La nuova era di xendor (/viewuser.php?uid=29285)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ~ Visione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1~Luce ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2~Contrasto ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3~Nel nome di kira ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4~Puzzle ***
Capitolo 1 *** Prologo ~ Visione ***
PROLOGO
~ VISIONE
Anno 2012,dopo la scomparsa di kira
il mondo è precipitato
nell’oblio,i criminali sono in costante e vertiginoso aumento
da due
anni,ovvero da quando le morti erano cessate.
Nessuno cammina più
tranquillo per le strade nelle quali i
criminali minori tendono i loro agguati; la polizia,impotente,cerca
invano di
stabilizzare la situazione ma ora che kira non esiste
più,nessuno ha paura di
essere ucciso.
Dopo la luce conosciuta 9 anni
prima,i sostenitori del loro
Dio kira sono disperati e organizzano bande clandestine che si
infiltrano tra i
criminali e li sterminano,tutto ciò perché
vogliono riportare il mondo alla
perfezione. Non passa notte senza scontri armati fra le bande della
KNG,quelle
criminali e la polizia. Non c’è stato senza la
pena di morte: le prigioni non
riuscirebbero a contenere tutti i criminali e ora anche per i crimini
più lievi
si ha un processo sommario e la condanna alla pena capitale. Il mondo
sembra
destinato alla distruzione totale.
Carpi,città di medie
dimensioni situata nel nord Italia,grande
polo scolastico,manifatturiero e di ricerca; durante il periodo dove la
parola
di kira era legge,ha subito una grande trasformazione e un imponente
aumento
della ricchezza:le scuole sono cresciute,è stata eretta
un’università e sono
stati edificati grandi palazzi progettati da famosi architetti.
Liceo scientifico di Carpi,costruito
in mezzo al polo
scolastico per eccellenza della provincia.
Una classe come le altre del
3° piano di nuova costruzione:
ambiente pulito,curato e grandi vetrate scorrevoli che sostituiscono le
finestre,sulla porta un foglio con diversi disegnini che in primo piano
riportava la scritta “5 Cs”; una giornata come le
altre di scuola…o quasi.
Gabriele se ne stava a guardare fuori
dalle vetrate,l’aria
annoiata.
- Nell’anno 2003,i maggiori
criminali cominciarono a…così le
forse di polizia…- casuali parole arrivavano alle orecchie
di Gabriele
Guaitoli,il migliore della classe ,il genio annoiato a cui non
interessava la
competizione, l’affascinante,colui che possedeva tutte le
virtù,l’invidia dei
ragazzi e il sogno delle ragazze di tutta la scuola
“sempre la stessa storia!
Come se non sapessimo cos’è
successo 9 anni fa! C’era chi credeva in quel sogno! E poi
all’improvviso kira
è sparito e siamo precipitati in questo schifo”
Gabriele se ne stava sempre
così,a guardare le
finestre,quando la sua compagna di banco e ragazza,Elisa, non
c’era. Nessuno
gli diceva niente: tutti sapevano che era in grado di ascoltare
comunque,nessuno poteva coglierlo senza il segno sul libro e che
comunque queste
cose le sapeva.
Se ne stava a guardare la finestra
quando nel cortile della
scuola comparve qualcosa; Gabriele ebbe come un flash-back,vide nella
sua mente
un ragazzo,vestito con un maglione nero che guardava fuori dalla
finestra e
vedeva un quaderno cadere nel cortile,esattamente come stava succedendo
a lui.
La campanella di fine lezioni
suonò e tutti uscirono
correndo verso l’uscita
- Gabry,non vieni con noi? - chiese
il suo amico Mattia
- Si,arrivo subito! -
- Allora ti aspettiamo qui
– urlò l’altro ragazzo,Lorenzo
Gabriele si avvicinò
all’oggetto che si era materializzato
nel cortile,ma nella sua mente comparve di nuovo quel ragazzo,che si
dirigeva
verso un oggetto nero nell’erba.
Senza farci caso,si
avvicinò all’oggetto,si chinò e lo
prese
in mano ma questa volta non poté ignorare le immagini che
gli apparivano: il
ragazzo prese anche lui l’oggetto e lo
fissò… era un quaderno nero,simile a un
blocco degli appunti rilegato ma sulla copertina riportava la scritta
“death
note”. Gabriele aprì il quadernetto e lesse sul
retro-copertina “how to use
it”,immagini del ragazzo che scorrevano nella sua mente,di
lui che scriveva sul
quaderno guardando la tv,leggendo nomi dal computer,persone che
morivano,che si
accasciavano a terra inermi,e ancora nomi,nomi e nomi. Gabriele
urlò; le
immagini scomparirono.
- Gabry,che c’è?
Ti sei fatto male? –
- No,no sto bene – disse
Gabriele che si affrettò a
nascondere il quaderno nero – mi sono solo storto il
piede,che impacciato che
sono – continuò con un sorriso forzato
- Mmmmm… ok! Anche se
è strano da te! –
- Si,ma adesso è meglio
andare o faremo tardi! Sai cos’è
successo due settimane fa a una ragazza che è uscita da
sola,fuori dalla
mischia? –
- Già,i tempi della
sicurezza sono finiti oramai! Si stava
così bene quando c’era kira! –
- Stai sostenendo kira? Ma se
l’hai sempre
criticato,Mattia!-
- I tempi e le idee cambiano di pari
passo: ti accorgi
dell’utilità delle cose solo quando le perdi-
La faccia di Gabriele si
incupì
- Sei sicuro di stare bene?
– disse Lorenzo cambiando
discorso
- Si,si sto bene …
anzi,mai stato meglio- disse – ma ora
andiamo,su! Ho tante cose da fare a casa –
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 1~Luce ***
Guida alla lettura:
“”
in mezzo alle
frasi o alla narrazione è simile a una citazione o alla
pronuncia di una
scritta; se invece lo trovate a capo è il pensiero di un
personaggio
- - parlato
[] cambio di luogo durante il capitolo
Ringrazio tutti per i commenti! E
rispondo a Freija che
presto(dal capitolo 3)salterà fuori ciò che tu mi
chiedi…eh già,chi sarà
l’antagonista
di gabriele?
CAPITOLO
1 ~ luce
Dopo poco Gabriele arrivò
a casa e si chiuse in camera sua;
gettò la giacca sul letto,buttò a terra lo zaino
ed ne estrasse il
quaderno,posandolo sulla scrivania.
“death note…
quaderno della morte… the uman whose name is
written on this note shall die… il nome dell’umano
il cui nome sarà scritto su
questo quaderno morirà...”
-Che gran cazzata!- pensò
ad alta voce Gabry
“anche se… uno
scherzo così elaborato è quasi impossibile da
fare,e poi quelle immagini,questo coso che è comparso
così all’improvviso dal
nulla in mezzo al giardino…ci deve essere qualcosa dietro
tutto ciò… a kira
servivano nome e viso e queste fantomatiche regole dicono che bisogna
scrivere
il nome e avere in mente il viso della persona da
uccidere…che bello
scherzo,chi l’ha fatto deve averci lavorato
parecchio!”
Due mesi dopo,dicembre
2012…
-Anche oggi continuano ad arrivare in
tutte le redazioni di
tutte le emittenti notizie di persone morte all’improvviso
per strada o nelle
loro case,e come sempre tutte sono sospettate di essere omicidi,
terroristi,mafiosi
o sono in prigione da tempo. Sono criminali i cui nomi sono palesi a
tutta la
popolazione mondiale per la loro pericolosità e fama; che
kira,il giustiziere
che due anni fa è misteriosamente scomparso sia tornato?
Oppure le bande
riunite sotto la misteriosa organizzazione KNG stanno compiendo la
vendetta
tanto annunciata? Questo nessuno lo sa,siamo certi solo che
l’impennata criminale
registrata sta cominciando a scendere per la prima volta dopo 2 anni;
per
maggiori dettagli vi rimando allo speciale questa sera alle
21:00,sempre qui,su
Information Channel,e ora passiamo alle notizie sportive…-
la voce proveniente
dalla tv si spense e lo schermo diventò nero,un ragazzo dai
capelli castani
spettinati ma attraenti,gli occhi verdi nascosti dagli occhiali e una
maglia
bianca con la scritta “giustizia” era steso sul
letto,il telecomando in mano;
di fianco a lui,una creatura alta quasi fino al soffitto anche se
piegata e
curva,ridacchiava divertito mentre sulla faccia dell’umano si
dipingeva l’espressione
di uno che sta trattenendo una risata.
-Allora,che ne dici,ryuk? Ti piace
come sto trasformando il
mondo? Io,l’erede
di Light Yagami che nove
anni fa per primo iniziò a fare quel che adesso faccio
io,ovvero uccidere la
feccia che abita questo mondo,finirò ciò che lui
e i suoi adoratori hanno
iniziato dovessi rimetterci anche io la vita!-
-Uhuh! Sei proprio uno spasso,sei
proprio simile a lui!-
-Non esattamente,io ho diversi amici
e ammiratrici pronti a
sostenermi in caso di pericolo,a differenza di lui,che è
morto per mano di Near[riuk
non la racconta giusta a Gabriele,gli tiene nascosto che a uccidere
Light è stato
lui ndr me]-
-E adesso che cosa farai?-
-A quanto pare L non esiste
più e un gran numero di persone
appoggiano già gli ideali di kira; diciamo pure che ho la
strada spianata! E
poi le bande della KNG mi appoggeranno di sicuro me mandassi in onda un
messaggio pubblico-
-E come Light tu hai intenzione di
creare il mondo
perfetto?-
-Si,non sono lontani i giorni in cui
non esisteva il crimine,tutti
sognano che quel mondo che due anni fa ha cessato di esistere ritorni!
Ucciderò
tutti i criminali e kira tornerà legge,e questa volta il
regno di luce che
instaurerò durerà a lungo,e alla mia morte
passerò il titolo di kira al mio più
fedele servitore! Solo quando ogni persona penserà che il
crimine è il male e
io sono la luce kira potrà andarsene per sempre…-
-Gabriele,vieni a mangiare! La cena
è pronta!-
-Arrivo mamma! Solo un attimo!- disse
Gabriele,affrettandosi
a nascondere il death note
-Lo sai che quando morirai la tua
anima cesserà di esistere?
Non andrai né al paradiso né
all’inferno,scomparirai- esordì riuk
-Mi spiace ma ti sbagli- ripose
divertito Gabriele – Quando starò
per morire rivelerò la mia identità e il mio nome
sarà per sempre impresso
nella storia come sinonimo di luce!-
Gabriele consumò in fretta
la cena,con insolito poco appetito;
erano due mesi che uccideva persone,il mondo si stava già
convertendo,ma non
era soddisfatto e,nonostante il suo nome sarebbe rimasto impresso nella
storia
dell’umanità per sempre,il destino della sua vita
lo turbava: non aveva mai
seriamente creduto in nessuna religione,e quando diventò
abbastanza grande
cominciò ad adorare kira come Dio terreno,senza timore di
parlare alla gente
delle sue idee; non aveva anche mai seriamente creduto a una vita dopo
la morte.
Ma la conferma che la sua anima si sarebbe estinta fu un duro colpo per
lui,che
lo turbò profondamente.
[Stesso momento,a qualche chilometro
di distanza,in una
città vicina]
-E così il nuovo kira si
sarebbe sistemato nei dintorni?-
-Esatto, Roger- disse una figura alta
nella media,i capelli
sbiancati,sui ventiquattro anni,circondato da giochi di vario genere
–le uccisioni
di criminali minori si concentrano da queste parti,e ciò fa
pensare che kira
conosca i nomi di questi piccoli ladri proprio perché abita
in mezzo a loro-
-Però pensavo che
bruciando il quaderno avremmo risolto
tutti i nostri problemi! Come ha fatto a comparire un nuovo kira?-
-Probabilmente,signor Matsuda, esiste
un altro quaderno in
circolazione,che probabilmente è appena arrivato sulla Terra
o ci è tornato una
seconda volta-
- Come al solito hai ragione,Near-
-Comunque ciò che non mi
convince è che la maggior parte
dell’ex SPK è morta in questi due
mesi…è come se questo nuovo kira sappia cosa
è successo due anni fa e chi siamo…potremmo
morire da un momento all’al…- Near
dilatò gli occhi,aprì leggermente la bocca e si
posò la mano sul cuore
-Near! No!- urlò
Matsuda,correndo a sorreggerlo
-Nomino…nomino il numero
3…lui sarà il mio successore…-
-Non dire
così,è solo stanchezza!-
-Questo è il posto
gius…-
Il corpo di Near si
accasciò a terra,sorretto per le spalle
da Matsuda,privo di vita
-Near…- mormorarono i
membri dell’SPK rimasti
Il death note,un quaderno in grado di
uccidere chiunque…basta
solo scrivere il suo nome sopra le sue pagine. Sono state scritte molte
pagine
di questo quaderno, ma l’ultima è la
più spettacolare di tutte: un’intera
facciata per un solo nome il cui riassunto potrebbe essere:
Nate River, morte per infarto alle
10:12 del 12/12/2012. Dopo
aver portato il restante SPK in una città vicino a Carpi e
dato istruzioni per
il suo successore muore all’improvviso durante una riunione
dove nominerà il
suo successore,a caso fra quelli presi in esame
“Da domani inizia il mio
regno indiscusso di luce!”
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Capitolo 3 *** Capitolo 2~Contrasto ***
Ringrazio di nuovo per i commenti
lasciati! Non pensavo che
un’idea del genere fosse tanto originale! Anzi,temevo che
qualcuno mi venisse a
dire che stavo plagiando *_*
Grazie di nuovo a tutti per il supporto
che mi date e dei
vostri complimenti… ed ecco a voi il 3°
capitolo,devo ammettere che non sarà niente di speciale ma
fa da introduzione al prossimo,dove ci sarà una bella
sorpresina!
Capitolo
2 ~ Contrasto
-Se anche Near è morto,noi
non possiamo più fare niente,non
aveva ancora scelto un successore-
-Jevanni ha ragione,era ancora
indeciso su chi gli sarebbe
dovuto succedere…a questo punto dovremmo abbandonare
tutto,visto che siamo
senza una guida-
-No! Vi sbagliate!- urlò
Matsuda
-Come sarebbe a dire?-
-Hal,Jevanni,Roger…in
realtà Near ha nominato qualcuno…ha
detto qualcosa riguardo il numero 3; vi dice niente?-
-Il numero 3…- disse
pensierosa Hal -…non è quel candidato
che abita qui vicino?-
-Si,certo! Quel ragazzo che frequenta
la 5° B del liceo
classico…mi era sembrato il più sveglio di tutti
quando li abbiamo esaminati-
esclamò Jevanni
-E allora dobbiamo chiamarlo
subito,non dobbiamo perdere
tempo! Ora il caso kira dipende da noi-
[Poco dopo,in una casetta poco
distante]
Tutututatutututatutututatutututa…
-Dove ho messo il telefono? Mai
possibile che mio fratello
debba sempre mettere in disordine la camera?!... oh! Eccolo!...Pronto?-
Dal cellulare uscì una
voce acuta e distorta
-Parlo con Giacomo Guerri?-
-Si…sono io…chi
mi cerca?-
-Ti informiamo che sei stato scelto
per essere il successore
di N; se vuoi accettare l’incarico fatti trovare alle 22:10
precise davanti il
palazzo centrale della Intelligent Corporation. Se non ti presenterai
non
potrai più contattarci. Chiudo-
-Hei aspettate un attimo!...chi
se…accidenti,ha
riattaccato!-
“Sono le 20:30 e il palazzo
è qui vicino,ho ancora tempo…ma
potrebbe anche essere una balla: anche se kira è ricomparso
i criminali sono
ancora tantissimi e questo potrebbe essere un agguato… che
faccio? Vado oppure
no?”
Un’ora e quaranta minuti
dopo,Giacomo era davanti al
cancello d’ingresso all’immenso grattacelo sede
della Intelligent
Corporation,grande azienda del settore video-ludico e tecnologico nata
sotto la
spinta economica del mondo sottoposto alle leggi di kira; era un
palazzo
immenso,con facciate di vetro nero dall’esterno e cristallino
dall’interno,immerso in un altrettanto ciclopico parco. A
qualche metro da lui
una figura vestita con un impermeabile nero se ne stava immobile contro
il
muro,le mani in tasca e un cappello calato sul viso. Erano
già da tempo li,ma
nessuno pareva avere l’intenzione di attaccare
discorso,finché Giacomo non si
avvicinò allo sconosciuto
-Chi sei?-
La figura restò zitta
-Mi hai chiamato te questa sera?-
La figura continuò a tacere
-Sono Guerri Giacomo,mi hai chiamato
te?-
-Piacere di conoscerti,G.;Near
è morto,se vuoi diventare il
suo successore,seguimi-
I due si allontanarono,dirigendosi
verso uno degli edifici
minori che si trovava nel parco
-Poso sapere come ti chiami?-
-Chiamami Jevanni,piacere di
conoscerti! fra poco conoscerai
quel che resta dell’spk,coloro che indagarono su kira due
anni fa- mentre
parlava,Jevanni premette un mattone del piccolo chiosco e nel terreno
si aprì
un buco,dove i due cominciarono a scendere. Giunti alla fine della
scala,davanti a loro si aprì automaticamente una porta che
rivelò il quartier
generale dell’spk – questo è il nostro
quartier generale; ti presento Hal,Roger
e Matsuda –
-Buona sera a tutti-
-‘sera- disse Hal,cupa
-Visto che qui nessuno ha molta
voglia di parlare ti
spigherò le cose in breve: Near è
morto,probabilmente ucciso da kira. Fin da
quando siamo arrivati qua ha cominciato a scegliere diverse persone che
avrebbero potuto succedergli e prima di morire ha nominato te-
-Quindi io…sarei il
successore di Near?-
-Esatto- ribatté Matsuda
-Ok…allora
io…accetto l’incarico-
-Benvenuto nel gruppo- disse
Jevanni,allungando la mano
-Grazie,non vi deluderò-
-Ricorda,d’ora in poi ti
chiamerai G.-
***
Giacomo se ne tornò a casa
poco dopo e dormì una notte piena
di strani pensieri di gloria e di paura,si chiedeva se kira sarebbe mai
riuscito ad arrivare a lui come aveva con Near,che aveva incastrato
l’altro
kira,colui che per sette anni aveva letteralmente dominato il mondo.
Quando si
svegliò fu a causa di un incubo: era rinchiuso in un
edificio buio,con infiniti
corridoi: ovunque andasse non riusciva mai a uscire e
corre,correva,senza mai
voltarsi indietro perché non aveva tempo di voltarsi:a
inseguirlo era una
gigantesca mano nera che spuntava dall’oscurità e
si muoveva con essa.
Andò verso il bagno,si
specchiò; i capelli riccioluti erano
un po’ scompigliati e spettinati,gli occhi scuri erano
stanchi e sembravano
fissare qualcosa che lui non riusciva a vedere; il viso era pallido e
sudaticcio: quel sogno doveva averlo davvero agitato.
Si spogliò e si fece una
doccia fresca,mentre pensava alla
notte precedente,all’incontro e a kira; era stato eletto
successore di Near,ma
cosa poteva fare lui? Da dove poteva cominciare le indagini?
Tutututatutututatutututatutututa…
Giacomo allungò la mano
fuori dal vetro opaco e afferrò a
tastoni il cellulare
-Pronto? Cosa è successo?-
-Cosa? Cosa sarebbe dovuto succedere?
Mi sono dimenticato
qualcosa? -
-Ah,ciao Gabry! Lascia stare,pensavo
che fossi qualcun
altro-
-Mmmmm…ok…ti
volevo solo ricordare che oggi sei invitato
alla festa di compleanno di Lorenzo-
-Si,si,me lo ricordo!- la faccia del
ragazzo si fece
triste,come se fosse deluso
-Allora ciao! Ci vediamo questo
pomeriggio-
-Certo…ciao!-
“Me ne ero scordato,fortuna
che non ho impegni! Ma se
chiamano quelli dell’spk che faccio? Dico che sono a un
compleanno e non posso
venire? Speriamo bene…”
Finì di asciugarsi,si
vestì e fece di malavoglia colazione,la
testa concentrata su altro. Aspettò lo scuolabus e,sempre di
malavoglia,vi
salì.
Dopo qualche ora di scuola
salì su un altro autobus e si
diresse verso la caso del suo amico,con una sportina che celava un
pacchetto
rosso; fu l’ultimo ad arrivare a causa dell’intenso
traffico di quel sabato e
trovò tutti gli altri già li a festeggiare.
Trovò naturalmente il festeggiato e
gli altri loro amici d’infanzia: Gabriele e la sua
ragazza,Elisa,Mattia oltre a
Laura e alle sorelle di Mattia e Lorenzo,amiche anche loro fin da
quando erano
piccole
-Ciao a tutti! Come va? E auguri
Lorenzo,felici 18 anni!-
chiese Giako
-Diciamo che sto benone- disse
Gabriele
-Si,anche noi altri- risposero quasi
all’unisono gli altri
Erano tutti vestiti
elegantemente:Lorenzo era il primo tra
loro a compiere diciott’anni:Mattia era vestito con un
semplice dolcevita
indaco e un paio di jeans scuri;sua sorella e quella del loro amico
invece
vestivano in modo quasi identico,con un paio di jeans e una maglietta
rossa.
Gabriele indossava un paio di pantaloni neri di velluto,una maglia
anch’essa
nera e in un affascinane contrasto,una felpa candida con i risvolti
verdi,oltre
ai suoi occhiali neri e affusolati; la sua ragazza vestiva con un paio
di
scarpe eleganti,ma senza il tacco,delle lunghe calze nere,una minigonna
di
jeans e una maglietta piuttosto provocante bianca,i capelli tinti
d’oro e mossi.
Giacomo si soffermò un attimo a guardarla,catturato dal suo
fascino,ma distolse
subito lo sguardo ricordando che entrambi erano già occupati.
La sua ragazza. Giacomo
sentì come un groppo in gola;si
guardò intorno,ma tra le persone davanti a lui non
c’era; dov’era finita Erika?
-Ha...-cominciò a
balbettare-Hai invitato anche Erika?-
-Si,certo! Perché non
l’avrei dovuta invitare? In fondo
siamo tutti amiconi da anni- rispose Lorenzo,sorridendo
-Ma lei qui non
c’è…e io sono anche piuttosto in
ritardo-
-Effettivamente è
strano,è sempre così puntale…e
ciò è
piuttosto strano per una ragazza-
-Come sarebbe a dire
“è strano per una ragazza”?-
-Ahem…. Fate come non
l’avessi detto- rispose preoccupato
Gabriele
Ma Giacomo non ascoltava tutto
ciò,aveva già estratto il
cellulare e chiamato Erika…lunghi secondi passarono mentre
gli altri ridevano
alla battuta di Gabriele e del bisticcio che stava saltando
fuori…ma il
telefono squillava invano
-Non risponde!-
-E che problemi ti fai?
Sarà semplicemente in ritardo e avrà
dimenticato il cellulare a casa o qualcosa del genere- rispose seco
Mattia
-E se non fosse
così…e se fosse stata rapita? Vi rendete
conto che cosa sta succedendo in questi ultimi anni?-
-Se kira non fosse scomparso,a
quest’ora saremmo tutti
felici e liberi- disse Gabriele,guardando per aria
-Kira usa metodi sbagliati! La
giustizia dovrebbe essere
perseguita normalmente- ribatté Giacomo,indispettito
-E dov’è questa
giustizia? Dove è finita? Per colpa di chi
siamo in questa situazione? Non di certo per colpa di kira!- rispose
Gabry;tra
i due c’erano spesso discussioni: Gabriele con Elisa e Mattia
avevano sempre
sostenuto l’operato di kira,ed era palese che spesso avevano
collaborato con
lui spedendo le foto di criminali online; invece
Lorenzo,Giacomo,Erika,Chiara e
Giulia avevano sempre condannato i metodi di kira,credendo per etica
che
nessuno aveva diritto a togliere la vita agli altri,e chi lo faceva
doveva
essere considerato un assassino –Semmai dimmi
dov’è finita la polizia! Che cosa
sta facendo per noi?-
-Uhuh! Sembra che stia cominciando
una discussione- disse
riuk,dietro Gabriele –anno dopo anno gli umani sono sempre
più divertenti! E
quello che è più divertente è che la
causa della spaccatura e della discussione
fra voi sei proprio tu!-
Ci fu un lungo momento di
pausa,durante il quale i due
ragazzi si guardarono in cagnesco e Lorenzo,notando ciò
intervenne –Perché non
aspettiamo ancora mezz’ora? Se non arriva chiamiamo la
polizia-
-Sono pienamente d’accordo
– risposero all’unisono i due
Così detto si avviarono su
per le scale,a festeggiare il
compleanno. Cominciarono a scherzare e a ridere ma,minuto dopo
minuto,la loro
felicità scompariva finché,terminata
l’abbondante mezz’ora, Giacomo prese in
mano il cellulare e chiamò alla centrale. Le ricerche
cominciarono la sera
stessa; la compagnia andò a cenare malinconicamente in una
pizzeria nel centro
della città,triste a causa della probabile sorte della loro
amica. Finito di
cenare scartarono i regali: qualche vestito,un libro,qualche giochino e
scherzetto.
Tutto procedeva così,le
espressioni delle facce cupe e
tristi nascoste sotto un sorriso forzato; erano tutti
preoccupati,tranne
Gabriele e Giacomo. I loro sentimenti erano diversi,più
focosi e difficili da
mascherare: rabbia,furore,insoddisfazione,senso di
inutilità… voglia di
distruzione.
All’improvviso il cellulare
di Giacomo squillò
-Pronto?- rispose,lo sguardo fisso in
avanti
-Siamo della polizia. Sono state
trovate tracce della
persona da voi segnalata; a quanto pare è stata rapita.
Abbia anche già
rintracciato il probabile covo dei rapitori,che hanno avuto la bella
idea di
non mettersi guanti o altre protezioni oltre ad avere precedenti; il
luogo è
via Udine 17,ma vi preghiamo di non avvicinarvi per il vostro bene-
-O…ok…va
bene…fateci sapere come va…arrivederci-
-Allora,che hanno detto?- chiese
Gabriele,senza aspettare
che Giacomo riponesse il telefono
-Hanno scoperto il covo di quei
bastardi - un sorriso di
vittoria si dipinse sui loro volti – andiamoci subito!-
-Certo!-
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3~Nel nome di kira ***
Capitolo
3 ~ Nel nome di kira
Quella notte il cielo era nero e
l’assenza della luna,oscurata
dalle nuvole, infondeva un’aria tetra alla notte. Gli alti
lampioni
illuminavano le vie e la piazza in modo spettrale mentre il vento
gelido
dissuadeva la gente da uscite serali; tutto era calmo,gli alberi
ondeggiavano e
le ultime foglie dorate si staccavano dagli alberi e venivano portate
via dal
vento.
Nell’oscurità di
alcune viuzze laterali,un gruppo di ragazzi
correva a perdifiato districandosi in quel labirinto di
incroci,svoltando prima
a destra,poi a sinistra; il gruppo corse per una decina di minuti
finché non
sboccò in un’ampia strada,decine di auto della
polizia ferme,con le sirene
accese,davanti a un grosso e decadente edificio. Davanti alle macchine
diversi
uomini con scudi e vestiti neri avevano creato un blocco immobile
disposto a
semicerchio davanti all’ingresso; dietro,diversi uomini se ne
stavano
acquattati dietro gli sportelli dei veicoli.
Per i ragazzi fu come trovarsi in
mezzo a un film
poliziesco,con le luci blu e rosse che proiettavano lugubri ombre
intorno a
loro.
Il gruppo si arrestò di
colpo davanti a quello spettacolo e
dopo un momento di esitazione cominciarono ad avanzare verso le auto
-Hei,dove credete di andare?- un
poliziotto si fermò davanti
a loro,impedendoli di passare –Non potete avvicinarvi,stiamo
per fare un blitz
all’interno dell’edificio-
-Perché dovreste rischiare
la vita della rapita con un
blitz?-
-Perché questi sono gli
ordini,ragazzo!- disse seccato il
poliziotto
-E chi sarebbero i criminali?- chiese
Gabriele
-Sono tre,tutti con precedenti di
scippo o rapimento: Marco
Paoli,Mohamed Frahie e Stefano Valeri- rispose il poliziotto,contando i
criminali sulla mano
-Grazie,agente!- rispose
Gabriele,salutando l’agente
Il poliziotto tornò al suo
posto,dietro allo sportello di
una volante mentre Giacomo interrogativo chiese -Perché
volevi sapere i nomi?-
-Semplice curiosità e se
fossi stato in classe con noi altri
alle medie avresti riconosciuto un nome che non sentivi da tanto tempo-
rispose
calmo Gabriele –Oh,un messaggio di mia madre,vuole sapere
dove siamo! Restate
qui,le rispondo in un attimo-
-Ok,fai pure! Noi restiamo qui a
vedere che succede-
Gabriele,appena fu abbastanza lontano
passò il cellulare
nella sinistra e con la mano destra sfilò dalla tasca
interna della sua giacca
un quaderno nero con una stilografica,lo aprì e
cominciò a scrivere velocemente
quattro nomi mentre coll’altra mano rispondeva al messaggio.
Appena ebbe finito
di scrivere sul quaderno lo nascose nella giacca,si girò e
tornò dai suoi
amici. Nello stesso momento la polizia partì
all’assalto del fabbricato; i
minuti passarono lenti mentre tutti se ne stavano a fissare,il viso
privo di
espressione,l’ingresso.
Tutti tranne uno: sulla bocca di
Gabriele si andava via via
dipingendo un’espressione di trionfale vittoria.
Quando la polizia
uscì,stava trascinando un’agente ferito su
una barella; era l’agente che aveva fermato il gruppo poco
prima. Pian piano
uscirono tutti gli agenti mentre in lontananza si cominciò a
udire il suono di
un’ambulanza; cominciò a piovere.
Per ultimi dall’edificio
uscirono una ragazza avvolta in una
coperta e un poliziotto,a cui si teneva stretta; appena vide in
lontananza il
gruppo,corse subito verso di loro. Era quasi l’esatto
contrario di Elisa:
indossava dei jeans e una maglia piuttosto larga;i lunghi capelli
castani erano
spettinati,il volto incorniciato dagli occhiali rossi; quando fu
abbastanza
vicina si buttò subito tra le braccia di Giacomo e
cominciò a
piangere,singhiozzando
-C…crede…credevo
che non ti…che non ti avrei più rivisto!-
-Anche io sono stato preoccupatissimo-
-Da quel che ho saputo sei stato te a
preoccuparti per primo
per me! Sei davvero così gentile!-
-Mi scusi,signorina,ma deve
rilasciare una deposizione per
il caso,anche se i criminali sono morti- intervenne un agente
-Morti? Come sarebbe a dire?- chiese
Giacomo
-Si,morti,quando siamo entrati si
sono sparati fra di
loro…ma purtroppo è morto un nostro agente a
causa di un proiettile vagante-
-Ah,ok…va bene-
-Allora se non vi dispiace io vado a
fare questa cosa con
l’agente- disse Erika,sorridendo –Non
aspettatemi,mi faccio venire a prendere in
macchina-
-Ok,allora ci vediamo
lunedì!- risposerò tutti quasi in
coro,mentre si allontanavano
****
-E così il tuo amico
avrebbe chiesto i nomi dei
criminali,G?-
-Esatto,proprio così ma
non credo che lui sia kira,è mio
amico da una vita-
-Allora forse non hai capito come
funziona,G! Questa è una
guerra,una partita a scacchi. Chi commette una mossa falsa cade in
svantaggio
ma può sempre risollevarsi in pochissimo tempo-
-Cosa intendi dire,Matsuda?- chiese
interrogativo Giacomo
-Che se quel tuo amico fosse
kira,probabilmente
dissimulerebbe per distogliere i sospetti da se…e se le cose
sono andate come
crediamo i criminali e il poliziotto sono morti a causa sua: ha chiesto
i
nomi,li ha scritti sul death note e poi ha ucciso perfino il poliziotto
in modo
che non potesse parlare-
-Anche se tu avessi ragione,dove
l’ha preso il nome del
poliziotto?- disse Giacomo che cominciava a spazientirsi
-Potrebbe aver fatto lo scambio degli
occhi-
-Gabriele non è il tipo da
farlo: non rinuncerebbe neanche a
un secondo della sua vita,figurarsi di metà del tempo che
gli resta!- questo G
lo sapeva bene: Gabriele era un tipo attaccato alla sua vita e non
avrebbe mai
fatto nulla che potesse ridurla ma solo qualcosa che
l’avrebbe potuta aumentare
o preservare.
-Sono arrivati nuovi dati riguardo
alle morti!- esclamò Hal
–sono morte centinaia di persone oggi! Sembra proprio che
kira si stia dando da
fare!-
La gigantesca stanza era piena di
monitor su cui scorrevano
dati con grafici,nomi,fotografie e tabelle; tutto era rimasto invariato
da
quando era morto Near…una stanza scura piena di
computer,monitor e telefoni,il
pavimento di legno pieno di mucchi di cartacce. Regnava
un’aria triste in quel
quartier generale sia a causa della morte di Near che per tutte le
persone che
morivano ogni minuto
-Guardate,continuano ad arrivare
notizie di criminali
morti!-
-Ahem…sentite…ho
deciso di mandare in onda un
filmato…si,insomma,un messaggio a kira da parte mia-
-Per me va bene,basta che tu non dica
frasi compromettenti-
disse Hal
-Anche per me va bene,possiamo
registrare da subito il
messaggio- rispose Matsuda
-Allora facciamolo subito!-
Dopo un’ora il messaggio
era pronto,ma decisero di mandarlo
in onda solo una settimana dopo,in un momento dove chiunque avrebbe
potuto
vedere il messaggio.
Quella sera G tornò a casa
sfinito dalla giornata di
indagini e si chiedeva anche perché continuava a farlo:
l’unica cosa che
facevano ogni giorno era controllare grafici e morti che non portavano
alcun
indizio su chi fosse kira. Si sentiva inutile e cominciava a pensare
che quel
lavoro non serviva a nulla; giunto a casa,si addormentò
senza mangiare e passò
una notte piena di incubi,sempre con una grande mano che lo inseguiva
in un
corridoio buio,illuminato solo da sporadiche fioche luci ai lati
****
24 dicembre,vigilia di Natale;
centinaia di persone
indaffarate camminano spedite per la piazza con enormi sporte in mano.
La neve
scendeva soffice e lenta sul pavimento di pietra e si adagiava
dolcemente sui
tetti delle basse costruzioni del centro storico della città
creando uno strato
candido che dava una strana atmosfera alla città; i negozi
erano tutti aperti e
gli indecisi si tuffavano dentro di essi per prendere un regalo
all’ultimo
minuto.
Un grande schermo era appeso a una
facciata del
castello;veniva acceso poche volte,solo in casi eccezionali;
all’improvviso una
L scritta in modo piuttosto curato apparve sullo schermo. La
gente,vedendo lo
strano spettacolo si fermò di colpo,gli occhi fissi in
alto,sullo schermo;
dalle casse sparse per tutto il porticato venne diffusa una voce
metallica,storpiata
-Io sono L. Vi ricorderete di
me,immagino. Kira è
tornato,per portare il bene nel mondo come dice lui. Ma lui non
è altro che un
assassino come gli altri,che merita di marcire in prigione come coloro
che
uccide; quello che insegue non è altro che
un’utopia! Lui non è altro che un
paranoico,che crede di poter creare un mondo perfetto! Non sei altro
che un
bambino,kira,che vive ancora nel mondo dei sogni…la tua non
è giustizia,il tuo
è solo terrore! Quello che venne creato nove anni fa,non era
altro che un
impero basato sul terrore. Io sono la giustizia! La polizia
è la giustizia,non
tu. Tu non sei altro che un fanatico del primo kira,una persona
infantile – la
voce prese una pausa –quindi,cittadini di tutto il mondo,vi
chiedo di aiutarmi
nella lotta contro questo nuovo kira,impedendogli di uccidere. Vi prego
anche
di fornire ogni indizio,coincidenza o fatto che possa condurre a
kira,di
aiutarmi a sconfiggere il crimine in modo civile e non con il metodo di
kira;
se siete dalla mi parte,governanti,vi chiedo di abolire
l’aiuto che date a
kira,di non trasmettere in tv le immagini dei criminali,di monitorare
internet
per non far diffondere notizie su di essi! Se noi saremo uniti potremo
sconfiggere il male una volta per tutte senza l’aiuto di
kira!-
Gabriele guardava impietrito e
disgustato lo schermo bianco
con la gigantesca L impressa sopra; si sentiva tremendamente
offeso,attaccato e
non sopportava che qualcuno potesse criticare il suo dio,Light Yagami.
“Non sa quel che dice
questo bastardo! Se davvero la sola
polizia riuscisse a fermare il crimine a quest’ora non
saremmo giunti a questo
punto…ma con questo messaggio mi ha dichiarato guerra e
quindi io accolgo la
sfida! Sarà come nove anni fa,una gara a chi trova per primo
l’altro e molto
presto vincerò io; molto probabilmente ti rendi conto del
potere di cui sono in
possesso,ma non immagini minimamente dove posso arrivare”
-A che pensi,Gabry?- chiese divertita
Elisa di fianco a lui
-A quanto questo qui sia stupido,non
capisce che kira non è
un’opzione ma una necessità-
-Sono pienamente d’accordo
con te!-
-Sono felice di
ciò…ma se questo messaggio è finito
sarà
meglio andarsene a casa,sta cominciando a fare freddo-
-Ok,allora dico ai miei di venirmi a
prendere-
-Allora ci vediamo-
-Ciao!- lo salutò Elisa
sorridente,saltando
Gabriele si incamminò
verso casa,poco distante da li; a poca
distanza un uomo camminava lentamente,ma senza mai perderlo di vista
-G,sono sul bersaglio;alla minima
mossa falsa procedo col
piano A- disse sottovoce Jevanni –Fino ad ora ha guardato il
messaggio sullo
schermo e poi si è diretto verso
casa…aspettate,sta prendendo il cellulare-
-Pronto,Elisa? Sai,stavo pensando che
sarebbe stata una
bella idea se saresti potuto venire a casa mia questa
sera…allora raggiungimi
pure a metà strada,sulla pista ciclabile,io mi fermo qui-
-Ha invitato la sua ragazza a casa
sua,non mi sembra nulla
di sospetto…l’idea gli è venuta mentre
se ne andava- disse Jevanni,attento a
non farsi sentire
-Io non ne sono convinto,mi sembra
una cosa tanto sospetta-
ribatté Matsuda,dall’altra parte del microfono-
-Tu sei sempre troppo
sospettoso,Matsuda! Lui non è kira,ne
sono certo,e prima o poi ti dimostrerò che quel che penso
è vero- gli rispose
secco G
-Mmmmm…io non mi fido di
lui,mi sembra strano e in qualche
modo mi ricorda Light-
-Smettetela di discutere! Continuo a
seguirlo oppure me ne
vado?- disse secco Jevanni
-Vattene,potrebbe insospettirsi se tu
riprendessi a
camminare quando lo fa anche lui-
Jevanni annuì al nulla,si
voltò e cominciò a camminare
davanti a Gabriele,che si era fermato
Poco dopo Gabriele venne raggiunto
dalla sua ragazza,Elisa;
si vedeva chiaramente che era contentissima che lui l’avesse
invitata a casa
sua quel giorno
-Allora,andiamo?- disse sorridendo
-Aspetta,devo dirti una cosa- disse
cupo Gabriele
-Cosa? Avanti,dillo!-
-Io sono kira-
Solo tre,lievi parole vennero
pronunciate ma furono
abbastanza perché calasse il silenzio più
assoluto: Elisa guardava il suo
ragazzo con occhi sbarrati,la bocca semi aperta,il corpo
impietrito,mille pensieri
che le passavano per la testa,le pesanti sporte cadute a terra,nella
soffice
neve; Gabriele invece se ne stava con le mani nella giacca nera,che
svolazzava
verso sinistra come i suoi capelli a causa del vento,dandogli
un’aria impietosa
e vagamente terrorizzante,gli occhi fissi sul volto
dell’interlocutrice .
Passarono diversi secondi,fermi in quel modo mentre la neve continuava
a
scendere, impigliandosi nei lunghi capelli della ragazza.
-Tu…tu
saresti…kira?-
-Esattamente,sono io-
Elisa rifletté un attimo e
corse ad abbracciare il
fidanzato,singhiozzando. Gabriele la strinse forte a se,avvicinando la
bocca al
suo orecchio
-Mi pedinano,a quanto pare sospettano
di me; tu sei la
persona di cui più mi fido,quindi ho deciso di lasciarti
l’arma con cui uccido;
è un semplice quaderno nero ma
ha il
potere di uccidere chiunque e inoltre ha infinite pagine; adesso lo
darò a te,e
mi terrò qualche foglio di esso. Ricorda,anche tu puoi
uccidere con questo
quaderno ma non farlo,non prendere iniziative. Appena lo toccherai
potrai
vedere il suo shinigami ma non spaventarti,non ti farà nulla
di male- le sussurrò,mentre
con una mano le cingeva la vita mentre con l’altra infilava
il death note nella
sua giacca –E ricorda,non farlo toccare a nessuno o anche
loro potranno vedere
riuk,il mio shinigami. Ora metti una mano nella tua tasca ma non
estrarre il
quaderno-
Elisa infilò,inquieta la
mano nella tasca dove sentì una
massa squadrata di pelle lavorata; guardò oltre la testa di
Gabriele e vide un
gigantesco essere terrificante che la fissava. Spaventata fece per
cacciare un
urlo ma Gabriele le tappò la bocca
-Quello è riuk,lo
shinigami a cui appartiene questo
quaderno. Purtroppo è quasi sempre con me e ci
sarà finché non rinuncerò al
quaderno-
-Oh,ora può sentirmi?
Buongiorno Elisa!-
-C…ciao riuk…tu
saresti uno shinigami?- disse,ridendo quasi
come se stesse delirando
-Oh,si!- rispose riuk,girando la testa
-Ricorda,tu non hai visto niente,non
farne parola con
nessuno,se farai la brava molto presto diventerò il dio del
nuovo mondo-
Restarono li ancora per un
po’,il giorno che volgeva al
termine; per prima Elisa chiuse gli occhi e si avvicinò al
viso di Gabriele,che
seguì l stesso movimento; le loro labbra si incontrarono,ora
erano legati più
che mai,nulla li avrebbe potuti dividere in quel momento. Quel bacio
rappresentava la più aperta dichiarazione del loro amore e
la firma di un
infrangibile patto,di una missione: rendere il mondo perfetto,nel nome
di kira
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Capitolo 5 *** Capitolo 4~Puzzle ***
Capitolo 4~Puzzle
G se ne stava seduto sul divano in fondo alla stanza,la testa
all’indietro, le braccia allargate. Era una noia mortale,
passava le giornate a guardare monitor e fogli, senza arrivare a
nessuna conclusione; le giornate passavano lente, ma erano sempre
meglio di quelle che faceva durante il periodo scolastico, dove gli
sembrava quasi di non avere più bisogno di dormire...era un
lavoraccio. Ma oltre alla stanchezza provava qualcos’altro,
una sensazione nuova, qualcosa che non aveva mai provato prima: aveva
paura, paura di morire e di rimanere solo, abbandonato; aveva paura che
kira lo scovasse e lo uccidesse come aveva fatto con i suoi due
predecessori.
Mentre era immerso nei suoi pensieri la pesante porta
d’ingresso al quartier generale si spalancò; ne
entrò Jevanni, che appese l’impermeabile ancora
imbrattato di candida neve al vicino attaccapanni con un lungo e lento
gesto, e si diresse verso il termosifone per scaldarsi le mani
infreddolite dal gelido vento che soffiava nel grande parco sopra di
loro; G sollevò la testa.
-Vuoi qualcosa di caldo?-
-Mi piacerebbe una cioccolata, ma non disturbarti, la preparo io per
tutti- rispose Jevanni, continuando a scaldarsi le mani -comunque non
ho notato niente di sospetto oggi, sembra proprio che tutti i tuoi
amici siano scagionati: nessuno di loro ha in casa un death note o si
comporta in modo sospetto.-
-Eppure il fatto che il poliziotto con cui abbiamo parlato quel giorno
sia morto mi insospettisce... e kira di certo nasconderebbe il quaderno
da qualche parte e terrebbe per se solo alcune pagine, non credo sia
stupido- disse G, mordendosi il pollice -Secondo me oggi si
può anche smettere di lavorare, tanto non otterremo niente,
e poi è Natale.-
-Grazie G!- esclamarono quasi in coro Matsuda e Hal.
-Però potevi farci smettere prima, oramai è quasi
mezzanotte- protestò Matsu.
-Già, mancano proprio pochi second...- mentre parlava, la
luce si spense di colpo e il quartier generale piombò nel
buio più assoluto -Jevanni, presto, riattiva il sistema!-
-Merda, non si accende, deve essere saltata la corrente, vado a
riattivare l’interruttore generale-
Gli occhi di Giacomo si abituarono velocemente al buio e
poté distinguere facilmente i contorni degli oggetti e
all’improvviso tutto gli parve come illuminato da una luce
sovrannaturale. Si trovava così bene in quel posto scuro e
silenzioso senza le luci dei monitor e il ronzio dei computer, che gli
sarebbe piaciuto restare li per l’eternità. La
magia finì presto; poco dopo la luce tornò, i
computer si riavviarono e mostrarono sui monitor una lunga lista di
nomi, foto e numeri... centinaia di criminali erano morti.
-E così kira si crede anche un santo, adesso? Vuole far
credere una volta per tutte di essere la giustizia?- urlò
beffardo G, come in preda a un momento di pazzia - Questa partita
sarò io a vincerla, non te!-
****
-All’incirca tra le 23:30 di ieri sera e l’una di
oggi, più di duemila criminali già in prigione,
latitanti o semplicemente sospettati sono morti di attacco cardiaco.
Dopo una veloce analisi dei vari corpi di polizia possiamo dire che
kira ha fatto un regalo agli orfani: tutti i criminali erano stati
accusati di omicidio che vedeva coinvolti i genitori di qualche
bambino. Questo ci fa riflettere: possibile che L non sia capace di
prendere kira e che colui che viene adorato come dio da molte persone
sia veramente il nostro salvatore? Tutto questo ci può far
riflettere su chi sia la vera giustizia; intanto aspettiamo i dati sul
numero di crimini che verrà reso pubblico il 1°
gennaio del 2013. Buon natale a tutti i gentili telespettatori e ora ci
fermiamo un attimo per la pubblicità...-
Ogni telegiornale, quel giorno di Natale, trasmetteva una notizia
simile a questa; quella notte 2384 criminali erano stati giustiziati da
kira, che aveva provocato centinaia di manifestazioni in tutto il mondo
che vedevano protagonisti i bambini che piangendo ringraziavano il loro
dio di aver ucciso gli assassini dei loro genitori, sembrava che da
quel giorno il mondo avesse preso una svolta definitiva verso la
realizzazione dell’utopia di kira.
-Come puoi vedere il piano si sta compiendo, Ely: la gente sta
cominciando a credere in kira e i telegiornali che sfidano L non fanno
altro che aiutarci- disse Gabriele, senza voltarsi a incrociare lo
sguardo della sua interlocutrice che era stesa sul letto a guardare la
TV -e la relazione dell’ICPO non farà altro che
far vedere al mondo che con kira il mondo diventa migliore: la gente
non ha più paura di uscire per strada, e la notizia che il
crimine è diminuito non farà altro che diminuire
la fiducia nella polizia- disse Gabriele agguantando il telecomando sul
letto spingendosi indietro con la poltrona su ruote sopra la quale era
seduto e spegnendo la tv, con un movimento quasi meccanico, abituale.
Lui ed Ely erano nella sua camera, una grande stanza che per buona
parte era occupata da letto, scrivania e pianoforte; tutto era
perfettamente in ordine: il parquet d’ebano lucidato a
specchio, i libri di scuola riposti in file ordinate sugli scaffali, il
computer e la tv perfettamente orientati con i cavi nascosti e il death
note aperto sulla scrivania, anch’essa lucida e pulita
-E per depistare la polizia hai dato il quaderno a me, vero?...solo che
la regola che chi lo usa non andrà né in paradiso
né all’inferno non mi piace!-
-In fondo scomparire è pur sempre meglio che vivere per
sempre in un mondo noioso; e poi qualcuno deve pur farlo per gli altri,
qualcuno deve creare un mondo perfetto. E poi finché non lo
userai non ti succederà niente...-
-Parla l’altruista, vero? Da quando in qua ti preoccupi degli
altri?-
-Da quando sono diventato il loro nuovo dio- sibilò
Gabriele, soffermandosi sulle ultime parole, come se volesse calcarle
-oramai sarebbero disposti a fare tutto per me...tutto...-
-Sei sempre più simile a Light, eh? Voi umani siete tutti
uguali e spassosimi- commentò Riuk, mentre finiva di
mangiare la sua mela
-Zitto Riuk!- gli urlò dietro Gabriele, scagliandogli contro
la biro che aveva sulla scrivania
Il suo volto si accese di un’aria interrogativa,
cominciò a muovere lentamente le labbra, come se stesse
ripetendo mentalmente una stessa parola; portò una mano a
coprire l’occhio destro e si sbilanciò in avanti
sulla sedia.
-A che stai pensando?- gli chiese preoccupata la ragazza mettendosi a
sedere sul bordo del letto
-Ho un piano, un piano perfetto- disse Gabry voltandosi e lanciando
un’occhiata alla sua ragazza -scoverò L e lo
ucciderò insieme ai suoi complici, lui non è
altro che uno sprovveduto nascosto dietro il nome di un vecchio
idolo...questa è una partita a scacchi, se vuoi eliminare il
re devi falciare prima le sue pedine sacrificando le tue...questa
battaglia contro L non è altro che questo, una misera
partita a scacchi dove noi siamo i re e i nostri sostenitori le
pedine...bianco contro nero, le due facce della giustizia...un solo
vincitore
-Rinuncerò al quaderno e tu avrai sulle tue spalle tutto il
peso del piano; confido in te, esegui alla lettera quello che ti
spiegherò e uccideremo L-
Lo sguardo del fidanzato fece le fece gelare il sangue, i suoi occhi,
sempre pacati e gentili ora risplendevano di una strana luce, il cui
effetto era accentuato dalla corona gialla che contornava la pupilla in
pieno contrasto col verde intenso circostante; era la prima volta che
lo vedeva così, cambiato. Ma a lei non importava, lo avrebbe
seguito per sempre. Ovunque l’avesse condotta
****
I giorni che intercorrevano fra Natale e Capodanno passarono molto in
fretta per kira, ma non per G che se ne stesse rinchiuso nel quartier
generale a indagare sul suo nemico, consolandosi che a capodanno
avrebbe potuto staccare dal “lavoro” e andare a
festeggiare con i suoi amici.
Era nevicato quasi ogni notte in quei giorni e le strade erano
ricoperte di uno strato bianco; G uscì dal quartier generale
per sgranchirsi le gambe e si ritrovo a contatto con una
realtà che da qualche tempo trascurava: decine di coppiette
felici passeggiavano per il parco, parlando e scherzando.
Restò li a osservare la gente che passava per il parco per
diversi minuti, immobile, quando si accorse che qualcosa di caldo gli
scorreva sulla guancia.
Stava piangendo.
Per la prima volta da anni piangeva, ma non in modo infantile fra
singhiozzi: le lagrime scendevano lente sul viso,nel silenzio.
All’improvviso, in un vociare generale, le facciate-schermo
del palazzo dell’Intelligent Corporation si accesero, per
un’edizione straordinaria del telegiornale. Il presentatore,
sudaticcio e con gli occhi impauriti allentò il nodo alla
cravatta e cominciò a parlare
-Signori telespettatori, vi annunciamo che siamo ostaggi di kira che ci
ha ordinato di rendere pubblico questo messaggio; ha anche annunciato
che se i maggiori mega-schermi nel mondo non verranno accesi per far
vedere questo messaggio compierà, a suo malgrado, una strage
di innocenti; vi lasciamo quindi al messaggio che trasmetteremo ora e
questa sera, sempre su richiesta di kira-
Lo schermo divento bianco e una K gotica vi apparve sopra; una voce
distorta cominciò a parlare -Io sono kira, per dimostravi
che lo sono non ucciderò innocenti ma
“anticiperò” la morte di un criminale
che sta per subire la pena capitale negli U.S.A., prego quindi
l’emittente di sintonizzarsi sul carcere- in un riquadro in
basso comparve un riquadro che presentava diversi poliziotti nel panico
dopo la morte di un uomo vestito di una divisa rossa e ammanettato
-ecco, questo vi dimostra che io sono veramente kira, ma passiamo ai
fatti... L mi ha accusato di essere malvagio ma io vi domando: chi
è il vero malvagio? Chi è colui che sta
riportando l’ordine?- la voce andò in crescendo
-Chi è la Giustizia?... Io sono la giustizia, io sono il dio
di questo nuovo mondo, io sono l’erede del kira che 3 anni fa
venne ucciso dal secondo L, Near! Per questo faccio due appelli: voi,
della Kira New Generation, voi che avete combattuto il male in assenza
del vostro dio, riprendete il vostro operato, stanate i criminali,
uccidete la feccia, aiutatemi a creare il mondo perfetto dove il
crimine sarà solo un lontano ricordo! E tu, L...tu...non
provare ad ostacolarmi oltre, se metterai la polizia al mio servizio
non ti ucciderò...e intanto avresti dovuto ricevere un mio
regalino di buon anno. Il mondo sta cambiando, il crimine sta
scomparendo. Kira presto trionferà una volta per tutte!- la
voce cessò e la videata ritornò sul telegiornale
-Avete sentito il messaggio, lo ritrasmetteremo fra 9 ore, alle 18:00
come ci è stato ordinato. B...buon anno a tutti,
alla prossima edizione- gli schermi si spensero e la folla sottostante
esplose in un gigantesco mormorio.
G si sentì male, sentì lo stomaco contorcersi e
dovette fare un grande sforzo per non vomitare e tornare nel quartier
generale
-G! Abbiamo sentito il messaggio, abbiamo già decifrato la
voce originale visto che è stato usato un comunissimo
programma gratuito per distorcere la voce-
-Ebbene?- chiese debolmente il riccioluto
-La voce appartiene a un criminale...è morto oggi verso le 3
di mattina davanti a una cassetta postale dopo essersi camuffato; non
abbiamo dato molta importanza all’accaduto e non abbiamo
indagato su cosa poteva aver fatto, kira deve averlo manovrato e
avergli fatto spedire due buste-
-Perché due?- domandò G, preoccupato
-cos’è la seconda? Cosa ti fa pensare che esista?-
-La prima si tratta sicuramente della cassetta che ha spedito alla
TV...la seconda, bè: mentre eri fuori, la polizia ci ha
portato...quella- disse Jevanni, indicando una busta su uno dei tanti
tavoli -Non l’ho ancora aperta, aspettavo te-
Jevanni si avvicinò alla busta piatta, che non poteva
contenere esplosivo o bombe essendo così sottile, e
l’aprì.
-Maledizione, è vuota!-
-Non è possibile, guardaci bene!-
-No, no, ti assicuro che è vuota! Dentro non
c’è niente!-
-Passamela- disse innervosito Giacomo
-Meglio di no,potrebbe essere una trappola; almeno te non toccarla;
Matsuda!-
-No, non vedo nulla- sentenziò, scuotendola
-Kira ci ha mandato una busta vuota...per cosa?- disse G, sedendosi
sulla sedia, le ginocchia al petto
(to be continue)
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