Sottopelle

di Salucadula
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** L'inizio della fine? ***
Capitolo 4: *** scambio ***
Capitolo 5: *** Niente panico ***
Capitolo 6: *** soffiata ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Una ciocca di capelli corvini sfuggì all’elaborata acconciatura, scalfendo quella sua aristocratica imperturbabilità. Pansy Parkinson gettò uno sguardo annoiato alla specchiera lignea finemente intarsiata nell’angolo della stanza. Perfezione riflessa: la sfumatura blu delle sue iridi era contornata da lunghe ciglia nere, le labbra velate da lucidalabbra trasparente, fard leggero per dare colore alla carnagione chiara.Era strizzata in un abito di seta azzurra che le scopriva elegantemente metà schiena senza apparire eccessivamente audace. Una scelta di sua madre.

-Ehi bellezza- una dolce risata ad annunciare l’arrivo di Blaise Zabini, in giacca e cravatta e del suo migliore amico nonché sua, personalissima croce: Draco Malfoy, principe degli Slytherin.

-Che figurini!- ironizzò con un sorriso

- E’ quasi ora..- l’avvisò Malfoy con tono neutro -Ci aspettano Theo, Adrian, Millicent e..Daphne-

Nella stanza si creò in un lampo tensione. Sottopelle.

- Beh…Muoviamoci!- fece Bla, tentando di simulare energica allegria

Lei incrociò i suoi occhi. Grigi. Scuri. Tanto belli da far male..Capaci di incantare, di incantarla.

E pensò a quella che un tempo era la sua migliore amica..Pensò a tutte le notti in cui quello sguardo ipnotico sarebbe stato rivolto a lei...Indegna di tanta bellezza..

Indegna e basta.

Una breve scintilla di rabbia divampò in lei che non poteva sopportare ,davvero, di essere seconda per qualcuno! Aveva un orgoglio ferito Pansy Parkinson e nessuna volontà di darlo a vedere, per questo sorrise, rilassata – Non è il caso di farli aspettare - 

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


cap1 Capitolo 1

Buona lettura, lasciatemi qualche commentino( sono sempre graditi!!!)



L’ attenzione era tutta per loro, gli eredi delle più nobili famiglie Purosangue..

Flash confusi di anonimi reporter immortalavano ogni loro mossa su quel tappeto rosso, steso tra due ali di tavoli occupati da personaggi influenti e carismatici…C’era Caramell, pasciuto, in un completo con tanto di papillon a scacchi che lumava la segretaria con la gonna troppo corta…Rita Skeeter dirigeva l’intero staff della Gazzetta del Profeta urlando contro quell’imbranato del suo assistente che intralciava chiunque, agitato e incerto sulle gambe, sudato e con l’aria di volersi trovare ovunque meno che sotto le sue grinfie!!

Oh miseriaccia! Dovevano proprio finire quegli assurdi stage estivi proposti dalla scuola di Hogwarts..Ne andava della loro credibilità!!

-Come ti chiami, ragazzo?- urlò la giornalista più glamour di tutto il mondo magico sovrastando la sarabanda di caos, agitazione ed emozione che accompagnava l’ingresso in società di quei pivelli!

-N-neville..P-paciock- biascicò il ragazzo, estraendo un block notes per appuntarsi insulti e imperativi di ogni genere..E bravo Paciock, zelante al punto giusto!!

-Fammi un favore…-esordì secca- Lascia stare l’obbiettivo..Si occuperà Larry delle foto..Pensi di farcela a portarmi un paio di sandwich?-sarcastica

Neville annuì, ben lieto di esser stato sollevato da qualunque responsabilità-Torno subito, signora Skeeter- si volatilizzò in zona rinfresco.

Pansy osservava i volti dei presenti, pronta a resistere alla scarica di domande che di lì a poco sarebbero piovute da ogni dove. Era facile sfilare, non era una brutta sensazione avere addosso gli occhi di tutti..La faceva sentire..bene, desiderata, invincibile.

Non era nemmeno impegnativo fingere entusiasmo, le bastava ordinare ai muscoli facciali di produrre un surrogato di sorriso..Nulla di vero, ma piuttosto rassicurante..

Difficilmente un estraneo avrebbe potuto cogliere la differenza tra la sua autentica felicità e quella che simulava magistralmente. Era una delle cose che le aveva insegnato lui: nascondere fragilità ed insicurezza, non mostrare mai di avere nervi scoperti. Mai.

- Non dare agli altri armi per ucciderti oppure non chiederti perché sei agonizzante- gli piaceva ripetere quella frase, compendiava la sua filosofia.

Non gli aveva dato retta..Si era resa vulnerabile, addirittura annullata per lui… Sentendosi viva tra le sue braccia con il suo veleno paradisiaco sulle labbra.

o:p>

E ora lui era lì, con Daphne…Le stringeva possessivamente la vita, ignorando tutto, ignorando lei! Che faccia da schiaffi!!

Del resto Pansy era davvero brava, a far terra bruciata intorno a sé ..Aveva bisogno di bere per resistere a quella serata!

Estranea si ritrovò a rispondere alle domande dell’intervistatrice in un cono d’ombra dell’immenso parco nel maniero dei Nott..

-Signorina Parkinson..E’ emozionata?- Oh fly..Non questo! La ragazza acqua e sapone, probabilmente assunta da poco, desiderosa di mettersi in mostra e di guadagnare la prima pagina con qualche sensazionale scoop.

-Non molto..Ero pronta a tutto questo interesse mediatico, me ne hanno parlato e abbiamo fatto prove generali per mesi- rispose garbata e precisa cercando una faccia amica, qualcuno che la sottraesse a quella tortura..

L’espressione delusa della donna la irritò non poco..

-Beh…Dev’essere comunque una dura responsabilità raccogliere l’eredità della sua famiglia…Voglio dire, se i suoi genitori le proponessero di sposare un Purosangue che farebbe?La sua decisione condizionerebbe il destino della Casata..Sarebbe estremamente rilevante!-squittì

-Suppongo che non si potrà sapere…Fino ad allora- ghignò, sfacciata

-Giusto, giusto- non si arrese la rossa, agitando la matassa di boccoli che le ricadevano scompigliati, fermati da un mollettone di plastica. Sciatta.

-Allora parliamo della tua vita sentimentale. Mi è giunta voce che Malfoy junior abbia preferito la Greengrass- Irritante. Affilava gli artigli.

Perfetto! Punto dolente.

-Sono costretta a correggerla. La verità è che avevo una relazione clandestina da diversi mesi. Con Draco mi sono sempre, mortalmente annoiata…Ero alla ricerca di emozioni forti. Lui l’ha scoperto e sentendosi tradito ha agito di conseguenza-

L’intervistatrice sorrise, quasi…Divertita-E chi sarebbe questo principe azzurro?-

Pansy Parkinson era con le spalle al muro.Prese immediatamente la sua decisione e rispose seria- Harry. Harry Potter-

In quel preciso ed esatto momento si cacciò in un mare di guai…

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Capitolo 3
*** L'inizio della fine? ***


cap-2

Capitolo 2

Ditemi che ne pensate, baci..

Pansy Parkinson abbandonò il contegno regale, lasciandosi cadere sul grande letto della sua stanza. Aveva lanciato una bomba ad orologeria dai possibili effetti devastanti!!

Fu un lampo d’immaginazione: la notizia sui primi giornali e da lì, rimbalzando, di rotocalco in rotocalco..C’era pure qualche possibilità di finire in un laconico trafiletto del Cavillo, di fianco ai Nargilli Schiattosi!!

-Cosa diavolo mi è saltato in mente?!!- sbuffò esasperata..Lo specchio stregato gracchiò un assonnato- Tempi duri in arrivo- e si beccò un’ elegante cuscinata, rabbiosa.

Serviva un piano, efficace per giunta…Peccato che quel piano prevedesse il consenso del diretto interessato, Harry James Potter, alias il Prescelto.

Privet Drive sonnecchiava beata alle prime luci dell’alba, i prati curati con identici, grigi vialetti e la stessa piccola familiare..Blu o nera..Nessun colore sgargiante..Solo avvolgente anonimato.

In una stanza il ragazzo meno anonimo di tutto il mondo magico gettò uno sguardo alla sveglia.

Si stiracchiò disinvolto. Era incredibilmente bello, aveva accettato tutti quei compromessi che rendono socialmente “in”, a partire dall’abbigliamento, per finire con lenti a contatto su quello sguardo intenso di giada, fisico perfetto, abbronzato.

Un insistente picchiettare sul vetro della finestra lo costrinse ad alzarsi…Una dozzina di gufi piovvero dall’esterno portando legata una copia della Gazzetta del Profeta del giorno…

Temendo si trattasse di un attacco di Voldemort, il nostro eroe ne afferrò al volo una per leggere…Che fosse uno scherzo?Decisamente, quel demente di Ron doveva aver progettato tutto per sollevarlo dall’uggia inquietante di quegli sgoccioli estivi…

Edvige tubò teneramente, appollaiandosi sulla sua spalla…

Harry Potter sorrise, divertito e decise di non rispondere a tutte quelle lettere…Se non aveva fatto male i conti, c’era un’alta probabilità di avere a colazione la regina Slytherin!!

Eh sì, si prospettava una giornata interessante!!

                                                ******

Dudley Dursley correva. L’attività fisica era parte essenziale della sua dieta ferrea. Fu lui la prima visione che ebbe Pansy Parkinson materializzandosi in quel lugubre quartiere babbano: una massa informe e lardosa fasciata in una tuta da jogging bianca, col fiatone.

Spalancando gli occhi inorridita, lo chiamò- Ehi tu!-

-Dici a me?- replicò con un vocione da orco e un’aria stordita l’atleta in questione

-Sì, senti..Sto cercando Harry Potter, so che abita da queste parti.Sai per caso dove?-

Il biondo strabuzzò gli occhi- A casa mia.E’ mio cugino-

-Quindi, mi accompagni?- rise la mora

-Sicuro- fece spallucce, più collaborativo del previsto

Le aprì la porta un omaccione ben piantato, con baffoni brizzolati e una silouette da far invidia al figlio.

-Ciao pa’!- lo salutò Dudley presentandola con un semplice- Lei cerca Harry-

Com’è che nessuno si mostrava minimamente sorpreso?

-Sei una delle sua fan?- chiese Vernon Dursley, sogghignando

-Prego?- chiese incredula

- Oh beh, ogni tanto arriva qualche sua spasimante da…Dove arrivate voi e così pensavo..-

-No- Pansy scoppiò a ridere –Sono una sua..conoscente..ecco-rimediò rapida

Da dietro lo zio, sbucò Harry Potter in persona, perfetto, rilassato, sommamente divertito, con un vago sorriso di scherno stampato sulle belle labbra.

-Mi cercavi, Parkinson?- si appoggiò allo stipite della porta fissandola pacificamente

- Sì, Potter, giusto due parole- lo salutò concisa- Non ho intenzione di trattenermi-

Lui rise- Penso che nella mia stanza avremo un po’ di privacy, sicura di non volere un assaggio di uova e bacon?-

Pansy lo fulminò con un’occhiataccia e lo seguì, stranamente mansueta.

Potter si chiuse la porta alle spalle, lasciandosi scivolare supino sul letto. Occhi negli occhi.

Lei si appoggiò all’anta dell’armadio, oscillando su un piede e sull’altro poi prese posto al suo fianco, controllandol’espressione del Gryffindor. ((Doveva. Essere.convincente))

- Quindi hai letto i giornali..Sei aggiornato sulla rassegna stampa come dice Piton, eh?- lo provocò

-Beh..- si tirò a sedere con un ghigno da far invidia a Malfoy- Non ero aggiornato sulla mia love story con te!-

D’accordo ,era chiaro che lui non volesse semplificare le cose. L’aveva in pugno e lo sapeva.

Era necessaria una resa per evitare l’umiliazione pubblica.

-Potter…Io, mi è sfuggito. Me lo ha estorto una giornalista arrivista e senza scrupoli!- si lagnò

-Difficile credere che ti possa sfuggire qualcosa…Dì pure che l’hai fatto per far rodere di gelosia il tuo bello!!- fece una pausa per godersi l’effetto delle sue parole-Quindi dirai a tutti che te lo sei inventato, nulla di grave, tra qualche anno non sarai più additata come mia fidanzata!!- rise sfacciato e arrogante

-Questo non lo farò mai!-ululò la bella Slytherin, sull’orlo dell’isteria

- Come vuoi-lui fece spallucce –Ci penserò io, ma sono disposto ad ascoltare il discorso persuasivo che ti eri preparata!-

 -Qual è il tuo prezzo, Potter?- sbottò esasperata

Il Prescelto sorrise- Chi ti dice che io ne abbia uno?-

-Altrimenti perché avresti accettato di parlarmi?- replicò furba Pansy

-L’ho fatto per inerzia e noia!- sbadigliò lui- Comunque devo ammettere che hai ragione, c’è un prezzo-

Rimasero un istante zitti, lei tesa come una corda di violino, lui provocatorio e bello da far male ..

-Un mese, Parkinson- disse lui risoluto

-Spiegati- replicò lei soave

-Un mese durante il quale Hermione prenderà le tue sembianze, un mese da Grifondoro Parkinson…-

Lei deglutì -Perché?-

-Tu ti salvi la faccia, noi spiamo Malfoy…-le rispose senza mezzi termini –Sei disposta a tanto?-

La Slytherin annuì debolmente.

Fu un patto o anche l’inizio della fine…

o:p>

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Capitolo 4
*** scambio ***


cap 3

scambio

Capitolo short, un pò di transizione..Vi prometto che migliorerò...Grazie mille per le recensioni..

Buona lettura

Hermione Granger era una ragazza pacata, tranquilla, riflessiva, razionale più di quanto fosse umanamente possibile per una comune diciassettenne…Per questo nessuno avrebbe mai sospettato che le urla selvagge provenienti dallo scompartimento numero 15 potessero essere le sue!

-Che hai fatto?!!- e questa volta la Granger non era inviperita con il solito rosso, impegnato a giocare a battaglia navale con Luna Luvegood, ma occhieggiava con ira evidente il moro svaccato sul sedile…

Quello per tutta risposta le dedicò un sorriso accondiscendente- Rilassati, Herm..La Parkinson ci facilita il piano; avrai via libera nel covo delle Serpi per un mese, allora scopriremo se le mie teorie su Malfoy sono fondate!-

La riccioluta si mise letteralmente le mani nei capelli cespugliosi – Malfoy non è un Mangiamorte, quante volte devo ripetertelo, Harry? Voldemort non ha bisogno di pseudo maghi che vanno ancora a scuola! –

Il Prescelto allungò i piedi sul sedile di fronte e con un autocontrollo d’acciaio rispose- Si ritorna sempre allo stesso punto. Avevamo scommesso, ricordi?

-Sì, ma non pensavo avresti agito seriamente!- sbuffò esasperata la strega più intelligente di Hogwarts.. Luna scoppiò a ridere canticchiando un irritante- Affondata!- e sfottendo un abbacchiato Ron, meno portato che negli scacchi magici!

-Lo farai?- le chiese Harry con uno strano tono dolce, approfittando della distrazione

- Ho alternative?- domanda retorica

-Potresti sempre mandarmi al diavolo- constatò lui, divertito e certo della risposta

Hermione scosse il capo e annuì, sospirando affranta

-E’ un sì?-

-Sì, Harry Potter e sappi che sarai in debito con me per l’eternità…-

-‘Mione, ti adoro!- dichiarò lui con leggerezza – Ci affidiamo all’incantesimo di scambio?-(NdA: mia invenzione, adoro sguazzare in qualche licenza..eheh)

-Lo dovremo ripetere tra due settimane- specificò puntuale come sempre. Affidabile,pignola, semplicemente Hermione.

Pansy Parkinson reclinò il capo, espirando una boccata di nicotina. La sua visuale fu invasa dall’entrata in scena dei nobili e giusti Gryffindor: un Potter che induceva in tentazione, in jeans a vita bassa, all star bianche e felpa. Aveva un certo stile il Bambino Sopravvissuto! E la Granger, ostinatamente se stessa.

Potter si accese una sigaretta per ingannare il tempo beccandosi in pieno viso lo sguardo di rimprovero dell’amica..

-Vi prego risparmiatemi questi siparietti di comunicazione non verbale Gryffindor!- disse concisa la spregiudicata Slytherin – Voglio dirti un paio di cose, Granger…-

-Ti ascolto- rispose asciutta l’altra. Harry più le guardava e più trovava la sua intuizione geniale, almeno avrebbe movimentato quell’ultimo anno a Hogwarts!!

 - Già è semplicemente una tortura pensare di dover passare un mese nel tuo corpo, equivale a un chiaro voto di castità… Quindi sappi che avrai sulle spalle la responsabilità della mia reputazione, fai qualunque cosa contro le regole e sbriciolerò in meno di un secondo l’immagine della brava ragazza studiosa, è chiaro?- minacciò Pansy

- Cristallino, Carlin..volevo dire, Parkinson- la provocò Herm – Quali sono le tue regole?-

-Finchè sei me non sedurrai nessuno..Non bacerai Malfoy e cercherai di vestirti decentemente…Ti suggerisco di essere convincente, Blaise è un attento osservatore!-

-Lo stesso vale per te, nessuna storia finchè hai il mio aspetto- ordinò perentoria

Non penso ci sia il pericolo di ricevere avances ad essere in te- ghignò la mora

E sembrava uno scontro fra titani…Schierate una davanti all’altra le due rivali pronunciarono le antiche formule magiche, bacchetta alla mano.

E non era un semplice scambio…di idee…

Harry Potter spalancò gli occhi meravigliato…

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Capitolo 5
*** Niente panico ***


capitolo 4

Niente panico


Questo capitolo mi piace, si entra un pò nel vivo della storia...
Si profila un nuovo pairing o sarà tutto un bluff? Ditemelo voi...
Cercherò di scrivere capitoli più lunghi, già questo è un tentativo...
Baci ai miei fantastici, incommensurabili, strepitosi lettori!!

Hogwarts, dormitorio della Caposcuola Granger

Fango sulla  pelle bagnata. Misto a pioggia. O forse lacrime…

Il riflesso del Marchio nero su di lei, contaminata dal male..

Morsa inestricabile di paura.

Pansy si tirò a sedere di scatto, il volto sudato…Scalza scese dal letto e raggiunse lo specchio del bagno. Si levò la maglietta, osservando l’avambraccio…

Tutto regolare; ricominciò a respirare… La Granger rispose al suo sguardo nello specchio.

Legò i ricci spettinati in una coda alta. Il cuore martellava implacabile.

Quante volte aveva fatto quel sogno? Decisamente troppe, non che credesse a presagi o cose simili, la Divinazione era la scienza inesatta per eccellenza..Eppure sapeva..Sapeva che presto o tardi sarebbe toccato a lei decidere da che parte stare e mai come allora, ricolma di possibilità, con una provvisoria identità, Pansy Parkinson si sentì..Sola.

Sola, ecco…Senza terra sotto i piedi, pericolosamente in bilico.

“ Niente panico” si ripetè Pansy preparandosi ad uscire.. Che vita poteva mai avere la Granger?Scuola, amici, ligia al dovere…Nulla di troppo impegnativo, giusto?

Si era truccata e resa presentabile quando Harry Potter spalancò la porta, facendo irruzione, felice come una pasqua.

- Che hai , Potter?! La piccola Weasley ti ha fatto visita stanotte?- allusiva

- Parkinson, comportati come si deve. In questo mondo parallelo io sono il tuo migliore amico, sfodera il lato affettuoso…Lo dovrai pure avere! Altrimenti fingi!- ghignò sarcastico

- Potter, la tua presenza irritante è sufficiente a rendermi irosa!-

- Controlla gli istinti ancestrali- rise lui osservandola attentamente.

- Che c’è?- chiese allarmata, sotto il suo sguardo

-Niente tacchi. E appunta la spilla da Caposcuola.- le rispose telegrafico

Lei lo trafisse con un’occhiata che di amichevole non aveva nulla- Che ti sei messo in testa, Sfregiato?! Chiariamo subito una cosa: non sei il mio personal stylist!! E quando tutto questo finirà, la pagherai a caro prezzo…Non ti hanno insegnato che noi Serpi sappiamo covare un rancore letale?!-

- Siamo in ritardo- la ignorò lui con aria di superiorità- Ah, dimenticavo: in bocca al lupo!-

Gli giunse alle orecchie qualcosa che assomigliava tremendamente a un- Crepa-

                                                  /////////////

Hermione Granger beveva pacifica il caffè controllando l’orario delle lezioni.

- Che c’è? Sei ansiosa di rivedere la vecchia megera?- le chiese Goyle alludendo alla sua amata McGranitt – Andiamo a fumarci una sigaretta, voglio parlare un po’ con te-

Come, come? Lei ghignò letteralmente. Pansy Parkinson era amica di Gregory Goyle? Avrebbe raccolto così tante informazioni che quella strega si sarebbe ritrovata a implorarla di non distruggerla! Un’occasione per vivere senza regole, un’occasione che stava aspettando da tutta la vita! – Arrivo, ma ho finito le mie- replicò

- A scrocco come al solito!- rise Goyle ed insieme uscirono nel freddo gelido del mattino.

Goyle era dimagrito. A parte questo nessun sostanziale cambiamento, era schivo, taciturno, una di quelle persone che vivevano all’ombra di altre… Patetico!

Herm non nascose l’impazienza- Che c’è?-

- Ricordi quello che ti ho detto alla fine dell’anno scorso?- chiese titubante

Lei annuì…Profumo di segreti.

- Puoi ripetermelo, scusa? Sai, ho avuto altri pensieri per la testa..Draco e Daphne, l’ingresso in società…- Cavolo, le riusciva da Dio il ruolo della smorfiosa piena di sé!!

- Beh…A proposito di Hermione…- si era fatto tutto rosso

“No, tutto, ma non questo”implorò mentalmente prima di ricevere la tramvata

- Sai…Della mia cotta…E tu mi avevi assicurato che saresti riuscita a farla interessare a me, dicevi che se mi si conosce …sono okay; insomma, mi chiedevo…-

-Avrai un appuntamento con lei- sparò lì, pensando agli insulti di Pansy- Per il primo week-end a Hogsmeade…-

Lui sorrise, entusiasta – Grazie, Pansy.. come farei senza di te?-

- Saresti perso, bestione!- l’abbracciò. Lei rimase di sasso.

- Tutto bene?- le chiese Gregory con tono premuroso, come faceva Ron con lei.

- Sì, insomma..Mi chiedevo, cosa ti piace di lei? Per curiosità, tutto qui..-

- Lei è..speciale! So che tu e Draco non la pensate esattamente così e so anche che è una Mezzosangue…Ma ha quel qualcosa, non so come spiegarlo…Chiamala marcia in più! E non è solo la sua intelligenza. Non è una ragazza comune, non le importa di ciò che pensano gli altri, è bella, fiera. Lei è tutto ciò che voglio e sono disposto ad aspettare anni, ora come ora probabilmente mi considera un troglodita senza cervello, ma quella è solo la parte che recito…

Giuro che le farò cambiare idea, con il tuo aiuto siamo invincibili!- rise teneramente, un po’ imbarazzato… Hermione Granger per una delle rarissime volte in vita sua rimase senza parole.

Senza.Parole.

                                                     

Anche Pansy era un tantino smarrita, si sentiva sotto le cannonate…

Sbucavano Gryffindor ovunque per chiederle i compiti di Pozioni mentre si recavano nei Sotterranei…Una rete nazionale, ecco cos’era…

Aveva liquidato i primi con un certo aplomb, ora aveva appena scansato malamente il povero Dean Thomas che le urlò dietro- Prenderò T, grazie mille!- astioso

- Dovevi farteli!- sbottò lei seccata

Harry gli urlò dietro – Scusala, Dean…E’ in sindrome premestruale!-

Pansy dovette appellarsi a ogni recondito grammo di forza di volontà per non tirargli un gancio destro in pieno viso. Inspirò profondamente- Potter..- sibilò a mo’ di avvertimento

- scusa, cercavo di rendermi utile..- fece lui con leggerezza- Ah, dimenticavo un paio di dettagli…-

- Ho dato la tua disponibilità per il turno di notte come Caposcuola…Veglia su di noi, Herm!- rise sfacciato…

 Harry Potter aveva bisogno di una lezione coi fiocchi! Questa fu l’ultima cosa che pensò la ex Slytherin prima di entrare in classe.

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Capitolo 6
*** soffiata ***


capitolo 5
la soffiata

Ehilà..Non so esattamente quando riuscirò a postare questo capitolo, causa: ripercussioni dei miei che staccano il cavo di Internet, isolandomi dal mondo( no comment)...Se fosse troppo tardi, chiedo scusa.

Un grazie particolare a AuraD e Ledy Slytherin che mi seguono sempre e mi danno lo stimolo a continuare questa buffa storia. Thanks a lot my readers!!

Buona lettura!!

Severus Piton scriveva nervosamente correzioni su una pila di compiti disposti in ordine perfetto sulla cattedra. Precisione maniacale.

Intinse la penna nell’inchiostro nero e tracciò qualche insulto sugli elaborati più deprimenti…Inutile tentare di mantenere un atteggiamento anestetizzato nei confronti di certe boiate! E poi c’era chi si azzardava a sostenere che quello del professore non fosse un mestiere usurante! “Allora provalo” pensava seccato l’unticcio “ Vieni a farti sfracellare i timpani da mocciosi petulanti, pieni di sé, negligenti e impertinenti!!!”

Ecco cosa ne pensava lui della nuova generazione; se poi il raggio d’azione doveva estendersi anche ai Gryffindor…Beh, il professore di Pozioni aveva una discreta inventiva nel togliere punti, voti e meriti a quel branco di idioti!

Davvero non capiva, proprio NON CAPIVA come certi individui potessero illudersi di cambiare il mondo, come potessero sperare di uscire dalla loro insignificante nicchia e diventare “qualcuno”, eroi preferibilmente…Al più sex symbol, Auror, miliardari…

L’oca di turno si sarebbe ritrovata a far la concubina di qualche ricco Mangiamorte e quello sarebbe stato in assoluto il destino migliore che le potesse capitare…Tipo la ragazza che aveva buttato giù quella risposta: Lavanda Brown, una vanesia biondina.Senza spessore.

La disgrazia del genere umano stava nel rincorrere assurde chimere…La felicità, l’amore, la vera amicizia…

Ma andiamo! Ne aveva sentite tante di dediche stucchevoli e mielose…

“ Perché l’amicizia vera dura per sempre”..Gli veniva quasi da ridere…

Tutto finisce e i rapporti fanno presto a naufragare, puoi distruggere sforzi di anni in un secondo..Un.Banale.Secondo. Come aveva fatto lui con lei… Ma non era tempo di indugiare nel passato; per Severus Piton, anzi, il passato era assolutamente off limits!

Tentò un rapido calcolo mentale per stimare da quante notti non chiudeva occhio: si aggirava intorno alle dieci, non era il suo record, ma ci si avvicinava.

L’attenzione precaria si catalizzò intorno ad uno sbatter d’ali…I suoi occhi pece incrociarono quelli gialli, a palla, di un barbagianni con una lettera nel becco.

Lesse quelle righe vergate frettolosamente e un sorriso si aprì sul suo viso aguzzo.>

o:p>

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Harry Potter smontò dalla scopa sulla Torre di Astronomia. Aveva bevuto troppo.

Era uscito con una Corvonero, Clarissa Humprey, a Hogsmeade. Si appoggiò al parapetto in muratura.

Non si reggeva in piedi.

Evocò una coperta, di sicuro non sarebbe riuscito a trascinarsi fino alla Sala Comune.

Purtroppo mentre si accasciava, la lucidità sepolta sotto Burrobirra, vodka e rum, sentì quella maledetta e sgradevole voce- Potter, prendi!-

Gli lanciò una fiaschetta che lo rimise istantaneamente in sesto e fu allora che il Prescelto sentì il segnale di allarme rosso in ogni fibra del suo essere. Mentre Severus Piton ghignava, mentre Severus Piton assaporava il gusto della vittoria.

Sotterranei, Covo delle Serpi, festa di inizio anno

Anche Hermione Granger era ubriaca.

Ballava a occhi chiusi, trascinata dalla musica, sensuale come non era mai stata.

All’improvviso faceva troppo caldo. Nel bel mezzo della festa di inizio anno.

Si sfilò la maglietta, folle e disinibita. Era semplicemente fantastico.

Malfoy la guardava con gli occhi fuori dalle orbite…Era accoccolato su un divanetto con in braccio Daphne…

[Confusione sotto luci psichedeliche, puro oblio…]

Lampi di immagini: urlava contro Draco, improvvisava uno strip, Blaise e Goyle la portavano in stanza. Sulla colonna sonora di una risata sguaiata.

Il problema della follia è che quando ritorni ad essere savio ti tocca fare i conti con la realtà, sapendo di non poterne uscire vincente.

Il mal di testa era una punizione sufficiente? In quel momento ‘Mione giurò di sì.

Vomitare l’anima.

- Okay, spiega- fece Blaise, pacifico e sexy sedendosi ai piedi del suo letto. Goyle entrò poco dopo- Sono arrivato tardi?- ghignò togliendosi il mantello

- Nient’affatto..Pansy stava per iniziare-

Spiegare?

- Che hai?- le domandò a bruciapelo Zabini

- In che senso?- fece disorientata, aveva recitato bene la parte, dov’era il problema?

- Sei diversa, da un po’ di tempo a questa parte..Precisamente dall’inizio della scuola- specificò Goyle – La Pansy che conosciamo noi non avrebbe mai urlato contro Draco…Prima di tutto perché è troppo orgogliosa per farlo e poi perché ne è succube. Non hai mai saputo difenderti da lui-

- Le cose potrebbero essere cambiate- esordì cercando di non perdere la calma. Non aveva ben considerato il rapporto tra il Carlino e il Furetto. Nulla di grave.

- Ah sì?- Zabini alzò un sopracciglio con aria scettica- Questo non può cambiare. E’ così da sei anni-

- C’è qualcosa che ci devi dire, Pansy?- indagò Goyle fissandola con un espressivo sguardo nocciola. Sospettoso.

- No- Herm scosse la testa, non avevano prove ,nemmeno uno straccio.

- E cos’è la storia che stai con Potter? E’ su tutti i giornali, l’altro giorno Tiger vi ha visto passeggiare in giardino. Drake è piuttosto inviperito-

- Chiariamo un concetto: Malfoy non può arrogarsi nessun diritto su di me! Non vi deve interessare perché io frequenti Potter, non mi sembra di metter becco nella vostra vita privata! Gradirei mi riservaste lo stesso trattamento!-

- E così sei diventata di colpo indipendente?- tono ironico, timbro inconfondibile. Bello e dannato, il principe delle Serpi fece la sua comparsa.

Rimase appoggiato allo stipite della porta. Troppo cosciente del suo fascino. Simile a una divinità greca: lineamenti cesellati, crini biondi spettinati e occhi dalla spaventosa carica erotica.

- Sì…E fammi un favore: stai fuori dalla mia vita! Non striscerò ai tuoi piedi e non m’ infilerò nel tuo letto non appena schioccherai le dita! Hai scelto un’altra e per quanto tu possa essere intrigante, non mi prostrerò ai tuoi piedi!

Io non ho bisogno di te, Malfoy. Posso avere chi voglio e, sfortunatamente per il tuo ego, non sei tu!!!-

Sorrise delle facce sconvolte dei presenti.

Forse aveva davvero fatto un favore, a Pansy Parkinson. Assurdo, vero?

                                                      ^^^^^^^^^^^

- Potter passa il limite da quando ha messo piede in questa scuola…-( Nda: frase originale di HP) Piton perorava la sua causa nell’ufficio di Silente. La McGranitt aveva assunto un cipiglio severo. Lo chignon stretto in una retina nera.

- Suppongo di non dover nemmeno menzionare tutte le volte che ha infranto le regole di questa scuola. Torno a ribadire che Potter dovrebbe essere espulso, tuttavia riconosco che un nemico mortale dietro l’angolo è un motivo più che sufficiente per desiderare che il ragazzo sia tutelato-

Harry strinsei pugni.

- Ho una proposta: voglio che Potter diventi mio assistente per un mese.. Magari nel frattempo riuscirà ad apprendere la sottile arte delle pozioni più di quanto abbia fatto in questi sei anni… Voglio essere ottimista!- beffardo

- Bene, avrai la tua punizione, Harry- accordò il preside- Mi auguro che il tuo comportamento divenga più responsabile e maturo-

- Bene- replicò secco il Prescelto- Non ricapiterà-

Piton sorrise, lieto come un bambino di fronte a un balocco sotto l’albero di Natale… Gli stessi occhi luccicanti.

- Temprerò il suo spirito, non si preoccupi signore- lezioso e irritante.

Harry uscì svelto dall’ufficio, livido di rabbia.

C’era solo una persona che poteva aver fatto la soffiata a Piton; aveva giusto una mezza idea in proposito…

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