Sottopelle di Salucadula (/viewuser.php?uid=36318)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** L'inizio della fine? ***
Capitolo 4: *** scambio ***
Capitolo 5: *** Niente panico ***
Capitolo 6: *** soffiata ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Una ciocca di capelli corvini sfuggì all’elaborata
acconciatura, scalfendo quella sua aristocratica imperturbabilità. Pansy
Parkinson gettò uno sguardo annoiato alla specchiera lignea finemente
intarsiata nell’angolo della stanza. Perfezione riflessa: la sfumatura blu
delle sue iridi era contornata da lunghe ciglia nere, le labbra velate da
lucidalabbra trasparente, fard leggero per dare colore alla carnagione
chiara.Era strizzata in un abito di seta azzurra che le scopriva elegantemente
metà schiena senza apparire eccessivamente audace. Una scelta di sua madre.
-Ehi bellezza- una dolce risata ad annunciare
l’arrivo di Blaise Zabini, in giacca e cravatta e del suo migliore amico nonché
sua, personalissima croce: Draco Malfoy, principe degli Slytherin.
-Che figurini!- ironizzò con un sorriso
- E’ quasi ora..- l’avvisò Malfoy con tono neutro
-Ci aspettano Theo, Adrian, Millicent e..Daphne-
Nella stanza si creò in un lampo tensione.
Sottopelle.
- Beh…Muoviamoci!- fece Bla, tentando di simulare
energica allegria
Lei incrociò i suoi occhi. Grigi. Scuri. Tanto
belli da far male..Capaci di incantare, di incantarla.
E pensò a quella che un tempo era la sua migliore
amica..Pensò a tutte le notti in cui quello sguardo ipnotico sarebbe stato
rivolto a lei...Indegna di tanta bellezza..
Indegna e basta.
Una breve scintilla di rabbia divampò in lei che
non poteva sopportare ,davvero, di essere seconda per qualcuno! Aveva un
orgoglio ferito Pansy Parkinson e nessuna volontà di darlo a vedere, per questo
sorrise, rilassata – Non è il caso di farli aspettare -
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Capitolo 2 *** capitolo 1 ***
cap1
Capitolo 1
Buona lettura, lasciatemi qualche commentino( sono sempre graditi!!!)
L’ attenzione era tutta per loro, gli eredi delle
più nobili famiglie Purosangue..
Flash confusi di anonimi reporter immortalavano
ogni loro mossa su quel tappeto rosso, steso tra due ali di tavoli occupati da
personaggi influenti e carismatici…C’era Caramell, pasciuto, in un completo con
tanto di papillon a scacchi che lumava la segretaria con la gonna troppo
corta…Rita Skeeter dirigeva l’intero staff della Gazzetta del Profeta urlando
contro quell’imbranato del suo assistente che intralciava chiunque, agitato e
incerto sulle gambe, sudato e con l’aria di volersi trovare ovunque meno che
sotto le sue grinfie!!
Oh miseriaccia! Dovevano proprio finire quegli
assurdi stage estivi proposti dalla scuola di Hogwarts..Ne andava della loro
credibilità!!
-Come ti chiami, ragazzo?- urlò la giornalista più
glamour di tutto il mondo magico sovrastando la sarabanda di caos, agitazione
ed emozione che accompagnava l’ingresso in società di quei pivelli!
-N-neville..P-paciock- biascicò il ragazzo,
estraendo un block notes per appuntarsi insulti e imperativi di ogni genere..E
bravo Paciock, zelante al punto giusto!!
-Fammi un favore…-esordì secca- Lascia stare
l’obbiettivo..Si occuperà Larry delle foto..Pensi di farcela a portarmi un paio
di sandwich?-sarcastica
Neville annuì, ben lieto di esser stato sollevato
da qualunque responsabilità-Torno subito, signora Skeeter- si volatilizzò in
zona rinfresco.
Pansy osservava i volti dei presenti, pronta a
resistere alla scarica di domande che di lì a poco sarebbero piovute da ogni
dove. Era facile sfilare, non era una brutta sensazione avere addosso gli occhi
di tutti..La faceva sentire..bene, desiderata, invincibile.
Non era nemmeno impegnativo fingere entusiasmo, le
bastava ordinare ai muscoli facciali di produrre un surrogato di sorriso..Nulla
di vero, ma piuttosto rassicurante..
Difficilmente un estraneo avrebbe potuto cogliere
la differenza tra la sua autentica felicità e quella che simulava
magistralmente. Era una delle cose che le aveva insegnato lui: nascondere
fragilità ed insicurezza, non mostrare mai di avere nervi scoperti. Mai.
- Non dare agli altri armi per ucciderti oppure
non chiederti perché sei agonizzante- gli piaceva ripetere quella frase,
compendiava la sua filosofia.
Non gli aveva dato retta..Si era resa vulnerabile,
addirittura annullata per lui… Sentendosi viva tra le sue braccia con il suo
veleno paradisiaco sulle labbra.
o:p>
E ora lui era lì, con Daphne…Le stringeva
possessivamente la vita, ignorando tutto, ignorando lei! Che faccia da
schiaffi!!
Del resto Pansy era davvero brava, a far terra
bruciata intorno a sé ..Aveva bisogno di bere per resistere a quella serata!
Estranea si ritrovò a rispondere alle domande
dell’intervistatrice in un cono d’ombra dell’immenso parco nel maniero dei
Nott..
-Signorina Parkinson..E’ emozionata?- Oh fly..Non
questo! La ragazza acqua e sapone, probabilmente assunta da poco, desiderosa di
mettersi in mostra e di guadagnare la prima pagina con qualche sensazionale
scoop.
-Non molto..Ero pronta a tutto questo interesse
mediatico, me ne hanno parlato e abbiamo fatto prove generali per mesi- rispose
garbata e precisa cercando una faccia amica, qualcuno che la sottraesse a
quella tortura..
L’espressione delusa della donna la irritò non
poco..
-Beh…Dev’essere comunque una dura responsabilità
raccogliere l’eredità della sua famiglia…Voglio dire, se i suoi genitori le
proponessero di sposare un Purosangue che farebbe?La sua decisione
condizionerebbe il destino della Casata..Sarebbe estremamente
rilevante!-squittì
-Suppongo che non si potrà sapere…Fino ad allora-
ghignò, sfacciata
-Giusto, giusto- non si arrese la rossa, agitando
la matassa di boccoli che le ricadevano scompigliati, fermati da un mollettone
di plastica. Sciatta.
-Allora parliamo della tua vita sentimentale. Mi è
giunta voce che Malfoy junior abbia preferito la Greengrass- Irritante.
Affilava gli artigli.
Perfetto! Punto dolente.
-Sono costretta a correggerla. La verità è che
avevo una relazione clandestina da diversi mesi. Con Draco mi sono sempre,
mortalmente annoiata…Ero alla ricerca di emozioni forti. Lui l’ha scoperto e
sentendosi tradito ha agito di conseguenza-
L’intervistatrice sorrise, quasi…Divertita-E chi
sarebbe questo principe azzurro?-
Pansy Parkinson era con le spalle al muro.Prese
immediatamente la sua decisione e rispose seria- Harry. Harry Potter-
In quel preciso ed esatto momento si cacciò in un
mare di guai…
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Capitolo 3 *** L'inizio della fine? ***
cap-2
Capitolo 2
Ditemi che ne pensate, baci..
Pansy Parkinson abbandonò il contegno regale,
lasciandosi cadere sul grande letto della sua stanza. Aveva lanciato una bomba
ad orologeria dai possibili effetti devastanti!!
Fu un lampo d’immaginazione: la notizia sui primi
giornali e da lì, rimbalzando, di rotocalco in rotocalco..C’era pure qualche
possibilità di finire in un laconico trafiletto del Cavillo, di fianco ai
Nargilli Schiattosi!!
-Cosa diavolo mi è saltato in mente?!!- sbuffò
esasperata..Lo specchio stregato gracchiò un assonnato- Tempi duri in arrivo- e
si beccò un’ elegante cuscinata, rabbiosa.
Serviva un piano, efficace per giunta…Peccato che
quel piano prevedesse il consenso del diretto interessato, Harry James Potter,
alias il Prescelto.
Privet Drive sonnecchiava beata alle prime luci
dell’alba, i prati curati con identici, grigi vialetti e la stessa piccola
familiare..Blu o nera..Nessun colore sgargiante..Solo avvolgente anonimato.
In una stanza il ragazzo meno anonimo di tutto il
mondo magico gettò uno sguardo alla sveglia.
Si stiracchiò disinvolto. Era incredibilmente
bello, aveva accettato tutti quei compromessi che rendono socialmente “in”, a
partire dall’abbigliamento, per finire con lenti a contatto su quello sguardo
intenso di giada, fisico perfetto, abbronzato.
Un insistente picchiettare sul vetro della
finestra lo costrinse ad alzarsi…Una dozzina di gufi piovvero dall’esterno
portando legata una copia della Gazzetta del Profeta del giorno…
Temendo si trattasse di un attacco di Voldemort,
il nostro eroe ne afferrò al volo una per leggere…Che fosse uno
scherzo?Decisamente, quel demente di Ron doveva aver progettato tutto per
sollevarlo dall’uggia inquietante di quegli sgoccioli estivi…
Edvige tubò teneramente, appollaiandosi sulla sua
spalla…
Harry Potter sorrise, divertito e decise di non
rispondere a tutte quelle lettere…Se non aveva fatto male i conti, c’era
un’alta probabilità di avere a colazione la regina Slytherin!!
Eh sì, si prospettava una giornata interessante!!
******
Dudley Dursley
correva. L’attività fisica era parte essenziale della sua
dieta ferrea. Fu lui la prima visione che ebbe Pansy Parkinson
materializzandosi in quel lugubre quartiere babbano: una massa informe e
lardosa fasciata in una tuta da jogging bianca, col fiatone.
Spalancando gli occhi inorridita, lo chiamò- Ehi
tu!-
-Dici a me?- replicò con un vocione da orco e
un’aria stordita l’atleta in questione
-Sì, senti..Sto cercando Harry Potter, so che
abita da queste parti.Sai per caso dove?-
Il biondo strabuzzò gli occhi- A casa mia.E’ mio
cugino-
-Quindi, mi accompagni?- rise la mora
-Sicuro- fece spallucce, più collaborativo del
previsto
Le aprì la porta un omaccione ben piantato, con
baffoni brizzolati e una silouette da far invidia al figlio.
-Ciao pa’!- lo salutò Dudley presentandola con un
semplice- Lei cerca Harry-
Com’è che nessuno si mostrava minimamente
sorpreso?
-Sei una delle sua fan?- chiese Vernon Dursley,
sogghignando
-Prego?- chiese incredula
- Oh beh, ogni tanto arriva qualche sua spasimante
da…Dove arrivate voi e così pensavo..-
-No- Pansy scoppiò a ridere –Sono una
sua..conoscente..ecco-rimediò rapida
Da dietro lo zio, sbucò Harry Potter in persona,
perfetto, rilassato, sommamente divertito, con un vago sorriso di scherno
stampato sulle belle labbra.
-Mi cercavi, Parkinson?- si appoggiò allo stipite
della porta fissandola pacificamente
- Sì, Potter, giusto due parole- lo salutò
concisa- Non ho intenzione di trattenermi-
Lui rise- Penso che nella mia stanza avremo un po’
di privacy, sicura di non volere un assaggio di uova e bacon?-
Pansy lo fulminò con un’occhiataccia e lo seguì,
stranamente mansueta.
Potter si chiuse la porta alle spalle, lasciandosi
scivolare supino sul letto. Occhi negli occhi.
Lei si appoggiò all’anta dell’armadio, oscillando
su un piede e sull’altro poi prese posto al suo fianco,
controllandol’espressione del Gryffindor. ((Doveva. Essere.convincente))
- Quindi hai letto i giornali..Sei aggiornato
sulla rassegna stampa come dice Piton, eh?- lo provocò
-Beh..- si tirò a sedere con un ghigno da far
invidia a Malfoy- Non ero aggiornato sulla mia love story con te!-
D’accordo ,era chiaro che lui non volesse
semplificare le cose. L’aveva in pugno e lo sapeva.
Era necessaria una resa per evitare l’umiliazione
pubblica.
-Potter…Io, mi è sfuggito. Me lo ha estorto una
giornalista arrivista e senza scrupoli!- si lagnò
-Difficile credere che ti possa sfuggire
qualcosa…Dì pure che l’hai fatto per far rodere di gelosia il tuo bello!!- fece
una pausa per godersi l’effetto delle sue parole-Quindi dirai a tutti che te lo
sei inventato, nulla di grave, tra qualche anno non sarai più additata come mia
fidanzata!!- rise sfacciato e arrogante
-Questo non lo farò mai!-ululò la bella Slytherin,
sull’orlo dell’isteria
- Come vuoi-lui fece spallucce –Ci penserò io, ma
sono disposto ad ascoltare il discorso persuasivo che ti eri preparata!-
-Qual è il
tuo prezzo, Potter?- sbottò esasperata
Il Prescelto sorrise- Chi ti dice che io ne abbia
uno?-
-Altrimenti perché avresti accettato di parlarmi?-
replicò furba Pansy
-L’ho fatto per inerzia e noia!- sbadigliò lui-
Comunque devo ammettere che hai ragione, c’è un prezzo-
Rimasero un istante zitti, lei tesa come una corda
di violino, lui provocatorio e bello da far male ..
-Un mese, Parkinson- disse lui risoluto
-Spiegati- replicò lei soave
-Un mese durante il quale Hermione prenderà le tue
sembianze, un mese da Grifondoro Parkinson…-
Lei deglutì -Perché?-
-Tu ti salvi la faccia, noi spiamo Malfoy…-le
rispose senza mezzi termini –Sei disposta a tanto?-
La Slytherin annuì debolmente.
Fu un patto o anche l’inizio della fine…
o:p>
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Capitolo 4 *** scambio ***
cap 3
scambio
Capitolo short, un pò di transizione..Vi prometto che migliorerò...Grazie mille per le recensioni..
Buona lettura
Hermione Granger era una ragazza pacata,
tranquilla, riflessiva, razionale più di quanto fosse umanamente possibile per
una comune diciassettenne…Per questo nessuno avrebbe mai sospettato che le urla
selvagge provenienti dallo scompartimento numero 15 potessero essere le sue!
-Che hai fatto?!!- e questa volta la Granger non
era inviperita con il solito rosso, impegnato a giocare a battaglia navale con
Luna Luvegood, ma occhieggiava con ira evidente il moro svaccato sul sedile…
Quello per tutta risposta le dedicò un sorriso
accondiscendente- Rilassati, Herm..La Parkinson ci facilita il piano; avrai via
libera nel covo delle Serpi per un mese, allora scopriremo se le mie teorie su
Malfoy sono fondate!-
La riccioluta si mise letteralmente le mani nei
capelli cespugliosi – Malfoy non è un Mangiamorte, quante volte devo
ripetertelo, Harry? Voldemort non ha bisogno di pseudo maghi che vanno ancora a
scuola! –
Il Prescelto allungò i piedi sul sedile di fronte
e con un autocontrollo d’acciaio rispose- Si ritorna sempre allo stesso punto.
Avevamo scommesso, ricordi?
-Sì, ma non pensavo avresti agito seriamente!-
sbuffò esasperata la strega più intelligente di Hogwarts.. Luna scoppiò a
ridere canticchiando un irritante- Affondata!- e sfottendo un abbacchiato Ron,
meno portato che negli scacchi magici!
-Lo farai?- le chiese Harry con uno strano tono
dolce, approfittando della distrazione
- Ho alternative?- domanda retorica
-Potresti sempre mandarmi al diavolo- constatò
lui, divertito e certo della risposta
Hermione scosse il capo e annuì, sospirando
affranta
-E’ un sì?-
-Sì, Harry Potter e sappi che sarai in debito con
me per l’eternità…-
-‘Mione, ti adoro!- dichiarò lui con leggerezza –
Ci affidiamo all’incantesimo di scambio?-(NdA: mia invenzione, adoro sguazzare
in qualche licenza..eheh)
-Lo dovremo ripetere tra due settimane- specificò
puntuale come sempre. Affidabile,pignola, semplicemente Hermione.
Pansy Parkinson reclinò il capo, espirando una
boccata di nicotina. La sua visuale fu invasa dall’entrata in scena dei nobili
e giusti Gryffindor: un Potter che induceva in tentazione, in jeans a vita
bassa, all star bianche e felpa. Aveva un certo stile il Bambino Sopravvissuto!
E la Granger, ostinatamente se stessa.
Potter si accese una sigaretta per ingannare il
tempo beccandosi in pieno viso lo sguardo di rimprovero dell’amica..
-Vi prego risparmiatemi questi siparietti di
comunicazione non verbale Gryffindor!- disse concisa la spregiudicata Slytherin
– Voglio dirti un paio di cose, Granger…-
-Ti ascolto- rispose asciutta l’altra. Harry più
le guardava e più trovava la sua intuizione geniale, almeno avrebbe movimentato
quell’ultimo anno a Hogwarts!!
- Già è
semplicemente una tortura pensare di dover passare un mese nel tuo corpo,
equivale a un chiaro voto di castità… Quindi sappi che avrai sulle spalle la
responsabilità della mia reputazione, fai qualunque cosa contro le regole e
sbriciolerò in meno di un secondo l’immagine della brava ragazza studiosa, è
chiaro?- minacciò Pansy
- Cristallino, Carlin..volevo dire, Parkinson- la
provocò Herm – Quali sono le tue regole?-
-Finchè sei me non sedurrai nessuno..Non bacerai
Malfoy e cercherai di vestirti decentemente…Ti suggerisco di essere
convincente, Blaise è un attento osservatore!-
-Lo stesso vale per te, nessuna storia finchè hai
il mio aspetto- ordinò perentoria
Non penso ci sia il pericolo di ricevere avances
ad essere in te- ghignò la mora
E sembrava uno scontro fra titani…Schierate una
davanti all’altra le due rivali pronunciarono le antiche formule magiche,
bacchetta alla mano.
E non era un semplice scambio…di idee…
Harry Potter spalancò gli occhi meravigliato…
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Capitolo 5 *** Niente panico ***
capitolo 4
Niente panico
Questo capitolo mi piace, si entra un pò nel vivo della storia...
Si profila un nuovo pairing o sarà tutto un bluff? Ditemelo voi...
Cercherò di scrivere capitoli più lunghi, già questo è un tentativo...
Baci ai miei fantastici, incommensurabili, strepitosi lettori!!
Hogwarts, dormitorio della Caposcuola Granger
Fango sulla
pelle bagnata. Misto a pioggia. O forse lacrime…
Il riflesso del Marchio nero su di lei,
contaminata dal male..
Morsa inestricabile di paura.
Pansy si tirò a sedere di scatto, il volto
sudato…Scalza scese dal letto e raggiunse lo specchio del bagno. Si levò la
maglietta, osservando l’avambraccio…
Tutto regolare; ricominciò a respirare… La Granger
rispose al suo sguardo nello specchio.
Legò i ricci spettinati in una coda alta. Il cuore
martellava implacabile.
Quante volte aveva fatto quel sogno? Decisamente
troppe, non che credesse a presagi o cose simili, la Divinazione era la scienza
inesatta per eccellenza..Eppure sapeva..Sapeva che presto o tardi sarebbe
toccato a lei decidere da che parte stare e mai come allora, ricolma di
possibilità, con una provvisoria identità, Pansy Parkinson si sentì..Sola.
Sola, ecco…Senza terra sotto i piedi,
pericolosamente in bilico.
“ Niente panico” si ripetè Pansy preparandosi ad
uscire.. Che vita poteva mai avere la Granger?Scuola, amici, ligia al
dovere…Nulla di troppo impegnativo, giusto?
Si era truccata e resa presentabile quando Harry
Potter spalancò la porta, facendo irruzione, felice come una pasqua.
- Che hai , Potter?! La piccola Weasley ti ha
fatto visita stanotte?- allusiva
- Parkinson, comportati come si deve. In questo
mondo parallelo io sono il tuo migliore amico, sfodera il lato affettuoso…Lo
dovrai pure avere! Altrimenti fingi!- ghignò sarcastico
- Potter, la tua presenza irritante è sufficiente
a rendermi irosa!-
- Controlla gli istinti ancestrali- rise lui
osservandola attentamente.
- Che c’è?- chiese allarmata, sotto il suo sguardo
-Niente tacchi. E appunta la spilla da
Caposcuola.- le rispose telegrafico
Lei lo trafisse con un’occhiata che di amichevole
non aveva nulla- Che ti sei messo in testa, Sfregiato?! Chiariamo subito una
cosa: non sei il mio personal stylist!! E quando tutto questo finirà, la
pagherai a caro prezzo…Non ti hanno insegnato che noi Serpi sappiamo covare un
rancore letale?!-
- Siamo in ritardo- la ignorò lui con aria di
superiorità- Ah, dimenticavo: in bocca al lupo!-
Gli giunse alle orecchie qualcosa che assomigliava
tremendamente a un- Crepa-
/////////////
Hermione Granger beveva pacifica il caffè controllando
l’orario delle lezioni.
- Che c’è? Sei ansiosa di rivedere la vecchia
megera?- le chiese Goyle alludendo alla sua amata McGranitt – Andiamo a fumarci
una sigaretta, voglio parlare un po’ con te-
Come, come? Lei ghignò letteralmente. Pansy
Parkinson era amica di Gregory Goyle? Avrebbe raccolto così tante informazioni
che quella strega si sarebbe ritrovata a implorarla di non distruggerla!
Un’occasione per vivere senza regole, un’occasione che stava aspettando da
tutta la vita! – Arrivo, ma ho finito le mie- replicò
- A scrocco come al solito!- rise Goyle ed insieme
uscirono nel freddo gelido del mattino.
Goyle era dimagrito. A parte questo nessun
sostanziale cambiamento, era schivo, taciturno, una di quelle persone che
vivevano all’ombra di altre… Patetico!
Herm non nascose l’impazienza- Che c’è?-
- Ricordi quello che ti ho detto alla fine
dell’anno scorso?- chiese titubante
Lei annuì…Profumo di segreti.
- Puoi ripetermelo, scusa? Sai, ho avuto altri
pensieri per la testa..Draco e Daphne, l’ingresso in società…- Cavolo, le
riusciva da Dio il ruolo della smorfiosa piena di sé!!
- Beh…A proposito di Hermione…- si era fatto tutto
rosso
“No, tutto, ma non questo”implorò mentalmente
prima di ricevere la tramvata
- Sai…Della mia cotta…E tu mi avevi assicurato che
saresti riuscita a farla interessare a me, dicevi che se mi si conosce …sono
okay; insomma, mi chiedevo…-
-Avrai un appuntamento con lei- sparò lì, pensando
agli insulti di Pansy- Per il primo week-end a Hogsmeade…-
Lui sorrise, entusiasta – Grazie, Pansy.. come
farei senza di te?-
- Saresti perso, bestione!- l’abbracciò. Lei
rimase di sasso.
- Tutto bene?- le chiese Gregory con tono
premuroso, come faceva Ron con lei.
- Sì, insomma..Mi chiedevo, cosa ti piace di lei?
Per curiosità, tutto qui..-
- Lei è..speciale! So che tu e Draco non la
pensate esattamente così e so anche che è una Mezzosangue…Ma ha quel qualcosa,
non so come spiegarlo…Chiamala marcia in più! E non è solo la sua intelligenza.
Non è una ragazza comune, non le importa di ciò che pensano gli altri, è bella,
fiera. Lei è tutto ciò che voglio e sono disposto ad aspettare anni, ora come
ora probabilmente mi considera un troglodita senza cervello, ma quella è solo
la parte che recito…
Giuro che le farò cambiare idea, con il tuo aiuto
siamo invincibili!- rise teneramente, un po’ imbarazzato… Hermione Granger per
una delle rarissime volte in vita sua rimase senza parole.
Senza.Parole.
Anche Pansy era un tantino smarrita, si sentiva
sotto le cannonate…
Sbucavano Gryffindor ovunque per chiederle i
compiti di Pozioni mentre si recavano nei Sotterranei…Una rete nazionale, ecco
cos’era…
Aveva liquidato i primi con un certo aplomb, ora
aveva appena scansato malamente il povero Dean Thomas che le urlò dietro-
Prenderò T, grazie mille!- astioso
- Dovevi farteli!- sbottò lei seccata
Harry gli urlò dietro – Scusala, Dean…E’ in
sindrome premestruale!-
Pansy dovette appellarsi a ogni recondito grammo
di forza di volontà per non tirargli un gancio destro in pieno viso. Inspirò
profondamente- Potter..- sibilò a mo’ di avvertimento
- scusa, cercavo di rendermi utile..- fece lui con
leggerezza- Ah, dimenticavo un paio di dettagli…-
- Ho dato la tua disponibilità per il turno di
notte come Caposcuola…Veglia su di noi, Herm!- rise sfacciato…
Harry
Potter aveva bisogno di una lezione coi fiocchi! Questa fu l’ultima cosa che
pensò la ex Slytherin prima di entrare in classe.
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Capitolo 6 *** soffiata ***
capitolo 5
la soffiata
Ehilà..Non
so esattamente quando riuscirò a postare questo capitolo, causa:
ripercussioni dei miei che staccano il cavo di Internet, isolandomi dal
mondo( no comment)...Se fosse troppo tardi, chiedo scusa.
Un
grazie particolare a AuraD e Ledy Slytherin che mi seguono sempre e mi
danno lo stimolo a continuare questa buffa storia. Thanks a lot my
readers!!
Buona lettura!!
Severus Piton scriveva nervosamente correzioni su
una pila di compiti disposti in ordine perfetto sulla cattedra. Precisione
maniacale.
Intinse la penna nell’inchiostro nero e tracciò
qualche insulto sugli elaborati più deprimenti…Inutile tentare di mantenere un
atteggiamento anestetizzato nei confronti di certe boiate! E poi c’era chi si azzardava
a sostenere che quello del professore non fosse un mestiere usurante! “Allora
provalo” pensava seccato l’unticcio “ Vieni a farti sfracellare i timpani da
mocciosi petulanti, pieni di sé, negligenti e impertinenti!!!”
Ecco cosa ne pensava lui della nuova generazione;
se poi il raggio d’azione doveva estendersi anche ai Gryffindor…Beh, il
professore di Pozioni aveva una discreta inventiva nel togliere punti, voti e
meriti a quel branco di idioti!
Davvero non capiva, proprio NON CAPIVA come certi
individui potessero illudersi di cambiare il mondo, come potessero sperare di
uscire dalla loro insignificante nicchia e diventare “qualcuno”, eroi
preferibilmente…Al più sex symbol, Auror, miliardari…
L’oca di turno si sarebbe ritrovata a far la
concubina di qualche ricco Mangiamorte e quello sarebbe stato in assoluto il
destino migliore che le potesse capitare…Tipo la ragazza che aveva buttato giù
quella risposta: Lavanda Brown, una vanesia biondina.Senza spessore.
La disgrazia del genere umano stava nel rincorrere
assurde chimere…La felicità, l’amore, la vera amicizia…
Ma andiamo! Ne aveva sentite tante di dediche
stucchevoli e mielose…
“ Perché l’amicizia vera dura per sempre”..Gli
veniva quasi da ridere…
Tutto finisce e i rapporti fanno presto a
naufragare, puoi distruggere sforzi di anni in un secondo..Un.Banale.Secondo.
Come aveva fatto lui con lei… Ma non era tempo di indugiare nel passato; per
Severus Piton, anzi, il passato era assolutamente off limits!
Tentò un rapido calcolo mentale per stimare da quante
notti non chiudeva occhio: si aggirava intorno alle dieci, non era il suo
record, ma ci si avvicinava.
L’attenzione precaria si catalizzò intorno ad uno
sbatter d’ali…I suoi occhi pece incrociarono quelli gialli, a palla, di un
barbagianni con una lettera nel becco.
Lesse quelle righe vergate frettolosamente e un
sorriso si aprì sul suo viso aguzzo.>
o:p>
--------------------
Harry Potter smontò dalla scopa sulla Torre di
Astronomia. Aveva bevuto troppo.
Era uscito con una Corvonero, Clarissa Humprey, a
Hogsmeade. Si appoggiò al parapetto in muratura.
Non si reggeva in piedi.
Evocò una coperta, di sicuro non sarebbe riuscito
a trascinarsi fino alla Sala Comune.
Purtroppo mentre si accasciava, la lucidità sepolta
sotto Burrobirra, vodka e rum, sentì quella maledetta e sgradevole voce-
Potter, prendi!-
Gli lanciò una fiaschetta che lo rimise
istantaneamente in sesto e fu allora che il Prescelto sentì il segnale di
allarme rosso in ogni fibra del suo essere. Mentre Severus Piton ghignava,
mentre Severus Piton assaporava il gusto della vittoria.
Sotterranei, Covo delle Serpi, festa di inizio
anno
Anche Hermione Granger era ubriaca.
Ballava a occhi chiusi, trascinata dalla musica,
sensuale come non era mai stata.
All’improvviso faceva troppo caldo. Nel bel mezzo
della festa di inizio anno.
Si sfilò la maglietta, folle e disinibita. Era
semplicemente fantastico.
Malfoy la guardava con gli occhi fuori dalle
orbite…Era accoccolato su un divanetto con in braccio Daphne…
[Confusione sotto luci psichedeliche, puro oblio…]
Lampi di immagini: urlava contro Draco,
improvvisava uno strip, Blaise e Goyle la portavano in stanza. Sulla colonna
sonora di una risata sguaiata.
Il problema della follia è che quando ritorni ad
essere savio ti tocca fare i conti con la realtà, sapendo di non poterne uscire
vincente.
Il mal di testa era una punizione sufficiente? In
quel momento ‘Mione giurò di sì.
Vomitare l’anima.
- Okay, spiega- fece Blaise, pacifico e sexy
sedendosi ai piedi del suo letto. Goyle entrò poco dopo- Sono arrivato tardi?-
ghignò togliendosi il mantello
- Nient’affatto..Pansy stava per iniziare-
Spiegare?
- Che hai?- le domandò a bruciapelo Zabini
- In che senso?- fece disorientata, aveva recitato
bene la parte, dov’era il problema?
- Sei diversa, da un po’ di tempo a questa
parte..Precisamente dall’inizio della scuola- specificò Goyle – La Pansy che
conosciamo noi non avrebbe mai urlato contro Draco…Prima di tutto perché è
troppo orgogliosa per farlo e poi perché ne è succube. Non hai mai saputo
difenderti da lui-
- Le cose potrebbero essere cambiate- esordì
cercando di non perdere la calma. Non aveva ben considerato il rapporto tra il
Carlino e il Furetto. Nulla di grave.
- Ah sì?- Zabini alzò un sopracciglio con aria
scettica- Questo non può cambiare. E’ così da sei anni-
- C’è qualcosa che ci devi dire, Pansy?- indagò
Goyle fissandola con un espressivo sguardo nocciola. Sospettoso.
- No- Herm scosse la testa, non avevano prove
,nemmeno uno straccio.
- E cos’è la storia che stai con Potter? E’ su
tutti i giornali, l’altro giorno Tiger vi ha visto passeggiare in giardino.
Drake è piuttosto inviperito-
- Chiariamo un concetto: Malfoy non può arrogarsi
nessun diritto su di me! Non vi deve interessare perché io frequenti Potter,
non mi sembra di metter becco nella vostra vita privata! Gradirei mi riservaste
lo stesso trattamento!-
- E così sei diventata di colpo indipendente?-
tono ironico, timbro inconfondibile. Bello e dannato, il principe delle Serpi
fece la sua comparsa.
Rimase appoggiato allo stipite della porta. Troppo
cosciente del suo fascino. Simile a una divinità greca: lineamenti cesellati,
crini biondi spettinati e occhi dalla spaventosa carica erotica.
- Sì…E fammi un favore: stai fuori dalla mia vita!
Non striscerò ai tuoi piedi e non m’ infilerò nel tuo letto non appena
schioccherai le dita! Hai scelto un’altra e per quanto tu possa essere
intrigante, non mi prostrerò ai tuoi piedi!
Io non ho bisogno di te, Malfoy. Posso avere chi
voglio e, sfortunatamente per il tuo ego, non sei tu!!!-
Sorrise delle facce sconvolte dei presenti.
Forse aveva davvero fatto un favore, a Pansy
Parkinson. Assurdo, vero?
^^^^^^^^^^^
- Potter passa il limite da quando ha messo piede
in questa scuola…-( Nda: frase originale di HP) Piton perorava la sua causa
nell’ufficio di Silente. La McGranitt aveva assunto un cipiglio severo. Lo
chignon stretto in una retina nera.
- Suppongo di non dover nemmeno menzionare tutte
le volte che ha infranto le regole di questa scuola. Torno a ribadire che
Potter dovrebbe essere espulso, tuttavia riconosco che un nemico mortale dietro
l’angolo è un motivo più che sufficiente per desiderare che il ragazzo sia
tutelato-
Harry
strinsei pugni.
- Ho una proposta: voglio che Potter diventi mio
assistente per un mese.. Magari nel frattempo riuscirà ad apprendere la sottile
arte delle pozioni più di quanto abbia fatto in questi sei anni… Voglio essere
ottimista!- beffardo
- Bene, avrai la tua punizione, Harry- accordò il
preside- Mi auguro che il tuo comportamento divenga più responsabile e maturo-
- Bene- replicò secco il Prescelto- Non
ricapiterà-
Piton sorrise, lieto come un bambino di fronte a
un balocco sotto l’albero di Natale… Gli stessi occhi luccicanti.
- Temprerò il suo spirito, non si preoccupi signore-
lezioso e irritante.
Harry uscì svelto dall’ufficio, livido di rabbia.
C’era solo una persona che poteva aver fatto la
soffiata a Piton; aveva giusto una mezza idea in proposito…
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