Wonderland

di harresprincess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- walking disaster ***
Capitolo 2: *** welcome to Fairland! ***
Capitolo 3: *** I'm Louis. ***
Capitolo 4: *** Spring, winter summer and autumn ***
Capitolo 5: *** The labyrinth ***
Capitolo 6: *** His voice ***
Capitolo 7: *** confused or... not? ***
Capitolo 8: *** The key of the destiny ***



Capitolo 1
*** Prologo- walking disaster ***


A volte ci chiediamo cosa conti veramente nella vita. C'è chi pensa agli amici, ai sogni, all'amore.
Beh prima della mia avventura non credevo a nulla di tutto questo, eccetto l'amicizia. L'unico essere vivente che mi dimostra un pizzico di affetto era Niall, il mio migliore amico dai tempi dell'asilo. E lui era così bello, coi suoi capelli biondi e gli occhi dell'azzurro più limpido che si fosse mai visto. Avevo preso in considerazione qualche volta l'idea di essere innamorata di lui, ma per abitudine avevo scacciato i pensieri irritanti dalla mia mente. Esatto, l'idea di essere cotta di Niall James Horan mi tormentava, e se mi fossi azzardata ad accennare questo mio dubbio avrei rovinato tutto.
Niente di nuovo, sia chiaro, Valerie Frey rovinava sempre tutto. Sono un disastro che cammina. Niall diceva sempre ''sei speciale, un po' maldestra ma fa parte di te. E dovresti amare ogni parte di te.'', e malgrado il suo sguardo così sincero mentre pronunciava quelle parole non riuscivo a credergli.
Non mi sono mai piaciuta, da ogni punto di vista. Ho i capelli lunghi e neri, gli occhi color cioccolato e qualche lentiggine sparsa sul volto. Anzi, ora pensandoci dire che non mi piacevo è molto riduttivo. Mi odiavo. Un odio così triste, quasi un rimorso, rancore, rabbia.

Tornai a casa da scuola particolarmente distrutta. C'era un gruppo di bulli, che tutti i giorni dopo scuola si divertivano a insultarmi. Quel giorno si spinsero oltre. Guardai allo specchio la mia immagine riflessa: il labbro spaccato, qualche livido, un occhio nero e il cuore a brandelli. Spesso Niall riusciva a difendermi ma quel giorno non fece in tempo.
Riuscii a trascinarmi fino a casa, aprii la porta e corsi in camera mia per evitare le domande indiscrete di mia madre. Non riuscivo a smettere di fissarmi. Il mio viso rovinato almeno quanto il mio orgoglio, le cicatrici profonde come quelle nel mio cuore.
Basta.
Quel giorno volevo mettere fine a tutto.



AAAAAAAAZVEGNAAAAAA
Stile Re leone, me piase.
Rieccomi con un'altra cazzo di fan fiction
#finess
sono onestamente scazzata, non so perchè, ma sta sera sono cattiva. anzi no, lo so. IL CAZZO DI EDITOR NON FUNZIONA NEMMENO ORA CHE HO CAMBIATO COMPUTER
voglia di suicidio. si, ce l'ho.
temetemi muahahahah
ok vi lascio con una domanda: te piasano li faciola?
a me si, mlmlml.
un bacione, zao zao.
p.s. forse nei prossimi capitoli riuscirò a prendere il codice e a mettere il banner... vedremo!
ciau.

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Capitolo 2
*** welcome to Fairland! ***


''Ciao Niall
Scusa se ho fatto un'altra delle mie cazzate, ma non ce la faccio più. Ti voglio bene, sei il mio fratellino.
Un abbraccio, Valerie.''

Che altro avrei potuto scrivere? Addio? Stammi bene?
Ti amo?
Mi stesi sul letto in attesa di un pizzico di coraggio. Già, non avevo il coraggio nemmeno di porre fine alla mia inutile eistenza, figurarsi di confessarmi.
Mi sedetti e guardai lo specchio appeso alla parete di fianco a me. Una scossa mi attraversò il braccio e tirai un pugno.
Ma che cazzo?
Cosa?
Dov'è il mio braccio?
Restai per qualche attimo immobile a fissare il mio braccio che era scomparso per metà dentro allo specchio. Provai a tirare per farlo uscire, ma niente.
Ah già, fino a due secondi prima stavo per suicidarmi, perchè non entrare?
Mi svegliai con un mal di testa terribile. Mi ero addormentata e non avevo mai tirato nemmeno il pugno allo specchio, ecco tutto. Non aprii subito gli occhi, non volevo ritrovarmi in quella camera, in quella vita. Dopo un po' mi decisi, spalancai le palpebre e balzai subito indietro sedendomi appoggiata a una roccia. Vidi due grandi occhi verdi che mi scrutavano con attenzione.
-Mi perdoni se l'ho svegliata!- esclamò quello che doveva essere il ragazzo con gli occhi verdi, mentre mi massaggiavo la testa.
-Tranquillo... Dove sono?- chiesi riaprendo gli occhi e alzandomi. Era decisamente un tipo strano. Alto, snello, indossava dei jeans neri, una maglia bianca ed era scalzo.
-Benvenuta a Fairland, signorina.- sorrise, facendomi soffermare sul suo bellissimo viso. Aveva i capelli ricci e castani, e sopra di essi una coroncina di roselline bianche. Si, molto strano. -Lo sa, la leggenda dice che lei...-
-Dammi pure del tu, non preoccuparti.- gli sorrisi per sbloccare quell'evidente stato di imbarazzo fra noi.
-Oh, certo scusa. Io sono Harry- mi porse la mano, la strinsi e mi presentai. -Comunque dicevo, la leggenda dice che tu e il ragazzo siete i prescelti- proseguì.
-Leggenda? Quale leggenda?- chiesi, perplessa. -La leggenda di Fairland. Sai, qua è l'anarchia più totale. Intorno all'anno ottomiladuecentotre, ovvero questo, sarebbero dovuti arrivare un ragazzo e una ragazza dal mondo esterno, per regnare qui. Tu sei la ragazza.- annunciò entusiasta. -E il ragazzo?- chiesi. Sospirò rasseggnato. A dire il vero sarei stata disposta a regnare pure con lui eh, non che mi dispiacesse. Anzi.
Mi guardai un attimo in torno. Eravamo come in una gola, con le pareti ricoperte di rocce sporgenti e in alto una fessura di luce. A un certo punto sentii un boato e la roccia accanto a me sembrò quasi sciogliersi. Harry mi prese il braccio e mi tirò dietro di se come per proteggermi. Poco dopo vidi sbucare... Niall?
-Niall che cazzo ci fai qua?- andai verso di lui che era caduto per terra e si stava massaggia la schiena.
-Ero venuto a trovarti, sono salito in camera tua e dopo aver letto il biglietto mi sono reso conto che eri... dentro allo specchio. Ci ho appoggiato la mano sopra e mi ha risucchiato. E ora eccomi qua.- si guardò intorno impaurito, poi mi fiondai fra le sue braccia.
-Oh, ciao amico.- disse poi Niall dando un pugnetto amichevole sulla spalla di Harry, anche se era parecchio più alto di lui. -E' un piacere, signore.- rispose educatamente l'altro. -Niall, questo è Harry. Ora, io e te dobbiamo regnare su questo posto, perchè la loro leggenda dice così, ok? ok.- spiegai brevemente rivolta verso il biondo, gesticolando. Quest'ultimo annuì, fingendo di aver capito.
-Ora dovremmo partire, non c'è un attimo da perdere.- annunciò allegro il riccio, cominciando a camminare attraverso la gola. Io e Niall ci guardammo perplessi, poi lo seguimmo.
Man mano che procedavamo mi sentivo sempre più leggera, come se la gravità si stesse lentamente annullando. Stringevo la mano di Niall, perchè infondo stavamo camminando verso l'ignoto e lui era la mia unica certezza. Camminavamo ormai da un sacco di tempo, non so esattamente da quanto perchè l'orologio si era fermato, e cominciai a sentirmi incredibilmente stanca. E più andavamo avanti, più l'aria si faceva rarefatta e povera di ossigeno.
-Harry, quanto manca? ti prego non ce la faccio- supplicai col fiatone. Lui si limitò a girarsi di fianco indicandomi la luce in fondo alla gola. Si vedeva una distesa sterminata di verde. Un paradiso, insomma. -Salta su, manca ancora un pochino.- aggiunse poi facendomi cenno di saltargli in groppa. C'era poca gravità e non avrei fatto fatica, ma il problema era salire. Avrei dovuto tipo arrampicarmi, ma ci riuscii.
-Wow. Sono in groppa a un figo in un mondo sperduto sulla quale sto per regnare insieme al mio migliore amico. Mi piace questa storia.- esordì in una delle mie uscite 'diversamnte eleganti' facendo ridere entrambi.
-Hey, amico, mi chiedevo...come fai a essere umano in questo mondo parallelo? Cioè, mi aspettavo di trovare qualcosa tipo dei tizi blu alti due metri come in avatar. Beh se ti dipingiamo di blu ci siamo.- disse Niall con la sua solita intelligenza. Harry rise. -Sai, siamo tutti così qua.-
-Siete... siete tutti così? Niall io a casa non ci torno.- e ecco un'altra battutina. Wow, il mio umorismo. -E poi come fate a parlare la nostra lingua?- aggiunsi cercando di riparare alla mia spudorata figura di merda.
-Non lo sto facendo. E' una tua illusione. Qua c'è come una... distorsione dei pensieri, tu puoi leggermi nella mente e io posso farlo con te, e puoi capire nella tua lingua qualsiasi cosa io dica.- spiegò Harry lasciandomi esterrefatta. Sorrisi, infondo era forte quel posto. -Comunque siamo arrivati, quando usciamo sarete quasi immuni alla gravità. Ora dobbiamo uscire, è come se fossimo in una bolla di sapone che separa il portale da Fairland.-
Scesi dalla sua schiena e lo guardai mentre infilava una mano aldilà della ''bolla''. L'aria si increspò come se fosse una parete di acqua verticale, poi entrò completamente. Scomparve, quello che si vedeva dal lato del portale era solo un illusione ottica o qualcosa del genere. Guardai Niall, poi senza dire una parola gli presi la mano e lo trascinai fuori con me.


AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAZVEGNAAAAAAAAA
allora.
momento.
ho aggiornato. wooh.
ce l'ho fatta. ma ci credete se vi dico che non ho ispirazione neanche con una trama così particolare? davvero. scusatemi se è corta, davvero. non ho in mente niente, nella mia testa di definito c'è solo il finale che arriverà fra, spero, una decina di capitoli.
per ora vi saluto. ringrazio di cuore horansipod, Wearefriends e Sofy46 per le recensioni, siete state veramente molto molto carine e gentili.
un bacione, booby.

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Capitolo 3
*** I'm Louis. ***


-Niall..- sussurrai trovandomi di fronte a uno spettacolo meraviglioso. La terra sotto ai nostri piedi si allontanò man mano e la gravità cominciò a mancare. Cercai con lo sguardo Harry, mentre continuavamo a salire senza controllo. Di fronte a noi un prato di un verde brillante, immenso. Il cielo di un colore violetto, quasi rosa, e tanti alberi dalla folta chioma sparsi ovunque. Niall mi strinse di più cercando di aggrapparsi da qualche parte, quando sbucò il riccio dal nulla tirandoci giù. Non capivo come potesse starsene tranquillamente a terra. Per tirarmi giù diede uno strattone che mi fece finire involontariamente fra le sue braccia possenti e Niall, per terra.
-Come fai a mantenere la gravità?- chiesi ancora addosso a lui. In risposta mi diede un fiorellino bianco col centro color albicocca. -Mangialo.- indicò il fiore, poi andò a raccogliere Niall. Lo guardai un attimo, poi lo mangiai tutto in una volta. Il centro sapeva di succo d'arancia, mentre i petali avevano un retrogusto di vaniglia e cioccolato bianco. Mollai l'arbusto dalle foglie smeraldine a cui mi ero aggrappata sentendomi immediatamente più pesante. Guardai all'orizzonte notando che stava sorgendo un pianeta di dimensioni mostruose, dello stesso colore del cielo, forse qualche tonalità più scura. Lo osservai esterrefatta in tutta la sua imponenza, rifugiandomi dietro i due ragazzi. Nulla era certo, nulla era consueto, nulla era convenzionale.
-Meglio andare ora, seguitemi- suggerì il più grande e io mi strinsi a Niall. -Se avete fame l'erba ha un buon sapore- aggiunse poi. Il biondo si chinò e ne prese un paio di fili. -Sa di... caramelle frizzanti- si stupì, invogliandomi a provarla. Era così frizzante che pizzicava la lingua e la gola lasciando una strana sensazione.
Harry si fermò davanti a un albero non più grande degli altri. Sembrò riflettere per qualche attimo, poi fischiò imitando il verso di qualche strano uccello e ricevendo in risposta lo stesso motivetto, proveniente da più lontano. Pochi attimi dopo sbucò un altro ragazzo appeso a testa in giù che si sorreggeva con le sole gambe da un ramo dell'albero. Me lo ritrovai di fronte e, spaventato di vedermi, cadde davanti a me. Mi guardò coi suoi occhi color del mare, si aggiustò il ciuffo castano e diede una pacca amichevole sulla spalla di Harry.
-Louis- disse, porgendomi la mano. -Valerie- la strinsi sorridendo. Era probabilmente il ragazzo più bello che avessi mai visto. Sentii le guance diventarmi calde e probabilmente stavo arrossendo. -Non sei ancora passato dagli altri?- rimproverò il riccio con un sorrisetto divertito. Quest'ultimo scossò la testa prendendo la sua testa in mezzo al braccio e scompigliando i capelli di Louis.
''Gli altri?'' pensai, compiacendomi del fatto che avrei conosciuto qualche altro bel manzo. -Oh, io sono Niall.- si fece avanti porgendo la mano al ragazzo davanti a lui alla quale non si era presentato. L'altro ricambiò la stretta con un sorriso smagliante.
-Ah, non vi ho ancora detto niente. Questa testa di cazzo- disse Harry, sorridendo beffardo sulle ultime tre parole, -è il mio migliore amico nonchè uno dei pochi custodi della chiave per il castello. Ora, c'è parecchia strada da fare ma se annulliamo un po' la gravità sarà come nuotare, quindi meno faticoso.- a quelle parole Louis staccò quattro foglie dall'albero e ne mangiò una, lasciando le altre per noi. Mi sentivo come Alice nel paese delle meraviglie, che prima di poter entrare nel paese vero e proprio dovette bere due o tre volte la pozione per rimpicciolirsi e ingrandirsi. Pochi minuti dopo aver ingerito la foglia mi sentii leggera e cominciai a fluttuare nell'aria, senza però salire come prima. Mi mantenevo a circa un metro da terra, cercando di muovermi senza controllo per non salire, ne scendere. -Posso?- mi chiese Louis, e lo guardai stranita mentre mi prendeva delicatamente le braccia da dietro aiutandomi a muovermi. Fu facile imparare, anche se preferii restargli accanto ancora per un po'. Harry intanto faceva lo stesso con Niall, con meno grazia e delicatezza. Una volta che noi due 'novellini' riuscimmo a stabilizzarci decentemente cominciammo ad avanzare verso una meta che probabilmente solo gli altri due conoscevano. Era divertente vederli bisticciare come due bambini piccoli mentre decidevano quale fosse la via più breve e sicura da prendere. Intanto in mezzo agli alberi si rese visibile un piccolo corso d'acqua che stava per incrociare la nostra traiettoria. Era di un colore indefinito, quasi argenteo, con mille sfumature diverse; tutto di quel posto era di una bellezza mozzafiato. Louis mi sorrise, poi -Posso farti provare una cosa?- ammiccò. Decisi di fidarmi. -Non ti muovere, tranquilla- mi prese per i fianchi scendendo dolcemente verso il fiumiciattolo. Ero immobile sotto la sua presa, se mi avesse lasciato sarei probabilmente precipitata. Allungai la mano verso l'acqua, e in quel momento lui prese velocità mantenendo costante la distanza dal suolo. Mi avvicinai di qualche centimetro e toccai il liquido scintillante lasciando una scia spettacolare dietro di noi. A un certo punto di fronte a noi si alzarono dei piccoli schizzetti d'acqua facendo smuovere tutto il ruscello che via via si stava ingrandendo. Louis a quel punto riprese un po' di quota tornando dietro a Harry. -Bello vero?- chiese, io annuii ancora ammaliata da tutto quello che mi circondava. Stavamo seguendo la rotta del fiumiciattolo, e diventai dubbiosa riguardo quello che ci aspettava più avanti
A un certo punto notai che stavamo cominciando a scendere lentamente: dopo un paio d'ore l'effetto delle foglie stava svanendo. La discesa si velocizzò presto, spaventandomi un po'. -Harry...- mormorai aggrappandomi a lui che sorrise tenendomi con fare protettivo e aiutandomi a scendere. Atterrai vicino a Niall che era inspiegabilmente riuscito a scendere da solo senza rompersi tutte le ossa fino all'ultima falange del dito mignolo.
-Allora, ora dobbiamo velocemente cercare un riparo per la notte. Quando fa buio tutto tutto gela all'improvviso ed è meglio non trovarsi all'aperto.- spiegò Harry guardandosi intorno. Cominciammo a camminare in cerca di una grotta, decisamente difficile da trovare siccome ci trovavamo su un altopiano. Le tenebre intanto stavano lentamente salendo dall'orizzonte e la temperatura stava calando percettibilmente. Louis si tolse il giacchetto di jeans che indossava restando con la maglietta, per metterlo sulle mie spalle. Cominciai a tremare rifugiandomi fra le sue braccia.
-Ok, niente panico. C'è troppo poco tempo e qua in giro non c'è nessun posto, perciò mettiamoci vicino a un albero. Di solito li ci sono un paio di gradi in più.- disse il castano dirigendosi verso a un albero enorme simile a un baobab che aveva assunto un aspetto magico, avendo tutte le foglie ricoperte di brina azzurrina. Eravamo ancora piuttosto lontani e il freddo ci stava lentamente sopraffando. Lo strinsi, mentre mi stavo lentamente indebolendo. Niall si teneva a Harry, che aveva i capelli e i vestiti ricoperti di piccoli cristalli di ghiaccio.
Quando finalmente arrivammo sotto l'albero mi accoccolai sul terriccio tiepido aspettandomi che uno dei tre mi cingesse le spalle per tenermi calda. Louis si mise di fronte a me guardandomi coi suoi occhi di diamante, e Niall fece aderire il suo corpo al mio da dietro dandomi subito una sensazione di caldo confortevole. -Ok, ora stringetevi un po', l'importante è che voi due stiate bene. Dovete arrivare sani e salvi.- disse Harry indicando me e il biondo prima di mettersi dietro a quest'ultimo. Mi addormentai presto, un po' per la stanchezza, un po' per la sensazione confortevole che il corpo del mio migliore amico mi dava.
Quella mattina mi svegliai in piena forma, come se la notte prima non fosse mai passata e non avessi mai sentito quel freddo. -Buongiorno signorina- scherzò sull'ultima parola il riccio, con un sorriso brillante. -Dormito bene?- aggiunse Niall. A quel punto persi il lume della ragione e risposi d'istinto. -Fra le tue braccia, si.- sussurrai dolcemente. Il biondo arrossi, mentre gli altri due ragazzi si guardarono facendo un ''ooooh'' di sorpresa, e ridacchiando come due cretini. Mi affrettai a mettermi la mano davanti alla bocca pentendomi delle parole che vi erano appena uscite. -Coraggio piccioncini, andiamo a farci un bagno giù al fiume- propose Harry procedendo con passo svelto e sicuro.
Quando arrivammo quest'ultimo si tolse subito con nonchalance la maglietta e i jeans mostrando un fisico perfettamente scolpito. -Hey, come fai a rimanere in boxer con così tanta indifferenza se hai davanti una signorina?- dissi scherzosa, ironizzando sul modo di chiamarmi che ha usato prima. -Hai ragione. Spogliati!- mi colse di sorpresa lasciandomi un po' indignata. Lo fulminai con lo sguardo, poi rise con quella sua aria scherzosa da bambino. Niall si spogliò a sua volta, buttandosi in acqua con la grazia di un cammello. -Coraggio! Se non ti spogli ti butto in acqua vestita- fece Louis togliendosi la maglietta.
''Ah, ma in che bel posto sono finita''
Cominciai a sfilarmi gli indumenti con riluttanza restando in bianceria intima e calandomi nell'acqua brillante del ruscello.


AAAAAAAAAAAAAAAAAAAZVEGNAAAAAAAAAAAAAA
''And we dance all night to the best song ever!''
VI PREGO DATEMI QUEL SINGOLO E NESSUNO MORIRA'.
salve a tutti, people. due cose: 1. questo capitolo mi piace abbastanza, che ne dite? Finalmente la nostra Valerie conosce l'altro protagonista della storia, Louis, della quale si innamorerà
forse questo non dovevo dirlo. ups.
2. devo ringraziare di cuore chi recensisce questa fanfiction, quindi passiamo ai saluti.
JustaFrien
horansipod
_xhugmemalix (la mia Silvia, quanto ti voglio bene, patata.)
Wearefriends
Sofy46
WilliamShare (che è stata così gentile da pubblicizzarmi, quindi farò lo stesso sotto. Ah, grazie per le recensioni gentilissime)
Vi consiglio vivamente di passare da Everything has changed di horansipod e mi raccomando, passate da Obsidian di WilliamShare. A me personalmente piacciono da morire.
Ora vi lascio, un bacione, recensite e fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo!

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Capitolo 4
*** Spring, winter summer and autumn ***


Dopo esserci lavati nel fiume siamo usciti e ci siamo asciugati velocemente. -E' meglio sbrigarci, il tempo stringe.- continuava a ripetere Louis, e Harry subito acconsentiva. Guardai un attimo Niall, che a sua volta mi guardava perplesso poi proseguimmo stando dietro agli altri due. -Louis.. perchè dobbiamo sbrigarci? perchè dici che il tempo stringe?- chiesi strada facendo. C'era qualcosa che non sapevo, e che pretendevo di sapere. -E' una lunga storia. Scoprirai tutto per tempo.- disse severo. -No, deve sapere.- lo interruppe Harry. -Devi sapere che Fairland è divisa in quattro parti, e a ogniuna corrisponde una stagione. Ogniuna di queste regioni, però, non ha un vero e proprio capo. Ci definiscono 'maghi' e siamo i protettori della nostra parte.- iniziò. -Siamo?- chiesi dubbiosa. -Si. Io sono il mago dell'inverno e ho il potere dell'acqua, ecco perchè ieri sono riuscito a far 'muovere' il fiume. O meglio, tu ci sei riuscita, ma solo perchè mi stavi toccando e ti ho trasmesso l'energia.- ammise Louis. -Io sono il mago della primavera e ho il potere dell'aria. Ecco perchè conosco ogni modo per sfidare la gravità.- continuò Harry. -Ah, giusto. Mi ero dimenticato di dirti che ogniuno dei maghi ha uno speciale potere legato a uno dei quattro elementi. Il problema di Fairland è questo, che siamo quattro regioni divise e l'atmosfera si mescola, così abbiamo quattro stagioni all'anno per tutto l'anno.- proseguì. Io intanto ero rimasta a bocca aperta. -E la leggenda dice che due ragazzi, un maschio e una femmina, sarebbero arrivati dall'esterno per armonizzare il nostro mondo. Se entro tre giorni non sarete re e regina, le ombre uccideranno i quattro maghi prendendo il potere su Fairland.- concluse preoccupato. -Cosa sono le ombre?- chiese Niall. -Sono degli spiriti che si nutrono della magia. Uccideranno prima noi, e poi faranno calare le tenebre su questo posto.- disse Louis. -Ora andiamo, muoviamoci.-
Proseguimmo il viaggio in silenzio. Dovevamo muoverci, non potevo permettere che Louis morisse. Forse stavo cominciando a provare le stesse cose con lui, poi guardavo Niall e ogni dubbio aumentava.
''Louis, indicami la strada giusta, ti prego.''
Intanto il tempo intorno a noi stava cambiando, e stava diventando parecchio caldo. -In che stagione siamo?- chiesi ansimando per il caldo. -Estate, siamo in estate.- affermò Harry a sua volta col fiatone. -Valerie vieni davanti a me, ti faccio un po' di ombra- disse Louis spostandomi davanti a lui. Stavamo camminando su un sentiero di ciottoli, alla nostra destra il fiume, tutt'intorno i campi di grano di un giallo splendente. -E se andassimo in acqua?- propose Niall. -Scotta.- disse Louis, subito dopo. Poi prese un bastoncino, lo immerse qualche secondo e lo tirò fuori completamente bruciato. -Se non vuoi fare la fine di una quaglia arrosto, stai lontano dall'acqua amico.- aggiunse poi lasciando Niall di stucco. A un certo punto all'orizzonte si intravide un'enorme piramide completamente dorata che emanava una luce e un calore esagerati. Arrivammo appena sotto a quella costruzione enorme che un ragazzo piuttosto alto, coi capelli corti castani e gli occhi dello stesso colore fece la sua entrata trionfale seguito da una scia di fiamme alte fino al doppio di lui. Quando fu abbastanza vicino a noi con un gesto delle mani le spense. -Sempre esibizionista, eh Liam?- scherzò Louis dandogli una pacca sulla spalla. A guardarlo da vicino, era davvero bellissimo. -Che simpatico. Oh, voi dovreste essere i futuri reali.- disse rivolgendo l'attenzione a me e a Niall. Gli porsi la mano presentandomi. - piacere, sono Liam, signore indiscusso del fuoco- ricambiò spavaldo. -Non fare il coglione.- lo zittì Harry e facendolo ridere. -Okok. Sono Liam.- ripetè la stretta di mano. -Così va meglio. Sono Valerie.- risi, soffermandomi sul suo viso bellissimo.
''Ah, boni sti maghi.''


AAAAAAAAZVEGNAAAAAA
mi scuso perchè questo sottospecie di capitolo è schifosamente corto, ma è di passaggio e serve a capire qualcosa di più. Il prossimo sarà molto più lungo, giuro.
Non mi perdo in chiacchiere, grazie a voi che recensite, vi voglio bene!
un bacione xx

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Capitolo 5
*** The labyrinth ***


-Manca solo uno alla truppa, e poi si può andare avanti!- esclamò Louis prendendomi da sotto le gambe, come una principessa. -Wo hooo- ammiccò malizioso Liam, ottenendo in cambio dall'altro uno dei suoi ''sguardi inceneritori''. Scesi, per evitare altro imbarazzo. -Dove siamo diretti?- chiesi. -Autunno. Prenderemo una scorciatoia o non faremo mai in tempo, ce ne resta poco. Non possiamo più seguire il fiume, ma dovremo uscire da Fairland comunque perciò...- iniziò Harry, che venne interrotto dal biondo. -Uscire? E dove dobbiamo andare?-. -Nella terra di confine.- disse Liam, sembrando leggermente preoccupato. -Siamo quasi arrivati. Dobbiamo prima fare un passaggio veloce dalla mia parte, Aylin ci darà i cavalli, poi passeremo da Zayn.- spiegò frettolosamente Harry gesticolando, per poi indicare là dove la sabbia arida si sostituiva a una tenera erbetta verde cosparsa di margherite. Fissai quel punto come se avessi raggiunto la cima dell'everest. Finalmente, basta caldo.
Ci trascinammo per un'altra mezz'ora buona, fino a scorgere dietro a una collinetta un piccolo recinto di legno, dove all'interno vi erano quattro possenti stalloni e una ragazza dai capelli color verde-acqua a prendersene cura attendendo il nostro arrivo. Quando udì i nostri passi si voltò di scatto. -Harry! Ragazzi! Vi stavo aspettando.- corse velocemente verso di noi, e nelle braccia del ragazzo. -Questa è mia cugina, Aylin.- ce la presentò il riccio. -Venite, prendiamo i cavalli, non c'è tempo da perdere.- si affrettò poi a condurci verso al recinto, facendo svolazzare il suo abitino di seta, dello stesso colore dei capelli. Montai in sella al cavallo insieme a Louis. -Tieniti stretta, dobbiamo andare forte.- si assicurò che mi stessi tenendo sufficientemente stretta. Ero ancora piuttosto instabile, quando partì al galoppo, così mi aggrappai più stretta alla sua maglia. Niall era appiccicato come una cozza alla schiena di Liam, con una faccia terrorizzata che mi supplicava di tornare a casa.
Perchè lo stavo facendo? Perchè stavo correndo quei pericoli, in una terra a me sconosciuta, rischiando di far finire tutto? La vita è una follia e va presa come tale, senza rischi non è vita.
Mi aggrappai più stretta a Louis. Il tempo lentamente si stava facendo brutto, e sentivo l'aria fra i capelli farsi più fresca. Niall era ancora terrorizzato, e veniva rimproverato da Aylin di tanto in tanto perchè ''coi tuoi urli spaventi i cavalli!''. -Oh merda- imprecò Harry acelerando ancora, dopo aver guardato l'orologio. Il tempo scorreva inesorabile e le loro vite, e quella del regno avevano le ore contate. -Non preoccuparti, ce la faremo.- provai a rassicurarlo. -Se proprio vuoi saperlo, ho paura perchè sarò il primo a morire. Prendi in ordine le stagioni, senza contare l'inverno che è già iniziato per metà all'inizio dell'anno. Primavera, estate, autunno e poi inverno.- sospirò, per poi fissarmi coi suoi occhi verdi velati di paura. -Ci siamo quasi.- interruppe Liam, col suo sorriso dolce indicando un punto all'orizzonte. Era quasi l'ora del tramonto, e il cielo aveva assunto un color albicocca bellissimo. Arrivammo sotto a questo acero gigantesco, con le foglie dello stesso colore del cielo, ma di qualche tono più scuro. Scorsi fra i rami più bassi una casetta di legno, dalla quale uscì poco dopo un ragazzo alto, pieno di fascino, con la sua giacca di pelle. Scese con uun balzo agilissimo, ritrovandosi di fronte a noi. -Zayn, mago dell'autunno, col potere della terra. Permette una dimostrazione, signorina?- ammiccò dopo avermi baciato la mano. Dopo puntò la mano verso il suolo, piuttosto arido e ricoperto di foglie secche, e con un leggero gesto fece tremare tutta l'area intorno a noi, facendo sobbalzare i cavalli. Aylin lo fulminò con lo sguardo, per poi porgergli la briglia del cavallo nero sulla quale era e salire con Harry. -Oh, giusto, tu sei Valerie e tu Niall, giusto?- aggiunse poi, lasciandoci basiti. -non vi stupite, oltre ai suoi poteri è anche telepatico- disse Louis, e io annuii. -Non perdiamoci in chiacchiere!- esclamò Liam, muovendo bruscamente le briglie e facendo partire il suo cavallo. Lo seguimmo a ruota, e io sospirai stringendomi a Lou. -Se vuoi riposarti fai pure, l'importante che ti tieni stretta.- disse dolcemente, girandosi verso di me. Annuii, ma non riuscii ad addormentarmi. Il cavallo sotto di noi continuava a galoppare svelto, mentre il cielo si oscurava. Davanti a noi, l'autunno. E poi? e poi il nulla. Quando riaprii gli occhi dopo un pisolino inaspettato era ormai notte fonda. Louis arrestò bruscamente il cavallo. Mi girai indietro, e vidi gli aceri e le foglie secche sul suolo ormai lontani. Il cielo era del nero più profondo che ci sia, la terra secca, arida e ricoperta di crepe. Scesi da cavallo, e così anche gli altri. Ci ritrovammo davanti a un'enorme distesa di fango. -la palude della tristezza- disse Liam, guardandosi intorno e cercando di capire se ci fosse un modo per aggirarla. Lo guardai spaventata, così si spiegò meglio. -Non sono impossibili da attraversare, ma se ti lasci sopraffare dalla paura il fango si trasforma in sabbie mobili. -Ora, voi due state calmi e respirate piano. Se acelerate troppo i battiti siete nella merda.- Harry fissò me e Niall col suo sguardo di ghiaccio, per poi entrare lentamente nella palude, seguito da Aylin che tirava il cavallo. Prese anche il nostro, poi Louis mise le mani sulle mie spalle e mi fissò coi suoi profondi occhi blu. -Stammi bene a sentire, ho paura che ti succeda qualcosa di male, qua fuori è un inferno e... ti porto io, salta su.- cominciò frettolosamente e poi si tranquillizzò, caricandomi sulla sua schiena. -Non peso troppo?- chiesi preoccupata. -Questo non conta.- ribattè con freddezza immergendosi nella melma che glia arrivava quasi fino a mezzo busto. Poco dopo scesi, ce l'avrei fatta da sola. Continuai a stringergli la mano, andando avanti.
-I cavalli non si muovono!- si lamentò Aylin strattonandoli per le briglie. Harry provò ad aiutarla, ma niente da fare. -Andiamo avanti, non c'è più tempo.- le disse lui, rattristandola. -Tornerò, promesso.- mormorò lasciando un bacio sul muso dei cavalli. Mi faceva così tenerezza, ma soprattutto mi facevano compassione quei poveri cavalli rimasti li, a morire probabilmente. Proseguimmo ancora e ancora lungo quella distesa che sembrava infinita. Niall cominciava a sembrare stanco, così lo abbracciai da dietro. Poi, sorprendendomi, mi lasciò un bacio sulla guancia. Fissai un attimo le sue iridi cristalline, poi gli regalai il migliore dei miei sorrisi. In quel momento ci accorgemmo di essere fuori. I vestiti imbrattati di fango, e le gambe così intorpidite da essere insensibili a qualsiasi stimolo. Mi aggrappai a lui, poi mi girai verso Louis sorprendendolo con uno sguardo geloso. Che gli piacessi? Che pensasse a me in quel modo?
-Cos'è?- chiese Niall fissando allarmato l'enorme labirinto di siepi di fronte a noi. -Porca merda.- gridò Harry con le mani fra i capelli. -Che c'è?- gli chiesi. -Non dite una parola. Respirate piano, Muovetevi velocemente e state attenti. Io, Louis, Valerie da una parte. Niall, Aylin, Zayn e Liam dall'altra. Muoversi.- ordinò con la freddezza e la determinazione di un sergente dei marines. Io camminavo fra Harry e louis, che cercavano di proteggermi. -Harry ho paura- sussurrai aggrappandomi a lui. Mi zittì, poi mi accarezzò i capelli con uno sguardo dolce e rassicurante. Continuavamo a muoverci alla cieca, senza sapere dove saremmo finiti. Qualche secondo dopo sentimmo il rumore di una motosega. Louis spalancò gli occhi, racchiudendomi nel suo corpo e cercando di capire da dove provenisse il rumore. Stavamo camminando a carponi, per paura di essere visti. Gli occhi mi si stavano velando di lacrime, e emisi un piccolo singhiozzo. Il riccio si girò nuovamente verso di me prendendomi per i polsi e fissandomi con uno sguardo freddo e impassibile, che mi obbligò a tacere facendomi fermare il cuore per qualche secondo. Poi di nuovo quel rumore, più vicino. Louis fece cenno di muoverci, così cominciai a strisciare più velocemente stando attenta a non far rumore. A un certo punto davanti a noi apparve un uomo vestito di nero con una maschera di metallo e una motosega in mano. Cominciò a seguirci. Mi aggrappai al braccio di Louis cominciando a correre disperatamente, poi l'uomo puntò il palmo della sua mano verso di noi pietrificandoci. Prese il ragazzo accanto a me e lo legò insieme a Harry, e io rimasi li a fissarli impotenti. Volevo correre, ma una forza me lo impediva. Quando li ebbe immobilizzati tornò a guardarmi, riaccese la motosega e io cercavo disperatamente di divincolarmi da quella forza invisibile. Puntò nuovamente il palmo della sua mano contro di me, e mi trovai catapultata in un'altro ambiente. Al posto delle siepi, c'erano delle lamiere di ferro. Al posto del cielo stellate, un'altro soffitto nero. L'ambiente era illuminato solo da delle luce bianche, da ospedale. Tornai a fissare la scena di fronte a me, dove il tempo si era momentaneamente fermato. Tutto era immobile, fino a quando l'uomo di sbloccò riaccendendo la motosega e cominciando a raggiungermi con passo svelto. Guardai la parete davanti a me. C'era una scala, e poi un corridoio sospeso. Dovevo scappare, ma non potevo lasciarli legati li. Cominciai a correre, avrei pensato a qualcosa intanto. L'uomo acelerò il passo dietro di me. Gridai il nome di Niall, che mi salvava sempre. L'uomo rise, agitando in aria vicino a me la motosega Piansi, piansi di paura, piansi perchè non dovevo essere li. Allora corsi più forte, e mi gettai in un angolo fissando l'uomo che stava per porre fine alla mia vita. In quel momento piazzò il palmo della sua mano davanti a me, trasportandomi vicino a Niall e Aylin. Vidi il corpo della ragazza steso per terra, grondante si sangue e senza vita. Provai a scuoterla ma quando sentii che il suo cuore era completamente fermo mi prese il panico. Allora mi resi conto di Niall, che piangeva silenziosamente. -Niall, stai bene?- mi fiondai su di lui per slacciargli le corde che tenevano legati i suoi polsi. Lui si alzò di fronte a me e mi guardò mentre le lacrime gli rigavano il viso. -Parlami!- gridai in preda al panico. -non posso- mimò con le labbra. Mi si mozzò il fiato. -La tua voce...- sussurrai, quando sentii di nuovo quel rumore. Lo presi per un polso, cercando di riconoscere dove fossi per ritrovare Louis e Harry. Corsi come non avevo mai fatto prima d'ora, quando sentii una mano sulla mia spalla...


AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAZVEGNAAAAAAAAAAAAA
o mai goddy, che è sta roba horror?
che.cazzo.ho.scritto.?
perdonatemi se nei capitoli devo riprodurre fedelmente i sogni della notte prima, davvero.
comunque provate a immaginare cos'è successo a Niall. Perchè non parla? qualche idea?
fatemelo sapere nelle recensioni!
ho notato che nel prologo erano 6
poi 5
4
3
A CHE GIOCO STATE GIOCANDO? OuO
vabbuò, ringrazio _xhugmemalik, horansipod e WilliamShare perchè recensiscono sempre. ovviamente, ringrazio di cuore anche i recensori occasionali
un bacione, a presto! xx

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Capitolo 6
*** His voice ***


Mi voltai di scatto. Ero pronta a morire, come ero pronta a sentirmi salva. -Zayn, Liam- corsi fra le loro braccia. Notai che Zayn sul braccio sinistro aveva un taglio profondissimo che si estendeva fino al petto. Mi portai una mano alla bocca guardandolo con stupore, notando la sua espressione sofferente. Poi si appoggiò alle pareti di ferro del labirinto e si lasciò scivolare sedendosi per terra. Strappai la sua maglietta per vedere fin dove si estendeva la ferita, e per fermare l'emorragia strappai un pezzo della gonna di Aylin e la legai stretta intorno al braccio. Come se nulla fosse successo, si alzò e mi prese per le spalle, fissandomi coi suoi occhi ambrati. -Ascoltami. Devi percorrere il labirinto finchè non trovi una scala. devi salire quella scala finchè non trovi una porta, aprila e gira a destra. Ti troverai in uno stanzino completamente buio. Cerca un'ascia, prendila e torna qui. Mentre vai sta attenta, lui può vederti.- disse. -Zayn, non so se ce la faccio... io... non ho coraggio- farfugliai agitata, rendendomi conto che da me dipendevano cinque vite. -O ce la fai, o muoriamo tutti. Valerie, tutti hanno coraggio solo che pochi sanno come tirarlo fuori. Vai.- mi ordinò indicandomi la direzione. Strinsi i pugni e mi forzai di andare. Continuavo a ripetermi le parole di Zayn per non dimenticare la direzione. Riuscii a salire le scale con una velocità incredibile, poi mi trovai davanti alla porta. -Apri la porta e gira a destra- mi ripetei per essere sicura. Quando aprii vidi il buio più totale. Mi misi in ginocchio a terra, tastando il pavimento e cercando di trovare l'ascia. Il respiro era irregolare e tremavo come una foglia. La stanzetta era piena di polvere e faticai a sentire il manico di legno dell'arma. La presi e tenendola avidamente sotto il braccio corsi di sotto tornando dai ragazzi. -Bravissima. Ora, troviamo Louis e Harry.- disse Liam cominciando a guardarsi intorno. -Ben fatto, da' qua- Zayn prese l'ascia dalle mie mani e mi spinse lungo i corridoi di ferro. Tenevo stretto Niall, il quale ancora non parlava. -Zayn perchè non riesce a parlare? Cos'ha?- lo implorai con gli occhi lucidi. L'idea che avesse perso la voce mi turbava particolarmente, dato che era una cosa che più amavo di lui. -E' stato l'assassino. Hai notato che non parla? Beh, perchè anni fa venne accoltellato alla gola e le sue corde vocali furono recise, così non riuscì più a parlare. Da allora è in cerca di una voce che assomigli il più possibile alla sua.- ammise il ragazzo tenendo gli occhi fissi sul percorso.
-Ragazzi! vi stavo cercando da una vita, per fortuna state bene.- sentimmo una voce calda e familiare tranquillizzarci. -Harry!- mi girai di scatto pronta ad abbracciarlo, quando vidi l'uomo di fronte a me. Di Harry nessuna traccia. -Sorpresa- disse per poi tirare fuori un coltello lungo almeno 30 centimetri e facendomi rabbrividire per via della voce. Un urlo uscì dalla mia bocca, poi presi a correre tenendo Niall per mano e spingendo Zayn e Liam davanti a me. A un certo punto l'assassino scomparve, lasciandoci tranquilli una manciata di secondi prima di materializzarsi di nuovo di fronte a noi. Fece qualche passo avanti immobilizzandoci contro la parete e puntandomi un coltello alla gola. La sua mano si aprì lasciando cadere il coltello, poi cadde sulle ginocchia e infine steso a terra. Dietro di lui, Harry con un coltello notevolmente più piccolo sporco di sangue in mano, il fiatone e lo sguardo infuocato. Fece qualche respiro pesante poi lasciò cadere il coltello. Dopo essermi ripresa qualche secondo saltai fra le sue braccia, lasciandomi stringere. -Dov'è Louis?- mormorai. Scosse la testa con gli occhi lucidi, indicandosi la bocca, ricordandomi che non aveva possibilità di parlare. -Non puoi 'recuperare' la voce?- gli chiesi, ottenendo in risposta un altro cenno negativo. -E Niall?-, negò nuovamente rattristando il biondo. -Portaci da Louis, se sai dov'è. Poi usciamo da questo posto.- tagliò corto Zayn spingendoci a continuare. Non abbiamo camminato molto prima di trovare Louis steso a terra. Sentii il cuore sgretolarsi, e mi fiondai su di lui sentendo il battito cardiaco. Per fortuna era ancora vivo. -Tranquilla, è solo addormentato- mi rassicurò Liam carezzandomi i capelli. -Ora è meglio che lo svegli, dobbiamo uscire da qua-. Pensai a un modo dolce per svegliarlo. -Intanto ci avviamo, sapete dove siamo piccioncini- ammiccò fastidiosamente Zayn. Saremmo potuti morire da un momento all'altro, così decisi di fare stile 'Biancaneve'. Sentivo i crampi allo stomaco, ero davvero così stupida? Guardai per qualche secondo il suo bellissimo viso etereo, le sue labbra sottili e rosee sulle quali posai un bacio. I suoi occhi si dischiusero lasciandomi intravedere due perle blu di una bellezza mozzafiato. Mi guardò stranito, poi sorrise. -Buongiorno- mormorò, avvicinandosi di nuovo a me.


******************************************************************************************
NON MI UCCIDETE. VI PREGO.
ma quanto cazzo è corto?
no ok sto lavorando a una os Larry e a una !Mpreg quindi ho la testa incasinata.
quindi, MUAHAHAH come sono malefica.
oddio Cory. sono ancora sotto shock, meno male che non sono una Gleek. cacchio quanto mi dispiace.
Però è nato il nipotino di Niall! Festeggiamo! Ho sentito che si chiama Zeus ma non sono sicura, bhu.
Grazie di cuore a quelle bellezze che hanno la pazienza di recensire questa merda <3
vi giuro sto veramente tirando avanti sta ff, non ne posso più (come ogni volta che inizio una long)
penso che da ora in poi solo OS
vabbè. vado o lo spazio autrice è il doppio del capitolo, CIAOOOOO <3

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Capitolo 7
*** confused or... not? ***




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''Mi ha... parlato. Cazzarola'' pensai rimproverando me stessa. Mi sorrise, poi la sua espressione cambiò e sembrava stesse fissando un punto dietro di me. Mi girai verso la porta graffiata, sporca e malmessa dietro di me, ora spalancata. Niall mi stava guardando con gli occhi appena lucidi e la bocca socchiusa. Appena mi notò corse via, senza dire una parola. -Niall!- lo chiamai alzandomi velocemente, quando sentii una mano bloccarmi il polsto. Girai di scatto la testa verso Louis, che mi teneva in un modo delicato ma tenace allo stesso tempo. -Ti importa ancora non è vero?- chiese amaramente, accennando un sorriso. -Importare? Di cosa?- tirai il braccio per liberarmi dalla sua stretta. -Di Niall.- affermò, facendomi sgranare gli occhi. -Tu non sai niente di me, di quello che provo per Niall, di quello che provo per te.- gli dissi stupendolo e facendogli allentare la presa sul mio braccio, in modo da riuscire a liberarmi. Corsi verso l'uscita ma quando mi trovai vicino alla porta lo guardai, restava in piedi, immobile. -Tu lo sai, non è vero?- mormorai sospirando rumorosamente. Si avvicinò a me, prendendomi le mani e fissandomi insistentemente. Le mie guance si tinsero di rosa, ero piuttosto imbarazzata in quel momento, ma decisi di tenergli testa fissandolo altrettanto insistentemente. -Vedo l'amore nei tuoi occhi. Quel bacio era un tentativo vano di dimenticarlo, e l'hai fatto proprio con me perchè ti ritieni confusa. Non lo sei, il tuo cuore non lo è.- sentii una voce, la sua, ma avendolo faccia a faccia potei benissimo notare che non aprì nemmeno la bocca. -Louis tu sei speciale, penso di essermi innamorata di te e... credimi, se pensi di capirmi ti sbagli.- dissi girandomi e varcando la soglia della porta. -Ricorda chi ti ha salvato- disse ancora, con la forza del pensiero. I miei occhi si riempirono di lacrime, e uscii frettolosamente da li raggiungendo gli altri. Affiancai Niall, il quale non mi degnò di sguardo e, ovviamente, parola. ''Ricorda chi ti ha salvato'' le parole rimbombavano nella mia mente facendomi respirare affannosamente.

#flashback
-Dove pensi di andare, stronzetta?- sentii una voce in fondo al corridoio che mi fece tremare le ginocchia.
-Mary, vuoi spiegarmi che ti ho fatto di male?- chiesi tentando di farla ragionare.
-Se parli col mio ragazzo ti taglio la gola- mi raggiunse sbattendomi al muro. Dietro di lei Josy e Lea, le sue 'scagnozze'.
-Dovevamo farlo, era per metterci d'accordo sul compito di biologia che, fra parentesi, ho fatto tutto io.- mi giustificai con gli occhi sgranati e il fiato corto.
-Non potevi metterti in coppia con quello sfigato di Marcel? Seriamente, sei una troia.- mi guardò schifata.
-Le coppie le ha fatte la prof, io non cen..- mi interruppe dandomi un pugno sul naso che mi fece scivolare lungo gli armadietti a cui ero appoggiata. A quello seguirono calci, strattoni e altri pugni, da tutte e tre credo. Mi ritrovai esanime sul pavimento del corridoio.
Quando mi svegliai ero su un letto, accoccolata e indolenzita. Alzai lo sguardo verso le pareti della camera di Niall, che riconobbi essendo dello stesso colore delle sue iridi. Cercai di tirarmi su sui gomiti, ma una grande mano mi rimise giù dolcemente. -Niall, sei tu?- mormorai completamente priva di forze. Guardai il mio corpo. Avevo della crema sui lividi, dei cerotti e delle fasciature un po' ovunque. I miei jeans skinny e la mia t-shirt erano stati sostituiti da una tuta larga e comoda, di qualche taglia di troppo. -Riposati, non devi ringraziarmi.- inquadrai il suo viso sorridente, disse quelle parole col mio stesso accento irlandese.
#fineflashback

Tremai a quel ricordo, poi mi diedi uno schiaffo per risvegliarmi e guardai davanti a noi. Eravamo finiti in un boschetto, era piccolo e gli alberi erano bassi, non aveva per nulla un'aspetto tetro e minaccioso. Louis mi guardava con aria leggermente offesa, ferita. Niall non mi guardava proprio. Ero sola, a un bivio, avevo rovinato tutto. Ci accampammo sotto un albero qualunque, mi accoccolai sul terriccio tiepido di vicino a Harry. -So cos'hai, non c'è bisogno che mi parli- sentire la sua voce mi scaldò il cuore, anche se le sue labbra rimasero assolutamente sigillate. Fissai i suoi occhi, brillanti come stelle, tentando di imitarlo parlando con la sola forza del pensiero. -Come fai a saperlo?- domandai, riuscendoci. -Lo vedo, tranquilla.- sorrise. -Mi puoi aiutare, Harry?- supplicai con il cuore ormai in brandelli. Annuì, poi disse solo -Se per ora sembra tutto senza via d'uscita, il destino sceglierà per terra. Credi di sapere cosa vuoi, ma sarai sempre l'ultima a saperlo-. Sospirai, poi gli sorrisi ringraziandolo e girandomi dal lato opposto. La mattina dopo l'aria era fresca, frizzante come si suol dire, ed ero tutt'altro che piena di energie. Mi alzai svogliatamente notando che gli altri erano già pronti a ripartire. -Buongiorno!- esclamarono Liam e Zayn raggianti. -Buongiorno. Gli altri dove sono?- domandai, e in quel preciso istante Harry piovve dal cielo o, meglio, dall'albero atterrando sgraziatamente per terra. -Che stavi facendo? Dah, non voglio saperlo- risi, poi mi accorsi di Niall e Louis che se ne stavano lontano da noi, in due direzioni opposte. Il cuore mi disse di andare da loro, l'istinto di restare ferma. -Andiamo avanti, il tempo stringe.- Liam appoggiò una mano sulla mia spalla e cominciammo a camminare. Al gruppo si unirono anche gli altri due, e in poco tempo raggiungemmo la fine del bosco. Di fronte a noi c'era uno spettacolo a dir poco mozzafiato. Una distesa enorme di soffici nuvole e al centro un'altissima torre color avorio. -Siamo in paradiso?- chiesi guardandomi intorno, sognante. -Quella è la torre di perla, la dentro c'è la chiave del castello.- mi spiegò Zayn, anche lui incantato dalla bellezza di quel posto surreale.



Buongiorno piccione!
perdonate un'altro capitolo corto ma oggi è il mio compleanno e devo ancora preparare la torta... sono le nove e mezza ora, sarà meglio che mi muova HAHAHAH
comunque in teoria dovrebbe esserci un banner ora, anche se siamo agli ultimi capitoli *genius*
ringrazio di cuore horansipod che resensisce ogni santo capitolo, chi li resensisce quasi sempre, chi a volte e chi la legge silenziosamente.
ringrazio soprattutto chi l'ha messa tra le ricordate/seguite/preferite.
sto scrivendo una os Mpreg, che sarà pronta fra poco. per chi non lo sapesse, in una mpreg c'è un ragazzo incinto. Questa è Larry, vedrete poi il resto.
Se potete passate dalla mia os, questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1983006&i=1
ci ho messo l'anima, mi farebbe piacere. <3
detto questo vi saluto, un bacione! xx

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Capitolo 8
*** The key of the destiny ***




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In quel momento mi resi conto che stavo prendendo tutto questo in modo sbagliato. Vedevo fiori col sapore di cioccolato, nuvole, acque brillanti come specchi, alberi alti decine e decine di metri dai colori più sgargianti, dal rosa pallido, al verde menta fino al bianco neve. Niall non mi parlava.
Non poteva essere vero.
Sospirai rumorosamente decisa a godermi il sogno più incredibile che avessi mai fatto.
- E ora le nuvole come le attraversiamo? - chiesi guardandomi intorno, cercando di scorgere un posto dove passare.
- Così - Liam scrollò le spalle e si tuffò fra le nuvole scomparendo. Restai immobile qualche secondo nel tentativo di assimilare la perdita. Poi riemerse, in una bolla di sapone. Harry, Zayn e Louis lo seguirono a ruota. Io restavo titubante. Quando anche Niall si buttò, decisi di provare.
Volai in caduta libera per una decina di metri, sentendo la gola chiudersi per il terrore e il vento sbattere con violenza tutto il corpo. Poi, tutto d'un tratto, mi sentii sollevata in aria. Intorno a me una bolla trasparente con mille sfumature colorate sulla superficie, viscosa al tatto. Fluttuare nell'aria fu probabilmente la sensazione più bella che abbia mai provato.
- Come si va avanti? - ebbi appena il tempo di parlare che la bolla cominciò a muoversi in avanti con un movimento lieve e dolce, come spinta dal vento. In confronto agli altri sembravo maldestra e sgraziata, cadendo continuamente come un criceto stanco che cerca di correre nella sua ruota, ma poco importava. Stavo volando in una bolla di sapone, ecco.
- Come mai non è come in un libro di avventura? Dove sono gli antagonisti? - domandai rotolandomi ''beatamente'' nella mia bolla.
- Il tempo è il nostro unico nemico, e basta e avanza. - la gelida risposta di Liam mi lasciò in silenzio qualche secondo.
- Quanto tempo resta? - azzardai, sapendo in anticipo di ottenere una risposta ancor più fredda della precedente.
- Poco tempo, Valerie. Poco. - scosse la testa, sorprendendomi col suo tono di voce pacato e sommesso.
Giusto il tempo di approdare dall'altra parte sotto all'imponente torre, alla quale non seppi dare una misura. La sua soperficie color perla riluceva ai raggi del sole come un diamante.
- Ora dobbiamo entrare. Cercate di fare più silenzio possibile. - Zayn fece scoppiare la mia bolla e poi mi condusse al grande portone spalancato. All'interno della torre c'era una scala a chiocciola dello stesso colore della superficie esterna, con un'infinità di gradini.
Coi vestiti così sporchi e strappati non mi sentivo appropriata a quell'ambiente da sogno, ma siamo qui per una missione, non per la settimana della moda.
- Ci siamo quasi. Voi due, Niall e Valerie, quando arriveremo inchinatevi all'Oracolo e non dite una singola parola. - strinsi i pugni alle parole di Zayn, che sembrava saperne più di tutti quanti noi messi insieme in materia. Tentai di avvicinarmi a Niall, ma con scarsi risultati. Persino io avevo dubbi su cosa cercassi di recuperare con lui, se la nostra amicizia di lunga data o il nostro amore, forse nemmeno esistente.
Quando riuscii finalmente a incrociare i suoi occhi riconobbi quel riflesso, quella scintilla allegra e vivace che almeno col cuore mi riportò a casa, dandomi la spinta per andare avanti, aiutare quel mondo incantato e tornare alla vita normale come se nulla fosse, con una bella storia da raccontare ai nipotini e la coroncina di fiori di Harry che avrei trovato il modo di rubare.
Sorrisi con un mare di idee che mi balenavano in mente, poi raccolsi il mio coraggio e sfiorai con le dita la mano di Niall. Sentii i muscoli irrigidirsi al contatto coi miei, poi lentamente le sue dita si intrecciarono alle mie. La sensazione di conforto e calore crebbe, dissolvendo quasi completamente l'ansia.
Immaginavo il grande Oracolo come un vecchio signore barbuto, con il bastone e tutto il resto. Cio' che ci trovammo davanti fu totalmente diverso.
Un essere alto, slanciato, di una bellezza ultraterrena stava di fronte a noi. Una donna, con la pelle di un colore fra il viola pallido e l'azzurro, le iridi bianche contornate di blu, il corpo affusolato avvolto in un abito chiaro leggero e incantevole. A quella vista, che incuteva rispetto e sottomissione, mi inchinai.
- So perchè siete qui - disse gentilmente, rivelando una voce calma e pacata. L'accenno di sorriso dipinto sulle sue labbra di un viola carico lasciò intendere che aspettava la nostra visita da molto tempo.
- Voi dovete essere i giovani scesi dalla terra - si rivolse a me e a Niall, e annuimmo. - Passiamo al dunque. - portò una mano al suo collo e si slacciò una catenella di argento brillantissimo. Appesa alla catenella vi era una piccola chiave di cristallo. Quando me la allacciò al collo sentii il peso del mondo sulle mie spalle.



GUESS WHO'S BACK, BACK AGAIN
WONDERLAND IS BACK, TELL A FRIEND.

Chiedo perdono, potrei farlo in un po' di lingue diverse...
scusate
excuse me
tá brón orainn
ezcusez-moi
discùlpeme

ok basta.
è che la scuola mi prende molto, nell'ultimo mese di vacanza dovevo fare i compiti (siccome sono piombata in letargo dal 9 giugno), poi sono successe un sacco di belle cose, boh, niente, pregate(?) che riesca ad aggiornare prima del prossimo febbraio.
Si, sono ironica.
Forse no.
VABBE'.
Che poi è anche corto questo capitolo.
DICIAMO CHE E' DI PASSAGGIO.
Ciao. *saluta con la manina*

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