So I try to be perfect

di Some_problems
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** First Chapter ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mi ci voleva proprio questa vacanza alle Hawaii ormai era da tre mesi che avevo interviste, singing e concerti a tutto andare! Per non parlare di tutti gli esami che avevo dovuto dare in questi mesi, a volte avevo anche saltato qualche lezione, dato che avevo sempre qualche cosa da fare per lavoro.
Finalmente il mio manager mi aveva dato una settimana di vacanza, coincidente alle vacanze di Pasqua.
Ero sul mio Jet-super-figo-privato-con-tutte-le-comodità-a-mia-disposizione a guardare fuori dal finestrino quando ricevetti una chiamata, era Nathan, il mio manager.
- Ehi rossa, sei ancora sul Jet? – mi chiese, mi chiamava ‘rossa’ da quando avevo 15 anni, cioè da 3 anni!
- Ma che domande! Ma dove vuoi che sia sennò, comunque come mai mi hai chiamato? – gli chiesi, era una vacanza giusto? Quindi perché il mio manager mi chiamava durante esse?
- Ho una buona e una cattiva notizia … - disse lui serio, non è che mi avrebbe cancellato la vacanza e io me ne sarei dovuta ritornare a Londra, per qualche scocciante intervista?
- Uff … dai spara, prima quella buona, va! – gli dissi rassegnata, feci il broncio, anche se lui non mi poteva vedere.
- La buona notizia è che il tuo viaggio alle Hawaii non è cancellato – ma vorrei ben dire! Dopo essermi fatta il culo per 3 mesi senza sosta, è il minimo!
- Ok, e la cattiva? – avevo il fiato sospeso …
- Beh, ecco … in poche parole, cioè … - Crisi da Harry Styles, pensai sorridendo.
- Dai sputa il rospo! – gli dissi incitandolo.
- Beh, tu Roxana Parker, dovresti, insomma … - si interruppe e abbassando la voce, come per fare la vittima disse – fare un concertino alle Hawaii, ecco l’ho detto – fece un lungo sospiro, come se da quel momento fosse pronto alla mia reazione, poco civile.
- Ma cosa ti viene in mente! Ma sei completamente fuori di testa? Non era una vacanza?! – ero a dir poco fuori di me, lo sapevo che mi nascondeva qualcosa appena mi aveva comunicato la presunta ‘vacanza’, aveva dunque già programmato tutto, ipocrita!
- Senti Roxy, mi dispiace, ma se ti avessi detto che ti saresti dovuta esibire alle Hawaii, durante le vacanze, mi avresti staccato il collo, comunque sono già all’aeroporto, ti aspetto! – mi disse tranquillo.
- Ma che cazzo Nat, io volevo fare una bella vacanza e ora mi tocca esibirmi! Lo sai che sei veramente un’idiota? – dissi con tutta la mia finezza.
- Ma che finezza Roxy, proprio! Comunque non canterai da sola … - mi disse, no ma oh! Non bastava esibirmi, dovevo anche condividere il palco!
- E chi è sto o sta qua? – chiesi io quasi ironica, alzando gli occhi al cielo.
- Veramente sono questi – mi disse.
- Come scusa? – dissi io confusa.
- Hai presente i One Direction? –mi chiese, no guarda sono così fessa, che non conosco quei figoni! E poi le loro voci sono spettacolari!
- Nat, ma mi prendi per una sfigata? Ovvio che so chi sono, che domande! – no, ma mi credeva così stupida?
- Roxy, la tua simpatia non ha proprio limiti, sappilo – mi disse esasperato.
- Lo so, lo so Nat, ti voglio bene anche io! – gli dissi ridendo.
- Comunque vedi di farti trovare in ordine, appena atterrà il Jet, ci saranno i paparazzi e i fan! – mi disse.
- Va bene! Non sono mica pirla! – gli dissi io.
- Bene tutto sistemato, vai nella cabina armadio del Jet che ti ho già preparato la roba da indossare! Comunque non so ancora come faccio a sopportarti, sei … sei incredibile! Non so come fai ad avere più di 40 milioni di fan! – mi disse, ma anche tu sei proprio simpatico!
- Anche tu non scherzi Nat! Non è che tu sia perfetto – dissi un po’ seccata, poi ripresi – Ma da quando c’è una cabina armadio nel mio Jet Nathan? – chiesi io innocente.
- Da sempre genia del male! Mi hai fatto già troppi complimenti Roxana, trattieniti ti prego! – mi disse ironico.
- Ma io ti voglio bene! E poi è il minimo, per tutto quello che mi hai fatto passare in questi 3 mesi! – risposi pure io ironica.
- Già, scusami ancora – mi rispose demoralizzato – è che se vuoi la fama, te la devi anche guadagnare – mi disse infine serio.
- Lo so, infatti, ritieniti fortunato che non ti abbia ancora staccato la testa, per tutti gli impegni imprevisti che tu gentilmente mi hai fissato! – gli dissi scorbutica.
- Dai Roxy! Non fare così, lo sai che io voglio solo che tu abbia successo! - mi disse addolcendo il tono, infondo era vero! Senza Nat io non sarei mai diventata così famosa, non avrei mai fatto i sold-out a tutti i concerti e non avrei mai conosciuto delle persone speciali come i miei fan, erano e sono sempre tantissimi! Loro riuscivano sempre a tirarmi su di morale, anche quando magari prendevo un brutto voto! Twitter era il nostro posto segreto in un certo senso, lì io scrivevo e rispondevo ai miei fan.
- Ok, ok hai ragione, ora vado a prepararmi, ciao Nat! – dissi.
- Ciao Roxy ci vediamo tra un’ora – mi disse e io a quel punto chiusi la chiamata.
Misi il mio IPhone in tasca e mi diressi al cospetto di Mary, la mia stilista, era occupata con il suo IPad.
- Ehi Mary, sai dov’è una certa cabina armadio di cui non sapevo nulla? – le chiesi dolcemente.
- Quella certa cabina armadio si trova infondo al corridoio a destra hai presente quella porta di fronte al minibar? – mi disse.
- Ah! Mi ero sempre chiesta che cosa contenesse quella stanza! – dissi io con fare scioccato.
- Sei la solita! – mi rispose ridendo e io le sorrisi.
Imbucai il corridoio ed in seguito entrai in quella stanza. Quella non era una cabina armadio, quel posto era un centro commerciale! Tipo che c'era uno specchio tre volte più grande di me, e c’era praticamente di tutto in quella stanza! Mi guardai allo specchio, occhi verdi, capelli rossi lisci, fisico decente. Mi preparai con calma, finché non fu il momento di atterrare …

Buongiorno Ladies!
Rieccomi, dopo aver ascoltato tipo 178368282899292 volte 'One Way or Another' ho deciso di iniziare una nuova FF. Per ora non è il massmo, ma è solo il prologo, abbiate pazienza!
Sto scrivendo il 1° capitolo in caso, questo prologo riceva qualche recensioni...
Ho già fatto la scaletta della storia, e devo dire che è molto interessante come cosa.
Allora nel prologo i One Direction non si sono ancora visti, ma nel 1° capitolo spunteranno (come delle carote dall'orto, che in questo contesto è la storia) 
In questi giorni non sto bene, mi sono rimbambita del tutto!
Bene ho detto tutto, dato che sei arrivato/a fino a quì cosa ne diresti di scrivermi una recensione o un messaggio privato per dirmi cosa ne pensi di questo prologo? Sono curiosa!
See you later, maybe :)

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Capitolo 2
*** First Chapter ***


Bene il jet era atterrato non mi restava nient'altro che scendere, Nat mi aveva preparato una canotta con la bandiera dell'Inghilterra, dei jeans neri stretti, una borsa abbinata ai jeans e dei tacchi neri.
La scaletta si abbassa scendo, entro nell' aeroporto e vengo invasa dai fotografi e da una moltitudine di fans. Due guardie mi stanno accanto, quei brutti ceffi non mi lasciano nemmeno firmare gli autografi o fare foto! Io amo fare le foto, cerco di protestare, ma niente. Intravedo Nathan, che mi sorride e mi prende sottobraccio e mi mette dei Ray Ban agli occhi, manco fosse mia madre!
- Nathan puoi dire a questi gorilla che io vorrei fare degli autografi e delle foto con i miei fan? - gli chiedo all'orecchio.
- Ti sembra il caso? A momenti ti soffocano - mi risponde.
- Sì mi sembra il caso, non mi stanno soffocando mi vogliono bene e basta! - gli dico secca.
- E va bene, ragazzi fate un po' d'aria - prima rivolgendosi a me e poi a lui.
- Agli ordini - fa uno richiamando l'altro.
- Grazie Nat, ora sparisci pure tu me la so cavare da sola, non per niente ho fatto tutti quei corsi sull'autodifesa e karate, ti pare? - gli dico altezzosa.
- Che testa di... cocomero che sei! - mi fa una smorfia e se ne va.
Vengo invasa dai fan e sorrido, faccio foto, chiacchiero un po' e faccio qualche autografo, finché non sento delle urla di ragazze impazzite che accerchiano un gruppetto... di ragazzi.
I paparazzi dopo avermi fatto una marea di domande, corrono verso questi individui, bah.
Io continuo a sorridere e firmare autografi, vedo che quelle ragazze si stanno avvicinando, chi saranno quei ragazzi? Mi metto i Ray Ban sulla testa e assottiglio la vista, forse dovrei fare un controllo dall'oculista.
- Chi sono quelli? - chiedo mettendo una mano su una spalla di una ragazza.
- Roxy sono i One Direction - dice emozionata.
I miei fan mi chiamavano con il mio soprannome, perché io già dalla prima intervista avevo detto che i miei fan erano degli amici e quindi mi potevano chiamare così.
- Grazie tesoro - le sorrido e le do un bacio sulla guancia, lei mi sorride e si mette a piangere.
- No, non piangere ti prego! - le dico preoccupata - Che cos'hai? Ti senti male? - ero veramente preoccupata.
- No no è che sono felicissima - dice singhiozzando e io intenerita l'abbraccio, che tenera.
- Scusa? - alzo di botto gli occhi e incrocio dei bellissimi occhi verdi.
- Si? - dico ricomponendomi.
- Ciao, io sono Harry e loro sono... - non lo faccio finire e dico -Si si so chi siete, i One Direction no? - dico.
- Esatto, tanto piacere - mi porge la mano e mi sorride, ricambio la stretta e dico - Anche -.
- Mi piacerebbe chiacchierare ancora con voi, ma proprio non posso - mi invento una scusa, sono belli si questo è vero, ma non credo che tra noi correrà buon sangue, mi sembrano dei montati.
- Non ti preoccupare anche noi abbiamo da fare - fa quello moro con gli occhi azzurri, ma che simpatico!
Firmo ancora qualche autografo e poi esco dall'aeroporto salutando i fan per poi salire nella limousine.
Sospiro e voltandomi verso Nathan dico - Saranno anche belli e famosi, ma mi sembrano dei palloni gonfiati soprattutto quello moro con gli occhi azzurri - incrocio le braccia.
- Andiamo Roxy, dici sul serio? - mi fa.
- Sono serissima fratello, yo - poi mi alzo e mi affaccio sul sedile dell'autista e dico - Ciao Paul, come stai è da un po' che non ti vedo - mi informo.
- Benissimo Roxy, durante queste due settimane mia moglie si è sentita male e quindi sono dovuto restare in ospedale - fa triste.
- Mi dispiace adesso come sta Mary? - gli chiedo preoccupata.
- Molto meglio - mi rincuora.
- Mi potevi chiamare, sarei volata da voi - lo rimprovero.
- Non mi sembrava il caso, avevi molto da fare in questi mesi - e io - Come darti torto, hai ragione - dico sbuffando.
Mi rimetto al mio posto e dopo un po' accorgendomi che non siamo ancora partiti chiedo - Com'è che non partiamo? - rivolgendomi a Nat.
- Il fatto è che stiamo aspettando... - mi infuoco e dico provando a stare calma - Nat intendi i One Direction? Quando avevi intenzione di dirmelo - dico con i denti stretti.
- Sei rossa come i tuoi capelli lo sai? - dice ridacchiando.
- Anche tu prenderai questo colore quando metterò le mani sul tuo collo - e faccio un sorriso sadico.


Ladies and Gentlemen eccomi qua!
Scusate il ritardo.

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