Quando

di Extremebrawler90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non era un periodo come gli altri ***
Capitolo 2: *** Qualcosa si muove ***
Capitolo 3: *** Problemi di cuore al posto di regali?!? ***
Capitolo 4: *** Mai perdere le speranze... ***
Capitolo 5: *** La luce e la speranza ***



Capitolo 1
*** Non era un periodo come gli altri ***


Pensieri d'amore in una sera natalizia...

Quando "Amore" fa rima con "Natale"

Capitolo 1:Non era un periodo come gli altri

Le luci che ti accecano con il loro splendore,la gente che gira per strada sorridente come se il mondo non fosse scosso da alcuna guerra,la neve che scende e si poggia delicatamente dappertutto…

Insomma,era Natale,l’unico periodo dell’anno in cui anche i paesi dove gli effetti della follia ragionevole umana chiamata avidità sono più evidenti cercano di distrarsi e di festeggiare!!!

La nostra storia,tra l’altro,non è ambientata in una città qualunque,ma,forse,in quella che,per certi versi,rima con la parola "Universale":New York,la unica e sola capitale del mondo…

Qui,così come in altre città magiche,ma mai come in questa,è possibile che possa accadere qualunque cosa,anche di rincontrare,dopo poco o molto tempo,vecchi amici o,addirittura,persone conosciute da tutti,idolatrate,amate…

A New York,in quel periodo,c’era qualcuno di nostra conoscenza:chi,chiederete voi?!?

Per saperlo,ci basta andare a New York,in quei giorni in cui è il posto più magico del mondo…

Ma non basta:dobbiamo andare in un posto preciso,e quel posto è la Quinta strada,dove,forse,i negozi addobbati e il tumulto assurdo di gente presente sono ancora più evidenti;quel 20 Dicembre 2006,tra l’altro,sembravano ancora più evidenti.

Ora,dobbiamo fare un ultimo sforzo e andare con la nostra immaginazione dentro il Disney Store,il più famoso negozio della casa che fa della magia la sua arma letale al mondo.

Quel giorno,ovviamente,le decorazioni erano un continuo sfavillio di rossi e di bianchi e di ori,a partire dalla decorazioni interne per poi passare agli articoli…

Andiamo al terzo piano e,qui,vedremo delle persone o,meglio,dei ragazzi a noi familiari,intenti in una conversazione molto allegra.

"Ma vi rendete conto?!?Io ancora non ci riesco:siamo a New York,ragazzi!!!Passare le vacanze qui,e ne sono sicura,sarà l’esperienza più straordinaria della nostra vita!!!Yahoo!!!"disse una ragazza alta,dall’aspetto aggraziato e affascinante.

Aveva i capelli e gli occhi castani e un viso dal colorito chiaro ma che rapiva per la dolcezza dei lineamenti:sembrava quasi che,quando sorrideva,il mondo si fermasse...

Di sicuro,si fermava quello di uno che le stava vicino,di un ragazzo anch’egli alto,con i capelli e gli occhi di un marrone molto più scuro di quello della ragazza:lo si poteva capire da come si incespicasse con la lingua mentre la vedeva sorridente…

"S-S-Sì,Kari!!!E’ sobrio un pogno!!!Ahem!!!Cioè…E’ proprio un sogno!!!"

Da dietro,si sentiva ridere una ragazza che,sicuramente,era amica degli altri due,un po’ più bassa di loro e col viso dai lineamenti un po’ meno aggraziati,anche se addolciti da un paio di occhiali e dalla cura con cui aveva sistemato i suoi lunghi capelli viola.

"Ah,ah,ah!!!Davis!!!Sei sempre il solito imbranato!!!"

"Come osi,Yolei!!!-ribattè il ragazzo,con una carica di rabbia improvvisa e quanto mai ingiustificata…-Non azzardarti!!!"

"Calmati!!!Era solo per ridere un po’!!!"

"Dai,lascialo stare,Yolei:non è certamente questo il momento per rovinarsi delle vacanze belle come queste."

Queste parole provennero da un ragazzo che sembrava un angelo,per quanto era bello:alto,capelli color castano chiarissimo,fisico slanciato e muscoloso senza esagerazioni,viso celestiale per armonia dei lineamenti…

"Tk ha ragione anche stavolta…Perché rovinarci un’esperienza simile solo per delle stupide battutine?!?"disse un altro ragazzo,più basso rispetto all’altro,ma coi capelli di un blu scuro e con gli occhi scuri e dai lineamenti del viso che lo rendevano un tipo un po’ tenebroso…

"No,la colpa è solo mia:purtroppo sono in un periodo nel quale mi arrabbio per un nonnulla.

Vi prego di scusarmi…"disse,con tono pentito,il ragazzo dai capelli marrone scuro…

"Oh,Davis,non ti devi preoccupare:sappiamo che non è il momento più bello della tua vita"rispose quello coi capelli blu "D’altronde,non è semplice uscire da una dipendenza così letale come quella delle canne…"

"Già!!!E pensare che tutto era cominciato per gioco,per sentirmi come gli altri…Ma,grazie a voi,ne sto uscendo fuori e,quando sarò libero da questo demone,mi sentirò più orgoglioso e con più dignità che mai!!!"

"Bravo Davis:questo è parlare!!!"disse la ragazza dai capelli viola.

Subito dopo,parlò quella dagli occhi castani:

"Sai,Davis,io rispetto quelli che decidono di non fumare e di non sballarsi nella loro vita ma,forse,rispetto di più quelli che riescono a sfuggire e a dimostrare di essere più forti del demone della dipendenza…"

Sfortunatamente,queste parole ebbero l’effetto di far arrossire il ragazzo chiamato Davis sino a farlo sembrare un peperone rosso…

"D-Davv-vvero?!?"disse in quegli istanti…

Vedendolo in quelle condizioni così buffe,gli altri ragazzi si misero a ridere,ma stavolta,anche lui rise,sapendo che era davvero buffo…

"Ah,se non ci foste mai stati nella mia vita,ragazzi,chissà dove sarei ora…"

"E io che devo dire,amico mio?!?-cominciò quello dagli occhi tenebrosi-Senza il vostro supporto,sarei rimasto con le tenebre nel cuore,forse sarei ancora conosciuto come Imperatore Digimon e,forse,ora sarei già stato decapitato a Digiworld…"

"Basta coi brutti ricordi,Ken:pensiamo a queste vacanze,gentilmente offerteci dall’"amica"(parola detta con una intonazione molto allusiva) di Matt!!!"

Subito,il ragazzo dalle fattezze quasi angeliche si arrossì:

" Chi,Mimi!?!Ma non è come credete voi!!!Altrimenti,mio fratello Matt me l’avrebbe detto…"

"Questo è quello che ti ha fatto credere"disse la ragazza cogli occhiali,cioè Yolei,con una risata un po’ nascosta…

"Eh,vabbè!!!Tanto,non ci sarebbe nulla di male…"rispose,ridendosela.

"Peccato per Cody:ci teneva così tanto a venire…"disse Kari

"Già,ma purtroppo l’influenza non gli ha lasciato scampo. Poverino!!!"rispose il "tenebroso",ovvero Ken.

"Poverino e influenzato un corno!!!"rispose,con una malizia particolare,Tk. "Alcuni miei amici mi hanno detto che ha appena conosciuto una bella ragazza…Semmai,è innamorato!!!"

"Ah,è vero!!!Anche a me è arrivata questa voce!!!Bah,speriamo che combini qualcosa di buono"rispose Yolei

"Ma poverino!!!" disse,ridendo anche lei, Kari.

Poi,dopo questa lunga chiacchierata,ricominciarono a guardare gli articoli del Disney Store,facendosi di nuovo rapire dalla magia di quel luogo,specialmente in quel periodo.

Per chi non l’avesse capito,quei ragazzi erano niente meno che i Digiprescelti,e,ormai,avevano 17 anni…

D’altronde,ne era passata di acqua sotto i ponti da quando avevano sconfitto MaloMyotismon,e di cose ne erano accadute:una di queste era,appunto,la dipendenza dalla cannabis di Davis,di cui sembrava non soffrire più il povero ragazzo…

E i loro Digimon,vi starete chiedendo?!?Stavano festeggiando come loro il Natale,che altro!!!Anche Digiworld,in quel periodo,era innevata e piena di gioia e di magia,ma non è questo il momento di andare con la nostra immaginazione nel luogo dove tutto aveva avuto inizio,in un innevato giorno di Agosto(sì,avete capito bene!!!).

Ora,dobbiamo rimanere a New York,alla Quinta Strada e,più in particolare,al Disney Store,dove i nostri amici stanno ancora cercando un regalo per i loro amici o genitori…o,forse,per qualcuno che stava loro vicino in quel momento.

Al secondo piano,infatti,vediamo Tk intento a guardare tra i pupazzi di Winnie The Pooh quale potesse essere il più gradito,come lui stesso pensava: "Quale le potrebbe piacere di più?!?Sono tutti belli,ma non riesco a trovarne uno che riesca ad aprire definitivamente le porte del suo cuore…"

E,dopo un sospiro nel quale sembrava quasi uscire un po’ della sua anima,pensò:

"Ah,quanto ti amo,dolce Kari!!!"

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Capitolo 2
*** Qualcosa si muove ***


Pensieri d'amore in una sera natalizia...

Grazie per i commenti!!!Ed ora,ecco a voi il secondo capitolo della mia storia.

Capitolo 2:Qualcosa si muove…

Quindi,è chiaro come non solo Davis fosse innamorato di Kari,ma che anche Tk fosse caduto in quell’inganno tanto dolce quanto bastardo(a volte) che è l’amore!

Ma io vi dico che,forse,il vero amore era quello di Tk. Ma come,direte voi;ma se uno non riesce a parlare neanche a quella là,mentre l’altro non mostra per niente di essere stato colpito da lei,non è più innamorato il primo del secondo?!?

Eppure,vi dico che era così:bastava vedere gli occhi di Tk mentre cercava qualcosa da regalarle nel Disney Store della Quinta Strada:c’era una passione vera,reale,che non aveva bisogno di manifestazioni clamorose come quelle del povero Davis per sentirsi innamorato…un fuoco che bruciava dentro senza infiammarsi troppo,costante,quasi eterno.

"Accidenti!!!" diceva,mentre noi ragioniamo sul suo amore vero, "Per lei ci deve essere qualcosa di unico:un pupazzo di Winnie,per quanto bello e tenero possa essere,non basterebbe!!!Ci vorrebbe qualcosa di più,di unico… Bah,tanto vale uscire da qui."

Così,cominciò ad avviarsi all’uscita,non prima però di aver visto i suoi amici,tra cui Kari,e averli avvisati che usciva un attimo per andare all’NBA Store.

Alla fine,uscì,e si ritrovò in mezzo al biancore della neve e alla immensità della gente che girava:quello spettacolo non smetteva di entusiasmarlo,ma,alla fine,riuscì a muoversi e si avviò…proprio verso l’NBA Store:infatti,non aveva detto una scusa ai suoi amici…

D’altronde,aveva in mente di rilassarsi un po’ immergendosi dove il suo sport preferito(il basket,appunto…)la faceva da padrone:ed ecco che,qualche istante dopo,si ritrovò circondato da palloni,magliette di vari colori,poster di giocatori e di schermi che trasmettevano NBA Tv 24 ore su 24.

Si sentiva quasi mancare per l’emozione:aveva sempre sognato entrare in quel magico(ma và?!?)negozio,nato grazie ad una palla a spicchi e ad un canestro. Aveva davanti agli occhi le magliette dei suoi idoli:c’era quella di Nowitzki,del Re Lebron,dell’imperatore Kobe,ma anche di giocatori meno conosciuti,come quella di Matt Bonner,ottavo,nono se non decimo nelle rotazioni di Popovich ai San Antonio Spurs,del Burns dei Warriors,e,inoltre,erano presenti quelle dei rookie,ovvero dei giocatori al primo anno di NBA:desiderava essere nei loro panni,di coloro che avevano realizzato il sogno loro e di milioni di ragazzi,e ogni volta che ci pensava sembrava quasi estraniarsi dal mondo…

Quindi,non c’è da stupirsi se vi dico che si fermò per trenta secondi quando notò la maglia di Bargnani,della prima scelta di quell’anno:"Ah,caro Andrea,forse un giorno ti sfiderò!" pensò con un po’ di immaginazione…

Adesso,però,lasciamo il nostro Tk ai suoi sogni di conquista e torniamo dagli altri digiprescelti:infatti,usciamo dall’NBA Store,torniamo nella calca della gente festante ed arriviamo sino all’ingresso del Disney Store,da cui vediamo uscire gli altri quattro ragazzi.

"Bene,ragazzi. Noi due torniamo da Mimi:una giornata per negozi,anche solo a guardare,stanca e non poco…Non sei d’accordo,Kari?!?"disse una Yolei davvero distrutta…

"Certo che sono d’accordo,Yolei…Ci vediamo dopo,va bene?"aggiunse Kari.

"Ah,va bene,a dopo ragazze!!!"rispose Ken

"Ok. A dopo!!!"

E,così,le due ragazze se ne andarono,lasciando gli altri due da soli.

"Senti,Davis…"

"Sì,Ken,dimmi."

"Ascolta,io…ecco…"disse il ragazzo dai capelli blu,cominciando leggermente ad arrossire

"Ho capito,ho capito:cerchi qualcosa da regalare a Yolei,no?!?"

La faccia di Ken assunse un’espressione d’imbarazzata sorpresa:aveva colto nel segno al primo colpo?!?Sembrava proprio di sì.

"Co…come fai a sapere che io…" Occhi sgranati,viso pallido:sì,l’imbarazzo aveva preso il sopravvento sulla ragione.

"Aah!!! Come si fanno a nascondere robe del genere al proprio migliore amico,dai!!!"

Le parole di Davis fecero un po’ ridere l’amico,che venne abbandonato dall’imbarazzo e che lo riportarono alla normalità…

"Sì,in effetti hai ragione!!!"

"Non preoccuparti per me:vai,caro mio,e rendimi orgoglioso!"

"Certo,grande playboy!!!"

"Non sai con chi stai parlando,caro mio!!!"

"Sì,invece,lo so troppo bene!Vabbè,io vado,a dopo!"

"Ciao ciao!!!"

Insomma,seppur dopo qualche sana risata,anche Ken se n’era andato:Davis rimase solo,ma tanto sapeva che,quando sarebbe ritornato da Mimi,avrebbe ritrovato tutti i suoi amici…anche lei.

Ma siamo davvero sicuri che fosse così tanto innamorato di Kari?!?

Vediamo un po’ cosa pensava mentre passeggiava sulla Quinta strada…

"Ah,che stupido che sono!!!Ancora non riesco a parlarle!!!Ma come è possibile,dai!!! E’ come se mi avesse stregato:e il bello è che…non sono più innamorato di lei come prima;anzi,ormai per me è solo una carissima amica…"

Visto che,a volte,le apparenze ingannano,e alla grande?

"Purtroppo,non ho ancora trovato nessuna che mi faccia battere il cuore come lei,e temo che non la troverò molto presto…"

"Accidenti!!!"disse ad alta voce,facendosi sentire da qualcuno della folla,che lo guardò stupito dalla rabbia che si sentiva in quelle parole. Ma Davis non fece caso a coloro che lo guardavano,e continuò ad andare per la sua strada.

Quello che successe poco dopo,forse,non sarebbe mai accaduto se il ragazzone si fosse arrabbiato con la gente,dicendo loro di lasciarlo stare.

Infatti,sulla stessa traettoria di Davis,passeggiava una ragazza piena di pacchi a tal punto quasi da non vedere quello che aveva davanti. Per sapere il suo aspetto e la sua età,basta superare quella barriera tutta decorata e la possiamo osservare,…in tutto il suo splendore giovanile.

Infatti,possiamo vederne il volto,che sembrava quello di un angelo nero:angelo,per via della bocca e del naso perfetti e degli occhi azzurri,nero per via del colorito un po’ troppo chiaro(ma che non rovinava il suo fascino)e dei capelli neri. Ovviamente,guardando il viso,si può capire che aveva la stessa età di Davis e compagnia…

In quel mentre,i pacchi le coprivano la vista come non mai,e Davis camminava con gli occhi rivolti verso la strada,ma che guardavano tutt’altro. Quindi,lo scontro fu inevitabile.

SBAM!!!Tutti i pacchi caddero per terra e,ovviamente,Davis,finito anche lui a terra per la botta,cominciò ad aiutare la ragazza…

"Oh,scusa,dovevo stare più attento:colpa mia!!!"disse lui.

"No,no!!!La colpa è mia,anche perché non mi sono resa conto che…"

Le parole si fermarono:le emozioni iniziarono a trasparire…

Bastò che i loro occhi si fossero incontrati per fare in modo che qualcosa di straordinario succedesse…

"Oh!"rispose un Davis imbarazzato,ma non come con Kari, "Bè,ecco:raccolti tutti i pacchi!"

"Ah,grazie."disse lei con un pochino di imbarazzo. "Ah,e…comunque…il mio nome è…"e qui farfugliò qualcosa di incomprensibile,un qualcosa tra Dvs e Dds.

"Come ti chiami?!?"

"D-D-DAVIS!!!"Alleluia:era riuscito a dirlo!!!Il tutto,ovviamente,fece ridere la ragazza…

"Ah,ah,ah!Sei un po’ buffo,sai?!?Ma mi piace!!!"

"D-Davv-vero?!?"rispose lui,ancora con molto imbarazzo in corpo…

"Sì,Davis…Ah,scusa se non mi sono ancora presentata:mi chiamo Angelica."

"P-piacere!!!"

Un telefono squillò:era quello di Angelica. Ci parlò qualche secondo,poi lo rimise nella tasca dei suoi pantaloni e: "Vorrei parlare ancora con te,ma purtroppo mio padre vuole che torni a casa…Bè,ci si vede in giro,va bene?!?"

"O…k!!!"

"Bene,allora…Ciao!!!"

E lei se ne andò. Il povero Davis la salutò con la mano,in una maniera tanto timida quanto impacciata.

E,in quei frangenti,non riuscì a non pensare che era successo qualcosa di straordinario…

"Angelica…che nome meraviglioso!!!"

Non credo ci siano più dubbi:Davis si è innamorato davvero!!!

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Capitolo 3
*** Problemi di cuore al posto di regali?!? ***


Pensieri d'amore in una sera natalizia...

Wow,tre commenti!!!Spero che continuiate a commentare,soprattutto ora che c’è da leggere un altro po’!!!Buona lettura!!!

Capitolo 3:Problemi di cuore al posto di regali?!?

Eh,sì!!!Davis,alla fine,forse,ha trovato colei che possa sostituire nel suo cuore Kari.

Peccato non averle chiesto il numero di cellulare,o almeno dove abitava,vero Davis?!?

"Cazzo!!!" Ahia,era davvero abbattuto… "Ma perché non le ho chiesto almeno il numero del cellulare!!!E,ora,chissà quando la rincontrerò una del genere…Uffa!!!Devo essere sempre io lo sfigato della situazione!?!ANCHE A NATALE?!?"

Qualcuno della folla si era fermato per guardarlo,e chi lo aveva visto poteva affermare che stava piangendo,che i suoi occhi erano colmi di lacrime:anche stavolta,però,lui se ne fregò di coloro che lo guardavano e andò avanti.

Non sapeva dove stesse andando,ma voleva solo dimenticare quel momento tanto bello ma,per lui,sprecato ed irripetibile.

E ora,anche per rispetto,lasciamolo solo con i suoi pensieri e andiamo da un altro tormentato dell’amore,da Ken,più precisamente.

Per farlo,ci spostiamo da dove è avvenuto l’incontro/scontro tra Davis e Angelica,ovvero all’angolo vicino alla Trump Tower,e ci dirigiamo verso Tiffany,dove il tenebroso dai capelli blu guarda le vetrine…vetrine magiche.

Lo osserviamo attentamente,e capiamo,dal suo sguardo,che stava solo guardando,senza pretese di comprare qualcosa:poi,però…

Notò una collana dal biancore meraviglioso,che reggeva un piccolo diamante al centro:Ken stava già immaginando come sarebbe stata bene al collo di quella che amava davvero…

Era elegante,sobria e bella senza scendere nel pacchiano:"E’ perfetta!" pensò,tanto che osò(cosa che non era riuscito a fare prima…) guardare il prezzo.

Ma,purtroppo,così come una macchina si schianta contro un muro,uccidendo chi la guida,così i sogni di Ken si spezzarono davanti ad un ostacolo simile;in effetti,2.880 Dollari non sono bazzecole,miei cari.

"E dove potrei mai trovare così tanti soldi?!?Bah. Pazienza…vorrà dire che le regalerò qualcosa di molto più intenso…Sperando che sia già pronta."

Chissà a cosa si stava riferendo Ken…Cosa potrebbe essere "intenso"?!? Non è ancora il momento di saperlo,a quanto pare:infatti,vediamo solo che lui si allontanò da quel negozio e che si diresse verso la zona dell’Apple Store,dove miriadi di persone si erano dirette anche solo per provare un piccolo miracolo dell’industria del divertimento chiamato I-Pod,ma lui non aveva la minima intenzione di entrare là dentro,anche perché ce l’aveva già.

Infatti,poco dopo svoltò e andò verso una strada interna,che cominciò a percorrere e che avrebbe continuato a percorrere ancora per un po’.

D’altronde,quella era la strada per andare a casa di Mimi,di una dei digiprescelti della prima generazione che,dopo aver finito le Scuole Medie,si trasferì con la famiglia nella capitale del mondo.

Sarete molto curiosi di sapere come stava in quel periodo la nostra amica,vero? Quindi,tanto vale che noi precediamo Ken e che,senza seguire il suo cammino,andiamo direttamente all’appartamento della famiglia della ragazza:si trovava al settimo piano di un palazzo e,con un ultimo sforzo,riusciamo anche ad entrarci.

L’arredamento mostrava una gran cura nei dettagli e dell’armonia:infatti,elementi moderni come il televisore LCD,la console di videogiochi che,data la sua piccolezza e un telecomando che sembrava essere il suo joystick,non poteva che essere il Nintendo Wii,e classici come il tavolo della cucina e alcuni mobili non solo della cucina,ma anche delle altre stanze si amalgamavano alla perfezione…

Si vedeva che la madre di Mimi lavorava come arredatrice d’interni,vero?!? Ah,e prima che lo chiediate:i genitori della digiprescelta erano in vacanza in Italia,da un loro amico del Liceo,e avevano lasciato alla figlia la custodia della casa. Per questo,osservando l’appartamento più attentamente,vediamo che all’interno sono presenti solo tre ragazze e,più precisamente,Kari,Yolei e la stessa Mimi,fche finalmente fa il suo ingresso nella storia…

Guardandola,quasi quasi ci si potrebbe chiedere se fosse passato davvero il tempo dall’ultima missione dei digiprescelti… Aveva sempre una faccia dai lineamenti dolci,quasi teneri,degli occhi che solo con la loro presenza ammaliavano e dei lunghi capelli marroncini:insomma,era sempre la bella Mimi che ricordavamo.

Di Yolei e di Kari abbiamo già parlato:semmai,diciamo solo che si erano tolte i giacconi che avevano indosso durante la passeggiata nella Quinta strada e che si vedevano quello che indossavano.

Entrambe avevano come pantaloni dei jeans dal colorito un po’ scuro,mentre si differenziavano per quello che avevano sopra:infatti,Yolei indossava solo un maglione rose,mentre Kari aveva deciso di ricoprirsi con una maglietta di cotone celestina che esaltava le sue forme perfette…

Avvicinandoci un po’,le possiamo sentire parlare.

"Allora,ragazze,come stanno andando le vostre vacanze a New York?!?"

"Benissimo,Mimi!!! Non avrei mai immaginato di potermi divertire così tanto,e di stupirmi ogni volta che uscivo da questo appartamento…Concordi con me,Yolei?"

"E come potrei dire il contrario,ragazze!!! E’…E’…un sogno che si realizza! Non vedo l’ora che arrivi la vigilia:lì sì che ci sarà davvero al magia. Purtroppo,sento che manca qualcosa…"

Le parole di Yolei erano ricoperte di un leggero rammarico,così come ora lo era anche la sua faccia.
"Quale rammarico! Non mi dire che c’entra…" Attimi di silenzio,poi… "Ken!!!"

La ragazza accennò un sì con la testa… "Ormai il nostro rapporto è sempre più vicino a quello di due fidanzati,ma sento che manca qualcosa per sentirmi ufficialmente sua…Sarò io,forse,esagerata,ma vorrei tanto qualcosa che rendesse il nostro amore una cosa…"

A volte,capita di non trovare le parole per esprimere le proprie emozioni,e ciò stava succedendo anche a Yolei. Ma tale incertezza durò solo pochi secondi,perché poi quelle stramaledette parole vennero trovate.

"…unica." Ecco le parole che rendevano davvero l’idea di cosa volesse lei:che,così come il loro rapporto,anche loro stessi diventassero una cosa unica,una sola anima in due corpi.

"Ah,ti capisco,cara mia… Io pensavo di esserci riuscita con Matt,ma…"

Le facce di Kari e di Yolei si dipinsero di una sorpresa quanto mai inaspettata.
"Come!!!Non stai più con Matt?!?"

"No,Kari:purtroppo,alla fine,ho capito che non era fatto per me."

"E che cosa è successo?!?"

"Semplice:ho capito che non potevo stare con lui…Troppo distanti,e non solo per quanto riguarda i chilometri,ma proprio per quanto riguarda i nostri modi di pensare…"

"Oh,ci dispiace davvero!!!"dissero le due ragazze,davvero rammaricate per quanto successo all’amica.

"Naaa!!!Non preoccupatevi!Ci siamo lasciati senza rancore,ovvero in maniera indolore. E tu,Kari?!?Non hai ancora trovato il ragazzo giusto per te?!?"

Oh,come sei stata diretta,Mimi!!!Addirittura,sei stata capace di sconvolgere l’angelo dai capelli castani:infatti,la faccia di Kari era passata dal rammarico all’imbarazzo,e quello che seppe dire fu solo un più che falso: "No,purtroppo!!!Non ho ancora trovato nessuno che…"

"Dai,che non ti crediamo!!!" A quanto pare,Yolei non ci era cascata. "Avanti,su,dicci chi ti fa battere il cuore,dai!!!"

"Davvero,ragazze,non sto pensando a nessuno,ora!!! Voglio solo godermi queste vacanze,tutto qui."

"Bah,sarà,ma io non ti credo…"risposero le due,con una neanche celata malizia.

In effetti,le due non avevano torto:infatti Kari pensava sempre allo stesso ragazzo,sempre a lui.

Addirittura,voleva confessargli tutto il suo amore in quei giorni,sfruttare l’occasione giusta ed irripetibile per rendere un sogno realtà.

Ma lei aveva troppa paura di dirgli quelle fatidiche parole: "Ti amo!",per lei,era un ostacolo troppo grande da superare.

E pensare che lo amava da tantissimo tempo…Curiosi di sapere chi fosse,non è vero?!? Bè,allora torniamo nella Quinta strada e,più precisamente,entriamo nell’NBA Store,dove lo troviamo intento a giocare ad "NBA Street 06" su una XBox 360 che si trovava là:sì,gente,era proprio Tk il ragazzo follemente amato da Kari.

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Capitolo 4
*** Mai perdere le speranze... ***


Pensieri d'amore in una sera natalizia...

Capitolo 4:Mai perdere le speranze…

Allora,l’amore di Tk era corrisposto!!!Però,così come lei non aveva mai avuto il coraggio di confessarsi,così lui non era ancora riuscito a farsi forza e a dirle ciò che provava,ed era per quello che cercava con tanta insistenza un regalo meraviglioso da farle:per dirglielo senza le tanto temute parole.

In quel momento,però,Tk era ancora nell’NBA Store,e,anzi,stava affogando le sue dolci preoccupazioni in quel videogioco.

Però,a quanto pare,ne aveva avuto abbastanza,dato che,finalmente,si stava alzando dalla seggiola posta per giocare e,addirittura,si avviò all’uscita e,alla fine,uscì.

Ormai era tardi,il sole era già calato,ma tanto,con tutte le luci che contornavano i negozi e la Quinta strada,non si poteva avere paura di niente!!!Infatti,l’orologio di Tk segnava le 19.45 del pomeriggio:e pensare che il giro di tutta la combriccola da quelle parti era cominciato alle 15.30!!!

"Accidenti:devo tornare all’appartamento,o cominceranno a preoccuparsi!!!"pensò subito,non appena vide l’orario.

"Ah,la giornata di oggi non è servita a niente:non so ancora cosa regalare a Kari!!!Devo donarle qualcosa di unico,che le faccia davvero capire che la amo. Donerei anche la mia vita,per lei!!!"

Così,si avviò verso l’appartamento di Mimi dove,nel frattempo,c’era non poco fermento.

D’altronde,basta andare un attimo da loro e…

"Ma Tk dove è andato a finire?!?":era la voce di Yolei.

A lei rispose Mimi:"Già:non si vede da un bel po’!!!Ken e Davis sono arrivati cinque minuti fa,mentre lui…ancora no." E,infatti,osservando meglio il salotto dell’appartamento,notiamo che i due ragazzi erano tornati e che,tra l’altro,erano già andati a giocare al Wii e a darsele di santa ragione giocando ad un titolo del Gamecube,di ben cinque anni prima,ma che aveva(e ha….)ancora una capacità di coinvolgere mostruosa:era "Super Smash Bros. Melee",il picchiaduro dove non i combattenti erano niente meno che le star del mondo Nintendo.

Il match che si stava svolgendo in quel momento era tra Marth(ovvero,Ken) e Dr.Mario(cioè,Davis) e,guardando un attimo lo schermo,si poteva intravedere che erano alla pari,entrambi con ancora 7 vite.

Forse erano un po’ troppo concentrati a giocare,dato che Mimi si avvicinò a loro e iniziò a chiamarli,ma…

"Ragazzi,sapete dove è andato a finire Tk?!?"

Nessuna risposta.

"Ragazzi,dov’ è Tk?!?"

Ancora niente…

"Ragazzi?!?"

Il silenzio più disarmante possibile,che costrinse la povera Mimi a gridare,sforzando all’inverosimile la sua ugola.

"RAGAAAAAAAAZZIII!!!" Ecco,questo sì che venne sentito dai due!!!

Urlò talmente tanto forte che,guardando lo schermo…si poteva benissimo vedere che Marth aveva abbandonato la sua spada e aveva nascosto la testa nel camice di Dr.Mario!!!Come dire:quando la realtà supera la fantasia…

"Mimi,non urlare così che spacchi i timpani a tutti…"disse uno stranito Ken.

"Siete stati voi a costringermi:non mi sentivate!"

"Basta litigare…e basta urlare,ti prego,che sennò i miei poveri e fragili timpani si spaccano!!!" rispose,invece,un Davis più arrabbiato che sconvolto.

"Allora…(si stava sbollendo la sua rabbia,finalmente),mi sapete dire dov’ è Tk?!?"

"Purtroppo no!"

"Ma come,Ken! E’ un nostro amico,e voi non lo chiamate neanche per chiedergli cosa stia facendo!"

"Guarda che lo faremmo,se potessimo…"

"Se poteste?!?E perché" Qui la faccia della ragazza era diventata a punto interrogativo.

"Perché,purtroppo,il suo cellulare non prende qui in America…"

"COOSA!?!"

"Ti avevamo chiesto di non gridare più,cavolo!!!" A quanto pare,i timpani di Davis erano davvero deboli come lui affermava… "E,comunque,è a causa del suo cellulare se non lo possiamo chiamare,quindi,forse,è arrivato il momento che qualcuno vada a prenderlo."

"Se volete,vado io" A parlare,era stata Kari.

"Kari,sei sicura?!?Guarda che un pezzo della strada che devi fare non è illuminato,quindi non vorrei che ti accadesse qualcosa…Sei sicura di quello che fai?!?" chiese,molto preoccupata,Mimi.

"Sì,tranquillizzatevi…So badare a me stessa,e lo sapete bene!"

"Uhm,va bene. Ma sta attenta,ok?!?"

"Ok!!!A dopo!"e,poco dopo,si avviò verso le scale…

Nell’appartamento,c’era un’atmosfera un po’ strana:infatti,tutti si stavano chiedendo perché Mimi avesse lasciato andare Kari,Yolei in primis.

"Ora che non c’è,ci puoi spiegare perché l’hai lasciata andare?!?E’ pericoloso,in quella zona,a quest’ora…"

La faccia di Mimi si colorì di malizia,con un sorrisino quasi satanico:allora,l’aveva fatto con una ragione.

"Rifletti bene,cara Yolei,chi deve recuperare?!?"

"Tk,e allora?!?"La faccia della ragazza dai capelli viola era ancora più dubbiosa di prima.

"Ancora non hai capito?!?Per me,è Tk il ragazzo di cui è innamorata Kari!!!"

"Come fai ad esserne sicura?!?" tuonò Davis,che ormai reagiva così solo per nascondere che non era più lei il suo desiderio.

"Ho questa sensazione,ma non da ora…da almeno 6 anni!!!Sì,da quando voi avete salvato il mondo da MaloMyotismon.

Da quel momento in poi,quei due mi sono sembrati sempre più legati,e mi è sembrato che il loro legame superasse quello della semplice amicizia."

"Insomma,hai dato a Kari un’occasione di confessarsi?!?"

"Se la metti così,Ken…sì."

"Furbacchiona!!!" disse una sorridente Yolei…

Alla fine,nessuno si preoccupava più dell’angelo dai capelli castani e,anzi,qualcuno rideva anche all’idea che,forse,qualche minuto più tardi,si sarebbero ritrovati con…due fidanzati in più.

Tra questi c’era anche Davis che,nel frattempo,si era messo il giaccone.

"Vado fuori anch’io,ragazzi!"disse.

"Ehi!Non vorrai mica interferire tra loro due,eh!?!?"

"No,Mimi,non arrabbiarti:è che voglio solo farmi una passeggiata,tutto qui…"

"Uhm,va bene…Però non andare da loro,o altrimenti…"Le parole di Mimi assunsero un tono così minaccioso che spaventarono lo stesso Davis,che se andò con un po’ di terrore dipinto sul viso.

Mai rovinare i disegni di una come Mimi!!!

A questo punto,tanto vale scendere giù e vedere cosa stava per succedere tra Kari e Tk.

La ragazza aveva già percorso un bel po’ di strada,anche se ora,purtroppo,doveva fare i conti con l’unica zona buia di tutto il percorso:quello era l’unico luogo dove le tenebre riuscissero a spuntarla sulla luce.

Il passo della ragazza si fece più lento,più guardingo:la paura che aveva era tale che quasi la poteva toccare con le sue mani. Avvicinandoci a lei,si poteva sentire che il suo respiro era dannatamente affannoso,non regolare…quasi spiritico.

Le braccia le tremavano,il viso era pallido,gli occhi sgranati:non avrebbe potuto resistere ancora a lungo.

Fortunatamente,stava per tornare la luce,dato che già si vedevano i raggi dei lampioni annientare l’oscurità in lontananza. Infatti,Kari cominciò a rilassarsi;non era stato semplice attraversare quella zona per una come lei che,sin dalle scorribande a Digiworld,aveva sempre avuto paura del buio,ma aveva deciso che,per stare un po’ sola col suo Tk,si poteva fare questo e altro.

"Non vedo l’ora di incontrarlo!!!" pensava lei in quei frangenti "Forse,stavolta,riuscirò a parlarg…IIIII!!!" Il pensiero si era trasmutato in grido dopo che una mano misteriosa aveva afferrato la povera Kari,prendendola per le spalle e portandola in una stradetta interna,dove le fioche luci presenti mostravano la presenza di tre uomini che,al solo guardarli,si poteva capire che erano dei pochi di buono.

Uno era alto,pieno di tatuaggi sulle braccia e caratterizzato dalla lunga chioma nera,l’altro basso,magro e col viso completamente rovinato(dalle canne,forse,o da chissà cos’altro),mentre il terzo era ancora più alto del primo,aveva delle enormi cicatrici sulle braccia,nonché dei grandi tatuaggi e dei capelli corti neri. Il terzo era anche quello che aveva preso Kari.

In ogni caso,negli occhi di tutti e tre,si leggeva una malvagità che voleva dire solo una cosa:volevano farle del male.

Purtroppo,quest’impressione venne confermata dalle parole del loro leader,lo stesso individuo che aveva rapito Kari.

(Nota:il linguaggio,ora,diventerà un po’ più colorito,dato che,sicuramente,questi non sono degli intellettuali candidati al premio Nobel…)

"Senti un po’,puttana!!! Sai,sono giorni che non ci divertiamo con una come te,quindi,senza farci aspettare,spogliati che ti faremo capire come ci si sente ad essere donna!!!"

"Così si parla,Karl!!!"

La faccia di Kari era la più terrorizzata possibile,tanto che,dal suo viso,stavano uscendo goccioline di un sudore anch’esso impaurito:addirittura,quasi non aveva la forza per parlare.

Però,riuscì a raccogliere quelle che si sentiva per cacciare un bel:

"MAAAAIII!!!Lasciatemi stare!!!"

"Ma senti questa bella puttanella come reagisce!!!Guarda che se non ci obbedisci,vedrai il tuo sangue scorrere su questo terriccio,e quando verranno a raccattarti,sarà già troppo tardi!!!"

Quel Karl,dopo aver parlato così,chiamò gli altri due,dando loro precisi ordini(ordini…):

"Bob,tu stai sopra,mentre io starò sotto"

"E io?!?" A parlare era stato il piccoletto del gruppo.

"Joe,senti…avrai l’onore di metterglielo in bocca,dai!!!"

Kari,ormai,non riusciva più a muoversi dal terrore e,mentre vedeva che Karl stava estraendo un coltellino,riuscì solo ad emettere un grido di disperazione,forse l’ultimo della sua giovinezza…

Tk,nel frattempo,era in procinto di immettersi proprio nella strada che conduceva a casa di Mimi,e non vedeva l’ora di stare con i suoi amici,con Kari.

Purtroppo,successe qualcosa che turbò la sua tranquillità.

Sentì un grido:all’inizio,non capì da dove potesse provenire,poi,però,all’improvviso,sentì il cuore stringersi,come se una mano lo stesse stritolando per farlo scoppiare…

"Oh,mio dio!!!Ma cosa…" Rimase in silenzio per qualche secondo,poi comprese che non poteva essere casuale e che c’era una sola persona che potesse causargli quell’effetto.

"KARII!"gridò e,senza esitare,cominciò a correre,per trovarla e capire cosa le stesse succedendo.

S’addentrò anche lui nel buio di quella zona e,quando vi entrò,rallentò il passo,per cercare di sentire dove fosse Kari.

Nel frattempo,in quella strada buia,Kari era già stata costretta a togliersi il giaccone e il maglioncino:ormai,si era arresa all’idea di venire violentata,ma una figura celata dall’oscurità le ridiede speranza.

Infatti,quello era Tk che stava cercando la ragazza e,nella sua ricerca,era proprio arrivato davanti a quella stradetta interna…

Anche se pensava di non riuscire più a parlare a causa della paura,Kari trovò delle forze inaspettate e,con molto coraggio,poco prima che Karl le sfracellasse il suo reggiseno,riuscì a gridare"TKKKKK!!!!"

E,stavolta,furono le orecchie del ragazzo a sentire più che altro:infatti,si catapultò in quel vicolo cieco e ebbe davanti una scena per lui terribile,ovvero quella di Kari seminuda e violentata da tre criminali.

"Lasciatela stare!!!"gridò con una rabbia disumana.

"Ehi,stai parlando con noi?!?" disse,con una certa arroganza Bob,quello dai capelli lunghi.

"Sì!!!Se non la lasciate stare…"

"Oh,se non la lasciamo stare che ci fai?!?La bua?!?Ah,ah,ah!!!"Karl,così come gli altri due,se la rideva nella grossa,ma non avrebbero riso a lungo.

Infatti,qualcosa si scatenò dentro Tk,un qualcosa di mistico,un qualcosa che anche lui percepiva nell’aria,tanto da sentirsi strano…

"Oh,mamma!!!Cosa diavolo mi sta succedendo?!?Mi sento…come preso da una forza soprannaturale!" pensò lui mentre si accasciava per terra…

Il tutto non fece che spaventare ancora di più la ragazza,che,stavolta rinforzata dalla disperazione,gridò il nome del suo amato: "TKKKKKKKK!!!"

"Ah,ma guardatelo:ha fatto tanto lo sbruffone,e ora si sente debole…Bè,che ne direste di pestarlo a sangue?!?"

"Mi sembra un’ottima idea,Joe."

"Quindi,lo ammazziamo,Karl!?!"

"Sì. AMMAZZIAMOLO!!!"

Quei tre si lanciarono come dei lupi pronti a sbranare la preda su un Tk che sembrava già esausto:appunto,sembrava…

Infatti,Karl sfoderò un pugno portentoso che stava per colpirlo in pieno sul volto,ma…

"Ehi,ma cosa cazzo succede?!?"

Il pugno era stato bloccato con una sola mano da Tk,che ora era circondato da uno stranissima luce,che,in effetti,sembrava…aura.

Addirittura,in seguito,riuscì,prendendolo con l’altro braccio,a scaraventarlo contro il muro,con una forza inaudita.

Gli altri due,seppur impauriti,provarono ad attaccarlo,ma fu tutto inutile:Bob venne respinto con un calcio che lo fece piegare dal dolore,mentre Joe subì prima una ginocchiata e poi un pugno,e volò anche lui sul fondo del vicolo.

La cosa incredibile di tutto questo erano gli occhi di Tk:non c’erano le pupille,sembrava posseduto da chissà cosa…

I tre,doloranti e terrorizzati,fuggirono.

Poco dopo,Tk si accasciò a terra per qualche altro istante,per poi rialzarsi e tornare…in sé.

Kari non credeva a quello che aveva appena visto:non credeva che Tk potesse avere delle risorse così nascoste,anche perché erano delle risorse disumane:a mio parere,sembrava quasi un…naaaa,non può essere,altrimenti parte di una grande storia dovrebbe essere riscritta,e di brutto,anche.

Ovviamente,la prima domanda che fece Kari dopo il salvataggio,fu: "Tk,ma cosa ti è successo?!?"

La risposta del ragazzo fu,forse,quella che ci si aspettava: "No,semmai dovrei essere io a chiederti cosa ti è successo!!!"

"Vabbè,lasciamo stare!!!"

Così,con una Kari che aveva di nuovo indosso il maglioncino e il giaccone,si avviarono verso l’appartamento di Mimi,uscendo,finalmente,da quel vicolo che stava per diventare maledetto per Kari.

"Sai,Tk…"iniziò lei "Senza di te non so cosa mi sarebbe successo…Grazie!!!"

"Senti,era logico che ti aiutassi…Siamo amici,noi,no?!?"

"E perché non qualcosina di più?!?" Attenzione,forse il momento tanto atteso era arrivato…

"Co-cosa vorresti dire?!?" Anche Tk sapeva,forse,quello che stava per accadere.

"Una cosa che avrei già dovuto dirti da tanto tempo:Tk,io…"

BANG!!!

"TKKKKK!!!"

Stavolta Tk si accasciò per il dolore:era stato appena colpito da una pallottola!!!
"Così impari,stronzo!!!" Era stato Karl che,in un impeto di rabbia,aveva deciso di fare fuori chi lo aveva umiliato davanti ai suoi alleati.

Kari non sapeva cosa fare:il terrore e l’angoscia erano massimi,in lei,e l’unica cosa che seppe dire,fu un grido d’aiuto disperato: "Aiuto!!!Soccorso!!!"

Mentre Tk stava cominciando la sua lotta tra la vita e la morte,andiamo un attimo da Davis,per capire il motivo della sua uscita…
"Dovessi anche girare per tutta la città,la rincontrerò!!!" Stava parlando di Angelica

"E nessuno mi dovrà disturbare,stavolta,quindi…" E,dicendo così,spense il cellulare.

Le luci erano ancora più sfavillanti di quanto non lo fossero di giorno,la gente girava felicemente per i negozi,ma quella pace natalizia venne rotta da un’ambulanza che andava a tutta velocità verso l’Ospedale.

"Oh mammina,speriamo che non sia nulla di grave" Queste furono le parole di un Davis che non poteva sapere che,là dentro,c’era Tk.

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Capitolo 5
*** La luce e la speranza ***


Pensieri d'amore in una sera natalizia...

Capitolo 5:La luce e la speranza

Stava accadendo una tragedia:Tk stava morendo,e non sembrava ci fosse più speranza in uno dei tanti ospedali di New York dove era stato ricoverato.

Almeno,l’ambulanza era riuscita a districarsi velocemente nel traffico e a non allungare quella che sembrava un’agonia con una fine già segnata.

Erano le 8.30 di sera:volando sopra i sorrisi della gente,purtroppo,dobbiamo entrare in un ospedale che poteva diventare maledetto,e,addentrandoci ancora di più,vediamo che,nella sala d’aspetto,erano già presenti Ken,Yolei e Mimi:come sappiamo,Davis non poteva saperne niente,dato che aveva spento il suo telefonino per cercare in santa pace Angelica…

Infatti,notiamo che Ken stava provando a chiamarlo,senza ottenere alcun risultato.

"Accidenti,non risponde!!!Cosa starà facendo?!?" Dal suo viso pallido per la paura di perdere una persona tanto cara scendeva qualche ovvia lacrima,ma,guardando gli altri,si può capire come fosse quello che avesse reagito meglio alla notizia dell’accaduto:i lineamenti di Mimi erano ora gonfi per la rabbia e la tristezza,mentre Yolei non riusciva a smettere di piangere(si poteva dire che sul suo viso i fiotti di lacrime scese avessero formato dei solchi…).

E Kari?!?Era l’unica a non piangere,ma non perché non sentisse sulla sua pelle la gravità della situazione,anzi…

Il fatto è che,a volte,la tristezza è tale che una persona non riesce più a piangere:anche quando si è tristi,le lacrime simboleggiano delle gocce di speranza,rappresentano una voglia di credere che le cose si sistemeranno,ma quando si è tanto tristi da non credere più in un cambiamento,allora le lacrime non hanno motivo di uscire.

Questo era lo stato di una Kari che,oltre ad essere pallida in volto,non faceva altro che ripetere: "E’ colpa mia!E’ colpa mia!". A dirla tutta,era agghiacciante con quel comportamento:sembrava una bambola del terrore vuota dentro.

E pensare che gli altri,seppur col cuore stretto da una morsa gelida,volevano rincuorarla.

"Kari,non è colpa tua!!!" le dicevano a turno Ken,Yolei e Mimi…

Ma la cosa più tragica era che lei non rispondeva neanche con un timido cenno a quelle parole,ma continuava soltanto a dire: "E’ colpa mia!!!E’colpa mia!!!"

Nella sala,ormai,era calato un silenzio tombale:non c’era neanche il pensiero di una parola ad attraversarla,mentre i ragazzi attendevano il responso dei medici.

Forse,le uniche cose a muoversi in quei frangenti erano le lacrime dei ragazzi,che scendevano inesorabili dal loro viso.

I minuti passavano interminabili,scanditi dalla vocina di Kari che,ancora,ripeteva "E’ colpa mia! E’ colpa mia!"…

All’improvviso,qualcosa si mosse,il silenzio della morte venne rotto:infatti,Yolei,senza preavviso,si alzò,procedendo lentamente verso una Kari che sembrava persino posseduta dalla frase che ripeteva da ben più di un quarto d’ora,fermandosi non appena arrivò a pochi centimetri da lei.

Kari alzò lo sguardo,mostrando i suoi occhi spenti e avvolti da un’aura oscura:non capiva cosa volesse dirle l’amica,fino a quando…

SBAM!!!Sentì un fortissimo dolore alla guancia,causato dallo schiaffo che le aveva rifilato la stessa Yolei!!!
"BAASTA!!!Smettila!!!Così,non fai che peggiorare la nostra e la tua situazione!!! Non è stata colpa tua:sarebbe potuto accadere a chiunque,purtroppo… Se.. Se…"Quasi non riusciva a dire le parole che stava per pronunciare "Se dovesse succedere l’irreparabile,sappi che non è stata colpa tua,va bene?!? Tu volevi solo dirgli quanto lo amavi,E BASTA!!!" Le lacrime,ora,scendevano più copiosamente che mai dal volto della ragazza dai capelli viola,per colpa della disperazione che trapelava anche dalle sue parole...

All’improvviso,come un tuono rompe il silenzio di una giornata nuvolosa ma senza pioggia,così l’atmosfera creatasi venne spaccata dall’arrivo del medico che aveva in cura Tk:il suo nome era Thomas Burke.

Era un uomo di statura media,di colore,dai capelli scuri e con un viso che aveva dei lineamenti un po’ squadrati,ma non troppo.

"Allora,dottore,ci dica come sta!!!"

"Voi siete gli amici di Takeru Takaishi,non è vero?!?"

"Sì."

I suoi occhi marroni si chinarono assieme alla testa:non era un buon segno…

"Purtroppo è in condizioni gravissime:è difficile che ce la faccia…"

Ancora i digiprescelti non reagivano,forse perché attendevano che Burke se ne andasse per sfogarsi contro un destino bastardo.

"Solo uno di voi può andare da lui,e temo che chi andrà dal signor Takaishi ora…sarà l’ultimo a vederlo che respira. Mi dispiace."

"Vado io!!!"

Tutti si guardarono,seppur a fatica a causa delle lacrime,negli occhi,dato che a parlare era stata Kari. Ma,alla fine…

"Sì,è giusto così. Vai!!!"disse una Mimi che era pronta alla disperazione.

E,così,Kari si incamminò,assieme al dottor Burke,nella camera dove era disteso quello che,a detta di molti,sarebbe diventato presto un cadavere.

Intanto,nella sala d’aspetto,il silenzio era stato rotto:tutti,nessuno escluso,avevano iniziato a sfogarsi.

"Perché!?! PERCHEE’!?!" gridava Yolei, "Non può essere vero,è solo un incubo!!!" bisbigliava Mimi, "Ma dove cazzo è Davis!!!" chiedeva inutilmente Ken,ignaro che fosse partito alla ricerca di una ragazza straordinaria…

E ora,anche noi commossi,ci spostiamo assieme a Kari e a Thomas nella camera dove Tk giaceva quasi morto su un lettino.

Li vediamo entrare:Kari non si stupì nel vederlo ridotto in quelle condizioni,perché se lo era immaginato.

"Se…volete…vi lascio soli."

La proposta di Burke cadde in un vuoto che voleva dire sì,e se ne andò.

Kari rimase in piedi davanti al corpo esanime del suo amore per almeno dieci minuti,immobile,ma non insensibile:il fatto era che non sapeva come liberare le sue emozioni in quei frangenti.

Poi,quando trovò la maniera,si accasciò e pose la sua testa sul petto di colui che amava,ancora ricoperto di sangue.

"Tk,non morire!!!"

Finalmente,anche lei iniziò a piangere,riuscì a sfogarsi:alla fine,forse,aveva cominciato a sperare.

Poteva anche essere una speranza disperata,ma almeno era una speranza…

"Ti prego!!!Non abbandonare la tua famiglia,non abbandonare i tuoi amici ma,soprattutto,NON ABBANDONARE ME!!! E lo sai perché?!? Perché ti amo!!! Sì,hai capito bene! Ti amo!!! E,semmai tu dovessi morire,ti porteresti via la mia anima con te,non sarei più viva…

TI AMO!!!NON LASCIARMI COSI’!!! TKKKK!!!!!!!"

E qui,accadde un qualcosa di miracoloso.

Osservando attentamente quelle lacrime,si poteva notare che una aveva,dentro di sé,una carica particolare,evidenziata da un simbolo che,all’improvviso,comparve,illuminandola:era il simbolo della Luce,quello che contraddistingueva Kari.

Qualche attimo interminabile dopo,la lacrima raggiunse il petto di Tk,e il miracolo si compì:un fascio di luce ricoprì il ragazzo,lasciando sconvolta Kari,che non poteva sapere quello che stava succedendo. Tre secondi dopo,ed ecco che il fascio di luce divenne ancora più accecante a causa dei simboli della Luce e della Speranza,che apparvero sul petto del digiprescelto della Speranza,appunto.

Altri tre secondi,e il fascio di luce sparì…e con sé il sangue.

Kari non ci credeva:era successo un miracolo. Non sapeva come,né il perché,ma qualcuno dall’alto ci aveva messo lo zampino.

Bisognò aspettare solo ancora dieci secondi,e poi il miracolo si potè definire compiuto.

"Ap-pena becco qu-quel bassstardo,gliela faccio pa-pagare…" Tk aveva parlato!!!

Le orecchie di Kari non credevano a ciò che aveva appena tagliato l’aria. In certi momenti,l’unica cosa che si può dire è il nome della persona che si ha a cuore,e Kari non fece eccezione.

"TK!!!"furono le sue uniche parole,prima di abbracciarlo

"Ehi,Kari:non stringermi! Così mi soffochi!!!"

Il tutto non era passato inosservato dalle infermiere che giravano là vicino per curare altri malati.

"Dottor Burke!!! E’ successo un miracolo:il signor Takaishi è ancora vivo!!!"

Thomas era lontano,ma quelle parole le sentì come poche altre:per una volta,era contento di aver avuto torto.

"Ne siete sicura,infermiera Young?!?"

"Sì:ora ho anche controllato nella sua stanza,ed è davvero successo qualcosa!!!"

"Miracolo di Natale!!!"

"Vada ad avvisare i suoi amici,presto!"

"Subito!!!" E si fiondò nella sala d’attesa dove,nel frattempo,si era presa una drastica decisione,dopo litri di lacrime…

"Bè,penso sia arrivato il momento. Yolei,li chiami tu i genitori di Tk?!?"

"Sì,li chiamo io."

Il numero era già stato composto,il cellulare aveva già cominciato a squillare,ma,all’improvviso.

SLAM!!! Il Dottor Burke sbattè la porta con una irruenza incredibile.

"E’..E’…" L’emozione era tale che non riusciva a parlare…

"Cosa c’è,dottore?!?" chiese un ansioso Ken.

"E’…E’…VIIIIVO!!!"

Nessuno ci credeva:all’inizio,da parte loro,non ci fu alcuna reazione,quasi come se la notizia non fosse per niente arrivata alle loro orecchie,ma poi…

"Dice davvero?!?"

"Sì,signorina Inoue!!! E’ un miracolo di Natale,questo!!!"

E,così,cominciarono i festeggiamenti…

Mimi iniziò a ballare per la stanza,mentre Yolei e Ken,inavvertitamente,si abbracciarono:non si erano accorti del loro abbraccio,tanto che,poco dopo,si separarono rimanendo rossi come non mai…

"Possiamo vederlo?!?"

"Ma certamente!!! Prego:vi faccio strada."

Il cammino verso il loro amico fu contraddistinto da grida di entusiasmo e,non appena entrarono in quella camera,la gioia raggiunse l’apoteosi…

"TK!!!Non farci più preoccupare così,che mi stavi per ammazzare!!!"

"Non stare ad ascoltare quella là,caro mio:sei grande!!!"

"A chi dici "quella là"!!!Ehi!!!"

"Ken! Mimi! Calmatevi! Abbiamo solo un amico da travolgere con la nostra felicità,dai…"

"Ragazzi!!!" Tuonò Tk,dopo tante parole… "Basta! Altrimenti,non mi riprendo più…"

"Kari!!!" Ah,qualcuno si era finalmente accorto della ragazza che aveva salvato Tk…

"Non ci crederete,ma…"

"Sì,lo sappiamo che è un miracolo:non c’è bisogno che tu lo dica…"

"No,ma non sapete che…"

"Basta parlare!!!"

"Ma Ken!"

"Ho detto basta parlare:bisogna festeggiare!!!"

E,così,un episodio che poteva sfociare in una tragedia sotto l’albero è diventata una festa condita da luci e da alberi.

Ma…Davis?!?

Bè,per capire cosa gli fosse successo,dobbiamo tornare indietro nel tempo ma,allo stesso tempo,spostarci.

Così,lasciamo l’Ospedale dove Tk è rinato e andiamo nella Quinta strada,dove Davis stava passeggiando alla ricerca di Angelica:l’Ambulanza che aveva portato Tk era passata da poco.

Lo vediamo mentre camminava alla ricerca di un suo segno…

"Dai,Angelica!!! Fatti vedere:non puoi essere scomparsa così,ti prego!!!"

A quanto pare,quello doveva essere un giorno fortunato per i digiprescelti,perché,qualche istante dopo,notò da lontano una ragazza che assomigliava molto ad Angelica per la corporatura e per i capelli:poi,quando si voltò,si accorse che era lei.

"Eccola!" disse,in preda alla gioia.

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