Siamo solo io e te

di Destiny_hope69
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Antefatto ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Antefatto ***


                                                             La solita mattina.

La sveglia suonava e suonava, non smetteva e non dava neanche segno di volerlo fare , così con quella poca forza che avevo mi alzai dal mio amato letto e mi diressi in bagno.
Avevo un'aspetto orribile; i capelli castani erano arruffati, i miei occhi azzurri erano ancora chiusi per via del sonno e sulla mia faccia avevo ancora stampato il segno del cuscino.
Mi feci una doccia, indossai l'intimo e poi optai per un paio di legghins di pelle, un maglione color panna, i miei amati Hugs anch'essi color panna, ed un anello a forma di baffi con abbinato la collana uguale.
I capelli li lisciai con la piastra per poi lasciarli sciolti, mi truccai leggermente giusto per rimettere in evidenza i miei grandi occhi azzurri e poi scesi. uscii di casa salutando i miei genitori e prendendo la mia amata R6 blu elettrica per poi sfrecciare verso la scuola.
Ah! Mi presento, sono Megan, ho 17 anni e frequento l'ultimo anno di superiori che é appena iniziato; come ho detto prima ho gli occhi azzurri, capelli lunghi fino a metà schiena marroni, sono magra ma non troppo e per l'altezza sono nella norma.
I miei genitori al mio sedicesimo compleanno mi confessarono che fui stata adottata quando avevo tre anni perché i miei veri genitori morirono ma anche con quella rivelazione il mio rapporto con loro non cambió; anzi si rafforzò più che mai.
Ero grata a quelle due meravigliose persone perché mi accolsero in casa loro, mi trattarono e mi trattano come fossi sangue del loro sangue.
Andai filata a scuola e neanche il tempo di mettere il cavalletto alla mia fantastica moto che qualcuno mi si gettò alle spalle cogliendomi in un caloroso abbraccio, era Melody, la mia migliore amica nonché cugina.

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Capitolo 1
 

Melody è la figlia della sorella di mia madre adottiva, infatti siamo completamente opposte.
Avete presente il giorno e la notte? Ecco; lei è il giorno ed io la notte.
Lei è bassina, ha dei grandi occhi color nocciola, dei lunghi capelli biondo miele e ha un corpo minuto.
é sempre raggiante, solare, spensierata e dolce mentre io per la maggior parte delle volte appaio fredda e distaccata, ah e sono lunatica, direi anche molto visto che ho più sbattimenti di una donna in cinta e sono abbastanza acida.
Lei adora tutto ciò che è rosa, mentre io, adoro tutto ciò che non è rosa.
Lei ama le feste, io amo dormire.
Lei ama le scarpe, i vestiti e i trucchi, mentre io, amo i motori, tutto ciò che mi permette di andare veloce; molto veloce.
Dopo esser entrate in classe lei si sedette al primo banco della fila centrale mentre io all'ultimo banco della fila destra dove mi stava aspettando il mio migliore amico, Harry, che appena mi vide le sue braccia muscolose, ma non troppo, si aprirono per farmi accogliere in un caloroso abbraccio.
Harry:' Buongiorno principessa.' mi sorrise.
Megan:' Oh ma buon giorno mio principe.'  Dissi con fare teatrale per poi sciogliermi da quell'abbraccio ed incontrare i suoi bellissimi occhi verde smeraldo.
Harry:' Dormito bene?'  mi chiese sorridendo per il mio buon'umore
Megan:' Talmente bene che quasi quasi non mi svegliavo.'  dissi scompigliandogli i suoi ricci capelli color cioccolato
Harry:' Ehi i miei capelli! ' disse sistemandoseli <<' questa me la paghi'>>  mi guardò con fare minaccioso.
<<' hahhahahahahaha si ok riccio, contaci! '>> sapeva che quello sguardo con me non funzionava; invece che mettermi 'paura' mi faceva scoppiare dalle risate. <<' ci sono nuove voci nei corridoi? '>> anche se non ero un'amante del gossip ogni tanro non guastava tenersi informati, no?!
<<' no niente di che, ma ho visto parlare il nostro preside con quello della 'San Louis' '>> disse senza interesse mentre io cercavo di ricordare quale fosse la 'San Luois' ma proprio non ricordavo
<<' San Louis? '>> ripetei a voce alta e poco dopo lui mi diede la risposta 
<<' quella piena di ricconi perfettini '>> mi spiegò con la faccia disgustata ed io non riuscii a trattenermi dalle risate per quanto fosse buffo.
<<' ahhahahahahaha e che si dicevano? '>> stavo iniziando ad essere curiosa
<<' non credo di saperlo; sai, ero distratto '>> mi indicò Eleonor, Eleonor la troia!
<<' riccio non ti sarai fatto fregare da quei capelli biondo platino finti, gli occhi color cagarella nascosti sotto chili di trucco vero? '>> domandai tra lo scolvolto ed l'arrabbiato.
<<' no macche scema hahahahahha lo sai che per me esisti solo tu '>> disse scherzando <<' però ero distratto dal suo lato 'B' che oggi è particolarmente messo in mostra '>> disse scrollando le spalle.
<<' sei sempre il solito '>> dissi ridendo
<<' raggazzi il preside deve farvi un'annuncio importante '>> disse il professore entrando il aula

 

<<' siccome sapete che dobbiamo sistemare questo piano, visto che cade a pezzi, ho parlato con il preside della 'san louis' e ci ha offerto di mandarvi a seguire le lezioni da loro. Siete l'unica quinta di questa scuola, l'unica classe di questo terzo piano, negli altri piano non c'è posto e visto che siete venti persone vi dividerete nei due quindi della san Louis a partire da dopodomani. con questo vi saluto. arivederci!>>' il preside usci dalla classe lasciando tutti a bocca aperta. dovevamo andare alla San Luois. era stato dritto e chiaro, non ha voloto sentire obiezioni.
Merda!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

Quella mattina venni svegliata da un continuo bussare sulla mia finestra, aprii gli occhi e mi torivai Harry sul mio balcone
<<' che ci fai qui? '>> gli chiesi assonata dopo avergli aperto la finestra
<<' bella addormentata sono le 8, tra mezz'ora dobbiamo essere a quella scuola di stramontati '>> mi rimproverò
<<' io non vengo, ho sonno, lasciami dormire. '>> dissi rimettendomi sotto le coperte
<<' lasceresti il tuo migliore amico da solo? sapendo che potrebbe spaccare la faccia al primo montato che lo guardi? '>> disse buttandosi sopra di me
<<' ok ok vengo ma levati '>> supplicai
<<' brava bambina '>> disse ridendo
andai i bagno, mi lavai e indossai un paio di jeans attillati, una camicetta a quadri rossi e bianchi che lasciai sbottonata in quanto sotto avevo una canotta bianca, i miei amati tacchi a spillo rossi, lasciai i capelli lisci, un filo di elayner e un rossetto rosso, due anelli e puf ero pronta.
<<' piccola prendiamo la tuo moto senno facciamo tardi? '>> mi urlò da fuori al bagno
<<' si '>> dissi dopo esser uscita da esso e essermi infilata il giacchetto di pelle rosso.
<<' c'e la fai a guidare con i tacchi? '>> mi girai a quella domanda e vidi che era abocca aperta
<<' scemo chiudi la bocca e metti in moto il tuo cervellino, l'ho sempre guidata con i tacchi '>>
<<' sei bellissima, guai a chi ti guarda '>> sorrise e salimmo sulla moto; dopo 10 minuti arrivammo.
parcheggiai la moto, io e Harry avevamo gli occhi puntati addosso mentre camminavamo a braccetto in direzione della scuola; c'erano ragazze che sembravano bambole di porcellana e ragazzi che sembravano dii grechi.
Non sapendo in che direzione andare chiesi ad un ragazzo li vicino << scusa dov'è la quinta B ? '>>
<<' bambolina, al terzo piano, ultima aula '>> sorrise maliziono, spogliandomi con gli occhi cosi mi ivvicinai ancora, fino ad un palso dal suo naso <<' grazie ma non chiamarmi balmbolina '>> gli piantai un tacco sul piede facendolo piegare e poi guardai Harry che stava ridendo come un'idiota.
Salimmo le scale e cercammo l'aula che mi aveva detto quel decelebrato, era chiusa, merda!
*toc toc*
<<' avanti '>> ci disse una voce femminile e noi entrammo
<<' scusi il ritardo '>> disse Harry <<' ci eravamo persi e abbiamo dovuto chiedere informazioni '>> sogghignò Harry guardandomi.
iniziai a scutare tutte le persone che erano presenti in quell'aula quando la mia attenzione fù catturata da un ragazzo muscoloso ,ma non troppo, con i capelli biondo cenere e due occhi grigi; mi accorsi che mi stavano fissando da quando ero entrata in quella classe, erano freddi, distaccati, pieni di odio, tristezza e dolore, ma c'era anche una strana ombra di mistero, sembravano volermi leggere dentro ma, il mio sguardo altrettanto freddo non lo permetteva.
Avevo costruito quella barriera fatta di odio e dolore da anni ormai, dopo aver saputo che fui stata adottata cioè abbandonata dai miei genitori naturali e non avrei mai permesso a nessuno di buttarla giù o entrarci niente al mondo. solo pochi erano riusciti a farlo.
Continuavamo quella sorta di sfida fatta con gli sguardi fino al momento in cui la professoressa mi presentò alla classe
<<' io sono Megan Smith '>>dissi
<<' ed io Harry Gray '>> disse a sua volta Harry
 <<' si, vi stavamo aspettando; i raggazzi oggi vi faranno visitare l'intera scuola e da domani riprenderemo le lezioni '>> disse la professoressa.
 Ci avvicinammo a Melody che aveva già fatto conoscenza con una ragazza che sembrava una bambola di porcellana; i lunghi capelli neri completavano alla perfezione il suo viso angelico, il corpo era minuto e gli occhi neri trasmettevano calore. <<' io sono Meredit '>> ci sorrise e porse la mano, uno alla volta io e Harry la stringemmo.
<< io sono Daniel '>> disse avvicinandosi a noi un ragazzo molto alto e muscoloso, con i capelli neri e gli occhi azzurri mare; sembrava un modello .
<<' e lui è Alex '>> ci indicò un tizio con i capelli castani e gli occhi neri che sorrise appena venne presentato.
<<' piacere io sono Megan '>> sorrisi
<<' ed io Harry '>> sorrise anche lui.
passammo tutto il giorno a parlare e visitare la scuola, sembravano simpatici, ma ancora non sapevo chi era quel ragazzo con gli occhi grigi.
Alla fine del giro turistico uscimmo in cortile <<' megan '>> disse ridendo Harry <<' guarda lì '>> non riusciva a smettere di ridere così mi voltai e notai il ragazzo di oggi.
Gli altri vedendomi fissare quel ragazzo lo chiamarono <<' Federico '>> urlò Daniel e quello corse da noi, vedendomi mi si avvicinò con fare minaccioso <<' tu! '>> mi puntò il dito contro, stava per continuare a parlare ma una voce da me ancora sconosciuta parlò <<' già vi conoscete voi due? '>> era il ragazzo dagli occhi grigi.
<<' caro Christian '>> disse Federico <<' questa bambolina '>> non lo feci finire che sbottai <<' Ancora co sta ' bambolina'? questa volta il mio tacco potrebbe mirare da un'altra parte '>> lo guardai fulminandolo.
<<' aspetta aspetta, gli hai dato una taccata? '>> disse Daniel scoppiando a ridere
<<' si '>> dissi fiera e ridendo.
<<' la ragazza me gusta '>> disse sempre Daniel ridendo
<<' comunque io sono Megan '>> dissi a Christian, il ragazzo dagli occhi grigi
<<' Christian '>> disse freddo come il ghiaccio
<<' io ora andrei '>> era piuttosto tardi
<<' vuoi un passaggio? '>> domandò
<<' nah ho la mia amata Laila '>>
<<' e chi è' >> disse lui
<<' la mia moto ' >>dissi ridendo
<<' tu? moto? ahhahhahahahhah dici donna, dici danno! '>>
<<' è piuttosto brava '>> si intromise Harry
<<' non ci credo '>> disse con naturalezza Daniel
<<' torno subito, vengo a prenderti tra due minuti '>> sussurrai a Harry e gli lasciai un bacio sulla guancia.
Presi l mia moto, mi fermai davanti a loro , alzai la visiera del casco <<' adiamo Harry? ah Daniel ti dispiace accompagnare Melody a casa? '>>gli chiesi ,stranamente, con dolcezza.
<<' certo '>> ricevetti uno sguardo fulminante da Melody
<<' Grazie, ciao e ciao anche a te cuginetta '>> dissi ridendo per il modo in cui mi guardava poi  gli feci l'occhiolino e partii a tutta birra lasciandoli lì, a bocca aperta.
Tornati a casa mi misi una tuta e levai la camicia rimandendo in cannottiera <<' harry '>>
<<' dimmi '>> sorrise
<<' non sono poi così male giusto?' >> sorrisi
<<' no tranne che per il fatto che ti si mangiano con gli occhi '>> disse ridendo
<<' smettila non è vero '>> dissi ridendo
<<' amore tra due giorni compi 18 anni, cosa vuoi fare? '>> mi chiese dolcioso Harry cambiando discorso
<<' bhe direi dormire '>> non sapevo la vera data del mio compleanno così io e i miei genitori decidemmo che l'avrei festeggiato la data in cui loro mi trovarono. <<' festeggiare mi fa sentire vecchia e triste '>> ammisi
<<' lo so piccola ma andiamo in discoteca così ti distrarrai '>>
<<' nooo '>>
<<' si e inviteremo anche i nuovi compagni di classe '>> con lui è inutile discutere; vince sempre
<<' okay '>> iniziò a saltellare
quel giorno mi addormentai pensando ancora a quei occhi grigi.
Spazio autrice
Salve genteeeee! ^.^ da qui inizierà il bello, spero vi piaccia :) a domaniiiiiiii
baci Marika :*


 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

quella mattina venni svegliata nel modo più dolce del mondo, mia madre mi aveva portato caffè e cornetto a letto, che bellezza.
<<' giorno mamy '>> gli stampai un bacio sulla guancia
<<' giorno piccola '>> sorrise e uscì dalla camera io presi il caffè e mangiai il cornetto e andai a lavarmi.
Oggi avevo optato per un paio di legghins neri strappati, una cannottiera bianca, un giacchetto elegante blu elettrico, un paio di tronchetti anch'essi blu elettrico, capelli ricci, il trucco lo usai mettendo in mostra i miei occhi e poi misi una collana con il segno dell'infinito e un'anello a forma di croce; quando scesi diedi un bacio a papà e andai sulla mia moto, dopo 15 minuti ero a scuola.
Me ne stavo tranquillamente seduta su un muretto della scuola mentre leggevo un libro che parlava di demoni ed ascoltavo il mio ipod quando quella poca luce che c'era venne oscurata da qualcosa, o per meglio dire qualcuno, alzai lo sguardo e mi trovai davanti il gigante, Daniel.
<<' giorno '>> mi abbracciò
 <<' giorno, tutto questo affetto a cosa è dovuto? '>> chiesi ricambiando l'abbraccio
<<' tua cugina ha accettato di uscire con me '>> disse tutto contento <<' e tutto questo grazie a te e la storia del passaggio '>> sorrise
 <<' prego '>> sorrisi
<<' cosa leggi? '>> mi chiese curioso
<<' the demon '>> dissi mostrandogli la copertina ma fu come se rimase spiazzato
<<' come mai? '>> farfugliò
<<' beh per me sono creature fantastiche '>> sorrisi <<' un pò cattive ma, fantastiche '>> sorrise
<<' posso farti una domanda? '>> mi chiese
<<' certo, spara '>>
<<' Melody e te siete davvero cugine? sembrate così diverse '>> a quella domanda il mio cuore perse un battito, i miei occhi diventarono cupi, inziai a guardare un punto lontanto, lui vedendomi così disse
<<' cosa fai domani? '>> aveva capito che per me quello era un tasto dolente, così ha cercato di cambiare il discorso, che carino!
<<' è il suo compleanno '>> disse Harry spuntando
<<' da dove sei uscito tu? >> chiesi sbalordita
<<' il tuo compleanno ? '>> chiese il gigante ed io semplicemente annuii
<<' andiamo in discoteca, vuoi venire? '>> chiese il mio riccio, Harry, ignorando la mia domanda.
<<' certoooooo '>> disse a trentadue denti Daniel.
ci avviammo in classe tutti insieme, parlando e scherzando, fino a quando arrivò il dilemma più grande; dove mi metto? Daniel sembrava leggermi nel pensiero così che disse << ti metti al mio posto mentre io mi metto vicino a Harry, dobbiamo parlare su cosa facciamo domani '>> sorrisi, poi però pensai quale fosse il suo posto e ... Merda! era vicino a Christian.
<<' no no no no no io vicino a quello lì non mi metto '>> dissi schietta fermandomi all'ingresso dell'aula
<<' e perchè? '>> mi chiese Harry
<<' no e basta '>> dissi impuntandomi con i tacchi a terra, ma il gigante mi prese a modo di 'sacco di patate' e mi posò accanto a Christian
<<' buon giorno '>> mugugnò lui con la voce impastata dal sonno
<<' buon giorno' >> cercai di sorridere.
<<' come mai sei qui? '>> chiese ad un tratto lui
<<' beh il gigante voleva parlare con il riccio per la 'festa' di domani e quindi mi ha sfrattata '>>
<<' festa? '>> chiese lui non capendo di cosa stessi parlando
<<' si beh domani dovremmofesteggiare i miei diciotto anni e quindi mi trascinano a ballare '>> dissi
<<' ah '>> il suo viso diventò cupo tutto di botto, perchè? forse perchè non lo avevo invitato?
<<' a te ti va di venire ? '>> chiesi e vidi un sorriso spuntare sulle sue labbra, era la prima volta che lo vedevo sorridere e devo dire che era proprio un bello spettacolo
<<' ok, dopo chiedi a quel malato del mio migliore amico tutte le informazioni, sta facendo tutto lui '>> sorrisi e lo fece anche lui, di nuovo.
Alla ricreazione sentii prendermi per i fianchi ed essere portata via
<<' scusa mi prendo mia cugina , te la riporto subito '>> disse a Christian.
Quando fummo abbastanza lontane sbottò <<' cosa diavolo avevi in testa ieri ? '>> disse arrabbiata
<<' niente perchè? '>> non capivo
<<' daresti tu un passaggio a mia cugina ? '>> disse mitando la mia voce
<<' hahahaahhaha non mi dire che ti sia dispiaciuto '>> sembrava arrabbiata ma dopo un secondo mi salto addosso facendomi quasi cadere
<<' noooo sei un geniooo '>> mi stava stritolando
<<' modestamente '>> sorrisi
<<' domani tu stai con me '>> disse ridendo
<<' no, no, non voglio essere confezionata come un bon bon per la mia festa '>> stavo indietreggiando
<<' oh si invece '>> lei veniva avanti ed io andavo indietro fino al momento in cui andai a sbattere a qualcuno
<<' scusa non volevo '>> dissi d'un fiato per poi riconoscere quella persona, Christian
<<' Tranquilla, di cosa parlavate? '>> chiese lui
<<' non vuole farsi preparare da me, domani , per la festa '>> disse Melody, cercavo lo sguardo di Christian per chiedergli aiuto e lui se ne accorse
<<' Siccome avevo detto a megan che mia madre è un'ex truccatrice e parrucchiera , lei mi ha chiesto se lei potrebbe darle una mano con i preparativi e  mia madre ha accettato. Spero non ti dispiaccia '>> cosa? sembrava realmente realistico mentre lo diceva. Wow.
<<' okay '>> si rassegnò Melody
tornati al banco ringraiziai Christian con tutto il cuore.
<<' vieni a pranzo? tanto è sabato domani '>> chiese lui, di cosa stava parlando?
<<' cosa? '>> dissi calma
<<' così tu e mia madre potete trovare il vestito con calma '>>
<<' aspetta, aspetta, non era una cavolata? '>>
<<' si però poi l'ho chiamata e lei ha accettato volentieri. '>>
<<' perchè l'hai chiamata? '>>
<<' il gigante come lo chiami tu, è il mio migliore amico ed ora sta uscendo con tua cugina, non credi che gli chieda se quello che ho detto sia vero? '>>
<<' giusto, ehm allora grazie '>> sorrisi. Era davvero astuto quel ragazzo.
<<' niente ci vediamo per 11 e 40 davanti a scuola' >> sorrise
<<' ci vediamo domani '>> iniziai a preparare la cartella
<<' si ehm, ti accompagno io alla festa ? non credo che tu possa guidare con un vestito '>> sorrise
<<' ehm ok grazie di tutto, ci vediamo domani allora! '>> gli stampai un bacio su una guancia ed uscii dalla classe.
perchè l'avevo salutato con un bacio sulla guancia? cosa mi prende quando sono con lui? e domani devo andare anche a casa sua, incontrare la sua famiglia... MERDA!
Per tutto il tempo, quella sera, ripensavo a quei occhi così tristi, freddi, pieni di odio ma anche oscurati da una luce di mistero.
Pensavo a quel sorriso perfetto che faceva.
Sono una stupida! perchè penso a lui? basta. mi addormentai.

Spazo Autrice
con uesto capitolo mi tengo ancora nel vago, nel prossimo accadà qualcosa, si ok ma cosa? beh lo scoprite più il là :3
vorrei ringraziare chi commenta la mia storia, chi la segue, chi l'ha inserita tra i preferite e chi semplicemente la legge.
Grazie a tutti!
baci marika :*


Spazio as 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
Un luogo nero,completamente nero, una bambina accucciata a se stessa che singhiozzava, aveva un vestitino bianco ormai  coperto di sangue, dei lunghi capelli castani che coprivano il suo dolce volto di ambina. si percepiva il dolore, l'odio e la solitudine che provava quella fragile anima.
Sembrava vedere il fuoco e il ghiccio racchiusi in un'unico corpo. perchè? chi era quella bambina? provai a chiamarla ma era inutile; i suoi singhizzi erano troppo forti, talmente tanto forti da superare la mia voce e così non udirla; poi una voce angelica di una donna " saremo per sempre nel tuo cuore "sussurrò.
Mi svegliai di soprassalto sudata e con il fiato corto; cos'era quel sogno? o per meglio dire incubo? quella bambina chi era? perchè ho sognato quella cosa? di chi era quella voce?
Avevo troppe domande in testa in quel momento così decisi di farmi una doccia per levarle ma fu inutile, erano ancora lì quelle immagini.
Indossai un paio di jeans blu, con una canotta rossa, le superga rosse, un filo di trucco, i capelli li lasciai mossi e scesi.
<<' Auguri piccolaaaaa '>> dissero in coro i miei genitori
<<' grazie mamma, grazie papà '>> sorrisi e li abbracciai
<<' tieni il mio regalo '>> disse mamma prendendomi per mano e portarmi in una stanza, aprii la porta e trovai un piano forte nero. bellissimo.
<<' mamma è- è stupendo '>> dissi abbracciandola
<<' provalo '>> disse lei <<' non preoccupare sono le 11:00 quindi hai tempo. su su
 '>> mi indicò il pianoforte.
mi sedetti sullo sgabello e iniziai a toccare la copertura con l'indice per poi alzarla, sfiorai i tasti per poi iniziare a suonare e cantare una canzone.
Chiusi gli occhi mentre le mie mani scivolavano velocemente sui tasti della tastiera, era una canzone triste, malinconica, proprio come il sogno di questa notte.
Da quando ero bambina i miei mi avevano fatto imparare a suonare il pianoforte; era l'unico momento in cui riuscivo ad isolarmi da tutti e tutto, era l'unico momento in cui ero io e la musica, nessun'altro, in quei momenti riuscivo a pensare e tirar fuori le mie emozioni.
finito di suonare corsi ad abbracciare mia madre.
<<' ehi ehi se ti piace così tanto il suo, per il mio impazzirai '>> disse mio padre ridendo
<<' cosa mi hai fatto papà? '>> chiesi curiosa
<<' vieni. '>> mi prese la mano <<' ti dico solo che tua madre non voleva '>> continuò
aprì la porta di casa e mi ritrovai un R6 ultimo modello, nera lucida con parti nero carbonio.
<<' papà è magnifica '>> dissi abbraccindolo per poi correre ad osservarla.
<<' dai monta su ti accompagno io siccome devi andare a casa del tuo amico la riporto indietro io '>> sorridevo come un'ebete, mi andai a mettere il giacchetto di pelle blu e ci montai su con lui dietro a me e partimmo.
Arrivammo a scuola per le 11: e 30; era davvero veloce quella moto, così salutai mio padre, lo ringraziai ancora per il regalo e mi andai a sedere sul mio muretto ripensando al sogno di questa mattina.
i miei occhi si fecero cupi, come fossero persi, al ricordo di quella bambina coperta di sangue e singhiozzante il mio volto si sbiancò.
Il fuoco ed il ghiaccio in una sola persona, com'era possibile?
<<' auguri '>> disse una voce che sentivo in lontananza ma non ci feci caso perchè in quel momento era come se fossi in un'altro pianeta.
<<' ehi Megan stai bene? '>> disse lui, Christian riportandomi alla realtà.
<<' si si scusa ero sovrappensiero '>> cercai di sorridere ma mi venne fuori il più falso del mondo.
Di scatto sentii cinghiarmi i fianchi, un calore mi avvolse <<' auguri '>> sussurrò.
stavo bene tra le sue braccia, era come se i miei pensieri, problemi, preoccupazioni fossero svanite.
<<' Grazie '>> sorrisi e ci staccammo dall'abbraccio.
<<' andiamo? '>> sorrise
<<' certo '>> ricambiai il sorriso e salii in macchina con lui.
Dopo pochi minuti arrivammo davanti una mega villa di tre piani, con un giardino enorme e ci fermammo davanti alla porta, scese e prima che io potessi aprire la portiera me l'aprì lui.
<<' prego signorina '>> sorrise
<<' grazie mio cavaliere '>> dissi con fare teatrale e scoppiammo in una risata; aveva una risata dolce.
Appena entrammo due cameriere ci accolsero prendendo i nostri giacchetti, la casa era in uno stile classico ma stupendo; pavimento in parquet lucido, mura rosse, e mobili neri lucidi.
<<' wow '>> uscì dalla mia bocca
<<' vieni mio padre e mia madre ci aspettano '>> ci direggemmo in salotto dove c'era un grande sofà di pelle rossa con una donna e un'uomo, sulla trentina.
<<' io sono Elisabet e auguri cara '>> sorrise la donna porgendomi la mano. Era alta con gli occhi verdi e i capelli biondo cenere; prorpio come il figlio. a quel pensiero sorrisi
<<' io sono megan, molto leita. grazie '>> strinsi la mano.
<<' io sono Louis e auguri anche da parte mia '>> disse l'uomo. Era alro anche lui, aveva gli occhi grigi e i capelli castani. Lui e il figlio erano molto simili; a quel pensiero sorrisi di nuovo.
<<' Megan, grazie molto '>> dissi con un sorriso a trentadue denti
<<' sono molto contento di conoscerti '>> continuò Louis
<<' Anche io, e scusate il disturbo '>>
<<' nessuno disturbo, anzi siamo molto contenti '>> disse Elisabet.
<<' perchè non fai fare a Megan il giro della casa? '>> chiese Luois
<<' certo '>> rispose Christian che, fino a quel momento, non aveva spicciacato parola.
Mi fece vedere la cucina, la sala da pranzo e 6 camere degli ospiti, fino a li si rispecchiavano tutte allo stile della casa.
<<' questa è la stanza dei miei '>> aprì la porta e mi trovai davanti una camera enorme, con un armadio bianco a 4 ante, un letto a baldacchino con dei veli che scendevano, le pareti erano di un verde chiaro così come il tappeto.
quando uscimmo percorremmo un paio di metri poi ad un tratto mi sentii spingere in una stanza completamente buia.
<<' C-Christian '>> sussurrai
sentii cinghiarmi i fianchi, ero attaccata al muro, il suo corpo premeva contro il mio
<<' cosa avevi questa mattina ?' >>
<' n-niete' >>
<<' perchè fai così? '>> chiese con voce roca
<<' non capisco, cosa faccio? '>>
<<' non dici mai come stai realmente a nessuno, ti chiudi in te stessa '>>
<<' i-io non è vero '>> riuscii soltanto a dire
<<' anche se è da poco che ti conosco, ho imparato a risconoscere il tuo sguardo e quello di questa mattina era triste, perso, spento, come se qualcosa ti turbasse '>>
<<' perchè tu, invece , lo hai sempre? i tuoi occhi sembrano nascondere qualcosa, come se non volessi rivelarmi chi sei realmente '>> a quelle parole lui si scanzò, indietreggiò di un paio di passi.
<<'  non sono cose che ti riguardano '>> disse con quel suo tono di ghiaccio e uscì dalla camera, lasciandomi da sola.

Spazio Autrice

vi piace? spero di si! Grazie a tutti ci vediamo domaniiiii
kiss Marika :*
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Rimasi da sola in quella stanza per altri venti minuti pensando al perchè se ne fosse andato via in quel modo, ma niente, non riuscivo a trovare un motivo valido.
Il pranzo era andato tranquillamente, Elisabet e Luois mi continuavano a fare domande su cosa volessi fare una volta laureata, che lavoro facevano i miei genitori e altre cose del genere; io e Christian non ci rivolgevamo parola, solo sguardi gelati che avrebbero fatto gelare il sangue a qualunque essere vivente.
Erano passate tre ore da quando sono salita con Elisabet, che devo dire che è una donna molto simapatica e finalmente evevo trovato un'abito stupendo;  era nero con la scollatura a cuore, corto fino a metà coscia, pieno di brillantini, metteva in risalto le me curve abbinato ad un paio di scarpe con il tacco rosse  e una pochet a tracollo rossa.
Passò al trucco e all'acconciatura; la sentivo maneggiare con pennelli, piastra e cose varie mentre io non riuscivo a far altro pensare a quei grandi occhi grigi, a quel sorriso e alle parole di oggi, il mio sguardo si incupì.
Alla fine dell'opera Eleonor tutta soddisfatta mi fece alzare mise una mano sui miei occhi e mi accompagno fino allo specchio dove mi levò la mano
<<' Tatan '>> disse tutta contenta
i capelli lisci mi snellivano ancora di più, il trucco invece era quasi naturale se non fosse per l'elayner e il rossetto rosso. wow non mi riconoscevo.
<<' Grazie, davvero, tutto merito tuo '>> l'abbracciai cercando di sorridere
<<' mi fa piacere, sono contenta di aver passato un pomeriggio con te '>>
 <<' anche a me '>> sorrisi
<<' se vuoi un giorno possiamo rifarlo  '>> disse contenta
<<' certo '>>
<<' ora scendiamo, mio figlio ti sta aspettando' >> mi bloccai un secondo, già, lui mi stava aspettando di sotto, cosa avrei dovuto fare?
"megan ignoralo" disse una voce dentro di me. si, dovevo fare così.
Stavo scendendo la lunga scalinata che mi portava al piano di sotto quando vidi Christian; aveva un paio di jeans neri, con una maglietta bianca attillata che risaltava tutti i suoi muscoli; a momenti mi prendeva un'infarto, sembrava un dio greco.
<<' eccoti la tua dama, scusa l'attesa '>> disse Elisabet quando fummo arrivate alla fine.
Christian non mi degnò neanche di uno sguardo così feci anche io lo stesso, anche se devo dire che era molto difficile non guardarlo.
<<' noi andiamo '>> disse freddo
<<' a-arrivederci '>> dissi salutando i genitori
<<' ci si vede cara '>> risposero in coro.
Uscimmo da casa e ci avviammo in macchina, per tutto il tragitto nessuno aveva osato parlare
<<' a casa torno da sola '>> dissi sicura di me
<<'ti accompagno io '>> era freddo, freddo con il marmo
<<' non ti scomodare '>> dissi io <<' e finisce qui la storia '>> precisai
Dopo neanche 20 minuti arrivammo alla festa, c'era tantissima gente tra cui il mio riccio, così scesi e corsi da lui ma risami bloccata alla visione di un'uomo alto con i capelli neri e gli occhi verdi fino a quando la mia mente non lo riconosse, era Lorenzo, un'amico di mia madre che aveva su per giù 26 anni.
inziai a correre saltandogli in braccio
<<' piccola megan '>> disse abbraccindomi
<<' non sono più piccola '>> borbottai
<<' oh ma per me rimarrai sempre il mio amato angioletto '>> sorrise
<<' che ci fai qui ? '>> dissi cambiando discorso in quanto si era avvicinato Cristian
<<' potrei mai perdermi il tuo compleanno? '>> disse per poi porgermim una scatoletta argentata
<<' che cosa è? '>> dissi muovendo la scatolina
<<' un porta fortuna, aprilo '>> disse sorridendo, così aprii la piccola scatolina e al suo interno trovai una piccola collana; il ciondolo era in cristallo ed aveva la forma di un cuore, nel suo interno si trovavano due pietre, una rossa e una azzurra.
<<' oh mio dio '>> urlai e lo abbracciai
<<' ti porterà fortuna '>> sussurrò al mio orecchio
<<' cosa significano quelle pietre? '>> chiesi incuriosita
<<'l'amore e l'odio, il bene ed il male, gli angeli ed i demoni , il fuoco ed il ghiaccio '>> l'ultimi aggettivi mi fecero rimanere di stucco mentre i miei occhi iniziarono a incupirsi, a essere distaccati dal mondo, spenti. Come se la mia anima per un momento lasciasse il mio corpo e si rifuggiasse in un mondo tutto suo dove poter pensare in pace.
il fuoco ed il ghiaccio. il fuoco ed il ghiaccio. il fuoco ed il ghiaccio. la mia mente continuava a ripetere quella frase come per collegarla a qualcosa, qualcosa che mi tormentava da tutto il giorno ma che in quel momento non ricordavo. Merda!
<<' il sogno '>> sussurrai. Il fuoco ed il ghiaccio erano nel mio sogno;il fuoco ed il ghiaccio erano nel cuore di quella bambina, quell'innocente bambina coperta di sangue che piangeva.

Spazio Autrice

presto scoprirete tutto :3 spero che questo capitolo vi piaccia, domani caricherò il suguito ma vorrei trovare anche solo una recensione *-* Grazie a tutti\e quelli\e che leggono la mia storia, che la mettono tra i seguiti o i preferiti *-* Grazie.
Baci Marika :*


 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


<<' Megan, Megan '>> delle voci mi chiamavano
<<' megan stai bene? '>> sussurrò Lorenzo riportandomi alla realtà
<<' si si è tutto ok '>> sorrisi
<<' bene, ora se permetti mi prenderei la mia migliore amica per fargli gli auguri '>> si intromise Harry
<<' auguriiiiiiii amoreeee '>> mi disse abbracciandomi
<<' grazie amore '>> ricambiai l'abbraccio
<<' tieni '>> mi porse una scatola azzurra bella grande che io aprii subito.
<<' wow '>> riuscii solamente a dire, era un casco personalizzato nero e argento con il mio nome scritto a modo di graffito
<<' ti piace ? '>> chiese lui
<<' scherzi ? è stupendo '>> urlai saltandogli letteralmente in braccio
<<' ora il mio, ora il mio '>> disse mia cugina Melody spuntandomi alle spalle
<<' oh ciao anche a te cugina '>> dissi ridendo per poi abbracciarla
<<' apri apri apri ah e auguri '>> il suo regalo mi faceva un pò terrore, non ero sicura di aprirlo, non volevo che da quella bustina rosa spuntasse qualcos'altro rosa ma lo feci; apri il pacchetto e con gli occhi chiusi tirai su il contenuto suscitando un 'uhhhhh' da parte dei ragazzi così aprii gli occhi e le guancie mi divennerò bordò.
Quella depravata di mia cugina aveva osato regalarmi un completino intimo a body completamente in pizzo nero, lo rimisi in fretta nella busta sperando che l'imbarazzo finisse presto.
<<' ulalà, chissà chi avrà l'onore di vederti con indosso quel pezzo di stoffa'>> disse il gigante venendomi a salutare
<<' zitto scemo! '>> gli diedi una pacca sulla spalla
<<' hahahahah dai tieni apri è da parte mia e di Alex, auguri piccola  '>> sorrise, mi diede un bacio sulla guancia e anche Alex lo fece.
aprii il regalo e tirai fuori un libro e dall'apetto sembrava vecchio, lessi il titolo " le leggende dei demoni " sorrisi
<<' come facevi a sapere che mi piace questa robba ?'>> chiesi incuriosita
<<' leggi sempre libri che riguardano i demoni '>> e in quel momento il suo sguardo si andò a posare su Christian per poi tornare su di me <<' e ho pensato che questo non lo avevi '>> sorrise.
<<' grazie, grazie davvero '>> li abbracciai
<<' questo è il mio '>> sorrise Meredit porgendomi il pacchettino Blu che aprii.
C'erano due braccialini a catenella; uno aveva il pendolo a forma di lucchetto e l'altro aveva il pendolo a forma di chiave
<<' la chiave la darai alla persona con cui ti legerai per sempre '>> disse sorridendo, guardando Christian.
<<' Grazie piccola '>> l'abbracciai.
entrammo in discoteca e decidemmo di iniziare a festeggiare prendendo dei drink;loro presero un vodka&lemon mentre io presi "l'angelo azzurro" che se non fosse per il colore ,azzurro, non si sarebbe dovuto chiamare così visto che in gola si accende l'inferno ogni volta che ingoi un sorso, ed io ne avevo mandati giù un bel pò.
La serata stava passando benissimo; le battute di Harry e Lorenzo, le prese in giro sui sbaciucchiamenti di Melody e il gigante, Alex che cercava di non ridere mentre faceva il gioco di serietà con Meredit, i balli e l'alcool, tanto alcool, troppo.
L'unico che non aveva bevuto era Christian, che in quel momento non vedevo, così decisi di andare a cercarlo, dovevo chiedergli spiegazioni sul suo comportamento di oggi, cercavo, cercavo ma niente, non riuscivo a trovarlo fino al momento in cui intravidi i suoi biondi capelli spuntare tra la folla, mi avvicinai a fatica poichè c'erano molte persone e passare sembrava una delle imprese di Hercoles ma dopo un pò riuscii a raggiungerlo.
Ma avrei preferito non trovarlo...

 SPAZIO AUTRICE

Scusate il ritardo ma ho avuto molto da fare,scusatemi anche per eventuali errori :) spero che questo capitolo vi piaccia <3
baci Marika :*

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Avrei tanto preferito non trovarlo, almeno mi sarei risparmiata quella scena; i suoi capelli biondi erano tra le mani di una ragazza, una bella ragazza rossa, le loro labbra erano attaccate, non si accorsero di me così me ne tornai tra la folla.
Combattevo con me stessa per non far uscire delle dannate lacrime ma una di essa mi tradì e scese sulla mia guancia andando a finire sulle labbra, man mano i miei occhi facevo uscire lacrime senza il mio permesso ma il dolore che provavo era troppo forte,non so neanche il motivo per il quale io mi sentissi così male guardandolo baciare un'altra, dopo tutto io e lui non stiamo insieme, non siamo neanche mai stati amici si può dire, io per lui non ero niente se non una compagna di classe al quale aveva fatto un favore.
La musica mi rimbombava nelle orecchie, la testa girava, gli occhi erano offuscati dalle lacrime così decisi di uscire per prendere una boccata d'aria e portai con me un'altro cocktail, "dopo tutto si beve per dimenticare" pensai, mandai giù quella sostanza in un solo sorso e mi andai a sedere su una panchina davanti alla discoteca.
Dovevo dimenticarmi di lui, dovevo cancellarlo dalla mia testa,dovevo far in modo di non pensare ai suoi occhi grigi velati da quell'ombra di mistero,dovevo far in modo che nessuno entrasse nella mia barriera.
Dopo mezz'ora qualcuno interruppe il mio flusso di pensieri; avevo la testa bassa
<<' tieni '>> intravidi una scatolina e al suono di quella voce alzai lo sguardo verso di lui
<<' cos'è successo? '>> mi chiese Christian dopo aver incrociato il mio sguardo
<<' niente '>> dissi cercando di apparire più fredda e distaccata che mai
<<' oh non si direbbe '>> si accucciò davanti a me in modo di arrivare alla mia altezza
<<' e da cosa lo deduci? '>> chiesi ironica
<<' quando hai alzato lo sguardo... è come se qualcuno ha preso la tua autostima e ci ha fatto a botte, qualcuno ha preso i tuoi desideri e ci  ha giocato a nascondino. Quacuno ti ha portata al limite della sopportazione, delle forze, dell'amore. hai gli occhi brillanti e lucidissimi, ma persi e lontani, trafitti da una mancanza accecante '>> disse lui.
''gia idiota! sei stato tu!'' pensai
<<' che frase toccante! in quale libro l'hai letta? '>> cercai di fare la stronza
<<' senti piccola umana '>> disse per poi correggersi subito e continuare <<' ragazzina! ero venuto solo a darti il regalo, non per essere trattato di merda '>> disse lui rialzandosi
<<' oh scusa, ti sei dovuto allontanare dalla tua 'compagnia' per venermi a dare il regalo! '>> dissi con fare teatrale <<' potevi anche non disturbarti '>> Aggiunsi seria.
lui non mi rispose, la sua espressione era come quella di un bambino colto in fragante con le mani nel barattolo dei biscotti.
mi girai e iniziai ad incamminarmi per la discoteca mentre lui di scatto mi rincorse, ma prima che potesse bloccarmi mi perse nella folla.
Sentivo gli occhi che bruciavano, andai dal barista.
<<' vodka&lemon grazie '>> dissi
<<' ecco a lei signorina '>> disse sorridendomi
lo mandai giù tutto in un sorso.
La testa mi scoppiava, le lacrime cercavano di uscire, il mio cuore batteva troppo veloce per i miei gusti, l'adrenalina si stava facendo sentire così andai a cercare gli altri.
<<' amoreeeee'>> disse Harry
<<' amoreee '>> lo abbraccia
<<' è ora di andare '>> disse lui ricambiando l'abbraccio
<<' giusto !'>> Ammisi io guardando l'orologio che segnava le 3
così uscimmo dalla discoteca ma sentii qualcuno trascinarmi in un angolo
<<' cosa vuoi ? '>> chiesi infastidita
<<' per chi stavi male prima? '>> chiese lui
<<' Non sono affari che ti riguardano Christian! '>> dissi e lo vidi irrigidirsi
<<' non mi piace vederti stare male, dimmi chi è quel bastardo e lo uccido con le mie mani '>> ammise lui irrigidendo la mascella
<<' perchè? '>> chisi
<<' perchè siamo amici no? '>> disse lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo
<<' gia.'>> sospirai come per allentare la tensione che si era creata <<' amici '>> sussurrai
<<'allora? chi è ? '>> chiese lui ancora con la mascella serrata
<<' sai il suicido non è una bella cosa '>> uscirono quelle parole come un sussurro che per una persona umana era impossibile udire ma non sono come lui la udì e granò gli occhi
<<'cosa? '>> chiese ancora stordito
<<' l'omicidio non è una bella cosa '>> dissi cercando di rimediare al pasticcio <<' adesso devo andare. ciao Christian, ci si vede'>> mi girai e iniziai a cammivare verso gli altri lasciandolo lì.

 

spazio autrice

ragazze continuerò quando questo capitolo arriverà a 3 recensioni
spero vi piaccia
baci marika:*

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Un luogo nero,completamente nero, una bambina accucciata a se stessa che singhiozzava, aveva un vestitino bianco ormai  coperto di sangue, dei lunghi capeli castani che coprivano il suo volto. si percepiva il dolore, l'odio e la solitudine che provava.
Sembrava vedere il fuoco e il ghiccio racchiusi in un'unico corpo. perchè? chi era quella bambina? provai a chiamarla ma era inutile; i suoi singhizzi erano troppo forti; poi una voce angelica di una donna " saremo per sempre nel tuo cuore ".
Mi svegliai di soprassalto sudata e con il fiato corto, un'altra volta lo stesso incubo, perchè? perchè vedevo quella bambina? cercai di alzarmi ma persi quasi i sensi per il grandissimo dolore alla testa sicuramente causato dal troppo alcool della sera prima, così lentamente mi rialzai ed andai in cucina per prendere un'aspirina.
Stavo attraversando l'isola della cunina quando un post scritto attaccato al frigorifero attirò la mia attenzione.

                                 " siamo andati dalla nonna, torniamo domani sera.
                                   è tutto nel frigo devi solo riscaldare, ah e le
                                   aspirine sono nel secondo cassetto.
                                                                baci mamma e papà"

Bene sarei stata tutta la giornata a casa, chiusa nella mia stanza a leggere qualche libro.
presi l'aspirina e me ne tornai a dormire.
Ero beatamente addormentata nel mio letto quando qualcosa mi piombò sulla schiena, in quanto dormivo a pancia in sotto, così da farmi saltare per aria.
<<' buon giorno mia piccola pandina '>> disse costui ridendo
il mio cervello che pochi istanti prima era addormentato, ora stava cercando di associare quella voce, quel sopranome a qualche ipotetica persona che conoscesse; come se il mio cervello fosse un database della polizia.
<<' F-Federico? '>> dissi incredula osservando la alta figura mascolina davanti a me.
<<' ci sei riuscita, finalmente '>> ironizzò questui
Federico era mio 'cugino',cioè il figlio del fratello di mio padre, io e lui non siamo relmente cugini poichè sono stata adottata e infatti fra me e lui c'è stato sempre una sorta di legame strano.
<<' wow '>> mi lasciai sfuggire notando quanto fosse cresciuto; i suoi capeli ribelli si erano schiariti diventando più biondi di quanto non fossero già e i suoi occhi  marroni si erano schiariti come se intorno ci fossero tante sfumature gialle, i suoi muscoli erano aumentati ed era diventato ache molto alto dall'ultima volta che lo vidi, cioè al mio quindicesimo compleanno dopo di che dovette partire per Londra e frequentare lì la scuola.
<<' dovrei dirlo io'>> disse scrutandomi da cima a fondo e solo dopo mi accorsi che ero solo in intimo
<<' merda !'>> dissi mettendomi la coperta addosso.
<<' ahahhaahaha eddai cuginetta non sei così male '>> iniziò a ridere e di risposta gli lanciai un cuscino in piena faccia
<<' stronzo '>> iniziai a ridere
<<' ehi ehi calma pandina, non sto scherzando, sei davvero bella, insomma eri una piccola palla di grasso, che portava sempre i capelli legati mentre ora non hai nulla da invidiare ad una modella '>> disse muovendo le mani
iniziò a parlare del suo soggiorno a Londra ma la mia mente non riusciva a seguirlo, già, perchè cercava di memorizzare tutti i suoi tratti fino al momento in cui mi schioccò due dita davanti alla faccia
<<' ci sei? '>>
<<' si, si scusa '>> sorrisi
<<' cosa vuoi fare? '>> mi chiese
<<' 1 vestire 2 sapere come sei entrato a casa '>> dissi ridendo
<<' 1 stai bene anche così '>> disse facendomi l'occhiolino <<' 2 la zia lasciava sempre le chiavi sotto lo zerbino e a quanto pare non ha cambiato l'usanza'>> ridacchiò
<<' dai esci che mi vesto'>> risi
<<' no, io non esco '>>
<<' e invece si '>>
<<' chi mi butterà fuori, tu?'>>
<<' beh si'>> presi la coperta e me la strinsi intorno al busto in modo da potermi alzare e lo iniziai a spingere verso la porta anche se lentamente, visto che, lui è più forte di me, quando arrivati davanti alla porta che dava sulle sclale, inciapai.
stavo cadendo ma un forte braccio mi tirò indietro e mi fece cadere su di lui.
Ero sopra di lui, il suo forte braccio che poco prima mi aveva salvato da un bel ruzzolone per le scale, ora cinghiava i miei fianchi e i nostri nasi si sfioravano, erano talmente vicini che potevo sentire il suo respiro accellerato.
<<' t-tu mi vuoi far mori-r'>> non riuscì a finire di parlare che . . .

 

 

spazio autrice
lo so sono in ritardo, ma ho avuto problemi con la wifi del pc .-. secondo voi cosa accadrà tra federico e Megan? 
spero vi piaccia, mi farebbe veramente piacere se trovassi qualche recensione di voi, stupende lettrici, su cosa ne pensate di questo capitolo.
GRAZIE A TUTTI E SCUSATE GLI ERRORI!
Baci Marika :*

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9


<< ' t-tu mi vuoi far mori-r ' >> non riuscì a finire di parlare che il suono del campanello lo interruppe.
mi alzai lentamente per andare ad aprire ma il suo braccio mi bloccò
<<' tieni '>> disse togliendosi la maglietta e porgendomela.
<<' perchè? '>> dissi non capendo il suo gesto
<<' beh sai, sei in intimo e non mi va che vedano la mia dolce cuginetta in intimo, la mia maglietta dovrebbe coprirti almeno un po ' >> disse passando la mano fra i suoi stupendi capelli e rendendolo al quanto sexy.
<<' beh grazie  '>> sorrisi diventando rossa in volto e indossando l'indumento che mi corpiva  fino poco più sotto del sedere.
<<' chi è? '>> urlai mentre scendevo le scale, seguita da Federico che era rimasto a petto nudo.
<<' sono Christian '>> quando sentii la sua voce mi bloccai! perchè era qui? come faceva a sapere dove vivevo?, intanto che io mi chiedevo ciò, Federicò andò ad aprire.
<<' forse ho interrotto qualcosa '>> disse serrando la mascella e irriggidendosi appena mi vide
non capivo perchè di quella affermazione fino a che non guardai meglio.
Io indossavo la maglietta di Federico e avevo i capelli scombinati, lui invece, era a petto nudo. merda! ha capito male.
<<' non è' >> non riuscii a finire di parlare
<<' scusate il disturbo, ero solo passato a darti il regalo di ieri '>> squadrò federico e posò il pacchetto sull'ingresso ed uscì.
lo rincorsi <<' CHRISTIAN! '>> urlai e lui si voltò facendo un sorriso che sembrava pieno di rabbia e dolore, per poi svanire in un'attimo nel nulla.
Rientrai dentro.
riuscivo a sentire la scia del suo profumo.
cocco
presi fra le mani il pacchetto azzurro
 ' Il mio colore preferito, sarà una coincidenza ' pensai
mi andai a sedere sulla poltrona e lentamente lo aprii.
era un piccolo braccialetto con un fiocchetto azzurro; era un pensiero stupendo, dovevo ringraziarlo.
ero assorta nei mie pensieri giocando con quel piccolo oggetto quando una voce mi riportò alla realtà, federico
<<' Megan, dimmi la verità, ti piace? '>> disse abbozzando un sorriso
<<' si è stupendo '>> dissi
<<' intendevo quel ragazzo '>> puntualizzò lui.
nella mia testa, nel mio stomaco e nel mio cuore si scatenò l'inferno, tante emozioni insieme, non riuscivo a descrivere cosa provavo per quel ragazzo ma so solo che ad un tratto i miei occhi iniziarono a bruciare e sulle guancie iniziarono a comparire delle lacrime continuando a tenere o sguardo su quel piccolo oggetto.
<<' i-io, n-no, cio-è, no-non lo so, lo conosco da-a p-poco, non abbiamo passato m-molto tempo da soli, ma . . .  '>> dalla mia bocca uscivano parole tremolanti, senza senso e nella mia testa mi chiedevo il perchè, perchè stessi piangendo, perchè non riuscivo ad accettare il fatto che lui stesse baciando una ragazza, non riuscivo a capire come si potesse voler bene ad una persona in così poco tempo pur non sapendo nulla di essa.
<< ' ehi, non piangere '>> mi abbracciò.
<<' i-io non so cosa provo, quando l'ho visto baciare quella ragazza mi sono sentita morire, non riesco a capire perchè, perchè sto così? cosa sono queste emozioni? '>> dissi fra un singhiozzo e l'altro
<<' questo è voler bene a qualcuno, megan! '>> disse lui appoggiando la sua testa sulla mia e accarezzandomi i capelli.

SPAZIO AUTRICE

TATAAAN 
lo so fa pena, ma le cose stanno inziando a complicarsi e presto scoprirete perchè! 
ringrazio tutte quelle che leggono e recensiscono la mia storia.
ho una proposta.... volete il pov Christian ? recensite e ditemi se lo volete o meno :3
ps. scusate gli errori ma vado di fretta, sono successe molte cose negative e non sto 'molto bene'
baci marika
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccato. Per istruzioni guardate

Capitolo 10

Pov Christian

<<' christian, ci sono visite per te! ho fatto accomodare l'ospite in camera tua '>> urlò mia madre da fuori al bagno mentre mi facevo una doccia rilassante
' sono le nove di sera, chi sarà mai a quest'ora? ' pensai mettendomi l'asciugamo legato sulla vita e uscendo dal bagno con ancora i capelli bagnati.
entrai in camera e trovai l'unica persona che non volevo vedere che guardava fuori la finestra che dava sull'ampio giardino della mia villa.
<<' cosa ci fai tu qui? '>> dissi duro facendola sussultare e girare verso di me. Arrossì vedendomi ma non accennò ad incrociare il mio sguardo; lo teneva basso.
<<' volevo solo ringraziarti '>> disse quasi in un sussurro.
<<' ora l'hai fatto, puoi anche andare '>> dissi mantenendo lo stesso tono di poco prima.
<<' senti, quello che è successo ogg'>> non la feci finire di parlare
<<' cosa? sono affari tuoi, non devi darmi spiegazioni '>> dissi provocando delle strane sensazioni allo stomaco
' mi interessava sapere cosa aveva fatto ? ' pensai ma subito cacciai via quel pensiero.
<<' è mio cugino '>>disse d'un fiato, alzò finalmente lo sguardo e io potei vedere che i suoi bellissimi occhi color oceano erano arrossati, erano ancora lucidi e abbozzò un sorriso, un sorriso pieno di tristezza e dolore.
' Perchè ti sei arrabiato tanto per il cugino? Non è da te! perchè hai fatto fuori tutto ciò che incontravi sulla strada del ritorno ? solo perche credevi che fosse il suo ragazzo? merda, sei un coglione, Christian. lei ci è stata anche male, è colpa tua, le fai solo del male, e poi perchè dovrebbe interessarti una stupida umana? '
la mia testa si stava facendo mille domande a cui non sapevo dargli risposta ma nonostante ciò io avevo bisgno di vederla sorridere, di vedere i suoi occhi illuminarsi di felicità, avevo bisogno di lei così con uno scatto suvrumano racchiusi il suo piccolo corpo fra le mie grandi braccia e appoggiai la mia testa sulla sua spalla sussurando un <<' mi dispiace '>> che la fece rimanere di stucco ma lentamente lei portò le sue braccia intorno al mio collo e per un momento sebrava che fossi in paradiso.
<<' ti piace davvero? '>> chiesi ancora abbracciato a lei
si staccò, alzò la manica e guardandolo disse <<' è meraviglioso '>> non so perchè ma quelle parole riuscirono a riempire il mio gelido cuore di felicità.
<<' ne sono felice '>> sorrisi e andai a sedermi sul letto
<<'ti va di ricominciare la nostra amicizia? '>> mi chiese lei sorridendo
<<'' ok! piacere Christian '>> sorrisi
<<' Megan '>> sorrise anche lei <<' beh io ora andrei '>> disse meetendosi davanti a me, piegandosi leggermente per arrivare alla mia altezza lasciando che i suoi capelli scivolassero tutti da un lato e stampandomi un dolce bacio sulla guancia che mi spiazzò.
stava per aprire la porta quando la bloccai incastrandola fra il mio corpo e la porta, con le braccia sbarrai le vie d'uscita
<<' o ti accompagno io o dormi qui, non mi piace l'idea che tu vada con il buio, il freddo a casa, che oltre tutto sta dall'altra parte della città, su una r6 modificata '>> dissi
<<' non ti proccupare, so badare a me stessa '>> disse come se volesse sfidarmi.
<<' decidi '>> dissi
<<' vado da sola '>> ribattè lei
La presi di peso e la buttai sul mio letto matrimoniale e chiusi a chiave la porta per poi nascondere la chiave.
<<' non mi hai dato altra scelta, siamo al secondo piano, non puoi buttarti, chiama i tuoi e digli che rimarrai da me '>> sogghigniai per la faccia che fece
<<' ma-ma '>>
<<' tranquilla non ti mangio mica '>> risi
<<' tu no, però poi la tua ragazza mangerà prima me e poi te '>> disse abbassando nuovamente lo sguardo
ragazza? di cosa stava parlando ? io non ho una ragazza!
<<' io non ho una raga '>> mi bloccai da solo ricordando la sera della sua festa.
<<' Merda! '>> bisbigliai sperando che non mi avesse sentito+

 

SPAZIO AUTRICE!

TATAANNNNN VI PIACE? scusate gli errori e l'enorme ritardo ma sono stata male e sto ancora male visto che devo indossare per tutto il santo giorno un collarino >.<
comunque, vi piace il pov Christian? vi sto dando ancora degli indizi sull'oscuro passato di lui, vediamo chi riesce a indovinare....
muahaahhahah! allora aspetto le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate e per aiutarmi a migliorare visto che faccio schifo!
vi adoro!
baci Marika!
questo è il mio profilo ask in caso qualcuna di voi volesse farmi qualche domanda sulla storia
http://ask.fm/MarikaMercuri

 

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