di ricordi attraversava la sua mente.

 

Il familiare freddo del piano d'acciao dello studio di Deaton avvolse la sua schiena mentre vi si stendeva. Il Dottore sembrava affaccendato con delle analisi, e Stiles si avvicinò al tavolo con cautela. Non avevano parlato per tutto il giorno. Avevano fatto colazione in silenzio, poi Derek era uscito di casa, e Stiles non l'aveva fermato. Alle sei e trenta esatte aspettarono che uscisse l'ultimo cliente, poi entrarono nell'ambulatorio veterinario.

Derek...” disse il ragazzo, ma il lupo non lo degnò di uno sguardo.

Bene, siete pronti? Stavolta faremo qualche piccola variazione sul rito, per rendere la ricerca più accurata. Abbiamo appurato che funziona. Ora dobbiamo imparare a sfruttarne le possibilità.” sorrise il Dottore.

 

Erica fece capolino nella stanza. Le cure del veterinario l'avevano fatta rimettere completamente. Si avvicinò al tavolo e si sedette su di esso, al fianco di Derek.

Dobbiamo trovare quei bastardi.” sussurrò. Poi le sue dita vagarono sul corpo di Derek, che quasi la ignorò mentre questa abbandonava la piccola mano sul suo petto.

Questo rito... Di cosa si tratta, di preciso?” chiese.

Stiamo usando il legame che abbiamo creato tra Stiles e Derek per intensificare un rituale di ricerca per mezzo di visione. È così che ti abbiamo trovata. Ora contiamo di trovare anche Boyd.” spiegò Deaton.

Erica fece un cenno d'assenso, pur essendo ancora confusa.

Spostati Erica.” disse Stiles brevemente. E questa, scocciata, scese dal tavolo.

Senza ulteriori indugi, Stiles si posizionò dietro la testa di Derek e poi si chinò su di lui. Quando le sue labbra furono all'altezza del suo orecchio destro, sussurrò: “Mostrami quello che cerco.”

Stavolta fu diverso. Sentì la forza dell'incantesimo scorrere lungo il suo corpo in modo molto più concreto. Vide strade, palazzi, stanze. Ma non Boyd. Strinse gli occhi, continuando a cercare. Non vedeva nulla. Finchè non lo sentì. Uno spasimo di dolore. Deaton gliene aveva parlato. Per Derek era un rischio. Ma afferrò i bordi del tavolo, finchè le sue nocche non divennero bianche. Posò la fronte sul piano freddo, facendo di tutto per non perdere il contatto con la testa di Derek. Sentì una voce lontana, riconobbe Erica. “Ma cosa gli sta facendo? Derek! Sta soffrendo! Mi lasci! Derek, cosa stai facendo! Basta! Stiles, fermati! Fermati!” urlò a squarciagola nella testa di Stiles.

Ma lui non si fermò. Sapeva che Derek non glielo avrebbe perdonato. Sapeva che se fosse stato cosciente, gli avrebbe ordinato di continuare, che poteva sopportare questo dolore. Allora non mollò, e cercò, cercò con tutte le sue forze. E lo vide. Nella foresta, legato ad un albero con catene d'argento, attaccato ad un generatore di corrente acceso, in modo da non farlo trasformare. Aprì gli occhi di colpo. Boccheggiò.

Non è lungo il fiume. È nella foresta. Vicino alla casa di Allison, sta bene, ma è debole.” Mise a fuoco le figure che gli stavano davanti e che lo guardavano esterrefatte. “Muovetevi!” gridò. Deaton si mosse per chiamare Chris, e uscì dalla stanza. Erica era immobile.

Stiles... Cosa... Cosa gli hai fatto?” mormorò con le lascrime agli occhi, lo sguardo fisso sul tavolo sotto di lui.

Per la prima volta abbassò lo sguardo. Derek era incosciente. Il suo collo, il suo viso, il suo petto erano ricoperti di sangue. Così le sue mani. Stiles, attonito, riuscì a scorgere i profondi segni che il lupo aveva sul corpo.

Ma cosa...” provò a dire, sconvolto, allontanandosi piano dal tavolo. “Come... come è successo?”

Erica si avvicinò al suo Alpha, con le lacrime agli occhi. Tra i singhiozzi riuscì a dire: “Si è... si è graffiato da solo. N-non era in sé... ho provato a tenergli ferme le braccia ma... questo è tutto quello che ho potuto fare.” Si chinò su di lui, gli accarezzò dolcemente i capelli. Si avvicinò al suo viso e lo baciò a lungo sulle guance, sugli occhi e sulla fronte.

Derek...” sussurrava “svegliati, ti prego... dimmi qualcosa” come una cantilena.

Era pallidissimo. Stiles si sentì addosso tutta la fatica del mondo. Con le ultime energie, scostò Erica, che ringhiò contrariata, sollevò il corpo di Derek e si sedette sul tavolo, poggiando con cura la su testa sulle sue ginocchia. Lo avvolse con le braccia e lo tirò a sé. Il lupo mugolò qualcosa. Stiles allentò la presa per poterlo guardare in viso.

L'ho trovato. Sono sicuro di averlo trovato.” disse piano. Derek lo fissò con gli occhi socchiusi e fece un breve cenno d'assenso. Erica si avvicinò al grembo di Stiles e si chinò su Derek sorridendo piano. “Stai già guarendo, sai? Mi prenderò io cura di te.” Prese una delle sue mani insanguinate tra le sue, e con un asciugamano la pulì. Poi la avvicinò al suo viso e la baciò con estrema dolcezza. Derek ringhiò piano, ad occhi chiusi.

Deaton tornò nella stanza, e quando parlò sembrò fare appena caso alla scena davanti a lui. “Chris è già lì. Lo hanno trovato.” I tre tirarono un sospiro di sollievo.

Erica, vieni, prendiamo garze e disinfettante dal retro. Dobbiamo pulire quelle ferite.” e lei riluttante lasciò la mano del lupo, seguendolo nel corridoio.

Derek aprì gli occhi. “Grazie per non aver mollato.” sussurrò.

Stiles sorrise. “Sapevo che era quello che volevi.” sospirò. Si chinò su di lui, e sfiorò le sue labbra con le sue. Lo strinse tra le braccia. Derek sospirò e scostò il viso, allora lui immerse il volto nel suo collo, e lo baciò di nuovo, respirando tra i suoi capelli. Derek cercò di divincolarsi, ma Stiles era saldo e lui ancora troppo debole. Il ragazzo posò un ultimo bacio sulla fronte del lupo, poi si alzò dal tavolo e posò alcuni asciugamani sotto la sua testa, a mo' di cuscino. Senza dire niente, raggiunse Deaton ed Erica.

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Quando Derek aprì di nuovo gli occhi dopo aver perso conoscenza per l'annesima volta nel giro di pochi giorni, due sgradevolmente familiari occhi chiari lo osservavano senza lasciar trapelare alcuna emozione.

Chris Argent scrutava il suo corpo, le mani che sondavano ogni centimetro di pelle raggiungibile. Derek ringhiò, ma non servì a molto. Chris si degnò solo di dire: “Ben svegliato” con aria annoiata per poi continuare la sua ispezione. Derek cercò in tutti i modi di raccogliere le forze ed alzarsi da quel maledetto tavolo. Si tirò a sedere, ma la forte presa di Chris si avventò sui suoi polsi. “Ma allora è un vizio.” brontolò il cacciatore “Ma vuoi capirlo o no, che sto solo cercando di aiutarti? Sto controllando come stai, Deaton è di là con dei clienti e ti ha mollato qui. È nel mio interesse che tu stia bene.” spiegò. Ma questo a Derek non bastava. Non riusciva a sopportare il tocco delle sue mani su di lui. Quell'odore... gli ricordava troppo lei. Anzi, a volte gli sembrava di percepire davvero lo stesso identico odore di Kate sulla pelle di suo fratello.

Non riusciva a tenere gli occhi aperti. Tutte le energie erano impiegate nell'unica azione: “liberati e vai il più lontano possibile da lui”. Ma non stava avendo molto successo.

Sta' buono!” lo sgridava pigramente Chris, mentre tastava la pelle intorno ai graffi della notte precedente. “Si rimarginano abbastanza piano. Vorrei proprio sapere cosa ti passava per la testa.” disse, e distrattamente gli accarezzò i capelli. L'Alpha non sembrò apprezzare, fino a quando dei rumori attirarono la sua attenzione e si bloccò. Chris, che lo sentì irrigidirsi sotto di sé, tese l'orecchio. I disinfettanti e le medicine presenti nello studio disturbavano il suo olfatto, ma Derek riconobbe chiaramente un odore familiare.

Sono loro?” chiese piano Chris, speranzoso. Derek lo guardò e annuì. Sul volto del cacciatore si allargò un'espressione di sollievo.

 

Boyd era ferito, era distrutto. Ma era vivo. Quando fu portato dentro tra le braccia di Scott, scortato da Allison, Stiles e Deaton, Chris prese Derek in braccio, “Stendetelo qui” e andò a sedersi su una sedia senza posarlo a terra.

Il lupo di sentiva in una posizione particolarmente sconfortevole, seduto sul grembo di un cacciatore, inerme, ma quando Chris gli lanciò uno sgurado di ghiaccio, smise di agitarsi e rimase cheto tra le sue braccia.

La testa gli girava, e lo sforzo di ridurre al minimo il contatto con il corpo di Chris, lo stava stancando. Il cacciatore sembrò accorgersene, perché senza dire nulla, lo avvolse più stretto con le braccia, costringendolo a poggiare la testa sulla sua spalla. Derek sentì la sua testa vorticare ancora più forte e spinse i suoi occhi nel collo di Chris. Il cacciatore gli posò una mano sulla guancia e lo accarezzò piano. Disegnò i contorni del suo orecchio con le dita, poi strinse le sua spalla e l'abbracciò forte.

Passerà. È normale. Non sforzarti. Devi guarire al più presto. Per sciogliere il rito della connessione, devi essere al massimo delle tue energie. Questi cuccioli hanno bisogno di te.” Le sue parole erano solo sospiri, ma Derek le sentì forti e chiare. Il petto bruciava, l'odore di Kate mandava in confusione i suoi sensi, ma cercava comunque di prestare attenzione a quello che succedeva fuori dalle braccia di Chris, a pochi passi da lui. Il Dottor Deaton li stava tranquillizzando: Boyd sarebbe stato presto meglio, ma doveva tenerlo qualche giorno in osservazione. Mandò Scott da Isaac e Allisson da Erica. Non dovevano assolutamente rimanere soli. Sentì la porta chiudersi e il medico iniziare a pulire lo studio. Poi sentì i passi di Stiles nella sua direzione.

Il ragazzo si inginocchiò di fronte alle gambe di Chris. Derek non riusciva ad aprire gli occhi. Ogni volta che ci provava, la testa girava più velocemente e aveva la nausea. Posò delicatamente una mano sul suo fianco. Poi alzò gli occhi a Chris. “Signor Argent, la prego... non lo lasci solo. Il Dottor Deaton deve occuparsi di Boyd per tutta la notte, io devo tornare da mio padre e potrebbe succedergli qualcosa mentre...” disse, tutto d'un fiato.

Lo porterò a casa mia.”

Cosa?” esclamò il ragazzo.

Derek ringhiò di rabbia.

State buoni. Non c'è nessuno. Allison è a casa di Erica, il resto dei cacciatori è sulle tracce dei nostri avversari. Deve riposare in un posto tranquillo, non circondato da medicine e su un tavolo di acciaio. Non si discute. Vai da tuo padre.” sentenziò Chris alzandosi con Derek sempre in braccio. Stiles tentò di replicare, ma Deaton gli lanciò un'occhiata da dietro le provette. Senza parlare, diede una pacca sulla spalla di Derek, e uscì dallo studio. Non sarebbe stato facile spiegare tutto questo a suo padre.

 

Ricordati di tenerlo al caldo e fallo bere molto. Se riesci a farlo mangiare, meglio ancora.” lo salutò il veterinario, mentre copriva Derek con una coperta, tra le braccia di Chris.

Questo annuì e uscì dallo studio. Il freddo della sera colpì la pelle di Derek che rabbrividì. Chris lo mise in piedi contro il suo SUV mentre apriva la portiera. Derek lo afferrò per il bavero e lo fulminò.

So che questo ha un prezzo.” ma le parole gli si strozzarono i gola. Chris sembrò quasi ignorarlo, mentre lo aiutava a stendersi sul sedile posteriore e lo ricopriva. “Resisti, accendo subito il riscaldamento” disse, mentre chiudeva la portiera. Una volta arrivati, Chris scese dalla macchina e prese di nuovo in braccio Derek. In casa un accogliente tepore diede loro il benvenuto.

Chris fece le scale ed arrivò in camera sua. Adagiò Derek sul letto, poi lo aiutò a spogliarsi. Gli mise uno dei suoi pigiami e lo sistemò sotto le coperte. Era talmente stanco da non riuscire neanche a parlare. Sembrava che dormisse, mentre Chris gli sistemava un altro cuscino sotto la testa.

Sei freddissimo. Vado un attimo ad alzare il riscaldamento. Hai fame? Ti va qualcosa?” chiese, ottenendo solo un diniego in risposta.

Quando tornò in camera, si sedette sul letto vicino a lui.

Derek, ho un po' di the. Ti va di berlo? O vuoi solo dormire?”

Derek socchiuse un poco gli occhi e di nuovo face no con la testa. Il solo pensiero di bere anche solo dell'acqua lo nauseava.

Derek... so che non ti va. Ma devi bere qualcosa.” disse, passando un braccio sotto la testa del lupo per avvicinarlo a sé, mentre reggeva una tazza da the nell'altra mano.

Solo un sorso? Mh?” fece piano, avvicinando la tazza alle labbra del lupo. Questi di malavoglia dischiuse le labbra e mandò giù un sorso di the. Il calore, seguito da una spiacevole nausea pervase il suo corpo. Scostò la bocca, con espressione contrariata.

Va bene, riproviamo più tardi” si arrese il cacciatore, posando la tazza sul comodino ma continuando a tenere il lupo appoggiato a sé. Posò il mento sulla testa di Derek e sospirò. Si chiese da quando era divantato l'assistente di un veterinario per lupi mannari.

Derek faticò a nascondere un brivido.

Hai freddo, eh?” chiese, e gli occhi lucidi di Derek si posarono sui suoi.

Vedi di non lasciarci le penne dentro questa casa, o i tuoi lupacchiotti mi uccideranno, credendo che abbia colto l'occasione per farti fuori.”

Derek si lasciò scappare un sorriso e chiuse di nuovo gli occhi.

Chris lo risistemò tra le coperte, si mise in pigiama e si distese accanto a lui.

Gli cinse la vita e lo attirò a sé, poi affondò il viso nei suoi capelli. Derek era a malapena cosciente di quello che succedeva. Qualcosa di caldo era vicino a lui, e lui aveva freddo, molto freddo. L'odore di Kate lo confondeva, la percezione di essere finito in trappola nel covo dei cacciatori lo agitava. Si girò verso Chris con l'intenzione di fronteggiare il pericolo. Cercò di allontanarsi, di sfuggire alla morsa delle coperte, ma due forti braccia lo bloccarono contro il petto dell'uomo.

Oh, non ricominciare” brontolò Chris “Stavo cercando di dormire. Derek... Dormi. Stai buono.” strascicò il cacciatore, mentre intrecciava le braccia dietro la sua schiena, impedendogli di muoversi. Stava giusto per addormentarsi di nuovo quando si accorse che il respiro del lupo si era fatto pesante e irregolare. Questo lo mise in allarme.

Derek!” lo chiamò, afferrando il suo mento per riuscire a guardarlo in volto. Gli occhi del lupo erano aperti, ma vagavano nella stanza assenti. Poi una smorfia di dolore contrasse il suo viso e li chiuse stretti.

Chris sentì la sua mascella contrarsi sotto le sue dita. “No... Laura, non è una buona idea...” mormorò a denti stretti “Ci troveranno comunque...”, il suo viso era solo dolore.

Chris lo abbracciò. “Derek, va tutto bene. È solo un incubo. È passato.”

Quando sentì il suo respiro regolarizzarsi e tornare sottile, lo lasciò andare.

Il suo volto era rigato di lacrime. Chris le asciugò in fretta col dorso della mano. Si distese sulla schiena e trascinò la testa di Derek sul suo petto. Si addormentò contando i battiti regolari del suo cuore.

 

Quando si svegliò, aprì in fretta gli occhi, non sentendo alcun calore vicino al suo corpo. Si tranquillizzò quando vide Derek disteso poco distante da lui, con gli occhi aperti, che fissava il soffitto.

Come stai?” chiese Chris, alzandosi senza troppi convenevoli.

Meglio, ma non riesco a stare in piedi. Ho bisogno di qualche altra ora di sonno.”

Chris si domandò se ricordava qualcosa dalla scorsa notte, ma non si azzardò a chiedere.

Allora rimani lì quanto ti serve. Vuoi mangiare qualcosa? Ti porto del the caldo” fece, mentre si avvolgeva nella vestaglia.

Grazie, non voglio niente.”

Il the devi berlo.”

E uscì dalla stanza, per fare capolino dalla porta poco dopo, con una tazza fumante tra le su mani.

Chris era seduto allo scrittoio, riordinava alcune carte. Derek bevve il the da solo, poi posò la tazza sul comodino, affondò di nuovo tra le coperte e chiuse gli occhi.

 

Stiles aprì gli occhi. Mormorò alcune parole di cui a malapena conosceva il senso. Poi disse chiaro: “Ti libero, creatura della notte.” e si sentì come se un paio di forbici affilate avessero tagliato un filo che partiva dal suo stomaco. Derek era in ginocchio, davanti a lui. Ansimava piano. Lo guardava fisso. Si alzò di scatto e barcollò. Stiles tentò di avvicinarsi a lui, ma Derek gli lanciò un'occhiataccia e indietreggiò, perdendo di nuovo l'equilibrio e finendo addosso a Chris Argent, che lo sorresse da dietro.

Direi che ha funzionato” disse Deaton.

Stiles si guardava intorno smarrito. “Wow...” mormorò. Ce l'aveva fatta. Si sentiva molto più leggero adesso. Sorrise lievemente.

Chris trascinò Derek sul divanetto della sala degli ospiti e lo aiutò a distendersi.

Gli altri li seguirono apprensivi.

Stiles, grazie a te e a Derek, abbiamo una carta in più da giocare contro il branco di Alpha. Dobbiamo sfruttarla al massimo. Appena Derek si sarà ripreso, proveremo di nuovo con la connessione.” disse il Dottore.

Dobbiamo formulare un nuovo piano. Ci serve l'aiuto di Victoria.” cominciò Chris. “Porto Derek a casa mia. Sarà al sicuro. Stiles, vieni anche tu, mentre i ragazzi...” fece, mentre si avvicinava di nuovo al lupo.

No!” gridò Erica all'improvviso. Si lanciò sul divano, coprendo Derek con il suo corpo. Puntellando le mani ai lati della sua testa, mostrò le zanne in direzione del cacciatore.

Non vi permetterò di toccarlo di nuovo.” ringhiò.

Erica, cerca di ragionare...” disse calmo il Dottor Deaton, ma la ragazza lo interruppe.

No. Non ve lo permetterò. Derek viene con me, e questa è l'ultima volta che provate a fargli del male.”

Erica...” fu la flebile voce di Derek “Finiscila di fare la bambina. Alzati.” disse.

Senza guardarlo, lei continuò a gettare occhiate velenose a Chrs Argent.

No. Adesso basta. Ci avete trovato, è finita. Tutto questo non serve più.” rispose, in preda ai singhiozzi.

Derek alzò a fatica le braccia, portandole su quelle della ragazza. “Erica. Purtroppo questo è solo l'inizio. Non mi succederà niente, stai tranquilla. Adesso lasciami.” ma non riuscì a smuoverla.

Erica, a casa nostra sarà al sicuro, non vogliamo...” esordì Allison.

Tu sta' zitta!” scattò Erica.

Lasciateci soli.” sussurò Derek, ma tutti lo sentirono. Allison voleva protestare, ma ad un cenno di Deaton, lasciarono la stanza.

Solo quando tutti furono usciti Erica abbassò la guardia e posò lo sguardo sul viso di Derek.

Derek...” provò lei, ma il lupo la guardò severo.

Erica, lo apprezzo. Davvero, lo apprezzo molto. Ma gradirei che ti alzassi e la finissi con questa scenata.” disse calmo.

Erica sentì il debole tentativo di far forza sulle sue braccia. Lesse nei suoi occhi il tentativo di nascondere la paura di finire in gabbia, di essere in balìa della volontà di chiunque. Si distese su di lui e appoggiò la testa sulla sua spalla.

Non voglio che ti facciano di nuovo del male.” sospirò, mentre gli accarezzava il petto.

Non sono un cucciolo in pericolo, Erica. Deciderò io cosa fare.” disse, duro.

La ragazza sollevò la testa e lo guardò, con gli occhi lucidi.

Se ci lasci soli... che ne sarà di noi?” sorrise tristemente.

Se dovesse succedermi qualcosa, prenditi cura dei ragazzi. Ti lascio il branco. Sarai una brava leader.”

Derek!” face lei, esasperata “Non voglio essere una leader! Ho bisogno, abbiamo bisogno di te!” e una lacrima le rigò una guancia.

Derek la circondò con le braccia e la tirò a sé. Respirò il profumo dei suoi capelli biondi. Chiuse gli occhi.

Vai a chiamare Chris. Andrà tutto bene.”

 

Sarebbe andato tutto bene, era una possibilità, ma il procedimento non sarebbe stato facile. Ad attenderli c'era una casa piena di cacciatori. Deaton e i ragazzi si erano riuniti a casa di Lydia per preparare un nuovo piano d'azione.

Derek, che ora riusciva a stare sulle sue gambe, accompagnato da Christopher Argent, sedeva sul divano bianco della tana dei cacciatori, di fronte a Victoria, moglie di Chirs e attuale leader di famiglia. L'essere circondati da uomini armati di proiettili allo strozzalupo non rendeva il clima più disteso.

Quando i due uomini ebbero finito di illustrarle i retroscena degli ultimi avvenimenti, lei si raccolse un attimo, pensierosa.

All'improvviso la sua voce fredda tuonò.

Tutti fuori. Lasciateci soli. Tu rimani, Chris.” e i suoi ordini furono eseguiti in pochi secondi.

Bene, Derek. Quindi io dovrei fidarmi di te e del tuo... branco di lupi?” chiese gelida. Derek non rispose. Chris osservava la scena tesissimo, in piedi dietro il ragazzo.

Potrei iniziare a fidarmi. Perchè mi fido di Christopher. Ma chi mi assicuara che tu... ti fidi di me? Questo è un presupposto essenziale tra due alleati... non trovi?” domandò, quasi divertita.

Derek strinse i pugni.

Dammi una prova. Alzati.” ordinò perentoria.

Derek si alzò lentamente, ma quando la vide estrarre una pistola dalle pieghe del vestito, i suoi occhi lampeggiarono di rosso e tirò fuori gli artigli.

Vedi? Non ti fidi. Finchè non lo farai, io non mi fiderò di voi.” sorrise freddamente la signora Argent.

Cosa vuoi?” ringhiò il lupo.

Te l'ho detto, una prova. Questa pistola è caricata con proiettili d'argento allo strozzalupo. Io ti assicuro che non la userò per colpirti. Se mi dimostrerai di credermi, io mi fiderò di voi, e i miei cacciatori collaboreranno per il vostro piano. Altrimenti puoi uscire da quella porta, e iniziare a sentirti di nuovo una preda.” nessuna emozione trapelava dalle sue labbra sottili.

Derek era stretto in un angolo. Avrebbe voluto azzannarla alla gola. Ma non aveva scelta, e ne era conscio.

Cosa vuoi che faccia?”

Vieni qui, inginocchiati.” e indicò una porzione di tappeto davanti ai suoi piedi.

Victoria...”cercò di intromettersi Chris, ma la donna lo bloccò all'istante.

Chris, tu stanne fuori. Allora?” guardò interrogativa il lupo, che sembrava muoversi in un cespuglio di rovi. Lentamente fece quello che gli era stato detto. Si avvicinò alla donna, gli occhi fissi nei suoi, e con estrema riluttanza, si inginocchiò davanti a lei. I suoi sensi vorticavano all'impazzata. Il suo istinto gridava al pericolo, ma non si mosse, finchè Victoria non parlò.

Apri la bocca.” e sollevò la pistola. Derek sentì il battito di Chris accelerare.

Guardò la cacciatrice negli occhi e il mondo sembrava essersi fermato.

Prendere o lasciare, Derek. Ti concedo solo questa occasione.” e aspettò.

Le labbra del ragazzo si dischiusero piano. Quando furono sufficientemente aperte, la donna vi introdusse senza troppi complimenti la canna della pistola. A Derek si mozzò il respiro, e il contatto della lingua con il ferro fu particolarmente spiacevole. Non riuscì a nascondere il suo respiro irregolare. Il battito di Victoria rimase prefettamente calmo, mentre il cuore di Chris martellava nelle sue orecchie. La donna tolse la sicura, e mosse la canna all'interno della bocca di Derek. Dopo pochi secondi parlò di nuovo.

Lupacchiotto, hai la mia parola.” quando estrasse la pistola dalle sue labbra, Derek boccheggiò. “I miei cacciatori si atterranno alle vostre decisioni. Ma io e Chris avremo comunque voce in capitolo, sappilo. Abbiamo lo stesso obiettivo, in questo momento. Puoi alzarti.” e gli porse una mano.

Derek la afferrò e si rimise in piedi.

Victoria squadrò il suo viso come se non lo avesse mai visto prima.

Non hai una bella cera. Rimani qui a dormire. Puoi stare in camera di Allison, dato che lei continua a preferire passare il suo tempo con il signor McCall.” disse, con un'alzata di sopracciglio.

Derek fece un segno d'assenso, mentre il battito di Chris tornava regolare, dietro le sue spalle.

 

Quando lo sceriffo lanciò a Stiles l'occhiata più incredula che avesse mai lanciato in vita sua, Scott quasi non riuscì a trattenere un sorriso. Derek Hale, Isaac, Erica e Boyd erano licantropi. E lo era persino Scott. Jackson era stato una creatura demoniaca, ora era un licantropo. Lydia era immune a qualsiasi tipo di metamorfosi. Gli Argent erano cacciatori di lupi mannari. Tutti, tutti quelli che circondavano Stiles, avevano a che fare con il soprannaturale. Era un mago il veterinario, il Dottor Deaton, e persino la consulente scolastica. John Stilinski si chiese se anche la signora Flinn non fosse magari una megera spara-incantesimi. Ma lasciò davvero poco tempo alla sua mente per vagare. C'era una minaccia a Beacon Hills. Un branco di licantropi cattivi, “Alpha”, e una famiglia di cacciatori rivali degli Argent e senza scrupoli.

Non gli era ancora chiaro come suo figlio, per ora ancora perfettamente umano, si fosse invischiato in questa faccenda.

E Stiles sta fecendo un apprendistato da Alan, per diventare un alchimista.”

Come non detto.” pensò lo sceriffo rassegnato, tra sé e sé.

Melissa, la madre di Scott, in qualità di adulta autorevole e rassicurante, era stata prescelta per spiegare la situazione allo sceriffo.

Grazie a lui stiamo spiando la famiglia di cacciatori, e riusciremo a prevenire le mosse degli Alpha. Ma ha un prezzo. Dobbiamo compiere questi... “riti”, o “rituali”... ecco, in realtà è Stiles che deve compierli, insieme a Derek, che è l'Alpha del nostro branco.” concluse.

Allo sceriffo sarebbe servito almeno qualche giorno per metabolizzare tutte quelle informazioni assurde. Peccato che non ce ne fosse affatto il tempo. D'improvviso si era ritrovato catapultato in quel mondo, ed inaspettatamente parte del piano.

John... allora te la senti di collaborare? Come parente più stretto di Stiles abbiamo bisogno della tua presenza... potrebbe farlo uno di noi, come ti dicevo, ma non sarebbe la stessa cosa... un legame di sangue è più efficace, secondo Alan.” riprese Melissa.

Lo sceriffo assentì col capo, seppure incerto.

Se questo proteggerà mio figlio...” e accennò a Stiles con sguardo d'intesa “farò tutto quello che devo. Dato che mi sembra di aver capito che non può più sottrarsi a questo compito. Quindi, cosa dovrei fare, solo rimanere in casa con lui?” e accennò a Derek interrogativo.

Esatto. Semplicemente stargli vicino se dovesse succedergli qualcosa. Fin ora ci aveva pensato Christopher Argent, ma Alan sostiene che se fossi tu, correremmo meno rischi... per entrambi. Se accetti, Alan ti spiegherà tutti i dettagli. Se non te la senti, lo capiamo.” spiegò la donna.

Lo sceriffo annuì.

 

Quando il lupo e lo sceriffo si ritrovarono soli in casa, scese il silenzio. Dopo pochi minuti, il signor Stilinski mise su il caffè.

Figliolo,” esordì “come è possibile che funzioni se tu sei qui e lui è a casa di Alan?” chiese.

Dipende dal rituale. A volte deve toccarmi, a volte dobbiamo stare a distanza, come in questo caso. In realtà... questo tipo di interventi presuppone che la “creatura della notte” a cui l'alchimista si lega non sia... consenziente. Sono stratagemmi per rubare energia e potere di nascosto, o a dei prigionieri. Un lupo non collabora ad un atto del genere. Non dovrebbe.” aggiunse piano. Come ogni giorno negli ultimi tempi, era stanco. Troppo.

E per ora sta funzionando.”

Sì. Monitoriamo tutte le loro mosse senza che se ne accorgano. Stiles è una risorsa preziosa. Bisogna avere delle doti naturali per fare certe cose. Siamo numericamente inferiori, ma strategicamente, abbiamo una marcia in più che potrebbe essere decisiva. Potremmo averli in pugno.” disse il lupo, sedendosi al tavolo della cucina mentre lo sceriffo gli versava il caffé in una tazza.

 

Avvenne all'improvviso. Sentì la testa girare, e un freddo invaderlo dall'interno.

Impallidì e nascose il viso tra le mani.

Lo sceriffo si alzò di scatto, quasi lanciando la sedia, e gli fu alle spalle.

Sta succedendo adesso?” chiese esitante. Sapeva cosa doveva fare, ma l'incertezza lo colse alla sprovvista.

Credo... di sì.” rantolò Derek.

Risoluto, il signor Stilinski corse in soggiorno a prendere una coperta. La gettò sulle spalle di Derek e avvolse il ragazzo alla bell'e meglio. Con tutta la delicatezza che riuscì a mostrare, aiutò Derek ad alzarsi.

Forza figliolo, ci siamo quasi.” lo incoraggiò, a pochi passi dal divano, dove si sedette e poi si stese, trascinando Derek sopra di lui. Afferrò alcune coperte abbandonate sulla poltrona vicina e le sistemò su entrambi.

Con un po' di imbarazzo fissò il volto di Derek abbandonato sul suo petto, poi passò le braccia sopra le coperte e si strinse ancor più quel fagotto.

Derek non accennava ad aprire gli occhi. Respirava piano, e lo sceriffo riusciva a sentire che il suo corpo si raffreddava anche attraverso i vestiti.

Forza giovanotto. Devi resistere.” e posò un bacio tra i capelli del lupo, che giageva immobile. Derek riprese coscienza per un attimo, si sistemò meglio e si addormentò.

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Non era stato facile tenere a mente tutte le indicazioni di Deaton, ma la parola d'ordine era “sbalzo termico”, e la prima e più importante cosa da fare era “riscaldare immediatamente, in qualsiasi modo”.

Il lupo aprì gli occhi, e a fatica riuscì a capire dove si trovava. Le braccia calde dello sceriffo assopito sotto di lui lo circondavano. Il peso delle coperte gli impediva i movimenti e si lasciò sfuggire un breve ringhio, che svegliò lo sceriffo di soprassalto.

Derek!” chiamò, ancora stordito dal brusco risveglio.

Sceriffo.” sussurrò Derek, prima di ripiombare sul petto dell'uomo, in preda alla nausea.

Figliolo.” disse l'uomo, tirandosi a sedere appoggiando la schiena al bracciolo del divano “Come ti senti? Hai freddo?” domandò.

No.” rispose il lupo ad occhi stretti, accoccolandosi alla meglio nel grembo dello sceriffo “Sto bene.”.

Il signor Stilinski gli accarezzò con delicatezza i capelli.

Alan ha detto che dovresti mangiare qualcosa in questi casi. Serve a farti riprendere le forze più in fretta.” disse l'uomo.

Il ragazzo non riuscì a rispondere, si limitò a scuotere la testa.

Ti prendo un po' di acqua e zucchero.” disse lo sceriffo, mentre sollevava il corpo di Derek per alzarsi dal divano.

Tornò dopo poco con un bicchiere in mano.

Derek, forza...” lo esortò, inginocchiandosi vicino a lui, posando il bicchiere sul tavolino e cercando di girarlo verso di sé.

Derek si sentiva il petto in tumulto. La solita sensazione di capogiro appena apriva gli occhi, la nausa, la debolezza. Almeno aveva la certezza che anche stavolta aveva funzionato, anche se non sapeva ancora che effetti avesse sortito.

 

Il primo incontro tra Argent e branco andò complessivamente bene. Il merito fu da attribuire più che altro alla mediazione di Deaton, che veniva comunque considerato un parere autorevole da entrambe le parti.

Convennero che aspettare che il nemico attaccasse e prenderlo subito in contropiede, sembrava la scelta migliore. Nel frattempo, Stiles avrebbe dovuto monitorare la situazione nel modo più scrupoloso possibile. Derek ebbe un brivido, ma non lo diede a vedere. Quella decisione riguardava anche lui.

Stiles lo guardò quasi imbarazzato, ma lui rimase impassibile. Era la strada giusta. O almeno, l'unica che per il momento gli rendeva possibibile proteggere il suo branco.

Bene.” concluse Victoria “Mi sembra che siamo giunti ad una conclusione. E a questo proposito” e si voltò verso Derek “preferirei che per sicurezza il signor Hale rimanesse qui stanotte.”.

Erica, Boyd e Isaac ringhiarono all'unisono. Scott cercò lo sguardo di Allison, Stiles quello di Deaton. Rimasero col fiato sospeso, finchè Derek non parlò:

Non credo ce ne sia bisogno, signora Argent.”

È una precauzione, Derek. Se scoprissero il nostro... piccolo segreto, lei sarebbe la preda più facile. Preso lei, preso il signor Stilinski.” disse fredda. “La sicurezza della cittadina dipende molto dalla sua, non trova? Alan ci ha spiegato nei minimi dettagli cosa succederebbe al signor Stilinski, se dovesse accaderle qualcosa.”

Stiles trattenne il fiato. Erica non riuscì più a trattenersi.

Proteggeremo noi Derek, se e quando non potrà farlo da solo!” sbottò irosa.

Erica.” la bloccò subito il lupo “Credo che la signora Argent voglia semplicemente avere la situazione sotto controllo.”.

Più che altro, caro, vi ricordo che si tratta di una famiglia di cacciatori, armati di strozzalupo e chissà cos'altro. Noi possiamo fronteggiare sia loro sia il branco di Alpha. Siamo numericamente superiori ad entrambi. Questa casa è una fortezza.”

Sarebbe ancora più sospetto. Perchè mai Derek dovrebbe rimanere in casa vostra?”

Ottima osservazione, signor Stilinski. Ma loro non lo sapranno. Le ricordo che lei può... spiarli.” sorrise di nuovo, gelida. “Derek, caro. Te lo dirò con altre parole: perchè mai non dovresti rimanere qui? Sei al sicuro. O non ti fidi più di noi? Non ti fidi più di me?”. Quella voce tagliava l'aria come una lama finissima. Non c'erano emozioni. Non un battito fuoriposto. Non un'esitazione.

 

Quando tutti furono usciti, era ormai notte fonda. In casa c'erano solo i signori Argent e Derek. Quest'ultimo fece per dirigersi in camera di Allison quando la signora Argent lo prese per un braccio.

Non puoi rimanere da solo, Derek, stanotte dormi con noi.”

 

Derek si raggomitolò su un'ampia poltrona in un angolo della camera da letto e chiuse gli occhi. Non riusciva a sentirsi tranquillo, nel mirino di due cacciatori. Christopher e Victoria si stesero a letto, continuando a parlare sussurrando piano.

Il giovane Stilinski è una risorsa” concluse la donna, facendo per addormentarsi. Sembrava la più tranquilla dei tre.

Passò appena un'ora, quando Derek sentì la spiacevolmente familiare sensazione. Testa che gira, nausea. Sapore di sangue in bocca. I cacciatori se ne accorsero subito. Chris si alzò dal letto.

Portalo qui con noi, Chris.” disse la moglie “e prendi qualche coperta in più” aggiunse.

Il signor Argent lo prese in braccio e lo adagiò sul letto, in mezzo al loro. Aggiunse un paio di coperte e si distese di nuovo. Derek tremava. Victoria si avvicinò e lo carezzò sulle spalle. Anche Chris gli fu accanto e lo coprì con cura.

Semi-incosciente, Derek si accoccolò sul petto di Chris. Victoria lo abbracciò da dietro, posando il mento sulla sua testa. Poco a poco il corpo del lupo riacquisì una temperatura normale. Quando si svegliò e si trovò stretto tra i due cacciatori, il primo istinto fu di divincolarsi. Chris dormiva, ma la voce di Victoria lo raggiunse, ovattata.

Stai buono, lupacchiotto. Adesso dormi e non pensare a niente. Domani potrebbe essere un giorno difficile.”

Lo strinse più forte a sé, e fece un profondo respiro.

 

Fu come vivere un sogno confuso. L'udito ovattato, la testa che girava. Percepiva dei movimenti intorno a lui, ma era tutto incomprensibile. Il freddo pungeva. La nausea era fortissima, insopportabile.

Disteso sul pavimento della camera degli Argent, Chris gli teneva i polsi, Victoria bloccava le sue gambe.

Credevo fosse più debole in questi momenti. Credi che possa sentirci?” domandò la donna.

Infatti non capisco dove prenda tutte queste energie per scalciare. Non so, a volte riesce a sentire qualcosa. Ma ora non mi sembra.” stentò a dire Chris, mentre Derek ringhiava, mordeva, graffiava e si dimenava come un indemoniato. Per la frustrazione, Chris gli incrociò le braccia e afferrò le mani dietro la schiena del ragazzo, che per la rabbia iniziò a divincolarsi con ancor più foga.

Umpf” sbuffò Victoria “non potremmo semplicemente sparargli per farlo stare buono? O usare l'aconito?”.

Victoria, potrebbe non sopravvivere. Alan ha insistito che ce ne occupassimo noi perchè lo sceriffo non sarebbe stato in grado di contenere queste reazioni. Maledizione. Sembra un cane rabbioso!” disse, digrignando i denti e stringendo più forte il lupo nella sua astuta morsa.

Derek guaì di dolore quando Victoria premette sui suoi nervi affaticati.

Victoria! Abbiamo detto niente violenza!” la rimproverò Chris, ma la donna ghingnò.

Suvvia caro, un paio di lividi non saranno una gran sofferenza. Magari se ne starà tranquillo per un po'. Aspettami qui, vado a preparare qualcosa per cena.” disse all'improvviso, mollando la presa.

Oh, beh, dove vuoi che vada?” disse l'uomo, seppur colto alla sprovvista. Per sua fortuna, non appena la donna lasciò la stanza, il lupo sembrò calmarsi. Derek iniziò ad ansimare pesantemente, mentre la sua gola emetteva delle basse vibrazioni. Il cacciatore allentò la presa.

Ehi...” sussurrò, voltandolo di lato e tenendolo come in un abbraccio. Derek si calmò piano piano, e nascose il volto nella spalla dall'uomo. Chris gli carezzò una guancia con delicatezza. Poi gli prese il mento e lo costrinse a voltarsi con garbo, e Derek socchiuse gli occhi. Corrucciò le sopracciglia e schiuse le labbra per tirare un respiro.

Va tutto bene, ragazzo mio. Ti metto a letto, ok? Stai buono così.” fece sollevandolo e adagiandolo tra le lenzuola fresche.

Chris sedette accanto a lui, posando un braccio al di là dei suoi fianchi.

Stavolta è stata dura, eh?”

Derek assentì debolmente.

È durata praticamente tutto il giorno. È iniziata stamattina, non abbiamo neanche fatto colazione. Victoria si stava spazientendo, sai? È già in cucina a preparare qualcosa. Mi ha mollato qui.” sorrise dolcemente, mentre dava un paio di pacche sul petto di Derek.

Devi assolutamente mangiare qualcosa. Lo so che non ti va. Ma dobbiamo per forza trovare qualcosa che non ti faccia venire la nausea. Ordine del Dottore. Carne? Verdura? Un dolce? Qualcosa di secco? Prova a pensare se c'é qualcosa che vorresti.” disse, con fare quasi paterno.

Derek avrebbe pagato oro pur di non ingerire assolutamente nulla in quel momento. Ma sapeva di doverlo fare. Con difficoltà si tirò a sedere a gambe incrociate, curvo su se stesso, e il cacciatore lo lasciò fare.

Qualsiasi cosa.” disse in un sussurro.

Bravo ragazzo. Arrivo subito. Chiamami se hai bisogno.” disse. Si alzò e varcò la soglia, verso la cucina, in cerca di sua moglie.

 

Si sentiva meglio, ma c'era qualcosa che non andava. Il sapore di sangue non era scomparso. Le voci degli Argent si fecero di nuovo distanti.

Lydia, non credo sia una buona idea.” il signor Argent cercava di far ragionare la bionda. Li sentiva dietro la porta.

Signor Argent. Stiles mi ha chiesto di venire a controllare come stesse Derek, ed è proprio quello che farò.” disse stizzita.

È ancora molto debole, lui...”

Ma la ragazza spalancò la porta.

E Derek perse il controllo. Mutò, per la prima volta da giorni. Chris si pose tra Lydia e il lupo, ma si rivelò una pessima idea. Derek lo scaraventò contro il muro del corridoio senza troppi complimenti. Era come se fosse in qualche modo conscio di quello che faceva, ma non riuscisse a comandare il suo corpo. Lo sguardo di terrore di Lydia fomentò la sua violenza. In pochi balzi le fu davanti. La signora Argent che caricava il fucile in fondo al corridoio, in un altro momento lo avrebbe messo in guardia. Ma adesso... contava solo ferire. Lydia era terrorizzata e lui lo sapeva. La spinse sul pavimento, le fu sopra, ringhiò, la ragazza tentò di respingerlo con le braccia e... era finito. Era tutto finito. Derek la fissò per qualche interminabile secondo, senza capire. Era di nuovo padrone del suo corpo. Poi volse lo sguardo alle piccole, chiare mani di Lydia Martin, che premevano sul suo petto e sulla sua spalla, e che lo avevano inspiegabilmente fermato. Non riuscì ad alzarsi. A malapena riusciva a respirare.

Beh” si riscosse Lydia, in preda ai singhiozzi “Spero che Stiles non volesse liberarsi di me, quando mi ha chiesto di venire a controllare come stavi.”

La signora Argent posò il fucile a terra e si avvicinò cautamente.

Come... come diavolo hai fatto a fermarlo?”

Io...io non lo so.” gemette lei, in risposta.

Era come se il contatto con le sue mani stesse privando Derek di ogni energia. Perse l'equilibrio e cadde disteso tra le sue braccia, contro il suo corpo.

Victoria lo afferrò e lo gettò sul pavimento.

Si può sapere cosa ti è preso? Pensavamo ti fossi calmato.” lo canzonò.

Lydia, vuoi rimanere a cena?” propose Christopher Argent.

 

Sto impazzendo.” ringhiò Derek, sbattendo i pugni sul piano d'acciaio. Alan Deaton fu bene attento a non lasciarsi scappare alcun sorriso: sembrava un lupo parecchio contrariato.

Derek, capisco come ti senti. Devi tenere duro.”

Sono un burattino nelle vostre mani! Ogni volta che svengo, non so se, come e con quali mani addosso mi risveglierò! Non ho bisogno di tutti questi babysitter. Lasciami stare da solo, mi nasconderò.”

Derek, ti renderai conto da solo che è troppo rischioso e non possiamo permettercelo.”

Fino a quando durerà tutto questo? Finchè non saranno loro a fare la prima mossa, io continuerò ad essere la vostra cavia? È assurdo!”

Lo so che è dura. È un percorso difficile. Soprattutto per te. Anche Stiles sta soffrendo molto, ed è divorato dai sensi di colpa. Vorrebbe vederti, ma non può. Per questo ha mandato Lydia. Cosa che tra l'altro ci ha fatto scoprire una sua nuova e particolare abilità...”

Derek sbuffò, Deaton sorrise dolcemente.

Stai facendo tanto, Derek. Te ne siamo tutti grati. Non è comune, avere questo tipo di coraggio.”

Derek fissò il pavimento senza aggiungere altro. Avrebbe voluto chiedere molte più cose, ma sentiva avvicinarsi una presenza indesiderata.

Peter entrò nell'ambulatorio, sorridendo sornione.

Dov'è il mio nipote preferito?”

E anche l'unico rimasto.” gli occhi di Derek lampeggiarono di fuoco.

Lo eri anche prima, piccolo.” rise l'uomo.

Derek si avventò su di lui e lo spinse contro il muro.

Non provare mai più a dire una cosa del genere!”

Chiamarti “piccolo”? Sei troppo permaloso figliolo.”

Derek gli diede un forte strattone, poi lo sbattè di nuovo alla parete. Peter emise un gemito di dolore.

Ok. Capito. Ricevuto. Posso parlare ora?”

Con riluttanza, Derek lo lasciò andare.

Derek, sarà Peter a rimanere con te stasera. Abbiamo bisogno di un legame di sangue, e lui è il fratello di tua madre, giusto?”.

Derek annuì con sguardo amaro.

Potete rimanere qui senza problemi. Di là ci sono delle coperte e un po' di cose da mangiare. Io vado da Stiles insieme a Victoria.”

Victoria?” chiese confuso Derek.

Hanno visto te. Ora vogliono vedere cosa succede a lui.”

Perché...cosa succede a lui?”

Derek...io non vorrei che tu lo vedessi. Non adesso. Ah.” bloccò, alzando un dito, la pronta accusa del lupo “Niente da fare, non adesso. Se vorrai saperlo ti spiegherò tutto. Stasera rimani con Peter. Tenetevi pronti. Indicativamente tra una mezz'ora.” concluse, e scivolò via dalla stanza.

Derek fissò torvo i vuoti sproloqui dello zio. Poi una leggera nausea. E gli occhi pesanti. E un sapore in bocca. Rimase sveglio giusto il tempo di vedere cambiare il volto di Peter, da sbruffone e canzonatorio ad accurato scienziato.

Stese qualche coperta a terra, lo aiutò a stendercisi sopra e si sedette accanto a lui, passandogli le dita tra i capelli.

Tua madre...era bellissima. Con i tuoi occhi. Somigli molto più a lei, che a tuo padre. Ma questo caratteraccio, non so proprio da dove l'hai tirato fuori.”

Derek ringhiò, ma ormai era tutto buio attorno a sé.

 

Ancora prima di aprire gli occhi, una sensazione di soffocamento lo mise in allarme. Qualcosa di pesantissimo era sopra la sua schiena e non accennava a muoversi.

Peter!” gridò strozzato “Levati di dosso!”

Ma l'uomo contrasse appena il viso ai tentativi del ragazzo di sgusciare via dal suo corpo.

Derek. Ancora un po', ora mi sveglio...” brontolò, stringendolo e bloccando ancor di più i suoi movimenti.

Ad un certo punto aprì gli occhi e si puntellò sui gomiti, lasciando a Derek lo spazio di voltarsi.

Ma si può sapere che stai facendo?” sibilò il lupo più furibondo che mai.

Ti tenevo al caldo. Come una chioccia fa coi pulcini. Tenendo conto poi che volevo dormire, ma tu non la finivi più di agitarti... Non ho avuto il cuore di legarti.” spiegò, ancora assonnato.

Alzati.” comandò Derek “Ora.”.

Peter si abbassò e nascose il volto nel suo collo, respirando pesantemente. Posò un bacio sulla pelle vicino all'orecchio e si tirò in piedi. Derek si divincolò furibondo. Quando fu libero, si sedette con la schiena alla parete.

Non – ti – avvicinare.” scandì Derek.

Peter sorrise brevemente, poi si diresse verso la porta. Quando fu sull'uscio, pronunciò queste parole: “Stiles non durerà a lungo, se continui a comportarti così. O accetti la presenza del mediatore, o saranno guai.” e scomparve nella sala d'attesa.

 

Abbiamo trovato la loro base operativa.” sorrise cauto il Dottor Deaton.

E cosa aspettiamo ad attaccarli? Non se lo aspetterebbero!” disse Erica.

Chris Argent scosse la testa. “Abbiamo ancora troppe poche informazioni. Non dobbiamo rischiare. Agiremo quando sapremo di avere la percenetuale più alta di riuscita.” concluse.

Derek era in un angolo, appoggiato al muro. L'ultima notte lo aveva provato, ma aveva insistito per assistere all'ultimo incontro. Deaton e Chris erano concordi sul da farsi. Gli unici ad obiettare erano i ragazzi, Scott, Erica e Isaac.

Il campanello della porta suonò, e Melissa McCall fece capolino dalla porta.

Stiles è a casa, con Allison e suo padre. Victoria li sta raggiungendo, mi ha appena chiamata.” li informò.

Grazie, Melissa. Qui è tutto pronto. Ti lasciamo la situazione in mano.” disse Deaton.

Spero di essere all'altezza.” sospirò la donna.

Lo sarai.” la rassicurò il veterinario.

Derek, andiamo?” chiese esitante.

Il lupo fece un cenno d'assenso, poi si staccò con fatica dalla parete.

Mamma... stai attenta. Chiama, per qualsiasi cosa.” il tono di Scott era molto preoccupato. Melissa gli scompigliò i capelli.

Stai tranquillo.” sorrise.

Prese Derek sottobraccio e uscirono dallo studio.

Salirono in macchina, diretti verso casa McCall.

Come vanno le ferite dell'altra sera?” chiese la donna. Deformazione professionale.

Meglio. Sono quasi guarite del tutto.” rispose asciutto il ragazzo, con aria assente.

Dopo ci darò un'occhiata. A casa ho tutto l'occorrente le rifare le bende. Per fortuna non erano molto profonde.”

Grazie.”

Derek... sei sicuro di non volere anche Peter? Non dubito del fatto che non mi aggredirai, ma almeno lui... potrebbe evitarti di farti del male...” propose cauta.

No, grazie. Non ce ne sarà bisogno.”

Come vuoi.” disse, imboccando il vialetto di casa.

 

Sedettero in cucina, davanti ad una tazza di the. Parlarono del più e del meno. Derek sembrava molto tranquillo. Ricordarono i tempi in cui il barbiere di North Hampton street era sempre pieno di gente, e di quando la signora Johnson aveva ancora il negozio di prodotti alimentari, all'angolo della strada. E di come la madre di Derek e Melissa si incontrassero spesso lì. Scott era ancora piccolo, aveva appena iniziato le elementari.

Talia era una donna molto bella. Tu e Laura eravate già al liceo, mi sembra. Parlavamo spesso di tua sorella. Voleva diventare insegnante. Le piacevano i bambini! Mi ricordo di te da piccolo. Ogni tanto accompagnavi la mamma a fare spese. Sembravi già un piccolo ometto. Talia mi raccontava che la aiutavi anche in cucina, vero? A dodici anni sapevi già fare le lasagne, ma non ti piacevano i dolci. Eri un bravo giovanotto” Melissa si era abbandonata al flusso dei ricordi, e Derek annuiva dolcemente, con sguardo assente e un mezzo sorriso.

Era un momento così normale, così prezioso. Se non fosse mai successo. Sua madre e la signora McCall sarebbero rimaste amiche. Avrebbero continuato ad incontrarsi, a parlare dei loro figli. Laura... sarebbe diventata una bellissima maestra.

Derek si lasciò sfuggire un sospiro e guardò a terra.

Melissa sorrise. “Mi aiuti a preparare la cena? Scott avrà una fame da lu-... oh, scusami! Davvero! Non-non volevo assolutamente...!” arrossì, e Derek rise.

Non si preoccupi.” era da tanto che non rideva. Era una sensazione strana, come se i muscoli del suo viso non fossero più abituati ad un simile movimento.

Prepararono un risotto con funghi e tartufo. Derek le mostrò un modo particolare di tagliare i porcini, e mangiarono assieme, continuando le loro chiacchiere.

Melissa non era certa di quanto a Derek facesse piacere trascorrere quel tempo con lei, e nel retro dei suoi pensieri, c'erano sempre le angosce che il ragazzo doveva subire durante quei maledetti rituali. Il suo volto era sempre provato. Ringraziò il cielo che tutto quello non fosse sulle spalle di suo figlio.

Quando Derek si offrì di lavare i piatti, rimase a fianco a lui, per mettere via gli avanzi. Scott non si era fatto vedere, ma prima o poi sarebbe tornato.

La donna gli battè una pacca sulla spalla. “Sei un uomo da sposare, Derek.” sorrise, poi finì di asciugare i piatti.

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Il profumo di Erica, la voce di Isaac. Li percepì ancora prima di avere coscienza del suo corpo. Il pavimento freddo dava sollievo alla sua pelle troppo calda, ma due braccia lo scuotevano in modo fastidioso.

Derek, rispondi!” la voce di Scott si unì al coro nella sua testa.

Quando sbattè le palpebre, c'erano solo figure indistinte. Strizzò forte gli occhi e li riaprì. Melissa McCall tirò un sospiro di sollievo.

Oh, grazie al cielo! Sei rimasto incosciente per tre ore! Ho chiamato Scott perché non sapevo più cosa fare.” disse la donna, quasi per giustificarsi.

Derek si tirò a sedere massaggiandosi le tempie.

L'ho visto... l'ho visto anch'io.”

Cosa?” gli chiese Scott.

Quello che ha visto Stiles. O almeno credo. Non era mai successo prima.”

E cos'era?” domandò Erica.

Derek dovette fare uno sforzo per ricordare qualcosa. Era come svegliarsi da un incubo. Poi parlò.

Uomini. Cacciatori. Dicevano qualcosa su dei canali sotterranei, non era chiaro. Ho visto un corridoio bianco...” si bloccò. “Sembrava un ospedale. E Stiles...” una fitta allo stomaco. “Stiles era lì.” mormorò, senza fiato, quasi più a se stesso.

Scott sbiancò. Isaac lo guardò interrogativo:“Ma come era lì?”

Derek era senza parole.

Chiamalo, Scott!” si affrettò a dire Erica.

Con mani insicure, Scott digitò il numero di Stiles sul suo cellulare. Tutti i lupi sentirono squillare.

Uno.

Due.

Tre.

Quattro.

Cinque.

Scott?” la voce un po' metallica di Stiles riempì le orecchie di tutti.

Stiles! Dove sei?”

A casa! Dove vuoi che sia? Hai sentito tua madre? Derek si è svegliato? Stavolta credo di avere un po' esagerato. Quando mi sono ripreso le orecchie di mio padre erano viola! Ouch...Credo di avere un bernoccolo in fronte. Probabilmente ho dato una testata al tavolino del soggiorno. Credo sia”

Stiles...”

meglio chiamare Deaton, perchè credo ci fosse qualcosa che non andava e..”

Stiles! Sono con Derek e...”

non so come dirtelo, ma mi sembravano un po'...strani! Era come se...”

Stiles!” ringhiò stavolta, e il ragazzo si fermò.

Sì?”

Sono a casa, con Derek. Mia madre mi ha chiamato, perchè non riusciva a svegliarsi.”

Ah, è possibile che succeda, credo sia colpa mia, sono stato sotto più tempo del solito e...”

Stiles! Ascoltami! Derek dice che...ha visto quello che hai visto tu!”

Che?!”

...o comunque qualcosa, un corridoio...”

Degli uomini?”

Derek fece un cenno del capo a Scott.

Dice di sì.”

Quanti?”

Tre” disse piano Derek.

Tre” ripeté Scott.

Stiles rimase in silenzio un paio di secondi.

Cosa facevano?”

Derek corrugò la fronte, per riportare a mente la scena che era già abbastanza confusa nella sua mente.

Stavano guardando...verso di lui.” disse lentamente.

Derek dice che... stavano guardando verso di te? Perché Derek ti...ha come visto lì.”

Scott si accorse che Stiles aveva smesso di respirare , dall'altra parte del telefono.

Oh mio dio. Oh mio dio. Ohmiodio!” la voce di Stiles si fece concitata. “Ma ma... che vuol dire che mi ha visto lì? Passamelo!”

Stiles, mi spieghi che diavolo sta succedendo? Eri lì? Ti sei materializzato vicino a loro?”

Derek si alzò di scatto e prese con forza il telefono dalle mani di Scott.

Stiles, ti stavano guardando. Io...è come se lo stessi già dimenticando, ma...riuscivo a vederti. Era come se fossi lì. E vedevo loro che guardavano nella direzione in cui eri tu.”

Oh, cavolo! Derek, siamo... siamo nei guai. Vieni qui. Subito!”

Derek corse come il vento. A nulla valsero le mani di Erica che cercarono di trattenerlo, o le proteste di Isaac che voleva accompagnarlo. Se li lasciò alle spalle, prese la direzione della porta e raggiuse la casa di Stiles in breve tempo. Saltò dentro una finestra aperta e si precipitò in salotto.

Allo sceriffo quasi prese un colpo, quando se lo ritrovò davanti.

Derek!” Stiles si alzò infermo dalla poltrona.

Aveva un cerotto sulla fronte, e diversi altri sulle mani. Il tavolino di vetro di fronte al divano era in frantumi. Derek fissò i frammenti a terra in tralice. La voce dello sceriffo lo riportò alla realtà.

Ora... ora basta. Non potete continuare così. E' troppo pericoloso. Stiles poteva rompersi l'osso del collo! E anche tu puoi rimetterci la pelle, Derek! Parlerò con Deaton e troveremo un altro modo per...” ma nessuno dei due lo stava ascoltando.

Si fissavano, attoniti. Stiles apriva e chiudeva la bocca, per riprendere fiato e iniziare a parlare, ma continuava a tacere.

Cosa vuol dire... tutto questo?” la voce di Derek era dura ed incredula.

A volte...a volte può succedere che...la possessione sia talmente forte...è tipo un ologramma, un'ombra. Ma ha la mia faccia, e il mio corpo, non ero lì, ma se si sono accorti di qualcosa...Derek. Mi hai davvero visto lì?” chiese, tutto d'un fiato.

Il lupo fece un leggero cenno col capo, osservando distrattamente il resto della stanza.

Allora siamo nei guai.”

 

Lo sanno.” disse Stiles lapidario. Tutti lo guardavano seri, senza parole, in piedi nello studio del Dottore.

Non possiamo smettere ora.” la signora Argent fu la prima a rompere il silenzio “Cosa sanno, signor Stilinski? Sicuramente non cosa vuol dire quello che hanno visto. Sicuramente non che un ragazzino di sedici anni con poteri da chiromante riesce a spiare le loro mosse. Sono cacciatori di lupi mannari. Qui la magia c'entra ben poco. Ci sono zanne, cani rabbiosi. E proiettili d'argento. Non di certo numeri da circo.”

Stiles non è un numero da circo!” la rabbia faceva tremare le parole di Melissa McCall. Victoria le scoccò un'occhiata di sufficienza.

Alan, che ne pensi?” si rivolse al Veterinario, come se il clima teso che regnava nella stanza non la toccasse minimamente.

Victoria... sanno solo quello che hanno visto. Un ragazzino vicino a loro. Probabilmente solo per pochi attimi. Difficilmente si convinceranno di aver avuto un'allucinazione collettiva. Ma... è facile che non sappiano dargli un senso. Non ci sono infomazioni scritte su quello che hanno visto. Non possono trovarle sui libri. Quando succede qualcosa di simile, chi ha visto dimentica l'avvenimento in breve tempo. Solo uno di noi può spiegarglielo. Uno di noi...numeri da circo.” Isaac poteva giurare di avere intravisto il veterinario sorridere sotto i baffi.

Non lo escludo.” continuò “Ci sono alchimisti che non agiscono solo per il bene, ma anche per il loro profitto, per quanto questi siano solo una piccola parte di noi.”

I lupi riuscirono a sentire i battiti del cuore di Stiles accelerare al quelle parole.

Non potete mettere in pericolo Stiles. Questo è escluso.” cominciò lo sceriffo, con un cipiglio che non ammetteva repliche.

Papà...” cercò di fermarlo Stiles.

Ah! Non una parola, Stiles! Non provarci nemmeno!”

John, la tua reazione è comprensibile. Ma questa discussione è perfettamente inutile, finchè non sappiamo che reazioni ci sono tra i cacciatori. C'è solo una cosa da fare.” disse calmo il veterinario “Dobbiamo capire cosa sta succedendo nel loro quartier generale. Bastano pochi minuti.”

Sono d'accordo.” s'intromise Stiles.

Stiles!” lo sgridò lo sceriffo.

Papà, ascolta. Non c'è abbastanza tempo perchè mi possa succedere qualcosa, o per far apparire lì la mia ombra. I primi minuti sono i più semplici, lo sai! Se mi concentro, riesco a focalizzare il posto in meno tempo.” lo sceriffo cercò di interromperlo, ma il ragazzo continuò con forza “Papà, dobbiamo saperlo. Se riescono a capire qualcosa... è finita. Se aspettiamo troppo tempo, potrebbero organizzarsi e manipolare le mie visioni. Capisci? Potrebbero recitare delle scene fuorvianti, per non farmi distinguere la verità! E' troppo importante, dobbiamo farlo. E dobbiamo farlo adesso.” concluse deciso. “Tutti fuori. Derek...”

Il lupo lo fissò e fece di sì con la testa.

Alcuni protestarono, altri erano d'accordo. Nessuno riuscì a far cambiare idea a Stiles, e lui e Derek si ritrovarono presto da soli nella stanza.

Un silenzio imbarazzato. “Forse è meglio se...ti stendi.” propose timido Stiles. Sembrava aver perso la spavalderia di poco prima. La sua voce ricordava quella di un bambino.

Derek diede un'occhiata veloce a quel maledetto piano di lavoro in acciaio e una leggera nausea salì dal suo stomaco verso la gola. Sentì l'acciaio in bocca, e gli odori asettici dello studio direttamente nella sua testa.

Si distese e fece un respiro profondo. Stiles rimase in piedi alle sue spalle, si puntellò coi gomiti ai lati della sua testa e abbassò il viso all'altezza dell'orecchio destro del lupo.

Dammi le mani.” sussurrò Stiles.

Derek alzò le braccia e l'altro afferrò le sue mani, poggiando le loro dita intrecciate sul petto del lupo. Derek sentì la pelle calda tra i cerotti ruvidi, e strinse gli occhi. Una sensazione spiacevole.

Ok” la voce di Stiles era sempre più bassa “adesso stringi forte.”

Stavolta non vide niente. Quando riaprì gli occhi, gli sembrò di averli chiusi giusto un attimo prima.

Voci concitate. Odore di disinfettante. Odore di risentimento.

E' l'ultima volta, l'ultima volta!” la voce tonante dello sceriffo sembrava lontana. Eppure quando Derek si alzò, vide che erano tutti a pochi passi da lui. Stiles era a terra. Un leggero panico aleggiava sul suo viso. Più dolore che panico, riflettè Derek.

Il suo polso destro era gonfio.

Come è successo?” chiese piano.

Solo Stiles parve sentirlo, perchè erano tutti occupati a litigare tra di loro.

Scott, Erica e Isaac parlottavano con Boyd e Allison, Derek non riusciva a distinguere le parole. Lydia sussurrava qualcosa all'orecchio di Peter. Era come se i suoi sensi fossero addormentati. Lo sceriffo Stilinski ammoniva concitato il riprovevole comportamento del Veterinario, favorevole al mettere in pericolo suo figlio, e quello di Chris Argent, che si stava dimostrando davvero un genitore irresponsabile. Due voci sopra le altre erano di Victoria e Melissa.

Visto? Non si sono accorti di nulla.” un malcelato trionfo serpeggiava tra le labbra della cacciatrice, la voce di Melissa era comunque preoccupata.

Victoria, non possiamo rischiare. Se succedesse di nuovo... dobbiamo essere cauti...Se ne dimenticheranno in poco tempo, ma se succedesse di nuovo...”

Questo?” mormorò Stiles rivolto a Derek, accennando al suo braccio, che era il centro dell'attenzione del Veterinario e di suo padre. “Credo di esserci caduto sopra. Sono un idiota. Durante la possessione, non riesco a controllare bene il mio corpo. Oooh, adesso finitela!” disse a voce più alta, a tutti i presenti.

Ci vuole una pausa. Una pausa. Papà, torniamo a casa. Non riesco a pensare con tutto questo casino.” si alzò, dandosi qualche pacca sui pantaloni, e si tastò il polso. “Non fa molto male.”

Ormai è tardi, vediamoci domani dopo l'orario di ambulatorio.” acconsentì il Dottore “Cercate di venire in orari separati, per non destare sospetti.”

Riluttanti, gli astanti rimasero in silenzio e fissarono Stiles. Questi prese per il braccio sia il padre che Derek e si fece largo tra gli altri, trascinandoli verso la porta.

A domani!” concluse in fretta, varcando la soglia. Il padre si divincolò dalla presa e rimase a dire qualche parola a Chris Argent. Derek invece si lasciò trascinare nel freddo della notte, senza riuscire a distinguere quello che lo sceriffo stava dicendo. Era come vivere un sogno. Stiles lo tirò verso la Jeep e lo spinse contro la portiera. Quando la sua schiena sbatté contro la macchina, ebbe l'impressione di non aver respirato fino a quel momento e che l'aria fresca avesse ripreso a circolare nei suoi polmoni dopo un lungo tempo.

Guardò a terra. Poi guardò Stiles, dritto davanti a lui.

Gli occhi stanchi, doloranti. I cerotti. I capelli scompigliati. Un odore mesto.

Derek, io...” tentennò. Poi chiuse gli occhi. E gettò le braccia al collo de lupo, abbracciandolo forte.

Derek rimase immobile.

Stiles nascose il volto nel suo collo, respirando affannosamente. Un sospiro dopo l'altro, rapido, dolente. Derek non riuscì a contarli. Poi Stiles mollò la presa e si scostò lentamente. Le sue mani scivolarono sulla t-shirt e si aggrapparono alla stoffa. Il suo sguardo perso vagò un attimo sul suo petto e sulle sue dita incerottate. Lo lasciò e fece un passo indietro.

Mi...mi dispiace.” arrossì, abbassando il volto.

Derek non sapeva dove guardare. Poi sentì la presenza dello sceriffo che si avvicinava.

Fai qualcosa per quel polso.” senza dire altro raggiunse in pochi passi la Camaro nel parcheggio, partì velocissimo nella notte.

Stiles trasalì alla mano del padre che stringeva la sua spalla.

Andiamo a casa.”

 

Stava quasi per addormentarsi accoccolato nel sedile, la fronte sul vetro freddo del finestrino gli dava sollievo. La luce dell'insegna di un supermercato trafisse i suoi occhi.

Mmmh, papà...accosta un attimo. Compro un po' di carne e verdura per la cena.” mormorò, la voce impastata dal sonno.

Lo sceriffo accostò e sganciò la cintura. Fece per scendere dell'auto, quando Stiles gli afferrò il braccio.

No, no, fermati. Vado io. Ho bisogno di prendere una boccata d'aria.”

Ma Stiles... te la senti?”

Torno in cinque minuti.” e aprì a portiera.

Gli scaffali colorati, barattoli, biscotti, bottiglie. Non riusciva a pensare. Prese qualche zucchina e si diresse al reparto macelleria. Derek. Derek per lui...voleva dire qualcosa. Significava qualcosa. Al solo pensiero si sentiva lo stomaco in subbuglio.

Camminava a testa bassa. Qualcosa urtò il suo cammino. Quasi perse l'equilibrio, si appoggiò al bancone del pane per non cadere. Una mano raccolse il suo pacco di biscotti al cioccolato e glielo porse.

 

Oh, mi scusi, mi scusi! Non so proprio dove ho la testa! Non stavo guardando!” disse in fretta.

Tranquillo” rispose una voce.

Stiles accennò un sorriso, agganciando il suo sguardo.

 

Poteva non succedere. Avrebbe potuto lasciare che suo padre entrasse nel supermercato al posto suo. Avrebbe potuto addormentarsi, non fare caso all'insegna.

 

Il sangue raggelò nelle sue vene.

Vide due occhi sgranati a pochi centimentri dai suoi.

Labbra che scandivano un “Tu” senza emettere un suono.

Mani violente si mossero per afferrarlo.

Stiles gettò tutto a terra, si voltò di spalle e corse, corse senza fiato, più veloce che potè.

Era uno degli uomini della sua visione.



 

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Ciao a tutti!
Ringrazio tantissimo di nuovo chi mi ha lasciato un commento, e anche tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le seguite! 
Spero che i capitoli precedenti non siano suddivisi in modo troppo strano. Fino a qualche giorno fa non pensavo che qualcuno avrebbe mai letto questa fanfiction e non mi ero preoccupata di dividerla in qualche modo, quindi ho sezionato il testo solo in base al fatto che i capitoli avessero più o meno la stessa lunghezza. D'ora in poi starò più attenta! ;)

A presto!

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Il cuore a mille, Stiles si precipitò fuori dal supermercato, senza voltarsi. Sentiva l'uomo alle sue spalle, ma non si perse d'animo. Quando raggiunse la maniglia della portiera dell'auto, gridò: “Parti! Parti!”

Lo sceriffo non se lo fece ripetere. In pochi attimi erano già sulla carreggiata. Stiles si voltò indietro e sentì una forte fitta allo stomaco nel vedere l'uomo fuori dal negozio fotografare la sua Jeep con il cellulare. Svoltato l'angolo, si girò e sprofondò nel sedile.

Fantastico.” mormorò tra sé, mentre lo sceriffo lo incalzava con domande a cui neanche lui sapeva dare una risposta.

Chi era quell'uomo? Perché sei scappato in quel modo? Che sta succedendo, Stiles?”

Papà... non lo so che sta succedendo.”

 

Stavolta non fu facile tranquillizzare suo padre. Solo farlo parlare con Melissa al telefono aveva potuto calmarlo un po'. Distrutto, si era diretto barcollando in salotto, senza dire più una parola.

Stiles si chiuse la porta della sua stanza alle spalle e scivolò seduto su pavimento. Aveva chiamato Scott, poi Deaton. Pochi minuti dopo erano arrivati a casa, e la madre di Scott aveva chiamato suo padre. Grazie al cielo. Nel tentativo di farlo ragionare, Stiles era sull'orlo di una crisi isterica.

Erica, Isaac e Boyd erano appostati agli angoli del quartiere, perfetti cani da guardia muniti di cellulare, pronti ad avvertire anche il minimo movimento sospetto, mentre Allison e Scott perlustravano la zona in cerca di segnali di pericolo.

Lydia aveva proposto di andare da lui a tenergli compagnia. Aveva rifiutato dicendo di essere troppo stanco e che si sarebbe addormentato subito. In realtà non voleva metterla in pericolo più di quanto non fosse già.

I cacciatori non ci avrebbero messo molto a fare due più due. Trovato lui, trovati tutti.

Nel bel mezzo dei suoi pensieri, senti bussare sul vetro della finestra. Nonostante fuori fosse buio pesto, riconobbe la sagoma di Derek immobile tra le altre ombre. Si alzò in fretta, caracollando verso la finestra. Quasi inciampò, prima di riuscire a sollevare il vetro.

Derek alzò lo sguardo verso si lui, ma Stiles rimase immobile.

Allora chiese stizzito “Mi fai entrare?”.

Stiles si spostò trasognato, il lupo si fece largo nella stanza.

Che ci fai qui? E' troppo pericoloso, sei ancora molto debole, dovresti rimanere con Peter e...”

Stiles. Isaac mi ha raccontato tutto. Dobbiamo sapere immediatamente cosa sta succedendo. Sono passate ore, quell'uomo ha avuto tutto il tempo di raccontare tutto quello che ha visto stasera. Saranno già sulle vostre tracce.” Stiles rabbrividì “Dobbiamo farlo adesso.”

Derek...” Stiles sentiva una stanchezza di cento anni rovinargli addosso “Non l'ho mai fatto senza dirlo a Deaton. In più sono stanco morto, non me la sento...”

Stiles! Ma sei idiota o cosa? Scappare dalla verità non serve a niente! Mentre tu ti fai una bella dormita ristoratrice, quelli ti troveranno, scopriranno tutto e prenderanno di mira il mio branco!” concluse irato.

Stiles deglutì.

Lo so.” abbassò lo sguardo “Da quando quegli uomini sono arrivati in città non facciamo altro che nasconderci. Anch'io sono stanco Derek, anch'io sono al limite. Da quando ti hanno sparato... è andata sempre peggio. Li spiamo da giorni, e ancora non abbiamo capito cosa vogliono. Tutte le persone a cui tengo sono in pericolo. Mi sembra di non dormire da mesi. Vorrei solo che tutto questo finisse.”

Derek lo ascoltò in silenzio.

Aiutami a farlo finire.” disse deciso.

Stiles lo guardò. “Devi... devi sdraiarti. Sdraiati sul mio letto, togliti la maglietta.

Derek sbuffò, ma fece come gli era stato detto. Stiles tremava. Con grande incertezza, salì sul letto e si mise a cavalcioni su di lui, attento a toccarlo il meno possibile. Puntellò una mano vicino alla sua testa e una vicino alla spalla. Derek era voltato verso la stanza, facendo di tutto per non incrociare i suoi occhi. Lo stomaco di Stiles fece una capriola. E il fatto che il lupo potesse percepirlo lo agitava ancora di più.

Si sentì il viso accaldato, ma raggelò al pensiero di essere arrossito.

Sarebbe molto più facile se... Io... cioè, se tu... se io non... provassi qualcosa... per te.”

Derek non sembrò toccato da quelle parole, dette sottovoce. Continuava a fissare con decisione la scrivania.

Ok” continuò timidamente il ragazzo “cerca di rilassarti. Cercherò di metterci il meno possibile.”

Chiuse gli occhi e respirò l'odore di Derek. Con cautela si abbassò tanto da sfiorare la pelle del suo collo con le lebbra, e sentì la barba ruvida sulle sue guance. Vagò piano verso il petto, spostandosi lento lungo il suo petto. Quando arrivò all'altezza dello sterno sentì Derek scosso da un leggero brivido sotto di lui. Era il momento. Solo il leggero sfiorare delle labbra lo univa a Derek. Strinse le lenzuola tra le mani e si concentrò con tutte le sue forze. Si sentì quasi sollevare dal letto, ma rimase immobile. Le scale. La porta di casa. Il vialetto. Erica. Le case vicine. Boyd. Il parco. Isaac. La strada, semivuota, Scott e Allison. La riserva. Il fiume. L'edificio abbandonato. L'entrata del sotterraneo. Corridoi lunghissimi. Uomini. Armati. Una stanza. Una ragazza. Volto familiare. Elettricità. Una voce. Gerard. Minacce. Sensazione orribile. Pelle che si tende. Gerard. E' il kanima.

Boccheggiando, Stiles tornò in sé. Vide Derek tesissimo sotto di lui, gli occhi chiusi forte.

Avrebbe voluto parlargli, cercare di farlo stare meglio. Ma tutto ciò che riuscì a fare fu correre in bagno riuscendo a malapena a rimanere in equilibrio.

Quando tornò in camera, Derek era seduto sul letto, completamente vestito, sguardo indecifrabile.

Stiles, cosa ti succede quando hai quelle visioni?”

Il ragazzo sapeva bene che il lupo poteva sentire ancora benissimo l'odore di vomito, la nausea, il sudore che si era asciugato sulla sua pelle. Poteva lavarsi i denti, fare respiri profondi, poteva darsi una calmata al meglio che poteva. Tutto nel suo corpo continuava a gridare miserabile.

Sospirò. “Il mio fisico la rifiuta. La magia. Perché non sono niente di magico. Sono solo un ragazzo. Sono cose incompatibili. Il potere che riesco a gestire... ha una volontà sua. Che cerca di liberarsi di me. Non ha corpo materiale, quindi è molto debole. Come un ricordo, o un brutto pensiero. Ma sai... a volte un ricordo può ferire più di un proiettile d'argento.” parlò a voce bassissima. Sapeva che Derek poteva sentirlo comunque.

Il lupo annuì lentamente.

Derek. Vorrei che non fosse vero, ma... E' Gerard. E' lui dietro tutto questo. Quegli uomini gli obbediscono. L'obbiettivo principale non è il branco. Sono gli Argent.” deglutì con forza “Non sono riuscito a capire cosa stanno facendo adesso, ma non è niente di buono. Gerard vuole farci fuori tutti. Siamo davvero nei guai.”

Deaton diceva che non era magia.”

Non sempre. L'immaginazione... è una cosa da maneggiare con cura.”

Derek guardò fuori dalla finestra, la notte nera che si scioglieva in un mattino che prometteva tempesta.

 

Nessuno di loro avrebbe voluto trovarsi di nuovo lì. Ma lo studio del Veterinario era ormai il loro quartier generale.

Non ci metteranno molto ad arrivare a te. Hanno la targa dell'auto! Gerard sa chi sei. Beacon Hills è troppo piccola per nascondersi.” disse Scott preoccupato.

Stavo giusto pensando di andare a nascondermi nella Polinesia Francese, per ovviare almeno a questo problema.” rispose sarcastico Stiles. Era sulle spine. Scott aveva perfettamente ragione. In poco tempo avrebbero trovato sia lui che suo padre.

E' questo il momento” s'intromise Victoria “Prima che possano sopraffarci, distruggerli.”

Purtroppo non è così facile.” spiegò il Dottor Deaton “Sono in tanti Victoria, sono armati. E hanno risorse” i suoi occhi indugiarono su Stiles “che non siamo in grado di affrontare, per ora.”

Gerard... non è imbattibile. Anche noi abbiamo molte risorse.” gli occhi della donna si ridussero a due fessure.

Il volto dell'uomo si fece greve.

Abbiamo una possibilità. Ma potrebbe essere rischioso” il branco si fece attento alle sue caute parole “Stiles può usare Derek per accrescere il suo potere. Questo è chiaro a tutti. Qualcosa che ancora non sapete, è che Stiles può usare la sua forza per accrescere i poteri di Derek.” il silenzio si fece pesante. Peter sgranò involontariamente gli occhi.

Si chiama stato di invulnerabilità. Finché l'alchimista ne è in grado, può incanalare per un certo lasso di tempo il suo potenziale nella creatura della notte con la quale condivide un legame. La creatura diventa molto potente... e incontrollabile. Una forza al di sopra della norma, che distrugge ogni singola cosa che si trova di fronte. E' uno stato che dura molto poco, il più delle volte: la maggior parte delle volte, i più non riescono a mantenerlo che per pochi minuti. Ma io vi assicuro che Stiles...molto probabilmente può farlo durare ore.” nessuno dei presenti aprì bocca.

Purtroppo... E' molto pericoloso.” concluse, tra il fiato sospeso degli astanti.

Dobbiamo farlo! Stiles sarà al sicuro, a chilometri di distanza. Rimarrà Scott con lui.”

Deaton spostò lo sguardo amaro sul lupo.

Per te, Derek. E' per te che potrebbe essere pericoloso. Potrebbe avere delle conseguenze su di te. Lo stato di istintività potrebbe perdurare anche dopo lo scioglimento dell'incantesimo. Continueresti in tutto e per tutto a comportarti come un vero lupo. Una furia senza freni. In più... Se Stiles perdesse il controllo... e tu diventassi una minaccia per gli altri... capisci... non avremmo scelta. Dovremmo... ucciderti.”

Le parole di Deaton tagliarono l'aria.

Posso accettarlo.” rispose risoluto.

Non... non lo farei mai.” la voce tremante di Stiles ruppe il silenzio.

Non dire stupidaggini Stiles!” lo rimproverò il lupo.

Ma stai scherzando? Dovrei ucciderti? Io?” la sua voce era più alta del normale.

Se aggredissi Scott? Se stessi per sbranarlo? Cosa faresti?” disse concitato, la fronte aggrottata “Se fosse tuo padre? Staresti a guardare mentre affondo i denti nella sua gola?” era fuori di sé.

Stiles rabbrividì.

Io... io non permetterei che succeda!” esclamò a voce alta, tutto d'un fiato. La convinzione delle sue parole zittì Derek, che lo guardò intensamente per qualche attimo.

Al che Peter fece un passo avanti.

Piccioncini, siamo tutti estasiati al pensiero di quello che sta nascendo tra di voi. Ma la questione si fa urgente. Andiamo o non andiamo a dare una lezione a questi figli di buona donna?”

Derek lo fulminò con gli occhi, Stiles arrossì sulle punte delle orecchie.

Non abbiamo altra scelta.” fu il commento di Victoria Argent.

 

Una corsa nel bosco. Lupi vicini. Non sono un pericolo. Sono branco. Una porta sfondata. Grida. Rumore di spari. Odori confusi. Qualcosa di familiare. Visione sfocata. Uomini che scappano in tutte le direzioni. Gerard. Una risata. Il kanima. Un dolore forte. Sangue. Stiles trasse un sospiro di sollievo. Non era quello di Derek. Il lupo continuava a muoversi. Gerard a terra, immobile. Finita. Era finita. Molti erano riusciti a fuggire.

Derek si guarda intorno e vede Isaac. Non lo attacca. Scott. Non è un pericolo. Ma non si ferma. Continua attraverso la stanza. Apre una porta.

Stiles boccheggiò. “No... ho perso il contatto! Dottore, che faccio?” era in panico.

Stiles, cerca di stare calmo, concentrati! Puoi farlo!”

Stiles strinse di nuovo gli occhi, e cercò Derek, nel fondo dei suoi pensieri. Quello che vide, lo lasciò svuotato.

 

Laura era lì. Era davvero lì. Derek non riusciva a respirare. La testa girava, le orecchie fischiavano fortissimo. Ma non poteva non poteva mollare proprio ora. Laura... la vide provare ad alzarsi in piedi, ma le gambe non la reggevano. Ricadde seduta su di un tavolo basso. Equilibro infermo, Derek usò tutte le forze che aveva in corpo per raggiungerla. Sentiva gli occhi di tutti perforargli la schiena, la flebile voce di Stiles che proveniva da molto lontano nello spazio e nel tempo.

Le fu davanti. Aprì e chiuse la bocca, continuando a fissarla con gli occhi sgranati.

Lei lo ricambiava il suo sguardo, stranita. “Derek...” un soffio tra le labbra rosa.

Derek cadde in ginocchio davanti a lei. Si trascinò con le mani verso il tavolo, poggiò la testa sul legno, a pochi centimetri dalle gambe di Laura. Non riusciva a respirare. Gli occhi rossi, velati di incredulità. Lei alzò cauta un braccio e lo portò sul collo del lupo. Mani fresche sulla pelle febbricitante. Una presa salda, costante. Laura. Quando Derek chiuse gli occhi, una lacrima rigò la sua guancia. Abbracciò le sue gambe come si abbraccia l'ultima ancora di salvezza. 



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Ciao a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo! Tadaan, un po' di colpi di scena! Gerard è il nuovo kanima e... Laura Hale?!

Forse è meglio specificare! Grossomodo la storia è ambientata dopo la fine della seconda stagione, solo che ho modificato un po' la trama: Victoria Argent ed Erica sono ancora vive, Jackson è andato via con i suoi genitori e non so se tornerà, Scott e Allison stanno ancora insieme! :)

Ringrazio tanto di nuovo tutti quelli che hanno inserito questa storia tra le seguite e le preferite! E tutti quelli che mi hanno mandato recensioni e messaggi! Mi fa davvero piacere sapere (e non finisce di stupirmi!!) che da qualche parte c'è qualcuno che sta leggendo e attende il seguito! :)

Vi auguro una buona giornata!

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Era mattina presto. Il the era ancora molto caldo, e Stiles circondò la tazza bollente con le mani.

Dottore, come è stato possibile?”

Resuscitare un alpha non è impossibile, come sai. Peter ne è una prova tangibile. Ciò che non mi è chiaro è come abbiano fatto a...”

Rimettere insieme le parti?” il ragazzo finì la frase per lui.

Deaton sorrise lievemente.

I cacciatori tagliano a metà i lupi...sopratutto per evitare casi come questi. Per quanto riguarda Gerard...non serve che io ti dica che visione distorta aveva della vita umana, ancora prima che diventare il kanima lo facesse impazzire. Devono aver trovato un modo di aggirare l'impossibile. Perché Laura... è nella stanza a fianco. Viva e vegeta. Esattamente come era l'ultima volta che l'ho incontrata.”

Stiles rimase pensieroso. Tutto questo precipitarsi di eventi non gli dava il tempo di riflettere.

E Derek... per quanto tempo crede rimarrà in questo stato?” chiese, col cuore traboccante di senso di colpa.

Purtroppo non so dirlo. L'importante è che non sia pericoloso, per noi e per se stesso.”

Stiles fece un sorriso amaro.

Ora come ora è pericoloso come una tigre di peluches.”

Il veterinario batté piano la mano sul tavolo.

Vieni di là con me, oggi non ho ancora controllato come sta.”

 

Non ti lascia un secondo, eh?” commentò il dottore.

Laura passò distrattamente una mano tra i capelli del fratello, senza rispondere alla domanda.

Seduta sui divanetti della sala d'attesa dello studio veterinario, lo sguardo assente. Chris Argent era in ritardo. Derek era sdraiato sullo stomaco vicino a lei, la testa sulle sue gambe. Incurante delle parole del veterinario, Derek ringhiò piano alla presenza dei nuovi intrusi e si sollevò sulle braccia, fino a nascondere il viso nel collo di Laura. Lei lo abbracciò di rimando, carezzando il suo viso col dorso della mano.

Erica fissava la scena piuttosto in imbarazzo. Isaac ne sembrava affascinato in qualche modo, tanto che si azzardò a chiedere:

Laura... è così che di solito si comportano i beta?”

La ragazza alzò lo sguardo e sorrise.

Beh... sì. Anche se Derek non è un beta, e io non sono più il suo alfa... questa è una situazione un po' strana anche per me.”

I due ragazzi sorrisero con comprensione.

Non so cosa sia normale per dei trasformati con il morso...nostra madre non ha mai morso nessuno e non ho conoscenze approfondite di non nati licantropi. In un branco di solito i beta... nel nostro branco... era così. Nostra madre era l'alfa. Per noi era naturale cercare il suo odore e la sua approvazione.” continuò.

Laura aveva cominciato a dispensare consigli al branco non appena la situazione si era calmata.

Quando l'avevano trovata era molto debole. Non erano riusciti ad avvicinarsi subito a lei, perché Derek ringhiava e li fissava piuttosto minaccioso. Laura dovette alzarsi in piedi da sola e dirigersi senza l'aiuto di nessuno verso la Jeep di Stiles. Si era seduta sul sedile posteriore e Derek l'aveva seguita come un'ombra. Una corsa in auto verso l'ambulatorio veterinario, con Scott che blaterava qualcosa di insensato e Stiles che non lo ascoltava e rischiava un incidente ogni volta che soffermava ad osservare la scena dallo specchietto retrovisore.

Derek che la abbracciava respirando affannato, lei che sussurrava pianissimo cose che Stiles non riusciva ad afferrare. Si chiese se Scott fosse riuscito a capire qualcosa.

Avevano passato la notte sui divanetti della sala d'attesa. Deaton aveva medicato le ferite di tutti e aveva portato qualche coperta. Derek era l'unico che non si era lasciato toccare da nessuno all'infuori di Laura.

Laura. Era tesa. Non spaventata, ma molto preoccupata. Stiles non riusciva a togliersi dalla mente quel volto provato. Dopo una giornata di riposo, qualcosa di caldo sotto i denti ed una buona notte di sonno, si era ripresa completamente.

Aveva cominciato a parlare con i ragazzi del branco, che la tempestavano di domande come non avevano mai fatto con Derek.

Laura era bella. La pelle liscia, i capelli lunghi e nerissimi. Socievole, solare. Molto ironica e anche divertente.

Stiles non le aveva parlato molto. Si era limitato per lo più ad osservarla e a chiedersi se Derek fosse mai stato come lei.

Derek, che non l'aveva lasciata neanche per un secondo, in quasi tre giorni. Derek, che non parlava con nessuno. Che ringhiava soltanto se qualcuno si avvicinava a Laura. Derek che dormiva per la maggior parte del tempo, che evitava gli occhi di tutti.

E Stiles non riusciva a fare a meno di pensare che fosse colpa sua.

Chris Argent entrò nello studio. Derek si irrigidì e si voltò di scatto verso di lui. Laura lo tenne fermo per le spalle.

Derek... Derek, sta' buono.” e questi, visibilmente controvoglia, rimase immobile, pur fissandolo truce.

Buono lupacchiotto.” lo canzonò.

Derek emise un ringhio basso.

Laura... sono felice che tu sia di nuovo tra i vivi.” disse, serio in volto. Poi alzò un pacchetto incartato davanti agli occhi di Deaton, che fece un cenno d'assenso.

Ti ringrazio Chris.” il dottore lo prese tra le mani e tornò nell'altra stanza.

Il cacciatore guardò Erica, Isaac e Stiles.

Voi tre. Dovete andare a scuola, anzi, dovreste essere in classe tra venti minuti. Non accetto repliche. Muovetevi.” disse, avviandosi verso la porta.

Erica e Isaac raccolsero gli zaini sbuffando, ma fecero come gli era stato detto. Stiles non si mosse.

Io...” Chris si voltò e lo guardò interrogativo “non vado a scuola oggi.”

Tuo padre lo verrà a sapere.”

Lo so. Mi inventerò qualcosa.”

Senza voltarsi di nuovo, i tre uscirono dalla stanza.

Per qualche momento sia Stiles che Laura rimasero in silenzio ad osservare Derek che emetteva un suono basso e continuo, molto più tranquillo, nuovamente disteso ad occhi chiusi sulle ginocchia della sorella.

Stiles sorrise piano “Sembra un gatto.”

Laura si lasciò sfuggire una leggera risata.

Non dirglielo quando si riprende. Non so se può prenderla bene.”

Laura era così. Era facile parlare con lei, era naturale entrare in confidenza. Stiles lo aveva percepito subito.

Non sei voluto andare a scuola perché volevi rimanere un po' con lui?”

Il ragazzo sussultò.

No, io, ecco... ho delle faccende da sbrigare per Deaton e, ehi, prima o poi dovrò farle, o non le farà nessun altro al posto mio! E perché non oggi, anzi, proprio ora?”

Stiles?”

Sì?”

Lupo mannaro.” si indicò col dito “Non so come dirtelo. Sento le bugie.”

Stiles rimase impietrito.

Oh, già, quello. Non so come faccio, ma lo dimentico sempre...” sussurrò imbarazzato.

Ti piace mio fratello?”

Co-cosa? No! No! Assolutamente no!” le punte delle sue orecchie non erano molto d'accordo.

Laura sorrise senza dire niente.

Devo dirti la verità: non so se adesso gli piacciono i maschi.”

C-c-come?”

In realtà...” i suoi occhi divennero opachi “da dopo l'incendio non mi ha più raccontato molto della sua vita sentimentale. Quando eravamo a New York ogni tanto usciva con qualcuno. Ma ne sapevo talmente poco che non saprei dirti neanche se fossero uomini o donne. Non riuscivo a capirlo neanche dall'odore, perché quando capitava mi evitava accuratamente.” era triste.

Affondò le mani nei capelli nerissimi, si chinò e gli baciò la fronte. Derek si girò e cercò più contatto, cingendole i fianchi con le braccia e nascondendo il viso nel suo ventre.

Stiles sentiva forte la malinconia che Laura emanava, ma non riusciva a fare a meno di osservare il lupo, rapito. Derek non era mai arrendevole. Mai dolce, mai indifeso. Se in qualche rara occasione sorrideva, c'era sempre qualcosa dietro. Non lo aveva mai visto poi, comportarsi così come stava facendo con sua sorella, con gli altri membri del suo branco. A malapena stava loro vicino.

Vuoi accarezzarlo?” Laura interruppe il suo flusso di pensieri.

Cosa?” Stiles quasi capitombolò giù dalla sedia che occupava.

Sei divertente. Mi ricordo di te da piccolo. Non sei cambiato molto!” sorrise di nuovo. E quando sorrideva, un profumo dolce riempiva la stanza. Come di cannella. Qualcosa di caldo.

Dai, avvicinati. Inginocchiati qui davanti.” sussurrò, e Stiles, come ipnotizzato, fece come diceva.

Se non lo disturbi ti lascia fare.” mormorò, e tese la mano davanti a sé. Stiles afferrò insicuro quelle dita sottili e lasciò che guidassero la sua mano verso la schiena di Derek.

Il lupo ringhiò piano e i suoi muscoli si tesero visibilmente, ma con la voce di Laura che carezzava le sue orecchie, si rilassarono dopo pochi secondi. Laura lasciò la sua mano.

Prova ad accarezzarlo.” suggerì.

Stiles, più rosso che mai, mosse il polso a piccoli cerchi. Derek non protestava. Allargò le sue carezze a tutta la schiena, scendendo sui fianchi.

Derek non dava segni di reazione, quindi continuò con più decisione, mentre parlava con Laura.

Prima ti raccontava tutto?”

Come?”

Della sua vita sentimentale, cioè...”

Ah... beh, Derek era molto diverso, prima.”

Com'era?” gli occhi chiari di Stiles si alzarono verso quelli della ragazza.

Era molto più sbruffone.”

Oh, lo è anche ora! Ops, volevo dire...” Stiles si tese, imbarazzato.

Tranquillo. Capisco. Ma so che ti stupirei se ti dicessi che se lo avessi incontrato prima, non riusciresti a pensarlo come la persona che è ora. Derek era... sì, era uno vero sbruffone. Come posso dirti...Il principe del ballo. Il ragazzo che corre più veloce di tutti. Il più sveglio, il più recettivo. A volte capita che alcuni di noi non riescano a conciliare la vita in società con la natura di licantropi. Non era il suo caso. Lui... ci sguazzava dentro. Incanalava il suo potenziale per uscire vincente in ogni situazione. Era desiderato, voluto, invidiato da tutti. E lo sapeva bene. Poi... ha incontrato lei. Che lo ha distrutto. Ha smantellato il suo ego pezzo per pezzo. Quando abbiamo lasciato Beacon Hills, pensavo che un giorno, anche se lontano, si sarebbe ripreso. Che il tempo guarisce ogni cosa. Era difficile per tutti e due. Pensavo che lo fosse maggiormente per me, che mi ero ritrovata alpha senza avere un branco, con un fratello ancora minorenne a cui badare. Ma... come potevo sapere? Lui non ne ha mai fatto parola. Non ho mai scoperto niente. Finché un giorno... non ho incontrato mio zio. Che ha pensato bene di raccontarmi tutto quello che sapeva, prima di farmi fuori.”

Stiles trattenne il respiro.

Laura grattò la pancia del fratello, che si distese supino, allungando le braccia oltre la sua testa. Con espressione serena si accomodò con comodo ad occhi semichiusi, per ricevere le attenzioni della sorella.

E' carino, vero?” sorrise sotto i baffi.

Sì... è carino.” Stiles non riusciva proprio a ignorare quella faccia felice e beata che sembrava non aspettare altro che carezze.

Avvicinò di nuovo una mano al suo volto e sfiorò le sue guance.

Laura... non può rimanere così.” il suo sguardo si incupì al suono della sua stessa voce “Gli alpha sono vicini. Se sapessero in che condizioni è adesso...”

Spero che Deaton trovi presto una soluzione. Vorrei parlargli. Mi manca.” la ragazza fece eco a quelle parole con i suoi occhi mesti.

Stiles sospirò. Si chiese quanto doveva essere strano per lei. Essere di nuovo con suo fratello e nonostante ciò non riuscire a comunicare. Distrattamente fece scivolare la sua mano sul petto di Derek, che la afferrò e la riportò vicino al suo viso, per annusarla meglio. Stiles non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso.

Almeno a qualcuno sembrava stesse andando tutto bene.

 

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Ciao a tutti! :)

Eccomi ancora con un nuovo capitolo che... purtroppo non mi convince molto! Non sapevo se pubblicarlo o meno, non ne sono molto soddisfatta. 
Spero che con l'inizio a breve della terza stagione mi torni un po' dell'ispirazione che avevo quando ho cominciato questa storia!
Fatemi sapere cosa ne pensate, o meglio, se avete qualche suggerimento! ;)

Grazie davvero a tutti quelli che stanno seguendo questa storia!
Spero che questo capitolo non vi deluda troppo! >___<

A presto! :)

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Dottore, cos'era? Il pacchetto del signor Argent?”

Deaton si voltò appena per guardarlo in volto, mentre medicava un cucciolo ferito.

Strozzalupo. Una miscela particolare.”

Cosa? E a che le serve?”

Derek ha bisogno di uno shock per tornare in sé. La presenza di Laura non lo aiuta. Probabilmente crede di stare avendo delle allucinazioni. Sa bene che non potrebbe essere reale.”

Stiles si sentì il cuore pesante. Allucinazioni? C'era la possibilità che Derek pensasse che fosse solo uno scherzo della sua immaginazione?

Come se... non volesse svegliarsi da un sogno.” mormorò a denti stretti. Deaton sorrise.

Perché è una miscela particolare?”

In piccole dosi non è letale. E' una pianta di aconito che cresce solo in alcuni boschi. Abbastanza rara. Siamo fortunati che Chris ce l'avesse a portata di mano.”

Non dubito che la casa degli Argent sia pieni zeppa di ogni varietà di strumenti di tortura.” disse sardonico.

E' in polvere, deve solo respirarla. Dovrai pensarci tu, io sono troppo impegnato con lo studio oggi. Fa' in modo che Laura non ne venga a contatto, è ancora debole.”

Stiles sospirò, pensando che come la si volesse girare, che fosse per il suo bene o meno, finiva sempre per fare del male a Derek, e questo aumentava i suoi sensi di colpa. Era irrazionale, perché era insensato lasciarlo in uno stato in cui non poteva difendersi e proteggere il suo branco. Eppure, infrangere il sogno di normalità che con tutta probabilità Derek stava avendo... No, era un pensiero stupido. E in fondo allo stomaco, Stiles sapeva cosa Derek avrebbe voluto. Come quando durante il rito aveva stretto i denti, anche se faceva male. Anche se non era piacevole. Derek era vero e diretto. E voleva che tutto quanto aveva intorno fosse vero quanto lui.

Laura era vera. Stiles strinse il pacchetto in un pugno, tornò nella saletta.

 

E' meglio se ti sposti.”

Laura lo fissava preoccupata.

Ne sei sicuro, vero?”

Inizieremo con una dose piccolissima, Deaton mi ha spiegato tutto.”

E... tu puoi farlo da solo?” gli occhi della ragazza vagavano incerti sul suo viso.

Stiles sorrise. “Laura, stai tranquilla. Voglio solo che si svegli.”

Sussurravano, ma Derek non si curava affatto dei loro discorsi. Se ne stava sdraiato su di un fianco verso il muro, un braccio abbandonato pigramente sulle gambe di Laura. Ogni tanto si voltava a guardare l'espressione della sorella. Se era tranquilla si girava di nuovo senza dire niente, se era tesa brontolava piano, finché Laura non spingeva via la sua testa.

Facciamolo.” concluse risoluta.

Si alzò, e Derek si mosse fulmineo per seguirla.

No! Fermo lì!”

E il ragazzo si immobilizzò.

Quando devo stare distante?”

Puoi rimanere qui intorno, basta che stai attenta a non respirarlo.”

Ok. Derek” guardò il fratello negli occhi “Non ti muovere. Rimango qui, ok?”

Il lupo rimase fermo come gli era stato ordinato, ma la sua espressione era di assoluta incomprensione. Ringhiò a Stiles che si accucciava davanti a lui, senza neanche degnarlo di uno sguardo. Non lasciò il contatto visivo con Laura neanche per un istante.

Velocemente, Stiles soffiò una manciata di polvere violacea verso di lui.

Derek strizzò gli occhi, sorpreso. Si ridistese sul divanetto, cercando di togliere via la polvere con le mani.

Ringhiò come un animale ferito. Un suono acuto, lancinante.

Il lupo scattò come una saetta. In un attimo fu a terra, con le spalle al muro, in un angolo della stanza. Guardava spaventato in direzione di Stiles, come smarrito.

La ragazza fremeva.

Aspetta Laura... non avvicinarti.” la avvertì Stiles, che cautamente si abbassò verso il lupo.

Derek... sono io.”

Ma Derek aveva lo sguardo perso, e lo fissava senza riconoscerlo. Man mano che si avvicinava, il lupo arretrava verso la parete, coprendosi il volto con le braccia e respirando affannosamente.

Stiles allungò una mano e toccò il polso del lupo con attenzione.

Derek tremò visibilmente a quel contatto.

Derek... tranquillo. Va tutto bene. Sono Stiles.”

Il lupo gli rivolse gli occhi con cautela.

Va tutto bene.” lo rassicurò ancora.

Gli occhi del lupo si facevano sempre più acquosi. Li strinse forte. Derek sentì una morsa al petto. Respirò pesantemente. Ringhiò di nuovo.

Stiles posò le mani sulle sue spalle, per aiutarlo a distendersi a terra. Poggiò la testa di Derek con delicatezza sul pavimento freddo.

Derek, mi senti?”

E il lupo fece un cenno col capo.

Le mie mani le senti?” chiese di nuovo, stringendo il polso del ragazzo.

Derek fece un nuovo cenno.

Riesci a vedere qualcosa?”

Derek aprì gli occhi a fatica, guardandosi in giro confusamente, poi scosse la testa.

Riesci a parlare?”

Ancora un cenno negativo.

Ok, ok, è normale. Non preoccuparti. Sei rimasto addormentato per un po', ma adesso ti stiamo risvegliando e starai bene. Sono qui con te.” mormorò, mentre gli accarezzava il volto.

Dopo qualche minuto, Stiles sentì i suoi muscoli meno tesi.

Va meglio? Proviamo ad alzarci?”

Derek acconsentì.

Stiles lo tirò per le spalle e lo aiutò a sedersi contro la parete.

Senti qualche odore?”

Derek scosse il capo.

Ok. Ok. Non devi preoccuparti, perché adesso passa. E' solo un momento, per farti stare meglio.”

Stiles prese il suo volto sudato tra le mani, e gli carezzò dolcemente le guance.

Poi gli prese entrambe le mani e le baciò.

Derek corrugò la fronte, in un gesto di stizza.

Stiles... non va bene... sto impazzendo.” sospirò appena.

Perché?”

...sento l'odore di Laura.”


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Ciao a tutti! (:

Purtroppo è un bel po' che non aggiorno, scusatemi! Ho avuto poca vena poetica e soprattutto poco tempo, ultimamente.

A tutti quelli che hanno messo questa storia tra le preferite o le seguite:
questo capitolo è per voi! (: <3 Mi fa tanto piacere e vi ringrazio!

A presto! 

 

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