Aiutami a essere migliore

di Joseph J
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


"Ehy Zayn guarda qua chi abbiamo" mi disse Josh mentre prendeva per il collo un ragazzo riccio "Chi è Josh? Il nuovo ragazzo?" dissi io ridendo. Mi piaceva passare il tempo così. Mi piaceva fare paura alla gente. "Si, un certo Harry Styles.. è nuovo.. che ne dici ci divertiamo un po'?" ridacchiai di gusto "E così sei nuovo, giusto..?" dissi avvicinandomi al ragazzo spaventato e accendendomi una sigaretta. Il riccio fece sì con la testa. "Che... che volete farmi?" chiese Harry spaventato "Bhe hai l'imbarazzo della scelta..." dissi tirandogli un pugno in pancia. Il ragazzo si piegò dal dolore. "...oh scusa, ma non hai scelte" dissi poi con una finta faccia dispiaciuta. Ora il riccio stava piangendo. Adoro vedere le mie vittime piangere e urlare 'lasciami stare' ma questa volta c'era qualcosa di diverso. Harry era lì, piegato in due dal dolore, con le lacrime agli occhi, ma non urlava, subiva e basta, in silenzio. Josh continua a tirargli fortissimi calci sulla pancia e sulla schiena. "Può bastare per oggi" dissi all'improvviso. Ma che mi prendeva? Stavo salvando la mia vittima? "Eddai Zay io mi sto divertendo un mondo." rispose Josh ridendo e continuando a calciare quel corpo che ora sembrava privo di sensi. "Ho detto basta Josh" dissi quasi urlando. Ero completamente andato. "Ma che ti prende?" disse lui sbuffando e mettendo in piedi il ragazzo tirandolo su per i capelli. Lo sentii gemere lievemente. "Io me ne vado, metti il ragazzino da qualche parte" e così dicendo mi lanciò il corpo che presi prontamente e poi se ne andò. Rimanemmo io e il riccio, che aprì un occhio per guardarmi e poi li richiuse svenendo tra le mie braccia. "Mi dispiace" dissi sottovoce all'orecchio del riccio. "Sono completamente stupido?" Urlai ad alta voce. Mi accesi un altra sigaretta, presi in braccio il corpicino di quel ragazzo di nome Harry e mi diressi verso la macchina. Lo posai sul sedile davanti, gli misi la cintura, e poi andai alla guida. Mi girai a guardarlo. Era pieno di lividi in faccio e aveva dei tagli da dove usciva ancora del sangue sulla guancia. Era veramente conciato male. Io l'avevo ridotto così. Non mi ero mai reso conto di quanto male potevo fare alle persone. Gli accarezzai la guancia come per cercare di guarirla e il ragazzo gemette poco. "Ma che sto facendo?" mi tirai un schiaffo come per essere sicuro che fosse solo uno stupidissimo sogno. Ma io e il riccio eravamo ancora in quella macchina. Forse ero pure ubriaco. Io non sono il salvatore, io sono il cattivo, quello che fa soffrire le persone, quello che l' ha ridotto così. "Dove ti porto ora?" chiesi rivolgendomi al corpo senza sensi affancò a me. "Che domande stupide che faccio.. sembro completamente rincoglionito". Accesi il motore e mi diressi verso casa mia. Arrivai mezz'ora dopo, spensi il motore e scesi dall'auto. Mi accesi la terza sigaretta e guardai il paesaggio. Vivevo proprio in un bel posto. Una grandissima villa circondata da bel prato verde e un laghetto con dei pesci. Da qui si poteva pure vedere il mare. Era proprio un posto magnifico. Era un po' grande solo per me e le mie due cameriere, ma non volevo venderla. Ho sempre abitato qui con la mia famiglia, poi se ne sono andati e mi hanno lasciato tutto questo. In quel momento mi ricordai di Harry, aprii lo sportello del passeggero, gli slaccia la cintura di sicurezza e lo presi in braccio. Mi diressi verso il portone bianco della villa e suonai il campanello. "Buongiorno signorin Mal.. O mio Dio che è successo?" disse spaventata Julia, la cameriera. "Niente.." risposi io entrando nell'atrio. "Mi prende in giro signorino? Il ragazzo che ha in braccio è pieno di lividi!" rispose di nuovo Julia. " Si lo so. Portami del ghiaccio, io sono in camera" mi congedai dalla donna e mi diressi al piano superiore. Entrai in camera e lo riposi sul letto matrimoniale. Lo guardai. Aveva la faccia completamente piena di botte, la giacca e la maglia era leggermente strappate, i jeans era coperti di fango come le scarpe. Iniziai a togliergli la giacca e la maglia e lo lascia a petto nudo. Aveva proprio un bel fisico, con i muscoli lievemente scolpiti. Ma aveva anche il petto pieno di lividi e lividi. Mi sentivo proprio un schifo. Andai al bagno e presi un asciugamano lo bagnai d' acqua e tornai in camera. Gli pulii il sangue, ormai secco che aveva sui tagli. In quel momento mi sentivo proprio male. Volevo proteggerlo ma ero io ad averlo ridotto così. Perchè ora l'avevo portato a casa mia ad aiutarlo? Non è da me questo comportamento. "Mi serve dell'alcool" dissi. Ma prima di scendere in cucina tornai in bagno presi un altro asciugamano, lo bagnai, tornai da Harry e glielo poggiai sulla testa. Poi gli coprii il corpo con le coperte. "Mi dispiace." gli dissi anche se non poteva sentirmi. Uscii dalla stanza e mi diressi verso la cucina.

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ANGOLO AUTORE

Ciao a tutti. Io sono Joseph e questa è la mia 
prima FF sui one direction.

Allora come vi sembra?

Zayn, per colpa del riccio sta andando fuori di se.

Sta cambiando in bene. Tornerà a fare il bullo?

Lo scoprirete nella prossima puntata. u.u

No, ok basta. Recensite!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


In cucina trovai Julia. "Quanto ci metti per portarmi due cubetti di ghiaccio? Chiedo molto?" le urlai contro. "Mi scusi signorino Malik, ma abbiamo finito il ghiaccio" rispose lei sottovoce spaventata dal mio comportamento. "E allora preparalo! È così difficile da capire?" le urlai di nuovo, poi aprii il frigorifero, presi due birre e me ne tornai in camera. Harry era ancora lì che dormiva, con la faccia ancora piena di lividi e più lo guardavo più mi rendevo conto della cazzata che avevo fatto. Rovinare un ragazzo che doveva essere così bello senza tutte quelle botte. Avevo rovinato un viso perfetto. I suoi ricci gli cadevano sulla faccia, erano rovinati pure quelli, sembravano spenti, senza vita.

Aprii la mia birra e inizia a scolarmela. Avevo intenzione di ubriacarmi, di dimeticare il male che avevo fatto a quel ragazzo che nemmeno conoscevo. Continuavo a fissarlo, non riuscivo a guardare nient'altro che lui. Era stupendo mentre dormiva. Mi resi conto di quello che stavo pensando solo quando finii di bere. "Io non sono gay" dissi ad alta voce quasi per essere sicuro che non lo fossi. Eppure non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. In quel momento aprì gli occhi. Appoggiai la bottiglia ormai vuota per terra e mi posai sul letto vicino a lui. "Come stai?" chiesi accarezandogli i capelli. Lui si ritrasse subito "Non farmi del male. Ti prego." Si ritrasse subito da me cercando di starmi il più lontano possibile "Ehy non voglio farti del male. Voglio aiutarti." provai a dire per rassicurarlo e mi avvicinai piano a lui "Stammi lontano, mostro! Tu vorresti aiutarmi? Guarda come mi avete ridotto tu e il tuo amichetto! Vi siete divertiti a farmi male, vero?" mi urlò contro mettendosi nell'angolo della stanza più lontano da me. "Mi dispiace.. davvero." provai a dire ancora. Non riuscivo proprio a riconoscermi. Ero un altro Zayn. Io che cercavo di rassicurare il riccio dopo averlo ridotto così? Mi misi a ridere. "Lo trovi divertente? Vedermi piangere e tremare per la paura? È questo che ti fa così ridere? Sei un mostro" mi urlò di nuovo. Mi avvicinai velocemente a Harry, così che lui non avesse il tempo di spostarsi. Mi misi davanti a lui e lo feci alzare prendendolo per le braccia. Poi lo abbracciai. Il riccio non ricambiò l'abbraccio ma non si oppose. "Non è per questo che rido Harry." quando pronunciai il suo nome rabbrividì. "Rido perchè tu mi hai cambiato la vita" gli dissi sottovoce vicino all'orecchio. Poi rimanemmo abbracciati così, in silenzio. Sentivo il suo cuore battere velocemente. Propabilmente gli piaceva quella posizione. Lo lasciai andare. Mi rimisi sul letto e mi accesi una sigaretta. Lui era ancora lì in piedi a fissare un punto nel vuoto. "Bhe che c'è?" chiesi sorridendo dalla sua reazione. "Io.. tu sei uno stronzo!" mi urlò di nuovo " Che ti prende? Ti sto aiutando!" iniziai a urlare anche io. In quel momento entrò Julia "Ti ho portato il ghiaccio" disse lei. "Ho sentito urlare.. va tutto bene?" chiese poi "Si tutto bene Julia.. Puoi tornare di sotto" la feci uscire e chiusi la porta "Ora fai il bravo e vieni qua" dissi rivolgendomi a Harry indicando lo spazio di letto vicino a me "No. Non lo voglio il tuo ghiaccio" mi urlò di nuovo "Vorrà dire che ti metterò sul letto di forza" mi alzai presi di peso il riccio e lo misi sul letto. Cercava di divincolarsi ma mi misi a calvalcioni su di lui bloccandogli le gambe e con le mani gli bloccai le braccia. Ora ero sopra di lui e i nostri visi erano vicinissimi. "Cosa... Cosa vuoi farmi?" chiese fissandomi le labbra. Si vedeva che moriva dalla voglia di baciarmi anche se aveva paura di me. "Metterti il ghiaccio" risposi io con un sorriso. "Comunque io sono Zayn" risposi. "Si, lo so. A scuola parlano solo di te." rispose lui calmandosi. "Wow sono proprio così popolare." dissi scherzando. Sapevo che se tutti parlavano di me era solo o perchè mi insultavano o per passare parola su dove fossi e quindi starmi alla larga. Le ragazzine invece parlavano di me come il 'pericoloso e dannatamente sexy Zayn Malik' adoravo quel soprannome, era perfetto per me. "Si, lo sei" disse il riccio. Presi il ghiaccio e glielo misi sulla guancia dove aveva il livido più grande. Ero stato io a tirangli quel pugno facendogli uscire sengue dalla bocca. "Tieniti il ghiaccio finchè non torno" gli dissi. Andai in bagno e presi la boccetta dell'alcool e dei fazzoletti per disinfettargli le ferite. Quando tornai era ancora lì col ghiaccio sulla guancia. Non era scappato come avevo immaginato. Rimasi sull'entrata della stanza a fissarlo. Continuavo a pensare a quanto fosse carino. Era ancora a petto nudo e riuscivo a intravedere da sopra le coperte i suoi addominali leggermente scolpiti. Non posso innamorarmi di un ragazzo! La voce di Harry mi riportò alla realtà "Hai intenzione di fissarmi tutto il giorno?" mi chiese. "Bhe.. potrebbe essere un'idea." gli risposi e lui mi tirò un cuscino mettendosi a ridere. Non aveva più paura di me? Mi misi a ridere anche io. Com' era dolce la sua risata. "Ora ti disinfetto le ferite. Sentirai un leggero bruciore." gli dissi e mettendo dell'alcool sul fazzoletto lo premetti sulla ferita. Gemette leggermente. Scostai le coperte scoprendo il corpo perfetto di Harry. Gli misi una mano sul petto e lui rabbrividì, poi con l'altra mano gli passai il fazzoletto sulle ferite. Poi, anche se avevo finito, continuai a tenere la mano sui suoi addominali. Eravamo entrambi imbarazzati da quella scena. Lo desideravo. Improvvisamente mise la mano sulla mia. Tolsi la mano dal suo corpo. "vado a mettere via la boccetta dell'alcool.." era l'unica scusa che mi era venuta in mente.

Mi diressi nuovamente in bagno . Aprii il rubinetto e mi rinfrescai il viso. Mi guardai allo specchio "Che ti succede Zayn?" mi dissi da solo "Perchè sei così agitato con lui?" mi tirai uno schiaffo. Dovevo finirla di piacchiarmi da solo. "Dov'è finito il pericoloso e dannatamente sexy Zayn?" chiesi all'immagine raffigurata nello specchio. "È proprio lì davanti a te." Lo specchio aveva parlato? Mi girai e vidi Harry davanti a me. "Mi hai seguito?" chiesi "Si" rispose e poi mi abbracciò. Piccoli brividi mi percorsero per tutto il corpo. "Prima non ho ricambiato l'abbraccio" mi sussurrò all'orecchio. "Grazie" risposi io ricambiando l'abbraccio. "Puoi restare qua per la notte se vuoi... tornare a casa in quelle condizioni non è il massimo" gli dissi. Non era una domanda. Volevo che restasse qua con me. Guardarlo mentre dormiva e essere presente mentre si sarebbe svegliato. "Resterò qua con te per stanotte Zayn" mi disse. Gli diedi un bacio sulla fronte e tornammo in camera da letto.

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SPAZIO AUTORE

 

Buongiorno a tutti.

Zayn sembra essersi preso una cotta per il riccio.

Harry sembra aver perdonato Zayn e tutto sta

andando bene.

Ma quando tornerà a scuola, Zayn continuerà a

fare il dolce?

Lasciatemi quanche recensione per farmi sapere

se vi piace o no :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Perchè?" mi chiese Harry quando tornammo in camera. "Perchè cosa?" gli risposi io "Perchè non ho più paura di te?" mi chiese ancora. Me l'aspettavo quella domanda. In fondo me lo stavo chiedendo anche io. "Non lo so." risposi "Ma ti prometto che non ti farò più del male e non permetterò che altri lo facciano" gli dissi prendendo il suo viso tra le mani e guardandolo negli occhi. "Vieni ti mostro la tua camera." dissi poi distogliendo lo sguardo da lui.mi diressi verso la stanza accanto e lui mi seguì. La mia casa era piena di stanze ma volevo che lui fosse il più vicino possibile alla mia. Accesi la luce della camera e entrai. Era carina come stanza. È sul beige con un letto matrimoniale al centro. Nell'angolo vicino al letto c'è una porta-finestra che da sul davanzale. Da lì si vede il giardino con la piscina. Era bella sopratutto perchè si vedeva anche un pezzo di mare.

( http://static.pourfemme.it/pftempolibero/fotogallery/625X0/12165/camera-da-letto-come-arredarla.jpg ) "Allora ti piace?" gli chiesi girandomi a guardarlo. Aveva la bocca aperta. "È bellissima" rispose lui. "Lo so. È una delle mie stanze preferite. Vieni" gli dissi ancora prendendolo per un braccio e portandolo verso il davanzale "Guarda" gli mostrai il giardino con la piscina e la vista che dava sul mare. "Abiti qui da solo?" mi chiese stupito "Si" gli risposi con un velo di tristezza ricordandomi di quando c'erano anche i miei genitori "Prima abitavo con i miei ma poi..." non riuscivo a continuare la frase, avevo gli occhi lucidi. Ricacciai indietro le lacrime, non potevo piangere davanti a lui, non piangevo mai davanti a qualcuno. "ma poi se ne sono andati. Senza dirmi niente." conclusi. "Mi dispiace." disse semplicemente continuando a fissare il mare. "È per questo che fai del male alla gente? Per sfogarti?" mi chiese dopo poco. Quella domanda non me l'aspettavo. Ci aveva azzeccato. In fondo era per quello che me l'ero presa con molta gente. Prima di diventare popolare ero sempre preso in giro da tutti. Mi dicevano che facevo schifo perchè i miei genitori mi avevano abbandonato e io ci stavo male. Non ero cattivo una volta, erano stati loro a farmi diventare così. Li odiavo. Se qualcuno mi chiedeva qualcosa su di loro dicevo che erano morti piuttosto che dire che mi avevano abbandonato. Con Harry era un eccezione. "Si, era per sfogarmi." risposi fissando il mare. Sentii le sue mani prendermi il viso e girarlo verso di lui in modo che lo potessi guardare. "Torniamo dentro, sta iniziando a far freddo." gli dissi distogliendo lo sguardo dai sui occhi verdi e dirigendomi dentro. Mi sentii tirare per il braccio. "Aspetta" mi disse il riccio "Ti perdono." mi disse di nuovo. "Grazie.. io.. non sono cattivo" non riuscivo più a parlare. Troppi ricordi. Troppe emozioni mi giravano per la testa. "Lo so." mi rispose. Mi lasciò andare il braccio. Mi girai verso di lui e gli sorrisi. "Hai fame?" gli chiesi. "Eccome" mi rispose lui ricambiando il sorriso. "Julia deve aver preparato la cena... let's go" gli dissi.

"Grazie Julia era tutto buonissimo" dissi alla donna quando finimmo di mangiare. "Si davvero buono. Complimenti!" le disse Harry. "Noi andiamo di sopra. Buonanotte Julia" "Buonanotte signorino Malik. Buonanotte signorino..." disse guardando Harry "Styles. Ma può chiamarmi Harry" rispose il riccio. "Buonanotte signorino Harry" rispose Julia. Poi ci dirigemmo verso le nostre stanze. "Ci vediamo domani" gli dissi. " Notte " mi rispose e ci congedammo. Era veramente stata una giornata stranissima. Troppe emozioni in un solo giorno. Mi tolsi la maglia e i pantaloni. Mi misi a letto indossando solo i boxer. Mi addormentai quasi subito.

Mi svegliai infastidito dal suo di un tuono. C'era il temporale. Sentii qualcuno piangere piano. Riconobbi la voce di Harry. Guardai la sveglia. Erano solo le 2 di notte. Mi anzai dal letto dirigendomi verso la stanza del riccio. "Harry..." lo chiamai. Al suono di un altro tuono sobbalzò. "Perchè piangi Harry?" chiesi sedendomi vicino a lui sul letto. "Il.. il.. temporale... ho.. ho paura.." disse balbettando e si rifugiò sotto le coperte. Mi sdraiai sotto le coperte con lui abbracciandolo. "Ora ci sono io.. non devi aver paura, ti proteggo io. Resterò qua con te, ok?" mi strinse forte quando sentì il terzo tuono. Mise la testa sul mio petto come per proteggerla e mi bagnò con le sue lacrime. Gli accarezzai i suoi riccioli, continuando ad abbracciarlo. "Non devi avere paura, è solo un piccolo temporale" mi guardò e io gli sorrisi. "Mi proteggerai sempre Zayn?" adoravo il modo in cui pronunciava il mio nome. "Si Harry ti proteggerò sempre, te lo prometto" glielo dovevo. Mi sarei sentito in colpa per sempre per quello che gli avevo fatto. "Grazie Zay..." gli baciai la fronte. Quel ragazzo mi aveva cambiato la vita. Mi aveva fatto tornare il sorriso e la speranza di una vita migliore. Gli dovevo tutto. Poco dopo si calmò e ci addormentammo restando abbracciati, con il temporale fuori che ormai non faceva più paura.

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SPAZIO AUTORE

Salve a tutti :)

Lo so è un capitolo un po' cortino .-.

Harry ha deciso di perdonare Zayn

dopo aver scoperto il motivo per

cui picchiava le persone.

Cosa succederà ora?

Commentate con qualche recensione

Grazie. Ciao ciao.

ps. ho messo il link della stanza di Harry u.u

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


"Zayn...Zayn.." qualcuno mi stava chiamando. "Non ora sto dormendo" risposi mettendomi il cuscino sopra la testa. "Zayn facciamo tardi a scuola." mi disse quella voce. "Julia ma tu non vai a scuola." gli risposi ancora "Non sono Julia" tirai via il cuscino e guardai la persona che ormai mi stava chiamando da cinque minuti "Harry?" mi ricordai della lunga giornata che avevo avuto ieri. "Si.. Harry!" rispose lui sbuffando "Ora alzati se non vuoi fare tardi a scuola" disse scendendo dal letto. Mi alzai anch' io. Harry rimase a guardarmi a bocca aperta. "Bhe che c'è?" chiesi. Pochi secondi dopo mi resi conto che indossavo solo i boxer. "Ehm.. niente. Io ti aspetto di sotto." rispose lui tutto rosso e si affrettò a uscire dalla stanza. Mi vestii in fretta e scesi anch'io.

Arrivammo a scuola un ora dopo. "Non parlarmi a scuola.. non devono sapere che siamo amici" gli raccomandai prima di scendere dalla macchina. "Perchè non devono sapere che noi..." lo bloccai "Fallo e basta." lo bacia sulla fronte. Non volevo che gli succedesse niente e la cosa migliore era che lui stesse il più lontano da me. "Ok.. ci vediamo a fine scuola?" mi chiese. "Va bene". Scendemmo dall'auto. "Ci vediamo.." gli dissi e mi diressi verso la mia classe. "Buongiorno, scusi il ritardo." dissi al professore e mi diressi al banco in fondo alla stanza. "Signorino Malik, esigo delle spiegazioni per il tuo ritardo." mi rispose severo "Senta prof, stavo dormendo... e se adesso mi lascia stare vorrei continuare a dormire" dissi annoiato. Tutta la classe si mise a ridere. "Silenzio!" sbraitò lui. "Malik fuori da qui. Quando sarà abbastanza riposato da seguire le mie lezioni potrà tornare dentro" mi alzai dirigendomi verso la porta. Lo mandai a fanculo col dito e uscii dalla stanza "Malik torna subito qua! Questo atteggiamento non mi piace per niente" sentii in lontananza. "Bla, bla, bla. Sempre le solite cose. Ogni tanto dovrebbe cambiare predica." mi diressi verso il giardino. Mi sedetti vicino a un albero accendendomi una sigaretta. Continuavo a pensare a Harry. Il suo viso, i suoi occhi verdi, i suoi ricci, era tutto perfetto di lui. Chiunque vedendolo si innamorerebbe di lui. "Perchè continuo a pensare a lui?" dissi ad alta voce. Provai a chiedere gli occhi cercando di addormentarmi ma continuavo a vedere l'immagine di noi due abbracciati. Stare qua peggiora solo le cose. Mi alzai, buttai per terra la sigaretta e tornai in classe. "Bentornato Malik. Sei così riposato da seguire le mie lezioni?" mi prese in giro il professore "Perchè non la smette di rompere?" mi fermai a guardarlo negli occhi. "Non usare questi toni con me ragazzino" mi urlò. "È lei che continua a urlare non io prof." alcuni iniziarono a ridere. Mi prese per il colletto della maglia . "Smettila" disse "Se no cosa pensa di fare?" mi lasciò "Va al tuo posto Malik" disse ancora "Non si vuole più divertirsi con me prof?" gli sorrisi. Suonò la campana. "Sarà per un altra volta Malik" prese le sue cose e se ne andò. "Fine del divertimento" sospirai e tornai a sedermi al mio posto. Il resto della mattina passò velocemente. "Arrivederci ragazzi ci vediamo domani. Mi raccomando studiate" disse la proffessoressa al suono dell'ultima campanella. "Ah Zayn.." mi fermò. "Ci vediamo dopo per le ripetizioni?" mi chiese. "Ok.. sarò da lei alle quattro" risposi e mi diressi fuori.

"Ehy Zayn" riconobbi la voce di Josh "Ciao" gli risposi con un sorriso "Ma che ti ha preso ieri?" mi chiese. "Niente.. dai non ne parliamo" ci incamminammo verso il solito posto, all'angolo della scuola, dove non passava quasi nessuno. "Vorrà dire che oggi ci divertiremo di più" mi fece un sorriso. Arrivammo al posto. "Questo tizio si chiama Jhonny." mi disse. Era un ragazzo bruttino con la tipa espressione da secchione. "A te il primo colpo." mi disse Josh ridendo. "Allora Jhonny... giusto?" chiesi al ragazzo "Se mi fate qualcosa chiamo la polizia" gli tirai un pugno allo stomaco. Il ragazzo urlò dal dolore. "Risposta sbagliata." gli dissi. Stavo usando quel ragazzo per sfogarmi. Di nuovo. Ma stavolta lo facevo per distrarmi da Harry. "Te lo richiedo... ti chiami Jhonny?" il ragazzo mi guardò. "Aiuto!" urlò. Gli diedi un altro pugno più forte di prima. Sobbalzò sputando sangue dalla bocca. "Perchè non ti comporti bene Jhonny? Sei un ragazzino monello lo sai.. Chiamo la mammina così ti insegna le buone maniere?" Josh si mise a ridere "Ecco lo Zayn che conosco" mi diede una pacca amichevole sulla spalla. "Allora Jhonny.. secondo te, perchè ti trovi qui?" gli chiesi. "Perchè siete degli stronzi" mi sputò. "Ehy, ehy così non si fa." Lo tirai su per i capelli e gli sbattei la testa contro il muro. Partì un fortissimo grido di dolore. "Ecco cosa succede a non comportarsi bene" gli lasciai andare i capelli e lui si accasciò a terra. Gli tirai un calcio sulle gambe. Partì un altro grido. "Zayn?" mi girai riconoscendo la voce del riccio. Merda. Perchè era venuto qui? "Harry perchè sei qui?" aveva le lacrime agli occhi. Fissò me, il corpo di Johnny e poi di nuovo me. "Guarda chi c'è qua. Non ti è bastato ieri?" gli chiese ridendo Josh. Lo prese per le braccia e lo buttò per terra, poi lo tirò su per i capelli in modo che rimanesse in ginocchio. Io ero rimasto immobile per tutto il tempo. "Perchè lo stai facendo di nuovo?" mi chiese piangendo. Non era per il dolore ma per vedermi di nuovo come uno stronzo. "Devo distrarmi" risposi continuando a fissarlo "Ti sembra un modo per distrarti Zayn? Guarda come hai ridotto quel ragazzo!" tirò un urlo. Josh gli aveva tirato un pugno. "Perchè hai lasciato che mi colpisse?" Mi urlò. "Ehy, Zayn vuoi finire quello che hai lasciato in sospeso ieri?" mi disse Josh."Si" gli risposi avvicinandomi ai due ragazzi. "Zayn non lo fare" mi stava urlando il riccio "Mi dispiace" dissi. Il riccio chiuse gli occhi pronto a subire il colpo. Ma non colpii lui. "Lascia stare Harry" dissi a Josh che ora stava per terra gemendo per il dolore. "Sei scemo?" mi rispose toccandosi la guancia gonfia. Si rialzò e mi tirò un pugno in pancia. Mi piegai dal dolore. Poi si girò e colpì Harry alla faccia. "È per lui che mi hai colpito? Per questo sgorbio? Sei patetico Zayn" mi rialzai e gli tirai un pugno in pancia. "Ti ho detto di lasciare stare Harry." Ricambiò il pugno colpendomi la faccia. "Ci stavamo divertendo con Johnny. Devi sempre rovinare tutto Malik!" mi colpì di nuovo. Caddì a terra. Era più forte di me e questo lo sapevo ma non pensavo che fosse così forte. Mi si buttò addosso e iniziò a tirarmi pugni in faccia. "È divertente Zayn, vero?" mi colpì di nuovo. Non riuscivo a reagire. Non volevo reagire. In fondo me lo meritavo. "Smettila. Lo ammazzi così" continuava a dire Harry. Sorrisi. Il riccio era lì che cercava di difendermi. Dopo che l'avevo deluso di nuovo lui era lì per me. "Va a casa, Harry." ma le parole vennero coprite da un altro mio grido di dolore. "Come siamo dolci Zayn" mi rise in faccia Josh "Non avrai mica preso una cotta per il riccio?" mi colpì ancora e ancora. Era davvero così? Josh aveva ragione? Mi tiro nuovamente un colpo. Sentii Harry che continuava a gridare. "Harry vattene" provai a dire di nuovo. "No" sentii e poi svenni.

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SPAZIO AUTORE
Buonasera a tutti.
Ho scritto un capitolo più lungo degli altri
spero vi piaccia u.u
Potete lasciare qualche recensione?
Stavolta continuerò solo se questo capitolo
ne riceve 3  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


POV. Harry

 

"Adesso tocca a te Styles" Zayn era per terra, con gli occhi chiusi, senza dar segni di vita. "Lasciaci stare! Perchè fai questo? Guarda come hai ridotto il tuo amico... Forse l' hai ucciso!" Non riuscivo più a parlare. Continuavo a guardare il corpo di Zayn e le mani sporche di sangue di Josh. Mi tirò un pugno nello stomaco. "Basta.. sono stanco. Ti è andata bene ma guardati in giro. Non finisce qua" se ne andò sghignazzando. Appena fu abbastanza lontano corsi verso Zayn. "Zayn.. Zayn.. svegliati perfavore!" continuavo a dire tirandogli un braccio. Gli misi due dite sul collo. Respirava ancora per fortuna. Era colpa mia se era finito in quelle condizioni. Aveva la faccia piena di sangue. "Perfavore Zayn svegliati!" continuavo a piangere. "Zayn ti prego..." presi il cellulare "Pronto 118?

Sono Harry Styles... È un urgenza.. si il mio amico è ferito gravemente.. all'angolo della Echo High School... muovetevi!" rimisi il telefono in tasca. "Zayn resisti stanno venendo i soccorsi.." mi accorsi in quel momento che un paio di metri più in fondo vicino al muro c'era ancora il corpo senza sensi di Jhonny. Ci eravamo dimenticati tutti di lui. Quel poveretto era stato coinvolto per niente. Era stato Zayn a ridurlo così. "Harry...." Zayn aprì un occhio. "Zayn! Zayn! Ci sono qui io.. tranquillo stanno arrivando i soccorsi." il moro stava tremando e tirava dei gridolini per il dolore. "Aiutami a essere migliore Harry..." gli presi la mano "Lo farò" svenne di nuovo.

L'ambulanza arrivò mezz'ora dopo la chiamata. " Sei tu Harry?" chiese un infermiere "Si sono io e lui è Zayn... vi prego aiutatelo!" stavo ancora piangendo. "L'altro chi è? Si sono picchiati tra di loro?" chiese ancora "No, no, è venuto uno che si chiama Josh.. è stato lui a ridurli così.." altri due infermieri caricarono prima Jhonny e poi Zayn sull'ambulanza e io salii con loro. "Ti prego resisti.. ce la faremo" gli tenni la mano per tutto il viaggio. Arrivammo in ospedali 10 interminabili minuti dopo. "Dobbiamo ricoverarlo d'urgenza" gridava uno. "È grave" diceva un altro. Perchè tutto questo? Era un modo per fargli pagare quello che aveva inflitto a molte altre persone? Ripagarlo con la stessa moneta? Non mi sembrava giusto... lui era un ragazzo buono, bisognava conoscere la sua storia per capirlo e io la sapevo. Lui aveva voluto raccontarla a me e non ad altri. L' ha raccontata a una sua 'vittima'. E ora era lì, su una barella e un ago nel braccio pronto per andare nella sala d'urgenza o quello che era. "Devi aspettare qui." mi dissero quando arrivammo davanti alla stanza. "Non posso devo vederlo, devo sapere che starà bene... Lui starà bene vero?" gli dissi con le lacrime agli occhi. "Non sappiamo ancora niente.. ma sopravviverà" abbracciai il dottore che stava davanti a me "Salvalo" gli dissi.

Passarono due ore forse tre... Zayn non era neanch' ora uscito e io continuavo a camminare avanti e indietro come uno stupido. Perchè ero così preoccupato? "In fondo lo conosco da due giorni" dissi. Mi avviai verso la macchinetta delle bibite. "Perchè questi aggeggi non vendono lattine di birra?" tirai un pugno sul muro. Tirai un urlo. "Quanto sono stupido! Che male." perfetto ora ero senza birra, con una mano probabilmente rotta e un amico in sala ricovero. "Ho sentito urlare. Cos'è successo?" mi girai e vidi un infermiere "Penso di essermi rotto una mano" non riuscivo a muoverla e mi faceva malissimo. "Ok.. ok.. vieni con me." mi portò in un'altra stanza. "Dottor Lopez, può visitare questo paziente?" chiese al signore davanti a lui "Dio, fa male" urlai. "Si, si vieni pure. Cosa hai fatto?" mi chiese guardandomi la mano "Ho tirai un pugno sul muro qua vicino... Ahia non toccare, fa male!" sembravo un bambino. Ero patetico. "Se non ti tocco non capisco cos'hai" lo lasciai fare. "Non è niente di grave... Basterà mettere il gesso per un paio di settimane e tornerà tutto come prima" mi sorrise.

"Tutto qua?" chiesi quando ebbe finito di mettermi quell'affare bianco sulla mano. "Tutta qua" rispose lui. "Ma fa ancora male.." gli dissi "Per questo devi prendere gli antidolorifici.. avere il gesso non ti fa passare il male." mi porse una scatolina con dentro delle pasticche. "E allora a che serve? Mi è solo d' intralcio." il dottore mi fissò "Serve per rimetterti apposto la mano. Se non tiravi un pugno al muro adesso non avresti il gesso" in quel momento ricordai il motivo per cui mi ero rotto la mano. Zayn. "Sa qualcosa sul ragazzo che era con me? Zayn Malik?" chiesi al dottore. "No, mi dispiace." mi alzai dalla sedia. "Ok, grazie lo stesso. Io torno nell'atrio... Arrivederci" tornai alla macchinetta. Guardai il muro. C'era una piccola ammaccatura. Avevo lasciato il segno. "L' ho tirato così forte?" mi dissi. Maledissi il distributore di non avere la birra, presi una semplice lattina di coca cola e me ne tornai vicino alla stanza dove era ormai rinchiuso da ore Zayn. "Come faccio a ubriacarmi con una coca?" cercai di aprirla ma realizzai che era impossibile farlo con una mano sola. Guardai l'orologio. Era così tardi! Erano le nove di sera.. Da quanto tempo Zayn era là dentro?

Mandai un messaggio a mia madre 'non aspettarmi, dormo fuori' subito mi arrivò la risposta 'come? Dove dormi? Da chi?' era la solita. 'Sono in ospedale, un mio amico ha avuto un incidente.. io sto bene' non le dissi che mi ero rotto una mano, si sarebbe preoccupata ancora di più. Spensi il telefono. Non volevo più parlare con nessuno. Misi la lattina per terra e chiusi gli occhi. Non ci volle molto perchè mi addormentassi.

"Harry Styles?" qualcuno mi stava spingendo leggermente. Mi svegliai. "Si, sono io" era l'infermiere di prima. "Il tuo amico è nella stanza 198. Adesso sta dormendo. Sta bene, è forte. Se vuoi puoi andare nella sua stanza a riposare. C'è una poltrona più morbida di questa." Mi alzai. "Grazie mille. L'avete salvato!" abbracciai l'infermiera e poi mi diressi verso la stanza 198. Trovai Zayn sul letto, che stava beatamente dormendo. Mi scesero le lacrime. Era vivo. Stava bene. Era tutto passato, almeno per ora. Presi la poltrona e la misi vicino al letto. Mi sedetti e presi la mano di Zayn incominciando ad accarezzarla. Era dolcissimo quando dormiva. 'Penso di essermi innamorato..' pensai ma scacciai subito quel pensiero. 'No, non posso soffrire ancora per una persona, non voglio più amare, non posso' pensai ricordando i vecchi tempi. Ero già stato con un ragazzo a 15 anni. Lo amavo tanto. Lui sapeva che mi piaceva e mi chiese di essere il mio ragazzo. Non me lo feci ripetere due volte. Fu il mese più bello della mia vita. Uscivamo insieme, ci divertevamo, stavamo bene. Poi quando gli chiesi di fare l'amore per la prima volta mi rispose "Ahahah, ehy Harry questo è troppo. Va bene un bacio e due ma io non ti amo. Non sono gay, non lo sono mai stato. Ti ho preso in giro. Tutti sanno che sei l'unico gay qua. Volevamo farti uno scherzo.. tutto qui." mi ricordo benissimo la scena. Non la dimenticherò mai. Gli tirai uno schiaffo. Mi faceva schifo. E io ero stato così stupido da fidarmi di lui, da donargli il mio cuore, tutto il mio amore. Morivo di vergogna. Sempre preso in giro, sempre maltrattato, offeso. Non mi ero stupito se il primo giorno alla nuova scuola Josh mi aveva già preso di mira. Si vedeva così tanto che ero omosessuale? Perchè tutti odiano quelli come me? Perchè? "Ti amo Harry" sentii dire da Zayn nel sonno. 
 

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ANGOLO AUTORE
Ecco finalmente il capitolo 5 u.u
Triste la storia di Harry,  vero?
Ve lo aspettavate il "Ti amo" di Zayn?
Commentate con qualche recensione
Grazie a tutti quelli che lo faranno e 
a chi continua a leggere questa FF sugli Zarry 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


POV. ZAYN

 

Se quello è il paradiso è proprio stupendo. Capelli ricci mossi dal vento, occhi verdi smeraldo, una lunga tunica bianca lunga fino ai piedi scalzi e delle grandissime ali azzurre. "Mi chiamo Harry" mi dice il paradiso. "Sono morto?" gli rispondo io. "No Zayn, stai solo dormendo, presto ti sveglierai e troverai l' Harry reale affianco al tuo letto."

"Perchè tu non sei reale?" chiesi di nuovo. "No sono solo frutto della tua immaginazione" mi guardai intorno. In effetti era tutto così strano. Tutto bianco, qualche nuvola qua e là. Un Harry con le ali che diceva di non essere reale e io che sembravo così leggero. "Dove siamo adesso?" chiesi per la centesima volta. "Dove tu vorresti essere in questo momento." mi disse lui con calma. Aveva una voce stupenda. "Vorrei essere in paradiso con te. È tutto così magico e fantastico." mi avvicinai all'angelo di nome Harry. "Perchè vorresti essere con me in paradiso?" Già, perchè volevo essere lì con lui? "Perchè io..." feci una pausa. "Ti amo Harry" dissi senza rendermi conto dell'affermazione che avevo appena fatto.

 

POV. HARRY

 

"Non posso!" urlo al corpo senza sensi di Zayn. "Non posso amarti Zayn. Finirei per farmi del male. Non voglio soffrire lo capisci?" urlo ancora. Inizio a piangere. Sto già soffrendo e non voglio. Perchè provo tutto questo per un ragazzo che nemmeno conosco neanche bene e dove il nostro primo incontro non è stato dei migliori. Perchè si è dichiarato così? Deve rendere tutto così complicato? "Perchè mi batte il cuore, cazzo!" ero contento di scoprire che provava qualcosa per me? Mi alzai dalla poltrona e mi toccai il petto. "Perchè batti così forte maledetto cuore!" mi diressi verso la finestra, l'aprii e respirai profondamente. Mi girai e guardai Zayn. Stava ancora dormendo... "Harry?" il moro aprì un occhio. 'Come non detto' pensai. "Zayn. Come ti senti?" si ricorderà della frase che mi aveva detto nel sonno? "Sono stato meglio, ma sono vivo e ci sei tu" mi rispose. "Non dirmi così" gli urlai. Si ricordava? Perchè faceva il dolce? "Che ho detto? Harry stai bene? Che hai fatto alla mano?" mi guardai il gesso. "Si che sto bene." che domanda stupida. Cercai di calmarmi, stavo impazzendo. "Sai ti ho sognato prima. Eri un angelo... eri bellissimo." lui ricordava. Non potevo reggere tutte quelle emozioni. Pensai che l'opzione più facile era scappare e così feci. "Harry ma che fai?" sentii la voce in lontananza di Zayn, il ragazzo che per la seconda volta mi aveva dato conferma di quello che provava per me. "È stata davvero la scelta migliore scappare?" dissi fermandomi vicino al distributore di bevande. "Dipende per quale motivo." mi misi a fissare un ragazzo biondo seduto su una sedia intento a sorseggiare una lattina di coca cola. "Non stavo parlando con te. Nemmeno ti conosco!" sbuffai. Misi un gettone dentro la macchina prendendo una fanta. Realizzai solo quando la presi in mano che non potevo aprirla. "Maledetto gesso" urlai. "Sei sempre così... arrabbiato?" mi prese la lattina dalle mani, l'aprì e me la ridiede. "Io sono Niall. Ora mi conosci." mi fece un sorriso. "Io sono Harry" risposi senza guardarlo. "Bene Harry. Da cosa scappavi prima?" mi chiese amichevolmente come se ci conoscessimo da una vita. "Ma che vuoi da me?" risposi scocciato. "Stavo cercando di socializzare." fece una pausa. "Io non voglio socializzare" gli dissi senza aspettare che finisse la frase. Mi guardò. "Sai come ti dicevo prima, la scelta migliore è scappare se per esempio eri inseguito da un ladro, o se per esempio una vecchietta ti voleva violentare, o sei tu sei un ladro e stai scappando da un polizziotto. In questo caso potrei anche ospitarti a casa mia per un po'." continuò a dire. "Sei un ladro?" mi chiese. "Ma sei stupido?" gli risposi. "No sono Niall." mi fece lui. Si, era stupido. "Allora?" mi richiese. "Ma allora cosa?" sbuffai. "Se non sei un ladro da cosa scappi?" mi chiese guardandomi con gli occhi spalancati come un bambino che ascolta una storia. "Dall'amore" risposi. "Ooooh" evidentemente la storia gli piaceva. "Come mai?" mi disse ancora. "Non posso." risposi."È brutto non amare Harry." ricominciò a bere la sua coca, deluso dal finale. "Lo so. Ma è brutto anche amare, perchè alla fine resterai deluso." gli dissi. "Questo puoi scoprirlo solo vivendo." ritornò a fissarmi."Chi sei tu per darmi lezioni di filosofia?" ora anch'io lo fissavo. "Sono Niall, quante volte devo dirtelo?" era proprio strano quel ragazzo. "Grazie" gli dissi. "Ti ho solo ricordato il mio nome" che occhioni blu che aveva. Risi. "Si mi hai solo detto il tuo nome" rise anche lui. "Sei simpatico Harry. Tieni questo è il mio numero, chiamami se vuoi. Ciao" mi porse un foglietto e se ne andò. Rimasi lì con la lattina di fanta ancora mezza piena. Ricominciai a pensare a Zayn e a quello che aveva detto Niall.

 

POV. ZAYN

 

Se n'era andato così senza dirmi niente. Ma che gli ho fatto di male? Gli ho detto che era bellissimo... ma è la verità. Perchè arrabbiarsi per questo complimento. E poi, perchè aveva la mano ingessata? Era stato Josh a rompergliela? Al solo pensiero rabbrividii. "Ti sei svegliato finalmente" mi girai. Vidi il dottore avanzare verso di me. "Si, grazie dottore." rise. "È il mio lavoro figliuolo" risi anch'io. "Il tuo amichetto non c'è? È stato qui ad aspettare che uscissi dalla stanza dove ti hanno curato tutta la notte. Strano che non ci sia, visto che ti sei appena svegliato." Era rimasto qui tutta la notte solo per me? Perchè l'avrebbe fatto? "È andato via poco fa" gli risposi. "Capisco..." mi disse. "Zayn." era la voce di Harry. "Eccolo qui. Stavamo proprio parlando di te. Ora vi lascio soli ragazzi. Tornerò più tardi per dirti quando potrai uscire, Zayn" lasciò la stanza e rimanemmo solo io e Harry. "È stato Josh?" chiesi preoccupato guardandogli la mano. "No, sono stato io" mi disse. si sedette sul mio letto. Continuava ad evitare il mio sguardo. "Come?" chiesi. "Ho tirato un pugno sul muro perchè ero preoccupato per te, e perchè i distributori non vendono la birra" risi. "Lo trovi divertente?" mi chiese scocciato. Sembrava infastidito dalla mia presenza. "Si può sapere che ti ho fatto?" gli urlai."Perchè mi ami?" iniziò a urlare anche lui. "Che domanda è?!" continuavo a urlare. Sembravamo due bambini. "Rispondi!" mi disse. "Ti amo perchè sei bello, simpatico e sei l'unico amico che ho e che abbia mai avuto. È così difficile da capire?" Ora stavamo piangendo entrambi. "Si perchè io non voglio amarti, io non.." gli presi il viso tra le mani e lo baciai. Provai ad allungare il bacio ma lui non mi diede il permesso. "Sei stupido?" mi urlò contro. "Cosa significa per te 'non voglio amarti'?!" si alzò dal letto. "Mi dispiace Harry. Io pensavo che anche tu.." mi bloccò. "Io un cazzo! Smettila!" perchè faceva così? "Se non mi amassi te ne saresti andato quando Josh mi stava picchiando, non saresti rimasto qui ad aspettarmi tutta la notte, non avresti tirato un pugno al muro, adesso tu.." mi bloccò di nuovo ma stavolta baciandomi. "Io ho paura" mi disse dopo un po' staccandosi dalle mie labbra. "Anch'io Styles ma insieme ce la faremo" lo abbracciai. "Non è per Josh o per altri che ho paura, ho paura che tu fra un mese ti stuferai di me e mi abbandonerai." lo strinsi ancora più forte. "Non ti lascerò mai andare via piccolo, a meno che tu non voglia andartene" mi ribaciò. Si sdraiò sul letto e ci abbracciammo. "Ti amo Zayn" mi disse.  
 

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SPAZIO AUTORE

Buongiorno a tutti .
Ho da fare un casino di compiti quindi sarò breve D:
è entrato nella storia Niall :) che adesso sembra 
abbastanza inutile .-. ma ho già in mente dei piani malefici per lui OuO
Comunque nel capitolo scorso avevamo il "ti amo" di Zayn e in questo
il "ti amo" di Harry. Che cosa dolce *-*
No, ok basta... Comunque se lasciate qualche recensione non vi ammazzo mica u.u
Vorrei arrivare almeno a tre recensioni: Sono così tante??
Ultima cosa...
Vorrei ringraziare Bionda Irlandese perchè mi recensisce ogni capitolo: Grazie, grazie, grazie.
Prendete esempio da lei e lasciate qualche piccola recensione u.u
Oook ora me ne vado verso il mio triste destino. 
Ciao ciao, Joe

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


POV. ZAYN

 

Mi svegliai abbracciato a Harry che stava ancora dormendo. Avrei preferito essere in camera sua, magari se anche lui fosse mezzo nudo sarebbe stato più figo, ma eravamo ancora in quell'orribile ospedale e lui era completamente vestito. Mi misi a fissare il suo volto e quei bellissimi capelli ricci che gli coprivano leggermente il viso. Sorrisi, era dolcissimo quando dormiva. Gli diedi un tenero bacio sulle labbra e si svegliò. "Buongiorno angelo." gli dissi dandogli un altro bacio. "Buongiorno." mi disse stringendosi a me. Continuavo a guardarlo. Si mise un cuscino sulla testa. "Non mi fissare" mi disse ridendo. "Perchè?" gli chiesi. "È inquietante." gli tirai via il cuscino. "È romantico" gli risposi. Mi baciò appassionatamente. "Questo è romantico" mi disse quando si staccò dalle mie labbra. "You win Styles". Era adorabile. "Oh yes, I win my little love" mentre lo disse rise. "Cosa hai detto?" chiesi incredulo dalle bellissime parole dette. "Che ho vinto?!" mi chiese. "No, no, dopo.." continuai io. "Mio piccolo amore" scandì le parole. "Ridillo ancora, non smettere mai, my angel" si mise sopra di me, mi alzò la tunica dell'ospedale toccandomi la pelle. Mi baciò e poi avvicinando le labbra sul mio orecchio iniziò a dire "Ti amo mio piccolo amore, mio piccolo amore, mio piccolo amore, mio piccolo amore..." in quel momento entrò l'infermiera. Fu una scena abbastanza imbarazzante, visto che la donna rimase a bocca spalancata, lasciando cadere le cartelle. "Mi.. mi dispiace. Torno... torno dopo." balbettò. Harry scese velocemente dal letto. "No, tranquilla signora. Abbiamo finito.." lasciò in sospeso la frase facendo finta di abbottonarsi i pantaloni e la signora spalancò ancora di più la bocca. "Qui.. su questo.. letto?" chiese ancora sconvolta. Harry si mise a ridere. "No, per terra è più sexy" rispose nuovamente il riccio. Scoppiai a ridere. Quel ragazzo era fantastico. L'infermiera arretrò di qualche passo. "Queste sono le cartelle per le... dimissioni. Può.. può lasciare l' ospedale." mi porse le cartelle. Harry si avvicinò a lei. "Ha mai provato per terra?" le chiese con una voce sexy. Mi misi una mano sulla bocca per non ridere. "N...no.." rispose la signora cercando di allontanarsi da Harry. "Vuole provare?" entrambi scoppiammo a ridere e l'infermiera scappò via più spaventata che imbarazzata. "Secondo te perchè è scappata? Volevo invitarla a mangiare qualcosa, è divertente farlo per terra come i giapponesi" mi disse il riccio. Io scoppiai a ridere. "Penso abbia capito un' altra cosa." gli risposi. Tornò sopra di me e incominciò a baciarmi prima il collo, per poi passare alle labbra. "E tu cosa hai capito?" mi chiese con la stessa voce sexy che aveva usato per l'infermiera. "Che stasera ci divertiamo." gli risposi mettendogli una mano sotto la maglia e toccandogli la schiena facendolo ravvibbridire.

 

POV. HARRY

 

"E tu cos' hai capito?" gli chiesi con voce sexy sperando che avesse capito dove volevo arrivare. "Che stasera ci divertiamo" mi rispose. Sentii il mio cuore che iniziava a battere all'impazzata. Mi mise una mano sotto la maglia toccandomi la schiena. Ravvibbridii di gioia. "Hai delle bellissime mani Zayn ma... sono fredde" gli risposi ridendo. Era veramente quello giusto? Quello con cui sarei stato bene per sempre? Dovevo passare il tempo con Zayn con queste insicurezze? Devo vivere il presente non il futuro e fa stesso se Zayn un giorno non ci sarà più. "Che c'è piccolo?" mi chiese vedendomi distratto. "Niente amore" lo baciai, assaporando tutta la dolcezza di quel bacio sperando che non finisse più. "O Dio, scusatemi.... ancora." mi staccai mal volentieri da Zayn fissando con odio la donna "Pensavo... che ve ne foste an.. andati." cercò di dire. "Io signora, stavo pensando a chi è stato così stupido da assumerla." sentii Zayn ridere piano. "Ragazzino un po' di.. educazione.. perfavore" scesi dal corpo del moro. "Educazione? Ma se lei non ha neanche bussato per entrare e ha disturbato ben due volte me e il mio ragazzo." Zayn sussultò alla frase 'il mio ragazzo'. Sorrisi soddisfatto che la parola avesse fatto effetto. "Comunque adesso ce ne andiamo, visto che qui non possiamo avere un po' di pace" risposi sbuffando. "Scusatemi" si girò e se ne andò via velocemente. Zayn si alzò dal letto. Aveva un orribile vestitino bianco. Scoppiai a ridere. "Cos'hai contro i vestiti dell'ospedale? Sono sexy" stavo per contraddirlo quando si girò facendomi vedere che dietro il vestito era aperto. Rimasi affascinato da quella vista. "Bhe in effetti devo dire che la vista qui non è male" dissi continuando a fissarlo. Poi, guardando quella schiena ancora piena di segni rossi e ammaccatura pensai che un 'paesaggio' ha sempre i suoi lati positivi e negativi. Si rigirò verso di me. Appoggiò i vestiti appena presi dal cassetto sul letto e iniziò a sbottonarsi il vestito. "Vuoi restare per lo spettacolo?" mi chiese con un sorriso maliziozo. "Ti aspetto fuori little love" gli mandai un bacio e uscii dalla stanza.

"Chi guida?" gli chiesi fuori dall'ospedale. "Io non posso con un braccio solo, te la senti di guidare?" chiesi ancora. "Non proprio ma posso provare..." provò a dirmi ma lo bloccai dandogli un bacio a stampo. "Non se ne parla piccolo, per stasera andremo in un hotel, domani vedremo..." passò qualche secondo, poi mi prese la mano e mi attirò a se per baciarmi nuovamente. "Va bene, andremo in hotel" mi rispose quando finì il bacio. Sorrisi. "Allora andiamo".

"Volevo affittare una camera per due persone per una notte" disse Zayn alla segretaria dell' hotel. "Certo. Letto matrimoniale o separati?" la donna fissò prima lui poi me. Poi io guardai Zayn, Zayn guardò me, io guardai la donna, Zayn guardò la donna. La donna ricominciò a guardare uno e poi l'altro e ricominciò il giro. La donna scoppiò a ridere. "Ok ho capito, i letti separati." questa non aveva capito niente. "Signorina, noi vorremmo il letto matrimoniale" le risposi con aria innocente. Rise di nuovo. Cosa aveva bevuto quella? "O mio Dio, ragazzi, scusatemi. Siete proprio belli insieme" forse era ubriaca. Guardai la donna, guardai Zayn, Zayn mi guardò e poi guardò la tipa. Ok dovevamo smetterla di guardarci a vicenda. Stava diventando alquanto imbarazzante. "Ehm... grazie" rispondemmo. "La vostra stanza è la 34, secondo piano, in fondo a destra. Se vi serve qualcosa, chiedete pure." ci diede le chiavi e ci dirigemmo verso la nostra camera.

"Non potevamo andare a casa a piedi?" mi chiese Zayn quando fummo nella stanza. "Ormai siamo qua e la tipa non era poi così male, era simpatica dopotutto." mi venne incontro. "Dobbiamo parlare della segretaria adesso?" le nostre facce ora erano a pochi centimetri. Gli fissai le labbra. Lo desideravo. Lo baciai. Mi prese in braccio e ci buttammo sul letto. Mi mise una mano sotto la maglia accarezzandomi la schiena. Gli lasciai piccoli baci sul collo, poi gli tolsi la maglia e continuai a baciarlo scendendo verso gli addominali. Mi tolse la maglia buttandola a terra e restammo entrambi a petto nudo. Non l'avevo mai fatto. Era davvero quello giusto? Ero pronto a ricominciare ad amare? Le solite stupide domande che mi assalivano nei momenti meno opportuni. Non potevo non pensarci. E se mi stava prendendo in giro? Era una scommessa con Josh? Portami a letto e poi lascoarmi? Iniziò a slacciarmi i pantaloni, per poi togliermeli e scaraventare anch'essi a terra. Giocherellò un po' con l'elastico dei miei boxer, pronto a togliermi anche quelli. "E se fosse tutto sbagliato?" la centesima domanda che mi venne in testa ma feci l'errore di dirla ad alta voce. Zayn si bloccò. Maledette, stupide, domande. "Cosa?" mi guardò. "Noi... si insomma... e se stiamo sbagliando?" balbettai. "La pensi così?" mi chiese. "Si... no... forse... io non lo so. E se mi stessi solo prendendo in giro?" mi guardò perplesso. "Perchè dovrei?" Mi scese una lacrima. Mi abbracciò. "Pensi che potrei ferirti in questo modo?" poi mi baciò. "Pensi che questo sia sbagliato?" mi disse ancora. "Io... io non lo so" provai a dire mentre lui continuava a baciarmi. "Lo scoprirai solo se provi, piccolo" mi disse. "Non voglio stare ancora male per amore, non per colpa tua." Mi guardò "Io non ti farò del male, non più" ora ero sicuro. Era lui quello che stavo aspettando, quello che desideravo con tutto me stesso. Gli tolsi i pantaloni mentre ormai mi aveva appena tolto anche i boxer facendo vedere la mia erezione. Si mise a massaggiare il mio membro che divenne ancora più duro per poi metterlo in bocca. Continuò per un po' ad andare su e giù con grande abilità. "Zayn, sto per venire" si tolse appena in tempo. Decisi di ribaltare la situazione. Lo girai mettondomi sopra di lui. Toccai il suo petto con la mano per poi arrivare all'elastico dei boxer. Glieli tolsi e finirono in terra pure questi. Ecco il suo spettacolo tanto atteso e pronto a essere osservato. Lo presi in mano per poi avvicinare la bocca lasciandogli piccoli baciai. Iniziò a gemere. Lo misi in bocca sperando di essere abbastanza bravo come prima volta. "Harry, vengo" me lo disse troppo tardi e venne nella mia bocca. Lo sputai. Mi rigirò di nuovo ma stavolta di schiena. "Sei pronto?" mi chiese. "Farà male?" gli risposi con un'altra domanda. "Penso di sì, ma dopo passa" mi disse. "Va bene, facciamolo" lo volevo dentro di me, volevo sentirlo mio. Infilò il suo membro dentro di me e urlai all'iniziò di dolore per poi iniziare a provare piacere. Com'era bella questa sensazione. Io e Zayn uniti. Fa che questo non finisca mai. Come a chiedere troppo si staccò da me. Volevo ancora sentirmi unito a lui. Lo girai di schiena e entrai in lui. Poco dopo uscii venendo. Ci sdraiammo entrambi sudati tenendoci per mano. "È stato bellissimo Zayn" gli dissi. "Già" mi rispose. Ci addormentammo abbracciati continuando a pensare a qualche attimo prima quando eravamo uniti. "Non mi lasciare mai" era di questo che avevo ancora paura. Di un suo possibile imbroglio "Non lo farò, mio piccolo angelo."   

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SPAZIO  AUTORE
scusate il ritardo ma ho un casino di  argomenti da studiare .-.
Non sono esperto a scrivere le parti "hot" ma spero che 
piacciano lo stesso.
Comunque... Harry ha ancora dubbi su Zayn ma lo ama lo stesso
Zayn è sicuro di quello che prova per Harry ma  lo deluderà?
Se volete che continuo lasciate qualche recensione u.u
Ce la facciamo ad arrivare a 5 o chiedo troppo?
Torno a studiare :( Ciao 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


POV. ZAYN

 

Mi svegliai verso le sei, nel letto dell'albergo con Harry abbracciato a me. Com' era dolce. Così bello e indifeso, con la paura di amare. Una persona da tenere al sicuro, da proteggere. Questo è il mio compito, ma ero sicuro di essere quello giusto? Io, la persona che prima di tutti gli aveva procurato dolore? Mi alzai dal letto e notai di essere ancora completamente nudo. Mi ricordai della bellissima notte passata insieme col riccio e subito tutte quelle incertezze scomparvero. Si, era lui il mio vero amore. Si, ero io che dovevo proteggerlo. Mi diressi verso il bagno ed entrai in doccia immergendomi nei miei pensieri e iniziando a canticchiare qualcosa di sottofondo. Adoravo cantare a ritmo delle goccioline d'acqua che andavano a sbattere per terra producendo un suono armonioso. Mi sentivo felice. Sentii bussare alla porta e subito tornai alla realtà. "Occupato" dissi ma la porta si aprì lo stesso. "Sono io" sentii dire. Harry. "Ehy piccolo, ti sei svegliato" dissi uscendo dalla doccia e mettendomi un asciugamano intorno alla vita. "Ti ho sentito cantare e.. sei bravissimo." mi abbracciò. "È il risveglio più bello che abbia mai avuto. Grazie Zayn." mi diede un tenero bacio sulla guancia. "Prego, mio piccolo angelo. Voglio il meglio per te, per noi." si, era davvero così. Tutte quelle ferite, quelle paure, avremmo superato tutto, insieme. Ci fu un attimo di silenzio. "Andiamo a fare colazione?" chiesi poi. "Si, ho una fame." mi rispose.

"Dobbiamo andare per forza a scuola?" mi chiese Harry quando fummo davanti all'edificio. "Si, piccolo. Andrà tutto bene, ti fidi di me?" Sarebbe davvero andato tutto bene? "Si, mi fido." entrammo. "Ci vediamo a pranzo, ora devo andare in classe." speriamo arrivi presto, pensai quando se ne fu andato. Entrai in classe, con un ritardo di diedi minuti. "Finalmente ha deciso di tornare a scuola, Malik." mi disse, guardandomi con odio, il professore di matematica. Sempre lui dovevo avere alla prima ora? "Magari non le hanno detto che sono finito in ospedale?!" chiesi. "Poteva avvisare signorino." mi disse ancora il prof. "Con cosa? Forse con la telepatia?" com'era stupido quel tipo. "Continuiamo la lezione ragazzi." disse poi, non avendo più scuse per difendersi. "Ma come? Neanche oggi vuole giocare con me?" feci una faccia rattristata. "Aprite il libro a pagina 57" mi ignorò. "Ma come? Non risponde alle domande degli alunni? Bimbo cattivo." la classe cominciò a ridere. "Zayn in presidenza." sbraitò lui. "E adesso mi manda via? Io volevo solo fare un gioco con lei.." mi alzai. "Fuori ho detto" continuò a urlare. "Ok, ok. Però stia calmo. Non vorrei che stesse male. Se no io con chi mi diverto poi?" gli feci l'occhiolino e uscii fuori dall'aula. È così stupido che pensa davvero che sarei andato in presidenza? Presi il telefono. C'era un messaggio. 'Zayn, alle 9 sono in stazione, mi vieni a prendere? -Vero' Da quanto tempo che non la sentivo. Finalmente era tornata a casa. Ci conosciamo fin da quando avevamo un anno. Siamo migliori amici da sempre e per un periodo siamo stati insieme. Poi è dovuta partire,quattro anni fa, abbandonandomi, senza dirmi niente. Da quel giorno ero diventato manesco. Lei era una delle poche amiche che avevo, ma mi ha spezzato il cuore. Ho sofferto molto per lei. Mi manca. Guardai l'ora: 8.30. Ero stato in classe solo mezz'ora? Mi scappò un sorriso. 'Sto arrivando' le risposi. Andiamo a trovare la ragazza.

"Zayn sei venuto" mi girai e un ragazza mi venne incontro abbracciandomi. "Ciao." risposi freddamente. "Quanto tempo. Come va?" mi chiese prendendomi le mani. "Se avresti voluto veramente saperlo, in questi anni mi avresti mandato almeno un messaggio." mi girai per non guardarla. "Ehy, mi dispiace tanto, ma adesso sono tornata per te, per recuperare il tempo perso." mi rigirò mi prese il viso tra le mani alzandolo in modo che potessi guardarla negli occhi."Pensavi davvero che ti avrei aspettata per tutto questo tempo? Sono andato avanti con la mia vita e tu ormai non ne fai più parte. Tre anni sono passati, tre fottutissimi anni, e te non mi hai mai chiamato neanche per dirmi ciao. Ora rispunti improvvisamente dicendo che vuoi ricominciare?" mi scese una lacrima. "Ehy piccolo, non fare così. Mi dispiace davvero tantissimo." mi abbracciò e io ricambiai. "Mi sei manca tanto, Veronica. Non andartene di nuovo." la guardai. "Non me ne andrò. Dobbiamo recuperare tutto, Zayn" mi diede un tenero bacio sulle labbra. "Io... non posso" dissi staccandola. "Ok, capisco.. hai una nuova ragazza." disse con un velo di tristezza. "Bhe, non proprio" risposi. "Che significa 'non proprio'?" mi chiese. "Veronica, sono diventato gay."

"O mio Dio, Zayn, dici sul serio?" mi guardò negli occhi. "Si" non riuscivo a capire se era contenta o no. "Come si chiama? Voglio sapere tutto" l'aveva presa bene. "Harry. Lo conosciuto un po' di tempo fa mentre... lo stavo picchiando.." ricordare non era facile. "Da quando tu picchi le persone Zayn?" chiese con un'aria preoccupata. "Da quando te ne sei andata. È così che cercavo di dimenticarmi di te, di distrarmi." abbassai gli occhi. "È colpa mia..." si, era colpa sua. Ma ora era tornata tutto sarebbe cambiato. Guardai l'ora: 12.00. Era già così tardi? Dovevo pranzare con Harry oggi, dovevo tenerlo al sicuro, da Josh. "Senti io devo andare da Harry. Gli avevo promesso che avremmo pranzato insieme." le dissi. "Oh si, vai pure, ci sentiamo in giro" mi rispose.

"Ma dove eri?" mi chiese Harry, quando mi vide. "Sono andato da una vecchia amica" risposi con un sorriso per poi baciarlo dolcemente. "Zayn, ci potrebbero vedere" disse lui staccandosi. "Non voglio che ti succeda qualcosa per colpa mia" mi disse ancora. "Ti amo, Harry. Non mi succederà mai niente per colpa tua" gli dissi dirigendomi con lui verso un tavolo vuoto. "Bhe chi è questa tua vecchia amica?" mi chiese quando ci sedemmo. "Si chiama Veronica. È.. era la mia migliore amica.. poi mi ha spezzato il cuore." risposi tristemente. "Come mai?" chiese ancora. "È partita, tre anni fa, senza dirmi niente mentre.. stavamo insieme.. Non mi ha mai chiamato, mai mandato un messaggio" ricordai tutti i giorni passati col telefono in mano ad aspettare una sua chiamata, a lasciarle messaggi in segreteria. "Mi dispiace Zayn, ma se è tornata forse vuole ricominciare.." mi disse lasciando la frase sospesa. "È quello che mi ha detto.." ricordai il bacio che mi aveva dato lei poche ore fa. Harry abbassò lo sguardò. Gli presi il viso tra le mani "Ehy, guardami. Non succederà, capito? Io amo te non lei. Te lo prometto." lo baciai. "Allora come stanno i miei fidanzatini preferiti?" ci girammo. Era Josh. "Lasciaci stare, Josh" rise. "Se no? Hai intenzione di saltarmi addosso come l'altra volta? Com'è andata alla fine in ospedale?" sorrise. "Perchè non torni con me a divertirti, Zayn? È la 'fidanzatina' che non te lo permette?" mi alzai in piedi pronto a tirargli un pugno. "Ehy, Zayn non ti agitare. Guarda quanta gente che c'è qua" mi resi conto in quel momento di essere in mensa. "Cosa vuoi da me, Josh?" chiesi a denti stretti. "Te l' ho detto, Zayn.. Torna a divertirti con me e nessuno si farà male." strizzò l'occhio a Harry. "A parte le persone che picchieremo... No, Josh, non lo farò." lo guardai negli occhi. "Lo sapevo che mi avresti risposto così. È per questo che adesso entra in gioco Harry." lo guardò sorridendogli. "Vedi, Zayn, tu non vuoi che gli succeda niente, ma io potrei fargli veramente male facendolo sembrare uno stupido incidente.. quindi, Zayn, collaboriamo?" sorrise. Odiavo quel sorriso. "Non gli farai del male, Josh" risposi. "Non hai risposto alla domanda.." andò dietro a Harry prendendogli un braccio. "Così ti farò ragionare meglio.. Ecco ora il braccio di Harry e dietro la sua schiena, un piccolo strattone e crak, il braccio è rotto. Ne ha già uno ingessato, un altro non mi sembra il caso.. vero, Harry?" il riccio cercava di dimenarsi per liberarsi, ma Josh era decisamente più forte. "Non farlo Zayn. Farai male a persone innocenti. Non abbassarti al suo liv.." Harry tirò un urlò. "Stai zitto frocietto. Allora, Zayn.. vuoi che lo faccia soffrire?" chiese ancora. "Non lo farai.." risposi. Josh tirò un pugno sulla schiena di Harry. Nessuno si stava accorgendo di quello che succedeva. C'era troppo rumore lì dentro. "Maledizione! Lo farò.. ma lascialo perfavore!" Josh allentò la presa dal braccio di Harry. "Bravo, così ti voglio. Ci vediamo tra cinque minuti al solito posto. Vedi di esserci." salutò con la mano e se ne andò. "Stai bene?" chiesi avvicinandomi a Harry. "Perchè hai accettato?" rispose con un altra domanda. "Ti stava facendo male, Harry! Cosa avrei dovuto fare? Restare qui a guardare mentre ti rompeva un braccio?" chiesi ancora. "Si. Hai salvato me ma farai male ad altre persone. Non voglio che tu lo faccia." mi guardò negli occhi. "Chi sei tu per dirmi quello che devo o non devo fare?" urlai alzandomi in piedi. "Sono il tuo ragazzo, Zayn! Ma che ti prende?" disse Harry in lacrime. "Devo andare, Josh mi aspetta" abbassai lo sguardo andando verso l'uscita della porta.

"Ehy, sei venuto. Avrei giurato che saresti fuggito con il tuo ragazzo da qualche parte" rise. "Adesso sono qui." risposi senza guardarlo. "Ci divertiremo come ai vecchi tempi, fratello" mi sorrise. "Non sono tuo fratello" dissi. "Era per dire... Ti ricordi di un certo Johnny? L'ho riportato" rise più forte. "Guarda è lì che trema come una foglia. Vuoi iniziare tu?" mi girai. Era vicino al muro, accovacciato con la testa tra le gambe. "Non.. non farmi del male.. Zayn.." disse piano. Lo presi per il colletto alzandolo in piedi. "Non chiamarmi per nome" il primo pugno in pancia, lui che grida di dolore, Josh che ride. Tutto mi faceva ricordare Harry. La prima volta che lo vidi, che lo picchiai. Ma Johnny non era Harry. Secondo pugno, più forte. Cade per terra con le mani sulla pancia. Ora un calcio sulla schiena. Sputa sangue dalla bocca. Un altro calcio. Urla ancora. Ancora l'immagine di Harry dolente. "Ti ho visto..." disse all'improvviso Johnny sottovoce. "Come scusa?" chiesi. "Si... con, con il tuo ragazzo.. non sei cattivo" altro pugno. "Si che sono cattivo. Ti sto facendo male. Tu hai paura di me!" sputa ancora sangue. "No.. non ho paura di te... è lui.. che ti fa fare questo" indicò Josh. "Mi dispiace Johnny ma devo farlo" ultimo calcio. "Per oggio basta, Josh." guardai prima Johnny per terra che gemeva e poi Josh, divertito dalla scena. "Ma come? Adesso che iniziavo a divertirmi?" fece una faccia dispiaciuta. "Si, Josh. Per oggi basta." ripetei. "Domani, stesso posto, stessa ora. Conto su di te." se ne andò. Guardai ancora una volta il corpo del ragazzo disteso. Chiesi in silenzio il suo perdono e me ne andai. Ancora una volta apparve l'immagine di Harry.
 

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SPAZIO AUTORE
Scusate il grande ritardo D; ma avevo gli esami .-. 
Se vi interessa sono andati benissimo :D
No, non penso che vi interessa :(
Comunque... spero che il capitolo vi piaccia...
Lasciate qualche recensione se vi va :)
Riusciamo ad arrivare a 10 o chiedo troppo?
Si forse chiedo troppo .-.
La devo smettere di parlare da solo D:
Meglio se vado ._. 
Ahahahah ok ciao a tutti e al prossimo capitolo :)
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


     

POV. HARRY

 

Ero ancora seduto al tavolo della mensa, in lacrime. Pensai che Zayn non fosse cambiato, era il solito tipo manesco e impulsivo. Non volevo vederlo più di oggi. Presi la bibita, ancora mezza piena, dal tavolo e uscii dalla stanza. Avrei saltato le ultime ore di scuola così l'avrei evitato.

Mi avviai verso il centro della città, bevendo e cercando di dimenticare la litigata avvenuta solo un'ora fa. Mi sedetti su una panchina, quando sentii qualcuno suonare con la chitarra e cantare. Aveva una voce bellissima. Mi alzai seguendo quella voce fino ad arrivare in piazza dove una ventina di persone stavano ascoltando un ragazzo biondo suonare Stereo Heart. Era eccezionale. Stupendo. Dove avevo già visto quel ragazzo? Oh si, all' ospedale.. Come si chiamava? Nail? Nick? Niall! In quel momento mi sembrava un angelo, caduto per farmi ricordare che la felicità esiste e si chiamava come quell'angelo: Niall. Era li che sorrideva, cantando quelle parole stupende, saltando e facendo impazzire la folla, compreso me. Finì la canzone e tornai alla realtà. "Bis, perfavore, bis" urlai in quel momento. Tutti si girarono verso di me. "Ehy, Harry!" Niall mi salutò con la mano. Si ricordava di me... "Signori e signore.. questa canzone è per il mio amico Harry. Un applauso prego" Le persone presenti applaudirono come aveva chiesto e Niall cominciò a suonare. Non capivo che canzone era ma le parole erano stupende. "I'm in love with you and all these little thing" cantò. "Grazie a tutti per avere sprecato un po' del vostro tempo per ascoltarmi. Arrivederci e a domani se vorrete esserci." Scese dal piccolo palcoscenico e raccolse la custodia della chitarra con dentro qualche soldo.

"Cosa ci fai da queste parti?" mi chiese appena fummo soli. "Io.. facevo un giro.." risposi balbettando. "Con quella faccia da depresso? Hai anche pianto? Sei tutto rosso in faccia.. Cosa ti è successo?" mi chiese mettendomi le mani sulle spalle per confortarmi. "Io.. niente.. va tutto bene.. non sto male" improvvisamente mi riscesero le lacrime e Niall mi abbracciò. Quelle braccia erano così rassicuranti e forti. "Non lasciarmi" dissi sottovoce. "Non lo farò" mi rispose abbracciandomi più forte. "Canterai ancora per me?" chiesi appoggiando la testa sulla sua spalla. "Tutte le volte che vuoi" mi sorrise. "Forse però è meglio che ci spostiamo. Sai com'è.. siamo in mezzo alla strada.." rise. La sua risata era contaggiosa e presto smisi di piangere. Ci staccammo dall'abbraccio, lui raccolse la chitarra e prendendomi per mano ci avviammo su per una stradina. "Vieni, ti faccio vedere un posto.." Niall correva e facevo fatica a stargli dietro. "Ci siamo quasi.. non te ne pentirai.." aveva il fiatone ma non rallentava il passo. Finalmente arrivammo alla fine della strada. "E adesso?" chiesi io scettico. "Dobbiamo salire qua" indicò delle scale. Mi trascinò di nuovo fin sopra alle scale e rimasi colpito quando mi ritrovai davanti a un paesaggio mozzafiato. Rimasi a bocca aperta. "Cavoli Niall, è stupendo.." il biondino mi guardò. "Come te..." lasciò la frase sospesa. "Come, scusa?" rimasi colpito da quella dichiarazione improvvisa. Infondo ci eravamo appena conosciuti. "Mi piaci Harry. Fin dal primo momento che ti ho visto.. in ospedale. Eri triste e solo, proprio come adesso. Avevi bisogno di qualcuno che si prendi cura di te. Ti ho dato il mio numero nella speranza che mi chiamassi ma non è successo.." abbassò lo sguardo dispiaciuto. "E poi appari all'improvviso al mio 'concertino' e quando finisce mi salti praticamente addosso piangendo.. Così ho pensato che.." lo bloccai mettendogli due dita sopra le labbra. "Hai qualcosa.. Niall. Ma non so cosa. Ma non credo che succederà qualcosa tra noi.." Niall prese la mia mano. "Non credi o non vuoi?" non risposi. Mi sentivo esplodere. La situazione mi stava sfuggendo di mano. Ero offeso, arrabbiato e deluso per quanto era successo con Zayn. Se non fosse mai stato il ragazzo giusto per me? Come poteva esserlo? Poi c'era Niall, quel ragazzo che somigliava ad un angelo, perfetto, occhi azzurri e capelli biondi. Premuroso, gentile e anche lui a quanto pare, solo. Zayn era il tipico ragazzo misterioso e tenebroso che piace a tutte le ragazze. Piaceva anche a mee ma ora non ne ero più così sicuro. Niall portò la mia mano e la sua sul mio petto. "Lo senti, Harry? È il tuo cuore che sta battendo forte e irregolare. Non succederebbe questo se non provassi qualcosa per me.. è quel ragazzo, quello per cui eri in ospedale, che ti blocca. Che ti confonde le idee." Non capivo più nulla.Com'era imbarazzante quella situazione. "Niall, io..." mi bloccò con un bacio sulle labbra. Piccole scosse percorsero il mio corpo. Non avevo mai provato nulla del genere. Neanche con Zayn. Già, Zayn. Lo stavo tradendo con Niall? O lui aveva tradito me andando con Josh a picchiare la gente? Scelsi la seconda opzione. "Cosa provi?" chiese lui quando si staccò dalle mie labbra. "Io.. non lo so.." guardai prima i suoi occhi blu e poi le sue labbra. Erano così morbide e rassicuranti. "Io.. penso che sia meglio se.." mi bloccò di nuovo. "Non pensare, non ora." sorrise mentre le sue labbra tornarono sulle mie con avidità e possessione. Mi strinse a se accarezzandomi i capelli con una mano, dolcemente. La sua lingua premeva contro le mie labbra chiedendomi il permesso per entrare. Mi tornò in mente Zayn e il nostro primo bacio. Lo stavo tradendo? "Scusa, non posso.." dissi staccandomi dalle morbide labbra di Niall. "Capisco, il tuo ragazzo e tutto il resto..." rispose triste abbassando lo sguardo. Volevo consolarlo, ma non potevo. L'attrazione verso Niall era troppa. Scelsi la strada più semplice. Scappare. Mi girai e senza dirgli niente mi incamminai. Non potevo girarmi indietro, non volevo vedere il viso in lacrime di Niall. E non volevo che lui vedesse il mio di nuovo in lacrime. Come potevo provare tutto questo per un ragazzo che conoscevo da due giorni? L'avevo lasciato lì per Zayn.. Ma Zayn non si meritava niente da me, non più. Volevo solo sparire. "Aspetta... Harry" una mano mi afferò il polso. Ok, non possedevo il potere dell'invisibità. Mi girai, trovando Niall a un palmo da me. "Niall, io sono stanco..." provai con una scusa. La mia mente diceva di andarmene ma il mio cuore aveva sperato che il biondo mi raggiungesse. "Non puoi.." la sua mano era ancora sul mio braccio. "Non posso essere stanco?" non capivo. "Non puoi baciarmi e poi andartene senza dirmi niente." disse ancora. "Senti, Niall, il mio ragazzo.." il mio ragazzo? Non ero più sicuro che fosse ancora 'mio'. "..mi ha ferito. E tu eri lì che cantavi.. sono stato bene ma.." Niall mi bloccò. "Quindi io sono un fottuto rimpiazzo. Un oggetto usa e getta. Ti credevo diverso, Harry! Sei solo un altro degli stupidi ragazzi che fa finta di amare" abbassai lo sguardo. "Niall, mi dispiace.. ma non sei un rimpiazzo, sei un ragazzo stupendo e se non fosse per Zayn..." mi bloccai incredulo. L'avevo detto davvero? Che idiota. Niall mi lasciò il braccio. "Non so che dire Niall.." risposi con lo sguardo basso. "Allora vattene..." mi irrigidii. "Niall..." provai a dire. "Ho detto.. vattene.." la sua voce tremava. Era ormai buio e c'era freso, ma sicuramente non era questo il motivo del suo tremolio. Non sapevo che fare. Se me ne andavo probabilmente l'avrei perso. "Non voglio perderti.Niall..." Lo abbracciai e lui rimase fermo, senza reagire, senza dire una parola. "Non posso perderti..." ripetei sottovoce vicino all'orecchio di Niall. Sollevai lo sguardo su di lui per capire a cosa stava pensando. I suoi occhi blu erano spenti, tristi. Lo baciai dolcemente sulla guancia e mi staccai da lui. "Buonanotte, Niall..." lo guardai ancora una volta per poi girarmi, andandomene.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


POV. ZAYN

Entrai in un bar. Avevo bisogno di ubriacarmi. Quello che avevo fatto era sbagliato ma l'avevo fatto per lui. Harry non capiva che l'ho fatto per salvarlo. Troppo ingenuo. Non si rendeva conto che fra lui e gli altri io avrei sempre scelto lui. Lo dovevo proteggere. E invece se nè andato. "Un mojito, grazie" dissi sedendomi al balcone. Stupido Harry. Come ha potuto credere che io potessi cambiare? "Lo stesso che ha preso lui" sentii dire alle mie spalle. "Veronica.." dissi mentre finivo di bere. "Ciao bello" rispose. "Come va?" chiese. Una domanda che non volevo sentire. Non risposi. "Una volta non bevevi.." disse ancora. "Tutti iniziano prima o poi.." feci cenno al barista di farmene un altro. "Dov'è Harry?" chiese ancora. "Non lo so.." già dov'era Harry adesso? Cosa stava facendo? "Cos'è successo.. Zayn?" era preoccupata. "È complicato.. troppo. Non posso sopportare tutto questo Vero, Non ce la faccio. Lui non capisce che lo faccio solo per salvarlo! Sto cercando di essere migliore per lui ma non ci riesco! Sono solo un povero stronzo che ama una persona troppo dolce e ingenua.. Lui non mi merita.." Le lacrime iniziarono a scendere dal mio viso. "Ehy Zay, risolverete tutto, andrà bene.. andrà tutto bene.." mi avvolse in un abbraccio. "Non va bene.. è tutto finito.. non esiste più un noi!" Quasi mi misi a urlare. "Dovresti parlargli. Eravate così dolci insieme. Una coppia perfetta.." risi a quella affermazione. "Perfetta? Quando mai.. Guardami.. Nessuna persona forma una coppia perfetta con me.." lei scosse la testa. "Non dire così Zayn! Tu sei meglio di così.." disse. "Perchè tutti pensano che io posso essere migliore?" tirai un pugno al tavolo. "Perchè è così Zayn.. devi solo crederci.." mi prese il viso tra le mani. "Io.. ho bisogno di una distrazione.." avvicinai il viso al suo, le nostre labbra si toccarono per qualche secondo. "Zayn.. è sbagliato." provò a dire lei. "Perchè stai ancora parlando" risposi baciandola con più passione. "Zayn..?" non era la voce di Veronica questa volta. Mi staccai da lei per vedere un ragazzo dai capelli ricci in lacrime. Harry. "Harry io.." provai a dire ma lui era già corso via dalla porta del bar. "Cazzo!" imprecai. Scesi dallo sgabello per correre dietro di lui lasciando Veronica da sola.

 

POV. HARRY

 

Non potevo credere che l'avesse fatto davvero. Era tornato con Josh e ora si bacia con la sua ex? Dov'è finito lo Zayn dolce e premuroso? Forse non c'è mai stato.. Continuai a correre senza sapere dove andare. Sentivo i passi di Zayn sempre più vicini a me, troppo vicini. "Harry fermati.. perfavore.." una mano mi prese il braccio. "Harry ascoltami.." disse. "Non voglio sentire le tue fottutissime scuse, Zayn.. è tardi per rimediare. Io non voglio più soffrire così!" mi strattonai per sfuggire dalla presa del moro. "Harry ero ubriaco.. e triste.. non ho ragionato.." provò a giustificarsi. "Questo è il tuo problema Zayn.. non ragioni! E io sono stanco delle tue scuse.. Non posso stare con un ragazzo come te.. Dovevo capirlo subito. Sei uguale a lui, il mio ex, entrambi mi avete solo preso in giro. Ti credevo diverso.. ovviamente mi sbagliavo." lacrime scesero dal mio viso. Mi girai incominciando a camminare. "Harry io ti amo!" urlò. Mi fermai. "Perchè?" chiesi. "Perchè mi fai questo?" continuai. Zayn mi raggiunse. "Io non ti sto facendo niente Harry. Io non comando il mio cuore.. Ti amo Harry, quante volte dovrò dirtelo?" scossi la testa. "Il problema, Zayn, è che io non ti amo più ormai, non posso amarti. Se sto con te rischio solo di farmi del male.." mi girò prendendomi il viso. "Allora ti guarirò.." rispose. "No.. Zayn..Ti ho dato il mio cuore, tu l'hai buttato via! Perfavore non cercare di..." mi bloccò con un bacio. Lo spinsi via. "Ho detto no, Zayn, è così difficile da capire?!" urlai. "Ok.. Come vuoi..se cambi idea sai dove trovarmi.." lo guardai allontanarsi. "Non cambierò idea.." dissi ma ormai non poteva più sentirmi.

 

POV. ZAYN

 

Come poteva essere successo tutto così velocemente? Era tutta colpa mia. Era sempre colpa mia. Tirai un calcio a un bidone della spazzatura. Forse è meglio così.. lasciarlo andare. Si sarebbe fatto solo del male. Potrei fargli del male. Qualcun'altro lo proteggerà. Non è un mio compito. "Guarda chi è appena stato lasciato dal suo ragazzo." rise una voce davanti a me ormai impossibile da scordare. "Cosa vuoi Josh?" dissi continuando a camminare. "Ma come? Non vuoi che ti consolo un po'? Harry è stato davvero cattivo con te.. Non vuoi che lo sistemi per bene?" continuò a ridere. Cosa c'era di divertente in tutto questo. Mi avvicinai a lui tirandogli un pugno in pieno volto. Cadde a terra. "Lascia stare Harry! Devine.. e lascia stare me! Tutto quello che è successo è solo per colpa tua." Anche dopo il pugno continuava a ridere. Era ubriaco? "Zay, Zay, Zay, mi hai fatto male sai? Colpire così il tuo migliore amico.." si rialzò con del sangue che usciva dal naso. "Non sei il mio migliore amico. Mi hai rovinato la vita!" gli tirai un altro pugno. "Harry te la rovinata. La tua vita prima che quel frocio arrivasse era perfetta. Perchè non ricominciamo? Solo tu e io. Come i vecchi tempi." si massaggiò la guancia dolente. "La mia vita non è mai stata perfetta. Tu sei solo quello che l'ha resa peggiore di quello che non era già." mi incamminai lontano da lui. "Eravamo come fratelli! Come puoi dimenticare questo?" mi scappò un sorriso. "Era tutto finto, Josh, ci usavamo a vicenda per i nostri stupidi piani.. è finita Josh. È tutto finito ormai. Buonanotte."

Arrivai a casa. Presi le chiavi aprendo poi la porta. Julia stava già dormendo. Era da un po' che non la vedevo. Salii in camera chiudendo poi la porta. Iniziai a spogliarmi andando poi a farmi una doccia. Uscii mezz'ora dopo mettendomi un asciugamano intorno alla vita. Tornai in camera, quella camera che aveva ancora odore di lui, di noi. Come dimenticare il nostro primo incontro. È qui che l'ho salvato da me. È qui che gli ho mostrato che si poteva fidare. Sembrava fosse passata una vita da quel giorno. Guardai sul comodino per soffermarmi davanti al portafoto che mostrava me e Harry abbracciati. Avevo fatto io la foto e dopo diversi tentativi c'era finalmente venuta. Mi guardava con quei suoi occhioni verdi innamorati. Io ridevo buttando leggermente la testa all'indietro.

Flashback

"Hey signore, heeeey! Si tu" harry si muoveva avanti e indietro cercando qualcuno. Era così bello guardare mentre si dimenava cercando qualcuno per farci una foto. "Ecco deve premere qua." i suoi occhi splendevano mentre cercava di spiegare al signore anziano come usare l'aggeggio."Qui giusto?" ripeteva il signore prendendo un paio di occhiali da vista e guardando con più attenzione. "Signore c'è solo questo tasto. È ovvio che deve premere lì" non smetteva di ridere. La sua risata era fantastica. "Harry con tutte le persone che ci sono proprio il signore dovevi scegliere?" chiesi. "Ehy signorino, guarda che ti ho sentito!" scosse la testa ridando la macchinetta a Harry e andandosene. "Ecco guarda che hai fatto" mise il broncio ma ricominciando poco dopo a ridere. "Vieni qua piccolo" lo presi per una mano facendogli fare una piroetta e facendolo finire tra le mie braccia. Lo baciai teneramente, senza badare alle persone intorno a noi che ci guardavano con disgusto e altre sorridendo. "La faccio io la foto. Sono bravissimo." dissi come se fossi il miglior fotografo del mondo. "Ah si?" chiese. "Ovvio. Guarda." lo abbracciai. "Sorridi amore" poi scattai. "Mi hai tagliato la faccia." disse guardando la foto e tirandomi un piccolo pugno amichevole. "Ahi" finsi, massaggiandomi il braccio. "Dai riproviamo" dissi ridendo. "é la sesta volta che provi Zayn, non eri bravissimo in questo genere di cose?" mi guardò mentre io continuavo a ridere di gusto mentre partiva il flash. Guardai il display della macchina. "Ehy guarda Harry.. è venuta!" lo presi in braccio facendolo girare. "Ti amo Zayn" disse mentre lo tenevo stretto a me e lui avvolgeva le gambe intorno alla vita. "Ti amo anch'io." dissi per poi baciarlo appassionatamente.

fine flashback 

SPAZIO AUTORE
Scusate a tutti per il grandissimo ritardo!
Sono imperdonabile. é passato più di un mese da capitolo 9 D:
Ma non sapevo proprio cosa scrivere per questo capitolo e
scusate se è venuto fuori male.
Comunque...
La parte del flashback e una di quelle che preferisco.
Dove Zayn ricorda quando stava con Harry e cosa si è perso tornando con Josh.
Harry ha lasciato Zayn. Non può soffrire ancora per lui.
Nel prossimo capitolo ho già in mente ancora qualche scena Narry :) 
Spero che non abbiate abbandonato la ff perchè vi ho fatto aspettare troppo :(
Sappiate che non era mia intenzione..
Detto vi lascio nella lettura e 
ci sentiamo (speriamo presto) al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


POV. HARRY

 

Cercai di ricordare la strada. Girai a destra e poi sempre dritto. Poi salii le scale. Eccolo il posto, proprio come lo ricordavo, bellissimo. Non so perchè tornai in questo posto, dove mi aveva portato Niall. Forse speravo di incontrarlo o forse solo perchè quella vista stupenda che si vedeva da lassù mi dava un senso di pace e serenità. Mi faceva dimenticare tutto e per un momento mi sembrava di essere felice. Sorrisi. Sarebbe tutto andato meglio. Sentii un suono dolce provenire da dietro un albero e per un momento pensai di essere di un film, dove all'improvviso appariva una canzone di sottofondo. Che cosa stupida. Magari succedesse anche nella realtà. Il mio film però deve essere piuttosto patetico e deprimente. A chi piacerebbe vedere la mia vita? Un povero omosessuale con un fidanzato aggressivo e una vita schifosa. Mi alzai dirigendomi verso il suono melodioso e non mi stupii di trovare una testa bionda con una chitarra in mano seduta contro un albero. "Ciao" dissi. Ero stranamente felice di vederlo. Odiavo questa sensazione. Avevo appena litigato con Zayn e ora ero felice di vedero Niall. Ero io lo stronzo adesso? Niall sobbalzò. "Harry! Non ti avevo sentito.." rispose girandosi verso di me. "Lo so.." ci guardammo per qualche istante senza dire una parola. "Cosa vuoi?" chiese. Cosa potevo rispondere: 'Zayn mi ha tradito con la ex e io sono scappato a cercarti perchè volevo conforto' ? Già perchè ero bravo solo a scappare e poi pretendere che qualcuno mi consolasse. Ero veramente stupido e patetico. "Ho fatto male a venire qua.. scusami.." non potevo ferire Niall. Non se lo meritava. "Io proprio non ti capisco" disse guardandomi con quei suoi occhioni azzurri. "Neanch'io mi capisco..." risposi abbassando lo sguardo. "Zayn ti ha fatto soffrire ancora.." rispose più come un affermazione che come una domanda. "Perchè quando litighi con lui poi vieni da me?" chiese. "Perchè tu.. i tuoi occhi.. questo posto.. mi sento bene qua. Con te." dissi balbettando. Già, davvero patetico. "Harry.. Non capisco dove vuoi arrivare ma.. non puoi continuare a cambiare idea.. prima mi vuoi, poi no.. io non ti capisco." mi sedetti vicino a lui. "Si l'hai già detto..." risposi abbozzando un sorriso. "Avevi detto che se volevo avresti cantato ancora per me.." provai a dire cercando di cambiare discorso. "Si ma..." aveva capito il mio piano. "Se non vuoi allora canterò io con te." lui mi guardò stranito. "Tu sai cantare?" disse ridendo. "Hai qualche dubbio biondino?" risposi guardandolo male mentre ridevo. "Cioè.. tu Harry Styles, con i capelli ricci che sembrano un cespuglio cespuglioso, mi stai decendo.." si bloccò perchè le risate lo stavano soffocando. "Cespuglio cespuglioso?" dissi non riuscendo a trattenere le risate. "..che sai cantare?" riuscì a finire la frase. "Si. E anche bene" dissi tutto convinto. Perchè era così convinto che non fossi capace? "Dai sentiamo.. cosa vuoi cantare?" ci pensai un attimo. "Nothing" risposi poi. "Come? Non vuoi più cantare." mi guardò perplesso. Era veramente ingenuo. Sorrisi. "Ma no.. Nothing! La canzone dei The script" rise per poi rispondere con un semplice 'Ooooh' e incominciando a fare gli accordi con la chitarra. Iniziai a cantare. "Farei meglio a essere morto? Sarei migliore se mi arrendessi? Dicono che sto meglio ora, di quanto lo sia stato con te.." mentre cantavo mi venne in mente Zayn. Sto veramente meglio ora? Si. Non avevo bisogno di lui. "Ma so che sono ubriaco ma le dirò le parole e lei mi ascolterà anche se sono pronunciate male, ho composto il suo numero e le ho confessato ' Sono ancora innamorato ' ma tutto ciò che ho sentito è stato il nulla." Niall si fermò. "Wow. WOW. Wowowow. Harry.. Wow" risi. "Te l'avevo detto che ero bravo. "Non sei bravo." rispose serio. "Ma.. pensavo che ti fosse piaciuto." dissi leggermente triste. "Infatti! Tu sei bravissimo!" Mi sorrise mostrando i denti. "Grazie.." risposi mentre diventavo rosso in faccia per l'imbarazzo. Lui ricominciò a suonare qualche nota a caso. "You're red, you're red like tomatoes" cantò ridendo. Risi a mia volta. "Questa canzoncina te la sei appena inventata." dissi. "Si.. ma era carina." disse continuando a cantare dicendo cose a caso. "Dai smettila.." dissi provando a togliergli la chitarra dalle mani. "Your hairs are like a bush" continuò a dire. "I tuoi paragoni sono stupidi.." dissi tirando la chitarra verso di me. Niall perse l'equilibrio finendomi addosso e facendomi cadere per terra con lui sopra. I suoi occhi blu mi fissarono per poi guardare per qualche momento le mie labbra e tornare a guardare i miei occhi verdi. "Your eyes are like the grass in summer" disse continuando a fissarmi. Stavolta non risposi. Lo fissai e basta ammirando tutta la sua bellezza, senza accorgermi che era ancora sopra di me. "And you are beautiful" tenendo lo sguardo su di me, iniziò ad avvicinarsi cercando di capire se anche io volevo quello che lui voleva. Non mi mossi. Le sue labbra si posarono sulle mie per quelle che sembravano ore e che si rivelarono pochi secondi. Si alzò leggermente dalla mia faccia per vedere la mia espressione. Non gli diedi tempo di riflettere, prendendogli la faccia tra le mani e riportandolo sulle mie labbra. Non capivo se era davvero quello che volevo o se lo stavo solo usando. Se la risposta giusta era l'ultima dovevo lasciarlo andare. Non potevo farlo soffrire come avevo sofferto io ma mi convinsi che era davvero quello che cercavo. Rotolai facendo capovolgere la situazione. Ora mi trovavo sopra Niall mentre continuavamo a baciarci. Alzai la maglia del biondo toccandogli gli addominali appena accennati facendolo sussultare. L'erba sotto di noi ci accarezzava facendoci il solletico. I grilli cantavano mentre la luna piena mi permetteva di vedere il viso di Niall. Alzai di più la maglia cercando di toglierla. Mi staccai dalle sue labbra mentre finiva di togliersi goffamente la maglia. Sussultai quando vidi la faccia di Zayn sul volto di Niall. Mi allontanai velocemente da lui.

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SPAZIO AUTORE 
Salve gente.
Eccomi qui con il capitolo 11.
Non mi sono fatto attendere tanto per questo capitolo :)
Volevo dire che questo capitolo mi piace molto anche perchè io adoro Niall e Harry **
Una delle mie parti preferiti e quando Niall pensa che Harry non sia capace di cantare
e quando poi si inventa la canzone facendo i paragoni :)
L'ultima parte l'ho pensata mentre guardavo the vampire diaries
dove Elena vede Damon mentre toglie la maglia a Stefan...
Mi sembrava carino come colpo di scena (?) 
Detto ciò vorrei ringraziare di cuore Dark_Larry95 per avermi definito il suo idolo **
Vado perchè devo dare lezioni di chitarra a un amico .-.
Volevo anche chiedervi se mi lasciate una recensione con scritto che coppia preferite :)
e anche se vi è piaciuto il capitolo u.u
OK, mi dileguo
Al prossimo capitolo ciao

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


POV. NIALL

 

Harry si spostò velocemente da me. Il suo viso era pallido come se avesse appena visto un fantasma. Era sudato e ansimava. "Harry cos' hai?" chiesi preoccupato. Ma lui non rispose, con lo sguardo perso nel vuoto. "Harry.. di qualcosa perfavore.." mi avvicinai piano a lui. "Ti ho detto di lasciarmi stare" mi gridò spalancando gli occhi. "Non ti ho fatto niente, Harry. Non ti farei mai del male." continuai a dire avanzando verso di lui. "Niall?!" disse mentre il suo sguardo tornava normale. Gli occhi che erano diventati neri, tornarono al colore verde smeraldo. "Si, sono io, Niall.. cos'è successo?" chiesi ormai affianco a lui. "Ho.. ho visto Zayn.. Tu eri Zayn..." rispose piano. "Come?" non capivo. "Io..." lo abbracciai. "Avrai avuto un'allucinazione... Sono Niall. Zayn non c'è" Harry annuiva. "Già un allucinazione.." disse per convincere più lui che me. "Vai a casa Harry.." dissi controvoglia ma sapendo che era la cosa migliore da fare. "Penso sia meglio.." rispose continuando ad annuire. Era ancora spaventato, tremava un po'. Lo lasciai andare dall'abbraccio, alzandomi. Gli tesi la mano aiutandolo a alzarsi. "Grazie Niall, per tutto..." disse poi posando le labbra sulla mia guancia. "Buonanotte" risposi per la seconda volta in quella serata. Lo vidi allontanarsi sempre di più finchè, scendendo le scale, sparì del tutto dalla mia vista. Sarebbe mai stato mio? Improbabile. Harry teneva ancora a Zayn e quello che era successo stasera era la conferma. Harry amava Zayn. Lui non se ne rendeva conto. Pensava che poteva lasciarsi la loro storia alle spalle. Purtroppo si sbagliava.. Per quanto volevo o ci sperassi, lui non avrebbe mai dimenticato Zayn... per me. Presi la chitarra tornando all'albero dove stavo tutte le notti da quando avevo 5 anni. Era lì che mi sentivo veramente bene. Nessuno sapeva di questo posto. Era la mia casa e avevo voluto condividerla con Harry, il ragazzo triste con gli occhi verdi e i capelli a cespuglio. Sorrisi ricordando la canzone che gli avevo dedicato qualche ora prima. Harry era l'uomo che avrei voluto al mio fianco per il resto della mia vita. Questo, però non sarebbe mai successo, me lo sentivo. Iniziai a suonare, perdendomi nelle note di "When a heart breaks" una delle mie canzoni preferite e ideale per il momento. Una perfetta colonna sonora per questo momento. Appoggiai la testa all'albero continuando a cantare, guardando il cielo pieno di stelle e il panorama della città illuminato dalla luce dei lampioni. Sarebbe stato bello osservarlo insieme a Harry. Mostrargli, con orgoglio, tutte le costellazioni che mio padre mi aveva fatto imparare da piccolo. Finii la canzone e mi appoggiai alla chitarra. "Buonanotte Dream" le dissi abbracciandola. Mi sdraiai con l'erba che mi faceva da morbido materasso e mi cullava. Un braccio sotto la testa mi faceva da cuscino con l'altro tenevo stretta l'unica cosa che avevo di caro: Dream. Mi addormentai così, pensando a tutti i 'se' che sarebbero potuti accadere se Harry mi avesse amato come aveva fatto con Zayn. Se non avessi avuto questa vita. Se fosse tutto diverso. Se io fossi solo un ragazzo come gli altri.

***

Mi svegliai all'alba con gli uccellini che cantavano e il sole che pian piano sorgeva sopra la città. Le persone presto si sarebbero alzate ricominciando un altro monotono giorno. Chi sarebbe andato a lavoro, chi a scuola, chi semplicemente avrebbe oziato e chi come me provava a sopravvivere un altro giorno. Mi stiracchiai le gambe e le braccia per poi alzarmi ancora mezzo addormentato. Presi la chitarra mettendola nella custodia. Scesi le scale dirigendomi verso il solito bar dove andavo ogni mattina. Aprii la porta del Sally's coffee e subito un buonissimo profumo di caffè e briosche appena sfornata mi assalì. "Niall!" mi salutò calorosamente Sally da dietro il balcone. "Ehy Sal" la salutai con la mano dirigendomi verso di lei per poi sedermi sullo sgabello. "Il solito?" chiese guardandomi sorridente. "No.. mi serve qualcosa di forte oggi.." risposi distogliendo lo sguardo dai suoi profondi occhi marroni. "Vuoi ubriacarti alle 6 di mattina?" mi chiese perplessa. "No" risposi convinto per poi cambiare la frase in un "Si... forse..." fissai il balcone che improvvisamente era diventato interessante e mi accorsi di quanti anni dovesse avere quel legno così vecchio e pieno di botte e graffi. Come se stessi guardando un film mi vennero in mente di quanta gente ubriaca o semplicemente arrabbiata si fosse battuta nel bar distruggendo, forse, qualche sedia e poi finire addosso al balcone lasciando segni permanenti sul legno. "Niall?" chiese Sally vedendo la mia distrazione. "Forse è meglio se prendo il solito." risposi con un sorriso. In fondo non mi ero mai ubriacato. Le bevande alcoliche non mi piacevano e ubriacarsi era semplicemente da stupidi. In quel momento volevo sentirmi stupido. Non sentire più niente ma quando mi sarebbe passata la sbronza i miei problemi sarebbero ancora stati lì. "Molto meglio una buona briosche e del cappuccino." disse sorridente Sally allontanandosi per andare a preparami la colazione. "Il miglior cappuccino della zona." risposi ricambiando il sorriso. "Puoi ben dirlo ragazzo mio!" disse. Porgendomi poi la tazza fumante e la briosche alla crema. "Grazie mille Sally. Sei la migliore!" dissi per poi avventarmi sulla colazione che mi invitava a mangiarla. "Piano piccolo Horan! Finirai per strozzarti così" rise Sally. "Ho fame" risposi tra un boccone e l'altro. Quando finii alzai lo sguardo su Sally che stava ridendo di gusto fissandomi. "Cosa c'è?" chiesi divertito dalla sua espressione. "Sei completamente ricoperto di zucchero. Perfino sui capelli! Ma come mangi?" risi insieme a lei togliendomi lo zucchero dal viso e dalle mani. "Hai considerato quello che ti ho detto ieri?" si fece seria. Annui piano. "Ti ringrazio davvero ma non verrò ad abitare da te.. La mia casa è su Bughy mountain.." risposi poco convinto. "La collinetta? Quella non è una casa, Niall. È solamente un prato con qualche albero e un bellissimo paesaggio, ideale per una passeggiata romantica. Non puoi considerarla 'casa'. Fra poco ci sarà l'inverno.. cosa farai? Morirai di freddo?" chiese con un velo di preoccupazione sul suo volto anziano. "Io.. non lo so Sally.." abbassai lo sguardo. "Perchè non vuoi che ti ospiti a casa mia?" disse mentre serviva a un signore. "Non lo so.. ma per ora preferisco stare al Bughy" dissi con un finto sorriso. "Come vuoi Niall, ma se cambi idea sappi che in casa mia c'è sempre un posto in più per te." mi alzai dalla sedia. "Grazie mille Sal. Sei la migliore.. Devo andare ora." La donna mi salutò, poi presi la chitarra e uscii dal bar. Era un solito normalissimo giorno di lavoro. Mi diressi nel centro della città, poco distante dal Sally's coffee. Durante il tragitto pensai alle parole che lei mi aveva detto. 'Il Bughy non è una casa.. un posto romantico.. morirai di freddo.. vieni a casa mia..' perchè dovevo essere così? Non potevo essere un ragazzo normale con una vita normale? Quanto ancora sarei sopravvissuto a vivere in un prato e guadagnandomi da vivere suonando una chitarra? Ero stanco di tutto questo.. sarei stato abbastanza forte per lottare ancora? O mi sarei lasciato morire? Dovevo riuscire ad andare avanti.. avevo solo diciotto anni. Se solo avessi avuto qualcuno al mio fianco. Harry.. Lui non sarebbe mai stato mio. Dovevo lasciarlo andare. Arrivai al mio solito posto vedendo felicemente e un po' stupito che c'era già una bella folla che mia aspettava. Di solito alla mattina non c'era molta gente, sopratutto alle 9.00. Tirai fuori Dream dalla custodia e poi salii sul palchetto. "Salve gente" dissi facendo subito urlare qualche ragazza davanti al gruppo di persone. Questo mi faceva davvero felice. Il mio piccolo pubblico. Sorrisi alle ragazze per poi chiederle cosa volessero ascoltare. Mentre inziavo a cantare 'Kiss me slowly' dei parachute con il pubblico che cantava insieme a me in sottofondo mi sentivo bene. Era questo che mi faceva dimenticare tutto, la mia vita sentimentale e sociale. Sentii qualcuno gridare un 'Niall ti amo' e subito arrossii rispondendo un 'I love you too' a tempo con la canzone e facendo impazzire tutti. Finito il 'concerto' mezz'ora dopo scesi dal palco prendendo i soldi dalla custodia della chitarra e riponendo Dream dentro essa. Qualche ragazza mi chiese una foto insieme e accettai volentieri. Quando quasi tutti se ne furono andati mi si avvicinò un poliziotto. "Salve agente. Vuole anche lei una foto?" scherzai. "Sei in arresto giovanotto" rispose serio. "Come? Che ho fatto?" chiesi sbarrando gli occhi. Non capivo. "Disturbo alla quiete pubblica. Non puoi suonare qua" chiese mentre prendeva delle manette dalla tasca dei pantaloni. "Non è possibile.." scossi la testa mentre una lacrima mi scendeva dal viso. "C'è stata più di una denuncia, io rispondo solo agli ordini" mi fece mettere la mani dietro la schiena amanettandomi. "Ma io piaccio alle persone." Chi era stato così meschino da denunciarmi. Non facevo del male a nessuno. "Qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te giovanotto." rispose mentre mi spingeva all'interno dell'auto. "é da un anno che suono qua. Nessuno ha mai detto niente." Salì anche il poliziotto. "Hai capito che devi stare zitto?" rispose severo. Annui ma poco dopo notai che la chitarra era ancora dove l'avevo lasciata. "Dream. La chitarra. Devo prender.." non finii la frase che mi arrivò un schiaffo sul viso facendomelo girare. "Sta zitto!" mi urlò l'agente. Mentre l'auto partiva verso la centrale, guardavo fuori dal finestrino la chitarra appoggiata su una panca. Era la prima volta che mi separavo da lei. Mi augurai che non finisse in mai sbagliate per poi pensare al mio futuro destino.

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SPAZIO AUTORE 
Salve Peble!
Ho deciso di fare un capitolo diverso dagli altri come avrete notato.
è completamente incentrato sul povero Niall che in questa ff, per chi ancora non avesse capito,
è un barbone che suona per guadagnarsi da vivere. (sorry niall)
Spero che vi piaccia come idea.
ce l'avevo in mente da un po' e così l'ho scritta.
L'ho fatto anche per staccare un po' dal triangolo Zayn-Harry-Niall.
Ecco quello che è uscito.
Spero anche di non avervi annoiato con questa nuova idea :)
Con questo vi invito a lasciare una recensione come sempre.
Vorrei ringraziare anche le 15 persone che seguono la storia,
le 6 che la ricordano
le 9 che l'hanno messa tra i preferiti e
ovviamente tutte le persone che la recensiscono.
Come farei senza di voi? **
Con questo vi aspetto al prossimo capitolo :)
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


POV. HARRY

 

Arrivo a scuola con dieci minuti di anticipo. Volevo evitare Zayn. Litigare con lui e poi tradirlo con Niall sono due buoni motivi per non vederlo oggi. Ma per quanto cerco di non incontrarlo spero che venga a cercarmi. Sapere che ancora mi ama, che ci tiene a me. Sono troppo orgoglioso per perdonarlo subito. Devo farglielo pesare. Non è una bella cosa ma non riesco a dirgli che tutto quello che è successo non è niente, che è tutto apposto. Perchè non è così. Non sono più innamorato solo di lui. Niall è entrato nella mia vita senza che lo chiedessi, all'improvviso e non riesco a dimenticarlo a dire che non provo niente per lui perchè mentirei. Lo vedo lì, appoggiato al muro della scuola, sigaretta in bocca, ciuffo perfettamente in tiro, dannatamente bello col giubotto di pelle nero che gli da la solita aria da cattivo ragazzo. Lo guardo un secondo solo per ricordarmi quanto sia fantastico mentre si guarda intorno con la faccia stanca di uno che non ha dormito bene la notte, in cerca di qualcuno, di me. Mi stava forse aspettando? Mi vede,mentre lo sto guardando immobile con la bocca leggermente aperta. Abbasso lo sguardo facendo finta di niente. Affretto il passo per entrare all'interno dell'edificio. Faccio in tempo a vederlo buttare la sigaretta per terra e incamminarsi nella mia direzione che sono ormai dentro la scuola. Mi dirigo al mio armadietto, faccio fatica ad aprirlo per l'agitazione, prendo il libro di storia. Una mano chiude l'armadietto al posto mio, sussulto sentendo il fiato, probabilmente di Zayn, sul collo. Il libro cade vicino ai miei piedi, cerco di raccoglierlo ma mi prende i fianchi facendomi girare per guardarlo negli occhi. "Zayn." dico solo. Le sue mani sono ancora su di me, cerco di divincolarmi ma finisco solo più vicino a lui. "Harry." ribatte. "Ci potrebbero vedere." provo a trovare una scusa per staccarmi da lui. "È questo il problema? Che tutti capiscono chi sei veramente? Come se non lo sapessero già.." risponde seccato. "Ma ti senti Zayn? Quel è il tuo fottutissimo problema." Per quanto voglio perdonarlo non ci riesco. "Sei tu" risponde. Poi mi prende di peso mettendomi sulla sua spalla. "Porca puttana, Zayn, mettimi giù." dico tirandogli dei pugni sulla schiena. "Se il tuo problema è non farci vedere lo risolviamo subito." dice deciso dirigendosi verso i bagni. "Ma sei scemo? Ormai ci ha già visto metà scuola." rispondo. Si mette a ridere. Cosa c'è di divertente in quello che ho detto? "Vedila dal lato positivo Harry. L'altra metà non ci vedrà." Entra in un bagno, chiude la porta a chiave. Finalmente rimetto i piedi a terra. "Fammi uscire Zayn." scuote la testa. "Cosa devo fare per farmi perdonare?" dice. "Fammi uscire" provo a dire ancora. "Rispondi, perfavore" la sua voce è decisa. Da quando dice 'perfavore'? "Zayn io ti amo ancora ma..." amo anche Niall, vorrei dire ma mi blocco. "Se è per Josh, ho chiuso con lui, ieri sera gli ho fatto capire che deve lasciarmi stare..." dice avvicinandosi a me. I nostri visi quasi si sfiorano. "Non è per quello.. cioè si.. però c'è dell'altro." Mi rendo conto che non è lui che dev'essere perdonato ma io che dovrò chiedere perdono per quello che è successo. "Cos'ho fatto oltre a questo, non capis.." si blocca di colpo. Si allontana da me. "C'è.. c'è un altro.. è così vero?" non l'ho mai visto così. Improvvisamente bianco in volto, teso. "N-no.. io.. sì." non posso fingere. La campanella suona. "Mi dispiace.. io.. è successo tutto all'improvviso.. avevamo litigato.." che scusa stupida. Sono un idiota. Un cretino. Zayn non risponde, abbassa lo sguardo, vedo una lacrima scendergli dal suo viso abbronzato, apre la porta ed esce, lasciandomi lì a sentirmi in colpa, voltare la situazione dove quello ferito è lui e non io. Ancora troppo orgoglioso e stupido per rincorrerlo, per mettermi in ginocchio e implorargli perdono. Lo lascio andare, esco dal bagno dirigendomi al mio armadietto, prendere il libro ancora per terra e andare nell'aula di storia.

 

POV. ZAYN

".. è successo tutto all'improvviso.. avevamo litigato.." ma che risposta è? Litighiamo e va con un altro? Allora non era per Josh, per quello che ho fatto.. era tutta una stupida scusa. Dovevo capirlo prima. Sono solo stato uno stupido. Ferito, triste, schifosamente a pezzi. Dopo tutto quello che ho fatto per tenerlo al sicuro, per proteggerlo, per essere una persona migliore. È tutto sbagliato, ho sbagliato. Indietreggio da lui. Abbasso lo sguardo per non fargli vedere quanto sto male. Una lacrima mi scende dal viso. Adesso stare con lui nella stessa stanza è insopportabile. Apro la porta e mi dirigo fuori verso l'aula di matematica.

"Come al solito in ritardo, Malik" la classe diventa improvvisamente silenziosa, aspettando una delle mie solite battute. Invece mi limito a fissarlo, con gli occhi ancora leggermente rossi per il pianto. Capisce che qualcosa non va e la nostra conversazione neanche iniziata, finisce lì. Mi siede al mio solito posto in fondo alla stanza, appoggiando la testa sul banco cercando di addormentarmi e di non risvegliarmi più.

***

"Zayn.. sveglia." qualcuno mi stava spingendo piano il braccio. "Harry non voglio parlarti.. mi hai spezzato il cuore.." aprii gli occhi, alzndo lo sguardo verso la persona che credevo fosse Harry. "Professore!? Io.. l'ho scambiata per un'altra persona." mi sorride. Strano, perchè si comporta così? "Succede. La lezione è finita da cinque minuti, volevo solo avvisarti." mi sorride ancora, sta per andarsene, poi ci ripensa e torna da me. "Veramente c'è dell'altro.." alzo le sopracciglia, lo guardo stupito, non capisco. "Sai Zayn, vorrei che smettissimo di odiarci a vicenda. Non ha senso. Perchè invece non andiamo un po' d'accordo?" mi chiede. "Ha bevuto prof.? Già ubriaco alla prima ora?" chiedo perplesso. "Non fare lo stupido Malik! Sto parlando seriamente. Prima, quando sei entrato, avevi gli occhi lucidi e rossi. Hai pianto.. per Harry, forse?" a sentire il suo nome mi torna in mente tutta la nostra conversazione precedente. "Perchè me lo chiede?" rispondo serio non capendo dove vuole arrivare. "Forse hai bisogno di parlare con qualcuno. Esprimerti. Cerco solo di capire perchè ti comporti così." Ha ragione? "Allora.." dice non ricevendo una mia risposta. "Siete tanto amici tu e questo Harry?" abbasso lo sguardo. Piccoli brividi mi percorrono sentendo un' altra volta il suo nome. "Eravamo, forse.." resto vago. "Cos'è successo, Zayn?" chiede alzandomi il viso con una mano. Perchè gli interessa tanto? Prova piacere a vedermi soffrire? "Perchè vuole saperlo?" chiedo. "Sto cercando di prendermi cura di te. Per quanto mi stai antipatico, appena ti ho visto ho provato dispiacere, ho bisogno di sapere che starai bene." è sicuramente ubriaco. Non capisco cosa sta dicendo. É tutto vero? Una stupida presa in giro? "Allora, vuoi parlarmene? Non dirò niente a nessuno.." forse è davvero serio. "Avevamo litigato.. io e lui.. era colpa mia, più o meno.." inizio a dire. "Come mai avete litigato?" mi chiede. "Ho picchiato una persona per proteggere lui ma.. Harry.. non voleva che qualcuno si facesse male per lui." il prof annuisce leggermente continuando ad ascoltare il mio racconto. "Continua a evitarami così stamattina sono andato da lui, cercando di chiarire, fare pace ma non mi stava evitando per quello che avevo fatto.." cosa posso dirgli: che mi tradiva con un altro ragazzo? Che sono gay e che stavo con quel stupido riccio con gli occhi verdi smeraldo? Come la prenderebbe? "E allora perchè ti evitava?" chiede ancora. Mi osserva come se sapesse già la risposta. Fingere non serve a niente. Ormai sono arrivato fin qui tanto vale continuare. "Stavamo insieme.. io e lui.. io lo.. amo.." è difficile da dire, ammettere la propria omosessualità a una persona che non sei tu. "E.. e lui mi tradisce.. con un altro.. non sono abbastanza per lui, capisce prof?! Cos'ho che mi manca? Gli ho dato tutto, tutto quello che potevo dargli.." eccole le lacrime, sono lì pronte a scendermi e bagnarmi il viso. L'uomo davanti a me mi guarda. Forse pensa che sono solo uno stupido frocio patetico. Si sarà pentito di avermi chiesto di parlare? E invece fa l'ultima cosa che mi sarei aspettato: mi abbraccia. È un abbraccio rassicurante e per la prima volta mi sento protetto dalla persona che più odiavo. È diverso quando non è un professore. Mi ricorda tanto mio padre. Mi lascio cullare da lui, non parliamo, restiamo ad ascoltare il silenzio e poi, dopo quelli che sembrano cinque minuti, mi sussurra all'orecchio "Sei una brava persona Zayn e se Harry non la capito vuol dire che non ti merita. Lui ha sbagliato ma a tutto c'è un rimedio. Se ti ama ancora tornerà da te e se tu lo vorrai lo perdonerai. Siete giovani Zayn, può succedere benissimo una piccola incertezza, cercare qualcun'altro che non sia il tuo partner, ma poi si capisce lo sbaglio e si torna indietro sperando che non sia troppo tardi. Se non lo capisce è uno stupido perchè non sa cosa si perde." appoggio la testa sulla sua spalla. "Grazie." dico. "In fondo sei un bravo professore" aggiungo. "Non c'è di che.. non avrei mai immaginato che tu fossi gay.." mi sorride. "E io che fosse bravo a fare qualcosa." gli faccio l'occhiolino. "Sa dovrebbe insegnare psicologia o qualcosa del genere al posto di matematica.." ride. "Già. Forse sarei più bravo." si stacca dall'abbraccio. "Ti va una pizza, Zayn?" lo guardo. "E le altre materie?" chiedo fingendomi interessanto a passare altre sei ore ad annoiarmi. "Se non sono le mie, le puoi anche saltare." sorrido anch'io. "Mi piace la sua teoria prof." si alza e io faccio lo stesso. "Solo per oggi però." precisa. "E dammi del tu, perfavore. Puoi chiamarmi Paul" lo guardo sorpreso da tutta questa confidenza avuta in così poco tempo. "Ok.. Paul.. andiamo." e ci avviamo verso l'uscita della scuola.

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Ehyla.
Eccoci qua con il capitolo 13.
Scusatemi per il piccolo ritardo ;)
In questo capitolo Harry svela a Zayn il tradimento ma quest'ultimo non sa neanch'ora che è Niall la nuova fiamma di Harry. Preciso perchè alcune persone pensavano che fosse stato proprio Zayn a denunciare il biondino.
Poi, Zayn viene stranamente consolato dal prof di matematica, Paul.
Cosa un po' strana ma mi sembrava carina da fare.
E poi mi piacciono tanto Paul e Zayn, non come coppia, ma come dice anche Zayn nel testo se notate, come padre e figlio.
Mi piacerebbe far arrivare questo capitolo a minimo 5 recensioni. *-*
Ce la facciamo o chiedo troppo?
Grazie a tutti quelli che continuano a seguire questa storia: siete fantastici.
Bene vi lascio perchè è arrivata la pizza e anche se non ve ne frega niente io lo dico lo stesso. OuO
Sono trasgre io u u 
No ok basta fare lo stupido Joseph!
Bene.
Ciao plebeee :)

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


POV. NIALL

 

L'auto si fermò davanti a una gigantesca stazione di polizia. Avevo passato quella mezz'ora di viaggio a cercare di capire perchè succedesse tutto a me. Tutto così in fretta. Che schifo di vita. "Allora vuoi scendere stupido ragazzino!?" come si permette. Non rispondo per non peggiorare la situazione che già va male. Scendo dall'auto e seguo il poliziotto all'interno dell'edificio.

"Aspetta lì." dice indicando una stanzetta bianca con un tavolo e un paio di sedie. Niente altro. Entro dentro e un odore di vecchio mi assale. Penso a tutti i grandi criminali che saranno passati per quella stanza e mi chiedo cosa ci faccio veramente io in quel posto. È tutto troppo assurdo è irreale per essere vero.

"Sei tu Niall?" chiede un nuovo poliziotto entrando nella stanza e sedendosi sull'altra sedia. Si accende una sigaretta mentre aspetta una mia risposta. "Si.." rispondo continuando a fissarlo. Avrà sulla trentina. Faccia stanca,occhiaie, probabilmente ha lavorato fino a notte tardi . Barbetta nera. "Qual'e il tuo cognome ragazzo?" chiede ancora. "Horan.." abbasso lo sguardo fissandomi le mani. "Perchè sei qui Niall?" mette le gambe sul tavolo impostandosi più comodo sulla sedia. "Non lo so signore.." rispondo. È la verità. "Qui.." indica dei fogli sul tavolo "c'è scritto che disturbi i passanti.." scuoto la testa. "È il mio lavoro.. e piace alla gente.. questo interrogatorio è così patetico. Non ha senso tutto questo.." mi alzo sbattendo le mani, ancora ammanettate, sul tavolo. "Calma ragazzo! Risiediti perfavore. Voglio solo cercare un buon motivo per non mandarti in carcere.." inizio a ridere, una risata isterica, di paura. "Carcere? Ma si rende conto di quello che dice agente? Non ho fatto niente! NIENTE!" urlo in preda al panico. "Siediti! O sarò costretto a metterti dentro" dice alzandosi in piedi, pronto a scattare in caso di una mia pazzia. "No, no devo uscire da qui.. mi manca l'aria. Fammi uscire.." mi scaglio contro di lui, riuscendo a tirargli un pugno in viso. Poi tutto inizia a diventare più buio, sento appena la voce dell'agente che mi dice "Mi dispiace, non posso fare più niente per te" e poi il vuoto.

Mi sveglio più tardi su una specie di letto di legno in quella che sembra una cella. Fredda, buia e umida. Sui muri tanti disegni, scritte di tutti i generi, da 'abbi pietà di me' a tutte le più grandi minacce di morte, righe che segnano tutti i giorni trascorsi lì dentro. Poi capisco perchè mi trovo in quella stanza, se così si può chiamare. Ho aggredito un poliziotto. Dio quanto sono stupido. Mi siedo sul lettino incrociando le gambe. Quanto resterò qua dentro? Dai Niall, almeno hai un tetto sulla testa. Dice una parte di me. "Ciaoo compare!" improvvisamente dal letto di sopra si sporge un ragazzo che avrà più o meno la mia età. Lo vedo a testa in giù che mi fissa e mi sorride tutto felice. Per la sorpresa cado indietro sbattendo la testa contro il muro. "Ma sei scemo?" gli dico massaggiandomi il punto dolorante. "Anche per me è un piacere conoscerti" sorride ancora, poi fa un salto all'indietro e atterra perfettamente sul pavimento. "Io sono Louis" mi porge la mano. Gliela prendo. "Niall" dico solo. "Allora, amico mio, come mai sei finito in questo posticino tanto carino?" indica la stanza facendo una smorfia di disgusto. "Beh all'inizio dicevano che disturbavo la gente in piazza con la mia musica.." Louis mi blocca sbarrando gli occhioni blu. "Tu canti?" dice prendendomi le mani e tirandomi su dal letto per poi iniziare a fare un patetico girotondo. Il carcere gli ha dato alla testa. "S-si e suono pure.." balbetto. "Woow! Cosa suoni? Pianoforte? Violino? Chitarra? Tromba? Batteria? Oh io adoro la batteria! Forse il flauto? O magari.." dice indicandomi i più vari tipi di strumenti. "Scommetto che suoni il didgeridoo!" dice in fine. Ma che dice questo? "No, no io suono solo la chitarra.. e un po' il piano. Che cavolo è il didgeridoo?" lo guardo mentre lui batte le mani euforico. Fa quasi paura da quanto è felice. Forse si droga? "Oh è uno strumento a fiato australiano, degli aborigini! Quanto adoro l'Australia. Sai all'inizio gli americani o gli inglesi.." ci pensa un po' su. "beh non ha importanza. O uno o l'altro portarono i carcerati in Australia perchè non sapevano più dove metterli.. Non sarebbe fantastico se anche a noi ci portassero là perchè qua i carceri sono tutti occupati?" ok è pazzo. "S-si sarebbe bello.. penso.." rispondo. "Mi canti qualcosa?" dice guardandomi in modo dolce e supplichevole. "No.. siamo in un carcere. Non ho nessuna voglia di cantare." Louis abbassa lo sguardo inizialmente triste per poi rialzarlo mostrando un sorriso gigante. "Allora raccontami la fine della storia" dice. "Quale storia?" non ho raccontato nessuna storia prima. "Quella del perchè sei qui!" risponde con uno sguardo ovvio. Scuoto la testa tornando a sedermi. "Non ne ho voglia, Louis." mi sdraio chiudendo gli occhi intento ad addormentarmi. "Non vuoi proprio fare niente.. che tipo strano." dice. "Ho solo voglia di dormire" rispondo. "Beh allora.." dice mentre lo sento sedersi sul mio letto. ".. forse vuoi un po' di compagnia." apro gli occhi a quell'affermazione per trovarmi a pochi centimetri dal suo viso sorridente. Lo spingo via cade di schiena sul pavimento duro. "Ahia! Ma che ho fatto?" mi sento subito in colpa. È diventato improvvisamente triste e serio. "Lasciami stare Louis.." nono dice più niente, sale sul letto sopra al mio. Dopo diversi minuti quando penso che mi lascerà finalmente in pace ricomincia a parlare. "Ti sto antipatico?" chiede. "No.. sono solo stanco Louis.. non so quanto tempo starò qui, non so che fine ha fatto la mia chitarra, non so un cazzo.." dico cercando di non far uscire le lacrime. "Va bene.. allora.. buonanotte.." si ferma un attimo per poi affermare: "Ma non è notte! È quasi ora di pranzo!" Si scaraventa giù dal letto per poi balzare davanti alle sbarre. "Eeehy agenti! Ho fame. Devo cibarmii. Qualcuno mi sente? Perchè se non mi sentite ripeto più forte!" dice e non ricevendo risposta ripete tutto urlando. "Louis quando sarà ora ti porteranno da mangiare.. Smettila di urlare." dico mettendomi il cuscino sulla testa per non sentire lui che urla come un dannato che ha fame. "Oh eccovi finalmente. C'è n'è voluto di tempo.. oh carote! Grazie agenti siete i migliori." tolgo il cuscino capendo che non serve a niente e mi siedo rinunciando al mio riposino. "Guarda Niall: cibo!" efferma come se fosse la prima volta che vede un po' di minestra e delle carote messe piuttosto male. "Guarda non sempro un pupazzo di neve?" dice mettendosi un carota sul naso. "In effetti sei pallido e piuttosto grasso." scherzo. Lui si mette a ridere. "Dicevo per la carota sul naso" mi spiega come se non lo avessi capito. "E non sono grasso... e neanche pallido. Guarda che abbronzatura" mi fa l'occhiolino. "Oh e adesso guarda, ho le corna." dice mettendo due carote sulla testa. "Sai non è proprio una bella cosa visto che significa che la persona che ami ti tradisce.." dico continuando a ridere. "Ma.. dai smettila di contraddirmi." mette un finto broncio incrociando le braccia sul petto. "Ma il cibo ti serviva per giocare o per mangiare?" chiedo mentre asaggio la minestra. Non è poi così male. "Tutti e due i motivi." dice per poi addentare una carota. "Che succede amico?" dice imitando bugs bunny. "Ahah sei uguale Louis!" dico sputando quasi la minestra per il troppo ridere. "Duri anni di allenamento!" dice tutto serio facendomi quasi credere che sia così. "Quanto adoro le carote! Vero che sono buone le carote? Dai dimmi di sì.." dice mentre fa fuori la terza. "Beh... non molto." affermo. Lui mi guarda. "Ma sì dai.. in fondo così ci sono più carote per me!" come fa a non trovare mai un motivo per essere triste? Trovare sempre un lato positivo su tutto.. Si avvicina a me prendendomi le quattro carote nel mio piatto. "Ehy!" dico. Lui scuote le spalle "Intanto non ti piacciono.." dice per poi mangiarne due conteporaneamente. "Sai.. Niall.." mi dice ancora tra un morso e l'altro. "Diventeremo grandi amici noi due." Lo guardo. Forse ha ragione o forse no. "Si penso di sì." rispondo sperando che sia così. Che finalmente troverò un vero amico. Che finalmente sarò felice.

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Spazio autore
Ciao a tutti.
Non ho tempo per scrivere il mio solito commento quindi mi limiterò a dire:
Buona lettura e lasciate qualche recensione se vi va :)
Ci sentiamo al prossimo capitolo

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


POV. HARRY

Dopo mezz'ora di lezione sono sfinito. La storia è una materia stupida e inutile. Tutte quelle date, quei tipi famosi, varie città, varie guerre.. Intanto sono tutti morti, pace all'anima loro. Prendo il telefono dalla tasca dei pantaloni. È solo passata un'ora dalla litigata con Zayn e non riesco a sopportare che potrei averlo perso. Solo ora mi rendo conto che è lui che voglio, che è per lui che morirei, che è a lui che donerei il cuore. Devo vederlo, ho bisgno di vederlo. Dentro mi sento scoppiare. Quando stai per perdere qualcosa.. è lì che capisci che ci tieni veramente. Ormai la lezione è finita. Alzo la mano chiedendo se posso andare al bagno. Spero di trovarlo nei corridoi, rincorrerlo e supplicarlo di perdonarmi. "No, non puoi Harry.. è passata solo mezz'ora" sento dire dalla professoressa. Al diavolo lei e la sua storia. Mi alzo fregandomene di tutto e di tutti e mi precipito fuori dall'aula. Sento qua "Harry ma che fai!?" ma ormai sto già correndo a cercare lui, Zayn. Passo dal bagno ma niente. In giardino niente. Nei corridoi niente. Ma cosa speravo di trovare. Zayn appoggiato a un muro, con la sigaretta in bocca che mi aspettava? E poi finalmente, come non detto, lo vedo. Esce dalla sua classe, stranamente sta sorridendo. Si guarda in torno, posa lo sguardo su di me, o forse no. Cerco di raggiungerlo, devo parlargli, chiarire tutto. Poi mi blocco. Con lui c'è un uomo. Lo riconosco. Il professore di matematica. Cosa ci fa con lui? Zayn mi ha detto che lo odiava. Il docente si avvicina a Zayn, gli sussurra qualcosa nell'orecchio, lui si mette a ridere. Di colpo mi blocco, non ce la faccio a vederlo con un altro. Mi sta ripagando con la stessa moneta. Ma non posso fare niente. La colpa è mia. Se va con lui è tutto per colpa mia. Non posso far finta che non sia niente, non posso lasciare tutto così. Lentamente mi avvicino a loro. Stavolta non scapperò. Sarò forte. Niente lacrime, niente cuori spezzati. Stavolta è la volta buona.

 

POV. ZAYN

Esco dalla stanza dirigendomi verso l'uscita. Sorrido pensando a come Paul possa essermi stato così utile quando la consideravo la persona più stupida del mondo. Alzo lievemente lo sguardo e intravedo una figura familiare. Alzo di più il viso e vedo Harry. Mi fissa. Distolgo lo sguardo da lui. Faccio finta di nulla. Ogni tanto do un' occhiata. Si avvicina ma poi si blocca subito, si irrigidisce. Una mano si appoggia sulla mia spalla. Ora capisco perchè. "Paul, c'è il mio ragazzo laggiù che devo fare?" 'mio ragazzo'.. fa strano dirlo dopo tutto quello che è successo. Lo sento avvicinarmi al mio orecchio. "Mettiti a ridere." mi sussurra. Lo guardo. Non capisco. "Fai finta che ho detto qualcosa di divertente. Che sei felice. Propabilmente si ingelosirà" Ora è tutto chiaro. Faccio un sorriso per poi cercare di fare una risata che sembri vera. Fa un po' schifo come risata ma sembra funzionare. Harry è ancora più rigido, continua a guardarci, non si muove. È incerto. "Non succede nulla. E se se ne va via?" chiedo. Il piano di Paul sembra non funzionare. "Aspetta ragazzo. Ci vuole pazienza." Harry mi guarda ancora un po' poi finalmente si avvicina. "Ecco qua. Il pesce ha abboccato." sorride. Il riccio ora è davanti a noi. Ha l'aria stanca, triste, pentita. "Mi scusi prof, dovrei parlare con Zayn." cerca di essere gentile ma la voce dura e lo sguardo arrabbiato lo tradiscono. "Styles, se non l'hai notato gli sto parlando io." guardo Paul. Ma che combina? "Si, ma dovrei parlargli ora. È importante." la sua voce ora è insistente. "Styles torna in classe" dice ancora. Se continua così se ne andrà sicuramente. Così saremo di nuovo al punto di partenza. "È tutto ok prof. Parleremo più tardi. Se è importante, Harry, può parlarmi adesso" mi intrometto. Paul mi sorride. Era questo che voleva? Che dicessi a Harry di restare? "Va bene. Ma fate presto" dice per poi scomparire. "Cosa vuoi?" gli chiedo cercando di essere il meno espressivo possibile. "Devo dirti scusa.." inizia a dire con lo sguardo basso. "Per cosa?" gli rispondo. "Ti chiedo scusa per averti fatto innamorare di me... scusa per averti urlato contro di non amarmi.. scusa per averti baciato.. scusa per aver fatto l'amore con te.. scusa per aver litigato per colpa di Josh.. scusa per non averti ascoltato.. scusa per non capire che ti eri comportato così per aiutarmi.. scusa per averti tradito.. scusa perchè dopo tutto quello che è successo ho capito che sei tu quello che amo.. Ti chiedo scusa perchè ti amo. Ti amo Zayn." lo guardo immobile. Tutte quelle scuse mi sarebbero bastate per il resto della vita. "Ho finito, ora puoi andare." dice vedendo che non rispondo. "Ti perdono." dico. Chi se ne importava del tradimento. Lui aveva scelto me. Aveva detto che mi amava. Lo abbraccio. Da quanto aspettavo che i nostri corpi tornassero a contatto. Poi lo guardo. I nostri visi a pochi centimetri di distanza. Le nostre labbra che quasi si sfiorano. "Anch'io ti amo, Harry. Non ho mai smesso di farlo. Ma guardami e dimmi che non provi più niente per l'altro.." ho paura della risposta. Ho paura di aver rovinato il nostro momento di ricongiunzione. Ci pensa un attimo, l'attesa è lunga. Abbassa lo sguardo per poi rialzarlo subito. "È te che amo. Nessun altro. Solo ora me ne rendo conto. Mi dispiace di essere uno stupido." sorrido. "Non sei stupido.. forse un pochino" mi tira un pugno giocoso sul braccio. Tutti e due ridiamo come se non fosse successo niente. Come se fossimo amici da una vita. Poi mentre sta ancora ridendo mi avvicino a lui baciandolo. Un bacio tenero, dolce, lungo. Un bacio che mi mancava da troppo tempo. Ci baciammo come se fossimo insieme da una vita. "Aiutami a essere migliore Zayn" sorrido. "Mi rubi pure le frasi, Styles?" lui si mette a ridere. Poi mi bacia di nuovo. "Le tue frasi sono le migliori.." lo prendo in braccio. Le sue gambe si inchiodano al mio bacino. Le sue braccia intorno al mio collo. Le mie sulla sua schiena. "Lo farò, Harry, lo farò." poi ricominciamo a baciarci ignari di quello che succede intorno, fregandocene di essere a scuola, di essere visti da tutti. Perchè in quel momento ci siamo solo io e lui in Paradiso.  

Spazio Autore
Salve butei!
Mi scuso in anticipo se questo capitolo è corto.
L'ho scritto un po' di fretta e spero che non vi faccia schifo.
Con la scuola nuova e il resto sono distrutto e stanco.
Spero che sia di vostro gradimento :)
A me piace come capitolo.
Zayn e Harry fanno pace finalmente e tornano insieme.
Vi avviso che questo è, forse, il terz'ultimo, pen'ultimo capitolo.
Soo.. è quasi giunto il momento di salutarci :(
Spero che questa storia sia piaciuta a tutti e che non vi abbia fatto annoiare.
Adesso me ne vado che domani devo alzarmi alle 5.45 e non ci sono per niente abituato .-.
Buonanotte a tutti! <3

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


POV. NIALL

"Niall" sento chiamare sottovoce. "Ehy Niall.. dai rispondi..." la voce è tremante, impaurita. Apro gli occhi trovando un Louis che mi guarda con occhi spalancati. Indossa un ridicolo pigiamino a righe con tanto di tanto di cappello e abbraccia un cuscino tenendolo stretto a sè. Lo osservo dall'alto al basso per poi mettermi a ridere. "Non c'è niente da ridere! Gli alieni ci stanno attaccando!" dice per poi sedersi sul mio letto. "Ma che cosa stai dicendo? Non sapevo che in galera potevi usufruire di sostanze stupefacenti..!" rispondo continuando a ridere. Poi improvvisamente sento un tuono. "Ecco ci stanno attaccando!" urla per poi saltare giù dal mio letto sbattendo la testa contro lo spigolo del letto sopra il mio. Tutto questo mi sembra una strana commedia. "Ahi.. Ahi.." Louis si massaggia il punto dolente. "Ehy è solo un temporale.. Torna a dormire.." dico sistemandomi le coperte. Ma quando sente un altro suono ricomincia a urlare "Sono venuti a prenderci! Ho paura Niall!" non capisco se è serio o cerca di attirare l'attenzione. Riesco a capirlo quando una lacrima di disperazione gli scende dal viso. Non pensavo che avesse così paura dei temporali. Mi sembrava un bambino che si è perso al supermercato e cerca disperatamente la sua mamma. "Va tutto bene Louis.." dico alzandomi dal letto. Subito mi viene incontro lasciando cadere il cuscino per abbracciarmi. "Oh Niall! Per fortuna ci sei tu." dice senza lasciarmi andare e stringendomi più forte. "Mi stai.. per soffocare.." provo a dire senza respiro. "Oh scusa.." dice staccandosi. "Dai andiamo a dormire.. il temporale è finito." lui mi guarda poco convinto. "Tornerà.." mi dice. "Nah.. è finito.." rispondo dirigendomi verso il letto per poi sdraiarmici sopra. Lui fa lo stesso, facendo forza sulle braccia e salire sul suo letto. "Buonanotte Louis.." dico. "Notte" risponde. Passano solo cinque minuti quando un altro tuono si presenta. Louis sobbalza per poi fare qualche strana capriola o salto per finire nel mio letto. Con la stessa agilità si infila sotto le mie coperte per poi stringersi a me. "Che fai non ci stiamo in due." lui si avvicinò ancora di più. "Si che ci stiamo.." scossi la testa, accarezzandogli i capelli. Era proprio un tipo strano, Louis. "Notte.. di nuovo" risposi.

Le luci dell'alba che provengono dalla finestra a sbarre mi svegliano dolcemente. Cambio idea quando mi accorgo di essere sotto di Louis, il quale occupa tutto il letto. Non è un buon risveglio. Cerco di allontanarlo da me ma è troppo pensante. "Louis" provo a chiamarlo ma inutilmente. "Louis svegliati.." ripeto spingendolo da una parte. "Mi stai schiacciando.." dico un po' più forte per farmi sentire. "Louis!" urlo stavolta. Il moro fa un balzo per lo spavento cadendo dal letto finendo per terra. "Devi smetterla.." mi dice tra un lamento e l'altro. "Di fare cosa?" rispondo mentre finalmente mi godo la 'libertà'. Penso che sia stupida come affermazione visto che sono in una prigione ma sono dettagli.. "Di farmi cadere.. non è la prima volta.." lo guardo mentre si alza da terra massaggiandosi il fondoschiena. "Scusa ma mi stavi schiacciando.." replico. "Cosa ci facevo nel tuo letto?" chiede all'improvviso. "Avevi paura del temporale stanotte.. ti sei infilato nel mio letto e non sei più tornato nel tuo.." rispondo. "Davvero?" mi guarda come se gli stessi raccontando una favola bellissima. "Sì, è andata così.." scendo dal letto sgranchendomi le gambe. "Wow" si toglie il buffo cappellino e la maglia per andare a posizionarli sul suo letto. Per qualche istante mi metto a fissare i suoi pettorali leggermente scolpiti. Poi vedo le cicatrici, su tutto il petto e sulla schiena. "Come te le sei fatte?" domando ad alta voce. Louis si gira a guardarmi. "Queste?" indica i segni. Annuisco con la testa. "Quelle sulla schiena me le ha fatte mio padre.." risponde con un velo di tristezza negli occhi. I ricordi fanno male. Io ne sapevo qualcosa. "Sai, mi frustava quando ero piccolo. Diceva che così in futuro avrei sopportato meglio il dolore. Mi frustava perchè così sarei diventato un uomo.. O più semplicemente lo faceva quando facevo arrabbiare..." ora ha la testa bassa. Passano alcuni secondi di silenzio e poi ricomincia. "Quelle sulla pancia, invece, sono più recenti.. Le solite risse, niente di speciale. Mentre qui.." indica un grosso segno vicino alla spalla ".. mi hanno sparato." sbarro gli occhi "Sparato?" chiedo. "Si, una rapina finita male. È il motivo per cui sono qui.. Due miei amici sono morti, io sono sopravvissuto ma mi hanno preso." risponde mettendosi la maglia e coprendo tutte quelle ferite che raccontano la storia di Louis. "Niall.. Orange?" dice un poliziotto avvicinandosi a noi. "Horan! Si, sono io.." rispondo. "Si si Horan.. una signora ti ha pagato la cauzione. Vieni." dice aprendo le sbarre permettendomi di uscire. "Ci becchiamo.." mi dice Louis. "È stato un piacere Louis..cercami alla piazza vicino al palco.." rispondo. "Lo farò..fra una settimana sono fuori" fa un cenno con la mano in segno di saluto.

"Sally!" urlai correndo incontro alla donna che mi aspettava alla fine del corridoio. "In che guaio ti sei cacciato, piccolo Horan" dice abbracciandomi. "Mi sei mancata" ricambio l'abbraccio mentre lei ride. "Non sono passate neanche 24 ore dall'ultima volta che ci siamo visti e già ti manco?" mi chiede. Annuisco felice. "Oh si molto" mi sorride anche lei. "Dai andiamo a casa."

"Come hai fatto a trovarmi?" chiedo a Sally mentre torniamo al bar. "Non sei venuto stamattina, così sono andata in piazza e non c'eri neanche lì.. ho chiesto in giro e mi hanno spiegato tutto.." mi sorride e io faccio lo stesso. "Non dovevi.. non per me.." mi guarda male. "Se non era per te, per chi dovevo? Niall tu sei come un figlio per me." mi fermo per abbracciarla. "Grazie Sally. Non so cosa farei senza di te.." ricambia l'abbraccio per poi ricominciare a camminare verso il Sally's coffee. Ci stiamo avvicinando quando finalmente la vedo. Appoggiata nel punto in cui l'avevo lasciata, che sembra guardarmi. Gli sono mancato anch'io. Inizio a correre verso Dream, con le lacrime di gioia agli occhi e un sorriso stampato sul volto, così velocemente come se da un momento all'altro dovesse scomparire. Non riesco a raggiungerla. Sento un "Niall, attento!" urlato da Sally ma è troppo tardi. Mi ritrovo disteso in mezzo alla strada, un dolore allucinante in pancia. Faccio fatica a portare la mano su di essa e sento qualcosa di bagnato e appiccicoso. Alzo con altrettanta fatica la mano per trovarla rossa. Sto perdendo sangue, non capisco perchè. Giro lentamente la testa da una parte. Gente spaventata, altri osservano. Poi vedo una macchina, il mio sangue sul cofano. Il respiro si fa più lento e ora sono preoccupato. Voci lontane, il suono dell'ambulanza, Sally che si avvicina a me sussurrandomi "Andrà bene, andrà tutto bene, Niall. Sono qui con te." e mi viene da piangere sapendo che non è così. Che non rivedrò più Sally o Dream. Sono sempre più stanco. Gli occhi si stanno chiudendo, senza forze, esausto. Non ho paura, voglio solo Dream al sicuro. "Prendi.. la chitarra.. non darla.. a nessuno.. Sally.." dico con le ultime forze. Sto morendo, lo sento. Sorrido a Sally per poi smettere di lottare, la stanchezza e troppa, chiudo gli occhi addormentandomi.. per sempre.

POV. LOUIS

*Una settimana dopo*

Mi avvio verso l'uscita della stazione di polizia e appena fuori mi guardo intorno ammirando il panorama e respirando l' 'aria di libertà'. Decido di camminare fino in piazza. Non vedo l'ora di rivedere Niall ma una buona passeggiata non nuocerà a nessuno. Mezz'ora dopo mi trovo in mezzo al nulla e capisco di essermi perso. Eppure mi sembrava che si passasse da qui per il centro.. Chiamo un taxi capendo di non sapere dove sia la piazza.

"Dove la porto, signorino?" mi chiede l'uomo alla guida del veicolo. "In piazza.." rispondo sperando che capisca senza che gli dica il nome del posto. "OK" risponde solo. Per tutto il tragitto restiamo in silenzio, lui a guidare e io a guardare fuori dal finestrino. "Arrivati" mi dice dieci minuti dopo. "Grazie." lo pago e poi mi dirigo verso il palchetto. Mi osservo intorno. Ci sono un sacco di persone, alcune vanno di fretta, altre entrano e escono dai negozi, bambini che corrono e giocano mentre le madri sono intente a chiaccherare con altre madri o a fare delle telefonate. Sento della musica di sottofondo e mi avvio sperando di trovare il palco con Niall che sta suonando e facendo divertire il pubblico. Cammino facendomi largo tra la gente e trovando finalmente il palchetto ma di Niall niente. Forse ho sbagliato piazza.. O ci sono vari turni per suonare... Aspetterò. Mi metto ad ascoltare una coverband su Ed Sheeran veramente bravi. Ma la persona che voglio ascoltare è un altra. Un dolce ragazzo biondo conosciuto in carcere. A metà concerto mi iniziò a guardare intorno in cerca di Niall. La mia attenzione finisce su una coppia di ragazzi seduti in un angolo. Quello riccio guarda un foglio sul muro, mentre piange. Quello moro lo abbraccia consolandolo. La curiosità è più forte di me. Mi alzo dirigendomi verso i due ragazzi. Mentre mi avvicino per vedere cosa c'è scritto sul foglio, il ragazzo più grande dice all'altro "Harry andiamo a casa.." e si avviano tenendosi abbracciati. La curiosità diventa paura e tristezza quando vedo la foto di Niall su quel foglio. Non sono più sicuro di volerlo vedere ma ormai sono lì. Non voglio crederci, spero che non sia quello che penso. Mi faccio coraggio e inizio a leggere quel maledetto foglio: ' Niall Horan. 17 anni. La vita portatagli via troppo in fretta da un tragico incidente stradale. Sarà sempre ricordato come amico fedele e divertente, cantante e musicista eccezionale. '

Una lacrima scende dal mio viso..  

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SPAZIO AUTORE 
Eccomi qua con l'ultimo capitolo!
Mi sono impegnato tantissimo per questo capitolo e spero che vi sia piaciuto.
Lo so è triste, ma è un bel colpo di scena (?) maybe..
Già dal primo capitolo volevo qualche brutta fine per qualcuno,
ma non la pensavo per Niall.. è stato un duro colpo.
Comunque... è stato un piacere che abbiate seguito la mia prima ff e ringrazio tutti quelli che hanno recensito (46 recensioni sono tantissime secondo me..)
Grazie a tutti quanti per avermi seguito fino a qui :)
Ho già in mente una nuova storia ma non so quando e se la pubblicherò.. 
Vi anticipo però che, per farmi perdonare sulla brutta fine che gli ho fatto fare, sarà su Niall.
Con questo vi saluto e spero di riuscire a far arrivare questo capitolo a 4 recensioni :)
Se non lo fate per me fatelo per il povero biondino ;)
Alla prossima storia,
Un grandissimo bacio,
il vostro Joe.

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