Albero genealogico di Il_Genio_del_Male (/viewuser.php?uid=81001)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prime scoperte ***
Capitolo 3: *** Preparativi ***
Capitolo 4: *** Il pranzo della domenica - prima parte ***
Capitolo 5: *** Il pranzo della domenica - seconda parte ***
Capitolo 6: *** Correzione bozze ***
Capitolo 7: *** Vigilia ***
Capitolo 8: *** Il pranzo del sabato - prima parte ***
Capitolo 9: *** Il pranzo del sabato - seconda parte ***
Capitolo 10: *** Dieci anni dopo ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen, SuD.O.,
FanXing, XiuHan,
YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Cercherò di ricavarne una long di almeno
sei capitoli; incrociamo le dita.
Questo
primo capitolo è molto breve ed introduttivo; ho cominciato
il secondo proprio
quest’oggi, quindi presumo di postarlo in tempi ragionevoli.
Buona lettura (si spera)!
Chanyeol
ha otto anni e si reputa, giustamente, un ometto.
E’
nato
circa un mese prima di Natale; i suoi papà amano ripetere
che Babbo Natale
aveva voluto fare loro un regalo in anticipo, quella lontana notte di
fine
novembre, e perciò organizzano sempre una colossale festa di
compleanno per il
figlio.
I
papà
di Chanyeol si chiamano Sehun e Jongin e si sono sposati poco
più che ventenni
perché erano talmente innamorati l’uno
dell’altra da non poter aspettare oltre:
stavano insieme ormai da quattro anni e ritenevano stupido non
ufficializzare
la loro unione. Così, anche se Sehun stava ancora
frequentando l’università e Jongin
aveva appena cominciato il suo apprendistato presso uno studio
fotografico che
lo pagava una miseria, i due si erano premurati di avvisare per tempo i
parenti
-comunicando luogo, data e ora con una telefonata- ed erano diventati
marito e
marito.
“Qualche
mese dopo sei arrivato tu” sospira nostalgico Jongin, come
sempre quando arriva
a quel punto del racconto. “Il nostro Chanyeollie~”.
A Chanyeol
piace ascoltare il babbo. Sin da quando era piccolissimo non si
addormentava se
prima Jongin non gli aveva letto una fiaba; la bella voce profonda del
suo
papà, che sperava di ereditare da grande, gli conciliava il
sonno e lo faceva
sentire in qualche modo protetto, al sicuro.
A Sehun spettava il compito di rimboccargli le coperte e di
canticchiargli a
mo’ di ninna nanna “Notte
notte, mele
cotte”, che era il loro specialissimo modo di
augurarsi la buonanotte.
Chanyeol infatti rispondeva a tono e spalancava le braccine, offrendo
le guance
paffute affinché i genitori le baciassero.
Questo
accadeva anni fa: Chanyeol ha otto anni, è un ometto grande
che non ha più
paura del buio, si lava i denti ogni sera e guarda sempre a destra e a
sinistra
prima di attraversare le strisce pedonali.
(Chanyeol
non lo ammetterebbe mai, ma in realtà il rituale
della buonanotte non ha subito
grosse variazioni –a parte il fatto che le sue guanciotte si
sono assottigliate
e le braccia non sono più tanto corte, anzi; è il
più alto della classe, se non
dell’intero anno, e a sentire zio Yifan potrebbe diventare
addirittura alto
quanto lui.)
Un
pomeriggio Chanyeol esce da scuola e trova una sorpresa ad aspettarlo:
il suo
faccino si illumina di pura gioia non appena riconosce Jongin
fuori dal cancello
che lo saluta con la mano per attirare la sua attenzione. Corre
incontro al papà, rischiando di travolgere metà dei bambini
riversatisi in cortile in fila
per due.
“Babbo,
non
mi avevi detto che venivi a prendermi tu!” esclama e lo
abbraccia forte forte
all’altezza delle gambe.
“Ciao
anche
a te, pulcino” Jongin arruffa affettuosamente i capelli del
figlio.
Solitamente
è Sehun a riportarlo a casa, giacché i suoi orari
di professore coincidono con
quelli della scuola elementare; oggi però è
impegnato con il ricevimento
genitori fino a tardi e fortuna ha voluto che Jongin avesse qualche ora
libera
tra un servizio fotografico e l’altro.
Chanyeol
afferra la mano che il babbo gli tende ed insieme raggiungono
l’automobile,
parcheggiata nella via accanto. Una volta che le cinture sono state
allacciate
e che Jongin ha inserito la chiave nel cruscotto, il bambino -ignaro
delle
conseguenze che le sue parole comporteranno- fa un annuncio.
“Lo
sai, babbo”,
cinguetta, “la maestra Yoona ci ha dato come compito per casa
una ricerca”.
“Davvero?
Se
riguarda un argomento scientifico ti consiglio di chiedere aiuto a
Sehun, lui
queste cose le insegna”.
“No
no,
niente scienze: è sulle nostre famiglie! In pratica devo
disegnare l’albero
genealogico con anche i nonni e gli zii, intervistarvi tutti quanti e
poi
scrivere un tema. Ho due settimane di tempo, non vedo l’ora
di cominciare. Scommetto che sarà divertentissimo!”
Jongin, dal
canto suo, evita per un pelo d’inchiodare in mezzo alla
strada e benedice
mentalmente l’inventore delle cinture di sicurezza. Dire che
la notizia l’ha
sconvolto è un eufemismo, e può solo immaginare
la reazione di Sehun quando lo
verrà a sapere.
Una cosa
è
certa: Chanyeol ne uscirà traumatizzato.
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Aloha!
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Capitolo 2 *** Prime scoperte ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Cercherò di ricavarne una long di almeno
sei capitoli; incrociamo le dita.
Rieccomi
con il secondo capitolo, pieno di rivelazioni e colpi di scena
sconvolgenti (mi
piacerebbe). Vi ricordo che si tratta pur sempre di una AU demenziale:
siete
ancora in tempo per chiudere la pagina e preservare la vostra
sanità mentale
xD.
Taeyeon e Miyoung (Tiffany) delle Girl’s Generation hanno un
piccolissimo
cameo.
Buona lettura (si spera)!
Sehun -d’altronde Jongin se lo aspettava- non la prende proprio
bene, ma da uomo di
scienza qual è decide di far buon viso a cattivo gioco.
“Chanyeol
è abbastanza grande da capire come va il mondo e noi, in
quanto suoi
responsabili e ganzissimi genitori, abbiamo il dovere di educarlo a non
avere
pregiudizi e ad affrontare le diversità con apertura mentale
e curiosità”
dichiara quella sera stessa infilandosi sotto le coperte accanto al
marito.
“Non
che tu abbia torto, amore” Jongin solleva lo sguardo dal
manuale di fotografia
che sta leggendo. “Nondimeno, ho paura. Ci sono argomenti che
potrebbe non
comprendere del tutto o che lo turberebbero… Non so, se
dipendesse solo ed
esclusivamente da me ci penserei su due volte prima di
parlargliene”.
“Ti
riferisci a Kai?” il tono di voce dell’altro
è morbido, quasi cauto.
“Anche”
tamburella con le dita sulla copertina del libro, sovrappensiero.
“Temo che
reagirà molto male”.
“Nostro
figlio ti adora, Kkamjong. Continuerebbe a farlo persino se sapesse
quanto
russi-”
“Come
osi!” scoppia a ridere. “Io non russo e lo sappiamo
entrambi, Theunna: ritira
subito quello che hai detto”.
“Perché
dovrei, eh? E’ la verità” replica con un
ghigno strafottente.
Il
solletico, a quel punto, è l’unica arma a
disposizione di Jongin. Si avventa
senza preavviso sul compagno, le dita scivolano sotto la maglietta del
pigiama
a stuzzicare giocosamente la pelle sensibile del ventre; in breve Sehun
si
ritrova ad implorare pietà con le lacrime agli occhi
–a bassa voce, perché non
vuole svegliare il figlio.
“Rimangiati
tutto e ti tolgo le mani di dosso” mormora l’altro
con una luce nuova, lasciva,
nello sguardo.
“Uhm,
in tal caso non so quanto mi convenga obbedirti” Sehun si
passa la punta della
lingua su labbro inferiore.
“Ragazzino
impudente” si china a sussurrargli all’orecchio.
“Hai chiuso la porta a chiave,
vero?”
“Lo
faccio sempre, Kai”.
Non
dormono un granché, quella notte.
Chanyeol
ha preso la ricerca molto sul serio e la mattina seguente, a colazione,
dà
inizio alla sua indagine. Siede a tavola armato di quaderno e matita, e
ignora
la confezione di cereali che Sehun gli mette sotto il naso, assorto nei
suoi
pensieri.
“Come
si dice, Yeollie?” lo richiama all’ordine Jongin
inarcando un sopracciglio.
“Eh?”
si riscuote il bambino. “Oh. Grazie, papà. Buon
appetito”.
“Brava
la mia piccola fenice” Sehun lo premia con un sorriso.
“Preferisci il latte o
lo yogurt?”
Chanyeol
appare dubbioso; guarda alternativamente il quaderno sulle sue
ginocchia e la
tazza dei Power Rangers che aspetta di essere riempita, combattuto tra
le due
possibilità. Jongin se ne accorge.
“Mangia,
dai; hai tutta la giornata a disposizione per cominciare la tua
ricerca. Oggi è
sabato, niente scuola né lavoro!” lo esorta
allegramente, benché il suo stato
d’animo non sia dei più sereni.
E’
nervoso e teme le domande del figlio, ma sa che non è giusto continuare a nascondergli la
verità. Sehun, seduto di fronte a lui, sembra intuirne i
pensieri e gli copre
una mano con la sua; la pelle fresca del palmo e dei polpastrelli ha il
potere
di tranquillizzarlo. Jongin si concede un istante per chiudere gli
occhi e
sospirare brevemente. Batte le palpebre, sorride riconoscente al marito
–un’ultima stretta e le loro mani si separano.
Terminata
la colazione e caricata la lavastoviglie, Chanyeol chiede ai genitori
di
accomodarsi sul divano del salotto, mentre lui si posiziona sul pouf a
gambe
incrociate e con un’espressione solenne sul volto, ad
imitazione degli
annunciatori del telegiornale.
“Allora,
so già che vi siete conosciuti al liceo e anche quando vi
siete sposati, ma non
mi avete mai detto nulla sulla mia nascita” arriccia il naso,
ponderando le
parole. “Insomma, come mi avete fatto?”
“Come-”
ripete Sehun, intuendo dove vuole andare a parare. “Beh, ti
ho già spiegato i
fondamentali, Yeollie. Ricordi? Mamma e papà si vogliono
tanto tanto bene e
così papà mette un semino -un bimbo minuscolo-
dentro la pancia di mamma, che
cresce sempre di più fino a che il bambino non è
abbastanza grande per uscire”.
“Sì,
però voi siete due papà” il figlio alza
un dito a mo’ di obiezione. “Se manca
mamma, papà non può metterle in pancia il semino,
giusto?”
“Giusto”
annuisce Sehun. “Nel caso in cui ci siano due papà
o due mamme, le cose vanno
un po’ diversamente. Le donne possono rivolgersi ad una
struttura speciale, una
specie di enorme laboratorio dove vengono raccolti una gran
quantità di semi,
donati dagli uomini apposta per questo scopo, che poi i dottori mettono
dentro
la pancia di una delle due-”
“Come
hanno fatto le zie Taeyeon e Miyoung?” lo interrompe
Chanyeol, riferendosi alla
sua madrina di battesimo ed alla compagna incinta di sei mesi.
“Precisamente.
Agli uomini, invece, poiché non hanno il fisico giusto per
partorire un
bambino, non resta che scrivere una letterina alla cicogna che, se li
ritiene
adatti a diventare genitori, gli recapita un bebè che
è in tutto e per tutto
loro figlio: stesso patrimonio genetico, gruppo sanguigno -tu ed io, ad
esempio, abbiamo lo 0 Rh- [1]- e caratteri
ereditari.”
“Tesoro,
vacci piano con i termini scientifici: sono concetti troppo complicati
per un
alunno di terza elementare [2]”
interviene Jongin, che
ha notato l’espressione confusa assunta dal figlio.
“Papà,
non capisco” replica infatti Chanyeol, le sopracciglia
aggrottate. “Se quello
che dici è vero, allora perché un po’
di tempo fa zio Yifan aveva il pancione e
poi un giorno gli è andato via e ci ha detto che era nato
Ace?”
Cala un
silenzio impacciato, che viene interrotto da un Jongin parecchio a
disagio.
“Provo
a spiegartelo io, visto che Yifan è mio fratello”
si passa una mano tra i
capelli. “Pulcinotto, devi sapere che tuo zio è un
tipo un po’ particolare.
Poco dopo la tua nascita, lui e Yixing hanno fatto domanda alla
cicogna;
peccato che lei li abbia giudicati non del tutto idonei a diventare
genitori, e
così hanno deciso di ovviare al problema a modo
loro”.
“Oh.
E’
per questo che Ace, Ben Ben e Fanny non sono dei veri
cuginetti?”
“Già…
Ma sarebbe meglio se ti facessi raccontare tutta la storia direttamente
da loro
domani a pranzo, a casa di nonno Jaejoong e nonno Yunho”.
“Okkei”
Chanyeol appunta qualcosa sul quaderno. “Adesso vi
farò qualche domanda sui
vostri lavori”.
“Aspetta,
figliolo” interviene Jongin. “Visto che siamo in
vena di confidenze, voglio
rivelarti un segreto –purché tu mi prometti
solennemente che non ne farai
parola nel tema”.
“Un
segreto su cosa, babbo?”
“Prima
giuralo, croce sul cuore”.
Il
bambino esegue solerte e posa carta e penna sul tappeto; si sporge in
avanti
verso il babbo, pronto a non perdersi neppure una sillaba.
“E’
molto difficile, per me, affrontare
quest’argomento” esordisce lui. “Ma
voglio
essere onesto con te, piccolo mio, perché siamo una famiglia
e dobbiamo restare
uniti nel bene e nel male”.
Sehun
gli circonda le spalle con un braccio e gli posa un bacio sulla tempia
in segno
d’incoraggiamento.
“Soffro
di un disturbo associativo di identità, o
personalità multipla a seconda dei
gusti” continua. “Vuol dire che certe volte, magari
quando sono sotto stress,
senza che io possa impedirlo smetto di essere Jongin e divento
un’altra
persona”.
“Come
Superman?” spalanca gli occhi Chanyeol.
“Non
proprio” sorride suo malgrado. “Superman
è un eroe, il mio alter ego invece
no”.
“Ah.
Allora diventi verde e gigantesco come Hulk e spacchi tutto?”
“No,
no” Jongin ormai ride apertamente, imitato dal marito.
“Sono sempre lo stesso,
non mi trasformo né divento un pericolo pubblico…
Cambio carattere, ecco. Mi
comporto diversamente dal solito”.
“Tipo?”
“Beh,
per esempio indosso soltanto abiti di pelle, oppure tendo a vestirmi
leggero
anche se fuori fa molto freddo. Ho sempre caldo. Uso spesso il gel,
talvolta il
lucidalabbra. Mi metto a ballare senza un motivo. Trascino Sehun in
camera da
letto per una bella partita di wrestling” ghigna leggermente.
“Jongin!”
il consorte avvampa furiosamente e gli rifila una gomitata alla costole.
“Ma
certo” esclama Chanyeol. “Quando sei normale, come
adesso, ti metti i pantaloni
della tuta anche per andare a fare la spesa, dimentichi di pettinarti e
ti
spaventi per ogni rumore [3]. E poi
è quasi sempre
papà a voler giocare a wrestling per primo”
riflette, meditabondo.
“E
bravo il mio ometto perspicace, hai capito tutto!” Jongin gli
dà un buffetto
sulle guance.
“Ha
chiaramente preso da me” borbotta Sehun ancora rosso in volto.
“Ma
babbo, come ti fai chiamare quando diventi quell’altra
persona? Hai un nome
diverso?”
“In
effetti sì. Il mio alter ego si chiama Kai”.
“Babbo
Kai” ripete Chanyeol. “Mi piace. Non è
mica da tutti, avere tre genitori al
posto di due!”
Jongin
e Sehun tirano un sospiro di sollievo; l’intervista viene
portata a termine
senza altri intoppi.
[1] Cioè
lo 0
negativo, che tra l’altro è anche il mio gruppo
sanguigno nonché il più sfigato
perché può ricevere solo globuli rossi dello
stesso gruppo. Yay.
[2] Ovviamente mi
baso sul
sistema scolastico italiano.
[3] E’ un
dato di fatto: Jongin sobbalza/si fa
venire un infarto per il minimo rumore. Su Tumbrl ci sono parecchie gif
che lo
mostrano spaventatissimo per un microfono che fischia
all’improvviso o per
un’esplosione di confetti random. *pat-patta*
Una
precisazione sul contenuto del capitolo: il disturbo associativo di
identità non
è affatto un argomento semplice da trattare ed io non ho
alcuna intenzione di
sottovalutarne la gravità o di sminuirlo; semplicemente,
prendendo spunto dalla
serie televisiva United States of Tara, dove
se ne parla con ironia e consapevolezza, ho voluto scherzare un
po’ sulla
dicotomia Jongin/Kai. Spero di esserci riuscita.
Venendo a
notizie più allegre, finalmente è uscito il
medley delle canzoni del nuovo
album (http://www.youtube.com/watch?v=dZUGzlmhtqc&feature=share):
che ne pensate? Io mi aspetto gaiezza a palate, addirittura
più del solito.
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
A presto!
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Capitolo 3 *** Preparativi ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Cercherò di ricavarne una long di almeno
sei capitoli; incrociamo le dita.
Capitolo
brevissimo e me ne scuso: complici il poco tempo a disposizione e
l’ispirazione
balorda che mi ha costretta a scrivere sui KaiLu, questo è
il meglio che sono
riuscita a produrre.
Non succede praticamente nulla, ma almeno avrete modo di conoscere
metà dei
nonni e degli zii del piccolo Chanyeol. Ad ogni modo, vedrò
di rimediare con il
prossimo capitolo.
Buona lettura (si spera)!
Chanyeol
non sta più nella pelle: oggi si va a pranzo dai nonni
Jaejoong e Yunho, che
bellezza! E ci saranno pure gli zii Yixing e Yifan, doppia bellezza!
Chanyeol
adora i nonni e gli zii da parte del babbo; vuole molto bene anche alla
famiglia di Sehun, a dire la verità. Se gli venisse chiesto
di esprimere una
preferenza, direbbe senza dubbio entrambi
–la stessa risposta che ha dato, alcuni giorni
prima, ad una compagna di
classe che gli aveva domandato se volesse più bene a Jongin
o Sehun.
Che
domanda sciocca. E’ impossibile scegliere tra i suoi
genitori, perché senza uno
non esisterebbe l’altro e viceversa. Per lo stesso motivo,
dunque, Chanyeol non
fa distinzioni tra i vari nonni e zii; è un bambino
democratico, lui, e
distribuisce amore in dosi uguali tra i membri della sua famiglia.
Vuole bene
persino ai cugini-che-non-sono-veri-cugini.
“Caro,
secondo te a Channie piacerà il mio ddkeokbokki [1]?”
Kim
Jaejoong, nonno premuroso nonché ex modello di fama
internazionale, si
affaccenda ai fornelli con un’espressione lievemente ansiosa
in volto. Da perfezionista qual è, ci tiene a curare personalmente
ogni dettaglio
affinché il pranzo sia un successo; si è alzato
alle sei di mattina per tirare
a lucido l’appartamento (assegnando
all’assonnatissimo consorte il compito di
lavare i vetri delle finestre e passare la cera sul parquet) e ha
apparecchiato
la tovaglia con una tovaglia damascata ed il servizio buono.
Yung
Yunho, suo compagno di vita da più anni di quanti ne riesca
a ricordare, lo
osserva rimestare il contenuto di una casseruola con un cucchiaio di
legno
-concentrato, la fronte increspata, un grembiule addosso per non
macchiarsi- e
non riesce a trattenere un sorriso.
“Nostro
nipote adora la tua cucina, tesoro. Mangerebbe persino interiora di
struzzo al
forno, se fossi tu a cucinarle: farà sicuramente onore al
ddkeokbokki, fidati”.
Jaejoong
gli rivolge uno sguardo civettuolo, senza smettere di mescolare.
“Dimentico
sempre che non sei un giudice propriamente imparziale, amore
mio”.
Yunho
avanza di qualche passo e circonda la vita del compagno con le braccia.
“Ti
sbagli, sono assolutamente obiettivo” appoggia il mento sulla
spalla dell’altro.
“Sei l’ultracinquantenne più bello e
amabile del mondo, un padre ed un nonno
esemplare e, ciliegina sulla torta, sei pure bravo a
cucinare. E’ impensabile
che Yeollie, o io, o uno dei nostri figli non ti adori”.
“Adulatore”
si schermisce prima di spegnere il fornello. “Ma grazie
comunque per pensarlo
davvero” si gira a baciarlo.
“Non
c’è di che” ride sotto i baffi Yunho.
“Qualsiasi cosa per compiacerti” inarca
le sopracciglia con fare allusivo.
“Ehi,
le molestie coniugali non sono ammesse in questa casa!” ride
a sua volta
Jaejoong. “Fila a lavarti, i ragazzi saranno qui tra poco. E
ricordati di
mettere la camicia azzurra che abbiamo comprato giovedì
scorso ai saldi”.
Detto
questo si libera dall’abbraccio del marito e gli
dà una pacca sul sedere.
“Chi
molesta chi, adesso?”
“Chiavi
della macchina, chiavi di casa, regalo per Chanyeol,
portafoglio…” mormora tra
sé e sé Zhang Yixing facendo mente locale.
“Il
cellulare l’hai preso?” gli ricorda pazientemente
Kim Yifan, meglio conosciuto
al grande pubblico con il nome di Kris Wu (quale grande
pubblico?, vi chiederete voi: lo scoprirete a tempo debito.)
“Giusto!”
esclama l’altro. “Vediamo un
po’-”, si tasta le tasche dei jeans,
“eccolo qua,
trovato. Dobbiamo passare in pasticceria a ritirare la torta, a
proposito. Tu
sei a posto? Hai tutto?”
Yifan
annuisce quietamente.
“Perfetto,
non ci resta che avviarci. Chiudi tu la porta di casa? Non voglio
posare a
terra Fanny e Ben Ben”.
[1]
http://en.wikipedia.org/wiki/Tteokbokki.
E’
USCITO L’ALBUM! Non ci avrei scommesso un
centesimo -non per cattiva fede, ma il titolo mi faceva pensare al
peggio- e
invece mi piace tantissimo. Le vostre impressioni?
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Bai Bai!
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Capitolo 4 *** Il pranzo della domenica - prima parte ***
RATING:
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(per
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è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
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dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
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fangirlamento compulsivo.
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dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Cercherò di ricavarne una long di almeno
sei capitoli; incrociamo le dita.
Ho
mantenuto la promessa: capitolo bello lungo (per i miei standard,
precisiamo),
fluffoso e sufficientemente troll. Molto dialogato, ma chi mi conosce
sa che
lesino sempre un po’ sulle descrizioni.
Buona lettura (si spera)!
“Ciao,
nonno!” la vocina squillante di Chanyeol investe Jaejoong non
appena apre la
porta.
Altrettanto
felice, l’uomo s’inginocchia per abbracciare il
nipote e lo stringe con un tale
entusiasmo da rischiare di rovinare il bel bouquet che il bambino tiene
in
mano.
“Nonno,
fa’ piano che sennò i fiori si
schiacciano!” viene infatti redarguito. “Li ho
scelti io, ti piacciono?”
Esibisce
fieramente il mazzo di gerbere variopinte, avvolte in carta crespa rosa
chiusa
da un fiocco in tinta.
“Sono
stupendi, Yeollie. Sono per me?”
“Per
te
e per nonno Yunho! Babbo voleva portarvi del soju, ma io ho detto che
ci voleva
qualcosa di più carino e così con papà
siamo andati dal fioraio” Chanyeol
racconta tutto infervorato. “Avete un vaso dove posso
metterli?”
“Chiedi
a Yunho, di sicuro te ne troverà uno adatto. E’ in
cucina; mi raccomando, fagli
vedere per bene i fiori, gli piaceranno tantissimo” sorride
affettuosamente.
“Okkei!
Gli zii dove sono?”
“Ancora
in viaggio, tesoro, ma saranno qui a momenti”.
Jaejoong
ridacchia osservando il nipotino sgambettare in direzione della cucina;
le
gioiose esclamazioni di sorpresa di Yunho in lontananza sono la
conferma che
Chanyeol ha intercettato l’altro nonno.
“Ciao,
papà” la voce di Jongin lo raggiunge dalla soglia
della porta di casa.
“Jonginnie,
tesoro” accoglie il figlio con un abbraccio.
“Sehun, passami pure le
bottiglie”.
“Grazie”
il genero si libera volentieri del peso, il fiato un po’
corto. “Channie è già
arrivato, eh? Ha salito le scale così velocemente che non
siamo riusciti a tenergli
testa”.
“E’
di
là con Yunho, non preoccupatevi. Bellissimi fiori, a
proposito” lo bacia sulla
guancia. “Vuoi darmi il cappotto? Anche tu,
Jonginnie”.
Compare
in corridoio Yunho, con Chanyeol sedutogli a cavalcioni sulle spalle.
“Babbo,
avevo ragione: i fiori sono piaciuti tantissimo!” esclama il
bambino.
“Non
avevo
dubbi, pulcino. Papà” Jongin fa un cenno di saluto
al padre.
Suona
il campanello.
“Devono
essere i ragazzi, qualcuno può aprire per
cortesia?” trilla Jaejoong , le
braccia occupate dai cappotti.
Sehun
esegue, solerte.
“Buongiorno
a tutti”.
La voce
appartiene ad un giovane uomo alto, con un lungo trench nero ed una
borsa da
donna appesa alla spalla: Yifan. Sottobraccio regge un alpaca di
peluche,
abbigliato di tutto punto con tanto di t-shirt rosa e cappellino da
pirata. Alle sue spalle fa capolino la chioma arancio fluo con ciocche biondo
platino
di Yixing, il corpo per lo più coperto da un enorme poncho
arcobaleno;
serafico, tiene a sua volta in braccio un drago ed un unicorno di
stoffa.
Chanyeol,
eccitato, si fa posare a terra dal nonno e corre verso i nuovi arrivati.
“Zio,
zio!”
“Ehilà,
lupacchiotto [1]! Come
stai?” Yifan
accetta di buon grado che il nipote gli si attacchi alle gambe a
mo’ di cozza.
“Sbaglio o sei cresciuto ancora dal mese scorso?”
“Non
so, è babbo che mi misura l’altezza”.
“E sei
sempre più carino” aggiunge Yixing e allunga una
mano ad accarezzare la
testolina arruffata.
“Ma
no,
zietto: tu sei molto più carino di me” si
schermisce Chanyeol. “Mi piace il tuo
poncho”.
“Ne
sono contento”, sorride l’altro,
“perché ne ho confezionato uno tutto per te,
con gli stessi colori. Che dici, me lo merito un bacino?”
Terminato
il pranzo (il ddkeokbokki si è rivelato un successo, con
gran sollievo di
Jaejoong), Yunho invita gli ospiti ad accomodarsi in salotto.
“Qualcuno
vuole un caffè, un digestivo?” offre affabilmente.
“Ce ne
occupiamo noi, papà” si alza in piedi Jongin,
imitato da Sehun. “Voi andate
pure di là, Channie ha bisogno del vostro aiuto per svolgere
una ricerca”.
“Di
che
si tratta, piccolo?” domanda Jaejoong al bambino, che
l’ha preso per mano e si
dirige a passo di marcia verso il soggiorno.
“E’
sulla nostra famiglia, nonno. Devo intervistarvi sui vostri lavori, gli
hobby,
le scuole che avete fatto… Tutto, insomma. E poi devo
scrivere una relazione: la
maestra Yoona ha detto che quella più divertente e originale
vincerà un
premio!”
“Oh,
allora faremo del nostro meglio perché tu vinca”
strizza l’occhio Yixing,
seduto sul divano a quattro posti con Fanny, Ben Ben ed Ace [2].
Chanyeol,
con indosso il poncho regalatogli dallo zio, sorride a trentadue denti.
Raggiunge i nonni, che hanno preso posto sul divano piccolo, e si siede
in
mezzo a loro.
“E’
proprio necessario accennare al lavoro?” mugugna leggermente
a disagio Yifan,
accasciandosi con grazia accanto al marito.
“Non potresti, che ne so,
scrivere che sono disoccupato e faccio il casalingo?”
“Ma
è
una bugia” si acciglia Chanyeol. “Babbo mi ha
spiegato che, come zio Yixing, tu
lavori da casa –si dice così? Significa che non
devi andare in ufficio e che però
usi lo stesso il computer, mentre zio Yixing usa il telaio”.
“Il mio fratellino ti ha detto la verità”,
ammette l’altro, “ma non sai di
preciso che mestiere faccio, giusto?”
“Scrivi
libri!” lo smentisce il nipotino. “Papà
però dice che posso leggerli solo da
grande; dice che non vanno bene per un bambino della mia
età” mette su un
broncio adorabile che gli fa guadagnare un buffetto sulle guance da
parte di
Yunho.
“E ha
ragione da vendere, piccolo”.
Yifan
prende in braccio l’alpaca di peluche e comincia a cullarlo
con gesti esperti,
ma il suo sguardo è puntato su Chanyeol.
“E’
un
argomento delicato, temo tu sia troppo piccolo per capire”
dice.
“Uffa,
che barba che siete voi grandi” sbotta l’altro.
“Per voi tutto è sempre difficile
da spiegare, io sono piccolo e non capisco: invece non è
così! Babbo ieri mi ha
rivelato il suo segreto ed io ho capito tutto tuttissimo,
come quando a scuola abbiamo studiato le tabelline e la
maestra mi ha dato il voto più alto perché sono
stato il primo a saperle
recitare a memoria!”
L’indignazione
di Chanyeol lascia i nonni e gli zii interdetti: è raro che
il bimbo perda le
staffe, ma sanno per esperienza che quando gli vengono i cinque minuti
è meglio
non contrariarlo ulteriormente.
Proprio
in quel momento fanno il loro ingresso nella sala Sehun e Jongin, con
un
vassoio carico di tazzine, bicchieri da liquore, una caffettiera
formato
famiglia ed una bottiglia di vetro ricolma di liquido trasparente.
“Caffè
e sambuca per tutti!” annuncia Jongin. “Beh,
perché quelle facce?”
“Babbo,
secondo zio Yifan sono troppo piccolo per sapere che tipo di libri
scrive” il
tono di voce del figlio è addolorato. “Ma non
è vero, diglielo tu! Quando mi
hai spiegato di Kai ho capito, no? Perché sono intelligente,
vero? Vero?”
Quattro
paia di occhi si spostano su Jongin; Sehun, dal canto suo, in poche
falcate
raggiunge Chanyeol e gli asciuga le guance umide di lacrime a suon di
baci,
sussurrandogli paroline dolci.
“Hai davvero rivelato a tuo figlio di avere
un disturbo associativo di identità?” smozzica
Yifan.
“Sì,
ed
è la cosa migliore che avessi potuto fare” Jongin
risponde al fratello, il
vassoio ancora in mano. “Channie l’ha presa
benissimo: è incredibilmente maturo
per la sua età”.
“Oh,
tesoro” Jaejoong si porta una mano al cuore. “Non
sai che sollievo mi dai con
questa notizia. Sappiamo bene quanto ti pesasse nascondere un lato
della tua
personalità al nostro piccolo campione” il suo
sguardo si abbassa sulla chioma
nera di Chanyeol.
Yunho
rimane in silenzio, ma i suoi occhi brillano d’orgoglio
paterno. Yixing
bisbiglia all’orecchio di Yifan, che fa un cenno
d’assenso e si schiarisce la
voce.
“Lupacchiotto,
ti chiedo scusa” dice con voce soffice, dolcemente.
“Non volevo offenderti,
sai: sei il mio nipotino preferito e-”
“Come
faccio ad essere il tuo preferito se sono l’unico?”
lo interrompe il bimbo, ancora un poco risentito.
“E’
proprio perché sei l’unico -anzi, unico- che sei
il mio preferito. Non ho mai
nutrito dubbi sulla tua intelligenza, ho solo paura di non riuscire a
spiegarmi
come vorrei. Mi perdoni?” e allarga le braccia, in attesa.
Dopo un
attimo di esitazione, Chanyeol corre dallo zio e gli salta al collo:
pace
fatta. Jongin e Sehun si scambiano un sorriso d’intesa.
“Scusa,
zietto” mormora il bambino. “Lo so che mi vuoi
bene. Se non te la senti di
parlarmi dei tuoi libri non importa, prometto di non arrabbiarmi
più”.
“Invece
voglio dirtelo, lupacchiotto, perché ha ragione il tuo
babbo: non devono
esserci segreti tra di noi. We are one [3],
ricordi?”
“Caro,
ne sei sicuro…”interviene Yixing.
Yifan
annuisce e fa segno a Chanyeol di sederglisi in grembo, a contatto con
Ace; il
nipote circonda il morbido peluche con le braccia e solleva lo sguardo
sull’uomo, in attesa.
“Cercherò
di esprimermi nel modo più semplice possibile” fa
una pausa, ponderando le
parole. “Scrivo, uhm, romanzi erotici gay. Ecco,
l’ho detto” la tensione alle
sue spalle si allenta.
“Che
significa erotici?”
“Beh,
uhm-”
“Aspetta
un attimo figliolo” Yunho corre in aiuto di Yifan.
“Yeollie, di certo
conoscerai il significato della parola gay”.
“Sì
sì,
l’ho imparato ad inglese: è quando due uomini si
amano. Se sono due donne,
invece, si dice lesbian”
la sua
pronuncia approssimativa strappa un sorriso agli adulti.
“Tutta la mia famiglia
è gay”, indica i suoi papà, i nonni e
gli zii, “anche i nonni Joonmyun e
Kyungsoo e gli zii Zitao e Jongdae lo sono!” conclude con un
sorriso raggiante.
Il
volto di Sehun si illumina al sentir pronunciare
il nome del
fratello gemello, mentre Jongin si trattiene -a fatica- dal mangiare di
baci il
figlio.
“Esatto,
lupacchiotto” Yifan sorride, visibilmente più a
suo agio. “I libri che scrivo
raccontano, uhm, la vita di coppia di uomini che amano altri
uomini”.
“Ah…
Tipo, come quando papà e babbo si chiudono in camera da
letto per giocare a
wrestling?”
“CHANYEOL!”
[1]
Palese omaggio a
Wolf.
[2]
Precisazioni di
dubbia importanza: Fanny (Yi
Fan>Fan>Fanny) è l’unicorno
-femmina- e Ben Ben è il draghetto.
[3]
Ho un debole per
Krisus che parla inglese, sorry
not sorry.
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Un bacio a
tutti!
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Capitolo 5 *** Il pranzo della domenica - seconda parte ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Cercherò di ricavarne una long di almeno
sei capitoli; incrociamo le dita.
A
questo punto posso affermare senza timore di smentita che i sei
capitoli si
faranno, yeeee! *applausi del pubblico* Scherzi a parte, non credo che
riuscirò
ad arrivare a dieci, però sette-otto di sicuro. Sempre che
la sessione estiva
non mi uccida prima.
Buona lettura (si spera)!
Dopo
l’innocente
quanto scabrosa gaffe di Chanyeol riguardo alla vita sessuale dei suoi
papà, soffocando
le risate i due nonni si affrettano a condurre via il bambino
dal soggiorno
con la scusa di mostrargli gli ultimi lavori di Yunho, dando
così agli altri la
possibilità di parlare più liberamente.
“Sfotti,
sfotti: provaci tu a spiegare ad un bambino che una coppia ha bisogno
della
propria intimità” replica il fratello con
un’alzata di spalle, prendendo posto
sul divano prima occupato dai genitori.
“Sì,
ma- il wrestling! Riesco quasi ad immaginarmi te e Sehun vestiti con
quelle
ridicole tutine di poliestere” sghignazza l’altro.
“Ah ah
ah” gli fa il verso, acido. “Mettiamola
così, fratellone: almeno mio marito ed
io abbiamo un figlio vero, in carne ed ossa, di cui
preoccuparci”.
Yixing
e Sehun trattengono il fiato, stupiti e tesi. Quello della mancata
paternità è
un tasto dolente per Yifan.
“Cosa-”
annaspa lo scrittore, altrettanto preso in contropiede. “Non
insultare i
piccoli!” esclama indignato, coprendo le innocenti
orecchie di Ace.
Jongin
rimane in silenzio, imperturbabile.
“Tesoro,
smettila” Yixing poggia una mano sulla spalla del compagno.
“Ace non può
sentire: è un peluche, ricordi? Come Fanny e Ben
Ben”.
“Lo so
benissimo che sono dei peluche” mugugna Yifan, accigliatosi.
“E allora? Nuoccio
forse a qualcuno trattandoli come se fossero figli miei?”
“Di
sicuro non fai un favore alla tua già precaria salute
mentale” interviene Jongin,
brusco. “E poi confondi le idee a Chanyeol; grazie alla tua
brillante idea di
fingerti incinto di Ace si era convinto che gli uomini potessero
concepire!
Cos’è, è troppo mainstream per il
chiacchierato Kris Wu limitarsi a
comprare un peluche senza farsi strani film mentali,
come i comuni mortali?”
“Amore,
non c’è bisogno di essere maleducato”
spetta a Sehun, adesso, calmare il
proprio consorte.
C’è
una
nota stonata nell’atteggiamento di Jongin, che quando
può evita lo scontro
diretto e le provocazioni infantili; anche Yifan se
n’è accorto.
“Ma
certo: Kai” realizza dopo una breve pausa. “Stupido
io a non averlo capito
prima! Jongin non ha il tatto di un rinoceronte in cristalleria. Era da
un po’
che non ti facevi vivo, come stai?”
“Ti
prego, risparmiami i salamelecchi, pornografo da strapazzo”
gli mostra la
lingua.
“Come
ti permetti”, s’inalbera, “la mia
è letteratura erotica di qualità! I critici
mi stimano-”
“Mezze
cartucce, evidentemente: con che coraggio, altrimenti, recensirebbero
positivamente le seghe mentali di uno che è stato
capace di scrivere una vaccata
come ‘Io non faccio
l’amore, io fotto…
senza pietà’[1]?”
“Grande
Dio Lesbico, ancora con questa storia?! Era
il mio primo libro, che diamine! Da quando in qua gli errori di
gioventù
vengono rinfacciati a distanza di dieci anni, si può
sapere?”
“Sono
tuo fratello, è mio diritto” ghigna
apertamente Kai.
“Col
piffero che lo sei! Torna da dove sei venuto,
rivoglio Jongin indietro”.
“LOL
NOPE”.
“E
piantala di parlare inglese a caso, sono io
quello che è vissuto in Canada!”
In breve i due
fratelli si ritrovano a terra,
impegnati in una sanguinosa lotta all’ultimo solletico
(esatto, solletico:
qualcosa in contrario?). Sehun si precipita a dividere i litiganti,
mentre
Yixing tenta di impedire ai peluche di assistere ad un simile,
ignominioso
spettacolo.
“Non
davanti ai piccoli, per carità!” strilla.
Chanyeol ed i
nonni si trovano nello studio di
Yunho, assorti nella contemplazione dei suoi quadri più
recenti, quando insulti
di vario tipo, risate soffocate e una serie di tonfi felpati
provenienti dal
salotto disturbano la loro quiete.
“Nonno,
che succede?” si allarma il bambino,
guardando alternativamente i due uomini.
“Niente
di grave, Yeollie” lo rassicura Yunho.
“Credo che i nostri figli stiano giocando a farsi il
solletico: da ragazzini lo
facevano sempre, soprattutto quando Kai prendeva il sopravvento su
Jongin”.
“Ma
non è pericoloso, vero?”
“Certo
che no” gli sorride con calore. “Se
però ti può tranquillizzare, vado di
là a dire loro di smetterla immediatamente”.
“No,
vabbé” Chanyeol si stringe nelle spalle.
“Se
si divertono lasciali pure continuare; se però si fanno del
male fermali, per
favore”.
“Awww,
il mio bel nipotino assennato” il nonno gli
dà un buffetto sulla guancia. “Torno subito,
promesso”.
Rimasti soli, a
Jaejoong viene in mente un
diversivo per distrarre Chanyeol.
“Tesoro,
i tuoi papà ti hanno mai detto che Yunho,
oltre ad essere un famoso pittore, è anche un bravissimo
tatuatore?”
“Tatu-che?
Cosa significa?”
“Tatuatore”
sillaba. “E’ un mestiere simile a
quello del pittore, ma invece di dipingere sulle tele con i colori ad
olio si
usano l’inchiostro e la pelle umana” abbassa la
voce come se gli stesse
rivelando una verità riservata a pochi eletti.
“Oh-oh,
sembra una cosa da duri” il bimbo è
visibilmente intrigato.
“Vuoi
vedere?”
Detto
ciò, volta le spalle al nipote e si sfila golf e
camicia. La sua schiena nuda è decorata con delle scritte
arzigogolate che
Chanyeol non riesce a decifrare [2].
“Woow!”
esclama, gli occhi spalancati. “Sono
questi, i tatu-qualcosa?”
“Tatuaggi”
si volta a guardarlo da sopra la spalla.
“Sì, sono questi. Ti piacciono?”
“Moltissimo!
Però non capisco cosa vogliono dire”.
“Non
mi stupisce, tesoro, sono scritti in alfabeto latino.
Quello alla base della schiena”, lo indica,
“è il nome di Yunho”.
“E
perché proprio lì? Non è un posto
scomodo?
Scommetto che non riesci nemmeno a vederlo!”
“Hai
ragione, ma c’è un motivo. Mio marito è
la mia
roccia, le fondamenta su cui abbiamo costruito la nostra famiglia:
senza di lui
non esisterebbe nulla. L’ho voluto tatuare proprio sulla
schiena perché, anche
quando siamo lontani, in questo modo lui è come se fosse
sempre con me”.
“Che
bella idea” sorride. “Dici le stesse cose che
babbo dice di papà, e viceversa. Invece le due ali, sulle
spalle?”
“Sono
i nomi di Yifan e Jongin: ho scelto le ali
perché sono i miei angeli, anche se a volte si comportano da
diavoletti”
ridacchia.
“Hai
proprio ragione” si unisce alle risate il
nipote. “Nonno, ma io… non ci sono?”
pigola subito dopo, intristitosi di colpo.
Sempre
sorridente, Jaejoong compie un mezzo giro su
se stesso.
“Guarda
qui” punta il dito sulla scritta che gli
ricopre il pettorale sinistro. “Questo, tesoro mio,
è il tuo nome: tatuato sul
cuore –il perché te lo lascio
indovinare”.
“Oh”
è tutto quello che Chanyeol riesce a dire
prima che, col labbro inferiore tremolante, si getti tra le braccia del
nonno.
[1]
Citazione di Cinquanta Sfumature. Quella trilogia
è una pura, immensa
stronzata (opinione personale, liberissimi di dissentire) e appunto per
questo
dovevo sfruttarla per trollare Krisus xD.
[2]
Jaejoong, per
chi non lo sapesse, ha una caterva di
tatuaggi (vedere per credere: http://kpop.puttles.com/post/the-meaning-of-kim-jaejoong-s-tattoos-108718);
io mi ci sono liberamente ispirata.
Capitolo strano,
più che altro perché non mi
aspettavo che prendesse questa piega a metà tra il
zuccheroso e il tentativo di
comicità riuscito male –facciamo che do la colpa
al caldo e siamo tutti
contenti, va’.
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Bye!
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Capitolo 6 *** Correzione bozze ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Perdonate
il ritardo e la prolissità/relativa inutilità del
capitolo: gli esami non sono
ancora cominciati, ma sto studiando come se non ci fosse un domani e
inoltre ho
avuto altro da fare e scrivere. Non temete, conoscerete presto il resto
della
famiglia.
Buona lettura (si spera)!
Chanyeol,
seduto alla scrivania nell’intimità della sua
cameretta, è confuso. Molto
confuso. Rilegge gli appunti da lui sinora presi e fa fatica a metterli
in
ordine; ci sono talmente tante cancellature!
Urge chiamare i soccorsi.
“Papà!”
Il suo
appello accorato raggiunge le orecchie di Sehun, a sua volta seduto al
tavolo
della sala da pranzo e altrettanto sconfortato all’idea di
correggere le
verifiche di una classe dell’ultimo anno. Più che
lieto di prendersi una pausa
dalle castronerie scritte dai suoi studenti, si affretta a raggiungere
il
figlio.
“Dimmi,
tesoro. C’è qualcosa che non va?”
domanda con un filo d’apprensione nella voce,
prendendo posto sul letto.
“Un
sacco di cose non vanno” mugugna Chanyeol. “Non
riesco a capire i miei appunti,
cosa va bene e cosa no. Mi dai una mano, per favore?”
Sehun
-spesso lo prende in giro Jongin, come se lui fosse messo meglio- non
è geneticamente capace
di negare qualcosa
alla sua piccola fenice, per cui annuisce e archivia il pensiero dei
compiti in
classe che lo attendono in un angolino remoto della sua mente.
“Allora
comincio, eh” Chanyeol si alza in piedi, rivolto verso il
padre con aria
solenne, e si schiarisce la voce.
«Papà Sehun fa il maestro-»
“Professore,
tesoro.”
«…Professore di scienze alle scuole superiori
e quasi sempre mi viene a prendere a scuola per riaccompagnarmi a casa
perché
finisce di lavorare alla mia stessa ora, solo che io non lavoro. Sono
solo in
terza elementare, sono troppo piccolo per lavorare»
guarda il papà,
interrogativo.
“Continua”
sorride Sehun.
«Babbo Jongin invece fa il fotografo e
fotografa ragazze bellissimissime-»
“Non
esiste
il superlativo bellissimissime,
Yeollie. Correggi”.
«…Ragazze bellissime che si cambiano tante
volte d’abito e fanno strane smorfie alla macchina
fotografica. Ho chiesto a papà
se è geloso perché il babbo fotografa tutto il
giorno quelle ragazze ma lui dice
di no, visto che a babbo Jongin la patata non interessa-»
“Chanyeol,
cancella immediatamente l’ultima frase” lo
interrompe Sehun, illividitosi.
“Cosa?
Perché?” il bambino arriccia il naso
–segno di perplessità mista a scontento.
“Ho sbagliato qualche parola?”
“Nient’affatto,
ma non puoi assolutamente scriverla nel tema che consegnerai alla tua
insegnante”.
“Ma
perché
no, papà?”
“Perché
le
verrebbe un infarto a leggere una cosa simile!” replica
l’uomo, perentorio.
“Forza, cancella tutto da visto fino
a interessa”.
“Vabbene…”
obbedisce controvoglia. “Posso continuare?”
“Vai,
vai”.
«Anche babbo ha due papà, e un fratello
che
io però non ho. Nonno Yunho è un pittore famoso e
a me piace molto ciò che
dipinge. Al Museo di Arte Conterranea-»
“Contemporanea”.
«…Contemporanea,
c’è una stanza piena solo
dei suoi quadri. Sono molto colorati, anche se non capisco bene cosa
rappresentano.
Babbo dice che è arte moderna e che forse la
capirò da grande, ma che nemmeno
lui ci capisce molto. Anche nonno Jaejoong è famoso; lui però faceva il
modello e sfilava in
passerella. Dice che adesso è troppo vecchio, ma a me non
sembra affatto. E’
bellissimo, il mio nonnino. In realtà tutti i miei parenti
sono belli (le mie compagne
di classe e anche qualche maschietto sono innamorati dei miei
genitori), ma nonno
Jaejoong è il più bello e ha pure un sacco di
tatuaggi. A volte non sembra
nemmeno un essere umano: magari è un alieno!»
“No
tesoro,
fidati: tuo nonno non è un alieno” lo contraddice
Sehun. “Anzi, evita pure di
menzionare che ha dei tatuaggi”.
“Perché?
Sono bellissimi!”
“Fallo
per
il bene della tua maestra, ok? Rimarrebbe sconvolta se sapesse che un
uomo
dell’età di Jaejoong ha i tatuaggi”.
“Cha
barba,
però…”
“E’
meglio
così, amore mio. Fidati”.
Chanyeol
riprende a leggere, convinto solo in parte.
«Il fratello di babbo Jongin si chiama Yifan.
Lui fa lo scrittore ma usa un altro nome, Kris Wu. Scrive romanzi
erotici gay,
così li chiama lui. In pratica le sue storie sono tutte su
due uomini che
giocano a wrestling come fanno i miei papà ogni sera-»
“CHANYEOL!”
“Ma
uffa! Se
m’interrompi sempre non finirò mai di
leggere” arriccia nuovamente il naso.
“Figliolo,
non è colpa mia se spiattelli i fatti nostri in un
tema”.
“E io
come
faccio a sapere cosa posso dire e cosa no? Ho solo otto anni,
accidenti! Perciò
ti ho chiesto aiuto, papà” gli rivolge uno sguardo
accusatorio.
“Hai
ragione
tu, scusami” Sehun mostra le mani in segno di difesa.
“Scuse
accettate” tira sul col naso. “Allora, cosa devo
cancellare stavolta?”
“Solo
l’aggettivo erotici e la
parte in cui
accenni al wrestling tra me e il tuo babbo” sospira di
sollievo.
“Okkei.
Va
bene se dico che sono libri gay?”
“Ma
sì, la
tua insegnante è molto aperta al riguardo. Però,
ecco, forse ti conviene non
accennare allo pseudonimo dello zio. Per la privacy, sai
com’è”.
«Zio Yifan
mi chiama lupacchiotto e dice che da grande diventerò alto
come lui»,
prosegue Chanyeol. «E’
sposato con zio
Yixing, che con il suo telaio magico tesse tantissimi e bellissimi
poncho
messicani di tutti i colori. Non tesse nient’altro, solo
poncho. Certe volte
indossa un sombrero e dei baffi finti e parla una strana lingua piena
di ‘olè’.
I miei zii hanno tre pupazzi: Ace, Fanny e Ben Ben e gli parlano, li
portano in
braccio e gli danno il biberon (vuoto) come se fossero dei bambini
veri. Babbo
dice che è colpa della cicogna che non li ha giudicati
erronei-»
“Idonei, tesoro”.
«…Idonei a diventare genitori.
E’ parecchio
triste come cosa, perché a me sembrano dei bravi
papà con i loro peluche. E poi
mi viziano un sacco, mi abbracciano e mi dicono che sono il bimbo
più bello del
mondo. E’ esattamente quello che fanno i miei
papà, quindi mi chiedo perché non
possono avere un bambino vero anche loro. Mi sa la cicogna si
è sbagliata».
“E’
un
pensiero molto dolce, questo” mormora Sehun lievemente
commosso. “E’ finito
qui?”
“Su
un’altra
pagina ho scritto altre cose, tipo le età, come vi siete
conosciuti, le scuole
dove siete andati” sfoglia il quaderno degli appunti.
“E non ho nemmeno parlato
di Kai, hai visto? Proprio come ho promesso al babbo!” si
esibisce in un
sorriso smagliante.
“Che
bravo
ometto” lo prende in braccio e gli scocca un bacio sulla
guancia paffuta.
“Papino,
quando ci vengono a trovare nonno Joonmyun e Kyungsoo? Mi mancano loro
e zio
Zitao e Jongdae per completare la mia ricerca”.
“Non
preoccuparti, stasera faccio loro un colpo di telefono e li invito per
sabato
prossimo” sorride debolmente Sehun.
“Yuuuhu,
che
bello!”
E che Shisus ce
la mandi buona, prega
mentalmente Sehun.
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Alla
prossima!
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Capitolo 7 *** Vigilia ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Sono
tornata –detta così suona come una minaccia, e in
effetti potrebbe pure
esserlo. Cercherò di riprendere ad aggiornare regolarmente
come un tempo, ma
non garantisco nulla. Nel frattempo, però, beccatevi un
sacco di personaggi
nuovi e altra -dubbia- comicità random.
Buona lettura (si spera)!
Il
venerdì successivo, la maestra che insegna nella classe di
Chanyeol interrompe
la lezione di storia per chiedere agli alunni come stanno procedendo le
loro
ricerche.
“Ricordatevi
che avete ancora tre giorni per completarle e consegnarmele”
sorride Yoona.
“L’autore del compito migliore riceverà
una stella d’oro e anche un piccolo
premio”.
Byun
Baekhyun, compagno di banco di Chanyeol con un debole per le Barbie, a
quelle
parole sospira teatralmente.
“Quanto
mi piacerebbe vincere!” esclama sognante. “Ma tanto
è inutile, sei tu il cocco
della maestra” e così dicendo scocca
un’occhiata invidiosa in direzione
dell’amichetto.
“Non
è
vero” arrossisce Chanyeol, che senza dubbio è il
cocco dei suoi famigliari ma non della
dolce Yoona.
“Sì,
invece” insiste Baekhyun. “Ti dà sempre
voti alti-”
“Perché
sono bravo!” protesta l’altro.
“E ti
chiede
di dire ciao ai tuoi genitori, mentre a me non l’ha mai
chiesto”.
“Mica
è
colpa mia se andava all’università con
papà e se babbo le ha regalato una foto
autografata di nonno Jaejoong perché lei è una
sua fan. Lo sapevi che da giovane
mio nonno faceva il modello? E’ così che lui e
nonno Yunho si sono conosciuti-”
“Non
m’importa niente dei tuoi parenti, Yeollie” lo
interrompe con un moto di
stizza. “Sei il preferito della maestra e tu… tu
vuoi più bene a lei che a me”
conclude, imbronciatosi di colpo.
“Cosa?
No!”
si agita Chanyeol. “Baek, tu sei il mio amico del cuore! Non
voglio bene a
nessun altro a parte te e la mia famiglia; la maestra Yoona non
c’entra proprio
nulla”.
“Allora
perché quando ti parla tu sorridi sempre e racconti
barzellette stupide per
farla ridere?” ribatte Baekhyun dubbioso.
“Perché
per
me è come una sorellona maggiore o una zia. Non ho parenti
femmine, sai, anche
se qualche volta ho chiesto a Babbo Natale di regalarmene
una”.
“Oh,
adesso
capisco. Se vuoi ti presto la mia mamma per un po’, che ne
dici?” offre
l’amico, ormai rabbonitosi, in un impeto di
magnanimità.
“Sei
molto
gentile, ma non ce n’è bisogno” risponde
Chanyeol dopo un attimo di
riflessione. “Conosco i miei papà: sono
gelosissimi, ci rimarrebbero male ed io
non voglio”.
Steso sulla
schiena e le ginocchia piegate, Do Kyungsoo -aitante cinquantenne in
jeans e
maniche di camicia- armeggia con chiavi inglesi di diverse dimensioni
cercando
di riparare il guasto ad una tubatura della cucina.
“Ancora
non
mi è chiaro come tu sia riuscito a farla saltare”
dice rivolto al marito,
accucciato accanto a lui.
Kim
Joonmyun, con un’espressione mortificata in viso che ben si
accompagna al suo
elegante completo da lavoro inzuppato d’acqua, emette un
sospiro di sconforto.
“Ma
che ne
so, il rubinetto perdeva e ho provato ad aggiustarlo… Avrei
chiesto aiuto a te,
se non fossi stato impegnato al piano di sopra”.
“Dai
la
colpa allo scarico difettoso della signora Park, amore. Mi passi una
chiave a
forchetta doppia?”
“Quella
donna ti chiama un po’ troppo spesso per i miei
gusti” mugugna Joonmyun
rovistando nella cassetta degli attrezzi. “Capisco la
comodità di avere un
idraulico nel palazzo, ma la signora esagera”.
“Ancora
con
questa storia? Avrà settant’anni, per
l’amor di Shisus!” Kyungsoo non riesce a
trattenere una risata mentre dà un giro di vite.
“Sarà,
ma a
me pare più infoiata di un’adolescente. Credi che
non mi sia accorto di come ti
fissa il cavallo dei pantaloni ogni volta che la incontriamo per le
scale?”
esclama indignato.
“Perché
ti
scaldi tanto, scusa? Tu mi guardi in modi ben peggiori” lo
prende in giro.
“Ma io
sono
tuo marito e pertanto sono giustificato, lei invece no! Mi lancia
sguardi colmi
d’odio non appena le do le spalle, e se solo potesse
sbarazzarsi di me per
allungare le mani indisturbata lo farebbe senza il minimo
scrupolo”.
“Joonmyun,
amore, o la smetti di blaterare entro adesso
o dovrò provvedere personalmente” lo
interrompe Kyungsoo alzandosi e
richiudendo l’anta sotto il lavabo. “La povera
donna è vedova e i
figli abitano lontano da Seoul; non ha
amici, si sente sola e l’impianto idraulico di casa sua
è seriamente
disastrato, motivo per cui ha spesso bisogno del mio intervento. Tutto
qui. Mi
ha preso in simpatia, non lo nego, e forse non è del tutto
insensibile al mio
fascino di maschio Alfa, ma ti assicuro che non ci proverebbe mai con
me, e
tantomeno ti odia. E’ un tipo all’antica, lo sai.
Non le è facile accettare
l’idea di due uomini insieme, ma non è
cattiva”.
Joonmyun,
che durante la filippica dell’altro è sprofondato
in un silenzio assorto, si
limita a battere le palpebre un paio di volte a mo’ di
replica.
“Tesoro?”
il
marito, sorpreso dalla sua mancanza di reazioni, gli sventola una mano
davanti
alla faccia. “Ci sei?”
“Mmh?”
si
rianima. “Perdonami, temo di essermi distratto”.
“Non
hai
ascoltato una parola di quello che ti ho detto, vero?”
“Non
proprio” sorride malizioso. “Mi sono fermato a dovrò provvedere personalmente. Mi
chiedevo in che modo intendessi
zittirmi, in effetti”.
“Capisco”
Kyugsoo incrocia le braccia al petto con finta severità.
“Se le cose stanno
così-”
Ma Joonmyun
non gli lascia finire la frase, una mano premutagli delicatamente sulla
bocca e
l’altra che gli abbassa la cerniera dei jeans.
“Chenzi”.
Kim Jongdae
solleva lo sguardo dalla provetta che stava analizzando (un potente
solvente a
base di ione stabilizzato [1]) fino ad
un nanosecondo prima per incontrare
quello, a metà tra il supplichevole e
l’entusiasta, di Kim Zitao, suo compagno
di vita nonché saltuario assistente.
“Sì,
Taozi?
Vuoi chiedermi qualcosa?” Jongdae va dritto al punto
poiché non ama perdersi in
convenevoli (preliminari a parte, ma questa è
un’altra storia).
“Stavo
pensando”, Zitao giocherella con una cartina tornasole usata,
“che siccome
domani andiamo a pranzo dal mio fratellino e Jongin per via del
progetto
scolastico di Chanyeollie, potrebbero venire anche Lu Han e
Minseok”.
“Scordatelo”
ribatte l’altro categorico. “Ricordi che pessima
figura ci hanno fatto fare
quando li abbiamo portati a casa di mia madre? Si sono accoppiati sul
suo
costosissimo e dannatissimo tappeto persiano! Mi sento male al solo
pensiero”
dice mentre le sue guance si tingono di rosso.
“Era
la
stagione degli amori: sono animali, non sanno
regolarsi…”
“Appunto,
sono animali e neanche tanto domestici. Non vedo in che modo
gioverebbero alla
ricerca di nostro nipote”.
“Ma
Sehunnie
mi ha detto che Yifan e Yixing si sono portati dietro i loro peluche
perché li
considerano parte della famiglia. Intendi forse negare che Lu Han e
Minseok
siano praticamente dei figli per noi?”
“No,
ci
mancherebbe” ammette Jongdae. “Però boh,
non mi sembra una grande idea. E se
fanno i loro bisogni in giro per casa o si feriscono in qualche modo? E
se Lu
Han salta di nuovo addosso a Minseok?”
“Smettila
di
preoccuparti, andrà tutto bene. Ti fidi di me?”
sorride l’altro.
“Non
molto”.
“Oh,
il
signorino fa il difficile. Non costringermi a ricorrere al bbuing bbuing~”
“Prego,
accomodati pure; tanto su di me non ha effetto, lo sai”
ghigna divertito.
Zitao si
morde il labbro inferiore, indispettito, ma il suo disappunto dura
poco:
conosce un metodo infallibile per convincere Jongdae a dire di
sì.
“Stanotte
sto io sopra” propone, sentendosi la vittoria in tasca.
“…Affare
fatto”.
Come volevasi
dimostrare.
[1]
Riferimento alle
invenzioni sbalestrate di Jean Claude, della serie Sensualità
a corte.
Vi lascio il
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vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
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diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Un bacio a
tutti!
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Capitolo 8 *** Il pranzo del sabato - prima parte ***
RATING:
Arancione
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PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Arrivati
a questo punto, credo proprio che la storia supererà i dieci
capitoli, ma non
si protrarrà ancora per molto poiché sto
abbozzando un’altra long piuttosto
ostica da strutturare e voglio essere in grado di dedicarmici in tutta
libertà.
Ah,
un avvertimento: linguaggio sessualmente esplicito a gogò.
La fyccinara p0rn
ch’è in me si è data alla pazza gioia,
se non altro per giustificare il rating
xD.
Buona lettura (si spera)!
Quando,
alle dodici e trentaquattro minuti del giorno dopo, Zitao e Jongdae si
presentano a casa Kim, i due uomini esibiscono quella che
eufemisticamente si
può definire una pessima cera. Entrambi più
pallidi del solito, con occhiaie
violacee a marcare gli zigomi e palpebre gonfie di sonno, si concedono
qualche
minuto davanti all’uscio di casa per tentare di rendersi
presentabili.
“Lu
Han
mi preoccupa” sbadiglia Jongdae, raddrizzandosi il colletto
della camicia. “Stanotte
è stato così irrequieto, non
si è dato pace nemmeno per un secondo. Non mi
stupirei se anche i vicini
avessero sentito i suoi squittii” si abbassa a guardare lo
scoiattolo sistemato
dentro la gabbietta che tiene in mano.
Lu Han,
quasi avesse capito le parole del padrone, sospende la sua
attività di
rosicchiamento compulsivo di una ghianda e solleva il musetto in
direzione
dell’uomo, la testa inclinata leggermente a sinistra.
“Tsk”,
fa
spallucce Zitao, “sono di ben altro tenore e volume gli squittii che i nostri dirimpettai hanno
avuto il piacere di
ascoltare. La potenza delle tue corde vocali mi sorprende ogni volta di
più,
tesoro” e sbatte le ciglia, civettuolo.
“Potrei
dire
lo stesso delle dimensioni del tuo arnese, Taozi” replica
l’altro senza fare
una piega. “Chissà, magari in un universo
parallelo esiste un mio alter ego
che è un cantante lirico di successo” fantastica
mentre suona il campanello.
“Io ti
preferisco in versione Frankenstein Junior [1]”
l’altro si passa una mano tra i
capelli aggrovigliati, specchiandosi sul quadrante del proprio orologio
da
polso per ammirare il risultato.
“Come
sei
gentile, Aigor [2]”
viene
colpito da quello che vorrebbe essere un pugno virile sulla spalla.
“Che c’è,
fai l’offeso? Non è colpa mia se vi somigliate!
Gli occhi da civetta sono gli
stessi, sulla gobba possiamo lavorarci-”
Fa appena in
tempo a posare a terra la gabbietta di Lu Han che l’altro gli
salta addosso,
sovrastandolo grazie al suo metro e ottantatré di
forza bruta.
“Pietà!”
boccheggia Jongdae, a metà tra il riso isterico e
l’allarmato. “Attento a non
spaventare Minseok, sta dormendo” indica
l’occupante della seconda
gabbietta, stretta tra le dita di Zitao.
L’animale,
però, continua imperterrito a ronfare arrotolato su se
stesso.
“Un’altra
parola sulla mia presunta somiglianza con quello sgorbio e mi
vedrò costretto
ad usare il mio bastone da wushu contro di te, Chenzi”
sussurra l’uomo,
assottigliando gli occhi.
“E’
una
minaccia o una promessa? Perché potrebbe persino piacermi,
sai” risponde con
una strizzata d’occhio allusiva.
“Maiale”.
“Ha
parlato
l’esibizionista che si eccita a venire scopato contro la
portafinestra senza tende
della nostra sala da pranzo, per la gioia dei guardoni del palazzo di
fronte”.
Il loro diverbio
amoroso viene interrotto da uno scalpiccio e un armeggiare di chiavi
proveniente da dietro la porta d’ingresso, che viene aperta e
rivela la
figurina sottile e slanciata di Chanyeol.
“Ciao,
piccolo elfo. Dove hai lasciato Legolas?” lo saluta Jongdae
con un sorriso da
un milione di watt dipinto in volto.
“Zio
hobbit!”
esclama gioiosamente il bambino, facendosi prendere in braccio.
“Legolas non è
venuto perché Aragorn l’ha invitato a un picnic al
parco di Minas Tirith. Tu
invece perché non hai portato Frodo?”
Zitao,
rimasto in disparte, non sa se offendersi per essere stato bellamente
ignorato
dal nipote -sangue del suo sangue!- o se vomitare arcobaleni nel vedere
i due
nanerottoli (Jongade lo ridurrebbe al silenzio affermando che nella
botte
piccola c’è il vino buono) confabulare su Il
Signore degli Anelli, loro passione comune. Gli fa piacere
che Chanyeol sia
così affezionato al suo compagno, ma una vocina dentro di
sé non può fare a
meno di protestare che dovrebbe essere lui
lo zio preferito del bambino.
“Purtroppo
è
impegnato, deve raccogliere carote con Sam [3] tutto il giorno.
Guarda però chi è
venuto con me: un bellissimo panda gigante che ha messo su il broncio
perché un
certo piccolo elfo non gli è ancora saltato al collo come al
solito. Che dici,
glielo diamo un bel bacione con lo schiocco per consolarlo?”
Jongdae gli si
avvicina, un sorrisetto sghembo più eloquente di mille
parole.
“Scusa,
zietto,
non volevo farti diventare triste. Ti voglio bene~” Chanyeol
si sporge verso di
lui e gli posa un bacio umido sulla guancia. “Pace?”
Lo zio si
limita ad annuire in silenzio, gli occhi improvvisamente lucidi. Mentre
il
bambino, accucciato sullo zerbino, si diverte a ricoprire gli
scoiattoli di
moine e vezzeggiativi, Jongdae intreccia una mano alla sua e Zitao lo
sente
mormorargli dolcemente all’orecchio che è
troppo cresciuto per permettersi di
essere sentimentale.
“Entrate,
dai” li invita Chanyeol, ricordandosi
ch’è maleducazione far aspettare gli
ospiti sull’ingresso. “I nonni sono già
qui”.
“Minseokkie,
la vuoi questa?”
Chanyeol,
seduto a gambe incrociate sul tappeto del soggiorno, offre
all’animaletto una
ghianda pescata da un sacchetto regalatogli apposta dagli zii: sanno
quanto gli
piace dar da mangiare a Lu Han e Minseok (che Jongin ha ribattezzato
Cip e
Ciop, con somma indignazione di Zitao).
Lo
scoiattolo però snobba il succulento stuzzichino e
preferisce dedicarsi
all’accurata pulizia della sua coda, vaporosa e di un bel
color castagna come
il resto della pelliccia.
“Uffa,
sei
proprio noioso” il bambino gli fa la linguaccia e sposta la
sua attenzione
sulla gabbietta poco distante. “Lu Hannie, tu invece la vuoi
la ghianda, vero?
Tu sì che sei simpatico…”
Lu Han, con
il suo magnifico manto biondo miele, gli dà soddisfazione;
accetta di buon
grado l’offerta e una volta finito di mangiare si mette a
saltellare
vivacemente da un lato all’altro della gabbia. Chanyeol
infila un dito tra le
grate per giocare, ma rimane deluso perché
l’animale non corre a farsi fare i
grattini come sperato; anzi, se possibile i suoi gesti si fanno ancora
più
frenetici. Agita le zampine, muove la testa a scatti, squittisce
incoerentemente. Chanyeol aggrotta le sopracciglia, confuso.
“Squik
squik
squiken?[4]”
prova a comunicare con lui nel segretissimo linguaggio
degli scoiattoli. “Perché sei così
nervoso oggi?”
“Squiken
squik squiken!” risponde a tono l’amico peloso. “Perché mi hanno separato da
Minseok!”
“Squikin?
Squiky. Squiken squik squiky?” il bimbo spalanca gli occhi. “Davvero? Non è giusto. Vuoi
che ti aiuto a
liberarti?”
Nel
frattempo, seduti attorno al tavolo della cucina -sparecchiata da
Chanyeol,
ch’è un bravo ometto di casa- stanno gli adulti,
impegnati a sorbire caffè
solubile e a scambiarsi confidenze (meno Jongdae, momentaneamente
eclissatosi
in bagno). Sehun e Zitao, da bravi gemelli monozigoti,
chiacchierano
tra di loro, fianco a fianco come fossero ancora uniti dal cordone
ombelicale.
Jongin li osserva, un pochino geloso della loro intesa, e il suo
sguardo viene
intercettato dai suoceri.
“Sehun
ci ha
raccontato che la tua ultima mostra sta riscuotendo un notevole
successo”
inizia il discorso Joonmyun, con la gentilezza che lo caratterizza.
“Ehm”,
arrossisce il genero, preso in contropiede, “non lo definirei
notevole. Ho
ricevuto qualche recensione positiva e alcune offerte di lavoro. Sehun
esagera
sempre”.
“Non
direi,
caro. Certo, questo attempato dirigente scolastico”, accenna
a se stesso con un
certo divertimento, “non se ne intende granché di
arte, ma le tue fotografie sono
davvero belle. Ho letto le critiche a cui ti riferisci: ti paragonano a
Testino, David Bailey, Annie Leibovitz [5]. Non
è mica poco, soprattutto
considerata la tua giovane età”.
“Fotografare è l’unica cosa che ho sempre
voluto… e saputo fare. Non ho altri
talenti” si schermisce, una mano a massaggiarsi la nuca in
segno d’imbarazzo.
“Ti
sottovaluti un po’ troppo, ragazzo mio” interviene
Kyungsoo. “Sei un
professionista in via di affermazione, un bravissimo padre -basta
vedere il
modo in cui guardi Chanyeol per rendersene conto- e un genero che tutti
i
nostri amici ci invidiano” sorride incoraggiante.
“Nonché il migliore dei
mariti, a sentire nostro figlio”.
“Ma
Kai...”
non aggiunge altro, sempre più a disagio.
“A
nessuno di
noi importa, men che meno a Sehun e Chanyeol: non hanno occhi che per
te, ti
adorano” ribatte Kyungsoo.
“Non
devi
mai metterlo in dubbio” aggiunge Joonmyun.
All’altro
lato del tavolo i due gemelli, ignari delle paturnie di Jongin,
ridacchiano
come teenager con gli ormoni in subbuglio.
“A
Jongdae
piace quando lo lego e gli bendo gli occhi” rivela Zitao a
bassa voce. “La
notte scorsa ha avuto così tanti orgasmi che dal quarto in
poi ho smesso di
contarli. Dovresti vedere com’è ridotta la mia
schiena, tutta un graffio! Non
che mi lamenti, sia chiaro”.
“Jongin
invece ha un debole per i vibratori. Ogni volta che ne usiamo uno
strilla
peggio di Meg Ryan in Harry ti presento
Sally [6]:
infinitamente
meglio di un porno,
parola mia. Fortuna che la nostra camera è insonorizzata,
altrimenti Yeollie
sarebbe rimasto traumatizzato ancora prima di nascere” ride
sotto i baffi
Sehun.
“Ma
dimmi un
po’, a Kai cosa piace?” bisbiglia malizioso.
Le
confidenze -piccanti e non- cessano bruscamente a causa di uno squittio
spacca
timpani proveniente dal salotto, che gela all’istante i
commensali e fa accorrere
Jongdae,con la zip
dei jeans ancora
tirata giù. Dallo stipite della porta fa capolino Chanyeol,
occhi spalancati e
un’espressione atterrita in viso.
“Tesoro,
cos’è successo?” domandano
all’unisono Jongin e Sehun.
Un altro
squittio, più assordante e accorato del precedente, risponde
al posto del
bambino.
“C’è
un
problema” farfuglia lui, nel panico. “Gli
scoiattoli… Lu Han”.
[1] Questo
FJ (http://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein_Junior).
[2] LOL,
povero Zitao xD. (http://frankensteinjunior.files.wordpress.com/2011/11/large-young-frankenstein-blu-rayx31.jpg)
[3] Riferimento a Lo Svarione degli Anelli. Un must, se
non l’avete ancora visto!
[4] Kronk
insegna. (http://www.youtube.com/watch?v=SIinEz1QFz8)
[5] Famosissimi
fotografi di moda, che è
appunto il ramo in cui opera Jongin.
[6] Scena che ha
fatto
la storia del cinema xD. Il film è semplicemente stupendo. (http://www.youtube.com/watch?v=ywMviR3nq8g)
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A presto (mi
auguro)!
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Capitolo 9 *** Il pranzo del sabato - seconda parte ***
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KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
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proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
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Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Autosmentita:
il prossimo capitolo sarà l’ultimo. Tecnicamente
la storia finisce qui, ma il
mio debito con l’allegra famigliola Kim non è
ancora del tutto estinto, sicché
scriverò un altro capitolo con cui mi congederò
definitivamente dai personaggi.
Pensavo di ambientarlo una decina d’anni dopo, che ve ne pare?
Buona lettura (si spera)!
“C’è
un problema. Gli scoiattoli… Lu Han”.
Bastano
quelle poche parole e la smorfia sconvolta dipinta sul visetto di
Chanyeol per
mettere in allarme Jongdae e Zitao; senza aspettare un secondo di
più i due
uomini si scapicollano in direzione del salotto.
Lo
spettacolo che si presenta dinnanzi ai loro occhi risulta,
sfortunatamente, fin
troppo familiare: Lu Han è incollato biblicamente a Minseok,
il quale subisce
l’accoppiamento forzato emettendo squittii oltraggiati e
assordanti.
Il resto
della famiglia, accorso sulla scena del crimine, reagisce in modi
diversi
all’incresciosa vista. Joonmyun si porta una mano davanti
alla bocca,
educatamente orripilato, e le guance di Kyungsoo assumono la sfumatura
rosso
violacea delle prugne mature. Sehun rimane impassibile
(perché mai un professore
di scienze dovrebbe scandalizzarsi assistendo all’amplesso di
due roditori?),
mentre Jongin preferisce concentrare la sua attenzione sul figlioletto,
che gli
si è aggrappato ad una gamba nascondendo il viso nelle
pieghe dei pantaloni.
“Oh
Shisus”
bisbiglia Zitao, gli occhi fuori dalle orbite.
“Qualcuno
mi ha chiamato?” Choi Siwon si materializza nel soggiorno di
casa Kim con un
sonoro ‘pop’.
“COME.
E’.
POSSIBILE” esplode Jongdae. “Qualcuno mi spieghi
come diamine Lu Han è riuscito
ad uscire dalla sua gabbietta, o giuro su tutte le divinità
induiste e pagane [1] che mi
metto a scheccare di brutto –e voi non
volete
affrontarne le conseguenze, credetemi” minaccia cupamente.
Zitao, che
ha imparato a sue spese quanto sia pericolosamente instabile il
compagno quando
schecca dà in escandescenze, reprime un
brivido di terrore e prova a
calmarlo.
“Chenzi,
ricordi il consiglio della nostra insegnante di yoga per scongiurare
una crisi
isterica? Cerca di pensare a qualcosa di rilassante e
positivo” e gli posa le mani
sulle spalle.
“Scusami
tanto, Taozi, ma al momento trovo un pochino difficile
concentrarmi” sbotta,
sottraendosi al contatto. “Devo salvare il didietro di
Minseok, altro che darmi
alla meditazione!”
Così
detto
raggiunge in poche falcate i due scoiattoli e, messosi in ginocchio, si
mette
all’opera nel (vano, teme Zitao) tentativo di dividerli. Minseok squittisce freneticamente, come ad esortare il suo salvatore a
sbrigarsi, ma Lu Han si rivela un osso più duro del
previsto. Non molla la
presa, nonostante Jongdae arrivi addirittura a schiaffeggiargli le
zampine, e
dopo qualche minuto di lotta osa mordere
un dito del padrone.
“AHIO!
MAPPORCA-” l’uomo caccia un urlo da far accapponare
la pelle e molla la presa
sullo scoiattolo, che soddisfatto continua ad abusare
dell’altro.
“Oh,
povero
caro” si agita Joonmyun. “Sanguini? Vuoi che ti
vada a prendere del
disinfettante, un cerotto, una garza?”
“L’hai
fatta
l’antitetanica?” s’informa Kyungsoo.
“Lu
Han e
Minseok sono vaccinati, papà” risponde Zitao
mentre aiuta il compagno a
rimettersi in piedi. “Vediamo”, esamina il dito
offeso, “niente sangue, per
fortuna. Un po’ di ghiaccio e si sgonfierà in men
che non si dica”.
“Me ne
occupo io” Joonmyun si precipita in cucina.
“Porcaccia
miseria, che dolore!” si lamenta Jongdae, languidamente
appoggiato a Zitao.
“Sst,
non
pensarci” lo abbraccia lui. “Pensa ad una cosa
bella… Che ne so, dei gattini:
bianche, adorabili palle di pelo con gli occhietti blu”.
“Sono
allergico al pelo dei gatti, cazzo!” piagnucola.
“Linguaggio”
lo riprende al’istante Kyungsoo.
“Chiedo
scusa. Chanyeollie, fingi di non aver sentito una parola”
Jongdae si rivolge al
bambino. “Ho il brutto difetto di dimenticarmi le buone
maniere quando sono in
preda al dolore” aggiunge con un sorriso flebile.
Chanyeol
però, non lo imita; anzi, il suo labbro inferiore comincia a
tremare mentre gli
occhi gli si riempiono di lacrime.
“Yeollie?”
il sorriso sul volto dello zio si tramuta in un’espressione
preoccupata.
“Pulcino
del
babbo, perché piangi?” Jongin, subito in allarme,
si china sul figlio,
prontamente affiancato da Sehun.
Quando Joonmyun
torna dalla cucina con dei cubetti di ghiaccio avvolti in un foulard
per il
genero, la vista del nipotino singhiozzante con i genitori che gli
chiocciano
intorno gli fa venire un sospetto sullo svolgimento dei fatti.
“Chanyeol”
la sua voce è calma e autorevole, e il bambino solleva lo
sguardo. “Cucciolo,
vuoi spiegarci cos’è successo?”
“I-Io,
è
colpa mia se lo zio si è fatto male” tira su col
naso. “Lu Hannie era tanto
nervoso dentro la sua gabbietta e allora gli ho chiesto
perché in scoiattolese
e lui mi ha detto che non voleva stare lontano da Minseokkie e allora
li ho
liberati e-” s’interrompe per riprendere fiato.
“Zio, non volevo che ti facevi
male. Mi dispiace così tanto” due grosse lacrime
gli solcano le guance.
“Ma
no,
piccolo elfo” Jongdae si abbassa al livello del bimbo e gli
mostra il dito
fasciato. “Tra pochissimo la bua mi sarà passata
ed io non me ne ricorderò
nemmeno più. Non potevi sapere che Lu Han è un
satiro infoiato reincarnato in
uno scoiattolo e che il suo pensiero fisso è, uhm, fare la
lotta con Minseok”.
“Come
i miei
papà?” Chanyeol spalanca gli occhi, ormai
tranquillizzatosi. “Però loro non
urlano quando giocano a wrestling, non li sento mai. Zio, pensi che Lu
Hannie
ha fatto male a Minseokkie?”
Tutti (anche
Sehun e Jongin, rossi d’imbarazzo) si voltano a guardare i
due roditori
accucciati sul tappeto. Lu Han, soddisfatti i suoi istinti primordiali,
pulisce
amorevolmente il pelo dell’altro scoiattolo, che dal canto
suo sembra accettare
volentieri la premura del compagno.
“No,
non lo
credo. Per gli animali funziona così, sai” dice
infine Jongdae. “Quando sarai
più grande scoprirai che il wrestling di coppia, in
realtà, è la cosa più piacevole
del mondo” sussurra impercettibilmente, ghignando tra
sé e sé.
Il resto del
pomeriggio trascorre senza altri intoppi. A Lu Han viene consentito di condividere la gabbietta con Minseok, a
patto però
che non gli salti ancora addosso (“Squikin squik squiky
squik” lo avverte
Chanyeol), il dito di Jongdae torna alle sue normali dimensioni e il
nostro
piccolo protagonista può finalmente procedere con le
interviste per la sua
ricerca. Una volta terminato con i nonni, invita gli zii ad accomodarsi
sul divano.
“Zio
Zitao”,
esordisce picchiettando la matita sul block notes, “non mi
hai mai detto come
vi siete conosciuti, tu e zio Jongdae”.
“Ah,
il
nostro primo incontro è stato così
romantico~” sospira Zitao, una mano sul
cuore. “Ero un astrologo alle prime armi, e trovai lavoro
presso una stazione
radiofonica. Mi inserirono in un programma del pomeriggio, dove mi
occupavo
dell’oroscopo e di rispondere ai messaggi degli ascoltatori.
Un giorno il
conduttore, Shindong [2],
invitò in trasmissione un giovane chimico che aveva
attirato l’interesse della comunità scientifica
coreana a causa di un brevetto
innovativo, non ricordo bene di che si trattasse-”
“Paperelle
cyborg allo ione stabilizzato [3]”
precisa Jongdae.
“Grazie,
amore.
Stavo dicendo…? Ah sì: insomma, appena me lo
presentarono capii che sarebbe stato
la mia rovina. Era così timido, un po’
più nerd di adesso, e aveva un
bellissimo sorriso, occhi da gatto e una mandibola su cui avrei potuto
applicare il teorema di Pitagora. Inutile dire che i innamorai di lui all’istante, ma tuo zio era talmente ottuso e interessato
esclusivamente ai propri
esperimenti”, rivolge una fugace occhiata di biasimo al
compagno, “che prima di
ricevere un invito ad uscire da parte sua passarono ben quarantotto ore, trentasette minuti e sedici secondi. Ma
nonostante la lunga attesa non ho mai avuto dubbi sul fatto che lui
fosse
l’uomo giusto per me”.
“Come
mai?”
Chanyeol prende appunti.
“Perché
avevo calcolato il suo tema natale [4] subito dopo
esserci scambiati i
numeri di cellulare e, indovina un po’?, era perfettamente
complementare al
mio. Eravamo -siamo- anime gemelle: gli astri non mentono mai, Yeollie.
Ricordalo”.
Il
lunedì
seguente Chanyeol consegna alla maestra la bellezza di venti facciate
scritte
fitte fitte, con allegate le singole foto dei suoi parenti
più una, scattata
durante un picnic qualche mese prima, in cui compaiono tutti e quindici
(compresi Lu Han, Minseok, Ben Ben, Ace e Fanny).
Il premio
per la migliore ricerca viene vinto da Chanyeol.
[1] In quanto
religioni politeiste, di
déi tra cui scegliere c’è solo
l’imbarazzo della scelta.
[2] Il
quale, infatti, conduce ShimShimTapa.
[3] Vi rimando al
capitolo di un’altra
mia fyccina per le spiegazioni (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1679959&i=1).
Non mi capita mai di auto citarmi, ma al Chenzi scienziato pazzo
proprio non so
resistere xD.
[4] Qui viene
spiegato molto bene di cosa si tratta, e c’è pure
la possibilità di calcolare il proprio tema natale online (http://www.oroscopi.com/pers.html).
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
A risentirci
all’ultimo capitolo!
|
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Capitolo 10 *** Dieci anni dopo ***
RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Slash, un po’ di
inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
DEDICA:
Devo
ringraziare cladinsilk per quella che chiamerò,
onde non farvi spoiler anzitempo, scena
Disney.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Questo
è il capitolo più lungo che abbia mai scritto
finora in una longfiction sui
mitici dodici, sicché poss(iam)o brindare con lo champagne
gentilmente offerto
dagli EXO in persona, a cui non pare vero di essersi liberati di
me… Almeno per
qualche settimana, muahahahahah! Presto tornerò ad infestare
EFP con un’altra
sconclusionatissima long, non temete (?).
Ah,
purtroppo per motivi logistici non compariranno né Lu Han e
Minseok né i figli
dei FanXing (Ben Ben, Fanny ed Ace). Sono perfettamente consapevole di
arrecarvi
un dolore, ma non si può avere tutto dalla vita; vi salutano
comunque
tantissimo.
Buona lettura (si spera)!
“Buon
compleanno, tesoro!”
Chanyeol ha
sempre avuto il sonno leggero e l’augurio urlatogli da Jongin
a mo’ di
buongiorno basta a svegliarlo di soprassalto.
“Cos-
oddio,
papà!” biascica, gli occhi sgranati nel ritrovarsi
il viso sorridente (evento
più unico che raro) di Sehun a pochi centimetri di distanza
dal suo.
“Il
nostro
Yeollie è diventato grande~” il padre gli circonda
le guance con le mani. “Lo
dai un bacio al tuo paparino che ti vuole tanto bene?”
“Non
fare il
furbo, tesoruccio” lo avverte Jongin mentre alza le serrande
in modo che la
luce del sole illumini la camera da letto del figlio. “Il
primo bacio della
giornata spetta a me”.
“E da
quando, scusa?”
Sehun
raddrizza la schiena con aria battagliera e Chanyeol ne approfitta per
tirarsi
a sedere e lanciare un’occhiata alla sveglia sul comodino. Scopre di avere solo
mezzora di tempo per lavarsi, vestirsi, comprare la colazione strada
facendo e
arrivare a scuola in orario.
“Da
quando
nostro figlio compie diciotto anni [1], che
domande” risponde Jongin con un sorrisetto
spavaldo. “In quanto maggiore d’età ho
il diritto di baciare il festeggiato per
primo”.
“Non
dire
fesserie, Jongin. Siamo dello stesso anno”.
“Ma tu
ti
sei diplomato un anno dopo di me”.
“Solo
perché
sono nato in aprile, sbruffone demente che non sei altro!”
Chanyeol,
sgusciato fuori dalle coperte, infila le pantofole e con la divisa
sottobraccio
si accinge a darsela a gambe; i battibecchi pieni di tensione
sessuale repressa
dei suoi genitori sono qualcosa in cui lui non vuole immischiarsi.
“Fermo
là!”
le voci in sincrono dei due uomini lo gelano sul posto, costringendolo
a
voltarsi cautamente verso di loro.
“Dove
pensi
di andare, Yeollie?”
“Devi
darci
prima il bacio del buongiorno”.
Il ragazzo
guarda i suoi genitori e deglutisce a vuoto. Sa per esperienza diretta che la mattina presto sono di umore
incredibilmente
appiccicoso (che sia un’avvisaglia della
mezz’età incombente?) e a giudicare
dalle loro espressioni allucinate e i capelli dritti in condizioni
pietose deduce
che hanno trascorso la notte in bianco, presumibilmente a pianificare
fin nel
minimo dettaglio la sua festa di compleanno.
La combinazione tra la necessità di smancerie mattutina e le
ore di sonno
mancate è potenzialmente letale quanto un’arma di
distruzione di massa -la
bomba atomica è un buon termine di paragone- ma Chanyeol
capisce che gli dèi
non l’hanno abbandonato quando scorge negli occhi di Jongin
una scintilla in
cui (sempre per esperienza diretta) riconosce la sua ancora di salvezza.
“Ne
riparliamo quando torno a casa, rischio di fare tardi” si
congeda con un
sorriso contrito. “A stasera, papà…
Kai”.
Si chiude la
porta dietro le spalle e conta fino a cinque.
“Kai,
aspetta- non adesso, dobbiamo andare a lavoro- Kai,
lasciami!” sente la voce
del padre fingere di protestare e tira un sospiro
di sollievo,
avviandosi in bagno.
Scusami,
papà. Anche se ho idea che
non ne sarai troppo dispiaciuto.
Le prime
quattro ore di lezione trascorrono in un lampo e al suono della
campanella
Chanyeol si dirige a passo svelto verso la mensa. Non gli ci vuole
molto per
individuare in mezzo alla folla un ragazzo dai capelli castano chiari,
seduto
al loro solito tavolo, che gli rivolge un
sorrido a trentadue denti. Il cuore di Chanyeol si esibisce in un tuffo
carpiato doppio mentre si avvicina.
“Auguri,
sexy maggiorenne” si sente salutare una volta arrivato a
destinazione.
“Grazie,
Baek-”
Non riesce a
dire altro perché Baekhyun -lo stesso Baekhyun che si
allenava a fargli scenate
di gelosia già alle elementari- lo afferra per la cravatta,
costringendolo ad
abbassare il viso, e lo bacia platealmente, per la gioia degli altri
studenti
(che inneggiano alla coppia con cori da stadio) e in particolare delle
fangirl (che
applaudono, svengono, urlano di gioia o immortalano la scena con i loro
smartphone di ultima generazione). Quando Baekhyun decide di aver dato spettacolo a sufficienza e molla la
presa
sul suo ragazzo, Chanyeol è rosso fino alla punta delle
orecchie e si lascia
cadere sulla sedia più vicina.
“Ti ho
comprato il pranzo, visto che è il tuo compleanno”
l’altro indica un vassoio
colmo di cibo accanto al suo. “Possibile che
ti imbarazzi ogni volta come se
fosse la prima? Dovresti esserci abituato, ormai”.
“Non
ci
riesco, non con gli occhi di tutti puntati addosso” scrolla
la testa aprendo il
cartone di latte alla fragola. “Neanche fossimo un fenomeno
da baraccone”.
“Siamo
la
coppia più popolare del liceo, Chanyeol: è
diverso. E poi, sai com’è,
preferisco ricordare ai tuoi ammiratori che sei già occupato
con il
sottoscritto” si rabbuia al solo pensiero della concorrenza.
“Giusto,
i
miei ammiratori immaginari. Quelli che vedi solo tu” lo
prende in giro.
“No
amore,
sei tu che vivi nel mondo degli elfi e non ti accorgi di tutta la gente
che ti
mangia con gli occhi. Ma lungi da me lamentarmi: evidentemente se non
osano
farsi avanti è perché hanno recepito il messaggio
forte e chiaro” abbassa la
voce e lo scruta con uno sguardo famelico che, l’altro ne
è certo, nemmeno Kai riuscirebbe
a replicare. “Il tuo culo mi appartiene, Chanyeol”.
Quello
stesso pomeriggio, a casa Kim si riunisce il parentado al completo al
fine di
ultimare i preparativi per la festa. Jongin e Sehun -i coordinatori-
impartiscono gli ordini.
“Fratellone,
papà, Zitao” Jongin si rivolge a Yifan, Yunho e il
cognato, che scattano
sull’attenti. “Voi che siete i più alti
vi occuperete di appendere le
decorazioni”.
“Jaejoong
e
papà Kyungsoo, invece, sono addetti alle cibarie. Dovete
solo di disporre gli snack e i salatini sul tavolo, tirare fuori le
bibite dal
frigo e controllare che ci siano bicchieri a sufficienza per
tutti”.
“A chi
tocca
gonfiare i palloncini?”domanda Joonmyun con la
serietà di un party planner.
“A te,
papà”
risponde Sehun. “E a Jongdae, a patto che non li faccia
scoppiare con uno
spillo come l’anno scorso”.
Gli uomini
annuiscono e si mettono al lavoro.
“Ed io
che
faccio?” chiede Yixing.
“Puoi
occuparti della musica” propone Jongin. “Poi ti
affacci alla finestra del
salotto, quella che si affaccia sulla strada, e non appena vedi
arrivare i ragazzi ci
avvisi. Sehun ed io andiamo a farci belli”.
“Non ti
ho ancora ringraziato per aver accettato l’invito. Non eri
obbligato” farfuglia
Chanyeol, intimidito, mentre -mano nella mano con il suo ragazzo- entra
nell’ascensore della palazzina in cui abita.
“Ti
sembro
dispiaciuto all’idea di festeggiare il tuo compleanno insieme
alla tua
famiglia?” Baekhyun si acciglia.
“Uhm,
no,
affatto” si affretta a precisare. “Non
intendevo-”
“Sei
il mio
ragazzo, Chanyeol, nonché migliore amico; accetterei
qualsiasi invito da parte
tua. Ti amo. Mi piace trascorrere più tempo possibile in tua
compagnia”.
“Ok,
ho
afferrato il concetto” cerca di mascherare
l’imbarazzo crescente con una
risata. “Non volevo mettere in dubbio i tuoi sentimenti per
me o viceversa,
solo... Non sei costretto ad affrontare i miei parenti tutti in una
volta. Sono fantastici, non fraintendermi, darei entrambe le braccia per
ciascuno di
loro. E’ che messi insieme possono risultare un po’
difficili da gestire,
diciamo”.
Baekhyun lo
guarda frugare nella tasca sinistra del giubbotto e prendere le chiavi;
le
movenze goffe eppure delicate delle sue lunghe dita esercitano su
Baekhyun un
fascino che lo porta a formulare pensieri molto poco casti e
decisamente non consoni
all’occasione.
“Più
difficili di me non possono essere” mormora divertito,
portandosi alle labbra
la mano di Chanyeol intrecciata con la sua. “Sento che ci
divertiremo un
mondo”.
“Promettimi
soltanto che non chiederai ai miei di mostrarti ancora le foto di me da
piccolo” l’altro infila le chiavi nella toppa.
“A
dire la
verità è stato tuo papà ad
insistere” si stringe nelle spalle lui. “Eri un
bebè
adorabile, non è colpa mia se ci siamo fatti prendere
dall’entusiasmo”.
“Cinque
album, Baekhyun, cinque!”
“I
vantaggi
di avere un genitore fotografo, no?”
Chanyeol
alza gli occhi al cielo e apre la porta d’ingresso; il
corridoio e le stanze
attigue sono immerse nel buio totale.
Strano. Eppure
giurerei di aver visto
la Kia di zio Yixing parcheggiata sotto casa.
“Continua
a
tenermi la mano, Bacon” procede a tentoni lungo la parete,
alla ricerca di un
interruttore.
“Lo
sai che
odio quello stupido soprannome” si lamenta il suo ragazzo.
“E’
il
prezzo che paghi per potermi slinguare quotidianamente in
mensa”.
“Come
se ti dispiacesse”.
Chanyeol
trova finalmente quel che stava cercando.
“SORPRESA!”
Nel salotto,
illuminato dalla luce artificiale del lampadario, sembra essersi appena
svolta
la parata del Gay Pride. Ovunque sono appesi striscioni e palloncini
nei colori
dell’arcobaleno, e dallo stereo provengono le inconfondibili
note di Macho Man [2].
Una pioggia
di stelle filanti, coriandoli e lustrini investe i due adolescenti, che
osservano
a bocca aperta ed occhi sul punto di uscire dalle orbite gli adulti
festanti…
Sempre che così si possa definire la scatenata decina di
uomini abbigliati come
un incubo technicolor anni ’80, con tanto di eyeliner sulle
palpebre, spalline
imbottite e giacche in lamé scintillante –Grande
Dio Lesbico, sono forse boa di piume di
struzzo quelli che i
nonni indossano con tale fierezza?
Chanyeol si volta a guardare Baekhyun, temendo una sua possibile crisi
di nervi,
per scoprire che il disgraziato se la sta ridendo di gusto.
“FELICI
DICIOTT’ANNI, YEOLLIE!” è
l’augurio pronunciato in coro dai suoi parenti.
Uno dopo
l’altro vanno a baciare il nipote e a fare la conoscenza di
Baekhyun.
“Abbiamo
tanto sentito parlare di te” tubano Kyungsoo e Yunho.
“Oh,
un hobbit
come me: approvo” Jongdae gli dà una pacca sulla
spalla. “Il nostro piccolo
elfo ha scelto bene”.
“Piccolo
elfo?” ripete il ragazzo, deliziato. “Allora non
sono l’unico ad aver notato la
sua somiglianza con Legolas!”
Mentre
Baekhyun scambia qualche altra battuta con il resto della famiglia,
Sehun e
Jongin reclamano il figlio per fargli gli auguri come si deve.
“Buon
compleanno, pulcino” sorride Jongin circondandogli il torso
con le braccia.
“Forse
dovresti smettere di chiamarlo così, caro” Sehun
si unisce all’abbraccio. “Tuo
fratello aveva ragione, il nostro Yeollie è diventato uno
stangone”.
“Sst,
ho
tutta l’intenzione di comportarmi da papà chioccia
finché campo” mostra la
lingua al marito.
Chanyeol
scoppia a ridere e pensa che ancora deve abituarsi a tutto
quell’amore.
La
consegna dei regali è il momento più atteso di
una festa di compleanno, motivo
per cui -secondo Zitao- merita una degna colonna sonora: una
compilation dei
maggiori successi degli Abba.
(Dis)ordinatamente disposti a semicerchio intorno
alla poltrona su cui Chanyeol è stato
messo a sedere, uno alla volta gli invitati fanno un passo avanti per
consegnargli i loro doni e scroccare un buffetto sulle guance o
un’affettuosa
arruffata di capelli.
«Al
nostro caro nipote che è sulla buona strada per
diventare un uomo eccezionale»
recita il biglietto che accompagna l’orologio da polso (un
bellissimo Baume & Mercier vintage capace di strappare
un’esclamazione
ammirata a Baekhyun), regalo di Joonmyun e Kyungsoo.
Dagli altri
nonni Chanyeol riceve un dipinto ad olio, astratto e sui toni del blu,
il suo
colore preferito. Mentre ringrazia Yunho, il ragazzo cerca di tenere a
bada
l’emozione. Sono ormai cinque anni che il celebre pittore si
è ritirato dalle
scene, e il fatto che abbia ripreso in mano i pennelli per amor suo
è un gesto
che colpisce profondamente Chanyeol. Jaejoong, intuendo la commozione
del
nipote, si china a baciargli la guancia e gli avvolge
attorno al collo un boa di piume verde acido;
la risata collettiva che segue consente al festeggiato di riprendersi e
di
scambiare con il nonno un’occhiata di complice gratitudine.
Jongin e
Sehun gli porgono quasi con riverenza una fotografia incorniciata di
loro tre
insieme. E’ in bianco e nero e i suoi genitori, poco
più che ventenni, posano
davanti all’obbiettivo con in braccio un esserino avvolto in
una coperta. Si
tengono stretti e rivolgono al neonato un sorriso pieno
d’amore (e paura
dell’ignoto, di sbagliare, di non essere
all’altezza) che Chanyeol ha visto molto
spesso dipinto sui loro volti nel corso degli anni.
“E’
la prima
foto che abbia mai scattato” spiega Jongin con gli occhi
umidi. “Ci eri stato
appena recapitato dalla cicogna, eri così piccolo e fragile”.
“Abbiamo
pensato che ti potrebbe far piacere appenderla nella tua stanza al
college,
l’anno prossimo” continua al suo posto Sehun, un
braccio attorno alla vita del
marito. “Per ricordarti da dove vieni e che noi saremo sempre
i tuoi papà,
qualunque cosa accada” conclude in un sussurro.
“Alt,
niente
lacrime ché altrimenti vi commuovete tutti e andate avanti a
piagnucolare per
le prossime due ore ripensando ai bei tempi andati. Taozi ha
già pronti i
fazzoletti e io non voglio dargli questa soddisfazione” prova
a sdrammatizzare
Jongdae, ma il leggero tremito nella sua voce non sfugge a nessuno dei
presenti.
“Sfotti
pure, tanto lo sappiamo benissimo che sei un sentimentale della peggior
specie”
Zitao gli assesta una gomitata nelle costole. “Tieni,
tesoro”.
Chanyeol
scarta il pacco e si ritrova in mano una “paperella cyborg
allo ione stabilizzato
con il becco allungabile [3], piccolo
elfo” e quello che si rivela essere un
oroscopo di coppia.
“Ho
calcolato il tema natale di entrambi”, dice Zitao rivolto al
nipote e al suo
ragazzo, “e devo dire che di rado mi sono imbattuto in una
coppia così
astrologicamente bizzarra e tuttavia affiatata. Congratulazioni,
ragazzi! Le
stelle sono con voi!”
Infine
arriva il turno di Yixing e Yifan, che portano in dono rispettivamente
un
poncho (“Se vuoi posso tesserne uno anche per te,
Baekhyun”) e la collezione
completa dei famigerati romanzi erotici firmati Kris Wu.
“Adesso
che
sei maggiorenne i tuoi genitori mi hanno dato il permesso di lasciarti leggere i miei libri,
lupacchiotto. Spero che
ne trarrai, uhm, giovamento”.
“Oh”
Baekhyun sfodera il peggior ghigno da maniaco sessuale del suo
repertorio. “Può
contarci, signor Wu”.
Dopo il
taglio della torta -e su autorizzazione di Jongdae- gli adulti si lasciano andare ai ricordi, il
cui protagonista indiscusso è Chanyeol: il suo primo
dentino, il primo giocattolo
rotto, il primo giorno di scuola e così via. Episodi che lui
conosce a memoria,
dopo esserseli sentiti ripetere circa un migliaio di volte, e che
Baekhyun è
ansioso di farsi raccontare nei minimi particolari.
“Il
suo
cartone animato preferito era Dumbo.
Si era messo in testa di imparare a volare sbattendo
le orecchie” dice Sehun,
suscitando l’ilarità generale.
“Papà,
ti
prego!” protesta invece il figlio, rosso in faccia.
“Perché
vergognarti, tesoro? E’ la verità”
interviene Jongin. “Un pomeriggio che i tuoi
zii ci erano venuti a trovare hai preteso che guardassimo tutti insieme
Dumbo, ma al punto in cui
l’elefantessa
moriva ti sei messo a piangere con tanta disperazione che abbiamo
dovuto
interromperlo. Poi, siccome ti vergognavi di esserti fatto vedere in
lacrime
dai grandi, per distrarti abbiamo messo su Bambi”.
“E
Yifan è
scoppiato a piangere” ridacchia Yixing.
“Ero
incinto
di Ace ed emotivamente instabile, ok?” si difende Yifan.
“Così
siamo
passati al Re Leone”.
“Non
me lo
ricordare!” strilla Zitao. “La morte di Mufasa
è il grande trauma della mia
infanzia, accidenti a Walt Disney”.
“Come
ultimo
tentativo abbiamo provato a vedere Charlie -
Anche i cani vanno in paradiso [4]”
riprende a spiegare Jongin ad un Baekhyun sempre più
attento. “Ahimè, confesso di aver versato non
poche lacrime sulla sorte del
povero Charlie. Ho sempre avuto un debole per i cani”.
“E’
una
scena che non dimenticherò mai: tre marcantoni singhiozzanti
e un bimbetto di
neanche quattro anni che piangeva il doppio perché soffriva
a vedere il babbo e
gli adorati zii ridotti in quello stato” sospira Sehun.
“Bei tempi davvero”.
Quando la
festa sta ormai svolgendo al termine, Baekhyun prende da parte Chanyeol.
“Adoro
la
tua famiglia” gli sussurra all’orecchio.
“E’ strepitosa”.
Chanyeol
giocherella distrattamente con il ciondolo -una C e una B racchiuse da
un
cuore- regalatogli dal suo ragazzo. Osserva i nonni impegnati in una partita improvvisata di mahjong [5], gli zii ridere
dei rispettivi gusti musicali (“Gli
Abba, Taozi? Sul serio?”) e infine i suoi genitori che si
scattano a vicenda
fotografie stupide come gli adolescenti innamorati che sono stati e che
continuano ad essere, nonostante il tempo trascorso.
Sì, sorride, Baekhyun ha proprio ragione.
[1] Piccola licenza
poetica: in Corea del
Sud la maggiore età è fissata a
vent’anni (diciannove, in realtà,
poiché il
conteggio coreano considera i nove mesi della gravidanza come
‘vissuti’,
arrotondandoli ad un anno).
[2] Quale
adolescente non desidererebbe
venire accolto trionfalmente da questo capolavoro? (http://www.youtube.com/watch?v=AO43p2Wqc08)
[3] Vi rimando
nuovamente al capitolo di
un’altra mia fyccina per le spiegazioni: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1679959&i=1).
Scoprirete perché proprio la paperella col becco allungabile
xD.
[4] LACRIME. (http://it.wikipedia.org/wiki/Charlie_-_Anche_i_cani_vanno_in_paradiso)
[5]
E’ il
primo
gioco orientale che mi è venuto in mente, chiedo
venia ai puristi. (http://it.wikipedia.org/wiki/Mahjong)
Grazie mille a
tutti, lettori silenziosi compresi,
e in particolare a chi ha recensito (NomenOmen,
Dorin, MENTICIDE, shadow blaze, bts, MalocchioRose, Cloud Ribbon,
neoeli91,
melly_melly, GDao, Nari_yah), seguito (2NE1,
Aki Aki, Anchi, Bendetta_Mnida, BlackPearl_M, ChiyuBANANA, Dorin,
eLe_N97,
fan_harry_potter, GDao, Hayniaamis_chan, Kami_Sshi, KiaraSan,
KibHyun__,
Kuroichan,MalocchioRose, MinRo12, nichole, NomenOmen, paxerella1897,
shadow
blaze, tAL IXIA, Verona, Viola95, xashtonssmile, yesiam, _Naif_),
ricordato
(MENTICIDE, NomenOmen, paxerella1897,
shadow blaze, Taemint05, Verona) e preferito (2NE1,
Bacon_Byun, EXOticsLOVE, GDao, Haesbich, IceQueenJey, It will
rain, Kyocchan_BoRa, Maika, MalocchioRose, Masayume Pachirisu, Rav,
Sweet
Giggle, _Love kpop_) questa fanfiction.
Come al solito
vi lascio il link della mia pagina
Facebook, in caso vi incuriosisse seguire
in diretta i miei scleri ed avere news sulle prossime storie che
scriverò (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Un bacio e a
risentirci!
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