'Cause a Heart that Hurts is a Heart that Works

di Invisible_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** And please remember that I never lied ***
Capitolo 2: *** Break me up and steal what's left inside ***
Capitolo 3: *** How long before you tell the Truth? ***



Capitolo 1
*** And please remember that I never lied ***


Buonasera Efp!
Vi sono mancata? *no*
Sono tornata con una long fic, spero vi piaccia!

Enjoy! :)


Cap. I - And please remember that I never lied -


"Pronto?"
"Ciao Gaia, sono Chris"
"Cosa succede? "
"Indovina?"
Deglutisco.
"Portalo qua. Ora."
Sempre la stessa storia.
"Aspetta, c'è un problema"
"Un altro?"
"Ehm sì..posso portarti anche Dom? Non posso lasciarlo a casa da solo..chissà
cosa combina, sta malissimo!"
"Cosa?! Perchè devo occuparmene io anche questa volta? È il tuo migliore
amico, non il mio. Non posso fare la babysitter a tutti e due, non ci riesco
nemmeno con Matt!"
"Ti prego, solo una notte! Ava e Frankie hanno la febbre e poi Kelly non-"
"Ok, va bene!" Non lo lascio continuare, mi rifiuto di ascoltare le sue
inutili giustificazioni.
"In che condizioni sono?"
"Ecco, diciamo che-" La sua voce viene interrotta da delle urla, frasi senza
senso e musica ad alto volume.
"Ho capito, datevi una mossa."
"Sì, certo. Scusami ancora!"
Non rispondo, ma concludo la chiamata.
Mi siedo sul divano, sbuffando.
Chris me l'avrebbe pagata, oh sì. Naturalmente agli altri due non sarebbe
toccata una sorte migliore.

Il suono del citofono rimbomba nella villa silenziosa, interrompendo
quell'attesa che si era trasformata in un sonno leggero.
Arrivo alla porta, già preparata a ciò che mi aspetta. La apro
ed eccoli lì.
Il primo che noto è Chris, che ,con un sorriso pieno di scuse e riconoscenza,
intanto sostiene Dominic. Quest'ultimo sta sussurrando qualcosa, ad occhi
chiusi. Il volto pallido, troppo pallido.
Di Matthew non c'è traccia. Lo cerco con lo sguardo, ma nulla, non c'è.
"È rimasto in macchina, non riuscivo a tenerli a bada entrambi. Insomma, ho
solo due mani!"
Perchè io quante ne ho?! Gaia, calmati, non è il momento di fare cazzate.
"Ora però è meglio se ti occupi di lui" continua, indicando con un cenno il
suo amico.
"Sai, non vorrei che ti vomitasse sul pigiama"
Allarmata, annuisco.
"Io intanto vado a recuperare l'altro coglione"
Mi passa Dom, lo sorrego e insieme ci dirigiamo verso il bagno.
Barcolla e continua a mormorare qualcosa. Mi avvicino di più a lui, ma non
riesco a cogliere nessuna parola.
Lo faccio sedere vicino al gabinetto e subito dopo lui comincia a rimettere.
Gli sostengo la testa, accarezzandogli la schiena.
Intanto dal salotto giunge la voce di Matthew, quella più acuta e isterica,
tipica delle sue ubriacature, alternata a quella di Chris.

"..ti senti meglio?" chiedo gentilmente.
"Sì -Direi di sì"
Mi alzo e comincio a cercare il suo spazzolino, quello che teniamo sempre in
caso si verifichino queste situazioni.
Si lava i denti e poi il viso. Si guarda allo specchio, immobile e
silenzioso.
"Ti manca, vero?" non posso fare a meno di chiedergli.
Lui si volta verso di me, gli occhi ancora dilatati e liquidi.
"Da morire" ammette.
"Vieni, torniamo di là"
Si aggrappa alle mie spalle come se fossero l'ultima speranza di salvezza e
usciamo dal bagno, dirigendoci verso il salotto. Le voci si fanno sempre più
distinte.

"Lasciami, Chris!"
"Matt, cazzo, stai fermo! E abbassa quella dannatissima voce o sveglierai
tutto il vicinato!"
"Smettila! Voglio uscire da qui, voglio vedere le stelle! Guarda quante ce ne
sono fuori!" Con aria sognante si ferma a fissare la grande vetrata. Poi
improvvisamente mi vede, puntando gli occhi sui miei.
"Gaia! Questa sera sei davvero bellissima" Mi guarda ammirato, poi con una
spinta allontana Chris e si avventa su di me.
Mi bacia sopra la bocca,vicino al naso.
Ride e ci riprova, questa volta premendo le labbra esattamente sulle mie,
ignorando completamente la presenza del suo amico, appoggiato a me.
Il suo bacio sa di alcol, fumo e qualcos'altro, che non riesco e non voglio
identificare.
Chris accorre in mio soccorso, separandomi da Matt e prende con sè Dominic,
facendolo stendere sul mio divano bianco.
A quel punto, libera dal peso del biondo, afferro il braccio del moro e lo
trascino in camera nostra.
"Dolcezza, adoro quando sei così determinata e decisa.." sussurra,
avvicinandosi al mio orecchio.
"Smettila, non sono in vena"

Arriviamo nella stanza e chiudo la porta. Mi lascio cadere sul letto, stanca
di quella situazione, che si ripete ormai da 2 o 3 settimane.
Tutti i santi giorni, senza un attimo di tregua.
Matt comincia a camminare avanti e indietro per la camera, irrequieto.
"Cosa è successo questa volta?" gli domando.
Si ferma e mi guarda.
"Dom ha incontrato Jess e hanno parlato."
Dom e Jess, ecco il problema.
"Che cosa si sono detti?"
"Non ne ho idea, lui però sembrava furioso! Poi me ne sono andato, ho
incontrato dei tipi che, boh, avevano tante cose."
"E Chris? Dov'era?"
"Lui non c'era..è arrivato dopo, penso..Perchè tutte queste domande?" mi
chiede, lo sguardo smarrito, perso.
"Lascia stare. E poi?"
"Quando sono tornato stava ballando con una bionda. Era brutta, davvero
brutta, io gliel'avevo detto, ma lui non mi ha voluto ascoltare." annuisce con
convinzione.
"Poi mi hanno offerto da bere e lui mi ha raggiunto. E poi dovevi vederlo!"
scoppia a ridere, con una delle sue risate assurde, che, però, questa volta
non mi contagia.
"Ha cominciato a bere, prendeva tutti bicchieri che trovava e se li scolava!
Poi-" un'altra risata "ha spaccato il labbro a un ragazzo"
"Cosa?!"
"Oh sì! E il tipo era anche bello grosso! è stato esilarante! Però dopo è
arrivato uno ancora più grande..credo fosse Chris- Sì, sì era lui! Ecco, Chris
ci ha obbligato ad andare via! Io ho provato a dirgli qualcosa, ma non mi ha
ascoltato!"
"E Jess?"
"Boh, si stava facendo qualcuno, penso. "
Ah.
"Vuoi vedere le stelle con me?" Mi chiede improvvisamente, con sguardo acceso
e allo stesso tempo innocente.
"Dopo, Matthew, dopo. Ora vai a letto"
"Non ne ho voglia! Voglio te."
"Dai, Matt"
"No, ho detto che ti voglio! Ti voglio, ti voglio, ti voglio!"
Alzo gli occhi al cielo.
"Facciamo così: tu adesso ti metti a letto, chiudi gli occhi e mi aspetti, ok?
Io intanto vado in bagno e mi preparo"
Gli faccio l'occhiolino. Sono daverro un' attrice eccellente.
"Ci sto! Ti aspetto qui, dolcezza!"
Si stende sul letto e chiude gli occhi.
Io esco dalla camera, socchiudendo la porta, consapevole che non resisterà a
lungo prima di addormentarsi.

Quando arrivo in salotto, un sorriso mi spunta sulle labbra.
Dom è steso sul divano, gli occhi chiusi. Chris, invece, è seduto per terra, anche lui
addormentato, il corpo che si abbassa e si alza al ritmo del suo respiro.
A malincuore mi avvicino a lui, gli scuoto leggermente il braccio, sussurrando
il suo nome.
Lui apre piano gli occhi e si alza.
"Scusa, Gaia, mi sono addormentato!"
"Tranquillo"
Lo accompagno alla porta.
"Scusa ancora per il casino.."
"Non importa, ci sono abituata"
"Buonanotte" Mi sorride.
"Buonanotte. Saluta Kelly e i bambini"
"Certo! Se hai bisogno di qualcosa, chiama pure"
"Va bene, ciao Chris"
"Ciao Gaia"
Chiudo piano la porta, evitando di svegliare il biondo.

Prendo il plaid sulla poltrona e lo stendo sul corpo di Dom, che si gira,
infastidito. Poi si stropiccia gli occhi e si volta a fissarmi.
"Jess..lasciami dormire" mormora.
"Dom, non sono Jess"
"Sì, scusa Gaia, io-"
"Torna a dormire, Dominic" gli sorrido.
Lui si alza a sedere.
E improvvisamente mi bacia.
Non un bacio da ubriaco, ma un bacio da sobrio, un bacio vero.
Sorpresa da quel gesto, spalanco gli occhi e trattengo il fiato.
Perchè ci stiamo baciando?
Perchè non lo sto fermando?
E perchè mi sta piacendo? Io sono la ragazza di Matthew, non la sua!
Il biondo, intanto, non accenna a fermarsi, anzi. Involontariamente la
mia mano si avvicina al suo collo, azione che gli permette di continuare e
aumentare l'intensità del contatto.
Cavolo, ci sa fare.
Una mano raggiunge la mia guancia, accarezzandola delicatamente. L'altra,
invece, è impegnata a scorrere tra i miei capelli, scendendo poi lungo la
schiena, accarezzandomi i fianchi.
La mia anima arde al tocco delle sue mani sulla mia pelle, così morbide e
delicate. Ogni singola emozione arriva amplificata al mio cervello, che va in
corto circuito, sovrastato dall' energia sprigionata da quella lieve pressione
sulle mie labbra.
Mi lascio trasportare da tutte le sensazioni che invadono il mio corpo; tutte
le domande, tutti i dubbi soffocati dal quel dolce incontro.
Tutto ciò mi spaventa.

"Dom.." Cerco faticosamente di liberare queste tre lettere dall' abbraccio
delle nostre labbra, che si separano e si incontrano nuovamente, anche se per
pochi secondi.
"Si?"
"C'è Matt, noi- noi non possiamo"
Un altro bacio.
"Hai ragione"
Un altro bacio.
"Perfettamente ragione"
"Dom.."
"Ok, scusa."
Lui sorride.
Improvvisamente capisco davvero la gravità della situazione.
Ho tradito Matt con il suo migliore amico.
"Ma perchè? Da quando tu provi qualcosa per me?" La mia voce esce tremolante e
insicura, incerta.
Guardo la causa del mio errore, che ricambia e si avvicina a me.
Lo fermo prima che possa baciarmi di nuovo.
"Non capisci, vero?"
Lui piega la testa di lato, dubbioso.
"Sei ancora ubriaco. Ecco, sì, sei ancora ubriaco!" lo accuso, convinta. È
l'unica giustificazione possibile.
"No, non sono ubraco! Lo giuro!"
Abbasso lo sguardo. Cosa mi sta succedendo?
La sua risposta così sicura dà vita a un lieve senso di soddisfazione -anzi,
no, di felicità- che si diffonde dagli arti, ampliandosi man mano che percorre
ogni centimetro del mio corpo.
"È meglio che vada. Abbiamo sbagliato, non parliamone più, ok? Nessuno deve
saperlo, soprattutto Matt"
Mi prende la mano e mi tira verso di lui. Mi sposta i capelli e mi bacia.
Questa volta, però, sono costretta a fermarlo.
"Tu non vuoi me. Tu non stai baciando Gaia, ma Jess"
"Non è così" I suoi occhi ancora nei miei.
I brividi che scorrono lungo la spina dorsale.
"Basta, lasciami andare via"
"Va bene, torna da lui" Lo sguardo pieno di rassegnazione.
Mi alzo e velocemente raggiungo la camera da letto.
Sospiro ed entro.


------
I Muse non mi appartengono, non so se tutto ciò sia accaduto realmente e scrivo solo per puro e semplice divertimento!

Il titolo della storia è una frase di Bright Lights dei Placebo, mentre il titolo del capitolo è preso da Don't Cry dei Guns N' Roses! :)

Ci vediamo al secondo capitolo!
Cheers! :D

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Capitolo 2
*** Break me up and steal what's left inside ***


Buon pomeriggio! 
Allora, grazie per le recensioni, siete gentilissime :) e grazie anche a chi segue in silenzio!

Ora torniamo al capitolo, che spero vi piaccia! :)
Enjoy!

-Break me up and steal what's left inside-


Scendo le scale lentamente, dietro di me Matthew cerca la mia mano,
stringendola.
Sbadiglia.
Ho paura, non voglio vedere Dominic. Non voglio vedere il suo volto, il suo
sorriso, i suoi occhi. Non so quale sarà la mia reazione e ciò mi spaventa,
soprattutto se Matthew è presente.
"Buongiorno Dominic!" lo saluta. è fin troppo allegro e pimpante. Come se la
notte prima non fosse successo nulla.
"Buongiorno" risponde svogliatamente il biondo, che, al contrario, si passa
una mano sul volto stanco, senza sollevare la testa. è seduto sulla sedia,
mentre si gira e rigira in mano un bicchiere vuoto.
Dall' armadietto sopra il lavandino prendo delle tazze, poi apro la credenza,
recupero due pacchetti di biscotti, uno al cioccolato -come piacciono a Matt-
e un altro alla panna -i miei preferiti. Appoggio tutto sul tavolo e verso del
latte nelle tazze.
Intanto i due si scambiano qualche battuta, alla quale io però non presto
ascolto, troppo impegnata a riempire la tazza di Matt con la giusta quantità
di latte -lui è un tipo preciso, troppo preciso.

"Gaia? Mi stai ascoltando? "
"Uh- Cosa?" chiedo, presa in contropiede.
"Tesoro, va tutto bene?" Matt mi guarda, curiosità e leggera preoccupazione
nei suoi occhi.
Ora mi fissa anche Dominic, con uno strano sorriso dipinto sul viso.
Un po' infastidita dal suo atteggiamento, rispondo "Sì, tutto bene"
"Ok" afferma poco convinto "Comunque ti ho chiesto se hai dormito bene"
Lo guardo allibita.
Non posso fare a meno di notare Dom, che alza gli occhi al cielo. Probabilmente
sa quali sono le conseguenze della stupida domanda del suo amico.
"Vuoi sapere se ho dormito bene? Benissimo. Una meraviglia. I 5 minuti
migliori della mia vita."
Sbatto la tazza sul tavolo. Qualche goccia macchia il ripiano lucido.
Matthew spalanca i suoi occhi blu. Finalmente si accorge dell'errore appena
commesso.
"No, Gaia, io non-"
"Stai zitto. Sei tornato a casa completamente ubriaco. E non è la prima volta
che lo fai."
"Tesoro, io lo-"
"No Matt. Devi smetterla ok?"
"Gaia, scusa è tutta colp-" interviene Dom, ma non lascio finire nemmeno lui.
"Tu. Tu!" Mi avvicino a lui. Ormai nulla può calmarmi.
"Non solo devo pensare al mio ragazzo, ma ora mi tocca anche badare a te! Non
siete due bambini, cazzo! Siete due adulti! Non potete andare in giro a bere,
fumare o a drogarvi come se nulla fosse!"
"Noi non-"
"Non mi interessa! Dovete darvi una calmata. Tutti e due! Se non fosse stato
per Chris e per me, a quest'ora stareste ancora al pub, a combinare chissà
quale casino."
Due paia di occhi mi fissano impauriti. Non sanno cosa replicare.
"Ma a voi non interessa, giusto? Tanto ci siamo sempre io e Chris a sistemare
tutto, no? Ma sapete una cosa? Io non ne posso più. Sono rimasta in piedi fino
alle 5 di mattina ad aspettarti, cazzo!" Mi rivolgo a Matthew, arrabbiata e
frustrata.
"E sei arrivato a casa completamente ubriaco! Oltretutto non eri l'unico. Tu,
Dominic, eri ridotto molto peggio. Hai vomitato l'anima! Fosse successo una
volta, avrei lasciato correre, ma no. é la stessa fottutissima storia, che si
ripete ogni fottutissimo giorno! E tu hai anche il coraggio di chiedermi se ho
dormito bene?!"
Loro si scambiano uno sguardo spaventato e colpevole. Sanno che ho ragione io.
"Se non la finite, non vi faccio più entrare in casa, ok?" dico seriamente,
abbassando il tono.
Annuiscono, senza fiatare.
Bevo un sorso di latte, che ormai si è raffreddato e poi torno in camera mia,
chiudendomi la porta alle spalle.


Due tocchi leggeri alla porta mi fanno sussultare. Aspetto un pò, poi mi alzo
e vado ad aprire.
"Cosa volete?" chiedo infastidita.
"Tu..ecco non hai finito la colazion-" Matt è costretto a interrompersi a
causa della gomitata tiratagli da Dom.
"Ouch- In realtà volevamo dirti che ci dispiace, hai ragione tu" Dominic
annuisce.
Si sono scusati. Non me lo aspettavo. Li guardo meravigliata.
"Davvero?"
"Sì, promettiamo che cercheremo di non esagerare più!"
Entrambi appoggiano una mano sul petto e alzano l'altra.
"Ci perdoni?" chiede Matt, facendomi gli occhi dolci.
"Come resistere al tuo bel visetto?" gli poso un bacio sul naso.
"Ricordatevi che la minaccia è ancora valida!"
"Tranquilla!" esclamano all'unisono.
"Visto che abbiamo fatto pace, vado a farmi un giretto al parco" ci informa il
moro.
"Vieni con me, Dom?"
"No..resto un po' qui, aiuto Gaia a risistemare la casa e poi tolgo il
disturbo!"
Lo fisso. Cos' ha intenzione di fare?
Percepisco distintamente il mio stomaco stringersi in una morsa, non so se
perchè resteremo da soli per un po' o perchè dovremo affrontare il discorso
lasciato in sospeso.
"Come vuoi" Matthew sorride, va in bagno e dopo una decina di minuti se ne va.
"Allora?" chiedo impaziente, appena la porta di casa si chiude con un suono
metallico.
Lui mi risponde con un altro dei suoi sorrisi e lentamente si avvicina per
baciarmi.


-1 mese dopo-

Uno squillo. Due squilli. La suoneria fastidiosa che contrasta con il
silenzio.
"Gaia..il telefono.."
Un fruscio di lenzuola.
"Pronto..?"
Una voce, la sua voce, di un tono più basso a causa del sonno.
"Ciao Matt..Sì, stavo dormendo.. Sono da Sara, perchè? Cos-"
Mi giro. I lunghi capelli riposano dolcemente sulla sua schiena nuda, coperta
solo dalle mie lenzuola bianche. La mano libera sposta una ciocca
all'indietro.
"No, te lo giuro! Sono da lei..Ah.."
Si volta verso di me, i suoi occhi mi cercano e ,trovandomi, trasferiscono
tutte le loro emozioni nei miei. La sua preoccupazione e la paura di essere
scoperti pesa sul mio corpo.
Le sfioro il suo morbido braccio e lei sorride leggermente.
Improvvisamente la sua espressione cambia, i tratti del volto si induriscono e
gli occhi castani si accendono, la stessa luce che li riempie quando ci
baciamo e facciamo l'amore. Questa volta però non sono animati dal piacere, ma dalla
rabbia, nonostante sappiamo tutti e tre che Matt ha ragione. Perfettamente
ragione.
"Lasciami spiegare! Siamo state insieme tutto il pomeriggio, poi, però, mi
sono allontanata un attimo e lei cos'ha fatto? Ti ha chiamato, pensando fossi
tornata a casa. Capisci che stupida?"
È davvero brava a mentire, lo ammetto. Un senso di inquietudine si insinua
sotto la mia pelle. Mi sposto, cercando di eliminare il pensiero che possa
aver riempito anche me di bugie.
"Dopo l'ho raggiunta e siamo andate a casa sua..."
Fa una pausa, ascoltando attentamente il suo ragazzo.
"Sì, direi che per pranzo sono a casa"
La guardo un po' deluso, speravo saremmo rimasti insieme di più.
"Va bene, ciao Matt..Anche io"
Preme sul tasto rosso del cellulare e sbuffa, stanca, troppo stanca. Ogni fibra
del suo corpo dimostra l'enorme fatica che fa a sopportare questa situazione. E mi dispiace.

"Dom..non so se voglio andare avanti così"
Abbasso gli occhi, che si posano sulle sue gambe, nascoste dalle lenzuole e
poi sulle mie mani. Queste si avvicinano alle sue, stringendole.
"Io non ci riesco...mentire a Matt ogni giorno mi fa male "
La capisco perfettamente.
"Tutte le volte in cui lo guardo negli occhi, nei suoi bellissimi occhi blu,
rivedo ogni tuo bacio...e questo mi toglie letteralmente il fiato"
Allontana una mano dalle mie e la passa sugli occhi, forse -sicuramente- per
reprimere le lacrime imminenti.
"Vuoi lasciarmi..?" chiedo in un sussurro. Il solo pensiero mi distrugge.
"No, come potrei? Io-"
Tentenna.
"Penso di essermi innamorata di te.." si lascia scappare, rivolgendomi uno
sguardo dolce e sincero.
Non posso fare a meno di sorridere.
"E lui..? Tu lo ami?"
"Questo è il problema..io sono sicurissima di averlo amato, ma ora non lo so
più, non ne sono certa. Soprattutto da quando ci sei tu nel mio cuore." Prende
una mia mano e l'appoggia sul suo petto.
La bacio dolcemente. Mi spingo lentamente verso di lei. Indietreggia fino
a quando non siamo sdraiati l'uno sull'altro.
"Se mi dovessero chiedere di definirti, non troverei aggettivo migliore se non
travolgente " ammette sorridendo, lasciandomi poi un bacio a fior di labbra.
Restiamo così un altro po', perdendoci nei nostri occhi, nelle nostre labbra,
rinchiudendoci nel nostro mondo, isolandoci da quella vita costruita su bugie
e timori.

"Devo andare o farò tardi"
Mi scosto per permetterle di alzarsi.
La guardo mentre si riveste, gli occhi concentrati sui bottoni della sua
camicia nera.
Lei si volta verso di me e sorride.
"Non gli dirai niente, vero?" chiedo.
"No.."
"Non facciamolo soffrire"
"Non possiamo nasconderglielo per sempre e quando lo scoprirà, sarà molto
peggio."
"Lo so, ma ti prego, non farlo..Ti prometto che troveremo un modo"
Lei recupera la sua borsa e mi lascia un bacio sulle labbra, poi mi saluta ed
esce.
Dopo poco il mio telefono si illumina e "I Want To Break Free" riempie il
silenzio.
Matthew.
Prendo un bel respiro e rispondo.
"Buongiorno!" Il mio cervello protesta contro quella voce squillante, che
prepotentemente e falsamente è uscita dalla mia bocca.
"Hey, amico! A cosa devo tutta questa allegria?"
"Non si può essere contenti di ricevere una chiamata dal proprio migliore
amico?"
Migliore amico. Deglutisco. Che stronzo che sono.
Mi passo una mano sul volto. Fortunatamente non riesce a vedermi.
"Ma per favore, tu difficilmente sei contento prima di pranzo!"
"È difficile ma non impossibile! Allora Bells? Cosa volevi dirmi?"
"Niente di importante..cioè in realtà sì, è importante, però-"
"Matt"
"Ok, scusa. Possiamo parlare di Gaia?"
Ah. Mi drizzo a sedere.
"Sì, certo. È successo qualcosa?"
Continua pure a fingere di non sapere nulla. Complimenti, Howard.
"Diciamo di sì. La sento più distante, ci stiamo allontanando lentamente e
inesorabilmente. Non so cosa fare! Non voglio perderla.."
Lo stomaco mi si chiude. Mi sento malissimo, ho distrutto la relazione tra
Matthew e la sua ragazza. E io sarei il suo migliore amico?
"Forse stai esagerando...magari ultimamente è molto impegnata e non riesce a
dedicarti molto tempo. Prova ad aspettare."
Chiudo gli occhi e li riapro.
"Vedrai che si sistemerà tutto"
"Lo pensi sul serio?"
"Sì" sussurro.
"Va bene, grazie Dom. Ora ti devo salutare, Gaia è appena arrivata. Ciao e
grazie ancora!"
"Ciao"
Ora la mia voce non suona più allegra, anzi. Concludo la chiamata e mi rimetto a letto.
Non ho voglia di fare nulla, voglio solo sopprimere quel senso di colpa che rimbomba nel cervello,
sottolineando ogni mio singolo errore.
Ma può essere definito errore qualcosa che desideri così tanto, qualcosa che
ti piace e ti fa star bene, nonostante tutte le difficoltà?

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Come ben sapete i Muse non mi appartengono, non scrivo per soldi, ecc...
P.S. Il titolo del capitolo è preso da Liquid State!
Aspetto le vostre recensioni!
Cheers! :)

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Capitolo 3
*** How long before you tell the Truth? ***


Buonasera!
Allora, sono in un ritardo assurdamente assurdo! Scusate, scusate  -come se interessasse a qualcuno!-.

Ecco il terzo capitolo! Spero vi piaccia :)
Enjoy!


-How long before you tell the Truth?-

"Matt! Hanno suonato!"
Mentre rimescolo la pasta, amalgamandola con il sugo, sento i passi svelti di Matthew, che si fermano davanti alla porta e la aprono.
Immediatamente la casa si riempie di voci, di saluti, di abbracci.
Appoggio il mestolo vicino ai fornelli, metto un coperchio sopra la pentola e raggiungo i nuovi arrivati in salotto.
"Ciao Gaia!" Kelly si avvicina, sorridente come al solito. Mi abbraccia, stringendomi forte a sè. Io sorrido a mia volta.
"Gaia!" un gruppo di bambini- i Wolstenbabies- si lancia tra le mie braccia, facendomi perdere per un attimo l'equilibrio.
"Ciao Frankie, Ernie, Ava e Alfie! Come state?"
"Benissimo!" rispondono con un coretto.
"Ne manca uno, o sbaglio?"
"Buster è in braccio a papà!" mi informa Ava con una voce deliziosamente squillante, indicandomi Chris.
"Bambini, andate a lavarvi le mani, tra poco si mangia!" Kelly arriva in mio soccorso, liberandomi dalla stretta dei 4 piccoli Wolstenholme.
Finalmente saluto Chris e Buster, che, sporgendosi in avanti, cerca di afferrarmi i capelli.

In quel momento suonano di nuovo alla porta e non posso fare a meno di irrigidirmi. Manca solo lui all'appello.
Matt apre prontamente la porta, salutando Dominic, che, più bello del solito, ricambia.
"Cosa ci hai portato?" chiede curioso il moro, notando il pacchetto tra le mani del batterista.
"Una torta!" Matthew prende il regalo di Dom, portandolo in cucina.
Intanto Chris si siede sul divano, giocando con Buster.
Devo fare finta di niente, devo salutarlo come se fossimo solo amici.
"Ciao Dominic" mi avvicino.
Abbraccialo, Gaia, non tentennare. Assecondo i miei pensieri e lui, per niente preso in contropiede, lascia scivolare la mano lungo la mia schiena e poi sui miei fianchi, fino a sfiorare le mie dita.
Mi stacco lentamente da lui. Quei gesti erano veloci e impercettibili, difficilmente qualcuno sarebbe riuscito a rendersene conto -almeno spero. Ciò nonostante, io li ho notati perfettamente. Le vene pulsano più forte esattamente dove la sua pelle ha incontrato la mia.


"Ma che buon profumino! Hai preparato la pasta?" domanda Alfie, sorridendo.
"Esatto! Ma non è quella che avete voi inglesi! Questa è la vera pasta italiana!" rispondo orgogliosa.
Dopo aver riempito tutti i piatti, mi siedo accanto a Matt. Incontro per poco lo sguardo del biondo, spostandolo, poi, sulla pasta.
"È deliziosa! Devi darmi la ricetta!" dice Kelly, pulendosi la bocca con il tovagliolo.
"Oh, sì! Tesoro, questa volta ti sei superata!" Il commento di Matthew è accompagnato dal suo sorriso e da altri accenni di assenso, compreso quello di Dom, che si confonde tra gli altri.
La cena continua tranquilla, accompagnata dalle risate dei bimbi per ogni litigio scherzoso tra i componenti della band, gli aneddoti di Kelly sul povero Chis e i racconti di Matthew sulla sua adolescenza. Naturalmente, tocca a me intervenire con un "Matt..." quando mi accorgo che
sta per parlare di qualcosa per niente adatto ai minori di 18 anni.
Ogni tanto la mano del moro al mio fianco cerca un contatto con la mia pelle, sfiorandomi una mano, la spalla o la coscia. Il suo tocco mi imbarazza, soprattutto davanti a Dominic, che fa finta di non notarlo.
Dopo un po' la voce di Ava sovrasta tutte le altre.
"Zio Dom, Frankie dice che non sarai mai il mio fidanzato perchè sono troppo piccola! Ma io e te ci sposeremo, vero?" Lo guarda sognante.
Matthew si lascia scappare un sorrisetto, mentre io catturo l'ultimo spaghetto nel mio piatto. Chissà cosa risponderà, sono curiosa.
Dominic le sorride dolcemente "Ava, non so se ci sposeremo in futuro, anche se penso che tu padre non sarebbe d'accordo" si volta verso Chris, che scuote la testa.
"Oh no, mr. Howard. Tu la mia bambina non la tocchi!" replica scherzosamente.
"Appunto. Però ti faccio una promessa"
La bambina, completamente persa nei suoi occhi verdi, annuisce, mostrando un sorriso dolcissimo.
Come la capisco.
"Tu sarai per sempre la mia principessa preferita!" Le fa l'occhiolino e le tocca la punta del naso con l'indice. Lei gli sorride ancora di più, fa una linguaccia a Frankie e riprende a dedicarsi al suo piatto, ormai quasi vuoto.


Appena finiamo di mangiare la torta di Dom, vado in cucina a lavare i piatti e tutti gli altri si accomodano sul divano.
Beh, forse non proprio tutti. Dopo poco, infatti, una mano si posa sulla mia schiena.
"Hey, Matt, puoi aiutarm-"
Mi volto verso Matthew -o almeno quello che pensavo fosse Matthew- che interrompe la mia richiesta con un bacio.
Sorpresa, sorrido sulle labbra morbide del mio biondo. "Mi sei mancata" Un sussurro tra i miei capelli.
"Anche tu" Un altro bacio, le mie mani bagnate si appoggiano sul suo petto, creando due ombre scure sulla sua maglietta.
"Oh, scusa!"
"Tranquilla" Mi sorride, gli occhi, che oggi sono verdi, si imprimono nei miei, proprio come fanno le sue labbra sulle mie, dopo poco.
"Dai, Dom..e se arrivasse qualcuno?"
Sbuffa.
"Ok..ti concedo solo un ultimo bacio!" sorrido.
"Perfetto!" si avvicina e le sue labbra incontrano di nuovo le mie.

"Ora però qualcuno deve spiegarmi cosa sta succedendo." Ci stacchiamo contemporaneamente, allontanandoci di poco, spaventati.
Chris si chiude la porta della cucina alle spalle.
"Allora?"
"Chris, noi -"
"Gaia, voglio che quel qualcuno sia Dom. Avanti, sentiamo."
Cosa sta cercando di fare? Lo interrogo con lo sguardo, ma non ricevo nessuna spiegazione.
Dominic è preoccupato e nervoso, le sue mani si avvicinano e si allontano, fino a quando una sscivola dietro la mia schiena, abbracciandomi. Chris, naturalmente, non si lascia sfuggire quel movimento.
Dom prende un bel respiro e ritorna il solito uomo sicuro.
"Hai presente quella sera, in cui ci siamo ubriacati?"
"Vi ubriacate un giorno sì e un giorno no, non puoi essere più preciso?"
"Dai, quando ci hai portato da Gaia, tutti e due..è stato circa un mese fa"
"Ok, forse ci sono"
Chris si appoggia al frigorifero, le braccia incrociate, in attesa.
"Beh, dopo che sei andato via, Gaia è venuta da me e-"
Lo guardo. Dirà la verità?
Mi sorride, stringendomi maggiormente a sè.
"Ci siamo baciati. Da quel momento cerchiamo di stare insieme il più possibile, sempre che Matthew lo permetta, ovvio"
L'espressione di Chris, però, è esattamente l' opposto di quella del mio biondo.
"Gaia, puoi lasciarci soli un momento?"
"Ehm- Sì, direi di sì"
Dom impallidisce subito.
Raggiungo la porta, ma poi torno indietro.
"Comunque, ho intenzione di lasciare Matt."
Finalmente l'ho detto. Entrambi si voltano verso di me, meravigliati.
"Tu cosa?!" mi chiede Chris.
"Hai capito perfettamente, voglio lasciarlo."
"Ma...perchè?"
"Per una serie di motivi, che riguardano solo me e Matt"
Chiudo la porta. Mi fermo oltre la soglia, davanti a un Matthew sorridente che gioca con Ernie. Mi guarda e con un cenno della mano, mi invita a raggiungerlo.
Voglio davvero cancellare tutto questo?

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"Dominic, sei consapevole del casino che hai combinato, vero?"
"Certo, lo so. Non c'è bisogno che tu me lo dica"
Incrocio anche io le braccia, ponendomi davanti a lui, nella stessa posizione.
"Smettila di fare il bambino. Ora spiegami perchè lo stai facendo. Quando Matt lo scoprirà, starà malissimo! Perchè vuoi fargli del male?"
"Pensi davvero che io voglia fargli del male? È il mio migliore amico, come potrei?"
"Però lo stai facendo." replica Chris.
"Non esattamente. Lui non sa ancora nulla e fino a quando nessuno gli parlerà di questa storia, lui starà bene. Per questo motivo non gli abbiamo ancora detto la verità"
Si passa una mano sul viso.
"Non capisci un cazzo. Gaia sta per lasciare Matt per te. Capisci? Per te. E come pensi reagirà Matt?"
"Gaia vuole lasciare Matt per me?"
Sbuffa e questa volta fa un passo verso di me. Indietreggio, spaventato.
"Cazzo, perchè non pensi mai agli altri? Non esisti solo tu! "
"Ma io-"
"Dominic, devi considerare anche Matt e i suoi sentimenti. Non è giusto calpestarli e poi sorpassarli, come se non fossero importanti."
"Ma lo sono!" protesto.
"Non è vero! Altrimenti non avresti baciato Gaia -o fatto di peggio, non- Non voglio saperlo"
Prende un respiro profondo.
"Senti, hai fatto la tua scelta: vuoi stare con lei? Perfetto. Fallo! Ma poi non venire a piagnucolare da me. Dovrai cavartela da solo. Non sarò io a spiegare tutto a Matt e non ti proteggerò da lui. Mi dispiace, ma non ti aiuto più, devi imparare a comportarti da adulto."
"Davvero vuoi lasciarmi da solo?" Chris mi ha sempre sostenuto, dandomi ottimi consigli, mi ha sempre tirato fuori dalle situazioni più scomode. Come faccio senza di lui?
"Tu sei mio amico, non puoi farlo!" lo prego.
"Proprio per questo non ho intenzione di aiutarti. Devi crescere e accettare le conseguenze dei tuoi sbagli. Perchè, sì, questo è solo uno sbaglio, niente di più. Forse il peggiore tra i tuoi errori."
Fa una pausa.
"Matt a lei ci tiene veramente. E tu, invece? La ami quanto la ama lui?"
La sua domanda mi stupisce.

La amo quanto la ama Matt?

Abbasso lo sguardo. Sono confuso, ma devo rispondere.
Gli occhi di Chris mi fissano insistentemente, facendomi innervosire.
Dai, Dom, non è difficile. Hai due possibili risposte: o no.
"Io non lo so"
Ecco l'altra opzione.
"Tu vuoi far soffrire il tuo migliore amico solo per un 'Io non lo so'?!" ora è furioso. Mi spaventa un po'. Soprattutto quando si avvicina di più, sempre di più, le mani lungo i fianchi, pronte a colpirmi.
Aderisco completamente alla parete dietro di me, preparandomi a un incontro forse un po' troppo ravvicinato con il suo pugno, che, per mia fortuna, non avviene.
Chris, infatti, si calma e sbuffa.
"Fai un pò come ti pare, a me non interessa. Non ne posso più del tuo cazzo di menefreghismo, davvero."
Le sue parole mi feriscono. L'ho deluso, lo so. Apro la bocca per dire qualcosa che possa tirarmi fuori da quel casino, che possa farmi perdonare. Non trovo nulla, il mio cervello è riempito dalle dure parole di Chris.

"Hey ragazzi, finalmente vi ho- Ma va tutto bene?" Matt ci guarda curioso e al tempo stesso, perplesso.
I suoi occhi si spostano dal viso di Chris, che esprime solo rabbia, al mio, che immagino sia pallido e turbato.
"Sì, tutto bene. Vero Dom?"
Ringrazio il mio amico con lo sguardo, temevo avrebbe rivelato tutto.
"Sì, sì"
"Bah..va beh. Vi aspettiamo di là!"
"Arrivo"
Matthew raggiunge la porta, seguito da Chris. Quest' ultimo, prima di lasciare la cucina, si volta verso di me, lanciandomi un sguardo, palesemente pieno di rimprovero.



Non mi va di tornare dagli altri. Non ho voglia di fingere.
Non ho nemmeno voglia di vedere Kelly, i bambini, Gaia, Chris e Matt.
Voglio andare via. Voglio scappare da tutto e da tutti.
Voglio essere dimenticato, voglio solo dissolvermi nell'aria.


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P.s. Solito disclaimer, ormai lo sapete a memoria, quindi ve lo risparmio! ;)
Il titolo del capitolo è preso da 'Supermassive Black Hole', ovviamente dei Muse.
Grazie mille a chi ha recensito e a chi legge in silenzio! :)
A presto
Cheers!
Invisible_

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