Un po' di pepe..

di VampireAddicted
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo + trasferimento inaspettato ***
Capitolo 2: *** Capitolo2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 45: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** prologo + trasferimento inaspettato ***


prologo+ capitolo 1

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Prologo

Il dolore era insopportabile!!
-IO NON VOGLIO CHE TU VENGA CON ME- quelle parole continuavano a girarmi in testa!!
Non sapevo più dove fossi. Ma non m'importava, lui non c'era più!! Lui non c'era più!

Capitolo 1
Pov ?
Mi chiamo Malorie,ho diciassette anni e vengo da New York. Vivevo lì con mia madre e il suo secondo marito. Ovviamente Mark, così si chiamava il secondo marito, non era veramente interessato a mia madre, a differenza di lei, ma solo ai nostri soldi e alla nostra bellissima casa nell' Uppereastside di New York!

Infatti la mattina del 13 Agosto dopo essere stata chiamata dalla  mia scuola, mi avevano beccato ad amoreggiare con il mio ragazzo del giorno, tornata a casa ha trovato Mark che si faceva la sua migliore amica.
Bhè in effetti non credo se la sia passata bene quel giorno! Il giorno dopo aveva già prenotato l'aereo per partire. Infatti appena sono tornata da scuola,  ho trovato lei che buttava fuori a calci Mark e Lucinda, la sua amica.
Mi ricordo ancora la discussione di quel giorno:

-Da oggi si cambia regime: il prima possibile si parte! Ne ho abbastanza di te che ti fai l'intera scuola;, della retta di 16.000 euro al mese,essere chiamata almeno un volta a settimana dalla scuola per la tua condotta; di festini vari; di approfittatori e di falsi amici.- si era proprio sfogata. Era da anni che aveva intenzione di partire, non lo aveva fatto solo per me, perchè la supplicavo di restare quì. Malgrado tutto non trovavo giusto il suo ragionamento,doveva considerare anche me. Dove mi voleva mandare in un convento?
- E sentiamo dove dovremmo andare? Ho capito che in questo periodo sei un po' stressata, e che sei stufa della vita frenetica della città; ma ad ottobre faccio 18 anni. Non puoi lasciarmi qua? La mia vita è qua ormai. Se proprio ci tieni a girare il mondo puoi, ma io resto qua.- gli risposi urlando.
Ma avevo sbagliato tattica, dato che lei odiava quando qualcuno le urlava in faccia.
-Senti Malorie smettila di urlare, hai detto bene ad ottobre farai 18 anni non domani. Quando farai 18 anni te ne andrai dove vuoi, ma sei ancora minorenne e non puoi andartene da nessuna parte. Andremo a Forks dove abbiamo già una casa, inoltre è da molto che non vedi tuo zio Billy . Se proprio ci tieni quando compirai 18 anni ritornerai quì.

Con mia madre non c'è molto da discutere perché alla fine vince sempre lei, oggi è il 13 settembre ed è passato esattamente un mese da quella discussione.
Abbiamo appena parcheggiato davanti casa.  Alcuni mobili li abbiamo portati da New York, mentre altri erano già in casa. Iniziai a prendere alcune valigie e le portai nella mia camera.
Alla fine devo dire che non era proprio orribile. Anche se quella della vecchia casa era più grande e aveva la cabina armadio più grande. Posati alcuni dei vestiti temporaneamente nell'armadio, che quando mi sarei finita di sistemare sarebbe stato utilizzato per scarpe e borse, scesi in cucina  dove mia madre stava preparando la cena.
- Domani andremo a visitare tuo zio e da dopodomani inizierai la scuola.-
-Scuola??????-chiesi con voce scandalizzata, e io che credevo che avrei fatto a meno di studiare per un paio di mesi. - Certo e non è una scuola privata, quindi se non ti impegni ti boccieranno e non ho intenzione di venire ogni giorno? siamo intesi?-
- Si ok..io vado a dormire ci vediamo domani mattina-e detto questo salì a dormire.
Uffa non solo rinchiusa in questa valle di pioggia , devo pure andare a scuola, in una scuola pubblica per giunta.
Vabbè meglio dormire che domani è l'ultimo giorno di libertà, sempre se questa si può chiamare libertà.

Continua...


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Capitolo 2
*** Capitolo2 ***


capitolo 2

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Capitolo 2
Pov malorie
Scesi a fare colazione, e trovai già tutto pronto.
- Ciao mamy-salutai mia madre, - Mal vatti a vestire che dobbiamo andare alla tua scuola e poi di pomeriggio andiamo dallo zio.- wow che programma emozionante per la mattina!
- Uffa non puoi andarci da sola a scuola?-gli risposi con tono scocciato- Vuoi la macchina?- mi chiese mia madre, la macchina?? Ovvio! non volevo mica essere scarrozzata da mia madre. -Ovvio- -Bene allora verrai a scuola e poi, dopo essere stati lì andiamo a comprare la macchina; se non vieni niente macchina: scegli tu!- mi minacciò mia madre.
Così siamo andati a scuola e abbiamo firmato le iscrizioni, verso l'una arrivamo a Seattle e mangiammo qualcosa in un locale; dopodicchè andammo in una concessionaria d'auto.
Dopo aver comprato la macchina , una bellissima bmw sportiva nera metallizzata, erano già le sette passate e ci diriggemmo a La Push la piccola riserva dove viveva lo zio.
Arrivati davanti  casa di quest' ultimo bussammo alla porta, ma nessuno rispose. - Mi sa che non è in casa- osservò mia madre, mi chiedo dove voglia andare con la sedia a rotelle.- Vabbè ritorniamo a casa, domani gli chiamo- continuò mia madre, che bella notizia.
Nella strada di ritorno a casa, vedemmo mio zio nel giardino del nostro vicino di casa.
Speriamo che mia madre non se ne sia accorta.. - Mal guarda è là.. chissa cosa è successo c'è un sacco di gente sarà una festa-, ..ma era troppo bello che non se ne accorgesse. - Ma dai mà, se è una festa non possiamo imbucarci- provai a convincerla ma ovviamente..- Dai Mal, dobbiamo solo scendere un'attimo a salutare- bene se lei dice un'attimo vuol dire che staremo almeno un'ora lì. - E va bene scendiamo-.
Parcheggiammo davanti casa e ci avviammo in direzione dello zio. -Non sono più tanto sicura che questa sia una festa.-
- Ciao Billy- salutò mia madre allo zio che non si era nemmeno accorto della nostra presenza. Lui sgranò gli occhi appena vide mia madre -  Ramona ? Malorie quando siete arrivate?- disse, con tono sorpreso - Ieri. Eravamo passate prima a casa tua ma non c'era nessuno- rispose mia madre- oh- fu la sua brillante risposta- bhè allora, Ramona, Malorie vi presento un mio carissimo amico Charlie, Charlie questa è mia sorella con sua figlia,si sono trasferite quì da poco- disse indicandoci un uomo che parlava al telefono con una faccia preoccupata e adirata al contempo.- Piacere.. perchè cavolo non rispondono - rispose con tono freddo, bhè un po' maleducato, almeno poteva tenderci la mano o guardarci un faccia più di due secondi,  ma a quanto pare era colpa di chiunque non gli stia rispondendo al telefono. - Ma chi stai chiamando?- chiese Billy curioso, senza nemmeno dirci che davolo stesse succedendo quì. - Ho riprovato dai Cullen, ma non risponde nessuno- rispose preoccupato. - I Cullen hanno lasciato la città ieri- disse un'altro uomo - che liberazione- sussurò infine; a  quanto pare questi Cullen erano poco apprezzati in paese. Charlie sembrava pronto per scoppiare - Lo sapevo che centrava quell'Edwin.. Edmund come diavolo si chiama, ah ragazzino spera di non rincontrarmi mai più se ci tieni alla tua vita- parlava da solo, bhà che gente strana quì a Forks. Malgrado tutto non avevo ancora capito cosa sia successo, così  chiesi- Ma cosa sta succedendo quì?- ma ricevetti un colpo da mia madre- Che modi Mal, non sono affari tuoi- mi rimproverò mia madre.- non ti preoccupare Ramona, è che siamo tutti un po' tesi, è sparita Isabella , la figlia di Charlie, e non sappiamo dove sia finita-spiegò infine Billy. - L'ho trovata - si sentì un altro urlo e Charlie si affrettò a raggiungere un ragazzo niente male a torso nudo che portava in braccio una ragazza. Per fortuna mia madre decise di intervenire- Bhè penso che quì noi siamo di troppo, Billy magari domani ti chiamo..- diceva mentre iniziava ad allontanarsi , però all'improvviso si fermò - aah e dì al tuo amico che se ha bisogno di qualsiasi cosa deve semplicemente chiedere, tanto non siamo nemmeno lontani abitiamo quì accanto, sarebbe un piacere aiutarli - e mentre lei diceva questo osservai la ragazza, era ridotta davvero male, chissa cosa le era successo!
Continua

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


capitolo 3

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pov Malorie
Era passata una settimana da quella sera, ogni sera venivo puntualmente svegliata dalle urla di dolore di quella ragazza, Bella, mi ero incuriosita e allora ho cercato di capire cosa le fosse successo.
Ho avuto due versioni della storia: una secondo Jacob e una secondo Angela, una mia compagna di classe; entrambi non ne sapevano poi tanto e mi hanno solo detto che soffriva perchè era stata lasciata dal ragazzo e che a lui ci teneva molto.
Questa versione della storia, però  non mi convinceva molto , ho visto un sacco di gente essere mollata, e anche in malo modo, ma nessuno la prendeva così seriamente. Certo potrebbe anche essere diversa, chissà forse non è la solita falsa, approfittatrice, ma sinceramente ne dubitavo fortemente.
" da quando in quà ti preoccupi così tanto per le persone Mal, che Forks ti stia facendo mettere a posto i neuroni? " perfetto!! ora ci mancava solo che parlavo da sola con la mia coscenza, lo dicevo io che questo posto mi avrebbe fatto uscire fuori di testa.
Con ancora questi pensieri in testa scendo a fare colazione, dove trovo mia madre occupata a leggere il giornale - Giorno mà - la saluto e lei risollevata dal suo stato di trance mi dice :- Mal oggi torna a scuola Bella ti ricordi che ti avevo detto che suo padre aveva intenzione di mandarla da sua madre?- - si - gli rispondo - lei non vuole andare e pur di restare quì ha deciso di tornare a scuola. Charlie è preoccupatissimo, quindi gli ho detto che fino a quando non si sarebbe ripresa del tutto l'avresti accompagnata tu a scuola- mi spiegò mia madre, che come di suo solito dava la mia disponibilità senza che io la offrissi o fossi intenzionata ad offrirla.. ma ormai c'ero abituata , ma restava una cosa da capire, - scusa mamma ma perchè dovrei accompagnarla io?..- mi stava per interrompere, ma la fermai appena in tempo per non sorbirmi una predica del tipo sii gentile e magnanima ecc...- aspetta fammi finire, non che mi dia fastidio accompagnarla ma non capisco il motivo.. mi sembra di aver capito che possiede una macchina non è capace di giudarla da sola? - concludo - Charlie ha paura che se guidi lei non ci arrivi a scuola, insomma è preoccupante a volte nemmeno mangia,e quindi è molto debole; ora pensa a cosa potresse succedere se avesse un calo di zuccheri durante la guida- aah compreso il concetto: padre super protettivo che si immagina episodi tragici impossibili, stavo per rispondere quando mia madre aggiunse - mi raccomando, sì gentile con lei e cerca di farla stare meglio, spesso un'aiuto di un'amica è molto utile- -ok mà farò il possibile, va bene io quì ho finito mi vado a cambiare e cercherò di fare qualcosa- e detto questo salgo le scale, mi vesto  prendo la mia luis vuitton, le chiavi della macchina e porto la macchina vicino casa Swan.
pov Bella
Sono una fallita, non sono utile a nessuno, forse sarebbe meglio se mi levassi di mezzo, ma subito le SUE parole mi tornarono in mente "per favore, non fare niente di insensato o stupido " " fallo per Charlie" Charlie , sto facendo soffrire tantissimo anche lui. A interrompere i miei pensieri ci pensa il campanello, Charlie che stava finendo di fare colazione mi dice - Deve essere Mal, quella ragazza di cui ti parlavo ieri, per favore cerca di essere gentile è stata così disponibile ad accettare di accompagnarti - appena finisce di parlare gli annuisco e vado alla porta dopo aver preso lo zaino; tutto questo lo faccio come un'automa, non sono più io, sono solamente un guscio vuoto senza emozioni; proprio per  questo Charlie è stato categorico, non vuole che usi il pick up, dice che è troppo pericoloso e potrei fare incidenti, per fortuna si è offerta questa Mal se no sarei stata obbligata ad andare in macchina con mio padre.
Aperta la porta mi ritrovo davanti una ragazza vestita di tutto punto sui toni del grigio e del nero e degli occhiali da sole neri , malgrado quel giorno non ci fosse per niente sole,- Ciao tu devi essere Bella ho sentito molto parlare di te , piacere di conoscerti io sono Mal - dice porgendomi la mano che stringo - piacere, allora andiamo ?- dissi con voce piatta. Ci dirigiamo verso una macchina nera e salgo nel sedile del passegero. - Senti so perfettamente che magari questa situazione ti scoccia, perchè sicuramente avresti prefrerito guidare il tuo catorcio.. pardone la tua auto anzicchè di essere scarrozzata da me; ma cerchiamo di fare buon viso a cattivo gioco , cerchiamo di andare d'accordo ok?- dice con voce altezzosa mentre guidava ad alta velocità ed eravamo quasi arrivate, c'era però ancora tempo per mettere le cose in chiaro - senti possibilmente molti ti avranno raccomandato di essere gentile con me, ma a me basta che mi eviti di andare in macchina con mio padre, non sei obbligata a fare conversazione- le dico iniziando a prendere lo zaino visto che avevamo già parcheggiato - scusa tanto per aver provato ad essere gentile, ero sincera! Non lo stavo facendo perchè me lo avevano detto, anche mia madre mi ha fatto una testa tanta per cercare di aiutarti,  se io non avessi voluto farlo puoi stare tranquilla che non lo avrei fatto, daltronde non mi sono mai curata molto di ascoltare gli ordini o i consigli ed ho sempre fatto di testa mia; poi se ti da fastidio la mia voce è un'altro conto- mi risponde leggermente alterata, io annuisco incapace di fare altro. Scendo dalla macchina dopo aver fatto un respiro profondo ma non ero pronta a ciò a cui andavo incontro. Tutti si erano girati dalla mia direzione e hanno inziato a parlare tra loro, mi sembrava di vivere un deja vù quando non ero accompagnata da una snob impertinente ma da LUI..
La ferita all'altezza del petto ha iniziato a bruciare sempre di più, faticavo a respirare; sapevo sarebbe stato difficile ma non credevo così tanto..All'improvviso quando stavo per cedere sotto tutto questo dolore mi sento sorretta da Mal che mi dice - Almeno cerca di stare in piedi, dai andiamo ti accompagno in un posto più isolato.Qualcosa mi dice che non ti piacciono le attenzion mi sbaglio? - gli faccio un cenno col capo e andiamo. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


capitolo4

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POV BELLA
-sai sei proprio strana, va bene a qualcuno può anche dare fastidio stare sotto ai riflettori , ma fino a non reggersi nemmeno in piedi..- continuava a parlare mentre, tenendomi per un braccio, mi trascinava verso il retro della scuola. A quanto pare in macchina non ero stata abbastanza chiara, non mi interessava la sua amicizia mi bastava che mi accompagnasse a scuola. La ferita continuava a pulsare malgrado stessi tentando di distrarmi con questa snob impicciona. - che lezione hai alla prima ora?- - Inglese- risposi con voce vuota come sempre - Bene anch'io, almeno per le prime due ore non sarai sola; ma senti hai degli amici quì con cui vorresti stare? - amici.. che parolona ci sarebbe Jess ma non ho voglia di sentirla parlare, oppure ci sarebbero i ragazzi ma non ho voglia di sopposrtare le loro avances, l'unica persona sarebbe Angela ma non sono ancora pronta per parlarle perchè si accorgerebbe subito che c'è qualcosa che non va. .Inoltre non voglio fare preoccupare anche lei, ha il diritto di essere felice. - Devo prendere il tuo silenzio come un no?- mi chiede la snob.. - Non ho voglia di stare con qualcuno, voglio stare sola- le dico - Si certo, così ti tagli le vene o ti suicidi, va bene vieni con me, manca ancora  un po' prima di entrare in classe- e detto questo continua a trascinarmi fino ad arrivareal solito gruppo composto da Jess, Mike, Tyler, Angela , Ben ,Lauren e qualcun'altro che non conosco. - Ciao ragazzi- saluta - Ciao Mal -rispondono gli altri in coro.- Bella non ti avevo visto,quanto tempo che non ci vediamo- mi saluta Jess con la sua solita voce da oca, mentre Angela, che era occupata a parlare con Ben mi corre in contro abbracciandomi con energia ed affetto . - Bella!che piacere rivederti pensavo avessi deciso di abbandonare la scuola- mi dice, ancora abbracciata a me che mi guarda con uno sguardo che mi fa capire che è veramente felice di vedermi. Lei è sempre stata così gentile con me, mi ha sempre difeso e aiutato; e avevo fatto soffrire pure lei; ha iniziato a chiamarmi ogni giorno dopo quel.. giorno , ma non le ho mai risposto non avevo voglia di farla preoccupare ancora di più, si sarebbe accorta che c'era qualcosa di diverso.  Avevo intenzione di chiederle scusa ma non ne ebbi il tempo perchè pochi secondi dopo la campanella suonò.
Così inzio una noiosa giornata di scuola, il tempo sembrava non passare mai  e cercavo di non pensare a niente. Se lo avessi fatto sarei crollata nuovamente, il momento più difficile fu a Biologia, il luogo del nostro primo incontro, lì fui costretta  ad uscire dalla classe era ancoar troppo difficile per me.
A pranzo non mangiai niente e mi sedei insieme agli altri a fingere di ascoltare quello di cui parlavano; in realtà non sapevo nemmeno che cosa stessero dicendo. Fortunatamente nessuno mi domandò niente e così sono rimasta tutto il tempo a fissare un punto indefinito della mensa .
Al fine delle lezioni mi diressi direttamente davanti alla macchina di Mal che arrivo circa un quartod'ora dopo. Finalmente eravamo in macchina e ci stavamo dirigendo verso casa.

POV MAL
Quella ragazza iniziava a preocuparmi, tutta la giornata l'aveva passata immersa in chissa quali pensieri non mi aveva più rivolto la parola, e nemmeno a mensa si sbilanciò più di tanto. Così decisi di attaccare bottone io, odiavo quel silenzio imbarazzante, - Allora soddisfatta del tuo primo giorno ? - le chiesi  cercando di intavolare una conversazione , metodo che purtroppo fallì visto che si limito ad annuire con la testa. Bene a quanto pare c'era bisogno di un modo più diretto. - Ti do così fastidio? Ci tieni davvero così tanto a restare in silenzio? Guarda che non ti danno nessun premio - le dissi forse un po' troppo  dura - Credevo che fossi solo snob non anche sorda, mi sembra che stamattina fossi stata abbastanza chiara - mi rispose lei con convinzione, snob.. ma sentila, - Si dia il caso che volevo solo provare ad aiutarti, ma a quanto pare non vuoi il mio aiuto. Bene fai quello che vuoi, resta in silenzio ma poi non ti lamentare se rimarrai sola - conclusi. Detto questo frenai visto che eravamo già davanti a casa sua, dopo poco scese senza nemmeno rispondere nè tantomeno salutare.

Note: Scusate per il ritardo ma ho avuto un calo di ispirazione, spero che vi piaccia e che non ci siano troppi errori di ortografia. Ho provato a mettercela tutta ma mi viene sempre un po' difficile.
Mi farebbe piacere che mi lasciaste delle recensioni per sapere se devo continuare o no.
Spero di poter aggiornare al più presto
Baci ines <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


capitolo 5

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Capitolo 5
Pov Bella
Ero rimasta molto colpita dalle parole di Mal, forse in fondo in fondo aveva pure ragione,il problema era un'altro; a me non interessava avere amici, restare sola o no non mi avrebbe fatto alcuna differenza. Non mi interessava più niente da quel fatidico giorno. Lui andandosene si era portato via tutto; persino le fotografie, a volte mi chiedevo se fosse veramente esistito, forse ero semplicemente diventata pazza.
Alla fine era del tutto impossibile che una persona così perfetta come lui si fosse veramente interessato a me. Infatti si era stancato di me, sapevo che sarebbe arrivato quel momento, anche se speravo non fosse mai arrivato.
Malgrado tutto questo non riuscivo ad odiarlo o a dimenticarlo, era più forte di me, non faceva parte della mia natura. Sono proprio una stupida, e mi odiavo per questo; probabilmente in questo momento era a spassarsela con qualche vampira ultra sexy che era sicuramente molto più bella, affascinante, sensuale, inteligente e quant'altro.. invece io ero quì a deprimermi e a soffrire. Ma non potevo affibbiargli la colpa per questo, non era colpa sua se non mi amava.
- Bella - era mio padre - sono a casa - forse era meglio tornare alla vita reale, e smettere di deprimermi, così scesi giù per salutare mio padre, poverino era sempre così preoccupato per me. - ciao papà - salutai mio padre, facendogli un sorriso che ricambiò , - ehm Bells.. - sicuramente aveva qualcosa di imbarazzante da dire, si capiva dal suo tono ma sopratutto dal colore della sua pelle che tendeva al cremisi - ci hanno invitato a cena a casa di Ramona e io ho accettato, spero non ti dia fastidio, ma ecco mi sembrava una buona idea cambiare qualche volta - mi disse quasi in un sussurro, bhè sarei tentata di dirgli di no perché non ho proprio voglia di sopportare ancora quella snob, ma vedevo che era veramente interessato ad andare così decisi di non mettergli i bastoni fra le ruote, - non ti preoccupare papà, mi farà bene un po' di compagnia - gli dissi cercando si sembrare il più sincera possibile.

Pov Mal
Tornai a casa nervosissima, Bella era riuscita ad innervosirmi come non mai. Ma chi si credeva di essere, io cercavo solamente di aiutarla ed era questo quello che ottenevo? Ma vaffanculo Bella, mi ero comportata in modo gentile , bene non sarebbe più accaduto.. poteva morire ma io l'avrei ignorata bellamente.
Si però c'era da dire che non ce la facevo, non ero mai stata brava a trattare male qualcuno a differenza di quello che si potrebbe dire dalle apparenze; sono sempre stata molto altruista e gentile con le persone, sopratutto quelle fragili o ferite come nel suo caso.
Probabilmente sto sbagliando tattica, forse il vero modo per aiutarla era lasciarla stare. Con questi pensieri entrai in casa e trovai mia madre intenta a pulire accuratamente il soggiorno, cosa alquanto insolita così decisi di chiedere cosa stesse succedendo - Mamma per caso sta per arrivare la fine del mondo? sai è insolito vederti pulire così a fondo, di solito chiami la cameriera - - bhè stasera abbiamo ospiti e Nancy - la nostra nuova cameriera - aveva il giorno libero così sono obbligata a fare tutto da sola , visto che tu non hai nessuna intenzione si aiutarmi - mi disse con tono seccato alla fine; sperava davvero di farmi pena? allora mi conosceva davvero poco - Chi viene? - chiesi curiosa, sperando che non sia qualche datore di lavoro noioso ed impiccione - Charlie Swan con sua figlia - mi rispose mentre era intenta a spolverare la parete attrezzata, ed ecco che i miei piani di indifferenza verso Bella andarono in fumo. Come potevo trattarla male in casa mia? mia madre non me lo avrebbe mai perdonato, anche perché a quanto pare questo Charlie gli interessa molto . Sai che novità, mia madre interessarsi ad un completo sconosciuto più vecchio di lei. - Potresti aiutarmi a cucinare per favore? Devi solo preparare le lasagne e l'insalata, al resto penserò io - mi chiese, - D'accordo ma solo perché mi piace cucinare - gli risposi , ed era vero, anche se non si direbbe. Io adoravo cucinare a differenza di mia madre che lo faceva perché era obbligata a farlo, infatti molto spesso quando non ero a scuola preparavo io il pranzo.
Dopo due orette passate davanti ai fornelli avvisai mia madre che andavo su a prepararmi, - mi raccomando non ti fare aspettare come al solito, e sopratutto non esagerare è solo una cena tra amici, loro arrivano per le sette e mezza quindi scendi un po' prima così mi aiuti a preparare la tavola. -
Così salii su e mi feci un bel bagno caldo mentre pensavo a cosa mettermi cullata dalla musica rilassante. Il bagno era moderno e spazioso con una bellissima vasca in fondo . Mia madre aveva detto di non esagerare, ma si sa quando si tratta di vestiti dovevo sempre essere perfetta, così dopo essere uscita dalla vasca ed essermi vestita scesi sotto da mia madre per aiutarla. Erano già le sette e venti così cercammo di sbrigarci, e apparecchiammo il tavolo della sala da pranzo senza fare troppo caso ai dettagli .
Poco tempo dopo aver finito sentii il campanello suonare ed andai ad aprire io invece che mia madre che stava finendo di ultimare gli antipasti.
Appena aperta trovai Bella con un finto sorriso in faccia affiancata da suo padre.Si vedeva lontano un miglio che non aveva voglia di stare quì , era un 'attività troppo sociale per i suoi gusti, così li salutai cercando di trattenere l'acidità del momento , anche se la cosa non mi riuscì poi così bene.
Prevedevo una pessima serata!!

Note:
Scusate per il ritardo, ma non ho avuto molto tempo. Spero che il capitolo vi piaccia
BUONA LETTURA E RECENSITE :)
BACI INES <3

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


capitolo 6

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CAPITOLO 6
pov Bella
Dopo aver fatto una rilassante doccia bollente, mi trascinai in camera mia. Lì decisi cosa mettermi ed optai per dei jeans accompagnati da una felpa blu con le mie inseparabili converse. Abbinai anche una borsa blu che mi aveva regalato mia madre insieme ad un braccialetto ed una collana, sempre regali di mia madre. Finito di vestirmi scesi giù dove trovai mio padre già pronto per uscire, intento a guardarsi allo specchio. Dopo aver chiuso la porta uscimmo di casa e ci diriggemmo a casa di Malorie e compagnia bella. Non avevamo bisogno di prendere la macchina dato che era molto vicino a casa, così dopo dieci minuti eravamo già davanti alla porta che fu aperta da Mal. Aveva un finto sorriso stampato in faccia, con un retrogusto di disapprovazione. Sicuramente, nemmeno lei era felicissima di avermi in casa sua; sopratutto dopo il nostro ultimo scambio di battute. Subito dopo notai come era vestita, agghindata come se sarebbe dovuta andare chissa dove, mentre era una semplice cena, in casa sua per giunta.
Dopo averci fatto entrare ci fece accomodare in sala da pranzo, pochi secondi dopo, dalla porta che collegava sicuramente con la cucina, comparve sua madre, Ramona, con un vassoio pieno di tortine in mano - Benvenuti a casa nostra, spero abbiate fame perchè abbiamo preparato un bel po' di cose-  ci disse mentre appoggiva il vassoio sopra al tavolo apparecchiato; - menomale perchè è dalla pausa pranzo alla centrale che non metto niente sotto i denti - rispose mio padre mentre poggiava il cappotto nella sedia. Si sedette vicino a Ramona, come pensavo, mentre io mi dovetti sedere vicino a Mal.
La cena trascorse relativamente tranquilla, senza litigi. Avevamo parlato del più e del meno, anche per lasciare un po' di spazio ai piccioncini, e scoprì che oltre il muro di snob c'era anche qualcosa nel suo cervello. Mi ripromessi di trattarla leggermente meglio, e mentre sua madre andava in cucina e mio padre la seguiva per aiutarla a sparecchiare, mi sentì in dovere di chiederle scusa - senti volevo scusarmi per come ti ho trattata oggi, forse hai ragione tu, ma sopratutto sono stata molto scortese..e non è da me- le dissi con voce titubante - non ti preoccupare, ma sai non riesco proprio a capire, perchè vuoi restare sola? e non dire che  non è vero perchè facendo così non otterrai altro che questo - mi disse con voce serena, come se si fosse liberata di un grosso peso.  Avevo capito che non era poi così falsa come sembrava, si vedeva che le piaceva dire le cose in faccia e non sparlare alle spalle, anche se scommetto che sapeva tutto del mio .. passato , o almeno non tutto ma la versione ufficiale, non poteva sapere chi realmente fossero.. loro. Senti una fitta al petto e mi strinsi  nelle braccia, per cercare di attenuare il dolore che non accennava a diminuire. Dopo pochi minnuti, riuscii a calmarmi, così decisi di risponderle dato che attendeva ancora una risposta: - Bhè, forse perchè chiunque avrei accanto non mi andrebbe bene, perchè la persona che voglio accanto non la rivedò mai più - avevo deciso di essere sincera, anche se non aiutava il mio già fragile equilibrio - Per questo non mi curo molto dei miei rapporti sociali. - continuai, sperando che non facesse altre domande. E lei stranamente rimase in silenzio, come se mi capisse, molto probabilmente provava pena per me; ma non volevo litigare un'altra volta così rimasi anche io in silenzio. Dopo un po' si decise a parlare - Mi dai una chances per farti capire che ti sbagli? - mi chiese , ma io non capì dove volesse andare a parare; credeva che sarei uscita con altri ragazzi? - Non dico che devi farti chissà quanti ragazzi, ma non sono d'accordo con te. Io credo che la vita vadi vissuta , sopratutto l'adolescenza, ceh è uno dei periodi più belli sella nostra vita. Bella hai diciotto anni, non puoi abbatterti alla prima difficoltà, devi continuare a vivere. Comunque sappi che riuscirò a farti cambiare idea, riuscirò a farti continuare a vivere, non ti permetterò di rovinarti la vita. Potrai cacciarmi quante volte vuoi, ma io ritornerò sempre; quindi ti consiglio di iniziare ad accettare la cosa, il resto sarebbe solo una perdita di tempo.- continuò molto più determinata di prima , appena finì di parlare mi scrutò attentamente in viso. Scommetto di sapere cosa ci avrebbe trovato: incredulità e gratitudine, incredulità perchè non me lo aspettavo proprio, e gratitudine perchè malgrado non mi conosceva si  vedeva che ci teneva a me. - Grazie ma ti avviso che non sarà un 'impresa semplice, io sono dura!- cercai di buttarla su ridere per stemperare un po' la tensione . Scoppiò a ridere e io la seguì a ruota. Era tanto che non ridevo veramente, era sempre un sorriso falso quello che avevo indosso, per cercare di non fare preoccupare ancora di più le persone.
Forse aveva ragione lei stare con altri poteva veramente aiutarmi.

Pov Mal
Mi svegliai di buon umore, forse perchè oggi non si prevedeva nessuna litigata, o almeno ci speravo. Ogni volta mi sembrava ingiusto litigare con lei. Non sapevo cosa aveva passato veramente, avevo solo sentito dei pettegolezzi, ma si sà, non sempre è tutto vero. Speravo infatti che un giorno mi avrebbe raccontato la sua versione dei fatti, ma non avevo mai avuto il coraggio di chiederglielo, si vedeva che ci soffriva tanto.
Sentì la sveglia suonare e la staccai delicatamente, cosa mai fatta visto che di solito a quest'ora stavo ancora dormendo, e decisi di cominciare a prepararmi.
Dopo aver fatto una doccia veloce, andai a vestirmi, avevo voglia di curare i dettagli e quindi ci misi un po' di tempo in più.Visto che ero ancora in anticipo decisi di farmi la piastra, tanto dovevo ancora asciugare i capelli. Finito di sistemare i capelli scesi giù a salutare mia madre, non avrei fatto colazione oggi , avevo perso più tempo del previsto. - Ciao mà io vado che sono in ritardo.- dissi mentre prendevo la borsa e gli occhiali da sole neri. - Mal non credi di aver esagerato stamattina?- mi chiese notando i frutti del ritardo - nah- le risposi, anche se forse avevo esagerato un po' veramente, ma non m'inportava poi molto. - Quella borsa non si abbina - disse indicando la mia miu miu in nappa nera - e poi mi vorresti dire dove metti la tuta?- mi  disse mia madre.
La tuta vero. - Avevo dimenticato a prenderla - dissi correndo sù a prendermi le cose per l'educazione fisica - Tieni prendi la mia burberry, si abbina molto meglio ed è anche più grande - disse porgendomi la borsa già semiriempita dalle cose che c'erano nell'altra borsa. Alla fine anche se mia madre si lamentava sempre che esageravo, anche lei era una patita di moda; non come me ma simile. Dovevo pur aver preso da qualcuno.
Così presi la macchina e mi fermai davanti a casa di Bella, e la trovai lì ad aspettarmi seduta sui gradini. Salì svelta in macchina e mi scusai per il ritardo - scusa ma avevo dimenticato la tuta e ho dovuto cambiare borsa all'ultimo minuto- solo quando finì di dire queste parole si girò verso di me , e dopo pochi secondi la vidi sgranare gli occhi, nel frattempo io ero già partita. Dopo un po'  disse - ma tu per andare a scuola ti sistemi come se fosse una sfilata di moda? -, bhè in effetti aveva anche un po' ragione , ma lei piùttosto come si era conciata? - Per me è molto importante la moda, una parola di cui , a quanto vedo, tu non sai nemmeno l'esistenza! Ma come cavolo ti sei conciata??!- le dissi cercando di distogliere l'argomento da me, non volevo mi giudicasse superficiale ma ero fatta così. - Ecco un 'altra maniaca della moda, e io che credevo di essermene liberata definitivamente. Sappi che non verrò mai a fare shopping con te! Non ho voglia di passare ancora ore ed ore a provare cose che non posso permettermi.- disse con tono deciso, - Bhè chiunque sia questa, non ha fatto un buon lavoro guardati e capirai - le risposi, senza accennare alla cosa dello shopping, non glie lo avrei chiesto la avrei obbligata, non poteva vestirsi in modo così osceno. - Non dipende da lei, dipende da me, non cambierò il mio stile, non ne avrei un motivo - disse in risposta alla mia precedente affermazione.
- Ne riparleremo ora siamo in ritardo- le dissi mentre aprivo lo sportello.
Pov Bella
Non ci potevo credere,  avevo trovato un'altra Alice in miniatura, e io che pensavo di essermi liberata dalla moda una volta per tutte. Anche se farei shopping ogni giorno  pur di riavere il mio folletto. Odiavo il fatto che sse ne fosse andata senza nemmeno salutarmi, come tutti gli altri del resto.
Pensavo questo durante l'ora di trigo, tanto non ci capivo niente lo stesso e cercavo di distrarmi per non pensare troppo; anche se non mi riusciva poi così tanto. Il resto delle lezioni della mattina andarono bene , ero stata abbastanza occuopata da non pensare. A mensa non mangiai niente e mi sedetti al solito tavolo senza ascoltare niente di tutto quello che dicevano. Angela oggi non c'era, chissà perchè. Mi ripromessi che avrei dovuto parlarle uno di questi giorni, non le avevo ancora dato una spiegazione e non volevo perdere anche lei. Avevo perso troppe persone in quest'ultimo periodo, persone a cui tenevo tantissimo, che creedvo non mi avrebbero più lasciato. Ma mi sbagliavo enormemente, alla fine sapevo che era giusto così, chi ero io per loro? Il niente non ero umanamente paragonabili a loro, non avrei mai potuto competere. Prima che i miei pensieri scivolasserò troppo profondamente fui salvata dalla campanella. Alle ultime due ore avevo educazione fisica, materia che odiavo, così mi diressi in palestra ma fui fermata da una mano sulla spalla. Mi girai per vedere a chi appartenesse e vidi Mal, che mi sorrideva - Anche tu in palestra? - mi chiese, - Si , anche se preferirei saltare quest'ora - le dissi , mentre inziavamo a incamminarci insieme verso lo spogliatoio, parlando del nostro odio per la palestra. Appena finì di cambiarsi non potevo credere ai miei occhi, non poteva curare i minimi particolari anche per fare educazione fisica, come al solito sebrava vestita per partecipare ad una sfilata di moda. - Non capisco il motivo di curare i particolari per giocare a pallavolo - gli dissi, mentre lei esaminava me
, rispondendomi - noto che non migliori nemmeno con la tuta in fatto di abbigliamente, non capisci che è importante.. - mi rispose con chiare intenzioni di iniziare una ramanzina, ma la interruppi giusto in tempo - Ti ho già detto che non riuscirai a farmi cammbiare idea facilmente, ora capisco perchè oggi eri così in ritardo- le dissi scoppiando a ridere.
Il resto della giornata passò normalmente e si stava iniziando ad insturare un'amicizia, che mi avrebbe cambiato, a differenza di quello che credevo.


Note autore
Spero che il capitolo vi piaccia, come potete notare è leggermente più lungo del solito. Non volevo spezzettarlo troppo.
Come vedete Bella stà iniziando a fidarsi di Mal, che ha ancora tanto da mostrare oltre alla sua parlantina acuta e la sua passione della moda. Ho notato che questo personaggio vi sta piacendo particolarmente, e non posso che esserne felice.
Recensite e continuate a seguirmi.
p.s. non mi offendo se avete qualcosa da dire contro la mia storia, purchè lo fate con educazione.
vi invito a passare nel mio profilo di facebook e nella mia pagina.
A presto ines <3

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Capitolo 7
Per il banner un grazie enorme a Betrayed_89 che ha fatto questo fantastico lavoro
Capitolo 7
Pov Bella

Era passata una settimana dal rientro a scuola. Tutto andava, come dire bene; avevo chiarito con Angela, e ora eravamo più unite che mai. Passavo la maggior parte del mio tempo con Angela e Mal, chi l'avrebbe mai detto. Il problema più grande all'inizio era che entrambe non si sopportavano granchè, avevano infatti opinioni molto diverse : Mal è infatti molto più decisa, convinta che mi debba riprendere la rivincita, dire vaffanculo a tutto, compreso.. lui, e che debba riniziare subito a vivere, senza perdere troppo tempo a compiangersi addosso. Angela aveva un opinione differente, lei credeva che dovessi essere io a decidere e non qualcun'altro, che quando mi sarei sentita pronta sarei stata io stessa a continuare e dimenticare. Quello che non sapevano nessuna delle due è che io non avevo la minima voglia di ricominciare, non volevo per nulla al mondo dimenticarlo. E non lo avrei fatto nè ora nè mai. Forse avrei finto di stare meglio, ma dentro sapevo che la ferita non si sarebbe mai rimarginata. Sapevo di stare commettendo un'errore, ma dimenticarmi di lui, dei momenti più belli di tutta la mia vita, mi sembrava un eresia.
Con questi pensieri in testa mi svegliai, ancora un po' frastornata per il mio appuntamento quotidiano con gli incubi. Facevo lo stesso sogno ogni notte, un sogno che magari alla maggior parte della gente non sarebbe sembtrato così spaventoso. Vagavo in una foresta cercando qualcosa, senza sapere cosa; e ogni notte ricordavo sempre meno la mia meta.
Decisi di alzarmi prima di entrare in crisi, visto che c'ero molto vicina, e andai in bagno a fare una doccia e a vestirmi, dopo venti minuti scesi giù a fare colazione.
-Buongiorno papà - salutai mio padre, intento a bere un caffè mentre leggeva il giornale.- 'Giorno Bells - mi rispose un po' innervosito, probabilmente dalle notizie del giornale; nel frattempo presi anche io un caffè, non avevo fame. - Ah, quasi mi dimenticavo - disse all'improvviso mio padre - Ieri sera aveva chiamato Malorie - disse continuando a sorseggiare il suo caffè, - Che voleva? - gli chiesi sperando che non se ne fosse uscita con una delle sue - Mi ha detto: " iniziati a preparare psicologicamente perchè stasera si esce" , parole sue - mi disse con un piccolo sorriso accenato in viso. Si vedeva che era felice, e io sapevo anche il perchè, era felice che mi stessi riprendendo, avevo fatto passi da giganti rispetto ai primi giorni. Ero grata a Mal e ad Angela proprio per questo, era stato grazie a loro se mi ero ripresa.
Poco dopo sentì il clacson caratteristico della macchina di Mal, così mi affrettai a prendere lo zaino e uscire per salire in macchina. Ormai non mi stupivo più di come si vestisse per andare a scuola, purtroppo lei però non accettava. - Ma possibile che non ti sai vestire come si deve? Oggi pomeriggio vieni a casa mia e ti preparo io per stasera.- noooo! che cosa ? dovevo fare da Barbie anche a lei? e poi chi gli diceva che io sarei uscita stasera? - Stasera? non credo ci sia bisogno di tutti questi preparativi per dormire. E poi anceh ammesso che uscissi, non avrei nessuna voglia di farti da bambola gigante. Se proprio ci tieni perchè non prepari qualcun'altro?- sbottai infastidita.
Pov Malorie
Non poteva essere che preferiva stare a casa a dormire il venerdì sera, che uscire a divertirsi. Ma non l'avrebbe avuta vinta, fosse l'ultima cosa che faccio stasera usciremo, se proprio sarà necessario mi sopporterò anche quell'altra sua amica. Non che fosse antipatica, ma non condivideva il mio metodo; non si poteva fare due contro uno!
- Senti tu stasera uscirai, e ti farai preparare da me; e anche Angela uscirà con noi, e anche per lei stesso trattamento - dissi mentre scendevamo dalla macchina ed andavamo incontro ad Angela che si stava avvicinando. - Ciao ragazze, scusa dov'è che dovrei venire io ?- disse Angela dubbiosa. Ma dove ero finita?? Queste due erano entrambe delle eremite?. - Ciao Angela, Si hai sentito bene, stasera si esce. Avete bisogno di conquistare un po' di bei maschietti. Per questo stasera andremo al New Moon, uno dei locali più rinomati di Seattle. - dissi contenta della mia idea. Avevano bisogno di un po' di vita, sopratutto Bella.
Pov Bella
- Ciao Angela, Si hai sentito bene, stasera si esce. Avete bisogno di conquistare un po' di bei maschietti. Per questo stasera andremo al New Moon, uno dei locali più rinomati di Seattle. -
Conquistare ? No! Io non volevo conquistare nessuno, io volevo lui. Senti la stretta di Angela attorno alla mia mano. Sicuramente si era accorta del mio stato d'animo. - Io non ho bisogno di conquistare nessuno dato che sono già fidanzata, e credo che nemmeno Bella ci tenga, quindi se vuoi vai sola non ti preoccupare per noi.- disse Angela cercando di aggiustare la situazione e tirandomi verso una panchina senza nemmeno aspettare la risposta di Mal.
Dopo un paio minuti riuscì a riprendermi, quindi decisi di ringraziare Angela: - Grazie Angie, non so cosa farei senza di te - dissi abbracciandola, - figurati, è sempre un piacere aiutarti, forse lei non capisce perchè non .. ci è mai passata, io forse starei anche peggio se Ben mi lasciasse così all'improvviso senza motivo - mi disse cercando di rassicurarmi. Poco dopo suonò la campana e andai insieme ad Angie alla nostra prima lezione.
Le prime tre ore passarono normalmente, alla quarta trovai una Mal visibilmente infastidita appoggiata allo stipite della porta. Mi avvicinai e cercai di entrare in classe, ma lei me lo impedì e mi tirò dentro il bagno delle ragazze. - Mi sono persa un passaggio, solo perchè volevo uscire e stavo cercando di aiutarti mi avete mollato lì come una cretina per parlare di chissà cosa. Se non volevate andare in discoteca bastava dirlo, andremo da qualche altra parte - disse cercando di sembrare il più gentile possibile, non sembrava nemmeno lei. - Scusa, è che non ce la faccio a cercare qualcun'altro, penso sia ancora troppo presto - dissi, cercando di chiudere il discorso. Fortunatamente lei capì il mio messaggio, - Non ti preoccupare, in effetti forse hai ragione, scusami.- disse mortificata, poverina si era sentita veramente in colpa. - Non ti preoccupare, nessun problema. - dissi, menomale che si erano chiariti tutte le incomprensione, e in più stasera non sarei stata obbligata ad uscire! - Bene, allora possiamo andare a vedere un film a Port Angeles - mi dice mentre ci incamminiamo verso la mensa, visto che era già suonata la campana . Lì trovammo Angela ad aspettarci e ci sedemmo in un tavolo abbastanza isolato, per non essere disturbate dagli ammiratori di Mal, tra cui Tyler, inoltre oggi eravamo solo noi visto che Ben stava male. - Angie, ci stai di venire al cinema con noi stasera? - chiese Mal mentre iniziava a mangiare. - Per me va bene , molto meglio di andare in discoteca di sicuro - e scoppiamo entrambe a ridere, tranne Mal che ci guardava strano. - Boh e chi vi capisce a voi due - disse alzando gli occhi, - potremmo andare a Port Angeles, guardiamo un film e poi mangiamo al Mac - disse Mal, - Alle otto a casa mia, Angie mi fido di te per l'abbigliamento - disse guardando Angie, con una faccia da far paura. - Per te Bella passo prima da te, così vediamo se possiamo evitare che vieni vestita da nonna. - continuò con tono di rimprovero guardandomi.
Il resto della giornata passo normalmente tra lezioni e chiacchere con le mie due amiche.Grazie a non so quale miracolo Mal aveva ritardato a venire e quindi non aveva avuto il tempo di prepararmi. Arrivata in macchina decisi di lasciare il posto davanti, ad Angie e mi sedetti nei sedili posteriori. - Ma che film dovremmo guardare? Io non so nemmeno cosa c'è in programmazione - disse Angie all'improvviso, - Possiamo vedere quel film romantico, due cuori un'anima - disse Mal, ma cercai i rispondere prima che decidessero di vedere questo - NO! - dissi forse troppo decisamente, - vorrei vedere quello degli zombie, ne ho sentito parlare e dicono sia bello - dico cercando di essere il più convincente possibile. - E che zombie siano - risposero entrambe contemporaneamente per poi scoppiare a ridere. Dopo aver parlato un po' del più e del meno Mal decise di accendere la radio, era una canzone di Avril Lavigne, When You're gone , subito mi vennero in mente tutti i ricordi dei sei mesi più belli della mia vita, i nostri baci, le nostre discussioni, le sue carezze, la sua dolcezza, la sua famiglia,la radura, il risveglio in ospedale, la felicità che ho provato a trovarlo ancora lì, le notti passate inisieme ,le sue caldi e morbide braccia rifugio sicuro dai miei incubi, i suoi bellissimi occhi ambra che riuscivano a leggermi l'anima, le sue promesse.. tutte false. E il dolore arrivò ancora più forte, come la consapevolezza che lui non sia più mio, e che forse non lo è mai stato.

When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you


i pezzi del mio cuore sentono la tua mancanza
quando sei lontano
manca anche il volto che conoscevo
quando sei lontano
mi mancano le parole che ho bisogno di sentire per farmi
sempre andare avanti fino alla fine della giornata
mi manchi

Mi mancava tanto, troppo, faceva male e sapere che non lo avrei mai più rivisto non migliorava la situazione. Ma ero felice, sapevo che ora sarebbe potuto stare con chi davvero meritava di stare al suo fianco, avrebbe passato l'immortalità con lei, che molto probabilmente è una vampira ultrasexy, inteligentissima e ricchissima. Sapevo che non lo avrei mai dimenticato, come si può dimenticare una persona come lui, così dolce, gentile, straordinaria da non essere nemmeno umana. Il resto del viaggio continuò così , nei miei pensieri, nella mia depressione, non so nemmeno se le altre se ne erano accorte, ma non m'importava, volevo ricordare anche se faceva maledettamente male; preferivo il dolore al dimenticare.



Note autore:
Spero che questo capitolo vi piaccia, ringrazio come sempre tutta la gente che commenta e segue. Continuate a seguirmi ^^

Edit*
Purtroppo le mie conoscenze di html non sono molto elevate e non sono riuscita a capire perchè il banner e la frase sotto non venisse come in tutti gli altri capitoli, se qualcuno sa qual'è il problema vi prego di provare a darmi una mano ;D
Baci :* iNes <3

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Per il banner un grazie enorme a Betrayed_89 che ha fatto questo fantastico lavoro

Capitolo 8
Pov Mal
Eravamo arrivate , posteggiammo e scendemmo dalla macchina per dirigerci nel cinema. - Hey Bella che hai, sei silenziosa! - disse Angela, in effetti era vero, da un po' non la sentivo, così mi girai verso di lei. Aveva una strana faccia, come di qualcuno in agonia, che stesse soffrendo terribilmente. Dopo un po' sembrò accorgersi che stessimo parlando con lei, fece un sorriso forzato e rispose: - niente, pensavo, andiamo prima che inizia il film - disse iniziando a incamminarsi per la biglietteria. La seguimmo anche noi senza dire niente, anche se sapevamo benissimo che c'era qualcosa dietro, ma avevamo capito che non ne voleva parlare, probabilmente riguardava il suo ex. Non aveva mai parlato di lui, infatti io che non lo conoscevo non sapevo nemmeno che tipo fosse, sapevo solo che era un bel ragazzo, anche se ci credevo ben poco visto gli standard di questo paesino (molto diversi da quelli di new york), e che era misterioso, sul suo conto non si sapeva molto infatti. Pagammo il biglietto e ci diriggemmo verso la sala.
Iniziò il film,una paura pazzesca, vicino a me Angela tremava, e quelli davanti addirittura urlavano. Forse una delle poche persone che non aveva paura  era Bella, anzi a volte scoppiava a ridere. Questa cosa era alquanto inquietante, per poi non parlare del film, c'erano zombie che uscivano da tutte le parti per mangiare tutti i personaggi. Alcuni venivano poi trasformati in zombie, si creò  così un'esercito di zombie per sconfiggere un'altro clan di zombie. La scena finale ritraeva infatti la guerra tra questi due clan di zombie. E mentre io ed Angie urlavamo e tremavamo Bella si ammazzava dalle risate.
Ricordarsi: non andare mai a guardare un film horror con Bella perchè fa più paura del film stesso.
Pov Bella
Dopo essere scesa dalla macchina avevo l'umore sotto le scarpe a causa di quella canzone,  mi aveva riportato a galla i ricordi , e fatto bruciare la ferita ancora fresca come il primo giorno. Fortunatamente però questo film , mi aveva risollevato il morale, era del tutto ridicolo e gli effetti speciali non erano un granchè. Di tanto in tanto sentivo qualcuno urlare, tra cui anche le mie amiche, e ridevo ancora più forte, era impossibile urlare per queste cretinate.
Spesso vedevo gente che mi guardava diffidente, o impaurita addirittura; come se avrei dovuto per forza aver paura di questo stupido film.
Al termine della proiezione uscì dalla sala con le mie amiche, che mi seguivano allibite. Arrivati davanti al cinema però decisi di chiedere spiegazioni, insomma non capivo proprio cosa avessero da guardarmi così , - Ma si può sapere cosa avete da guardarmi così ? - chiesi con tono scocciato, loro si guardarono come a chiedersi se fossi scema o no , - Bella non hai battuto ciglio per tutto il film, anzi sei scoppiata a ridere ripetutamente -disse Angie , - Devi ammettere che è una cosa un po' inquietante - continuò Mal, con tono ovvio - Non ditemi che voi avete avuto veramente paura !- chiesi poi , era del tutto ridicolo, non potevano farsi incantare da certe cretinate, e per giunta credevano che avessi paura. - Ovvio , cosa credevi che fingessimo ? - disse Mal, - Si - risposi sincera, - Quindi tu vorresti dirmi che non ti farebbe paura un zombie che ti spunta da sotto il letto?? - mi chiese scandalizzata Mal, perchè dovrei avere di uno zombie , mi ero ritrovata davanti molto di peggio, e la mia cicatrice nella mano ne era la prova, involontariamente la sfiorai, era sempre più fredda del resto della mia pelle .Ma in realta dentro di me sapevo che la cosa più spaventosa che potesse accadermi non era uno zombie, o un segugio , o qualsiasi altra creatura fantastica , mi avrebbe fatto molto più male sapere che lui stesse soffrendo, o che lui sia..morto. Niente mi spaventa più di questo, anche quando sono andata da James ci sono andata per evitare che se la prendesse con lui. Solo dopo un po' mi ricordai che dovevo ancora rispondere a Mal, così lo feci essendo sincera, - No, non credo mi farebbe paura - dissi senza titubanze, lei strabuzzò gli occhi e stava per controbattere, ma venne interrotta da Angie che velocemente si intromise nella nostra piccola discussione, - per favore volete smetterla di parlare di zombie sotto il letto, ci basta il film a farmi venire gli incubi non c'è bisogno che infierite - disse nervosa passandosi una mano tra i capelli. -Non ti preoccupare Angie, gli zombie non esistono - dissi con l'intento di farla tranquillizzare, anche se sinceramente non ne ero poi così sicura, fino a poco tempo prima credevo che nemmeno i vampiri esistessero. Detto questo ci incamminammo verso il Mac continuando a parlare del film.
Pov Mal
Era incredibile, non poteva non avere paura, qualche volta le avrei fatto uno scherzo, poi avremmo visto se diceva sul serio. Ci diriggemo al Mac a piedi , visto che non era lontano del cinema, appena entrati però intravidi delle faccie conosciute, infatti sedute vicino ad una bionda che non conoscevo c'erano Jess  e  Lauren. - Guardate ci sono Jess e Lauren - dissi iniziando ad incamminarmi verso il loro tavolo con l'intento di salutarle. - Ciao Mal , Bella Angie venite a sedervi accanto a noi - disse con la solita voce nasale Lauren sbracciandosi per farsi vedere. Insieme alle altre ci avvicinammo e ci sedemmo nel tavolo, che fortunatamente era abbastanza grande da contenerci tutte e sei. - ciao ragazze - dissero contemporaneamente Angie e Bella , Jess che non aveva ancora aperto bocca , sembrò accorgersi solo ora che noi non conoscevamo la bionda così ce la presento - Ragazze, lei è Moniquè una nosta amica - disse senza nemmeno dire i nostri nomi, così ci pensammo da sole, finite le presentazioni ordinammo qualcosa da mangiare, - che ci fate quì a Port Angeles? - chiese Lauren con finta curiosità , - siamo andate al cinema - rispose Angela - voi? - continuò , - niente, dovevamo comprare una cosa per stasera, che film avete visto? - chiese, con la solita finta curiosità  che mi faceva innervosire, - Zombie all'attacco - rispose , stavolta Bella, che non aveva ancora aperto bocca tranne per dire il suo nome. - mi hanno detto faccia paura, è vero? - chiese Jess che apriva bocca tanto per fare conversazione, e non per vero interesse. - Si tutta la sala urlava e tremava tranne Bella - dissi allora io, - anzi lei si stava ammazzando dalle risate - continuai scoppiando a ridere seguita da Angie e Bella. - Io l'ho visto , non capisco cosa ci sia da ridere, fa paura veramente quel film - disse Moniquè , la bionda , - oh no anche tu, ma si può sapere cosa ci trovate di così terrificante in questo film, mica è vero sono tutti effetti speciali, nemmeno fatti poi così bene - disse Bella con tono scandalizzato, a difendere la sua teoria, ma diceva sul serio? L'idea dello scherzo diventava sempre più allettante, però avrò bisogno dell'aiuto di qualcuno. - Quindi se non fosse un film, ma la realta ti farebbe paura? - chiese Moniquè, che non voleva lasciare cadere l'argomento.
Pov Bella
Non potevo credere che facesse tutto questo scalpore il fatto che non avessi paura di uno stupido film. - No - risposi alla domanda di Moniquè, - l'ho sempre detto che sei strana Bella  - disse Mal, scoppiando poi a ridere, seguita dal resto della compagnia, compresa me. Non mi offendeva essere catalogata come strana, lo sapevo benissimo anche io e lo avevo appurato più volte.
Passammo un'altro po' di tempo a parlare tra noi, sopratutto con Moniquè , era la più simpatica tra le tre. - Mi dispiace, ma ora dobbiamo tornare a Forks per cambiarci per stasera - disse Lauren, con un tono insolente, e solo in quel momento notai come era vestita, dire che era vestita da troia era dire poco, visto che si intravedeva l'intimo, mentre Jess era vestita normalmente, e Moniquè con vestiti griffati da far gara a Mal. -Se volete potete venire anche voi stasera, è la festa di una mia amica, e mi ha detto che posso portare chi voglio, ci vediamo nella statale per uscire dal paese alle undici e mezza; poi faremo la strada insieme. - ci disse Moniquè , - okay, ci vediamo lì - rispose senza perdere tempo Mal, felicissima di poter andare , visto che non era potuta andare in discoteca. - Vestitevi eleganti, ma non troppo, torneremo verso le tre di notte - spiegò Moniquè , per poi uscire dal locale accompagnata dalle altre due.
- Evvai, torniamo subito a casa mia. E Bella stavolta non mi scappi - disse con soddisfazione Mal .


Note Autore:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando recensite ;) . Vi ricordo inoltre la mia pagina e  il mio  profilo su fb.
Detto questo vi saluto: a presto :)
Ines <3

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Capitolo 9
Pov Mal
Appena arrivati a Forks passammo da casa di Angie per avvisare sua madre e prendere le lenti a contatto, poi andammo a casa di Bella. -Grazie ci vediamo domani - disse lei scendendo, cosa? non se ne parlava nemmeno, lei doveva venire con noi! - Ma che dici Bella, siamo venuti quì solo per avvisare tuo padre, mica per lasciarti quì - dissi con tono irremovibile, - Ma cosa dovrei mettermi? non ho niente di elegante - disse cercando di scappare verso la porta; - non ti preoccupare per questo, che taglia prendi? - le chiesi mentre bloccavo la portiera, - s, di scarpe la 38 - disse ormai rassegnata, - perfetto, come vestiti puoi prendere le mie cose, e per le scarpe sia le mie che quelle di mia madre - dissi soddisfatta, - ora scendiamo e avvisiamo tuo padre, prendi qualcosa per la notte dormi da me.- specificai.
Pov Bella
Appena Mal sbloccò la portiera corsi verso la porta e suonai ripetutamente il campanello, uffa perchè ci metteva così tanto mio padre ad aprire questa cavolo di porta. Finalmente la porta si aprì e comparve mio padre, - Bells già tornata ? Cosa sta succedendo quiì? - chiese mio padre spaventato. - Buongiorno signor Swan, siamo tornati per prendere qualcosa per la notte e avvisarla che stiamo andando ad una festa, visto che torniamo tardi dormiamo tutte a casa mia, così non deve restare sveglio ad aspettarla - disse risoluta Mal, ma avevo ancora qualche speranza, - Ma papà, non vorrai mica mandarmi lì, non sai che gente c'è, non sappiamo nemmeno chi ha organizzato la festa, siamo state invitate da una persona che conoscievamo da venti minuti. - dissi senza nemmeno respirare, per far credere che avessi veramente paura di andare, se riuscivo a convincere Charlie era fatta! - Ma come non dicevi che non avevi paura di niente tu? Ti spaventi di una festa? - chiese Mal con finta innocenza, - Io non ho detto di non avere paura di niente, ho detto di non aver paura degli zombie perchè non esistono - spiegai, - invece i pervertiti esistono, e quindi ne ho paura - continuai, iniziando ad entrare in casa seguita dagli altri. - Dai, non ti preoccupare, è la solita festa per ricconi , non ci sono pervertiti, su prendi il pigiama se no andiamo direttamente- disse Mal arrabbiata, - ok, ok vado - dico arrendendomi.
Pochi minuti dopo siamo già in camera  di Mal, anzi per l'esattezza dentro la sua cabina armadio, compresa di bagno. - Mal, ma se c'è la cabina armadio a che servono gli armadi?- chiese Angie, cosa che mi stavo chiedendo anche io sinceramente, - Uno è per le borse e l'altro per le scarpe, nei cassetti ci sono alcuni accessori , mentre gli altri sono allocati in quella parete-  dice come se fosse una guida turistica, indicando con la mano una parete piena di cassetti, cassettini e sportelli, mentre cercava qualcosa tra i vestiti. Era paurosa questa stanza, a quanto pare non sapevo quanto fossero ricchi, ma quando se la metteva tutta questa roba?. - Ma quanti  vestiti ci sono quì dentro? - chiesi già spaventata dalla risposta , - più di mille, ma la cabina armadio di mia madre è più piena - rispose continuando a cercare qualcosa  a noi sconosciuto -Ma cosa ve ne fate di tutta questa roba? - chiese poi Angie, dubbiosa -A New York andavamo spesso a feste, quasi ogni sera, quindi avevamo bisogno di tante cose, ecco finalmente l'ho trovato , Angie metti questo , mentre Bella tu metti questo -disse porgendogi due abiti - Ma quì c'è ancora attaccata la targhetta, ed è costato 4000 € ???- disse Angie urlando nell'ultima parte, 4000 euro ? ma era pazza??? e non lo aveva messo nemmeno una volta! - E allora? - nel frattempo guardai il mio vestito - noo Mal tu ti sbagli di grosso io non metterò questo coso, se non vuoi che me ne torni subito a casa cambia subito - le dissi con tono autoritario, - Ma - cercò di controbbattere, ma la interruppi- niente ma, cambia subito !- le urlai.
Dopo un'ora passata a prepararci Mal considerò di ritenerci pronte :

e iniziammo ad avviarci nel luogo dell'appuntamento, senza nemmeno essere in ritardo. Fortunatamente ero riuscita a convincere Mal a non farmi mettere tacchi alti, in modo di poter salvaguardare la mia salute, purtroppo Angie non era riuscita a convincerla e quindi si deve sopportare dei tacchi altissimi.
Poco dopo arrivammo a destinazione, era una bellissima villa, scendemmo dalla macchina e andammo vicino a Moniquè , visto che dovevamo entrare con lei, vicino a lei c'erano anche Jessica e Lauren che ci stavano già provando con uno. Avrei dovuto vendicarmi di mio padre e di Mal uno di questi giorni, non avevo la minima voglia di sopportarmi questa festa. Entrammo dentro, era davvero una bellissima casa, dopo aver posato i cappotti all'ingresso, fummo accolte da una ragazza bionda, - Ciao Moniquè - disse abbracciandola, - queste ragazze sono tue amiche? - chiese poi esamindandoci, - Si Jen, loro sono Jessica, Lauren, Malorie, Angela e Bella - disse indicandoci una per una, e dando più attenzioni a noi tre, cosa che fece infervorare Jess e Lauren. - Benvenute allora - disse la bionda sorridendoci, - Io sono Jennifer, fate come se foste a casa vostra. - e detto questo si dileguò.
Entrammo nella sala della festa, e appena varcato l'uscio sentì una sensazione, come che stesse per accadere qualcosa di brutto. E poi li vidi.



Note autore :
Cosa vede? boh mi sa che dovrete aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo... Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Come avete notato, ho postato due capitoli oggi, quindi penso che per un po' non ce ne saranno.
A presto :)
RECENSITE E CONTINUATE A SEGUIRE!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10 Capitolo 10
Pov Bella
Due ragazzi, un maschio ed una femmina, ed un'adulto vestiti; con abiti scuri. Avevano un non so cosa di inquietante, si muovevano silenziosamente, e i due ragazzi portavano un cappuccio in testa . La ragazza aveva una specie di mantello nero, mentre il ragazzo un giubbotto più sportivo dello stesso colore; l'uomo invece aveva un cappotto grigio e anche se era più grande, sembrava che fossero i ragazzi ad avere il comando, malgrado fosse apparentemente più forte. Fui distratta da Mal ch emi tocco il braccio per attirare l'attenzione, - Che fissi così attentamente? - mi chiese curiosa, nel frattempo mi accorsi che eravamo rimasti solo io, Mal e Moniquè, - niente, dove è finita Angie? - chiesi un po' preoccupata, quei tipi non mi piacevano per niente, e mi spaventava saperla da sola. - Ma dove vivi? E' andata a prendere qualcosa da bere con le altre - disse , con una strana espressione sul viso. - Di la verità, ti stavi rifacendo gli occhi con quei due tipi vero? Lo dicevo io, conquistare qualcuno è la migliore medicina per tutto - esclamò Mal, con voce un po' troppo alta; le tappai la bocca prima che continuasse ad uscirsene con queste fesserie.- Non sto guardando proprio nessuno - tentai di negare, anche se sapevo quanto le mie doti di attrice facessero desiderare.- SI stai guardando quei tizi strani, belli vestiti di scuro. Li stavi fissando così attentamente che non ti sei nemmeno accorta che Angie, Jess e Lauren se ne fossero andate - disse con un tono che non ammetteva repliche, non mi restava che ammettere la verità - Non li stavo guardando perchè mi piacciono. - dissi allora, e Moniquè si intromesse anche se sembrava stesse pensando a qualcos'altro: - allora perché ? - , - niente li avevo notati e mi sembravano strani, tutto quì. - dissi cercando di chiudere l'argomento, prima che pensassero di andare a presentarci. - Devono essere i tizi dall'italia - disse sovrappensiero Moniquè, -quali tizi dell'italia? - chiese curiosa Mal, che amava intromettersi in questioni che non gli riguardavano. - Me ne aveva parlato ieri Jen, diceva che oggi sarebberò arrivati dei tizi da Volterra che dovevano essere ospitati da sua madre, ma visto che sua madre era dovuta partire per lavoro, doveva occuparsi lei di dargli l'accoglienza adeguata. Dice che sono quì per un affare di lavoro, e che siano dei soci in italia dell'azienda di famiglia. - spiegò brevemente quello che sapeva, ma c'era qualcosa che non mi quadrava, avevo già sentito quel paese, non mi ricordavo dove però! - E quindi che si fa? li vuooi fare vagare ancora a lungo? Andiamo ad accoglierli noi, così nel frattempo conosceremo due bei fighi italiani. - disse Mal, che scommetto fosse ancora convinta che a me piacevano, a quanto pare facevano questo effetto solo a me ! - Va bene, ma prima lo chiedo a Jen, anche perché se è dove penso non credo abbia voglia di scendere.- disse Moniquè con già il telefonino in mano pronto a chiamare, noi annuimmo e aspettammo che finisse di parlarle. Ero ancora poco convinta di avvicinarmi a quei tipi, ma sotto certi punti di vista Mal mi faceva più paura, così decisi di  non lamentarmi. - Ok, abbiamo il consenso della padrona di casa, dobbiamo anche fargli vedere le camere e invitarli ad unirsi alla festa. Voi venite vero? - spiegò Moniquè dopo aver chiuso la conversazione con la sua amica, - ovvio andiamo Bella - disse entusiasta Mal tirandomi per un braccio.
Ci diriggemmo verso queste strane persone, e Moniquè iniziò a parlare : - Buonasera, sono Moniquè voi dovreste essere gli ospiti italiani giusto?- chiese con cortesia, continuavo a pensare che lei fosse diversa, forse avrei potuto trovare un'amica in lei; avevo capito che non era la solita persona che si fermava alle apparenze, sapeva essere anche molto saggia e di compagnia. -Piacere di conscerla, sono Jane, - disse con una voce melodiosa, solo in quel momento mi soffermai a guardarla in viso. Ebbi un fremito. Avevo ricollegato tutto :stranezze, paese, bellezza, voce melodiosa, senso di paura , facevano sicuramente parte della guardia dei Volturi, tutto combaciava bellezza, paura, Volterra, cappucci, Jane. Me ne aveva parlato un giorno lui, faceva male evocare quei ricordi, Jane sapeva farti soffrire con un potere mentale, ti dava l'illusione di stare bruciando in mezzo alle fiamme. Avevo paura, seriamente paura ma mi decisi a non allontanarmi, non le avrei mai lasciate morire; loro avevano molto di più da perdere, sarei stata io a morire se sarebbe stato necessario ma nessun'altro doveva rischiare. Fui interrotta da Moniquè - Bella non vieni? - mi chiese cordiale, - dove scusa? - chiesi accorgendomi che Mal e Jane & co.. erano spariti - Con gli altri, stiamo andando in un posto più tranquillo per parlare - disse. La seguì e ci diriggemmo al piano di sopra , c'era una grande sala vuota; nessuno della  festa. - Vorremmo parlare con la signora Humphrey - disse l'altro ragazzo, - mi dispiace.. come si chiama? - chiese Moniquè, - Alec - rispose solamente, avevo sentito parlare anche di lui, riusciva ad anestetizzare i sensi, per questo l'omaccione che penso sia Felix aveva paura di loro, loro erano i prescelti di Aro. - Bene Alec, io sono un'amica della figlia, entrambe sono momentaneamente non disponibili e hanno quindi chiesto a me di sostituirle - disse come se fosse un' hostess Moniquè, - queste mie amiche saranno felici di accompagnarvi nelle vostre stanze - disse poi, ma come facevo ad accompagnarli se non sapevo dove si trovavano? - Bella, Mal - ci richiamò lei, - Mal tu Alec prima stanza a destra, Bella tu Jane prima stanza a sinistra e io farò quello senza nome - ci spiegò poi, - Se vuole seguirmi - dissi cercando di non farmi uscire la voce tremolante, anche se non ci riuscì poi molto ; vabbè poteva essere scambiato per timidezza o per l'inconscio che tendeva a proteggerci, anche se con me non aveva mai funzionato. - Posso sapere il suo nome? - mi chiede mentre inizia ad incamminarsi accanto a me trasportando un borsone nero. -Sono Bella - le dissi porgendogli la mano sinistra, ma fortunatamente riuscì a tirarla indietro prima che vedesse la cicatrice, avrebbe capito tutto e per me sarebbe stata la fine. Cercai di coprire, sapevo ch avevano una vista acuta e continuammo a camminare in silenzio. Aprì la porta, ma feci un grande errore, infatti per aprire ho dovuto togliere la mano dalla cicatrice, e lei lo notò. Con le sue mani ghiacciate mi tirò la mano e scrutò attentamente il punto ferito, - dove ti sei provocata questa cicatrice? - mi chiese , con un tono innervosito, cercai di mentire anche se non ero mai stata brava - Non lo ricordo - dissi con il tono più convincente che mi uscisse, ma a quanto pare non l'avevo convinta, mi guardava con un sorrisino diabolico, - dì la verità - disse conn tono minaccioso, mi preparai a soffrire, ero sicura stesse usando il suo potere su di me, ma non sentivo niente; così alzai gli occhi verso il suo viso, ma trovai un'espressione incredula e innervosita. - Confermo, non ricordo come essermi fatta quella cicatrice, c'è l'ho fin da quando ero piccola e non ne ho la più pallida idea. -spiegaicon una sicurezza che non mi sarei mai aspettata di avere, - ora se mi permette devo andare, arrivederci - speriamo che non la incontrerò mai più, detto questo me ne andai ed incontrai Moniquè che aveva già finito a quanto pare, -Perchè l'hai lasciata lì? - mi chiese poi, mentre vedevamo Mal che usciva e si dirigeva verso di noi. - E' voluta restare da sola, scendiamo? - risposi cercando di tergiversare, e scendemmo sotto a goderci la festa.

Note autore:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche perchè a me non convince granchè, un complimenti a Deba che ha indovinato di chi si trattasse in anticipo. Spero che continuiate a seguirmi e a recensire, un bacio ines <3

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 Capitolo 11
Pov Mal
Stavamo tornando a casa, erano le sei di notte, penso che avremmo dormito per un bel po'. Ci eravamo divertite alla festa, anche se Bella dopo aver accompagnato quella in camera era un po' tesa; così l'abbiamo fatta bere un po', alla fine si è rilassata e si è divertita anche lei. Stava per portarsi a letto uno se non fosse che è arrivata a rompere la fidanzata di lui, ricordo ancora quel momento:
Bella era completamente ubriaca e si stava baciando molto appassionatamente con uno, quanto si vedeva che era ubriaca probabilmente se glie lo avessimo raccontato il giorno dopo non ci avrebbe mai creduto. E dire che io la pensavo imbranata in questo campo, invece se la cavava abbastanza bene, era la prima volta che la vedevo in certi atteggiamenti con un ragazzo, anche per questo forse pensavo fosse una puritana. Restava il fatto che stava riuscendo a portarselo a letto. Fino a quando non arrivò una rossa senza cervello, che alla vista del fidanzato a strusciarsi e baciarsi con un'altra, anche molto più carina di lei, si era totalmente incavolata. Ed è a quel punto che la scena divenne esilarante, infatti oltre ad interromperli e a dare uno schiaffo al ragazzo, se la prese con Bella. Mi ero già avvicinata, prevedendo che visto il suo stato non sarebbe stata in grado di difendersi; ma mi sbagliavo di grosso, appena quella iena iniziò ad attaccare verbalmente quella iniziò  a dirgliene di tutti i colori , e se non la fermavo gli sarebbe saltata adosso.
Anche se secondo me aveva esagerato un po', insomma era comunque una botta e via, anche se devo dire che aveva buon gusto. Chissà forse il suo ex era davvero un figo come dicevano. Anche Angie si era scatenata un po' , solo che a differenza di Bella si è sempre mantenuta entro certi limiti, cosa da capire dato che è fedelmente fidanzata. Ma alla fine quella più scatenata di tutti ero stata io, come sempre, dato che io non ero stata fermata da nessuna fidanzata. Molto spesso le persone mi insultavano per questo mio modo di fare, mi credevano superficiale e una poco di buono; io invece la pensavo diversamente. Alla fine andare con un'uomo per una botta e via era solo un modo per svagare, e farsi un regalo reciproco; daltronde se un'uomo si fa tre donne al giorno non lo vedono male, anzi lo considerano uno strafigo.
Arrivati a casa sarei dovuta riuscire nell'impresa sveglia post sbornia, il che non era facile. Dopo una mezz'oretta riuscì ed entrammo in casa salendo subito in camera mia, dato che mia madre non era nei paraggi, e metterci il pigiama senza perdere tempo per struccarsi ecc.. , lo avremmo fatto domani.
Pov Bella
Avevo un malditesta incredibile, come se me l'avessero staccata e ci avessero giocato a calcio. Mi accorsi che non ero nel mio letto, e le voci accanto a me non appartenevano di certo a Charlie. Ma dove cavolo ero finita? Decisi di aprire gli occhi per vedere dove fossi, non mi sarei stupita di trovarmi in una qualche prigione dato l'incontro di ieri sera, visto anche che non mi ricordavo quasi nulla tranne la prima parte della festa. Finalmente le palpebre mi si sollevarono , e fortunatamente non mi trovavo in prigione ma in camera di Mal, - Bensvegliata dormigliona - mi salutò quest'ultima. - Buongiorno anche a voi, che ore sono? - chiesi rivolgendomi anche ad Angela, che non era tanto lontana da Mal; - è l'una , in questo momento mia madre sta preparando il pranzo - disse per poi aggiungere - comincia a prepararti psicologicamente perchè dopo pranzo si va a fare shopping!!- continuò urlando, - Angie per favore salvami tu! - chiesi implorandola in ginocchio nel letto con un faccino dolce.  - Mi dispiace, ma ha ragione il tuo guardaroba è troppo scarno; poi ti conviene così non dovrà più prestarti niente - mi spiegò con tono innocente, maledette si erano messe d'accordo; - va bene ma devo prima passare a casa a prendere qualcosa da mettermi - conclusi arrendendomi, - non se ne parla ti presto qualcosa io, e poi tuo padre è a pesca e si è portato le chiavi; dorme da mio zio Billy quindi puoi restare anche stasera da me!  Contenta? - chiese ironicamente, conoscendo già la risposta. - E va bene, ma ora scendiamo a mangiare che ho una fame - dissi incamminandomi verso la cucina con le ragazze al mio seguito, - e ci credo, ieri non hai mangiato niente hai solo bevuto abbondandemente - disse Angie, avevo bevuto? non me lo ricordavo, e poi non bevevo mai molto al massimo vino o birra. - Ne sei sicura, non me lo ricordo, e poi non ho mai bevuto tanto - dissi cercando di capire qualcosa di più di ieri sera, avevo di sicuro combinato qualche stupidaggina me lo sentivo dentro. - Vuol dire che ieri è stata la tua prima volta, e forse dovresti farlo più spesso - mi disse Mal, - Sembravi un'altra persona completamente diversa sai? - osserò Angie mentre scendevamo in cucina; - Dopo mi raccontate cosa ho combinato - dissi decisa, anche se forse preferivo non saperlo; vabbè alla fine la cosa più grave potrebbe essere stata che avevo rivelato dei vampiri, ma non sarebbe stato possibile e comunque non mi avrebbe creduto nessuno se ero ubriaca.
Scendemmo a mangiare insieme a sua madre, Ramona, che anche lei sembrava aver fatto le ore piccole dato le marcate occhiaie degli occhi. - Mà, che hai combinato stasera? - chiese incuriosita la figlia, si vedeva che andavano d'accordo. - Solo tu puoi divertirti e tronare tardi la sera? Mi sembra di essere più grande di te e poter uscire senza il tuo permesso, cosa che poi non fai manco tu - disse scoppiando poi a ridere, anche se era una risata un po' nervosa, secondo me stava nascondendo qualcosa. Era facile discutere con lei, e non si creava il solito imbarazzo di quando parlavi con i genitori , forse il fatto che non fosse vecchia e che invece al contrario seguisse le ultime tendenze aiutava. Dopo un po' iniziò a chiedere di ieri sera, e sperai che le ragazze non parlassero della mia sbronza, e di tutto quello che era successo davanti a lei; va bene che era giovane e moderna ma io mi vergognavo già di mio, ci mancava pure sua madre. Mal iniziò a raccontare iniziando con l'incontro con Moniquè fino all'incontro con Jane & co.. fino a quando non si interruppe per chiedermi: - A proposito ma che avevi ieri? Sembrava stessi tremando di paura, come gli zombie no e lei si? - sapesse, fortunatamente non aveva usato il suo potere, o lo aveva usato e su di me non aveva fuzionato; - Avevo un brutto presentimento, era un po' inquietante - le risposi decidendo di accantonare il brutto incontro avuto la sera precedente. - No non era lei inquietante, eri tu ieri al cinema inquietante - disse accusandomi, - ti prego Angie aiutami tu, se no rinizia con la storia della paura - supplico Angie che mi guarda stranita, - Okay finitela voi due - disse intimorita da non so cosa Angie, - Poi cosa è successo ?- chiese Ramona, che era rimasta a guardare il nostro scambio di battute in silenzio cercò un modo per far continuare il racconto della figlia, ma stavolta fu Angie a continuare: - Dopo un po' Mal era sparita per fare conquiste e Bella dopo essersi ubriacata un po' seguì la sua strada. Purtroppo fu interrotta dalla fidanzata di lui e se non le fermavamo quelle due si saltavano addosso, erano già pronte ad azzuffarsi -. A quanto pare avevo fatto male i calcoli, stavo per andare con uno, fidanzato per giunta, di cui non conoscevo nemmeno il nome e stavo ammazzando la sua fidanzata? L'alcool mi faceva davvero male, sperai che Angie si stesse inventando tutto, ma la sua espressione seria non mi faceva ben sperare, - Angie non starai mica dicendo sul serio! - esclamai sperando in una risposta negativa. - Mi dispiace per te Bella , ma è la verità stavi per portarti a letto quello, però non c'è che dire hai buongusto. - spiegò Mal con la sua solita delicatezza. - O mio dio, non verrò mai più ad una festa con te Mal , mai più - quasi urlai, senza riuscire a capacitarmi di quello che avevo fatto, - Dai Bella non fare troppo la casta della situazione, o dovrò farti ubriacare più spesso - disse Mal ridendo, lei considerava davvero che questo fosse il metodo migliore per dimenticare? E se avesse veramente ragione?

Note autore:
Come avete visto Bella sta iniziando a cambiare, ma non è ancora finita quì! C'è ancora la questione dei Volturi da mettere apposto, anche se per un po' non se ne sentirà parlare. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che contnuiate a seguirmi e sopratutto che continuiate a recensire u.u
A presto con il prossimo capitolo
Un bacio :*
Ines <3

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


capitolo 12 Capitolo 12
Pov Mal
Dopo aver finito di mangiare salimmo su per prepararci ad uscire, e mentre entrammo nella mia, fantastica e fornitissima, cabina armadio per trovare qualcosa da mettere. Nel frattempo notai che Bella non aveva una bella cera, che si stesse ancora facendo delle seghe mentali per ieri sera? - Che hai Bella - chiesi, facendo girare anche Angela verso di lei; - niente stavo pensando - disse incurante che non se la sarebbe cavata così facilmente, lei pensava un po' troppo secondo me. Non che non dovesse mai pensare e trasformarsi in una di quelle galline che girano, ma era troppo pensierosa e cauta; doveva lascarsi andare e non pensare a niente a volte. Troppe volte mi ero accorta della sua differenza rispetto a tutte le altre ragazze della nostra età, a volte sembrava una signora di mezza età non una diciottenne; si dimostrava più matura perfino di Angela malgrado anche lei fosse matura per la sua età. Non sapevo a cosa questa sua diversita fosse dovuta, ma sapevo che doveva lasciare la parte razionale del suo cervello a casa a volte. - Bella, secondo me tu pensi troppo - le dissi seria dopo un po', ma lei scambiò la mia serietà per qualche battuta, - sai capita quando hai un cervello funzionante - disse infatti ironicamente; ma aveva frainteso, io dicevo seriamente, - Non hai capito, ero seria anche se sembra strano - dissi iniziando a ridere anche io alla fine, era inutile non riuscivo a restare seria. - Volevi essere seria? allora deve essere proprio qualcosa di importante - disse Angela iniziando a ridere ancora più forte. Dopo alcuni minuti passati a ridere, cercai di continuare il mio discorso "serio" mentre cercavo qualcosa per me e le ragazze - Seriamente, dovreste lasciarvi andare un po' di più agli istinti voi due - dissi mentre porgevo a Bella quello che doveva mettersi. - Io non ne trovo il motivo - disse Angie, - anche che sei fidanzata non vuol dire che non puoi divertirti, non devi per forza andare con uno per divertirti, a letto ci vai con il tuo ragazzo - spiego, - tieni - aggiungo poi porgendole qualcosa anche a lei; - non ce n'è bisogno ho portato da casa qualcosa da mettermi perchè dopo dovevo uscire con Ben - disse tranquilla, - BEN - urla poi, - avevo appuntamento con lui alle quattro - continua, mentre si dirige nella stanza a prendere i vestiti  - dove andate? - chiese incuriosita Bella che fu ben felice che il discorso serio fosse scampato; - non lo so, dovevamo solo passare un po' di tempo insieme; è da un po' che non ci vedevamo oltre la scuola - disse mentre saltellava per la stanza per farsi entrare i jeans senza perdere tempo. - Ho un'idea, potreste venire con noi e poi vi fate un giro - dissi  preparandomi anche io.
Pov Bella
Stavamo scendendo le scale per uscire, ma venemmo interrotti da un'urlo di  Mal, - Oh no ! Mi sono dimenticata di rimettere lo smalto - disse scandalizzata, e lei mi faceva venire un colpo per lo smalto? - Mettitelo in macchina no? - dissi sperando di farla calmare, - E chi guida? - chiese - Io, basta che ci muoviamo prima che me ne torno a casa.
Arrivate al centro commerciale Mal  iniziò a tirarci di negozio in negozio, fermandoci solo quando venne Ben per salutarlo e mangiare un gelato. Alla fine della giornata, cinque minuti prima che chiudessero il centro commerciale. Avevamo tanti pacchetti che spesso avevamo incaricato Angela e Ben di portare le buste in macchina, così potete stare soli aveva detto Mal. Menomale che c'era anche la macchina di Ben se no non sarebbe entrato tutto, e il fatto che fosse tutto pre me e che io non avessi pagato un centesimo non mi piaceva affatto.La cosa veniva peggiorata dal fatto che la maggior parte delle cose non le avrei mai messe, e dal fatto che Mal mi aveva comprato un cellulare , che non sapevo manco fare funzionare,  perchè il mio era troppo obsoleto.
Non so quanti soldi avesse speso solo per me, ma so solo che me l'avrebbe pagata cara. [tutto ciò che hanno comprato lo potete vedere quì]
- Siamo sole a casa stasera - disse all'improvviso Mal mentre guidava per tornare a casa seguiti da Ben e Angie nell'altra macchina, non so perchè ma avevo un brutto presentimento. - E questo vuol dire una sola cosa - disse fermandosi apposta per creare suspence, - FESTAAA! - urlòall'improvviso senza preavviso, facendomi prendere un colpo per la seconda volta, - Ma dico vuoi uccidermi? E' il secondo quasi infarto della giornata - mi lamento,  mentre cerco di fare funzionare questo telefono. - Non lamentarti sempre, non dicevi che non avevi paura? Piuttosto manda un messaggio ad Angela e digli di avvisare sua madre e Ben - disse mentre parcheggiava davanti a casa mia per posare le cose.
Dopo un ora e mezza a posare le cose e sciegliere cosa mettere stasera, visto che aveva insistito e non avevamo potuto controbbattere, quantomeno non aveva insistito per farmi mettere i tacchi.

Mal-festa

Mal-festa di inesi contenente metal jewelry


Dopo una mezz'oretta circa iniziarano ad arrivare gli ospiti, il salone non si riconosceva più grazie alle luci soffuse e alla gente; molti avevano portato alcolici vari, sotto indicazione di Mal, e altri qualcosa da mangiare.
Dopo alcune presentazioni e alcuni bicchieri ero già poco lucida. Mentre andavo a prendermi un bacardi lemon dalla cucina, dove un barista preparava tutto, incontrai un ragazzo che precedentemente Mal mi aveva presentato, credeva ancora che andando con altri avrei risolto i miei problemi. Il problema più grande è che me ne stessi convincendo anche io, più glie lo sentivo ripetere, più me ne convincevo.
[dopo un'ora circa]
Mi sentivo come se stessi galleggiando per aria, non vedevo bene niente accanto a me solo delle scie confuse. Cercai di sedermi per evitare di crollare o svenire al centro ed essere calpestata da qualcuno più ubriaco di me. Dopo un po' mi sentii un po' meglio e decisi di andare a cercare Mal e Angie, per avvisarle che tornavo a casa perchè mi stavo sentendo male. Ma venni interrotta per strada da uno, mi sembra si chiamasse Joel, che mi si avventò contro baciandomi appassionatamente. Complice la sbornia finimmo in una camera da letto avvinghiati, con lui che cercava in tutti i modi di sfilarmi il vestito nonostante le mie titubanze. Dopo un po' ci riuscì e quando cominciò a pretendere di più scattai subito addossandomi al muro; ora ero lucidissima, niente più sbornia o niente, e mi ero resa conto che non ci riuscivo e non credo ci sarei mai riuscita. Sapevo che era una cosa stupida perchè lui mi aveva lasciata, ma era più forte di me ! Malgrado tutto quello che lui mi avesse fatto mi sentivo come se lo stessi tradendo; decisi di mandare via questo prima che decidesse di prendersi quello che vuole con la forza. - Scusa non ce la faccio, potresti uscire perfavore? - dissi quasi in lacrime, non so se fu per la mia faccia, perchè non gli interessassi più di tanto, o per la mia quasi crisi isterica ma uscì subito.
Recuperai i vestiti e continuai a cercare Mal, sperando di non essere più interotta, con una nuova consapevolezza: non sarei riuscita a togliermi di dosso il passato così facilmente.

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


capitolo 13 Capitolo 13
Pov Mal
Era da un po' che non vedevo nè Bella nè Angie, credo che Angie sia con Ben ma Bella l'ultima volta che l'ho vista era ubriaca; così decisi di andarla a cercare prima che combinasse danno. Cercai prima al piano di sotto e in cucina; non la trovai e iniziai a preoccuparmi ; poteva anche essersi fatta qualcuno, ma ne dubitavo fortemente.  Andai comunque sopra a controllare, e avevo fatto bene. Era appena uscita dalla porta della camera di mia madre, guardandosi intorno per paura di essere vista. - Bella - urlai a posta per farla spaventare, lei sussulto per poi fulminarmi con lo sguardo dicendo: - vuoi proprio farmi venire un'infarto oggi? -, - ti sbagli, ma piùttosto dove sei stata? E' da un po' che ti cerco - dissi con l'intenzione di farla imbarazzare un pochino; - la vuoi smettere Mal, quando fai così sei insopportabile - disse nervosa, c'era qualcosa che non quadrava : era troppo nervosa. Decisi di mandare via la gente, anche perchè queste urla e rumori mi avevano seccato, e parlarne con calma; - aspetta un'attimo, mi libero di tutto questo rumore e ne parliamo con calma - dissi facendola rimanere di sasso. Scesi velocemente sotto e accesi tutte le luci normali e staccai lo sterio, dopodicche salì sul tavolinetto - Bene la festa è finita ragazzi, alla prossima - dissi a gran voce, e tutti iniziarono ad andarsene. Dopo una mezz'oretta circa la casa era deserta apparte me e Bella; ora potevamo parlare in santa pace.
- Andiamo in camera mia? Così ci cambiamo e nel frattempo mi racconti - dissi mentre la tiravo in camera, - Cosa dovrei raccontarti? - chiese lei con voce innocente, credeva davvero che mi sarei fatta abbindolare così facilmente? - potresti iniziare dal dirmi cosa ci facevi in camera di mia madre - dissi, lei sbiancò; a quanto pare non si aspettava che le avrei chiesto qualcosa, o forse ci sperava. Povera illusa. - Vuoi proprio saperlo? - sbotto arrabbiata, non capivo perchè fosse così nervosa e arrabbiata, feci un cenno col capo anche se mi faceva un po' paura; - stavo per andare a letto con un perfetto sconosciuto di quanto ero ubriaca, ma non ci sono nemmeno riuscita - urlò sfogandosi con me, - perchè? - chiesi non capendo cosa intendesse, - i miei problemi non riuscirò mai a risolverli con l'alcool o con il sesso. Inizio a credere che non ci sia un metodo per risolvere i miei problemi, sono radicati troppo in profondità, penso che l'unico modo per non soffrire ogni stramaledettissimo giorno sia farla finita. - disse buttandosi nel letto stremata, penso che sfogarsi l'abbia aiutata un po', ma sapevo non sarebbe stato così semplice. Ma c'era una cosa che non avevo capito, quale fosse il suo problema!Doveva essere una cosa davvero grave se non riusciva ad uscirne, ma decisi di non chiederglielo subito; non mi avrebbe risposto e avrebbe cominciato ad evitarmi. Non era questo che dovevo fare, ma il problema era che non sapevo nemmeno come aiutarla, e non sapere il suo problema non aiutava per niente. Avrei potuto anche fregamene ed evitare di complicarmi la vita, ma non ci riuscivo!Mi sembrava una cosa da codardi, avvicinarsi ad una persona facendogli credere che le saresti stata amica e poi tirarti indietro alla prima difficolta. Non avevo mai avuto una vera amica, solo persone che si avvicinavano a me per convenienza e popolarità; persone che non mi aiutavano. Mi sono sempre sentita sola malgrado fossi circondata da gente. Quelle poche volte che mi perdevo a riflettere,il che succedeva raramente viste le mie numerose distrazioni, mi vedevo come una persona vuota, così sola, superficiale, attenta alla reputazione e ad avere tanta gente intorno, tutta gente di cui non mi fregava poi tanto veramente. - Perchè non ci sei riuscita? - chiesi cercando di capire i suoi problemi, e rinunciando ancora una volta  a capire i miei. - E' come se avessi un blocco, se il mio inconscio si rifiutasse di farlo - disse essendo sincera, cosa che non mi aspettavo, credevo mi avrebbe mandato a quel paese e se ne sarebbe andata, avrei fatto quello io. Infatti io che ero sempre stata estroversa non avevo mai parlato di qualcosa di così intimo, mai parlato di una cosa che mi riguardasse direttamente; avevo sempre glissato le domande troppo personali. In realtà io ero molto più introversa di lei, malgrado le apparenze. - Perchè? Hai dei problemi col sesso? - chiesi incuriosita e sperando che avrei scoperto i suoi problemi anche se non chiedevo direttamente. All'inizio sembrò titubare, ma alla fine si decise e parlo: - Io.. non l'ho mai fatto - non lo aveva mai fatto? Era forse questo il suo problema, non poteva stare così male solo perchè era vergine, - ma non è questo il problema, in realta non mi interessa molto di questo, come ti ho già detto il sesso non risolve i problemi - disse, aveva ragione, malgrado fosse piacevole alla fine non faceva che complicarti le cose, ti dava solo l'impressione di farti sentire meglio ma dentro di te sapevi che non era cambiato molto. - Allora qual'è il problema, cosa ri provoca così tanto dolore? - le chiesi malgrado avessi deciso che avrei aspettato che fosse lei a raccontarmi tutto, ma volevo aiutarla e ciò era impossibbile senza sapere cosa avesse; inoltre la curiosità mi stava uccidendo. Dopo alcuni minuti di silenzio decisi di rimediare , - senti se non vuoi parlarmene va bene, magari non ti senti ancora pronta. Posso solo dirti una cosa: non risolverai mai niente se ti  tieni tutto per te, la cosa migliore da fare in questi casi è parlarne con qualcuno, magari anche con uno psicologo. - dissi mentre cercavo il pigiama nel cassetto dell'armadio per evitare di metterla in imbarazzo. - Lo so, e non sai cosa darei per riuscire a sbloccarmi; ma più ci provo e più mi rendo conto che non ci riuscirò mai - sbotta coprendosi il viso con le mani esasperata; non riuscivo ancora a capire cosa le fosse successo di così grave da ridurla così, - prova ad iniziare raccontando i fatti , vedrai che il resto verrà automatico - le dissi sedendomi accanto a lei cercando di rassicurarla, - non ci riesco, rievocare i fatti mi fa troppo male, e comunque non capiresti, nessuno mi può capire - disse sempre nella stessa posizione, - mi credi così stupida e superficiale? - sbottai un po' alterata, non ero cretina e nemmeno scema avrei capito quello che diceva. - Hai frainteso, nessuno può capire se non ci è prima passato prima - disse afflita, - e cosa ti dice che non ci sia già passata? - le chiesi, notando che la situazione si stava iniziando a sbloccare; - hai mai incontrato l'amore della tua vita? - chiese lei scettica.
Allora era vero, il suo problema era veramente riguardo al suo ex, - cosa ti dice che sia stato l'amore della tua vita? - le chiesi. - Te lo posso assicurare che ho vari motivi per pensarlo - disse sempre più afflitta e addolorata; una persona inteliggente e matura avrebbe cambiato argomento notando come la facesse stare male parlarne. Ma io non mi reputavo nè una persona inteliggente e nè matura. - Ti ha lasciata lui? - chiesi infatti, sperando di stare facendo la cosa giusta; pensavo che se non sarebbe riuscita ad aprirsi ora non ci sarebbe più riuscita. Annui col capo in risposta, - ti ha detto il perchè? - le chiesi cercando di non sembrare indelicata, - Perchè si era reso conto che non ero abbastanza per lui. - disse sempre più vicina a scoppiare in lacrime. Ma chi era questo spaccone che non capiva quanto fosse magnifica quella ragazza? Scoppiai di rabbia e desiderai poterlo averlo davanti per ucciderlo con le mie stesse mani,  Bella a quanto pare si accorse della mia rabbia perchè si affretto a difenderlo. - Ma non glie ne faccio una colpa, sapevo che prima o poi avrebbe capito che non ero degna di lui e che lui meritava molto di più - disse - Come puoi difenderlo dopo quello che ti ha fatto passare? - le chiesi forse troppo duramente, lei non disse nulla e abbassò il capo, - con questo comportamento ha dimostrato solo di essere un grande str*, e quelli come lui non meritano nemmeno di respirare - dissi arrabbiata con questo "ragazzo", che non meritava nemmeno di essere chiamato così, che non conoscevo ma che odiavo di già per quello che aveva combinato. - E' solo un grande codardo che alla prima difficoltà scappa - continuai ancora, senza riuscire a calmarmi - non posso odiarlo perchè non mi ama, è tanto meno obbligarlo a farlo. - disse lei risoluta.
Decisi di chiudere la conversazione e di andare a dormire, prima che iniziasse ad odiarmi per le cose che stavo dicendo del suo amato .

Note autore:
Come potete vedere in questo capitolo inizia ad intravvedersi la vera Mal , quella che si preoccupa per gli altri e che si sente immensamente sola. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e vi invito a continuare a seguirmi.
A presto :)
Baci Ines <3

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


CAPITOLO 14 Capitolo 14
Pov Bella
Mi risvegliai un po' frastornata per l'alta quantità di alcool ingerita quella sera, e mi ricordai la conversazione con Mal. Ero riuscita a lasciarmi andare un po' malgrado non credevo ci sarei mai riuscita. Ovviamente non sa tutto, anzi diciamo che non sa quasi niente; ma riuscire ad "aprirmi" con lei mi ha fatto bene, mi ha fatto sentire leggermente più leggera condividere un po' del peso con lei. Ovviamente non mi sarei mai potuta aprire del tutto con nessuno, visto i particolari sovrannaturali della storia da non ignorare. - Buongiorno Bella, che te ne pare dell'idea di andare a fare colazione e poi farci un giro? - sbottò all'improvviso Mal, iniziando ad alzarsi e dirigendosi in bagno. - Ma tu ci stai mai a casa? - chiesi seguendola, - no è noioso stare a casa, e poi dopo la festa di ieri non è rimasto niente a casa; dobbiamo pur mangiare qualcosa no? - spiegò mentre cercava qualcosa nella cabina armadio. Decisi di arrendermi, tanto alla fine avrebbe vinto lei, come sempre, e cercai qualcosa di non esagerato per uscire visto che non mi era permesso tornare a casa.
Mal_colazione

Mal_colazione
di inesi contenente shopping bags

Bela_colazione

Bela_colazione di inesi contenente wrap around tops


Dopo circa mezz'ora eravamo già nella caffetteria più rinomata di Port Angeles a chiaccherare del più e del meno; ma avevo una strana sensazione, un brutto presentimento.
Mi sentivo come se qualcuno mi stesse spiando; ovviamente non gli diedi peso, sapevo perfettamente di essere strana.


Pov ?
Era lì davanti a me! Presto la mia vendetta avrebbe avuto inizio, e con l'aiuto dei Volturi non avrebbe avuto scampo, nemmeno con quei patetici cani a farle da guardia.



Note autore
Come potete notare questo capitolo è molto breve, ma è solo di passaggio!
Uno spoiler a chi riesce indovinare chi è il personaggio misterioso, anche perchè non è difficile u.u
Spero continuiate a seguirmi e recensirmi. A prestissimoo!!
Baci INES <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15 Capitolo 15
Pov Alice
Stavamo tutti male per la situazione di Bella, mancava a tutti. Emmet non era più lo stesso, Jasper si sentiva in colpa, Esmee Crlisle erano tristissimi per aver abbandonato quella che lei considerava una figlia, perfino Rosalie ci stava un po' male anche se non lo avrebbe mai ammesso. Credo comunque che quello che ci stava peggio di tutto era Edward, a volte avevo qualche sprazzo di visione. Lo vedevo in una camera buia, chissà da quanto tempo non si nutriva o lavava. Ma non mi interessava, aveva fatto una cavolata e ora ne pagava le conseguenze, se non fosse che è mio fratello lo avrei già ucciso, anche se il fatto che lo sia non fa diminuire la mia voglia.
Lei aveva fiducia in noi, e noi l'avevamo tradita, l'avevamo abbandonata mentendole, facendola sentire inappropriata, inferiore, sbagliata. Ho pensato più volte di andarci a farle visita, ma in realtà non ne avevo il coraggio. Con che faccia sarei andata lì dopo che me ne ero andata senza nemmeno salutarla, ci eravamo comportati tutti malissimo verso di lei, ma sopratutto io ed Edward. Spero almeno che possa vivere senza fare stupidaggini cercando di passare avanti, anche se conoscendola ne dubito altamente.  E tra un pensiero e l'altro, mi apparì uno scenario terribbile in testa. Un'urlo pervase l'aria. Tutti mi vennero subito accanto preoccupati, ma io non smettevo di tremare terrorizzata. Nemmeno l'abbraccio rilassante di Jasper, che non riusciva più a dominare le mie emozioni, aiutò. Lo scenario faceva troppo male, ed era ancora lì vivido nella mia mente, e non accennava a cambiare. - Che cosa sta succedendo? - chiese Carslile con il suo solito tono calmo , che non riusciva però a nascondere la sua preoccupazione. - Bella - riuscì a sussurrare prima di cedere all'impulso di sighiozzare..


Pov Victoria  
La mia vendetta si sarebbe finalmente attuata, Edward e la sua stupida compagna umana si sarebbero pentiti di mettersi contro di me. Come avevano osato uccidere James. - non ho ancora capito perchè dobbiamo venire anche noi, a noi che ne esce? Se te la bevi tu rimaniamo pure a secco. - chiese Alec annoiato dalla situazione, si sentiva offeso dal smuoversi dalla sua cara Volterra per venire quì dove sarebbe potuto venire un qualsiasi membro della guardia anche non addestrato. - Ve l'ho detto un sacco di volte. Ci sono degli stupidi cani a farle da guardia, mi hanno visto più volte mentre cercavo di arrivare a lei in questi mesi. Per questo ho chiesto il vostro aiuto, inoltre il vostro Aro sarà molto felice se i Cullen verrebbero distrutti del tutto, non credi? - dissi stancamente, stufa di spiegare un concetto così ovvio. - Inoltre, è stato il vostro capo a dire che non avrei potuto agire senza controllo, per paura che avrei dato mostra di me. Se proprio non volete restare a secco ci sono due umane che le stanno sempre appiccicate - dissi cercando di essere convincente per farli stare un poco muti. Avrei dovuto seguire il mio istinto e farmi dei neonati, ma no facciamo le cose per bene e tiriamo in ballo questi fastidiosissimi Volturi, tanto me li devo sopportare io.
Per fortuna finirono di contestare tutto ciò che dicevo e finalmente potei spiegare il mio piano di lenta tortura.

Note Autore:
Lo so che è poco e che è da un sacco di tempo che dovevo aggiornare. Ma ho avuto il trasloco e quindi non ho avuto molto tempo. Spero che mi perdionate. In questi giorni farò in modo di trovare un po' di tempo per dedicarmi alla scrittura.
Vi piace questo capitolo? Sinceramente a me no! Mi è venuta una schifezza, ma lascio giudicare a voi.
A presto, vi ricordo il mio profilo di facebook e la mia pagina visitabili dal mio account efp.
A presto ;)
E MI RACCOMANDO RECENSITE !!!!

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


as Capitolo 16
Pov Mal
Era passata quasi una settimana dall'ultima festa, quella di casa mia, e stranamente questi giorni passarono tranquillamente e serenamente. Se me lo avessero detto un mese fa non ci avrei mai creduto. A New York avevo abitudini completamente diverse, cambiavo almeno un ragazzo al giorno, e andavo ad eventi modani quasi ogni sera. Spesso sentivo il bisogno di fare queste cose, come se la normalità fosse troppo monotona da vivere; invece ora era completamente diverso vivevo ogni giorno la vita normale, e non mi mancava niente; anzi mi sentivo bene. Non avevo ancora capito il perchè di questo, molto probabilmente perchè quì c'era veramente qualcuno a cui tenevo a parte mia madre; lì ero un guscio vuoto.
Mancava una settimana al mio compleanno, non sapevo se voler veramente partire per New York, al massimo avrei fatto il week-end lì - anche se l'idea di passare il compleanno con persone a cui non fregava niente di me rispetto a restare quì, dove c'era qualcuno a cui tenevo veramente non mi convinceva molto -.
Boh!! Ci avrei pensato dopo, ora dovevo prepararmi per andare a scuola, poi chi la sentiva Bella se arrivavo in ritardo. Era migliorata molto in questo periodo, non avevamo toccato più il discorso del suo ex, avevo visto che non ne parlava tranquillamente, sicuramente sarà stata una storia seria. Con Angela si erano chiarite già da tempo le piccole incomprensioni ;tutto stava andando perfettamente bene, troppo bene per essere vero.
Pov Bella
Mal era in ritardo, di nuovo. Quasi quasi accettavo l'offerta di Angie di accompagnarmi lei la mattina, anche se forse Mal se la sarebbe presa. Pazienza. Ma ci stava davvero troppo a prepararsi, manco stesse andando chissàdove, tanto anche se si sarebbe vestita  con degli stracci - cosa che comunque nel suo armadio non esiste- avrebbe battuto comunque le nostre compagne.Stavo aspettando davanti al portone di casa, avevo un brutto presentimento; sicuramente Mal stava proggettando qualcosa per il week-end e conoscendola non era nulla di buono. Oggi infatti era venerdì, e quindi avrebbe iniziato a sfornare iniziative per impegnare questi tre giorni, senza lasciare nemmeno un buco libero. Decisi di ascoltare un po' di musica dal mio telefono supertecnlogico, almeno lo avrei utilizzato dopo che me lo avevano comprato -da notare che non glie lo avevo chiesto - . Mi capitò una canzone di Leona Lewis "Happy"

Questa canzone mi faceva sempre pensare. Facevo davvero del mio meglio per essere felice? Ne dubitavo fortemente, sopratutto in questo periodo. Forse aveva ragione Mal.. forse dovevo davvero riniziare a vivere; tanto lui non sarebbe mai tornato..
I miei pensieri vennero però interrotti dalla sberla di Mal. - Hey ma che fai? - le urlai contro, - non mi sentivi, dai andiamo che siamo in ritardo - disse mentre mi tirava dalla manica del giubbotto. - Chissà di chi è la colpa - dissi sarcasticamente, nel frattempo stavo cercando di riuscire a staccarla dal mio povero giubbotto. - Solo perchè io mi vesto bene e tu no, comunque non c'è tempo da perdere corri - disse e ci diriggemmo a scuola.
Pov Angela
Mi svegliai prima stamattina, dovevo prepararmi bene; oggi io e Ben facevamo 10 mesi. Non so se lui se ne sarebbe ricordato, ma speravo proprio di si; tanto non sarei mai potuta sembrare esagerata vicino a Mal. Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestita, truccatae sistemata scesi le scale e trovai mia madre che preparava la colazione, ma ero in ritardo e quindi non ebbi il tempo di mangiare. Arrivata a scuola attesi l'arrivo di Bella e Mal, Ben non era ancora arrivato, e per una volta volevo vedere se mi avrebbe cercato lui.Ovviamente loro erano in ritardo, ma questa non era una novità. Decisi di sedermi in una panchina visto che quei tacchi mi stavano uccidendo. Presi un libro dalla borsa e iniziai a leggerlo, ero così immersa nella lettura che non mi accorsi della presenza di qualcuno accanto a me. - Hey - disse Ben dolcemente, a quel semplice suono saltai in aria. - Scusa ti ho spaventato - disse dispiaciuto mentre mi accarezzava la guancia delicato come sempre. Era sempre così con lui, era sempre così dolce con me, a volte non credevo nemmeno fosse possibile che esistesse davvero un ragazzo così. - Non ti preoccupare, anzi mi è andata bene ; se fosse stata Mal sarebbe stato peggio - dissi perdendomi a guardare il suo viso. - Ehm.. ecco io volevo approfittare dell'assenza delle tue amiche per darti questo - mi disse titubante porgendomi una scatola, - spero ti piaccia- continuò. Mi aveva fatto un regalo per l'anniversario? Che dolceee!! Aprì la scatola, essa conteneva una catenina dorata con un ciondolo a forma di cuore leggermente lavorato dello stesso colore. Era bellissimo. -Grazie - sussurai cercando di trattenere le lacrime mentre lo abbracciavo. - Ti amo - mi disse, ma fu solo un sussurro, non ero sicura di aver capito bene. - Puoi ripetere perfavore - chiesi sperando di aver sentito bene, - Ho detto che ti amo -ripetè stavolta più sicuro e a voce più alta. Non credevo me lo avesse detto veramente, non lo aveva mai fatto; lo baciai di slancio e tra un bacio e l'altro gli dissi - anche io ti amo -. Ma era troppo bello per durare, - hey piccioncini avete finito di allipparvi?? - chiese una Mal alquanto alterata, ops. - Ma dai lasciali in pace per una volta che si lasciano andare - ringraziai Bella per il suo tentativo di proteggerci, ma alla fine Mal non aveva tutti i torti, eravamo sempre nel parcheggio della scuola. - ok- dissi mesta allontanandomi malvolentieri da Ben, ma prima che mi allontanassi completamente Ben mi sussurro in un orecchio : - questo discorso lo completiamo dopo -



Note autore:
heyla, sono un po' in ritardo forse xD. Comunque parliamo di questo capitolo, ho voluto dare più spazio ad Angela, anche perchè mi serviva un motivo per non averla nel prossimo capitolo xD. Come potete vedere è passato un po' di tempo e i vari rapporti si sono rafforzati sempre di più. Questo è sopratutto un capitolo di passaggio. Per chi vuole sapere dove sono finiti i Cullen mi dispiace ma dovrete aspettare il prossimo capitolo ;)
Un grazie enorme a chi mette nelle seguite e sopratutto a chi recensisce!!!
Continuate così ;)
A presto Ines <3

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17 Capitolo 17
Pov Mal
Ero nello spogliatoio della palestra insieme a Bella, stranamente Angela non era ancora arrivata; eppure era già suonata da un quarto d'ora. - Oggi sarà una brutta giornata - sbottò all'improvviso Bella, - perchè dici questo? - chiesi mentre mi infilavo i calzini. - Ho un brutto presentimento - mi dice mentre si siede sulla grande panca che c'è apppoggiata al muro. La maggior parte delle volte stavamo metà del tempo quì dentro o sedute sugli scalini, raramente facevamo veramente educazione fisica; - certo che tu sei proprio strana, i presentimenti non esistono - dissi mentre mi sedevo accanto a lei per allacciare le scarpe. - se lo dici tu - rispose, - ma Angie dov'è finita? - chiesi poi io; - bella domanda, provo a chiamarla. - e detto questo prese il telefono e dopo un po' riuscì finalmente ad inoltrare la chiamata. -non risponde- disse mentre rimetteva il telefono nello zaino. Mi stavo iniziando a preoccupare, lei era sempre in orario alle lezioni . - la andiamo a cercare? - chiesi iniziando a prendere la borsa, - non credo ce ne sarà bisogno- disse indicando Angie che aveva appena varcato la porta. Però aveva qualcosa di strano, sembrava diversa da stamattina. aveva i capelli disordinati, non portava più il foulard, teneva il giubbotto spiegazzato in mano. Inoltre aveva il trucco leggermente scolato e il primo bottone della camicia sbottonato. Ma che cavolo aveva combinato?? - Dove sei stata? - chiesi con tono indagatore alzandomi dalla panca e avvicinandomi a lei, la vidi arrossire e passarsi una mano tra i capelli cercando di aggiustarli;- ehmm.. la lezione è finita in ritardo - non mi convinceva per niente, - e perchè hai il primo bottone della camicia sbottonato? - le chiesi indicandola , a quel punto sbiancò, - Angie ci hai fatto preoccupare, perchè non rispondevi al telefono? - si intromise Bella con voce dolce, - ero con Ben - sussurrò infine Angela, - ok capito, non mi interessa sapere cosa stavate facendo, anche se lo immagino - disse Bella ridacchiando. - Non credevo fosse così , sembrava un tipo tranquillo,calmo e timido- dissi scherzando io , ma non mi sarei mai aspettata la risposta di Angela, : - Ti posso assicurare che in certi frangenti non è per niente tranquillo, calmo o timido; anzi il contrario - - E chi se lo sarebbe mai aspettato - dissi io scoppiando a ridere seguita da entrambe le mie amiche. - Su dai vieni cerchiamo di rendere meno chiaro possibile quello che avete combinato voi due - dissi avvicinandomi con una spazzola per cercare di domare un po' i suoi capelli. Lei nel frattempo si era seduta accanto a Bella. - Ma siete andati  fino in fondo? - chiesi poi io, interrompendo Bella che stava cercando di trovare una scusa per non essere presente alla prossima giornata di shoppping, che sarebbe stata domani in preparazione della sera. - certo - rispose sicura Angie senza però riuscire a non arrossire, alla faccia.
- Non me lo sarei mai aspettato - disse scherzando Bella, - a proposito, oggi pomeriggio non posso venire da te, passo il resto della giornata con Ben - disse infine Angela. Passsammo il resto del tempo a chiaccherare e scherzare; dopo la scuola saremmo passate in videoteca per prendere un film, ma quello che non potevo mai immaginare è che i presentimenti di Bella erano del tutto azzeccati.
Pov Bella
Eravamo entrate in una videoteca, fortunatamente infatti ero riuscita a presuadere Mal da fare grandi uscite e si è accontentata di guardare un film a casa mia. Speriamo mio padre sia fuori perchè mi ero completamente scordato di lui; ma lo avrei scoperto presto infatti ricevetti una telefonata da quest'ultimo - Papà che c'è? - risposi, - volevo solo chiederti cosa avevi intenzione di fare stasera per organizzarmi - mi rispose un po' titubante, che strano non si era mai fatto tutti questi problemi. - Avevamo intenzione di guardare un film a casa, per te c'è qualche problema? - chiesi mentre scendevo dalla macchina, - no, nessun problema, tanto io volevo andare da Billy a guardare la partita, penso resto lì. Notte Bells - e detto questo chiuse la conversazione. Ancora più strano, di solito la partita la guardavano da noi, e comunque non mi ricordo di una volta che lui dormiva lì. Avrei chiamato Jacob per saperne di più, chissà cosa stavano tramando quei due. - Allora che film guardiamo ? - chiese Mal che aveva aspettato che la breve conversazione con mio padre finisse. - Horror - risposi io avvicinandomi allo scaffale di dvd nolleggiabili. - Non se ne parla nemmeno - Dimenticavo la sua avversione sul guardare film horror in mia compagnia; - dai cosa vorresti guardare un melenso film romantico? - le chiesi cercando di convincerla, non avrei mai visto un film dove la gente si baciava ed era felice; non avrei retto una cosa del genere. - Ok! però niente zombie. - disse, annui, in effetti gli zombie erano un po' orribbili - Ok qualcosa di meno repellente degli zombie allora - dissi mentre esaminavo le varie copertine di film .- Ci sono - sbottò dopo un po' Mal, già il modo in cui aveva parlato non mi piaceva per niente - guardiamo questo - disse indicando una copertina di un film, avevo paura a guardare cosa fosse, molto probabilmente qualche film romantico. Osai guardare, era molto peggio di un film romantico, era un film di .. vampiri . - Un film sui vampiri? - dissi cercando di far uscire la mia voce sarcastica e non intimorita, - si non sono orribbili, anzi sono affascinanti e poi è un'horror; - mi disse avvicinandosi alla casa, - ma i vampiri non mi ispirano - dissi tentando il tutto per tutto, - uffa ma a te non va bene niente, dai mi ispirano i vampiri, sono paurosi ma quantomeno sono sexy - mi disse strizzandomi l'occhio, - dai almeno così mi rifaccio gli occhi visto che non vedo un'uomo com si deve da quando sono arrivata quì - continuò mentre pagava alla cassa, vidi il cassiere guardarci male; si non era tanto normale, non che io fossi molto meglio visto che c'ero stata veramente con un vampiro. - Mal ma ti senti quando parli, sei da rinchiudere in manicomio - dissi mentre ci incamminavamo verso la macchina, - e dai che lo so che ti piacciono anche a te i bei fusti sexy - disse maliziosa mentre metteva in moto e lanciava nel sedile posteriore la busta col DVD, - se volevi i bei fusti sexy dovevi noleggiarti un film porno non uno sui vampiri - dissi io cercando di cambiare argomento; - ti sbagli, questo film è pieno di vampiri sopratutto maschi, perciò tanti bei fusti sexy - concluse mentre posteggiava davanti a casa mia, - tuo padre non c'è vero? - chiese mentre aprivo la porta di casa, - no, anche se credo mi nasconda qualcosa - dissi mentre mi dirigevo verso la cucina alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare durante il fim. - Prova a fare funzionare il lettore DVD, è un po' obsoleto, io preparo i popcorn - continuo e mi avvicino allo sportello per prendere una padella. - Posso dormire da te? Mia madre mi ha appena mandato un messaggio, dice che ha ospiti - mi urla dall'altra stanza Mal, - Ok, un'attimo aspetta che chiamo mio padre per avvertirlo - le rispondo e mi dirigo verso il telefono, -badi tu ai popcorn perfavore? - le chiedo mentre aspetto che qualcuno dall'altro capo mi risponda. - Pronto - mi risponde Billy, - pronto, sono Bella mi puoi passare per favore mio padre? - gli chiedo gentilmente mentre cerco di trattenermi dal ridere, Mal è proprio una frana ai fornelli - veramente lui quì non c'è, non è a casa? - mi risponde, - no, lui mi aveva detto che veniva da te per guardare la partita, - contesto io mentre mi avvicino al fornello per evitare che Mal mi incendi la casa, - sicura? Veramente diceva che non poteva venire perchè doveva farti compagnia - rispose lui, - va bene, grazie lo stesso notte - conclusi chiudendo la cornetta. - Chiama da me, ho un dubbio - mi disse Mal mentre mi lasciava definitivamente il posto ai fornelli. Annui e presi il telefono dopo due squilli qualcuno rispose ma non era Ramona, la madre di Mal, era Charlie; - papà che ci fai lì? - chiesi con tono di rimprovero, anche se in realtà era solo per prenderlo un po' in giro. - Bells, come mai hai chiamato? - disse imbarazzato, colto nel fatto - veramente che ci fai tu lì? non dovevi guardare la partita da Billy? - continuai io; - ok lo ammetto, avevo un'appuntamento con Ramona, ma non te l'ho detto perchè non sapevo come l'avresti presa, e comunque non è ancora una cosa seria, questo è il secondo appuntamento . - parlò così velocemente che quasi non capivo quello che diceva. - hey calmati, ora si spiega tutto, divertiti stanotte - conclusi e chiusi. - Te lo avevo detto che era lì, - esclamò soddisfatta Mal. Andammo a gaurdare il film. Ovviamente esso era ridicolo, un vampiro voleva creare un'esercito per vendicarsi del suo creatore e per farlo trasforma sua sorella , la trama alla fine era ben costruita ma era il realismo dei personaggi che lasciava desiderare. Forse a me faceva questo effetto perchè li avevo visti veramente, anzi quasi sicuramente era così. - Fine prima parte, prendiamo gli altri popcorn - sbottò Mal mentre metteva in pausa il film, prendeva la ciotola vuota e si dirigeva in cucina; la seguì prendendo un bicchiere d'acqua. - Allora non ti ho ancora sentito ridere, non è che ti fanno paura i vampiri? - chiese Mal mentre prendeva la scatola dei popcorn, si avevo paura dei vampiri, ma di quelli veri. - Ancora non c'è stato niente di troppo ridicolo, a parte i personaggi ovviamente, e poi non dicevi ti dava fastidio? - le risposi mentre cuocevo gli altri popcorn. -Perchè trovi i personaggi ridicoli? - chiese mentre frugava nel frigo e cercava qualcosa a me sconosciuto, - non sono realistici, ma si può sapere che cosa stai cercando - , - birra, non posso credere che non ne abbiate, io li trovo molto realistici invece -, - se vogliono ingannare la gente per poi trasformarla dovrebbero confondersi un po' di più con la massa, a me non sembra che due tizi dalla carnagione color cadavere che esce solo di notte con due occhi cremisi acceso si confondano nella massa - , - se no come si capirebbe se sono vampiri? - , - appunto mica si deve capire, mi sembra che mio padre la birra la tenga nel freezer - ma la nostra allegra conversazione sui vampiri si interuppe quì, per fortuna, perchè qualcuno suonò alla porta.. - Vado - e mi diressi verso la porta, e a quel punto ne fui sicura : i presentimenti esistono.

Note autore: Spero che questo capitolo vi piaccia, non succede niente d'importante ma mi serviva per il prossimo. Continuate a seguirmi e a recensirmi.
Cercherò di postare il più presto possibile ;) a presto .
p.s. uno spoiler per chi indovina chi ha suonato alla porta.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18 Capitolo 18
pov Bella
- Alice che ci fai quì? - dissi intimorita sbattendo le palpebre più volte, non ero sicura fosse veramente lei, - Bella, quanto tempo che non ci vediamo, volevo parlarti - disse solare come sempre, avvicinandosi lentamente con l'intenzione di abbracciarmi, ma dopo non molto si fermo; sicuramente aveva visto che non avrei apprezzato. Non riuscivo a capire se mi faceva piacere vederla, da una parte si perchè mi era mancata, ma non riuscivo a dimenticare che se ne fosse andata senza nemmeno parlarmi o avvisarmi delle intenzioni del fratello anticipatamente.- Chi ti dice che io voglia parlarti - le dico gelida mentre mi accingo a chiudere la porta, ma lei la ferma con la mano; è inutile provare a fare forza, - ti prego dammi una possibilità, dammi quantomeno la possibilità di proteggerti - mi disse supplichevole, le sue ultime parole non mi piacquero per niente, aveva sicuramente avuto una visione. - Che cosa sta succedendo quì? - interviene Mal avvicinandosi a me; - niente, Alice entra - dico scostandomi un po' dalla porta per farla passare, - Mal, ti dispiace lasciarci un po' da sole abbiamo una questione in sospeso - le dico con gentilezza, non che mi entusiasmi stare sola con lei, ma non è il caso che Mal ascolti la nostra conversazione. - Perchè non posso ascoltare? Cosa avete di così segreto da dirvi? - chiede preoccupata, - non è il caso, e comunque non capiresti è una storia troppo contorta che solo chi ha vissuto può capire - interviene Alice tenebrosa, sicuramente lo stava facendo apposta per convincerla, e non mi stupì affatto il fatto che ci riuscì. Ci dirigemmo nella mia stanza per avere più privacy, e per evitare che Mal sentisse qualcosa, chiusi la porta a chiave e quando mi girai la trovai seduta sul mio letto. - Mi sembra ancora strano essere di nuovo quì a Forks, mi dispiace di non essere venuta prima, potrei anche dire che volevo lasciarti vivere in pace senza vampiri in giro, ma la verità è che avevo paura. Avevo paura che mi avresti cacciato via, e anche ora non sono poi così sicura che non lo farai, però ti ringrazio per questa chances che mi stai dando, voglio essere sincera Bella. Questa non è solo una visita di cortesia, ho avuto una visione orribbile e sono venuta per fare quello che mio fratello ha rinunciato a fare : proteggerti - ero del tutto incredula, avevo ragione aveva avuto una visione, e non deve essere stato niente di piacevole se era venuta quì. - Perchè non ti sei nemmeno degnata di salutarmi quando ve ne siete andati? Ti sei comportata molto peggio di lui Alice, alla fine sapevo che  prima o poi si sarebbe reso conto che non ero abbastanza per lui, ma credevo che tu mi volessi veramente bene, che tu fossi sincera, ma a quanto pare mi sbagliavo. Non ho bisogno di protezione, e se sei venuta quì solo perchè ti senti in colpa puoi anche togliere il disturbo immediatamente - dissi gelida sedendomi anche io cercando di stare il più lontano possibile da lei, mi faceva male vederla, mi ricordava lui, ma ormai a lui non importava più niente di me. - Bella, non ti lascierò morire per colpa nostra, per colpa mia. Inoltre voglio chiarire con te perchè questa situazione mi sta uccidendo; mi manchi moltissimo, niente è più lo stesso ora. Anche agli altri manchi sai? Emmett non fa più battute, Jasper si sente in colpa, Esme è come se avesse perso due figli e Carslile si butta nel lavoro più del solito per distrarsi. Bella, per noi non eri un passatempo o una piccola parentesi nella nostra eternità, è stato lui a costringerci ad andarcene, e lo abbiamo fatto tutti a malincuore. - Non sapevo se crederci, in realtà non volevo crederle, se mi sarei di nuovo fidata di loro non sarei sopravvissuta ad un'altro colpo. Ero riuscita a riprendermi un po' solo grazie ad Angie e Mal, ma dentro di me non sarei mai riuscita a dimenticare quello che avevo passato in quei sei mesi, i sei mesi più belli della mia vita, e che molto probabilmente non sarei mai riuscita a passare avanti. - Alice, vorrei crederti ma ho paura che la storia si ripeta, non voglio soffrire ancora , non sopporterei altro dolore - dissi coprendomi la testa con le mani disperata,era vero, volevo un bene dell'anima a quel folletto e forse se avrei avuto lei accanto sarebbe stato tutto più semplice - Bella, fidati di me per favore - mi supplica togliendomi le mani dal viso e guardandomi negli occhi sincera, non riesco a dirle di no, e dopo un'altro secondo la mia convinzione a non perdonarla sfuma via, non ho nemmeno il tempo di parlarle che inizia ad urlare abbracciandomi felice - te lo prometto farò con calma, farò tutto quello che vuoi anche mangiare se necessario - dice saltando di gioia, - vedremo se lo farai veramente - dico io sghignazzando , - dai scendiamo, ho paura di lasciare sola Mal, chissà cosa combina - continuo scendendo le scale seguita dalla mia vampira preferita con tutte le intenzioni di perdonarla del tutto al più presto.
Pov Mal
Era già da un po' che quelle due stavano lì sopra a confabulare ; a dirla tutta mi sentivo un po'offesa, mi avevano praticamente esclusa, e questo un po' mi faceva male, credevo di essermi meritata la sua fiducia, di non meritare menzogne ma a quanto pare mi sbagliavo. Forse non gli interessava poi così tanto di me,  e sicuramente era per questo che non mi aveva mai raccontato niente del suo ex tranne quelle poche cose che ero riuscita a tirarle con la tenaglia poco tempo fa. Vabbè, basta ci avevo pensato anche troppo, per fortuna non ero la sua fidanzata o sua madre, quindi poteva fare quello che voleva. Mi diressi in cucina con la voglia di mangiare qualcosa,  così mi avvicinai ai fornelli e preparai una frittata, ne avevo una voglia matta in questo momento. Ero a brava a cucinare malgrado dall'esterno sembrassi una frana.
Dopo un po' sentì qualcuno scendere le scale, così ruppi altre tre uova, - avete fame? - dissi gentilmente, prendendo qualche piatto mentre loro si avvicinavano al tavolo della cucina, - Veramente io non ho proprio fame - disse Alice sedendosi comunque a tavola, - e dai non fare la difficile, non dirmi che sei a dieta, sei magra come uno stecchino - le dico io porgendole un'omelette ancora fumante, - grazie - disse un po' titubante, - Alice dai me lo avevi promesso, non volevi farti perdonare ? - disse sghignazzando Bella sedendosi accanto a lei e prendendo anche lei un piatto e mangiando con gusto, Alice invece stava ancora fissando il piatto con un certo disgusto negli occhi portandosi molto lentamente la forchetta alla bocca. Forse ho capito tutto, Alice era anoressica, era per questo che non riusciva a mangiare, per questo che era così perfettamente magra, e sicuramente anche le profonde occhiaie e la carnagione pallida era dovuta a questo. Ecco perchè avevano voluto parlare da sole, ma credevano davvero che non me ne sarei accorta? Mi credevano così stupida? Forse si, o forse speravano che non ci avrei fatto caso. Dopo un po' avevamo tutti finito di mangiare, - Bella posso restare quì per un po? Esme non ha ancora rimesso a nuovo la casa e momentaneamente è vuota - disse Alice girandosi verso di lei, io rimasi in silenzio, daltronde non sapevo nemmeno di cosa stessero parlando, ma notai un certo timore negli occhi di Bella, - tornerete tutti? - disse timorosa mordendosi il labbro inferiore, - non tutti, solo Esme, Carslile e Jasper, sai che non riesco a stargli lontano a lungo - disse lei prendendole una mano tra le sue, Bella sembrò valutare cosa dire, - e gli altri dove sono? - , - Rosalie ed Emmet sono in vacanza, mentre mio fratello nessuno sa dove sia, sappiamo solo che non ha intensione di tornare a casa per il momento - disse cercando di essere cauta sopratutto nella seconda parte. Mi chiesi chi fosse questo suo fratello scappato di casa, ma mi distrassi quando vidi Bella rabbuiarsi alle parole di Alice, non riuscivo a capire - ok, stai quanto vuoi, spero ti accontenterai della poltrona - disse Bella cercando di cambiare discorso - anche perchè il divano serve a noi - continuò guardandomi, come ad assicurarsi che sarei rimasta. - Eventualmente posso dormire io nella poltrona, se per voi è un problema - intervengo io cercando di essere gentile, - non c'è problema, tanto io dormo anche per terra - disse Alice cercando di allegerire l'aria che si era fatta un po' tesa, quando voleva sapeva essere davvero coinvolgente, - stavate guardando un film? - chiese mentre si avvicina al divano del salotto, - si - dico io seguita da Bella che si accomoda nella poltrona, - e vorrei anche finirlo, ormai sono curiosa - aggiunge Bella, - di cosa parla? - chiede Alice , - vampiri - faccio io tenebrosamente, e lei scoppia a ridere seguita da Bella, - te lo avevo detto che non era una buona idea, - aggiunge sghignazzando quest'ultima, - non avevi detto che eri curiosa? - controbatto io, - infatti lo sono, che ne dite continuiamo a guardare questo film? - dice lei prendendo il telecomando in mano, sia io che Alice annuiamo e finiamo di vedere il film. Stavolta era Alice che si era messa a ridere tutto il tempo accompagnata da Bella che cercava di non farsi sentire, mai che si potesse vedere un film horror in santa pace. A termine del film le chiesi, - trovi così divertente il film? - le chiedo aspettandomi qualcosa del tipo non ho paura, poteva solo fare ridere e cose del genere, insomma una cosa come quella con cui se ne è uscita Bella. - Trovo i personaggi molto poco realistici, e inoltre perchè avere paura, i vampiri non esistono - e detto questo scoppiò a ridere seguita da Bella, ma quelle due avevano un paio di rotelle fuori posto, - credo che voi due siate pazze, entrambe , senza offesa - dico seguendole anche io, - Mal te lo avevo detto che i personaggi erano poco realistici - disse Bella, - non sono i personaggi siete voi poco realistiche - dico io. - Comunque che ve ne pare di fare un giro a Port Angeles, oppure potremmo andare ad Olimpia e passare la notte lì, dai dai dai  - disse Alice iniziando a saltellare sul posto battendo le mani supplicando con gli occhi Bella. - ma ti sembra l'orario di vagare per lo stato di Washington? e poi non vorrai mica fare prendere un colpo a mio padre quando domani tornerà a casa e non ci trovera - disse Bella, ma questa quì era pazza! Come potevamo partire ora per andare ad Olympia? ci saremmo state almeno 3\4 ore, saremmo arrivate verso l'una di notte . - lo chiamerò io, sai che a me non mi dice no! dai dai dai - continuò a supplicare Alice, - Ma dove vorresti andare a quest'ora ? - mi intromisi io, cercando di farla ragionare, - Ad Olympia, ci fermiamo in un motel e poi domani c'è l'open day delle boutique più prestigiose, staranno aperte tutto il giorno, e poi è tanto che non faccio shopping, Rosalie quando ce ne siamo andati da quì è direttamente partita con lo scimmione per farlo distrarre e Jasper non mi voleva accompagnare, sono in astinenza - continuò lei esasperata, - Grazie Alice mi hai dato un motivo in più per non venire con te - disse Bella incrociando le braccia al petto con espressione severa, - tanto so che dirai di si, vado a chiamare tuo padre. Mi dai il numero? - disse calma mentre usciva dalla sua borsa un telefono, - non te lo dirò mai - disse lei risoluta, - te lo dico io - dissi digitando il numero di casa mia nel suo telefono. Qualcosa mi diceva che veramente saremmo andate ad Olympia per fare shopping sfrenato, e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Pov Alice
Inoltrai la chiamata e dopo pochi squilli rispose Charlie - Charlie che bello risentirti, come stai tutto bene? - dissi velocemente, - Alice? come fai a sapere dov'ero ? - chiede un po' spiazzato, - mi ha dato il numero Mal, sono a casa di Bella, volevo farle visita, è da un po' che non la vedevo e mi mancava, volevamo andare a fare un giro con la macchina, magari ci saremmo fermate a dormire in un motel a Port Angeles e domani andiamo a Olympia per fare shopping,avevo chiamato per avvisarla, non volevo mica che si fosse preoccupato domani se non avrebbe visto nessuno in casal suo ritorno. Possiamo andare per favore? - avevo parlato velocemente apposta, per non dargli la possibilità di riflettere attentamente a ciò che dicevo, - per me va bene, ma mi raccomando fate attenzione, siete pur sempre tre ragazze sole in una grande città come Olympia - disse , - bene allora a presto Alice - concluse lui, - a presto - dissi io iperfelice, potevo finalmente andare a fare shopping. Chiusa la telefonata iniziai a saltellare contenta, - bene vado a prendere la valigia in macchina per cambiarmi, Mal tu tienila d'occhio non voglio che scappi - e detto questo mi allontanai prendendo le mie valigie, e rientrai velocemente trascinando Bella nella sua stanza cercando qualcosa da farle mettere nel suo armadio, - Mal se vuoi cambiarti ti consiglio di passare un'attimo da casa, anche perchè devi prendere qualcosa per la notte - dissi, mentre iniziavo a trovare qualcosa di minimamente decente per Bella e fui sorpresa di vedere che c'era qualcosa che l'ultima volta non c'era, - ok, sicura di non aver bisogno di aiuto? - mi chiede mentre inizio a tirare fuori cose che sono sicura non le andranno a genio,  - no tutto ok - le dico, - ti consiglio di cambiarti quì comunque, non vorrai mica rovinare la serata a quei due - dico ridacchiando seguita da lei, Bella è seduta sul letto che guarda ciò che io tiro fuori per niente contenta, - Bella non fare così, tanto lo sai che alla fine vinco io - le dico cercando qualcosa di scarpe,la vedo storcere la bocca - inizia a sciegliere quello che ti ispira di più - le dico tirando fuori anche le scarpe. Dopo un po' era già vestita, per il trucco non c'era tempo ci avrei pensato domani, iniziai a cambiarmi; per fortuna Mal non era ancora tornata così potei fare tutto alla mia velocità e fui pronta in pochi minuti. Ero pronta, shopping arriviamoo!!

Note autore:
E così il personaggio è Alice, un complimenti a quelli che lo hanno indovinato. Spero che questo capitolo vi piaccia, non so quando posterò la prossima volta visto che ancora per il diciannovesimo capitolo non ci ho nemmeno messo mano. Spero continuiate a seguire e recensire ;)
Un bacione enorme a tutti quanti :* A presto Ines <3

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19 Capitolo 19
Pov Bella
Stavamo aspettando il ritorno di Mal per partire, alla fine Alice era riuscita a convincermi ad andare, che novità.Ero un po' nervosa il brutto presentimento non se ne era nadato e poi andare a fare shopping con Alice e Mal non era affatto una cosa piacevole, inoltre Alice mi porterà sicuramente in negozi per miliardari o cose del genere e non potrò manco pagare con i miei soldi. Finalmente arrivò Mal e ci diriggemmo nella strada, e fu lì che vidi una macchina fantastica che sicuramente non apparteneva a qualcuno di Forks, - Mal mi dispiace ma tu starai un po' strettina ma è l'unico modo per arrivare in fretta, e poi non mi va di lasciare il mio gioiellino quì a Forks - eslama Alice mentre si mette al volante, io faccio salire Mal dietro e mi siedo nel sedile del passeggiero. - Alice per favore vai piano - le chiedo quasi supplicandola prima ancora che accenda il rumore, - Ma dai Bella se andiamo piano ci arriviamo domani mattina ad Olympia - dice Mal, - non credo proprio visto che il suo piano è 130 all'ora - le dico, lei rimane un po' sorpresa. - E dai Bella sai che odio andare piano - mi dice accellerando, ho paura a guardare il contachilometri, ma lo faccio, non sapere è peggio di sapere. Guardo. Mi pento subito di quello che ho appena pensato, sta andando a 300 km\h. - Alice rallenta - le urlo preoccupata per la mia incolumita, - No!, Mal metti un po' di musica per favore, non la posso sentire più, chissà magari si rilassa - ordina lei mentre incurante dei miei avvertimenti continua ad accellerare, vengo distratta da un suono nuovo, infatti l'abitacolo viene invaso da una canzone incalzante. - Wow, c'è What the hell - dice Mal mentre si riappoggia allo schienale dopo essersi sporsa per accendere la radio, - dovresti prendere esempio da questa canzone e fregartene di tutto e tutti - continua Mal mentre squilla un cellulare, - è il mio dice Alice - ma qualcosa in lei era cambiato, non era più solare come prima, ora aveva una faccia preoccupata.
Pov Alice
Mi fermo di scatto quando sento il telefono suonare, la macchina continua a correre, so già chi è, ma non avrebbe dovuto chiamare, quantomeno non ora. Risposi al telefono, non potevo fare altro, avrebbe tartassato di chiamate. Non ebbi nemmeno il tempo di parlare che già mi inizia ad urlare contro: - Ti avevo detto di non andare da lei, di non interferire più con la sua vita. E tu che fai? Ci vai? Se non te ne vai subito da lì ti giuro che vengo a tirarti per i capelli - e no, chi si credeva di essere, solo perchè lui ci aveva rinunciato non vuol dire mica che dovevo farlo anche io, gli lasciai qualche secondo per calmarsi, non volevo che continuasse ad urlare e che quindi Bella sentisse tutto, - intanto non urlare, visto anche che sono in compagnia e non ci tengo che sentano le tue cretinate, secondo se tu hai rinuciato a lei credendo di avere fatto la cosa giusta ciò non vuol dire che anche io debba farlo per una tua convinzione, non se l'unico a volerle bene e io non ho nessuna intenzione di abbandonarla -gli dico tutto d'un fiato, cercando di parlare il più umanamente veloce possibile per evitare che le altre mi sentano. - Ti prego Alice, perchè lo fai, perchè la devi mettere in pericolo? Perchè rendi il mio gesto inutile, io l'ho lasciata per farle vivere una vita normale, tu non sei ciò che si può classificare un'amica normale - mi dice supplicante, ne sono sicura sta soffrendo tantissimo, so quanto ama Bella, ma alla fine era lui convinto che stesse facendo la cosa giusta, glie lo avevo ripetuto un sacco di volte che così avrebbero sofferto entrambi, e non solo io. - Non rinuncerò alla mia migliore amica per le tue stupide convinzioni, lei non può vivere una vita normale, certe cose non si cancellano così facilmente, credi che lei è felice e non soffra per questo? Credi di non averle fatto del male? Lei è distrutta dentro per colpa tua. Per favore torna, è meglio per entrambi - concludo sussurando l'ultima parte in modo che solo lui la possa sentire, chiudendo la chiamata e spegnendo il telefono, vedo che Mal sta cercando di distrarla, ha capito che c'era qualcosa che non andava, era una buona amica per lei . Avevo paura di quello che avrebbe scatenato questo mio errore, avevo sbagliato non avrei dovuto rispondere. - Bella stai bene? - le chiedo sfiorandole un braccio, la guardai dritta negli occhi e vidi che a stento tratteneva le lacrime, lo sapevo stava soffrendo, ed era tutta colpa mia. Annui piano per poi abbassare la testa . Fino all'arrivo in hotel ci fu abbastanza silenzio in auto, Mal aveva capito che era meglio non intromettersi, Bella invece l'ho intravista versare qualche lacrima silenziosa girata verso il finestrino. Dopo aver prenotato le camere e esserci data una rinfrescata il silenzio viene interrotto da Mal, - non so voi ma io sto morendo di fame, vado al bar. Chi mi segue ?- chiede, vedo Bella negare col capo e faccio lo stesso anche io, ho bisogno di parlarle da sola, - Bella - la chiamo flebilmente avvicinandomi piano, lei mi guarda e dopo alcuni attimi di titubanza si tuffa nel mio abbraccio freddo e si sfoga con un pianto liberatorio.
Pov Bella
Dopo un po' mi stacco da Alice, mi rendo conto di sembrare ridicola, alla fine non l'ho manco sentito bene; sono senza speranze. - Mi dispiace - le dico piano con la voce ancora impastata dal pianto. - Non devi dispiacerti, non hai fatto niente, ho sbagliato io a rispondere, quella conversazione l'avrei dovuta affrontare in un'altro momento da sola - dice lei cercando di scusarsi, - perchè non vuole che tu stia quì? - le chiedo di getto, ho bisogno di saperlo anche se so che questo mi farà malissimo, - quello che ti ha detto l'ultima volta non corrisopnde alla verità - mi risponde cauta e criptica, - per favore parla, ho bisogno di capire, se devo soffrire devo quantomeno sapere il perchè - le dico tenendo stretta il suo braccio per reggermi, - lui non ti ha lasciato perchè non ti amava più, lui ti ha lasciato perchè credeva che fosse la cosa più giusta per te, lo ha fatto perchè è uno stupido colossale, non è una coincidenza che sia successo dopo l'incidente con Jasper. Ha fatto in questo modo, perchè solo se ti avrebbe detto di non volerti più lo avresti lasciato andare. Perchè crede che la tua vita sarà più felice senza di lui, perchè si ritiene un mostro che non ti merita, e poi alla fine un mostro lo è veramente, perchè se non lo fosse non ti avrebbe mai lasciata senza pensare alle conseguenza, alle tue sofferenze, ha pensato solo a se stesso - mi dice arrabbiata con lui.
E a quel punto al mio amore verso di lui gli si sostituì l'odio ceco, mi aveva mentito, avevo sofferto solo per una sua convinzione, solo perchè non si sentiva abbastanza per me, per la sua stupidità. Ma alla fine dentro di me sapevo che l'amore per lui non sarebbe mai diminuito.


Note autore:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, è un po' cortino rispetto al precendente, ma mi è venuto così; ho scritto tutto in circa tre quarti d'ora quindi non mi stupirebbe affatto se sembrasse scritto di fretta, ma l'ispirazione non si comanda; perciò vi saluto e ci sentiamo nelle recensioni ;D
Baci Ines <3

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20 Capitolo 20
Pov Mal
Scesi al bar cercando qualcosa da mangiare sperando fosse aperto, sentivo il bisogno di lasciare a quelle due un po' di tempo per chiarirsi, avevo capito che quello al telefono era il suo ex, e iniziavo a sospettare che Alice centrasse qualcosa, magari era stato con lui tradendo l'amicizia di Bella e ora voleva farsi perdonare. Comunque fosse andata mi sentivo fuori luogo, avevo già capito che non avrebbero parlato se ci fossi stata io. Il bar era aperto così dopo aver preso un panino e un caffè mi sedei in un tavolino un po' appartato. Mentre mangiavo quel misero panino mi fermai a riflettere, mi sentivo confusa, non riuscivo più a capire il senso della vita, venire a Forks mi aveva scombussolato completamente. Fino a qualche settimana fa l'unico mio pensiero era ubriacarmi,scoparmi qualcuno ed essere super popolare. Ora la mia prospettiva di vita era cambiata, ma malgrado tutto non  riuscivo a capire cosa volessi. E più passavano i giorni e più me ne rendevo conto. - Posso ? - venni distratta da una voce angelica, alzai gli occhi dalla tazza che stavo stringendo, appena vidi il viso di quel ragazzo ne rimasi stupita; era di una bellezza impossibile, non riuscivo a credere ai miei occhi. Aveva una carnagione un po' pallida e dei bellissimi capelli biondi setosi, un corpo da urlo muscoloso; ma la cosa che mi colpì di più furono i suoi bellissimi occhi azzurri, erano magnetici, non riuscivo a distogliere lo sguardo. Dopo un po' mi accorsi di essermi imbambolata a guardarlo, feci un sorriso imbarazzato e lo invitai a sedersi con un fluido gesto della mano. - che ci fa una così affascinante ragazza seduta sola in un bar di un'hotel a tre stelle a quest'ora della notte? - chiese sempre con la sua voce melodiosa, era così gentile, non sembrava nemmeno essere vero. - Potrei dire la stessa cosa per te - rispondo cercando di riprendermi, guardarlo negli occhi mi destabilizzava, nessun ragazzo mi aveva mai fatto questo effetto. - Sono arrivato da poco e avevo voglia di bere qualcosa di caldo - mi risponde, ci credevo poco dato che non aveva ancora ordinato niente, malgrado i miei dubbi rispondo alla domanda, - Sono venuta quì con delle mie amiche, veniamo da Forks, siamo quì per la giornata dello shopping e sono scesa per mangiare qualcosa - dico omettendo il fatto che ero scesa per lasciarle parlare. - dovevo immaginarlo, si vede che sei una ragazza che ama lo shopping - mi dice scrutando il mio abbigliamento, in quel momento mi pento di non essermi vestita meglio, - già, - rispondo bevendo un sorso di caffè bollente, - scusami, non mi sono nemmeno presentato, mi chiamo Pete, tu? - mi dice dopo un po' porgendomi la mano, gliela stringo presentandomi a mia volta, chiaccheriamo un po' del più e del meno;scopro che viene da Seattle e che ha 21 anni va all'università, studia lingue ed è single - e quest'ultima notizia mi piace molto più di quanto dovrebbe -, è davvero simpatico.Dopo una mezz'oretta circa passata a raccontargli qualcosa di me vedo arrivare anche le mie amiche. Dopo aver preso qualcosa anche loro si siedono vicino a me, scrutando Pete. - Ragazze lui è Pete l'ho incontrato per caso, Pete loro sono Bella e Alice - dico facendo segni con le mani. Anche loro gli stringono la mano e vedo Bella sussultare e guardare Alice come a chiedere conferma di qualcosa; lei in risposta annuisce. - Alice, mi sembra di averti già visto o sentito da qualche parte - dice lui , - Ti starai confondendo con qualcun'altro, io non ti ho mai visto - dice sicura di se, la conversazione si sposta allo shopping di domani, lui gentilmente si offre di farci compagnia per aiutarci a portare le buste, accettiamo e ci diamo appuntamento davanti all'ingresso.
Mi svegliai di buon ora e andai subito a farmi una doccia e a prepararmi per benino, non volevo mica fare una brutta figura.
Pov Bella
Quel tipo mi convinceva molto poco, ero quasi sicura al cento per cento che fosse un vampiro, spero solo che sia "vegeteriano" anche se il fatto che portava le lenti a contatto mi faceva pensare ad un'altra dieta poco raccomandabile. Ero preoccupata, Mal ne sembrava molto attratta, non volevo che si facesse del male. Non riuscì a dormire bene, troppo preoccupata e arrabbiata, arrabbiata con Edward, se non si fosse convinto di fare la cosa giusta lasciandomi a quest'ora saremmo insieme; mi manca moltissimo, era da tanto che non ci pensavo, credevo che se non ci avessi pensato mi sarei sentita meglio; ma alla fine sento lo stesso un senso di vuoto nel petto. Alla fine è impossibile negarlo, lo amo ancora.

Note Autore:
Questo capitolo è un po' cortino, ma mi serviva per introdurre il nuovo personaggio, diamo il benvenuto a Pete. :D
E ora un piccolo spoiler per il prossimo capitolo, quasi sicuramente torna Ed :D che dite lo faccio tornare o aspettiamo ancora un po? Mi farebbe piacere sapere un vostro parere\consiglio.
Ringrazio chi recensisce e continua a leggere e seguire questa storia ;D, spoiler speciale per il centesimo recensore ;D
A presto ;D
Baci :* Ines <3

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21 Capitolo 21
Pov Mal
Eravamo già tutte pronte per andare, Pete era già sotto ad aspettarci. Era bello come non mai.Ci sedemmo tutti nella Porche di Alice, noi due ci dovemmo stringere dietro, e a dirla tutta non mi dispiaceva affatto. Parlammo tutti del più e del meno, sopratutto noi due, sentivo una strana alchimia tra noi; ma forse ero io che me lo immaginavo. Comprammo un sacco di cose, sopratutto per Bella, la maggior parte delle cose le pagò Alice, a quanto pare aveva soldi da buttare. Da Chanel incontrammo pure Moniquè, sicuramente anche lei si dilettava nello shopping, era con Jennifer, la tipa che aveva organizzato la festa.Ci fermammo a mangiare qualcosa con loro; ci invitarono ad una festa stasera, noi ovviamente accettammo, anche se Bella non ne fu proprio felice. La festa era in una discoteca stavolta, quindi bisognava vestirsi casual. Così decisi che avrei comprato qualcosa anche per la serata, invitai anche Pete, non mi pareva guisto farlo rimanere fuori dopo aver ascoltato la conversazione e chiamai anche Angela che accettò volentieri. Continuammo quindi a fare shopping dandoci appuntamento con Moniquè e Jennifer alle 10 davanti alla disco. Stavolta mi avvicinai ad Alice, stavamo iniziando a progettare cosa mettere stasera, era molto simpatica, ed inoltre avevamo molte cose in comune : come l'amore per lo shopping, la moda e le feste. Pete e Bella restano invece un po' indietro, chiaccherano e ridono tra loro, vedo Bella molto tranquilla, quindi decido di non disturbarli malgrado preferirei starci io con lui.
Pov Edward
Non riuscivo più a starmene fermo, volevo vederla, la telefonata di Alice mi aveva risvegliato. Sapevo che aveva ragione, non avevo pensato a lei; così decisi di andare ad accertarmene io stesso. Stavano facendo shopping ad Olympia, la cosa non mi stupiva affatto;c'era Alice che parlava con una certa Mal, sicuramente una sua nuova amica, parlavano di una festa che si sarebbe tenuta in serata. - Edward che cosa ci fai quì?, quando ti ho detto di tornare non intendevo spiala - ed ecco che mia sorella inizia a farmi la paternale, ma ero troppo occupato per darle conto; vedevo Bella che camminava con un uomo. Il mio corpo iniziò a ribollire di gelosia, mi concentrai sui pensieri del tizio, che mi accorsi essere un vampiro - invitante la ragazzina, certo non come Mal, ma posso sempre accontentarmi per ora, chissà se mi segue se le chiedo di farmi compagnia a posare le buste, potrebbe uscirne qualcosa di interessante, ed inoltre i sedili della Porche sono molto comodi - riuscì fortunatamente a bloccare un ringhio sul nascere, COME OSAVA QUELLA FECCIA PENSARE CERTE COSE DI LEI. LEI E' MIA. Cerco di controllarmi, non credo apprezzerebbe una mia scenata di gelosia in questo momento, sopratutto dopo quello che le ho detto in quel bosco, ma mi mancava troppo, e non riuscivo più a starle lontano. Forse aveva ragione Alice, dovevo tornare da lei e sperare che mi perdonasse. Il tizio l'aveva avvicinata mettendogli una mano nel fianco, non capì niente quando si avvicnò al suo orecchio sussurandogli di fargli compagnia. A velocità umana, fortunatamente perchè sarebbe stato difficile da giustificare la mia comparsa davanti a loro ai vari testimoni, ma comunque di corsa mi diressi davanti al tizio. - Allontantati subito da lei - urlai trattenendomi a malapena dal picchiarlo subito, non lo facevo solo perchè c'era lei vicino e si sarebbe potuta fare male colpita dalla mia furia assassina. Lui mi guardava dubbioso se attaccarmi o no, Mal mi guardava stranita con un sopracciglio inarcato, Alice mi stava urlando nella testa che ero un'idiota e che devo pensare di più prima di fare certe cretinate. Ma la persona che mi interessa di più è Bella: lei è stupita, nei suoi occhi posso notare rabbia, fastidio, confusione ma anche adorazione ed amore. Non ci sto capendo più niente. - Edward.. che ci fai quì? - chiede lei titubante, la guardo negli occhi, quanto mi erano mancati i suoi occhi cioccolatosi. - mi dispiace - dico piano, non sono nemmeno sicuro sia riuscita a sentirmi, mi incammino per andarmene; capisco che non è corretto essere quì, non è corretto essere con lei. Non posso abbandonarla e poi tornare come se niente fosse, sono uno stupido, ma forse è meglio così, lei merita qualcosa meglio di me. Vengo fermato dalla sua mano delicata che mi stringe il polso, - non andartene, non di nuovo - sussurra avvicinandosi sempre più a me. L' abbraccio sperando che non si ritragga, mi ucciderebbe un suo rifiuto, e stranamente si butta fra le mie braccia.E' bellissimo poter sentire il calore della sua pelle addosso, la stringo forte e aspiro il mio profumo, non mi attira più, o almeno non da parte del vampiro. - Non lasciarmi mai più, ti prego - sussurra ancora, nego col capo, non sono capace di fare altro. Il predatore più pericoloso della terra, non può niente contro di lei, una delle creature più fragili ed incantevoli che conosca. - Quanto siete carini.. comunque non pensare che ti renderà vita facile, non credo ti perdonerà tanto facilmente. Ti conviene far durare questo abbraccio il più tempo possibile, non so quando ricapiterà l'occasione. Non ti disturbare a spiegargli la vera motivazione per cui l'hai lasciata, le ho già detto tutto io -
incenerisco con lo sguardo Alice, sarà arrabbiatissima sicuramente, questo sarà solo un momento di debolezza sicuramente. Continuò a stringerla non curandomi del mondo attorno a me, l'unica cosa importante è lei, devo riuscire a farmi perdonare assolutamente, non riesco più a vivere senza di lei.

"All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm"

(Enjoy the silence- Depeche Mode)




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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22 Capitolo 22    
Pov Bella  
Ero tra le sue braccia, mi sentivo rinata, la ferita si era rimarginata all'istante, ma non era diminuita la rabbia per le sue menzogne che mi avevano portato a soffrire immensamente. Però era diminuita drasticamente, era difficile restare arrabbiata con lui, lo era sempre stato, nel suo abbraccio mi stavo sciogliendo come gelato al sole.  I miei pensieri vennero interrotti da Edward che si staccava delicatamente da me, senti immediatamente un senso di vuoto, ma cercai di ignorarlo. - Dobbiamo parlare - dissi prendendolo da una mano e iniziando a trascinarlo verso la macchina, - ehy voi due, dove credete di andare? - chiese Mal, giusto non avevo considerato che lei non ci avrebbe capito niente, mi fermai, le dovevo una spiegazione. - Lascia stare Mal, quei due hanno un conto in sospeso - intervenne Alice prima che riuscissi ad aprire bocca, - io non lascio stare un bel niente, mi sono seccata! Voglio capirci qualcosa anche io. - esclamò lei. - Alice ha ragione, anche perchè c'è poco da dire, lui è Edward , forse capisci meglio chi è se ti dico grande str*, ti ricorda qualcosa? - dico io ridacchiando, Alice mi guarda dubbiosa, Pete guarda tutti cercando di capire cosa stia succedendo, Edward è pensieroso e anche un po' addolorato come se si fosse pentito di quello che ha fatto, e solo ora ne ha capito le conseguenze. Ma la faccia più interessante è senz'altro quella di Mal che si sta preparando a scoppiare col botto.
Pov Mal
Finalmente ho avuto l'onore di conoscere il famoso Edward, devo ammettere che non è niente male, ma resta comunque un grande Str* con la S maiuscola.
Stavo cercando di concentrarmi per trattenermi, eravamo pur sempre in strada, sarebbe stato ridicolo esagerare con la scenata, anche se se la sarebbe meritata tutta.
- E così tu sei il famoso Edward, nonchè la causa delle sofferenze di Bella, sai credo che nessuna parola è abbastanza crudele per definirti. Non dicevi che per te Bella non era abbastanza? Con che coraggio torni quì dopo tutto quello che le hai fatto passare, io ed Angela abbiamo fatto i salti mortali per farla riprendere un po', non sai com'era la prima volta che l'ho vista. E ora che sembrava migliorare, che stava per riprendere una vita normale, malgrado il ritorno di Alice che non ho ancora capito cosa centra con la storia. Con che faccia ritorni per distruggere quel poco che eravamo riuscite a fare. - All'inizio ero calma e fredda, ma alla fine non sono riuscita ad evitare di urlare. - Se provi ancora a farle del male, te la dovrai vedere con me, e non ti conviene per niente, tengo molto a lei quindi ti sconsiglio di metterti contro di me - finisco minacciandolo, vedo la sua faccia leggermente preoccupata, forse sono riuscita ad intimorirlo un pochino. - Bene ora potete andare, mi raccomando Bella stai attenta e mira ai gioielli di famiglia - le dico avviandomi con Alice e Pete a finire di fare shopping, - ci vediamo in albergo - urlo per farmi sentire.
Pov Bella
Mal era stata terrificante, altro che zombie o vampiri, faceva un baffo perfino a Victoria. Continuavo a tirare Edward, e mi chiesi immediatamente come ci saremmo dovuti arrivare fino all'albergo, era abbastanza lontano e non avevo per niente voglia di camminare. - Spero tu abbia una macchina - dico ad Edward, lui si guarda intorno, - resta un'attimo quì - mi dice e dopo pochi minuti è comparso con una ferrari blu con i vetri osurati e il tettuccio apribile. - Qualcosa mi dice che non è tua. - gli dico mentre mi siedo nel comodissimo sedile in pelle; - no, ma che importa? - mi risponde mentre inizia a dare gas, speravo che quantomeno non avrebbe iniziato a correre, sapeva che la sua guida mi terrorizzava, o se l'era già dimenticato?. Posteggiò davanti all'albergo e proseguimmo in silenzio fino alla camera d'albergo.
 Si accomodò nel divano e mi invitò a fare altrettanto. Avevo paura di quello che ne sarebbe potuto uscire, fu infatti lui ad iniziare a parlare. - Mi dispiace, so che Alice ti ha già detto tutto e tu sarai arrabbiatissima sicuramente, ed hai ragione. Sono stato uno stupido, avrei dovuto lasciare a te la scelta, non sarei dovuto scappare spezzandoti il cuore, non mi merito il tuo perdono, ma spero comunque che riuscirai a perdonarmi prima o poi. - dice titubante con gli occhi incollati al pavimento, vedo che è sincero, anche se forse sono condizionata dall'amore per lui. - Tu non puoi nemmeno immaginarti cosa ho passato, se non fosse stato per Mal ed Angie molto probabilmente non mi avresti trovata al tuo ritorno. Ho provato di tutto sai? dall'ubriacarmi ad andare a stupide feste nella speranza che riuscissi a distrarmi; ho pure tentato ad andare con altri, ma ho fallito anche in questo. Non posso riaccettarti nella mia vita come se nulla fosse pronta a farmi spezzare un'altra volta il cuore, stavolta non riuscirei a sopravvivere. - gli rispondo, cercando comunque di non essere troppo crudele, alla fine non voglio soffra o si senta in colpa, voglio solo essere sincera con lui. Lui mi si avvicina e mi prende il viso tra le mani guardandomi dritto negli occhi, - riuscirò a farmi perdonare, riuscirò a farti fidare di me,fosse l'ultima cosa che faccio. Non riesco più stare lontano da te. Se sarà necessario sarò pronto pure a sedurti, sono pronto a tutto per riaverti nella mia vita; la mia non ha senso senza di te. - mi dice, ed io non posso fare a meno di sciogliermi come neve al sole a questo punto, cerco comunque di non dargliela subito vinta. - Ho bisogno di te, ho bisogno di fidarmi di te, cerca di rientrare nella mia vita e di non uscirne mai più - gli dico stringendolo a me e iniziando a singhiozzare nel suo petto, - mi sei mancato tantissimo - continuo mentre inspiro come una droga, la mia droga. - Sappi che comunque non ti perdonerò facilmente - sussurro debolmente,  mentre le sue braccia mi cullano fino a farmi addormentare come ai vecchi tempi.

Note Autore:
Allora questa è solo la prima conversazione di ripacificazione, ma state tranquille non sara l'unica :D Non ho intenzione di dare vita facile ad Eddino, e ho già in mente alcune ideuzze davvero niente male.
Devo dire che questo capitolo non mi fa impazzire, ma non sono riuscita a fare di meglio purtroppo. Comunque spero di avervi fatto capire ciò che volevo comunicare con questo capitolo.
A presto ;), non so quando posterò, e molto probabilmente non sarà presto.
Baci iNes <3

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23 Capitolo 23
Pov Edward

La tenevo stretta a me mentre lei dormiva tranquilla, mi era mancata troppo, non sarebbe stato facile starle lontano in tutti i sensi. - Edward - sussurra dolcemente ancora addormentata, le accarezzo i capelli felice che mi sogni, - sei uno stupido, - continua, ci sono rimasto un po' male, speravo mi dicesse qualcosa di dolce, come ad esempio ti amo o sei bellissimo, devo averla ferita davvero tanto. E se non mi amasse più? E se il sentimento che ci legava si fosse interrotto in quella foresta? E se mi odiasse? - Ti amo - sussurra ancora più piano abbracciandomi forte, come fossi la sua unica via di salvezza. Di certo lei era la mia; mi allontanai un po', non volevo sentisse freddo . Dopo un po' si svegliò, cercai di allontanarmi di più, non volevo si arrabbiasse con me, dovevo farmi perdonare non farla arrabbiare ancora di più. - Ciao - dice avvicinandosi un po' di più, - credevo fosse stato un sogno sai - mi dice piano buttandosi tra le mie braccia. Sembra essersi dimenticata che non voleva perdonarmi subito, non che mi dispiaccia. Ma cantai vittoria troppo presto; infatti si staccò presto. - Mi passi il telefono che c'è sul comodino per favore? - mi disse con gentilezza ma rimanendo abbastanza fredda, glie lo passai notando subito senza spiccicare parola. Dopo un po' le rispose Mal, - Bella, com'è andata? Lo hai picchiato abbastanza? Se hai bisogno di n aiutino posso aiutarti con piacere - dice seria, Bella scoppia a ridere, - credo non ce ne sarà bisogno, non sono mai stata un tipo violento. Piuttosto posso tornare a Forks? - chiede con voce supplichevole, - non se ne parla nemmeno, ti sei già scordata della festa in disco? Ed inoltre potrebbe essere la volta giusta che tu ed il tuo bel fusto facciate qualcosa di interessante - disse maliziosa Mal, Bella arrossì all'istante cercando di nascondersi da me, malgrado sapesse che stessi ascoltando. - Ma non dire fesserie, non lo perdonerò certo così facilmente, e sicuramente non farò sesso con lui in una discoteca - dice imbarazzatissima cercando di chiudere l'argomento. Inizio a ridacchiare, com'è buffa, ma allo stesso tempo affascinante; vengo colpito da tutta la sua bellezza e da tutto l'amore che provo per lei. Sto impazzendo seriamente. - Ok, ok, comunque noi siamo già in macchina e stiamo arrivando. Iniziati a fare la doccia che dopo dovrai prepararti per benino - dice lei chiudendo la telefonata. Io mi alzo, capendo di essere di troppo e con l'idea di andare a salutare mia madre e mio padre. - Dove credi di andare? - mi dice Bella minacciosa, - sei invitato anche tu alla festa stasera. Quindi ti consiglio di cercare qualcosa da metterti in modo da accontentare Alice e di trovare la tua macchina, siamo troppi per entrare nella Porche di Alice. - mi dice dirigendosi verso il bagno iniziando a togliersi il vestito e rimanendo quindi in intimo. Fortunatamente per la mia salute mentale era di spalle, ma sono riuscito comunque ad intravedere il suo magnifico sedere prima di voltarmi ed uscire dalla stanza in gran fretta. Mentre mi dirigo fuori di corsa sento una risata inconfondibile; lo aveva fatto apposta.
Pov Bella
Riuscì a calmarmi dalla mia risata solo dopo essere arrivata sotto l'acqua calda della doccia. Mi spiaceva solo non aver potuto vedere la sua faccia, sarebbe stata sicuramente comica. Stranamente non mi imbarazzava il fatto che ero seminuda davanti a lui, piuttosto mi preoccupava il fatto che fosse scappato così. Forse non mi trovava per niente affascinante, o quantomeno decente da guardare. Se fosse stato lui a spogliarsi o togliersi anche solo la maglietta io non sarei di certo scappata, anzi il contrario. Sarei potuta restare ore ad ammirarlo fino a che ogni minimo particolare non si fissi nella mia mente.
Prima di continuare a farmi problemi mentali sul perché se ne fosse andato uscì dalla doccia e lì trovai Mal e Alice ad aspettarmi. Alice stava già cercando tra le buste qualcosa da mettermi mentre Mal si dirigeva verso la doccia. Mi buttai nel letto a peso morto, non riuscivo a scacciare via i pensieri di prima, perché lo avevo fatto? Anche se forse è meglio così, quantomeno lo so prima di illudermi troppo che possa tornare tutto come prima. - Bella! Qualsiasi cosa la tua testolina stia pensando falla smettere, non sopporto più di vederti in questo stato semi transe, è la terza volta che cerco di chiamarti. - mi dice un'Alice alquanto alterata interrompendo i miei pensieri. - Non è vero che non è attratto da te - mi dice poi prevedendo sicuramente la mia prossima domanda o semplicemente immaginando cosa potesse preoccuparmi. - Si invece, lo sai anche tu. Se ne è andato senza nemmeno degnarmi di uno sguardo come disgustato da quello che ha visto. - dico io con una voce esasperata. Quell'essere mi farà impazzire, prima dice che non riesce a vivere senza di me e poi scappa da me. - Non hai pensato che magari se ne è andato per non saltarti addosso ? Per lui è molto difficile trattenersi. In quel momento ho visto due strade, e se non se ne fosse andato non si sarebbe di certo limitato a qualche sguardo. - asserisce sicura, come al solito daltronde, mentre mi passa i vestiti da indossare. Mentre mi vestivo continuai a pensare alle parole di Alice. In effetti aveva ragione, non avevo pensato a questa ipotesi, ma cosa mi diceva che non lo stesse dicendo solo  per tranquillizzarmi?.  Venni distratta  dalla  faccia  di  Alice, era la solita espressione da visione. Il tutto durò pochi secondi, ma rimase comunque con una faccia shoccata, e non accennava a riprendersi. - Che ti succede? - le chiesi dopo alcuni minuti di sua completa immobilità, alle mie parole sembrò riprendersi, ma era comunque ancora un po' scombussolata. La mia preoccupazione non accennava a diminuire, - niente, ho solo avuto una visione.. su Edward - pareva titubante, e la cosa non mi piacque per niente. - Alice che gli è successo? - dico io iniziando con milioni di congetture e opzioni catastrofiche e non in testa. - 
Edward.. si sta.. masturbando. - disse ancora un po' scossa.

Note autore:
Spero questo capitolo piaccia come i precedenti. E' un  po' di passaggio, ma è comunque abbastanza importante per capirci qualcosa.
La volta scorsa ho dimenticato di mettere il link della macchina, eccola qui: FERRARI BLU METALLIZATA CABRIO
Spero davvero che continuerete a seguirmi e che mi facciate sapere la vostra ;D

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24 Capitolo 24
Pov Bella
Edward.. si sta.. masturbando. - disse ancora un po' scossa.
CHE COSA?? Ed io che stavo già immaginando scenari catastrofici. Non che la notizia non mi abbia scioccato, anzi il contrario. Insomma non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da lui, e poi perchè dovrebbe farlo? Una parte di me spera che sia per la mia uscita di scena di prima; ma non voglio illudermi, anche se i fatti sono abbastanza chiari. Alla fine ho sempre dubitato che lui mi desideri sessualmente parlando. Forse non è scappato perchè gli faccio schifo,forse lo ha fatto per controllarsi. Interrompo i miei pensieri cercando di non illudermi troppo, non voglio rimanerci delusa se non fosse così.
- Alice sai che mi hai fatto preoccupare? - dico io fingendo indifferenza, - anche perchè non ho ancora capito il significato della tua reazione - specifico io che nel frattempo mi vesto. - Secondo te la vista di mio fratello, e specifico MIO FRATELLO, in queste situazioni non dovrebbe scombussolarmi? - esclama lei sbigottita, in realtà provavo una punta di gelosia, non volevo che lo vedesse nudo, io non lo avevo mai visto nudo, non era giusto che potesse farlo lei. Cercai di distrarmi mentre il mio cervello iniziava ad immaginarsi la scena, con conseguenze gravi per il mio corpo scombussolato già abbastanza dalla notizia senza bisogno di  immaginarla. Mi concentrai su Mal che era appena uscita dal bagno e si stava facendo i capelli, - Mal, a te piace Pete? - chiesi io all'improvviso, lei si immobilizzo all'istante e cercò di evadere un po' la domanda, questo mi confermava la mia ipotesi. Avevo capito già da ieri sera che si stesse interessando a lui, ma non credevo fino al punto di perdere la sua solita sicurezza ed impassibilità. La cosa era grave. - Grazie per avermi dato la certezza - dico io ridacchiando, - come hai intenzione di comportarti ? - le chiedo curiosa e allo stesso tempo alla ricerca di una distrazione, - come al solito - risponde lei risoluta mentre finisce di asciugarsi i capelli usando spazzola e phon per fare la piega.
Finimmo di prepararci chiaccherando del più e del meno, e quando finimmo trovammo già Pete ed Edward ad aspettarci fuori dalla porta.
Pov Edward
Non ero per niente fiero o soddisfatto di quello che avevo fatto, ma lo reputavo l'unico modo per non saltarle addosso appena l'avrei vista. Qualcosa mi diceva che sarebbe stata una lunga serata, conoscendo mia sorella le farà sicuramente mettere qualcosa di molto sexy, ed io dopo la botta di prima, non credo di poter resistere.C'era anche da considerare che ero preoccupato, preoccupato di non piacergli più o che non mi avrebbe più perdonato dopo quello che le avevo fatto. In poche parole ero mortalmente STRESSATO . Andai davanti alla sua camera ad aspettare che si finissero di preparare, e non mi sfuggirono i pensieri divertiti da Alice. Fratellino non me lo sarei mai aspettato da te. Comunque sappi che ora con Bella sarà ancora più difficile hihi, si diverte a prendermi in giro. Ma cosa vuol dire che con Bella sarà ancora più difficile? Aspetta non glie lo avrà mica detto! Ma io la uccido a mia sorella; potrà dire addio alla sua ultima collezzione Versace, oppure potrei incenerire o distrurre la sua nuova Porche. Stai lontano dalla mia Porche, ho dovuto farlo si stava preoccupando, è colpa tua, prenditi la responsabilità delle tue azioni. Forse e dico forse ha ragione, i miei pensieri vengono interrotti da altri molto più rumorosi e fastidiosi che si insinuano velocemente nella mia testa. Si tratta di Pete, quello che voleva Bella, che a quanto pare ha cambiato obbiettivo ed ora vuole provarci con la sua amica. - Che ci fai tu quì? - chiedo senza nemmeno sforzarmi di sembrare gentile o indifferente, ma caricando la mia voce di tutto l'astio che provo nei suoi confronti; - sto aspettando le ragazze, devo andare con loro. Tu piuttosto che stai aspettando? - afferma lui sicuro di se, come se nessuno potesse superarlo, che sbruffone, ma questo quì che vuole? Prima compare all'improvviso e mi rompe le uova nel pianere per la morettina tutta dolcina e delicata. Spero non voglia rompermi anche con la morettina tutto pepe perchè se no ho davvero intenzione di vendicarmi. Questo quì mi piace sempre meno. - Anche io sto aspettando le ragazze, anche se una in particolare. Che cosa hai intenzione di fare? - dico io, ma veniamo interrotti dalle ragazze che escono dalla porta. Vengo folgorato dalla sua visione, ha dei pantaloni di pelle neri aderenti e un top leopordato con scollo all'americana sui  toni del nero e del grigio.Il trucco è un po' troppo pesante per i miei gusti, ma era comunque molto sexy nel complesso. Dopo circa dieci minuti di imbambolamento riuscì a riprendermi almeno un po' per riuscire a capire cosa stesse cercando di dirmi, - Edward, tu dai un passaggio a Pete così stiamo più larghe - dice iniziando a scendere le scale. Dopo pochi secondi riesco a riprendermi del tutto così la prendo per il polso e la faccio girare verso di me. - No! Vieni tu con me. - e detto questo la tiro fino alla mia macchina - mia si fa per dire visto che è rubata. Spero di riuscire a non saltarle addosso.

Note Autore:
Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Non è un granchè, ma accontentatevi xD
Continuate a seguirmi e a recensire.
p.s. uno spoiler speciale per chi indovina cosa succede in discoteca. Tentar non nuoce.
p.p.s. non fatevi ingannare dai pensieri di Pete, cambierà idea a poco a poco e un po' cambierà anche lui.
A presto ;D Un bacio :* iNes <3

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Capitolo 25 Capitolo 25
Pov Mal
Dopo che Bella ed Edward sono scesi siamo andati anche noi. Pete era ovviamente bellissimo come al solito, iniziavo a preoccuparmi da sola. Pensavo troppo spesso a lui, e non volevo una cosa seria. Io non voglio innamorarmi, e nemmeno prendermi una cotta. Non voglio soffrire, soffro già abbastanza anche senza un ragazzo di mezzo.
Arrivati in discoteca non vedo ancora ne Bella ne il suo fusto, probabilmente non saranno ancora arrivati. Intravedo nella folla dell'ingresso Moniquè, Jennifer, Lauren, Jessica, Angela e Ben e due ragazzi abbastanza carini. Mi stavo avvicinando per conoscerli come al mio solito, ma mi fermo a metà strada riflettendo su una nuova scoperta. In realtà non mi interessavano quei due, mi sarebbe bastato lui. Ed ecco che la mia mente iniziava a sragionare, non poteva essere così presto. Forse non avevo più scelta, forse mi ero già presa una stupida cotta per lui. Avevo bisogno di pensare, ma intanto dovevo scoprire che cosa ci facciano quei due lì e umiliare un po' Lauren che ci stava già provando spudoratamente. Continuai quindi a camminare seguita da Alice e Pete, quando siamo quasi arrivate Angela, Lauren e Jessica sgranarono gli occhi, mentre gli altri non si accorgono della nostra presenza, tranne il tipo con cui ci stava provando Lauren che ha notato una strana interruzione. Arrivati a destinazione le ragazze iniziano a riprendersi mentre Moniquè e Jennifer vengono a salutarci. - Siete venute alla fine - dice abbracciandomi Jennifer, - Bella non è venuta? - chiede Moniquè, ma è Alice a risponderle: - dovrebbe arrivare a momenti, non entravamo tutti nella mia macchina così lei e mio fratello sono venuti a parte, spero non ci siano problemi se viene anche lui. - Jessica e Lauren sembrano sorprese ma mi stupisce più di tutti la faccia preoccupata di Angela, così mi avvicino a lei per cercare di capire cosa la preoccupa. - Mal che ci fa Alice Cullen quì? - mi chiede subito allontanandosi velocemente da Ben che si avvicina a chiacchierare con i due tipi carini. - Alice è venuta ieri a casa di Bella, hanno discusso un po' e poi siamo partiti per Seattle la sera stessa e oggi abbiamo fatto shopping. Ad un certo punto è spuntato Edward dal nulla e dopo aver fatto le "presentazioni" - e non posso evitare di ridacchiare a pensare a come si sono svolte - sono andati a parlare, dopo ci siamo vestite e Bella è andata con Edward. - finisco il racconto e la guardo negli occhi, è leggermente perplessa, ma credo abbia capito. - Io ti avevo chiesto solo di Alice comunque, non un resoconto completo. In ogni caso, come sta Bella? Ti è sembrata turbata con l'incontro con lui? Sicura che stia bene ? Come ti sei arrischiata di mandarla da sola con lui dopo quello che è successo?Possibile che non ci si può fidare di te - ha parlato così velocemente che dubito che abbia preso fiato. - Calma, calma, ti risponderò dopo con calma all'interrogatorio, ti posso dire solo che mi sembra stia bene. Piuttosto chi sono quei due bei tizi carini laggiù? - chiedo incuriosita, daltronde anche se ero quasi sicura non avrei fatto niente avrei sempre potuto ampliare le mie conoscenze. - Loro sono due amici di Ben, si chiamano Matt e Josh, e invece chi è il biondino che  è insieme ad Alice? - chiede dopo avermi indicato chi è Matt e chi è Josh, - lui è Pete, l'ho incontrato per caso in albergo.- dico con l'intenzione di sembrare indifferente, anche se non ci riesco poi così bene. Mi credevo più brava a mentire, ma comunque sono abbastanza brava da riuscire ad ingannarla un po'. Mi dirigo per presentarmi agli amici di Ben mentre iniziamo ad entrare dentro; con la coda dell'occhio riesco a notare Pete leggermente irato mentre parla con Alice, chissà cosa ha!
Pov Bella
Eravamo in macchina da alcuni minuti, stranamente non stava correndo troppo e la cosa mi sorprese non poco, non che mi dispiacesse sia chiaro, ma lui non aveva mai rinunciato alla velocità. C'era uno strano silenzio, un silenzio che doveva essere spezzato, ma non sapevo come fare. Fortunatamente mi tolse lui da questo imbarazzo, - sei davvero bellissima sai? - non mi vedevo così bella, anzi il contrario. Certo il trucco e i vestiti potevano aiutare, ma non sarei mai stata bellissima. - no, sono a malapena guardabile - rispondo io, lui si gira verso di me contrariato, - non sono per niente d'accordo. In quel momento mi accorgo di un particolare che precedentemente mi era sfuggito, allungo la mano e gli sfioro le palpebre e le occhiaie che contornano i suoi occhi neri come la pece - dovresti andare a caccia - affermo. Lui scuote la testa, - non ne ho bisogno, ci sono andato ieri - afferma avvicinandosi sempre più a me, senza deviare il percorso della macchina nemmeno di un po'. - I tuoi occhi non sono della stessa idea. Forse sarebbe meglio che mi allontani un po', non è stata una buona idea venire in macchina con te - dico cercando di allontanarmi per aprire il finestrino in modo che entri l'aria da fuori. - Non sono neri per la sete, sono neri per il desiderio che mi fai nascere ogni volta che ti guardo. Ne ero già vittima prima, ma ora dopo la lontananza è ancora peggio e il lavoro di Alice stà solo peggiorando la situazione. Mi sei mancata tantissimo - dice arpionandomi il polso in modo da potermi guardare negli occhi. Lo guardo e riesco a leggere desiderio, sincerità ed amore nei suoi. Stava cercando di sedurmi veramente. Non aveva mai ammesso così apertamente il suo desiderio verso di me, anche per questo ne avevo sempre dubitato, anche se dopo l'ultima scoperta e questa frase stavo iniziando a credere che forse potrei essere anche leggermente attraente per lui. Non dovevo comunque cedere, finirei per dargliela vinta troppo facilmente.  Mi allontano di scatto,restargli vicino senza saltargli addosso all'istante era una cosa troppo difficile. Non posso fargliela passare liscia dopo quello che mi ha fatto, anche se è difficile e mi trattengo a malapena.
Lui si rimette nella sua parte del sedile e continua a guidare, accelerando un po'. - Non ti fidi più di me vero? 
- sbotta all'improvviso così piano che per poco non lo sentivo, - O forse non ti interessa niente direttamente? Io.. ho bisogno di te. - Cerca di capirmi, non riesco a fidarmi dopo che te ne sei andato. Ma non dire che non mi interessa niente, se fosse così non sarei quì in questa macchina insieme a te. - dico cercando di fargli capire un  po ' come mi sento, cercando comunque di non essere crudele . Sono proprio una stupida, dopo tutto quello che mi ha fatto passare mi preoccupo di non fare soffrire lui. - Se vuoi davvero riavere la mia fiducia dimostrami con i fatti che non stai mentendo. - concludo cercando di non pensare. Eravamo già arrivati, ma non credo saremmo mai potuti entrare, c'era una fila incredibile, - chiamo Mal e le dico che torno a casa - gli dico mentre tiro fuori il telefono e inoltro la chiamata, spero solamente che lo senta, dopo due squilli risponde, - Bella dove sei? - mi chiede cercando di sovrastare il rumore della musica dell'interno, - sono fuori, ma torno a casa, c'è troppa fila - le rispondo iniziando ad incamminarmi verso la macchina, - mostra l'invito che ti ho dato oggi vedrai che ti faranno passare subito. Vai nel privè gold - dice chiudendo la chiamata, che disdetta. E io che stavo già assaporando una doccia calda ed il mio bel lettino. Mi dirigo verso l'entrata tirando Edward, e mostrato l'invito mi fanno entrare subito proprio come diceva lei. Chiedo informazioni al signore che sta all'entrata per prendere i cappotti e mi dirigo verso il privè con Edward al mio fianco. Chissà magari la serata sarebbe andata meglio del previsto.


Per farvi un'idea della sala della discoteca guardate questa immagine:


Note Autore:
Spero che questo capitolo vi piaccia. E' di passaggio ma come ho già detto a qualcuno nelle recensioni serve per far capire alcune cose. Per alcuni giorni non sarò a casa e quindi non avrò l'accesso ad internet ma spero comunque che seguirete e recensirete. Vi ringrazio tutte per il supporto che mi date, non credo di meritare tanto :3
p.s. Pete è il tizio biondo dell'ultima immagine, spero vi piaccia ;D
A presto ;D
Baci :* iNes <3

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26 Capitolo 26
Pov Mal
Eravamo nel privè gold, a quanto pare Moniquè e Jennifer erano delle persone molto popolari oltre che ricche, infatti avevano accesso esclusivo ad un sacco di locali; oltre ovviamente a fiumi di persone pronte a fare di tutto per avere un pizzico di popolarità. E dire che noi le avevamo incontrate per caso, mi stupiva il fatto che conoscessero Lauren e Jessica invece, oltre che perdessero tempo con noi. Ma vengo distratta da una voce, era Pete - Vuoi un drink? - mi chiede con la sua solita voce melodiosa, come fa ad essere così perfetto? A dire il vero anche Edward era bellissimo, anche se uno stronzo, e anche Alice non scherzava, che fosse una coincidenza? Forse era lei che mi aveva portato fortuna; spero non se  ne vadi mai! La questione comunque mi incuriosiva, e volevo capirne di più; ma non ora. Ora dovevo divertirmi .  Quando arrivò Pete bevvi tutto d'un sorso il mio cervelletto, una bibita di tre colori diversi, ed il cosmopolitan. Finito lo presi per il polso e lo trascinai in pista. Ballare appiccicata al suo corpo non era niente male, anche se era freddo, altra cosa molto strana visto dov'eravamo, ma ero troppo impegnata a strusciarmi su di lui per dare peso alla questione. In quel momento non mi interessava nient'altro che fare sesso con lui, e visto il luogo e la situazione non sarebbe dovuto essere nemmeno troppo difficile.
Pov Bella
Eravamo arrivati al privè gold, dopo aver sbattuto su circa 15 persone e aver rischiato di cadere altrettante volte; per fortuna c'era Edward, e pensando questo mi girai e gli feci un sorriso. Mi stava tenendo per la vita, per evitare che cadessi a detta sua, il contatto tra di noi mi infiammava come sempre, ma avevo deciso di non cedere subito. La cosa era però complicata, molto complicata. Era bello sentire di nuovo quel senso di protezione che solo le sue braccia riuscivano a farmi provare. Era bello girarsi e vederlo accanto a me sorridermi e stringermi ancora più forte. Era bello sentirsi amata come solo lui sapeva fare. - Puoi anche staccarti adesso - gli dico avvicinandomi ancora di più a lui, - non ne ho alcuna intenzione - mi risponde stringendomi di più a se e sollevandomi facendo in modo che il mio viso sia a pochi centimetri del suo. - dai non fare lo stupido, devo salutare gli altri, poi mi avrai tutta per te - gli dico cercando di essere sensuale, e scendendo a malincuore da lui per andare in direzione di Angela ed Alice. - Bella - mi urla Angela correndomi incontro, - stai bene? l'ho saputo ora che era tornato, siete tornati insieme? Perchè è tornato ? Ha intenzione di andarsene di nuovo ? Se è così giuro che lo uccido perdavvero stavolta! - Ho dovuto tappargli la bocca con la mano per farla zittire, mi ricordava un po' Alice a volte, - Angie stai calma, sto bene, non siamo tornati insieme per ora, il resto è una storia lunga, e questo non è il posto per parlarne. Com'è andata con Ben ieri? - visto il suo rossore credo di immaginare, le faccio un sorriso per rassicurarla, cercando di comunicarle che ho capito. Mi stacco un po' di Angela e vado a salutare anche il resto della ciurma, nonchè Alice, Moniquè, Jessica, Jennifer e Lauren. Quest'ultima si è avvicinata un po' troppo ad Edward per i miei gusti, ma alla fine non stavamo nemmeno insieme fargli una scenata di gelosia sarebbe stato inopportuno, non volevo privarlo della sua libertà, anche se la cosa non mi andava per niente a genio. Per non vedere più Lauren scesi in pista per cercare Mal, avevo infatti chiesto ad Angela dove fosse, avevo poche speranze di trovarla, alla fine era già sicuramente ad intrattenere qualche ospite della discoteca. Mi diressi quindi verso il bar per ordinare qualcosa, facendo attenzione a non esagerare. Non volevo rovinarmi la serata, ero felice dopo tempo, tutto stava andando bene per una volta nella vita; presto sarei tornata con Edward, avevo legato ancora più di prima con Angela e avevo perfino trovato una nuova amica. Mi guardai intorno, la sala era affollatissima, in pista c'era chi si strusciava o si baciava, nei divanetti idem e al bar c'era chi flirtava, avevo paura di entrare nei bagni. Proprio accanto a me c'erano due ragazze alte e bellissime, capelli biondi e probabilmente anche occhi azzurri; ovviamente erano attorniate da tanti ragazzi che speravano di passare la notte con loro. E mentre esaminavo la scena in questione successe una cosa che non mi sarei mai aspettata: un ragazzo tra quelli appresso alle bionde si girò verso di me e si avvicinava sempre di più. Come poteva rinunciare a quella lì ed avvicinarsi a me? La ragazza vedendo che il suo pretendente si girò anche lei verso di me. Dopo pochi secondi mi sentì abbracciare da dietro, sapevo fosse Edward, ma mi chiedevo perchè fosse venuto proprio ora, che fosse una coincidenza, o forse mi era spuntato un neon luminoso in fronte per attirare l'attenzione su di me? Qualsiasi sia la motivazione la situazione non mi piaceva per niente, odiavo stare al centro dell'attenzione. Mi girai per nascondermi nel petto di Edward ma quando sentì quelle parole mi gelai di scatto.
- Edward! Che bello rivederti - la voce era femminile e si avvicinava sempre di più, il che non mi piaque per niente. Ero sicura che fosse una sua ex o qualcosa del genere, lo avevo capito dal tono felice e malizioso che aveva usato, oltre ad essere maledettamente melodioso. Mi girai per vedere chi avesse parlato, e quando la vidi mi rimangiai tutto, non c'era niente di felice o di buono in questa serata.

Note Autore:
hihi piaciuta la sorpresina? Uno spoiler a chi indovina chi è la femmina x xD
Spero questo capitolo vi piaccia e che continuiate a seguirmi e recensirmi. Il capitolo 27 c'è l'ho già pronto quindi postero presto. Ora vado a scrivere il 28, in questo periodo ho una grande ispirazione U_U
A presto ;D Baci :* iNes <3

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27 Capitolo 27
Pov Edward

- Edward! Che bello rivederti -
Ero stato così concentrato ad evitare a quel "ragazzo" di avvicinarsi per accorgermi chi fosse la ragazza bionda che si era girata verso di noi. Ormai era troppo tardi per cercare di far finta di niente, dannazione. Era Tanya. Sarebbe stato ancora più difficile riconquistare Bella con lei tra i piedi. Peggio di così non poteva andare. mi rimangiai subito tutto quando Bella si allontanò da me, ma non era mica finita quì, infatti Tanya si avvicinò di scatto e poggio le sue labbra sulle mie. Non mi ero accorto, ero troppo stordito dall'accaduto e quando riuscì a staccarmi era ormai troppo tardi. - FAI SCHIFO! TI ODIO - erano le ultime parole di Bella che scappava in lacrime, cercai di seguirla ma fui ostacolato da Tanya. Il dolore a quelle parole, a lei che scappa in lacrime mi fecero un male che non si può nemmeno immaginare. - Tanya levati subito di mezzo se non vuoi che ti faccia a pezzi, hai fatto già abbastanza danno per oggi. - dissi disgustato trattenendomi a malapena di distruggerla pezzo per pezzo fino a farla diventare polvere. - Ma dai Eddy, non perdere tempo con quella stupida umana, con me ti divertirai molto di più. - disse maliziosa continuando ad avvicinarsi. Le caricai un pugno in faccia e andai a cercare Bella.
Pov Bella
Correvo. Correvo. Correvo e piangevo. Come ero stata così stupida da credergli? Non sapevo più nemmeno dove fossi, e non mi interessava. Vidi Mal e mi avvicinai, - Sai dov'è Alice? Ho bisogno di tornare a casa subito - dissi tra i singhiozzi, senti le sue braccia attorno a me. Forse stava dicendo qualcosa, forse stava cercando di consolarmi, forse stava cercando di capire cosa fosse successo. Ma non la sentivo. Sentivo solo dolore, un dolore allucinante, molto peggiore di quando mi aveva lasciata. Caddi a terra disperata, Mal cercava di reggermi inutilmente, non riuscivo a stare in piedi, e i tacchi non aiutavano di certo. Vidi Alice avvicinarsi a me, - portami a casa - dissi solo quello, e lo dissi così piano che lo sentì solo lei. Mi prese in braccio prendendomi dalle braccia di Mal e iniziò a dirigersi verso l'uscita. - Alice perché sta così? Che cosa è successo mentre non c'ero? - chiese Mal seguendoci. - non lo so, era con mio fratello e poi dal privè l'ho vista con te e sono corsa da voi.  Bella non è come pensi - mi sussurrò l'ultima parte piano all'orecchio, ma non ero per niente d'accordo con lei. Non c'era molto da pensare, mi aveva preso in giro come una stupida pedina per tutto questo tempo. In realtà per lui ero solo un passatempo. Non riuscivo a credere che era stata tutta una finzione, ero stata di nuovo presa in giro. Ero stanca di soffrire. Una parte di me voleva credere ad Alice e pensare che magari lui ci tiene veramente a me, che mi ha sempre detto la verità, il mio cuore non riusciva a  credere che fosse stato tutto inutile, che per lui ero solo una piccola distrazione nell'arco dell'eternità, non voleva credere  che non ci fossero speranze. Ma la parte razionale, diceva il contrario. Non volevo più saperne niente nemmeno della mia testa. Non ce la facevo più . - Bella vedrai che si risolverà tutto, l'ho visto. Ma sei pregata per favore di finirla di progettare suicidi, tutto sparisce se fai così. Pensa alla vita. Pensa ad Edward. Vuoi che si uccida anche lui? - tutto questo Alice me lo aveva detto sussurrando dolcemente,anche se leggermente alterata, proprio per convincermi della sua teoria. Ma non potevo crederle. Non VOLEVO crederle. Non volevo più illudermi. Non volevo più soffrire. Era stato sempre quello il problema, cedevo troppo facilmente, credevo troppo facilmente, mi illudevo troppo facilmente. SOFFRIVO TROPPO FACILMENTE.

Note Autore:
Questo capitolo l'ho scritto di scatto. Di impulso. Spero che non faccia troppo schifo. Non sarei comunque capace di cambiarlo. Come vedete c'è un bel colpo di scena, e spero piaccia anche a voi come è piaciuto a me. Uno spoiler per chi indovina cosa succede ora ;D
A presto ;D baci :* iNes <3

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


Capitolo 28 Capitolo 28
Pov Bella
Mi sentivo uno schifo. Penso proprio che non mi sarei più fidata di nessuno. Come aveva potuto farmi questo? A quanto pare lo avevo sempre dipinto migliore di come fosse in realtà. Ero a casa mia, mio padre non c'era. Lui non sapeva e non doveva sapere niente. Mal era da me, sia per farmi compagnia, che per tenermi occupata e non pensare, ma non c'era ancora riuscita. Aveva provato con tutti gli argomenti possibili ed immaginabili, aveva persino provato a parlare di letteratura, argomento che lei odia; ma nemmeno così era riuscita a smuovermi dal mio mutismo. - Senti non so più cosa fare - mi dice disperata, - mi puoi almeno spiegare cosa è successo, sei combinata peggio di come ti ho trovata quando sono arrivata - continua preoccupata, in effetti lei non sa nemmeno lontanamente cosa sia successo ieri. - Ha baciato un'altra - dico incolore cercando di scacciare il ricordo;
- ma quando? -
- ieri, credo sia una sua ex o qualcosa del genere, è stato prima che ti ho visto -
- ma quindi tu lo hai visto? - annuisco in risposta, - ma che tipo di bacio è stato? -
- ecco, non è stato un bacio completo, si è staccato quasi subito, poi non so cosa sia successo dopo, me ne sono andata, non volevo vedere altro. - dico quasi con le lacrime agli occhi, più penso alla scena, peggio mi sento.
- e ti fai tutti questi problemi per un bacio a stampo? Molto probabilmente è stato solo colto di sorpresa. Non vedi con che occhi ti guarda, sai l'ho notato quando sei uscita dalla camera d'albergo. Anche i cechi capirebbero che ti ama. - contestò alterata. Forse aveva ragione, stavo facendo una strage per niente. Stavo esagerando , mi era così difficile fidarmi di lui? Forse il problema non era il bacio in se. Ma lei. Come potrei sperare di competere con una donna come lei, per giunta vampira. Non dovrebbe controllare la sete con lei, non dovrebbe preoccuparsi di contenere la sua forza con lei. Potrebbe farci sesso con lei. - Tu non capisci, quella lì è perfetta. Bionda, alta, fisico perfetto. Perché dovrebbe preferire me? - condivido anche con lei questi miei pensieri, cercando di sembrare meno stupida. - Senti sai che non sono una sua grande sostenitrice,anzi lo odio, ma non posso negare l'evidenza. Voi due siete fatti per stare insieme, si vede da come vi guardate, da come sei stata senza di lui. La verità è che hai paura di soffrire di nuovo, e sotto questo punto di vista posso capirti. Ma non ti permetterò di soffrire di nuovo per paura. Secondo me dovreste parlare seriamente e chiarire una volta per tutte. E' senza ombra di dubbio la scelta migliore, se hai ragione tu e preferisce la bionda, quantomeno ci avrai provato. - mi sorprese molto questo suo discorso. Aveva ragione, ma era facile parlare, era molto più difficile invece passare ai fatti. - Ci proverò - dissi quasi certa di non riuscirci. - Parliamo d'altro - era chiaro che cercava di cambiare argomento, non voleva che mi deprimessi. - Mi dispiace di averti rovinato la serata ieri sera. - gli dico, in effetti non c'era bisogno che anche lei  venisse, se avessi avuto la mia macchina non avrei scomodato nemmeno Alice, - non ti preoccupare, ero già andata a letto con Pete, quindi la parte più importante della serata era già passata - disse ridacchiando, chissà perché la cosa non mi stupiva. - E' stato strano o diverso dal solito? - chiedo, mi piacerebbe tanto capire le intenzioni di questo Pete, non le ho ancora capite. Forse inizialmente voleva ucciderla ma dopo aver visto Alice ci ha ripensato. Sono molto preoccupata, e spero che sia vegetariano - E' stato particolarmente bravo e focoso, oltre questo niente di strano. Perché? - aveva il tono leggermente sognante, chissà se se ne era accorta. Giusto di non un vampiro doveva innamorarsi? sta parlando! Vocina e tu da dove sbuchi fuori?  dalla tua testa cervellona, bene ora avevo anche il mio cervello contro di me. Magnifico. - Ha un che di inquietante - rispondo fingendomi indifferente, non posso mica dirle la verità. - A proposito, io avrei un appuntamento. Posso andarci? Se ti lascio con Alice o Angela per caso tenti il suicidio? - mi chiede cercando di dare il meno enfasi possibile alla parola "appuntamento". - Tranquilla, per un grande evento posso anche cercare di stare calma. E comunque posso anche stare sola - le rispondo. Non voglio le balie, e non voglio disturbare nessuno. - Si certo, così ti tagli le vene. Non ci penso proprio. Chiamo Angela. - mi rispose prendendo il cellulare con un sorriso sognante in viso.
Pov Edward
Dopo che Alice ha portato via Bella mi dirigo verso casa. Ho capito che non è il momento più giusto per cercare di parlarle, sarà ancora arrabbiatissima, e poi voglio rivedere Esme e Carslile. Balle, la verità è che non ho il coraggio di affrontarla ora, non so se riuscirei a sopportare un suo rifiuto. Ovviamente Tanya e Kate non perdono tempo a seguirmi - COME TI è SALTATO IN TESTA DI DARMI UN PUGNO? - sillaba irritata Tanya,ma non mi interessa niente; già era tanto che non l'avevo uccisa, ma se continuava così non ci sarebbe voluto molto a cancellare i miei buoni propositi di lasciarla viva. - E a te come è venuto in mente di baciarmi? - mi sono fermato, ma gli do ancora le spalle. Mi trattengo appena dal farle molto male. Sono furioso. Avevo sempre rifiutato le sue "attenzioni", prima gentilmente, poi anche più esplicitamente. Ma lei non si convince, non ha ancora capito che non mi importa nulla di lei, che al massimo la potevo considerare membro della famiglia; e sottolineo potevo, perché dopo quello che era successo dentro quella discoteca non avevo più intenzione di sopportarla. Ora per colpa sua invece di aver fatto pace, lei mi odia. Bell'inizio per riconquistarla, nemmeno 24 ore e mi faccio odiare. Avevo ripreso a correre, mi serviva per sfogarmi. Sfogare la mia rabbia. Mi fermai solo vicino a Seattle, mi ricordo ancora quando facevo queste corse prima di poterla avere, perché il suo sangue era troppo potente per me. Quante cose erano cambiate. Io ero cambiato. Solo una cosa non era cambiata, il mio amore per lei, anzi era aumentato ancora di più.
Tornai indietro per poter salutare la mia famiglia, e per poter pensare ad un piano per conquistarla e per farmi perdonare ed ascoltare.


Ecco quì Tanya e Kate:


Note Autore:
In questo capitolo non succede niente di che, infatti è di passaggio. Possiamo notare l'esagerata reazione di Bella, e cosa più importante un dettaglio che possibilmente verrà trascurato, ma che è invece molto importante.
Spero questo capitolo vi piacerà
A presto ;D Baci :* iNes ♥

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


Capitolo 29 Capitolo 29
Pov Bella
Era appena arrivata Angela, e Mal stava per andare a casa sua per prepararsi, malgrado mancassero due ore all'appuntamento; era inutile che continuassi a ripetere che non avevo bisogno della balia, ma lei diceva che non voleva ritrovarmi morta o superdepressa. Quando Mal se ne andò mi sedetti sul divano con
Angie a parlare un po', le raccontai la situazione, e dopo qualche domanda cercò di cambiare argomento. - Che mi racconti Angie? - le chiesi dopo un po' , io di me avevo parlato abbastanza. - Mi hanno ammesso all'università di Seattle - mi rispose contenta, - so che è ancora un po' presto, ma alla fine posso ancora fare altre domande - continuò super eccitata. - Fantastico! - dissi abbracciandola, ero felice che almeno lei aveva un futuro, io ormai non sapevo più che pesci prendere. Non avevo più voglia di andare all'università, non avevo più voglia di niente a dire il vero;  spero solo che questa sia una fase passeggera; non potevo buttare via la mia vita solo perche lui non mi voleva. - Angela ho voglia di fare qualcosa di pazzo - sbotto all'improvviso mentre lei finisce di mangiare i biscotti che le ho offerto prima; - perchè? - mi chiede dubbiosa, - perché voglio staccare un po' la spina, non ce la faccio più a pensare in modo razionale o comportarmi in modo responsabile. Voglio fare qualcosa di stupido e insensato- dico mentre mi alzo, citando la famosa promessa che avevo fatto nella foresta, non avevo più voglia di rispettarla. Inizio a camminare avanti e indietro per decidere cosa fare, ho bisogno di un'idea. - Va bene - afferma Angie, mi giro verso di lei, mi sorprende questa sua prontezza, ero convinta che avrei dovuto convincerla. A quanto pare era cambiata un po'anche lei sotto l' influenza di Mal; - qualche idea? - le chiedo senza fermarmi. - Un'idea ce l'avrei. Però ti avviso è una cosa stupida ed immatura. Intanto prendi qualche birra, e secondo ho visto un cartellone di Bunjee jumping da qualche parte, e poi magari potremmo fare un giro. - non me lo sarei aspettato. - E' un'idea stupida, ma voglio farlo, il bunjee jumping mi ha sempre incuriosito - dico prendendo qualche lattina di birra per il viaggio e correndo a prepararmi. Per una volta voglio vestirmi in un modo un po' diverso, trasgressivo. Troverò sicuramente qualcosa. - Angie tu ti vuoi cambiare o resti così? - le chiedo già nella mia camera, - se trovi qualcosa da prestarmi per me va bene - rispose lei seguendomi. Ci misi poco e mi cambiai, mettendo perfino un po' di matita. Volevo sembrare diversa. Volevo essere diversa. Anche se per poche ore volevo vivere come una normale adolescente della mia età, uscire e non pensare a niente. Non pensare a vampiri, a pericoli di vita, ai Cullen, ad Edward.

vestiti:


Il bunjee jumping era stato bellissimo; al momento del salto avevo sentito una scarica d'adrenalina fortissima, ti faceva sentire viva. Sia io che Angie avevamo urlato come due matte, e ci eravamo divertite un sacco. Dopo il bunjee jumping avevamo bevuto un po', rubato in un centro commerciale, fatto il bagno in intimo e abbiamo perfino finto di essere lesbiche per non farci avvicinare dai ragazzi. Era stata bellissima la faccia che avevano fatto quando ci avevano visto baciarci e toccarci. Avevamo passato una bellissima giornata, anche se avevamo fatto un sacco di cretinate. Per il ritorno decidemmo di andare con un taxi, non avevamo intenzione di fare incidenti, e fu meglio così visto che Angela si era addormentata in macchina.
Ma a casa avremmo trovato una bella sorpresa.

vestiti rubati:


Note Autore:
Come vedete questo capitolo è pieno di cose stupide ed immature, ma per una volta ho fatto divertire un pochettino la nostra Bellina. Ovviamente non è così che si risolvono i problemi, lo so bene, ma alla fine un po' di pazzie ci stanno per movimentare un po' la vita.
Spero che non rimaniate deluse da questo capitolo, visto anche che ho deciso di osare molto.
Mi farebbe piacere sapere la vostra opinione quindi vi prego di recensire :D
QUIZ TIME:
Secondo voi cosa sarà la sorpresa inaspettata? Un  piccolo spoiler per chi indovina o ci va vicino ;D
A presto ;D Baci :* iNes ♥

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Capitolo 30 Capitolo 30
Pov Mal
Ero in ritardo come sempre, mancavano solo pochi minuti all'appuntamento e ancora mi dovevo pure truccare. Fortunatamente lui non era ancora arri.. DLIN DLON, come non detto. Scesi di sotto per aprirgli. Mentre scendevo le scale mi fermai a pensare, non avevo mai avuto veri appuntamenti, di solito chiamavo un ragazzo e gli dicevo vediamoci da te o una cosa del genere. Non avevo mai voluto smancerie o cose serie, cosa mi stava succedendo? Che con lui fosse diverso lo avevo capito ieri sera, avevo provato delle sensazioni nuove. Era stato senza ombra di dubbio il sesso migliore della mia vita, ed anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce, avevo capito che non era stato magnifico perchè era particolarmente bravo, o avevamo fatto cose speciali. Era stato bellissimo perchè era lui. Per questo avevo accettato il suo invito, mi ricordo ancora il mio stupore quando me lo chiese:
Avevamo appena finito e ci stavamo ricomponendo un pochino per ritornare alla festa, ci eravamo rintanati in una saletta riservata agli ospiti più "importanti". - Domani ti va di venire a cena con me? - chiese lui all'improvviso mentre si stava allacciando la cerniera dei pantaloni, - e perchè mai scusa? - chiedo confusa. - Mai sentito parlare di appuntamento? Allora vieni ? - mi chiede un po' più incerto, ero incredula, nessuno mi aveva mai chiesto un 'appuntamento dopo aver fatto sesso. E anche se me lo avessero chiesto gli avrei detto di no, infatti: - ok, mi passi a prendere tu? - dico innocentemente come se fosse la cosa più normale del mondo, Froks mi stava facendo male al cervello. - Perfetto, però mi devi dare il tuo indirizzo, ti passo a prendere alle otto. -
Mi ridestai dai miei pensieri con il suono del campanello. Feci di corsa il resto delle scale e mi precipitai ad aprirgli. - Ciao - mi salutò sorridente, sorrisi anche io, non riuscivo a fare altrimenti, era fantastico, indossava dei jeans neri stretti e una camicia biancha semplice con qualche bottone slacciato che faceva intravedere il suo petto muscoloso. - Ciao.. puoi aspettarmi quì sotto il tempo che finisco di prepararmi? - gli chiedo, lui annuisce e si accomoda nel divano. - Fai come fossi a casa tua - gli urlo mentre salgo le scale e cercando di fare il più presto possibile finisco di truccarmi, messe le scarpe e presa la borsa, mi dò un' ultima esaminata allo specchio, e devo dire che il risultato mi soddisfa abbastanza; quindi scendo lentamente le scale e lo trovo lì ad aspettarmi con un sorriso magnifico stampato in faccia.- Sono pronta, possiamo andare - dico mentre inizio ad aprire la porta di casa, chissa se Bella sta continuando a deprimersi. Spero che Angela riesca a risollevarle almeno un po' il morale. Salimmo in macchina e iniziò a guidare, - dove andiamo ? - chiedo mentre ammiravo la macchina, era proprio carina, sportiva e comoda. - Volevo portarti fuori a cena se possibile, poi, se ti va ,potremmo fare un giro in centro. - la serata si prospettava interessante.
Il ristorante era carino, si trovava a Port Angeles e non era nè troppo elegante ma nemmeno troppo squallido; aveva chiesto un tavolo abbastanza appartato in modo di non essere disturbati da altri. La cena era squisita, anche se avevo mangiato quasi tutto io; lui diceva di avere lo stomaco chiuso. Parlammo molto, avevamo molti interessi in comune, ed era stato dolce e romantico al punto giusto, senza esagerare. Dopo aver pagato, ovviamente pagò lui; abbiamo fatto un giro, proprio come aveva detto.Era stato tutto perfetto, l'appuntamento perfetto. Ora eravamo a fare una passeggiata in spiaggia, ci tenevamo per mano, e con quell'unico contatto mi sentivo in paradiso. Passare del tempo con lui era bellissimo, il tempo passava anche troppo in fretta e presto saremmo dovuti tornare a casa. - Grazie, è stato tutto bellissimo. Assolutamente un'esperienza da ripetere - gli dissi dopo qualche attimo di silenzio sorridendogli dolcemente. Ero proprio fuori di testa, non avevo mai fatto cose del genere, e mai la compagnia di un ragazzo era stata così piacevole, nemmeno nei momenti più passionali. Pete era magnifico, e non solo come aspetto, ma anche come carattere. Mi duole dirlo ma mi sa tanto che mi sto innamorando di lui, anche se a malapena riuscivo ad ammetterlo a me stessa. - Di nulla anche per me è stato tutto fantastico, sei una ragazza magnifica, quando ti ho conosciuto ho capito subito che eri speciale e che eri diversa dalle altre nonostante le apparenze. Ma ora che ti conosco so che non sei speciale, sei unica. - mi aveva detto tutto questo guardandomi fisso negli occhi sorridendomi teneramente. A quel punto non riuscì più a contenermi, mi allungai verso di lui e lo baciai con dolcezza ed ardore. Lui rispose subito con lo stessa mia passione, e in poco tempo finimmo entrambi a terra nella sabbia; malgrado la caduta le nostre labbra non si erano staccate nemmeno per un secondo, anzi continuarono sempre più frenetiche a sfiorarsi ed assaggiarsi. Quando lui mi lecco le labbra con la sua lingua, come per chiedermi il permesso io schiusi subito le mie e così iniziò un bacio che di casto aveva ben poco. Quando ci staccammo per mancanza di ossiggeno ci guardammo intensamente negli occhi, - non so te ma io sono maledettamente eccitata - dissi io con voce roca ridacchiando, lui per risposta mi prese la mano e me la portò alla sua eccitazione, anche lui era nella mia stessa situazione, se non peggio. - Che ne dici se ti faccio vedere casa mia? Non credo di resistere fino al ritorno a Forks! - disse avvicinandosi fino a distare pochi millimetri dal mio viso, guardandomi con quei suoi bellissimi occhi celesti pieni di malizia, desiderio e un sentimento che non riuscivo ad interpretare. Io annui con un cenno della testa incapace di fare altro e azzerai la distanza delle nostre bocche che ripresero a danzare tra loro.
Ero felice, tutto stava andando bene, anzi benissimo; spero solo che non finisca tutto presto.

Macchina Pete

Note Autore_
Allora Buongiorno/notte a tutte, mi dispiace per il ritardo ma ho avuto molto da fare in questi giorni. Come avete visto in questo capitolo non si scopre quale sia la sorpresa che aspetta Angela e Bella tornate a casa, per quella dovrete aspettare il prossimo capitolo.
Vorrei fare inoltre un'annuncio importante:
Ho notato che in quest'ultimo capitolo c'è stato un calo di recensioni, infatti ce ne sono state solo 2. Ora non voglio rimproverare o obbligare nessuno, magari è solo perchè sta iniziando l'estate e per un motivo o per un'altro si ha semrpre meno tempo, ma vorrei comunque sapere se continuare si o no questa storia, sapere da voi se vi piace ancora o vi ha stancato.
p.s. la parte in corsivo e grigia è un flashback
Aspetto vostre notizie ;D
A presto ;D Baci :* iNes <3

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Capitolo 31 Capitolo 31
Pov Edward
Era circa mezz'ora che la aspettavo davanti a casa sua, non avevo la minima idea di dove fosse , speravo non fosse con un ragazzo o peggio dei ragazzi.Ma non ero di certo pronto alla visione che mi si parò davanti.
Stava arrivando un taxy, all'interno c'erano Angela e Bella; Angela stava dormendo mentre il tassista ci stava provando spudoratamente con Bella, che continuava a flirtarci animatamente. Ma non era solo quello il problema. Lei. Era. Bellissima.
Era una bomba con quel corpetto, MA DOVE CAVOLO ERA ANDATA VESTITA COSì???? Doveva sicuramente esserci qualcosa sotto, non avevo mai visto Bella vestirsi così provocante e sexy.
Di certo è riuscita a colpirti. Eccome se ci è riuscita, peccato che ci sia riuscita anche con il tassista. Se quello lì non la smetteva di fissargli le tette avrebbe fatto una brutta fine; dovevo calmarmi assolutamente. Ad occhio e croce non è molto lucida, sicuramente anche per questo è vestita così, a meno che nel tempo che io sono stato via  non abbia cambiato look. Ma devo dire che  anche se così era assolutamente fantastica, preferivo molto  maglioni larghi e vestiti anonimi, attirano molto di meno l'attenzione sul suo magnifico corpo; anche se così era assolutamente abbagliante. Non vedevo l'ora scendesse da quel taxy, stavo iniziando a darmi fastidio anche da solo; una parte di me voleva saltarle addosso, l'altra parte voleva fare pace e poi saltarle addosso. Forse l'unica scelta era che me ne andassi, ma in realtà sapevo che non lo avrei mai fatto: saltarle addosso o no, dovevamo parlare e chiarire subito, prima che la situazione peggiorasse ancora di più. Volevo fare la persona matura per una volta e anche se a volte parlare risulta complicato, non avevo intenzione di evitare una conversazione,  come avevo inconsciamente fatto la volta scorsa; non avrei ripetuto lo stesso errore due volte, non avevo intenzione di perderla definitivamente.
Lei era tutta la mia vita.
Il taxi si fermò e il tassista era sceso per aiutare Bella a svegliare Angela, impresa che risultò molto difficile visto il sonno pesante della ragazza. Denny, così si chiamava il tassista, continuava nel suo intento e ci stava anche riuscendo: - Che te ne pare se facciamo un ' altro giro. Poi ti porterò in un posto bellissimo - disse quella feccia circondandole i fianchi con una mano avvicinandola a se. Io stavo bollendo di rabbia, se non si sarebbe allontanato velocemente da lei avrebbe fatto una brutta fine, - che posto? - chiede Bella innocentemente senza scostarsi da lui, anzi accostandosi sempre di più a lui. - Vedrai ti piacerà - rispose solamente mettendole una mano sul sedere. E a quel punto non ci visti più dalla rabbia e decisi di troncare la loro conversazione che era durata anche troppo. Mi avvicinai velocemente a loro e tolsi la mano di quello lì da quel sederino così perfetto e sodo, che solo io potevo toccare. - Allontanati da lei - sputai fuori rabbiosamente nel modo più spaventoso possibile trattenendo a malapena un ringhio che avrebbe spaccato i vetri del taxi in pochi secondi. - Hei amico calmati, l'ho vista prima io - disse lui molto flebilmente, più per difendere il suo ego maschile che per interesse vero, questo quì non ci voleva, avevo già programmato tutto per scoparmela a dovere e questo quì arriva e se la prende come se niente fosse.
I suoi pensieri di certo non mi aiutavano a mantenere la calma, - levati dai piedi - dissi prendendo Angela con un braccio e trascinando Bella dal polso con l'altra mano, non volevo che stesse con queIla feccia un secondo di più, lei è mia. - Hei, fermati, mi fai male, si può sapere che cavolo sei venuto a fare? - non la ascoltavo nemmeno, ero troppo accecato dalla rabbia, non l'avrei lasciata andare per niente al mondo. Entrati dentro casa poggiai Angela nel divano e poggiai le borse a terra. Dopodicchè mi girai verso di lei, aveva un broncio adorabile,era così sexy e sensuale, sopratutto vestita così. Scommettiamo che nuda è anche meglio, bene! Sto perdendo completamente il controllo di me stesso, avrei tanto voluto prenderla in braccio e farla godere sotto di me, accarezzare quelle magnifiche rotondità, godere del contatto con la sua pelle.
BASTA! Devo assolutamente controllarmi. Dobbiamo chiarire, poi se lei vorrà farò tutto quello che voglio. -Dobbiamo parlare - dissi con voce seria, lei annui e mi fece cenno di seguirla nella sua stanza.
Pov Bella
Era stato fantastico come Edward fosse venuto a difendere il territorio, era così sexy mentre urlava contro il tassista. Avevo una voglia sfrenata di lui, infatti quando mi disse che voleva parlarmi presi la palla al balzo e andai in camera mia. Appena chiuse la porta mi girai verso di lui e con un gesto e lo intimai a parlare. Ma non glie l'avrei data vinta facilmente, oggi dovevo riuscire a fare sesso con Edward Cullen.

Note autore:
Non so se ve ne siete accorti ma in questo capitolo Bella è leggermente ubriaca, no non si era capito, e anche grazie a questo succederanno cose che se fosse lucida non accadrebbero mai, sopratutto gli avvenimenti del prossimo capitolo. Chissà se qualcuno riesce ad indovinare cosa succede hihi. UNO SPOILER A CHI INDOVINA!!
p.s. scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi con la rete e quindi ho dovuto aspettare che finisse il cambio di server, spero continuerete a seguirmi ugualmente ;D
A presto ;D Baci :* iNes <3

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


Capitolo 32 Capitolo 32
Pov Edward

Arrivati in camera chiusi la porta per non disturbare Angela che dormiva sotto, nel caso ci fossero state urla, anche se speravo che tutto si sarebbe aggiustato facilmente. Quando si girò verso di me, presi un po' di coraggio ed iniziai a parlare. - mi dispiace - dissi cadendo a terra per il dolore coprendomi il viso con le mani. Tutto il coraggio che avevo ostentato prima era andato via in un' istante. Non ce la facevo più, mi mancava troppo, ero stato uno stupido a credere di poter sopravvivere senza di lei, - sono stato uno stupido a lasciarti, inoltre dovevo controllare Tanya invece mi sono fatto prendere alla sprovvista, ero venuto lì in quel momento per la mia gelosia, quello lì si stava avvicinando a te e io stavo impazzendo. Non servo a niente, non ne combino una giusta con te. Non riesco ad assicurarmi la tua fiducia, ma non riesco a stare senza di te. Ti prego di perdonarmi per tutti gli errori che ho fatto, dammi un'altra possibilità, per favore. Ti prometto che stavolta non ricommetterò gli stessi errori, cercherò di essere migliore per te, cercherò di cambiare per te, ma fammi provare. Perchè senza di te io non vivo, perchè io ti amo. - conclusi, sapevo già che non mi avrebbe perdonato, anzi possibilmente mi avrebbe riso in faccia e poi mi avrebbe mandato a quel paese. Lei mi venne incontro lentamente, e non capì se fosse per darmi uno schiaffo o per aprire la porta e cacciarmi fuori; ma quello che fece mi stupì enormemente, si raggomitolò contro di me e mi abbraccia.
Mi godo tutto il calore che quel contatto mi dona stringendola forte a me ed aspirando dai suoi capelli il suo fantastico profumo, non sentivo più desiderio di sangue, volevo solo perdermi in lei e non uscirne mai più. Dopo un po' alzò il capo e alzandosi in punta di piedi si sollevò per poggiare le sue labbra sulle mie.
E fu il paradiso. Le sue labbra calde e morbide si muovevano come in simbiosi con le mie. In quel bacio c'era passione, malinconia, amore, tristezza, nostalgia. Si stacco un po' troppo presto allontanandosi come scottata da quel contatto. - Non ci riesco, vorrei farlo ma non ci riesco. Mi hai fatto troppo male per continuare a fidarmi di te come se niente fosse successo. Anche io ti amo, ma non riesco più a fidarmi di te, tu non puoi nemmeno immaginare come mi sono sentita quando mi hai lasciata. Mi sono sentita presa in giro, inadatta, inutile. Se non fosse stato per Mal e Angela non so come mi sarebbe finita. Non riesco a fidarmi di te, perchè ho troppa paura che la storia si ripeta un'altra volta, anche se ho bisogno di te non riesco, perchè hai rovinato tutto, perchè proprio quando stavo cedendo lo hai fatto di nuovo, e anche se so che non volevi farlo non ci riesco. Vattene ora prima che ceda e me ne penta per il resto della mia vita ! - dice subito dopo, guardandomi dritto negli occhi, con quei meravigliosi occhi color cioccolato che si bagnano sempre più di lacrime che scendono a causa mia. Mi incammino verso la porta,staccandomi da lei, ma quando sto per aprirla mi fermo; non posso permettere che finisca tutto, non mi arrenderò così facilmente. - NO - esclamo quasi urlando girandomi verso di lei che mi guarda incredula. - Non me ne andrò da questa stanza prima di aver combattuto come si deve.
Pov Bella
Per fortuna avevo ripreso un po' di lucidità prima di finire per fare veramente sesso con lui. Quando aveva detto quelle parole il mio primo istinto è stato quello di attaccarmi a lui a stile piovra, e di certo il fattore alcool non aveva aiutato affatto. Ero stata una stupida ad ubriacarmi proprio oggi, avrei potuto rovinare tutto, sarei pure potuto morire in pochi secondi se lui avesse perso il controllo; non è così che voglio la mia prima volta, spinta dall'alcool e dalla mancanza, e sopratutto dalla disperazione.
Anche se avrei preferito perdonarlo subito e farla finita, non potevo dimenticare tutto quello che mi aveva fatto patire andandosene. Ciò non vuol dire che mandarlo via sia stato facile, sia perchè era difficile parlargli di quel periodo buio della mia vita, ma sopratutto perchè sapevo di ferirlo. Per quanto lui mi avesse ferito a dismisura più volte, io non riuscivo a fare altrettanto, io non riuscivo  a vederlo soffrire, mi si spezzava il cuore. Ero lì ferma a guardarlo andare via, una parte di me voleva corrergli incontro, abbracciarlo e baciarlo con tutta la forza che avevo, ma per una volta decisi di fare la scelta più matura, anche se difficilissima.
Ad un certo punto si fermo, ed esclamò a gran voce NO!, non riuscivo a capire dove volesse arrivare con questa esclamazione, - cosa vuol dire ? - chiesi io incerta cercando di riprendermi dalle lacrime che continuano a scendere. - Intendo dire che io non me ne andrò, non ti lascierò di nuovo, non mi arrenderò al primo ostacolo. Continuerò a combattere e alla fine tanto farò che riuscirò ad averti - disse avvicinandosi sempre di più e pronunciando tutto con una magnifica voce sensuale. Non so se per mia fortuna o sfortuna suonò il campanello, - ci vediamo piccola - mi disse roco all'orecchio per poi darmi un casto bacio nella guancia e sparire in pochi attimi. Restai un po' imbambolata per poi scendere come un'automa ad aprire a chiunque stesse suonando. Alla fine avrebbe senz'altro vinto lui.


Note Autore:
Ehila, c'è ancora qualcuno xD.
Allora intanto desidero scusarmi per l'immenso ritardo, anche perchè questo capitolo non è nemmeno bellissimo quindi non ho scusanti. Riguardo a questo capitolo questo è il primo "confronto verbale" tra Ed e Bella, ma non sarà l'ultimo, e proprio a questo proposito volevo farvi una domanda :
Secondo voi sto facendo durare troppo questa situazione e quindi dovrei avvelocizzare un po' le cose?
Mi fa piacere sapere la vostra opinione, per sapere se continuare o no, anche poche parole, non per forza un'analisi dettagliata, vi prego quindi di lasciare un piccolo commentino.
Ora vado ;D A presto Baci :* iNes <3

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


Capitolo 33 Capitolo 33
Pov Mal
Ero davanti alla porta di casa di Bella, stavo aspettando che si degnasse di aprirmi; avevo un sacco di cose da raccontarle. Dopo un bel po' di tempo qualcuno venne ad aprire, ma rimasi leggermente scioccata da quello che vidi. Mi ritrovai di fronte un Bella stordita, mezza ubriaca e vestita in maniera assurda e sexy, anche se devo dire che almeno da ubriaca il suo senso dell'abbinamento funziona bene. - Non ci posso credere, hai finalmente capito come abbinare dei vestiti e apparire presentabile - esclamo forse un po' troppo forte, ma non mi fa nemmeno finire di parlare che mi tappa la bocca con una mano poco elegantemente lamentandosi per il volume alto della mia voce. A parte ai vestiti però era orribile, occhiaie marcate con residui di trucco ormai irrecuperabile e un odore nauseante di birra.
- Dov'è Angela? - chiesi cercando di capire come Bella si sia ubriacata.
Erano le sei del mattino, sembrava non aver dormito nemmeno un po' e oggi c'era pure scuola, e non ci poteva di certo andare così. Per poi non parlare che a momenti sarebbe arrivato il padre e avrebbe rovinato i miei progetti mettendola in punizione.
Mi sorpresi molto della maturità del momento, molto probabilmente in questo momento per qualche strano incantesimo ci eravamo scambiati i ruoli.Di solito è lei quella matura, quella razionale;sono io quella immatura, impulsiva e scalmanata. Sto cambiando molto da quando sono quì a Forks, non riesco a crederci, in questo periodo ci sono tante novità, tanti cambiamenti.
A New York non avrei mai accettato un appuntamento, non avrei mai legato così tanto con delle persone, non avrei mai frequentato gente del genere, non mi sarei mai preoccupata tanto per qualcuno; e sopratutto non avrei fatto una scenata ad un ragazzo, peraltro bellissimo, solo perché avesse fatto soffrire un'amica, in realtà non avevo nemmeno vere amiche ma sorvoliamo. Tutte queste azioni ad occhi esterni potrebbero sembrare normali, spontanee, naturali; tutte queste emozioni e situazioni che vivo ogni giorno potrebbero sembrare la quotidianità di una persona. Ma io non sono mai stata così, me ne sono sempre fregata degli altri, l'unica persona che consideravo amica forse era mia madre, e a volte nemmeno lei sembrava capirmi. Solo ora potevo dire di aver iniziato a vivere la mia vita sul serio.
 E non mi pento affatto di questo cambiamento.
Venni riportata al mondo reale da Bella che mi passava la mano davanti, malgrado fosse sbronza in quel momento era molto più lucida e reattiva di me; tutte quelle riflessioni erano state come una giornata di sole in questo buco di paese, una cosa che non mi sarei mai aspettata, e ora ammettere anche solo a me stessa queste cose risultava un'impresa molto più facile di quanto potessi pensare. - Si può sapere che ti prende, è da più di dieci minuti che cerco di farti riprendere da questo tuo stato di oblio. Mi vuoi ascoltare, e finalmente dirmi il perché sia venuta quì? - mi sbraitò contro, si vedeva che non era abituata all'alcool era diventata completamente intrattabile.
- Hey calmati, intanto fammi entrare che qua fuori si gela - dico superandola e accomodandomi nel divano, notando un' Angela che non mi sarei mai aspettata di vedere; addormentata più nuda che vestita e nelle stesse condizioni di Bella se non peggio, almeno lei è sveglia. -Secondo potrei sapere perché cavolo siete vestite così e dove siete state ubriache come siete? - chiedo molto dubbiosa, ascoltando attentamente il racconto dettagliato di Bella, che a malapena indica il luogo e qualche descrizione sugli avvenimenti molto vaga; preparandomi a formulare la terza domanda, perché c'è sempre una terza domanda. - Ora dovresti dirmi qualcosa tu - continua lei dopo il suo "racconto", ecco trovata la terza domanda. - No prima devi rispondere alla terza domanda: dove hai trovato questo vestiti ? - chiedo iniziando a preoccuparmi visto che nel racconto non erano compresi; - O. Mio. Dio. Ho fatto una cavolata, credo di averli rubati, devo assolutamente tornarli prima che torna mio padre - esclama mettendosi una mano ai capelli, come se si fosse ricordata solo ora questo piccolo dettaglio. Ma come se si sentisse chiamato l'ispettore Swan entro dopo pochi secondi dalla sua affermazione, e non potei evitare di notare il tremore di Bella così senza nemmeno pensarci  mi avvicinai un po' a lei per confortarla con un caldo abbraccio.
Pov Bella
Mi sorpresi non poco quando percepii le braccia di Mal avvolgermi, non era sicuramente un gesto "da lei"; ma malgrado tutto non esitai nemmeno un secondo a ricambiare il gesto.
Quando mio padre entrò in salone ci trovò così, e aveva una faccia esitante buffissima, tanto che non ci misi molto a scoppiare a ridere seguita da Mal. - Qualcuno mi può per favore che sta succedendo quì? - chiese ad un tratto Charlie avvicinandosi sospettoso, ma non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che continuò :- Bella si può sapere perché sei ubriaca e conciata così? E' colpa sua ?- chiede indicando Mal. - Non è colpa sua, sono stata io, ero con Angela e abbiamo bevuto un po' poi siamo uscite - dico cercando di convincerlo, se proprio  dobbiamo dare la colpa a qualcuno il responsabile è Edward. Anche se alla fine la colpa era mia. Dovevo prendermi le mie responsabilità non dirottarle sugli altri, così iniziai a raccontare tutto ciò che mi ricordavo, compresa la parte dei vestiti; e attendevo la sua punizione.
- Noi ne parliamo dopo con calma intanto preparati per la scuola e riportate a casa Angela - io annui in risposta e salì sopra per fare la doccia.

***

Dopo aver svegliato Angela e fatto in modo di farla sembrare normale iniziai a prepararmi per la scuola, erano già le otto meno venti e stavo aspettando che arrivasse Mal visto che la mia macchina era ancora a Port Angeles. Decisi di chiamarla visto che non si faceva ancora vedere, mi rispose dopo tre squilli, - fatti accompagnare da tuo padre io perdo tempo - mi disse per poi chiudere subito il telefono; sembrava molto arrabbiata, boh chissà che le era successo. Non ebbi il tempo di pensare altro che sentì un urlo di mio padre provenire da sotto. Mi fiondai per le scale spaventata per quello che sarebbe potuto succedere; ma non mi sarei mai aspettata la scena che mi si presento davanti.

Note Autrice:

Allora mi dispiace se in questo periodo non ho aggiornato ma sono stata molto occupata e stanca, infatti ho avuto pochissima ispirazione.
Questo capitolo non è un granché, non è né lungo e nemmeno particolarmente bello. Spero che vi piaccia almeno un po' .
Il prossimo capitolo spero che arrivi più in fretta, anche se non ne sono poi così sicura xD
Ho due domande da farvi:
1 secondo voi cosa vede Bella
2 Perché c'è una frase sottolineata in grassetto?
Spoiler per chi indovina almeno una delle due domande ;D

A presto ;D Baci :* iNes

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


Capitolo 34 Capitolo 34
Pov Bella

Mio padre era fuori imbufalito che urlava contro un' Edward piuttosto divertito. Dopo pochi attimi mio padre si girò verso di me, - che ci fa lui quì? - mi chiese non tanto gentilmente; - chiedilo a lui, io non ne ho più pallida idea - affermo sicura di me;anche io mi sono chiesta la stessa cosa appena l'ho visto, forse non scherzava quando diceva che non si sarebbe arreso. Il mio cuore perse un battito a questa rivelazione mentre la mia mente faceva di tutto per sembrare indifferente. Oddio, menomale che non può leggermi nel pensiero. - Sono venuto per accompagnarti a scuola - afferma lui tranquillissimo, - e chi ti ha chiesto di accompagnarmi? - domando io, - non posso offrirmi? - chiede con una faccia da schiaffi; - NO - affermo decisa io, per poi girarmi verso mio padre; - potresti accompagnarmi per favore, ho sentito Mal e ha detto che non poteva venire -. Lui in risposta e mi guarda desolato dicendo che ha un'emergenza in centrale e quindi non può, - ok, vuol dire che andrò a piedi- rispondo io, non ho intenzione di andare con lui. - Non se ne parla, c'è freddo e potresti cadere e farti male; so che me ne pentirò, accetta questo passaggio, ma al ritorno vai con Mal -. Cosa? Mio padre mi sta obbligando a salire in macchina con lui? Annuisco, anche se non lo ascolterò; lui sale in auto e si avvia per la centrale. Edward si avvia per aprirmi lo sportello ma io non ho alcuna intenzione di salire in macchina con lui e iniziò ad avviarmi a piedi; peccato che non ho tempo nemmeno di arrivare davanti a casa di Mal che fui bloccata da una forza sovrumana, la voglia di stringermi nelle sue braccia è infinita, ma devo controllarmi.
- Lasciami - mi lamento cercando di forzare la presa, lui però invece di mollare la presa mi gira in modo di incatenare i nostri sguardi; e a quel punto non riesco a spostare lo sguardo. Quegli occhi d'ambra così magnetici, così espressivi che mi pregavano di abbracciarlo; - vieni con me - mi dice piano con voce supplichevole, e mi ritrovo senza nemmeno sapere come ad annuire e a seguirlo verso la macchina. La verità è che sono troppo debole, e non sto parlando della mia forza fisica, lui è il mio punto debole; - non ti abituare Cullen, e sbrigati che sono già meno dieci - dico fredda guardando fuori dal finestrinocercando inutilmente di recuperare il mio comportamento distaccato, -solo se mi prometti che verrai con me pure al ritorno - dice lui con la sua solita voce melodiosa e perfetta. Nemmeno morta, - ok - rispondo, sapendo comunque che non lo farò; - perché questa voglia di accompagnarmi? - chiedo giusto per non stare in completo silenzio, - Alice mi ha detto che se non sarei venuto ti saresti fatta male e per quanto Carslile ha voglia di vederti non credo che l'ospedale sia il luogo più adatto; inoltre ti ho già detto che non mi arrenderò presto - rispose deciso e sicuro sopratutto nell'ultima parte. Ho avuto la conferma che volevo, ma non so se esserne entusiasta o preoccupata. Il resto del tragitto lo passammo in silenzio, cosa poi nemmeno tanto strana visto che duro meno di cinque minuti; qualcosa si era inevitabilmente rotto tra noi, e non potevo fingere non fosse successo niente. Se questo sarebbe successo prima, sarei salita di mia spontanea volontà e avremmo parlato di tutto fino all'arrivo in classe; per questo stare con lui mi faceva così male, perché non era più nulla come prima.
Arrivati a scuola scesi dalla macchina prima che lui potesse venire ad aprire, non avrei sopportato quel gesto che mi ricorda così tanto il passato, il passato che molto probabilmente non avrei più riavuto; mi avvicinai velocemente ad Angela che stava chiacchierando con Alice. Mandai un' occhiataccia ad Alice e salutai Angela, c'erano quasi tutti mancava solo Emmet; rivederli tutti insieme mi fece un certo effetto. La ferita non era ancora rimarginata del tutto, ma per loro sembrava non essere cambiato niente : Alice era sempre solare e pazza, Jasper sempre chiuso e riservato e Rosalie altezzosa come sempre. L'unica cosa che era cambiata ero io. - Come mai siete quì? Credevo che avreste dovuto sbrigare delle pratiche prima di continuare a frequentare - chiesi io sinceramente curiosa; a rispondermi fu Rosalie : - infatti, io sono quì per questo Alice e Jazz sono venuti solo per salutare; ora devono andare da Jenks - solo ora noto l'abbigliamento elegante di Alice e Jazz non proprio adatto ad una giornata di scuola. - E tu allora perché sei venuto - dico girandomi verso Edward, poteva venirmi a prendere Alice, avrei preferito persino Rosalie. - Te l'ho già detto - rispose; e non ebbe modo di continuare visto che venne interrotto da Jessica e Lauren, fu la seconda a parlare per prima, - allora siete tornati veramente - esclamò con il suo solito tono fastidioso  mangiandosi con gli occhi Edward, cosa che mi infastidì molto, - dovremmo fare un'uscita tutti insieme per festeggiare l'evento - continuò Jessica, e io che credevo che i vampiri incutessero timore, - non saprei, magari ne parliamo un'altra volta perché io devo andare - disse Alice allontanandosi seguita da Jazz.
Fortunatamente suonò la campana quindi mi avviai seguita da Angie verso le nostre classi. La mia prima lezione è Inglese e l'avrei dovuta condividere con Mal, se fosse venuta. Dopo venti minuti circa arrivò Mal e si venne a sedere vicino a me, - fingi di stare male - mi sussurrò dopo pochi minuti, - perché dovrei? - chiesi, - devo parlarti - disse solamente. Feci come mi aveva detto, ero molto curiosa e il professore stava interrogando. Finita la scenetta eravamo nel cortile della mensa sedute su una panchina sotto ad un 'albero.
- Che succede ? - . - Succede che ho scoperto una relazione clandestina tra Ramona e Charlie - mi spiega, io sgrano gli occhi per la sorpresa, mi sarei aspettata di tutto ma non questo; non ero preparata ad una notizia del genere, non sapevo nemmeno se considerarla una buona cosa o no. - E lei vuole che accetti tutto come se niente fosse - continua ancora più nervosa, - tu credi che sia normale, la becco a letto con il padre della mia migliore amica e vuole che lo rispetti come parte della famiglia , ma perché mi guardi così? - dice accorgendosi del mio sguardo stupito, - non credevo di essere così importante per te - dico sinceramente stupita, - certo che sei importante per me - dice avvicinandosi ed abbracciandomi; mi godo il contatto, mi fa stare bene e mi sento finalmente normale con delle amiche, più o meno, normali come un'adolescente normale.
Ma sono così sicura di voler essere normale?


Note autore:

Allora scusate per l'enorme ritardo ma tra una cosa e l'altra non trovavo mai il tempo di postare. Ho provato a correggerlo più che posso visto che gli ultimi capitoli sono stati pieni di errori e presto rivedrò anche i precedenti.
Ma ora parliamo del capitolo come vedete è un capitolo più che altro di passaggio infatti è pure piuttosto breve. Godetevi questi capitoli di tranquillità prima che l'inferno si scateni ;D
Ora vado, ma volevo prima chiedervi un vostro parere: cosa ne pensate di Charlie e Ramona?
A presto ;D Baci :* iNes <3

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Capitolo 35 VI PREGO DI LEGGERE SOTTO ^-^
Capitolo 35

Pov Charlie

Ho veramente toccato il fondo: ho mentito a Bella, l'ho praticamente costretta ad andare in macchina con il damerino.Avevo una paura folle, poteva succedere di tutto: potevano fare pace, poteva provare ad approfittarsi di lei; poteva fare di tutto e sono stato io a dargli questa opportunità. Non sono ceco e nemmeno stupido, capisco perfettamente che lei ha un debole per quello lì, e io non posso farci niente. Cercai di smettere di pensare, ma non era facile, mi concentrai su cosa indossare. Dopo la vera emergenza a lavoro avevo il resto della giornata libera, avrei dovuto passare il resto della giornata con lei e non potevo mica restare in divisa da poliziotto .
Non mi sarei mai aspettato di ritrovare l'amore ora, anzi non mi sarei aspettato di ritrovare l'amore e basta; pensavo che la mia vita sentimentale fosse finita con Reneè; sono terrorizzato come un ragazzino alla sua prima cotta, per questo ho esitato all'inizio; non ho proprio voglia di restare scottato un'altra volta. Venni riportato alla realtà quando sentì il telefono squillare, era lei : - Scusa per il ritardo ma Mal voleva spiegazioni per ieri sera - - non ti preoccupare. -
Ieri sera Malorie ci aveva beccati in atteggiamenti piuttosto intimi, non lo stavamo proprio facendo ma ci mancava davvero poco; se ne era andata subito e una decina di minuti dopo l'avevo trovata a casa a parlare con Bella ubriaca, dovevo ancora pensare ad un modo per punirla; non me lo sentivo di essere troppo duro. Ho paura che se la punissi troppo duramente iniziasse a ribellarsi o peggio tornasse come subito dopo il suo maledetto diciottesimo compleanno; sono ancora all'oscuro di cosa è successo in quei due giorni che hanno preceduto la disperazione della mia piccola Bells, ma so solo che se avessi avuto la pistola sottomano avrei ucciso quello spocchioso stamattina stesso. Sono stato molto assente in questi giorni, mi sento un verme sto anteponendo la mia vita sentimentale a mia figlia; ma non voglio perdere nemmeno un secondo visto che non so ancora se durerà. Questo è un altro motivo per cui Bella è ancora all'oscuro di tutto, sempre che Mal non abbia deciso di parlare. - So che ci saremmo dovuti incontrare a Port Angeles, ma ho fretta di parlarti potresti venire da me? E' importante- disse seria, ho paura che la fine sia vicina, molto vicina; io accetto e mi preparo al peggio.
Pov Mal
La scuola era finalmente finita, ed ora era arrivato il momento della verità; avevo detto a mia madre che se voleva continuare la sua storia con Charlie doveva essere sicura che fosse un cosa seria, non volevo vederla soffrire ancora e sopratutto non volevo partire ancora.
Infatti malgrado il mio diciottesimo compleanno si stesse avvicinando sempre di più non sentivo più il bisogno di tornare a New York, al massimo avrei fatto un viaggetto di qualche giorno per chiudere definitivamente quel capitolo della mia vita. Non voglio più lasciare Forks, sto bene quì a dispetto dei miei catastrofici pronostici dell'inizio : ho amici, mi sono ambientata, non ci sono persone che rompono e sopratutto sto iniziando a vivere e capire veramente le cose importanti della vita.
Avevo raccontato tutto a Bella dei nostri genitori, o almeno quello che sapevo, e avevamo deciso di comune accordo che saremmo andate a casa mia per parlarne insieme a quest'ultimi. Non è stato facile convincere Edward a lasciarla venire con me, era deciso  ad accompagnarla lui e ci abbiamo messo una mezz' oretta buona per convincerlo; ma finalmente eravamo arrivati.
Ora ci aspettava l'ignoto, questa non sarebbe stata una decisione da niente e anche se non  era una nostra decisione avrebbe comunque cambiato le nostre vite per sempre.

Note Autore:
Dopo un sacco di tempo sono riuscita finalmente a postare, spero che questo capitolo vi piaccia.
Ho cercato di entrare un po' nella testa di Charlie ma non so cosa me ne sia uscito. Questo ovviamente è un capitolo di passaggio malgrado sia anche abbastanza importante perché spiega un paio di cose.
Spero di riuscire ad aggiornare presto ma non vi assicuro niente perché devo ancora scriverlo da zero e non ho più capitoli pronti.
SPAZIO PUBBLICITà:
Ho iniziato in collaborazione con un'amica una storia sul fandom di Harry Potter, non so chi di voi sia interessato ma vi prego di passare anche solo per dare un'occhiata. Vi lascio la presentazione così sapete di cosa si tratta :

●Contro le orme del passato● - Ultimo capitolo
Vi siete mai chiesti cosa successe dopo la prima guerra magica? Cosa successe ai figli dei nostri eroi? Noi si, e abbiamo cercato di scrivere come noi vediamo questo periodo, con una storia d'amore fuori dal comune, per l'appunto contro le orme del passato.
Niente è come sembra in questa storia, la famiglia potrebbe rivelarsi poco importante confrontata al vero amore.
Il vero amore supera ogni ostacolo e questa storia ne è la prova!!
[ Autore: ines_chicca ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Nuovo personaggio ]
[ Pubblicata: 20/06/11 ] [ Aggiornata: 26/06/11 ] [ Note: What if? ] [ In corso ]
[ Categoria: Libri > Harry Potter ] [ Contesto: Nuova generazione ] [ Leggi le 1 recensioni ]
SPERO CHE DARETE UN'OCCHIATA :D
Baci :* iNes

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


Capitolo 36 Capitolo 36
Pov Bella

Fortunatamente Mal mi aveva aiutata a scampare ad Edward, eravamo dirette a casa sua per sapere cosa i nostri genitori avessero deciso. A lei sembrava non andare giù per niente questa relazione. Io non ci trovavo niente di male, anzi ero felice che finalmente mio padre iniziasse a rifarsi una vita, sapevo che aveva sofferto molto per mia madre e non mi dispiaceva rivederlo felice. L'unica mia paura era che rimanesse deluso un'altra volta, ora sapevo cosa si provava ad essere lasciati dalle persone che si ama e non lo auguravo nemmeno al mio peggior nemico.
Malgrado questa mia paura ero fiduciosa e pensavo positiva, era da quella cena a casa di Mal che sospettavo qualcosa anche se non ne avevo mai parlato con lui e Ramona mi sembrava davvero una brava persona;  era sempre stata molto gentile con me e avere Mal come sorella non mi sarebbe affatto dispiaciuto. Dovevo inoltre considerare che forse mi sarei goduta la mia famiglia molto più a lungo visto i catastrofici risvolti della mia storia con Edward. Inutile dire che provai subito una fitta a quel pensiero, ma mi consolavo col fatto che non avrei dovuto dire addio a nessuno e almeno per ora me lo sarei fatto bastare.
Entrammo in casa e lo spettacolo che ci si parò davanti appena entrammo in salotto  fu davvero scioccante...  erano entrambi "sdraiati" in  un divano dall'aspetto comodo e costoso, e si stavano scambiando effusioni tanto caste che Ramona era in intimo. Scoppiai a ridere mentre Mal mi guardava abbastanza contrariata, appena si accorsero della nostra presenza si girarono verso di noi fermandosi e coprendosi come potevano; prima non avevo notato che mio padre fosse a petto nudo, era quasi completamente coperto da lei. - Noi eravamo venute per parlarvi insieme e prendere una decisione insieme e voi vi fate trovare così? - domanda Mal urlando imbufalita, secondo me sta proprio esagerando, inutile dire che mio padre era color porpora ormai. Ramona, probabilmente più abituata alle scenate di sua figlia, rispose subito a tono - smettila di essere così dura, non stavamo facendo niente di male; volevi parlare parliamo - dice tranquilla mentre si riveste passando la maglietta a mio padre. Non mi sono sfuggite le occhiate adoranti di quest'ultimo verso di lei, ora la mia paura sta superando le mie certezze, ho troppa paura che soffra di nuovo. Lui inoltre ci era pure già passato e aveva sofferto per anni per Reenè, non volevo che si ripetesse tutto bastavo io a soffrire. Ci sedemmo tutti insieme nel divano, il primo a parlare fu a mio padre rivolgendosi a me: - mi dispiace che hai dovuto scoprirlo così, io volevo dirtelo ma non era ancora una cosa definitiva e poi avevo paura della tua reazione e che te ne andassi, eri già abbastanza triste per Edward e non volevo aggiungere - ma non lo feci concludere interrompendo la sua voce colpevole, - Papà ho capito e fai bene, sta tranquillo non  c'è l'ho con te, anzi sono felice, l'unica arrabbiata quì è Mal - dico io ridacchiando, del grugnito di Mal.

Pov Mal
Perfetto. Ci mancava solo Bella a prendermi in giro, era una cosa seria e lei la prendeva sul ridere, ma lei d'altronde non sapeva la sfortuna di mia madre in campo sentimentale , non sapeva che ci sarebbe stato il rischio che me ne andassi; e io non volevo più andarmene.
- Mamma cosa avete deciso? - chiedo infine con tono serio, mia madre prende un profondo respiro prima di emanare il verdetto verbale: - abbiamo deciso di comune accordo di provarci, andando per gradi ma prima vorremmo sapere cosa ne pensate voi due. - concluse infine mia madre con tono preoccupato, spaziando lo sguardo tra me e Bella . Fu lei la prima a rispondere : -Per me va bene, purché voi siate felici; alla fine i genitori siete voi non noi. Spero che funzioni, non dovete preoccuparvi di noi e perdere questa opportunità per essere felici. - notò un luccichio nei suoi occhi mentre dice queste parole, e non sono stata l'unica a notarlo, credo che dire queste parole le abbia fatto male visto i suoi problemi di cuore; forse è solo questo il problema io non posso capirli perché non ci sono mai passata a differenza loro.
Ora tutti stavano guardando me aspettando il mio verdetto finale. - Va bene provateci, ma vi avviso che se non funziona non sono intenzionata a partire .- concludo finendo per sorridere alla vista delle faccie rilassate di tutti. - A un solo patto però - dico interrompendo i due piccioncini che stavano iniziando a trombare un'altra volta;  - Bella verrà con me la prossima settimana a New York - dico e tutto sembra fermarsi.
I volti interrogativi di tutti mi fissano e così inizio a spiegare cercando di anticipare le loro domande: - La prossima settimana faccio finalmente diciotto anni e vorrei festeggiare in grande stile a New York e non in questo buco di paese, però voglio che lei venga con me. Ormai è come una sorella per me, e se continuerete di questo passo lo diventerà a tutti gli effetti, e inoltre ho bisogno di aiuto per preparare e così non resterà sola a deprimersi, e voi potrete fare i piccioncini senza noi tra i piedi. - Spiego cercando di fare passare in secondo piano l'affetto che ho inevitabilmente espresso con questa frase.
- D'accordo ma quando torna Bella è in punizione, quindi goditi questi giorni di libertà che per un mese non potrai uscire di casa. - dice Charlie con finta voce burbera, sono sicura che non dice sul serio, lo fa solo per fare il duro con mia madre. Alla fine on era andata così male potevo accettare che mia madre stesse con Charlie e in più avevo persino trovato un'accordo per New York.
Questa giornata è iniziata nel peggiore dei modi ma finita in uno dei migliori immaginabili.


Note autore:
Scusate se è passato tutto questo tempo per questo capitolo, ma non è stato facile renderlo minimamente accettabile. Come vedete quì la famigliola felice decide un compromesso. Una cosa che ricordo per chi ha perso il conto dei giorni, in questo capitolo è Lunedì.
Ora mi sento gentile e voglio offrirvi un piccolo spoiler del prossimo capitolo :
RECENSITEE!!!

SPAZIO PUBBLICITà:

Ho iniziato in collaborazione con un'amica una storia sul fandom di Harry Potter, non so chi di voi sia interessato ma vi prego di passare anche solo per dare un'occhiata. Vi lascio la presentazione così sapete di cosa si tratta :

●Contro le orme del passato● - Ultimo capitolo
Vi siete mai chiesti cosa successe dopo la prima guerra magica? Cosa successe ai figli dei nostri eroi? Noi si, e abbiamo cercato di scrivere come noi vediamo questo periodo, con una storia d'amore fuori dal comune, per l'appunto contro le orme del passato.
Niente è come sembra in questa storia, la famiglia potrebbe rivelarsi poco importante confrontata al vero amore.
Il vero amore supera ogni ostacolo e questa storia ne è la prova!!
[ Autore: ines_chicca ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Nuovo personaggio ]
[ Pubblicata: 20/06/11 ] [ Aggiornata: 26/06/11 ] [ Note: What if? ] [ In corso ]
[ Categoria: Libri > Harry Potter ] [ Contesto: Nuova generazione ] [ Leggi le 1 recensioni ]
SPERO CHE DARETE UN'OCCHIATA :D
Baci :* iNes

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


Capitolo 37 Leggete sotto!!!
Capitolo 37
Pov Bella
Dopo la conversazione siamo andati a casa mia per lasciarli festeggiare come meglio credono, inoltre Mal mi deve ancora raccontare del suo appuntamento e io sono curiosissima di sapere com'è andata, oltre ad essere ovviamente preoccupata per il grande punto interrogativo che è ancora Pete. Ma con mia somma sorpresa davanti a casa mia c'era ferma una macchina rossa dall'aria vecchia anche se mantenuta bene. Appoggiato ad essa ci stava Jacob Black, era così concentrato che non si era nemmeno accorto della nostra presenza, così mi avvicinai e gli passai la mano davanti agli occhi; si riprese dai suoi pensieri e mi guardo per un paio di secondi. -Ciao Bells, come va?- mi salutò lui stringendomi in un'abbraccio delicato nonostante la sua mole;- ehi cugino esisto anche io - interviene Mal prima di riuscire a parlare dandogli dei pugni nella schiena che lo fanno ridere. - Lo so mostriciattolo, ma stavo prima salutando Bella, daltronde è per lei che sono quì mica per te - risponde divertito Jake staccandosi da me e guardando entrambe, Mal gli fa una linguaccia a cui lui risponde e finalmente mi decido a parlare anche io. - Tutto bene, ma che ve ne pare se entriamo dentro, ho un po' freddo - dico io iniziando ad incamminarmi verso la  porta. Dopo essere entrati tutti inziamo a parlare del più e del meno fino a quando il mio cellulare non suona. Lascio gli altri due a parlare e rispondo, è Alice: - Bella domani verrai a casa mia perchè Esme e Carslile ti vogliono vedere. Ti passo a prendere alle cinque - dice per poi chiudere senza darmi il tempo di rispondere. Poso il telefono e mi risiedo nel divano con gli altri, non sapendo della sorpresa che mi aspetta domani.
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Stavo uscendo dalla classe di letteratura e vengo subito affiancata da Mal e Angie, ed è parlando del più e del meno con loro che arrivo al parcheggio; non avevo ancora avuto il tempo di recuperare la mia auto, quindi anche oggi sarei tornata con Mal. Mi dispiaceva veramente darle questo affizzio anche se lei non si lamentava mai; era veramente cambiata dagli inizi. Appena arrivate al parcheggio ancora pieno di macchine, una in particolare mi colpì, la volvo di Edward era posteggiata proprio davanti a noi ; davanti ad essa c'era lui con il suo solito mezzo sorriso, splendido come sempre che non sembrava aspettare che me. Non era possibile, avrei già dovuto stare con lui oggi pomeriggio, non volevo nessun'anticipo: era già abbastanza difficile controllarsi dal saltargli addosso a casa sua, figuriamoci in macchina. - Certo che quello lì non si arrende facilmente - commenta seccata Mal, - secondo me è meglio se vai con lui, così te lo togli dai piedi - continua Angie, - dovrò già vederlo oggi pomeriggio a casa Cullen, anche nel ritorno no! - Esclamo per rispondere ad entrambe, così continuò la mia strada per arrivare alla macchina di Mal, che guardacaso è proprio posteggiata lì accanto, e apro lo sportello; ma vengo fermata da una mano ghiacciata e delicata che mi blocca il polso per impedirmi di aprire la portiera. Quel minimo contatto mi invade l'intero braccio di scariche, ha dell'incredibile che ogni nostro minimo sfioramento mi provochi questo. Cerco di riprendere lucidità prima di restare fregata in qualche trabocchetto;
- Bella, posso avere l'onore di accompagnarti a casa? - mi dice lui con il suo tono sensuale e vellutato a cui è quasi impossibile dire di no. Ma malgrado questo scuoto la testa, mi libero il braccio e salgo velocemente in macchina seguita da Mal che parte subito facendo rombare il motore della sua macchina.
Quando mi giro quello che resta di lui è solo un'espressione delusa e un braccio a mezz'aria fermo dove fino a pochi attimi prima c'era il mio polso.
*********************************
Quando suonò Alice per venirmi a prendere avevo appena finito di prepararmi, avevo deciso di cambiarmi, per una volta sarei sembrata almeno un po' meno sciatta del solito in confronto alla loro inumana perfezione.

Bella casa Cullen
Bella casa Cullen di inesi

Avevo chiesto pure aiuto a Mal per questo scopo e dopo avermi prestato qualcosa mi ha truccato leggermente, devo dire che alla fine il risultato mi piace; Mal è convinta che lo avessi fatto per Edward, ma non mentivo quando dicevo che lo stavo facendo per sentirmi più a mio agio. Quando salì in macchina l'occhiata soddisfatta di Alice mi rincuorò molto, almeno non si sarebbe lamentata del mio abbigliamento tutto il tempo. Parlando del più e del meno arrivammo a casa Cullen in meno di 5 minuti, e dopo aver posato la macchina in garage, stranamente c'era qualche macchina in più, ci avviammo fino al salone dove l'intera famiglia mi attendeva accompagnata dalle due bionde del locale e da una ragazza con un berretto di lana in testa.
Il primo a parlare è Carslile che fa le presentazioni: Irina, è la ragazza con il berretto di lana e Kate e Tanya invece sono quelle della festa. Loro sono le "cugine" di Denali, e a detta di Kate sono venute quì per spezzare la monotonia e fare visita ai Cullen, secondo me sono venute solo per rovinarmi la vita. Almeno ora so il nome della mia rivale, infatti la ragazza che ha baciato Edward in discoteca, si chiama Tanya; ed ovviamente non ci sono paragoni tra me e lei, è assolutamente bellissima, con un fisico statuario e slanciato e un viso di una bellezza glaciale e spaventosa. - E tu chi saresti? - chiede Tanya, davvero molto simpatica commento fra me e me, ma non ho nemmeno il tempo di parlare che Alice interviene, - lei è Bella, ed è come una sorella per me quindi attenta a come ti comporti - esclama con voce minacciosa ; - come ti permetti? - risponde lei rabbiosa. Io cerco di intervenire ma anche stavolta vengo interrotta, da Edward stavolta, - non credi che dovresti stare zitta? Ricorda che se non fosse per Carslile in questo momento ti troveresti senza un braccio. - sibila minaccioso, non capisco niente, e sopratutto non capisco queste reazioni così rabbiose contro quelli che loro definiscono parenti. La discussione continua ma a voce così bassa che non riesco nemmeno a sentire cosa sta succedendo e quindi prima che inizino a lottare tra loro decido di intervenire anche io. - Vi ricordo che sono ancora quì - dico con voce calma, malgrado mi inizino a preoccupare i ringhi che sento; ma non mi sarei di certo aspettata che a rispondermi sarebbe stata Tanya : - zitta puttanella - disse con astio puro. E fu l'inizio della fine, i tre iniziarono a lottare, Esme mi era comparsa davanti e mi ha portato in cucina mentre tutti cercavano di interrompere il litigio prima che qualcuno si facesse male sul serio.
Nemmeno cinque minuti che ero in quella casa e avevo già combinato un casino.

Nota autore:
Eccomi quì, scusate per il ritardo ma ho avuto un repentino calo di ispirazione; per farmi perdonare il capitolo è più lungo del solito e spero che vi piaccia.
Come vedete ho adottato la tecnica di parlare solo dei momenti più importanti, se no questo capitolo sarebbe stato eterno o spezzetato in almeno 3 parti.
Attendo i vostri commenti sperando che siano numerosi ;D
Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e spero che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il link e la trama:


Skyscraper dreams
New York una delle città più famose e globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova "famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi catapultata nel mondo della superficialità e delle apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life ] [ Capitoli: 1 ]  
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 0 recensioni ]

Spero che vi piaccia e ci facciate un salto ;D
Baci :* iNes <3


SPAZIO PUBBLICITà:
Ho iniziato in collaborazione con un'amica una storia sul fandom di Harry Potter, non so chi di voi sia interessato ma vi prego di passare anche solo per dare un'occhiata. Vi lascio la presentazione così sapete di cosa si tratta :

●Contro le orme del passato● - Ultimo capitolo
Vi siete mai chiesti cosa successe dopo la prima guerra magica? Cosa successe ai figli dei nostri eroi? Noi si, e abbiamo cercato di scrivere come noi vediamo questo periodo, con una storia d'amore fuori dal comune, per l'appunto contro le orme del passato.
Niente è come sembra in questa storia, la famiglia potrebbe rivelarsi poco importante confrontata al vero amore.
Il vero amore supera ogni ostacolo e questa storia ne è la prova!!
[ Autore: ines_chicca ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Nuovo personaggio ]
[ Pubblicata: 20/06/11 ] [ Aggiornata: 26/06/11 ] [ Note: What if? ] [ In corso ]
[ Categoria: Libri > Harry Potter ] [ Contesto: Nuova generazione ] [ Leggi le 1 recensioni ]

SPERO CHE DARETE UN'OCCHIATA :D

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


Capitolo 38 Capitolo 38
Pov Bella
- Quanto mi sei mancata cara - disse Esme prima di avvolgermi in un caloroso abbraccio, risposi senza pensarci due volte, ne avevo bisogno dopo la scena di poco prima. - mi dispiace - dissi con un filo di voce staccandomi lentamente  da quella che ho sempre considerato la mia seconda madre. - di cosa tesoro? - mi chiede apprensiva, sedendosi nello sgabello dell'isola della cucina; - per quello che sta succedendo di là - dico sedendomi accanto a lei. - Non è colpa tua, sono loro che stanno reagendo così, tu non centri niente - dice cingendomi la spalla con un braccio con fare materno. - Da quando mi conoscete non faccio che crearvi problemi uno dopo l'altro - dico mesta, - tu hai migliorato le nostre vite, non peggiorato; ricordatelo sempre - dice prima di alzarsi invitandomi a fare altrettanto, - sembra che di là abbiano finito - io mi alzo e le sorrido, e seguendola torno in salone.
Erano riusciti a separarli anche se continuavano a guardarsi con astio, Carslile si avvicinò chiedendomi scusa per lo spettacolo a cui mi avevano fatto assistere, anche Edward ed Alice si scusarono mentre Tanya rispose in tutt'altro modo: - non chiederò mai scusa per qualcosa che non ho fatto, e se proprio vuoi saperlo credo proprio che te ne dovresti andare; questo non è il tuo mondo e forse è meglio che torni a casa tua. -, - Tanya ora basta, non ti permetto di comportarti in questo modo in casa mia; quindi sei pregata di andartene subito. E non provare a tornare prima di aver chiesto scusa a tutti. - rispose con autorità Esme lasciando di stucco tutti, lei sbuffo ed uscì imbufalita, pochi secondi dopo si sentì un rombo di una macchina che andò a poco a poco a scemare. Era finita per ora.
- Vorrei scusarmi per il comportamento di mia sorella, è sempre così quando qualcosa non le va giù, vedrete che le passerà - parlò per la prima volta Irina che fino ad ora era rimasta in disparte.
*********************************
Passai il resto del pomeriggio serenamente, ho avuto la possibilità di conoscere le altre due sorelle Denali, e devo dire con mia somma sorpresa che sono davvero simpatiche ognuna a modo suo: Kate era solare ed espansiva mentre la sorella era più chiusa ma comunque gentile e attenta. Ho avuto pure modo di parlare con Jasper che si sentiva ancora in colpa per ciò che è successo al mio diciottesimo compleanno, e fortunatamente sono riuscita a convincerlo che lui non centrava, e che se proprio dovevamo incolpare qualcuno era tutta colpa di Edward. Con quest'ultimo avevo passato pochissimo tempo, infatti si tenne in disparte quasi tutta la serata.
Erano già le otto passate ed era ora di tornare, ma non ebbi nemmeno il tempo di cercare Alice che mi raggiunse Edward dicendomi che mi riaccompagnava lui perché Alice era con Jasper. Dopo circa dieci minuti riuscì a convincermi così andai in garage e salì nella Volvo.
Dopo qualche minuto di silenzio si decise a parlare: - ti andrebbe domani di uscire con me? - mi chiese così piano che quasi non lo sentivo, io sgrano gli occhi e mi giro subito verso di lui, non ha la solita aria sicura di sempre, ma è comunque bellissimo; devo smetterla di imbambolarmi a guardarlo. - E questa da dove ti è uscita? - chiedo quasi urlando, lui si gira un attimo verso di me per poi riconcentrarsi sulla strada, ma ho il tempo di intravedere un guizzo di dispiacere nel suo sguardo - non stavo scherzando quando ti ho detto che non mi sarei arreso, e uscire mi sembrava un bel modo per cominciare. - dice evitando il mio sguardo; non so cosa rispondere, alla fine mi sta solo chiedendo di uscire potrei anche accettare, la mia mente pensa no mentre il mio cuore ed il mio corpo decidono di aprire comunque bocca per dire un solo monosillabo che potrebbe cambiare la mia vita: si.
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- COME TI E' PASSATO PER LA TESTA DI DIRGLI DI SI - urlò Mal tanto forte da spaccarmi  i timpani, avevo appena finito di raccontargli ciò che era successo in quella macchina, e ora mi sarei dovuta sopportare i suoi urli e rimproveri. Avevamo palestra e come sempre dopo esserci cambiate eravamo sedute sugli scalini della palestra a parlare, oggi Angie non era potuta venire quindi non avrei avuto nemmeno il suo supporto. - non lo so nemmeno io, ho pensato che una chance alla fine glie la dovevo. - dissi cercando di essere convincente, sarebbe stato difficile da spiegare ciò che mi aveva portato a quella scelta, non è una cosa che ho deciso ma piuttosto qualcosa dettato dai miei sentimenti per lui. Non sono più sicura di niente, ma se c'è una cosa che so è che voglio che la questione con Edward si risolva al più presto, non voglio rimpiangere per tutta la vita questo momento chiedendomi cosa sarebbe successo se avessi detto di si, anche per questo avevo deciso di andare. Prenderò quel che mi viene.
Lei sospirò e guardandomi negli occhi mi fece la domanda a cui non avrei mai voluto rispondere: - lo ami ancora? - era inutile mentire, certo che si.

Note
Allora intanto mi scuso per il ritardo ma ho sempre meno tempo.
Non so a chi interessa ma ho deciso che a partire dall'anno prossimo mi sono posta l'obbiettivo di postare almeno una volta a settimana salvo imprevisti. Ma non fidatevi troppo sono solo bei propositi xD
Questo capitolo è un po' di passaggio anche per far capire un po' come stanno andando le cose, personalmente non ne sono particolarmente soddisfatta ma non riesco proprio a fare di meglio, spero che i prossimi mi vengano un po' meglio.
Un'altra cosa che ci tengo a dirvi e che stiamo arrivando vicini alla fine di questa storia, o almeno sono ancora decisa se farla finire in un punto e scrivere un sequel o continuare quì. Mi farebbe piacere sapere cosa preferireste voi visto che sarete voi a leggere.
Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e spero che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il link e la trama:


Skyscraper dreams
New York una delle città più famose e globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova "famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi catapultata nel mondo della superficialità e delle apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life ] [ Capitoli: 1 ]  
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 0 recensioni ]

Spero che vi piaccia e ci facciate un salto ;D
Bene credo che per oggi vi abbia stressato abbastanza ;D
Baci :* iNes <3

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Capitolo 39
*** Capitolo39 ***


Capitolo 39 Capitolo 39
Pov Bella
Mi stavo pentendo sempre di più della mia decisione, oggi  pomeriggio sarei dovuta essere schiava di Alice e Mal, come se non sarebbe bastata solo Alice. Sono state inutili tutte le mie proteste, per me ci sarei andata vestita normale non dovevo mica andare ad un matrinomio; ma è stato tutto inutile. Spero che almeno useranno dei miei vestiti, ho paura di cosa potrebbe proporre Alice.
Dovevo ancora dirlo a Charlie, e non sapevo come fare senza che anticipasse la punizione e anche se faticavo ad ammetterlo a me stessa non volevo rinunciare a questa opportunità di chiarire. Rimandare peggiorerebbe solo la situazione, e non voglio perdere questa opportunità di chiarimento e pentirmene per il resto della mia vita. Non voglio rimpiangere niente, se poi andrà male intanto io ci avrò provato.
Sentì la serratura scattare e iniziai a prepararmi per parlare con mio padre, che pergiunta era sicuramente ancora arrabbiato per la questione di Port Angeles; dovevo stare attenta a quello dicevo o anche il viaggio a New York sarebbe saltato e Mal me l'avrebbe fatta pagare cara. Ero rimasta shoccata come tutti gli altri quando lo aveva detto, visto anche che non me ne aveva mai accennato prima, però dopo lo stupore iniziale sono stata felice; lei mi ha fatto capire cosa significa veramente l'amicizia. - Bells che fai lì impalata? - mi chiese mio padre appena arrivato in salotto, io alzai lo sguardo e solo dopo un po' capiì, ero ancora in piedi davanti al divano. - Papà vorrei parlarti - dico cercando di dimostrare una tranquillità che non possedevo per niente, lui si sedette e un po' sospettoso iniziò a parlare: - che cosa hai combinato stavolta? - chiede emettendo un sospiro subito dopo, - niente sta tranquillo - dico cercando di tranquilizzarlo - credo che ti debba delle scuse per il mio comportamento, non so cosa mi sia preso - continuo poi, vedo dispiacere nel suo viso e non so a cosa attribuirlo; sono solo sicura di averlo deluso.
Pov Charlie
Appena mi aveva detto che mi voleva parlare mi sono proprio preoccupato, mentre voleva solo scusarsi per la sbronza ed il furto, non che sia poco, ma rispetto ai miei presentimenti apocalittici è acqua fresca. - Non importa, sei giovane è normale che commetti qualche sciocchezza, l'importante è capire gli errori e non ricommetterli - dico tranquillamente, mi dispiace che si senta così in colpa; scommetto che  in questo momento sta pensando di avermi deluso, ma non lo ha fatto, ha solo iniziato a vivere la sua giovane età come deve; anche se preferirei che in futuro non ricapiti nulla del genere, solo per questo ho deciso di punirla.  - Questo ovviamente non vuol dire che non ti punirò - . Lei annuisce in risposta, c'è un'ultima cosa che voglio dirle: - Sei sicura di voler andare a New York? - chiedo sperando in una risposta negativa, daltronde non ho ancora sentito la sua opinione in riguardo, ho acconsentito al suddetto viaggio solo per Ramona, me ne aveva già parlato prima che arrivassero loro; mi ha convinto lei, se no non avrei mai detto di si. - Certo che si, non vedo cosa ci sia di male - mi risponde quasi subito, - Bella New York è grande e non ci sei nemmeno mai stata, è normale che sia preoccupato - , - Papà, Mal ci ha abitato per 16 anni credi che ci potremmo perdere? - chiede, il problema è proprio che non mi fido di lei ma non posso dirglielo alla fine sta solo andando in vacanza con un'amica, non a Los Angeles con Edward,  non posso proprio lamentarmi, sopratutto visto che questa amica è la figlia della mia nuova ragazza, come suona bene ragazza, e quindi è meglio che chiudiamo questo discorso prima di lasciarmi scappare qualcosa di troppo. - Bene se è tutto io vado a cambiarmi che non mi sono nemmeno tolto l'uniforme - dico iniziando ad alzarmi, ma vengo fermato dalle sue parole: - veramente no, c'è un'ultima cosa che vorrei dirti - disse con voce flebile, ecco era troppo bello ora arriva la disgrazia. Io la invito a continuare con un cenno della testa, - ecco stasera uscirò con Edward - dice a voce così bassa che quasi non la sentivo, e avrei preferito non sentirla. - Tu non ci vai! - esclamo quasi urlando, - non puoi impedirmelo - dice battagliera, - ho 18 anni e posso uscire con chi voglio, non mi sembra che io ti abbia messo il bastone tra le ruote quando ho scoperto di te e Ramona - continua sempre con lo stesso tono. - E' diverso, lei non mi ha lasciato e fatto soffrire e poi ritornata come se nulla fosse; non puoi continuare a vederlo come se non fosse successo niente - stavo esagerando, lo so, ma non posso permettere che quello la riduca un'altra volta in quella condizione; dovrà passare sul mio cadavere - papà stai esagerando, è solo un'uscita non dobbiamo mica sposarci; non mi farò prendere in giro voglio solo provare a dargli un'altra chance - il suo ragionamento non fa una grinza se non fosse per il fatto che non è oggettiva nella valutazione, devo fare in modo di impedirglielo. Stavo per parlare quando improvvisamente suonò il campanello, mi alzai sbuffando ed andai ad aprire. E' Mal che arriva sempre nel momento sbagliato, se ora la faccio entrare non avrò più  il tempo per non farla andare. - Disturbo? - chiede iniziando ad entrare, stavo per dire si quando vedo Ramona che armeggia con l'ombrello che non riesce a chiudere; mi avvicino subito a lei, e dopo aver chiuso l'ombrello ci scambiamo un tenero bacio fregandocene dei mormorii di assenzo e dissenzo che sentiamo nel sottofondo. Sono sempre più convinta che lei sia l'amore della mia vita.

Note autore:
Allora spero di riuscire a postare entro la mezzanotte perchè ho appena deciso che d'ora in poi posterò ogni sabato :D
Voglio proprio vedere fino a quanto dura questo mio proposito xD, comunque passiamo a parlare del capitolo..
Questo capitolo non è un granche me lo dico da sola, è solo un capitolo di passaggio ed è anche breve, ma mi serviva ad introdurre il prossimo capitolo.
Spero che questo capitolo venga recensito a differenza del precedente, anche se credo la cosa fosse data dal periodo natalizio e al poco tempo di quei giorni.
Mi raccomando recensite in tanti anche solo per dirmi se vi piace o al contrario vi fa proprio schifo xD

Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e spero che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il link e la trama:


Skyscraper dreams
New York una delle città più famose e globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova "famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi catapultata nel mondo della superficialità e delle apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life ] [ Capitoli: 1 ]  
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 0 recensioni ]

Spero che vi piaccia e ci facciate un salto ;D

Baci :* iNes <3

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


Capitolo 40 Capitolo 40
Pov Bella
- Mi sta venendo il diabete, sono troppo sdolcinati - afferma disgustata Mal, alla vista dei nostri genitori baciarsi; io non ero dello stesso parere : - ma dai sono così carini, si vede che si amano - dico io, lei mi guarda male e poi ci accomodiamo nel divano; - ma è proprio necessario? - chiedo riferendomi alla preparazione per uscire, - ma certo ci vuoi andare vestita come tuo solito? - mi chiede quasi scandalizzata, come se stessi andando alla serata degli oscar in pigiama. Ma non mi perdo d'animo e provo con un'ultimo tentativo, - perchè no, alla fine è un semplice appuntamento, non il primo appuntamento. Insomma non sarà una novità, non c'è bisogno di chissà quale preparazione, un paio di jeans e una maglietta magari carina ma niente di più - nel frattempo i due sono tornati dal loro momento di tenerezza e sono quì, e anche loro esprimono il loro parere, mio padre ovviamente è dalla mia parte: non vorrebbe nemmeno che andassi figuriamoci vestirmi in modo appariscente. Se pure Ramona si sarebbe messa dalla mia parte avrei vinto, ma non ebbe il tempo di parlare che suonarono alla porta. Andai ad aprire e trovai Alice entrare seguita da Jasper che portava varie valigie, beautycase e una borsa di un vestito; - Jasper cos'è tutta quella roba - chiedo anche se sto inziando a farmi un'idea, - Mi sta aiutando a portare un paio di cose e dopo rimarrà per darci una mano, saliamo? - dice iniziando a salire le scale, io mi giro verso gli altri e vedo che non sono l'unica ad essere rimasta sbalordita, salgo anche io seguita da Mal e andiamo entrambe nella mia stanza.
Mi mandano subito a farmi la doccia malgrado l'abbia già fatta stamattina e appena entro trovo almeno 5 bottiglie di prodotti sicuramente portati quì da Alice; dopo mezz'ora circa esco mi avvolgo nell'accappatoio visto che non ho altro e mi avvio in camera, e quello che vedo mi sciocca.
In nemmeno mezz'ora la mia stanza era stata completamente stravolta, i mobili erano stati tutti addossati ad un'unico muro, mentre dall'altra parte era rimasto solo uno specchio, la scrivania dove erano appoggiati un paio di beautycase e un piccolo specchio ed una poltrona. - Che cosa sta succedendo quì? - chiedo e fu Mal a rispondere, -  Jasper ci ha dato una mano, così verrà senz'altro meglio - dice tutta felice, - e dov'è ora? Non ditemi che lo avete cacciato dopo che lo avete usato come facchino e addetto ai traslochi - e guardo Alice stupefatta, - certo che no, in questo momento è sotto perchè non sei ancora vestita, ma dopo salirà pure lui, abbiamo bisogno di qualcuno che ti distrae - dice spingendomi vicino all'armadio dov'è appesa una custodia di un vestito.
La aprò e quello che vedo non mi piace per niente, troppo elegante e sfarzoso per l'occasione; - non metterò mai questo coso per un semplice appuntamento, è inopportuno - sbraito richiudendo subito la zip, - Ma Bella secondo te mio fratello ti porterà in un posto qualunque? Sai com'è fatto. - dice Alice iniziando ad uscire da una valigia l'intimo. - Bhè allora puoi pure tornartene a casa e avvisare Edward che non c'è bisogno che si scomodi - dico sedendomi sul letto, - e dai smettila, vedrai che andrà tutto bene e che non te ne pentirai, ma ora muoviamoci che siamo già in ritardo nella tabella di marcia. -  E dopo queste parole iniziò il mio incubo.
*************
Bella appuntamento

*************
Ero pronta finalmente, dopo circa due ore di preparazione, alla fine hanno vinto in tutto per tutto, mi hanno persino costretto a non indossare il reggiseno a causa della scollatura; mi consolo dicendo che almeno non ho dovuto indossare il perizoma, anche perchè sarebbe stato un fastidio inutile.
Ora dovevo solo scendere le scale senza inciampare visto i tacchi che mi avevano costretto ad indossare; mio padre ovviamente non è per niente soddisfatto dicendo che avevano esagerato, mentre Ramona dice che sto benissimo. Dopo pochi minuti suonarono alla porta, aprì Charlie e dopo un sonoro grugnito fece entrare Edward, lui era bellissimo ovviamente, elegante nel suo completo elegante al punto giusto; e quando spostò il suo sguardo su di me venni ripagata di tutte le ore passate nelle grinfie di quelle due. Era fermo immobile a guardarmi con uno sguardo di venerazione e desiderio puro, un po' imbarazzata per la sua attenta analisi presi la borsa e il cappotto e mi incamminai alla porta. - Mi raccomando non tornate tardi, e sopratutto tu prova a toccarla o a farle del male e te la dovrai vedere con il mio fucile - disse Charlie rivolto ad Edward, che stranamente non rispose con la sua solita cordialità ma si affrettò ad uscire dalla porta. Lo seguì sperando che Alice avesse ragione, e che sarebbe andato veramente tutto bene.

Note autore:
Scusate per il ritardo, neanche mi ricordo quanto tempo è che non aggiorno, ma tra la poca voglia, gli impegni ecc.. ho trovato un minuto libero solo ora.
Questo capitolo è più che altro di passaggio, e non mi piace un granchè ma aspetto i vostri pareri; a proposito dei vostri pareri, ho notato che ultimamente l'interesse è un po calato infatti negli ultimi due capitoli non ho ricevuto neanche una recensione.. visto che non manca molto mi piacerebbe molto sapere se la storia continua a piacervi o se questi ultimi capitoli vi sembrano lenti, così potrei provare a migliorare grazie alle vostre critiche o ai vostri consigli. Detto questo vi lascio ^^
A presto ;D Baci :* iNes <3
p.s. vi anticipo già da ora che il prossimo capitolo non arriverà presto perchè non è pronto e visto che è un capitolo importante voglio provare a renderlo quantomeno accettabile ;D
Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e spero che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il link e la trama:


Skyscraper dreams
New York una delle città più famose e globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova "famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi catapultata nel mondo della superficialità e delle apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life ] [ Capitoli: 1 ]  
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


Capitolo 41

Capitolo 41
Pov Edward
Ero rimasto stregato da tanta bellezza, sapevo che mi sarei dovuto preoccupare quando Alice era partita con Jasper per andare a prepararla, era avvolta in un bellissimo vestito drappeggiato verde acqua con ricami argentati, Non capivo più niente, un calore mi saliva dalle gambe e andava a finire proprio in mezzo alle suddette mettendo a dura prova il mio autocontrollo, per fortuna i pantaloni non erano aderenti e non si è visto niente. Sopratutto perché se no sarebbe stato davvero difficile uscire visto i pensieri di Charlie, - Non ci posso credere, nessuno si è curato del fatto che avessi detto di no, hanno giocato bene le loro carte con Ramona. Quel damerino la sta squadrando da cima a fondo, lo dicevo io che non c'era bisogno di farla vestire in questo modo, ora non oso immaginare cosa succederà-. Un po' lo capivo, non deve essere facile per lui questa situazione, dopo tutto il dolore e la confusione che ho provocato andandomene non potevo mica aspettarmi che mi accogliesse a braccia aperte, per poi non parlare che non gli stavo molto simpatico già dalla storia di James.

Ora eravamo in macchina, in un silenzio teso, forse avevo davvero sbagliato a chiederle di uscire. - Dove mi stai portando? - mi chiese all'improvviso, - lo scoprirai quando arriveremo - dico senza scompormi più di tanto, - ti sbagli se pensi che basti una sorpresa a farmi tornare da te - disse allora, mi si stringe il cuore morto a sentire queste parole, è inutile negarlo è ancora arrabbiata con me. Posteggio e scendo, vado subito ad aprirle, tanto non c'è nessuno e posso permettermi la mia velocità; le porgo la mano e contro ogni mia previsione la afferra immediatamente, dopo che sia scesa dalla macchina si guarda in giro e sorrido nell'ammirare il suo sorriso estasiato. Mi guardo in giro anche io e noto che è tutto perfetto dal tavolo alla musica, ma il luogo non sarebbe così magico se la collina non si affacciasse in una meravigliosa cascata. Volevo che tutto fosse perfetto e magico, anche se sono perfettamente a conoscenza che non basterà per avere un'altra possibilità. La accompagno alla sedia tenendo stretta la sua mano e le porgo il piatto; avevo cucinato personalmente quel piatto di lasagne e non credevo che cucinare fosse così difficile però ho comunque scelto di fare tutto da solo. - Spero che ti piacciano, li ho fatti io – dico sistemandole il tovagliolo sulle gambe, cosa non facile per il mio autocontrollo. Dopo essermi seduto al mio posto lei assaggia un quadratino di pasta, osservo attentamente il suo viso per percepire ogni minima espressione, - non è male – dice ridacchiando, - fa schifo vero? - dico togliendole il piatto davanti e prendendo il piatto di riserva, cotoletta fritta, avrei potuto scegliere piatti più raffinati ma sarebbero stati ancora più difficili da preparare. - Dovresti imparare a dosare il sale – dice mentre assaggia pure il secondo, - è difficile cucinare per chi non può assaggiare – dico vedendola mangiare con gusto, - capisco, comunque questa è molto meglio – , - menomale pensavo che ti avrei dovuto portare in qualche ristorante per non farti morire di fame – ridacchia e mi unisco subito a lei, - sinceramente avrei preferito un fast food che un ristorante con delle mini porzioni, almeno in questo sei bravo fai dei piatti strapieni – già per paura che non sarebbe bastato credo che ho esagerato un po' in quantità ma meglio così visto che la pasta era immangiabile, - è meglio così sei magrissima, dovresti mangiare così abitualmente – dico indicando il suo corpo realmente dimagrito da quando me ne sono andato. - Certo così poi divento una balena – dice infilzando l'ultima pezzo di cotoletta. E' così affascinante quando mangia così concentrata ad assaporare i gusti, per poi non parlare dei movimenti della bocca mentre mastica; credo che non ci sia cosa che non mi affascini di lei e questo ne è la conferma. Finita la cotoletta prendo dal carrellino in cui ho poggiato i piatti una ciotola di fragole guarnita con cioccolato fuso e panna. Lei sgrana gli occhi – mi vuoi fare diventare una balena? - chiede indicando la ciotola, - non ingrasserai per un po' di fragole e poi tu mi piaci in ogni caso – dico risedendomi e appoggiandomi sui gomiti per guardarla meglio. Ma quando vedo che non accenna a mangiare le chiedo cosa stia aspettando, - perché mi guardi? - , - non si risponde ad una domanda con un'altra domanda – rispondo accennando ad un sorriso, lei non risponde così decido di alzarmi e dopo aver preso una fragola la avvicino alle sue labbra aspettando che la addenti. Lei mi guarda paonazza in viso, - che stai facendo? - , -ti imbocco visto che non mangi sola – e approfittando del suo stupore avvicino ancora di più la fragola finché non la sfiora con le sue labbra, dopo pochi secondi schiude finalmente le labbra e addenta il frutto. Non ho mai visto niente di più sensuale, lei è l'unica a farmi questo effetto, l'unica a attrarmi senza neanche sforzarsi, bellissima e sensuale nella sua innocenza. Continuo così ancora per un po' fino a che non decide di averne abbastanza e la faccio alzare per accomodarci alla panchina che ho fatto montare davanti al precipizio che dà sulla cascata. - Credo che il modo migliore di farmi perdonare è dimostrarti che puoi ancora fidarti di me, per questo ho deciso che potrai chiedermi tutto ciò che vuoi ; so che hai dei dubbi e io sono qui per chiarirli, non voglio che ci siano segreti o fraintendimenti tra noi. - dico sedendomi accanto a lei.

Pov Bella

Finalmente il momento della verità è arrivato, Edward si è offerto di rispondere ad ogni mia domanda e sembra disponibile a dirmi tutto. - Mi dirai tutta la verità senza omissioni “per il mio bene” ? - dico marcando platealmente le parole per il mio bene con delle virgolette immaginarie, lui annui e così iniziai a pensare alla prima domanda da porgergli, - Perché hai preso la decisione di lasciarmi in quel bosco? - chiedo guardandolo dritto negli occhi, lui esita un momento ma poi risponde: - credevo di fare il tuo bene, credevo che se me ne fossi andato finalmente avresti vissuto una vita normale senza vampiri in giro, credevo che dopo un po' avresti dimenticato e saresti tornata felice con qualcuno più adatto di me accanto. - dice, mi è sembrato sincero, ma non ho ancora finito. - E perché allora sei tornato? - , - Stavo vagando da quando ti avevo lasciato, correndo senza meta facendo attenzione semplicemente ad evitare i centri abitati, ed il mio inconscio mi ha portato nei paraggi della casa della mia famiglia nei pressi di Toronto e quando ho visto che Alice era venuta da te non sono riuscito a controllarmi e sono tornato. Inizialmente non volevo palesarti la mia presenza ma poi quel Pete era troppo vicino a te e sono scattato, poi dopo averti rivista non volevo più andarmene. - Quindi era stato un caso, se lui fosse tornato nei pressi della sua famiglia prima che Alice partisse o se Pete non ci avesse provato con me probabilmente ora non sarei qui a parlare con lui ma in camera mia o insieme a Mal in qualche festa ad ubriacarmi per cercare di dimenticarlo. Questa rivelazione mi fece riflettere, il destino ci dà tanto e spesso noi non apprezziamo quello che abbiamo; ma restando in questo campo ci sarebbe un'altra cosa che mi tormenta: - Quindi se non sarebbe successo niente di tutto questo tu non saresti mai tornato? - lo guardo negli occhi e aspetto con ansia una sua risposta, questa forse è una delle domande più importanti di tutte quelle che gli farò stasera. - Non lo so, ma credo che non sarei riuscito a resistere ancora a lungo, entro un paio di mesi mi avresti trovato sotto casa tua a supplicarti di perdonarmi.- dice sorridendomi dolcemente, quanto è tenero quando mi sorride così, diventa quasi impossibile trattenersi dall'abbracciarlo e baciarlo con tutte le mie forze. - Quando Alice è venuta da me ha detto che è venuta anche per proteggermi da una visione che aveva avuto, di cosa si tratta, nessuno me ne ha poi parlato successivamente – lui si adombra leggermente ma non perde tempo a rispondermi : - Era Victoria, voleva provare a attaccarti – dice stringendo i pugni così tanto che le nocche sono ancora più bianche del solito, - non ho ancora capito il suo piano, Alice non ha avuto più visioni su di lei da quando è venuta qui, sembrerebbe che si sia messa l'anima in pace ma conoscendo Victoria starà solo aspettando il momento giusto per colpire – dice preoccupato prendendomi la mano, ha visto che mi sono incupita anche io non gli sfugge mai niente, è sempre così attento e protettivo verso di me; riguardo a Victoria non posso negare di essere spaventata, ma non solo per me ma anche per tutti quelli che mi stanno accanto: Charlie, Mal, Angela, Ramona, Jacob, i Cullen, Edward. Sopratutto questi ultimi due che cercheranno come sempre di proteggermi e saranno costantemente in pericolo per colpa mia.

Questa serata mi sta stupendo sempre di più per i suoi risvolti positivi, specialmente per quello che riguarda le evoluzioni nella nostra relazione, non c'è mai stato questo rapporto sereno e sincero tra di noi, c'è sempre stato qualcosa a rovinarlo che sia un segreto od un omissione mia o sua. Ed è per questo che cercherò di aprirmi con lui come lui sta facendo con me, ma ci sono ancora delle cose che non mi tornano.

- E per quanto riguarda Pete? E' un vampiro vero? - chiedo preoccupata per l'incolumità della mia amica; - Pete è ancora un grande punto interrogativo, è un vampiro ma c'è qualcosa che non va in lui, qualcosa che non mi torna; anche nella sua mente, all'inizio non me ne ero accorto ma poi ho capito che c'era qualcosa che mi schermava, in un certo senso i suoi pensieri, come se io sentissi solo i pensieri che decide lui. La cosa sarebbe normale se fosse semplicemente come Alice che pensa ad altro pur di nascondermi qualcosa che non vuole che io scopra, mentre in questo caso io sento altro ma capisco che in quell'esatto momento sta pensando in un'altra parte del cervello a tutt'altro; come se ci fosse una parte del suo cervello che posso sentire e un'altra che mi è negata. - Sapevo che c'era qualcosa che non andava con Pete, ma non credevo fosse così grave, comunque avrei avuto tempo per preoccuparmi di lui ora c'era un altro grande interrogativo che mi girava in testa in cerca di spiegazioni. - Sei mai stato con Tanya? - chiedo a bruciapelo guardandolo dritto negli occhi, lui per niente stupito da questa domanda mi risponde convinto : - No, e mai succederà, Tanya ci prova da quando ancora non ti conoscevo e non è riuscita a destare la mia attenzione nemmeno allora, non succederà di certo ora. - Mi lascio scappare un sospiro di sollievo e lui mi guarda divertito, - ma se non c'è mai stato niente perché ti ha baciato? - chiedo, ma lui per sua fortuna trova una risposta anche a questo mio dubbio, - perché ha visto che mi ero avvicinata a te e ha scambiato il mio interesse per te con una voglia di sesso e quindi ha cercato di baciarmi convinta che non l'avrei rifiutata, sbagliandosi di grosso tra l'altro. Comunque se ti può consolare subito dopo che te ne sei andata gli ho dato uno schiaffo – dice ridacchiando, io mi unisco a lui avvicinandomi di più e lui non perde tempo per abbracciarmi delicatamente; io mi rilasso tra le sue braccia. Ormai ho deciso di perdonarlo, ha dimostrato di meritarsi la mia fiducia rispondendo sinceramente alle mie domande, e poi è inutile girarci intorno non riesco più a stargli lontano, spero solo di non sbagliarmi e di fare la scelta giusta.

- Edward prometti che se rinizierò a fidarmi di te tu non te ne andrai mai più ?- sussurro flebilmente stringendomi di più a lui, - certo che si amore, sei tutta la mia vita, non riuscirò mai più ad andarmene – mi dice prendendo il mio viso nelle mani. Ho una voglia matta di baciarlo, sto cercando nella mia mente i motivi per non farlo, ma stranamente non ne trovo quindi decido semplicemente di seguire il mio cuore e vedere dove mi porta questa scelta.

Avvicino lentamente il mio viso al suo fino ad azzerare del tutto le distanze, è bellissimo risentire le sue labbra fredde adattarsi perfettamente alle mie, è il nostro primo bacio cosciente da quando è tornato e non potrebbe essere più perfetto. Mi aggrappo ai suoi capelli e mi stringo di più a lui, il bacio che era cominciato come un semplice sfioramento di labbra si intensifica sempre di più e mi aspetto che lui si stacchi da un momento all'altro ma questo non succede, così decido di osare di più e fare una cosa che ho sempre desiderato fare ma che non ho mai fatto per paura di una sua reazione. Dischiudo leggermente le labbra e assaggio delicatamente le sue labbra con la mia lingua, ha un sapore paradisiaco così suo; lui si irrigidisce un secondo per poi continuare a baciarmi schiudendo leggermente le labbra e facendo così passare la mia lingua. E' teso riesco a sentirlo, ha paura che mi possa ferire con i suoi denti ma malgrado tutto mi lascia fare, io felice come una pasqua passo la mia lingua ovunque, facendo ben attenzione a tenerla lontana dai suoi denti, e appena incontra la sua iniziano a vorticare e ad incontrarsi in una danza tutta loro. Dopo un po' mi stacco in debito d'ossigeno appoggiando la mia fronte contro la sua, non ho mai provato niente di simile. Non che i baci che ci scambiavamo in passato fossero da buttare, ma non avevo mai provato sensazioni così forti. Aprì finalmente gli occhi e mi persi nel suo lago d'ambra che non era mai stato così liquido, il suo corpo esprimeva felicità da tutti i pori; la esprimeva il suo sorriso estatico, la esprimevano le sue braccia che continuavano a stringermi carezzandomi piano la pelle nuda delle braccia. Ora che ci facevo caso durante il bacio avevo inconsciamente cambiato posizione, ora ero seduta su di lui vicinissima al suo petto aggrappata ai suoi capelli con le mani ed il vestito già corto di suo era salito ulteriormente lasciando scoperta molta più pelle di quella che dovrebbe. Credo che se ne sia accorto anche lui perché quando ho riportato gli occhi su di lui aveva gli occhi infuocati di passione, per questo cercai di sollevarmi e di rimettermi al mio posto composta. - Mi spieghi per quale assurdo motivo non l'abbiamo fatto prima? - chiedo ridacchiando mentre cerco di sistemarmi il vestito, purtroppo la voce mi è uscita molto più roca di quanto volessi, ma credo sia normale dopo un bacio del genere. - Non ne ho la più pallida idea, forse perché sono un'idiota? - risponde unendosi a me. - Comunque credo che il bacio di prima volesse significare che mi hai perdonato, giusto? - dice passando un braccio dietro la mia schiena e accostandomi di più a lui, io mi lascio andare al suo corpo mentre penso a cosa rispondergli, non vorrei dirgli di no, però non me la sento di far tornare tutto come prima subito quindi opto per un compromesso , - diciamo che sei in prova, cioè stiamo insieme ma appena sgarri finisce tutto – questa è la scelta migliore, un breve periodo di prova per vedere come va; - e quando finirà questo periodo di prova? - , - beh non saprei, direi fino al mio viaggio a New York – rispondo godendomi le sue carezze che all'improvviso si arrestano al termine della mia frase, - quale viaggio? - chiede spaesato facendomi voltare il viso verso il suo in modo da poter incontrare i miei occhi, io lo guardo stupita, - Alice non te ne ha parlato? - lui scuote la testa aspettando ulteriori spiegazioni, - Questo week-end vado con Mal a New York per il suo compleanno, lo vuole festeggiare lì e mi ha chiesto di andare con lei - . - Non voglio stare altro tempo lontano da te proprio ora che ci siamo ritrovati – afferma piano stringendomi di più contro di lui, - mi dispiace è già tutto deciso, anche perché se no la mia punizione inizierebbe con effetto immediato, almeno così abbiamo qualche giorno di assoluta libertà - , - Quale punizione? Mi sa proprio che devi raccontarmi un bel po' di cose – e lo faccio gli racconto praticamente tutto quello che è successo da quando se ne è andato ad ora saltando i momenti di solitudine ovviamente, non volevo rattristirlo. Ed è stato bellissimo, è stato bellissimo quando mi rimproverava per il mio comportamento immaturo quando mi ubriacavo, è stato bellissimo quando ridevamo insieme delle pazzie di Mal o dei litigi tra Mal e Angie su cose futili, è stato bellissimo persino quando lui si ingelosiva dei miei “rapporti” passati perché era troppo tenero quando mi chiedeva di ripetergli innumerevoli volte che ero sua e che amo solo lui, ma è stato bellissimo sopratutto per il livello di complicità a cui eravamo arrivati, a cui mai eravamo arrivati neanche in passato. Mi ricordo ancora quando in macchina con lui pensavo che non sarebbe mai tornato tutto come prima, ed è un bene perché ora il nostro rapporto è molto più intenso, più felice e più unito di prima.

Note 

Allora finalmente torno a postare, ho dovuto tagliare  quì il capitolo perchè se no veniva troppo lungo. Spero che questo appuntamento vi piaccia, a me soddisfa abbastanza , forse è la prima volta che un capitolo mi piace come l'ho scritto xD

Comunque vorrei tanto sapere cosa ne pensate voi, ho notato un notevole calo di recensioni e spero che sia una cosa momentanea e che si recuperi al più presto. Se non vi piace più la storia o pensate che la sto facendo troppo lunga basta dirlo e cercherò di migliorare seguendo i vostri consigli :D

Detto questo vi lascio, spero che vi piaccia ;D Il prossimo capitolo visto che è già pronto non arriverà troppo tardi ma sicuramente dopo il periodo di pasqua. 

Baci :* iNes


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Capitolo 42
*** Capitolo 42 ***


Capitolo 42 Capitolo 42
Pov Bella

Senza rendercene conto si erano già fatte le due passate, così decidemmo di tornare a casa. Appena salii in macchina però iniziai a pensare che fuori da quel pezzo di paradiso in cui eravamo stati fino ad ora sarebbe stato molto più difficile far durare il nostro rapporto cercando di non schiantarsi nei numerosi ostacoli, spero con tutto il cuore che ce la faremo e che non finirà tutto un'altra volta. Uno in particolare mi impauriva in questo momento: mio padre.

- Che cos'hai ? - mi chiede improvvisamente risvegliandomi dai miei pensieri pessimistici, stavo per rispondere niente, ma decido che come lui è stato sincero con me voglio esserlo anche io con lui quindi mi affretto a rispondere: - Sono preoccupata di cosa potrebbe succedere ora, se la nostra relazione riuscirà a sopravvivere o si schianterà presto in uno dei tanti ostacoli disseminati per la strada. In particolare stavo pensando a mio padre, sono preoccupata di come reagirà, non voglio litigare con lui ma nemmeno rinunciare a te o essere costretta a nascondermi - dico sospirando e appoggiando la testa sulla sua spalla, lui prende la mia mano e la appoggia sotto la sua nella leva del cambio mentre mi rassicura, - sta tranquilla ce la faremo, so che tuo padre mi odia, non gli ero simpatico prima figuriamoci ora dopo tutto il male che ti ho fatto – cerco di interromperlo ma non mi dà il tempo di dire niente – credo che prima o poi se ne farà una ragione e che accetterà questa relazione, noi dobbiamo solo evitare scontri diretti fino a quel momento. E poi a me preoccupa di più che tu passi un week-end sola con Mal, ascoltando i tuoi racconti delle feste a cui sei stata ho paura della gente che potrai attirare a New York – dice ridacchiando, ma io non sto ridendo, sta per caso insinuando che crede che lo tradirei col primo che passa? - Non ti fidi di me? Credi che andrei con il primo sconosciuto incontrato ad una festa? - dico alterata, - no, certo che no. So che non lo faresti mai ma sono comunque geloso non ci posso fare niente e poi non puoi neanche immaginare la mia paura che prima o poi tu incontri un ragazzo umano di cui ti innamori e ti scordi di me- , - io non mi innamorerò di nessuno che non sei tu, per l'eternità – gli dico guardandolo dritto in viso, lui si gira appena verso di me e dandomi un bacio sulla fronte sussurra quello che mi sembra sia un “ lo spero tanto amore mio”.

Arrivati davanti casa prendo la pochette e infilo il cappotto, per quanto la serata non sia eccessivamente fresca accaldata dalla macchina la temperatura di Forks alle due e mezza di notte è un po' troppo bassa per il vestito che ho indosso. Mi giro verso Edward – sali da me stanotte? - chiedo debolmente lasciandogli un casto bacio a fior di labbra, lui annuisce – prima però devo passare da casa, giusto il tempo di posare la macchina e di mettere qualcosa di più comodo -. Io mi allontano lentamente e mi avvio verso la porta di casa facendo attenzione a fare piano per non svegliare Charlie, ma non ce n'è bisogno visto che lui è seduto nel divano del salone rigido come una statua ad aspettare il mio ritorno. - Cosa fai alzato a quest'ora? Credevo che passassi la notte con Ramona – dico togliendomi le scarpe in modo da far finalmente respirare i piedi, - infatti, ma ero così teso che non riuscivo a dormire e sono tornato qui ad aspettarti, dobbiamo parlare – afferma deciso, un po' mi preoccupa e i brutti presentimenti del ritorno a casa tornano a galla infastidendo la mia serenità. - Come mai sei tornata così tardi? - , - Abbiamo parlato molto e non ci siamo resi conto dell'orario - , - siete tornati insieme? - chiede esitante come se preferirebbe non conoscere la risposta a questa domanda, - ci stiamo provando – e quel punto non ci ha visto più dalla rabbia. - Come sei potuta tornare da lui dopo tutto quello che ti ha fatto passare, come sei potuta tornare da lui come se non ti ha quasi ucciso il dolore della sua partenza - , - abbiamo chiarito tutto, mi ha dimostrato che di lui ci si può fidare e poi lo amo e voglio provarci, non voglio vivere una vita di rimpianti; se mi sto sbagliando ne pagherò le conseguenze ma non passerò il resto della mia vita a chiedermi: cosa sarebbe successo se gli avessi dato una chance ?– lui rimane ammutolito dalla mia risposta, - buonanotte papà – dico salendo le scale e avviandomi verso il bagno per struccarmi e liberare i capelli che erano ancora raccolti nell'acconciatura che mi aveva fatto oggi pomeriggio Alice. Mi dirigo quindi in camera per prendere il pigiama ed il beauty case, fortunatamente Alice e Jasper prima di andarsene avevano ripristinato la mia stanza. Quando tornai dal bagno trovai ad attendermi Edward sdraiato nel letto, mi buttai subito tra le sue braccia e gli raccontai di ciò che era accaduto con mio padre.

Alla fine del racconto la sua faccia era tesa, capì subito cosa stesse pensando in questo momento; sicuramente si stava chiedendo se avessi cambiato idea dopo le parole di mio padre, decido così di dissipare i suoi dubbi. - Non ti preoccupare – dico stringendomi di più al suo petto e alzando il viso verso i suoi splendidi occhi dorati – non cambierò idea, non riuscirei a lasciarti proprio ora che abbiamo risolto tutto – e non stavo mentendo per rassicurarlo, non sarei mai riuscita a dirgli addio, sopratutto ora che abbiamo un rapporto così complice e sereno. Per rendere più chiaro il concetto mi avvicino alle sue labbra e ci baciamo con passione, la sua lingua vortica insieme alla mia e finalmente lo sento partecipe nei nostri baci. Certo per lui è ancora difficile e sento tutti i suoi muscoli tesi nel tentativo di controllarsi, e sento anche la sua delicatezza e prudenza a vagare nella mia bocca, ma allo stesso tempo sento anche il suo coinvolgimento, quel coinvolgimento che in passato era mancato e che mi aveva più volte fatto dubitare del suo interesse fisico per me. A proposito di interesse fisico mi torna in mente una cosa che avevo precedentemente accantonato e mi allontano scoppiando a ridere come una matta, rendendomi conto troppo tardi di averlo fatto troppo forte così dopo pochi secondi mio padre apre la porta della mia stanza trovandomi seduta da sola nel piccolo letto della mia stanza mentre rido fino a quasi farmi venire le lacrime agli occhi. Lui mi guarda stranito e io cerco di riprendermi da questo improvviso attacco di risa per non farlo preoccupare troppo. - Perché ridevi? - chiede mio padre appena il mio respiro torna normale, non posso di certo dirgli il vero motivo, quindi cerco di inventarmi qualcosa al più presto restando il più vaga possibile, - stavo pensando ad una cosa divertente – lui mi guarda non convintissimo da questa risposta così mi affretto ad aggiungere – credo che sia meglio che andiamo entrambi a dormire, devi essere stanchissimo, buonanotte papà – dico mettendomi sotto le coperte attendendo che mio padre esca e che Edward rientri, dopo pochi secondi lo vedo rientrare dalla finestra e alzo il copriletto invitandolo a sdraiarsi vicino a me; lui parve titubare qualche secondo per poi accomodarsi cercando comunque di stare lontano dal mio corpo per non congelarmi con la sua pelle. Io incurante mi avvicino e lo abbraccio poggiando il mio viso sulla t-shirt che ha messo prima di venire. - Non sapevo che i miei baci ti divertissero tanto, dovrei offendermi signorina – disse lui ridacchiando, - non è stato il tuo bacio a divertirmi tanto, non che i tuoi baci non mi piacciono, ma a causare quelle risate è stato un altro pensiero – dico maliziosa, non sono mai stata così provocante e sicura di me ma la consapevolezza del suo desiderio è un dolce balsamo per la mia scarsa autostima. - E qual'era questo pensiero così esilarante? - chiede, io fingo di pensare se dirglielo o no e poi rivelo l'arcano. Tutto quel pensare che Edward non mi aveva mai dimostrato il suo desiderio mi portarono a pensare a quando io mi disperavo nella camera d'albergo perché pensavo che non mi voleva mentre Alice rimaneva scandalizzata per quello che aveva fatto Edward, detta così la cosa non sembra molto divertente ma in quel momento l'ho trovato esilarante. Quando finii di raccontarlo ad Edward lui era visibilmente imbarazzato e credo che se avesse potuto sarebbe arrossito, mi affrettai a tranquillizzarlo : - eii, non devi vergognarti, è una cosa naturale per te e non devi vergognarti di desiderarmi – e detto questo mi riavvicino a quelle labbra tentatrici, sono così morbide e delicate che starei giorni interi a baciarlo. Dopo un po' mi stacco in debito d'ossigeno – dormi ora, mi ritroverai qui domattina – e cullata dalla melodia della sua voce mentre mi canta la mia ninna nanna cado tra le braccia di Morfeo.

Note autore:

So che vi ho fatto aspettare un po' troppo visto che il capitolo era già pronto ma ho avuto poco tempo, inoltre le poche recensioni non mi invogliavano a fare velocemente, quindi se il prossimo lo volete presto RECENSITE!!!!

Bene detto questo spero che il capitolo vi piaccia, malgrado sia la parte finale del precedente è un po' di passaggio ma ho deciso di dividerlo lo stesso.

QUESITO: Secondo voi Bella ha fatto bene a perdonare Edward? 

Aspetto i vostri pareri sul capitolo ;D

A presto ;D 

Baci :* iNes


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Capitolo 43
*** Capitolo 43 ***


Capitolo 43


Per il banner un grazie enorme a Betrayed_89 che ha fatto questo fantastico lavoro

Capitolo 43

Pov Bella

Sentivo dei rumori disurbare il mio sonno, un suono intermittente che suonava ogni 2 secondi circa; solo quando sentii il rumore della porta d'ingresso aprirsi capii che era il campanello, incurante di chiunque stesse parlando sotto con mio padre tornai a dormire troppo assonnata per capire anche solo che giorno fosse oggi. Dopo un po' un'improvviso dolore alla guancia mi ridiede lucidità, aprì lentamente gli occhi tastando il letto, scattai seduta guardando il posto vuoto accanto a me con le lacrime agli occhi, sicuramente era stato tutto un sogno. – dormi ora, mi ritroverai qui domattina – Lo avevo sognato o era successo veramente e mi aveva mentito? Dopo un po' mi accorsi che qualcosa stonava, sentivo una voce in sottofondo che cresceva sempre di più di intensità : Bella.. Bella. Bella! BELLA!!! . Mi girai e trovai Mal a guardarmi infuriata, era lei che mi chiamava e sicuramente era stata lei a farmi male alla guancia, cosa ci faceva Mal in camera mia ? Che ore erano? Sempre in un silenzio assoluto mi girai verso il comodino per vedere che ore erano e quasi non mi cascava la mascella a terra quando scoprì che erano le sei del mattino. Cosa ci faceva Mal in camera mia alle sei del mattino? Perchè mi aveva svegliato con uno schiaffo e con numerose urla alle sei del mattino??

Tante domande a cui avrei preteso una risposta immediatamente direttamente da lei.- SI PUO' SAPERE COSA SEI VENUTA A FARE QUÌ? E SOPRATUTTO PERCHÈ DIAVOLO MI HAI SVEGLIATO COSÌ PRESTO??? - urlai con tutta la voce che possiedevo appena sveglia, non troppa in realtà, infastidita al massimo da questa situazione che oltre ad avermi buttato giù dal letto così presto aveva pure costretto Edward ad andare via prima che mi svegliassi per non farsi vedere da Mal, o almeno speravo che fosse questo il motivo; le ipotesi pensate prima di venire a conoscenza della presenza di Mal si facevano sentire come massi troppo pesanti che schiacciavano la mia felicità opprimendola con kili e kili di tristezza.

- Che domande, sono venuta perchè mi devi raccontare come è andata ieri sera! Visto che ieri sera non mi hai chiamato sono venuta per farmi raccontare tutto prima di andare a scuola, lì non avremmo avuto molto tempo. Guarda ho portato pure due caffè e la colazione, spero che ti piaccia il cornetto alla nutella – dice infine mostrandomi due bicchieri e una busta che doveva contenere la colazione, aveva parlato come una macchinetta, così veloce che quasi non capivo cosa volesse dirmi, di certo il mio sonno non aiutava. Decisi di prendere il bicchiere e bere il caffè tutto d'un sorso malgrado di solito non lo apprezzassi molto, ma me ne pentiì subito dopo, il caffè era amaro oltre che bollente e per poco non sputai tutto sul copriletto. - Si può sapere perchè hai preso il caffè amaro? - chiesi con le lacrime agli occhi per il calore eccessivo, - non sapevo come lo prendevi e ho pensato che se te lo prendevo amaro in caso avresti potuto mettere lo zucchero o un po' di latte per ovviare, ma tu non mi hai nemmeno dato il tempo di dirtelo – ok non faceva una piega, - per la prossima volta sappi che prendo il caffè solo in caso di troppa stanchezza e solo ed esclusivamente macchiato - , - d'accordo ma ora passiamo al motivo della mia visita – dice sedendosi nel letto accanto a me prendendo il suo caffè e iniziando a berlo, io mi sistemai meglio contro la testata del letto e prendendo il sacchetto con i cornetti ne presi uno addentandolo facendo attenzione a non sporcare nulla. - Allora raccontami tutto quello che è successo ieri – disse lei iniziando anche lei a mangiare, mentre le raccontavo tutto omettendo stranezze vampiresche ovviamente.

-Quindi siete tornati insieme, sono felice per te, magari finalmente penserai di più a goderti la vita e non dovrò più stare attenta che non tenti il suicidio, credo che dovremmo festeggiare – qualcosa non mi tornavo, per quanto sapessi quanto mi volesse bene anche se non me lo aveva mai detto e quindi aveva un senso che fosse felice per me, lei odiava Edward e non aveva neanche fatto un'insulto, una battutina o un'affermazione di quanto la vita di coppia fosse asfissiante. - Cosa mi nascondi? - lei arrossì, o mio dio, se era arrivata ad arrossire sicuramente era più grave del previsto. Lei non si imbarazzava mai a differenza della sottoscritta e non era arrossita neanche quando mi aveva raccontato di quando aveva detto a sua madre di non essere più vergine, quindi mi chiedo cosa la porti ad imbarazzarsi ora, - Se te lo dico prometti di non dirlo a nessuno e sopratutto di non deridermi? - mi dice visibilmente turbata, non è da lei, io annuisco e aspetto di sapere cosa sia successo per turbarla tanto.

Pov Mal

Quella mattina mi ero svegliata prestissimo, e dopo essermi preparata e aver preso la colazione in un bar nel “centro” della città, se così si poteva chiamare una strada rettilinea con qualche negozio di prima necessità, e sono andata da Bella per svegliarla e sapere come era andata. Era vero che ero curiosa di sapere cosa fosse successo ma inconsciamente ero andata da lei anche perchè avevo bisogno di confidarmi con qualcuno delle nuove rivelazioni che avevo avuto ieri sera. Ero rimasta a casa contro ogni mia abitudine e non so se è stato un'errore visto il tempo libero e le conseguenze, infatti avevo finalmente realizzato e ammesso a me stessa che mi ero veramente innamorata di Pete e questo mi spaventava e affascinava allo stesso tempo. Mi affascinava perchè non avevo mai provato delle sensazioni simili, non avevo mai provato dei sentimenti e mi attraeva irrimediabilmente come una nuova collezione Loubotin aquistata in anteprima, senza aver prima visto i modelli. C'era il fascino del mistero e di sensazioni mai provate che promettevano meraviglie, però allo stesso momento c'era pure la paura. La paura che quella collezione si rivelì un falso o semplicemente deludente, c'era tutta la paura di soffrire, di avere aspettative troppo alte o di prendere un'abbaglio. Per la prima volta in vita mia raccontai tutto quello che mi passava per la testa ad una persona, alla mia migliore amica, come ogni altra ragazza in questo momento. L'amicizia in fondo è anche una valvola di sfogo, un vero amico è quella persona che si sorbisce tutti i tuoi sfoghi, i tuoi comportamenti insensati e li accetta forse anche più di te stessa, che non ti fa mai notare che gli stai facendo un mazzo così con tutti i tuoi problemi e che ti vuole bene lo stesso e non ti tradirebbe mai.

Bella alla fine della mia “confessione” mi abbracciò senza dirmi niente, - ti voglio bene – le dissi per la prima volta, dissi quelle parole sentite sinceramente dal cuore sicura che qualunque cosa sarebbe successa avrei comunque avuto il suo sostegno, - ti voglio bene anch'io – e lei avrebbe avuto il mio.

Note Autore
Allora intanto devo scusarmi per l'immenso ritardo non ricordo più neanche quando ho postato l'ultima volta e quindi chiedo umilmente perdono a quelle poche lettrici che continuano a seguirmi.
Detto questo parliamo un po' di questo capitolo, ho voluto mettere un momento tra amiche perchè non sopporto che nel libro originale i rapporti di amicizia siano trascurati al massimo.. inoltre Mal finalmente si sta aprendo anche lei all'amore ma starà facendo la cosa giusta?
Vi prometto che per il prossimo capitolo non dovrete aspettare così tanto, anche se non è ancora pronto..

Spero vi piaccia ;D Baci :* iNes <3


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Capitolo 44
*** Capitolo 44 ***


Capitolo 44


Per il banner un grazie enorme a Betrayed_89 che ha fatto questo fantastico lavoro

Capitolo 44

Pov Mal

Dopo un po' ci staccammo dall'abbraccio, si stava facendo tardi così nel frattempo che lei andasse in bagno a farsi una doccia e sistemarsi io mi occupai del suo abbigliamento che oggi avevo l'onore di scegliere. Almeno non sarebbe andata a scuola con i suoi soliti vestiti penosi, sapevo già che non sarebbe stato facile farglieli accettare come non sarebbe stato facile convivere con la consapevolezza di essermi innamorata. Ma ero felice una volta tanto e volevo godermi la giornata, per quanto lo si possa fare dovendo andare a scuola, e pensare positivo. Appena Bella vide i vestiti mi guardava con uno sguardo pietoso cercando di convincermi a mettere qualcos'altro, ovviamente non ci riuscì e io la convinsi anche usando il mio asso nella manica – vedrai che vestita così Edward non potrà toglierti gli occhi di dosso per tutta la giornata – a quelle parole si addolcì come un' agnellino e anche se un po' riluttante si convinse.

Quando Bella ebbe finito di prepararsi scendemmo sotto, suo padre se ne era già andato e uscendo per andare alla mia macchina notai la macchina di Edward. - Non se ne parla lei viene con me. - dissi avviandomi verso la mia macchina tirando Bella che era rimasta un po' frastornata dalla visione del suo ragazzo, forse è un po' crudele non farla stare un po' con lui ma avevo bisogno della mia migliore amica adesso.

Pov Edward

È ufficiale. Odio Mal.

Avevo capito che non gli stessi proprio simpatico ma addirittura impedirmi di stare con lei, per non parlare di quei fantastici vestiti che le ha fatto indossare -che ne sai che non è stata Bella a decidere cosa indossare?- perchè lei non è così, perfetto ora mi metto pure a rispondere alle voci del mio cervello. Vabbè meglio questo che pensare a cosa suscita Bella in me; non che fosse colpa dei vestiti, certo quelli amplificano il desiderio che provo già normalmente per la mia tenera umana. La cosa più assurda è che non si accorge di quanto riesce ad essere sensuale senza neanche provarci a differenza di tutte le sue coetanee. Purtroppo non sono l'unico a pensare questo, e inizio a prepararmi a ciò che dovrò affrontare a scuola. 

Per distrarmi do un'occhiata alla mente di Mal per vedere di cosa stanno parlando, ed è solo in quel momento che mi accorgo di una nota stonata nei pensieri di Mal, si è innamorata

Non  solo rende la mia donna ancora più desiderabile del solito, inoltre vuole pure impedirmi di stare con lei? - Non ne vedo il motivo - dico avvicinandomi a lei per salutarla ma lei la tira senza neanche ascoltare e non dandole il tempo di rispondermi. Salgo in macchina cercando di restare calmo e non pensare a lei , era così sexy e al momento stesso così innocente e io non ho potuto nemmeno salutarla come si deve. Solo in quel momento mi rendo conto dei pensieri di Mal, non può essere vero. Questa non ci voleva, ora capisco perchè volesse stare con lei e un po' la capisco non deve essere facile per lei affrontare questa sua nuova situazione; dai suoi pensieri intuisco che non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, vabbè alla fine l'amore è una cosa improvvisa neanche io mi sarei mai aspettato di provare un sentimento tanto forte e totalizzante. La cosa che mi preoccupa di più è il soggetto, Pete non è una persona molto raccomandabile, non l'ho ancora inquadrato per bene. 

Ed è mentre mi riprometto di indagare di più su di lui che arriviamo finalmente a scuola dove potrò finalmente stringere a me Bella.

Pov Bella

Arrivammo a scuola in meno di dieci minuti, erano stati inutili le mie suppliche di andare piano, sembra proprio che tutte le persone destinate a darmi un passaggio non conoscessero i limiti di velocità. Scesa dalla macchina mi affiancai subito ad Edward, che nel frattempo era già arrivato ovviamente, e mi parve di vivere un deja-vù tutti si girarono verso di me, mi sembrò di rivivere la prima volta che Edward mi aveva dato un passaggio o quando ero tornata a scuola dopo la perdita di Edward. A quel pensiero mi strinsi di più a lui, camminammo fino al solito gruppetto; c'erano tutti i Cullen, Jessica, Lauren, Angela e tutti i ragazzi. Appena ci fermammo fui stritolata dall'abbraccio di Emmet, era la prima volta che ci rividevamo e ricambiai felice l'abbraccio, quando si stacco salutai tutti gli altri. L'argomento del giorno era la festa che voleva organizzare Alice per festeggiare il loro ritorno, fortunatamente non era possibile farla durante questa settimana quindi visto che dalla settimana prossima sarei stata in punizione non avrei potuto parteciparvi. Mentre lei e Mal organizzavano nei minimi dettagli io chiaccheravo con Angela e l'aggiornavo delle ultime novità mentre Edward veniva preso di mira dalle battutine di Emmet, dopo poco suonò la campana e mi diressi serena verso l'aula accompagnata dalla mia strana famiglia sovrannaturale e non. Stava andando tutto benissimo, fin troppo bene.

La mia prima lezione del giorno è trigonometria è sfortunatamente non la divido con nessuno, ma anche se dovrei stare attenta per cercare di capire qualcosa visto l'imminente compito non riesco a non pensare a cosa mi ha detto Mal stamattina. Sono contenta che si sia aperta ai sentimenti finalmente ma non sono tanto sicura che Pete sia una scelta giusta per lei, secondo Edward nasconde qualcosa e inoltre non mi ha fatto una buona impressiona fin da subito. Non mi accorgo neanche della campanella per quanto sono immersa nei miei pensieri e quando sento una mano che si poggia nella mia spalla salto in aria, - Scusa non volevo spaventarti ma ho visto che non uscivi e sono entrato a controllare che andasse tutto bene - dice Edward avvicinandosi al mio viso, capisco subito dove vuole arrivare e azzero la distanza tra i nostri visi. Approfondiamo subito il bacio e allacciandogli le braccia al collo mi aggrappo a lui in modo da sollevarmi ed evitargli di stare piegato, ma lui mi lascia senza parole prendendomi in braccio facendomi arpionare le mie gambe attorno ai suoi fianchi, il bacio aumenta sempre di più di intensità e sento le sue mani scendere dalla schiena sempre più giù. Quando resto in debito d'ossigeno si stacca senza però lasciarmi andare, io imbarazzata arrossisco e cerco di staccarmi - non ti staccare, resta così - dice lui stringendomi sempre di più, - Edward potrebbe entrare qualcuno da un momento all'altro - ribatto io nascondendo il mio viso nella sua spalla, non vorrei veramente staccarmi da lui ma farmi beccare da qualcuno in queste condizioni sarebbe troppo imbarazzante e già mi si imporporano le guance al solo pensiero. Lui capendo subito il mio disagio mi lascia andare anche se riluttante e allacciando la sua mano alla mia mi porta fuori visto che la prossima lezione è già iniziata da un  pezzo, siamo nel parcheggio e prendendomi tra le braccia mi porta nel bosco alla sua velocità approfittando di non essere visto da nessuno. - Dove mi porti - gli chiedo stringendomi di più a lui, - voglio stare un po' solo con te, considerando che tra meno di una settimana parti credo che sia giusto -


Note Autore
Come al solito mi scuso per l'esorbitante ritardo ma tra il poco tempo e la mancanza di ispirazione non ho potuto fare altrimenti, al momento  sono colta da un'improvviso eccesso di ispirazione quindi corro subito a continuare a scrivere il prossimo capitolo ;)
Come al solito i nostri due piccioncini sono sempre sulla stessa lunghezza d'onda e nel prossimo capitolo potranno finalmente passare un po' di tempo insieme vi premetto che non sarà un capitolo a rating rosso per chi di voi potrebbero pensarlo per quello dovrete aspettare ancora a lungo, non so ancora esattamente cosa succederà ma questo posso assicurarvelo.
Un'altra cosa e poi prometto che mi tolgo dai piedi xD Ho notato che ultimamente la storia è sempre meno seguita sopratutto l'ultimo capitolo che non ha avuto neanche una recensione vi chiedo quindi che se leggete lasciate una piccola recensione, anche solo che questa storia stà diventando monotona o che fa proprio schifo, per me i vostri commenti sono essenziali per migliorarmi e per invogliarmi a scrivere .
A presto ;D Baci :* iNes <3ri

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Capitolo 45
*** Avviso ***


So che è davvero tanto che non aggiorno, tanto che quasi non mi ricordo neanche dove fossi arrivata. Malgrado questo non voglio abbandonare questa storia che fa un po' parte della mia crescita, ma ho deciso di crearne solamente una nuova versione che arriverà a breve. Questa non verrà cancellata sia per rispetto a tutte le persone che hanno recensito ma anche perchè mi piace avere una sorta di diario dei miei cambiamenti.
A presto ;D
p.s. nell'attesa per chi è interessato può andare a leggere la mia nuova storia che potete trovare quì.

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