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Prologo
Il dolore era
insopportabile!! -IO NON VOGLIO
CHE TU VENGA CON ME- quelle parole continuavano a girarmi in
testa!! Non sapevo
più dove fossi. Ma non m'importava, lui non c'era
più!! Lui non c'era più!
Capitolo 1
Pov ?
Mi chiamo Malorie,ho
diciassette anni e vengo da New York. Vivevo lì con mia
madre e il suo secondo marito. Ovviamente Mark, così si
chiamava il secondo marito, non era veramente interessato a mia madre,
a differenza di lei, ma solo ai nostri soldi e alla nostra bellissima
casa nell' Uppereastside di New York!
Infatti la mattina del 13 Agosto dopo essere stata chiamata
dalla mia scuola,
mi avevano beccato ad amoreggiare con il mio ragazzo del giorno,
tornata a casa ha trovato Mark che si faceva la sua migliore amica.
Bhè in effetti non credo se la sia passata bene quel giorno!
Il giorno dopo aveva già prenotato l'aereo per partire.
Infatti appena sono tornata da scuola, ho trovato lei che
buttava fuori a calci
Mark e Lucinda, la sua amica.
Mi ricordo ancora la discussione di quel giorno:
-Da oggi si cambia regime: il
prima possibile si parte! Ne ho abbastanza di te che ti fai l'intera
scuola;, della retta di 16.000 euro al mese,essere chiamata almeno
un volta a settimana dalla scuola per la tua condotta; di festini vari;
di
approfittatori e di falsi amici.- si era proprio sfogata. Era da anni
che aveva intenzione di partire, non lo aveva fatto solo per me,
perchè la supplicavo di restare quì. Malgrado
tutto non trovavo giusto il suo ragionamento,doveva
considerare anche me. Dove mi voleva mandare in un convento?
- E sentiamo dove dovremmo andare? Ho capito che in questo periodo sei
un po' stressata, e che sei stufa della vita frenetica della
città; ma ad ottobre faccio
18 anni. Non puoi lasciarmi qua? La mia vita è qua ormai. Se
proprio ci tieni a girare il mondo puoi, ma io resto qua.- gli risposi
urlando.
Ma avevo sbagliato tattica, dato che lei odiava quando
qualcuno le urlava in faccia.
-Senti Malorie smettila di urlare, hai detto bene ad ottobre farai 18
anni non domani. Quando farai 18 anni te ne andrai dove vuoi, ma sei
ancora minorenne e non puoi andartene da nessuna parte. Andremo a Forks
dove abbiamo già una casa, inoltre è da molto che
non vedi tuo zio Billy . Se proprio ci tieni quando compirai 18 anni
ritornerai quì.
Con mia madre non
c'è molto da discutere perché alla fine vince
sempre lei, oggi è il 13 settembre ed è passato
esattamente un mese da quella discussione.
Abbiamo appena parcheggiato davanti casa. Alcuni mobili li
abbiamo portati da New York, mentre altri erano già in casa.
Iniziai a prendere alcune valigie e le
portai nella mia
camera.
Alla fine devo dire che non era proprio orribile. Anche se quella della
vecchia casa era più grande e aveva la cabina armadio
più grande. Posati alcuni dei vestiti temporaneamente
nell'armadio, che quando mi sarei finita di sistemare sarebbe stato
utilizzato per scarpe e borse, scesi in cucina
dove mia madre stava preparando la cena.
- Domani andremo a visitare tuo zio e da dopodomani inizierai la
scuola.-
-Scuola??????-chiesi con voce scandalizzata, e io che credevo che avrei
fatto a meno di studiare per un paio di mesi. - Certo e non
è una scuola privata, quindi se
non ti impegni ti boccieranno e non ho intenzione di venire ogni
giorno? siamo intesi?-
- Si ok..io vado a dormire ci vediamo domani mattina-e detto questo
salì a dormire.
Uffa non solo rinchiusa in questa valle di pioggia , devo pure andare a
scuola, in una scuola pubblica per giunta.
Vabbè meglio dormire che domani è l'ultimo giorno
di libertà, sempre se questa si può chiamare
libertà.
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Capitolo
2
Pov malorie
Scesi a fare colazione, e trovai già tutto pronto.
- Ciao mamy-salutai mia madre, - Mal vatti a vestire che dobbiamo
andare alla tua scuola e poi di pomeriggio andiamo dallo zio.- wow che
programma emozionante per la mattina!
- Uffa non puoi andarci da sola a scuola?-gli risposi con tono
scocciato- Vuoi la macchina?- mi chiese mia madre, la macchina?? Ovvio!
non volevo mica essere scarrozzata da mia madre. -Ovvio- -Bene allora
verrai a scuola e poi, dopo essere stati lì andiamo a
comprare la
macchina; se non vieni niente macchina: scegli tu!- mi
minacciò
mia madre.
Così siamo andati a scuola e abbiamo firmato le iscrizioni,
verso l'una arrivamo a Seattle e mangiammo qualcosa in un locale;
dopodicchè andammo in una concessionaria d'auto.
Dopo aver comprato la macchina
, una bellissima bmw sportiva nera metallizzata, erano già
le
sette passate e ci diriggemmo a La Push la piccola riserva dove viveva
lo zio.
Arrivati davanti casa di quest' ultimo bussammo alla porta,
ma
nessuno rispose. - Mi sa che non è in casa-
osservò mia
madre, mi chiedo dove voglia andare con la sedia a rotelle.-
Vabbè ritorniamo a casa, domani gli chiamo-
continuò mia
madre, che bella notizia.
Nella strada di ritorno a casa, vedemmo mio zio nel giardino del nostro
vicino di casa.
Speriamo che mia madre non se ne sia accorta.. - Mal guarda
è
là.. chissa cosa è successo c'è un
sacco di gente
sarà una festa-, ..ma era troppo bello che non se ne
accorgesse. -
Ma dai mà, se è una festa non possiamo imbucarci-
provai a
convincerla ma ovviamente..- Dai Mal, dobbiamo solo scendere un'attimo
a
salutare- bene se lei dice un'attimo vuol dire che staremo almeno
un'ora lì. - E va bene scendiamo-.
Parcheggiammo davanti casa e ci avviammo in direzione dello zio. -Non
sono più tanto sicura che questa sia una festa.- - Ciao Billy-
salutò
mia madre allo zio che non si era nemmeno
accorto della nostra presenza. Lui sgranò gli occhi appena
vide
mia madre - Ramona ? Malorie quando siete arrivate?- disse,
con
tono sorpreso - Ieri. Eravamo passate prima a casa tua ma non c'era
nessuno- rispose mia madre- oh- fu la sua brillante risposta-
bhè allora, Ramona, Malorie vi presento un mio carissimo
amico
Charlie, Charlie questa è mia sorella con sua figlia,si sono
trasferite quì da poco- disse indicandoci un uomo che
parlava al
telefono con una faccia preoccupata e adirata al contempo.- Piacere..
perchè cavolo non rispondono - rispose con tono freddo,
bhè un po' maleducato, almeno poteva tenderci la mano o
guardarci un faccia più di due secondi, ma a
quanto pare
era colpa di chiunque non gli stia rispondendo al telefono. - Ma chi
stai chiamando?-
chiese Billy curioso, senza nemmeno dirci che davolo stesse succedendo
quì. - Ho riprovato dai Cullen, ma non risponde nessuno-
rispose
preoccupato. - I Cullen hanno lasciato la città ieri- disse
un'altro uomo - che liberazione- sussurò infine; a
quanto
pare questi Cullen erano poco apprezzati in paese. Charlie
sembrava pronto per scoppiare - Lo sapevo che centrava quell'Edwin..
Edmund come diavolo si chiama, ah ragazzino spera di non rincontrarmi
mai più se ci tieni alla tua vita- parlava da solo,
bhà
che gente strana quì a Forks. Malgrado tutto non avevo
ancora
capito cosa sia successo, così chiesi- Ma cosa sta
succedendo quì?- ma ricevetti un colpo da mia madre- Che
modi
Mal, non sono affari tuoi- mi rimproverò mia madre.- non ti
preoccupare Ramona, è che siamo tutti un po' tesi,
è
sparita Isabella , la figlia di Charlie, e non sappiamo dove sia
finita-spiegò infine Billy. - L'ho trovata - si
sentì un
altro urlo e Charlie si affrettò a raggiungere un ragazzo
niente
male a torso nudo che portava in braccio una ragazza. Per fortuna mia
madre decise di intervenire- Bhè penso che quì
noi siamo
di troppo, Billy magari domani ti chiamo..- diceva mentre iniziava ad
allontanarsi , però all'improvviso si fermò - aah
e
dì al tuo amico che se ha bisogno di qualsiasi cosa deve
semplicemente chiedere, tanto non siamo nemmeno lontani abitiamo
quì accanto, sarebbe un piacere aiutarli - e mentre lei
diceva
questo osservai la ragazza,
era ridotta davvero male, chissa cosa le era successo!
Continua
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pov
Malorie
Era passata una settimana da quella sera, ogni sera venivo puntualmente
svegliata dalle urla di dolore di quella ragazza, Bella, mi ero
incuriosita e allora ho cercato di capire cosa le fosse successo.
Ho avuto due versioni della storia: una secondo Jacob e una secondo
Angela, una mia compagna di classe; entrambi non ne sapevano poi tanto
e mi hanno solo detto che soffriva perchè era stata lasciata
dal
ragazzo e che a lui ci teneva molto.
Questa versione della storia, però non mi
convinceva
molto , ho visto un sacco di gente essere mollata, e anche in malo
modo, ma nessuno la prendeva così seriamente. Certo potrebbe
anche essere diversa, chissà forse non è la
solita falsa,
approfittatrice, ma sinceramente ne dubitavo fortemente.
" da
quando in quà ti
preoccupi così tanto per le persone Mal, che Forks ti stia
facendo mettere a posto i neuroni? " perfetto!! ora ci
mancava
solo che parlavo da sola con la mia coscenza, lo dicevo io che questo
posto mi avrebbe fatto uscire fuori di testa. Con ancora
questi pensieri
in testa scendo a fare colazione, dove trovo
mia madre occupata a leggere il giornale - Giorno mà - la
saluto
e lei risollevata dal suo stato di trance mi dice :- Mal oggi torna a
scuola Bella ti ricordi che ti avevo detto che suo padre aveva
intenzione di mandarla da sua madre?- - si - gli rispondo - lei non
vuole andare e pur di restare quì ha deciso di tornare a
scuola.
Charlie è preoccupatissimo, quindi gli ho detto che fino a
quando
non si sarebbe ripresa del tutto l'avresti accompagnata tu a scuola- mi
spiegò mia madre, che come di suo solito dava la mia
disponibilità senza che io la offrissi o fossi intenzionata
ad
offrirla.. ma ormai c'ero abituata , ma restava una cosa da capire, -
scusa mamma ma perchè dovrei accompagnarla io?..- mi
stava per interrompere, ma la fermai appena in tempo per non sorbirmi
una predica del tipo sii gentile e magnanima ecc...- aspetta fammi
finire, non che mi dia fastidio accompagnarla ma non capisco il
motivo..
mi sembra di aver capito che possiede una macchina non è
capace
di giudarla da sola? - concludo - Charlie ha paura che se guidi lei non
ci arrivi a scuola, insomma è preoccupante a volte nemmeno
mangia,e quindi è molto debole; ora pensa a cosa potresse
succedere se avesse un calo di zuccheri durante la guida- aah compreso
il concetto:
padre super protettivo che si immagina episodi tragici impossibili,
stavo per rispondere quando mia madre aggiunse
- mi raccomando, sì gentile con lei e cerca di farla stare
meglio, spesso un'aiuto di un'amica è molto utile- -ok
mà
farò il possibile, va bene io quì ho finito mi
vado a
cambiare e cercherò di fare qualcosa- e detto questo salgo
le
scale, mi vesto prendo la mia luis vuitton, le chiavi della
macchina e
porto la macchina vicino casa Swan.
pov Bella
Sono una fallita, non sono utile a nessuno, forse sarebbe
meglio se
mi levassi di mezzo, ma subito le SUE parole mi tornarono in mente "per
favore, non fare niente di insensato o stupido " " fallo per Charlie" Charlie
, sto facendo soffrire tantissimo anche lui. A interrompere i miei
pensieri ci pensa il campanello, Charlie che stava finendo di fare
colazione mi dice - Deve essere Mal, quella ragazza di cui ti parlavo
ieri, per favore cerca di essere gentile è stata
così
disponibile ad accettare di accompagnarti - appena finisce di parlare
gli annuisco e vado alla porta dopo aver preso lo zaino; tutto questo
lo
faccio come un'automa, non sono più io, sono solamente un
guscio
vuoto senza emozioni; proprio per questo Charlie è
stato
categorico, non vuole che usi il pick up, dice che
è troppo
pericoloso e potrei fare incidenti, per fortuna si è offerta
questa Mal se no sarei stata obbligata ad andare in macchina con mio
padre.
Aperta la porta mi ritrovo davanti una
ragazzavestita
di tutto punto sui toni del grigio e del nero e degli occhiali da sole
neri , malgrado quel giorno non ci fosse per niente sole,- Ciao tu devi
essere Bella ho sentito molto parlare di te , piacere di conoscerti io
sono Mal - dice porgendomi la mano che stringo - piacere, allora
andiamo ?- dissi con voce piatta. Ci dirigiamo verso una macchina nera
e salgo nel sedile del passegero. - Senti so perfettamente che magari
questa situazione ti scoccia, perchè sicuramente avresti
prefrerito guidare il tuo catorcio.. pardone la tua auto
anzicchè di essere scarrozzata da me; ma cerchiamo di fare
buon
viso a cattivo gioco , cerchiamo di andare d'accordo ok?- dice con voce
altezzosa mentre guidava ad alta velocità ed eravamo quasi
arrivate, c'era però ancora tempo per mettere le cose in
chiaro
- senti possibilmente molti ti avranno raccomandato di essere gentile
con me, ma a me basta che mi eviti di andare in macchina con mio padre,
non sei obbligata a fare conversazione- le dico iniziando a prendere lo
zaino visto che avevamo già parcheggiato - scusa tanto per
aver
provato ad essere gentile, ero sincera! Non lo stavo facendo
perchè me lo avevano detto, anche mia madre mi ha fatto
una testa tanta per cercare di aiutarti, se io non avessi
voluto
farlo puoi stare tranquilla che non lo avrei fatto, daltronde non mi
sono mai curata molto di ascoltare gli ordini o i consigli ed ho sempre
fatto di testa mia; poi se ti da fastidio la mia voce è
un'altro
conto- mi risponde leggermente alterata, io annuisco incapace di fare
altro. Scendo dalla macchina dopo aver fatto un respiro profondo ma non
ero pronta a ciò a cui andavo incontro. Tutti si erano
girati
dalla mia direzione e hanno inziato a parlare tra loro, mi sembrava di
vivere un deja vù quando non ero accompagnata da una snob
impertinente ma da LUI..
La ferita all'altezza del petto ha iniziato a bruciare sempre di
più, faticavo a respirare; sapevo sarebbe stato difficile ma
non
credevo così tanto..All'improvviso quando stavo per cedere
sotto
tutto questo dolore mi sento sorretta da Mal che mi dice - Almeno cerca
di stare in piedi, dai andiamo ti accompagno in un posto più
isolato.Qualcosa mi dice che non ti piacciono le attenzion mi sbaglio?
- gli faccio un cenno col capo e andiamo.
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POV BELLA -sai
sei proprio
strana, va bene a qualcuno può anche dare
fastidio stare sotto ai riflettori , ma fino a non reggersi nemmeno in
piedi..- continuava a parlare mentre, tenendomi per un braccio, mi
trascinava verso il retro della scuola. A quanto pare in macchina non
ero stata abbastanza chiara, non mi interessava la sua amicizia mi
bastava che mi accompagnasse a scuola. La ferita continuava a pulsare
malgrado stessi tentando di distrarmi con questa snob impicciona. - che
lezione hai alla prima ora?- - Inglese- risposi con voce vuota come
sempre - Bene anch'io, almeno per le prime due ore non sarai sola; ma
senti hai degli amici quì con cui vorresti stare? - amici..
che
parolona ci sarebbe Jess ma non ho voglia di sentirla parlare, oppure
ci sarebbero i ragazzi ma non ho voglia di sopposrtare le loro avances,
l'unica persona sarebbe Angela ma non sono ancora pronta per parlarle
perchè si accorgerebbe subito che c'è qualcosa
che non
va. .Inoltre non voglio fare preoccupare anche lei, ha il
diritto di essere felice. - Devo prendere il tuo silenzio
come un no?- mi chiede la snob.. - Non ho voglia di stare con qualcuno,
voglio stare sola- le dico - Si certo, così ti tagli le vene
o
ti suicidi, va bene vieni con me, manca ancora un po' prima
di
entrare in classe- e detto questo continua a trascinarmi fino ad
arrivareal solito gruppo composto da Jess, Mike, Tyler, Angela , Ben
,Lauren e qualcun'altro che non conosco. - Ciao ragazzi- saluta - Ciao
Mal -rispondono gli altri in coro.- Bella non ti avevo visto,quanto
tempo che non ci vediamo- mi saluta Jess con la sua solita voce da oca,
mentre Angela, che era occupata a parlare con Ben mi corre in contro
abbracciandomi con energia ed affetto . - Bella!che piacere rivederti
pensavo avessi deciso di abbandonare la scuola- mi dice, ancora
abbracciata a me che mi guarda con uno sguardo che mi fa capire che
è veramente felice di vedermi. Lei è sempre stata
così gentile con me, mi ha sempre difeso e aiutato; e avevo
fatto soffrire pure lei; ha iniziato a chiamarmi ogni giorno dopo
quel.. giorno , ma non le ho mai risposto non avevo voglia di farla
preoccupare ancora di più, si sarebbe accorta che c'era
qualcosa
di diverso. Avevo intenzione di chiederle scusa ma non ne
ebbi il
tempo perchè pochi secondi dopo la campanella
suonò. Così
inzio una noiosa
giornata di scuola, il tempo sembrava non passare mai e
cercavo
di non pensare a niente. Se lo avessi fatto sarei crollata nuovamente,
il momento più difficile fu a Biologia, il luogo del nostro
primo incontro, lì fui costretta ad uscire dalla
classe
era ancoar troppo difficile per me. A pranzo non
mangiai niente
e mi sedei insieme agli altri a fingere di ascoltare quello di cui
parlavano; in realtà non sapevo nemmeno che cosa stessero
dicendo. Fortunatamente nessuno mi domandò niente e
così
sono rimasta tutto il tempo a fissare un punto indefinito della mensa . Al fine delle
lezioni mi
diressi direttamente davanti alla macchina di Mal che arrivo circa un
quartod'ora dopo. Finalmente eravamo in macchina e ci stavamo dirigendo
verso casa. POV MAL Quella
ragazza iniziava
a preocuparmi, tutta la giornata l'aveva passata immersa in chissa
quali pensieri non mi aveva più rivolto la parola, e nemmeno
a
mensa si sbilanciò più di tanto. Così
decisi di
attaccare bottone io, odiavo quel silenzio imbarazzante, - Allora
soddisfatta del tuo primo giorno ? - le chiesi cercando di
intavolare una conversazione , metodo che purtroppo fallì
visto
che si limito ad annuire con la testa. Bene a quanto pare c'era bisogno
di un modo più diretto. - Ti do così fastidio? Ci
tieni
davvero così tanto a restare in silenzio? Guarda che non ti
danno nessun premio - le dissi forse un po' troppo dura -
Credevo
che fossi solo snob non anche sorda, mi sembra che stamattina fossi
stata abbastanza chiara - mi rispose lei con convinzione, snob.. ma
sentila, - Si dia il caso che volevo solo provare ad aiutarti, ma a
quanto pare non vuoi il mio aiuto. Bene fai quello che vuoi, resta in
silenzio ma poi non ti lamentare se rimarrai sola - conclusi. Detto
questo frenai visto che eravamo già davanti a casa sua, dopo
poco scese senza nemmeno rispondere nè tantomeno salutare.
Note:
Scusate per il ritardo ma ho avuto un calo di ispirazione, spero che vi
piaccia e che non ci siano troppi errori di ortografia. Ho provato a
mettercela tutta ma mi viene sempre un po' difficile. Mi
farebbe piacere che mi lasciaste delle recensioni per sapere se devo
continuare o no. Spero
di poter aggiornare al più presto Baci
ines <3
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Capitolo 5 Pov Bella Ero
rimasta molto colpita dalle parole di Mal, forse in fondo in fondo
aveva pure ragione,il problema era un'altro; a me non interessava avere
amici, restare sola o no non mi avrebbe fatto alcuna differenza. Non mi
interessava più niente da quel fatidico giorno. Lui
andandosene si era portato via tutto; persino le fotografie, a volte mi
chiedevo se fosse veramente esistito, forse ero semplicemente diventata
pazza. Alla fine era
del tutto impossibile che una persona così perfetta come lui
si fosse veramente interessato a me. Infatti si era stancato di me,
sapevo che sarebbe arrivato quel momento, anche se speravo non fosse
mai arrivato. Malgrado tutto
questo non riuscivo ad odiarlo o a dimenticarlo, era più
forte di me, non faceva parte della mia natura. Sono proprio una
stupida, e mi odiavo per questo; probabilmente in questo momento era a
spassarsela con qualche vampira ultra sexy che era sicuramente molto
più bella, affascinante, sensuale, inteligente e
quant'altro.. invece io ero quì a deprimermi e a soffrire.
Ma non potevo affibbiargli la colpa per questo, non era colpa sua se
non mi amava. - Bella - era
mio padre - sono a casa - forse era meglio tornare alla vita reale, e
smettere di deprimermi, così scesi giù per
salutare mio padre, poverino era sempre così preoccupato per
me. - ciao papà - salutai mio padre, facendogli un sorriso
che ricambiò , - ehm Bells.. - sicuramente aveva qualcosa di
imbarazzante da dire, si capiva dal suo tono ma sopratutto dal colore
della sua pelle che tendeva al cremisi - ci hanno invitato a cena a
casa di Ramona e io ho accettato, spero non ti dia fastidio, ma ecco mi
sembrava una buona idea cambiare qualche volta - mi disse quasi in un
sussurro, bhè sarei tentata di dirgli di no
perché non ho proprio voglia di sopportare ancora quella
snob, ma vedevo che era veramente interessato ad andare così
decisi di non mettergli i bastoni fra le ruote, - non ti preoccupare
papà, mi farà bene un po' di compagnia - gli
dissi cercando si sembrare il più sincera possibile. Pov Mal Tornai
a casa nervosissima, Bella era riuscita ad innervosirmi come non mai.
Ma chi si credeva di essere, io cercavo solamente di aiutarla ed era
questo quello che ottenevo? Ma vaffanculo Bella, mi ero comportata in
modo gentile , bene non sarebbe più accaduto.. poteva morire
ma io l'avrei ignorata bellamente. Si
però c'era da dire che non ce la facevo, non ero mai stata
brava a trattare male qualcuno a differenza di quello che si potrebbe
dire dalle apparenze; sono sempre stata molto altruista e gentile con
le persone, sopratutto quelle fragili o ferite come nel suo caso. Probabilmente
sto sbagliando tattica, forse il vero modo per aiutarla era lasciarla
stare. Con questi pensieri entrai in casa e trovai mia madre intenta a
pulire accuratamente il soggiorno, cosa alquanto insolita
così decisi di chiedere cosa stesse succedendo - Mamma per
caso sta per arrivare la fine del mondo? sai è insolito
vederti pulire così a fondo, di solito chiami la cameriera -
- bhè stasera abbiamo ospiti e Nancy - la nostra nuova
cameriera - aveva il giorno libero così sono obbligata a
fare tutto da sola , visto che tu non hai nessuna intenzione si
aiutarmi - mi disse con tono seccato alla fine; sperava davvero di
farmi pena? allora mi conosceva davvero poco - Chi viene? - chiesi
curiosa, sperando che non sia qualche datore di lavoro noioso ed
impiccione - Charlie Swan con sua figlia - mi rispose mentre era
intenta a spolverare la parete attrezzata, ed ecco che i miei piani di
indifferenza verso Bella andarono in fumo. Come potevo trattarla male
in casa mia? mia madre non me lo avrebbe mai perdonato, anche
perché a quanto pare questo Charlie gli interessa molto .
Sai che novità, mia madre interessarsi ad un completo
sconosciuto più vecchio di lei. - Potresti aiutarmi a
cucinare per favore? Devi solo preparare le lasagne e l'insalata, al
resto penserò io - mi chiese, - D'accordo ma solo
perché mi piace cucinare - gli risposi , ed era vero, anche
se non si direbbe. Io adoravo cucinare a differenza di mia madre che lo
faceva perché era obbligata a farlo, infatti molto spesso
quando non ero a scuola preparavo io il pranzo. Dopo due orette
passate davanti ai fornelli avvisai mia madre che andavo su a
prepararmi, - mi raccomando non ti fare aspettare come al solito, e
sopratutto non esagerare è solo una cena tra amici, loro
arrivano per le sette e mezza quindi scendi un po' prima
così mi aiuti a preparare la tavola. - Così
salii su e mi feci un bel bagno caldo mentre pensavo a cosa mettermi
cullata dalla musica rilassante. Il bagno era moderno e spazioso
con una bellissima vasca in fondo . Mia madre
aveva detto di non esagerare, ma si sa quando si tratta di vestiti
dovevo sempre essere perfetta, così dopo essere uscita dalla
vasca ed essermi vestita scesi sotto da mia
madre
per aiutarla. Erano già le sette e venti così
cercammo di sbrigarci, e apparecchiammo il tavolo della
sala da pranzo senza
fare troppo caso ai dettagli . Poco tempo dopo
aver finito sentii il campanello suonare ed andai ad aprire io invece
che mia madre che stava finendo di ultimare gli antipasti. Appena aperta
trovai Bella con un finto sorriso in
faccia affiancata da suo padre.Si vedeva lontano un miglio che non
aveva voglia di stare quì , era un 'attività
troppo sociale per i suoi gusti, così li salutai cercando di
trattenere l'acidità del momento , anche se la cosa non mi
riuscì poi così bene. Prevedevo una
pessima serata!!
Note:
Scusate
per il ritardo, ma non ho avuto molto tempo. Spero che il capitolo vi
piaccia BUONA
LETTURA E RECENSITE :) BACI
INES <3
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CAPITOLO 6
pov Bella
Dopo aver fatto una rilassante doccia bollente, mi trascinai in camera
mia. Lì decisi cosa mettermi ed optai per dei jeans
accompagnati
da una felpa blu con le mie inseparabili converse. Abbinai anche una
borsa blu che mi aveva regalato mia madre insieme ad un braccialetto ed
una collana, sempre regali di mia madre. Finito di vestirmi scesi
giù dove trovai mio padre già pronto per uscire,
intento
a guardarsi allo specchio. Dopo aver chiuso la porta uscimmo di casa e
ci diriggemmo a casa di Malorie e compagnia bella. Non avevamo bisogno
di prendere la macchina dato che era molto vicino a casa,
così
dopo dieci minuti eravamo già davanti alla porta che fu
aperta
da Mal. Aveva un finto sorriso stampato in faccia, con un retrogusto di
disapprovazione. Sicuramente, nemmeno lei era felicissima di avermi in
casa sua; sopratutto dopo il nostro ultimo scambio di battute. Subito
dopo notai come era vestita, agghindata come se sarebbe dovuta andare
chissa dove, mentre era una semplice cena, in casa sua per giunta.
Dopo averci fatto entrare ci fece accomodare in sala da pranzo, pochi
secondi dopo, dalla porta che collegava sicuramente con la cucina,
comparve sua madre, Ramona, con un vassoio pieno di tortine in mano -
Benvenuti a casa nostra, spero abbiate fame perchè abbiamo
preparato un bel po' di cose- ci disse mentre appoggiva il
vassoio sopra al tavolo apparecchiato; - menomale perchè
è dalla pausa pranzo alla centrale che non metto niente
sotto i
denti - rispose mio padre mentre poggiava il cappotto nella sedia. Si
sedette vicino a Ramona, come pensavo, mentre io mi dovetti sedere
vicino a Mal. La cena
trascorse
relativamente tranquilla, senza litigi. Avevamo
parlato del più e del meno, anche per lasciare un po' di
spazio
ai piccioncini, e scoprì che oltre il muro di snob c'era
anche
qualcosa nel suo cervello. Mi ripromessi di trattarla leggermente
meglio, e mentre sua madre andava in cucina e mio padre la seguiva per
aiutarla a sparecchiare, mi sentì in dovere di chiederle
scusa -
senti volevo scusarmi per come ti ho trattata oggi, forse hai ragione
tu, ma sopratutto sono stata molto scortese..e non è da me-
le
dissi con voce titubante - non ti preoccupare, ma sai non riesco
proprio a capire, perchè vuoi restare sola? e non dire che
non è vero perchè facendo
così non otterrai
altro che questo - mi disse con voce serena, come se si fosse liberata
di un grosso peso. Avevo capito che non era poi
così falsa
come sembrava, si vedeva che le piaceva dire le cose in faccia e non
sparlare alle spalle, anche se scommetto che sapeva tutto del mio ..
passato , o almeno non tutto ma la versione ufficiale, non poteva
sapere chi realmente fossero.. loro. Senti una fitta al petto e mi
strinsi nelle braccia, per cercare di attenuare il dolore che
non
accennava a diminuire. Dopo pochi minnuti, riuscii a calmarmi,
così decisi di risponderle dato che attendeva ancora una
risposta: - Bhè, forse perchè chiunque avrei
accanto non
mi andrebbe bene, perchè la persona che voglio accanto non
la
rivedò mai più - avevo deciso di essere sincera,
anche se
non aiutava il mio già fragile equilibrio - Per questo non
mi
curo molto dei miei rapporti sociali. - continuai, sperando che non
facesse altre domande. E lei stranamente rimase in silenzio, come se mi
capisse, molto probabilmente provava pena per me; ma non volevo
litigare un'altra volta così rimasi anche io in silenzio.
Dopo
un po' si decise a parlare - Mi dai una chances per farti capire che ti
sbagli? - mi chiese , ma io non capì dove volesse andare a
parare; credeva che sarei uscita con altri ragazzi? - Non dico che devi
farti chissà quanti ragazzi, ma non sono d'accordo con te.
Io
credo che la vita vadi vissuta , sopratutto l'adolescenza, ceh
è
uno dei periodi più belli sella nostra vita. Bella hai
diciotto
anni, non puoi abbatterti alla prima difficoltà, devi
continuare
a vivere. Comunque sappi che riuscirò a farti cambiare idea,
riuscirò a farti continuare a vivere, non ti
permetterò
di rovinarti la vita. Potrai cacciarmi quante volte vuoi, ma io
ritornerò sempre; quindi ti consiglio di iniziare ad
accettare
la cosa, il resto sarebbe solo una perdita di tempo.-
continuò
molto più determinata di prima , appena finì di
parlare
mi scrutò attentamente in viso. Scommetto di sapere cosa ci
avrebbe trovato: incredulità e gratitudine,
incredulità
perchè non me lo aspettavo proprio, e gratitudine
perchè
malgrado non mi conosceva si vedeva che ci teneva a me. -
Grazie
ma ti avviso che non sarà un 'impresa semplice, io sono
dura!-
cercai di buttarla su ridere per stemperare un po' la tensione .
Scoppiò a ridere e io la seguì a ruota. Era tanto
che non
ridevo veramente, era sempre un sorriso falso quello che avevo indosso,
per cercare di non fare preoccupare ancora di più le persone. Forse aveva
ragione lei stare con altri poteva veramente aiutarmi.
Pov
Mal Mi svegliai di
buon umore,
forse perchè oggi non si prevedeva nessuna litigata, o
almeno ci
speravo. Ogni volta mi sembrava ingiusto litigare con lei. Non sapevo
cosa aveva passato veramente, avevo solo sentito dei pettegolezzi, ma
si sà, non sempre è tutto vero. Speravo infatti
che un
giorno mi avrebbe raccontato la sua versione dei fatti, ma non avevo
mai avuto il coraggio di chiederglielo, si vedeva che ci soffriva tanto. Sentì
la sveglia
suonare e la staccai delicatamente, cosa mai fatta visto che di solito
a quest'ora stavo ancora dormendo, e decisi di cominciare a prepararmi. Dopo aver
fatto una doccia veloce, andai a vestirmi,
avevo voglia di curare i dettagli e quindi ci misi un po' di tempo in
più.Visto che ero ancora in anticipo decisi di farmi la piastra,
tanto dovevo ancora asciugare i capelli. Finito di sistemare i capelli
scesi giù a salutare mia madre, non avrei fatto colazione
oggi ,
avevo perso più tempo del previsto. - Ciao mà io
vado che
sono in ritardo.- dissi mentre prendevo la borsa e gli occhiali da sole
neri. - Mal non credi di aver esagerato stamattina?- mi chiese notando
i frutti del ritardo - nah- le risposi, anche se forse avevo esagerato
un po' veramente, ma non m'inportava poi molto. - Quella borsa non si
abbina - disse indicando la mia
miu miu in nappa nera - e poi mi vorresti dire dove metti la tuta?- mi
disse mia madre. La tuta vero.
- Avevo
dimenticato a prenderla - dissi correndo sù a prendermi le
cose
per l'educazione fisica - Tieni prendi la mia burberry, si abbina molto
meglio ed è anche più grande - disse porgendomi
la borsa
già semiriempita dalle cose che c'erano nell'altra borsa.
Alla
fine anche se mia madre si lamentava sempre che esageravo, anche lei
era una patita di moda; non come me ma simile. Dovevo pur aver preso da
qualcuno. Così
presi la
macchina e mi fermai davanti a casa di Bella, e la trovai lì
ad
aspettarmi seduta sui gradini. Salì svelta in macchina e mi
scusai per il ritardo - scusa ma avevo dimenticato la tuta e ho dovuto
cambiare borsa all'ultimo minuto- solo quando finì di dire
queste parole si girò verso di me , e dopo pochi secondi la
vidi
sgranare gli occhi, nel frattempo io ero già partita. Dopo
un
po' disse - ma tu per andare a scuola ti sistemi come se
fosse
una sfilata di moda? -, bhè in effetti aveva anche un po'
ragione , ma lei piùttosto come
si era conciata?
- Per me è molto importante la moda, una parola di cui , a
quanto vedo, tu non sai nemmeno l'esistenza! Ma come cavolo ti sei
conciata??!- le dissi cercando di distogliere l'argomento da me, non
volevo mi giudicasse superficiale ma ero fatta così. - Ecco
un
'altra maniaca della moda, e io che credevo di essermene liberata
definitivamente. Sappi che non verrò mai a fare shopping con
te!
Non ho voglia di passare ancora ore ed ore a provare cose che non posso
permettermi.- disse con tono deciso, - Bhè chiunque sia
questa,
non ha fatto un buon lavoro guardati e capirai - le risposi, senza
accennare alla cosa dello shopping, non glie lo avrei chiesto la avrei
obbligata, non poteva vestirsi in modo così osceno. - Non
dipende da lei, dipende da me, non cambierò il mio stile,
non ne
avrei un motivo - disse in risposta alla mia precedente affermazione. - Ne
riparleremo ora siamo in ritardo- le dissi mentre aprivo lo sportello. Pov
Bella Non ci potevo
credere,
avevo trovato un'altra Alice in miniatura, e io che pensavo
di
essermi liberata dalla moda una volta per tutte. Anche se farei
shopping ogni giorno pur di riavere il mio folletto. Odiavo
il
fatto che sse ne fosse andata senza nemmeno salutarmi, come tutti gli
altri del resto. Pensavo questo
durante
l'ora di trigo, tanto non ci capivo niente lo stesso e cercavo di
distrarmi per non pensare troppo; anche se non mi riusciva poi
così tanto. Il resto delle lezioni della mattina andarono
bene ,
ero stata abbastanza occuopata da non pensare. A mensa non mangiai
niente e mi sedetti al solito tavolo senza ascoltare niente di tutto
quello che dicevano. Angela oggi non c'era, chissà
perchè. Mi ripromessi che avrei dovuto parlarle uno di
questi
giorni, non le avevo ancora dato una spiegazione e non volevo perdere
anche lei. Avevo perso troppe persone in quest'ultimo periodo, persone
a cui tenevo tantissimo, che creedvo non mi avrebbero più
lasciato. Ma mi sbagliavo enormemente, alla fine sapevo che era giusto
così, chi ero io per loro? Il niente non ero umanamente
paragonabili a loro, non avrei mai potuto competere. Prima che i miei
pensieri scivolasserò troppo profondamente fui salvata dalla
campanella. Alle ultime due ore avevo educazione fisica, materia che
odiavo, così mi diressi in palestra ma fui fermata da una
mano
sulla spalla. Mi girai per vedere a chi appartenesse e vidi Mal, che mi
sorrideva - Anche tu in palestra? - mi chiese, - Si , anche se
preferirei saltare quest'ora - le dissi , mentre inziavamo a
incamminarci insieme verso lo spogliatoio, parlando del nostro odio per
la palestra. Appena finì di cambiarsi non potevo credere ai
miei
occhi, non poteva curare i minimi particolari anche per fare educazione
fisica, come al solito sebrava vestita
per partecipare ad una sfilata di moda. - Non capisco il motivo di
curare i particolari per giocare a pallavolo - gli dissi, mentre lei
esaminava me,
rispondendomi - noto che non migliori nemmeno con la tuta in fatto di
abbigliamente, non capisci che è importante.. - mi rispose
con
chiare intenzioni di iniziare una ramanzina, ma la interruppi giusto in
tempo - Ti ho già detto che non riuscirai a farmi cammbiare
idea
facilmente, ora capisco perchè oggi eri così in
ritardo-
le dissi scoppiando a ridere. Il resto della
giornata
passò normalmente e si stava iniziando ad insturare
un'amicizia,
che mi avrebbe cambiato, a differenza di quello che credevo.
Note autore Spero che il
capitolo vi
piaccia, come potete notare è leggermente più
lungo del
solito. Non volevo spezzettarlo troppo. Come vedete Bella
stà
iniziando a fidarsi di Mal, che ha ancora tanto da mostrare oltre alla
sua parlantina acuta e la sua passione della moda. Ho notato che questo
personaggio vi sta piacendo particolarmente, e non posso che esserne
felice. Recensite
e continuate a seguirmi. p.s. non mi offendo
se avete qualcosa da dire contro la mia storia, purchè lo
fate con educazione. vi
invito a passare nel mio profilo di facebook e nella
mia pagina. A presto
ines <3
Capitolo 7 Per il banner un grazie enorme aBetrayed_89che ha fatto questo fantastico
lavoro Capitolo 7
Pov Bella Era passata una
settimana dal rientro a scuola. Tutto andava, come dire
bene; avevo chiarito con Angela, e ora eravamo più unite che
mai. Passavo la maggior parte del mio tempo con Angela e Mal, chi
l'avrebbe mai detto. Il problema più grande
all'inizio era che entrambe non si sopportavano granchè,
avevano infatti opinioni molto diverse : Mal è infatti molto
più decisa, convinta che mi debba riprendere la rivincita,
dire vaffanculo a tutto, compreso.. lui, e che debba riniziare subito a
vivere, senza perdere troppo tempo a compiangersi addosso. Angela aveva
un opinione differente, lei credeva che dovessi essere io a decidere e
non qualcun'altro, che quando mi sarei sentita pronta sarei stata io
stessa a continuare e dimenticare. Quello che non sapevano nessuna
delle due è che io non avevo la minima voglia di
ricominciare, non volevo per nulla al mondo dimenticarlo. E non lo
avrei fatto nè ora nè mai. Forse avrei finto di
stare meglio, ma dentro sapevo che la ferita non si sarebbe mai
rimarginata. Sapevo di stare commettendo un'errore, ma dimenticarmi di
lui, dei momenti più belli di tutta la mia vita, mi sembrava
un eresia. Con questi
pensieri in testa mi svegliai, ancora un po' frastornata per
il mio appuntamento quotidiano con gli incubi. Facevo lo stesso sogno
ogni notte, un sogno che magari alla maggior parte della gente non
sarebbe sembtrato così spaventoso. Vagavo in una foresta
cercando qualcosa, senza sapere cosa; e ogni notte ricordavo sempre
meno la mia meta. Decisi di
alzarmi prima di entrare in crisi, visto che c'ero molto
vicina, e andai in bagno a fare una doccia e a vestirmi, dopo venti
minuti scesi giù a fare colazione. -Buongiorno
papà - salutai mio padre, intento a bere un
caffè mentre leggeva il giornale.- 'Giorno Bells - mi
rispose un po' innervosito, probabilmente dalle notizie del giornale;
nel frattempo presi anche io un caffè, non avevo fame. - Ah,
quasi mi dimenticavo - disse all'improvviso mio padre - Ieri
sera aveva chiamato Malorie - disse continuando a sorseggiare il suo
caffè, - Che voleva? - gli chiesi sperando che non se ne
fosse uscita con una delle sue - Mi ha detto: " iniziati a preparare
psicologicamente perchè stasera si esce" , parole sue - mi
disse con un piccolo sorriso accenato in viso. Si vedeva che era
felice, e io sapevo anche il perchè, era felice che mi
stessi riprendendo, avevo fatto passi da giganti rispetto ai primi
giorni. Ero grata a Mal e ad Angela proprio per questo, era stato
grazie a loro se mi ero ripresa. Poco dopo
sentì il clacson caratteristico della macchina di
Mal, così mi affrettai a prendere lo zaino e uscire per
salire in macchina. Ormai non mi stupivo più di come si
vestisse
per andare a scuola, purtroppo lei però non
accettava. - Ma possibile che non ti sai vestire
come si deve? Oggi
pomeriggio vieni a casa mia e ti preparo io per stasera.- noooo! che
cosa ? dovevo fare da Barbie anche a lei? e poi
chi gli diceva che io sarei uscita stasera? - Stasera? non credo ci sia
bisogno di tutti questi preparativi per dormire. E poi anceh ammesso
che uscissi, non avrei nessuna voglia di farti da bambola gigante. Se
proprio ci tieni perchè non prepari qualcun'altro?- sbottai
infastidita. Pov
Malorie Non poteva
essere che preferiva stare a casa a dormire il
venerdì sera, che uscire a divertirsi. Ma non l'avrebbe
avuta vinta, fosse l'ultima cosa che faccio stasera usciremo, se
proprio sarà necessario mi sopporterò anche
quell'altra sua amica. Non che fosse antipatica, ma non condivideva il
mio metodo; non si poteva fare due contro uno! - Senti tu
stasera uscirai, e ti farai preparare da me; e anche Angela
uscirà con noi, e anche per lei stesso trattamento - dissi
mentre scendevamo dalla macchina ed andavamo incontro ad Angela
che si
stava avvicinando. - Ciao ragazze, scusa dov'è che dovrei
venire io ?- disse Angela dubbiosa. Ma dove ero finita?? Queste due
erano entrambe delle eremite?. - Ciao Angela, Si hai sentito
bene, stasera si esce. Avete bisogno di conquistare un po' di bei
maschietti. Per questo stasera andremo al New Moon, uno dei locali
più rinomati di Seattle. - dissi contenta della mia idea.
Avevano bisogno di un po' di vita, sopratutto Bella. Pov Bella -
Ciao Angela, Si hai sentito bene, stasera si esce. Avete bisogno di
conquistare un po' di bei
maschietti.
Per questo stasera andremo al
New
Moon, uno dei locali più rinomati di Seattle. - Conquistare ?
No! Io non volevo conquistare nessuno, io volevo lui.
Senti la stretta di Angela attorno alla mia mano. Sicuramente si era
accorta del mio stato d'animo. - Io non ho bisogno di conquistare
nessuno dato che sono già fidanzata, e credo che nemmeno
Bella ci tenga, quindi se vuoi vai sola non ti preoccupare per noi.-
disse Angela cercando di aggiustare la situazione e tirandomi verso una
panchina senza nemmeno aspettare la risposta di Mal. Dopo un paio
minuti riuscì a riprendermi, quindi decisi di
ringraziare Angela: - Grazie Angie, non so cosa farei senza di te -
dissi abbracciandola, - figurati, è sempre un piacere
aiutarti, forse lei non capisce perchè non .. ci
è mai passata, io forse starei anche peggio se Ben mi
lasciasse così all'improvviso senza motivo - mi disse
cercando di rassicurarmi. Poco dopo suonò la campana e andai
insieme ad Angie alla nostra prima lezione. Le prime tre
ore passarono normalmente, alla quarta trovai una Mal
visibilmente infastidita appoggiata allo stipite della porta. Mi
avvicinai e cercai di entrare in classe, ma lei me lo impedì
e mi tirò dentro il bagno delle ragazze. - Mi sono persa un
passaggio, solo perchè volevo uscire e stavo cercando di
aiutarti mi avete mollato lì come una cretina per parlare di
chissà cosa. Se non volevate andare in discoteca bastava
dirlo, andremo da qualche altra parte - disse cercando di sembrare il
più gentile possibile, non sembrava nemmeno lei. - Scusa,
è che non ce la faccio a cercare qualcun'altro, penso sia
ancora troppo presto - dissi, cercando di chiudere il discorso.
Fortunatamente lei capì il mio messaggio, - Non ti
preoccupare, in effetti forse hai ragione, scusami.- disse mortificata,
poverina si era sentita veramente in colpa. - Non ti preoccupare,
nessun problema. - dissi, menomale che si erano chiariti tutte le
incomprensione, e in più stasera non sarei stata obbligata
ad uscire! - Bene, allora possiamo andare a vedere un film a Port
Angeles - mi dice mentre ci incamminiamo verso la mensa, visto che era
già suonata la campana . Lì trovammo Angela ad
aspettarci e ci sedemmo in un tavolo abbastanza isolato, per non essere
disturbate dagli ammiratori di Mal, tra cui Tyler, inoltre oggi eravamo
solo noi visto che Ben stava male. - Angie, ci stai di venire al cinema
con noi stasera? - chiese Mal mentre iniziava a mangiare. - Per me va
bene , molto meglio di andare in discoteca di sicuro - e scoppiamo
entrambe a ridere, tranne Mal che ci guardava strano. - Boh e chi vi
capisce a voi due - disse alzando gli occhi, - potremmo andare a Port
Angeles, guardiamo un film e poi mangiamo al Mac - disse Mal, - Alle
otto a casa mia, Angie mi fido di te per l'abbigliamento - disse
guardando Angie, con una faccia da far paura. - Per te Bella passo
prima da te, così vediamo se possiamo evitare che vieni
vestita da nonna. - continuò con tono di rimprovero
guardandomi. Il resto della
giornata passo normalmente tra lezioni e chiacchere con
le mie due amiche.Grazie a non so quale miracolo Mal
aveva ritardato a
venire e quindi non aveva avuto il tempo di prepararmi.
Arrivata in
macchina decisi di lasciare il posto davanti, ad Angie
e mi sedetti nei
sedili posteriori. - Ma che film dovremmo guardare? Io non so nemmeno
cosa c'è in programmazione - disse Angie all'improvviso, -
Possiamo vedere quel film romantico, due cuori un'anima - disse Mal, ma
cercai i rispondere prima che decidessero di vedere questo -
NO! - dissi forse troppo decisamente, - vorrei vedere quello degli
zombie, ne ho sentito parlare e dicono sia bello - dico cercando di
essere il più convincente possibile. - E che zombie siano -
risposero entrambe contemporaneamente per poi scoppiare a ridere. Dopo
aver parlato un po' del più e del meno Mal decise di
accendere la radio,
era una canzone
di Avril Lavigne, When
You're gone , subito mi vennero
in mente tutti i ricordi dei sei mesi più belli della mia
vita,
i nostri baci, le nostre discussioni, le sue carezze, la sua dolcezza,
la sua famiglia,la radura, il risveglio in ospedale, la
felicità che ho provato a trovarlo ancora lì, le
notti passate inisieme ,le sue caldi e morbide braccia rifugio sicuro
dai miei incubi, i suoi bellissimi occhi ambra che riuscivano a
leggermi l'anima, le sue promesse.. tutte false. E il dolore
arrivò ancora più forte, come la consapevolezza
che lui non sia più mio, e che forse non lo è mai
stato.
When
you're gone The
pieces of my heart are missing you When
you're gone The
face I came to know is missing too When
you're gone The
words I need to hear to always get me through the day and make it ok I
miss you i
pezzi del mio cuore sentono la tua mancanza quando
sei lontano manca
anche il volto che conoscevo quando
sei lontano mi
mancano le parole che ho bisogno di sentire per farmi sempre
andare avanti fino alla fine della giornata mi manchi
Mi mancava
tanto, troppo, faceva male e sapere che non lo avrei mai più
rivisto non migliorava la situazione. Ma ero felice, sapevo che ora
sarebbe potuto stare con chi davvero meritava di stare al suo fianco,
avrebbe passato l'immortalità con lei, che molto
probabilmente è una vampira ultrasexy, inteligentissima e
ricchissima. Sapevo che non lo avrei mai dimenticato, come si
può dimenticare una persona come lui, così dolce,
gentile, straordinaria da non essere nemmeno umana. Il resto del
viaggio continuò così , nei miei pensieri, nella
mia depressione, non so nemmeno se le altre se ne erano accorte, ma non
m'importava, volevo ricordare anche se faceva maledettamente male;
preferivo il dolore al dimenticare.
Note autore:
Spero che questo capitolo vi piaccia, ringrazio come sempre tutta la
gente che commenta e segue. Continuate a seguirmi ^^
Edit*
Purtroppo le mie conoscenze di html non sono molto elevate e non sono
riuscita a capire perchè il banner e la frase sotto non
venisse come in tutti gli altri capitoli, se qualcuno sa
qual'è il problema vi prego di provare a darmi una mano ;D
Baci :* iNes <3
Per il banner un grazie enorme aBetrayed_89che ha fatto questo fantastico
lavoro
Capitolo 8
Pov Mal
Eravamo arrivate , posteggiammo e scendemmo dalla macchina per
dirigerci nel cinema. - Hey Bella che hai, sei silenziosa! - disse
Angela, in effetti era vero, da un po' non la sentivo,
così
mi girai verso di lei. Aveva una strana faccia, come di qualcuno in
agonia, che stesse soffrendo terribilmente. Dopo un po'
sembrò
accorgersi che stessimo parlando con lei, fece un sorriso forzato e
rispose: - niente, pensavo, andiamo prima che inizia il film - disse
iniziando a incamminarsi per la biglietteria. La seguimmo anche noi
senza dire niente, anche se sapevamo benissimo che c'era qualcosa
dietro, ma avevamo capito che non ne voleva parlare, probabilmente
riguardava il suo ex. Non aveva mai parlato di lui, infatti io che non
lo conoscevo non sapevo nemmeno che tipo fosse, sapevo solo che era un
bel ragazzo, anche se ci credevo ben poco visto gli standard di questo
paesino (molto diversi da quelli di new york), e che era misterioso,
sul suo conto non si sapeva molto infatti. Pagammo il biglietto e ci
diriggemmo verso la sala.
Iniziò il film,una paura pazzesca, vicino a me Angela
tremava, e
quelli davanti addirittura urlavano. Forse una delle poche persone che
non aveva paura era Bella, anzi a volte scoppiava a ridere.
Questa cosa era alquanto inquietante, per poi non parlare del film,
c'erano zombie che uscivano da tutte le parti per mangiare tutti i
personaggi. Alcuni venivano poi trasformati in zombie, si
creò
così un'esercito di zombie per sconfiggere
un'altro clan
di zombie. La scena finale ritraeva infatti la guerra tra questi due
clan di zombie. E mentre io ed Angie urlavamo e tremavamo Bella si
ammazzava dalle risate.
Ricordarsi: non andare mai a guardare un film horror con Bella
perchè fa più paura del film stesso.
Pov Bella
Dopo essere scesa dalla macchina avevo l'umore sotto le scarpe a causa
di quella canzone, mi aveva riportato a galla i ricordi , e
fatto
bruciare la ferita ancora fresca come il primo giorno. Fortunatamente
però questo film , mi aveva risollevato il morale, era del
tutto
ridicolo e gli effetti speciali non erano un granchè. Di
tanto
in tanto sentivo qualcuno urlare, tra cui anche le mie amiche, e ridevo
ancora più forte, era impossibile urlare per queste
cretinate.
Spesso vedevo gente che mi guardava diffidente, o impaurita
addirittura; come se avrei dovuto per forza aver paura di questo
stupido film.
Al termine della proiezione uscì dalla sala con le mie
amiche,
che mi seguivano allibite. Arrivati davanti al cinema però
decisi di chiedere spiegazioni, insomma non capivo proprio cosa
avessero da guardarmi così , - Ma si può sapere
cosa
avete da guardarmi così ? - chiesi con tono scocciato, loro
si
guardarono come a chiedersi se fossi scema o no , - Bella non hai
battuto ciglio per tutto il film, anzi sei scoppiata a ridere
ripetutamente -disse Angie , - Devi ammettere che è una cosa
un
po' inquietante - continuò Mal, con tono ovvio - Non ditemi
che
voi avete avuto veramente paura !- chiesi poi , era del tutto ridicolo,
non potevano farsi incantare da certe cretinate, e per giunta credevano
che avessi paura. - Ovvio , cosa credevi che fingessimo ? - disse Mal,
- Si - risposi sincera, - Quindi tu vorresti dirmi che non ti farebbe
paura un zombie che ti spunta da sotto il letto?? - mi chiese
scandalizzata Mal, perchè dovrei avere di uno zombie , mi
ero
ritrovata davanti molto di peggio, e la mia cicatrice nella mano ne era
la prova, involontariamente la sfiorai, era sempre più
fredda
del resto della mia pelle .Ma in realta dentro di me sapevo che la cosa
più spaventosa che potesse accadermi non era uno zombie, o
un
segugio , o qualsiasi altra creatura fantastica , mi avrebbe fatto
molto più male sapere che lui stesse soffrendo, o che lui
sia..morto. Niente mi spaventa più di questo, anche quando
sono
andata da James ci sono andata per evitare che se la prendesse con lui.
Solo dopo un po' mi ricordai che dovevo ancora rispondere a Mal,
così lo feci essendo sincera, - No, non credo mi farebbe
paura -
dissi senza titubanze, lei strabuzzò gli occhi e stava per
controbattere, ma venne interrotta da Angie che velocemente si
intromise nella nostra piccola discussione, - per favore volete
smetterla di parlare di zombie sotto il letto, ci basta il film a farmi
venire gli incubi non c'è bisogno che infierite - disse
nervosa
passandosi una mano tra i capelli. -Non ti preoccupare Angie, gli
zombie non esistono - dissi con l'intento di farla tranquillizzare,
anche se sinceramente non ne ero poi così sicura, fino a
poco
tempo prima credevo che nemmeno i vampiri esistessero. Detto questo ci
incamminammo verso il Mac continuando a parlare del film.
Pov Mal
Era incredibile, non poteva non avere paura, qualche volta le avrei
fatto uno scherzo, poi avremmo visto se diceva sul serio. Ci diriggemo
al Mac a piedi , visto che non era lontano del cinema, appena entrati
però intravidi delle faccie conosciute, infatti sedute
vicino ad
una bionda che non conoscevo c'erano Jess
e Lauren.
- Guardate ci sono Jess e Lauren - dissi iniziando ad incamminarmi
verso il loro tavolo con l'intento di salutarle. - Ciao Mal , Bella
Angie venite a sedervi accanto a noi - disse con la solita voce nasale
Lauren sbracciandosi per farsi vedere. Insieme alle altre ci
avvicinammo e ci sedemmo nel tavolo, che fortunatamente era abbastanza
grande da contenerci tutte e sei. - ciao ragazze - dissero
contemporaneamente Angie e Bella , Jess che non aveva ancora aperto
bocca , sembrò accorgersi solo ora che noi non conoscevamo
la
bionda così ce la presento - Ragazze, lei è Moniquè
una nosta amica - disse senza nemmeno dire i nostri nomi,
così
ci pensammo da sole, finite le presentazioni ordinammo qualcosa da
mangiare, - che ci fate quì a Port Angeles? - chiese Lauren
con
finta curiosità , - siamo andate al cinema - rispose Angela
-
voi? - continuò , - niente, dovevamo comprare una cosa per
stasera, che film avete visto? - chiese, con la solita finta
curiosità che mi faceva innervosire, - Zombie
all'attacco
- rispose , stavolta Bella, che non aveva ancora aperto bocca tranne
per dire il suo nome. - mi hanno detto faccia paura, è vero?
-
chiese Jess che apriva bocca tanto per fare conversazione, e non per
vero interesse. - Si tutta la sala urlava e tremava tranne Bella -
dissi allora io, - anzi lei si stava ammazzando dalle risate -
continuai scoppiando a ridere seguita da Angie e Bella. - Io l'ho visto
, non capisco cosa ci sia da ridere, fa paura veramente quel film -
disse Moniquè , la bionda , - oh no anche tu, ma si
può
sapere cosa ci trovate di così terrificante in questo film,
mica
è vero sono tutti effetti speciali, nemmeno fatti poi
così bene - disse Bella con tono scandalizzato, a difendere
la
sua teoria, ma diceva sul serio? L'idea dello scherzo diventava sempre
più allettante, però avrò bisogno
dell'aiuto di
qualcuno. - Quindi se non fosse un film, ma la realta ti farebbe paura?
- chiese Moniquè, che non voleva lasciare cadere l'argomento.
Pov Bella
Non potevo credere che facesse tutto questo scalpore il fatto che non
avessi paura di uno stupido film. - No - risposi alla domanda di
Moniquè, - l'ho sempre detto che sei strana Bella
- disse
Mal, scoppiando poi a ridere, seguita dal resto della compagnia,
compresa me. Non mi offendeva essere catalogata come strana, lo sapevo
benissimo anche io e lo avevo appurato più volte.
Passammo un'altro po' di tempo a parlare tra noi, sopratutto
con
Moniquè , era la più simpatica tra le tre. - Mi
dispiace,
ma ora dobbiamo tornare a Forks per cambiarci per stasera - disse
Lauren, con un tono insolente, e solo in quel momento notai come era vestita,
dire che era vestita da troia era dire poco, visto che si intravedeva
l'intimo, mentre Jess era vestita
normalmente, e Moniquè
con vestiti griffati da far gara a Mal. -Se volete potete venire anche
voi stasera, è la festa di una mia amica, e mi ha detto che
posso portare chi voglio, ci vediamo nella statale per uscire dal paese
alle undici e mezza; poi faremo la strada insieme. - ci disse
Moniquè , - okay, ci vediamo lì - rispose senza
perdere
tempo Mal, felicissima di poter andare , visto che non era potuta
andare in discoteca. - Vestitevi eleganti, ma non troppo, torneremo
verso le tre di notte - spiegò Moniquè , per poi
uscire
dal locale accompagnata dalle altre due.
- Evvai, torniamo subito a casa mia. E Bella stavolta non mi scappi -
disse con soddisfazione Mal .
Note Autore: Spero che questo
capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando recensite ;) . Vi ricordo
inoltre la mia pagina e il
mio profilo su fb. Detto questo vi
saluto: a presto :) Ines <3
Capitolo 9 Pov Mal Appena arrivati
a Forks passammo da casa di Angie per avvisare sua
madre e prendere le lenti a contatto, poi andammo a casa di Bella.
-Grazie ci vediamo domani - disse lei scendendo, cosa? non se ne
parlava nemmeno, lei doveva venire con noi! - Ma che dici Bella, siamo
venuti quì solo per avvisare tuo padre, mica per lasciarti
quì - dissi con tono irremovibile, - Ma cosa dovrei
mettermi? non ho niente di elegante - disse cercando di scappare verso
la porta; - non ti preoccupare per questo, che taglia prendi? - le
chiesi mentre bloccavo la portiera, - s, di scarpe la 38 - disse ormai
rassegnata, - perfetto, come vestiti puoi prendere le mie cose, e per
le scarpe sia le mie che quelle di mia madre - dissi soddisfatta, - ora
scendiamo e avvisiamo tuo padre, prendi qualcosa per la notte dormi da
me.- specificai. Pov Bella Appena Mal
sbloccò la portiera corsi verso la porta e suonai
ripetutamente il campanello, uffa perchè ci metteva
così tanto mio padre ad aprire questa cavolo di porta.
Finalmente la porta si aprì e comparve mio padre, - Bells
già tornata ? Cosa sta succedendo quiì? - chiese
mio padre spaventato. - Buongiorno signor Swan, siamo tornati per
prendere qualcosa per la notte e avvisarla che stiamo andando ad una
festa, visto che torniamo tardi dormiamo tutte a casa mia,
così non deve restare sveglio ad aspettarla - disse risoluta
Mal, ma avevo ancora qualche speranza, - Ma papà, non vorrai
mica mandarmi lì, non sai che gente c'è, non
sappiamo nemmeno chi ha organizzato la festa, siamo state invitate da
una persona che conoscievamo da venti minuti. - dissi senza nemmeno
respirare, per far credere che avessi veramente paura di andare, se
riuscivo a convincere Charlie era fatta! - Ma come non dicevi che non
avevi paura di niente tu? Ti spaventi di una festa? - chiese Mal con
finta innocenza, - Io non ho detto di non avere paura di niente, ho
detto di non aver paura degli zombie perchè non esistono -
spiegai, - invece i pervertiti esistono, e quindi ne ho paura -
continuai, iniziando ad entrare in casa seguita dagli altri. - Dai, non
ti preoccupare, è la solita festa per ricconi , non ci sono
pervertiti, su prendi il pigiama se no andiamo direttamente- disse Mal
arrabbiata, - ok, ok vado - dico arrendendomi. Pochi minuti
dopo siamo già in camera
di Mal, anzi per l'esattezza dentro la sua cabina
armadio,
compresa di bagno. - Mal, ma se c'è la
cabina armadio a che servono gli armadi?- chiese Angie, cosa che mi
stavo chiedendo anche io sinceramente, - Uno è per le borse
e l'altro per le scarpe, nei cassetti ci sono alcuni accessori , mentre
gli altri sono allocati in quella parete- dice come se fosse
una guida turistica, indicando con la mano una parete piena di
cassetti, cassettini e sportelli, mentre cercava qualcosa tra i
vestiti. Era paurosa questa stanza, a quanto pare non sapevo quanto
fossero ricchi, ma quando se la metteva tutta questa roba?. - Ma quanti
vestiti ci sono quì dentro? - chiesi
già spaventata dalla risposta , - più di mille,
ma la cabina armadio di mia madre è più piena -
rispose continuando a cercare qualcosa a noi sconosciuto -Ma
cosa ve ne fate di tutta questa roba? - chiese poi Angie, dubbiosa -A
New York andavamo spesso a feste, quasi ogni sera, quindi avevamo
bisogno di tante cose, ecco finalmente l'ho trovato , Angie metti
questo , mentre Bella tu metti questo -disse porgendogi due abiti - Ma quì
c'è ancora attaccata la targhetta, ed è costato
4000 € ???- disse Angie urlando nell'ultima parte, 4000 euro ?
ma era pazza??? e non lo aveva messo nemmeno una volta! - E allora? -
nel frattempo guardai il mio vestito - noo Mal tu ti sbagli
di grosso
io non metterò questo coso, se non vuoi che me ne torni
subito a casa cambia subito - le dissi con tono autoritario, - Ma -
cercò di controbbattere, ma la interruppi- niente ma, cambia
subito !- le urlai. Dopo un'ora
passata a prepararci Mal considerò di ritenerci
pronte :
e iniziammo ad
avviarci nel luogo dell'appuntamento, senza nemmeno essere in ritardo.
Fortunatamente ero riuscita a convincere Mal a non farmi mettere tacchi
alti, in modo di poter salvaguardare la mia salute, purtroppo Angie non
era riuscita a convincerla e quindi si deve sopportare dei tacchi
altissimi. Poco dopo
arrivammo a destinazione, era una bellissima villa, scendemmo dalla
macchina e andammo vicino a Moniquè , visto che dovevamo
entrare con lei, vicino a lei c'erano anche Jessica e Lauren che ci stavano
già provando con uno. Avrei dovuto vendicarmi di mio padre e
di Mal uno di questi giorni, non avevo la minima voglia di sopportarmi
questa festa. Entrammo dentro, era davvero una bellissima casa, dopo
aver posato i cappotti all'ingresso, fummo accolte da una ragazza
bionda,
- Ciao Moniquè - disse abbracciandola, - queste ragazze sono
tue amiche? - chiese poi esamindandoci, - Si Jen, loro sono Jessica,
Lauren, Malorie, Angela e Bella - disse indicandoci una per una, e
dando più attenzioni a noi tre, cosa che fece infervorare
Jess e Lauren. - Benvenute allora - disse la bionda sorridendoci, - Io
sono Jennifer, fate come se foste a
casa vostra. - e detto questo si dileguò. Entrammo nella
sala della festa, e appena varcato l'uscio sentì una
sensazione, come che stesse per accadere qualcosa di brutto. E poi li
vidi.
Note autore : Cosa vede? boh
mi sa che dovrete aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo... Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto. Come avete notato, ho postato due
capitoli oggi, quindi penso che per un po' non ce ne saranno. A presto :) RECENSITE E
CONTINUATE A SEGUIRE!!
Capitolo 10Capitolo 10 Pov Bella Due ragazzi, un
maschio
ed una femmina,
ed un'adulto
vestiti; con abiti
scuri. Avevano un non so cosa di inquietante, si muovevano
silenziosamente, e
i due ragazzi portavano un cappuccio in testa . La
ragazza
aveva una specie di mantello nero, mentre il ragazzo un
giubbotto più sportivo dello stesso colore; l'uomo invece
aveva
un cappotto grigio e anche se era più grande, sembrava che
fossero i ragazzi ad avere il comando, malgrado fosse apparentemente
più forte. Fui distratta da Mal ch emi tocco il braccio per
attirare l'attenzione, - Che fissi così attentamente? - mi
chiese curiosa, nel frattempo mi accorsi che eravamo rimasti solo io,
Mal e Moniquè, - niente, dove è finita Angie? -
chiesi un
po' preoccupata, quei tipi non mi piacevano per niente, e mi spaventava
saperla da sola. - Ma dove vivi? E' andata a prendere qualcosa da bere
con le altre - disse , con una strana espressione sul viso. - Di la
verità, ti stavi rifacendo gli occhi con quei due tipi vero?
Lo
dicevo io, conquistare qualcuno è la migliore medicina per
tutto
- esclamò Mal, con voce un po' troppo alta; le tappai la
bocca
prima che continuasse ad uscirsene con queste fesserie.- Non sto
guardando proprio nessuno - tentai di negare, anche se sapevo quanto le
mie doti di attrice facessero desiderare.- SI stai guardando quei tizi
strani, belli vestiti di scuro. Li stavi fissando così
attentamente che non ti sei nemmeno accorta che Angie, Jess e Lauren se
ne fossero andate - disse con un tono che non ammetteva repliche, non
mi restava che ammettere la verità - Non li stavo guardando
perchè mi piacciono. - dissi allora, e Moniquè si
intromesse anche se sembrava stesse pensando a qualcos'altro: - allora
perché ? - , - niente li avevo notati e mi sembravano
strani,
tutto quì. - dissi cercando di chiudere l'argomento, prima
che
pensassero di andare a presentarci. - Devono essere i tizi dall'italia
- disse sovrappensiero Moniquè, -quali tizi dell'italia? -
chiese curiosa Mal, che amava intromettersi in questioni che non gli
riguardavano. - Me ne aveva parlato ieri Jen, diceva che oggi
sarebberò arrivati dei tizi da Volterra che dovevano essere
ospitati da sua madre, ma visto che sua madre era dovuta partire per
lavoro, doveva occuparsi lei di dargli l'accoglienza adeguata. Dice che
sono quì per un affare di lavoro, e che siano dei soci in
italia
dell'azienda di famiglia. - spiegò brevemente quello che
sapeva,
ma c'era qualcosa che non mi quadrava, avevo già sentito
quel
paese, non mi ricordavo dove però! - E quindi che si fa? li
vuooi fare vagare ancora a lungo? Andiamo ad accoglierli noi,
così nel frattempo conosceremo due bei fighi italiani. -
disse
Mal, che scommetto fosse ancora convinta che a me piacevano, a quanto
pare facevano questo effetto solo a me ! - Va bene, ma prima lo chiedo
a Jen, anche perché se è dove penso non credo
abbia
voglia di scendere.- disse Moniquè con già il
telefonino
in mano pronto a chiamare, noi annuimmo e aspettammo che finisse di
parlarle. Ero ancora poco convinta di avvicinarmi a quei tipi, ma sotto
certi punti di vista Mal mi faceva più paura,
così decisi
di non lamentarmi. - Ok, abbiamo il consenso della padrona di
casa, dobbiamo anche fargli vedere le camere e invitarli ad unirsi alla
festa. Voi venite vero? - spiegò Moniquè dopo
aver chiuso
la conversazione con la sua amica, - ovvio andiamo Bella - disse
entusiasta Mal tirandomi per un braccio. Ci diriggemmo
verso queste strane persone, e Moniquè
iniziò a parlare : - Buonasera, sono Moniquè voi
dovreste
essere gli ospiti italiani giusto?- chiese con cortesia, continuavo a
pensare che lei fosse diversa, forse avrei potuto trovare un'amica in
lei; avevo capito che non era la solita persona che si fermava alle
apparenze, sapeva essere anche molto saggia e di compagnia. -Piacere di
conscerla, sono Jane, - disse con una voce melodiosa, solo in quel
momento mi soffermai a guardarla in viso. Ebbi un fremito. Avevo
ricollegato tutto :stranezze, paese, bellezza, voce melodiosa, senso di
paura , facevano sicuramente parte della guardia dei Volturi, tutto
combaciava bellezza, paura, Volterra, cappucci, Jane. Me ne aveva
parlato un giorno lui, faceva male evocare quei ricordi, Jane sapeva
farti soffrire con un potere mentale, ti dava l'illusione di stare
bruciando in mezzo alle fiamme. Avevo paura, seriamente paura ma mi
decisi a non allontanarmi, non le avrei mai lasciate morire; loro
avevano molto di più da perdere, sarei stata io a morire se
sarebbe stato necessario ma nessun'altro doveva rischiare. Fui
interrotta da Moniquè - Bella non vieni? - mi chiese
cordiale, -
dove scusa? - chiesi accorgendomi che Mal e Jane & co.. erano
spariti - Con gli altri, stiamo andando in un posto più
tranquillo per parlare - disse. La seguì e ci diriggemmo al
piano di sopra , c'era una grande sala vuota; nessuno della
festa. - Vorremmo parlare con la signora Humphrey - disse
l'altro
ragazzo, - mi dispiace.. come si chiama? - chiese Moniquè, -
Alec - rispose solamente, avevo sentito parlare anche di lui, riusciva
ad anestetizzare i sensi, per questo l'omaccione che penso sia Felix
aveva paura di loro, loro erano i prescelti di Aro. - Bene Alec, io
sono un'amica della figlia, entrambe sono momentaneamente non
disponibili e hanno quindi chiesto a me di sostituirle - disse come se
fosse un' hostess Moniquè, - queste mie amiche saranno
felici di
accompagnarvi nelle vostre stanze - disse poi, ma come facevo ad
accompagnarli se non sapevo dove si trovavano? - Bella, Mal - ci
richiamò lei, - Mal tu Alec prima stanza a destra, Bella tu
Jane
prima stanza a sinistra e io farò quello senza nome - ci
spiegò poi, - Se vuole seguirmi - dissi cercando di non
farmi
uscire la voce tremolante, anche se non ci riuscì poi molto
;
vabbè poteva essere scambiato per timidezza o per
l'inconscio
che tendeva a proteggerci, anche se con me non aveva mai funzionato. -
Posso sapere il suo nome? - mi chiede mentre inizia ad incamminarsi
accanto a me trasportando un borsone nero. -Sono Bella - le dissi
porgendogli la mano sinistra, ma fortunatamente riuscì a
tirarla
indietro prima che vedesse la cicatrice, avrebbe capito tutto e per me
sarebbe stata la fine. Cercai di coprire, sapevo ch avevano una vista
acuta e continuammo a camminare in silenzio. Aprì la porta,
ma
feci un grande errore, infatti per aprire ho dovuto togliere la mano
dalla cicatrice, e lei lo notò. Con le sue mani ghiacciate
mi
tirò la mano e scrutò attentamente il punto
ferito, -
dove ti sei provocata questa cicatrice? - mi chiese , con un tono
innervosito, cercai di mentire anche se non ero mai stata brava - Non
lo ricordo - dissi con il tono più convincente che mi
uscisse,
ma a quanto pare non l'avevo convinta, mi guardava con un sorrisino
diabolico, - dì la verità - disse conn tono
minaccioso,
mi preparai a soffrire, ero sicura stesse usando il suo potere su di
me, ma non sentivo niente; così alzai gli occhi verso il suo
viso, ma trovai un'espressione incredula e innervosita. - Confermo, non
ricordo come essermi fatta quella cicatrice, c'è l'ho fin da
quando ero piccola e non ne ho la più pallida idea.
-spiegaicon
una sicurezza che non mi sarei mai aspettata di avere, - ora se mi
permette devo andare, arrivederci - speriamo che non la
incontrerò mai più, detto questo me ne andai ed
incontrai
Moniquè che aveva già finito a quanto pare,
-Perchè l'hai lasciata lì? - mi chiese poi,
mentre
vedevamo Mal che usciva e si dirigeva verso di noi. - E' voluta restare
da sola, scendiamo? - risposi cercando di tergiversare, e scendemmo
sotto a goderci la festa.
Note
autore: Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto, anche perchè a me non
convince granchè, un complimenti a Deba che ha indovinato di
chi si trattasse in anticipo. Spero che continuiate a seguirmi e a
recensire, un bacio ines <3
Capitolo 11
Capitolo 11
Pov Mal
Stavamo tornando a casa, erano le sei di notte, penso che avremmo
dormito per un bel po'. Ci eravamo divertite alla festa, anche se Bella
dopo aver accompagnato quella in camera era un po' tesa;
così
l'abbiamo fatta bere un po', alla fine si è rilassata e si
è divertita anche lei. Stava per portarsi a letto uno se non
fosse che è arrivata a rompere la fidanzata di lui, ricordo
ancora quel momento: Bella era completamente
ubriaca e si
stava baciando molto appassionatamente con uno, quanto si vedeva che
era ubriaca probabilmente se glie lo avessimo raccontato il giorno dopo
non ci avrebbe mai creduto. E dire che io la pensavo imbranata in
questo campo, invece se la cavava abbastanza bene, era la prima volta
che la vedevo in certi atteggiamenti con un ragazzo, anche per questo
forse pensavo fosse una puritana. Restava il fatto che stava riuscendo
a portarselo a letto. Fino a quando non arrivò una rossa
senza
cervello, che alla vista
del fidanzato a strusciarsi e baciarsi con un'altra, anche molto
più carina di lei, si era totalmente incavolata. Ed
è a
quel punto che la scena divenne esilarante, infatti oltre ad
interromperli e a dare uno schiaffo al ragazzo, se la prese con Bella.
Mi ero già avvicinata, prevedendo che visto il suo stato non
sarebbe stata in grado di difendersi; ma mi sbagliavo di grosso, appena
quella iena iniziò ad attaccare verbalmente quella
iniziò
a dirgliene di tutti i colori , e se non la fermavo gli
sarebbe
saltata adosso. Anche
se secondo me
aveva esagerato un po', insomma era comunque una botta e via, anche se
devo dire che aveva buon gusto. Chissà forse il suo ex era
davvero un figo come dicevano. Anche Angie si era scatenata un po' ,
solo che a differenza di Bella si è sempre mantenuta entro
certi
limiti, cosa da capire dato che è fedelmente fidanzata. Ma
alla
fine quella più scatenata di tutti ero stata io, come sempre,dato
che io non ero stata fermata da nessuna fidanzata. Molto spesso le
persone mi insultavano per questo mio modo di fare, mi credevano
superficiale e una poco di buono; io invece la pensavo diversamente.
Alla fine andare con un'uomo per una botta e via era solo un modo per
svagare, e farsi un regalo reciproco; daltronde se un'uomo si fa tre
donne al giorno non lo vedono male, anzi lo considerano uno strafigo.
Arrivati a casa sarei dovuta riuscire nell'impresa sveglia post
sbornia, il che non era facile. Dopo una mezz'oretta riuscì
ed
entrammo in casa salendo subito in camera mia, dato che mia madre non
era nei paraggi, e metterci il pigiama senza perdere tempo per
struccarsi ecc.. , lo avremmo fatto domani. Pov
Bella
Avevo un malditesta incredibile, come se me l'avessero staccata e ci
avessero giocato a calcio. Mi accorsi che non ero nel mio letto, e le
voci accanto a me non appartenevano di certo a Charlie. Ma dove cavolo
ero finita? Decisi di aprire gli occhi per vedere dove fossi, non mi
sarei stupita di trovarmi in una qualche prigione dato l'incontro di
ieri sera, visto anche che non mi ricordavo quasi nulla tranne la prima
parte della festa. Finalmente le palpebre mi si sollevarono , e
fortunatamente non mi trovavo in prigione ma in camera di Mal, -
Bensvegliata dormigliona - mi salutò quest'ultima. -
Buongiorno
anche a voi, che ore sono? - chiesi rivolgendomi anche ad Angela, che
non era tanto lontana da Mal; - è l'una , in questo momento
mia
madre sta preparando il pranzo - disse per poi aggiungere - comincia a
prepararti psicologicamente perchè dopo pranzo si va a fare
shopping!!- continuò urlando, - Angie per favore salvami tu!
-
chiesi implorandola in ginocchio nel letto con un faccino dolce.
- Mi dispiace, ma ha ragione il tuo guardaroba è
troppo
scarno; poi ti conviene così non dovrà
più
prestarti niente - mi spiegò con tono innocente, maledette
si
erano messe d'accordo; - va bene ma devo prima passare a casa a
prendere qualcosa da mettermi - conclusi arrendendomi, - non se ne
parla ti presto qualcosa io, e poi tuo padre è a pesca e si
è portato le chiavi; dorme da mio zio Billy quindi puoi
restare
anche stasera da me! Contenta? - chiese ironicamente,
conoscendo
già la risposta. - E va bene, ma ora scendiamo a mangiare
che ho
una fame - dissi incamminandomi verso la cucina con le ragazze al mio
seguito, - e ci credo, ieri non hai mangiato niente hai solo bevuto
abbondandemente - disse Angie, avevo bevuto? non me lo ricordavo, e poi
non bevevo mai molto al massimo vino o birra. - Ne sei sicura, non me
lo ricordo, e poi non ho mai bevuto tanto - dissi cercando di capire
qualcosa di più di ieri sera, avevo di sicuro combinato
qualche
stupidaggina me lo sentivo dentro. - Vuol dire che ieri è
stata
la tua prima volta, e forse dovresti farlo più spesso - mi
disse
Mal, - Sembravi un'altra persona completamente diversa sai? -
osserò Angie mentre scendevamo in cucina; - Dopo mi
raccontate
cosa ho combinato - dissi decisa, anche se forse preferivo non saperlo;
vabbè alla fine la cosa più grave potrebbe essere
stata
che avevo rivelato dei vampiri, ma non sarebbe stato possibile e
comunque non mi avrebbe creduto nessuno se ero ubriaca.
Scendemmo a mangiare insieme a sua madre, Ramona,
che anche lei sembrava aver fatto le ore piccole dato le marcate
occhiaie degli occhi. - Mà, che hai combinato stasera? -
chiese
incuriosita la figlia, si vedeva che andavano d'accordo. - Solo tu puoi
divertirti e tronare tardi la sera? Mi sembra di essere più
grande di te e poter uscire senza il tuo permesso, cosa che poi non fai
manco tu - disse scoppiando poi a ridere, anche se era una risata un
po' nervosa, secondo me stava nascondendo qualcosa. Era facile
discutere con lei, e non si creava il solito imbarazzo di quando
parlavi con i genitori , forse il fatto che non fosse vecchia e che
invece al contrario seguisse le ultime tendenze aiutava. Dopo un po'
iniziò a chiedere di ieri sera, e sperai che le ragazze non
parlassero della mia sbronza, e di tutto quello che era successo
davanti a lei; va bene che era giovane e moderna ma io mi vergognavo
già di mio, ci mancava pure sua madre. Mal iniziò
a
raccontare iniziando con l'incontro con Moniquè fino
all'incontro con Jane & co.. fino a quando non si interruppe
per
chiedermi: - A proposito ma che avevi ieri? Sembrava stessi tremando di
paura, come gli zombie no e lei si? - sapesse, fortunatamente non aveva
usato il suo potere, o lo aveva usato e su di me non aveva fuzionato; -
Avevo un brutto presentimento, era un po' inquietante - le risposi
decidendo di accantonare il brutto incontro avuto la sera precedente. -
No non era lei inquietante, eri tu ieri al cinema inquietante - disse
accusandomi, - ti prego Angie aiutami tu, se no rinizia con la storia
della paura - supplico Angie che mi guarda stranita, - Okay finitela
voi due - disse intimorita da non so cosa Angie, - Poi cosa
è
successo ?- chiese Ramona, che era rimasta a guardare il nostro scambio
di battute in silenzio cercò un modo per far continuare il
racconto della figlia, ma stavolta fu Angie a continuare: - Dopo un po'
Mal era sparita per fare conquiste e Bella dopo essersi ubriacata un
po' seguì la sua strada. Purtroppo fu interrotta dalla
fidanzata
di lui e se non le fermavamo quelle due si saltavano addosso, erano
già pronte ad azzuffarsi -. A quanto pare avevo fatto male i
calcoli, stavo per andare con uno, fidanzato per giunta, di cui non
conoscevo nemmeno il nome e stavo ammazzando la sua fidanzata? L'alcool
mi faceva davvero male, sperai che Angie si stesse inventando tutto, ma
la sua espressione seria non mi faceva ben sperare, - Angie non starai
mica dicendo sul serio! - esclamai sperando in una risposta negativa. -
Mi dispiace per te Bella , ma è la verità stavi
per
portarti a letto quello, però non c'è che dire
hai
buongusto. - spiegò Mal con la sua solita delicatezza. - O
mio
dio, non verrò mai più ad una festa con te Mal ,
mai
più - quasi urlai, senza riuscire a capacitarmi di quello
che
avevo fatto, - Dai Bella non fare troppo la casta della situazione, o
dovrò farti ubriacare più spesso - disse Mal
ridendo, lei
considerava davvero che questo fosse il metodo migliore per
dimenticare? E se avesse veramente ragione?
Note autore:
Come avete visto Bella sta iniziando a cambiare, ma non è
ancora finita quì! C'è ancora la questione dei
Volturi da mettere apposto, anche se per un po' non se ne
sentirà parlare. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e
che contnuiate a seguirmi e sopratutto che continuiate a recensire u.u
A presto con il prossimo capitolo
Un bacio :*
Ines <3
capitolo 12Capitolo 12 Pov Mal
Dopo aver finito di mangiare salimmo su per prepararci ad uscire, e
mentre entrammo nella mia, fantastica e fornitissima, cabina armadio
per trovare qualcosa da mettere. Nel frattempo notai che Bella non
aveva una bella cera, che si stesse ancora facendo delle seghe mentali
per ieri sera? - Che hai Bella - chiesi, facendo girare anche Angela
verso di lei; - niente stavo pensando - disse incurante che non se la
sarebbe cavata così facilmente, lei pensava un po' troppo
secondo me. Non che non dovesse mai pensare e trasformarsi in una di
quelle galline che girano, ma era troppo pensierosa e cauta; doveva
lascarsi andare e non pensare a niente a volte. Troppe volte mi ero
accorta della sua differenza rispetto a tutte le altre ragazze della
nostra età, a volte sembrava una signora di mezza
età non
una diciottenne; si dimostrava più matura perfino di Angela
malgrado anche lei fosse matura per la sua età. Non sapevo a
cosa questa sua diversita fosse dovuta, ma sapevo che doveva lasciare
la parte razionale del suo cervello a casa a volte. - Bella, secondo me
tu pensi troppo - le dissi seria dopo un po', ma lei scambiò
la
mia serietà per qualche battuta, - sai capita quando hai un
cervello funzionante - disse infatti ironicamente; ma aveva frainteso,
io dicevo seriamente, - Non hai capito, ero seria anche se sembra
strano - dissi iniziando a ridere anche io alla fine, era inutile non
riuscivo a restare seria. - Volevi essere seria? allora deve essere
proprio qualcosa di importante - disse Angela iniziando a ridere ancora
più forte. Dopo alcuni minuti passati a ridere, cercai di
continuare il mio discorso "serio" mentre cercavo qualcosa per me e le
ragazze - Seriamente, dovreste lasciarvi andare un po' di
più
agli istinti voi due - dissi mentre porgevo a Bella quello che doveva
mettersi. - Io non ne trovo il motivo - disse Angie, - anche che sei
fidanzata non vuol dire che non puoi divertirti, non devi per forza
andare con uno per divertirti, a letto ci vai con il tuo ragazzo -
spiego, - tieni - aggiungo poi porgendole qualcosa anche a lei; - non
ce n'è bisogno ho portato da casa qualcosa da mettermi
perchè dopo dovevo uscire con Ben - disse tranquilla, - BEN
-
urla poi, - avevo appuntamento con lui alle quattro - continua, mentre
si dirige nella stanza a prendere i vestiti - dove andate? -
chiese incuriosita Bella che fu ben felice che il discorso serio fosse
scampato; - non lo so, dovevamo solo passare un po' di tempo insieme;
è da un po' che non ci vedevamo oltre la scuola - disse
mentre
saltellava per la stanza per farsi entrare i jeans senza perdere tempo.
- Ho un'idea, potreste venire con noi e poi vi fate un giro -
dissi preparandomi anche io. Pov
Bella
Stavamo scendendo le scale per uscire, ma venemmo interrotti da un'urlo
di Mal, - Oh no ! Mi sono dimenticata di rimettere lo smalto
-
disse scandalizzata, e lei mi faceva venire un colpo per lo smalto? -
Mettitelo in macchina no? - dissi sperando di farla calmare, - E chi
guida? - chiese - Io, basta che ci muoviamo prima che me ne torno a
casa.
Arrivate al centro commerciale Mal iniziò a
tirarci di
negozio in negozio, fermandoci solo quando venne Ben per salutarlo e
mangiare un gelato. Alla fine della giornata, cinque minuti prima che
chiudessero il centro commerciale. Avevamo tanti pacchetti che spesso
avevamo incaricato Angela e Ben di portare le buste in macchina,
così potete stare soli aveva detto Mal. Menomale che c'era
anche
la macchina di Ben se no non sarebbe entrato tutto, e il fatto che
fosse tutto pre me e che io non avessi pagato un centesimo non mi
piaceva affatto.La cosa veniva peggiorata dal fatto che la maggior
parte delle cose non le avrei mai messe, e dal fatto che Mal mi aveva
comprato un cellulare
, che non sapevo manco fare funzionare, perchè il
mio era troppo obsoleto.
Non so quanti soldi avesse speso solo per me, ma so solo che me
l'avrebbe pagata cara. [tutto ciò che hanno comprato lo
potete
vedere quì]
- Siamo sole a casa stasera - disse all'improvviso Mal mentre guidava
per tornare a casa seguiti da Ben e Angie nell'altra macchina, non so
perchè ma avevo un brutto presentimento. - E questo vuol
dire
una sola cosa - disse fermandosi apposta per creare suspence, -
FESTAAA! - urlòall'improvviso senza preavviso, facendomi
prendere un colpo per la seconda volta, - Ma dico vuoi uccidermi? E' il
secondo quasi infarto della giornata - mi lamento, mentre
cerco
di fare funzionare questo telefono. - Non lamentarti sempre, non dicevi
che non avevi paura? Piuttosto manda un messaggio ad Angela e digli di
avvisare sua madre e Ben - disse mentre parcheggiava davanti a casa mia
per posare le cose.
Dopo un ora e mezza a posare le cose e sciegliere cosa mettere stasera,
visto che aveva insistito e non avevamo potuto controbbattere,
quantomeno non aveva insistito per farmi mettere i tacchi.
Dopo una mezz'oretta circa iniziarano ad arrivare gli ospiti, il salone
non si riconosceva più grazie alle luci soffuse e alla
gente;
molti avevano portato alcolici vari, sotto indicazione di Mal, e altri
qualcosa da mangiare.
Dopo alcune presentazioni e alcuni bicchieri ero già poco
lucida. Mentre andavo a prendermi un bacardi lemon dalla cucina, dove
un barista preparava tutto, incontrai un ragazzo che precedentemente
Mal mi aveva presentato, credeva ancora che andando con altri avrei
risolto i miei problemi. Il problema più grande è
che me
ne stessi convincendo anche io, più glie lo sentivo
ripetere,
più me ne convincevo.
[dopo un'ora circa]
Mi sentivo come se stessi galleggiando per aria, non vedevo bene niente
accanto a me solo delle scie confuse. Cercai di sedermi per evitare di
crollare o svenire al centro ed essere calpestata da qualcuno
più ubriaco di me. Dopo un po' mi sentii un po' meglio e
decisi
di andare a cercare Mal e Angie, per avvisarle che tornavo a casa
perchè mi stavo sentendo male. Ma venni interrotta per
strada da
uno, mi sembra si chiamasse Joel, che mi si avventò
contro
baciandomi appassionatamente. Complice la sbornia finimmo in una camera
da letto avvinghiati, con lui che cercava in tutti i modi di sfilarmi
il vestito nonostante le mie titubanze. Dopo un po' ci
riuscì e
quando cominciò a pretendere di più scattai
subito
addossandomi al muro; ora ero lucidissima, niente più
sbornia o
niente, e mi ero resa conto che non ci riuscivo e non credo ci sarei
mai riuscita. Sapevo che era una cosa stupida perchè lui mi
aveva lasciata, ma era più forte di me ! Malgrado tutto
quello
che lui mi avesse fatto mi sentivo come se lo stessi tradendo; decisi
di mandare via questo prima che decidesse di prendersi quello che vuole
con la forza. - Scusa non ce la faccio, potresti uscire perfavore? -
dissi quasi in lacrime, non so se fu per la mia faccia,
perchè
non gli interessassi più di tanto, o per la mia quasi crisi
isterica ma uscì subito.
Recuperai i vestiti e continuai a cercare Mal, sperando di non essere
più interotta, con una nuova consapevolezza: non sarei
riuscita
a togliermi di dosso il passato così facilmente.
capitolo 13
Capitolo 13 Pov Mal
Era da un po' che non vedevo nè Bella nè Angie,
credo che
Angie sia con Ben ma Bella l'ultima volta che l'ho vista era ubriaca;
così decisi di andarla a cercare prima che combinasse danno.
Cercai prima al piano di sotto e in cucina; non la trovai e iniziai a
preoccuparmi ; poteva anche essersi fatta qualcuno, ma ne dubitavo
fortemente. Andai comunque sopra a controllare, e avevo fatto
bene. Era appena uscita dalla porta della camera di mia madre,
guardandosi intorno per paura di essere vista. - Bella - urlai a posta
per farla spaventare, lei sussulto per poi fulminarmi con lo sguardo
dicendo: - vuoi proprio farmi venire un'infarto oggi? -, - ti sbagli,
ma piùttosto dove sei stata? E' da un po' che ti cerco -
dissi
con l'intenzione di farla imbarazzare un pochino; - la vuoi smettere
Mal, quando fai così sei insopportabile - disse nervosa,
c'era
qualcosa che non quadrava : era troppo nervosa. Decisi di mandare via
la gente, anche perchè queste urla e rumori mi avevano
seccato,
e parlarne con calma; - aspetta un'attimo, mi libero di tutto questo
rumore e ne parliamo con calma - dissi facendola rimanere di sasso.
Scesi velocemente sotto e accesi tutte le luci normali e staccai lo
sterio, dopodicche salì sul tavolinetto - Bene la festa
è
finita ragazzi, alla prossima - dissi a gran voce, e tutti iniziarono
ad andarsene. Dopo una mezz'oretta circa la casa era deserta apparte me
e Bella; ora potevamo parlare in santa pace.
- Andiamo in camera mia? Così ci cambiamo e nel frattempo mi
racconti - dissi mentre la tiravo in camera, - Cosa dovrei raccontarti?
- chiese lei con voce innocente, credeva davvero che mi sarei fatta
abbindolare così facilmente? - potresti iniziare dal dirmi
cosa ci facevi in
camera di mia madre - dissi, lei sbiancò; a quanto pare non
si
aspettava che le avrei chiesto qualcosa, o forse ci sperava. Povera
illusa. - Vuoi proprio saperlo? - sbotto arrabbiata, non capivo
perchè fosse così nervosa e arrabbiata, feci un
cenno col capo anche se mi faceva un po' paura; - stavo per andare a
letto con un perfetto sconosciuto di quanto ero ubriaca, ma non ci sono
nemmeno riuscita - urlò sfogandosi con me, -
perchè? - chiesi non capendo cosa intendesse, - i miei
problemi non riuscirò mai a risolverli con l'alcool o con il
sesso. Inizio a credere che non ci sia un metodo per risolvere i miei
problemi, sono radicati troppo in profondità, penso che
l'unico modo per non soffrire ogni stramaledettissimo giorno sia farla
finita. - disse buttandosi nel letto stremata, penso che sfogarsi
l'abbia aiutata un po', ma sapevo non sarebbe stato così
semplice. Ma c'era una cosa che non avevo capito, quale fosse il suo
problema!Doveva essere una cosa davvero grave se non riusciva ad
uscirne, ma decisi di non chiederglielo subito; non mi avrebbe risposto
e avrebbe cominciato ad evitarmi. Non era questo che dovevo fare, ma il
problema era che non sapevo nemmeno come aiutarla, e non sapere il suo
problema non aiutava per niente. Avrei potuto anche fregamene ed
evitare di complicarmi la vita, ma non ci riuscivo!Mi sembrava una cosa
da codardi, avvicinarsi ad una persona facendogli credere che le
saresti stata amica e poi tirarti indietro alla prima difficolta. Non
avevo mai avuto una vera amica, solo persone che si avvicinavano a me
per convenienza e popolarità; persone che non mi aiutavano.
Mi sono sempre sentita sola malgrado fossi circondata da gente. Quelle
poche volte che mi perdevo a riflettere,il che succedeva raramente
viste le mie numerose distrazioni, mi vedevo come una persona vuota,
così sola, superficiale, attenta alla reputazione e ad avere
tanta gente intorno, tutta gente di cui non mi fregava poi tanto
veramente. - Perchè non ci sei riuscita? - chiesi cercando
di capire i suoi problemi, e rinunciando ancora una volta a
capire i miei. - E' come se avessi un blocco, se il mio inconscio si
rifiutasse di farlo - disse essendo sincera, cosa che non mi aspettavo,
credevo mi avrebbe mandato a quel paese e se ne sarebbe andata, avrei
fatto quello io. Infatti io che ero sempre stata estroversa non avevo
mai parlato di qualcosa di così intimo, mai parlato di una
cosa che mi riguardasse direttamente; avevo sempre glissato le domande
troppo personali. In realtà io ero molto più
introversa di lei, malgrado le apparenze. - Perchè? Hai dei
problemi col sesso? - chiesi incuriosita e sperando che avrei scoperto
i suoi problemi anche se non chiedevo direttamente. All'inizio
sembrò titubare, ma alla fine si decise e parlo: - Io.. non
l'ho mai fatto - non lo aveva mai fatto? Era forse questo il suo
problema, non poteva stare così male solo perchè
era vergine, - ma non è questo il problema, in
realta non mi interessa molto di questo, come ti ho già
detto il sesso non risolve i problemi - disse, aveva ragione, malgrado
fosse piacevole alla fine non faceva che complicarti le cose, ti dava
solo l'impressione di farti sentire meglio ma dentro di te sapevi che
non era cambiato molto. - Allora qual'è il problema, cosa ri
provoca così tanto dolore? - le chiesi malgrado avessi
deciso che avrei aspettato che fosse lei a raccontarmi tutto, ma volevo
aiutarla e ciò era impossibbile senza sapere cosa avesse;
inoltre la curiosità mi stava uccidendo. Dopo alcuni minuti
di silenzio decisi di rimediare , - senti se non vuoi parlarmene va
bene, magari non ti senti ancora pronta. Posso solo dirti una cosa: non
risolverai mai niente se ti tieni tutto per te, la cosa
migliore da fare in questi casi è parlarne con qualcuno,
magari anche con uno psicologo. - dissi mentre cercavo il pigiama nel
cassetto dell'armadio per evitare di metterla in imbarazzo. - Lo so, e
non sai cosa darei per riuscire a sbloccarmi; ma più ci
provo e più mi rendo conto che non ci riuscirò
mai - sbotta coprendosi il viso con le mani esasperata; non riuscivo
ancora a capire cosa le fosse successo di così grave da
ridurla così, - prova ad iniziare raccontando i fatti ,
vedrai che il resto verrà automatico - le dissi sedendomi
accanto a lei cercando di rassicurarla, - non ci riesco, rievocare i
fatti mi fa troppo male, e comunque non capiresti, nessuno mi
può capire - disse sempre nella stessa posizione, - mi credi
così stupida e superficiale? - sbottai un po' alterata, non
ero cretina e nemmeno scema avrei capito quello che diceva. - Hai
frainteso, nessuno può capire se non ci è prima
passato prima - disse afflita, - e cosa ti dice che non ci sia
già passata? - le chiesi, notando che la situazione si stava
iniziando a sbloccare; - hai mai incontrato l'amore della tua vita? -
chiese lei scettica.
Allora era vero, il suo problema era veramente riguardo al suo ex, -
cosa ti dice che sia stato l'amore della tua vita? - le chiesi. - Te lo
posso assicurare che ho vari motivi per pensarlo - disse sempre
più afflitta e addolorata; una persona inteliggente e matura
avrebbe cambiato argomento notando come la facesse stare male parlarne.
Ma io non mi reputavo nè una persona inteliggente e
nè matura. - Ti ha lasciata lui? - chiesi infatti, sperando
di stare facendo la cosa giusta; pensavo che se non sarebbe riuscita ad
aprirsi ora non ci sarebbe più riuscita. Annui col capo in
risposta, - ti ha detto il perchè? - le chiesi cercando di
non sembrare indelicata, - Perchè si era reso conto che non
ero abbastanza per lui. - disse sempre più vicina a
scoppiare in lacrime. Ma chi era questo spaccone che non capiva quanto
fosse magnifica quella ragazza? Scoppiai di rabbia e desiderai poterlo
averlo davanti per ucciderlo con le mie stesse mani, Bella a
quanto pare si accorse della mia rabbia perchè si affretto a
difenderlo. - Ma non glie ne faccio una colpa, sapevo che prima o poi
avrebbe capito che non ero degna di lui e che lui meritava molto di
più - disse - Come puoi difenderlo dopo quello che ti ha
fatto passare? - le chiesi forse troppo duramente, lei non disse nulla
e abbassò il capo, - con questo comportamento ha dimostrato
solo di essere un grande str*, e quelli come lui non meritano
nemmeno di respirare - dissi arrabbiata con questo "ragazzo", che non
meritava nemmeno di essere chiamato così, che non conoscevo
ma che odiavo di già per quello che aveva combinato. - E'
solo un grande codardo che alla prima difficoltà scappa -
continuai ancora, senza riuscire a calmarmi - non posso odiarlo
perchè non mi ama, è tanto meno obbligarlo a
farlo. - disse lei risoluta.
Decisi di chiudere la conversazione e di andare a dormire, prima che
iniziasse ad odiarmi per le cose che stavo dicendo del suo
amato .
Note autore: Come potete vedere
in questo capitolo inizia ad intravvedersi la vera Mal , quella che si
preoccupa per gli altri e che si sente immensamente sola. Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto, e vi invito a continuare a seguirmi. A presto :) Baci Ines <3
CAPITOLO 14Capitolo 14 Pov
Bella Mi risvegliai un
po' frastornata per l'alta quantità di
alcool
ingerita quella sera, e mi ricordai la conversazione con Mal. Ero
riuscita a lasciarmi andare un po' malgrado non credevo ci sarei mai
riuscita. Ovviamente non sa tutto, anzi diciamo che non sa quasi
niente; ma riuscire ad "aprirmi" con lei mi ha fatto bene, mi ha fatto
sentire leggermente più leggera condividere un po' del peso
con
lei. Ovviamente non mi sarei mai potuta aprire del tutto con nessuno,
visto i particolari sovrannaturali della storia da non ignorare. -
Buongiorno Bella, che te ne pare dell'idea di andare a fare colazione e
poi farci un giro? - sbottò all'improvviso Mal, iniziando ad
alzarsi e dirigendosi in bagno. - Ma tu ci stai mai a casa? - chiesi
seguendola, - no è noioso stare a casa, e poi dopo la festa
di
ieri non è rimasto niente a casa; dobbiamo pur mangiare
qualcosa
no? - spiegò mentre cercava qualcosa nella cabina armadio.
Decisi di arrendermi, tanto alla fine avrebbe vinto lei, come sempre, e
cercai qualcosa di non esagerato per uscire visto che non mi era
permesso tornare a casa.
Dopo
circa mezz'ora eravamo già nella caffetteria più
rinomata di Port Angeles a chiaccherare del più e del meno;
ma avevo una strana sensazione, un brutto presentimento. Mi sentivo come se
qualcuno mi stesse spiando; ovviamente non gli diedi peso, sapevo
perfettamente di essere strana.
Pov
?
Era lì
davanti a me! Presto la mia vendetta avrebbe avuto inizio, e con
l'aiuto dei Volturi non avrebbe avuto scampo, nemmeno con quei patetici
cani a farle da guardia.
Note autore Come potete
notare questo capitolo è molto breve, ma è solo
di passaggio! Uno
spoiler a chi riesce indovinare chi è il personaggio
misterioso, anche perchè non è difficile u.u Spero continuiate
a seguirmi
e recensirmi.
A prestissimoo!! Baci INES
<3
Capitolo 15
Capitolo
15
Pov Alice Stavamo
tutti male per la situazione di Bella, mancava a tutti. Emmet non era
più lo stesso, Jasper si sentiva in colpa, Esmee Crlisle
erano tristissimi
per aver abbandonato quella che lei considerava una figlia, perfino
Rosalie ci stava un po' male anche se non lo avrebbe mai ammesso. Credo
comunque che quello che ci stava peggio di tutto era Edward, a volte
avevo qualche sprazzo di visione. Lo vedevo in una camera buia,
chissà da quanto tempo non si nutriva o lavava. Ma non mi
interessava, aveva fatto una cavolata e ora ne pagava le conseguenze,
se non fosse che è mio fratello lo avrei già
ucciso, anche se il fatto che lo sia non fa diminuire la mia voglia.
Lei aveva fiducia in noi, e noi l'avevamo tradita, l'avevamo
abbandonata mentendole, facendola sentire inappropriata, inferiore,
sbagliata. Ho pensato più volte di andarci a farle visita,
ma in realtà non ne avevo il coraggio. Con che faccia sarei
andata lì dopo che me ne ero andata senza nemmeno salutarla,
ci eravamo comportati tutti malissimo verso di lei, ma sopratutto io ed
Edward. Spero almeno che possa vivere senza fare stupidaggini cercando
di passare avanti, anche se conoscendola ne dubito altamente.
E
tra un pensiero e l'altro, mi apparì uno scenario terribbile
in
testa. Un'urlo pervase l'aria. Tutti mi vennero subito accanto
preoccupati, ma io non smettevo di tremare terrorizzata. Nemmeno
l'abbraccio rilassante di Jasper, che non riusciva più a
dominare le mie emozioni, aiutò. Lo scenario faceva troppo
male,
ed era ancora lì vivido nella mia mente, e non accennava a
cambiare. - Che cosa sta succedendo? - chiese Carslile con il suo
solito tono calmo , che non riusciva però a nascondere la
sua
preoccupazione. - Bella - riuscì a sussurrare prima di
cedere
all'impulso di sighiozzare..
Pov
Victoria
La mia vendetta si sarebbe finalmente attuata, Edward e la sua stupida
compagna umana si sarebbero pentiti di mettersi contro di me. Come
avevano osato uccidere James. - non ho ancora capito perchè
dobbiamo venire anche noi, a noi che ne esce? Se te la bevi tu
rimaniamo pure a secco. - chiese Alec annoiato dalla situazione, si
sentiva offeso dal smuoversi dalla sua cara Volterra per venire
quì dove sarebbe potuto venire un qualsiasi membro della
guardia anche non addestrato. - Ve l'ho detto un sacco di volte. Ci
sono degli stupidi cani a farle da guardia, mi hanno visto
più volte mentre cercavo di arrivare a lei in questi mesi.
Per questo ho chiesto il vostro aiuto, inoltre il vostro Aro
sarà molto felice se i Cullen verrebbero distrutti del
tutto, non credi? - dissi stancamente, stufa di spiegare un concetto
così ovvio. - Inoltre, è stato il vostro capo a
dire che non avrei potuto agire senza controllo, per paura che avrei
dato mostra di me. Se proprio non volete restare a secco ci sono due
umane che le stanno sempre appiccicate - dissi cercando di essere
convincente per farli stare un poco muti. Avrei dovuto seguire il mio
istinto e farmi dei neonati, ma no facciamo le cose per bene e tiriamo
in ballo questi fastidiosissimi Volturi, tanto me li devo sopportare io.
Per fortuna finirono di contestare tutto ciò che dicevo e
finalmente potei spiegare il mio piano di lenta tortura.
Note Autore: Lo so che
è poco e che è da un sacco di tempo che dovevo
aggiornare. Ma ho avuto il trasloco e quindi non ho avuto molto tempo.
Spero che mi perdionate. In questi giorni farò in modo di
trovare un po' di tempo per dedicarmi alla scrittura. Vi piace questo
capitolo? Sinceramente a me no! Mi è venuta una schifezza,
ma lascio giudicare a voi. A presto, vi
ricordo il mio profilo di facebook e la mia pagina visitabili dal mio
account efp. A presto ;)
E MI RACCOMANDO
RECENSITE !!!!
as
Capitolo 16
Pov
Mal Era passata
quasi una settimana dall'ultima festa, quella di casa mia,
e
stranamente questi giorni passarono tranquillamente e serenamente. Se
me lo avessero detto un mese fa non ci avrei mai creduto. A New York
avevo abitudini completamente diverse, cambiavo almeno un ragazzo al
giorno, e andavo ad eventi modani quasi ogni sera. Spesso sentivo il
bisogno di fare queste cose, come se la normalità fosse
troppo
monotona da vivere; invece ora era completamente diverso vivevo ogni
giorno la vita normale, e non mi mancava niente; anzi mi sentivo bene.
Non avevo ancora capito il perchè di questo, molto
probabilmente perchè quì c'era veramente qualcuno
a cui tenevo a parte mia madre; lì ero un guscio vuoto. Mancava una
settimana al mio compleanno, non sapevo se voler veramente
partire per New York, al massimo avrei fatto il week-end lì
- anche se l'idea di passare il compleanno con persone a cui non
fregava niente di me rispetto a restare quì, dove c'era
qualcuno a cui tenevo veramente non mi convinceva molto -. Boh!! Ci avrei
pensato dopo, ora dovevo prepararmi per andare a scuola,
poi chi la sentiva Bella se arrivavo in ritardo. Era migliorata molto
in questo periodo, non avevamo toccato più il discorso del
suo ex, avevo visto che non ne parlava tranquillamente, sicuramente
sarà stata una storia seria. Con Angela si erano chiarite
già da tempo le piccole incomprensioni ;tutto stava andando
perfettamente bene, troppo bene per essere vero.
Pov
Bella Mal era in
ritardo, di nuovo. Quasi quasi accettavo l'offerta di Angie
di accompagnarmi lei la mattina, anche se forse Mal se la sarebbe
presa. Pazienza. Ma ci stava davvero troppo a prepararsi, manco stesse
andando chissàdove, tanto anche se si sarebbe
vestita con degli
stracci - cosa che comunque nel suo armadio non esiste- avrebbe battuto
comunque le
nostre compagne.Stavo aspettando davanti al portone di casa, avevo un
brutto presentimento; sicuramente Mal stava proggettando qualcosa per
il week-end e conoscendola non era nulla di buono. Oggi infatti era
venerdì, e quindi avrebbe iniziato a sfornare iniziative per
impegnare questi tre giorni, senza lasciare nemmeno un buco libero.
Decisi di ascoltare un po' di musica dal mio telefono supertecnlogico,
almeno lo avrei utilizzato dopo che me lo avevano comprato -da notare
che non glie lo avevo chiesto - . Mi capitò una canzone di
Leona Lewis "Happy"
Questa canzone
mi faceva sempre pensare. Facevo davvero del mio meglio
per essere felice? Ne dubitavo fortemente, sopratutto in questo
periodo. Forse aveva ragione Mal.. forse dovevo davvero riniziare a
vivere; tanto lui non sarebbe mai tornato.. I miei pensieri
vennero però interrotti dalla sberla di Mal. -
Hey ma che fai? - le urlai contro, - non mi sentivi, dai andiamo che
siamo in ritardo - disse mentre mi tirava dalla manica del giubbotto. -
Chissà di chi è la colpa - dissi sarcasticamente,
nel
frattempo stavo cercando di riuscire a staccarla dal mio povero
giubbotto. - Solo perchè io
mi vesto bene e tu
no, comunque non
c'è tempo da perdere corri - disse e ci diriggemmo a scuola.
Pov
Angela Mi svegliai
prima stamattina, dovevo prepararmi bene; oggi io e Ben
facevamo 10 mesi. Non so se lui se ne sarebbe ricordato, ma speravo
proprio di si; tanto non sarei mai potuta sembrare esagerata vicino a
Mal. Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestita,
truccatae sistemata
scesi le scale e trovai mia madre che preparava la colazione, ma ero in
ritardo e quindi non ebbi il tempo di mangiare. Arrivata a scuola
attesi l'arrivo di Bella e Mal, Ben non era ancora arrivato, e per una
volta volevo vedere se mi avrebbe cercato lui.Ovviamente loro erano in
ritardo, ma questa non era una novità. Decisi di sedermi in
una
panchina visto che quei tacchi mi stavano uccidendo. Presi un libro
dalla borsa e iniziai a leggerlo, ero così immersa nella
lettura
che non mi accorsi della presenza di qualcuno accanto a me. - Hey -
disse Ben dolcemente, a quel semplice suono saltai in aria. - Scusa ti
ho spaventato - disse dispiaciuto mentre mi accarezzava la guancia
delicato come sempre. Era sempre così con lui, era sempre
così dolce con me, a volte non credevo nemmeno fosse
possibile
che esistesse davvero un ragazzo così. - Non ti preoccupare,
anzi mi è andata bene ; se fosse stata Mal sarebbe stato
peggio
- dissi perdendomi a guardare il suo viso. - Ehm.. ecco io volevo
approfittare dell'assenza delle tue amiche per darti questo - mi disse
titubante porgendomi una scatola, - spero ti piaccia-
continuò.
Mi aveva fatto un regalo per l'anniversario? Che dolceee!!
Aprì
la scatola, essa conteneva una catenina
dorata con un ciondolo a forma di cuore leggermente lavorato dello
stesso colore.
Era bellissimo. -Grazie - sussurai cercando di trattenere le lacrime
mentre lo abbracciavo. - Ti amo - mi disse, ma fu solo un sussurro, non
ero sicura di aver capito bene. - Puoi ripetere perfavore - chiesi
sperando di aver sentito bene, - Ho detto che ti amo -ripetè
stavolta più sicuro e a voce più alta. Non
credevo me lo
avesse detto veramente, non lo aveva mai fatto; lo baciai di slancio e
tra un bacio e l'altro gli dissi - anche io ti amo -. Ma era troppo
bello per durare, - hey piccioncini avete finito di allipparvi?? -
chiese una Mal alquanto alterata, ops. - Ma dai lasciali in pace per
una volta che si lasciano andare - ringraziai Bella per il suo
tentativo di proteggerci, ma alla fine Mal non aveva tutti i torti,
eravamo sempre nel parcheggio della scuola. - ok- dissi mesta
allontanandomi malvolentieri da Ben, ma prima che mi allontanassi
completamente Ben mi sussurro in un orecchio : - questo discorso lo
completiamo dopo -
Note autore: heyla,
sono un po' in ritardo forse xD. Comunque parliamo di questo
capitolo, ho voluto dare più spazio ad Angela, anche
perchè mi serviva un motivo per non averla nel prossimo
capitolo
xD. Come potete vedere è passato un po' di tempo e i vari
rapporti si sono rafforzati sempre di più. Questo
è
sopratutto un capitolo di passaggio. Per chi vuole sapere dove sono
finiti i Cullen mi dispiace ma dovrete aspettare il prossimo capitolo ;) Un
grazie enorme a chi mette nelle seguite e sopratutto a chi
recensisce!!! Continuate
così ;) A presto Ines <3
Capitolo 17
Capitolo 17
Pov Mal
Ero nello spogliatoio della palestra insieme a Bella, stranamente
Angela non era ancora arrivata; eppure era già suonata da un
quarto d'ora. - Oggi sarà una brutta giornata -
sbottò all'improvviso Bella, - perchè dici
questo? - chiesi mentre mi infilavo i calzini. - Ho un brutto
presentimento - mi dice mentre si siede sulla grande panca che
c'è apppoggiata al muro. La maggior parte delle volte
stavamo metà del tempo quì dentro o sedute sugli
scalini, raramente facevamo veramente educazione fisica; - certo che tu
sei proprio strana, i presentimenti non esistono - dissi mentre mi
sedevo accanto a lei per allacciare le scarpe. - se lo dici tu -
rispose, - ma Angie dov'è finita? - chiesi poi io; - bella
domanda, provo a chiamarla. - e detto questo prese il telefono e dopo
un po' riuscì finalmente ad inoltrare la chiamata. -non
risponde- disse mentre rimetteva il telefono nello zaino. Mi stavo
iniziando a preoccupare, lei era sempre in orario alle lezioni . - la
andiamo a cercare? - chiesi iniziando a prendere la borsa, - non credo
ce ne sarà bisogno- disse indicando Angie che aveva appena
varcato la porta. Però aveva qualcosa di strano, sembrava
diversa da stamattina. aveva i capelli disordinati, non portava
più il foulard, teneva il giubbotto spiegazzato in mano.
Inoltre aveva il trucco leggermente scolato e il primo bottone della
camicia sbottonato. Ma che cavolo aveva combinato?? - Dove sei stata? -
chiesi con tono indagatore alzandomi dalla panca e avvicinandomi a lei,
la vidi arrossire e passarsi una mano tra i capelli cercando di
aggiustarli;- ehmm.. la lezione è finita in ritardo - non mi
convinceva per niente, - e perchè hai il primo bottone della
camicia sbottonato? - le chiesi indicandola , a quel punto
sbiancò, - Angie ci hai fatto preoccupare, perchè
non rispondevi al telefono? - si intromise Bella con voce dolce, - ero
con Ben - sussurrò infine Angela, - ok capito, non mi
interessa sapere cosa stavate facendo, anche se lo immagino - disse
Bella ridacchiando. - Non credevo fosse così , sembrava un
tipo tranquillo,calmo e timido- dissi scherzando io , ma non mi sarei
mai aspettata la risposta di Angela, : - Ti posso assicurare che in
certi frangenti non è per niente tranquillo, calmo o timido;
anzi il contrario - - E chi se lo sarebbe mai aspettato - dissi io
scoppiando a ridere seguita da entrambe le mie amiche. - Su dai vieni
cerchiamo di rendere meno chiaro possibile quello che avete combinato
voi due - dissi avvicinandomi con una spazzola per cercare di domare un
po' i suoi capelli. Lei nel frattempo si era seduta accanto a Bella. -
Ma siete andati fino in fondo? - chiesi poi io, interrompendo
Bella che stava cercando di trovare una scusa per non essere presente
alla prossima giornata di shoppping, che sarebbe stata domani in
preparazione della sera. - certo - rispose sicura Angie senza
però riuscire a non arrossire, alla faccia.
- Non me lo sarei mai aspettato - disse scherzando Bella, - a
proposito, oggi pomeriggio non posso venire da te, passo il resto della
giornata con Ben - disse infine Angela. Passsammo il resto del tempo a
chiaccherare e scherzare; dopo la scuola saremmo passate in videoteca
per prendere un film, ma quello che non potevo mai immaginare
è che i presentimenti di Bella erano del tutto azzeccati.
Pov Bella
Eravamo entrate in una videoteca, fortunatamente infatti ero riuscita a
presuadere Mal da fare grandi uscite e si è accontentata di
guardare un film a casa mia. Speriamo mio padre sia fuori
perchè mi ero completamente scordato di lui; ma lo avrei
scoperto presto infatti ricevetti una telefonata da quest'ultimo -
Papà che c'è? - risposi, - volevo solo chiederti
cosa avevi intenzione di fare stasera per organizzarmi - mi rispose un
po' titubante, che strano non si era mai fatto tutti questi problemi. -
Avevamo intenzione di guardare un film a casa, per te c'è
qualche problema? - chiesi mentre scendevo dalla macchina, - no, nessun
problema, tanto io volevo andare da Billy a guardare la partita, penso
resto lì. Notte Bells - e detto questo chiuse la
conversazione. Ancora più strano, di solito la partita la
guardavano da noi, e comunque non mi ricordo di una volta che lui
dormiva lì. Avrei chiamato Jacob per saperne di
più, chissà cosa stavano tramando quei due. -
Allora che film guardiamo ? - chiese Mal che aveva aspettato che la
breve conversazione con mio padre finisse. - Horror - risposi io
avvicinandomi allo scaffale di dvd nolleggiabili. - Non se ne parla
nemmeno - Dimenticavo la sua avversione sul guardare film horror in mia
compagnia; - dai cosa vorresti guardare un melenso film romantico? - le
chiesi cercando di convincerla, non avrei mai visto un film dove la
gente si baciava ed era felice; non avrei retto una cosa del genere. -
Ok! però niente zombie. - disse, annui, in effetti gli
zombie erano un po' orribbili - Ok qualcosa di meno repellente degli
zombie allora - dissi mentre esaminavo le varie copertine di film .- Ci
sono - sbottò dopo un po' Mal, già il modo in cui
aveva parlato non mi piaceva per niente - guardiamo questo - disse
indicando una copertina di un film, avevo paura a guardare cosa fosse,
molto probabilmente qualche film romantico. Osai guardare, era molto
peggio di un film romantico, era un film di .. vampiri . - Un film sui
vampiri? - dissi cercando di far uscire la mia voce sarcastica e non
intimorita, - si non sono orribbili, anzi sono affascinanti e poi
è un'horror; - mi disse avvicinandosi alla casa, - ma i
vampiri non mi ispirano - dissi tentando il tutto per tutto, - uffa ma
a te non va bene niente, dai mi ispirano i vampiri, sono paurosi ma
quantomeno sono sexy - mi disse strizzandomi l'occhio, - dai almeno
così mi rifaccio gli occhi visto che non vedo un'uomo com si
deve da quando sono arrivata quì - continuò
mentre pagava alla cassa, vidi il cassiere guardarci male; si non era
tanto normale, non che io fossi molto meglio visto che c'ero stata
veramente con un vampiro. - Mal ma ti senti quando parli, sei da
rinchiudere in manicomio - dissi mentre ci incamminavamo verso la
macchina, - e dai che lo so che ti piacciono anche a te i bei fusti
sexy - disse maliziosa mentre metteva in moto e lanciava nel sedile
posteriore la busta col DVD, - se volevi i bei fusti sexy dovevi
noleggiarti un film porno non uno sui vampiri - dissi io cercando di
cambiare argomento; - ti sbagli, questo film è pieno di
vampiri sopratutto maschi, perciò tanti bei fusti sexy -
concluse mentre posteggiava davanti a casa mia, - tuo padre non
c'è vero? - chiese mentre aprivo la porta di casa, - no,
anche se credo mi nasconda qualcosa - dissi mentre mi dirigevo verso la
cucina alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare durante il fim. -
Prova a fare funzionare il lettore DVD, è un po' obsoleto,
io preparo i popcorn - continuo e mi avvicino allo sportello per
prendere una padella. - Posso dormire da te? Mia madre mi ha appena
mandato un messaggio, dice che ha ospiti - mi urla dall'altra stanza
Mal, - Ok, un'attimo aspetta che chiamo mio padre per avvertirlo - le
rispondo e mi dirigo verso il telefono, -badi tu ai popcorn perfavore?
- le chiedo mentre aspetto che qualcuno dall'altro capo mi risponda. -
Pronto - mi risponde Billy, - pronto, sono Bella mi puoi passare per
favore mio padre? - gli chiedo gentilmente mentre cerco di trattenermi
dal ridere, Mal è proprio una frana ai fornelli - veramente
lui quì non c'è, non è a casa? - mi
risponde, - no, lui mi aveva detto che veniva da te per guardare la
partita, - contesto io mentre mi avvicino al fornello per evitare che
Mal mi incendi la casa, - sicura? Veramente diceva che non poteva
venire perchè doveva farti compagnia - rispose lui, - va
bene, grazie lo stesso notte - conclusi chiudendo la cornetta. - Chiama
da me, ho un dubbio - mi disse Mal mentre mi lasciava definitivamente
il posto ai fornelli. Annui e presi il telefono dopo due squilli
qualcuno rispose ma non era Ramona, la madre di Mal, era Charlie; -
papà che ci fai lì? - chiesi con tono di
rimprovero, anche se in realtà era solo per prenderlo un po'
in giro. - Bells, come mai hai chiamato? - disse imbarazzato, colto nel
fatto - veramente che ci fai tu lì? non dovevi guardare la
partita da Billy? - continuai io; - ok lo ammetto, avevo
un'appuntamento con Ramona, ma non te l'ho detto perchè non
sapevo come l'avresti presa, e comunque non è ancora una
cosa seria, questo è il secondo appuntamento . -
parlò così velocemente che quasi non capivo
quello che diceva. - hey calmati, ora si spiega tutto, divertiti
stanotte - conclusi e chiusi. - Te lo avevo detto che era
lì, - esclamò soddisfatta Mal. Andammo a gaurdare
il film. Ovviamente esso era ridicolo, un vampiro voleva creare
un'esercito per vendicarsi del suo creatore e per farlo trasforma sua
sorella , la trama alla fine era ben costruita ma era il realismo dei
personaggi che lasciava desiderare. Forse a me faceva questo effetto
perchè li avevo visti veramente, anzi quasi sicuramente era
così. - Fine prima parte, prendiamo gli altri popcorn -
sbottò Mal mentre metteva in pausa il film, prendeva la
ciotola vuota e si dirigeva in cucina; la seguì prendendo un
bicchiere d'acqua. - Allora non ti ho ancora sentito ridere, non
è che ti fanno paura i vampiri? - chiese Mal mentre prendeva
la scatola dei popcorn, si avevo paura dei vampiri, ma di quelli veri.
- Ancora non c'è stato niente di troppo ridicolo, a parte i
personaggi ovviamente, e poi non dicevi ti dava fastidio? - le risposi
mentre cuocevo gli altri popcorn. -Perchè trovi i personaggi
ridicoli? - chiese mentre frugava nel frigo e cercava qualcosa a me
sconosciuto, - non sono realistici, ma si può sapere che
cosa stai cercando - , - birra, non posso credere che non ne abbiate,
io li trovo molto realistici invece -, - se vogliono ingannare la gente
per poi trasformarla dovrebbero confondersi un po' di più
con la massa, a me non sembra che due tizi dalla carnagione color
cadavere che esce solo di notte con due occhi cremisi acceso si
confondano nella massa - , - se no come si capirebbe se sono vampiri? -
, - appunto mica si deve capire, mi sembra che mio padre la birra la
tenga nel freezer - ma la nostra allegra conversazione sui vampiri si
interuppe quì, per fortuna, perchè qualcuno
suonò alla porta.. - Vado - e mi diressi verso la porta, e a
quel punto ne fui sicura : i presentimenti esistono.
Note
autore: Spero che questo capitolo vi piaccia, non succede niente
d'importante ma mi serviva per il prossimo. Continuate a seguirmi e a
recensirmi.
Cercherò di postare il più presto possibile ;) a
presto .
p.s. uno spoiler per chi indovina chi ha suonato alla porta.
Capitolo 18Capitolo 18 pov Bella - Alice
che ci fai quì? - dissi intimorita sbattendo le palpebre
più volte, non ero sicura fosse veramente lei, - Bella,
quanto
tempo che non ci vediamo, volevo parlarti - disse solare come
sempre, avvicinandosi lentamente con l'intenzione di
abbracciarmi,
ma dopo non molto si fermo; sicuramente aveva visto che non avrei
apprezzato. Non riuscivo a capire se mi faceva piacere vederla, da una
parte si perchè mi era mancata, ma non riuscivo a
dimenticare
che se ne fosse andata senza nemmeno parlarmi o avvisarmi delle
intenzioni del fratello anticipatamente.- Chi ti dice che io voglia
parlarti - le dico gelida mentre mi accingo a chiudere la porta, ma lei
la ferma con la mano; è inutile provare a fare forza, - ti
prego
dammi una possibilità, dammi quantomeno la
possibilità di
proteggerti - mi disse supplichevole, le sue ultime parole non mi
piacquero per niente, aveva sicuramente avuto una visione. - Che cosa
sta succedendo quì? - interviene Mal avvicinandosi a me; -
niente, Alice entra - dico scostandomi un po' dalla porta
per farla passare, - Mal, ti dispiace lasciarci un po' da sole abbiamo
una questione in sospeso - le dico con gentilezza, non che mi
entusiasmi stare sola con lei, ma non è il caso che Mal
ascolti
la nostra conversazione. - Perchè non posso ascoltare? Cosa
avete di così segreto da dirvi? - chiede preoccupata, - non
è il caso, e comunque non capiresti è una storia
troppo
contorta che solo chi ha vissuto può capire - interviene
Alice
tenebrosa, sicuramente lo stava facendo apposta per convincerla, e non
mi stupì affatto il fatto che ci riuscì. Ci
dirigemmo
nella mia stanza per avere più privacy, e per evitare che
Mal
sentisse qualcosa, chiusi la porta a chiave e quando mi girai la trovai
seduta sul mio letto. - Mi sembra ancora strano essere di nuovo
quì a Forks, mi dispiace di non essere venuta prima, potrei
anche dire che volevo lasciarti vivere in pace senza vampiri in giro,
ma la verità è che avevo paura. Avevo paura che
mi
avresti cacciato via, e anche ora non sono poi così sicura
che
non lo farai, però ti ringrazio per questa chances che mi
stai
dando, voglio essere sincera Bella. Questa non è solo una
visita
di cortesia, ho avuto una visione orribbile e sono venuta per fare
quello che mio fratello ha rinunciato a fare : proteggerti - ero del
tutto incredula, avevo ragione aveva avuto una visione, e non deve
essere stato niente di piacevole se era venuta quì. -
Perchè non ti sei nemmeno degnata di salutarmi quando ve ne
siete andati? Ti sei comportata molto peggio di lui Alice, alla fine
sapevo
che prima o poi si sarebbe reso conto che non ero abbastanza
per lui,
ma credevo che tu mi volessi veramente bene, che tu fossi sincera, ma a
quanto pare mi sbagliavo. Non ho bisogno di protezione, e se sei venuta
quì solo perchè ti senti in colpa puoi anche
togliere il
disturbo immediatamente - dissi gelida sedendomi anche io cercando di
stare il più lontano possibile da lei, mi faceva male
vederla,
mi ricordava lui, ma ormai a lui non importava più niente di
me.
- Bella, non ti lascierò morire per colpa nostra, per colpa
mia.
Inoltre voglio chiarire con te perchè questa situazione mi
sta
uccidendo; mi manchi moltissimo, niente è più lo
stesso
ora. Anche agli altri manchi sai? Emmett non fa più battute,
Jasper si sente in colpa, Esme è come se avesse perso due
figli
e Carslile si butta nel lavoro più del solito per distrarsi.
Bella, per noi non eri un passatempo o una piccola parentesi nella
nostra eternità, è stato lui a costringerci ad
andarcene,
e lo abbiamo fatto tutti a malincuore. - Non sapevo se crederci, in
realtà non volevo crederle, se mi sarei di nuovo fidata di
loro
non sarei sopravvissuta ad un'altro colpo. Ero riuscita a riprendermi
un po' solo grazie ad Angie e Mal, ma dentro di me non sarei mai
riuscita a dimenticare quello che avevo passato in quei sei mesi, i sei
mesi più belli della mia vita, e che molto probabilmente non
sarei mai riuscita a passare avanti. - Alice, vorrei crederti ma ho
paura che la storia si ripeta, non voglio soffrire ancora , non
sopporterei altro dolore - dissi coprendomi la testa con le mani
disperata,era vero, volevo un bene dell'anima a quel folletto e forse
se avrei avuto lei accanto sarebbe stato tutto più semplice
- Bella, fidati di me per favore - mi supplica togliendomi
le mani dal viso e guardandomi negli occhi sincera, non riesco a dirle
di no, e dopo un'altro secondo la mia convinzione a non perdonarla
sfuma via, non ho nemmeno il tempo di parlarle che inizia ad urlare
abbracciandomi felice - te lo prometto farò con
calma, farò tutto quello che vuoi anche mangiare se
necessario -
dice saltando di gioia, - vedremo se lo farai veramente - dico io
sghignazzando , -
dai scendiamo, ho paura di lasciare sola Mal, chissà cosa
combina - continuo scendendo le scale seguita dalla mia vampira
preferita con tutte le intenzioni di perdonarla del tutto al
più
presto. Pov Mal Era
già da un po' che quelle due stavano lì sopra a
confabulare ; a dirla tutta mi sentivo un po'offesa, mi avevano
praticamente esclusa, e questo un po' mi faceva male, credevo di
essermi meritata la sua fiducia, di non meritare menzogne ma a quanto
pare mi sbagliavo. Forse non gli interessava poi così tanto
di
me, e sicuramente era per questo che non mi aveva mai
raccontato
niente del suo ex tranne quelle poche cose che ero riuscita a tirarle
con la tenaglia poco tempo fa. Vabbè, basta ci avevo pensato
anche troppo, per fortuna non ero la sua fidanzata o sua madre, quindi
poteva fare quello che voleva. Mi diressi in cucina con la voglia di
mangiare qualcosa, così mi avvicinai ai fornelli e
preparai una frittata, ne avevo una voglia matta in questo momento. Ero
a brava a cucinare malgrado dall'esterno sembrassi una frana. Dopo un po'
sentì qualcuno scendere le scale, così ruppi
altre tre uova, - avete fame? - dissi gentilmente, prendendo qualche
piatto mentre loro si avvicinavano al tavolo della cucina, - Veramente
io non ho proprio fame - disse Alice sedendosi comunque a tavola, - e
dai non fare la difficile, non dirmi che sei a dieta, sei magra come
uno stecchino - le dico io porgendole un'omelette ancora fumante, -
grazie - disse un po' titubante, - Alice dai me lo avevi promesso, non
volevi farti perdonare ? - disse sghignazzando Bella sedendosi accanto
a lei e
prendendo anche lei un piatto e mangiando con gusto, Alice invece stava
ancora fissando il piatto con un certo disgusto negli occhi portandosi
molto lentamente la forchetta alla bocca. Forse ho capito tutto, Alice
era anoressica, era per questo che non riusciva a mangiare, per questo
che era così perfettamente magra, e sicuramente anche le
profonde occhiaie e la carnagione pallida era dovuta a questo. Ecco
perchè avevano voluto parlare da sole, ma credevano davvero
che
non me ne sarei accorta? Mi credevano così stupida? Forse
si, o
forse speravano che non ci avrei fatto caso. Dopo un po' avevamo tutti
finito di mangiare, - Bella posso restare quì per un po?
Esme
non ha ancora rimesso a nuovo la casa e momentaneamente è
vuota
- disse Alice girandosi verso di lei, io rimasi in silenzio, daltronde
non sapevo nemmeno di cosa stessero parlando, ma notai un certo timore
negli occhi di Bella, - tornerete tutti? - disse timorosa mordendosi il
labbro inferiore, - non tutti, solo Esme, Carslile e Jasper, sai che
non riesco a stargli lontano a lungo - disse lei prendendole una mano
tra le sue, Bella sembrò valutare cosa dire, - e gli altri
dove
sono? - , - Rosalie ed Emmet sono in vacanza, mentre mio fratello
nessuno sa dove sia, sappiamo solo che non ha intensione di tornare a
casa per il momento - disse cercando di essere cauta sopratutto nella
seconda parte. Mi chiesi chi fosse questo suo fratello scappato di
casa, ma mi distrassi quando vidi Bella rabbuiarsi alle parole
di Alice, non riuscivo a capire - ok, stai quanto vuoi, spero ti
accontenterai della poltrona - disse Bella cercando di cambiare
discorso - anche perchè il divano serve a noi -
continuò
guardandomi, come ad assicurarsi che sarei rimasta. - Eventualmente
posso dormire io nella poltrona, se per voi è un problema -
intervengo io cercando di essere gentile, - non c'è
problema, tanto io dormo anche per
terra - disse Alice cercando di allegerire l'aria che si era fatta un
po' tesa, quando voleva sapeva essere davvero coinvolgente, - stavate
guardando un film? - chiese mentre si avvicina al divano del salotto, -
si - dico io seguita da Bella che si accomoda nella poltrona, - e
vorrei anche finirlo, ormai sono curiosa - aggiunge Bella, - di cosa
parla? - chiede Alice , - vampiri - faccio io tenebrosamente, e
lei scoppia a ridere seguita da Bella, - te lo avevo detto che non era
una buona idea, - aggiunge sghignazzando quest'ultima, - non avevi
detto che eri curiosa? - controbatto io, - infatti lo sono, che ne dite
continuiamo a guardare questo film? - dice lei prendendo il telecomando
in mano, sia io che Alice annuiamo e finiamo di vedere il film.
Stavolta era Alice che si era messa a ridere tutto il tempo
accompagnata da Bella che cercava di non farsi sentire, mai che si
potesse vedere un film horror in santa pace. A termine del film le
chiesi, - trovi così divertente il film? - le chiedo
aspettandomi qualcosa del tipo non ho paura, poteva solo fare ridere e
cose del genere, insomma una cosa come quella con cui se ne
è
uscita Bella. - Trovo i personaggi
molto poco realistici, e inoltre perchè avere paura, i
vampiri
non esistono - e detto questo scoppiò a ridere seguita da
Bella,
ma quelle due avevano un paio di rotelle fuori posto, - credo che voi
due siate pazze, entrambe , senza offesa - dico seguendole anche io, -
Mal te lo avevo detto che i personaggi erano poco realistici - disse
Bella, - non sono i personaggi siete voi poco realistiche - dico io. -
Comunque che ve ne pare di fare un giro a Port Angeles, oppure potremmo
andare ad Olimpia e passare la notte lì, dai dai dai
-
disse Alice iniziando a saltellare sul posto battendo le mani
supplicando con gli occhi Bella. - ma ti sembra l'orario di vagare per
lo stato di Washington? e poi non vorrai mica fare prendere un colpo a
mio padre quando domani tornerà a casa e non ci trovera -
disse
Bella, ma questa quì era pazza! Come potevamo partire ora
per
andare ad Olympia? ci saremmo state almeno 3\4 ore, saremmo arrivate
verso l'una di notte . - lo chiamerò io, sai che a me non mi
dice no! dai dai dai - continuò a supplicare Alice, - Ma
dove
vorresti andare a quest'ora ? - mi intromisi io, cercando di farla
ragionare, - Ad Olympia, ci fermiamo in un motel e poi domani
c'è l'open day delle boutique
più prestigiose, staranno aperte tutto il giorno, e poi
è
tanto che non faccio shopping, Rosalie quando ce ne siamo andati da
quì è direttamente partita con lo scimmione per
farlo
distrarre e Jasper non mi voleva accompagnare, sono in astinenza -
continuò lei esasperata, - Grazie Alice mi hai dato un
motivo in
più per non venire con te - disse Bella incrociando le
braccia
al petto con espressione severa, - tanto so che dirai di si, vado a
chiamare tuo padre. Mi dai il numero? - disse calma mentre usciva dalla
sua borsa un telefono, - non te lo dirò mai - disse lei
risoluta, - te lo dico io - dissi digitando il numero di casa mia nel
suo telefono. Qualcosa mi diceva che veramente saremmo andate ad
Olympia per fare shopping sfrenato, e la cosa non mi dispiaceva affatto. Pov Alice Inoltrai la
chiamata e dopo pochi squilli rispose Charlie - Charlie che
bello risentirti, come stai tutto bene? - dissi velocemente, - Alice?
come fai a sapere dov'ero ? - chiede un po' spiazzato, - mi ha dato il
numero Mal, sono a casa di Bella, volevo farle visita, è da
un
po' che non la vedevo e mi mancava, volevamo andare a fare un giro con
la macchina, magari ci saremmo fermate a dormire in un motel a Port
Angeles e domani andiamo a Olympia per fare shopping,avevo chiamato per
avvisarla, non volevo mica che si fosse preoccupato domani se non
avrebbe visto nessuno in casal suo ritorno. Possiamo
andare per favore? - avevo parlato velocemente apposta, per non dargli
la possibilità di riflettere attentamente a ciò
che
dicevo, - per me va bene, ma mi raccomando fate attenzione, siete pur
sempre tre ragazze sole in una grande città come Olympia -
disse
, - bene allora a presto Alice - concluse lui, - a presto - dissi io
iperfelice, potevo finalmente andare a fare shopping. Chiusa la
telefonata iniziai a saltellare contenta, - bene vado a prendere la
valigia in macchina per cambiarmi, Mal tu tienila d'occhio
non voglio
che scappi - e detto questo mi allontanai prendendo le mie valigie, e
rientrai velocemente trascinando Bella nella sua stanza cercando
qualcosa da farle mettere nel suo armadio, - Mal se vuoi cambiarti ti
consiglio di passare un'attimo da casa, anche perchè devi
prendere qualcosa per la notte - dissi, mentre iniziavo a trovare
qualcosa di minimamente decente per Bella e fui sorpresa di vedere che
c'era qualcosa che l'ultima volta non c'era, - ok, sicura di non aver
bisogno di
aiuto? - mi chiede mentre inizio a tirare fuori cose che sono sicura
non le andranno a genio, - no tutto ok - le dico, - ti
consiglio
di cambiarti quì comunque, non vorrai mica rovinare la
serata a
quei due - dico ridacchiando seguita da lei, Bella è seduta
sul
letto che guarda ciò che io tiro fuori per niente contenta,
-
Bella non fare così, tanto lo sai che alla fine vinco io -
le
dico cercando qualcosa di scarpe,la vedo storcere la bocca - inizia a
sciegliere quello che ti
ispira di più - le dico tirando fuori anche le scarpe. Dopo
un
po' era già vestita,
per il trucco non c'era tempo ci avrei
pensato domani, iniziai a cambiarmi; per fortuna Mal non era ancora
tornata così potei fare tutto alla mia velocità e
fui
pronta
in pochi minuti. Ero pronta, shopping arriviamoo!!
Note autore: E così il
personaggio è Alice, un complimenti a quelli che
lo hanno indovinato. Spero che questo capitolo vi piaccia,
non so quando posterò la prossima volta visto che ancora per
il diciannovesimo capitolo non ci ho nemmeno messo mano. Spero
continuiate a seguire e recensire ;) Un bacione
enorme a tutti quanti :* A presto Ines <3
Capitolo 19
Capitolo
19
Pov Bella Stavamo
aspettando il ritorno di Mal per partire, alla fine Alice era
riuscita a convincermi ad andare, che novità.Ero un po'
nervosa
il brutto presentimento non se ne era nadato e poi andare a fare
shopping con Alice e Mal non era affatto una cosa piacevole, inoltre
Alice mi porterà sicuramente in negozi per miliardari o cose
del
genere e non potrò manco pagare con i miei soldi. Finalmente
arrivò Mal
e ci diriggemmo nella strada, e fu lì che
vidi una macchina fantastica che sicuramente non apparteneva a
qualcuno di Forks, - Mal mi dispiace ma tu starai un po' strettina ma
è l'unico modo per arrivare in fretta, e poi non mi va di
lasciare il mio gioiellino quì a Forks - eslama Alice mentre
si
mette al volante, io faccio salire Mal dietro e mi siedo nel sedile del
passeggiero. - Alice per favore vai piano - le chiedo quasi
supplicandola prima ancora che accenda il rumore, - Ma dai Bella se
andiamo piano ci arriviamo domani
mattina ad Olympia - dice Mal, - non credo proprio visto che il suo
piano è 130 all'ora - le dico, lei rimane un po' sorpresa. -
E
dai Bella sai che odio andare piano - mi dice accellerando, ho paura a
guardare il contachilometri, ma lo faccio, non sapere è
peggio
di sapere. Guardo. Mi pento subito di quello che ho appena pensato, sta
andando a 300 km\h. - Alice rallenta - le urlo preoccupata per la mia
incolumita, - No!, Mal metti un po' di musica per favore, non la posso
sentire più, chissà magari si rilassa - ordina
lei mentre
incurante dei miei avvertimenti continua ad accellerare, vengo
distratta da un suono nuovo, infatti l'abitacolo viene invaso da una
canzone incalzante. - Wow, c'è What the hell - dice Mal
mentre
si riappoggia allo schienale dopo essersi sporsa per accendere la
radio,
- dovresti prendere esempio da
questa canzone e fregartene di
tutto e tutti - continua Mal mentre squilla un cellulare, -
è il
mio dice Alice - ma qualcosa in lei era cambiato, non era
più
solare come prima, ora aveva una faccia preoccupata.
Pov Alice Mi fermo di
scatto quando sento il telefono suonare, la macchina
continua a correre, so già chi è, ma non avrebbe
dovuto
chiamare, quantomeno non ora. Risposi al telefono, non potevo fare
altro, avrebbe tartassato di chiamate. Non ebbi nemmeno il tempo di
parlare che già mi inizia ad urlare contro: - Ti avevo detto
di
non andare da lei, di non interferire più con la sua vita. E
tu
che fai? Ci vai? Se non te ne vai subito da lì ti giuro che
vengo a tirarti per i capelli - e no, chi si credeva di essere, solo
perchè lui ci aveva rinunciato non vuol dire mica che dovevo
farlo
anche io, gli lasciai qualche secondo per calmarsi, non volevo che
continuasse ad urlare e che quindi Bella sentisse tutto, - intanto non
urlare, visto anche che sono in compagnia e non ci tengo che sentano le
tue cretinate, secondo se tu hai rinuciato a lei credendo di avere
fatto la cosa giusta ciò non vuol dire che anche io debba
farlo
per una tua convinzione, non se l'unico a volerle bene e io
non ho
nessuna intenzione di abbandonarla -gli dico tutto d'un fiato, cercando
di parlare il più umanamente veloce possibile per evitare
che le
altre mi sentano. - Ti prego Alice, perchè lo fai,
perchè
la devi mettere in pericolo? Perchè rendi il mio gesto
inutile,
io l'ho lasciata per farle vivere una vita normale, tu non sei
ciò che si può classificare un'amica normale - mi
dice supplicante, ne sono sicura sta soffrendo
tantissimo, so quanto ama Bella, ma alla fine era lui convinto che
stesse facendo la cosa giusta, glie lo avevo ripetuto un sacco di volte
che così avrebbero sofferto entrambi, e non solo io. - Non
rinuncerò
alla mia migliore amica per le tue stupide convinzioni, lei non
può vivere una vita normale, certe cose non si cancellano
così facilmente, credi che lei è felice e non
soffra per
questo? Credi di non averle fatto del male? Lei è distrutta
dentro per colpa tua. Per favore torna, è meglio per
entrambi -
concludo sussurando l'ultima parte in modo che solo lui la possa
sentire,
chiudendo la chiamata e spegnendo il telefono, vedo che Mal sta
cercando di distrarla, ha capito che c'era qualcosa che non andava, era
una buona amica per lei . Avevo paura di quello che avrebbe scatenato
questo mio errore, avevo sbagliato non avrei dovuto rispondere. - Bella
stai bene? - le chiedo sfiorandole un braccio, la guardai dritta negli
occhi e vidi che a stento tratteneva le lacrime, lo sapevo
stava
soffrendo, ed era tutta colpa mia. Annui piano per poi abbassare la
testa . Fino all'arrivo in hotel
ci fu abbastanza silenzio in auto, Mal
aveva capito che era meglio non intromettersi, Bella invece l'ho
intravista versare qualche lacrima silenziosa girata verso il
finestrino. Dopo aver prenotato le camere e esserci data una
rinfrescata il silenzio viene interrotto da Mal, - non so voi ma io sto
morendo di fame, vado al bar. Chi mi segue ?- chiede, vedo Bella negare
col capo e faccio lo stesso anche io, ho bisogno di parlarle da sola, -
Bella
- la chiamo flebilmente avvicinandomi piano, lei mi guarda e dopo
alcuni attimi di titubanza si tuffa nel mio abbraccio freddo e si sfoga
con un pianto liberatorio.
Pov Bella Dopo un po' mi
stacco da Alice, mi rendo conto di sembrare ridicola,
alla fine non l'ho manco sentito bene; sono senza speranze. - Mi
dispiace - le dico piano con la voce ancora impastata dal pianto. - Non
devi dispiacerti, non hai fatto niente, ho sbagliato io a rispondere,
quella conversazione l'avrei dovuta affrontare in un'altro momento da
sola - dice lei cercando di scusarsi, - perchè non vuole che
tu
stia quì? - le chiedo di getto, ho bisogno di saperlo anche
se
so che questo mi farà malissimo, - quello che ti ha detto
l'ultima volta non corrisopnde alla verità - mi risponde
cauta e
criptica, - per favore parla, ho bisogno di capire, se devo soffrire
devo quantomeno sapere il perchè - le dico tenendo stretta
il
suo braccio per reggermi, - lui non ti ha lasciato perchè
non ti
amava più, lui ti ha lasciato perchè credeva che
fosse la
cosa più giusta per te, lo ha fatto perchè
è uno
stupido colossale, non è una coincidenza che sia successo
dopo
l'incidente con Jasper. Ha fatto in questo modo, perchè solo
se
ti avrebbe detto di non volerti più lo avresti lasciato
andare.
Perchè crede che la tua vita sarà più
felice senza
di lui, perchè si ritiene un mostro che non ti merita, e poi
alla fine un mostro lo è veramente, perchè se non
lo
fosse non ti avrebbe mai lasciata senza pensare alle conseguenza, alle
tue sofferenze, ha pensato solo a se stesso - mi dice arrabbiata con
lui. E a quel punto
al mio amore verso di lui gli si sostituì l'odio
ceco, mi aveva mentito, avevo sofferto solo per una sua convinzione,
solo perchè non si sentiva abbastanza per me, per la sua
stupidità. Ma alla fine dentro di me sapevo che l'amore per
lui
non sarebbe mai diminuito.
Note autore:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, è un po' cortino
rispetto al precendente, ma mi è venuto così; ho
scritto tutto in circa tre quarti d'ora quindi non mi stupirebbe
affatto se sembrasse scritto di fretta, ma l'ispirazione non si
comanda; perciò vi saluto e ci sentiamo nelle recensioni ;D
Baci Ines <3
Capitolo 20Capitolo 20 Pov Mal Scesi al bar
cercando qualcosa da mangiare sperando fosse aperto,
sentivo il bisogno di lasciare a quelle due un po' di tempo per
chiarirsi, avevo capito che quello al telefono era il suo ex, e
iniziavo a sospettare che Alice centrasse qualcosa, magari era stato
con lui tradendo l'amicizia di Bella e ora voleva farsi perdonare.
Comunque fosse andata mi sentivo fuori luogo, avevo già
capito che non avrebbero parlato se ci fossi stata io. Il bar era
aperto così dopo aver preso un panino e un caffè
mi sedei in un tavolino un po' appartato. Mentre mangiavo quel misero
panino mi fermai a riflettere, mi sentivo confusa, non riuscivo
più a capire il senso della vita, venire a Forks mi aveva
scombussolato completamente. Fino a qualche settimana fa l'unico mio
pensiero era ubriacarmi,scoparmi qualcuno ed essere super popolare. Ora
la mia prospettiva di vita era cambiata, ma malgrado tutto non
riuscivo a capire cosa volessi. E più passavano i
giorni e più me ne rendevo conto. - Posso ? - venni
distratta da una voce angelica, alzai gli occhi dalla tazza che stavo
stringendo, appena vidi il viso di quel ragazzo
ne rimasi stupita; era di una bellezza impossibile, non riuscivo a
credere ai miei occhi. Aveva una carnagione un po' pallida e dei
bellissimi capelli biondi setosi, un corpo da urlo muscoloso; ma la
cosa che mi colpì di
più furono i suoi bellissimi occhi azzurri, erano magnetici,
non riuscivo a distogliere lo sguardo. Dopo un po' mi accorsi di
essermi imbambolata a guardarlo, feci un sorriso imbarazzato e lo
invitai a sedersi con un fluido gesto della mano. - che ci fa una
così affascinante ragazza seduta sola in un bar di un'hotel
a tre stelle a quest'ora della notte? - chiese sempre con la sua voce
melodiosa, era così gentile, non sembrava nemmeno essere
vero. - Potrei dire la stessa cosa per te - rispondo cercando di
riprendermi, guardarlo negli occhi mi destabilizzava, nessun ragazzo mi
aveva mai fatto questo effetto. - Sono arrivato da poco e avevo voglia
di bere qualcosa di caldo - mi risponde, ci credevo poco dato che non
aveva
ancora ordinato niente, malgrado i miei dubbi rispondo alla domanda, -
Sono venuta quì con delle mie amiche, veniamo da Forks,
siamo quì per la giornata dello shopping e sono scesa per
mangiare qualcosa - dico omettendo il fatto che ero scesa per lasciarle
parlare. - dovevo immaginarlo, si vede che sei una ragazza che ama lo
shopping - mi dice scrutando il mio abbigliamento, in quel momento mi
pento di non essermi vestita meglio, - già, - rispondo
bevendo un sorso di caffè bollente, - scusami, non mi sono
nemmeno presentato, mi chiamo Pete, tu? - mi dice dopo un po'
porgendomi
la mano, gliela stringo presentandomi a mia volta, chiaccheriamo un
po' del più e del meno;scopro che viene da Seattle e che ha
21 anni va all'università, studia lingue ed è single - e
quest'ultima notizia mi piace molto più di quanto dovrebbe -,
è davvero simpatico.Dopo una mezz'oretta circa passata a
raccontargli qualcosa di me vedo arrivare anche
le mie amiche. Dopo aver preso qualcosa anche loro si siedono vicino a
me, scrutando Pete. - Ragazze lui è Pete l'ho incontrato per
caso, Pete loro sono Bella e Alice - dico facendo segni con le mani.
Anche loro gli stringono la mano e vedo Bella sussultare e guardare
Alice come a chiedere conferma di qualcosa; lei in risposta annuisce. -
Alice, mi sembra di averti già visto o sentito da qualche
parte - dice lui , - Ti starai confondendo con qualcun'altro, io non ti
ho mai visto - dice sicura di se, la conversazione si sposta allo
shopping di domani, lui gentilmente si offre di farci compagnia per
aiutarci a portare le buste, accettiamo e ci diamo appuntamento davanti
all'ingresso. Mi svegliai di
buon ora e andai subito a farmi una doccia e a
prepararmi per benino, non volevo mica fare una brutta figura. Pov Bella Quel tipo mi
convinceva molto poco, ero quasi sicura al cento per cento
che fosse un vampiro, spero solo che sia "vegeteriano" anche se il
fatto che portava le lenti a contatto mi faceva pensare ad un'altra
dieta poco raccomandabile. Ero preoccupata, Mal ne sembrava molto
attratta, non volevo che si facesse del male. Non riuscì a
dormire bene, troppo preoccupata e arrabbiata, arrabbiata con Edward,
se non si fosse convinto di fare la cosa giusta lasciandomi a quest'ora
saremmo insieme; mi manca moltissimo, era da tanto che non ci pensavo,
credevo che se non ci avessi pensato mi sarei sentita meglio; ma alla
fine sento lo stesso un senso di vuoto nel petto. Alla fine
è impossibile negarlo, lo amo ancora.
Note Autore: Questo capitolo
è un po' cortino, ma mi serviva per introdurre il nuovo
personaggio, diamo il
benvenuto a Pete. :D E ora un piccolo
spoiler per il prossimo capitolo, quasi sicuramente torna Ed :D che
dite lo faccio tornare o aspettiamo ancora un po? Mi farebbe piacere
sapere un vostro parere\consiglio. Ringrazio chi
recensisce e continua a leggere e seguire questa storia ;D, spoiler speciale per il
centesimo recensore ;D A
presto ;D Baci
:* Ines <3
Capitolo 21
Capitolo 21
Pov Mal
Eravamo già tutte pronte per andare, Pete era già
sotto ad aspettarci. Era bello come non mai.Ci sedemmo tutti nella
Porche di Alice, noi due ci dovemmo stringere dietro, e a dirla tutta
non mi dispiaceva affatto. Parlammo tutti del più e del
meno, sopratutto noi due, sentivo una strana alchimia tra noi; ma forse
ero io che me lo immaginavo. Comprammo un sacco di cose, sopratutto per
Bella, la maggior parte delle cose le pagò Alice, a quanto
pare aveva soldi da buttare. Da Chanel incontrammo pure
Moniquè,
sicuramente anche lei si dilettava nello shopping,
era con Jennifer,
la tipa che aveva organizzato la festa.Ci fermammo a
mangiare qualcosa con loro; ci invitarono ad una festa stasera, noi
ovviamente accettammo, anche se Bella non ne fu proprio felice. La
festa era in una discoteca stavolta, quindi bisognava vestirsi casual.
Così decisi che avrei comprato qualcosa anche per la serata,
invitai anche Pete, non mi pareva guisto farlo rimanere fuori dopo aver
ascoltato la conversazione e chiamai anche Angela che
accettò volentieri. Continuammo quindi a fare shopping
dandoci appuntamento con Moniquè e Jennifer alle 10 davanti
alla disco. Stavolta mi avvicinai ad Alice, stavamo iniziando a
progettare cosa mettere stasera, era molto simpatica, ed inoltre
avevamo molte cose in comune : come l'amore per lo shopping, la moda e
le feste. Pete e Bella restano invece un po' indietro, chiaccherano e
ridono tra loro, vedo Bella molto tranquilla, quindi decido di non
disturbarli malgrado preferirei starci io con lui.
Pov Edward
Non riuscivo più a starmene fermo, volevo vederla, la
telefonata di Alice mi aveva risvegliato. Sapevo che aveva ragione, non
avevo pensato a lei; così decisi di andare ad accertarmene
io stesso. Stavano facendo shopping ad Olympia, la cosa non mi stupiva
affatto;c'era Alice che parlava con una certa Mal, sicuramente una sua
nuova amica, parlavano di una festa che si sarebbe tenuta in serata. - Edward che cosa ci fai
quì?, quando ti ho detto di tornare non intendevo spiala - ed
ecco che mia sorella inizia a farmi la paternale, ma ero troppo
occupato per darle conto; vedevo Bella che camminava con un uomo. Il
mio corpo iniziò a ribollire di gelosia, mi concentrai sui
pensieri del tizio, che mi accorsi essere un vampiro - invitante la ragazzina, certo
non come Mal, ma posso sempre accontentarmi per ora, chissà
se mi segue se le chiedo di farmi compagnia a posare le buste, potrebbe
uscirne qualcosa di interessante, ed inoltre i sedili della Porche sono
molto comodi - riuscì fortunatamente a
bloccare un ringhio sul nascere, COME OSAVA QUELLA FECCIA PENSARE CERTE
COSE DI LEI. LEI E' MIA. Cerco di controllarmi, non credo apprezzerebbe
una mia scenata di gelosia in questo momento, sopratutto dopo quello
che le ho detto in quel bosco, ma mi mancava troppo, e non riuscivo
più a starle lontano. Forse aveva ragione Alice, dovevo
tornare da lei e sperare che mi perdonasse. Il tizio l'aveva avvicinata
mettendogli una mano nel fianco, non capì niente quando si
avvicnò al suo orecchio sussurandogli di fargli compagnia. A
velocità umana, fortunatamente perchè sarebbe
stato difficile da giustificare la mia comparsa davanti a loro ai vari
testimoni, ma comunque di corsa mi diressi davanti al tizio. -
Allontantati subito da lei - urlai trattenendomi a malapena dal
picchiarlo subito, non lo facevo solo perchè c'era lei
vicino e si sarebbe potuta fare male colpita dalla mia furia assassina.
Lui mi guardava dubbioso se attaccarmi o no, Mal mi guardava stranita
con un sopracciglio inarcato, Alice mi stava urlando nella testa che
ero un'idiota e che devo pensare di più prima di fare certe
cretinate. Ma la persona che mi interessa di più
è Bella: lei è stupita, nei suoi occhi posso
notare rabbia, fastidio, confusione ma anche adorazione ed amore. Non
ci sto capendo più niente. - Edward.. che ci fai
quì? - chiede lei titubante, la guardo negli occhi, quanto
mi erano mancati i suoi occhi cioccolatosi. - mi dispiace - dico piano,
non sono nemmeno sicuro sia riuscita a sentirmi, mi incammino per
andarmene; capisco che non è corretto essere quì,
non è corretto essere con lei. Non posso abbandonarla e poi
tornare come se niente fosse, sono uno stupido, ma forse è
meglio così, lei merita qualcosa meglio di me. Vengo fermato
dalla sua mano delicata che mi stringe il polso, - non andartene, non
di nuovo - sussurra avvicinandosi sempre più a me. L'
abbraccio sperando che non si ritragga, mi ucciderebbe un suo rifiuto,
e stranamente si butta fra le mie braccia.E' bellissimo poter sentire
il calore della sua pelle addosso, la stringo forte e aspiro il mio
profumo, non mi attira più, o almeno non da parte del
vampiro. - Non lasciarmi mai più, ti prego - sussurra
ancora, nego col capo, non sono capace di fare altro. Il predatore
più pericoloso della terra, non può niente contro
di lei, una delle creature più fragili ed incantevoli che
conosca. - Quanto siete
carini.. comunque non pensare che ti renderà vita facile,
non credo ti perdonerà tanto facilmente. Ti conviene far
durare questo abbraccio il più tempo possibile, non so
quando ricapiterà l'occasione. Non ti disturbare a
spiegargli la vera motivazione per cui l'hai lasciata, le ho
già detto tutto io -
incenerisco con lo sguardo
Alice, sarà arrabbiatissima sicuramente, questo
sarà solo un momento di debolezza sicuramente.
Continuò a stringerla non curandomi del mondo attorno a me,
l'unica cosa importante è lei, devo riuscire a farmi
perdonare assolutamente, non riesco più a vivere senza di
lei.
"All I ever
wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very
unnecessary
They
can only do harm"
Capitolo 22Capitolo 22 Pov Bella Ero tra le sue
braccia, mi sentivo
rinata, la ferita si era rimarginata all'istante, ma non era diminuita
la rabbia per le sue menzogne che mi avevano portato a soffrire
immensamente. Però era diminuita drasticamente, era
difficile restare
arrabbiata con lui, lo era sempre stato, nel suo abbraccio mi stavo
sciogliendo come gelato al sole. I miei
pensieri vennero interrotti da Edward che si staccava delicatamente da
me, senti immediatamente un senso di vuoto, ma cercai di ignorarlo. -
Dobbiamo parlare - dissi prendendolo da una mano e iniziando a
trascinarlo verso la macchina, - ehy voi due, dove credete di andare? -
chiese Mal, giusto non avevo considerato che lei non ci avrebbe capito
niente, mi fermai, le dovevo una spiegazione. - Lascia stare Mal, quei
due hanno un conto in sospeso - intervenne Alice prima che riuscissi ad
aprire bocca, - io non lascio stare un bel niente, mi sono seccata!
Voglio capirci qualcosa anche io. - esclamò lei. - Alice ha
ragione, anche perchè c'è poco da dire, lui
è Edward , forse capisci meglio chi è se ti dico
grande str*, ti ricorda qualcosa? - dico io ridacchiando, Alice mi
guarda dubbiosa, Pete guarda tutti cercando di capire cosa stia
succedendo, Edward è pensieroso e anche un po' addolorato
come se si fosse pentito di quello che ha fatto, e solo ora ne ha
capito le conseguenze. Ma la faccia più interessante
è senz'altro quella di Mal che si sta preparando a scoppiare
col botto. Pov Mal
Finalmente ho avuto l'onore di conoscere il famoso Edward, devo
ammettere che non è niente male, ma resta comunque un grande
Str*
con la S
maiuscola.
Stavo cercando di concentrarmi per trattenermi, eravamo pur sempre in
strada, sarebbe stato ridicolo esagerare con la scenata, anche se
se la sarebbe meritata tutta.
- E così tu sei il famoso Edward, nonchè la causa
delle sofferenze di Bella, sai credo che nessuna parola è
abbastanza crudele per definirti. Non dicevi che per te Bella non era
abbastanza? Con che coraggio torni quì dopo tutto quello che
le hai fatto passare, io ed Angela abbiamo fatto i salti mortali per
farla riprendere un po', non sai com'era la prima volta che l'ho vista.
E ora che sembrava migliorare, che stava per riprendere una vita
normale, malgrado il ritorno di Alice che non ho ancora capito cosa
centra con la storia. Con che faccia ritorni per distruggere quel poco
che eravamo riuscite a fare. - All'inizio ero calma e fredda, ma alla
fine non sono riuscita ad evitare di urlare. - Se provi ancora a farle
del male, te la dovrai vedere con me, e non ti conviene per niente,
tengo molto a lei quindi ti sconsiglio di metterti contro di me -
finisco minacciandolo, vedo la sua faccia leggermente preoccupata,
forse sono riuscita ad intimorirlo un pochino. - Bene ora potete
andare, mi raccomando Bella stai attenta e mira ai gioielli di famiglia
- le dico avviandomi con Alice e Pete a finire di fare shopping, - ci
vediamo in albergo - urlo per farmi sentire. Pov
Bella
Mal era stata terrificante, altro che zombie o vampiri, faceva un baffo
perfino a Victoria. Continuavo a tirare Edward, e mi chiesi
immediatamente come ci saremmo dovuti arrivare fino all'albergo, era
abbastanza lontano e non avevo per niente voglia di camminare. - Spero
tu abbia una macchina - dico ad Edward, lui si guarda intorno, - resta
un'attimo quì - mi dice e dopo pochi minuti è
comparso con una ferrari blu con i vetri osurati e il tettuccio
apribile. - Qualcosa mi dice che non è tua. - gli dico
mentre mi siedo nel comodissimo sedile in pelle; - no, ma che importa?
- mi risponde mentre inizia a dare gas, speravo che quantomeno non
avrebbe iniziato a correre, sapeva che la sua guida mi terrorizzava, o
se l'era già dimenticato?. Posteggiò davanti
all'albergo e proseguimmo in silenzio fino alla camera d'albergo.
Si accomodò nel divano e mi invitò a
fare altrettanto. Avevo paura di quello che ne sarebbe potuto uscire,
fu infatti lui ad iniziare a parlare. - Mi dispiace, so che Alice ti ha
già detto tutto e tu sarai arrabbiatissima sicuramente, ed
hai ragione. Sono stato uno stupido, avrei dovuto lasciare a te la
scelta, non sarei dovuto scappare spezzandoti il cuore, non mi merito
il tuo perdono, ma spero comunque che riuscirai a perdonarmi prima o
poi. - dice titubante con gli occhi incollati al pavimento, vedo che
è sincero, anche se forse sono condizionata dall'amore per
lui. - Tu non puoi nemmeno immaginarti cosa ho passato, se non fosse
stato per Mal ed Angie molto probabilmente non mi avresti trovata al
tuo ritorno. Ho provato di tutto sai? dall'ubriacarmi ad andare a
stupide feste nella speranza che riuscissi a distrarmi; ho pure tentato
ad andare con altri, ma ho fallito anche in questo. Non posso
riaccettarti nella mia vita come se nulla fosse pronta a farmi spezzare
un'altra volta il cuore, stavolta non riuscirei a sopravvivere. - gli
rispondo, cercando comunque di non essere troppo crudele, alla fine non
voglio soffra o si senta in colpa, voglio solo essere sincera con lui.
Lui mi si avvicina e mi prende il viso tra le mani guardandomi dritto
negli occhi, - riuscirò a farmi perdonare,
riuscirò a farti fidare di me,fosse l'ultima cosa che
faccio. Non riesco più stare lontano da te. Se
sarà necessario sarò pronto pure a sedurti, sono
pronto a tutto per riaverti nella mia vita; la mia non ha senso senza
di te. - mi dice, ed io non posso fare a meno di sciogliermi come neve
al sole a questo punto, cerco comunque di non dargliela subito vinta. -
Ho bisogno di te, ho bisogno di fidarmi di te, cerca di rientrare nella
mia vita e di non uscirne mai più - gli dico stringendolo a
me e iniziando a singhiozzare nel suo petto, - mi sei mancato
tantissimo - continuo mentre inspiro come una droga, la mia droga. -
Sappi che comunque non ti perdonerò facilmente - sussurro
debolmente, mentre le sue braccia mi cullano fino a farmi
addormentare come ai vecchi tempi.
Note Autore: Allora questa
è solo la prima conversazione di ripacificazione, ma state
tranquille non sara l'unica :D Non ho intenzione di dare vita facile ad
Eddino, e ho già in mente alcune ideuzze davvero niente male. Devo dire che
questo capitolo non mi fa impazzire, ma non sono riuscita a fare di
meglio purtroppo. Comunque spero di avervi fatto capire ciò
che volevo comunicare con questo capitolo. A presto ;), non
so quando posterò, e molto probabilmente non sarà
presto. Baci iNes
<3
Capitolo 23Capitolo 23 Pov
Edward La
tenevo stretta a me mentre lei dormiva tranquilla, mi era mancata
troppo, non sarebbe stato facile starle lontano in tutti i sensi. -
Edward - sussurra dolcemente ancora addormentata, le accarezzo i
capelli felice che mi sogni, - sei uno stupido, - continua, ci sono
rimasto un po' male, speravo mi dicesse qualcosa di dolce, come ad
esempio ti amo o sei bellissimo, devo averla ferita davvero tanto. E se
non mi amasse più? E se il sentimento che ci legava si fosse
interrotto in quella foresta? E se mi odiasse? - Ti amo - sussurra
ancora più piano abbracciandomi forte, come fossi la sua
unica via di salvezza. Di certo lei era la mia; mi allontanai un po',
non volevo sentisse freddo . Dopo un po' si svegliò, cercai
di allontanarmi di più, non volevo si arrabbiasse con me,
dovevo farmi perdonare non farla arrabbiare ancora di più. -
Ciao - dice avvicinandosi un po' di più, - credevo fosse
stato un sogno sai - mi dice piano buttandosi tra le mie braccia.
Sembra essersi dimenticata che non voleva perdonarmi subito, non che mi
dispiaccia. Ma cantai vittoria troppo presto; infatti si
staccò presto. - Mi passi il telefono che c'è sul
comodino per favore? - mi disse con gentilezza ma rimanendo abbastanza
fredda, glie lo passai notando subito senza spiccicare parola. Dopo un
po' le rispose Mal, - Bella, com'è andata? Lo hai picchiato
abbastanza? Se hai bisogno di n aiutino posso aiutarti con piacere -
dice seria, Bella scoppia a ridere, - credo non ce ne sarà
bisogno, non sono mai stata un tipo violento. Piuttosto posso tornare a
Forks? - chiede con voce supplichevole, - non se ne parla nemmeno, ti
sei già scordata della festa in disco? Ed inoltre potrebbe
essere la volta giusta che tu ed il tuo bel fusto facciate qualcosa di
interessante - disse maliziosa Mal, Bella arrossì
all'istante cercando di nascondersi da me, malgrado sapesse che stessi
ascoltando. - Ma non dire fesserie, non lo perdonerò certo
così facilmente, e sicuramente non farò sesso con
lui in una discoteca - dice imbarazzatissima cercando di chiudere
l'argomento. Inizio a ridacchiare, com'è buffa, ma allo
stesso tempo affascinante; vengo colpito da tutta la sua bellezza e da
tutto l'amore che provo per lei. Sto impazzendo seriamente. - Ok, ok,
comunque noi siamo già in macchina e stiamo arrivando.
Iniziati a fare la doccia che dopo dovrai prepararti per benino - dice
lei chiudendo la telefonata. Io mi alzo, capendo di essere di troppo e
con l'idea di andare a salutare mia madre e mio padre. - Dove credi di
andare? - mi dice Bella minacciosa, - sei invitato anche tu alla festa
stasera. Quindi ti consiglio di cercare qualcosa da metterti in modo da
accontentare Alice e di trovare la tua macchina, siamo troppi per
entrare nella Porche di Alice. - mi dice dirigendosi verso il bagno
iniziando a togliersi il vestito e rimanendo quindi in intimo.
Fortunatamente per la mia salute mentale era di spalle, ma
sono riuscito comunque ad intravedere il suo magnifico sedere prima di
voltarmi ed uscire dalla stanza in gran fretta. Mentre mi dirigo fuori
di corsa sento una risata inconfondibile; lo aveva fatto apposta.
Pov Bella Riuscì a calmarmi dalla mia risata solo dopo
essere arrivata sotto l'acqua calda della doccia. Mi spiaceva solo non
aver potuto vedere la sua faccia, sarebbe stata sicuramente comica.
Stranamente non mi imbarazzava il fatto che ero seminuda davanti a lui,
piuttosto mi preoccupava il fatto che fosse scappato così.
Forse non mi trovava per niente affascinante, o quantomeno decente da
guardare. Se fosse stato lui a spogliarsi o togliersi anche solo la
maglietta io non sarei di certo scappata, anzi il contrario. Sarei
potuta restare ore ad ammirarlo fino a che ogni minimo particolare non
si fissi nella mia mente.
Prima di continuare a farmi problemi mentali sul perché se
ne fosse andato uscì dalla doccia e lì trovai Mal
e Alice ad aspettarmi. Alice stava già cercando tra le buste
qualcosa da mettermi mentre Mal si dirigeva verso la doccia. Mi buttai
nel letto a peso morto, non riuscivo a scacciare via i pensieri di
prima, perché lo avevo fatto? Anche se forse è
meglio così, quantomeno lo so prima di illudermi troppo che
possa tornare tutto come prima. - Bella! Qualsiasi cosa la tua
testolina stia pensando falla smettere, non sopporto più di
vederti in questo stato semi transe, è la terza volta che
cerco di chiamarti. - mi dice un'Alice alquanto alterata interrompendo
i miei pensieri. - Non è vero che non è attratto
da te - mi dice poi prevedendo sicuramente la mia prossima domanda o
semplicemente immaginando cosa potesse preoccuparmi. - Si invece, lo
sai anche tu. Se ne è andato senza nemmeno degnarmi di uno
sguardo come disgustato da quello che ha visto. - dico io con una voce
esasperata. Quell'essere mi farà impazzire, prima dice che
non riesce a vivere senza di me e poi scappa da me. - Non hai pensato
che magari se ne è andato per non saltarti addosso ? Per lui
è molto difficile trattenersi. In quel momento ho visto due
strade, e se non se ne fosse andato non si sarebbe di certo limitato a
qualche sguardo. - asserisce sicura, come al solito daltronde, mentre
mi passa i vestiti da indossare. Mentre mi vestivo continuai a pensare
alle parole di Alice. In effetti aveva ragione, non avevo pensato a
questa ipotesi, ma cosa mi diceva che non lo stesse dicendo solo
per tranquillizzarmi?. Venni distratta
dalla faccia di Alice, era la
solita espressione da visione. Il tutto durò pochi secondi,
ma rimase comunque con una faccia shoccata, e non accennava a
riprendersi. - Che ti succede? - le chiesi dopo alcuni minuti di sua
completa immobilità, alle mie parole sembrò
riprendersi, ma era comunque ancora un po' scombussolata. La mia
preoccupazione non accennava a diminuire, - niente, ho solo avuto una
visione.. su Edward - pareva titubante, e la cosa non mi piacque per
niente. - Alice che gli è successo? - dico io iniziando con
milioni di congetture e opzioni catastrofiche e non in testa.
- Edward.. si sta..
masturbando. - disse ancora un po' scossa.
Note autore: Spero questo
capitolo piaccia come i precedenti. E' un po' di passaggio,
ma è comunque abbastanza importante per capirci qualcosa. La volta scorsa
ho dimenticato di mettere il link della macchina, eccola qui:
FERRARI BLU METALLIZATA CABRIO Spero davvero che
continuerete a seguirmi e che mi facciate sapere la vostra ;D
Capitolo 24
Capitolo
24
Pov
Bella - Edward..
si sta.. masturbando. - disse ancora un po' scossa. CHE COSA?? Ed io che
stavo già immaginando scenari
catastrofici. Non che la notizia non mi abbia scioccato, anzi il
contrario. Insomma non mi
sarei mai aspettata una cosa del genere da lui, e poi perchè
dovrebbe farlo? Una parte di me spera che sia per la mia uscita di
scena di prima; ma non voglio illudermi, anche se i fatti sono
abbastanza chiari. Alla fine ho sempre dubitato che lui mi desideri
sessualmente parlando. Forse non è scappato
perchè gli faccio schifo,forse lo ha fatto per controllarsi.
Interrompo i miei pensieri cercando di non illudermi troppo, non voglio
rimanerci delusa se non fosse così. - Alice sai che mi hai
fatto preoccupare? - dico io fingendo
indifferenza, - anche perchè non ho ancora capito il
significato
della tua reazione - specifico io che nel frattempo mi vesto. - Secondo
te la vista di mio fratello, e specifico MIO FRATELLO, in queste
situazioni non dovrebbe scombussolarmi? - esclama lei sbigottita, in
realtà provavo una punta di gelosia, non volevo che lo
vedesse
nudo, io non lo avevo mai visto nudo, non era giusto che potesse farlo
lei. Cercai di distrarmi mentre il mio cervello iniziava ad immaginarsi
la scena, con conseguenze gravi per il mio corpo scombussolato
già abbastanza dalla notizia senza bisogno di
immaginarla. Mi concentrai su
Mal che era appena uscita dal bagno e si stava facendo i capelli, -
Mal, a te piace Pete? - chiesi io all'improvviso, lei si immobilizzo
all'istante e cercò di evadere un po' la domanda, questo mi
confermava la mia ipotesi. Avevo capito già da ieri sera che
si
stesse interessando a lui, ma non credevo fino al punto di perdere la
sua solita sicurezza ed impassibilità. La cosa era
grave. -
Grazie per avermi dato la certezza - dico io ridacchiando, - come hai
intenzione di comportarti ? - le chiedo curiosa e allo stesso tempo
alla ricerca di una distrazione, - come al solito - risponde lei
risoluta mentre finisce di asciugarsi i capelli usando spazzola e phon
per fare la piega. Finimmo di prepararci
chiaccherando del più e del meno, e
quando
finimmo trovammo già Pete ed Edward ad aspettarci fuori
dalla
porta.
Pov
Edward Non ero per niente
fiero o soddisfatto di quello che avevo fatto, ma lo
reputavo l'unico modo per non saltarle addosso appena l'avrei vista.
Qualcosa mi diceva che sarebbe stata una lunga serata, conoscendo mia
sorella le farà sicuramente mettere qualcosa di molto sexy,
ed
io dopo la botta di prima, non credo di poter resistere.C'era anche da
considerare che ero preoccupato, preoccupato di non piacergli
più
o che non mi avrebbe più perdonato dopo quello che le avevo
fatto. In poche parole ero mortalmente STRESSATO . Andai davanti alla
sua camera ad aspettare che si finissero di preparare, e non mi
sfuggirono i pensieri divertiti da Alice. Fratellino
non me lo sarei mai
aspettato da te. Comunque sappi che ora con Bella sarà
ancora più difficile hihi, si
diverte a prendermi in giro. Ma cosa vuol dire che con Bella
sarà ancora più difficile? Aspetta non glie lo
avrà mica detto! Ma
io la uccido a mia sorella; potrà
dire addio alla sua ultima collezzione Versace, oppure potrei
incenerire o distrurre la sua nuova Porche. Stai
lontano dalla mia Porche, ho dovuto farlo si stava preoccupando,
è colpa tua, prenditi la responsabilità delle tue
azioni.
Forse e
dico forse ha ragione, i miei pensieri vengono
interrotti da altri molto più rumorosi e fastidiosi che si
insinuano velocemente nella mia testa. Si tratta di Pete, quello che
voleva Bella, che a quanto pare ha cambiato obbiettivo ed ora vuole
provarci con la sua amica. - Che ci fai tu quì? - chiedo
senza
nemmeno sforzarmi di sembrare gentile o indifferente, ma caricando la
mia voce di tutto l'astio che provo nei suoi confronti; - sto
aspettando le ragazze, devo andare con loro. Tu
piuttosto che stai aspettando? - afferma lui sicuro di se, come se
nessuno potesse superarlo, che sbruffone, ma
questo quì che vuole? Prima compare all'improvviso e mi
rompe le
uova nel pianere per la morettina tutta dolcina e delicata. Spero non
voglia
rompermi anche con la morettina tutto pepe perchè se no ho
davvero intenzione di vendicarmi. Questo quì
mi piace
sempre meno. - Anche io sto aspettando le ragazze, anche se una in
particolare. Che cosa hai intenzione di fare? - dico io, ma veniamo
interrotti dalle ragazze che escono dalla porta. Vengo folgorato dalla
sua visione, ha dei pantaloni di pelle neri aderenti e un top
leopordato con scollo all'americana sui toni del nero e del
grigio.Il trucco è un po' troppo pesante per i miei gusti,
ma era
comunque molto sexy nel complesso. Dopo circa dieci minuti di
imbambolamento riuscì a riprendermi almeno un po' per
riuscire a capire cosa stesse cercando di dirmi, - Edward, tu dai un
passaggio a Pete così stiamo più larghe - dice
iniziando a scendere le scale. Dopo pochi secondi riesco a riprendermi
del tutto così la prendo per il polso e la faccio girare
verso di me. - No! Vieni tu con me. - e detto questo la tiro fino alla
mia macchina - mia si fa per dire visto che è rubata. Spero
di riuscire a non saltarle addosso.
Note
Autore:
Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Non è un
granchè, ma accontentatevi xD
Continuate a seguirmi e a recensire.
p.s. uno spoiler
speciale per chi indovina cosa succede in discoteca.
Tentar non nuoce.
p.p.s. non fatevi ingannare dai pensieri di Pete, cambierà
idea a poco a poco e un po' cambierà anche lui.
A presto ;D Un bacio :* iNes <3
Capitolo 25Capitolo 25 Pov Mal Dopo che Bella
ed Edward sono scesi siamo andati anche noi. Pete era ovviamente
bellissimo come al solito, iniziavo a preoccuparmi da sola.
Pensavo
troppo spesso a lui, e non volevo una cosa seria. Io non voglio
innamorarmi, e nemmeno prendermi una cotta. Non voglio soffrire, soffro
già abbastanza anche senza un ragazzo di mezzo. Arrivati in
discoteca non vedo ancora ne Bella ne il suo fusto,
probabilmente non saranno ancora arrivati. Intravedo nella
folla dell'ingresso Moniquè,
Jennifer,
Lauren,
Jessica,
Angela
e Ben e due
ragazzi abbastanza carini. Mi stavo avvicinando
per conoscerli come al mio solito, ma mi fermo a metà strada
riflettendo su una nuova scoperta. In realtà non mi
interessavano quei due, mi sarebbe bastato lui. Ed ecco che la mia
mente iniziava a sragionare, non poteva essere così presto.
Forse non avevo più scelta, forse mi ero già
presa una stupida cotta per lui. Avevo bisogno di pensare, ma intanto
dovevo scoprire che cosa ci facciano quei due lì e umiliare
un po' Lauren che ci stava già provando spudoratamente.
Continuai quindi a
camminare seguita da Alice e Pete, quando siamo quasi arrivate Angela,
Lauren e Jessica
sgranarono gli occhi, mentre gli altri non si accorgono della nostra
presenza, tranne il tipo con cui ci stava provando Lauren che ha notato
una strana interruzione. Arrivati a destinazione le ragazze iniziano a
riprendersi mentre Moniquè e Jennifer vengono a salutarci. -
Siete venute alla fine - dice abbracciandomi Jennifer, - Bella non
è venuta? - chiede Moniquè, ma è Alice
a risponderle: - dovrebbe arrivare a momenti, non entravamo tutti nella
mia macchina così lei e mio fratello sono venuti a parte,
spero non ci siano problemi se viene anche lui. - Jessica e Lauren
sembrano sorprese ma mi stupisce più di tutti la faccia
preoccupata di Angela, così mi avvicino a lei per cercare di
capire cosa la preoccupa. - Mal che ci fa Alice Cullen quì?
- mi chiede subito allontanandosi velocemente da Ben che si avvicina a
chiacchierare con i due tipi carini. - Alice è venuta ieri a
casa di Bella, hanno discusso un po' e poi siamo partiti per Seattle la
sera stessa e oggi abbiamo fatto shopping. Ad un certo punto
è spuntato Edward dal nulla e dopo aver fatto le
"presentazioni" - e non posso evitare di ridacchiare a pensare a come
si sono svolte - sono andati a parlare, dopo ci siamo vestite e Bella
è andata con Edward. - finisco il racconto e la guardo negli
occhi, è leggermente perplessa, ma credo abbia capito. - Io
ti avevo chiesto solo di Alice comunque, non un resoconto completo. In
ogni caso, come sta Bella? Ti è sembrata turbata con
l'incontro con lui? Sicura che stia bene ? Come ti sei arrischiata di
mandarla da sola con lui dopo quello che è
successo?Possibile che non ci si può fidare di te - ha
parlato così velocemente che dubito che abbia preso fiato. -
Calma, calma, ti risponderò dopo con calma
all'interrogatorio, ti posso dire solo che mi sembra stia bene.
Piuttosto chi sono quei due bei tizi carini laggiù? - chiedo
incuriosita, daltronde anche se ero quasi sicura non avrei fatto niente
avrei sempre potuto ampliare le mie conoscenze. - Loro sono due amici
di Ben, si chiamano Matt e Josh, e invece chi è il biondino
che è insieme ad Alice? - chiede dopo avermi
indicato chi è Matt e chi è Josh, - lui
è Pete, l'ho incontrato per caso in albergo.- dico con
l'intenzione di sembrare indifferente, anche se non ci riesco poi
così bene. Mi credevo più brava a mentire, ma
comunque sono abbastanza brava da riuscire ad ingannarla un po'. Mi
dirigo per presentarmi agli amici di Ben mentre iniziamo ad entrare
dentro; con la coda dell'occhio riesco a notare Pete leggermente irato
mentre parla con Alice, chissà cosa ha! Pov Bella Eravamo in
macchina da alcuni minuti, stranamente non stava correndo troppo e la
cosa mi sorprese non poco, non che mi dispiacesse sia chiaro, ma lui
non aveva mai rinunciato alla velocità. C'era uno strano
silenzio, un silenzio che doveva essere spezzato, ma non sapevo come
fare. Fortunatamente mi tolse lui da questo imbarazzo, - sei davvero
bellissima sai? - non mi vedevo così bella, anzi il
contrario. Certo il trucco e i vestiti potevano aiutare, ma non sarei
mai stata bellissima. - no, sono a malapena guardabile - rispondo io,
lui si gira verso di me contrariato, - non sono per niente d'accordo.
In quel momento mi accorgo di un particolare che precedentemente mi era
sfuggito, allungo la mano e gli sfioro le palpebre e le occhiaie che
contornano i suoi occhi neri come la pece - dovresti
andare a caccia - affermo. Lui
scuote la testa, - non ne ho bisogno, ci sono andato ieri - afferma
avvicinandosi sempre più a me, senza deviare il percorso
della macchina nemmeno di un po'. - I tuoi occhi non sono della stessa
idea. Forse sarebbe
meglio che mi allontani un po', non è stata una buona idea
venire in macchina con te - dico cercando di allontanarmi per aprire il
finestrino in modo che entri l'aria da fuori. - Non sono neri per la
sete, sono neri per il desiderio che mi fai nascere ogni volta che ti
guardo. Ne ero già vittima prima, ma ora dopo la lontananza
è ancora peggio e il lavoro di Alice stà solo
peggiorando la situazione. Mi sei mancata tantissimo - dice
arpionandomi il polso in modo da potermi guardare negli occhi. Lo
guardo e riesco a leggere desiderio, sincerità ed amore nei
suoi. Stava cercando di sedurmi veramente. Non aveva mai ammesso
così apertamente il suo desiderio verso di me, anche per
questo ne avevo sempre dubitato, anche se dopo l'ultima
scoperta e questa frase stavo iniziando a credere che forse potrei
essere anche leggermente attraente per lui. Non dovevo comunque cedere,
finirei per dargliela vinta troppo facilmente. Mi allontano
di scatto,restargli vicino senza saltargli addosso all'istante era una
cosa troppo difficile. Non posso fargliela passare liscia dopo quello
che mi ha
fatto, anche se è difficile e mi trattengo a malapena. Lui si rimette
nella sua parte del sedile e continua a guidare, accelerando un po'. -
Non ti fidi più di me vero? - sbotta all'improvviso
così piano che per poco non lo sentivo, - O forse non ti
interessa niente
direttamente? Io.. ho bisogno di te. - Cerca di capirmi,
non riesco a fidarmi dopo che te ne sei andato. Ma non dire che non mi
interessa niente, se fosse così non sarei quì in
questa macchina insieme a te. - dico cercando di fargli capire un
po ' come mi sento, cercando comunque di non essere crudele .
Sono proprio una stupida, dopo tutto quello che mi ha fatto passare mi
preoccupo di non fare soffrire lui. - Se vuoi davvero riavere la mia
fiducia
dimostrami con i fatti che non stai mentendo. - concludo cercando di
non pensare. Eravamo
già arrivati, ma non credo saremmo mai potuti entrare, c'era
una fila incredibile, - chiamo Mal e le dico che torno a casa - gli
dico mentre tiro fuori il telefono e inoltro la chiamata, spero
solamente che lo senta, dopo due squilli risponde, - Bella dove sei? -
mi chiede cercando di sovrastare il rumore della musica dell'interno,
- sono fuori, ma torno a casa, c'è troppa fila - le rispondo
iniziando ad incamminarmi verso la macchina, - mostra l'invito che ti
ho dato oggi vedrai che ti faranno passare subito. Vai nel
privè gold - dice chiudendo la chiamata, che disdetta. E io
che stavo già assaporando una doccia calda ed il mio bel
lettino. Mi dirigo verso l'entrata tirando Edward, e mostrato l'invito
mi fanno entrare subito proprio come diceva lei. Chiedo informazioni al
signore che sta
all'entrata per prendere i cappotti e mi dirigo verso il
privè con Edward al mio fianco. Chissà magari la
serata sarebbe andata meglio del previsto.
Per farvi un'idea della sala della discoteca guardate questa immagine:
Note Autore: Spero che questo
capitolo vi piaccia. E' di passaggio ma come ho già detto a
qualcuno nelle recensioni serve per far capire alcune cose. Per alcuni
giorni non sarò a casa e quindi non avrò
l'accesso ad internet ma spero comunque che seguirete e recensirete. Vi
ringrazio tutte per il supporto che mi date, non credo di meritare
tanto :3
p.s. Pete è il tizio biondo dell'ultima immagine, spero vi
piaccia ;D A
presto ;D Baci :* iNes
<3
Capitolo 26
Capitolo 26
Pov Mal
Eravamo nel privè gold, a quanto pare Moniquè e
Jennifer
erano delle persone molto popolari oltre che ricche, infatti avevano
accesso esclusivo ad un sacco di locali; oltre ovviamente a fiumi di
persone pronte a fare di tutto per avere un pizzico di
popolarità. E dire che noi le avevamo incontrate per caso,
mi
stupiva il fatto che conoscessero Lauren e Jessica invece, oltre che
perdessero tempo con noi. Ma vengo distratta da una voce, era Pete -
Vuoi un drink? - mi chiede con la sua solita voce melodiosa, come fa ad
essere così perfetto? A dire il
vero anche Edward era bellissimo, anche se uno stronzo, e anche Alice
non scherzava, che fosse una coincidenza? Forse era lei che mi aveva
portato fortuna; spero non se ne vadi mai! La questione
comunque
mi incuriosiva, e volevo capirne di più; ma non ora. Ora
dovevo
divertirmi . Quando arrivò Pete bevvi tutto d'un
sorso il
mio cervelletto, una bibita di tre colori diversi, ed il cosmopolitan.
Finito lo presi per il polso e lo trascinai in pista. Ballare
appiccicata al suo corpo non era niente male, anche se era freddo,
altra cosa molto strana visto dov'eravamo, ma ero troppo impegnata a
strusciarmi su di lui per dare peso alla questione. In quel momento non
mi interessava nient'altro che fare sesso con lui, e visto il luogo e
la situazione non sarebbe dovuto essere nemmeno troppo difficile.
Pov Bella
Eravamo arrivati al privè gold, dopo aver sbattuto su circa
15
persone e aver rischiato di cadere altrettante volte; per fortuna c'era
Edward, e pensando questo mi girai e gli feci un sorriso. Mi stava
tenendo per la vita, per evitare che cadessi a detta sua, il contatto
tra di noi mi infiammava come sempre, ma avevo deciso di non cedere
subito. La cosa era però complicata, molto complicata. Era
bello
sentire di nuovo quel senso di protezione che solo le sue braccia
riuscivano a farmi provare. Era bello girarsi e vederlo accanto a me
sorridermi e stringermi ancora più forte. Era bello sentirsi
amata come solo lui sapeva fare. - Puoi anche staccarti adesso - gli
dico avvicinandomi ancora di più a lui, - non ne ho alcuna
intenzione - mi risponde stringendomi di più a se e
sollevandomi
facendo in modo che il mio viso sia a pochi centimetri del suo. - dai
non fare lo stupido, devo salutare gli altri, poi mi avrai tutta per te
- gli dico cercando di essere sensuale, e scendendo a malincuore da lui
per andare in direzione di Angela ed Alice. - Bella - mi urla Angela
correndomi incontro, - stai bene? l'ho saputo ora che era tornato,
siete tornati insieme? Perchè è tornato ? Ha
intenzione
di andarsene di nuovo ? Se è così giuro che lo
uccido
perdavvero stavolta! - Ho dovuto tappargli la bocca con la mano per
farla zittire, mi ricordava un po' Alice a volte, - Angie stai calma,
sto bene, non siamo tornati insieme per ora, il resto è una
storia lunga, e questo non è il posto per parlarne.
Com'è
andata con Ben ieri? - visto il suo rossore credo di immaginare, le
faccio un sorriso per rassicurarla, cercando di comunicarle che ho
capito. Mi stacco un po' di Angela e vado a salutare anche il resto
della ciurma, nonchè Alice, Moniquè, Jessica,
Jennifer e Lauren.
Quest'ultima si è avvicinata un po' troppo ad Edward per i
miei
gusti, ma alla fine non stavamo nemmeno insieme fargli una scenata di
gelosia sarebbe stato inopportuno, non volevo privarlo della sua
libertà, anche se la cosa non mi andava per niente a genio.
Per
non vedere più Lauren scesi in pista per cercare Mal, avevo
infatti chiesto ad Angela dove fosse, avevo poche speranze di trovarla,
alla fine era già sicuramente ad intrattenere qualche ospite
della discoteca. Mi diressi quindi verso il bar per ordinare qualcosa,
facendo attenzione a non esagerare. Non volevo rovinarmi la serata, ero
felice dopo tempo, tutto stava andando bene per una volta nella vita;
presto sarei tornata con Edward, avevo legato ancora più di
prima con Angela e avevo perfino trovato una nuova amica. Mi guardai
intorno, la sala era affollatissima, in pista c'era chi si strusciava
o si baciava, nei divanetti idem e al bar c'era chi flirtava, avevo
paura di entrare nei bagni. Proprio accanto a me c'erano due ragazze
alte e bellissime, capelli biondi e probabilmente anche occhi azzurri;
ovviamente erano attorniate da tanti ragazzi che speravano di passare
la notte con loro. E mentre esaminavo la scena in questione successe
una cosa che non mi sarei mai aspettata: un ragazzo tra quelli appresso
alle bionde si girò verso di me e si avvicinava sempre di
più. Come poteva rinunciare a quella lì ed
avvicinarsi a
me? La ragazza vedendo che il suo pretendente si girò anche
lei
verso di me. Dopo pochi secondi mi sentì abbracciare da
dietro,
sapevo fosse Edward, ma mi chiedevo perchè fosse venuto
proprio
ora, che fosse una coincidenza, o forse mi era spuntato un neon
luminoso in fronte per attirare l'attenzione su di me? Qualsiasi sia la
motivazione la situazione non mi piaceva per niente, odiavo stare al
centro dell'attenzione. Mi girai per nascondermi nel petto di Edward ma
quando sentì quelle parole mi gelai di scatto.
- Edward! Che bello rivederti - la voce era femminile e si avvicinava
sempre di più, il che non mi piaque per niente. Ero sicura
che
fosse una sua ex o qualcosa del genere, lo avevo capito dal tono felice
e malizioso che aveva usato, oltre ad essere maledettamente melodioso.
Mi girai per vedere chi avesse parlato, e quando la vidi mi rimangiai
tutto, non c'era niente di felice o di buono in questa serata.
Note
Autore:
hihi piaciuta la sorpresina? Uno spoiler a chi indovina chi
è la femmina x xD
Spero questo capitolo vi piaccia e che continuiate a seguirmi e
recensirmi. Il capitolo 27 c'è l'ho già pronto
quindi postero presto. Ora vado a scrivere il 28, in questo periodo ho
una grande ispirazione U_U
A presto ;D Baci :* iNes <3
Capitolo 27
Capitolo 27
Pov Edward
-
Edward! Che bello rivederti -
Ero
stato così
concentrato ad evitare a quel "ragazzo" di avvicinarsi per accorgermi
chi fosse la ragazza bionda che si era girata verso di noi. Ormai era
troppo tardi per cercare di far finta di niente, dannazione. Era
Tanya. Sarebbe stato ancora più difficile riconquistare
Bella
con lei tra i piedi. Peggio di così non poteva andare. mi
rimangiai subito tutto quando Bella si allontanò da me, ma
non
era mica finita quì, infatti Tanya si avvicinò di
scatto
e poggio le sue labbra sulle mie. Non mi ero accorto, ero troppo
stordito dall'accaduto e quando riuscì a staccarmi era ormai
troppo tardi. - FAI SCHIFO! TI ODIO - erano le ultime parole di Bella
che scappava in lacrime, cercai di seguirla ma fui ostacolato da Tanya.
Il dolore a quelle parole, a lei che scappa in lacrime mi fecero un
male che non si può nemmeno immaginare.
- Tanya levati subito di mezzo se non vuoi che ti faccia a pezzi, hai
fatto già abbastanza danno per oggi. - dissi disgustato
trattenendomi a malapena di distruggerla pezzo per pezzo fino a farla
diventare polvere. - Ma dai Eddy, non perdere tempo con quella
stupida umana, con me ti divertirai molto di più. - disse
maliziosa continuando ad avvicinarsi. Le caricai un pugno in faccia e
andai a cercare Bella.
Pov
Bella
Correvo. Correvo. Correvo e piangevo. Come ero stata così
stupida da credergli? Non sapevo più nemmeno dove fossi, e
non
mi interessava. Vidi Mal e mi avvicinai, - Sai dov'è Alice?
Ho
bisogno di tornare a casa subito - dissi tra i singhiozzi, senti le sue
braccia attorno a me. Forse stava dicendo qualcosa, forse stava
cercando di consolarmi, forse stava cercando di capire cosa fosse
successo. Ma non la sentivo. Sentivo solo dolore, un dolore
allucinante,
molto peggiore di quando mi aveva lasciata. Caddi a terra disperata,
Mal cercava di reggermi inutilmente, non riuscivo a stare in piedi, e i
tacchi non aiutavano di certo. Vidi Alice avvicinarsi a me, - portami a
casa - dissi solo quello, e lo dissi così piano che lo
sentì solo lei. Mi prese in braccio prendendomi dalle
braccia di
Mal e iniziò a dirigersi verso l'uscita. - Alice
perché
sta così? Che cosa è successo mentre non c'ero? -
chiese
Mal seguendoci. - non lo so, era con mio fratello e poi dal
privè l'ho vista con te e sono corsa da voi. Bella
non
è come pensi - mi sussurrò l'ultima parte piano
all'orecchio, ma non ero
per niente d'accordo con lei. Non c'era molto da pensare, mi aveva
preso in giro come una stupida pedina per tutto questo tempo. In
realtà per lui ero solo un passatempo. Non riuscivo a
credere
che era stata tutta una finzione, ero stata di nuovo presa in giro. Ero
stanca di soffrire. Una parte di me voleva credere ad Alice e pensare
che magari lui ci tiene veramente a me, che mi ha sempre detto la
verità, il mio cuore non riusciva a credere che
fosse
stato tutto inutile, che per lui ero solo una piccola distrazione
nell'arco dell'eternità, non voleva credere che
non ci
fossero speranze. Ma la parte razionale, diceva il contrario. Non
volevo più saperne niente nemmeno della mia testa. Non ce la
facevo più . - Bella vedrai che si risolverà
tutto, l'ho
visto. Ma sei pregata per favore di finirla di progettare suicidi,
tutto sparisce se fai così. Pensa alla vita. Pensa ad
Edward.
Vuoi che si uccida anche lui? - tutto questo Alice me lo aveva detto
sussurrando dolcemente,anche se leggermente alterata, proprio per
convincermi della sua teoria. Ma
non potevo crederle. Non VOLEVO crederle. Non volevo più
illudermi. Non volevo più soffrire. Era stato sempre quello
il
problema, cedevo troppo facilmente, credevo troppo facilmente, mi
illudevo troppo facilmente. SOFFRIVO TROPPO FACILMENTE.
Note Autore:
Questo capitolo l'ho scritto di scatto. Di impulso. Spero che non
faccia troppo schifo. Non sarei comunque capace di cambiarlo. Come
vedete c'è un bel colpo di scena, e spero piaccia anche a
voi come è piaciuto a me. Uno spoiler per chi indovina cosa
succede ora ;D
A presto ;D baci :* iNes <3
Capitolo 28
Capitolo 28
Pov Bella
Mi sentivo uno schifo. Penso proprio che non mi sarei più
fidata
di nessuno. Come aveva potuto farmi questo? A quanto pare lo avevo
sempre dipinto
migliore di come fosse in realtà. Ero a casa mia,
mio padre
non c'era. Lui non sapeva e non doveva sapere niente. Mal
era da me, sia per farmi compagnia, che per tenermi
occupata e non pensare, ma non c'era ancora riuscita. Aveva provato con
tutti gli argomenti possibili ed immaginabili, aveva persino provato a
parlare di letteratura, argomento che lei odia; ma nemmeno
così era riuscita a smuovermi
dal mio mutismo. - Senti non so più cosa fare - mi dice
disperata, - mi puoi almeno spiegare cosa è successo, sei
combinata peggio di come ti ho trovata quando sono arrivata - continua
preoccupata, in effetti lei non sa nemmeno lontanamente cosa sia
successo ieri. - Ha baciato un'altra - dico incolore cercando di
scacciare il ricordo;
- ma quando? -
- ieri, credo sia una sua ex o qualcosa del genere, è stato
prima che ti ho visto -
- ma quindi tu lo hai visto? - annuisco in risposta, - ma che tipo di
bacio è stato? -
- ecco, non è stato un bacio completo, si è
staccato
quasi subito, poi non so cosa sia successo dopo, me ne sono andata, non
volevo vedere altro. - dico quasi con le lacrime agli occhi,
più
penso alla scena, peggio mi sento.
- e ti fai tutti questi problemi per un bacio a stampo? Molto
probabilmente è stato solo colto di sorpresa. Non vedi con
che
occhi ti guarda, sai l'ho notato quando sei uscita dalla camera
d'albergo. Anche i cechi capirebbero che ti ama. - contestò
alterata. Forse aveva ragione, stavo facendo una strage per niente.
Stavo esagerando , mi era così difficile
fidarmi di
lui? Forse il problema non era il bacio in se. Ma lei. Come potrei
sperare di competere con una donna come lei, per giunta vampira. Non
dovrebbe controllare la sete con lei, non dovrebbe preoccuparsi di
contenere la sua forza con lei. Potrebbe farci sesso con lei. -
Tu non capisci, quella lì è perfetta. Bionda,
alta, fisico
perfetto. Perché dovrebbe preferire me? - condivido anche
con
lei questi miei pensieri, cercando di sembrare meno stupida. - Senti
sai che
non sono una sua grande sostenitrice,anzi lo odio, ma non posso negare
l'evidenza.
Voi due siete fatti per stare insieme, si vede da come vi guardate, da
come sei stata senza di lui. La verità è che hai
paura di
soffrire di nuovo, e sotto questo punto di vista posso capirti. Ma non
ti permetterò di soffrire di nuovo per paura. Secondo me
dovreste parlare seriamente e chiarire una volta per tutte. E' senza
ombra di dubbio la scelta migliore, se hai ragione tu e preferisce la
bionda, quantomeno ci avrai provato. - mi sorprese molto questo suo
discorso. Aveva ragione, ma era facile parlare, era molto
più
difficile invece passare ai fatti. - Ci proverò - dissi
quasi
certa di non riuscirci. - Parliamo d'altro - era chiaro che cercava di
cambiare argomento, non voleva che mi deprimessi. - Mi dispiace di
averti rovinato la serata ieri sera. - gli dico, in effetti non c'era
bisogno che anche lei venisse, se avessi avuto la mia
macchina
non avrei scomodato nemmeno Alice, - non ti preoccupare, ero
già
andata a letto con Pete, quindi la parte più importante
della serata era
già passata - disse ridacchiando, chissà
perché la
cosa non mi stupiva. - E' stato strano o diverso dal solito? - chiedo,
mi piacerebbe tanto capire le intenzioni di questo Pete, non le ho
ancora capite. Forse inizialmente voleva ucciderla ma dopo aver visto
Alice ci ha ripensato. Sono molto preoccupata, e spero che sia
vegetariano - E' stato particolarmente bravo e focoso,
oltre questo niente di strano. Perché? - aveva il tono
leggermente sognante, chissà se se ne era accorta.
Giusto
di non un vampiro doveva innamorarsi? sta parlando!
Vocina e tu da dove sbuchi fuori? dalla
tua testa cervellona, bene
ora avevo anche il mio cervello contro di me. Magnifico. - Ha un che di
inquietante - rispondo fingendomi indifferente, non posso mica dirle la
verità. - A proposito, io avrei un appuntamento. Posso
andarci?
Se ti lascio con Alice o Angela per caso tenti il suicidio? - mi chiede
cercando di dare il meno enfasi possibile alla parola "appuntamento". -
Tranquilla, per un grande evento posso anche cercare di stare calma. E
comunque posso anche stare sola - le rispondo. Non voglio le balie, e
non voglio disturbare nessuno. - Si certo, così ti tagli le
vene. Non ci penso proprio. Chiamo Angela. - mi rispose prendendo il
cellulare con un sorriso sognante in viso.
Pov Edward
Dopo che Alice ha portato via Bella mi dirigo verso casa. Ho capito che
non è il momento più giusto per cercare di
parlarle,
sarà ancora arrabbiatissima, e
poi voglio rivedere Esme e Carslile. Balle, la verità
è
che non ho il coraggio di affrontarla ora, non so se riuscirei a
sopportare un suo rifiuto. Ovviamente Tanya e Kate non
perdono tempo a seguirmi - COME TI è SALTATO IN TESTA DI
DARMI
UN PUGNO? - sillaba irritata Tanya,ma non mi interessa niente;
già era tanto che non l'avevo uccisa, ma se continuava
così non ci sarebbe voluto molto a cancellare i miei buoni
propositi di lasciarla viva. - E a te come è
venuto
in mente di baciarmi? - mi sono fermato, ma gli do ancora le spalle. Mi
trattengo appena dal farle molto male. Sono furioso. Avevo sempre
rifiutato le sue "attenzioni", prima gentilmente, poi anche
più
esplicitamente. Ma lei non si convince, non ha ancora capito che
non mi importa nulla di lei, che al massimo la potevo considerare
membro della famiglia; e sottolineo potevo,
perché dopo quello che era successo dentro quella discoteca
non avevo più intenzione di sopportarla. Ora per colpa
sua invece di aver fatto pace, lei mi odia.
Bell'inizio per riconquistarla, nemmeno 24 ore e mi faccio odiare.
Avevo ripreso a correre, mi serviva per sfogarmi. Sfogare
la mia rabbia. Mi fermai solo vicino a Seattle, mi ricordo ancora
quando facevo queste corse prima di poterla avere, perché il
suo
sangue era troppo potente per me. Quante cose erano cambiate. Io ero
cambiato. Solo una cosa non era cambiata, il mio amore per lei, anzi
era aumentato ancora di più.
Tornai indietro per poter salutare la mia famiglia, e per poter pensare
ad un piano per conquistarla e per farmi perdonare ed ascoltare.
Note Autore: In questo
capitolo non succede niente di che, infatti è di passaggio.
Possiamo notare l'esagerata reazione di Bella, e cosa più
importante un dettaglio che possibilmente verrà trascurato,
ma che è invece molto importante. Spero questo
capitolo vi piacerà A presto ;D Baci
:* iNes ♥
Capitolo 29
Capitolo 29
Pov Bella
Era appena arrivata Angela,
e Mal stava per andare a casa sua per
prepararsi, malgrado mancassero due ore all'appuntamento; era inutile
che continuassi a ripetere che non avevo bisogno della balia, ma lei
diceva che non voleva ritrovarmi morta o superdepressa. Quando Mal se
ne andò mi sedetti sul divano con Angie a
parlare un po', le
raccontai la situazione, e dopo qualche domanda cercò
di
cambiare argomento. - Che mi racconti Angie? - le chiesi dopo un po' ,
io di me avevo parlato abbastanza. - Mi hanno ammesso
all'università di Seattle - mi rispose contenta, - so che
è ancora un po' presto, ma alla fine posso ancora fare altre
domande - continuò super eccitata. - Fantastico! - dissi
abbracciandola, ero felice che almeno lei aveva un futuro, io ormai non
sapevo più che pesci prendere. Non avevo più
voglia di andare all'università, non
avevo più
voglia di niente a dire il vero; spero solo che questa sia
una
fase passeggera; non potevo buttare via la mia vita solo perche lui non
mi voleva. - Angela ho voglia di fare qualcosa di pazzo - sbotto
all'improvviso mentre lei finisce di mangiare i biscotti che le ho
offerto prima; - perchè? - mi chiede dubbiosa, -
perché
voglio staccare un po' la spina, non ce la faccio più a
pensare in modo razionale o comportarmi in modo responsabile. Voglio
fare qualcosa di stupido e insensato- dico
mentre mi alzo, citando la famosa promessa che avevo fatto nella
foresta, non avevo più voglia di rispettarla. Inizio a
camminare avanti e indietro per decidere cosa
fare, ho bisogno di un'idea. - Va bene - afferma Angie, mi giro verso
di lei, mi sorprende questa sua prontezza, ero convinta che avrei
dovuto convincerla. A quanto pare era cambiata un po'anche lei sotto l'
influenza
di Mal; - qualche idea? - le chiedo senza fermarmi. - Un'idea ce
l'avrei. Però ti avviso è una cosa stupida ed
immatura.
Intanto prendi qualche birra, e secondo ho visto un cartellone di
Bunjee jumping da qualche parte, e poi magari potremmo fare un giro. -
non me lo sarei aspettato. - E' un'idea stupida, ma voglio farlo, il
bunjee jumping mi ha sempre incuriosito - dico prendendo
qualche
lattina di birra per il viaggio e correndo a prepararmi. Per una volta
voglio vestirmi in un modo un po' diverso, trasgressivo.
Troverò
sicuramente qualcosa. - Angie tu ti vuoi cambiare o resti
così?
- le chiedo già nella mia camera, - se trovi qualcosa da
prestarmi per me va bene - rispose lei seguendomi. Ci misi poco e mi
cambiai, mettendo perfino un po' di matita. Volevo sembrare diversa.
Volevo essere diversa. Anche se per poche ore volevo vivere come una
normale adolescente della mia età, uscire e non pensare a
niente. Non pensare a vampiri, a pericoli di vita, ai Cullen, ad
Edward.
Il
bunjee jumping era stato bellissimo; al momento del salto avevo sentito
una scarica d'adrenalina fortissima, ti faceva sentire viva. Sia io che
Angie avevamo urlato come due matte, e ci eravamo divertite un sacco.
Dopo il bunjee jumping avevamo bevuto un po', rubato in un centro
commerciale, fatto il bagno in intimo e abbiamo perfino finto di essere
lesbiche per non farci avvicinare dai ragazzi. Era stata bellissima la
faccia che avevano fatto quando ci avevano visto baciarci e toccarci.
Avevamo passato una bellissima giornata, anche se avevamo fatto un
sacco di cretinate. Per il ritorno decidemmo di andare con un taxi, non
avevamo intenzione di fare incidenti, e fu meglio così visto
che Angela si era addormentata in macchina.
Ma a casa avremmo trovato una bella sorpresa.
Note Autore: Come vedete questo
capitolo è pieno di cose stupide ed immature, ma per una
volta ho fatto divertire un pochettino la nostra Bellina. Ovviamente
non è così che si risolvono i problemi, lo so
bene, ma alla fine un po' di pazzie ci stanno per movimentare un po' la
vita. Spero che non
rimaniate deluse da questo capitolo, visto anche che ho deciso di osare
molto. Mi farebbe
piacere
sapere la vostra opinione quindi vi prego di recensire :D QUIZ TIME: Secondo voi cosa
sarà la sorpresa inaspettata? Un piccolo spoiler
per chi indovina o ci va vicino ;D A
presto ;D Baci
:* iNes ♥
Capitolo 30Capitolo 30
Pov Mal
Ero in ritardo come sempre, mancavano solo pochi minuti
all'appuntamento e ancora mi dovevo pure truccare. Fortunatamente lui
non era ancora arri.. DLIN DLON, come non detto. Scesi di sotto per
aprirgli. Mentre scendevo le scale mi fermai a pensare, non avevo mai
avuto veri appuntamenti, di solito chiamavo un ragazzo e gli dicevo
vediamoci da te o una cosa del genere. Non avevo mai voluto smancerie o
cose serie, cosa mi stava succedendo? Che con lui fosse diverso lo
avevo capito ieri sera, avevo provato delle sensazioni nuove. Era stato
senza ombra di dubbio il sesso migliore della mia vita, ed anche se non
lo avrei mai ammesso ad alta voce, avevo capito che non era stato
magnifico perchè era particolarmente bravo, o avevamo fatto
cose
speciali. Era stato bellissimo perchè era lui. Per questo
avevo accettato il suo invito, mi ricordo ancora il mio stupore quando
me lo chiese: Avevamo
appena finito e ci stavamo ricomponendo un pochino per ritornare alla
festa, ci eravamo rintanati in una saletta riservata agli ospiti
più "importanti". - Domani ti va di venire a cena con me? -
chiese lui all'improvviso mentre si stava allacciando la cerniera dei
pantaloni, - e perchè mai scusa? - chiedo confusa. - Mai
sentito parlare di appuntamento? Allora vieni ? - mi chiede un po'
più incerto, ero incredula, nessuno mi aveva mai chiesto un
'appuntamento dopo aver fatto sesso. E anche se me lo avessero chiesto
gli avrei detto di no, infatti: - ok, mi passi a prendere tu? - dico
innocentemente come se fosse la cosa più normale del mondo,
Froks mi stava facendo male al cervello. - Perfetto, però mi
devi dare il tuo indirizzo, ti passo a prendere alle otto. -
Mi ridestai dai miei pensieri con il suono del campanello. Feci di
corsa il resto delle scale e mi precipitai ad aprirgli. - Ciao - mi
salutò sorridente, sorrisi anche io, non riuscivo a fare
altrimenti, era fantastico, indossava dei jeans neri stretti e una
camicia biancha semplice con qualche bottone slacciato che faceva
intravedere il suo petto muscoloso. - Ciao.. puoi aspettarmi
quì sotto il tempo che
finisco di prepararmi? - gli chiedo, lui annuisce e si accomoda nel
divano. - Fai come fossi a casa tua - gli urlo mentre salgo le scale e
cercando di fare il più presto possibile finisco di
truccarmi,
messe le scarpe e presa la borsa, mi dò un' ultima esaminata
allo specchio, e devo dire che il risultato
mi soddisfa abbastanza; quindi scendo lentamente le scale e lo trovo
lì ad aspettarmi con un sorriso magnifico stampato in
faccia.- Sono pronta, possiamo andare - dico mentre
inizio ad aprire la porta di casa, chissa se Bella sta continuando a
deprimersi. Spero che Angela riesca a risollevarle almeno un po' il
morale. Salimmo in macchina e iniziò a guidare, - dove
andiamo ?
- chiedo mentre ammiravo la macchina, era proprio carina, sportiva
e comoda. - Volevo portarti fuori a cena se possibile, poi, se ti va
,potremmo
fare un giro in centro. - la serata si prospettava interessante.
Il ristorante era carino, si trovava a Port Angeles e non era
nè troppo elegante ma nemmeno troppo squallido; aveva
chiesto un tavolo abbastanza appartato in modo di non essere disturbati
da altri. La
cena era squisita, anche se avevo mangiato quasi tutto io; lui diceva
di
avere lo stomaco chiuso. Parlammo molto, avevamo molti interessi in
comune, ed era stato dolce e romantico al punto giusto, senza
esagerare. Dopo aver pagato, ovviamente pagò lui; abbiamo
fatto un
giro, proprio come aveva detto.Era stato
tutto perfetto, l'appuntamento perfetto. Ora eravamo a fare una
passeggiata in spiaggia, ci tenevamo per mano, e con quell'unico
contatto mi sentivo in paradiso. Passare del tempo con lui era
bellissimo, il tempo passava anche troppo in fretta e presto saremmo
dovuti tornare a casa. - Grazie, è stato tutto bellissimo.
Assolutamente un'esperienza da ripetere - gli dissi dopo qualche attimo
di silenzio sorridendogli dolcemente. Ero proprio fuori di testa, non
avevo mai fatto cose del genere, e mai la compagnia di un ragazzo era
stata così piacevole, nemmeno nei momenti più
passionali.
Pete era magnifico, e non solo come aspetto, ma anche come carattere.
Mi duole dirlo ma mi sa tanto che mi sto innamorando di lui, anche se a
malapena riuscivo ad ammetterlo a me stessa. - Di nulla anche per me
è stato tutto fantastico, sei una ragazza magnifica, quando
ti
ho conosciuto ho capito subito che eri speciale e che eri diversa dalle
altre nonostante le apparenze. Ma ora che ti conosco so che
non sei speciale, sei unica. - mi aveva detto tutto questo guardandomi
fisso negli occhi sorridendomi teneramente. A quel punto non
riuscì più a contenermi, mi allungai verso di lui
e lo
baciai con dolcezza ed ardore. Lui rispose subito con lo stessa mia
passione, e in poco tempo finimmo entrambi a terra nella sabbia;
malgrado la caduta le
nostre labbra non si erano staccate nemmeno per un secondo, anzi
continuarono sempre più
frenetiche a sfiorarsi ed assaggiarsi. Quando lui mi lecco le labbra
con la sua lingua, come per chiedermi il permesso io schiusi subito le
mie e così iniziò un bacio che di casto aveva ben
poco.
Quando ci staccammo per mancanza di ossiggeno ci guardammo intensamente
negli occhi, - non so te ma io sono maledettamente eccitata - dissi io
con voce roca
ridacchiando, lui per risposta mi prese la mano e me la
portò
alla sua eccitazione, anche lui era nella mia stessa situazione, se non
peggio. - Che ne dici se ti faccio vedere casa mia? Non credo di
resistere fino al ritorno a Forks! - disse
avvicinandosi fino a distare pochi millimetri dal mio viso, guardandomi
con quei
suoi bellissimi occhi celesti pieni di malizia, desiderio e un
sentimento che non riuscivo ad interpretare. Io annui
con un cenno della testa incapace di fare altro e azzerai la distanza
delle nostre bocche che ripresero a danzare tra loro.
Ero felice, tutto stava andando bene, anzi benissimo; spero solo che
non finisca tutto presto.
Note Autore_ Allora
Buongiorno/notte a tutte, mi dispiace per il ritardo ma ho avuto molto
da fare in questi giorni. Come avete visto in
questo capitolo non si scopre quale sia la sorpresa che aspetta Angela
e Bella tornate a casa, per quella dovrete aspettare il prossimo
capitolo. Vorrei
fare inoltre un'annuncio importante: Ho notato che in
quest'ultimo capitolo c'è stato un calo di recensioni,
infatti ce ne sono state solo 2. Ora non voglio rimproverare o
obbligare nessuno, magari è solo perchè sta
iniziando l'estate e per un motivo o per un'altro si ha semrpre meno
tempo, ma vorrei comunque sapere se continuare si o no questa storia,
sapere da voi se vi piace ancora o vi ha stancato. p.s.
la parte in corsivo e grigia è un flashback Aspetto vostre notizie ;D A presto ;D Baci :* iNes
<3
Capitolo 31Capitolo 31 Pov
Edward
Era circa mezz'ora che la aspettavo davanti a casa sua,
non
avevo la minima idea di dove fosse , speravo non fosse con un
ragazzo o peggio dei ragazzi.Ma
non ero di certo pronto alla visione che mi si parò
davanti.
Stava arrivando un taxy, all'interno c'erano Angela e Bella; Angela
stava dormendo mentre il tassista ci stava provando spudoratamente con
Bella, che continuava a flirtarci animatamente. Ma non era solo quello
il problema. Lei. Era. Bellissima.
Era una bomba con quel corpetto, MA DOVE CAVOLO ERA ANDATA VESTITA
COSì???? Doveva sicuramente esserci qualcosa sotto, non
avevo
mai visto Bella vestirsi così provocante e sexy. Di certo è
riuscita a colpirti. Eccome
se ci è riuscita, peccato che ci sia riuscita anche con il
tassista. Se quello lì non la smetteva di fissargli le tette
avrebbe fatto una brutta fine; dovevo calmarmi assolutamente. Ad occhio
e croce non è molto lucida, sicuramente anche per questo
è vestita così, a meno che nel tempo che io
sono stato via non abbia cambiato look. Ma devo dire
che anche se
così era assolutamente fantastica, preferivo molto
maglioni
larghi e vestiti anonimi, attirano molto di meno l'attenzione sul suo
magnifico corpo; anche se così era assolutamente
abbagliante.
Non vedevo l'ora scendesse da quel taxy, stavo
iniziando a darmi fastidio anche da solo; una parte di me voleva
saltarle addosso, l'altra parte voleva fare pace e poi saltarle
addosso. Forse l'unica scelta era che me ne andassi, ma in
realtà sapevo che non lo avrei mai fatto: saltarle addosso o
no,
dovevamo parlare e chiarire subito, prima che la situazione peggiorasse
ancora di più.
Volevo fare la persona matura per una volta e anche se a volte parlare
risulta complicato, non avevo intenzione di evitare una
conversazione,
come avevo inconsciamente fatto la volta scorsa; non avrei ripetuto lo
stesso errore due volte, non avevo intenzione di perderla
definitivamente.
Lei era tutta la mia vita.
Il taxi si fermò e il tassista era sceso per aiutare Bella a
svegliare Angela, impresa che risultò molto difficile visto
il
sonno pesante della ragazza. Denny, così si chiamava il
tassista,
continuava nel suo intento e ci stava anche riuscendo: - Che te ne pare
se facciamo un ' altro giro. Poi ti porterò in un posto
bellissimo - disse quella feccia circondandole i fianchi con una mano
avvicinandola a se. Io stavo bollendo di rabbia, se non si sarebbe
allontanato velocemente da lei avrebbe fatto una brutta fine, - che
posto? - chiede Bella innocentemente senza scostarsi da lui, anzi
accostandosi sempre di più a lui. - Vedrai ti
piacerà -
rispose solamente mettendole una mano sul sedere. E a quel punto non ci
visti più dalla rabbia e decisi di troncare la loro
conversazione che era durata anche troppo. Mi avvicinai velocemente a
loro e tolsi la mano di quello lì da quel sederino
così
perfetto e sodo, che solo io potevo toccare. - Allontanati da lei -
sputai fuori rabbiosamente nel modo più spaventoso possibile
trattenendo a malapena un ringhio che avrebbe spaccato i vetri del taxi
in pochi secondi. - Hei amico calmati, l'ho vista prima io - disse lui
molto flebilmente, più per difendere il suo ego maschile che
per
interesse vero, questo
quì
non ci voleva, avevo già programmato tutto per scoparmela a
dovere e questo quì arriva e se la prende come se niente
fosse.
I suoi pensieri di certo non mi aiutavano a mantenere la calma, -
levati dai piedi - dissi prendendo Angela con un braccio e trascinando
Bella dal polso con l'altra mano, non volevo che stesse con queIla
feccia un secondo di più, lei è mia.
- Hei, fermati, mi fai
male, si può sapere che cavolo sei venuto a fare? - non la
ascoltavo nemmeno, ero troppo accecato dalla rabbia, non l'avrei
lasciata andare per niente al mondo. Entrati dentro casa poggiai Angela
nel divano e poggiai le borse a terra. Dopodicchè mi girai
verso
di lei, aveva un broncio adorabile,era così sexy e sensuale,
sopratutto vestita così. Scommettiamo che nuda
è anche meglio, bene! Sto perdendo
completamente il controllo di me stesso, avrei
tanto voluto prenderla in braccio e farla godere sotto di me,
accarezzare
quelle magnifiche rotondità, godere del contatto con la sua
pelle.
BASTA! Devo assolutamente controllarmi. Dobbiamo chiarire, poi se lei
vorrà farò tutto quello che voglio. -Dobbiamo
parlare - dissi con voce seria, lei annui e mi fece cenno di seguirla
nella sua stanza.
Pov Bella
Era stato fantastico come Edward fosse venuto a difendere il
territorio, era così sexy mentre urlava contro il tassista.
Avevo una voglia sfrenata di lui, infatti quando mi disse che voleva
parlarmi presi la palla al balzo e andai in camera mia. Appena chiuse
la porta mi girai verso di lui e con un gesto e lo intimai a parlare.
Ma non glie l'avrei data vinta facilmente, oggi dovevo riuscire a fare
sesso con Edward Cullen.
Note autore:
Non so se ve ne siete accorti ma in questo capitolo Bella è
leggermente ubriaca, no non si era capito, e anche grazie a questo
succederanno cose che se fosse lucida non accadrebbero mai, sopratutto
gli avvenimenti del prossimo capitolo. Chissà se qualcuno
riesce
ad indovinare cosa succede hihi. UNO SPOILER A CHI
INDOVINA!!
p.s. scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi con la rete e
quindi ho dovuto aspettare che finisse il cambio di server, spero
continuerete a seguirmi ugualmente ;D
A presto ;D Baci :* iNes <3
Capitolo 32Capitolo 32 Pov
Edward Arrivati
in camera
chiusi la porta per non disturbare Angela che dormiva sotto, nel caso
ci fossero state urla, anche se speravo che tutto si sarebbe aggiustato
facilmente. Quando si girò verso di me, presi un po' di
coraggio
ed iniziai a parlare. - mi dispiace - dissi cadendo a terra per il
dolore coprendomi il viso con le mani. Tutto il coraggio che
avevo
ostentato prima era andato via in un' istante. Non ce la facevo
più, mi mancava troppo, ero stato uno stupido a credere di
poter sopravvivere senza di lei, -
sono stato uno stupido a lasciarti, inoltre dovevo controllare Tanya
invece mi sono fatto prendere alla sprovvista, ero venuto lì
in
quel momento per la mia gelosia, quello lì si stava
avvicinando
a te e io stavo impazzendo. Non servo a niente, non ne combino una
giusta con te. Non riesco ad assicurarmi la tua fiducia, ma non riesco
a stare senza di te. Ti prego di perdonarmi per
tutti gli errori che ho fatto, dammi un'altra possibilità,
per
favore. Ti prometto che stavolta non ricommetterò gli stessi
errori, cercherò di essere migliore per te,
cercherò di
cambiare per te, ma fammi provare. Perchè senza di te io non
vivo, perchè io ti amo. - conclusi, sapevo già
che non mi
avrebbe perdonato, anzi possibilmente mi avrebbe riso in faccia e poi
mi avrebbe mandato a quel paese. Lei mi venne incontro lentamente, e
non capì se fosse per darmi uno schiaffo o per aprire la
porta e
cacciarmi fuori; ma quello che fece mi stupì enormemente, si
raggomitolò contro di me e mi abbraccia.
Mi godo tutto il calore che quel contatto mi dona stringendola forte a
me ed aspirando dai suoi capelli il suo fantastico profumo, non sentivo
più desiderio di sangue, volevo solo perdermi in lei e non
uscirne mai più. Dopo un po' alzò il capo e
alzandosi in
punta di piedi si sollevò per poggiare le sue labbra sulle
mie.
E fu il paradiso. Le sue labbra calde e morbide si muovevano come in
simbiosi con le mie. In quel bacio c'era passione, malinconia, amore,
tristezza, nostalgia. Si stacco un po' troppo presto allontanandosi
come scottata da quel contatto. - Non ci riesco,
vorrei farlo ma non
ci riesco. Mi hai fatto troppo male per continuare a fidarmi di te come
se niente fosse successo. Anche io ti amo, ma non riesco più
a
fidarmi di te, tu non puoi nemmeno immaginare come mi sono sentita
quando mi hai lasciata. Mi sono sentita presa in giro, inadatta,
inutile. Se non fosse stato per Mal e Angela non so come mi sarebbe
finita. Non riesco a fidarmi di te, perchè ho troppa paura
che
la storia si ripeta un'altra volta, anche se ho bisogno di te non
riesco, perchè hai rovinato tutto, perchè
proprio quando stavo cedendo lo hai fatto di nuovo, e anche se so che
non volevi farlo non ci riesco. Vattene ora prima che ceda e me ne
penta per il resto della mia vita ! - dice subito dopo,
guardandomi dritto negli occhi, con quei meravigliosi occhi color
cioccolato che si bagnano sempre più di lacrime che scendono
a
causa mia. Mi incammino verso la porta,staccandomi da lei, ma
quando sto per aprirla mi
fermo; non posso permettere che finisca tutto, non mi
arrenderò
così facilmente. - NO - esclamo quasi urlando girandomi
verso di lei
che mi guarda incredula. - Non me ne andrò da questa stanza
prima
di aver combattuto come si deve.
Pov Bella
Per fortuna avevo ripreso un po' di lucidità prima di finire
per
fare veramente sesso con lui. Quando aveva detto quelle parole il mio
primo istinto è stato quello di attaccarmi a lui a stile
piovra, e di certo il fattore alcool non aveva aiutato affatto. Ero
stata una stupida ad ubriacarmi proprio oggi, avrei potuto rovinare
tutto, sarei pure potuto morire in pochi secondi se lui avesse perso il
controllo; non è così che voglio la mia prima
volta, spinta dall'alcool e dalla mancanza, e sopratutto dalla
disperazione.
Anche se avrei preferito perdonarlo
subito e farla finita, non potevo dimenticare tutto quello che mi aveva
fatto patire andandosene. Ciò non vuol dire che mandarlo via
sia stato facile, sia perchè era
difficile parlargli di quel periodo buio della mia vita, ma sopratutto
perchè sapevo di ferirlo. Per quanto lui mi avesse ferito a
dismisura più volte, io non riuscivo a fare altrettanto, io
non riuscivo a vederlo soffrire, mi si spezzava il cuore. Ero
lì ferma a guardarlo andare via, una parte di me
voleva corrergli incontro, abbracciarlo e baciarlo con tutta la forza
che avevo, ma per una volta decisi di fare la scelta più
matura,
anche se difficilissima.
Ad un certo punto si fermo, ed esclamò a gran voce NO!,
non riuscivo a capire dove volesse arrivare con questa esclamazione, -
cosa vuol dire ? - chiesi io incerta cercando di riprendermi dalle
lacrime che continuano a scendere. - Intendo dire che io non me ne
andrò, non ti lascierò di nuovo, non mi
arrenderò
al primo ostacolo. Continuerò a combattere e alla fine tanto
farò che riuscirò ad averti - disse avvicinandosi
sempre
di più e pronunciando tutto con una magnifica voce sensuale.
Non
so se per mia fortuna o sfortuna suonò il campanello, - ci
vediamo piccola - mi disse roco all'orecchio per poi darmi un casto
bacio nella guancia e sparire in pochi attimi. Restai un po'
imbambolata per poi scendere come un'automa ad aprire a chiunque stesse
suonando. Alla fine avrebbe senz'altro vinto lui.
Note Autore: Ehila,
c'è ancora qualcuno xD. Allora intanto
desidero scusarmi per l'immenso ritardo, anche perchè questo
capitolo non è nemmeno bellissimo quindi non ho scusanti.
Riguardo a questo capitolo questo è il primo "confronto
verbale" tra Ed e Bella, ma non sarà l'ultimo, e proprio a
questo proposito volevo farvi una domanda : Secondo
voi sto facendo durare troppo questa situazione e quindi dovrei
avvelocizzare un po' le cose? Mi fa
piacere sapere la vostra opinione, per sapere se continuare o no, anche
poche parole, non per forza un'analisi dettagliata, vi prego quindi di
lasciare un piccolo commentino. Ora vado ;D A
presto Baci :* iNes <3
Capitolo 33
Capitolo
33
Pov
Mal Ero davanti
alla porta di casa di Bella, stavo aspettando che si
degnasse di aprirmi; avevo un sacco di cose da raccontarle. Dopo un bel
po' di tempo qualcuno venne ad aprire, ma rimasi leggermente scioccata
da quello che vidi. Mi ritrovai di fronte un Bella stordita, mezza
ubriaca e vestita in maniera assurda e sexy, anche se devo dire che
almeno da ubriaca il suo senso dell'abbinamento funziona bene. - Non ci
posso credere, hai finalmente capito come abbinare
dei vestiti e apparire presentabile - esclamo forse un po' troppo
forte, ma non mi fa nemmeno finire di parlare che mi tappa la
bocca con una mano poco elegantemente lamentandosi per il volume alto
della mia voce. A parte ai vestiti però era orribile,
occhiaie
marcate con residui di trucco ormai irrecuperabile e un odore nauseante
di birra. -
Dov'è Angela? - chiesi cercando di capire come Bella si sia
ubriacata. Erano le sei
del mattino, sembrava non aver dormito nemmeno un po' e
oggi c'era pure scuola, e non ci poteva di certo andare
così.
Per poi non parlare che a momenti sarebbe arrivato il padre e avrebbe
rovinato i miei progetti mettendola in punizione. Mi sorpresi
molto della maturità del momento, molto
probabilmente in questo momento per qualche strano incantesimo ci
eravamo scambiati i ruoli.Di solito è lei quella matura,
quella
razionale;sono io quella immatura, impulsiva e scalmanata. Sto
cambiando molto da quando sono
quì a Forks, non riesco a crederci, in questo periodo ci
sono
tante novità, tanti cambiamenti. A New York non
avrei mai accettato un appuntamento, non avrei mai
legato così tanto con delle persone, non avrei mai
frequentato
gente del genere, non mi sarei mai preoccupata tanto per qualcuno; e
sopratutto non avrei fatto una scenata ad un ragazzo, peraltro
bellissimo, solo perché avesse fatto soffrire un'amica, in
realtà non avevo nemmeno vere amiche ma sorvoliamo. Tutte
queste azioni ad occhi esterni potrebbero sembrare normali, spontanee,
naturali; tutte queste emozioni e situazioni che vivo ogni giorno
potrebbero sembrare la quotidianità di una persona. Ma io
non
sono mai stata così, me ne sono sempre fregata
degli altri,
l'unica
persona che consideravo amica forse era mia madre, e a
volte nemmeno lei sembrava capirmi. Solo ora potevo dire di aver
iniziato a vivere la mia vita sul serio. E
non mi pento affatto di questo cambiamento. Venni riportata
al mondo reale da Bella che mi passava la mano davanti,
malgrado fosse sbronza in quel momento era molto più lucida
e
reattiva di me; tutte quelle riflessioni erano state come una giornata
di sole in questo buco di paese, una cosa che non mi sarei mai
aspettata, e ora ammettere anche solo a me stessa queste cose risultava
un'impresa molto più facile di quanto potessi pensare. - Si
può sapere che ti prende, è da più di
dieci minuti
che cerco di farti riprendere da questo tuo stato di oblio. Mi vuoi
ascoltare, e finalmente dirmi il perché sia venuta
quì? -
mi sbraitò contro, si vedeva che non era abituata all'alcool
era
diventata completamente intrattabile. - Hey calmati,
intanto fammi entrare che qua fuori si gela -
dico superandola e accomodandomi nel divano, notando un' Angela che non
mi sarei mai aspettata di vedere; addormentata più nuda che
vestita e nelle stesse condizioni di Bella se non peggio, almeno lei
è sveglia. -Secondo potrei sapere perché cavolo
siete
vestite così e dove siete state ubriache come siete? -
chiedo
molto dubbiosa, ascoltando attentamente il racconto dettagliato di
Bella, che a malapena indica il luogo e qualche descrizione sugli
avvenimenti molto vaga; preparandomi a formulare la terza
domanda,
perché c'è sempre una terza domanda. - Ora
dovresti dirmi
qualcosa tu - continua lei dopo il suo "racconto", ecco trovata la
terza domanda. - No prima devi rispondere alla terza domanda: dove hai
trovato questo vestiti ? - chiedo iniziando a preoccuparmi visto che
nel racconto non erano compresi; - O. Mio. Dio. Ho fatto una cavolata,
credo di averli rubati, devo assolutamente tornarli prima che torna mio
padre - esclama mettendosi una mano ai capelli, come se si fosse
ricordata solo ora questo piccolo dettaglio. Ma come se si sentisse
chiamato l'ispettore Swan entro dopo pochi secondi dalla sua
affermazione, e non potei evitare di notare il tremore di Bella
così senza nemmeno pensarci mi avvicinai un po' a
lei per
confortarla con un caldo abbraccio.
Pov
Bella Mi sorpresi non
poco quando percepii le braccia di Mal avvolgermi, non
era sicuramente un gesto "da lei"; ma malgrado tutto non esitai nemmeno
un secondo a ricambiare il gesto. Quando mio
padre entrò in salone ci trovò così, e
aveva una faccia esitante buffissima, tanto che non ci misi molto a
scoppiare a ridere seguita da Mal. - Qualcuno mi può per
favore
che sta succedendo quì? - chiese ad un tratto Charlie
avvicinandosi sospettoso, ma non mi diede nemmeno il tempo di
rispondere
che continuò :- Bella si può sapere
perché sei
ubriaca e conciata così? E' colpa sua ?- chiede indicando
Mal. -
Non è colpa sua, sono stata io, ero con Angela e abbiamo
bevuto
un po' poi siamo uscite - dico cercando di convincerlo, se
proprio dobbiamo dare la colpa a qualcuno il responsabile
è Edward. Anche se alla fine la colpa era mia. Dovevo
prendermi
le mie responsabilità non dirottarle sugli altri,
così
iniziai a raccontare tutto ciò che mi ricordavo, compresa la
parte dei vestiti; e attendevo la sua punizione. - Noi ne
parliamo dopo con calma intanto preparati per la scuola e
riportate a casa Angela - io annui in risposta e salì sopra
per
fare la doccia.
***
Dopo
aver svegliato Angela e fatto in modo di farla sembrare normale
iniziai a prepararmi
per la scuola, erano già le otto meno venti
e stavo aspettando che arrivasse Mal visto che la mia macchina era
ancora a Port Angeles. Decisi di chiamarla visto che non si faceva
ancora vedere, mi rispose dopo tre squilli, - fatti accompagnare da tuo
padre io perdo tempo - mi disse per poi chiudere subito il telefono;
sembrava molto arrabbiata, boh chissà che le era successo.
Non
ebbi il tempo di pensare altro che sentì un urlo di mio
padre
provenire da sotto. Mi fiondai per le scale spaventata per quello che
sarebbe potuto succedere; ma non mi sarei mai aspettata la scena che mi
si presento davanti.
Note Autrice: Allora mi dispiace se in
questo periodo non ho aggiornato ma sono stata molto occupata e stanca,
infatti ho avuto pochissima ispirazione. Questo capitolo
non è un granché, non è né
lungo e nemmeno particolarmente bello. Spero che vi piaccia almeno un
po' . Il prossimo
capitolo spero che arrivi più in fretta, anche se non ne
sono poi così sicura xD
Ho
due domande da farvi:
1 secondo voi cosa vede Bella
2 Perché c'è una frase sottolineata in grassetto?
Spoiler per chi indovina almeno una delle due domande ;D
A
presto ;D Baci :* iNes
Capitolo 34Capitolo 34 Pov Bella Mio padre era
fuori imbufalito che urlava contro un' Edward piuttosto
divertito. Dopo pochi attimi mio padre si girò verso di me,
-
che ci fa lui quì? - mi chiese non tanto gentilmente; -
chiedilo
a lui, io non ne ho più pallida idea - affermo sicura di
me;anche io mi sono chiesta la stessa cosa appena l'ho visto,
forse
non scherzava quando diceva che non si sarebbe arreso. Il mio cuore
perse un battito a questa rivelazione mentre la mia mente faceva di
tutto per sembrare indifferente. Oddio, menomale che non può
leggermi nel pensiero. - Sono venuto per accompagnarti a scuola -
afferma lui tranquillissimo, - e chi ti ha chiesto di accompagnarmi? -
domando io, - non posso offrirmi? - chiede con una faccia da
schiaffi; - NO - affermo decisa io, per poi girarmi verso mio padre; -
potresti accompagnarmi per favore, ho sentito Mal e ha detto che non
poteva venire -. Lui in risposta e mi guarda desolato dicendo che ha
un'emergenza in centrale e quindi non può, - ok, vuol dire
che
andrò a piedi- rispondo io, non ho intenzione di andare con
lui. - Non se ne
parla, c'è freddo e potresti cadere e farti male; so che me
ne
pentirò, accetta questo passaggio, ma al ritorno vai con
Mal -. Cosa? Mio padre mi sta obbligando a salire in macchina
con lui? Annuisco, anche se non lo ascolterò; lui sale in
auto e
si avvia per la centrale. Edward si avvia per aprirmi lo sportello ma
io non ho alcuna intenzione di salire in macchina con lui e
iniziò ad avviarmi a piedi; peccato che non ho tempo nemmeno
di
arrivare davanti a casa di Mal che fui bloccata da una forza
sovrumana, la voglia di stringermi nelle sue braccia è
infinita, ma
devo controllarmi. - Lasciami - mi
lamento cercando di forzare la
presa, lui però invece di mollare la presa mi gira in modo
di
incatenare i nostri sguardi; e a quel punto non riesco a spostare lo
sguardo. Quegli occhi d'ambra così magnetici,
così
espressivi che mi pregavano di abbracciarlo; - vieni con me - mi dice
piano con voce supplichevole, e mi ritrovo senza nemmeno sapere come
ad annuire e a seguirlo verso la macchina. La verità
è
che sono troppo debole, e non sto parlando della mia forza fisica, lui
è il mio punto debole; - non ti abituare Cullen,
e sbrigati che sono già meno dieci - dico fredda guardando
fuori
dal finestrinocercando inutilmente di recuperare il mio comportamento
distaccato, -solo se mi prometti che verrai con me pure al ritorno
- dice lui con la sua solita voce melodiosa e perfetta. Nemmeno morta,
- ok - rispondo, sapendo comunque che non lo farò; -
perché questa voglia di accompagnarmi? - chiedo giusto per
non
stare in completo silenzio, - Alice mi ha detto che se non sarei venuto
ti saresti fatta male e per quanto Carslile ha voglia di vederti non
credo che l'ospedale sia il luogo più adatto; inoltre ti ho
già detto che non mi arrenderò presto - rispose
deciso e
sicuro sopratutto nell'ultima parte. Ho avuto la conferma che volevo,
ma non so se esserne entusiasta o preoccupata. Il resto
del tragitto lo passammo in silenzio, cosa poi nemmeno tanto strana
visto che duro meno di cinque minuti; qualcosa si era inevitabilmente
rotto tra noi, e non potevo fingere non fosse successo niente. Se
questo sarebbe successo prima, sarei salita di mia spontanea
volontà e
avremmo parlato di tutto fino all'arrivo in classe; per questo stare
con lui mi faceva così male, perché non era
più
nulla come prima. Arrivati a
scuola scesi dalla macchina prima che lui potesse venire ad
aprire, non avrei sopportato quel gesto che mi ricorda così
tanto il passato, il passato che molto probabilmente non avrei
più riavuto; mi avvicinai velocemente ad Angela che stava
chiacchierando con Alice. Mandai un' occhiataccia ad Alice e salutai
Angela,
c'erano quasi tutti mancava solo Emmet; rivederli tutti insieme
mi fece un certo effetto. La ferita non era ancora rimarginata del
tutto, ma per loro sembrava non essere cambiato niente : Alice era
sempre solare e pazza, Jasper sempre chiuso e riservato e Rosalie
altezzosa come sempre. L'unica cosa che era cambiata ero io. - Come mai
siete quì? Credevo che avreste dovuto sbrigare delle
pratiche prima di
continuare a frequentare - chiesi io sinceramente curiosa; a
rispondermi fu Rosalie : - infatti, io sono quì per questo
Alice
e Jazz sono venuti solo per salutare; ora devono andare
da Jenks -
solo ora noto l'abbigliamento
elegante di Alice e Jazz non proprio
adatto ad una giornata di scuola. - E tu allora perché sei
venuto - dico girandomi verso Edward, poteva venirmi a prendere Alice,
avrei preferito persino Rosalie. - Te l'ho già detto -
rispose;
e non ebbe modo di continuare visto che venne interrotto da Jessica
e
Lauren,
fu la seconda a parlare per prima, - allora siete tornati
veramente - esclamò con il suo solito tono fastidioso
mangiandosi con gli occhi Edward, cosa che mi
infastidì
molto, - dovremmo fare un'uscita tutti insieme per festeggiare l'evento
- continuò Jessica, e io che credevo che i vampiri
incutessero
timore, - non saprei, magari ne parliamo un'altra volta
perché
io devo andare - disse Alice allontanandosi seguita da Jazz. Fortunatamente
suonò la campana quindi mi avviai seguita da
Angie verso le nostre classi. La mia prima lezione è Inglese
e
l'avrei dovuta condividere con Mal, se fosse venuta. Dopo
venti
minuti circa arrivò Mal e si venne a sedere vicino a me, -
fingi
di stare male - mi sussurrò dopo pochi minuti, -
perché
dovrei? - chiesi, - devo parlarti - disse solamente. Feci come mi aveva
detto, ero molto curiosa e il professore stava interrogando. Finita la
scenetta eravamo nel cortile della mensa sedute su una panchina sotto
ad un 'albero. - Che succede ?
- . - Succede che ho scoperto una relazione clandestina
tra Ramona e Charlie - mi spiega, io sgrano gli occhi per la sorpresa,
mi sarei aspettata di tutto ma non questo; non ero preparata ad una
notizia del genere, non sapevo nemmeno se considerarla una buona cosa o
no. - E lei vuole che accetti tutto come se niente fosse - continua
ancora più nervosa, - tu credi che sia normale, la becco a
letto
con il padre della mia migliore amica e vuole che lo rispetti come
parte della famiglia , ma perché mi guardi così?
- dice
accorgendosi del mio sguardo stupito, - non credevo di essere
così importante per te - dico sinceramente stupita, - certo
che
sei importante per me - dice avvicinandosi ed abbracciandomi; mi godo
il contatto, mi fa stare bene e mi sento finalmente
normale con delle amiche, più o meno, normali come
un'adolescente
normale. Ma sono
così sicura di voler essere normale?
Note autore:
Allora scusate
per l'enorme ritardo ma tra una cosa e l'altra non trovavo mai il tempo
di postare. Ho provato a correggerlo più che posso visto che
gli ultimi capitoli sono stati pieni di errori e presto
rivedrò anche i precedenti. Ma ora parliamo
del capitolo come vedete è un capitolo più che
altro di passaggio infatti è pure piuttosto breve. Godetevi
questi capitoli di tranquillità prima che l'inferno si
scateni ;D Ora vado, ma
volevo prima chiedervi un vostro parere: cosa ne pensate di Charlie e
Ramona? A presto ;D
Baci :* iNes <3
Capitolo 35
VI
PREGO DI LEGGERE SOTTO ^-^ Capitolo 35 Pov Charlie
Ho veramente toccato il fondo: ho mentito a Bella, l'ho praticamente
costretta ad
andare in macchina con il damerino.Avevo una paura folle, poteva
succedere di tutto: potevano fare pace, poteva provare ad approfittarsi
di lei; poteva fare di tutto e sono stato io a dargli questa
opportunità. Non sono ceco e nemmeno stupido, capisco
perfettamente che lei ha un debole per quello lì, e io non
posso farci niente. Cercai di smettere di pensare, ma non era facile,
mi concentrai su cosa indossare. Dopo la vera emergenza a lavoro avevo
il resto della giornata libera, avrei dovuto passare il resto della
giornata con lei e non potevo mica restare in divisa da poliziotto .
Non mi sarei mai aspettato di ritrovare l'amore ora, anzi non mi sarei
aspettato di ritrovare l'amore e basta; pensavo che la mia vita
sentimentale fosse finita con Reneè; sono
terrorizzato come un ragazzino alla sua prima cotta, per
questo ho esitato all'inizio; non ho proprio voglia di
restare scottato un'altra volta. Venni riportato alla realtà
quando sentì il telefono squillare, era lei : - Scusa per il
ritardo ma Mal voleva spiegazioni per ieri sera - - non ti preoccupare.
-
Ieri sera Malorie ci aveva beccati in atteggiamenti piuttosto intimi,
non lo stavamo proprio facendo ma ci mancava davvero poco; se ne era
andata subito e una decina di minuti dopo l'avevo trovata a casa a
parlare con Bella ubriaca, dovevo ancora pensare ad un modo per
punirla; non me lo sentivo di essere troppo duro. Ho paura che se la
punissi troppo duramente iniziasse a ribellarsi o peggio tornasse come
subito dopo il suo maledetto diciottesimo compleanno; sono ancora
all'oscuro di cosa è successo in quei due giorni che hanno
preceduto la disperazione della mia piccola Bells, ma so solo che se
avessi avuto la pistola sottomano avrei ucciso quello spocchioso
stamattina stesso. Sono stato molto assente in questi
giorni, mi sento un
verme sto anteponendo la mia vita sentimentale a mia figlia; ma non
voglio perdere nemmeno un secondo visto che non so ancora se
durerà. Questo è un altro motivo per cui Bella
è ancora all'oscuro di tutto, sempre che Mal non abbia
deciso di parlare. - So che ci saremmo dovuti incontrare a Port
Angeles, ma ho fretta di parlarti potresti venire da me? E' importante-
disse seria, ho paura che la
fine sia vicina, molto vicina; io accetto e mi preparo al peggio.
Pov Mal
La scuola era finalmente finita, ed ora era arrivato il momento della
verità; avevo detto a mia madre che se voleva continuare la
sua
storia con Charlie doveva essere sicura che fosse un cosa seria, non
volevo vederla soffrire ancora e sopratutto non volevo partire ancora.
Infatti malgrado il mio diciottesimo compleanno si stesse avvicinando
sempre di
più non sentivo più il bisogno di tornare a New
York, al
massimo avrei fatto un viaggetto di qualche giorno per chiudere
definitivamente quel capitolo della mia vita. Non voglio più
lasciare
Forks, sto bene quì a dispetto dei miei catastrofici
pronostici dell'inizio : ho amici, mi sono ambientata, non ci
sono persone che rompono e sopratutto sto iniziando a vivere e capire
veramente le cose importanti della vita.
Avevo raccontato tutto a Bella dei nostri genitori, o almeno quello che
sapevo, e avevamo deciso di comune accordo che
saremmo andate a casa mia per parlarne insieme a quest'ultimi. Non
è stato facile convincere Edward a lasciarla venire con me,
era
deciso ad accompagnarla lui e ci abbiamo messo una mezz'
oretta
buona per convincerlo; ma finalmente eravamo arrivati.
Ora ci aspettava l'ignoto, questa non sarebbe stata una decisione da
niente e anche se non era una nostra decisione avrebbe
comunque cambiato le nostre vite per sempre.
Note Autore: Dopo un sacco di
tempo sono riuscita finalmente a postare, spero che questo capitolo vi
piaccia. Ho cercato di
entrare un po' nella testa di Charlie ma non so cosa me ne sia uscito.
Questo ovviamente è un capitolo di passaggio malgrado sia
anche abbastanza importante perché spiega un paio di cose. Spero di riuscire
ad aggiornare presto ma non vi assicuro niente perché devo
ancora scriverlo da zero e non ho più capitoli pronti. SPAZIO
PUBBLICITà: Ho iniziato in
collaborazione con un'amica una storia sul fandom di Harry Potter, non
so chi di voi sia interessato ma vi prego di passare anche solo per
dare un'occhiata. Vi lascio la presentazione così sapete di
cosa si tratta :
●Contro
le orme del passato● - Ultimo
capitolo
Vi siete mai chiesti cosa successe dopo la prima guerra magica? Cosa
successe ai figli dei nostri eroi? Noi si, e abbiamo cercato di
scrivere come noi vediamo questo periodo, con una storia d'amore fuori
dal comune, per l'appunto contro le orme del passato.
Niente è come sembra in questa storia, la famiglia potrebbe
rivelarsi poco importante confrontata al vero amore.
Il vero amore supera ogni ostacolo e questa storia ne è la
prova!!
[ Autore: ines_chicca
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [
Personaggi: Nuovo personaggio ]
[ Pubblicata: 20/06/11 ] [ Aggiornata: 26/06/11 ] [ Note: What if? ] [
In corso ]
[ Categoria: Libri
> Harry
Potter ] [ Contesto: Nuova generazione ] [ Leggi le 1
recensioni ]
Capitolo 36
Capitolo
36 Pov Bella
Fortunatamente Mal mi aveva aiutata a scampare ad Edward, eravamo
dirette a casa sua per sapere cosa i nostri genitori avessero deciso. A
lei sembrava non andare giù per niente questa relazione. Io
non
ci trovavo niente di male, anzi ero felice che finalmente mio padre
iniziasse a rifarsi una vita, sapevo che aveva sofferto molto per mia
madre e non mi dispiaceva rivederlo felice. L'unica mia paura era che
rimanesse deluso un'altra volta, ora sapevo cosa si provava ad essere
lasciati dalle persone che si ama e non lo auguravo nemmeno al mio
peggior nemico.
Malgrado questa mia paura ero fiduciosa e pensavo positiva, era da
quella cena a casa di Mal che sospettavo qualcosa anche se non ne avevo
mai parlato con lui e Ramona mi sembrava davvero una brava persona;
era sempre stata molto gentile con me e avere Mal come
sorella
non mi sarebbe affatto dispiaciuto. Dovevo inoltre considerare che
forse mi sarei goduta la mia famiglia molto più a lungo
visto i
catastrofici risvolti della mia storia con Edward. Inutile dire che
provai subito una fitta a quel pensiero, ma mi consolavo col fatto che
non avrei dovuto dire addio a nessuno e almeno per ora me lo sarei
fatto bastare.
Entrammo in casa e lo spettacolo che ci si parò davanti
appena entrammo in salotto
fu davvero scioccante... erano entrambi "sdraiati"
in un divano
dall'aspetto comodo e costoso, e si stavano scambiando effusioni tanto
caste che Ramona era in intimo. Scoppiai a ridere mentre Mal mi
guardava abbastanza contrariata, appena si accorsero della nostra
presenza si girarono verso di noi fermandosi e coprendosi come
potevano; prima non avevo notato che mio padre fosse a petto nudo, era
quasi completamente coperto da lei. - Noi eravamo venute per parlarvi
insieme e prendere una decisione insieme e voi vi fate trovare
così? - domanda Mal urlando imbufalita, secondo me sta
proprio
esagerando, inutile dire che mio padre era color porpora ormai. Ramona,
probabilmente più abituata alle scenate di sua figlia,
rispose
subito a tono - smettila di essere così dura, non stavamo
facendo niente di male; volevi parlare parliamo - dice tranquilla
mentre si riveste passando la maglietta a mio padre. Non mi sono
sfuggite le occhiate adoranti di quest'ultimo verso di lei, ora la mia
paura sta superando le mie certezze, ho troppa paura che soffra di
nuovo. Lui inoltre ci era pure già passato e aveva sofferto
per
anni per Reenè, non volevo che si ripetesse tutto bastavo io
a
soffrire. Ci sedemmo tutti insieme nel divano, il primo a parlare fu a
mio padre rivolgendosi a me: - mi dispiace che hai dovuto scoprirlo
così, io volevo dirtelo ma non era ancora una cosa
definitiva e
poi avevo paura della tua reazione e che te ne andassi, eri
già
abbastanza triste per Edward e non volevo aggiungere - ma non lo feci
concludere interrompendo la sua voce colpevole, - Papà ho
capito
e fai bene, sta tranquillo non c'è l'ho con te,
anzi sono
felice, l'unica arrabbiata quì è Mal - dico io
ridacchiando, del grugnito di Mal.
Pov Mal
Perfetto. Ci mancava solo Bella a prendermi in giro, era una cosa seria
e lei la prendeva sul ridere, ma lei d'altronde non sapeva la sfortuna
di mia madre in campo sentimentale , non sapeva che ci sarebbe stato il
rischio che me ne andassi; e io non volevo più andarmene.
- Mamma cosa avete deciso? - chiedo infine con tono serio, mia madre
prende un profondo respiro prima di emanare il verdetto verbale: -
abbiamo deciso di comune accordo di provarci, andando per gradi ma
prima vorremmo sapere cosa ne pensate voi due. - concluse infine mia
madre con tono preoccupato, spaziando lo sguardo tra me e Bella . Fu
lei la prima a rispondere : -Per me va bene, purché voi
siate
felici; alla fine i genitori siete voi non noi. Spero che funzioni, non
dovete preoccuparvi di noi e perdere questa opportunità per
essere felici. - notò un luccichio nei suoi occhi mentre
dice
queste parole, e non sono stata l'unica a notarlo, credo che dire
queste parole le abbia fatto male visto i suoi problemi di cuore; forse
è solo questo il problema io non posso capirli
perché non
ci sono mai passata a differenza loro.
Ora tutti stavano guardando me aspettando il mio verdetto finale. - Va
bene provateci, ma vi avviso che se non funziona non sono intenzionata
a partire .- concludo finendo per sorridere alla vista delle faccie
rilassate di tutti. - A un solo patto però - dico
interrompendo
i due piccioncini che stavano iniziando a trombare un'altra volta;
- Bella verrà con me la prossima settimana a New
York -
dico e tutto sembra fermarsi.
I volti interrogativi di tutti mi fissano e così inizio a
spiegare cercando di anticipare le loro domande: - La prossima
settimana faccio finalmente diciotto anni e vorrei festeggiare in
grande stile a New York e non in questo buco di paese, però
voglio che lei venga con me. Ormai è come una sorella per
me, e
se continuerete di questo passo lo diventerà a tutti gli
effetti, e inoltre ho bisogno di aiuto per preparare e così
non
resterà sola a deprimersi, e voi potrete fare i piccioncini
senza noi tra i piedi. - Spiego cercando di fare passare in secondo
piano l'affetto che ho inevitabilmente espresso con questa frase.
- D'accordo ma quando torna Bella è in punizione, quindi
goditi
questi giorni di libertà che per un mese non potrai uscire
di
casa. - dice Charlie con finta voce burbera, sono sicura che non dice
sul serio, lo fa solo per fare il duro con mia madre. Alla fine on era
andata così male potevo accettare che mia madre stesse con
Charlie e in più avevo persino trovato un'accordo per New
York.
Questa giornata è iniziata nel peggiore dei modi ma finita
in uno dei migliori immaginabili.
Note autore:
Scusate
se è passato tutto questo tempo per questo capitolo,
ma non è stato facile renderlo minimamente accettabile. Come
vedete quì la famigliola felice decide un compromesso. Una
cosa che ricordo per chi ha perso il conto dei giorni, in questo
capitolo è Lunedì.
Ora mi sento gentile e voglio offrirvi un piccolo spoiler del prossimo
capitolo : RECENSITEE!!!
SPAZIO
PUBBLICITà: Ho iniziato in
collaborazione
con un'amica una storia sul fandom di Harry Potter, non so chi di voi
sia interessato ma vi prego di passare anche solo per dare un'occhiata.
Vi lascio la presentazione così sapete di cosa si tratta :
●Contro
le orme del passato● - Ultimo
capitolo
Vi siete mai chiesti cosa successe dopo la prima guerra magica? Cosa
successe ai figli dei nostri eroi? Noi si, e abbiamo cercato di
scrivere come noi vediamo questo periodo, con una storia d'amore fuori
dal comune, per l'appunto contro le orme del passato.
Niente è come sembra in questa storia, la famiglia potrebbe
rivelarsi poco importante confrontata al vero amore.
Il vero amore supera ogni ostacolo e questa storia ne è la
prova!!
[ Autore: ines_chicca
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [
Personaggi: Nuovo personaggio ]
[ Pubblicata: 20/06/11 ] [ Aggiornata: 26/06/11 ] [ Note: What if? ] [
In corso ]
[ Categoria: Libri
> Harry
Potter ] [ Contesto: Nuova generazione ] [ Leggi le 1
recensioni ]
Capitolo 37
Leggete
sotto!!! Capitolo 37 Pov Bella Dopo
la conversazione siamo andati a casa mia per lasciarli festeggiare
come meglio credono, inoltre Mal mi deve ancora raccontare del suo
appuntamento e io sono curiosissima di sapere com'è andata,
oltre ad essere ovviamente preoccupata per il grande punto
interrogativo che è ancora Pete. Ma con mia somma sorpresa
davanti a casa mia c'era ferma una macchina rossa dall'aria vecchia
anche se mantenuta bene. Appoggiato ad essa ci stava Jacob Black, era
così concentrato che non si era nemmeno accorto della nostra
presenza, così mi avvicinai e gli passai la mano davanti
agli
occhi; si riprese dai suoi pensieri e mi guardo per un paio di secondi.
-Ciao Bells, come va?- mi salutò lui stringendomi in
un'abbraccio delicato nonostante la sua mole;- ehi cugino esisto anche
io - interviene Mal prima di riuscire a parlare dandogli dei pugni
nella schiena che lo fanno ridere. - Lo so mostriciattolo, ma stavo
prima salutando Bella, daltronde è per lei che sono
quì
mica per te - risponde divertito Jake staccandosi da me e guardando
entrambe, Mal gli fa una linguaccia a cui lui risponde e finalmente mi
decido a parlare anche io. - Tutto bene, ma che ve ne pare se entriamo
dentro, ho un po' freddo - dico io iniziando ad incamminarmi verso la
porta. Dopo essere entrati tutti inziamo a parlare del
più e del meno fino a quando il mio cellulare non suona.
Lascio gli altri due a parlare e rispondo, è Alice: - Bella
domani verrai a casa mia perchè Esme e Carslile ti vogliono
vedere. Ti passo a prendere alle cinque - dice per poi chiudere senza
darmi il tempo di rispondere. Poso il telefono e mi risiedo nel divano
con gli altri, non sapendo della sorpresa che mi aspetta domani.
*********************************
Stavo uscendo
dalla classe
di letteratura e vengo subito affiancata da Mal e Angie, ed
è parlando del più e del meno con loro che arrivo
al parcheggio; non avevo ancora avuto il tempo di recuperare la mia
auto, quindi anche oggi sarei tornata con Mal. Mi dispiaceva veramente
darle questo affizzio anche se lei non si lamentava mai; era veramente
cambiata dagli inizi. Appena arrivate al parcheggio ancora pieno di
macchine, una in particolare mi colpì, la volvo di Edward
era posteggiata proprio davanti a noi ; davanti ad essa c'era lui con
il suo solito mezzo sorriso, splendido come sempre che non sembrava
aspettare che me. Non era possibile, avrei già dovuto stare
con lui oggi pomeriggio, non volevo nessun'anticipo: era già
abbastanza difficile controllarsi dal saltargli addosso a casa sua,
figuriamoci in macchina. - Certo che quello lì non si
arrende facilmente - commenta seccata Mal, - secondo me è
meglio se vai con lui, così te lo togli dai piedi - continua
Angie, - dovrò già vederlo oggi pomeriggio a casa
Cullen, anche nel ritorno no! - Esclamo per rispondere ad entrambe,
così continuò la mia strada per arrivare alla
macchina di Mal, che guardacaso è proprio posteggiata
lì accanto, e apro lo sportello; ma vengo fermata
da una mano ghiacciata e delicata che mi blocca il polso per impedirmi
di aprire la portiera. Quel minimo contatto mi invade l'intero braccio
di scariche, ha dell'incredibile che ogni nostro minimo sfioramento mi
provochi questo. Cerco di riprendere lucidità prima di
restare
fregata in qualche trabocchetto;
- Bella, posso avere l'onore di accompagnarti a casa? - mi dice lui con
il suo tono sensuale e vellutato a cui è quasi impossibile
dire di no. Ma malgrado questo scuoto la testa, mi libero il braccio e
salgo velocemente in macchina seguita da Mal che parte subito facendo
rombare il motore della sua macchina.
Quando mi giro quello che resta di lui è solo un'espressione
delusa e un braccio a mezz'aria fermo dove fino a pochi attimi prima
c'era il mio polso.
*********************************
Quando
suonò
Alice per venirmi a prendere avevo appena finito di prepararmi, avevo
deciso di cambiarmi, per una volta sarei sembrata almeno un po' meno
sciatta del solito in confronto alla loro inumana perfezione.
Avevo chiesto pure aiuto a Mal per questo scopo
e dopo
avermi prestato qualcosa mi ha truccato leggermente, devo dire che alla
fine il risultato mi piace; Mal è convinta che lo avessi
fatto
per Edward, ma non mentivo quando dicevo che lo stavo facendo per
sentirmi più a mio agio. Quando salì in macchina
l'occhiata soddisfatta di Alice mi rincuorò molto, almeno
non si
sarebbe lamentata del mio abbigliamento tutto il tempo. Parlando del
più e del meno arrivammo a casa Cullen in meno di 5 minuti,
e
dopo aver posato la macchina in garage, stranamente c'era qualche
macchina in più, ci avviammo fino al salone dove l'intera
famiglia mi attendeva accompagnata dalle due bionde del locale e da una
ragazza con un berretto di lana in testa.
Il primo a parlare è Carslile che fa le presentazioni: Irina,
è la ragazza con il berretto di lana e Kate
e Tanya
invece sono
quelle della festa. Loro sono le "cugine" di Denali, e a detta di Kate
sono venute quì per spezzare la monotonia e fare visita ai
Cullen, secondo me sono venute solo per rovinarmi la vita. Almeno ora
so il nome della mia rivale, infatti la ragazza che ha baciato Edward
in discoteca, si chiama Tanya; ed ovviamente non ci sono paragoni tra
me e lei, è assolutamente bellissima, con un fisico
statuario e
slanciato e un viso di una bellezza glaciale e spaventosa. - E tu chi
saresti? - chiede Tanya, davvero molto simpatica commento fra me e me,
ma non ho nemmeno il tempo di parlare che Alice interviene, - lei
è Bella, ed è come una sorella per me quindi
attenta a
come ti comporti - esclama con voce minacciosa ; - come ti permetti? -
risponde lei rabbiosa. Io cerco di intervenire ma anche stavolta vengo
interrotta, da Edward stavolta, - non credi che dovresti stare zitta?
Ricorda che se non fosse per Carslile in questo momento ti troveresti
senza un braccio. - sibila minaccioso, non capisco niente, e sopratutto
non capisco queste reazioni così rabbiose contro quelli che
loro
definiscono parenti. La discussione continua ma a voce così
bassa che non riesco nemmeno a sentire cosa sta succedendo e quindi
prima che inizino a lottare tra loro decido di intervenire anche io. -
Vi ricordo che sono ancora quì - dico con voce calma,
malgrado
mi inizino a preoccupare i ringhi che sento; ma non mi sarei di certo
aspettata che a rispondermi sarebbe stata Tanya : - zitta puttanella -
disse con astio puro. E fu l'inizio della fine, i tre iniziarono a
lottare, Esme mi era comparsa davanti e mi ha portato in cucina mentre
tutti cercavano di interrompere il litigio prima che qualcuno si
facesse male sul serio.
Nemmeno cinque minuti che ero in quella casa e avevo già
combinato un casino.
Nota
autore: Eccomi
quì, scusate per il ritardo ma ho avuto un repentino calo
di ispirazione; per farmi perdonare il capitolo è
più
lungo del solito e spero che vi piaccia. Come vedete ho
adottato la tecnica di parlare solo dei momenti
più importanti, se no questo capitolo sarebbe stato eterno o
spezzetato in almeno 3 parti.
Attendo i vostri
commenti sperando che siano numerosi ;D
Avviso: Ho deciso di
postare una nuova storia, è un'originale e spero
che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il
link e la trama:
Skyscraper
dreams
New York una delle città più famose e
globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi
di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e
disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova
"famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana
dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di
trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale
casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi
catapultata nel mondo della superficialità e delle
apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire
la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a
leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica
pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il
suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life
] [ Capitoli: 1 ]
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [
In corso ]
[ Categoria: Storie
originali > Romantico
] [ Leggi le 0
recensioni ]
Spero che vi
piaccia e ci facciate un salto ;D Baci :* iNes <3
SPAZIO
PUBBLICITà: Ho iniziato in
collaborazione
con un'amica una storia sul fandom di Harry Potter, non so chi di voi
sia interessato ma vi prego di passare anche solo per dare un'occhiata.
Vi lascio la presentazione così sapete di cosa si tratta :
●Contro
le orme del passato● - Ultimo
capitolo
Vi siete mai chiesti cosa successe dopo la prima guerra magica? Cosa
successe ai figli dei nostri eroi? Noi si, e abbiamo cercato di
scrivere come noi vediamo questo periodo, con una storia d'amore fuori
dal comune, per l'appunto contro le orme del passato.
Niente è come sembra in questa storia, la famiglia potrebbe
rivelarsi poco importante confrontata al vero amore.
Il vero amore supera ogni ostacolo e questa storia ne è la
prova!!
[ Autore: ines_chicca
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [
Personaggi: Nuovo personaggio ]
[ Pubblicata: 20/06/11 ] [ Aggiornata: 26/06/11 ] [ Note: What if? ] [
In corso ]
[ Categoria: Libri
> Harry
Potter ] [ Contesto: Nuova generazione ] [ Leggi le 1
recensioni ]
Capitolo 38
Capitolo 38
Pov Bella
- Quanto mi sei mancata cara - disse Esme
prima di avvolgermi in un
caloroso abbraccio, risposi senza pensarci due volte, ne avevo bisogno
dopo la scena di poco prima. - mi dispiace - dissi con un filo di voce
staccandomi lentamente da quella che ho sempre considerato la
mia
seconda madre. - di cosa tesoro? - mi chiede apprensiva, sedendosi
nello sgabello dell'isola della cucina; - per quello che sta succedendo
di là - dico sedendomi accanto a lei. - Non è
colpa tua,
sono loro che stanno reagendo così, tu non centri niente -
dice
cingendomi la spalla con un braccio con fare materno. - Da quando mi
conoscete non faccio che crearvi problemi uno dopo l'altro - dico
mesta, - tu hai migliorato le nostre vite, non peggiorato; ricordatelo
sempre - dice prima di alzarsi invitandomi a fare altrettanto, - sembra
che di là abbiano finito - io mi alzo e le sorrido, e
seguendola
torno in salone.
Erano riusciti a separarli anche se continuavano a guardarsi con astio,
Carslile si avvicinò chiedendomi scusa per lo spettacolo a
cui
mi avevano fatto assistere, anche Edward ed Alice si scusarono mentre
Tanya rispose in tutt'altro modo: - non chiederò mai scusa
per
qualcosa che non ho fatto, e se proprio vuoi saperlo credo proprio che
te ne dovresti andare; questo non è il tuo mondo e forse
è meglio che torni a casa tua. -, - Tanya ora basta, non ti
permetto di comportarti in questo modo in casa mia; quindi sei pregata
di andartene subito. E non provare a tornare prima di aver chiesto
scusa a tutti. - rispose con autorità Esme lasciando di
stucco tutti, lei sbuffo ed uscì imbufalita, pochi secondi
dopo
si sentì un rombo di una macchina che andò a poco
a poco
a scemare. Era finita per ora.
- Vorrei scusarmi per il comportamento di mia sorella, è
sempre
così quando qualcosa non le va giù, vedrete che
le
passerà - parlò per la prima volta Irina che fino
ad ora era rimasta in disparte.
*********************************
Passai il resto del pomeriggio serenamente, ho avuto la
possibilità di conoscere le altre due sorelle Denali, e devo
dire con mia somma sorpresa che sono davvero simpatiche ognuna a modo
suo: Kate era solare ed espansiva mentre la sorella era più
chiusa ma comunque gentile e attenta. Ho avuto pure modo di parlare con
Jasper che si sentiva ancora in colpa per ciò che
è
successo al mio diciottesimo compleanno, e fortunatamente sono riuscita
a convincerlo che lui non centrava, e che se proprio dovevamo incolpare
qualcuno era tutta colpa di Edward. Con quest'ultimo avevo
passato pochissimo tempo, infatti si tenne in disparte quasi tutta la
serata.
Erano già le otto passate ed era ora di tornare, ma non ebbi
nemmeno il tempo di cercare Alice che mi raggiunse Edward dicendomi che
mi riaccompagnava lui perché Alice era con Jasper. Dopo
circa
dieci minuti riuscì a convincermi così andai in
garage e
salì nella Volvo.
Dopo qualche minuto di silenzio si decise a parlare: - ti andrebbe
domani di uscire con me? - mi chiese così piano che quasi
non lo
sentivo, io sgrano gli occhi e mi giro subito verso di lui, non ha la
solita aria sicura di sempre, ma è comunque bellissimo; devo
smetterla di imbambolarmi a guardarlo. - E questa da dove ti
è
uscita? - chiedo quasi urlando, lui si gira un attimo verso di me per
poi riconcentrarsi sulla strada, ma ho il tempo di intravedere un
guizzo di dispiacere nel suo sguardo - non stavo scherzando quando ti
ho
detto che non mi sarei arreso, e uscire mi sembrava un bel modo per
cominciare. - dice evitando il mio sguardo; non so cosa rispondere,
alla fine mi sta solo chiedendo di uscire potrei anche accettare, la
mia mente pensa no mentre il mio cuore ed il mio corpo decidono di
aprire comunque bocca per dire un solo monosillabo che potrebbe
cambiare la mia vita: si.
*********************************
-
COME TI E' PASSATO PER LA
TESTA DI
DIRGLI DI SI - urlò Mal tanto forte da spaccarmi i
timpani, avevo appena finito di raccontargli ciò che era
successo in quella macchina, e ora mi sarei dovuta sopportare i suoi
urli e rimproveri. Avevamo palestra e come sempre dopo esserci cambiate
eravamo sedute sugli scalini della palestra a parlare, oggi Angie non
era potuta venire quindi non avrei avuto nemmeno il suo supporto. - non
lo so nemmeno io, ho pensato che una chance alla fine glie la dovevo. -
dissi cercando di essere convincente, sarebbe stato difficile da
spiegare ciò che mi aveva portato a quella scelta, non
è
una cosa che ho deciso ma piuttosto qualcosa dettato dai miei
sentimenti per lui. Non sono più sicura di niente, ma se
c'è una cosa che so è che voglio che la questione
con
Edward si risolva al più presto, non voglio rimpiangere per
tutta la vita questo momento chiedendomi cosa sarebbe successo se
avessi detto di si, anche per questo avevo deciso di andare.
Prenderò quel che mi viene.
Lei sospirò e guardandomi negli
occhi mi fece la domanda a cui non avrei mai voluto rispondere: - lo
ami ancora? - era inutile mentire, certo che si.
Note
Allora intanto mi scuso per il ritardo ma ho sempre meno tempo.
Non so a chi interessa ma ho deciso che a partire dall'anno prossimo mi
sono posta l'obbiettivo di postare almeno una volta a settimana salvo
imprevisti. Ma non fidatevi troppo sono solo bei propositi xD
Questo capitolo è un po' di passaggio anche per far capire
un
po' come stanno andando le cose, personalmente non ne sono
particolarmente soddisfatta ma non riesco proprio a fare di meglio,
spero che i prossimi mi vengano un po' meglio.
Un'altra cosa che ci tengo a dirvi e che stiamo arrivando
vicini
alla fine di questa storia, o almeno sono ancora decisa se farla finire
in un punto e scrivere un sequel o continuare quì. Mi
farebbe
piacere sapere cosa preferireste voi visto che sarete voi a leggere.
Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e
spero
che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il
link e la trama:
Skyscraper
dreams
New York una delle città più famose e
globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi
di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e
disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova
"famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana
dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di
trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale
casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi
catapultata nel mondo della superficialità e delle
apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire
la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a
leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica
pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il
suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life
] [ Capitoli: 1 ]
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [
In corso ]
[ Categoria: Storie
originali > Romantico
] [ Leggi le 0
recensioni ]
Spero che vi piaccia e ci facciate un salto ;D
Bene credo che per oggi vi abbia stressato abbastanza ;D
Baci :* iNes <3
Capitolo 39Capitolo 39 Pov Bella Mi
stavo pentendo sempre di più della mia decisione, oggi
pomeriggio sarei dovuta essere schiava di Alice e Mal, come
se
non sarebbe bastata solo Alice. Sono state inutili tutte le mie
proteste, per me ci sarei andata vestita normale non dovevo mica andare
ad un matrinomio; ma è stato tutto inutile. Spero che almeno
useranno dei miei vestiti, ho paura di cosa potrebbe proporre Alice. Dovevo ancora
dirlo a Charlie, e non sapevo come fare senza che
anticipasse la punizione e anche se faticavo ad ammetterlo a me stessa
non volevo rinunciare a questa opportunità di chiarire.
Rimandare peggiorerebbe solo la situazione, e non voglio perdere questa
opportunità di chiarimento e pentirmene per il resto della
mia vita. Non voglio rimpiangere niente, se poi andrà male
intanto io ci avrò provato. Sentì
la serratura scattare e iniziai a prepararmi per parlare
con mio padre, che pergiunta era sicuramente ancora arrabbiato per la
questione di Port Angeles; dovevo stare attenta a quello dicevo o anche
il viaggio a New York sarebbe saltato e Mal me l'avrebbe fatta pagare
cara. Ero rimasta shoccata come tutti gli altri quando lo aveva detto,
visto anche che non me ne aveva mai accennato prima, però
dopo lo stupore iniziale sono stata felice; lei mi ha fatto capire cosa
significa veramente l'amicizia. - Bells che fai lì impalata?
- mi chiese mio padre appena
arrivato in salotto, io alzai lo sguardo e solo dopo un po'
capiì, ero ancora in piedi davanti al divano. -
Papà
vorrei parlarti - dico cercando di dimostrare una
tranquillità
che non possedevo per niente, lui si sedette e un po' sospettoso
iniziò a parlare: - che cosa hai combinato stavolta? -
chiede
emettendo un sospiro subito dopo, - niente sta tranquillo - dico
cercando di tranquilizzarlo - credo che ti debba delle scuse per il mio
comportamento, non so cosa mi sia preso - continuo poi, vedo dispiacere
nel suo viso e non so a cosa attribuirlo; sono solo sicura di averlo
deluso. Pov Charlie Appena mi aveva
detto che mi voleva parlare mi sono proprio
preoccupato, mentre voleva solo scusarsi per la sbronza ed il furto,
non che sia poco, ma rispetto ai miei presentimenti apocalittici
è acqua fresca. - Non importa, sei giovane è
normale che
commetti qualche sciocchezza, l'importante è capire gli
errori e
non ricommetterli - dico tranquillamente, mi dispiace che si senta
così in colpa; scommetto che in questo momento sta
pensando di
avermi deluso, ma non lo ha fatto, ha solo iniziato a vivere la sua
giovane età come deve; anche se preferirei che in futuro non
ricapiti nulla del genere, solo per questo ho deciso di punirla.
- Questo ovviamente non vuol dire che non ti
punirò - . Lei annuisce in risposta, c'è
un'ultima cosa che
voglio dirle: - Sei sicura di voler andare a New York? - chiedo
sperando in una risposta negativa, daltronde non ho ancora sentito la
sua opinione in riguardo, ho acconsentito al suddetto viaggio solo per
Ramona, me ne aveva già parlato prima che arrivassero loro;
mi ha convinto lei, se no non avrei mai detto di si. - Certo che si,
non vedo cosa ci sia di male -
mi risponde quasi subito, - Bella New York è grande e non ci
sei
nemmeno mai stata, è normale che sia preoccupato - , -
Papà, Mal ci ha abitato per 16 anni credi che ci potremmo
perdere? - chiede, il problema è proprio che non mi fido di
lei
ma non posso dirglielo alla fine sta solo andando in vacanza con
un'amica, non a Los Angeles con Edward, non posso proprio
lamentarmi, sopratutto visto che
questa amica è la figlia della mia nuova ragazza, come suona
bene ragazza, e quindi è meglio che chiudiamo questo
discorso
prima di lasciarmi scappare qualcosa di troppo. - Bene se è
tutto io vado a cambiarmi che non mi sono nemmeno tolto l'uniforme -
dico iniziando ad alzarmi, ma vengo fermato dalle sue parole: -
veramente no, c'è un'ultima cosa che vorrei dirti - disse
con
voce flebile, ecco era troppo bello ora arriva la disgrazia. Io la
invito a continuare con un cenno della testa, - ecco stasera
uscirò con Edward - dice a voce così bassa che
quasi non
la sentivo, e avrei preferito non sentirla. - Tu non ci vai! - esclamo
quasi urlando, - non puoi impedirmelo - dice battagliera, - ho 18 anni
e posso uscire con chi voglio, non mi sembra che io ti abbia messo il
bastone tra le ruote quando ho scoperto di te e Ramona - continua
sempre con lo stesso tono. - E' diverso, lei non mi ha lasciato e fatto
soffrire e poi ritornata come se nulla fosse; non puoi continuare a
vederlo come se non fosse successo niente - stavo esagerando, lo so, ma
non posso permettere che quello la riduca un'altra volta in quella
condizione; dovrà passare sul mio cadavere - papà
stai
esagerando, è solo un'uscita non dobbiamo mica sposarci; non
mi
farò prendere in giro voglio solo provare a dargli un'altra
chance - il suo ragionamento non fa una grinza se non fosse per il
fatto che non è oggettiva nella valutazione, devo fare in
modo di impedirglielo.
Stavo per parlare quando improvvisamente suonò il
campanello, mi
alzai sbuffando ed andai ad aprire. E' Mal
che arriva sempre nel momento
sbagliato, se ora la faccio entrare non avrò
più il
tempo per non farla andare. - Disturbo? - chiede iniziando ad entrare,
stavo per dire si quando vedo Ramona
che armeggia con l'ombrello che
non riesce a chiudere; mi avvicino subito a lei, e dopo aver chiuso
l'ombrello ci scambiamo un tenero bacio fregandocene dei mormorii di
assenzo e dissenzo che sentiamo nel sottofondo. Sono sempre
più
convinta che lei sia l'amore della mia vita.
Note autore: Allora
spero di riuscire a postare entro la mezzanotte perchè ho
appena deciso che d'ora in poi posterò ogni sabato :D Voglio
proprio vedere fino a quanto dura questo mio proposito xD, comunque
passiamo a parlare del capitolo.. Questo
capitolo non è un granche me lo dico da sola, è
solo un capitolo di passaggio ed è anche breve, ma mi
serviva ad introdurre il prossimo capitolo. Spero
che questo capitolo venga recensito a differenza del precedente, anche
se credo la cosa fosse data dal periodo natalizio e al poco tempo di
quei giorni. Mi
raccomando recensite in tanti anche solo per dirmi se vi piace o al
contrario vi fa proprio schifo xD
Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e
spero
che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il
link e la trama:
Skyscraper
dreams
New York una delle città più famose e
globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi
di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e
disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova
"famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana
dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di
trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale
casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi
catapultata nel mondo della superficialità e delle
apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire
la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a
leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica
pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il
suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life
] [ Capitoli: 1 ]
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [
In corso ]
[ Categoria: Storie
originali > Romantico
] [ Leggi le 0
recensioni ]
Capitolo 40
Capitolo 40
Pov Bella
- Mi sta venendo il diabete, sono troppo sdolcinati -
afferma disgustata Mal,
alla vista dei nostri genitori baciarsi;
io non ero dello stesso parere : - ma dai sono
così carini, si vede che si amano - dico io, lei mi guarda
male e poi ci accomodiamo nel divano; - ma è proprio
necessario? - chiedo riferendomi alla preparazione per uscire, - ma
certo ci vuoi andare vestita come tuo solito? - mi chiede quasi
scandalizzata, come se stessi andando alla serata degli oscar in
pigiama. Ma non mi perdo d'animo e provo con un'ultimo
tentativo, - perchè no, alla fine è un semplice
appuntamento, non il primo appuntamento. Insomma non sarà
una novità, non c'è bisogno di chissà
quale preparazione, un paio di jeans e una maglietta magari carina ma
niente di più - nel frattempo i due sono tornati dal loro
momento di tenerezza e sono quì, e anche loro esprimono il
loro parere, mio padre ovviamente è dalla mia parte: non
vorrebbe nemmeno che andassi figuriamoci vestirmi in modo appariscente.
Se pure Ramona
si sarebbe messa dalla mia parte avrei vinto, ma non
ebbe il tempo di parlare che suonarono alla porta. Andai ad aprire e
trovai Alice
entrare seguita da Jasper che portava varie valigie,
beautycase e una borsa di un vestito; - Jasper cos'è tutta
quella roba - chiedo anche se sto inziando a farmi un'idea, - Mi sta
aiutando a portare un paio di cose e dopo rimarrà per darci
una mano, saliamo? - dice iniziando a salire le scale, io mi giro verso
gli altri e vedo che non sono l'unica ad essere rimasta sbalordita,
salgo anche io seguita da Mal e andiamo entrambe nella mia stanza.
Mi mandano subito a farmi la doccia malgrado l'abbia già
fatta stamattina e appena entro trovo almeno 5 bottiglie di prodotti
sicuramente portati quì da Alice; dopo mezz'ora circa esco
mi avvolgo nell'accappatoio visto che non ho altro e mi avvio in
camera, e quello che vedo mi sciocca.
In nemmeno mezz'ora la mia stanza era stata completamente stravolta, i
mobili erano stati tutti addossati ad un'unico muro, mentre dall'altra
parte era rimasto solo uno specchio, la scrivania dove erano appoggiati
un paio di beautycase e un piccolo specchio ed una poltrona. - Che cosa
sta succedendo quì? - chiedo e fu Mal a rispondere, -
Jasper ci ha dato una mano, così verrà
senz'altro meglio - dice tutta felice, - e dov'è ora? Non
ditemi che lo avete cacciato dopo che lo avete usato come facchino e
addetto ai traslochi - e guardo Alice stupefatta, - certo che no, in
questo momento è sotto perchè non sei ancora
vestita, ma dopo salirà pure lui, abbiamo bisogno di
qualcuno che ti distrae - dice spingendomi vicino all'armadio
dov'è appesa una custodia di un vestito.
La aprò e quello che vedo non mi piace per niente, troppo
elegante e sfarzoso per l'occasione; - non metterò mai
questo coso per un semplice appuntamento, è inopportuno -
sbraito richiudendo subito la zip, - Ma Bella secondo te mio fratello
ti porterà in un posto qualunque? Sai com'è
fatto. - dice Alice iniziando ad uscire da una valigia l'intimo. -
Bhè allora puoi pure tornartene a casa e
avvisare Edward che non c'è bisogno che si scomodi - dico
sedendomi sul letto, - e dai smettila, vedrai che andrà
tutto bene e che non te ne pentirai, ma ora muoviamoci che siamo
già in ritardo nella tabella di marcia. - E dopo
queste parole iniziò il mio incubo.
Ero
pronta finalmente, dopo
circa due ore di preparazione, alla fine hanno vinto in tutto per
tutto, mi hanno persino costretto a non indossare il reggiseno a causa
della scollatura; mi consolo dicendo che almeno non ho dovuto indossare
il perizoma, anche perchè sarebbe stato un fastidio inutile.
Ora dovevo solo scendere le scale senza inciampare visto i tacchi che
mi avevano costretto ad indossare; mio padre ovviamente non
è per
niente soddisfatto dicendo che avevano esagerato, mentre Ramona dice
che sto benissimo. Dopo pochi minuti suonarono alla porta,
aprì
Charlie e dopo un sonoro grugnito fece entrare Edward, lui era
bellissimo ovviamente, elegante nel suo completo elegante al punto
giusto; e quando spostò il suo sguardo su di me venni
ripagata
di tutte le ore passate nelle grinfie di quelle due. Era fermo immobile
a guardarmi con uno sguardo di venerazione e desiderio puro, un po'
imbarazzata per
la sua attenta analisi presi la borsa e il cappotto e mi incamminai
alla porta. - Mi raccomando non tornate tardi, e sopratutto tu prova a
toccarla o a farle del male e te la dovrai vedere con il mio fucile -
disse Charlie rivolto ad Edward, che stranamente non rispose con la sua
solita cordialità ma si affrettò ad uscire dalla
porta.
Lo seguì sperando che Alice avesse ragione, e che sarebbe
andato
veramente tutto bene.
Note
autore: Scusate per il
ritardo, neanche mi ricordo quanto tempo è che non aggiorno,
ma tra la poca voglia, gli impegni ecc.. ho trovato un minuto libero
solo ora. Questo capitolo
è più che altro di passaggio, e non mi piace un
granchè ma aspetto i vostri pareri; a proposito dei vostri
pareri, ho notato che ultimamente l'interesse è un po calato
infatti negli ultimi due capitoli non ho ricevuto neanche una
recensione.. visto che non manca molto mi piacerebbe molto
sapere se la storia continua a piacervi o se questi ultimi capitoli vi
sembrano lenti, così potrei provare a migliorare grazie alle
vostre critiche o ai vostri consigli. Detto questo vi lascio ^^ A
presto ;D Baci :* iNes <3 p.s. vi anticipo
già da ora che il prossimo capitolo non arriverà
presto perchè non è pronto e visto che
è un capitolo importante voglio provare a renderlo
quantomeno accettabile ;D
Avviso:
Ho deciso di postare una nuova storia, è un'originale e
spero
che mi seguirete in tanti anche lì. Di seguito vi riporto il
link e la trama:
Skyscraper
dreams
New York una delle città più famose e
globalizzate del mondo.
Grattacieli, edifici puntati verso l'alto, come le aspettative e i modi
di vivere di chi ci abita. Spesso abitato da gente superficiale e
disposta a tutto per avere ciò che vuole.
L'amore che può nascere ovunque e in ogni circostanza.
Dal testo:
"Questa sera dovrò andare a conoscere la mia nuova
"famiglia" e la nuova casa dove da quì a una settimana
dovrò andare a vivere. Non sono così contenta di
trasferirmi, non che mi dispiaccia poi tanto lasciare la mia attuale
casa ma non sono nemmeno così entusiasta di trovarmi
catapultata nel mondo della superficialità e delle
apparenze. "
Spero che non etichetterete subito la mia storia, voglio provare a dire
la mia e spero che almeno qualcuno sarà interessato a
leggerla. Preparatevi per tanti colpi di scena e una storia realistica
pensata da una ragazza del ventunesimo secolo che cerca di esprimere il
suo punto di vista.
Ora non vi resta che entrare ;D
[ Autore: edbell96
] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life
] [ Capitoli: 1 ]
[ Pubblicata: 17/11/11 ] [ Aggiornata: 17/11/11 ] [ Note: Nessuna ] [
In corso ]
[ Categoria: Storie
originali > Romantico
] [ Leggi le 0
recensioni ]
Capitolo 41
Pov Edward
Ero rimasto stregato da
tanta bellezza, sapevo che mi sarei dovuto preoccupare quando Alice
era partita con Jasper per andare a prepararla, era avvolta in un
bellissimo vestito drappeggiato verde acqua con ricami argentati, Non
capivo più niente, un calore mi saliva dalle gambe e andava
a finire
proprio in mezzo alle suddette mettendo a dura prova il mio
autocontrollo, per fortuna i pantaloni non erano aderenti e non si
è
visto niente. Sopratutto perché se no sarebbe stato davvero
difficile uscire visto i pensieri di Charlie, - Non ci posso
credere, nessuno si è curato del fatto che avessi detto di
no, hanno
giocato bene le loro carte con Ramona. Quel damerino la sta
squadrando da cima a fondo, lo dicevo io che non c'era bisogno di
farla vestire in questo modo, ora non oso immaginare cosa
succederà-.
Un po' lo
capivo, non deve
essere facile per lui questa situazione, dopo tutto il dolore e la
confusione che ho provocato andandomene non potevo mica aspettarmi
che mi accogliesse a braccia aperte, per poi non parlare che non gli
stavo molto simpatico già dalla storia di James.
Ora
eravamo in macchina, in un silenzio teso, forse
avevo davvero sbagliato a chiederle di uscire. - Dove mi stai
portando? - mi chiese all'improvviso, - lo scoprirai quando
arriveremo - dico senza scompormi più di tanto, - ti sbagli
se pensi
che basti una sorpresa a farmi tornare da te - disse allora, mi si
stringe il cuore morto a sentire queste parole, è inutile
negarlo è
ancora arrabbiata con me. Posteggio e scendo, vado subito ad aprirle,
tanto non c'è nessuno e posso permettermi la mia
velocità; le porgo
la mano e contro ogni mia previsione la afferra immediatamente, dopo
che sia scesa dalla macchina si guarda in giro e sorrido
nell'ammirare il suo sorriso estasiato. Mi guardo in giro anche io e
noto che è tutto perfetto dal tavolo alla musica, ma il
luogo non
sarebbe così magico se la collina non si affacciasse in una
meravigliosa cascata. Volevo che tutto fosse perfetto e magico, anche
se sono perfettamente a conoscenza che non basterà per avere
un'altra possibilità. La accompagno alla sedia tenendo
stretta la
sua mano e le porgo il piatto; avevo cucinato personalmente quel
piatto di lasagne e non credevo che cucinare fosse così
difficile
però ho comunque scelto di fare tutto da solo. - Spero che
ti
piacciano, li ho fatti io – dico sistemandole il tovagliolo
sulle
gambe, cosa non facile per il mio autocontrollo. Dopo essermi seduto
al mio posto lei assaggia un quadratino di pasta, osservo
attentamente il suo viso per percepire ogni minima espressione, - non
è male – dice ridacchiando, - fa schifo vero? -
dico togliendole
il piatto davanti e prendendo il piatto di riserva, cotoletta fritta,
avrei potuto scegliere piatti più raffinati ma sarebbero
stati
ancora più difficili da preparare. - Dovresti imparare a
dosare il
sale – dice mentre assaggia pure il secondo, - è
difficile
cucinare per chi non può assaggiare – dico
vedendola mangiare con
gusto, - capisco, comunque questa è molto meglio –
, - menomale
pensavo che ti avrei dovuto portare in qualche ristorante per non
farti morire di fame – ridacchia e mi unisco subito a lei, -
sinceramente avrei preferito un fast food che un ristorante con delle
mini porzioni, almeno in questo sei bravo fai dei piatti strapieni
–
già per paura che non sarebbe bastato credo che ho esagerato
un po'
in quantità ma meglio così visto che la pasta era
immangiabile, - è
meglio così sei magrissima, dovresti mangiare
così abitualmente –
dico indicando il suo corpo realmente dimagrito da quando me ne sono
andato. - Certo così poi divento una balena – dice
infilzando
l'ultima pezzo di cotoletta. E' così affascinante quando
mangia così
concentrata ad assaporare i gusti, per poi non parlare dei movimenti
della bocca mentre mastica; credo che non ci sia cosa che non mi
affascini di lei e questo ne è la conferma. Finita la
cotoletta
prendo dal carrellino in cui ho poggiato i piatti una ciotola di
fragole guarnita con cioccolato fuso e panna. Lei sgrana gli occhi
–
mi vuoi fare diventare una balena? - chiede indicando la ciotola, -
non ingrasserai per un po' di fragole e poi tu mi piaci in ogni caso
– dico risedendomi e appoggiandomi sui gomiti per guardarla
meglio.
Ma quando vedo che non accenna a mangiare le chiedo cosa stia
aspettando, - perché mi guardi? - , - non si risponde ad una
domanda
con un'altra domanda – rispondo accennando ad un sorriso, lei
non
risponde così decido di alzarmi e dopo aver preso una
fragola la
avvicino alle sue labbra aspettando che la addenti. Lei mi guarda
paonazza in viso, - che stai facendo? - , -ti imbocco visto che non
mangi sola – e approfittando del suo stupore avvicino ancora
di più
la fragola finché non la sfiora con le sue labbra, dopo
pochi
secondi schiude finalmente le labbra e addenta il frutto. Non ho mai
visto niente di più sensuale, lei è l'unica a
farmi questo effetto,
l'unica a attrarmi senza neanche sforzarsi, bellissima e sensuale
nella sua innocenza. Continuo così ancora per un po' fino a
che non
decide di averne abbastanza e la faccio alzare per accomodarci alla
panchina che ho fatto montare davanti al precipizio che dà
sulla
cascata. - Credo che il modo migliore di farmi perdonare è
dimostrarti che puoi ancora fidarti di me, per questo ho deciso che
potrai chiedermi tutto ciò che vuoi ; so che hai dei dubbi e
io sono
qui per chiarirli, non voglio che ci siano segreti o fraintendimenti
tra noi. - dico sedendomi accanto a lei.
Pov
Bella
Finalmente
il momento della verità è arrivato, Edward
si è offerto di rispondere ad ogni mia domanda e sembra
disponibile
a dirmi tutto. - Mi dirai tutta la verità senza omissioni
“per il
mio bene” ? - dico marcando platealmente le parole per il mio
bene
con delle virgolette immaginarie, lui annui e così iniziai a
pensare
alla prima domanda da porgergli, - Perché hai preso la
decisione di
lasciarmi in quel bosco? - chiedo guardandolo dritto negli occhi, lui
esita un momento ma poi risponde: - credevo di fare il tuo bene,
credevo che se me ne fossi andato finalmente avresti vissuto una vita
normale senza vampiri in giro, credevo che dopo un po' avresti
dimenticato e saresti tornata felice con qualcuno più adatto
di me
accanto. - dice, mi è sembrato sincero, ma non ho ancora
finito. - E
perché allora sei tornato? - , - Stavo vagando da quando ti
avevo
lasciato, correndo senza meta facendo attenzione semplicemente ad
evitare i centri abitati, ed il mio inconscio mi ha portato nei
paraggi della casa della mia famiglia nei pressi di Toronto e quando
ho visto che Alice era venuta da te non sono riuscito a controllarmi
e sono tornato. Inizialmente non volevo palesarti la mia presenza ma
poi quel Pete era troppo vicino a te e sono scattato, poi dopo averti
rivista non volevo più andarmene. - Quindi era stato un
caso, se lui
fosse tornato nei pressi della sua famiglia prima che Alice partisse
o se Pete non ci avesse provato con me probabilmente ora non sarei
qui a parlare con lui ma in camera mia o insieme a Mal in qualche
festa ad ubriacarmi per cercare di dimenticarlo. Questa rivelazione
mi fece riflettere, il destino ci dà tanto e spesso noi non
apprezziamo quello che abbiamo; ma restando in questo campo ci
sarebbe un'altra cosa che mi tormenta: - Quindi se non sarebbe
successo niente di tutto questo tu non saresti mai tornato? - lo
guardo negli occhi e aspetto con ansia una sua risposta, questa forse
è una delle domande più importanti di tutte
quelle che gli farò
stasera. - Non lo so, ma credo che non sarei riuscito a resistere
ancora a lungo, entro un paio di mesi mi avresti trovato sotto casa
tua a supplicarti di perdonarmi.- dice sorridendomi dolcemente,
quanto è tenero quando mi sorride così, diventa
quasi impossibile
trattenersi dall'abbracciarlo e baciarlo con tutte le mie forze. -
Quando Alice è venuta da me ha detto che è venuta
anche per
proteggermi da una visione che aveva avuto, di cosa si tratta,
nessuno me ne ha poi parlato successivamente – lui si adombra
leggermente ma non perde tempo a rispondermi : - Era Victoria, voleva
provare a attaccarti – dice stringendo i pugni
così tanto che le
nocche sono ancora più bianche del solito, - non ho ancora
capito il
suo piano, Alice non ha avuto più visioni su di lei da
quando è
venuta qui, sembrerebbe che si sia messa l'anima in pace ma
conoscendo Victoria starà solo aspettando il momento giusto
per
colpire – dice preoccupato prendendomi la mano, ha visto che
mi
sono incupita anche io non gli sfugge mai niente, è sempre
così
attento e protettivo verso di me; riguardo a Victoria non posso
negare di essere spaventata, ma non solo per me ma anche per tutti
quelli che mi stanno accanto: Charlie, Mal, Angela, Ramona, Jacob, i
Cullen, Edward. Sopratutto questi ultimi due che cercheranno come
sempre di proteggermi e saranno costantemente in pericolo per colpa
mia.
Questa
serata mi sta stupendo sempre di più per i suoi
risvolti positivi, specialmente per quello che riguarda le evoluzioni
nella nostra relazione, non c'è mai stato questo rapporto
sereno e
sincero tra di noi, c'è sempre stato qualcosa a rovinarlo
che sia un
segreto od un omissione mia o sua. Ed è per questo che
cercherò di
aprirmi con lui come lui sta facendo con me, ma ci sono ancora delle
cose che non mi tornano.
-
E per quanto riguarda Pete? E' un vampiro vero? -
chiedo preoccupata per l'incolumità della mia amica; - Pete
è
ancora un grande punto interrogativo, è un vampiro ma
c'è qualcosa
che non va in lui, qualcosa che non mi torna; anche nella sua mente,
all'inizio non me ne ero accorto ma poi ho capito che c'era qualcosa
che mi schermava, in un certo senso i suoi pensieri, come se io
sentissi solo i pensieri che decide lui. La cosa sarebbe normale se
fosse semplicemente come Alice che pensa ad altro pur di nascondermi
qualcosa che non vuole che io scopra, mentre in questo caso io sento
altro ma capisco che in quell'esatto momento sta pensando in un'altra
parte del cervello a tutt'altro; come se ci fosse una parte del suo
cervello che posso sentire e un'altra che mi è negata. -
Sapevo che
c'era qualcosa che non andava con Pete, ma non credevo fosse
così
grave, comunque avrei avuto tempo per preoccuparmi di lui ora c'era
un altro grande interrogativo che mi girava in testa in cerca di
spiegazioni. - Sei mai stato con Tanya? - chiedo a bruciapelo
guardandolo dritto negli occhi, lui per niente stupito da questa
domanda mi risponde convinto : - No, e mai succederà, Tanya
ci prova
da quando ancora non ti conoscevo e non è riuscita a destare
la mia
attenzione nemmeno allora, non succederà di certo ora. - Mi
lascio
scappare un sospiro di sollievo e lui mi guarda divertito, - ma se
non c'è mai stato niente perché ti ha baciato? -
chiedo, ma lui per
sua fortuna trova una risposta anche a questo mio dubbio, -
perché
ha visto che mi ero avvicinata a te e ha scambiato il mio interesse
per te con una voglia di sesso e quindi ha cercato di baciarmi
convinta che non l'avrei rifiutata, sbagliandosi di grosso tra
l'altro. Comunque se ti può consolare subito dopo che te ne
sei
andata gli ho dato uno schiaffo – dice ridacchiando, io mi
unisco a
lui avvicinandomi di più e lui non perde tempo per
abbracciarmi
delicatamente; io mi rilasso tra le sue braccia. Ormai ho deciso di
perdonarlo, ha dimostrato di meritarsi la mia fiducia rispondendo
sinceramente alle mie domande, e poi è inutile girarci
intorno non
riesco più a stargli lontano, spero solo di non sbagliarmi e
di fare
la scelta giusta.
-
Edward prometti che se rinizierò a fidarmi di te tu
non te ne andrai mai più ?- sussurro flebilmente
stringendomi di più
a lui, - certo che si amore, sei tutta la mia vita, non
riuscirò mai
più ad andarmene – mi dice prendendo il mio viso
nelle mani. Ho
una voglia matta di baciarlo, sto cercando nella mia mente i motivi
per non farlo, ma stranamente non ne trovo quindi decido
semplicemente di seguire il mio cuore e vedere dove mi porta questa
scelta.
Avvicino
lentamente il mio viso al suo fino ad azzerare
del tutto le distanze, è bellissimo risentire le sue labbra
fredde
adattarsi perfettamente alle mie, è il nostro primo bacio
cosciente
da quando è tornato e non potrebbe essere più
perfetto. Mi aggrappo
ai suoi capelli e mi stringo di più a lui, il bacio che era
cominciato come un semplice sfioramento di labbra si intensifica
sempre di più e mi aspetto che lui si stacchi da un momento
all'altro ma questo non succede, così decido di osare di
più e fare
una cosa che ho sempre desiderato fare ma che non ho mai fatto per
paura di una sua reazione. Dischiudo leggermente le labbra e assaggio
delicatamente le sue labbra con la mia lingua, ha un sapore
paradisiaco così suo; lui si irrigidisce un secondo per poi
continuare a baciarmi schiudendo leggermente le labbra e facendo
così
passare la mia lingua. E' teso riesco a sentirlo, ha paura che mi
possa ferire con i suoi denti ma malgrado tutto mi lascia fare, io
felice come una pasqua passo la mia lingua ovunque, facendo ben
attenzione a tenerla lontana dai suoi denti, e appena incontra la sua
iniziano a vorticare e ad incontrarsi in una danza tutta loro. Dopo
un po' mi stacco in debito d'ossigeno appoggiando la mia fronte
contro la sua, non ho mai provato niente di simile. Non che i baci
che ci scambiavamo in passato fossero da buttare, ma non avevo mai
provato sensazioni così forti. Aprì finalmente
gli occhi e mi persi
nel suo lago d'ambra che non era mai stato così liquido, il
suo
corpo esprimeva felicità da tutti i pori; la esprimeva il
suo
sorriso estatico, la esprimevano le sue braccia che continuavano a
stringermi carezzandomi piano la pelle nuda delle braccia. Ora che ci
facevo caso durante il bacio avevo inconsciamente cambiato posizione,
ora ero seduta su di lui vicinissima al suo petto aggrappata ai suoi
capelli con le mani ed il vestito già corto di suo era
salito
ulteriormente lasciando scoperta molta più pelle di quella
che
dovrebbe. Credo che se ne sia accorto anche lui perché
quando ho
riportato gli occhi su di lui aveva gli occhi infuocati di passione,
per questo cercai di sollevarmi e di rimettermi al mio posto
composta. - Mi spieghi per quale assurdo motivo non l'abbiamo fatto
prima? - chiedo ridacchiando mentre cerco di sistemarmi il vestito,
purtroppo la voce mi è uscita molto più roca di
quanto volessi, ma
credo sia normale dopo un bacio del genere. - Non ne ho la
più
pallida idea, forse perché sono un'idiota? - risponde
unendosi a me.
- Comunque credo che il bacio di prima volesse significare che mi hai
perdonato, giusto? - dice passando un braccio dietro la mia schiena e
accostandomi di più a lui, io mi lascio andare al suo corpo
mentre
penso a cosa rispondergli, non vorrei dirgli di no, però non
me la
sento di far tornare tutto come prima subito quindi opto per un
compromesso , - diciamo che sei in prova, cioè stiamo
insieme ma
appena sgarri finisce tutto – questa è la scelta
migliore, un
breve periodo di prova per vedere come va; - e quando finirà
questo
periodo di prova? - , - beh non saprei, direi fino al mio viaggio a
New York – rispondo godendomi le sue carezze che
all'improvviso si
arrestano al termine della mia frase, - quale viaggio? - chiede
spaesato facendomi voltare il viso verso il suo in modo da poter
incontrare i miei occhi, io lo guardo stupita, - Alice non te ne ha
parlato? - lui scuote la testa aspettando ulteriori spiegazioni, -
Questo week-end vado con Mal a New York per il suo compleanno, lo
vuole festeggiare lì e mi ha chiesto di andare con lei - . -
Non
voglio stare altro tempo lontano da te proprio ora che ci siamo
ritrovati – afferma piano stringendomi di più
contro di lui, - mi
dispiace è già tutto deciso, anche
perché se no la mia punizione
inizierebbe con effetto immediato, almeno così abbiamo
qualche
giorno di assoluta libertà - , - Quale punizione? Mi sa
proprio che
devi raccontarmi un bel po' di cose – e lo faccio gli
racconto
praticamente tutto quello che è successo da quando se ne
è andato
ad ora saltando i momenti di solitudine ovviamente, non volevo
rattristirlo. Ed è stato bellissimo, è stato
bellissimo quando mi
rimproverava per il mio comportamento immaturo quando mi ubriacavo,
è
stato bellissimo quando ridevamo insieme delle pazzie di Mal o dei
litigi tra Mal e Angie su cose futili, è stato bellissimo
persino
quando lui si ingelosiva dei miei “rapporti”
passati perché era
troppo tenero quando mi chiedeva di ripetergli innumerevoli volte che
ero sua e che amo solo lui, ma è stato bellissimo sopratutto
per il
livello di complicità a cui eravamo arrivati, a cui mai
eravamo
arrivati neanche in passato. Mi ricordo ancora quando in macchina con
lui pensavo che non sarebbe mai tornato tutto come prima, ed
è un
bene perché ora il nostro rapporto è molto
più intenso, più
felice e più unito di prima.
Note
Allora
finalmente torno a postare, ho dovuto tagliare quì
il capitolo perchè se no veniva troppo lungo. Spero che
questo appuntamento vi piaccia, a me soddisfa abbastanza , forse
è la prima volta che un capitolo mi piace come l'ho scritto
xD
Comunque
vorrei tanto sapere cosa ne pensate voi, ho notato un notevole calo di
recensioni e spero che sia una cosa momentanea e che si recuperi al
più presto. Se non vi piace più la storia o
pensate che la sto facendo troppo lunga basta dirlo e
cercherò di migliorare seguendo i vostri consigli :D
Detto
questo vi lascio, spero che vi piaccia ;D Il prossimo capitolo visto
che è già pronto non arriverà troppo
tardi ma sicuramente dopo il periodo di pasqua.
Senza
rendercene conto si erano già fatte le due
passate, così decidemmo di tornare a casa. Appena salii in
macchina
però iniziai a pensare che fuori da quel pezzo di paradiso
in cui
eravamo stati fino ad ora sarebbe stato molto più difficile
far
durare il nostro rapporto cercando di non schiantarsi nei numerosi
ostacoli, spero con tutto il cuore che ce la faremo e che non
finirà
tutto un'altra volta. Uno in particolare mi impauriva in questo
momento: mio padre.
-
Che cos'hai ? - mi chiede improvvisamente
risvegliandomi dai miei pensieri pessimistici, stavo per rispondere
niente, ma decido che come lui è stato sincero con me voglio
esserlo
anche io con lui quindi mi affretto a rispondere: - Sono preoccupata
di cosa potrebbe succedere ora, se la nostra relazione
riuscirà a
sopravvivere o si schianterà presto in uno dei tanti
ostacoli
disseminati per la strada. In particolare stavo pensando a mio padre,
sono preoccupata di come reagirà, non voglio litigare con
lui ma
nemmeno rinunciare a te o essere costretta a nascondermi - dico
sospirando e appoggiando la testa sulla sua spalla, lui prende la mia
mano e la appoggia sotto la sua nella leva del cambio mentre mi
rassicura, - sta tranquilla ce la faremo, so che tuo padre mi odia,
non gli ero simpatico prima figuriamoci ora dopo tutto il male che ti
ho fatto – cerco di interromperlo ma non mi dà il
tempo di dire
niente – credo che prima o poi se ne farà una
ragione e che
accetterà questa relazione, noi dobbiamo solo evitare
scontri
diretti fino a quel momento. E poi a me preoccupa di più che
tu
passi un week-end sola con Mal, ascoltando i tuoi racconti delle
feste a cui sei stata ho paura della gente che potrai attirare a New
York – dice ridacchiando, ma io non sto ridendo, sta per caso
insinuando che crede che lo tradirei col primo che passa? - Non ti
fidi di me? Credi che andrei con il primo sconosciuto incontrato ad
una festa? - dico alterata, - no, certo che no. So che non lo faresti
mai ma sono comunque geloso non ci posso fare niente e poi non puoi
neanche immaginare la mia paura che prima o poi tu incontri un
ragazzo umano di cui ti innamori e ti scordi di me- , - io non mi
innamorerò di nessuno che non sei tu, per
l'eternità – gli dico
guardandolo dritto in viso, lui si gira appena verso di me e dandomi
un bacio sulla fronte sussurra quello che mi sembra sia un “
lo
spero tanto amore mio”.
Arrivati
davanti casa prendo la pochette e infilo il
cappotto, per quanto la serata non sia eccessivamente fresca
accaldata dalla macchina la temperatura di Forks alle due e mezza di
notte è un po' troppo bassa per il vestito che ho indosso.
Mi giro
verso Edward – sali da me stanotte? - chiedo debolmente
lasciandogli un casto bacio a fior di labbra, lui annuisce –
prima
però devo passare da casa, giusto il tempo di posare la
macchina e
di mettere qualcosa di più comodo -. Io mi allontano
lentamente e mi
avvio verso la porta di casa facendo attenzione a fare piano per non
svegliare Charlie, ma non ce n'è bisogno visto che lui
è seduto nel
divano del salone rigido come una statua ad aspettare il mio ritorno.
- Cosa fai alzato a quest'ora? Credevo che passassi la notte con
Ramona – dico togliendomi le scarpe in modo da far finalmente
respirare i piedi, - infatti, ma ero così teso che non
riuscivo a
dormire e sono tornato qui ad aspettarti, dobbiamo parlare –
afferma deciso, un po' mi preoccupa e i brutti presentimenti del
ritorno a casa tornano a galla infastidendo la mia serenità.
- Come
mai sei tornata così tardi? - , - Abbiamo parlato molto e
non ci
siamo resi conto dell'orario - , - siete tornati insieme? - chiede
esitante come se preferirebbe non conoscere la risposta a questa
domanda, - ci stiamo provando – e quel punto non ci ha visto
più
dalla rabbia. - Come sei potuta tornare da lui dopo tutto quello che
ti ha fatto passare, come sei potuta tornare da lui come se non ti ha
quasi ucciso il dolore della sua partenza - , - abbiamo chiarito
tutto, mi ha dimostrato che di lui ci si può fidare e poi lo
amo e
voglio provarci, non voglio vivere una vita di rimpianti; se mi sto
sbagliando ne pagherò le conseguenze ma non
passerò il resto della
mia vita a chiedermi: cosa sarebbe successo se gli avessi dato una
chance ?– lui rimane ammutolito dalla mia risposta, -
buonanotte
papà – dico salendo le scale e avviandomi verso il
bagno per
struccarmi e liberare i capelli che erano ancora raccolti
nell'acconciatura che mi aveva fatto oggi pomeriggio Alice. Mi dirigo
quindi in camera per prendere il pigiama ed il beauty case,
fortunatamente Alice e Jasper prima di andarsene avevano ripristinato
la mia stanza. Quando tornai dal bagno trovai ad attendermi Edward
sdraiato nel letto, mi buttai subito tra le sue braccia e gli
raccontai di ciò che era accaduto con mio padre.
Alla
fine del racconto la sua faccia era tesa, capì
subito cosa stesse pensando in questo momento; sicuramente si stava
chiedendo se avessi cambiato idea dopo le parole di mio padre, decido
così di dissipare i suoi dubbi. - Non ti preoccupare
– dico
stringendomi di più al suo petto e alzando il viso verso i
suoi
splendidi occhi dorati – non cambierò idea, non
riuscirei a
lasciarti proprio ora che abbiamo risolto tutto – e non stavo
mentendo per rassicurarlo, non sarei mai riuscita a dirgli addio,
sopratutto ora che abbiamo un rapporto così complice e
sereno. Per
rendere più chiaro il concetto mi avvicino alle sue labbra e
ci
baciamo con passione, la sua lingua vortica insieme alla mia e
finalmente lo sento partecipe nei nostri baci. Certo per lui
è
ancora difficile e sento tutti i suoi muscoli tesi nel tentativo di
controllarsi, e sento anche la sua delicatezza e prudenza a vagare
nella mia bocca, ma allo stesso tempo sento anche il suo
coinvolgimento, quel coinvolgimento che in passato era mancato e che
mi aveva più volte fatto dubitare del suo interesse fisico
per me. A
proposito di interesse fisico mi torna in mente una cosa che avevo
precedentemente accantonato e mi allontano scoppiando a ridere come
una matta, rendendomi conto troppo tardi di averlo fatto troppo forte
così dopo pochi secondi mio padre apre la porta della mia
stanza
trovandomi seduta da sola nel piccolo letto della mia stanza mentre
rido fino a quasi farmi venire le lacrime agli occhi. Lui mi guarda
stranito e io cerco di riprendermi da questo improvviso attacco di
risa per non farlo preoccupare troppo. - Perché ridevi? -
chiede mio
padre appena il mio respiro torna normale, non posso di certo dirgli
il vero motivo, quindi cerco di inventarmi qualcosa al più
presto
restando il più vaga possibile, - stavo pensando ad una cosa
divertente – lui mi guarda non convintissimo da questa
risposta
così mi affretto ad aggiungere – credo che sia
meglio che andiamo
entrambi a dormire, devi essere stanchissimo, buonanotte
papà –
dico mettendomi sotto le coperte attendendo che mio padre esca e che
Edward rientri, dopo pochi secondi lo vedo rientrare dalla finestra e
alzo il copriletto invitandolo a sdraiarsi vicino a me; lui parve
titubare qualche secondo per poi accomodarsi cercando comunque di
stare lontano dal mio corpo per non congelarmi con la sua pelle. Io
incurante mi avvicino e lo abbraccio poggiando il mio viso sulla
t-shirt che ha messo prima di venire. - Non sapevo che i miei baci ti
divertissero tanto, dovrei offendermi signorina – disse lui
ridacchiando, - non è stato il tuo bacio a divertirmi tanto,
non che
i tuoi baci non mi piacciono, ma a causare quelle risate è
stato un
altro pensiero – dico maliziosa, non sono mai stata
così
provocante e sicura di me ma la consapevolezza del suo desiderio
è
un dolce balsamo per la mia scarsa autostima. - E qual'era questo
pensiero così esilarante? - chiede, io fingo di pensare se
dirglielo
o no e poi rivelo l'arcano. Tutto quel pensare che Edward non mi
aveva mai dimostrato il suo desiderio mi portarono a pensare a quando
io mi disperavo nella camera d'albergo perché pensavo che
non mi
voleva mentre Alice rimaneva scandalizzata per quello che aveva fatto
Edward, detta così la cosa non sembra molto divertente ma in
quel
momento l'ho trovato esilarante. Quando finii di raccontarlo ad
Edward lui era visibilmente imbarazzato e credo che se avesse potuto
sarebbe arrossito, mi affrettai a tranquillizzarlo : - eii, non devi
vergognarti, è una cosa naturale per te e non devi
vergognarti di
desiderarmi – e detto questo mi riavvicino a quelle labbra
tentatrici, sono così morbide e delicate che starei giorni
interi a
baciarlo. Dopo un po' mi stacco in debito d'ossigeno – dormi
ora,
mi ritroverai qui domattina – e cullata dalla melodia della
sua
voce mentre mi canta la mia ninna nanna cado tra le braccia di
Morfeo.
Note autore:
So
che vi ho fatto aspettare un po' troppo visto che il capitolo era
già pronto ma ho avuto poco tempo, inoltre le poche
recensioni non mi invogliavano a fare velocemente, quindi se il
prossimo lo volete presto RECENSITE!!!!
Bene
detto questo spero che il capitolo vi piaccia, malgrado sia la parte
finale del precedente è un po' di passaggio ma ho deciso di
dividerlo lo stesso.
QUESITO:
Secondo voi Bella ha fatto bene a perdonare Edward?
Per il banner un grazie enorme aBetrayed_89che ha
fatto questo fantastico lavoro
Capitolo
43
Pov Bella
Sentivo
dei rumori disurbare il mio sonno, un suono
intermittente che suonava ogni 2 secondi circa; solo quando sentii il
rumore della porta d'ingresso aprirsi capii che era il campanello,
incurante di chiunque stesse parlando sotto con mio padre tornai a
dormire troppo assonnata per capire anche solo che giorno fosse oggi.
Dopo un po' un'improvviso dolore alla guancia mi ridiede
lucidità,
aprì lentamente gli occhi tastando il letto, scattai seduta
guardando il posto vuoto accanto a me con le lacrime agli occhi,
sicuramente era stato tutto un sogno. – dormi ora,
mi ritroverai
qui domattina – Lo
avevo sognato o era successo veramente e mi aveva mentito? Dopo un
po' mi accorsi che qualcosa stonava, sentivo una voce in sottofondo
che cresceva sempre di più di intensità : Bella..
Bella. Bella!
BELLA!!! . Mi girai e trovai Mal a guardarmi infuriata, era lei che
mi chiamava e sicuramente era stata lei a farmi male alla guancia,
cosa ci faceva Mal in camera mia ? Che ore erano? Sempre in un
silenzio assoluto mi girai verso il comodino per vedere che ore erano
e quasi non mi cascava la mascella a terra quando scoprì che
erano
le sei del mattino. Cosa ci faceva Mal in camera mia alle sei del
mattino? Perchè mi aveva svegliato con uno schiaffo e con
numerose
urla alle sei del mattino??
Tante
domande a cui avrei preteso una risposta immediatamente direttamente
da lei.- SI PUO' SAPERE
COSA SEI VENUTA A FARE QUÌ? E SOPRATUTTO PERCHÈ
DIAVOLO MI HAI
SVEGLIATO COSÌ PRESTO??? - urlai con tutta la voce che
possiedevo
appena sveglia, non troppa in realtà, infastidita al massimo
da
questa situazione che oltre ad avermi buttato giù dal letto
così
presto aveva pure costretto Edward ad andare via prima che mi
svegliassi per non farsi vedere da Mal, o almeno speravo che fosse
questo il motivo; le ipotesi pensate prima di venire a conoscenza
della presenza di Mal si facevano sentire come massi troppo pesanti
che schiacciavano la mia felicità opprimendola con kili e
kili di
tristezza.
- Che
domande, sono venuta perchè mi devi raccontare come
è andata ieri
sera! Visto che ieri sera non mi hai chiamato sono venuta per farmi
raccontare tutto prima di andare a scuola, lì non avremmo
avuto
molto tempo. Guarda ho portato pure due caffè e la
colazione, spero
che ti piaccia il cornetto alla nutella – dice infine
mostrandomi
due bicchieri e una busta che doveva contenere la colazione, aveva
parlato come una macchinetta, così veloce che quasi non
capivo cosa
volesse dirmi, di certo il mio sonno non aiutava. Decisi di prendere
il bicchiere e bere il caffè tutto d'un sorso malgrado di
solito non
lo apprezzassi molto, ma me ne pentiì subito dopo, il
caffè era
amaro oltre che bollente e per poco non sputai tutto sul copriletto.
- Si può sapere perchè hai preso il
caffè amaro? - chiesi con le
lacrime agli occhi per il calore eccessivo, - non sapevo come lo
prendevi e ho pensato che se te lo prendevo amaro in caso avresti
potuto mettere lo zucchero o un po' di latte per ovviare, ma tu non
mi hai nemmeno dato il tempo di dirtelo – ok non faceva una
piega,
- per la prossima volta sappi che prendo il caffè solo in
caso di
troppa stanchezza e solo ed esclusivamente macchiato - , - d'accordo
ma ora passiamo al motivo della mia visita – dice sedendosi
nel
letto accanto a me prendendo il suo caffè e iniziando a
berlo, io mi
sistemai meglio contro la testata del letto e prendendo il sacchetto
con i cornetti ne presi uno addentandolo facendo attenzione a non
sporcare nulla. - Allora raccontami tutto quello che è
successo ieri
– disse lei iniziando anche lei a mangiare, mentre le
raccontavo
tutto omettendo stranezze vampiresche ovviamente.
-Quindi
siete tornati insieme, sono felice per te, magari finalmente penserai
di più a goderti la vita e non dovrò
più stare attenta che non
tenti il suicidio, credo che dovremmo festeggiare – qualcosa
non mi
tornavo, per quanto sapessi quanto mi volesse bene anche se non me lo
aveva mai detto e quindi aveva un senso che fosse felice per me, lei
odiava Edward e non aveva neanche fatto un'insulto, una battutina o
un'affermazione di quanto la vita di coppia fosse asfissiante. - Cosa
mi nascondi? - lei arrossì, o mio dio, se era arrivata ad
arrossire
sicuramente era più grave del previsto. Lei non si
imbarazzava mai a
differenza della sottoscritta e non era arrossita neanche quando mi
aveva raccontato di quando aveva detto a sua madre di non essere
più vergine, quindi mi
chiedo cosa la porti ad imbarazzarsi ora, - Se te lo dico prometti di
non dirlo a nessuno e sopratutto di non deridermi? - mi dice
visibilmente turbata, non è da lei, io annuisco e aspetto di
sapere
cosa sia successo per turbarla tanto.
Pov
Mal
Quella
mattina mi ero svegliata prestissimo, e dopo essermi preparata e aver
preso la colazione in un bar nel “centro” della
città, se così
si poteva chiamare una strada rettilinea con qualche negozio di prima
necessità, e sono andata da Bella per svegliarla e sapere
come era
andata. Era vero che ero curiosa di sapere cosa fosse successo ma
inconsciamente ero andata da lei anche perchè avevo bisogno
di
confidarmi con qualcuno delle nuove rivelazioni che avevo avuto ieri
sera. Ero rimasta a casa contro ogni mia abitudine e non so se
è
stato un'errore visto il tempo libero e le conseguenze, infatti avevo
finalmente realizzato e ammesso a me stessa che mi ero veramente
innamorata di Pete e questo mi spaventava e affascinava allo stesso
tempo. Mi affascinava perchè non avevo mai provato delle
sensazioni
simili, non avevo mai provato dei sentimenti e mi attraeva
irrimediabilmente come una nuova collezione Loubotin aquistata in
anteprima, senza aver prima visto i modelli. C'era il fascino del
mistero e di sensazioni mai provate che promettevano meraviglie,
però
allo stesso momento c'era pure la paura. La paura che quella
collezione si rivelì un falso o semplicemente deludente,
c'era tutta
la paura di soffrire, di avere aspettative troppo alte o di prendere
un'abbaglio. Per la prima volta in vita mia raccontai tutto quello
che mi passava per la testa ad una persona, alla mia migliore amica,
come ogni altra ragazza in questo momento. L'amicizia in fondo
è
anche una valvola di sfogo, un vero amico è quella persona
che si
sorbisce tutti i tuoi sfoghi, i tuoi comportamenti insensati e li
accetta forse anche più di te stessa, che non ti fa
mai notare
che gli stai facendo un mazzo così con tutti i tuoi problemi
e che
ti vuole bene lo stesso e non ti tradirebbe mai.
Bella
alla fine della mia “confessione” mi
abbracciò senza dirmi
niente, - ti voglio bene – le dissi per la prima volta, dissi
quelle parole sentite sinceramente dal cuore sicura che qualunque
cosa sarebbe successa avrei comunque avuto il suo sostegno, - ti
voglio bene anch'io – e lei avrebbe avuto il mio.
Note Autore Allora
intanto devo scusarmi per l'immenso ritardo non ricordo più
neanche quando ho postato l'ultima volta e quindi chiedo umilmente
perdono a quelle poche lettrici che continuano a seguirmi. Detto
questo parliamo un po' di questo capitolo, ho voluto mettere un momento
tra amiche perchè non sopporto che nel libro originale i
rapporti di amicizia siano trascurati al massimo.. inoltre Mal
finalmente si sta aprendo anche lei all'amore ma starà
facendo la cosa giusta? Vi
prometto che per il prossimo capitolo non dovrete aspettare
così tanto, anche se non è ancora pronto..
Per il banner un grazie enorme aBetrayed_89che ha
fatto questo fantastico lavoro
Capitolo
44
Pov
Mal
Dopo
un po' ci staccammo dall'abbraccio, si stava facendo tardi
così nel
frattempo che lei andasse in bagno a farsi una doccia e sistemarsi io
mi occupai del suo abbigliamento
che oggi avevo l'onore di scegliere.
Almeno non sarebbe andata a scuola con i suoi soliti vestiti penosi,
sapevo già che non sarebbe stato facile farglieli accettare
come non
sarebbe stato facile convivere con la consapevolezza di essermi
innamorata. Ma ero felice una volta tanto e volevo godermi la
giornata, per quanto lo si possa fare dovendo andare a scuola, e
pensare positivo. Appena Bella vide i vestiti mi guardava con uno
sguardo pietoso cercando di convincermi a mettere qualcos'altro,
ovviamente non ci riuscì e io la convinsi anche usando il
mio asso
nella manica – vedrai che vestita così Edward non
potrà toglierti
gli occhi di dosso per tutta la giornata – a quelle parole si
addolcì come un' agnellino e anche se un po' riluttante si
convinse.
Quando
Bella ebbe finito di prepararsi scendemmo sotto, suo padre se ne era
già andato e uscendo per andare alla mia macchina notai la
macchina
di Edward. - Non se ne parla lei viene con me. - dissi avviandomi verso
la mia macchina tirando Bella che era rimasta un po' frastornata dalla
visione del suo ragazzo, forse è un po' crudele non farla
stare
un po' con lui ma avevo bisogno della mia migliore amica adesso.
Pov
Edward
È
ufficiale. Odio Mal.
Avevo
capito che non gli stessi proprio simpatico ma addirittura impedirmi di
stare con lei, per non parlare di quei fantastici vestiti che le ha
fatto indossare -che ne
sai che non è stata Bella a decidere cosa indossare?- perchè
lei non è così, perfetto ora mi metto pure a
rispondere
alle voci del mio cervello. Vabbè meglio questo che pensare
a
cosa suscita Bella in me; non che fosse colpa dei vestiti, certo quelli
amplificano il desiderio che provo già normalmente per la
mia
tenera umana. La cosa più assurda è che non si
accorge di
quanto riesce ad essere sensuale senza neanche provarci a differenza di
tutte le sue coetanee. Purtroppo non sono l'unico a pensare questo, e
inizio a prepararmi a ciò che dovrò affrontare a
scuola.
Per
distrarmi do un'occhiata alla mente di Mal per vedere di cosa stanno
parlando, ed è solo in quel momento che mi accorgo di una
nota
stonata nei pensieri di Mal, si è innamorata
Non
solo rende la mia donna ancora più desiderabile
del solito,
inoltre vuole pure impedirmi di stare con lei? - Non ne vedo il motivo
- dico avvicinandomi a lei per salutarla ma lei la tira senza neanche
ascoltare e non dandole il tempo di rispondermi. Salgo in macchina
cercando di restare calmo e non pensare a lei , era così
sexy e
al momento stesso così innocente e io non ho potuto nemmeno
salutarla come si deve. Solo in quel momento mi rendo conto dei
pensieri di Mal, non può essere vero. Questa non ci voleva,
ora
capisco perchè volesse stare con lei e un po' la capisco non
deve essere facile per lei affrontare questa sua nuova situazione; dai
suoi pensieri intuisco che non si sarebbe mai aspettata una cosa del
genere, vabbè alla fine l'amore è una cosa
improvvisa neanche io mi
sarei mai aspettato di provare un sentimento tanto forte e
totalizzante. La cosa che mi preoccupa di più è
il soggetto, Pete non è
una persona molto raccomandabile, non l'ho ancora inquadrato per
bene.
Ed
è mentre mi riprometto di indagare di più su di
lui che arriviamo
finalmente a scuola dove potrò finalmente stringere a me
Bella.
Pov Bella
Arrivammo a scuola in meno di dieci minuti, erano stati inutili le
mie suppliche di andare piano, sembra proprio che tutte le persone
destinate a darmi un passaggio non conoscessero i limiti di
velocità.
Scesa dalla macchina mi affiancai subito ad Edward, che nel frattempo
era già arrivato ovviamente, e mi parve di
vivere un deja-vù tutti si girarono verso di me, mi
sembrò di
rivivere la prima volta che Edward mi aveva dato un passaggio o
quando ero tornata a scuola dopo la perdita di Edward. A quel
pensiero mi strinsi di più a lui, camminammo fino al solito
gruppetto; c'erano tutti i Cullen, Jessica, Lauren, Angela e tutti i
ragazzi. Appena ci fermammo fui stritolata dall'abbraccio di Emmet,
era la prima volta che ci rividevamo e ricambiai felice l'abbraccio,
quando si stacco salutai tutti gli altri. L'argomento del giorno era
la festa che voleva organizzare Alice per festeggiare il loro ritorno,
fortunatamente non era possibile farla durante questa settimana
quindi visto che dalla settimana prossima sarei stata in punizione
non avrei potuto parteciparvi. Mentre lei e Mal organizzavano nei
minimi dettagli io chiaccheravo con Angela e l'aggiornavo delle
ultime novità mentre Edward veniva preso di mira dalle
battutine di
Emmet, dopo poco suonò la campana e mi diressi serena verso
l'aula
accompagnata dalla mia strana famiglia sovrannaturale e non. Stava
andando tutto benissimo, fin troppo bene.
La
mia prima lezione del giorno è trigonometria è
sfortunatamente non la divido con nessuno, ma anche se dovrei stare
attenta per cercare di capire qualcosa visto l'imminente compito non
riesco a non pensare a cosa mi ha detto Mal stamattina. Sono contenta
che si sia aperta ai sentimenti finalmente ma non sono tanto sicura che
Pete sia una scelta giusta per lei, secondo Edward nasconde qualcosa e
inoltre non mi ha fatto una buona impressiona fin da subito. Non mi
accorgo neanche della campanella per quanto sono immersa nei miei
pensieri e quando sento una mano che si poggia nella mia spalla salto
in aria, - Scusa non volevo spaventarti ma ho visto che non uscivi e
sono entrato a controllare che andasse tutto bene - dice Edward
avvicinandosi al mio viso, capisco subito dove vuole arrivare e azzero
la distanza tra i nostri visi. Approfondiamo subito il bacio e
allacciandogli le braccia al collo mi aggrappo a lui in modo da
sollevarmi ed evitargli di stare piegato, ma lui mi lascia senza parole
prendendomi in braccio facendomi arpionare le mie gambe attorno ai suoi
fianchi, il bacio aumenta sempre di più di
intensità e
sento le sue mani scendere dalla schiena sempre più
giù.
Quando resto in debito d'ossigeno si stacca senza però
lasciarmi
andare, io imbarazzata arrossisco e cerco di staccarmi - non ti
staccare, resta così - dice lui stringendomi sempre di
più, - Edward potrebbe entrare qualcuno da un momento
all'altro
- ribatto io nascondendo il mio viso nella sua spalla, non vorrei
veramente staccarmi da lui ma farmi beccare da qualcuno in queste
condizioni sarebbe troppo imbarazzante e già mi si
imporporano
le guance al solo pensiero. Lui capendo subito il mio disagio mi lascia
andare anche se riluttante e allacciando la sua mano alla mia mi porta
fuori visto che la prossima lezione è già
iniziata da un
pezzo, siamo nel parcheggio e prendendomi tra le braccia mi
porta
nel bosco alla sua velocità approfittando di non essere
visto da
nessuno. - Dove mi porti - gli chiedo stringendomi di più a
lui,
- voglio stare un po' solo con te, considerando che tra meno di una
settimana parti credo che sia giusto -
Note
Autore
Come al solito mi scuso per l'esorbitante
ritardo ma tra il poco tempo e la mancanza di ispirazione non ho potuto
fare altrimenti, al momento sono colta da un'improvviso
eccesso di
ispirazione quindi corro subito a continuare a scrivere il prossimo
capitolo ;)
Come al solito i nostri due piccioncini sono sempre
sulla stessa lunghezza d'onda e nel prossimo capitolo potranno
finalmente passare un po' di tempo insieme vi premetto che non
sarà un
capitolo a rating rosso per chi di voi potrebbero pensarlo per quello
dovrete aspettare ancora a lungo, non so ancora esattamente cosa
succederà ma questo posso assicurarvelo.
Un'altra cosa e poi
prometto che mi tolgo dai piedi xD Ho notato che ultimamente la storia
è sempre meno seguita sopratutto l'ultimo capitolo che non
ha avuto
neanche una recensione vi chiedo quindi che se leggete lasciate una
piccola recensione, anche solo che questa storia stà
diventando
monotona o che fa proprio schifo, per me i vostri commenti sono
essenziali per migliorarmi e per invogliarmi a scrivere .
A presto ;D Baci :* iNes <3ri
So che
è davvero tanto che non aggiorno, tanto che quasi non mi
ricordo neanche dove fossi arrivata. Malgrado questo non voglio
abbandonare questa storia che fa un po' parte della mia crescita, ma ho
deciso di crearne solamente una nuova versione che arriverà
a breve. Questa non verrà cancellata sia per rispetto a
tutte le persone che hanno recensito ma anche perchè mi
piace avere una sorta di diario dei miei cambiamenti.
A presto ;D
p.s. nell'attesa per chi è interessato può andare
a leggere la mia nuova storia che potete trovare quì.