You're not alone.

di _Two of Spades_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perchè dici così? ***
Capitolo 2: *** Honey, don't cry. ***
Capitolo 3: *** I love you. ***



Capitolo 1
*** Perchè dici così? ***


L'inglese stava seduto su una sedia in attesa del fratellino “Alfred cresce così in fretta, non posso credere che faccia già la 3° elementare.”

Erano quasi le 13.20, tra pochi minuti sarebbe arrivato affamato con un bel sorriso sulle labbra e...

SBAM

L'inglese sobbalzò al sentire la porta sbattere, si voltò e vide Alfred imbronciato che buttava a terra il suo zaino.

“Alfred non buttare la roba per terra! E guai a te se sbatti di nuovo la porta!”

Il piccolo biascicò qualche parola di scusa tutto contrito, poi andò a lavarsi le mani mentre l'inglese apparecchiava.

Quando furono a tavola davanti a un piatto di Fish & Chips Arthur fu il primo a parlare “è successo qualcosa a scuola oggi?” Alfred alzò lo sguardo verso quello serio dell'inglese.

“Oggi la maestra ci ha dato i voti del tema...”

“Ah, solo questo?” l'inglese si calmò, non era mica la prima volta che l'americano faceva così, sbuffava in quel modo anche quando prendeva un “misero” 7, voleva sempre andare bene a scuola, per lui era un cruccio prndere meno di 8, l'inglese gli aveva detto più volte che a lui bastava anche solo la sufficienza, ma l'altro sembrava non ascoltarlo.

“Ho preso 2...”

“What?! Come hai fatto a prendere 2?!” Urlò stupefatto. Alfred guardò per terra indeciso se rispondere o no, Arthur invece continuava a guardarlo in attesa di una risposta.

“Come hai fatto a prendere 2? Ora me lo spieghi signorino!”

Lo osservò meglio e vide delle lacrime scendere dal suo viso.

“...Alfred?”

“Dovevamo fare il tema sul migliore amico...”

“Ok, ma come hai fatto a prendere 2 di un tema? Non avrai scritto niente!”

“Infatti...”

“Non hai scritto niente? Why?!” urlò ormai esasperato.

Dopo un po' di minuti si decise e gli rispose.

“Non ho scritto niente perchè io...

perchè io non ho un migliore amico, non ho nemmeno UN AMICO!”

Detto ciò si alzò spostando rumorosamente la sedia correndo verso la sua stanza, l'inglese giurò di averlo sentito singhiozzare mentre saliva le scale.

Arthur rimase seduto indeciso sul da farsi. Non poteva credere che Alfred non aveva amici, era un bravo ragazzo, non aveva mai dato problemi: come poteva dire di non avere amici?

 

 

Angolo dell'autrice:

Vi sto postando questa storia dai computer della scuola xD

Non so quando posterò il prossimo capitolo, spero che abbiate apprezzato questo primo capitolo.

Gradirei ricevere delle recensioni per sapere se sto andando bene.

Ringrazio tutti coloro che hanno letto.

Ciao ciao.

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Capitolo 2
*** Honey, don't cry. ***


Alfred continuava a piangere con il viso affondato sul cuscino di Superman. Si sentiva solo, il non avere amici lo faceva sentire a pezzi.
Sentì la porta aprirsi:

“Hey honey…”

“Lasciami solo….” L’inglese finse di non averlo sentito e con ciò si sedette sul letto e cominciò a parlare.

“Dai, non piangere.”

“Perché dovrei? Non è giusto! Sono solo, non ho amici!” rispose con voce soffocata dal cuscino.

“Sei sicuro? Secondo me gli amici ce li hai…” proseguì l’inglese.

“E invece no!”

“Come fai a dirlo?”

“Nessuno vuole sedersi vicino a me, nessuno vuole giocare con me. Io voglio giocare agli eroi e gli altri mi mandano via perché vogliono giocare a calcio, e mi prendono in giro perché prendo sempre bei voti e perché porto gli occhiali…" Detto ciò scoppiò a piangere con molta più foga. Arthur si sdraiò vicino a lui e lo strinse tra le braccia con fare protettivo.

“My little honey , don’t cry, you’re not alone.”
Alfred continuava a singhiozzare sul petto dell’inglese, rimasero così per un bel po’, finchè Alfred non si fu calmato abbastanza da poter dare ascolto al tutore.

“Lo so che è difficile, ma quando ti prendono in giro, tu non ascoltarli, se vedono che non importa niente di quel che dicono smetteranno.”

“Ma sono comunque solo."

“It’s not true, ricodati che qualunque cosa tu faccia io ci sarò sempre per te, because i love you.”

Alfred sollevò lo sguardo dal petto verso al viso dell’inglese dove vide una lacrima rigargli il viso.
“I love you too.” Rispose stringendolo a se come se avesse paura di vederlo scomparire davanti a lui.
Arthur si avvicinò al suo volto e gli diede un bacio sulla fronte, era triste anche lui, vedere il fratellino piangere per lui era una tortura, gli spezzava il cure sapere che non era felice.
Dopo qualche minuto fu Alfred a rompere quel silenzio.

“Arthur…”

“Yes?”

“Ho fame.”

Si guardarono e sorrisero entrambi, erano le 18.00 e con tutto quel trambusto avevano saltato il pranzo.

“Ormai il pranzo è andato, che ne dici di andare al Mac Donald?”

“Oh yes!” rispose l’americano con una nuova energia.

Si alzarono e andarono a mangiare, dopo cena, prima di andare a dormire, Arthur entrò nella stanza di Alfred il quale era già sotto le coperte. Gli diede la buona notte un bacio sulla fronte, ma quando tentò di uscire venne fermato:

“Arthur aspetta!”

“Yes? Hai bisogno di qualcosa?” l’americano abbassò un po’ lo sguardo ponderando su quello che stava per dire.

“Posso chiederti un favore?”

L’inglese gli rivolse un sorriso “Certo, tutto quello che vuoi.”


Note dell'autrice:
Ho corretto il primo capitolo ringrazio Alfiah per avermi indicato gli errori, e boh, grazie a tutti quelli che hanno letto fin qua e che recensiranno.
ps "I love you." è inteso come un "Ti voglio bene."
pps Non è ancora finita ovviamente xD
Ciao ciao.

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Capitolo 3
*** I love you. ***


Erano passati 3 giorni da quell'evento che tanto aveva turbato l'americano. Arthur esaudì il desiderio di Alfred, ancora non riusciva a capire come aveva fatto a convincere la maestra a fargli rifare il compito, voleva rimuovere quelle 2 ore passate a subire le avance di quella signora in sovrappeso e di mezz'età, infatti quando era arrivato il momento di congedarsi non potè fare a meno di tirare un sospiro di sollievo e pensare:

“Spero che Alfred almeno abbia apprezzato!”

Sono le 13.20 e l'inglese è seduto in attesa dell'americano, ma una cosa era cambiata, Arthur al posto di vedere tornare Alfred arrabbiato, ebbe il piacere di vederlo correre di gran fretta verso di lui con un foglio in mano ed un grosso sorriso stampato sulle labbra.

“Arthur! I did it! I did it! Look!” urlò l'americano facendo svolazzare il foglio davanti al viso dell'inglese.

“Alfred, asp... Fermo! Non riesco a leggere se me lo mostri così!” rispose l'altro con una risata mentre afferrava il foglio.

“What? 8 e mezzo?! Good job! Very well. Sono orgoglioso di te.”

“Perchè non lo leggi?”

Ora che gliel'aveva fatto ricordare l'inglese voleva sapere chi era diventato il soggetto del tema.

“Yes, leggiamolo insieme.” E con ciò Alfred si sedette in braccio ad Arthur e cominciarono a leggere:

 

Alfred F. Jones                                                                 Il mio migliore amico

Il mio migliore amico non è come quelli degli altri, ossia non è un mio compagno di scuola, lui abita a casa con me, è il mio fratellone Arthur.

Lui gioca sempre con me, a volte mi sembra che lui dia più giocoso di me, mi ricordo una volta che giocavamo ad Harry Potter, si era immedesimato così tanto nella parte che aveva cominciato a dire strane formule magiche e aveva fatto spuntare delle zampe al divano il quale era scappato via, l'abbiamo cercato per 5 giorni senza più trovarlo.

Mi insegna anche molte cose, mi ricordo la prima volta che abbiamo preso il thè assieme e che al posto del thè, nella tazzina, ci stavo versando la coca cola, la faccia che aveva fatto era fantastica!

Nonostante gli errori che faccio continua a volermi bene, e io sono stato così stupido da non accorgermi che il mio migliore amico era lui.

Io so che lui mi vuole bene e me ne vorrà sempre, anche io gliene voglio e anche se mi sgriderà continuerò a volergliene per tutta la vita.

 

Voto: 8 e mezzo.

 

L'inglese prese il fazzoletto che teneva sempre nel taschino e con esso si asciugò le lacrime di commozione che gli stavano rigando il viso.

“Arthur! Perchè piangi? Non ti è piaciuto?”

Arthur rivolse lo sguardo verso il piccolo e gli accennò un sorriso.

“Honey it's very beautiful!” Alfred ricambiò il sorriso e gli diede un bacio sulla guancia.

“I love you so much.”

 

 

Note dell'autrice:

E questo è il finale, vorrei ringraziare tutti quelli che hanno seguito questa mini serie e che hanno recensito,messo nelle preferite e nelle seguite, un ringraziamento in particolare per Alfiah per avermi elencato vari errori.

Spero che sia piaciuta e bhò, alla prossima.

Ciao ciao. :)

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