Poison Ivy: La passione

di Anel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Poison Ivy: La passione

 

Ecco la mia nuova fan fiction! Vi avviso subito che il personaggio di Poison Ivy è espirato a quello del film “Batman e Robin”. Però, visto che la Poison Ivy del film non è molto bella (anche se ad interpretarla è Uma Thurman), immaginate i personaggi come vi pare e piace! Please recensite! Buona lettura!

 

Tutti i criminali più famosi e crudeli di Gotham City si sarebbero dovuti trovare in una casa abbandonata nella periferia della città.

 


Quando arriviamo Mr.J? – Chiese Harley sbuffando.


Tra poco – Rispose lui.


Uffa…Io mi annoio! Quando arriviamo Puddin? – Richiese lei ancora più afflitta di prima.


Tra poco!!! E comunque ti dico io quando arriviamo!! Così almeno stai un po’ zitta!! – Esclamò l’uomo incazzato.


Scusa! – Disse Harley, guardando in basso.

 


A Joker non piaceva vedere le persone tristi, quindi le disse – Dai Harl, non essere triste, lo sai che mi innervosisci! –


Anche se lui avrebbe preferito dire – Dai Harl, non essere triste, se no mi rendi triste! –

 


Quindi tu tieni a me? – Domandò la donna con un brillio agli occhi.


Emmm…Guarda, siamo arrivati! – Urlò il Joker, salvandosi da solo.


Che bello!! C’è anche Pam!! – Esclamò Harley.


Yuppi!!! – Disse con tono sarcastico il Joker.

 

Ciao Pam!!! – Urlò Harley, saltandole addosso.


Ciao! – Disse lei, con un tono strozzato.


Non fare sforzi in questo periodo di tempo! Capito?!? – Disse Pamela con sicurezza.


Si Pam, lo so che hai ragione. Ma io sono una criminale, non posso stare tutto il giorno sul divano, ad aspettare che un cosino piccolino esca dalla mia pancia! – Esclamò Harley, lasciando l’amica.


Io non ho detto questo. Ho solo detto che tu non puoi più far le acrobazie, combattere, stritolare la gente…. – Disse Pamela.


Va bene… - Disse arrendendosi all’amica.


Dai Harley, non ascoltarla.  Lei che ne sa, non potrà mai avere figli! – Esclamò il Joker, uscendo dalla sua auto.


Poison Ivy, che era sempre rimasta impassibile agli insulti del Joker,  non riuscì a mandare giù le parole che erano appena state udite da tutti i criminali, che erano appena arrivati.


Vuoi stare zitto! Brutto bastardo! – Gridò lei avvicinandosi.


Io ho detto la verità! – Tentò di difendersi lui.


Senti Pam, lo sai che lui è un’idiota nei tuoi confronti – Disse Harley, fermando l’amica.


Si, lui è sempre un’idiota nei miei confronti, ma in questo caso è un vero e proprio stronzo – Rispose Pamela, spostando delicatamente Harley.


Joker, tirò un coltello, che andava diritto alla faccia di Poison Ivy. Ma lei lo afferrò senza nessun problema.

 

Lo vuoi? – Disse Ivy.


Certo che lo voglio! Quello è il mio coltello preferito.


Ma davvero?!? Allora merita un trattamento speciale! – Disse lei per poi distruggerlo all’interzo della sua mano, grazie ai gas emanati dal suo corpo, che rendevano un oggetto frantumabile.


No, sei una bastarda!!!! – Disse il Joker correndo verso di lei.


Harley si mise in mezzo tra i due.


Joker disse – Harley spostati, perché non me ne frega niente se tu sei davanti, tanto ti ammazzo lo stesso! –


Invece Poison Ivy, se ne andò via, dicendo – Harley, tu non devi stare con uno che se ne frega se tu e la creatura che è dentro di te state per morire! –


Harley sapeva Ivy aveva ragione, ma lei amava così tanto il suo Mr.J, che decise di lasciare stare, e continuare normalmente la sua vita e di lasciar perdere i consigli dell’amica, che ormai era già nella sua macchina.

 


A casa di Ivy…

 


Ma guarda un po’ te se io devo star la ha darle consigli, se poi se ne va via con quel brutto figlio di puttana! – Disse Ivy rivolta alle peonie.


E poi tu non potrai avere figli… Certo che io posso avere figli, basta che non tocco con le labbra nessuna parte del corpo del mio uomo… Che non esiste neanche un uomo adatto a stare con me – Esclamò Poison Ivy, trasformando il suo tono, da arrabbiato a triste.

 


Poi si sedette sul suo divano, dove trovò una cosa molto insolita.


C’era una pianta di rose rosse, con appoggiato sopra un biglietto. Che diceva:


“Per la rosa più bella, dell’enorme giardino di Gotham City <3”

 


Pamela, alla vista di quelle parole, diventò rossa, ma dentro di lei non sapeva che cosa provare. Era la prima volta, che qualcuno le faceva un regalo così…Meraviglioso.


Lei non avrebbe mai voluto ricevere dei fiori come regalo, perché tutti gli uomini regalavano o una rosa rossa o tante rose rosse, che erano sempre state tagliate inutilmente, per poi morire dopo una settimana.


Non sapeva neanche se essere felice di quello che era appena successo o dire che è una grande cazzata.


Ma di una cosa era sicura, quella pianta di rose era bellissima, e da ora in poi lei era la sua mamma e quelle rose la sua bambina, e l’avrebbe curata con amore e con affetto, anche se non sapeva chi era il mittente.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Il giorno dopo…

 


Poison Ivy si svegliò come solito alle sei e mezza, per annaffiare le sue piante.


Tieni, un po’ a te, un po’ a voi… E anche a te mia piccola! – Disse lei accarezzano la sua nuova pianta di rose.


Poi sentì il suo telefono squillare, una cosa che succedeva molto raramente, perché l’unica persona che la chiamava era Harley, e lei non riusciva a svegliarsi prima delle nove, per cui era molto improbabile.

 


Poi si avvicinò al telefono, ma prima di rispondere, le venne in mente che forse poteva essere il suo ammiratore segreto.


Per un attimo pensò che non era il caso di rispondere, ma alla fine cambiò idea.

 


Pronto – Disse lei con un tono che lei non aveva mai intonato, cioè quello terrorizzato.


Pam, sono io, Harley. Ma aspettavi la chiamata di qualcuno? – Domandò infine la donna.


No, perché me lo chiedi? – Chiese.


Perché hai un tono un po’ strano… - Rispose lei.


No, è che sono un po’ stanca, non so il perché, ma non ho dormito molto questa notte… Comunque, perché mi hai chiamato? – Chiese in fine  Pam.


Perché il mio Puddin deve fare una rapina e mi ha detto che se non volevo stare da sola potevo venire da te, ma solo per oggi. Posso? – Spiegò Harley.


Certo che puoi, almeno mi tieni anche a me un po’ di compagnia, tu che sei la mia unica amica! – Rispose Poison Ivy, che raramente metteva in luce i suoi sentimenti e le sue emozioni.


Ok, allora ci vediamo oggi pomeriggio! – Esclamò Harley.

 

Il pomeriggio…

 

Ciao! – Disse Harley Quinn, entrando nella sua casa.


Ciao Harley! – Rispose Poison Ivy, alzandosi dal divano.


No, stai pure sul divano, che vengo anch’io! – Disse Harley, indicando all’amica il divano.


A ok! – Disse lei facendo spazio alla donna gravida da due mesi.


Che belle quelle rose! Ma non c’erano prima? – Chiese emozionata ed incuriosita Harl.


Si che c’erano, e anche da molto! Questa gravidanza ti ha rincretinita! – Esclamò Ivy. Lei era anche molto abile a mentire, anche se non le piaceva molto mentire ad Harley, ma si sarebbe agitata sicuramente se glielo avesse detto, per cui lo ha fatto a fin di bene.


Molto probabile! – Disse lei con un sorriso.

 

Dopo un’ora…

 

Le due donne stessero per un’ora a parlare sul divano, finché ad Harley non venne fame, e chiese ad Ivy se le poteva preparare un piatto di pasta all’italiana. La donna, anche se non volentieri accettò la proposta di Harley, e andò a cercare cibo in una specie di camera che lei osava chiamare “cucina”.

 

Intanto Harley si guardava in giro, non notò niente di diverso o curioso, finché non vide che vicino alle rose c’era un bigliettino, e fece il grande sforzo di alzarsi per prenderlo.

 


All’inizio voleva chiedere a Pamela di che cosa si trattava, ma quando lesse la frase che c’era scritta, non seppe cosa dire.

 


Da dietro, però, stava arrivando Pamela con un piatto di pasta in mano. Ma quando vide che Harley aveva in mano il suo biglietto, lasciò cadere il piatto per terra.

 


Harley, non è come sembra, è che… -



Ivy non fece in tempo a finire di parlare che Harley era già troppo emozionata.



No! Davvero?!? Ivy, ma ti rendi conto di che fortuna che hai? Hai trovato un uomo meraviglioso! Oh mio Dio, è così romantico e dolce! Perché anche il mio Joker non mi tratta così più spesso? –


Ci furono altre mille domande da parte di Harley, finché non scoppiò a piangere.

 

E ora perché piangi, Harley? – Chiese stufa dai piagnucolii dell’amica.


Perché anch’io vorrei che il mio Joker mi trattasse così! Lui è stato gentile con me pochissime volte! – Rispose buttandosi sul divano disperata.


Ma sai come sono fatti gli uomini! All’inizio fanno i romantici, e poi ti trattano come se non esistessi! – Rispose Ivy, tentando di consolarla.


Non è vero, il mio Puddin non è così, lui è… -


Harley non finì la frase, perché sentì il suo telefono suonare.

 


Pronto – Disse lei cercando di mascherare le lacrime.


Harley, preparati, che tra meno di 30 secondi sono da te! – Disse una voce secca, che Harley riconobbe subito.


Ok Mr.J! – Esclamò la donna, togliendo le lacrima dalla sua faccia e facendo un sorriso.


A presto – Urlò lui, chiudendo la chiamata.

 


Harley, improvvisamente diventò felice e allegra, diversamente da cinque secondi fa.

 

Perché sei felice? – Domandò Poison Ivy.


Perché ora mi viene a prendere il mio Puddin! – Rispose lei, saltellando.


E’ proprio vero che la gravidanza rende strane le perone! – Disse Ivy a bassa voce.


Dopo meno di un secondo si sentì un grido, che diceva – Harley! Sbrigati! –


Arrivo Mr. J!!!! – Disse lei girandosi.


Ma prima di andare disse a Pamela – Comunque io e te dobbiamo finire di parlare su quel bigliettino e quel meraviglioso uomo.


Ivy alzò le sopracciglia, ma non fece tempo a parlare, che la sua migliore amica se n’era andata.

 


La sera…

 

Ivy stava per andare a letto, ma quando si appoggiò sul letto, vide un altro biglietto, con su scritto:

 


“Non ti preoccupare che tra poco io e te ci incontreremo. Sono molto più vicino di quanto pensi, se vuoi ti do un indizio? Sono un criminale. Se te lo stai chiedendo non sono l’Enigmista, se no era una cosa troppo ovvia!”

 


Ivy, non sapeva di nuovo che cosa pensare, l’unica cosa che sapeva era una cosa: Questo notte lei non avrebbe dormito!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


La mattina seguente…

 

 

Poison Ivy, si alzò presto, anche se la seguente notte non era riuscita nuovamente a chiudere occhio.

 

Mentre annaffiava le sue piante si ricordò dal biglietto che aveva appena ricevuto dal suo ammiratore segreto.


Quasi contemporaneamente si ricordò che ci sarebbe stata un’altra riunione dei pezzi grossi di Gotham (i criminali più forti), e che forse anche quel tizio poteva essere presente.

 


Mentre lo pensava bloccò il pensiero, per lasciarne spazio ad un altro. Che continuava a dirle che era meglio se lei non ci andava e di non diventare la classica donna scema che dipende da un uomo.


Ma dall’altra parte lei era curiosa e emozionata dall’idea che qualcuno aveva fatto il romanticone con lei, e che soprattutto non la avesse trattata male come facevano spesso tutti, tranne Harley.


Quindi alla fine decise di andarci, e di scoprire in qualche maniera assurda che era il suo spasimante.

 

 


Prima di partire…

 

 


Ivy, stava per andarsene da casa sua per raggiungere i criminali più temuti di Gotham, quando si accorse che non aveva pulito la pasta che aveva fatto cadere sul “pavimento”, che ovviamente era costituito da piante rampicanti.

 


Mentre raccoglieva il tutto le venne in mente un’altra cosa, che la preoccupava quasi più del tizio che la perseguitava.


Si era appena ricordata che Harley aveva letto il primo biglietto mandato da quel cretino, e che quindi le avrebbe sicuramente frantumato i coglioni i una maniera incredibili.


Pensò anche che non era il caso di andarci, ma non sapeva il perché lei aveva una strana sensazione, che le diceva di andarci.


Un’altra motivazione era quella che sua madre, un po’ di giorni prima che morisse (per colpa di un intossicazione, presa negli anni, grazie alla fabbrica in cui lavorava) le aveva detto che ascoltare il proprio istinto è una delle cose che rende saggie le persone, e che suo padre, quando suo padre l’aveva vista se ne era innamorato follemente, anche se lei non sapeva neanche che esistesse.

 


Alla riunione…

 


Allora chi vuole fare una rapina alla Gotham Bank? – Gridò il Joker.


All’improvviso tutti i criminali alzarono le mani.


Ok, quindi abbiamo deciso! Guardate chi arriva, arriva la pianta vivente! – Esclamò il Joker.


Non sono in vena di scherzi oggi! – Rispose lei sedendosi sul tavolo di quella baracca andata a male.


Tu non sei mai in vena di scherzi! – Rispose l’uomo.


Harley decise di far smettere di parlare il Joker, per far si che non alterasse l’amica, che come si notava dalla faccia, non era riuscita ad addormentarsi.

 


Joker la puoi lasciare in pace! – Esclamò dolcemente Harley Quinn.


Va bene, ma solo perché non ho voglia di parlare con quella pianta! – Rispose il Joker, facendo una smorfia e girando la testa dall’opposto lato di Poison Ivy.


Grazie Harley – Rispose la criminale con un mezzo sorriso.

 


Dopo di che iniziò la missione “trova ammiratore”.


Alcune volta Ivy pensava che stare troppo tempo insieme ad Harley le facesse male all’intelligenza, perché era stata a lei ad incoronare la missione “trovare Puddin”.

 


Scrutò il viso di tutti, ma erano i soliti vecchi criminali. C’era Bane, che non poteva essere; Mr.Freeze non poteva essere perché lei le aveva ucciso la moglie (che alla fine non era morta); ecc.…

 


Poi si avvicinò ad Harley, e le chiese.


Harley, ma tu non avevi mica fatto una lista di tutti criminali che dovevano venire oggi? –


Si, mancano solo Due Facce, l’enigmista e spaventapasseri! – Rispose la donna stranamente seria.


Ah ok… Grazie! – Disse Poison Ivy.


Dovete stare zitte voi due! – Disse il Joker, mentre stava spiegando il piano che aveva preparato.


E chi mi obbliga! – Esclamò arrabbiato Pamela.


Io! – Rispose il Joker tirandole uno schiaffo.


Brutto bastardo! – Gridò Poison Ivy, alzandosi da terra.


Oggi no signorina! Oggi ho portato l’artiglieria pesante! – Disse l’uomo tirando fuori una pistola.


Harley tentò di fermare il Joker, ma lui la precedette dicendo – Se fai qualcosa per difenderla le sparo immediatamente! –


Harley allora stette ferma.


Ivy, stava per muoversi, quando arrivarono dal dietro l’Enigmista e Spaventapasseri che la bloccarono.


Mentre il Joker stava per sparare alla donna pianta arrivò un uomo con sei vestiti strani e una maschera nera in volto, che sparava verso Spaventapasseri e l’Enigmista, che di conseguenza mollarono la preda.

 


Ivy scappò, finché quell’uomo che l’aveva salvata le disse di seguirla, e lei come una scema lo seguì.


I due salirono a bordo di un auto.


L’uomo che guidava accelerò a tutta velocità, anche se dietro non c’era nessuno.

 


Dopo un po’ di minuti i due erano abbastanza lontani da mantenere un ritmo regolare.

 


Allora? – Disse l’uomo.


Allora cosa? – Chiese Ivy.


Non si ringraziano le persone! – Esclamò lui.


Ah… Grazie. Comunque me la sarei cavata benissimo da sola! – Esortò Poison Ivy.


Vorrei un piccolo regalo! Diciamo che voglio un bacio! – Esclamò l’uomo facendo un sorriso sotto la maschera.


No! Prima mi fai vedere chi sei, e poi ne riparliamo! – Rispose la donna.


Ok, toglimela pure – Rispose lui.


E da dove si toglie? – Domandò lei confusa.


Questo è un pezzo unico, se vuoi vedere chi sono mi devi spogliare tutto! – Disse il presunto criminale.


Scordatelo! E ora riportami a casa! – Urlò la donna incazzata.


Ti sto portando… Poi sono le cinque, devi bagnare le mie rose! – Avvertì lui.


Come fai a sapere che io bagno le tue rose a quest’ora? – Chiese lei sorpresa.


Ci sono tante cose che io so di te, e che tu sai di me! Questo non è il mio vero costume, l’ho dovuto indossare per non farmi riconoscere da nessuno, specialmente dalla più brava e furba criminale di Gotham.


Lei fece un sorrisino sotto i baffi, senza farlo notare all’uomo mascherato.


Questo è vero! – Disse lei in seguito.


Eccoci arrivati. Sei sicura che non mi vuoi dare neanche un bacio? – Chiese l’uomo.


Poison Ivy gli diede un bacio sulla fronte. Anche se sapeva che se ne sarebbe pentita.


Grazie! So che questo è un avvenimento storico, quindi me lo ricorderò per sempre! – Disse lui.

 


Poison Ivy, appena rientrò in casa provò un emozione gigantesca.


Anche se aveva baciato quell’uomo solo sulla fronte si sentiva benissimo, come se loro avessero già passato una notte insieme.


Ma da una parte era anche triste, perché sapeva che non avrebbe mai potuto toccare con le labbra il suo uomo, a meno che non ci fosse stato davanti qualcosa, come in quel caso la maschera.

 


Vi avviso che la parte della madre di Poison Ivy me la sono inventata di sana pianta, quindi non pensate che sia una cosa vera! Ciao e buona lettura!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il giorno dopo...

 

Quando Ivy si svegliò era felicissima, era da due giorni che non riusciva a dormire, e finalmente ce l’aveva fatta.

 


Andò direttamente ad annaffiare le sue piante, in particolare quella regalata del suo “ammiratore segreto”, che ormai non era più molto segreto.

 


Cresci piccolina, che diventerai grande e forte come la mamma! – Disse dolcemente Poison Ivy, alla sua nuova pianta preferita.

 


A lei sembrava quasi che la pianta le rispondesse, crescendo ogni giorno di più e facendo aprire nuove rose sempre più nelle e rosse.

 


La donna si fermò un po’ più del solito a osservare le sua rose rampicanti, finché non fu interrotta da una telefonata.

 

Pronto… - Disse Ivy.


Ciao!!! – Disse una voce stridula.


Ivy riconobbe subito la voce della donna, e quindi non fece altro che dire – Ciao Harley, come va? –

Bene, ho vomitato solo tre volte questa notte!! Comunque posso venire da te? Ma solo fino al pomeriggio! – Chiese la criminale.


Ok, vieni pure fin quando vuoi! – Rispose lei.


Ok, grazie. Poi dobbiamo anche parlare di quel bigliettino che… -


Harley non fece neanche in tempo a finir di parlare che Ivy aveva già attaccato la chiamata.

 


Ivy fece una smorfia, ricordandosi dell’errore che aveva fatto.


Sicuramente Harley avrebbe parlato di quello stupido bigliettino per tutto il giorno, e a Poison Ivy questa cosa non piaceva molto.

 


Dopo dieci minuti…

 


Ciao Pam! – Disse la solita voce stridula.


Ciao – Rispose Ivy, con un finto sorriso.


Visto che so quanto a te non piace parlare di quello che provi, ho deciso che il nostro argomento principale sarà il bigliettino, che penso proprio ti abbia scritto quell’uomo che ti ha salvato ieri – Esclamò Harley Quinn sedendosi sul divano, insieme ad Ivy.


Come sei gentile… Comunque ormai ti racconto tutto e la faccio finita! – Disse lei alzando gli occhi al cielo.


Si racconta!!!! - Disse lei facendo un mini salto da seduta.


Però promettimi che starai calma! Ora aspetta un attimo che devo prendere una cosa.


Ok – Rispose Harley, facendo finta di essersi offesa.

 


Dopo trenta secondi…

 


Guarda questo è un altro biglietto che mi ha mandato – Disse la donna, porgendo il biglietto nelle mani dell’amica.

 


Harley lesse velocemente, e dopo pochi secondi disse – Oh Ivy! Come sei fortunata! Questo uomo è così romantico! –


Si, gli ho dato anche un bacio – Disse lei a bassa voce e trattenendo le parole.


Cos’hai detto? Non ho sentito! – Disse Harl, avvicinando l’orecchio a Pam.


Ho detto solo che… l’ho…b-b-aciato – Disse lei ancora a bassa voce.


Wow!! Questo allora è veramente quello giusto, se gli hai dato un vero bacio d’amore, e per non ammazzarlo! E poi, come hai fatto a baciarlo se le tue labbra sono velenose? – Domando infine confusa.


Perché aveva su la maschera, e poi non l’ho baciato in bocca, ma sulla fronte. Era un normale bacio di ringraziamento per avermi salvata… - Rispose insicura Poison Ivy.


Non ci credo! Pensa se voi vi fidanzate! Se avrete dei bambini! Chissà come saranno belli! – Disse sognante la giovane criminale.


Io non voglio bambini, e anche se li volessi non li potrei avere. Come posso sperare di avere bambini se non posso baciare il mio uomo. E poi non posso avere dei bambini, mi romperebbero tutte le piante! – Disse lei guardando in basso.


Harley, per un po’ non parlò, finché non disse alla sua amica quello che pensava – Senti Ivy, lo so che tu muori dalla voglia di avere un esserino da crescere a tua immagine e somiglianza, e non è vero che tu non puoi avere figli, basta che ricopri le labbra di quell’uomo che una plastichina, e non ci saranno problemi. Tu hai solo paura che qualcosa possa andare storto e di perdere le persone che ami! –


Ivy, nell’udire quelle parole non disse niente.

 


Sapeva che Harley aveva ragione in tutto quello aveva appena pronunciato. Quindi di conseguenza riuscì a fare una sola cosa.

 


Ivy si buttò nelle braccia dell’amica, il quale ricambiò.


Non ti preoccupare Ivy, ho già capito tutto, non c’è bisogno che dici niente. D’altronde, a tutti piace ricevere un abbraccio ogni tanto! – Disse Harley dolcemente.


Ivy di sua risposta non parlò.

 


La sera…

 


Ivy, si spogliò, e si mise il suo pigiama preferito.

 


I pantaloncini arrivavano fino a sotto il fondo schiena, ed erano di una color verde chiaro, con un due laccetti verde scuro. La maglietta era a maniche corte ed era anch’essa verde chiara.

 


Stava per sdraiarsi sul letto, quando vide una figura avanzare verso di lei.

 


Subito lei si bloccò, e rimase immobile, davanti a quell’uomo.

 


Ciao Ivy! Oggi finalmente scoprirai chi sono! – Disse l’uomo con una voce cupa ed irriconoscibile.


Lei deglutì, e poi disse – Lasciami in pace! Non voglio più vederti! –


Perché? Sta mattina dicevi l’incontrario. Mi piacerebbe molto se coccolassi anche me come fai con la pianta che ti ho regalato! – Chiese lui.


Perché? Vuoi essere annaffiato pure te? – Domandò lei con un sorrisino.



Si, se poi mi continui a fissare e mi fai delle carezze! – Disse l’uomo avvicinandosi ancora di più alla donna.


Poison Ivy, di conseguenza indietreggiò rigorosamente.


No, penso che ti annaffierò e basta! – Rispose lei con un sorrisino spavaldo.


Ivy, non parlare più! Puoi scoprirmi la maschera, se vuoi? – Disse l’uomo mostrando la faccia.


La donna si avvicino, e tentò di sfilare la maschera nera dalla faccia di quell’essere misterioso.

 


Mentre Ivy toglieva la maschera, l’uomo disse – Comunque ho potato le plastichine! Alcune volte Harley Quinn è intelligente! –


Ivy fece un smorfia, e poi tolse la maschera dal volto dell’uomo, che rideva soddisfatto, mentre vedeva nella parti nascoste nella maglietta di Poison Ivy.


Smettila – Disse lei, tirandogli un calcio.


Scusa, non ho fatto apposta… - Disse l’uomo, spostando la vista.


Ivy alla fine riuscì a togliere la maschera e a vedere la faccia dell’uomo che la stava perseguitando.

 


All’iniziò era un po’ scossa nel vedere che quel criminale si era interessato a lei, ma lo sospettava, perché quando lui andava a quelle specie di riunioni, non faceva altro che continuare a guardarla, facendo innervosire chi stava proponendo un piano.


Ivy in un certo senso era abbastanza felice quell’uomo si era interessata a lei. Anche perché non le aveva mai fatto niente di male. Né a lei, ne alle sua piante.

Quell’uomo misterioso non esisteva più, ormai per era Ivy un libro aperto. Le bastava definirlo con un nome: DUE FACCE.

 

Ecco, ora avete scoperto chi è il misterioso ammiratore, anche se penso che molti di voi lo avevano già immaginato!  Ci vediamo al prossimo capitolo! Si accettano le recensioni molto volentieri!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


jj

Perché? – Chiese Poison, riallontanandosi ancora.

Perché cosa? – Domandò Due Facce.

Perché sei tu? – Chiese lei confusissima.

Perché mi sei mancata! Insomma, io ti amavo e non ho capito perché mi hai lasciato! – Urlò lui.

Perché non avevo più voglia. Io non riesco ad avere un rapporto fisso. Non riesco, neanche a sforzarmi, riesco a stare lì tutto il giorno insieme a una persona – Rispose la donna.

Io non ti chiedo di stare tutto il giorno con me, e non te l’ho mai chiesto.  Io ti chiedevo di stare un po’ di più con me! Ma non intendevo tutto il giorno! – Disse lui, riavvicinandosi alla ex.

 

Poison Ivy non sapeva cosa fare. Lei voleva rispondergli, ma dentro di lei c’era qualcosa che diceva “Guardalo, è tornato da te! E’ tornato da te, lui ti vuole! Ti ama, farebbe qualsiasi cosa per te! E tu non gli dai ascolto, Guardalo!”.

 

Ivy, ascoltò la sua voce interiore, e guardò negli occhi il suo vecchio amore.

 

La sua testa le diceva di allontanarsi e di cacciarlo via, ma il suo cuore le diceva di stare con lui, e di perdonarlo, anche se lei sapeva che non le aveva fatto niente.

 

Due Facce continuò a fissare Ivy per tutto il tempo in cui lei pensava se ascoltare il suo cuore o la sua mente.

Ma poi lui decise di far la prima mossa, e di prenderle la mano.

 

Appena afferrò la mano di Ivy, lei si staccò da lui.

 

Ivy, scusa. Ti prego torna da me! – Disse lui.

 

Ivy si avvicinò all’uomo. All’inizio lo voleva baciare, ma la sua mente le ricordò che cosa gli avrebbe potuto fare se lo avesse baciato.

 

Non posso! – Disse lei, fermandosi.

Si che puoi. Fidati di me! – Disse l’uomo prendendole il volto.

 

Ivy non voleva ascoltare le parole di Due Facce, ma lei si fidò cecamente, anche se non voleva.

 

Ivy allora permise a due Facce di baciarla, e per la prima volta non pensò a nient’altro.

 

Ivy ricambiò il bacio di Due Facce. I due si continuarono a baciare, finché lui la buttò sul letto.

 

Si buttò anche lui, ma prima di ribaciarla lei lo fermò, e gli disse – Scusa! –


Scusa di cosa? – Chiese lui.

Io ti ho lasciato perché avevo paura di soffrire – Rispose Poison Ivy.

Non mi importa niente del passato, mi interessa solo del presente, e comunque da ora in poi farò qualsiasi cosa pur di ritornare da te! – Disse Due Facce.

Che scemo che sei! – Esclamò lei con una risatina.

Sono il tuo scemo! – Rispose lui, baciandola ancora.

 


Dopo due ore…

 


Fermati – Disse Ivy.

Perché? – Chiese l’uomo.

Perché è successo tutto tropo in fretta! – Rispose lei.

Va bene, da ora rispetterò i tuoi spazi e le tue esigenze, per cui rivestiti pure – Disse dolcemente Due Facce.

Di sua risposta Ivy gli diede un bacio, e poi gli disse – Era solo un piccolo test, per vedere se avevi capito! –

Ma che cattiva che sei. Mi farai altri test? – Domandò lui con una risatina, anche se sapeva già qual era la risposta.

Ovviamente, per stare con me devi sapere tutto di me! – Rispose lei, ributtandolo sul letto e baciandolo.

Ok, ci proverò, ma perdonami se faccio qualche errore! – Disse l’uomo, per poi ricambiare il bacio.

Va bene, ma dopo i tre errori farai una brutta fine! – Esclamò la donna, con un sorrisino sulle labbra.

Ok, ma dammi un libro da studiare. Così sarò sempre preparato! – Rispose lui.

No, è questo il punto, tu devi ascoltare e memorizzare tutte le informazioni su di me! – Annunciò Poison Ivy.

Sembra difficile, ma ce la farò! – Disse l’uomo.

 

Ivy fece una risatina, e poi ricominciò a baciare il suo uomo.

 

I due continuarono così fino a che intorno alle due si addormentarono nel letto.

 


Intono alle otto…

 


Buon giorno! – Disse Due Facce a Poison Ivy, svegliandola.

Buon giorno! Ora dormiamo ancora un po’! – Disse Ivy, mettendo il cuscino sopra la sua testa.

Io pensavo che tu eri una per niente pigra! – Disse Due Facce, togliendole il cuscino dalla testa della donna.

Si, ma non ho dormito molto, perché il mio segreto è andare a letto prima delle dieci, così l’indomani sono bella sveglia. E quindi non sono abituata ad addormentarmi verso le due – Disse lei, riprendendo il cuscino.

Va bene, però ti posso stare vicino? - Domandò Due Facce.

Si. Ora come so come si sente il Joker quando Harley gli sta appiccicato! – Esclamò Pamela, mentre abbracciava Due Facce.

E’ inutile che menti, tanto so che ti piace avere del calore umano! – Disse Due Facce.

Ah si! Ora ti faccio provare io calore umano! – Disse Poison Ivy, saltando addosso all’uomo.

 

Ivy, infatti non lo ammetteva, ma quella notte è stata la notte più bella della sua vita, e avrebbe voluto che quel momento non finisse mai, ma non sarebbe mai successo, perché il tempo vola per tutti, compresi i criminali.

 

 

Ancora una volta la parte dove Due Facce prega di ritornare con lei è stata inventata da me, per cui non lasciatevi convincere che la storia che loro si erano lasciati è vera!(anche se nella serie animata erano stati insieme). Ciao e baci a tutte le persone che leggono la mia fan fiction, in particolare ad ary_cocca88!

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Alle dieci…

 

I due erano ancora sdraiati nel letto, però si erano messi a guardare le televisione, anche se giravano i canali andando a caso, senza una vera a propria meta.

 

I due si erano riaddormentati, senza pensare a il pericolo che stava per interrompere la loro pace.

 

All’improvviso si svegliarono, perché sentirono una voce molto famigliare entrare da quella porta.

 

Ciao Ivy, ti ho chiamato, ma non hai ris… - Urlò Harley Quinn, per poi bloccarsi, alla vista della sua migliore amica in quel letto.

 

Oh, scusa! Non sapevo che tu stavi… - Aggiunse Harley, richiudendo la porta.

 

Ivy si alzò, e mise la camicia di Due Facce, che era appoggiata per terra, per poi raggiungere l’amica.

 

Harley, aspetta! – Esclamò Poison Ivy, raggiungendola.

 

No, scusa! Non ti volevo disturbare! Che stupida che sono! – Ripeté a se stessa Harley.

No, è colpa mia! Dimentica quello che è successo! Aspetta un attimo! – Disse Pamela, bloccando la sua migliore amica.

 

Poi, la fece sedere sul divano, e ridisse – Aspetta un secondo e poi torno! –

 

Harley di sua risposta non disse niente, ma rimase comodamente seduta sul divano, aspettando Pam.

 

Nella camera da letto…

 

Ma sei ancora qui? Sbrigati! – Urlò Pamela nervosa.

 

Un attimo! Come facevo a vestirmi se tu hai la mia camicia – Rispose nervoso anche lui.

 

Bhè… Allora tieni! – Disse lei, togliendosi la camicia dal busto.

 

Grazie! – Disse lui, con tono sarcastico.

 

Prego! E ora esci! – Urlò lei, indicando la finestra.

 

Cosa?!? Saranno minimo tre metri! Tu sei fuori! – Esclamò l’uomo spaventato.

 


Dai! Non fare il bambino! Io una volta sono dovuta saltare da minimo venti metri, per scappare dall’Arkham Asylum! E comunque chiamami sta sera! – Disse Poison Ivy a Due Facce, che assomigliava veramente a bambino spaventato.

 

Ok, ma so già che mi farò molto male! – Avvertì preoccupato l’uomo, per poi buttarsi nel vuoto.

 

Cazzo! Mi sono fatto male ai miei cosi! – Urlò lui dal basso.

 

Ivy rise, facendosi sentire dall’uomo.

 

Guarda che ti ho sentito! – Urlò Due Facce.

 

Lo so! – Gridò lei.

 

Ma vaffan’culo amore! – Le rispose lui.

 

Anche tu! Ci vediamo! Ora vado da Harl! Ciao! – Gridò lei, per poi ritornare dall’amica.

 

Ciao! – Disse lui sorridendo sotto i baffi.

 

Nel soggiorno…

 

Eccomi! – Gridò Pamela.

 

Senti, io non volevo disturbarti in questo momento meraviglioso. Ma se vuoi io me ne posso anche andare! – Disse Harley, comprendendo l’amica.

 

No, ma comunque è già andato! – Rispose lei piano.

 

Come è già andato? Ma di qua non è passato! – Gridò Harley sorpresa.

 

Si, perché lo fatto uscire dalla finestra! – Disse ancora più piano.

 

Come?!? Come hai fatto a farlo uscire dalla finestra! Lui è meraviglioso! E tu lo fai saltare dalla finestra! A proposito, chi è il fortunato? – Domandò in fine.

 

Lui è… Due Facce – Disse lei chiudendo gli occhi.

 

Che?!?!? No, non ci credo! Quel bocconcino si è interessato a te! Anche se io amo il mio Puddin, ogni volta che lo vedevo mi scioglievo, guardando la parte umana, ovviamente – Disse agitata Harley.

 

Harley stai calma! E poi non è molto bello… Certo è carino, ma è anche molto simpatico e gentile! – Ammise la donna, confidandosi.

 

Wow! Non avrei mai immaginato che tu avresti parlato così di un uomo! Che bello Ivy, sono così emozionata che tu abbia trovato quello giusto! – Disse Harley ridendo.

 

Non so se è veramente quello giusto. Poi il nostro rapporto è nato dal niente… Ma d’altronde se penso come è nato il tuo rapporto con il Joker, in confronto il mio rapporto con Due Facce è molto sensato. Vuoi mangiare qualcosa Harl? – Chiese in fine, per terminare il discorso.

 

Si grazie, ma vorrei qualcosa di leggero, tipo una bistecca impanata e basta! – Disse Harley innocentemente.

 

Vedrò cosa posso fare… - Si limitò a dire Ivy.

 

Nel pomeriggio…

 

Ciao Harl! – Urlò Pamela.

 

Ciao! E dimmi come va con il tuo nuovo amore! – Disse Harl.

 

Si, ma tu non venire, senza il mio consenso! – Disse ridendo la donna.

 

Ok, perdonami! – Disse lei saltando nell’auto di Mr J.

 

Dopo dieci minuti…

 

Ivy era felicissima, perché sapeva che prima o poi il suo uomo sarebbe venuto a trovarla, e finalmente sarebbero stati un po’ da soli… Anche se avevano passato tutta la notte insieme.

Lei non aveva mai provato quell’emozione, quindi si sentiva strana e scema, perché non avrebbe mai pensato di star lì a contare i minuti e secondi che mancavano a quella sera, dove avrebbe vissuto una notte d’amore.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


 

La sera…

 

 

Dai perché non arrivi, perché ci metti così tanto!!!

 

Erano queste le parole che assediavano la mente di Poison Ivy. Erano sempre le stesse, era dalla cinque del pomeriggio che la sua testa ripeteva ciò, a tal punto di esplodere in un tremendo mal di testa.

 

Ormai erano le nove, e Poison Ivy stava perdendo le speranze, quando sentì finalmente la suoneria del suo cellulare.

 


Drinn… - Sentì la donna sdraiata sul divano.

 

Ivy si alzò velocemente, e si buttò sul tavolo della cucina per poi rispondere immediatamente, facendo quasi cadere il cellulare.

 

Pronto! – Esclamò lei.

 


Ciao Ivy, scusa se non ti ho chiamato prima, ma ero un po’ occupato, per cui non ho avuto tempo… - Disse Due Facce.

 


Non fa niente, me ne ero dimenticata! – Mentì Pamela, per non mostrare il suo lato più nascosto, che lei riteneva insensato e stupido.

 


Allora fa niente se non vengo? – Chiese l’uomo con una risatina.

 


Poison Ivy a quelle parole sentì il suo cuore bloccarsi e provare una sensazione di vuoto dentro, ma alla fine rispose – Non fa niente, se sei stanco e non vuoi venire… Fai come vuoi –

 


No, ti mancherò, lo so già senza bisogno che tu lo dica – Rispose lui, sicuro di sé.

 


Non è vero, semmai è l’incontrario… - Disse lei con lo stesso tono.

 


Ok, va bene… Ci vediamo tra dieci minuti. Fatti trovare vestita come la scorsa notte! – Esclamò il criminale.

 


Forse si o forse no! Forse anche meglio! – Disse lei alzando gli occhi al cielo.

 


Ti adoro! – Si confessò l’uomo, per poi chiudere la chiamata.

 

Pamela, appena chiuse anche lei la chiamata fece un sorrisino, pensando “Che bello, non vedo l’ora che sia qui! Comunque sono una scema! “.


Ma lei non importava in quel momento, perché doveva andare a prepararsi per l’arrivo di Due Facce.

 

 

Dopo cinque minuti era già pronta.


Indossava un mini doll verde scuro, con dei ricami di pizzo nero come contorno.

 


Lei aspettò l’arrivo di Due Facce seduta comodamente sul divano.

 


Dopo pochi minuti sentì la porta bussare, e quindi si alzò ad aprirla.

 

Ciao Ivy! Wow come sei bella così! – Esclamò dilatando le palpebre.

 

Cosa c’è non hai mai visto una donna vestita così? – Chiese lei con un sorrisino stampato in faccia.

 

Si, ma erano tutto relazioni superficiali! – Rispose l’uomo, entrando in casa.

 

Perché la nostra ti pare una relazione sensata e logica? – Chiese lei ancora sorridendo.

No, ma molto più sensata di tutte le altre… - Rispose Due Facce.

 

E precisamente quante? – Domandò lei alzando gli occhi.

 

Cosa c’è? Stiamo insieme da un giorno e sei già gelosa? – Domandò con un sorriso spavaldo.

 

Non sono gelosa… Voglio solo sapere quante donna hanno avuto la sfortuna di essere pedinate da te! – Esclamò lei tirandogli una schiaffo innocente.

 

Contando dal liceo cinque o sei, ma dopo di te le ho dimenticate tutte! – Disse lui appoggiando la testa su di lei.

 

Ivy rispose – Ma levati! Non fare lo sdolcinato, che così mi innervosisci – Anche se avrebbe preferito rispondere – Grazie! Che carino che sei! –

 

Tanto lo so che ti piace – Disse l’uomo, per poi baciarla.

 

Ivy, di sua risosta ricambiò il bacio mandato dall’uomo, e andarono avanti così finché non giunsero in camera da letto.

 

Fermo! – Disse Pamela, appena sdraiata sul letto.

 

Perché Ivy? – Domandò l’uomo.

 

Lo so che sembra una cosa un po’ stupida, ma non voglio fare l’amore con uno che puzza di sudore! – Disse lei facendo un sorrisino finale.

 

Due Facce, allora fece un piccolo sorrisino, e poi chiese – Quant’è grande la tua doccia? –

E’ abbastanza grande, perché – Domandò Pamela confusa.

 

Abbastanza grande da contenere due persone? – Chiese lui sorridendo.

 

Penso di si! Ma comunque non penso di volerlo fare! – Disse lei indecisa.

 

Dai Ivy, ma almeno ci hai già provato? – Domandò dandole un bacio sulla guancia finale.

 

No, ed è per questo… Ho paura che non ti piaccia! – Si confessò infine la donna.

 

All’incontrario. Tu sei bravissima… Ma sappi che non è la cosa più importante, la cosa più importante è il carattere, la simpatia e la bellezza! E tu corrispondi perfettamente ad ognuna di essa – Esclamò lui.

 

Grazie, ma sei sicuro di volerci provare? E se poi non ti piace? – Chiese lei poco convinta di se stessa.

 

Se non mi piace me lo farò piacere… E poi, è impossibile che non mi piaccia.

 

Ok, ci sto! – Esclamò Ivy, saltandogli addosso e andando verso il bagno.

 

Nella doccia…

 

Alla faccia che non mi sarebbe piaciuto! – Esclamò il criminale, interrompendo il rituale.

 


Shhh… Stai attento che ora arriva lo shampoo! – Disse sensualmente Poison Ivy.

 


Non vedo l’ora! – Pronunciò, per poi ricominciarla a baciare appassionatamente.

 

                                          XXXXXXXXXXXXXXXXX

                                               


Una volta usciti dalla doccia erano le undici passate.

 


Mi aiuti a mettermi la crema? – Chiese Poison Ivy, sapendo già la risposta.

 


Certo! Da dove incomincio? – Domandò Due Facce.

 


Dalla schiena! – Disse lei neutralmente.

 


Ok, sarà un po’ fredda! – Avvertì lui.

 


Lo so, e comunque mi piace provare quella sensazione! – Disse lei provando un brivido, mentre l’uomo le spalmava la crema.

 


Questa sensazione ti piace?!?! – Disse ridendo, mentre continuava a spalmarle la crema.

 


Si, ma mi piace soprattutto perché poi mi abituo e diventa calda e morbida! – Esclamò lei, dandogli un pizzicotto sulla gamba.

 


Ah si! Più che mi hai fatto male nella doccia, mi tiri anche un pizzicotto? Che cattiva che sei! – Esclamò lui fingendosi arrabbiato.

 


Quando ti ho fatto male? – Domandò la Isley.

 

Prima di uscire, mentre mi stavi dando l’ultimo bacio – Rispose Due Facce.

Ma ti avevo chiesto se ti avevo fatto  male, ma tu hai detto di no! – S i difesa Pamela.

 

Perché non volevo rovinare il momento! – Disse lui ridendo – A proposito mi servirebbe un bel massaggio al corpo!  - Aggiunse infine.

 

Ok, ma te lo farò quando mi avrai finito di spalmare la crema! – Disse la donna.

 

In camera da letto…

 

Un po’ più su per favore! – Disse rilassato Due Facce.

 


Se vado ancora un po’ più su ti strozzo! Ma se proprio vuoi… - Disse Poison Ivy, strozzandolo leggermente.

 


Ahia! Ma sei pazza! – Disse lui spostandola.

 


Ehi! – Esclamò lei, ritornando in sella a Due Facce.

 


Ferma, puoi tornare su solo se mi dai un altro bacio! – Disse lui, girandosi verso di lei.

 


Non ho voglia! – Disse lei, fingendosi stanca.

 


Dai, non fare la bambina! – Disse lui, ripagandola della sua stessa moneta.

 


Ok, ma sei un grande rompi! – Disse lei, toccando sensualmente le sua labbra.

 


Lo so, ma te l’ho già detto! Sono il tuo rompi! – Disse lui, prolungando di molto il bacio.

 

Ivy voleva smettere, anche se il perché non lo sapeva, ma voleva anche stare la così per sempre, in quel letto, in quella doccia e in quella casa. Ma sempre con lui, anche se non l’avrebbe mai ammesso.

 

Ciao a tutte le persone che leggono questa fan fiction, non vi devo dire niente, ma però vi volevo salutare a tutti! Grazie!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Ora narrerò della parte prima di “Criminali si nasce”. Avevo già fatto la stessa cosa, con la storia “Nove mesi di puro inferno”, ma non so come è sparita! Buona lettura!

 

 


Dopo quattro mesi…

 

I seguenti mesi passarono in tranquillità, pensate addirittura che il Joker non sbattette Harley fuori di casa, e che i rapporti di Due Facce e di Ivy andavano a gonfie vele, anche se per un breve periodo si erano rilasciati, ma poi si erano di nuovo messi insieme, ma senza dire niente ad Harley.

 

 


Nel bagno…

 

Perché non arrivi? Forse mi sono trasformata interamente in una pianta? Forse sarebbe meglio, ma mi sta venendo in testa una brutta idea… - Erano questi i pensieri che tormentavano Poison Ivy da una settimana.

 


Poi prese “l’apparecchio” (così lo definiva lei) che aveva appena rubato, e che rivelava se una donna era incinta, e se lo era anche da quanto tempo.

 


Fece un grosso respiro, e poi si mise con calma a fare il test che era indicato nelle istruzioni.

 


Finito il test, Poison Ivy era letteralmente terrorizzata dal risultato che poteva essere, ma decise di chiudere gli occhi, contare fino a tre e poi aprire i suoi occhi.

 


Ok, Ce la puoi fare… 1…2…3… Apri! – Si ripetette la donna,  prima di aprire gli occhi.

 


Poi, aprì gli occhi e vide il risultato:

 

Positivo                                                                                                                          

+4 mesi

 


Alla vista del risultato si sentì svenire, lei non poteva credere che lei e Due Facce potessero avere un bambino, era impossibile essere genitori e essere criminali allo stesso tempo.

 

Anche se Joker e Harley erano intenzionati a tenere il bambino, anche se sicuramente Gordon non glielo permetterà – Pensava lei, tristemente.

 

Poi pensò anche che forse il suo nuovo marchingegno aveva sbagliato, perché è un po’ strano che almeno un po’ di pancia non si noti… Anche se era aumentata 4 Kg.

 

Era ormai sera, e decise di non chiamare nessuno, anche perché Due Facce sta preparando un nuovo piano con altri criminali, e Harley la chiamerà la mattina.

 

 


La mattina dopo…

 

Pronto… - Disse sbadigliando Harley.

 


Ciao, sono Pam – Rispose l’amica.

 


Pam, lo sai che io sono piuttosto pigra e quindi non mi sveglio alle otto di mattina come fai sempre tu – Disse seccata Harley.

 


Lo so, e mi dispiace anche per te, ma è una cosa molto importante – Disse a bassa voce Pamela, per poi aggiungere – Aspetta, prima che te lo dica vai in una stanza dove sei sicura che non ci sia nessuno -.

 


La giovane e stanca Harley fece un verso, ma poi andò nella stanza più privata di un edificio. Il bagno.

 


Ok, cosa mi devi dire? – Chiese Harley Quinn.

 


Mi sa che sono incinta anch’io – Disse con un tono bassissimo Pamela Isley.

 


Cosa? Tu sei incinta! – Disse gridando Harley.

 


Non gridare!!! – Disse subito l’amica al telefono.

 


Ah, si è vero. Scusa. E chi sarebbe il padre? -  Disse scioccata Harleen.

 


Bhè…Sai che io ho avuto una storia con Due facce un po’ di tempo fa, e ora ci frequentiamo ancora, solo che mi sa che è da quattro o cinque mesi che sono incinta, non so come ho fatto a non accorgermene – Disse insicura Poison Ivy.

 


Perché non mi hai detto che vi eravate rimessi insieme!?!?!? – Disse fingendosi arrabbiata Harley.


Ma Harl, mi devi capire, io non ero sicura se la nostra avrebbe funzionato e non volevo dirti una cosa falsa. Cosicché nel caso in cui il mio rapporto con Due facce non dovesse funzionare tu non avresti rotto. Senza offesa – Disse la Isley.


Non fa niente Pam. Non ero neanche arrabbiata con te, solo che per farsi dire le cose da te bisogna fingere di essere arrabbiati. Senza offesa. Comunque sono felicissima, e non vedo l’ora che nasca il tuo bambino, magari i nostri figli diventeranno grandi amici, e quando noi saremo vecchi loro governeranno il Mondo, e se non il Mondo almeno Arkham – Disse entusiasta Harley.


Ok, sarebbe bello. Io ti saluto, oggi darò la notizia anche a Due facce. Secondo te come la prenderà? – Chiese intimorita Pam.

 


Considerando la reazione del mio Puddin, molto bene – Disse Harley per poi attaccare.

 

 

Pamela riappoggiò il telefono sul divano, e poi si sdraiò un attimo.

 

Dopo due secondi le venne un’idea meravigliosa: Andare da Due Facce e dargli la notizia subito, ovviamente in privato

 


Accese la sua macchina, e subito partì a razzo, verso la periferia più a nord di Gotham City.

 

Appena giunta entrò nella casa diroccata, e vide una cosa che non avrebbe mai pensato esistesse né in cielo né in terra: Catwoman stava baciando Due Facce.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Pamela si sentì il suo cuore pulsare in una maniera anormale, era quasi intenzionata ad andare all’ospedale, visto il dolore che provava.

 

Ma poi si ricordò che tutte le volte Harley va a casa perché il Joker l’ha lasciata, dice sempre che ha un fortissimo dolore nel petto, ma dice anche di non preoccuparsi, perché non è dolore fisico, ma sentimentale, e Ivy lo stava provando in quel preciso momento.

 

Perché ti fa male il cuore? Perché sei stata così scema da credere che lui ti volesse veramente? Era ovvio che nessuno stare con la donna piante, se non per la sua bellezza! Come hai fato a essere così cretina? Come hai fatto a rincitrullirti in quattro mesi? E ora come farai a fare la mamma criminale? – Poison Ivy pensava terrorizzata.

 

 


Poi si rimise a spiare i due che si stavano baciano, anche se avrebbe preferito morire in quello stesso istante.

 

I due continuavano a baciarsi rigorosamente, alle spalle della criminale che era pietrificata.

 

D’un tratto Ivy sentì qualcosa di freddo percorrigli la guancia, era una strana sensazione per lei, perché aveva visto raramente sul suo viso qualcosa del genere: Era una lacrima di dolore.

 

La Isley, non voleva più assistere a quello spettacolo orribile, e in quei trenta secondi decise il suo prossimo futuro, cioè non vedere più Due Facce e di crescere sua figlia da sola.

 

 

Nello stesso momento nella casa abbandonata…  

 

 

Due Facce, si staccò dalle labbra di Catwoman, e poi disse – Ora mi aiuterai a fare il mio colpo? –

 


Certo, io mantengo quasi sempre i giuramenti! Ma ti è piaciuto il mio bacio? – Chiese con un sorrisino la gattina spavalda.

 


Diciamo che ho provato di meglio… - Rispose l’uomo guardandosi in giro.

 


Catwoman lo afferrò, come se lo stesse abbracciano, e poi sussurrò – Grazie per averlo fatto ingelosire –

 


Prego, è sempre un piacere pe me far sentire male al pipistrello volante – Rispose lui.

 


Ha proposito, salutami Poison Ivy! – Disse mollandolo.

 


Perché dovrei? Non la conosco molto bene! – Mentì lui.

 


Davvero?!? Allora perché Harley mi ha detto che voi state insieme! – Disse la gatta.

 


Maledetta! Ma come fa Ivy ad essere amica di una così? – Chiese lui a se stesso.

 


Anche il Joker si fa la domanda, come fa Harley ad essere amica di una così? E io invece mi chiedo, come fanno ad esistere due persone così? – Disse la donna malvagia.

 


Sei sempre molto gentile ed educata… - Rispose Due Facce.

 


Dai ora devo andare, torna pure dalla tua bella! – Esclamò lei.

 


Non farne parola con nessuno! – Gridò lui, vedendo la gatta andarsene.

 


Ok! – Urlò lei, per poi sparire.

 

 

Dieci minuti dopo…

 


Toc… Toc… - Sentì Pamela, ma non si alzò per aprire.

 


Poi sentì lo stesso rumore all’incirca dieci volte, e man mano che si sentivano aumentava anche il volume.

 


Ivy ci sei? Ivy? Ivy? – Gridò l’uomo disperato.

 


Poi si mise a sfondare la porta con il braccio, ma senza successo.

 


Allora decise di chiamare Poison Ivy al cellulare.

 


Ivy sentì il suo telefono squillare, ma appena vide che il nome che era comparso era Due Facce, chiuse direttamente la chiamata.

 


Decise anche di scrivergli in un messaggio quello che gli voleva riferire, cioè un bel “vaffan’culo”, che l’uomo ricevette in un istante.

 


L’uomo ci rimase molto male, e le domandò “Perché?”

 


La Isley lesse il messaggio, e poi gli rispose “Prova a pensare a tutto ciò che hai fatto nell’ultima mezzora, e poi non tornare più!”

 


Due Facce in un secondo capì che Ivy aveva visto la scena tra lui e Catwoman, ma non era rimasta lì abbastanza da capire la verità.

 


No Ivy, ti stai sbagliando! Io non ho l’ho baciata perché l’amavo, ma solo perché doveva far ingelosire Batman, e lei in cambio mi aiutava a fare un colpo – Spiegò lui.

 


Non ti credo! – Gli scrisse la donna arrabbiata.

 


Allora Due Facce si innervosì tantissimo, non gli andava giù che stava per perdere Ivy solo perché Catwoman gli aveva chiesto aiuto. E allora gli venne una  forza disumana, pari a quella che ti viene se stai per morire, e l’unica cosa che ti può salvare è la tua forza.

 


Riuscì addirittura a sfondare la porta di un corteccia molto resistente, una delle più resistenti al mondo.

 


Una volto entrato vide Ivy, che ea alla ricerca di veleni in giro per la  sua casa, ma purtroppo per lei era inutile, lei era immune a qualsiasi tipo di veleno.

 


Ivy, metti giù quella roba! – Gridò Due Facce.

 


Tanto non mi fanno niente… E poi chi sei tu per impedirmi di farlo! – Esclamò la donna.


Sono Due Facce, l’uomo che ti ama, e che quindi ci tiene alla tua vita! – Rispose lui.

 


No, tu per me sei solo un criminale come tanti, non sei nessuno! Vattene via! -  Urlò lei veramente incazzata nera.

 


No, dimmi prima negli occhi che non mi vuoi più! – Esclamò l’uomo afferrandola per un braccio.

 


Ivy voleva dirlo, ma non ce la poteva fare, le sapeva bene che avrebbe preferito stare la con lui e perdonarlo, ma la sua mente le diceva non credergli, diversamente dal suo cuore.

 


Visto, Ivy perdonami di qualcosa che non ho fatto, ti prego, ti stai rovinando la vita da sola! – Disse dolcemente l’uomo.

 


Ivy guardò un attimo in basso, ma poi alzò il capo e disse – Ce l’hai le plastichine? – con un piccolo sorrisino, che non riusciva a trattenere.

 


Certo che ce l’ho, le indosso sempre quando vengo da te! – Disse lui, abbracciandola.

 


Allora mi devi dare un bacio di scuse – Disse lei avvicinandosi.

 


Va bene, mi piace questo modo di perdonare – Si confesso Due Facce.

 


Poi si baciarono, finché non si sedettero sul divano, dove Pamela si bloccò, e gli confessò – Due Facce, sono incinta! –

 

 

Chiedo scusa a tutte le persone a cui piace tanto Catwoman, ma dovevo aggiungere qualche piccolo particolare… Perdonatemi

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***



Cosa?!? Come fai ad essere incinta? - Chiese lui, mollando il suo abbraccio.


Non penso che ti devo spiegare come ho potuto avere il bambino! - Rispose lei.


Si, ma quando? - Chiese l'uomo alzandosi.


All'incirca quattro mesi fa - Disse lei piano.


E come abbiamo fatto a non accorgergene! - Esclamò l'uomo.


Non lo so, e comunque sono aumentata di peso, anche se non sembra molto - Disse lei.


Ah, ok! - Disse Due Facce, scuotendo la testa.


Poi Ivy guardò in basso, perchè era convinta che a Due Facce non piaceva per niente l'idea di diventare, ma poi si ricredette, perchè  Due Facce la abbracciò fortissino, quasi le faceva male.


Grazie! - Disse l'uomo.


Di cosa? - Domandò la Pamela, sapendo già la risposta.


Di darmi un bambino, non dirlo a nessuno ma ho sempre voluto averne uno - Sussurò l'uomo.


Non c'era bisogno che lo dicevi, tanto lo so che dietro diella tua maschera da criminale duro e spietato c'è un uomo dolce e gentile - Disse lei, dandogli un bacio innocente.


Questo è un complimento o un offesa? - Chiese Due Facce.


Non lo so, tutte e due! - Rispose lei, prendendo Due Facce e facendolo sedere sul divano, e sdraiarsi su di lui.


Cosa c'è? Ora che me l'hai detto fai la povera donna debole? - Domandò lui divertito.


No, solo che mi piace questa idea, che poi ingrasserò e dovrò stare sul divano ad aspettarti! E poi ovviamente tu mi dovrai preparare da mangiare, coccolare, annaffiare le piante, fare più colpi... - Annunciò Poison Ivy.


Ok, l'idea delle gravidanza mi sta spaventando un pochino da come la descrivi... - Disse Due Facce.



No, stavo scherzando, non ho intenzione di stare tutto il giorno seduta, e poi nessuno oltre a me può toccare le mie piante, ma i colpi dopo i sei mesi li farai solo te! - Disse Ivy


Questa idea mi giova di più! Ma sai che anche Catwoman è incinta - Disse l'uomo.


Davvero? E chi è il padre? - Domandò Pamela, aprendo gli occhi più del normale.


Si chiama Batman! - Sussurò lui.


Chi? Non è possibile! Quando te l'ha detto? - Domandò la Isley.


Prima di baciarmi, visto che sapeva che lui era lì mi aveva chiesto se la potevo baciare per farlo ingelosire, e visto che io ho sempre desiderato vedere Batman in queste situazioni ho accettato, ma non per mio interesse nei confronti di Catwoman...Mi pare ovvio - Rispose il crminale, abbastanza sicuro di sè.


Sai che in un certo senso me lo aspettavo... Ho sempre notato che tra loro due c'era un certo felling - Disse la donna.


Anch'io, anche se non avrei mai pensato che potesse rimanere incinta  Catwoman! - Disse lui.


Si, ma ci vedi me incinta. Se io sono incinta può essere incinta chinque... - Disse Poison Ivy.


Va bhè... Infondo anche tu sei metà umana... Il vero problema è che nessuno ti vuole... - Dissee ridendo Due Facce.


Mi fai innervosire quando fai il bastardo!! Senti, stanotte dormi sul divano, punto e basta - Esclamò la donna.


Dai Ivy, stavo solo scherzando. Stavi addirittura per dividere Batmen e Robin... E' impossibile che un povero e fragilere uomo non ti voglia... Lo dicevo solo per scherzare.


Allora devi imparare che a me non mi piaccione questi scherza da persona deficenti! E si impara sbagliando e andando in castigo, quindi tu sta notte dormi sul divano - Disse lei, alzandosi in piedi e buttandolo per terra.


Poi la donna  andò nella sua camera dove aveva intenzione di star lì tutto il pomeriggio e la sera. Non aveva neanche fame, nè sete, era ingrado di stare più di cinque giorni senza bere e mangiare, e non vedeva il perchè proprio quella volta doveva avere seta o fame.


Dai Ivy, fai la brava, ritiro tutto quello che ho detto! Non ho voglia di stare tutto tutta la notte da solo sul divano... Dai aprimi.... - Continuava a lamentarsi l'uomo.


No, finché non hai imaparto la lezione, non ti apro - Urlò lei, sdraiandosi sul letto.


Tanto uscirai, e farai tutto quello che una donna incinta fa al quarto o quinto mese! - Le rispose Due Facce.


No, so resistere per tanto tempo senzacibo e acqua, il doppio di te - Squarciò Pamela Isley.


No, la verità è che tu hai solo paura di essere incinta. Hai paura che non tu non riesca più a fare rapine, a correre velocemente, ad entrare nel costume, e a fare tutte le cose che fai adesso... Ma io lo so che è una cosa normale, e anche tu lo sai... Durerà ancora cinque mesi... Ora ti sembrano tanti, ma passeranno in un attimo... Io ci sarò, e ti aiuterò... - Disse in una maniera dolcissima il criminale.


Dopo alcuni secondi la porta si aprì, e Poison Ivy abbracciò Due Facce.


Scusa... Hai ragione... - Si confessò Ivy. Uno delle cose che lei odiava di Due Facce era che lui sapeva tutte le emozioni che lei provava, ma la cosa bella era che lui la comprendeva e sapeva sempre le parole giusta da utilizzare.


Non è niente amore! - Disse lui.


Comunque dormi lo stesso sul divano... - Disse Pamela allegramente.


Perchè? Non mi hai perdonato? - Domandò. non mollando la donna.


Perchè mi piace vederti così, mi piace farti arrabbiare... E comunque io non sono mai stata arrabbiata con te, volevo solo che dormivi sul divano - Annunciò, dandogli un bacio finale.


Va bene, se tu sei così sadica nei miei confronti dormirò su un freddo e brutto divano, tutto da solo, senza calore umano, forse morirò di fraddo... Di a mio figlio che gli ho sempre voluto bene, e che seno morto per salvarvi... - Disse piagnucolando l'uomo.


Non fare lo scemo, guarda che a me non mi incanti per niente, anzi mi ispiri a fare cose veramente cattive.. - Disse la donna con un sorrisino.


Ok, allora è meglio che sto zitto - Disse Due Facce.


Bravo, hai capito come devi fare! - Disse la Poison Ivy, per poi andare sul divano, ovviamente seguita da Due Facce.



La sera...



No, non possiamo farlo, e poi tu devi dormire sul divano... - Disse la donna, mentre stava per chiudere la porta della sua camera.


Dai, solo tre bacini... E poi non voglio stare sul divano, e se ti succede qualcosa... - Tentò di convincerla Due Facce.


No, solo perchè sono incinta non vuol dire che pisso morire nel sonno, Harley è arrivata al sesto mese senza problemi, e ora sta per arrivare all'ottavo - Si difese la criminale.


Uff... Vado - Si arrese l'altro.



Alle tre di notte...



Due Facce sentì degli strani rumori provenire dalla camena di Ivy, e si alzò velocemente.


Ivy, cosa c'è??? - Domandò disperato, vedendo la porta che si muoveva all'impazzata.


Lui, sentì soltantò dei versi, e incominciò a preoccuparsi.


Allora tentò di rompre la maniglia della porta, ma non riusciva proprio.


Quindi si fermò un secondo a ragionare su coem poteva aprire quella cazzo di porta, e alla fine gli venne un'idea.


Corse nel mini laboratorio di Ivy, e prese un boccetta dove c'era scritto " altamente corrosivo".


La gettò tutta sula porta, e la porta di conseguenza si corrose rapidamente.


In un momento sentì delle mani che gli toccavano il busto, talmente forte da farlo cadere a terra, e poi quell'ombra si dirise verso il bagno.


Dopo avere ripreso i sensi andò a controllare chi era quella strana figura.


Accese la luce,e poi entrò in quel maledetto bagno.


Ivy, ma che stai facendo? -  Chiese Due Facce disperato.


Ivy tentò di rispondergli - Sto vomitando - ma probabilmente Due Facce non acveva capito le sue parole, ma con la vista ci arrivò.


Ah era solo questo? Scusa se ti ho rotto la porta... Pensavo che ti stesse facendo ma le qualcuno - Si difese l'uomo.


Non fa niente, l'importante è che sono riuscita ad arrivare al bagno, e a non sporvare le mie piane del mio schifoso vomito!  Disse lei, tirando l'acqua del gabinetto, per poi rinfrencarsi la bocca, dal rubinetto.


Prego, ora tornamo a dormire... - Disse lui, prendendola e riportandola a letto.


Non fecero intempo ad entrare in camera che Ivy incominciò di nuovo a fare versi e a dover correre in bagno.


Lei vomitò ancora, e pio si rivolse a Due Facce - Vai pure, mi sa che passerò la notte in bagno... -


No, io sto qui con te... Tanto non riuscirei a dormire, sapendo che io sono comodamente sdraiato a dormire sul divano, e tu a vomitare tutta la notte in bagno - Disse l'uomo.


Grazie, ma non penso che ce la farai a star qui dentro tutta la notte... - Disse Pamela, per poi ritornare a vomitare.


Non ti preoccupare, io sto qui in questo angolino, e se stai bene possiamo anche parlare un pò di tutto, anche per distrarci un pò da questo ambiente... - Disse Due Facce, con un tono che riusciva a tranquillare persino uno schizzofrenico.


Va bene, grazie mille - Disse la Isley, stranamente.



La seguente notte fu passat così: dieci minuti di chiacchere e una vomitata.



Ma infondo i due si divertirono tantissimo, parlarono dei guai che passavano al collage, del loro vecchio lavoro, di quanto era strano essere un criminale, ma anche di quanto era bello essere in quella situazione, cioè diventare genitori - criminali.










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Capitolo 11
*** Capitolo 12 ***


Dopo un mese...


Dai sbrigati, dammi questo cazzo di piatto!!! - Gridò Ivy.


Arrivo, un attimo!!!! Ma tu non riuscivi a stare senza mangiare per tre gioni, perchè il tuo corpo produceva autonomamente le sostanze nutritive? Addesso rieci a malapena a stare tre ora senza cibo? - Chiese Due Facce, mentre porgeva alla donna un piatto pieno di verdura e frutta.


Ahahah... Che spiritoso... Comunque la frutta e la verdura fa bene a me e a mio figlio o figlia! E poi sono ingrassata pochissimo! - Esclamò lei, mentre osservava il piatto.


Ingrassaa di quanto? 10 Kg... - Disse lui, ridendo.


Senti mi vuoi lasciare in pace! Non puoi andare da qualche parte con i tuoi amici! - Esclamò la donna.


Non ho amici... E poi mi piace di più stare con te! - Confessò lui, facendo una faccetta innocente.


Non condivido! E ora chiedimi scusa!! - Esclamò lei, mentre ingoiava una forchettata di insalata e pomodori.


Scusa di cosa? - Chiese lui, pur sapendo già la risposta.


Di avermi detto che sono ingrassata 10 Kg, mentre ne sono ingrassata solo 7 in quasi sei mesi - Rispose Ivy.


Ah... Ma stavo scherzando amore, tu sei sempre bella! - Disse Due Facce con tono dolce e avvicindandosi a lei.


Guarda che non mi incanti! Voglio le tue scuse! Comunque grazie - Disse sicura Pamela.


Ok, scusa. Hai già finito di mangiare? - Domandò infine Due Facce.


Si, perchè è un problema? E ne voglio ancora! - Urlò lei, tirandogli un calcio.


Ahia!! Ma perchè l'hai fatto!! Ora te ne prendo dell'altra verdure... - Disse lui alzandosi, con dolore alla gamba.




Il pomeriggio...



Uffa! Ma ci devi per forza andare con Catwoman? - Chiese Ivy, sbuffando.


Si... Ciao! - Disse lui.


Ma perchè? Che colpo devi fare? - Domandò la donna.


Non te lo posso dire... Molto probabilmente tra meno di due ora sarà sul telegiornale... - Si limitò a dire Due Facce, per poi uscire dalla porta, che prima era rotta, ma grazie ai poteri di Ivy è "ricresciuta".


Che noia! Ora chiamo Harley a vedere come sta! - Si disse lei, mentre l'uomo se ne era già andato.



Pronto Harley, sono Ivy, come va? - Chiese lei.


Bene, anche se i dolori ogni tanto si fanno sentire, e penso che il bambino nascerà entro un mesetto... - Rispose Harley.


Io invece sto ancora molto bene... Ma Catwoman ti ha parlato del colpo che deve fare insieme a Due Facce? - Domandò infine la donna gravida.


No, non mi ha parlato di niente, molto probabilmente perchè sapeva che te lo avrei detto... Ma perchè me lo chiedi? Sei gelosa? - Disse con tono scherzoso.


Piantala!!!!! E comunque lo voglio sapere, perchè almeno se succede qualcosa so dov'è! - Gridò Pamela.


Ok, è meglio non scherzare con te... Ma per me lo sta facendo o per farti ingelosire o per portare a casa qualcosa... - Si confessò lei.


Non ce la faccio più a sentire tutte le cazzate che dici... Io ti saluto, richiamami quando tuo figlio avreà vent'anni - Disse ancora più infuriata.


Ok, ciao Pam! A presto... - Rispose Harley, per poi chiudere.



Ecco brava Pamela, ora sei di nuovo qua a fare niente, tantovale che parlo un pò con le mie piantine, mentre guardo il telegiornale - Pensò Poison Ivy.




Dopo un'ora e mezza...

Ed ecco l'ultima notizia del giorno... Due Facce e Catwoman sono stati avvistati dalla polizia di Gotham, mentre stavano rubando un bellissimo pezzo del museo, proveniente dal "Gotham's Museum", si stanno facendo degli accertamenti, per scoprire il pezzo che è stato rubato dai due criminali, che sono fuggiti, alle spalle della polizia. Ed inoltre alcune paparazzi dicono di aver visto un presunto bacio tra i due, ma speriamo che la loro storia in realtà non esista, perchè, come abbiamo visto, il nostro Batman tiene particolarmente a Catwoma, tanto che si presume che le ipossa essere incinta - Annunciò la giornalista.


Ivy a quella notizia spense la televisione immediatamente, e provò una sensazione orribile.


Poi si asciugò gil occhi, per prevenire che le lacrime le scendessero fitte.


Perchè lo ami? Perchè dice di amarti? Perchè l'ha baciata? Perchè mio odia? Perchè non  vuole nostro figlio? Perchè tutto questo? - Si chiedeva la criminale.


Poi sentì la porta aprirsi di scatto, e vede Due Fcce che diceva - Sono tornato! -


Bene, e ora vattene! - Esclamò la donna.


Come vattene? Io che ti ho preso un regalo! - Domandò l'uomo.


Cosa? E che regalo mi hai fatto? - Chiese lei, facendo un piccolo sorrisino.


Niente di chè, solo un piccolo ammuleto del "Gotham Museum"... - Annunciò l'altro.


Davvero?!? Grazie!! Fammelo vedere!! - Gridò lei felice, come una bambina il giorno di Natale.


Ok, eccolo qua! - Esclamò Due Facce, mentre tirava fuori il regalo destinato alla donna.



Ne uscì una collana che era semplicemente meravigliosa. Era di Argento con dei piccoli brillantini argentati, e dei rubini rosse come il sangue, accompagnati da alcune pietre verdi.


Wow!! Questa collana è meravigliosa... -


Ma perchè hai baciato Catwoman? - Chiese poi.


A dir la verità è stata lei a baciarmi, e l'ha fatto perchè sapeva della presenza di Batman... Te lo giuro, è stata quella cretina a far tutto - Rispose l'uomo.


Ehi! Non è per niente vero!! - Si udì una voce, strillare queste parole.


Non è vero che l'ho fatto per ingelosire Batma... Ma solo per... - Disse Catwoman, prima che Poison Ivy la interrompesse.


Ok, inventati quello che vuoi... Ma non dire a nessuno dove sono, con chi sono, e in che stato mi trovo! Capito!?!?! - Esclamò Ivy.


Va bene, ma anche se volessi farlo, tutti sanno già con chi sei e in che stato sei... Per merito della tua migliore amica... - Disse lei, con il suo solito tono da perfettina.


Cosa?!? Perchè ho un'amica così scema!?! - Esclamò lei stufita da tutto.


Ognuno ha gli amici che si merita - Disse con tono seducente la gatta.                            


Che ridere... Senti perchè non te ne vai da qualche altra parte! E poi, Harley può essere intelligente, quando vuole... - Disse arrabbiata Pamela.


Senti Pam, non penso che sia una cosa possibile che lei possa essere intelligente, forse in un tempo passato, ma ora non proprio... - Disse con un sorrisetto maligno la donna.


Ma vaffan'culo! E poi solo Harley mi può chiamare Pam! - Esclamò Poison Ivy.


Va bene, ma un giorno ti pentirai di avermi trattato come fai adesso... - Disse l'altra, andandorsene.


Ok, ci conto molto... - Disse Ivy, vedendo la gatta che se ne andava via furtiva.



La sera...



Poison Ivy andò nel suo letto piano, accompagnata da Due Facce.


Una volta nel letto Due Facce si addormentò immediatamente, diversamente da Poison Ivy.



Cosa intendeva che te ne pentirai? Forse farà qualcosa a tuo figlio o figlia?... Dai, Poison Ivy non può aver paura di una tizia vestita da gatto, non ha mai avuto paura nei suoi confronti, e mai ce l'avrà... Ma se è vero che vuole fare del male a chi vuoi veramente bene... Perchè sono rimasta incinta? Perchè non potevo essere per due o tre anni una fidanzata normale, e non una mamma dopo alcuni mesi! Perchè la mia vita a preso questa svolta? - Erano questi i motivi per cui Poison Ivy non riusciva a dormire.


Ora, aveva finalmente capito perchè la donne incinta facevano fatica a far tutto, perchè la notte loro non riescono a dormire, sia per tutti i pensieri che hanno per la testa, e anche per il vomito, ovviamente.


Pensato ciò, le venne di nuovo a vomitare, e corse in bagno.



Poison Ivy, ormai ci aveva preso l'abitudine di vomitare interrottamente durante la notte, ma non riusciva a stare tutta la notte a pensare sulla sua vita, ma non voleva neanche svegliare Due Facce, perchè secondo lei, mentre lui dormiva, diventava ancora più bello. Ma, come sempre, non lo avrebbe mai detto a nessuno.



E sapeva anche che la sua notte sarebbe passata così, cioè vomitando e riflettendo, mentre osservava da lontano il pezzo da ìmuseo, regalatogli da Due Facce.


Scusate se ci ho messo un pò a fare questo capitolo, ma in questo periodo sono piuttosto presa... Ma penso anche voi, sopratutto per la fine della scuola, perchè c'è chi  deve fare gli esami, che deve fare mille test, verifiche, compiti,.... Scusate, se ci ho messo un pò di giorni, ma con la fine della scuola vi prometto che scriverò di più, anche se uscirò molto spesso con i miei amici... Ciao!

 





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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***



Alle cinque di mattina...


No, ma davvero... Non ci posso crederer che uno come te al collage era così cattivo! - Esclamò Poison Ivy ridendo.


Ma questa non è cattiveria, era un semplice scherzetto... E poi una volta ho prso tutti gli appunti di un mio compagno secchione e li ho gettati nel cesso, mentre lui veniva trattenuto da altri due miei amici, e alla fine prese il suo primo 4 - Disse ancora ridendo Due Facce.


Pamela poi, riprese a vomitare. Una volta finito il piccolo momento di vomitata, Due Facce le fece una domanda - E te come andavi al collage? Fin ora abbiamo parlato solo di me, parliamo anche un pò di te -


Pamela dopo un paio di secondi rispose - Io ero una delle prime della classe, e spesso ero vittima degli scherzi dei miei compagni. Spesso passavo intere giorrnate nel laboratorio della scuola, ovviamente con il permesso dei prof -


Ah mi dispiace - Disse lui.


Non fa niente. Ti posso confessare una cosa? - Domandò lei, serissima.


Certo, a me puoi dire tutto! - Esclamò l'uomo, avvicinandosi.


Uno dei motivi per cui io adoro tanto le piante è perchè sanno ascoltare. Nel senso che quando andavo al collage, mia madre era molto malata e non poteva ricevere visite, mentre mio padre aveva già un amante... E quindi passavo tutto il giorno in laboratorio e in un giardino, che io amavo tanto. Purtroppo un giorno lo demolirono per costruier degli appartamentini, e da lì nacque il mio odio verso la specie umana - Si confessò la crminale.


Wow! Ho semprre pensato che tu fossi una donna che non a mai avuto problemi.... Ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso... - Disse serio Due Facce.


Poison Ivy ricominciò a vomitare e poi ripresero il discorso sylla loro vita passata.



All'incirca alle nove, Ivy  smise finalmente di vomitare, e ricevette una telefonata da parte di Harley.


Ciao Pam, come stai? - Chiese allegra Harley.


Abbastanza bene, considerando che ho vomitato tutta la notte... - Rispose Ivy.


Si inizia a vomitare tanto al quarto o quinto mese, dipendo dall'organismo. Anche se io ho iniziato a vomitare al terzo mese - Avvertì Harley Quinn.


Ma è stato divertente, ho parlato tutto la notte con Due Facce, che mi ha raccontato tutte le cazzate che faceva - Disse lei, neutramente.


Che bello! Quanto vorrei che il mio Puddin mi trattasse così! - Esclamò Harley.


Continua a sperare...- Disse ridendo Poison Ivy..


Certo!!! Non dirlo a nessuno, ma in questi ultimi mesi è stato dolcissimo con me!!!! - Esclamò lei, emozionatissima.


E cosa ti ha fatto... Ti ha fatto sedere vicino a lui... - Disse alzando gli occhi.


Anche... Ma la cosa più bella che ha fatto è stato regalarmi un mazzo di rose rosse e addirittura quelle nere naturali, che sono rarissime... No, perchè glelo det... - Harley non fece in tempo a finire la frase, che Ivy le stava già rispondendo.


Cosa ti ha regalato le rose nere?!? Ma quello è un bastardo unico al mondo. Scommetto che l'ha fatto apposta, per farmi arrabbiare... Quanto lo odio... Come fai a stare con lui... - Esclamò incazzata nera, la donna pianta (così veniva chiamata dal Joker).


Quando mai te l'ho detto... Comunque per me questa è una cosa molto dolce  e romantica... E poi lui è facilmente sopportabile, basta non essere una maniaca delle piante o di altro...- Disapprovò l'amica.


No, basta essere una scema a cui piace essere maltrattata... - Disse Poison Ivy.


Tra le due ci furono alcuni secondi di silenzio, mapoi Harley scoppiò a ridere.


Sai che per un momento pensavo che ti eri offesa veramente... - Disse sorridendo Ivy.


No, io non mi offendo, tra noi due lo so che si scherza e basta. E poi, io adoro le persone franche, che ti dicono tutto in faccia senza problemi. Tipo te e il Joker - Disse tranquillamente la donna.


Lo so Harl, è solo che qlcune volte mi viene il dubbio se sto troppo esagerando con te, perchè a me personalmente non  piace trattare male le persone che mi vogliono bene - Si confessò la Isley.


Non ti preoccupare, io non mi offendo. Anche se alcune volte mi da leggermente fastidio quando mi rispondi male, ma non mi danno fastidio le parole che dici, ma il tono, che io odio rigorosamente. Ma tu sarai sempre la mia migliore amica, anche perchè sei l'unica, apparte Catwan, con la qualce vado abbastanza daccordo... - Dise Harley Quinn.


Si, con quella brutta cretina, vai daccordo... - Disse Ivy, mentre si ricordava di quel bacio, che l'aveva fatta soffrire tanto.


Perchè quando ho nominato Catwoman tu sei diventata triste? Lo so che voi due non andate molto daccordo, ma questa volta mi sa che c'è sotto qualcosa di recente... - Domandò lei.


Ivy rimase meravigliata che, l'intelligenza di Harley, era riuscita ad indovinare le sue emozioni. Ma poi si ricordò che le iera una psicologa, e che quindi per lei non doveva essere difficile fare teorie. E decise di dirle la verità.


Sono arrabbiata con lei, perchè l'avevo vista mentre baciava Due Facce, ma poi capìì che si erano baciati solo per far ingelosire Batman... A proposito, sapevi che Catwoman è incinta? - Chiese Pamela.


No!!! Ma chissà perchè non me l'ha detto... Che cattiva. Davvero voleva far ingelosire Batman? Non sapevo che loro stessero tuttora insieme? Pensavo che non si erano più ripresi! Che bello, potremo portare a spasso i nostri bambini insieme!! Non sarebbe meraviglioso? - Fece un sacco di domande la giovane e allegra Harley.


Scordatelo, io non andrò ma iinsieme a quella lì!!! Piuttosto non partorisco.... - Esclamò prontamente Poison Ivy.


Ok, sapevo che ti saresti alterata tantissimo.... Ahahah - Disse soddisfatta Harley.


Dopo un secondo di silenzio Harley parlò, e disse - Ciao Pam, il mio Mr.J mi aspetta, devo andare, salutami Due Facce -


Ciao, stammi bene. E manda a fanculo Joker da parte mia! - Esclamò la donna.


Ovviamente non lo farò, ciao! - Disse lei sorridendo interiormente, e poi attaccando la chiamata.


Anche Ivy attaccò.


Poi si sedette sul divano, e pensò com'era fortunata.


Tutti pensano che fare la vita da criminale è brutto e stressante, ma in realtà è molto bello, basta solo essere atletici, astuti e intelligenti.


Pensò anche che la sua vita non era molto diversa da quella di una donna "normale". La sola differenza era che lei aveva molte proprietà in comune con le piante, e che era ossessionata da esse. E invece le poteva avere figli, amare, provare tutti i sentimenti degli esseri umani, e avere quasi l'organismo uguale a una donna.




Ciao a tutti!! Vi avverto che più vado avanti più mi piace di meno, vorrei sapere il vostro parere sulla mia fan fiction, per favore (lo so che sono stressante). Nei prossimi capitolo parlerò specificamente delle emozioni che prova una donna incinta, in questo caso Poison Ivy. Buona lettura, e al prossimo capitolo!









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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***



Un mese dopo...



Due Facce! Harley sta andando in ospedale! Sta per partorire, e questa volta veramente! - Gridò Poison Ivy al suo fidanzato.


Ok, ma a me non mi cambia molto... - Disse lui, entrando nella camera di Poison Ivy, che tra un pò sarebbe diventata anche la sua camera.


A me si invece! Non so se Harley se ne rende conto, ma mi sa che noi non potremo tenere il nostro bambino - Avvisò Ivy, tristemente.


Due Facce si sedette sul divano, e poi disse - Ehi, noi siamo criminali, non seguiamo le regole, basta scappare con il bambino, e il gioco è fatta - ovviamente, con il tono più dolce del mondo.


E sei sicuro che tutto andrà bene...- Disse lei, con un tono, che lei non aveva mai udito dalla sua bocca.


Ma certo! - Disse Due Facce, per poi abbracciarla.


Ma lei, non sapendo il perchè si staccò dall'abbraccio, forse perchè nel suo cuore si sentiva che prima o poi, il commisario Gordon avrebbe trovato lei, Due Facce e suo figlio.


Due Facce comprese la tristezza di Poison Ivy, perchè anche lui aveva la stessa idea, solo che non voleva farlo capire a Pamela.




Dopo un ora...



Il bambino, cioè la bambina è nata!!!! - Disse allegra la criminale al suo fidanzato.


Ah, mi dispiace per il Joker, mi avea detto che ci teneva ad avere un maschio, ma fa niente, a volte è meglio avere le femmine... - Disse lui, neutramente.


Guarda che avere delle figlie è mille volte meglio... - Non fece in tempo a finire la frase, perchè sentì provenire un altro messaggio dal suo cellulare.


Si alzò, e lesse il messaggio dove c'era scritto "Ci stanno portando via, senza di lei".


Appena lesse quella poche parole, Ivy buttò per terra il telefono e abbracciò forte Due Facce.


Due Facce presumeva cosa ci potesse essere scritto in quel messaggio, ma controllò, per esserne sicuro e raccogliere il cellulare, mentre era stritolato dalla donna.


Ivy, ti prego, non ti preoccupare, prima o poi, troveremo la figlia di Harley - Disse l'uomo, abracciandola, però dolcemente.


Non la troveremo, e ci porteranno via anche nostra figlia! - Disse lei, piangendo e mollando Due Facce.


Ivy, per favore, tu non hai mai pianto, e non ti preoccupare, tu mi devi credere, noi staremo con nostra figlia e ritroveremo anche la figlia del Joker. Ora asciugati quelle lacrime, che non ti stanno bene sopra la tua faccia meravigliosa - Tentò di darle speranze Due Facce, con il tono più serio e calmo che potesse fare.


Va bene, hai ragione. Ma ne sei sicuo? - Domandò lei, asciugandosi la guancia, con le mani.


Sicurissimo, ora devi solo pensare che è un momento brutto, e che tutto si risolverà! - Disse lui, dandole un bacio sulla guanci, che era ancora un pochino umida, dalle lacrime della donna.


Grazie... - Disse lei, abbracciandolo, questa volta dolcemente.


Di cosa?!? Di dire la verità?!? - Esclamò lui.


No, di darmi sempre speranza - Rispose la Isley.


Io ti sto dicendo la verità, non ti sto... - Non fece tempo a concludere l'altro.


Shhh... La cosa migliore che puoi fare è stare zitto e abbracciarmi - Disse con tono calmo, Ivy.


Ok -Disse Due Facce, facendole alcune carezze sulla schiena, per poi continuare e stare zitto, come voleva la donna.



La sera...


Era quasi mezzanotte quando Ivy svegliò Due Facce e le chiese - Come starà Harley? -


Non penso molto bene, le hanno appena tolto la figlia - Rispose Due Facce, assonato.


Ufff... Ma perchè il mondo è così ingiusto con noi? - Domandò lei.


Perchè non capiscono che sono loro che ci hanno creato, e pensano che è colpa nostra... - Rispose sempre più stanco.


Hai ragione... - Disse lei, per poi alzarsi.


Dove vai? - Chiese l'uomo, girando leggermente la testa.


A mangiare qualcosa e a vomitarlo - Rispose la donna, stravolta.


Ok, buona notte! - Disse lui, abituato alle emozioni e alle azioni notturne della compagna.


Buona notte - Disse lei.




Un mese e mezzo dopo...



Corri, dai! - Gridò Due Facce.


Ahia! No! Ahia! Voglio partorire, ahia! Qui! - Urlò Poison Ivy dolorante.


Non puoi partorire qui, è pericoloso! - Disse lui.


Non è vero, sempre meglio partorire qui che in ospedale, dove mi porteranno via mio figlio - Rispose la donna.


No, ora noi ce ne andiamo - Disse lui, per poi afferlarla e caricarla in macchina.



All'ospedale...



Stia calma, se no no possiamo far nascere suo figlio - Disse l'infermiera.


Io non voglio che nasca qui! Voi chiamereta la polizia! - Esclamò lei.


Guardi che se lei si è messa in testa questa idea, solo perchè hanno portato via la figlia di Harley Quinn, si sbaglia, non siamo stati noi a chiamare la polizia, ma è stata Catwoman, non sono sicura che era lei, ma da come me l'hanno descritta ci assomiglia molto - Disse l'infermiera, prendendo una carrozzina per Poison Ivy, che ormai faticava a stare in piedi.


Davvero!?!?! Allora se io partorisco qui voi non dite niente a nessuno! - Esclamò Ivy.


Si, è una specie di segreto, perchè uno dei diritti della privacy che qualsiasi persona ha, anche se un pò mi dispiace avere una criminale come lei qui davanti e non poter far niente - Si confesso l'ingermiera, facendola entrare in camera.


Non le conviene! Ahia! Cazzo! Quando arriva sto dottore? Ahia! Ahiii!! Sto bambino vuole uscire adesso, perchè non arriva il dottore! Faccia qualcosa! Ahia!!! - Gridò Pamela, per poi vedere Due Facce, che entrava in camera con il dottore.



Il dottore afferrò la carrozzina e la portò in sala operatoria, dove era vietato l'acceso a tutti, tranne ai dottori e infermieri, e quindi di conseguenza, Due Facce dovette stare fuori ad aspettare e a sentire le urla di dolore che provano dalla sala, pensando quanto è fortunato in questo momento, in cui sta per diventare padre.





Ciao a tutti quanti! Sono sempre io, vi avviso che domani non penso di aggiornare, perchè devo andare via dalle due fino a sera, e quindi mi sa tanto che non accenderò il computer, ma c'è un 10% che mi dice che ce la farò (poco, ma poco probabile). Vi voglio salutare tutti, anche se siete in pochi che leggete questa fic (mi sa solo ary_cocca88, la cui saluto vivamente e le auguro buona fortuna per gli esami). Ciao ciao!!!

         


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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Questo è l'ultimo capitolo, ma non vi preoccupate, perchè poi farò un altra fanfiction su Rose e Gaia (se non sapete chi sono guardate loa fan fiction "Criminali di nasce" e lo scoprirete). In parole povere sarà tipo come " Gotham hight". Buona lettura. E visto che è l'ultimo capitolo, mi fate una recensione regalo!!!! Please!! Mi dareste moltissima felicità!!!




Quattro ore dopo...



Due Facce stava per morire di ansia.


Gli sembrava di essere in una soap opera, dove lui era il marito che doveva aspettare che la moglie partorisse.


Un altra cosa che lo spingeva ad entrare erano le urla che cacciava Poison Ivy,  che  stava dando alla luce suo figlio.


Le parole che si sentivano più frequentemente erano - Cazzo, quanto ci mette questo bambino? Ahia! Puttana! -


I dottori, ormai non rispondevano più, perchè era dall'inizio del parto che le ripetevano - Aspetti un attimo, non è semplice come sembra, poi lei è anche un tantino diversa dalle altre donne... -


Ma lei continuava ad urlare ancora più forte.


Dopo poco tempo, Due Facce vide uscire dalla sala il dottore e le infermire che tenevano su una specia di letto con le ruote, con sopra Poison Ivy, che stava andando in un'altra stanza.


Ma dove la portate? - Chiese di fretta Due Facce.


Lei non è al 100% donna, quindi sarà un pò più complesso far nascere il bambino! - Rispose il dottore, per poi chiudere la porta della sala.


Due Facce sbuffò, e iniziò seriamente a preoccuparsi, sulla salute di Poison Ivy e del bambino.



Altre quattro ore dopo...



Due Facce, era ormai da otto ore che aspettava, ed erano le undici di sera passate. Anche se non sembrava, usava anche lui la stessa tecnica di Ivy, cioè di andare a letto abbastanza presto e di svegliarsi molto presto.


Quindi decise di riposarsi per un minutino piccolino, che poi si trasformò in mezzora.



Signor Due Facce, si svegli... - Sentì poi, il criminale.


Si, ci sono - Disse pronto lui.


Ci dispiace dirle che... Poison Ivy... non è più con noi... e neanche il bambino... - Avvisò il dottore, sudando.


Che cosa!?!? Come?!? - Due Facce non ci voleva credere, ma a giudicare dall'espressione degli infermieri e sopratutto da quella del dottore, la notizia era vera.


Due Facce voleva quasi uccidersi, non sentiva più la terra sotto i piedi, non ce la voleva più fare a vivere, sapeva che non sarebbe riuscito a buttare tutto alle spalle, come aveva fatto precedentemente con Rachel, non ce l'avrebbe fatta.


Poi sentì veramente mancarsi l'aria, e si buttò a terra disperato, desideroso di morire all'istante, e di raggiungere così, Ivy e il suo piccolo criminale.




Poi sentì - Signor Due Facce, si svegli... -


No, voglio morire non ce la posso fare... - Rispose lui.


Perchè vuole morire, lo so che per un criminale avere un figlio è una grande cosa, ma deve esserne felice - Disse con una bel sorriso il dottore.


Cosa? Ma mio figlio non era... - Poi si bloccò, e vide che era seduto su una sedia, non sdraiato per teera, come nel suo... sogno. Ecco che cos'era, era soltanto un orribile incubo.


Poi si alzò dalla sedia e entrò in camera.


Dentro, vide Poison Ivy, che era sudata come non mai, e che teneva tra le braccia una un piccolo bambino.


Due Facce non sapeva che cosa dire, e quindi fece la cosa migliore da fare, cioè abbracciare la donna.


Sei stata bravissima... - Le sussurò lui.


Grazie - Disse Pamela, senza più energie.


Due Facce, poi vide la faccia di suo figlio, ma prima che potessa prenderlo in braccio, Poison Ivy gli disse - Comunque è una femmina... -


E allora... - Disse lui, per poi prenderla.


Meglio, almeno andrà molto daccordo con la figlia di Harley e del Joker - Disse Due Facce, mentre cullava la bambina che si era già addormentata nelle braccia del padre.


Io non voglio imporle la sua amicizia, e poi non è detto che la ritroveremo... - Disse seriamente la criminale.


Ivy, noi la... - Non fece tempo a finire la frase che si spalancò la porta.


Fermi! Voi non potete entrare! - Si sentì il medico, gridare.


Ma stia zitto, noi stiamo proteggendo Gotham, la sua patria, la sua città! -Disse uno dei polizziotti, sbattendo a terra il povero dottore.


Ora dacci la bambina! - Disse il commisario Gordon a Due Facce.


Scordatelo! - Dissero insieme Poison Ivy e Due Facce.


Sapevo che mi avreste risposto così! - Disse lui, per poi lanciare del gas.


Poison Ivy, aveva accanto a sè una mascherina, e decise di passarla a Due Facce.


Due Facce! - Esclamò lei, passandogli la mascherina.


Uno dei poliziotti esclamò - E ora tu come fai, signorita? -


Svegliati! Sono Poison Ivy! Sono immune a qualsiasi tipo di veleno! - Disse la donna.


Il polizitto si fece indietro.


Due Facce stava per scappare, ma prima che potesse girarsi, fu colpito dal calcio di un ombra nera.


E anche Poison Ivy fu catturata, però con molta pù facilità, visto che era molto debole.


La bambina fu presa dal commisario Gordon, che la passò a uno dei suoi uomini migliori.


Quando Due Facce e Poison Ivy salirono in macchina, videro Batman, e Due Facce gli disse - Grazie lurido bastardo rovina famiglia, quando nascerà tuo figlio o tua figlia, dimmi come ti sentiresti se te lo porterebbero via dopo due minuti 


Batman disse - Non ringraziare me, ma Catwoman - Detto ciò le porte si chiusero.


Batman, sotto sotto, un pò dispiaceve di aver tolto a Poiso Ivy e a Due Facce loro figlia, ma era il bene da fare, per Gotham e per i suoi cittadini.



La bambina era destinata a fare la stessa fina della figlia del Joker e di Harley Quinn, cioè essere adottata, e sperare che non sia ossesionata dalle piante o qulacos'altro.




Grazie a chi a letto la mia fan fiction. Un bacio gigantesco a tutti!!!

Da Tizia scema!!



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