When the party ends.

di ChibiNekoChan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una stella alla fine del party. ***
Capitolo 2: *** Un viaggio in programma. ***
Capitolo 3: *** Verso le stelle. ***
Capitolo 4: *** Il passato si ripresenta. ***
Capitolo 5: *** Il desiderio di Luna. ***
Capitolo 6: *** La stella distrutta. ***
Capitolo 7: *** Un sorriso. ***
Capitolo 8: *** La bellezza delle rarità. ***



Capitolo 1
*** Una stella alla fine del party. ***


Guardò Rainbow Dash mentre svolazzava via tranquillamente - E' stato un party grandioso. - Aveva detto prima di dirigersi nella sua dimora a Cloudsdale.
Tutte e sei le amiche avevano ballato, parlato e si erano divertite l'intero pomeriggio, ma ora Pinkie rimaneva con se stessa, sola, in quella stanza che sembrava residio di una guerra allo SugarCube Corner.
Doveva ripulire tutto o i signori Cake sarebbero stati molto arrabbiati con lei "Puoi festeggiare tutte le volte che vuoi, ma tieni in ordine!" si erano raccomandati e lei non aveva intenzione di deluderli.
Non aveva certo intenzione, ma si dovette fermare. Canticchiava allegramente un secondo prima ma quello dopo le note intonate le si strozzavano in gola. Non riusciva a parlare, si sentiva giù. - Insomma, che ti succede?! - si domandò con uno squittio, ma neanche lei aveva la risposta. Avrebbe avuto tante altre occasioni per organizzare party.
Infine si arrese e si sedette rassegnata - Come on everypony, smile, smile, smile... - Si ripeteva, ma non riusciva a tirar fuori la sua solita energia. Anzi una coppia di lacrime si avventurò sul suo viso, meravigliando la puledra che sbarrò gli occhi e si toccò le guancie.
- Io? Piangere? Che sciocchezza, dev'essermi andata qualcosa negli occhi... - Non riusciva a credere a ciò che era la verità.
A passi lenti ed a tratti incerti si avvicinò alla finestra e si affacciò. Era sera, un'immensa moltitudine di stelle era stesa come un telo in cielo, ravvivando il deprimente nero alle loro spalle. Sospirò.
- Chissà adesso cosa staranno facendo tutti gli altri... La mia famiglia... i miei amici... - Sbatteva distrattamente l'un l'altro gli zoccoli, guardava con speranza il cielo terso prostrarsi con tanta imponenza su tutta Ponyville, su tutta Equestria. Una stella cadente.
- Quanto vorrei che la mia vita fosse come un party. - Valutò senza farci troppo caso.
Non le era mai piaciuto quando, dopo ogni festa, lei rimaneva sola, ma ci aveva fatto l'abitudine. O almeno credeva di averla fatta.
 
- - -
 
Il giorno dopo Ponyville era radiosa, i pegaso avevano sgombrato il cielo che limpido si estendeva quasi a ricoprire tutto. Tutti sorridevano e si poteva udire qualcuno canticchiare.
Qualunque puledro o puledra incontrasse Pinkie Pie le rivolgeva il più caloroso dei saluti.
Pinkie adorava questo genere di giornate! ... Ma allora perché qualcosa non quadrava?
Decise di dirigersi da Twilight, lei era il genio, sapeva sempre tutto. Avrebbe certamente saputo cosa non andava.
- ... Non ne ho idea, mi dispiace. - Il viso di Twilight si rabbuiò, Pinkie sbarrò gli occhi.
- S-suvvia. Qualcosa mi dice che non è tutto come sempre. Ma non il mio Pinkie sense! E' diversa la sensazione! - Non aveva intenzione di arrendersi, era certa che qualcosa fosse diverso. Nessuno voleva darle ascolto, ma lei ne era sicura.
- Sarai solo un po' suggestionata da qualcosa. Ora lasciami studiare dai. - Cercò di tagliar corto Twilight mentre da dietro saltando Pinkie sbottava con "E' UNA FACCENDA SERIA!". Continuò per una manciata di minuti, tempo che impiegò la pazienza della puledra viola per svanire completamente.
- D'accordo allora! Seguimi - Con aria assorta la portò al laboratorio e la collegò a delle macchine, simili a quelle usate anche per cercare di comprendere il Pinkie Sense, fallendo miseramente - Controllo i tuoi valori, nulla di spaventoso o pericoloso. - Ricevette un 'Ok!' da Pinkie e cominciò.
La macchina produceva quantità industriali di carta scritta con una linea zigzagante. Andava sempre più agli estremi, in seguito ritornava bruscamente al centro, per poi ripere il tutto al'infinito.
- No, no, no, no, no. Mmh - Esaminò con estrema attenzione quei fogli come se si trattasse di documenti di valore inestimabile, pronti a sgretolarsi ad una singola misera vibrazione, provocando nella puledra rosa una forte preoccupazione - Pinkie, avevo ragione. Si tratta solo di semplice soggezione! Il battito cardiaco è aumentato ma nessun'altro valore ne evidenzia cause oltre il fattore psicologico. E' ovvio che sei semplicemente agitata. Un motivo in particolare sapresti dirlo? - Pinkie Pie si sentì implodere.
Rabbia, frustrazione, ansia e confusione la stavano comprimendo fino a far uscir fuori i suoi atteggiamenti più disparati. Non sapeva come gestire questo tripudio di emozioni negative, non era mai stata brava in questo. Lei, sempre sorridente, nemmeno sapeva cosa significassero le parole che denominano tali sentimenti. Pensò ad una risposta razionale da dare a Twilight, magari ella avrebbe potuto aiutarla, ma in quel momento a Pinkie non fu possibile e così fece l'unica cosa che le venne in mente. Cercò una fuga.
- Bene! Non vuoi credermi?! Beh, ti proverò che hai torto! - Senza pronunciare ulteriori parole corse fuori in cerca di un luogo isolato. Si rifugiò dietro un'abitazione delle tante e, una volta sola con se stessa, riuscì a sentire l'eco dei suoi pensieri. Un'eco malvagia, che le fece venire soltanto voglia di zittirla.
'... Forse ha ragione Twilight. No, no! Non è possibile. Ma... cosa è diverso? Sembra tutto come al solito ma sento che non è così... forse sono cambiata io?' Dubbi e incertezze la divoravano. E più cercava di scacciarli, di negarli, più questi si ripresentavano prepotenti.
Pensò a lungo, forse fin troppo. Quando non riuscì a trovare una via di fuga a questi dubbi semplicemente sorrise. Un sorriso di rassegnazione, ma pur sempre uno di quelli sinceri.
'Sono sicura che la soluzione è più vicina e semplice di quanto io creda.' Constatò per rassicurarsi, prima di decidere di tornare allo SugarCube Corner.

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Capitolo 2
*** Un viaggio in programma. ***


Lì l'atmosfera era più rilassante, non si sentiva più il senso di oppressione di prima ed ormai si era fatta notte di nuovo, perciò il silenzio regnava sovrano ed incontrastato. Pinkie guardò fuori dalla finestra come ogni sera per ammirare lo splendido cielo stellato. Si sentiva giù, il cuore le martellava in modo esasperato quasi a chiedere aiuto per evadere dal petto. Come la serà prima, sentì ogni parola ed ogni respiro strozzarsi in gola. Sospirò.
- L'unica cosa che potrebbe tirarmi su adesso sarebbe un party... - A quell'affermazione un po' piagnucolata un meccanismo scattò nel suo cervello, le tornò in mente istantaneamente la sera prima.
 
"- Chissà adesso cosa staranno facendo tutti gli altri... La mia famiglia... i miei amici... - Sbatteva distrattamente l'un l'altro gli zoccoli, guardava con speranza il cielo terso prostrarsi con tanta imponenza su tutta Ponyville, su tutta Equestria. Una stella cadente.
- Quanto vorrei che la mia vita fosse come un party. - Valutò senza farci troppo caso."
 
In un istante tutti i dubbi vennero chiariti e la soluzione apparì palese.
- Un party! Di solito nei parti ci si diverte, ma quando finiscono... rimango sola. E triste, devo ammettere. Se la stella cadente avesse davvero esaudito il mio desiderio... Non può essere, è troppo assurdo... Ehy, ma detto da me non regge, io sono la quint'essenza dell'assurdità! Dev'essere così dunque! Ora la mia vita è come un party. Il giorno tutti si divertono e sono felici... la notte io, che ho espresso il desiderio e che quindi sono l'organizzatrice, rimango sola. E triste, devo ammettere. - Senza essersene resa conto aveva cominciato a camminare vorticosamente lungo la stanza, perciò una volta presa coscienza del suo camminare nervosamente si sedette d'istinto. Si picchiettò il mento numerose volte con lo zoccolo, pensando intensamente. Alla fine giunse alla conclusione che fosse meglio andare a dormire e valutare la situazione con calma il giorno dopo.
 
- - -
 
Era una mattinata nuvolosa ma alcuni raggi di sole filtravano indisturbati creando un gioco di luci e ombre incantevole agli occhi. Come stabilito Pinkie Pie uscì e, come ci si aspettava, chiunque le rivolgesse la parola lo faceva con un sorriso enorme in volto e con l'umore alle stelle. Stelle... Twilight! Le venne in mente di chiedere nuovamente aiuto a lei. Infondo adesso sapeva la causa di tutto, sarebbe stato diverso stavolta... no?
Mentre era sulla strada per arrivare si chiese varie volte se fosse la cosa giusta, ma una volta giunta non diede più peso a queste paranoie e semplicemente si apprestò a bussare. Due colpi secchi. In poco tempo una puledra viola che aveva l'aria di essere esausta si affacciò dall'uscio. Sospirò.
- ... E adesso cosa c'è Pinkie? - L'unicorno puntò gli occhi al cielo seccata. Con calma e convinzione l'amica le spiego tutto dettagliatamente.
- Una stella. La vita che diventa un party. Mh mh... Pff! - Twilight scoppiò a ridere.
La puledra rosa fece una faccia desgustata e delusa. Dopo tutto ciò che le aveva detto ancora non la credeva! Assurdo! Le venne naturale rivolgerle uno sguardo di supplica. I suoi occhi sembrarono dire a lettere cubitali 'Per favore, aiutami.' ed infine Twilight decise che non poteva lasciare un pony sull'orlo di una crisi di qualcosa a metà fra la depressione e l'ira.
- Ascolta Pinkie, forse ho un idea. Se questo tuo problema riguarda le stelle, forse dovremmo chiedere aiuto a Princess Luna, non trovi? - L'unicorno cercò di proporlo con diplomazia ma appena sentite queste parole la puledra rosa si sovraccaricò di felicità e, trattenendosi a stento, sfoderò il sorriso più enorme che avesse mai fatto.
- Cosa aspettiamo?! Andiamoci subito! - Saltellò abbandonando infine l'idea di contenersi.
Twilight raccolse ogni briciolo di pazienza rimasta e con uno zoccolo intimò a Pinkie di calmarsi, ella sembrò recepire il messaggio.
- Adesso starà dormendo, è pieno giorno. Andremo questa notte, okay? - Le propose.
Pinkie per risposta posizionò uno zoccolo sull'occhio provocando in Twilight curiosità, constatato che ancora l'unicorno non aveva ripetuto le sue azioni insistette premendo ulteriormente la zampa.
- Oh, pinkie promise ovviamente. - Posizionò uno zoccolo sull'occhio e chiuse la porta.
Ormai era deciso, quella notte sarebbero andate a chiarire ogni insicurezza.
 
- - -
 
Da due giorni Applejack, Rainbow Dash, Rarity e Fluttershy non avevano avuto notizie delle altre due amiche, Twilight e Pinkie Pie. Da quella festa sembravano essersi isolate o qualcosa di simile, alcuni pony occasionalmente vedevano passare la puledra rosa, ma l'unicorno invece si era decisamente rintanato nella sua casa/albero/biblioteca, a detta loro.
Le quattro si erano incontrate varie volte e spesso si erano domandate l'un l'altra di loro due, ma nessuno aveva nuove notizie. Lì per lì decisero di non darci troppo peso e di aspettare, ma giunti alla sera del secondo giorno li colse un'immensa preoccupazione e decisero infine di recarsi a casa di Twilight.

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Capitolo 3
*** Verso le stelle. ***


- Tutto pronto Pinkie? - Poggiò sulla schiena il suo zaino, constatando poi che Pinkie l'avesse già indosso.
- Tutto pronto Twilight! - Si rivolsero a vicenda uno sguardo d'intesa. Erano intenzionate ad andare quando qualcuno bussò alla porta. Dei colpi decisi. L'unicorno andò ad aprire e venne letteralmente invasa dalle altre sue amiche che ovviamente notarono le attrezzature per viaggiare.
- Ma guarda se queste non sono Twilight e Pinkie con l'attrezzatura per partire! Che state combinando? - Applejack le scrutò dalla testa ai piedi.
- Uhm, non vorrete mica lasciare Ponyville, vero? - Domandò cautamente Fluttershy, facendo prendere un colpo alle altre tre.
Pinkie sembrò scoppiare a ridere - Figurati se ci trasferiamo! Stiamo andando da Princess Luna per sistemare una faccenda seria. - Concluse con atteggiamento fiero.
- Beh, tesoro, mi sembra superfluo aggiungere che veniamo anche noi. - Rarity si fece avanti, sistemandosi successivamente la sua lucente criniera.
Un pegaso multicolore si gasò - Già! Siamo con voi qualsiasi cosa stiate andando a fare! - Affermò decisa, così Twilight poté constatare che tutte erano pronte a qualsiasi cosa, si limitò perciò a fornir ad ognuna di loro un borsone, tutti con gli stessi contenuti. Dopodiché si decise a teletrasportarsi a Canterlot. Una rapida luce violastra accecò i presenti.
Comparse lì le quattro puledre che non sapevano cosa le aspettava si guardarono attorno scioccate.
- Siamo GIA' arrivate, zuccherino?! Ma allora a cosa servivano le nostre borse? - Applejack le aprì per osservarne il contenuto.
- Non è ovvio? Dobbiamo essere pronti per qualsiasi cosa. - Tagliò corto e si incamminò verso il castello, seguita poi dal resto del gruppo. A fianco a lei si posizionò Pinkie Pie, più determinata che mai.

 
- - -

 
I capelli stellati, identici al migliore dei cieli notturni, si libravano soavemente. Ella rivolse uno sguardo indecifrabile alle sei puledre - Bene. Raccontate. - A quella parola Twilight determinò che era meglio se a parlare fosse lei, l'allieva di Princess Celestia. Con tranquillità e fermezza spiegò tutto, provocando nei visi delle amiche che non erano al corrente di nulla le più svariate espressioni, dalla curiosità allo shock. Una volta ritornato il silenzio Princess Luna si limitò ad annuire e dirigersi verso il balcone, seguita dalle sei puledre.
- Conosco quella stella. Fu lei a trasformarmi in Nightmare Moon con lo stesso stratagemma. A quel tempo non si sapeva ancora, perciò venni bandita sulla luna. Una soluzione in realtà c'è. Bisogna ditruggere quella stella. - Questa affermazione di Luna fece scaturire un'atmosfera solenne, accompagnata da un estremo silenzio che sembrava essere paragonabile solo a quello di una seduta di meditazione.
- E... come dovremmo fare? - Domandò Twilight perplessa.
- Grazie alla mia magia rileverò la fonte del desiderio, la stella, e poi vi porterò su di essa. Una volta lì, Twilight, nessuno sa cosa si potrebbe incontrare, ma dovrai essere forte ed usare la tua magia per farla esplodere. Io sarò lì per recuperarvi e riportarvi ad Equestria. - La voce di Luna faceva trasparire serenità, ma Twilight a quelle parole fu tutt'altro che serena.
Tra varie altre chiacchere per tranquillizzarsi e chiarire ulteriormente il tipo di missione che sarebbero andate a svolgere si fece notte fonda, suonò la campana del castello che indicava la mezzanotte.
In un istante la criniera di Pinkie si afflosciò, diventando liscissima.
Ella se la guardò appanicata - Oh no! Uff, più la notte va avanti, più il party sembra lontano! ... Facciamo presto... - Quasi non riusciva a credere che alla fine la colpa fosse sopratutto sua. Non voleva crederci, infondo aveva solamente chiesto felicità, sempre, anche dopo le sue feste. Non si aspettava questo. Aveva espresso il suo desiderio alla stella sbagliata.








Neko's Corner-
Si, so che è passata un'eternità e non sapete quanto mi dispiace!
Avete presente quando dicevo che non sono brava a portare avanti una storia? Ecco cosa intendevo.
Avevo pronto questo capitolo da più o meno quando ho pubblicato il precedente, ma andava riletto e poi ho perso l'ispirazione. Sapete come capita, no? Ho già pronto il successivo ma se dovessi fermarmi per altri cinque millenni almeno sapete perché, e sapete che non sono morta.
Comunque ormai è fatta, so che è corto, ma almeno ditemi se vi piace.
Accetto anche insulti in mezzo alle recensioni, tanto so che li merito tutti :'D
State freschi!

-Neko

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Capitolo 4
*** Il passato si ripresenta. ***


Visto il cambiamento nella capigliatura dell'amica, tutte concordarono che fosse ormai il momento di partire.
Un'atmosfera solenne invase tutto e tutti, Luna chiuse gli occhi. Il suo corno brillò ed una scia di magia fu rilasciata. Varie implosioni di luce si susseguirono, finché una sorta di rampa apparve dinanzi a loro. Una rampa che aveva tutta l'aria di essere praticamente infinita.
Luna diede già segni di cedimento - Ugh, io percorrerò la strada con voi, ma non potrò salire sulla stella. Sono stata corrotta da essa perciò sarei fin troppo vulnerabile. Non abbiamo bisogno di altri problemi. - Tutti annuirono, eccetto Pinkie, che alla parola problemi sentì un nodo alla gola. Aveva creato un problema enorme a tutti, lei.
Dopo qualche istante che servì per prepararsi psicologicamente, tutti tranne Luna salirono sulla rampa scoprendo con sorpresa che non serviva camminare, perché ci pensava essa a trasportarle ad una velocità mozzafiato alla meta. Se ci si sporgeva esageratamente si potevano persino tranciare con lo zoccolo delle nebulose.
Luna rimase ancora un po' ad aspettare prima di salire, così sarebbe potuta scendere una volta che le altre fossero giunte a destinazione.
Dopo qualche altro minuto infine, cautamente, salì pure lei.
 
- - - - - -
 
- Woohoo! Si va velocissimo! - Rainbow Dash esordì con un'affermazione alquanto fuoriluogo, Twilight la ammonì.
- Insomma, questa faccenda è seria! ... Comunque questo commento me lo sarei aspettato da Pinkie. - Tutte le puledre si girarono a fissarla, teneva lo sguardo spento lontano, verso chissà quali galassie. Tutte sospirarono.
- Speriamo solo di far presto, l'atmosfera senza la nostra solita Pinkie comincia a farsi deprimente. - Asserì per concludere il discorso la puledra multicolore, mostrando determinazione.
 
- - - - - -
 
Finalmente erano giunte. Luna si era fermata poco prima salutandole con un accenno di zoccolo, forse augurando loro buona fortuna. Erano troppo lontane per capire bene.
La stella in questione sembrava essere fatta di ghiaccio, era cupa e gelida, c'era una leggera nebbiolina che impediva la completa visione del vasto luogo. Tutte e sei avanzarono cautamente tenendo i sensi all'erta.
Si guardarono attorno, tutto faceva pensare ad una normale stella, si chiesero cos'avesse di diverso.
Twilight si mise in posizione - Ragazze, non mi sembra il momento di esitare! Indossate i vostri elementi dell'armonia e facciamo presto! ... Ragazze? - Tutte e cinque stavano osservando un punto in particolare della stella, assomigliava ad un insieme di tanti piccoli specchi d'acqua, ma in verità invece di essa vi si trovava materiale evanescente.
Rainbow Dash si rivolse a Twilight perplessa - Ehi Twi, la puledra in questa specie di laghetto non è Princess Celestia da giovane con sua sorella? - l'unicorno incuriosito venne a vedere e, osservando generalmente il luogo in cui si trovava, non riuscì a credere ai propri occhi. Tanti piccoli ed identici specchi evanescenti che custodivano i motivi dei desideri espressi alla stella.
Più in là invece, quasi del tutto coperti da della cupa nebbia nera, altri specchi che sembravano ritrarne le conseguenze. Le sei puledre, terribilmente incuriosite, osservarono prima lo specchio del desiderio e successivamente quello della conseguenza di Luna. Si focalizzò una sorta di ricordo.










Neko's Corner-
A-ha! Vi lascio in sospeso!
No, scherzo, è solo per non far calare l'hype lungo i millenni di attesa, scusatemi D:
Comunque lasciate un segno della vostra presenza, io intanto continuo a farmi sentire forse e qualche volta, comunque grazie del supporto!
Nyaaa, al prossimo capitolo!

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Capitolo 5
*** Il desiderio di Luna. ***


- E' facile, Luna, basta impegnarsi e desiderare a fondo di far sorgere la luna e vedrai che ci riuscirai. Dopodiché vedrai che tutti ameranno le tue notti, e le tue stelle verranno ammirate con speranza. -
- Promesso? - La giovane puledra si voltò per osservare sua sorella, Celestia, che invece aveva lo sguardo rivolto verso il cielo sempre più buio.
- Promesso. Ora sbrigati, è quasi ora. - Le rivolse un sorriso.
Luna si posiziono determinata e fece risplendere il suo corno, emanando a tratti delle meravigliose scintille, la sua magia si rivelò tanto potente da far arrivare la luna alta in cielo. Aperti gli occhi e visto il proprio operato, Luna non riuscì a trattenere la felicità che provava, così quasi istintivamente cominciò a saltellare esultando, per poi abbracciare sua sorella.
- Ce l'ho fatta! Hai visto? Ci sono riuscita! - Sorrise in modo incantevole e pieno di gioia. La sorella ricambiò il sorriso.
- Sei stata fantastica! Te la senti di controllare da sola il cielo ed il nostro popolo? - Senza rendersene conto Princess Celestia sbadigliò.
Luna, notando la stanchezza in sua sorella, annuì.

 
- - - - -

 
Alcune notti erano passate da allora.
Il silenzio regnava, Luna era rimasta sola sul balconcino ad osservare ammaliata le sue stelle ed a controllare che tutto fosse nella norma attorno. A tratti distoglieva tristemente lo sguardo dal cielo per guardarsi intorno, fino a quando non scrutò il paesaggio che si stagliava al di sotto del palazzo per l'ennesima volta. Nessuno si aggirava di lì, nessuno si affacciava dalla finestra per mirare la luna. Si udiva solo una quiete quasi assordante.
Una quiete che rimbombava nelle orecchie di Luna come il più fastidioso dei rumori.
"Beh, Luna, pensa che comunque la notte serve ai nostri sudditi per riposarsi." ma nonostante questo pensiero, sentiva come se nessuno apprezzasse il suo enorme sforzo.
Questa sensazione, col tempo, cominciò a farsi sentire come amarezza all'interno della puledra della notte.
Avvilita continuò a fissare il cielo - Ho sentito parlare mia sorella di stelle che esaudiscono i desideri di chi le vede. Come si chiamavano... ? Mi sembra stelle che cadono... cadenti! Stelle cadenti. Mi piacerebbe vederne una adesso... - quasi come fosse stata richiamata, una stella cadente luminosissima attraversò il cielo come dividendolo in due per poi scomparire. 
Luna la notò e rapidamente espresse un desiderio - Vorrei capire come far sì che tutti ammirino le mie notti - asserì con convinzione.

 
- - - - -
 
 
Da quella notte l'afflizione di Luna non cessò, invece continuò costantemente ad aumentare, fino ad opprimerla.
Una sera, subito dopo essere rimasta sola col suo cielo sul balconcino, la puledra maturò delle riflessioni che la fecero soffrire molto.
"L'unico modo per far sì che la gente noti le mie notti è eliminare il giorno... Ma mia sorella non la prenderebbe bene" Luna sveltamente osservò prima la luna e poi il pavimento, poi si sedette e con rancore pensò "Mia sorella... lei è sempre quella più elogiata... 'le sue giornate sono fantastiche!' dicono tutti. Al diavolo, non mi interessa nulla di lei." Si alzò e si affacciò, una nebbia leggera sembrava essere comparsa minacciosamente sul castello, l'atmosfera era cambiata, il desiderio si stava compiendo nel peggior modo "ho deciso, porterò la notte eterna, così i miei sudditi non potranno non ammirarla!"


 
La visione nello specchio del desiderio cessò di colpo e lo specchio della conseguenza si illuminò. Con un rapido sguardo tutte poterono vedere che la conseguenza fu esattamente quella raccontata loro da Princess Celestia. Luna che diventava Nightmare Moon, che si ribellava e che in seguito veniva segregata sulla luna per mille interminabili anni.










-Neko's Corner-
Finalmente un obbiettivo dei miei è stato completato, il mio primo (ed unico, non preoccupatevi) capitolo filler! *si prepara a ricevere insulti e frutta marcia*
Su, su, non è così male, ho già pronto il prossimo capitolo, non disperate ^^'
E parlando di progetti ed obbiettivi, questa fanfic voglio sia fatta come si deve, non voglio buttarla via ed arrendermi!
Ho intenzione di completarla, fare qualche spinoff a riguardo e anche un finale alternativo. In seguito, ho intenzione di revisionarla da capo a fondo e di tradurla in inglese tutto per conto mio e diffonderla poi anche in inglese! ... Speriamo solo non siano momentanee euforie senza valore di volontà D:
Io ce la metterò tutta, poi quel che succede succede.
Okay, basta dilungarsi, vi ringrazio di aver letto, al prossimo capitolo. c:
Nyaaah 
~

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Capitolo 6
*** La stella distrutta. ***


Applejack abbassò lo sguardo - Chissà cosa deve aver provato sulla luna poi, lo specchio delle conseguenze non mostra un lasso di tempo così lungo... eppure un po' la capisco. - Tutte abbassarono lo sguardo insieme a lei. Dopo aver visto ciò, era impossibile non immedesimarsi nella situazione di Luna.
 

Twilight, rialzando la testa con determinazione, affermò - Beh, adesso abbiamo un motivo in più per distruggere questa maledetta stella! - Tutte si sentirono pervadere da uno strano senso di potenza, si sentivano finalmente pronte per far tornare tutto alla normalità e vendicare la loro principessa della notte e la loro cara amica, che allo stremo dell'umore aveva comunque trovato la risolutezza di indossare il suo elemento dell'armonia. Tutte fecero lo stesso e una potente luce cominciò a scaturire dalle gemme, illuminando del tutto la stella, ma prima che potessero attaccarla delle ombre si precipitarono contro di loro. Non avevano idea degli effetti che poteva causare una collisione con esse, perciò le schivarono con agilità e Twilight le colpì con la magia, ghiacciandole e facendole diventare nebbia.
 

Twilight la fissò con aria molto preoccupata - Non so se è pericoloso respirare questa nebbia, ma meglio non provare. Ora, concentriamoci sul nostro obbiettivo! - Asserì con convinzione, ma non ebbe il tempo poiché fu bersagliata da altrettante ombre fuoriuscite dal terreno che la forzarono al suolo, impedendole ogni movimento. Le amiche guardavano impotenti ed impaurite, non avevano alcun mezzo per combattere quelle ombre. Applejack non si fece fermare da questo e corse verso l'unicorno viola con l'intento di liberarla. Cominciò a rimuovere con gli zoccoli l'oscurità ma essa non aveva consistenza. Tutte vennero in suo aiuto ma sembrava inutile.

Un senso di colpa invase Pinkie, che si sentì responsabile - Maledette ombre... Andate via! Avete causato soltanto problemi, non toccate le mie amiche! - Urlò con gli occhi lucidi ed il suo elemento dell'armonia si illuminò, provocando poi una reazione anche negli altri elementi, che si riempirono di una luce calda e familiare. Quando anche quello di twilight fu intriso di magia, le ombre sfrecciarono via e si nascosero all'interno della stella.
 

- E' il momento ragazze! - Affermò ad alta voce l'unicorno, ma qualcosa non andava. I sensi di colpa non avevano abbandonato Pinkie, che si era seduta e piangeva, con lo sguardo puntato in basso, perso.
 

Tutte la guardarono - E' t-tutta colpa mia, come sempre. - Singhiozzò lei.

L'elemento dell'armonia di Pinkie allora si riempì ancora di più di luce quasi a far risplendere le numerose lacrime che solcavano il viso della puledra, la quale si distrasse per un momento per ammirare la luminosità di tale gioiello. Puntò poi lo sguardo sulle sue amiche, e capì il perché di questa reazione - Siamo con te, Pinkie. - Disserò tutte simultaneamente, inebriandola di una sensazione fra la malinconia e la gioia pura.

Annui debolmente e si mise in posizione - Sono pronta. - Dichiarò.
 

Iniziò un momento soave in cui tutte chiuserò gli occhi ed i loro elementi risplenderono all'unisono per poi emanare fasci di luce che si congiunsero e intricarono varie volte fino a formare una magia potentissima ed avvolgere l'intera stella per poi penetrarla e farla implodere. In quell'istante un orda di ombre venne liberata e volteggiò in aria iluminandosi. Anche Pinkie venne richiamata lì contro la sua volontà e venne inglobata dalla luce.
 

Luna da lontano notò l'immenso splendore e sfrecciando in volo si precipitò così da loro, riuscendo in tempo a recuperarle e farle stare su una sorta di piattaforma creata interamente dalla sua magia. Intantò la sfera di luce continuava a ingrandirsi.
 

Quell'attimo in particolare sembrò durare un'eternità, tutte tenevano lo sguardo puntato verso quell'enorme massa luminosa che lasciava anche trasparire i vari desideri di tutte le persone che si erano rivolte alla stella. Una luce autonoma si distaccò e cominciò a compiere varie giravolte. In quel momento Pinkie si levò per aria e venne avvolta da quel fascio di luce, per poi venir rilasciata con violenza. Luna prontamente la portò sulla piattaforma e la fece stendere, era priva di sensi ed i capelli ancora liscissimi le fluivano armoniosamente lungo il viso.

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Capitolo 7
*** Un sorriso. ***


Luna osservò ancora un istante la causa dei problemi avuti mentre si disintegrava definitivamente, con sguardo perso e riflessivo, dopodiché lo volse alle cinque puledre - Avete fatto un ottimo lavoro. - Sospirò. In seguito si avvicinò a Pinkie nonostante ella non potesse sentirla e sussurrò - Anche tu, sai, sei stata grande. Hai avuto la forza che a me è mancata. Complimenti. - Si ricompose poi e sfoggiò un sorriso velatamente malinconico.
Guardò ancora una volta tutte, con sguardo fiero e soddisfatto - E' ora di tornare a casa. Dobbiamo anche far riprendere Pinkie. - Concluse e ricreò poi la stessa magia attuata per raggiungere la stella.
 
Il viaggio di ritorno aveva allo stesso tempo un sapore di pura felicità e di malinconia, forse creata dalla presenza delle numerose stelle che illuminavano tutto con una fioca luce candida. Nessuno pronunciò una parola, tutti erano intenti ad osservarsi intorno mentre lo spazio scorreva loro davanti ad una velocità vertiginosa.
Sembrò un percorso lungo un'eternità, molto più di quello di andata, seppure fosse rimasto lo stesso. Presto tutte si ritrovarono con i loro zoccoli sul suolo del castello di Canterlot e Pinkie venne fatta distendere sul letto di Luna.
La giovane principessa scrutò per qualche istante la puledra rosa mentre ella inerte riposava tranquilla, con un sorriso soltanto accennato sul muso che pareva trasmettere un senso di assoluta serenità, dopodiché si volse alle amiche - Credo sia meglio lasciarla riposare per ora. - Asserì e procedette fuori dalla stanza, venendo poi seguita da tutte.
Fluttershy timidamente prese parola - Pensa che si riprenderà... ? - Domandò con esitazione.
Luna annuì sorridendo - Certo, dovete solo darle il tempo di riposarsi. Infondo la stella è distrutta ora, no? - fece un occhiolino - Ed a proposito di riposare, è ancora notte fonda e voi sarete certamente esauste. Potete rimanere qui, vi accompagno in una stanza vuota. - Detto ciò si incamminò con al suo fianco le puledre, che non rifiutarono l'offerta della principessa. I corridoi erano immensi e decorati esageratamente, sembravano non finire mai.
Arrivata davanti ad una stanza particolare, con la porta leggermente più grande e dallo stile più ricercato delle altre, poggiò lo zoccolo su essa - Questa è la vostra stanza. - Affermò, per poi aprire la suddetta porta con la magia rivelando una stanza regale arredata con mobili antichi ma allo stesso tempo sorprendentemente conservati, dando quasi l'impressione di mobilia nuova di zecca.
Le cinque puledre si guardarono attorno estasiate, non erano per niente abituate ad un tale livello di lusso, tanto che a loro parve esagerato.
La principessa della notte fece un lieve cenno di testa, come un saluto ed una "buona notte" appena abbozzate, e chiuse la porta.
Rainbow Dash sbadigliò rumorosamente per poi lasciare le sue borse dove capitava, sentiva il peso della stanchezza farsi opprimente e non ci pensò due volte prima di tuffarsi a capofitto nel suo letto. Le altre fecero lo stesso, seppur in maniera più composta.
La dormita che fecero quella notte sembrò essere la più conciliante che avessero mai vissuto in un indefinitamente lungo lasso di tempo. Nulla di particolare successe, il silenzio prese completamente possesso del castello per l'intera nottata.
La mattina seguente si svegliarono tutte abbastanza presto e di comune accordo decisero di andare a controllare la situazione di Pinkie nella camera dove ella aveva riposato. Durante tutto il cammino l'atmosfera seppe di insicurezza, nonostante il peggio fosse passato, regnava comunque la sensazione che qualcosa fosse andato storto in qualche modo.
Arrivarono abbastanza in fretta dinanzi la porta e, con molta meno indecisione che durante tutto il corridoio, la aprirono.
Sull'imponente letto della stanza stava seduta Pinkie, con la criniera nuovamente vaporosa e riccioluta come sempre.
Le amiche sentirono un senso di felicità crescere dentro di loro che portò all'impulso di correrle contro per abbracciarla e per festeggiare. Impulso che venne però rapidamente frenato da un lieve cenno con lo zoccolo di Pinkie, che successivamente indicò la Principessa luna con un ulteriore cenno, stavolta della testa.
In seguito tentò di spiegare il perché della presenza della principessa sussurrando, per evitare di svegliarla. Sapeva che la sera precedente era stata sfiancante per lei, nonostante fosse una principessa subiva comunque in modo massiccio gli effetti di un prolungato uso di magie potenti.
- Dormivo, quando ad un certo punto del leggero trambusto mi ha svegliato. In verità non ho proprio aperto gli occhi, diciamo che ne ho socchiuso uno. Comunque con la coda dell'occhio ho intravisto la sagoma di Princess Luna che si avvicinava, per poi sedersi accanto al mio letto ed osservarmi con un aria che non saprei definire. Magari fiera, magari malinconica. Mi ha fatto compagnia tutta la notte, o almeno credo, poiché dopo un po' mi sono riaddormentata. Alla fine neanche lei ha resistito al sonno, a quanto vedo. - Sorrise ed alle altre, vedendo ciò, parve di non vedere quelle labbra curvarsi da una vita. Persino ella si sorprese di ciò che aveva appena compiuto.
Un sorriso, una semplice espressione di gioia, rappresentava così tanto in quell'istante da lasciare tutti senza fiato e senza parole per spiegare.
- C-Ce l'abbiamo fatta, amiche! Finalmente è tutto passato! - Esclamò per poi ricomporsi subito dopo ricordandosi di Luna.
Twilight annui con sommo orgoglio - Ce l'hai fatta, Pinkie. - Tutte approvarono silenziosamente queste parole.
Fluttershy sembrò esitare - Comunque, Pinkie, uhm... che desiderio avevi espresso? - mormorò. Il viso di Pinkie assunse un leggero color porpora che mise in soggezione la pegaso. Realizzando che la puledra rosa fosse decisamente troppo imbarazzata per parlarne, Twilight decise di farlo al posto suo, riassumendo il più possibile. Durante ciò Pinkie nascose impercettibilmente gli occhi dietro la folta criniera per non vedere le reazioni delle amiche.
Una volta conclusa la spiegazione all'inizio esse non seppero cosa dire e l'atmosfera venne intrisa di un leggero stato di titubanza, intensificato dal silenzio che venne a crearsi.
Applejack, anche per spezzare la tensione, rise allegramente - Beh, zuccherino, sarebbe bastato organizzare un altro party il prima possibile e noi saremmo venute. - spiegò in poche parole. 
Rainbow Dash annuì - Già, i tuoi party sono sempre fenomenali! - Asserì fin troppo ad alta voce per poi venir zittita educatamente da Rarity, che comunque dopo concordò con l'affermazione dell'energica pegaso.
Ci fu un ulteriore momento di silenzio poi interrotto da Pinkie, che accennò un secondo sorriso - Beh... torniamo a casa? - Chiese con tranquillità.
Twilight sembrò confusa - E Princess Luna? - Domandò perplessa lei, volgendo per un istante lo sguardo alla giumenta, con la testa appoggiata al bordo del maestoso letto ed il corpo sistemato abilmente su una sedia particolarmente spaziosa.
La puledra dal manto roseo fece cenno di no con la testa, senza far sembrare ciò un rifiuto negativo - L'abbiamo disturbata anche troppo, preferirei lasciarla dormire adesso. - Espresse con semplicità. Nessuno volle opporsi. Rainbow Dash uscì dalla stanza sfrecciando ed in meno di qualche secondo ritornò e consegnò ad ognuno i propri bagagli.
Pinkie scese con prudenza e per qualche secondo le parve di star perdendo l'equilibrio, ma quando riuscì a ricomporsi afferrò le sue borse, poste per terra al lato del letto. Si avvicinò per qualche istante alla principessa per poi carezzarle la maestosa criniera e sussurrare un 'Grazie' che nessuno parve sentire. Twilight incitò quindi tutte ad avvicinarsi ad ella. In un istante una magia manifestatasi con un'intensa luce viola avvolse tutte le sei puledre, pronte più che mai. Tutte, con sguardo deciso, si misero in posizione e la magia funzionò.
Si ritrovarono a casa di Twilight, nella Biblioteca Golden Oaks. Lei tentennò un po' per la grande quantità di energia usata, per poi riprendersi qualche attimo dopo.
Dopo un lungo abbraccio e qualche saluto tutte si stavano preparando per tornare alle proprie case, quando proprio sull'uscio della porta Pinkie si fermò.
- Dunque, uhm, che ne dite se per domani organizzo una festa? - Propose fiduciosa, scrutando con attenzione lo sguardo di tutte.
Twilight annuì sfoggiando un dolce sorriso - Mi pare un'ottima idea, Pinkie. - Pronunciò. La puledra dal manto rosa per tutta risposta si limitò a sfoggiare un altro dei suoi tipici immensi sorrisi.
Qualche momento dopo erano già tutte uscite, dirette verso le proprie abitazioni con, nel cuore, un incontrollabile senso di felicità.









Neko's Corner-
Ebbene si, questo è il capitolo finale.
Ma non disperate, ho in cantiere un piccolo epilogo, e comunque le sorprese non finiscono mai!
Chissà, magari se esprimete un piccolo desiderio vedrò di fare qualche altra cosetta...
Ma attenzione alla stella che scegliete, nyah! 
~

Neko-

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Capitolo 8
*** La bellezza delle rarità. ***


La luce del sole filtrava fioca nella magnifica camera regale attraverso le maestose tende, probabilmente di un materiale troppo sottile per coprire del tutto le enormi vetrate. Un raggio di sole particolarmente luminoso accarezzò Luna, svegliandola dal suo profondo sonno. Tirava una leggera brezza, stava per cominciare l'estate e la principessa aveva già vissuto dei momenti indimenticabili. Alzò leggermente la testa dalla sua postazione e si guardò intorno, non c'era nessuno a parte lei. Ridacchiò "Tipico di Pinkie, non mi ha svegliata per non affaticarmi." Con calma si alzò dalla sedia constatando che quella posizione le aveva recato qualche dolorino sparso. Si stirò il collo e successivamente le quattro zampe. Quasi in un gesto automatico si diresse verso la finestra, per poi uscire in balcone. Con lo sguardo assaporò l'intera città, sentendosi finalmente libera - E' finalmente un capitolo concluso, quello di Nightmare Moon. - Asserì pericolosamente ad alta voce. Senza rendersene conto attirò l'attenzione della Principessa del Giorno, Princess Celestia, la quale avanzò cautamente verso la sorella, fino ad arrivare al suo fianco.
- Oggi è una giornata magnifica, non trovi? -
Celestia pronunciò una domanda qualsiasi per rompere il ghiaccio, amava quelle discussioni un po' campate in aria che si formavano al mattino presto, quando Luna attendeva ancora qualche attimo per andare a dormire ed ella s'era alzata da poco ed aveva alzato il sole per farlo brillare nel cielo.
La Principessa della Notte annuì mentre con sguardo vago rifletteva sul volgere gli occhi alla sorella o rimanere a scrutare l'orizzonte.
- Già, oggi è una giornata davvero sensazionale. Mi complimento. Fai sempre dei giorni stupendi. - Non riuscì a percepire il tono della sua stessa voce pronunciando queste parole, ma tentò di renderlo il più sereno possibile. Non la invidiava più, ormai, era invece fiera di lei.
Princess Celestia sorrise dolcemente.
- Anche le tue notti sono maestose, mi lasciano ogni volta senza fiato. Sei migliorata incontestabilmente dalla prima volta. - Asserendo ciò rifletté qualche istante sulla possibilità che potesse risultare offensivo, ma non trovò traccia di scherno in quel complimento. Risultava semplicemente la verità, ciò che davvero pensava.
La Giumenta della Notte, nascondendo a malapena un sorriso appena accennato, proferì una frase talmente a bassa voce che parve un sussurro "Le cose vengono apprezzate di più se sono una rarità." Rise con semplicità.
La sorella riuscì a sentire solo a tratti quella frase e non ne trovò il senso. Eppure in quel momento non le sembrò importante, Luna stava finalmente ammirando il suo sole con un sorriso fiero marcato in faccia. Questo la rendeva orgogliosa, da fin troppo tempo non vedeva qualcosa di simile succedere. Le venne spontaneo imitare il gesto della sorella, quasi fosse contagioso.
- Sai, Sorella, ieri è accaduto qualcosa di incantevole. Un giorno te ne parlerò, adesso sono veramente stanca. Credo andrò a riposare. - Rise teneramente. Lo sguardo di Princess Celestia divenne interrogativo per qualche istante ma poi si converti in uno di compiacimento.
- Aspetto di sentire il tuo racconto allora. -
Sorrise e la osservò andare via e dirigersi in camera sua.
 
- E' cresciuta davvero tanto, la mia sorellina. - Affermò con amore, accingendosi ad osservare, come ogni giorno, la vasta terra di Equestria ed i suoi numerosi abitanti, tramite il suo telescopio.












Neko's Corner-
Beh, è giunta alla fine. Questa volta seriamente.
Oh, se per un periodo non troverete la ff su efp non preoccupatevi, sarà normale.
Infatti fra qualche giorno la cancellerò da efp per poi ripubblicarla del tutto revisionata.
Spero seriamente che vi sia piaciuta almeno un po', e ricordate che le avventure non sono finite e mai finiranno!
Lascio a voi l'interpretazione di questa frase, eheh. c;
Grazie di aver letto.

Nyah 
~

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