I LOVE A GHOST

di Artemis97
(/viewuser.php?uid=252676)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 - MI SENTO UN FOSSILE ***
Capitolo 2: *** B. COME BELLA ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 UN FRAMMENTO DEL PASSATO DI ISABELLA ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 SCOPRO IL PERCHÈ SONO QUI ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 Riflessione + sorpresa ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 PATTO CON NAHUEL (PARTE 2) ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 HO TROVATO IL MODO! ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 LA MORTE DI BELLA ***
Capitolo 9: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 - MI SENTO UN FOSSILE ***


I LOVE A GOST
 
CAPITOLO 1
MI SENTO UN FOSSILE
 
Isabella pov
 
Ero sempre stata una figlia modello e pensate che sono nata nel 1250. Bel viso, cuore generoso, fama di ragazza seria e dal cuore grande e tutte le altre stronzate via di seguito. Avevo una famiglia piuttosto ricca, anzi, ricca è riduttivo. Ero più ricca di interi imperi e questo perché, diciamolo, la mia famiglia era malvagia fino al midollo. Sfruttavano e cercavano modi di arricchirsi in ogni maniera, ma almeno salvavano l’apparenza. Eravamo tutta gente onesta agli occhi della gente, massa di stupidi ignoranti! La mia famiglia pensava soprattutto al potere e, quando il principe C.C. (il suo nome intero è orribile: Calidous Caddielos perciò l’avevo e lo chiamerò sempre C.C.) mi chiese in moglie non rifiutarono. Ma io volevo davvero sposarlo? No. Quel tipo era un uomo rozzo, volgare e orribile. Basso, tarchiato, con i denti marci, non sapeva proprio cosa fosse la pulizia. Era un tipo violento, senza cuore ne onore e io ne ero profondamente disgustata. Come potevo anche solo giacere con … con quel essere? Ma non potevo oppormi, le donne dovevano essere remissive a quel epoca. Provai a discutere con lui qualche volta per cercare di farmelo piacere, di trovare qualcosa di positivo in lui, ma niente! Insomma, neanche un lato positivo! E poi più gli parlavo, più dovevo inventare scuse per fargli tenere le mani apposto, più sentivo l’irrefrenabile impulso di non ubbidire alla mia famiglia e così feci.
Devo dire che è stato piuttosto tremendo, mio padre non voleva ascoltarmi, mia madre sembrava totalmente assente. I nonni, gli zii, nessuno mi aiutava e io ho capito che a nulla sarebbero valse le mie richieste. Volevo fuggire, ma loro me lo impedirono. Fecero chiamare quel vile di C.C. per farmi venire a prendere e per farci unire in matrimonio quel giorno stesso. Pregai, li scongiurai, ma loro erano come sordi alle mie parole. Mi incatenarono i polsi e, quando il principe era arrivato, porsero a loro la catena come se fossi un cane. E a quel punto scoppiai. 
Io sono Isabella Marie Swan e quello che feci divenne leggenda.
Le persone in casa mia presero fuoco una ad una e io gli osservai urlare di dolore con immensa gioia, alcuni di loro mi additarono urlando “strega, strega” da tempo era iniziata a circolare quella voce poiché intorno a me erano iniziati ad accadere strani eventi. Che mi chiamassero pure come volessero, loro sarebbero comunque morti mentre io no. Io sarei vissuta in eterno intrappolata lì, lo sapevo in qualche modo. Avevo acquisito una conoscenza infinita di tutto quello che esisteva nel mondo e c’ero anche io. Io ero un essere, e lo sono ancora, mitologico. Io sono una strega senza tempo, condannata. Se non morivo per morte naturale, sarei rimasta sotto forma di spettro agganciata in questo mondo. 
Sono morta e non di morte naturale purtroppo. Uno dei miei parenti era riuscito ad appiccare fuoco alla casa finendo contro le tende ed ecco che loro ottengono il consenso per passare dall’altra parte e io invece sono qui, da troppo tempo oramai. 
La casa è stata ricostruita, la mia storia circola ancora. Io sono lo spettro che infesta la casa vicino al bosco di Forks. Posso lasciarla qualche volta, posso assumere l’aspetto che voglio, posso toccare ed essere toccata quando voglio eppure mi manca avere un corpo, la sensazione di avere una massa corporea è meglio di quelle di un guscio. Mi manca davvero il mio corpo.   
Mi sono adeguata a vivere in tutte le epoche che sono susseguite alla mia, spaventavo al minimo gli abitanti della mia casa, parecchie volte li ho fatti fuggire via spaventati e mi sentivo sempre più sola e disperata quindi ho smesso e cerco di fare la brava. Comunque, ogni tanto faccio qualche gita al mondo esterno e scopro le ultime novità. In uno di questi giorni sono venuta a conoscenza della leggenda su casa mia. Avevo fatto una ricerca su google che mi aveva trovato un articolo che riportava un mio ritratto -l’artista era Lucios ed era piuttosto bravo e meritava tutto il mio rispetto per la sua arte, la donna ritratta sembra la mia copia sputata! Lucios mi adorava e io, a tredici anni, avevo una piccola cotta per lui a quei tempi, ma era passata quando ne avevo quindici- e che narrava una storia secondo la quale, le credenze di quell’epoca affermavano che qualcuno aveva dato fuoco a casa mia con tutta la mia famiglia e me dentro per via di un matrimonio combinato con un principe. Diceva che io non avevo trovato la pace e che ero divenuta un fantasma che infestava questo mondo solo per fare qualcosa e per trovare la pace che tanto desiderava. Devo dire che non ci hanno preso per niente, ma la sola cosa che mi infastidisce, che è terribile, orribile, un errore così orrendo che io avrei evitato,  e che mi ha offeso profondamente: io non sono un fantasma! Sono uno spettro! Che insulto, che offesa!
Adesso mi sento così vecchia, sono un fossile vivente, o meglio non vivente, una via di mezzo insomma. Ma io sono ancora qui e la noia non mi lascia stare. Mi ero seduta in soffitta su un divanetto e mi ero sdraiata supita ed avevo iniziato ad avere sonno, mi ero detta “chiudo gli occhi solo per qualche secondo” e questi divennero minuti, ore, giorni, mesi ed anni. Ero scomparsa da quel mondo, la mia essenza appena presente. La mia figura era completamente scomparsa ed io ero sospesa tra due dimensioni: questa e quella dei morti. Mi sento un fossile, perché risvegliarmi dal mio torpore? 
Sarei rimasta così per sempre. 
Ci sono dei nuovi abitanti in casa mia da qualche giorno e il mio spirito è richiamato di là. Devo andare, devo capire la natura del perché io mi sto risvegliando. Voglio solo dormire diamine!
Ed ecco che è come se aprissi di nuovo gli occhi su quel mondo e capisco subito di non essere più in soffitta, anzi, non sono in quella che una volta era una soffitta. Lo sento, qualcuno ha ristrutturato la casa facendo scomparire la soffitta e costruendo delle stanze. È orribile! Il mio cuore piange e si dispera. Chi ha osato?!? Perché ti hanno fatto una cosa così brutta casetta mia? Perché?!? La stanza non ha un letto, solo un divano. Mi alzo da terra, alla scomparsa del divano su cui riposavo sono finita a terra e neanche me ne ero accorta! Certo che dormivo davvero profondamente!
Comunque ci sono cd e dischi di musica soprattutto di Debussy, libri, armadi, una scrivania con un computer spento sopra. 
Sono tutti al piano di sotto, in salotto. Lo so, io e la casa siamo collegate. La sento pulsare di energia nuova, so che è felice del mio risveglio come sono io di vederla ancora in piedi anche se il fatto che le hanno fatto questo è orribile! Devo picchiarli, mi basterà tirare loro uno schiaffo, prometto, e giuro: non sarà colpa mia se, per esempio, li picchio a sangue. La casa, io l’ho chiamata B. che è l’iniziale del mio soprannome  cioè Bella, sente la mia rabbia e mi tranquillizza “lo so piccola mia che sei contrariata, calmati, ti ho chiamata per loro, vai” e così è lei che mi ha tirata fuori dai due mondi. “Perché non lo hai fatto prima?” le chiedo curiosa “perché tu avevi sonno” risponde semplicemente e ci scolleghiamo. Ha pensato a me, non mi ha chiamato anche se così è rimasta sola, ah, mia piccola B. come ti voglio bene. Sei la casa, donna, più dolce che ci sia. 
Scendo le scale lievitando, detesto camminare e, a meno che io non sia costretta, preferisco librarmi in aria. Bah, altro che forza di gravità, ti batto chica! 
In salotto ci sono loro e B. si ricollega a me mostrandomi dei volti e donando a ogni uno di loro un nome e spiegandomi i loro rapporti tra di loro. Per adesso li osserverò soltanto.
 
Edward pov
 
Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Forks da soli dieci giorni e abbiamo scelto una casa vicino al bosco. Ci siamo sistemati, l’abbiamo ristrutturata, siamo ottimi anche in queste cose quando si vive tanto a lungo ci si diverte ad imparare sempre qualcosa di nuovo. Abbiamo ristabilito il patto con i mutaforma della riserva e abbiamo iniziato a frequentare di nuovo il liceo, che pizza! Mai qualcosa di nuovo, la vita non ha più sorprese ormai. Speriamo che questa casa infestata ci sia di aiuto. Alice ci ha predetto, mettendo su una faccia da folletto misterioso, che saremmo venuti qui e che avremmo incontrato qualcuno che vi abita da tempo. Su questa casa abbiamo anche indagato ed è uscita la storia del fantasma che la abita. Noi, intanto, ci viviamo da dieci giorni e ancora nulla di nuovo “abbi pazienza Eddy, vedrai che si farà vivo” sbuffo, certe volte Alice sembra avere il mio potere di leggere nel pensiero e non quello di vedere nel futuro. “Tutto questo lo trovo noioso e una totale perdita di tempo” rispondo io, Jasper sorride e interviene “lo so, lo sento” lo guardo irritato ed Emmett interviene con il suo fare da orso “dai smettetela, i fantasmi non esistono” io non gli presto attenzione, guardo invece Jasper, lui ha il potere di sentire e calmare le emozioni. È snervante averlo intorno come è snervante, in fondo, averci me. Con me nessun pensiero è al sicuro. Per questo sento una voce “lo so piccola mia che sei contrariata, calmati, ti ho chiamata per loro, vai” 
“lo avete sentito?” chiedo. Loro mi guardano straniti  e io tento di spiegarmi avendo capito che quello che ho intercettato è un pensiero “è una voce dolce, come quella di una mamma verso la figlia” e ripeto le sue parole, Jasper si guarda intorno e dice preoccupato ed eccitato “sento da quando siamo arrivati delle emozioni in sottofondo, ma adesso sono nitide e chiare. Quella che sento è un immensa gioia” “anche io ho provato una cosa simile da quando siamo qui, pensieri che non riesco ad afferrare e invece ora mi raggiungono chiaramente2 ammisi, sento di nuovo qualcosa e vedo che qualcuno ci sta presentando a qualcun altro. Ci descrive minuziosamente e io riferisco subito alla mia famiglia quello che ho captato, rimaniamo tutti in silenzio cercando di capire. Il silenzio che si è venuto a creare è interrotto da Alice che salta via dalle gambe di Jasper e batte le mani come se avesse raggiunto l’illuminazione “ma non capite? È il fantasma che sta venendo qui” aha, brutta storia. Come sono i fantasmi? Odiano i vampiri? Finalmente, forse, lo stiamo per scoprire. Emmett intanto si piega in due “ma non mi dite che ci credete davvero?” chiede tra una risata ed un’altra “i fantasmi non esistono” dichiara deciso. Uno sbuffo ci fa gelare tutti, chi ha sbuffato? Nessuno di noi lo ha fatto, ne sono certo. Ci giriamo lentamente verso l’ingresso del salotto e la troviamo lì, appoggiata allo stipite della porta. “Come odio quelli che mi definiscono un fantasma, i fantasmi sono dei spocchiosi. Io sono uno spettro, tzs!” dice sdegnata e la sua voce è come un coro di arpe, anche se diversa da quella di cui ho sentito prima. È bellissima. Ha i capelli color mogano lisci e sciolti lunghi fino alla vita, occhi castani, pelle diafana. Labbra sensuali con il labbro di sotto più grande di quello superiore, però è vestita in modo strano: pantaloni a zampa di elefante neri a vita bassa, scarpe da ginnastica di una marca ormai scomparsa, la fabbrica è stata chiusa nel 2005. Ora siamo nel 2033. Ha un top senza maniche Magenta che lascia scoperto l’ombelico sempre di una marca scomparsa che sembra nuovo. “E poi chi gli ha detto che i fantasmi non esistono? Scommetto che se direi loro che i vampiri esistono ci crederebbero subito” si comporta in modo strano, come se non sapesse che noi possiamo vederla e poi come reagirebbe se le dicessimo che siamo vampiri? La ragazza spettro sospira “che parlo a fare, tanto non mi sentono e continuano a fissare il muro dietro di me con quella faccia da pesci lessi!” dichiara, poi alza un sopracciglio “possibile che … no, non lo è” e si volta per allontanarsi e mi accorgo che non tocca neanche il suolo! È a pochi centimetri da esso in effetti. “Aspetta” la richiamo riprendendomi, non se ne deve andare, è tutto quello che so. Lei si gela sul posto e torna a voltarsi verso di me, di noi con espressione stupefatta “non è possibile” dichiara e io sento di nuovo quella voce “sì che lo è” e sembra che anche lei la sente perché guarda le pareti della casa e sussurra “tzs, che mi tocca sentire. Nessuno può vedermi in questa forma a meno che …” torna a voltarsi di nuovo verso di noi e ci osserva attentamente “siete creature soprannaturali, già già. Vampiri, il colore della vostra pelle lo suggerisce, ma quegli occhi … hmmm … forse dovrei andare a fare qualche ricerca, tu che dici B.?” chiede e io sento una voce rispondere il proprio consenso. Lo spettro annuisce “che fa, parla da sola come una pazza? Uno spettro pazzo, ci sarebbe da divertirsi in un combattimento … ma gli spettri si possono toccare?” chiede Emmett curioso, ma nessuno gli presta attenzione. Io, intanto, mi sento in dovere di intervenire per difenderla “no, c’è qualcuno con lei. La mente che avverto è quella di una donna, sembra quella di una madre che le parla con voce calma e dolce. Credo che le emozioni che avverti Jasper siano le sue” dichiaro e loro la fissano con vera curiosità, intanto lo spettro sbadiglia e si dirige verso la porta, no! devo fermarla. “Ehi senti, possiamo darti noi la chiave del mistero se tu torni qui e ci spieghi chi sei” lei torna indietro “bene, odio perdere tempo e vedi di essere veloce, diretto e coinciso. Sono ancora mezza addormentata e non mi va di andarmene così in fretta senza che B. sia soddisfatta” dichiara andandosi a sedere sulla poltrona vuota. Io ho un’unica certezza: voglio che mi resti sempre accanto.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** B. COME BELLA ***


CAPITOLO 2
 
B. COME BELLA 
 
Isabella pov
 
“Ehi ehi, questa mi è nuova” dichiaro scuotendo il capo “non posso credere a dei vampiri vegetariani, è contro natura” e mi becco un occhiataccia da parte della bionda “certo che esistono, noi siamo qui! Ci vedi?” ringhia. Edward, si mette prontamente davanti a me in posizione di attacco. Immediatamente Emmett si mette davanti a sua moglie anche lui in posizione di attacco, io sospiro. “Edward non può farmi niente, sono un dannato spettro!” ormai è da quando abbiamo iniziato che questi litigano e che Edward prende le mie parti. È una cosa gentile che nessuno ha fatto e mi piace, ma loro potrebbero capire male, potrebbero considerarmi debole e questo invece non mi piace. Lui mi guarda duro e dice chiaramente “tu non sei dannata” sospiro come se avessi davanti a me un bambino che non vuole capire “oh, si vede che tu non sai niente di come si sono formati gli spettri” Carlisle mi fissa curioso mentre tutti gli altri hanno uno sguardo interrogativo “ma neanche voi! Dannati vampiri con le crisi da ‘io sono il padrone del mondo, non esistono altre creature soprannaturali’ ci avete dimenticato in fretta” considero “ma forse è meglio così” aggiungo pensierosa. Carlisle sta per farmi l’ennesima domanda, è un vampiro fastidiosamente curioso. Sempre a chiedere e a domandare, sempre a cercare di capire ogni mio commento su cosa è basato. “Carlisle lascia perdere” chiedo e lui sospira deluso, ma sorride come se capisse e ciò mi irrita. Non è riuscita la mia famiglia a farlo, come può riuscirci lui? “allora, voi mi avete raccontato il mistero dei vostri occhi, cosa ci fate qui e mi avete raccontato il vostro mondo vampiresco per filo e per segno … credo di dovervi dire qualcosa … la storia del perché sono qui so che la conoscete, fatemi qualsiasi domanda … basta che sia una alla volta” aggiungo velocemente lanciando un occhiata veloce a Carlisle. Lui chiede prontamente “come vi formate voi fan …” lo guardo storto e lui modifica subito la sua ultima parola “spettri?” io schiocco la lingua irritata e poi riprendo a parlare “noi all’inizio eravamo umani, più precisamente streghe o stregoni. Noi dovevamo vivere tutti in una comunità nostra e anche chi di noi non aveva potere ci rimaneva, poiché c’era sempre la possibilità che i poteri fossero latenti e si presentassero” “e questo cosa centra?” mi interrompe Rosalie acida, io chiudo gli occhi e poi scuoto la testa “cosa stavo dicendo?” chiedo corrugando la fronte “mi sembri un po’ svampita” commenta Emmett ridacchiando, io guardo l’uomo armadio e sospiro “la cosa brutta è che dovrò subire il mio stato di stordimento per almeno tre giorni” commento e rispondo subito alla domanda che sono sicura sta per pormi Carlisle, lo guardo negli occhi e spiego “uno spettro, quando si sveglia dal presunto riposo eterno, è stordito per almeno tre giorni e no, il mio riposo è stato solo presunto eterno altrimenti non mi sarei risvegliata e io ho dato inconsciamente il potere di richiamarmi dal sonno solo a B.” “chi è B.?” domanda Jasper, lui è tranquillo. Scommetto che se gli bruciassi i pantaloni rimarrebbe calmo e tranquillo … mmmh … credo di aver trovato qualcosa da fare da sveglia, voglio capire come fargli perdere il controllo, è per questo che sono stata chiamata da B.? per farlo smuovere un po’? oppure sono stata svegliata per la fredda Rosalie? Devo farle perdere un po’ di quel aria gelida? Sono qui per Emmett e dargli un po’ di cervello o qui per Esme per farla essere meno dolce? Sono qui per Carlisle e fargli capire che deve essere meno curioso o che deve ripassare alla cena carnivora? Sono qui per Alice e renderla meno pazza? O sono qui per Edward che interviene sempre per difendermi e insegnarli che … questa mi manca … ‘è un tipo depresso’ suggerisce B. ma non aggiunge altro e io annuisco, si forse sono qui per questo. ‘Cosa devo fare?’ le chiedo e lei non mi risponde. Odio quando lo fa, sempre avvolta nel mistero. Emmett mi richiama ridacchiando e io ritorno alla realtà “cosa c’è?” chiedo perplessa e lui sghignazza “sei di nuovo partita con la mente, Jasper ti ha domandato chi è B., l’hai accennata qualche volta e loro” indica Jasper ed Edward “dicono di avvertire una mente accanto a te” io li guardo “Edward tu cosa senti?” chiedo, può leggere i miei pensieri? “Niente in questo momento, vi sento solo quando parlate. I tuoi pensieri non ci sono mentre quelli di B. sono in sottofondo e non li capisco credo … credo di poterlo fare solo quando parlate tra di voi” io annuisco e ne sono contenta “anche per me è la stessa cosa tranne per il fatto che prima sentivo i sentimenti di questa B. in sottofondo, adesso li avverto chiaramente. I tuoi invece li sento attutiti” sorrido, almeno sono belle notizie “allora, B. è … B. è … come posso dire” mi osservano attentamente e io non riesco proprio a capire come dargli una notizia simile “beh, B. è la casa in sostanza. B. è questa casa ed è con me da quando questo edificio è stato costruito in sostituzione della casa di prima, credo che sappiate che quell’altra è bruciata” li vedo cercare di assorbire la notizia “stai dicendo sul serio?” chiede Alice e io annuisco. Emmett fa una faccia buffissima e io mi trattengo dallo scoppiare a ridere “non è possibile” dichiara solamente e io mi concedo almeno di sorridere “e chi sei tu per decidere cosa è possibile? In fondo i vampiri non dovrebbero esistere eppure tu sei qui, davanti a me. I vampiri non dovrebbero essere ‘vegetariani’ eppure voi lo siete, non dovrebbero esistere i licantropi eppure ci sono, o meglio c’erano. Se quello che mi avete detto è vero Caius li ha fatti uccidere tutti … i mutaforma non dovrebbero esserci, ed eccoli che vivono nella riserva” ok, adesso sì che li ho stupiti. Non mi hanno accennato di loro, ma io vivo qui da tantissimo tempo, so cose che loro neanche immaginano. “Io non dovrei essere qui eppure guarda, ci sono. Sono ben visibile” mi osservo di sfuggita la mano trasparente e sospiro “o quasi, sono trasparente, ma ci sono. Quindi l’impossibile esiste solo per gli schiocchi” finisco la mia arringa ed Alice batte le mani felici “lo sapevo che c’era un motivo se eri così” dichiara facendo ridere tutti, me compresa. Mi riprendo, sono davvero, ma davvero stordita. Non posso mettermi a ridere con loro, insomma hanno fatto del male a B.! “Allora, per rispondere alla tua domanda Carlisle, gli spettri nascono da streghe o stregoni e che, nel corso della loro vita, sono morti in qualsiasi modo, tranne che con la vecchiaia” “cioè?” chiede Emmett e Rosalie gli lancia un’occhiataccia “ma davvero non hai capito?” e lui scuote la testa mentre la bionda sbuffa esasperata “ti faccio un esempio” gli dico io per facilitarli la cosa. Ci penso un attimo e capisco che il mio potrebbe aiutarlo “ad esempio io ero un umana con un potere latente, sono morta il giorno delle mie nozze e non di vecchiaia. Se morivo per un infarto dovuto alla vecchiaia o a qualcosa allegata ad essa io sarei passata dall’altra parte, ma visto che sono morta in un incendio sono rimasta di cui a rompere le scatole a chiunque compri questa casa, ma voi mi togliete metà del divertimento vedendomi!” mi lamento. Ed Emmett ride sonoramente, mentre Rose sorride soddisfatta “ho capito, comunque non penso che potrai scocciarmi” afferma “già, semmai sarà lei a scocciare te” commenta Jasper e io mi sento quasi felice. Per una volta non ho pensato con amarezza al mio passato.
 
Angolo dell’autrice:
Eccomi qui con il secondo capitolo! 
Le vostre recensioni mi hanno resa felice, quasi quasi mi commuovo!
12 persone hanno inserito questa storia tra le seguite, ma io vi amo! XD cercherò di non deludervi -.-
Ed ora passo a rispondere alle vostre recensioni, scusate se non rispondo a tutte perché mi sono collegata lunedì ad internet e le ho salvate su paint perché il collegamento a casa mia è instabile e mi collego soprattutto a scuola quindi posso rispondere a solo quelle che ho preso lunedì.
Allora:
 
mila theodora: sono felice che questa storia ti piaccia e sì, ci sarà una storia d’amore tra Bella ed Edward. Personalmente non mi è mai piaciuta Bella troppo debole e piagnucolona quindi ho voluto cambiare un po’ il suo personaggio. Comunque se piace intendo farci anche un seguito perché questa storia dovrebbe essere la prima parte della seria “I LOVE …” spero che continuerai a seguirmi e che il capitolo ti abbia soddisfatto ^_^
 
faste: sono felice che ti piaccia la mia storia e spero che commenterai questo capitolo per farmi sapere cosa ne pensi. 
 
paride: grazie per la tua recensione. Sai, il giorno stesso in cui ho pubblicato il primo capitolo dopo neanche dieci minuti è uscita la tua recensione. Grazie moltissimo, sei stato il primo a darmi fiducia per questa storia ^_^      

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 UN FRAMMENTO DEL PASSATO DI ISABELLA ***


CAPITOLO 3
UN FRAMMENTO DEL PASSATO DI ISABELLA
 
Edward pov
 
Il fatto che lei fosse stata da un passo allo sposarsi mi fa una rabbia e mi sento egoisticamente felice che sia morta e che lei sia con me. Non avevo mai visto una persona così bella come lei, mi piace come parla, come si comporta, come spiega le cose e come si morde le labbra per trattenersi dallo scoppiare a ridere. Vorrei sentire il sapore delle sue labbra, mi piacerebbe baciarla. Scuoto la testa, che razza di pensieri ho in testa! Lei non vorrebbe mai baciare un mostro come me, come posso anche solo pensare che questo angelo possa anche solo pensare a uno come me? Mi nutro di sangue per la miseria! Non mi guarderà mai se non con disgusto … come vorrei che mi guardasse con amore, lo sento, il legame con lei. Credo di aver appena avuto il cosiddetto colpo di fulmine, lei lo avrà avuto con me? 
 
“L’articolo che abbiamo letto ha parlato di un incendio, dice che sei qui perché non trovi pace. Vuoi vendetta per chi ti ha tolto la gioia di sposarti?” le chiede Rose. 
 
Ah! Mia sorella non può tenere chiusa quella boccaccia? Non voglio sentir parlare dell’uomo che questo spettro ha amato, un momento, non sappiamo neanche come si chiama! Devo chiederglielo e subito! 
“Prima però ci puoi dire come ti chiami?” le chiedo io dolcemente, giuro, mi guarda come se avessi detto chi sa che. 
“Non c’era sull’articolo che avete letto?” chiede e io scuoto la testa 
“non lo diceva. Affermava che la figlia della famiglia molto rispettata Swan aveva perso la vita in un incidente che si è portato dietro tutta la famiglia e il futuro … sposo” come mi fa schifo questa parola in questo momento, probabilmente se fossi umano soffocherei prima di dirla. Mi si era fermata in gola e non voleva uscire, ho dovuto tirarla fuori con la forza. 
I suoi occhi si riempiono di dolore, le manca il suo sposino forse? Penso irritato, poi mi accorgo di quanto sono insensibile, insomma lei ha perso la sua famiglia e il suo promesso sposo e la sua vita e io sono qui che penso cose cretine. Chiude gli occhi e quando li riapre vedo che ha nascosto il suo dolore. 
“Isabella, ma potete anche chiamarmi Bella” 
“e B., il nome di questa … casa, è Bella? È di questo il diminutivo?” chiede Carlisle con la sua solita curiosità. Bella, è davvero un nome appropriato per lei, annuisce. 
“Già, non sapevo che nome darle e ho deciso per questo” afferma. 
“Ma se la tua famiglia era composta da stregoni e streghe non avrebbero dovuto salvarsi? Magari con un incantesimo?” chiede Esme dolcemente 
“oh, ma loro non erano affatto stregoni o streghe e io non sapevo del mio potere latente” Carlisle corruga la fronte 
“nessuno di voi? Ma perché non è intervenuta la comunità di streghe? E si trovava qui a Forks vero? Che domanda stupida, se sei qui vuol dire di sì e si trovano ancora qui? Perché non ti aiutano con la tua vendetta e ti fanno passare oltre?” sospira e lo guarda negli occhi 
“avevo detto una domanda alla volta” dice esasperata e lui la guarda con sguardo colpevole 
“va bene, va bene. Prima finiamo con l’interrogatorio, prima farò quello per qui sono qui, prima me ne potrò andare” mi sento come se qualcuno mi avesse pugnalato al cuore, lei mi vuole lasciare! Non lo posso permettere. 
“Allora, No. Nessuno di noi era uno stregone o strega, no, la comunità non poteva intervenire perché non c’era e no, le streghe non si sono mai trovate a Forks e non mi possono aiutare perché sono tutte morte e andate oltre, o quasi, molte sono rimaste qui come me” 
“e tu cosa ci fai qui allora se non c’è la tua comunità?” chiede Rose, ma sembra un po’ meno acida. 
Bella distoglie lo sguardo e sembra imbarazzata “beh, diciamo che non sono propriamente figlia dei miei genitori. Mia madre si era ritrovata nella comunità di mio padre e sono stati insieme, poi la comunità l’ha scoperta e cacciata. Era vietato agli estranei di stare con le streghe. Ma non sapevano che era incinta di pochi giorni, lei è tornata a casa sua e si è sposata fingendo che io ero la figlia del marito.”
“Le hai mai conosciute le streghe?”
 “no, non ne ero al corrente. Ho capito la verità solo il momento prima della mia morte” Rosalie la guarda con pietà e Bella scatta come una molla 
“ehi Bionda! La tua compassione risparmiatela per gli animali che ti mangi!” a quanto pare non vuole la compassione o la pietà di nessuno. 
“Tosta Bellina” ed ecco che Emmett si mette a dare soprannomi, quasi fosse di famiglia, anzi lei è di famiglia. 
“Come hai fatto a capirla? E come fai a sapere tutto questo?” chiede Jasper sospettoso “beh belli, io avevo un potere latente. Quando si è risvegliato la conoscenza mi si è riversata addosso. Questo non dovrebbe accadere, le cose bisogna impararle. Credo che mio padre, quello vero, sapesse di me e mi ha lanciato un incantesimo per darmi la conoscenza in modo da non essere svantaggiata in un prossimo futuro. Per quanto riguarda il fatto di mia madre io mi posso allontanare da questa casa e non tornare più se mi garba. Ma io non ho intenzione di lasciare B. è come una madre per me e non intendo perderla. 
Comunque ho fatto le mie ricerche e ho raggiunto la verità. Sono andata anche alla ricerca delle streghe, ma ho scoperto, da uno spettro come me, che le streghe e gli stregoni avevano deciso di estinguersi piuttosto che cedere ai Volturi. Quelli erano andati la con l’intenzione di catturarli, usare alcuni di loro come spuntino mentre gli altri trasformarli e farli unire alla guardia. Le streghe e gli stregoni hanno unito i poteri e li hanno cacciati, poi hanno creato una barriera protettiva che avvolgeva a sfera tutta la loro terra e continuava anche di sotto avvolgendoli. Decisero di continuare le loro vite, ma di non avere dei figli e di morire. Sapevano che la barriera non avrebbe retto e che quello era un incantesimo che non poteva essere ripetuto per i prossimi mille anni e la barriera avrebbe ceduto prima quindi, come codardi, si sono lasciati morire piuttosto che affrontare il nemico” afferma lei dura. 
Chiude gli occhi e sospira. 
“Ok, voglio proprio andare a comprarmi qualche abito quindi scusate” dice alzandosi. 
Alice scatta in piedi come una molla “veniamo anche noi!” afferma andando a tirare su Rose che la segue con voglia. Gli occhi di quelle due sono illuminati e promettono una giornata di shopping sfrenato. 
“E venite anche voi!” afferma il folletto malvagio rivolta al resto della famiglia “Bella, tesoro, paghiamo noi se non puoi tu” afferma Esme dolce come sempre, lo spettro scuote la testa 
“No grazie. Sapete, tanti anni fa ho investito su un invenzione che ha spopolato: la macchina e poi ho investito sulla creazione della moto e infine sul telefono e computer. Credo di essere molto ricca e poi ero già ricca di mio per via della mia famiglia” afferma, poi si guarda intorno “B. hai visto il mio portafoglio?” chiede e tutti sentono la risposta di B. “certo! Te lo mando subito, ma sappi che sono andata a farti una carta di credito e una carta di identità e risulti essere mia figlia, di Elaisa Hoara” “Isabella Hoara” Bella arriccia il naso dal disgusto. 
“Non potevi scegliere un altro nome? Hoara poi! Mi stai prendendo per i fondelli” dichiara lei e io vorrei sapere perché non le piace quel cognome “la casa, la casa parla!” sussurra a bocca aperta Emmett che, a quanto pare, non aveva creduto alla storia di Bella 
“Sì che parlo!” afferma indignata B. 
“Ma come ha fatto una casa ad andare a farti la carta di identità?” chiede Jasper perplesso, Bella scuote le spalle come se niente fosse. 
“Ho provato a chiederglielo qualche volta, ma non mi risponde quindi ho rinunciato” allunga una mano e su di essa appare un portafoglio. 
“B. quando torno dovremo parlare” le ricorda Bella con quella sua voce così melodiosa. E sentiamo B. annuire “divertiti scricciolo” le dice. E così partiamo per la nostra giornata di shopping.
 
Angolo dell’autrice indesiderata
 
Scusaaaaateeeeeeeee l’immenso ed imperdonabile ritardo! Spero che almeno il capitolo piaccia … comunque paride ho cercato di lasciare più spazi cercando di renderla leggibile. 
Dimmi se sono riuscita a raggiungere l’obbiettivo
Saluti Artemis97

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 SCOPRO IL PERCHÈ SONO QUI ***


 
CAPITOLO 4
SCOPRO IL PERCHÈ SONO QUI
 
Isabella pov
 
È passato un mese, mi sono ambientata a vivere con i Cullen. Li ho perdonati per quello che hanno fatto a B., lei mi ha detto che aveva bisogno di una sistemata e che quindi loro l’hanno aiutata. Devo ammettere che Carlisle con tutta la sua curiosità non è poi così male, che la calma di Jasper ti tranquillizza, Alice e Rose sono coinvolgenti in quello che fanno anche se la mora è più aperta, Esme non è la donna tutto zucchero e miele che ti fa vomitare come avevo pensato. Edward, anche se depresso per la maggior parte del tempo, non è niente male ed Emmett è un tipo divertente e che è diventato come un fratello maggiore per me come lo sono Alice, Jasper e Rose, non so di preciso cosa sia per me Edward. Provo un sentimento più forte dell’amicizia, ma non so come classificarlo. Non sento qualcosa di fraterno verso di lui, anzi, voglio averlo accanto a me per sempre … credo che possa essere una semplice cotta passeggera. 
 
In un certo senso il fatto di provare qualcosa per lui e quel senso di appartenenza e di gioia verso i Cullen mi spaventa, io non … io non sono adatta a stare con una famiglia, non mi piacciono neanche in realtà e il fatto che mi trovo bene con loro mi stupisce a, appunto, mi terrorizza. Sto meglio solo con B. e con nessuno altro.
La prima volta che sono uscita a fare shopping con i Cullen e sono tornata a casa ho provato a parlare con B. ma lei evita di rispondere alle mie domande, è insopportabile. Per fortuna abbiamo trovato un canale per parlare in modo che Edward non ci senta, è la prima volta che mi irrita così. Intanto non riesco a trovare lo scopo della mia venuta qui, non capisco perché sono stata svegliata, cosa devo fare di così importante? 
 
Mentre i “figli” di Carlisle vanno a scuola la mattina io studio le novità con Esme, lei si è offerta di aiutarmi a integrarmi e io ho accettato subito.
Io ho un armadio nella camera di Edward, non dormo e questo non mi piace molto, non ho molto da fare. Esme mi ha proposto di andare anche io a scuola, solo che è difficile mantenere attivo il guscio che fa sembrare che io abbia una massa quindi ho rifiutato e sono ancora qui ad annoiarmi. 
 
È pomeriggi e loro tornano da scuola, buttano gli zaini dove capita ed Emmett va a prendere l’Xbox e sfida Jasper il quale accetta. Jasper avverte Emmett che se lui non vincerà dovrà stare lontano dai video giochi e da Rose per due settimane, l’altro ribatte, sicuro della sua vittoria, che se vincerò lui però Jasper dovrà usare i suoi poteri e annullare sempre l’eccitazione di Alice se si presentasse per due settimane. 
Scelgono il gioco del calcio e iniziano.
“Chi vincerà Alice?” chiedo alla vampira, lei scuote le spalle, sembra non interessarle. Sorrido. 
Mi inizia a piacere troppo stare con loro e questo non va affatto bene, loro se ne andranno tra un paio di anni e io rimarrò sempre qui, non intendo lasciare B. da sola. Quando se ne andranno soffrirò se mi affeziono, non devo farlo. E all’ora è meglio trovare il perché sono qui, come aiutarli.
 
“Alice qual è la vostra storia? Perché avete scelto di essere vampiri?” chiedo io e lei mi guarda un secondo spaesata poi interviene Rose “perché vuoi saperlo?” chiede sospettosa, meglio di niente. 
Le cose tra me e lei sono cambiate molto, da prima sembravamo volerci scannare a vicenda, ora ci accettiamo … più o meno. 
“B. mi ha svegliata per fare qualcosa per voi e io devo capire cosa. Lei non vuole aiutarmi, non risponde neanche quando glielo chiedo quindi forse posso capire qualcosa dal vostro passato” annuiscono e Rose, un po’ titubante inizia a raccontarmi la sua storia. Emmett lascia perdere la partita e affianca sua moglie tirandola fino a farle appoggiare la schiena contro il suo petto e poggiare il mento sulla sua testa. 
 
È terribile quello che gli ha fatto l’uomo che doveva sposare, avevamo entrambe un uomo orribile. Lei si è vendicata del male subito, io l’ho fatto prima che mi accadesse qualcosa. 
“Se non ti avesse lasciata in fin di vita tu ora non avresti Emmett” considero ad alta voce “che cosa vorresti nella tua vita?” chiedo corrugando la fronte “hai un marito che ti ama, una famiglia che ti sta accanto e l’eternità davanti a te … cosa si vorrebbe di più?” ragiono “forse non sei tu che devo aiutare o forse … c’è qualcosa vero?” lei chiude gli occhi per un attimo, poi sospira. 
“Vorrei tornare a essere umana” dichiara infine, ma io noto qualcosa di più. 
“No, tu non vuoi questo” lei mi guarda trista “si che lo voglio! L’immortalità stanca alla fine” io scuoto la testa “no no, tu vuoi un privilegio che è concesso solo agli umani, qual è?” lei sembra sorpresa come un po’ tutti. 
“Io …” inizia un esitante “io vorrei una figlia o un figlio.”
Torna anche Carlisle dal suo lavoro in ospedale e, venuto a sapere di quello che stavamo facendo, si unisce a noi e racconta la sua storia. 
 
Sto seduta pensierosa su una poltrona, loro seduti sui divani e poltrone. 
“Ok, ho fatto il punto della situazione” dico “da quello che ho capito Rose, Alice ed Esme vogliono avere dei figli mentre Emmett, Jasper, Edward e Carlisle vogliono che il desiderio delle donne si avveri” annuiscono “credo di avere il mio punto di partenza. Devo solo capire come avverarlo” dichiaro e mi guardano sorpresi “puoi farlo veramente?” chiede Rose con la speranza in viso, così forte che mi decido a trovare un modo per aiutarla a qualsiasi costo. 
“Ehi! Sono una strega anche se spettro! Posso fare questo ed altro, devo solo documentarmi” lo so che c’è il modo per aiutarle, lo sento e io lo farò. 
 
Incrocio lo sguardo di Edward che è diventato sospettoso. 
“Non per offendere, ma mi sembra che tu abbia tanta fretta di andartene” mi ha proprio colta in castagna! 
“Beh, in verità quando ve ne andrete e in casa non ci saranno più vampiri mi sentirò decisamente meglio” il suo sguardo si incupisce “ma non perché mi date fastidio o altro, è solo che se ci sono creature soprannaturali come vampiri o licantropi in questa casa mi è impossibile tornare a dormire. È una maledizione lanciataci contro per una cosa stupida che aveva fatto il primo spettro in assoluto, tzs, spaventare la figlia della strega Medusa dimostra chiaramente che i neuroni si sono tutti impiccati” 
 
“Medusa, quella con tutti i serpenti sulla testa e …” inizia Carlisle. 
“Sì, sì, quella. Era una strega molto potente e i serpenti erano illusioni” rispondere alle domande di Carlisle è diventato rilassante, persino divertente. Condividere la mia conoscenza è appagante in un certo senso. 
“Quindi tu vuoi che ce ne andiamo così potrai tornare a riposare e questa volta per sempre?” chiede Edward e quando annuisco sembra ferito. Forse … forse anche lui prova qualcosa per me? 
“Io proprio non capisco perché vuoi liberarti di noi eppure tu sei entrata a far parte di questa famiglia!” alza il tono di voce Alice e Jasper ne sembra sorpreso. 
 
Famiglia … no, la famiglia è una tomba! La mia lo è stata, non ne voglio un’altra, un’altra che mi faccia soffrire, basta … basta! 
 
“Io odio le famiglie” dichiaro fredda e poi sparisco. Sono uno spettro ed è in mio potere farlo. 
 
“B. vado a cercare informazioni” le dico su un canale solo nostro “devo avvertirli?” mi chiede lei con voce gentile “sì, grazie” le rispondo con lo stesso tono “lo sai vero che loro non sono come la tua vecchia famiglia, concedigli una possibilità” “no!” rispondo decisa. Dare una possibilità significa dare a loro anche la possibilità di farmi soffrire “ho paura sai? Ho paura del dolore” e così dicendo parto. Realizzerò il sogno dei Cullen, dare figli a dei vampiri, si prospetta un’impresa niente male.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 Riflessione + sorpresa ***


CAPITOLO 5
Riflessione 
 
Rose pov
 
Bella e io non siamo sempre andate d’accordo, è vero, ma mi manca. Se ne è andata da circa un mesetto e ci ha fatto avvisare da B. che andava a trovare un modo per aiutarci. Il modo in cui se ne è andata … 
 
“io odio le famiglie” 
 
Quella frase ci ha tormentanti, abbiamo chiesto il suo significato a B. ma lei non ci ha detto niente se non che dovevamo aspettare che fosse Bella a dirci tutto. Non mi manca per via della promessa, sono felice che lei provi a fare qualcosa, ma mi manca discutere con lei, mi divertivo e credo che fosse lo stesso per lei. Credo che tra lei ed Edward sta nascendo qualcosa da cui Bella vuole nascondersi. 
Ma perché?  
Lui sembra il più triste di tutti, cerca in ogni modo di estorcere informazioni a B. ma lei non fiata. È così triste, Bella torna ti prego. Lascia stare la ricerca, voglio avere dei figli, ma tu mi manchi troppo. E se ti fosse successo qualcosa? Non me lo perdonerò mai, perché ti ho detto che volevo dei figli? Stupida Rose, stupida!
 
Edward pov 
 
Ah, come mi manca. Perché te ne sei andata? Niente vale la tua lontananza. Ti voglio qui, accanto a me. Il dolore al petto è così grande, tu mi hai rifatto battere il cuore. Non ero più un mostro in tua compagnia, mi manchi, torna.
 
Arriva l’autunno, cadono le foglie. Andiamo a caccia, mi sembra ancora strano non averti accanto. Prima ci seguivi quando andavamo a caccia “mi incuriosisce” dicevi con aria innocente “quando andate a caccia non nascondete la vostra natura di predatori ed è piuttosto affascinante, ma lo è di più perché voi avete controllo anche su di essa”. Mi manca la tua voce, mi manca il modo in cui mettevi il broncio, mi manca la tua risata, il tuo sorriso, mi manchi tu. Tu sei il mio cuore e mi sei stata strappato via, sei scappata da me. Dove sei adesso amore mio?
 
“Io odio le famiglie” 
 
Che cosa volevi dire Bella? Ci odi? Ci vuoi fuori dai piedi? E perché non dovresti? In fondo siamo dei mostri, non ti meritiamo nella nostra vita, io non ti merito.
 
Alice pov
 
Non doveva andare così! Lei … lei doveva rimanere! Non sarebbe dovuta uscire con il fatto di volerci dare ciò che più volevamo nella nostra vita. Nella visione avevo visto lei e Edward felici ed insieme perciò avevo deciso che dovevamo venire qui. Sarebbe andato tutto bene, perché all’ora è cambiato tutto? La visione è ancora lì, vuole dire che succederà lo stesso? 
Devo fidarmi dei miei poteri, lo farò. Nasconderò questa mia visione a Edward per sempre se necessario. 
 
Visione
Un vampiro che sembra avere diciassette anni, dai capelli ramati, aspetta in fondo a una scala qualcuno. È vestito con uno smoking e ha lo sguardo felice e non malinconico, lui è Edward e sembra così pieno di energia e vitalità … qualcuno scende le scale, eccola, la più bella ragazza di tutti i tempi. Ha i capelli lunghi biondi e gli occhi azzurri, ma per il resto ha i lineamenti di Bella. Ha il viso truccato, i capelli tirati su in un acconciatura sofisticata e  indossa una veste rossa che arriva fino a metà coscia. Edward la fissa accigliato 
“ucciderò Alice, Bella” l’avverte lui geloso “e tutti quelli che oseranno guardarti perché sei solo mia amore.” 
La ragazza sorride timidamente, è piuttosto pallida, ma comunque bellissima.
 
Fine visione
 
Ho fatto delle ricerche su di lei ed è spuntato fuori quel articolo in cui c’era il suo ritratto e ho capito che era lei. Solo un po’ diversa con gli occhi castani e i capelli castani. Ma so che è lei la bella della mia visione, lei ed Edward, ne sono sicura, avranno il loro “ e vissero felice e contenti”.
 
Carlisle pov
 
Bella è diventata come una figlia per me e Esme. Lei sopportava le mie domande e rispondeva, poi credo che ha iniziato a piacerle svelarmi particolari del passato. Ha vissuto così tanto e ha una conoscenza enorme … è da poco iniziato l’inverno, il natale si avvicina. Bella quando sarai di ritorno? Ci manchi. Avevi quel sorriso sempre con te così genuino, eri affamata di conoscenza. Volevi sapere le novità di questi anni, ci guardavi cacciare, facevi scherzi ad Emmett facendoci piegare in due dalle risate, tenevi alto il buon umore e … e adesso sembra tutto più spento.
Perché sei partita? Persino Rose preferirebbe averti qui che in cerca di un ipotetico modo per farci avere dei figli. Non ci piace che stai lontano, potresti essere in pericolo! Dobbiamo sopportare la preoccupazione che ci affligge, sei uno spettro, potrai scomparire in caso di pericolo, no?
 
Angolo dell’autrice
Allora questo capitolo è solo uno di passaggio, da qui in poi si susseguiranno le avventure di Bella alla conquista del sapere ù_ù e ci sarà anche più azione ^_^  
 
 
Comunque come ringraziamento speciale a giulia_160300 che ha commentato il capitolo precedente metterò il capitolo seguente che è stato diviso in due.
Buona lettura! 
 
 
 
CAPITOLO 6
PATTO CON NAHUEL (PARTE 1)
 
Isabella pov
 
Sono a Volterra, in Italia. Orrore!
Mi vesto con il mio guscio ed esco dal vicolo. Questa è la mia penultima traccia che ho, speriamo bene. Ho un contatto con un umano, Cristoph Moretti, lui è un professore universitario che studia miti e leggende, potrebbe aiutarmi. Attraverso la strada e mi dirigo alla caffetteria dove ho appuntamento con lui, speriamo solo che arrivi in orario. Questa città è piena di vampiri e non voglio diventare la cena di nessuno ‘sempre se riescono a toccare ciò che non c’è’ faccio un sorriso divertito. 
 
Però non voglio che mi notino.
 
Arrivo e prendo un tavolo. Mi siedo e ordino un caffè, lo pago. Non ho intenzione di berlo, i cibi umani fanno così schifo! Lo prendo solo per non far insospettire nessuno. 
Come previsto ho indossato un paio di jeans blu e una maglia rossa. Con un cappotto blu acceso con un cappellino con visiera rosso. Lui dovrebbe indossare un pantalone nero, camicia rosa con sopra un cappotto nero e un cappellino rosso con visiera e un ombrello blu. La giornata è un po’ piovosa, mi fa venire nostalgia delle nuvole spesso piene d’acqua di Forks. Quanto vorrei essere a casa, ci manco da così tanto … magari questa è la volta buona e potrò tornare da Edward e da gli altri. Edward quanto mi manchi, credo, no, ne sono certa, ti amo.
 
Mi si avvicina un giovane, ha la visiera del cappello abbassata e il capo chino. Il suo cappello rosso! Ha un cappotto nero e … non ci posso credere, tutti i segni corrispondono, ma dovrebbe essere più vecchio. Mi si siede davanti e io capisco che sono nei guai. Ha la pelle pallida come quella dei Cullen, anzi più pallida. Alza la testa e si toglie gli occhiali, non li avevo visti. 
Ha gli occhi rossi “merda” mi lascio sfuggire prima di alzarmi per svignarmela. In realtà potrei scomparire, ma gli umani mi noterebbero e qualcuno potrebbe avere un infarto, è già successo. Lui mi afferra per un polso e mi trattiene “io sono Alec e tu invece sei la ragazza del naso troppo lungo. Il caro Cristoph è venuto a parlarci e ci ha raccontato di una ragazza che sapeva troppo e che stava venendo qui, ero curioso di sapere la verità. Soprattutto Cristoph ha detto che tu l’hai contattato in modo strano, l’hai chiamato telepaticamente. Sai, i miei capi ti vogliono parlare. Vieni e non fare scherzi” d’accordo vampiro, andiamo lontano da occhi umani indiscreti poi ti farò a pezzi bastardello! 
Vengo trascinata e buttata in macchina, è ora di andare. Anzi, no, magari posso trovare qualcosa che mi può aiutare con lui. Si mette alla guida e io noto che al sedile davanti, accanto a lui, c’è una ragazzina 
“Jane tienila d’occhio” 
“non ti preoccupare fratello, non mi sembra così stupida da provare a scappare” 
Alec … Jane … fratello … ah doppia merda! Mi sistemo il cappotto. Fanno parte della Guardia! 
Arriviamo a destinazione, Alec mi strattona e mi trascina attraverso corridoi e corridoi con Jane sempre al suo fianco che ogni tanto mi colpisce con qualche scossa. Tzz , ti faccio vedere io carina! Il tuo potere non mi tocca, sono uno scudo io! Avverto quando tenta di usarlo, è fastidioso.
Arriviamo alla sala del trono dove ci sono queste tre figure avvolte in mantelli neri, hanno il cappuccio abbassato  e io posso vederli in viso. Sono attraenti come solo i vampiri possono essere. 
“Dunque tu devi essere Isabella” so chi è lui, è Aro. 
Mi sono informata su tutti loro. 
“Tu sei quello che finge di essere gentile, Aro. Quello con l’aria annoiata è Marcus e quello che non nasconde l’irritazione è Caius. Siete i Volturi” dico, è pericoloso dire ciò che so, per loro non per me. Se decidono di attaccarmi li faccio a pezzi “e tu come fai a saperlo?” ringhia Caius “guarda guarda, hanno ragione a dire che tu non hai per niente pazienza” li sbeffeggio io. 
Ok ok, lo ammetto, non è il modo migliore per cercare informazioni. 
 
“Cosa?!?” fa questo ultimo incazzato “sorry bambinone” ah ha, forse dovrei cucirmi la bocca visto che se continuo così non ne ricaverò un ragno dal buco “comunque tagliamo a corto, credo che abbiamo tutti da fare” 
Jane mi lancia contro una scossa lunga e prolungata, dovrebbe essere dolorosa, ma io non la sento sulla mia pelle. Avverto solo il suo potere che cerca di infrangere il mio scudo, povera illusa, non ci riuscirai mai! 
 
“Senti Aro, fai smettere alla mocciosa di importunarmi con il suo deboluccio potere” stavolta è Jane a ringhiare ed Aro e gli altri sembrano stupiti
 “strano” sbuffo contrariata 
“sì sì, strano. Andiamo avanti. Io ti dico cosa sono e tu mi dici se i vampiri possono avere figli e, per la cronaca, avverto quando qualcuno mente” “umana indisponente come ti …” interrompo Alec “umana a chi?!?” ringhio offesa “d’accordo, si può fare. Non possiamo avere figli” sospiro delusa. 
“Oh, vuoi un figlio da un vampiro?” domanda la gnometta Jane. 
“No, volevo sapere se due vampiri potevano avere dei bambini. A scuola mia mi hanno dato questo compito per recuperare il brutto voto in ‘Storia di forme di vita’ .” d’accordo, stavo dicendo una marea di stronzate, ma che ne possono saperne loro? E poi è meglio così, infondo questi bastardi sono stati uno dei fattori dell’estinzione delle streghe 
“che cosa sei tu?” mi chiede Aro e io mi invento un’altra balla “sono un’anima vagante” lui mi chiede subito che cos’è e io rispondo tranquillamente “l’anima vagante è in realtà una candidata a fare la Morte nel mondo, naturalmente se si superano gli esami e si prende la specializzazione. Grazie del vostro tempo Volturi” dico abbassando il capo in segno di saluto dimostrando un pizzico di buone maniere “ah, Dimitri non potrà rintracciarmi. Noi anime vaganti siamo vuote. Non abbiamo niente e viviamo nel mondo dei morti” “un attimo” mi richiama lui, io lo guardo. 
 
Aro fa un cenno con la mano ed entrano due vampiri che tengono un uomo quasi anziano con indosso il cappello con la visiera rosso e tutto ciò che doveva mettere per il nostro incontro. D’istinto so che è lui Cristoph. Scalcia e urla, si dimena ma è inutile, quelli sono vampiri e hanno una forza sovraumana “ricordati che non devi mai metterti contro di noi però, non abbiamo pietà e uccidiamo per divertirci” con un altro cenno, l’uomo viene sgozzato e spremuto come se fosse un arancia in alcuni bicchieri che alcuni vampiri hanno, questi ultimi degustano il sangue … quel Aro … mi viene da ridere e lo faccio sotto il loro sguardo stupito “hai pianificato tutto altrimenti come farebbero ad avere i bicchieri già pronti solo da tirare fuori? Quanta teatralità! Mi piace, bisogna sempre provare a intimorire i nemici” mantengo il sangue freddo, uno di loro con la pelle scura mi si sta avvicinando troppo, scompaio nel nulla. Merda! Non ci credo, i vampiri possono avere figli. Deve trovare il modo.
Compaio nella foresta Amazzonica, continuerò da qui le mie ricerche. Avverto subito che ho avuto un passeggero, il vampiro dalla pelle scura! Mi sorride sbarazzino e china il capo in segno di saluto “io sono Nahuel e ho sentito quello che hai chiesto. Ho io la risposta alla tua domanda, spero che ti soddisfi almeno in parte” non mi fido “cosa vuoi in cambio?” chiedo circospetta “hai detto di essere un anima perduta, che vivi nel regno dei morti, non è che puoi farmi parlare con mia madre? Solo per pochi minuti, cinque, solo cinque” uh uh, si mette bene. Posso fargli persino parlare con la madre senza svelare la mia vera natura “d’accordo” lui esulta, vuole davvero parlare con sua madre? 
“non sembri come loro, perché eri lì allora?” 
“stavo discutendo di mio padre … ti spiegherò tutto dopo che mi avrai fatto vedere la mia mamma” 
“e chi mi dice che tu non stai mentendo?” chiedo fredda e circospetta, lui sospira “fidati di me per favore” e io lo faccio. 
“Hai qualcosa di tua madre? E mi devi dire anche il suo nome” “lei si chiamava Pire e ho questa” tira fuori un pezzo di spago dove è appeso un ciondolo in legno a forma di stella “va bene” commento prendendolo “pronto che la stai per vedere” e sto per praticare la negromanzia per la prima volta nella mia vita!
 
Ciao e alla prossima!
Baci,
Artemis97

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** capitolo 6 PATTO CON NAHUEL (PARTE 2) ***


CAPITOLO 6
PATTO CON NAHUEL (PARTE 2)
 
Isabella pov
 
È difficile richiamare i miei poteri,  è da tanto che non lo faccio, ma posso farcela, devo. 
“Bene Nahuel, preparati” lo faccio mettere davanti a me “chiudi gli occhi, ti ricordi di tua madre?” lui annuisce “sì, è morta appena sono nato, ma ricordo il suo volto. È una delle cose positive di essere come me” io alzo un sopracciglio “te lo spiego dopo” dice e chiude gli occhi. “D’accordo, ecco quello che devi fare. Immagina il volto di tua madre, rivedilo e sussurra il suo nome. Io farò il resto.” Lui inizia a seguire le mie istruzioni mentre io richiamo il mio potere. 
 
La negromanzia, nel mio mondo, è l’arte di richiamare i morti e di governarli. Io farò qualcosa di leggermente diverso e la conoscenza che mi ha dato mio padre mi dice che è stato fatto alcune volte per interrogare alcune anime umane su chi gli ha uccisi, lo si faceva soprattutto per dimostrare che le streghe e gli stregoni non c’entravano affatto con la morte degli umani. Io praticherò una versione leggermente alterata della negromanzia, non riporterò in vita i corpi con le anime dentro e governarli, io richiamerò lo spirito per qualche tempo, sarà pericoloso, ma ne varrà la pena. 
Le tenebre mi avvolgono, entrano dentro il mio corpo e il gelo della morte diventa il mio. Il freddo alberga dentro il mio corpo, non ricordo più cosa sia il calore del sole, non ricordo più cosa sia la gioia. Sento solo tanto freddo e tanto dolore. Ed ecco che la mia mente è catapultata in un luogo buio e freddo, umido. 
 
La tristezza di milioni di anime mi sommerge “sei viva! Va via!”  il pensiero mi raggiunge diretto e forte. 
Sono più voci che si accavallano “non posso. Cerco Pire, la madre di Nahuel. Devo trovarla, è importante” rispondo io, la mia voce è strana. Non la sento più mia, è come carica di dolore, disperazione e morte. 
 
“La donna che cerchi non è più qui”  dannazione! 
“e dov’è?” chiedo. Si sente un mormorio, stanno decidendo se rispondermi o meno “è andata dall’altra parte” 
“dov’è l’altra parte?” chiedo nervosa, la risposta non mi piacerà per niente, me lo sento “è nella Luce, questo è solo il tunnel, il passaggio” ok, la voce che mi ha risposto non mi piace per niente. Mi è troppo famigliare, un moto di orrore mi sommerge “madre?” 
 
“sì tesoro. Con me c’è anche tuo padre” tutte le voci si zittiscono ed emerge la sua “doppia merda” commento sorpresa e spaventata “signorina, non tolleriamo questo tuo linguaggio scurrile e fuori luogo” mi richiama mio padre “scurrile? Può darsi. Fuori luogo? Non credo proprio” rispondo 
“un momento! Questa non è la voce di papà” riprendo io sorpresa “sì che lo è. Questo è il tuo vero padre” 
 
“ah ha … forse è meglio lasciare perdere questo argomento che non la finiremo più. Non sono qui per i miei problemi famigliari, dove è questa Luce che devo andare da Pire?” un silenzio accoglie la mia domanda 
“stai facendo un cattivo uso della conoscenza che ti ho dato” dichiara con voce severa mio padre.
 
“oh, ma sentiti. Non sono fatti tuoi come uso i miei poteri. Non ti sei mai interessato di me per tutti questi secoli, neanche quando ero viva ed umana. Hai lasciato che cacciassero Renee e che lei sposasse Charlie, hai lasciato che fosse un emerita stronza con me come lo era Charlie. Mi stavi lasciando sposare quel porco di C.C. e sono dovuta morire per tirarmene fuori, ho fatto da sola, mi sono salvata da sola quindi tu non venire qui a fare il bravo paparino proprio ora, d’accordo!?!” urlo sfogandomi, liberandomi da tutto l’astio che avevo nei suoi confronti e che ho coltivato in gran segreto nel mio cuore che ora sembra più leggero. 
 
Sospiro “mi sono sfogata abbastanza, come ho detto non sono qui per me. Ditemi dove è questa Luce” ordino secca “sei morta?” chiede Renee sconvolta e sembra triste, ma vaffanculo và!
 
 “sì!” beh, più o meno … ma per la miseria, mi stanno prosciugando della pazienza “ma perché non sei venuta qui prima? In che senso che non si è mai interessato a te per secoli? E se sei morta perché sentiamo la tua viva?” chiede addolorata Renee, che sia triste perché le ho dato della stronza? Che sia triste perché sono morta? Nah, mi sto facendo delle pippe mentali.
 
“Vi sembro viva perché sono ancorata al mondo dei vivi da due legami: uno, un vampiro che cerca sua madre e mi fa da collegamento e due, sono uno spettro! Legata alla vita come sono legata alla morte perciò mi è stato più facile entrare” dichiaro “uno spettro?” mio padre sembra sgomento. 
 
“sì, uno spettro. Ora vogliamo tornare all’argomento che mi preme?” chiedo io irritata “qui il tempo sembra essere fermo perciò ci chiedevamo perchè non eri ancora arrivata” sussurra mia madre “io non potevo! Io non potevo o ti avrebbero ucciso. Le mezze streghe non sono mai accettate … devi credermi … perdonami e …” lo zittisco in fretta, fa troppo male sentirlo. 
 
“sì, sì. Senti se vuoi il perdono te lo dò basta che mi racconti di questo posto e mi dici dov’è la Luce” lo sento sospirare sconsolato “non lo farai neanche se ti aiuto” “ah ha … sei intelligente dopotutto … aiutami e basta” “ok” dice soltanto per un po’, poi aggiunge “questo è il tunnel delle anime che non possono andare avanti perché non vogliono, sentono ancora qualcosa da fare nel mondo dei vivi. Io e tua madre ti abbiamo aspettato, non volevamo andare senza di te … tu verrai mai con noi, vero?” sembra una supplica. 
 
“no, non voglio andare con chi mi ha tradito e poi io non potrò mai venire. Sono bloccata di là per sempre” dico soltanto e quando riprende a parlare sembra più triste che mai “bisogna andare infondo. Noi non sappiamo cosa c’è di là, una volta che siamo pronti veniamo avvolti da una luce che può essere dorata o nera. A differenza tua noi qui ci vediamo, siamo morti. I vivi non lo possono fare, qui ci conosciamo tutti … comunque quando si praticava questa variazione della negromanzia, l’anima si poteva prendere se era ferma qui e non se è di là quindi non potrai cercarla. Per farlo dovresti essere morta e pronta a passare e se anche te ne andassi dovresti andare dove è andata lei, nella Luce dorata. Non che voglio dire che tu sia stata malvagia o altro, non fraintendere”
 
 “capisco, stai tranquillo” dico soltanto “perché la cerchi?” mi chiede mamma “la sto cercando per un ragazzo, è sua madre e vuole rivederla per l’ultima volta” dico soltanto “comunque io andrò a prenderla” dichiaro decisa prima di richiamare i miei poteri al massimo “non lo fare!” sento urlare mio padre, ma a me che mi interessa? La decisione è mia e io lo faccio. Per Esme e Carlisle, per Emmett e Rose, per Alice e Jasper e per Edward, il mio sole.
 
Il potere mi avvolge e io ripeto una litania che dovrebbe aiutarmi in un millesimo di secondo “ti invoco morte, portami da colei che cerco. Ti invoco, io non ti chiamo per egoismo o cattiveria, ti invoco. Portami da Pire, la madre di Nahuel”. Stavolta il gelo aumenta così tanto, la morte mi entra completamente dentro riempiendomi e io sento il desiderio di farmi indietro. Lo sopprimo, non lo farò mai. Per il mio amore e per la mia famiglia di vampiri farò questo ed altro. Mi scuserò con loro, aveva ragione B., io non odio tutte le famiglie e non tutte mi fanno schifo. Tornerò da loro e mi scuserò. Per loro resisterò, per loro. 
Una calda luce dorata mi avvolge e io mi sento in pace, vengo catapultata via. 
 
Atterro in un giardino su una collinetta. Mi guardo intorno, sono capitata sul portico di una casa rosa con uno steccato bianco. Mi alzo e inizio a camminare verso un albero poco più in là che ho visto, sotto c’è una figura. Si sentono i gabbiani e le onde del mare, non capisco, dove sono? Raggiungo la donna, ha la pelle scura e sta dipingendo. Indossa dei jeans rosa e un veglioncino bianco. La raggiungo e mi guardo davanti. Incredibile! Proprio davanti a me, o meglio sotto la collinetta c’è il mare! Le onde si infrangono sulla sabbia, c’è un porticciolo con una barca e una scalinata in legno che porta fin quassù! 
“Bello vero?” dice la donna “abbiamo tutti delle isole dove vivere e raggiungiamo gli altri attraverso il mare. Casa mia è proprio carina, sai? Ma mi piacerebbe di più se ci fosse il mio Nahuel. Ma bisogna dare tempo al tempo, era inutile aspettarlo nel freddo del tunnel. Sono andata avanti e anche lui lo avrà fatto, ma ciò non toglie che ci ritroveremo entrambi qui” ok, cosa devo fare io ora? 
“che maleducata, sono Pire e ho saputo che mi stavi cercando. Perché?” 
“Tuo figlio vuole vederti per un ultima volta, sono qui per lui. Abbiamo fatto un patto e intendo mantenerlo. Tu vuoi venire? Poi ti riporto qui, solo cinque minuti signora” “perché dovrei? Io lo aspetterò qui e lui mi raggiungerà un giorno” decisi di giocare sporco “non penso che lo farà signora” dico 
“e perché no?” chiede lei corrucciata “perché lui crede di avervi ucciso”
 l’incantesimo di lettura del pensiero è veramente utile a volte, anche se non ho capito il fatto del mezzo vampiro. 
 
Se non lo avessi fatto non mi sarei fidata “si fermerà nel tunnel chiuso nel suo dolore e non volendo andare avanti per paura che voi lo guardiate con disgusto” 
“che schiocchino, non lo farò mai. Tu glielo dirai e le cose si metteranno a posto” 
“non lo farò e anche se lo facessi non mi crederà mai” dichiaro io. Lei si chiude in un ostinato silenzio e io guardo il mare. È così azzurro, il sole così caldo. Esiste il paradiso? Ed è questo? 
“D’accordo, andiamo” dice lasciando cadere il pennarello che stava utilizzando, guardo la tela. Quella che vedo lì è l’immagine di un bambino, Nahuel? Si, sembra lui da piccino. 
 
Io chiudi gli occhi e cerco il mio collegamento con il mondo dei vivi, il mio da spettro e … non c’è! È sparito! Oh merda. 
“Cosa c’è?” mi chiede la donna “niente, devo solo trovare il collegamento. Intanto mi dia la mano” lei mi afferra con forza e decisione. Intanto io cerco affannosamente il mio collegamento di spetto, ma non lo trovo … no no no, devo trovarlo, devo farlo. Non posso essere arrivata a tanto per poi fallire così! 
Un collegamento, ne sento uno. Sospiro, che cavolo di paura che ho avuto. Il collegamento è quello di Nahuel! Mi ci aggrappo felice e veniamo trascinate di là. Ricompariamo davanti a Nahuel e lo richiamo. Lui apre gli occhi di scatto e rimane a fissare meravigliato sua madre. Pire inizia a singhiozzare e prova ad abbracciarlo, ma lo trapassa. 
“Non puoi farlo, lui è fatto di carne, tu no. Vi do cinque minuti da soli, vi prego non fatemi pentire della mia fiducia” dico prima di sparire. 

Angolo dell'autrice

vado di fretta! quindi rispondo velocemente a qualche recensione!!
ShesTheOne mi piaceva che Bella fosse utile in qualcosa quindi ho pensato: perchè no? ed è venuta fuori questa storia!

paride mi fa piacere che tu abbia commentato questo capitolo, anche io qualche volta o dimentico di commentare una storia o non ho proprio tempo. Comunque grazie per il complimento ^_^

Giulia99FlorFedeCullen ho fatto in fretta a postare, hai visto? ^_^ grazie per avermi commentato e spero che lo farai anche con questo capitolo. Grazie per i complimenti, farò del mio meglio per meritarmeli! ù_ù

Rebyseby già già, se quei vecchi volturi credevano di far tremare la mia Bellina si sono proprio sbagliati di grosso! ù_ù Nahuel comunque per me è un bel personaggio, spero di avergli reso giustizia nella mia storia! Volevo inserirlo da qualche parte perciò eccolo qui! XD

Beh, ora vado che ho un sonno tremendo!
Saluti e bacioni,
la vostra Artemis97

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 HO TROVATO IL MODO! ***




CAPITOLO 7
HO TROVATO IL MODO!


Isabella pov

Al mio ritorno loro si salutano e io riporto la donna nella Luce e ritorno grazie a Nahuel che si è offerto come collegamento. Quando sono di nuovo davanti a Nahuel, lui mi racconta che è nato da un padre vampiro e da una madre umana, la donna non è sopravvissuta al parto. Mi racconta che suo padre Joham si crede uno scienziato ed è andato con altre donne che hanno partorito delle femmine e che sono morte dandole alla luce, lui ha il veleno mentre le sue sorelle no. È andato dai Volturi per farlo fermare. Non si sforza minimamente di nascondere il disgusto verso l’uomo che ha contribuito a farlo venire al mondo. 
Comunque ha parlato con i Volturi e quando sono comparsa io, lui se ne stava andando “grazie per avermi fatto parlare con mia madre” dice alla fine “spero che ciò che ti ha detto ti sia di aiuto” “sì, grazie” sorrido riconoscente, avevo molto da pensare e dovevo ragionare sulle mie scoperte. Ci salutiamo con un abbraccio e io gli sussurro all’orecchio prima di andarmene “non considerarti un mostro, ma il frutto dell’amore di tua madre verso te che gli crescevi in grembo” sparisco prima che possa dirmi qualcosa.

Mi siedo sulla sfinge in Egitto, per la miseria che stanchezza. Ho sonno. Scuoto la testa, non devo, non devo addormentarmi. Non devo dormire ora. Sono arrivata a un buon punto e non intendo andarmene ora. Intanto non avverto più il legame con il mondo dei vivi, se mi addormento me ne andrò definitivamente? Non me ne andrò! Devo risolvere la faccenda dei figli e poi devo rimanere con Edward, sempre se lui mi vorrà con se. E naturalmente devo stare con B., non posso proprio lasciarla da sola.

Ricapitoliamo: i vampiri maschi possono fare dei figli, le donne no. Che fregatura! Non è giusto così! 
Quindi se Rose e le altre vogliono avere dei figli devono far andare i loro mariti con donne umane … non lo accetteranno mai, nessuna delle due parti e sinceramente non lo farei neanche io. Al sol pensiero di Edward con un’altra … che nervoso! 
Schiocco la lingua irritata, sì, certo, le nuove informazioni mi hanno fatto fare un passo avanti dopo tutto il tempo che ho perso a cercare a New York, in Irlanda, in Belgio, in Croazia e così via, ma non sono arrivata a scoprire come posso fare.
Se solo Esme e le altre fossero umane! Se lo fossero potremmo farle trasformare dopo la nascita delle bambine e sperare che diventino vampire … no, troppo pericoloso, ci sono il novantotto per cento di possibilità che muoiano, come c’è sempre questo novantotto che non sopravvivano in un rapporto carnale con un vampiro. Che schifo di vita … magari se fossero delle umane più resistenti, magari delle … delle mezze vampire! E se posso trasformarle in parte umane? Un incantesimo di nove mesi, c’è la posso fare, però non ne conosco nessuno di quel tipo. Papà, quello vero, mi ha messo la conoscenza basilare più qualcos’altro, forse lui sa il modo. Devo trovare Nahuel e chiedere di nuovo aiuto a lui … no, tenere il collegamento con me deve averlo sfinito e non posso aspettare altro tempo, potrei addormentarmi senza aver fatto nulla. È una possibilità. 

“Morte ti chiamo, morte ti invoco. Rispondimi, portami da mio padre Paul. Portami nel tunnel senza fine, non per me, non lo faccio per me” richiamo il mio potere, il gelo della morte mi riempie. Ricompaio nel buio del tunnel, adesso però non è tanto oscuro, anzi, è più chiaro e riesco a distinguere le forme che mi circondano. 

“Papà?” chiamo e davanti mi compare una figura. 
“Cosa ci fai qui?” chiede sorpreso “ho bisogno che tu mi dica come si può far trasformare una vampira in parte umana per farle avere dei figli” gli dico senza preamboli. Il sonno è scomparso, ma sono sicura che più starò di qui più, quando tornerò di là, sarà pesante e opprimente. Un’altra figura compare accanto a quella che mi sembra la figura di papà. 
“Amore non diglielo” dice a mio padre “perché vuoi fare ciò?” mi chiede lui invece “perché una famiglia di vampiri è diventata la mia e le donne vorrebbero avere dei bambini” dico io 
“d’accordo, ti dirò cosa fare. Ma ti prego non farlo, ho capito che non abbiamo nessun diritto di dirti cosa fare, ma cesserai di esistere! Già adesso sei stanca, lo sentiamo, se farai ciò scomparirai da ogni piano di realtà, cesserai di esistere completamente. Un attimo ci sei e quello dopo no. Mentre adesso passeresti oltre e basta” mi fa piacere che siano preoccupati per me, credo che il mio risentimento nei loro confronti non sia mai esistito. Credo che mi dispiaceva perché mi avevano abbandonata “per favore, ditemelo e basta” li prego e li sento sospirare “d’accordo” dicono insieme con voce triste.
Quando finiscono di parlare li guardo infinitamente triste, li abbraccio, posso farlo perché sto per andarmene del tutto e già adesso sto sparendo poco a poco “vi voglio bene, andate dall’altra parte, andate e siate felici” 
“lo faremo e tu, per favore, rinasci. Solo così potrai scampare dalla cancellazione” mi sussurra mia madre piangendo “non posso, dovrei chiedere il loro permesso e non so se lo vorrebbero, sai cosa dovrebbe sopportare i miei futuri genitori se mi reincarnassi” dico piangendo anche io “se dovessi rinascere tieni” mi tocca  la spalla mio padre e una calda luce mi avvolge “cosa hai fatto?” chiedo e sembra che mi sorrida “se ti reincarnerai ricorderai di noi a ventidue anni, ma se ne avessi bisogno ritorneranno prima e avrai di nuovo il controllo sui tuoi poteri, ” sorrido “grazie papà.” 
“Un ultima cosa” chiedo 
“Charlie, lui è il mio patrigno e mamma lo sai che è un tipo ambizioso e, insomma, mi sarei aspettata di vederlo qui. Dov’è?” chiedo con voce incerta, mia madre risponde con voce dolce e felice “lui ha pensato che passando oltre avrebbe trovato il modo di tornare a casa ed è stato avvolto dalla Luce nera.” Nera, l’inferno. Il bastardo ha avuto ciò che meritava. 

Ed ecco che vengono avvolti dalla Luce e scompaiono. Per un istante riesco a vedere i loro volti, sul loro viso un espressione serena “addio” sussurro prima di intraprendere la strada verso la fine del mio cammino. 

Piombo da B. ma non in casa, bensì sul suo piano psitico. Ho capito ormai che lei è un fantasma, è impossibile che un oggetto abbia un anima a meno che non sia stata presa una e trasferita su di essa. Appena mi vede sorride “sapevo che avresti capito” sussurra felice “ma perché non me lo hai detto prima?” le chiedo, non sono arrabbiata, solo confusa. 
“Lo stregone che mi ha lanciato questa maledizzione mi ha imposto il silenzio, se avesi parlato non avrei potuto essere mai più libera. Ha detto che dovevo aspettare uno spettro che avrebbe aiutato dei vampiri. Mi avrebbe liberata dandomi la possibilità di rinascita” “ma perché imprigionarti qui se ti dice come liberarti?” chiedo spaesata “lui mi amava, ma io non ricambiavo. Mi ha “punita” così, ma credo che mi amasse troppo per farmi del male in modo permanente” ha gli occhi pieni di lacrime e io sgrano gli occhi sorpresa “anche tu lo amavi!” dico schioccata, lei annuisce “e all’ora perché …” scuote la testa “una donna si è messa in mezzo, ero gelosa e … abbiamo litigato … lui non capiva e mi ha scagliato questo incantesimo … e …” singhiozza, la stringo in un abbraccio ferreo. 
“Shhh” la cullo tra le mie braccia. Alcune volte l’amore è strano e la gelosia ci fa fare cose impensabili. Io non riesco a concepire il perché di quell’assurdo incantesimo, perché una persona che ti ama ti farebbe una cosa simile? Quando smette le prendo una mano e la stringo “andiamo” dico. Gli altri due spettri che sono con me annuiscono. 

Andiamo sul piano della casa ed entriamo. Prima eravamo nel luogo dove abitava B. il suo piano psitico, la sua mente in poche parole. Emmett e Jasper entrano da una finestra e sono sorpresi quando ci vedono, Jasper è il primo che rinviene dallo sconvolgimento e chiama gli altri che piombano tutti in salotto. 
“Ciao” saluto io insieme agli altri “ho mantenuto la promessa, so come farvi avere dei figli.”                                      
 
***

Edward pov

Io e la mia famiglia girovaghiamo per casa come fantasmi, ci manca Bella. Chissà cosa starà facendo … oggi c’è il sole, siamo andati tutti a caccia, mi hanno praticamente costretto … siamo ritornati da poco e siamo andati a farci una doccia tranne Jasper ed Emmett che sono andati a sfogare la propria frustrazione contro i puma. Gli manca Bella e non gli piace non poter fare nulla se non aspettare. 
Sento qualcosa cambiare nell’aria, la presenza di B. è completamente sparita! Emmett e Jasper sono appena tornati dalla caccia, sento i pensieri dell’orso “non ci posso credere! Eddino scendi velocemente!” poi ci si mette anche jasper che ci urla di andare in salotto subito. Preoccupati ci fiondiamo lì e troviamo Bella. Sembra più pallida che mai, la sua pelle che prima era colorata da un tenue rosa adesso è bianca. Indossa un qualcosa che la rende visibile, non è più trasparente. I suoi vestiti sono un po’ insabbiati, ha della sabbia tra i capelli e nonostante tutto ha un sorriso stanco ma luminoso e i suoi occhi brillano contenti. Dietro di lei ci sono altri spettri, ma possono benissimo essere fantasmi, chi lo sa. Accanto a lei c’è una ragazza che tiene per la mano, è bella ma mai quanto la mia Bella. 

“Ciao” dicono i fantasmi o spettri insieme al mio cuore “ho mantenuto la promessa, so come farvi avere dei figli” dichiara Bella con un sorriso enorme. Siamo tutti scioccati “in che senso?” domanda Esme, Bella sbadiglia e la ragazza al suo fianco si volta preoccupata verso di lei “Bella è già ora?” domanda, il mio spettro scuote la testa.

“non ancora, devo prima finire tutto questo. Posso farcela” cosa succede? È ora di cosa? 
“ehi, la tua voce assomiglia a quella di B.!” dice Emmett sbalordito e la ragazza che regge il mio sole fa un sorriso divertito “yes sono io B. e come potete vedere non sono una casa ma un fantasma. Bella lo ha appena scoperto venendomi a prendere” 
Bella si va a sedere, ondeggiando pericolosamente, sul divano. Le sono accanto in un attimo e la stringo in un abbraccio felice al quale si aggiunge tutta la famiglia. Alice è tutta contenta, nella sua mente già immagina di andare a fare shopping con Bella, le è mancata veramente così come è mancata a tutti noi. Esme la rimprovera bonariamente dicendole che non doveva partire. Bella sembra godere di stare con noi, sembra veramente felice e Jasper me lo conferma pensandolo “sprizza gioia da tutti i pori, ma è veramente molto stanca e … è  anche triste, ha da dirci qualcosa di brutto” si staccano tutti tranne io che la tengo ancora stretta. La mia Bella … le cingo possessivo i fianchi e mi siedo sul divano facendola sedere sulle mie ginocchia. 
“Perché sei così stanca? Prima non hai mai sbadigliato e sei anche triste. Raccontaci” lei scuote la testa “non c’è tempo, dobbiamo sbrigarci prima che io …” la sua voce si spegne e noi la guardiamo preoccupati “prima che tu?” la incito a finire la frase “prima che io cessi di esistere” finisce titubante “cos’è questa storia?” chiedo sconvolto “non c’è tempo, se aspettiamo troppo me ne andrò e non si farà niente” “tu non te ne andrai” ringhio e la stringo più forte. 

“Edward non è una cosa che posso controllare e …” 
“raccontaci tutto.” 
Cos’è questa storia? Lei non può lasciarmi, non può! Ora che siamo di nuovo insieme non deve andarsene, no, non deve farlo. 
“D’accordo” si arrende lei capendo e ci racconta ciò che è successo in tutto il suo viaggio. Ha girato il mondo, ha affrontato i Volturi! 
“Wao Bellina! L’avevo detto che sei una tipa tosta” commenta Emmett, siamo tutti affascinati dal suo racconto, infine ci dice di aver stretto un accordo con Nahuel ed è andata a prendere la madre nel regno dei morti, nel tunnel dove si è indecisi e fa freddo ha incontrato i suoi genitori che l’hanno aiutata. Andando nella Luce ha cancellato il suo legame di spettro con il mondo terreno ed è potuta tornare solo grazie a Nahuel il quale, in seguito, le ha raccontato cosa fosse e a lei è venuto in mente di trasformare mamma e le mie sorelle in mezze vampire e per sapere cosa fare è andata a chiedere a suo padre, lì c’era solo quello vero e non quello che l’ha adottata. Lì il padre le ha detto che sarebbe scomparsa per sempre e le ha suggerito la rinascita per non sparire. 

Comunque le ha dato la conoscenza adatta per trasformarle in mezze vampire per nove mesi “non sarà permanente, solo nove mesi. Comunque, visto che voi sarete state trasformate in mezze vampire e non siete nate tali, i vostri figli saranno solo un corpo senza anima e qui entrano in gioco gli spettri e il fantasma qui presente. Loro sono Dacy, Elaisa, Erik e la nostra B. che in realtà si chiama …” 
“Lily” interviene quella che un tempo avevamo chiamato semplicemente B. 
“Ho cercato i più adatti. Dacy ed Elaisa sono morte in un incidente a soli dieci anni, Erik a sedici e Lily è stata trasformata in fantasma a diciotto” “ma tu non dicevi che i fantasmi sono spocchiosi?” la prende in giro Emmett, Bella scuote le spalle come se la cosa non la toccasse mentre io mi sento morire dentro, ma c’è ancora speranza 
“alcuni lo sono. Personalmente non li ho mai sopportati soprattutto perché loro sceglievano di divenire fantasmi mentre a noi spettri era imposto perciò mi pare strano che Lily invece sia stata trasformata contro la sua volontà” mi raggiunge un pensiero, è di Lily 

“non sono stata trasformata contro la mia volontà, dovevo solo sfuggirli o avrebbe fatto del male alla mia famiglia” 

beh, almeno io ho la soluzione del mistero in parte. Chissà cosa le è successo e quale è la sua storia. Lo dirò anche a Bella, dopo però, dopo che sarà al sicuro per sempre qui, con me. 
“Comunque gli spettri e il fantasma saranno la vita e l’anima dei corpi dei vostri figli. Loro hanno accettato di rinascere e una volta che lo avranno fatto dimenticheranno completamente il passato. Saranno i vostri figli al cento per cento. Per voi va bene?” chiede con voce incerta, annuiscono un po’ tristi. Sappiamo che la sua dipartita è inevitabile a meno che … 
“Bella potresti rinascere anche tu, no? E allora perché non lo fai? Io sarei felice di essere il tuo futuro papà” afferma Emmett. Tutti noi sorridiamo, Bella figlia di Emmett, sarebbe interessante, ma lei scuote la testa “perché no? Vuoi così tanto scomparire?!?” le chiedo io con il cuore a pezzi 
“non è per questo” scende dalle mie ginocchia e mi si siede accanto, io la tengo sempre stretta a me. La sua voce diventa così carica di tristezza 
“io … io sono una mezza strega. Venivamo considerate un abominio nel mondo di mio padre Paul perché noi non abbiamo controllo sui nostri poteri” inizia lei “cosa significa?” chiede Carlisle preoccupato “il mio padre adottivo era Charlie Swan, uno sceriffo corrotto. Era un tipo che viveva nell’illegalità e mia madre aveva bisogno di un padre per me. Era capitata qui a Forks che a quel tempo era popolata da vecchi sposati dalla mente ristretta e da bambini. Mio padre era l’unico disponibile e, visto che si parlava bene di lui, quando le ha chiesto la mano l’ha sposato, ma lui si è rivelato tutta altro ciò che sembrava. Sono nata io e mi hanno data per settimina visto che sono nata al settimo mese della gravidanza, secondo loro. Quando avevo diciassette anni il mio patrigno, per espandere il suo potere, decise di darmi in sposa ad un uomo orribile, uno stupido principe malvagio, se non di più, del mio patrigno” ci sta raccontando la sua storia! Che patrigno bastardo, lo ucciderei più che volentieri anche se non capisco cosa centra con la sua impossibilità a rinascere 
“un giorno mi ero ribellata e loro decisero di farmi maritare lo stesso. Chiamarono il mio promesso sposo e, al suo arrivo, ha preso a trascinarmi fuori di casa a forza per portarmi in Chiesa. È stato allora che il mio potere si è risvegliato. Gli ho dato fuoco, ho bruciato tutti e loro hanno bruciato la casa correndo di qua e di là, è così che sono morta. Il mio stesso potere mi ha tradito” ci guarda tutti, uno alla volta “io non avevo controllo. Se rinascessi la mia metà strega non scomparirebbe, diverrei metà vampiro e metà strega e per di più non avrei il controllo che ho acquisito in questi secoli a differenza di loro” indica gli spettri “loro perderanno la magia, diventando metà vampiri e metà umani. Comunque quel giorno ho sperimentato una paura così forte che ha fatto risvegliare il mio potere dando fuoco a tutto provocando anche la mia morte. Cosa succederebbe se mi succedesse di nuovo? Voi siete più sensibili al fuoco, morireste velocemente senza la possibilità di usare la vostra supervelocità per buttarvi in un fiume” capiamo dove vuole andare a finire il suo discorso, alcuni di noi annuiscono, ma io non posso lasciarla andare così, non mi può lasciare. Sarei contento di aspettare nove mesi solo per rivedere il suo volto, sarei contento persino di dover aspettare diciotto anni per poterla baciare, basta che rimanga con me “beh Bellina, non ci interessa. Tanto se prenderemmo fuoco non sentiremmo neanche il dolore che moriremmo in fretta, no?” 
Bella sembra scioccata “tu rinascerai punto e basta” ordina con voce severa mamma “o non se ne fa niente” aggiunge papà. Grazie per l’appoggio … 
“hanno ragione, devi rinascere anche tu e poi chi ti ha detto che proverai così tanta paura?” aggiungo io ed Alice le strizza l’occhio “se no a che esistono a fare i genitori?” ridiamo un po’ tutti persino gli altri spettri e Lily.
Parliamo un po’ con loro e li conosciamo. Non sono per niente male, sono simpatici, divertenti e hanno un gran cuore.
“Bene, iniziamo. Venite qui” ci richiama Bella posizionandosi al centro della radura, noi l’accerchiamo. Gli spettri e il fantasma si mettono vicino al mio amore, Bella mi si avvicina un attimo e mi bacia a fior di labbra “ti amo, non dimenticarlo” la stringo forte con il cuore che scoppia d’amore “ti amo anche io” e l’avrei aspettata anche per tutta l’eternità se necessario. La bacio dolcemente assaporando le sue labbra così dolci e gustose e … la lascio andare.     

Angolo dell’autrice

Dadadadan!!! La storia è quasi finita signore e signori, spero di avervi deliziate almeno un po’.
Il prossimo capitolo sarà l’ultimo e poi: l’EPILOGO!!!

Mille e mille scuse ma non riesco proprio a rispondere alle recensioni in questo momento: casco dal sonno! Non riesco quasi più a digitare niente, mi dispiace. 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 LA MORTE DI BELLA ***


Isabella pov

Richiamo il mio potere. 
“Magia di Luce, 
tu che guarisci, 
che porti la vita, 
ascoltami.
Magia di Luce
Porta la vita nei corpi freddi delle donne.
Da vampire trasformale a ibrido 
Per concedere nuova vita, 
Per dare a un altro corpo il tuo calore” dico con voce ferma.
Le forze mi vengono meno, no no No. Ancora cinque minuti, vi prego! Se c’è qualcuno lassù, vi prego, solo altri cinque minuti di forza …

La luce avvolge le vampire, ok, la prima parte dell’incantesimo è andata. Via con la seconda:
“O tu Luce che ci avvolgi, 
Che ci riscaldi con il tuo amore,
Con la tua gioia,
Donala anche a queste tre vampire, 
Rendile per metà umane.
Fa in modo che loro sperimentino la gioia di una vita in grembo,
La gioia di essere mamme” alzo leggermente il tono di voce. Un vento forte si scatena e mi fa gelare, è la morte, è qui per me. 

Ancora qualche minuto, solo qualche minuto …

“O tu sole che sei lassù in celo
Dona il tuo calore ad Esme, Alice e Rosalie.
Donalo a queste tre vampire che ho dinanzi a me.
O tu terra che ci doni di che vivere
Dona loro la capacità di generare.
O tu vento che sei il respiro del mondo
Dai alle tue figlie la capacità di vivere per mezzo del tuo ossigeno.
O tu Destino
Che hai delineato la nostra esistenza
Dona alle tue figlie un futuro felice.
O tu che sei lassù,
Tu che ci guardi,
Che osservi e approvi,
Che soffri e gioisci con noi, 
Le tue creature,
Tu che sei nostro Padre,
Rendi tutto ciò possibile” 

Mi manca l’aria e io non ha bisogno di respirare! 
… è arrivata la mia fine, non ancora, non ancora! 

La Luce diventa più intensa, si scatena la tempesta. Sta funzionando! Un tuono si fa sentire forte, sono le forze della natura, mi concedono l’approvazione necessaria per continuare. Bene, questo significa che ho ancora tempo. Il vento diventa più potente, i capelli mi vanno davanti gli occhi, mi danno fastidio e mantengo a fatica la concentrazione.

“I vampiri qui presenti accettano di essere i portatori di nuova vita? Ne saranno responsabili? La proteggeranno e …” mi mancano le forze, cado in ginocchio. L’aria, l’aria! Mi manca. Fumo, sì, il fumo mi riempie le narici. Il fuoco, lo sento lambire la mia pelle. Brucia! Soffoco e brucio! 

Sono morta anni fa in un incendio, ora che arriva la mia fine sperimenterò di nuovo le sensazioni che mi hanno uccisa a metà. 
“Bella!” urla preoccupato Edward, si vuole avvicinare, non può! 
“Edward non rompere il cerchio!” urlo e lo guardo. 
“Non farlo altrimenti sarà tutto inutile” sussurro e lui stringe i pugni e sta fermo. Mi rialzo barcollando. Alzo le braccia verso il celo 
“I vampiri qui presenti quali Emmett, Carlisle e Jasper accettano di essere i portatori di nuova vita? Ne saranno responsabili? La proteggeranno e la custodiranno cercando però di non opprimerla?” urlò per superare il vento, loro mi possono sentire, ma gli spettri no. 
“Sì!!” mi rispondono decisi i tre interpellati “e tu Edward accetti la responsabilità di accertarti che la possibilità donata loro sia sfruttata nel migliore dei modi?” 
“sì” risponde deciso, sorrido, il mio Edward … 
“e allora Edward, vampiro custode della Luce, che la fortuna e la Luce ti assistano passo passo nel tuo cammino e sappi una cosa: i vampiri non sono mostri, bensì la vittoria da parte della razza umana verso la morte. Chi decide di usare questa vittoria per far del male agli umani, loro sono mostri” spero di avergli fatto capire che non deve più essere disgustato da se stesso, Edward comprendi! 
Abbasso le mani e le tendo davanti a me.

“Oh oscura Morte concedi alle tue figlie il tuo oscuro bacio.
Concedi agli spettri Dacy, Elaisa ed Erik di morire, 
erano così giovani quando hanno assaggiato in parte il tuo potere. 
Oh Morte, dolce e fatale Morte 
concedi il tuo tocco a Lily,
Colei che è stata imprigionata in una casa 
E che non ha goduto della vita come dovrebbero fare i giovani.”

Gli spettri mi sorridono felici ed eccitati, Lily mi guarda con affetto “sei stata come una sorella e una figlia, spero di ricordarmi di te. Ci vediamo dall’altra parte” mi strizza un occhio e tutti e quattro scompaiono in una nuvola di brillanti dorati. Ed ecco l’ultima parte, la più difficile. Richiamo tutto il mio potere, tutte le mie energie e con voce che raschia contro la gola pronuncio con tutta la mia forza la fine dell’incantesimo:

“O tu Vita 
riportaci le anime di Dacy, Elaisa, Erik e Lily. 
Riportacele e dona i loro spiriti ai futuri bambini delle future mezze vampire 
Esme, Rose ed Alice.
Fallo per loro,
fallo per queste donne che non hanno mai assaporato la gioia di stringere tra le braccia la loro creatura. 
Fallo per Dacy ed Elaisa le quali sono morte piccine non assaggiando la gioia di vivere, 
fallo per Erik il quale aveva appena imboccato la sua strada. 
Fallo anche per Lily che è stata imprigionata e privata della libertà da secoli. 
O tu Vita,
Ti richiamo, ti prego, ascoltami!” 

La polvere dorata avvolge le donne, si scatena il putiferio. Piove a dirotto con tuoni e lampi. La luce che avvolgeva le donne scompare e si scoprono subito tre vampire dalla pelle rosata che starnutiscono appena. Sorrido, il mio lavoro è fatto. 
“Ce l’hai fatta!” urla Edward correndo ad abbracciarmi, lo stringo forte a me. Ispiro il suo odore di sole. Ce l’ho fatta! Mi stacco da lui e lo bacio con passione, felice. Assaporo le sue labbra poi la sua bocca. Ci stacchiamo solo quando qualcuno tossisce “Bella sei ancora qui con me” sussurra lui contento.

Non sa, lui non sa che il gelo mi ha avvolto, non sa che mi stringe nella sua morsa. Sono così stanca e ho così sonno, non ce la faccio più. La mia carne la sento ancora bruciare e il dolore adesso è quasi insopportabile … mi stacco del tutto da lui 
“spero che siate felici” auguro con un enorme sorriso cercando di mascherare il dolore, Jasper invece è piegato in due, sento che cerca di calmarlo ma non può. 
“Bella?” mi chiedono insieme Jasper ed Edward 
“Cosa succede? Io sento le tue emozioni attutite e visto che lo sono le tue devono essere ancora più forti di quelle che ricevo io e allora tutto questo dolore … che succede?” mi chiede Jasper. Un ondata di dolore più forte mi fa urlare e piegare in due, lo stesso succede a Jasper. 
“Fa male” sussurro mentre Edward mi abbraccia “che cosa?” chiede preoccupato. Non riesco a rispondere, fa così male … perché non può smettere? Smetterà se scompaio. Questa consapevolezza mi fa star più male se possibile e io capisco, sopporterei qualsiasi cosa pur di stare accanto ad Edward e agli altri Cullen. Sopporterei questo dolore per uscire ancora con Alice, il folletto pazzerello che ama far shopping. Sopporterei questo dolore solo per uscire un’altra volta con lei a fare spese, per soddisfare le curiosità di Carlisle per quanto riguarda il passato, per ascoltare i suoi consigli paterni, per ascoltare ancora le parole dolci di Esme, le sue rassicurazioni. Per divertirmi con Emmett e per far divertire Rose, per ragionare e giocare a scacchi con Jasper. E soprattutto mi piacerebbe soprattutto stare con Edward, con il mio amore. Lui è la mia vita, voglio solo un’altra possibilità, è chiedere troppo? Ma non posso, non posso rinascere e provocare tutti quegli incidenti a causa del mio potere incontrollato. No, non lo farò. 
“Che cosa fa male?” mi chiede Edward preoccupato, sembra così addolorato “il fuoco mi sta bruciando!” rispondo infine. Le gambe mi cedono, sono così stanca e non ho più la forza di rimandare l’inevitabile. 
“Vi voglio bene” sussurro e poi perdo la luce dorata che mi avvolgeva e scompaio. 

Angolo dell’autrice:
Nel prossimo capitolo ci sarà l’epilogo!!! 

sushi_chan: ho aggiornato prestissimo *beh, più o meno ...* e mi fa piacere che tu abbia lasciato un commento, beh, per il fatto che l'hai appena scoperta posso dirti meglio tardi che mai, no?
Rebyseby:ehhhhhhhh non uccidermi, ma è Bella che è una zuccona! Non vuole proprio reincarnarsi e ha deciso di morire, ma chissà cosa accadrà nel prossimo capitolo???
ShesTheOne:sono stata un razzo ad aggiornare ed eccomi qui! Anche secondo me Esme è stata molto dolce, ho cercato di rimanere nel suo personaggio per quanto riguarda lei, ma non ci sono molto riuscita, ma fa comunque piacere che sia piaciuta!




Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** EPILOGO ***




EPILOGO

Edward pov

L’ho persa, l’ho persa, l’ho persa … si è semplicemente volatilizzata, se ne è andata così. Mi ha abbandonato, mi ha lasciato e io non la vedrò mai più … l’ho persa, l’ho persa, l’ho persa … 
“Noooo” neanche l’urlo di Alice mi riscuote, cosa posso fare ora che lei non c’è più? Mi sento così vuoto, è tutto così vuoto senza di lei … non voglio esistere in un mondo dove lei non c’è, non voglio neanche esistere nella morte, lei non è neppure lì. Voglio scomparire come ha fatto lei, voglio cessare di esistere. Andrò prima dai Volturi e poi, una volta morto, troverò qualcuno che mi cancelli. 

“Edward no! Non ci lasciare anche tu, non farlo” singhiozza Alice. 
Mi volto verso la mia famiglia e noto la disperazione, Rose piange disperatamente, adesso lo possono fare, e si stringe spasmodicamente ad Emmett, Esme piange anche lei e Carlisle la stringe, anche Jasper stringe a se sua moglie “cosa posso fare Alice? Lei non c’è più” 
“non c’è più, è vero” afferma mia madre 
“ma le hai promesso che avresti protetto la Vita, mantieni la tua promessa” scuoto la testa disperato “ma … ma lei non c’è più e … io manterrò la mia promessa” finisco capendo, non posso abbandonare la mia famiglia neanche per tutto il dolore che provo. 

“Bravi bravi bravi” commenta una voce dolce. 

La tempesta si placa ed esce il sole velocemente, ci colpisce ed illumina la nostra pelle, sembra fatta di diamanti. Davanti a noi compare una donna, ha lunghi capelli rossi lisci. 
È alta e magra, ha gli occhi scuri come la notte ed è avvolta da un vestito di seta nero, dimostra non più di venti anni “su su, vampiro. Tu hai deciso di continuare ad essere il loro protettore quindi voglio farti un regalo” allunga una sua mano, la sua pelle è abbronzata ed emana odore di cannella. Sul palmo della sua mano brilla una sfera dorata che emette una luce quasi abbagliante 
“vampiro, questa è Bella” 
“non è possibile” dico sbalordito, lei sorride. 
“Oh, invece lo è. Non dovresti mai sottovalutare i miei poteri e poi qualcuno che tu conosci non vi ha forse detto che nulla è impossibile?” l’ha fatto la mia Bella 
“chi sei tu?” domanda Rose con voce impaurita. 
La donna sorride ancora di più “Rose, hai intuito già qualcosa, non è così? Sei sempre stata la mia umana preferita, pensa che non avevo neanche voglia di venire a mietere la tua vita secoli fa! Ma così mi hai deluso, battermi è stato un sacrilegio” il suo viso si trasfigura per un attimo in una maschera di dolore, poi ritorna il bel viso di sempre “odio tutti i vampiri, puah! Siete dei rovina lavori! Ma, anche se vi odio, Bellina mi era simpatica e quindi ve la ridò. Se le farai del male vampiro, ti farò a pezzi” dichiara guardandomi male.
“D’accordo” per me va bene qualsiasi cosa, basta che mi ridia Bella 
“Vita vieni qua!” grida la donna e accanto a lei compare una donna che sembra avere la sua stessa età, ma sono totalmente diverse. 
Quella che si chiama Vita ha la pelle che emana luce, ha lunghi capelli castani con i riflessi biondi, occhi verdi e labbra grandi e rosee. È più bassa dell’altra e ha le curve del corpo più piene. 

“Io sono Vita e lei è mia sorella Morte” dichiara felice la donna 
“e sì, siamo quelle che ha invocato Bella nel suo incantesimo. Devo dire che è bello aiutarvi, mi piacciono un sacco i vampiri” dichiara quella battendo le mani contenta, mi sembra Alice e a quanto pare dai pensieri che mi circondano sembra ciò anche agli altri “tzs, a te piacciono solo perché hanno trovato un modo di sconfiggermi TEMPORANEAMENTE” sottolinea l’ultima parola stizzita Morte, Vita ridacchia e ci dice: 
“a lei da fastidio chi sfugge al suo arco temporale e continua la sua vita, non ve la prendete, non vi odia. Vi trova solo irritanti e per questo è un fatto unico e speciale che si metta in mezzo per aiutare qualcuno a farlo. Ha fatto un eccezione per quegli spettri e per il fantasma e la farà anche per Bellina perché le è simpatica, quindi non preoccupatevi” ci fa l’occhiolino e sghignazza quando la sorella forma una sfera nera in una mano dove non c’è Bella e la lancia contro di lei. 

Quest’ultima evita la sfera agilmente “dai sorellina, vogliamo fare ciò per cui siamo qui?” 
“tu sei la mia sorellina! Io sono più grande di te! Ti ricordo che la morte esiste da prima della vita!” 
“già già, sei una vecchietta!” evita per un pelo un’altra sfera nera. 
“Per favore, mi ridate Bella?” intervengo io, rivoglio con me la donna che amo. 
“Sì, sì. Don’t worry vampiro” mi rimbecca divertita Vita. 

Fa un cenno a Morte ed entrambe chiudono gli occhi. Vita viene avvolta da un alone di pura energia che pulsa di vita, la sentiamo, mentre Morte è avvolta dalla morte, dalla solitudine, dal desiderio di vendetta, dalla gioia sadica nel far del male … insomma questi sentimenti qui. La sfera di luce di Bella si scioglie in brillanti che avvolgono Alice 
“diventerà tua figlia, comportatevi bene o vi faccio fuori in un modo orribile” dichiara Morte con un sorriso molto malvagio che ci mette i brividi e ci  spaventa da matti, porca miseria, se quella donna incontrasse i Volturi credo che andrebbero d’amore e d’accordo, anzi No. Morte li farebbe fuori dopo un attimo dopo averli spaventati a morte.    


3 ANNI DOPO

Bella mi corre tra le braccia e mi si arrampica addosso sotto lo sguardo divertito di Esme “ziooooo mi nascondi?” chiede con la sua vocina tenera e così dolce. 

Ha i capelli biondi di Jasper e gli occhi azzurri, Jasper dice che vengono di sicuro dal ramo di famiglia di Alice, nella sua avevano tutti gli occhi castani. Loro le hanno dato il nome Bella sapendo che lei odiava quando era chiamata Isabella.

Io le indico un nascondiglio e lei corre via felice. In casa siamo rimasti solo io ed Esme più i bambini, gli altri sono a caccia. In cucina entra Anton, il bambino è biondo come Rose e ha gli occhi castano scuro di Emmett quando era umano. Prima era Erik. 

“Dove sono?” chiede con la sua voce dolce e io ed Esme scuotiamo la testa dicendoli che deve trovarle da sole, lui sbuffa contrariato e se ne va, è così carino quando lo fa … assomiglia tanto a suo padre. 
“Trovata!” lo sentiamo strepitare ed ecco che udiamo la voce di Kira che urla correndo a fare tana. 
Kira è la versione femminile di Rose, un po’ fredda se non la conosci. Kira un tempo era B. o Lily, adesso ha i capelli mori e gli occhi verdi di quando era umana Rosalie.

“TANA LIBERA TUTTI” sentiamo urlare due piccine, sono Mila e Sarah, le figlie di Esme e Carlisle. 
Un tempo Mila era Dacy e Sarah era Elaisa. Hanno entrambe i capelli biondi come Carlisle, ma hanno gli occhi grigi come Esme da umana, il suo sorriso dolce e i suoi modi di fare educati e cortesi, tranne Mila. Mentre Sarah si dimostra molto simile ad Esme, Mila quando qualcuno è scortese con lei non ci pensa due volte a fare altrettanto e magari facendo anche qualche scherzetto. 
Forse non hanno capito bene il gioco, fa niente, finche si divertono va tutto bene. Vanno già alle elementari, all’inizio crescevano tutti in fretta, ora lo fanno più lentamente. Secondo le informazioni che aveva raccolto Bella prima di reincarnarsi ci vuole ancora qualche anno prima che raggiungano la maturità fisica e poi i mezzi vampiri non invecchieranno più.

Hanno smesso di giocare e ci raggiungono tutti in cucina. Le bambine vanno a sedersi in braccio ad Esme 
“mamma ci fai la torta?” chiedono facendo gli occhioni grandi e mamma annuisce, tutto per le bambine 
“mamma così le farai uscire viziate” 
“NONNAAA” entra urlando Bella in cucina 
“che c’è piccola?” le chiede Esme 
“anche io voglio la torta!” dichiara la mia piccola. 

Corre verso di me e mi sale in braccio sedendosi sulle mie ginocchia 
“anche noi la vogliamo!” pigolano gli altri bambini facendo gli occhioni dolci 
“va bene” concede questa ultima 
“cioccolato o crema pasticcera?” 
“entrambi!” urlano i piccoli con gridolini felici. 

“Cosa succede qui?” chiede Alice entrando con gli altri, Bella scende dalle mie ginocchia e corre dalla madre la quale si china e la prende in braccio alzandosi 
“la nonna ci prepara la torta!” 
“ah, allora l’aiuto anche io” la faccia che fa Bella è impagabile 
“no mamma! La nonna ce la può fare da sola” 
“cosa vorresti dire?” chiede Alice 
“beh, sei brava in molte cose, ma la cucina evitala anche se lo fa già lei” Emmett scoppia a ridere “forte Bellina” commenta e poi si guarda intorno “ometti dove siete?” Anton va subito ad abbracciarlo, Kira mette il broncio “io non sono un ometto!” 

Emmett ride e annuisce “hai ragione, tu sei il mio tesorino” Kira sorride e salta per andargli in braccio, anche se all’ultimo secondo finisce in braccio a Rose “la mamma non mi ha chiamato ometto” spiega la bimba facendogli la linguaccia. 
Ridiamo tutti “te lo sei meritato Emm.” Commento io ridacchiando. 

“Papì vieni al colloqui con i genitori?” chiede Mila a Carlisle e questo ultimo annuisce “non potrei mai mancare” 
“e i vostri colloqui?” domanda Jasper, Bella si divincola dalla stretta e urla “SCAPPATE” tutti i piccoli, insieme a lei, si dileguano alla super velocità tranne Mila e Sarah. 
“Perché sono scappati?” chiede Rose inarcando un sopracciglio 
“perché non ci vanno a scuola” dicono semplicemente le sorelline
“COSA?” le piccole scuotono le spalle come se non fosse niente di grave 
“a scuola ci annoiamo, sappiamo già tutti i programmi dei cinque anni e, mentre noi ci siamo andate per giocare a carte, loro hanno preferito fare filone e scappare a divertirsi” 
“perché non siamo stati avvertiti?” chiede con voce severa Carlisle 
“perché siamo degli geni, almeno in parte. Abbiamo deviato le telefonate a qualcuno di fiducia e che diceva che erano a casa malati ed ecco che il gioco è fatto. Solo che noi abbiamo rovinato i loro piani dicendovi dei colloqui con i genitori. Loro avevano in mente di mandarci qualcuno altro a fare voi. Noi ve l’abbiamo detto perché volevamo che foste voi ad andare e non un fantoccio” dichiarano le piccole. 

“Cerchiamo quelle piccole pesti, niente computer per un mese e niente dolci!” dichiara severo Jasper. 
“Edward aiutaci anche tu!” dice Esme. 
“Ok” mi alzo e iniziamo la ricerca. Le cose non vanno bene così Bella.    
   FINE

sushi_chan: le parole mi sono uscite di getto e con questo capitolo finalmente la fine della storia! per quanto riguarda il sequel non so se ci sarà perchè il mio modo di scrivere è molto cambiato da quando ho fatto questa fic e ne ho molte da portare a termine quindi forse ci sarà, non prossimamente, ma credo che lo scriverò appena avrò tempo libero. Suschi_chan per quanto riguarda invece la storia le parole del rituale mi sono uscite di getto e mi sono piaciute molto e sono contenta che sono piaciute anche a te! ^_^
ShesTheOne: dadadaDan! non pensavi mica che la facevo morire seriamente??? Io odio i finali tristi (soprattutto se sono storie mie dove posso modificare le cose a mio piacimento ù_ù) e quindi non ne scriverò mai uno! Spero che la fine di questa fic ti sia piaciuta comunque! 

Beh ringrazio chi mi ha seguita, recensita, inserita la storia tra seguite/ricordate ecc. spero che ci rincontreremo in un'altra mia fic!
Bacioni,
Artemis97


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1833545