La scoperta dell'amore

di Ayumi_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Percorrendo i lunghi corridoi dell'accademia, un forte senso di nostalgia mi invade. Anche se sono passati 5 anni, nulla è cambiato,tutto come prima, le finestre , le porte, la disposizione delle aule e anche i professori , nemmeno uno è cambiato, tutti gli stessi.

Il professor Narumi, sempre il solito, con il suo eccentrico biondo. Ma se lo cambierà mai quel colore di capelli? E poi , proprio come 5 anni fa , è lui che mi accompagna nella mia nuova classe. Sicuramente non starò insieme ai ex compagni di classe, loro non sanno nemmeno del mio ritorno, e forse è meglio che non lo sappiano, gli risparmierei tutta la tragedia greca.

 

-Allora Mikan, come ti senti ad essere nuovamente qui in accademia?- mi chiese Narumi con il suo solito sorriso a 32 denti.

 

-Felice e rilassata, mi sembra un sogno poter essere nuovamente qui dentro.-gli risposi a mia volta sorridendo.

 

-Sono davvero felice. Siamo arrivati. Questa è la tua nuova classe, prego entra.- mi disse

 

Appena entrai, erano tutti in silenzio a seguire la lezione del caro e severo professor Jinno, sempre li con il suo sguardo tenebroso e la sua bacchetta in mano che spiega agli alunni la lezione, ora che me ne rendo conto, mi è mancato tanto anche lui. Poi i miei occhi si rivolgono alla classe e quando li vedo, non se sono stupita più io o loro. D'avanti ai miei occhi ci sono tutti, tutti i miei compagni:

-Natsume

-Hotaru

-Ruka

-Tobita

-Sumire

-Nonoko

-Anna

-Otonashi

 

Mi sembra un sogno, un bellissimo sogno.

 

-Signor Jinno le lascio a lei la nuova studentessa, io ho da fare , buona giornata.- mi lasciò nelle mani di Jinno, devo dire che riflettendoci, la sua bacchetta prima mi metteva inquietudine, ma ora , ora mi fa solo sorridere, forse è la felicità o forse...non lo so.

 

-Prego presentati, anche se non c'è ne è bisogno dico bene signorina Sakura? O mi sbaglio?- disse il professore con tono autoritario, ma sotto quel tono notai un lieve sorriso.

 

-Si ha ragione, non c'è ne sarebbe bisogno, ma credo che una rinfrescata alla memoria non fa male a nessuno e poi vorrei dire una cosa alla classe, se mi è possibile professore.- gli disse sicura di me, ormai non ero più la bambina di un tempo che aveva paura di lui , ora ero divenuta una donna sicura di me , anche se qualche volta avevo le mie ricadute di paura.

 

-Prego faccia pure, tanto tra 10 minuti suonerà la campana, quindi faccia con calma. Ragazzi la lezione finisci qui, però dovete stare in silenzio ad ascoltare, credo che ciò che vi dirà sarà molto importante.- con un cenno mi diede il permesso per iniziare.

 

-Il mio nome , come già sapete è Mikan Sakura ed ho 16 anni.- poi mi avvicinai vicino a Jinno per dirgli che per il momento il mio alice doveva rimanere un segreto, lui fortunatamente accettò, poi continuai con il mio discorso.- Sono trascorsi 5 anni da quando io ho perso il mio alice, e come molti di voi sanno sono stata costretta ad abbandonare l'accademia. Pensavo che la questione era finita la ,ma a quanto pare gli anti-alice mi hanno iniziata a cercare, perché nuovamente , un altro alice mi ha invaso. Se molti di voi pensano che io mi sia fatta una vacanza, be si sbagliano di grosso, ho vissuto una tragedia dopo l'altra e vi dico la vita al di fuori di queste mura , non è più come prima. Con ciò volevo solo dire , che sono felice di essere tornata..- Notai i visi dei miei compagni stupiti, ma per cosa ?, per il fatto che ero qui ? Per il fatto che gli anti-alice mi hanno perseguitata? O magari per il semplice motivo che improvvisamente ho nuovamente un alice? I motivi possono essere tanti.

 

-Sakura, parlo solo a nome mio, sono davvero felici di rivederti. Mi raccomando impegnati quest'anno. Comunque bel colore di capelli , mi piace.- mi disse il professore con un sorriso che solo a chi voleva mostrava, poi suonò la campanella e lui si dileguò salutando la classe.

 

Ed eccomi qui, ancora in piedi , senza sapere dove stare, e sola, sola con tutti i miei compagni.

Tutti gli occhi ancora sono puntati su di me, e poi vedo Hotaru, la mia migliore amica che, nonostante non l'abbia sentita per 5 anni,viene verso di me e con un grande sorriso mi abbraccia. Quanto mi è mancata.

 

-Mikan, sono davvero felice che tu sia di nuovo qui con noi, mi sei mancata.- mi disse, poi un coro di voci si alzò -ci sei mancata Mikan .- ero mancata anche a loro, i miei compagni. Le lacrime iniziarono scendermi giù per il viso, er lacrime di gioia, ero così felice.

 

-Anche voi mi siete mancati- Tutti corsero da me ad abbracciarmi, tranne uno. Natsume .

Poi mi accorsi, che proprio come prima, io ero ancora la sua compagna di banco.

 

-Natsume, siamo ancora una volta compagni di banco.- dissi sorridendo e lui con il suo solito tono di ghiaccio e scorbutico mi rispose :- E con questo?-

 

-Lascia stare.- dissi io, ridendo, era sempre lo stesso. Già nulla era cambiato.

 

Mentre nella classe le voci di sottofondo invadevano l'aula in una frazione di secondo, calò il silenzio, e tutti si alzarono in piedi, a mia volta li ricopiai, era il preside quello che era entrato interrompendo le nostre chiacchierate.

 

-Seduti. Come ben saprete la vostra compagna Mikan è tornata, siamo felici di riaverti qui in accademia. Sapete anche che lei è scappata dagli anti-alice e solo ora l'abbiamo potuta soccorrere. Sono venuto qui, per darti il benvenuto e perchè devi venire nel mio ufficio, dobbiamo parlare, tu sai di cosa. Con ciò vi auguro una buona lezione assieme a Narumi . Arrivederci.-

 

Mi alzai dal banco e mi affilai al preside, già sapevo l'argomento in questione.

 

(…)

-Come è possibile che nonostante la perdita dei tuoi 2 alice, adesso uno cioè l'annullamento ti è tornato, mentre il secondo non ti è tornato ma in compenso ne hai ricevuto un altro?- mi chiese il preside della divisione superiore.

 

-Non lo so spiegare nemmeno io, una mattina mi sono svegliata e … poi le sa il continuo. Io non volevo riavere un alice ma nemmeno 2 alice, ho rinunciato ad essi per salvarli, ed ora siamo nuovamente allo stesso punto.- dissi con aria dispiaciuta.

 

-Non preoccuparti, ma ora dovremmo stare ancora più allerta, adesso sai il corso che ti aspetta giusto?- mi chiese.

-Si, infatti volevo chiederle se è possibile andarci quando non c'è nessuno che stia li. Il mio alice, ancora non me la sento di parlarne.-

 

-Va benissimo, ora vai e torna in classe.-

 

Lo salutai e lo ringraziai poi mi dileguai per tornare nuovamente nella mia classe.

 

 

IL MIO ANGOLINO

Ciao a tutti carissimi lettori, sono sempre io 50_sfumature_di_me.

Questa è la mia nuova ff, La scoperta dell'amore.

Questa volta la protagonista assoluta è Mikan, vi ricordate Hate You But I Love You?

Ho deciso che per un po di tempo resterà sospesa, ora preferisco dedicarmi a questa nuova storia.

Con ciò, spero che vi piaccia.

Baci :*

50_sfumature_di_me

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


La sveglia suona a tutto volume , riempiendo il vuoto che è nella mia stanza, controllando l'ora noto che sono le 06.30 del mattina, ma dico siamo impazziti ? Ah, giusto, me n'ero completamente dimenticata, oggi è lunedì, questo vuol dire lezioni. Perfetto, voglia , ti scongiuro , saltami addosso. Così, anche contro voglia, mi alzai lentamente dal letto, trascinando le mie gambe verso il bagno. Davvero non credo di riuscire a superare il lunedì, e così faticoso iniziare tutta la settimana da capo.

 

-Che Sonno!!! Voglio dormire .- inizio a farfugliare mentre accendo la luce del bagno, quanto diamine è forte? Dovrei un po diminuire l'intensità della luce.

 

Per prima cosa, la doccia. Amo stare dentro la vasca bollente , è così rilassante, dato che mi sveglio a quest'ora, 10 minuti me li posso concedere. Dopo essermi a pieno svegliata, mi lavo i denti, e metto a scaldare la piastra , oggi mi foglio fare tutta pieni di boccoli, ci metterò circa 20 minuti. Intanto che si riscalda , mi inizio a mettere la divisa,perfetto, ora devo prepararmi i libri ed infine sistemarmi i capelli.

20 minuti dopo sono pronta, i miei boccoli, cadono morbidi ,ricoprendo perfettamente tutta la mia schiena, devo ammettere che questo biondo risalta molto il mio viso, ma credo che cambierò nuovamente il colore , ritornando a quello mio. Ho dovuto cambiare il mio colore naturale per non farmi scoprire dagli anti-alice, ma a quanto pare non è servito a nulla, alla fine mi ritrovo nuovamente qui, quindi mi ritingerò prima o poi i capelli.

 

(…)

 

Sono in classe e dato che non so a memoria l'orario, vado a controllare sul mio diario e vedo che abbiamo 2 ore di educazione fisica alle prime 2 ore , io sono stata esonerata dall'attività sportiva, quindi 2 ore di noia , che palle. Tutti i maschi escono per far cambiare le ragazze e dato che io educazione fisica non la faccio, mi dirigo direttamente in palestra.

Per colpa di quell'incidente non mi è possibile farla, come dire è già tanto che mi reggo in piedi, sono stata fortunata.

Tutti quanti uno dopo l'altro iniziano a venire, così la lezione inizia e dato che il professore sa che sto in esonero e mi ha detto che posso stare anche in giro per l'accademia, quindi al posto di annoiarmi decido di seguire il suo consiglio.

 

Inizio a vagare per la foresta , tanto per 2 ore non faccio un emerito tubo se lo vogliamo dire in termini non volgari,poi vedo una panchina, è perfettamente situata sotto un albero, la prima cosa che faccio è sedermi, metto la testa all'indietro e chiudo gli occhi. Come sempre chiudendoli , la mia mente ritorna a quel giorno in cui il mio alice di annullamento tornò e a quando si formò anche il 2°alice. Poi il pensiero si sofferma sul quel giorno....Tutto s'interrompe, perché,improvvisamente uno spiffero di aria mi viene dritto in viso, e riaprendo gli occhi vedo Natsume, istintivamente grido, e girandomi gli do uno schiaffo. Ma ci è o ci fa? Cioè a momenti mi veniva un infarto.

 

-Avanti Mikan , non essere così aggressiva, mi hai fatto male alla guancia con quello schiaffo.- si iniziò a strusciare la guancia, effettivamente ho sbagliato.

 

-Scusa, solo che mi hai spaventata.- dissi alzandomi dalla panchina e avvicinandomi a lui -fammi vedere .- gli presi la guancia e notai che era tutta rossa, glie la bagnai con la mia bottiglietta d'acqua e glie la massaggiai.-Va meglio ora?- gli domandai

 

-Si molto meglio, però la prossima volta evita di tirarmi un destro.- disse ridendo, la sua risata mi stava contagiando, così iniziai a ridere.

 

-Va bene.-

 

-Come mai non fai educazione fisica?-mi chiese incuriosito.

 

-Stessa domanda che io potrei fare a te .- gli dissi sorridendo.

 

-Non mi piace come materia, infatti fin da quando sono piccolo mi sono fatto esonerare, adesso tocca a te.-

 

-Io non la faccio per svariati motivi, niente di particolare.- dissi abbassando lo sguardo.

 

-Strano, a te che piace da morire e che per nessuna ragione al mondo avresti rinunciata a farla, mi sorprendi, perché, guarda che ancora me lo ricordo che tu amavi particolarmente questa materia. Infatti se mi è possibile vorrei farti una domanda?- però, la memoria non gli manca sicuramente.

 

-Si, chiedimi pure.- gli dissi con aria preoccupata, cioè non sapevo cosa mi avrebbe chiesto, e se mi chiede qualcosa di strano, come diavolo gli rispondo? La sua bocca si aprì e la sua domanda o meglio le sue domande, perché non n'era una sola, ma 2, si formularono.

 

-A cosa stavi pensando prima?, sai quando ti stavo soffiando sul viso, non te ne sei resa conto subito, ma solo dopo 5 minuti dopo. E in quel momento avevi la fronte corrugata come se qualche pensiero ti desse fastidio.- o no, e adesso che caspita gli dico ?-E poi posso sapere che alice hai per essere tornata qui, mi ricordo che lo avevi perso, d'avanti ai miei occhi.-

 

-Natsume , perché vuoi sapere tutto ciò? Sono cambiate così tante cose e tu, tu che non ne volevi sapere di nessuno, ora vuoi scoprire cosa mi tormenta. Quando io ti tesi una mano per scoprire di te, tu la rifiutasti, quando ti porsi la mano per sapere cosa ti tormentava tu nuovamente la rifiutasti, e nonostante ci fu quel bacio, tu eri ancora chiuso. Ora perché io dovrei accettare la tua mano, per sapere cosa mi tormenta?- gli dissi agitandomi ed alzando un po la voce, non amavo parlare di ciò, con i professori e con il preside ci ho messo 1 mese intero per riuscire a raccontargli, ed ora con Natsume, non credo che riuscirò a parlargli tanto facilmente.

 

-Mikan io sono cambiato, lo so che non sembra possibili, perché effettivamente ho ancora quel carattere da menefreghista, però da quando tu sei andata via, ho capito di quanto tu eri importante per me, ecco perché ora voglio darti una mano o meglio voglio capirti. - mi disse gentilmente

 

-Scusa.- abbassai lo sguardo, avevo davvero sbagliato ad alzare la voce, - sai quando devo parlare di ciò che mi è accaduto in questi 5 anni fuori dall'accademia, mi agito e divento scontrosa ed alzo la voce non appena qualcuno tocca l'argomento. Non me la sento di parlarne con nessuno. Scusa ancora.- gli dissi

 

-Shhh , non preoccuparti. Ti capisco, non vuoi rivelare queste cose a nessuno , perché nonostante tu conosca tutti benissimo, non riesci a fidarti di nessuno, tanto meno di Hotaru, la tua migliore amica, ma sappi che quando vuoi , io ci sarò sempre, per ascoltarti e per comprenderti. - disse gentilmente, ora ne ero davvero certa, lui era davvero cambiato. Continuò a parlare. - Ora vado , ci sentiamo dopo.- e prima di andarsene mi diede un bacio sulla guancia.

 

-Ciao- dissi io arrossendo. Non era mai stato così dolce, tranne quando mi diede il bacio nella notte di natale della 6°elementare, l'anno in cui io me ne andai. Poi sentii il mio cuore battere all'impazzata , non mi era battuto così forte nemmeno in quella notte , perché proprio ora? Forse è perché sono cresciuta e inizio a provare dei sentimenti concreti verso qualcuno. Fatto sta che quando lui se ne andò, io rimasi li, sola. Quel silenzio che mi circondava, divenne assordante, fino a quando sentii una voce che lo spezzò. La sua voce era così profonda.

 

-Hai a disposizione ancora un'ora , vieni con me devo darti nuove istruzioni per la missione che farai.- silenziosamente lo seguii.

 

ANGOLINO AUTRICE

Ciao a tutte lettrici, sono sempre io 50_sfumature_di_me che ha aggiornato il capitolo.

Cosa ne pensate? Vi è piaciuto?

Non so se leggendo vi siete fatti una mezza specie di idea sull'alice della nostra protagonista.

Comunque, volevo ringraziare infinitamente chi ha recensito il capitolo **

Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite.

Grazie a chi la messa tra le seguite.

Vi adoro. Con ciò vado a dormire.

Buonanotte e Baci :*

50_sfumature_di_me

 

P.S perdonate gli errori, solo capitemi, sono le 23:40 ho troppo sonno per ricontrollarlo altre 5 volte. Ho deciso di pubblicarlo adesso, perché dalle recensioni che ho letto, state aspettando il 2°capitolo, quindi ho fatto uno sforzo solo per voi <3 . Vado a dormire. CIAO!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 

Non riesci a fidarti di nessuno, tanto meno di Hotaru, la tua migliore amica.”

Le parole che Natsume mi ha detto questo pomeriggio, ancora rimbombano, continuamente, senza sosta, dentro la mia testa. Più ci penso , e più me lo dico, lui ha ragione. Ha ragione sul fatto che io non mi fido di nessuno , nemmeno di Hotaru, la mia migliore amica, io e lei ci conosciamo da 10 anni e le ho sempre raccontato tutto, possibile che ora, io non gli riesca a parlare del mio nuovo alice?. Forse mi blocca la paura di essere rifiutata , di essere considerata un mostro o chissà cos'altro. Però, per oggi basta pensare, altrimenti il mio povero cervello andrà in fumo, la cosa migliore è andare a dormire. Mi dirigo verso il mio letto, e mettendomi sotto le coperte, cado in un sonno profondo.

 

I raggi del sole, penetrano dentro la mia stanza, e vengono a colpire la mia faccia. Ma che ore saranno, e poi perché le tendine sono aperte?

Girandomi verso la sveglia, noto che è tardissimo, sono le 9:00 e le lezioni sono iniziate già da 1 ora. Porca miseria, non ci voleva, poi alle prime due ore ho Jinno.

In fretta e furia, scendo dal letto e corro a prepararmi, in 5 minuti sono pronta. Subito mi precipito fuori dalla stanza, ed inizio a correre come una vera e propria deficiente.

-Come non ho fatto a sentire la sveglia, cazzo!- urlo mentre corro, e non è stata una buona idea, mi sto sfiatando.

 

Mentre corro, per la fortuna che ho, inciampo e cado a terra, e come sempre la fortuna ha voluto che mi sporcassi.

-Perfetto, peggio di così credo che non mi può andare, a no aspetta, si che mi può andare peggio, con Jinno.- in un secondo mi rialzo, le ginocchia mi fanno malissimo e abbassando un secondo lo sguardo, noto che sopra le ginocchia ho due perfette ferite, che mi sanguinano.

 

-Che cazzo!, oggi una buona no, vero?-

 

Finalmente dopo 10 minuti abbondanti, sono arrivata d'avanti alla porta della classe, il mio risultato è:

-capelli scompigliati.

-divisa sporca.

-ginocchia piene di sangue

Dopo aver visionato per bene il mio stato pietoso, le mie orecchi si concentrano sul silenzio assordante che c'è nella classe, be di solito c'è sempre qualche mormorio o la voce del professore che spiega... O NO ! Mi sbatto il palmo della mano destra sulla fronte.

 

-Il compito...- dico a bassa voce, così con cautela mi allontano dalla porta e mi dirigo in infermeria, almeno avrò una scusa. Nel frattempo che sono in infermeria mi faccio medicare le ferite, mi fascia entrambe le ginocchia, dicendomi che oltre alle feritine che mi sono fatta, si sono riaperte svariate cicatrice, infatti sono quelle che mi fanno uscire il sangue. Dopo che me le ha fasciate, mi inizio a toccare le ginocchia, ancora ricordo il perché delle vecchie cicatrice, potrei dire che un ricordo recente...

 

-Può andare, magari domani rivenga qui, così le cambierò le fasce.- con un inchino , la saluto e me ne vado via. Controllando l'orologio noto che mancano 15 minuti e la lezione finisce. Bene ora posso andare.

Eccomi di nuovo qui d'avanti alla porta, e con immenso coraggio bussai.

 

-Avanti.- mi accoglie la voce gelida del professore Jinno . - Signorina Sakura, arriva giusto in tempo per la fine della verifica scritta. Complimenti.- mi dice, e dal suo tono, significa solo guai.

-Mi scusi, non era mia intenzione, solo che mentre venivo sono inciampata e come può ben notare, ho entrambe le ginocchia fasciate, e da come vede le garze sono colme di sangue.- gli disse con lo sguardo rivolto verso il pavimento.- Però le prometto di recuperare anche domani con una sola ora.- gli dissi. Con il suo sguardo iniziò a visionarmi, e con un sospiro mi rispose.

 

-Va bene, recupererai la prossima settimana, quando avremo 2 ore. Ti fanno male le ferite?.- mi chiese in modo premuroso.

 

-Abbastanza, ma sto bene, ho avuto di peggio.- gli risposi sorridendo, lui a sua volta mi sorrise, e con un inchino andai a sedermi.

 

Profondi brusii invadevano l'aula, e da come sentivo si parlava di me. Stavano dicendo del perché Jinno si sia addolcito così tanto con me... Che palle. Se non sparlano, non stanno mai bene.

Mentre la classe “sparlava”, venne un professore di un'altra classe e ci avvertì che avremmo avuto ben 3 ore buca, perché si era riscontrato un problema. Perfetto... cosa diavolo ci sono venuta a fare qui a scuola? Potevo starmene benissimo a dormire nel mio soffice letto.

Tutti iniziarono ad urlare di gioia,ma... va bene... Mi sembrano ancora dei ragazzini nonostante vadino in 2°superiore.

Dopo aver esultato, inizia nuovamente il brusio e la protagonista sono sempre io, così, stufa delle loro chiacchiere, decido di alzarmi e di andare in infermeria a farmi cambiare le fasce. Appena mi alzo qualcuno mi fa lo sgambetto e mi ritrovo a terra. Di Nuovo.

 

-O mio Dio Mikan, scusami, non era mia intenzione.- quella voce da cornacchia è solo di Sumire.

 

-Non preoccuparti. Non è successo niente, e poi non credo che tu lo abbia fatto di proposito. Giusto?- le chiesi , cercando di trattenere la mia rabbia, che adesso voleva uscire.

 

-Non lo farei mai.- ed iniziò a ridere, brutta cornacchia che non sei altro, tu non sai di cosa sono capace.

 

Dopo questa breve conversazione, lei si girò, ed iniziò a riparlare con le sue amiche. Così mi cercai di rialzare, ma le ginocchia mi facevano troppo male. Stavo soffrendo in silenzio, non volevo sembrare una persona debole. Mi ero alzata, ma appena feci un passo, le mie gambe stavano per cedere, ma qualcuno fortunatamente si accorse del dolore, e m afferrò in tempo. Mi girai e vidi lui, Natsume.

 

-Avanti, sali sulla mia schiena, ti accompagno io in infermeria, si vede decisamente che ti fanno male.- si era accorto di me, però vidi la gente che lo fissava. Lo stavo mettendo in ridicolo.

 

-Non mi serve il tuo aiuto, c'è la faccio benissimo da sola.- gli dissi, e scostati la sua mano, dolorante andai verso la porta, però lui mi fermo, mi prese, e mi mise a sacco di patata sulla sua spalla sinistra.

 

-Ora andiamo.- mi disse. Iniziai a dargli i pugni dietro la schiena. Ed iniziai ad urlargli di lasciarmi, ma lui mi tappò la bocca. - Zitta, altrimenti i professori ci sentiranno. Non ti preoccupare, non mi metti in ridicolo d'avanti a nessuno.- allora davvero legge nel pensiero. - No, non leggo nel pensiero, il punto è che ti conosco troppo ma troppo bene, quindi so cosa pensi.-

 

Arrivati in infermeria mi posò sul letto e dato che l'infermiera non c'era lui decise di cambiarmi le fasce. Appena me le tolse, notai la sua espressione che cambiò.

 

-Ma cosa diavolo ti sei fatta?- mi chiese incredulo delle ferite, le mie ginocchia erano ricoperte di vecchie cicatrice, che adesso erano nuovamente aperte.

 

-Me le sono fatta, quando ero fuori di qui. Non è nulla di grave.- dissi lui sorridendo. -Natsume , ora mi sento molto meglio. Grazie. Puoi andare.-

 

-Sei sicura?.- Mi chiese preoccupato.

 

-Sicurissima.- gli dissi, così si decise, e salutandomi uscì dalla porta, e rimasi sola, o meglio rimasi in compagnia. -Dimmi tutto Persona, l'ho fatto andare via.- gli dissi

 

-Non m'importa di ciò che ti sei fatta sulle ginocchia, domani avrai una faccenda da risolvere. Sai quali sono le istruzioni.- Dopo avermi detto ciò, se ne andò. Adesso ero davvero sola.

 

Il letto era talmente comodo che mi ci addormentai.

 

(…)

 

Mi svegliai improvvisamente, era tutto scuro, vidi l'orologio, miseriaccia , erano le 23 di sera, ma quanto diavolo ho dormito? Però sentii qualcuno che mi stringeva la mano, Natsume?

 

-Ehi . Mikan , finalmente ti sei svegliata.- Mi disse.

 

-Ma perché fai tutto questo per me? Cioè prima mi consoli, poi mi vuoi capire, oggi le ginocchia ed adesso stai qui con me. Perché? - gli chiesi

 

-Perchè... mi piaci, tu mi sei sempre piaciuta Mikan, però non ti ho mai detto nulla , perché avevo paura, ma ora.. ora voglio che tu sappia tutto, e non m'importa nulla se non mi ricambi, aspetterò.- mi disse sorridendo

 

-Io, non è che non ti ricambi, al contrario mi sei sempre piaciuto, solo che non me la sento, capisci? Lo hai detto tu stesso, ancora non mi fido di nessuno ed ho capito che non mi fido nemmeno di me stessa, se magari aspetti , qualcosa magari cambierà.- gli dissi. Poi mi annui con segno di approvazione e mi diede un bacio sulla guancia, io arrossii e lui si mise a ridere, Poi mi disse che era ora di andare a dormire, così mi accompagnò nella mia stanza e li ci salutammo.

 

Quando entrai nella mia camera, mi fiondai nel letto ed arrossii , eravamo appena diventati più che amici ma non ancora fidanzati. Chissà forse il tempo ci avrebbe permesso di amarci e forse mi avrebbe permesso di aprirmi e di essere libera.

 

 

 

ANGOLINO AURTRICE :D

Ciao a tutti coloro che hanno letto il 3°capitolo de : La scoperta dell'amore.

Cosa ne pensate? Vi ho dato un piccolissimo indizio sull'alice di Mikan , cioè vi ho fatto capire di che tipo è.

Comunque cosa ve ne pare di questo nuovo capitolo? Aspetto le vostre opinioni.

Grazie a tutti coloro che hanno recensito i precedenti capitoli e a chi recensirà questo 3°capitolo.

Grazie a chi ha messo la mia storia tra le seguite e le preferite.

Vi amo <3

Baci :***

 

50_sfumature_di_me

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


La missione che ho dovuto svolgere ieri sera mi ha decisamente distrutta. Era iniziata bene, tutto procedeva liscio ma ho improvvisamente perso il controllo del mio alice e quindi ho fatto andare tutta la missione a monte. Quando siamo tornati Persona era furioso con me, però dopo una lunga sfuriata si è calmato e ha deciso di riempirmi di anelli ed orecchini per il controllo del mio alice.

 

In questo momento sono stesa dentro il mio letto e le voglia di andare a lezione proprio non c'è. Sono stanca e senza forze, ma purtroppo non posso rimanere e quindi mi devo alzare dal mio caldo letto e andarmi a preparare per una giornata infinita. Avevo troppi orecchini e per non farli notare decisi di lasciare i capelli sciolti e li piastrai. Mi misi la mia divisa e andai a lezioni. Come ho già detto prima oggi non ho voglia di fare un bel niente, nemmeno di prepararmi decentemente.

 

(...)

 

Da una decina di minuti ero arrivata in classe e subito tutti si accorsero dei miei anelli che fino a ieri non c'erano mai stati. Subito mi iniziarono ad inondare di domande inutili e se prima avevo solo un lieve mal di testa, ora mi stava scoppiando.

 

-Finitela!- urlai alzandomi dal mio posto. -Finitela di riempirmi di queste stupide domande. Non avete mai visto nessuno con così tanti anelli?- qui in accademia chi portava anelli o roba simile stava a significare solo per il controllo dell'alice, però se lo sapevano che caspita me lo chiedevano a fare?

 

La campanella suonò e subito entrò il professor Narumi, ci disse che avrebbe sostituito il professore di storia d'alice perché stava male.Fatto sta che rimanemmo per 2 ore a parlare tra di noi perché a Naru non importava nulla se facevamo storia o meno. Mentre aspettavo che il tempo trascorresse il più in fretta possibile mi accorsi solo ora che Natsume era arrivato adesso che per tutta la prima ora si era assentato. Venne subito a sedersi al suo posto, cioè vicino alla sottoscritta ed iniziò a sorridere come un ebete mentre mi guardava.

 

-La vuoi smettere di fissarmi?- dissi girandomi verso di lui e sorridendogli. -Mi mette ansia.

 

-Questa mattina sei davvero bella senza trucco, mi ricordi la vecchia Mikan, anche se lei portava le codine e tu oggi porti i capelli lisci e sciolti.- prese una ciocca dei miei lunghi capelli e se la portò fino alle labbra dove la baciò. A quel suo gesto arrosii violentemente.

 

-Da quando sei diventat o così dolce?- dissi portandomi una ciocca dietro l'orecchio. -Molto tempo fa eri così chiuso e sgorbutico e mi odiavi anche molto. Invece ora sei così...così.. diverso...- a tutto questo rispose con altro.

 

-Perché porti tutti quegli orecchini?- complimenti Mikan alla tua inteliggenza di scoprirti l'orecchio come una mongoloide scordandoti completamente di questi cosi.

 

-Credo che oggi sia una bella giornata, perché non andiamo a mangiare fuori?- cambiare argomento è la cosa migliore in questo momento.

 

-Non cambiare discorso.- mi scoprì entrambe le orecchie e mi afferrò entrambe le mani. Il suo sguardo si posò sul mio. -Mikan che cosa sono tutti questi orecchini e anelli?

 

-Sono ciò che vedi, semplici orecchini e anelli.- come se lui fosse così stupido visto che evidentemente abbiamo lo stesso anello...

 

-Non sono stupido. Perché non me lo hai detto che stavi nelle attività pericolose?- e adesso che cosa gli dico? "scusa Natsume me ne ero completamente dimenticata" o si come se lui mi credesse. Optai per andare via, magari correndo ma non appena mi alzai dalla mia posizione tutto attorno a me tornò a girare e poi il buio calò su di me. L'unica cosa che riesco a sentire è Natsume che urla il mio nome.

 

NATSUME POV

-MIKAN!- riesco appena in tempo a prenderla prima che il suo corpo privo di sensi si scaraventi sul pavimento dell'aula. Narumi mi dice di portarla immediatamente nell'ospedale dell'accademia e faccio subito così, naturalmente facendomi teletrasportare da un compagno di classe.

 

I medici la stanno visitando ormai da un'ora e finalmente dopo una lunga agonia escono dalla sala visita e mi assicurano che sta bene e che è svenuta solo per colpa della troppa stanchezza e di un po di febbre, l'unica cosa che le serve è il riposo di almeno una settimana abbondante. Mi permettono di andare nella stanza assicurandomi che è sveglia. Non appeana apro la porta la vedo stesa sul letto con al braccio attaccata una flebo ed il suo sguardo fisso nel vuoto.

 

-Natsume... Tu pensi che io sono un mostro?- ma adesso da dove cavolo esce questa domanda? Mi avvicino a lei sedendomi sul suo letto e le afferro una mano.

 

-Sei la ragazza più dolce del mondo. Perchè dovrei pensare che sei un mostro?

 

-Perché indosso tutti questi oggetti per controllare il mio alice... E poi faccio parte delle abilità pericolose...

 

-Mikan, non importa cosa indossi o che bailità hai, tu sei sempre Mikan. Sei sempre la solita Mikan, non sei cambiata.

 

-Oh Natsume... Sono cambiata, é cambiato tutto quanto. Io non sarei dovuta tornare in questa accademia. Io ero andata via per un motivo e adesso sto nuovamente al punto di partenza... Io...- non riuscì a finire di parlare che subito le lacrime iniziarono a bagnarle il volto, così l'abbraccia il più forte possibile.

 

-Io non so cosa ti sia accaduto, però io per te ci sarò sempre.- dissi ancora stringendola alle mie braccia. -Da quando te ne eri andata io ho capito quanto tu eri importante per me e così sono iniziato a cambiare e adesso mi ritrovo in questo stato, solo per te, perché io ti amo.

 

 

Angolino :)

*Entra da una porta piano piano e s'inchina* Ciao a tutti, è da molto che non ci risentiamo vero? Perdonatemi se non ho più aggiornato ma ho avuto dei problemi seri in famiglia e non potevo fare nulla, poi la mia fantasia mi aveva abbandonato :C. Ora credo di essere tornata, credo che adesso io possa ricominciare a scrivere decentemente(?) questa FF. So che il capitolo è corto e mi dispiace, ne meritavate uno più lungo.

Spero che lascerete qualche commento per dirmi cosa ne pensate.

Ieri ho pubblicato una One Shot, spero vi sia piaciuta anche quella.

Baci :*

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


 

 

POV MIKAN

Questa era la frase che stavo aspettando da lui, la frase di tutta una vita. Ti amo, 2 parole e 5 lettere. Natsume aveva avuto il coraggio di ammtterlo, era cambiato, non era più quel bambino che lasciai qualche anno fà.

 

-Natsume, anche io ti amo. Tu mi sei piaciuto dal primo giorno in cui ti ho conosciuto e ti ho iniziato ad amare un po' alla volta. Ancora adesso ti amo, sono passati 5 anni, ma io ti amo ancora. In questi 5 anni siamo cambiati molto. Siamo maturati, siamo cresciuti, siamo diversi dal passato. Essendo maturata io ti ringrazio, ti ringrazio di amarmi, ma... - le lacrime iniziarono a rigarmi il volto, ferirlo era l'ultima cosa che avrei voluto fare. -Ma io non posso, non posso davvero accettare i tuoi sentimenti.-

Mi stava guardando, il suo sguardo era perso nel vuoto come se non riuscisse a comprendere le mie parole. Lo scossi e in tutta risposta scacciò la mia mano. -Natsume io non voglio che tu fraintenda le mie parole...

 

-Sei stata più che chiara Mikan. Essendo maturata, non vuoi i miei sentimenti. Perchè dici di amarmi? Lo dici per farmi credere che qualcosa può accadere? Lo dici perchè mi vuoi vedere star male? Io non ti capisco... Mi fai tutto questo discorso per dirmi no?- Parlava calmo ma dentro di se era furioso. I suoi occhi lo tradivano, quel suo sguardo gelido, lo conoscevo benissimo.

 

-Natsume tu devi capire...- mi iniziò a parlare sopra, non voleva prorpio saperne di questa situazione.

 

-Io non devo capire nulla di quello che tu pensi, sei stata chiarissima. Non sperare che in futuro ti tenderò la mano come ho fatto in questo arco di tempo. Le nostre strade finiscono proprio qui di incrociarsi, tutto questo tempo ti ho aspettata ed infine questo è il risultato... Addio Mikan.- si girò ed uscì dalla porta.

 

Le mie gmabe cedettero e caddi a terra in ginocchio, la vista inziava ad appannarsi e le lacrime una dopo l'altra iniziavano ad invadere il mio volto. Natsume se n'era andato, facendosi da solo la conclusione di questa storia.

Passò un'ora o forse più ed io ancora non mi alzavo dal pavimento, era freddo come il mio cuore. Ero moralmente distrutta, forse era meglio tacere.

-Figliola, santo cielo, cosa fai a terra? Vuoi ammalarti più del dovuto?- era la voce della dottoressa. Mi prese per un braccio e mi rimise stesa sul letto, mi riattaccò le flebo e se ne andò via.

 

 

POV NATSUME

Ho sprecato tutto questo tempo per aspettare Mikan. Sono stato un cretino, un'idiota. Come ho potuto pensare che ci saremmo messi insieme? Sono stato un illuso, ma lei mi ha dato questa falsa speranza. Ormai è un capitolo chiuso. Io e lei non saremo più nulla.

Amici? Mai.

Una spalla su cui piangere? Che pianga da sola.

Fidanzati? Manco se mi pagano.

Nemici e non conoscenti? Ovvio. Sicuro come la morte.

 

Non m'importa se le mie parole l'hanno ferita.

Come io sto soffrendo anche lei deve soffrire.

 

 

MIKAN POV

Due settimane.

Sono già passate due settimane da quel giorno.

Quel maledetto giorno.

Perchè non mi ha voluta ascoltare fino in fondo? Perchè si è nuovamente comportato come un bambino?

Io pensavo che era cambiato, ma... a quanto pare mi sbagliavo.

 

Per due settimane mi sono rinchiusa nella mia stanza a piangere dalla mattina fino alla sera.

Ho mangiato poco, forse 3 volte in 2 settimane... lo stomaco mi si è completamente chiuso, depressa per un ragazzo... davvero così non posso andare avanti.

 

Mi alzai dal letto e mi avviai in bagno, guardai l'orologio e vidi che ero in tempo per entrare alla secondo ora. Mi feci una doccia fredda per cancellare il dolore di queste due settimane. Dopo 20 minuiti di doccia, mi avviai ad asciugarmi i capelli, a truccarmi e ad indossare la divisa scolastica, che con grande dispiacere era diventata larga per il mio corpo.

La gonna mi scendeva in continuazione e la giacca era troppo larga, questo tutto per colpa mia. Non m'importava come mi stavano, io dovevo tornare a scuola, e lo avrei fatto a qualunque costo perchè per un ragazzo non potevo ridurmi in questo stato pietoso, non era da me.

Chiusi la mia stanza e mi avviai verso il dipartimento delle superiori.

 

 

NATSUME POV

Già erano passate due settimane da quando Mikan non era più venuta a lezione.

Due settimane senza sapere come stava. Mi sembrava di essere tornato a 6 anni fa, quando lei aveva lasciato la scuola e tutto sembrava essere vuoto e noioso.

Nessuno sapeva nulla di lei, nemmeno la sua migliore amica Hotaru, era come sparita.

Forse le mie parole erano state troppo dure nei suoi confronti, ma lei mi stava illudendo.

Forse ho sbagliato a non farla parlare fino all'ultimo, sono stato troppo impulsivo, ma adesso non m'importa più nulla.

Io e lei non siamo più nulla, siamo estranei.

 

La prima ora sembrava non passare mai. Tutto troppo lento, lezione noiosa, impossibile da seguire, voglio andarmene.

Per tutta la prima ora fissai solo la finestra, e finalmente suonò quella maledetta campanella.

 

Dopo 10 minuti il professore si fa vivo, chiude la porta, e inizia a fare l'appello. Tutti presenti, solo Mikan manca, come sempre.

Qualcuno bussò alla porta e appena si spalancò... Mikan?

Ma... che diavolo le è successo?

Il suo viso e dimagrito e il suo corpo è visibilmente dimagrito.

Ok... il senso di colpa mi stava invadendo, ma perchè si era ridotta a questo?

 

-Sakura, si vada a sedere al suo posto e cerchi di recuperare, la prossima settimana avrete un compito.-

 

-Si professore.- si girò e si avviò verso di me, perchè qui era il suo banco.

 

 

MIKAN POV

Ed eccomi qui in classe, il mio sguardo si incrocia subito con quello di Natsume e vedo nei suoi occhi stupore... per cosa? Per vedermi così dimagrita a causa sua e della sua mente da bambino?

Mi misi seduta ed iniziai a seguire la lezione, ma sentivo lo sguardo di Natsume su di me.

 

-Smettila di guardarmi Natsume. Segui la lezione.- conclusi acida.

 

-Perchè?

 

-Perchè cosa?

 

-Perchè sei diventata così? Mikan da quanto non mangi un vero pasto? Sei dimagrita di almeno 5 chili.

 

-Smettila- dissi tranquillamente senza guardarlo -smettila di preoccuparti di me. Tu stesso hai detto che le nostre strade si sono divise e non si possono più incontrare no? Bene e allora vivi e lascia vivere. La vita è mia e so quello che sto facendo.- dopo queste mie parole, si girò verso il professore ed iniziò a seguire la lezione.

 

Questa giornata finalmente era giunta al termine, ora volevo solo tornare nella mia stanza e non sentire nessuno, ma persona mi aveva chiamata e anche il preside.

Credo di sapere su cosa riguarda il discorso, nuove missioni da affrontare, nuove avvertenze sugli anti alice che mi stavano cercando.

Meglio andare subito, almeno mi tolgo il pensiero e vado a dormire per dimenticarmi questa stupida giornata. Mi avvia verso l'edificio del preside ma imporvvisamente ero caduta a terra perchè qualcuno mi aveva afferrato, e quel qualcuno era Natsume.

 

-Smettila. La devi smettere.- inizia a strillare, mi ero stufata del suo comportamente.

 

-Fammi parlare.- mi disse tenendomi saldamente le braccia.

 

-Di cosa vuoi parlare? Di cosa Natsume?- continuai a strillare a strattoinarmi. -Io e te non abbiamo più nulla da dirci ok? Io due settimane fa, in quell'ospedale ti stavo spiegando, ma tu NO. Hai preso in mano il discorso e te ne sei andato. Hai voluto questo ed ora ne devi pagare le conseguenze.

 

-Io non sto pagando nessuna conseguenza per le mie azioni, sei tu che lo stai facendo al posto mio. Mi sento in colpa per quello che ti sto facendo diventare. Io non volevo che diventavi così. Non volevo che la tua scintilla si spegneva.

 

-La mia scintilla? Natsume adesso basta davvero. Mi sono stufata dei tuoi discorsi. Ti ripeto vivi e lasci vivere. Ed ora lasciami queste maledette braccia, altrimenti io...

 

-Altrimenti cosa? Urlerai? Mi darai calci? Cosa vuoi fare?

 

-Questo.- usai il mio alice per liberarmi dalla sua presa. -Tu mi hai costretta a farlo. Natsume io e te non siamo più nessuno. D'adesso in poi userò la forza.- a quel punto presi la mia borsa da terra e mi affrettai ad andare dal preside e da Persona.

 

 

 

ANGOLINO AUTRICE :3

Salve genteeeee.

Si lo so, sono in ritardissimo con la pubblicazione del capitolo cinque della FF e mi dispiace. Spero che questo capitolo possa piacervi, so che può essere banale ma la mia fantasia mi ha voluto abbandonare e adesso spero che con questo capitolo mi sia ripresa.

Spero che vi sia piaciuto e aspetto le vostre recensioni per sapere il vostro parere che mi aiuta a migliorare.

Grazie a chi l'ha letta.

Ayumi_97

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


POV MIKAN

 

Davvero avevo appena usato il mio alice su Natsume?

Davvero lo avevo appena ferito?

Io... lo avevo avvertito.

 

Corsi via da Natsume e cercai di andare il più in fretta possibile dal preside.

Il preside... se avesse scoperto qualcosa di quello che era appena successo mi avrebbe punita.

Essere punita era l'ultima cosa che volevo.

Arrivai davanti alla porta dell'ufficio del preside, bussai, una voce profonda mi accolse.

 

-Pincipessa, benvenuta.- odiavo quel nomignolo, principessa. -Ti ho chiamata perchè ho un compito importante per te. Qualche anti-alice si è infiltrato qui, in accademia, ed è riuscito a rubare buona parte dei fascicoli dei rsagazzi delle abilità pericolose. Il tuo compito sarà riprenderle.

 

-Dimmi quando e dove.

 

-Principessa, ovviamente questa sera. Prima li riprenderemo e meglio è.- si alzò dalla sua sedia e venne incontro a me e inziò ad accarezzarmi la testa... Odiavo questa situazione, però dovevo sopportare, da sola.

 

 

POV NATSUME

 

Il braccio mi faceva male, era ustionato.

Una fiamma di colore azzurro mi aveva bruciato.

Quella fiamma era uscita dalle mani di Mikan, che alice era quello?

 

Il braccio mi stava bruciando come non mai, era come se avesse cercato di uccidermelo. Dovevo avere delle spiegazioni e sapevo chi era l'unico che poteva farlo.

 

[...]

 

Senza pensare a bussare, aprii la porta della stanza di Narumi.

 

-È sempre un piacere vederrti Natsume, ma hai scordato come si bussa?- il suo sorriso era così irritante.

 

-Ora mi racconterai tutto sull'alice di Mikan. Cosa cavolo vuol dire quella fiamma azzurra?

 

-Capisco. Quindi quella bruciatura ti è stata causata da Mikan. Cosa le hai fatto per farle perdere il controllo?- perchè rispondeva ad una domanda con un'altra domanda? Lo fulminai con lo sguardo, non ero in vena di giochetti. -Ho capito.- si alzò dalla sedia e sparì in bagno.

 

-Narumi non puoi andartene così.- un secondo dopo riapparì e tornò con un fascicolo. -Cosa diavolo è?

 

-Natsume vedi l'accademia nasconde molti segreti all'insaputa degli studenti. Questo è il fascicolo di Mikan, ogni settimana lo tiene un professore perchè questo fasciolo non deve cadere in mani sbagliate.

 

-Ma questo cosa c'entra con quello che voglio sapere?

-Tutto ciò che sappiamo sta qua dentro.- quel fascicolo parlava dei segreti di Miakan. -Mikan in questi 6 anni ha passato tutti gli orrori possibili. Sono accadute cose che non dovevano accadere. Inzialmente lei aveva veramente perso i suoi alice, ma ad un anno di distanza l'annullamento si era ripresentato e dopo 2 anni è apparso anche questo nuovo alice. Noi lo definiamo fuoco fauto.

 

-Fuoco fauto? Quindi non ha un vero nome questo alice...

 

-Esatto. Fuoco fauto è stato dato da noi. L'alice di Mikan è un alice molto raro, mai esistito, e allo stesso tempo è un alice troppo pericoloso. Mikan fa fatica a controllare il suo alice, se perde per un attimo il controllo possono accadere cose brutte. Tu Natsume sei stato fortunato ad avere solo quella bruciatura.

 

-Solo? Scusi cosa vuole fare quell'alice?

 

-Il suo alice si può definire un misto tra l'alice del fuoco e il marchio della morte.

 

-Marchio della morte? L'alice di Persona? Aspetti, lei mi sta dicendo che Mikan con un solo tocco di fiamma potrebbe uccidermi?

 

-Si... Lei è spaventata dal suo alice. Cerca sempre di stare tranquilla e di non perdere il controllo. Durante questi sei anni, lei...- non riuscì a terminare la frase perchè qualcuno parlò sopra di lui. Mikan.

 

POV MIKAN

 

-Credo che può bastare così, non crede Narumi?- la mia voce era ferma. -Non crede di aver raccontato anche troppo oggi?- il mio sguardo si spostò verso Natsume. -E tu non credi che è meglio chiedere a me queste cosa, Natsume?

 

Nessuno dei due parlava. Il loro sguardo era fisso sul pavimento, adesso avevano paura di me e del mio maledetto alice? Ecco perchè non volevo che Natsume lo venisse a scoprire, ecco perchè volevo che tutto rimanesse normale. A quest'ora io e lui saremmo ancora amici, e lui non si troverebbe qui, da Narumi, a chiedere informazioni sul mio conto.

 

Ho commesso un grande sbaglio a tornare qui.

Dovevo continuare a combattere da sola.

Perchè sono tornata?

 

-Mikan io ho chiesto a Narumi perchè sapevo che tu non mi avresti già risposto. Anche se tu non vuoi, io porterò a termine ciò che ho iniziato. Voglio sapere tutto sul tuo alice e sul passato che tanto ti tormenta.- il suo sguardo adesso era fisso sul mio. -Poi voglio ricordarti che io sono libero di fare quello che voglio, con o senza il tuo permesso.

 

-Questo, mi ferisce molto Natsume.- adesso ero io ad abbassare lo sguardo. -Mi ferice che tu non mi rispetti più. Perchè siamo finiti in questa situazione? Perchè adesso siamo su due rive opposte e non possiamo più raggiungerci?- una lacrima mi scese.

 

-Non sono io ad aver voluto tutto questo, sei stata tu a volerlo. Tu hai creato questa situazione Mikan, ed è inutile che adesso ti metterai a piangere, io non verrò a sostenerti.

 

Queste parole mi ferirono ancora di più, però non volevo dargli la soddisfazione di vedermi piangere. Tratteni le mie lacrime e alzai lo sguardo. Io ero forte. -Non sono stata a volere io questo. Ti ricordo che chi non ha voluto ascoltarmi sei stato tu.- ripresi fiato, perchè le lacrime volevano cedere. -Sei una persona incoerente, fino a questa mattina eri preoccupato per me, mentre adesso che hai scoperto il mio alice... Adesso che hai scoperto il mio alice hai paura. Hai paura di me Natsume.

 

-Mikan non ho paura di te.

 

-Perchè cerchi di convincere te stesso? Hai visto la tua espressione allo specchio? Natsume io vedo nei tuoi occhi la paura.

 

Aveva davvero paura di me. Con queste parole andai via dalla stanza e appena fuori inziai a piangere. Forse era disperazione, tristezza, amarezza... Pensavo che non sarei più stata sola, ed invece sono ancora qui a combattere come in questi sei anni.

 

[...]

 

La notte era già scesa, ed io ero già pronta per andare in missione.

Non sapevo quanti giorni sarei stata fuori.

Non sapevo se sarei tornata viva.

Non sapevo nulla.

 

Volevo solo combattere, ecco cosa sapevo.

Combattere per scordare questo giorno infernale.

Combattere per dare sfogo alla mia rabbia.

 

Questa missione l'avrei svolta assieme a Persona e Nobara.

Natsume era impegnato con altro, ed era meglio così.

Non potevo permettermi distrazioni.

Nessuna distrazione.

 

 

 

ANGOLINO AUTRICE :3

Salve ragazzuoooooli belli, eccomi con il sesto capitolo de la scoperta dell'amore.

Anche se corto, spero possa piacervi. Finalmente si è scoperto l'alice di Mikan. Siete contenti?

Non so che altro dirvi, grazie per chi segue la mia storia, grazie per chi recensice, grazie a chi l'ha messa nei preferiti e nelle storie da ricordare.

Vi adoro.

Questa storia continua ad essere pubblicata grazie anche a voi <3

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


POV NATSUME
 
Forse era vero, io avevo paura di lei. Avevo paura della ragazza che più amavo, e questo non andava bene. Io dovrei rimanere accanto a lei, sostenerla in questi momenti, e invece… invece ho paura.
 
Mi ripetevo dentro di me che lei era la solita  Mikan e il suo alice era simile al mio, ma allora perché?  Devo vederla, devo parlarle.. ma cosa le avrei detto una volta che me la sarei trovata davanti? Un passo falso e avrebbe scatenato il suo alice su di me.
 
È inutile convincere me stesso che lei è la solita Mikan.. è cambiata. E forse è vero che non ci sarà mai un inizio per noi.
 
Basta essere così. È ora di togliersi questa maschera di bravo ragazzo e tornare ad essere quello che sono, cosa ho da perdere? Tutto ciò di cui avevo bisogno, l’ho già perso.
 
2 SETTIMANE DOPO…
 
-Natsumeeee, dai andiamo a prendere il sole insieme, saltiamo la lezione.-  La voce da gallina di Sumire mi rimbombava nelle orecchie. Possibile che non aveva nulla di meglio da fare?
 
-No Sumire, non ho voglia si saltare lezione, preferisco dormire.-
 
-Natsume sei cattivo. Salti lezione continuamente, e per una volta che te lo chiedo io, mi rispondi no. Antipatico.-  Mi aveva scocciato e per tutta risposta, le bruciai il libro che aveva nelle mani, così facendomi la linguaccia, andò via.
 
Erano passate già due settimane da quando avevo deciso di tornare me stesso, ed erano già due settimane che Mikan non tornava. Non so cosa provavo sapendo di non vederla, avevo sentimenti contrastanti. Amore misto ad odio. Sembrava strano, ma era così, provavo odio verso di lei.
 
Odio perché diceva che avevo paura di lei, odio perché non vuole farmi sapere chi è veramente lei, odio perché mi ha attaccato con il suo stupido alice.  Si la odiavo. Forse era solo un’autoconvinzione, ma era l’unico modo per andare avanti.
 
POV MIKAN
Stava andando tutto storto.  Per far fuggire Nobara e Persona, mi sono fatta catturare.. Sapevo che era un’imboscata, era fin troppo semplice recuperare quei stupidi fascicoli.
 
Dove mi trovo?  Sento la paura dentro di me. Tutto proprio come prima di ritornre in accademia.
 
Sento dei rumori, rumore di passi, e poi percepisco qualcuno accarezzarmi il volto, una mano familiare, delicatamente mi toglie la benda e quando lo vedo non rimango sorpresa.. –Reo…- dico a voce bassa.
 
-Mikan, è bello rivederti. E questa volta non scapperai più come prima.- la sua voce di ghiaccio mi intimoriva, i brividi percorrevano il mio corpo, le lacrime iniziavano a farsi sentire. Non dovevo piangere. –Mikan cara, piangi se ti fa stare bene, ai capito che stavolta siamo molto arrabbiati?-
 
Non parlavo, non emettevo un suono, il mio viso era bagnato dalle mie lacrime, forse era davvero meglio che non facevo questa missione. Era meglio non tornare in accademia e continuare a fuggire. Ormai però era tardi… Forse sarebbe stata la volta buona che sarei morta.
 
ANGOLO AUTRICE :3
Ciao a tutti ed eccomi tornata (?) scusate la mia lunga assenza, scuola ricominciata, quest’anno esami.. Nonostante tutto eccomi tornata, spero che questo piccolo e breve capitolo possa piacervi, non so se potrò continuare ad aggiornare regolarmentre, spero di poterlo fare.
Grazie a coloro che seguono la storia e che la recensiscono, anche a voi lettrici silenziose <3
Al prossimo capitolo.
 
                                                                                                                                            Ayumi_97

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


MIKAN POV
Mi mancava la luce del sole, le passeggiate all’interno dell’accademia, vedere Natsume… già Natsume, chissà come stava, mi mancava tanto e forse lui meritava di sapere la verità in merito ai miei 5 anni fuori dall’accademia, e invece ho saputo solo stare in silenzio e non raccontargli nulla; ho saputo solo trattarlo male e lanciargli contro il mio stupido alice. Forse merito davvero di essere di nuovo qui, forse sono davvero una cattiva ragazza.
 
I giorni qui dentro passavano e io non sapevo più nulla. Nuovamente ero maltrattata , nuovamente ero tenuta senza cibo per punizione, non sentivo più le forze, giorno per giorno mi stavano abbandonando e i miei poteri … loro erano tenuti sotto controllo da Reo, il suo obbiettivo era quello di addestrarmi e vedermi nel mercato alice, e questa volta sarebbe successo davvero.
 
Mi stavo lasciando andare al mio destino, ormai non avevo più un valido motivo per reagire. Prima cosa mi faceva rimanere viva? Cosa mi spingeva a sopportare tutto questo dolore? La risposta è molto semplice cara Mikan, prima volevi sopravvivere con la speranza che un giorno avresti rivisto tutti e saresti tornata in accademia, ma oggi, adesso, quella speranza non esiste più.
 
Ho così tanto sonno, ma fa così tanto freddo in questo luogo.. Ho paura, per la prima volta ho paura. Voglio scappare.
Chiusi gli occhi e le lacrime iniziarono ad uscire, come ogni sera, oppure ogni giorno… non avevo nemmeno più la cognizione del tempo.
 
 
NATSUME POV
Era passata un’altra settimana da quando Mikan non veniva più a lezione, non sapevo se essere preoccupato per lei oppure fregarmene, alla fine cosa avrei ricevuto in cambio? Solo un altro palo in faccio e un’altra strillata. Sicuramente era impegnata col gruppo dei pericolosi, era ormai diventata la ‘’principessina’’ di Persona.
Ora che ci pensavo, nemmeno lui vedevo da ben due settimane, però sicuramente sarà impegnato insieme alla sua prediletta nelle missioni, meglio così, meno fiato sul collo e niente punizioni.
Le lezioni iniziarono e come sempre le ore trascorrevano lentamente. Sempre i soliti discorsi sugli esami, sul fatto che dobbiamo superarli altrimenti ripetiamo l’anno, dobbiamo stare attenti alle assenze, era una gran scocciatura. Perché non la smettevano e non ci rimandavano nelle nostre stanze a dormire? Sicuramente mi sarei divertito di più.
Mentre Narumi continuava con la sua predica, entrò il preside ed afferrò Narumi per il braccio facendolo uscire immediatamente. Una volta chiusa la porta, tutti iniziarono a far casino e a tirare un sospiro di sollievo, soprattutto io, dopo tutti i danni che ho combinato.
 
-Narumi si è messo in qualche pasticcio- mi disse tranquillamente Ruka, feci spallucce, ma se fosse stato davvero così, sicuramente non mi sarebbe dispiaciuto.
 
Dopo 10 minuti rientrò Narumi, prese la sua roba e disse di proseguire autonomamente lo studio. Dalle sue mani poteva vedersi l’agitazione che aveva dentro. –E si Ruka, si trova nei guai.- risi –che ne dici di seguirlo? Andiamo a scoprire cosa ha fatto mr perfettino.
 
-Natsume ma se ci scoprissero, finiremmo nei guai…- abbassò lo sguardo, quando faceva così voleva dire che stava riflettendo, mi guardò e fece un sottile sorriso –va bene, andiamo. Ma non facciamoci scoprire.
 
Usciti dall’edificio, andammo verso quello del preside della divisione superiori. Entrammo senza farci vedere, arrivati davanti la porta si sentivano delle voci, delle grida per la precisione. E non erano solo loro due, ma ci stavano anche Persona e… Nobara? –Ruka credo che ci sia qualcosa di grosso, non credo che Narumi abbia fatto qualcosa.
 
-Lo stavo pensando anche io Natsume, e direi che è ora di andare via.
 
-No dobbiamo rimanere, o meglio, io voglio scoprire cosa sta succedendo. È da due settimane che non vedevo Persona e Nobara, e se si trovano in accademia, perché non si fanno vivi al corso?- mentre aspettavo una risposta da Ruka, altre grida iniziarono ad uscire dalla porta.
Era la voce di persona, possibile che stava gridando?
 
-PRESIDE, DOBBIAMO CONTINUARE LE RICERCHE. NON POSSIAMO ABBANDONARLA COSI, SE NON AVESSE SALVATO ME E NOBARA, A QUEST’ORA NON SAREMMO MORTI.
 
-Persona non alzare la voce ti prego- questo era il preside – stiamo facendo il possibile per riportarla in accademia, ma da in due settimane hanno cambiato la loro posizione ed è molto difficile ritrovarla, non ha più nemmeno il libretto dell’accademia… Non so cosa altro fare.
 
-LEI è IL PRESIDE DI QUESTA MALEDETTA ACCADEMIA. LA DEVE SALVARE. ALTRIMENTI IO…
 
-Tu cosa Persona? So che sei preoccupato per lei, credi che io non lo sia? Per te è solo un’alunna del corso che ti ha salvato la vita. Ma per me… PER ME LEI è LA MIA UNICA NIPOTE.- con questa ultima frase, nessuno fiatò più ed io rimasi immobile davanti a quella porta gigante.. Cosa avevo appena sentito?
 
 
ANGOLINO AUTRICE…
Questa volta ho aggiornato abbastanza velocemente vero? Be rispetto alle altre volte, credo di si ahah. Che dire, un capitolo scritto velocemente e spero possa piacervi, grazie a coloro che recensiscono ogni mio capitolo, la vostra recensione mi fa davvero felice, ringrazio anche tutte coloro che hanno messo la mia storia fra le preferite, seguite e ricordate. Siete uniche ragazze e ragazzi <3
Ayumi_97

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


NATSUME POV
 
Speravo di aver sentito male, ma so che non era così. Ora tutto tornava, ora capivo perché Mikan non era presente a scuola e a tutte le attività extra-scolastiche. Ora capivo perché Persona non si faceva più vivo al corso. Non sapevo cosa dovevo fare; entrare o non entrare? Andarmene o restare ad ascoltare? Soccorrere Mikan oppure no? Le domande erano troppe, ma la risposta era solo una.
 
-Ruka andiamo, queste sono cose in cui non possiamo immischiarci.- a queste mie parole Ruka rimase a bocca aperta, era … sconvolto.
-Natsume, stai scherzando? So che hai litigato con Mikan, poi per cosa? Perché non ti aveva permesso di scoprire sul suo passato? Perché ti ha scagliato contro il suo alice? – fece una piccola pausa, stava aspettando una mia risposta. –Natsume fai la persona seria. Aiutala. Non vuoi farlo perché non è più nulla per te? Fallo perché è una studentessa che non merita di stare nelle mani di quella gente.
-Ruka…- sospirai, alla fine aveva ragione, già ci era passata una volta, per salvarmi –anche se io volessi aiutarla, non saprei come fare, fino a quando non avrò ordini speciali da Persona non posso intromettermi in questa storia. Se un altro alice di tipo pericoloso finisse nelle loro mani, saremmo nei guai. È una situazioni delicata.
-Quindi l’aiuterai se ne avrai la possibilità?- mi guardava con occhi pieni di speranza, sospirai, e risposi con un semplice si.
 
MIKAN POV
 
La porta si spalancò, una luce entrò in quella stanza buia. Qualcuno entrò. 
 
–Ciao principessa, oggi vuoi collaborare? O farai la dura?- questa era la voce di Reo, gelida e perfida. Non risposi. –Principessa rispondimi, odio parlare da solo.- Non risposi di nuovo e in tutta risposta la sua mano colpì la mia guancia. Fu doloroso, volevo piangere.  -Ora rispondi?-
-Si.. si collaborerò- ero stufa di essere maltrattata, di essere tenuta prigioniera. Sapevo già cosa voleva dire collaborare, ma ormai cosa avevo da perdere se non la mia vita? Mi alzai e lo seguii, davvero ero così debole?
 
 
Iniziarono i test.
Ero distesa su un lettino, come in un ospedale. Tutti attorno a me, come in una sala operatoria. Non capivo cosa stavano facendo, cosa mi stava accadendo. Sentii una puntura su braccio e tutto inizio a girare, sentivo le voci rimbombare nelle mie orecchie.  Cosa volevano da me? Perché me? Siamo uguali alla fine di tutto.  Eppure perché fanno del male?...
 
ANGOLINO AUTRICE
Ciao a tutti amici miei, grazie a chi recensisce la storia. Grazie a chi la segue, a chi l’ha messa fra le preferite e le ricordate. Siete fantastici. Questo capitolo è corto e forse nemmeno piacerà, spero lo stesso in una vostra recensione. Fa sempre felice :)
Ayumi_97

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


MIKAN POV 

La testa mi girava, il corpo era pesante, mi sentivo male. Provai ad aprire gli occhi, e con soddisfazione notai che non ero più in quella specie di sala operatoria, ero tornata nella mia stanza, o meglio ancora, nella mia cella. Era piccola, avevo solo un letto, un water e una doccia da dove usciva solo acqua fredda. Ero la loro cavia da laboratorio.
Volevo andare via, ma come? L'alice non funzionava qui,avevano alzato una barrira. Come potevo fare? Se rimaessi ancora qui non ne uscire viva, io... Io devo rivere tutti i miei amice, ma soprattutto devo rivedere lui, Natsume.  Devo chiedergli scusa per il mio comportamento, per come sono diventata.. Io, devo reagire. Non morirò sicuramente qua dentro. 
Un rumore mi distolse dai miei pensieri, il braccio destro di Reo entrò nella mia cella e mi portò da mangiare un po' di riso e del pane e un misero bicchiere d'acqua, niente di più. -Mangia- mi disse concalma, -il capo vuole che mangi, devi stare in forza per i prossimi test.-

-Come posso stare meglio se mi date questo schifo?- gli urlai, ma avevo sbagliata a reagire così, venne con un passo veloce verso di me, mi afferrò per il colle e mi sbattè contro il muro. Il suo sguardo era spaventoso. 

-Ragazzina, non ho tempo da perdere con te, ho cose più importanti da fare, se vuoi mangiare fallo, altrimenti muori di fame. Se fosse stato per me ti avrei già ucciso. Sei una minaccia.- mi lascio andare, e andò via.

Mi avvicinai a quello che si poteva definire cibo, avevo la gola che faceva male e respiravo male, la sua stretta era feroce, e se non mi avesse lasciata, mi avrebbe davvero uccisa. Provai a mettere in bocca un cucchiaio di riso, ma appena lo feci, iniziai a vomitare, il mio corpo si rifiutava di mangiare.. Ero debole, spaventata e impotente. -Natsume, ti prego, salvami- iniziai a piangere e fra le lacrime mi addormentai.



NATSUME POV

Ero nella mia stanza, avvolto nel buio più totale, ero seduto sul davanzale della finestra a guardare il cielo e pensavo a come poterla salvare, è da un mese che non la vedevo e mi mancava. Dovevo aiutarla, ma non potevo fare azioni avventate perchè questo avrebbe peggiorato solo la situazione, e poi non sapevo da dove inziare, non avevamo traccia di lei, non sapevamo dove stava, e soprattutto... non sapevamo se era ancora viva. 
L'organizzazione anti-alice porta molto odio nei suoi confronti e la considerano una minaccia... Mikan...
Abbassai la testa, mi sentivo il petto vuoto, privo di emozioni. Sbattei un pugno contro il muro, perchè non sono stata in grado di proteggerla? Perchè ho rifiutato quella maledetta missione per non vederla?
 
-Natsume!- la voce di Ruka mi distolse dai miei pensieri -Natsume, il professor Narumi ha detto che devi andare subito in sala professori.- 

-A quest'ora?, perchè?- dissi con aria disinvolta

-Forse.. forse sanno dove si trova Mikan.- mi girai verso Ruka, incredulo.. Mikan...  Mi alzai dal davanzale della finestra e iniziai a correre fuori dalla mia stanza per dirigermi in sala professori, Ruka provava a stermi dietro ma era troppo lento, ma non potevo aspettarlo, Mikan forse era ancora viva.
Qualcosa in me si riaccese, la speranza di rivederla? Il mio cuore che batteva ancora per lei?  Non lo so, ma dovevo andare in quella maledetta stanza, dovevo sapere tutto.

Entrai come una furia nella stanza, non era il momento per le buone materie, ma poi, chi le aveva mai usate. -Professore, Ruka mia ha detto che... è vero?- non riuscivo a parlare, un po' per il fiatone, ma anche per l'emozione che avevo in me.
-Natsume, non ne siamo ancora sicuri... Però abbiamo delle spie fuori da questa scuola, o meglio, ex allievi che ancora ci aiutano contro gli anti alice, loro ci hanno comunicato che hanno avvistato Reo, ho chiesto loro se avevav con se una ragazza, ma hanno detto di no. Quindi la possibilità che sia viva è di un 50%, ma lo è anche la possibilità che sia morta...

Ancora un 50% di possibilità, io vorrei solo avere un sicurezza. Voglio saperla viva. 


 
ANGOLINO AUTRICE 
Eccomi di nuovo tornata con un nuovo capitolo. Scusate la mia lunga assenza. Sono passati 4 mesi dall'ultimo capitolo pubblicato, scusatemi davvero, sono stata molto impegnata con gli esami di stato e con gli esami d'ammissione all'università. Spero che questo breve capitolo possa piacervi <3
Grazie a tutti coloro che mi seguono, e recensiscono la mia storia, a chi la mette fra le preferite e fra le ricordate. Grazie anche a voi lettori silenziosi che mi seguite sempre <3
Ayumi_97



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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


NATSUME POV 

Il piano era semplice, introdurci all'interno dell'iedificio dove era Reo, trovare Mikan e se era viva, riportarla in accademia. -Io penserò a distrarre le guardie di fuori- disse Nobara -Il mio alice li terrà per un po' a bada, quindi io penserò all'esterno. 

-Ed io penserò all'interno. A ritrovare Mikan. Viva.- dico sottolineando in particolar modo la parola viva. -Non mi fermrò davanti a niente e nessuno. E.. e se ce ne sarà bisogno, sarò disposto ad uccidere. 

-Natsume non devi arrivare a tanto... Noi dobbiamo solo sal-

-Stia zitto professor Narumi. Non parli.- sono furioso, fuori di me. -Non riesco a sentire quaste sue parole, io sono disposto a tutto pur di riportarla qui, ma se lei non vuole, o meglio- mi giro indicando tutti quanti -sei voi non volete, allorà proseguirò da solo questa maledetta missione. 

-Natsume ma se ci attenessimo ai piani, nessuno vita sarà uccisa... Capiscilo ti prego, non arrabbiarti così- la voce flebile di Nobara mi fa impazzire ancora di più.

-Attenerci ai piani? Nobara da quando ci atteniamo ai piani noi? Da quando il corso pericoloso in missione segue i piani? Da quando risparmiamo le vite? Poi v uoi davvero dire che quelle sono PERSONE?- grido. Sono furioso, esagero e lo so, ma non posso farci nulla. La mia agitazione per Mikan cresce ogni minuto di più. 

-Calmatevi tutti. - La voce gelida di persona interrome il nostro teatrino. -Tra due ore andremo, quindi smettetela e riposatevi, sarà una dura battaglia.

2 ORE DOPO...
Sento l'aria trapelare da ogni parte del mio corpo, e sei lei fosse morta?... No lei è forte, lo so. Lei è viva. 
Mikan devo rivederti, devo parlare con te. Devo stare con te. Mi manchi. Mi manchi come manca l'ossigeno per rimanere in viva. Dio... tu sei il mio ossigeno, senza di te non vivo. Io ti salverò.


MIKAN POV

-LASCIATEMI, BASTA VI PREGO.- le mie grida invadono l'enorme stanza, non riesco più a sopportare le loro srtupide torture sul mio corpo, non riesco davvero più, pensavo di essere più forte, ma non è così... Un'altra scarica arriva dritta dentro di me, un'altro grido esce dalla mia bocca. Non hanno intenzione di fermarsi. -C..co..cosa volete d..da me?- la mia voce inzia a indebolirsi e inzio così a perdere energie... Non ricevo nessuna altra risposta, solo un'altra scarica, e poi una puntura, un liquido inzia a scorrere dentro di me, brucia, la testa mi fa male, vedo sfocato... cosa mi sta succedendo? 

-Pricipessa, mia dolce principessa, stiamo testando la tua resistenza. Vogliamo vedere quanto tempo ancora resisti alla morte- un gelida risata parte dalla voce di Reo, ho paura.. perchè vogliono uccidermi se prima mi cercavano disperatamente? -Sai, non sei stata di alcun aiuto, come cinque anni fa, anche oggi ti ritrovi quasi a morire, perchè tu non dai nessuna risposta sui tuoi alice. Non collabori.- poi un'altro liquido entra nel mio corpo, e mi risento proprio come prima. Davvero morirò così?

-S..sei so..solo un pa..pazzo.- Orma non riesco più a parlare, a gridare, nonostante io stia morendo dal dolore... Inzio a tossire, sempre di più, fino a quando non vedo del sangue fuoriuscire dalla mia bocca, allora sto davvero morendo..

-Stai per morire mia dolce principessa, finalmente sta facendo effetto il liquido che ti abbiamo somministrato... Bene ti lascio nelle loro mani. Addio principessa.- le lacrime iniziano ad uscire dai miei occhi, non pensavo di morire davvero in questo modo.. sognavo tante cose.. ma credo che oggi tutti finirà qui. Io non volevo questi alice, volevo continuare la mia maledetta vita normale, da studentessa normale, in una maledetta scuola pubblica. Perchè? Perchè tutto questo? -Natsume..- la mia voce ormai impercettibile pronuncia questo nome, ed una lacrima scende sulle mie guange, mentre un'altra scossa mi fa scuotere ed un'altra puntra entra in contatto con la mia pelle. -Alla fine..n..non sei venuto a s..sal..salvarmi- un altro colpo di tosse mi percuote, ed altro sangue viene fuori.

...

-Come è possibile che ancora non muore? Sono passate due fotuttissime ore, eppure la vedo ancora qui, a respirare. Perchè?- la voce rabbiosa di Reo, mi risveglia, da quello che pensavo fosse la mia morte... mi sento debole, eppure ancora sono viva... perchè cazzo non muoio? Non voglio più subire queste sofferenze... basta..

-Reo, il suo alice la protegge... o almeno così crediamo- dicono i medici, o almeno quelli che fanno finta di esserlo.

-CREDETE? COSA CAZZO VUOL DIRE CREDETE?- 

-V..volevamo dire che si, il suo alice la sta proteggendo dalla morte.. é strano ma è così eh..- la voce del medico viene interrotta dalla voce che proviene dalla radiolina di Reo, quello che riesco a capire è la parola attacco... qualcuno li sta attacando, un..un alice del ghiaccio..

-DANNAZIONE. CERCA DI UCCIDERE QUESTA CAZZO DI RAGAZZINA.- furioso esce dalla stanza, e vedo i medici venire verso di me con qualcosa di diverso.. una..una pistola. Sgrano gli occhi, non posso morire, sono sicura che qualcuno è venuto a salvarmi. Devo farcela, anche se le mie forze sono minime. 
Mentre l'uomo è distratto nel preparare la pistola, inizio a formare una sorta di piano, o almeno credevo... ma è impiossibile preparare un piano adatto in meno di un minuto.. l'unica cosa da fare è usare l'alice.. qui dovrebbe funzionare, non mi trovo più in quella cella. O la va.. o si muore.                                                Con passo sicuro vedo l'uomo venire da me, le mani gli tramano, credo che non è abituato ad uccire qualcuno a sangue freddo... questo è un punto a mio favore. -S..scusa..- le sue parole mi fanno ridere ma soprattutto incazzare, lo fisso dritto neglio occhi,mentre sono distesa sulla barella, e rido... la sua faccia assume un'espressione interrogativa. E in quel preciso momento lo attivo. Attivo il fuoco dentro di me, utilizzando la mia energia, quel che ne rimane almeno... Lo brucio..Lo brucio fino a farlo morire. 
Sempre col mio alice mi libero dai gangi che mi tenevano bloccata, ma la mia forza svanisce di nuovo e così appena mi alzo dal lettino cado a terra, non riesco nemmeno a muovermi. Ora si che sono di nuovo una facile preda... E così la mia avventura finisce qua..
Passeranno forse 10..15 minuti, ma sono ancora a terra, rannicchiata su me stessa. Sento però dei passi.. cerco di muovermi ma non riesco.. ho paura.
La porta si spalanca e i miei occhi si riempionodi lacrime..Nastume.. -Na..Natsume sei tu?-

NATSUME POV

Dio.. cosa cazzo le è successo? La sua voce mi arriva dritto alle orecchie, le corro subito contro e mi inginocchio accanto al suo corpo. -Piccola.. ssh, ora va tutto bene, sono io, si. Sono Natsume.- la brendo in braccio e la stringo a me, e inizio a piangere. Mi è mancanta così tanto, e saper che è viva mi da sollievo, ma vederla in queste condizioni... -Abbiamo preso Reo, ti giuro che morirà con le mie stesse mani.- la vedo annuire e dopo un po' inizia a tossire, del sangue esce dalla sua bocca... Cazzo. Inizio a correre verso l'uscita, a bisogno subito di cure. 

-Mikan ti prego non addormentarti, rimani sveglia ok?- dico mentre corro, vedo lei che muove la testa. Dio.. deve vivere. Non può morire a causa di questi bastardi. Inizio a gridare, odio questa situazione. Sono impotente. Non potrò salvare io la mia ragazza cazzo. Appena vedo il camion salgo subito su. -Non fate domande, partite cazzo. Ha biogno di cure.- Inzio a piangere stringendola a me, non me me frega nulla se mi vedono piangere, non voglio perderla. deve rimanere con me. 

...

Siamo arrivati finalmente in accademia, durante quell'infinito viaggio nessuno a parlato. Subito è stata trasferita in sala operatoria nell'ospedale dell'accademia.. Ora bisogna solo sapere quel dannato risultato...
Sono seduto fuori dalla sala operatoria, le braccia poggiate sulle gambe e la mia testa abbassata, per la prima volta sto pregando.

ANGOLINO AUTRICE.
Salve a tutti cari lettori e lettrici, ecco il nuovo capitolo della FanFiction, spero possa piacervi, è da un po' che stavo pensando bene a quello che scrivere. Quindi niente, godetevi la lettura e commentate, perchè vorrei sapere il vostro parere, altrimenti non avrebbe senso continuare a scrive questa storia. 
Grazie sempre a tutti coloro che seguono la mia storia, che la mettono fra le preferite e fra le ricordate, siete meravuigliosi ragazzi. 
Ayumi_97

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


POV NATSUME
Mikan ancora non si risveglia, questo è il quinto giorno. Sono stato giorno e notte al suo fianco, eppure ancora non ci sono segni di miglioramento.
"DANNAZIONE." Do un pugno al muro. Deve risvegliarsi cazzo... Reo, me la pagherai dannazione, ti ucciderò con le mie stesse mani. Non mi importa se mi chiameranno assassino.
 
Mi alzo dalla sedia, do un leggero bacio a stampo a Mikan e le accarezzo la guancia, osservandola le dico -Tornerò subito. Non svegliarti senza di me.- Mi alzo dalla sedia ed esco dalla stanza. Mi dirgo verso l'aula delle abilità pericolose, come sempre entro senza bussare. Vado subito verso persona. -Se non lo uccidi tu con il tuo alice, allora lo farò io.- 

-Natsume, non possiamo ucciderlo.- dice in tono freddo. -Dobbiamo farlo parlare, possiamo solo torturalo.- Torturarlo? Oh ma è perfetto. Mi giro e vado via dall'aula. Ora si che mi divertirò. 

Sono di nuovo al fianco di Mikan, le tengo la mano e improvvisamente sento che la..stringe? Fisso la sua mano ed è vero si sta muovendo. Avanti svegliati. Ti prego. Porto la sua mano sulla mia fronte e continuo a stringerla e a pregare perché si risvegli. 

-N..Na..Natsume.- alzo di scatto la testa, e vedo che sta aprendo leggermente gli occhi. -D..dove sono?-

-Aspetta, devo chiamare subito i medici. Mikan sei in ospedale, sei viva, ti abbiamo salvato.- lei debolmente annuisce e subito corro a chiamre i medici dell'accademia. Tutti accorrono e iniziano a visitarla, dicono che sta bene, ma ha bisogno di riposo e di continue cure... il suo corpo ha subito tante, troppe torture e poi ha ingerito troppo veleno mortale. -Ehi piccola, come ti senti? Tra poco verranno anche gli altri a visitarti.

-S..sto bene, tu?- inizio a sorridere

-Ora sto davvero bene Mikan, adesso che ti vedo salva davanti ai miei occhi, sto davvero bene.- Mi sorride, ma improvvisamente torna seria. 

-Lui..Reo, dove è?

-Mikan Reo è tentunto sotto stretto controllo nel palazzo della preside delle medie. Non preoccuparti, non ti farà più del male.- l'abbaraccio e lei subito ricambia. Quante pene le avranno fatto passare?



POV MIKAN
Natsume ogni giorno viene da me, subito dopo le lezioni. Fianalmente posso stare con lui e posso parlargli. Anche Hotaru e Ruka vengono sempre a trovarmi, mi portano sempre qualche dolcetto da mangiare perché mi vedono troppo dimagrita. Li adoro. 

Sento bussare alla porta, ed è il professor Narumi. -Mikan cara, come ti senti?- mi sorride

-Professore, sto sicuramente meglio, mi sto riprendendo un po' al giorno, anche se mi sento sempre un po' stanca, ma dicono che è normale.- 

-Mi fa piacere, parliamo un attimo di Reo..- mi irrigidisco al suo nome. -Cosa voleva da te? Lo stiamo cercando di fare parlare, ma non vuole. Ha la bocca cucita.- non rispondo, non voglio rispondere ora. Non rieco... Il professore si accorge subito del mio disagio e si scusa. -Non sei acora pronta, affronteremo il discorso un'altra volta. Ciao Mikan.- mi saluta ed esce dalla stanza.
La mattinata passa, anche se lentamente, fra tv, musica e libri. Sono le 15, Natsume sta per arrivare, infatti dopo meno di un minuto lo vedo entrare con uno splendido sorriso sul volto. E strano ed impossibile vederlo sorridere, ma con me lo fa. 

-Natsume.- dico appea si siede. -Voglio parlarti.- lui mi guarda e annuisce, facendomi capire che anche lui ha qualcosa da dirmi. -Io quel giorno, quando ti ho attaccato col mio alice... ho sbagliato e lo so, ma non volevo che scoprivi questo alice mostruso... Mi dispiace di averti ferito e mi dispiace di aver rifiutato continuamente i tuoi sentimenti per le mie stupide paure.- iniziano a scendere delle lacrime, ma subito me le asciugo. -Io..io davvero ti amo tanto Natsume. Anche quando sono stata via dall'accademia per 5 anni, non ho mai pensato a nessun altro se non a te. Mi piaci così tanto, e quando ero prigioniera di Reo, mi sono pentita di non averti detto tutto questo, perché forse non ne avrei più avuto la possibilità... e quin...- non finisco di parlare che Natsume mi afferra e mi bacia. Un bacio intenso, pieno di amore. Si stacca da me e mi sorride.

-Mikan, anche io ho sbagliato a non farmi gli affari miei, dovevo solo attendere che mi raccontavi tutto tu. Invece ho agito senza pensare e di questo mi pensto, hai fatto bene quel giorno a colpirmi.. però avevo davvero paura di morire.- inizia a ridere e la sua risata mi contagia. -Ti amo anche io Mikan e voglio davvero che questa volta tutto vada bene, che iniziamo una relazione e che non ci siano più segreti fra di noi. Quando sarai pronta, devi dirmi tutto intesi?- mi pone il mignolo per siggillare la promessa, io sorrido e stringo il suo mignolo con il mio.

-E' una promessa Natsume.- Mi avvicino a lui per baciarlo, e sento la sua lingua entrare fra le mie labbra. Sono spaventata inizialmente, ma poi lo lascio fare, le nostre lingue iniziano una danza magnifica. Quest bacio è qualcosa di unico, un bacio dove i nostri sentimenti si stanno intrecciando per non sciogliersi mai più.


ANGOLINOOOOO
Eccomi qui con un nuovo capitolo, questa volta ho aggiornato in un tempo record ahah, mi stupisco di me stessa. Spero che questo capitolo possa piacervi. Voglio ringraziare tutti coloro che mi seguono sempre, nonostante aggiornio tardi le mie storie, ringrazio chi ha messo questa storia fra le preferite, le ricordate e le seguite, siete meravigliosi. Ringrazio chi commenta il capitolo ma anche i lettori silenziosi. Vi adoro. Volevo ringraziare anche Tia09, grazie per commentare sempre i capitoli di questa FF. Bene, detto questo, ci sentiamo al prossimo capitolo, bacioniii.
P.S. scusate se il capitolo è corto, solo che volevo mettere in risalto loro due, senza nessun altro fatto ahah prometto che il prossimo sarà più lungo.

Ayumi_97

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