Poison Ivy: La passione di Anel (/viewuser.php?uid=247108)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Poison Ivy: La passione
Ecco la mia
nuova fan fiction! Vi avviso subito che il personaggio di Poison Ivy
è espirato a quello del film “Batman e
Robin”. Però, visto che la Poison Ivy
del film non è molto bella (anche se ad interpretarla
è Uma Thurman), immaginate i personaggi come vi pare e
piace! Please recensite! Buona lettura!
Tutti i
criminali più famosi e crudeli di Gotham City si sarebbero
dovuti trovare in una casa abbandonata nella periferia della
città.
Quando
arriviamo Mr.J? – Chiese Harley sbuffando.
Tra poco
– Rispose lui.
Uffa…Io
mi annoio! Quando arriviamo Puddin? – Richiese lei ancora
più afflitta di prima.
Tra poco!!! E
comunque ti dico io quando arriviamo!! Così almeno stai un
po’ zitta!! – Esclamò l’uomo
incazzato.
Scusa!
– Disse Harley, guardando in basso.
A Joker non
piaceva vedere le persone tristi, quindi le disse – Dai Harl,
non essere triste, lo sai che mi innervosisci! –
Anche se lui
avrebbe preferito dire – Dai Harl, non essere triste, se no
mi rendi triste! –
Quindi tu tieni
a me? – Domandò la donna con un brillio agli occhi.
Emmm…Guarda, siamo arrivati! – Urlò il
Joker, salvandosi da solo.
Che bello!!
C’è anche Pam!! – Esclamò
Harley.
Yuppi!!!
– Disse con tono sarcastico il Joker.
Ciao Pam!!!
– Urlò Harley, saltandole addosso.
Ciao!
– Disse lei, con un tono strozzato.
Non fare
sforzi in questo periodo di tempo! Capito?!? – Disse Pamela
con sicurezza.
Si Pam, lo so
che hai ragione. Ma io sono una criminale, non posso stare tutto il
giorno sul divano, ad aspettare che un cosino piccolino esca dalla mia
pancia! – Esclamò Harley, lasciando
l’amica.
Io non ho
detto questo. Ho solo detto che tu non puoi più far le
acrobazie, combattere, stritolare la gente…. –
Disse Pamela.
Va
bene… - Disse arrendendosi all’amica.
Dai Harley,
non ascoltarla. Lei che ne sa, non
potrà mai avere figli! – Esclamò il
Joker, uscendo dalla sua auto.
Poison Ivy,
che era sempre rimasta impassibile agli insulti del Joker,
non riuscì a mandare giù le parole
che erano appena state udite da tutti i criminali, che erano appena
arrivati.
Vuoi stare
zitto! Brutto bastardo! – Gridò lei avvicinandosi.
Io ho detto la
verità! – Tentò di difendersi lui.
Senti Pam, lo
sai che lui è un’idiota nei tuoi confronti
– Disse Harley, fermando l’amica.
Si, lui
è sempre un’idiota nei miei confronti, ma in
questo caso è un vero e proprio stronzo – Rispose
Pamela, spostando delicatamente Harley.
Joker,
tirò un coltello, che andava diritto alla faccia di Poison
Ivy. Ma lei lo afferrò senza nessun problema.
Lo vuoi?
– Disse Ivy.
Certo che lo
voglio! Quello è il mio coltello preferito.
Ma davvero?!?
Allora merita un trattamento speciale! – Disse lei per poi
distruggerlo all’interzo della sua mano, grazie ai gas
emanati dal suo corpo, che rendevano un oggetto frantumabile.
No, sei una
bastarda!!!! – Disse il Joker correndo verso di lei.
Harley si mise
in mezzo tra i due.
Joker disse
– Harley spostati, perché non me ne frega niente
se tu sei davanti, tanto ti ammazzo lo stesso! –
Invece Poison
Ivy, se ne andò via, dicendo – Harley, tu non devi
stare con uno che se ne frega se tu e la creatura che è
dentro di te state per morire! –
Harley sapeva
Ivy aveva ragione, ma lei amava così tanto il suo Mr.J, che
decise di lasciare stare, e continuare normalmente la sua vita e di
lasciar perdere i consigli dell’amica, che ormai era
già nella sua macchina.
A casa di
Ivy…
Ma guarda un
po’ te se io devo star la ha darle consigli, se poi se ne va
via con quel brutto figlio di puttana! – Disse Ivy rivolta
alle peonie.
E poi tu non
potrai avere figli… Certo che io posso avere figli, basta
che non tocco con le labbra nessuna parte del corpo del mio
uomo… Che non esiste neanche un uomo adatto a stare con me
– Esclamò Poison Ivy, trasformando il suo tono, da
arrabbiato a triste.
Poi si sedette
sul suo divano, dove trovò una cosa molto insolita.
C’era
una pianta di rose rosse, con appoggiato sopra un biglietto. Che diceva:
“Per la rosa
più bella, dell’enorme giardino di Gotham City
<3”
Pamela, alla
vista di quelle parole, diventò rossa, ma dentro di lei non
sapeva che cosa provare. Era la prima volta, che qualcuno le faceva un
regalo così…Meraviglioso.
Lei non avrebbe
mai voluto ricevere dei fiori come regalo, perché tutti gli
uomini regalavano o una rosa rossa o tante rose rosse, che erano sempre
state tagliate inutilmente, per poi morire dopo una settimana.
Non sapeva
neanche se essere felice di quello che era appena successo o dire che
è una grande cazzata.
Ma
di una cosa era sicura, quella pianta di rose era bellissima, e da ora
in poi lei era la sua mamma e quelle rose la sua bambina, e
l’avrebbe curata con amore e con affetto, anche se non sapeva
chi era il mittente.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Il giorno
dopo…
Poison Ivy si
svegliò come solito alle sei e mezza, per annaffiare le sue
piante.
Tieni, un
po’ a te, un po’ a voi… E anche a te mia
piccola! – Disse lei accarezzano la sua nuova pianta di rose.
Poi
sentì il suo telefono squillare, una cosa che succedeva
molto raramente, perché l’unica persona che la
chiamava era Harley, e lei non riusciva a svegliarsi prima delle nove,
per cui era molto improbabile.
Poi si
avvicinò al telefono, ma prima di rispondere, le venne in
mente che forse poteva essere il suo ammiratore segreto.
Per un attimo
pensò che non era il caso di rispondere, ma alla fine
cambiò idea.
Pronto
– Disse lei con un tono che lei non aveva mai intonato,
cioè quello terrorizzato.
Pam, sono io,
Harley. Ma aspettavi la chiamata di qualcuno? –
Domandò infine la donna.
No,
perché me lo chiedi? – Chiese.
Perché hai un tono un po’ strano… -
Rispose lei.
No,
è che sono un po’ stanca, non so il
perché, ma non ho dormito molto questa notte…
Comunque, perché mi hai chiamato? – Chiese in fine
Pam.
Perché il mio Puddin deve fare una rapina e mi ha detto che
se non volevo stare da sola potevo venire da te, ma solo per oggi.
Posso? – Spiegò Harley.
Certo che
puoi, almeno mi tieni anche a me un po’ di compagnia, tu che
sei la mia unica amica! – Rispose Poison Ivy, che raramente
metteva in luce i suoi sentimenti e le sue emozioni.
Ok, allora ci
vediamo oggi pomeriggio! – Esclamò Harley.
Il
pomeriggio…
Ciao!
– Disse Harley Quinn, entrando nella sua casa.
Ciao Harley!
– Rispose Poison Ivy, alzandosi dal divano.
No, stai pure
sul divano, che vengo anch’io! – Disse Harley,
indicando all’amica il divano.
A ok!
– Disse lei facendo spazio alla donna gravida da due mesi.
Che belle
quelle rose! Ma non c’erano prima? – Chiese
emozionata ed incuriosita Harl.
Si che
c’erano, e anche da molto! Questa gravidanza ti ha
rincretinita! – Esclamò Ivy. Lei era anche molto
abile a mentire, anche se non le piaceva molto mentire ad Harley, ma si
sarebbe agitata sicuramente se glielo avesse detto, per cui lo ha fatto
a fin di bene.
Molto
probabile! – Disse lei con un sorriso.
Dopo
un’ora…
Le due donne
stessero per un’ora a parlare sul divano, finché
ad Harley non venne fame, e chiese ad Ivy se le poteva preparare un
piatto di pasta all’italiana. La donna, anche se non
volentieri accettò la proposta di Harley, e andò
a cercare cibo in una specie di camera che lei osava chiamare
“cucina”.
Intanto Harley
si guardava in giro, non notò niente di diverso o curioso,
finché non vide che vicino alle rose c’era un
bigliettino, e fece il grande sforzo di alzarsi per prenderlo.
All’inizio voleva chiedere a Pamela di che cosa si trattava,
ma quando lesse la frase che c’era scritta, non seppe cosa
dire.
Da dietro, però, stava arrivando Pamela con un piatto di
pasta in mano. Ma quando vide che Harley aveva in mano il suo
biglietto, lasciò cadere il piatto per terra.
Harley, non è come sembra, è che… -
Ivy non fece in
tempo a finire di parlare che Harley era già troppo
emozionata.
No! Davvero?!?
Ivy, ma ti rendi conto di che fortuna che hai? Hai trovato un uomo
meraviglioso! Oh mio Dio, è così romantico e
dolce! Perché anche il mio Joker non mi tratta
così più spesso? –
Ci furono altre
mille domande da parte di Harley, finché non
scoppiò a piangere.
E ora
perché piangi, Harley? – Chiese stufa dai
piagnucolii dell’amica.
Perché anch’io vorrei che il mio Joker mi
trattasse così! Lui è stato gentile con me
pochissime volte! – Rispose buttandosi sul divano disperata.
Ma sai come
sono fatti gli uomini! All’inizio fanno i romantici, e poi ti
trattano come se non esistessi! – Rispose Ivy, tentando di
consolarla.
Non
è vero, il mio Puddin non è così, lui
è… -
Harley non
finì la frase, perché sentì il suo
telefono suonare.
Pronto
– Disse lei cercando di mascherare le lacrime.
Harley,
preparati, che tra meno di 30 secondi sono da te! – Disse una
voce secca, che Harley riconobbe subito.
Ok Mr.J!
– Esclamò la donna, togliendo le lacrima dalla sua
faccia e facendo un sorriso.
A presto
– Urlò lui, chiudendo la chiamata.
Harley, improvvisamente diventò felice e allegra,
diversamente da cinque secondi fa.
Perché sei felice? – Domandò Poison Ivy.
Perché
ora mi viene a prendere il mio Puddin! – Rispose lei,
saltellando.
E’
proprio vero che la gravidanza rende strane le perone! –
Disse Ivy a bassa voce.
Dopo meno di
un secondo si sentì un grido, che diceva – Harley!
Sbrigati! –
Arrivo Mr.
J!!!! – Disse lei girandosi.
Ma prima di
andare disse a Pamela – Comunque io e te dobbiamo finire di
parlare su quel bigliettino e quel meraviglioso uomo.
Ivy
alzò le sopracciglia, ma non fece tempo a parlare, che la
sua migliore amica se n’era andata.
La
sera…
Ivy stava per
andare a letto, ma quando si appoggiò sul letto, vide un
altro biglietto, con su scritto:
“Non ti preoccupare che tra poco io e te ci incontreremo.
Sono molto più vicino di quanto pensi, se vuoi ti do un
indizio? Sono un criminale. Se te lo stai chiedendo non sono
l’Enigmista, se no era una cosa troppo ovvia!”
Ivy,
non sapeva di nuovo che cosa pensare, l’unica cosa che sapeva
era una cosa: Questo notte lei non avrebbe dormito!
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
La mattina
seguente…
Poison Ivy, si
alzò presto, anche se la seguente notte non era riuscita
nuovamente a chiudere occhio.
Mentre
annaffiava le sue piante si ricordò dal biglietto che aveva
appena ricevuto dal suo ammiratore segreto.
Quasi
contemporaneamente si ricordò che ci sarebbe stata
un’altra riunione dei pezzi grossi di Gotham (i criminali
più forti), e che forse anche quel tizio poteva essere
presente.
Mentre lo
pensava bloccò il pensiero, per lasciarne spazio ad un
altro. Che continuava a dirle che era meglio se lei non ci andava e di
non diventare la classica donna scema che dipende da un uomo.
Ma
dall’altra parte lei era curiosa e emozionata
dall’idea che qualcuno aveva fatto il romanticone con lei, e
che soprattutto non la avesse trattata male come facevano spesso tutti,
tranne Harley.
Quindi alla fine
decise di andarci, e di scoprire in qualche maniera assurda che era il
suo spasimante.
Prima di
partire…
Ivy, stava per
andarsene da casa sua per raggiungere i criminali più temuti
di Gotham, quando si accorse che non aveva pulito la pasta che aveva
fatto cadere sul “pavimento”, che ovviamente era
costituito da piante rampicanti.
Mentre
raccoglieva il tutto le venne in mente un’altra cosa, che la
preoccupava quasi più del tizio che la perseguitava.
Si era appena
ricordata che Harley aveva letto il primo biglietto mandato da quel
cretino, e che quindi le avrebbe sicuramente frantumato i coglioni i
una maniera incredibili.
Pensò
anche che non era il caso di andarci, ma non sapeva il
perché lei aveva una strana sensazione, che le diceva di
andarci.
Un’altra
motivazione era quella che sua madre, un po’ di giorni prima
che morisse (per colpa di un intossicazione, presa negli anni, grazie
alla fabbrica in cui lavorava) le aveva detto che ascoltare il proprio
istinto è una delle cose che rende saggie le persone, e che
suo padre, quando suo padre l’aveva vista se ne era
innamorato follemente, anche se lei non sapeva neanche che esistesse.
Alla
riunione…
Allora chi vuole
fare una rapina alla Gotham Bank? – Gridò il Joker.
All’improvviso
tutti i criminali alzarono le mani.
Ok, quindi
abbiamo deciso! Guardate chi arriva, arriva la pianta vivente!
– Esclamò il Joker.
Non sono in vena
di scherzi oggi! – Rispose lei sedendosi sul tavolo di quella
baracca andata a male.
Tu non sei mai
in vena di scherzi! – Rispose l’uomo.
Harley decise di
far smettere di parlare il Joker, per far si che non alterasse
l’amica, che come si notava dalla faccia, non era riuscita ad
addormentarsi.
Joker la puoi
lasciare in pace! – Esclamò dolcemente Harley
Quinn.
Va bene, ma solo
perché non ho voglia di parlare con quella pianta!
– Rispose il Joker, facendo una smorfia e girando la testa
dall’opposto lato di Poison Ivy.
Grazie Harley
– Rispose la criminale con un mezzo sorriso.
Dopo di che
iniziò la missione “trova ammiratore”.
Alcune volta Ivy
pensava che stare troppo tempo insieme ad Harley le facesse male
all’intelligenza, perché era stata a lei ad
incoronare la missione “trovare Puddin”.
Scrutò
il viso di tutti, ma erano i soliti vecchi criminali. C’era
Bane, che non poteva essere; Mr.Freeze non poteva essere
perché lei le aveva ucciso la moglie (che alla fine non era
morta); ecc.…
Poi si
avvicinò ad Harley, e le chiese.
Harley, ma tu
non avevi mica fatto una lista di tutti criminali che dovevano venire
oggi? –
Si, mancano solo
Due Facce, l’enigmista e spaventapasseri! – Rispose
la donna stranamente seria.
Ah
ok… Grazie! – Disse Poison Ivy.
Dovete stare
zitte voi due! – Disse il Joker, mentre stava spiegando il
piano che aveva preparato.
E chi mi
obbliga! – Esclamò arrabbiato Pamela.
Io! –
Rispose il Joker tirandole uno schiaffo.
Brutto bastardo!
– Gridò Poison Ivy, alzandosi da terra.
Oggi no
signorina! Oggi ho portato l’artiglieria pesante! –
Disse l’uomo tirando fuori una pistola.
Harley
tentò di fermare il Joker, ma lui la precedette dicendo
– Se fai qualcosa per difenderla le sparo immediatamente!
–
Harley allora
stette ferma.
Ivy, stava per
muoversi, quando arrivarono dal dietro l’Enigmista e
Spaventapasseri che la bloccarono.
Mentre il Joker
stava per sparare alla donna pianta arrivò un uomo con sei
vestiti strani e una maschera nera in volto, che sparava verso
Spaventapasseri e l’Enigmista, che di conseguenza mollarono
la preda.
Ivy
scappò, finché quell’uomo che
l’aveva salvata le disse di seguirla, e lei come una scema lo
seguì.
I due salirono
a bordo di un auto.
L’uomo che guidava accelerò a tutta
velocità, anche se dietro non c’era nessuno.
Dopo un
po’ di minuti i due erano abbastanza lontani da mantenere un
ritmo regolare.
Allora?
– Disse l’uomo.
Allora cosa?
– Chiese Ivy.
Non si
ringraziano le persone! – Esclamò lui.
Ah…
Grazie. Comunque me la sarei cavata benissimo da sola! –
Esortò Poison Ivy.
Vorrei un
piccolo regalo! Diciamo che voglio un bacio! –
Esclamò l’uomo facendo un sorriso sotto la
maschera.
No! Prima mi fai
vedere chi sei, e poi ne riparliamo! – Rispose la donna.
Ok, toglimela
pure – Rispose lui.
E da dove si
toglie? – Domandò lei confusa.
Questo
è un pezzo unico, se vuoi vedere chi sono mi devi spogliare
tutto! – Disse il presunto criminale.
Scordatelo! E
ora riportami a casa! – Urlò la donna incazzata.
Ti sto
portando… Poi sono le cinque, devi bagnare le mie rose!
– Avvertì lui.
Come fai a
sapere che io bagno le tue rose a quest’ora? –
Chiese lei sorpresa.
Ci sono tante
cose che io so di te, e che tu sai di me! Questo non è il
mio vero costume, l’ho dovuto indossare per non farmi
riconoscere da nessuno, specialmente dalla più brava e furba
criminale di Gotham.
Lei fece un
sorrisino sotto i baffi, senza farlo notare all’uomo
mascherato.
Questo
è vero! – Disse lei in seguito.
Eccoci arrivati.
Sei sicura che non mi vuoi dare neanche un bacio? – Chiese
l’uomo.
Poison Ivy gli
diede un bacio sulla fronte. Anche se sapeva che se ne sarebbe pentita.
Grazie! So che
questo è un avvenimento storico, quindi me lo
ricorderò per sempre! – Disse lui.
Poison Ivy, appena rientrò in casa provò un
emozione gigantesca.
Anche se aveva baciato quell’uomo solo sulla fronte si
sentiva benissimo, come se loro avessero già passato una
notte insieme.
Ma da una parte era anche triste, perché sapeva che non
avrebbe mai potuto toccare con le labbra il suo uomo, a meno che non ci
fosse stato davanti qualcosa, come in quel caso la maschera.
Vi avviso che
la parte della madre di Poison Ivy me la sono inventata di sana pianta,
quindi non pensate che sia una cosa vera! Ciao e buona lettura!
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Il giorno dopo...
Quando Ivy si
svegliò era felicissima, era da due giorni che non riusciva
a dormire, e finalmente ce l’aveva fatta.
Andò direttamente ad annaffiare le sue piante, in
particolare quella regalata del suo “ammiratore
segreto”, che ormai non era più molto segreto.
Cresci piccolina, che diventerai grande e forte come la mamma!
– Disse dolcemente Poison Ivy, alla sua nuova pianta
preferita.
A lei sembrava quasi che la pianta le rispondesse, crescendo ogni
giorno di più e facendo aprire nuove rose sempre
più nelle e rosse.
La donna si fermò un po’ più del solito
a osservare le sua rose rampicanti, finché non fu interrotta
da una telefonata.
Pronto…
- Disse Ivy.
Ciao!!!
– Disse una voce stridula.
Ivy riconobbe
subito la voce della donna, e quindi non fece altro che dire
– Ciao Harley, come va? –
Bene, ho
vomitato solo tre volte questa notte!! Comunque posso venire da te? Ma
solo fino al pomeriggio! – Chiese la criminale.
Ok, vieni pure
fin quando vuoi! – Rispose lei.
Ok, grazie. Poi
dobbiamo anche parlare di quel bigliettino che… -
Harley
non fece neanche in tempo a finir di parlare che Ivy aveva
già attaccato la chiamata.
Ivy fece una
smorfia, ricordandosi dell’errore che aveva fatto.
Sicuramente
Harley avrebbe parlato di quello stupido bigliettino per tutto il
giorno, e a Poison Ivy questa cosa non piaceva molto.
Dopo dieci
minuti…
Ciao Pam!
– Disse la solita voce stridula.
Ciao –
Rispose Ivy, con un finto sorriso.
Visto che so
quanto a te non piace parlare di quello che provi, ho deciso che il
nostro argomento principale sarà il bigliettino, che penso
proprio ti abbia scritto quell’uomo che ti ha salvato ieri
– Esclamò Harley Quinn sedendosi sul divano,
insieme ad Ivy.
Come sei
gentile… Comunque ormai ti racconto tutto e la faccio
finita! – Disse lei alzando gli occhi al cielo.
Si racconta!!!!
- Disse lei facendo un mini salto da seduta.
Però
promettimi che starai calma! Ora aspetta un attimo che devo prendere
una cosa.
Ok –
Rispose Harley, facendo finta di essersi offesa.
Dopo trenta
secondi…
Guarda questo
è un altro biglietto che mi ha mandato – Disse la
donna, porgendo il biglietto nelle mani dell’amica.
Harley lesse
velocemente, e dopo pochi secondi disse – Oh Ivy! Come sei
fortunata! Questo uomo è così romantico!
–
Si, gli ho dato
anche un bacio – Disse lei a bassa voce e trattenendo le
parole.
Cos’hai
detto? Non ho sentito! – Disse Harl, avvicinando
l’orecchio a Pam.
Ho detto solo
che… l’ho…b-b-aciato – Disse
lei ancora a bassa voce.
Wow!! Questo
allora è veramente quello giusto, se gli hai dato un vero
bacio d’amore, e per non ammazzarlo! E poi, come hai fatto a
baciarlo se le tue labbra sono velenose? – Domando infine
confusa.
Perché
aveva su la maschera, e poi non l’ho baciato in bocca, ma
sulla fronte. Era un normale bacio di ringraziamento per avermi
salvata… - Rispose insicura Poison Ivy.
Non ci credo!
Pensa se voi vi fidanzate! Se avrete dei bambini! Chissà
come saranno belli! – Disse sognante la giovane criminale.
Io non voglio
bambini, e anche se li volessi non li potrei avere. Come posso sperare
di avere bambini se non posso baciare il mio uomo. E poi non posso
avere dei bambini, mi romperebbero tutte le piante! – Disse
lei guardando in basso.
Harley, per un
po’ non parlò, finché non disse alla
sua amica quello che pensava – Senti Ivy, lo so che tu muori
dalla voglia di avere un esserino da crescere a tua immagine e
somiglianza, e non è vero che tu non puoi avere figli, basta
che ricopri le labbra di quell’uomo che una plastichina, e
non ci saranno problemi. Tu hai solo paura che qualcosa possa andare
storto e di perdere le persone che ami! –
Ivy,
nell’udire quelle parole non disse niente.
Sapeva che
Harley aveva ragione in tutto quello aveva appena pronunciato. Quindi
di conseguenza riuscì a fare una sola cosa.
Ivy si
buttò nelle braccia dell’amica, il quale
ricambiò.
Non ti
preoccupare Ivy, ho già capito tutto, non
c’è bisogno che dici niente. D’altronde,
a tutti piace ricevere un abbraccio ogni tanto! – Disse
Harley dolcemente.
Ivy di sua
risposta non parlò.
La
sera…
Ivy, si
spogliò, e si mise il suo pigiama preferito.
I pantaloncini
arrivavano fino a sotto il fondo schiena, ed erano di una color verde
chiaro, con un due laccetti verde scuro. La maglietta era a maniche
corte ed era anch’essa verde chiara.
Stava per
sdraiarsi sul letto, quando vide una figura avanzare verso di lei.
Subito lei si
bloccò, e rimase immobile, davanti a quell’uomo.
Ciao Ivy! Oggi
finalmente scoprirai chi sono! – Disse l’uomo con
una voce cupa ed irriconoscibile.
Lei
deglutì, e poi disse – Lasciami in pace! Non
voglio più vederti! –
Perché?
Sta mattina dicevi l’incontrario. Mi piacerebbe molto se
coccolassi anche me come fai con la pianta che ti ho regalato!
– Chiese lui.
Perché?
Vuoi essere annaffiato pure te? – Domandò lei con
un sorrisino.
Si, se poi mi
continui a fissare e mi fai delle carezze! – Disse
l’uomo avvicinandosi ancora di più alla donna.
Poison Ivy, di
conseguenza indietreggiò rigorosamente.
No, penso che ti
annaffierò e basta! – Rispose lei con un sorrisino
spavaldo.
Ivy, non parlare
più! Puoi scoprirmi la maschera, se vuoi? – Disse
l’uomo mostrando la faccia.
La donna si
avvicino, e tentò di sfilare la maschera nera dalla faccia
di quell’essere misterioso.
Mentre Ivy
toglieva la maschera, l’uomo disse – Comunque ho
potato le plastichine! Alcune volte Harley Quinn è
intelligente! –
Ivy fece un
smorfia, e poi tolse la maschera dal volto dell’uomo, che
rideva soddisfatto, mentre vedeva nella parti nascoste nella maglietta
di Poison Ivy.
Smettila
– Disse lei, tirandogli un calcio.
Scusa, non ho
fatto apposta… - Disse l’uomo, spostando la vista.
Ivy alla fine
riuscì a togliere la maschera e a vedere la faccia
dell’uomo che la stava perseguitando.
All’iniziò
era un po’ scossa nel vedere che quel criminale si era
interessato a lei, ma lo sospettava, perché quando lui
andava a quelle specie di riunioni, non faceva altro che continuare a
guardarla, facendo innervosire chi stava proponendo un piano.
Ivy in un certo
senso era abbastanza felice quell’uomo si era interessata a
lei. Anche perché non le aveva mai fatto niente di male.
Né a lei, ne alle sua piante.
Quell’uomo misterioso
non esisteva più, ormai per era Ivy un libro aperto. Le
bastava definirlo con un nome: DUE FACCE.
Ecco,
ora avete scoperto chi è il misterioso ammiratore, anche se
penso che molti di voi lo avevano già immaginato!
Ci vediamo al prossimo capitolo! Si accettano le recensioni
molto volentieri!
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
jj
Perché?
– Chiese Poison, riallontanandosi ancora.
Perché
cosa? – Domandò Due Facce.
Perché
sei tu? – Chiese lei confusissima.
Perché
mi sei mancata! Insomma, io ti amavo e non ho capito perché
mi hai lasciato! – Urlò lui.
Perché
non avevo più voglia. Io non riesco ad avere un
rapporto fisso. Non riesco, neanche a sforzarmi, riesco a stare
lì tutto il
giorno insieme a una persona – Rispose la donna.
Io
non ti chiedo di stare tutto il giorno con me, e non te l’ho
mai chiesto. Io ti
chiedevo di stare un po’
di più con me! Ma non intendevo tutto il giorno! –
Disse lui, riavvicinandosi
alla ex.
Poison
Ivy non sapeva cosa fare. Lei voleva rispondergli, ma
dentro di lei c’era qualcosa che diceva “Guardalo,
è tornato da te! E’ tornato da te, lui ti vuole!
Ti ama, farebbe qualsiasi cosa
per te! E tu non gli dai ascolto, Guardalo!”.
Ivy,
ascoltò la sua voce interiore, e guardò negli
occhi il
suo vecchio amore.
La
sua testa le diceva di allontanarsi e di cacciarlo via, ma
il suo cuore le diceva di stare con lui, e di perdonarlo, anche se lei
sapeva
che non le aveva fatto niente.
Due
Facce continuò a fissare Ivy per tutto il tempo in cui lei
pensava se ascoltare il suo cuore o la sua mente.
Ma
poi lui decise di far la prima mossa, e di prenderle la
mano.
Appena
afferrò la mano di Ivy, lei si staccò da lui.
Ivy,
scusa. Ti prego torna da me! – Disse lui.
Ivy
si avvicinò all’uomo. All’inizio lo
voleva baciare, ma la
sua mente le ricordò che cosa gli avrebbe potuto fare se lo
avesse baciato.
Non
posso! – Disse lei, fermandosi.
Si
che puoi. Fidati di me! – Disse l’uomo prendendole
il volto.
Ivy
non voleva ascoltare le parole di Due Facce, ma lei si
fidò cecamente, anche se non voleva.
Ivy
allora permise a due Facce di baciarla, e per la prima
volta non pensò a nient’altro.
Ivy
ricambiò il bacio di Due Facce. I due si continuarono a
baciare, finché lui la buttò sul letto.
Si
buttò anche lui, ma prima di ribaciarla lei lo
fermò, e gli
disse – Scusa! –
Scusa di cosa? – Chiese lui.
Io
ti ho lasciato perché avevo paura di soffrire –
Rispose
Poison Ivy.
Non
mi importa niente del passato, mi interessa solo del
presente, e comunque da ora in poi farò qualsiasi cosa pur
di ritornare da te! –
Disse Due Facce.
Che
scemo che sei! – Esclamò lei con una risatina.
Sono
il tuo scemo! – Rispose lui, baciandola ancora.
Dopo due
ore…
Fermati – Disse Ivy.
Perché?
– Chiese l’uomo.
Perché
è successo tutto tropo in fretta! – Rispose lei.
Va
bene, da ora rispetterò i tuoi spazi e le tue esigenze, per
cui rivestiti pure – Disse dolcemente Due Facce.
Di
sua risposta Ivy gli diede un bacio, e poi gli disse – Era
solo un piccolo test, per vedere se avevi capito! –
Ma
che cattiva che sei. Mi farai altri test? –
Domandò lui con
una risatina, anche se sapeva già qual era la risposta.
Ovviamente,
per stare con me devi sapere tutto di me! –
Rispose lei, ributtandolo sul letto e baciandolo.
Ok,
ci proverò, ma perdonami se faccio qualche errore!
– Disse
l’uomo, per poi ricambiare il bacio.
Va
bene, ma dopo i tre errori farai una brutta fine! –
Esclamò
la donna, con un sorrisino sulle labbra.
Ok,
ma dammi un libro da studiare. Così sarò sempre
preparato!
– Rispose lui.
No,
è questo il punto, tu devi ascoltare e memorizzare tutte
le informazioni su di me! – Annunciò Poison Ivy.
Sembra
difficile, ma ce la farò! – Disse l’uomo.
Ivy
fece una risatina, e poi ricominciò a baciare il suo uomo.
I
due continuarono così fino a che intorno alle due si
addormentarono nel letto.
Intono
alle otto…
Buon giorno! – Disse Due Facce a Poison Ivy, svegliandola.
Buon
giorno! Ora dormiamo ancora un po’! – Disse Ivy,
mettendo
il cuscino sopra la sua testa.
Io
pensavo che tu eri una per niente pigra! – Disse Due Facce,
togliendole il cuscino dalla testa della donna.
Si,
ma non ho dormito molto, perché il mio segreto è
andare a
letto prima delle dieci, così l’indomani sono
bella sveglia. E quindi non sono
abituata ad addormentarmi verso le due – Disse lei,
riprendendo il cuscino.
Va
bene, però ti posso stare vicino? - Domandò Due
Facce.
Si.
Ora come so come si sente il Joker quando Harley gli sta appiccicato!
– Esclamò Pamela, mentre abbracciava Due Facce.
E’
inutile che menti, tanto so che ti piace avere del calore
umano! – Disse Due Facce.
Ah
si! Ora ti faccio provare io calore umano! – Disse Poison
Ivy, saltando addosso all’uomo.
Ivy,
infatti non lo ammetteva, ma quella notte è stata la
notte più bella della sua vita, e avrebbe voluto che quel
momento non finisse
mai, ma non sarebbe mai successo, perché il tempo vola per
tutti, compresi i
criminali.
Ancora
una volta la parte dove Due Facce prega di ritornare con lei
è stata inventata
da me, per cui non lasciatevi convincere che la storia che loro si
erano
lasciati è vera!(anche se nella serie animata erano stati
insieme). Ciao e baci
a tutte le persone che leggono la mia fan fiction, in particolare ad
ary_cocca88!
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Alle
dieci…
I
due erano ancora sdraiati nel letto, però si erano messi a
guardare
le televisione, anche se giravano i canali andando a caso, senza una
vera a
propria meta.
I
due si erano riaddormentati, senza pensare a il pericolo che
stava per interrompere la loro pace.
All’improvviso
si svegliarono, perché sentirono una voce molto
famigliare entrare da quella porta.
Ciao
Ivy, ti ho chiamato, ma non hai ris… - Urlò
Harley Quinn,
per poi bloccarsi, alla vista della sua migliore amica in quel letto.
Oh,
scusa! Non sapevo che tu stavi… - Aggiunse Harley,
richiudendo la porta.
Ivy
si alzò, e mise la camicia di Due Facce, che era
appoggiata per terra, per poi raggiungere l’amica.
Harley,
aspetta! – Esclamò Poison Ivy, raggiungendola.
No,
scusa! Non ti volevo disturbare! Che stupida che sono! –
Ripeté
a se stessa Harley.
No,
è colpa mia! Dimentica quello che è successo!
Aspetta un
attimo! – Disse Pamela, bloccando la sua migliore amica.
Poi,
la fece sedere sul divano, e ridisse – Aspetta un secondo
e poi torno! –
Harley
di sua risposta non disse niente, ma rimase comodamente
seduta sul divano, aspettando Pam.
Nella
camera da letto…
Ma
sei ancora qui? Sbrigati! – Urlò Pamela nervosa.
Un
attimo! Come facevo a vestirmi se tu hai la mia camicia –
Rispose nervoso anche lui.
Bhè…
Allora tieni! – Disse lei, togliendosi la camicia dal
busto.
Grazie!
– Disse lui, con tono sarcastico.
Prego!
E ora esci! – Urlò lei, indicando la finestra.
Cosa?!?
Saranno minimo tre metri! Tu sei fuori! – Esclamò
l’uomo
spaventato.
Dai! Non fare il bambino! Io una volta sono dovuta saltare da
minimo venti metri, per scappare dall’Arkham Asylum! E
comunque chiamami sta
sera! – Disse Poison Ivy a Due Facce, che assomigliava
veramente a bambino
spaventato.
Ok,
ma so già che mi farò molto male! –
Avvertì preoccupato l’uomo,
per poi buttarsi nel vuoto.
Cazzo!
Mi sono fatto male ai miei cosi! – Urlò lui dal
basso.
Ivy
rise, facendosi sentire dall’uomo.
Guarda
che ti ho sentito! – Urlò Due Facce.
Lo
so! – Gridò lei.
Ma
vaffan’culo amore! – Le rispose lui.
Anche
tu! Ci vediamo! Ora vado da Harl! Ciao! – Gridò
lei, per
poi ritornare dall’amica.
Ciao!
– Disse lui sorridendo sotto i baffi.
Nel
soggiorno…
Eccomi!
– Gridò Pamela.
Senti,
io non volevo disturbarti in questo momento
meraviglioso. Ma se vuoi io me ne posso anche andare! – Disse
Harley,
comprendendo l’amica.
No,
ma comunque è già andato! – Rispose lei
piano.
Come
è già andato? Ma di qua non è passato!
– Gridò Harley
sorpresa.
Si,
perché lo fatto uscire dalla finestra! – Disse
ancora più
piano.
Come?!?
Come hai fatto a farlo uscire dalla finestra! Lui è
meraviglioso! E tu lo fai saltare dalla finestra! A proposito, chi
è il
fortunato? – Domandò in fine.
Lui
è… Due Facce – Disse lei chiudendo gli
occhi.
Che?!?!?
No, non ci credo! Quel bocconcino si è interessato a
te! Anche se io amo il mio Puddin, ogni volta che lo vedevo mi
scioglievo, guardando
la parte umana, ovviamente – Disse agitata Harley.
Harley
stai calma! E poi non è molto bello… Certo
è carino, ma
è anche molto simpatico e gentile! – Ammise la
donna, confidandosi.
Wow!
Non avrei mai immaginato che tu avresti parlato così di
un uomo! Che bello Ivy, sono così emozionata che tu abbia
trovato quello
giusto! – Disse Harley ridendo.
Non
so se è veramente quello giusto. Poi il nostro rapporto
è
nato dal niente… Ma d’altronde se penso come
è nato il tuo rapporto con il
Joker, in confronto il mio rapporto con Due Facce è molto
sensato. Vuoi
mangiare qualcosa Harl? – Chiese in fine, per terminare il
discorso.
Si
grazie, ma vorrei qualcosa di leggero, tipo una bistecca
impanata e basta! – Disse Harley innocentemente.
Vedrò
cosa posso fare… - Si limitò a dire Ivy.
Nel
pomeriggio…
Ciao
Harl! – Urlò Pamela.
Ciao!
E dimmi come va con il tuo nuovo amore! – Disse Harl.
Si,
ma tu non venire, senza il mio consenso! – Disse ridendo
la donna.
Ok,
perdonami! – Disse lei saltando nell’auto di Mr J.
Dopo
dieci minuti…
Ivy
era felicissima, perché sapeva che prima o poi il suo uomo
sarebbe venuto a trovarla, e finalmente sarebbero stati un
po’ da soli… Anche
se avevano passato tutta la notte insieme.
Lei
non aveva mai provato quell’emozione, quindi si sentiva
strana e scema, perché non avrebbe mai pensato di star
lì a contare i minuti e
secondi che mancavano a quella sera, dove avrebbe vissuto una notte
d’amore.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
La
sera…
Dai
perché non arrivi, perché ci metti
così tanto!!!
Erano
queste le parole che assediavano la mente di Poison Ivy.
Erano sempre le stesse, era dalla cinque del pomeriggio che la sua
testa
ripeteva ciò, a tal punto di esplodere in un tremendo mal di
testa.
Ormai
erano le nove, e Poison Ivy stava perdendo le speranze,
quando sentì finalmente la suoneria del suo cellulare.
Drinn… - Sentì la donna sdraiata sul divano.
Ivy
si alzò velocemente, e si buttò sul tavolo della
cucina
per poi rispondere immediatamente, facendo quasi cadere il cellulare.
Pronto!
– Esclamò lei.
Ciao Ivy, scusa se non ti ho chiamato prima, ma ero un po’
occupato, per cui non ho avuto tempo… - Disse Due Facce.
Non fa niente, me ne ero dimenticata! – Mentì
Pamela, per non
mostrare il suo lato più nascosto, che lei riteneva
insensato e stupido.
Allora fa niente se non vengo? – Chiese l’uomo con
una
risatina.
Poison Ivy a quelle parole sentì il suo cuore bloccarsi e
provare una sensazione di vuoto dentro, ma alla fine rispose
– Non fa niente,
se sei stanco e non vuoi venire… Fai come vuoi –
No, ti mancherò, lo so già senza bisogno che tu
lo dica –
Rispose lui, sicuro di sé.
Non è vero, semmai è
l’incontrario… - Disse lei con lo stesso
tono.
Ok, va bene… Ci vediamo tra dieci minuti. Fatti trovare
vestita come la scorsa notte! – Esclamò il
criminale.
Forse si o forse no! Forse anche meglio! – Disse lei alzando
gli occhi al cielo.
Ti adoro! – Si confessò l’uomo, per poi
chiudere la chiamata.
Pamela,
appena chiuse anche lei la chiamata fece un sorrisino,
pensando “Che bello, non vedo l’ora che sia qui!
Comunque sono una scema! “.
Ma lei non importava in quel momento, perché doveva andare a
prepararsi per l’arrivo di Due Facce.
Dopo
cinque minuti era già pronta.
Indossava un mini doll verde scuro, con dei ricami di pizzo
nero come contorno.
Lei aspettò l’arrivo di Due Facce seduta
comodamente sul
divano.
Dopo pochi minuti sentì la porta bussare, e quindi si
alzò ad
aprirla.
Ciao
Ivy! Wow come sei bella così! – Esclamò
dilatando le
palpebre.
Cosa
c’è non hai mai visto una donna vestita
così? – Chiese
lei con un sorrisino stampato in faccia.
Si,
ma erano tutto relazioni superficiali! – Rispose
l’uomo,
entrando in casa.
Perché
la nostra ti pare una relazione sensata e logica? –
Chiese lei ancora sorridendo.
No,
ma molto più sensata di tutte le altre… - Rispose
Due
Facce.
E
precisamente quante? – Domandò lei alzando gli
occhi.
Cosa
c’è? Stiamo insieme da un giorno e sei
già gelosa? –
Domandò con un sorriso spavaldo.
Non
sono gelosa… Voglio solo sapere quante donna hanno avuto
la sfortuna di essere pedinate da te! – Esclamò
lei tirandogli una schiaffo
innocente.
Contando
dal liceo cinque o sei, ma dopo di te le ho
dimenticate tutte! – Disse lui appoggiando la testa su di lei.
Ivy
rispose – Ma levati! Non fare lo sdolcinato, che
così mi
innervosisci – Anche se avrebbe preferito rispondere
– Grazie! Che carino che
sei! –
Tanto
lo so che ti piace – Disse l’uomo, per poi baciarla.
Ivy,
di sua risosta ricambiò il bacio mandato
dall’uomo, e
andarono avanti così finché non giunsero in
camera da letto.
Fermo!
– Disse Pamela, appena sdraiata sul letto.
Perché
Ivy? – Domandò l’uomo.
Lo
so che sembra una cosa un po’ stupida, ma non voglio fare
l’amore con uno che puzza di sudore! – Disse lei
facendo un sorrisino finale.
Due
Facce, allora fece un piccolo sorrisino, e poi chiese –
Quant’è grande la tua doccia? –
E’
abbastanza grande, perché – Domandò
Pamela confusa.
Abbastanza
grande da contenere due persone? – Chiese lui sorridendo.
Penso
di si! Ma comunque non penso di volerlo fare! – Disse
lei indecisa.
Dai
Ivy, ma almeno ci hai già provato? –
Domandò dandole un
bacio sulla guancia finale.
No,
ed è per questo… Ho paura che non ti piaccia!
– Si
confessò infine la donna.
All’incontrario.
Tu sei bravissima… Ma sappi che non è la cosa
più importante, la cosa più importante
è il carattere, la simpatia e la
bellezza! E tu corrispondi perfettamente ad ognuna di essa –
Esclamò lui.
Grazie,
ma sei sicuro di volerci provare? E se poi non ti
piace? – Chiese lei poco convinta di se stessa.
Se
non mi piace me lo farò piacere… E poi,
è impossibile che
non mi piaccia.
Ok,
ci sto! – Esclamò Ivy, saltandogli addosso e
andando verso
il bagno.
Nella
doccia…
Alla
faccia che non mi sarebbe piaciuto! – Esclamò il
criminale, interrompendo il rituale.
Shhh… Stai attento che ora arriva lo shampoo! –
Disse
sensualmente Poison Ivy.
Non vedo l’ora! – Pronunciò, per poi
ricominciarla a baciare
appassionatamente.
XXXXXXXXXXXXXXXXX
Una volta usciti dalla doccia erano le undici passate.
Mi aiuti a mettermi la crema? – Chiese Poison Ivy, sapendo
già
la risposta.
Certo! Da dove incomincio? – Domandò Due Facce.
Dalla schiena! – Disse lei neutralmente.
Ok, sarà un po’ fredda! –
Avvertì lui.
Lo so, e comunque mi piace provare quella sensazione! – Disse
lei provando un brivido, mentre l’uomo le spalmava la crema.
Questa sensazione ti piace?!?! – Disse ridendo, mentre
continuava a spalmarle la crema.
Si, ma mi piace soprattutto perché poi mi abituo e diventa
calda e morbida! – Esclamò lei, dandogli un
pizzicotto sulla gamba.
Ah si! Più che mi hai fatto male nella doccia, mi tiri anche
un pizzicotto? Che cattiva che sei! – Esclamò lui
fingendosi arrabbiato.
Quando ti ho fatto male? – Domandò la Isley.
Prima
di uscire, mentre mi stavi dando l’ultimo bacio –
Rispose Due Facce.
Ma
ti avevo chiesto se ti avevo fatto male,
ma tu hai detto di no! – S i difesa
Pamela.
Perché
non volevo rovinare il momento! – Disse lui ridendo
– A
proposito mi servirebbe un bel massaggio al corpo!
- Aggiunse infine.
Ok,
ma te lo farò quando mi avrai finito di spalmare la crema!
– Disse la donna.
In
camera
da letto…
Un
po’ più su per favore! – Disse rilassato
Due Facce.
Se vado ancora un po’ più su ti strozzo! Ma se
proprio vuoi… -
Disse Poison Ivy, strozzandolo leggermente.
Ahia! Ma sei pazza! – Disse lui spostandola.
Ehi! – Esclamò lei, ritornando in sella a Due
Facce.
Ferma, puoi tornare su solo se mi dai un altro bacio! – Disse
lui,
girandosi verso di lei.
Non ho voglia! – Disse lei, fingendosi stanca.
Dai, non fare la bambina! – Disse lui, ripagandola della sua
stessa moneta.
Ok, ma sei un grande rompi! – Disse lei, toccando
sensualmente
le sua labbra.
Lo so, ma te l’ho già detto! Sono il tuo rompi!
– Disse lui, prolungando
di molto il bacio.
Ivy
voleva smettere, anche se il perché non lo sapeva, ma
voleva anche stare la così per sempre, in quel letto, in
quella doccia e in
quella casa. Ma sempre con lui, anche se non l’avrebbe mai
ammesso.
Ciao
a
tutte le persone che leggono questa fan fiction, non vi devo dire
niente, ma però
vi volevo salutare a tutti! Grazie!!
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Ora
narrerò della parte prima di “Criminali si
nasce”. Avevo già fatto la stessa
cosa, con la storia “Nove mesi di puro inferno”, ma
non so come è sparita!
Buona lettura!
Dopo
quattro mesi…
I
seguenti mesi passarono in tranquillità, pensate addirittura
che il Joker non sbattette Harley fuori di casa, e che i rapporti di
Due Facce
e di Ivy andavano a gonfie vele, anche se per un breve periodo si erano
rilasciati, ma poi si erano di nuovo messi insieme, ma senza dire
niente ad
Harley.
Nel
bagno…
Perché
non arrivi? Forse mi sono trasformata interamente in
una pianta? Forse sarebbe meglio, ma mi sta venendo in testa una brutta
idea… -
Erano questi i pensieri che tormentavano Poison Ivy da una settimana.
Poi prese “l’apparecchio”
(così lo definiva lei) che aveva
appena rubato, e che rivelava se una donna era incinta, e se lo era
anche da
quanto tempo.
Fece un grosso respiro, e poi si mise con calma a fare il test
che era indicato nelle istruzioni.
Finito il test, Poison Ivy era letteralmente terrorizzata dal
risultato che poteva essere, ma decise di chiudere gli occhi, contare
fino a
tre e poi aprire i suoi occhi.
Ok, Ce la puoi fare… 1…2…3…
Apri! – Si ripetette la
donna, prima di
aprire gli occhi.
Poi, aprì gli occhi e vide il risultato:
Positivo
+4
mesi
Alla vista del risultato si sentì svenire, lei non poteva
credere che lei e Due Facce potessero avere un bambino, era impossibile
essere
genitori e essere criminali allo stesso tempo.
Anche
se Joker e Harley erano intenzionati a tenere il
bambino, anche se sicuramente Gordon non glielo permetterà
– Pensava lei,
tristemente.
Poi
pensò anche che forse il suo nuovo marchingegno aveva
sbagliato, perché è un po’ strano che
almeno un po’ di pancia non si noti…
Anche se era aumentata 4 Kg.
Era
ormai sera, e decise di non chiamare nessuno, anche perché
Due Facce sta preparando un nuovo piano con altri criminali, e Harley
la
chiamerà la mattina.
La
mattina dopo…
Pronto…
-
Disse sbadigliando Harley.
Ciao, sono Pam
– Rispose l’amica.
Pam, lo sai
che io sono piuttosto pigra e quindi non mi sveglio alle otto di
mattina come
fai sempre tu – Disse seccata Harley.
Lo so, e mi
dispiace anche per te, ma è una cosa molto importante
– Disse a bassa voce
Pamela, per poi aggiungere – Aspetta, prima che te lo dica
vai in una stanza
dove sei sicura che non ci sia nessuno -.
La giovane e
stanca Harley fece un verso, ma poi andò nella stanza
più privata di un
edificio. Il bagno.
Ok, cosa mi
devi dire? – Chiese Harley Quinn.
Mi sa che sono
incinta anch’io – Disse con un tono bassissimo
Pamela Isley.
Cosa? Tu sei
incinta! – Disse gridando Harley.
Non gridare!!!
– Disse subito l’amica al telefono.
Ah, si è vero.
Scusa. E chi sarebbe il padre? - Disse
scioccata Harleen.
Bhè…Sai che io
ho avuto una storia con Due facce un po’ di tempo fa, e ora
ci frequentiamo
ancora, solo che mi sa che è da quattro o cinque mesi che
sono incinta, non so
come ho fatto a non accorgermene – Disse insicura Poison Ivy.
Perché non mi
hai detto che vi eravate rimessi insieme!?!?!? – Disse
fingendosi arrabbiata
Harley.
Ma Harl, mi
devi capire, io non ero sicura se la nostra avrebbe funzionato e non
volevo
dirti una cosa falsa. Cosicché nel caso in cui il mio
rapporto con Due facce
non dovesse funzionare tu non avresti rotto. Senza offesa –
Disse la Isley.
Non fa niente
Pam. Non ero neanche arrabbiata con te, solo che per farsi dire le cose
da te
bisogna fingere di essere arrabbiati. Senza offesa. Comunque sono
felicissima,
e non vedo l’ora che nasca il tuo bambino, magari i nostri
figli diventeranno
grandi amici, e quando noi saremo vecchi loro governeranno il Mondo, e
se non
il Mondo almeno Arkham – Disse entusiasta Harley.
Ok, sarebbe
bello. Io ti saluto, oggi darò la notizia anche a Due facce.
Secondo te come la
prenderà? – Chiese intimorita Pam.
Considerando
la reazione del mio Puddin, molto bene – Disse Harley per poi
attaccare.
Pamela
riappoggiò il telefono sul divano, e poi si
sdraiò un attimo.
Dopo
due
secondi le venne un’idea meravigliosa: Andare da Due Facce e
dargli la notizia
subito, ovviamente in privato
Accese
la sua
macchina, e subito partì a razzo, verso la periferia
più a nord di Gotham City.
Appena
giunta
entrò nella casa diroccata, e vide una cosa che non avrebbe
mai pensato
esistesse né in cielo né in terra: Catwoman
stava baciando Due Facce.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Pamela
si sentì il suo cuore pulsare in una maniera anormale,
era quasi intenzionata ad andare all’ospedale, visto il
dolore che provava.
Ma
poi si ricordò che tutte le volte Harley va a casa
perché il
Joker l’ha lasciata, dice sempre che ha un fortissimo dolore
nel petto, ma dice
anche di non preoccuparsi, perché non è dolore
fisico, ma sentimentale, e Ivy
lo stava provando in quel preciso momento.
Perché
ti fa male il cuore? Perché sei stata così scema
da
credere che lui ti volesse veramente? Era ovvio che nessuno stare con
la donna
piante, se non per la sua bellezza! Come hai fato a essere
così cretina? Come
hai fatto a rincitrullirti in quattro mesi? E ora come farai a fare la
mamma
criminale? – Poison Ivy pensava terrorizzata.
Poi si rimise a spiare i due che si stavano baciano, anche se
avrebbe preferito morire in quello stesso istante.
I
due continuavano a baciarsi rigorosamente, alle spalle della
criminale che era pietrificata.
D’un
tratto Ivy sentì qualcosa di freddo percorrigli la
guancia, era una strana sensazione per lei, perché aveva
visto raramente sul
suo viso qualcosa del genere: Era una lacrima di dolore.
La
Isley, non voleva più assistere a quello spettacolo
orribile, e in quei trenta secondi decise il suo prossimo futuro,
cioè non
vedere più Due Facce e di crescere sua figlia da sola.
Nello
stesso momento nella casa abbandonata…
Due
Facce, si staccò dalle labbra di Catwoman, e poi disse
–
Ora mi aiuterai a fare il mio colpo? –
Certo, io mantengo quasi sempre i giuramenti! Ma ti è
piaciuto
il mio bacio? – Chiese con un sorrisino la gattina spavalda.
Diciamo che ho provato di meglio… - Rispose l’uomo
guardandosi
in giro.
Catwoman lo afferrò, come se lo stesse abbracciano, e poi
sussurrò
– Grazie per averlo fatto ingelosire –
Prego, è sempre un piacere pe me far sentire male al
pipistrello volante – Rispose lui.
Ha proposito, salutami Poison Ivy! – Disse mollandolo.
Perché dovrei? Non la conosco molto bene! –
Mentì lui.
Davvero?!? Allora perché Harley mi ha detto che voi state
insieme! – Disse la gatta.
Maledetta! Ma come fa Ivy ad essere amica di una così?
–
Chiese lui a se stesso.
Anche il Joker si fa la domanda, come fa Harley ad essere
amica di una così? E io invece mi chiedo, come fanno ad
esistere due persone
così? – Disse la donna malvagia.
Sei sempre molto gentile ed educata… - Rispose Due Facce.
Dai ora devo andare, torna pure dalla tua bella! –
Esclamò lei.
Non farne parola con nessuno! – Gridò lui, vedendo
la gatta
andarsene.
Ok! – Urlò lei, per poi sparire.
Dieci
minuti dopo…
Toc… Toc… - Sentì Pamela, ma non si
alzò per aprire.
Poi sentì lo stesso rumore all’incirca dieci
volte, e man mano
che si sentivano aumentava anche il volume.
Ivy ci sei? Ivy? Ivy? – Gridò l’uomo
disperato.
Poi si mise a sfondare la porta con il braccio, ma senza
successo.
Allora decise di chiamare Poison Ivy al cellulare.
Ivy sentì il suo telefono squillare, ma appena vide che il
nome che era comparso era Due Facce, chiuse direttamente la chiamata.
Decise anche di scrivergli in un messaggio quello che gli
voleva riferire, cioè un bel “vaffan’culo”,
che l’uomo ricevette in un istante.
L’uomo ci rimase molto male, e le domandò “Perché?”
La Isley lesse il messaggio, e poi gli rispose “Prova
a pensare a tutto ciò che hai fatto
nell’ultima mezzora, e poi non tornare
più!”
Due Facce in un secondo capì che Ivy aveva visto la scena
tra
lui e Catwoman, ma non era rimasta lì abbastanza da capire
la verità.
No Ivy, ti stai sbagliando! Io non ho l’ho baciata
perché l’amavo,
ma solo perché doveva far ingelosire Batman, e lei in cambio
mi aiutava a fare
un colpo – Spiegò lui.
Non ti credo! – Gli scrisse la donna arrabbiata.
Allora Due Facce si innervosì tantissimo, non gli andava
giù
che stava per perdere Ivy solo perché Catwoman gli aveva
chiesto aiuto. E
allora gli venne una forza
disumana,
pari a quella che ti viene se stai per morire, e l’unica cosa
che ti può
salvare è la tua forza.
Riuscì addirittura a sfondare la porta di un corteccia molto
resistente, una delle più resistenti al mondo.
Una volto entrato vide Ivy, che ea alla ricerca di veleni in
giro per la sua
casa, ma purtroppo per
lei era inutile, lei era immune a qualsiasi tipo di veleno.
Ivy, metti giù quella roba! – Gridò Due
Facce.
Tanto non mi fanno niente… E poi chi sei tu per impedirmi di
farlo! – Esclamò la donna.
Sono Due Facce, l’uomo che ti ama, e che quindi ci tiene alla
tua vita! – Rispose lui.
No, tu per me sei solo un criminale come tanti, non sei
nessuno! Vattene via! - Urlò
lei
veramente incazzata nera.
No, dimmi prima negli occhi che non mi vuoi più! –
Esclamò l’uomo
afferrandola per un braccio.
Ivy voleva dirlo, ma non ce la poteva fare, le sapeva bene che
avrebbe preferito stare la con lui e perdonarlo, ma la sua mente le
diceva non
credergli, diversamente dal suo cuore.
Visto, Ivy perdonami di qualcosa che non ho fatto, ti prego,
ti stai rovinando la vita da sola! – Disse dolcemente
l’uomo.
Ivy guardò un attimo in basso, ma poi alzò il
capo e disse –
Ce l’hai le plastichine? – con un piccolo
sorrisino, che non riusciva a
trattenere.
Certo che ce l’ho, le indosso sempre quando vengo da te!
–
Disse lui, abbracciandola.
Allora mi devi dare un bacio di scuse – Disse lei
avvicinandosi.
Va bene, mi piace questo modo di perdonare – Si confesso Due
Facce.
Poi si baciarono, finché non si sedettero sul divano, dove
Pamela si bloccò, e gli confessò – Due
Facce, sono incinta! –
Chiedo
scusa a tutte le persone a cui piace tanto Catwoman, ma dovevo
aggiungere
qualche piccolo particolare… Perdonatemi
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Cosa?!?
Come fai ad essere incinta? - Chiese lui, mollando il suo abbraccio.
Non
penso che ti devo spiegare come ho potuto avere il bambino! - Rispose
lei.
Si,
ma quando? - Chiese l'uomo alzandosi.
All'incirca quattro mesi fa - Disse lei piano.
E come abbiamo fatto a non accorgergene! - Esclamò l'uomo.
Non lo so, e comunque sono aumentata di peso, anche se non sembra molto
- Disse lei.
Ah, ok! - Disse Due Facce, scuotendo la testa.
Poi Ivy guardò in basso, perchè era convinta che
a Due Facce non piaceva per niente l'idea di diventare, ma poi si
ricredette, perchè Due Facce la
abbracciò fortissino, quasi le faceva male.
Grazie! - Disse l'uomo.
Di cosa? - Domandò la Pamela, sapendo già la
risposta.
Di darmi un bambino, non dirlo a nessuno ma ho sempre voluto averne uno
- Sussurò l'uomo.
Non
c'era bisogno che lo dicevi, tanto lo so che dietro diella tua maschera
da criminale duro e spietato c'è un uomo dolce e gentile -
Disse lei, dandogli un bacio innocente.
Questo
è un complimento o un offesa? - Chiese Due Facce.
Non
lo so, tutte e due! - Rispose lei, prendendo Due Facce e facendolo
sedere sul divano, e sdraiarsi su di lui.
Cosa c'è? Ora
che me l'hai detto fai la povera donna debole? - Domandò lui
divertito.
No, solo che mi piace
questa idea, che poi ingrasserò e dovrò stare sul
divano ad aspettarti! E poi ovviamente tu mi dovrai preparare da
mangiare, coccolare, annaffiare le piante, fare più colpi...
- Annunciò Poison Ivy.
Ok, l'idea delle
gravidanza mi sta spaventando un pochino da come la descrivi... - Disse
Due Facce.
No, stavo
scherzando, non ho intenzione di stare tutto il giorno seduta, e poi
nessuno oltre a me può toccare le mie piante, ma i colpi
dopo i sei mesi li farai solo te! - Disse Ivy
Questa idea mi giova di
più! Ma sai che anche Catwoman è incinta - Disse
l'uomo.
Davvero? E chi
è il padre? - Domandò Pamela, aprendo gli occhi
più del normale.
Si chiama Batman! -
Sussurò lui.
Chi? Non è
possibile! Quando te l'ha detto? - Domandò la Isley.
Prima
di baciarmi, visto che sapeva che lui era lì mi aveva
chiesto se la potevo baciare per farlo ingelosire, e visto che io ho
sempre desiderato vedere Batman in queste situazioni ho accettato, ma
non per mio interesse nei confronti di Catwoman...Mi pare ovvio -
Rispose il crminale, abbastanza sicuro di sè.
Sai
che in un certo senso me lo aspettavo... Ho sempre notato che tra loro
due c'era un certo felling - Disse la donna.
Anch'io, anche se non avrei mai pensato che potesse rimanere incinta
Catwoman! - Disse lui.
Si, ma ci vedi me incinta.
Se io sono incinta può essere incinta chinque... - Disse
Poison Ivy.
Va
bhè... Infondo anche tu sei metà umana... Il vero
problema è che nessuno ti vuole... - Dissee ridendo Due
Facce.
Mi fai innervosire quando fai il bastardo!! Senti, stanotte dormi sul
divano, punto e basta - Esclamò la donna.
Dai Ivy, stavo solo scherzando. Stavi addirittura per dividere Batmen e
Robin... E' impossibile che un povero e fragilere uomo non ti voglia...
Lo dicevo solo per scherzare.
Allora
devi imparare che a me non mi piaccione questi scherza da persona
deficenti! E si impara sbagliando e andando in castigo, quindi tu sta
notte dormi sul divano - Disse lei, alzandosi in piedi e buttandolo per
terra.
Poi
la donna andò nella sua camera dove aveva
intenzione di star lì tutto il pomeriggio e la sera. Non
aveva neanche fame, nè sete, era ingrado di stare
più di cinque giorni senza bere e mangiare, e non vedeva il
perchè proprio quella volta doveva avere seta o fame.
Dai
Ivy, fai la brava, ritiro tutto quello che ho detto! Non ho voglia di
stare tutto tutta la notte da solo sul divano... Dai aprimi.... -
Continuava a lamentarsi l'uomo.
No,
finché non hai imaparto la lezione, non ti apro -
Urlò lei, sdraiandosi sul letto.
Tanto
uscirai, e farai tutto quello che una donna incinta fa al quarto o
quinto mese! - Le rispose Due Facce.
No,
so resistere per tanto tempo senzacibo e acqua, il doppio di te -
Squarciò Pamela Isley.
No,
la verità è che tu hai solo paura di essere
incinta. Hai paura che non tu non riesca più a fare rapine,
a correre velocemente, ad entrare nel costume, e a fare tutte le cose
che fai adesso... Ma io lo so che è una cosa normale, e
anche tu lo sai... Durerà ancora cinque mesi... Ora ti
sembrano tanti, ma passeranno in un attimo... Io ci sarò, e
ti aiuterò... - Disse in una maniera dolcissima il criminale.
Dopo
alcuni secondi la porta si aprì, e Poison Ivy
abbracciò Due Facce.
Scusa...
Hai ragione... - Si confessò Ivy. Uno delle cose che lei
odiava di Due Facce era che lui sapeva tutte le emozioni che lei
provava, ma la cosa bella era che lui la comprendeva e sapeva sempre le
parole giusta da utilizzare.
Non
è niente amore! - Disse lui.
Comunque
dormi lo stesso sul divano... - Disse Pamela allegramente.
Perchè?
Non mi hai perdonato? - Domandò. non mollando la donna.
Perchè
mi piace vederti così, mi piace farti arrabbiare... E
comunque io non sono mai stata arrabbiata con te, volevo solo che
dormivi sul divano - Annunciò, dandogli un bacio finale.
Va
bene, se tu sei così sadica nei miei confronti
dormirò su un freddo e brutto divano, tutto da solo, senza
calore umano, forse morirò di fraddo... Di a mio figlio che
gli ho sempre voluto bene, e che seno morto per salvarvi... - Disse
piagnucolando l'uomo.
Non
fare lo scemo, guarda che a me non mi incanti per niente, anzi mi
ispiri a fare cose veramente cattive.. - Disse la donna con un
sorrisino.
Ok,
allora è meglio che sto zitto - Disse Due Facce.
Bravo,
hai capito come devi fare! - Disse la Poison Ivy, per poi andare sul
divano, ovviamente seguita da Due Facce.
La
sera...
No,
non possiamo farlo, e poi tu devi dormire sul divano... - Disse la
donna, mentre stava per chiudere la porta della sua camera.
Dai,
solo tre bacini... E poi non voglio stare sul divano, e se ti succede
qualcosa... - Tentò di convincerla Due Facce.
No,
solo perchè sono incinta non vuol dire che pisso morire nel
sonno, Harley è arrivata al sesto mese senza problemi, e ora
sta per arrivare all'ottavo - Si difese la criminale.
Uff...
Vado - Si arrese l'altro.
Alle
tre di notte...
Due
Facce sentì degli strani rumori provenire dalla camena di
Ivy, e si alzò velocemente.
Ivy,
cosa c'è??? - Domandò disperato, vedendo la porta
che si muoveva all'impazzata.
Lui,
sentì soltantò dei versi, e incominciò
a preoccuparsi.
Allora
tentò di rompre la maniglia della porta, ma non riusciva
proprio.
Quindi
si fermò un secondo a ragionare su coem poteva aprire quella
cazzo di porta, e alla fine gli venne un'idea.
Corse
nel mini laboratorio di Ivy, e prese un boccetta dove c'era scritto "
altamente corrosivo".
La
gettò tutta sula porta, e la porta di conseguenza si corrose
rapidamente.
In
un momento sentì delle mani che gli toccavano il busto,
talmente forte da farlo cadere a terra, e poi quell'ombra si dirise
verso il bagno.
Dopo
avere ripreso i sensi andò a controllare chi era quella
strana figura.
Accese
la luce,e poi entrò in quel maledetto bagno.
Ivy,
ma che stai facendo? - Chiese Due Facce disperato.
Ivy
tentò di rispondergli - Sto vomitando - ma probabilmente Due
Facce non acveva capito le sue parole, ma con la vista ci
arrivò.
Ah
era solo questo? Scusa se ti ho rotto la porta... Pensavo che ti stesse
facendo ma le qualcuno - Si difese l'uomo.
Non
fa niente, l'importante è che sono riuscita ad arrivare al
bagno, e a non sporvare le mie piane del mio schifoso vomito!
Disse lei, tirando l'acqua del gabinetto, per poi
rinfrencarsi la bocca, dal rubinetto.
Prego,
ora tornamo a dormire... - Disse lui, prendendola e riportandola a
letto.
Non
fecero intempo ad entrare in camera che Ivy incominciò di
nuovo a fare versi e a dover correre in bagno.
Lei
vomitò ancora, e pio si rivolse a Due Facce - Vai pure, mi
sa che passerò la notte in bagno... -
No,
io sto qui con te... Tanto non riuscirei a dormire, sapendo che io sono
comodamente sdraiato a dormire sul divano, e tu a vomitare tutta la
notte in bagno - Disse l'uomo.
Grazie,
ma non penso che ce la farai a star qui dentro tutta la notte... -
Disse Pamela, per poi ritornare a vomitare.
Non
ti preoccupare, io sto qui in questo angolino, e se stai bene possiamo
anche parlare un pò di tutto, anche per distrarci un
pò da questo ambiente... - Disse Due Facce, con un tono che
riusciva a tranquillare persino uno schizzofrenico.
Va
bene, grazie mille - Disse la Isley, stranamente.
La
seguente notte fu passat così: dieci minuti di chiacchere e
una vomitata.
Ma
infondo i due si divertirono tantissimo, parlarono dei guai che
passavano al collage, del loro vecchio lavoro, di quanto era strano
essere un criminale, ma anche di quanto era bello essere in quella
situazione, cioè diventare genitori - criminali.
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Capitolo 11 *** Capitolo 12 ***
Dopo un mese...
Dai sbrigati, dammi questo cazzo di piatto!!! - Gridò Ivy.
Arrivo, un attimo!!!! Ma tu non riuscivi a stare senza mangiare per tre
gioni, perchè il tuo corpo produceva autonomamente le
sostanze nutritive? Addesso rieci a malapena a stare tre ora senza
cibo? - Chiese Due Facce, mentre porgeva alla donna un piatto pieno di
verdura e frutta.
Ahahah... Che spiritoso... Comunque la frutta e la verdura fa bene a me
e a mio figlio o figlia! E poi sono ingrassata pochissimo! -
Esclamò lei, mentre osservava il piatto.
Ingrassaa di quanto? 10 Kg... - Disse lui, ridendo.
Senti
mi vuoi lasciare in pace! Non puoi andare da qualche parte con i tuoi
amici! - Esclamò la donna.
Non ho amici... E poi mi piace di più stare con te! -
Confessò lui, facendo una faccetta innocente.
Non condivido! E ora chiedimi scusa!! - Esclamò lei, mentre
ingoiava una forchettata di insalata e pomodori.
Scusa di cosa? - Chiese lui, pur sapendo già la risposta.
Di avermi detto che sono ingrassata 10 Kg, mentre ne sono ingrassata
solo 7 in quasi sei mesi - Rispose Ivy.
Ah... Ma stavo scherzando amore, tu sei sempre bella! - Disse Due Facce
con tono dolce e avvicindandosi a lei.
Guarda che non mi incanti! Voglio le tue scuse! Comunque grazie -
Disse sicura Pamela.
Ok, scusa. Hai già finito di mangiare? - Domandò
infine Due Facce.
Si, perchè è un problema? E ne voglio ancora! -
Urlò lei, tirandogli un calcio.
Ahia!! Ma perchè l'hai fatto!! Ora te ne prendo dell'altra
verdure... - Disse lui alzandosi, con dolore alla gamba.
Il
pomeriggio...
Uffa!
Ma ci devi per forza andare con Catwoman? - Chiese Ivy, sbuffando.
Si...
Ciao! - Disse lui.
Ma
perchè? Che colpo devi fare? - Domandò la donna.
Non
te lo posso dire... Molto probabilmente tra meno di due ora
sarà sul telegiornale... - Si limitò a dire Due
Facce, per poi uscire dalla porta, che prima era rotta, ma grazie ai
poteri di Ivy è "ricresciuta".
Che
noia! Ora chiamo Harley a vedere come sta! - Si disse lei, mentre
l'uomo se ne era già andato.
Pronto
Harley, sono Ivy, come va? - Chiese lei.
Bene,
anche se i dolori ogni tanto si fanno sentire, e penso che il bambino
nascerà entro un mesetto... - Rispose Harley.
Io
invece sto ancora molto bene... Ma Catwoman ti ha parlato del colpo che
deve fare insieme a Due Facce? - Domandò infine la donna
gravida.
No,
non mi ha parlato di niente, molto probabilmente perchè
sapeva che te lo avrei detto... Ma perchè me lo chiedi? Sei
gelosa? - Disse con tono scherzoso.
Piantala!!!!!
E comunque lo voglio sapere, perchè almeno se succede
qualcosa so dov'è! - Gridò Pamela.
Ok,
è meglio non scherzare con te... Ma per me lo sta facendo o
per farti ingelosire o per portare a casa qualcosa... - Si
confessò lei.
Non
ce la faccio più a sentire tutte le cazzate che dici... Io
ti saluto, richiamami quando tuo figlio avreà vent'anni -
Disse ancora più infuriata.
Ok,
ciao Pam! A presto... - Rispose Harley, per poi chiudere.
Ecco
brava Pamela, ora sei di nuovo qua a fare niente, tantovale che parlo
un pò con le mie piantine, mentre guardo il telegiornale -
Pensò Poison Ivy.
Dopo
un'ora e mezza...
Ed
ecco l'ultima notizia del giorno... Due Facce e Catwoman sono stati
avvistati dalla polizia di Gotham, mentre stavano rubando un bellissimo
pezzo del museo, proveniente dal "Gotham's Museum", si stanno facendo
degli accertamenti, per scoprire il pezzo che è stato rubato
dai due criminali, che sono fuggiti, alle spalle della polizia. Ed
inoltre alcune paparazzi dicono di aver visto un presunto bacio tra i
due, ma speriamo che la loro storia in realtà non esista,
perchè, come abbiamo visto, il nostro Batman tiene
particolarmente a Catwoma, tanto che si presume che le ipossa essere
incinta - Annunciò la giornalista.
Ivy a quella notizia spense la televisione immediatamente, e
provò una sensazione orribile.
Poi
si asciugò gil occhi, per prevenire che le lacrime le
scendessero fitte.
Perchè lo ami? Perchè dice di amarti?
Perchè l'ha baciata? Perchè mio odia?
Perchè non vuole nostro figlio? Perchè
tutto questo? - Si chiedeva la criminale.
Poi sentì la porta aprirsi di scatto, e vede Due Fcce che
diceva - Sono tornato! -
Bene, e ora vattene! - Esclamò la donna.
Come vattene? Io che ti ho preso un regalo! - Domandò l'uomo.
Cosa? E che regalo mi hai fatto? - Chiese lei, facendo un piccolo
sorrisino.
Niente di chè, solo un piccolo ammuleto del "Gotham
Museum"... - Annunciò l'altro.
Davvero?!? Grazie!! Fammelo vedere!! - Gridò lei felice,
come una bambina il giorno di Natale.
Ok, eccolo qua! - Esclamò Due Facce, mentre tirava fuori il
regalo destinato alla donna.
Ne uscì una collana che era semplicemente meravigliosa. Era
di Argento con dei piccoli brillantini argentati, e dei rubini rosse
come il sangue, accompagnati da alcune pietre verdi.
Wow!! Questa collana è meravigliosa... -
Ma perchè hai baciato Catwoman? - Chiese poi.
A dir la verità è stata lei a baciarmi, e l'ha
fatto perchè sapeva della presenza di Batman... Te lo giuro,
è stata quella cretina a far tutto - Rispose l'uomo.
Ehi! Non è per niente vero!! - Si udì una voce,
strillare queste parole.
Non è vero che l'ho fatto per ingelosire Batma... Ma solo
per... - Disse Catwoman, prima che Poison Ivy la interrompesse.
Ok,
inventati quello che vuoi... Ma non dire a nessuno dove sono, con chi
sono, e in che stato mi trovo! Capito!?!?! - Esclamò Ivy.
Va bene, ma anche se volessi farlo, tutti sanno già con chi
sei e in che stato sei... Per merito della tua migliore amica... -
Disse lei, con il suo solito tono da perfettina.
Cosa?!? Perchè ho un'amica così scema!?! -
Esclamò lei stufita da tutto.
Ognuno ha gli amici che si merita - Disse con tono seducente la gatta.
Che ridere... Senti perchè non te ne vai da qualche altra
parte! E poi, Harley può essere intelligente, quando
vuole... - Disse arrabbiata Pamela.
Senti Pam, non penso che sia una cosa possibile che lei possa essere
intelligente, forse in un tempo passato, ma ora non proprio... - Disse
con un sorrisetto maligno la donna.
Ma vaffan'culo! E poi solo Harley mi può chiamare Pam! -
Esclamò Poison Ivy.
Va bene, ma un giorno ti pentirai di avermi trattato come fai adesso...
- Disse l'altra, andandorsene.
Ok, ci conto molto... - Disse Ivy, vedendo la gatta che se ne andava
via furtiva.
La sera...
Poison Ivy andò nel suo letto piano, accompagnata da Due
Facce.
Una volta nel letto Due Facce si addormentò immediatamente,
diversamente da Poison Ivy.
Cosa
intendeva che te ne pentirai? Forse farà qualcosa a tuo
figlio o figlia?... Dai, Poison Ivy non può aver paura di
una tizia vestita da gatto, non ha mai avuto paura nei suoi confronti,
e mai ce l'avrà... Ma se è vero che vuole fare
del male a chi vuoi veramente bene... Perchè sono rimasta
incinta? Perchè non potevo essere per due o tre anni una
fidanzata normale, e non una mamma dopo alcuni mesi! Perchè
la mia vita a preso questa svolta? - Erano questi i motivi per cui
Poison Ivy non riusciva a dormire.
Ora,
aveva finalmente capito perchè la donne incinta facevano
fatica a far tutto, perchè la notte loro non riescono a
dormire, sia per tutti i pensieri che hanno per la testa, e anche per
il vomito, ovviamente.
Pensato ciò, le venne di nuovo a vomitare, e corse in bagno.
Poison
Ivy, ormai ci aveva preso l'abitudine di vomitare interrottamente
durante la notte, ma non riusciva a stare tutta la notte a pensare
sulla sua vita, ma non voleva neanche svegliare Due Facce,
perchè secondo lei, mentre lui dormiva, diventava ancora
più bello. Ma, come sempre, non lo avrebbe mai detto a
nessuno.
E
sapeva anche che la sua notte sarebbe passata così,
cioè vomitando e riflettendo, mentre osservava da lontano il
pezzo da ìmuseo, regalatogli da Due Facce.
Scusate
se ci ho messo un pò a fare questo capitolo, ma in questo
periodo sono piuttosto presa... Ma penso anche voi, sopratutto per la
fine della scuola, perchè c'è chi deve
fare gli esami, che deve fare mille test, verifiche, compiti,....
Scusate, se ci ho messo un pò di giorni, ma con la fine
della scuola vi prometto che scriverò di più,
anche se uscirò molto spesso con i miei amici... Ciao!
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Capitolo 12 *** Capitolo 11 ***
Alle
cinque di mattina...
No,
ma davvero... Non ci posso crederer che uno come te al collage era
così cattivo! - Esclamò Poison Ivy ridendo.
Ma
questa non è cattiveria, era un semplice scherzetto... E poi
una volta ho prso tutti gli appunti di un mio compagno secchione e li
ho gettati nel cesso, mentre lui veniva trattenuto da altri due miei
amici, e alla fine prese il suo primo 4 - Disse ancora ridendo Due
Facce.
Pamela
poi, riprese a vomitare. Una volta finito il piccolo momento di
vomitata, Due Facce le fece una domanda - E te come andavi al collage?
Fin ora abbiamo parlato solo di me, parliamo anche un pò di
te -
Pamela
dopo un paio di secondi rispose - Io ero una delle prime della classe,
e spesso ero vittima degli scherzi dei miei compagni. Spesso passavo
intere giorrnate nel laboratorio della scuola, ovviamente con il
permesso dei prof -
Ah
mi dispiace - Disse lui.
Non
fa niente. Ti posso confessare una cosa? - Domandò lei,
serissima.
Certo,
a me puoi dire tutto! - Esclamò l'uomo, avvicinandosi.
Uno
dei motivi per cui io adoro tanto le piante è
perchè sanno ascoltare. Nel senso che quando andavo al
collage, mia madre era molto malata e non poteva ricevere visite,
mentre mio padre aveva già un amante... E quindi passavo
tutto il giorno in laboratorio e in un giardino, che io amavo tanto.
Purtroppo un giorno lo demolirono per costruier degli appartamentini, e
da lì nacque il mio odio verso la specie umana - Si
confessò la crminale.
Wow!
Ho semprre pensato che tu fossi una donna che non a mai avuto
problemi.... Ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso... - Disse serio
Due Facce.
Poison
Ivy ricominciò a vomitare e poi ripresero il discorso sylla
loro vita passata.
All'incirca
alle nove, Ivy smise finalmente di vomitare, e ricevette una
telefonata da parte di Harley.
Ciao
Pam, come stai? - Chiese allegra Harley.
Abbastanza
bene, considerando che ho vomitato tutta la notte... - Rispose Ivy.
Si
inizia a vomitare tanto al quarto o quinto mese, dipendo
dall'organismo. Anche se io ho iniziato a vomitare al terzo mese -
Avvertì Harley Quinn.
Ma
è stato divertente, ho parlato tutto la notte con Due Facce,
che mi ha raccontato tutte le cazzate che faceva - Disse lei,
neutramente.
Che
bello! Quanto vorrei che il mio Puddin mi trattasse così! -
Esclamò Harley.
Continua
a sperare...- Disse ridendo Poison Ivy..
Certo!!!
Non dirlo a nessuno, ma in questi ultimi mesi è stato
dolcissimo con me!!!! - Esclamò lei, emozionatissima.
E
cosa ti ha fatto... Ti ha fatto sedere vicino a lui... - Disse alzando
gli occhi.
Anche...
Ma la cosa più bella che ha fatto è stato
regalarmi un mazzo di rose rosse e addirittura quelle nere naturali,
che sono rarissime... No, perchè glelo det... - Harley non
fece in tempo a finire la frase, che Ivy le stava già
rispondendo.
Cosa
ti ha regalato le rose nere?!? Ma quello è un bastardo unico
al mondo. Scommetto che l'ha fatto apposta, per farmi arrabbiare...
Quanto lo odio... Come fai a stare con lui... - Esclamò
incazzata nera, la donna pianta (così veniva chiamata dal
Joker).
Quando
mai te l'ho detto... Comunque per me questa è una cosa molto
dolce e romantica... E poi lui è facilmente
sopportabile, basta non essere una maniaca delle piante o di altro...-
Disapprovò l'amica.
No,
basta essere una scema a cui piace essere maltrattata... - Disse Poison
Ivy.
Tra
le due ci furono alcuni secondi di silenzio, mapoi Harley
scoppiò a ridere.
Sai
che per un momento pensavo che ti eri offesa veramente... - Disse
sorridendo Ivy.
No,
io non mi offendo, tra noi due lo so che si scherza e basta. E poi, io
adoro le persone franche, che ti dicono tutto in faccia senza problemi.
Tipo te e il Joker - Disse tranquillamente la donna.
Lo
so Harl, è solo che qlcune volte mi viene il dubbio se sto
troppo esagerando con te, perchè a me personalmente
non piace trattare male le persone che mi vogliono bene - Si
confessò la Isley.
Non
ti preoccupare, io non mi offendo. Anche se alcune volte mi da
leggermente fastidio quando mi rispondi male, ma non mi danno fastidio
le parole che dici, ma il tono, che io odio rigorosamente. Ma tu sarai
sempre la mia migliore amica, anche perchè sei l'unica,
apparte Catwan, con la qualce vado abbastanza daccordo... - Dise Harley
Quinn.
Si,
con quella brutta cretina, vai daccordo... - Disse Ivy, mentre si
ricordava di quel bacio, che l'aveva fatta soffrire tanto.
Perchè
quando ho nominato Catwoman tu sei diventata triste? Lo so che voi due
non andate molto daccordo, ma questa volta mi sa che c'è
sotto qualcosa di recente... - Domandò lei.
Ivy rimase meravigliata che, l'intelligenza di Harley, era riuscita ad
indovinare le sue emozioni. Ma poi si ricordò che le iera
una psicologa, e che quindi per lei non doveva essere difficile fare
teorie. E decise di dirle la verità.
Sono
arrabbiata con lei, perchè l'avevo vista mentre baciava Due
Facce, ma poi capìì che si erano baciati solo per
far ingelosire Batman... A proposito, sapevi che Catwoman è
incinta? - Chiese Pamela.
No!!!
Ma chissà perchè non me l'ha detto... Che
cattiva. Davvero voleva far ingelosire Batman? Non sapevo che loro
stessero tuttora insieme? Pensavo che non si erano più
ripresi! Che bello, potremo portare a spasso i nostri bambini insieme!!
Non sarebbe meraviglioso? - Fece un sacco di domande la giovane e
allegra Harley.
Scordatelo,
io non andrò ma iinsieme a quella lì!!! Piuttosto
non partorisco.... - Esclamò prontamente Poison Ivy.
Ok,
sapevo che ti saresti alterata tantissimo.... Ahahah - Disse
soddisfatta Harley.
Dopo
un secondo di silenzio Harley parlò, e disse - Ciao Pam, il
mio Mr.J mi aspetta, devo andare, salutami Due Facce -
Ciao,
stammi bene. E manda a fanculo Joker da parte mia! - Esclamò
la donna.
Ovviamente
non lo farò, ciao! - Disse lei sorridendo interiormente, e
poi attaccando la chiamata.
Anche
Ivy attaccò.
Poi
si sedette sul divano, e pensò com'era fortunata.
Tutti
pensano che fare la vita da criminale è brutto e stressante,
ma in realtà è molto bello, basta solo essere
atletici, astuti e intelligenti.
Pensò
anche che la sua vita non era molto diversa da quella di una donna
"normale". La sola differenza era che lei aveva molte
proprietà in comune con le piante, e che era ossessionata da
esse. E invece le poteva avere figli, amare, provare tutti i
sentimenti degli esseri umani, e avere quasi l'organismo uguale a una
donna.
Ciao
a tutti!! Vi avverto che più vado avanti più mi
piace di meno, vorrei sapere il vostro parere sulla mia fan fiction,
per favore (lo so che sono stressante). Nei prossimi capitolo
parlerò specificamente delle emozioni che prova una donna
incinta, in questo caso Poison Ivy. Buona lettura, e al prossimo
capitolo!
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Un
mese dopo...
Due
Facce! Harley sta andando in ospedale! Sta per partorire,
e questa volta veramente! - Gridò Poison Ivy al suo
fidanzato.
Ok,
ma a me non mi cambia molto... - Disse lui, entrando nella camera di
Poison Ivy, che tra un pò sarebbe diventata anche la sua
camera.
A
me si invece! Non so se Harley se ne rende conto, ma mi sa che noi non
potremo tenere il nostro bambino - Avvisò Ivy, tristemente.
Due
Facce si sedette sul divano, e poi disse - Ehi, noi siamo criminali,
non seguiamo le regole, basta scappare con il bambino, e il gioco
è fatta - ovviamente, con il tono più dolce del
mondo.
E
sei sicuro che tutto andrà bene...- Disse lei, con un tono,
che lei non aveva mai udito dalla sua bocca.
Ma
certo! - Disse Due Facce, per poi abbracciarla.
Ma
lei, non sapendo il perchè si staccò
dall'abbraccio, forse perchè nel suo cuore si sentiva che
prima o poi, il commisario Gordon avrebbe trovato lei, Due Facce e suo
figlio.
Due
Facce comprese la tristezza di Poison Ivy, perchè anche lui
aveva la stessa idea, solo che non voleva farlo capire a Pamela.
Dopo
un ora...
Il
bambino, cioè la bambina è nata!!!! - Disse
allegra la criminale al suo fidanzato.
Ah,
mi dispiace per il Joker, mi avea detto che ci teneva ad avere un
maschio, ma fa niente, a volte è meglio avere le femmine...
- Disse lui, neutramente.
Guarda
che avere delle figlie è mille volte meglio... - Non fece in
tempo a finire la frase, perchè sentì provenire
un altro messaggio dal suo cellulare.
Si
alzò, e lesse il messaggio dove c'era scritto "Ci stanno
portando via, senza di lei".
Appena
lesse quella poche parole, Ivy buttò per terra il telefono e
abbracciò forte Due Facce.
Due
Facce presumeva cosa ci potesse essere scritto in quel messaggio, ma
controllò, per esserne sicuro e raccogliere il cellulare,
mentre era stritolato dalla donna.
Ivy,
ti prego, non ti preoccupare, prima o poi, troveremo la figlia di
Harley - Disse l'uomo, abracciandola, però dolcemente.
Non
la troveremo, e ci porteranno via anche nostra figlia! - Disse lei,
piangendo e mollando Due Facce.
Ivy,
per favore, tu non hai mai pianto, e non ti preoccupare, tu mi devi
credere, noi staremo con nostra figlia e ritroveremo anche la figlia
del Joker. Ora asciugati quelle lacrime, che non ti stanno bene sopra
la tua faccia meravigliosa - Tentò di darle speranze Due
Facce, con il tono più serio e calmo che potesse fare.
Va
bene, hai ragione. Ma ne sei sicuo? - Domandò lei,
asciugandosi la guancia, con le mani.
Sicurissimo,
ora devi solo pensare che è un momento brutto, e che tutto
si risolverà! - Disse lui, dandole un bacio sulla guanci,
che era ancora un pochino umida, dalle lacrime della donna.
Grazie...
- Disse lei, abbracciandolo, questa volta dolcemente.
Di
cosa?!? Di dire la verità?!? - Esclamò lui.
No,
di darmi sempre speranza - Rispose la Isley.
Io
ti sto dicendo la verità, non ti sto... - Non fece tempo a
concludere l'altro.
Shhh...
La cosa migliore che puoi fare è stare zitto e abbracciarmi
- Disse con tono calmo, Ivy.
Ok
-Disse Due Facce, facendole alcune carezze sulla schiena, per poi
continuare e stare zitto, come voleva la donna.
La
sera...
Era
quasi mezzanotte quando Ivy svegliò Due Facce e le chiese -
Come starà Harley? -
Non
penso molto bene, le hanno appena tolto la figlia - Rispose Due Facce,
assonato.
Ufff...
Ma perchè il mondo è così ingiusto con
noi? - Domandò lei.
Perchè
non capiscono che sono loro che ci hanno creato, e pensano che
è colpa nostra... - Rispose sempre più stanco.
Hai
ragione... - Disse lei, per poi alzarsi.
Dove
vai? - Chiese l'uomo, girando leggermente la testa.
A
mangiare qualcosa e a vomitarlo - Rispose la donna, stravolta.
Ok,
buona notte! - Disse lui, abituato alle emozioni e alle azioni notturne
della compagna.
Buona
notte - Disse lei.
Un
mese e mezzo dopo...
Corri,
dai! - Gridò Due Facce.
Ahia!
No! Ahia! Voglio partorire, ahia! Qui! - Urlò Poison Ivy
dolorante.
Non
puoi partorire qui, è pericoloso! - Disse lui.
Non
è vero, sempre meglio partorire qui che in ospedale, dove mi
porteranno via mio figlio - Rispose la donna.
No,
ora noi ce ne andiamo - Disse lui, per poi afferlarla e caricarla in
macchina.
All'ospedale...
Stia
calma, se no no possiamo far nascere suo figlio - Disse l'infermiera.
Io
non voglio che nasca qui! Voi chiamereta la polizia! -
Esclamò lei.
Guardi
che se lei si è messa in testa questa idea, solo
perchè hanno portato via la figlia di Harley Quinn, si
sbaglia, non siamo stati noi a chiamare la polizia, ma è
stata Catwoman, non sono sicura che era lei, ma da come me l'hanno
descritta ci assomiglia molto - Disse l'infermiera, prendendo una
carrozzina per Poison Ivy, che ormai faticava a stare in piedi.
Davvero!?!?!
Allora se io partorisco qui voi non dite niente a nessuno! -
Esclamò Ivy.
Si,
è una specie di segreto, perchè uno dei diritti
della privacy che qualsiasi persona ha, anche se un pò mi
dispiace avere una criminale come lei qui davanti e non poter far
niente - Si confesso l'ingermiera, facendola entrare in camera.
Non
le conviene! Ahia! Cazzo! Quando arriva sto dottore? Ahia! Ahiii!! Sto
bambino vuole uscire adesso, perchè non arriva il dottore!
Faccia qualcosa! Ahia!!! - Gridò Pamela, per poi vedere Due
Facce, che entrava in camera con il dottore.
Il
dottore afferrò la carrozzina e la portò in sala
operatoria, dove era vietato l'acceso a tutti, tranne ai dottori e
infermieri, e quindi di conseguenza, Due Facce dovette stare fuori ad
aspettare e a sentire le urla di dolore che provano dalla sala,
pensando quanto è fortunato in questo momento, in cui sta
per diventare padre.
Ciao
a tutti quanti! Sono sempre io, vi avviso che domani non penso di
aggiornare, perchè devo andare via dalle due fino a sera, e
quindi mi sa tanto che non accenderò il computer, ma
c'è un 10% che mi dice che ce la farò (poco, ma
poco probabile). Vi voglio salutare tutti, anche se siete in pochi che
leggete questa fic (mi sa solo ary_cocca88, la cui saluto vivamente e
le auguro buona fortuna per gli esami). Ciao ciao!!!
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Questo
è l'ultimo capitolo, ma non vi preoccupate,
perchè poi farò un altra fanfiction su Rose e
Gaia (se non sapete chi sono guardate loa fan fiction "Criminali di
nasce" e lo scoprirete). In parole povere sarà tipo come " Gotham hight".
Buona lettura. E visto che è
l'ultimo capitolo, mi fate una recensione regalo!!!! Please!! Mi
dareste moltissima felicità!!!
Quattro
ore dopo...
Due
Facce stava per morire di ansia.
Gli
sembrava di essere in una soap opera, dove lui era il marito che doveva
aspettare che la moglie partorisse.
Un
altra cosa che lo spingeva ad entrare erano le urla che cacciava Poison
Ivy, che stava dando alla luce suo figlio.
Le
parole che si sentivano più frequentemente erano - Cazzo,
quanto ci mette questo bambino? Ahia! Puttana! -
I
dottori, ormai non rispondevano più, perchè era
dall'inizio del parto che le ripetevano - Aspetti un attimo, non
è semplice come sembra, poi lei è anche un
tantino diversa dalle altre donne... -
Ma
lei continuava ad urlare ancora più forte.
Dopo
poco tempo, Due Facce vide uscire dalla sala il dottore e le infermire
che tenevano su una specia di letto con le ruote, con sopra Poison Ivy,
che stava andando in un'altra stanza.
Ma
dove la portate? - Chiese di fretta Due Facce.
Lei
non è al 100% donna, quindi sarà un pò
più complesso far nascere il bambino! - Rispose il dottore,
per poi chiudere la porta della sala.
Due
Facce sbuffò, e iniziò seriamente a preoccuparsi,
sulla salute di Poison Ivy e del bambino.
Altre
quattro ore dopo...
Due
Facce, era ormai da otto ore che aspettava, ed erano le undici di sera
passate. Anche se non sembrava, usava anche lui la stessa tecnica di
Ivy, cioè di andare a letto abbastanza presto e di
svegliarsi molto presto.
Quindi
decise di riposarsi per un minutino piccolino, che poi si
trasformò in mezzora.
Signor
Due Facce, si svegli... - Sentì poi, il criminale.
Si,
ci sono - Disse pronto lui.
Ci
dispiace dirle che... Poison Ivy... non è più con
noi... e neanche il bambino... - Avvisò il dottore, sudando.
Che
cosa!?!? Come?!? - Due Facce non ci voleva credere, ma a giudicare
dall'espressione degli infermieri e sopratutto da quella del dottore,
la notizia era vera.
Due
Facce voleva quasi uccidersi, non sentiva più la terra sotto
i piedi, non ce la voleva più fare a vivere, sapeva che non
sarebbe riuscito a buttare tutto alle spalle, come aveva fatto
precedentemente con Rachel, non ce l'avrebbe fatta.
Poi
sentì veramente mancarsi l'aria, e si buttò a
terra disperato, desideroso di morire all'istante, e di raggiungere
così, Ivy e il suo piccolo criminale.
Poi
sentì - Signor Due Facce, si svegli... -
No,
voglio morire non ce la posso fare... - Rispose lui.
Perchè
vuole morire, lo so che per un criminale avere un figlio è
una grande cosa, ma deve esserne felice - Disse con una bel sorriso il
dottore.
Cosa?
Ma mio figlio non era... - Poi si bloccò, e vide che era
seduto su una sedia, non sdraiato per teera, come nel suo... sogno.
Ecco che cos'era, era soltanto un orribile incubo.
Poi
si alzò dalla sedia e entrò in camera.
Dentro,
vide Poison Ivy, che era sudata come non mai, e che teneva tra le
braccia una un piccolo bambino.
Due
Facce non sapeva che cosa dire, e quindi fece la cosa migliore da fare,
cioè abbracciare la donna.
Sei
stata bravissima... - Le sussurò lui.
Grazie
- Disse Pamela, senza più energie.
Due
Facce, poi vide la faccia di suo figlio, ma prima che potessa prenderlo
in braccio, Poison Ivy gli disse - Comunque è una femmina...
-
E
allora... - Disse lui, per poi prenderla.
Meglio,
almeno andrà molto daccordo con la figlia di Harley e del
Joker - Disse Due Facce, mentre cullava la bambina che si era
già addormentata nelle braccia del padre.
Io
non voglio imporle la sua amicizia, e poi non è detto che la
ritroveremo... - Disse seriamente la criminale.
Ivy,
noi la... - Non fece tempo a finire la frase che si spalancò
la porta.
Fermi!
Voi non potete entrare! - Si sentì il medico, gridare.
Ma
stia zitto, noi stiamo proteggendo Gotham, la sua patria, la sua
città! -Disse uno dei polizziotti, sbattendo a terra il
povero dottore.
Ora
dacci la bambina! - Disse il commisario Gordon a Due Facce.
Scordatelo!
- Dissero insieme Poison Ivy e Due Facce.
Sapevo
che mi avreste risposto così! - Disse lui, per poi lanciare
del gas.
Poison
Ivy, aveva accanto a sè una mascherina, e decise di passarla
a Due Facce.
Due
Facce! - Esclamò lei, passandogli la mascherina.
Uno
dei poliziotti esclamò - E ora tu come fai, signorita? -
Svegliati! Sono Poison Ivy! Sono immune a qualsiasi tipo di veleno! -
Disse la donna.
Il
polizitto si fece indietro.
Due
Facce stava per scappare, ma prima che potesse girarsi, fu colpito dal
calcio di un ombra nera.
E
anche Poison Ivy fu catturata, però con molta pù
facilità, visto che era molto debole.
La
bambina fu presa dal commisario Gordon, che la passò a uno
dei suoi uomini migliori.
Quando
Due Facce e Poison Ivy salirono in macchina, videro Batman, e Due Facce
gli disse - Grazie lurido bastardo rovina famiglia, quando
nascerà tuo figlio o tua figlia, dimmi come ti sentiresti se
te lo porterebbero via dopo due minuti
Batman
disse - Non ringraziare me, ma Catwoman - Detto ciò le porte
si chiusero.
Batman,
sotto sotto, un pò dispiaceve di aver tolto a
Poiso Ivy e a Due Facce loro figlia, ma era il bene da fare,
per Gotham e per i suoi cittadini.
La
bambina era destinata a fare la stessa fina della figlia del Joker e di
Harley Quinn, cioè essere adottata, e sperare che non sia
ossesionata dalle piante o qulacos'altro.
Grazie a chi a
letto la mia fan fiction. Un bacio gigantesco a tutti!!!
Da Tizia scema!!
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